Eppur si muove. Carcere, Costituzione, speranza - seconda e conclusiva giornata

Allora purtroppo la Maria l'introduzione ci perdiamo sicuramente sarebbe stata pregevole l'abbiamo sentita in altre occasioni
Diciamo sempre piacere averla con noi e Maria Rosaria Guglielmi ha avuto un impegno di lavoro
Ci piace tantissimo sentirla nelle nostre me le lista nei dibattiti e nei convegni per cui la sua assenza ci pesa moltissimo
E come si no no proprio o in sua vece in sua vece così come padrone di casta non poteva essere l'ho potuta venire Maria sulle ci sarà Indorato paragona che introduce la presentazione della commedia opacità dei saluti naturalmente così mi hanno detto che sarà la scaletta Allutitan nella a presidente di Corte e del vicepresidente del Consiglio dell'Ordine è ed è la presidente l'Unione camere penali prego il dottor Marangoni allorché attività non magistrato
Cina di Magistratura democratica introduco c'è i lavori grazie allora buongiorno a tutti grazie per essere presenti io ecco porto i saluti di del segretario di Magistratura democratica marito sarà Guglielmina quale purtroppo per un impegno lavorativo è rimasta bloccata a Roma in fieri ha avuto saliti a di un processo molto compresso fino a tardissima Lina sera tardi e dunque non è potuta venire non potrà essere tra di noi ecco porti i suoi saluti ringrazio a tutti voi
Io a mia volta come segretario di questa sezione ringrazio l'esecutivo nazionale di MD il presidente Riccardo Di Vito la stessa marito sarebbe recetto questa città ancora una volta per organizzare questi momenti di confronto con la cittadinanza con l'avvocatura con negli operatori ecco del settore giustizia
Per poter dialogare su queste tematiche particolarmente complesse che probabilmente troppo non momento di confronto molto più intenso qui in quest'occasione piuttosto che nelle aule di tribunale dove il confronto e ITGI dito dagli schemi dalle procedure dagli rituali da osservare dove ci sono dei ruoli da rispettare viceversa è qui
Ci si può anche ecco un po'ammorbidire ecco e rompe quasi gli schemi che dobbiamo rispettare nelle aule di tribunale per un confronto molto più genuino molto più potenti o molto più diretto su materie così complicate che coinvolgono tutti non coinvolgono solamente gli operatori del diritto ma coinvolgono la solita nel sono compresso perché ecco sono questioni che possono riguardare ciascuno di noi possono riguardare ecco qualunque persona in qualunque momento della vita perché basta un errore basta una un momento di particolare della vite per cui ci si può trovare nelle condizioni in cui si trovano oggi i soggetti che di cui stiamo parlando di soggetti che sono nelle carceri
Dove effettivamente il Siviglia entrai in un mondo che apparentemente parallelo ma che in realtà interconnesso con molto mondo perché comunque quando si parla di risocializzazione io credo che la risocializzazione avvenga nello stesso momento in cui si entra in un carcere dove effettivamente bisognerebbe trovare dei canali e di apertura verso la solita circostante per potere
Far sentire il carcerato come un membro comunque della stessa società
Da cui apparentemente momentaneamente un attrito ma in realtà è rimasto sempre dentro ed è comunque in una condizione di dialogo continuo con tutto il mondo circostante oggi si parlerà in particolare e con il professore Capone di bilanciamento tra l'esigenza di rieducare l'esigenza di salvaguardare la prevenzione della pericolosità sociale compressori Caponi prestati a porre credo che abbia in corso varie attività diritti quanti accademico su questo tema
Molto attento a questa questa tematica quindi ha sviluppato questi argomenti in modo molto molto approfondito
Effettivamente poi il nodo centrale della questione che riguarda un po'il tema di oggi robusto bilanciare queste due esigenze che dovrebbero già trovare un loro momento di riflessione momenti in cui il giudice pronuncia la sentenza irrogata la pena comminata dalle legislatore qui già in quel momento bisogna tenere conto di queste esigenze per poi seguire poi la concreta applicazione e l'esecuzione della pena durante il il corso successivo poi ci sarà un altro momento in cui si parlerà di emergenza delle le carceri il carcere dell'emergenza un titolo abbastanza efficace perché però ecco fa sì che si possa porre l'attenzione sul fatto che spesso si ricorre al carcere per fronte delle emergenze che probabilmente devono essere risolte in altro modo
Una volta ho sentito con interventi interessantissimo
Di un un magistrato di neppure di ma di di Mani pulite Gherardo Colombo il quale aver ipotizzato l'esistenza di una novità senza carceri probabilmente il futuro potrà essere questo sempre che comunque si tenga conto della pericolosità sociale che deve essere salvaguardata
E io ecco quando parlo di questo tema ma una volta col professor Caponera abbiamo affrontato questo argomento e ricordo sempre il libro di di canto accade metamorfosi che dovrebbe essere comunque
Tenuto presente da tutti gli operatori del diritto in particolare da chi si occupa di questa tematica dove sì mette in evidenza il fatto che ciascuno di noi in un momento particolare verità poco trovarsi emarginato completamente dalla società in quel libro il protagonista si trova all'improvviso cambiato in un in un animale orribile viene allontanato a tutti best perfino dai propri genitori dalla dei propri familiari viene fatto morire in una stanza da solo senza cibo e a quello e la metafora di chi all'improvviso o per una malattia o per un errore opera momento di debolezza comunque o per condizioni sociali particolari si trova emarginato comprendente completamente dalla società condizione in cui ciascuno di noi può trovarsi e dunque occorre che ciascuno di noi sia sensibile era tutto questo in modo tale che si possa insieme ecco cercare veramente di attuare concretamente il programma di rieducazione dunque il principio costituzionale secondo il quale il carcere tendere alla risocializzazione del Veneto
Condannato
Ma se vi fermano poi sottrarre troppo tempo agli altri grazie grazie buon lavoro grandioso
Per la per cui per un po'meglio di questa portata deve sicuramente darci pervenuto il Presidente di Corte Luciano Gerardi sta qua ovviamente veste istituzionale per tutti i magistrati presenti però un punto di riferimento
Per quanto riguardava
è il modo di intendere questo lavoro e l'apertura alla società col suo esempio quotidiano annoia e affettiva grazie grazie Cinzia Buongiorno a tutti benvenuti a chi viene da fuori in particolare
Io mi compiaccio con gli organizzatori per questo convegno non è il primo che Magistratura democratica fra Reggio Calabria bisogna dare atto dell'attenzione che Magistratura Democratica Nazionale presta questa sede
Va ascritto a merito avere sempre i riflettori accesi sulla nostra dimensione parlare di carcere ho sentito ieri pochi interventi mi dispiace non avere potuto sentire tutto il dibattito che sarà stato sicuramente interessante come è stato l'inizio
Parlare di carcere significa in realtà porre al centro della problematica la persona umana l'uomo
L'uomo in tutte le dimensioni costituzionalmente previste
I valori costituzionali della solidarietà dei diritti inviolabili i valori della capire dunque della funzione rieducativa della pena
Valori che purtroppo malgrado sia no passati più di settant'anni dall'approvazione della posti dall'entrata in vigore della Costituzione rimangono valori soltanto parzialmente attuati chi come me purtroppo ormai a una lunga memoria ricorda come il dibattito su queste tematiche è sempre stato un dibattito accesso
Molto partecipato ed altro naturalmente è un work in progress ma non si è mai riuscì tradotto nella piena attuazione di valori costituzionali
Quello che però mi sembra ancora più grave e che questi valori costituzionali di valori costituzionali della solidarietà
Dei diritti inviolabili dell'uomo dell'eguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge che dovrebbero essere un patrimonio comune talvolta si ha l'impressione che siano in vero e proprio discrimine fra fazioni contrapposte e questo ripeto a oltre settant'anni dall'entrata in vigore della Costituzione sinceramente all'Arma
Non è solo per un momento d'allarme e un richiamo forte alla magistratura al senso del ruolo del magistrato
Il magistrato non può che stare dalla parte della Costituzione ribadire fino in fondo che intransigente difesa e attuazione di quei valori e quindi questo è un occasione secondo me per ribadire tutto questo
La situazione carceraria è quella che è stata illustrata ieri sarà molto meglio di molto meglio illustrata adesso anche oggi ieri sentivo dei dati statistici ufficiali che venivano forniti dalla polizia dal ministero dell'Interno
Un terzo dei detenuti sono immigrati sono persone che nascono la detenzione nasce spesso da un disagio sociale da una multa mancata integrazione sociale
Il circuito poi si chiude perché il la mancata integrazione anche successiva all'uscita dalle carceri crea ancora problemi enormi problemi sociali
C'è dunque una grande un grande problema sociale che sta al fondo di questa tematica
Come c'è un grande problema sociale ogni qual volta si tratta di affermare i diritti di tutti di diritti inviolabili dell'uomo
E ripeto come magistratura non possiamo che ribadire l'intransigente difesa di questi principi e che come dire un impegno per la traduzione massima
Nelle logiche dell'un'interpretazione costituzionalmente orientata di questi principi nelle nostre pronunce un'ultima cosa voglio dire non mi sottraggo più tempo è importante che questo convegno si faccia a Reggio Calabria
Reggio Calabria e una sede che danni dà risposte cerca di dare risposte quanto meno al livello di attenzione e di sollecitazione dei problemi ma anche sul terreno concreto per quanto si può in materia di diritti di invia i diritti inviolabili dell'uomo
è una sede dove questo impegno e diciamo continue rinnovato e proprio in materia di carcere io devo dare atto ad alcuni colleghi di
Specificamente di Magistratura democratica
Di avere lavorato nelle carceri recentemente attraverso un bellissimo progetto
Che ha portato come dire una ventata di aria esterna all'interno delle carceri e soprattutto alimentato quella riflessione culturale che poi e indispensabile su queste stesse tematiche
Quindi interno Petro questo convegno come un riconoscimento di questa attività meritoria che si è svolta in questa sede
E naturalmente mi fa piacere di avere non come controparte ma come interlocutori che riflettono sugli stessi principi sia pure naturalmente nel rispetto dei ruoli nel rigoroso rispetto dei ruoli di avere gli avvocati delle camere penali che naturalmente su questi terreni sono molto avanti nella loro nella loro riflessione che ripeto diversa distinta perché sono distinti ruoli ma sicuramente utile convergente nell'affermazione degli stessi principi costituzionali
Quindi concludo complimenti naturalmente per il convegno buon lavoro Ballout buona prosecuzione dei lavori
Grazie presidente
Dice
Benvenuto prosegue con il vicepresidente del consiglio dell'ordine l'avvocato Umberto Abbate
Tutti buongiorno vi porto il saluto del consiglio dell'ordine degli avvocati di Reggio Calabria
Devo dire subito grazie a che ha organizzato questo incontro
Noi di buon grado abbiamo
Accettato di partecipare di dare il patrocinio
A un incontro simile e che ha delle tematiche assolutamente attuali interessanti
E che dicevo qualche minuto fa anche presidente Lucisano
Facevo una considerazione legata queste tematiche forse in passato ancora oggi rappresentano un po'la Cenerentola anche durante il corso dei nostri studi universitari coi
L'esecuzione è sempre stata un po'trascurata
Credo che
L'incontro che
A cui noi tutti siamo chiamati cioè l'interesse che e questo incontro evidenzia rispetto ai temi della
Del fatto che il detenuto al centro tra tensioni detenuto che scontare la pena che paga il suo debito con la giustizia quando si parla di effettività della pena
Lo si sente pronunciare dall'uomo della strada l'effettività certamente non deve passare da un'eccessiva afflittività ovvero per l'abbrutimento
L'effettività della pena a mio avviso deve essere considerata come un percorso attraverso il quale al condannato a colui il quale diceva dall'avvocato Ragona si trova in ambasce durante il periodo della sua vita un percorso che deve consentirgli di riabilitarsi e quindi di avere speranza di poter riacquistare la libertà di poter essere reinserito
In società
Ora è a tutti nota la sentenza della ceduo dalla quale ricaviamo evidentemente delle indicazioni che sono assai condivisibili il caso viola contro lo Stato italiano beh in quella circostanza della sentenza si raccontò del fatto che vi era stato un percorso da parte di questo condannato all'ergastolo che era stato assolutamente proficuo utile con risultati ottimi che davano conto di un'inversione di tendenza di una rivisitazione critica del proprio passato in buona sostanza
Poteva considerarsi meritevole di avere speranza di riacquistare la libertà attraverso il beneficio della liberazione condizionale tuttavia come sappiamo quei reati che appartengono al catalogo della prima fascia
Dell'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario si fondono su una presunzione
Che e detta non assoluta ma relativa ma è tuttavia a mio avviso un comodo verbale perché poi alla fine può essere vinta solo passatemi il termine da una inversione dell'onere della prova cioè la recisione di legami con e i reati associativi assolutamente una provocazione diabolica che può fondarsi soltanto su una affermazione sua dichiarazione del soggetto che è chiamato appunto a renderne conto ovvero sul fatto che il soggetto abbia intrapreso un percorso di collaborazione in sintonia con l'articolo cinquantotto ter del dell'ordinamento penitenziario
Ma da quella sentenza io ricava un aspetto che a mio avviso e assai importante si dice in quella sentenza
Che non sempre il percorso di collaborazione con il difetto del percorso di collaborazione può sostanziare la sussistenza di una pericolosità sociale
Perché non sempre facile scegliere di collaborare anche a costo di mettere a repentaglio la propria incolumità ovvero quello dalla famiglia che aggiunge un altro passaggio che assai interessante non sempre il votarsi alla collaborazione significa porre in essere una scelta definitiva tranciante rispetto a un percorso
Criminale quindi cosa si recupera da questa sentenza intanto un'indicazione che a mio avviso deve essere
Avvertita dal legislatore perché evidentemente noi ci confrontiamo con degli strumenti sono strumento di cui stiamo trattando è uno strumento assolutamente
All'elastico
Se ci confrontiamo con uno strumento che non consente come dicevo all'ergastolano
Perché viene appunto il cosiddetto ergastolo ostativo di poter beneficiare di misure alternative alla detenzione in sé non a quelle condizioni
E allora evidentemente il legislatore dovrà porre mano e quindi come dire modificare incidere sull'articolo quattro bis e al tempo stesso credo che vi siano delle indicazioni precise su quelli che sono gli ampi spazi che si aprono per la magistratura di sorveglianza chiamata
Questa volta sì
A una valutazione di concretezza rispetto alla sussistenza o meno di quella pericolosità sociale che oggi mentre ancora parliamo è assolutamente presunta che a mio avviso anche invincibile se non a quelle condizioni concludo dicendo quindi l'articolo quattro bis
E poi alla fine che nasce come uno strumento di selezioni delle possibilità di ammissione alle misure alternative purtroppo si è trasformato
Durante la periodo con lieto dell'emergenza degli anni novanta nel periodo delle stragi si è trasformata appunto in uno strumento di incentivazione della collaborazione
Non altro io ho avuto a tutti un buon un proseguimento mi rammarico per non essere stato presente per impegni sopraggiunti natura professionale ieri nel pomeriggio ma ho ricevuto una consistente sintesi di quello che vi siete detti io sono convinto che ancora oggi andremo via io personalmente aggiungendo quelle indicazioni quelle che recuperano questa mattina certamente più consapevole di quello che è lo stato dell'arte e spero che poi dalla teoria si possa passare
Alla pratica grazie e buon lavoro
Sempre per una saluto breve l'avvocato calabrese della presidente dell'Unione camere penali
Andiamo all'avvocato Siviglia come carattere generale del tempo
Io se se con buon giorno a tutti e benvenuti se consentite io rinunce saluti perché il proposta di riportarmi a quanto già detto da coloro che mi hanno preceduto il compiacimento per quello che si è fatto e se mi consentite due provocazioni trenta secondi
La prima ma veramente le provocazioni flash la prima divo dottore De Vito perché ne abbiamo discusso Harry ne avete discusso con il nostro presidente l'Unione
Noi ci siamo ritrovati a fare questo percorso comune per esclusione
Perché proprio a me probabilmente ci siamo resi conto che un certo momento che eravamo gli unici a pensando in questa maniera
Il senso di questo incontro e certamente una riflessione interna ma dobbiamo porci il problema di aprirci alla società di cominciare a far comprendere alla società
Questi valori e questi principi quindi questo io ritengo che sia il primo passo per iniziative future rispetto alle quali chiaramente la Camera penale dirige una rabbia e disponibile seconda provocazione provocazione insomma seconda riflessione
Quanto ha inciso sul concetto che abbiamo oggi noi dire di rieducazione laschi erotizzazione
Che c'è stata partì negli anni novanta con i meccanismi di presunzione di non riduca sezione chiamiamola ghettizzazione
Io penso che senza esprimere giudizi su quello che è stato se era necessario se non è necessario prima dell'emergenza eccetera eccetera
Né riflettiamo ex post per capire se vi è stato qualche problema per porre un rimedio il tema credo che sia questo quella schiera Rizza azione ha determinato una surrettizia rinuncia ad un programma effettivo di rieducazione nei confronti detenuti particolarmente pericolosi
Ma ha avuto ed ha un riflesso continua anche sui meccanismi di rieducazione impegni detenuti diciamo così tra virgolette normali
Rispetto ai quali per quella che è la mia esperienza per le carceri diciamo meridionali il meccanismo
Di di reinserimento all'interno del carcere a mio avviso non ne adeguato e non è sufficiente il tema del sovraffollamento per risolvere il problema del sovraffollamento per risolvere matematica
Distinzione tra case di reclusione e e casi detenzione per i detenuti in attesa di giudizio
Programmi di reinserimento scolastico universitario di studio e di impegno sociale osmosi con la società esterna che consenta detenuto già dell'interno del carceri comincerà per inserirsi con lavoro pubblica utilità io l'articolo ventuno l'ho mai visto
Che cosa sia effettivamente una sistema di affiancamento di educatori psicologi effettivo ieri programmi di sintesi mi rivolga magistrati di sorveglianza che leggo sono assolutamente sempre stereotipati sono sempre uguali non riesco a distinguere tra detenuto a detenuto di tra chi abbia effettivamente realizzato un percorso di rieducazione
E chi non l'abbia realizzato vedo sempre le stesse cose dopo sei mesi
Un plauso né per la condotta mantenuta dopo nove mesi l'apertura lavori all'esterno dopo un anno e permessi premio dopo un anno e mezzo si esprime parere favorevole alle misure alternative ma non riesco a cogliere quale sia il contributo che il singolo detenuto dia ho parlato troppo credo che su questo ci si debba confrontare un programma di rieducazione serio
Per consentire al detenuto
Di fare una seconda scelta dopo la prima che ha fatto
Decidendo di delinquere
Che venendo punito la seconda di poter inserirsi
Attuando un programma effettivo e concreto all'interno del carcere che ci consenta di verificare che effettivamente ciò sia avvenuto ma gli dobbiamo dare la possibilità all'articolo ventisette della Costituzione deve essere messo in atto per tutti i detenuti poi ciascuno di loro sceglieranno allo Stato e la giurisdizione deve farsi portatori di questa ulteriore possibilità altrimenti non saremmo uno stato civile a buon lavoro scusate se ho rubato troppo tempo
Grazie avvocato calabrese le sue provocazioni sono sempre
Vitali per noi
Va bene quindi abbiamo ora l'avvocato Siviglia come Garante regionale dei diritti dei detenuti poi lo citerò anche nella mia introduzione sul progetto che aveva accennato
E l'adattamento e rami sì grazie mille ancora oggi dopo settantuno anni valgono quelle parole di Calamandrei vedere vedere ancora oggi il punto essenziale io dopo avere visto istituti Reggio cominciato a vedere quelle della Calabria Castrovillari Cosenza Paola Rosano palme
Ho visto che qui non si parla della sanità in carcere il problema la salita in carcere il primario problema che affligge gli istituti evidenziare
Soprattutto per quanto riguarda i malati psichiatrici per fortuna da poco entrata la corte costituzionale a gamba tesa con la sentenza
Novantanove del due mila diciannove dando la possibilità della fuoriuscita attraverso la detenzione domiciliare in deroga però i detenuti psichiatrici affliggono questi istituti ed una dimensione di convivenza assolutamente inaccettabile da questo punto di vista sono stato a Rosarno dove ci sono detenuti terroristi per terrorismo islamico sono detenuti in uno scantinato in un sotterraneo uno per cella senza neanche comprendere spesso per ragioni per le quali si trovano detenuti
Palme c'è stata una protesta qualche giorno fa detenuti associazione a delinquere di stampo mafioso in attesa di giudizio esiste ancora una cella utilizzata per l'isolamento con il bagno alla turca
Un lavabo arrugginito viene applicata spesso il quattordici bis sorveglianza particolare invece dell'isolamento che come sapete può durare al massimo quindici giorni quindi da sei mesi prorogabile anche fino a nove mesi
Donne detenute con bambini non li abbiamo visti al carcere San Pietro di Reggio Calabria con la N M Magistratura democratica ha voluto dopo dare un barlume di speranza alle donne detenute che hanno già confezionato le pettorine per i magistrati e anche per gli avvocati la cosiddetta pazienza e pazienza ce ne vuole molta per affrontare il complesso mondo dell'universo carcerario
Una persona per volta
Perché ci sono gravissime responsabilità nelle Commissioni di delitti anche ad oggi in alcune circostanze ma la risposta dello Stato non può essere quella della violazione della dignità umana del resto la dignità umana rimane
Il filo che collega tutta la Costituzione repubblicana io mi sento qui fra nemici consentitemi di utilizzare questa parola perché nel senso di amicizia e cioè un comune sentire
E quello che noi sentiamo e che la tutela dei diritti delle persone non può mai essere calpestata e ancor più uno Stato di diritto deve essere in grado di salvaguardarla quando queste persone sono d'grazie
Va bene abbiamo finito con i saluti quindi ritoccare introdurre la sessione per introdurla dico subito una cosa noi di parta aprendo il testimone che mi ha lasciato Roberto Lucisano ieri
Dico anche che qua io sostituisco una collega vi dirò perché la sostituisco per quale ragione la citerò la dottoressa Capone che era stata designata Magistratura democratica a coordinare i lavori
Poi tanto carina metterla per un provvedimento personale e l'avvocato Catanzariti mi ha chiesto di sostituirla
E quindi vorrei che capiste che io qua diciamo sostituisco tanti miei colleghi ci sono la voce di tanti miei colleghi molti vedo presente ripeto tutti i giorni in aula
Molti la pensano come me agiscono come me per guardare a un contributo della magistratura su questi temi
Quindi ma alcuni licei però altri non li citerò però ugualmente sono con me a spiegarmi qual è stato il lavoro della magistratura reggina rispetto a questi temi
Prendo diciamo il testimone darà Roberto Lucisano con il bellissimo ed emozionante intervento per noi che ha fatto ieri dicendo che per noi il problema non è tanto di da convincere l'accademia sulla importanza e sulla profondità e complessità di alcuni temi il problema è convincere la società cioè portare in qualche modo l'atleta far capire quali sono i problemi per noi di applicazione poi nidi
Anche le sanzioni
Così impegnative
E quindi in qualche modo in questo siamo sicuramente diciamo non possiamo non essere sensibili non al governo di turno ma quello che in questo momento è una passione dilagante la passione sanzionatoria
C'è la gente oggi secondo me per poi il bene una sua fragilità senza nessun moralismo e si percepisce molto maggiormente l'insicurezza sociale perché il disagio sociale è aumentato
Ha più paura ha un modo di affrontare la vita molto più semplificato attraverso sociale non vi sto qui a dire che naturalmente io adoro perché come tutti voglio bussò però capisco anche quanto abbia semplificato il pensiero
E ci chiede in qualche modo proprio in modo irruenti anche a volte un po'come la canzone di De André no la mia ora di libertà tante grida vedi Indie Muzzi vagli a spiegare che prima era e poi lo sanno ma preferiscono vederla toglierà a chi sta in galera
Cioè è ci chiedono di costruire muri e di gettare le persone dietro i muri le loro paure sono semplificate quindi una risposta semplice cosa che cosa chiede chiedere altre barriere barriere che siano gli immigrati barriere che che hanno
Annibale è i detenuti
Questa voce prestante noi la sentiamo pensiamo però che almeno alla parte della magistratura che stia vede in una visione progressista della giustizia
Abbiamo il dovere di dare delle risposte e da questa risposta abbiamo cercato di darle
E a quelle grida abbiamo risposte entrando dentro questi muri facendo molte visite al carcere l'avvocato si legge sempre molto carina mente accompagnato quasi accudito in queste visite
E e Hunt attuando dei Progetti nelle visite abbiamo parlato di altri detenuti gli ergastolani detenuti di massima sicurezza ci hanno parlato di affettività in carcere ci hanno parlato dell'uomo ditta le celle ci hanno parlato dei loro problemi
Ma sono rimasti all'inizio diffidenti naturalmente perché molto e siamo andati nel nostro distretto molti dove ci conosco bene conosciamo loro e sappiamo che questo già crea una barriera comunicativa ciononostante dopo la prima diffidenza qualcuno se n'è andato
Dicendo che si sentiva più ricco perché abbiamo parlato di noi e il loro come una comunità comunque uno come un'istituzione comune
Condivisa
E in questi i Progetti ripeto non abbiamo solo parlato le che tutti abbiamo tentato nel nostro piccolo devo dire non l'abbiamo fatto pure un errore che abbiamo detto tu fatto molti oggi non abbiamo fatto come Magistratura democratica se devo essere sincera le abbiamo fatto come aria che il la la la la il movimento dei magistrati che raggruppa Magistratura democratica e il Movimento per la giustizia si chiama Area democratica per la giustizia di cui Magister democratiche sicuramente una forte componente esattamente come l'altra
Per cui ci siamo Naboo gettati li progetto è l'anima escretrice progetto e la dottoressa Capone quindi non posso non citarla ed era lei infatti che aveva pieno titolo a a dirigere questi lavori
Di là di questa sezione che proprio quella della rieducazione
N ci siamo gettati questo progetto che abbiamo finanziato c'è abbiamo ha portato a fare Graziella circuito stacca una comunità cattolica cittadina grazie al Garante
E abbiamo portato delle tante carcere abbiamo cercato di adottate a redigere farà realizzare alle detenute all'inizio le nostre pettorine che ci siamo tutti comprati in un grande numero anche abbondante regalate agli aspiranti magistrati da augurandogli di portarli
Andare in Aula
E in questo progetto di cervo si è ampliato abbiamo ottenuto dei fondi alcuni sono anche stati premi per le sarte detenuti alcuni sono stati l'acquisto di un DVD e di un un maxischermo con DVD per le detenute per la sezione femminile che ne era priva
A differenza di quella maschile la speranza
In realtà e di finanziare poi una struttura stabile che si occupi proprio della rieducazione proprio nei carceri reggini che sono particolarmente bisognosi di questa iniziative questo lo dico naturalmente non tanto terra a far capire che Cerqua un merito della magistratura soprattutto di un certo tipo di magistratura perché l'iniziativa è stata aperta
A i magistrati delle vicini di tutte le provenienza associative ed è stata condivisa da tantissimi colleghi delle altre correnti
Che c'hanno comprato le pettorine che sono o della mia stanza pagarmi i disordini che poi abbiamo riversato allo dottori tessitore che ci ha aiutato
Quindi è stata una sensibilità dei magistrati reggini ha a che hanno aderito all'iniziativa diaria
Va dopo io ora proprio per sintesi nidiacei proprio in dopo aver ricordato questo progetto
Parlarvi di quanto quel momento che facciamo queste progetta e le visite in carcere quanto tenerezza mi faceva la mia Presidente sezione la dottoressa Tarzia che arrivava è saltata la mattina di di cosa aveva visto nella trasmissione di bolletta
Andiamo via non so se qualcuno di voi l'artista era su RAI tre
Era un ampio un cammino era una un particolare programma di esecuzione penale esterna un cammino di giovani condannati anche per lunghe penne che si ritrovavano a Cologno educatori e con una guida ad affrontare un cambino fisico ma in realtà un cammino spirituale un cammino spirituale delle loro esperienze e nei loro progetti
Lento teneramente la mattina mi disse sai cosa ha detto uno di questi mi raccontava la scena
Mi colpiva come me lo raccontava tutte emozionate mi diceva stai diceva ma perché ci chiedete dei programmi hanno voi programmi noi
Noi non abbiamo più spesso abbiamo perso siamo stati lunga detenzione
E i nostri genitori nel frattempo sono morti la fidanzata ci ha lasciato il fidanzato
Egli ha riguardato Rossi di Elvio Fassone che il re ieri ricordava Roberto il dolore che lui prova quando anche questa Rossi ed è l'ultimo baluardo con la vita esterna viene meno si trova un altro uomo
Etico quindi noi perché ci parlate di programmi
E e e invece è il viaggio e di nuovo una perché finché c'è vita c'è un programma anche o un malato grave in un programma tutti hanno dei programmi perché il programma fa parte dell'umanità
Il prete bello ritrovare i loro programmi in questo viaggio con loro
E ultimissimo ricordo in questo mi ha fatto sentire tantissimo un altro ricordo di un'altra esperienza Reggina è un ricordo di Rocco Carbone una lo scrittore di costo netto della provincia reggina che viveva a Roma
Ora forse un po'dimenticato che e fa anche l'esperienza proprio volontaria di rieducazione all'interno del carcere
Ricorda ancora una presentazione fatta dagli scrittori calabresi in cui c'era Gioacchino Criaco pure che è molto meglio di me presentava la sua opera
Mi colpiva questa frase e pare che lui dicesse io vado in carcere per sentirmi libero
Io continuo a pensare ma come si può siccome in carcere purtroppo ci sono andata per lavoro e certamente vi assicuro non è una sensazione di libertà
Certo l'appunto l'acidità diciamo di contro alla sola la cinica visione che poi uscirne ecco
E poi io c'ho riflettuto e ho capito che certo se la sua città usi vide quella chiusa che appunto vuole vivere dentro i muri e vuole semplificare dare risposte semplici a fenomeni complessi forse il carcere dove si torna ad essere estetici per ridiventare compressi perché sia tanto tempo per pensare proprio luogo
Della libertà
In quest'ottica sono gli interventi di oggi per me questo è un onore per coordinare questa tavole questa sessione perché queste la sessione della speranza
E fondo quella che ci porta anche che ci dà la forza morale di recare pene così rigorose e vogliamo se vogliamo senza speranza come l'ergastolo
E questo Davoli invece la speranza per chi fa questo lavoro
C'è la vita perché è un tavolo composto dal professore Capone che non voglio citare sui titoli accademici perché quelli si presentano da soli Luís a una presentazione che non devo sicuramente tributargli io che peraltro accademie non sono chiari cerca di spiegarmi ricco di cosa avrebbe detto ha certo avuto ma detto parlo l'articolo ventisette capendo che gli otto numero giudice penale del fatto una praticone ha sostanzialmente lui non ha voluto dire in quest'ottica dopo il dottore il professore Capone però invece io voglio ricordare una cosa e di una sensibilità alle nostre per iniziative encomiabile ci fa già fatta sentire l'università una porta aperta per noi per me è un esperienza veramente bella quella di poter contare sempre su di lui su questi per qualsiasi iniziativa facciamo era in carcere con noi in quelle iniziative che vi ho detto ed era molto efficace e vi assicuro
Nella colloquio con i detenuti quindi questa presentazione mi sembra il topo che in questa sede violini posta di conoscere la dottoressa la professoressa Vianello l'ho conosciuta ieri Hopa subito visto il suo approccio verso la materia
E una sociologa della devianza ho letto il suo curriculum mi sono spaventata dalla ho capito che la razza semplice che avevo conosciuto la sera prima aveva titoli per cui io forse non sono in grado di esprimervi la loro ha scritto tanti libri sulla materia
E in qualche modo ci darà un taglio su quelli che sono propri lavori di ricerca ed è la sociologici che aiutano poi non UEPE a realizzare i programmi di forma di esecuzione penale esterna
Ora ci sia giacchino Criaco io proprio non ve lo devo dire perché tutti stanno con una passione non troppo segreta come si nota per lui per i libri e per la sua presenza ogni volta e di altri dibattiti di Luís devo dire solo due cose
Lui mi colpisce sempre e non solo per la quella capacità straordinaria da calabrese di leggere la Calabrese sui fenomeni io sono calabrese sono giudice penale da vent'anni sono nata a Reggio Calabria o delle radici totalmente calabrese come anche i colori diciamo a volte del della persona ribellano
Di Luís dico può dire due cose del suo lavoro e della collaborazione con non del suo lavoro come gli scrittori perché si giudicano benissimo qual cioè coi suoi sui libri belli consumati per dirvi quanto mi piacciono
E di Gioacchino Criaco io ci tengo a dire due cose
E Lulli con una frase di un di un suo libro che di voglio saper leggere tristemente ho finito
E ci fa capire cosa vuole dire ai giovani calabresi è uno stupido attacco di Nortel Gia che mi ha portato qui a un detenuto uscito dopo una lunga carcerazione nel libro lama di crediti e uno su tutti e davanti al mare penso non veda da molto il mare dove giocava da ragazzino il nostro male
è uno stupido attacco di Nostalgia che mi ha portato qui ce l'hanno tutti quelli che sono stati lontani per tanto tempo tornano si scelgono un pizzo e si fanno reso conto di come gli è andata la vita la mia Stella spogliarti nuda e la mettessi sulla sabbia attirerebbe solo qualche sguardo di disgusto o peggio le mosche
Già chi no insegna sempre ai giovani che con il conosciuta
Anche personalmente che hanno perso per degli errori ovviamente di scelte criminali hanno perso la loro vita perché sono in carcere alcuni senza possibilità di uscita
E e quindi insegna ai giovani vedette e con la scelta criminale porta questo porta a quelle mosche che guardano quell'ombra di vita di quell'ombra di una vita che poteva essere e l'altro motivo per cui io adoro Gioacchino Criaco e invece il ruolo della donna eletta donna da mamma
Da giudice calabrese io giacchino creato iniziato a leggerlo con devozione quando ho letto il suo articolo
Legge calabresi generazione di carcerati siccome sono mamma di Calabrese e sono giudice che manda in carcere spesso per mia decisione anche insieme a quella dei miei colleghi
E i ragazzi calabresi carcere e soprattutto vedo una grande diaspora di tutti i calabresi sono anche mamma di migranti sostanzialmente
Allora mi colpisce la sua visione della donna
E la donna Lidia delle madri Grady o che sia la donna le donne del salto troppo sono le donne che poi si salvano
Ci sono le donne che poi parteciperà entrano nel gioco di queste faide di questi l'UPA che si mangia tutto che si mangiano perché ti uccide il fratello poi padre e poi tu devi rispondere e questo ed è la situazione in cui Elvio Fassone se fosse lato lei al mio posto avrebbe fatto le mie stesse cose
Gli dice
Il detenuto con cui dista prevale la corrispondenza e queste donne sono con la loro maligna riescono poi a produrre l'unico frutto che può sopravvivere a tutto questo
Per cui la figura della donna di Gioacchino Criaco e quello che mi riconcilia con questo lavoro occorre essere giudice con essere mamma
Che va a interrogare guarda negli occhi e purtroppo non può fare poi un libro o una riflessione intellettuale con poi di quello che attende deve dare un giudizio sui fatti e deve continuare
A darlo sì con umanità però anche con doverosa infedeltà a quelli che sono i miei doveri d'ufficio
Queste l'introduzione che invitante fatalmente faccio ai relatori poi vedrete quanto sarà coinvolgente sentire loro per cui do subito illa parola alla professore Capone
Ecco
Sì grazie mille
Per la presentazione io devo dire anche di essere contento di aver potuto collaborare da parte dell'università per quello che c'è in questo convegno quindi porto anche il saluto
Del rettore dell'Università del Direttore Dipartimento
Siamo contenti di collaborare insieme
Questi temi fase dove si sintetizzare in tre punti l'intervento tanto per fornire una guida preliminare direi che
Vorrei sostenere che c'è bisogno ancora di pensare anche cosa sia esattamente alla rieducazione
Che in questo aspetto sotto questo profilo bisogna saper tenere conto di quello che scrive Luigi ferraioli
Che non si può occultare e che in questa prospettiva vorrei fare una proposta
Cominciavo devo fare scusate sono un po'didascalico una sintesi rapidissima di ciò che intende la legge sul cemento penitenziario per trattamento rieducativo
Abbiamo innanzitutto l'individualizzazione del trattamento l'articolo tredici si entra nel carcere c'è un gruppo di osservazione trattamento che svolge le fossero fazioni della personalità
E formula un programma di trattamento basato sulle sui bisogni sulle sulla sua possibilità evolutiva
Sulla base di questo programma di trattamento dice l'articolo quindici che addirittura bisognerebbe stabilirla since definitiva poi del condannato agli istituti in relazione agli istituti era e alle sezioni dove si fa quel tipo di trattamento di cui quel soggetto avrebbe bisogno e questo trattamento in che cosa si
Traduce nel questo era il quattordici il quindici dice quali sono gli elementi del trattamento istruzione da ora c'è anche la formazione professionale
Il lavoro la partecipazione a progetti nipote Rita la religione ed attività culturali ricreative e sportive poi i contatti con il mondo esterno i rapporti con la famiglia quindi quello che si dovrebbe fare come attività rieducative riguarda questo aspetto
Ma non è una dimensione statica quella della rieducazione in carcere secondo la legge da settantacinque dalle piscine adesso è una questione di una riduca c'è dinamica innanzitutto perché l'osservazione della perfetta non si ferma
Prosegue corso del detenzione e si traduce sostanzialmente poi tutte le relazioni che il gruppo Cervasio trattamento variamente integrato fornisce al magistrato di sorveglianza quando deve effettuare le sue valutazioni
E queste valutazioni a che cosa servono servono innanzitutto per quella che si definisce come flessibilità della pena
Che ha che fare soprattutto quella liberazione anticipata cioè la partecipazione all'opera ed educazione consente di Gobbo sconto i quarantacinque giorni ogni sei mesi
Per cui i progressi o l'avanzamento del percorso educativo può incidere sul quantum di per e poi incide sulla progressività del trattamento che è un l'aspetto che contraddistingue dire il nostro oggetto Petenzi Ari soprattutto gli ultimi anni
Come è stato ieri efficacemente ricordato
Abbiamo una progressività nei contatti con il mondo esterno si può accedere prime permessi premio poi al lavoro all'esterno
Poi c'è la semilibertà l'affidamento in prova al servizio sociale e la liberazione condizionale esserlo tutti
Misure che solo subordinati ad una valutazione da parte del Tribunale di sorveglianza sullo stato di avanzamento del percorso educativo sulla vivente sul bisogna evitare che del il condannato libertà commetta altri reati insomma bisogna vedere come stanno davanti questi progressi alle Ducati
Questo è il modello che modello bello un modello compiuto un modello
E modello che però come tutti quanti sappiamo funziona poco
Questo modello si scontra contro il fallimento pratico di questi obiettivi e fallimento pratico ha delle ragioni che voi tutti sapete il cui mi soffermo solo brevemente innanzitutto perché la carica di Suma Rizzante del carcere
Ovviamente compromette anche la possibilità di articolare un efficace trattamento rieducativo il sovraffollamento la compressione dimissioni di affettività l'estrema burocratizzazione definiscono un contesto nel quale sembra non poté nemmeno a partire
Un discorso tragicamente rieducativo e poi la rieducazione in senso stretto quegli elementi del trattamento sono dopo attente al peso organizzativo ma anche il personale della rieducativa non c'è non ci sono le persone che dovrebbero farlo forse non hanno nemmeno una formazione adeguata
L'istruzione è difficile perché difficile mette insieme delle classi di persone che debbano in pare tutte quante le stesse cose
Poi si riesce a fare per un pezzetto per un altro no il lavoro manca l'unico lavoro che c'è spesso lavoro a rotazione di attività
Interne che non sono autenticamente educative
I Progetti più evoluti sono un po'estemporanea macchia di leopardo non riescono a diventare strutturali all'intero sistema penitenziario
Le risorse umane economiche vengono assorbite per la gestione e la sicurezza
Quello che è accaduto prima di e che a livello teorico
Si è immaginata necessità non so come chiamarli una fuga dal carcere
Di una fuga dal carcere cioè noi quando lavoriamo per favorire l'accesso in misura detenzione cerchiamo di favorire la fuoriuscita da quel mondo
Tant'è vero che a larghissima parte dottrina penalistica è ormai convinta che bisogna in prospettiva
Perché la legge non lo consente pre in prospettiva immaginare il carcere come extrema ratio soltanto per quei detenuti pericolosissima immaginare il percorso rieducativo si faccia fuori
In questo senso anche le misure di comunità cioè affidamento in prova semilibertà hanno un po'cambiato fisionomia nel corso del tempo questo lo scrive
Ferraioli
Dice nel corso del tempo i benefici penitenziari che prevedono contatti sempre maggiori con il mondo esterno permessi premio eccetera eccetera
Che in base a regime progressivo dovevano costituire il premio per un percorso di educazione svolto all'interno del carcere
E piano piano più realisticamente sono stati intesi come l'unica la prima occasione di intraprendere un percorso di di socializzazione cioè è evidente lo spostamento se tutti riempiti all'interno puoi uscire fuori invece
Salva la pelle all'interno che magari uscendo fuori si intraprende un percorso educativo che è una cosa ben diverso
Una punto di emersione chiarissimo di questo profilo eh
Legato alla recente introduzione dalla messa alla prova per gli adulti in cui addirittura le attività di rieducazione risocializzazione mirano ad essere anticipata rispetto addirittura alla conclusione del processo
Ma di
Che ne della rieducazione all'interno del carcere
Quello che vorrei
Sostenere e che se manca questa rieducazione però non è soltanto un problema pratico organizzativo et il concetto stesso di rieducazione
E in piena crisi teorica
E se ne discute ancora troppo poco
Cioè a interni dell'educazione noi non solo cioè non solo non viene fatto ciò che sappiamo che dovrebbe essere fatto ma in fondo non sappiamo nemmeno ancora bene che cosa si dovrebbe fare
Innanzitutto vorrei mette in evidenza livello preliminare che alla fin fine quel modello delle dell'ordinamento penitenziario è un modello che non incontra il consenso di tutti gli orientamenti politico-culturali presenti nel Paese
Quel modello di non è amato dalla cultura liberale
Perché cioè il profilo dalla flessibilità della pena
Perché la flessibilità della pena sottrarre il condannato al dominio della legge e che il giudice che applica la legge e affida in concreto
La durata le modalità
E di esecuzione della pena all'amministrazione
Questo diciamo tradisce i criteri fondamentali di un diritto penale libera
Poi non so come definirlo politicamente non so se tutti profittare cioè diciamo l'orientamento che diciamo per l'anarco marxismo Foucault chiaro
Non c'è bisogno che lo descriva dice carcere appunto di emersione di una nuova strategia del potere in cui i corpi delle persone vengono intrappolati non discorsi non sapere che diciamo toglie diciamo il minimo spazio vitale insomma diciamo
Poi ci sono diventa vittima razzisti che in alcune questioni ritengono che il carcere sia un puro è semplice strumento di oppressione sociale in cui rinchiudere contenere le fasce
Del disagio sociale
Quindi in ultima analisi quel modello Dio ordinamento penitenziario è figlio della unione di due culture che soli socialismo quello più tradizionale cattolicesimo
Culture che hanno
In comune alcune cose
Una certa visione scusate se io sono molto vicino quindi mi permetto anche poi di prenderli in giro Rocco una visione dell'uomo e della società un po'semplificata
Una grande attenzione alla cura delle persone però non disgiunta concerto paternalismo
Tant'è vero che diciamo l'architrave della rieducazione specialmente nei provvedimenti di magistrati di sorveglianza dei tribunali passa attraverso questi prospetti cioè previsione criticare inserimento sociale cioè sono gli altri i due poli
In cui possiamo riconoscere l'influsso di questi lentamente
Questo è il quadro generale diamo più non lo specifico su quali sono i problemi teorici Persico che affliggono il modello il primo è che manca una saldatura tra vorrei dirlo qua quello ma il nostro master tra criminologi e sistema penitenziario
Tra gli studi di sociologia della devianza e la chiudiamo il trattamento rieducativo
Cioè sappiamo alcune cose ma so ancora troppo poco
L'ordinamento penitenziario tende a ricondurre tendenzialmente le cause del crimine alla marginalità e al distrattamente o sociale e immagina la rieducazione come istruzione lavoro l'inserimento sociale
Giusto è vero coglie una larga parte
Della realtà forse Laratta maggioritaria ma il crimine non è soltanto questo
Innanzitutto
Lo chiarisce anche ordinamento penitenziario perché poi ci sono dei modelli del tutto alternativi e scollegati in cui il crimine patologia e il trattamento e cura come in base all'articolo tredici visse il trattamento psicologico
Per i condannati per reati sessuali nei confronti dei minori e poi c'è tutto il settore i tossicodipendenti in cui abbiamo sostanzialmente una condotta criminosa che tendenzialmente da ricondurre nella maggior parte dei casi non sempre al espressa tossicodipendenze quindi qui abbiamo dei modelli alternativi
Ma anche con stiamo ancora allargando per cogliere fenomeni sempre più vasti ma non tutto è questo allora
Vorrei citarli per chi lo trovo molto divertente
Ben detto per iscritto quello che scriveva la fine dell'Ottocento
Francesco Carrara proprio su questo tema di un articolo in cui diceva peste e corna del concetto di rieducazione
Scrive Carrara
Voi immaginate e parla diciamo ai sostenitori della rieducazione
Che le carceri Lessico ottocentesco si riempiano di mal di denti di gente usa vivere in guerra con la società oziosi vagabondi miscredenti Battle ieri messa lì ne esimi reggente
Voi dipingete le carceri ritraendo le dal Tiger Lotito fantastico dei romanzieri moderni
Ma questo per l'esperienza che mio è un errore coi testi e condizioni troveranno Nicola Sartori mirati mestieri ed una parte di rissa attori micidiali
Ma questa non forma la totalità dei colpevoli che anzi neppure alla frazione maggiore
La maggior parte dei reclusi si costituisce di gente che tennero imprimono regolare condotte di apparenza onestissima
Le infanticidio e non si reclutano proletari bisogna fare le donzelle che parrebbero morigeratezza e caddero per debolezza penso che il testimone da loro fragilità per attaccamento all'onore
Il Fassa attore di coni era un artefice laborioso industrie abilissimo che non pago di ordinare i guadagni fu dalla sua stessa abilità allettato a farlo prima Julie per lecito modo
Quello ufficiale corrotto quel curiale prevaricatore quel notaio falsificato ore di contratti erano uomini di vita regolare che l'urgenza di un bisogno o il prestigio di un ingente lucro momentaneamente sul due così lo spergiuro il colono che si accessi d'ira e ruppe all'età di violenze contro i rapitori del frutto dei suoi lunghi sudori colui che per eccesso di zelo religioso tra scese avevi fatto
Colui che il capitano Linate che fece parte via della merce affidata eccetera eccetera
Non si tratta
Più di cangiare abitudini di vita si tratta di frenare ad un dato momento l'impeto di un aspetto la violenza di un bisogno il fascino di un'occasione
Donde trarrete nell'uomo che chiuso nella sua cella più non si trovi in presenza di quell'impulso di quel fascino di quella violenza morale donde trarrete il criterio per dirlo ha battuto di penitenza
Potremmo aggiornare questo catalogo così intrigante
Riduca aree
Il colletto bianco lo scafista l'omicidio l'omicidio impulsivo il violentatore è la stessa cosa abbiamo una stele l'idea che l'educazione per tutto il costo
Ma anche all'interno delle stesse categorie di reati le stesse fattispecie il traffico di stupefacenti tossicodipendente o dell'immigrato clandestino dei grandi soci sono due fenomeni
Criminologi la mente agli antipodi
E ancora per il quattrocentosedici bis tu quattrocento di bis
Doppio binario alta sicurezza eccetera eccetera
Ma
Il primogenito del boss
La ragazza di paese che si indaghi vita
Del giovanotto più rampante
L'imprenditore che pari con la cosca
Diciamo il lontano cugino che per non mettersi in rotta di collisione con la famiglia si presta a fare saltuariamente dei servizi
I dipendenti comunali infedele
Hanno traiettoria pur accomunate dall'unica fattispecie di reato sono fino ad oggi talmente spessissimo allora su questo punto io penso che non ci sia una adeguata riflessione
E poi anche venendo al campo che sappiamo più quella della marginalità sociale e del bisogno dell'inserimento cioè quello che Palazzo descrive con il paradosso dell'inserimento sociale
Scrive Palazzo come possibile Prison centrare cioè gli educare nel rispetto delle regole di convivenza
Primo vendo il soggetto posso ambiente sociale di provenienza isolando il punto penitenziario cioè come si può Prix socializzare attraverso l'atteso Shalit sazio
Al contrario sappiamo che il carcere funziona molto meglio come scuola criminale
C'è questa rieducazione che dovremmo fare all'interno delle mura per preparare al mondo esterno come si può fare articolato come l'inserimento sociale dentro un carcere qui c'è proprio un un un un crash oggi
C'è il lavoro del carcere è importantissimo
è importantissimo soprattutto nella misura in cui il lavoro venga immaginato il preparato come prima per ritornare a libertà
Per far ritornare
Il condannato con un mestiere con la possibilità di fare qualche cosa non essere abbandonato come uno straccio fuori dalle mura presente qui non è tanto chiaro sì questa è la rieducazione o un cercare di
Arginare l'atteso Shalit azione che sto a rota al carcere
Con questo dove entro voglio dire che il lavoro non ce lo consente
è importantissimo
Secondo me fa parte più dei diritti fondamentali
Anzi direi che
In un momento in cui il carcere sembra affetto
Da un'emergenza di
Tenuta psichica
Dei detenuti cioè io vorrei ricordare quello che
Molto noto scrive a un politico cioè contro le ombre
Imminenti sulla persona
Per conservare un equilibrio psichico servono amore lavoro
E quindi affettività e il lavoro
Ma non perché
Cambiano la persona perché impediamo che la persona distinte che di emotivamente
E poi restano ancora in tema
C'è nella teoria della marginalità sociale del spendere inserimento sociale un po'di determinismo sociale la Margherita è un fattore di rischio ma non può essere considerata decisiva ai fini delle scelte criminali
Cioè in un dato contesto per uno che affronta la marginalità con la Commissione di un reato ce ne sono mille che non lo parlo insomma
Un po'brutalmente la povertà non rende criminale qui il paternalismo umanitario si sposa un po'all'ideologia delle classi pericolose questo rischio che corriamo tutti con l'immigrazione
In ogni su
è difficile che il lavoro nel carcere possa essere la mente individualizzato
Cioè sì
Lo diceva l'altra volta col con la dottoressa è bello se vengono all'impresa del carcere in ferie si fanno dei call center si fa quando le lavorazioni se si lavora dentro il carcere però come dire
Non è detto che questa esperienza lavorativa all'interno del carcere sia qualche cosa che abbia a che fare autenticamente con percorsi educativi
E allora
E allora si potrebbe dire
Se non possono realisticamente essere progettate della Tari socializzanti all'interno del carcere abbiano un valore in relazione al vissuto criminali cioè su sì però
Però si può valutare con l'ausilio dell'educatore gli psicologi e assistenti sociali degli e Sperti il percorso di revisione critica ho compiuto individualmente per ciascuno la progressione trattamentale
Per l'accesso permessi preme eccetera eccetera
E qui
Che dico non si può trascurare
Quello che dice
Ferraioli e se lo cito qui
Perché tutti lo saprete
Lo so
è un professore universitario che è stato magistrato e tre fondatori di Magistro democratica e ha scritto un libro credo sia la Bibbia degli avvocati penalisti quindi diciamo lo cito in questo contesto sapendo
Che tutti quanti siamo consapevoli di due il tenere in considerazione cosa pensa
E lui appunto diritto ragione scrive
In Italia ideologia corre centralistica fondata sulla emenda
E la ricerca e la risocializzazione ha giustificato grazie al denaro ambiguo nomina umanitarismo strategie punitive basata sul doppio binario delle pene e delle misure di sicurezza
Trattamenti penali differenziati carceri speciali e regimi Sperini penitenziari speciali a seconda della natura direi dei reati istituti premiali eccetera eccetera tutti variamente legati al ravvedimento per e se piglia delle dei carceri come istituto disciplinare modellato sull'addestramento forzato del condannato
Le dottrine dello Stato pedagogo operatore o terapeutica
E simmetricamente del delitto con un mare male morale o malattie naturale sociale sui voli più illiberali e canti d'artiste che sono state solitamente concepite
La pena punta la trasformazione o alla mia autorizzazione dalla presenza del condannato non importa se con l'obbligo al prete o dello psichiatra
Attraverso la sua rieducazione i colori dominanti o peggio Langlois manomissione medicale allora
Chi ha e affezionato a questo sistema
Come me
Può dire forse sono esagerazioni un intellettuale però
Io vi invito a leggere
A rileggere
L'articolo ventisette del Regolamento di esecuzione
L'osservazione scientifica della personalità e diretta l'accertamento dei bisogni ciascun soggetto connesse alle sue eventuali carenze Efisio psichiche affettive educative e sociali che sono state di pregiudizio all'instaurazione
Di una normale vita di relazione
Ai fini delle osservazioni si provvede l'acquisizione di dati giudiziari penitenziari clinici psicologici e sociali e a loro valutazione con riferimento al modo in cui il soggetto vissuto le sue esperienze e alla sua attuale disponibilità le suppliche dei perfetti trattamento
Nel corso dell'ottanta vento osservazione rivolta ad accertare attraverso l'esame del comportamento del soggetto
E delle modificazioni intervenute nella sua vita di relazione le eventuali nuove esigenze che richiedono una variazione deprecabili trattate
Qui
Vorrei dirlo un po'più provocatoriamente stiamo ai compiti di Arancia meccanica
Secondo me è una norma rozza
Una norma scorsa da cui traspare un'ideologia trattamentale che è quella che teme Ferraio
E allora proviamo
Questa è la parte esperienza parliamo ammette diciamo visto che
Oltre a salvare l'hanno incaricato di mette qualche speranza proviamo a guarda in avanti
Innanzitutto una migliore di articolazione e forse
Del concetto di socializzazione che voli un po'più basso
Il condannato una volta scontata la pena deve essere in grado anche qualora si trovi nelle medesime condizioni personali sociali nelle quali il suo maturato Dusio crimine di fare una scelta diversa
Possiamo dire che questo
è un l'obiettivo della risocializzazione può commettere altri reati nemmeno si si troverà nelle medesime condizioni
Sotto questo profilo io credo che un percorso di revisione critica
Nel proprio vissuto criminale sia necessario
Punto e che la revisione critica mantiene la sfera dell'intimità
E non si può regolamentare così rozzamente come fa l'articolo ventisei è un po'come quando il diritto pretende di stabilire di chi è la colpa nelle saper nelle separazioni
Ci sono sfere che devono rimanere riservate all'intimità tra l'altro veramente il carcere è un'esperienza limiti in cui bisogna tiri impiegare tutte le risorse ed energie per conservare la propria integrità di uomini allora la rimozione
Del proprio vissuto criminale può essere psicologicamente necessari cioè non si può vivere tutti i giorni per un mese e sei mesi per un anno per dieci anni con la memoria del sangue versato
Quindi
Ci deve essere lo spazio riservato alla persona che non deve essere oggetto di una valutazione giuridica
Però a differenza di ferraioli io penso che non serva un sostegno
Alla riduzione critica e bisogna favorire un percorso in questo ecco c'è un limite secondo me nella cultura liberale che pure mi appartiene
Cioè che spesso nel timore di un'intromissione nelle coscienze non tiene conto della fragilità dell'uomo ed il sei bisogna antropologici fondamentali
Colloqui discorsi confronti stimoli sguardi elaborazioni e condivisione del proprio vissuto con persone in grado sollecitare risorse positive
Non può mancare completamente questo aspetto
Solo che questa dimensione deve essere esclusa
Mi ascoltino i magistrati di sorveglianza secondo me dall'aria della valutazione ai fini della progressività trattamentale
Deve essere una sfera riservata
Perché altrimenti abbiamo ipocrisia strumentalizzazione burocratizzazione dell'intimità riscatto
Ricatto morale
Non è non si fa la rieducazione
Una battuta
Ecco perché in fondo è ancora così importante che ci sia il prete in carcere
Non penso perché ci sia una vocazione alla santità detenuti perché il prete poi finisce per essere o l'unico ritratta come persona e Sechi racconti qualche cosa non ospiterà leggio
Crea dimensioni importante
Allora quello che io penso e concludo
E che forse bisogna immaginare un doppio originale
Uno legato alla perplessità trattamentale
In cui bisogna efficiente misurare l'idoneità
All'accesso agli studi premiati
Del trattamento progressivo sulla base di condotte viste
La buona condotta il rispetto delle regole
Il mantenimento degli impegni assunti in relazione alati trattamentali cioè scelgo di lavorare coi devo presentarmi deve impegnare nel se partecipò attività distruzione devo come dire
Sapere
Assumermi un impegno e mantenerlo eticamente comportarmi secondo le regole non aggredire questo una un profilo esterno ma poi ci deve essere un'offerta rieducativa
Finalizzata a un percorso di revisione critica e deve essere sottratta alla valutazione
Questo discorso è stato fatto dalla Commissione a cui ho partecipato Francesca Vianello quando si è parlato giustizia riparativa la giustizia riparativa come sapete insulto altro non è che dà punti del condannato c'è l'incontro
Con la vittima dal punto di vista del reo
Non è altro che un percorso
Di grandissimo impatto di revisione critica
C'è il condannato doveri se parliamo di esecutore penitenziale deve ritornare
Guardando negli occhi la vittima
Se è possibile al momento in cui ha compiuto un reato
Per rendersi conto del danno commesso immaginare l'Appelfeld ha possibilità di percorri praticamente una strada diversa
Che cos'è questa se non una sorta di esperimento sociale di revisione critica e quello che sento in Commissione e che questo discorso non può essere fatto se non
Separatamente dalle valutazioni del giudice non può essere
Come dire entrerà a far parte calcolo della pena
Quindi bisogna immaginare percorsi operativi si diceva magari forniti da professionisti esterni
I nomi lavorino con l'amministrazione del calcio rapporti di dipendenza
Ecco io penso che questo schema di cui si è parlato per la giustizia riparativa debba essere esteso anche perché per così Gizzi riparativa inevitabilmente al durata Bree
Non è che la percorsi giustizia riparativa sulle dieci anni
Allora dicevo marginale il secondo me bisogna strutturare ad opera dell'area educativa attività e percorsi di formazione sostegno della persona in relazione al proprio vissuto criminale carcerario che non incida hanno alcun modo su premi e sanzioni
Ci vogliono credo dei professionisti esterni vincolati al segreto in grado di costituire in figure di riferimento e proporre alleanze diverse più evolutive rispetto a quelle antisocialità detenuti
Possibilmente non giuristi perché noi di queste cose non sapremmo nulla se sappiamo qualche cosa e soltanto per il sensibilità personale ma non abbiamo né formazione né studi su questo
Ci vogliono esperto di formazione esiste un settore scientifico disciplinare la pratica oggi a degli adulti Ascenzo la formazione interpelliamo
Lo Stato penso la legge può presentarsi in questo modo anche nel carcere con un volto un po'più amico
Allora chiudo con una possibile obiezione
Voi qualcuno potrebbe obiettare
Ma stesse il condannato nell'ambito di questo tipo di percorsi confida
Di essere felice di aver commesso un reato
Di lo rivendica è giusto che questo non incida sul suo percorso le mie risposte essi perché tanto la differenza con oggi è soltanto che non lo dice nessuno lo pensa ma non lo dice
Mentre credo anche rivendica
Provocatoriamente ma sinceramente il delitto commesso potrebbe essere almeno l'inizio di un discorso
Grazie davvero tantissime intervento lascia subito la parola intorno al giurista
Tutto resta
Purtroppo scontiamo l'inizio ritardo chiedo scusa all'altra sessione dovremmo cercare di contenere peraltro anticipo che ci sono due interventi scritti di chi non è potuta venire Lucia che attesta l'anno e Gemma Tuccillo molto carina c'hanno mandato l'intervento scritto di no proprio due frasi alla fine perché i tempi son queste
Se no i relatori presenti saranno troppo penalizzati
Allora buongiorno a tutti
Io ascoltato con molto interesse la lettura appunto del collega Accattone
Vorrei brevemente molto brevemente presentarvi un po'che cosa diciamo come noi ci muoviamo come sociologi e quindi con un a occhio diciamo con un punto di vista esterno rispetto al diritto
Nei confronti di questo tipo di tematiche io sono profondamente convinta da ormai da anni insomma da qualche anno che ci sia bisogno anche di questo tipo di sguardo nel mondo del carcere e che sarebbe interessante appunto spostarlo anche sulla sul al momento dell'esecuzione proprio della pena anche dal punto di vista socio giuridico la prima cosa da dire ecco che in Italia ci sono pochissime ricerche scientifiche su quelli che possiamo definire diciamo i processi decisionali che riguardano l'esecuzione della pena
Si tratta di un ambito si parlava ieri appunto della marginalità in quest'ambito anche dal punto di vista del diritto degli studi sul diritto figuriamoci dal punto di vista della Sociologia
Ah fors'anche la mia materia che la sociologia del diritto punto
Un ambito molto poco investigato sia in generale diciamo come diritto penitenziario ecco anche se qui ci sono delle importanti eccezioni anche di colleghi insomma ben notti
Pessimo nei maestre Mosconi Pavarini per Pacini oggi insomma che ha ereditato questa
Questo compito sia soprattutto però una profonda marginalità rispetto più specificatamente alla pratica del giudizio relativo all'esecuzione della pena che forse è quello che
Un po'più può interessare oggi io credo che sia un peccato che ci sia questa carenza di studi
A volte appunto per chi guarda da un punto di vista esterno il materiale piuttosto ostico per cui facciamo fatica a entrare però penso che da un punto di vista oggi giuridico appunto questi due ambiti siano davvero molto
Primo quello del diritto penitenziario perché in qualche modo illumina il fatto paradossale che anche o meglio proprio in un ambiente apparentemente saturo di normatività di leggi circolari ne parla Pambieri quegli studenti insomma di
Tutta una serie di
Legislazioni regolamenti ordinamenti in realtà molto spesso le decisioni vengono prese a prescindere da questi riferimenti normativi quindi da un punto di vista fatto giuridico interessantissimo
Questo aspetto per capirci di
Traduce nella noto refrain
Anche abusato per cui no ogni carcere alla fine è un mondo a sé indipendentemente da tutte quelle che sono le normative che pure sembrano invece regolare ogni minimo movimento
Però lambito che forse oggi così anche rispetto
A chi c'è qui oggi mi interessa di più sviluppare per quello invece dell'esecuzione della pena ed è interessante perché illumina mi pare i limiti in qualche modo della legge di riferimento normativo in quella che
I filosofi del diritto e sociologia del diritto definiscono l'attività di reso contabilità delle scelte operate dagli occhi
Dagli operatori appunto del diritto positivo che cosa è sparito contabilità per spiegarci c'è quella necessità in qualche modo
Che gli operatori del diritto in questo caso hanno di convincere di persuadere della bontà del proprio giudizio
Di aver utilizzato bene quando prendono delle decisioni quegli spazi legittimi di descrive discrezionalità di opportunità di valutazione
Che
Diciamo possono far capire via abbia fatto la cosa giusta no in qualche modo ecco le nostre ricerche ci dicono
Che
Quando il magistrato deve applicare la normativa ad un soggetto specifico quindi ad un concetto specifico
Ad uno scusate con con testo specifico di un soggetto specifico quello che fa cioè i riferimenti che utilizza in questo tentativo appunto di
Convincere una specie di uditorio immaginario
Sono certo riferimenti normativi ma sono spesso anche inserimenti ovviamente di senso comune appartengono a quella che i sociologi chiamano la ragione mondana
Cioè sottendono le rispondono anche i discorsi profani e discorsi del pubblico
Acconcia rimandano diciamo concetti e narrazione che sono estranee al diritto sia parlato più volte ieri anche oggi della necessità di confrontarsi appunto con un pubblico che spesso ti chiede ragione delle città sempre ti chiede ragione delle decisioni che hai preso in una situazione magari di elevato allarme sociale ecco in questo processo l'operatore ci giuridico in qualche modo è spinto da una necessità di giustificazione
Che in pratica diciamo di cui fa rispetta la quale viene investito nel momento in cui deve tradurre no la famosa Norman astratta e generale invece in un
Provvedimento concreto oppure come nel nostro caso mi fermerà il peccato su questo nel momento in cui deve premiare opere ben per esempio concedendo l'accesso ai benefici penitenziari o magari rimettendo una persona in libertà
In altre parole potremmo dire così questo operatore nell'ambito riconosciuto della propria autonomia
Sarà comunque spinto a giustificare le ragioni che stanno alla base della sua decisione perché ha bisogno che questa decisione venga percepita anche ovviamente dagli esterni e come una decisione legittima
Allora la nostra domanda di ricerca cerco di sintetizzare rispetto a questo tema eh ma com'è che si decide
Veramente di concedere ad un soggetto un beneficio penitenziario o
Meglio ancora insomma una misura alternativa
Perché nega ad un altro soggetto che come si dice in gergo invece nei termini no quindi potrebbe legittimamente aspirare nella condizione formale di poter aver accesso a questa misura
Invece si nega questa possibilità non e insiste uno spazio di riconosciuta e legittima valutazione discrezionalità voi come vogliamo chiamarla senza accezione negativa del magistrato nel nostro caso ovviamente lo spazio riconosciuto alla magistratura di sorveglianza nelle decisioni appunto sull'esecuzione della pena e
Un punto possiamo concentrarci appunto come esempio sulla questione della concessione delle misure alternative alla detenzione anche qui va detto ma ripeto cose che sono già state dette ieri e anche oggi che se c'è
Sull'esecuzione di pena una mancanza dal punto di vista degli studi sulla scientificità non parliamo degli studi sulla magistratura di sorveglianza c'è siamo proprio a una
Polare diciamo marginalizzazione c'è questa specifica branca del giudiziario ma voi lo sapete probabilmente meglio di me si trova sempre all'ultimo punto per quanto riguarda appunto approfondimenti scientifici ma anche percorsi di formazione
Dedicati eccetera eccetera
Quand'è che è cambiato qualcosa e noi banalmente abbiamo registrato questo cambiamento abbiamo deciso di provare quindi abbiate anche una buona disposizione dei nostri confronti di provare avvicinati a questo ambito
Qualcosa è cambiato ovviamente in occasione del sovraffollamento
Del degli istituti penitenziari quando i magistrati di sorveglianza sono diventati dal nostro punto di vista punti principali attori di quel processo di deflazione insomma richiesto dalle varie normative a livello europeo eccetera gli attori centrali di tutto il provvedimenti emergenziali
Pensati appunto per contenere il fenomeno del sovraffollamento carcerario attraversa ovviamente Orso a tutto a quelle misure alternative che conosciamo bene
Allora e in questo momento che noi raccogliamo questa questa questione e che abbiamo cominciato a interessarci ad argomentazioni che il giudice della pena utilizza per legittimare appunto le proprie decisioni il marito è concesso meno di queste
Misure
Banalizzando potremmo dire schematizzando potremmo dire così il modo in cui il magistrato
Argomenta si presenta comodi scorso che viene messo per iscritto si sottolineava ieri sottolineava ieri l'importanza di questo mettere per iscritto perché è un processo appunto di necessità di giustificazione
Viene messo per iscritto delle ordinanze composto nei testi di spiegazione delle leggi riportato nelle discussioni informali anche colloquiali circa diversi casi che vengono discussi
E all'analisi sociologica ripeto ancora una volta si presenta come un discorso che ha come scopo indiretto ovviamente mica esplicito ma quello di convincere
Della di con di persuadere un uditorio è stato detto da un otto collega che vuole convincere un pubblico non allora quello che noi facciamo abbiamo provato a fare attraverso l'analisi del contenuto del discorso provare a
Diciamo vedere analisi contenuta ad analizzare questo tipo di discorso
Analisi delle ordinanze interviste
Ai magistrati manca altri operatori giuridici osservazioni delle udienze nel nostro caso parlando poi di penalità penitenziaria in particolare l'osservazione partecipante ai gruppi che osservazione trattamento
Di cui si parlava problema appunto in cui si definiscono le cosiddette sintesi no sul stato del trattamento che poi vengono inviate alla sorveglianza
Mi limito qui a descrivere proprio alcuni elementi brevemente che derivano da questa analisi documentale che abbiamo debbo dire anche la verità insomma cominciato a fare l'anno scorso due anni fa due anni fa ormai che vorremmo portare anche avanti
Tanto dall'analisi cosa ci dice quel quello che abbiamo fatto finora che le motivazioni addotte a giustificare appunto le decisioni in qualche modo possono schematicamente a essere ricondotte a due tipi di registro
Molto diversi tra loro a questo poi si aggiunge un altro elemento che approfitterò a profonde cerco di approfondire in conclusione il primo registro
Riguarda il fatto che le motivazioni presenti nelle ordinanze giustificazioni appunto delle decisioni assunte dalla magistratura
Di sorveglianza per la concessione al diniego dei benefici penitenziari sembrano riconducibili spesso ma se ne è parlato appunto prima adesso ad una dimensione introspettiva
Niente ad una dimensione che molto molto difficile da indagate faccio riferimento a delle valutazioni che riguardano il sito alcune delle proprio tra virgolette delle
Affermazioni che vengono riportate anche in questi documenti l'effettività del pentimento la revisione critica del doppio del comportamento delinquenziale
Oppure la
Diciamo revisione critica della condotta antigiuridica la volontà reale ma reale sottolinea di adoperarsi in favore della vittima il bisogno di cercare il perdono
E stavo appunto parafrasando delle affermazioni che abbiamo rinvenuto in questa ordinanza che motivano queste decisioni insomma tutti elementi
Che rimandano ad una dimensione psicologica molto profonda e che intendono far quasi produrrà una sorta di indagine dell'anima no si faceva si diceva appunto della problematicità di questo aspetto
Il secondo registro invece la seconda tipologia di interventi elementi scusate di valutazione rinvia a delle situazioni di mero fatto
La prospettava la prospettiva di avere un lavoro una volta che sia esce l'effettiva esistenza di un sostegno esterno
La disponibilità di una famiglia che ti accoglie la disponibilità di un'abitazione elementi e questo non vorrei sottolineare perché mi sembra particolarmente interessante dal punto di vista della retorica che invece circonda la concessione
Della misura alternativa no e elementi che sono assolutamente di solito preesistenti al reato
E indipendenti da reato e soprattutto in venti da una presunta efficacia diciamo rieducativa della pena non c'entra niente no sono elementi oggettivi
Riprendiamo per un momento questi tipi di elementi cerchiamo di capire le domande che ci stiamo ponendo a voi ripeto siamo in un lavoro in progress
Primo tipo gli elementi suscita una serie di interrogativi che tra l'altro sono già stati anticipati dal collega no
Ci sono assonanze con una sorta di principio della redenzione e c'è un'assonanza c'è o comunque un richiamo ad una sorta di carcere morale che insomma la rete teoricamente la riforma del settantacinque in tutti i modi a inteso superare
C'è
Diciamo una sotto rappresentazione della questione del reinserimento sociale invece è tutto spostato appunto su questa analisi introspettiva
In secondo luogo è problematico per la concettualizzazione che utilizza questo tipo di motivazioni questo tipo di operazioni perdono il pentimento
La revisione critica appunto a cui si faceva riferimento prima ovviamente a noi l'interrogativo riparto da un punto di vista esterno
Sorge abbastanza spontaneo c'è ma chi è che deve valutare appunto questo tipo di questioni ceti alle competenze anche per valutare questo tipo di questioni no
Certamente c'è tutto il discorso dei famosi professionisti Esperti noi psicologi al servizio sociale criminologi eccetera ma
Che sarebbero appunto quelli che partecipano poi alle sedute della gruppi di osservazione trattamento
Però nelle carceri di oggi no nelle situazioni in cui versa nelle casse di oggi ci sono queste persone persone che in un anno hanno visto per sei minuti
Il detenuto per un'analisi psicologica può spesso sono persone che conoscono detenuto ma proprio in maniera assolutamente sporadica vengono chiamati come testimoni di questa di questi processi profondamente introspettivi
Il maestro di teatro il professore universitario che insomma voglio dire certamente non alle competenze per un per una valutazione di questo tipo no il volontario che magari porta i vestiti o portarle i beni alle sigarette al detenuto
Insomma sono tutti operatori
A cui vengono richiesti giudizi di natura profondamente ripeto introspettiva senza avere alcuna competenza per svolgerle
Oppure anche competenza ce l'hanno come potrebbe essere lo psicologo come potrebbe essere
L'assistente sociale che comunque oggi visto molto poco in carcere
Sono comunque nella impossibilità proprio materiale per il tempo per la disposizione per fare una simile valutazione il secondo tipo di motivazioni e vado un po'veloce invece quello legato appunto dicevamo a elementi puramente fattuali
Abbiamo detto il problema per noi è che si tratta di elementi che sono del tutto indipendenti dalla reato l'estrazione sociale la condizione sociale del soggetto la composizione sociale della sua famiglia sono questi gli elementi che ritornano nell'analisi del contenuto
Le risorse che ha a disposizione
E che spesso appunto preesistono alla al al compimento del reato ma anche questo ancora più importante resistono alla qualsivoglia tipo di trattamento educativo ori educativo che la prigione può aveva rancori socializzante che la prigione dopo aver condotto dove finisce il nostro dubbio questo qui la pena rieducativa
Cioè ti premia questo tipo di valutazioni questo me l'hanno insegnato molto tempo fa maestri premia normalmente tendenzialmente chi ha già delle risorse chi è proviene da un'estrazione sociale
Più elevata e quindi non si danno le misure alternative a chi non ha una famiglia non si danno le misure alternative agli immigrati non si danno le misure alternative
Atti può dimostrare di mettere in piedi quelle risorse personali che noi da un punto di vista così faccio giuridico riconduciamo l'etichetta dell'affidabilità sociale
Allora questa sono due di Farsetti Polo GE di valutazioni introspettive e materiali che sono dominanti in tutte le
L'analisi del contenuto che noi stiamo facendo e sono appunto molto problematiche ma di fatto introduco cioè un maglio traducono diciamo la valutazione normativa in una sorta di
L'ho citata prima ragionevolezza mondana
Come si può riprovare rimproverare al magistrato di non dare di non concedere la misura alternativa attiva una che mantenersi per esempio come si può rimproverare un magistrato di non dare la misura alternativa a chi non ha una prospettiva realistica
Di avere un lavoro una volta che esce chi può condannare magistrato che non concede la misura alternativa alla madre senza fissa dimora
O al minore straniero non accompagnato e potremmo andare avanti così all'infinito però valido in conclusione vado verso la conclusione ad un terzo elemento di problematicità che stiamo riscontrando e chi è più generale e che per questo forse marito un attimo di attenzione il problema qui è il rapporto delle motivazioni adottate concessioni appunto delle misure alternative con quella che dovrebbe essere la ragione stessa delle misure alternative
Che è vero che la legge interpreta come sappiamo tutto in un'ottica premiale
Però le proprie le prevede anche come strumenti in se stessi trattamentali in se stessi pedagogici
Utili dice la normativa configurare la prospettiva di un reinserimento sociale compiuto e duraturo
Invece dire il fatto che noi abbiamo l'idea che sia opportuno concedere la misura alternativa
Sono atti praticamente ha già finito di scontare la propria penna oppure a chi è già stato rieducato
Oppure a chi ha già portato a termine il percorso di revisione critica eccetera eccetera
E è una distorsione del senso e della natura appunto della misura alternativa che è la legge definisce a tutti gli effetti come una pena
O come una continuazione appunto di una penna
Proprio in quanto tale strumento rieducativo e Ristuccia drizzato ante ripeto è vero che si prevede una premialità insita nel percorso della concessione ma questa premialità non può ovviamente spingersi
Fino a far dimenticare quella che poi invece è la il senso della normativa stessa cioè uno strumento di perse trattamentale
Uno strumento
Che accompagna verso l'esterno qualcuno che non ha ancora finito la sua pena che non è ancora completamente rieducato
Chi non ha raggiunto una completa revisione critica o rieducazione no
Quindi potremmo spingersi fino a dire che se quel percorso fosse veramente compiuto già dentro al carcere non ci sarebbe neanche più bisogno della misura alternativa perché non avrebbe più ragion d'essere la pena
Ho ancora cinque minuti o no no
Due tre ok allora una parola parte mi contenuta vorrei dedicarla apporla Prodi utilizzo di quegli di quei costrutti che ritornano continuamente soprattutto in misura sempre maggiore nelle ultime analisi
Delle ordinanze e anche delle sintesi che gli operatori trasferiscono appunto ai magistrati la revisione critica delle condotte antigiuridica di cui si parlava prima l'ad operarsi a favore della vittima di reato
Hanno sempre di più un peso nelle decisioni giudiziali che motivano il diniego l'accesso alla misura alternativa sono concetti ovviamente che ci affascinano molto
Sono concetti che tendono a sedurre ma bisogna fare un po'di attenzione a fronte di quella che è una sostanziale impraticabilità di un trattamento penitenziario reale nelle nostre carceri oggi
Questo tipo di costrutti ci sembrano ma ripeto siamo apertura su questo ci sembrano venire utilizzati con una grande retorica introspettiva ma poi appiattiti di fatto alla
Osservazione di comportamenti concreti il fatto che uno avvicina veramente la vittima il fatto che uno offre veramente un risarcimento che scrive una lettera
Quindi rischiano in qualche modo di fungere da copertura rispetto alla sostanza l'inesistenza di un trattamento penitenziario
Mancanza di risorse umane e materiali motivi ce ne sono tanti ovviamente mancanza condizioni di sovraffollamento carcerario
Estemporaneità dei sostegni psicologici e andiamo avanti però soprattutto anche in questo caso è veramente concludo invece di presentarsi questi elementi come
Elementi di una valutazione in progress importata dai documenti di sintesi degli operatori o come evoluzioni da sostenere nel percorso di accompagnamento verso l'esterno questi costrutti stanno un po'diventando soprattutto negli ultimi anni elementi di cui il detenuto deve dare però va
Per poter sperare di avere accesso alle misure
Alternative quindi si stanno sotto di fatto trasformando da strumenti pedagogici trattamentali anche c'è requisiti
Che la legge non prevede in alcun modo per l'accesso alle misure alternative non è colpa ovviamente del giudice dell'Appello no nel contesto di un sostanziale vuoto trattamentale quale quello che si registra oggi nelle nostre carceri
Nello svuotamento quindi del significato anche della misura alternativa come vero premio e non come strumento trattamentale pedagogico
La decisione del giudice non può che passare ovviamente su
Valutazioni
Poi prettamente entre deux tutto indipendenti dal percorso trattamentale dovrebbe esserci ma di fatto non c'è
Quali le variabili che abbiamo individuato mi taccio sono
Quelle che escono dalle nostre ricerche la tipologia del reato l'ampiezza del beneficio ha richiesto l'estrazione sociale del condannato il contesto in cui è maturato reato oppure in cui il soggetto deve rientrare e quindi è questo il più delle volte quello che di fatto succede abbia
No
Secondo me la chiave la società migliore di cui parlava il professore propone io ho una vecchissima laurea in giurisprudenza la utilizzo solo per per capire quanto
Quanto sia reale questo problema è quanto comunque sia era una cosa settoriale riservata ai tecnici del del delitto viene in questa la la la Loggia messa da parte la rimetto da parte mi rifaccio alla mia vita ai miei ricordi per per per parlare di reinserimento del ravvedimento no ad esempio in tema di carcere il mio primo incontro col carcere è stato dal barbiere quando ero bambino cioè quando ancora l'ho bisogno del barbiere insomma
Moltissimi bambini andavamo da questo portiere perché c'era c'era un signore c'era un signore ha fatto vent'anni di carcere aveva fatto trent'anni di carcere era uscito dal carcere ed era diventato il campione di dama nessuno di Sheva abbatterlo e a dama che e sapeva tutta la Divina Commedia a memoria
Cioè però oltre a a questa cosa che erano mirabolanti per dei bambini era totalmente lei inutile
Anzi è spesso per la propria famiglia per il Paese e tutta la sua vita la restante parte della sua vita l'ha trascorsa
E dal barbiere e quindi per me il carcere era quella cosa che ti tornava indietro delle persone straordinarie ma perfettamente inutile no
Parlatevi corpi di quasi cinquant'anni fa
A distanza di cinquanta io torno spetti io sono di Africo torno spessissimo ad Africo l'ho fatto anche di in quest'occasione ogni volta che torno purtroppo i Barberini una volta non ci sono più ma c'è ancora la piazza
Se uno andazzo è un avesse voglia di andare nella piazza di Africo troverebbe
Se non per ventiquattro ore ma per diciotto ore al giorno troverebbe delle persone che vanno avanti indietro nella Pia avanti e indietro nella piazza continuamente funzione avanti e indietro
A parlare non si sa di che cosa abbronzatissimo perché sono sempre il sole quindi è stata inverno si è sempre abbronzati che si sono la stessa cosa di quel signore che era tornato
Sono persone sono uscite dopo vent'anni di carcere perché anche la la la favola che si racconta fuori Italia da da chi esperto nella materia che imitare non si sta in garanzia garantisco riconoscere dei ragazzi che hanno la mia età siamo stati ragazzi insieme e li ho ritrovati dopo dopo trent'anni nello ritrovati così
Che vanno avanti indietro che sono degli zombie c'è quindi a distanza di cinquant'anni per me il carcere e quella cosa che si prende le persone e The lady stupisce così perfettamente inutili
Per loro stessi per le loro famiglie è è è e per e per la società dalla se dovessimo fare un discorso ma che sarebbe un discorso totalmente ipocrita no di concedere benefici di reinserire
L'avremmo appunto nei termini delle de dell'ipocrisia
In uno dei libri che alla dottoressa piacciono tanto c'è questo parto il personaggio che si chiama il ceco nuove dice Louboutin spesso si riconosce
Come quella mi animaletto che che resta primordiale nonostante che i i milioni di anni che trascorsi e è è un essere delle delle caverne
Ikea così conta venticinque anni di galera per venticinque anni di galera
E convinto che stanno bene a tenerlo rate l'hooligan fatta dalle cose talmente gravi che lui deve stare Lanzi
Le i che hanno fatto penare poco c'è la pena vera giusta per lui sarebbe stata la morte quindi Luther venticinque anni ogni mattina si sveglia e dice fanno premio fanno bene o fanno bene poi all'improvviso
Dopo venticinque anni cioè cambia tutto dice ma forse ho scontato abbastanza c'è forse l'ha espiato quello quello che fa in fondo
Venticinque anni in queste condizioni con questa sofferenza perché il jet quella e al quarantuno bis prende alle carceri e nei circuiti normali inizi a pensare che magari
E ha diritto a non ad essere libero ma che le sue pene vengano diminuite cioè che sia trattato in un modo diverso dice venticinque anni forse sono la misura giusta
Non si sente
Forse
Forse si può dire basta quella sofferenza ed è c'è quella sofferenza non non muta c'è continuano a trattarlo nello stesso modo dopo venticinque anni e allora inizi a pensare che forse quelli che gli stanno facendo subire quelle pene non siano migliori di voi
No e allora venticinque anni erano stati sufficienti a che Luigi da solo perché il Gekko non incontra mai assistenti sociali non può studiare non può leggere quello che vuole perché nel quarantuno bis tu leggi quello che vuoi leggi quello che la censura ti permette di leggere sempre lottare settanta appassionata dei miei libri e quelli che a quali potrebbe leggere ma anime nere non potrebbe legge fra il quarantuno bis dopo che è stato fatto il film che ha avuto successo il censore ha stabilito che non è educativo per per i detenuti vedi io sono con anime nere sono nella lista nera del ministero
Della giustizia sono altamente diseducativo per i detenuti al quarantuno bis quindi c'è un essere primordiale che a un certo punto della propria vita dice va bene io riconosco tutto ma lo riconosce intimamente senza l'aiuto di nessuno dice chiuso per ventidue ore al giorno nella sua cella perché anche questo anche il via forse gli avvocati o o i magistrati conoscono certe cose dei detenuti ma non conoscono tutti no
Ad esempio poco un avvocato o magistrato non è mai salito
Su uno di quei bus che fa Locride Carinola perché c'è un'alta concentrazione di detenuti e della Locride in quelle in quel carcere quindi non ha visto i volti di quelle madri di quelle sorelle di questi non li ha visti c'è e un mondo a parte e nei mondi a parte di il mondo di quelli dell'alta sorveglianza di quelli del quarantuno bis del quattro bis
Ci sono altri mondi e all'interno del del quarantuno bis ci sono mondi infiniti perché ci sono detenuti completamente diverso io ne ho parlato qualche volta con la dottoressa parla io
Scrivo miss scrivo continuamente con persone detenuta di potremo stare lettere che sono degli esempi formidabili di critica letteraria che vengono da persone considerate terribile e che esse stesse si considerano
Terribile no e
Tendenzialmente io sarei per la posizione carcere no c'è aspirerei a quella cosa
Però ci sono dei casi in cui ci sono dei treni lanciati che hanno bisogno di hanno bisogno di trovare il muro per loro stessi e non solo
Per gli altri però serve poi un momento che che che sia diverso un momento che sia quello di riconoscersi appartenente allo stesso mondo e e questo questo momento non lo può trovare chiaramente solo chi opera in campo giudiziario o o per il tempo per il terziario
Serve per questa
Per questo una società che sia migliore e non lo è per questo bisogna ampliare il dibattito e porlo in termini di in termini culturali certe la disapplicazione della costruzione un fatto non è un fatto recente ma non è un fatto solamente addebitabile a chi opera nel settore è un fatto addebitabile complessivamente questa sul società per farvi un altro esempio
Io so sto molto male da un da un da una settimana
Una settimana fa in Calabria scoppia successo un un fatto di cronaca
Hanno sparato a due ragazzi e due bambine di vent'anni a due bambini di vent'anni dopo qualche giorno uno dei due è morto un ragazzino di ventun'anni è morto
Salvatore si chiama figlio unico ho iniziato questa strana corrispondenza attraverso i soci alle col padre di questo di questo bambino
Sui giornali le le solite cose è e parente di persone incarcerate parente di persone che sono criminali
Mo'molto molto pericolosi
Ma questo padre questa madre
Fa fanno un atto che è straordinario che in altri casi avrebbe fatto jet c'è donano gli organi donano gli organi e con gli organi di Salvatore già si sono solo si sono salvate due dita io per una settimana ho continuato a dire tutti guardate da terra bensì normali da rappresentanti delle istituzioni andate i funerali di questo ragazzo perché questo padre cioè a me
Io mi sveglio sempre prima la mattina perché lui aspetta di vederle sui soci al per dirle buongiorno oggettivo anzi adesso è passato al tu perché mi dava del voi e e e taglio a a alla mia stessa è età io mi sveglio prima per dare di e il buon giorno no e lui il figlio di un mondo che poi è il mio mondo e sono mondi a parte che sono mondi separati
Sono mondi in cui il mondo dei giusti non vuole andarci e la verità e queste c'è siamo in due mondi diversi e io su questo sto sempre attento sì siccome sono nato male
Ho rapporti con l'altro mondo con quello dei buoni però Stokes sempre nel limite
Perché mi riconosco sempre di appartenere all'altro mondo e mi riconoscerò in quest'altro mondo quando non ci sarà più la barriera fino a quel momento io sarò starò sempre
Con quella gente la conclusione qual è che quando hanno fatto i funerali cioè ieri
E di questo bambino c'era tutto il paese ma tutto il suo Paese tutta la sua gente ma non c'era nessun'altro
C'è questo stato questa famosa Cavalleria che poi arriva per presagio sta menta per presentare un contatti sbaglia
Non c'è nel momento de in cui iniziano le dinamiche che portano a fare le degli errori che saranno tremendi per chi fa ma soprattutto per per chi li subisce quindi che il ravvedimento e e il tè inserimento può passare solo attraverso la costruzione di un mondo migliore adesso lo dico senza senza nessuna piaggeria o senza perché debba dire questa cosa a Reggio da qualche anno si prova costruirlo questo
Le mondo migliori io sono qua oggi ma sono già stato in altre cose sono stato all'apertura dell'anno giudiziario
Ad altre iniziative che erano sì in tema di giustizia ma anche iniziative culturali perché regge ci sono soggetti che appartenente a un ambito appartenendo ad ambiti diversi
Ci superano queste barriere e creano un mondo che è unico io a Reggio non mi sono mai sentito
Di appartenere
E a un altro a un altro mondo pur aver sempre beh avendo sempre coscienza di quello che si è di quello che si fa di quello le che si è fatto quindi non ci sarà mai un reinserimento al ravvedimento ma avremo sempre delle Bugie chiede tenuti uccideranno perché detenuti io
Sono in grado per però rigira per per estrazione per frequentazioni e per rapporti di lettere che ho con questi ragazzi di capire quando dicono la verità e quando mentre a un certo punto diventano ipocriti perché c'è un c'è un c'è una fase della loro vita
Carceraria in cui c'è veramente la voglia e cella la convinzione che gli altri siano nel giusto e che loro stia non a me sì siano in un posto perché hanno fatto evidentemente degli errori
C'è quelle la fase in cui tu puoi recuperare poi non recuperi più perché recupera RAI delle persone
Che ti diranno le cose che che che tu vuoi farti sentire dire ma non sono le cose vere sono Cuccuro un cumulo di bugie e i mondi torneranno ad essere
Separato
Questa volta però la devo dire
Diciamo che sicuramente quel ponte da parte nostra sempre aperto non c'è mai stato forse una una divisione perché quello stesso mondo mi sembra che appartenga proprio il nostro DNA Gioacchino Criaco per cui i magistrati reggini penso che abbiano con la spinta di alcuni poi tutti abbracciato anche quelli che all'inizio non capivamo questo morente viscerale che abbiamo per giacchino creato conoscendolo mi si è presentato da sole per cui tutte le sere sensibilità si sono avvicinati
Al suo modo di vedere i mondi e d'altra parte oggi c'è l'aspetto penso che nessuno si è sentito né completamente da una parte né completamente l'altro anche perché l'umanità noi siamo esseri umani in verità non è mai tutto bianco né tutta nera
Va bene io ho soltanto devo non so se debbo ricordare questi gli assenti che purtroppo non sono potuti venire
Cioè e così finiamo chiedo scusa anche all'altra sezione sessione allora c'è un number saluto died Gemma Tuccillo
Del Dipartimento per la giustizia minorile è il capo dipartimento naturalmente non lo leggo tutto anche se morto carino il lungo
Parla dei loro percorsi dei loro numeri in generale comunque e tutte le iniziative appunto la non so la normativa dedicate il lavoro che stanno facendo ma in generale ci tiene a sottolineare che la valorizzazione esplicita dei percorsi di giustizia riparativa al fine della responsabile della dal al fine testine di responsabilizzazione educazione rispetto dello sviluppo
Ipotetico del giovane in esecuzione penale l'attenzione della prevenzione alla prevenzione per contenere il rischio di recidiva la individuazione di percorsi sempre più articolati ebbi verbalizzati l'istruzione e la formazione professionale
La cura delle relazioni affettive il potenziamento
Della cittadinanza attiva la coniugarsi con attività di utilità sociali culturali e sportive non sono più elaborazioni lasciate o alla mi maggiore o minore competenza della sensibilità dell'operatore ma appunto sono legge
E queste o ancora il campo su cui porte nuove personale stanno cercando di essere
Indirizzate e gli obiettivi sono una maggior fra tempo di permanenza all'esterno colloqui e telefonate più numerose visite prolungate commis familiari rafforzamento del principio dell'ateneo l'Italia territorialità della pena
E tanto altro ancora
Sono tutti gli interventi su cui sono su cui Tramonte sono impegnati di le nostre risorse del dipartimento
La competenza la legge sostenendo e e accadimenti come questi sono pronti in quella direzione c'è anche un intervento molto devo dire più lungo de la la dottoressa Castellano però sinceramente l'ora non mi consente di leggerlo per cui io la ringrazio tantissimo magari lo stampe Remo e lo metteremo fuori a disposizione di tutti grazie ancora discutiamo con la frase
Ultima la terza sessione
Questa mattina
E devo dire che dopo l'intervento
Possiamo credo raggiungere alcuni punti io lo seguo da tanti anni
E reputo che che che crea così a una delle voci più lucide
In Calabria ma non solo in Calabria anche nel nostro Paese
Non tanto per le soluzioni che lui propone si possono anche discutere ma per la profondità
Della della visione della conoscenza
E come anche stamattina non solo stamattina tante altre volte salutiamo Mauro Palma e il garante nazionale per i diritti dei detenuti
Raggiungere e come tante altre volte è capitato sentendolo parlando con lui
Ci si rende conto che
è quello che succede in Calabria ma in qualche modo succede anche nel resto d'Italia e anche nel resto del mondo
Sappiamo tutti qual è la grande emergenza di questa di questa parte del nostro Paese come questa si sia
Si sia
Tradotta nel centro nord in Europa e anche fuori dalla dal continente europeo in termini criminali in termini di capacità invasiva per esempio dei mercati
In termini di capacità di del condizionamento anche delle istituzioni ebbene ascoltare Craco
Ci dà la possibilità Criaco scusate ci dà la possibilità di capire che l'origine di tutto questo
Chiama in causa tante questioni intanto chiamo in causa per esempio l'assenza dello Stato
Ma chiama in causa anche la presenza di uno stato che il più delle volte è stato uno stato criminale proprio qui senza bisogno di andare dei cosiddetti Stato-mafia
No
E quindi come il problema poi penale come il problema criminale come il problema carcerario
Dentro un contesto di questo genere
Sia
Un problema di come dire
Che che che non non è in grado di potere risolvere tutte queste questioni su cui inevitabilmente finisce Ruffini poco o così condensa una serie di questioni di difficile soluzione
E quindi ecco faccio questa breve premessa per dire che l'emergenza del carcere il carcere della dell'emergenza che appunto è il tema di quest'ultima sessione
è il risultato di una serie di
Situazioni irrisolte tutte le volte che si scaricano dentro il carcere che il carcere non riesce non riesce inevitabilmente a risolvere e allora come ne usciamo ecco i temi che sono all'ordine del giorno anche stamattina alla stampa nazionale nell'anticipare quelle che saranno le prossime decisioni in sede europea riporta all'attenzione una serie di questioni con cui dobbiamo fare i conti con cui facciamo i conti
Chi svolge ed è il mio ruolo quotidianamente
Il ruolo del pubblico ministero
Ma che non può essere legato ovviamente soltanto allo stereotipo della carceri Zazà eone assoluta della caccia di trazione esclusiva il Pubblico ministero in qualche modo anche anche soprattutto il Pubblico ministero impegnato in inchieste di criminalità organizzata deve farsi carico della valutazione se il carcere sia effettivamente l'unica risposta a certe fenomenologia criminale
Per tanto tempo si è ritenuto che lo fosse no non è così perché questo ha portato anche ad una ad hoc come dire a consolidare anche nella politica legislativa criminale dei governi l'idea che ha ha più repressione a più carcere corrispondesse effettivamente una maggiore
Una maggiore capacità di contrastare certi fenomeni
Quanto questa politica sia stata ossia fallimentare lo si riscontra verificando
La qualità della popolazione detentiva detenuta nel nostro Paese lo abbiamo visto ieri le cifre che ci sono state ricordate ma lo sappiamo tutti
Per l'oltre cinquanta per cento i detenuti italiani sia custodia cautelare che definitivi rispondono di reati predatori
Però oltre un trenta per cento sono immigrati ricorda ricorderete che ancora alla fine a metà fine degli anni ottanta i detenuti straniere il nostro Paese atta erano avevano una soglia pari all'uno per cento oggi siamo al trenta per cento
Eppure di coloro che fanno parte di sistemi di potere criminale
Che ci sono nel nostro Paese perché questo non si può negare come ci sono nel resto d'Europa sistemi di potere criminale che lavorano a contatto di mondi compressi dalla criminalità organizzata la Crimea target economica i sistemi massonici a quelli bancari finanziari e così via in carcere non le troviamo quasi nessuno
Cioè una contraddizione no
Che noi che vive il nostro Paese quindi tra il carcere come discarica sociale
Il mondo violazioni criminalità invece nostro
Il Pubblico ministero almeno io
Che faccio il Pubblico ministero da sempre vivo questa questa contraddizione ogni giorno vivo questa
Come dire
Questa
Difficoltà nel non trovare un riscontro a quello che
Per la fenomenologia
Dei rapporti criminali su cui si lavora rispetto può è quello che dovrebbe essere l'esito finale quindi ecco perché la caccia Rizzo azione non può essere l'unico l'unico problema
Ma certamente il carcere non è in grado di dare risposte attende che hanno un'origine
Altrove allora le emergenze
Del Paese non trovano una risposta nelle emergenze del carcere il carcere a sua volta produce altre emergenze
E al carcere la politica perché questo lo dobbiamo dire dobbiamo essere consapevoli affida la soluzione di una serie di emergenze che da sola non è in grado di di risolvere
O forse non vuole risolvere
Ed è
Uno un groviglio inestricabile spesso allora
Io fermo qui la mia introduzione
Perché comunque dal dibattito di ieri di stamattina sono venuti fuori
Tantissimi
Tantissimi temi
No in questa sessione cerchiamo un po'di arrivare un po'a ad una conclusione su quello che
Deve essere quanto meno un percorso che ci dobbiamo dare ecco il percorso secondo me è quello delle regole è quello dei principi soprattutto dei principi costituzionali
è quello soprattutto che la giurisprudenza anche europea via via sta sta diciamo delineando
Il percorso è quello dei diritti
Allora io affido alla dottoressa Zamparutti che è un'esperta anche a livello europeo di questi temi appunto la delineazione un po'di queste tematiche
Ma grazie e grazie davvero anche per queste parole improduttive che hanno legato le problema a dell'emergenza carceraria le emergenze del carcere che il carcere come emergenza alle seduzioni
Possibili io ringrazio questa per questa introduzione e perché nel corso di questi anni abbiamo sentito parole abbiamo incontrato persone avvenuto anche in questo convegno in questo incontro di oggi che in realtà hanno ho contribuito ad un cambiamento anche nel modo di pensare nel modo di vedere il carcere e però porterà a tu di questi io voglio portare l'attenzione su quello che anche come esponente io a questo titolo qui parlo dell'associazione nessuno tocchi Caino ho visto ho vissuto nelle carceri di alta sicurezza principalmente quelle di opera di Secondigliano di Rebibbia di Parma e di Voghera dove alimentiamo dei laboratori attraverso i quali l'emergenza dall'emergenza carcere e ripeto l'emergenza carcere
è un concetto omnicomprensivo comprende le varie emergenze tra le quali ovviamente io ritengo il sovraffollamento sia quella più tossica nel senso che va ad intaccare e e a creare tutta una serie di ulteriori problematiche all'interno delle istituzioni
Penitenziarie ma poi c'è anche il carcere dell'emergenza cioè quel carcere dove si concentra hanno quei vissuti di chi in nome di leggi emergenziali si ritrova a detenuto e questa principalmente nel nostro patto divise la legislazione
Legata al
All'Antimafia
Ed è proprio con queste persone un questi detenuti molti dei quali sono stati condannati
A quella pena senza speranza che l'ergastolo ostativo che abbiamo visto come proprio nell'emergenza carcere in realtà sia potuto accadere che è emersa una coscienza è emersa una consapevolezza una coscienza
Da parte dei condannati a questa pena senza speranza parliamone coinvolgiamo circa quattrocento
Persone e sono riuscite a a rapportarsi al loro passato passato criminale che riconoscono come tale
Non negandolo non neanche rinnegando lo ma se vogliamo riuscendo a capitalizzare hanno nel senso che
Rielaborando il proprio passato sono riusciti ad acquisire come una sorta di saggezza come un insegnamento l'insegnamento e ciò che insegna la mente
E e attraverso questa coscienza più elevata e attraverso questo insegnamento che loro stessi si sono dati in in buona sostanza hanno interrotto quella quasi condannato alla ripetizione perché il carcere in realtà secondo me ponendo sì ad un livello di coscienza molto bassa è un rapporto lineare
Tutto di causa Effetto tutto di retribuzione in cui c'è una catena infinita di richieste c'è la richiesta magari
Da parte delle vittime di infliggere una penna e un colore
Pari uguale a quello che loro stessi hanno subito ma c'è poi anche la la la dimensione del detenuto che a sua volte a chiede un risarcimento per le condizioni in cui è costretto e
Condannato a vivere ma in ogni caso questa ripeto una catena perpetua lineare che è destinata a a a mantenere anche lo stato e e il livello della consapevolezza uguale a se stesse e non è un caso sono impressionanti anche le cifre sulla recidiva quando vediamo Pitti scontata
La pena fino all'ultimo momento ora ricade nella commissione di un reato al sessanta per cento mentre ti può beneficiare di misure alternative a un tasso di recidiva del diciannove per cento
Per arrivare addirittura rispetto a chi dal carcere viene in vista della forma uscita introdotto in un circuito in un percorso per professionale
In cui il tasso di recidiva scende addirittura all'uno all'uno per cento
Allora attraverso quello che io ho visto avvenire all'interno del carcere avvenire nelle sezioni cui è dove forse
Possiamo dire che non c'è lo Stato di diritto perché per me diritto è un limite innanzitutto il limite che lo Stato sfida nei confronti delle degli individui detenuti e uno stato che non poneva un limite e mentre in questo senso anche il diritto alla speranza nei confronti di alcuni detenuti il secondo me più che uno Stato di diritto
Manifesta diciamo una ragione di Stato
Che in realtà si contrappone confligge con i principi propri dello stato
Tutto ma questo rapporto
Questa capacità di elevare la propria coscienza c'è anche
La forza di riuscire ad estenderla in una serie di di connessioni che che si vanno secondo me sempre più estendendo e rafforzando e in questa trasformazione
C'è secondo me il senso della speranza e perché quello che accade
Quello che ho visto non è tanto una tesa di di da parte dell'esterno di ricevere un riconoscimento da parte dello Stato da parte
Del magistrato e c'è qualcosa di più forte cioè la capacità di creare una realtà a partire dal cambiamento del proprio vissuto tale da influenzare la realtà circostante io sono profondamente convinta che se siamo arrivati ad avere una sentenza
Forte e chiara limpida per me è bellissima come quella pronunciata dalla corte europea di Strasburgo nel caso violasse verso Italia
è innanzitutto e soprattutto perché questo processo della di elevazione della coscienza e di estensione a a illuminato anche le menti dei giudici di Strasburgo io ricordo quando abbiamo proiettato un docu-film molto bello credo molti di furbizia quando già visto magari anche per più di una volta
Che s'intitola spesso contrasta in cioè essere speranza contro avere speranza quando è stato proiettato a Strasburgo alla Corte europea per i diritti dell'uomo e di hanno partecipato alcuni
Non tutti alcuni dei magistrati che poi li hanno adottato la la la decisione
Nei confronti di dell'Italia nel caso appunto Marcello viola insieme alcuni dei funzionari che possono come sapete quelli che più faranno e fanno qua
Maggiormente di lavoro per la predisposizione della del decisione finali beh ecco loro hanno ringraziato molto per aver potuto vedere ma quasi conoscere il vissuto la realtà
è rappresentata dalle testimonianze che persone condannate all'ergastolo ostativo ma anche personale dell'amministrazione penitenziaria
A a Espresso in questo lavoro in questo modo facendo conoscere facendo vedere qual è il vissuto delle persone
Condannate a questo tipo di
Di sanzioni in quella capacità anche di che è un un altro fatto secondo me molto importante e pile riuscire a trasformare
Un senso di colpa Lino un senso della colpa credo che anche questo sia un concetto su cui dobbiamo riflettere in questo io credo che nella capacità proprio delle dei condannati a a questa pena così così dura così inumana anche come ha detto la corte europea era di diritti
Dell'uomo ecco in questo ci sia della la appunto la forza per per cambiare per anche cambiare lo stesso Stato la stessa modo di agire di operare dei dei magistrati è secondo me una forma di di partecipazione
Quella la cui diciamo abbiamo abbiamo assistito che ha avuto espressioni anche in quelle adesioni massicce che sono arrivate dalle carceri per esempio alle azioni non violente
Principalmente di sciopero della fame per l'adozione della riforma dell'ordinamento penitenziario io ricordo che
Grazie in particolare a Rita Bernardini venti mila detenuti hanno deciso di partecipare a questa forma di manifestazione civile c'era stato un articolo un meraviglioso di un grande filosofo Aldo Masullo che ha sottolineato l'importanza e il valore della capacità della popolazione di detenuta di poter ed sapere partecipare civilmente alla ditta del nostro paese ed aiutarci anche nelle nelle riforme
Nelle riforme necessarie
Io penso che la sentenza della corte europea sia estremamente chiara estremamente limpida e penso anche che la corte costituzionale
A questi principi si si adeguerà io sono estremamente ottimista a estremamente ottimista su questo e perché
Perché c'è una forza
Più più grande che appunto illumina illumina le menti dei delle altre magistrature
E questo nonostante ripeto un carcere dove invece il livello di coscienza sia e resti estremamente basso e credo che questo sia un ulteriore elemento su cui riflettere in vista di un abolizione
Del carcere perché per quanto ad esempio anche con il Comitato per la prevenzione della tortura io possa vedere in altri paesi io un carcere che veramente funziona
No no ancora visto e credo che proprio per questa la logica questa impostazione diciamo quasi
Così così lineare ripeto lineare e non sia possibile a bere carcere
Che davvero aiuti le persone a a
A cambiare c'è chi ce la fa perché ha risorse interiori tali da riuscire ad innescare questo processo ma secondo me il carcere
Come tale è un'istituzione che che va superata e mi ha fatto davvero un immenso piacere sentire nella mattinata di oggi così tanti interventi così tanti interventi ripetere e questo
Come dire quel richiamare questa questa visione di un mondo o in cui il carcere sia pulito e come lo scrittore
Fiacco ha detto questo significa anche concepire iniziare ad organizzare una società di tipo digit tipo diverso io voglio concludere con una riflessione su quello che ho letto anche sulla stampa di oggi in particolare l'intervista al procuratore Nino Di Matteo
Ma sul fatto quotidiano
Io credo che questa intervista e le parole che lui ha usato ossia hanno un atto di sfiducia un atto di sfiducia nei confronti di tutta la magistratura
Perché con quell'intervista lui ha sfiduciato le altre giurisdizioni ha sfiduciato la Corte europea per i diritti dell'uomo intende sfiduciare qualora come secondo me sarà la Corte costituzionale assumerà posizioni nello stesso senso delineato dalla corte europea ha sfiduciato le più di giudici che sono chiamati a valutare la legge nazionale rispetto alla compatibilità con i principi costituzionali italiani ed europei massi Tucci atto anche l'intera magistratura ordinaria a partire dai magistrati di sorveglianza che comunque proprio grazie alla sentenza viola
In realtà aria acquisiscono una libertari
Più poteri in realtà la sentenza viola più che liberare il burqa questo l'anno ispettivi e per i magistrati di sorveglianza nella possibilità di valutare caso per caso se un ravvedimento c'è stato al di là della dell'unico criterio che e finora è consistito in quello della della collaborazione quindi è una sentenza che Rita molto potere tutto il potere il giusto potere anni magistrato di sorveglianza di valutare ma è un atto di sfiducia le parole di il procuratore Mino Di Matteo
Anche nei confronti di quella stessa direzione nazionale antimafia a cui lui stesso appartiene perché le decisioni dei magistrati di sorveglianza verranno prese sempre sulla base delle informative della direzione nazionale antimafia
E quindi ecco in questo io vedo ringrazio anche i magistrati che che che ho sentito oggi per per le parole che che hanno usato perché anche queste si inseriscono in quel processo di cambiamento che
In atto che bisogna sicuramente continuare a a coltivare cercare di allargare che si inseriscono in un mutamento che comunque secondo me è è in atto e che inarrestabile e e che vede ripeto ancora una volta il contributo forte in termini di vissuto anche da parte del comportamento dei condannati dei dei detenuti e chiudo dicendo
Che in questo senso anche la Corte costituzionale a dove l'associazione Nessuno tocchi Caino è stata ammessa come terza parte interveniente
Ha voluto considerare il fatto
Cioè nel consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino
Ci sono sette ergastolani ostativi quindi secondo me una corte che da piena dignità a chi è condannato alla penna più più vorrei dire infamante la pena più dura ma è anche una pena infamante
E con la Corte già con questa decisione di a metterci adatto dignità ha riconosciuto dignità a a queste a queste persone e io consumo sicura
Che
Quello sbarramento automatico che questa dignità non permette sia riconosciuta ancora pienamente nel nostro paese il ventidue ottobre Tatra
Dottoressa Zamparutti per questo coraggioso intervento che diciamo a apre anche delle prospettive come dire fortemente utopistiche ma si passano su una realtà certamente divenire mentre lei parlava mi venivano in mente gli scritti di del Garland sulla dei carceri trazione del sistema penale del sistema penitenziario
Lo studioso che ha scritto tantissimo ma mi veniva anche da pensare alla nostra realtà rubo soltanto trenta secondi a Mauro Palma
Noi non dobbiamo dimenticare che nel nostro paese c'è stata una guerra
Una guerra che lo Stato ha subito non ha dichiarato che ha visto delle stragi a partire dal mille novecentosessantanove le stragi
Del terrorismo prima e poi negli anni Ottanta le stragi di mafia sino al mille novecentonovantaquattro persino questo territorio è stato interessato da stragi di mafia con l'uccisione di carabinieri inermi
è avvenuto
è avvenuto
Reggio Calabria
E quindi e era inevitabile che sì di adottassero degli strumenti che sia pure
Come dire al di fuori dell'ordinaria
Gestione dei rapporti carcerari
Intervenissero soprattutto a spezzare dei legami dei collegamenti che il carcere certamente certamente non ha mai fatto venire meno
E la riflessione che vorrei fare è la seguente dieci anni fa probabilmente la sentenza viola voi non lo avremmo avuto in Europa
Non perché i giudici del tredici di maggio giugno scorso siano più bravi di quelli che c'erano dieci anni prima ma perché le condizioni culturali
E anche di orientamento generale nel frattempo sono mutate
Quando io prima parlavo di un carcere come discarica sociale mi riferivo certamente al fatto che la gran parte della popolazione che vi ospitata a quel target criminale c'è una parte residuale che ha un target criminale diverso perché appartiene alla alla criminalità organizzata ma anch'per raggiungere quella quei risultati sono stati necessari anni e anni oltre diversi decenni di indagini e di processi
Di di lavoro incessante da parte delle intelligenze migliori della magistratura delle forze dell'ordine quanto meno per cercare di arrivare ad alcune prime attenzione perché ancora non siamo la vita dei PTA presenta sulle stragi di mafia sulle complicità di Stato che le stragi di mafia hanno avuto con questo non è che io metto in correlazione l'accertamento della verità con la necessaria carceri trazione ma ancora una volta faccio un discorso di fenomenologia criminale quindi oggi la sentenza viola è possibile perché sul contrasto al crimine organizzato abbiamo raggiunto un livello di anche di efficienza questo nuovo è un dato del quale dobbiamo tener conto a livello anche mondiale
La nostra legislazione Cucco comunque nel rispetto dei diritti costituzionali ha consentito di raggiungere risultati che altrove
Non sono mai stati raggiunti anzi non non non anche per punizione ordinamentali riversa in altri paesi una un accertamento come quello che si è avuto nel nostro Paese non è non è mai stato possibile raggiungerlo e ed è evidente che tutto questo ha fatto mutare e sono convinto che più risultati raggiungeremo anche in termini di accertamenti giudiziari di accertamento opachi di progressivo avvicinamento alla verità più punterà la sensibilità generale collettiva culturale anche di magistrati per cui oggi quella sentenza a differenza di quello che sostiene Nino Di Matteo non penso che sia un tabù cioè non non penso che sia il male assoluto
Assolutamente penso che sia un passaggio importante che responsabilizza su questo ha ragione io in questo sono d'accordo con lei responsabilizza ancora di più il magistrato nella ricerca di quella reale condizione in cui si trova a quel singolo detenuto quel singolo esponente poi sapete finito
Non voglio rubare altro tempo le insidie in questa materia sono enormi non foss'altro perché il detenuto appartenenti alla criminalità organizzata
Mafioso 'ndranghetista e camorrista che sia spesso fa del proprio comportamento carcerario improntato direi alla totale asetticità la mancanza di qualunque rivendicazione di qualunque conflittualità come dire detto comportamento carcerario fa l'elemento fondante diciamo di una condotta che viceversa il detenuto tossicodipendente l'immigrato che che viene dalla società con tantissimi problemi non potrà mai non potrà mai avere quindi bisogna stare attenti perché è estremamente insidioso quindi una responsabilità in più per i magistrati
Prego Paolo Paolo
Che non ha di presentazioni e quindi direttamente dicendo la parola
Spostati la
Diceva sempre
Il titolo è molto
Incaricato
L'emergenza del
Senza chi diciamo su questi temi attenzione mia presente
Foto si mescola
Connessa
Sentiamo proprio come Longo
Ok va bene così
Va bene intanto era semplicemente come dire una figlio sull'emergenza del carcere carcere emergenza ci ritornerò però alla fine invece io pavento fa molte meno diciamo linee di ottimismo di quello che sentivo e nelle Elisabetta Zamparutti inclusa le dispiace contraddirti su una cosa neve anche io come garante nazionale ho fatto l'atto di intervento alla corte non siete stati ancora messo in e poi mi ritiro lo decide il ventidue
Lo decide il ventidue prima fa l'ammissibilità
Poi dopo la massima dignità fa il merito vedremo vedremo non c'ha grande tradizione di larghezza di ammissibilità alla corte sono un po'meno
Come dire ottimista diciamo fin qua e in quanto tale Prospero ovviamente come tipo di causa
Bene io volevo però prendere discorso da un po'pezzi mistico da altri due punti di vista primo punto di vista il punto più grave che io ritengo e oggi oggi cinque
Ottobre rispetto alla situazione penitenziaria italiana riconoscendo tutta le Caravita chi mi conosce non c'è bisogno che vi sottolineo delle che il del sovraffollamento delle condizioni materiali il punto più grave credo sia quello che manca uno orientamento di che cosa si voglia fare all'interno dell'esecuzione penale in carcere
Un orientamento definito che dia indicazione al personale che che chiarisca dia indicazioni per esempio anche alle direzioni su come utilizzare gli spazi che chi ha indicazioni di corsa assistenza debba essere oggi la pena
Anche in termini molto contrario a quello che posso pensare io ma come terreno di confronto
C'è un tirare avanti la questione per cui ieri discutevo con il capo dell'amministrazione per esempio si trasferiscono duecento detenuti in un istituto ad alta sicurezza in una città
In un istituto dove non c'è per niente il direttore dove c'è il
Il comandante part-time e allora ti domandi come possa reagire quel personale
Di fronte a questo tipo di difficoltà e quanto questo possa essere poi veicolo anche di comportamenti impropri nel momento in cui di Crenna difficoltà non programmata
Io penso che comunque il carcere lo dobbiamo leggere conforme cartina di tornasole del nostro sistema penale
E nel nostro sistema penale devo chiedere al mente sottolineo tre fallimenti lui il primo fallimento è quello di essere un elemento sussidiario
E non ce lo dobbiamo dimenticare che il diritto penale deve essere uno strumento il sussidiario che interviene laddove altri che sistemi di riequilibrio delle disfunzioni sociali dei conflitti sociali non sono riuscito a intervenire
Però ci siamo riempiti la bocca di estrema ratio no diciamo come tipo di casa
E in realtà ci accorgiamo che questo fallisce e l'elemento atterrire Nalini Cocche alla punizione penale nostro presidente che mi ricordava Garland e allora avere mi vengono fuori leve Lele inventate Rinaldi di adrenalinico della punizione penale è molto evidente
Anche nei numeri il sistema penale in realtà è la prima soluzione che noi vediamo rispetto ad altri temi su cui non siamo riusciti a intervenire Tutela dell'Ambiente educazione altre cose pensiamo subito alla sanzione penale alla sanzione penale in carcere
Questo ci porta per esempio alla situazione attuale che ventiquattro mila di quelle persone che oggi sono ristretti in carcere hanno una pena un vestito di pena inferiore ai tre anni
Che ci sarebbero forza altri strumenti su cui intervenire allora anche il sovraffollamento avrebbe un'altra un'altra dimensione non solo ma mille settecento sono persone che sono state condannate e quindi non un residuo di pena ma una condanna inferiore a un anno hanno avuto una condanna inferiore ad un anno
E allora questo
Sintomo di una espansione della punizione che mi dice di altre assenze
Mi dice nel ritrarsi di altre responsabilità di una responsabilità politica di una responsabilità territoriale mi interroga il carcere mi interroga sulla destra carcere
E su come in realtà non si sia capaci di a vere elementi regolatori della del qui del conflitto eccelle la Società vedete
Cito un esempio qualcuno in avranno sentito citare anche altre volte ma che è recente che è indicativo
L'esempio è purtroppo di un caso drammatico avvenuto nel carcere di Viterbo dove un detenuto ha ucciso un altro detenuto
E l'ha ucciso utilizzando gli strumenti la la la il Berlusca bene o no diciamo aspetti
Cosa è interessante per me e drammatico interrogati questa situazione le tue soggettività
Con loro colui che ucciso era una persona che aveva tentato di uccidere un altro detenuto in un altro carcere
Il l'unico provvedimento che aveva preso l'amministrazione non prendersi in carico della complessità di quella situazione ma l'aveva spostato di istituto con un quello che è morto da un senza fissa dimora condannato a quattro mesi perché dopo veri dormito per le sterrate probabilmente trattato male chiunque lo fermava eccetera l'ultima volta è stato mandato dentro solo le immagini di due fallimenti che ci interrogano su questo che ci interno proprio su come ci sia un problema e questa è la sussidiarietà diciamo che schiette
Ma c'è anche l'elemento
Dell'equità che se perso perché il carcere e le il sistema penale è diventato un garante amplificatore della sua disuguaglianza
Di soggetti arrivano sulla scena penale in quanto tale disse uguali nel sistema sociale in un sistema che dovrebbe invece equilibrare qual è quello della legge uguali per tutti vedono le loro disuguaglianza amplificarsi nella scena processuale tra chi ha una difesa che ha una difesa più debole chi non ce l'ha per niente chi è
Altro che certezza della pena e certissima certissimo ed immediata
Per taluni no perché del tutto non soggetti del tutto privi di sostegno
Quindi diciamo la scena processuale un amplificatore in a scena dell'esecuzione penale in carcere è un'ulteriore amplificatore
Un sistema sociale complesso come quello della gestione della punizione
Nel momento in cui non diventa incubo minima venti impulsivo né il senso di ridurre la disuguaglianza di soggetti ma diventa fattore della loro esclusione perché amplifica la disuguaglianza dei soggetti perde l'acqua votazione che vive era stata affidata e anche ci dice il può anche MSN soprattutto se leggete
La sua ultima lezione nel cinquantadue quando ti dice che le abituare a ricomporre abituare a relazionarsi
Perdita dei ceti sussidiarietà perdita di equità
Pertica direi anche in tv utilità nel momento in cui sentivamo poc'anzi la recidiva e anzi affida quella forme chiuse che maggiormente determinano recidiva il suo messaggio verso all'e sterno
Quindi in qualche modo perdita anche di una utilità perché socialmente
Più utile una struttura che non ride termini costi sociali successivamente che non ci faccia che la persona ritorni ecco allora questa questione forse ci pone un problema letta dal carcere che forse dal passaggio diciamo datata al sinallagma reato punizione di sei chi noi dobbiamo passare a un'idea reato Progetto di cui anche l'elemento punitivo sia parte
Ma che Appia un'estensione verso il futuro verso il passato e il sentenziare la nostra questione dice deve fermare il sentenziare significative che ciò che hai subito all'ITIS valore e che questo disvalore affermato pubblicamente io sentenzia io lo dico io te lo riconosco e questo è quanto dobbiamo che ha subito il il reato ma poi il l'altra questione di tipo diverso lo devo al Laterza polarità perché un reato non è mai una questione binaria autore vittima c'è la terza folla polarità che il contesto sociale
E il topo lo devo al contesto sociale il contesto sociale mi chiede il tuo re vero anche in funzione della necessità della ricomposizione sociale
Noi dobbiamo un po'tornare a questo schema parlando a Ponte con l'amministrazione penitenziaria attuale mi sembra di parlare un linguaggio che un fondo
Non ci si capisce su questi aspetti allora poi tutte quante le cose vengono di conseguenza abbiamo allungo parlato e anche le corti hanno sentenziato su quella parte del comma del
Piccolo ventisette riferito alla rieducazione
è vero è giusto è importante non dimenticando mai che non si tratta di deturpazione etica mattina educazione sociale e che quindi eh penso piccante non solo lo stati invitati all'ergastolo male Gaston il sette
E e nel momento in cui io non tanto non lo faccia accedere benefici ma non faccia accedere alla liberazione condizionale
Perché secondo me c'è carenza può essere neri con la liberazione condizionale bene quella sentenza iniziale della corte che mi diceva che la pena perpetua
è in qualche modo costituzionalmente le legale perché prevede la possibilità che non sia perpetua mi comincia a zoppicare
E viola in fondo la sentenza viola ci dice soltanto che quella dell'elemento esimente che ce l'abbiamo nel fatto di dire però potrebbe partecipare non è tale perché attiene molto
Anche Activity di altri persone
Perché io potrei mettere anche in difficoltà
Altre persone che sono i miei familiari in questo senso di Ravetto al di là degli esiti concettualmente interessante guardate solo per darti un numero nel novantadue due io ero relatore ad un bel convegno presiedeva Nilde Iotti
Brindisi parliamo come dire di Periodo molte io ero relatore sull'ergastolo e rivedendo i numeri di quel periodo vero è che prima delle grandi inchieste antimafia comunque erano quattrocentonovantacinque gli ergastolani
Oggi sono mille settecentottantanove di cui soltanto cinquecentotrentacinque erano stati non credo che la situazione e i tassi di reato mi danno ragione la situazione è cresciuta al livello tale da produrre questo tipo di incremento quattrocentonovantacinque mille settecento ottantanove eppure sorpassato sì pista però insomma sono ci siamo ancora qui in voglio dire non è poi che stiamo parlando di un passato dicevo noi abbiamo molto pensato alla divulgazione la sentenza c'abbiamo la duecentosessantaquattro già del settantaquattro prima del
Della
Diciamo della legge stessa poi c'abbiamo la trecentotredici del novanta relatore Gallo Ettore Gallo che ti dice Khaled educazione elemento strutturante della pena non è elemento accessorio ma oggi forse la situazione
Detentiva ci porta a spostare lo sguardo da quell'aspetto di quel comma attecchisce devono tendere alla rieducazione su cui molto abbiamo insistito alla parte precedente hanno possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità quando puntavamo l'attenzione sul devono tendere davamo per scontato
Che non possono consistere oggi le condizioni di detenzione ci portano a ragionare anche sulla prima parte prima ancora di ragionare doverosamente che devono tendere tubazione ci portano a dire Peron attenzione non possono consistere
In trattamenti contrari in senso di umanità e questo spostamento voi lo trovate
Sia nelle sentenze della Corte Costituzionale nostra ne citavo prima alcune potrei anche citare la trecentoquarantanove del novantatré che mi dice perfino che quel residuo rimane nel dichiarandomi relitti che erano tutte possibili diciamo la normativa eccezionale fatta a me rimane quell'elemento
Residuale diciamo che io devo difendere
La Corte invece più ultimamente dice no attenzione quella cosa non la puoi togliere perché altrimenti non puoi togliere quel diritto essenziale alla persona cioè sposta l'attenzione rispetto alla prima parte di quel comma lo stesso fa la Corte di Strasburgo la torre interviene sempre più dalla sentenza Calascio L'Ecofin poi nel due mila due ma poi con tutta un'altra serie di sentenze sulla violazione dell'articolo tre perni condizioni
Questo è un problema molto forte perché è un problema che riguarda che le culture che noi costruiamo uno Stato che in qualche modo che un contesto europeo che sempre più diciamo tendente anche a doversi interrogare non tanto sulle finalità positive
Ma sulla sua capacità di inibire chi elementi negativi
Una comunità complessivamente che arresti culturalmente R
Voglio dire soltanto un'altra cosa io tengo molto
E poi veramente Viterbo tengo molto alla dizione corretta dell'autorità garante depressi Leto che è la vitalità Chiarante delle persone private della libertà e non solo detenuti ma ci tengo
Per il fatto che la privazione della libertà sta aumentando in Italia che in Europa in forme di vario genere non c'è solo la detenzione penale quasi quella che maggiormente presidiata
Il Lecce UDC magistrato di sorveglianza ha il potere di vigilanza poi mi perdonerà alcuni vediamo quanto l'esercito macerie citano chi sono io che devo vedere anche i registri delle presenze dei magistrati di sorveglianza qualche dubbio ce l'ho sulla loro presenza in calce ma comunque dal punto di vista organi ordinamentale ha il potere di vigilanza
Il giudice di pace rispetto ai cittadini per il rimpatrio ha il potere di convalida ma non di vigilanza per cui quello sono un territorio dovuti citato dall'auto
Il luogo chi cosiddetti locali idonei i locali donne dove le persone possono essere tratte in contestando il decreto sicurezza uno e due
Sono una realtà in cui la tassatività della norma sparisce e la praticabilità del controllo sparisce insieme
E poco importa che la norma abbiano scritto nel passaggio parlamentare per tenere più buona che comunque il Garante nazionale accesso in qualunque momento agli occhi i toni basterebbe che sapesse dove stanno questi luoghi idonei della capo della polizia mi chiedeva e di fare un protocollo sull'odio metà dei vuoti io ho detto benissimo biochimiche prime due cose prima di parlare di qualunque cosa di luce aria e cose varia voglio sapere la mappa e i registri
Cioè vedi darmi una mappa devi mettere dei registri di chi entra e chi esce chi controlla eccedenza perché altrimenti è inutile che parliamo di luce diaria eccetera
Allora questo problema ecco perché ribadivo privazione della libertà questo problema dell'espansione del sistema penale nel suo complesso non solo quello carcerario anche quelle del e delle forme di controllo amministrativo fino al sistema diciamo
Di che detenzione amministrativa non vincitori gli hot spot pubblici Toni ci pongono dei problemi su qual è la cultura che sta passando quella cultura che farsi
Che non appena c'è una difficoltà in una complessità l'unico modo che si pensa sia quello di sottrarre contenere sottrarre fosse e si arriva fino alle celle discende carcere o si arriva alle stanze come dire del tutto vuoto che io devo vedere nei servizi psichiatrici per diagnosi e cura e da lì civili del tutto vuoto e al contenere fino arrivare a contenere nel due mila diciannove una ragazza a Pergamo che poi morta bruciata per un incendio che si è sviluppato
Che l'episodio mi ha riportato al mille novecentosettantaquattro quando allora diciamo ben più giovane
Dovevo occuparmi e vedere il caso di Antonia Bernardini che nell'ospedale psichiatrico di cui di Pozzuoli era morta nelle stesse condizioni
Mauro Palma accompagnerà ci ha restituito
Una fotografia assolutamente aggiornata ed evidente di quella che è la situazione sia in concreto che si vive nelle carceri ma anche in tutti gli altri luoghi di detenzione o comunque di privazione attenuazione
Dei diritti inviolabili della persona
Sia anche dello Stato della legislazione degli orientamenti culturali dei della magistratura a questo punto dato che perfettamente l'una invito Riccardo invito l'avvocato Caiazza apprendere
Posto Ferrari conclusioni grazie
Intanto
Grazie in queste due giorni è stata a seguire questi lavori che comunque sono sempre
Posso essere devono essere seguite potranno essere riviste anche grazie a radio radicale che ha consentito la trasmissione di questi nostri lavori
Al presidente di Magistratura democratica Riccardo Di Vito
Che ringrazio per il contributo di aver dato per la riuscita di questa iniziativa
Corsa
E costa
Questa due giorni
Corsa
Ha lasciato in corsa
Può anche indicare al la magistratura l'avvocatura
Sugli aspetti che ne abbiamo trattato
E e che riguardano una più ampia fetta di società abbasso guardare anche quello che oggi avviene rispetto alle questioni dell'ergastolo ostativo alcune prese di posizione
Petto sì grazie veramente non mi dilungo nei ringraziamenti anche perché sono veramente ringraziamenti di cuore sinceri a Reggio Calabria intendendo
Ricomprendere il nome della città tutte le persone che hanno lavorato per questo convegno
Siccome navigazione che maggiormente sinceri le parole eretiche libera di renderli formale
E vorrei ripartire da filo logico di questo convegno ci lascia innanzitutto delle domande che la cosa più importante probabilmente
Di un quarto di una qualsiasi iniziativa anche perché le domande hanno sempre un seguito
è meglio aprire domande da fare piuttosto che risposte e quello che teniamo a dire che questa dovrà essere soltanto la prima di una serie di iniziative sul Tirreno che abbiamo cominciato a scandagliare in questo momento cioè titolo che voleva guidare la rifrazione
Di queste giornate eppur si muove non è un titolo che è stato sceso scelto a caso
è un titolo che ormai nella storia della cultura anche della cultura di massa rappresenta l'idea di un convincimento di una cultura e di un'esperienza che resiste alla ragione mondana dominante per citare prima le parole di Francesca Vianello è stato così quando nella misura all'egocentrismo
Ma l'idea che appunto qualcosa di resistenti alle regioni montane dominanti si muova e così è stato anche nell'ambito della penalità penitenziaria mentre la riforma da dove siamo partiti ieri in questo primo bilancio veniva per così dire azzoppata da tutte le forze dell'arco parlamentare non soltanto da quelli ai quali affidiamo l'etichetta populista
Da tutte le forze lampo parlamentare anche per motivi di calcolo elettorale però qualcosa si muoveva
Si muoveva nel dialogo appunto tra le corti si muove ma in un movimento di riflessione che egli fu do proprio come diceva ieri il professor Galliani anche dei ragionamenti che facciamo insieme di questa scelta metodologica di stare insieme
Tutta la comunità di giuristi
Dalla parte della Costituzione con il resto del mondo che ci ha spinto a scrivere una grammatica capirla su che è fondamentale soprattutto quando ci confrontiamo con realtà la penalità penitenziaria del carcere che appunto hanno un alto tasso di normatività sono ambienti saturi di norme ma poi si muovono in maniera fondamentalmente spesso al legale per così dire all'interno
E proprio a questo dibattito appunto che nasce quel movimento che conti che ci ha portato
Fino ad oggi
Con importanti sentenze la Corte Costituzionale venivano citate ieri in materia di sequestro di persona dopo è diventato la derivata la morte dello stato che rimettono al centro il concetto di rieducazione fino alla sentenza viola che rimette al centro dell'ordinamento il concetto
Di speranza
Ma non ci volevano restare qui nel nostro filologico perché rimettere al centro la speranza è fondamentale la in questo la sentenza Gala anche secondo me richiamato una sentenza fondamentali che fa nascere la magistratura di sorveglianza la duecentoquattro con settantaquattro insomma
E ovviamente parlare di speranza mi fa venire in mente immediatamente forse il più grande pensatore della speranza che Enzo oltre che ha dedicato addirittura un volume enorme alla speranza che il principio speranza
E in una frase molto importante secondo me diceva appunto che controlla spettare ed aiuto lo sperare ma non ci si deve solo nutrire di speranza bisogna anche trovare messa qualcosa da cucinare il nostro obiettivo nella seconda parte di oggi di quella sessione sull'educazione anche provare cosa cucinare nel momento in cui ci dichiariamo tutti d'accordo sul modello da contrastare il modello degli automatismi delle aste attività ma dobbiamo appunto come diceva il professor Capone oggi ricostruire il modello teorico positivo che ci dovrà guidare perché li aveva sì che potremmo parlare veramente contro chi oggi scrive falsamente sul giornale che con la sentenza di OLAF usciranno il boss dal carcere
Perché non usciranno in forza al carcere
Grazie mai quando proviene lasciatemelo dire dalle vittime ma quando proviene dai colleghi magistrati
Quando proviene da colleghi magistrati che ci dicono che la sentenza viola travolto il quarantuno bis non è vero
Cucinare qualcosa sulla speranza significa proprio dire guardate la speranza la soltanto la possibilità di contrastare il fenomeno del decreto organizzata con un diritto umano no con un diritto disumano
No fare la criminalità organizzata
E se vogliamo essere seri fino in fondo dobbiamo dire che le norme scritte oggi leggo sui giornali che ci sorprende contro le norme delle stragi ma le norme scritte prima delle stragi anche da Falcone non dicevano che se non collabori non è dal carcere ma diciamo che se forzata Iman
E allora la verità anche della ricostruzione storica anche dei testi legislativi
Va ripensata non accettando parli male chi si batte per far vivere l'articolo ventisette la Costituzione chi si batte contro l'idea che qualcuno deve morire in carcere e dice quella semplicemente non è un'idea giusta sbagliata non è un'idea che la Costituzione lo sta facendo un servizio alla mafia casomai sta facendo come già detto Gioacchino Criaco oggi un servizio alla legalità nazionale di questo Paese
E per questo vogliamo andare avanti non fermarci qui ma cioè fargli vedere le contraddizioni che emergono nel nostro Paese e vado a concludere
Tre delle norme che utilizzano la leva penale come
Polvere sotto il tappeto come lo spazio corrotti ma nel contempo riesco ad approvare una norma come lo si placa canta che produce legalità all'interno
Delle amministrazioni per quali sono come col quattro bis collasso di vita con l'automatismo
Un Paese ancora incapace di pensare una serie conclude la prevenzione ma molto forte alimentare l'illusione repressiva è questo il terreno che dobbiamo seminari nell'opinione pubblica e questa a questo fine era volto il nostro convegno e mi dispiace che che ha scritto degli articoli su il fatto quotidiano non fosse presente qui a sentire
Tutt'altra cultura dentro che alimentarsi appunto quel concetto di speranza vogliamo continuare naturalmente non fermarci lì e lanciare una serie di seminari di attività di laboratorio su questo con l'Osservatorio carte le camere penali
Perché va detto una cosa c'è stato un momento delicato della storia in cui devo dire che gli avvocati non hanno esitato a scegliere da che parte stare a differenza di parte della magistratura dalla parte della Costituzione quindi noi come diceva ieri Roberto non ci siamo non faremo mancare la nostra voce ma come ha detto anche Fabio Filippi le chiavi sì non vanno buttate cercarsi dono cercare insieme quindi questo forse soltanto il primo di un appuntamento per indagare su tante altre questioni
L'isolamento il quarantuno bis il concetto di rieducazione la tutela dei diritti in carcere
E importante per l'avvocato perché la totale del magistrato sicuramente in mente la legge dà quindi un compito molto difficile di realizzare anche quel bilanciamento ma sicuramente la donna dell'avvocato copre la persona umana e la persona umana al centro tra Costituzione grazie
Grazie al presidente De Vito le sue parole sono il segno che abbiamo veramente avuto una grande intuizione nel creare questo confronto con tra l'avvocatura e la magistratura specie questa di Magistratura democratica al presidente Caiazza
La posizione le conclusioni della unione impegnata sul sui temi del carcere
E soprattutto a che ieri abbiamo parlato di ergastolo ostativo no il fine pena mai
E quindi il diritto alla speranza ma qui c'è anche il rischio non solo di calpestare questo diritto alla speranza ma anche di passare da un ergastolo processo beh da un ergastolo ostativa l'ergastolo processuale il fine pena mai e anche il fine processo mai quindi queste due questioni che sono al centro l'attenzione l'avvocatura al presente Caiazza
Il discorso conclusivo delle di questo incontro
No grazie Giampaolo nessun discorso conclusivo solo il piacere di essere qui di
Congratularmi con
L'osservatorio
Carcere dell'Unione con Riccardo Polidoro con Giampaolo Catanzariti colmare Camera penale di Reggio Calabria con quanti magistratura democratica
Abbiamo sentito ora
La passione civile no di di Riccardo De Vito che ci fa veramente sperare sulla possibilità di a sviluppare insieme continuare a sviluppare insieme iniziativa politica sul tema
Del carcere che per noi è un tema inutile dirlo centrale e noi abbiamo detto sin dal primo momento in cui si è dilapidato irresponsabilmente un patrimonio di lavoro come quello del degli stati generali dell'esecuzione penale
Prima per un
Miserabile calcolo elettorale
E poi invece per una ostilità culturale ai al portato di quell'esperienza noi Giacco dal primo momento in cui abbiamo dovuto prendere atto di questa scelta irresponsabili abbiamo detto
Il tema del carcere sarà governatore al principio di realtà
Questa è una delle
Diciamo certezze purtroppo vi abbiamo nel senso che
Questa scelta
Ottusa
Della
Della carceri inserzione della della questa idea carcere o Centrica della solo del del dell'esecuzione della pena
Produrrà effetti inesorabili di sovraffollamento lista già determinando
Di ingovernabilità occorreva anche per i più ottusi e più ostili a questa ha
Alle nostre posizioni alle nostre riflessioni fare i conti
Con una realtà che esploderà necessari inevitabilmente nelle mani di chi la manipola in modo così
Irresponsabile
E questa riflessione non poteva venire in un momento migliore alla vigilia di decisioni di grandissima importanza sia la Grasciano sulla sentenza viola che la Corte costituzionale sull'ergastolo ostativo il la l'attacco virulento
Del fatto quotidiano di oggi
è un attacco vagamente intimidatorio anche neanche tanto vagamente
Si parla della gran Chambre per parlare alla Corte costituzionale
E la rozzezza delle argomentazione per la quale
Chi pone il tema dell'ostatività in generale sarebbe un favore già attore diciamo della criminalità organizzata si dovrebbe commentare da solo anche ieri era un convegno sente la Camera penale di Busto Arsizio
Sui temi prescrizione populismo giustizialismo
Abbiamo abbiamo fatto questa riflessione che oggi lo scorso intinto ribadire che torna
E cioè che paradossalmente
Il giustizialismo il populismo usiamo queste queste espressioni per necessaria sintesi diciamo
Comunicativa
Hanno un un segno
Diciamo costante che è quello di
Sottrarre al giudice
Di restringere diciamo gli ambiti di esercizio della giurisdizione
Paradossale ma è così non si danno al giudice strumenti di repressione si tolgono facoltà valutative
Per cui questa equiparazione
Tra
Il tema dell'ergastolo ostativo e l'idea che tutti i condannati vadano fuori
Questa narrazione manipolativo a della della realtà in modo grossolano ma efficace e parte dall'idea che il giudice che debba poi fare la valutazione sulla concedibilità della misura debba necessariamente essere nel senso di concedere la
D'altronde questa è una linea diciamo costante semmai Maggi ricordate diciamo del legislatore ispirato
A reazioni di tipo populistico giustizialisti voi pensate a tutte le le in interventi normativi sulla pericolosità presunta in in tema di custodia cautelare
Cos'altro era se non quello di dire non sarà il giudice io voglio impedire che il giudice posso solo valutare se la per la pericolosità ma l'affermo presuntivamente in fondo anche
La proliferazione dei reati di pericolo
Quindi l'anticipazione della soglia della punibilità sulla sola messa in pericolo del bene a prescindere da ogni valutazione sulla lesione
Effettiva del bene è anche questo un percorso costante quindi vediamo in questa linea
Ebbene confortante
Chi è Magistratura democratica abbia ben chiaro questo
Mi auguro che questa consapevolezza si diffonda
Nella magistratura italiana
Cioè che sia anzi ci sia questa con consapevolezza che una
Percorso culturale diciamo così è politico porta a restringere ittico l'autonomia della giurisdizione a condizionarla
E questo dovrebbe indurre
La magistratura ad ascoltarci e ad ascoltare l'avvocatura che
Difendendo invece
Quei valori che sono valori e parametri costituzionali chiave sui quali avete discusso ieri oggi e che non richiamerò
Difendiamo
La funzione sociale cruciale della giurisdizione
E
Formuliamo un atto di fiducia totale nella esercizio della funzione giurisdizionale è il giudice che deve stabilire se trascorso oppure numero di anni anche per chi abbia subito una pena
Per fatti gravissimi sia nelle condizioni anche solo di fruire di un permesso
Odi accedere naturalmente a misure alternative non devo non devo dilungarmi su questo tu dicevi siamo per vado veramente rapidamente alle conclusioni
Questi idea della damnatio memoriae insomma della
De della sanzione perpetua diciamo nei confronti di chi dei via
E
La costante culturale diciamo con la quale ci dobbiamo misurare
Il tema della prescrizione
Lo scontro che ora si sta sta esplodendo naturalmente sul tema
E dell'entrata in vigore della riforma
Buona fede sulla prescrizione anche di questo
Paura
Di che cos'altro parliamo se non dell'idea che
Essi debba essere imputati abita o per un tempo
Indeterminato un tempo N
Perfino se assolte ma io non lo sottolineerei più perché vedo che si avanzano soluzioni
Pannicelli caldi Ceva eliminiamo per le opere per l'imputato su qui il problema è molto semplice e gli occhi sul quale occorre dare risposta
A accettiamo l'idea che si debba rimanere in balìa della giustizia penale dell'imputato colpevole innocente le parti offese
Fino a quando lo Stato è nelle condizioni di pronunciarsi definitivamente sul mio caso sì o no se pensiamo che questo sia un principio
Compatibile con i parametri costituzionali di rispetto della libertà della dignità della vita delle persone essere imputati per decenni significa vivere una condizione
Di marginalità sociale per per decenni quanti e laddove l'assoluzione che intervenga dopo decenni è quasi oltraggioso è quasi una beffa
Per chi ha vissuto una pena che quella dell'essere imputato senza limiti quindi noi stiamo discutendo di questo e noi dobbiamo sforzarci perché l'opinione pubblica capisca questo ancora una volta mi dispiace dover dover citare in questo giornale che che stamattina mi sono costretto ad acquistare
Perché raggiunto dalle notizie degli articoli
Eccetera ma c'è un fondo interminabile sulla prescrizione dove ancora viene questo istituto rappresentato come
Lo strumento dei ricchi che possono pagarsi gli avvocati ma non possiamo continuare ad accettare passivamente che si raccontino impunemente queste idiozie lontane da ogni realtà come noi tutti
Come noi tutti sappiamo non possiamo continuare a che si confonda il rimedio della patologia con la patologia la prescrizione e il rimedio della patologia
Il tema dell'istituto la prescrizione non si porrebbe se non vi fosse una dimensione patologica della durata del processo
Allora si dice è infatti facciamo la riforma ne abbiamo anche lavorato a quel tavolo abbiamo fatto anche delle cose interessanti a quel tavolo
Ma noi dobbiamo tenere distinti i due piani cioè non è che la ITC possono raccontare come fa il ministro di Giustizia che facciamo la riforma dei tempi del progresso al trentuno dicembre del due mila diciannove cioè dopodomani su con un testo di una legge delega che non è stato neanche scritto
Allora
Perché dico questo perché
Il dibattito il confronto politico e surreale perché noi non è che ci misuriamo con delle posizioni diverse dalle nostre ma che abbiano una dignità di argomentazione di pensiero CID dobbiamo misurare con una scientifica manipolazione della verità
Banale che tutti conosciamo no
E quindi è un impegno durissimo perché noi parliamo contro contro pregiudizi che vengono diffusi con abilità facilmente primo si evoca quel processo famoso l'hanno fatta franca Eternità vanno
Non si non si non si dice che eternit
è nato già morto e che era un'indagine per dirne una
Per fatti che avevano già hanno appurato perché non si può ci dobbiamo dire con
Con chiarezza e far comprendere che iniziare indagini penali per fatti di venticinque anni prima è una
è una ipotesi che confligge con qualsiasi idea di diritto starei per dire naturale oltre che di logicità del quindi chiaro che parlare di questi temi dicendo l'hanno fatta franca su internet Berlusconi è stato pronunciato eccetera prendi quei tre quattro esempi è questo a un efficace enorme
Allora il nostro impegno dico conclusivamente
La nostra più che la nostra battaglia e contro tutte queste
Semplificazioni violente alla fine perché quando si nega la verità si fa violenza alla libertà di determinazione della dell'opinione pubblica delle di chi deve poi esprimere un giudizio si impaurisce si Rita l'opinione pubblica si si rappresentano realtà
Che non esistono noi siamo per i valori liberali del diritto penale del giusto processo siamo per i valori della costituzione noi pensiamo che la pena debba debba attendere alla rieducazione noi pensiamo che la dannazione perpetua non fa parte dei principi di di convivenza civile noi abbiamo la forza di questi valori che dobbiamo saper
Comunicare questo è il nostro impegno e quindi
Un evento di questa importanza di questa qualità si muove su questa strada non possiamo che che compiacere ce ne diretti sia messo un altro piccolo mattone su questa strada
Difficile ma non dobbiamo demordere perché il percorso per l'affermazione di valori fondamentali sempre un percorso in salita lo ripetiamo fino alla nausea noi difendiamo valori contro intuitivi
Valori che non è facile comunicare nella loro forza ad un'opinione pubblica spaventata disorientata dà informazioni o da disinformazioni sui temi veri di cui stiamo parlando io sono convinto che se si dicesse a qualunque cittadino che sente dire volete togliere l'ergastolo ostativo si dicesse sì ma se il giudice che valuterà se quella persona deve o non deve
Finisce lì il discorso non c'è non c'è perché dovrebbe esserci ancora qualche obiezione ulteriore qualche obiezione spero così come giudice con
Giudica la responsabilità o la colpevolezza per quel reato giudicherà se maturata una condizione
Di superamento di una fase nel
Eccetera quindi dobbiamo essere consapevoli della difficoltà ma ottimisti perché perché insomma la strada
Lunga da percorrere
Ma io ho sto avvertendo per esempio sui temi della prescrizione in questi quattro mesi cinque mesi
No che quattro mesi in questi dato dall'approvazione indifesi dieci mesi dall'approvazione della spazza corrotti per esempio l'atteggiamento dei media
Sul tema della prescrizione lo vedo calda come pongono le domande
Dal tipo di interventi che chiedono di fare si è modificata lentamente stiamo riuscendo a far comprendere che non parliamo di un privilegio ma il principio elementare cioè che i cittadini non possono rimanere vita natural durante
Ai con modi della potestà punitiva dello Stato è unta e un dato di una tale banalità che credo non si debba ulteriormente
Per ribadire questo è quello che noi abbiamo davanti il percorso che abbiamo da percorrere questa è stata una tappa importante di questo percorso
Grazie al
Giustamente volevo ricordare l'assenza di Alessio Scandurra per motivi personali rappresentava Antigone a questo perché nel nostro intento è quello di collaborare condividere con i diversi soggetti che si occupano e quindi Antigone assieme all'Osservatorio stima Magistratura democratica assieme alle università e qui abbiamo il professore Capone che ha rappresentato questa università Regina
E questo dipartimento che ha fatto un grandissimo una grandissima opera con questo master
E con chi si occupa del partito radicale Nessuno tocchi Caino ad affrontare i temi del carcere lo faremo nelle prossime sessioni e nei prossimi venti grazie di nuovo atto
Nella dimensione della proposta
Grandi