La riforma costituzionale per la riduzione dei parlamentari e la questione delle province: intervista a Federico Fornaro

Radio radicale siamo con Federico Fornaro presidente dei deputati di Basie uguali per parlare della riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari si tratta di una riforma che ha fatto molto discutere sulla quale il partito democratico si opporrà duramente voi
Ma io lo dico molto chiaramente noi non siamo indisponibili linea di principio discutono e sulla legislatura parlamentare non siamo d'accordo nell'impianto contro cui si inserisce questa proposta
Che ha un impianto sostanzialmente anti parlamentarista
Che vede il tema del numero dei parlamentari soltanto attraverso il filtro del costo dalla politica che evidentemente è una questione in cui è giusto a riflettere ma non può essere l'unico filtro democrazia a il costo
Perché come ho detto in aula pochini minuti fa a a questo punto perché non duecento e cento duecento deputati e cento senatori cioè in questa logica come dire costano meno di quattrocento
Seconda questione e che la maggioranza attraverso l'operazione
Di interventi puntuali
Di modifica in realtà sta modificando la sostanza la tentazione parlamentare ci mettiamo assieme referendum propositivo
Mettiamo assieme la riduzione del numero dei parlamentari
In prospettiva oggi il sottosegretario Fanti nati sul Messaggero ripropone la modifica del mandato imperativo è ovvio sì sì modifica nella sostanza l'impianto quarantotto
Ne avremmo preferito più coraggio da questo punto di vista ad affrontare la questione
Altro tema che va messo in evidenza e che più si diminuiscono i parlamentari e più mettiamo in difficoltà maggiormente vediamo in difficoltà i territori marginali
Cioè evidente che al si allargheranno i colleghi sembrano le circoscrizioni e quindi sarà più difficile per i territori marginali avere un poco rappresentati in Parlamento ecco dunque
In merito all'articolo alla riforma del tipo di cinquantasei cinquantasette
Allora è sbagliato ridurre la proporzione tra popolazione il numero dei parlamentari c'è aumentando per ogni parlamentare il carico
E dei cittadini noi passiamo da un parlamentare ogni cento mila abitanti
Ad passeremmo con l'approvazione zero virgola sette Germania Francia sullo zero virgola nove
Cioè passeremmo da essere diciamo Lucrezia
Tra le grandi democrazie una di quelle col rapporto atto più favorevole numero rispetto ai cittadini Tesser esattamente al contrario
Cioè se diventeremmo la una delle grandi nazioni ad avere il numero di parlamentari minori rispetto
Allora è più difficile ridurre il numero dei parlamentari per il Senato rispetto a quelli della Camera
Io ho posto un problema attenzione perché ha regolarmente si vigente numero di commissioni
Le Commissioni del Senato andrebbero numero di quattordici
E quindi le disse diciamo la maggioranza in Commissione sarebbe con ogni probabilità di uno soltanto
Quindi attenzione perché il trasformismo quindi il potere in qualche modo dato a ogni singolo senatore sarebbe maggiore di quella di oggi e quindi il rischio teorico di episodi di trasformismo e più elevato
Allora la maggioranza è chiusa a qualsiasi tipo di modificare questa l'impressione che abbiamo io visto che i che il Pd ha presentato delle modifiche
Tipo per esempio l'elettorato attivo si può votare anche a diciotto anche voi
Allora io chiesto in aulo ancora fatto un ultimo appello in aula la maggioranza al governo che ci sia la disponibilità a un confronto come c'è stato devo dire alla fine sul referendum propositivo bisogna dare atto che
Rispetto al testo che era entrato in Commissione tra la Commissione con la fine tutto
Un testo che ancora problemi dove ci siamo astenuti però oggettivamente era diverso esorta invece non si può modificare un rinvio una virgola si è scelto un criterio di inammissibilità particolarmente rigoroso
Assolutamente in eccessivo rispetto al numero di emendamenti presentati cinquanta cioè su un testo costituzionale cinquanta emendamenti sia parlando di numeri assolutamente ragionevoli e quindi di fronte un atteggiamento non ho strappate socialisti da parte delle opposizioni francamente mi sarei aspettato un omaggio alla tortura
L'ultima questione allora lei alla sabbia Massidda questa rissa del fine settimana sulle Province il poltronificio allora
Secondo il suo modo di vedere questo provvedimento ha una logica per la lega che vede diciamo diminuita la rappresentanza regionale
Del al Senato dei senatori attraverso una una sensibile riduzione insomma trova che sia coerente alla politica della lega
Non c'ha un collegamento secondo me regolamenti
Il tema della riforma delle province sta dentro diciamo richiama l'architettura dello Stato
E da questo punto di vista io ho avuto l'onore e privilegio di fare per dieci anni consigliere provinciale ad Alessandria
Credo d'aver letto in questi giorni alcune
Dichiarazioni da parte del vice ministro Di Maio sulle Province
Sono fatte da uno che non sa che cosa sono le province che cosa hanno fatto le province cioè dire che non è stato fatto nulla sulle scuole e sulle strade significa non conoscere le competenze delle province sarebbe sono vedere come sono cambiate diciamo le strade dalla fine del
Non solo
Pro ma diritti forse non sono finite
Questo il tema vero cioè
Non sempre soprattutto un'opinione critica su questo perché sentirsi padroni forma costituzionale
Cosa che non era mai capitato in nessun testo sì sì mai anticipato una riforma che poi in realtà non è andata in porto
Ma soprattutto si eseguito un taglio lineare di un miliardo per anno per tre anni poi quarta leggermente edulcorato ma la sostanza è questa
Che porta sostanzialmente sistema province ad averlo dicono i Presidente Provincia lo dicono i tecnici una sotto di lui dimensionamento molto significativo delle risorse minime necessarie per
Però dare i servizi cito il tema delle strade
Il calcolo corretto che a legislazione vigente senza interventi straordinari come quelli dirottare fondi Anna sulle Province diciamo con quel taglio di uno e uno si arrivava sostanzialmente fatto cento il fabbisogno tecnico di manutenzione
Ad una percentuale per le Province che variava tra il dieci e il venti per cento del fabbisogno teorico è evidente che questa cosa qua
Produce che cosa quello che vediamo sotto i nostri occhi c'è un una rete provinciale che poi sono quelle posizioni tra i cittadini qui si vede ormai pendolare da chiunque di noi in una condizione in alcuni territori non esito a definire
Più assomigliante territori post guerra jugoslava piuttosto che grande democrazia con una grande nazione come
Quindi credo che che va alle Province vada affrontato noi laicamente siamo disponibili anche a ragionare sul tema delle attività
Dei consigli
Certamente così non si può andare avanti
Cioè se un ente c'è ed eroga dei servizi che lo Stato teme coprire
Deve coprire fabbisogno economico per servizi altrimenti altrimenti si pranzo se l'attuale due abbiamo decine di province sono libri sesto incerto
Ma non per responsabilità degli amministratori specialmente perché il taglio come dire
E come
Quando si taglia
A un certo punto si arriva all'osso ecco si può togliere un po'di grasso poi si arriva al nostro nelle province siamo arrivati a tagliare altro teologici
Io la ringrazio ringrazio Federico Fornaro presidente deputati libri uguali