Proclamato il secondo sciopero nazionale dei detenuti delle carceri italiane (dal 30 settembre al 2 ottobre 1993)

Fare la prova va bene così Giacosa
Allora se vogliamo cominciare anche perché a questo punto penso che se qualcuno arriverà gli diamo i comunicati stampa
Come avete visto dalla documentazione che vi abbiamo dato è stato necessario
Organizzare un secondo sciopero nelle nelle carceri italiane negli stabilimenti penitenziari
Perché il primo sciopero quello del quattordici quindici agosto non ha praticamente sortito effetti quindi ci troviamo di fronte a un'immobilità completa da parte del Ministero di Grazia e Giustizia
E da parte del ministro Conso il dotato di maggio del DAP si è limitato in questo periodo andare dei dei numeri cioè andare le cifre dei partecipanti al primo sciopero nazionale ma al di fuori di questo non abbiamo notizie di cose concrete fatte
E quindi è stato proclamato un nuovo sciopero di astensione dal cibo per quattro giorni il trenta e trentuno ottobre l'uno e il due di novembre
Contemporaneamente a questa manifestazione di sciopero ci sarà una manifestazione di astensione dal lavoro interno dalle dei detenuti lavoranti di dieci giorni
E quindi dal trenta ottobre all'otto novembre i detenuti si asterranno dallo svolgere qualsiasi mansione lavorativa questo significa una paralisi completa delle carceri perché sei detenuti lavoranti incrociano le braccia ovviamente
Si crea una situazione di estremo disagio e di praticamente di invivibilità perché pensate basta non fare le pulizie per tre o quattro giorni e quindi immaginate la situazione
Ecco questi dieci giorni di astensione dal lavoro sono forse la la cosa che dovrebbe più preoccupare il il Ministero di Grazia e Giustizia perché dieci giorni di astensione dal lavoro sono un una enormità di tempo e credo che sia uno dei provvedimenti
Che forse darà più fastidio più ancora dello sciopero
A differenza dell'altra volta mentre i detenuti l'altra volta si erano limitati a non prendere il il cibo questa volta si chiederà all'amministrazione penitenziaria di provvedere alla distribuzione del Civo
Che verrà preso e poi non verrà consumato in quanto verrà messo nelle gavette fuori dalle dalle celle nei corridoi
Credo che avere il cibo sia un diritto dei detenuti quindi dovranno provvedere alla alla distribuzione di questo cibo che poi non verrà consumato per quattro giorni
Questo naturalmente il il progetto del secondo sciopero nazionale in tutta Italia
Noi abbiamo nostri comitati all'interno di centottantasei carceri e quindi abbiamo l'adesione già fin da ora di di un grosso numero di stabilimenti penitenziari
Tra parentesi molto alta anche la partecipazione delle carceri femminili quindi centottantasei carceri sappiamo già che aderiranno sono duecento due quindi direi che
Non abbiamo comitati nei più piccoli ma i più grandi siamo presenti dappertutto
Quindi abbiamo questa seconda manifestazione le richieste di questa manifestazione non sono altre che le richieste della prima manifestazione
Che noi abbiamo sintetizzate in cinque punti
La sollecita depenalizzazione dei reati minori
L'ampliamento del ricorso agli arresti domiciliari l'immediata revoca della custodia cautelare cautelare per i tossicodipendenti
Una rapida e integrale di applicazione della riforma carceraria del settantacinque e poi come ultimo ma non meno importante la revisione delle modalità di applicazione delle misure anticriminalità
Il famigerato articolo quarantuno
Ecco queste sono le richieste al ministero di grazia e giustizia e non ci resta che sperare che il ministro questa volta prenda dei provvedimenti
Sulle sulle proposizioni da fare CM è chiaro che questi sono solamente dei punti di trattativa poi vedremo quali possono essere le le ulteriori argomentazioni
Ci sono moltissime cose da da fare per quanto riguarda le carceri ma la cosa più importante credo che sia quello del diritto dei detenuti cioè i detenuti se il carcere deve essere visto come un servizio alla collettività
è anche vero che questo servizio deve funzionare deve funzionare bene quindi bisogna mettere le carceri in grado di funzionare
E le leggi ci sono forse ce ne sono fin troppe ci sono delle leggi buone che possono se applicate correttamente risolvere il problema del sovraffollamento
E il problema della dei detenuti definitivi non ci dimentichiamo che su cinquanta mila detenuti circa sessanta per cento in attesa di giudizio
E quindi stando alle statistiche un terzo di questi verrà assolto quando faranno i processi quindi no in questo momento abbiamo oltre dieci mila cittadini italiani che sono detenuti e che verranno riconosciuti innocenti questo è un problema di giustizia
E bisogna pensarci a queste cose perché queste cose quando succedono a chi non se lo aspetta un è un dramma e purtroppo con la situazione attuale c'è da da aspettarsi delle situazioni
Che sfuggono dal controllo perché si mette in carcere la gente con molta facilità ecco io dico che dell'innocenza di nuovo si può anche dubitare ma che la sua colpevolezza o quanto meno
Della sua responsabilità certi reati bisognerebbe esserne certi prima di incarcerare
Delle proposizioni noi ne abbiamo tante abbiamo delle idee che possono essere sicuramente interessanti per esempio
Mancano i fondi per
Per tantissime cose nelle carceri
Ho qui vi posso dare della documentazione
Di una direzione di carcere che dice siccome abbiamo finito i soldi voi continuate a lavorare anche se noi li dovremo pagare in maniera ridotta ecco se mancano i fondi per esempio si potrebbe fare una proposta
E chiedere ai cittadini italiani di devolvere l'otto per mille sulla dichiarazione dei redditi a favore di un fondo carcerario siccome c'è una carenza cronica di di denaro
è evidente che si potrebbe in alternativa chiedere
La di devolvere l'otto per mille delle tasse a favore dei detenuti è un fondo carcerario e quindi un fondo che verrà utilizzato che verrebbe nel caso utilizzato a favore dei detenuti
Un'altra soluzione potrebbe essere questa però è più a lungo termine quella di prevedere la privatizzazione degli stabilimenti carcerari perché in Inghilterra per esempio circa il dieci per cento degli stabilimenti carcerari in corso di privatizzazione si può ricorrere a capitali privati per la costruzione di nuove carceri e si possono invitare i privati a presentare progetti per finanziare costruire e gestire nuovi istituti
Gli esperimenti in altri Paesi hanno dato dei risultati estremamente positivi quindi è anche possibile prevedere la privatizzazione degli stabilimenti carcerari
Ci sono si parla di una soluzione Tangentopoli si dice
Che è in fase di preparazione una soluzione per Tangentopoli bene di eventuali benefici quindi il patteggiamento e rito abbreviato
Vanno estesi anche a tutti gli imputati e non possono essere un privilegio per i due o tre mila politici coinvolti nella vicenda di Tangentopoli credo che questa sì è una cosa ovvia speriamo quindi che legislatore ponga attenzione a questa problematica così come dovrebbe porre però una particolare attenzione a un adeguamento delle pene tra il vecchio e il nuovo codice
Diciamo che la differenza è sostanzialmente un terzo di pena chi è stato processato col vecchio Codice non ha potuto usufruire dei benefici previsti dal nuovo Codice
Che riducono per esempio la pena di un terzo cioè questo significa che due persone con lo stesso tipo di reato
Facciamo un'ipotesi di reato di omicidio il primo va a fare il processo col vecchio Codice prende trent'anni di detenzione il secondo ci va con il nuovo Codice prende vent'anni perché ha uno sconto di un terzo di pena
E quindi il legislatore dovrebbe tenere presente che una parte dei detenuti è stata condannata con il vecchio Codice quindi sarebbe necessario un provvedimento per cercare di equiparare
O scontando un terzo di pena diminuendo il terzo di pena o fare un provvedimento che avvicini le vecchie pene alle nuove pene in sostanza dovremmo applicare la pena più favorevole al reo come previsto dal Codice
Io penso che è un'altra cosa importante potrebbe essere il lavoro per i detenuti il lavoro possibile quello di utilizzare i detenuti per fini sociali in questa nostra estate abbiamo avuto dei grossi problemi nelle negli incendi ecco si potrebbero utilizzare i detenuti per un discorso di prevenzione per esempio tenere i boschi puliti i vostri puliti non bruciano quindi fare la prevenzione degli incendi in collaborazione con la Protezione civile
E con il corpo forestale dello Stato per esempio potrebbe essere un modo per utilizzare i detenuti a fini sociali quindi dare un un ritorno anche alla collettività
Ci sono poi delle delle cose che riguardano l'attuale situazione carceraria
Il ministro Conso vuole assumere mille nuovi agenti di custodia attualmente sono circa trentasette mila unità e quindi non bastano rispetto ai cinquantadue mila detenuti
E sufficiente recuperare gli agenti che attualmente sono esempio a fare gli autisti o sono a lavorare dei ministeri come fattorini
Se questi agenti venissero recuperati utilizzati nelle carceri probabilmente non ci sarebbe bisogno di nuovi agenti di custodia comunque
Si possono recuperare
Per esempio moltissimi agenti affidando ai privati le traduzioni dei detenuti perché le traduzioni attualmente vengono fatti per l'appunto dagli gente di custodia e quindi c'è un enorme dispendio di forze per fare delle operazioni che potrebbero essere fatte da terzi
Direi che anche l'idea di corso di chiudere San Vittore di Regina Coeli mi sembra un'idea quanto meno discutibile perché per esempio per ristrutturare solamente Regina Coeli sono stati spesi l'anno scorso oltre cinquanta miliardi
è evidente che spendere cinquanta miliardi nel mille novecentonovantadue e poi chiudere il carcere novantatré mi sembra un po'un controsenso bisogna forse pensarci prima presenti dei conti e denaro pubblico che viene speso
A meno che appunto non ci sia credo a discutere di appalti tangenti sugli appalti quindi direi che come vedete di cose da fare ce ne sono tante
Quello che quello che conta è che l'opinione pubblica si renda conto come dicevo prima che il carcere deve essere visto come un servizio questo servizio bisogna farlo funzionare così come è strutturato attualmente non serve a niente
Se non inasprire gli animi creare situazioni di tensione io credo che all'interno delle carceri diciamo per qualcuno
Il carcere come una se volete una bomba innescata non so chi posso strumentalizzare chi possa usare questa bomba innescata però direi che esiste questo rischio ecco se la criminalità organizzata volesse sfruttare la situazione di malessere delle carceri lo potrebbe fare con una certa facilita quindi bisogna che chi è preposto a dare delle risposte lo faccia anche con una certa sollecitudine ovviamente noi e riteniamo che questo secondo sciopero avrà una partecipazione del cento per cento dei detenuti perché se il primo sciopero nazionale direi il primo sciopero europeo organizzato da una nazione perché è la prima volta che tutte tutti gli stabilimenti carcerari di una nazione partecipano a una manifestazione di sciopero
Direi che se l'altra volta abbiamo avuto secondo i dati del ministero una un'adesione superiore al cinquanta per cento questa volta noi avremo quanto meno il cento per cento dei detenuti che partecipano io credo che quattro giorni di sciopero della fame e dieci giorni di astensione dal lavoro dovrebbero fare preoccupare ovviamente chi è preposto
Abbiamo chiesto la l'adesione alla agli avvocati penalisti abbiamo scritto praticamente ai sessanta mila avvocati penalisti chiedendo la loro adesione così con abbiamo ha cercato di coinvolgere anche i vescovi di tutta Italia per chiedere loro un lettera di solidarietà che può essere distribuita nelle carceri per mezzo dei cappellani carcerari che sono presenti in tutte le carceri
Quindi chiediamo solidarietà ai vescovi e soprattutto agli avvocati chi di legge vive e prospera perché in fin dei conti gli avvocati sono al servizio della legge dovrebbero cercare di quanto meno dimostrare un momento di attenzione a queste problematiche di queste che loro ben conoscono perché gli avvocati che sono usi frequentare le carceri ben sanno quali sono le condizioni di vita all'interno degli istituti
Ecco se avete qualche cosa da chiedere io penso le cose che avevo da dire
Ma quelli non utilizzati nelle carceri sono parecchi direi io non ho non ho le cifre esatte bisognerebbe chiederlo al dato però lei pensi che all'interno del ministero di Grazia e Giustizia sono quasi tutti i dipendenti fattorini voglio dire sono quasi tutti agenti di custodia
Gli autisti sono tutti agenti di custodia quindi direi molte molte centinaia vengono usati per compiti diversi da quello che è il loro loro specifico lavoro
Le traduzioni per esempio sono affidate non tempo erano affidate ai carabinieri adesso sono state affidate agli agenti di custodia quindi sono in ogni modo ritengo che siano dal mille cinquecentodue mila le unità che si possono recuperare
Togliendoli dai compiti che non sono loro ecco perfino i conti gli agenti di custodia sono lì per per fare gli agenti di custodia e non per fare gli autisti o per fare i fattorini o per fare il portavoce
Quindi direi che inutile stracciarsi le vesti e dire sono pochi gli agenti di custodia e sarà anche vero quello però è anche vero che ce ne sono tanti impiegati male ecco
Siamo a posto
Bene io vi ringrazio di aver partecipato a questi qui
Fanno