Più libri più liberi 2018 - Europee. Dieci donne per l'Europa

Bene grazie mille anche io sono molto contenta di di di attrito di essere qui devo dire che mai mi sarei immaginato e quindi questo è veramente una bellissima emozione
E devo anche dire che essere in un in un luogo della cultura in un luogo dove si fanno libri una cosa particolarmente preziosa in in questo momento quindi ne sono veramente allora io sono veramente non soltanto Fiera del nostro piccolo lavoro perché comunque un piccolo lavoro ma veramente contenta di essere in questa atmosfera soprattutto di grande cultura anche di grande effervescenza beh in realtà l'idea non è venuta proprio solo da me tornavamo dalla manifestazione
Di di dell'anno scorso al marzo l'anno scorso per il sessantesimo anniversario della della creazione della della Comunità europea c'era stata una bellissima manifestazione con una grande un tempo molto bello è una che è una una ricordate erano pochi mesi dopo la Breaks et anche con una specie di sopra dal di soprassalto quasi più ottimista del normale
A picco Cesca e il marito di di Giovannella in aereo e tornando in macchina con con lei che guidava ci siamo dette ma facciamo un libro
E quindi e questa è stata questa è stata l'idea l'idea era quella di parlare
E la dell'unione europea in particolare della del Progetto ed europea in un modo estremamente concreto basato sulle nostre storie personali devo dire che a un certo punto ci siamo dette ma a qualcuno interessano le nostre storie personali perché le molto molto dentro questa questa idea dell'Europa per tutti
Ed è l'Europa che esiste nonostante tutto e che e che non è tra l'altro neanche né difficile da trovare né difficile da definire né particolarmente difficile da scoprire per chi lo vuole davvero fare
Quindi il modo attraverso il quale avete scelto le nostre compagne di viaggio è stato attraverso le nostre amicizie noi abbiamo naturalmente molte molte amicizie mare abbiamo scelte alcune che abbiamo ritenuto particolarmente significative e voluto da è una varietà di personalità
Assolutamente volendo anche delle persone che lavorano dentro sì ho lì dentro la famosa Commissione e questa è una cosa come alla quale abbiamo detenuto e naturalmente anche qualcuno che sta dentro il Parlamento
A veramente insomma questo lavoro anche politico e legislativo che riteniamo però non solo ci interessava la donna imprenditrice la donna che fa impresa da persona che fa attivismo e fa accademia
Quella che lavora fuori dalla dalla dall'Europa come è esperta che aiuta le aziende insomma abbiamo e poi naturalmente insieme a Francesca le giornaliste i a Bruxelles e loro racconteranno non ci sono molte giornaliste italiane alte in grado come diciamo noi
E in quel momento loro erano le due più alte in grado e quindi siamo andate direttamente
Al
Il giornalismo e del giornalismo italiano questo lavoro è stato fatto durante un periodo abbastanza lungo con alcune pause diciamo così è stato elaborato volevamo solo raccontare assessore poi giustamente se sì ma avete tante cose da dire fate anch'
Contando sì qualcosa di quello che voi pensate e effettivamente attuato sistemato un po'complicato che noi siamo un po'qua e là però insomma questo è stato un elemento che è interessante per noi perché noi in realtà tutte io presento conoscevo quasi tutte tranne Marina ma è non ci conoscevamo davvero e quando abbiamo fatto le prime serate
Se no Francesca e Daniela poi ma soprattutto Francesca chi eravamo avrà Russa
Ognuna di noi che francamente lo sapevamo quindi è stato anche una una una un modo di di conoscerci di capire come perché non tutte facciamo l'Europa nello stesso modo
Dopo Monica è difficilissimo
Io mi occupo di di di cultura inclusiva nelle aziende e vedo che qua tutti non sono inclusi ci sono al corrente sedie libere sì d'altra parte
Dunque non non esitare a venire così siete molto più comodi cosa Francesca
Dicevo che parlare dopo Monica è difficile però che ha fatto un bel quadro molto completo della situazione sì la cosa che ci premeva e alla sfatare un po'il il luogo comune che in Italia molto diffuso che le istituzioni europee siano noiose inutili che ci sia un sacco di gente che ha voglia di far niente che se non molto burocratica che nessuno faccia delle cose
Concrete in realtà ci sono tantissime cose concrete nelle istituzioni europee al di là del fatto che qua ci sono rappresentanti anche non dell'istituzione che abbiamo un sacco di critiche delle istituzioni perché siamo tutte critiche però effettivamente ci sono tante cose Netter cui nel mondo l'Europa e considerata anche un punto di riferimento ancora adesso anche in questo momento così difficile
Le politiche di genere di cui si occupa marinare i Paesi cui genere proprio
Non è neanche considerato sono delle politiche se ne fa l'Europa non le fa nessuno e sono importantissima loro veramente ci guardano con speranza quindi
è un peccato che tutto quello che che di negativo fare Europa venga esteso anche a tutte le cose buone veramente peccato né cresceva che si sapesse che a Bruxelles ci sono un sacco di persone italiani donne non solo che fanno un lavoro buono ottimo eccellente e che hanno delle cose da raccontare che non è tumulto insomma il oltretutto nel corso della produzione di questo libro
Una situazione italiana particolarmente preoccupante da questo punto di vista perché
Adesso la la considerazione da una precisa il io barometri sugli italiani sono una volta eravamo i più propizia esami meno europeisti d'Europa all'ultimo posto questo ci spiace moltissimo allora speriamo con questa cosa diamo un po'un contributo a un il miglioramento di questa percezione non forse è una illusione però non c'abbiamo
Cosa aggiungere a
Una cosa che a me a proprio diciamo niente molto interessato in questa in questo progetto
Sono state le storie umane perché come vedrete una parte sono le nostre storie storie di donne che si sono avvicinate alcune per caso
Altre per passione altre per educazione eccetera che si sono avvicinati all'Europa
Quindi non è stato non abbiamo avuto dei percorsi molto lineari
Ma c'è un filo conduttore che ha proprio la storia umana di donne che ogni giorno si svegliano
E hanno una grande passione per questo vivere in comune perché in fin dei conti l'Europa non è nient'altro che il vivere in comune mettere insieme a molti Paesi eravamo ventotto adesso siamo ventisette saremo ventisette
Con culture estremamente diverse e quando noi ci scontriamo ogni giorno con la il collega polacco perché non ci capisce perché siamo forse a perché siamo cresciuti nella commedia dell'arte quindi in un certo senso amiamo scherzare quando loro sono estremamente rigidi eccetera c'è questa questa storia che ogni giorno dove siamo a confronto voi siete tutti italiani qui quindi capite tutti noi invece stiamo cercando a livello europeo di a creare questa comprensione dell'altro
E devo dire che non è sempre facile ci vorrebbe molta più quello che si chiama intelligenza culturale
Che è stata un po'accantonate a questo luogo della cultura oggi siamo tutti qui nel mondo della cultura ecco secondo me una delle grandi a diciamo Cenerentole è proprio questa intelligenza culturale non si riesce molto a capire l'altro e forse anche la ragione del break sette la ragione di un'Italia che sta andando un pochino verso allora quella per sta prendendo per la stessa strada ecco
Questo è un progetto che cerca di per far capire che è la strada sbagliata
E quindi bisogna non si può tornare indietro non si può tornare a dei dei modelli nazionali perché il mondo è cambiato
E il mondo è cambiato e l'Italia non può rimanere indietro e quindi deve muoversi in Europa deve sì cambiare l'Europa perché è un progetto che iniziato sessanta anni fa quindi è logico che un uomo di sessant'anni una donna di sessanta anni
è un po'vecchiotta e quindi bisogna qui quel gestori vanno anch'io quindi bisogna lasciare il posto ai giovani per ricreare la nuova la nuova diciamo il la nuova narrativa europea
E questo è il Progetto c'abbiamo dei giovani tra di noi
E lei è un esponente
Tra i più in vista a Bruxelles
Ha e quindi aprirsi alla gioventù ma aprirsi anche e forse questo è un sto cercando di introdurre Agnelli che si occupa di immigrazione si è occupata tanto di migrazioni aprirsi all'altro anche
In questo Paese che devo dire sempre stato
Essendo nata da due culture diverso italiana e francese sono sempre state europea
E quindi per me l'Italia è sempre stato un Paese molto aperto e vederlo chiudersi mi fa molto male ecco perché ho partecipato a questo progetto che trovo straordinario
Buona sera a tutti a tutti sempre più difficile continuare non so come arriverà la palla sognava sì proviamo perché anche una bella emozione
Vedere realizzato finalmente questo libro io ringrazio anche la casa editrice ha creduto nel progetto ringrazio chi come Monica ci ha rincorso nel nostre varie parti d'Europa insieme a Francesca anche sulle scadenze che non è stato una una cosa facile
E però è bello vederlo insieme e vederlo arrivare in un momento in cui è così necessario è necessario perché l'Europa purtroppo non è quella del Manifesto di Ventotene oggi io ricordo quando mi candidai alle europee del due mila e quattordici facemmo una provocazione facemmo il manifesto di ventottenne preso ventott'anni però voglio essere chiara su un punto
Non è invecchiata quell'idea non è vecchia fatto non è diciamo l'età anagrafica che rende vecchi ho un'idea o una persona il punto e chi non ha mai voluto farla davvero l'Europa
Quell'Europa era un'Europa di maggiori opportunità e diritti per le nuove generazioni
Promesse troppo spesso mancate in questi anni da devo dire la verità io proprio un osservatorio particolarmente privilegiato quello del Parlamento europeo però se vogliamo capire le crisi la crisi profonda la più profonda credo da quando l'unione è stata creata che quella che oggi sta vivendo
Ha radici ben lontane io credo che a guardare un po'indietro per capire quali siano le cause bisogna anche essere onesti sul fatto che qualcuno ha pensato evidentemente di potere
Fare l'Europa e l'integrazione davvero partendo dal mercato comune partendo dalla moneta unica e aspettandosi che arresto sarebbe arrivato automaticamente dal se
Forse l'integrazione più politica più piena più sociale più delle politiche migratorie fiscali
è rimasta indietro per questo no
Qualche egoismo nazionale ha impedito di mettere in campo quelle soluzioni europee comuni che sono necessarie di fronte alle sfide che sempre di più oggi se ci pensate ci chiamano delle risposte comuni io penso che le intuizioni sia stata questa noi
Qualcosa è andato storto no questo percorso di integrazione che era stato immaginato si è incagliato
Le persone che vedete davanti a voi credo tutte
Hanno avuto modo di scontrarsi con questa diciamo mancato coraggio di fare l'Europa davvero da diversi punti di vista l'avete raccontato perfetta te giornalistico di chi lavora nelle Commissioni le istituzioni di chi fa impresa di chi fa anche ricerca di chi come me lavora nel Parlamento europeo che forse Monica rossa
è l'unica istituzione dove ancora prevale un metodo comunitario un interesse europeo
Per questo il mio piccolo contributo dentro questo progetto è stato quello di raccontare
La battaglia che abbiamo fatto per cambiare il regolamento di Dublino
Che è una delle storture più rappresentative un regolamento che da vent'anni all'ipocrisia di lasciare le maggiori responsabilità sull'accoglienza soltanto ad alcuni paesi che si trovano i confini più caldi dell'Unione
Allora ci siamo messi con impegno con tante colleghe colleghi anche di altri gruppi e di altri Paesi
A immaginare una Dublino diversa a immaginare che si potesse dare sostanza quei principi di solidarietà e di equa condivisione della responsabilità sull'accoglienza che non dobbiamo neanche cercare lontano perché stanno già scritti
Sotto la polvere di questi trattati europei che ogni tanto bisognerebbe anche andare a riscoprire no
Siamo riusciti a fare questa operazione in due anni di lungo negoziato abbiamo tenuto una maggioranza straordinaria storica dei due terzi del Parlamento europeo e vedere colleghi polacchi votare con noi una riforma che chiede
Anche alla Polonia anche all'Ungheria di Orban di fare la propria parte sull'accoglienza vi racconta da dove nasce la nostra speranza nel futuro dell'Unione dal fatto che questa Europa c'è già
Ci sono già persone che la mettono in pratica tutti i giorni mi è piaciuto il riferimento prima alla concretezza la pragmaticità che abbiamo provato a mettere in queste pagine delle esperienze di vita di tutti noi perché quella è la chiave siamo persone vere
Perché troppo spesso sentiamo parlare di questa Europa cattiva matrigna senza volto che impone ma diciamoci la verità
Sono quattro anni che io in quel Parlamento sono andata in tutti i corridoi dei palazzi Bruxelles a cercare i famosi euro operativi che decidono sopra le nostre teste in modo antidemocratico non esistono perché anche le scelte che ci hanno venduto come più tecniche
Penso al fiscal compra le cose di cui si è tanto discusso in questi anni
Sono state invece squisitamente politiche
E derivano dagli equilibri di forza tra governi in un'Europa che questa sì e la sua vera debolezza
è rimasta troppo a trazione intergovernativa noi siamo con legislatori con il Consiglio dove siedono i governi ma non vi posso dire che il Parlamento è forte quanto il consiglio perché se fosse per il Parlamento
Avremmo già risolto tanti dei nostri guai europei
Avremmo risolto quello su Dublino avremmo risolto la annosa questione della doppia anzi tripla sede del Parlamento europeo su cui c'è già una maggioranza la questione di strumenti di contrasto alle povertà le disuguaglianze la questione del cambiamento climatico tutte questioni che ci chiamano ad una responsabilità che supera i confini nazionali
Chi oggi anche in piazza del Popolo
Racconta una storia diversa racconta che la complessità di questa nuova mondo così trasformato sia affrontabile richiudendo ci dei confini nazionali mente sapendo di mentire
La vera sfida invece ed andare avanti è riuscire a costruire insieme quel pezzo di integrazione europea che manca e chiudo su questo perché c'è un altro motivo per cui vedete europee per cui siamo donne perché dalle donne in questo senso parte una speranza un po'l'abbiamo vista al ventiquattro proprio a Roma nelle strade no una bella piazza di resistenza ad un'idea perché viene da nostalgici del Medioevo
Sui diritti della donna sulla parità di genere ci sono pagine importanti anche su questo in questo libro
Però ci tenevo perché è un esempio di quello che serve
Per sfidare gli egoismi nazionali e fare l'Europa davvero ci serviranno
Partiti più europei una stampa più europea corpi intermedi associazioni più e più europee ma soprattutto piazza europee perché quando le donne si mettono insieme ho assistito prima la bellissima presentazione con la Vedova di Marinelli Franco che ci raccontava cosa vuol dire essere femministi in Brasile oggi quando muoiono quattro cioè quattro mila cinquecento donne all'anno
Quando le donne polacche hanno visto lesi i propri diritti da una legge pensi ma che schiacciavano
Ogni diritto della donna decide sul proprio corpo è diventata l'abbiamo reso la protesta europea
Questo l'ha resa talmente forte che finalmente siamo riusciti a fare cancellare quel progetto di legge dall'agenda del Parlamento polacco perché è diventata una battaglia di tutte le donne euro
Ecco io sogno questo per riscattare l'Unione portarla a compimento una grande mobilitazione popolare che dia senso sostanza quell'idea che era rimasta del Manifesto di Ventotene allora
Io sono un'imprenditrice sociale da da quando dodici anni ne ho fatto la mia la mia vita professionale
Perché sono abbastanza pazza pensare che possano contribuire a cambiare il mondo
E dunque l'ho fatta attraverso uno tutta una serie di diverse attività soprattutto indirizzate a letto alla cessione al mercato del lavoro per i più deboli
A l'educazione e la formazione eccetera
Più di trent'anni fa o o in contatto e adesso e adesso mi occupo dunque dodici a me fa ho messo su un centro Gian per l'uguaglianza tra donne e uomini soprattutto sul mercato del lavoro
E ho incontrato Monica più di trent'anni fa non siamo seri già a voi sembra credo di no alla
Una delle poche volte che ci siamo viste nella dimostrazione Milano con enti ero Spinelli
Non era all'alla dunque ma è ero ero elogiamo un'appassionata d'Europa perché io sono figlia di di un di un immigrato il friulano a Bruxelles che ha vissuto sulla sua pelle
La miseria è diventato paraplegico perché è stato non soltanto mal nutrito talmente ma povero ma anche maltrattato
Sua mamma ha avuto otto figlie di cui tre sono morti per mancanza di cibo a e questo è soltanto e mia nonna cioè non si parlano
E lui collo Rota mi ha detto un giorno sai io sono nato e ho vissuto fino a mio inventarmi in quanto immigrato italiano in Belgio e grazie a loro OPA sono diventato cittadino europeo
E io darò farò di tutto darò tutte le mie intime Energia per che i giovani a possano cambiare loro OPA approfondirla ed è così che ha immaginato il Progetto Erasmus conto assolutamente tutti anche contro USA dello che all'epoca era presidente della Commissione che non ci credeva
A un certo punto dopo dieci anni di lobbying infernale è dunque l'unica funzionale alla Commissione
Il Consiglio ha detto chi fa bene ok ok ma facciamo la mobilità degli insegnanti soltanto professori accademici ha dunque a livello universitario
E mio padre grazie anche al commissario primo Commissario spagnolo dell'epoca
Che per fortuna usciva dunque dalla per del periodo franchista e Luisa un militante che era stato in prigione pre in prigione e dunque un attivista e grazie a questo binomio tra mio padre figlio di emigranti
E Luigi che è veramente un un militante
A Emmanuel Marina
Hanno hanno ritirato la proposta ma ho detto no non è la nostra visione sapete loro OPA è sempre il più piccolo denominatore comune dove sto tutti vanno d'accordo non ho detto no tutti ma siete matti ma non funziona così loro OPA un anno dopo sono riusciti a a a far passare quella visione e dunque io non potevo non essere completamente europea appassionata d'Europa soprattutto che mi io mi occupo veramente da da da dai più deboli e e da dodici anni mi occupo in particolare dalle donne e ho capito una cosa e che i loro OPA il femminismo e l'ecologia hanno in comune una visione politica che è una visione umanistica
Cioè passare da una civiltà di dominazione Domingo l'azione degli uomini sulle donne dominazioni dei bianchi sui neri dominazioni sugli animali sul sulla natura eccetera
Ha una visione di e civiltà dell'a collaborazione ed è ed è così che ci ritroviamo tutte le quante qui perché ognuna di noi c'è il popolino angolo ma abbiamo questa visione in comune che è fondamentale
Ho poi intitolato il mio capitolo saranno Oropa proteggere le donne dell'adattamento globale dell'uguaglianza o saranno le donne a salvare loro OPA questo l'ho scritto quest'estate che questa estate pensavo che le donne avrebbero ha avuto un impatto decisivo per le europee Di Maggio
Cercando di impedire quell'arretramento purtroppo l'ultima se le l'ultima è l'ultimo Polillo come si dice in chi come sondaggio grazie l'ultimo sondaggio che ho visto
Dice che per la prima volta in assoluto le donne sono diventate più o scettici e de de del degli uomini e dunque restano soltanto i giovani che possono cambiare questa cosa
Io continuo comunque a pensare che le donne bisogna convincere perché loro sono le prime che sono che che i che Tago no i benefici da un'Europa più preciso o più solidale più forte e fondamentale che loro lo lo sa Pino
E uguaglianza dei generi eccome è una macchina su su una salita
Se tu non hai sempre il piede sull'acceleratore l'uguaglianza va indietro i loro passi fino adesso ha avuto ho questo ruolo di spingere sempre l'acceleratore
Anche
Conto a tanti tanti tanti Paesi che non voi che non condite davano condividevano scusate questa visione
Di della dell'uguaglianza non soltanto dei diritti ma una un'uguaglianza reale e concreta
Siamo siamo la siamo a questa scelta qua sono molto incavolata sulla barba il come si dice loro Pea da qualche settimana faccio un sacco di interventi infine i vari finte entra partiti alle istituzioni europee e mi e invece e hanno sempre cavolo lo stesso discorso un po'opaco un po'istituzionale
Ed il comma il Boys tarda sta bisogna cambiare discorso vi bisogna essere molto più pragmatico molto più vicino al popolo perché perché la gente non capisce quello che i loro papà votato
E se non vi svegliate il problema che giugno non ci siete più perché adesso siamo la siamo alla vigilia di una catastrofe
Catastrofe per tutti noi Oro pay catastrofe per noi donne ma catastrofe per il mondo intero perché siamo un faro di civiltà per tutto il mondo dunque svegliamoci
Allora da qui difficilissimo prendere
Allora io invece Onna è un'esperienza molto più banale sono un funzionario della Commissione europea ci sono arrivata con un concorso sono partita da Carrara una provincia provincia di Massa Carrara una città che non ha non sa nulla di Europa
Ci sono arrivata con le mie forze non ho nessun parente che mi possa che mi abbia potuto aiutare in questo percorso
E mi sono innamorata del concetto di Europa non sono partita da Carrara per diventare funzionario europea non sapevo nemmeno cosa fosse all'epoca sono partito per fare esperienza con Erasmus con il suo successore il Comet
Formazione e lavoro e poi con la speranza dei miei che tornassi PMT sì la testa a posto e tornasse a cercare un lavoro decente in zona insomma
Beh non mi sono mai non sono mai più rientrata mi sono innamorata del del di Europa ciò lavorato intorno per tanti anni finalmente adesso ci sono dentro e lavoro su un mi riallaccio quello che appena detto Isabella nel settore dei diritti delle donne ma non in Europa nel resto del mondo
E fa male vedere come in Europa non ci non si non si capisca quanto l'Unione Europea sia amata e rispettata desiderata dal resto del mondo perché siamo veramente come ha detto Isabella un faro quello che noi esportiamo non è tanto i beni commerciali non è tanto la nostra ricchezze per sono i principi e rispetto dei diritti io vado spesso in Africa soprattutto e mi occupo di cooperazione allo sviluppo di diritti delle donne e dei bambini
Ci guardano come l'unica fonte di sopravvivenza non solo fisica ma psicologica e morale siamo gli unici che cerchiamo di imporre il rispetto dei loro diritti ai loro governi siamo gli unici che impongono una come dire un criterio di rispetto dei diritti umani prima di dare i fondi della cooperazione adesso sappiamo i cinesi stanno arrivando con la cooperazione non hanno nessuna nessuna pretesa
Fondando i fondi prendono tutte le risorse naturali impongono il loro modello di sviluppo economico che noi non ha nessun Rispetto né per il lavoratore né per l'ambiente né per gli animali né per le donne
Però chiaramente arrivano con il pacchetto di dollari in mano e partono con con tutelato dal il potenziale economico del Paese non siamo al contrario ne portiamo portiamo tutta la nostra capacità tutto nostro la nostra solidarietà l'anno i nostri principi una storia millenaria di conflitti che abbiamo risolto
Ed è fa male
Una volta da dentro una volta che si è dentro e si vede questo sforzo immane che facciamo perché io sono una formichina siamo migliaia che lavoriamo in questa in questo meccanismo e come diceva prima la collega non siamo tutti o burocrati cattivi che vogliamo che viviamo sulle spalle degli altri io lavoro lavoriamo tantissimo e cerchiamo di coprire necessità in tutto il mondo qui immaginati neanche se siamo due mila persone lavoriamo su tutti i Paesi del mondo su tutti i diritti umani
E mi fa male vedere come questo non traspaia assolutamente della comunicazione in Europa non traspaia della stampa non traspaia nere e discorsi che sentiamo nei bar nelle nelle piazze
Questa parte dell'Europa non è conosciuta e molto è un peccato è un peccato perché è la nostra forza i nostri principi sono quelli che ci hanno reso quello che siamo oggi un comunque comunque un'isola felice se consideriamo tutto il resto del mondo essere nati qui è un vantaggio non ce ne rendiamo conto bastano un paio di paralleli pioggia sud
E non ci sarebbe quest'anno questo consenso stasera perché non sarebbe possibile riunirci non saprebbe possibile lei come dire elogiare inni fare la critica di più di quello che stiamo facendo quindi da formichina delle istituzioni europee mi dispiaccio di non riuscire probabilmente a comunicare quanto dovrei io per prima le istituzioni e Lori insieme
Ed è sì bensì mi dispiace questo spero che questo libro contribuisca diffondere un po'questa questo messaggio positivo sull'Unione Europea
Buonasera a tutti io come disse la Monica asso no avvocato lavorato quindi in Europa per l'Europa
In realtà ho cominciato a lavorare in Europa si proprio dalla dalla dalla fine dei miei dei
Del del mio corso universitario perché era una mia passione e perché ritenevo che fosse diciamo questo sarebbe stato il filo conduttore della mia esperienza professionale ho fatto tante esperienze riverse cominciando già con un ostaggio alla Commissione europea che prima ancora dell'esistenza del progetto Erasmus
E era comunque uno è un'esperienza effettivamente magica perché per la prima volta a quei tempi era l'Europa di dell'ordito di dei dodici di Delors
Eravamo seicento comunque giovani di tutta Europa e non solo che che punto avevamo l'occasione di di scambiare idee di e di e di di lavorare e di e di capire appunto cosa fosse il progetto europeo da vicino
E da lì ho continuato un po'presso le istituzioni europee con dei contratti a termine poi in realtà ho capito che mi sarebbe piaciuto di più
Lavorare in Europa e per l'Europa però dal lato diciamo più del dei cittadini dell'impresa è avendo capito anche quanto fosse importante il ruolo delle istituzioni europee nella nel nel promuovere lo sviluppo a livello regionale io sono siciliana nata in Sicilia e anche io credevo in poi minima parte di potere cambiare le cose
Cercando di far migliorare le cose in Sicilia quindi gli obiettivi Obiettivo
Uno deve fondi regionali fare fare avvicinare le in paese a questi a questi strumenti cercare punto di di realizzare Progetti in questo ambito ovviamente le non sono mancate le delusioni non sono mancate
Dal dalla constatazione che tante cose delle politiche europee non non non funzionano quell'attuazione di queste politiche che di per sé sono pensate in maniera egregia sono anche a volte molto complesse perché comunque si tratta di diversità di armonizzare legislazioni necessità di trovare soluzioni a dei temi che sono veramente complicati
Poi l'attuazione purtroppo dipende tantissimo dalla capacità anche a livello nazionale regionale e locale di di di farsi portatrice mandi farsi attuatori di queste di queste legislazioni molto spesso in alcuni Paesi funziona benissimo purtroppo in altri molto meno alla stessa Italia a delle delle delle distinzioni in ben mette tra regioni che sono son capaci sono state capaci di gestire al meglio
Questi e quelle dei fondi regionali per esempio e altre che invece purtroppo al Sud a partire dalla mia stessa Sicilia
Che non non non è non ne hanno approfittato adeguatamente anche a causa della di di di di di di Dean che la mala gestione o comunque del dell'erede degli errori anche commessi
Di frodi e insomma di di brutti episodi che poi ovviamente crea uno scollamento con la società perché poi il cittadino non non insomma quando quando si assistono a questo tipo di di di di di esperienze negative
Si si capisce a quel punto che io quello strumento non è necessariamente così efficace e quindi si ci si allontana cioè nulla Lella Lele l'efficacia della politica europeo dell'Europa in quanto tale non è non è abbastanza ampio
Ma le più avvertita d'altronde andando avanti per la mia carriera professionale sono stata all'ombra dove per un periodo ho vissuto una un una un'esperienza lavorativa quasi Littell lontana dall'Europa perché in fondo mi rendevo conto che la cultura anglosassone era era abbastanza avulsa diciamo dalle dalle tematiche europee
Però mi sono resa conto che lì essendo avvocato lavorando come Mario sul sulla cooperazione internazionale apra cooperazione su progetti internazionali molto in Africa nemmeno in Medioriente eccetera
Che effetti ante l'esportazione del diritto comunque l'armonizzazione delle legislazioni
Rappresenta uno strumento potentissimo per la diffusione di principi di diritti e di di principi di valori ma anche di anche per le creare un
Uno un sostrato importante per lei e per le stesse aziende per il Paese per il sistema Paese per potersi per potere aspra esportare
Insomma e anche realizzare realizzare Zane business tant'è vero che quaestor migliaia anglo assassini hanno fatto con il Como welfare cultura votano avuto facilità ed era molto più facile lavorare con Paesi del Como proprio perché addirittura con come paesi europei
Dopodiché è invece Tornata in Europa ho iniziato proprio lavorare su quella che è l'assistenza tecnica Elia l'importanza il il lavoro che l'Europa fa anche nella nella nel nel in quella che è la promozione della cooperazione internazionale nei confronti dei Paesi terzi
Ed è proprio uno dei dei temi importanti che le che l'Europa promuove proprio questa della dell'esportazione dell'armonizzazione delle legislazioni a con del della legislazione europea con i Paesi del vicinato e Paesi del Nordafrica
Ed è lì che mi sono resa conto che l'Europa rappresenta un faro perché effettivamente il principino allori che che che vengono esportati e soprattutto questa Lele la diciamo la priorità che viene data la la alle al al fatto che venga stabilire avvenga ristabilito un una una presente la rule of law uno Stato di diritto nei paesi appunto del vicinato del Nordafrica
O comunque paesi terzi in generale è un un elemento fondamentale per per la UIL de della cooperazione della cooperazione internazionale europea
E e quindi detta nella nella nell'ambito della mia attività soprattutto nei paesi del del dei Balcani e dei paesi del del del Nordafrica ma anche Ina nell'Africa in genere
Ha avuto occasione di confrontarmi con la operatori locali ma anche con i governi che appunto assisto in queste queste attività
Che che si rendono conto della vecchi che vedono il alle ore che ve che guardano all'Europa come il il diciamo il soggetto di riferimento al quale al quale verso il quale aspirare
Per potere effettivamente uscì fuori da quella che loro dall'alla situazione di isolamento comunque per potere
Dati perché vedono all'Europa come una una una qualcuno ha così scusate scusate un attimo sì un miraggio novanta miraggio sta l'importanza che Lelli il il progetto europeo rappresenta nei confronti dei di questi di di questi governi per potersi riscattare ma comunque anche per potere per partecipare al Progetto per cui il progetto europeo che in questo momento viene visto in maniera diciamo che che ha subito anche un una fase di arresto a causa della break scritte della dall'onta appunto del del della deve dell'unione delle dell'Inghilterra di uscir fuori
In realtà allargando stesso tempo a una serie di di paesi che desiderano che la vedono come il faro al quale potere potere in qualche modo aspirare al quale al quale aderire
Quindi di fatto via la la sintesi Gasparri di questa mia esperienza che poi è stato un'esperienza molto dà particolare molto significativa perché grazie all'Europa ho potuto lavorare proprio può come ambasciatrice dei del delle delle delle delle delle normative europee d'ambito ambasciatrice poco dei valori europei nei paesi terzi
Mi mi sono io dice grazie a questa esperienza mi sono sono tratta contatto con realtà di paesi terzi assolutamente complesse e comunque svolgendo un ruolo è un tipo di lavoro che che è abbastanza diciamo diciamo inusuale o quanto meno poco no no no non molto
Che non che non è diciamo di tipico dell'attività del del professionista legale
E quindi il la la cosa importante da cui da che che che che esce fuori da questa mia esperienza è quella che Lita e che l'Europa senza archetipi le che che in questi paesi o comunque l'Europa all'esigenza Dias diedi dimettere in atto da questa politica nei confronti dei nei confronti delle del dei paesi terzi per potere assicurare da un lato una un discorso di quindi diedi di insicurezza cervidi di di di zona di sicurezza intorno intorno intorno all'Europa che in una fase in cui appunto ci sono le depressioni le tensioni da parte da parte di del perché per queste pressioni migratorie ma non soltanto poi ho anche comunque le le la necessità di di di fare in modo che che che che che in qualche modo l'Europa restando unita riesca a fare fronte a quelle che poi sono le altre politiche agli altri perché poi potenze internazionali che obiettivamente hanno rappresentano i veri diciamo le le veri LA riveli minuti competitor Zileri competitor antagonisti nel nel sulla scena mondiale perché di fatto se il si dovesse no la non si dovesse avere un'Europa unita nel roccaforte
Che che rientra in qualche modo riesca ad esportare questi valori ma soprattutto che si contrapponga comunque faccia da da contraltare quelli che sono le direttive precise pressioni e lui
E legge le tensioni da parte di DC di potenze quali la Cina e Russia o la Turchia
In nel resto del mondo non non non hanno la Lella del singolo Stato nazionale non avrebbe la possibilità di farlo
Quindi di fatto l'Europa rappresenta data tutto questo punto di vista una un l'unica soluzione è l'unico l'unico strumento valido per potere anche gli Stati nei singoli stati membri avere un ruolo sulla scena internazionale
Passata
Dopo tutte le cose belle interessanti che hanno detto le mie amiche colleghe praticamente impossibile dire qualcosa di di intelligente comunque partirò dalla dalla mia esperienza personale sarò molto breve
Per me l'Europa e nata all'inizio come un rifiuto io ho cominciato a guardare all'Europa e ad interagire con l'ideale europeo quando ero funzionario delle Nazioni Unite nei Balcani durante la guerra del Kosovo
E per me è l'Europa vista da quel punto di vista era un coacervo di Paesi che non riuscivano a mettersi d'accordo neanche su come organizzarsi con la Serbia con il Kosovo e su cosa fare
Quindi visti da New York visti da Ginevra e poi da Pristina erano insieme di di di persone che non riuscivo neanche a parlare tra di loro
Dopo questa esperienza di quattro anni però mi sono resa conto che in effetti le cose erano molto più complicate di così e anche molto più bella nel senso che era un una unione di popoli Paesi Conidi è diverso è sicuramente però anche con ideale che poi è l'ideale in effetti che in questo momento anima anche l'azione europea verso i Balcani della quale ha parlato Giovannella
Il mio punto di vista sull'Europa ha cominciato a cambiare durante gli anni insomma allontanandomi da relazioni vite ed entrando verso il continente europeo andando a vivere a Lussemburgo
Dove ho avuto la partire la possibilità di partecipare e di fare una un semestre europeo di presidenza dell'unione con appunto con il Lussemburgo
E ho scoperto attraverso questo piccolo paese europeo un un amore per gli ideali dell'Europa un amore per tutto ciò che rappresentava questa la costruzione della dell'unione tra i popoli
Che era sicuramente sconosciuto a chi veniva dall'Italia e soprattutto non solo dell'Italia
Il mio amore per l'Europa è poi scoppiato in realtà quando ho cominciato a occuparmi dei temi più propriamente di attivismo
La questione per esempio dell'Ilva di Taranto la questione della malattia degli ulivi della Xi Lella sui quali ho lavorato tantissimo con la sua azione Peace vinca della quale sono rappresentante a Bruxelles
E attraverso questa esperienza mi sono resa conto di quanto l'Europa possa fare la differenza di quali siano di quale sia il grossissimo potenziale che l'ideale d'Europa e che l'istituzione europea possono offrire non soltanto al ai Paesi membri del dell'Unione Europea ma anche alle diverse alloggia al diverso dallo spirito della società civile della cittadinanza
Quindi il mio punto di vista è cambiato quando abbiamo cominciato con con la mia associazione a portare avanti a Bruxelles e presso la Commissione presso il Parlamento europeo così ho incontrato Monica incontrato Ellie
Diverse azioni che hanno ravvicinato i bisogni della città i bisogni della appunto della della società civile della città di Taranto che che rappresentava in quel momento
Alla all'ideale europeo siamo arrivati a Bruxelles abbiamo chiesto di essere di essere ascoltati abbiamo chiesto che certe stanze fossero prese in considerazione nonostante la grande distanza che esisteva tra la politica locale e i livelli nazionali
E questa attenzione c'è stata stranamente accordata in una maniera che assolutamente non pensavamo potesse accadere
Ed è stato lì che mi sono resa conto di come l'Europa possa scendere in campo accanto i cittadini di come essa possa diventare concreta rappresentare uno strumento reale dice di lavoro e di cooperazione Diretta tra la città tra i cittadini e tra gli strati
Diciamo che sembrano più distanti anche della Società e tra le istituzioni stesse
Nel luglio del due mila diciassette la delegazione del Parlamento europeo è venuta a Taranto a fare una prima visita un primo sopralluogo per verificare le condizioni nelle quali versano soltanto la città ma anche gli operai
E i lavoratori dello stabilimento Ilva e dello stabilimento Eni di Taranto ed è stata una un è una un'emozione incredibile fra la prima volta per istituzione europea e venivano la nostra città per vedere cosa accadesse
Ed è stato il momento in cui mi sono resa conto che se guidato se il processo della partecipazione della società civile in Europa
Sì veramente guidato del veramente portato avanti in modo professionale può diventare il uno il primo strumento lo strumento principale di cooperazione e di riscatto anche deriverà dell'ideale europeo
Ed è su questa nota che che che concludo e che mi auguro che le nostre esperienze possano possano essere interessante possano illuminare chi in questo momento
Tradotto in Italia non fa fatica a comprendere quale sia l'importanza del progetto europeo e come esso possa diventare prezioso per la vita dei cittadini nel concreto nel suo svolgersi quotidiano grazie
Io volevo dire è una cosa che riguarda credo molto velocemente bere perché riguarda il libro ma riguarda anche noi tutti ieri ero a Parigi
A una cena di queste così alcuni tanto mica per i partecipare e c'era una la ministra della degli affari europei francese
La quale ha condotto queste consultazioni cittadine sull'Europa che sono state fatte in tutti i Paesi perfino in Ungheria perfino in Polonia l'unico Paese che non l'ho fatto è l'Italia
E quando lei ha spiegato il motivo esodo che quando lei è andata a vedere il nuovo ministro che Paolo Savona
Questo ministro gli ha detto pre quindi i soldi erano già state rivelate dal dal c'era un una con il Bilancio preparata per queste consultazioni cittadini che devono essere organizzate dai cittadini quindi non il Governo che lo organizza ma diciamo che era tutta una ma tecnica che noi tra l'altro devo anche in parte criticato vado vado è la cosa importante che volevo dire qui è che la ragione per la quale il ministro detto no ma è meglio non farla è stata che i cittadini consultarle pericoloso
Quindi questo secondo me è un elemento vera mente significativo veramente significativo anche del fatto che come questo libro indica c'è anche la necessità di prendere nuove in qualche modo lei è l'iniziativa c'è lo spazio per farlo e credo che in tutte noi l'abbiamo più o meno di uno Stato non siamo assolutamente le uniche non siamo neanche le più gloriose devo dire
E ed è questa anche la la la la così l'incitazione oltre naturalmente a ritrovare il libro dove Albin trentatreesima e anche qua fuori uscendo ma proprio anche a riprendere un po'in mano questa Europa perché e nostra grazie
Si può aggiungere assolutamente nulla se non un ringraziamento enorme alle autrici come Moni Ovadia scritto nella prefazione che ha voluto regalarci per questo libro si è detto entusiasta di questo lavoro noi come casa editrice Taxus abbiamo sostenuto con la davvero forza ma adesso avendo sentito questa prima presentazione questa prima nazionale e devo dire che siamo ancora più felici di averli fra le nostre lettrici quindi grazie a tutti e grazie molte per la partecipazione