"Ruolo dei cattolici democratici nell'Italia che cambia"

Tutto buongiorno a tutti
Io sono il segretario di sezione di Calitri
Il Paese che ospita questa prima
Il comune che ospita questa prima festa intercomunale dell'amicizia
E quindi in qualità di segretario a nome di tutti i democristiani di Calitri io porgo il saluto e il benvenuto all'onorevole Bindi all'onorevole Casini all'onorevole De Mita
E al segretario provinciale il dottore De Luca
Dopo di me interverrà per un discorso più articolato e a nome di tutti i segretari politici dei comuni che organizzano questa prima festa l'ingegnere calabrese segretario della sezione di Aquilonia intanto permettetemi prima di dire due parole sul tema del di questa giornata
Di fare una comunicazioni Hakkinen non è già a conoscenza
Questa sera ci dovessero intervento conclusivo dell'onorevole Martinazzoli siccome mentre ci sono degli imprevisti viene spostato a martedì sera alle ore diciotto sempre in piazza Salvatore Scoca
E lo stesso tra parentesi lo spettacolo di ieri sera spettacolo musicale credo la concluderà la serata che non è stato possibile seguire per il maltempo vino stesso spostato a martedì sera dopo l'intervento dell'onorevole Martinazzoli
Ne abbiamo scelto questo tema ruolo dei cattolici democratici nell'Italia che cambia ci scusiamo perché c'è un errore
Io direi madornale ma comunque ce ne scusiamo
Ma è un errore di
Dunque perché abbiamo scelto questo tema l'abbiamo scelto perché ci sembra un tema di particolare rilevanza di attualità in questo momento per quali motivi la DC è stata fino ad oggi
L'organizzazione politica dei cattolici democratici
E la democrazia cristiana ha avuto il ruolo di centralità nello scenario politico nazionale questo ce lo dicono anche i nostri avversari politici nei momenti di più accesa polemica dicendo che avete amministrato l'Italia per cinquant'anni ebbene questo ruolo di centralità malgrado tutte le manchevolezze che ci possono attribuire e un discorso che spero di farlo la sera che verrà onorevole Martinazzoli con alcune riflessioni personali
Ebbene anche dei meriti in particolari delle scelte scelte specialmente di carattere internazionale
Le quali hanno dato la possibilità grazie a queste scelte alla nazione italiana di assurgere nel novero dei paesi più progrediti
Certamente la situazione è cambiata molte cose sono avvenute
Si è modificato lo scenario internazionale si è avuto il crollo dei prezzi del regime comunista e anche fatti e quindi questo hanno prodotto una modifica anche sullo scenario politico nazionale oltre a situazioni locali che tutti conosciamo
Metto tra parentesi il la questione morale ed allora in virtù di tutte queste nuove situazioni che si sono create anche noi abbiamo sentito l'esigenza nell'Assemblea costituente di luglio di adeguarsi a questa nuova realtà e quindi cambiare cambiare il nome al nostro partite chiamarlo Partito popolare
E io penso sia naturale crederlo che partito popolare non è solo un cambiamento di facciata materia racchiudere dentro di sé i termini di un rinnovamento che si dovrebbe o che sta per essere per essere eseguito
Penso che se l'abbiamo voluto chiamare Partito popolare ci siamo voluti rifare a quella che è la nostra tradizione storica politico-culturale e ci siamo voluti rifare a quello che è stato il ruolo storico del Partito popolare studiano
Dal diciannove in poi intanto il problema che ci poniamo oggi è questo qual è il ruolo che avranno i cattolici democratici
Nel Partito popolare in questa Italia che si è talmente che si è talmente modificata certamente un ruolo dovranno avere perché non possono sparire almeno politicamente permettetemi la battuta neanche fisicamente
Siamo in una fase di ricerca le opinioni sono diverse almeno molte di queste almeno nella dialettica
E abbiamo invitato proprio per questo scopo l'onorevole Bindi l'onorevole Casini l'onorevole De Mita che tutti avrete avuto già occasione di ascoltare che portano avanti dei discorsi delle idee diverse pur prefiggendo sì lo stesso fine
E passo la parola al dottore Calabrese per il suo intervento grazie
Io mi associo ai saluti fatti da segretario di sezione di Calitri
Vorrei solo ringraziare in modo particolare l'onorevole De Mita per averci aiutato in maniera decisiva direi
Nell'organizzare questa festa questa prima festa intercomunale dell'amicizia
Noemi quando abbiamo discusso inizialmente di questa iniziativa
Avevamo qualche perplessità
Sul portare avanti o meno la stessa poi discutendo fra di noi e anche col presidente De Mita
Ci siamo convinti che fosse
Una scelta giusta
Ed opportuna perché casa in un periodo particolare
Per la vita politica del Paese
E per quella della democrazia cristiana
In particolare
E abbiamo scelto come diceva cani o prima
Questo tema perché riteniamo che sia questa la fase in cui vi è la necessità di spiegare di far capire ai tanti che per anni hanno dato il proprio consenso alla democrazia cristiana
Il perché ci sono ancora le ragioni di fondo
Per vivere all'interno di questo partito per continuare ad impegnarsi all'interno di questo partito
Lo scenario
Nazionale dal punto di vista politico
è in questi ultimi tempi cambiato in maniera radicale
Anche in conseguenza di quelle che sono state
Le questioni internazionali mutamenti internazionali
Il crollo dei regimi comunisti dell'Est
Ha creato un movimento all'interno della società italiana che ci impone di adeguare
La nostra prosegua presenza politica il nostro impegno politico
A queste nuove necessità
E ci siamo posti il problema con questo tema
Sei i cattolici democratici
Hanno ancora la possibilità di essere così come è stato per il passato punto di riferimento
Della società io ritengo che a maggior ragione oggi più di ieri
Rispetto al prevalere di tanti egoismi che noi osserviamo ogni giorno
Vi sia la necessità della presenza di un partito di cattolici che faccia della solidarietà cristiana il perno della propria azione politica
Ritengo che dispetto al tentativo di dividere che da più parti si nota
Noi possiamo essere ancora l'elemento unificante del paese certo
Dobbiamo essere chiari con noi stessi
Chiari con i nostri elettori
Le vicende che abbiamo vissuto
Ultimamente inutile ripeterle le vicende legate acquista ormai famosa Tangentopoli
Impongono
Più hanno voi che ad altri
Il dovere di cambiare il dovere di ripulire il panorama politico e di ripulire anche il nostro partito dalle illustrazioni degli ultimi tempi
Noi dobbiamo avere se vogliamo avere ancora o futuro
La capacità senza rinnegare quello che di buono abbiamo fatto nel passato
Dicevo la capacità di fare autocritica di correggere le cose che hanno danneggiato l'immagine partito negli ultimi tempi
Allora è giusto
Anche questo segnale di rottura
Che è il cambiamento del nome di rottura con un modo non adeguato alle esigenze della società
Di fare politica e quindi cambio del nome da democrazia Cristiana Partito popolare
Che vuol significare un ritorno alle origini un ritorno alle ragioni vere della politica
Però oltre a questo passaggio sicuramente importante mi sono da fare ancora tanti altri passaggi
Ha ragione la Rosi Bindi quando
Con intransigenza ritiene che si debba mettere da parte quello che all'interno del partito non fa senza però ritengo io
Umiliare tanti democratici cristiani perché per tanti anni hanno lavorato onestamente all'interno del partito dobbiamo fare una distinzione
Fra chi ha utilizzato il partito per un arricchimento personale per scopi personali e chi ha lavorato in modo serio per dare una speranza alla nostra società
E allora se questo è io credo che con un poco più di tolleranza di umiltà
Da parte di tutti si può ancora lavorare all'interno dei cattolici democratici per costruire questo nuovo partito
Che può essere l'unico riferimento serio all'interno della nostra società io non credo che ci sia disaffezione all'interno dell'opinione pubblica
Per la politica c'è sicuramente una disattenzione per un modo di fare politica Nori elettori vecchi elettori ormai democratici cristiani
Riteniamo di essere ancora in condizioni di poter offrire il nostro consenso ad un partito fatto di cattolici democratici purché questo partito sia qualcosa di diverso rispetto a quello che è stato negli ultimi tempi il nostro partito
Purché questo partito sia fatto di persone che anche con il loro comportamento quotidiano
In Carrino i principi del cattolicesimo democratico se riusciamo a fare
Queste operazioni
A mettere in campo persone che hanno queste caratteristiche e noi ne abbiamo tante tra le nostre file credo che ancora potremo recitare una parte importante all'interno della nostra società grazie ringrazio per l'attenzione
Passo la parola all'onorevole
Io chiedo scusa per non averlo fatto prima volevo porgere un saluto al senatore Giacovazzo qui presente
E passo la parola al presidente onorevole De Mita
Questo incontro
è stato richiesto anche nella rappresentanza delle persone
Dagli amici della Democrazia Cristiana perché hanno organizzato questi perché nell'immaginario
Collettivo
La semplificazione schematica probabilmente inevitabile di interpretazione
Della vicenda nostra è caratterizzato da un'ipotesi dielettrica
Talvolta dialettica
Costruttiva volta dialettica lacerante a volte via all'etica alla soglia della spaccatura
Io conoscendo
Rosi Bindi Pier Ferdinando Casini
Probabilmente ho un'opinione
Meno schematica più dentro
La vicenda complessa del nostro partito della nostra esperienza
E i ritengo
Che le posizioni che i titoli di giornali di ricalca l'ambito amplificano
Probabilmente c'è anche
Un nostro errore nella comunicazione di preferire la comunicazione semplificata
Quella più articolata di sfuggire ai cliché e di ricercare spiegazioni
Membro come dire fantasiose più problema
Noi avevamo organizzato l'incontro di stamattina anche in un preparazione dell'intervento che il segretario del partito avrebbe dovuto fare stasera e che farà martedì
Per discutere fra di noi perché credo che siamo tutti in presenza
Di una ricerca non semplice di un tentativo
Che ha qualche difficoltà
Io introducendo la discussione
Non sono moderatore io sono soggetto attivo della discussione anche se sta mattina o l'animo
Straordinariamente disteso
Volto più a ricercare i punti di dialogo anziché quelli della contrapposizione che sono il mio carattere perché
Ma lo faccio lo faccio per me lo faccio per voi lo faccio per il rispetto
Che io ho spiegato ai nostri due amici per questo popolo democristiano straordinario dell'arte né a voi siete capitati in una zona della nostra provincia
Perché anche la nostra provincia è divisa
Non è unita
Questa parte alta
E la parte che storicamente ha vissuto le maggiori difficoltà
Ma in un certo senso ha selezionato anche il meglio dell'iniziativa Ford Ka probabilmente alla compensazione delle difficoltà
Il che non mi porta a concludere che dobbiamo lasciare le dissi per conservare la serietà di questo popolo quando tanti anni fa
Credo alla fine degli anni Cinquanta
Per la prima volta all'onorevole Pastore il ministro per l'intervento straordinario venne qua fu sorpreso della serietà di questo popolo girò i Comuni parlo con gli amministratori io andò via molto sorpreso di aver provato un popolo orgoglioso sereno laborioso serio
Dicevo noi abbiamo il dovere io sento il dovere
Rispettando la tradizione dell'impegno politico dei cattolici democratici
Di spiegarci e di spiegare sulla scorta della storia passata male la proiezione fu
Io non l'ho mai immaginato che la storia avesse censure
Quindi quando sento discontinuità o una sorta di ribellione intellettuali perché io credo alla crescita all'evoluzione nell'evoluzione le cose cambiano
A patto però che non si rinvia Ichino le radici
C'è stato un discorso di Moro alla Camera
Che noi democristiani credo abbiamo dimenticato uno dei discorsi più suggestivi alla vigilia del centrosinistra
Quando difese con grande orgoglio la storia passata del partito sulle posizioni centriste
Spiegando che le forze politiche che si vergognano culturalmente io parlo del proprio passato non sono credibili per il
Ma io credo che la storia nostra la storia dei cattolici democratici
Mai come oggi è avvincente quindi io vorrei che non si trasmettesse la sensazione che il nostro cambiamento o la nostra novità sia nella cancellazione della nostra delle nostre ragioni
La novità vera il peccato grave dei democratici cristiani e aver dimenticato le loro ragioni quindi il problema esattamente opposto
E recuperare le ragioni culturali dell'impegno dei cattolici democratici invita
Io ho do prima la parola a Casini
Vicenda casino alla Bindi e lo dica a me stesso di organizzare il dialogo tra di noi di
Più con la preoccupazione di capire e farci capire
Anziché di accentuare le posizioni di distinti
La parola che si
Anzitutto
Mi fa molto piacere essere qui perché
Trovo anch'io in questa sala
Tante ragioni di comunanza anche se non ci conosciamo con voi che siete qui
Rispetto a un'esperienza che c'è stata
E sulla quale io credo sarà la storia a dare un giudizio
Non le semplificazioni giornalistiche di questi giorni e di questo immenso
Noi abbiamo dato vita alla Costituente
E
Abbiamo assieme parlato anche se a De Mita non piace questo termine come ci ha ricordato di discontinuità politica
Credo che possiamo fare uno sforzo per capire come quello che diceva De Mita non è in contrasto con questo tema della discontinuità politica
E possiamo assieme recuperare le ragioni di questa discontinuità politica
Anzitutto
Non è la questione morale
La ragione per cui la democrazia cristiana
Si è posta il problema del proprio cambiamento
Se noi accettassimo questa semplificazione
Se noi accettassimo una delegittimazione morale dell'esperienza quarantennale della Democrazia Cristiana
Beh io credo che faremmo un grande torto alle ragioni della nostra storia quello che siamo stati e a quello che abbiamo fatto per questo Paese
Affrontare cui bisturi
La questione morale
Che non cui inciso con il degrado degli ultimi anni in ogni storia c'è un epilogo c'è una fine
E le fini sono sempre più laceranti e anche forse per alcuni aspetti più più immediatamente visibili rispetto alla gente
Ma accettare di discutere fino in fondo su questo tema
Compiere alcune operazioni difficili e rigorose come c'è stato sollecitato dal mondo esterno
Non significa però accettare il cambiamento come imposizione dall'esterno in base a una delegittimazione morale della democrazia che questo su questo credo che dobbiamo fare chiarezza
Così come forse sarebbe auspicabile che contribuì sì ma fare chiarezza su quello che in tutta questa vicenda è stata portata all'attenzione degli italiani
Perché non possiamo confondere i gravissimi episodi di illecito arricchimento con quella che è stato una prassi di finanziamento illecito
Che è fin troppo facile oggi condannare
Ma che ha una cinesi completamente diverso
Noi abbiamo cambiato abbiamo posto al centro per la nostra attenzione il tema della discontinuità politica perché sono cambiate le condizioni internazionali e nazionali all'interno del quale si è collocato e si colloca il nostro lavoro politico
è caduto il comunismo
Si è realizzata nel nostro Paese negli ultimi anni quella che De Mita ha profondamente evocato
Negli anni della sua segreteria si è realizzata la democrazia compiuta sono venute meno le condizioni
Di diversità rispetto alle altre
Gli altri paesi europei è venuto meno anche con la vecchia Democrazia cristiana
Quell'obbligo a governare che noi ci siamo portati dietro in questi quarant'anni e c'è un bel da dire che il potere logora
Chi non ce la ma io credo che noi scontiamo fortemente la mancanza di un'alternativa di classe dirigente
Di un'alternanza scontiamo una obbligo a governare che non è stato dato dall'arroganza dei democratici cristiani che comunque al governo ci sono stati col consenso dei cittadini
Questo obbligo governare è stato dato in primo luogo da una mancanza di alternativa credibile ai governi che sono stati imperniati sulla democrazia cristiana e non accetto quello che Veltroni e D'Alema dicono a questo proposito quasi rimproverando alla nostra classe dirigente un eccessivo attaccamento al potere noi siamo stati al governo di questo Paese perché negli anni settanta negli anni ottanta la sinistra italiana non è stata la sinistra un Aprea
Perché in Italia mentre vi era una concezione fissi Istat del Partito comunista
Di vedevamo che in Germania una classe di governo socialista si impone e si imponeva con grande autorevolezza brunch mi sono state
I poroso raggi i protagonisti d'un socialismo europeo che in Francia in Spagna in Germania ha avuto dei connotati diversi a quella che è stata la storia della sinistra italiana
Tutte queste sono cose da ricordare perché se no in una semplificazione generalizzata noi veramente accettiamo di portarci più torti di quelli che oggettivamente abbiamo rispetto a questo conto di dare a bere questo debito e credito
Che complessivamente dobbiamo valutare rispetto al rapporto che abbiamo avuto con il Paese il Partito Popolare ha archiviato anche questo obbligo governa
E noi possiamo dire oggi che siamo in un sistema che è profondamente cambiato e che assegna anche a noi responsabilità diverso
Quando Martinazzoli ha parlato alla costituente di un partito di programma
E ha detto che sul programma che noi dovremo definire concretamente la collocazione futura del Partito popolare ha detto una cosa che a mio parere assai giusta cioè ha creato questa frattura rispetto alla condizione che prima ci necessità ma
Al governo a a portarci inevitabilmente ad assumerci alcune responsabilità di governo del paese in mancanza di un'alternativa oggi queste condizioni sono venute meno
E vedete
E stavamo scherzando Condemi per di in ordine al problema di rischiare o meno
Ma io credo che una delle considerazioni che noi dovremmo fare ed è anche una delle ragioni per cui io non ho condiviso la proposta che Rosi Bindi ha fatto in ordine a questa possibile
Diciamo così rapporto di collaborazione al Nord tra noi e il PDS per individuare dei candidati che possano in qualche modo fronteggiare la legge una delle ragioni è proprio questa
è che questa proposta mi sa tanto di datato di una stagione consociativa
Che oggi è irrimediabilmente finita e che noi non possiamo in alcun modo cercare di far rivivere anche se sotto smentì mentite spoglie o anche se per finalità astrattamente condivisibili
Siamo in un sistema che dell'alternatività della competitività del rifiuto di una tradizionale consociazione
Farà interno è l'anello distintivo anche in ordine alla nostra capacità di accettare il nuovo non solo a parole o con le immagini ma coi fatti
Guardate
Io non delegittima o nemmeno un serto modello consociativo
Perché non dimentico che è stato grazie ad alcuni passaggi di solidarietà tra forze politiche diverse
Che in questo Paese noi non siamo stati travolti ad esempio dal terrorismo e mi riferisco alla solidarietà nazionale
Non solo tra coloro che semplificano li liquidano come questa stagione e i frutti di questa stagione solo come uno sbaglio no è molto più complesso ragionamento
E io credo che a questa stagione noi abbiamo con questa stagione anche un debito
Molto serio contratto come quello a cui facevo riferimento ma oggi è finito tutto questo
è finita per noi ma è finita per il PDS dove oggi si confrontano due linee di tendenza
La linea di tendenza di chi è in un certo senso nostalgico verso questo epoca e in fondo vorrebbe recuperare non si sa come e in che modo magari attraverso proposte
Ho ipotesi come quelle della spaccatura del partito popolare che sono evidentemente funzionali a un interesse ma in fondo riemerge in questa frangia del PDS una certa Nostalgia verso questa pratica
E anche nel PDS c'è una linea di tendenza diverso
Che non a caso a mio parere giustamente pure essendo antagonista col PDS dico giustamente ha portato quel partito dare una risposta di un certo tipo alla proposta
E che comunque è stata utile perché dico tutto serve a discutere per cui discutiamo anche qui con spirito costruttivo ma alla proposta che Rose aveva fatto in ordine a a al problema appunto del della collaborazione per in funzione anti leghista hanno
Martinazzoli mi dice all'assemblea costituente sono cadute le pregiudiziali ideologiche verso il PDS
Ma francamente nonostante abbia una concezione un po'fissi Stame nero morto da un pezzo da qualche anno almeno non avevo bisogno di arrivare all'Assemblea Costituente per sentirlo
Le pregiudiziali ideologiche verso il PDS sono cadute non c'è dubbio ma la conseguenza eh ma la conseguenza è che la nostra alternatività
Rispetto al PDS oggi si accentua non è che il dato della caduta delle pregiudiziali ideologiche avvicina in un percorso comune noi e il PDS
La caduta della pregiudiziale ideologica fa sì che in Italia si realizzi una democrazia compiuta dov'è possibile un'alternativa alla forza centrale che noi vogliamo costruire
E in fondo in Italia nel momento in cui pregiudiziali ideologiche cadono ricorrono i presupposti in base ai quali in altri Paesi europei una sinistra socialista democratica qualificata seria governa
O non governa ma comunque in alternativa alle forze di ispirazione cattolico democratiche io non credo che colpì abbia detto
Che non che rispetto ai socialdemocratici chiavi delle pregiudiziali ideologiche
Lì c'è un'alternativa che è sicuramente democratica
Che probabilmente sotto alcuni poli aspetti tipo quelli della politica sociale può anche dare degli indirizzi a cui siamo sensibili noi ma nessuno si sogna salvo in casi di emergenza per il passato
E di possibile emergenza per il futuro perché io mi rendo conto
Che questi sono dei discorsi astratti
In Germania c'è stata l'unificazione delle due Germanie oggi la situazione della Germania e di un certo tipo
Ma in linea teorica questo è lo schema che funziona questo è lo schema che funzione in tutte le democrazie occidentali avanza
Allora
C'è un problema di identità e di alleanze non ne abbiamo parlato molto in atti in in vista della cosca della Costituente
Io anzi sono stato un po'rimproverato di essere di fermarmi al tema delle alleanze annacquando quello dell'identità debbo dire questa osservazione sia De Mita che Martinazzoli me l'hanno fatta a più riprese in direzione che io mi sono fatto carico di questo problema e credo che alla costituente noi abbiamo fatto un lavoro comune che ci ha visto uniti in ordine alla definizione di un'identità del nuovo soggetto politico
Noi non vogliamo fare un soggetto confessionale oltretutto con quaranta anni di ritardo vogliamo confermare
Un partito laico di ispirazione cristiana che su alcuni valori e su alcuni programmi
Che sono la garanzia di quei principi che al mondo cattolico stanno particolarmente a cuore trova sul terreno legislativo e amministrativo la forza e il coraggio per tradurre siamo stati così in passato non lo so
Certo avrei dei dubbi su questo se penso ad alcuni principi costantemente affermato Finney
Nei due convegni e dei nostri programmi elettorali come quelli della tutela della famiglia o della parità tra la scuola libera la scuola pubblica che sono costantemente affermati quanto costantemente disattesi quando poi si tratta
Magari sul terreno fiscale di dare dei segnali concreti i nostri elettori ecco e su questo punto credo che tutti siamo d'accordo che in futuro
O noi avremo la capacità di tradurre davvero questi principi o noi non avremo la legittimazione per andare in un mondo cattolico estremamente frammentato a chiedere attenzione per il partito popolare
Il tema della centralità del dato programmatico essenziale io su questo voglio dire due cose sperando di essere meno Fago di chi dice che bisogna licenziare i fannulloni
E ma non molto più preciso perché evidentemente stiamo discutendo qui tra di noi
Beh io credo che si tratta di conciliare una difesa del mercato sul piano sociale della competitività dell'impresa
Della produzione di ricchezza che è indispensabile la produzione di ricchezza per riuscire a pagare una socialità che significa la difesa dei più deboli ebbene su questo tema noi dobbiamo avere la capacità di coniugare mercato efficienza solidarietà a difesa dei più deboli io credo che ci sia già un'indicazione precisa sulla Centesimus annus e a quei cattolici
Che si attardano a sognare ancora la terza via consigli una lettura meditata dell'enciclica poiché è l'enciclica del Papa che non parla più di terza via ma che si pone il problema concretamente di un'accettazione dell'economia capitalistica
E di un impegno all'interno di quel sistema economico per correggerne i difetti le storture riuscire in qualche modo a mettere la solidarietà e la socialità a difesa di una proposta di politica economica che sia
Capace di interpretare questi valori a cui noi facciamo riferimento parlo di riforma della pubblica amministrazione
Di semplificazione fiscale
Ricordo a proposito del dato di come indispensabile per noi Trust
Trasformare uno Stato assistenziale in uno stato sociale moderno lo Stato assistenziale quello che distribuiva benefici a tutti anche a chi non ne aveva bisogno era quello che portava
In Emilia Romagna i comunisti a fare la politica degli autobus gratis che poi avete pagato voi del Mezzogiorno d'Italia perché il debito di quelle di quegli enti locali qualcuno le ha pagate
Quella sorta di demagogia del tutto a tutti che finito per essere
Capace solo di alimentare un grande calderone assistenziale non vorrei sbagliarmi ma credo che il governo De Mita una delle ragioni della sua caduta l'identikit fu quella del di quella querela fu ma io dico quella che io dico quella che e funzionali in questo caso
Credo che credo che non fosse sbagliato ricordare questa non so se la vera o meno però una delle ragioni della difficoltà finale di quel governo fu il proposito di mettere un ticket in ordine ai ricoveri ospedalieri giornalieri
Questo era un modo serio
Per dare a chi in qualche modo ha bisogno quella
Semi gratuita che è indispensabile ma nello stesso tempo per riuscire a colmare un debito sanitario che era assolutamente incompatibile rispetta la qualità del servizio che veniva erogato ai cittadini
E parlo anche del mezzogiorno debbo dire che in nella stampa si assiste a una demonizzazione di quello che si è discusso a Ceppaloni ma io sono andato lì ho visto un documento
Sulla politica del Mezzogiorno che reputo un documento necessari che deve essere approfondito anche in sede parlamentare perché può essere un contributo utile ad affrontare in modo diverso
Il problema che oggi è un problema nazionale non è un problema grosso
Ecco
Voglio terminare dicendo qual è la proposta di governo ma secondo me noi anzitutto dobbiamo dar vita a un centro popolare che non è un luogo geografico è un sistema di valori
Non è il campo riduce
Dei penta partito
è una oggettiva collocazione su cui credo che la maggior parte degli italiani possa riconoscersi
Alternativa alla suggestione leghista
Ma che si fa carico delle ragioni per cui tanti nostri città concittadini al Nord hanno votato la legge
Noi dobbiamo fare una opera indispensabile di chiarimento su questi non possiamo demonizzare le ragioni per cui tanti nostri elettori fino alle ultime volte
Oggi si sono rivolti alle leghe il rischio che si rivolgano sempre di più in quella direzione di questi elettori e di queste ragioni dobbiamo farci carico perché sono le ragioni che sotto segni diversi avvertiti anche voi nel meridione d'Italia
Dobbiamo invece mettere in guardia questi elettori della gestione
Che la lega farà di quel consenso di una gestione che lasci ai suscita un brivido enormi per tutti noi qui non c'è una distinzione Interna al Partito popolare tutti noi ci rendiamo conto della potenzialità è vero sì va ed il rischio che comporta alla suggestione che i dirigenti della lega stanno dando i l'interpretazione che stanno dando a quel voto
Certamente alternativo al PDS alternativo alla sinistra a un PDS che tra l'altro non ha deciso su che tavolo gioca
Il chiarimento che in queste ore sta avvenendo che è un chiarimento che avviene ed è facilitato paradossalmente dall'incapacità di scegliere di Occhetto del gruppo dirigente del PDS
Perché il PDS ha capito prima di noi che in questo nuovo sistema elettorale le alleanze sono funzionali per far vincere i partiti
Al punto che nessuno parla del fatto che Rifondazione Comunista a Milano e a Torino ha preso più voti del PDS tutti parlano del successo del PDS perché ha saputo cavalcare i candidati giusti col piccolo particolare
Chi ha cavalcato indifferentemente ai contenuti i candidati che era riteneva più funzionale a far vincere la coalizione riservandosi mani libere in direzione di dei Verdi della Rete
Di Rifondazione Comunista e le mani libere allo stesso modo nella direzione dei Popolari dissente
C'è un ritardo culturale e c'è una oggettiva alternatività di proposta guardate che anche quando arriveremo a discutere dei temi della finanziaria
E io auspico un confronto su questi temi noi col PDS non ci troveremo
A marciare nella stessa direzione
E allora penso che sia molto difficile oggi è molto rischioso accettare
Di la sfida di Martinazzoli che in definitiva è quella di evitare che la politica italiana a breve scadenza si riduca a un bipolarismo tra il PDS e la lega
Accettare questo principio
Affermare di voler far sorgere un polo autonomo centrale evitando che il centro diventi terra di conquista della lega e del PDS della coalizione di sinistra e poi identificare un percorso che di fatto si rende subalterni già oggi agli uni o agli altri ecco perché io rifiuto l'ipotesi che vi sia una democrazia cristiana un partito popolare
Che si vuole collocare chi ha il complesso di inferiorità di collocarsi dell'area progressista anche questa è una di quelle denominazioni che bisogna incominciare a sfatare che cos'è l'ala progressista da che cosa è determinata da che cosa è caratterizzata francamente io non credo che la posizione nostra sia compatibile con quella di Ermanno Gorrieri
Che su questo punto ancora oggi nell'annunciare l'iniziativa dei cristiano sociali si pone il problema del polo progressista ormai ossessivamente si pone
Questo problema
E credo che sia coerenti in questo senso il voto di Gorrieri contrario le conclusioni della Costituente ma su questo non si Bindi deve fare i conti e non può far finta di non vedere che all'interno di questo mondo che si è ritrovato
E a mio parere positivamente all'interno della Costituente viene una visione completamente diverse comunque su questa è utile il comma il confronto
E nello stesso tempo alternative concorrenziale a lei che nessuno ha mai pensato
Che sia possibile accettare l'alleanza della cosiddetta DC del sud con la Lega B poi guardate qui su questo facciamo un attimo anche per un fatto di rispetto reciproco delle nostre intelligenze
E la DC del Sud non esiste come non esiste la DC del nord perché se si accetta lo schema di non essere più partito nazionale noi è bene che il Partito Popolare
Chiudiamo
E voglio dire
Dobbiamo anche fare un'altra un'altra chiare chiarimento
Noi non abbiamo più le vecchie correnti che caratterizzano il Partito Popolare però abbiamo diverse sensibilità non c'è dubbio che vi sono diverse sensibilità
E abbiamo le eredità del vecchio questo è un discorso un po'delicato e poi termino ma questo discorso a mio parere non può essere lasciato cadere abbiamo l'eredità del vecchio abbiamo le compromissioni non mi riferisco alle compromissioni personali e giudiziari tre quelle evidentemente sono un altro problema
Mi riferisco alle compromissioni personali col vecchio ecco
Su questo io non mi meraviglio che gli altri giochino spaccarci
Ma bisogna che siamo molto chiare tra di noi
Anche in ordine alla classe dirigente del partito popolare
Non si può essere su questo un tentativo di discriminazione politica
Che sia mantenuta sotto le spoglie di un tentativo di ricambio di classe dirigente ascetico sotto il profilo diciamo così
Fa facendo di questo problema una questione di carattere morale tanto per essere chiaro perché voglio essere ancora più esplicito e non avere fraintendimenti se vogliamo dire che gli attuali parlamentari
Tutti quei parlamentari che in questi anni hanno sostenuto i governi del pentapartito se ne devono andare a casa noi stabiliamo un principio che a me può stare bene e personalmente posso essere anche disponibile ad andarmene a casa
Ma che si accetti all'interno del partito popolare
Di fare delle distinzioni su questo tema questo diventa un principio pericolosissimo noi non possiamo accettare
Che vi siano autorevoli ministri che sono stati ministri sotto Craxi sotto Andrea o sotto De Mita
Che oggi vanno a pontificare sotto questo profilo perché questo è oggettivamente una immoralità è una ipocrisia che non si può accettare noi dobbiamo stabilire a essere capaci tra di noi
Di stabilire dei criteri chiari se vogliamo ricorrere ai criteri se no non possiamo accettare di fare una sorta di operazione che è tutta politica ed è tutta interna al partito con questo alibi che a mio parere eh oggettivamente una mistificazione questo lo dico
Per il rispetto che io ho per le persone che sono qui perché credo che siano animate da da utenti con editto rispetto a questo percorso che stiamo facendo
Quando si dice Rosi permettimi quando tu hai detto
In diverse occasioni i democristiani devono essere gli ultimi ad entrare nel nuovo partito è una battuta me ne rendo conto ma io non la condivido perché i democristiani che hanno e se non è una battuta riso
I democristiani che hanno sbagliato non devono essere né i primi né gli ultimi semplicemente non ci debbono stare nel nuovo partito ma i democristiani onesti come quelli che sono qui devono essere i primi ad entrare nel Partito popolare non vedo perché
Perché non hanno
Perché non hanno nessuna cosa da farsi perdonare se non quella di aver creduto fortemente in una stagione politica ha una grande esperienza e allora io dico che su questi temi noi dobbiamo fino in fondo intenderci e
Vale anche per il chiarimento che c'è stato oggi con Alleanza democratica
Io credo che il chiarimento tra è improprio quello che scrivono i giornali c'è stato un chiarimento tra il Partito Popolare ed Alleanza democratica
Amici lo dice chi in direzione solitario era per Segni Presidente del Consiglio durante l'ultima crisi di governo
Ma vi dico che il chiarimento non entra il Partito popolare e Alleanza democratica il chiarimento che in queste ore si stabilendo è in Alleanza democratica
è tra chi appresi lo stesso autobus avendo convinzioni opposte l'uno dall'altro facendo dei piccoli
Una sommatoria di piccoli calcoli personali ha fatto bene
Hanno fatto bene gli amici di Lavarone a invitare Adornato ed altri al confronto perché se Alleanza democratica e quella nell'interpretazione di segno di Michelini o anche o di Rivera o di altri amici io credo che sia perfettamente compatibile funzionali e necessitante al disegno che noi stiamo costruendo ecco allora
Che su questi temi penso un chiarimento sia indispensabile tenendo presente che noi dobbiamo soprattutto essa animati da una condizione che il fatto che tutti siamo utili nessuno indispensabile soprattutto che entrambe queste anime
Che obiettivamente emergono con sensibilità diverse all'interno del partito popolare sono
Destinate alla sparizione complessiva se non hanno un grado di rispetto reciproco come purtroppo a volte è sembrato anche per colpa nostra mancare in questo dibattito estivo
Stiamo attenti ha ragione chi dice
Che la dispersione di questo nostro partito non significa la salvezza di nessuno individualmente significa la morte e la sconfitta di un disegno politico che è quello capace
Di farci interpretare gli italiani in una stagione profondamente diverso da quella che abbiamo vissuto
La parola Rosi Bindi
Anch'io desidero iniziare con oltre che con il saluto con il ringraziamento per in questa occasione
Che ci è data di
Parlarci direttamente e non attraverso un maggior mezzo stampa
Siccome poi io personalmente non si può neanche nazionale molta rudezza scrive delle lettere
Non sarebbe neanche possibile tentare di recuperare per iscritto
Eventuali chiarimenti
Che potrebbero essere richiesti da appunto dialoghi a distanza quindi sono particolarmente grata che
Ci venga ci sia stato offerto questo questa occasione
E sono anche contenta di essere
Qui in una
Parte importante del il nostro Meridione
Zona conoscevo dai tempi dell'Azione cattolica
E a dire la verità da quando
Sono parlamentare Letta Nordeste se c'è una cosa che mi manca una visione più complessiva dell'Italia
Non soltanto recuperata attraverso letture
Ma colta proprio attraverso i viaggi le presenze degli incontri
L'esperienza che appunto con l'Azione Cattolica essendo associazione nazionale era stata molto importante
E e che credo che vada assolutamente recuperata per ciascuno di noi in questo momento
Io provo a a sviluppare il mio pensiero su il tema che ci ha qui oggi convocati
Penso poi mi auguro che ci sarà anche la possibilità di approfondire di chiarire alcuni aspetti che che sono emersi dall'intervento di Pierferdinando altri che probabilmente emergeranno da luglio
Ma io vorrei partire
Dalla scritta che doveva essere i cattolici democratici
Non perché non non mi vada bene il cast i cattolici democratici cristiani anzi
Ma perché credo che abbia un significato il fatto di essere stati convocati a riflettere sul nostro ruolo proprio a partire dalla dalle radici della nostra identità
Ecco credo che valga la pena ricordarci che questa espressione
Nasce in un determinato periodo storico ha un suo significato non generico
Oggi la si usa con molta facilità forse pensando che abbia appunto sia una sorta di espressione che può comprendere la militanza dei cattolici in politica
Ma il cattolicesimo democratico è una categoria precisa
All'interno dell'impegno politico dei cattolici
è un aggettivo che con nota in maniera precisa
Il cattolicesimo politico
E non a caso nasce proprio quando inizia un cammino molto lungo di riconciliazione tra i cattolici e la modernità soprattutto tra i cattolici e il valore della democrazia
Oggi noi potremmo dire che siamo tutti democratici
Ma quando parliamo di cattolici democratici o di cattolici liberali o di cattolici popolari
Probabilmente in vogliamo anche oggi e credo che doverosamente anche oggi probabilmente intendiamo delle cose diverse
Quando questo termine nasce
Distinguendo i cattolici che hanno paura della democrazia rispetto a quelli che invece iniziano un cammino di riconciliazione con questo valore
Che poi inizia con la dottrina sociale della Chiesa in sostanza con la Rerum Novarum e si completa con la Centesimus Annus primo documento nel quale la Chiesa apprezza la democrazia non c'è non c'è un altro documento di quel valore nel quale si usa questo termine
Ecco probabilmente oggi connota il nostro essere democratici cioè chi si definisce cattolico democratico
Vuole dare alla sua militanza politica oggi
Un'accezione particolare soprattutto intorno a quei temi con i quali all'inizio i cattolici democratici essi confrontarmi c'è la democrazia
Come valori e come regole il rapporto tra povertà e ricchezza tra sviluppo e povertà
E la quella l'accettazione in fondo della società
Non come un ordine organico ma commenta
Una realtà nella quale il conflitto era in qualche modo inevitabile
Per cui l'uso di questo termine impegnativo lasci ci distingue in un certo senso
E ed è stato importante questo perché
Perché io credo che in fondo è all'origine
Del la presenza del cattolicesimo democratico quella che io definirei l'anomalia del sistema italiano
Rispetto a tutti i sistemi occidentali ieri come oggi
Perché noi abbiamo dato vita nel nostro Paese
Al superamento di quella di qui il bipolarismo
Alla quale al quale in un certo senso non solo oggi ma direi anche molti studiosi di scienza della politica vorrebbero ridurre la storia della democrazia tra democrazia liberale e democrazia socialista
Tra ispirazione liberaldemocratica e ispirazione socialdemocratica
Perché in Italia proprio a partire dalla storia dei cattolici dei cattolici democratici della nascita del Partito popolare della Democrazia Cristiana
Noi oggi possiamo parlare cioè in Italia si può parlare di un sistema no ma lo che è quello di una democrazia ispirazione cristiana
Che non è un misto indefinito di democrazia a ispirazione liberale o di democrazia a ispirazione socialista
Ma che ha una sua connotazione precisa
Per cui la democrazia è un genus al quale si concorre da posizioni diverse
Per esempio porto due esempi
Il senso dello Stato è sicuramente un valore tipico delle democrazia impostazione liberale
Ma io non credo che noi abbiamo messo al nostro senso dello Stato che abbiamo dimostrato per esempio durante il terrorismo durante la tragedia di Moro
Che ha impersonato io credo in maniera chiara e popolare la preghiera di Giovanni Bacelle noi abbiamo dimostrato noi possiamo dire che il senso dello Stato che hanno i cattolici democratici
è uguale al senso dello Stato dei liberaldemocratici
O che abbiamo messo solo un po'di colore
No noi abbiamo creato un senso dello Stato che nasce in una cultura che è la nostra
Con lo stato sociale quale abbiamo dato vita pure in mezzo ai difetti a disastri alle origini all'origine di di di di tanti problemi con i quali oggi ci dobbiamo confrontare
Una semplicemente il trasferimento un Borin verniciato dello stato sociale che nasce nelle socialdemocrazie nordiche per esempio
Perché noi abbiamo tentato nonostante non ci sia riuscito molto perché siamo anche noi caduti nell'assistenzialismo né la burocratizzazione
Certamente abbiamo tentato una via autenticamente umanizzante dello stato sociale un'applicazione del principio di sussidiarietà
Ecco noi siamo un'esperienza anomala grazie a questa presenza nella vita del nostro Paese
E la nostra unità ha permesso questo
Da una parte la nostra identità
Precisa
Che non ci fa essere una categoria generica dall'altra la nostra unità il fatto che non ha non abbiamo ceduto alla tentazione che a ogni stagione ricorre di dividerci tra cattolici e liberaldemocratici e cattolici che si riconoscono di più in un'impostazione socialdemocratica
Sapendo di essere portatori di una cultura che è critica
Pura aperta al dialogo al confronto e all'accoglienza dei valori che provengono da questa impostazione è critica nei confronti del tanto
Noi non siamo un'anomalia italiana anche per un altro motivo
Noi ieri come oggi non siamo una
Mo'Grazia
Così detta appunto bipolare
Perché il comunismo in Italia non è stato combattuto da un grande partito moderato conservatore liberaldemocratico come sono
Gli altri partiti nel bipolarismo dell'Europa occidentale
è stato vinto e combattuto
Da un partito di ispirazione cristiana
Che ha una sua storia precisa che a sue proposte precise
E non a caso
Questa storia è così difficile da riconoscere per cui Montanelli
Guarda caso ci dice che non solo Giolitti è stato la testa in questo Paese
Ma anche De Gasperi a un certo punto
Già perché siccome c'è una sinistra è ammesso esclusivamente che ci possano essere una destra
Ne non abbiamo mai combattuto da posizioni di destra il comunismo
Da posizioni di conservazione il comunismo lo abbiamo combattuto da posizioni di autentico riformismi etiope antico solidarismo
Prendendo il meglio della tradizione liberaldemocratica
Ma non cadendo in quegli errori in quelle ambiguità e in quei mali che anche di recente ci sono stati ricordati
Già ma qualcuno ci rimprovera e rende che proprio perché noi siamo stati cattolici democratici e non semplicemente liberaldemocratici
Avremmo impedito a questo Paese di essere davvero moderno
Perché avremmo annacquato il mercato
E la solidarietà e il senso dello Stato con il populismo con l'assistenzialismo
Tutti i mali
Che mi consentite se ci sono
Sappiamo bene che appartengono non alla nostra impostazione mai tradimenti della nostra impostazione
E noi siamo ben affrancati da questa degenerazione da questo rischio
Ecco perché dico noi siamo
Un caso anomalo la storia dell'Italia data la nostra presenza un'anomalia
E con questa anomalia noi entriamo nel nuovo sistema
Ecco qua per venire all'oggi
Io
Partirei proprio da questa da questa considerazione al fatto che noi ereditiamo questa storia e che che ci fa essere anche oggi in un certo senso non contendibili negli schemi tradizionali che interpretano
Anche le democrazie nelle quali cambia il sistema elettorale
Per cui io dico che
La nostra Assemblea costituente
è stata innanzitutto io in questo sono d'accordo
Con Pier Ferdinando Casini nel dire che è stata innanzitutto
La constatazione
Che è finita una fase storica
Nella quale noi
Ci siamo abbiamo dato alle nostre radici alle nostre ragioni una determinata forma storica
Questa stagione è finita
Noi in un certo senso abbiamo compiuto
In quel periodo
Abbiamo fatto fronte ai nostri alla nostra missioni nei nostri compiti
Con una determinata proposta con una determinata organizzazione con una determinata forma partito
Questa stagione è finita è finita perché è finito il comunismo è finita perché cambia il sistema elettorale
E noi dichiariamo chiusa una fase ne apriamo un'altra non per fallimento ma perché per raggiungimento in un certo senso di fine sociale potremmo dire se si trattasse di un'impresa
Cambia la storia e noi vogliamo rendere ragione alle nostre ragioni attraverso scelte politiche diverso
Ecco perché riteniamo di non dover semplicemente rinnovare la Democrazia Cristiana ma dare vita ad un nuovo partito non semplicemente cambiare nome ma dare vita ad una nuova esperienza politica che risponda ad altri criteri
Io aggiungo però su questo so che non ha già detto che Ferdinando io ho già detto mille altre volte che io credo anche che noi
In questo senso prendo anche le mie distinzioni tra dal presidente De Mita nel dire che
La discontinuità che ci è chiesta la luce la rottura con un certo periodo la nostra storia
è se mi consentite legata
Alla questione morale
Perché io su questo do forse una lettura diversa
Non perché tutti democristiani hanno sbagliato
So bene che ci sono delle responsabilità precise di alcuni
Che a prescindere guardate dagli eventi da da dalle sentenze assolutorie o di condanna sui tribunali
Devono devono avere secondo me è un giudizio politico per come hanno organizzato la vita politica per come hanno organizzato il partito per come lo hanno gestito per come hanno preso il consenso per come hanno presentato il partito nella vita del Paese
Ivi le vicende giudiziarie sono nate in un determinato termine
Che ha facilitato
Dirò di più in una certa concezione della politica
Della quale tutti noi ci siamo in un certo senso mi siamo stati subalterni perché tutti abbiamo in fondo chiesto alla politica la soluzione particolare ai problemi particolari
E non ci siamo accontentati di una soluzione generale ai problemi particolari
Questo è quel sistema che va cambiato
è per questo che io dico che al di là del e non e non e non voglio affidare il nostro futuro politico alla magistratura ma deve essere affidato al giudizio politico che le forze politiche i cittadini devono emettere su una certa fase della nostra storia sapendo bene
Che ci sono coloro che hanno sbagliato ci sono coloro che
Ancient senso sono state le vittime di questi errori
Perché sappiamo bene che nel partito per esempio ci sono stati coloro che erano eternamente minoranza in varie parti dell'Italia con geografie differenti perché c'era un certo modo di gestire il consenso dentro il partito chieste talmente legato alla questione morale
Esperienza politica che io sto facendo una particolare regione mi dimostra tutti i giorni questo
Oggi non si può dire che questo non c'è stato non si può dire che queste non sono responsabilità politiche di alcuni
Ma siccome la questione morale è una questione di sistema perché secondo me il problema non sono i politici corrotti
è l'ora di farla finita
Perché che cosa è venuto fuori in questo periodo in questo Paese per quanto riguarda a Magistratura i mezzi d'informazione i grandi colossi economici
Mi pare che queste sono responsabilità un po'di tutti in questo Paese
Mi pare che c'è un rapporto tra chi era
Possedeva i giornali
E chi poi si è scoperta in qualche modo facente parte di un certo circolo di corruzione
Non ci sono i politici buoni gli altri tutti i politici cattivi gli altri buoni
In questo Paese però è pur vero almeno nella mia visione che la politica è responsabile anche degli errori degli altri
C'è la politico ha il dovere di essere il migliore tra società che rappresenta
E in un certo senso io dico il partito di maggioranza relativa al quale
Del quale potremo fare la storia soltanto facendo la storia dei suoi meriti per questo Paese
Sono convinta di questo fino in fondo che fa la storia dell'Italia fra gli stati la storia dei meriti della Democrazia Cristiana
Ma al tempo stesso non ci portiamo la responsabilità di questo sistema qualche morto
Perché la politica anche il dovere di rendere civile la società
Di controllare che l'economia non sia inquinata
Che l'informazione sia corretta
Mica caso si sono dimessi una volta per volontà precisa redatto dirla tutto il weekend gli altri ministri
Cinque ministri democristiani per al problema dell'informazione in questo Paese quello fu un gesto che fu capito in quel momento
La politica pago non sul connivente
Ecco io credo che da questa vicenda e noi dobbiamo dobbiamo dire che dobbiamo dobbiamo chiudere con una certa fase aprire aprire non non è una pagina nuova un libro nuovo
Per questo motivo so di essere isolate in questo dibattito ma siccome sono mesi che dico queste cose non vere fu certamente ha smentito e qui voglio confrontarmi e le dico
Ecco pacifista qua secondo me il problema i problemi per i quali non l'abbiamo fatto abbiamo dato vita ad un nuovo soggetto politico
E adesso noi ci troviamo
Con la nostra storia con i nostri problemi con i problemi di questo Paese se io devo rispondere innanzitutto alla domanda
Quale ruolo dei cattolici democratici la prima cosa che mi interessa dovrebbe essere quella di dire quale risposte diamo ai problemi gravi che al paese in questo momento
Prima di discutere di tutto il resto
Cioè se ha senso che noi siamo ancora una presenza politica io credo che oggi ci sia più bisogno di prima non fosse altro perché finalmente possiamo fare meglio il nostro mestiere non soltanto concentrare le forze a combattere il comunismo
Oggi finalmente possiamo espandere al massimo le nostre potenzialità
Dimostrare che noi non siamo l'anomalia ma siamo il perno del sistema democratico in questo Paese
Ecco però dobbiamo confrontarci con i problemi io provato enumerare Lina senza evidentemente poter dare la risposta in questa battuta ma credo innanzitutto prima di tutto mutata situazione internazionale
Noi abbiamo fatto delle scelte precise
Con De Gasperi ne facemmo a suo tempo cost Durso oggi c'è una situazione internazionale
Mondiale ed europea totalmente diversa è più difficile prendere posizione ma noi dobbiamo avere una nostra linea precisa in un'Europa che per esempio va verso la disintegrazione in un mondo nel quale il rapporto guerra pace è completamente diverso
Penso alla grande trasformazione istituzionale di questo Paese a quale se permettete io vorrei che noi fossimo ancora i difensori del primato della politica
E non solo del primato delle regole ma del primato della politica alla quale affidare e la politica della politica fatta dai cittadini alla quale affidare la funzione di trasformazione del sistema
Penso ad un nuovo concetto di cittadinanza che ci impegna
Ad una trasformazione dallo stato sociale alla Società della solidarietà
Ad una ripresa del sistema economico dove anch'io credo che il binomio efficienza e solidarietà siano sia il fondamentale per per il nostro per il nostro futuro
Ecco così come credo che
Noi dobbiamo
Prendere
Deering diciamo più compiuto rigore politico in seria considerazione oggi la difesa dei diritti fondamentali della persona umana perché questo non è un un capitolo
Della politica dei cattolici oggi è il capitolo della politica in un in un mondo che va profondamente cambiati
E nei quali proprio la la persona umana alla sua dignità sono al centro della dell'aggressione
Ecco a me pare
Innanzitutto che noi dobbiamo dare delle risposte su questo piano e che va dato sul piano politico ma prima ancora di Rachel piano culturale
E e e prima ancora che sul piano strettamente programmatico
Credo che ci sia da ridare i fondamenti coniugati nell'oggi della nostra presenza
Esempio ritengo che l'esperienza di carta novantatré abbia dato da questo punto di vista un contributo e debba continuare a darle
C'è da riscrivere in un certo senso i fondamenti la nostra presenza non perché sono svaniti i principi ma che che vanno coniugati in un contesto storico totalmente diverso perché diventino secondi politicamente
Ma poi ci portiamo dietro questa anomalia per cui noi oggi siamo un sistema non bipolare come il sistema uninominale maggioritario ci impegnerebbe avesse ma noi siamo e restiamo quanto meno un sistema tripolare in questo Paese
Per cui c'è il Polo cosiddetto della sinistra
Che cambia come giustamente ricordava Pier Ferdinando Casini ma che comunque ha il perno del PDS
C'è il povero
Che sta nascendo intorno al Partito Popolare
Sono contenta risentirvi oggi da Pierferdinando che la preoccupazione non è quella di fare la sommatoria degli spezzoni del vecchio pentapartito ma invece di ricercare un incontro con le culture della società
Io penso che sia il Polo nel quale per esempio il solidarismo cristiano la tradizione autentica liberaldemocratica socialdemocratica ambientalista di questo Paese possano ritrovarsi sicuramente
Il il il ripreso il dialogo con Alleanza democratica rende ancora più chiaro il rapporto tra cattolici e laici in questo Polo
E poi c'è la lega
Che non è puntato di passaggio
Un incidente di percorso
E che non è un qualcosa che riguarda le regioni del nord dell'Italia
Perché se la questione meridionale è una questione nazionale la Lega è una questione nazionale
E credetemi questo fenomeno non va sottovalutato
Io sono contenta che dopo un agosto di silenzio
Da parte nostra
Il quale abbiamo assistito Bossi che ha istigato gli italiani a non pagare le tasse
Che ha delegittimato lo Stato come autorità fiscale che ha chiesto l'epurazione alla RAI
Che ha dichiarato che i meridionali attraverso Miglio non sono non solo italiani ma neanche europea un silenzio intorno a questa affermazione
Una battuta sul fatto che sono stupidaggini una corsa da parte degli intellettuali a dimostrarle nobili ragioni della Lega a trovare delle motivazioni culturali o a giustificare
Qualche bizzarria di Miglio
Io confesso che questo appiattimento questo silenzio questa connivenza mi spaventa
Sono io sono stata contenta quando De Mita affermato a Ceppaloni che la lega fascismo
Ma sono stata ancora più contenta quando ho sentito dire da Buttiglione a Lavarone che probabilmente non è fascismo la lega ma neanche Mussolini sapeva di essere fascista nel diciannove
Perché i fenomeni politici
Di questo genere se non vengono contenuti rischiano di diventare la metastasi del sistema
Mi dispiace dover dire che ancora una volta noi siamo in una fase di emergenza in questo Paese
Mi piacerebbe anche a me è una democrazia matura dell'alternanza
O meglio della competizione punto e basta perché queste sono le democrazie mature purtroppo noi dobbiamo fare i conti con questo dato che non è un accidente
Non è un accidente un dato politico che fa il sindaco di Mila no con il cinquanta per cento dei milanesi
Che fare che governa la Regione del Friuli Venezia Giulia una perla di governo di amministrazione democristiana
Della sinistra democristiana
Per essere ancora più chiari
Che sta espandendosi a macchia d'olio nell'Emilia rossa
Che hanno invaso il Veneto bianco
Che prende i voti delle parrocchie del bergamasco del Bresciano
Questo non è un accidente
Una variabilità ignorare
Ecco perché
Se mi consentite
Io credo che ancora noi abbiamo da superare l'emergenza
Allora
L'emergenza però non è data solo da questo fatto
è nata da un altro fatto ha ragione Pier Ferdinando Casini che noi abbiamo una sinistra che non è moderna
Ed è abbiamo una sinistra che il giorno in cui
E messa all'angolo
Dal colloquio tra Martinazzoli e Segni che cosa si sogna di fare il segretario PDS va a parlare con Rifondazione ma meglio se andava da liberale
Cioè
Si può se si può dare una dimostrazione di rigidità immobilità di non modernità più forte di quella che è stata data
In questa circostanza dopo il mio ad Alleanza democratica
Il rifiuto di prendere seriamente in considerazione una proposta
Che non era quella che alla quale loro hanno risposto com'è quella alla quale ha risposto in prima battuta e Pier Ferdinando Casini è vero questo ma questa è responsabilità nostra
Io qua mi sento un po'con Ferdinando Casini noi potevamo prima avere le leggi elettorali che abbiamo adesso
Questo va ricordato il binomio De Mita Ruffini
Potevamo averli prima queste leggi elettorali perché è vero che il comunismo
In Italia è finito
Il problema è che noi eravamo un po'affezionati al fatto che il nemico ci condannasse governare e non avevamo nessuna voglia
Al punto tale che tutto sommato preferivamo che l'alternanza fosse dentro la Democrazia Cristiana per le sue anime
Perché questo si è verificato
Fin quando non è venuta una legge troppo una una regolamento troppo proporzionale anche dentro la DC consentito la consociazione anche dentro la DC
E anche del sia un po'sfumato anche la sinistra democristiana da questo punto di vista però è indubbio che questo sia un dato di fatto secondo me che noi potevamo averla prima perché e io in questo mi ricordo Moro e mi ricordo anche Bashere sul posto città mi diceva sempre non abbiamo tutto l'interesse a democratizzare il Partito comunista
E direi che oggi noi abbiamo tutto l'interesse a democratizzare a modernizzare la sinistra in questo Paese se davvero vogliamo un sistema competitivo e dell'alternanza vera è nostro interesse lavorare a questo scopo e a questo fine
Noi abbiamo queste due anomali
Allora io credo che
Anzitutto bisogna fare i conti con la legge elettorale
E a me l'Italia Tricolore mi piace nella bandiera non è la rappresentanza in Parlamento
Con questa legge elettorale
Se noi non facciamo niente il Parlamento sarà fatto davvero così la lega al Nord le sinistra centro e mi auguro il Partito popolare insomma
Sarà questa ricca
Hai un bel dire che non abbiamo tentazioni di fare alleanze sta
Ma qualcosa dobbiamo pur fare perché noi adesso abbiamo cioè farebbe comodo in un partito informazione l'opposizione
Sono la prima ad auspicare anche per il rinnovamento della classe dirigente non come tutti i giacobini
Ma ce la possiamo permettere questa responsabilità perché questo significa il modello Friuli col modello Varese
Cioè l'Italia governata da un accordo di governo tra il PDS e la lega
Allora abbiamo due alternative
Quella di fare l'accordo con la lega
E se mi consentite il rischio è quello che
La lega abbia voglia di farlo con la vecchia Democrazia cristiana
Perché la lega sa che vince se si allea con il vecchio regime che l'ha partorito
Al Nord soprattutto
Ma in Italia
E non a caso non ha voglia e demonizza così e ironizza così sul nostro processo di rinnovamento
E c'è l'altra alternativa che è quella di
Verificate
E io penso che il rapporto con Alleanza democratica possa servire anche a questo di verificare se le grandi forze popolari di questo Paese hanno voglia di aiutarsi
Ad auto
Modernizzarsi e a democratizzare il sistema
Questo in via di coalizione di governo
E le scelte andranno fatti
Io posso aver sbagliato la mossa prima ma voglio vedere che cosa hai fatto dopo
L'altra cosa vogliamo fare l'opposizione bene là dove la facciamo dal Parlamento dalle piazze
Se vogliamo farla dal Parlamento dobbiamo esserci
Ed è vero che al nord e la Lega porta a casa con il maggioritario
Tutti i seggi
Io non ho fatto la proposta di alleanza DC PDS me ne guardo bene son Toscana conosco Partito comunista Mario di Pier Ferdinando Casini
So che sono non sono non hanno neanche la classe dirigente che a lui in Emilia Romagna che tutto sommato di Tosca non hanno neanche una grande classe dirigente soppresso
Proposta era diversa da quella di dire sciogliamo le sigle e candidiamo il fior fiore della società civile in un Parlamento che sarà anche un Parlamento costituente
E vediamo se la società civile nuova va in parlamento attraverso la tradizione delle forze popolari purificato dalle tentazioni partitocratiche
Perché rischia anche un altro
è che la il più bravo rettore dell'Università candidato nelle liste dei partiti tradizionali resta a casa alle europee il riciclato
Del l'ultimo periodo del peggior Craxi del partito socialista finisce in Parlamento sotto la sigla della lega
Perché c'è un trasformismo un riciclaggio della classe dirigente al Nord che voi neanche rimarginate andate a vedere quanti consiglieri comunali non eletti sono diventati parlamentari della lega
Quanti consiglieri comunali non eletti nelle liste dei partiti tradizionali sono diventati parlamentari della lite
Io non so se non possiamo ignorare questo certo se ci fosse stato il doppio turno ma non c'è
E che vogliamo fare
Non cambiava niente perché probabilmente eravamo costretti lo stesso fare questo tipo di ragionamento ci saremmo trovati in questo impasse
Allora io vorrei
Concludere dicendo che qua nessuno vuole essere subalterno a nessuno
Tutt'altro
Dico soltanto che noi siamo alternativi alla lega perché quella è un'alternativa di cultura il senso dello Stato di concezione della politica e siamo competitivi con il PDS e con la sinistra
Perché lì c'è una competizione programmatica
Perché lì siamo come dire nello stesso terreno della politica la siamo in una in un in un combattimento che avviene ad un altro livello che è precedente al momento programmatico
Allora il rischio del consociativismo in questo momento non è quello tra le forze tradizionali del paese e quello che può determinarsi rispetta la forza alternativa
Io direi ho paura del consociativismo dei de di una certa politica con la lega
E di travasi di voti che già di fatto stanno avvenendo questo è il consociativismo che va stabilito rispetto a chi oggi mi è alternativo una volta noi eravamo consociativi con il partito comunista che era alternativa a noi
Oggi l'alternativa con un'altra forza chi è che alternativa in un certo senso al sistema democratico
Mentre con il Polo della sinistra c'è competizione aperta chiara Franca che potremo permetterci di fare quando sarà passata l'emergenza
Ma non possiamo non combattere l'emergenza
So bene qual è il la l'obiezione più forti che non è solo il pregiudizio anti democristiana deposte comunisti ottusi il pregiudizio anticomunista riposte democristiani
è la perdita del cosiddetto elettorato moderato lo so bene che questa è una forte scommessa
Ma anche qui dobbiamo intenderci su che cosa va confrontato di fatto
Questo nostro definirci moderati io preferisco chiamarci popolari
Riformisti
Certo attraverso questa proposta capaci di aggregare
Il l'elettorato moderato dove per moderati intendiamo il Nord radicalismo il no all'estremismo
Ma certamente non saremo mai una forza di conservazione
E in questo senso è assolutamente indispensabile salvare quell'anomalia
Che invece abbiamo detto essere il perno della vita democratica di questo Paese
E farlo attraverso quella educazione quel convincimento quella ricerca del consenso appunto intorno a priorità programmatiche ma intorno anche se mi consentite a priorità democratiche a priorità di
Intorno ad un'alternativa che prima e precedente in un certo senso la fase programmatica
Anche se va combattuta va recuperata in una in un periodo di grande pragmatismo proprio attraverso la forza dei programmi
Ecco concludo dicendo
Che non è una battuta quella che quando dico che i democratici cristiani dovrebbero essere gli ultimi ad iscriversi al nuovo partito popolare
Lo spiego perché lo dico che non si può pietre la battuta di un ragionamento
Io credo che noi facendo questa operazione qua abbiamo voluto non semplicemente trenta democratici cristiani e portato in una nuova casa
Alla Costituente abbiamo deciso di stringere un nuovo patto politico con la società
Con i nostri mondi di riferimento
Quel mondo cattolico con le categorie produttive col sindacato con l'informazione
Sapendo che in un certo senso questo patto politico così forte si era un po'affievolita
è per questo che allora dico
Facciamo un passo indietro
Non perché non siamo degni
Perché dobbiamo provocare la responsabilità degli altri
E perché dobbiamo in un certo senso rendere visibile
In qualche modo i risultati di questo nuovo patto politico che vogliamo rifare con la società civile con nostri mondi di riferimento
Portare alla responsabilità
è un bel dire che dovevamo metterci in costituente noi democratici cristiani perché il mondo cattolico no
Perché se il mondo cattolico fosse stato più attento in questi anni noi non saremmo stati migliore
Perché se il nostro rapporto con le categorie produttive fosse stato più rispettoso delle regole dell'economia e dell'autorevolezza della politica non sarebbe andato media
E perché la stessa cosa non si può dire con il sindacato
Con il mondo della cultura allora mettiamoci davvero tutti di Stato costituente e vediamo qual è la nuova scommessa per la vita di questo Paese
In questo senso allora tutti democratici cristiani un passo indietro
Per consentire non non per andare a fare un'altra cosa ma per per consentire questo tratto nuovo della storia
E dico anche un'altra cosa io non
Quando parlo di rinnovamento della classe dirigente
Non auspico che
Chi ci ha governato fino adesso vada a vita privata o vada a fare qualche altra cosa
Auspico che faccia un passo indietro e che ci aiuti
In questa fase di transizione e che aiuti quelli che ci saranno della Nuova Spagna
Ad andare avanti
Perché mi sembra che questo sia il rapporto tra generazioni anche in politica mi pare ecco allora poi il numero dei mandati questi sono la pochezza dei mezzi che abbiamo a disposizione tant'è vero c'è arrivata di Rebibbia sta fermi un giro anche quelli che hanno mandato sul quindi non questi sono ed è ricorso alla povertà delle regole mai il senso profondo e questo è quello di riuscire a mettere insieme la nostra buona storia con la scommessa sul futuro che non possiamo fare da soli
Per cui il problema d'ora in poi non è più quello di dire
Come continuano a dirci nostri avversari chi va a casa il problema è di dire chi viene dov'è questa nuova classe dirigente chi la forma da dove arriva
Che responsabilità si assume non soltanto da un punto di vista della trasparenza morale ma soprattutto della competenza della capacità politica questa è la scommessa di questo momento
E anche tra nel quadro delle alleanze io non non lo so se il fatto che si sommino gli esponenti serve a qualcosa
Io vorrei sperare che dagli incontri dei capi
Scatti la fiducia nella gente per ritornare a fidarsi di un progetto e a far politica
Ecco mi sembra che questa sia oggi la nostra scommessa ma in questa scommessa c'è anche la nostra responsabilità
Aspira
Io credo che
Se non uno fossimo
In presenza di una difficoltà della politica lo dico a
Rosi Bindi ha Pier Ferdinando Casini a chi ascolta
Probabilmente il nostro discorso non avrebbe i limiti le contraddizioni della parzialità
Che può essere colta
Nelle analisi che sono state fatte qua altri nove e e che probabilmente continueremo a far
Io vi confesso che non me ne vogliano i miei due gli amici
Non c'è lo sforzo di tenervi uniti
C'è la preoccupazioni di capire
In fondo alle vostre due analisi
Una un po'più attenta all'esistente
Quel di Casini
L'altra tutta dentro la preoccupazione della novità
Lo dico in positivo
In fondo c'è una brutale logica di potere senz'anima
In fondo i vostri discorsi si preoccupano di capire in una situazione di crisi
Dove il potere come si conquista
Certo il potere in funzione dell'amministrazione dei problemi della comunità nonno il potere
Come torna conto di una persona
Io avendo questo periodo ma non solo in questo periodo
Io in un certo senso
Nella mia coscienza o la storia della democrazia
Quando è stata fatta
Le difficoltà che ha avuto i successi che ha realizzato e l'inizio della sua decadenza
Anzi debbo farmi una confessione probabilmente proprio per averla vissuta in anticipo questa difficoltà qualche volta di io do la sensazione di avvertirla meno
Non è così
Però ci sono due considerazioni che vorrei trasmettere
In occasione di due i grandi scelte politiche fatte nel nostro Paese
Nell'immediato dopoguerra
Quelli che lo ricorda mi Giovanni
Cerchino di verificarla andando a scuola sia scuola queste cose si insegna non
La logica di amministrazione degli interessi portare il nostro Paese lungo strade diverse da quelle che poi si sono realizzate
La spinta nella società del dopoguerra ipotizzava una amministrazione dei problemi del nostro Paese lungo spinte centrifughe contrapposte
Gli interessi forti contro gli interessi dei con gli interessi deboli organizzati lungo la prospettiva illusoria della rivoluzione
E viceversa la tentazione degli interessi forti di far valere i loro interessi intorno ad una giusta ragioni di autorità che oggettivamente era autoritarismo
Anche allora
Sarebbe interessante leggere i giornali dell'epoca Degasperi veniva immaginato come un pover'uomo alla ricerca di uno spazio che non c'era
Del resto De Gasperi ebbe l'incarico di fare il governo convinti che fosse la soluzione neutra rispetto lo scollo degli interessi nessuno immagino
Che la leadership degasperiana avrebbe fondato con un'operazione politica straordinaria
Rosi Bindi devi riflettere molto sulla storia del De Gasperis me della Democrazia Cristiana tutta in positivo
Del resto era costruito la democrazia nel nostro Paese la democrazia che non c'era
Con un equilibrio politico no non tra i partiti
Ma con un equilibrio politico tra i problemi del Paese la risposta ai problemi del Paese quindi sia stata una saldatura complessa
Tra motivazioni ideali comportamenti pratici scelte convincenti sempre e piegate
E sembra impiegabile all'umore della pubblica opinione perché la regola della democrazia e la governare
Avendo l'investitura popolare non si governa con la ragione pura
Ma si governa con non la ragione vera e con l'arte possibile della persuasione perché la vita democratica e innanzitutto azione culturale e civile non è esercizio del potere
E convincere le persone che il modo di esercitare il potere e nell'interesse della collettività Rosi Bindi la moralità della politica è questo il resto e esigenze all'ISMU impotente
Rischiamo noi rischiamo di dar voce a ad un'esigenza senza in realtà da risposta all'esigenza
De Gasperi fece una scelta che allora sembrò incomprensibile minoritaria io l'ho ricordato spesso a Forlani Casini
Che se Forlani fosse stato apposto di De Gasperi non avrebbe mai fatto la scelta degasperiana perché
Da Gasperi scelse di rompere la maggioranza che c'era la maggioranza del tripartito era la stragrande maggioranza formale
Non lo per andare in minoranza ma per raccogliere la maggioranza intorno ad una proposta politica
E io ricordo perché ho fatto la campagna elettorale distraendo mi dagli studi devo fare gli esami di licenza liceale e quindi
Non era un impegno da poco
La proposta politica degasperiana parti in minoranza non era vincente tutti i sondaggi davano la maggioranza al fronte delle sinistre e non era né i sondaggi erano i risultati elettorali
Le amministrative fatte di i riferimenti con lo scibile del consenso politico davano la maggioranza alla sinistra del Paese non a caso si aprì allora non accademicamente una discetta azione tra i costituzionalisti
Su chi doveva avere l'incarico di formare il governo sale rappresentante del partito di maggioranza relativa ritenendo che il fronte vinceva perlomeno pigliava la maggioranza relativa
Onde viceversa che presumibilmente poi avrebbe avuto la maggioranza in Parlamento e costa tutti i costituzionalisti conclusero tranne alcuni comunisti e socialisti
Che il capo dello Stato aveva il dovere di dare l'incaricati presumibilmente avrebbe avuto la maggioranza in Parlamento diversamente
Si configurava la solo ipotesi di attentato alla Costituzione che mette il Capo dello Stato Ingo di d'accusa il Pd di fronte alla alla corte
Poi furono gli eventi
Non solo le madonne Pellegrina quando sento dire il modo di conquistare il consenso io sono sempre preoccupato Rossi
La politica è un intreccio tra amministrazione e dei bisogni e risposta
Questa idea della politica come momento estranea agli interessi delle persone mi saltando di una condizione di astrazione la politica un intreccio contro gli interessi delle persone
E della capacità poi di non solo di individuare i bisogni delle persone la politica aiuta anche a capire qual è l'interesse vero di una persona
Tra il cittadino napoletano che votava lauro perché gli dava la scarpa sinistra prima del voto e la scarpa destra dopo la Democrazia Cristiana tentato di avere il consenso popolare
Indicando un'azione di promozione di sviluppo delle realtà meridionali in maniera diversa vera l'individuazione dei bisogni e l'organizzazione di una risposta i bisogni
La sinistra ha ipotizzato che quegli interessi fossero addirittura diverso
Da quelli governabili con processi di trasformazione fossero collocabili in un contesto dove gli interessi si risolve con una volta per tutte
Le scelte politiche a volte rischiano anzi direi più sono valide più incrociano non non l'indifferenza
Ma la non comprensione immediata delle persone diversamente non ci sarebbe una condizione di crisi
Ma avremo un sistema politico di straordinaria efficienza perché il rapporto interessi individuali e collettivi e risposta politica sarebbe funzionale quindi non saremmo in un momento di crisi
La seconda Scelta straordinaria della democrazia cristiana è stata fatta all'epoca del centrosinistra
Io ricordo
Democristiani intelligenti che poi hanno fatto carriera collo centrosinistra mi volevano insegnare e in un certo senso avevano la realtà a loro favore
Che lo scontro o la evoluzione era nella dialettica democrazia cristiana partiti della sinistra socialisti e comunisti
L'evoluzione di convertire i socialisti alla democrazia veniva letta come un'illusione e negli anni tra il cinquantatré il cinquantotto
Beh quanti in provincia di Avellino ricorderanno le discussioni su queste cose allora la politica era una cosa vera non una cosa desiderata eravamo in presenza di proposte
Come si risolvono i problemi non al desiderio di cambiare la classe dirigente per promettere la luna noi
Volevamo affermarci come classe dirigente nessuna proposta politica quindi prima la proposta e poi la promozione di una classe dirigente credibile per gestire la politica e su questo
Ti debbo dire la mia opinione poi sulla storia della Democrazia Cristiana
Anzi apre una brevissima parentesi della dico
Purtroppo la decadenza di questa regola all'interno della Democrazia Cristiana non è colpa di Moro però è stata inaugurata da Moro ed è una cosa che non mi ha mai convinto perché la mia opinione era il rimane che in politica diritto di gestire la proposta chi l'avanza chi su questo tiene consenso regola della democrazia questi
Moro o per ragioni di spiegabili in un certo senso per una qualche diciamo utilità teorizzò un po'la regola di far gestire gli avversari la politica che vinceva
Per avere consenso
Però ha introdotto nella storia della democrazia cristiana secondo me
Non solo la crescita della forbice che già un vizio diffuso e per cui qualcuno non aveva nessun interesse arrischiare a pensare perché poi a gestire veniva chiamato l'avversario
E secondo perché secondo le virtù umane è meglio vedere prima dove si vince e poi schierarsi anziché rischiare di impegnarsi ed essere sconfitti
Però a parte questa considerazione Interna secondaria
La politica dicendo sinistre in Italia fu una scommessa con la pubblica opinione con il prevedibile il corso della storia ma questo non dobbiamo dimentica la storia democratica in Italia è stata diversa
Chi è stata diversa per questa ragione questo lo dobbiamo ricordare noi democratici cristiani invidio
Mi propongo la Democrazia Cristiana come valore dobbiamo ricordarlo
In quella frase abbiamo costruito una possibilità di crescita della democrazia del nostro Paese è straordinaria
E la storia italiana
Lo dica Casini e ha Rosi Bindi se è stata una storia politica inimmaginabile fino a quando la politica si è incaricata dei problemi della gente di dare risposte ai problemi della gente
Non in termini di verità non esiste la risposta politica in termini di verità ma la risposta politica come possibile soluzioni ai problemi della collettività non abbiamo avuto scontri sociali enormi
Scontri di interessi enormi la riforma agraria con De Gasperi la nazionalizzazione delle energie elettrica i problemi del rapporto politica economica colpi centrosinistra lei che hanno toccato gli interessi del Paese che hanno aperto uno scontro duro
Tra gli interessi economici del paese e la intelligenza politica chiamata a governare
Non a caso una delle espressioni più uso ingestibile di Moro della politica quando la definisce governo con intelligenza dei processi
Purtroppo questa linea va in crisi con la fine del centrosinistra
Con la fine del centrosinistra
Lo dico a tutti
è venuta meno l'idea della politica risposte ai problemi
Ed è cominciata una linea diversa
Che noi stiamo vivendo mi auguro nella sua fase finale Rosi Bindi se no io vedo con un grande difficoltà le prospettive altro che il rinnovamento dobbiamo aver con lucida consapevolezza del rischio che stiamo correndo
Sono vent'anni che la politica ha cessato di essere il rapporto interessi potere rappresentanza ed è diventato desiderio del cambiamento e della novità
Parte così l'alternativa di sinistra del Partito comunista all'inizio degli anni settanta e individuando nella prospettiva non l'affermazione di qualcosa ma la condanna di qualcuno
La prospettiva politica alternativa della sinistra era cacciare la democrazia cristiana dal potere opera salutare
Anche allora opera salutare se finalizzata al conseguimento di un obiettivo viceversa era finalizzata alla realizzazione di un desiderio a mandata da una grande tensione ideale la diversità berlingueriana la diversità morale
Dei comunisti che erano diversi moralmente quand'erano marxisti le ministri perché e l'hanno diverse
Moralmente dagli atti in realtà era la copertura di una esigenza diffusa io non liquido in maniera negativa questa condizione descrivo solo un fenomeno
Ed allora Casini e purtroppo nella democrazia cristiana siamo diventati tutti uguali
E viceversa abbiamo storie diverse
E sulla storia degli ultimi vent'anni della Democrazia Cristiana
Io non riaprono la discussione per stabilire chi ha indovinate chi ha sbagliato perché questo oggi inutile però la discussione sull'esperienza storica della democrazia cristiana in questo concordo con Rosi Bindi va fatta per capire
La teorizzazione che la Democrazia Cristiana il dovere di governare aveva un senso morale con piccione
Aveva un senso morale con Moro perché era la gestione di un disegno politico
Viceversa col tempo e di bendata alla conservazione di una condizione di governabilità funzionale ad una classe dirigente ma non più funzionale agli interessi del Paese
Non perché chi governava era disattento agli interessi del Paese ma perché chi governava non ricomprendeva gli interessi del Paese al centro dell'equilibrio politico da ipotizzare
Non a caso noi negli ultimi dieci anni questo voglio dire Rosi Bindi io non sono d'accordo che la storia degli ultimi dieci anni è storia sbagliata
Negli ultimi dieci anni ci siamo divisi all'interno della Democrazia Cristiana
Tra chi ipotizzava di costruire il nuovo equilibrio politico rischiando anche di andare all'opposizione
Perché se una proposta politica non vince si va all'opposizione e che viceversa riteneva che prima bisognava stare al governo e poi raggiungere l'equilibrio politico
Su questa convenzione si è logorato il sistema politico del Paese abbiamo liquidato la capacità di rappresentanza della Democrazia Cristiana
Quindi se no non riflettiamo sulle cause secondo me facciamo anche una gran fatica a venirne fuori
Perché dico questo dico questo nonno per aprire un contenzioso all'interno della DC m'interessa poco sostato oltre a quelli che ha sempre tentato soprattutto nell'ultimo periodo di evitare questa discussione però questa discussione va fatta se vogliamo capire come si esce e come si può uscire
Discontinuità
Beh lo si Bindi io provo una discontinuità nella tua razionalità
No o non nuova ma questo è un complimento che sto per farci e quindi non perché hai fatto un'introduzione Giovanardi a me c'è largamente perfettamente d'accordo
La interpretazione della storia dei cattolici democratici nel nostro Paese e la storia vera tutti si anomalia io dico singolarità noi dobbiamo dipende pecche anomalia dalla sensazione vidi uno sgorbio in realtà sì
La singolarità è che in Italia ma questo ci è stato riconosciuto
Da Berlinguer nel saggio famoso o dopo il colpo di stato incivile
Noi in Italia questo non dobbiamo dimenticarlo e tu quasi sei in una zona dove la popolazione questa cosa l'ha vissuta
Questa gente lo sa
Queste agende non avrebbe dovuto votare Democrazia Cristiana nel mille novecentoquarantotto non c'era nessuna ragione al mondo
Perché gli abitanti dell'Alta Irpinia votassero Democrazia Cristiana se non no per la consapevolezza della garanzia della libertà
A fronte dei partiti della sinistra che promettevano la trasformazione le terre ai contadini o l'occupazione a tutti poi Italia vedere come realizzare questo progetto
Però qua come nel resto d'Italia in costanza di democrazia si sono operati i processi di trasformazione la singolarità della storia italiana è stata questi che tutti gli altri Paesi non sviluppati hanno oscillato tra la tentazione autoritaria e il conato rivoluzionario
In Italia era stata conservata la democrazia in presenza del più grande partito comunista dell'Occidente operato le trasformazioni altroché anomalia
Questo è il grande patrimonio culturale e storico della storia civile italiana
Rispetto alla quale Rosi Bindi io dico non ci deve essere discontinuità e continuazione quindi mettiamo cioè faccia l'ha detto mettiamoci d'accordo su che io parlo della cultura
E allora voglio o fare una seconda considerazione che mi auguro servirà a Casini
Sempre per capirci meglio proprio su questa definizione centrale centrista che mi sembra purtroppo pure noi siamo vittima dei luoghi comuni a parliamo per luoghi comuni
Il centro
Che è una cultura civile non è una scelta politica e una cultura quindi dire
Noi scegliamo le alleanze su questo non mi pare mettere la questione in maniera giusta innanzitutto c'è una distinzione
Rosi Bindi l'avrà sperimentato con la sua presenza nel Parlamento europeo le esperienze democristiano in Europa non sono tutti uguali
Il centro la parole uguali sempre un motto ed esco che diede vita alla formazione del Partito popolare partito democristiano tedesco e il centro struzzi hanno hanno similitudini solo nell'espressione
Non a caso Sturzo e De Gasperi non avevano la stessa cultura
E la ridiscussione Rosi Bindi sul nome del partito per me è valida solo per questa considerazione se noi recuperando
In maniera più forte più convincente le ragioni dell'esperienza culturale espulsi Anna allora sottolineiamo questore il conto però non questo cambiamento
Con la dizione Partito popolare ma la sostanza politica
Noi dobbiamo dirlo con orgoglio rimane uguale la motivazione culturale la continuità della esperienza dei cattolici democratici nella storia del nostro Paese che cos'era il centro
E questo crea noi qualche problema secondo me si caratterizzava per tre posizioni culturali di straordinario significato
L'ispirazione cristiana della libertà non era il riferimento alla fede
Perché c'erano dei cattolici che votavano per la Democrazia cristiana e quindi l'etichetta cristiana era funzionale a cappottare il consenso delle persone
Per la prima volta almeno in Europa non in America
Nella storia culturale politica la motivazione della libertà non è la calata dentro i processi economici non va Ceva riferimento solo al dato economico ma faceva riferimento a qualcosa che trascende Eva il dato economico
Non a caso il modello democratico per Sturzo era la democrazia americana e il fondamento religioso della democrazia come condizione di forza
Del processo democratico va ricordata tutti quelli che oggi
Ci spiega hanno che siccome è caduto il muro di Berlino dobbiamo recuperare una sorta di estraneità rispetto all'ispirazione religiosa
Era una motivazione diversa della libertà ispirazione cristiana fondava la libertà civile per l'impegno politico dei credenti e dei non credenti in maniera diversa la scelta politica non cacciava
Ogni decisione all'interno di una diversa amministrazione del processo economico ma faceva reinserimento
A la condizione di libertà storica del cittadino e all'azione culturale da promuovere da parte della politica perché la democrazia potesse cresce
La seconda grande motivazione era il rifiuto della violenza come arbitro nello scontro degli indie degli interessi
L'Inter carsismo non era lo sforzo di tenere insieme persone diverse ma l'Inter classismo era la consapevolezza della di fare sita degli interessi
E la necessità dell'azione politica di essere a tutela del più debole no per essere con più forte
Ma perché le aree una condizione dove la condizione di debolezza si riducesse la democrazia processo e il Governo delle trasformazione e la terza novità straordinaria la dimensione internazionale della polizia
Sturzo non veci il partito di Caltagirone la fece il partito nazionale che allora e vi è anche una grande valenza civile
Eravamo in presenza della questione romana e il partito si fondava superandolo culturalmente concettualmente però non era legato solo alla questione romana
C'era la consapevolezza che una comunità si sviluppa solo se organizza condizioni di collaborazione con altre comunità
Che è una cosa storia singolare
Stavo per dire bisognerebbe ricordarlo a Miglio ma è difficile ricordare un rinconglionito qualcosa non
La novità vera la novità vera non è nel fenomeno che oggi si verifica cioè cade il Muro di Berlino crescono volete Nilesi riscoprono le comunità Sturzo lo pensa da allora quando c'erano quando erano in contrasto tra di loro
Che il problema era duplice che la politica si occupasse dei problemi della comunità quindi nonno spingeva la Pubblico opinione ad essere disattenda in attesa di un evento che non si sapeva bene da dove parte il s'primo compito della politiche occuparsi dei problemi della comunità che è il modo di di avere il consenso in maniera reale legare l'impegno politico ai problemi della gente alla capacità del politico di risolvere in qualche modo i problemi della gente
Certo i problemi della comunità
Ma spiegando anche
Che intanto dopo gli le comunità crescono come le persone in quanto siano solidale tra di loro
C'è un insegnamento esattamente opposta a quella della lega
Scoprire l'individualità nonno per la separazione l'egoismo ma scoprire le individualità perché cresca la solidarietà perché fuori del contesto della solidarietà non c'è crescita
Che è un capovolgimento culturale rispetto alla tradizionale politica estera
Fondata sugli equilibri di potere e a secondo la modifica degli equilibri di potere il cambiamento delle alleanze anche questa lettura della storia della politica estera del nostro Paese andrebbe rifatta
Certo
Questa posizione culturale
Di cultura dicendo
Non nel senso che fossi a metà tra la destra e la sinistra
Ma nel senso che rifiutava la concezione di chi immaginava che non c'era niente da fare perché il mondo è sta andato sempre così e quindi bisogna lasciarlo come ed altri che viceversa insoddisfatti perché il mondo così non va ognuno ho tanti possano avere ragioni di insoddisfazioni immaginavano di cambiarlo con un colpo solo
Una la via Crispi e Anna
Alla costruzione paziente del nuovo Rossini nonno alla condanna di chi si oppone ma alla Iuc dopo di chi è in difficoltà per creare la condizione per cambiarlo
E a Rosi Bindi autorevole rappresentante della un movimento di Azione cattolica io poi l'ho l'ho l'ho adescata così quanto era in quell'aria
Tutto in un certo senso anticipato anche
Culturalmente e una posizione ecclesiali diverso
Perché rispetta la suggestione della chiesa all'epoca di immaginare una cristianità di un certo tipo dentro la quale tutti quanti si redime vanno e da imporla è così
E lui non località attivamente ma in maniera più intelligente secondo me più aderente al messaggio cristiano
Organizzò immagino la Chiesa come strumento di aiuto alla persona sapendo che in ogni persona c'è lo spazio per la virtù e il vizio
Diffidate di quelli che immagino le persone tutte virtuose come non credete a chi immagina le persone tutte dannate diversamente non sarebbe possibile la redenzione
Sul piano della cristianità come sul piano della politica
E funzionale a far crescere una condizione civile di arricchimento della coscienza perché più libertà c'è quando sulla responsabilità cresce
La demonizzazione di chi è una condizione di difficoltà deposte mira al magistrato
Perché quello accerta chi ha sbagliato e deve stabilire la riparazione ma sul piano civile sul piano culturale viceversa noi abbiamo bisogno di una funzione diverse
Certo questa cultura non era vincente
Io lo chiede a chi ha fatto il liceo negli anni tra il settanta e l'ottanta
Ma credo anche adesso anche adesso è difficile che ci sia un testo un autore uno che passa per un uomo di cultura
Che spieghi che questa era la cultura vera rispetta la suggestione nazista
Questa è la subcultura la cultura dominante il marxismo il governo della scienza l'imposizione della verità la libertà come violazione della libertà della coscienza umana noi abbiamo teorizzato questo
Questo è finito
Ma mentre questo finisce questa cultura non si dilata gli avversari non possono accusarci più come facevano nei decenni passati
Ma gli avversari e quando parlo di avversari parlo di marxisti e nonno di laici e il nonno non sia versano ma non l'accettano e come tutte le posizioni senza delimitazione netta creano squilibri
è così io non lo so che succederà quindi dica Rosi Bindi a Casini stiamo attenti a disegnare la storia corno o i pezzi del passato
E la novità vera non è che è caduto il Muro di Berlino stiamo attenti a ripetere luoghi comuni
La novità vera e la fine del marxismo
E la fine del marxismo è avvenuta prima in Italia che nel mondo il marxismo è finito con la esperienza berlingueriana dove si è saldato un misto di moralismo e di logica di potere
In realtà e rispetta questo dato Rossi che stravince la cultura dei cattolici popolari quando sento dire che noi dobbiamo cambiare perché la nostra cultura era funzionale all'anticomunismo io mi ribello perché non è vero
Ma non lo delicate e tu spesso quando dici la nostra cultura la l'esperienza politica democristiana è stata tale perché ne abbiamo battuto il comunismo sconfiggendo alla destra
De Gasperi non si è scontrato politicamente col Partito comunista De Gasperi si è scontrato ideologicamente col Partito comunista o meglio ha preso atto delle distinzioni politiche ma lo scontro politico l'ha fatta a destra
L'ha fatto con la riforma agraria l'ha fatta Polo per la politica per il mezzogiorno l'ha fatto per la costruzione dello stato sociale nel nostro Paese questo ma continua
Quello che va cambiato e il modo di organizzazione della polizia
Ma lo dica casino e Rosi Bindi
Questa è una discussione vecchia nella democrazia non è una discussione ruolo
Dare l'idea che la novità sia cancellare qualcosa alla pubblica opinione porta smettere la sensazione che noi cancelliamo le ragioni della nostra esperienza politica
In realtà quello che dobbiamo cancellare sono i peccati della nostra inerzia il pentimento vero dei democratici cristiani anni citare in pubblico
Ma come si fa con i peccati io non lo so adesso voi come di confessare
C'è la tendenza a farsi assolvere stiamo attenti i peccati sono individuali non esistono i peccati collettivi
Perché è peccato io non sono il comportamento i peccati sono le invenzioni le motivazioni e ognuno recupererà può recuperare la propria condizione correggendo il suo peccato non il peccato di tutti diversamente
Noi inneschiamo un processo di moda che realtà dice di cambiare ma sostanzialmente non cambia
Al presente la Democrazia cristiana si trova o il Partito popolare io non ho nessuna difficoltà
Lo dico qua in pubblico
Io mi sono preoccupato Martinazzoli lo sa
Del giudizio della pubblica opinione generale anzi io sono sorpreso
Nel sentire il segretario di sezioni di Aquilonia e anche quello di Calitri dar per scontato che si chiama Partito popolare no
Perché per la verità quando hanno parlato come erano contro
Quindi e io ho capito capivo le ragioni erano fondi il cambiamento perché la storia della Democrazia cristiana e la storia di ogni democratico cristiano
No no ma adesso per l'amor di Dio non facciamo un referendum
Io non è questo che mi turba però diciamolo anche Corno Grande serenità la spiegazione del segretario del partito è diversa
E ed è quella
Si conservi il simbolo
Sono valide le ragioni dell'esperienza politica dei democratici cristiani alla fine
Quindi alla fine quando sarà deciderà il popolo democristiano
Ecco se chiamare e la DC democrazia cristiano Partito popolare
Ma io accetto
Il nome di partito popolare come sottolineatura del recupero della cultura dello popolarismo Sturzo si hanno perché così la grande ricchezza della democrazia cristiana e la cultura della esperienza politica stuzzicanti
Due considerazioni e poi chiudo
Non è vero cari amici che
Il senso dello Stato dei democratici cristiani o il modo come ho abbiamo organizzato lo stato sociale e ha introdotto l'assistenzialismo
Io questa riflessione ho tentato inutilmente di farla Ceppaloni ella erano occupati ad altre cose nonno a riflettere sulle analisi storico-culturali
La mia opinione
Che trasmetto
In maniera particolare a mio fratello per le sue considerazioni di ordine istituzionali e costituzionali questa noi abbiamo realizzato una forma di tutela del bisogno della collettività
In maniera istituzionalmente sbagliato
Cioè noi abbiamo pensato che siccome tutta avevamo bisogno distruzione avevamo tutti bisogno di essere curati e assistiti sanitariamente
Prima che ci fosse questo diritto
Le esigenze era comune e quindi abbiamo detto il giorno in cui stabiliamo che tutti hanno diritto noi abbiamo creato una condizione di civiltà maggiore
E abbiamo organizzato una risposta uguale
Se non che ci siamo resi conto che la risposta uguale a bisogni differenziati ha creato ingiustizia dall'altra parte
Cioè se prima c'era un'ingiustizia dal punto di vista della risposta adesso l'ingiustizia rimane nel rapporto domanda risposte
Però su questo questo lo dico ai democratici cristiani su questo si gioca l'avvenire della democrazia nel nostro Paese il ruolo della Democrazia Cristiana
Noi non siamo in presenza soltanto di una questione morale del nostro Paese
Perché se fossimo in presenza di uno Stato funzionante e di un gruppo dirigente che ha commesso
Degli errori sostituire la classe dirigente ci porterebbe fuori dalla crisi
In realtà scopriamo ogni giorno di più e tu questo l'hai detto che Linda Gray interessi costituiti amministrazione degli interessi e questione morale è un intreccio unico
No perché tutti siano corrotti
Ma perché il sistema non era adeguato non era in corrispondenza ad una Mimì estrazione degli interessi vi è un funzione dalla conservazione dell'interesse generale progressivamente
L'ordinamento si è trasformato dal sistema garante dell'interesse generale a sistema garante delle transazioni tra interessi forti e poi Rosi Bindi almeno questo avendolo spiegato alcuni anni fa
E avendo avuto incomprensioni e in contrasti per me la Terna dovrebbe essere diverso
Ecco per non essere riuscito ma nonno per non averlo capito
Mi pare che però questa incomprensione riportate questa ingombra di dover dire significava
Questa incomprensione rimane allora io sono preoccupato
Quando vi sento parlare ipotizzando il recupero di una società lì liberaldemocratica quasi che fossimo in presenza della necessità di conquistare qualcosa
Questo non è vero Casini a voi che pensate al centrismo come residui del pentapartito lo ripeto e poi lo spiego
Perché la cultura liberaldemocratica io a fondamento dell'esperienza stuzzicante
Sturzo accetta questa cultura madrelingua rispetto al momento di crisi che ha conosciuto la liberaldemocrazia non è una una religione
La liberaldemocrazia è una condizione di amministrazione devo interessi in una comunità che si trasforma
Quindi immaginare un'esperienza politica che recuperi questa cultura quando questa cultura anticipato i limiti dalla tradizione liberaldemocratica mi sembra una cosa sbagliata
La seconda
Noi dobbiamo fare i conti con la esperienza che abbiamo fatto nella tutela di bisogni storicamente non coperti nelle società moderne
Noi corriamo il rischio di immaginare che il risanamento anzi a scoprire le debolezze delle persone di fronte all'indifferenza dello Stato
Oggi l'illusione queste e mi dispiace dirlo io che sono grande estimatore del Presidente del Consiglio
Estimatore personale
Che lo si possa concepire la politica conservando ancora la mentalità del governatore della Banca d'Italia
Il chirurgo
E bravo
E serve in determinate circostanze
Ma immaginare che la vita possa reggae essere regolata dalla Chirurgia secondo me è una posizione molto rischiosi noi abbiamo bisogno di ricostruire le condizioni di vita civile del Paese
E il risanamento
Che va fatto non può essere estraneo alla tutela del bisogno
E il problema
I ministri che se ne occupano lo sanno non è dando tagliare le risorse il problema e organizzare in maniera diversa le prestazioni
Se non si compie questa riforma noi a furia di tagliare taglieremo il diritto all'assistenza
Una decisione di questo tipo non può essere liquidata con la liquidazione dell'assistenzialismo
Una decisione di questo tipo significa ridurre gli spazi di democrazia nel Paese la lotta amici Dell'Arti visive
Poi c'è
Coi c'è anche la questione morale ma la lotta vera che oggi si combatte nel Paese una lotta politica diversa è una lotta per il potere nella società civile prima che nell'istituto e su questo scontro che è impopolari e la Democrazia Cristiana non possono essere di Stato su questo scontro che i popolare la democrazia cristiana debbono aver la coscienza vigile ed avere la capacità di organizzare ora io sono preoccupato che la discussione all'interno della Democrazia Cristiana
Venga chiusa tra due esigenze che sono due esigenze giuste consentitemelo di dirlo ma buone per un congresso ma non buone per la pubblica opinione se facciamo le alleanze con quelli che erano del pentapartito
Lo dico che non capisco poi come si fa
O facciamo e alleanze con altri secondo me in questo periodo non c'è spazio per Alleanza con nessuno se prima non recuperiamo l'idea di una politica Martinazzoli ha ragione il problema della identità hanno tra e recuperare la identità in questo senso credo che e siamo d'accordo tutti recuperata alla identità della Democrazia Cristiana possiamo parlare anche di Alleanza ma allora su questo dobbiamo essere molto franchi molto onesti non pigli arcigni Ciro spazi per alleanze politiche in questa condizione non ce ne sono quindi alla pubblica opinione deve avere la consapevolezza che il passaggio elettorale non ci porta verso la maggioranza il passaggio elettorale ci porta verso una difficoltà in più non una difficoltà in perché se è vero ed è
Nella lega io poi non ho detto la legge fascista
Non un braccio disquisizioni formali io ho detto che il fenomeno della Lega de perse è un fenomeno con un forte ragioni ma anche su questo Rosy Bindi
Nel decennio famigerato
Io mi sono battuto per su due questioni senza grande successo
Perché nella Democrazia cristiana prevaleva l'idea del dovere di governare di non disturbare il manovratore
Così
Quando si è deciso
Quando si doveva decidere sull'autonomia impositiva degli enti locali per fornire di finanza per responsabilità agli enti locali noi abbiamo avuto il no dagli articoli
Soprattutto dal professor Visentini che in questo momento tace sullo dissesto del Paese fino a ieri ci insegnava come si salva
La seconda lo dica Iacopino mio amico grande collaboratore nella polemica
Mi vedi procurare un'intervista fatta alla stampa nell'ottantatré ottantaquattro contro Visentini dove spiegavo mio fratello aveva fatto un saggio che spiegava questo che il sistema fiscale
Dominante metteva i lavoratori autonomi nella condizione o di pagare fallire o di essere basso
Perché il sistema di prelievo oltre le avrà gioco opere non prelevare prelevare troppo con costringeva il cittadino contribuente Adelaide
Questi per un perielio perché la base della lega sono questi per un periodo hanno tentato disperatamente di avere una risposta della politica si sono rivoltati tutti gli strumenti della politica
Quando la politica si è dimostrata in potenti a risolvere questo problema hanno dato luogo ad una forma di protesta solo che la somma di proteste non fa la politica stiamo attenti la somma di proteste a e funzionale quando c'è qualcosa contro protestare
Quando la protesta diventa fine a se stessa per potersi riorganizzare pure detto io lo ripeto un po'Deve dà forma inevitabilmente ad una condizione di autoritarismo per imporsi
Chiamatelo fascismo non non mi importa
Anche se in realtà insieme ad alcuni sintomi adesso ci sono alcune prove
Che Bossi fa parlare i balilla quando deve attaccare qualcuno come hanno fatto dopo il mio discorso Lavarone dirà parole di Ceppaloni tran-tran analisi molto rispettosa del fenomeno della dei anzi molto comprensivo
Utilizza qualche professori in decadenza per avere consenso
Ma ci può essere anche qualche intellettuale opportunista che il consenso loda probabilmente in buona fede
Io l'ho detto già lo ripeto Croce manifesto comprensione per le ragioni per fasce e solo quando scoprì che aveva sbagliato non ebbe l'onestà intellettuale di dire che aveva sbagliato e teorizzò che la storia aveva una parente sì la storia della libertà aveva una parentesi in realtà è così in realtà è così quindi con la lega no
E Casini non non dire mai mai con la lega navi non nel senso di un avversario
Ma perché la lega e la contestazione del sistema democratico
Noi per vincere la lega non dobbiamo allearci alla lega per vincere alla lega dobbiamo far rivivere il sistema democratico che è un'operazione molto difficile molto delicato
E io su questo vorrei dire alla Bindi perché non certo senso concordo con questa preoccupazione non ne capisco poi i passaggi elettorali
Non perché
Io sia contrario ad un'ipotesi di liste comuni col PDS perché c'è l'elettorato moderato
Questa non è una Regione se se fosse una scelta utile sarebbe una scelta da sostenere non ne capisco la funzione perché ciò che dobbiamo recuperare anche con i partiti della sinistra la mia polemica col PDS onore sul piano delle alleanze
La mia polemica col pidiessino questo momento e sulla strumentalizzazione della difficoltà in un certo senso Occhetto gioca di rimessa con la verità
Perché non a caso voleva allearsi quella scoperta
Con l'opinione pubblica si fa recuperando il tessuto democratico sapendo e i medici sanno che quando o un paziente è in condizione avanzata di difficoltà offre il massimo di resistenza all'inizio della cura
C'è uno scontro tra medicina e paziente per la disattenzione diffusa io non penso al lo sconto violente ma pendulo quasi alla discontinuità
Di un discorso edulcorato rispetto alla pubblico più i partiti democratici Alleanza democratica PDS i centristi di residuati gli ex alpini non mi interessa tutti democratici del Paese annoi dovere di interrompere questo circuito falso
Nella pubblica opinione sui problemi della politica qua la discontinuità non sulle culture ma per trasmettere alla pubblica opinione la consapevolezza che rischiamo sulla conservazione della democrazia
E battendo Ucci in competizione non per l'alternativa l'alternativa non c'è oggi nel Paese
Come se decidessimo di giocare una partita non avendo il campo sul quale gioca il problema e mi costruire il campo le istituzioni democratica all'interno delle quali poi poi può esserci d'alternanza nella gestione
Allora che fare dire la verità la pubblico più non mi interessa
Se siamo in più ossia nemmeno se siamo più al Sud ben al nord mi dispiace per quelli del Nord ma comunque dovunque noi abbiamo i dovere di dire non la verità la nostra verità politica
E indegna ci coerentemente da adesso noi andremo alle elezioni
Amici dell'altipiano e andremo alle elezioni tra gennaio e Marx
Questa è l'incertezza massima
E io mi pongo il problema dice che dire agli elettori
Essendo io abituata a spiegare agli elettori prima le cose che si facevano dopo verrà abbiamo mai avuto crisi con l'elettorato perché al letterato abbiamo spiegato sempre prima anzi
Qualche rischio in più ma non qualche promessa in più e per il centrosinistra né per l'attenzione al Partito Comunista quando era rischioso consigliere questo io mi sono giocato la prima elezione
Non accettando l'invito dell'Expo hanno parlare dei socialisti va giocata su questo e ritenevo immorale perché queste immoralità dire una cosa pensando in un'altra io ero convinto di quello non ero convinto che fosse la verità
Ma ero convinto di quello è il rapporto con l'elettorato è stato sempre forte sempre solidale
Il rapporto è stato conquistato attraverso una motivazione e qua i democristiani oggi hanno chiesto questo incontro
Perché hanno preoccupazioni sulle
Voto non è lo scandalo
Il voto è la la risoluzione dei problemi delle persone e ci mancherebbe che la politica non si occupi di queste però questo avviene dopo
Anche gli interessi delle comunità sono organizzati all'interno di una prospettiva noi avevamo costruito una prospettiva di crescita che oggi è in difficoltà e la gente vuole capire in che direzione andiamo siamo qua a discutere di queste cose per spiegare ai nostri elettori però agli elettori dobbiamo dire con grande franchezza io lo sto ripetendo
Mi è costato anche qualche incomprensione una rara con la stampa per aver detto che le elezioni si fanno perché così mandando una maggioranza e un governo le elezioni si fanno ma per non aver detto che io le voglio perché è uno vuole una cosa utile non io so che dopo le elezioni saremmo in una condizione più difficile di quella di adesso
Perché se adesso bene o male bene o male una maggioranza in Parlamento cioè dopo le elezioni non c'entra
Ma questo non mi può far ipotizzare che non ma lego con la lega e quindi ma devo col PDS o viceversa non mi allievo col PDS quindi mi allego con la lega
Noi siamo in presenza di una fase straordinaria nella vita democratica del paese e quando dico straordinaria questa volta la straordinarietà non è come nel passato
Quando in presenza di una situazione di crisi era indicato una prospettiva siamo in presenza di una straordinarietà con la ricerca di una prospettiva se mi consentite chiudendo io ho una sola speranza una grande speranza direi quasi una grande fiducia
Che ripensando alla storia politica dei cattolici quando parlo di questo non parlo del partito della chiesa
Parlo del partito civile perché il partito dei cattolici è una cultura civile nella Democrazia cristiana ci sono stati credenti di troppo e non credenti di troppo ma sono stati insieme per ragioni di democrazia nonno per ragioni differenti tutte le volte che nella democrazia cristiana sette una questione di fede si sono fatte cose meschine anzi il massimo dell'immoralità all'interno della Democrazia Cristiana e tutte le volte che si solleva questo problema
Tra chi è più vicino ai vescovi e che più lo stabilisco dimezzando un vescovo controllata ma in realtà per fare cose che con i vescovi non c'entra niente così
No la grande speranza
Perché questa è la mia convinzione è una convinzione culturale parecchi mi dicono che sono arcaico vecchio perché penso sempre Lella politiche ricostruire la storia
Ma credo che sia così anche nei momenti di maggiore smarrimenti
Il problema è recuperare le radici di qua e la continuità ed hanno discontinuità perché queste abbiano a rivivere faccio una conversione perché chi mi vuole censurare sappia dove il testo vero in questo sono abbastanza dichiara
Non penso
Al riciclo automatico ma penso a questa sorta di responsabilità della coscienza di individui di fronte ai problemi del proprio per sapendo che le novità solo nella forme di essere nel modo di essere ma non non lei valori veri che sostanziano la coscienza e rendono forte libera la persona e così anzi più sento Ino visti più dire in barca ecco più vedo la gente che si agita più io rischio di Mandel rimaner fermi ma non fermo per la conservazione ma fermo per avere un punto Iorio risalendo una bussola e la bussola è la storia di libertà del nostro