Caffeina Festival 2019 - Il gesto di Almirante e Berlinguer

Buonasera a tutti grazie grazie sede numerosi
La verità e
Avreste dovuto dovuto estesa presenti durante nostra scena perché abbiamo fatto una chiacchierata di politica
Doria molto interessante
Che non so se riusciremo a a ripetere anche perché poi l'argomento
Siamo partiti comunque dal libro però voglio andati universo mondo
Uno dei pezzi regionalismo italiano correzione delle colonne del giornalismo legata la storia giovedì valgano un applauso Antonio Padellaro ospite per la prima volta caffeina credo
Mi sembra la prima volta vero
Allora
Per me sarà difficilissimo fare questa intervista perché Antonio ha scritto un libretto tascabile ragione notavo prima
Tasca perfettamente tascabile nel panorama posta tra strade valutazione proprio il classico tascabile
Perfettamente da scabbia formato ma assolutamente non tascabile nel contenuto cioè un un libro che
Racconta un modo devo dire
Leggero romanzato al punto giusto con cronaca al punto giusto pezzo di storia
Segreta anche nel nostro Paese
Pezzo di storia tragica del nostro Paese stiamo parlando
Negli anni settanta la fine degli anni Settanta periodo
Buio
Per la storia di vita storia italiana in cui terrorismo era era notizia di tutti i giorni nordista una pagina del tuo libro che scadenza certo punto le morti come se fossero un po'davvero un bollettino di guerra Antonio
Va con questo suo libro va a scandagliare anche la psicologia di due Grandi verrà della politica italiana due grandi avversari apolide da Diana due grandi in questo lo si può anche dire nemici della politica italiana perché Samo davvero su due fronti diversi
E basca andavi creare un pezzetto di storia
Pressoché sconosciuta
Ancora sconosciuta perché in realtà il coraggio che sarebbe il raccontare ciò che non si sa
Sapendo che non si sa quindi è una sfida davvero
Davvero difficile che Antonio ha saputo o ha saputo vincere
Veniamo al dunque
Un bel giorno fino agli anni Settanta
Non si sa bene chi tra
Almirante e Berlinguer uno leader del partito neofascista ad Ariano perché questo era momento sociale allora non ce lo scordiamo
Berlinguer leader Partito Comunista Italiano
Certo punto decidono di incontrarsi
Il dove cui a Montecitorio all'ultimo piano di Palazzo Montecitorio il venerdì pomeriggio quando i deputati
Sono già partiti per i collegi
Di di di residenza
Per non avere evidentemente si può essere al di al Diso al di fuori di sguardi in degli sguardi indiscreti
E quindi scelgono un luogo che è un luogo istituzionale che in quel momento però un rifugio
Intanto salutiamo chi ci ascolta da Facebook siamo in diretta su Facebook salutiamo
Chi ci ascolta su radio radicale perché siamo in onda su Radio dare radicale
Decidono di incontrarsi io voglio fare un salto temporale cioè perché
Poi andiamo a scandagliare il cosa si sono detti o cosa ci sono due potuti deve perché si sono voluti incontrare però aria ombre sulla certezza che fu un gesto eclatante io ero un ragazzino rom sono un po'più giovanile poco ma insomma
Ero davvero un ragazzino e fu un gesto che nessuno si aspettava un certo punto un giorno Almirante a Roma aveva stava in macchina con il suo autista
Era un giorno particolare la storia politica italiana
E dice al solista di non fermarsi al partito ma di andare in un posto che mi nessuno si aspettava in quel momento allora conto di quella cosa perché e Brett forse il pezzo di strada Diana che più racconta di certe cose
Allora intanto buonasera a tutti e grazie per l'attenzione
è vero
Partiamo da un dato di fatto esattamente trentacinque anni fa l'undici giugno trentacinque anni fa
Funerali Enrico Berlinguer a Roma
Chi ha i capelli bianchi ma anche i grigi
Se lo si ricorderà come si ricordava che Filippo
Quel giorno indimenticabile una folla muta che accerchia quasi per il Palazzo delle Botteghe Oscure sede del Partito comunista
Berlinguer e morto qualche giorno prima in condizioni del tutto straordinarie tra tragiche ma straordinarie morto lo ricordiamo a Padova
Alla fine di un comizio
Nel quale va molti di noi l'hanno rivisto ed è difficile anche rivederlo su YouTube
Del quale tenta disperatamente di finire
Perché sta malissimo non ce la fa più non riesce neanche a parlare ha e deve continuamente no c'è questo bicchiere dell'acqua del riporta la bocca cerca di con l'acqua di di trovare Energia c'è e c'è questa scena bravo in campagna elettorale era la comizio di chiusura delle elezioni europee sì
C'è attori Antonio Tonino Tatò il suo la sua ombra che poi nel libro a un ruolo Nostromo e perché lo seguiva come un'ombra
Una specie era un Marcantonio Tonino Tatò un personaggio anche mobili fonda la casa anche un po'sempre severa no io ricordo scusate ogni tanta però delle piccole parentesi ma sono dei ricordi indelebili
Io ero veramente un giovanissimo cronista del Corriere la sera e ricordo quando c'erano le conferenze stampa di Berlinguer
Ma allora otto cava i grandi giornali fare i cronisti dei agli inviati i grandi giornali fare per primi la domanda
Tocca a me una volta e io faccio la domanda
Ha un pochino così ma neanche tanto così spericolata diciamo così e vedo che mentre
Berlinguer si preparava
A a a rispondere Tatò faceva così con la testa per dire che sono avevo sbagliato tutto è che era la domanda che non dovevo fare da per dire il ruolo di quest'uomo che tenta tenta in quel momento a Padova di di portarlo via e e Berlinguer rimane gran aggrappato al palco ormai praticamente moribondo altre vero che Fini si riesce a finire a concludere il comizio
E cade sul campo
Allora torniamo a al alle Botteghe Oscure Almirante
Dice all'autista di fermarsi più o meno all'altezza di via Nazionale
Fatti e di il il
Via quattro novembre scusate fa piedi il quel tratto di strada e viene riconosciuto
Ecco quello sono dei momenti straordinari perché la fra le folle voi sapete hanno dei comportamenti imprevedibili
La foto una folla in cui lo Stato dir mie emotività poteva accogliere Almirante anche male
Anche molto male anche molto male tant'è vero che
Il la il portavoce di Almirante
Massimo Magliaro che poi a cui devo una ricostruzione delle cose fondamentali di questo libro mi dice che tenta di fermarlo ma Almirante non vuole
Lì dice di lasciarlo lasciano in pace
Attraversa la folla e la folla si apre lo lascia passare
Arriva davanti al portone di Botteghe Oscure qui c'è un altro fotogramma io ho presentato il libero questo libro a Torino al Salone del libro e c'era il sindaco di Torino Diego Novelli l'ex sindaco di Torino il quale dice sono venuto apposta
Per raccontare che e quello che è successo in quel momento che in quel momento arriva qualcuno della sicurezza dice a me a Pajetta
C'è Almirante che facciamo e anche lì viene preso una decisione rapidissima
Fallo fatelo gli vanno incontro gli vanno incontro lo lo portano davanti alla alla salma di Berlinguer ferma ovviamente in in mezzo indi in sì in un silenzio poi rilascia una dichiarazione che dice più o meno alla fine tutto mi divideva da quest'uomo
Ma quest'uomo io verso questo nuovo ho provato sempre una profonda ammirazione un profondo rispetto ecco stasera Filippo
Se tu sei d'accordo sono d'accordo coloro che ci ascoltano io vorrei ogni tanto richiamare alla nostra memoria alcune parole chiave
Che hanno perso un po'di significato perché sono state spesso usato a sproposito
La prima parola
Di questo libro la parola Rispetto
Il rispetto tra gli avversari il rispetto tra i nemici gli ex nemici della guerra della resistenza perché ricordiamo Almirante era stato repubblichino e Berlinguer era Berlinguer sede dal partito comunista
O di che non erano stati non si erano mai sopiti
Eppure quei due personaggi
Trovano il modo di non solo di parlarsi ma di rispettarsi ora scusate ma quanto ci manca oggi la parola Rispetto ricco in questa politica che
Spesso dispetto ne ha poco
Allora io sono un elettore che ogni mi commuovo
Per ricordi
Visto che io ero allora un giovanissimo
Si può anche dire no non è già non è ovvio già non ero più un estremista di destra però di lavorerò un giovanissimo
Militante della destra italiana sostanzialmente anche non sono mai stato iscritto a quel partito come molte volte succedeva in quei in quei mondi e il ricordo dei punto di quelle di quel gesto coi allora io non ero affatto al Milan Tiano quindi figuriamoci nove anni però entra con un coltello nei ricordi e anche nella nostra Nostalgia nove dieci luglio nostalgica di un altro mondo forse
è naturale che si che ci sia però bisogna vederla anche modo settico perché è vero che il mondo è cambiato ma non è cambiato dappertutto col come cambiamo l'Italia c'è questa degenerazione della politica sempre più urlata sempre più sembra evitante non è dappertutto così
Allora visto che la mia commozione Dapporto dice queste cose te la faccio subito la domanda cioè era tutt'cioè è tutto inesorabilmente peggiorato oppure poteva andare meglio
Non lo so se poteva andare meglio io però approfitto di Guido domanda per dire io
Io volevo parlare di oggi
Senza parlare di oggi
E per parlare di oggi ho parlato preparare forse male di oggi ho parlato bene di ieri attenzione questo non è un libro revisionista
Io penso che tutti noi ma soprattutto i personaggi della politica
Sono la loro storia
E la storia di Almirante quella storia lì
E la storia della de di Salò e la storia del della delle Repubblica sociale e la storia della della di di di una di una stagione efferata
Di di di di di sangue e di di di italiani e che che che che uccidono altri italiani
E quell'immagine resta
La storia di Enrico Berlinguer non è un se non c'è un santino di Enrico Berlinguer guardare Arrigo Berenguer coi non è lo scopo del libro
Avuto come segretario Partito Comunista Italiano
Momenti di forte coraggio
La questione morale il distacco da Mosca poi lì c'è un episodio in portandolo tentativo di farlo fuori di ucciderlo da parte dei servizi
Segreti Bulgari mossi da Mosca però è anche un un segretario del partito comunista che non è riuscito a fare il passo decisivo
Rispetto al comunismo e poi insomma di tanta tante cose e tante critiche si potrebbero rivolgere a a Berlinguer non è quindi non c'è nessun revisionismo non ci sono Santini c'è
La fotografia c'è l'analisi del di un gesto di quel gesto cioè il gesto di due persone di due avversari di due uomini politici due leader opposti quali attenzione decidono di incontrarsi per quale motivo allora
Ce lo ricordiamo tutti quella stagione da stagionale gli anni di piombo
Siamo pochi mesi dopo
Il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro
Cioè ricordiamo ci vitali di quel momento e ricordiamoci anche come eravamo noi veliche avevamo l'età giusta per poter solo per poterlo oggi ricordare
Il giorno in cui viene trovato il corpo di di Moro a via Caetani a metà strada tra il palazzo di Piazza del Gesù sede della DC e via delle Botteghe Oscure Pasero proprio sulle servirci
Ebbe lo sgomento eh totale perché intanto perché
Moro
è stato ucciso
Dopo un'agonia di cinquantacinque giorni
Ma poi perché la domanda di tutti era cosa succederà adesso
Cioè se sono arrivati al punto di rapire con quell'azione straordinario dal punto di vista militare Moro
E non hanno sentito storie e alla fine l'hanno ammazzato che cosa succederà a questo Paese che fine farà Alitalia
Guardate
E qui parto parliamo di ieri per parlare dell'oggi e viceversa
Oggi forse rispondo che la domanda le cose non vanno bene per il nostro Paese abbiamo tante cose di cui lamentarci la classe politica tutto quello che vogliamo ma attenzione
Il momento che viviamo oggi incomparabilmente migliore di quegli anni ma questo perché se noi pensiamo che questo Paese sia rimasto sempre paese ferma immobile
Dentro il sangue degli anni di piombo non abbiamo non o o ricordiamo male non abbiamo capito nulla quindi l'Italia ha fatto dei grandi passi in avanti da questo punto di vista
E lo ha fatto perché alcuni personaggi
Hanno fatto la loro parte
Berlinguer e Almirante vengo al punto si incontravano per scambiarsi delle informazioni
Su quello che succedeva a sinistra del PC vedi Brigate Rosse e quello che succedeva alla destra del momento sociale vedi trame nere ricordiamo le bombe sui treni insomma tutto tutt'altro tutta l'attività stragista
Perché
Questo lo sappiamo con certezza né non sapevano nulla di che cosa si sono detti ci siamo detti nella diciamo le viene Meghni particolari ma sappiamo che il loro obiettivo comune era e qui arriva la seconda parola chiama la seconda espressione chiave
Il bene comune
Anche qui può sembrare retorica il bene comune cos'è il bene comune ma di che cosa stiamo parlando no il bene comune esiste
Il bene comune
Comporta che persone che hanno una responsabilità di fronte al Paese perché sono state lette da un sistema democratico a un certo punto mettono avanti ai loro interessi di parte personali anche legittimi il bene comune di interesse nazionale ho parlato di ieri perché mi sarebbe costato un po'parlare di oggi e vede e e verificare con voi che non sempre il bene comune l'interesse nazionale e alla base dell'attività della politica
Poi parliamo di altre cose
Anche di un episodio tutte con Almirante perché berbero di artefatto di la e la cifra del personaggio insomma anche della sua signorilità e a volte perfidia prestata la domanda successiva però vorrei cerca di approfondire questo tema perché episodico io cercavo di dire la verità poi magari mi smentì RAI
L'euro è chiaro stiamo parlando di due leader di due lire due partiti uno un grande partito popolare che era partito comunista e l'altro di un piccolo partito che comunque viaggia sempre tra il sette e l'otto per cento quindi non era così piccolo anche con i parametri
Di oggi al partito monito sulle Damiano gran parte del partito neo fascista in quel momento che i è inutile negarlo erano contigui
A chi in Italia aveva scelto
La via tragica del
Della politica perpetuata con il terrorismo
Tantissimi turisti erano anche fuoriusciti dal partito comunista tantissimi terroristi di destra erano vicini qui era un mondo molto più piccolo erano contigui al mondo della della destra italiana è inutile negarlo c'erano due mondi che non non erano separati totalmente e quindi in qualche modo io credo ma questo magari nel mi smentì RAI
Quei due leader
Io credo che in quel caso due patrioti ci può anche utilizzare come termine
Si pone un problema
La responsabilità di dove stesse andando l'Italia stando entrambi all'opposizione oltretutto
Sì allora
Per molto tempo
Il Partito comunista italiano guidato da Enrico Berlinguer
Non aveva avuto il coraggio di ammettere che le Brigate Rosse erano rosse cioè venivano da quel mondo
Erano state date l'interpretazione più varie negli anni precedenti diciamola il momento
Più tragico della del della DIGOS di quella di quel di quella fase
Si tratta di fascisti travestiti
Si tratta di persone di personaggi che sono infiltrati dei servizi segreti
Si tratta di agenti del KGB pur di non ammettere che come abbiamo poi appreso dopo che poi diciamo le testimonianze dei diretti interessati le abbiamo viste anche in televisione recentemente nota Gallinari a Moretti
Venivano da quella radice lì venivano dalla radice della sinistra e molti venivano dal da da da partito comunista o delle mani fredda o dai movimenti
Vicino al partito comunista
In quel momento nel momento in cui avvengono gli incontri con Almirante Berlinguer ammette
Ma l'aveva già messo in riunioni pubbliche che le Brigate Rosse sono rosse
E lo stesso discorso vale per Almirante
Perché io forse non conosco così bene la storia del movimento sociale
Ma come quella del del Partito comunista ma è evidente che ammettere che le bombe sui treni le bombe nere erano nere non è stato semplice per il segretario del movimento sociale
Anche perché dentro quel partito si muovevano
Delle tensioni straordinarie mente Partito comunista era un partito abbastanza monolitico abbastanza perché anche lì avvenivano delle degli dei discontinuità usare per nulla
Va detto sociale erano quando André cosa andavano bene sfilano i congressi finivano assediate no
Quando andavano bene quando erano d'amore e d'accordo figuriamoci acqua metterebbero Almirante che erano neri erano bombe nere bene lo han finalmente con un po'di ritardo
Lo ammettono e perché per trovare una soluzione devono prendere coscienza consapevolezza di quello che sta accadendo
Punto primo punto secondo
Tu prima parlavi giustamente del peso elettorale del movimento sociale in quegli anni
Abbiamo presentato il libro con Pietrangelo Buttafuoco a Roma e Pietrangelo ricordava che essendo catanese lo sa perfettamente che a Catania
Ho detto sociale arriva a prendere il diciotto per cento e qui il sedici finale di cui io avvenisse ogni città una sua testimonianza sul peso
Allora l'hai detto tu non erano parenti lontani del del fascismo erano fascisti perché erano gli eredi del fascismo tant'è vero che la Fiamma Tricolore da cosa scaturirà scaturiva da un trapezio ce lo ricordiamo che secondo molti era la la barra di Mussolini
Perché dico questo perché oggi viene richiamato continuamente il da parte di alcuni giornali della sinistra eccetera il discorso sul ritorno del fascismo
Allora io la mia tesi che sarà opinabili sì ma è che ci sono anche i fascisti perché ci sono ma il fascismo come pericolo di una dittatura incombente in Italia tanto Perna fare nomi legata alla figura di Salvini è una suprema fesseria
Ed è una suprema fesseria intanto perché quando i i i fascisti di oggi si presenta alle elezioni
Tipo CasaPound o Forza Nuova Roma prendono dei prefissi telefonici vedi se fossero delle forze organizzate non prenderebbero quel quel quei risultati e poi io conosco la controdeduzione dice sì perché in realtà i fascisti votano per Salvini
Allora io parliamoci chiaro la mia tesi e Chievo carenza il fascismo per attaccare Salvini significa non avere altri argomenti non avere altri argomenti allora si parla di fascismo
Le critiche si possono fare a Salvini sono innumerevoli ma non certa non certo quella che sia stia preparando il ritorno del fascismo
Detto questo il il il confronto avviene su su anche tra mostra Almirante Berlinguer su ciò
Che non abbiamo fatto che non avevano fatto in che modo potevano cercare di
Contrastare quello che sembrava un fenomeno in quel momento dilagante sia a destra che a sinistra no adesso mente parlare appunto delle delle forze in campo forse non lo so la Giunta
La verità e che
In realtà entre movimenti giovanili la forza le menti neofascisti ero molto molto maggiore sei il disco il conto i contrasti la politica era poi politica giovane negli anni settanta dal sessantotto in poi i numeri in campo nella politica giovanile non erano quelli del delle delle elezioni erano ben erano ben altri centri in nelle piazze si confrontavano sostanzialmente i militanti e momento sociale e moriremo dei militanti del Partito comunista o comunque del mio della galassia della sinistra quindi
E però i due leader certa ventidue movimenti che ero venuto agonisti della politica gioielleria in però quanti ragazzi sono rimasti per terra appunto quanti morti
Morti giovani per effetto di quella follia no degli delle morti inutili morti inutili
E quindi siamo ecco al di là del terrorismo avevamo anche questo fenomeno
Che che che che non non si riusciva a a contrastare
Tu hai raccontato un episodio dove giovane si cronista politico un giorno sembrava intervistare
Giorgio Almirante racconta Chico intervista non solo sul finale da contagia anche la la tournée due ricordi del dico l'intervista di come anche erano interviste politiche allora perché tutti noi ci ricordiamo le le tribune politiche ovviamente ed era un grande spettacolo io tantissima dette bensì ricorda dice io ero comunista però Almirante non me lo perdevo mai perché sapeva parlare per una di quelle cose che tante volte e il contrario però un giovane cronista politico che andava a intervistare tu hai due gruista o comunque di sinistra affine e che andavi a a intervista il leader partito neofascista italiano che effetto faceva come erano le domande come erano le risposte e poi la chicca finale
Troppo no ma tu prima ricordavi la nostra conversazione un'ora fa a alla davanti a un bicchiere di birra
E dica cosa parlavamo parlavamo del fatto che non è possibile prendere la storia
E di dividerla con un colpo d'accetta la storia di questo Paese e soprattutto la storia del passato e la storia del del del anti
Di ciò che è accaduto
Prima della dell'avvento della democrazia quindi della storia del fascismo e di quello che è seguito non è una storia troppo complicata che attraversa la vita delle persone
Non attraversa semplicemente una De Marchi non c'è soltanto la demarcazione tra fascisti antifascisti ma atta attraversato la vita
Delle famiglie
Spesso con del delle lacerazioni profonde
Questa è la diciamo è la premessa per dire che
Per ripetere quello che dicevo prima cioè che la vita
La storia meglio la storia di ciascuno di noi
è la storia del nostro di ciò che abbiamo vissuto ma anche la storia delle nostre famiglie degli ambienti in cui siamo nati siamo cresciuti
Vengo al punto allora io sono unno giovane rampante cronista del Corriere della Sera cronista politico
Il Corriere della Sera stiamo parlando degli anni in cui quella sera la grande giornale della conservatore della borghesia sotto la direzione di Piero Ottone è diventato il giornale progressista che sente il vento di sinistra che spira
Sul paese e quindi poi anche perché sono gli anni delle grandi battaglie sui diritti
La battaglia sul referendum per il per il sulla sulla del referendum sul divorzio quella sulla Bortot insomma è un momento particolare che sta vivendo il Paese un momento anche di cambiamento di cambiamento realizzazione modernizzazione dell'abitazione ma anche dei costumi evolutiva dei costumi insomma aveva
Va agli anni della rivoluzione sono sessuale gli anni della in cui sembrava che il mondo fosse ringiovaniti improvvisamente e che
Tutti i problemi del passato fossero abbia permette un passo indietro tema dobbiamo non storie perché ovunque da
Conoscitore della storia resta Damiana per quanto mi è possibile passi indietro è Almirante divorziato convinto divorzista Teresa subiranno era un la era un laico vero cioè ha sovente non non papalino aveva è vero anche che veniva dalla sinistra e momento sociale in realtà quindi storia complicatissima
Lui fece la battaglia
Coro a favore o contro il divorzio due solo per calcolo c'era solamente solo per il calcolo diciamo così strumentale perché pensava sbagliando teorie che avrebbe vinto
Questo è quindi anche lì sarebbe storie da raccontare c'era un accordo mille contraddizioni in quell'epoca ovunque tornando al Corriere della Sera
Vengo mandato intervistare Almirante
Arrivo lì a Palazzo del Drago via delle quattro Fontane Almirante mi diceva in uno studiolo piuttosto angusto
Dette piuttosto triste
Apre il registratore
E più che un'intervista comincio un corpo a corpo nel senso che ovviamente tutto le accuse possibili e immaginabili che un giovane giornalista del Corriere della Sera dei sinistra
A poteva fai gli feci lui rispondeva con il suo stile
Senza mai alzare la voce senza mai dire una parola in più senza mai ribattere a quelle che erano delle provocazioni perché io gli chiedevo ovviamente delle trame nere di chiedevo del suo passato gli chiedevo dei fascisti insomma
Alla fine di questa estenuante
Serate braccio di ferro io tutto soddisfatto e contento chiude spende registratore lui mi accompagna alla porta e prima di congedarmi mi dice a senta le volevo chiedere una cosa
Padellaro ma lei per caso è il figlio di quel Giuseppe Padellaro che era come a Salò
Ecco la risposta è sì la stasera si
Allora perché racconto questo episodio lo racconto intanto perché è stato una lezione di vita per me perché Luís un grande con grande eleganza come si dice una si diceva una volta giudice o in caserma durante il servizio militare ne aveva messo al mio posto
Secondo per quello che dicevo prima
Perché le storie
E la storia della mia famiglia ma anche quella di Filippo che prima mi raccontava sono storie in cui si intreccia di tutto
Si interessa di tutto sono storie complesse che non possono essere divise tra buoni e cattivi tra fascisti e antifascisti c'è tutto con tutto il rispetto ovviamente
Per per chi avversati il sangue per la libertà di questo Paese ma ci mancherebbe altro però attenzione che
Come io
Io ne sono la dimostrazione
Io venivo da una famiglia nella quale questa frattura tra chi aveva combattuto il fascismo e chi era invece aveva aderito al fascismo era era lì era era era carne viva
Quindi Almirante
Non rinnegato va e non rimpiangeva
Perché questa era un'altra delle frasi che ho sentito nella mia nella nella nel a casa mia nella mia infanzia non rimpiangere e non rinnegare non era facile
Però è anche la dimostrazione
Che un po'tutti
Dovremo fare i conti con noi stessi
E io in quel momento da quel momento in poi ho cominciato a fare un pochino i conti come spesso e anche con delle contraddizioni che mi portava appresso insieme certamente i privilegi
Che la mia condizione mi aveva mi aveva regalato
Da un incontro tra due leader
Alla fine degli anni Settanta quattro sei incontri raccontaci che poi noi diamo per scontato che può riconosciamo Magliaro e come il filo delle notizie hanno come come lei ripreso perché davvero fluido pochissimo di questa cosa Vernon io l'altro giorno ne parlavo fai la Perina che appunto sono cosa che Mele
Nelle chiacchiere da barra della politica italiana soprattutto a destra si sapeva ma punto racconti e pettegolezzi dei di anni passati corse
Beh innanzitutto
Questa notizia era uscita
Era è era uscita Marazza dalla pigramente dimenticata cosa era successo alla fine degli anni Novanta
Magliaro che era un giornalista della RAI
Si trova in aereo fare un viaggio non andavano in non so quale capitale europea insieme a un
Bravo giornalista di Repubblica che si chiama Sebastiano Messina
Durante il viaggio ma Magliaro si lascia sfuggire questa confidenza
Messina che un giornalista di razza ovviamente
Lo lo mette un po'alle corde allora e e si fa un po'raccontare qualcosa
Il giorno dopo due o qualche giorno dopo esce su Repubblica un un articolo sugli incontri da Almirante Berlinguer
La cosa che mi ha colpito e che ero come dice uno scoop lo straordinario che avrebbe dovuto avere un'eco immediata sugli altri giornali essere ripresi anche la stampa internazionale invece cade completamente vuoto
E cade nel vuoto l'impressione
Perché non era politicamente corretto forse no raccontare che Berlinguer si incontrava con Almirante perché è evidente che a destra questa cosa poteva fare piacere Massinissa non tanto
E lo dico perché negli ultimi giorni ho ricevuto quando da quando è uscito il libro
Numerose lettere di chi dice ma come si permette lei di mettere sullo stesso piano
Berlinguer e Almirante alti io rispondo ma io non sono io che me li metto sullo stesso piano io racconto un fatto che effettivamente avvenuto
Quindi questa suscettibilità soprattutto a sinistra ha comportato il fatto che lo scopo di Sebastiano Messina sia rimasto sepolto nella nella negli anni lo dico perché credo che sia giusto anche nel nostro mestiere Filippo
E di riconoscere la Bar la bravura degli altri cioè non è io poi ho parlato come sino ha cercato di farmi raccontare qualcosa di più
Rispetta quello che ha scritto ma il colpo giornalistico il suo io c'ho lavorato dopo
E ho cercato di ricostruirlo
Sulla base soprattutto delle confidenze come dicevo prima di maglia
Sì poi devo dirlo il libro verso
Siccome tascabile o volete comprare portarlo via in tasca
Però è
è un bel pezzo di letteratura cioè non è non vi aspettate un libro di cronaca politica o di storia ma è davvero una incursione
Nelle ferite Dalian adesso non so come definirlo però
E piume pezzo detto dura che parte da un gesto sei agosto che è un un un un un libro storico su un un fatto storico Filippo dove mi mi inviti a nozze perché poi
Io parlo di non soltanto di quel gesto ma parlo dell'importanza dei gesti soprattutto in chi ha responsabilità della politica
Usando anche quella che può sembrare un un gioco di parole banale cioè che ci sono gesti che non ho bisogno di parole
Come nel caso che stiamo raccontando
E ci sono parole che vengono spesso
Sì Trecate
E che non sono acque e secche se non sono accompagnate da gesti hanno poco valore le parole senza e gesti hanno nessun valore le purtroppo oggi viviamo in un'epoca di parole senza gesti ma a proposito di gesti io
Non so tutti voi avete i vostri io credo non avevamo nella vostra rivedibile Ria biblioteca privata vede quei libri quei libri la che ogni tanto di prendete sfogliate perché
Vi piace ci piace rileggerli no
E io ho questi libri non sono tanti
E mi ero appuntato alcuni episodi
Che richiamavano le l'importanza del gesto
Uno dei libri dico di questa che di questo valore
Anatomia di un istante
Di o Setzer case che lo sposta tra lo scrittore spagnolo che racconta
Il fallito colpo di Stato
Il fallito golpe del ente colonnello te spero che poche ore tempo dopo la fine del franchismo irrompe
Nel nel Parlamento spagnolo insieme ai suoi bravi con una pistola in pugno anche quello giorni noi anziani sono ricordiamo rincorriamo e
E e comincia sparecchiare comincia a sparare gridando ai ai parla ai deputati presenti tutti a terra tutti a terra
E tutti si buttano a terra si nascondono nei sotto gli scranni si cercano di mimetizzarsi tranne tre personaggi
Uno e Santiago Carriglio
L'ex cioè il leader del partito comunista spagnolo da poco tornato dall'esilio
Il quale essendo un uomo abituato alla Resistenza non non si fece spaventare
Dal dal dalle pistolettate di tre zero l'altro era un franchista era un alto ufficiale franchista il quale appena vede questo soldatino questo ufficiale un po'matto che che subito gli gli intima di arrendersi no gli va incontro e dice aveva deponga le armi con e rischiando di essere impallinato
Ed è fermato per Columbra vero per un primo tirato per un braccio da chi
Da Adolfo Soirées che il Presidente del Consiglio il premier spagnolo che in quella sede quel giorno ci sta si dimetteva si dimetteva praticamente terminava la sua carriera politica
Allora la cosa importante che Suarez
Non solo cerca di fermare questo franchista che cercava rogna come si dice ma
Resta immobile impettito Darfo uomo verticale
E non si piega
Non si butta per terra
Non si nasconde sotto i banchi perché in quel momento lui è l'istituzione e l'istituzione non si butta per terra di fronte alle minacce di un golpista
è un piccolo episodio liste straordinario
Come straordinario cioè io ne ne cito a al altri ma questo
Riguarda Ignazio Silone
Ignazio Silone
Prima ancora di essere grande scrittore che sappiamo era stato un comunista
Tanti impianti nel durante il fascismo quindi grande comunista in clandestinità l'esilio
In esilio a Parigi
Ed era diventato uno dei collaboratori di Palmiro Togliatti quando Togliatti si recava a Mosca alle riunioni
Del Comintern
In una di queste riunioni
I vari leader dei partiti comunisti fratelli come si diceva allora
Alla presenza di Stalin che era seduto racconta Silone no scusate non era seduta era in piedi appoggiato a una colonna e osservava quello che succedeva in una di queste riunioni si decide di mettere ai voti
Di approvare neanche di mettere ai voti un documento sulla espulsione di Trotsky ma
E viene messo
Viene chiesta l'approvazione est tutti stanno per votare quando Silone chiede il giovanissimo Silone chiede ma scusate ma si potrà leggere questo documento come possiamo approvare un documento di cui non conosciamo il contenuto quali sono le accuse che vengono rivolte al compagno Trotsky
Sgomento generale tutti che scrissi leader bulgaro polacco rumene acceda si guardano negli occhi e perché non sono abituati a un'osservazione di questo genere il documento scommesse voti Ras da Stalin
E quindi va approvata anche se non viene letto anche se nessuno ne conosce il contenuto
Togliatti cerca di convincere sottovoce Silone darsi una calmata ma si non si non insiste
Ma e insiste talmente che Stalin ne era politico potrà essere quello che era anche un politico abbastanza furbo capisce che
L'atmosfera nella riunione sta cambiando
E quindi decide di rinviare l'approvazione a data da destinarsi quando non c'era Silone acqua ma non c'era Alfano ci fu ci fossero davvero Milone
Ecco anche lì il gesto del di questo giovane coraggiosissimo
Caro futuro grande scrittore colpisce
Perché non ha nulla da guadagnare ha tutto da perdere come aveva tutto da perdere Suarez
Come in fondo avevano tutto da perdere Almirante Berlinguer se si fosse saputo che si incontravano al all'ultimo piano di Palazzo Montecitorio
Per cercare di trovare una soluzione ai problemi tragici del nostro Paese comunque come
E sicurezza aveva avuto tutto da perdere una Almirante che andava ai funerali di Berlinguer in quel momento d'io siccome lo ricordo male quel gesto
Voi oggetto sarebbe normale perché non è che cioè il punto come dici tu
Abbiamo grossi problemi ma non abbiamo quei problemi mai leader del partito neofascista italiano che andava ai funerali leader del Partito Comunista Italiano era una cosa impensabile
Non era
Nessuno avrebbe ci avrebbe scommesso una una lira a quei tempi su quel gesto il che significa che forse qualcosa di vero su quegli incontri
C'è sicuramente perché se no sarebbe inspiegabile esatto cioè che ci fossero cioè che Almirante
Facesse quel gesto per pura opportunità non aveva senso nessun senso nel senso in quel momento
Ma ma guarda e vede e e certe quello l'elemento più più forte ma c'è anche un altro aspetto che può più se vogliamo psicologico no
E riguarda il dualismo amico o nemico
In politica
Allora forse in politica il famoso detto
Dagli amici mi guardi Iddio che dei nemici mi guardo io A B e abbastanza fondato
A in quella storia lo ricordavi tu prima in quella vicenda c'è anche quello che gli amici
Di Berlinguer cioè
I segretari dei partiti comunisti fratelli
Avevano deciso di non scherza avevano deciso di combinare lì col famoso attentato bulgaro famoso perché se ne possa parlato molti anni dopo
Ma
E perché poi Berlinguer ne parlo con le persone a lui più care ma cos'era successo a proposito di amicizie che lui era andato in una riunione a parte ma andato in Bulgaria dal partecipare una riunione mentre
Tornando verso avevo porto per imbarcarsi per Roma
Improvvisamente da una stradina laterale esce un camion carico di di pietrisco che investe in pieno la macchina su cui si trovava Berlinguer insieme ad altri personaggi
E Berlinguer sarebbe sicuramente morto sopravvive perché la l'auto invece di precipitare
Di sopra che stavano stavamo attraversando un una zona molto così di
Una zona impervia
L'Autosole batte contro un palo e non precipita di sotto
Si salva pur essendo malconcio chiede di tornare i ai il voler i bulgari volevano ricoverarlo richiede di tornare a Roma torna a Roma e è sconvolto
E Gabriele Saviano torna Comerio Galliano coronarie italiane capisce che
La sua politica di apertura
La sua politica la politica del compromesso storico
Era malvista era talmente malvista a Mosca che addirittura avevano cercato di farlo fuori a proposito degli amici e nemici e forse il nemico Almirante era meno pericoloso degli amici sovietici
Grazie Antonio
Ci sono ci sono domande perché devo dire io volevo io credo che ce ne potrebbero essere tante poi come al solito
Farebbe piacere aprire una minimo di quanto l'ho fatto sta ho perso il conto di quanto sono storia chiacchierare devo essere sincero
Quindi ci siamo perfetto quindi nessuna domanda
Tempio
Alla prima di salutarti Haring ti ringrazio ancora deve essere stato nostro ospite io l'ultima domanda tra voglio fare un'altra domanda generica cioè è un po'quello che dicevamo prima
Mentre mandavamo un boccone
Partendo proprio da questo
Da questo fatto no del dell'attentato a Berlinguer in Bulgaria questa cosa che
Da noi il muro di Berlino trova Cennamo prima cena del
Danno il muro di Berlino un muro non c'era però c'è stato attento e nostre famiglie lento nostre strade l'anomalia di un partito comunista
Un grande partito di opposizione di sinistra che però non sarebbe mai potuto andare al Governo per cui era una democrazia atipica azzoppa perché la democrazia che sia la poteva stare al governo per sempre fino a quando
La geopolitica cambiava il infatti successo tutto col crollo del GIP del muro di Berlino fino ad allora tutto rimasto come era stato deciso in realtà questa
è vero o no Berlinguer si può criticare per alcuni suoi diciamo così
Lentezze
Però è anche vero che era un altro mondo cioè che l'Italia era un Paese di frontiera
è un paese in cui
Le due potenze vincitrici della seconda al Mondiale erano dentro casa
Quindi cento ci può essere nostalgico per quel mondo
Oppure
Il fatto che i lavori di oggi sembra in cambiata è proprio perché quel mondo non esiste più
Ma guarda Nostalgia lo storico del passato fatto così legato alle trapunte si regata detta nel fatto che eravamo tutti più giovani e quindi abbiamo Nostalgia della nostra giovinezza
Più che del tempo che che che fu
Personalmente
Io non ho nessuna Nostalgia
Di quell'epoca anche se ripeto ho grande ammirazione considerazione per le persone per i personaggi però alcuni personaggi di quel mondo lo so come dimostra il libro che ho scritto non nessuna
Nostalgia per un mondo
Era un mondo attraversato da da cospirazioni permanenti ci siamo dimenticati che mentre Moro veniva rapito dalle Brigate Rosse
Al ministero degli Interni guidato da Francesco Cossiga
Si era installata dove sarà installato un gruppo di potere di generali uomini dei servizi segreti ammiragli
Consigliori eccetera iscritti alla P due
Ora la P due non è stato non è stata una carnevalata come qualcuno ha cercato di raccontarci
Ma è stata ed è esattamente una rappresenta una linea di continuità nella nel per della esistenza di quel potere occulto di quei poteri occulti che hanno sempre contato moltissimo nel nostro Paese
Allora la P due era un potere occulto che nominava generali nominava capi dei servizi segreti sia pure attraverso delle Cherie Monieri dico lei
Dicevo Gelli che al Grand Hotel no
Metteva imponeva così la la spada sulla spalla cose veramente da dava spettacolo però poi questi qui
Erano legati a una a una specie di di di di vincolo
Abbastanza robusto
Io vorrei raccontarvi
Rapidissime episodio per dire che in quegli anni erano
Ma col Corriere della Sera
Corriere della sera voi sapete molti di voi sanno è finito nelle negli ingranaggi della P due
Perché l'editore del Corriere della Sera in quegli anni era Angelo Rizzoli
E Angelo Rizzoli forti difficoltà economiche aveva deciso di affidarsi a un protettore in grado di fargli ottenere di finanziamenti anche di
Tutelarlo dal punto di vista politico che era
Che erano gli amici di Licio Gelli sostanzialmente quindi era un giornale
In qualche modo imprestato dalla P due
Il direttore di quel di cui il Corriere della Sera si chiamava Franco Di Bella
Franco Di Bella era un eccellente direttore un grande cronista
Il quel ridere in quegli anni vendeva parecchie vendeva parecchio ha sempre venduto molto ma erano anni di successo
E ogni tanto Di Bella veniva a Roma io ero lavorava la redazione romana incontrare
I giornalisti politici
Un po'per scambiarsi delle opinioni un po'per dare delle direttive
Mi ricordo di una riunione che avvenne con Di Bella
In genere si andava a mangiare non in una trattoria lì vicino parliamo del più e del meno asciutto Di Bella si alza e dice ragazzini devo lasciare
Perché dobbiamo andare a nominare il nuovo capo di stato maggiore della difesa e noi ci mettemmo a ridere invece era vero lui era un piduista Baker affiliato alla P due
Partecipava alle riunioni nelle quali si nominavano gli alti gradi dell'esercito questo per dire che cos'era l'Italia e per dire che era un paese di confine di cerniera come si diceva tra Est e Ovest
Dove poteva avvenire di tutto dove le Brigate Rosse che erano rosse ma forse erano anche qualche altra cosa non si è mai saputo
Se ci si esposero state infiltrazioni da parte della scia perché che bene no abbiamo avuto non so quanti processi in sede giudiziaria abbiamo avuto non so quante Commissioni parlamentari che hanno indagato ma una verità certa non è uscita fuori
Avvenivano queste cose avveniva avveniva che il il il il Paese fosse ostaggio di questi poteri che
Rispondevano a chissà chi allora ecco nascosta del Gia nessuna
Ha
Forse un po'di
Così di considerazione maggiore
Per per dei personaggi che erano cresciuti in una Pauline un agone politico diverso ricordiamo che quella generazione politica di cui non facciano parte soltanto
Almirante Berlinguer ma di cui facevano parte i democristiani più illustri a Moro Fanfani
Prima al prima di allora c'era tutta la generazione di dei che i De Gasperi di Togliatti dei Nenni
Dopo arrivano i la Malfa issare Agata insomma
Tutti il Caf Craxi Andreotti con i loro limiti insomma abbiamo avuto la politica italiana Espresso personaggi di una certa levatura no
Ecco quei personaggi venivano erano cresciuti a una scuola della politica forse più robusta meno improvvisata di quella di oggi
Più legata alla capacità di convincere attraverso gli argomenti
Che non attraverso a un laica su Facebook grazie
Grazie Antonio Padellaro grazie a tutti voi
Vogliamo parlare ancora di più ma mi sembra il caso di smetterla Clark di chiuderla saluto tutti ovviamente impone disponibile per firma copie grazie a tutti e buona serata anzi buona notte perché s'è fatto tardi