Nessuno Tocchi Caino e il Partito Radicale presentano il libro "Basta dolore e odio. No Prison" di Livio Ferrari e Massimo Pavarini (Apogeo Editore)

Buongiorno
Grazie a tutti per per essere presenti a questa iniziativa che come ne Nessuno tocchi Caino come partito radicale siamo nel salone del partito radicale abbiamo voluto promuovere per presentare un libro è il libro basta dolore e odio noi Prison di Livio Ferrari che è qui insieme a noi e di Massimo Pavarini
Che e in realtà è un invito a a discutere e ad affrontare una dimensione a che è quella dell'abolizione del carcere
E il carcere sostanzialmente viene presentato come una soluzione no al problema
Della della criminalità credo che la nostra riflessione sarà volta anche a cercare di spiegare come in realtà il carcere più che la soluzione sia proprio parte del problema che vorrebbe
Vorrebbe risolvere certo parlare di abolizione del carcere in un momento in particolare come questo può o sembrare utopico
Ma io sono profondamente convinta che i nell'Utopia ci sia maggior concretezza che non magari in quelle realtà che sembrano concrete e che però o di fatto rispetto alla dimensione utopica non non hanno in sé quella capacità di di risolvere e di e trovare ripeto soluzioni concrete ai ai problemi
Rispetto ai quali si si si raffrontano
A a questo tavolo ci sono i relatori di questa e le persone che interverranno in questa giornata cioè Rita Bernardini Elisabetta Rampelli padre Guido Bertagna Loris Facchinetti Sergio D'Elia
E non essendo potuta venire questa mattina Lucia Ercoli c'è vera associazione Medicina solidale Fortini gli orda hanno blu Giordano a io inizierei dando subito la parola a l'autore del libro a Livio Ferrari perché questo è un libro ok innanzitutto contiene il manifesto che avete preparato
O e tutta una serie di interventi articoli analisi e approfondimenti che sostengono questa visione abolizionista e e quindi vorrei innanzitutto che sia tu a a introdurre questo nostro dibattito a spiegandoci anche come
Come ai concepito come avuto l'idea di
Scrivere questo manifestano e
E poi di scrivere questo libro dico anche che la giornata di oggi un primo incontro un primo appuntamento perché questa
Utopia definiamo accorgevamo definirla così dell'abolizione del carcere qualche cosa che vogliamo continuare a ad alimentare già abbiamo l'idea di fare a ottobre un altro convegno
Un'intera giornata proprio su
Sono su questa visione nessuno Prince quindi Livia intanto grazie di essere e molti chiesto un fondo perché poi è venuta de l'idea no presentiamo questo libera se ne condivide i temi la la visione
E quindi e e introdurre presto
La sanità grazie a tre
O meglio così che sono abituato col microfono Fighters un è un accessorio che l'uso quando avevo tredici anni con la mia attività
Grazie grazie di essere qui per per la vostra sensibilità io l'ho proposto a voi perché voi se per i danni che l'ottanta e contro la pena di morte che non è poca cosa
Fa parte di un altro di quelli esperti nata di quell'espressione di cattiveria che l'essere umano continua a esercitare verso gli altri esseri umani vorrei partire però visto che mi hai chiesto dalla Genesi Dino preso
Non preso nasce praticamente ad Avigliana
Alla Certosa dal gruppo Abele dove nel due mila e dodici Luigi Ciotti chiamo diversi noi i cosiddetti Esperti a a confrontarci alcuni giorni sulla questione del carcere
In quei giorni divenne una nausea
Peggio di Sartre nausea veramente grande una perché sentire tante persone che da anni frequentano il carcere che continua a parlare di rattoppi
Sa di cambiare di modificare questa cosa ti dispetto che un'altra quando abbiamo di fronte un vestito logoro vecchio
Un luogo che è solo di vendetta di odio
Io sono abituato nella mia esistenza che quando qualcosa non va lo cambio uso le cose che funzionano elimina occorre quelle che non funzionano
E in quell'occasione ho fatto un intervento talmente fastidioso probabilmente che sono l'unico che non a cui non è stato dato poi segno negli atti di queste di queste giornate
L'unico che c'era un po'commesso in assonanza con me in quei giorni è proprio Massimo Pavarini
Che ho chiamato una un mese dopo circa perché tornato a casa mi continuano a ribollire dentro come il vino nel tino
Era un quadro la fastidio che non andava via una nausea che Nun spariva
E ho chiamato Massimo gli asparagi su questo quelli che erano le mie e dei miei sentimenti e lui mi ha detto guarda con Dimitru vengo a trovarti e lui veniva il martedì che aveva non insegnava all'università venivano vivo a trovarmi e da lì è iniziato la costruzione del Manifesto hanno preso perché poi diciamo è anche un dovere lo abbiamo sentito come proprio un senso di responsabilità soprattutto per il sottoscritto dopo tanti anni io sono trent'anni frequento le patrie galere perciò insomma una piccola pena l'ho avuto anch'io in questi anni
Quello che abituale
Diciamo delinquente abituale brava quello che mi manca oggi forse qui anzi senza forse è proprio la presenza di Massimo
Massimo purtroppo ma se n'è andato con uno di quei mali che non lasciano scampo
Massima una grande persona non solo alto di statura ma intellettualmente e la visione di una grandissima sensibilità e lo dice lui nella prefazione a questa a questo libro a questo manifesto quanto pure essendo diverse le nostre estrazioni culturali avessimo una completa assonanza su questo su questo fatto e anche su molti altri
Nel novanta film novantadue due mila e dodici scusa è nato poi un sito che si chiama no preso un punto U a cui hanno aderito poi una serie di persone anche in giro per il mondo
In questi anni abbiamo costruito una pubblicazione oltre un libro che è uscito dal sottoscritto dal due mila e quindici coro Bettino in cui traccio tutto una serie di argomentazioni per dare significato al fallimento infatti si chiama sottotitolo ovvero il fallimento il carcere al fallimento del calcio in Italia attraverso tutte quelle che sono le storture i business che ci sono dietro alla costruzione di questo luogo assurdo di questa spesa esagerata di questo luogo di vendetta
Qualche anno fa abbiamo iniziato invece con una serie di amici di intellettuali in giro per il mondo dallo storico abolizionista Tommaso APS altri
A costruire quello che poi è questo libro perché questo che non nasce lo scorso anno vede la luce lo scorso all'Inghilterra London è stato pubblicato dai cipressi
In lingua inglese l'abbiamo presentato a un convegno internazionale a Lubiana lo scorso anno
Però non mi sembrava giusto che ci fosse anche l'edizione italiana e perciò interpellato un editore che è stato disponibile
E a quel punto o preparato l'edizione italiana che è quella che trovate lì
E che hai contributo di diverse voci in giro per il mondo che tutte quante in un maniera diversa però declinano la stesso lo stesso risultato che quello dell'abolizione di questo luogo
L'abbiamo presentato questo libro la primo la prima volta a Venezia lo scorso anno in un'occasione di una convegno internazionale
Questa abolizione
è una questione che nasce ripeto per quanto mi riguarda dall'esperienza d'esperienza di vari incontrato volti persone
Dolori drammi
E di aver visto la struttura di questo luogo che non annulla per il ravvedimento ma a tutto per diventare ancora più deleterio soprattutto perché poi nel momento che una persona commette un reato invece di lasciarla la propria responsabilità viene tolta dal Consorzio sociale rendendola anche inabile rispetto quello che ha commesso del responsabilizzando la infantili usando tutto il percorso
Per l'idea di non preso è quella di ridurre la sofferenza la vendetta
Perché questi sono luoghi aumento non solo la sofferenza la vendetta e poi allora non dimentichiamoci comunque che io non sto dicendo nulla di nuovo da tutto quello che in fondo addomesticare le persone perché la pena fa parte della pedagogia della schiavitù del capitalismo è una cosa che viene da da secoli e secoli di attenti di modalità di questo genere
La pena come medicinale
Appena come vicinale che sia in grado di aggredire le cause del male pensate che negli anni Sessanta c'era qualcuno che usava un termine credo assolutamente fuori
è poca adesso ma assurdo anche in quel tempo definiva i detenuti i paraplegici dello spirito
Ma forse
In fondo sono
Cioè a me ci andava un po'vicino anche perché la maggior parte di questi soggetti sono persone povere sono persone povere non solo economicamente ma povere culturalmente spesso l'una e l'altra
Pensiamo a come all'inizio del mille settecento L'albergo dei poveri di Ferdinando secondo a Napoli aveva quel ruolo è stato riaperto un anno e mezzo fa Napoli è stato rifatto non con gli stessi
Con gli stessi criteri aveva proprio il l'obiettivo di togliere dal circuito sociale le persone l'obiettivo di togliere dalla strada e persone che puzzavano che facevano accattonaggio che che faceva piccoli furtarelli eccetera
Più
Mondo dall'esecuzione della pena
Che è poi dentro tutto un circo io lo chiamo circo per evitare di dire cose più dure
Ma il circo del mondo la giustizia perché
La pena è solo il tassello finale di dirlo di leggi ingiuste che partono anche
Dalla condanna in sede di giudizio in sede di tribunale
Codice di procedura penale l'ultimo fatto a fine anni ottanta aveva l'idea di alimentare la possibilità per le persone di difendersi
E e non è un'idea banale astratta importante che le persone a velocità difendersi però guarda caso chi lo può fare e solo perché i soldi per potersi permettere una difesa adeguata chi non ha i soldi chi non sa neanche di cosa stia parlando
Poi alla fine anche per i reati
Più piccoli si ritrova con anni e anni di carcere perciò il circo della giustizia dov'è che il nel mondo era del penitenziario è un tassello finale
Un ambito da riformare dall'inizio non solo dalla fine rimodifica andò riguardando tutta l'ingiustizia che lo comportano ed è un mondo che è sempre stato percorso da metafore perché in fondo è esso stesso
C'è una grande costruzione metaforica perché in verità il penitenziario è sempre stato più simile a un Lager che a un qualsiasi altro posto plausibile
Lo dicono i dati non è che i morti
Nel nelle patrie galere si muore il venti per cento in più che fuori è uno si chiede ma come è possibile
è assurdo questo un luogo dove dovrebbero essere garantite perlomeno sono delle garanzie di oltretutto poi pensiamoci bene
Nella libertà la maggior parte da grosse non ha trovato una grossa fetta di morti avviene per cose che in carcere non sono possibili cioè da incidenti
Incidenti stradali no non esistono in carcere non non ho mai sentito dicono morto in carcere un incidente stradale o perché la passa in bicicletta con un muretto qualcuno
Allora se si muore di più in carcere perché Simone
E e poi non solo si muore di più in carcere
Andiamo a vedere chi muore in carcere io ho una tabella qualche mila dei dati assurdi
Negli ultimi
Vent'anni dal dal due mila in avanti gli ultimi vent'anni abbiamo quasi tre mila morti in carcere comunque oltre mille suicidi mille sessantotto a fine maggio
Fra cui poi aggiungiamoci centoquarantatré al trentun dicembre agenti di polizia penitenziaria suicidati sì
Se poi vogliamo vedere tutto questo ancora più a fondo
Chi sono coloro che si suicidano perché uno dovrebbe pensare di Sora magari sono persone anziane persone che hanno davanti ancora il Castoro
Non hanno più speranze no si tolgono la vita no
No non è così tu trovi che si suicida un ragazzo di ventuno anni che gli mancano tre mesi per finire la pena un ragazzo di ventidue con sette mesi di fine pena
Sì ma come è possibile hai tutta la vita davanti anche se di fatto un errore di percorso hai tutto il tempo per ricucire per recuperare riprenderà rifiorire la tua esistenza
Allora
Alla domanda perché ci si ammazza in carcere perché si si si si suicida c'è una risposta eloquente unica sola il carcere produce morte è un luogo di morte
Noi siamo anche in un periodo storico che è segnato poi da un'involuzione
Paradossale ma drammatica
Che è quella del che siamo arrivati al passaggio dalla sicurezza dei diritti al diritto del sicurezza
La legge
Che abbiamo davanti quella che poi dal suo diventerà la seconda la legge bis
Della legittima difesa
Fa sì che
E la sicurezza alimentato un bene privato non è più un bene pubblico
è un'involuzione
Drammatica questa per la nostra società e anche per
Un'idea che dentro la Costituzione che questa legge poi stravolge
Cambia completamente
Io ritengo che sia assolutamente incostituzionale qualcuno mi sembra che ancora non non si messo in andare in andamento per vedere di di fare eliminare una legge che è contro la nostra Costituzione
E siamo ora mai anche in presenza di una criminologica dell'altro
Perché di volta in volta noi abbiamo il terrorista
Isis no quelli che vogliono farsi saltare in aria abbiamo il pedofilo
Abbiamo il mafioso il serial killer immigranti
E molto più spesso abbiamo i delinquenti abituali cioè questo mondo dove
Criminologia dell'altro fa parte della nostra quotidianità
E tutto questo ci fa non fa altro che enfatizzare la pericolosità
Che non può essere gestita in altro modo se non attraverso la neutralizzazione non abbiamo mai autorizzata un periodo storico con così basso passo di reati
Di tutti i tipi
E si enfatizza cioè invece sulla paura la gente ha paura ci si ama
Non c'è mai stato un momento in cui gli stranieri abbiano commesso così pochi reati come l'Italia
Che la gente c'era se non vado fuori perché c'è
Quello di colore che mi guarda che potrebbe Salemi quando i reati più gravi sono quali in casa mariti e mogli che si ammazzano tra di loro che alle volte essendo sposato alla sera una qualche forma fare in casa micenea avevamo direi meglio in qualche angolo dove ora ci sono i vu'cumprà agli altri e mi sento più in compagnia mi sentirei più grave garantito
Perché e in tutto questo c'è
è chiaro che non c'è nessun interesse da parte di chi ci governa
A studiare la dimensione del disagio sociale
A studiarla per intervenire
Cercando di aggredire le cause e per risolverlo comunque iniziare a limitarlo
E perciò la criminalità in fondo solo un inevitabile costo sociale che va combattuta militarmente badate bene
Militarmente e io oggi qui
Non hanno nessun timore ad affermare
Che in questo ambito noi siamo in guerra
Non guardate non pensate che sia impazzito
Perché se voi guardate bene
Quelli che il ministero della Giustizia attraverso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria cita sono veri e propri bollettini di guerra
Ci dice
Quanti nemici sono stati neutralizzati quando cita i tassi di incarcerazione quanti nemici sono stati neutralizzati
Quanti soldati sono ammessi in campo le forze di polizia presenti costi quanti territorio urbani sono stati liberati o sono ancora occupati da nemico e sono i tassi di delittuosità diminuiti o aumentati
Non siamo in guerra
E da troppi anni è in atto una egemoni trazione la questione criminali da parte anche di molti studiosi da parte di operatori della sicurezza del diritto penale
Che io chiamerei i professionisti della guerra in corso che è con il tempo sono diventati anche una compagnia di giro tutte persone che non hanno nessun interesse e nessuna voglia di abbattere questi muri anzi
Sono ben felici di partecipare a queste tavolate allora l'ho preso ha un obiettivo che è muovere in molti della pace contro queste guerre
Il senso Dino preciso eh
Creare muovere i moti della pace
Attraverso cosa attraverso la riconciliazione
Che significa in fare incontrare Autori e vittime
La prossimità la restituzione Dardano nessuno pensa alle vittime dei reati
Anzi spesso sono tracciate o se no
Rilettura peggio violentate dai miei colleghi del del della televisione della carta stampata che vanamente di microfono davanti chiedendo di cosa ne pensa col come si sente canizie a una persona mi ricordo gli avevan dato mentale ha detto troppo pochi sono ecco questo odio questa vendetta come se il carcere restituisce qualcosa in carcere non restituisce nulla crea solo ancora più dolore è solo esclusivamente vendetta
La solidarietà ai rispetti i diritti la dignità i moti della pace attraverso questi passaggi e lo dobbiamo combattere con l'alfabeto dell'accoglienza dobbiamo aumentare la qualità della cultura contro la desertificazione culturale che è in atto da troppi anni
Se noi siamo arrivati ad avere certi tempi di movimenti politici certi tipi di governi sono dovute all'ignoranza l'analfabetismo che mi ha ritrovato piede nel nostro Paese cosa che non c'era più a un certo punto
E il grado di controllo attraverso ancora quel grande fratello che la tv che che egemonizzato ignoranza che crea l'ignoranza
Ci raccontava un bravissimo sindacalista televisivo Renato Parascandolo
Non so se lo conoscete ci raccontava come negli anni settanta ottanta era iniziato
Un lavoro che non era quello precedente quando c'era Alberto Manzi che cercava di creare
Il maestro Manzi
Che cercava di di di aiutare le persone che non avevano potuto avere una cultura in qualche amena attraverso la televisione a imparare a scrivere e leggere perché era importante
Una persona per essere libera avere la cultura perciò un attimo di servizio la tv di uno Stato che serviva invece ha iniziato negli anni ottanta tutto lavoro contrario è stato quello di creare dei format con dei target bassissimi di qualità intellettuale anzi le trasmissioni signori qua sapete benissimo se uno vuole vedere la televisione che che ha un quoziente intelligenza Mogador dalla Simeto notte quando la quarta quasi nessuno ma nel momento in cui la pubblicità perché quello poi il mondo che determina tutto quanto
Mi tira fuori i soldi lei in grado di cerebrali età serba serissimo e l'ignoranza impera nel nostro Paese noi perciò dobbiamo
Fare un lavoro molto importante contro questa desertificazione
E perché sappiamo bene che le dittature ci sono sempre sviluppate proprio attraverso l'ignoranza che alimenta le peggiori ideologie e che vuole quella dell'uomo forte
Allora con il nostro libro cono preso
Noi dovremo girare alle volte dico io girare in maniera quasi rivoluzionaria in in mano che tocchi anche il mondo del carcere perché si continua a volerlo Venere separato dalla società
Avete visto ieri il messaggio che ha mandato il direttore
Generale
Dell'aria trattamentale del Dipartimento amministrazione penitenziaria Piscitelli in audizione alla Commissione antimafia
Che a cui ha detto non dove non deve essere permesso ai garantire garante nazionale di andare a incontrare le persone in in quarantuno bis sembra che sia stato travisato afferrano speriamo la documentazione della radio radicale abbiamo speriamo che le sia stato dato però mi sembra che l'abbia dalle cose che sono state evidenzieranno anzi
Che è una cosa gravissima già il quarantuno bis è tortura quarantuno bis e tortura
Ed era stato fatto in maniera emergenziale poi diventato una legge statale permanente esatto
Editi Arthur ne abbiamo altre nel nostro paese il carcere è tortura lo hanno preso
Io chiudo questo momento iniziale
Poi disponibile insomma a raccontare a confrontarci con voi e con gli ospiti di amici che sono qui
è un luogo da battere ma un luogo da battere per un motivo molto semplice perché se vogliamo parlare
Tra persone di lingue di pace se vogliamo creare percorsi di riconciliazione
Dobbiamo a battere i luoghi che fanno il contrario che creano odio che creano dolore che creano morte questo è l'obiettivo di peso l'obiettivo che in sé è semplice ma sembra paradossale
In questo momento è da sempre mostruoso perché dietro ci sono troppi interessi
Tre miliardi di euro l'anno costa un luogo del genere
Allora uno dice beh cavo si spendono tanti soldi per le persone che sono dentro no no il novanta per cento ha speso solo per pagati gli stipendi a chi ci lavora
Il resto
Pinzi l'hacker
E poi tutto quello che significava modesta del business
Il vitto il sopravvento
In Italia non abbiamo oggi in questo momento centonovantacinque istituti per adulti la centonovanta sono diminuite
Stanno diminuendo speriamo proteggere spariscano tutta a eravamo rimane era era anni fa nel per fine anni novanta erano duecento erano centosei
Eravamo duecentosei circa adesso siamo accentrato c'è già sedici abbiamo eliminate per spera un po'alla volta no allora questa grossa nel carcere per adulti perché qui sto parlando solo di carcere per adulti in un carcere minorile un altro segmento da cui invece la giustizia per adulti dovrebbe prendere esempio perché in nel minorile
La detenzione è residuale proprio residuale i ragazzi non supera mai le cinquecento unità dentro le carceri le diciotto istituti minorili italiani
Comunque perdere cento novanta istituti voi pensate
Che hanno vinto perché si estese come detto sopra il son quattro ditte
Quattro ditte in tutta Italia una vince il concorso l'appalto da trent'anni o che brava ma è talmente brava pensate che professionalità che abbiamo al nostro Paese che è riuscita a creare una ditta di parenti
Nel Bresciano che anche loro hanno vinto uno di questi appalti perciò trasmettono di padre in figlio questa qualità perché in Italia non è come
Nei paesi civili che dovrebbe essere noi andiamo all'ospedale credo che chiunque di noi ha fatto l'esperienza l'ospedale se se tu sei in ospedale ti portano un foglio in cui c'è scritto
Colazione pranzo e cena mangi quello che ci va o quello che puoi mangiare ma ci metti una X
Carcere no caccia sono duecento persone fra duecento primi duecento secondi duecento conto
Se poi
C'è chi non mangia perché per un motivo o per un altro ogni giorno tonnellate e tonnellate di cibo buttato al macero per l'interesse
Il carcere è solo l'interesse di una cena di certe lobby sulla sulla pelle dei poveri
I poveri fanno business in questo caso e sarete mantenerle e serve creare garanzie anche perché poi badate bene chi è in carcere non non ha la maggior parte non hanno diritti
Sono o persone che hanno perso la possibilità di votare
O stranieri che non hanno manco il permesso di soggiorno cioè manca non hanno né sulla nostra cittadinanza non hanno nessun diritto sono quasi il quaranta per cento dei soggetti reclusi
Perciò voi pensate che
Come tranquillamente non è un luogo dove la politica ha degli interessi a anzi a interessi contrari che sono quelli di far credere alla gente che mettendo dentro queste persone noi siamo più tranquilli mentre e tutto il contrario se la gente veramente sapesse quanto il carcere
Crea cattiveria crea
Radicamento crea danni alle persone lo abbatterebbe
Immediatamente
Io vi lascio
Grazie grazie davvero Livio Rai chiaramente esposto multi elementi di di riflessione io ascoltando di condivido no questa tua a analisi per cui è sostanzialmente con una guerra in atto no bisogna catturare il nemico bisogna annientare il nemico
Rispetto questo giudici il manifesto hanno Prisa Nai questo libro in realtà a propongono una a visione di pace no rispetto allo stato di guerra
In atto e per questo secondo me il Manifesto per l'abolizione del carcere
Un un modo di pensare è un modo di pensare che non riguarda soltanto il carcere perché secondo me abolire il carcere significa anche pensare ad una società organizzata diversamente ma significa anche pensare a a a rapporti a relazioni tra esseri umani ma non solo cioè dell'uomo nell'ambiente in cui vive di segno diverso
E rispetto a quello che sta accadendo che che avviene oggi
Credo che anche il carcere sia come dire uno una sorta di circolo vizioso no il retro alimentante si diceva prima quando parlavamo dei parlavate dei numeri delle carceri che
Da centonovantacinque siamo passati a centonovanta è vero
Però si annunciano nuovi piani carceri
E eravamo ieri a all'Università Statale di di Milano con il professor Davide Galliani e ad un incontro presentavamo il docu-film sul lavoro specifico problema dell'ergastolo ostativo Spice contrasta MT
Ambrogio Crespi che abbiamo fatto come Nessuno tocchi Caino e e lui ha dato questo dato relativo all'aumento
Della popolazione carceraria e poi percentuale anche degli ergastolani da all'inizio degli anni novanta ad oggi e diceva che nel novanta novantuno i detenuti erano circa trenta mila
Con trecento Vergassola anni
Noi a distanza diciamo di circa trent'anni siamo arrivati a sessanta mila detenuti quindi sono raddoppiati
E gli ergastolani sono mille settecento
L'attrice intorno a mille settecento euro
Quindi per non parlare poi dei quarantuno bis
Che anche credo che siamo circa settecento quando anch'anche all'inizio erano al a alcune pizzini e quindi sono numeri che lievitano proprio perché Ice sempre bisogno
Di del nemico no dei di
Combattere quel nemico la mia e ai bisogni sempre sempre di più o di di d'identificare lì è di e di annientarli sostanzialmente o quanto meno di metterli in luoghi non visibili no
Che un modo per poi non comprendere quindi per questo
No Prison è una altro modo di di pensare e di organizzare la
La società e che proprio su questo proprio per per parliamo anche del delle condizioni attuali delle carceri chiedo a Rita di intervenire e e dopo Rita a padri Guido Bertagna
Grazie grazie disabilità intanto voglio dire una cosa chi ci sta osservando
Questo dibattito questa presentazione che facciamo qui
Registrata da Radio radicale
E quindi poi verrà trasmessa da radio radicale est fa sul sito di radio radicale quindi la potranno ascoltare più persone ed è una riflessione
Approfondita non è il tweet lo sport o le trasmissioni di cui parlavi prima no e
Devo dire che in questi giorni in cui si parla
Lui sembra che il governo fino a questo momento ha anzi lo ha deciso concretamente
Di chiudere radio radicale
E ci stanno arrivando testimonianze che sono molto belle soprattutto non abbiamo fatto con la radio carcere un filo diretto
Ma altri fili diretti sono stati fatti la testimonianza che arrivano da parte degli ascoltatori eh emblematica cioè il numida radio radicale riusciamo a conoscere anche perché trasmettiamo non solo le nostre cose ma le cose fatte dagli altri
Dei giuristi convegni dell'Unione delle camere penali convegni dei costituzionalisti la stessa Corte costituzionale che si che sta facendo il giro delle carceri
E
Non solo quindi radio carcere che è la trasmissione del martedì e del giovedì e l'uomo questi ascoltatori hanno potuto approfondire questa tematica e rendersi conto di quale la realtà penitenziaria Entella allora noi sosteniamo che questo anche questo non sono le dirette dal Parlamento è servizio pubblico che noi svolgiamo
E che radio radicale svolge adesso vedremo che cosa accadrà nelle prossime ore
Però insomma
Ha un significato anche il fatto che oggi proprio oggi nel due mila diciannove con tutto quello che è accaduto nel mondo questa cadendo in Italia
C'è questa decisione basta
Il servizio pubblico fatto da Radio radicale
E non è che hanno fornito
Gli esponenti del Governo l'alternativa tra dice no questo servizio pubblico adesso succede un'altra cosa
Facciamo la gara quella che avrebbe dovuto essere fatta dal due mila e quattro
Facciamo altre cose no
Hanno chiuso senza dare prospettive tanto che è dovuta intervenire l'Agcom
Quella che controlla proprio l'informazione e la comunicazione e per dire vecchie la garante
E proprio delle discorso del servizio pubblico per dire al governo state attenti
Qui c'è una interruzione di un servizio pubblico senza che siano state date le alternative
Chiudo l'argomento però credo che sia anche l'argomento pena carcere sia molto sia strettamente collegato con questo libro
Con questo libro che deve essere conosciuto
Perché stimola la riflessione da parte di tutti stimola le obiezioni anche
E intanto voglio farmi i complimenti lo dicevamo prima con Elisabetta per aver scelto questa frase non so dove l'avete pescata piombatura rischiano e io amo Pasolini trovami Pasolini no ma se la vede quello che ha scritto ma se l'avete trovata in un libero o in un giornale una pubblicazione non solo a ponte dentro da credo in cui si forma di Londra Poesia in forma di rosa
Allora lo voglio leggere per gli ascoltatori di radio radicale sono poche parole ma parole che hanno un valore scriveva Pasolini
Poi chi la libertà è incompatibile con l'uomo
E l'uomo in realtà non la vuole
Intuendo che non è per lui
Quanti obblighi io mi sono inventato invecchiando per non essere libero
Cioè da una parte appunto c'è l'uomo l'essere umano che a me è lampante è vero che quando ti viene tolta la libertà si dice che viene fatto è una privazione la più grande privazione no
è però noi stessi ciascuno di Nouiri nelle nostre coscienza nel non nella nostra vita quotidiana
Ci crediamo
Proprio perché
è difficile questa liberazione anche interiore
Ci uniamo le nostre piccole o più grandi prigioni
Per contenerci diciamo no per contenere quella che è la nostra fantasia quella
E ci diamo dei limiti diciamo no che spesso sono delle vere e proprie prigioni io sono convinta che e in moltissime famiglie le famiglie spesso sono delle vere e proprie prigioni
Dove c'è un'autorità
Che può essere quella dei genitori o dei nonni che
Incidono fortemente non ha non a questioni di educazione ma che si sovrappongono alla libertà di scelta per esempio del figlio giovane
E Pinto vorrei e terre perché loro vorrebbero che il figlio ed è quello che succede purtroppo
Facesse a determinate scelte che sono però le scelte dei genitori non le scelte del figlio
E anche in certi luoghi di lavoro ma io scelto la famiglia anche perché tu l'hai richiamata per dire che il luogo più pericoloso del mondo
Allora
Che cosa voglio dire con questo che hanno lontani difficile
Questa è noto difficile c'è quella dell'abolizione del carcere però mi pare che voi Livio abbiate scritto anche
Nella prefazione le modalità con cui volete condurre
Questa lotta io me li sono segnati diligentemente perché le ritengo studiato perché li ritengo importanti per far comprendere avete scritto no Prison non coltiva il piacere dell'utopia astratta
Senta e ben disposti Asfor carpacci le mani per contenere la dannosità del sistema delle pene legali
Poi dovremmo verificare quanto queste pene sono legali
Sì le confrontiamo con i principi costituzionali ma anche a volte spesso con l'ordinamento penitenziario che qualcosa scritto quindi ma che non ha poi alcuna attuazione
Pratica infatti scrivete non tutte le carceri sono uguali quanto a disumanità azione sezione uguali
Quanto a disumani d'azione dei castighi come non tutte le pene legali sono egualmente negative nel violare i diritti fondamentali del detenuto
E molto ancora si può e si deve fare in questa direzione il Riformista per ridurre il danno
Per ridurre il danno del sistema legale delle pene ma questo solo non ci si può fermare
Perché nessun riformismo cosmetico potrà mai definitivamente occultare la funzione del dispositivo carcerario nella produzione della violenza istituzionale
Su questo punto Livio Iddio equestre Pavarini che scrive
Siamo perfettamente ci siamo perfettamente intesi perché ognuno seguendo la sua traiettoria di impegno sul carcere si è persuaso
Ne dell'impossibile riforma abilità della pena detentiva in una dimensione di processo inclusivo e di rispetto dei diritti umani del condannato
Da qui no Prison senza se essenza ma e poi c'è l'ultima annotazione che io ritengo molto importante
Forse inevitabilmente Ascierto comprensibilmente chi condivide la censura radicale della pena carceraria
Verrà incalzato dalla richiesta di esprimersi in favore di quale diversa modalità di contrasto al delitto vada la propria preferenza allora deve dire che cosa volete fare va be'non vuole del carcere a chi che volete fare
E scrive poverini sono tentato di rispondere un po'piccato come suggerisce l'amico Luigi ferraioli
Echi crede in una soluzione penale alla questione criminale
Che all'obbligo di giustificarla non certo chi la critica
Perché altrimenti si determina un'inaccettabile il versione dell'onere della prova cioè perché noi il delitto lo vediamo no delitto che
Si manifesta tutti i giorni perché poi le tesi abolizioniste sono di più tipici alla tesi
E che voi sostenete in questo libero dell'abolizione del carcere
Ma c'è anche la tesi
Più ampia dell'abolizione del diritto penale
è un'altra crisi abolizionista io sposo la tesi Ferrajoli che dice
No il
Diritto penale dobbiamo fare in modo che sia un diritto penale minimo ma non lo si può una Chirac
Ma non lo si può abolire anche perché a garanzia
Dell'imputato anche perché prevarrebbe altrimenti la legge del più forte cioè ci si difende cioè il diritto penale ci si intende
Come si può si attacca se si vuole e si commettono delitti tanto non esiste il diritto penale e invece
Questa è un è forse e la funzione più importante che ha uno stato no uno Stato che però dovrebbe essere autorevole cosa che non è però Luigi ferraioli
Incentra la sua analisi sul fatto che il diritto penale deve essere la coniata l'unica formula diritto penale minimo
Perché è indubbio ma basta e Luigi ferraioli credo che sia uno dei pochi che rinvia contati basta vedere quante fattispecie di reato ci sono Italia
Trentotto mila fattispecie di reato ora
è vero che la legge non ammette ignoranza ma ficcarsi in testa trentotto mila fattispecie di reato per dire io quel reato non lo commetterò è un po'difficile insomma no sotto tanti e
La politica dei governi che si è succeduta nel tempo che cosa affatto
Ha fatto ha introdotto sempre di più nuovi reati
L'han fatto il governo precedente lo stanno facendo questi proprio lo scopo è quello quando negli altri Paesi europei tra virgolette
Pensiamo alla Francia alla Germania le fattispecie di reato non sono così
Amplificate così come non sono così tante le leggi che noi invece abbiamo in Italia allora che cosa ha determinato questo
Questo ricorrere in continuazione per cui al cittadino che pone determinati problemi si risponde con una legge
Naturalmente e poi sono leggi in contraddizione in conflitto spesso fra loro
E questo dà poi molta molto lavoro a alla corte di cassazione alla Corte costituzionale e alla Corte europea dei diritti dell'uomo
E quindi l'Italia questa particolarità fra i paesi occidentali Kira
Un numero di leggi spropositato si parla di centocinquanta mila però nessuno è mai riuscito a scontarle perché qualcosa di impossibile quasi perché le leggi si annidano dappertutto
Per cui codificato le è
è difficile
è quasi impossibile
E anche il modo di fare le leggi no per cui to the vai a leggere non ci si capisce niente noi rimandi alla tra le cioè
Non sono dice la legge non ammette ignoranza si ma allora scriveva che uno possa capirla
Tant'è vero che c'è una forte critica sulla qualità della legislazione
In Italia
E allora
Che cosa fare
Da quello che scrive Pavarini Conte d'accordo
L'idea e quindi l'azione deve essere rivolta perché lo hai ricordato tutti i motivi per cui il carcere è addirittura dannoso
Crea lo abbiamo avuto ministri della giustizia che pure non sono riusciti a fare le riforme che avevano detto ma insomma il ministro Orlando
Non ha esitato a dire in più occasioni il carcere criminogeno quindi chiare già alimenta la criminalizzare alimenta il crimine
E allora
Quindi voi dite
La direzione di marcia attraverso il manifesto deve essere quella dell'abolizione però non disegnate anche l'intervento riformista
Tant'è vero che credo sia arrestati connubi
Quando
Abbiamo promosso per anni per esempio un provvedimento di amnistia per rientrare nella legalità costituzionale
Perché il sistema penitenziario aveva molti più detenuti
Di quelli che poteva avete cioè ci sono Paesi europei tipo la Germania che raggiunto il limite della capienza regolamentare uno non può entrare in carcere punto e basta invece da noi
Altro che punto e basta
Il cioè mettiamo tutti quelli che
Che arrivano l'e nessuno si può opporre il direttore non si può opporre
L'esecuzione della pena
Deve essere fatta anche se c'è un sovraffollamento come a Taranto del duecento per cento
Si deve fare
Allora il provvedimento di amnistia ma noi abbiamo collaborato e siamo stati abbiamo fatto anche lotte non violente alle quali hanno partecipato in detenuti
Venti mila detenuti che hanno fatto lo sciopero della fame per la riforma dell'ordinamento penitenziario che poi non è andata a buon fine anche il metodo no è importante perché credo che siamo tutti d'accordo qui il mezzo chiusi per lottare e prefigura i fini quindi usare
Ed esprime alzi attraverso la non violenza prefigura già qualcosa di positivo come siamo stati felici
Anche se il loro lo abbiamo potuto fare per inter rilievi del Vaticano insomma non voglio vola ma insomma siamo stati felici di consegnare a papa Francesco
Il librone perché abbiamo messo tutte le lettere dei detenuti che ricevono aderiamo allo sciopero della fame oralmente di Ribera quindi era un impegno volto al bene diciamo no
Di detenuti che deriva dovete fare una
Pena che corrisponda quanto più possibile ma la coincidenza dovrebbe essere al cento per cento con il dettato costituzionale in questo momento le carceri italiane
Sono ma in questo momento mani dieci anni precedenti ne è evidente sono in lega lì
Prima abbiamo ricordavo l'ordinamento penitenziario
E
Ci sono articoli che prevedono i comitati di aiuto sociale
Che dovrebbero servire al reinserimento ad accompagnare il detenuto per inserirlo nella società che hanno le fonti di finanziamento
Dal mille novecentosettantacinque non sono mai Stati istituiti chi è illegale
Atti va imputata questa mancata attuazione dell'ordinamento penitenziario un altro fronte sul quale dobbiamo agire io credo che sia quello della trasparenza
Allora
Forti del fatto che
Il ministro della Giustizia proviene dai Cinquestelle trasparenza trasparenza trasparenza e abbiamo detto quando l'abbiamo incontrato guarda
Che le schede degli istituti penitenziari non sono aggiornate da un anno e richiederebbero l'implementazione di altre informazioni che vanno date al cittadino
Perché anche quello è importante
Cioè noi finalmente siamo riusciti a stabilire che ci sono tre mila e settecento posti inagibili e che quindi la capienza regolamentate che poi l'hanno fatta questa cosa non completa ma l'hanno fatto
Tre mila e settecento posti sono inagibili e quindi non è che la capienza è di cinquanta mila posti e ci stanno sessanta mila detenuti
Ma che ci sono quarantasei mila e cinquecento posti e sessanta mila e dispari detenuti
Quindi con un sovraffollamento molto più alto di quello che ufficialmente nelle sedi ufficiali europee loro denunciano
Ma abbiamo saputo l'altro dato scandaloso tu giustamente Livio ricordarvi che
Il il novanta per cento della spesa di tre miliardi è destinata agli s'intende
Ma guarda che quasi esclusivamente destinata agli stipendi degli agenti di polizia penitenziaria perché perché gli educatori quasi non esistono
Allora
Poi vedete conoscenza informazione
Ma come come è successo che senza che nessuno sapesse niente la legge in media ha ridotto le piante organiche
Degli agenti Maldini educatori prima Arancia pochi erano mille duecento quaranta
Con la legge magia quindi o stiamo parlando di Salvini
Con la legge Mahdia sono stati ridotti a novecentonovantanove pianta organica ma se andiamo a vedere i dati nel concreto la pianta organica non è nemmeno completamente coperta
Perché quelli che lavorano che che sono assunti a a sono ottocento settanta
Ma se andiamo a vedere quelli che sono in servizio
Questi sono ottocento otto per sessanta mila detenuti
E e senza tenere presente che fra queste ottocentootto ci saranno le educatrici che partoriscono
Che magari hanno un familiare disabile insomma che prendono i permessi che vanno in ferie quindi sono ottocentootto sulla carta
Quindi vuol dire che c'è agli educatori ciò vuol dire che la rieducazione si dice è difficile ricorrere alle pene alternative ti credo prima che un educatore chiuda
Una relazione di sintesi a Eva agli ad aspettare
Avevamo chiesto e questo non l'ha fatto il governo di mettere on line
Il prezzario
Quello quello che tutti i detenuti hanno per o fare la spesa dentro il carcere
Il soprabito Contucci parlari delle famose quattro d'interno
Beh io credo che già fornire questo elemento di Info perché non lo vogliono far sapere quanto si paga in un carcere
è un pacco di vasta
Di turno vacatio perché è diverso la carcerati arciere però siccome tutti i detenuti denunciano perché i i soldi
Queste ditte li fanno con il soprabito non li fanno con sì è vero forniscono anche i pasti diciamo Johnson letta perché
Saprà Rossi ha determinato Veltri Ina e quelli che la media Vito bianche sono vicini comunque il non superano i settecento metri neanche parlando di distanza dal carcere
Del supermercato più vicino che allora dovrebbe quello di indicare era sì
Va bene però ha fatto nove fatto sta che i prezzi sono elevatissimi che questa storia non va bene che il detenuto apre il quotidiano
E vede che il pacco di pasta che lui ha comprato non so a quanto costa infinitamente di meno perché ci sono le pubblicità e e allora Lili evidentemente c'è del marcio che va e
Il discorso della trasparenza dell'informazione della conoscenza aiuta un po'a ridurre questi fenomeni perché fornisce degli elementi di analisi
E concludo con una cosa positiva che non a caso
Non ha trovato grande spazio sui mezzi di informazione sicuramente tu conoscerà mai queste due madri iracheni Sissi e Claudia affrancare Hardy
Claudia Franca Hardy ha avuto il suo marito carabiniere ucciso da un ragazzo di diciotto anni il dopo un rave party
E fra queste due donne è avvenuta una
Riconciliazione spettacolare perché Irene che la madre di Marte Mattia Mattia Matteo Matteo e ha voluto
Incontrare questa donna insistito moltissimo questa donna Claudio all'inizio non voleva diciamo ma che vuoi da me c'era sono dal superare questo momento così doloroso mio marito in coma perché poi è morto dopo un anno
Lasciamo in pace e però Irene ha insistito
E che cosa hanno compreso insieme che proprio per
Quella vita spezzata del carabiniere
Che era stato mandato a seguire l'ordine pubblico al
Parte
La riabilitazione la crescita
Il futuro reinserimento di questo garante di questo ragazzo sarebbe stato
Motivo positivo perché al male
Dell'omicidio non si aggiunge un ulteriore male
Pensate che questo ragazzo a parte che le due donne vanno a fare conferenze in tutta Italia perché
è stato un processo anche difficile loro
Hanno litigato anche in pubblico lui per per cui c'è tutta la verità di rapporti umani no forse per questo l'esperienza particolarmente dalla insomma pochi poco tempo fa
Questo ragazzo
So che si è diplomato in carcere
Est si è laureato con centodieci e lode ma
All'opera
Distruggo del ragazzo non ha partecipato solamente la madre che Mario ha partecipato anche questa donna
Questa Claudia
Per cui ecco che da un ma cioè questo male anzi che trasformarsi nel male ancora maggiore di questo giovane perso perso per sempre
Vana condannato a vent'anni
Per esempio Claudio era sin dall'inizio contraria una condanna esemplare all'ergastolo eccetera
Ma questo ragazzo che
Ha capito quello che ha fatto si è reso conto
E cerca di produrre bene per la collettività e queste donne che vanno in giro a spiegare questo l'importanza della riconciliazione certo non si potrà verificare in tutti i casi
Ma
Questo fatto è un insieme importante
Che il pm venisse perché produrrà Del Bene
Invece sembra quasi anzi sembra quasi nella realtà che chi viene sbattuto in carcere
Sembra quasi che lo Stato voglia che peggiori
Che sia e chi rimanga cattivo Bersani tre no senza nessuna possibilità e qui ci sono la violazione di una serie di principi fondamentali contro i quali
Contro questa promozione non dobbiamo
Armarci io credo con lo strumento più efficace sia quello della non violenza ma anche dell'incalzare quello che noi chiamiamo regime sulle violazioni concrete che vengono fatte ogni giorno in fondo se fosse applicata
Lalli gradita e io rispetto della legge fondamentale il carcere sarebbe già di per sé abbattuto
Il problema è che le carceri sono istituzioni oscure dove c'è violenza tortura recente il fatto e di cui il detenuto di Tolmezzo che è stato trattato in cella di isolamento con gli idranti lì perché c'è stato una moglie coraggiosa che andava in Procura della Repubblica ha fatto la denuncia ma quanti hanno il coraggio di fronte al potere che c'era dentro il carcere di presentare le denunce sono pochissimi
Quindi io credo che questo sia il male tutto giusto e credo che possiamo lavorare insieme a questo Obiettivo bellissimo grazie
Grazie Rita e c'è un cambio rispetto a quello che avevo preannunciato prima anzi che padri Guido Bertagna interviene adesso
E Sergio DDA perché sia saggio che Rita devono sarà un po'lasciarci avendo un treno terrà un'altra iniziativa del Partito radicale a Reggio Calabria allora Rita diceva prima a da dove partire no per condurre questa lotta per l'abolizione del carcere
Che noi come Nessuno tocchi Caino siamo impegnati in questi laboratori della speranza sono degli incontri che ogni mese facciamo mi nelle sezioni di alta sicurezza
Come chi è condannato a quella pena senza speranza che l'ergastolo ostativo che esistente
Al nel nostro ordinamento seppure in una forma nascosta perché è nell'ordinamento penitenziario questa preclusione alla concessione di alcun beneficio fintanto che la persona non decide di collaborare con la giustizia non con i programmi
Per il reinserimento sociale significa collaborare fornendo sostanzialmente delle informazioni dei nomi ai magistrati perché possano procedere con con i processi allora e questi laboratori
Che che che facciamo noi lavoriamo molto su
Appunto dove partire
E Squinzi sul cambiamento interiore io sono profondamente convinta che ogni cambiamento no che noi auspichiamo anche quello di abolire il carcere
Non dobbiamo pensare che qualcun altro lo faccia cioè dobbiamo già noi come dire
Praticarlo no quando dicevo anche che abolire il carcere
Un modo di pensare allora io credo che in sé sei ci impegniamo il siamo impegnati in in questa lotta occorra anche da un punto di vista proprio in individuale
Avere questo di modo di di pensare noi quindi bisogna sempre partire
Da noi
Da da se stessi quindi Sergio you ti do la parola anche anche su questo su sul cambiamento da dove partire appunto per condurlo costano tradizionale vita questo coloro che penso io e però voglio anche ringraziare Francesca Mambro perché sente siamo qui insieme a questo tavolo con questi i relatori anche le persone presenti in sala insomma
Grazie attese Francesca e quindi
Sergio
Ma io sono arrivato qui con due libri ho deciso di fare uno scherzo Livio Ferrari non presenterò il tuo libro ne presenterò un altro
Per l'altro un libro di Nessuno tocchi Caino no in concorrenza sì va addirittura però nel rapporto marketing non è il rapporto due mila diciannove diverso
Domenica in il rapporto due mila dodici dimensione quindi con circa sette anni di ritardo lo lo presentiamo non sto scherzando però centrano i due libri Elisa età faceva riferimento ai nostri viaggi
Nelle carceri nelle prigioni c'era certo non Prison però sempre in prigione noi stiamo
Le vogliamo talmente abolire che non facciamo a meno di frequentarla e enti però le frequentiamo in un modo che prelude al superamento della prigione stessa
E se io dovessi scegliere avendo letto una parte di questo libero e l'ho letta ispirato proprio da spesse contrasti
Perciò dal fatto che qualche ora prima
Eravamo stati nel carcere di Opera
A Milano come ci andiamo ogni ogni mese e poi a seguire all'università Statale di Milano dove c'ha convocato il professor
Galliani per la presentazione del docu-film di Ambrogio Crespi spesso contro Aspin permea andare ad opera una volta al mese come poi andiamo una volta al mese a Rebibbia Secondigliano Parma a Voghera
è una fonte davvero di nutrimento di di i di ispirazione soprattutto
Perché di questi due libri c'entrano perché
No dicevo se io dovessi scegliere fra appunto l'alternativa radica Lissi ma alla
Al carcere e all'altrettanto radicale forse ancor più radicale alternativa al sistema penale mi convince più la tessitura bivio e di Pavarini
Del superamento del carcere a partire dal superamento proprio della risposta al delitto che consiste nella sanzione nella sanzione penale quindi sono dico radicale ma non nel senso di storia di alternativa radicale nel senso di partito radicale penso che il peccato originale che se mai va affrontato e superato il proprio quello del della pena come reazione come risposta alla crimine come risposta addirittura su questo ritorno
La copertina di questo rapporto di Nessuno tocchi Caino ha posto la foto terribile no di una donna ruandese mutilata
Cosa mi ha fatto pensare al al Ruanda al fatto che nella storia un po'il Ruanda
Noto nel mondo per il genocidio che nel giro di cento giorni parliamo tra la primavera e l'estate del due mila del mille novecentonovantaquattro
Portato al risultato di sterminare un quinto della popolazione c'è un milione di massacrati mutilati a fronte di una popolazione di cinque milioni di di abitanti
E
Nel giro di cento giorni
La terra delle grandi colline
Beh in quella terra è come se si fosse incarnata inverata la vicenda la storia millenaria di Caino Gabriele no stiamo parla ma se pensiamo proprio anche le due etnie no Yuto cioè i coltivatori della terra
I tutsi gli allevatori l'invidia degli hutu nei confronti dei tutsi cioè di Abele né confronto di Caino perché calino poteva in quanto allevatore offrire sacrifici arrivare al signore invece cultura
Il contadino no
Beh lì la storia di sì diventata la storia millenaria
Da cui trae origine forse l'umanità in termini di riferimenti
Religiosi eccetera si è nel giro di di cento giorni
Inverata
Rinnovata nella maniera così
Così drammatica
Qual è il nesso fra il libro di di Livio Ferrari e Massimo Pavarini e questa storia del Ruanda che nella prefazione al rapporto due mila dodici io Elisabetta raccontiamo avendo partecipato da invitati dal presidente del Ruanda
Ad assistere ad una grande cerimonia
Nella quale si celebrava la il successo di un processo di riconciliazione fra gli hutu Petruzzi cioè fra Caino
Era la cerimonia di presentazione di sette anni di processi
Caccia
Un termine sconosciuto in Occidente GA Ciacera significa letteralmente Prato
Erba era di sistema tradizionale no di amministrazione della giustizia direi millenario
Quindi non la pena nomi carcere non ma il giudizio
E la riconciliazione tra le parti
Questo è il senso
Nel CIACE a Prato Erba perché la comunità sì riuniva su un prato al centro del villaggio e celebrava questo giudizio
Che si concludeva
Quasi sempre se non sempre con una decisione di riconciliazione
Fra la vittima il carnefice
Loro provano dopo lo sterminio di un milione di i tutsi a a fare i processi
Normali ordinari quelli previsti dal Codice
Dal Codice Penale
Vanno avanti cinque anni per trattare sei mila Cassi
No
Con quelle ricchi ma essendo diciamo gli imputati un un milione di persone si sarebbero dovuti cento duecento anni per poter trattare tutti quei quei processi allora il presidente Carlo Kagame suggerisce il CIPE perché non ripristiniamo il sistema tradizionale di giustizia quello della riconciliazione
E loro fanno questo operazione ci ha portato
In
Sette anni a trattare due milioni di casi penali ma quelli più importanti erano quelli molti erano riguardavano questioni legate alla proprietà che pure ci sono state nel corso di quella guerra di quel genocidio
Ma c'erano seicentoquaranta mila casi di omicidio
E di molti di mutilazioni
Costo quarantotto milioni di dollari in sette anni contemporaneamente in anzi partiti da prima poi contemporaneamente anche i processi cosiddetti caccia c'era
La Corte penale internazionale messa su per giudicare genocidio in Ruanda in diciassette anni aveva trattato soltanto non novantina dicasi al costo di un miliardo e settecento milioni
Di dollari
Proposito di quello che diceva Elisabetta nel ramo lì a questa concorrenza poi abbiamo incontrato anche questa donna l'abbiamo intervistato
Tra Jamel
Interne dice questa frase il sistema caccia c'era ha sfidato ogni ruandese a praticare introspezione
E ricerca in territorio il che ha portato a dire la verità e alla giustizia
Alla guarigione
E al riconciliazione del Paese
Allora
Io credo che questo c'è la frase di un Pasolini potrebbe essere una frase che può essere come frontespizio di questo testo Livio
Perché credo che ci in questa frase ci sia un po'il il nucleo duro il nocciolo insomma del nervoso della vostra visione
Sulla l'abolizione del carcere in quanto sul superamento proprio del circolo vizioso
Forse proprio del gioco di specchio tra
Diciamo la ma
Come
Effetto del castigo nell'appena come reazioni della pena come effetto del reato del castigo come reazione al diritto
Io sono convinto che soltanto i visionari quindi non soltanto di gli utopisti però io dico i visionari sono gli unici veri autenticità realisti no
Soltanto chi ha una visione del possibile dell'urgente del necessario quindi un un qualcosa che si e già di un'attualità tale da
Che che urge che pretende di deve essere realizzata l'idea della sono gli unici che sono i riformatori
Gli innovatori
I tre attori di di realtà no
Soltanto che una visione di una realtà possibile può anticipare era realizzare quella realtà quindi è bene a bere la visione che questo libro da sul superamento del calcio o meglio ancora della pena come risposta
Al delitto perché io credo che sia realistico pensare questo io più che all'abolizione come parallelo no come paragone più che all'abolizione della schiavitù
Che viene detto non è stata abolita la schiavitù era un sistema che lo metteva in discussione raschia bisogna fare riferimento più alla come paragone come similitudine all'abolizione
Se la tortura
All'abolizione della pena di morte
All'abolizione della pena fino alla morte cioè dell'ergastolo la nuova frontiera dell'abolizionista in tema di delitti e di pene l'abolizione beccacce
Come sistema come sistema penale
Quindi non bisogna come dire preoccuparsi ciò non bisogna mai preoccuparsi bisogno semmai occuparsi bisogna occuparsi di questa riforma radicali essi ma quindi non è il riformismo io sono d'accordo più che alle penne
Alternative no al carcere bisogna pensare immaginare a vere la visione dell'alternativa alla pena quindi non pene alternative ma alternativa alla peggior sistema strutturale penale
E questa secondo me la via maestra per poter concepire qualcosa di no io dico la nuova frontiera della lotta diciamo per i diritti umani e quando si parla di diritti umani fondamentali
Carreras attivazioni versare lo dice no
Insomma diritto al vita diritto alla libertà diritto alla sicurezza secondo me nell'abolizione del calcio nel non primi sono questi tre diritti fondamentali vivono in un'unica proposta in un'unica dizione in un'unica
In un'unica soluzione
Caino e Abele
Tornando da perché questo di andare a Opera una volta al mese anche fonte di di ispirazione
Allora
Caino e Abele
Io ringrazio padre Guido Bertagna anche per avermi consentito di parlare prima di lui perché
La storia sulla storia di Caino e Abele lui ha scritto una bellissima prefazione a un altro Rappo ecco avrei potuto portare un altro libero un altro rapporto di Nessuno tocchi Caino
Proprio su ricordi una sponda sì proprio su quel passo su quel passo della Genesi che Q lui in maniera mirabile loro fa comuni alle sei Jesse no di quel passo
Quella che è una vicenda millenaria di Caino Abele
C'è però il più
C'è attuale
E più civile
Della civiltà moderna
Della Storia contemporanea
Delle pene del carcere privative delle della libertà coi della sicurezza anche della dignità della della della persona
Io credo che se noi ritornassimo alle origini saremmo più civili se tornassimo proprio alle origini del pensiero anche filosofico
Diciamo occidentale se ritornassimo all'Antico Testamento
Al passo della Genesi signore pose su Caino un segno perché non lo colpisse chiunque l'avesse il contratto
Che poi dell'origine anche del Nessuno tocchi Caino del nome della nostra associazione
è in quella che se gessi di padre Guido Bertagna lui dice come finisce la storia di Caino Abele
Caino non viene ucciso non viene colpito non viene condannato a morte non viene condannato ad una pena detentiva viene tra virgolette
Segno che perché in signore pone superino il segno della tutela anche per chi lo avesse incontrato quel segno se ne è sotto la protezione del Signore no non va non non va toccato per una sorta di condanna tra virgolette lune riceve più che una pena e quello e quella di andare vagabondo ramingo
Nelle terre nel mondo Sconochini sconosciuto
E perciò esso stesso stesso ci fa contava anche Guido Bernardi viene costruttore di città
Carino costruttore
Di città
Ed è qui c'è il senso di una soluzione io dico
All'insegna della costruzione
Qual è l'alternativa all'ufficio volete abolire il carcere
Riparare
Edificare
Costruire questa la soluzione
Quindi
Riparare ciò che si è distrutto che ciò ciò che si è infranto
Unire ciò che si si è diviso quindi riconciliare
Ricostruite
Ecco tutte le opere all'insegna della edificazione della costruzione della riparazione della riconciliazione
Ecco questa è la risposta
Quindi alla violenza
Della pena si risponde con la non violenza
Della riparazione del danno
All'odio insito nel delitto si risponde con l'amore della risposta
Al al delitto
Al dolore si risponde con il piacere Del Bene al male si risponde con il bene del ricostruire riparatrice
Quest'arte
La soluzione
Questa è la l'alternativa
Quindi la lotta per l'abolizione
Del carcere
Ripeto la nuova frontiera per porre fine alla catena perpetua
Cioè in spagnolo
Catena perpetua ergastolo
Perché non perché trenta spagnolo significa Cambiasso ma in che senso il fine pena mai
Ma più
Il riferito
Al fine pena o al fine della pena al fine pena mai di quella spirale di quella catena appunto perpetua di quel circolo vizioso che alla violenza al dolore inflitti dal delitto ecco questa è la catena per fare si debba necessariamente rispondere
Con
La violenza il dolore
Inflitti dalla pena
E questo il modo di liberazione
Bellissimo libro manuale non di sopravvivenza ma di di densa di di vita
Per
Rendere più civile
La nostra civiltà cosiddetta civiltà contemporanea e a ben vedere l'unico modo per rendere più civile
Ritornare alle origini a due mila e passa anni fa per non andare ancora oltre
Prima della storia di Caino e Abele al pensiero
Che mi unisce poi al nemico Loris abbiamo del pensiero orientale
Ciò quest'immagine nono del tavolo la via
L'origine il principio d'ordine da cui tutto
Origina cui tutto tende ecco c'è più ordine nella soluzione
Del signore per dal diciamo alla vicenda di Caino è bene che nonno
Forse e Jerome ordine
Di cui siamo impregnanti oggi per cui il carcere diventa poi alla fine che cosa ormai perso ogni senso
Il carcere
Cosa rimane del caso e non il suo valore simbolico monumentale
Ma il TAR ci sono monumenti eretti certo le vittime i parenti da alle vittime del reato ma monumenti alla sicurezza
Il calcio mai ha un valore mo'monumentale e nel nucleo più duro del carcere il luogo sacro di questo monumento chiamato carcere circa quarantuno bis ci sono le sezioni di massima di massima sicurezza
Siamo alla in grado
Non so se diventi più inferiore o superiore della inciviltà
Della storia dell'umanità
Grazie a
Grazie davvero asserzione i vecchia quello Cicchitto è
UE è un introduzione a all'intervento di padre Guido
Bertagna ma voglio anche leggere una parte del preambolo al Manifesto no risalga che ha iscritto il bivio nella parte finale quando il vicino Brisson perciò un'idea socialmente ieri conciliante
Verso un universo umano che crea e subisce dolore
Per affermare anche il principio del cambiamento e della restituzione del danno il manifesto hanno Prison afferma imperi inscindibilmente che si può perdonare
E questo per promuovere una società che parli lingue di pace
Per
Donare
E Guido
E allora pittura ricordava Sergio questa splendida esegesi del passo biblico su calino
E ABL e poi anche il tuo impegno in processi riconcilia attivi e di giustizia
Va
Dico anche atti vuole a Francesca che ha organizzato queste iniziative che al tavolo
Può comprare il libro di Livio Ferrari e iscriversi anche a Nessuno tocchi Caino
Perché
Ci serve anche il vostro aiuto anche al Partito Radicale
Grazie di sapete grazie a tutti voi neanche chiesta o ascolterà insomma avrà la pazienza di darci questa attenzione perché stiamo scoprendo no credo anche in questa prima ora abbondante di conversazione come poi sono temi che hanno
Ovviamente ma hanno poi dei risvolti che diventano anche di tecnica legislativa diventano
Operazioni che hanno bisogno di una regolamentazione
Così però la partita la partita si gioca su un piano culturale
Cioè la la battaglia per la giustizia e per una per una un modo di affrontare il il male che si configura nel reato nella
Indolore recato in definitiva
E di tipo culturale allora ben venga quello che era ministro Sergio citava con bontà ricordando anche questa esegesi l'esegesi se vi ricordate nasceva dal dal confronto sulle
Come dire sul sul nome che evoca anche l'associazione Nessuno tocchi Caino
E quindi era un tentativo
Di
Come dire entrare più profondamente nelle vostre radici anche dell'associazione e quindi di andare a vedere che cosa c'è in quel giù le mani
Cioè il bel non appropriarsi della vita
Allora
In realtà come com'è noto la la la la vicenda di Caino Abele sì stai nel capitolo quarto della Genesi stai cioè dentro qui primi undici capitoli che più esplicitamente di altri hanno registro
Mitico
Quindi non in un certo senso non sono dentro un tempo non sono neanche in un'età dell'Oro o in un Letta di un passato appunto mitico che si perde nella proverbiale notte dei tempi
Ma sono qualcosa di prima del tempo in un certo senso cioè le linguaggio mitico dice
Non qualcosa che è accaduto tanto tanto tanto tempo fa ma esattamente il contrario dice nel registro mitico qualcosa che accade sempre
Perché è sempre così
Siamo sempre poste di fronte a questa a questo scontro ogni scontro in definitiva e fraterno
Ogni conflitto indefiniti ha a che fare con un volto dell'altro che diventa problematico difficile inaccettabile e quindi
Allora entrare in questa logica vuol dire appunto cambiare veramente una mentalità che che troppo facilmente
Delega
L'istituzione carcere serve a a dare ad alcuni addetti ai lavori la responsabilità e in definitiva la risposta ultima a a una vita
Che ognuno vuole vivere senza avere dei guai esche fino a un certo livello andrebbe bene ovviamente
Però è veramente
Una estremizzazione del regime della delega
Mentre la giustizia riparativa per esempio
Chiede che ci sia in quanto possibile non solo il coinvolgimento di mediatori che si
Come dire lavorano e incontrano le per le persone e le parti per favorire un incontro ma quando è possibile
Lavorando spesso lo diventa
C'è un coinvolgimento di parti più ampie familiari amicali relazionali qualche volta sono quartieri interi qualche volta
Come è stato per esempio
Come perché è un'esperienza che continua per il
Il lavoro di giustizia riparativa
Rivisitando
Negli anni cosiddetti del terrorismo dove lì c'è un paese intero coinvolto non è possibile con rivolgere possibile cioè allargare il cerchio della responsabilità
Ecco questo come premesse io poi avrei un paio di punti anche sul sul manifesto e anche proprio in rapporto al linguaggio
Apprezzo molto e e ci sono alcuni punti su cui veramente
è importante fissare l'attenzione sono Annino che che diciamo ai meno siamo mai stati smentiti che il carcere da da sempre si può dire ma forse in anni recenti ancora di più veramente la discarica sociale
Allora questo collegamento alla povertà più che alla pericolosità invece punto operano per me per come l'ho l'ho colto io veramente centrale
Del manifesto e poi dei commenti
Quindi denunciare questa cosa continuamente senza stancarsi perché questo va fatto
Cioè
Veramente il carcere serve
è veramente un grande tappeto sotto cui tutti tutto quello che qualche si vendano
Quello che mi permetto invece di di
Di diritti rilevare anche come spero contributo alla alla riflessione nel nell'intervento di de dei dei due Scott Drake il primo dei commenti
Non so se è una questione di traduzione dall'inglese Rossane proprio linguaggio che non riuscendo a no ma rispetto ovviamente si parla di una risposta proporzionata
Quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato occorre una risposta proporzionata
Poi nel nel passaggio successivo
Si si dice così ci dovrebbe essere qualche tentativo per riallineare lo squilibrio e l'ingiustizia che ha avuto luogo
Ecco io mi permetto solo di dire questo
Sperando possa servire veramente un po'alla alla riflessione condivisa
Ecco starei attento al linguaggio che ieri ha che fa appello in fondo all'immagine che ancora quella tradizionale della bilancia
C'è a riallineare uno squilibrio attenzione c'è stile torniamo ore restiamo nell'ambito di una visione
Classica codificata
Depositata non è l'ente nell'immaginario un po'di tutti
Di una
Un reato che appunto
Provoca uno squilibrio genera quindi una una
Una un disallineamento
Che fa in qualche modo parificato
Allora
Di per sé
Io quella poca esperienza che io posso dire sulla giustizia riparativa praticate in questi anni
Non non va tanto in questa direzione
Cioè non la risposta della giustizia riparativa e esattamente un prendere coscienza del disallineamento
E non è il tentativo di riallineare quello che non è aria allineabile dove c'è un delitto non si deve all'Ina proprio niente
Parlo di reati gravi o gravissime ma a volte anche il danno piccolo
C'era una persona che che appunto ha vissuto gli anni drammatici del vennero le vicende degli anni settanta
E ha fatto parte di uno dei gruppi armati che diceva anche se tornassero in vita
Le vittime che io ho contribuito a togliere tutti quegli anni passati senza quelle persone chiglia dito che come Siria lì non si può riallineare anche in questa assurda prospettiva no
Quindi io non so se anche come linguaggio proverei ad uscire da da da questa e invece
Forse un lavoro che perché ripeto è e lungo e faticoso che è proprio di cultura della giustizia e quindi non ha né polvere forse una immediata ricaduta concreta
Non nella e l'operatività diciamo ma c'è un un po'ci sono punto degli itinerari di giustizia che possono procedere in maniera tale che
Lo squilibrio esattamente quello che si accetta
E quindi
Quello che mi sembra aiutato le le le persone di iniziate voi quelli che hanno subito del male voi parenti che hanno subito delle perdite irreparabili
E come direbbe Paul Ricoeur lavorare evidentemente non sui fatti che sono incancellabili
Sono per definizioni irreversibili masso si può lavorare sul senso di quei fatti
Si può lavorare su una lettura diversa di quei fatti
In fondo
E il anche nel nel dialogo che c'è
Nel famoso genesi capitolo quarto il dialogo tra Dio è carino esattamente
Sia prima che dopo il delitto il tentativo di fare entrare in una lettura più profondo di quello che prima di quello che sta accadendo
E poi di quello che è accaduto
Prima perché non accada dopo perché e incancellabile
Dunque l'arroganza no
La Ranza e conseguenza di questa aperte del baricentro di una fraternità non vissuta
Ed è interessante che Caino l'agricoltore diventa errante come Abele il pastore
Cioè è come se vivesse nella sua storia nella sua vita personale
Quello che ha tolto al fratello
Quella vita che gli ha tolto adesso la vita Luther forza deve muoversi
Allora lavorare sul senso dei fatti
Può aiutare a sbloccare una giustizia che invece è
Del tutore o Centrica è norma eccentrica cioè quindi appunto
C'è un fatto indagini sui fatti
Scoperta e riconoscimento
Di degli eventuali colpevoli
Pena proporzionata si spende
Le vittime non ci sono evidentemente nella ingiustizie tradizionale
Ma rischiamo di biscotto Mizzau le un po'anche noi se manteniamo troppo questa icona dello squilibrio dell'equilibrio
Io spingere veramente ad andare oltre
Ricco era un'intuizione fortissima quando dice che il i percorsi di giustizia che vanno verso punto che possono portare l'incontro tra le persone tra le parti
Sono quelli capaci di tracciare una linea sottilissima e estremamente difficile da camminare tra la smemoratezza e il debito infinito
Devi ritrovare il volto dell'altro in poche parole ed è per questo che io con Caino
è veramente colui che chi gli riporta egli fa rivivere alla possibilità di questa relazione qui chiudono perché vi ricordate appunto o andate rivedere in Genesi quattro
Nel dialogo tra diretta Ichino
Si accetta lo squilibrio Abele non c'è più
Allora chi grida però belle che non può più gridare grida Dio
In un certo e Dio che diventa l'orecchio e diventa lecco di quel grido che che non che Abele non può più personalmente fare ma proprio perché
Sottolineano proprio perché è totalmente identificato
Con il grido di Abele Dio vuole che calino viva
Noi
Nella logica delle del riequilibrio andiamo con l'inversa mente proporzionale
Un po'di vita tolta di qua un po'di vita tolta anche dall'altra parte
Non funziona così per le relazioni funziona esattamente al modo opposto
Cioè e ripeto
Proprio perché in una immagine forte che arriva a noi paradossale anche inaccettabile
Proprio perché identificato con il grido di Abele
Dio non a cuore la vita di Caino
Grazie grazie Guido
A allora Elisabetta Elisabetta l'
Avvocato è la presidente detto unione italiana forense italiana
Allora questo questo dibattito di oggi credo veramente ricco no
Rispetto anche a a una professione come l'attuale questa visione anche per l'abolizione del carcere cosa otto significare che come la si può
Vivere anche no
Mensa al
Buongiorno sono presidente di un'associazione degli avvocati
Sparsa un po'in tutt'Italia e quindi di esperienze che attengono al settore giustizia del nostro Paese no veramente multa esperienze che mi dicono che l'attuale sistema sicuramente in questo concordo con Lillo Ferrari non funziona non funziona perché infine che dovrebbe essere raggiunto dalla costruzione del sistema di in un certo senso che va a riparare un torto subito da parte dello Stato
E essenzialmente al dovere di chi compie un delitto
Non ottiene nessun risultato cioè non c'è un risultato concreto nel carcere di oggi non dà risposte in realtà e quindi la le sanzioni penali così come sono concepite non arricchiscono una società come me invece sarebbe necessario nel momento in cui e si va a punire a perseguire qualcuno perché alla Società arrecato un vulnus
Il carcere viaggi non previene perché non eri educativo
Voglio precisare che ci sono sicuramente delle eccezioni rispetto al discorso generale che io sto facendo perché ci sono dei dei luoghi che io non chiamerei più neanche Thatcher ineguali effettivamente un percorso di riabilitazione del detenuto esiste però in linea generale tutto ciò non accade
E quello che che spaventa
E quello che induce a riflettere quello per cui questa utopia dell'abolizione del carcere comincia ad avere un senso perché ci costringe ad interrogarci rispetta un fallimento che a quello della punizione viti
Compie un reato nell'ambito della società
Tanto più è necessario che avvenga c'è necessario che tante teste si interroghino è necessario che tante teste cerchino delle soluzioni che siano alternative diverse rispetto a quelle concepite oggi dalla nostra società
Perché noi non solo
Per restare nel nostro Paese abbiamo un sistema di pene che nordista che assolutamente quello che prevede la nostra Costituzione perché per nostra costituzione il carcere deve avere una funzione riabilitativa
Cioè deve rieducare il soggetto che ha sbagliato e consentirgli di rientrare nei ranghi di una società senza dover più commettere errori nel suo futuro
E questo non accade
è vero che il carcere genera violenza è vero che il carcere criminogeno
è vero che la violenza esiste non solo da parte di chi ha ristretto ma anche da parte di chi dovrebbe controllare il distretto
è vero che sia Lino una difesa perché ho trova un altoparlante è un megafono un qualcuno che si occupa del suo caso individuale specifico oppure a muore ristretto perché la morte non è soltanto la morte fisica ma è anche una morte chiamata spirituale quindi muore ristretto in queste quattro mura perché viene annientata la sua dignità
Ma anche la dignità della persona più
Diciamo inermi cioè di quella che finisce in carcere perché magari ha compiuto un reato da poco che posso dire lo sversamento di rifiuti più o meno tossici collegati semplicemente alla sua officina di riparazioni macchine
Ed allora viene distretto in un carcere perché non ha impugnato la sentenza di primo grado e quindi non ha potuto usufruire di nessun tipo di beneficio si trova in carcere e viene assoggettato alla prepotenza di chi abitudinario del carcere
Lo Stato in questo non interviene
Ed è veramente per un avvocato quando si trova a dover intervenire in situazioni di questo tipo cioè quando il soggetto che in carcere non sia difeso e quindi sconta la sua pena
Per una botta del veramente avvilente
Constatare che è poco quello che può fare per tentare di rivoltare queste situazioni e di ricondurle a quel percorso di riabilitazione e rieducazione che è previsto dalla nostra Costituzione no
Quindi dobbiamo trovare delle soluzioni alternative
E quindi come si trovano le soluzioni alternative come al solito attraverso li perde Polisario diciamo utopistica mente aboliamo il carcere ed è possibile che a questo punto
Qualcuno si interroghi su quello che può essere un un modo diverso alternativo per consentire quella che è stata chiamata da più parti su questo tavolo la sicurezza della società hanno perché lì che si va a minare c'è il ripristino del cosiddetto ordine sociale
Come
Noi dovremmo a questo punto fare un discorso che ha connotati filosofico religiosi asseconda ovviamente della personalità e della spiritualità di ciascuno di noi
Per trovare delle modalità alternative no
Andiamo a cercare di costruire una società ideale
Dove ciascuno occupa un posto
Senza che possano essere agli altri c'è quel concetto Batumi hanno la libertà dell'altro e sta nella mia all'infinito intanto io sono libero in quanto tu sei libero ma questo che cosa significa che io non vada a intaccare la tua libertà così come tu non viene intaccare la mia
Nel rispetto reciproco di ciascuno di noi la nostra società non è matura ancora per questo discorso
Ma quello che stupisce che non viene educata a questo discorso perché è chiaro che i principi di questo tipo che sono principi difficili sono principi che comunque implicano un senso della propria vita diverso rispetto a quello che oggi è imperante
Devono essere insegnati devono essere coltivati
Perché se tutto questo percorso non avviene non sarà mai possibile arrivare alla società ideale perché ciascuno sarà sempre chiuso dentro se stesso perché ciascuno perseguita il proprio vantaggio personale perché a ciascun anno niente resterà ma di una cosa fintanto che quella cosa non lo attinge no
Cioè noi vediamo che si è cominciato a parlare del carcere quando quando ci avrebbe potuto intervenire è stato colpito dal carcere
Ma prima no
Perché se noi parliamo delle condizioni carcerarie di trenta quarant'anni fa non vediamo che nel frattempo tanta strada è stata percorsa in senso migliorativo ma perché quarant'anni fa no e ora si
Ed è chiaro che quindi da noi vige il principio se una cosa mi tocca io mi interesso di quella cosa sì quella cosa non mi tocca per me non esiste
Anche questo principio deve essere ribaltato
Perché è una cosa di deve interessare a prescindere se tu credi nella possibilità che esista un mondo migliore
Se tu vuoi combattere innanzitutto con te stesso accoglie anche nell'ambito dell'ambiente che ci circonda per una società e un mondo migliore
Ed allora che cosa mi ha colpito di questo libro
Che è
Questo di questa utopia che lancia soprattutto il fatto che nel mondo carcerario
I problemi non si limitano al soggetto che è detenuto o a quelli che devono fare la guardia al soggetto detenuto
Ma i problemi sono anche relativi atti gira intorno al detenuto quindi alla famiglia del detenuto agli amici del detenuto a tutti coloro che con il detenuto avevano un legame affettivo
Che sono soggetti sconosciuti
Di cui non si parla mai
Che non vengono mai aiutati perché spesso e volentieri quando ad esempio finisce in carcere chi mantiene la famiglia la famiglia allo sbando
E quindi deve elemosinare aiuti a destra e sinistra molto spesso da questo circolo vizioso ma che cosa abbiamo abbiamo che l'aiuto a queste famiglie venne dato dagli stessi criminali che potrebbero essere perseguiti
E qui c'è una mancanza evidente da parte dello Stato questo problema non se lo pone nella maniera più assoluta
Un'altra cosa mi ha colpito di questo libro
Sicuramente si pone la domanda che è necessario un nuovo approccio che consenta di riflettere su come la società moderna deve gestire il male
Ma soprattutto focalizza l'attenzione sul fatto che è la società non giusta che costringe poi il soggetto a delinquere e quindi genera la necessità della punizione e di conseguenza del carcere
Fino a qualche tempo fa questo ragionamento poteva essere un ragionamento abbastanza corretto perché in carcere finivano soprattutto i diseredati
Adesso che invece anche i colletti bianchi sono costretti a questa esperienza
Rispetta colletti bianchi è difficile affermare che
La società è stata matrigna con loro perché di solito provengono da sono vite benestanti quelle che poi delinquono no
In ogni caso però esiste questa componente che è una componente importante
E che è quella che costringe ad interrogarci sul perché quella determinata vita è stata proiettata verso il reato e poi dal reato chiaramente è finita in carcere
Dobbiamo porci questi domande perché poi soltanto se noi riusciamo a a compiere un'analisi reali di quello che accade poter possiamo poi trovare risposte
Ma se noi partiamo soltanto dal problema finale e cioè dobbiamo abolire il carcere questo discorso non lo possiamo fare perché intorno al carcere ruotano tante problematiche tante filosofie tanti veramente
Impulsi che provengono dalla società perché vedo la fille concerto di vendetta concetto sbagliato Marcucci atto che esiste ma dobbiamo fare i conti col fatto che esiste è una società organizzata deve farci i conti queste problematiche
E allora dobbiamo andare ad eliminare alla radice
Ciò che genera vendetta quindi educando tra virgolette un popolo cosa che oggi non si fa perché quello che viene agli che risalta ai nostri occhi attraverso tutte le trasmissioni di cui parlava
Elisa Ferrari nella sua introduzione a questo dibattito purtroppo è la realtà cioè quali sono le immagini che vengono a perché noi da ma ho avuto io mi ricordo ai tempi dell'Albania una marea di albanesi che veniva in Italia perché vedevano attraverso le parabole
Un mondo meraviglioso che era quello che io di offerto dalle pubblicità della nostra televisione
Non possiamo non fare in cui i conti con questa realtà quindi non possiamo esaminare un pezzo del problema lasciando al di fuori tutto il resto
è da pochi eletti cioè da chi ha effettivamente una visione propria della Società ideale
Perseguire l'obiettivo del no Prison ma nel frattempo perché non ci possiamo arrivare nell'immediato non dobbiamo risolvere anche i problemi collaterali
Che sono secondo me qui
Che sicuramente per quanto riguarda la mia categoria sono i più incidenti cessano quelli che fanno più male perché quando tu assisti a determinate situazioni e sta impotente perché non puoi
E pressare quell'aiuto necessario perché non ha gli strumenti materiali per farlo ti senti impotente di Sainte avvilito
Effettivamente non avendo la capacità di risolvere il problema di quel soggetto che magari hanno sbattuto in una cella sotto il livello del mare al buio e senza neanche un filo d'aria treni che fai
Non può rispondere dicendogli abolisco il carcere anche perché nell'immediato non lo puoi fare
Può rispondere accenna ad un faro ed allora qual è uno dei motivi secondo me per cui c'è questa
Diciamo inimicizia nei confronti di Radio radicali proprio perché attraverso Radio Radicale queste situazioni che è più erano sconosciute sono venute fuori sono emersi sono diventate evidenti anche alla pubblica opinione ed hanno consentito secondo me molto di quel percorso di riappacificazione di riconciliazione di cui fa più di qualcuno qui ci ha parlato oggi
Perché non esiste una società nella quale la persona diciamo normale goda nel vedere inflitto ad un altro soggetto una pena corporale di questo tipo
Sono discorsi che certamente possono essere generali da un primo impulso dona primarie reazione ma che poi con il tempo passano troppo il problema rimane quindi quel soggetto che ha subito quel trattamento resta lì
Anche se poi il concetto di vendetta sparisce anche se poi subentra il perdono cristiano o non cristiano ma comunque il per Bruno
Sono problemi effettivamente più più grandi di lui perché implicano la soluzione
Della dell'organizzazione del concetto di organizzazione sociale non sappiamo perfettamente che nel nostro Paese se non vogliamo restare mail né i nostri confini non c'è questa organizzazione sociale
E di un'altra dote ed un altro motivo d'apprezzamento per i libri e proprio il fatto che ci dà una panoramica internazionale
Di tutto quello che succede negli altri Paesi sia nelle carceri siriane i movimenti di pensiero e poi diventano la base della dell'Utopia no peso
Ovviamente no perché sono descritte moltissime altre esperienze di altri Paesi e sono vestite anche quelle soluzioni che effettivamente sono più avanti di noi come le soluzioni che hanno adottato in Norvegia o in Svezia cioè nei Paesi nordici
Nei quali effettivamente c'è un diverso concetto del carcere c'è effettivamente il tentativo di di abilitazione e si interviene nella prevenzione piuttosto che nella fase finale della commissione del reato
Noi ad esempio nella prevenzione o interveniamo per niente
Anzi noi abbiamo utilizzazione assai impropria di quello che è il carcere preventivo allora Lissi secondo me dovrebbe essere forte il ritorno Prison perché il carcere preventivo non ha senso
Anche perché la gran parte dei soggetti che finiscono in carcere preventivo non sono colpevoli
Però subiscono
Delle i
Delle sofferenze inaudite perché non c'è niente da fare nel carcere c'è una mancato rispetto della dignità dell'essere umano sia nonostante i i miliardi di protocolli che vengono firmati dal nostro Paese
Questa questa situazione non si riesce a bloccare e voi lo sapete meglio di tutti perché andate costantemente nelle prigioni
Costantemente vi trovate di di trovate costretti a confrontarmi con una realtà anche non è una realtà dignitosa non è una realtà umana
Costantemente sentite il grido di dolore che proviene da questi ritenuti
Ma siete riusciti a risolvere il problema no
Si riesce ad intervenire su singoli sporadici casi ma il problema in se non si risolve perché l'assenza di dignità all'interno del carcere Isis
Stride un dato oggettivo di riferimento e non dipende soltanto dall'affollamento carcerario dipende anche dalla mentalità e io non mi spiego ad esempio perché nel carcere possono avvenire tra detenuti violenze senza che nessuno intervenga
E queste violenze siano ripetitive e vadano a colpire soprattutto le persone che meno hanno a che fare con la criminalità quasi che siano uno strumento per portarli dalla loro parte no
Quindi chi appunto
Detenuto per piccoli reati insignificanti solitamente il soggetto del termine più colpito dall'ambiente carcerario
Ed allora diventa quello il canali di apprensione di nuova criminalità nelle file della criminalità organizzata
Perché o sotto stai a quello che chiedo oppure sarai oggetto di violenza e perché nessuno interviene sono meccanismi noti sono conosciuti è possibile che nessuno veda non è possibile
Nel percorso che nel nostro Paese è stato fatto per tentare di umanizzare
Il concetto di pena
Noi abbiamo una serie di misure alternative che vengono a volte propinate al posto della detenzione vera e propria
Comincia a farsi strada anche il concetto di giustizia riparativa
Ma è un concetto che non viene mi assimilato
Ne fatto proprio da chi poi dovrebbe estere colui che consente l'applicazione della giustizia riparativa
A dimostrazione del fatto che non esiste ancora una educazione alla riparazione piuttosto che alla vendetta
E la mia associazione ad esempio ha curato dei corsi di giustizia riparativa
Con l'intervento del mediatore lei dovrebbe avere esperienza in tal senso sulla mediazione rispetto al percorso di riparazione
Ma c'è una resistenza culturale
Ma c'è da parte di tutti sanno già soltanto dalle vittime del reato la resistenza culturale ci anche del giudice che deve seguire il percorso della giustizia riparativa
Io sono e perfettamente convinto che sia molto più utile rispetto a chi compie un reato ottenere la riparazione del danno che ha fatto più e evitare il carcere
Sia perché è attività che ti consente di capire le conseguenze del gesto insano vettura compiuto sia perché attività di ti consente di ristorare lei vittima del reato
Ed allora soprattutto verrà per il versante relativa cosiddetti reati minimi
Non dovrebbero resistere il carcere noi avremmo già oggi gli strumenti per dire no carcere no detenzione ma riparazione già ci sono gli strumenti per farlo
Ma sono strumenti che non vengono purtroppo messi in pratica sono casi isolati
Cioè quando tu mi prevedi ad esempio nei reati contro lo Stato la necessità del risarcimento del danno allo Stato da parte de il Saggiatore nullatenente tu Minetti una spada di Damocle in testa e non mi consenti di tornare
Nella vita normale quotidiana non mi consenti di tornare ad essere un componente della società che anche se ha sbagliato
Ha capito l'errore che ha fatto e vuole riparare il dolore che ha fatto
Quindi abbiamo queste contraddizioni
Notevoli nel sistema che da un lato sotto il profilo intellettuale ci dicono che c'è qualche cosa che non va ma dall'altro non consentono di porre rimedio agli errori che ci sono e la discussione il dialogo LIPU l'utopia l'iperbole
Sono tutti elementi che sicuramente possono contribuire a renderci conto e a far rendere conto le persone che sono forse un pochino meno illuminati Dinoi perché non hanno anche fare costantemente con queste problematiche
Della necessità di dare una soluzione diversa rispetto a quella carceraria
Per
Ristoro
Delle vittime del reato
Allora ben venga l'espansione del movimento non prima perché far riflettere
E ben vengano tutte quelle associazioni che lattari in certo senso perché stesse volentieri lottano proprio per per poter fare quello che fanno meritoriamente nelle carceri e fuori quindi ben venga il proliferare di queste realtà
Ben venga
Il faro acceso su tutte quelle situazioni per le quali è possibile
Perché tutte le persone devono essere messe al corrente di quello che accade nelle carceri perché io credo che tanti istinti di vendetta se si sapesse veramente quello che succede
Non non avrebbero nessuna ragione
Nulla sta nulla funziona noia abbiamo voi avete presentato il libro di di Ceraudo sulla medicina penitenziaria fa i casi che sono stati da lui affrontati
Per fra i decenni in cui ha lavorato nel carcere di Pisa
Sono cose che se fossero conosciuti una gran parte delle persone farebbero di salita piglia tutti e che si direbbero no in carcere noto è una soluzione perché non è possibile
Ma purtroppo soltanto di si scontra direttamente con queste realtà assume un atteggiamento negativo rispetto a queste forme di tortura le sono legalizzate dei nostri codici
Chi non si scontra con questa realtà è sordo
Al anche al grido d'aiuto che proviene da chi cerca di farlo farlo capire di illustrarlo di per l'appunto
Accendere i riflettori su cose che che non funzionano e che non stanno veramente né in cielo né in terra
Non è facile affrontarlo questo questo problema non è facile anche perché intorno al carcere come è stato detto da qualcuno
Ruotano tanti affari
è come un po'il problema dell'influenza non c'è non c'è una cura seria nei confronti dell'influenza perché se no non si renderebbero le medicine e niente e quindi è un serpente che si morde la coda no
Siamo in condizioni di sconfiggere questa mentalità
Io credo di no perché ogni volta che da avvocato mi scontro con gli apparati della pubblica amministrazione
Vedo che
è sempre molto di molto ma molto difficile trovare qualcosa che funziona trovare qualcuno che si assume le sue responsabilità trovare qualcuno che fa quello per cui
Demandato da parte della della sua funzione della sua Manzione a portare avanti
è siamo in un momento in cui effettivamente il vero problema
Della nostra società e l'uomo all'essere umano
Nessun umano che diventa sempre più arido sempre più polista sempre più volto a ricercare il suo benessere ad essere indifferente rispetto agli altri o a quello che gli succede intorno
Da cosa dipende in parte sicuramente dall'educazione che viene data in parte dai miti che vengono proposti e in parte dalla impossibilità
Per coloro che invece hanno la fortuna di comprendere che queste strade sono sbagliate di comunicare in maniera perfetta e quindi entrare in sintonia con chi vive questa vita diversa e convincere o comunque fatta dire che esiste anche un'altra alta rispetto a quella che stanno vivendo
E questa è un'altra delle funzioni che ha svolto radio radicale nel tempo
Ed è per questo forse che la vogliono chiudere perché propone un uomo diverso rispetto all'uomo che oggi va per la maggiore no
Si interroga
Esalta
Tutte qui tutti quei lati della nostra umanità che vanno bene perché nel momento in cui da la possibilità a due soggetti che si riconciliano anche se separati da un dramma esistenziali come può essere la perdita di un marito
Di esprimersi e quindi dimostrare il percorso che hanno seguito per arrivare a questa riconciliazione è chiaro che mostra che all'interno dell'essere umano esistono delle posizioni diverse rispetto a quelle che mirano al proprio soddisfacimento personale
E in questo può essere anche educativa
E da allora non è quello il tipo di uomo che viene perseguito da questa società è un altro quindi non dobbiamo chiudere chi invece si occupa anche di esternare per tentare di coinvolgerli per tentare di educare anche le parti positive che sono all'interno di ciascuno di noi no
Quindi è
è difficile
Parlare di questo problema oggi è difficile anche accettare la soluzione che mi libero viene data in semilibertà si parla spesso di una sorta di comunità terapeutiche
Che e dovrebbero rieducare per l'appunto no perché poi c'è il concetto di rieducazione io ad esempio conoscevo i tanti di rieducazione cinesi quindi è evidente che il mio pensiero quando sento parlare di
Comunicate dal terapeutiche di rieducazione Bari immediatamente in quella direzione mi rendo conto che sono condizionata in questo no anche perché non è così me ne rendo conto perfettamente però non posso non pensarci dire allora piuttosto che le comunità terapeutiche di rieducazione io vedo invece quel discorso del fatto Sergio D'Elia
E cioè tutti insieme come gruppo sociale
Ci interroghiamo sul perché e percome troviamo una soluzione
E cerchiamo di fare in modo che il vulnus arrecato trovi una soddisfazione
Diventi produttivo per la società perché se è vero che io ho sbagliato è anche vero che io posso saltare il mio errore attraverso le opere che farò dopo no
E quindi dire vero sbagliato sono consapevoli ma dopo io farò questo forse anche questo il senso di Caino e della condotta che Dio decide che dovrà tenere Daino no Caino si è macchiato
Di un atto tragico
E come lo risolve il mio il problema dice tu costituita da oggi in poi
Quindi in un certo senso gli dà una pena perenne
Ma perché i da una pena perenne gliela dà perché calino Demi
Consapevole dell'errore che ha fatto non tanto di parare all'errore ma agire per il bene degli altri
E quindi improntare la sua vita esclusivamente al raggiungimento del bene degli altri spogliandosi di se stesso spogliandosi delle sue pulsioni ed è questo quello che dovrebbe essere ritrovato all'interno di di di di noi perché anche qui c'è scritto che dentro di noi ci sono
Delle pulsioni positive
Ma se non ho le coltiviamo se non le facciamo uscire fuori queste pulsioni positive vengono sicuramente
Bah nate come si direbbe oggi in gergo soci al da quelle negative che sono più facili no
Perché è molto più facile eseguire istinto immediato piuttosto che fermati ragionare dire forse sto facendo un errore non forte faccio male a qualcuno forse è il caso di o mi firmi no
Quindi tanti sono gli interrogativi che che suscita la lettura di questo libro
Se sono
Consapevole del fatto che dovrebbe essere diffuso proprio perché consente di interrogarci no
Di capire quello che succede di capire come lo Stato risponde rispetto a un al problema della espiazione pena
E consente di capire come è sbagliato questo tipo di risposta e come invece estremizzando la soluzione si può trovare una soluzione intermedia che consenta
A chi sbaglia di recuperare se stesso
Attraverso l'aiuto effettivo dello Stato
A chi sta intorno a chi sbaglia di non essere costretto a finire a sua volta mila crimini che nella criminalità per poter resistere
All'eliminazione del soggetto dominante nell'ambito della sua famiglia
A chi ha voglia di donare se stesso di capire attraverso quali strade può donare se stesso e aiutare chi ha sbagliato da una parte occhi subisce le conseguenze degli errori di chi ha sbagliato dall'altra
E da tanti spunti in questo senso perché dà effettivamente una panoramica completa di quello che accade e di quello che invece dovrebbe a cadere
Io mi auguro che attraverso questa lettura ci sia un po'di maturazione in questo senso e possano essere effettivamente uno sprone per innanzitutto la riforma penitenziaria che si è purtroppo arenata troppo presto
Ci sarebbero state tante altre cose da fare e purtroppo non sono state fatte
Io non perdo in questo la speranza perché come vedete oggi come oggi la nostra giustizia sta colpendo un po'tutti anche quelli una volta erano nelle torri eburnea ed erano considerati intoccabili
Può essere allora che attraverso questo percorso ci si renda conto in maniera collettiva e soprattutto se ne renda conto chi è demandato a dare soluzione a questi problemi è che la soluzione attuale è sbagliata non porta da nessuna parte e genere invece altre criminalità e quindi è necessario trovare dei sistemi alternativi che possono essere sicuramente nell'immediato una giustizia riparativa o le misure alternative ma devono essere proiettate attraverso un sistema che effettivamente il carcere non lo preveda più
Perché non ha senso cioè non arricchisce la società che è stata danneggiata da comportamento antisociale
E se noi parliamo in termini di società ideale
Quel detenuto diventa un peso morto cha diventa qualcosa che invece che tirare su
Il livello generale lo abbassa
Ed allora in questi termini siccome i procedimenti di maturazione dei ritardi sono sempre molto ma molto lunghi vengano le utopie perché sono quelle che ci danno la speranza in un mondo migliore
Grazie grazie saletta allora
Adesso no la parola a a Cottini Iordan Nolli
No blu che volontaria ma credo sei anche dietologa del del dell'associazione Medicina solidale e poi darò la parola a Loris Facchinetti
Anche per alle sotto un profilo più magari sanitario no
Un attua un tuo contributo a a questa nostra riflessione cioè il carcere
Da un punto di vista sanitario Gabo questo forsennati o comunque che cosa questa nostro dibattito che ha suscitato
Allora intanto buongiorno a tutti grazie per averci accolti allora
Io oggi sono qui
Per portare la testimonianza della nostra Onlus
Per quello che è stato fatto i due anni dal novembre del due mila sedici al novembre del due mila diciotto
E dal punto di vista di accoglienza di persone condannate che dovevano svolgere lavori di pubblica utilità
Il noi abbiamo sottoscritto una convenzione con il Comune di Roma
Per appunto la presa in carico di queste persone
Che nel protocollo vengono indicate come soggetti condannati e che sono obbligati a svolgere lavori di pubblica utilità sulla base di un programma di trattamento predisposto dall'Ufficio interdisciplinare
Del esecuzione penale esterna anche nello lui ebbe e che c'era ci ha fatto conoscere persone appunto condannate che avevano bisogno di siamo anche noi che fortunatamente non ci sono
Dovute subire il carcere mano avuto la possibilità di di lavorare con noi e noi ne abbiamo accolti in questi due anni abbiamo coltiva enti persone
Di cui sei donne e quattordici uomini con e sta che andavano dai venti ai settantacinque anni e con delle de un periodo di di presa in carico di lavori da svolgere dai tre mesi ai nove mesi sono state impegnati nel nostro ambito di nostri ambulatori di strada
Per
Piccole attività di supporto nel nostro lavoro come per esempio l'organizzazione del magazzino viveri
Che noi teniamo la preparazione del materiale di segreteria il giardinaggio oppure anche l'accoglienza
Tutte le persone che sono state ospitate nel nostro nei nostri ambulatori
Hanno partecipato in maniera interni hanno partecipato in tutti i nostri momenti di condivisione sia di ricreativi lì nostri pasti e anche i nostri momenti di discussione o di sì di conferenze tra di noi del del nostro staff
E sono gli è stato dato la possibilità dal parte nostra ed è stata data la possibilità di essere e parte integrante di avere la maggiore consapevolezza di quello che che hai vissuto dei nostri ambulatori noi veniamo in contatto con persone emarginate socialmente persone immigrate Ironman per cui
Investe cioè volevamo che loro fossero realmente partecipi del del nostro essere
E devo dire che il nostro cioè loro si sono comportati sempre
Modo educato gentile hanno sempre sono state sempre con hanno voluto sempre collaborare senza creare nessuna difficoltà
Forse una minima parte abbiamo visto che all'inizio potevano avere una
Un problema nel nell'affrontare con la nostra utenza inizialmente momento di difficoltà nell'era il nella relazione però insomma ANIA ente dirigermi
Hanno hanno avuto la possibilità di
Di superare queste magari piccole difficoltà iniziali e abbiamo visto che il loro atteggiamento è stato di apertura
Verso tutti i nostri utenti non ci sono stati nei problemi di discussioni con noi dello staff neppure problemi con le persone che vengono a chiederci aiuto
Non c'è stato sempre
Il massimo della collaborazione da parte loro non hanno presentato nessuna difficoltà a svolgere e lavoro chiesto e non hanno avuto rifiuto chiusure nei confronti di diverso o Dinoi e credo che insomma dopo tutto quello che ho sentito e che condivido perché effettivamente anche se non ho non sono ovviamente ne esperta ma insomma nei nei o le conoscenze per poter parlare però certo seguono anche solo
La televisione seguendo sa anche solo la televisione mi rendo conto di quello che il carcere la la pena fortissima per le persone che lo subiscono
E credo che questa realtà della messa e lavori di pubblica utilità della messa in prova possa essere
Un un un modo per perché la persona possa riscattarsi nei confronti del
Della collettività e per noi è stato o no un un esperienza molto positiva credo che insomma
Ben venga per tutte ciò che il Comune di Roma ha dato la dà la possibilità per cinquecento cinquanta persone in questo periodo di essere collocate in varie realtà che accettino questo percorso
Per cui nostro la nostra
Realtà è stata veramente molto molto positiva spero che
Che possa essere una cosa una risposta per alcune problematiche purtroppo non non ho gli strumenti per
Per essere più
Incisiva grazie grazie è stato contenuto di un'esperienza l'importante in queste strutture che comunque sono come dire un assegno sabbia alternativa comunque sono già all'esterno della già efficace ed è quello che tu hai detto eh
Confortante i positivo per cui ti ringrazio allora e ci avviamo
Alla a conclusione
E diamo la parola That Loris poi ancora un in intervento una riflessione finale di Di Livio allora Loris Facchinetti sei uno scrittore se il segretario del Tribunale delle libertà Marco Pannella siamo nella sede del partito radicale io questo nostro incontro sta andando sul sito di Radio Radicale andrà in differita
Sulle frequenze di Radio Radicale e quindi io do anche il mio cellulare sia per si muoia acquistare il libro
Sia per chi voglia iscriversi a Nessuno tocchi Caino al partito radicale ed è tre tre cinque
Otto mila cinque sette sette tre tre cinque otto mila cinque sette sette
Siamo dicevo nella sede del partito radicale e diciamo in in questo periodo ci sono stati degli articoli anche su questo su questa visione della e l'abolizione del carcere ricordo un articolo di Adriano Sofri che riprendeva una pubblicazione recentissima sul Wall Street journal
A c'è stato un altro articolo su internazionale ti ho letto sulla rassegna stampa di ristretti Orizzonti dove ho trovato una frase di Altiero Spinelli
Che già anni or sono in una sua riflessione arrivava a dire più penso al problema del carcere più mi convinco che non c'è una che non c'è che una riforma carceraria da effettuare l'abolizione del carcere penale
Allora Loris dopo
Questa serie di di di di interventi cosa cosa pensi questo come possiamo magari anche proseguire nella nella riflessione e soprattutto nella nell'azione
Prima di tutto io spezzo
Una mancia per radio radicale perché poi al di là di tutto quello che noi possiamo proporre udire se non c'è uno strumento così importante e così legittimato alla difesa della persone dei valori legati alla persona
Molti
Abbiamo una lezione fondamentale
Della società che già è un carcere diffuso
Piacevoli si estremizza nel carcere definitivo ma in questo modo diventerebbe il problema di più una specie di gulag o di Langer la società priva di conoscenza e quindi la schiavitù di fatto
Io ho letto libero come attenzione ho trovato alcuni punti adesso attardato ci vorrebbero altri momenti magari fare di seminari su questo
Tipo di Titti discorso che non è il discorso sulla eliminazione del carcere un dibattimento delle mura delle carceri solo questa è l'ultimo anello di una catena a mio avviso di violenze che andrebbero eliminate che hanno origine
E quindi la la l'approfondimento
Capire dove nasce la violenza Chiarlo sappiamo un po'tutti la società USA lo sanno i filosofi lo sanno i sociologi lo sa politica ma lì non si lavora sono stipato il cenni a questo
Ma il carcere l'ultimo anello di una catena di violenza evidente che se noi non modifichiamo l'ente società l'intero modo di concepire il rapporto tra le persone
L'abolizione del carcere rimarrà un bellissimo sogno una grande utopia ma nei prossimi secoli e nuove generazioni avranno forse un carcere ancora più vasto più sofisticate e più brutale
Sergio aveva citato Caino
Io credo che in ciascuno di noi cessi a Caino sia bene rispetto ai momenti rispetto caratterizza la situazione
Bisogna vedere cosa alimenti hanno di più alimentiamo di più
Lascia il superamento dell'odio della la vendetta dentro di noi o alimentiamo qualcosa che la fa crescere questo tipo di società fa crescere vendetta
Le paure
Che si crescono che siano simili vere un nome cambia nulla no diventano Paure sociali immense
Che non tracciano sommaria di insicurezza tracciando una linea di violenza violenza prima di tutto anche dentro noi stessi poi si ripercuote in una società quindi la proposta Pulse utopistica per ora che l'abolizione tout court del carcere
Nasce a mio avviso da tanti passaggi prima di tutto noi dovremmo cambiare la società ecco perché il partito radicale cioè strumenti diventa forse uno dei pochi importanti punti di incontro delle persone che possono ragionare e operare per questi non possiamo certo aspettarci o dei partiti che sono coinvolti nella catene delle violenze di tutti i tipi per violenza non intendo solo quella fisica veramente così possiamo certo pensare alle banche che risolve un problema non gli interessi finanziari interessi
Possiamo solo pensare a quei mondi di idealisti di sognatori visionari come diceva anche Sergio poco fa che possono effettivamente cercato di cambiare la società la violenza nasce prevalentemente voi nelle nelle stesse famiglie no all'origine il bambino
Ecco l'educazione del bambino che parte dalla famiglia il rione dove c'è altrettanta violenza e quindi anche di superamento c'è questa catena può essere spezzata solo se si comincia a lavorare molto intensamente
Anche con la fiducia fece anche con l'utopia per modificare alle radici gli errori di questa società oli orrori di questa società capace diamanti da millenni non è di oggi
Tutte le forme diciamo citato il Gulag insomma no sì stalinista non c'è Ilaria De nazisti no periodicamente esplodono in maniera ancora più terribile terribili queste violenze
Citava centravanti Rwanda sempre Sergio io nel periodo quando avevo un ruolo istituzionale e abbiamo salvato centinaia di bambini portati in Italia Porta di Roma
Ma lì la violenza ed è stata creata su un territorio è un terreno fertile tra due popoli che avevano spesso questi attriti ma perché perché c'era l'interesse dell'uranio da parte della Francia quindi non un attentato hanno ucciso facendo vedere Rio del presidente questo ha scatenato l'olio e quindi come sempre dietro queste violenze queste schiavitù e quindi il carcere perenne c'è un interesse di poche aperta potenti India il potere già la sede la prima sede della violenza nella prima prigione che tra una prigione per chi ci crede potere che ha ripreso è per lui per la sua anima
Comunque tornando e per concludere
Io da questo libro tratto questa indicazione l'assunto perdonare chi su questo io sottolineerei di più io faccio parte di una situazione viale si chiama dei pedoni visti no però forse conoscete questa questa associazione ha avuto pure i premi Nobel eccetera ma individuale cioè e il mio perdono individuale quando si parla pure poco no di un fatto in sé Tier uno dalla pacis a suo tempo ma già sono dimenticate
è il dono che io do a qualcuno che ha mi ha offeso qui c'è discorso del perdono invece cubane collettivo che ci fece una capacità di superare l'odio quando accade che gestiva attraverso per e questo non può che passare attraverso una radicale cambiamento della persona nel suo modo di concepire il rapporto con se stesso con la propria anima i propri obiettivi di vita e con la società stessa
Questo tipo di società hanno un
Traspare in questo momento capace di operare in questa direzione
Quindi termino dicendo facendo una specie di piccolo appello per il che è quello di dire ritorniamo su questi argomenti utilizziamo sapendo che la delega non potrà morire non possono chiude dando non la faremo chiudere qualunque prezzo
Per continuare a confrontarci su questo qua anche con altre persone con filosofi con visionari comma realistico ma Bersani dal nostro punto di vista perché sono così dibattendo questo diffondendo lo la gente ascolta
Prenderà posizione ma probabilmente riusciremo a incidere veramente come la nostra visione
Fai
Allora
Si è parlato di tra il protocollo che è stato sono state dette piace sottolineare un attimo tanto pena noi usiamo sempre sottrarmi a brutto pena
Evoca l'agonia se non ridiamo dignità anche i termini che usiamo rischiamo di parlare in maniera sbagliata tutto della sua dignità non solo le persone anche i termini che usiamo
Tale situazione del danno non ha solo un aspetto fondamentale per la vittima ma un aspetto fondamentale per chi commette reato perché ritrova la sua dignità spesso dopo che si è commesso reato si perdeva la propria vita nel senso che la persona
Pronta fame degli altri perché è ormai saltato è come dire sia ha saltato il fosso ritrovare la forza la propria storia la si ritrova solo attraverso dei percorsi dove ti riguardi allo specchio
Attiva il limonene perché hai fatto qualcosa perché è importante per la tua storia perciò ha due funzioni fondamentale l'istituzione del danno in questo senso purtroppo noi parliamo di tante cose
Però non stiamo molto attenti a denunciare tutto quello che succede a dispetto a quello che è stato a a quello che fa di di orribile la politica nel senso la questione
Dalle armi no questione del decreto si gode discreti sicurezza
La questione di puntare i fari su cose che non hanno minimamente senso perché non sono Problemi facendo diventare tali perso al merger invece la possibilità di discutere dei problemi reali del Paese che sono di altre entità e che è meglio non a rendere pubblici soprattutto poi cercando solo di fare proseliti da un punto di vista e politico per ottenere voti dal dalle frange più facinorosi del nostro Paese e con meno cultura
Allora per concludere io non mi servì sopra anche del perdono perché è una cosa che però non non c'è né il tempo né anche magari ne parliamo in un'altra occasione
E io non sono così utopista da non sapere che quello che sto proponendo che stiamo proponendo da sola non basta perché deve ricollocarsi all'interno di una a modificazione generale della nostra società soprattutto la dove ci sono le ricchezze se non ci sarà a breve una ridistribuzione delle ricchezze ai continui e non solo a vivere di conflitti a vivere di guerre a vivere di drammi
Allora c'è il rischio e ne sono ben cosciente che attraverso queste nostre posizioni noi non facciamo altro che chiedere cose giuste in un mondo ingiusto
Noi chiediamo cose giuste in un mondo ingiusto perciò tutto questo si colloca dentro un puzzle un disegno molto più grande dove allora però la nostra storia deve migliorare delirante deve ritornare a camminare come è stato per diversi anni in un senso dove la società
Creava attenzione rispetto a un lavoro la salute abbiamo buttato a mare vuol far stiamo buttando a mare la la la salute attraverso
Rifinanziamento del privato dimenticandoci assolutamente che invece la salute pubblica non è di qualcuno in particolare stiamo buttando a mare tutto e in tutto questo buttare a mare a chi gli interessa dei poveri sono e invece non è vero la Società diventa tale diventa più ricca diventa più importante nel momento che tutti quanti hanno e in cui c'è rispetto di ognuno voi la chiamerete utopia per me è la quotidianità di una vita di rispetto
Sul luogo di lavoro in famiglia in un convegno an qualsiasi parte della mia storia la nostra vita credo e spero che lo diventi un po'per tutti grazie
Grazie grazie a voi che siete intervenuti grazie a chi ha seguito tutto questo nostro incontro e ovviamente grazie a Radio Radicale arrivederci