Piu libri piu liberi 2018 - Presentazione del libro Curdi di Giovanni Caputo, Kamal Chomani, Antonella De Biasi e Nicola Pedde (Rosenberg & Sellier)

Tanto buongiorno a tutti grazie di essere
Venuti credo più o meno che si senta quello che diciamo
Consentirete così per ragioni personali stando stato chiamato come vecchio giornalista più che come esperto che gli esperti della dell'area sono loro e anch'io
In passato mi ero occupato anche di queste questioni mediorientali d'altro genere
Mi consentirete di ricordare qui un amico
Al quale devo una parte del mio interesse anche per la vicenda quote o comunque un l'inizio delle conoscenze sulla vicenda
Curda un amico che non c'è più da tanti anni ma col quale molti anni prima avevamo cominciato avevo cominciato io occuparmi un po'di questioni mediorientali a proposito della Palestina poi lui si è occupato molto di questioni curde si chiamava Dino Frisullo
Era una di quelle persone che facevano i militanti e basta che non hanno mai ottenuto
Risultati diciamo vantaggi personali da quello che faceva avanzato anche in carcere in Turchia per essersi occupato di questione curda
Siccome questo piccolo debito diciamo questo piccolo legame personale
Con lui
Non so se amici o nemici tra i militanti e gli intrighi simpatizzante della Della questione curda ma per quanto mi riguarda questo debito lo pago ricordandolo
Detto questo
Presentiamo oggi questo libro negli anni passati molto recenti la questione curda è tornata di attualità
Ritornata un po'al centro delle dell'attenzione internazionale soprattutto attraverso la vicenda di cubane la vicenda quindi siriana quando finalmente dopo l'avanzata dell'istituzione dell'ala più violenta più estremista di questo esercito
Parte
Diciamo creato censire attraverso la ribellione impatti alimentato da forniture da destra metri dal aiuti esterni
Quindi l'avanzata dell'Isis
Ha fatto trovare una un pezzo della comunità curda sotto assedio
E una piccola comunità è riuscita a organizzare una resistenza
Tra l'altro resa difficoltosa dalla chiusura del confine turco da dove potevano arrivare degli aiuti
Sempre da parte della comunità curda in quella vicenda riportato d'attualità che ha rimesso anche i curdi
Al centro un po'del del del gioco geopolitico
In Medioriente i curdi hanno ritrovato in parte degli appoggi degli degli dei supporti internazionali fu impedito diciamo l'afflusso dei combattenti della Turchia ma comunque fu consentito un supporto dai dai curdi iracheni in funzione altissime se in qualche modo incominciò anche un flusso di armi un riconoscimento insomma del ruolo che stavano svolgendo che non era solo un ruolo evidentemente locale ma che nel momento in cui diciamo l'espansione dell'Isis un po'eccessiva forse rispetto a quello che erano le previsioni di chi lo aveva inizialmente supportato aveva chiuso un occhio sul suo sviluppo
Le violenze e crimini che avevano dato abbastanza preoccupazioni nell'opinione pubblica occidentale hanno creato una situazione nella quale poi le forze armate curde integrate con altre forze sono state protagoniste della controffensiva contro diciamo questa la particolarmente violenza del violenta ed estremistica del del radicalismo islamico che combatteva la guerra contro Assad in insidia
Adesso poi di tutti gli aspetti
Di vario genere ci parleranno gli autori che sono qui presenti sono Antonella De Biase Nicola pende il libro come sapete si chiama urbi gli autori sono quattro anche Giovanni Caputo Kamal Somaini
Spero conciato in modo vagamente Hatchet accettabile
Il suo nome
Passerei subito quindi la parola ad Antonella io ho ricordato un po'il fatto che in questi anni si è tornati a parlare di questa vicenda tu forse ci può spiegare dove nasce e perché adesso diciamo siamo di nuovo a parlare di questione curda Encke ottica
Sì grazie mi associo anche come Paolo ricordo di Dino Frisullo che citato alla fine nella bibliografia del libro non ho mai avuto l'opportunità di incontrarlo lunga un pugliese che studiava la causa curda Roma umbro pugliese in pratica insomma molti anche militanti attivi si sono formati sui suoi libri io lo cito
Per il racconto che ha fatto un po'delle carceri turche quindi chi vuole saperne di più poi alla fine l'idrografia può approfondire
Diciamo come dicevi tu Paolo si con cubane seri cominciati a parlare di curdi
Perché magari ogni tanto di questo popolo se ne parla una volta ogni dieci anni una volta l'ultima volta che se ne è parlato in Italia era con il caso già l'anno e che era perché anche l'ideologo del movimento curdo di Turchia che è venuto in Italia nel novantanove a chiedere asilo poi per una serie di vicende geopolitiche internazionali
Sono adesso e il detenuto numero uno della Turchia poi nella volume spieghiamo anche la sua figura eccetera
E quindi poi da allora non se ne è parlato più di curdi forse qualcuno si ricorderà dei massacri compiuti durante la guerra in Iraq quindi che gli americani poi dove sono andati a fare questa guerra di liberazione esportazione della Democrazia nel due mila il tre e quindi poi diciamo che notte ogni dieci anni si parla di curdi questa volta abbiamo colto l'occasione di riparlarne prima che appunto si spegnesse romani i riflettori di nuovo su questo popolo
Perché in pratica la guerra in Siria si sta esaurendo quindi diciamo la guerra lo Stato islamico alle sacche che ne sono a che sono ancora lì qualche villaggio si chiamano in qualche zona est delle un frate
Appunto stanno per essere sconfitte definitivamente e quindi di nuovo non si parlerà più di questo popolo che però diciamo ha rappresentato per me occidentali diciamo i soldati sul terreno quelli che hanno fatto il lavoro sporco contro in merito al WTO miliziani dell'Isis
Con questo volume abbiamo la pretesa e l'ambizione di raccontare chi sono e da dove viene questo popolo che in realtà abita il Medioriente dalla notte dei tempi sono abbastanza numerosi magari uno pensa a una minoranza realtà
è una minoranza perché è un secolo fa con le divisioni a seguito della Prima guerra mondiale e poi con il collasso dell'Impero ottomano questo popolo non ha avuto uno Stato ma appunto è stato diviso in quattro parti la Turchia che contiene la parte più numerosa di curdi abbiamo di quindici milioni di persone
Che sono considerati un po'cittadini di serie B lo racconto anche in una parte del volume l'Assiria
Nella sia sono anche poche diciamo sono intorno agli otto milioni di persone però sono diventati protagonisti appunto con la battaglia di cubane
Poi abbiamo una parte consistente di curdi in Iraq hanno un loro piccolo non staterello ma una piccola entità amministrativa e appunto nata dopo la guerra contro Saddam Hussein contro insomma colui che gli ha cassati
Ai tirare Alì il Chimico conosciuto nelle cronache qui come Alì il chimico
E poi una piccola parte in Iran di cui poi i seguaci parlerà anche Nicola pende diciamo che questo popolo un po'sfortunato perché si è trovato diciamo in un pomposo molto strategico se vi ricordate il Tigri e l'Eufrate hanno dato il via alla civiltà insomma qualcuno di voi si ricorderà anche di questi due fiumi raccontati come si parla di suonerie eccetera eccetera
E e questo popolo insomma si è trovato ad essere sulla cerniera geografica sul confine tra mondi culturali pensiamo al mondo arabo al mondo persiano dell'Iran al mondo turco e anche al mondo russo era anche una insomma una una cerniera un confine nella nella guerra fredda sono stati sfortunati perché appunto per una serie di divisioni interne che raccontiamo di guerre fratricide e anche una serie di interessi da parte di nazioni non solo occidentali non hanno avuto la possibilità di esprimersi noia attraverso questo lavoro raccontiamo che cos'è adesso il mondo curdo e appunto abbiamo l'ambizione di raccontarlo facendo capire fuori che non è un blocco unico
Ma come appunto accade per tutti gli altri popoli ci sono tantissime posizioni diverse ci sono tantissimi mondi diversi concezioni diverse di quello che sono le rivendicazioni curde e raccontiamo anche in maniera diciamo attuale la lotta per la leadership tra cattivi delle varie fazioni chi l'ha vinta a chi non l'ha vinta e mettiamo un po'in fila tutto quello che c'è sul terreno adesso che tutti insieme stiamo celebrando il fatto che la guerra lo Stato islamico è stata vinta appunto i nostri soldati sul terreno e anche le donne che hanno combattuto stanno per essere per tornare nel dimenticatoio nel momento in cui si tornerà al tavolo diplomatico e politico per trattare e ancora una volta probabilmente non ci sarà spazio per questo popolo
Sì io allora chiederei se c'è un podio di alternanza dei degli autori
Chiedere a Nicola pende innanzitutto introduttiva mente
Di spiegarci quel un pochino meglio queste divisioni c'è la la debolezza della vicenda curda dovuta al fatto che oggettivamente i diversi movimenti
Situati nei diversi Stati hanno perseguito delle politiche alla fine nazionali più che transnazionali spesso anche lottando
Lottando fra loro ecco mi è venuto in mente parallelo con i nordirlandesi no l'Irish pub il canale me che pure ha fatto ricorso anche a strumenti terroristici eccetera eccetera però aveva
Un consenso abbastanza vasto anche a livello istituzionale in Irlanda negli Stati Uniti cioè la causa dei nomi irlandesi cattolici alla fine era se non altro non demonizzata nel mondo degli irlandesi in genere ecco perché sono così divisi è e quali conseguenze ha comportato storicamente questa divisione dopo Sezze c'hai due minuti in più invece ci descrive la situazione attuale soprattutto dal partito partire dalla Siria che è un po'quello che ha rimesso tutto in movimento
Grazie
Ripetere con ringraziamento innanzitutto Antonella grazie per avermi invitato a a contribuire a questo volume di cui era curatrice a cui va il merito le congratulazioni complessive
La questione curda come a già detto al tran precedenza è il frutto di un'evoluzione storica compie praticamente cent'anni proprio in questi giorni senso che con la fine del primo conflitto mondiale prima i curdi sono i veri grandi sconfitti della regione sono quelli che non ottengono nulla in termini di autonomia territoriale in termini di autonomia
Etico sociale e quindi sono il popolo che si ritrova ad essere suddiviso e a patire per primi alla alla così il peso la Realpolitik che le potenze occidentali iniziano ad esercitare sulla sulla Regione
Sono esattamente cent'anni e questo popolo quindi all'ambizione di diventare trasformarsi in stato di essere una un'entità autonoma di essere una una realtà che Possa rappresentare quelle che sono le prerogative del proprio popolo e invece si ritrova ad essere diviso all'interno dei confini già peraltro altamente arbitrari della gran parte degli Stati che sono stati che sono emersi con la fine del primo conflitto mondiale e i cui confini sono stati disegnati un po'allegramente dal dalle potenze vincitrici all'indomani della della caduta dell'Impero ottomano quindi un problema che si inserisce all'interno di un altro problema territoriale e questo ha portato alle prime grandi divisioni senso che i curdi nella ricerca della sopravvivenza delle proprie comunità hanno dovuto spesso e volentieri
Dover affrontare il proprio destino proprio problema personale sulla base di una dimensione geografica molto ristretta nel senso che le chiaramente le ripercussioni sulle comunità curde della Turchia o dell'Iraq della Silvio dell'Iran
Hanno avuto nel corso di questo secolo un'evoluzione tale per cui le componenti hanno cercato in prima battuta di risolvere localmente il problema la sopravvivenza
E in subordine perseguire l'idea della dell'unità del del del del popolo dello stato che rimaneva comunque il grande obiettivo è sempre rimasto il grande obiettivo di fondo
Questa lotta alla sopravvivenza ha portato chiaramente alla all'emergere di problemi locali all'emergere di fazioni di di di di di di dimensioni strettamente
Regionali di interesse il problema e e questo è un primo grande fattore che sono è opportuno sottolineare quando parliamo di curve nord di curdi non parliamo di un di un elemento omogeneo monolitico dove c'è una visione d'insieme
E una una progettualità politica di insieme parliamo di tante piccole realtà e parliamo di tante piccole realtà contante piccole idee diverse e e questo è stato un po'il anche il problema della causa curda nel corso del costo degli anni è stato facile per gli attori regionali e quelli internazionali esercitare il il principio del divide et impera e quindi di utilizzare le le le le componenti curde l'una contro l'altra in funzione di interessi che hanno riguardato gli Stati nei quali si scrivono le comunità e non la comunità curda in quanto tale questo purtroppo è stato un problema in cui i curdi hanno dato un contributo tant'è che c'è che diceva il vero grande nemico dei curdi sono i curdi stessi in un certo qual modo in più occasioni questo si è rivelato suo privatamente vero
Ciò nonostante è rimasta questa identità comune questa questa ambizione comune di autonomia territoriale di di identità etnico territoriale ed è maturata attraverso un sentimento transnazionale che in teoria abbraccia uno di quelli che sarebbe gli Stati più grandi se noi dovessimo andare a mappare
La presidenza e le ambizioni della del del popolo curdo e la Regione troveremmo idealmente quello che diventa lo sta automaticamente lo Stato più grande del del del della Regione tre Levante mediterraneo il a il Golfo Persico in realtà abbiamo invece una parcellizzazione sul territorio che si è andata sempre più se diventando i Ricardo all'interno di Stati nazionali che non hanno permesso alcuna forma di espressione di questa ambizione ora nel corso del degli anni lo diceva giustamente Antonella prima
Le voleva dei curdi quale sono stati strumentali agli interessi della comunità internazionale nel senso che la comunità internazionale si ricorda dei curdi e li utilizza nel momento in cui le dinamiche politiche sul terreno i conflitti che ormai da da da da un secolo a questa parte si ripetono in questa parte del mondo richiedono l'intervento poi di componenti locali
E i curdi sono stati i grandi combattenti oggi contro lo Stato islamico ma non c'eri dimentichiamo che sono stati anche i nostri alleati del conflitto precedente contro Saddam Hussein nelle rivolte anti governative il dopo la guerra del novantuno da primavera del Golfo sono stati purtroppo grandi protagonisti grandi vittime della guerra Iran Iraq e hanno patito i veramente per come nessun altro il il il prezzo di questo conflitto come ricordava Antonella le popolazioni curde sono state colpite con con i gas dal dalle forze militari irachene nel silenzio e nell'oblio della comunità internazionale il quindi la componente curda è sempre stata una manodopera politico-militare
Sul terreno ad uso di di grandi interessi internazionali che poi con il venir meno della fase cinetica del conflitto dalla fase bellica vera e propria piano piano tendeva a rientrare nella normalità e quindi a essere dimenticata
E questo è purtroppo il il
La tendenza che anche in questo momento interessa il purtroppo
La la sulla Siria sull'Iraq sulla sulla Turchia il popolo curdo sta rientrando lentamente nell'oblio attraverso questa progressiva sconfitta della dello Stato islamico delle forze sul terreno qui la comunità internazionale potrebbe giocare un ruolo importante soprattutto in questa fase su questo mi aggancio concludendo alla richiesta di fare un quadro i per sintetico di ciò che sta accadendo l'intero Medio Oriente oggi è interessato da una profonda fase di trasformazione sarà una fase molto lunga è una fase di sostituzione delle élite che per la prima volta dopo quarant'anni nella gran parte degli stati a permette una sostituzione al su sul piano decisionale ed esecutivo del potere portando volti nuovi non necessariamente migliori dei precedenti
Questa grande fase di trasformazione chiaramente si inserisce attraverso una profonda fase di crisi della nostra visione del nostro intervento in Medioriente che ha dalla parte agevolato questi processi di cambiamento dall'altro li ha radicalizzato i una lettura come sempre stereotipata in Occidente di tutto ciò che Medioriente noi vediamo tutta quella parte del mondo un poco aveva dei romani sunt Leonessa
Lì ci sono i leoni e non ci si va perché pericoloso punto quindi la cartina geografica non è mutata molto dall'epoca del delle dell'impero romano il il problema è che in questa parte di mondo stanno accadendo grandi trasformazioni
Non le leggiamo noi leggiamo le l'impatto che ci viene dato dalla dalla dalla così dalla dalla politica dalla dalla narrativa ideologica della politica un fortemente islamofobia peraltro quindi abbiamo un una concezione di ciò che sta accadendo in Regione sostanzialmente marginale eppure c'è un grande processo di cambiamento che sarà lungo sarà doloroso e nel quale abbiamo chiaramente molte opzioni di fronte noi possiamo giocare un ruolo meno invasivo e più
Propositivo sulla soluzione di alcuni dei grandi problemi che si sono determinati con la fine del primo conflitto mondiale di cui ancora paghiamo le conseguenze o possiamo giocare la carta dell'indifferenza
La casa di Faenza purtroppo temo che sia quella che in questo momento sia prevalente nel nel rapporto alla Regione e per concludere con un commento sul sui curdi laccato indifferenza purtroppo che cosa comporta
Comporta che per quanto concerne i curdi che hanno multato spesso e volentieri anche il proprio approcci alle proprie ambizioni che hanno più volte manifestato anche la volontà di non entrare su una linea diciamo di dialogo così aggressiva come poteva essere quella dell'indipendenza territoriale ma hanno chiesto a gran voce la capacità di poter essere chi di riconosciuti
Come entità territoriali autonome all'interno dei grandi Stati ecco questo potrebbe essere un ruolo molto forte della comunità internazionale agevolare il il ruolo delle delle Autonomie curde agevolare quindi la capacità di sviluppo autonomo culturale politico e sociale di queste di queste comunità senza andare a stravolgere i grandi equilibri territoriali grandi equilibri politici
Saremo capaci di fare tutto questo
Al momento non se ne vede neanche lontanamente la capacità sul piano delle relazioni internazionali chiaramente non possiamo abbandonarci al pessimismo e speriamo che il prossimo decennio ci porti risultati migliori
Allora con con Antonella vorrei soffermarmi un attimo
Su un aspetto che è stato anche molto usato sul terreno la comunicazione nonché quello del ruolo delle donne nella società
La società curda nel senso che i curdi sono in gran parte islamizzazione secoli ma in realtà diciamo resistono alla all'ondata del del del radicalismo oscurantista diciamo alimentato dalle monarchie del Golfo attraverso le le moschee finanziamenti attraverso il finanziamento anche dei gruppi
Estremisti eccetera eccetera e anzi hanno fatto di questa di questo volo attivo delle donne sia nella gestione politica
Quanto nella gestione militare nei combattimenti una sorta di bandiera ma diciamo fino a che punto è una strategia comunicativa e fino a che punto invece è un una reale differenza sociale rispetto al panorama Esterno
Allora intanto diciamo pensiamo due cose stiamo parlando di donne del Medioriente le abbiamo viste molto spesso negli ultimi anni
A in questi racconti anche sui media mainstream ma ritratti appunto combattenti donne senza velo nubili col kalashnikov in spalla sorridenti e molto giovani
Questo è verissimo è tutto vero però
Davvero queste ragazze queste combattenti fanno parte di formazioni militari che
Per la maggior parte almeno da Turchia Stati Uniti Unione europea sono considerate terrorista sto parlando per esempio del
DKK che in realtà e la casa madre che poi ha sviluppato altri partiti nelle altre aree del diciamo delle degli altri Stati in cui c'è una minoranza curda in particolare le guerriere che sono diventate famose sono quelle dell'Oriente che che abbiamo visto raccontate insomma dalla SIA neve fino a insomma a tutti non si media e sono appunto le combattenti che hanno liberato anche Racca che hanno appunto avuto un ruolo notevole nella guerra contro lo Stato islamico
Sicuramente sarà capitato appunto appunto dalla sul piano di vista della comunicazione anche visuale
Vedere queste donne tra l'altro associate o abbinate o usate per esempio dal movimento mi tu che è partito l'anno scorso negli Stati Uniti insomma ne hanno parlato tutti c'è stata una scia ma ancora anche in Italia
E appunto insomma le cure delle femministe eccetera eccetera c'è un capitolo dedicato nel volume interamente le donne curde per far capire che appunto andando sotto la superficie non è che queste donne come tutte le altre donne nelle altre parti del mondo quando hanno lottato per i propri diritti si sono alzati una mattina e hanno detto siamo femministe
E da un giorno all'altro sono diventate cioè si sono messe a a comandare appunto
Un esercito del dei battaglioni hanno cominciato a fare la guerra in realtà c'è un forte movimento ideologico alla base di questo cambiamento di un cambiamento che ancora in atto per cui la maggior parte di queste appunto giovanili in guerriglieri i militanti curde diciamo sono figlie del movimento ideologico nato quarant'anni fa appunto con la PKK che adesso tra l'altro si sta discutendo se toglierlo dalle liste del terrorismo perché appunto avuto anche un ruolo nel combattere lo Stato islamico o per esempio nel creare un corridoio per liberare lei a Zidane
Avrete anche sentito parlare delle lì a dire perché quest'anno è stato dato il premio Nobel per la pace Amalia Murad una vittima insomma di di persecuzione che adesso è diventata testimone diretta di quello che queste ragazze sono anche curde di religione Jadzia che hanno dubito subire insomma tutto quello che e accaduto a chi è stato venduto nei mercati Tammuz sulle eccetera tutti insomma ha tutte queste ragazze dallo Stato islamico appunto grattando un po'sotto la superficie quel queste curde insomma non sono diventate femministe d'improvviso ma appunto come diceva Paolo c'è stato un cambiamento negli anni io questo cambiamento lo racconto propone il cambio di paradigma che c'è stato all'interno di queste formazioni il cui ideologo ripeto è ho già l'Anna che ha scritto
Attiene la di una ventina di libri in carcere
E che ha vinto diciamo all'interno del movimento curdo la lotta per la leadership contro diciamo i clan ma cisti maschili eccetera che tuttora però governano nel nord dell'Iraq quindi delle famiglie Barzani eccetera
Che forse avete sentito nominare quando un po'di anni fa appunto ne ha combattuto Saddam Senna
Queste donne hanno diciamo preso a pretesto la guerra lo Stato islamico anche per operare una liberazione da se stesse non ci dimentichiamo che la dice il delitto d'onore dicono delle cose che in Italia per esempio abbiamo scardinato pochi decenni fa ricordiamoci di Franca viola della battaglia sul divorzio della Bortot eccetera
Lascia il delitto d'onore quindi non è che queste giovani mediorientali molte di loro non sono nemmeno insomma
Andate a scuola imbracciano un kalashnikov e si mettono a parlare di geopolitica c'è stata una formazione appunto non solo nei quadri di chi ha combattuto lo Stato islamico
Ma anche a livello di di ragazzine all'interno delle famiglie eccetera
Appunto capire che non solo dovevano Liberia liberare il Kurdistan ma dovevano liberare la donna
Per questo poiché all'interno del movimento curdo si è aperta un'altra strada quella dell'autonomia non del separatismo dalle nazioni in cui loro sono confinati dopo la la divisione del Medioriente
E dopo la caduta dopo il collasso dell'Impero ottomano ma appunto una sorta di autonomia che permettesse sì a i curdi di esistere come etnia all'interno dei confini statali già tracciati ma
Soprattutto alle curde di essere donne e quindi di non sottostare alle regole alle rigide regole del clan e quindi a ad andare a scuola a essere libere di sposare chi vogliono essere libere di non sposarsi
L'esperimento che in atto nell'autoproclamata usava che un pezzettino di territorio nel nord della Siria
Diciamo stava sta cercando di mettere in pratica mo'un'ideologia che però diciamo nata quaranta anni fa e che sia radicalmente evoluta proprio basandosi sulla liberazione della donna quindi al loro interno hanno compiuto questo piccolo esperimento che a sta avendo anche un notevole successo non solo tra gli attivisti ma anche a chi sta cercando di mettere in pratica una liberazione della donna alla curda che poi cercherà di liberare anche appunto le le turche lega Zitelle siriani e tutte le altre
La la parte femminile diciamo del del Medioriente almeno questo il il Progetto
Diciamo una delle parole chiave di cui si è molto parlato e questa dai confederali Isma'democratico no all'olio
Ai due autori presenti
Chiederei di sviluppare due pezzi di ragionamento su questa cosa cui tu hai già accennato l'autonomia e autogoverno
Municipalista ove giornalista e il primo
Chiedo a Nicola pende e sul piano
Diciamo geopolitico di quello che si muove Medioriente no
Questo sviluppo dell'autogoverno delle comunità a livello locale eccetera
In qualche modo come si è già visto tutto esercitato no in qualche modo è andato incontro a un'esigenza esterna che è quella di divisioni di dividere i paesi quando gli Stati Uniti hanno deciso di bearsi Saddam Hussein uno degli elementi diciamo su quale sul quale hanno puntato è stato al ruolo dei curdi che si sono di fatto Autorizzati del nord eccetera
In qualche misura questo è un modello che potrebbe anche
Essere messo in piedi insidia se si andasse verso una direzione di una
Minore peso se non del tutto visto lo smantellamento dello Stato visto l'andamento la guerra non è più inimmaginabile o minore peso dello Stato centrale anche insieme eccetera
Questa è una strada
Diciamo che
Ha un futuro anche geopolitico cioè il futuro di quegli Stati le cui linee di confine sosta disegnata arbitrariamente come ricordato eccetera
E quello di Hulk di coltivare queste linee di divisione attraverso una progressiva autonomia delle delle singole regioni delle singole dei singoli movimenti più o meno etnici eccetera eccetera cioè può essere uno dei progetti del riassetto al Medioriente quello
Allora grazie la domanda e interessante quanto complessa il qui abbiamo un un duplice ordine di problemi il primo è il retaggio che ci portiamo dalla fase coloniale e post coloniale
Paesi come la Francia la Gran Bretagna ma non sono loro lo abbiamo fatto anche noi nel nel nostro piccolo hanno cercato di gestire il fenomeno coloniale e poi la la la gestione regionale post coloniale attraverso delle dinamiche politiche che erano
Sostanzialmente sintesi quelle di mettere minoranze al Governo di maggioranza
Questo provocava dei disequilibri costanti che poi richiedevano periodicamente l'intervento dalla potenza straniera e questo era un modo per esercitare una costante pressione sui Paesi quella che abbiamo definito delle realtà etnico territoriali che alla fine sono del tutto arbitrarie anche dal punto di vista numerico premiamo l'esempio
Per fare un esempio che non sia legato ai curdi volo del Libano di oggi dove ancora la Costituzione ci impone la scelta delle prime cariche dello Stato in base alla composizione demografica dei vari gruppi confessionale
Oggi si qualcuno osasse proporre un un censimento in Libano scuotere per la guerra civile per i chiaramente verrebbe fuori che la comunità cristiana e l'ombra di ciò che che che era negli anni quaranta e che quindi si dovrebbe andare a rivedere l'Insiel lì l'intero insieme delle norme che regola sotto il piano costituzionale la distribuzione delle principali cariche questo vale un po'dappertutto
Lo abbiamo anche in in realtà più piccole più nuove come può essere il conflitto in Libia in questo momento cioè decidere qual è la parte migliore il problema è che stiamo andando in direzione di logica e come sempre
Sono legate da una parte di interessi di tipo politico del del delle nazioni che intervengono nella regione e dall'altra
A ad interessi di tipo ideologico che purtroppo Salsano e e falsa no il la capacità di ottenere un risultato per dirla proprio in termini più più pratici
Stiamo andando in direzione sempre più di una concezione ideologica che vede nelle componenti islamista il nemico da battere quindi quello su cui non bisogna puntare non bisogna assolutamente dare una una una capacità di di di esercizio della politica
E su sei Udo comunità laiche che rappresentano invece l'ideale di ciò che è il il il punto di contatto con l'Occidente questa è una lettura molto arbitraria della realtà locale una lettura molto elementare molto pericolosa
Perché stiamo andando a rinegoziare in negativo gli stessi principi che avevamo adottato con il post colonialismo
Dobbiamo entra in una
In una dinamica nuova rilettura della narrativa che non può essere basata su questo se voi vedete oggi l'esempio per esempio della Libia del dei del del del del problema che andiamo a gestire come Paese e come comunità internazionale
Noi abbiamo una una una una una serie di di di posizioni contrapposte tra chi sostiene come l'Italia la componente di Tripoli che oggi per una serie di circostanze fortuite anche quella riconosciuta dalla comunità internazionale
E l'altra componente che invece guarda ad Est alla componente di Bengasi
Qual è la narrativa che arriva a noi in Occidente che è una guerra tra i feroci islamisti di Tripoli dove ci sono quella fratellanza la musulmana i terroristi e quant'altro e i laici buoni di Bengasi
Ora trovare un laico a Bengasi poi se lo trovate non lo portate però al di là di questo la narrativa sul terreno ha completamente diverso nessuno parla di laici e islamisti sul terreno la narrativa in Libia parla di forse la rivoluzionaria e che hanno rovesciato Gheddafi che hanno portato un cambiamento
Delle se la politica e forze controrivoluzionarie che vorrebbero invece il re imporre i gruppi legati alle capire
Un tempo fedeli al Colonnello dati ha completamente diversa che non ha alcun
Riscontro con quelle che noi invece utilizziamo nei termini della narrativa politico occidentale questo il pericolo che io vedo noi stiamo trattando il Medioriente con da un da un da un punto di di di sette segrete debole sotto il profilo economico nel senso non c'è più la capacità di investire nei militarmente nei economicamente il Medioriente come era invece possibile fino agli anni sessanta settanta quindi stiamo andando semplicemente attraverso politiche che sono estremamente pericolose sotto il profilo del risultato perché sono sostanzialmente costruite sulla sulla su questa evoluzione divide et impera senza una capacità di visione che possa portare nel lungo tempo ad una stabilità
Ed è questo uno dei problemi più grandi quindi la cosa che noi stiamo trascurando completamente invece è l'identità locale cioè che cosa la realtà locale ci propone come modello
Che cosa ci fa vedere in termini di risultato e dobbiamo essere pronti ad accettarlo anche se ho qualcosa che a noi non piace ideologicamente non piace da un punto di vista di di di di approccio religioso o quant'altro questo è il il modello che abbiamo di fronte
Sono pessimista in conclusione da questo punto di vista non credo che ci siano grandi idee grandi capacità innovative per portare ad una reale ripartizione dei territori sul suo sulla base di un di un criterio più omogeneo
E temo che sempre più invece sarà necessario ricorre a sotterfugi di questo tipo che saranno altamente divisi opportunità ce ne sono ce ne sarebbero molte su cui lavorare risultati non vedo statistiche ci lavorano sopra
Per tornare un secondo la questione di questo modello del col federalismo democratico si è molto parlato ecco esperimento da Roggiano
Esatto al tu hai
Ai vagamente citato il ruolo delle donne ma e lì c'è tutta una discussione anche suo appunto sull'autogoverno locale la partecipazione del comunità una sorta di assemblearismo municipale eccetera
Ci fu spiegare meglio perché se ne è parlato molto ma diciamo nel dettaglio ma funziona e che cosa ha significato anche a livello lo spot locale sociale di coinvolgimento dei diversi attori locali
Allora il con federalismo democratico in realtà se l'è inventato un un signore del Vermont che si chiama Murra i buchi adesso diciamo è scomparso però i suoi libri
Ma si rifacevano all'ecologismo a un nuovo sistema per affrontare a diciamo non solo il nuovo millennio ma una vita oltre lo Stato nazione diciamo queste sue teorie hanno avuto molto successo non solo tra i gruppi radicali nordamericani ma appunto hanno incontrato il favore di latitanti sia questa altre persone fuori da dagli Stati Uniti diciamo il cofferatismo democratico applicato nella realtà curda è stato portato come appunto raccontò nel libro
Da ho già l'anno ho già non è praticamente è stato sempre definito come un terrorista al momento in carcere un carcere duro in isolamento da da circa due anni a però diciamo le sue idee sono andate fuori perché attraverso gli avvocati ha potuto scrivere insomma una serie di libri
Molti dei quali appunto sono stati letti nella comunità nella diaspora curda eccetera
E da lì a metà diciamo anni Novanta però agli inizi del due mila con anche a l'avvio di alcune trattative sottobanco all'interno della della comunità curda di Turchia
Si è cominciato a parlare della proclamazione dell'autonomia e dell'autonomia democratica perché appunto la grande intuizione che ha avuto anche il recluso di Imrali appunto una LAN è stata di cambiare c'è noi così con la guerra totale contro lo Stato turco comunque continuano a non esistere perché i militari ci gas hanno devastano i villaggi siamo comunque cittadini armati che ci dobbiamo difendere non ha successo questo movimento quindi a metà degli anni novanta ha fatto proprio un cambio di strategia
Concentrandosi su un nuovo modello che è quello del con federalismo democratico e che per la prima volta viene messa in pratica appunto in Siria
Allora praticamente una specie di democrazia dal basso cioè ci sono dei piccoli comuni in dei comuni in cui partecipano donne in cui partecipano tutte le minoranze e in cui in pratica si sperimenta diciamo l'ecologismo una sorta di democrazia alla pari e soprattutto il ruolo paritario della donna infatti tutti poi i partiti non visto a nominare tutte le sigle tutti i partiti sia in Turchia sia in Siria
E sia in altre parti che si ispirò no si ispirano a questo modello di con federalismo democratico hanno deciso appunto di adottare ma all'inizio degli anni due mila
Sempre copresidenti quindi ogni cosa anche piccola di quartiere o a insomma i vertici delle cariche
Sempre un presidente uomo una Presidente donna questo perché se no si erano resi conto che appunto questo ruolo della donna così imbrigliato appunto all'interno di tante logiche che sono vecchie di secoli è che appunto non è facile scardinare da un momento all'altro questo ruolo della donna non sarebbe mai cambiato
Per questo appunto è una messa in pratica come dir si diceva in Italia insomma delle quote rosa che poi diciamo in mano ma va bene o va male
Non lo stanno applicando perché così avrai sempre un uomo e una donna anche nelle cariche al momento anche i nell'assemblea nazionale turca ci sono partiti
Almeno i parlamentari che non sono stati arrestati Verdon
Ci sono partiti all'interno dell'Assemblea nazionale turca che appunto si ispirano a appunto questo movimento curdo a questa terza via se possiamo dire
E hanno sempre un presidente e una presidente questo così anche nelle formazioni militari e che tutte in tutte diciamo le le cellule che governa non sono all'interno di questo diciamo fluido di questa bolla del con federalismo democratico esiste ahimè soltanto come esperimento come dicevo a nord della Siria un'entità piccolina
Che non è assolutamente riconosciuta dalla comunità internazionale
Ed è diciamo anche qui come si diceva dei curdi hanno avuto soltanto la fortuna di esistere perché c'è stato un vuoto di potere nel momento in cui è partita
La rivoluzione contro azzarda quindi diciamo il cofferatismo democratico una sorta se possiamo dire di democrazia dal basso in cui si sperimenta l'ecologismo la partecipazione paritaria di tutte le componenti diciamo dei cittadini io te con poi le componenti della società al governo e in cui appunto diciamo sì sì è una sorta di di di di movimento anche interculturale perché tutte le minoranze Daizee sia gli adesivi a cercasi e tutte le le le diciamo le
Le piccole neri con lenti ITA etniche presenti all'interno del Medioriente dovrebbero avere un ruolo almeno questa è la parte ideologica nella parte pratica diciamo su sperimentata all'interno del vociava possiamo vedere che a in quello che
Diciamo pochi anni di vita di questo esperimento ci sono praticamente le le cadrò essa curde Lele comandanti che siedono allo stesso tavolo con quelli che una volta erano magari i capitribù di religione
Appunto islamico sunnita
E siedono alla pari a trattare per diciamo governata e questo questi questi villaggi che fanno parte appunto di questa entità autoproclamata è un esperimento però quest'esperimento c'è da dire registra
Diciamo i cambiamenti che potrebbero essere
In atto nella società almeno nel futuro dei curdi perché appunto
Non può esistere uno Stato curdo non ci sarà se non il sogno dei nazionalisti
Però diciamo riconoscendo questa questo modello del confederali Isma'democratico molti che una volta erano combattenti miliziani e aveva un approccio appunto militaris di scontro con lo Stato nazionale adesso magari stanno pensando bene a a orientarsi verso un nuovo modello e quindi diciamo essere democratici autonomi all'interno però dei confini nazionali
Dunque se ho capito bene la tempistica della sala fra dieci minuti la dobbiamo liberare se non ho sbagliato allora abbiamo tempo per in sviluppare due piccole domande più specifiche attualmente dovremmo pubblicizzare il libro il libro ovviamente molto più ampio ne stiamo discutendo di attualità il libro è anche uno strumento per capire la storia la la la la genesi di questi movimento il rapporto con i diversi stati di Anna la Turchia lire che cerca però visto che stiamo invece discutendo stiamo un po'sul sull'attualità una domanda beni con la fede lavoro fare su uno degli avvenimenti
Più importanti della recente storia di questo universo vario universo curdo che referendum in Iraq
Nel nord dell'Iraq ci spieghi che cosa è successo e quali conseguenze avrà avuto avrà in questa vicenda
Tanto velocemente per salvare tempo anche qui rientriamo in queste dinamiche prettamente interni alle fazioni curde e il nel diciamo l'esperienza del referendum è stato un tentativo all'interno di una componente di esercitare un ruolo è un una un integrativo di affermazione proprio potere che chiaramente è stato non solo arbitrario ma soprattutto non coincidente con quella che è la realtà dei tempi
Regione avere sia è stato un tentativo veramente estemporaneo per cercare di ottenere un risultato che sicuramente non poteva che essere plebiscitario
Ma che non avrà alcuna utilità non ha alcuna utilità per la causa curda e che anzi paradossalmente rafforza questo senso di divisione all'interno dalla comunità
Questo è uno dei problemi
Andando a vedere al di fuori della dell'aspetto referendario proprio ero proprio uno dei brani caratterizza comunità questi tentativi specie quelli legati all'epica le singole persone ai singoli
Elementi di leadership del movimento di ottenere risultati facile individuali autonome sul piano territoriale che però sono inseriti in dinamiche del tutto pallini Balzac Bazzani
Sì sì
Avevo fatto una una estrema sintesi
Che portano alla alla fine ad un ad una deroga débâcle né in termini complessivi del della della causa curda ma anche della stessa realtà curda
Locale quindi è un un episodio che secondo me non ha avuto un vero e proprio risultato concreto al di là dell'affermazione di voti non ha un vero risultato in termini politici e soprattutto non porterà a un risultato
Per per la causa curda
E anzi questo ci dovrebbe far capire come noi dovremmo interagire con questi elementi
Delle e con questo o questa componente del Fazio Nale del del del del trenta curda in modo completamente diverso cercando di raccordare le iniziative cercando di raccordare
La
Progettualità politica
Regionale e locale attraverso meccanismi che possono poi alla fine dare un risultato concreto per la stabilità della regione e per l'interesse dei curdi
Allora l'ultima domanda la faccia su un'altra vicenda specifica che quella appunto della della lotta alla quale già accennato tra i PKK lo Stato turco che hanno diciamo ha avuto un andamento abbastanza ondivago nel senso sono stati momenti di apertura di trattative eccetera eccetera
Ma negli ultimi tre anni sicuramente si sta vivendo uno dei momenti più aspri di questa lotta anche per le popolazioni civili che cosa sta succedendo
Dobbiamo sempre parlare di Turchia perché appunto come dicevo la Turchia la Turchia c'è la maggioranza del popolo turco curdo se si riuscisse un giorno a risolvere la questione della guerra tra a turchi e curdi se avrebbe ci avrebbero benefici anche per per il resto dell'area del Medioriente la guerra tra il PKK lo Stato turco va avanti da quarant'anni la lotta armata del mille novecentottantacinque a seguito appunto di del colpo di Stato che è stato molto duro nei confronti dei curdi ogni ondata di tutti i colpi di Stato diciamo che ci sono stati nella Turchia
è stato diciamo molto duro per la per lettini a per l'etnia curda ci sono stati notevoli repressioni arresti eccetera eccetera
Cosa che forse siete abituati a sentire quando si parla del suo di Erdogan ma non è stato solo Air donna reprimere i curdi almeno ultimamente ma anche nel corso della storia della diciamo della Repubblica fondata da Ataturk adesso purtroppo è uno dei momenti più aspri perché purtroppo nel due mila e quindici era in atto un processo di pace
Che fallito per una sette sorta di di calcoli politici c'erano incontri che andavano avanti in maniera riservata tra i vertici dello Stato turco su mandato di Air One quindi i servizi segreti
Con alcuni esponenti dell'HD Piquet il partito curdo legale di cui forse qualcuno ha sentito parlare perché purtroppo i vertici tra cui per il tasso sono nuovamente in carcere e le retate si fanno ogni settimana
E l'accusa è sempre la stessa separatismo terrorismo eccetera eccetera che in realtà è un po'un mantra anche di Erdogan non seguì leninista sei terrorista osé del PKK uguale
In pratica purtroppo il processo di pace è fallito sia perché ha bussato alla porta la guerra in Siria il sia anche secondo me per quel suo perché era in mano a due uomini cercando anche avrebbe chiaramente adesso il presidente della Turchia
E quando ha iniziato il suo processo di pace per la soluzione della questione curda in realtà aveva l'ambizione appunto intanto di entrare nella storia oggettivamente avrebbe ottenuto notevoli risultato facendo
La pace con una con un'etnia e cancellando questa guerra silenziosa ed era in mano anche a devo citarlo di nuovo o già l'anno e che però era in carcere due uomini con due appunto situazioni singole
E moltissime persone che però tra cui gli apparati vertici militari vertici dello Stato turco che non erano d'accordo
E quindi purtroppo il processo di pace fallito da quel momento e io lo racconto in una parte del libro nel due mila quindici avvenuta una delle più terribili le pressioni non è molto arrivata sui media occidentali si è passati dalla guerra sulla montagna dalla guerra dei villaggi sperduti come storicamente avvenuto tra DKK ed esercito alla guerra nelle città in cui moltissimi giovani moltissime donne hanno perso la la vita
E purtroppo insomma
Raccontiamo anche questo fallimento insomma della della lotta curda e questo fallimento anche per l'intero diciamo la Turchia come paese nella Turchia un Paese strategico paese che riguarda anche molto da vicino l'Italia più di cinquecento imprese italiane sono in Turchia le facciamo affari con la Turchia la Turchia al secondo esercito della NATO un Paese fondamentale per noi
Purtroppo diciamo tutto quel suo e tutti i sogni di pacificazione anche e soprattutto tra la popolazione civile che e quella che ha sofferto di più per questa questa lotta che dura appunto da quarant'anni sono andati in fumo
Già sollecitato
A chiudere io credo che sia il momento solo di ringraziare chi ha avuto la pazienza di ascoltarci e di raccomandare
Ovviamente l'acquisto del libro che è un uno strumento per perderci qualche ora e capirci qualcosa di più certamente rispetto alle
Poche veloci sintetiche chiacchiere che abbiamo fatto fra storia e attualità grazie a tutti buona giornata