Rifugiati: ai confini dell'umanità

Buona sera
Do il benvenuto a tutti
A questa
Giornata delle rifugiato due mila diciannove
Do il benvenuto innanzitutto ai rifugiati qui presenti
Vorrei rivolgermi a voi come amiche e amici
Come compagni di viaggio come concittadini
Anche se so benissimo quanto sia difficile oggi per voi sentirli parte della comunità di vita che dovrebbe essere questo nostro Paese civile
Oggi più che mai la vostra presenza qui le storie che sentiremo nel video che lancia i quello il colloquio sulle migrazioni sono un monito su che un uomo mini e donne vogliamo essere
Ringrazio il professor Massimo Cacciari
Il priore della comunità di Bose Luciano Manicardi
Grazie perché oggi avete voluto celebrare con nuove la giornata mondiale del rifugiato per aiutarci a riflettere non vi chiediamo Ricci speri spostate ha domande così complesse come quelle sul processo migratorio
E neppure soluzioni a problemi complessi che il fenomeno Bricco migratorio ci obbliga ad affrontare abbiamo imparato nei lunghi anni di attività del Centro Astalli a diffidare dei dai dispensatore di ricette semplicistiche anche se sappiamo bene che ottengono tanto consenso
Quello che vi chiediamo è di condividere in questo pomeriggio alcune riflessioni con noi
Le riflessioni che avete maturato in ambiti diversi perché siamo convinti che affronta affrontare questi temi da più prospettive faciliti il cammino di tutti
Cioè il Terraglio direttore dell'Espresso Marco Damilano che ringrazio di cuore perché ci mette a disposizione la sua esperienza e la sua professionalità
Grazie poi alla Pontificia Università Gregoriana con la quale negli ultimi anni è cominciato un cammino condiviso
Il titolo che abbiamo voluto scegliere però oggi è rifugiati ai confini dell'umanità
E questo titolo offre alcuni spunti
A trent'anni dalla caduta del muro di Berlino
Nonostante questa caduta abbiamo continuato a costruire molti chilometri di muro e di filo spinato che attraversano ancora oggi la nostra Europa segnando confini interni esterni
In seguito a quella caduta avevamo sognato l'unità nella diversità invece oggi vediamo ritornare sempre più perentoria la necessità di difendere i propri confini il propria identità minacciata
Il giardino ma direi in Generali migranti sono diventati il simbolo di questa minaccia
Perché essi portano in sé l'idea ahimè ormai diventata sovversiva che i diritti universali sono veramente i diritti di ogni donna e di ogni uomo
Non c'è confine che tenga
Pena il rischio di sacrificare il nostro senso di umanità
E qualora il titolo rifugiati ai confini dell'umanità
Vuole essere un monito e uno augurio per un mondo diverso
Il monito l'ho ricordato all'inizio come accogliamo uno un accogliamo i migranti forzati dirà inequivocabilmente chi siamo e chi vogliamo essere i l'augure io e che raccogliendo la sfida delle migrazioni in un mondo globale possiamo imparare a convivere come diversi oltrepassando questo difficile confine
Queste sono forse oggi le nostre colonne d'Ercole
Il parafrasando il profeta il poeta infatti non fumo a viver come bruti ma a seguirlo virtute conosce ecco buon lavoro adesso vedremo un video che lancia la giornata delle rifugiato di quest'anno
Non si conosce il numero esatto delle persone uccise mentre cercavano di raggiungere Berlino Ovest né ventotto anni della tragica storia del muro che divise l'Europa fino al mille novecentottantanove le fonti parlano di meno di duecento persone
E nessuno poteva immaginare che a trent'anni di distanza a partire dalla caduta di quel muro oltre trenta mila persone potessero perdere la vita
Cercando di scavalcare barriere i primari terra nel tentativo di raggiungere quell'Europa che si era unita proprio per abbattere un muro e che per questo era diventata simbolo di libertà e democrazia
Non sembra possibile ma in questi ultimi trent'anni in Europa sono stati costruiti oltre mille chilometri di
Comunque José sono andato via dal dai parlavo con un partito politico in cui io ho avuto dei problemi sono stato accusato da un regime essi otto guarda del regime democratico quando avevo tredici anni ho dovuto lasciare il Paese a casa famiglia
Perché non ha voluto partecipare a una guerra tenta di genialità unicamente il cognome
E ai fine mai si che no non esce testo almeno nessuno
Niente non pare la lingua io stavo in Costa d'Avorio abbiamo avuto una guerra civile ma prima che la guerra civile abbiamo avuto un problema etnici siamo scappati a qual momento per andare in Liberia a qual momento io avevo qua tra bresciani abbiamo vissuto in un campo profughi libere da più di dieci anni frequentavo un corso di Ingegneria civile scoppiata una epidemia di una bolla che m'ha fatto scappare un'altra volta nella libreria passando altri paesi Guinea Conakry in Mali vi ricerca fino a alla Libia
Walter persone sicuramente se ne vanno via la gente ma insomma sì dettatura delinquere il cambiamento climatico che oggi ha creato tanti problemi pescatori non riescono più a pescare padiglioni riescono più a continuare Pascu ritiri
Non riescono più a pascolare gli animali avuto tante difficoltà nel confine
Di Iran noi dovevamo passare il confine attraverso momentaneamente punto notte i ladri hanno appreso tutto
Cambia tanto troppo da scarpe io fascia Conforti con maggiore ottimo apporto con magliette insepolti eccetera cominciato camminare
Sentiamo tante duro perché il taglio sotto i piedi sia cori cicatrice loro otto sotto i piedi mia papà una un podio patito condizionato era un molto forte ma a scappare anch'io ho lavorato eligibilty tentoni anni ognuno di noi era costretto a salire su questo gommone non si sapeva se c'era un arbitrato poco perse le su questo gommone
Non si trattava di alzare ribadirà Patrick S. pubblici tutti creata e non lo Palazzo tra le persone creando Baraggia tra le persone che non insiste la chiusura sempre porte arretramento caricando oggi commette uno contro l'altro dimezzate contro Bankitalia anche dentro è tale poi tutte queste divisioni ma divisione senza opportune domande dette accetta e decisamente che andiamo a stessa stanco quanto delicati fece che gli italiani di Abramo Miccoli stranieri questo cambiate anzi così questi timori sono abbassati un po'lassù il più rigidissimi provare di andare abilità di pregiudizio vedere la realtà
Di queste persone non per paura di di queste persone sono persone come noi non hanno una stessa linea come lui oppure non hanno ancora un colore come nuovi oppure culture commendevoli Lima siamo tutti umane
Di mille chilometri DVD costruiti da questa Europa sempre più impaurita e insicura stanno sottraendo spazio le occasioni all'incontro e alla conoscenza stanno moltiplicando le incomprensioni gli attriti i conflitti e la violenza
Incapacità di comprendere la complessità dei fenomeni migratori impedisce all'Europa di scorgere la ricchezza umana la grande opportunità che sempre accompagna ogni emigrazione a partire da quelle che hanno costruito attraverso i secoli la nostra storia di europei
Signor quelle che ancora oggi intreccia dove attraverso il mondo collegamenti e di hanno di che aprono nuove prospettive per un futuro di democrazia e di giustizia
Serve soltanto di arrivarci facciale di cercare di aiutarci
A vicenda
Rimaniamo
Allora grazie grazie al centro Astalli per questo invito grazie alla Pontificia Università Gregoriana che ci ospita
Io volevo cominciare leggendo brano di un di un libro di qualche anno fa
La domanda sul futuro quella legata alla comunione dei volti a cosa ci sia da fare e da partire nel vivere faccia a faccia con il volto degli altri
Sarà una strada lunga maggio accerto che se nel faccia a faccia prevale la faccia mia
Allora ha confermato il mondo della sopraffazione e della prevaricazione se invece come dovrebbe
Prevale la faccia dell'altro e il suo diritto allora è un'altra cosa quell'altra cosa sempre intravista e mai posseduta
Posseduta la coesistenza dei volti risolta nell'amore del prossimo e nello svuotamento disse a una patria la patria della pace
Il nome della cosa che poi il più antico non è l'essere non è lì io non è conoscere ma all'altro il prossimo il resto compresa la conoscenza la carezza
Sarà dato in sovrappiù
è un brano di Italo Mancini che oggi dimenticato ma è stato grande teologo un filosofo cristiano
E questo è un brano di un suo libro tornino i volti
Che forse qualcuno di voi ha letto ma mi interessa la data di pubblicazione era il mille e novecento ottantanove
Nel mille novecentottantanove Italo Mancini sci chiedeva se fosse possibile in una strada lunga la coesistenza dei volti e che significa la coesistenza dell'io con il volto di un altro
Ed era trent'anni fa quell'anno in cui sembrano cadere i muri sembrava nascere una nuova Europa una nuova speranza
Qualcuno parlò incoscientemente di fine della storia invece stava cominciando una storia nuova è stato detto nel video
Che le vittime tra il mille duecentosessantuno il mille duecentottantanove che hanno cercato di passare dalla Germania dell'Est alla Germania dell'Ovest sono meno di duecento forse
Meno di centocinquanta mentre in questi trent'anni solo più di trenta mila le persone che sono morte nell'attraversare il mare per entrare in Europa e solo nel due mila e quindici sono un milione le persone che attraversando la rotta balcanica hanno chiesto molti di loro siriani hanno cercato
E l'ho chiesto asilo all'Europa
Quel mondo nuovo non si è annunciato con il rito il ritorno dei volti con della coesistenza dei volti
Con quella patria dal nome antico Massi annunciato piuttosto con
Lo sbarco Giagni Italia già nel mille novecentonovantuno dal mare Adriatico degli albanesi in fuga
Per cui a Roma nella nostra città nel mille novecentonovanta consigli di voi ricorda la Pantanella era un edificio un ex pastificio alla periferia e neanche tanto alla periferia di Roma
Sulla via Casilina
Era un palazzo fatiscente abbandonato che rivelò non solo alla città di Roma ma a tutta l'Italia che cominciava a essere abitata da persone di altre nazionalità di altre fedi religiose in fuga dal loro Paese in quella città di vetro che poi fu sgomberata
Dall'intervento delle forze dell'ordine
E l'Europa ha cominciato a fondarsi sull'opposto del ritorno dei volti sempre più spesso
Su masse di persone che circolano senza titolo di circolazione senza permesso di soggiorno
E senza diritti
Senza la possibilità di dire il loro nome senza la possibilità di raccontarsi
E cominciata un altro tipo di racconto che negli ultimi anni diventato il nostro racconto quotidiano
Pensate un altro luogo simbolo nel due mila e sedici la giungla di che alle cale e questo luogo che si affaccia sulla Manica dalla Francia verso l'Inghilterra
A un certo punto fu popolato da numerosi emigranti che volevano passare la manica per andare verso l'Inghilterra
Che era un lembo di Europa
Per paradosso nelle stesse settimane negli stessi mesi in cui inglesi votarono per uscire dall'Europa
E allora questo tema che è stato scelto
I confini dell'umanità ma anche i confini dell'Europa ci interroga perché
Non possiamo immaginare che le tue storie siano storie diverse anche se la narrazione
Ci dice che sono storie diverse cioè il c'è una comunicazione
Per cui la storia degli europei e la storia delle singole nazioni europee non intreccia i confini dell'umanità
Ma io invece penso che sia vero il contrario e non è possibile
Immaginare una nuova Europa senza incontrare eh senza far coesistere questi volti dopo il mille novecentottantanove per trent'anni le classi dirigenti europee nel senso complessivo le classi dirigenti politiche
Economiche intellettuali hanno pensato che fosse tutto scontato la libertà scontata la democrazia scontata
Il cammino verso l'Unione e l'integrazione dell'Europa scontato che non ci fosse niente da fare che se fossero stati
Traguardi conquistati una volta per sempre
E invece e proprio la storia di questa umanità anche a meno che non è una storia collettiva ma è la storia di ciascuno
Delle persone che si mettono in cammino ci dice esattamente l'opposto che la storia non è mai conquistata una volta per sempre
Che i confini non sono mai prestabiliti e chi e che Villotta per allargare le frontiere della democrazia
Deve sempre pensare che queste frontiere questi sì sono minacciate si sono considerate qualcosa
Di scontato e credo che questo è qualcosa che ci sia stato insegnato in questi trent'anni dando la parola a Massimo Cacciari interrogando lo come intellettuale di questa Europa intellettuale
Critico di questa Europa mi viene in mente quello che ha scritto sull'Espresso qualche settimana fa
Dando dell'Europa questa definizione che ritengo molto molto bella e molto attinente al tema del nostro incontro l'Europa è una patria chi fugge
Non è data Europa se non si viene nella condizione
Deve fuggire e come se l'Europa che si sente assediata si sente minacciata e si percepisce come fortezza proprio questo per sentirsi fortezza perde la sua identità
Mentre l'identità dell'Europa essere anche l'Europa
Un popolo
Diversità in cammino e chi nega questa identità nega l'identità che dice di voler difendere Massimo Cacciari
Europa
L'Europa nella sua storia sta
è stata sempre declinato al futuro no
L'Europa in quella
La sorte di dover essere l'Europa incassato definire dell'euro
Voi dove dove nasci dove finisce
Quali sono i confini
L'Europa è ciò che immagini debba essere
Debba diventare
E allora però alcuni l'Europa in queste OPA mitteleuropea altri Leo popolari mediterranea del Mediterraneo fa parte integrante di questo Europa peraltro che l'Europa voi immaginate l'Europa centrale secondo a Roma senza la terza comma
E allora l'Europa deve guardare all'Est fino a dove fino fino avrà Vladivostok
L'Europa è un'idea non è una entità fisica geografico
Il problema è che appunto questa è l'idea che è venuta meno
Questi vi è appunto di una patria chi tutte ai vivi
Ogni volta ridefinire ricollocare nell'attualmente la tua anima
è venuto meno questo perché è venuto meno che l'Europa e i testi vecchia
Vecchia
E i vecchi si difendono
E i vecchi cercano di sopravvivere di durare
Hanno paura del diverso
Questa è la realtà dura finché volete ma bisogna guardare le cose per come stanno se no cantiamo per farci coraggio
L'Europa non è più l'Europa della scoperta
Poteva piacere o non piacere
Certo che c'è anche una cioè dove c'è anche una facies violenta all'Est la l'Europa nella sua storia cioè a dovere anche imperialismo certo che anche tutto questo
Ma è anche quell'Ulisse lì procedimenti di pale che all'inferno è però
E a mio modesto avviso all'inferno anche proprio per quella per quella frasetta lì
Ma qui facciamo esegesi dantesca ovviamente
Comunque è certo l'Europa è quella cosa lì e la scoperta e la curiosità c'è la curiosità vana comitatologia Sama c'è anche quella buona
Certo è anche violenza ma è anche curiosità e anche scoperta e anche cercare che cosa ha pensato l'altro non c'è soltanto l'aspetto della sopraffazione
Quanto non c'è soltanto l'aspetto del leone affamato sapete forse il più grande filosofo europeo Hegel dice che l'Europa è un leone affamato
Ha perso i denti
Ha perso i denti identità il corpo evidenti della mente
Questa è una triste realtà e dobbiamo guardarla per come è non stiamo raccontarci le palle perché se no non ne usciamo da questa situazione
Non ne usciamo
Dobbiamo riconoscere che un paese popoli vecchi
Che da un lato necessariamente sono destinati ad accogliere la fuori perché sennò scompaiono
Ma dall'altro questo processo
Sarà lungo faticoso Porta Nuova vilmente tragico
A meno che non si riesca in qualche modo a creare una classe dirigente che non è soltanto classe politica economia una classe dirigente un'élite dirigente anche qui ci mettiamo le raccontarci
La politica si fa con lei li
Se non si fa un monolite dirigenti in un paese con Paesi in una situazione di crisi come questo non può uscirne in modo indolore
E non ne usciremo in modo indolore
Sarà un processo lungo faticoso drammatico
Potrebbe anche su un processo tragico se non sarà gestito in qualche modo
L'Europa è sopravvissuta in quest'ultimo un mi ultimissimo periodo c'è ancora la possibilità che si formi appunto queste élite dirigente che comprende la necessità prima di tutto prima di tutto la necessità storica economica sociale
Di accogliere e di integrare nel modo più giusto una necessità
Per sopravvivere prima di tutto come capire questo poi sapere che comunque per quanto questo processo sia necessario può essere faticoso difficile drammatico e quindi quali politiche
Europee
Possiamo approntare questo scopo prima di tutto la politica mediterranea evidente
L'Europa la grande colpe europee negli ultimi due vent'anni trent'anni non è stato tanto quella secondo me
Politiche sociali politiche economiche
L'unico pilastro della stabilità che ha combinato disastri eccetera non è soltanto questo mai poco e l'assenza di una politica mediterranea
Una grandissima occasione l'Europa o è mediterranea o non è mai talmente evidente che la destinazione d'Europa è quella la destinazione d'Europa è un buon grandi politiche nei confronti dell'altra sponda e oltre ancora delle ragioni delle regioni sub sahariane
Era dove dovrà essere l'Europa grandi piani Marshall lembo pei nei confronti dei Paesi africani ne aveva di possibilità
Ne aveva le possibilità ci sarebbero state le possibilità economiche a cavallo della del periodo euro
L'Europa è una posizione molto forte che ha suscitato molti timori non a caso presso presso i grandi imperi un sia Stati Uniti ancora adesso ovviamente operano per la per loro i periti disfacimento dell'Unione europea e hanno ragione dal loro punto di vista perché loro lo poteva essere potrebbe cosa ancora insoluto formidabile concorrente
Ma un concorrente su che
Ma concorrente sul sulla grande questione che sarà la questione del prossimo sei con l'Africa
Che non possono due miliardi e mezzo di abitanti sapete che l'Africa aveva meno abitanti dell'Europa un secolo fa
Quella è la grande questione le formidabili risorse umane Giovanni
Economiche
E cosa sta avvenendo adesso sta venendo dal fumo e di sotterraneo colonialismo cinese
è impressionante quella cartolina mettete una bandierina suoni suo ogni grande operazione che sta facendo la Cina in tutta l'Africa
Alle opposti strade ferrovie
Città
Miniere
Facendo facendo la Cina sta facendo la Cina
L'Europa ed è
Questo pur
E abbiamo pochissimo tempo abbia siamo usciti da una da una discreta che poteva davvero essere il preambolo del del disfacimento diciamo in qualche modo usciti ma ora abbiamo pochissimo tempo
O le élite politiche europee
I brandelli sopravvissuti delle vecchie grandi culture politiche europee sono ai minimi termini
Ma non tanto quantitativamente quanto nella civili Coppola nella testa nella mente e nelle strategie
Deboli anche quelli invecchiati anche quelli cosa dicono
Ripeto le grandi culture popolari cristiano cattoliche popolari quelle socialdemocratiche quelle liberali i fondatori dell'Unione dove sono cosa dicono
Sono sopravvissuti adesso questa discreta potevano anche andare a pezzi definitivamente no ci sono ma e questo gli inglesi
Devono affrontare immediatamente una
Una nuova grande narrazione un nuovo grande discorso su quello che l'Europa deve fare
Al centro del quale c'è il Mediterraneo e cento del quale c'è il rapporto con l'Africa tutta agendo del quale c'è la consapevolezza che questa Europa vecchia può sopravvivere soltanto accogliendo che è il suo interesse
Primario interesse se non la sua decadenza il suo declino che evidentissimo sotto tutti i profili in tutti i fondamentali secondo tutti i fondamentali il suo declino diventerà o vinoso
L'Europa vecchia può sopravvivere soltanto accogliendo dice Massimo Cacciari
Luciano Modica il priore della comunità di Bose
E gli propongo l'altro lato della della riflessione perché se
è vero che l'identità dell'Europa giovane del dell'unione affamato che era un leone che fuggiva correva
Mentre oggi e fermo il vecchio re impaurito
Anche
La spiritualità del cristiano la spiritualità del del viandante nel libro del di utero nomina si legge ricordati che sei stato Schiavone del Paese digito
è una condizione
Esistenziale di essere qualcuno che è in esilio qualcuno che nelle condizioni del
Del richiedente asilo
Papa Francesco nella Evangelii gaudium a un certo punto scrive al numero settantuno
Che la meta verso cui incamminata all'intera umanità alla nuova Gerusalemme prescrive interessante che la riunione rivelazioni ci dica
Che la pienezza dell'umanità della storia si realizza in una città
E lo scrive forse il primo Papa metropolitano della storia il primo Papa che ha vissuto tutta la sua vita è stato anche il pastore di una metropoli come Buenos Aires una metropoli da milioni e milioni di abitanti infatti scrive nella città l'aspetto religioso immediato tra diversi stili di vita da costumi associate un senso del tempo il territorio e delle relazioni che differisce dallo stile delle popolazioni rurali nuove culture continuano a generarsi in queste enormi geografie umane
è la proposta di un cristianesimo che convive
Nella città con culture anche ostili
Nuove geografie umane
Se questo è vero nella nella dimensione la città a maggior ragione ero nella della nella dimensione del del viaggio del richiedente
Asilo eppure tutto questo viene considerato
Qualcosa che
Mette a rischio l'identità
L'identità viene viene espulso percepita viene comunicata e anche in questo c'è
Una battaglia piatti eclettici raccontiamo anche qui Walter
Viene percepito come una battaglia indifesa diventino un'identità che invece è statica
Un'identità che non prevede un cammino romanzi
Dichiara
Ormai abbastanza apertamente
Che non sente l'identità dello schiavo masse nell'identità del faraone che deve teneri schiavi gli altri Luciano Modica
Il rimando
Alla spiritualità cristiana e anche il rimando a quelle fonti della spiritualità cristiana che stanno all'interno di quel del grande codice biblico testo antico e certamente testo più molto parla di esodo migrazioni nomadismo Isili
Che in concepisce la stessa esistenza appunto come un cammino a più livelli reali simbolici ed è anche un testo che nella sua distanza culturale certo sarebbe quantomeno azzardato diciamo così
Istituire un paragone tra fenomeni fatti storici di due mila e passa anni fa con l'oggi nostro il figlio figuriamoci con gli ultimi trent'anni e tuttavia io credo che nelle radici della relitta giudaico-cristiane dunque nel ebraico cristiana e i della dunque vie della fede e della spiritualità e dunque della prassi anche cristiana vi sia nella scrittura nella Bibbia dei testi che nella loro enorme distanza possono essere normalmente ogni eloquenti
E tanti sono questi testi a mio modo di vedere io vi vorrei fare ritrarre il mento ad ad alcuni di questi testi che sono certamente tra i meno conosciuti e praticati dai cristiani stessi
E tuttavia tra i più straordinariamente eloquenti anche per l'oggi o almeno così a me pare è stato fatto riferimento al deuteronomy io a quel ricordati
Che sei stato schiavi in Egitto ricordati che sei stato straniero e lì noi cogliamo un primo elemento presente in quella tipologia di testi vetero testamentari che sotto le leggi i tre grandi corpi legislativi Petro testamentari di epoche differenti che sono arrivati via elaborare un TIR ritto dell'immigrato
Il in particolare io credo che sul tema della risposta da dare al al tema immigrazione la scrittura proprio in questi testi negletta di dal direi anche dalla maggioranza penso di dei dei cattolici stessi perché sono le leggi proprio lì si possono trovare al degli spunti e di straordinaria
Interresse quantomeno ripeto
Il primo elemento per esempio che era già ricordato da Marco Damilano è questa cultura della memoria le leggi che proibiscono di sfruttare opprime Arre l'immigrato si fondano su una cultura della memoria non opprimere l'immigrato quindi lo straniero presidente colui che il non israelita che fuggendo da guerre o o per motivi economici o per altri motivi eh
Vive temporalmente tempo Rania me in più anche con l'intenzione di stabilirsi definitivamente all'interno dei confini di Israele non opprimere l'immigrato perché Fui stessi siete stati stranieri
Tra l'altro il Dio biblico quel Dio che si è ribellato a i figli di Israele che erano stranieri ed emigrati in condizioni precarie
Nel paese d'Egitto ancora non non sfruttare l'immigrato son testi di esodo diventarono mio
Poi conoscente il respiro interessante l'espressione dell'immigrato perché voi stessi siete stati immigrati avete fatto i lavori più pesanti i lavori che non facevano i locali i lavori più pericolosi i lavori più sottopagati e conoscitivi fischiato una potremmo quasi tradurre dell'immigrato dunque
A partire da questa memoria potete anche elaborare delle strategie delle modalità delle filiere delle norme di che vi consenta di non ripetere il male che avete subito chi non ricorda ripete la memoria dovrebbe aiutare dalla coazione a ripetere
Memoria storica in questo caso più che psicologica per pelle
Leggi Vetter testamentarie sono rivolte ai lontani discendenti di coloro che han vissuto in prima persona le la l'evento
L'evento storico di così la memoria dell'evento storico tu sei stato stranieri né schiavi in Egitto si Tapie immigrati d'Egitto diventa legge la gente e la legge diventa memoriale dell'evento
Dell'evento storico
Il ricordo ripeto libera dalla coazione a ripetere la Bibbia non non ci date i valori da applicare ci dice di fare memorie perché facendo memore si può costruire un oggi magari anche tendere verso un domani
Più libero dal peso del passati in particolare è interessante la memoria della sofferenza subito
Occorre reinventare oggi segnato pratiche il norme di ospitalità il dieci il diritto cosmopolita il diritto all'ospitalità di cui parlava accanto
In base a questo al ricordo reale simbolico personale storico importante poi personale ma anche storico di ciò che si è vissuto dobbiamo forse ricordare che agli inizi del ventesimo secolo in quel canale di Sicilia in quelle in quel tratto di mare dove oggi muoiono a centinaia e migliaia persone che provenendo dalla zona subsahariana o dal dai ritrae a Somaglia accetta trovano lì la morte
Sono stati degli italiani che erano andati a lavorare nel nord in Tunisia soprattutto quando era protettorato francese che sono stati rimpatriati naufragi eccetera quanti morti nel passa nel nelle come dire nel viaggio all'incontrario così come negli anni sessanta sono stati magrebini che hanno iniziato a venire verso l'Italia e oggi sappiamo bene qual è la la situazione
Ecco secondo elemento che di nuovo dagli antichi testi
Sette euro testamentari forse ha delle cose da dire perché alla fin fine il linguaggio biblico al linguaggio umano radicalmente umano e parla a quei dati di un umanità che forse solo costanti attraverso le culture le differenze
Storiche
Ma nell'immigrato sempre il figlio di Israele ha detto un'immagine di sé
è come uno specchio tu sei quell'Uomo tu sei stato immigrato dunque non fare molto semplicemente ciò che non vorresti fosse fatto attento che tumultuosi antenati hanno subito
Eppure già pensa bene espresso a mio modo di vedere questa dinamica lo straniero ti permette di essere test sta facendo detta è uno straniero forse in questo c'è anche il motivo che spinge alla repulsione alla violenza all'aggressività
Lo straniero renderne straniero
Si tratta dunque Hardy riprendere da un altro punto le le basi dell'incontro dunque rimettendosi in discussione ma cogliendo anche quella che è la dimensione profondissima di ciascuno di noi
La straniera ITA abita in noi stessi il Tissot uno
è una delle domande dell'uomo non smetterà di non smetterà di di porsi ecco
Lo straniero potremmo a mio modo di vedere modo di leggere anche la scrittura
Possibilità di rivelazione se riconosco la straniera Rita inerme forse evito di detestare un avviarla calpestarli a respingerla nella e da ultimo ma da ultimo semplicemente qualora Parabita
Più volte sempre questi testi che possono sembrare così desueti così lontani e poco facinorosi come testi giuridici dell'Antico Testamento chiedono di amare gli immigrati
Amato l'immigrato come teste s'
Levitico diciannove trentaquattro ah ma l'immigrato perché anche voi foste immigrati netti protezione cosa si dice quando si dice a ma quando si usa questo
Verbo amare no si tratta non tanto di una mora affettivo ma effettivo sì invocano misure concrete e che vengono anche stabilite di integrazione sociale
Per Firreri giù USA misure economiche pensate poi è fitto di di armi per non appesantire le citazioni bibliche ma l'estensione del riposo sabbatico istituzione quantomai ebraica all'immigrato
All'Austrian io ero residente l'istituzione di una Rete di previdenza sociale perde gli immigrati soprattutto nel deuteronomy
Per Regolamento dei rapporti di lavoro pagare e del pagamento del salario all'immigrato
Viene stabilita la prima quella più forse almeno alcuni studiosi dicono e se la prima imposto sociali della storia dare agli immigrati la decima ogni tre anni di quella tassa che era destinata tra al tempio
Potremmo continuare ma evidentemente dovremmo parlare di misure cupo di integrazione di accoglienza di protezione eccetera di due mila e passa anni fa
Il paragone con l'oggi diventerrebbe davvero
Problematico
Ma interessante mi sembra il fine a cui anche questi corpi legislativi e mi attengo
Volutamente a questi testi che possono sembrare scabre ieri poco poco interessante e bene
Infine cui tendono a queste leggi bibliche e trovano un bel complimento nel nello spirito del Vangelo nella prassi di Gesù di Nazaret
è molto chiara
Il viticolo esprime molto bene una sola legge per voi autoctoni ieri lo straniero residente
Le di tipo ventiquattro ventidue o anche come un nativo dei vostri sarà per voi l'immigrato le dittico diciannove trentaquattro
Ma capisco bene e qui mi fermo per l'Antico Testamento e le leggi dell'Antico Testamento e il di etico non sono il libro di il libro che esce venerdì anticristiani né di né di tante di tutti
Ecco lascio le minimi lego a questa conclusione di di Manicardi per proporre Massimo Cacciari
Il tema politico tema culturale il tema politico di di questa stagione in cui
Sembra quasi essere stata invertita una
Una qualcosa che teneva insieme quelle culture quelle tradizioni quelle narrazioni di cui hai parlato prima quella
Cattolica quella socialdemocratica che era questa parola che era inclusione no inclusione in fondo è stata la promessa delle democrazie dopoguerra
E anche dell'Europa
Includere includere chili non ce la fa
Includere
Tetti crescenti della popolazione non non come soltanto assistenza agli ultimi come si dice Marin crudeli nell'istruzione diritti sociali della previdenza
Nello Statuto dei lavoratori insomma potremmo potremmo citare tutte le le riforme che hanno fatto parte dell'Europa dell'Italia
Mentre oggi mi sembra che una delle regole della della della nuova Europa su cui queste narrazioni sono si sono frantumate e sono fallite
è l'esclusione
Poi che c'è un sistema che crea esclusione
Io costruisco delle proposte dei progetti politici che dicono da un lato difendo chi si sente escluso e lo difendo da chi da da Ford a quelli fuori da quelli che arrivano fuori che sono esclusi
Per definizione perché ad esempio non votano perché ad esempio non hanno la cittadinanza
Allora
Mi sembra che questo per prenderlo ancora in modo meno consolatorio resta e qualcosa che che sta andando oltre i confini dei partiti sovrani Instinct che
Coulthard già leggo le culture
Post democristiano in fondo Orban l'ungherese Orban fa parte del Partito Popolare Europeo e salvo qualche qualche vagito elettorale nessuno pensa di cacciarlo
Il la recente vittoria dei socialdemocratici in Danimarca si è detto hanno vinto perché hanno una linea dura sugli immigrati non perché hanno trovato una chiave per riformare il welfare
E quindi il il tema che pone Ivittuut cioè la possibilità di rinnovarsi accogliendo
In realtà trova un ostacolo formidabile sulla regola base della democrazia che è il consenso perché oggi il consenso viene fatto esattamente sul canali opposto con quello dell'esclusione della frontiera della
Della chiusura
Sì
Cioè Nori
Ne dobbiamo partire da una da una constatazione
Molto realistica cioè una fase che abbiamo conosciuto che potremmo definire della democrazia può progressiva
Cioè la la la democrazia sono tante forme di democrazia come ci sono tante forme di di dittatura tante forme di monarchia assoluta
Noi abbiamo conosciuto do nel secondo dopoguerra fino al fino a quando quel modello sembrava trionfale
Caduta del muro
Tutta una l'idea che la democrazia fosse essenzialmente democrazia progressiva cioè quella che indossò modo è anche il dei disegnata dalla nostra Costituzione che il leader regolativo avuto intuizioni non a caso
Entro cui si sono ritrovate proprio sostanzialmente quelle culture facevo riferimento cioè l'idea che la democrazia includere
La democrazia
Lucrezia che
Garantisce la crescita di benessere materiale il materiale benessere nel senso greco del termine Utah i buoni allora vuol dire stare bene
Sia materialmente che
Spiritualmente diciamo
Crescita di opportunità uguaglianza nelle opportunità no no uguaglianza astratta
Grazie nell'opportunità in modo che i sulla base dell'uguaglianza nell'opportunità si potesse giungere veramente a a criteri meritocratici no perché la meritocrazia sì istruzione uguaglianza di opportunità se non ha alcun senso
E su questi idea ci siamo un po'diciamolo brutalmente trastullarsi
Cioè che questa fosse il nostro destino da qui a
E non è così
Perché questa democrazia progressiva ciba si basava su alcuni elementi molto concreti cioè si basava su una
Su una ancora forte egemonia del mondo occidentale si basava su regole di mercato regole economiche scambi iniqui con i paesi produttori di materie prime eccetera eccetera
Tutte queste cose sono venute sono venute meno degli anni novanta
La globalizzazione le ha travolte la nascita di nuovi colossi a travolto le questo primato
Dell'Europa e in prospettiva dello stesso uccidete perché voi sapete che tra pochi anni il PIL cinese sarà superiore a quello americano
Dopodiché c'è un'egemonia ancora sul piano della ricerca dell'innovazione ma vedete con quanto accanimento Tramper cerchi di difendere la Quercia questo ancora questo primato quando si ha minacciato quanto sia quando si è incrinato ecco
E quindi difesa difesa difesa vedi da tutti i punti di vista no da un da modelli espansivi inclusi a modelli di difesa cioè un euro oppure l'Occidente che si difendono si difendono sì difendo
Questo il punto
Si difendono costi quel che costi
E i modelli inclusivo vada non è soltanto dell'Europa del secondo governo magari in curiosi ci pensiamo e quote di nuovo del di nuovo della nostra civiltà sotto certi aspetti
Ecco perché come si fa a dimenticare appunto la forma politica della Chiesa cattolica apostolica romana
Ecco le mica solo un fatto religioso quello quello assegnato una forma mentis dell'Europa e dell'Occidente pro
La città è Office la città è è è e e e e tutto la città e il mondo
Nella città murata ma esattamente l'opposto nella città murata
I romani dicevano Civitas Augello scienza la città in tale perché cresce
E Caracalla nel terzo e nel secondo il nel nel terzo set col mito del terzo secolo dare cittadinanza a tutti no
Tutti coloro che sono che abitano che risiedono nell'ambito dell'interno cioè il mondo di allora sono cives romani
Cioè sono cives romani spacco
Libico
Anatolico il siriano
Sono cittadini romani
Perché la cittadinanza secondo Omar la cittadinanza doveva niente a che fare col sangue con un suolo
è convenire di molti sulla base dell'obbedienza alla legge ed è la utilità
E io divento cittadino lì in questo spazio politico perché riconoscono i suoi letti obbedisco ma riconosco le leggi per in quelle leggi l'obbedienza quelli vecchi mi è utile
Noi stiamo facendo strame
Delle nostre della nostra memoria
Cioè non ricordiamo più nulla
Noi europei devo predetti
Ma cos'è l'Europa l'Europa non è in chiesa cattolica no non è non è romano cos'è consente pop
Così
Cioè costa l'Europa è è e non è il nel rapporto sempre il popolo ematico sempre difficile tra una legge positiva certe le leggi sono leggi servono leggi punitive ma forse che e mai esistita una legge che non sentisse il bisogno diciamo così di giustificarsi
Di lire sì queste alla legge ma questa legge io la giustifico con lei cioè quando io
Quando io giustifico la legge Palin cieca
Il nome spesso lo dice a disposizione del dice sei giusto no
Sì gestiti con una legge cioè mai e i mai esistite una legge che non si è giustificata
E mai esistito legge che ha che ha dichiarato
Questa legge
Viene promulgata
Perché in questa situazione eccetera eccetera mi conviene questo punto
Cioè c'è mai stata una riduzione così Barbara fra tra virgolette del concetto di legge alla alla al fatto al fatto
Al fatto
Insomma e e fatto che costringe la legge a
Legislatore a disporre questo questa norma
Qual è la giustificazione il fatto
Il fatto che non posso anti lasciamo per esempio io fattualmente cioè il fatto che non posso
Prendere in casa più migranti più rifugiati
Ma il fatto
Ammettiamo che si anche vero
Ammettiamo lo sappiamo tutti che non è così ma mettiamo che sia il fatto è un posto più mettiamo che sono cinquanta milioni che arrivano in Sicilia il fatto non posso
Ma anche in questo caso è ammissibile che si ragioni dicendo che io la legge la
La pur go
Soltanto sulla base del fatto la giustifico sulla base del patto ma capite la la barbarie assoluta cioè la riduzione del diritto a fattualità
Ha convenienza fattuale
è un imbarbarimento di tutto il nostro diritto
E tutto questo passiamo mai inosservato
Passo mai cioè
Non ci fu alcuno ci fa più caso
Anche anche la critica la polemica viene appunto su su su fa non tanto su questi su questi i principi di cui ha fatto strame quanto sua atteggiamenti non so uno è più buono l'altro più cattivo ma non si comprende la radicalità l'i processi che stiamo subendo di mutamento quasi culturale nel senso nel senso antropologico
Questo è la cosa più quel più preoccupante lettere questa questo è l'elemento più preoccupante no
Dopodiché è chiaro ripeto che vista anche la gravità della situazione io penso che occorra partire dalla dal dalle dalle dagli dalle cose elementare
Ricostruire anche una cultura partirà degli le mie dalle cose elementari badate che i processi sono questi sono irreversibili
In Europa e questa in questa realtà qui è in declino e Intek Lino e tutti i fondamentali lo dicono tutti quindi bisogna recuperare appunto nel ruolo dell'Europa un ruolo internazionale dell'Europa che non può essere altro che quello anche quello di una grande politica mediterranea
Ne abbiamo bisogno ne abbiamo bisogno per i nostri interessi bisogna recuperato un discorso a partire dalle cose più elementari
E certo che è difficile ma io
Vorrei sperare appunto che quelle culture
Che hanno pensato l'Unione Europea che hanno avviato il processo dell'Unione Europea ed arrabbiata su principi
Propri della democrazia progressiva no perché se voi leggete le cose anche di De Gasperi cavolo il pilastro qual era il piatto era quello della solidarietà della sussidiarietà non era mica quello della stabilità
Era quello dell'unione dell'unione della dell'unione europea sulla politica estera parti a partire dalla difesa comune o cose essenziali quelle dove videro eco regolative dei padri fondatori
è impossibile recuperarle è impossibile farne memoria
Cioè il il politico attuali ceto politico attuale europeo ha totalmente dimenticato tutto questo
E bisogna scommettere che non sia così
Bisogna scommettere che non sia così anche se penso che
Se è possibile un recupero di queste memorie che non può essere nuovi a passivo ovviamente va ho ripensato a tutto il termine del welfare del bene tutto quello che volete ma soltanto soltanto se se si moltiplica ogni movimento Tilli dal basso io penso che si possano aggiungere
C'è multipli con iniziative se si moltiplica con gli organismi anche metà nazionali intra europea dei che agitano queste questi temi e che fanno poi pratica
Politica su queste questioni ecco se soltanto a partire dal da un da da da grandi movimenti
Ti di base io penso che ci possa essere un un mutamento dell'atteggiamento delle politiche dell'élite europee su queste questioni e Chieti uffici dissi ma ripeto cioè difficilissimo
Cacciari parlava
Per la concessione della cittadinanza tutti pensile tieni per Roma culturalmente fu anticipata sul piano teologico la lettera ai Galati di Paolo e dice non c'è giudeo e Greco non c'è schiavo o libero c'è un uomo donna ma tutti partecipano della comune eredità
Ecco in questa riduzione alla alla fattualità al fatto che poi forse il peggiore dei mali della nostra cultura quel della nostra politica che la riduzione sull'istante sull'immediato perché è il fatto quando avviene già tra dieci minuti c'è un altro fatto da inseguire
E da trasformare Pall idealmente in Progetto salvo poi abbandonarlo il giorno dopo
Ecco
La la cosa che vorrei chiedere a Luciano Manicardi e se in questa cultura del fatto e dell'istante dell'immediato non ci sia anche un'idea di ridurre il cristianesimo a sentinella
Spirituale
Del fatto dell'istante cioè il cristianesimo viene invocato sul rilievo quando citavi quelle quegli i brani delle viticolo tutti quelli che si potrebbero citare anche del Nuovo Testamento
Pensando a tutti questi leader politici che suddetto hanno questo libro in piazza non avendolo fondi colletto ma neanche aperto
Casualmente perché probabilmente casualmente troverebbero in una pagina qualsiasi qualcosa che smentisce quello che stanno dicendo però
Non è questo anche un un conflitto una sfida che la cultura cristiana
Deve accettare ed è forse la sfida mortale perché non solo viene negata quell'identità
Che dicevi prima per cui tutti riconosci straniero perché c'è un uno straniero che ti fa sentire tale ma anche c'è una riduzione del
Del fatto religioso critiche più perse è un'apertura
A una chiusura su sull'istante sul sull'immediato che ne esattamente la negazione e forse questa la sfida per cui
Un pezzo di
Il mondo cattolico di gerarchia ecclesiastica fino ad arrivare Alberto fino arrivare al Papa stesso
Sono messi sotto attacco forse perché hanno due caratteristiche che danno molto fastidio sono alternativi a questa cultura all'istante
Ma è difficile che vengano a considerati un'è lite tecnocratica perché sono del popolo ed è nel popolo che il nuovo del conflitto
Di questo ce ne consapevolezza eccome si affronta questa questa sfida
Io credo che toccando questo
E non del del tempo della dell'immediatezza sito più un problema veramente cruciale e che attraversano solo la chiesa ma la politica e la nostra cultura la nostra società oggi da da dal due mila sette perché parliamo di tempi di crisi ma forse dovremmo parlare di crisi del tempo quanto meno capite l'espressione di crisi del rapporto
Con del rapporto con il tempo
Velocizzazione atomizzazione frantumazione del tempo e prodotti evitati sono le parole chiave che che dominano il nostro modo di rapportarsi
Al tempo chiudendoci appunto in una cultura dell'immediato che non ha respiro ma anche i tempi che so io di una democrazia rappresentativa sono dei tempi adeguati e non possono essere appiattiti semplicemente sull'immediata scadenza elettorale con quelli io credo che tocchiamo un tema a mio modo tre birre che banche molto oltre ciò di cui stiamo ciò di cui stiamo parlando
Che riguarda una dimensione
Costo antropologica costitutiva che oggi mio modo di vedere anche un un tema di politico e culturale decisivo urgente ma
Soprattutto accoglie una dimensione antropologica il tema bellico rifugiati ai confini dell'umanità
Un bel testo che io ho trovato molto illuminante per raccogliere la dimensione dei rifugiati un bel romanzo di una
Scrittrice originaria della giornata è quella che è stata già male dell'Est Gianni pende più voce del verbo andare
In cui mostra chiara emerge molto bene nella forma narrativa l'essere esiliati dal tempo
Da una casa da una terra che che da cui deve fuggire andando verso una terra che non ti accoglie che non ti deciderà o che ti respinge ma anche gli esiliati dal tempo perché ti trovi all'imputato
Il più delle volte nel concreto dell'esistente del
Del dell'immigrato di colui che sta cercando asilo di colui che si trova cercate di fare una condizione di rifugiato
Di SR
Tra un passato che di cui è potuta più avverrà e Nostalgia un futuro che non esista un presente in cui ha ridotto spesso al niente abitano in una sorta di limbo ai confini dell'umanità perché ai confini del emarginati dallo spazio dal che dal tempo mi sento a mio modo di vedere il come dire che cosa anche una dimensione religiosa che cosa anche la dimensione spirituale può cercare di di operare di fare come
Io che mi pongo all'interno di questa tradizione cristiana come pensare
Il riferimento agli testi fondanti perché diventino una prassi
Che come dire eloquente e buona sì buona Terrell oggi
Ecco a me sembra
I poteva predire queste ma sembra di vederlo anche nell'insegnamento del delle di papa Francesco vale a dire per creare una cultura che si alternativa parco
A questa dell'istante dell'immediatezza che di che diventa la cultura del consumo
Ebbene forse riscoprire perché il centro del cristianesimo
Nella umanità di Gesù criminalizzare leggete una volta quelli che di cui sono cristiani
Leggete una volta i Vangeli ponendovi sono questa domanda
Chi è l'uomo Gesù di Nazareth che pratica di umanità mette in atto come incontra le persone come ascolta come parla cosa dice e cosa non dice
Come questa su come declina l'umanità perché alcune ore del del del messaggio di Gesù di Nazareth non vi è qualcosa di religioso ciò che è di straordinaria illusi sito sul piano umano ed è lì a mio modo di vedere che la tanti cristiani Cointreau le altre religioni potrebbero trovare quel
Ter Reno di intesa avendo a cuore l'umano ma quando dico umano non dico è l'uomo con la U maiuscola intendo la persona concreta con un volto una storia una biografia è una sofferenza
Ciò che più quanto è e quanto mai universale è questa umano e la sua sofferenza per riprendere quel che dice Massimo Bella
Negli anni quaranta ciò che Vieri sacro in una persona è quella personali
Braccia gambe pensieri più o meno altri
Quella persona lì con l'anelito che gli venga fatto del bene e che si chiede scandalizzato per temi viene fatto del male
Ecco questo tipo di
Attenzione io credo che sia essenziale i per rileggere la tradizione cristiana caschi & propone eternità alla base della teologia cristiana e ci si regge su storico possiamo dire che dà su un piano più spiritualità o pastorale Cristiana vi sia questo riferimento all'umano alla pratica di umanità di Gesù quale la cogliamo attraverso la mediazione di Fancelli la mediazione delle narrazioni
Delle narrazioni evangeliche ecco acque da questo punto di vista io penso che si possa
In questa riscoperta della quotidianità e dell'umanità come dei per il ruolo di della vita difende anche a riscoprire la dimensione proprie della grande ricchezza che lo straniero l'immigrato porta lo straniero vocazione
Ancora una volta Edmond già bensì in uno del suo splendido testo dice avvicinati
Dice lo straniero a due passi dalla essi ancora troppo lontano mi vede per come sei tu non per come sono io ecco lo straniero l'immigrato come vocazione come appello a farmi prossimo e quanto
Espressione quanto mai evangelica in quanto il prossimo stando alla parabola evangelica non è tanto un
Dato di fatto mai una funzione qui anzitutto l'azione su disse farsi prossimo ecco io penso che questo che questa
Dimensione che cerca di recuperare un rapporto amicale con il tempo vorrei dire contemplativo e non di consumo posso aiutare anche a riscoprire
Una dimensione relazionale di ascolto e di accoglienza con con l'altro e l'altro diverso che ripeto è una operazione mi rivolge una
Avvicina dice lo straniero ovvero fatti prossimo
Qual è l'ultimo un altro ultimo giro è mi ha molto colpito questa dimensione dell'esilio che non è solo nello spazio ma anche nel tempo di cui parla ha parlato del suo Luciano Manicardi e chiedo a Cacciari
Di dire che l'UI qualcosa su questa sfida tragica credo che il cristianesimo
Sicura Rizzato quindi già sguarnito già Gian difeso
Deve deve affrontare essendo essendo aggredito anche e da chi dice avete tradito l'identità l'avete
L'avete trafficata l'avete per fargli accettare dal mondo
Avete venduto anche l'identità cristiana e quindi doppiamente attaccato sia da chi dice
Siete un segno di contraddizione e sia chi dice no invece siete fin troppo umani
Sì di credo che sia necessario da parte di tutti i ventisette del su questa
Sul rapporto diciamo tra l'Europa dico abbiamo parlato di i cristianità
è un rapporto è un rapporto Frizzi
Questo lo avevano capito tutti gli antipapi anche del passato rapporto obiettivamente in crisi
E e nello stesso tempo come si fa a pensare l'Europa senza cristianità pur cristianità senza ruolo
Quindi è un tema fondamentale nell'ambito del discorso che stiamo cercando di sviluppare
E loro il il segno di contraddizione che il cristianesimo rappresenterà il proprio nel senso di quella possibilità di più prima si parlava
Del del farsi polpo il prossimo e colui che si fa prossimo
Proprio con Enzo Bianchi abbiamo scritto una cosa
Insieme a questo proposito no
La ama il prossimo tuo
L'ultimo non comandamento
Eh non può insomma comandamento che a parte il fatto che
Chiamare richiamando i comandamenti ancora che non sta né in cielo né in terra
Ma per cambiare l'olio però sono parole Paroli di Dio non comandamenti e comandamento Non è un generale Dio che comanda
Posso sia venuto in mente quella quella pessima traduzione
Quindi quello segno di contraddizione c'è contraddizione che va che va anche va sbandierando segno di contraddizione
Qui in questa Europa nessuno si fa più fossimo quindi è tutta
E tutta da evangelizzare
è tutta da evangelizzare bisogno
I sola institori detti eccetera si muovono molto intelligentemente in questa situazione di crisi mi nel rapporto tra Europa e cristianità con grande astuzia
Con diabolica astuzia
Nel senso che ottimo logico del termine sanno dividere molto bene avevo capito che qui c'è per l'uno spazio formidabile di azione che consiste nel dividere la cristianità
Tutti noi quelli credo anche tu Marco insomma per una maggioranza anche dei presenti
Quando ha visto hanno visto qualcuno agitare il microchip fissi o contrari in pubblico durante un comizio
Hanno detto bene insomma questo diciamo ha fatto un po'l'Apt fuori dal vaso
E invece no
Perché cioè come è stata al netto dal dal
Cristiano un sedicente tale
Quel gesto non tanto come un testo come l'assistente
Chiaramente
Ma come la scenetta di una chiesa contro ma
E notate anche il linguaggio come astuto
Chiama
Papa Giovanni Paolo secondo
Paolo secondo
Pappano
E l'altro Bergoglio
Come un suo collega
Valgoglio e cioè la tradizione che sarebbe rappresentata dal cugino contro affatto lei nella sua lettura ovviamente tu nella lettura di costoro giuro attuativi o quando letture dei polacchi attuali eccetera eccetera che ha fatto quello che dice caratterizzato come baluardo contro comunismo Atteo per la il cric cristianesimo come identità
Identità esclusiva
Questo discorso è molto forte in un'epoca di crisi perché dobbiamo sapere infine tutti di crisi
La gente ha paura
E la paura
Giustamente a Padova apertamente appare
Per cui tutte le condizioni del delle meravigliose sorti progressive del secondo dopoguerra sono venute meno quindici a siamo più deboli siamo corsi in declino quindi ha paura e quando e paradossalmente ma è così quando
E Psicologia elementali insomma psicologi Psicologia delle masse e noi siamo dimenticati me dei testi di di di vari
Decenni fa diciamo da Ortega in grassetto
Mite
Le masse
Quando quando proprio nei momenti in cui tu avresti bisogno maggiormente di di di comprende di razionalizzare la situazione
E ieri di governare questi processi drammatici di passaggio non avevo Evo da epoca epoca sono quelli in cui la paura cresce e la paura ti fa commettere azioni contro il tuo spesso interesse quello tolto il tetto interne sempre nessuna menzogna e più menzognera di quella di crede che ognuno di noi sa benissimo quello che è il suo interesse no
Credo
Nessuno di noi sa bene quale sia il suo interesse e agisce modo razionale tra il suo interesse questo era il modellino neoclassico
Di di mantide la favola delle api no
Tutti seguono i questi cammini più peccato che nel seguire misticamente niente adesso io non faccia fatto e mi interessa
Quindi questo è il dramma in cui siamo capito questo il danno in cui siamo cresce la necessità di scelte razionali e questa e la possibilità di scelte razionali diventa sempre più difficile
Come nel nostro piccola le nel nostro piccolo piccolo paese cresce la necessità di riforme radicali perché nulla funziona
Cresce anche a livelli la citano cresce IVA cauto via
Sì sì occorre cambiare tutto era a volte non si cambia niente perché perché cambiare tutto troppo difficile
è questo il punto
Quindi bisogna molta attenzione molta raccolto realismo proprio Realpolitik partire proprio
In tale pian piano spiegare bene
Cercare di convincere i propri concittadini di scelte anche passo passo anche minime ma che vadano nella direzione auspicabile insomma e davvero
Una una traversata del deserto quelle ricette
Una traversata del deserto quello che ci attende e credo che che
Dobbiamo compiono insieme davvero credo dobbiamo competenze emetterà
Qui cristiana hanno porta nel senso il quale utente segno di contraddizione rispetto a tempi come questo sia
Il la parola
Di quel signore
E come sia davvero necessario ritrovare come nel secondo dopoguerra tra le culture laiche socialdemocratiche liberali e questo cristianesimo segno di contraddizione
Una una grande intesa
Una grande non pur non in politichese
Non nel senso di poi chissà quale compromesso
Ma la grande intesa col su questi culturale antropologica
Culturale antropologica
Questa credo che sia la la il lavoro che ci eccetera il lavoro che ci aspetta
E a livello di élite politica e a livello proprio di i movimenti di base insomma per ritrovare questa intesa che ha che ha che ha fatto le l'Europa del secondo dopoguerra che bisogna tutta rinnovare nei suoi elementi nei suoi contenuti mamma
Ma nei suoi valori di fondo e nella sua nella sua prospettiva storica bisogna
E è indispensabile è indispensabile per le culture socialdemocratiche liberali ma in ma io penso che sia indispensabile anche perde per le per le chiese cristiane
Massimo Cacciari ha parlato della paura ha parlato di Psicologia delle masse
Io mi permetto di aggiungere a questo tutti quanti sappiamo lo sfruttamento anche politico di un'emozione come la paura paura per la carità a volte anche legittima
Da parte di colui che si trova di fronte persone che vengono da altre
Nazioni di cui non conosce lingua cultura nulla di nulla ma pensione paura di colui soprattutto che si trova sradicato e in un contesto totalmente totalmente estraneo ma forse c'è anche un'altra dimensione un'altra emozione basilare un'altra mozione primario oltre alla paura che viene fatta giocare
E di cui mi sembra che abbiamo avuto anche tanti esempi anche se non mi sembra che sia mai stato tematizzato questa la vergogna
E anche in questo tutto sommato tanto la paura contro la vergogna porta nascondersi a coprirsi Anna a da clandestini basarsi ancora di più
E tutto sommato anche questo un mito biblico delle origini come il mito della cacciata dal giardino
Fa giocare esattamente e la paura e la vergogna come elementi che precedono questa esclusione diciamo così ma quello che mi sembra interessante vedere come
Il tema della vergogna sia stato ampiamente giocato l'ok
A casa nostra in tanti episodi di cui è più e per fine sgradevole a ricordare che ci serve per fini sgradevole a ricordare ma anche sul piano internazionale il il nero che va pulito la Raccagni la feccia parole di sotto e Nicolas Sarkozy che i giovani delle banlieues di argento e in un discorso tragicamente noto come dire
L'altro che ritiene che Miss sporca auto offende il decoro delle mie città e dunque anche di cui ci si vergogna e si deve indurre lunga vergognarsi
La paura certamente ma addirittura anche quest'altro elemento della vergogna
Mi sembra che sia un elemento che viene fatto giocare sempre per agire su quella famosa pancia a cui parla parte della delle porre dei
Dei politici
Quando invocano politiche di respingimento e così ma mi limito a questo grazie della vostra
Allora chiedo tolti piatto ringraziando il Centro Astalli della Università Gregoriana che c'ha ospitato ricordando soprattutto quelli qui sessantotto milioni di persone che si spostano ogni anno nella speranza di migliorare la loro vita e i venticinque milioni di rifugiati
Li ricordiamo
Facendo memoria come si è detto
Memoria viva quindi non non un ricordo ma una memoria che coinvolge persona per persona vita per vita storia per storia e volto per volto
E vorrei concludere con quello che diceva Cacciari sulla traversata del deserto la pagina finale di
Un prezioso libretto di trentacinque anni fa Michael vuol essere esodo e rivoluzione dice
Che in qualunque posto ci troviamo c'è sempre l'Egitto c'è sempre una traversata del deserto da fare quindi ogni generazione alla sua e credo che questa generazione a la responsabilità di riconoscere la paura ma anche di dire che la paura si può superare non come sentimento ma come azione politica
E che ogni traversata del deserto lo si fa da soli ma si fa insieme come ci insegnano tutte le persone uomini e donne giovani uomini e le giovani donne che vengono tra noi rischiando la vita grazie buonasera
Do soltanto un appuntamento il giorno della Giornata del rifugiato a Santa Maria in Trastevere celebriamo come ogni anno la celebrazione
Morire di speranza alle diciotto a Santa Maria in Trastevere