La conquista dell'Impero e le leggi razziali

Prego accomodatevi
Buongiorno a tutti grazie a tutti per essere qui
Vi porto intanto i saluti del del mio presidente Roberto Cicutto l'Istituto Luce che
Non ha potuto esser qui per un impegno istituzionale
Quando dalla moda agli amici della moda hanno proposto a Istituto Luce di rimettere in piedi questi cinque giorni di
Di proiezioni e di studio
Sull'intero sull'intero sulla rappresentazione cinematografica dell'impero Istituto Luce non poteva non esserci
Il nostro archivio un archivio denso di informazioni denso di testimonianze cinematografiche fotografiche sulla su quel periodo storico un periodo storico molto controverso
Il poter raccontare come la rappresentazione cinematografica in alcuni casi destruttura di quella materiale di repertorio che nasce come materiale di repertorio chiaramente di propaganda
E ne riesca riesca a restituire una visione diversa rispetto a quella per cui originariamente è stato girato ed è stato montato
Era un'occasione importante quest'anno ricorrono gli ottant'anni dal mille novecentotrentotto la promulgazione delle leggi razziali il percorso anche cinematografico che è stato fatto dalla dal Primo Impero fino ad arrivare al trentotto è un percorso che certamente andava ha raccontato
E oggi avremmo la possibilità di approfondire dal punto di vista storico
Quanto è stato proiettato nei giorni scorsi con con importanti testimonianze vedo una classe di ragazzi mi fa piacere poter poter un dire allora di di utilizzare sempre di cercare di investigare sempre negli archivi italiani non solo italiani perché lì che si conserva la memoria cinematografica documentale che può essere per voi uno strumento di di creazione non solo di studio ma soprattutto di creazione di nuovi contenuti di un veicolo per poter portare le vostre del vostro punto di vista fuori da fuori dagli schermi tradizionali
Lascio la parola Vincenzo vita vi saluto vi auguro una buona giornata di studi
Grazie
Grazie davvero per quello che hai detto e anche per l'istituzione che rappresenti e che negli anni ha cambiato pelle insomma era destituzione del regime oggi è diventata un'attiva istituzione di documentazione di informazione anche di controinformazione rileggendo
Con un atteggiamento critico un rigore
Proprio quella stagione della vita italiana che vi dico solo due parole io sono Vincenzo vita presiedo l'archivio di Widzew dovendo però devo pratico peraltro
L'archivio
Ha voluto intensamente questa rassegna
Con un convegno nella giornata di oggi poiché ho risolto di Uzzi farà Louverture diciamo così del convegno medesimo perché l'archivio reduce da un'altra iniziativa omologa sul Sessantotto
Con rassegna e film
Ha voluto con molta decisione su impulso della
Persona che ha co-fondato con Cesare Zavattini archivio cioè Paolo Scarlatti che ringrazio che qui in prima fila accanto a una nostra maestra Cecilia Mangini grazie Cecilia di essere qui
Un applauso per fare
Grazie allora palandrana e che per età non è ancora la nostra maestra ma insomma lo diventerà per i giovani il professor Casula che nel cosa imitazione dell'archivio e poi sicuramente altre altre ringrazio anche Giancarlo Pelucchi che un grande cortesia perché qui Giancarlo sempre lavorato con l'archivio della CGIL e ha sempre avuto sensibilità per le nostre iniziative no io volevo solo aggiungere questo
Credo che qui sia noto presenti studentesse e studenti della scuola Rossellini De Rondelli su grazie grazie perché sette un istituto importante
Dove si impara
Una pratica affascinante quella del cinema e dell'audiovisivo no io mi limito a dire
Non so se avete avuto voi nelle scuole nel vostro percorso di studi più fortuna
Di metà anti tanti anni fa
Ma indubbiamente nella vulgata
Formativa nelle scuole si il fascismo è identificato e trattato anche con qualche cura e spesso in modo molto duro
Molti storici professore
Lei mi correggeranno già molti storici hanno avuto sembra teso democratico tuttavia proprio questo da pagina nascosta come titolo di un film molto bello che è varare e cioè quella che riguarda le leggi razziali
è stata occultata ho banalizzato tant'dentro una Slovenia Istica di comodo Italiani brava gente come sapete per cui l'immagine che il mainstream informativo ha voluto rendere è che da una parte c'era noi i nazisti tedeschi crudeli e dall'altra questi sommare italiani
Complici ma non troppo cattivi ma in fondo no bonaccione ni alla faccia
Il senso che noi vorremmo contribuire a restituire anche con questa giornata
è il racconto della verità poi voi direte professori
Meglio di me la verità e sempre fondamentale senza la verità non si conosce la storia e senza conoscere la storia badate bene voi che siete ed invidio molto giovani non si capisce colo che accade oggi
Non si decifra quello che sta succedendo e non si può prevedere il futuro
è il le leggi razziali c'era anche una gli è una rivista io mi sono occupato di comunicazione per far cadere la vita quindi ho sempre un po'occhio a questa componente del discorso la difesa della razza
Una roba allucinante
Che li lenta oggi può persino sembrare in qualche passaggio o firme autorevoli dell'epoca illustri intellettuali di quella stagione
Può sembrare persino grottesco ma non era così
Vi era la violazione del principio dei principi del diritto dei diritti l'eguaglianza
Come erede città l'articolo tre della nostra Costituzione repubblicana tutte e tutti siamo Eluana lì il resto non c'entra nulla
è il fatto che a noi è capitato di nascere
In un Paese dell'Occidente
Come l'Italia
Non significa che ci sia qualche differenza oggi è fondamentale ribadirlo
Anche perché un recente provvedimento del governo sarà l'unico Fleischer che a qualche inerenza l'attività politica non è mia competenza qui parlare di politica naturalmente quel decreto sulla sicurezza è insomma reintroduce
Una
Tipologia
Che sembrava ormai sconfitta nella storia italiana grazie alla resistenza e alla Costituzione repubblicana e cioè
Con quel testo non tutti sono uguali
Perché c'è un trattamento differente assente conta della pelle
E del ruolo che la persona cosiddetto clandestino emesso non voglio adesso parlare di cose che riguardano attualità però mi invitò a farlo
Come Vito veramente col cuore tutte tutti voi a tenermi sempre aggiornati sapete perché per essere persone libere bisogna sapere senza la conoscenza non si è mai liberi si è sempre ridotti
Ai tempi della televisione generalista a dei tele corpi come dicevo rimedio ordine cioè sul divano con il telecomando oggi a una navigazione magari
Paradossale nella sua velocità nella Rete ma sempre con passività e mai con la forza della propria personalità
Uno storico
Ha ricordato Mauro Raspanti all'interruzione per la mostra che si fece a Bologna sulle leggi razziali nel novantaquattro dice una cosa molto precisa al riguardo
Gli italiani non hanno ancora fatto veramente i conti con l'aspetto più scomodo del proprio passato fascista e cioè con il razzismo e l'antisemitismo
Il razzismo fascista è stato antisemitismo
E stato lotta e contrarietà
Da regime
Comma nere violente a tutto ciò che usciva dalla presunta razza ariana che poi
Non cioè in natura come sapete perché la penisola italiana è fatta
Ovviamente di tante tipologie di esseri umani e che quindi gialli si vede un crogiuolo diciamo così se si guarda alle tre ma la vicenda italiana storica di storie e culture differenti bar
Noi vorremmo contribuire quindi a ridurre
Non a sberleffo quello che scrissi scriveva allora o qualche film d'epoca facevo vedere
Di razzismo bensì a considerarlo un problema da superare nel profondo della cultura diffusa
Affrancando l'Italia prima che sia di nuovo troppo tardi da qualsiasi Renbourn genitori torno indietro siamo tutte e tutti uguali evviva di una delle poche cose che ci fa stare bene con la coscienza
Infine un po'scritto
Mi capitò
Di partecipare qualche anno fa una serata emozionante
Alla lo ha dei gruppi parlamentari
Pensate due oratori
Beh insomma di un'altra stagione fondo
Che io personalmente rimpiango ma insomma
Oscar Luigi Scalfaro Pietro Ingrao sulla Costituzione italiana
Pietro Ingrao ovviamente fece discorsi
Dalla sua capacità di fascinazione dell'uditorio con emozioni tutti Oscar Luigi Scalfaro
Dissi una cosa
E chiudo proprio su questo che mi fece poi pensare quella sera che dopo e ancora adesso disse
Io ero un giovane di famiglia borghese a Novara non avevo alcuna tradizione di sinistro progressista anzi venivo da un ceppo familiare molto conservatore
E quindi noi non capimmo io stesso non avevo gli strumenti per capire esattamente quello che stava succedendo
Due cose però fecero capire anche a me
Che pure ero di quell'origine culturale
Che stava succedendo qualcosa di drammatico che può abbiamo chiamato fascismo l'abolizione della libertà di stampa ma soprattutto disse quella sera Scalfaro il varco nel trentotto delle leggi razziali quello fu il Ponto dire notificazione del fenomeno fascista
E diventammo antifascisti da quel momento
Credo che quell'insegnamento quel monito debba valere
Per noi perché come diceva Zavattini quando noi tu l'hai detto prima
Facciamo ricerca sui materiali facciamo vedere
Ceciliano aveva per spezzoni o finta lo facciamo non per fare solo un ricordo ma perché la memoria è un essere vivente ci permette di capire noi stessi fino in fondo grazie buon lavoro e buono studio a voi
Anche ad aggiungere inattive sono stata al Nanda contermini
Hernan io l'ho detto in una maniera prima diverso a ma insomma l'ho detto grazie Cecilia figurati
Professor Trivulzio a questo punto a lei nutriamo legandolo ore l'onere sì
Sì sì sì ora per
Vorrei anche Gianluca Gabrielli quali accanto
Allora in realtà poche si sta facendo tardi
Vorrei dire solo poche cose
Noi arriviamo a questa giornata dopo una tre giorni di proiezioni di film documentari discussioni
Sul l'intero italiani in Africa Orientale
Sulla conquista
E sulle leggi razziali
Io ricordavo in apertura del tu devi di questo convegno martedì scorso
Che l'Etiopia accreditate nazionali il due marzo
Il diciannove febbraio
è il nove maggio tutte e tre
Che ricordano aggressioni dell'Italia
Adua
L'attentato a Graziani
La liberazione dall'occupazione italiana
Noi dobbiamo fare i conti con questo Paese con cui abbiamo peraltro tantissimi legati
E abbiamo una storia per certi versi comune
Quei cinque anni vissuti insieme hanno marcato
La tesi le resistenza di tanti italiani
Circa mezzo milione di italiani va in Africa orientale tra il mille novecentotrentasei al mille novecentoquarantuno
E naturalmente tantissimi etiopici
Io sono andato in Etiopia quando avevo ventisette anni
A studiare
Io sono uno storico
E volevo studiare non i rapporti tra Italia Etiopia da cui mi sono sempre tenuto fuori finché era possibile
Ma per studiare la storia interna del dell'impero etiopico alla fine del diciannovesimo secolo
Io
Prima di arrivare in Etiopia pensavo sempre che essendo italiano mi avrebbero mi avrebbero fatto del male mi avrebbero circondato di di di sospetto eccetera io so ho vissuto moltissimi anni della mia vita in Etiopia e non mai mai mai ricevuto un con uno sguardo di di di di di vendetta o di di odio
Per il mio orto il fatto di essere italiani
L'unico momento
In cui questa cosa della mia italianità andava contro l'opinione in Etiopia e quando c'è stato una tremenda guerra tra il mille novecentonovantotto e il due mila tra Eritrea e Etiopia in cui gli eritrei
Combattevano e difendevano
Da trincee fatte dagli italiani quando quelle una colonia
E in quel periodo essere italiano
Per la prima volta è stato una discriminazione perché loro non potevano capire come noi non fossimo ma questo
Professionisti passano sempre le cose
Era da mia madre
Vuole chiamare Stefano vuoi chiamare crescere un attimo gli dissi
Che che lo stiamo aspettando
E
Mi ricordo che momento critico quando assicura e quella è stata la prima volta in cui ma è una cosa ma non platealmente semplicemente ai bar si sentivano da un lato gli etiopi dall'altro gli eritrei
E non ci potevamo sedere al tavolo degli etiopici dovevamo sedere al tavolo degli eritrei come e mi fece moltissime impressione perché naturalmente la guerra perché questa è una guerra non ci scordiamo chiara introdotto una ferita profondissima tra Etiopia ed Eritrea perché gli eritrei hanno o almeno molti eritrei erano
Le truppe indigene di assalto e di repressione l'arma italiana con cui se è stata occupata l'Etiopia e anche la Libia ma di questo ci pareva ci parlerà questo pomeriggio Alessandro Ortis
E quindi in quella guerra tra nel del mille novecentonovantotto due mila trenta mesi di guerra di trincea che hanno marcato fortissimamente il la differenza tra Etiopia ed Eritrea si è rivisto il passato coloniale fascista e la ferita
Che noi abbiamo inferto a questo Paese
Quindi oggi no però parliamo d Italia parliamo di memoria
Rimossa parliamo di cose di cui non si parla spesso parliamo di pagine nascoste e quindi abbiamo voluto chiamare una serie di persone accanto a noi
Soprattutto giovani persone certo molto più giovani di noi
A parlarci di alcuni aspetti interni del di questa vicenda io non voglio prendere un punto né più spazio vorrei dare la parola a Giammarco manco giù dell'Università di Cagliari
Che inizierà noi avremo quattro cinque interventi la mattina Breivik un quarto d'ora venti minuti a cui seguirà una due domande di chiarimento perché ci sarà un dibattito intorno a mezzogiorno e mezzo come previsto dal programma
Grazie per essere venuti diamo a Dio l'inizio ai lavori
Bene grazie piccola precisazione per riconoscenza all'ente che mi paga ora io son venuti questa di cuori credo prima di questa di Cagliari mi ha finanziato poco per un breve periodo
Acquisto naturalmente grato riconoscente l'Università di Cagliari come sono grato riconoscente
Alessandro Triulzi Avola Scarlatti a tutta l'organizzazione della dell'archivio nel audiovisivo del Movimento operaio democratico dell'Istituto Luce naturalmente dall'archivio storico e di tutti gli enti che ci ospitano
Che ci ospitano oggi si sente ho l'impressione perfetto
A inizio di questa giornata come si vince anche dal mio titolo si parlerà di come il cinema si fa si è fatto regime il focus di questi giorni è stato proprio il periodo fascista io vorrei sottolineare in primis che il razzismo italiano il razzismo coloniale non nessun razzismo fascista viene esasperato istituzionalizzato dal fascismo
Ma il razzismo e l'ha ben presente prima nell'esperienza coloniale è complice una decolonizzazione complicata di cui nono tempo di parlare in questa sede il razzismo si è anni dato l'immaginario razzista si è annidato non semplicemente in ambienti nostalgici
Legati appunto alle vi edizioni del del partito fascista o comunque della destra italiana ma anche in buona parte della cultura liberale è ahimè progressista ecco su questo dobbiamo riflette approfonditamente
Proprio per la banalizzazione spesso è la con modificazione la commercializzazione di immaginari razzisti razziali noteremo G come uno strumento principale il cinegiornale Luce i filmati dell'Istituto Luce non-fiction perché voi di quelli fin dei dei Finci parlerà Maurizio sinistra sera
Abbiamo veicolato dell'immaginario che si sono annidati nel processo di costruzione dell'identità nazionale durante il fascismo ma poi come vedremo poco prima di pranzo nella sessione in cui proietterà alcuni cioè introdurrò alcuni documentari
E cinegiornali vedremo che poi c'è una una sorta di riflusso vengono usati questi documentari è questo questi filmati anche in Italia democratica e repubblicana
Quindi quello che farò io velocemente oggi è ricostituire il rapporto tra fascismo Istituto Luce
Analizzare nello specifico la fabbrica del consenso coloniale naturalmente quarto prego prendono in prestito a piene mani il titolo di di Cannistraro
è mi toccherà mi poco agli zero nello specifico sul reparto foto cinematografico Africa orientale
Eh mi concentrerò su alcune persone per capire non semplicemente come i grandi sistemi abbiano voluto propagandare un immaginario di sopraffazione macinano razzista ma come delle persone che spesso non erano neanche fascisti della prima ora abbiano in qualche modo contribuito a veicolare
Quelli immaginare con le rappresentazioni
Nell'atto il taglio
Però vorrei partire dall'anche per nello spunto da quello che che si diciamo nell'introduzione fare la storia del presente è questo il nostro obiettivo l'obiettivo di questi giorni
è il e il razzismo come veniva detto non è solo Salvini il razzismo si annida eh
Un ricordo non corretto un ricordo non critico della stagione coloniale si annida in in tanti piccoli in tanti piccoli interstizi della nostra contemporaneità della nostra società
Un esempio una un articolo apparso nel tempo in cui il dodici settembre due mila e diciotto quindi qualche mese fa
In cui il giornalista sosteneva come paradosso l'Italia razzista sostenendo il contrario cioè l'Italia non è razzista e scrive questo giornalista abbastanza famosa è è nella lista dei giornalisti buoni questo mio questo lo posso dire
è stata stilata da da da da da da da membri dal del dei Cinque Stelle
Allora l'Italia non seguiva l'andazzo delle potenze occidentali
Seguiva armata divinità grata le civiltà mediterranea non esercitava la partenza questo non è assolutamente vero la storiografia ci ha dimostrato che per esempio nei piani regolatori delle città coloniali c'erano segregazione
Nei pullman che circolavano per l'Africa orientale italiana per le parti controllate dall'Italia dell'Africa Orientale Italiana
C'era la segregazione io mi sono occupato della diffusione del cinema nella nelle nelle città dell'impero e il cinema erano segregati secondo criteri razziali in particolare dal trentasette trentotto in poi
Non dimentichiamoci che la legislazione latte razziale entra in Italia non è trentotto ma le prime norme razziali sono quelle che vietavano riconoscimento dei figli nati da unioni miste quindi dal trentasette quindi per questo dico che bisogna contestualizzare anche ampliare i nostri orizzonti per interpretare il razzismo
Italiano
Questo articolo naturalmente è abbastanza esplicito ma mi ha colpito di più un articolo apparso nel Corriere della Sera il primo giugno due mila e diciotto
La sera prima l'Italia la nazionale di calcio gioca contro la Francia la Francia che sta andando a vincere campionato del mondo l'Italia perse è un giornalista un giornalista di cui io sono certo lui non non non non non non è un un neofascista ecco
A parte ricorrere allo stereotipo dell'affaire dell'Africa la Francia crea piena di forza fisica freschezza africana questo uno stereotipo
Diffuso nella cultura oppure alla da sempre
Loro assume nozze pm non di meno più zeppi di pensieri nostri meno naturali italiani però la la l'ultima frase è vero che ne abbiamo avuto un intero tra parentesi Tito con la in maiuscolo nel due mila e diciotto
Diverso da quello francese i nostri africani non hanno mai amato il calcio cioè allora questo è il ricordo errato ricordo dannoso dell'impero l'Impero non è dimenticato è ricordato male e ricordate ricordato acriticamente la mia tesi è perché dal la metà degli anni Trenta
Si sono diffusi immaginari
Che si sono inseriti nella nell'idea stessa di italianità
Naturalmente i mazzi e immaginabili sopraffazioni immagina immaginari
Razzisti e in questo senso il cinema-cinema delle ventenni ha avuto un ruolo fondamentale nel veicolare a livello popolare questi immaginari ne stiamo parlando di è l'hai fatta e astratte lavorazioni filosofico
Scendi pseudoscientifiche che hanno portato per razzismo scientifico penso a tutta l'antropologia coloniale sta parlando di
Persone come noi che andavano al cinema è prima del cinema si vedevano i nostri cinegiornali che ora andiamo analizzare
Per ricostruire la genesi di questi immaginari
Facciamo un passo indietro al mille novecentoventiquattro ennesima parlare più specificamente dell'Istituto Luce
C'è un fil rouge che collega il colonialismo e l'Istituto Luce perché il primo documentario ufficialmente finanziato dallo Stato fascista per quello che non era ancora l'Istituto Luce ma era sindacato distruzione cinematografica
è un cinema un documentario intitolato Etiopia del mille novecentoventiquattro che vedremo dopo una parte per un documentario muto di un quarto d'ora nel nell'incenso fermeremo sulla prima parte
Alla sinistra perdonate la qualità scarsa delle dell'immagine però non si trovano fotografia o ritratti di Luciano De Feo su Google
Abbiamo Luciano De Feo Luciana era un giornalista un giornalista non era un fascista della prima ora era anzi appartenente alla destra liberale italiana e aveva una piccola casa privata di produzione di documentari chiamata sindacato distruzione cinematografica
Come sappiamo il cinema italiano dopo la prima guerra mondiale versava in una stazione di di di di grossa crisi eh
Coincide Feo così come tanti altri piccoli produttori si rivolsero all'ufficio stampa del Partito nazionale fascista per avere finanziamenti fondamentalmente però De Feo era scappato diciamo se va a fare il suo mestiere
Il suo obiettivo ultimo e questo lo ha scritto in un articolo apparso qualche anno dopo era quello di educare attraverso cinematografo produrre di fondi fondere pellicole culturali didattica educative e di propaganda
Questo impegno questo obiettivo era molto difficile da raggiungere parli poteva contare su una sponda molto importante che era suo amico Giacomo Paulucci di Calboli anche lui non era un fascista della prima ora
Avevano entrambi una formazione giornalistica che De Feo approfondito dal punto di vista di informazione giornalistico cinematografica Paulucci di Calboli entrò nella carriera diplomatica precedente diciamo una carica velocissima perché era giovanissimo ma era già al capo di gabinetto del ministero degli esteri all'epoca gestito non gestito presieduta intenda Benito Mussolini
Paolucci de Calboli lavorava nell'ufficio antistante a cura di Mussolini in poche parole
De Rossi rivolgere i Calboli gli dice c'è questa idea di usare il cinema come strumento propagandistico di Calboli mette la pulce nell'orecchio a Benito Mussolini secondo la ricostruzione di Argentieri
è ricordiamoci anche che siamo nel periodo del delitto Matteotti quindi in una fase molto critica per il re per per per il e per il il il fascismo
Benito Mussolini stava già iniziando la pensano la svolta totalitaria perché siamo alla fine del ventiquattro
E naturalmente il cinema
Nei suoi occhi si voleva trasformare in un obiettivo potentissimo per attuare la sua svolta totalitaria totalitarismo non tanto istituzionale ma conto culturale e sociale controllare ogni angolo ogni
Sezione della società italiana
Velocissimamente alcune tappe quindi il sindacato di sezione cinematografica viene nominato la Mussolini stesso l'Unione Cinematografica educativa lucente
Nel ventisei
Viene prescritto tramite regia del decreto che i cinegiornali e documentari dovesse dovessero essere proiettati obbligatoriamente nelle sale cinematografiche prima di ogni spettacolo come la pubblicità comunichiamo perderei i sì
Il film nei nei grandi Blockbuster eccetera ecco che quelli erano i cinegiornali nel ventisette nasce ufficialmente il giornale luce una piccola divagazione sul Giornale Luce
Lando Ferretti per capire l'importanza di di quello che era il il Giornale Luce per per il fascismo Lando Ferretti questo sì un fascista della prima ora
Riassume quello che dovrà significare il Giornale Luce lo riassume dieci anni dopo nel anzi undici anni dopo no nove anni dal
E scrive appunto che il giornale non era semplicemente concepito per aumentare il consenso interno ma non ruolo più ampio era quello di consegnare agli storici del di domani
Quindi agli italiani del futuro la vera storia della grande magnificenza del del del regime la creazione delle fonti future
Il cinegiornale un a un breve filmato un testo molti stratificato che dal trentuno diviene sono rotti i primi giornali erano muti tratta di attualità
Una precisazione metodologica va fatta sul fatto che come vediamo a nel documento a destra cinegiornale non era un numero unico è un po'come il nostro telegiornale era composto da diversi servizi come vediamo qua per esempio nell'ultimo servizio numero otto era un articolo una un servizio fatto dalla reparto invio Africa orientale quinta reparto Africa orientale terreno della cura d'Etiopia ma i servizi che lo precedevano di uno due minuti parlavano di sport parlano di di tanti argomenti questo perché il luce strinse accordi commerciali quindi i filmati sono composti non semplicemente da quello che giravano le truppe dell'Istituto Luce ma erano immagini è negativo che veniva dal dal resto del mondo è in questo senso la voce fuori campo e un ruolo fondamentale nella se Monti trazione e nella significazione di quelli
I cui contenuti
Presso dietro
Non lo
Ancora
Poche
Nonostante l'introduzione del giornale sono nonostante diversi ministeri istituzioni del fascismo fossero chiamate a finanziare l'Istituto Luce le gestioni fino a trentatré furono fallimentari i presidenti che hanno un deficit non non indifferente
Per questa ragione ritorno in campo Giacomo Paulucci di Calboli uomo di fiducia di Mussolini
Interviene ha posto come presidente nel mille novecentotrentatré con l'obiettivo principale di risanare i conti dell'istituto
Ecco questo aspetto finanziario commerciale non va mai dimenticato
Perché come vedremo tutte le critiche che poi sono state mosse internamente al fascismo la produzione dell'Istituto Luce vertevano su questo aspetto il fatto che luce non posso abbastanza fascista è che Paulucci di Calboli si occupasse solo gli aspetti commerciali
Mille novecentotrentatré
Paolucci se è seria
è il siamo agli albori della guerra di Etiopia si stava già iniziando a pensare a una guerra coloniale
Come ha scritto giustamente Mignemi la preparazione
E l'Istituto Luce a una parte di quella fabbrica del consenso coloniale abitate consenso naturalmente Cannistraro però Mignemi sottolinea il fatto che fosse un'organizzazione nazionale la guerra non ci fosse solo il cinema
La stampa era tutta una una visione coordinata come definita di una guerra che andava iniziare una guerra che presentava difficoltà logistiche erano indifferenti primo perché stava sette mila chilometri di distanza dall'Italia
Secondo perché come ogni guerra come ogni guerra coloniale diverse amministrazioni erano chiamate a contribuire sia l'aspetto militare ma anche l'aspetto propagandistico
Per questa ragione
Nasce l'ufficio stampa e propaganda Africa orientale di quello che nel giugno trentacinque sarebbe diventato ministero dalla stampa della propaganda
Viene installato a all'Asmara in questo in questa fase nella fase di preparazione il il presidente il direttore dell'ufficio stampa e propaganda Africa orientale era Raffaele casertano
Sostanzialmente a un ruolo censore di controllo nel senso che come sappiamo la guerra dove era ripresa non semplicemente dagli occhi del fascismo ma tutte le truppa anche estere
Venivano abbiamo visto che ci sono stati dei documentari presentò i prodotti dei russi più so che le francesi piuttosto che e da finiranno non non più svedesi
Che erano molto molto attivi in Etiopia quindi
Il compito dell'istituto dell'ufficio stampa e propaganda era quello di controllare e fare una prima censura su tutto materiale che passava e che in qualche modo essere rinviato tramite l'ufficio stesso
E naturalmente alla ma il primo ruolo di coordinamento e di controllo per quanto riguarda
I bollettini stampa che venivano prodotti dall'esercito è che potevano trasformarsi in notizia che poi avrebbero riempito i giornali italiani quindi le cosiddette veline coloniali
Siamo nell'estate nella tarda primavera estate mille novecentotrentacinque iniziano a partire navi cariche di armi cariche di di tutte le strutture per supportare l'avanzata e in particolare nel nord dell'Etiopia anche se questa temo che Graziani passò dalla Somalia tra attraverso l'Ogaden per poi salire avversari sapeva quindi due fronti
Rafale casertano il il lei il direttore de L'ufficio stampa e propaganda capisce che la proponeva cinematografica dopo essere estremamente importante
E per questa ragione
Invita il presidente del Luce a inviare degli operatori degli operatori che ha formalmente dovevano essere posti sotto il controllo dell'ufficio stampa e propaganda tuttavia sappiamo bene che anche i reparti militari da una loro troupe cinematografiche
Al contempo la situazione internazionale dell'Italia stava peggiorando quindi Mussolini aveva bene in mente il fatto che non potevano uscire delle informazioni non controllate da Luís per questa ragione nel settembre
Del trentacinque crea e il reparto voto cinematografico Africa orientale
Viene naturalmente è un reparto afferente all'Istituto Luce perché tutta l'aspetto tecnico era gestito dall'Istituto Luce in realtà era un composto da diversi ministeri erano i membri del Corbella del reparto
I i i membri del del c.t. del suo comitato direzionale erano esponenti di tutti i ministeri coinvolti
Per esempio il ministero della guerra marinare nautica coloni accetta avevo una struttura doppia come si può
Vedere qua
Da un lato c'era il Comitato tecnico interministeriale con sede a Roma nella sede dell'Istituto Luce
Che aveva il compito di
Abbozzare quelle che erano le linee di azione generale ma soprattutto una volta che il materiale veniva girato aveva il compito di montare e di costruire i cinegiornali che poi noi andremo ad esaminare il diciotto settembre
Paulucci di Calboli
Altri membri dell'Istituto Luce del comitato tecnico interministeriale partono nei in direzione lazy al dell'Asmara ritorna Luciano De Feo de ricordate l'iniziatore dell'Istituto Luce
Ritorna dopo una parabola abbastanza particolare e lui è stato presidente dell'Istituto internazionale cd cinematografia educativa quindi non in Italia un istituto internazionale
Però in vista della guerra ne scrive a Mussolini chiedendogli di rientrare Pera aiutare la causa fascista
Arriva in Etiopia ci sta due settimane praticamente se ne va perché l'altitudine l'ha fatto un po'la gli ha fatto un po'male se n'è andato da loro dopo qualche mese
Comunque questo braccio operativo installato all'Asmara
A a c'erano circa quindici operatori seguiva le direttive del comitato tecnico interministeriale ma in realtà seguiva le direttive fondamentali dell'Alto commissariato quindi dei comandi militari come si organizzava il lavoro
C'erano dei nuclei composita circa tre opera un operatore due tecnici seguivano le truppe al fronte saremo che l'avanzata è stata molto lenta nel nel nel nelle zone del del del Tigrai
Riprendevano rientravano all'Asmara De Feo o il direttore del del reparto visionato velocemente negativo segnava delle note lo inviava a Roma a Roma veniva montata diventavano i cinegiornali che ne conosciamo
Quindi c'è questa struttura doppia da questa slide si capisce che
Non era sì c'erano tante istituzioni coinvolte nella produzione dei cinegiornali non era una produzione solida tu coerente è in qualche modo omogenea
Per esempio
Come mostra l'impero era una del dei dibattiti
Più come come vi posso dire che che più tenero banco durante la il trentacinque la fine del trentacinque e i primi mesi del trentasei i comandi militari per esempio ponevano naturalmente un focus su quello che era l'aspetto bellico della vantate in Etiopia e vi vorrei vorrei soffermarmi sull'ultima frase l'azione dei reparti chimici
Quindi era ben chiaro che la guerra chimica potesse diventare uno strumento di propaganda naturalmente nei cinegiornali tutto questo non esiste se non è negativo non non non montato ecco
Da parte del ministero dalla stampa della propaganda c'era invece la volontà di far vedere le virtù fasciste diciamo dell'avanzata e soprattutto diamo a smentire le voci disagio fisico ed in certe condizioni sanitarie sappiamo bene che in realtà i militari che erano al fronte vivevano in condizioni pessime
E quindi il ministero da salvare la propaganda voleva controbattere quello che in realtà stava descrivendo i giornalisti esteri che dicevano appunto che i militari italiani non è che siano così bene non siano così felici di avanzare
Nelle Amber
Del del nord dell'Etiopia
Proprio questa considerazione del fatto che l'avanzata poteva essere ritratta in maniera non trionfale è potesse in qualche modo provocare le reazioni ancora PI adirate degli stati ed non naturalmente di Francia di di Gran Bretagna e negli Stati Uniti
Mussolini scrisse a di Calboli dicendo i recenti Pinuccia luce proiettano mucchi di morte abissini al mondo ti fanno buona impressione certi quadri dire a al presidente del reparto Paolucci di provvedere a tagliare alla tagliarli o ridurle quindi non si volevano mostrare quelle scene che invece ma ho visto negli né nei giorni scorsi e documentari delle delle persone
Bombardate con con l'iprite
Questo fece sì
Che e e e in realtà
La produzione dell'uccello agli occhi dei fascisti più intransigenti non fosse tanto apprezzata
Paulucci di Calboli scrisse ad Alfieri che era un membro del del del ministero che la stampa della propaganda dicendo che era la guerra colonialista che non permetteva di fare dei due dei documentari e cinegiornali entusiasmanti come invece i fascisti avrebbero voluto
Un montatore un operatore si chiama leone viola nel un in una nota al montatore Romano leone viola stava nel nel campo di battaglia riprendeva scrisse ti prego enfatizza la gioia serenità con quale si concludono l'immagine stretto montaggio violento perché non c'è nulla di interessante in quello che mi riprendiamo
Quindi questa la considerazione interna
Anche qui il capo questo è Celso Luciano che era un altro membro del Ministero della stampa della propaganda
Aveva pensava che fra edilizia potere che che Paulucci di Calboli presidente del reparto fosse in grado solo di produrre porcate per questi materiali passavano attraverso
Passano attraverso il ministero donaci metro alla mano Luigi Freddi direttore della sezione cinematografica del ministero stesso
Giusto qualche nota con conclusiva proprio avviarmi alla conclusione
Appunto l'idea che sia dell'Istituto Luce è del reparto Africa orientale come la massima espressione dell'ideologia fascista
Interno per le persone che ci lavoravano dentro in realtà non era proprio così Giuseppe Croce che era il direttore dell'istituto del del reparto del reparto Africa orientale luce quando le truppe andranno ad Addis Abeba re Maggio trentasei
Nell'aprile dello stesso dello stesso anno quindi due settimane prima voleva smobilitare reparto aveva subito un incidente stradale du si era incastrata in mezzo a due camion e lui disse non ha più senso per me stare qua perché una volta che non cammina Addis Abeba il nostro lavoro è finito
Sulla stessa linea d'onda un foglio d'ordine del generale nel chiave Gabba un un militare
Spaventò la smobilitazione del reparto proprio perché non era considerato efficace perché non era considerato utile alla all'asta strutturale al discorso propagandistico del del fascismo Paulucci di Calboli forte dell'appoggio di Benito Mussolini rimando al mittente queste queste in queste diciamo queste posizioni
Anche se le critiche continuarono per tutta riguarda tutta la produzione dei cinegiornali per l'intero Catalano Gonzaga che successa Raffaele casertano alla guida dell'ufficio stampa e propaganda nella prima nota che scrisse
Descrivendo facendo un report sulla propaganda imperiale disse che l'Istituto Luce reparto poté cinematografico luce è la favola di tutto l'impero caratterizzato da di sorta disorganizzazione così come Guido Cortese che era diciamo il federale del partito nazionale fascista Addis Abeba critico
Aspramente
Il la produzione dell'istituto stesso
Tutte queste informazioni che vi ho dato frammentarie troveranno e in qualche modo sistemazione nelle proiezioni che vedremo prima di pranzo perché lì sarà una cosa un po'più interattiva vedremo come realtà tutte queste critiche poi in qualche modo
Emersione cinegiornali vado a concludere
Quello che ho voluto cercare di dire oggi è che vicine già allora bilanciare esigenze differenti
Perché il fascismo era un animale Complesso al suo interno c'erano futuristici o nazionalisti c'è una destra storica c'erano parte del cattolicesimo
Era davvero tentacolare e questi tentacoli in qualche modo trovarono una sintesi abbastanza instabile nei cinegiornali però per quanto riguarda una considerazione di più di di di di storia dell'intero
Furono anche specchio delle inefficienze dell'amministrazione imperiale
Tuttavia forniscono per noi se letti criticamente
Uno strumento potentissimo per leggere non semplicemente quel periodo ma anche poi l'eredità in quel periodo spesso i contrasti istituzionali che io messo che Pio brevemente illustrato in realtà dal mio punto di vista non ci danno un'immagine di una propaganda depotenziata al contrario ci fanno vedere che nonostante queste critiche nonostante queste frizioni un retroterra razzista razziali Zante
è un retroterra di discriminazione nei confronti della cultura alta
Era ben presente in tutta una serie di persone che erano anche un background diverso che poi collaboro
Alla alla alla costruzione dell'immaginario
Imperiale quindi quello che possiamo fare noi oggi a usare i cinegiornali da un punto usando i quasi come un negativo fotografico
Per vedere gli interstizi nelle quali si annida si annidava il razzismo ma anche l'Inter sentiti nei quali il razzismo sanità tutt'oggi nella nostra nella nostra Italia quindi questo più che una conclusione è un invito finisco qua grazie
Ringrazio Giammarco manco su anche per essere rimasto nei limiti e invito perché ci ha ricordato la complessità noi pensiamo sempre e appiattiamo sempre l'allarme enorme complessità di tutti anche della stessa macchina pubblicitaria del regime prego Gianluca Gabrielli è un insegnante
Mi fa particolari piacere che sia qui con noi perché quotidianamente se la vede con gli studenti su temi
Della razza fece una famosa mostra su non mi ricordo più l'offesa della razza
Sull'offesa della razza Bologna anni fa oggi l'abbiamo chiamato perché ci venga a dire qualche cosa dal punto di vista dei banchi di scuola
La tecnologia
Chiedo alla regia
Mi esalta questa cosa
Perché ha segnato in una scuola elementare senza libertà & entra nel fantastico mondo del cinema e mi fa molto piacere dunque sì io
Solo del sessantaquattro
Mille centosessantaquattro Nasko e quindi faccio le elementari dal settanta in poi
Spesso da Mino centosettanta in poi
Gli anni settanta sono una stagione di grande trasformazione della scuola
Diciamo cominciano a venir fuori di stupida Ari che cosa sono sono insegnanti che si mettono a guardare i vecchi libri di testo cioè i libri di testo in adozione ad esempio nella scuole elementare raccolgono delle elenchi di stupidità e li pubblicano
Per cominciare a criticare una scuola che era ferma praticamente al quarantacinque replicava se stessa no
E inizia un grande sommovimento che non è soltanto della scuola dell'università e del lavoro ma anche della della scuola elementare e quindi cambia un pochino anche l'insieme dei materiali su cui fare didattica
Per cui sugli asseriscono andare avanti
No qua ha trovato trovato
Fai
L'ho fatta
Per cui cominciano ad essersi dei manuali a scuola
Che parlando di razzismo come critica per esempio una copertina e settantacinque quell'altra è una poesia che io ho studiato a scuola di un poeta
L'Africa del Sud portoghese
Comincia quindi a innescarsi un meccanismo di
Educazione all'antirazzismo io penso di essere entrato in quel percorso no andavo a scuola assorbivano questi materiali che erano materiali anche i critici
E l'unico problema è che questi materiali non erano fatti sulla storia del colonialismo del razzismo italiano
Io sono diventato antirazzista e poi continuata ad esserlo insomma è obbligato il prestito più più più coscienza nel seguito però sono diventato antirazzista schierando mi dalla parte di Martin Luther King di Malcom X
Dei diritti civili di Rosa Parks dei diritti civili dei neri americani
Che si scontravano per no per per per una loro liberazione per una conquista anche di diritti sociali no
Sono diventato antirazzista lottando contro l'attimo del Sudafrica la parte il sudafricano
E non avrei mai immaginato che dell'Africa italiana
Il mio nonno che io non ho potuto vedere che morì top morto prima però il mio nonno a combattere va combattuto in un'Africa
Contribuendo a creare un impero dove venne costruito un tentò di costruire e in parte fu costruito una parte io quindi ero tranquillo e beato
E nasceva antirazzista mischiamo dalla parte dei buoni contro i cattivi e costruivo la mia identità italiana antirazzista pensando che come italiani non avessimo nulla
Di razzista del nostro passato tant'è vero che questo il mio sussidiario vero e proprio è da sessantasei che viene pubblicato questo ma poi continua a essere pubblicato Alberto Manzi lo conoscono gli adulti perché fu un maestro che ebbe anche apparizioni televisive per insegnare a leggere a scrivere a generazioni di italiani che non la sapevano correggere scrive negli anni Sessanta e il mio sussidiari era quello guardate la copertina bellissima no
Sembra un po'copertine di Benetton di paraventi radiali dopo in realtà c'è un dettaglio che forse conviene guardare
E il testimone che passa dai bianchi ai neri da questi giovani bianche giovani neri è una pergamena cioè la cultura e questo uno stereotipo di lungo periodo dell'imperialismo occidentale la cultura viene sempre passata dall'Occidente all'Africa all'Asia a queste popolazioni inferiori
Quindi anche nella movimento in questo percorso di liberazione che comunque si è innestato nella scuola italiana
Non si parlava del nostro colonialismo e comunque nella percorso di liberazione c'erano sempre questi stereotipi che riaffioravano attenuando le le l'effetto tant'è vero che si si legge il racconto delle colonie è un racconto che il governo italiano primo colonialismo però sperava ancora di ottenere pacificamente cioè con l'italiano non nasce perché vengono fatti ma riconquista ma cerata nel tentativo di ottenere pacificamente per secoli però questi africani Melik non erano uomo del nomini da mantenere i patti
Quindi il racconto ancora quello che il nostro colonialismo alcolismo buono e che solo per e le l'inaffidabilità no la doppiezza degli africani e noi avevamo eravamo stati costretti per portare la civiltà a armarci
Quindi è una coscienza parziale di quell'epoca
Molto cambia nella scuola italiana ma la coscienza che si creare parziale
Vent'anni dopo anni novanta io partecipo quella busta che si diceva di menzogne della razza per provare a tirar fuori un po'di
Rimosso no e perché gli studi stenografici a a dei fanno invece diciamo gettato luce avevo cominciato a gettare luce sul sulla realtà del colonialismo italiano
Tra l'altro un testo di Del Boca povero Sciacca un testo di Rocha degli anni Settanta della le scelte era proprio un testo preparato in una collana della le sciarpe per le scuole con documenti cioè proprio pensando alla scuola come luogo privilegiato in cui dei colonizzare il passato storico italiano
Però tra un documento a un pubblicazioni di un testo di uno storico in una collana di documenti per la scuola e la divulgazione e la diciamo la diffusione abbastanza ampia nella scuola ce ne passa molto e questa diffusione invece avviene in maniera molto lente molto parziale
E gli anni Novanta entriamo in una nuova fase della storia italiana la nave Vlora la nave che porta albanesi che vengono in Italia e poi vengono trattati malissimo al governo italiano per cui rinchiuso in un uno stadio Guerrini guerre era in barriere portati in Albania con l'inganno insomma mille novecentonovantuno e sono le prime migrazioni Italia passa in quel momento inizia ad essere un problema un Paese di immigrazione quindi cambierà un po'i parametri nelle scuole però il insegnanti io già ero già insegnante allora anche se precario e studenti erano ancora sostanzialmente con i nonni che o erano andati a combattere in Africa erano qua in a in qua ad attendere le notizie dal dal fronte dell'Africa perché erano nonni di storia italiana
E no la TAV Better in quegli anni
Inizia una ricerca che per me
Il fenomenale riguarda me l'adesso
Cosa fa come ricerca la sociologa per di Padova e sente che le il il percorso del razzismo la macchina del razzismo
Attenuati i suoi motori ma non si è spenta e Chianti stargli accendendo un po'il suo motori la macchina del razzismo si nutre di che cosa di un lunghissimo archivio
Che plurisecolare l'idea del nero selvaggio è un mica plurisecolare crine declinati in mille modi e che noi ci portiamo dentro anche inconsapevolmente e poi si nutre delle nuove ostilità che piano piano per esempio attraverso l'arrivo di questi albanesi cominciano aggirare la Società e anche i bambini assorbono queste cose pur senza rendersene conto allora la Tabet comincia a dare si mette d'accordo con molti insegnanti la scuola elementare di bambini che non hanno imparato queste cose gli dà un tema
Va forte
E fa un po'di violenza su di loro i dice
Se i vostri genitori fossero neri
E tutte le parti d'Italia cresce creare una rete di insegnanti estremamente ramificata
Ne esce fuori un libro nel novantasette quando ancora le presenze di e studenti con cittadinanza non italiana nelle Aule sono ancora sotto l'un per cento quindi era ricchissimo
Nel novantasette esce questo libro che è fenomenale
Questi piccoli teschi e rivelano una presenza silenzi osa ancora no
E inconsapevole di razzismo enorme la stamattina rileggendomi in treno e pensavo questi sono il Soru sembrano i tweet che vengono fatti adesso per scatenare l'odio confronto nei confronti dei migranti sembrano uguali
E che anche qui che adesso sono semplificati e e esprimono l'odio e la paura
E qui gli stessi temi erano stati citati in minimo
Suscitando un po'di paura di bambini perché se un bambino di sette anni dice sì togliendoli fossero neri Somma cioè i genitori sono e quindi è emerso veramente tanto lì vediamo a mio parere le origini e tra l'altro quei bambini alle sono trent'anni sono gli adulti adesso li vediamo le origini di quello che si stava per sviluppare che noi però purtroppo forse non siamo usciti affermare leggiamo nel solo due
A e la pelle giusta il titolo
Nel dice urla caso e ce ne sono duecento citati
Se i miei genitori fossero neri io mi impressione Ray e mi sembrerebbero due ladri mascherati oppure due spiriti maligni mandati al dal diavolo per portare via i bambini cattivi bugiardi poi farli bruciare nel fuoco limpido e scottante farli diventare due spiriti maligni mi sembrerebbero anche Negri che vanno a rubare nelle case e che prendono le borse degli altri
E ci sono tutte le articolazioni del razzismo e quello coloniale quello classico la paura la droga le nuove forme di tutto viene caricato con su questi genitori meriti creano imbarazzo tremendo e c'è anche chi prova a fare una riflessione su quello che accade questo per me è fenomenale l'inizio Simec genitori fossero Negri a me dispiacerebbe perché le persone con quella carnagione mi fanno pensare al brutto
E questo e questo è un pensiero che è sempre stato nella mia testa non so nemmeno io perché la pensa in questo modo
Forse perché io sono una persona con la carnagione bianca quindi mi trovo a disagio con loro anche i miei genitori si troverebbero bene con i negri però il mio pensiero che impedirebbe
A loro di essere così
Forse solo una cosa insomma va avanti
Insomma questo bambino dice come mai io ho paura
Ecco noi nella scuola italiana negli anni settanta avevamo forse l'occasione di provare
A spiegare a queste nuove generazioni agli insegnanti i idee spieghiamo perché nasce questa paura e creiamo le ragioni razionali almeno non quelle emotive ma quelle razionali per beh strutturarla non ce l'abbia fatta
Quella scuola lì non aveva questi anticorpi sul razzismo io la stimo c'è arrivato addosso senza che nella scuola ci fosse una preparazione ad affrontarlo
La Tabet novantasette pubblica abbiam detto adesso nove virgola quattro per cento dei nostri studenti degli studenti e quindi due su una classe due in ogni classe di venti studenti
Hanno una cittadinanza diversa
Da quell'italiana
Per una legge ingiusta tra l'altro e qua in Italia
Però hanno anche io mi soffermerei anche su un background culturale diverso hanno nonni e papà che hanno vissuto in Paesi diversi
E non sono gli eredi del colonialismo italiano no perché immigrazione dal colonialismo italiano dall'ex colonie italiane italiano è molto ridotta
Sono la globalizzazione sono storie numerosissime ricchissime tra l'altro si si riesce a valorizzarle ma il problema è abbiamo corpi insegnante che riesce a valorizzare questa varie per me fatto per
Dica a valorizzare
Cioè è molto difficile però è quella nuova sfida nel senso che noi a mio parere la nostra scuola si è trovata si trova adesso
Un compito molto più complesso pensate a studiare a spiare la storia del Novecento quando tra chi ascolta non è soltanto quelli che hanno avuto il bisnonno a combattere in Africa ma è anche magari quello che in Africa si difendeva mai anche il figlio di urne senegalese che ha avuto il colonialismo francese e ai anche un rumeno che invece ha vissuto la seconda guerra mondiale in un altro contesto adesso è molto più complesso
E in lui dovremo dargli una visione globale e quindi epiteto e molto più difficile
Però questa la nuova sfida il problema ancora più grande perché noi non siamo riusciti a far passare nell'opinione pubblica
Il racconto che il razzismo iter che il colonialismo italiano è stato un colonialismo come gli altri disumano come gli altri colonialismo non si sia riusciti mi ha visto prima
E non siamo riusciti a farlo passare neanche in maniera solida nei libri di testo non è diventato un elemento fondante la nostro civiltà attuali italiana come ad esempio la Shoah lasciarsi cioè fondante
E chi va in classe adesso lo sa
Il fatto che c'è stato un colonialismo italiano verso l'Africa no
E tanto meno che ci sono state le lettere a tal e tirate a Linate nessuno le conosce nessuno ci sarebbero di materiali di per fare didattica fenomenali ma nessuno riconosce non son passati
Non è riuscita passare questa cosa purtroppo non si tratta soltanto di buona volontà degli storici o anche di gruppi di insegnanti ma qualcosa di più complesso
Una prova di questo dei limiti della nuova società di quello che stava montando e che quest'estate deflagrato razzismo prepagato quest'estate è in questo ordine del giorno del due mila otto
Non è stato applicato però il Parlamento l'ha votato nel due mila otto e l'idea era quella che i migranti che arrivavano stranieri che arrivavano che non sapevano l'italiano doveva andare in classi separate
Questo votato palmenti italiano
Fino a dicembre imparando italiano
Separati però degli italiani che sarà cosa fatta sua età nel senso che come se l'italiano la lingua si impara se separati invece e
Facendo un esamino dicembre
E se non lo passavano rimanevano segregati scolasticamente tutto l'anno fino all'anno successivo ma cosa si insegnava in quella sezione non solo italiano ma anche qua non c'è perché il il proponente strano ma nel curricolo c'è scritto che si insegnava ad esempio la lealtà
La lealtà era qualcosa di insegnare perché perché lo straniero
Tendenzialmente sleale e Minelli
No ve lo ricordate e Melito di narrato negli anni settanta ma è quanto ero bambino rimane quello questo è il coacervo di razzismo che è una macchina che si è messa in moto e che noi ci troviamo dovrà affrontare
E allora andiamo a vedere indietro che cosa abbiamo di materiali per farla stare dell'attimo in Ascoli italiana c'è stata un po'di narrazione
Del razzismo in senso positivo sì leggete questo piccolo testo politico dove che non è stato pubblicato solo nel mille centoquarantatré
I negri raccontano seguente sorella il buon Dio creò gli uomini bianchi gli uomini neri mise Lorin altri due preziosi doni e disse qui c'è l'orefice la scrittura scegliete
I miei avarie poco riflessivi gridarono subito come fanciulli tumultuosi ne vogliamo loro vogliamo loro pigliate di loro rispose Bondi ed ebbe loro ai bianchi rimase la scrittura
Nel dire bianche fecero uso come Miglio se pro dei doni ricevuti i negri nelle miniere i bianchi curvati sui libri studiare le scienze dopo un secolo
Cioè nel mille ottocentoquarantatré o forse nel mille seicento perché è una storia del mille seicento questa
Dopo un secolo i bianchi inventarono macchine fecero nati imparano l'arte della guerra e soggiogare un i negri i quali continuano a scavare loro ma lo scavano per i bianchi
Tradizione così ratificata nella testa di Negri Della Costa d'Oro che si credono cosa impossibile contrarre leggi del Creatore chimiche possono imparare bene a leggere a scrivere che vi siano miniere d'oro anche fuori del loro Paese
Perfetto come apologo utile a un bambino per spiegargli che il colonialismo una cosa buona e che la sopraffazione dell'Europa
Una cosa dovuta rispetto alla responsabilità delle persone soggiogati erano avide
Poco riflessive infantile
Questo testo viene ripubblicato in Italia da ventina di volte nelle antologie scolastiche fino agli anni Cinquanta del Novecento
Se guardate un po'la la la la forbice temporale è la forbice del colonialismo qua non c'è ancora l'Italia ma
Il la secondo colonialismo comincia a scaldare i motori
Progressivamente viene sempre ripreso ci sono autori che sono dirigenti scolastici che vogliono rotonda lo stipendio dicono anzi faccio l'antologia io sì
Preparo l'antologia tanto viene adottata la scuola e dico questo testo mi serve ancora mila ottocentottanta mi serve ancora anzi mi serve molto mille novecentocinque previste per gli insegnanti mi serve mettiamolo mille novecento quarantasette
Brevi pubblica mi serve
Continua a servire mille novecentocinquantacinque mi serve ancora
Perché le colonie non è che si abbandonano così vengono perse durante la sua vera mondiale ma il rimpianto di una parte l'asta italiana cioè
E guardiamo altri materiali che hanno circolato ad esempio le tavole delle razze la costruzione dell'alterità nella scuola Heaney fatte in geografia come pagina di apertura
Gli uomini sono diverso uomini sempre ovviamente uomini e donne ma dei diciamo adesso ma allora era discosterà gli uomini e su appartengono a razze diverse
E poi venivano descritte somaticamente in modo da essere riconoscibili anche se un era riconoscibile no
Per per l'evidenza però era opportuno ad esempio anche tracciarne dei dati ad esempio angolari
Perché l'idea che si afferma nell'Ottocento ad esempio ne perdiamo una ma ce ne son tante che circolano anche nei libri di scuola è che il nero avesse
Il viso leggermente schiacciati in avanti e quindi assomigliasse di più alla scimmia e quindi fosse più distante dalla civiltà proprio per questa ragione visibile
E allora ne tavole delle rate specie di ritrovati di profilo ovviamente non nei busti perché venivano anche venduti busti a scuola con le diverse razze
Io ovviamente nelle pagine di geografia alla descrizione somatica seguiva las valorizzazione o valorizzazione delle diverse razze
I bianchi erano anche intelligenti e morali i neri erano invece o gli africani e gli aborigeni Oglio rotto gli asiatici avevano caratteristiche tutte gerarchicamente inferiori questo era il pane per una bambino è un ragazzo che iniziava
A studiare
Poi arriva la guerra d'Etiopia e allora altri stereotipi di lungo periodo scelto uno per farvi vedere quello che il nero per civilizzare assi semplifichiamo lo spieghiamo no
E queste cose circolano i quaderni scolastici negli album da disegno nelle pubblicità delle come da cancellare in Italia
Queste cose sono state studiate negli Stati Uniti perché hanno una lunga storia di razzismo anti nero ma anche in Italia circolano e vengono fuori in questo periodo dagli studi degli studiosi dai giovani studiosi non sono io ma i giovani veramente
E vengono prese in giro e ne Maritati gli avversari politici
Vengono venti nei suddivisa la popolazione africana tra i buoni e i cattivi e noi stiamo con i buoni diamo a liberare i buoni Amin africano per portarla civiltà per liberare i neri buoni che sono soggiogati dei neri cattivi
E andiamo a portare il pane no questi son due quaderni tre quaderni scelti a caso ma ce ne sono veramente decine decine e questo è un curricolo involontario che circolava
Sulle pagine sulle sui banchi di scuola
E poi c'è la legge del trentasette trentasette viene nessuna legge per passare da un razzismo di fatto del primo colonialismo a un razzismo separatista e su cosa incide la legge si dice che è proibito ma D'Amato cioè proibito affittare come si è sempre fatto né con il mio precedente e negli altri colonialismo affidare una donna una ragazza spesso una bambina locale per utilizzarla sessualmente e e come serva
Che questa cosa veniva fatta
Il razzismo imperiale invece cambia cambia velocità dice no non bisogna farla perché per rispetto alla donna no
E la donna in questo modo si può officinali troppo al bianco maschio
E quindi bisogna invece mantiene le gerarchie e affermarle di più adesso non è più un razzismo di fatto ma ora si sono separatista e di prestigio e quindi viene messa questa legge il ventuno aprile del
Trentasette il ventisei aprile del trentasette arriva a scuola questa circolare che dice ci sono delle corrispondenze che si sono attivate durante la guerra d'Etiopia anche con
Scolaresche la magari dei Padri della Consolata così e in queste corrispondenti si parla si dice i fratelli nostri fratelli africani perché sono sono diventati parte dell'italiano anche se sudditi
Bottai dice stop fermiamoci
Non avviciniamoci troppo
Questo è il segnale che questo razzismo
Di stato attiva anche nelle scuole italiane vedere riorganizzare un pochino l'atteggiamento degli insegnanti e degli studenti rispetto a quello che è accaduto in Africa che rimane nelle carte geografiche e all'ordine del giorno le scuole italiane per molto tempo
Poi ce le leggi del trentotto che e diciamo
Rilanciano anche in Italia molto forte la passione del razzismo
Quindi ricompaiono le indicazioni nei libri di testo che il raffiche il fascismo aggiornata in maniera velocissima e poi andiamo libro c'è un libro vero e proprio che quello della e libro cardine diciamo dell'educazione razzista nelle scuole e Cile trentanove si chiama il secondo libro della razza
E è un breviario è praticamente un breviario come prive le chiese con domande e risposte e qua primaverili italiano che vive sui territori dell'impero di mantenerle prestigio della razza mostrandone costantemente la superiorità degli indigeni
Il meticcio sia il figlio di due individui dei quali uno di colore è un essere moralmente e fisicamente inferiore facile vittima di gravi malattie inclinate visti più riprovevoli
L'incrocio fra durante nocivo all'una l'altra razza diciamo che tutti gli elementi fondanti il seconda la seconda fase del razzismo coloniale fascista quello separatista quello imperiale vengono anche trasmesse nelle scuole diventano pane quotidiano anche nelle scuole
Finisco
Ma questa è un'altra pagina su cosa devo SAP sapere sulla razza sempre sempre questi ausili didattici diciamo dell'epoca
Del razzismo imperiale le tavole delle razze si aggiornano entra l'ebreo
Il il il bianco si sdoppia in
Ariano tedesco Ariano italiano che mentre la rarità Agliano qua è in alto insomma vengono aggiornati materiali
E poi diamo secondo dopoguerra
Se per quanto riguarda l'antisemitismo pur non riuscendo non riuscendo levi
A pubblicare se questo è un uomo nel quale nel trend quarantasette per Einaudi ma pubblicandolo per un'altra casa editrice
Era per la fatica che aveva la classica italiana guardare quello che era successo agli ebrei in Europa
Però
La questione gli ebrei diventa subito importante
Si crea una spaccatura netta tra il trentotto e il quarantacinque
Per quanto riguarda il razzismo coloniale questa spaccatura non si crea che continuità totale le leggi non vengono ricordate comunque che gli ricordano ricorda con scandalo
Le tavole delle razze continua la Comparini libri di testo tranquillamente tant'è vero che in un libro di testo il quarantasei ho trovato questa cosa se ci guardate so se gli studenti riescono a vederla però gli storici la vedono una di queste immagini
è un'immagine a me ha colpito
Magari allora non colpita come mai non colpita quell'immagine lì la donna Schill Ukraine
Della
E la donna sci Lucca che aveva fotografato lidio Cipriani un antropologo razzista negli anni Trenta
E chi quando si apre la rivista la difesa della razza decide di darla Interlandi per comporre il mosaico che c'è nella copertina
La donna Schill Luca questo lasci Luca fotografata Cipriani di profilo ovviamente diventa l'emblema della negritudine da separare dalla razza bianca dibattere
Di cui emblema è una statua è una statua romana
E dall'ebreo
Ma come mai nel quarantacinque non lo vedo no non è disdicevole usare questa immagine semplicemente per mostrare che questa è la razza nera
E non è disdicevole perché non se non perché perché perché la razza nera e quella il razzismo verso i neri non è una cosa che deve essere scontata
è sicuro e se li è presi signorino tant'è vero che l'anno dopo e l'ultima le ultime due macchine
Anno dopo no l'anno dopo nel cinquantadue ancora un'enciclopedia quei materiali che circola nelle scuole trovate questa discussione evidentemente ripubblicata però repubblicana le cinquantadue
Rasta negra sembra un un teorema di razzismo
Grande gruppo di popolazioni umane costituisce la maggioranza della popolazione dell'Africa con circa centocinquanta milioni di individui caratteristiche fisiche e somatiche colore bruno scuro della pelle peli scarsi muscolatura scarsa perché qui verso avremo dei dubbi non
Specialmente nelle gambe
Cranio voluminoso e alto con osso frontale sporgente ossa facciali prominenti denti forti e compatti ossa nasali appiattite naso Camusso facilità estrema la menzogna avidità scarso rispetto della vita umana
Come poteva circolare per ragazzi per bambini una cosa del genere cinquantadue in Italia perché questa era l'idea che circolava in Italia nel cinquantadue degli africani
La guerra e la perdita dell'impero non avevano scalfito nulla nella scuola italiana è un percorso lungo che si attua e ancora nel settantuno mentre io andavo a scuola e cominciamo a fare mille mia
Chiudiamo il cerchio la mia coscienza antirazzista schierando mi dalla parte dei diritti umani imparando Rosa Parks
Un libro di geografia poteva mostrare le diverse razze senza dire che una parte più civile l'altra meno ovviamente non si poteva più fare però le mostrava così
Non c'è un discorso passiamo tempio del cinema non c'è un discorso silenzioso attraverso le immagini che esprime già no delle gerarchie o delle paure
Ed evitare da questa immagine pensato il bianco con la pipa ittiti tre quarti la sua pettinatura vestito il nero con foto segnaletiche come quelle
Della polizia grazie
Ringrazio Gabrielli veramente Gianluca per questo straordinaria carrellata
Di sul cioè il giusta imita
E siamo un po'in ritardo quindi andiamo uno dopo l'altro e poi a apriremo il dibattito dopo
è ora il turno di Lucia Ceci dell'università di Tor Vergata una storica contemporanea che ci parlerà della pulizia della razza anche lei Lucia si è molto interessata di questi temi nella sua produzione scientifica
Ricordo che ha per Tor Vergata verrà fatto una riunione giusto tra lo vuoi dire tu
Allora nell'ambito di questa rassegna martedì undici verrà proiettato il film Di Giorgio Treves mille novecentotrentotto Diversi e ci sarà anche in cui gesti fatto qui lo sopra ci sarà anche un incontro con il regista condotto dal professor Giovannini Spagnoletti che di cui riporto di salute assai in Georgia a Tiblisi per un importante festival cinematografico maggiore
Alle dieci sala cinema signor sia di Roma Tor Vergata e poi più in generale ro tanto bene abbiamo fatto già due non nell'ambito di questa di questa rassegna un appuntamento su razza un'invenzione dei razzisti
E un altro appuntamento sulle conseguenze delle leggi razziali nella ricerca nell'archeologia nelle professioni ecco quindi si pone anche continuità con questi nostri precedenti appuntamenti posso avere anche io il o delle slide pulizia della razza e il il titolo del mio
Allora intanto per le prime osservazioni come ricordava
Il professor Triulzi sono una storica dell'età contemporanea quindi magari noterete qualche piccola differenza di di metodo mi riporto un po'l'attenzione sul titolo di questa rassegna per fare una riflessione poi sono cerca di spiegare anche il titolo del mio intervento sarà hanno anche io ho colto con molto così han passione interesse la proposta della moda dell'Istituto Luce che ringrazio
Di col partecipare l'organizzazione di queste insieme di incontri e rassegna diciamo qual era il l'idea di fondo l'idea di fondo è che non si possa isolare il mille novecentotrentotto non si possa assolutizzare bile novecentotrentotto che è l'anno dell'introduzione delle leggi non razziali antiebraiche bisogna dirlo no delle leggi antiebraiche
E ma queste leggi vadano inserite compresi all'interno di della della storia dell'Italia fascista è questo insomma il tema che certi da qui di che sta alla base anche del titolo e dell'impostazione di questo incontro e perché perché precedentemente come diceva anche Gianluca
Gabrielli che mi ha preceduto sia assolutizzato nel mille novecentotrentotto come sono sono state ASP assolutizzato e altri momenti della storia
Dell'antisemitismo italiano la razzia del ghetto del tredici ottobre quarantatré le varie deportazioni no invece la storiografia
Da tempo ha cercato di inserire questa questa storiaccia la storia delle leggi antiebraiche all'interno della della storia del fascismo
Qual era qual era stato il punto di partenza il punto di partenza era stato una più in generale la così la narrazione no su una il mito dell'italiano brava gente ma più specificamente era stata una intervista rilasciata dallo storico Renzo De Felice in cui intervista che ebbe molto molta eco sui giornali in cui diceva di faceva l'affermazione che poi è penetrata largamente nella sui giornali nella così nel dibattito pubblico che la il l'antisemitismo italiano era conseguenza dell'alleanza con Hitler che non ci che non c'era un antisemitismo italiano
Ha avuto fondato ma che era soltanto una conseguenza dell'alleanza Ampera Hitler e Mussolini ecco mi già nel
Due mila il principale due mila quindi stiamo parlando di diciotto anni fa questa la traduzione in inglese principale studioso del GIP sicuramente pioniere insomma no della sua italiana dell'antisemitismo di Stato San Michele Sarfatti e nella
Nella storia nella nella storia degli ebrei del del discriminazioni antiebraiche durante il fascismo individuava individuava nelle leggi con di discriminazione contro i neri introdotte in Etiopia nel trentasette un terribile Turning Point un momento di svolta
Che perché attraverso il quale Mussolini e il fascismo e la monarchia
Introducevano una
Una specifica e precisa
Discriminazione scusi sia in inglese per aprire in inglese perché come ho spiegato APPA mi scuso di questo comma spiegata Paola era non ho avuto il tempo adesso di tradurla per questa circostanza tanto si può ascoltare no
Ecco non è tanto da leggere quanto piuttosto da ascoltare
Dicevo no della è un tardi imponente perché per la prima volta al la parola razza viene introdotta nella in una decreto emanato dal governo che diventa legge dello Stato e come ha scritto Aldo Mazza Gianni nel momento in cui la parola razza diventa pensabile preti predicava bile
Ecco no diciamo diventa anche applicabile perché si passi diventa si si pensa e si applica la razza in relazione ai neri e poi si applicherà si penserà si applicherà la razza in relazione ai bianchi
Superiamo il setting perché ne abbiamo già parlato però ricordiamo ecco alcuni aspetti perché è così importante questo questo momento di svolta la svolta
Della dell'aggressione della guerra italiana contro l'Etiopia è una guerra che viene realizzata senza una dichiarazione formale di guerra è una guerra che provoca
Anche questo se ne parla poco insomma no alla morte di circa trecento mila etiopi si parla ancora meno dei massacri che vengono realizzati e durante questa guerra del questo libro adesso è stato tradotto anche in italiano in dei massacri realizzati dalla dalle truppe italiane dopo l'attentato che viene fatto alla alla dicere Rodolfo Graziani il diciassette febbraio del mille novecentotrentasette anche qui possiamo a proposito di memoria ricordiamo che grazie a Graziani qualche anno fa è stato dedicato un mausoleo nel suo paese con i fondi della Regione Lazio no quindi diciamo a proposito di rimozione
Della della memoria delle delle responsabilità coloniali ecco non dobbiamo possiamo anche attingere a fatti molto recenti quel massacro di Addis Abeba che segue questo attentato provocati circa tre mila vittime tre mila vittime di lì a poco un altro massacro interesserà il convento cotto di Debra Lebanon s'anche provocando la morte di ci oltre trecento tra sacerdoti e diaconi per per capire l'importanza di questo convento
E diciamo gli storici lo paragonano alla Lourdes etiopica perché vennero massacrati perché venne venivano considerati corresponsabili
Complici della resistenza etiopica faccio quella piccola parentesi riagganciandomi a un tema che era emerso qualche sera fa Anna nel dopo nel corso di un dibattito seguita firma no si parlava della difficoltà di anche far passare questo tipo di di formazioni nella nella nelle televisioni no si parla sì però si parlava del boicottaggio ha della dell'impossibilità di proiettare il leone del deserto ecco pensiamo a questo mi ha molto colpito che l'unico documentario che a me risulta di produzione italiana sul massacro di Debray Lebanon s'è stato realizzato da un regista che lavora con TV due mila che come sapete la televisione della Conferenza episcopale italiana Antonello Carpigiani
Anche questo ce la dice lunga ha circolato
In questo circuito
Però ecco no non è una una produzione italiana non alla produzione italiana ecco l'importanza di questi massacri che importato cioè la la la l'atrocità di questi massacri che dovrebbero essere presenti Miano Stra coscienza di cittadini italiani
Tanto quanto sono i massacri che hanno e sono più familiari che sono le Fosse Ardeatine che sono Marchella la strage di Mazza il massacro di Marzabotto Sant'Anna di Stazzema no invece ecco no sono del tutto così periferici e a conoscenza di di poche persone
Ci avviciniamo però adesso ecco no al all'aspetto della razza come è stato accennato l'acquisizione centrale attraverso cui sì arrivo legiferare in termini di razza fu rappresentata dalla questione dei meticci i meticci erano figli di unioni tra italiani e come si scriveva sudditi coloniali generalmente donne no si faceva riferimento alla pratica più lunga più di più lunga durata
Nella soprattutto della colonia Eritrea dove l'Italia era presente da più tempo e la prima volta che si usa questo termine la la razza e la legge organica per l'Eritrea e la Somalia che è del mille novecentotrentatré
L'espressione la prova della razza che poi sarebbe diventata molto importante e diffusa anche nel dibattito giuridico
Venne introdotta dalla dalla nel corso del dibattito parlamentare e divenne poi oggetto anche di dibattito giuridico sulla rivista delle colonie italiane ma anche vi dell'Inter prima ancora stiamo nel trentatré quindi per trentatré trentaquattro trentacinque
Anche da nel tra giuristi giuristi come Ernesto Cucinotta Cutelli non ne la resterò appunto pensabile predicata pile quindi applicabile come forse è stato insomma già emerso
La si tratta di temi su cui la storiografia è intervenuta negli ultimi trent'anni negli ultimi trent'anni mi ha molto colpito il fatto che in un articolo recentissimo di Pulici balza agli onori anche dei principali studiosi e storici del dell'antisemitismo italiano
Quindi all'articolo del saggio del due mila diciotto si scrive che e dal punto di vista della ricerca storica si è completata una compro una totale rimozione del paradigma del bravo dell'italiano brava gente perché le responsabilità dei caratteri italiane nella Shoah italiana nel colonialismo italiano nel razzismo italiano dal punto di vista degli storici
Sono state come si può dire no non non c'è un si possono essere singoli e però di Anna ma non riesco non non riusciamo ancora ad incidere profondamente nei nei libri di testo perché chiaramente le sigle le questioni sono molte e complesse adesso non questo mio compito in questo momento in questo momento ecco nella nella le Livni nelle introduzioni delle prime discrimine leggi discriminazioni su base razziale ci fu un protagonismo di diretto di Benito Mussolini che vedeva nella nella razza nel nella presenza dei meticci un aspetto lesivo del prestigio del prestigio italiano
Come ha sottolineato in più circostanze Giulia Barrera che sarà una delle rare le relatrici del del pomeriggio nella se la vicenda militare italiana c'è una prima fase in cui si propone una sessualità predatoria no quindi abbiamo la l'italiano che porta fertilità a alla bell'abissina che state indagando appunto l'uomo
Italiano che la posta fecondare nell'immaginario che viene costruito hanno quindi c'è una prima fase in cui si propone una sessualità predatoria anche tramite un intenso traffico di cartoline immagini che ancora oggi si trovano facilmente
E in Rete e che fanno riferimento al dello stereotipo che nell'immaginario
Collettivo italiano ma non solo italiano è rappresentato dalla cosiddetta Venere nera la Black bello se la da donna nera bella disponibile amplessi se più disponibile sessualmente di quanto non fossero le italiani anche questo è un punto che fa parte di questo immaginario dicevo
Successivamente invece si pone il problema dei meticci di e evitare una la nascita la presenza di una generazione di meticci che venivano anche definiti
Ibridi ed è interessante dando Ethan somma chi il concetto di ibrido non e non non esiste insomma no non esiste nella nell'ambito anche del della di quella che oggi chiamiamo chiama non esiste l'ibrido in relazione all'uomo alla alla alla specie
Alla specie umana invece viene anche ulteriore falsificazione che viene introdotta nel discorso giuridico in questo caso è anche quella di ibrido perché meticci rappresenterebbero degli ibridi
Corano anti
Andiamo ancora avanti
Ecco perché si voleva proporre un impero si voleva sostennero l'impero popolato soltanto da italiani
La documentazione anche relativa all'Inter alla l'azione all'intervento diretto anche all'attivismo di Mussolini più volte ricordare do dagli storici
Si ritrova a in più di una fonte
Nel diario di Claretta Petacci che era la l'ultima amante di Mussolini
Ci sono dei passaggi questo diario contiene alcune cose vere anche molte cose molte affermazioni false e mi fa fa mi riferisco a a quei passaggi
E sul razzismo che sono stati che sono passati al vaglio ognuno storico molto
Scrupoloso sua di Giorgio Fabre e c'è tutta questa parte sul razzismo e in Africa contro i meticci che pensata giudicata dagli storici attendibile come e forte volontà del del Duce
C'è poi nel spetta alle due per gli occhiali nella nella nella stampa all'indomani prima ancora per annunciare il decreto Lessona prima che fosse pubblicato si parla proprio di politica di razza nell'annunciare la già citata il già citato
Decreto sul concubinato contro il concubinato altri strumenti di discriminazione razziale
Ecco non non mi soffermo sulla scuola questo si tratta di in in questo caso di un quaderno al suo poi magari ci confrontiamo sugli Ask sugli archivi che tu hai consultato questo quaderno in cui si raffigura
Padre Reginaldo Giuliani ha conservato presso l'archivio
Del di del del dei manuali e degli materiali scolastici di Roma Tre di cui professor sta sulla o è stato insomma non responsabile allungo no e anche questo quaderno si vedono molti e stereotipi perché trovate padre Reginaldo Giuliani descritto disegnato da bambino accanto anche il teste il termino come se fosse un martire una vittima quid vi faccio vedere di seguito invece qual era le l'immagine la fotografia vera di padre di Reginaldo Giuliani Giuliani era un cappellano
E della Pro della Milizia volontaria sia come cappellano sia nella prima guerra mondiale con gli arditi e nel corso la guerra di Etiopia cappellano con la Milizia volontaria per la sicurezza era era un fascista era annuale invece viene era precolombiana è rappresentato perché viene attesa né quel modo per tumore nel trentasei viene rappresentato come un eroe crociato
Questo per richiamare sia pur brevemente
Il ruolo che anche una parte molto significativa della Chiesa cattolica
A nel sostenere questo tipo di visioni questo tipo di stereotipi ora anche vada avanti perché adesso ecco no che il tempo abbiamo detto andata avanti scorso molto rapidamente anche all'inizio di di tutto ciò sono state fatte nel tempo delle banalizzazioni ecco qui mi mi piace citare non è stato fatto il suo nome ma è stato uno dei principali interpreti di queste di queste banalizzazioni e cioè da giornalisti anche che occupavano Novamont un peso in importante non è il dibattito pubblico cioè Indro Montanelli che si vantava di aver comperato la sua bambini Madama e che era una bambina insomma non la bambina
E così insomma nel nel ne parlava come se fosse diciamo una cosa normale
Come come come tante altre cose no che si facevano in colonia ecco quindi è oppure Pizio Biroli
Quindi però banale interazioni però che arrivano per diciamo per certi versi insomma hanno che che che mostrano evidenziano la difficoltà di abbandonare un tipo di sessualità predatoria che era quella della prima fase della conquista italiana e che non ritroviamo nella romanzo di Angiò Traiano Tempo di uccidere che vince il premio Strega nel mille novecentoquarantasette mi pare vero ecco no
Ecco la anche la posizione del Vaticano in questo in questo spassa aggio specifico è molto è molto significativa hanno la posizione del Vaticano è stata ricostruita negli ultimi anni in seguito all'apertura dell'archivio segreto vaticano le fonti di questo periodo diciamo h ai quando Garden buon entro il Papa era contrario alla guerra di Etiopia però non assume mai una posizione pubblica di denuncia perché perché teme che venga compromesso il concordato
E firmato tra e la la Santa Sede il Regno d'Italia nemmeno centoventinove qua stiamo nel mille novecento
Prima trentacinque protratta il Papa non prende una posizione pubblica di denuncia pur essendo contrario alla guerra quando viene introdotta la prima la prima legislazione che tocca il nodo della razza e missionari che stava in Etiopia scrivono a Roma la Segreteria di Stato il segreto di Stato era Eugenio Pacelli per sapere come comportarsi
E tutta la macchina tutta la procedura che si mette in modo qual è la posizione per conclusiva cui si perviene si dice la chiesa non riconosce che le razze costituiscano un impedimento nelle unioni non si parla di matrimonio si parla di unioni anzi nel corso dei secoli
E le ha promosse per favorire la conversione ha promosso le i matrimoni tra barbari e cristiani tra si dice infedeli cristiani pagani la sempre promosse quest'unione in vista delle conversioni
Però a un certo esibiti considerando la la situazione la la situazione
Italiana
Da indicazione missionari di fiancheggiare si usa proprio questa espressione l'azione del governo per cito saggi motivi igienico sociali così come sono intesi dallo Stato
Quindi insomma non riconosce l'esistenza delle razze neanche Larry
Più undicesimo parlerà dell'un'unica famiglia umana dirà io la però la parola razza non mi piace si addice agli animali nata siamo un'unica famiglia umana
Ciò nonostante poi nell'azione in pratica con nei riguardi del governo dà indicazione ai missionari di fiancheggiare fiancheggiare l'azione del governo italiano in colonia
Allora adesso voglio però arrivare alla conclusione
Allora negli stessi ecco questo puri penso sia importante ricordarlo no perché è importante parlare del colonialismo ma anche richiamare un i nessi no con il tre con il trentotto negli stessi a negli stessi mesi scusate in cui veniva emanata questa questi questi decreti questo decreto o no al per per per l'Africa orientale italiana de c'è una accelerazione dei provvedimenti antisemite escono alcuni famoso un importante pamphlet gli ebrei in Italia viene ripubblicata la nuova edizione e dei dei Protocolli dei Savi di Sion
E e viene creato un dipartimento all'interno anche qui la coincidenza non è casuale con il presente all'interno del ministero
Del dell'interno viene creato un dipartimento che sarà quello della del Morazzone che dovrà poi da lì a pochi mesi e individuare classificare gli ebrei e non ebrei bando voglio però concludere vado così alla conclusione
Con alcuni con tre il considerazione la prima e è questa diciamo non c'è bisogno che io adesso stia qui a ribadirlo
Abbiamo detto più volte che con la conquista dell'Etiopia Italia diventa ufficialmente la uno uno Stato razzista perché introduce la razza nelle proprie leggi su come sto parlando di Stato adesso non sto parlando di cultura razzista ma di Stato secondo punto e questo questo il senso del mio titolo
è anche vero però che la legislazione antiebraica del Micca che viene introdotta dal mille novecentotrentotto in avanti
Rappresenta un salto di qualità per questo io posto un punto interrogativo perché per Bari motivi intanto perché la il genocidio degli ebrei cioè la discriminazione viene avviene dentro al dentro li Società dell'Europa
Cosiddetta cristiana perché allora bisogna parte pure porre un interrogativo perché e il il governo fascista
Il governo nazista decide in sé inseriscono gli ebrei all'interno del programma genocida Ario anzi che inserire I l i cattolici protestanti i neri polacchi o i francesi perché il cioè perché questo programma di sterminio riguarda specificamente gli ebrei
No allora va bene noi noi italiani o al parcheggio è giusto non so vale a dire che c'è un razzismo anti nero nel corso nonché che dal Settecento in avanti in modo modula la cultura europea
Però la domanda che ma qui non non possiamo non rispondere
Per rispondere proprio a perché gli ebrei non non possiamo non fare riferimento alla presenza nella cultura europea cristiana Dini un antigiudaismo di lungo secoli de e l'altra presenza nella cultura cristiana della cultura del disprezzo ricordiamo che prima si parlava di testi che arrivano fino al mille novecento cinquantadue che dal messale del Venerdì Santo
La preghiera pecche e per la conversione dei perfidi giudei
E viene eliminata soltanto con il Concilio Vaticano secondo e cioè nel mille novecentosessantacinque
Che cosa voglio dire e concludo su quel su che e diciamo oltre di il colonialismo italiano che portò conseguenze drammatiche atroci
E sulla in Etiopia in Eritrea il Libia dura diciamo a seconda delle cose de di quali parametri Prem prendiamo per l'Etiopia sei anni per altri periodi più lunghi ecco nella la cultura del disprezzo che alla base e in cui si inserisce l'antisemitismo di Stato a alle spalle una storia secolare grazie
Allora io ringrazio Lucia Ceci
Vorrei invitare da Mauri merci a raggiungerci al tavolo qui devo comunicare anche che il professor Paolo Bertello Fernetti che ci doveva parlare di Ritter minga in Schering la memoria coloniale
Ne ha scritto ieri che per un po'grave motivo di famiglia non poteva essere presente con noi
Io però non me la sento sia Tevere che ho partecipato insieme a Paolo alla costruzione di questo di questo progetto
E sia per la rilevanza del problema della restituzione a non dire almeno due parole su quello che è stato fatto a nome naturalmente di Paolo
E ve lo dico come dirige diciamo senza grandi fronzoli
Il progetto nasce per caso
Come
A volte succede
E nasce a Modena nel mille nel due mila sei
Perché una o MG
Che fare attività in Etiopia improvvisamente decide di con me per dare per mostrare alla cittadinanza la la propria attività benefica di quegli anni
Si inventa questa questa cosa di un col foro memori fa un appello pubblico alla cittadinanza
Per chiedere a tutti coloro che hanno vissuto sono passati in nell'Africa orientale italiana di portare trovare ecco consegnare alla questa ONG che avrebbe semplicemente riprodotto o questi materiali lettere diari fotografie soprattutto avrebbero restituiti deve aver istituite proprio ai proprietari
Fu una di una quasi una iniziativa di marketing Edipo diedi pubblicitaria
Ma questa iniziativa del due mila sei di queste due organizzazioni non governative in realtà producono una massa incredibile di documenti
Si presentarono gente che importava vecchi diari vecchie fotografie verso i tesori di famiglia quello che è stato definito l'intero nel cassetto
Che è una uno degli aspetti de di questa memoria dei libri vede che spesso chiamiamo rimossa dell'Italia perché in un altro pezzo d'Italia c'è in realtà era stato una specie di preservazione di di questa cosa come un qualcosa di straordinario per la famiglia
Di memoria familiare
Talmente intima che si aveva qualche pudore a mostrarla
E che non e come altre grandi è stato già detto ma insomma come altri grandi traumi della storia alcuni vicende delle storie umane sono difficili da comunicare se non con l'altre persone che hanno passato la stessa esperienza
Voi sapete che questa è una cosa che accaduta per i reduci di guerra per i reduci dai campi di concentramento e oggi avviene anche per i migranti
Ha difficoltà di ricordare
La traversata del deserto del mare o dell'abbandonare la propria casa per un futuro migliore
Non è facile da comunicare non è facile da ricordare e perché si ha l'impressione che soltanto chi ha fatto questo passo decisivo della propria vita lo posso comprendere veramente
E allora intorno a questa idea è nato un progetto di una mostra grande mostra a Modena che è stata fatta nel due mila otto e sull'onda del successo di questa mostra
Indi si è pensato che tutto questo però aveva a che vedere con a tante altre persone in Etiopia che come dire erano lì fotografate ma che non hanno mai potuto vedere tutto questo
Ed è stato pensato di restituire e da qui il titolo i termini di restituire questo materiale riportandolo in Etiopia facendo una mostra al al all'anno all'università di Addis Abeba all'Istituto ITIS Alia italiano di cultura in cui sono venuti molti molti cittadini etiopici che hanno guardato con attenzione tutto questo ed acqua è nato un progetto formale di tentativo di far sedere a un tavolo di
Divisi studiosi il la produzione fotografica visiva italiana e mettere a confronto con la vastissima produzione in lingua Marika
Che ci poteva essere in Etiopia naturalmente c'erano alcuni dubbi su questa cosa perché sin dall'inizio il tipo di produzione fotografica non era esente di tutti quei caratteri che ci hanno descritto e ora siano in coso che Gabrielli
Quindi molti etiopici rimasero non poco stupiti da questo come dire carattere ancora coloniale di supremazia e di di come dire discriminazione che c'era in molte di queste fotografie e quindi l'idea il progetto non ha avuto vita facile
E
E mentre si si cercava di arrivare a un momento di collegamento tra studiosi italiani estraendo utili studiosi etiopici e arrivato
Il monumento di Affile
Nel due mila dodici la costruzione questa infondo piccola cosa la costituzione di due metri in quattro metri per quattro dice quindi di Moro però in onore
Del maresciallo Graziani
Che in Etiopia chiamano il macellaio d'Etiopia e la apparente mancata risposta
Della società civile in modo adeguato ricalcolati tutte le polemiche critiche fu che seguiranno al al Mausoleo di Graziani
In realtà io ha interrotto questo tentativo di ritenni and Schering cioè di condividi restituire e condividere
E in fondo creare una memoria comune tra noi e loro
Perché tutto sommato non solo i sessant'anni di vita coloniale è passata con le popolazioni sommarle eritree
Ho libiche ma anche quei cinque cruciali tremendi anni dell'intero sono una storia che abbiamo in Comune per certi versi con con le popolazioni dire la Regione
E finché non si non si era vivere non si troverà un modo di mettere in comunicazione di fare un ponte tra queste due realtà
Ci continuano ad esserci questi banalizzazioni questo prevalere dei vecchi stereotipi eccetera
Mi fa piacere dire queste cose oggi proprio perché abbiamo dei giovani qui tra noi è chiaro che su questo punto la nostra generazione non è riuscita ad andare molto avanti e speriamo che la prossima generazione civili aiuti in questo ed è con queste parole che io introduco Dardo Maui rimanere
Che i arriva in Italia ormai da dodici anni si sta qui è un regista ha lavorato molto su rapporti tra italiani e non italiani sui migranti in particolare il mio vecchio sogno quello ve lo dico proprio molto chiaramente era di avere qui con noi anche un grandissimo film mettere etiopico che si chiamava fai le Gary ma è che non siamo riusciti per certi
Vieri ma che ha fatto famosi film anche premiati a Venezia l'ultimo è stato tesa
E impieghi rimasta lavorando da anni su il materiale italiano e materiale non italiano che relativo all'occupazione dell'Etiopia
E ha o il materiale sì sterminato su tutto questo noi e sta lavorando attualmente con il luce per vedere quale materiale del Luce può usare e i e io speravo molto che ci fosse un incontro tra mai lei ieri ma che rappresenta la vecchia generazione di intellettuali etiopici che hanno lasciato il Paese vivono in un altro
La fai le lire a Washington negli Stati Uniti e Doug Amauri
Che sta qui invece ha fatto un'altra scelta è venuto in Italia ha voluto continuare a vivere col noi malgrado tutte le difficoltà e continua ancora oggi a manifestare la sua opinione
Nei confronti della questione migratoria nei confronti della difficoltà di essere straniero in Italia
E mi piace dare la parola Luís oggi per avere un commento dall'interno non potendo avere quello di Alleghe Lima e con di di di Dago Mauri
Che è anche un amico di tanti anni grazie
Buongiorno a tutti
Ecco grazie Sandro sempre piacevole ascoltare quando parli soprattutto su quello che riguarda l'Etiopia e ci sono tante storie che ti devo registrare sicuramente su sull'Etiopia io mi piacerebbe iniziare con anche per rimanere sugli
Sul tema
Ci sono ovviamente mancano la narrazione
Etiopica su questi avvenimenti su questi cinque anni sei anni di occupazione di guerra
Sarebbero imprese sarebbe ci sarebbero tantissimi materiali molto belli anche da da da tradurre purtroppo mancano anche queste
Persone o o mezzi per poter riscriverlo in italiano in modo tali che questi due memorie si incrociano ad una possano dare più più più frutto più l'importanza vi racconto due aneddoti c'è uno legato al cinema las la strana coincidenza tra me e il cinema
Da piccolo cioè a quando andavo a scuola vicino la mia scuola c'è un posto che si chiama settanta pezzi
Se tante vuol dire la casa di Satana
E questa casa negli noi da piccoli avevamo paura di avvicinarsi verso questa casa perché non ci immaginiamo per davvero questo è un è una casa di Satana crescendo mi sono informato e mi sono reso conto che di quel posto fu chiamato così perché durante l'occupazione fascista
Ci sono stati degli etiopi del del locale di di Addis Abeba che sono entrati hanno visto cosa succedeva lì dentro e hanno notato che da un apparecchio che spuntava luce
Che viene proiettato su un telo e da quel testo si muovono delle persone e l'hanno definita quello sarebbe il cinema e l'hanno definito questo non può essere altro se non l'opera di Satana
E questa coincidenza eccome
Che io sto usando i linguaggi cinema cinematografico per poter rivolgermi questo mezzo diabolico agli italiani cioè restituire anche il vostro mezzo in qualche modo per poter intendersi è raccontare chi chiude gli italiani possa seguire ascoltare azioni attraverso gli lì le immagini per me e tutto per caso ovviamente no uno si trova nella vita dell'immigrazione creazione uno delle cose che insegna e anche prendere la prima opportunità alla prima occasione che gli capita non ci sono tanti e quella non deve scappare quindi ho afferrato questo questa professione non per passione
Poi dopo la passione arrivata soprattutto sul racconto di documentare anche perché commessi avere una responsabilità questo racconto di oggi e come tutto quello che vediamo è stato non pensato a un archivio ovviamente però il tutto quello che produciamo adesso è l'archivio del futuro ovviamente quindi in che modo raccontiamo rappresentiamo gli migrazioni di oggi
Che sarà un un un un un archivio del futuro una una una memoria che stiamo lasciando questo ente importante che
Ed è per quello che mi sento in dovere anche in qualche modo di ridimensionare mi e di concentrarmi sui racconti individuali quelle storie che sono adesso nelle famiglie nei cassetti nel nel negli armadi di di individui che hanno vissuto come abbiamo visto il film oltre mare bellissimo documentario che racconta di una famiglia
Attraverso le lettere delle persone che ad del di questo di questo personaggio che è andato in in Etiopia durante il loro la guerra beh quello chi rivela anche tante cose la storia stessa attraverso queste storie di persone riusciamo ovviamente a comprendere e avvicinarci al alla la storia e l'immigrazione è così Pera in questo periodo in questi anni si è parlato molto del tema dell'immigrazione e meno sulle storie delle persone cioè le persone che
Sono o intervista chiudo
Ho interpellati sono sono un sono sono i minimi mezzi per raccontare il fenomeno
Cioè non abbiamo storie che che ci rimangono cioè non è abbiamo visto tantissimi documentari e raramente ci troviamo a conoscere la persona
Che ci racconta ma conosciamo più che le persone che ci raccontano ma conosciamo più il tema o quello che succede spesso e così che accade nei documentare e sarebbe interessante anche per me è una ricerca tuttora
Di
Concentrarsi sulle storie individuali anche perché per la complessità del
Degli approcci del modo di vedere sull'immigrazione non possiamo mai andare d'accordo e la storia non ci può salvare se non le storie di persone individuale che ci possono più vanno e c'è un altro aneddoto poi su sempre legato alle all'occupazione c'è incerto signore che si chiama ne cadrà stessa Mascetti
Grazie a Sandro che ha che ha
Io ho trovato questo libro a casa sua un libro che non è raro che non si trova spesso
Ecco è scritto in amari come ecco uno delle difficoltà anch'
Chiede l'Etiopia che non si sa non noi abbiamo questa lettera un po'complessa anche per iscritto in un istituto studiosi è difficile accedere comprendere non sono tanti sta e questo ne Cabras signore manca tra sia un titolo
Intitolato abbastanza alto
Che ha inciso il suo no sì di primo CTE chi Hoppé
Un cantante tradizionale fu il suo ma lui è un uomo di cultura che ha viaggiato in Germania prima ancora durante Menelik quindi uscire non c'era ancora il fascismo
è tornato alla dopo aver studiato questa questo mestiere
Di guidare le le macchine cioè non era così una professione sulla tecnica del del meccanico e del conducente è tornato in Etiopia
E appena è tornato utile al futuro vari
Rifiuti perché ci sono esso è stato allontanato dai le Silla assieme e quindi non era favorito perché per questioni di fan molto vicino al Legia su che sarebbe stato il l'erede di Menelik invece non fu allora lui era istruttore di questo giovane Yala su e durante Hailé Selassié è stato accantonato e durante il fascismo la cosa interessante ovviamente che i fascisti cosa hanno fatto hanno fatto riavvicinati dopo che il Negus Hailé Selassié
Fu al fu fu mandato costretto a lasciare l'Etiopia allora il fine il fascismo i fascisti hanno un po'in qualche modo tollerato ma anche avvicinato questi questi personaggi importanti ma arrabbiati con Hailé Selassié no cioè quindi queste figure come nemica Grassi est fu se tollerato però a un certo punto dopo le leggi razziali lui si rese conto
Sì resi conto che la sua la sua situazione di essere in qualche modo favorito da italiani in fondo in fondo non era d'accordo però di conveniva perché ha perso tanti
Tante ricchezze e lui scrisse questa cosa è bella perché sarà interessante tradurre tutte le sue il se si scriveva non era non c'era la libertà altrui e il suo figlio il nel calcio urta semmai che ha pubblicato questo questi piccoli pezzi di memoria durante il
E in Etiopia ce un modo di scrivere
Sarà mandavo Same Nord col dire là c'era loro
La cera e quella visibile che
Banale si capisce subito loro invece il significato più profondo del del di quello che si dice e e spesso noi siamo in qualche modo abbiamo ma Turato questo doppio senso di parlare per la sicurezza propria no lui scrisse con questo un modalità io vi leggo solo un due terzi che è interessante
In amari coi e poi la mia traduzione approssimativa così
Per De Menna teme alle crea
E in via un bel Cantù del Jaz Maggi fogne sale Ballanti fu Bagger Zagari cavalca Gheltu
Ma ma molti Scialla Alcamo e samba su questo Sandro forse lo capisce
Lui sie
Si è reso conto aveva un ristorante
Ad Addis aveva un posto affittato dagli italiani da un italiano
Est buongiorno si reca da qua in questo ristorante italiano che aveva affittato voleva mangiare ma si il proprietario non la fa voluto servire al ristorante l'ha detto di entrare in cucina e di mangiare di nascosto di H capito proprio che che c'è qualcosa che non va perché la propaganda e che noi vi liberiamo dalla schiavitù e tagliare dal dalla dalla segregazione di certe persone lui scrisse questa cosa uno capiva il Twain lei lei e il tuo capi fa dare del tu e del lei perché uno un uomo di cultura è andato la mia età quello che vi ho detto in amare con la mia età e sprecata la brama di detti asmatici pregiato ma c'è un titolo che sostituirà ASPI aspira aspira di raggiungere per il momento in Cabras
La mia la brama di déjà asmatici o del lei non non raggiunta nella mia patria mi considererei da poco
Fai di me il tutù il tutto della tua tromba è difficile ristrutturò per come si esprime la suonare la tromba da noi meglio la morte piuttosto vivere giusto
Un'altra cosa sempre su tutto il suo ristorante
Dice per non quando l'hanno nascoste a mangiatori di nascosto in cucina lui scrisse sono felice che sono vivo nascosto nella mia ma nella propria casa
Quante storie presa Mascetti ci richiedesse del sale in ma sembra che
Pesci che all'opera che esauriti carichi più su tassa Mascetti questo questo è
Perché l'ho citato un tanto mi piace lancio una sfida di studiosi a chi sta qua di di concentrarsi come io vorrei e che ci sono editori che sono interessati a tradurre alcuni libri in amari con non tanto per Ri sui citare perché in Etiopia si sa molto di quello che si sa qui sul colonialismo
Ma è interessante se ci sono qui delle disponibilità per tradurre anche come questi libri non letti
Così in futuro io credo con questo Sandro non so se sono sono molto
Allora ci sono due cose
Che mi riportano
Attraverso il cinema e tutto quello che abbiamo sentito la rappresentazione e quello che mi dà fastidio tuttora e
Cosa vedranno i nostri figli
Di quello che noi abbiamo subito cioè comunque c'è un un una volontà anche mediatica dire di dire vai rappresentate l'immigrazione in massa
In numeri e mi preoccupa perché quei innocue le immagini che passano e i telegiornali e molto insistentemente creano comunque
Questa intanto per il presente una difficoltà di far percepire al pubblico cosa è il il numero l'informazione giusta
Su chi sta arrivando ma soprattutto crea anche la la la la sensazione di invasione no e non ci sono alternative storie alternative
Per quanto noi non riusciremmo i nostri documentario piccoli racconti non riusciranno a vincere il Festival non mi interessa molto perché io non sono tagliato non sono arrivato attraverso verso il cinema per l'ispirazione di essere razzista ma proprio per l'esigenza di scrivere di dire qualcosa
Allora se non arrivano sicuramente saranno queste generazione che avevo chiesto usufruiranno queste memorie che dobbiamo lasciare le storie di individui di migranti che sono diversi come anche ha spiegato bene Gabrielli che si parla di molti persone multietniche
Basta Santa grazie
Ringrazio danno Maui che questo conferma l'idea che è importante cercare di trovare punti la traduzione purtroppo c'è una vastissima produzione in lingua mai ricca che non nota agli studiosi italiani così come molta della produzione italiana poco nota alla Società etiopica e quindi questo è uno dei possibili ponti l'altro ponte che che nasce da oggi e che spero Vincenzo Vita Paola Scarnati eccetera raccoglieranno
L'ospitalità che noi dobbiamo a questi intellettuali etiopici che vivono tra noi affinché producano i loro film usando anche i nostri archivi con tutto diciamo l'amicizia e la collaborazione che si deve in questo periodo
Sono già iniziato i primi contatti dal Mauri vorrebbe molto scrivere una storia dei lavoratori africani in Italia e credo che gli archivi diamo del siano abbiano piena ma moltissimi materiali in questo senso e io auspico fortemente che questa cosa sì è uno dei prodotti diciamo indiretti
Di questi tre giorni di discussioni sull'intero le leggi razziali e il e la loro attualità in questo momento presente
Questo potrebbe essere la nostra restituzione come persone vicine al mondo del cinema nei confronti di un giovane regista etiopico
A questo punto noi abbiamo in programma la proiezioni di alcuni filmati non molti una ventina venticinque ministri di sonno e siamo perfettamente in orario dopodiché ci sarà ogni battito non so se Gianmarco manco su qui
Però spleen di niente perché deve deve presentarle quindi se c'è qualche domanda aspettando che ritorni Giammarco
Sì
Un attimo un attimo solo
Gilad quindi Alessandro la terra proprio dalla suggestione del titolo di alcune cose che sono state dette
Da Gabriele dal non coso
E lo dico come dire non non tanto atteso quanto come dire ai ragazzi tenete presente che c'è un legame fortissimo il titolo del di questo di quest'incontro importante proprio sulla percezione di quello che non abbiamo avuto come italiani rispetto alle leggi razziali cioè l'abbiamo letto sempre le leggi razziali come delle leggi antisemite
Dovete tener presente che in realtà c'è un legame stretto fortissimo tra alla costituzione dell'impero le leggi razziali
Sì chiaramente in venti minuti nelle relazioni si dicono tante cose ma tante si vengono perse quindi la mia semplicemente un tentativo di puntualizzazione che durerà un minuto
Nel mille novecentotrentasette si è definita la politica coloniale fascista e la politica coloniale fascista e quella della colonizzazione demografica cioè di trasformare un pezzo di Africa in Italia
E e nell'idea
Della come dire politica espressa dal governo del tempo che era una politica fascista a tutto tondo era impensabile che quella conquista coloniale si sarebbe potuta trasformare nella seconda generazione di italiani
In una generazioni di Italo africani
Ok questa era la cosa che terrorizzava dal punto di vista politico al governo fascista
E quindi la necessità della creazione delle leggi razziali di leggi di separazione di apartheid come diceva prima
Gianluca in qualche maniera era strettamente necessaria rispetto alla costituzione dell'intero tant'è che le prime leggi il primo decreto governatori alle che quello l'ottocentottanta del mille novecentotrentasette e proprio si manifesta matrimoni misti essendo evidente il dispositivo delle leggi razziali del trentotto e distribuite in tre casi
Il terzo capo come sempre quando si introducono delle tra virgolette molte virgolette riforme è quello delle disposizioni transitorie
Il secondo capo ecco contro sono disposizioni contro gli ebrei ma il primo capo di questa legge più importante non ne parla proprio degli ebrei
E si intitola dei matrimoni misti in cui gli ebrei non sono mai citati è chiaro che si riferisce anche agli ebrei
Ma lì c'era un tema che era quello della politica imperiale Gianluca in un suo articolo adesso non mi ricordo quale perché ne ha scritti tanti su questo tema a un certo punto fa anche una ricostruzione numerica
L'impero era fatto da circa dodici milioni più o meno stimati vissuti di coloniali
Una mezza milionata di italiani e sei mila mitici più o meno fra tutte quante le colonie dell'Africa orientale
Possono rappresentare dal punto di vista numerico demografico un problema certo che no rappresentavano un problema dal punto di vista politico
Ok quindi quello era il tema fondamentale scusate se ho fatto questa precisazione anzi premeva molto rispetto a questa a questa questione va bene allora Giammarco al mandiamo
A te la parola
Va be'della
Sì come accennato prima ora visioneremo alcuni documenti ritornando appunto a bomba sul sul tema del rapporto tra cinema Impero dispositivi dispositivi
Razziali
La prospettiva è un po'di lungo periodo non ci soffermeremo solo su su sulla sulla guerra d'Etiopia ma un po'seguendo anche rintracciando il mio intervento partiremo
Dall'inizio di quella che era la propaganda cinematografica fascista naturalmente osserveremo alcune alcune diciamo dei cambiamenti di paradigma prendermi appunti
Cioè il primo documentario
è
Perché dell'attivamente celebre per quanto riguarda gli studiosi di propaganda fascista come accennato prima e il primo finanziato dal regime prodotto dall'allora sindacato istruzione cinematografica
è un documentario sulla spedizione in e in Etiopia e non solamente in Etiopia di Guelfo Civinini un giornalista del Corriere della Sera
Una troupe cinematografica ha seguito Civinini fino alla Cortana
E questo è il risultato
è un documentario muto nei guarderemo fino a circa metà
Ci sarà
Panico
Questa è la città di Gondar è stata la città imperiale per diversi se
Lì alla riva
Come Giulia
Ok mi volevo fermare qua io ho lasciato andare le immagini
Perché non mi piace fare da voci fuori campo un documentario che non cela però
Volevo adesso se possibile accendere le luci sentire le vostre considerazioni non semplicemente su quello che
Il documentario dice o vuole raccontare ma le impressioni se ci sono sette che voi avete guardandolo
Poi vi dirò le mie
Lella spedizione di al avvenuta qualche anno prima del ventiquattro quello che mi interessa sottolineare
è in questo fotogramma si si vede quindi sponsor qua ci posso posso andarci sopra la telecamera si avvicina ancora di più
Notate che
Tutte le figure umane dell'Etiopia sono vestite per esempio
Nelle primissime scene si nota l'interazione tra la truppa tra Civinini che seduta a terra
Questo diamanti scompare
Le immagini della del del dell'esploratore all'interno della boscaglia richiamo un po'il senso di avventura non era semplicemente legato all'modi attraverso il quale l'Italia guardava all'Africa ma era una cosa insita connaturata nella cultura europea del tempo
Un altro aspetto ci sono molte inquadrature in campo lungo comunque che che riprendono dei soggetti molto lontani pare che la telecamera voglia quasi spiare sia
E si sia vera cineprese
Sì sì
Appunto volevo vuole sì pigliare vuole soddisfare e quasi una una foglia commerciale orientalista che era diffusa
In Italia è dal mio punto di vista suggerisce
Che la politica coloniale di invasione non lo dico solo io non era ancora definita si stava ci si stava abbassando ancora anche a livello di troppi cinematografici sui documentari di di Comerio su quelli che sono nati sono stati prodotti decenni decenni prima
Veniamo ora invece
Al periodo della guerra non mi mi soffermo ulteriormente su tutti gli aspetti che viola già illustrato
E vediamo un cinegiornale
Prodotto nel gennaio del trentasei
Le truppe italiane si stavano avvicinando alla fase calda la conquista delle Amber quindi de de de de dei paesaggi che abbiamo visto già nel documentario
Del ventiquattro
Possiamo avete nella luce accesa intanto dura pochissimo al dissipare abbastanza abbastanza bene
Nota a margine nota introduttiva
Questo è ben rappresentativo della produzione dell'epoca non è un scelto a caso oppure eccelle in qualche in qualche aspetto
Ci sarà
Alcuni miei ma non ha niente sono sfilati insomma rimozione inevitabilmente meandri insondabili mandiamo in galera un Audi Magnetic alé Vallée durante la sua militanza comune rimanevano io misi mano Ramin dell'anno indiano tigrino Romeo vengono anatema allarmismi a Novi sembrano ciclabile Nomentana mondane dei milanesi la no no non emerge vanno siamo noi ma inutile un'idea di Noemi Martina montuosa viene organizzativa del generale ma almeno al Napoli ma lei
Pubblicamente
Avevano
Al comando superiore con sua Eccellenza l'alto commissario maresciallo Badoglio
Un
Verso l'osservatorio da cui si domina un ampio panorama della pianura in cui spiccano la moneta all'Amba Aradam
Ecco
Un
O che appunto qua siamo in quelle che erano le fasi più calde della della conquista del delle del Fronte Nord al fronte tigrino
Come vedete il paesaggio si svuota
La telecamera la cinepresa ci restituisce un un paesaggio che è completamente alla mercé dell'avanzata italiana
Un'altra cosa importante è che anche l'inclinazione della della della del dell'obiettivo cambia diventa sconquassi perpendicolare al terreno dà un senso di dominio assoluto
Di dominante su su su su un paesaggio una terra nullius un qualcosa che ripeto era completamente disponibile
Per per la conquista l'avanzata italiana è come diciamo questo Cina giornale è abbastanza rappresentativo di quella tendenza
Di rappresentazione dell'avanzata come una marcia e la la la la i suoli non dieci ATCC dicono questo nel senso si si si enfatizza con la musica sinfonica con i crescendo eccetera
Però come le ho visto prima questo era estremamente criticato all'interno degli ambienti più fascisti della produzione propagandistica cioè il il il la la la la citazione di de de de del federale di
Di A. D. sapeva cortese si riferiva proprio a questo c'è secondo i fascisti far vedere le celebrazioni i picchetti e le trombe non era non era l'impero quello l'Impero non era quello
Adesso se vi farò vedere un un un un cinegiornale un po'più lungo
Non c'era una visione unitaria nel senso in particolare dagli ambienti del ministero e la stampa della propaganda
Loro e infatti davano molto
Il lato quasi per cioè il lato senza dover civilizzato ore quindi ne sono facendo una missione di civiltà
Però una visione CDC vita in questi devono riflettere gli italiani cioè la rappresentazione dell'alterità era specie diversi accessoria alla la rimarca azione delle differenze
Che poi diventano differenze sì che diventano cioè nel discorso pubblico biologica
Per quanto riguarda il i comandi militari
C'era un aspetto c'era un aspetto più diciamo futurista nel senso tutto il il focus sulle armi sulla su su su anche su sul sul sonoro su su sulle esplosioni eccetera questa era molto gradito da parte dei comandi dei comandi militari
D'altra parte la luce da Paolucci di Calboli in particolare perché le carte disponibili prevalentemente sono sono legate alla sua di attività
Da diplomatico qual era cercava di mediare tutte queste esigenze
E creava una una sorta di di di di versione smussata di quello che invece doveva essere una conquista una conquista violenta poi come vedremo però poi appunto ci saranno dei primati che lo confermeranno
Dal trentasette la situazione è cambiata con le cronache dell'impero con tutta una serie di di di filmati che appunto vere
Questo emerge sì naturalmente è verissimo e grazie per questo questa immagine alcuni documenti
Emessi dall'ufficio stampa e propaganda
Che come dicevo prima al vertice propagandistico che in teoria doveva addirittura assecondare il reparto luce ma reparto luce era in qualche modo legittimato a Mussolini in persona per questo parlavo di scontri di frizione istituzionali
L'ufficio stampa e propaganda in particolare per quanto riguardava
I giornalisti esteri gli accreditati quelli ebbe a dire diciamo che erano all'interno
Ha fatto un lavoro potentissimo di censura
E mi l'unica cosa che riusciva a censurare erano le trasmissioni radiofoniche perché quelle partivano in in in via diretta però alla a al all'Archivio centrale di Stato io sono riuscito a trovare le le trascrizioni e in alcune naturalmente gli analisti erano anche straniero
Però la avanzata quindi erano di ambienti di naturalmente proporre quella fascismo per alcuni momenti emerge da un lato l'eccessiva esaltazione del benessere delle truppe che suona finto suonava finto questi italiani sanno benissimo sono lavorando benissimo fanno strada eccetera
Dall'altro qualcuno fa emergere invece appunto le cose che si dicevano cioè la la difficoltà materiale
Le gravi perdite non provocate da gli scontri campali ma in realtà da dal dalla precarietà delle condizioni
Se posso semplicemente aggiungere a questo emerge ancora in maniera più forte nel filmato sulla cronaca dell'impero che che che vedremo però prima di questo volevo vedere con voi un un filmato
Su o o diciamo
Prodotti in un periodo in cui ormai la conquista la la Mantia la presa di Saba era era assicurata diciamo le grandi battaglie appunto del del del dell'amara erano erano volte in favore degli italiani
è questo filmato inizia a mostrarci il processo di inserimento di quelli che un tempo venivano considerati nemici o comunque una sorta di battesimo alla religione
Fascista viola dell'allora poi definire così questo
E se non lo conoscevo del trentasei del marzo aprire trentasei
Mentre nella vastissima Etiopia continua inesorabile sicura la nostra avanzata dunque giunge il soldato d'Italia ha inizio la redenzione della terra e delle popolazioni e in pieno ventesimo secolo vivono in uno stato compassionevole di indigenza ignoranza confinante con la Bruchi mento questi poveri esseri selvaggi che mi e invece no genti appartenenti a tribù nomadi una ma beni Camera e varia che vivono ancora come all'età della pietra donne la cui esistenza si differenzia ben poco da quella di una bestia la somma perché gli uomini non hanno è un'occupazione
Una passione la caccia alle vecchie o all'uovo
Sono i sommatoria rinati e soltanto Guerrieri
Coraggiosi ed entusiasti non manca loro che disciplina inadeguato equipaggiamento per diventare degli ottimi affari e diciamo si incaricano i nostri ufficiali
Il compito non è facile ma il risultato non fa mancare e la metamorfosi seppure meno ora Ida della realtà di quello che appare sullo schermo e veramente completa e ho solo apparente quello che il selvaggio tiratore di lancia è stato trasformato in uno inappuntabile mitragliere
L'appassionata guida dei nostri ufficiali
Inquadrarli ormai nella parte del nostro esercito coloniale ognuno di questi nuovi soldati d'Italia viene assegnato ad un particolare reparto servizio a seconda della propria idoneità
No
Rientra
Evidente
Nei momenti di riposo poi il tipo proprio anche ora inglese selvaggi con Hamas
Dove
Distante non è punti qualche ottimo centro attacco destinato alla celebrità ma non certo per il momento che ben poco tempo da dedicare al gioco del calcio
Farà ancora
Eduardo diramato l'ordine di portantino avanti bisogna caricare le casse di munizioni le preziose mitragliatrici sugli autocarri e ordinariamente si leva il campo
Attorno
Affiancando le colonne di nazionali queste truppe indigene e si avviano ora al battesimo del popolo sotto le insegne della loro nuova patria invincibile e il genero la patria italiana
Okay ecco questo questo filmato è interessante per diversi motivi innanzitutto nelle primissime scene
Irrompe la novità quindi lo sguardo che da esotico diventa estremamente erotico ma a fianco a questa reso lottizzazione
C'è pure l'abiezione che le donne sono considerate dalla voce fuori campo bestie da soma poco poco differenti sono sono
Gli uomini però avere un processore Bentivoglio quindi fascismo la sua missione civilizzatrice il suo universalismo che però era basato su una gerarchia razziale fondamentalmente inserisce
In questo caso il gli africani all'interno della propria gerarchia nel livello più basso di questa gerarchia badiamo bene e non c'era possibilità di di ascensione li inserisce come
Addestrando i militarmente quando nella scena in cui lo fanno saluto fascista quello per me è un battesimo laico cui secondo te le interpretazioni della del fascismo come religione politica della
Missione civilizzatrice che diviene una missione sacra ecco da questo seguendo questo filone interpretativo
è ancora più interessante il montaggio dopo questo battesimo laico pare che gli africani assumano
Così tanto il desiderio l'aspirazione è essere dentro questa gerarchia seppure nell'ultimo livello giocando a calcio si approfitti si appropriano anche di uno svago
è quello io lo interpreto come le le come se la se la se la macchina da presa volesse restituirci ora volesse restituire almeno all'epoca
Questa aspirazione ma questa aspirazione che era comunque tappata da lì da quelle limitazioni biologiche
Razziste di cui si è parlato si è parlato approfonditamente
Poi ritorna di nuovo un po'il focus militare però anche qui vediamo che non c'è la guerra ci sono le munizioni cioè questa avanzata ci sono i carri c'è una preparazione sembra comunque non si arrivi mai
A quello scontro perché da questo momento in poi anche la prima però dal dalla dalla sta di metà del della della tarda primavera trentasei diciamo così
E ci piacerà ai visionari prendere quanto in realtà gli etiopici o quelli che
E le altre popolazioni dell'impero fossero felici di entrare in questa gerarchia di assumere questi valori e di far parte del dell'universalismo fascista
Dicevamo ancora prima per quanto riguarda tutte le critiche che sono state mosse
Dal trentasette Paulucci di Calboli non poteva naturalmente rimanere in qualche modo
Freddo rispetto a tutte le pressioni che se che che che venivano esercitate nei confronti del suo operato
è l'Istituto Luce crea le cronache dell'intero e sono una serie di filmati un po'più lunghi dei documentari che erano nati proprio con l'intento di mostrare le potenzialità del dell'impero agli italiani e io vivo rimostrare quello basato l'Axum per una città che
Sta nell'estremo nord del dell'Etiopia citati sacra perché li li secondo la religione coppe custodita l'Arca dell'Alleanza
E c'è il macellaio di etiopi nonché macellaio di Lidia Graziani è è interessante vedere i suoi sguardi mentre si si rapporta con con il clero copto
Ma
Solenne il rito religioso in onore di sua Eccellenza Graziani ad Axum la Città Santa della religione cotta
Nello spiazzo verde che si apre dinanzi alla gradinata della chiesa & ammariamo il signor lo spettacolo offerto dalle danze e ritmi che e dai cori dei monaci che trovano la loro origine nelle antiche danze del Tempio di Gerusalemme ci ricordano a visioni di tempi remoti
Sotto un grande ombrellone rosso ricamato d'oro il rappresentante del re imperatore in assiste alla caratteristica cerimonia con a fianco il governatore dell'Eritrea e il commissario regionale
Allora
Dopo il rito della purificazione delle mani sua Eccellenza Graziani ha gradito l'omaggio di una pergamena e di una croce copta
Va
Bene
Sì
Tutti i più alti dignitari del clero Max mite sono stretti intorno al viceré
Con i loro ombrelli variopinti le caratteristiche migliori i ricchi mantelli ricamati i tabernacoli intarsiati di pietre preziose le campane le grucce e i pastorali
Una profusione di ori e argenti accesi dal sole che inonda il recinto
Per ascoltare le parole continui il viceré prende atto dei sentimenti di devozione espressi dal clero ed assicura la chiesa di Axum dell'interessamento e della protezione del governo italiano suscitando il più alto entusiasmo e la maggiore gratitudine fra le comunità religiose radunate
Ok come diciamo le cronache dell'imparano chiamate a mostrare quelle che erano le risorse e a spingere l'italiana quella colonizzazione demografica di cui si faceva riferimento prima in realtà da questo filmato emerge ben poco emerge invece secondo il filone che ho introdotto prima un aspetto religioso di come come veniva considerata
Per l'Italia fascista ma anche Italia cattolica
La religione copta aderiva considerato un cristianesimo di serie B semplicemente sappiamo che per motivi politico-militari fascismo decise di appoggiare a privilegiare diciamo le le popolazioni musulmane nell'aria
Mi interessai e mi ha colpito particolare gli sguardi di Graziani che sotto i rami sono sprezzanti nei confronti di tutte le persone che che le critiche che gli girano il giro intorno e gli applausi finali no non sono presi in presa diretta sono emergono
Successivamente
Non abbiamo tempo per saper ma ci stiamo andando la conclusione però vorrei farvi mostrare l'ultimissimo documento brevissimo di un minuto
Qua
Il documento cinematografico
Guardi
Perché vi racconta muta quanto irresistibile dopo il Milan quali furono i giudizi della colonizzazione italiana indica in che modo l'arabo nomade fannullone pure toccato dagli italiani e alla scuola e alla civiltà del lavoro
Dedichiamo questo documento tutti coloro che si ergono a maestri di colonizzazione dopo aver abroad i primi popoli
è evidente che questo documentario è stato prodotto successivamente alla alla fine dell'impero questo è un documentario della della nuova luce quindi l'Istituto Luce rifondato
Dopo la bici sulle vicissitudini legate al alla caduta del fascismo al fatto che l'UCI si fosse spostato per un periodo nella Repubblica di Salò poi fosse stato
Formalmente disciolto per poi essere ricostituito perché questa mole di cinematografica di materiale che loro avevano poteva essere utile ed è stata molto utile nell'occasione della rivendicazione dell'economia italiana
L'Italia per delle colonie come si diceva prima a seguito della seconda guerra mondiale tuttavia almeno fino alla fine degli anni Quaranta democrazia cristiana è partito comunista volevano tenerle queste colonie si creano tutta una serie di documentari prevalentemente della Settimana Incom ma non solo è soprattutto dal quarantasei al quarantotto quindi con le trattative erano ancora in piedi non erano ancora partite
L'amministrazione fiduciaria della Somalia oppure si erano prese le decisioni sull'Eritrea il governo italiano cerco in tutti modi di
Ti
Egli esercitano un ruolo nelle vecchie colonie riutilizzando quella mole di materiale prodotto dall'Istituto Luce che venerdì semantico Sato la in questo senso la voce fuori campo qua ancora molto di stile fascista
Si fa molto più riferimento agli altri paesi quindi nostro colonialismo buono qua inizia la narrazione del colonialismo buono il colonialismo non si dimenticano i cinegiornali fino agli anni Sessanta non viene mai dimenticato viene ricordato in maniera diversa
Ecco quello LSU
Il punto su cui con cui ho iniziato questo mio intervento stamattina con cui vorrei concludere e naturalmente questi giorni le le proiezioni ci hanno dimostrato che e in realtà tutto quell'archivio della colonialista italiano può essere riutilizzato in maniera critica perde costruirebbe colonizzare la nostra la nostra storia è la nostra contemporaneità io mi fermo qui sessanta alcune parole
Va bene grazie non siamo abbastanza
Puntuali c'è un po'di tempo si ci sono alcune domande
Migliore lì c'è ancora
Ecco ecco una domanda per voi e
Sono stati conservati diciamo old al di là dei filmati ufficiali in quanto Beck blog di di di spezzoni non utilizzati
è rimasto venivano distrutti i bimbi larghe parti che è bravo o c'è un vero archivio
Di margini non non ancora utilizzati eroe e disponibili per eventuali confronti del memoriale setacciato filtrato no la grandissima parte del materiale utilizzato per i cinegiornali e non montato veniva distrutto nel momento in cui venivano invitati cinegiornali
Ci sono sono sono usciti dei repertori che però provandolo piuttosto dai documentari dalla realizzazione dei documentari non sono una un grande patrimonio
Molto spesso i documentari erano erano montati sulla scorta dei cinegiornali che venivano realizzati venivano riadattati ne veniva fatta una narrazione diverso
Quindi non c'è un vero e proprio materiale di repertorio
Gli unici repertorio ci sono decine i giornali sono quelli successivi al periodo fascista abbiamo del materiale fotografico che stiamo ancora lavorando su un reparto
Dire Africa orientale
Che diciamo a accanto a ad un largo patrimonio di immagini
Di regime di istituzione a delle immagini cosiddette riservate che che venivano in qualche modo censurate veniva negata una pubblicazione quasi mai però sono almeno da quello che mi son capitate
Che abbiamo che abbiamo visto quasi mai sono delle immagini sconvolgenti dal punto di vista del contenuto magari abbiamo Mussolini o un gerarca in una posizione non consona piuttosto che con un'espressione buffa
Ma non ci sono immagini che cambiano in qualche modo il punto di vista del regime
Ok grazie
è tanto più il valore di questi tentativi come quelli di Modena ma che è stato fatto anche in altre città italiane
Di andare a trovare i fondi privati perché spesso nei fondi privati invece ci sono delle immagini alcune che circolavano clandestinamente tra gli ufficiali o tra la troupe per esempio di immagini che non il regime non faceva vedere per esempio immagini della testa mozzata di di di di di ai loro altre
Immagini di corpi e insomma sarebbe interessante vedere diciamo queste queste foto non ufficiali ma non tanto quelle mantenute commessi riservate negli archivi pubblici ma anche esistano ancora nel nel a monete a Modena nessuno ne sono uscite diverse di queste di queste foto
Certo certo certo certo
Non abbiamo documentazione anche diciamo quella poca documentazione cartacea c'è pervenuta che è pervenuta all'oceano riporta questo tipo di informazione appunto quel quel materiale con con le immagini più strazianti
Dell'operatore di un di un operatore russo abissina cinematografica russa non l'abbiamo in banca dati non ci sono quel tipo di immagine all'interno ma come non ci sono
Non è l'unica diciamo l'unica l'unica tipologia di immagini mancanti sono mancanti proprio le immagini diciamo che sono riconducibili ad un'accezione negativa del fascismo molto spesso ci viene richiesto se abbiamo delle immagini relative a un alle deportazioni degli ebrei piuttosto che non ci sono non sono rigirare di luce
Non venivano ripresi non se scappava fuori un operatore che aveva ripreso qualcosa che poteva verosimilmente assomigliare ad una connotazione negativa non veniva montato non veniva pubblicato il repertorio venivano eliminati un po'anche per diciamo in una prassi di riciclo della pellicola che c'era ma poi anche perché c'era un processo molto complicato di pubblicazione dei cinegiornali
Veniva veniva dato un bollino di possibilità di essere pubblicati e mandati al cinema passavano una sorta di censura
Come come oggi la censura quindi difficilmente si si trova documentazione anche cartaceo di produzione di questo tipo di di immagini
In realtà lo dice che l'ha fatta all'estero perché fuori ci sono molte infatti perché fascisti lega si è fatta di oggi una una quantità N enorme di di Maggini che
Quale sempre lui
Ma
No dico solo una cosa che per togliere un po'c'è un fatto relativo appunto alla promulgazione delle leggi razziali del mille novecentotrentotto
Per un lungo periodo nell'archivio dell'Istituto Luce non era presente il rullo di documentazione di Mussolini che al balcone di piazza dell'Unità Trieste promulga le leggi razziali non era presente c'era un documentario come fosse in qualche maniera di montato non lo so se è stato rimontato non è stato rimontato seduta sanno accoppiato ma dei rulli non lo so
Questo rullo era però presente all'archivio nazionale del cinema della resistenza di Torino perché la responsabile lo ha recuperato con l'Olivetti dalla recuperato da un operatore che aveva un positivo
Di questo di questo documentario che con il positivo era andato proiettato in sala e c'era anche c'erano anche questi diciotto minuti mancanti all'interno del nostro archivio però sinceramente
Di cinegiornali la numerazione dei cinegiornali l'abbiamo seguita abbastanza attenta a mente
Il periodo diciamo relativo alla alla guerra è un periodo molto complicato a anche per tutta una serie di vicissitudini sono arrivate dopo per per l'Istituto Luce a tutta la trasmigrazione verso la Repubblica di Salò e poi vedersi eccetera
è stata l'arrivo degli americani all'Inter nell'archivio di Washington ci sono centinaia di CD di cinegiornale testimonianze italiane ma non solo italiane anche di tutti gli altri stati coinvolti nella seconda guerra mondiale
Che gli americani hanno portato come bottino di guerra abbiamo testimonianza di molte lastre foto
Ed altri del
Recuperate sugli sul greto del fiume Tevere perché nel nel momento di per scappare quando si si presero vicine mobili e si caricarono con oltre che con le persone anche con i beni fisici dell'Istituto Luce non entrava tutto alcune cose vennero lasciate non c'era ancora
Questa arrivato solo molto successivamente un un idea del conservare quel materiale quel materiale era già esaurito la sua funzione nel momento in cui era stato pubblicato il fatto che dovesse conservare uno una nuova funzione del quella voglia che abbiamo avuto oggi
Cioè quella di poter tracciarono memoria non c'era e quindi non c'era questa volontà di conservare di portarsi dietro tutto se ci si è portati dietro quello che era più facile quello che era più al a loro avviso utile
E quindi molte cose
Produzione documentaristica alcuni supporti qualche negativo qualche copia intermediata sono andati persi proprio per questo uno un motivo è proprio questo il problema del del periodo bellico che è stato molto determinante per predisposta venti dei magazzini fisici anche tu in luce
Ok
Domande Cecilia
Ma
Avvertire di una cosa la guerra d'Etiopia non entra nella Prima guerra coloniale italiana prima è della dei sembra che il tema piene quattrocento la sconfitta di Adua che proprio si pesa tombe scavate
E la seconda è stata all'invasione della Libia
Dell'undici e Michela tutta assolutamente tutte vestite ma che del colonialismo no né italiano soltanto alcolico ora ennesimo generali
Allora io a questa guerra dell'undici e ha partecipato a mio suocero
E aveva comprato una macchinetta fotografica
E io c'ho una valigia piena di queste fotografie che penso di depositare arco
No alla no no agli archivi a della Cineteca di Bologna tutte in altro materiale stalla Mara voi potete rivolgervi per avviene tutto quello che riguarda è una magica che non sa quanti vaghi dieci saranno ma soprattutto c'è la vita degli ufficiali nelle nell'Oropa Kater metterebbe in parte il Lello quello che mancava il rancio dei soldati la poveretta dei soldati veramente cento tutto quello che caratterizza l'economia non esiste cosa mia l'immobile ma
Grazie questa notizia importantissima ci teniamo che queste foto vengano mantenuti tra l'altro la guerra di Libia e la prima guerra documentata perché a Douala avviato abbiamo pochissime una documentazione fotografica e nessuno si
Sì sì certo
Bellissime
Prego io volevo farle due piccole domande se anche nel veri orrori delle le de la segnato dalla dalla bocca dei sensi arancioni perché si è sei forse anche nel esce anche durante lei reprimenda Reset coloniali di aver legno l'Italia quindi Riommi a mente prima del fascismo
Fossero state promulgate le leggi che in qualche modo regolamentavano i rapporti con cosiddette Ramsay diverso etc
Poi l'altra domanda è che non sapevo sono rimasta sorpresa dal fatto che dei Cimmeri fascista privilegi a o se insomma i colonizzati di religione musulmana pare in rapporto a quelli di religione cristiana e cristiano Coppa Italia cederà
Vorrei capire perché vorrei saperne Lippi un grazie
Allora per quello che riguarda le politiche delle dei rapporti tra tra uomo-donna diciamo prima delle leggi razziali ci sarà una specifica comunicazione nel pomeriggio di Giulia Barrera
Però poiché la colonia nasce come colonia militare la vecchia colonia Eritrea per lunghi anni si è come dire autorizzato tollerato e perfino auspicato
Che non ci fosse soltanto rapporti prostituzione tra gli ufficiali italiani soldati italiani e donne locali ma che ci fossero dei che in qualche modo qualche Regolamento eterno le famose ma darne però piano piano quadri Bet mentre questo diventava sempre più diffuso
Ancora molto prima del fascismo già negli anni Venti governatori cominciano a vedere che questa pratica
Cominciamo disdicevole non era proibita ma era disdicevole quindi si cominciò prima a chiedere agli ufficiali si proibirono e quindi si arriva con questo tipo di scorta
Però la domanda e mi la seconda domanda invece su e chi lì come è stato detto va bene la chiesa cattolica è in qualche modo messa da parte su questa questione perché era la chiesa copta ortodossa dell'Etiopia che era anch'essa degenerata perché si era troppo mischiata all'elemento locale elemento africano così come si diceva degli etiopi
Chi erano sì Carniti e quindi diversi dagli africani ma erano Carniti degenerati perché si erano troppo mescolati con il resto degli africani
Allora la lo stato italiano nella sua politica di alleanze cercò di trovare alleanze che combattessero la cultura dell'altopiano che era sostanzialmente la cultura cristiana
Quindi creo delle alleanze con i potentati musulmani
Tutto intorno agli agli
Altopiani che erano di di cultura cristiana di lingua Mario Catilina eccetera e di religione
Copta e questa Regione Corte ne abbiamo una una ampia documentazione fotografica è vista proprio il il calesse cioè il prete etiopico è visto come una specie di mendica tra metà tra mendicante il se e il santone
E quindi diceva questo non è che una religione vera e bisogna lì
Riorganizzarla Ri rilievi rimetterà insomma però la guerra aveva le sue le sue logiche e poi che nella cultura locale degli altopiani l'opposizione allo all'occupazione
Fascista fu fortissima e la Chiesa dallo Stato dell'epoca l'amministrazione imperiale sia si appoggiò molto su i cosiddetti galla e su su le popolazioni che oggi si chiamano Oromo e sulle popolazioni musulmane come antidoto contro questa
Questa resistenza
Vorrei fare una considerazione di carattere più generale
Su sulla aspetti diversi che sono emersi cioè a partire da da andato nel mille novecentocinquantuno Nannarella pubblicare le origini del totalitarismo già aveva scritto nel nel novecentoquarantotto e già in quel libero si mettevano in relazione tira il relazione
Colonialismo totalitarismo antisemitismo e Hannah Arendt non conosceva bene la il colonialismo italiano perché ancora non hanno circolavano informazione no quindi fa un discorso generale ciò non di meno e stabilisce questo nesso perché faccio questa citazione perché
Nella
Per richiamare un fatto che secondo me è importante nera razzismo italiano ossia quello della trentacinque
Trentasette a trentacinque quarantuno si augura del trentotto il dal trentotto in avanti
Incidenti non soltanto la memoria colonia non lucido non soltanto memorie e stereotipi coloniali italiani relative al colonialismo edera ma colonialismo europeo alcolismo europeo cioè
Si parlava prime mostrato immagine no degli ascari e della ed è lì che l'esercito
L'Indian Brischi British Army A del mille ottocento cinquantotto
E i massacri che svengono perpetrati in Africa
Degli Herero assai Gary del che vengono da così insomma perpetrati nel Congo
Di leopoldo secondo diciamo e tutto ciò che costituisce un immaginario mondo valoriale che implicitamente
Da a una legittimazione no un'assuefazione poi all'interno e o e e la l
E fa penetrare nella coscienza euro italiana ma più in generale europea quasi la legittimità di un progetto di purificazione razziale ecco no soltanto questo voglio dire che diciamo bisogna un po'allargare lo sguardo ai Progetti col alla violenza perpetrata o anche insomma non gli stereotipi e la violenze presenti
Nelle nel colonialismo non solo italiano ma anche quello europeo questo non per sminuire l'importanza delle violenze e no compiute in Italia però sono parte dire di un mondo più largo che incide e modella
La cultura e le tosse europeo
Però sicuramente l'impero con le leggi e con la conquista e coordinare gli aggressivi chimici eccetera e provano spartiacque di violenza che non non hanno trova confronti nelle altre gli altri colonialismo
E sì il Barcellona però il massacro degli Herero è limitato rispetto al bombardamento sistematico di popolo di intere popolazioni quella
Credo che Lucia Ceci abbia perfettamente raggio io credo che ci sia
Bisogna ragionare attorno alla questione che il razzismo non è un'invenzione del del fascismo il razzismo una pestilenza già della modernità contemporanea
Il colonialismo da gli esempi più straordinari e tra questi anche è stato giustamente riconosciuto
La questione degli Herero che sono stati riconosciuti a livello internazionale dalle Nazioni Unite come il primo genocidio delle novecento tra l'altro
In un genocidio particolare nel senso che i i tedeschi
Al vertice dell'amministrazione coloniale dell'allora Africa
Sudoccidentale tedesca era deve Inge padre
è stato sistematicamente documentata e fotografato perché le autorità tedesche lo esibire loro con me soluzione finale è la prima volta che compare questo termine di una controversia coloniale indicandola in un qualche modo come modello
Per tutti degli altri Staiti coloniali e il come si può dire il civilissimo Belgio diede io nel Congo belga
Degli esempi tali di brutalità e di sterminio di milioni di milioni di congolesi che suscitarono persino scandalo e riprovazione in quell'universo che invece sulla questione coloniale era
Era d'accordo anche quelle
Con il documentario che abbiamo visto sull'addestramento di truppe
Coloniali questo faceva parte tutti Paesi coloniali avevano le truppe coloniale tra l'altro nella prima guerra mondiale Francia Inghilterra
Hanno truppe coloniali tra l'altro quelle mandante all'assalto in prima fila con percentuali di morti terribili questa è una cosa la seconda semmai la riprendiamo oggi pomeriggio per quello che riguarda specificamente d'Italia
Però io credo che non si possa capire in profondità il razzismo
Fascista se non si tiene conto che il razzismo era stato presente pervasivo nella cultura e nella politica
Italiana a partire dallo Stato unitario anzi nel caso della mia Sardegna molto prima dal Settecento tutto il primo ora ottocento se essi vengono i i rapporti documenti gli imperialisti dall'amministrazione Sabaudia in Sardegna ci sono pari pari tutti degli stereotipi
Tra questi quello della pigrizia della aggressività e della violenza è una cosa assolutamente senza anche in periodi più recenti del periodo della Sociologia dell'antropologia chiamiamola rombo rossiniana il senso urlando beh topaia ho avuto i miei nonni materni e paterni
Entrambi misurano aprì lentamente nella conformazione del loro cranio per dimostrare che era hanno razionalmente
Razionalmente interiori quindi come si può dire c'è una allenamento che porta
No
No no no ai fatti così hai fatto bene a a ricordarla la rifaccio l'ulteriore sempre poi non vidi tre volte durante l'occupando popolare occupazione della Libia
La comunità ebraica sefardita libica
Era che aveva una storia pluri millenaria entrai in contatto con le comunità ebraiche italiane segnatamente di quella di Livorno
E ma nell'atteggiamento poi di esponenti della comunità ebraica di Livorno che vanno a trovare la comunità ebraica soprattutto Tripoli ci sono atteggiamenti
Che mettono in discussione in alcuni casi se si tratta di ebrei veri oppure no e la stessa questione dei fa lascia dopo quando vanno in ne sorelle ma anche lì ci sono tutta una serie di stereo otterrete fanno molto pensare
Che è stato scritto un libro da Maurice romani che grande studioso del se far bis molti Ripoli ebreo Tripoli nuova scritto questo libro che tradotto anche in Italia che ricostruisce tutte queste
Vicente prodigo finisco perché se noi non analizziamo queste questioni per così dire in né i tempi lunghi del loro svolgimento e anche spazialmente tenendo conto Della vicenda complessiva del colonialismo
Europeo e del dominio coloniale dell'Europa sul mondo che aveva con me presupposto necessario la superiorità dell'uomo bianco talvolta ci arriva persino Kipling e con il fardello che dovevano comportarsi sulle spalle di civilizzati tutti questi documentari e realtà fanno riferimento a questa cultura
Di lunga Durante ai dura cultura per così dire universale europea euro Centrica
Però io sono convinto
Che è stato un genocidio durante la guerra di Libia nel mille novecentoundici è stata ascia lasciata e c'è un libro di Lino Del Pratello dimostra documenti alla mano trovati all'archivio delle
Va delle candele Bertacca maggiore dell'esercito
Ed è stato un genocidio per cui saranno dati non solo ogni anno
Lei si impiglia e uccisi Martano andati di Capanna in capanna Azzi terminare le famiglie
è una cosa terribile dobbiamo ricordare
Sicuramente come è stato anche detto da Gabrielli il colonialismo era
Tremendo e c'è questa lunga durata del colonialismo che nel nel negli anni trentotto poi dopo verifica questo quindi no mi dispiace se ho voluto dare l'impressione dell'unicità di questa cosa della
Ci sono altre domande
Sì volevo fare una domanda sul penultimo video
Anche se il precedente a alle leggi del trentasette non da un po'contro l'ideale del lavoro l'azione Italo africana avere africani nell'esercito italiano
Volterra ci sei ancora
Velocissimo allora il tema è questo qua le truppe coloniali sono come dire vengono utilizzate da tutti gli eserciti coloniali
Perché c'è una distinzione diciamo che parte che ha radici giuridiche nel nostro caso addirittura con l'acquisto della baia da sabato in cui si parla di per quello che riguarda il caso italiano si parla di diritto differenziale cioè sudditi o cittadini non sono uguali
O che sono su due piani differenti
I sudditi sono volontari nel fare il servizio militare i cittadini sono coscritti cioè sono obbligati tutti quanti a far però sostanzialmente nell'idea del colonialismo ci sono due grandi temi uno è quello che le colonie soprattutto per quello che riguarda le con italiane ma è un fenomeno diffuso pedonali italiane sono sostanzialmente un problema di ordine pubblico devono stare buoni al posto loro e soprattutto l'altro aspetto è che i sudditi coloniali possono essere dei coadiutori
E chiaramente le spese di mantenimento di un esercito metropolitano erano infinitamente superiori a quelle di un esercito di nativi ed è il motivo per cui questi vengono arruolati perché costa molto di meno
Si ammalano molto di meno conoscono il territorio per cui sono molto più utili dei soldati italiani
Quella come dire c'è un motivo logistico fondamentale l'altro aspetto per rispondere alla signora dovremo ha risposto come dire chiosa questa cosa la differenza tra perché l'ha detto poi il professor sul la differenza sostanziale tra Cristiano copti dell'altopiano e musulmani dei due bassopiani rimpallo delle truppe di consiste nel fatto non solo dal che c'è una differenza religiosa ma che i nostri nemici
Cioè gli etiopici e sono i nostri nemici dal mille ottocentonovantatré da quando Minelli che impugna alti apre il trattato bruciarli
Sono simili per cultura lingua religione e quindi diciamo noi nonostante voglio oggi pomeriggio ne parlo diffusamente
Ci ostiniamo nella memorialistica nella letteratura scientifica dell'epoca a parlare purtroppo ancora oggi basta farsi un giretto su internet
Ah continuiamo a parlare di Ascari fedelissimi per tutta una serie di motivi che oggi pomeriggio spiegano però poi alla fine di questi fedelissimi non ci fidavamo
Perché temevamo defezioni tradimenti dissertazioni ammutinamenti di ogni tipo ma una paranoia vera e ecco pensi che è così paranoica che quando ne facciamo la guerra d'Etiopia il servizio segreto cioè il Sigma non ha la sua sede militare la sua sede naturale ad Asmara dove c'era il Comando Superiore via discorrendo
Ma lo mettiamo a Mogadiscio perché non ci fidiamo di mettere la sede dei servizi segreti ad Asmara perché rischiamo come dire fughe di notizie quindi c'è un tema molto e l'ultimo esempio
Beh infatti nel documentario si sottolinea questo
I cristiani non vengono addestrati all'utilizzo di uno cannoni per far sparare i galloni e nelle come si chiamano compagnia di mitraglieri cioè le armi pesanti quelle che possono farti davvero male vengono date in mano a quelli che sono considerati più lontani culturalmente come nostri amici
Credo di aver
Se non è razzismo questi
Altri sì
Flash veloci poi mi avventuro in un campo quando nel mio magari ne parlerà nel pomeriggio
C'è un aspetto che va ricordato che riguarda proprio il fatto che diversamente da quanto era successo in modo massivo in Francia anche nel Regno Unito
Queste unità istruite appunto militari formate di Alaska riformate appunto di di questo questi reparti formati fondamentalmente da suddividono attivi
Diversamente da questi a Frigo stesse contrasti non furono mai utilizzati in Europa non furono mai richiamato in Italia per combattere e questo anche per ragioni fondamentalmente che riguardavano le le le politiche razziali quindi già negli anni già negli anni diciamo negli anni Venti in tempi non sospetti in cui di queste cose
Ancora non non non non si non si parla non si parlava
Questo mi sembra un dato un dato significativo
E il jazz in modo ci metto un minuto
Il tema è questo qua
Francia Gran Bretagna utilizzano le truppe coloniali nella prima guerra mondiale
L'Italia non lo fa sebbene porta tre mila soldati libici in Sicilia e li addestra per combattere sul fronte orientale contro gli austriaci e la motivazione di Ferdinando Martini perché Cadorna li volevo utilizzare come carne da cannone
La motivazione di Ferdinando Martini e di tutto il governo italiano è che la prima guerra mondiale era una grande guerra patriottica e gli italiani non avrebbero capito perché dei non italiani combattevano per loro cioè questa è la motivazione politica e venerata quindi diciamo sì anche questo pervaso di quel positivismo che poi alla base di un razzismo
Dell'Italia liberale voi sostanzialmente
Ma
Siamo al
Tutto ci tenevo a dirvi due cose la prima è
Per chi ama passione sugli argomenti in questione da domattina dalle nove circa insomma da domattina
Sarà disponibile sul sito di Radio Radicale
L'intera giornata
E quindi per chi insomma
Hamas perseverare diabolica mente è possibile
D'altro canto a volte risentendo si valorizza di più
Nella propria memoria non sempre rimangono tutte le cose importanti parlo per me che sono così a volte non in grado di capire l'importanza invece risentendo certi dibattiti uno ne capisce
Il più anche la profondità
Secondo non per un motivo retorico però mi è proprio doveroso ringraziare il collettivo dell'archivio o divisioni dovrà democratico perché l'archivio pur essendo un'entità quantitativamente minuscola e vivendo con scarsi finanziamenti pubblici
E qualche attività diciamo nel mercato
Però riesce a proporre iniziative penso a quella recente sul sessantotto e questa sulle leggi razziali di qualità permettetemi
Parità sempre elevate e quindi un ringraziamento che mi sento di fare faccio il presidente ma poi lavoro effettivo viene fatto in questo caso da che ha coordinato l'attività poi la Scarnati che qui in prima fila che dobbiamo ringraziare
E poi in ordine di apparizione come dice nei titoli di coda
Quelli che vedo quelle che vedo ora la palla brani Milena Fiore
Letizia Corsini che rivoglio ringraziare tanto perché si adoperò enormemente per l'archivio che dovuta
Per motivi di impegni andare via Luca Ricciardi che ha fatto una sua comparsa ma era ieri presente ed è molto attivo ma ti Angelici potrei andare avanti e Claudio Olivieri in un elenco ma soprattutto il collettivo della dell'anno durante è un valore in una stagione così complicata per usare un femminismo sotto il profilo culturale
La resistenza verso si usa dire resilienza perché sono parole un po'alla moda adesso la Resistenza è d'obbligo e queste iniziative vogliono essere un frammento un contributo alla vivacità di un dibattito che non si deve spegnere grazie buon pomeriggio buona serata
Sì buonasera tutte a tutti riprendiamo
Il riprendiamo le riflessioni che abbiamo già condotto questa mattina a conclusione delle tre giornaliste
Riflessione questa mattina al di qua e al di là del del tavolo credo che possa essere anche dato il buon esito il modello anche per oggi il pomeriggio e quindi in vinto
Quanti interverranno a degli interventi essenziale in modo che ci sia poi la possibilità di interloquire tra di noi ieri con quanti quante sono presenti anche questo pomeriggio
Do subito la parola per la prima relazione a Giulia Barrera
Parlerà di donne imperiali donne su di te in colonia è un tema che abbiamo già per qualche cenno affronta alto questa mattina che adesso troverà pieno svolgimento prego Giulia
Quindici venti minuti
Voi questo
Ce l'ha fatta ce l'ho fatta
Ed è grazie mille grazie agli organizzatori
Primo fra tutti la modo e
Con cui
Fa mo'particolarmente piacere collaborare
E penso che ci siano bisogno speciale in questa fase di iniziative di questo genere appunto come diceva pressoché sulla di
E e prima ancora Vincenzo Vita di mantenere viva la capacità di riflettere e di fare collegamenti
Allora venendo subito dunque la la campagna razzista che accompagnò la guerra di Etiopia innesti in modo diretto e violento le donne tanto le donne africane che fu un oggetto di un'ondata di stupri che si Ferilli verificò l'arrivo delle truppe
Italiane
E chi è testimoniata da
Molte molte ne testimonianze orali delle donne
E non reinvestire ugualmente le donne italiane che furono usate come uno strumento da parte del regime per consolidare i confini tra colonizzatori colonizzati
Sia le une che le altre tra l'altro vennero utilizzate né i postriboli che il il regime si affronta affetto a organizzare postriboli per la prima volta segregati in colonia al sia sia sotto a organizzare proprio all'inizio della impresa coloniale
Le relazioni sessuali tra colonizzatori colonizzati furono al centro della campagna razzista orchestrata dal regime prova ne sia che la prima delle leggi razziali come attualmente
Alcuni di voi sanno fu emanata nelle il miele centotrentasette e trasformo in reato le relazioni di indole coniugale tra i cittadini italiani e sudditi dell'Africa orientale
Se
Quindi la la
Questa questa questa legge relativamente nota
è stata comunque già molto studiata tra l'altro da Gianluca Gabrielli che sta qui in prima fila
E tuttavia nella memoria popolare italiana molto più noto come dire molto è rimasta molto più impressa si può sintetizzare siamo faccetta nera e l'immagine di una sessualità così scanzonata disimpegnata egli in colonia che si associa arriva alla canzone faccetta nera
Sulla cui notorietà ed inutile soffermarsi ancora oggi
Attraverso canali che purtroppo non sono mai stati studiati appieno ma è una canzone ancora conosciutissima
Cantata negli stadi di calcio e assurta porta a simbolo di questo tipo di sessualità di carattere
Così
Diciamo con una parola coloniale nell'Africa orientale
Nel vedere il messaggio fin troppo chiaro erano a terra di opportunità sessuali
Che gli italiani hanno
Novo hanno colto allora
Allo stesso tempo il fatto che vi fosse una campagna razzista e che con tutta evidenza venivano anche violate le leggi razziali relativa alla segregazione ha dato l'idea trasmesso un'immagine che rimase di un lassismo di odio di una di una lassismo di Napoli ad bonarietà che avrebbe caratterizzato
Nelle relazioni
E la gestione del della storia il Colonia allora è necessario fare chiarezza sul tipo di relazione sul loro significato
Ed è ora in questa l'azione prima fare appunto brevemente chiarezza su che tipo di relazioni di furono che cosa avvenne in questo magmatico situazione della guerra di Etiopia
Perché le relazioni sessuali possono essere molto diverse fra loro di assumere significati molto diversi tra loro capire quindi perché e come diciamo
Si caratterizzò il l'intervento statale in questo in questo contesto e quindi per ultimo ma non per ordine d'importanza vedere chi furono che tipo di venti donne furono quelle le donne eritree che partecipare o no a questo tipo di relazioni
E perché poi
Concluderò spiegando come sia necessario sottolineando come sia necessario guardare a la situazione sociale della storia del della popolazione colonizzata per capire fino in fondo ed la natura delle elezioni si intrecciano perché proprio il la natura delle tra diseguaglianze di genere all'interno della società colonizzata avuto un una influenza non piccolo anche nel modo in cui si sono configurate le relazioni tra le donne elitre illumini italiani
Questo per dare un po'un quadro generale insieme
Allora
La difficoltà a leggere alla natura delle relazioni sessuali in colonia
In in in Africa orientale all'indomani della conquista all'epoca delle polemiche o piatti
E determinata ossia e determinata dal fatto che si intrecciano diversi
Tipologie di relazioni io adesso farò delle schematizzazione che ovviamente le schematizzazione sono sempre delle semplificazioni le semplificazioni della realtà e come tale non fanno giustizia dell'immensa varietà e complessità delle relazioni umane tuttavia
Così abbiamo pure bisogno di fare delle semplificazioni delle schema citazioni per per capire allora
Nelle nelle situazioni coloniale nelle fasi di con cui si sta coloniale
Tipicamente nella nell'ultima decade dell'Ottocento il caso della guerra d'Etiopia di di conquista coloniale così a scoppio ritardato lo sapete è un'eccezione dicevo nella fase di conquista coloniale tipicamente si hanno delle relazioni sessuali di carattere predatorio viene una palese equazioni di conquista del territorio con questa delle donne alle relazioni l'accesso alle donne col dei dei colonizzati
Ma costituisce un messaggio molto chiaro di sottomissione dei colonizzati da parte dei colonizzatori ma così come in altri con con contesti anche non coloniali così
La conquista militare spesso si associa no a relazioni di tipo violento comunque anonimo con ecco e comunque siamo sì predatori e diciamo ecco un termine
La generale con le colleghe donne e locali in questo contesto come dire si collocano casi come ad esempio quello del governatore
Vedi una delle regioni dell'Africa orientale piercing Biroli che notoriamente da testimonianze da una relazione del dei dei carabinieri
Si faceva portare andava la mattina al mercato a scegliere una donna anche così di suo piacimento se la faceva portare dall'attendente nella stanza per la sera
Così questo gene quindi parliamo di un tipo di sessualità che veniva pienamente comici
Tollerata dalle autorità militari e anzi a alla fine di questa fase così violenta di conquista
Si strutturano società coloniale in cui anche per la permanenza di lungo periodo degli uomini che si stabilizzano in colonia
I bisogni che esprimere testimone colonizzatori sono molto più complesse non possono essere appagati da relazioni occasionali e così violente come sono quelle tipiche della considera fase della conquista coloniale
Domeniche Sisti insegnano in colonia hanno bisogno di crearsi un focolare domestico
Hanno bisogno di servizi domestici hanno bisogno di un sostegno affettivo tutto solo lo si può costruire anche in un quadro di gerarchico tipicamente ciò ritiene con la forma del concubinaggio coloniale cioè sono parliamo di relazioni di lungo termine
Complesse
In cui diciamo si si intrecciano scambio economico
A un certo grado di scambio affettivo spesso nascono dei figli che in un numero significativo di casi vengono riconosciuti dai padri italiani
Un invece le relazioni non assurgono mai al rango di matrimonio se non in casi eccezionali Simi avvolte in articulo Mortis vengono regolarizzate queste queste queste elezioni non vengono come dire anche
Dice
Inserite in un un quadro di relazioni sociali nel senso di
Per esempio copie portare la concubina
All'interno della famiglia del marito del dell'uomo cioè non la non non la si fa non so dove nulla si inserisce nella nella società italiana non la si inserisce nella nella famiglia del dell'uomo sono relazioni caratterizzate da una forte divario gerarchico in cui le donne
Poi si troveranno si dozzine di subordinazione dovuta tanto l'ineguaglianza di genere
Sia nella società dei colonizzatori che nella società dei colonizzati subordinate anche per diseguaglianza economica e per naturalmente il quadro giuridico di subordinazione coloniale
Tutto ciò è stato diffuso anche in altri in altri contesti coloniali e appunto è stato molto diffuso in Eritrea non
Che succede nel nel mille centotrentacinque
La la situazione molto stabile di gerarchie razziali consolidate che si che siano i vetri in Eritrea viene
Così scombussolata fortemente dall'arrivo in Eritrea di circa trecento mila soldati italiani che vengono inviati nel Corno d'Africa per partecipare all'invasione dell'Etiopia
Donde a come accennavo già in apertura un'ondata di di di stupri e di violenze un uno sconvolgimento
O generale del della della situazione della colonia nella in questo in questa situazione magmatica da una parte si ripropone la sessualità predatoria di querce abbiamo precedentemente da un'altra
La vi sono come dire alcune alcune persone a uomini non educati all'ethos coloniale che si era consolidato nei decenni precedenti e quindi dalla corrispondenza censurata c'erano dal tre potrà rapporti polizia sappiamo o da qualche sentenza
Sappiamo di uomini che volevano sposare le donne locali o avere punto rapporti più più complesse con loro di quanto non fosse consentito di infine abbiamo vecchi coloniali che
Volevano o come dire continuare a riproporre un modello del concubinaggio che che era diffuso precedentemente prima del trentacinque in questo quadro si inseriscono le leggi razziali mussoliniana né che vogliono accelerare la Costituzione della di una società pienamente gerarchica e chiaramente segregata
Il e le violazioni delle norme musulmane avvengono come dire non tanto per mancanza di come dire di di sentimenti razzisti ma appunto perché si vogliono declinare le elezioni in un modo diverso
Secondo lei inetto prima sintetizzato
Ok allora il tutto ciò scusate la galoppata per spero che che che non si è recato merenda ed è emerso un quadro troppo confuso allora in tutto ciò quello che è chiaro è che c'è un numero consistente di
Donne eritree che ha relazioni con uomini italiani voi nella forma della prostituzione fuori nella forma che rimane comunque diffusa nel concubinaggio di comunque nonostante la predizione
Delle mio centotrentasette che viene applicata in modo piuttosto diseguale nel nella nell'Africa orientale
E abbiamo ampie testimonianza del fatto che
Tra ponte ciclico da appunto pressi stessero le azioni di lungo periodo
Appunto molto più complesse di quelle che il regime avrebbe voluto paradossalmente lo stesso governatore delle ricreare Audi Acea per notoriamente una una donna locale è una una compagnia locale come era da cui era a con cui era legato da relazioni di lungo periodo
E qui non è figlia
Che riconobbe nel dopoguerra
Allora
La domanda mi interessava adesso brevemente trattare chi erano le donne eritree che partecipavano a queste relazioni
Il letteratura coloniale si trova o così circola l'idea che per le donne eritree fosse un particolari privilegio poter avere un uomo un partner italiano nomi Frera non è così
Io
Ho intervistato parecchie donne che avrà avuto relazioni con italiani devo dire più negli anni Quaranta che che nel periodo precedente per ovvi motivi cronologici
Ma penso che itinerari di vita che potevano aver portato a queste relazioni fossero analoghe poi intervistato varie invece persone uomini e donne nati dalle relazioni tra uomini italiane don eritree anche in limine poche precedente quindi allora la un elemento che
Emerge con forza emerso con forza dell'insieme delle informazioni che ho trovato come interviste anche da pochi
Documenti d'archivio che a volte si trovano che delineano le itinerari di vita delle donne che hanno hanno avuto relazioni con italiani
Bene si trattava
Per la stragrande maggioranza dei casi o quasi totalità di donne di di giovanissime donne orfane orfane di padre orfani di madre o di entrambi i genitori
Che si trovavano quindi in una posizione di grande debolezza all'interno di una società locale
Che avevano quindi difficoltà
A potere contrarre un buon matrimonio locale
Non avevano erano proveniva da famiglie molto povere per cui non potevano vere una dote magari ecco rimaste orfane erano andate per un può vivere con qualche parente con uno Zio con cui però si trovavano male eccetera poi da venivano erano tutte o quasi in grandissima parte donne immigrate da zone più o meno lontane molte venivano dal Tigrai
Allora immaginate una quattordicenne
Che arriva ad Asmara dal Tigrai ha qualche vago contatto con una qualche sia una cugina eccetera
Viene alla ricerca di lavoro domestico si trova a lavorare presso un ufficiale italiano oppresso un'operaia italiana così allora il il la debolezza
Di questa donna rispetto a un uomo di età
Di situazione economica di situazioni giuridiche
Estremamente privilegiare spetta a lei cioè costi Lacoste ilare un rapporto di forze talmente diseguale che
Diciamo che si costituiscono poi rapporti di grande sfruttamento di grande
Violenza e purtroppo molto frequente anche se è molto facile e perché naturalmente maggiore sono le diseguaglianze incappò in maggiore dello svantaggio rapporti forza maggiore la probabilità di violenze questo lo vediamo anche in altri contesti allora
Per che perché poi il sito si trovano in queste donne in questa debolezza tutto ciò
Dovremmo vedere anche qual era la situazione io e opportunità che poteva offrire la società Eritrea ad una ragazza che rimaneva orfana
Una ragazza le le le possibilità lavorative per le donne erano molto poco non società dalla divisione del lavoro tra i sessi molto rigida I in cui le donne erano vi è il sistema delle interdizioni consuetudinarie che impediva alle donne di Harare e che quindi emetteva eccezioni in grande debolezza in una società agricola in breve
La il tipo di rapporti di genere all'interno delle società Eritrea contribuisce a
Porre queste giovani donne io selezione di grande debolezza di fronte agli uomini italiani adesso io vorrei concludere ricordando che quindi quando studiamo il delle situazioni coloniali a CE
La sua mente essenziale se vogliamo capire che cosa sta succedendo intrecciare
Lo studio dei colonizzatori con quello dei colonizzati perché si Giovanni notoriamente non capiamo bene cosa succede succedendo se non lo facciamo
Lo capiamo perché ad esempio il concubinaggio sia stato così diffuso per dire in Eritrea e non si è stato diffuso in Libia o lo sia stato sia stato comunque meno diffusa insomma eh va be'questo per questioni anche religiose o di altro genere
E e non capiamo anche come mai ma a differenza ad esempio di quello che succede in sé Enego avevate situazioni comiche in cui ciò situazioni sociali diversi della società dei coloni dei dei
Devi africane a correlazioni igiene diverse ci sia stata né tra e gli eritrei una esperienza che è rimasta nella memoria Eritrea come particolarmente traumatiche particolarmente dolorosa
Diciamo nella nella mia esperienza di interviste che ho fatto localmente tutto ciò è rimasto in Eritrea nella memoria più di altre forme di sfruttamento di carattere col coloniale diciamo è proprio questo tipo di di di esperienza e la relazione con con le donne locali e la l'abbandono i figli nati da queste relazioni
Una delle cose che più afferito la società eritrea
Con ciò
Grazie al Giugliano Barrera
Vorrei dire
Insegnava all'Università di Cagliari un anno fece fare una tesi di laurea basata su interviste
Può medie ovviamente che erano stati in Africa orientale segnatamente in Etiopia
Ci impressionò molto poi vedendo neri delle contenuto come non vi fosse nessuna memoria con una rimozione completa di atti di controllo di violenza ma anche di guerra e generale invece specie se al momento dell'intervista si allontanavano le moglie e le figlie invece i ricordi di relazioni non solo sessuali
Sessuali anche sentimentali con giovani donne ti offre
Ecco
Relazioni sessuali Hammond sentimentale con don etiope il tutto come spesso avviene nella memoria maschile senza nessun Cennano rispetto al fatto che si trattava
Ovviamente gran parte dei casi di relazione non certo
Alla pari e con ottanta da Formenti
Violenza oggettiva quando anche non violenza
Violenza fisica
Nella seconda relazione invece di Alessandro Volta aperte ma le truppe coloniali intera Milito razzismo prego
Venti qua non ci sono riuscito non era difficile era solo un interruttore ma per me
Rappresenta volte barriere insormontabili allora buona sera a tutti grazie Presidente della parola
Un ringraziamento doveroso diciamo ai padroni di casa per avermi invitato a terra questa giorni per il convegno in generale per questo giorno di test in particolare che è di estremo
E di estremo interesse come spesso mi capita purtroppo in questi ultimi anni io riesco sempre a fornire degli idoli e poi scrivere e preparare delle violazioni che parlano parzialmente di quello che avevo detto nel titolo perché poi prendo altre derive
Di chiedo già scusa perché stavo estremamente sintetico nell'enunciare una serie di di concetti e poi semmai se qualcuno ne sente la necessità
Ne possiamo può riparlare nella fase dibattito allora innanzitutto c'è un tema entro subito velocemente in argomento che è quello del Regio Corpo delle truppe coloniali in Eritrea perché lo studio del raggio corto delle truppe con Elisa rappresenta una parte importante diciamo nella ricostruzione della storia sociale
Di quel Paese oggi concerto punto Sandro Triulzi lo ha enunciato
Quando parliamo di colonialismo parliamo di coloni popolamento con gli sfruttamento
In realtà in particolare l'Eritrea è una colonia militare vedremo per tutta una serie di motivi perché è una colonia militare non solo perché fornisce degli uomini eritrei che vanno a combattere nelle altre con
Conquiste coloniali ma perché
E introduce delle trasformazioni della società di Ivrea così come la giustizia introduce il diritto comune al posto del diritto consuetudinario la lingua del colonizzatore nella luce giustizia rispetto a tutte le lingue
Diciamo tradizionali
Di di quell'area e introduce
Anche in maniera limitata la come dire l'alfabetizzazione sul modello occidentale benché quell'aria un'area dove esiste una cultura scritta
L'esercito introduce una serie di novità che sono al di fuori del suo compito dell'esercito ad esempio introduce l'economia monetaria in un'area dove l'economia di scambio al baratto erano diciamo lo strumento lo strumento prevalente ma soprattutto
L'esercito introduce un elemento di grandissima novità in quella società che diciamo i primi storici i primi osservatori italiani che definiscono con la Società dell'altipiano una società feudale
Introducono un elemento fondamentale che è la mobilità sociale attraverso attraverso il lavoro addirittura in alcune fasi della storia coloniale
Italiane in Eritrea l'esercito quasi introduce degli strumenti diciamo così di Uefa quando dal ventisette al ventinove non abbiamo una gravissima carestia in Eritrea a causa di due non so come si possa come si dice tecnicamente diciamo due grandi passate di cavallette che devastano l'agricoltura dell'Eritrea
L'esercito aumenta le aliquote di arruolati in modo da poter pagare degli uomini che mantengono poi le proprie famiglie quindi uno strumento
In qualche maniera di non saprei come definirlo se non Proto Uefa
Quindi c'è un elemento importante l'esercito è un elemento importante ma quando parliamo di colonialismo parliamo di un rom parliamo di Eritrea tendiamo ad avere un'idea abbastanza omogeneizzata di quei territori
Beh c'è una distinzione fondamentale che poi rappresenta la grande distinzione che c'è
Diciamo in Africa nell'Africa subsahariana del grande portato del colonialismo italiano che è l'introduzione della città cioè i bianchi cosa fanno portano il loro habitat in Africa
Portano le città illecita la città è un elemento importante
L'esercito contribuisce ad esempio in Eritrea all'inurbamento ne abbiamo tutta una serie di quartieri ad Asmara che c'hanno nomi che ne so depositò che il vecchio deposito delle truppe coloniali di Libia Somalia c'è Amba Galliano dove c'era un reparto un battaglione indigeno c'era settantotto che era il luogo dove risiedeva al settantottesimo battaglione
Di fanteria indigena c'è Ghezzal banda che è un quartiere come dire quasi semicentrale adesso di Asmara che si decideva ingaggia bando tagliando in piazza banda biscia atto dove stavano appunto come dire le truppe
Delle delle bande etiopica c'è il villaggio Azzurro che è un'area dove viene data l'azzurro è il colore del nastrino delle medaglie al valore
Dove vengono dagli appezzamenti di terreni a di terreno a gli uomini che si erano distinti in combattimento ed erano stati decorati dove possono edificare la propria casa quindici sta proprio ci sono degli elementi di inurbamento quindi diciamo l'esercito
Rappresenta sotto tanti punti di vista
E poi come dire ci misureremo le conclusioni comunque un elemento che travalica il suo compito diciamo così di difesa
Peraltro nella storia dell'Eritrea diciamo l'esercito è magna pars di quella storia e oggi quando si parlava di conflitti all'interno dell'amministrazione coloniale certo che sì nel senso che i conflitti delle forze che il governo la colonia sono di almeno tre tipi differenti c'è l'amministrazione coloniale propriamente detta
Che diciamo è la parte minoritaria c'è l'esercito c'è una funzione importante non sono le conquiste militari ma poi molto spesso
Commissari vicecommissari residenti dice i residenti provengono dai ranghi dell'esercito e poi c'è il PM F che risana la sua parte dopo la conquista dell'impero quindi certo che ci sono forze confliggenti allenta
Però veniamo all'oggetto
Prego presidente poi di interrompermi brutalmente perché è stato sicuramente lungo
Ci sono tre elementi che caratterizzano la storia
Delle truppe coloniali diciamo tre aggettivi anzi per azioni cinesi sono due aggettivi a un superlativo assoluto che in qualche maniera descrivono le truppe indigene oggi è uno è venuto fuori nel documentario
Che è stato proiettato quello sulle truppe indigene e questi son questo il superlativo assoluto diciamo è quello degli ascari fedelissimi
Poi degli ascari come diciamo et mia di guerrieri e poi gli ascari come mercenari che in qualche maniera danno una lettura politica ed evidenziano tutta diciamo così la vulgata razzista che aleggia intorno a questi a questi tre aggettivi cominciamo dal primo fedelissimi oggi l'avevamo accennato anche nel dibattito
La struttura sociale dell'altipiano etiopico appunto abbiamo detto viene descritta come feudale
E come molto come dire come molto rigida
In cui i contadini che varrà la diciamo rispondevano
Alla chiamata alle armi quando dovevano difendere il territorio quando il loro capo richiamava per eventuali operazioni operazioni di guerra quindi c'è un elemento di fedeltà tradizionale che hanno questi uomini nei confronti dei loro capi il caso più eclatante ne parla di qualche anno fa la prima conferenza della Sai
Poi ci anche nella in quella colletta Anna
Appunto tre curatori c'è pure Sandro degli orsi
C'è il caso di Hailé Selassié Buzzati era un capo etiopico un capo del Tigrai che passa subito appena scoppia la guerra nel tre nel novembre trentacinque dalla parte degli italiani
E passa con tutti i suoi uomini
I suoi uomini possono essere considerati dei traditori oppure no perché seguono il proprio caro tanto che addirittura ci sono uomini della banda di Haile Selassie puzza che vengono fatti prigionieri e che gli italiani rilasciano perché della banda di Hailé Selassié puzza
Che corrono al servizio del porno capo cambiando campo nella guerra senza che questo rappresenti un problema per loro per il proprio capo per gli italiani quindi c'è un elemento diciamo così di fedeltà
Diciamo tradizionale che gli italiani colgono in qualche maniera ma c'è anche un altro elemento soprattutto per le truppe indigene abbiamo reclutamento
Dicevamo prima con Leonardo asimmetrico il settanta per cento viene dall'altopiano cristiano il trenta per cento
Dal bassopiano musulmano eppure pur essendo così fedeli questi ascari che però sono cristiani che sono Gigi Di Nolfo lì che sono come dire di cultura assorbibili da quello dall'altra parte della della frontiera bene per esempio per le armi tecniche
Dopo diciamo l'India Miodini della fine degli anni Cinquanta in India diciamo gli europei in generale stentano a dare armi partico come dire particolarmente complesse che possono essere minacciose in mano agli indigeni infatti a chi le danno li danno in mano i musulmani che sono quanto di più lontano dalla cultura dell'altopiano di cristiani e via discorrendo
C'è un tema come dire che rafforza l'idea dell'Eritrea colonia militare se pensiamo che negli anni trenta più o meno in Kenya che a cinque milioni di sudditi coloniali deridere all'epoca più o meno fino a seicento mila
Vengono reclutati circa cinque mila uomini hanno in Eritrea che appunto a seicento mila abitanti dieci volte meno circa no del Kenya ne vengono reclutati dieci mila l'anno cioè il doppio
E questo diciamo ci pone apre un tema c'è un altro tema io qui volevo
Giammarco vi sono cioè proponi chiede la password
Va adesso vi faccio delle due immagini c'è un tema all'altro che è quello dei guerrieri ora io non so molti di di quelli che conosco qui hanno conosciute già obici eritrei non mi sembrano particolarmente Guerrieri più di altre popolazioni
Qual è il tema il tema è che per quelle popolazioni grazie perfetta questa fotografia
Per quelle popolazioni il coraggio fisico è un tratto distintivo
E quale quale altro mestiere meglio di quello delle armi può dimostrare il coraggio fisico perché vi faccio vedere questa foto perché questa è la foto di cacciatori di elefanti e il cacciatore d'elefante aveva dei valletti che andavano in giro per l queste strane cose qui queste sono delle proboscide i essiccate queste questa qua no che ci dimostrano il coraggio del cacciatore oppure la non mi ricordo mai scusatemi il gonfalone cioè il copricapo
Il copricapo tradizionale no di criniera di leone che cosa indica se non proprio no questa un'altra stampa
Perdonami la mia insipienza non so come scendere giù
Sì lo so che devo andare a sinistra un anno ah eccolo qua questo ancora e dell'attuale guardia etiopica sempre utilizza la criniera di leone c'è un elemento distintivo di coraggio perdonatemi per le la mia insipienza informatica
No quindi diciamo che
è un elemento importante addirittura durante le guerre coloniali l'esercito italiano si deve inventare un ondivaghe un ordine particolare che è quello di scendere da e muretti perché se l'ufficiale coloniale italiano che doveva dimostrare coraggio
Tanto quanto i suoi uomini sotto il fuoco avversario scendeva dal muretto era considerato diciamo un atto di vigliaccheria e quindi si devono inventare addirittura un ordine che è quello discendere dai muretti sotto il fuoco nemico questo per farvi capire poi come è complessa l'interazione culturale tra diciamo italiani in questo caso di tre aerei però il discorso è un po'più vasto
Perché ci porta ad un altro elemento spero di andare abbastanza spedito lo sono
Abbastanza avanti ed è un tema diciamo abbastanza complicato che è quello dell'ultimo aggettivo cioè quello relativo ai mercenari
Perché
Perché il definire mercenarie le truppe coloniali ha una doppia lettura di come dire Theorie politiche molto differenti che però hanno una stessa
Conclusione peli fascisti definire mercenarie le truppe coloniali significava metterle un gradino sotto alle truppe metropolitane alle truppe bianche
Per il discorso che facevo questa mattina cioè la differenza trasse suddito e cittadino e quindi questi erano un po'di meno
Storicamente le truppe coloniali potevano arrivare dal punto di vista dei gradi della carriera al massimo grado di Shun Bashir che l'equivalente di maresciallo cioè in grado più elevato delle truppe del dei sottufficiali non potevano diventare ufficiali
Peraltro le truppe del Regio Corpo truppe delle truppe coloniali erano considerate comunque di meno dei soldati
Metropolitani quindi un soldato metropolitano non era tenuto a salutare un graduato indigeno che come dire teoricamente valeva più di lui dal punto di vista militare ma poi di fatto come dire essendo suddito era un gradino più basso
Dall'altra parte c'è una lettura diciamo così di una parte degli anticolonialisti Kehl vedo non è il termine mercenario come dire traducono
Fanno un equivalenza del termine mercenario con un termine che è quello di collaborazioni e la motivazione di questa lettura degli ascari collaborazionisti è legata come dire a un dato oggettivo cioè questi combattevano per il potere degli a ma è legato anche un altro fatto che essendo delle truppe volontarie Che bella scelta di fare questo mestiere per denaro rappresenta un'evidente fatto cioè lo fai per soldi e non lo fai diciamo così come si diceva all'epoca per la bandiera
E anche qui come dire
Mi sono come direbbe il commissario Montalbano mi sono fatto persuaso in tanti anni di studio
Su questi argomenti che per esempio influisce fortemente la lettura che agli Sellars chieda delle truppe indigene coloniali italiane in questo la biografia di scrivere sul Negus Del Boca ma anche in qualche misura quella di Kapuscinski sempre sulla costa sebbene sia molto più critica di quello di Del Boca spingono in questa in questa direzione c'è però un particolare che in tutti questi anni di diciamo di lavoro come topo d'archivio voi o sono riuscito a tirare fuori
E che dal mille nove almeno dal mille novecentosedici fino al mille novecentotrentadue il Regio Corpo delle truppe coloniali recluta circa venti mila soldati l'anno
E di questi dieci mila
Sono nelle carte invidia individuati indicati come
Indigeni d'oltreconfine chiaramente questo oltreconfine e il confine con l'etiopica di con l'Etiopia quindi metà delle truppe coloniali tra virgolette ridere irrealtà
Provenivano dall'Etiopia tanto che per esempio un esperto di cose coloniali come il capitano valletti
Scrive nel vento tumori nel ventitré un paio di articoli in cui dice ma ne siamo sicuri che addestrare tutti questi etiopici e mandarle due anni a combattere in Libia facendoli diventare dei soldati diciamo
Dei veterani vere e proprie non poi non si possa ritorcere contro di noi tante è che i cosiddetti
Titolo o cioè o Taran bulli a secondo di quale dialetto viene utilizzato cioè coloro che hanno combattuto a Tivoli erano cercati dei cavi e di obici per arruolare i al guardalinee proprio eserciti perché come dire era uno dei veterani efficienti
Eppure tutto questo poi non sia di perché in realtà poi quando scoppia la guerra d'Etiopia dal trentacinque ne abbiamo centri di reclutamento ha dato a ah ma Callea Gondar a ad Addis Abeba e c'è diciamo la fila degli ex combattenti erano combattuti Libia Barry arruolarsi nell'esercito italiano e questo capisco che come dice dire a lo stesso Hailé Selassié poteva creare un problema politico nel contingente al di là della lettura storica che ne possiamo dare che c'ha un valore importante perché facciamo anche gli storici di professione ma nella lettura futbol politica poteva rappresentare un vero problema
Questi poi effettivamente sì Ria arruolano sotto le insegne Italia quindi c'è un tema che ritorna con la prima delle tre parole con il superlativo assoluto con la fedeltà
Con le rispondere a un capo che si viene indirizzati e viene individuato come care
Con il Menghi stufo e con il governo
Quindi come dire negli elementi di arruolamento noi troviamo appunto anche quello del coraggio come abbiamo detto prima ma anche
La possibilità Dini accedere a forme di mobilità sociale
Entrare nell'esercito significa non soltanto andare a combattere ma lavorare in tutti i servizi significa
Imparare a fare il muratore l'idraulico l'elettricista il motorista l'autista il telegrafista cioè sono tutte specializzazioni di lavori che non esistevano nella società tradizionale
E anche laddove esistevano edificare un muto muro fatto di una
Di rami intrecciati con il fango che viene spalmato lungo questi graticci di legno com'è la costruzione degli Ered moine in Eritrea e e diverso da utilizzare i mattoni alla caccia quindi si acquisiscono diciamo dei saperi diversi no diremo oggi che è un elemento come dire ulteriormente ulteriormente importante e poi c'è un fatto diciamo così epocale che nella guerra d'Etiopia e che quindi è quella che è più presente anche nella memoria di quelli appunto come me come Giulia che poi hanno intervistato
Sono riuscito intervistare un po'di ex sudditi coloniale nel trentacinque l'esercito coloniale eritreo quindi escludendo gli etiopici ammonta a circa sessanta mila soldati
La popolazione dell'Eritrea al censimento del mille novecentotrentuno era di seicento mila abitanti cioè il dieci per cento della popolazione cioè togliendo il cinquanta per cento di donne che di quei cento e quindi quei trecento mila che rimangono centocinquanta mila tra vecchi e bambini soprattutto bambini significa che tu agli rivalutato circa il cinquanta per cento della forza lavoro maschile
Che poi il dieci per cento della popolazione attiva e quanto reclutano moglie degli eserciti che utilizzano la coscrizione obbligatoria la seconda guerra mondiale come l'Italia come la Gran Bretagna
E quindi comincia diventa complicato parla di mercenari perché stiamo parlando di una vera e propria coscrizione obbligatoria
Ma a fronte di questa coscrizione obbligatoria per esempio un elemento importante poteva essere quello di una ribellione di fronte a questo obbligo ribellione che poi difatti non c'è non c'è nemmeno diciamo nel numero delle diserzioni che pure ci sono ma che sono come dire percentualmente inferiori a quelle dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale
E che sono più o meno equivalenti al numero di disertori italiani durante la guerra in Africa reggente che prova a scappare che cerca di rientrare a Napoli deriva a Massaua in maniera in maniera estremamente fortunosa quindi diciamo che anche il termine mercenario assume diciamo
I contorni di una descrizione che per certi versi come dire declina più in una lettura razzista che non in una lettura oggi IVA della vicenda
Perché nella memoria quella che abbiamo nelle mie tante missioni in Eritrea quando mi sono trovato di fronte a qualcuno
Da cui chiedevo ma tu non combattuto sì perché effettivamente è stata una leva di massa quindi diciamo quelli della generazione che doveva prendere le armi che poi è stata richiamata completamente nel mille novecentoquarantuno nella difesa dell'Eritrea tutti poi no hanno hanno combattuto questo diciamo sposta un po'i termini interpretativi e ho finito con questo
Perché la storia del Regio corpo una propriamente una frasca la storia del Regio Corpo delle truppe di testata diciamo della presenza dell'esercito è stata derubricata
Per tutta una serie di di contingenze diciamo così a semplice storia militare in realtà stiamo trattando di un pezzo importante di una serie di elementi che ci posso invece aiutare a capire attraverso la storia sociale
Meglio la storia contemporanea della colonia di tre
Grazie
Abbiamo fatto esperienza ombre queste vicende non siano state ricostruite sulla base delle categorie della storia militare ma della storia
Politico sociale anche culturale vorrei solo ricordare che in realtà l'Europa tutta nel corso della prima guerra mondiale aveva fatto esperienze di truppe coloniali da quelle francesi a quelle gli inglesi ma persino gli esercenti della Francia e dell'Italia
Per riuscire a sostenere la guerra si inventarono contravvenendo a quelle che erano le norme tradizionali dell'arruolamento delle Brigante etniche per singole regioni dalla Brigante a Catania
Quella Catanzaro alla mitica brigata Sassari di Emilio Russo la stessa cosa fece
La Francia con la Corsica
In tutti questi casi poi queste truppe da truppe coloniali interne venivano mandate esentare in prima linea hanno una percentuale di caduti molte più elevata rispetto alla norma
E c'è un fatto poiché paradossalmente unisce poi queste esperienze perché l
I pochi reduci delle truppe coloniali sia in Africa che innanzi a dire entrano poi i primi nuclei
In cui si aggrega noi in Borneo
Nasce in timori menti indipendentisti in Senegal in maniera particolare ma anche in Algeria l'Algeria ovviamente non per il pieno guardava
Come il padre di Albert che ammettere arruolato nell'esercito francese regolarmente ma le truppe dei nativi algerini
Anche per quello che riguarda due possibili colonie interne della Francia e dell'Italia la Corsica
E la Sardegna ai reduci degli ex combattenti diventeranno non a caso anche loro gli animatori i più convinti sostenitori dei movimenti autonomisti indipendentisti
Faccio queste osservazioni perché ci rendiamo conto che per così dire nelle novecento il mondo in un qualche modo finisce per unirsi e per avere dinamiche molto si mediante in contesti molto
Molto diverse belle adesso la parola a Leonardo De Franceschi una relazione cinema italiano di oggi tra colonialismo è razzismo memorie di un conflitto prego grazie presidente
Ci spostiamo un po'indietro nel tempo intanto vi ringrazio un pomeriggio a tutti a tutti grazie dell'invito
I voglio partire da delle immagini da una clip che commenterò
Che ci riporta a molti anni addietro
Sì permuta
Ci sono delle vecchie immagini girate da Luca Comerio uno dei pionieri del documentario Isma'italiano nella piazza del pane a Tripoli del mille novecentoundici
La Camera indugio sul via vai dei nostri militari in divisa che si affollano lungo la strada poi l'inquadratura si allarga rientra in scena un patibolo almeno venti arabi tutti uomini pendono irrigiditi con un cappio al collo sono stati da poco impiccati
Che ha mai visto queste immagini di Comerio riprodotte per pochi secondi in un vecchio film di Cecilia Mangini Lino Del Fra i Lino Miccichè allarmi siam fascisti recentemente ripresentato in DVD dalla lo videro quanti studenti di storia contemporanea le conoscono sanno a cosa rimandano immagino pochissimi
La loro rimozione dalla memoria collettiva è direttamente proporzionale alla rimozione del colonialismo in Africa nei Balcani un'inspiegabile lungo buio
Un lento carsico lavorìo che via via ha espunto le pagine nere della nostra storia recente e creato il mito infondato degli italiani brava gente
Queste non non sono parole mie sono parole scritte da Alessandro Leogrande nel blog Minima Moralia
Leogrande scrive nel nel novembre del due mila dodici
In contemporanea appunto poco dopo l'uscita in DVD nel cofanetto raro video punto
Dei di tradire allarmi siam fascisti il mi dispiace che ci sia margine che era qui stamattina non c'è più con noi cofanetto curato appunto da Bruno Di Marino che nel booklet en osserva comici non sia mai stato trasmesso dalla Rai solo un passaggio veloce su Telemontecarlo nel novantaquattro
Da allora nulla è cambiato nel senso che lo spunto allarmi siam fascisti che rimane probabilmente il primo film di montaggio
Degno di questo nome nel cinema italiano del dopoguerra Phil che peraltro indagava
La minaccia di un fascismo latente pronto a riesplodere negli anni del governo Tambroni continua a essere sconosciuto ai più
Dicevo nel novembre due mila dodici Gheddafi è stato ucciso da poco più di un anno
E la Libia è piombata in una guerra civile devastante in cui si dibatte tuttora appena quattro anni prima De Mita filo ricorderete nel giugno del due mila nove
Era stato ricevuto solennemente nel parco di villa Pamphili ospite del primo ministro Berlusconi ed era stato ed era affiliato
Con sul petto appuntata la foto di Omar Al Mukhtar eroe della Resistenza Senussi ITA
Giustiziato nel settembre del trentuno dopo una sanguinosa repressione orchestrata dal vicegovernatore Rodolfo Graziani
In quell'occasione il kolossal anticoloniale il leone del deserto
Girato dal regista siriano americano Moustapha Akkad nel settantanove a cui a suo tempo era stato negato il visto di censura in Italia perché ritenuto lesivo dell'onore
Dell'esercito italiano dopo alcune proiezioni storiche degli anni Ottanta e Novanta proprio in quell'occasione viene sboccato finalmente trasmesso in televisione sia pure solo su Sky
E rimane in programmazione per qualche settimana
Ma
La storia delle censure del servizio pubblico nei confronti dei film che osano sollevare
Il velo sui crimini contro l'umanità compiuti dall'Italia coloniale in Libia come in Etiopia non finisce qui
Vale la pena ricordare è stato fatto anche stamattina al caso del fil televisivo fasciste lega sì di Camp Kirby realizzato nell'ottantanove per la BBC
I cui diritti sono stati acquistati dalla RAI che ne ha curato una versione italiana stato Massimo Sani a farlo ma in quasi trent'anni non l'ha mai trasmesso persino è stato programmato solo una volta da La sette nel due mila quattro
Mi piace ricordare ama altro fatto più recente e più di recente RAI Storia acquistato i diritti di un documentario mi son molto molto bello pregevole di Valerio Sciri a Schiff Oliha guarda fuori ora
Premiato nel due mila quindici al Festival dei Popoli che ricostruisce la battaglia culturale giudiziaria che è stato citato anche questo stamattina che ha fatto seguito alla costruzione da parte del sindaco di Affile appunto di un mausoleo la memoria di Graziani
E ricorda
Attraverso appunto il film attraverso la coscienza liquida diciamo di un cooperante italiano di oggi
Come dietro le politiche della memoria
Riprendo questo termine da da da Proglio
Che gestiscono l'eredità del colonialismo italiano più che una strategia della rimozione sia ravvisabile la presenza di un processo latente ma costante di riscrittura e Rita riappropriazione bene la RAI non soltanto ha imposto diciamo l'inserimento in palinsesto del documentario narrazione tagliata
Per esigenze di palinsesto appunto dal titolo se quel guerriero io fossi ma lo ha fatto slittare varie volte per ragioni pretestuose programmando solo sabato diciassette dicembre due mila sedici in seconda serata
E poi c'è quella che una volta chiamavamo censura di mercato
E che è frutto di circostanze volte casuali
Ma le cui ricadute però poi guarda caso hanno sempre nella stessa direzione
Nel due mila tredici
Yervant Gianikian mai la compianta Angela Ricci Lucchi vengono acclamati al Festival di Locarno con un film straordinario realizzato con la loro tecnica della Camerana litica
Sulla base di materiali di repertorio girati nell'Etiopia degli anni della guerra Phil che si chiama
E i Barbaro alla colonna sonora di Giovanna Marini e si chiude con la frase ogni epoca ai suo fascismo e che in Italia rimane praticamente inedito
L'unico modo di vederlo e tuttora e attraverso il portale di video on demand di di arti e sarà una specie di maledizione di Locarno ma la riprogrammazione in apertura di questa rassegna della seconda parte del film di Luca Guadagnino in camoscio italiano del due mila undici dal titolo impero
Beh insomma lascia sul tappeto purtroppo irrisolta la questione della versione voluta dall'autore
Che io mi sono andato a rivedere perché ho avuto la fortuna di avere figurano copia direttamente da regista constatare una volta di più chi è la prima parte con l'intervista D'Angelo Del Boca
Alberto Burgio Michela Fusar schivi Lucia Ceci sia in Chambers e Ida Dominijanni a una forza polemica e politica
Che nulla toglie la densità diciamo lirica poetica documentale della della seconda parte che appunto abbiamo potuto vedere
Questi documentari oltre a declinare ieri declinare in modo felice la poetica della reinvenzione diciamo a partire dal dal fan Foote vince hanno il coraggio di riaffermare con tutta la gravità politica di una constatazione non solo che la partita dell'immaginario intorno al colonialismo non pone chiusa
Non solo che riaprire ma contro narrazione può e deve essere fatto anche attraverso modalità che lo ripropongono i militanti Isma'diciamo
Mo'vecchio stile degli anni sessanta ma e questa partita realtà non riguarda solo il passato ma soprattutto il presente dell'Italia dell'Italia di oggi
Questa rassegna grande merito di avere riproposto documentari fondamentali come pagine nascoste di Sabrina Varani ispirato alle vicende di vita familiare alla base dell'ultimo romanzo straordinario di Francesca Melandri sangue giusto e Oltremare di Loredana
Bianconi costruito anche questo sulla base di memorie familiari
La corrispondenza di Mozia considerato la pecora nera della famiglia partito volontario
Appunto nel nel trentacinque per l'Etiopia rimasto anche dopo la partenza degli ultimi italiani di recente Grasso ricordarlo la Casa internazionale delle donne non ma doppia rassegna sempre sui temi del colonialismo sono stati ripresentati altri documentari
Ma spoiler
Caschi affrontano la questione delle politiche della memoria con tagli diversi
Come Nico scettica Misia di Alessandra Ferrini asma Rina e alla major made in Paolo s'è un corto di Martina Mailly mamma il sole
A
Le cosce Tina mi sia e forse il finché con maggiore profondità si interroga sulla forza ambigua delle immagini di repertorio dei materiali d'archivio sulla capacità che hanno di supportare politiche della memoria funzionali al mantenimento della vulgata degli italiani brava gente oppure
Oppure possono essere orientate all'apertura di una narrazione contro egemonica
Partendo con un lavoro che può ricordare appunto nel caso specifico quello di Gianikian e Ricci Lucchi dalla messa in evidenza di tracce all'interno di questa immagine tracce che rivelano degli sguardi e dei percorsi non previsti
Sguardi sudditi o sudditi e che Look Back rispondono in qualche modo l'obiettivo dell'operatore e consegnano quindi al futuro la rivelazione di una non riconciliata fierezza e certezza nella liberazione avvenire
Ah sì Marina come fanno con modalità diverse anche due altri documentari
A un loro ma post coloniale e la quarta via Mogadiscio Italia di
Di Simone Brioni mettono in evidenza come guardare la memoria dei rapporti tra Italia ed ex colonia il Corno d'Africa
A partire dall'attivazione di un nuovo dialogo
Transculturale ma anche transgenerazionale tra testimoni diretti dell'esperienza coloniale
La generazione di quanti hanno deciso di venire in Italia e le seconde generazioni
Un dialogo condensato in modo forte e dalla voce di diversi scrittori e scrittrici afrodiscendenti può essere un esercizio di riposizionamento posso tanto fertile da un punto di vista culturale
Ma anche indispensabile per cogliere le dinamiche di lunga durata di certi in rapporti inter statuali per esempio
Tra Italia ed Eritrea rapporti politiche culturali che passano sopra la testa delle popolazioni coinvolte sono al centro proprio in queste settimane dico un lavorio di riposizionamenti abbastanza inquietante dopo la cancellazione delle sanzioni dell'ONU
All'Eritrea via segue chi che ben poco merito a diciamo della pace con
Con l'Etiopia
Il corto di Melilli invece maman Surrey a invece si inserisce in un progetto davvero necessario di e di apertura della memoria della narrazione intorno alla Libia in cui dialogano appunto memoria lontana del colonialismo italiano memoria prossima
Della presenza post coloniale italiana nella Libia di Gheddafi e le politiche
Diciamo migranti she de Camp hanno portato tutti i governi il centrodestra centrosinistra finanziare Gheddafi prima i due signori della guerra in carica ora pur di poter bloccare a monte all'interno di Lager
Migliaia di profughi dell'Africa subsahariana in balìa di trafficanti e guardie senza scrupoli
Quello che voglio dire che da dieci anni a questa parte il cosiddetto cinema del reale a riscoperto un nuovo interesse per la memoria del colonialismo
Andando a recuperare colonialismo italiano a recuperare un lavoro che era iniziato per iniziativa di artisti Tivo PIP
Mi riferisco a due documentari realizzati nel due mila nove dagli stili negli stessi mesi ma molto diversi Adua è stato citato anche stamattina Dl che rima
Presentato alla Mostra di Venezia
Che ricostruisce la memoria di popolo e di quella che rimane la prima grande sconfitta di un esercito coloniale europeo da parte di un esercito africano nel mille ottocentonovantasei e il meno noto il sangue non è acqua fresca i tre ho scelto video artista italiano d'adozione
Percorso più personale di riscoperta riappropriazione di un patrimonio di saperi culturali ancestrali ma anche storici
Da parte di Martin sta diciamo di seconda generazione nato e formatosi in buona sostanza in Europa fra Londra e Roma
è stato peraltro poi è tornato sul tema con vari altri lavori tra cui l'installazione multi schermo il ritorno dell'obelisco di Axum nel due mila nove ripresentata finalmente a Roma in pubblico sono nel due mila quindici
All'American Academy in Rome
E mi piace qui anche citare da gara qui con noi stamattina con uno mosso la terra e Cara Italia
Ed ero Maui Merkel pur non occupandosi diciamo direttamente di memoria coloniale però evocano
Questo background comune appunto come qualcosa che lega indissolubilmente a Brescia italiani quello che voglio dire anche quindi è che la possibilità di lavorare con materiali di repertorio interrogare l'abuso dei testimoni gli storici o ricostruire le tracce della presenza italiana in Eritrea Somalia in Libia in Etiopia prodotto opere davvero
Di rilievo non solo documentale rispetto alla progettualità complessiva di scrivere con l'immagine ma storia subalterna dalla parte dei colonizzati delle colonizzate Manche poetico
Che però pare che però trovano con difficoltà spazio nel mercato attuale nonostante la proliferazione delle piattaforme e soprattutto non riescono ad arrivare alla loro destinazione attuale che dovrebbe essere il servizio pubblico
Più problematica
è la questione della narrazione della nazione finzione Ale
Se consideriamo che negli ultimi quasi trent'anni gli unici tre film che hanno provato a raccontare la memoria il passato prossimo il presente nei rapporti fra l'Italia e le sue ex colonia e mi riferisco a Tempo di uccidere di Giuliano Montaldo dell'ottantanove al piccolo delle dei giorni di Ferdinando vicentini Corniani del due mila tre il più recente l'ordine delle cose
Di Andrea Segre nel due mila diciassette
Per motivi molto diversi fin molto diverso non però non sono riusciti
A restituire la complessità dell'esperienza coloniale l'ambiguità dei fattori di continuità tra presente passato la vischiosità delle connivenze
E degli interessi che ancora oggi nel due mila diciotto nella recente conferenza Italia Africa sono la base delle strategie di espansione che il nostro Paese
Continua a perseguire nelle sue ex-colonie provando a mettere a sistema esigenze delle imprese italiane
E c'è Cazzola depressiva nei confronti di rifugiati transitanti diretti in Europa
D'altra parte e vado verso la chiusura
Abbiamo un disperato bisogno di narrazioni popolari
Di firme perché no serie televisive
Dirette al grande pubblico
Per poter realmente sperare di sparigliare le carte e raggiunge le spettatrici e spettatori non necessariamente già informati e sensibili alle ragioni della verità storica e della convivenza
Anche perché badate qui in gioco non c'è solo in dovere di verità ed istituzione storica nei confronti delle popolazioni su cui abbiamo inferto per decenni mi immani sofferenze alle quali peraltro impedendo che il loro principali responsabili penso a Pietro Badoglio e a Graziani in particolare venissero mai messi sotto processo per i loro crimini contro l'umanità ma come dicevo in gioco c'è anche la necessità di prendere finalmente consapevolezza l'esperienza coloniale rappresentato per l'Italia paradossalmente più ancora che per le altre potenze coloniali un fattore che si è ingannato profondamente nel processo di nation building del nostro Paese contribuendo a mettere a sistema un odio di razza fatto di razzismo scientifico e di razzismo di prossimità che ha rappresentato per il blocco di potere egemone nell'Italia liberale fascista repubblicana insieme uno strumento di mobilitazione collettivo altrettanto potente arma di frammentazione e di controllo sociale
Secondo modalità che purtroppo
Sono tornate ad essere tragicamente al centro dell'agenda politica di oggi nell'Italia del sedicente Decreto Sicurezza grazie
Grazie al Leonardo De Franceschi per questa sorridente in relazione adesso la parola Maurizio Zinni
Rimaniamo sempre nell'ambito del cinema una relazione sul tema razzismo e spettacolo nel cinema coloniale e post mille novecento trentasei prego
E adesso viene salpa
Ma adesso acceso precisi
Tetto grazie mille grazie ringrazio il presidente per avermi dato la parola Fazio
La Casa del Cinema per l'ospitalità agli organizzatori Paola Scarnati il professor Triulzi a casa ha detto tutti voi qui presenti il mio intervento in realtà come dire potrebbe tranquillamente essere letto come la prosecuzione continuazione dell'intervento l'abbiamo visto questa mattina fatto da che Marco manco su si parla di propaganda si parla di linguaggi che veicolando il messaggio coloniale il messaggio razzista nell'Italia degli anni Trenta lui ha lavorato su dei materiali che sono quelli dei cinegiornali sostanzialmente quindi un discorso e dei linguaggi che sono mirati a fare un'informazione ovviamente virata ad un preciso
Messaggio politico io in realtà parlerà oggi alcune delle pellicole che sono state proiettate durante i giorni scorsi lo blocca la Casa del Cinema all'interno di questa interessantissima retrospettiva e di altri cioè delle pellicole di finzione realizzate dalla dalla cinematografia fascista subito dopo la proclamazione dell'impero e anzi il primo di questi film è il grande appello viene citato durante la campagna d'Etiopia in corso
Fino alla fine dell'impero sostanzialmente quindi quelli che abitualmente siamo Crusaders riconosciuti come i film coloniali del delle regine
Sarò pienamente sintetico a priori però un minimo di contesto lo devo dare il giusto per dare un paio di coordinate anche forse sono già usciti precedentemente
Il genere di film coloniali ovviamente non nasce in Italia aulici molto lontane Inghilterra e Francia degli inizi del Novecento ma anzi già alla fine dell'Ottocento milieu iniziamo a girare i film in territorio africano quindi da questo punto di vista e forse uno dei generici alla maggior storia da questo punto di vista all'interno della della storia del cinema tout-court
E in Italia ugualmente come dire il cinema coloniali inizia ad essere girato come te altrimenti firme di Comerio possono tranquillamente essere definiti
Dei prototipi di cinema coloniale e si girano film coloniali anche quando il fascismo arriva al potere cioè all'inizio degli anni Venti nel corso degli anni Venti
La differenza sostanziale qual è Health anche in questo caso abbiamo delle date importanti delegati spartiacque del mille novecentotrentuno sostanzialmente fino al trentun il regime non si interessa direttamente della politica cinematografia quindi realtà alle opere che noi abbiamo sono delle opere si che parlano del dell'Africa dell'esotismo di tutta su una tradizione culturale e anche razzista per certi versi però che ha la sua radice appunto diciamo nell'Italia liberale nell'Europa della delle poche per intenderci
Il trentuno il regime si interessa non soltanto appunto della cinematografia informativa come già iniziato a fare dal ventiquattro
Ma a partire dal trentuno anche della cinematografia di finzione e quindi pur non nazionalizzare Ando l'industria cinematografica inizia ad esercitare un controllo molto forte
Attraverso una serie di strumenti che possono essere le sovvenzioni economiche alla realizzazione di prodotti i prestiti che venivano elargiti alle case di produzione oppure anche attraverso lasci sulla stessa che sono in un regime totalitario è all'ordine del giorno e deve essere sempre presa in considerazione
Ifil coloniali di cui a cui fa riferimento io sono circa sei gli anche se la tassa potrebbero essere figli sette
Di solito viene sempre spunto da questo elenco si è colpevolmente
Il film in questione sono il grande appello sentinelle di bronzo sotto la Croce del Sud che abbiamo anche mostrato precedentemente Lo squadrone bianco Luciano Serra pilota Abuna missili asse di Alessandrini e il settimo che non so per quale motivo viene sempre spunto ma che presume è assolutamente un fin coloniale che Bengasi conosciuto poi dopo la fine della gara come Bengasi mille novecentoquarantadue che viene sempre considerato come un film bellico
Riferito alla seconda guerra mondiale ma che in realtà forse il film che descrive la società coloniale già in una fase compiute quindi per certi versi un fine sia per cento di guerra mai anche assolutamente l'ultimo film dell'epopea coloniale del regime fascista
Detto questo il cinema coloniale fascista è secondo me un elemento esemplare per poter cogliere quali sono gli elementi qualificanti della cima dove sia fascista dopo il trentuno in soli sei film noi abbiamo da un lato una sorta di a emersione di quelli che sono gli elementi caratterizzanti da un lato Della politica cinematografica del Ventennio soprattutto dagli anni trenta in poi e dall'altro di alcuni elementi ideologici che sono alla base del di alcune delle pellicole più ideologicamente orientale del regime fascista
In questo senso quindi il titolo che gli avevo dato cioè spettacolo e razzismo nel cinema coloniale e post mille novecentotrentasei se ne voglia mette in evidenza questi due aspetti
Cioè dalla dove abbiamo delle pellicole Siss che si radicano profondamente nell'immaginario cinematografico italiano e non soltanto italiano dell'epoca
Cioè sono dei film
Spettacolarmente riusciti secondo me la maggior parte molti riusciranno anche un buon successo di pubblico allora alla loro distribuzione nelle sale e chi si richiama una pluralità di generi cinematografici che sono sia proprio la cinematografia italiana
Ma questa è la cosa altrettanto interessante che attingono all'ICI ma dovresti essere cioè attivo la cima veloce come quella inglese come quella francese e persino a quella americana di Hollywood
In questo senso a ci troviamo di fronte a delle opere che sono sì collocata nel contesto italiano dell'impresa coloniale dirige coloniale ma sono anche delle velivoli effettivamente di respiro internazionale e questo in realtà aprirebbe una porta che come dire a priori chiudo subito ma che o dovere di mettere in evidenza che è una cosa che era emersa parlando prima nel senso né qua facciamo un focus su un aspetto specifico ma è chiaro che se vogliamo ragionare sulla diffusione
Della mentalità razzista in Europa dalle origini fino appunto non dico ai giorni nostri ma almeno fino agli anni Quaranta fino agli anni Cinquanta la decolonizzazione evidentemente bisogna ragionare si concentrandoci sul caso nazionali specifico ma avendo anche un occhio assolutamente al contesto transnazionale
Perché in realtà questi linguaggi sono dei dei linguaggi transnazionali che operano in cinematografia differenti veicolando però messaggi che sono spesso omogenee rispetto a determinati contesti quindi l'immaginario coloniale l'immaginario esotico e quindi anche l'immagine di un razzista
Che si sviluppa già in Europa a partire dall'inizio del Novecento trova in queste pellicole una loro semplicemente una evoluzione in funzione di quella che sarà la politica
Fascista e poi continueranno a circolare all'interno di cinematografia anche dopo la seconda guerra mondiale utilizzando spesso gli stessi strumenti gli stessi canali e gli stessi linguaggi che sono i linguaggi del genere
Quindi come dicevo a questo punto un discorso spettacolari però sito tempo un discorso ideologico
E questi due elementi stanno sullo stesso livello sullo stesso piano e contribuiscono uno alla riuscita dell'altro cioè le semplificazioni linguistiche e sintattiche del cinema di genere
Contribuiscono a diffondere nell'Italia della seconda metà degli anni Trenta un preciso discorso politico
Lo semplificano probabilmente lo banalizzano anche rispetto a quelle che erano le teorie più generali ma questo permette una più capillare penetrazione del discorso all'interno della società italiane del pubblico che andava in sala vedere queste pellicole
Dall'altro lato l'elemento ideologico rende molto più forte la basi concettuali che come dire
La struttura di queste pellicole e le rende nel contesto storico di riferimento
Molto più come dire pregnanti e significanti per il pubblico che sarà in sala quindi vedete in alta c'è una doppia azione lo spettacolo è funzione dell'ideologia ma l'ideologia non va a discapito dello spettacolo ma anzi paradossalmente tende molto ad incrementarlo
Quindi come dire giura un po'su dei piani che metteranno in evidenza come il linguaggio del cinema di genere contribuisce a diffondere ad implementare alcuni messaggi che sono profondamente politici e razziali
Il primo aspetto ad esempio è quella dello strutturazione dei personaggi che compaiono nella scena
In una distinzione abbastanza netta mettiamola così non siamo abituati nel cinema di genere a riconoscere dei protagonisti che sono di solito gli eroi dell'avventura in molti casi di L'avventura anche so dire l'avventura coloniale
Dei nemici di questi eroi diciamo poi degli antagonisti di queste figuri di operare uniti mettiamola così che sono quelli che aiutano il cattivo ma abbiamo anche gli aiutanti degli eroi positivi ma quindi c'è una partizione molto netta nel cinema d'avventura nel cinema di genere no a partire da quello di un piano che era molto noto in Italia
Non soltanto fra gli spettatori che erano comparvero fino a quando non iniziano le politiche
Alla fine degli anni Trenta protezionistiche per difendere il cinema italiano sul doppiaggio
Il Cile il cinema americano arriva tranquillamente in Italia per una larghissima diffusione nell'immaginario cinematografico del pubblico italiano era strutturato principalmente sullo coordinate del cinema hollywoodiano
Quindi questo linguaggio era assolutamente molto noto assolutamente chiaro al pubblico italiano no e queste ripartizioni ugualmente la prima calare queste partizioni di cinema discendere nel contesto di un film coloniale
Allora abbiamo da un lato l'eroe e chi agli eroi del film coloniale del cinema coloniale
Gli ho portato alcuni brevi spezzoni di film alcuni forse ripeteranno dei film che avete visto precedentemente forse qualcuno sarà inedito
Allora la costruzione dell'eroe nel cinema coloniale fascista in realtà è una costruzione molto complessa e per questo diede adito a notevoli polemiche all'interno del dibattito culturale dell'epoca
In realtà nel cinema coloniale fascista non è così facile trovare un eroe a tutto tondo come si può trovare nel cinema americano in altri contesti perché la realtà stessa del del contesto coloniale che rende molto più difficile riuscire a distinguere le posizioni ruoli in questo senso anzi il pro cesso che viene spesso sviluppata all'in cui all'interno di queste pellicole della costruzione delle nuove attraverso la figura di un antieroe
Cioè un personaggio che è l'opposto di quelli che sono i valori dell'italiano nuovo per intenderci deliri del fascista nuovo che sta crescendo con una coscienza imperiale una coscienza razziale una coscienza fascista
Come dicevo viene definito nel corso di un'evoluzione che lo contrappone spesso a quello che invece un cattivo italiano che attraverso il cattivo italiano negli usciamo a vedere la figura del buon italiano e in molti casi la figura del buon italiano diventa ad esempio e redenzione per quella del cattivo italiano
Faccio due esempi che sono evidenti le scene molto brevi di due film che dimostra evidentemente questo gioco fa eroi antieroi il primo che veramente forse la più emblematica è tratta da Lo squadrone bianco usato ed un film ambientato fra i meriti in Libia
Ne abbiamo qui uno scontro di personalità di caratteri fra un ufficiale il capitano a capo di un distaccamento di meharisti nel deserto libico ed il giovane ufficiale che giunge dalla metropoli
Perché perché ha avuto una delusione amorosa e quindi ancora da vecchio borghese pensa di poter fuggire questa delusione andando all'avventura nel mondo esotico della Libia quella di questo scambio di battute che dura veramente pochissimi secondi
Sarà gratuito
è così che ne sorveglia la terra
Insomma tenete fregata Dio
Cosa crede di essere venuto a fare qui dato ufficiale o l'uomo dà conto della natura
Favoriti poverello parlo per me e lo fa capire adesso glielo dico
Se intende continuare così credo sia preferibile per lei per me e per tutti e se ricorda qualcuno è ancora in tempo
No è un consiglio
Perché ricambiare ricambiare prego
Suo passato non mi appartiene ma la sua vita presente no al diritto agli Papa in pieno capisce pensiero
Lei è un capo di chiedo al cuore condurrà avete decisione ci vuole
Uomini dello squadrone però ricorda però che comandano
Perché altera cretini che ne costituisce gli assicurò che non era un tipo come lei risparmio contro la parola con i fatti col padre
Indicativo capitano Sant'Elia e il vero fascista anche se in realtà se volessimo essere molto puntuali più che un vero fascista il capitano Sant'Elia è un vero militare
E questo è un elemento che non sfugge la critica dell'epoca quando parlavo del discorso era lancerò il sushi questo elemento molto presente Mishima coloniale fascista suscita una grave una grande polemica
E Telesio Interlandi che è stato nominato questa mattina che è un giornalista del Tevere quotidiano fascistissime o di Romano questa cosa ripeto anche un fascista fortemente ideologizzato ma non sciocco la notava
Sì ma com'è possibile che ne dobbiamo far sempre sorgere il coraggio dalla fellonia cioè perché in realtà il vero fascista deve svilupparsi da un borghese di mezza tacca come appunto il tenente Ludovici dovrebbero essere tutti come il capitano Sant'Elia
Patto che capitano Sant'Elia fa un discorso che non è tanto fascista quando prontamente basato sulle virtù militari in senso più stretto quindi vedete già qua c'è una difficoltà nella costruzione della fascista classico
Guardiamo scusate un altro di questi confronti
Il grande appello il primo firme sostanzialmente coloniale che presto lo so che è stato proiettato meno questa un confronto fra un padre e un figlio che si trovano proprio mimesi della guerra d'Etiopia
Rispetto alla ritornare periodo condurre perdendo coltivato tutto il mondo o di doveva fare questo fate servono
Continui a fare guarda in faccia nessuno
Perché dopo le intervengo allora con le offerte
Purtroppo vedi per esempio delle periferie
Dietro le spalle le notti in bianco dentro dovrebbero superiori per il recupero pericoloso
Olimpionico nulla io ho dato loro il permesso la vita in cambio del consigliere Roberto oltretutto
Livorno io venne criticato mezzo
Reati insegna lettere Italia erano fuori domani
Vedete il figlio che ripudia il padre il padre simbolo di una vecchia Italia i cui lista borghese che punta a fare i soldi quello che ci interessa sei muay tua che fa adesso parla una specie di esperanto perché mezzo francese mezzi italiana non si capisce bene no
E invece il figlio che veramente un giovane fascista che si riconosce soltanto in quelli che sono i valori della Patria no
Lei però è e l'antieroe questo è un elemento essenziale che però inserisce degli elementi di problematicità comunque all'interno di questo processo evolutivo
Se questo è il discorso per quello che riguardava appunto l'eroe altrettanto interessante e forse non meno problematico è il discorso inerente le quindi ho chiamato gli altri
Perché in realtà identificare il nemico semplicemente con gli indigeni con gli africani cercando un parallelismo basico fra razzismo e quelli sono i gattini Nathaniel cinema ugualmente della poca non è così scontato
In realtà c'è un qualche sfumatura in più che dovrebbe essere messo in evidenza ne abbiamo da un lato gli africani buoni e chi sono gli africani buoni quelli che aiutano gli italiani quindi come dire ci Soni meharisti nel film Lo squadrone bianco appunto no che sono stati descritti prima
C'è nel film Abuna Messia asset il piccolo orfano africano che viene liberato dalla steli catene della schiavitù dalle missionarie italiane che quindi capisce la bontà civilizzatrice in questo che è un film a Foresto è importante sottolinearlo i soldi per questo film
Vengono dati dall'Appia Società cioè IMET variano sostanzialmente rimette quindi sono c'è una fonte religiose quindi il messaggio non è tanto fascista anche se faceva comodo leggerlo così ma è principalmente un messaggio religioso di evangelizzazione
Poi quando il fiume verrà distribuito nelle sale italiane ci verrà messa appositamente all'inizio della poligono una sorta di
Anche precluso come definirlo che qui si racconta la morte del padre Reginaldo Giuliani collegando quindi padre regina Giuliani con la figura appunto di massaia ma è una forzatura che poi come dire tende a scomparire negli anni successivi
In realtà che sono gli africani che vengono visti come amici sono quelli che hanno un ruolo preciso all'interno di quella che sarà la futura società coloniale fascista
E un'esemplificazione di questa società coloniale fascista dato dal film che invece qui avete visto che sotto la Croce del Sud
Che non a caso viene pensato dal suo sceneggiatore gli al culmine come il primo film che vuole raccontare la costruzione della Società cognati fascista non ne la guerra per arrivare a questo passaggio
Per questa sequenza
Se partiamo
Mai
A
Traduce in quello che dico
Spiega che li ho riuniti
Stabilire lavorò D'Alema le piantagioni
Vitale e sarà
Ma quello che è
Ma dunque ha perso il montaggio lo statuto speciale quindi un po'e lavoro sarà equamente retribuiti
No no
La avermi interrompo qua perché il tempo corre rapidamente però vedere qual è la decisione la società coloniali fascista compiuta vuole ci sono gli italiani che sovrintendono
Gli africani sono massa di manovra
La massa di manovra cosciente del ruolo civilizzato ore degli italiani e che proprio per questo si adegua in maniera assolutamente autonoma non eterodiretta nel forzata dal punto di vista almeno in queste pellicole presso si parlava di linguaggi no
L'ultima sequenza sembra quasi richiamare quelli che sono i linguaggi tipici del cinegiornale no la messa a fecondità per certi versi di terre selvagge
L'organizzazione che viene data a popolazioni che organizzato e non solo che sono indisciplinati e tutto quello che vogliamo fare solo il come dire come il morso che tiene il cavallo così il giusto italiano tiene la popolazione africana
E in questi Imaging Giuliano e positivi l'africano è un amico un amico un collaboratore fedele ecco più corretta scusate
Ma
Ci si se esistono i cattivi un'alta qua secondo me nel cinema coloniale
Se intendiamo il cattivo nell'accezione del cinema di genere cioè come un personaggio a tutto tondo sviluppato che la nemesi del protagonista positivo in realtà gli africani questo ruolo non ce l'hanno mai
Non ce l'hanno mai sono più che altro nei casi in cui sono rappresentati come dei nemici più che altro come degli antagonisti
Come se fossero delle forze della natura
Come se fossero degli accidenti che si incontrano per la strada non hanno mai volto come in realtà hanno hanno raramente voto anche quelli che aiutano sono delle masse indistinte masse di manovra che possono essere controllate positivamente o la cui furia può scatenarsi contro l'italiano colonizzatore
Io qua ho scelto due sequenze che sono se non è particolarmente interessanti
Questa risente Luciano Serra pilota ed è la scena
Di facciata
Supera il cinquantuno enne importanti limiti
E
Quindi costruita la scena Strings altrimenti questo è un tema che sta portando termici nemico
Ora che cosa gli incontri dal punto di vista cinematografico nel film secondo me sì
Sì tirocini non può essere ai Janus Us di rinvenimento si sono susseguiti gli abissini adesso se il gioco di prospettive praticamente in crisi
Litigio sull'aggressione anzi dichiara la logica della della guerra di conquista inizio sono io che vado nella loro ben Starling solo loro chiaro nominati dichiaro chiusa la macchina da presa d'un inquadramento gli ottanta
Stranamente sugli aumenti membri dall'altissimo quindi sentiamo di prospettive vicini tutti elementi assunti funzionano indispensabili vitamine milioni
E la stessa cosa tributi nessuno
Trovare lavoro Hiroshima Astolfi me sa benissimo si conclude che arriva radiazione che un po'una moderna Cavalleria dell'ariano
Quindi invece che come dire le ci vuole
La cavalleria che va a sterminare i pellerossa Riva l'aviazione fascista tra cui ma nessuno di questi aerei c'è persino il figlio di Amedeo Nazzari protagonista questi film si di raccontarsi mo'sarebbero molto interessanti ma porterebbe via parecchio tempo e quindi anche lì come gli anche l'Amedeo Nazzari una sorta di antieroi per certi versi che ne sacrificò idee per salvare il figlio sacrifica la propria vita e prende coscienza degli ideali fascista diede quindi Ventolesto
Processo di sviluppo e questo discorso c'è anche nel grande appello nel grande appello anche in questo caso c'è un attacco da parte di ribelli Abissinia Dukan può di lavoro di coloni italiani anche in questo caso macchina da presa dentro al campo la prospettiva è quello di chi viene aggredito di chi deve difendersi da una minaccia che però ripeto con questo come in altri casi è sempre indistinta
Non c'è un cattivo per antonomasia uno un vicende che ne so come posso dire come nei film gangster americani degli anni Trenta o in quei bei film d'avventura
Nessuna coloniale solo in un caso abbiamo veramente un cattivo a tutto tondo un cattivo di cui vengono approfondite le motivazioni
Le radici profonde l'incapacità anche a Lella l'atteggiamento caratteriali infido subdolo traditore perché per come e sapete chi è
Siamo sempre in sotto la Croce del Sud e quindi per chi l'ha visto lo sa ed è il meticcio Simone
Lì Sirchia abbiamo veramente un cattivo di genere ed essendo un cattivo di genere io mi sono permesso come dire di riproporvi
Una scena che avete visto senz'altro come un cattivo di genere come si merita non fuori impersonalmente sotto i colpi delle mitragliatrici italiane ma
Muori come si confà
All'interrogativo molti lenta tuo Santo in primo piano mentre affonda nelle sabbie mobili e in questo senso se i film le precedenti richiamavano il cinema esterno Emiliano qui il riferimento è un film di danza mille novecentotrentasei gettar Gianni Schicchi
Intuisce attivo di tu muori affidando direttamente nelle sabbie mobili film uscito in Italia esattamente in pochi mesi prima della realizzazione di stabilire un
Chiudo con l'ultima cosa che però possono qui corto circuito di che succedono sempre questo è un film fatto da italiani pensato per italiani per un pubblico italiano per rafforzare una mentalità coloniale e imperiale però il fatto principalmente dal punto di vista delle comparse da africani
Da africani e la cosa interessante qual è che in uno di questi ultimi film Shine Abuna Messia asset abbiamo il cortocircuito definitivo proprio sul tema del meticcio tre protagonisti del film Abuna Messia ASS una delle figure principali è quella che impersona io anche i giovani quarto imperatore Giovanni quarto
Ora che io otto vi riporto qui in questa foto
è un ruolo importante all'interno del film ebbene se voi andate a vedere o meglio se andate sulle con le ultime cose trovate su internet aggiornati
Però in realtà sulle locandine del film che ciò negli anni quaranta cinquanta sessanta in realtà noi non sappiamo mai chi impersona Giovanni quarta lo possiamo scoprire andando a recuperare la prima locandina che venne fatta di di Abuna messi a sé che andò a Venezia
Nella prima locandina di Abuna Messia se si dice che il pro da Ruth interpreta Giovanni quarto e guardato un po'come si chiama Lulli si chiama Ippolito Silvestri
Guardate come questa persona non c'è il nerofumo non è Mario Ferrari che fa boone Attanasio questo meticcio
Questo è un attore meticcio
Che viene preso per impersonare appunto Giovanni quattro si vede anche il evidentemente gli allineamenti perché sono per certi versi dei lineamenti indicativi
E il cui nome scompare sostanzialmente quando arriva la ricotta punto nel quaranta la legislazione contro i mitici e quindi viene completamente rimosso il protagonista del film The Queen se ne va a vedere Abuna Messia se si vedeva giovani quarto ma non si poteva dire che Giovanni quarta e lei si è in realtà il figlio di unioni fra un italiano è un'africana
Tutto un corto circuito cinematografico particolarmente indicativo per un cinema che sì un cinema imperiale ma che poi l'alta utilizzava tranquillamente masse di comparse qui poi dava da mangiare stipendiale tutto quanto insomma punto Massa
è qualcosa gliela davano c'abbiamo abbiamo i documenti Luigi Goglia fatto un saggio molto interessante su Abuna Messia sin qui può rimette propri documenti ci sono anche le palle che venivano dati perché alcune delle comparse dopo una mischia se sono anche sono Ascari che vennero impiegati all'interno della pellicola
Scusate mi sono dilungato
Preferito qua grazie
Sono state evocate film western come modelli di riferimento ma in abbonamento sia sta per quello che mi ricordo mentre le scene di massa sono tutti di etiopi invece molti degli attori che compaiono nella corte imperiale invece sono divennero bianche col nero fumo
Ebbe una pura curiosità ma fino agli anni cinquanta in Italia c'era ancora un lucido per scarpe nero che era come marca Melilli
Bene abbiamo la parola adesso per l'ultima relazione c'è una serie come avete visto di rinvii qui in questa questa serata Nadia pizzo tutti il titolo della sua relazione il colonialismo italiano racconta alto dalle don prego
Beh innanzitutto ringrazio
Perché l'invito anche il nome di Isabella Peretti Stefania coltellini che sono lì e che con le quali abbiamo organizzato questa rassegna ringrazio in particolare la nell'archivio
Audiovisivo del movimento democratico operaio particolare che parla scappati chiusi ringraziamenti e ringrazio anche principe esibissi interventi che ho ascoltato che arrivare alla fine due a perché è stato spostato dette moltissime cose molto interessanti
E i quindi noi allora ISP i titoli pesantemente detta il titolo della rassegna e abbiamo organizzato la Casa delle donne colonialismo italiano del contatto tra le donne ma è anche un po'di più di una che assegna un percorso è una ricerca che è ancora in corso
Che si inserisce negli studi femministi e postcoloniali che l'avvocato la memoria
Prego panel per capire il presente e partendo spesso da storie personali familiari ed è questa anche spesso la cifra di molti film
Originati da donne come di gestione nei quali le donne sono protagoniste quindi fin documentali o di film di finzione
Questa ricerca appunto è ancora in corso è un lavoro fieri in merito è l'altro punto abbiamo già normalmente con la moda no di fare nuove iniziative poi alla fine vi chiedo anche dello quale sarà la prossima tappa
L'idea di questo di questa rassegna è nata un anno fa in occasione della della figlia dell'edizione delle donne ha mai nel marzo scorso
Perché in quell'occasione organizzammo la presentazione del libro il fango giusto di Francesca Melandri e la proiezione del documentario di Sabina Valiani che è ispirato
Al romanzo
Dopo questa assume ci ci fu ma ebbe un certo successo parlando confisca coppia Presidente delle donne con Igiaba Scego tracce lanciano incoraggiate a proseguire il lavoro e quindi abbiamo organizzato questa rassegna che finora ha visto due cicli di film
Cioè non abbiamo cominciato a cercare dei film ed è vero come diceva Leonardo Di Franceschi che cestista evidentemente c'è stata una riscoperta negli ultimi anni di un tentativo di quindi diffusa di Faltona rimosso sul sul colonialismo italiano per cui abbiamo trovato anche grazie alla collaborazione della modo del ministro luce Cineteca italiana e del e della dell'Istituto Luce abbiamo trovato diversi il film in cui quello che mi interessava Milito anche il punto di vista delle registe ma anche appunto come dicevo delle protagoniste
Tutto questo punto d'un per noi dovrebbe contribuire a costruire una memoria collettiva sul passato coloniale italiano e per cui in questo le storie di cui dicevo prima le storie personali familiari hanno un penso molto importante perché lì poi si allargano per individuare nobili perché lei parla il prenome o più complessa del col realismo
Appunto queste storie vengono raccontate sempreché o lettere diari di fotografie interviste e testimonianze quindi chiaramente spesso in come sempre il materiale d'archivio materiali di repertorio eppure preponderante
E ecco e quello che non tenesse anche il collegamento tra passato presente e quindi per il passato coloniale e il presente dei migranti e delle acque discendenti che vivono in Italia
Il Po il collegamento tra il passato coloniale e nel presente delle persone che fuggono no dall'Africa che fuggono dalla miseria delle persecuzioni per tentare di raggiungere le nostre coste quindi ci sta molto a cuore anche non solo Ricco ripercorrere costruire una memoria ma anche collegarla al presente
Quindi finora la rassegna si articola in due cicli di film il primo il primo si è svolto il luglio scorso sempre la casa e le donne il secondo si è appena concluso
E a corredo delle proiezioni abbiamo privi avevamo previsto gli interventi di vari dalle figure professionali da dalle registe appunto Sabina Pagani
Regista e registi Amin Nour Martina Melilli adesso ne cito alcuni storiche storici come stando Triulzi Francesca Koch Maria Coletti
Docenti universitari come le come Caterina Romeo di Leonardo Di Finci scrittrici e giornaliste
Il Java scelgo Giuliana Sgrena e e poi i nell'ultima di ripetersi Battù che una una scrittrice attivista eritrea
Quindi quello che ci interessava indagare Vierne finché abbiamo selezionato il nesso tra colonialismo razzismo sessismo
E poi punto il tema in particolare il tema dell'impresa coloniale come strumento di rigenerazione della mascolinità italiana per usare un'espressione di Giulietta Stefani
E questo è un tema presente nella letteratura coloniale ed è trasversale a diversi finché abbiamo selezionato per quel punto pagine nascoste di Sabrina Pagani anche la Croce del Sud che è stato mostrato in questa rassegna questi giorni che abbiamo costretto anche noi di qui senti parlato parecchio oggi
E quindi punto fin girato nel trentotto l'in pineta coloniale
E c'è appunto da parte degli uomini residenti nelle colonie africane militari o civili un atteggiamento che uscì l'ala crea una creazione esotica erotica
E la repulsione e la la privatizzazione o comunque quell'atteggiamento predatorio di cui parlava Giulia Barbieri ha prima nei confronti delle donne inattive
I primi punto c'era questa ricerca di contatti sessuali anche di convivenze col donne nere attraverso il ma Damato no questa questo abitudine che che che però fu con la profumazione promulgazione delle leggi razziali fu vietata insomma anche se poi con scarso successo perché a contratto detto anche prima la cosa è continuata
Il poi dice il tema come correlato che prende alcuni documentali che ha mostrato Titti post Marina e altri emerge con Folzano il problema dei figli dei meticci nodi figli nati da padri italiani donne inattive che non sempre sono stati riconosciuti
Comunque allora adesso non voglio fare l'elenco dei fino ovviamente anche perché ma mi ha fatto da spoiler Leonardo però comunque sicuramente tra i finti apprezzati che anche non sono piaciuti di più non solo il pubblico è stato punto pagine nascoste
Dove appunto c'è questa indagine nove della la scrittrice Francesca Melandri sull'adesione del padre il fascismo e a partire da lì sulle imprese coloniali che poi punto sono state così poco raccontate no alle generazioni successive
E anche in questo senso un altro finché appunto è stato citato anche prima nell'usciti amici è molto importante non solo perché ha un credito sperimentale anche nella sua fattura
Ma anche perché appunto c'è il tema della rimozione nei testi scolastici che insomma è fondamentale per quei giovani oggi
Sanno ben poco io stessa mi ricordo studiato scienze politiche negli anni Settanta Bologna considerata una delle migliori facoltà di Scienze politiche ho fatto studiato storia ovviamente ho dato gli esami ma sul colonialismo ben poco ci veniva da contatto
In quegli anni
E un altro documentario che c'è veramente ci sta molto a cuore e che si continua mostrai siamo contente che l'abbiano offerto diciamo di questi giorni
E oltre Mariae di Leonard di le lo che Dana Bianconi
Che appunto composto quasi esclusivamente da immagini di repertorio ma che è importante perché il filo conduttore sono nelle teche dello zio di di Loredana che da un paesino in Romagna emigrò in Abissinia e quello che è importante io le lettere sul bellissima la sua presa di coscienza Lulli preceduto a un un l'acquisisce una consapevolezza anticoloniale antirazzista nel racconto no che fatto attraverso immagini di repertorio lettere fotografie eccetera
Le stellette che proprio scandiscono benissimo il suo percorso tant'è vero che poi faccio lo spoiler Puglia pure io ma l'avete visto già il documentario alla fine lui viene rifiutato dalla famiglia reclusi mania vive che inedite a sposa una donna locale la sua famiglia non lo ha più fedeli non torna più in Italia meno non è tornato in quelle nel dopoguerra non è tornato
Le c'è anche il tema molto importante in questo film del sogno schianto dei coloni notte appunto il caso suo cioè che fra andati lì Refugio fuggendo dalla miseria c'ha mandati cosa convinti dalla propaganda fascista no che avrebbero trovato un muro posto al sole poi con la con la fine la propria fine del livello delle acque delle colonie quindi a fine alla guerra sono spesso tornati a casa dopo magari state anche in campi di concentramento son tornati nel loro paesini più poveri di prima sono tornati in un'Italia devastata dalla guerra e quindi più poveri di prima quindi ci sono molti temi molto interessanti questo film
E su un altro filone importante che ci interessava e che ha sulla qui per un dato molto spazio faccio prima così
è il passato come e il che questo un nel cinema in cui passato coloniale si collega al col punto col presente dell'immigrazione in Italia e sono fine documentari in quasi tutti girati dalle comunità
Aveva nel Corno d'Africa in a Roma e a Milano comunità originaria del Corno d'Africa e in in particolare dice precisato mostrai dei cortometraggi di di giovani donne e uomini afrodiscendenti del collettivo AN
Che appunto è un collettivo composto un maggior parte ma nella maggior parte da giovani di origini africane registi registe ma non solo anche per altre altre persone che lavorano di audiovisivo anche Dante attrici attori
E ci son dei nomi come hanno indurre Nadia chi Butte te set Abram solo per citarne trenta
E questo collettivo tra l'altro punto oscillano fattura seri documentari cortometraggi che hanno partecipato al Premio mi creati che si batte per della del nato pure presentazione corretta del corpo nero nel cinema italiano
E quindi tra l'altro in tutte queste proiezioni appunto le posizioni erano corredate da interventi e di Bai insomma interventi di persone che abbiamo invitato che poi poi c'è stato anche un dibattito da cui sono emersi dei temi molto interessanti che punto sui quali vorremmo continuare a lavorare
Per esempio quello che ci diceva Amin Nour nuovo questo giovane regista di origine somala che è importante mettere l'accento più sulla lo scambio tra culture piuttosto che sul discorso di integrazione no
Questo è un tema molto bello ad approfondire e anche quello che ci raccontava che tratta il tema del uno dei suoi corti di finzione
I della tendenza di alcuni giovani afrodiscendenti a dagli negai in un certo senso identità i e a buttarsi a destra e a votare partiti di destra in Italia
E in specie chiude mezz'ora prima vorrei segnalare una giovane artista visiva d'origine padovana molto promettente che schema Martina Milliken di cui ha parlato già Leonardo con cui siamo entrate in relazione apposta proprio in occasione di questi dell'ultima l'ultimo serie di proiezioni il punto lei ha presentato il corto ma hammam Survey che
è e venga meno è un finché purché avvocato è stato acquisito dal Museo o del del Novecento di Milano
E ed ha avuto anche un premio ed è un video senza parole ma che molti Anna fortissima carica emotiva e umana perché lei ricostruisce delle storie dei frammenti
Del di fermenti delle storie degli affetti di di di di persone che sono morte dove AN ne offre AG a Lampedusa due naufragi Lampedusa
Durante le traversate lo fa interrogando importi gli oggetti appartenuti a queste persone quindi è un film molto molto bello molto forte ed è nato dal dialogo tra Martina alcuni miti anti sopravvissute ne offre Angi
E tra l'altro Martinelli già penalizzato anche un lungometraggio documentario di creazione che è stato presentato fuori concorso al Festival di Locarno e che si chiama mai uomini bianchi
E che appunto non è ancora stato distribuito nelle sale andato in diversi festival che molto interessante
Per il che P. anche questo prende le mosse dalla storia familiare che delle regista di mattina e traccia una mappa dei luoghi del passato prima da Tripoli di oggi attraverso un no una un dialogo che lei ha con un giovane libico con cui entra in contatto attraverso Facebook
E quindi mette molto originale
E telato fa parte di un progetto più ampio di queste voglio dilungarmi che appunto c'è poi di costruire un archivio multimediale della comunità libico italiana sparpagliata in Italia dopo la la cacciata da parte di Gheddafi
L'unica l'ultima cosa che voglio dire appunto visto che un percorso in atto oltre a oltre o insieme alla moda
Insomma innanzitutto ne abbiamo la prossima tappa sicuramente già prevista per maggio sempre nell'ambito della fiera dell'edizione delle donne
E sarà un focus
Immaginato da Stefania coltellini in particolare su afro Futurismo il femminismo
E quindi un tema che punto cc sul quale insomma pronta nuovo sul quale lavoreremo e che perciò quale poi speriamo di poter continuare anche con la moda piazze
Bene ringrazio Nadia pittore antichi facciamo tutti complimenti perché siamo stati rigorosamente al minuto nei tempi previsti e quindi abbiamo
Beh ai re ai relatori dalle relatrice ancora di più
Abbiamo tutto il tempo domande e osservazioni da parte di chi ha parlato anche
Risposte integrazione
Prego ne ha facoltà
Ha detto cosa mi ha colpito non c'è bisogno che avevano gran
Sempre per la registrazione così la mi ha colpito molto una cosa che ha detto professore questa mattina lui ha passato tre anni mi pare l'altro giorno mi ha detto della sua giovinezza o comunque in in Etiopia oggi ha ribadito il concetto perché nonostante tutte le atrocità commesse dagli italiani non ha mai avvertito il senso del pericolo il senso del rigetto da parte della comunità ittico per allora mi sono domandato se è successo quando lei ha ragione o lei si dava fatta sessant'anni e non credo quindi risalente a diversi decenni fa
La memoria storica doveva essere ancora viva la domanda è questa come mai non c'era questo risentimento verso i degli anni tutto qua grazie
Condurrà la testa
Dunque innanzitutto io confermo
Che non soltanto nei tre anni in cui io ho vissuto continuativamente in Etiopia ma anche name
Nel venti trent'anni di visite periodiche in etiopica io non mi sono mai sentito né mi hanno mai visto con con nemico come un discendente diciamo del male che loro avevano ricevuto nel periodo di cui stiamo discutendo
L'unica volta l'ho già detto ma lo ripeto l'unica volta è stato durante la guerra tra Etiopia ed Eritrea del mille novecentonovantotto due mila in cui è nata cioè è venuta fuori
La grande la grande ferita il vulnus causato da quello che ci hanno detto più persone stasera in particolare Alessandro Volterra con gli ascari
In parte eritrei e in parte d'oltreconfine cioè etiopici
Allora due mi dispiace due questioni
Molto molto complesse molto lunghe
Su cui però se abbiamo tempo vale la pena di riflettere un attimo
Quando l'imperatore torna in Etiopia e torna il cinque maggio
Mille novecentoquarantuno le truppe italiane entrano in Addis Abeba il cinque maggio mille novecentotrentasei quindi con una scelta siamo anche simbolica molto ben calibrata
Una delle prime cose che fa dice
Non è arrivato da poco non toccate gli italiani
Nonostante il male che loro vite ci hanno fatto italiani sono ancora impressioni importanti ci sordo non tutti gli italiani sono stati fascisti
Praticamente aveva anche bisogno degli italiani perché ricoprivano la le ruolo diciamo degli edili commercianti industriali insomma dura dopo la guerra eccetera
Ma oltre a questo disse non torniamo sul passato
E il motivo per cui Alessio era se non voleva tornare sul passato esattamente questo per non aprire la questione tra etiopi ed eritrei tra collaboratori
Mercenari fedeli all'Italia oppure fedeli tutte cose che abbiamo saputo stasera
In quel periodo l'imperatore aveva mirava al riprendersi le Eritrea perché l'Eritrea verrà affidata all'Etiopia sotto vincolo federale nel mille novecentocinquantadue
E una volta ottenuto questo
Il l'imperatore non ha mai voluto sollevare la con la grande questione che una parte consistente del suo popolo lo aveva tradito
Perché voleva creare una osmosi una una comunità nazionale che non doveva ricordare il passato proprio per questo
E quindi in parte questo è una risposta alla sua domanda
E in parte la questione coloniale e l'impero è un tabù ancora oggi nelle nell'Etiopia di oggi ed è un tabù nelle quel nei rapporti tra Etiopia ed Eritrea per fortuna i rapporti tra Etiopia Eritrea improponibili ultimi mesi stanno migliorando significativamente e quindi spero che questo come dire lire tra i tra i tanti benefici
Porti anche in viale invia a galla la questione rimossa del colonialismo italiano in quella regione e i suoi lasciti
Per per molti anni
Gli eritrei interroganti su il Coni Lisma italiano hanno detto io non lo so bene che cosa è stato con ismi tagliano io mi ricordo il colonialismo etiopico perché l'Etiopia dal sessantadue in poi occupa il l'Eritrea e ne fa una provincia di uno Stato unitario arbitrariamente perché da quel le Nazioni Unite avevano deciso sul modello federale e c'è una guerra di indipendenza di trent'anni
E quindi il colonialismo italiano in qualche modo è stato Codispoti messo de sotto perché era più ovvio più evidente e più recente e più drammatico la presenza etiopica in eritrea
E e anche questo non ha permesso in qualche modo di capire come dire fino in fondo la il il senso e il drum'il la drammaticità della questione
Quindi questo una cosa importante io ricordo nel nel nell'infinito dei dividendi nei dibattiti se la questione Eritrea fosse una questione coloniale o fosse una coesione nazionale questo era proprio il diaframma
Di differenza tra gli eritrei che vi sono è una questione coloniale perché volevano arrivare all'indipendenza
Per gli echi io che è stato sempre no è una questione nazionale cioè è una questione come dire di una comunità che condivide uguali valori uguali interventi
Io non ti ma spazio per dire che mi ha molto interessato l'annotazione di non so più chi era di forse viene sull'western tua figlia
In effetti come ha detto Manfredi il disegnatore di una serie l'unica serie a fumetti
Del del del periodo coloniale italiano che si chiamava Volto nascosto in circa trenta che che io famelica mentre andavo a richiedere ogni volta come tutti noi credo
Manfredi disse in una in una cosa straordinaria signori sapete che c'è la colonia per gli italiani è il far West essiccato il fax
E questo è stato per molti italiani è stato il far West e quindi intende molto più pertinente quello che tu hai detto perché quello che succede che è è solo Trentino ostriche arrivano eccetera e
E
E proprio per questo le proprio per questo essere far west per noi non abbiamo capito la fortissima questione diciamo valoriale della memoria e il problema del presenza italiana nel Corno d'Africa e ancora oggi una memoria nascosta
Per tra Etiopia Eritrea
Nel mille ottocentonovantasei quant'nel mille e in
Novecentonovantasei quando si celebrò il centenario di Adua addetti ad Addis Abeba missione eritreo ha preso parte
Ed eravamo così a basiti da questa questione nessuno eritreo prese parte perché gli eritrei stavano dalla parte degli italiani
Questo tipo di memoria
Fino ad ora non è ancora venuta a galla proprio perché c'erano queste grandi passioni antagonismi forse ora che c'è un nuovo clima di di di collaborazione eccetera anche il problema della memoria nascosta in Etiopia in Eritrea potrà venire a galla
Ed è proprio per questo che è è un bene tornare su questi temi e coinvolge italiani e non italiani in questa grande questione
Prima sì
Vorrei ricordare invece a tutte a tutti che poi queste tre giornate sono state organizzate con
Le riflessioni attraverso parole e immagini immagini in movimento è questo vale anche per questa serata perché al termine di questo dibattito
Sono previste le ultime proiezioni della rassegna e quindi non abbandonate il campo prego
Precisa sarò brevissimo in realtà si ricollega alla domanda della su una precedente la rivolgo alla professoressa Barrera perché ha conosciuto donne eviterei inviti UPI e aveva conosciuto Hutton conosco attualmente degli italiani che che stanno in Kenya in altri Stati africani
E non più volte ho rivolto questa domanda Makin rapporto cioè con la memoria ce questi certo il Kenya è tutta un'altra storia però mi è capitato anche trovi Eritrea gente che sta lì import-export gioiellieri che siamo qua e io ho rivolto sempre questa domanda
La stessa c'è da parte loro o una un senso di ostilità nei confronti degli italiani
Tutte queste persone che non si conoscono tra di loro italiani danarosi comunque non li posso definire certo in coltivi cioè nel senso quelli che vanno a Malindi proprio tanto per capirci no persone
E letterati nella risposta stessa maniera non hanno gli africani generale IIT ove non hanno il senso della storia non gliene frega assolutamente niente
Professoressa Barrera ed è un è è un razzismo come dire di un altro tipo di matrice perché davvero sorpreso nello almeno quattro cinque persone mi hanno risposto alla stessa maniera
Grazie
Non mi convince cooperiamo fare veramente questa interpretazione allora
Citerò un'intervista che fece anni fa atte ad una delle primissime anti una donna che era stata moglie di un Asca rom
E mi spiegava uno
Che quello è stato il periodo più florido e la sua vita in cui si era potuta comprare i vestiti migliori e qui e vediamo anche le cose che diceva prima Alessandro Volterra motivi per cui con c'è una fondamento di massa che non provoca reazioni negative dalla popolazione locale le il salario di un Asca Rho pone riparo la famiglia dalle incertezze dei raccolti delle leve dei delle locuste le siccità etc
Quindi garantisco il gas in una società che molto molto poco e molto molto esposta tutto Anna anche resti eccetera fanno sì che c'è una come dire l'aver l'essere stato Asca Rom garantisce la sopravvivenza del nucleo familiare
Cosa che un motivo punto di di consenso nel nel Paese allora questa donna mi diceva perché vede quando c'era il colorismo la guerra sincera brutta la guerra però la facevano i soldati che andava il fronte non come durante il fascismo
Che la guerra che entrava dentro le case nelle case di tutti noi e ci mise un po'per capire che lei quando parlava del fascismo intendeva il periodo etiopico
Andiamo le cose che diceva adesso Sandro Triulzi legga lei lo chiamava il fascismo la dominazione etiopica c'è una memoria più vicino è molto più traumatica in Eritrea il periodo cruento della conquista era quello prima Diana Dwarf come dire quel quelle umide degli espropri ci dica
Quindi una memoria lontana mentre invece la memoria delle violenze etiopica era molto vicina ok quindi siamo ci sono queste diverse elementi che determinò il modo in cui poi dopo si guarda al passato
Anche la mia esperienza in Eritrea non c'era non nono non ho visto risentimento anti italiano salvo appunto una cosa che sempre ti dicevano italiani non c'hanno fatto studiare italiane abbandonavano i figli
Queste lei e il sono le due cose che sono riferite come dire alla dignità delle persone
Non sono le ferite materiali ma quella le dignità delle persone che rimangono più profondamente scolpite nel nel vissuto personale e collettivo
A proposito della memoria se mi permettete vorrei dire invece che la vicenda della storia dell'Etiopia nel suo complesso e segnatamente di Adua e così importante per cui un moltissimi manuali delle elementari Paesi diversi dell'Africa vi è sempre un riferimento alla vittoria di ardua
E la vittoria di ardua da parte africana viene vista non solo come un patto interno alle dinamiche tra l'Italia e l'Etiopia ma come il primo segnale della riscossa del continente nella sua interezza
Tant'è vero che
Dopo del mille novecentosessanta che l'anno dell'Africa è stato dichiarato per il gran numero di ex colonia che raggiungono l'indipendenza quando si dà la vita all'Organizzazione dell'Unità Africana quella che oggi si chiama Unione
Africana i leader
Più carismatici dell'indipendentismo africano come in cui Roma come Senghor
Decisero proposero e poi la loro proposta fu accettata di porre la sede dell'Organizzazione dell'Unità Africana proprio da Addis Abeba non solo in quanto capitale dell'Etiopia che era start-up tutto l'Ottocento è tutta del primo Novecento
Uno dei due Staiti
Indipendenti dell'Africa anzi del velo l'unico Stato indipendente dell'Africa perché la Liberia era sempre stanca uno Stato più o meno
Artificioso ma in quanto Addis Abeba era a pochi chilometri proprio da a due A e cioè dal luogo diventato quasi il simbolo come vi dicevo del dell'inizio della riscossa del continente africano dell'Africa tutta quindi un'attenzione per così dire alla alla memoria c'è stata e anche in forma estremamente intelligente
Raffinata quanto meno da questo punto contro un punto di di vista e non a caso se posso fare un'altra riflessione sull'oggetto
La nuova sede dell'Organizzazione dell'unità africana la prima riprendeva anche nelle sulla linea architettonica il Palazzo delle Nazioni Unite
Di New York ma la nuova sede è stata data arredata e chiavi in mano dal dallo Stato dallo Stato cinese dalla Repubblica popolare cinese in assolutamente informale in forma gratuita ed è anche un segnale non secondario della presenza ormai importante dominante della Cina nel continente africano ma come ricordo personali o sostanza ospite inganna tre anni Fardella ambasciatrici anzi della detto i portoghese brasiliano delle imbarcato ora del Brasile in Africa scoprendo appunto che nella nell'ordine nella graduatoria del degli Stati importanti di in Africa vie al primo posto la Cina ma fa vita se non interagisce monta e poi ancora accerto gli Stati Uniti ma poi il il Brasile vissute presentato come uno Stato americano ma anche africano e poi la Nigeria per il grande prestigio che ancora conserva soprattutto nell'Africa subsahariana per la sua lottava di vittoriosa per per l'indipendenza in realtà anche in queste dinamiche per così dire diplomatiche si vede come la memoria del colonialismo e della memoria della lotta contro il colonialismo faccia parte
Importante dell'identità a politica e culturale degli stati degli Stati africani
Su questo ho solo una battuta
Che e una delle grandi differenze tra la memoria del colonialismo né di fede Etiopia e in altri Paesi africani giustamente ha stato cita il caso l'Algeria mappe pensiamo pure Kenya è proprio che i delitti ed Etiopia
Essi sono dei colonizzate grazie ad una sconfitta militare o che e non c'è stata una fase decolonizzazione analoga a quella che c'è stata in in appunto i in Kenya ogni indagine che sono stati dolorosissimi che hanno lasciato delle figlie spaventose e che influenzano fortemente la memoria coloniale
Quindi questo sommo va va tenuto presente
Serate a memoria
A Madonna di sera tipo
Prego ha il microfono sì prego
Volevo chiedere propri al professor Casula che stamattina accennava ai rapporti fra la comunità ebraica sefardita di Tripoli insomma della Libia
E l'amministrazione fascista dunque e si sa che per esempio Balbo Italo Balbo quando cercò insomma di opporsi INFN alza in seno al Consiglio alle leggi razziali come governatore della Libia dice appunto che la comunità ebraica era abbastanza cooperativa col Governo fascista etc
Appelli ovviamente penso che le cose siano più complesse
E poi i posso immaginare che all'inizio ci sia stato come c'è stato in Algeria da parte dell'amministrazione francese
Un tentativo di accaparrarsi la benevolenza della comunità ebraica perché ritenuta fra virgolette più occidentalizzata quindi più vicina
Più più alta a sostenere il processo coloniale però poi ovviamente immagino quale possa essere stato anche il cambiamento disaggio dopo le leggi antisemite razziali volevo un po'sapere qualcosa su questo grazie
Io non parlo per così dire per lettura in questo caso non per ricerca diretta in particolare la lettura di un bel libro di Maurice romani scritto un libro sugli ebrei in Libia tradotto
Tre anni fa anche in Italia romani
E uno dei massimi studiosi del se partissimo in generale segnatamente
Dei se far divismo libico quello che li bielle descritto e che l'amministrazione coloniale
E in Italia alla dopo i primi anni individuata nel nelle comunità ebraiche la più importante era quella Tripolina che poi si è trasferita per gran parte forzatamente come sappiamo a Roma dove ormai anche una componente l'importante della comunità sembra anzi sono sempre declinata al plurale le comunità ebraiche averla l'amministrazione italiana via via individuati nelle comunità ebraiche libiche segnatamente quella Tripolina dei lidi
Degli interlocutori vi sono poi i rapporti e scambi molto forti tra le comunità ebraiche italiane in particolare quella livornese quella e quella Tripolina come è successo più volte all'interno del mondo ebraico con diciamo atteggiamenti di di forte pedagogia da parte ebrea italiana nei confronti di quella Tripolina viste percepita come una comunità in cui la lunga consuetudine vicinanza mondo
Arabo musulmano aveva finito per
Compromettere in taluni casi si evince anche dal punto di vista religioso teologico la la purezza e la
L'identità e poi in un secondo momento
La comunità ebraica Posta prima si parlava di apartheid deve
Quando si parla di apartheid deperire Sudafrica bisogna sempre avere presente che non si trattava di una divisione netta tra bianchi e neri perché vi erano le diverse gradazioni e la posizione intermedia
L'esempio degli indiani all'interno del sistema che è un sistema dell'apartheid
Ecco e gli ebrei libici poi vengono posti in una condizione intermedia non sono
Sudditi e ma non sono neppure cittadini italiani a pieno diritto stanno in una posizione posizione intermedia poi molto strumentalmente con nel periodo di Gheddafi questa la loro posizione venne indicante ha come una colpa per così dire da da scontare ma siamo ormai nel pieno secondo secondo dopoguerra
Prego scusami
Vacanze Grasso solo però per solo per portare il mio contributo alla fine degli anni Settanta ho vissuto in Etiopia e si sentiva bene contrariamente a quanto ho sentito
La e si sentiva bene contrariamente a quanto ho sentito un certo rancore per gli italiani talmente che moltissimi negozi che vendevano
O pitture
L'argomento era gli etiopici che con la lancia tra fingevano
I bersaglieri
Ero il quadro era proposto per ricordare gli italiani vicino risse avveniva a una settantina di chilometri
C'è un lago dove vennero dove italiani portavano via treno i cadaveri delle persone che avevano trucidato ad Addis Abeba sulle pendici del lago bellicismo
Non ci sono costruzioni contrariamente a quanto avviene altrove per Pellew per la paura che loro quando ancora di quei tempi
Era solamente un piccolo contributo che volevo apportare e fuori termine di un momentino quello a fare dei cinquecento alla piazza dei Cinquecento qui a Roma fissa i monumenti di un'opera due
Io
Per Barbera per l'appello
Il quattro novembre
Passavo di lì io ho visto moltissime persone che gli stavano lavando i piedi
Seduti sì sotto l'obelisco o processato sia la polizia al commissariato che al comando dei carabinieri per fare intervenire qualcuno e nessuno lo ha fatto
E turche veramente una vergogna nostra quella di permettere questi corsi
Era solamente un contributo così io
Fra l'altro volevo volevo volevo integrare è soltanto una cosa
Rispetto a quello che diceva il professor Casula perché diciamo per per studi che ho fatto proprio su la comunità ebraica li piega dunque ci sono due aspetti diciamo uno
Legato al rapporto tra Sud Titini e cittadini
Perché nella NATO Torre narrazione della comunità ebraica libica
Parlano appunto di comunità ebraica in realtà lì c'è un contesto ben preciso per cui ci sono una parte della comunità ebraica libica che sono stupidi coloniali
Una parte che sono cittadini italiani
Una parte che sono cittadini francesi una parte che sono cittadini inglesi ma può darsi il caso che nella stessa famiglia due fratelli hanno cittadinanze diverse oppure un è cittadino e l'altro il suddito e quindi questo già comporta
Un problema dal punto di vista della società coloniale
L'altro elemento che è l'ultimo colpo di coda delle leggi razziali sono proprio quelle relative alla comunità libica perché sono del novembre del quarantadue cioè stiamo per perdere la Libia la perdiamo nella primavera del quarantatré e questo un altro elemento interessante
Perché perché non si può parlare di antisemitismo in Libia perché le popolazioni islamiche seminando ontano come dicono i documenti ufficiali perché sono seguiti pure loro dice allora ne dobbiamo parlare di antiebraismo
E questo è un altro elemento poter capire la politica bipolare folle
Razzista ci sono documenti dell'agosto del quarantadue
Italiani del ministero dell'Africa italiana che protestano nei confronti della Francia di Vichy perché vengono espropriati i beni dei sudditi di cittadini italiani
Quindi sudditi libici dei cittadini italiani a Tunisi
Chiaramente per questioni diciamo di politica razziale della della Francia di Vichy e vengono incamerati dall'amministrazione francese per quasi cinque miliardi di lire dell'epoca quindi non pochi soldi
E il ministero della Direzione generale degli affari politici del ministero dell'Africa italiana scrive direttamente a Mussolini indice guardate che gli ebrei italiani in Tunisia
Rappresenta Nuno asinità li Anita nell'agosto del quarantadue quindi questa come dire follia globale Rispetto al razzismo alle leggi razziali e mi sembra come dire abbastanza interessante da questo punto di vista era soltanto come dire
Una chiosa quello che diceva e anche appunto alla ricerca di romani che forse era più interessanti scusate
Io mi chiedo da ignorante forse la leggenda di italiani ma la gente è dovuta al fatto che togliendo i militari
Italiani italiani andavano lì per lavorare erano almeno come dire poderi razzisti se ne vediamo questi fin coloniali c'è quello che dicevo e non se ne degli schiavi passerete pagati per il lavoro che fate forse ne eravamo meno crudeli e quindi meno di AT poi dopo la rispetto agli altri dispetti e francesi spetta agli inglesi rispetto ai tedeschi rispetto agli americani grande George Washington aveva gli schiavi cioè forse eravamo meno peggio ecco
Per
Prego prego
Tante
No
Walter mattutino allora enzimi
Purtroppo allora sia nel caso italiano che peraltro in altri contesti coloniali tendenzialmente i coloni sono più aggressivi nella proprio nei confronti da popolazioni africane rispetto lo stesso governo
E questo perché il governo ha bisogno come dire di mantenere in qualche modo la pace sociale è molto costoso governare solo con la repressione e quindi bisogna comunque avere se non un consenso per lo meno una forma di acquiescenza ok dalla rispetto al potere coloniale
E e quindi si cerca di temperare le forme di maggiore aggressività
Tanto è vero c'era oppure volendo meno adesso non c'è tempo di proprietarie ma insomma ci sono circolari dello stesso Graziani che certo non era una persona quindi a poco razzista
Che in denuncia il fatto
Che in i soldati italiani o le famiglie affannava Novo e i mai ma neanche dico andavano nei nei mercati a accudire a prendersi la Roma senza pagare eccetera eccetera e che questa cosa qui causa variazioni mal lettere
Censura nate dalla Ciocchetti si trovano adesso qui a lato del ministero tra le carte del del gabinetto il mistero e l'Africa italiana
Di italiani civili che dicevano ma qui mi sembra che come dire viene tutelato troppo poco l'italiano e si lascia fare all'africani quello che volevano ma che c'era una bellissima che dice
Ma credo dobbiamo lavorare ma se dovevamo lavorare andavamo in America
Non è quello di una battuta e lasciare spazio ad ad Alessandra s'storico il la motivazione sempre diciamo di tipo economico non vorrei sembrare di dare un'interpretazione eccessivamente marxiana ma il tema del lavoro un tema importante
Le esperienze le principali esperienze coloniali che abbiamo in Africa quella inglese e quella francese
Sono di due Paesi che hanno avuto una di Purdue rivoluzioni industriali e anche l'idea del lavoro che si riproduce in Africa e di quello stampo diciamo semplicemente per non fare come dire allungare troppo il brodo diciamo dell'economia di piantagione
L'Italia non esporta un modello di questo genere perché nell'evoluzione industriale più o meno ce l'abbiamo avuta mezza
E quindi il modello che noi esportiamo al quello della piccola e media impresa
L'Etiopia e l'Eritrea durante l'Impero ma anche dopo e piena di padroncini nudi proprietari dicano che hanno magari due tre assistenti che sono eviterei etiopici e quindi c'è un contatto
Tra bianchi e neri al di là della società separata al di là della Ticosa decade proprio strettamente al lavoro
Il centro di Asmara era inaccessibile agli eritrei
Però sia per il permesso di lavoro come il permette della
Dei sudafricani dell'apartheid e tu potevi accedere quindi il tema del lavoro importante
E questo fa sì che la narrazione di quel mezzo milione di italiani più o meno che stato giù
E beh può emanare azione che tutto sommato religiosi davvero ovvero questo sciopero però poi io lavoravo fianco a fianco con queste persone
Per cui più che come dire il colonialismo bonario e via discorrendo quel tema degli italiani brava gente legato da una parte all'esperienza al singolo ricordo
Di chi era lì presente però dall'altra parte c'è una politica istituzionale inaudita rispetto al resto del dell'esperienza coloniale italiana
Non è che uno si deve sulla gemellare rispetto al passato
Ma c'è una differenza di una serie di dispositivi legislativi che nelle altre esperienze coloniali non ci sono certo c'è la color barra certo che c'è razzismo ma non c'è il razzismo codificato
è quella la differenza sostanziale il razzismo codificato
Che fa una differenza
Gigantesca e soprattutto la fa in Eritrea rispetto all'Etiopia per un esempio molto banale credo del Sabah quando viene occupato agli oneri c'è un cinema soltanto gli italiani portano i cinema
Così come c'erano cinema un sacco di sali cinematografica d'asma
Che erano aperti a piangere e delibere
Con le leggi razziali vengono separati
E quindi tu vedi la differenza tra il prima e dopo se poi gli italiani costruiscono i cinema di Saber va solo per i bianchi è solo per i neri gli etiopici l'hanno letta come una scelta del conquistatore che aveva occupato la città
E quindi non c'è una comparazione e quindi questo poi pensa nel giudizio
Pesa pesantemente non so come dire scusatemi la cacofonia però è così
Quindi c'è una differenza sostanziale che da data sia da un modello economico dei paesi che producono l'esperienza coloniale e quindi dal rapporto tra gli individui ok
E dall'altro tant'è che che ne so nel nord del Kenya quando gli italiani prigionieri del guadagnare qualche cosa costruiscono le strade anche nel nord del Kenya
I Turkana presenta una loro memoria vedo scoprono che Bianchi lavorano pure cioè non avevano mai visto un bianco lavorare
Che è diverso dalla retorica anche dalla propaganda delle legioni di lavoratori che costruivano Near diciamo nella retorica trito e ritrito del colonialismo italiano verseremo più delle strade dei ponti perché servivano per la conquista militare
Però lì quelli andavano a lavorare
Che è una cosa che nel colonialismo si vede poco e quindi sa sono come dire gli italiani sono degli strani animali perché sono
No
Fanno delle cose ma non è che come dire le fanno a fin di bene le fanno per il loro tornaconto personale voi accidentalmente
Quella che nelle idee pensavamo fosse un'occupazione coloniale si tramuta semplicemente in un'occupazione militare che dura cinque anni tutto qua
Bene sono altre
Altre domande altri interventi
Due prego
Io una domanda era professore otto terra solerti sole esercitano italiana coloniale perché mi Mian stupisce quando a stare parlando dalla colera italo etiopica e colonne
Finalmente a eh nel senso che le la Celtic Chaco alla guerra sembra molto diverso di qua e là dalla andati non ebree tanica
è in quaranta o no che attacco Antonietta sembra che
Connesso allieva
Quindi io non sono corriamo a sei Tirso ai pensieri di qual era la la differenza che si cerchi una guerra e divertente ma anche l'esercito era diverso quindi io sono Corea fa
Mi devi perdonare non ho capito bene i termini della della della tua domanda ti posso dire però una cosa sugli asset cioè quello un esercito di massa
C'è un esercito di coscritti non è di volontari
No e soprattutto nel mille novecentoquarantuno è un esercito che deve difendere
Il territorio eritreo e anche lì abbiamo come dire tutta una diciamo letteratura di memorialistica italiana
In cui si parla soprattutto dopo l'episodio di ieri Anna che diciamo dal punto di vista militare il nodo centrale della campagna d'Africa perché cadendo che era innegabile Eritrea e quindi poi viene occupata armi Asmara e poi i porti di Massaua ad Assab
In cui in questa letteratura italiana si parla addirittura di un tradimento degli eritrei cioè del fatto che questi disertano in massa e se ne vanno
E poi tu però vagli a leggere le carte di uno degli ufficiali diciamo che si sono distinti in quella campagna che era il generale Lorenzini e io poi mi sono intervistato tutti i veterani che sono riuscito a trovare e queste due fonti di raccontano la stessa cosa perduta che era né Lorenzini riunisce quelli che erano i brandelli della Brigata coloniale e gli dice andate a casa
E questi vanno a casa
Se mi dona e tanti di questi senili donano col foglio di congedo ora diciamo con disertore col foglio di congedo è un po'faticoso da da immaginare però questi cioè se se ne ritornano a casa cioè vengono se si sbandano anche perché non hanno non hanno più non ha più senso opporre resistenza militare cioè non ce la fanno proprio militarmente a sostenere questa qua
E quindi quello diciamo che le e il nodo centrale
Mi dal punto di vista militare dal punto di vista realizzare un'espressione di AN non voltano per la pace coi piedi no e poi c'è un altro elemento che diceva il dottor crociani che è importante che anche diverso il nemico con cui si combatte
Allora nella memoria collettiva
Per quello che mi riguarda la mia ricerca quelli che combattono dal trentacinque al quarantuno addirittura uno mi dice non ho capito come mai all'inizio i nemici erano gli etiopici e posa diventati gli inglesi quindi come dire proprio gli sfugge questa cosa
Ma questo è normale cioè se io chiedo a tutti quelli che sono qui presenti di un determinato evento accaduto una settimana fa avremo saremo quanti cinquanta almeno venticinque versioni diverse perché ognuno la percepisce in un modo di fare mi Ferente
E nera come dire storia orale è chiaro che la testimonianza devi leggere come un documento cioè lo devi interrogare il perché il percome qual è la percezione e via discorrendo
Ma soprattutto militarmente differente il nemico
Quindi come dire anche la risposta che dall'esercito coloniale differente poi come dire ci sono tutta una serie di questioni logistica l'impreparazione il fatto che una parte significativa delle armi che avrebbero potuto difendere l'impero erano state spedite in Spagna ma è più torna cioè di fattori come dire poi privatamente se poi c'è una lunga lista di motivi per cui poi non c'è una risposta adeguata
Però si effettivamente sembrano quasi degli eserciti diversi dal punto di vista mio che cerca di raccontare quello che succede in Eritrea però poco cambia cioè c'è un'adesione anche in questo caso quando il termine tecnico è batteristi tette Littizzetto era una forma tradizionale di reclutamento
Che gli utili italiani utilizzano come dire caso abbastanza strano perché sono sempre molto disattenti in questo caso sono accorti nell'utilizzarlo
Hanno una visione sostanzialmente di massa
E riescono utilizzare queste truppe diciamo nei limiti del possibile al meglio
Certo con un'organizzazione che lasciava abbastanza a desiderare quando poi come dire utilizzi fucilieri contro i carri armati si fare bella figura ma poi fa la morte delle ore che non è che serve a molto
Bene ci sono altre domande altri interventi prego
Esiste ancora persistono brandelli di comunità italiana
In Etiopia e l'Eritrea o no
Mettendoci molto molto molto piccola veramente molto piccola
Ad Asmara tra meno anzi ad Asmara anche etico proprio ormai una manciata di persone tra l'altro a diciamo un gli ultimi sviluppi in Eritrea hanno oltre ulteriormente siamo nell'ultimo decennio hanno ulteriormente scoraggiato la permanenza lì quindi anche pochi che c'erano
Se ne sono andati quindi siamo parliamo ora mai veramente poche unità
Figlie come come ho ricordato ieri mi sembra o stamattina c'erano gli insabbiata
C'erano molti italiani che sono perché lui dicesse tornano a casa ma tornare a casa dalle colonie non era così facile alcuni vengono ospitati il dagli indigeni come descritta in oltre mare
Altri semplicemente
Sì come si dice l'espressione inglese turgori Metis e si si fanno nativi
Sintesi prendono uno strumento utile a guadagnarsi la vita
Un vecchio camion lo o negozio sperduto dove non non danno nell'occhio e sopravvivono si sposano con donne locali hanno figli alcuni di questi vengono rifiutati dalle famiglie di nuovo come viene oltremare io ne ho conosciuti alcuni e ed è gente che e è straordinariamente di ed è diventato si è etiopi Zac Terni ho incontrato uno con mia moglie Paola in a in toto che una collina sopra Addis Abeba
E leggeva leggeva la la Bibbia etiopica inchieste cioè nel nel nella lingua liturgica etiopica
E sentendo tardare parlare no in italiano un certo punto si volta detto ma voi siete italiani
E mi ha detto io sono figlio di un italiano di un padre che non so chi è stato e di una madre sono stato abituato però in una tradizione italiana
Cioè
Io vesciche che su questo Giulio può dire tante cose cioè mi hanno sono stato abituato a mia non Man mi hanno visto sono stato o come dire abituato a a mantenere la mia lingua
Io con i miei figli parlo ancora italiano ma tutto il resto del contesto e tutte etiopico
E noi da all'ambasciata non siamo nemmeno registrati perché ormai esso siamo essendo in sabbia atti chiuse si è persa notizia di Novi
E e di queste persone di come non tanti in Eritrea
Ma in Etiopia ce ne sono ancora diverse decide vi assicuro che incontrano alcuna veramente un'esperienza ed anche un grande insegnamento per noi oggi
Che non riusciamo a raccogliere i migranti che arrivano e che non e loro hanno trovato ospitalità dopo tutte le le nefandezze che avevano fatto che dopo tutto quello che era successo hanno trovato ospitalità in una cultura che chiaramente molto più ospitare della nostra
Bene
Allora li ritenta adesso ci prendiamo qualche minuto di pausa e poi iniziano le proiezioni
Però io approfitto ancora per ringraziare tutti e in particolare radio radicale che ci permette che questi nostri incontri possano essere rivisti risentì Intini nel nel tempo grazie di cuore
Un fuoriprogramma profitto anch'io per ringraziare radio radicale e mi unisco Akin queste ore sta dicendo che il governo la maggioranza attuale devono ripensare ai tagli sia al contributo radio radicale sia il contributo per i giornali indipendenti del fondo territorio speriamo che in queste ore portino consiglio grazie comunque qui a Radio Radicale