Presentazione del libro di Carlo Formenti "Il socialismo è morto. Viva il socialismo! dalla disfatta della sinistra al momento populista" (Meltemi Editore)

Buonasera a tutti e tutti grazie per essere qua stante qualche disguido che abbiamo avuto con un giudizio c'è stato un cambio
In sala sono sicuro che tutti hanno ha avuto l'informazione necessarie le dispiace proveremo a recuperare con il con lo streaming
E con i materiali del ovviamente metteremo a disposizione sui siti
Ringrazio innanzitutto o l'autore del libro Carlo Formenti che ha dato la disponibilità discutere con noi suo testo
Stasera
Ringrazio di scarsa anzi
Mario Tronti nessuno di loro ha particolare bisogno di presentazioni Mario Tronti
Nadia professoressa Nadia Urbinati
Thomas spazi tra l'altro tutti e tre sono autori di testi recenti venerdì abbiamo di abbiamo discusso quello di Nadia a Bologna
Dedicato all'Europa Thomas spazi affatto pochissime settimane fa un paio di mesi fatte mesi fa un testo dal titolo appunto
Molto evocativo perché sovrani sono barbarie Mario Tronti anche lui ha pubblicato recentemente un testo che si intreccia con i temi trattati nel libro quindi sono tre di scarsa ante assolutamente qualificati
Per intervenire sulle questioni che il libro di Carlo Formenti pone libero di Carlo il quinto testo che proponiamo alla discussione come associazione pace costituzione abbiamo cominciato l'autunno scorso con un testo di Alessandro somma poi abbiamo discusso il testo di Thomas Fazi
Quello di Mazzolini e altri autori e di senso comune il l'ultimo libro tradotto in Italia della Chantal muffe e oggi su questo testo di Carlo
Con la convinzione che
Siamo ad un passaggio di fase
E la sinistra qualunque cosa voglia dire questo termine ha bisogno di ridefinire le fondamenta della sua cultura politica
Non c'è un aggiustamento un qualche operazione di marketing politico
Di
Sostituzione
Di diciamo di leadership c'è un passaggio di fase appunto nel testo richiamando anche gli scritti di Mario
Sì sì sottolinea la sconfitta storica che vi è stata
Riteniamo appunto che sia necessario andare affondo per cotto ricostruire un paradigma adeguato
Il libro Di Carlo a me pare che ha questa ambizione
è un testo che ha un obiettivo politico quasi un manifesto politico e
Nella nella seconda parte
Dello dello scritto e
Propone la politica a mio avviso giustamente
Come grande ambizione richiama passaggio dei Quaderni dove si contrappone appunto la politica come grande ambizione e le piccole ambizioni quindi la politica
Che nel sempre rimasto impresso la definizione che ho ascoltato
Tanti tanti anni fa da Alfredo Reichlin che definiva la politica come storia in atto Pinuccia una politica che si pone questione di di orientare processi
Mentre da troppo tempo la politica e amministrazioni anch'questo è l'aspetto principale di quel paradigma neoliberista che viene criticato
Nei testi di tutti diciamo solita spiegarlo ma anche i testi degli autori
Che io a fianco a me la politica aveva come amministrazioni un un assetto che ha sostanzialmente dato e immodificabile e la politica che
Gestisce appunto da con una una buona amministrazione e questo questo passaggio
Ovviamente
Non va a questo questo e questo questo impianto non funzionerà questa subordinazione della politica non funziona
E il testo Di Carlo Formenti
Propone un innanzitutto una lettura critica
Di indi delle culture politiche della sinistra che si sono diciamo venute a definire nel corso degli ultimi decenni
E che hanno subito molto l'offensiva del paradigma neoliberista come riconosce l'autore
In troppi casi siano state anche sinergiche
Probabilmente involontario in modo involontario finanche inconsapevole ma soffre sinergiche
Con il parà quel paradigma che ha poi confinato la politica all'amministrazione il testo è molto ricco la rassegna la rassegna appunto di
La rassegna di culture politiche della sinistra che fa la rassegna
Interessante
Sì la parte iniziale
Appunto il riferimento a quello che Carlo chiama l'ultimo Tronti specie una critica molto
Molto di fondo alle cosiddetto emancipazione Isma'libertario dei nuovi movimenti incluso una una parte del movimento femminista
Una critica al posto per a is More
E ai segni anche di determinismo techno economico tecnologico di quello che viene chiamato nel testo capitalismo cognitivo
Diciamo le culture politiche che vengono passa di rassegna
Portano ovviamente non solo a guardare a quelle che sono state le espressioni che con la della cosiddetta sinistra critica sinistra radicale
Ma anche appunto alla sinistra di governo rispetto alla quale
Un punto importante importanti in particolare in questa fase e
Per
Per quanto mi riguarda un po'un punto estremamente rilevante
Di di come dire di definizione di agenda oggi è quello che riguarda l'Europa l'europeismo
Nel testo il il capito il paragrafo intitolato L'Europa immaginaria dei filosofi
Per come dire affrontare un punto decisivo e anche di visivo tra di noi tra di noi intesi in senso lato come area diciamo genericamente progressista sulla possibilità di recuperare a livello sovranazionale livello europeo quella sovranità democratica quella sovranità popolare
Che si è
Persa o che è stata smontata a livello a livello nazionale queste europeismo appunto
Porta a a immaginare la possibilità di ricostruire una statualità una regolazione pubblica una regolazione politica dell'economia a livello sovranazionale e il testo su questo mi sento di condividere molto mette in evidenza l'astrattezza di del di del di questa prospettiva l'assenza del delle fondamenta storico-politica e non dei rapporti di forza congiunturali ma nelle fondamenta storico politiche per per le ragioni che appunto ci sono storie e culture
Link lingue diverse che
Che rendono impraticabile la costruzione di quel demo s'europeo che è condizione necessaria per avere quella funzione che a livello nazionale hanno hanno svolto gli stati un critica simmetrica appunto Arrigo rivolta al al cosmopolitismo a quella sinistra che che considera i confini nazionali come
Come un elemento da superare comunque diciamo un ostacolo invece che con una condizione da gestire ovviamente info con con quelli che sono i nostri principi costituzionali per
Arrivare a quelli obiettivi di giustizia sociale di dignità del lavoro
Di
Di comunità solidarietà
Qui sono tanti altri a specchio trovato molto interessante ad esempio il recupero di di pensatori come Samir Amin o Giovanni Arrighi
Per
Mettere in relazione nel rapporto tra capitale e lavoro anche lacrime e il rapporto fra centro e periferia che che rileva a livello globale ma rileva molto anche nel quadro dei rapporti dentro l'Unione
Europea
O
E il testo che venne mi avvio a concludere lascio la parola poi
Agli ai di Scala Santa
E testo POIN individuava una
Una proposta fa avanza una una proposta
Questa rassegna critica
Ovviamente poi i arriva a definire una vestiva una prospettiva appunto che che muove dal riconoscimento nel nella fase attuale di quello che il testo solo questo testo ma una letteratura che sempre più estesa definisce come momento Polani cioè al momento in cui la società domanda alla politica un intervento protettivo nei confronti di un'economia chi schiaccia la dimensione e dell'umano
L'attenzione anche del creato la dimensione della della natura momento di Polani che trova appunto la politica largamente inadeguata in termini di strumenti per il Governo dell'economia e trova una risposta come dire quasi istintiva della destra che di fronte alla domanda di protezione ripropone
Una chiusura mo'che diciamo si
Sì
Articola sì sì sì si si prospetta soprattutto su un terreno identitario con una
Diciamo
Salvaguardia di quelli che sono gli assetti di potere è una è un un'offerta ai identitaria quella domanda di protezione che ha sostanzialmente radici
Sociali
Carlo in individua direzione di massa che che appunto condivido e cioè quella di un recupero della dimensione nazionale non in termini di alta archiviati isolazionismo ma come come dimensione politica dimensione per la sovranità democratica
Minima necessaria poi a costruire la cooperazione internazionale nel testo c'è giustizia insiste giustamente sulla distinzione
Tra internazionalismo trans nazionalismo cosmopolitismo
Perché è evidente che siamo di fronte a problemi globali evidente che non possono essere affrontati con i muri mai è altrettanto evidente l'input che almeno diciamo per l'autore mi sento di condividere questa questo questa valutazione
è necessario ricostruire
Una di una dimensione di comunità nazionale una statualità qualche strumento di statualità nazionale per arrivare a un governo cooperativo a livello sovranazionale affrontare quelle su quei fenomeni globali il testo ricco ora diciamo tutta la parte che riguarda populismo
Che è molto interessante sia diciamo gli attori che cita sia poi intermedi
Come dire di prospettiva che chi offre e e su questo su questo chiudo con qualche
Diciamo con qualche dubbio perché l'analisi a me convince molto l'analisi che che ha proposta nel nel testo è un'analisi che appunto va va a fondo va
Diciamo si limita a riconoscere
E di
L'insostenibilità del neoliberismo va va a fondo a cercarne le cause e propone la direzione di marcia appunto la direzione di marcia che vede anche nel populismo
Inteso come
Diciamo un approccio che costruisce un popolo una soggettività politica senza nessun determinismo economico per arrivare a una a una modifica
Ecco su su questo piano ci dobbiamo di fronte ha tanti problemi il primo che mi pare utile poter
Discutere
è che questo populismo anche nella sua relazione progressista se
Se permettete questo connubio
Molto
Molto capace a costruire consenso nell'individuare nel dividere la e il il quadro sociale in amico nemico è molto capace di costruire consenso
Dopodiché alla prova del governo perché a quella politica non è solo costruzione di consenso la politica è e Governo
Alla prova del governo è di cifre decisamente meno meno attrezzati almeno le esperienze che vediamo in atto
Questo ci deve ci deve da fa riflettere perché
Appunto
Costruire consenso necessario ovviamente però non è un fine è un mezzo per arrivare appunto a ad esprimere una capacità di governo su questo abbiamo di fronte risultati negativi che a mio avviso a hanno a che fare con la modalità con attraverso la quale si costruisce il consenso non sono accidentali dovute a una carenza di leadership ma hanno a che fare proprio con con la con la con le dinamiche che costruiscono il consenso è l'altra grande questione che abbiamo di fronte e lo dico diciamo come punto critico che non possiamo sottovalutare
Se è velleitario come ritengo che sia la a proposta di una democrazia sovranazionale di una sovranità popolare sovrannazionale è siamo di fronte anche a tentativi di molto complicati diede il linking come chiamati come preso le termine proposto nel libro la vicenda della break sita degli interrogativi enormi come pure la vicenda greca
Come pure la vicenda italiana perché quello che è avvenuto nell'autunno scorso è stata a mio avviso significativo due partiti che avevano un'agenda
Molto segnata in termini di come di contrapposizione con con l'impianto di del mercato unico dell'eurozona si son trovati nonostante un consenso fortissimo sito larghissimo si son trovati a a dover ripiegare su un terreno disse in in normalizzazione ecco allora anche la la la la proposta politica del né quella direzione di marcia si scontra con un quadro estremamente difficile dove il problema non è soltanto diciamo il
Il rapporto con lo Stato la nazione più forte che ha dettato le regole ma è il rapporto anche con con gli interessi interni con quella dico che
Sì sì sono sinergici e sono sostenuti da quel vincolo esterno che si vorrebbe mettere in discussione
Mi fermo qua lascio la parola innanzitutto a
Procediamo in questo ordine Thomas Fazi poi Nadia Urbinati poi Mario Tronti e infine l'autore farà le sue riflessioni credo che sia importante trovare a fare una riflessione aperta intorno a questi temi
Perché e chiudo davvero se non ritroviamo una bussola culturale temo che anche soggetto politico di cui sentiamo tanto la necessità farà molta molta fatica a
Venire avanti grazie Thomas
Sì grazie grazie a Stefano
E grazie anche a Carlo Formenti per aver scritto questo libro perché ritengo che sia un libro veramente fondamentale per capire quello che sta succedendo in Italia in Europa e più in generale in Occidente e non solo visto che una delle qualità del libro proprio la prospettiva globale
E non solo occidentale
E partire da una delle frasi che apre il testo Formenti scrive
è mia convinzione che il socialismo sia realmente morto nelle forme storiche che ha conosciuto dalle logiche dalle origini ottocentesche all'esaurirsi delle spinte egualitarie novecenteschi prolungati sì poi per qualche decennio dopo la fine della seconda guerra mondiale
Non si è trattato di un evento bensì di un'agonia durata dagli anni Settanta alla grande crisi che ha inaugurato il nuovo millennio oggi la Coni è terminata ed è iniziata la traversata del deserto
Ciò che intende Formenti ovviamente che il socialismo in Occidente non è solo morto nella prassi come può apparire ovvio ma è morto nella prassi perché morto innanzitutto nella teoria nel senso del pensiero socialista è stato corrotto a tal punto dalla sinistra nel corso degli ultimi quarant'anni più o meno tanto dalla sinistra moderata
A quanto dalla sinistra radicale antagonista che dir si voglia tanto dalla sinistra della terza via clintoniana e blairiana
Quanto da sinistra delle varie degenerazioni apposta settanta quindi la sinistra posto penalista orizzontali lista
Post femminista e così via
Pensiero che è stato corrotto a tal punto da essere ormai inservibile per qualunque prospettiva di emancipazione progressiva
E anzi d'essere diventato a tutti gli effetti più o meno consapevolmente subalterno all'ideologia neo liberale
Dunque l'ideologia del capitale cioè il suo presunto nemico con cui ormai condividono Rizzon titolo oggi con che è quello dell'approccio teleologico alla globalizzazione processi di mercato che sono intesi come naturali ed inevitabili ecco del Global ISMU cioè del dell'abbattimento della frantumazione delle frontiere e delle sovranità nazionali inteso come destino non solo inevitabile ma addirittura auspicabile da cui cementi discende l'europeismo di buona parte della sinistra
Quello dell'anti statalismo puro della natura liberatrice e intrinsecamente progressista della tecnologia e così via
Appunto come possiamo dire che il pensiero socialista contemporaneo ciò che era rimasto o meglio il pensiero socialista occidentale come sottolinea Formenti riprendendo una formula Fini felice di Domenico Losurdo che distingue parte il marxismo occidentale da quello orientale
E in tutte le sue varianti è diventato a tutti gli effetti un'ideologia reazionaria cioè contrarie agli interessi della stragrande maggioranza dei lavoratori degli sfruttati i subalterni delle classi popolari tanto in Occidente quanto mi Paesi non occidentali
Basti pensare al sostegno dato da buona parte della sinistra a molte delle guerre umanitarie negli ultimi degli ultimi anni
Come altro dovremmo interpretare giusto per fare l'esempio più recente l'appello congiunto a favore dell'Unione Europea sottoscritto giustappunto l'altro giorno dalle tre più grandi sigle sindacali del Paese insieme a Confindustria
Che i sindacati firmano insieme a loro nemico di classe un appello a favore dei più diabolico dispositivo di sfruttamento e di disciplinamento dei lavoratori che si sia mai visto in Occidente dal dopoguerra ad oggi c'è l'Unione europea e più specificatamente la moneta unica
è chiaro che siamo di fronte
Ha un'aberrazione tale da permetterci di poter parlare di una vera e propria mutazione antropologica genetica della sinistra certo non si tratta di mettere un po'in discussione la buona fede di questo o di quel personaggio ma di renderci conto che proprio in virtù di questa quarantennale degenerazione del pensiero socialista questi ormai si ritrovano privi degli strumenti necessari per interpretare la fase storica la congiuntura le dinamiche in corso
Sono come dei ciechi che cerco di orientarsi a tastoni ripetendo qualche vago slogan trito e ritrito dei tempi andati la patrimoniale gli investimenti pubblici eccetera
Ripeto saranno anche in buona fede ma è difficile non concludere che queste che quell'organizzazione quei partiti che in teoria dovrebbero difendere
Il mondo del lavoro sino a diventare a tutti gli effetti dei nemici di classe dei nemici dei lavoratori delle classi popolari e non è un caso che siano percepiti come tali dalla stragrande maggioranza da popolazione
Dunque questa è la situazione in cui ci troviamo oggi una in cui gli eredi formali della tradizione socialista hanno ormai completamente interiorizzato metabolizzato l'ideologia del nemico
Dunque ragioni poi ha ragione fortemente a dire che il socialismo come prassi e come teoria in Occidente e sottolineerei soprattutto in Europa è morto
Bisogna dunque partire dalla prometta la premessa diciamo Formenti che la sconfitta subita da parte della controrivoluzione liberal liberista inizia dalla fine degli anni Settanta
Il movimento operaio non ha perso una battaglia bensì la guerra
Questo permette non vuol dire che il socialismo non si è più attuale o praticabile
Al contrario come dicevo Formenti è più necessario che mai ma vuol dire che perché il socialismo possa rinascere il pensiero socialista va in un certo senso rifondato
Un pensiero socialista che si è adeguato che sia all'altezza di questa fase storica un socialismo del ventunesimo secolo come scrive Formenti ma non socialismo astratto buone per ogni luogo e ogni poca quanto piuttosto un socialismo che posso andare bene per noi che viviamo
In questo in questo luogo in questa epoca quindi che pochi che posso andare bene per noi che viviamo in Occidente in Europa in Italia alla vigilia del terzo decennio del ventunesimo secolo nelle specifiche del secondo le cene le specifiche specifiche condizioni economiche sociali e politiche in cui ci troviamo
Si tratta dunque di un pensiero Prodi Formenti come direbbe Chantal muffa
Che si situa nella congiuntura invece di ragionare sulla congiuntura sebbene Formenti faccio anche quello nel libro
Come scrive Formenti se la crisi del vecchio perdura il nuovo deve essere fatto nascere e nuove socialismo non quello tant'Anna ormai morto e sepolto bensì un socialismo del secolo venturo da costruire a partire dalle concrete condizioni storiche
Dalle trasformazioni subite dal modo di produrre dall'auto fragile del capitalismo globalizzato che divora se stesso alla rinazionalizzazione della politica dal ritorno dello Stato dalla trasformazione della composizione sociale e dalle nuove forme della lotta di classe
Questo vuol dire che forme che non dedichi spazio nel suo libro all'analisi di altri contesti geografici anzi c'è un'ottima analisi per esempio dedicata al populismo sudamericano deformanti conosce molto bene così come anche un capitolo dedicato alla Cina
Ma il suo focus innanzitutto sulla nostra di situazione come è giusto che sia
In un certo senso per motivi che quello che Formenti a cerca di fare con questo libro e porsi niente di meno che il problema annoso attualizzando
Della rivoluzione in Occidente rivoluzione come vedremo non inteso come rottura come passaggio immediato da un sistema all'altro ovviamente come transizione come trasformazione graduale ma radicale della società in senso socialista
In questo senso i libri Formenti non è solo libri teoria sebbene sia un ottimo libro editoriale anzi direi che la migliore panoramica sul pensiero socialista contemporaneo nelle sue varianti migliori e peggiori che ci sia al momento sul mercato
Ma non è solo un esercizio intellettuale è anche e soprattutto uno strumento di lotta cioè il tentativo appunto di fornire un impianto teorico che possa fungere da base per una nuova politica una nuova stagione socialista nella consapevolezza e questo libro non ha la pretesa di essere un punto d'arrivo ma è un'elaborazione in fieri da cambiare da aggiustare
Si può a seconda dell'evoluzione dello scenario
Quali sono quali dovrebbero essere i punti cardine di un neo socialismo del secolo ventuno allora secondo Formenti beh innanzitutto bisogna fare tabula rasa prelevare degenerazioni che ha subito il pensiero socialista negli ultimi quarant'anni
In questo Formenti è impietoso ma sono concordo sul fatto che è un passaggio necessario
Questo però ovviamente non vuol dire tornare a diciamo semplicemente al pensiero marxista socialista delle origini come si diceva necessario attualizzare questo pensiero per affrontarlo anche con spirito critico riconoscente anche gli errori
In questo senso Formenti ha ragione a dire che alcune delle degenerazioni dei decenni scorsi hanno estremizzato iperboli basato alcuni elementi che hanno presente anche nel pensiero di Marx un certo allo centrismo la sua posizione ambigua nei confronti del ruolo dello Stato idea che la diffusione del capitalismo porti in sé i germi della rivoluzione
Un certo atteggiamento positivista deterministico nei confronti della storia e l'esaltazione del progresso tecnologico
L'idea che vi sia un soggetto privilegiato portatore di una coscienza rivoluzionaria ecco cioè tutti quegli elementi a cui la sinistra contemporanea continua rifarsi invece come scrive lapidario Formenti mentre si lascia marcire il cadavere socialismo si venerano le sue inutili reliquia
Bisogna dunque anche riconoscere gli errori nel senso che sono stati
Palesemente smentite dalla storia di quell'impianto teorico originale
Nel contatore dunque per Formenti gli elementi fondanti di un nuovo pensiero socialista sono i seguenti innanzitutto l'idea acque accennava Fassina già affrontato da Formentini semestri precedenti
E mutuata con qualche distinguo da Ernesto l'applauso con lui oggi stiamo attraversando a tutti gli effetti un momento populista caratterizzato da una profonda crisi di autorità e di idee e di legittimità
Dei partiti e delle istituzioni tradizionali e che dunque il populismo come scrive Formenti è la forma che la lotta di classe tende ad assumere
In una fase storica in cui le tradizionali identità sociali hanno perso consistenza flauto consapevolezza cioè l'idea che oggi l'Occidente non esiste un soggetto una classe specifica su cui poter fare affidamento per portare avanti una battaglia socialista
Ma che qualunque progetto trasformati Ivo richiede la capacità di creare che cito dal libro un movimento politico capace di aggregare un blocco sociale che a corpi diverse rivendicazioni anche se passa parzialmente in competizione reciproca
Reciproca che risultino incompatibili con il sistema capitalista nelle sue forme attuali cioè ricostruire un popolo un'ampia alleanza i soggetti sociali che gli consente di conquistare il governo e di lanciare un programma di riforme radicali
Che devo ovviamente includere i lavoratori ma anche le classi medie impoverite e minaccia della globalizzazione i piccoli e medi imprenditori e così via ma che sappia fare leva anche su tutte quelle faglie quei conflitti che sono esterni al mondo della produzione
E che sono prodotti anche sì però del neoliberismo quindi le crisi ecologiche le crisi della riproduzione i conflitti generazionali di genere etnici religiosi eccetera
Un popolo dunque inteso non come un'entità naturale preesistente
A che rinvia radici di tipo etnico razziale antropologico e così via non poche inteso come costruzione politica
Come scrive sempre Formenti momento Buizza sorge quando una determinata formazione egemonica non è più in grado di far fronte alla proliferazione di domande sociali che resta insoddisfatta
L'accumularsi di stanza in quel sistema non riesce più a rispondere in modo differenziale fa sì che fra tutte queste richieste inascoltate si stabiliscono a sorta di per una una sorta di a relazione di equivalenza trasversale che tendano comunale
E appunto questa relazione generale le condizioni per l'emergenza di un popolo che altro non è se non l'insieme dei soggetti associati da una relazione antagonista nei confronti dell'oligarchia che concentra le proprie mani di potere economico politico e mediatico
Il colore di questo progetto per così dire dipende come scrive Formenti dalle domande in sé distante da quale delle domande insoddisfatte riesce a imporsi come gemme
Cioè ad assumere ruoli incarnare o rappresentare la totalità delle altre in questo senso possiamo dire di populismo può essere di destra come può essere di sinistra
Invece costruire l'unità popolare significa organizzare il potere della plebe nel momento storico in cui i vecchi strumenti del movimento operaio non funzionano più
Questo è il primo punto analisi Formenti il secondo punto è che lo strumento della trasformazione come scrive nel libro il campo di battaglia su cui si giocherà l'egemonia non può che essere lo Stato nazione cioè la sinistra deve liberarsi definitivamente nel mito del cosmopolitismo per quel cambiamento o è globale o non è e che in virtù della sopra nazionalizzazione dei processi economici e politici allora il terreno su cui si deve condurre la lotta deve essere quello sovranazionale addirittura si arriva a pensare che questo rappresenta una sorta di internazionalismo infieri ciò che basti cambiare l'indirizzo politico dell'Unione opener trasformarla da strumento del capitale in strumento di emancipazione di lavoratori al contrario bisogna prendere atto del fatto
Che oggi come scrive Formenti qualsiasi progetto di democratizzazione implica ricostruire istituzioni capaci di sottomettere i mercati al controllo politico e sociale un'intesa possibile solo in un contesto di riconquista
Della sovranità nazionale a partire la sovranità monetaria ma solo a condizione che consentirebbe di realizzare politiche a progressive di sostituire la gabbia dell'euro con un sistema di tassi di cambio flessibile da questo punto dicendo ovviamente il terzo punto nell'analisi cioè io un rifiuto radicale e senza mezzi termini dell'Unione Europea che è stato lo strumento cardine con cui sia svuotata la democrazia in Europa e si è portata avanti l'attacco dei lavoratori lavoratori in Europa
A europea che è strutturalmente riformabile men che meno nella direzione a democratica e progressiva
Il quarto punto quello per cui la transizione oggi verso il socialismo
Non può che passare ovviamente per una fase intermedia basata sul recupero di strumenti che potremmo definire keynesiani o anche socialdemocratici che non a caso sono quelli che informano che definiscono i programmi dei populismi di sinistra che oggi si sia in Occidente da Sanders Accord Binda potemmo Summer edition
Come scrive Formenti questi programmi sarebbero stati definiti un tempo riformisti e neo socialdemocratici c'è ancora chi definisce così a fino a non troppi anni fa perché parliamo di in fondo di redistribuzione del reddito a integrazione welfare ripubblicazione di pubblicizzazione dei trasporti per la sanità del dell'educazione nazionalizzazione di settori strategici dell'economia e stabili ristabilimento del controllo politico sulla Banca centrale programmazione industriale e così via
Vero dicevo Formenti ma nelle attuali condizioni create da decenni di ristrutturazione o liberale questi obiettivi moderati tra virgolette
Assumono un'obiettiva valenza sovversiva e comunque sono passi indispensabili per creare le condizioni per un avanzamento verso obiettivi più ambiziosi allo stato non definibili
Dunque tutta la discussione a sinistra tra keynesismo verso il socialismo viene diciamo a derubricato giustamente un dibattito completamente sterile
A del tutto diciamo inutile ai fini ai fini della della della costruzione di un vizio di nuovo le Zonta socialista
E infine c'è il quinto punto che alla dimensione geopolitica appunto come dicevo a differenza di altri pensatori Formenti tra giusto a mente una grande importanza la dimensione geopolitica
Nel senso che oggi non è possibile ragionare di recupero della sovranità nazionale in Occidente senza tenere conto di quello che si muove in altre zone del mondo in particolare l'ascesa della Cina ovviamente al rango di potenza regionale e mondiale
Ma a differenza della vulgata secondo cui questo giustificherebbe la necessità di un'unificazione politica dell'Europa
Affronta questi giganti
E così via Formenti sottolinea contrario come l'emergere di un ordine multipolare
Può rappresentare anche un'occasione per quei Paesi che vogliono a recuperare una maggiore autonomia in campo economico e anche geopolitico però perché certifica
La fine di quell'impero mondiale che era in grado di imporre con la forza o con altri mezzi il proprio volere a tutto il pianeta quindi diciamo siamo a assistendo all'eclissi dicono che potremmo definire il trentennio a blu Ballista ma che si è imposto a partire più o meno dagli anni ottanta ad oggi che sta emergendo un nuovo sistema internazionale
Che tra le altre cose certifica anche il fatto che gli Stati-nazione lungi dall'essere morti o sulla via del declino come vorrebbe una certa narrazione sia mainstream che di sinistra invece giocheranno un ruolo sempre più centrale nel futuro
In definitiva e a e qui concludo Formenti Formenti mette in guardia dallo scrivere ricette per l'Osteria del futuro come come diceva Marx siamo in una situazione estremamente dinamica il nostro pensiero deve essere altrettanto dinamico
Ma senz'altro con questo libro ci indica qual è la via maestra da seguire qual è l'orizzonte verso cui muoverci appunto un socialismo del Sacro ventuno sia non solo necessario ma soprattutto possibile
E a a questo punto molto la domanda vera che pongo a a Carlo al netto del fatto condivido quasi tutto quello che scrive perché li scriviamo questi libri cioè nella misura in cui la sinistra esistente sembra del tutto impermeabile a questi discorsi ci si chiede perché iscriviamo questi libici a questi ragionamenti diciamo a a cosa servono stiamo forse seminando
Per una generazione nuova una nuova generazione che deve ancora che deve ancora arrivare insomma questa è la domanda che mi fascio e che pongo a all'autore grazie
Grazie Thomas
La domanda in finale molto pertinente molto pertinente
Perché scriviamo questi libri perché organizziamo le presentazioni questi dice
Ma ritengo che invece diciamo sì
Sistemi e che
La semina ha bisogno di tempo ma di quei problemi ci sono credo che queste questi libri servono e nel loro piccolo servono anche le presentazioni Nadia
Ma non lo so perché serve intanto sono stati iscritti diciamo che già qualcosa sta facendo
Io non non sono mai stata capace di di ragionamenti apodittici e sicuri e certi quindi contrariamente alla presentazione del precedente faccio domande
E pongo delle questioni perché io sono dei dubbi nominò di certezza alcune quindi non so dire se il capitalismo è finito no se socialismo è morto no
No no la capacità di per affermare queste cose un po'così enormi mi sento anche un pochettino
E così
La piccola Alice nel paese delle meraviglie perché sono del tutto mi stupisce e niente mi rende incerto però alcune cose sono chiare in questo libro
Ed è su queste che mi piacerebbe sentire la parola derivanti sentire autore perché faccio delle domande e speriamo che ci sia il tempo che questi questione di treni nomi blocchino
Nella capacità di aprire
Un poco di risposte allora questo libro diviso in due parti
La prima parte molto importante secondo me è meglio dalla seconda e più in più più a diciamo riuscita a seconda è un'analisi critica delle a teorico critica e dei temi più importanti che stanno in qualche modo de costruendo e costruendo insieme di villa nella una sinistra che si direbbe radicale quindi la svolta linguistica il problema dell'identità femministe o no
Il tema delle dei diritti individuali del liberalismo il tema della
Manifestazione individualista che attraversato tante corrente al correnti femministe a quelle posto opera posto per liste ed è molto interessante perché analizzando
Attraversando questi dibattiti daffare veglia
Dibattito
Si vede come la disse Manzi l'illusione del discorso e della ragione politiche proprio qui non abbiamo più
Altro che non
Critiche de costruttive de costruiamo tutto ed ero diamo tutto quindi è una critica che non è
Per la costruzione ma per la perenne
Intende demolizione
A quattro otto giusta e ma non è questo non voglio criticare queste coprono il metodo e come metodo il meglio il nostro tempo commento che vive di
Analisi critiche costruttive
E che quindi trova alla fine di questa analisi
Ogni ente
Poiché i sistemi la sostanza non c'è più tanti sostanze risme molto importante perché quello che ci consente come
Pensatori cittadini di pensare che Petacco sui qualcosa va bene
Però c'è questa idea profonda che non solo non c'è sostanza e lirismo è che non c'è sostanza eccetera ma che anche dalle de alcune coordinate che ci dovrebbero servire per capire ma che cosa è giusto e cosa è sbagliato primo che cos'è la giustizia sociale e che cosa no anche queste sono e in qualche modo de costruite quello che viene a mancare è sia sostanze Isma'pesante quello che a me ammette o concepisce classi nazioni eccetera sia il il sostanze ritmo leggero chiamiamolo così
Quello insomma dei criteri valutativi o trascendentali se volete nulla di questo
Quindi che cosa resta di questa analisi dai in questa carrellata tra l'altro bellissime ricostruzione l'ho trovata molto interessante
Resta la fine che il discorso politico o la costruzione di soggetto collettivo è un fatto praticamente capo
Dato lasciato alla capacità costruttiva dei leader se non le classi non ci sono i partiti non ci sono più
Non ci sono concreti concrezioni di interessi eccetera alla fine ecco il discorso di la Pravo perché molto perché si lega molto bene a questa dice diciamo di costruttiva alla fine resta la capacità degli ultimi piani dei leader con la sua costruzione retorica con la capacità narrativa
Di costruire legami tratto legno strano tra tra interessi tra per preferenze che sono rarissime le nostre società
Per unificare le e trovare diciamo così una capacità egemonica per di dare un argomento o pochissimi argomenti capaci di unificare queste entità o gruppi
Che possono sempre variare tra l'altro perché oggi è un gruppo mi trovai può essere l'altro quindi deve essere molto sottile la capacità unica uniti IVA di questo leader
Quindi diciamo una cosa che forse disturbante ma bisogna dire il populismo
Si presenta come
La strategia più funzionale
In questo sistema neo liberale
Che ha distrutto tutte le concrete di tutte le organizzazioni tutte le forme stabili
Le rose il pensiero liberale un liberalismo in quella della forma economica ma anche in quella forma di diritti diritti sono individuali e diventiamo sempre più individualisti più le applichiamo agli e li viviamo
Quindi che la società liberare praticamente Zisa in questo ha ragione quando critica Lazzaro
E ci cita una cosa sola
Non soggetti collettivi che sono all'interno di un lungo percorso storico che sono basata sulla memoria che sono esatte sua rettifica diciamo così non c'è più l'archivio
Ma c'è invece una costruzione permanente del soggetto politico quindi il passato non esiste
Esiste quello che nel presente che in questo senso il populismo è
Molto sì simpatia etico nella forma ad essere della sua politica poi vengo spiegarlo meglio Cogne questo momento di radicali di costruzione che è il che il momento neo liberale
Quindi questo è un problema serissimo perché non basta dire che ci può essere un populismo di destra di sinistra non è sufficiente a fermarlo occorre dimostrarlo
E occorre conservare e per perpetrato nel tempo non basta prendere il potere averlo occorre avere una lunghezza divisione di fronte per poter operare e questa significa poter tenere insieme diciamo interessi che sociali che son così Diversi tra loro qualche volta che ecco il punto
Un governo populista rischia come abbiamo visto in azione dovunque ti essere short term insomma
Termini Brady d'intervento corti
Perché deve accontentare tutti un po'subito questi gruppi che tiene insieme e quindi una perenne un perenne presentino un presente il modello di ogni giorno per tenere conto visioni Brad e corte
Corte che devono entra in qualche modo accontentare un po'tutti io sto dicendo cose che non le non li invento lo stesso la trave Combs e molto con consapevole di questo molto consapevoli di questo
Allora parliamo di questo populismo e perché io ritengo dei dubbi seri che possa tranquillamente essere abbracciato dalla sinistra nonostante il la Pravo
Che il filosofo viene dalla tradizione posso pluralista e poi ha incontrato ad un certo punto della sua esperienza Gramsci
Perché occorre vera una certa
Cautela a mio parere
Nell'abbracciarlo come se fosse una possibile via d'uscita da una situazione che a noi non piace non piace perché non abbiamo più argomenti e non ha ben più un movimento solido questo il problema sinistra
Sì esatto il partito non c'era più il partito è questo il problema sinistra quindi
Questo che propone la Claro
E appunto di pensare ad una politica di trasformazione in un'età che non è più partiti
E lo dice che chiaramente
Il populismo è il nome dell'iter lo dice nel suo libro chiaramente non esista un populismo che non abbia la faccia di un leader i popoli Smanio il nome del leader si chiama peronismo si chiama certissimo si chiama berlusconismo si chiama insomma
Non ha un nome nella movimento al nome in chi lo crea lo costruisce o lo distrugge
E questo significa quindi che per la sinistra si tratta non semplicemente di fare una piccola capriola da una visione strutturale del Partito d'una visione discorsiva ma insomma abbiamo Brancher non lo sappiamo per discorsi Bismark parte della costruzione soggetto politico questo è una capriola tripla
Bisogna dire queste bisogna aggiungere che non c'è altro che un leader quindi occorre accettare l'idea di una plebiscitarie Isma'liederistico
Io che sono stata sempre un anti renziana radicale o diciamo nelle mi sento la scarlattina Dosso quando pronuncia queste parole perché mi sento dal profondamente as anti anti anch'anti anti liederistica in quel senso per noi è un problema questo
Ora applaudito dalla tradizione sudamericana che significa utilissimo che significa la costruzione dell'azione il populismo la e costruzione di nazioni che non c'erano da noi e ma su base nazionale statali che si sono strascicato per sei Poli è un'altra cosa e può avere un altro esito ecco perché Gramsci non ha mai parlato
Di un attore singolo
Non c'è il leader singoli ingrandisce uccelli del collettivo che si chiama Partito il Partito è un principe collettivo non è un principe individuale ma questo è un senso per Gramsci Ganci scrive in un periodo in cui c'era un leader collettivo un leader individuali che si è creato dal niente un partito o movimento un Governo attraverso la sua attività ovvero Mussolini
Hussain ha creato ex novo qualcosa con la sua persona impersonando anzi
In un colpo si può dire in corpo incorporando e tutto nucleo Mundi di di interessi creando questo leader estemporaneo
E contro quella forma lì che Gramsci riflette sul senso del collettivo come direzione ora se noi oggi diciamo che quel collettivo come direzione non c'è più non fu un non non alle basi su sociali non alle classi non ha le le alleanze di classe
Allora non ci resta che questa soluzione
Quindi la soluzione di ripiego non è una
Diciamo così una condizione
Che ci può aiutare a ad andare in cui nella direzione socialista e di impiego e a questo aggiungo un'altra considerazione che per me è molto importante ovvero l'estremo relativismo
Sì è vero come dice io sono d'accordo tra l'altro con lettura molto intelligente che da Formenti del rapporto tra la Trambus e non c'è tempo e io vado quindi allenta all'ingrosso mi deve scusare
E vero ed è molto importante questo che
Non essendoci più classe appunto più niente
Niente di solido nel quale noi riconoscersi perché il lavoro è diventato precarizzato per strutturalmente quindi non non c'è più nessuna colpa colla che unisca negli interessi allora bisogna costruirla artificialmente questa cosa
Allora cosa succede qui
Succede che
Noi non possiamo non abbiamo alcuna sicurezza alcuna certezza
Che il leader supponiamo un leader populista di sinistra vincente
Sì potrà dare il promesso
Perché il populismo
è vero che è e che vide del leader poiché senza leader non c'è
Avrà una lo scopo fondamentale e principe se vuol sopravvivere a riprodurre il potere dei leader continuamente quindi diciamo così
Che non è possibile neutralizzare il potere di questo leader ecco perché il populismo e e secondo me è rischioso
E rischioso anche quando può essere di posizioni o Coppo può proporre politiche di nazionalizzazione o di di ridistribuzione di inclusione come succede in caso di Chavez
Però non c'è certezza poiché il populismo non sta da solo e sta collidere è evidente che
Ebbene dell'idea diventa il vero il populismo e quindi dove stare a differenza fra democrazia una non democrazia io non la vedo più e molto relativista la situazione dell'attivista anche perché come dice lo stesso allattavo
Non c'è l'universale la cava è molto esplicito su questo anzi
Molto più critico di Marx quando che propone un universalismo cercasse una forma diversa no non c'è universale perché ogni gruppo è una parte e la parte deve essere radicalmente parte non tanto parte pro toto ma proprio parte che propone se stesso in un rapporto di conflitto radicale con un'altra parte esclusa cioè le ditte gli ha delle non popolo ma se questo è vero allora o che cosa abbiamo hanno in mano per distinguere se questo
Positivo queste negativo nulla chi vince ha ragione qui siamo davvero nella situazione che ciò che
Reale razionale chi vince ha ragione per perciò il populismo una politica pragmatica il mente fondato sul consenso sull'audience
Ecco quindi che non è solo legata a questo momento storico il neoliberismo ma anche la trasformazione delle nostre democrazie rappresentative
Che erano democrazia di partito
E che oggi sono democrazie dell'audience quindi particolarmente capaci di produrre queste forme populistiche identificazione appunto perché non c'è più la struttura del partito ma c'è la struttura
Così diciamo Cluj Ida e scomposta
Dell'audience che può essere tranquillamente catturato facilmente catturate da esperti
Dell'udienza oltre all'interno
E quindi è una dittatoriali che decreta la bontà o comunque
Chi vince ha ragione questo è quello che dice l'audience chi vince ragione poiché non ci sono regole
Scusate non ci sono principi e criteri ma sono l'unica regola Vittorio accumulare per consenso
Insomma questo è l'anima del populismo che lo si voglia o no
Tronti in questo suo intervento che scrisse qualche tempo fa in democrazie diritto mi pare se vado deve scusare se sbaglio comunque l'ho letto
Nel sito diverso tradotto in inglese
Dice una cosa ti usato come epitaffio uno dei capitoli di questo libro sul populismo che sta per uscire che questa il populismo c'è perché non c'è il primo
Giusto
Per il popolo una creazione
è una creazione
Storicamente lo sappiamo come ha funzionato questa creazione quindi è evidente
Che una volta che non c'è più la classe e che c'è il popolo il tema populismo eh lì nelle cose appunto perché la costruzione della politiche costruzione del popolo
Però io ho dei dubbi che questo possa essere
Abbracciato
Comunque facilità e senza che auto riflessione critica nel senso della sinistra e anche democratico perché qui ci sono problemi anche di tolleranza democratica di triplo rispetto
Perché è vero che occorre prendere in mano la maggioranza a Denver in mano tutto
Niente deve sfuggire al potere dalla maggioranza ma occorre però che ci sia l'opposizione che stia sempre lì
Nella certezza di poter un giorno diventare maggioranza altrimenti non è più un regime politico del chiamato democrazia
è una forma di tirannia del dei molti una cosa classica scusate ma io ancora penso che occorra fare la distinzione tra chi ha potere maggioranza
E che opera secondo norme solo maggioritari visto che siamo di fronte a dire abbia altrimenti come nel caso di Urban come nel caso di casa nostra accidenti
Non è davvero pensabile che la maggioranza abbia sempre ragione non è vero
E noi ci crediamo altrimenti quelle che stiamo l'opposizione come noi potremmo davvero esiliare andare altrove
Ecco perché il o i dubbi non sono tanto sulla sinistra ma sulla democrazia
E infine io vorrei a chiedere
La seguente cosa quindi questo a che fare con il populismo e il suo rapporto con la democrazia e e se una sinistra che voglia che voglia costruire cosa vuol costruire la sinistra non so cosa sia socialismo ma certamente la sinistra per tradizione almeno dal Settecento in poi ha voluto giustizia sociale ovvero ridistribuzione problemi di
Soluzione di questioni disuguaglianze uguaglianza opportunità di educazione e di emancipazione delle
Dei lavoratori o delle persone queste sono questioni della de cosa esso vuole socialismo non è che
Ecco allora io vorrei sapere se per fare questo
Davvero oggi ci si pose quindi qui finisco ci si possa davvero accontentare di dire che bisogna recuperare lo start benissimo la socialdemocrazia
A caccia con
Educato a questo diciamo tutti con convinti o lo sono personalmente che i problemi di oggi sono i problemi della erosione dello Stato e del pubblico molti dei problemi di giustizia
Ma se questo è il vero occorrerà pensare a forme che sono più espanse
Forme di potere più espanse che non semplicemente
Piccoli Stati territoriali perché perché i poteri di Amazon che sono i poteri dei grandi corporation
Che sono davvero i poteri mondiali ittita value e Amazon e Google solo piccoli esempi ma la Repubblica di San Marino o la Repubblica italiana che potete e hanno di fermare questi io me lo chiedo
Se voi tassate lo zero virgola uno di Amazon
Supponenti in Italia Semeta altrove il prefetto Domino
Quindi o c'è un sistema internazionali di contenimenti di controllo detassazione mai se lo Stato singola il perdente qui siamo nella situazione un po'di orso bensì annacquato
Quindi io chiedo questo ma non essendo un esperto di economia non non lo so e chiedo onestamente davvero se il distacco i singoli Oggiano forse sufficiente per opporsi ad altri tipi delle di affanni che sono e Livia Stagni delle corporation che hanno un grandissimo potere di diciamo immiserire
E impoverire gli Stati nazione e di diciamo volare andare dove si vogliono senza limiti
Ecco allora che
E il tema dell'asso dello spazio il tema della dimensione oggi per dello spazio elettorale essere importante anni può solo dire altre cose ma il mio tempo Petri scaduto credo e quindi grafico
Grazie
Nadia
Per tuo contributo che veramente tanto valore aggiunto Mario
Tali tanto qualche parola
Sul libro degli Carlo Formenti
Come è stato detto è un libro non sono importante ma un libro utile libri poi alla fine devono essere utili per ricchi
Per far capire per
Per per orientare
Per mettersi in sintonia con la la realtà delle cose che avvengono e questo loro fa questo da simbolo insomma anche sia pure un libro internamente originale perché molto mosso si nessuno tra varie
Va agli aspetti credo che il Nook
Dal centrale sono le tesi prima dodici poi ventidue dove c'è un l'espressione del posizione di di Di Carlo
Però originalmente legata a questa serie di medaglioni
Suo tanti dei dei personaggi attualmente attivi nella cultura contemporanea
Riassunti IMI
Che servono anche per
Far capire le posizioni degli altri questo è un ma anche questo è utile no perché io stesso alcune cose alcuni cose di alcuni autori non non le conoscevo e quindi mi è stato anche utile quesito
E ma il libro poi arriva non dico al conclusione male a seguito di un percorso che che Carlo ha fatto negli ultimi libri
Il percorso molto coerente su basta pensare al precedente del momento populista allora la variante populista
La
Quindi è
Pongo anch'io un problema che ci riguarda un po'tutti
Questo questo è cosa che si dice oggi il populismo poiché definizione come sappiamo sono molto varie
Però ormai avvenuto in uso su questo questa sintesi di di varie cose anche tra loro contraddittorie ma questa questo momento populista appunto Palermo
Un passaggio è un fenomeno provvisorie come lo dobbiamo considerare
è un approvò do che ci terremo per molto tempo
Oppure anche questa insomma un'altra forma delle transizioni che abbiamo vissuto nei ultimi invece non solo in Italia e in Europa no
Perché
Ma il populismo eh
Pone sempre un problema no
Il problema che pone il populismo fondamentalmente una frattura che si è creata tra il basso e l'alto della Società con oggi si dice tra i Little popolo
Sempre quello il punto di origine
è un rifiuto di massa di My Little precedente
Con una incapacità della assoluzione populista
A produrre un'altra i diritti
E questo mi fa pensare alla sua transitorietà
Ma all'impossibilità di di mettere radice sia almeno almeno almeno nelle nostre società perché i popoli do messo radici in società diverse dalle nostre insomma
In America Latina
Ha messo radice infatti sia durato poi è ritornato in altre forme fino ai più o meno in linea ai nostri tempi però da tempi molto lontani da noi
Qui io non vedo insomma come questa forma di
Posizione del problema
Sia anche capace di risolvere il problema no
Questo è un è un è un tema importante perché
Se il populismo pone un problema
La soluzione del problema spetta poi a Monmouth un salto
Dalla politica
Nel momento in cui ci si mette di fronte questa frattura tra i diritti del popolo la politica è costretta a rivedere questo rapporto
E quindi a riorganizzare la propria presenza tra le due tra i due livelli e a mettere in campo appunto soluzioni organizzative che era via real lascino questo questo questo rapporto e quindi io vedo dentro politico più come una sfida da prendere da parte della io dico della politica perché insomma
Penso che
La politica c'è una cosa che sta oggettivamente dentro le le strutture di questa forma sociale non
Se mai il problema e di averla lasciata andare no e di non aver l'accurata abbastanza
Anzi di aver contribuito a delegittimarlo in quanto tale
Io da tempo dico badate che
A me
Più che
Il pericolo populista mi mi preoccupa alla il pericolo a dell'antipolitica no
Che c'è nel
Nel populismo però non lo non lo contiene tutto intero poi ci sono altri
Forme che insomma producono e alimentano l'antipolitica è una delle
Dei difetti questi anni soprattutto da parte di chi alla politica dovrebbe essere sempre più interessato di altri cioè di dalla sinistra che
La sinistra Cuerpo litica oppure non non è non
E bene insomma su questo terreno ha avuto molto evidente
Stefano diceva giustamente che questo questo testo è una lettura critica delle culture della sinistra no vero insomma tutto attraversato da questa per questo motivo da questa motivazione
E anch'io credo che la una delle
Delle cause fondamentali di della cosiddetta disfatta della sinistra
Sia una causa profondamente culturale
Ma non perché ci sia stato un deficit di cultura della sinistra ma perché la sinistra si è data una cultura sbagliata
Una cultura politica che non alla al limite al la fine è risultata non organica la funzione della sinistra
Anzi è diventato esattamente un un handicap
Tra l'una possibile
Funzione positiva della sinistra e soprattutto è un handicap nella capacità della sinistra di stare in mezzo al all'asse alle soggettività che la riguardano alla
Allora
Appunto a alla ai bisogni reali popolare sociali
Perché è stato una cultura alla fine era
La questa cultura tradizioni questa cultura politica della sinistra
è stata intesa una cultura di è lite
E allora quando arriva il momento populista
E sui e contrappone all'è lite e trova nell'azionista era una cultura delle élite è chiaro che abbatté per prima cosa la sinistra e quello che esattamente
Avvenuto no
E questo da qui bisogna partire per no per rendersi
Continuare a
A lamentarsi ma a cercare appunto delle soluzioni ora è vero
Quello che diceva adesso anche
Nadia
Morta Deng questa
Però questo non riguarda soltanto la cultura diciamo di maggioranza della sinistra e questo riguarda anche la cultura
Di minoranza della sinistra non solo la sinistra moderata ma anche la sinistra cosiddetta radicale cioè
è vero che in in
Il tipo di approccio è stato sempre insomma
De costruttivo
Il libro dei Formenti non non cade secondo me in questo in questo difetto perché è
Destituì ente come bisogna essere bisogna essere destituì AMT
Però in funzione costituente o neo costituente
Sempre bisogna tenere insieme queste io oggi vedo anche come reazione al momento populista vedo delle strane degli
Muoversi intorno a delle cose
Cioè la una anche qui per cercare di riemergere allora vengono fuori insomma opzioni
Che io chiamo neo situazioni viste no
Posizioni anche anarchiche Giantin
Senta molto anche nell'intellettualità di sinistra intorno a me sento questo ritorno insomma andino eh va bene allora
Andiamo al dunque insomma no allora la Malfa ci ama la critica del potere in quanto potere perché quello è il problema non perché ogni potere poi a questa questa sua destinazione diventa a diventare il Litta a staccarsi dal popolo questa è una è un declino molto molto pericoloso
Che bisogna fermare bisogna fermare con con punto con buone capacità
Propositiva dalle cose insomma
E
Formenti ci prova perché quando quando dice insomma la
Il socialismo è morto viva il socialismo insomma
Dà un'indicazione insomma strategica diciamo così anche molto
Ideologica ma ideologica in senso in senso buono io insomma
Non so qualche dubbio che il signor insomma
Sia utilizzabile ancora insomma questa parola questa parola socialismo così messa così insomma
Credo che una delle cose urgenti che dovremmo fare
Io lo vado dicendo in giro dobbiamo in qualche modo rinominare Shili no cioè
Trovare dei nomi nuovi per ma non
Ecco
Trovare dei nuovi nuovi non per le cose nuove per essere nuovi visti perché questo immobilismo poi è stato un'altra disgrazia che è capitata insomma a questa sinistra ed è una delle delle per le grandi cause della disfatta della sinistra ma Novi nuovi per
Sì per cose antiche
No perché questo questa rapporto tra il nuovo e l'antico
è qualche cosa che può ricostruire è una qualche cosa ma insomma Marcona un appetito verso una posizione di
Di grande trasformazione delle cose no cioè può può costruire un nuovo mondo di di di di di dare di Progetti di strategie
E quindi anche nuove appartenenze insomma soprattutto a partire dalle giovani generazioni militante nero insieme insomma queste queste cose da un lato io dico sempre da un lato
Non puoi fare a meno di una visione strategica delle cose
D'altra parte deve calare sempre questa visione strategica delle cose nella contingenza nella nella una capacità di rispondere al a a bisogni reali che stanno
Davanti a noi che stanno sotto di noi e che bisogna fare riemergere
Che
Allora coi
C'è un lavoro uno anche di critica teorica con questo libro ripropone molti dei grandi temi oggi io non non vedo un grande dibattito culturale
C'è una
C'è una un amico apatia somma a livello di di di di battaglia delle idee
Non ma dovremmo riterrerei rivedere molti dei dei concetti tradizionali che sono non sono solo della sinistra sono poi anche del del
Dalla storia moderna questo concetto di nazione nata anche a me è capitato di dire
A a a queste a queste ideologia sovrannazionali no molto molto lanciata negli ideali Eden badate che insomma le al il concetto di rete l'idea di nazione
è un'idea che ha una storia lunga che si è radicata nel nella mentalità corrente nell'opinione pubblica soprattutto
è stata
Al centro del dell'intera storia moderna nel momento in cui nella storia moderna si è si sono incontrati Stato e nazione beh è venuta fuori la la modernità insomma non
è quello ha avuto tutta una storia non una storia lunga anche interni Mariano Aprile andrebbe rivisitata perché insomma lo Stato-nazione nasce
Con le monarchie assolute
E a sua volta le monarchi assoluti cioè il massimo di concentrazione del potere sono state la forma politica in cui si è realizzato poi la la la Comuna Siena originario del capitale cioè sono processi
Che si sono radicati point un punto nelle nelle varie nazioni è lo Stato ha avuto questa funzione maieutica Nordin lì e quindi superare le Silla la nazione superare lo Stato-nazione
Eh eh sì è una un'idea affascinante però bisogna fare un grosso e quindi
L'idea di Europa no di Europa anche politica che è il massimo di idea che si può coltivare oggi però quella cosa lì andava presa da lontano
Perché dove ricostruire
Secondo appunto l'indicazione Istat richiamata anche della clavo eccetera ecco i costruzione di popolo andava costruito un popolo europeo insomma
è possibile la costruzione di un popolo europeo credo che questo per esempio sia una una di quelle visioni che bis bisognerebbe mettere in campo non e che è oggettivamente anche
Incisa nei processi di sovranazionalità anche se inglese si legano ai grandi processi appunto di globalizzazione io credo che oggi insomma la la
Il superamento del la dello Stato nazione più che delle motivazioni economiche oggi abbia una mucca
Abbiamo una motivazione geopolitica pagina non non stiamo lo
Vivendolo dall'estinzione della dell'idea di nazione ma all'espansione dell'idea di nazione a livello continentale
Oggi e nove nel futuro avremo delle grandi nazioni continenti
Quando Trump dice prima America Affairs belliche rinasce una sorta di nazionalismo addirittura no alla statunitense americana per l'nazionalismo di un di un di di natura continentale grandi
I grandi Paesi orientali che stanno adesso ci stanno superando di nuovo come era capitato nel rene nel nel nel nostro Medioevo eccetera
Per sono grandi nazioni continenti la Cina l'India eccetera e allora per me la motivazione europea deriva anche da questo come non è come non no non aggiornare la come fai a stare dentro questo mondo dei grandi colossi nazionali continentali con le colleghi piccole nazioni devi creare anche qui è una una una grande nazione allora la nazione Europa io la chiamerei così nazione Europa per per dire che non è un superamento della nazione ma è appunto una non un allargamento è un approfondimento e anche un superamento in avanti dalla della nozione stessa pur mantenendo però appunto ci vuole che un popolo europeo
Acquisisca quella quell'appartenenza all'Europa così come
Senta l'appartenenza alla il dato al dato nazionale del se non e l'altra auto questo poi finisco la l'un l'altra grande categoria da mettere in campo a livello proprio di riflessione male mi fa lezione storico teorica nella categoria di popolo sommando
Il populismo ci sfida anche a questo a dire ma
Ma che cos'è popolo hanno e che cosa il popolo oggi che cosa è stato popolo ieri
Il popolo non è sempre la stessa cosa come le nazioni non sono sempre la stessa cosa il popolo insomma noi dalla nostra parte dalla parte di
Di chi vuole superare appunto la forma capitalistica così com'è oggi e be'insomma
Abbiamo vissuto un tempo in cui il popolo era tenuto in insieme
Dalle classi dal la da e anzi dalla lotta di classe e la lotta di classe che faceva popolo hanno
Cioè nel momento in tutta la forma del capitalismo industriale
La classe operaia teneva insieme il popolo no anzi era un'avanguardia io fosse l'ho sempre pensata come un'aristocrazia di popolo che teneva che che portava il popolo
E dall'onda una posizione subalterna una posizione no di dirigente e anche potenzialmente
Dominante e quello è stato il grande
Periodo tra l'altro novecentesco in cui si sono realizzate le massime conquiste dal dal Bastione massime conquiste dei lavoratori
Proprio perché il popolo era organizzato dalle classi e organizzato dalle classi attraverso i partiti
Anch'io ho già molto d'accordo con una detto il fatto che la delegittimazione dei partiti è stata appunto la la un suicidio politico della sinistra perché
Proprio quel rapporto partito classe creava insomma un popolo omogeneo oggi noi siamo in una situazione completamente diversa cioè c'è un popolo senza la classe no cioè senza grandi classi riconoscibili in campo che lo tengano insieme quindi a un popolo frantumato
è un popolo anche disorientato non dovrò capire questo che ti e disorientamento di Popov disorientamento politico di popolo
E a questo va posto in qualche modo un rimedio
Ed è un rimedio che non può che che venire non so io non vedo altra altra soluzione che la
Per la ricostruzione di classi dirigenti insomma all'altezza di un compito insomma che appunto di sovranazionalità europea di dirvi indire in Vieri Vidiri organizzazione di popolo eccetera ma
E allora però quella
Vecchia cultura della sinistra va va abbandonata i va sostituita con un altro tipo di cultura che ripeto nuova ma nello stesso tempo con una capacità di di recuperare quello che all'antico un'ultima cosa
Non hanno e non abbiamo riflettuto su un fatto che
Insomma noi abbiamo vissuto in ultimamente negli ultimi decenni un passaggio dall'individualismo al populismo no
Perché insomma
Negli ultimi decenni cioè dal momento in cui è finito insomma sono finiti sono passati trent'anni gloriosi
è stata
Insomma è finito il Novecento cessata una brutta una brutta veramente brutta reazione anti novecenteschi anche qui la sinistra Suicidal perché
Insomma
Ha partecipato a questa reazione anti novecentesca senza sapere che essa sinistra era stata frutto del Novecento non è che il Novecento ne aveva saltata ai massimi livelli quindi avere aver abbattuto quello da cui si veniva è stato veramente
Disastroso ma questo passaggio dall'individualismo
Al populismo che è venuto prima attraverso appunto cosiddette com'è che siccome si è passati dal neoliberismo al neo populismo questo è un è un percorso che bisognerebbe Brahms tra tratteggiare insomma ma in parte anche tratteggiata nel vibra nelle varie riferimenti che si fanno no storicamente a questo passaggio
E quella che è la cosa
A me interessa molto questo tema
Cioè lo sapete chi è che
Qual è stato il terreni no fecondo per il passaggio dal neo liberismo e questo ne opportunismo
è stata la democrazia
Insomma non la democrazia in generale ma la democrazia reale la democrazia che noi abbiamo oggi che una democrazia elettorale che è una democrazia s'intende senza senza organizzazioni politiche no
E continuare a a a parlare della democrazia in modo ideale come se non ci fossero queste democrazie reali
E senza che tu faccia una critica di queste democrazie reali ma non arrivi a capire il motivo del passaggio dal dal dal dal dall'individualismo al populismo e quindi insomma è una è un punto anch'ripeto
Io ho nominato alcune mie cose critica della democrazia insomma nel film no trovando un muro ma
Lui è il punto vero insomma da da da da da cercare di di di di di risolvere lo dico come spunto di analisi per evidenti future possibili per scegliere
Grazie
Mario mi pare che Carlo abbia tanti punti sui quali dare qualche fare qualche considerazione
Purtroppo LaGuardia ceduta lasciare che doveva entrare a Bologna ma
Penso che i temi che ha posto meritino di comunque di essere affrontati e poi on line avrà modo di ascoltare le risposte Di Carlo carta
Allora intanto grazie a tutti perché
Come dire
La lettura è stata da parte di tutti coloro che amano preceduto estremamente attenta
Proficue è stimolante perché mi ha rimpallato una serie di sfide di temi di interrogativi ditemi teorici di possibilità di approfondimento che ovviamente non sarò in grado come dire di esaurire nel breve spazio dell'intervento di replica di questa sera parto scarto fra dalla domanda finale di Thomas Fassi forse
Non è chiaro perché li scriviamo questi libri però a giudicare dalle cose che sono state dette da tutti voi ho un'idea un po'più precisa sul perché lo scritto qua o stimolati o tutti questi interrogativi queste direzioni di di di approfondimento
Allora parto da un da un'annotazione anche forse un po'personale che che mi è stata suggerita da un passaggio dell'ultimo intervento di Mario
Quando alludeva al presentarsi all'interno dei tanti delle tante derive disastrose suicida ariete
E le autolesionistiche della cultura di sinistra la presenza di queste opzioni che lui definiva anarchica Giantin neo situazioni sta eccetera
Allora per me in realtà questo libro il punto d'arrivo di un percorso che in sostanza si è articolato su diverse opere precedenti in particolare sulle due precedenti che erano utopie tali e la variante populista e qui arriva come dire a conclusione di un percorso
Che è stato un percorso di anni di strenua lotta contro il miglior passa a un altro anarchiche Zante nevosi tra azionista neo e post
Operai sta autonomo eccetera eccetera cioè io da questa cultura vengo
Io mi sono formato culturalmente e politicamente nel nelle lotte a cavallo fra la fine degli anni sessanta e la prima metà dei settanta quindi sono un prodotto più graficamente culturalmente di quel periodo storico
Della sinistra che in altri libri giustamente Tronti ha fatto notare che mentre la mia generazione ha vissuto come come dire come grande inizio probabilmente segnava invece la fine di un'epoca
E che poi nelle nei suoi
De delle sue delle rive successive nelle sue progressive decadimento idee derive ha portato al al disastro di fronte al quale noi oggi ci troviamo in questo percorso di approfondimento di autocritica di revisione ricordate come odiava amo questo termine previsione revisionismo nel mio Virgilio fra virgolette è stato Antonio Gramsci
Cioè tutto quello che è presente in questi libri nasce dalla rilettura dei quaderni di Antonio Gramsci fondamentalmente da qui nasce l'idea della necessità di una critica radicale e di un superamento del probabile profondo economicismo
No che vizia
Tutta la cultura marxista in alcuni casi dello stesso must diciamocelo perché noi spesso abbiamo l'attitudine di dire prima c'era il pensiero puro del maestro
Poi ci sono state le degenerazioni dei suoi interpreti ma non si possono così facilmente se imparare fra virgolette ma
Il testo originale e le interpretazioni che volta a volta se ne sono andate anche perché Carlo Marx era quello che diceva anche i filosofi dovevano smettere di interpretare al mondo a darsi da fare per cambiarlo
E quindi che chi si ispirava a Marx abbia cercato di fare questo quindi di adattare il suo pensiero alla realtà concreta in cui si è trovato ad operare a distanza anche di molto tempo per la sua morte ed alla produzione delle sue opere ha fatto esattamente quello che Marx voleva che si facesse
E quindi non può essere come dire separato questo percorso che attraversa la grande storia del del movimento operaio della sua cultura
Oggi ci troviamo di fronte tutti vanno richiamato rispetta parlando della prima parte di questo libro dal mio punto di vista a una svolta che è una svolta è un passaggio d'epoca passaggio d'epoca radicale
In cui non si può parlare genericamente di crisi fra virgolette della sinistra ma per me della sua morte
è finita
Finita non c'è più niente da recuperare non ho più fu non mi metto più nella prospettiva di una ricostruzione di una rifondazione questo non vuol dire non non guardare ha un patrimonio di tradizione di storia di valori giustamente Mario spesso dice che e le radici della rivoluzione stanno nel passato più che ne che nell'esaltazione della visione del futuro era riferendosi soprattutto a Benjamin
è un suo discorso sulla temporal sul tempo storico da questo punto di vista che io condivido pienamente
Però
Quello che c'è oggi che ancora si definisce sinistra non ha più nulla a che fare con l'unica storia
Che valga la pena di essere rivendicata del del movimento operaio che la storia del grande novecento
Non c'è più niente a che fare ma non sono una più niente a che fare dal punto di vista ideologico perché c'è stata la conversione totale assoluta
E senza riserve al paradigma del Nemico di classe cioè quindi alle alle teorie economiche del liberiste neoliberiste
Ma c'è stata la trasformazione della composizione di classe signori di questa sinistra
Cioè non c'è solo il fatto Pinchetti ha fatto un coming con una inchiesta interessante sull'evoluzione della composizione sociale del volto e negli Stati Uniti in Inghilterra in Francia in Germania in Italia
Dall'inizio alla fine degli anni Cinquanta ad oggi e siamo passati da un voto massiccio delle classi subalterne per i democratici negli Stati Uniti per i laburisti Inghilterra per i comunisti socialisti nei Paesi europei
A un voto massiccio de strati medio alti e dei nuovi ricchi e dei super ricchi nei confronti di queste forze
Mentre statisticamente le classi popolari votano a destra
Votano per i populismi fra virgolette cosiddetti che come come come già sto giù giustamente osservato in realtà una categoria assoluta meste svuotata di significato come quella di sovrani ISMU dal suo uso polemico mediatico che oggi vede mobilitarsi tutte le forze tradizionali contro
Il
Il popolo a rischio la la la minaccia populista il New York Times qualche anno fa mi è stato ricordato da Raffaele Sciortino con cui di battevo ieri
A Bologna ha pubblicato un articolo in cui si diceva
Uno spettro si aggira per l'Europa il populismo coccolati una parafrasi di Marx estremamente significativa cioè che cosa vuol dire vuol dire secondo me quello che io ho sostenuto in questi ultimi tre libri
Che il populismo è la forma la forma che oggi assume la lotta di classe
Che non vuol dire che questo ci porta a dire che è positivo perché la lotta di classe appunto Gramsci ci insegna che può produrre anche rivoluzioni passive
Che può essere come dire incanalata in direzioni che vanno contro gli interessi delle stesse classi sociale che vengono mobilitate ed egemonizzata da determinate forze politiche però di fatto è la forma che assume il conflitto sociale del conflitto di classe in una situazione in cui non sono solo le classi subalterne essere destrutturate
Poi pensate che oggi si possa parlare di borghesia nei termini in cui ne parlava Carlo Marx secondo me no cioè se vediamo chi governa e domina
L'economia mondiale la cosiddetta economia finanziari Zatterin globalizzata ci sono cinque impresa
Morgan Stanley Goldman Sachs e altre tre e cinque grandi multinazionali dell'informatica di Silicon Valley che controllano settanta ottanta novanta per cento del mercato mondiale dei loro settori che sono i settori decisivi
Quello è capitale astratto impersonale certo ci sono dei funzionari che gestiscono quel capitale e che introitano
No redditi una volta la differenza fra i quadri e gli i dipendenti negli Stati Uniti era da uno a trenta di retribuzione oggi da uno a tre mila
No quindi quando si parla di disuguaglianza si parla di qualcosa di fuori misura
Ma queste Little più che classi sociali estremamente ristretta il famoso otto spesso una che detengono il cinquanta per cento delle risorse mondiali di cui si è parlato circa qualche mese fa
Questa non è borghesia in senso classico lei varie borghesie nazionali o
Continentali sono
Quasi ridotte allo status dei borghesi e compratore di queste di queste e élite formidabili dette che dominano il governo non mercato mondiale anche queste hanno subito quindi un processo di destrutturazione che il conflitto è molto stratificato
Fra virgolette
Con una situazione che vede sostanzialmente appunto non più classi nel senso tradizionale fra l'altro dei problemi del marxismo è che in realtà
Ma se non fece mai un'analisi di classe in termini fra virgolette utilizzabili e moderni era un modello bipolare capitale lavoro che fu smentito dal dalla stratificazione dal moltiplicarsi di classi intermedie che si sono trasformate nel corso del tempo ma che hanno comunque un peso enorme
Fino ad arrivare a questa contrapposizione che come diceva Mario si presenta una forma alto basso
Che non è l'un per cento contro il novantanove per cento dell'ingenuo slogan di Occupy Wall Street perché cito ancora picchetti almeno il trenta per cento della popolazione nordamericana ed europea appieno interresse
Nel blocco del del della della finanziarizzazione e della globalizzazione economica sono stati sociali che detengono azioni obbligazioni e proprietà immobiliari e vivono di rendita e non semplicemente di quello che guadagno non lavorando della loro creatività come viene raccontato dal mito fra virgolette della meritocrazia che viene proporvi viene profuso a piene mani per giustificare le disuguaglianze le differenze sociali
Quindi molto più complicato stratificato discorso
Perché io penso che il populismo non sia la soluzione qui mi dispiace che sia andata via
Nadia perché questo importante sia un momento populismo man di momento populista parla la Claudio sta mente
Che comunque deve essere attraversato perché ha il merito di aver riportato di aver reso di nuovo visibile chi sta in basso
Lo ha reso di nuovo visibile perché la destrutturazione della classe operaia tradizionale e la fine delle sue organizzazioni storiche li aveva resi invisibili
Non si parlava più di classi parlava di una è enorme galassia micro individui gli imprenditori di voi dirvi se stessi come venivano definiti dalla narrativa ordo liberale che che regge in piedi
Tutta l'ideologia per esempio ora europea ancor più di quella americana da questo punto di vista li ha resi di nuovo invisibili li ha mandati in piazza
Il quindici M
I gilet gialli ultimamente in Francia e quando mi centinaia di migliaia decine di migliaia di persone si ritrovano in piazza Occupy Wall Street ai tempi sì lui conoscono trovano di nuovo la possibilità di vedere che migliaia di persone hanno i tuoi stessi problemi che c'è un embrione di possibili identità
E quello che la Claudia monumento populista che è fatto per la sommatoria di questi di queste rabbia di questo rancore come lo chiama verità io la chiamo odio di classe perché o questa vecchia deformazione marxista
No e e c'è un embrione non di coscienza di classe c'è un embrione del fatto che si condividono
Gli stessi la stessa sofferenza prodotta dal processo di mutazione del capitale finanziario globalizzato
Quindi questa mutazione in corso vede il populismo non come la soluzione ma come il ter Reno su cui bisogna scendere
Per cercare di mettere in atto questo processo di costruzione politica del popolo peraltro anche la classe era una costruzione politica
Non dimentichiamoci questa cosa no perché quando si si usavano le categorie classe in sei classi e per sei marzo la classe insieme e e capitale variabile
E parte del capitale non ha nessuna
No ma la sua virtualità antagonista esiste solo come classe perse quando diventa consapevole dei propri interessi e si dà un'organizzazione si auto costituisce impartito in sindacato nelle forme organizzative che abbiamo vissuto
Nel Novecento da questo punto di vista appunto mi dispiace che non ci sia più Nadia
Qui io sono sempre loro che il cui esito è fondamentale la rappresentanza di una parte
Di una casa questa parte si costituisce ed è tendenzialmente esclusiva cerca come dire
Si costituisce in una logica amico nemico c'è poco da fare
Questo vuol dire che bisogna per arrivare alla dittatura del proletariato no ovviamente però vuol dire che in realtà tutta la dimensione della democrazia liberale
Nella democrazia reale come l'ha chiamata Mario prima non funziona più tendenzialmente Volsca stretto
L'ultimo erede degno dei suoi predecessori della Scuola di Francoforte al contrario di Jürgen Habermas secondo me
Ci ha detto giustamente che c'è stato un irreversibile divorzio fra democrazia e liberalismo
C'è stato un divorzio fra questi due momenti che peraltro se non sono mai stati molto bene insieme
Quindi che cosa qual è il problema dentro tutta questa cosa è leggere ma Claudio che in realtà è molto utile
è stato usato spesso già il il la parola utile e a me è stato molto utile
Per la sua capacità di descrivere empiricamente analiticamente quali sono i processi
Della formazione dei movimenti populisti del momento populiste sul modello soprattutto latinoamericano ma in larga misura estensibile anche perché non esiste
Un populismo LAM latinoamericano
Uniforme queste un'altra narrazione
Euro Centrica io conosco un po'molto bene la situazione dall'America latina la Bolivia non è lei l'Ecuador non è il Venezuela son processi molto diversi e quello apparentemente più sfigato scusate il termine che è quello della Bolivia è in realtà molto più avanzato dal punto di vista politico anche perché ci sono teste pensanti diventa vicepresidente allineeremo raffinatissimo intellettuale marxista
Che è riuscito a mettere insieme le battaglie degli indigeni aymara
Del leader del del del massiccio centrale con le classi subalterne per delle delle del metropolitane con gli studenti con le donne cioè apposto Vito blocco sociale
Questo è come più che costruire un popolo come come si costruisce un blocco sociale
Quindi non più una classe un'altra cosa sicuramente da superare secondo me del marxismo che non è la ricerca del soggetto con la S maiuscola
Cioè che prima era la classe operaia
è curioso che poi sono diventate le donne elezioni greche guardi se andate a vedervi le teorizzazione del movimento femminista aurorale degli anni settanta
Potete fare gli stessi discorsi sostituendo la parola donne alla parola operai
Ed era quasi
Come si lo stesso discorso cioè eh lo so ma io glielo dico e mi fa piacere continua a farli arrabbiare mi diverta Farmer avviare perché cerco anche di mettere delle provocazioni di far ragionare sui limiti
Di un di una teoria che ha portato un contributo fondamentale attenzione da questo punto di vista qui non abbiamo tempo
Di di parlarne ma io sono felice di aver ottenuto nella nella collana che dirigo da da Meltemi visioni eretiche
Il copywriter per tradurre l'ultimo libro di Nancy fra Isar più secondo me non è soltanto una grande
Filosofa femminista ma è probabilmente uno dei più grandi teorici marxisti attualmente disponibili insieme a De Vito Harvey vuole Stein e altri
Perché ha colto questo elemento determinante che la crisi si determina non non è immanente al modo di produzione altra categoria da superare il capitale non si supera su
Non la all'interno gli anticorpi che produrranno una società post capitalista il capitale come diceva non mi ricordo chi ai secoli contatti serraggio
E se se ragioniamo in questi termini no non sa non non va via da solo il capitale entra in crisi ai confini fra tutto quello che è dentro il suo meccanismo di dominio la sussunzione
Sostanziale e quello che ne resta fuori
Che fu soprattutto il processo di lì per lì produttivo e quindi parliamo di come è cambiato l'uso capitalistico del processo riproduttivo fondato prima sul lavoro gratuito per donne poi
Su una società che viene progressivamente fatta per diventare dissing ben ma distruggere il suo dice la la fresa sega il ramo su cui è seduto perché distrugge le condizioni della riproduzione sociale
E questo è uno dei grandi elementi della crisi
Di una crisi che
Non è finita secondo me è una crisi permanente in qualche modo perché siamo entrati in una fase
In cui come dice Volkan Streak il e il tempo guadagnato del capitale ogni pensa che viene messa sposta in avanti la contraddizione Manal rilancia su un livello ancora più tragico
Cioè abbiamo siamo passati dall'aumento della spesa pubblica l'inflazione all'austerity e astuti questi vari passaggi ognuno di questi passaggi non ha fatto altro che aggravare la situazione ora siamo di fronte a una fase ulteriormente nuova siamo di fronte all'arrivo nazionalizzazione
Del conflitto Inter capitalistico
No cioè i grandi blocchi gli Stati continente tra non è che Trump sia inventato i dazi contro la Cina tensione transito
Lo vediamo come personaggio Folco Ciampi incarna l'interesse di un blocco capitalistico fondamentale all'interno degli Stati Uniti in conflitto con altri cioè abbattuto il blocco della new economy
Che era clintoniano intorno alla Silicon Valley ripropone blocco militare industriale dell'industria pesante perché ero ripropone perché dietro c'era la lotta di classe Candy che li obbliga a fare questo perché quella politica che distruggeva tutta la classe media e produttiva americana no la Lara sta bene che ha votato per Tampa però avrebbe votato per Sanders
Sessanta e forse è stato il candidato democratico non dimentichiamoci anche di questo cioè la costante ambivalenza del fenomeno populista cioè che può essere letto in questa sua fase di transizione
Indirizzato in una direzione o nell'altra in questo la la domanda che poneva Mario è fondamentale è una fase transitoria io credo di sì
Cioè perché si stanno riconfigurare andò progressivamente blocchi sociali schieramenti
La geopolitica che è un momento della lotta di classe a sua volta perché la geopolitica momento dalla lotta di classe quando analizziamo la situazione della della dell'Unione Europea questo è chiarissimo
Cioè il modello ordo liberale tedesco è fondato
Sulla possibilità di dare al proletariato tedesco alcuni privilegi che Spano a spese del proletariato dei paesi dell'Est Europa ed estrae del pane dell'Europa mediterranea la colonizzazione interna della Germania dell'Est
è un caso clamoroso è mostruoso e ha prodotto i voti ai neonazisti
In tutta la sezione la la situazione della Germania dell'Est perché non è stato gestito politicamente politicamente a sinistra io su questa questione
Allora lo Stato nazione eccetera sull'Europa
Sito due passaggi e divertenti uno ed era dilemmi dal punto di vista delle condizioni economiche dell'imperialismo gli Stati Uniti d'Europa in regime capitalistico sarebbero o impossibili o reazionari
Per come sono impossibile e reazionario sono impossibili per perché non esista un Demos europeo
Cioè quando quando Mario dice siamo nella fase degli stati continente ma gli stati continente non si inventano
La Cina l'India e in misura minore gli Stati Uniti c'hanno secoli di storia alle spalle
La Cina è il più antico anzi a millenni di storia alle spalle
Attenzione il Partito comunista cinese non si capisce senza il confucianesimo
Quel las la particolarissima situazione della Cina io non credo che la Cina siano i la liquidiamo capitalismo di Stato Bal
C'è un libro interessante che uscito da poco di remi Herrera e di un e di un economista cinese che dice e che si chiama appunto e e
La si mette il capitalista punto di domanda in questi spiega come Jamaa o prima ancora di aver vinto nel quarantanove nelle zone liberate non espropriamo ai capitalisti
C'è
Portava avanti una sede una politica fra virgolette di cento fiori lasciava il padrone la possibilità soprattutto i più grandi attenzione perché invece c'era la collettivizzazione delle killer dell'agricoltura delle campagne ma lasciava che quelli portassero avanti
L'accumulazione primitiva per la creazione di uno di uno sviluppo industriale del Paese
Qual era la condizione tenetevi pure il potere economico
Ma questa è andato avanti condensi appendeva manchi ancora adesso con
Variazioni continue ama
Della politica cinese che sono finalizzate alla continua crescita della potenza industriale e della del della ricchezza della Cina ma anche del popolo e dei cittadini cinesi
In quei capitalisti svolgono questo ruolo però non hanno il potere politico il potere politico resta saldamente nelle mani del partito comunista cinese
Al cui interno c'è la lotta di classe perché poi i capitalisti penetrano dato prima i famosi processi per corruzione per cui ogni tanto vediamo alcune centinaia di persone che vengono messe in ginocchiate
E gli sparano un colpo alla nuca sono un momento di lotta di classe interno alla Cina che continua andare avanti e dobbiamo ancora in tutto al suo immane complessità nel
E non è diventa però moltiplicata non a caso loro sono stati capaci di non fare la fine della Russia cioè hanno avuto questa straordinaria abilità
Di tenere in piedi il momento dello sviluppo industriale lasciandolo in mani private e il controllo politico da parte dello Stato
Lo Stato allora lo Stato quando io
Lo Ski Stato nazione popolo sono tre momenti tutti e tre di costruzione con
Che oggi sono tutti e tre in crisi e che vanno ricostruiti io quando penso al parlo di socialismo e qui rivendico facilissimo proibito escono come il fondo in America voterò per Sanders che si dichiara apertamente socialista qualche decennio fa
Dieci anni fa sarebbe stato totalmente impensabile perché le nuove generazioni
Non hanno più di fronte il ricatto diciamo del dell'impero del male adesso stanno cercando di ricostruire le no ci mettono tutto sono diventati anti russi dopo che anticomunisti anticinese però insomma
Perché penso che in realtà la questione del socialismo
Debba passare attraverso delle fasi
Cioè il populismo chiami e piace è un populismo che ha dei tratti che io definisco neo giacobini qualche anno
è un passaggio è un siano ributtati indietro abbiamo rifare l'ottantanove prima di poter pensare un diciassette cioè dobbiamo ricostruire
No quello che Gramsci ha sempre visto come un un limite è enorme della cultura italiana noi non abbiamo il senso dello Stato
Che lui riferiva ai limiti alle contraddizione del nostro processo risorgimentale e soprattutto abbiamo una classe intellettuale
Che si dichiara internazionalista anche a sinistra ma in realtà è cosmopolita dal Rinascimento in poi perché non c'è il senso della nazione non c'è senso dello Stato
E lui diceva sempre guardati un po'i francesi che senso dello stato della nazione hanno perché hanno fatto una rivoluzione francese del mille settecentottantanove
Al contrario di nuovi i nazional popolare di Gramsci nasce lì in qualche modo Togliatti a modo suo aveva l'aveva capito che ha cercato di di riproporlo all'interno nella storia del partito comunista né condizioni particolarissime
Del dopo del dopoguerra
Questo vuol dire che lo Stato non batte in Sato come
Come dire la panacea di tutti i mali torniamo a forme di statalismo classico io penso alla possibilità che lo Stato debba essere oggetto di radicali riforme radicali
Non possiamo rinunciare allo Stato come momento di centralizzazione politica perché non c'era e distribuzione della ricchezza senza lo Stato pensate agli effetti del regionalismo dei ricchi
Sono stato fondamentalmente d'accordo con i miei amici e compagni di potremo su quando sono stati contrari alla separatismo basco
Il separatismo basco e separatismo dei riti
C'è una nazione alla catalana
Ecco ribadisco Prudentino anzi il contrario trasferiti sofisticatissimi
Ma quello catalano eh ha già una concentrazione di risorse enormi ed esattamente come Lombardia e Veneto dieci queste risorse devono restare anonima lo Stato ce ne deve dare ancora altre per continuare ad espanderci sempre di più
Fra l'altro le inchieste statistiche sugli sul sulla orientamento del voto per un eventuale referendum sulla se sulla separazione danno schierati in blocco gli operai contro
Perché perché gli operai sono immigrati andalusi sono gli equivalenti del nostro proletariato meridionale degli anni sessanta settanta
Ok membri danno
Dei limiti di tempo quindi insomma cioè tutti questi passate che sono stati passa di estrema complessità
Sono momenti su cui non è che ci siano soluzioni sì ho scritto delle tesi che sono anche forma un po'apodittica come vogliono come devono essere delle tesi perché sono dei momenti come dire di di di posizione provocatoria
Di punti che considero punti dirimenti
C'è un'alternativa a quell'Europa che non piaceva né in un piaceva neanche a Marx non sto a citare anche quell'altro passaggio di Marx sulla sulla solidarietà che è fra le borghesie non fra gli stati
Il vecchio internazionalismo era importante perché non era cosmopolitismo era interno nazionalismo
Cioè Mars nel nel Manifesto dei del partito comunista che forse
Il testo più cosmopolita di Marx no a un certo punto dice la classe operaia deve elevarsi a classe nazionale
Cioè è stata espropriati proletariato non a nazione perché è stato espropriato di una funzione nazionale che deve riconquistare
Quindi questo vuol dire che io sono anti europea io credo che non ci sia un Demos europeo da questo punto di vista penso che ci sia una verità nella brutta battuta che però suo non sulla base di verità che europea è un'espressione geografica
E quando viene elevata
Ma civiltà superiore ci sono pessimi ricordi che entrano sul nostro ruolo come cattedrale dell'imperialismo dei suoi orrori insomma adesso l'abbiamo persa meno male che l'abbiamo persa
Come possiamo sfruttare il nostro essere marginali in questa dimensione che vede contrapposti i grandi Stati continente
Dal punto di vista geopolitico intanto su su giocando sulle loro contraddizione dal punto di vista della costruzione e non di un'altra Europa le Europa ordo liberale è stata costruita ha una costituzione materiale che riformabile sono intercettati non ci scappa
Da lì non scappi abbiamo un articolo ottantuno incorporato nella nostra Costituzione che sconcia ed è antagonista con i primi articoli della Costituzione del quarantotto
Che vignetta per costruito si oppone le politiche keynesiane siamo fuori di testa
E in e inimmaginabile questa cosa soltanto una
Ma andatevi a leggere i discorsi di Basso
Di di Pai di Pajetta di Togliatti eccetera contro certo europeismo di allora che avevano visto lucidissima mente come sarebbe stata un'unificazione fatta sotto l'egida di quella cultura che era la cultura della costituzione ordo liberale tedesca
Però questo vuol dire che rinunciamo una prospettiva europea a io penso che sia importante pensare a un'Europa confederale di Stati sovrani
Smessi sono stato di parità di solidarietà reciproca di pari e di parità che riescano a costruire prima le condizioni di un eventuale passo ulteriore e non prima come dire diano per scontato il processo di unificazione di mercato perché poi la costruzione politica e funzionale alla gestione quel di quella unificazione di mercato non ce ne non ci si scalda
Quindi costruire prima politicamente vuol dire costruire una prospettiva di tipo completamente nuovo
Va beh tutto questo vuol dire che tornando alla domanda di Thomas di cui ho parlato poco perché il problema commenta perché siamo d'accordo qualche praticamente su tutto
Perché dal perché al per chi e per chi si insomma io occorrono vi è stato trasferito trasmesse queste ittica
Un po'paradossale se volete io sono figlio
Vi è un vecchio comunista particolarmente
Rigido per il mio padre era era pur di vista quindi figuratevi trentatré altro che il partito il centralismo democratico
Per lui Gramsci era un anatema addirittura se mi sentissi adesso mi correrebbe dietro una mazza da baseball praticamente
E comunque lui una cosa mi trasmise che mi è rimasta a lui si fece anni di galera di confino e mi disse ragazzo mio se vuoi seguire la mia strada rendetevi conto che lo devi pensare
Sulle realizzazioni che ci saranno prematura rispetto ma che deve pensare ecco morì in modo molto cinese che fa dei programmi per l'anno due mila cinquanta sull'arco delle generazioni aderisse ecco non è molto consolante però lo so va va be va
Cioè accoglienza Panzera
Grazie caro
Mi pare sia stato interessante davvero penso che il libro è stato utile avete scritto diciamo un testo utile grazie