Presentazione del libro "La legge n. 219/2017 su consenso informato e DAT, fra libertà di cura e rischio di innesti eutanasici" di Giovanna Razzano (Giappichelli)

Salve buongiorno a tutti io come dire mi prendo
Il diritto di avviare
Questa discussione innanzitutto
Ringraziandolo amica e collega Giovanna Razzano
Poi Andrea Morrone Francesco Bertolini che
Insieme a me
Proveranno a discutere
Ovviamente chiederemo anche l'intervento dell'autrice con le sue riflessioni finali questo libro molto impegnativo di grande interesse su un tema che ormai è una delle grandi questioni costituzionali del nostro tempo
Il titolo di questo libro
Appena uscito
E la legge duecentodiciannove del due mila diciassette su consenso
Informato intatte su delle disposizioni anticipate di trattamento fra libertà di cura il rischio di innesti eutanasia ed evidente già dal titolo
Che è un libro sulla duecento diciannove ma è in realtà un libro anche e soprattutto sulle evoluzioni che ci sono state
In questo scorcio di tempo
Tra l'approvazione della legge duecentodiciannove del due mila diciassette e poi
Ed è un libro che come
Sempre sono gli scritti di Giovanna lei discutiamo da tanti anni su questo tema trovandosi molto spesso supposizioni
Che sono analoghe con qualche piccola volta sfumatura ma è un libro come dire che prende posizione e lo fa in modo netto coraggioso come è giusto che sia su un tema che chiede anche una serie di di di valutazioni che sono complesse macché interno vanno anche la nostra coscienza etica morale prima ancora che la nostra capacità giuridica di valutare e non è semplice fare questo cioè essere Nettie coraggiosi su un tema di questo di questa portata di questa difficoltà perché c'è una tendenza strisciante ad un concerto
Politicamente corretta no quando si discute
Di questi temi che in qualche modo
Indugia talvolta verso i facili vidi dell'autodeterminazione o della estrema soggetti iniziazione della della dignità Giovanna invece
Si prende anche
Sue considerazioni
Già
Diciamo svolte in tutti questi anni e lo fa
Diciamo assumendo la responsabilità di dire quello che pensa di quello che
è successo in questi in questi mesi perché indubbiamente siamo di fronte ad una
Riassestamento della discussione del dibattito sul fine vita rispetto a quando il Parlamento ha approvato la legge duecentodiciannove del due mila e sessanta
L'ordinanza duecentosette del due mila diciotto ha spiazzato un po'tutti non solo
Dal punto di vista per così dire procedurale no perché è una modalità decisionale strana della Corte costituzionale è una sorta di incostituzionalità prospettata se
Detto in dottrina un monito rinforzato nei confronti del legislatore che poi come spesso accade questo monito di fatto lo ha lasciato cade l'ultimatum adesso vedremo se è un ultimatum o sarà un penultima non lo so ma insomma l'ultimatum scade il ventiquattro di settembre ma è già scaduto perché
è evidente che il legislatore non è riuscito non ha voluto non non ha trovato
La giusta sintesi
Per arrivare ad una legge che andasse nel senso prospettato dalla Corte costituzionale
Secondo me probabilmente perché si è trovato di fronte anche ad una serie di reazioni di risposte nell'opinione pubblica che non erano probabilmente quelle che la corte si aspettava ma su questo dirò tra un attimo e dunque la Corte
Si trova adesso difformità la responsabilità di dare un seguito a quello che ha detto esattamente un anno fa
Non c'è un procedimento legislativo in atto ho acquistato è talmente avanzato da poter secondo me permetterà alla corte di
Rinviare ulteriormente l'udienza inattesa di un intervento del legislatore per cui la corte dovrà prendere una posizione per cui il tema del fine vita oggi
Presente quello che io stesso ho chiamato uno slittamento rispetto a quello che la legge duecentodiciannove puntava ad essere quando è stata approvata la legge duecentodiciannove era una legge che potremmo considerare di stabilizzazione sia pure con qualche fuga in avanti
Il libro di Giovanna promette molto bene in evidenza soprattutto su alcuni temi come il rifiuto della nutrizione e l'idratazione artificiale o la vincolatività delle disposizioni anticipate di trattamento ma era una stabilizzazione un tentativo di stabilizzare
I risultati giurisprudenziali
Che erano stati raggiunti a partire dal precedente in denaro della Corte di Cassazione
Un precedente però che molto chiaramente
Tracciava una linea
Distintiva tra
Quello che possiamo come dire ricondurre al contenitore del lasciar morire o del rifiuto delle cure anche fino alle estreme conseguenze e nuovo versante invece del
Del dell'aiuto a morire anche per mano di altri o dell'uccidere quindi il suicidio medicalmente assistito o l'eutanasia
La sentenza Englaro tracciava una un confine lo diceva molto chiaro
Con tutte le polemiche che hanno accompagnato con la sentenza con tutti i dubbi legati alla ricostruzione indiretta dalla volontà dalla ragazza però c'era un confine
E questo confine nove loro ritrovavamo anche nel parere del Comitato nazionale di bioetica sulla sedazione palliativa profonda continua del due mila sedici perché lì c'era
Diciamo una divisione abbastanza chiara tra eutanasia rifiuto di cui
E lo troviamo anche nella legge duecentodiciannove
La legge duecentodiciannove infatti a una legge che aveva in cui qualcuno aveva tentato di avanzare anche l'ipotesi di un allargamento diciamo del dibattito del fine vita al tema del suicidio ma non era passato
Quindi la legge aveva preso
In considerazione
Questa eventualità
E il tema era stato volutamente stralciato dall'impatto nord dall'impianto normativo
Impianto normativo nel quale c'è un articolo il comma sei dell'articolo uno che dice chiaramente che il paziente non può esigere trattamenti contrari a norme di legge alla deontologia professionale alle buone pratiche clinico-assistenziali
Ma la deontologia professionale è ancora quella che all'articolo diciassette
Del Codice
Deontologico
Vieta al medico di effettuare o favorire atti finalizzati alla morte del paziente
Dunque la Corte costituzionale davanti a sé non avveniva la classica situazione del legislatore inerte
Fermo che non si occupa dei diritti per cui è il giudice che deve in qualche modo poi svolgerà un ruolo di supplenza giusto o sbagliato eccessivamente protagonisti Co. o necessario che sia la Corte si era aveva davanti un legislatore che aveva
Come dire preso una decisione aveva fatto una scelta e quella scelta in qualche modo era il punto di arrivo di un dibattito sul fine vita che in Italia andava avanti da molti anni e che era stato diciamo fortemente riaperto dai casi Welby ed Englaro
Nel appunto due mila sei nel due mila sei due Milano
Questo secondo me avrebbe poi tutto e dovuto consigliare alla corte costituzionale
Un atteggiamento un po'più di self restraint di
Di Rispetto della discrezionalità del legislatore diciamo così su una scelta così forte e così a diciamo sensibile dal punto di vista delle divisioni
Anche perché a mio avviso c'erano tutte le condizioni perché la corte risolvesse il caso Cappato senza andare a finire nel caso di J. fa
Cioè la corte poteva
Dire che quello di Cappato non è un comportamento penalmente rilevante ai sensi dell'articolo cinquecentottanta perché è vero che c'è un vecchio precedente la Cassazione
Che sembrava dire che tutto è aiuto
Ma c'erano degli orientamenti più recenti di giudici di merito
Che in qualche modo avevano provato a lavorare sull'articolo cinquecentottanta in modo da differenziare
Quelle condotte
Capaci anche di influire sulla determinazione volontaristica del soggetto fino quasi ad indurlo al suicidio o comunque da agevolare la sua scelta di suicidio dai comportamenti meramente materiali
Di ausilio rispetto ad una scelta
Come dire
Fortemente e univocamente Presa dal soggetto
E invece la corte ha voluto scelto di trasformare il caso Cappato nel caso di Jeff
Provocando questo
Forte slittamento del dibattito sul sul fine vita in Italia
Affidandolo a dei requisiti perché certo adesso
è un'ordinanza sofferta insomma si capisce perché
Che c'è stata una discussione e se fossimo in America oggi avremmo visto tante dissenting opinion o con curling opinion cioè è evidente che non c'è stata unanimità nella decisione
Però noi non abbiamo l'istituto delle opinioni concorrenti o separate per cui alla fine la Corte è costretta a trovare un risultato che è attribuito alla Corte
Nella sua composizione collegiale ma è evidente che questa
Difficoltà si traduce in una certa sofferenza motivazionale
E la decisione della Corte Sconta questa cosa perché ne abbiamo un inizio che sul cinquecentottanta se uno lo leggesse senza sapere quello che c'è dopo
Potrebbe avere la sensazione che la corte sta andando verso un rigetto puro e semplice della questione di legittimità costituzionale e abbiamo poi improvvisamente un cambio di scena
Da una pagina all'altra in cui la Corte diventa quasi secondo me una Corte Suprema cioè una corte che in qualche modo si lascia coinvolgere dal caso concreto fino al punto da partire dal caso concreto per arrivare all'analisi della legislazione
E effettivamente
Lei valutazioni che fa la corte sono valutazione poi affidate ma abbiamo visto inutilmente alla capacità di mediazione del legislatore
Ma secondo me affidate anche ad un dibattito pubblico che quest'anno c'è stato questa è stata una delle sentenze secondo me
Trent'anni
Tra le più commentata della storia la Corte costituzionale forse
Ricordo qualcosa di simile solo per la prima delle due sentenze elettorale dal numero uno del due mila quattordici che scatenò anche la fantasia di tutti noi costituzionalisti per da analizzare quello che aveva detto Rocco
è stata una sentenza che ha prodotto un dibattito forte e un dibattito come dire polemico nel senso positivo che si può attribuire alla parola no del del pone post cioè della della necessità di essere anche chiari diretti nel confine
Ci sono state prese di posizione quella dalla Federazione nazionale dell'ordine dei medici alla quale parte ho dato un contributo anch'io come componente dalla Consulta deontologica
Che è pur sempre l'organismo rappresentativo di tutti i medici italiani con
Tutti i limiti che si possono diciamo dire o configurare in relazione a questa forma di rappresentanza ma abbiamo
L'organismo rappresentativo del della categoria dei medici italiani che in fondo ha detto quello che dice l'American Medical Association negli Stati Uniti che pure da molti
Toh più tempo Dinoi si confrontano col suicidio medicalmente assistite con l'eutanasia
L'ora con addirittura già nel novantaquattro ha fatto una legge in questo senso altri stati lo hanno seguito quindi
Sebbene a livello federale resiste ancora in un precedente
Grazie Berg e quello del mille novecentonovantasette in cui la Corte Suprema dice una cosa è lasciar morire o lasciarsi morire altra cosa invece chiedere di essere uccisi
Uno è un diritto
Che rientra nel concetto anglosassone di privacy no molto largo quindi autodeterminazione
Fin dai tempi dalla sentenza cui Millan occlusale una l'altro invece dice la Corte è qualcosa che non ha ancora radici nella storia costituzionale americana non lo possiamo non lo possiamo considerare un diritto però alcuni stati ce l'hanno
Ebbene l'American Medical Association e
La nostra federazione dell'ordine dei medici hanno posto il problema della compatibilità
Della richiesta al medico di essere aiutati a morire
In termini addirittura vincolatività il medico salvo che non si riconosca per me sarebbe necessario riconoscerlo un'obiezione di coscienza
Al medico
E quindi con il precetto deontologico che ho prima ricordato
E che ha sempre fatto parte del codice di deontologia medica ora è chiaro che non avrebbe molto senso fare un confronto di tipo positivo tra norma deontologica
Norma ricavata costituzionalmente attraverso l'individuazione di un diritto da parte della Corte costituzionale sarebbe un confronto perso in partenza ovviamente però attenzione
Attenzione perché la norma deontologica espressione di un modo di essere della professione di una identità che è anche segno di un'autonomia costituzionalmente garantiti
E la stessa corte costituzionale in alcune sentenze
Che dice che il legislatore
Deve legiferare su queste materie tenendo conto della deontologia medica
è vero quello che dice Renato Balduzzi della prefazione al tuo libro che quel riferimento della corte è ancora poco solido per poterne ricavare però certamente l'autonomia deontologica espressione secondo me di sussidiarietà quindi di di di un elemento che ha una rilevanza costituzionale ed è sorprendente per McCain mentre la Corte costituzionale imponga al legislatore di seguire in qualche modo le indicazioni
Della deontologia medica poi abbia completamente
Come dire disatteso ogni confronto con la deontologia medica che pure era un elemento conosciuto per addentrarsi su questo tema scivoloso del dell'aiuto al sushi
Ma insomma io mi fermo qui su questo libro
Discuteranno soprattutto Francesco Bertolini Andrea Morrone a cui adesso darò la parola io mi inserirono tra l'uno e l'altro il tra il entrambi e poi le riflessioni finali di Giovanna per
Per qualche considerazione
Ovviamente siamo secondo me su un in un momento di grande complessità perché da un lato questa è una delle questioni classiche dalla bioetica
Si può dire che che la bioetica iniziale
In modo moderno con i casi sul fine vita degli anni Settanta negli Stati Uniti d'America forze con la sentenza Roe in tema di interruzione volontaria della gravidanza del settantatré quindi siamo su uno dei
Dei temi classici della bioetica
Ma al tempo stesso è un tema continuamente portato a ripensare se stesso abbiamo visto negli ultimi anni
Il Canada ha cambiato completamente giurisprudenza la vicenda tristissima del caso Lamberti in Francia l'eutanasia addirittura estesa fino ai minori di età e Linda in Belgio
Ed era inevitabile che anche da annunci fosse
Io lo dicevo qualche anno fa hanno quando tutto sembrava ancora per così dire pacificato in Italia cioè era fermo al precedente Englaro
Mi ricordo che scrissi attenzione
Quello che succede all'estero e comunque un punto di confronto con quale primo poi saremo chiamati a dialogare il fatto che in Canada la Corte Suprema abbia cambiato giurisprudenza che in Francia ci sia una legge che usa termini
Diversi come quello di ostinazione irragionevole alle cure eccetera
è qualcosa che inevitabilmente ci porterà su un terreno ancora
Di riapertura di riapertura delle nostra valutazione sul fine vita
Allora in questa in questa ottica anche per cercare di capire che cosa
Dobbiamo aspettarci adesso dalla Corte costituzionale o dal legislatore io do alla parola i nostri due relatori cominciando inoltre rigorosamente alfabetico da Francesco Bertolini
E
Io libero di di Giovanna
Do così sinteticamente questa questa duplice chiavi di lettura da un lato Giovanna esaminati uno per uno i vari istituti che che copre che prevede la legge
Sulle disposizioni anticipate di trattamento e quindi il consenso informato il rifiuto dei trattamenti lo Stevie divieto di ostinazione MIR ragionevole fine più scabrosi come il best interessi dei minori
Il carattere vincolante delle disposizioni anticipate il ruolo del fiduciario
Le analizza analiticamente appunto come dice la parola però contemporaneamente è come se la Chasse
Un messaggio al lettore che suona così attenzione che tutti questi istituti hanno una duplice lettura una duplice uscita di lettura e molto dipenderà proprio da come si assesterà l'ordinamento italiano per usare i termini
Di Antonio sulla questione del fine vita e non è un caso che le alle prime pagine di Libero ritmi selvaggi del libero Giovanna affronta la questione della distinzione fra su cui non a caso a aperto nella sua introduzione Antonio la distinzione fra fra l'interruzione delle cure e invece una condotta diretta a togliere la vita al paziente sostanzialmente
Io vorrei riflettere su questo rapporto che semmai si può dire a buon diritto perché l'ordinamento ce ne mostra i segni di rapporto di distinzione indistinzione che c'è per queste due condotte
Perché rapporto indistinzione sono chiaramente molto distinte ancora oggi perché Lula
Costituisce oggetto di un diritto costituzionale così è stato presentato l'interruzione delle cure l'altra costituisce oggetto di un divieto penale tutore così l'attività diciamo rivolta a dare intenzionalmente a togliere la vita al paziente
Quindi da un lato c'è un chiaro rapporto di distinzione anche come trattamento allo stesso tempo però non si può negare che sono approfondisce un po'lo sguardo alcuni profili di indistinzione emergono e questi profili distinzione aumentano quando la cura che si interrompe è una cura
Necessaria per la vita la una cura salva la vita come viene detta iniqui nel gergo di questi studi quando per interrompere la cura e necessaria una condotta attività da parte del medico il medico non è che si mila divenuti puro più ma gli viene chiesto proprio un'attività materiali attira per interrompere la cura
E poi se vogliamo aggiungere ancora ma potrebbe raggiungersi ancora qualche elemento quando la cura che si chiede di interrompere non solo hanno cura salva vita non solo una cura che richiede un'interruzione che richiede un'attività concreta fa positiva da parte del medico ma è anche una cura che agli occhi del medico appare proporzionale
In tutti questi casi effettivamente questa distinzione che l'ordinamento vuole mantenere ferma con questa rigore addirittura qualificando una un diritto costituzionale l'altro punto vietando la finalmente effettivamente non c'è dubbio che
Mettano alla prova la capacità analitica di chi vuole rifletterci sopra
E queste tant'è vero che la Corte costituzionale sul punto andata proposta rata io non so se i colleghi su questo punto si sono stupiti io mi sono verrà la corte non ha avuto proprio dubbi ha detto attenzione malato
Saggi adesso non ha detto il diritto di interrompere le cure il diritto di sostanzialmente forse non queste parole il diritto di morire cioè il diritto di farsi togliere la vita dal medico come attraverso l'interruzione del trattamento
E per la corte a questo punto onestamente non è stato molto difficile dire ma se già il paziente al diritto di farsi togliere le vite dal medico tramite l'interruzione del trattamento sanitario
Francamente non è molto ragionevole che l'ordinamento non preveda dei mezzi come dire un po'più idonei più rapidi più indolori
Quindi questo rapporto distinzioni indistinzione merita attenzione perché è un punto che si è rivelato cruciale e non a caso Giovanna diede dedica le prime pagine del suo libro a questo rapporto e per come ho letto il suo libro è come se dicesse attenzione da come si risolve questo punto tutti distrutti che tratto potrebbero avere un uscite differente
Allora a questo punto la la domanda però viene abbastanza naturale ma se le due cose sono così in certi casi indistinguibili come è possibile che l'ordinamento le mantiene invece a tutt'oggi così rigorosamente distinte lista propende due strade opposte ripeto non vuole un diritto l'altro è un è un reato
Come è possibile
In effetti questo rapporto distinzione indistinzione viene che le cose tutto in questo campo non siano affatto semplice viene procuri nato dal fatto che
Quando e i casi relativi sono stati già citati da Antonio alcuni pazienti hanno detto al medico interrompe in trattamento sanitario anche se salvavita anche se c'è bisogno da parte può di una condotta attiva anche se per effetto di questa interruzione
Io perderò la vita in pochi minuti
I medici hanno risposto sulle prime non posso farlo non posso farlo proprio perché io praticamente ti tolgo la vita e questo è un attività che il codice penale punisce non solo codice penale ma anche la deontologia medica punisce non posso Togliatti la lite
I giudici invece le hanno risposto così ai medici e anche questo Antonino ricordato con riferimento alla sentenza Englaro ma già aveva detto a chiare lettere la prima sentenza sul caso
Di Welby mi hanno detto guardi al medico uno stai togliendo la vita al paziente tu ci stai interrompendo il trattamento medico
Sono due cose distinte
E sento veramente al paziente non è consentito interrompere il trattamento medico un po'dovere perché la Costituzione impedisce che siano diciamo che il il paziente subisca delle cure che non può quindi ha il diritto di farsi interrompere per le cure che non può quindi così e e da qui nasce la distinzione preparato Antonio
I mezzi i giudici hanno scritto a chiare lettere nelle nelle sentenze l'hanno scritto a chiare lettere il diritto a farsi togliere
A farsi interrompere la cura anche se salva vita non equivale al diritto a farsi togliere le non è un diritto al suicidio hanno scritto apertamente
A questo punto la dottrina ci ha lavorato sopra ha detto ma qual è il fondamento di questa distinzione anche questo Giovanna loro in ultima analisi quale cosa c'è dietro questa distinzione è fondata questa distinzione che fanno i giudici e ed è giunta alla conclusione che si tratta di una distinzione fondata perché effettivamente quella in tutti e due attività sono radicalmente diciamo secondo questa ricostruzione distinte dall'intenzione di chi agisce intenzione di togliere la vita in un caso intenzioni invece diciamo così di sollevare l'interessato da un trattamento sanitario
Che non vuole più e a questo proposito mi sembra una certa unanimità alla dottrina ricordato una teoria che già risale alla a scuole preciso profilo Sophie che risalenti hanno detto guarda ci son delle azioni che producono un duplice effetto un affetto per così dire buono dovuto è un effetto cattivo seguì effetti sono inscindibili non c'è responsabilità
Del di chi agisce per l'Effetto cattivo diciamo così disse sta agendo per un effetto buono molti lavori non solo italiani ma ho visto anche l'alito Turandot sassone richiama molto a questo proposito la dottrina del duplice effetto io quando ho cominciato rifletterci sopra mi son detto che in realtà molte di quelle che i giuristi chiamano le cause di giustificazione non so la legittima difesa Ladin Pimentel di un dovere in realtà se uno si riflette un po'hanno alla base proprio questo meccanismo
Questo meccanismo
Allora la la la domanda la domanda che a questo punto viene spontanea e qui sta questa posizione ha veramente un fondamento perché la Corte Costituzionale non l'ha neanche considerata la cosa che mi ha colpito che dell'ordinanza della Corte che la corte su questo non spende una parola ci son tante sentenze che dicono così
Ci sono tanti studi dottrinari ho trovato nel qualche ricette che ho fatto avuto gli autorevoli colleghi penalisti privatistico sostituzione listi che giungono alla conclusione che la dottrina prevalente accetta questa distinzione
Il legislatore come Ottone ricordato adesso precisamente l'ha fatta propria quindi lettere fonti classiche del diritto
La giurisprudenza la legislazione la dottrina hanno dato questa risposta possibile che la corte ci passa sopra senza neanche nominarla
Proprio la corte la proprio ignorata completamente ha detto ci sono già casi in cui l'interessato al diritto
Di morire non è caduto ha detto al diritto di farsi togliere
Di farsi interrompere la cura il diritto di morire a questo punto ha continuato sul ragionamento se c'è già il diritto di morire con questi mezzi non si capisce perché non debba avere lo stesso diritto con mezzi più ragionevoli francamente posto questa questa premessa non è molto
Diciamo è difficile non essere d'accordo con la corte
E a questo punto la domanda viene spontanea acquista questa distinzione ha un fondamento ha ragione la corte a non prendere neanche in considerazione
A volerci continuare a riflettere approfondire il punto io mi sono risposto in questi termini se l'ordinamento dice al medico guarda medico futurista e togliendo la vita si interruppe il trattamento medico
Ma appunto se è soltanto interrompendo un trattamento vuol dire che l'ordinamento e anche questo Antonio l'ha già detto
Dico cose riprendo cose Cantone ha già detto tutti verità sta tutelando una libertà che è la libertà da pure non fu cosa significa però in questo caso tutte le libertà l'ordinamento dice io non partecipo alla tua decisione che può anche essere i nipoti decisioni di morire io la vivo come decisione di farti sollevare da un trattamento medico che non vuoi più succeda quel che succeda
Ma anche se tu avessi in questo modo la decisione di morire in un certo senso io ordinamento non partecipò queste due decisione
La in punto integralmente a un esercizio della tua libertà
Però proprio questo se si va a vedere uno dei punti dolenti perché
Diciamo le correnti di pensiero che invece sono più favorevoli all'introduzione di istituti fanatici proprio questo rimproverano all'ordinamento che non li prevede io prove in un certo senso una certa durezza di cuore ma come ci sono persone in situazione difficile la situazione sofferente e tu prendi questa posizione ipocriti di lì guarda la decisione di morire tutta tua io non ne voglio sapere niente
Questa è secondo me la domanda che girando mentre dentro questi problemi è vero che c'è questa diciamo durezza di cuore da parte dell'ordinamento di fronte alla richiesta di un sofferente che chiede di essere aiutato a morire
Allora io sempre cercando di approfondire quello che può voler dire poi una legislazione che segue questa questa logica
Mi sono chiesto come è possibile che si parta dall'autodeterminazione del singolo e si arrivi come ha fatto la corte costituzionale ha un diritto ad una prestazione pubblica
Perché questo ha fatto la corte costituzionale ha detto in nome del principio di autodeterminazione sostanzialmente l'ordinamento ha il dovere di prestare l'attività che richiede il soggetto è un diventa una vera propria
Libertà prezzi insito che sono i nomi complicati con cui i giuristi rendono le cose poco comprensibili ma sostanzialmente significa un diritto ad avere una prestazione
Io francamente non riesco a capire come si posta dal puro principio di autodeterminazione arrivare al diritto una prestazione
Il diritto alla prestazione pubblica per sua natura presuppone non soltanto la richiesta di chi esige la prestazione ma anche una valutazione dell'ordinamento della mano pubblica diciamo così che la cosa che viene richiesta sia in sé meritevole e degna di essere diciamo così erogata
Nessuno parte dal presupposto che l'autodeterminazione può giungere a pretendere che il soggetto il singolo pretenda qualsiasi cosa dall'ordinamento l'ordinamento glielo debba dare dietro ogni diritto di prestazione c'è una valutazione oggettiva si esce dalla sfera del singolo si entra nella sfera del corpo sociale organizzato non è solo un singolo che dice per me buona questa cosa
E anche il corpo sociale che dice sì per tempi buoni e quindi che lei ero
E allora cercando ancora appunto di analizzare nel dare oltre quale il senso di questi istituti che variamente sono previsti in alcune legislazioni e che la corte ha accennato a a diciamo un al ha dato alcuni riferimenti minimi per costruire questi istituti rintanarsi
Non è mai la pure richiesta dell'interessato di farsi togliere la vita l'ordinamento aggiunge sempre una serie di condizioni
Che possono variare da ordinamento ordinamento ma ci sono sempre di solito sono una patologia molto grave in atto l'impossibilità di guarire una sofferenza che non si può venire e via discorrendo
Quindi è come se l'ordinamento dicesse in ultima analisi io Piero con la questa prestazione
Non perché solo me leggi però dovrei darla tutti
E ne ma perché chi me le chiede si trova in queste situazioni in un certo senso queste situazioni indicano le circostanze
I requisiti per cui erogare questa prestazione che hanno prestazioni togliere la vita diventò la prestazione
Buona insieme
Inevitabilmente al di là delle migliori intenzioni che io non metto assolutamente in dubbio perché non è non è questo il modo di di inserirsi in questo difficile dibattito che stiamo facendo ma mi sembra che oggettivamente al di là delle buone intenzioni che appunto sono intenzioni umanitarie compassionevoli però alla fine una legislazione di questo tipo
Inevitabilmente produce questo effetto
Di dare un giudizio sulle condizioni di vita e giungere a dire che in alcune condizioni di vita ciò che per l'ordinamento è considerato tanto male che viene vietato penalmente perseguito diventa non voglio dire un bene ma una cosa che male più non è tanto è vero che lo Stato Loiero Olga
Con le proprie strutture
Viene in un certo senso fatta una distinzione fra i consociati consociati la cui vita viene tutelata assolutamente perché se una persona in buona salute chiede questo trattamento l'ordinamento dice non te lo do
E persone invece in non buone condizioni di salute a cui invece l'ordinamento dice per te invece è un trattamento giusto
Questo diciamo è l'effetto come dire non non se ne può fare a meno una legislazione Attanasi che nonostante le buone intenzioni inevitabilmente finisce giungere questa Effetto e qua che secondo me si inserisce il discorso che fa giovane perché dice guardate che questo queste premesse che stiamo dibattendo questa si potrebbe dire scelta di fondo che stiamo facendo non potranno condizionare l'intera relazione di pura
Tutti i vari istituti che troviamo nella legge sulle disposizioni anticipate di trattamento
La loro interpretazione concreta il verso che prenderanno questi istituti finirà per dipendere da questa da questa scelta di fondo e cioè la scelta di fondo se ritenere che il fatto di morire sia un male per qualsiasi uomo in qualsiasi condizioni si trovi ho fatto di individuare alcune categorie alcuni requisiti diciamo di vita per i quali trasformano quello che ho male invece in una specie di di di prestazione che lo Stato dice sì e giusto che io te lo eroghi allora per concludere voglio volevo se c'ho ancora un minuto Antonio volevo soltanto continuare riflette perché son proprio domande che ci sono mi sono fatto mi stilista sulle implicazioni che c'ha un istituto di questo genere di sistema
Le implicazioni sistema sul fatto che l'ordinamento a un certo punto divide i cittadini in due categorie
Coloro i quali la cui vita è tutelata dall'ordinamento in modo assoluto e quelli invece la cui vita dipende da un'espressione di volontà dei cittadini stessi cioè dalla loro l'onta di dire io non voglio morire ancora a questo punto perché se invece manifestasse una volontà diversa l'ordinamento diciamo sarebbe disposto ad erogare il trattamento ci sono delle delle cosa ecco Benson proprio chiesto che cosa indica che tipo di giudizio esprime oggettivamente ripeto al di là dell'intenzione di chi scrive queste leggi un giudizio oggettivo che queste leggi scrivono quale
Non solo dal punto di vista il diritto privato si si rende disponibile un bene che finora è disponibile però io curo vorrei chiedere un privatista ma Batista come vede il fatto che qui la volontà possa disporre di questo bene
Solo quando le condizioni di vita in un certo senso sembrerebbero quelle in cui la volontà ha più fatica spedì messi liberamente più condizionata io sinceramente la BP sardo declinazione trovare arriverà all'effetto esattamente opposto gli unici che possono togliersi la vita su quel che stanno bene perché sono gli unici che hanno una posizione diciamo
In cui non si non si può dubitare che non l'ho scelta sia condizionato dalla situazione infatti si trovano cosa vuol dire invece questo rovesciamento completo ce lo possono volere soltanto quelli in condizione di oggettiva fragilità ancora dal punto di vista del costituzionalista si crea una disparità di trattamento soggetti che possono chiedere una certa prestazione i soggetti che non lo possono chiedere
Le disparità di trattamento si giustificano perché le le situazioni sono diverse però noi sappiamo bene che non è qualsiasi
Diversità che giustifica la disparità di trattamento ci vuole un nesso specifico fra la differenza e la disciplina diversa che detta legislatore fra differenze di fatto e la disciplina diverse ed eclettismo
Che cosa fa lei visto che stiamo istituendo dicendo che solo quelli che stanno male hanno il diritto di farsi togliere
Qual è veramente qualcosa che cosa stiamo introducendo nell'ordinamento
E poi per per concludere perché appunto dal proprio dal punto di vista della anche del diritto sanitario cioè il i nostri sistemi sanitari universale che non sono affatto scontati sono una un'acquisizione recente Paesi ricchissime Lost nel nostra epoca non ce l'hanno
Non esprimono forse l'idea unità piuttosto diversa e cioè che la collettività si prende cura di tutti non solo di quelli che possono guarire non solo di quelli la cui vita c'è ancora possibilità che sono ancora liberi di esprimere diciamo le loro potenzialità di vita non si prende cura di tutti
Investe anche su quelli che stanno male che non guariranno mai
Che effetti ha di lunga portata questo direi questa distici fare eccezione di categoria invece e poi infine da un punto di vista più filosofico che non mi appartiene perché uno fa fatica già discettare delle cose del proprio piccolo tema però dal punto di vista filosofico vi dico la verità il sempre pensandoci un po'mi sembra che nelle scelte nostri ordinamenti di dire la vita va tutelata sempre per definizione finché vita
Nel senso che neanche levità del debole indifeso del malato del moribondo si può toccare e qui c'è giurisprudenza consiglio molto più di me
I medici certe volte sono incriminati perché curando male il paziente gli hanno anticipato la morte di mezz'ora i giudici hanno detto anche questo è una privazione di un diritto
Quindi l'ordinamento a una e radicato profondamente in questa concezione
L'acqua come come come la vivo questa concezione io la vivo in questo senso
Come se il corpo sociale dicesse sulla vita che riguarda ciascun consociata ho lasciato senso io non entro mitra scende tra completamente che la riconosco ma non non mi arrogo il diritto di giudicarla
Non certo senso a qualcosa che diciamo sì forse la parola giusta è talmente mi trascende che il suo valore lo riconosco e non ci metto diciamo così un mio giudizio personale
Quando invece questi legislazioni conta comincia nel dire io tanto mi sento in diritto di giudicare le condizioni di vita che collego questo effetto così rilevante a qualcuno gli concedo il diritto di farsi togliere la vita
Io sotto porta cambiando un paradigma profondissimo
Io mi ergo io corpo sociale organizzato a Stato lumière vuoi giudice della vita
Do un giudizio sulla vita io
Però queste critiche mento da scrivere sì la vita dell'uomo vale è solo perché io corpo sociale organizzato lo Stato decide che decido che vale mi limiti nei termini in cui mi riservo di adottare di volta in volta la relativa decisione
Io posso stare anche bene in salute per quanto tempo nessuno né lo sa ma io l'ho anche da ben il Salute non mi sento affatto diciamo tranquillizzato da questa piega dell'ordinamento perché non coinvolge solo alla posizione di quelli che stanno non stanno bene coinvolge proprio la posizione di tutti
Grazie
Grazie a Francesco Bertolini che ha messo in evidenza due o tre cose che secondo me sono di grande spessore
E che ci riportano per così dire anche alla
Alle questioni più profonde di questa
Sì questa controversia giuridica che alla fine non è solo giuridica ma diventa un modo di guardare anche a
Che società vogliamo essere ecco parla di riflessi sistemici
Sulla percezione del valore della vita sulla percezione dell'idea di di salute effettivamente così ecco
Si ha la sensazione un po'di una di uno spiazzamento rispetto a questa
Evoluzione sicuramente preparata in un certo senso nel tempo anche sul piano dalla cultura giuridica perché come dire da da tempo ormai il dolore e la rimozione del dolore
E diventato pezzo fondamentale della tutela del diritto alla salute
La legge trentotto del due mila dieci le cure palliative
Ma appunto oggi abbiamo strumenti per affrontare no Giovanna parla delle cure palliative come un'idea di di sistema di assistenza totale no non è semplicemente come la parola talvolta lascia intendere ma in modo sbagliato una sorta di surrogato della cura la cura palliativa è un un prendersi cura del paziente non solo in senso strettamente terapeutico ma proprio con riferimento alla sua umanità in quelle fasi finali della della vita ebbene questa sembra essere quasi una scelta come dire più più semplice no quella di chiamarsi fuori di uscire fuori dal problema della rimozione del dolore scegliendo un percorso che però rischia di essere un percorso per così dire troppo traumatico traumatico anche dal punto di vista sociale
Accennavi poi tu al problema della situazione anche
Del paradosso dell'autodeterminazione del malato no che in qualche modo richiama anche un problema sollevato nel libro di Giovanna sulla vincolatività delle
Disposizioni anticipate i di trattamento
Gli psicologi la chiamano a simmetria dei tempi e delle situazioni cioè io esprimo una volontà adesso avrà magari sto bene
Sto bene sono giovane o o una e però poi rischia di rimanere inchiodato a questa volontà
Anche in un contesto completamente diverso senza che il medico quasi Fossa
Fare nulla al di là della manifesta incongruenza dei contenuti della dattero o della diciamo disponibilità di cura che non erano disponibili nel momento in cui è stata redatta la disposizione per attivare quello che la stessa legge poi in un altro passaggio secondo me molto bello ma anche molto lontano dalla realtà della sanità italiana
Chiama la comunicazione
Tra medico e paziente come momento della cura cioè la la comunicazione tra medico e paziente fa parte della cura dice l'articolo uno della legge duecentodiciannove qui invece si ha l'idea di una comunicazione che che quasi si interrompe diventa una sorta di trasmissione burocratica di una volontà che deve essere realizzata attuata forse andando oltre anche quello che che diceva la famosa convenzione di Oviedo sulla biomedicina la quale diceva bisogna tener conto della volontà del paziente
Ma tener conto che la volontà del paziente non significa automaticamente diciamo limitarsi a tradurre in modo esecutivo la volontà del del pass
E poi l'ultima considerazione anche molto importante sulla il nostro ordinamento
Che esprime un indirizzo molto forte nel senso almeno almeno sul piano dei principi nel senso della solidarietà nel senso appunto della rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale no all'articolo tre comma secondo
Ma appunto questo significa secondo me che lo Stato deve prendersi cura e deve cercare di intervenire sui presupposti che talvolta spingono le persone a chiedere l'intervento la prestazione dovuta mastica mentre rischia di essere quasi una sorta di
Di di di di un modo per scrollarsi di dosso dalle dalle responsabilità che uno stato davvero solidale dovrebbe sentire a venire quello di riconoscere con una prestazione
Addirittura la possibilità di essere aiutati a a morire che è vero che ci sono dei casi in cui non è facile tracciare questa distinzione
Però è anche vero che almeno nella normalità dei casi un caso a parte quello della nutrizione e idratazione artificiale ma se mai ne parleremo dopo ma nella normalità dei casi secondo me è diverso dire che il paziente muore per la malattia che non è più contrastata o curata
Dal dire che il paziente muore perché li diamo un farmaco per in qualche modo determinare la morte io considero che queste due ipotesi siano ipotesi teleologicamente oggettivamente e intenzionalmente diverso
Dunque non è una distinzione come dire artificiosa quella che gli ordinamenti giuridici continuano a fare
Andrea toccate adesso
Intanto grazie
Alla Giovanna passano perché per questo invito questa bella sede
Soprattutto perché l'occasione per discutere del suo libro
Che quando ho sfogliato
Mi ha dato subito l'impressione
Come tutte le impressioni iniziali a volte sono soltanto appunto la superficie di un di un di un giudizio
Libro si presente come un commento ad una legge ad un testo di legge anche la scansione per perché pittori segue l'andamento della della legge di questa importante legge duecento diciassette diciannove del diciassette
Ma il libro di Giovanna è un libro che non vuole essere un semplice con mento a questa importante
Novella legislativa
Perché appunto come è stato già detto
In realtà c'è ben altro il testo discute delle implicazioni che stanno sullo sfondo
E che traspaiono dalle disposizioni di questo testo testo normativo
Quindi il tema del libro non è il commento alla legge come appunto di primo acchito si potrebbe trarre sfogliando l'indice scoprendone i paragrafi
Ma in realtà è la discussione su un tema cruciale della nostra riflessione giuridica e evidentemente dell'esperienza dell'esperienza umana in particolare
Di questo di questo momento
Con
Due punti di vista molto molto chiaro
I valori costituzionali che questa legge nuova molto sofferta approvata a fine legislatura a preso in considerazione sono valori fondamentali toccano le cose più rilevanti la nostra esistenza
E però questo è il messaggio che c'è in questo volume questi valori il cui trattamento i rappresentanti del corpo elettorale non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando di una legge che cioè c'è una legge
Il modo come questi
La questi valori sono stati trattati da legislatore che appunto s'soffrendo alla fine è riuscito a approvare un testo rischiano di essere totalmente scardinati totalmente scardinati
Dal la da una decisione della Corte costituzionale perché questo il punto al quale siamo ormai arrivati
Perché vedete
Adesso semplificato al massimo però per far capire il il il il peso specifico la qualità delle questioni che bollono in pentola oggi e che il libro di Giovanna
Razzano pone chiaramente in in evidenza
Che ne siamo di fronte non ad una ipotesi che è diventata frequente nell'epoca presenti in questo Paese per cui il giudice in generale il giudice costituzionale in particolare si trova a doversi pronunciare in a senza di una legge
Cioè laddove il Parlamento il legislatore rappresentanti del popolo non hanno assunto una posizione chiara e netta ci piaccia o non ci piaccia ma qui siamo di fronte ad una situazione in cui il legislatore scusate la Corte costituzionale
Opera interviene su un campo che non è una tabula rasa ma che è stato ampiamente scritto da legislatore il quale ha fatto delle scelte molto chiare
Sofferte
Su questioni delicatissime che hanno ricevuto una decisione politica molto condivisa
Molto condiviso proprio dimenticarci che questa legge è il risultato di mediazioni politiche quello che sono al centro del diritto costituzionale non ce lo dimentichiamo
Meno quello che tradizionalmente ci aveva consegnato i nostri maestri che studiamo appunto le mediazioni politiche
Che ci sono ampiamente manifestate chi sono ampiamente manifestato quindi qui non siamo di fronte la tabula rasa siamo di fronte a un'esigenza
Di colmare un vuoto ad una zona franca come si tende a dire questa non è una zona franca perché ho sentito anche dire che questa situazione non resta cioè resta sguarnita
Dalla trattamento normativo ma in realtà qui c'è una decisione chiara molto chiare che legislatore assunto con la legge duecentodiciannove del due mila diciassette cioè giustamente
Tutte cose che sono state dette
Da ad Antonio ed anche da Francesco
Che c'è una che l'ordinamento giuridico ha detto in modo nettissimo chiarissimo professor Bertolini che l'ordinamento giuridico a separato in maniera metta due situazioni
Che non sono commessura Bilica non solo diciamo così sovrapponibili che non sono succedaneo l'uno dell'altro
Che è quella del diritto al rifiuto di cure
Rispetto al quale l'ordinamento positivo il legislatore ha assunto una decisione che ha le caratteristiche così dettagliate così complicate e complesse della legge duecentodiciannove e l'altra ipotesi
Della rapidamente che possiamo dire del diritto all'eutanasia
Cioè del diritto a morire come diritto soggettivo perfetto
Come diritto fondamentale chiamiamolo col nome con cui appunto si vuol chiamare questa pretesa pretesa soggettiva
Ed è singolare attenzione che di fronte a questa netta presa di posizione
Anche l'ordinanza
Duecento sette del due mila e diciotto Della Corte costituzionale nel caso Cappato
Anche l'ordinanza separa le prestazioni mediche che possono essere riferiti a queste due SISMI situazioni perché distingue chiaramente tra la prestazione indiretta appunto che dal rifiuto delle cure conduce alle venti esiziale
Ma diciamo così come conseguenza derivante da una presenta una prestazione indiretta negativa se vogliamo no
Il rifiuto di cure e la non prestazione menti
E la prestazione diretta che quella nella quale il medico conduce
Immediatamente direttamente il malato
Terminale all'exit
Mentre invece
è evidente che di fronte a questa prospettiva quello che è contenuto nell'ordinanza e quello che era sostanzialmente il monito al legislatore intervenire su questo campo perché non dobbiamo dimenticarci
Che anche qui la Corte costituzionale non consegna legislatore che ha già scritto delle regole una tabula rasa in realtà la corte costituzionale lo sta dicendo al legislatore questa è una materia sulla quale non poche svolgersi la piena discrezionalità politica di una Parlamento e quindi io mi astengo dal dal suggerire ti traiettorie
Che la democrazia parlamentare tanto decantata abbia modo di manifestarsi perché come si fa
A pensare che una democrazia parlamentare pluralistica così tanto decantata così tanto rilevante in altri contesti non lo debba poi essere anche in questi
E invece la Corte costituzionale e non non rinuncia al suo ruolo che si è costruita nel corso del tempo quello di suggerire strade traiettorie di dare precise indicazioni io riletto non ne conosco a memoria tutti i passaggi ovviamente ma è la cosa che mi ha più impressionato fin dalla prima lettura di questa decisione nel punto otto dell'ordinanza
Si descrive dettagliatamente la situazione giuridica soggettiva che dovrebbe consentire al ma
Atto terminale di poter indicare la decisione di exit dei lego a questi quattro punti sono quattro lettere
Le ipotesi in cui il soggetto agevolato si identifica una persona a affetta da una patologia irreversibile
Be fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che trova assolutamente intollerabili la quale sia sci tenuta in vita la persona mezzo dei trattamenti di sostegno vitale macché resti
Di capace di prendere decisioni libere e consapevoli
Sottolineo l'aggettivo l'aggettivo libero lo status libertatis
In questo caso
Una
Quindi è evidente che è non non ne il legislatore si trova di fronte a un percorso ho letto di proposte
Facce non non non non non se volesse intervenire l'intervento non può che seguire questa questa traiettoria ora
Il libro di libro di giovane molto coraggioso perché con con il giusto piglio con il piglio diciamo così del ricercatore che non ha paura di difendere le proprie idee
E non è sempre scontato avere delle idee nel mondo della ricerca
E poi di di conseguenza avere il coraggio di difenderle lei non solo ha delle idee ma anche il coraggio di difenderle diciamo così anche con toni accesi con pathos scientifico con pathos scientifico
Smonta sostanzialmente questa prospettiva tesa a fare di tutta un'erba un fascio e a sovrapporre situazioni che sono profondamente che sono profondamente diverso
Vedete io credo che il chi mi ha preceduto ha bisogno messo bene evidenza la posta in gioco
Non possiamo pensare come si vorrebbe come probabilmente anche di fronte un approccio minimalista
Si potrebbe pensare o si sarebbe indotti a pensare che questa questione se la questione banale che tutto si risolva
Alla problema se la fattispecie di cui all'articolo cinquecentottanta Codice Penale sull'aiuto al suicidio sia oggi adeguata a
Proteggere un bene costituzionale secondo la teoria del diritto penale sostanziale e se no
Alt come sembrerebbe indicare la Corte costituzionale meriti di essere corretta quindi non è semplicemente una questione di formale GIS
Della di una disposizione che dice troppo
Che era che nella sua generalità e astrattezza ricomprende tutti i comportamenti possibili e immaginabili senza lasciarne fuori alcuno quale quello oggetto di questa
Molto delicata controversia
No c'è dietro una cambio di sistema
Questa è una vicenda che
Permette di rileggere permette di leggere come appunto
Fa Giovanna permette di rileggere il sistema costituzionale l'ordinamento costituzionale il nodo il nostro modo di essere appunto una comunità politica
Intanto
Il rapporto su tra diritto scienza e tra vita e tecnica no questo questo grande tema sto grande tema che
Mi chiedo può essere affrontato e risolto soltanto attraverso la pronuncia di un giudice
Cioè qui in fondo ci stiamo misurando sulle possibilità consentite all'essere umano dalle dalla tecnica e dalla scienza
Ma trattandosi di un tema cruciale come questo cioè
Come cambia il concetto di persona umana che sta alla base della Costituzione repubblicana di fronte agli sviluppi della tecnica e della scienza
è una questione che può essere risolto in un precedente giurisprudenziale per quanto durevolmente Espresso o richiede una consapevole matura elaborazione culturale
E politica
Nella quale appunto chi ha gli strumenti politici
E il potere politico ai sensi articolo uno della Costituzione dovrebbe assumere una posizione guardate che non mi convince non mi ha mai convinto l'idea che il silenzio le legislature sia
Il un'inerzia che vada in qualche modo colmata
Anche i silenzi del legislatore sono significativi sono altamente significativi qui non possiamo imputare al fatto che nel parlamento come Parlamento non si aggiunge la maggioranza intorno a un tema purché sia come questo significa che il Parlamento è incapace di farlo
Prima del dare dell'incapace al parlamento io sinceramente come cittadino non tanto come studioso ci penserei più di una volta più di una volta a prescindere dal soggetto politico che siede in in parlamento
Ma ripeto
è un tema che i costituzionalisti diciamo ben conoscono bene il silenzio delle legislature è una decisione e una decisione che non può non essere
Trascurata
Certo va interpretata da chi deve assumere decisione sappiamo che la Corte costituzionale ormai considera il ruolo di supplenza un ruolo necessitato
Di fronte all'inerzia del legislatore tensione perché dando venti venticinque anni a questa parte è ormai dato per scontato in molti interpreti l'idea che la Corte debba supplire le inerzie del legislatore
Ipotesi che a me personalmente non ha mai non ha mai compiuto
Secondo dato di prospettiva
Dicevo della concezione della persona non soltanto in rapporto alle potenzialità della tecnica e della scienza ma proprio l'idea di persona umana che il concerto pregnante della Costituzione italiana a differenza di altre
Quella tedesca e qui si parla di dignità umana
Concerto di persona secondo me molto diverso e molto più pregnante molto più concreto di quello di dignità umana che inevitabilmente viene riscritto da una decisione del caso Englaro per via giurisprudenziale
Nella prospettiva ovviamente dell'apertura al diritto all'eutanasia intendiamoci perché questo è il punto di cui stiamo di cui stiamo discutendo
E questo riguarda due aspetti
Riguarda due profili guardate io mi vado convincendo provato anche a a ragionarci intorno a questo tema è nato convincendo che ormai in atto non solo al nostro Paese un mutamento di paradigma
E il mutamento di paradigma è quello che segna il passaggio dall'idea di sovranità politica che tipica del mondo della modernità per cui
Il processo decisionale
Si esprime a partire da un demo ossa che attraverso istituzioni politiche attraverso il diritto appunto si pronuncia al paradigma di una sovranità che io ho chiamato del biossido
La sua vita biologica del bio sepolto Bío osso dell'essere umano in quanto esseri umani dell'esistenza individuale in quanto individualità e dell'individuo in quanto sovrano
Ora se noi assumiamo mettiamo in contrapposizione queste due prospettive la la prospettiva della polis la prospettiva dell'individuo in inteso come e universo dissenso e siamo di fronte ad una contrapposizione netta siamo di fronte ad un'altra società politica ad un altro diritto costituzionale non è quello che abbiamo che abbiamo conosciuto quando si valorizza il principio di autodeterminazione
E dal principio di autor di autodeterminazione si arriva a riconoscere la libertà di autodeterminarsi e il diritto all'auto del determinazione guardate che le parole contano una volta contavano parlare di diritto all'autodeterminazione significa parlare di di un bene primario dell'ordinamento di un diritto fondamentale
Ma l'autodeterminazione quella dignità soggettiva di cui parla la Corte costituzionale in modo molto enfatico
Perché in questa ordinanza sullo sfondo di questa ordinanza e continuamente quello del soggetto
In stato terminale
Che ha una per circa una percezione disse e che dalla percezione di sé
Arriva alla decisione di pretendere la prestazione avuta Nasica dalla sistema sanitario nazionale dalla dallo Stato in fondo
Quindi è il singolo
Che è arbitro
Di una sistema politico di una istituzione di un di un meccanismo di prestazioni come se appunto non ci fosse l'altro come se non ci fosse appunto la polis come comunità come comunità organizzate
Mi chiedo e vi vi faccio una domanda che per me appunto molto direttori come a quale libertà
Quale libertà no nel passaggio dalla Corte costituzionale in cui Pasini tele terribile gelo quale libertà possiamo pensare possesso per citare il malato nelle condizioni di dj Fabio siamo veramente convinti che quella condizione disumana
Del malato terminale sia una condizione in cui un soggetto possa ritenersi in grado di assumere una decisione libera
Vivere dignitosa
Punto la libertà piena consapevolezza
E che è piena disponibilità delle proprie forze materiali fisiche intellettuali mi chiedo se qui invece non siamo in una condizione di costrizione tale per cui l'exit non sia una decisione necessaria
Frutto più che ti una scelta libera di una scelta dettata dalle
Sofferenze estreme che che ci si trova a vivere questo momento
Ma il punto è sempre quello possiamo lasciare solo un essere umano in questa decisione così rilevante
Balthus
Disponendo qui e in viene sollecitato fortemente sollecitata fortemente la tenuta del principio di divisione
Jim revisione
Però durata
Se la politica la legislazione
E la sfera della giurisdizione
Che appunto ripeto
A parte il fatto che qui c'è la questione non secondaria delle rilievo del riserva assoluta di legge in materia penale perché stiamo parlando appunto di una fattispecie di reato coperta dal venticinque secondo comma
Stanno diciamo così tremando ma ormai diciamo così sono mezze
Scarpate le biblioteche dei penalisti che avevano costruito il diritto penale costituzionale a partire dalla riserva assoluta di legge che significa riserva di Parlamento riservati legislatore al riparo da ingerenze
Private ma certamente anche da ingerenze giurisdizionali volta la riscrittura
Insomma in che cosa quali sono i beni giuridici
Son qui costituzionali ma come questi beni costituzionali vengono ad essere declinati nella più severa delle sanzioni questo fino a prova contraria
E deve essere frutto di una decisione politica
La decisione fatta dai rappresentanti di una polis mi chiedo quanto possiamo tollerare che le fattispecie di reato vengano continuamente scritte o riscritte dal giudice comune e dal giudice costituzionale
Segnalo soltanto che questa Corte costituzionale quindi questo collegio ha ormai ampiamente superato un principio che costituzionalisti ritenevano sacro
Ma non perché è sacro qualcosa nel mondo del diritto ma perché è un'ancora di salvezza per chi si trova svolgeva il ruolo della giustizia costituzionale cioè il principio delle rime obbligate Corte costituzionale ormai ampiamente superato
Questa questo Baluardo
Leggetevi la sentenza sulle sanzioni accessorie in materia di bancarotta fraudolenta duecentoventidue del diciassette a firma dicano per rendermi conto in cui chiaramente nella motivazione la Corte dice la rima obbligata e non servono più
Insomma quello era un baluardo che serviva per enunciare tradurre il principio del self restraint nei giudizi di costituzionalità laddove appunto
La discrezionalità che termine molto equivoco riferita se riferita legislatore
Ha modo di esercitarsi nella sua maniera più più più larga materia fiscale ma lasciamo da parte il fisco materia penale
C'è un problema di legittimazione del giudice costituzionale reale questa occasione per estremamente ghiotta non dico nulla di di di di scabroso
Per la nostra Corte costituzionale come per qualunque giudice costituzionale che si trovasse nella stessa situazione della nostra corte costituzionale
è un'occasione corti col ghiotta perché questa possibilità di doversi di poter scrivere in questo ambito con questi effetti di sistema una regola che non c'è nell'ordinamento e che dottrina e giurisprudenza
Diritto positivo hanno escluso fino a questo momento
Uno spot un'occasione ghiotti stima per avere quel surplus di legittimazione politica
In senso alto che un giudice costituzionale oggi a sente sempre di più necessario cercare e e hanno e e e e trovare nella realtà concreta
Quindi
Io uomo ho pensato che di fronte alla formazione di una nuova maggioranza politica di Wikileaks si direbbe no probabilmente capace di prendere anche sul serio questo tema
Ci potesse essere il ventiquattro settembre un atteggiamento di ulteriore attesa da parte di una Corte costituzionale che volesse cercare ma è probabile probabile che questo non accada proprio per l'occasione ghiotta che si offre diciamo così ai giudici costituzionali di poter dire la prima parola
Ammesso e non concesso che quello che è stato già detto non abbia già precostituito il campo ovviamente
Ultima questione vedete
Non lo dirò bene come lo lo ha detto Francesco però
Io richiamo la vostra attenzione un dato elementare
Che per me è elementare
La nostra Costituzione
Sancisce il principio della promozione della persona umana
Cioè la nostra Costituzione non era costituzionale Dese per citarne una canzone
Guarda caso è proprio l'ordinamento che più di tutti si è spinto su questo settore asta Costituzione parla non solo la centralità la persona pare la promozione umana
Cioè il compito della Repubblica avviata la rimozione degli ostacoli che pure un compito importante è quello di promuovere la persona
Non di
E nel fare il in modo di attrezzarsi perché la persona si disintegra ci si arrivi al dissolvimento della persona cioè io trovo altamente contrastante con il principio della promozione da persona umana
L'idea che si possa che un ordinamento giuridico Possa fare in modo che un individuo una persona posso morire
Con l'aiuto dello Stato
Con l'aiuto delle strutture dello Stato con l'aiuto della Repubblica sulla quale quale rapporto ci sarebbe tra appunto principio costituzionale della promozione umana
Della persona umana e un sistema sanitario nazionale che può erogare la prestazione diretta al fine vita
Io vedo una contraddizione irrisolvibile
Si chiede un principio supremo che non lascia spazio a bilanciamenti in questo caso
E e questo è un aspetto importante
L'unica via d'uscita mi era sembrata io ritengo veramente guardate anche appunto se vogliamo toccare temi filosofici ritengo anche da un punto di vista polo culturale e filosofico da un punto di vista dal punto di vista del processo di civilizzazione del tutto incongruo
Affiancare al alla vita la morte
Noi dobbiamo lottare per la vita in qualunque contesto
Una lotta
Meno forte nei confronti della vita è un disimpegno e aprire la morte diciamo così
E dal punto di vista etico
Metti cala Ica questa dal mio punto di vista fortemente in contraddizione con un processo di civilizzazione che tende a porre al centro appunto sempre di più la lotta per la vita la lotta per la vita
Io l'unica strada che mi mi mi son sentito di ipotizzare tecnica perché appunto poi mi rendo conto che qualcuno possa dire ma qui in fondo c'è un problema di di tenuta della fattispecie no
La possibilità di costruire una diversa fattispecie è quella di amputare di cinquecentottanta se proprio non si voleva sceglie la strada che tu giustamente hai rievocato
Cioè
Chi escludeva
Al giudice di merito di ritenere non punibile la condotta di Marco Cappato nel caso concreto è evidente che questo non si volevano è abbastanza evidente ma diciamo così probabilmente un altro giudice questa soluzione avrebbe trovato
Anche nelle strettoie come tu hai ricordato della disposizione masse ora occorre intervenire sulla disposizione
Lidi la misura meno invasiva ed è la riserva assoluta di legge ma lo è ugualmente invasiva di questa riserva ma soprattutto al riparo da tutte le conseguenze sistematiche che Giovanna Razzano mette bene in evidenza
Laddove si dovesse riconoscere che il principio diritto di autodeterminazione Possa consentire un sistema sanitario a erogare prestazioni volte alla eutanasia
è quella di amputare l'inciso in qualche modo
Chiunque aiuta a Jeb vola in qualche modo bla bla bla secca del quell'inciso di tre parole in qualche in qualunque modo scusate in qualunque modo
Sì apre la fattispecie alla possibilità che il giudice possa individuare le situazioni preme che possono nella loro eccezionalità giustificare
La non perseguibilità del reato
Ma appunto ripeto questa potrebbe essere una soluzione al riparo di qualunque valutazione che dovrebbe comportare secondo me una decisione molto asciutta
Posto che io ho già detto che ci sono situazioni estreme che meritano in qualche modo di di essere prese in considerazioni non
In quanto bisognose del riconoscimento di un nuovo diritto perché di questo stiamo parlando e stiam parlando di un veramente di un nuovo diritto
A me non interessa questo a me interessa vedere se c'è la possibilità di salvare chi ha aiutato quel soggetto
E quindi evitare di sottrarre ed evitare di punire un soggetto che l'ha fatto per istinto caritatevole per per per motivi umanitari no puramente umani
E allora trovo nelle maglie della norma della disposizione la possibilità di di costruire caso per caso una causa di giustificazione
Ma se invece e la motivazione dovesse appunto portare all'Effetto la costruzione di questa teoria del diritto all'autodeterminazione come nuovo
Nel centro del sistema costituzionale è evidente che tutto questo produce e produrrà conseguenze
Abbastanza evidenti quella dei che la cosa appunto l'ultima cosa che dico non nasce da qui perché ricordate la questione della della fecondazione eterologa
La più o la più problematica delle sentenze della Corte che hanno scardinato la legge sulla procreazione medicalmente assistita perché più problematica almeno dal mio punto di vista perché lì si dice che è una situazione soggettiva quella alla quale si vuole rispondere nel abolire
Per sentenza il divieto di fecondazione eterologa quella di determinate coppie poste in condizioni patologiche particolarmente particolarmente rilevanti
Ma come si fa quando tu parli di diritto all'autodeterminazione a ritenere che quella stessa situazione non sia per tutti
Se di diritto si tratta
Cioè non prendiamoci in giro vediamo così no le parole contano
Parlare di un di diritto significa parlare di un bene che non può che essere generale non esistono diritti per eccezione
Esistono diritti di tutti
E quindi bisogna stare molto attenti nel costruire categorie
Che si pensa limitati a situazioni concrete ma che inevitabilmente poi finiscono per avere carattere generale
Il libro quindi molto stimolante molto ricco e credo che susciterà non soltanto questa ma molti più densi di Bati per cui grazie Giovanna
Grazie poi
Grazie Andrea che
Devo dire non non non c'eravamo sentiti prima non si erano sentiti i loro ma hanno incrociato in modo perfettamente complementare una serie di riflessioni che partendo dallo specifico della legge duecentodiciannove dell'ordinanza duecentosette poi hanno toccato anche nel caso di Andrea
Elementi più generali diciamo del modo di essere
Di un ordinamento costituzionale innanzitutto dice Andrea
Può essere risolto un tema del genere da una sentenza del giudice
Io conosco la sua posizione ne abbiamo parlato anche altre volte
Che è una posizione anche critica di fronte a un certo protagonismo giudiziario particolarmente evidente soprattutto in questi settori sensibili però giustamente dice Andrea
Una cosa è un protagonismo che punta a colmare un'assenza anche quando non è mai sono un'assenza ha detto una cosa molto bene
Una cosa è un protagonismo che punta a sostituirsi ad una presenza evidentemente non diversa da quello che che che la corte Maggi ma il problema qui è che è la Corte costituzionale
Quando la Corte Costituzionale decidere qualcosa è un diritto
Quel qualcosa va inevitabilmente oltre il caso concreto
Perché diventa appunto una lettura della norma costituzionale del disegno costituzionale per carità lo è anche quella di un giudice comune no quando appunto decidono casi di questo tipo ragionando sull'articolo due sull'articolo tredici o sull'articolo trentadue dalla Costituzione lo ha fatto la sentenza Englaro
Le decisioni di su Walter Piludu in Sardegna e così via
Però attenzione
Lì siamo di fronte a casi
Che non sono mai uguali a se stessi e in cui il giudice c'è una metafora molto bella usata da un bioeticista americano tra un costituzionalista Charles Bardem Boston College quando lui dice per giustificare appunto il fatto che la bioetica americana nasce ogni tribunale così nasce nei tribunali prima ancora che nelle Aule parlamentari lui dice perché il legislatore è una specie di p cinquantatré UE cioè quegli aerei con cui gli americani scaricavano bombe da dieci mila metri senza vedere le conseguenze di quello che avevano appena fatto invece il giudice il soldato di fanteria dice Baron
Cioè quello che si confronta con il dramma esistenziale con la sofferenza con il caso sempre diverso e sempre irriducibile diciamo
Agli agli altri casi
Invece in questo caso noi abbiamo avuto come dire l'apertura di un vaso che ha Effetti sistemici cioè non è un caso concreto che il giudice di Cagliari o la Corte di Cassazione
è arrivata definire in un certo modo perché la povera Eluana era lì da sedici anni perché c'erano tutta una serie di elementi molto particolare
Qui siamo di fronte all'affermazione di un diritto costituzionale
E quindi di una sorta di ricollocazione del ragionamento costituzionale su basi diverse con riferimento a temi centrali come la vita la dignità la salute e la autodeterminazione
Però scusami su questo punto sì sì no siamo interloquire su questo punto c'è
Tu dici caso Englaro Guerrino ottica che hanno cambiato il nostro modo di pensare
Ma di la domanda era per la piena affermazione del riconoscimento del diritto sì sì ma non è affonda corte no questo che qui stiamo facendo un passo ulteriore questo è il punto assolutamente non erano certo certo certo assolutamente ma era solo per dire che che a volte forze meglio la decisione del singolo giudicare perché non ha effetti system così diciamo direttamente sistemici che non una pronuncia la Corte costituzionale che inevitabilmente oggi ci pone di fronte a un nuovo modo di intendere quelli materiali costituzionale
La seconda considerazione che tu fai molto è importante quattordici la mia è una posizione di etica laica
Un passaggio quello trovo molto intelligente anche qui la dobbiamo finire con questa come dire contrapposizione laici cattolici che poi alla fine banalizza il discorso per cui i cattolici sono quelli che difendono necessariamente sempre
La vita invece i laici non è vero io ricordo un bellissimo
Articolo di Giuliano Amato nel mille novecentonovanta sull'etica della responsabilità eravamo ancora agli inizi del dibattito sul fine vita in Italia perché era il mille novecentonovanta
E i cui Luís col suo solito tratto come dire indiretta no senza entrare con i piedi direttamente sul sul problema ma ma sfiorando lo dice ma che cos'è la libertà
La libertà richiama questo concetto è il diritto anche di sbagliare di accorgerci di aver sbagliato e di tornare indietro allora non emerge qui il paradosso del riconoscimento di una libertà che invece annullai immediatamente irreversibilmente
Un'esistenza e quindi la stessa possibilità di tornare indietro e di decidere diversamente
E appunto è un laico che lo dice
Quindi dobbiamo in qualche modo riuscire a impostare questo problema in in termini diversi questo questo
Nella legge redatto scusate anomalie genetiche allievo era importanti dalla legge nella legge sul testamento biologico sulle date le date sono reversibili
Sì cioè cioè sono reversibili il che significa che qui non è senza significato cioè chiaramente si vuol dire che non non ci può essere una decisione univoca e unitaria
Nello stabilire irritualità una valida volta per tutte perché la regola è appunto la lotta per la vita
No
E quindi questo punto importante secondo me
Che che che salta Che cosa può reggere no domande ti poni tu che si può Giovanna razza come può reggere di fronte alla al riconoscimento del diritto all'Asia una fattispecie come quella che è stata costruita in questi termini
Quel punto che senso
Il mio era un tentativo di richiamare anche quella che gli inglesi chiamano l'avvio equity cioè gli inglesi continuano ad avvenire una legge Credit Suisse Aida Act del mille novecentosessantuno che vieta l'assistenza al suicidio
Però lasciano è una sorta di Indirizzo di direttiva per i procuratori no per l'ufficio di accuse inglese in qualche modo danno l'Indirizzo di non perseguire penalmente quei casi di accompagnamento di persone in Svizzera quando ricorrono alcune condizioni estreme appunto
Casi veramente specifici e che vanno valutati di volta in volta ma sono rimasti però come dire agganciati al loro divieto di suicidio medicalmente assistito che risale al mille novecentosessantuno ultima considerazione fatta da Andrea che io condivido e sul quale poi chiedo Giovanna intanto di fare le sue considerazioni finali e poi magari di di soffermarsi la Corte costituzionale a sua volta dal legislatore delle indicazioni molto precise
Cioè ci sono dei binari su cui legislatore deve muoversi binari su schemi sollevano qualche perplessità anche questi binari perché quando io leggo per esempio patologia irreversibile
Intanto vedo anche qui un una sorta di avanzamento se si può parlare di avanzamento di arretramento dipende dai punti di vista rispetto alla legislazione per esempio dovuta Nasica dell'Oregon
O anche del Belgio che parlano di situazione terminale patologie irreversibile patologia terminal sono due concetti diversi
Che vuol dire la corte quando usa la for la la la dal nulla congiunzione e ma la particella di disgiunti IVA o per dire sofferenze fisiche o psicologiche che trova assolutamente intollerabili
Le sofferenze psicologiche sono un contenitore molto difficile da circoscrivere alla fine forse l'unico binario che un po'mi fa stare diciamo non voglio dire più tranquillo ma meno preoccupato è il punto di che tu hai il punto CDC cioè la persona deve essere tenuta in vita mezzi trattamenti di sostegno vitale questo forze serve a ad impedire alcuni casi di scivolamento verso il tema della della sofferenza psichica che in alcune in alcuni paesi sia già posto perché il caso trattato alla CEDU dei un ricco Cock se non vado errato
Quella era una patologia psichica c'era una persona che soffriva della sindrome bipolare che non aveva alcun problema come dire di terminali tardività ma che voleva uccidersi
Perché riteneva di non poter più uscire da da quella situazione allora
Il trattamento di sostegno vitale invece Mita qualche elemento di oggettività almeno su cui poter radicare questa difficile questo difficile requisito delle sofferenze psico
Bene io chiedo adesso all'autrice di avvicinarsi al tavolo di
E qui replicare o in qualche modo di svolgere le sue considerazioni sul sul tema e sui profili che sono emersi in questo dibattito
Sì
E magari possiamo
Possiamo
Vi ringrazio moltissimo per quello che avete detto oggi anche per quello che avete già detto perché forse voi non ne siete consapevoli ma la forza delle idee quel certo coraggio viene anche ammirando il coraggio degli altri la forza delle idee degli altri voi già avete detto molto mi aveva avete detto cose che mi hanno colpito e mi hanno invitato ad approfondire meglio alcune questioni che già avevo scritto nel libero
E che insomma grazie al vostro pensiero le vostre idee a quello che avete scritto specie negli ultimi mesi che avete detto
Mi ha aiutato ad andare più a fondo allora intanto in ordine alfabetico Francesco Saverio Bertolini
Non in riferimento a questa volta ad una chiacchierata cena quindi non tanto ad un elaborato scritto in una occasione non certo convegno qualche mese fa ha sottolineato quanto fosse grave che la l'ordinanza della Corte costituzionale avesse confuso e assessore messo da parte la distinzione fondamentale fra il diritto a rifiutare le cure quand'anche fossero vitali diritto che va esercitato però da Checco uscente non possiamo confondere la richiesta presentata dal paziente cosciente con la paziente con la richiesta presentata dal paziente che coscienza non ha più è che rispetto al quale dobbiamo a prestare garanzie
Nazioni
E Francesco mettere in evidenza quanto grave fosse questo e quale fosse questa distinzione fra rifiuto delle cure e eutanasia il suicidio medicalmente assistito che sono due concetti che negli ultimi mesi si vorrebbero distinguere se c'è tempo vorrei dire due parole anche su questo
E questo mi ha spinto a ristudiare a studiare quello che fai Antonio D'Aloia già aveva studiato nella sua voce eutanasia in riferimento alla letteratura statunitense in particolare e a comprendere meglio come la differenza non sia tanto immonda principio di causalità perché se guardiamo la causalità e agli affetti
In effetti sono accomunate le situazioni perché da entrambe deriva l'effetto della morte quali situazioni quella dell'interruzione ad esempio di una trattamento gravoso come il ventilatore meccanico invasivo mediante tracheostomia
E quella della farmaco ad azione rapida che provocano entrambi la morte
E sotto questo profilo sembrano indistinte no come il fondo la Corte Costituzionale fa sembra che entra sembra che entrambe le fattispecie
Implichino il volersi porre fine alla propria esistenza che mi espressione che usa la corte più volte se si guarda il documento e invece la distinzione e non soltanto di questa distinzione non sta neppure tanto nella componente attiva o passiva dei comporta dei dei medici nella causare tutto ciò cioè distaccare oppure attivamente iniettare un veleno ad esempio la distinzione essenziali sta nell'intenzione di uccidere che manca non è certo che ci sia nel caso di rifiuto
Di cuore il medico non necessariamente nel momento in cui risponde ad un paziente che non desidera più una terapia in maniera cosciente e consapevole ad alcune condizioni fa questa richiesta il medico che aiuta in questo caso non aiuta
A porre fine
Anche perché è una persona ponga fine alla propria esistenza ma aiuta
Ma soddisfa una richiesta che è legittima ed espressione di libertà diversamente
Provocare con un farmaco la morte rapida oppure di questo mi rendo conto che si apre un'altra discussione
Oppure interrompere rari la la nutrizione e l'idratazione artificiali a un paziente privo di coscienza che attenzione nutrizione e idratazione artificiali non sono come la ventilazione meccanica invasiva
Trattamenti gravosi sono sostegno di base come muovere una persona nel letto perché non si producano piaghe da decubito oppure tutti quei trattamenti che nelle cure palliative vengono praticati e sarebbe assurdo praticare la musicoterapia le è stato per terapia il trattamento psicologico
E la terapia occupazionale e poi non alimentare questo paziente no quindi c'è una distinzione a mio avviso da fare al riguardo comunque il punto essenziale è l'intenzione di uccidere che nell'eutanasia nel suicidio medicalmente assistito vi sono per Diego e nel rifiuto delle cure non via
Attenzione poi dicono stiamo parlando
Guarda guardando l'autodeterminazione
L'autodeterminazione
L'autodeterminazione che automaticamente diventa diritto di morire
Un bene che non c'è nell'ordinamento come ha scritto Andrea Morrone con coraggio già come ha detto è stato registrato un quasi un anno fa nel seminario preventivo semplicemente non esistere il bene di voler morire
E questa richiesta per quanto individuale
Nuovo ordinamento come il nostro entity può totalitario effettivamente e non so minamento non ammette poteri totalitari
Anche se provengono da richieste individuali qua non stiamo discutendo della libertà di buttarsi dalla finestra scusate era banalità ma del diritto ad avere una spinta
Dall'ordinamento giuridico e dai medici per buttarsi di sotto e quindi del dovere dell'ordinamento giuridico e dei medici di fare questa azione quindi è un'autodeterminazione che non dice tutto non dice tutto
E a sua volta appare totalizzante nella misura in cui ad esempio esclude l'obiezione di coscienza e pretende che i medici determinato a loro codice deontologico quel divieto di uccidere che non è cattolico divieto che risale al quinto secolo avanti Cristo quando la medicina
Non è più la medicina del mito ma la missione inizia ad esserci una riflessione sulla medicina razionale no
Il giuramento di Ippocrate famoso che non è paternalista
E qui un altro concetto il paternalismo il neutralismo l'anti paternalismo e il neutralismo quindi lo Stato si dovrebbe astenere dalle decisioni dei singoli che riguardano la propria esistenza ivi inclusa la volontà di porre fine a questa esistenza ebbene una volta acquisito questo concetto ma tutte le lettere a b e c è di che la corte costituzionali indica legislatore per mettere dei paletti a questo presunto diritto alla morte rapito in alcune situazioni
Vengo ora cadere perché cosa c'è di più paternalista che andare a sindacare i quali sono le condizioni a che e dentro le quali una persona a una persona è consentito porre fine alla propria esistenza
Di qui si arriva in fondo a postulare il diritto all'omicidio consensuale i casi davanti alla Corte di Strasburgo lo mostrano il tema non è la tecnologia e la medicina dell'accanimento terapeutico che pure cioè il tema è un altro il tema è la signora grossa che si chiede all'ordinamento di morire perché stanca della vita
Pone proprio la questione dell'eutanasia nella sua ampiezza più totale che quella vera poi no
Che quella vera se
La signora grosse voleva morire perché anziana e stanca della vita e voleva questo diritto dal proprio ordinamento quindi non c'è il tanto la malattia e la tecnica perché se ci fossero la tecnica e la malattia basterebbe e promuovere una cultura della medicina palliativa al posto di di quella necessariamente intensiva non è affatto doveroso percorrere tutte le strade intensivo a logiche diciamo così
E non intraprendere percorsi alternativi di cura e di cura del dolore perché vero sembra disumano ed è assurdo che la difesa della vita possa essere in qualche maniera percepita come insensibile come disumana ma non è cosine non siamo in un ordinamento che non si prende cura del malato noi siamo in un ardito in un ordinamento che nel due mila dieci dieci anni fa ormai approvato la Legge trentotto che è una delle più avanzate in Europa e al mondo che pre che prevede percorsi di cure palliative
Per gli adulti e per letta
Pediatrica
Ed è una legge che come l'ultimo rapporto alle Camere mostra che è del gennaio un rapporto successivo
All'ordinanza della Corte costituzionale mette in evidenza che questo diritto il diritto alle cure palliative e la terapia del dolore non è diritto soddisfatto non è un diritto al quale si accede in tutte le parti del territorio nazionale e poiché questa è la precondizione che fra l'altro con l'ordinanza pone a la scelta eventuale di percorsi tematici sembra assolutamente inopportuno che il Parlamento prima ancora di potenziare la legge che approvato all'unanimità a suo tempo intraprenda altre strade anche perché la Commissione Salute una di quelle presso la le le le quali incardinato incardinata questa discussione sui progetti di legge sull'eutanasia
A in maniera trasversale appunto fra laici e cattolici ha studiato e ad aprile a presentato un resoconto una relazione di un uno studio condotto in Italia in particolare con riguardo alle cure palliative pediatriche mettendo in evidenza come solo il cinque o forse sbaglio la percentuale il cinque per cento dei bambini dei pazienti in età pediatrica che ne avrebbe diritto di fatto può accedere alle cure palliative previste per legge quindi questo è un tema molto importante
Mi appoggio sua andare anche per il coraggio che ha avuto nel denunciare anni fine maggio scorso il ventisette maggio presso da casa editrice il Mulino a Bologna e la lo sconfinamento della corte che in fondo ha cercato l'agorà ha cercato di tentare di costruire un consenso e facendo politica no
E questo per me diciamo banco sono incoraggiati sostenere le mie idee e Antonio anche ne la voce umana sia ha scritto come sia una caricatura degenerativa del concetto stesso di diritto e di libertà
Detratti trarre dal fatto che il suicidio non è punibile un diritto di morire
La differenza fra suicidio assistito e l'eutanasia trapela fine luglio nel parere che il Comitato nazionale di bioetica ha pubblicato anche qui mostrando
Differenti posizioni che è stata una fetta mio sa definire come di una distinzione fra laici e cattolici perché bisogna rispettare la libertà religiosa del Cammi del rabbino capo della comunità ebraica di Roma dottor Riccardo Di Segni qua il quale ha votato insieme a ad altri non necessariamente cattolici
Diciamo ufficiali come ad esempio Francesco D'Agostino contro l'ipotesi di qualsiasi introduzione dell'eutanasia nel nostro ordinamento ebbene in questo parere s'affaccia la posizione Canestrari e dal re hanno avuto una terza tipologia di posizione perché in fondo le posizioni erano tre e Canestrari e dare hanno messo in evidenza come non volessero che fosse ricompresa nella fattispecie suicidio medicalmente assistite un'ipotesi come quella dei dj Fabio che perché è un'ipotesi estreme a quelle loro se vogliono a riferire ma hanno escluso nella maniera
Più categorica che all'Italia
Posto a far bene una legge sull'eutanasia nel momento in cui non ha ancora ha prestato i servizi per le cure palliative che avrebbe una conseguenza catastrofica pensiamo anche qui più banalmente scusate la banalità in questi Paesi del Benelux se si chiede al telefono
Attraverso un numero verde una prestazione sanitaria si riceve risposta e si riceve l'appuntamento in pochi giorni
Chiunque di voi abbia una ricetta rossa casa nella Regione Lazio almeno voi siete forse il più forte tanti dal nord
Chiedo a appuntamento anche con un po'di priorità per alcune visite ad esempio cardiologiche
Otterrebbe fra molti mesi questa prestazione mentre qualora l'Italia stia fosse introdotta è probabile che verrebbe concessa il giorno dopo immediatamente in una qualsiasi struttura della regione Lazio
Dicevo si tenta nel parere della comitato nazionale di bioetica di accennare ad una distinzione fra suicidio medicalmente assistita di Ottana sia una distinzione funzionale ad ammettere il primo ad escludere la seconda
E quindi a creare una gradazione di diciamo di sì sì di responsabilità anche di di di rottura dell'ordinamento ma Cecilia medicalmente assistito sarebbe più mica allora questa è un'argomentazione vecchia un'argomentazione che state usata negli Stati Uniti
Quando nell'orrendo nell'Oregon come dicevi Antonio si introdusse per la prima volta una legislazione che fu rigorosamente per il suicidio medicalmente assistito ma hanno un periodo è massima
La verità e che per l'una come per l'altra serve sempre la spinta della persona altrimenti non staremmo qui a parlare serve sempre c'è sempre la cooperazione del medico e della struttura sanitaria in entrambi i casi
Questa sarebbe la vera distinzione da porre in evidenza non quell'altra suicidio medicalmente assistito
Ed eutanasia
E poi
Mi preoccupa quell'impostazioni dualista della quale c'è cenno anche nel discorso che il presidente Conti ha fatto replicando ad una domanda in Senato in riferimento a questo tema
Il passaggio e quello in cui si è accennato una distinzione ad un equilibrio e questo è un tema che c'è anche nel parere del comitato nazionale di bioetica del trenta pubblicato a fine luglio
Il riferimento al fatto che scusate Misano sacche
Ecco che vi possa essere una contraddizione fra la tutela della vita e l'autodeterminazione e la dignità c'è da un lato la vita dall'altra l'autodeterminazione la dignità e che occorre ricercare un equilibrio fra queste due contrapposte
Espressioni di valore possiamo dire no tra questi due valori andrebbe cercato un equilibrio l'equilibrio fra la tutela della vita
E l'autodeterminazione la dignità io trovo che questo sia già ideologico non è affatto scontato che ci sia questa distinzione quali distinzione quella all'interno dell'essere umano di una parte corporea che non varrebbe niente
E di una parte di volontà di autodeterminazione di autocoscienza che invece renderebbe la essere umano una persona questa a livello filosofico è una scelta può non essere condivisa e dunque sul piano politico è doppiamente ideologica e questa strada che viene additata ed è una strada che porta evidentemente ad indebolire le garanzie per la difesa della vita e quest'ultima credo che possano così come il divieto assoluto di pena di morte anche il divieto assoluto di uccidere
Penso che in anche in un'ottica liberale laica moderatamente neutralista possano essere sostenute perché perché laddove vedo vedo raccolte di firme manifesti per il tema si esercita medicalmente assistito consapevoli no con questo aggettivo consapevoli proprio per nella consapevolezza di ciò che accade nell'esperienza comparata occorre tenere presente i rischi di abuso che si provocano i purtroppo ineluttabilmente come diceva Francesco laddove si introducono
Le la legalizzazione del suicidio medicalmente assistite dell'eutanasia in tutti gli ordinamenti sono pochi anzi Italia debba far parte di una minoranza nell'ambito dei quarantasette Stati membri del Consiglio d'Europa
L'Italia si affiancherebbe in fondo a quelli del Benelux
E mettendo la Svizzera considerando la Svizzera parte perché non ha una vera e propria legislazione sull'eutanasia
Ebbene in questo caso in questo caso noi
Diciamo mettiamo mettiamo a rischio Prodi soggetti deboli e vulnerabili che come diceva
Andrea ventisette maggio scorso sono invece proprio per la corte costituzionale quell'ordinanza protetti dall'articolo cinquecentottanta che è un baluardo allora la corte l'ha definita una norma una norma L'ultimo samurai ha detto Andrea una norma che lì a significare è meritevole di tutela la vita e meritevoli che una tutela della vita e quindi divieto di uccidere resta
Non è una norma fascista ma è una norma coerente coi principi liberali democratico sociali nel senso di solidale del nostro ordinamento giuridico costituzionale vi ringrazio
Diamo il tempo anche per qualche
L'intervento domandarci
Se ha subito una domanda
L'avvocato
Ecco
Allora assoluto alla caserma l'avvocato dello Stato
L'avvocato generale generale era a conoscenza di questo convegno gli interessava molto non è intervenuto perché in corso di causa essendo ancora pendente la questione le l'istituto non assume ovviamente posizioni al di fuori di quell'ufficiali
è un faccio quindi della riflessione di però era molto interessata tant'è che ha mai detto mi raccomando fuori riporta mi contenuti quindi faccio una considerazione di carattere personale di grande apprezzamento questo tra questo microfono grande apprezzamento per quello che è stato esposto perché
Effettivamente nel leggere l'ordinanza della Corte costituzionale io penso che come i giuristi poi mi sembra anche la sintesi un po'dei vari interventi
Come giuristi si rimane abbastanza sconcertanti
Del carattere
Strumentale se vogliamo manipolatori è un po'di determinati termini giuridici tecnici prima di tutto del concetto di diritto
Nel concetto di diritto
Perché ecco che il diritto di morire
Il dovere quindi calo dello Stato che posta debba assistere chi vuole morire appunto diventa un una pretesa e un riconoscimento a parte l'ornamento che in realtà nasconde come mi sembra sia stato detto
Un'operazione che evidentemente è un'operazione ideologica che probabilmente non corrisponde a quello che l'esigenza del corpo sociale io in trent'anni che faccio questo lavoro non ho mai visto una sentenza un diktat
Della Corte così forte entro un anno bisogna fare la legge altrimenti
Io dico ma caspita
Una cosa così forte anche si tutta una mente
Io non l'ho mai vista per esempio per esigenze molto importanti che ci sono in Italia a tutela ad esempio della famiglia dei figli anche dal punto di vista fiscale quando tutti sanno che l'Italia il Paese che ha meno natalità più vecchio al mondo
Quindi l'operazione ecco che si nasconde che forse diciamo la rende sconcerta il giurista
è vedere la manipolazione di un concetto come il concetto di diritto per ottenere un risultato che alla fine non è il riconoscimento di un'istanza sociale
Ma è una manipolazione è un'operazione di natura ideologica e forse prova nei
Il fatto che ho letto proprio nel libro di Giovanna che mi ha lasciato anche abbastanza mi ha colpito che dice che quando da quando sono state istituite le date presenta a Milano
La la richiesta di la la trasmissione la la come si chiama la comunicazione della del della dichiarazione anche in realtà l'hanno chiesta la registrazione contesto lo zero virgola zero zero zero zero per cento sostanzialmente nessuno ma il fatto che alla fine all'argomento né mi interessa nessuno basta vedere la platea di oggi
Cioè in realtà uno si chiede ma effettivamente probabilmente dietro alla un l'uso del termine diritto cioè se vogliamo un cambiamento come è stato ben detto anche dal professor Morricone un un cambiamento di paradigma
Un patto un cambiamento di paradigma valoriale
Che
è assolutamente fondante della nostra società perché io mi ricordo quando studiavo diritto penale trent'anni fa si diceva la causa scriminante per il medico che provoca lesioni quando qual è il dovere che riconosce l'ordinamento il dovere di alla cura
Di curare il dovere di curare perché perché la presunzione
è quella di dover curare
Successivamente si è passati con legge sui data articolo uno eh no non è più il dovere almeno io l'interpreto così è il diritto ad essere curati a meno che uno non scelga il diritto di astenersi dall'estero curati
Qui c'è un ulteriore passo si dice no
Allora accanto il diritto di astenersi ci deve essere anche il diritto di che che l'ordinamento deve riconoscere di attivarsi per non essere curati quindi il dovere quindi allora noi passiamo dal dovere di essere curati al dunque che la presunzione della del mantenimento in vita di una persona in stato di necessità alla presunzione probabilmente e quindi è un mini perché alla fine a un intervallo Riale non è unitaria strettamente tecnico-giuridico
E quindi io mi chiedo fin quando i giuristi si presteranno queste manipolazioni
Questa è la mia domanda
Me lo chiedo come avvocato dello Stato me lo chieda anche prima di tutto come giurista come persona e lo chiedo a voi grazie
Grazie
Peccato
Non so se ci sono altre
Interventi o possono provare
Ah prego
Va
Il primo libro di diede la professoressa Razzano era sul parametro delle norme non scritte sulla giurisprudenza costituzionale
E faceva tre ecco mentre Erei tre epoche insomma in cui c'era una stalla certa evoluzione nella nella giurisprudenza e comunque si faceva riferimento appunto questo norme non scritte era ragionevole ragionevolezza
E devo dire che
Va
Appassionandomi un po'a questa questa sentenza e qualche cosa sulla come dire della mira miliardi di come avesse approcciato la corte un po'pian piano mi giudice
Tempo diminuita perché qui libro del del questo primo libro
Era del due mila uno nel due mila due vince quest'prima un Premio Vittorio Frosini che di filosofia del diritto quindi secondo me posta vedo un po'qui il discrimine proprio là nella nella nell'approccio
Filosofico a alla ma alla materia da qui io vedo dal due mila uno ma anche insomma o più recenti sempre maggiormente
Che nella nella giurisprudenza della Corte e si affaccia sempre di più il come come
Valore
Quasi predominante la la soggettività al diritto soggettivo degente la persona su quello che è quello della invece che quello che posso potrebbero essere gli interessi anche sociali
Quindi volevo anche da parte vostra insomma una un ma anche se a che cosa è stato bloccato sulla sull'argomento grazie
No
Buona sera
Anzitutto
Sono l'avvocato Scarpetta sono avvocato amministrativista e anzitutto ringrazio mi complimento per il coraggio non di tutti voi che avete comunque approfondito il scoperta alcune verità che
Difficilmente vengono poi espresse nella nel nel mondo accademico nel mondo giurisprudenziale
I la mia domanda era semplice questa da un lato colgo la
L'esistenza dunque un forte dibattito a volte è stato messo in luce in questa sede esistente non solo in dottrina ma anche nell'opinione pubblica e nel Parlamento
Circa le posizioni assolutamente diametralmente opposte su questa tematica
In più poche ore fa
è stata un po'forse ha un po'sorpreso tanti che il Papa non so se lo sapete il Papa ha ricevuto le Federazione dei medici in Vaticano
E ha forse per la prima volta in modo immagino perché il ventiquattro settembre ormai prossimo o spesso una denunzia fortissima su questo tema le parole sue in sintesi sono queste virgolettate
Si può e si deve respingere la tentazione indotta anche da mutamenti legislativi di usare la medicina per assecondare una possibile volontà di morte del malato
Fornendo assistenza Assisi al suicidio o causandone direttamente la morte con lettera sia si tratta di strade sbrigative di fronte a scelte che non sono come potrebbero sembrare espressione di libertà della persona
Quando includono lo scarto del malato come possibilità o falsa compassione di fronte alla richiesta di essere aiutati ad anticipare la morte
Ora di fronte ad una situazione come quella che in sede parlamentare dell'opinione pubblica nei vari dibattiti che sono aperti in questo periodo
Con un intervento così in netto a poche ore dal ventiquattro settembre fatto oggi dal Papa
Mi viene da chiedere a voi se il giudizio pendente dinanzi alla costituzione costituzionale possano sfociare dopo il tentativo della Corte con l'ordinanza duecentosette no di stimolare una una soluzione legislativa per poi eventualmente riservarsi di decidere quindi Possa confluire con una in una pronunzia di inammissibilità
Dovuta alla tematica strettamente politica che
Ovviamente non rientra nelle prerogative della corte costituzionale
Novanta però
Giuseppe
No avere bisognerà
Sono Giuseppe chiara lavorò all'Università di Catania
Due domande pranzi una domanda è una richiesta di chiarimenti la prima rivolta a tutti han preso ad Andrea
Sulla base delle cose preferì poc'anzi cioè questa attenuazione del ruolo e del dei degli elementi scrive fra una corte diciamo come dire
Giudice una Corte vocata una forte vocazione politica non ritieni che la corte si stia progressivamente anche o meglio non ritieni che
Anche
Su questa vicenda ventiquattro nei mesi successivi
Gli interventi della Corte in qualche modo siano già tracciati anche sul versante la tipologia delle motivazioni cioè non ritiene che si stia anche in qualche modo questa questo modus operandi la corte incida anche banalizzando sulla dimensione della motivazione
Semplificandola direi quasi banalizzando da ho sentito in questi mesi varie volte su Radio alla radio alla televisione ho sentito un confronto anche sulle sulla tipologia di possibili pronunciato Tabili a parte la corte alcuni propendevano per le additive altri per delle interpretative
Di rigetto eccetera ora se in qualche modo l'elemento teleologico tende a sfumare se ho capito bene nel dalla dal dibattito se svolto qui
L'elemento dell'IMEI delle rime obbligate in qualche modo è superato non ritenere ormai trent'anni una sorta di dimensione onnicomprensiva nonché in cui come dire la scelta vale in quanto scienza e quindi si avvicina veramente ancora anche unto logicamente a una dimensione politica
Non antelucano motivazionale perché come dire voler Ciocchetti anche
Storicamente logicamente distingue la dimensione Giulia quelle poi da quella politica il percorso argomentativo uno che sfuma in questo in questo modo
E il secondo resa sono andato a seconda insomma l'intervento rapidissime prima domanda che l'eco anche a uno dei miei limiti
In caso di c'è questa doppia dimensione non è parso di cogliere a Firenze Napoli dell'abolizione della volontario è una forza immensa ma oggettiva di una situazione oggettiva si potrà creare la palla patologia irreversibile eccetera
Ma di fronte a soggetti che non sono in grado di esprimere diciamo da soli autonomamente la propria volontà penso per esempio ai casi di amministrazioni sostegno c'è stato una pronuncia qualche mese fa in cui si discuteva se la un articolo della legge sulle date fosse legittima in quanto autorizzava l'amministratore intervenire anche con spendendo i trattamenti vitali senza concorso senza consultare il giudice la porta invece adottato se ricordo bene un interpretativa in cui diceva che effettivamente la loro entrata nel senso che comunque l'interpello al giudice va fatto per eventualmente anche autorizzare la sospensione trattamenti vitali ecco in questi casi è stare in quella la volontà o il percorso diciamo di danni alla bontà non è realizzabile non non è anche configurabile eventualmente non solo un diritto associno un berbero dovere
A morire di fronte a come dire di fronte a una ipertrofia del del momento oggettivo che in qualche modo fagocitare anche il momento soggettivo vi ringrazio
Riceveva
Spese ma sì le cose che sono state dette sono tutte estremamente interessanti e importanti e meritano punto la prosecuzione di un dibattito in un altro in un altro luogo de ovviamente Giovanardi è già pronta anche a scrivere nella volume secondo a questo primo volume
Ma non per le cose dette qui per le conseguenze appunto che deriveranno dalle dalle decisioni che verranno assunte evidentemente
No vorrei dire soltanto alcune brevissime cose una sulla responsabilità dei giuristi
Alla quale ci chiamava l'avvocato dello Stato io credo che questo sia un tema molto rilevante e i giuristi hanno grandi responsabilità cioè noi dobbiamo
Noi siamo degli strumenti
Di un processo col di costruzione millenario che si chiama diritto
Non possiamo pensare di negare che ci sia una storia dentro il diritto che questo diritto appunto sia il frutto la risultante di di lotte di lotte importanti queste acquisizioni non possono essere cancellate con un tratto di penna
Ecco noi dobbiamo anche le nuove richieste le nuove domande devono essere messi a sistema dentro questa storia
Perché appunto tutto si possa tenere
C'è una coerenza ecco giurista questo compito fondamentale può pensare di poter riscrivere dall'inizio no ab imis diciamo così
Un nuovo diritto ma noi di fronte alle nuove domande che dobbiamo prendere sul serio dobbiamo inserirle dentro dentro un quadro
Dentro un quadro generale
L'altra cosa che per l'alta considerazione che vorrei dire e forse anche questo rientra nell'habitus delle giuriste del costituzionalista in particolare
Noi dobbiamo denunciare che non ogni pretesa soggettiva non ogni bisogno soggettivo è un diritto soggettivo
Perché oggi e questo scelto è questa questa sintesi è esattamente il il tema del giorno è il pane quotidiano
Cioè non possiamo pensare che qualunque richiesta dell'individuo sia essa un diritto e come tale tutelabile dall'ordinamento giuridico con i compri sponda enti doveri da parte di tutti gli altri ma soprattutto da parte delle istituzioni
La lotta per i diritti è una cosa complicata
è una cosa seria
è una cosa che richiede un confronto continuo anche degli scontri non solo il confronto anche degli scontri su questo tema e qual è il livello di dibattito che questa società
Ha espresso
No
Se c'è un livello di dibattito a me pare appunto molti segnali la legge da ultimo la riflessione scientifica la posizione degli operatori sanitari vada in una direzione molto chiara
Molto chiara e di questi dati non si può non tener conto nel dibattito dello sconto nella lotta per il diritto e per l'affermazione di pretese soggettive come come nuovi diritti
Il discorso che faceva il professore
Giuseppe chiara presso Chiara Vigo Giuseppe è molto importante non si può banalizzare questo discorso come fanno alcuni eh
Potremmo dire anche nomi e cognomi
Qual è la decisione la formula decisoria più adeguata per la risoluzione del caso quasi si trattasse semplicemente appunto di trovare la giusta formulare un luogo tipo di decisione
Dentro le decisioni ci sono delle questioni sostanziali molto rilevanti
Decisione in fondo il portato il precipitato di una scelta politica politica costituzionale in senso forte che però è è quella che condizione anche con i suoi tutto non possiamo pensare che se si tratti semplicemente di questo
Quindi senza dubbio qui la Corte costituzionale
In fondo continua a svolgere in un proprio processo di progressiva estensione del suo ruolo
Molto meritorio molto meritorio perché non ci dimentichiamo che certamente la corte ha reso possibile un'implementazione del discorso intorno i diritti fondamentali di all'altezza dei tempi però ecco non dobbiamo dimenticare che il diritto costituzionale
E solo in parte riferibile al proprio alla produzione di una Corte costituzionale o meglio non possiamo pretendere che questo sia deve essere la risultante di una condivisione di di di di punti di vista di Condi una condizione di punti di vista vice l'idea che la Corte possa farsi legislatore è un'idea che
Tende a valorizzare un punto di vista imporlo come quegli atti che la corte faccia norme non è diciamo così oscura nessuno almeno a questo tavolo e credo che anche in questa sede che che pro che produca diritto la l'attività della giurisprudenza costituzionale questo già così non è più un mistero nessuno si stupisce più di questo
Ma non è questo il punto e occorre capire se questo punto di vista sia il punto di vista o se come una democrazia pluralistica dovrebbe implicare
Queste decisioni devono potersi inserire in un sistema e l'autore di questa decisione deve esserne ben consapevole
Dottor
Per quel che riguarda la manipolazione dei concetti
Salvo sempre che come costituzionalisti ne vogliamo tutti bene alla corte costituzionale e quindi e ma gli vogliamo bene veramente cioè filo al diciamo come dire l'espressione massima della della della della nostra attività del nostro pensiero quindi ecco forse mi sento anche un po'alieno diciamo dall'usare questi termini un po'forti però ammetto che quando ho letto l'ordinanza della Corte costituzionale e appunto mi son trovato di fronte a questa come dire
Totale diciamo
E non considerazione di tutta l'elaborazione di aveva fatto che aveva fatto la giurisprudenza sulla distinzione fra sospendere le cure e attività diretta a togliere la vita in effetti mi ricordo che ci sono rimasto male però
Devo dire la verità anche grazie a poi a un po'di conversazioni fatte nuovo con Giovanna ma anche con altri colleghi molto più critici Giovanna sulle sulle mie posizioni
Che anche sentirsi dire guarda che non eletto abbastanza non hai studiato quarti meglio le posizioni altrui è una cosa che diciamo fa bene perché aiuta approfondire io quando ho letto un po'di più ho visto che in realtà questa distinzione era era oggetto di critica quindi non sarebbe stato corretto parlare in termini un po'appunto semplicistici di una manipolazione ma che il punto meritava di essere approfondito anche perché approfondendo
In un certo senso ho visto delle cose che prima non vedevo che per la verità mi hanno convinto
Come dire che manifestare perplessità su questo su questo indirizzo che ha preso l'ordinamento non è una posizione infondata per quel che riguarda la domanda che facili cioè sul fatto sul all'utilizzo del corte di parametri non scritti e in questo caso sarebbe la ragionevolezza non so se tu per tu devi fare Tarantino scritti non so se i colpi fra i colleghi cioè condividono questo punto però la Corte non mi sembra che abbia detto
Che il diritto a farsi togliere la vita è un diritto costituzionale non mi sembra che arrivata a dire questo perché la corte ha fatto un discorso di ragionevolezza cioè ha detto se la legge dice questo
La legge è ragionevole perché non consente quest'altro non mi sembra che la Corte si è recata dire dall'articolo cinque all'articolo tredici dall'articolo trentadue insiste un diritto costituzionale a trattamenti fanatici non so se come discenda da molto vicino non lo so io ecco
Crea un problema rispetto all'articolo tredici all'articolo trentadue un certo modo di vedere il diritto alla salute è chiaro che è ancora questo suo risultato ad un piano costituzionale vecchia
Altro non poteva fare diversamente
La la
Salvo la no no io ti dico
Ecco io dette le verità accusa ma è chiaro che la regione afgana
Senonché saggio sul piano costituzionale non ci sono dubbi però che abbia detto a chiare lettere che dagli che senza cioè l'intermediazione della legge sulle disposizioni anticipate intrapreso l'esigente fiati trattamento ma mi sembra che sia cruciale nella nella nel ragionamento della corte
E quindi effettivamente presso lecito farsi queste queste domande io penso che c'è un un po'di ambiguità rimane nella sentenza della corte da questo punto di vista e io la vedo anche favorevolmente perché quello che colpisce non è a me non mi colpisce che provo più che come giurista diciamo fu come come console tratto sia una maggioranza parlamentare si schiera in questo senso è una scelta politica ma le scelte politiche sono reversibili
Ma se la Corte costituzionale si dice che è un diritto costituzionalmente garantito
Insomma tornare indietro
Cioè insomma siamo proprio completamente in un altro campo io tu conosci il diritto comprato meglio di me ma io perché ho l'impressione che a parte il caso del Canada un suo la non ci siano altri ordinamenti che sono passati per questa strada così
Come dire impegnativa cioè la scelta che c'è nei Paesi del Benelux una scelta politica
Apparentemente nessuno gli impedisce di dire tratto delle delle voci critiche si sono levate anche in campi diciamo non sospettati guardate che l'esperienza dimostra che è una cosa che non funziona tanto l'ultimo punto perché restare nei tre minuti che però ammette
Ho già sforato lastre
La domanda più difficile del
E il professor chiara
Sulla sul il rapporto fra queste elemento soggettivo e questo elemento oggettivo
Che in effetti è la cosa che a me alla fine mi mi ha colpito di più perché quando l'ordinamento arriva a fare queste categorie cioè di persone che per i quali non è un male mo'ottenere la morte come si posiziona per esempio di fronte a persone che si trovano in questa categoria ma non lo possono chiedere che valore ammette la loro vita a questo punto sono messi in tutte le domande che
Occorre farsi
Io
Il
Per per mettere in evidenza qualcosa di molto semplice che cioè il diritto esiste per tutelare le posizioni di debolezza alle posizioni di fragilità
E che su questo tema is intorno all'idea della dignità in senso soggettivo si gioca anche il principio di uguaglianza si gioca anche la tenuta dell'articolo tre
Secondo il quale non c'è distinzione danza di sesso di lingua ma anche di condizioni personali e sociali ecco questo tema rileva anche con riguardo a questa norma no
Come si diceva Francesco forse l'eutanasia andrebbe garantita perché sta bene perché diversamente un ordinamento dovrebbe invece con il divieto assoluto e l'accompagnamento reale alle situazioni difficili di fragilità e di dolore dovrebbe stare accanto a alle persone non alle persone che si trova in condizioni di fragilità e non facili tagli
Le sette a facilitare l'horror l'uscita e renderle quasi far loro percepire di essere un peso far loro percepire di essere in una condizione di dignità minore solo perché magari appunto sono in condizioni personali differenti e lo sono magari anche dal punto di vista cognitivo perché anche il fatto di far coincidere la dignità con l'autodeterminazione l'autocoscienza la consapevolezza è discriminatorio perché il taglia fuori tanti esseri umani che la nostra Costituzione invece ritiene degni in quanto esseri umani e non perché hanno delle qualità grazie
Possiamo possiamo chiudere questa discussione che alla fine come sempre da parte del botta e risposta diventa quella come dire anche più interessante che andrebbe continuata e portata e portata avanti ma sicuramente avremo altre occasioni perché come dire il tema resterà con noi non c'è modo o nell'altro la corte
Interverrà di nuovo
Giusto per rispondere alla sollecitazione del collega amministrativista
Difficile che che vada verso una decisione di tipo diverso perché la Corte non si è limitata solo a stimolare il legislatore ha detto anche delle cose
Che ha hanno un significato di interpretazione del dettato costituzionale che è difficile ecco che possa poi tornare indietro su questo punto
Però il tema resterà aperto resterà aperto perché
Il dibattito è stato e continua ad essere Forte con argomenti ecco se posso dire questo
Come dire non non per giustificare la corte nemmeno per nuove per giustificare nuovi che abbiamo in questo caso criticato la corte non esistono e difficile ecco trovare argomenti per usare un'espressione di rock di Ronald Dworkin da K o no quegli argomenti il famoso asso di briscola la Trump card no quella che uno mette sul tavolo e chiude la discussione non ci sono su questi temi
Le premesse da cui partiamo
Quindi anche le conclusioni alle quali è arriviamo attraverso il ragionamento possono essere legittimamente diverse ma fanno parte appunto di quella con testo di discussione razionale che il diritto deve continuare ad essere quindi grazie ancora a Giovanna per aver dato il pretesto di continuare questa discussione ai due ai ai due amici e colleghi che l'hanno animata con le loro riflessioni a tutti voi per la vostra partecipazione appassionata grazie