V Conferenza Nazionale AICI - Italia è cultura - prima giornata (sessione pomeridiana - Workshop 3)

Ma non so Conso no
Non non c'è un moderatore per cui ci auto moderiamo sarà una sessione come sempre sono queste queste sessioni informale e in cui c'è un dialogo costante fra chi parla del pubblico perché poi i insomma si dicono
Cioè si fanno così si cerca di fare un quadro ecco per sollecitare un dibattito e magari chiederei divenire più avanti in modo che siamo insomma c'è un contatto un contatto più diretto ora non so nemmeno manca la
La dottoressa Nardelli della Commissione cultura della Camera dei deputati e quindi di fatto
Da questo punto spie
La prima intervista Michele verso sono sono io a meno che non non insomma
Massimi partenza va bene
Mi io solo qualche appunto dunque in realtà io ho anche preparato una una presentazione
Scegliendo due casi di studio che mi sembravano significativi legati al tema
Però penso di
Iniziare con un
Invece con un quadro più generale alla luce delle riflessioni che sono che sono scaturite stamattina
E e quindi insomma di orientare mi in questo modo poi sentiamo cioè parliamo tutti quanti alla fine se rimane tempo ovviamente poi ci sarà l'intervento vostro in modo che si possa dialogare e
Per riempire di contenuti questa sessione e poi se avanza tempo potremmo portare casi di studio buone pratiche la
L'ordine che avevo dato a alla al mio intervento era proprio quello del contestualizzazione individuazione delle metodologie cioè come fare cosa fare come fare e pratiche non necessariamente buone pratiche pratiche sperimentazioni che ci sono allora e la prima cosa che mi interessava dire
Penso concorderete dunque di patrimonio intangibile
è chiaramente definito dall'UNESCO cioè l'UNESCO ha inserito il patrimonio intangibile Franco fra i patrimoni che devono essere tutelati
E
Appunto definisce il patrimonio intangibile come un patrimonio che include tradizioni espressioni differenti ereditate dei nostri avi e che passeremo ai nostri discendenti sto traducendo dalla dall'inglese e dal dal per ciò che UNESCO
Ha inserito sul web dedicato al patrimonio immateriale come le tradizioni orali gli arti performative le pratiche sociali riniti le feste di eventi conoscenze pratiche che riguardano la natura e l'universo conoscenze competenze che conducono la creazione di artigianato di qualità chi ci è nato e il patrimonio intangibile benché estremamente fragile
Però il un fattore importantissimo per il mantenimento della diversità culturale
Proprio in un momento in cui la globalizzazione tende a a omogeneizzare
E capire
Il valore del patrimonio immateriale delle differenti comunità aiuta anche il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco questi sono i valori che l'UNESCO individua nel patrimonio immateriale
Ora la prima è il primo problema deriva dal fatto che
Innanzitutto e patrimoni materiale è estremamente vario e lo dimostrano anche
Le emergenze che sono state inserite nella lista nelle liste del del patrimonio materiali UNESCO e questo che è un problema di cui parleremo perché problema dire definizione nel momento in cui si affrontano fra l'esigenza di attivare delle politiche efficaci il problema di definizione il primo che emergenze
L'altro aspetto l'altro aspetto è come viene recepita questa indicazione a livello nazionale
Allora per quanto riguarda l'Italia non nel Codice Urbani il patrimonio materiale di fatto male citato nel senso che
A partire dal decreto legislativo del ventisei marzo due mila otto sessantadue
è stato inserito come articolo sette bis
Le espressioni d'entità culturali collettiva contemplata delle convenzioni UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale per la protezione e la promozione diversità culturale adottata a Parigi rispettivamente il tre novembre due mila tre il venti ottobre due mila cinque
Sono assoggettabile alle disposizioni del presente codice qualora siano rappresentate a testimonianze materiali che sussistono i presupposti e le condizioni per l'applicabilità dell'articolo dieci quindi nel nostro Codice per i beni culturali sono questo benedetto del patrimonio immateriale
Nella quindi
Il problema della analisi e della verifica di ciò che nelle singole legislazioni locali regionali nazionali
Sì è trapassato rispetto alle convenzione scoperte
Fondamentale allora che cosa serve stamattina è stato detto e c'è tra l'altro anche chiaramente scritto nella relazione preparata da
Dal senatore Andrea che abbiamo ricordato più volte stamani c'è scritto proprio che la prima cosa che serve e questo vale per tutte le tipologie di patrimonio è una lettura che addotti Candy interpretativi avanzati
Elabori algoritmi strutturali legati alle suscettività territoriali anche questo è un tema estremamente importante cioè il carattere
Plessi Beiste comunisti Bester del patrimonio intangibile è fondamentale e ineliminabile
E tutte le politiche devono partire da un coinvolgimento delle comunità che producono evidentemente il patrimonio con la delicatezza che una tipologia di patrimonio che è fortemente identitaria
E che cambia nel tempo richiede quindi questo è un tema e per per attuare questa questo imperativo
Che cosa dobbiamo fare come possiamo attuarlo allora
In generale faccio un discorso molto molto generale voi credo che la discussione invece di casi particolari aiuti a concretizzare meglio per non rimanere sempre molto sul vago allora
Innanzitutto
è stato detto più volte stamani in particolare ricordo voi gli interventi di anche di bianco necessario adottare un'ottica che sia euromediterranea quindi per l'adozione di politiche che siano omogenei consentano di fare rete
Sfruttare al meglio le innovazioni tecnologiche
C'è chiaramente un una sessione che dedicata digitalizzazione quindi non è compito di questa sessione entrare nel merito però il tema della digitalizzazione del patrimonio ai fini della condivisione della conservazione e della valorizzazione è un tema estremamente importante estremamente delicato perché implica una quantità di
A cascata di attenzioni che vanno dal Copyright che abbandonò a tutela insomma dello ovviamente del diritto d'autore che vanno dalla
Da necessità di garantire al meglio soprattutto nel caso il patrimonio immateriale
Le mantenimento di quella fluidità di quella giustamente immaterialità che è propria di questa di questo tipo di patrimonio però ha un problema estremamente importante innovazione tecnologica che però possono venire estremamente d'aiuto
E qui mi rifaccio a quanto detto invece Vincenzo vita
Proprio per creare una
Una
Una rete che sia visibile qui una piattaforma che consenta di mettere in Rete non solo le attività degli istituti ma anche di pubblicizzare di condividere le buone pratiche
La l'altra cosa perché è importante anche questa qui è stata detta quindi non sto dicendo niente di nuovo e la necessità di modellare delle professionalità
E questo l'ha detto la Rocca l'ha detto Scamozzi insomma quindi è un è un argomento importante delle professionalità che riescano a gestire al meglio
Tutti gli aspetti della delle politiche e degli interventi che sono legati alla gestione del patrimonio immateriale dal coinvolgimento delle comunità locali che è fondamentale dal il processo di conoscenza senza il quale nessuna politica può avere effetto fino coi alla al monitoraggio alla alla alla da valorizzazione e alla tutela del patrimonio
Ora quindi attivare e poi ben venga un corso specialistico che riesca a modellare queste professionalità sicuramente di istituti di cultura in questo possono avere un ruolo estremamente rilevanti
E ancor più lo hanno se si fa quella Rete che presidente Spini ha ospitato ed altri hanno auspicato
è necessario che i piani di gestione siano non solo legata ad un'ottica euromediterranea ma che siano anche a a lungo termine
Progetti a breve termine interventi a breve termine non hanno il successo sperato quindi bisogna pensare in grande bisogna pensare ad iniziative nel tempo
Allora la potenziamento della rete esistente combinando il punto a a auspicato
Presidente Spini e anche a diciamo così
Rincarato la dose Vincenzo vita è fondamentale la rete esistente attualmente rappresentata dai sì AICE attraverso tutti gli istituti che io tra l'altro vi dico la verità prova anche una sorta di disagio a parlare di patrimonio immateriale nel senso che somma geografo
Io sono qui come rappresentante la Società geografica quindi sai fra tutti gli istituti sono la più concreta in assoluto quindi mi è un po'di ci sono forse perché Società Geografica fatto con il Mibac un Progetto che è dedicato ai paesaggi culturali identitari europee i
E in quel caso abbiamo indagato proprio il rapporto che è
A nostro avviso l'indissolubile fra patrimonio tangibile intangibile
E abbiamo anche indagato ed è stato veramente stimolante perché ci ha consentito di adottare anche delle strategie di analisi di
Riorganizzazione dei risultati attraverso degli indicatori per misurare le performances di qualità eccetera
Di indagare
L'aspetto qualitativo intangibile del paesaggio e come un patrimonio intangibile abbia dei riflessi sostanziali nel paesaggio lo hanno le pratiche ovviamente le pratiche culturali per esempio
Lo hanno
Stili di degli stili di vita lo hanno
Certe manifestazioni
Immateriali alcune delle quali il patrimonio dell'umanità pensate ad esempio il flamenco quanto a diciamo si è tradotto in un paesaggio con le ruspe as per esempio con proprio plasmando le l'ambiente cioè il il paesaggio tangibile della terra andalusa per esempio ma questo è vero per tantissimi altri patrimoni di questo tipo anche nostrani
Quindi diciamo che questo quindi anche questo aspetto della del
L'impossibilità di indagare esclusivamente sul
Patrimonio intangibile senza mantenere questo rapporto stretto con con il patrimonio intanto e tangibile
Allora questi per quanto riguarda i come cioè quali sono le grandi linee sulle quali ci dovremmo muovere
Poi evidentemente l'altro aspetto è con quali strumenti quali strumenti adottare
Allora presupponendo che ogni azione necessità di specifici strumenti io faccio veramente sto facendo in questo momento scusatemi brainstorming quindi
Cerco
Quali strumenti allora
Supponiamo che la sequenza di azioni sia quella di coinvolgimento delle comunità che producono il patrimonio acquisizione di conoscenza monitoraggio tutela e valorizzazione allora per quanto riguarda la il coinvolgimento evidentemente esistono delle strategie apposite quindi è necessario impostare
Un un attività una serie di attività che consente di coinvolge da lei meglio le popolazioni che non sente sono così
Consapevoli della ricchezza del patrimonio di cui sono portatrici
E questo avviene attraverso tecniche tutti conosciamo il focus group workshop vari sistemi di coinvolgimento tecniche che sono tipiche dell'engagement che insomma Adelin bombing
Che caratteristico di tanti progetti che riguardano il patrimonio
Possiamo usare anche tecnologie informatiche che sono estremamente utili nel tecnico e del crowdsourcing che consentono di acquisire in modo quasi trasparente delle informazioni per monitorare determinati fenomeni materiali sono delle tecnologie molto utilizzate per quanto riguarda invece il a conoscenza tutti noi sappiamo che il nostro lavoro di ricerca quotidiano il lavoro che ogni ricercatore che ogni istituto di cultura conduce abbiamo poi il monitoraggio per impropriamente dei lo strumento più utile per svolge un'attività di monitoraggio del patrimonio è quello dei decorso Scotti cruscotti decisionali che servono a diciamo gestire le informazioni che provengono da punti di raccolta diversi
E renderli immediatamente trasparenti e leggibili a l'amministratore così come per la per la tutela di utilità sono è ovviamente la messa a punto di sistemi di supporto alla decisione anche in questo caso la progettazione di un sistema di supporto alla decisione implica la conoscenza del dell'oggetto cui si riferisce la nostra attività di tutela la messa a punto di indicatori specifici e in grado di
Produrre delle risposte
Perché variano a seconda delle esigenze delle informazioni che vengono inseriti e così da sostenere l'attività dell'amministratore
Fino alla valorizzazione per la quale evidentemente le attività che sono stata anche suggerì che oggi quelle per esempio della creazione di un portale unico come dicevo prima oppure di una UE del traforo che consenta di
Distribuire far conoscere e
Le lei no la ricchezza del nostro patrimonio le azioni che stiamo conducendo gli eventi gli interventi e assolutamente indispensabile
La cosa più direi quindi che
Le azioni che sarebbe più opportuno che suggerirei insomma che sottoporrei alla discussione sono due essenzialmente
La già
Presentata e discussa sollecitata creazione fortificazioni una Rete di istituti culturali
Anche attraverso un portale unico che consenta di meglio presentare la attività di ricerca e condivide la e la creazione di un catalogo condiviso di buone pratiche
Perché questo perché il patrimonio qualsiasi tipo di patrimonio il patrimonio naturale come quello culturale così come quelle intangibile
è un patrimonio estremamente vario se guardiamo e
Il patrimonio che sono inseriti nella lista UNESCO per quanto riguarda il patrimonio materiale
Abbiamo
Delle
Delle emergenze completamente diverse che richiedono strategie diverse di valorizzazione di gestione l'opera dei pupi siciliani
Il canto a tenore sardo il saper fare il liutaio di Cremona la dieta mediterranea che è stata ricordata anche oggi la le feste delle grandi macchine a spalla
La critica ad alberello di Pantelleria c'è veramente di tutto la falconeria
L'arte dei pizzaioli napoletani questi sono gli otto degli otto gli otto emergenze i patrimoni intangibili che sono inseriti nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale
Per questo è difficile
Adottare delle linee che siano comuni viceversa la lo sharing buone pratiche attraverso un catalogo
Può suggerire Pooh consentire il confronto può far venire delle idee ecco questa potrebbe essere ad esempio una una così un suggerimento di attività da condurre per quanto riguarda il patrimonio immateriale
Gli esempi che io avevo pensato di portare ma non ne parlo adesso magari se avanza tempo se posso aggiungere alla fine erano due uno era appunto quello dei paesaggi culturali venti tali questo progetto che abbiamo condotto con il Mibac Società Geografica ENI pacta e l'altro invece che riguarda la Regione Toscana ed è il repertorio
De il toponimo i regionali quindi è un catalogo di nomi di luogo che è stato realizzato a partire dalla cartografia storica perché anche i nomi di luogo assoni importantissimo patrimonio Omo immateriale
Che attirò dei riflessi sostanziali sul territorio
Perché l'attività del nominativa in qualche modo definisce e anche attribuisce delle qualità un territorio che ne diventa che queste qualità diventano poi parte
Fondamentale il territorio quindi due-tre due progetti molto diversi che insomma
A mio avviso hanno condotta dei risultati significativi benché assolutamente perfettibili che possono costituire non buone pratiche ma pratiche
Sulle quali si può discutere anche per
Avere dei suggerimenti ecco questo il senso creare un ambienti aperti
In cui sia possibile inserire pratiche per poterne discutere per poterle condividere per poter
Anche arricchire per poter arricchire per poterle stende presento il e la il Progetto rettore va bene quello dei appunto del repertorio dei toponimi regionali
è chiaramente un
Un progetto che può essere replicato in tutte le regioni italiane
Agevolmente è stata utilizzata come base la cartografia storica vari strati sono stati acquisiti sono stati organizzati secondo delle categorie
Che possono essere discusse e migliorate
A quel punto avremmo un dice un patrimonio non più regionale ma nazionale a disposizione di tutti quanti
Così come i patrimoni culturali identitari di cui ci siamo occupati ha prodotto ovviamente non abbiamo ha prodotto delle linee guida prodotto delle
Degli schemi interpretativi evidentemente
Il progetto è stato condotto su dei casi di studio impossibile condurlo a tappeto su tutto il territorio nazionale
Proprio perché il lavoro che ha richiesto è stato un lavoro estremamente impegnativo perché l'approccio è stato un approccio Jo storico che ha considerato le trasformazioni del paesaggio e l'individuazione dei caratteri
Identitari dei caratteri culturali denti tali nel corso del tempo e dei loro variazioni
E quindi sono stati selezionati alcuni paesaggi sì delle categorie ecco ovviamente alcune categorie
Tra le tante possibili
Ma tantissime altre categorie potrebbero essere aggiunte così come altrettanti casi di studio per ciascuno dei dei casi di studio individuale
Allora veramente diventa un patrimonio straordinario a abbiamo l'arte del pizzaiolo napoletano ma quanti altri quante altre pratiche identitario importanti che riguardano la nostra
Gastronomia d'eccellenza nostra cultura
Possono essere messe a valore possono essere
Tantissime
Sono reduce da un viaggio in Sardegna dove ho avuto modo di vedere delle lavorazioni che sono assolutamente perché non conosceva assolutamente ma che sono straordinario legatissimi e ad un alla cultura per esempio pastorale
Così come che ne so insomma alla
La vita alberello di Pantelleria è sicuramente un paesaggio salgano quanti altri paesaggi identitari legate delle pratiche
Culturali specifiche hanno dato luogo a dei paesaggi straordinari paesaggi terrazzati sì non sono così specifici nel senso che terrazzamenti e sono diffusi su una su su territorio estremamente anche anche in contesti diversi però ci sono dei paesaggi che sono il paesaggio
Dell'Ulivo terrazzato poco toscano per esempio sono paesaggi straordinari
Non sono inseriti nella lista nera representative list UNESCO ma perché non inserirli in un in un portale nel quale si possono anche indicare delle pratiche che sono state fatte
Parlavo con il presidente dell'Accademia dei Georgofili a proposito appunto del paesaggio dell'Ulivo e lui mi diceva impossibile mantenere il paesaggio tradizionali dell'Ulivo non è più produttivo
è necessario venire incontro alle esigenze degli agricoltori per esempio è un tema estremamente delicato delicatissimo vero il paesaggio rurale il paesaggio agricolo è un paesaggio della produzione prima di tutto
Oltre che un paesaggio culturale evidentemente
Ma è necessario compenetrare le esigenze ecco mettere
Anche nel nostro contenitore
Delle esperienze virtuose al riguardo che sappiano coniugare la produttività con il mantenimento di paesaggi d'eccellenza
Non solo fondamentale ma anche stimolante per il legislatore ecco questo questo è il senso un pochino di quello che insomma volevo delle poche cose non aggiungo altro e a questo punto
Do la parola a
Paolo essi in ordine faccia andiamo seguiamo l'ordine che c'era io immeritatamente faccio il
E il moderatore ma vuole insomma quindi Palombo boh Bolpagni Gai direttore della Fondazione centro studi sull'arte il dice Carlo Ludovico Ragghianti DVD Luca
Quindi se siamo cinesi allora
Grazie
Dunque perché io sono a questo workshop
Desideravo intervenire a questa a questa conferenza nazionale
E diedi la mia disponibilità a intervenire assieme la tavola diciamo del workshop sul patrimonio tangibile in quell'intangibile perché nella Fondazione che io dirigo
Ci occupiamo di cose sia tangibili che intangibili come credo nella maggior parte e quindi ha detto mai scegliete voi dove mettermi e mi sono ritrovato a questo tavolo e devo dire che alla fine sono stato molto contento di esserci
Perché effettivamente
è molto stimolante sono andato quindi ovviamente come tutti credo noi abbiamo fatto e vedere l'articolo due della convenzione se per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale UNESCO del due mila e tre
Per vedere quali sono esattamente diciamo gli elementi del patrimonio immateriale individuati dall'UNESCO i gli ho riletti nel rimanendone molto insoddisfatto sono molto insoddisfatto
Ve li rileggo anche se sono già stati ricordati ma cito tradizioni ed espressioni orali incluso il linguaggio in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale
E ci mancherebbe pure
Arti dello spettacolo costo e tutto il disco consuetudini sociali litiga ed eventi festivi
Molto generico peraltro sapere e pratiche sulla natura e l'universo penti già nato tradizionale stop
Tutto qui e allora no allora mi son detto su capitato al tavolo sbagliato perché in queste cose non c'è ciò di cui io mi occupo
E pare che manchino tantissime cose
Faccio un esempio
Anche se io dirigo la fu una fondazione intitolata ad uno studioso d'arte politico come Ragghianti o una formazione musicale sono nato musicista poi dopo messo la testa a posto
Io mi sono andato ad occupare di altre cose
Il suono delle orchestre ma vi faccio degli esempi fino a qualche decennio fa un'orchestra sinfonica tedesca arriva un tipo di suono un timbro completamente diverso da quello di un artista lustri vigliacca o di un'orchestra italiana
Se uno ha un minimo d'orecchio ascolta la registrazione di un'orchestra italiana degli anni cinquanta sessanta settanta ottanta dice a me questa un'orchestra italiana
Se una sconta la registrazione dei Berliner Philharmoniker o della Staatskapelle di testa fino agli anni Ottanta dice ma questo è proprio
Il suono di un'orchestra tedesca quindi un elemento identitario immateriale potentissimo
Che sta sparendo anzi è sparito è sparito perché diciamo questo sembrava che io voglia attaccare la globalizzazione quasi come un Don Chisciotte in che vuole l'Est andare in difesa fuori tempo massimo di valori identitari
Beh è sparito per molte ragioni per il mercato per ma proprio anche per una tendenza ben precise indotta dal mercato discografico che ha portato ad una omogeneizzazione dovere Archetta sono tutte molto bene sono indistinguibili
Quindi non c'è più il suono tipico di un'orchestra italiana rispetto ad un'orchestra tedesca d'un'orchestra francese non ho citato ad un'orchestra statunitense
E ma è uno dei tantissimi esempi l'identità di una città quando una città perde il proprio spirito identitario perché diventa
Una specie di luna park per il turismo di massa e viene meno tutto un tessuto di Botteghe viene meno tutto senso di socialità perché le funzioni sono quasi tutte
Servizi dedicati al turismo a scapito dei residenti beh caspita questo è patrimonio tangibile ma anche molto intangibile perché proprio si perde un tessuto
I di esempi che potremo fare sono tantissimi
E l'UNESCO su tutto questa non dice nulla non c'è non c'è questa cosa
Sto molto sul generale quando sul particolare
Quindi in mi rendo conto da una parte che il rapporto come è stato detto tra il patrimonio tangibile e intangibile è strettissimo e difficilmente di scaricabile e secondo che ciò che viene tutelato a livello di UNESCO e non solo a livello di patrimonio intangibile non è che una piccola porzione di ciò che andrebbe tutelato
Quello che andrebbe tutelato per parafrasare la battuta un celebre film e ciò che rischia di perdersi nel tempo come lacrime nella pioggia
Voglio fare un po'il poetico me lo concederete
Vengo adesso al particolare
Molte delle istituzioni che fanno parte dell'Aic Cison istituzioni dedicate a uno o più personaggi
Quindi c'è la Fondazione dedicata anzi due mi pare a De Gasperi quella dedicata Nenni per la dedicati ai fratelli Rosselli
La mia è quella dedicata Carlo Ludovico Ragghianti e a Licia coll'Obi
E quindi abbiamo un patrimonio tangibile che quello rappresentato dal loro enorme archivio che è stato dichiarato di interesse culturale nazionale dalla Soprintendenza archivistica dalla Regione Toscana
Abbiamo la loro biblioteca abbiamo una parte della loro collezione artistica che Ancona testimonianza della rapporti da loro intrattenuti
Però ovviamente non può fermarsi acquisto la nostra attività ovvero a al mettere a disposizione l'archivio Ciad cosa assolutamente necessarie
All'inventario dell'archivio digitalizzare dallo mette a disposizione il loro libro di favorire agli studi sulle cose assolutamente necessarie
Ma se fosse solo questo rischiamo di diventare un sacrario
Peraltro il nostro al caso di una fondazione intitolata da a due personalità che sono stati i fondatori della Fondazione quindici anche questo elemento particolare
Non possiamo di essere un sacrario come credo che tutte le fondazioni gli istituti dedicati a singole personalità non possono diventare esclusivamente dei sacrari alla memoria
Come Ducci va busta formale avrete notato col gusto delle citazioni la tradizione non è il culto delle ceneri ma la custodia del fuoco
E questa custodia del Caf l'applauso a Mahler
Questa custodia del fuoco
E tante cose per esempio è la metodologia e l'approccio che cosa caratterizzava Carlo Ludovico Ragghianti
Come uomo come studioso come protagonista della ditta civili italiane il fatto di essere contemporaneamente uno studioso e un politico quindi una persona che non ha mai voluto scindere questi due aspetti perché per lui la cultura era un elemento fortissimo di impegno civile
Quindi questo è un valore intangibile
Che noi dobbiamo invece qualche modo come Fondazione Ragghianti cercare di portare avanti ma non solo di tutelare ma di incarnare è questo il punto cioè non si tratta solo di tutela si tratta di portare avanti
Un'identità un modo di vedere le cose un modo di affrontarle
E allora riflettendo mi sono detto che facciamoci un elenco di alcuni dei punti fondamentali del patrimonio intangibile lasciato da Carlo Ludovico Ragghianti
L'interdisciplinarietà
Carlo Ludovico Ragghianti è stato il primo storico dall'arte italiana occuparsi del cinema
A essere curioso sin dall'inizio quando nacque il computer
Del linguaggi informatico qui pesato uno storico dell'arte che negli anni Sessanta dicesse studenti cominciare interessarsi computer non a caso era proprio mal visto nel mondo accademico
L'attenzione i nuovi media
L'attenzione al contemporaneo
Prego viviamo in un'epoca di iper specializzazione Ragghianti si è occupato dall'arte preistorica all'arte contemporanea
Passando per gli Etruschi passando per l'arte romana quell'alto medievale quella rinascimentale Tiepolo Canova è stato il primo a studiare l'arte sotto il fascismo lui che era un antifascista un protagonista della Resistenza
Quindi tenere insieme la storia e il presente non rivolgersi semplicemente ad uno studio storico ma guardare anche all'attualità perché la sua idea era che
Guardare anche la contemporaneità
Aiuta a illuminare di nuovo senza il passato e d'altro canto avere uno sguardo sul passato aiuta a comprendere la contemporaneità
Quindi tutto questo fa parte del suo metodo del suo modo di pensare di questo patrimonio intangibile che lei ci ha lasciato e che noi dobbiamo cercare di trasmettere incarnando lo poi l'avevo già anticipato la cultura come elemento di impegno civile non basta fare una bella ricerca
Pubblicato a fare un bel libro la presentazione del libro poi mettono dalla bibliografia d'un corso universitario a far comprare il libro o agli studenti che tanto poi dopo lo scansionare osserva passa va be no non è solo questo
E qualcosa di molto di più la cultura e quando la cultura come dire si pone come obiettivo quello di incidere concretamente sulla società di essere un modo di approcciarsi anche alla politica
Adesso mescolando il laico il cattolico
Il cristiano mi viene in mente una frase di Paolo sesto che diceva della politica che la più alta forma di carità vedete che raccolte gli estremi si possono in qualche modo toccare quindi la cultura
La politica l'impegno civile
E poi
Qui diamo nello specifico una mostra viviamo in un'epoca di inflazione dimostra e poi non è che se una cosa negativa se ci sono tante mostre d'arte e non sono d'arte una cosa positiva è un'offerta culturale ampia
Però per Ragghianti una mostra aveva senso in quanto frutto di una ricerca mentre la buona parte delle mostre d'arte
Che noi vediamo è visitiamo anche compie c'era e oggi è una bella raccolta di dipinti di sculture
Che non sono lì messi insieme per farci capire dei nessi
Per far vedere delle scoperte per suggerirci delle cose ma semplicemente per diciamo allettare esteticamente il nostro occhio intratteneva ci sostanzialmente queste mostre opere dalla collezione di magari quindi c'è un museo straniero di solito questa formula che ha un deposito di opere enorme
Che ovviamente non potendo disporre
Compone in un pacchetto dimostra che poi vende e poiché invece qualcosa di molto piacevole però uno che esce da una mostra generato dall'al di là di avere visto delle belle opere alle scoperte ma
Che cosa in che cosa ne trae per carità ed è rispettabilissima però l'idea di Ragghianti era un'altra ho fatto solo alcuni degli esempi per far capire che quando si tratta
Si dirige una fondazione intitolata ad un personaggio poneva questo un problema che io mi pongo occorre pensare quale l'eredità di patrimonio intangibile la metodologia che
Questo personaggio ci ha lasciato
E ribadisco occorre ragionarci sopra occorre svilupparlo e soprattutto occorre incarnato la
Con molti con molte pratiche m'è piaciuta moltissimo lo diciamo il cenno al catalogo condiviso di buone pratiche infatti me lo sono segnato perché credo che se ci dessimo si stima un gruppo di lavoro in cui ragionassimo tutti insieme
Tentassero di compilare un catalogo condiviso di buone pratiche potremo fare qualcosa di utile a tutti ma non per fare i maestri mi è di regola da quanto siamo bravi no perché effettivamente uno pensa ad una cosa uno pensa all'altra le idee che sono venute a me sono molto parziali
Quelle che sono che vengono alle colleghe che siedono questo tavolo saranno ulteriori ulteriori possono venire da voi che state seduti mi e poi effettivamente uscire qualcosa di di utile
Anche perché non siamo qui come dire volere portare un insegnamento ma riflettere a cercare appunto la maniera migliore per portare avanti quello che è il nostro compito quella che è la nostra missione così come una degli elementi citati da te anche sottratti fuori stamattina alla formazione di professionisti che siano in grado di gestire questi istituti
Considerando di questi istituti sia la parte tangibile che quelle intangibile è un grosso problema una grossa questione
Di cui il mondo universitario italiano chissà che in fischiato altamente fischiata altamente
Sono in vena o di tanta workshop è una cosa diciamo laboratoriale quindi mi permetto di sparare contro l'UNESCO contro il sistema accademico universitario italiano
E sì un tema molto grosso questo non abbiamo bisogno di creare
Dei professionisti in questo campo c'è chi viene da un ambito che chi viene dall'altro che deve completare con la pratica diciamo facendo anche degli errori come li ho fatti io sicuramente soprattutto all'inizio del mio percorso
Quello che aveva imparato all'università però se io analizzo quello che adesso mi serve come direttore della Fondazione Ragghianti di ciò che avevo imparato all'università qualcosa qualcosa però tantissime cose le ho dovute apprendere imparare dopo alcune le ha imparate da quando sono né laici non è una forma di piaggeria ma sentendo le relazioni dell'anno scorso di stamattina di due anni fa
Confrontandomi con altri effettivamente mi sono venute idee
Spunti di riflessione su cosa qui non avevo pensato
Insomma questo patrimonio intangibile e molto sfuggente molto difficile
Adesso faccio un sorta di marcia indietro scusando l'UNESCO col fatto che effettivamente è molto difficile fare una lista che effettivamente possa essere esaustiva anzi probabilmente impossibile
Però mi sembra che sia poco tagliata questa lista assurdi ciò che caratterizzano all'identità culturale europea
Se ne parlava anche ieri sera poco cioè se non gli diamo l'identità culturale europea sì ci sono alcune cose che possono starci dentro in questo elenco di cui prima però ma forse la maggior parte delle cose sfugge
E quindi questo è un problema che io pongo quindi non sono qui a dire dovremmo inserire anche questo quest'altra quest'altro ancora sono qui a dirmi se ci attenessimo soltanto a quello di fatto
Ci mancherebbe la maggior parte di ciò che dobbiamo tutelare e lo ribadisco ancora una volta fino alla noia ma del resto io sono noioso
Non si tratta solo di tutela ma si tratta di incarnare portare avanti questo patrimonio e impegnarci nella cultura e nella cultura come strumento anche di lotta civile
Volevo dirlo l'atto alla lotta poi vita stamattina mi ha infiammato con il suo intervento
Si tratta di difende nel portare avanti determinati i valori di terminati idee
E quindi impegnarci anche al di fuori del nostro ristretto campo che quello della gestione dei nostri istituti
Per allargarci alla Rete tra di noi i a in un senso anche molto più ampio che è quello del Paese in cui operiamo e il paese in cui operano
è l'Europa
Non è l'Italia all'Europa perché io sono europeo
E italiana
Ma europeo sono maturo per riavere lo resterà sempre qualunque cosa accada perché per me l'Europa
è un tutt'uno inscindibile
Chiunque vinca le elezioni
Grazie
Sì allora io ho cominciato a prendere o annotato le parole chiave che sono uscite le sono Rete
Formazione
Piattaforma di condivisione
Poi mi sono anche segnata sotto un pochino più in basso perché non non si può prescindere found racing quindi può alla fine magari parleremo anche di questo perché se vogliamo arrivare a fare queste cose che sono importanti onerose
Proprio perché onerose c'è bisogno di individuare appunto le strategie per ci sono in particolare per il settore del patrimonio intangibile credo particolarmente perché in questo momento come sapete
è in corso l'accusa Europa creativa non so quanti di voi probabilmente tutti
State candidandosi di fare una proposte Europa creativa Silvia Costa stamani non si è vista ma insomma
Se c'era l'avremo domani viene la cercheremo in modo da così a sapere delle indicazioni su Europa creativa
E quindi ma così come l'idea di piattaforma di condivisione può trovare spazio in tutti tutti di tutte le con il che riguardano il calcio aree ricche IG in particolare
Lecco perisce non support action che sono proprio specificatamente dedicati alla creazione di reti
E di supporto ai network europeo quindi sono insomma strategie che potremmo percorrere anche grazie a
A questo quest'occasione di condivisione che è rappresentata dai cioè dall'incontro anche ai Cipro pone ce ne siamo qua ed è un modo per conoscere persone che magari
Punto si conoscevano e scambiare delle idee
A questo punto quando ci siamo visti in faccia è più facile
Lavorare insieme e adesso allora però do la parola
A Marta Herling che è il segretario dei visti generale dell'Istituto italiano per gli studi storici
Sì ecco come no diceva Benedetto Croce e
Se
è vero però appunto forse questo è un aspetto significativo ha dato che il del fatto che l'Istituto italiano per gli studi storici fondato da Benedetto Croce non si intitola a Benedetto Croce
Questo oggi dire poi senza però del mio intervento il prossimo riferimento sia che mi ha preceduto ma anche con interventi di questa mattina
Proprio nel senso che
Diciamo
Un istituto che in data
Che nasce da da un'idea
Nasce da un'idea quella idea e quel metodo
Su cui si è fondato ha portato avanti ma quindi diciamo non c'è questa intitolazione questo fatto importante però ci tornerò dopo esatta vorrei vorrei diciamo riprendere innanzitutto le le file che di alcune questioni che sono stati poste da e-mail precedenti colleghi
Relatori ma anche che alcuni spunti e di stamattina in particolare della relazione di Valdo Spini comincio anche io inevitabili del patrimonio intangibile
La definizione dell'UNESCO ecco entro non aggiungo altro e profondamente artificiosa
Totalmente artificiosamente implicitamente per noi oggi qua
Uno stimolo e uno spunto di riflessione quello di discussione per dire la nostra dalla nostra esperienza su cosa è e che cosa può essere il patrimonio intangibile
Naturalmente in questa categoria noire insomma il giovane procedere via esperienza nelle istituzione in cui opero è nella tradizione che rappresenterà travetti Polito del il patrimonio intangibile sono le tradizioni culturali il patrimonio intellettuale
La memoria storica questo un elemento naturalmente che ritengo molto importante quello della memoria storica
E per questo diciamo io ritengo che
L'anno europeo nel patrimonio culturale due mila diciotto che con cui riconosciuto anche la l'incontro la Conferenza dei della DC odierna
E il loro diciamo la gara è una valutazione molto significativa a questo Anno europeo del patrimonio culturale
In quel sottotitolo no il nostro patrimonio dove il passato incontra incontra il futuro è un è una chiave molto importante
è una chiave molto importante
Per diciamo come filo conduttore secondo me del
Costruzione dello spazio culturale europeo
E credo che se oggi si va a vedere il sito del Mibac sugli spalti del danno del patrimonio l'adoratore patrimonio culturale
Certo questi espunto è stato dimorante per molte istituzioni e hanno ci sono proposte e c'è una ricchezza di
Proposte di iniziative i vari perché mostra di per sé la la diciamo multiforme carattere del patrimonio intangibile italiano nazionale che confluisce nell'anno europeo
Del patrimonio culturale sono d'accordo che naturalmente e chiaro come si fa a parlare di patrimoni intangibili quelli a cui ci siamo riferiti senza collegarsi ai patrimoni tangibili quei patrimoni intangibili
Tradizioni culturali patrimonio Gunther étoile e memoria storica nascono anche da patrimoni tangibili e soprattutto nel momento in cui diventa le istituzioni
C'è nel senso che un'istituzione per esempio appunto faccio il caso ovviamente ma è un sempre scusa solamente un esempio verrebbe o dell'Istituto italiano per gli studi storici ho detto nasce da nasce da un'idea
Oggi si potrebbe usare un termine che non era un termine crociano ma nasce da un Progetto oggi più adatto forse questo termine nasce da un progetto culturale
Definito ma nasce anche da qualcosa di profondamente tangibile da una biblioteca
Dalla biblioteca di Benedetto Croce che diciamo come dire diventa il luogo vispa spazio culturale luogo di formazione
Biblioteca che viene messa in questo modo con la Fondazione dell'istituto al servizio dei soprattutto devo dire questo è significativo perché diciamo ne abbiamo parlato molto cioè molto importante quello che era per Valdo Spini nella sua relazione i giovani allora l'intento era rivolto ai Giovanni l'intento di Croce l'istituto fu creato per le nuove generazioni
Dell'Italia uscita dalla guerra uscita dal fascismo che si doveva ricostituire quindi il suo pensiero di filosofo e di un uomo
Ormai anziano era quello di mettere al servizio gli strumenti della sua opera e nel suo lavoro compresa la biblioteca ma soprattutto di ciò che aveva costruito
Con il suo pensiero è la sua filosofia
Per formare le giovani generazioni tra era consapevole che c'era ovviamente un grande problema di formazione di una nuova classe dirigente
Ultimi dire perché ma che può capire benissimo nasce nel quarantasette vedere se viene fondata nel quarantasei fin augura nel quarantasette in una Napoli stremata
E basta vedere le immagini deve prima inaugurazione ordinaria ed è è utile ricordare che per l'istituto gli allievi di allora di quegli anni giovani erano Rosario Romeo Giuseppe Galasso inchino compagna Ettore lei porre eccetera insomma è così la storia troppo lungo rare ma appunto questo era l'intento e ed è molto diciamo ed a quella la biblioteca di Croce e il luogo nello spazio lo spazio culturale che viene messo allo strumento che viene messo a disposizione
Naturalmente
Come dire
Le due cose sono sono sono strettamente connesse la diciamo e questo è un altro punto importante far convogliare in un proprio oggi sembra quasi utopistico perché non ci riusciamo più Valdo Spini ed ha detto che la sua relazione oggi
Allora invece fu possibile cioè far convogliare in un progetto culturale energie private più vincere della nazione cioè e dirige bancarie
Gli enti privati oggi insomma nell'azione di Valdo Spini ha capito giustamente quando lui dice a un certo punto ma e i piedi questa insomma ma noi la il valore della cultura per il nostro Paese ma e terreno e anche dei ovviamente le cose istituzioni qui riunite né laici ma i privati come fare di investire come stimolarli a investire viene c'è un problema complesso no è un problema complesso in cui l'evento dell'istituto è significativo perché l'istituto nasce da da nasce dalla coda una congiunzione tra un filosofo un grande banchiere Raffaele Mattioli si aspetta la verità quindi erano anche altri tempi però nasce da una e da una rete di banche e la cosa che se si ledono i primi bandi di concorso delle borse di studio è una miriade di piccole società piccole anche di privati che finanzia la finanzia la voce che c'è questa diciamo questa struttura privata
Si mantiene fino agli anni Novanta
Quindi abbastanza sommata dunque bancaria soprattutto di privati Filaga elevati muta nel momento in cui con la presidenza di Giovanni Spadolini
E con la consapevolezza che che non hanno finora aprire al finanziamento pubblico ma diciamo per molto tempo fino ad allora l'idea era della libertà dell'autonomia dell'istituzione quindi e adesso anche l'Istituto effettivamente col col più degli anni sempre meno a diciamo risorsa dagli enti privati e questo è diciamo un punto importante rispetto anche ad altri paesi dove dove diciamo l'impegno privato
Niente ma destinazioni di risorse alle private attività culturali hanno un ruolo molto rilevante
La io sono d'accordo
Devo dire non sono così ottimista sull'Europa
Anche se mi sento europea e mi sento italiana mi sento polacca ed esegue tornare importanti però sono d'accordo devo dire con una riflessione sempre porta alla relazione di Valdo Spini quando dice cioè amaramente all'inizio insomma il valore l'aspetto politico ideale è anche culturale non è mobilità
Non ci troviamo di fronte
E in fondo a un'unione europea di fronte alla quale almeno se uno guarda comunque il giovane generazione perché sono l'avevano guardare ne sono assolutamente distanti non ci sono elementi per cui si parli potrà parlare di un patrimonio culturale europeo comune non ci sono valori e questo su questo piano siamo molto molto in una situazione estremamente diciamo diciamo
Comune direi negativa
E quindi sono d'accordo che parlare di un patrimonio culturale europeo è oggi una sfida oggi una sfida ed generalmente su questo si deve molto come lavorare
La la mi sembra anche e molto interessante tempi per ritornare alla questione dei patrimonio intangibile quello che
Chiuso parlar garantendo
Insicure diciamo effettivamente non riconoscendosi nella classificazione dell'UNESCO quello che si può definire come spazio culturale
Sempre io Spini Vectra riferimento che lo stesso AICI è uno spazio culturale
Oggi questa teme di spazio culturale è un termine intangibile è un termine fisico anche è importante perché io ritengo che lo spazio culturale
E davvero in una in una in società e in un Paese come il nostro dove le istituzioni appunto politiche economiche sindacali fece vengono sempre meno quindi la politica da questo punto di vista o comunque viene sempre meno
Lo spazio culturale è un'alternativa nel patio culturale è una è una risorsa e certamente da questo punto di vista di istituti possono essere certamente una una avere un ruolo un ruolo importante e dato che è sempre importante venire alle proprie pre esperienze concrete io lo penso che la vedo con nell'Istituto italiano per gli studi storici dove dove fido alcuni dati che abbiamo lavorato molto nel corso degli anni del modo di questi ultimi anni
A appunto dotta fino di spazi sempre più adeguati a una richieste pubbliche in che in in crescita
E diciamo per farne c'è un luogo di accoglienza
Un luogo di accoglienza io devo parlare
In una città
Rappresento forse o forse l'unica che
Mi chiedevo valido forse l'unica istituzione di Napoli nella ICI vero me lo confermi
Ecco anche questo è significativo perché ne parlavo prima con Simonetta buttò renderà molto meno evidente ma come è possibile che a Napoli son tante istituzioni e c'è solo infatti non sappiamo perché ma è e e così è l'unica istituzione di Napoli vedevo parlare anche di una città di una città dove appunto con i suoi problemi che che che che conoscete
E dove e appunto creare degli spazi culturali
E appunto una sfida ma che insomma un grande grande e necessità dei punti di dei punti di visti di riferimento noire l'istituto arrivato quest'anno al concorso delle borse di studio e avere duecento candidati di cui la maggioranza dottori di ricerca per quindici borse di studio per i nostri borsisti insomma e creare Omo creata da due anni anche un'associazione degli ex allievi sempre con questo spirito che procede richiamato degli le avete noi creare reti vive e quello che colpisce è che ce n'è un bisogno enorme enorme cede cioè quando si crearono e si dà la possibilità e qui credo da queste situazioni c'è una risposta fortissima perché è vero che amato Paese manca manca sempre di più la vita sociale la vita associata quindi diciamo cioè abbiamo delle grandi responsabilità io
Trovato anche molto bello
Non lo sapevo il richiamo sempre nelle zone di Valdo Spini a Paolo Baratta non che a Trieste ha parlato di riarmo culturale mi è piaciuta moltissimo questa questo strumenti luce termine perché riarmo arma culturale
Ed è è molto importante secondo me per gli istituti di cultura per laici ed è molto importante per il ruolo che appunto dell'intellighenzia di soggetti attivi nel momento in cui le istituzioni e punto di Delta intermedie con l'avevo chiuse le ali vengono a mancare quindi questo riarmo culturale che significa che dare previamente degli strumenti come è stato detto cioè e degli strumenti metodologici di conoscenza il patrimonio di memoria
Sulla memoria storica apro e chiudo una parentesi è un grande compito nostro a oggi perché ricordiamo
Oggi qua quello che tasso cedendo con la memoria storica e con la perdita della storia nelle nella scuola
Luca Serianni ha detto delle cose molto profondo e su questo ma anche diciamo questa diciamo cancellazione del tema storico
Dall'esame di maturità che non è una cosa casuale di cui si deve lei dice nessuno quasi più ragazzi faceva il tema di storia e giustamente sei statuette ma perché la storia non si insegna più e comunque diciamo poi tema la la la la la diciamo la prospettiva storica può essere anche nel tema di letteratura però al di là di questo veramente diciamo che ci sia o non ci sia
E un problema di memoria storica ce l'abbiamo e di identità nazionale e di conseguenza ce l'abbiamo molto forte
Anche su questo diciamo di fronte a diciamo a una politica che
Cancella la la memoria o comunque non ha un passato compito nostro richiamarlo
Mi sembra che
Il la diciamo appunto la la la frase Dell'Anno europeo il passato che incontra il futuro attraverso la oggi questo
E importante anche per quanto diciamo lo lo nostro compito in questo sono assolutamente d'accordo che non è solo quello le ha tutte
Anzi per la tutela per probabilmente ma è un'ovvietà oggi parlare ovviamente ça va sans e e e la decidere nota istituzioni digitalizzazione e informatizzazione di tutte quelle cose sono assomma intende l'abc
Se e quello che ma appunto non è questione più solo di tutela ma e anche di appunto di unire diciamo guardare con questi col peso con la forza di questi patrimoni culturali
Guardata per guardare al futuro saper guardare alle
Novità perché alle novità tecnologiche avendo abitati del mondo delle dell'informatica ma non solo come strumento anche come diciamo pensiero
Chiede perché diciamo di fronte alle giovani generazioni sono questi i temi su cui ci dobbiamo
Ci dobbiamo ci dobbiamo avventurare dobbiamo dare la nostra
La nostra è una sfida
E sono d'accordo appunto
Che
è molto importante la trasmissione dei valori punta trasmissioni di metodica tradizioni gli strumenti quello che unimib su cui penso che non bisogna interrogarsi
In questo una è un punto che mi sembra anche che emerso nella relazione predire Valdo Spini ma un punto nell'intervento di Paolo Bolpagni su questo vorrei appunto fare la mia ultima riflessione perché lo trovo molto importante e cioè quello delle giovane generazione in un in che senso
Valdo Spini e richiamato la questione che posta a Trieste
E che ancora come naturalmente in campo perché ovviamente non risolta e quello del riconoscimento della attività di ricerca di formazione le regioni che
Del verso i nostri istituti questo credo che guardi un po'tutti e appunto dobbiamo abbiamo borse di studio nel caso del mio risultato abbiamo quindici più sette di rinnovo o investiamo moltissimo nella formazione ma poi
Dopo un anno due anni insomma abbiamo contiamo ad avere notizie che scompare all'ente Brasile CIA insomma è inutile sappiamo siamo tutti quei del dottore
Per molti di loro
E addirittura nel caso nostro c'è stata proprio una petizione da parte due anni fa di tutto la classe dei borsisti diciamo un documento che hanno presentato perché appunto hanno posto il problema del riconoscimento del periodo della Borsa di studio che è un periodo diciamo dodici metri in alcuni casi diventano ventiquattro di formazione e di ricerca e di pubblicazione quindi diciamo
Non si capisce che cosa c'è
Questo è un è un
è un problema molto importante non solo nei confronti dei giovani generazioni ma anche le grande lavoro che nei facciamo è un ricordo sarebbe un riconoscimento e l'Istituto sarei agli istituti ed ebbe un riconoscimento a tutte le risorse che in investiamo non mi sembra che
Insomma diciamo è un problema aperti dove è un problema è una via quindi ebete Piotto complicata
Non non ne vediamo insomma lo si deve lavorare su questo ma sicuramente deve essere appunto un punto molto importante nel senso che
Diciamo non è che insomma Nuoro il valore degli istituti culturali che e il contributo che possono dare alla d'azione anche
All'Europa in questo senso
O
Come la loro autonomia perché queste l'aspetto importante è la loro autonomia rispetto al mondo universitario il petto al mondo
Accademico questa autonomia almeno sanno come tenere tradizione distrutta che avrebbe visto gli storici che è nato da una mente profondamente anti accademica qual era Croce
E tale è rimasta devo dire di seduta settanta anni rifiuti di diciamo non posso dire alte catene verrebbe un poco un po'comportando un po'troppo e che tutto voglio dire dal ci mancherebbe però come dire del lo dico nel senso dell'autonomia no nell'autonomia della sua identità ecco su questa questione Wendy emersione l'ultima cosa che vorrei dire appunto questa che è stata richiamata
Un altro problema come il come formale chi verrà
Il suo monopolio
In qualche modo neo nel senso che veri e dire si è parlato Raul ha parlato
Ti possono formare i professionisti per gli istituti culturali come e da chi in che modo con quale è un punto molto delicato io su questo
Sentendo avreste loro questa riflessione da fare non non credo non credo penso che gli istituti culturali sono delle strutture
Ma molto peculiari delicate peculiari nel senso che chi chi lavora lo fa per una sintonia con diciamo la missione l'idea il patrimonio di quella istituzione
In qualche modo come dire
Probabilmente l'unico modo devo dare una risposta e quelle
Così come un tempo nel mondo più arcaico rispetto al nostro sì
Trasmetteva i mestieri di artigianale artigiano ecco io penso né ha mai perché presenta deceduto sono segretario generale ormai da trent'anni penso che appunto di cerco Rizzo trasmettere le mie conoscenze e gli strumenti di lavoro che rivolgo ad altri sperando che appunto continueranno come staffette il compito per portare appunto nostre istituzioni lungo questo lungo secolo che che ci aspetta grazie
Io dire abbiamo un po'di tempo ecco appunto quindi ecco benissimo allora
Prego così almeno si possono portare delle esperienze del resto il
Ah va bene
Grazie mi sì sono
Infatti infatti esiste certa sì sì sì sì no infatti così per quanto riguarda l'UNESCO abbiamo a parte appunto il la lista del patrimonio culturale che ha necessità di salvaguardia urgente
La lista del patrimonio culturale rappresentativo dell'umanità e poco registro per la salvaguardia di buone attratti e queste sono le tre liste fondamentali dell'UNESCO allora
Son contenta di questo intervento poi ho appunto michetta subito ma la secondo me è la lo scopo di oggi a mio avviso almeno così io l'avevo interpretato insomma era abbiamo questa definizione a livello internazionale che effettivamente non è tagliata per le esigenze nazionali
Altri scopi
Manca un accoglimento se no minimale nella legislazione nazionale però molto possiamo fare
Molto possiamo fare se riusciamo a concretizzare e attuare delle strategie che sono appunto quelle della creazione di strumenti che mettono in Rete mettono in rete le buone pratiche benissimo quella lista
UNESCO ma le buone pratiche che servono a un contesto che è molto specifico
Che quello nel caso particolare nostro Stella soci nella ai cittadini hanno quindi ecco quindi era io l'avevo immaginato in questo senso
Franco Salvatori
Giovedì
L'azione richiedeva la precisazione che la definizione che dà non vorrei insomma non spariamo sulla Croce Rossa perché l'UNESCO credo che già apparecchi nemici a livello globale e non ha bisogno anche di come dire dei nostri strali
è una definizione che nasce in sede relazione internazionale quindi estremamente semplificata pensata
Per fare aderire e il più possibile alla tutela del patrimonio
Anche spazi politici spazi culturali
Che rimanevano di fatto subordinati agli spazi europei dove la tangibili da del patrimonio archeologico librario eccetera eccetera storico-artistico pittorico
E chi più aree più ne metta è ivi è evidente
E quindi ma già di per sé il concetto di patrimonio intangibile è un arricchimento
Sia pure nella pochezza di quella definizione un arricchimento della definizione del del concetto di patrimonio il patrimonio culturale io sono particolarmente grato a a Valdo Spini e a chi ha organizzato queste nostre spesso in corso contra annuale con la Giunta di attenzione per il patrimonio immateriale
Come ha detto la la collega che mi ha preceduto
Noi possiamo far molto per far fare un ulteriore salto in avanti
Per esempio la Società geografica qui rappresentata da Margherita è accreditata presso l'UNESCO proprio come soggetto che può intervenire per e dire la sua sull'accredito dei vari patrimoni materiali
E io credo che laici vero Aldo potrebbe aiutarci in questa direzione perché altri altre istituzioni possano entrare e possano dire la loro e far fare quel passo in avanti fino al riconoscimento addirittura dei valori
Ove questo fosse possibile
Ove fosse possibile perché l'alberello a vita ad alberello ha una sua materialità
Il pizzaiolo la cultura pizzaiolo napoletana ha una sua materialità le macchine processionali hanno la loro Maritati e materialità
I valori e poi iniziavo in un campo di come dire
Di estrema intangibilità
Tanto estrema che fu poi come lo si può riscrivere in una lista mondiale di qualcosa che non deve essere perduta e che deve essere salvaguardato
Comunque io credo che meglio di me domani se Stefania Giannini sarà qui potrà dire lei qualcosa a questo riguardo mentre a me interessa
Sottolineare come laici giustamente da quando è presidente Valdo
Ancora io prima di Valdo come i precedenti Presidenti ci siamo come dire limitati a sottolineare il lavoro di lobbying
Buono naturalmente dell'agli sci cioè quello di informare gli istituti di metter via Rete per quanto possibile di interloquire con il superiore ministero come si diceva una volta
Di indirizzario addirittura del TG l'attività legislativa oltre che quella amministrativa cosa che è stato fatto la legge che ancora ci regola è stata largamente ispirata da laici
E da chi presiedeva allora laici
Valdo ci ha fatto fare un salto in avanti cioè da alcuni anni si riunisce annualmente dice Betti scuti amo anche tra noi e che si discuta di patrimonio immateriale ma è sembrato una forza molto importante diamo il nostro contributo per arricchire questa dimensione del patrimonio questa dimensione della cultura sulla quale fino adesso ci siamo poche impegnati in realtà ci siamo impegnati a tutelare le nostre biblioteche i nostri archivi i nostri patrimoni tangibili e le buone pratiche
Le pratichiamo credo anche nei nostri istituti
E forse possiamo metterli a servizio così come Walter io non so se per te sarà immaginabile qualcosa del genere perché non cominciamo a pensare
Come si è fatto per esempio per le città capitali della cultura il nostro ministero a un certo punto ha avuto l'idea credo Franceschini sia stato di dire eh ma visto che ci sono tante carte candidatura tante possibilità beh immaginavo una nostra lista nazionale o se vogliamo europea
E cominciamo a impartire laici cioè gli istituti culturali i depositi di prassi
In alcuni casi secolare plurisecolare di produzione culturale individuano in queste
Come dire in
In questi elementi quei quelle quella dimensione di patrimoni intangibile che non solo dobbiamo conservare ma anche valorizzare probabilmente in alcune
Dimensioni come quelle che ci ha ricordato Margherita della toponomastica piuttosto che della paesaggistica piuttosto che della linguistica eccetera eccetera cioè già molto fatto e molto altro che potrà essere fatto ma potremmo anche come dire avventurarci
Così come è stato suggerito la le primo dal primo intervento anche in quell'area un po'
Difficile di sabbie mobili ma certamente che va in qualche maniera salvaguardato perché certamente le questioni che ci sono state ricordate credo che appartengono al nostro patrimonio culturale grazie
Grazie mille allora tre dico prego
Sì
Riprendo alcuni stimoli che sono emersi dalle relazioni introduttive
Soprattutto quelli relativi al fatto che la cultura potrebbe essere impegno civile lei ha parlato di lotta civile di armare la cultura in una intervista di qualche anno fa Antonio Paolucci che è stato direttore dei musei
Sono Sergio Angori Accademia Etrusca di Cortona Conservatorio idrografico appunto dell'Accademia Etrusca dicevo Antonio Paolucci qualche anno fa rispondendo alla domanda di Wesker vista sulla sul valore sul prodotto della cultura diceva dei beni culturali meglio ancora diceva che appunto il prodotto dei beni culturali è costituito dalla civilizzazione
Delle persone e dei cittadini
La i beni culturali
Rendono migliori cittadini
Quelli colti
Così come quelli meno colti
Allora le nostre istituzioni culturali si adoperavano molto sul piano della valorizzazione
Della conservazione del patrimonio culturale
Credo che però debbano prestare una crescente attenzione alla fruizione del patrimonio culturale fruizione che resta ancora privilegio di pochi
è una indagine fatta qualche anno fa dall'OCSE ha rilevato come nel nostro Paese solo un terzo dei cittadini dispone delle competenze culturali per come dire
Fruire appropriatamente e partecipare appropriatamente alla vita sociale e civile del Paese un altro terzo dispone le competenze appena sufficienti e un terzo dei cittadini italiani
Assolutamente al di sotto della soglia minima per appunto
Svolge re una vita sociale e civile che possa essere ritenuta soddisfacente ecco io credo che le associazioni culturali
Abbiano questo compito fondamentale di non soltanto appunto può vedere alla conservazione e alla valorizzazione manca quel del riuscirà a mettere in qualche modo i cittadini in condizione appunto di fruire del patrimonio culturale di cui il nostro Paese dispone
E per far questo come dire c'è bisogno che ovviamente la politica
Si renda conto di questa situazione proprio questa mattina settimo alla televisione
Come dire le previsioni della nuova dell'economia italiana dello sviluppo del collega Traiana per il prossimo anno dicono che sostanzialmente tra i ventisette Paesi saremo gli ultimi in quella indagine OCSE che ho citato prima
Che riguardava essenzialmente la lite era sì
Cioè la competenza comunicativa la numerate si fa la competenza nei nei calcoli
Intesa in senso e la competenza la competenza del problem solving
In quella indagine dicevo
In alcuni casi siamo all'ultimo posto e in altri al penultimo ce la giochiamo sempre con la Grecia
Allora è il caso come dire di domandarsi se
Come dire sulle nostre condizioni dal punto di vista economico economico abbiano come dire una correlazione anche con le competenze alfabetiche che sono a un livello così basso
Ecco io credo che la politica dovrebbe interrogarsi su questo e probabilmente come dire uno dei possibili interventi
E quello appunto di mettere gli istituti culturali nella condizione di farsi veicolo strumento perché i cittadini possano civilizzato sì per tornare a Antonio Paolucci
Civilizzate significa sostanzialmente essere messi nella condizione di disporre dei linguaggi dei codici culturali che consentono soprattutto di leggere il patrimonio immateriali
Perché la lettura di un patrimonio materiale è tutto sommato accessibile a tutti
Il patrimonio in materiale è fatto di simboli di disegni di codici di rappresentazioni che richiede ovviamente una lettura più più sofisticata sostanzialmente questo credo che sia un compito importante al quale le istituzioni culturali devono cercare di rispondere grazie
Allora io sono assegnista di ricerca dell'Università di Firenze
Mi occupo di linguistica e ho colto alcuni spunti
Relativa Streeter venti e volevo sottoporre una riflessione che mi ha particolarmente colpito e rispetto appunto al patrimonio culturale immateriale
Si parla solo appunto della convenzione terrà la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dottor Bolpagni ha evidenziato quelli che sono i limiti nel i settori vengono elencati come patrimonio culturale immateriale e appunto all'articolo due quello che ha suscitato la mia riflessione è stato si legge
Che appunto tra i fattori ci ci sono le tradizioni ed espressioni orali compreso il linguaggio in quanto vicolo del patrimonio culturale immateriale
Ora
Scorrendo quello che l'Elenco di patrimoni dal due mila uno due mila e diciassette
Ho potuto rilevare che in permanenza ci sono
In settori prevalenti sono danza arte e teatro musiche canzoni nella Trigoria lingue linguaggio
Appunto dal due mila uno delle diciassette ho trovato solo la lingua del Belize nel due mila otto e rimpinguato di fischi dei pastori di una regione della Spagna del due mila nove
Quindi questo data linguista mi ha ha portato una riflessione
E in quanto linguista che si occupa di minoranze linguistiche
Un'ulteriore riflessione rispetto a quello che la per sé senza aria aveva ha già citato che il patrimonio culturale immateriale che necessita di essere urgentemente San
Io nella mia attività di ricerca in particolare mi sono occupata di una minoranza linguistica calabrese che quella occitana di Guardia Piemontese
E da calabrese ho avuto modo di confrontarmi con l'amministrazione regionale che nel due mila tredici a attentato una candidatura delle minoranze linguistiche calabresi come patrimonio Unesco
è stato un tentativo sporadico che poi non è andato a buon fine ho avuto modo di vedere che anche altre Regioni italiane hanno provato
Affari questo tentativo e a oggi sta forse saldare ha elencato anche quelli che sono oggi gli otto
Beni in materiali di italiani di lingua in Quaggio non c'è c'è non c'è nulla
Quindi si è parlato tanto punto il il tema della conferenza Italy cultura e da linguista non niente mi è sembrato assolutamente pertinente
Affiancare il binomio lingua e cultura
In quanto appunto la lingua espressione di di patrimonio identitario la presenza parlava di parte dati ma identitario legato allo spazio geografico
Lo stesso lo stesso la lingua
Quindi in questo appunto volevo portare la mia riflessione su questo tema
E il fatto che
Nel due mila dall'anno scorso onorevole cosa ha parlato della della lingua italiana come patrimonio culturale immateriale ne hanno parlato in una conferenza a Roma nel il sei settembre due mila diciassette appunto Italia a livello linguistico è un paese ricchissimo
Io io occupandomi di minoranze linguistiche penso sia ancora più importante visto che esisteva punto questo questa questa lista di cui questo patrimonio culturale immateriale che necessita di salvaguardia le minoranze linguistiche presenti in Italia sono sono moltissime appunto intenso sono in Calabria ce ne sono tre
Eppure i tentativi di salvaguardia di conservazione di tutela sono spesso affidati a a a piccoli centri culturali o a piccoli istituti che non hanno la forza di di di valorizzare come dove così come dovrebbe essere queste questi patrimoni importantissimi
Quindi ritornare a quello che stamattina ha detto il presidente Spini del del la laici in questo può può essere assolutamente veicolo Rete per la condivisione della cultura
Forse anche in questo si potrebbe cercare
Di di di fare rete e di e e di tentare
Di fare del del di fare di tentativi per settori che che stavano insomma spesso lontani
Io tratto in qualche modo per quanto riguarda la convenzione esco destato già risposto e credo che proprio lo spirito del dell'incontro di oggi almeno così l'avevo individuato io fosse stato quello di evidenziare e mettere sul piatto le specificità italiane perché è chiaro che la Convenzione Unesco che pure cita delle delle direttive importanti e anche rosso pregio è stato detto di è un atto di introdurre il problema
è stata realizzata per uno scopo diverso quindi mal si attaglia alla nostra realtà per quanto riguarda quello che lei diceva appunto e giustamente ha fatto l'indagine su che cosa c'è cosa non c'è
Papà a proposito delle minoranze linguistiche tra le categorie dei paesaggi identitari di cui ho parlato all'inizio
Ce n'è una che abbiamo chiamato paesaggi atomizzarsi è il caso di studio era proprio la cultura Arbëreshë calabrese perché in quel caso il legame culturale quindi la possibilità di sono categorie che sono state pensate per essenzialmente dare delle indicazioni
Di tipo relative agli interventi possibili quindi no non e legati a categorie che devono servire alla politica per intervenire e in questo caso qual è il problema che è stato evidenziato l'atomizzazione che ha rotto dei legami e ha reso di fatto in difficile salvaguardare
Un certo tipo di cultura cultural Brescia al pari di quella occitana a queste queste caratteristiche molto specifiche
Ed è patrimonio immateriale patrimonio materiale che si traduce però investire i miei che sono concreti
Quello che diceva prima e questo Salvatori era proprio difficile salvaguardare
I valori
Ci si arriva di fatto sono ci si può arrivare anche a quello sto nel nostro patrimonio il patrimonio che ci serve per che parte la mandato alle future generazioni ma è diciamo nella categoria del patrimonio immateriale con questa è l'indicazione UNESCO ma di fatto poi anche quella del Codice Urbani come avete visto perché fa proprio riferimento a beni che hanno un patrimonio che anche un riflesso sul sul territorio Udine fesso tangibile
Quindi in questo senso il tipo di patrimonio può essere salvaguardato se pensiamo alla realtà italiana e se riusciamo a creare un contenitore che consenta di per raccogliere tutte queste testimonianze un work in progress di cui appunto potrebbe essere agganciato a questa Rete di buone pratiche rappresentata dall'associazione degli Istituti italiani di cultura sicuramente
Cioè qualche altro intervento
Posso direi anch'io che ho molto apprezzato il riferimento alle lingue
Credimi mi colpisce che ci sia soltanto questa linea tra qual è in pericolo sapendo che in realtà le lingue minoritarie chi nel mondo stanno sparendo solo moltissime copre un problema drammatico
E effettivamente spendere in maniera al caso italiano già sono molto numerose da dall'estremo nord all'estremo sud nel nostro paese è un'ulteriore questione problema da affrontare
Quanto poi il valore effettivamente siamo in un per rinnovo molto difficile molto labile
Infatti io credo che il primo modo per salvaguardare il valore sia cercare di incarnare lì con la propria azione anzitutto poi dopo il resto può venire a seguire ma già qualcosa cioè non semplicemente farsi come dire freddamente trasmissioni dieci sì ma cercare proprio l'incarnazione come appropriazione
Il che vuol dire che essendo io direttore dalla Fondazione Ragghianti devo dovrà cercare di essere assolutamente litigioso attaccabrighe come la luce scherza al di là di questo
è una risposta diciamo un po'
Ironica se vogliamo ma anche convinta quindi questo era soprattutto il senso del mio messaggio
Che avevo lasciato era appuntavo scritto un po'in basso però è strettamente regale redatta arresto
Ed è il discorso del fundraising che che rappresenta acriticità per tutti gli istituti
Anche in questo caso credo che la rinite possano venire in soccorso nel senso che la Rete sicuramente serve a fare i lobi Valdo è evidente lo sta facendo sta facendo un lavoro prezioso in questo senso
La Rete può aiutarci a creare questa piattaforma di condivisione che è fondamentale noi ora stiamo operando il patrimonio materiale ma è estendibile a tutte le altre tipologie di patrimonio chiaramente le buone pratiche servono sono trasversali e spesso ciò che viene pensato per una tipologia di patrimonio può essere tra avanzata nella diciamo nella tutela e valorizzazione un altro tipo di patrimonio
Lo stesso vale per la formazione io sono d'accordo che la il canale principale sia la il trapasso delle nozioni come si dice no vivente
Da quello di la bottega artigiana
Però forse
Mariella ricorda coloranti sicuramente l'esperienza che ama molto imitato all'Università di Firenze di creare dei corsi Inter in interfacoltà su tematiche specifiche non ci siamo mai arrivati anche se sono stati attivati dei percorsi di eccellenza adesso in cui dei giovani vengono formati all'acquisizione ai dischi nel molto generali rischi specifici
Anche legate al patrimonio culturale attraverso dei percorsi che vedono il concorso di scuole diverse di facoltà ex facoltà dipartimenti su determinati temi
è un pochino questo potrebbe forse essere quel tipo di formazione di cui parlava stamattina la Rocca c'è la necessità di attivare un
Un corso dedicato ai patrimoni culturali in qualche sede con il concorso di tutti quanti di tutti gli istituti di cultura ma soprattutto credo che la Rete possa funzionare per il fundraising
Ci sono i i finanziamenti per la per la cultura sono pochi è stato detto stamani evidente
Bisogna ritagliarsi agli in un ambito di Bari magari nella associa l'Innovation o in altri settori un pochino più nascosti nella i siti eccetera
Per il patrimonio materiale ora c'è la grande occasione di Europa creativa
è chiaro che in questo la rete può fare molto cioè possiamo veramente essere quella ai sì in questo caso può svolgere quella funzione di brokeraggio che si fa per il progetto e lo la prossima settimana c'è la fiera dell'innovazione del patrimonio culturale a Bruxelles fondamentale cioè sarebbe dovremmo andarci tutti per vedere cosa bolle in pentola
Non è possibile per tanti motivi io stessa che pure mia descritta non so se riuscirò ad andare con grande dispiacere ma probabilmente non mi sarà possibile ma qualora andassi potrei riportare
INAIL sì
Le cose che sono venute fuori quali sono le parole chiave che tirano in quel momento su che cosa conviene puntare
E poi ovviamente
Una cosa molto bella che sarebbe fattibile vi dirò che avevo anche proposta in un Progetto Europeo
è la creazione di una non non solo una piattaforma di condivisione di buone pratiche ma una piattaforma di merci matching cioè mettiamo insieme domande e risposte
Io ho bisogno di queste occhiate mi offre questo voglio fare un'Europa creativa di cosa ha bisogno ho bisogno di parte comunicazione Kimi dal parte di comunicazione ho bisogno di un parte che si occupi di questa cosa in particolare
Che anche a me la può offrire
Cioè queste sono sono questi sono veramente strumenti importanti è chiaro dichiarò competenze specifiche richiedono anche ovviamente un supporto economico fa una piattaforma di match McKean così come sa fare un'ora di caucciù sourcing
Così come fanno una di condizioni buone pratiche non è proprio una cosa che uno può fare scrivendo una pagina HTML insomma richiedono delle competenze specifica quindi delle risorse ad hoc
Però credo che questa potrebbe essere una strada
Prego balzo giustamente
Tutte le associazioni che volevano si erano unite a quel Progetto che lo lava aveva lanciato al di là delle trincee cedo la prima guerra mondiale di stabilire rapporti e così via
E siamo arrivati fino a presentare un progetto che ha avuto la ammissibilità
Che è il primo grado e che anche consentito di avere il rimborso della Regione Lazio per le spese sostenute poi naturalmente il Progetto la Vinton tedesco chissà perché va be son più bravi di noi
Si potrebbe però Europa creativa fare qualcosa del genere
Cioè se una delle vostre istituzioni fosse il capofila noi voi possiamo dare l'informazione cercare di diffondere li associa e le istituzioni e le fondazioni che liberamente lo vogliono si aggregano
Naturalmente ci vuole almeno nel progetto che facemmo due anni fa ci volevano una rete di rapporti europei che nel nostro caso fu assicurata dall'istituto per Risorgimento da altri istituti che avevano queste possibilità però se un'associazione più strutturata la geografica stress altre volesse fare da capofila
Di una o qualcosa per l'impresa creativa
Credo che noi potremmo assolutamente sostenere noi non abbiamo la veste giuridica di essere noi i presentatori però io mia un apporto lo possiamo dare forte nel nel caso di due anni fa avevamo messi insieme più di venti istituzioni culturali
Era ovviamente un progetto più storico quindi c'era chi è interessato fino forse sull'impresa creativa si può fare qualcosa anche di più vasto interesse
Quindi sentiamo domani anche la Costa ma se o voi o altri qui presenti o altri che non sono qui presenti
Possiamo avere un'idea in in questo sarebbe veramente una cosa concreta perché diciamo la verità i soldi sono in Europa
Sono sono come ecco su sono brutale ma è così ISE fra i finanziamenti che ci può dare il ministero e i finanziamenti che trovi dei progetti europei non c'è nemmeno ecco quindi dovremo sul uscire attrezzarci per concorrere in modo vittorioso se possibile i foto anche l'esperienza di due anni fa anche se non è arrivata al traguardo però ci è servita molto per imparare e la possiamo senz'altro riprodurre grazie
Poi si possono dire come conforto al esso sono capi insorse il direttore del parco archeologico di Paestum no solo come per conforto io sono di origini tedesche anche ho presentato una volta un progetto europeo che è stato Porcia alto non strappo un piccolo conforto solo questo
Io restando tanto per per credo di aver di e potere in tre anni di Nestlé primati ne ho fatti sette di precetti che sono stati tutti tutti precedette Progetto europei in sette colpi diverse sono stati tutti ammessi con un punteggio estremamente elevato nessuno finanziato credo di poter entrare a questo punto di diritto nel Guinness dei primati
E Europa creativa quest'anno dedica un riserva un venticinque per cento
A Progetti idee di nel settore delle mai cresce
Quindi è un tema che è veramente trasversale credo per molti istituti
Scusi misure
Europa creativa nel settore mai Television quindi il tema mai che la la parola chiave mai cresceva è una parola chiave alla quale riservato il venticinque per cento dei finanziamenti totali di Europa
Sì
Questo caso dei laziali
Garantiva il rimborso delle spese sostenute che non sono poche per fare un Progetto
Garantiva il rimborso ripreso sedute a quelle domande che avessero ottenuto l'ammissibilità
Questa era la Regione Lazio non so se altre Regioni hanno o meno provvidenze di questo genere è chiaro che in questo caso noi c'eravamo appunto avevamo voluto che l'impresa capofila fosse una impresa il forse la Fondazione capofila fosse una fondazione
Laziale in questo caso l'esito di storie per Risorgimento e così presto in questo senso
Ma permette anche altre Regioni hanno e il quindi vediamo se magari socializziamo la cosa
Perché è chiaro che sul momento dopo aver avuto l'ammissibilità ma non la vittoria è prevalsa accidente abbiamo cioè non c'abbiamo messo tante energie ma chi ce lo fa fare di riprovarci
Però forse sbagliato cioè forse proprio avendo fatto delle esperienze ci si può perlomeno riprovare quindi socializziamo un attimo questa vediamo che cosa possiamo fare
Concordo perfettamente quindi si
Se se non c'è nessun altro siamo arrivati alle quattro e trenta tre quindi possiamo lasciare la sala Hakki Ucci chi ci segue
Nessun altro intervento vero
Credo che sia il patrimonio tangibile chi c'è adesso qua che abbiamo qua naturale una forse naturale naturale la natura stessa
No
La domanda Cina