Costituzione italiana e dinamiche istituzionali

Allora incominciamo davvero così forse iniziando ma prendiamo tutti posto
Buongiorno a tutti signor presidente della corte costituzionali e illustri autorità e cari colleghi per buongiorno e grazie di essere in tanti qui
E ed è un grande onore davvero per me poter rivolgere a voi tutti il benvenuto i saluti dell'ateneo
Per questo evento celebrativo dei settant'anni della nostra carta costituzionale
Cui seguirà lo voglio dire oggi qui il nove novembre una cerimonia che noi consideriamo altrettanto importante che c'è ci sta nel cuore e nei ricordi che la cerimonia che terremo il nove novembre per ricordare il nostro caro amico e collega
Piero Alberto Capotosti che non c'è più ma che ha lasciato nelle sue sentenze un grande segno della sua grande cultura giuridica
Un incontro questo che la scuola argomento era scuro lo della LUISS hanno voluto e promosso con grande entusiasmo e che vede oggi la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo accademico istituzionale del Paese noi l'abbiamo fortemente voluta questa questa questa questa cerimonia e quando dico noi dico noi tutti i professori della Luiss
Perché siamo in un'università che romana non soltanto per la sua collocazione
Geografica
Mai romana nel senso della vicinanza alle istituzioni non abbiamo sempre sottolineato questo dato come un dato caratteristico del nostro insegnamento della nostra cultura giuridica economica sociopolitica che si arricchisce
Dal dato di essere vicina alle grandi istituzioni alla Corte costituzionale per prima
L'evento vuole essere l'occasione per un confronto attivo e concreto
Anche grazie alla felice formula introdotta dai miei colleghi nello strutturale il back to back pensata per i vari panel su alcuni dei temi più importanti che emergono scorrendo le bellissime pagine della nostra Costituzione
Potrei dire una giovane settantenne
Che oggi celebriamo qui è la cui importanza è la cui gioventù vogliamo sottolineare dal sistema dei partiti alle politiche pubbliche ai diritti economici sino all'inquadramento della nostra carta costituzionale nell'ordinamento europeo
Ognuno di questi Complessi punti richiederebbe come ovvio un incontro a sé stante delicato ma sono sicura emergerà la nota caratteristica che li lega e che di certo unisce indissolubilmente
Illumina ogni angolo della Costituzione italiana la sua modernità e parlate di modernità dopo settanta anni vuol dire parlare di un qualcosa di davvero straordinario
Non potremo mai essere abbastanza grazie ai nostri padri costituenti per aver costruito una carta fondamentale che disegna con chiarezza l'assetto istituzionale della Repubblica
E delinea in modo altrettanto apprezzabile i valori fondamentali attorno ai quali si è fondata e fortunatamente tuttora si fonda la comunità nazionale
E quanto sforzo è stato fatto per trovare una sintesi ideologica
Che consentisse a tutti di riconoscersi ancora oggi in questo testo
In un'epoca in cui le contrapposizioni sociali all'epoca erano persino più forti di quelle che pure oggi ci troviamo ad affrontare su un terreno che supera ormai i confini nazionali per aprirsi a quelli europei
Ma su tale aspetto ritornerò prima di una rapida conclusione una Costituzione insomma che difende le grandi conquiste politiche sociali del passato ma sa guardare con grande efficacia al futuro
Avendoci lasciato in eredità la possibilità di offrire riscontro a nuove istanze di tutele nuovi diritti certamente inimmaginabili settanta anni fa
Sono consapevole che perfino superfluo
Richiamare questi concetti di fronte ad uno di torio così autorevole ma si tratta di alcuni rapidi cenni funzionali ad introdurre l'aspetto su cui vorrei pur sommariamente concentrarmi
Legato all'importanza che ha rappresentato per le nostre corti e soprattutto per la consulta l'aver a disposizione questo strumento così flessibile e moderno nel dialogo come costi europei dei diritti
Il tema è come è noto da tempo al centro del dibattito per rimandare per rimanere al solo diritto penale
Sono persino eccessivamente note le questioni legate alle sentenze Scoppola
Con tra dette ricco ma è doveroso sottolineare come strati di percorsi giudiziari assolutamente emblematici dell'importanza che oggi riveste la necessità di leggere i nostri principi costituzionali in chiave europea e convenzionale
E credo in particolare che proprio queste vicende dimostrino come non si tratti di un'operazione interpretativa che opera per così dire soltanto Huawei cioè per riadattare modellare il nostro ordinamento
E certe nostre convinzioni forse tipiche di un ordinamento di sigillo alla luce dei nostri obblighi comunitari e internazionali ma anche e in modo senza dubbio apprezzabile nella direzione di una doverosa difesa
Dell'intangibilità principi fondamentali
Quelli che noi oggi chiamiamo contro limiti del nostro ordinamento interno ed è questa la caratteristica che ci consente di essere orgogliosi del nostro sistema più volte mi sono trovata a dibattere
Sulla prevalenza sui sulla sulla sul primato della
Sistema di civil law rispetto a quello di common law o viceversa
Io credo che un sistema di civil law come il nostro
Che abbia una così forte capacità di adattamento tramite la Carta fondamentale sia un sistema straordinariamente efficace
Non faccio graduatorie ma parlo di straordinaria efficacia d'un sistema soprattutto quando abbiamo dei giudici costituzionali che riescono coi ad utilizzare pienamente questa elasticità conquistata nel dialogo con altre corti
Un percorso chiaramente per non l'agevole specie se c'è teniamo conto della grande difficoltà
Di crea di cercare e trovare linguaggi comuni affronti di tradizioni e culture giuridiche multiformi e a volte anche radicalmente diverso
Una nota ricorrente delle vicende giurisdizionali che ho citato e a mio avviso legata specie in campo penale alla continua sovrapposizione tra i nostri argomenti spesso molte legati alla formati comunque all'esistenza di un dato strutturalmente forte e quelli della Corte europea il cui approccio sempre improntato logica sostanzialista
Che tende a privilegiare l'essenza delle questioni per offrire tutela al di là di ogni etichetta normativa
Ma a ben vedere la logica del dialogo anche astro volte certamente e non dello scontro giurisdizionale ha garantito un'efficace tutela dei diritti a livello interno ed europeo
E ciò mediante la ricerca se vogliamo
Di punti di intersezione ermeneutici e valoriali tra opposte visioni del diritto e dei rapporti tra ordinamento nel sistema giuridico multilivello ma dialogando si è riusciti a trovare una via di uscita che ha contemperato le varie esigenze
Per dirla in altri termini potremmo quasi affermare di aver avvolto in vista da un lato le nostre corti interne ragionare di diritto come fossero le corti europee
E la corte europea prendere atto invece delle tensione delle propensioni derivanti dalla nostra dal mostro legame e dal nostro vincolo e
Il rendez vous di tali tendenze
Affinché ciò fosse possibile del resto ha rivestito enorme importanza alla creazione di un nucleo comune di tutela dei diritti fondamentali avuto riguardo le tradizioni costituzionali comuni degli Stati europei alla cellula la Carta di Nizza in larga parte coincidente
A livello interno e sovranazionale è stato questo nucleo ci ha consentito di dialogare
E di dialogare in maniera così efficace
E coincidono al punto che ormai si rileva come il problema non sia più tanto quello di offrire protezione alle varie istanze della collettività ma quello di individuare anche grazie al fondamentale apporto della giurisprudenza delle Corti i coordinamenti sistematici tra i vari rimedi esistenti
Questi infatti ormai incrociano di frequente le loro sorti determinando la necessità d'offrire un chiarimento operativo a coloro che vogliano reclamare la protezione giurisdizionale dei loro diritti e questo è l'altro campo
Nel quale si deve ancora lavorare quello del riordino
Degli strumenti attraverso i quali avviene la protezione giurisdizionale dei diritti
Tale assetto istituzionale dei rapporti tra corti interno ed europeo ad ogni modo può trovare senza dubbio un diffuso consenso a livello sovranazionale
Ed è chiaro che oltre al tema del coordinamento dei rimedi giurisdizionali ancora molti sono i passi da compiere per far sì che i cittadini europei possano finalmente riconoscersi nelle carte nelle carte europea dei diritti fondamentali
Nello stesso modo in cui io credo gli italiani oggi si riconoscono nella Costituzione repubblicana
La perdita di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni specie europee e del resto un dato innegabile ai nostri tempi
Non possiamo in effetti nasconderci lo rilevano in molti come i recenti sentimenti antieuropeisti che si diffondono in quasi tutti gli Stati dell'Unione europea traggano origine anche dal deficit di legittimazione democratica che ha per molti versi caratterizzato l'Unione europea specie dal fallimento del progetto costituzionale europea
Lo sforzo dovrà essere allora quello di creare una comunità dei popoli europei che si riconosca in questi principi e valori fondamentali in modo da proteggere questo assetto istituzionale di tutela dei diritti della persona
Che oggi vede consolidare sempre più il proprio ruolo centrale grazie all'operato delle costi internazionali e delle corti interne
Un percorso senza dubbio non agevole ricco di ostacoli ma che abbiamo il dovere di affrontare se vogliamo conservare questi gravi queste grandi conquiste politiche sociali e allora buon compleanno alla nostra giovane settantenne e Cento di questi giorni perché ne abbiamo e ne avremo ancora molto bisogno vi ringrazio davvero
Che faccio prendo il potere in considerazione sì
No
Costituzione italiana e dinamica istituzionale questo il tema del nostro incontro
O se volete della Costituzione retto bene settant'anni la bella settantenne di cresce appena parlato alla professoressa Severino a qualche ruga qualche capello bianco
O no
Ecco debitore faccio qualche riflessione introduttiva che come dire fa da un po'da filo rosso
Per tutti è Lincoln le discussioni che sentiremo nel corso della mattinata
Il primo interrogativo secondo me dobbiamo porci questo
La costituzione materiale che è stata attuata corrisponde esattamente alla costituzione formale quella che scritta nella carta che è entrata in vigore il primo gennaio del mille novecentoquarantotto lo ricordiamo tutti che per quarant'anni ha dominato un titolo Calamandrei una Costituzione da attuare e poi i dominato un altro titolo Amato una Repubblica da riformare
Pensateci
La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa
La partecipazione del risparmio popolare ai grandi complessi produttivi del Paese
Le norme sui sindacati
Quello scritta nella Costituzione ma che i costituenti pensavano che si dovessero applicare sui partiti
La costituzione dei doveri
I diritti-doveri dei cittadini recitare il titolo del capo primo dalla Costituzione e l'articolo quattro contiene oltre agli al diritto al lavoro delle espressioni su cui ritornerò tra un momento
Ecco tutto questo fanno parte di un capitolo
Che diciamo potremo dire di un'altra bella settantenne che però non si è materializzato perché il regime del nostro Paese avrebbe potuto essere diverso abbiamo dei capitoli della Costituzione che non sono stati attuati secondo l'antico sito venti non vollero introdurre la formula elettorale nella Costituzione idea saggia però come l'abbiamo siamo stati saggi come i costituenti
E abbiamo avuto per cinquant'anni è un sistema proporzionale poi per un per un quarto di secolo le leggi Mattarella Calderoli Renzi è rosato eppure nei Grandi libri sulla leggi elettorali sulle formule elettorali c'è scritto
In tutti i Paesi del mondo che la formula elettorale un patto tra società e lo Stato
E deve essere longeva
Deve durare allungo noi invece abbiamo registrato questo mutamento rapito di leggi elettorali di formule elettorali più che di leggi elettorali uno in cui un'inquietudine nei rapporti tra Stato e società al centro del sistema cioè il parlamento
Ma parlamento che non ha mai svolto
Ho raramente ha svolto una funzione che è quella di controllo
Voi sapete che fine fanno le relazioni di quello che veniva chiamato una volta all'occhio del parlamento la corte dei conti la relazione della Corte dei Conti al Parlamento
E che svolge una funzione legislativa ormai potremmo dire interstiziale
Perché fondamentalmente vivi la l'attività legislativa e di produzione del Governo e il Parlamento svolge un'attività di ratifica al centro della Costituzione naturalmente della Costituzione in senso materiale ci sono i partiti ma come sono cambiati i partiti in tutto questo periodo di tempo siamo abbiamo cominciato con i partiti movimento son diventati partiti Chiesa si disse a un certo punto cioè in qualche modo onnicomprensivi
Partitocrazia
Ma dove sono i partiti oggi
Gli iscritti ai tre principali partiti nel mille novecentoquarantotto mi riferisco al partito Democrazia Cristiana Partito Comunista Partito socialista erano quattro milioni
Non abbiamo cifre precise Erma probabilmente oggi il numero degli iscritti a tutti i partiti non supera il mezzo milione
E un autore recentemente che ha svolto un ruolo molto importante quale presidente di una delle assemblee parlamentari ha parlato di partiti piedistallo
Cioè un mero supporto seguito elettorale di un l'iter il governo invece si ha affermato che pensate il governo era
Neppure menzionato gli articoli sessantacinque se metti seguenti lo Statuto Albertino c'era scritto i ministri del re
Il governo veniva menzionato del tutto casualmente nello Statuto Albertino il Governo invece ha trovato una sua sede
Lo stesso presidente del Consiglio dei ministri è stato fino al terzo governo De Gasperi e il ministro dell'Interno c'era un'unione il governo ha trovato finalmente un luogo avuto la legge quattrocento dell'ottantotto
E però c'è stato all'interno del governo un inesorabile verticalizzazione del potere come si dice perché perché ormai lo Stato italiano è presente in tanti di questi condomini l'Unione europea l'organizzazione mondiale del commercio e così via
E e mica possiamo mandare un membro della famiglia scelto a caso ogni volta nelle riunioni di condominio americano di condominio fa di solito capofamiglia no e e che spiega perché il Presidente del Consiglio dei ministri
Che pure sarebbe solo presidente del Consiglio dei ministri a poco a poco sta diventando Primo Ministro
E il sistema giudiziario è un'altra parte del nostro sistema costituzionale che ha acquisito con un ruolo importante e si capisce perché l'abbia acquisito e il decisore di ultima istanza in un sistema frammentato e abbiamo sempre di più diritti senza doveri i nostri costituenti aderirono alla alle formulazioni del Termidoro delle costituzioni francesi non alle prime costituzioni francesi cioè quelle costituzioni che introducevano il concetto di doveri accanto a quello dei diritti
C'è una norma la Costituzione che parla del dovere di svolgere un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società al progresso materiale o spirituale della società
Direi che è l'articolo della Costituzione più dimenticato
Di tutti gli altri una norma che e difficile che venga pure menzionato e per l'Unione europea noi come dire siamo i più solleciti grazie nemico leggi comunitarie ma anche i meno efficaci abbiamo un forte grado di lealtà rispetto all'Unione Europea ma poi siamo i meno efficaci perché traduciamo oltre Oppo lentamente nella realtà amministrativa le direttive comunitarie
Infine c'è un ultimo punto sul quale vorrei richiamare la vostra attenzione che quello
Delle promesse della Costituzione che a questo punto sono delle cambiali che vengono a scadenza
La sovranità appartiene al popolo e importanti nel mille novecentosettantacinque portati via fu uno degli autori di questa norma del mille novecentosettantacinque scrisse una ampio commento questo articolo della Costituzione
Che forse prometteva più di quello che si poteva promettere tant'è vero che c'è qualcuno che oggi come dire ha portato la cambiale no
E ricorda che la sovranità appartiene al popolo anche se poi continua con altre espressione e la stessa cosa potremmo forse dire del diritto al lavoro che promesso nella costituzione e però non sempre è stato mantenuto ecco quindi come dire la bella settantenne a qualche ruga
Per qualche verso oltre la bella settantenne c'è qualche altra settantenne che abbiamo dimenticato c'è qualche altro aspetto qualche altra faccia di quella settantenne
Che abbiamo dimenticato
Ed è di tutto questo che sta mattina discuteremo con interventi necessariamente rapidi perché i locutori sono molti e dovremmo cercare di finire verso le tredici
Tredici e trenta per cui io pregherei tutti coloro che devono intervenire
A cominciare dal professor Rossi nel che qui era già meravigliato dal fatto che gli dicessi
Che sono otto dieci minuti che oggi sono assegnati il quale avrà come controcanto e il professor Gian Candido De Martin e quindi do la parola al professor tossina che deve prendere quel bottone prima di parlare
Allora grazie grazie presidente già dieci è meglio di otto naturalmente però non spreco ulteriore tempo entro direttamente media stress dunque prima notazione naturalmente tutti i sistemi politici del secondo dopoguerra quelli che vengono ricostituiti penso ovviamente oltre all'Italia a Francia e Germania utilizzano diciamo sistema dei partiti come centro della loro stabilizzazione dei sistemi parlamentari
Cercano di stabilizzarsi attraverso il sistema dei partiti qui il sistema dei partiti e l'elemento è un elemento cruciale all'interno di questi sistemi e questo è molto chiaro ad esempio nella Quarta Repubblica dove si svolge uno scontro fra i partiti e e Charles De Gaulle e alla fine provvisoriamente ovviamente fino al cinquantotto vincono i partiti
E mettono se stessi al centro della Costituzione questo vale per la Germania di bon anche se naturalmente lì c'è uno sforzo supplementare dentro la costituzione di cercare una stabilizzazione
Del sistema per via costituzionale penso ovviamente alla centralità del cancelliere a o no naturalmente alla sfiducia costruttiva
E questo vale anche per l'Italia
Allo stesso tempo però di fronte a questa centralità dei partiti del sistema dei partiti per la stabilizzazione dei regimi parlamentari il partito rimane sostanzialmente sotto normato in queste costituzioni
Penso ad esempio alle due costituzioni della Quarta Repubblica quella che viene bocciata nel referendum del maggio del quarantasei e quella che poi verrà approvata
Nell'autunno del quarantasei nella quale la parola partito non è mai menzionata non esiste il partito politico
In quella che la Costituzione forse in quello che il regime che forse più di tutti più ancora di quello italiano fin da subito si qualifica come un regime invece a centralità partitica
Per paradosso invece il partito e nominato la costituzione della quinta Repubblica molto presto già all'articolo quattro insomma
La metto un po'in maniera provocatoria e poi sentirò cosa al professor De Martino duramente ha da dire su questo ma sembra quasi che più i partiti sono importanti e meno vengono normati
Più sono centrali nel sistema e meno il sistema in grado di di disciplinare
Questo diciamo per una veramente rapidissima battuta di natura comparata
Per quel che riguarda invece l'Italia e la Costituzione italiana ma la centralità partitica nella Costituzione italiana è in qualche modo appunto
è ecco ovviamente presente presente fin da subito all'interno della Costituzione però è vero anche che non è necessariamente detto che i partiti debbano assumere una posizione così importante così centrale all'interno dell'assetto istituzionale insomma
E la Costituzione mi pare un documento la metto con una battuta multi potente cioè può evolvere in varie direzioni e la sua evoluzione in un regime a fortissima centralità partitica non è un'evoluzione necessaria è un'evoluzione storica
Prova ne sia che nella prima legislatura sostanzialmente il sistema politico italiano è un sistema a centralità governativa governo di gabinetto
Ovviamente una cosa dovuta ai risultati eccezionali direzione del quarantotto al fatto che la democrazia cristiana è ancora un partito debolmente istituzionalizzato e alla presenza
Di Alcide De Gasperi
E soltanto in realtà partire dalla seconda legislatura e naturalmente dopo il fallimento dalla legge maggioritaria del mille novecentocinquantatré che il sistema comincia e polvere in un sistema a forte centralità partitica
E questa parabola a mio avviso questo processo si compie con la formazione della maggioranza di una nuova maggioranza di governo di centrosinistra grosso modo tre mille novecentosessantadue mille novecentosessantaquattro come sapete è un processo Complesso
Mi pare che con la formazione del centrosinistra si saltino cinque elementi l'uno con l'altro che ovviamente per ragioni di tempo menziono soltanto molto rapidamente
Essere
In primo luogo c'è una certa concezione dell'antifascismo
Per la quale il fascismo è autobiografia della nazione riprende la celebre battuta di di Gobetti quindi non è né una parente sine il prodotto di una rottura rivoluzionaria
E quindi l'antifascismo deve portare a una discontinuità radicale col passato l'antifascismo come elemento di una rottura profonda con la tradizione nazionale
Secondo aspetto un ambizioso programma di riforme che mira appunto a concretizzare questa rottura che l'antifascismo postula in chiave culturale
Il terzo aspetto la supremazia dei partiti di massa
Che sono esattamente i promotori del rinnovamento cioè i partiti sono lo strumento di discontinuità laddove l'istituzione dello Stato sono elemento di continuità quindi per avere la discontinuità bisogna avere un sistema centralità partitica nel quale i partiti
Diciamo sopra avanzino siano più importanti delle istituzioni pubbliche
Quarto elemento una certa concezione della Costituzione questo documento molti potente si prende una linea d'interpretazione
Che mi enfatizza il carattere parlamentarista Eagle proporzionalisti go e quindi conferma il partito politico al centro del sistema per un verso e ovviamente gli aspetti programmatici per un altro
E infine questa è una quinto Quinto elemento una conseguenza i primi quattro
La delegittimazione di qualunque polemica contro il sistema dei partiti la polemica anti partitocratica
E di qualunque ipotesi di riforma della Costituzione in un senso nel senso del rafforzamento del potere esecutivo nel nome a questo punto dell'antifascismo se i partiti se la centralità dei partiti
è garanzia di realizzazione del progetto tra virgolette rivoluzionario profondamente riformistico dell'antifascismo
Negare devo contestare la centralità dei partiti diventa una cosa di destra delegittimata perché esclusa dal campo dell'antifascismo avevo su questo una bella citazione di Moro dal settimo congresso della DC ma per evitare lire professor Cassese l'argomento
Dunque
Diciamo che a partire dall'inizio degli anni sessanta si consolida una certa interpretazione del sistema italiano quindi anche una certa interpretazione della Costituzione che potremmo dire è una democrazia dei partiti la repubblica dei partiti per prendere riprendere il celebre il titolo del celebre libro Di Pietro Scoppola
Il problema è che questo sistema è un sistema che fatiche enormemente a trovare legittimità perché non corrisponde a nessuno dei tre modelli di democrazia forse sono più di tre ma diciamo per semplificare tre principali
Che si contendono lo spadino lo spazio pubblico italiano già ci sono tre idee di democrazia mi pare all'origine della nostra Repubblica il primo è una democrazia libera alla liberaldemocrazia
Quindi un sistema competitivo cioè sembrava anzi se eccetera il secondo modello era democrazia progressiva quello ovviamente teorizzato in primis da Palmiro Togliatti cioè una democrazia fondata sulla convergenza di tutti i partiti di massa qui in una democrazia non competitiva
E il terzo modello e quello di una democrazia fondata sulla partecipazione diretta e di base penso naturalmente alla celebre lettera del Partito d'Azione dalla fine quarantaquattro
Accetta idee diciamo di democrazia assembleare partecipata che menzionava anche naturalmente Sabino all'articolo uno insomma in qualche modo adombrata nell'articolo uno ecco rispetto a questi tre modelli di democrazia la democrazia dei partiti che si consolida all'inizio degli anni sessanta non non entra in nessuno dei tre modelli non è una piena democrazia liberale perché non è competitivo non è una democrazia progressiva perché IPCA l'opposizione men che meno è una democrazia partecipata al contrario
Tutte queste tre
Narrative della democrazia vengono utilizzate per delegittimare la democrazia dei partiti
Che viene attaccato pensiamo al libro di Maranini nel sessantasette che critica la democrazia dei partiti nel nome del modello liberal democratico pensiamo a quello che dicono i comunisti del centrosinistra
E pensiamo al sessantotto alle rivolte studentesche che criticano la democrazia rappresentativa nel nome di un moderno
Di democrazia dire
Questo vuol dire che questa democrazia dei partiti è una democrazia che non riesce a legittimarsi che fatica a legittimarsi
E in qualche modo alla fine l'unica al legittimazione che che residua e quella che utilizzando Moro per costruire il centro sinistra la retorica della necessità non possiamo fare altro
Qualunque altra soluzione peggiore la democrazia in pericolo questa soluzione l'unica possibile che però capite è un modo di legittimare un sistema molto debole perché un modo residuale anche congiunturale dire
Un'ultima annotazione
Nel momento in cui questa repubblica dei partiti si consuma si consolida con l'avvento del centrosinistra
Si consolida anche intorno a una nozione forte della costituzione repubblicana nata dall'antifascismo viene in qualche modo Presa a modello portante
Prendere la costituzione a modello portante significa ovviamente anche essere una certa misura vincolati alla sua attuazione che ovviamente non è tutt'altro che perfetta però è vero che mano mano una serie di meccanismi previsti nella Costituzione vengono attuati e penso in particolare ovviamente
Alla svolta fra gli anni sessanta e gli anni Settanta all'attuazione dell'ordinamento regionale e all'attuazione del del referendum
Primo utilizzo all'attuazione primo utilizzo delle frane
E in qualche modo paradossale perché attuando queste istituzioni questa democrazia dei partiti in qualche modo attiva dei meccanismi costituzionali che ne limitano il potere si può discutere naturalmente se le regioni siano stati uno strumento di limitazione del potere dei partiti nell'immediato sicuramente no però secondo me non è impossibile immaginare che sul medio lungo periodo
Le Regioni abbiano contribuito a frammentare il sistema dei partiti a renderlo meno governabile
Meno discutibile questo può può essere discusso è un'ipotesi meno discutibile il fatto che il referendum Menga utilizzato contro il sistema dei partiti i partiti
Utili mettono in pista mettono attivano un meccanismo che già a partire dal referendum sul finanziamento pubblico del settantotto comincia a essere utilizzato contro i partiti per non parlare naturalmente delle tre numeretto orali
Dei primi anni novanta insomma
Quello che io diciamo
Suggerisco propongo è che ci sia una sorta di contraddizione in termini per il quale la repubblica dei partiti la Repubblica centralità partitica si fonda su una tra virgolette molte virgolette santificazione della Costituzione utilizza fortemente la Costituzione come proprio principio legittimante
E però utilizzando la Costituzione come proprio principio legittimante finisce a trovarsi quasi costretta a sviluppare una serie di checks and balances scritti nella Costituzione che poi finiscono per limitare il potere dei partiti
Questo su una Repubblica partitica già come ho detto a debole legittimazione ha legittimazione congiunturale negativa ci siamo noi facciamo questo perché non possiamo fare altro
A mio avviso è una delle ragioni per le quali poi con l'inizio degli anni Novanta questo sistema salta ed entriamo in un mondo completamente diverso appunto con un rapporto fra partiti e Costituzione completamente differenti
Grazie
Il professor De Martini
Grazie mi ritrovo
In questa impostazione interdisciplinare del nostro incontro giuristi non giuristi che anche la Cina ben interpretato partendo da una sua cultura appunto interdisciplinare Scienze politiche che il luogo dove si cresce attraverso il confronto anche su un tema come la Costituzione
Mi ritrovo sostanzialmente nella sua ricostruzione storica sul ruolo determinante dei partiti di massa
Nella formazione della Costituzione e in quella che mi sembra abbia chiamato la stabilizzazione del sistema parlamentare nelle prime legislature repubblicane
Laddove all'egemonia dei principali partiti nelle dinamiche istituzionali se anche fondata sulla comune matrice antifascista oltre sull'importazione proporzionalisti Ca'del sistema
Elettorale
Anche del PC che e se non al partito di governo al centro era per altro in condizioni di maggioranza in molte realtà locali
Convengo anche di massima sull'analisi dei limiti dell'esperienza italiani partiti trazione legata a questi tre modelli di democrazia a cui ha fatto riferimento
Orsina avendo qualche riserva su qualche
Profilo ma
Mi sembra che ci sia effettivamente in questa situazione un progressivo declino del ruolo forte dei partiti di massa nelle dinamiche delle istituzioni democratiche
Per la incapacità di fare riforme effettive per un migliore funzionamento della macchina pubblica
E anche per l'arroccamento dei partiti di governo democrazia bloccata
E un orizzonte liberaldemocratico compiutamente competitivo in effetti non disponibili
Ma aggiungerei diciamo dal giù il pubblicista qualche battuta nel tempo disponibile su due spetti uno restano in ombra in quello che ha detto Orsina l'altro in cui almeno nel testo scritto del fatto un'affermazione che mi sembra meritevoli di un approfondimento
Ci sono due questioni tutte e due mi sembra rilevanti per mettere a fuoco le ragioni e le conseguenze
Della crisi dei partiti oggi come prefigurati nella Costituzione all'articolo quarantanove cioè come specifiche formazioni sociali associazioni con finalità politiche
Che dovrebbero essere determinanti anche per le scelte da operare nelle sedi rappresentative sia nazionali che territoriale prima questione quella della trasformazione dei partiti appunto da luoghi
Da associazioni espressione di autonomia
E di libertà politica che concorrono alle dinamiche democratiche con compiti di elaborazione dei programmi di selezione
Della Candy delle candidature a partire dei contesti locali in strutture chiede diventerà sempre più chiuse oligarchi che centralistiche
Articolate spesso in correnti strutturate con crescenti esigenze di costi della politica lei con tutte le derive
Grazie alle tre generazioni che ben conosciamo
Fino alla deriva recente dei partiti chitarristici cosiddetti anche personali in cui la originaria fisionomia associativa perde praticamente del tutto di consistenza ecco è una trasformazione radicale queste che a mio parere non ha avuto antidoti di sistema
Perché probabilmente si è perso di vista nel tempo un elemento che avrebbe potuto influire su una stabilizzazione di quel modello costituzionali perché ossia un sistema di regole generali sul organizzazione e il funzionamento il finanziamento il rapporto dei partiti con istituzioni che non è mai intervenuto nel nostro Paese
E quindi questa deriva questa involuzione questa degenerazioni dei partiti in agenti elettorali in cui prevale la logica
Della propaganda la ricerca del consenso in qualche modo sempre più lontana dal modello
Dell'articolo quarantanove i resti in effetti appunto questa disattenzione oppure questa incapacità dar vita a una disciplina sui partiti
è un dato credo assolutamente da non sottovalutare per fare oggi un bilancio sui settanta anni la Costituzione inizialmente c'è stata una certa ritrosia a mettere mano a una disciplina organica sui partiti
Preferendo lasciare l'autonomia la libertà all'autorganizzazione allo spazio
Successivamente c'è stata molta incertezza nelle varie proposte varie visioni sulla latitudine di questa possibile legislazione generale
Sui partiti più c'è un'altra questione del metodo democratico se dovesse essere anche interno all'apice dei partiti omini
Da ultimo ha poi c'è una crescente difficoltà a contenere in un'unica disciplina generale
Il fenomeno dei partiti e dei movimenti politici che sono assai eterogenei e che quindi non sono disponibili a riconoscersi in regole generali comuni
E d'altra parte anche la sorte negativa del tentativo una diciassettesima legislatura di intervenire con qualche limitata a norma
Lo dimostra chiaramente nella diciottesima non mi pare vi sia alcune Progetto allo Stato che vada in questa direzione in sostanza si è perso di vista il potenziale del partito come perno di un pluralismo politico
E di un strumento di partecipazione effettivo di mediazione tra cittadino e istituzioni che era un po'quello che i costituenti avevano voluto racchiudere nella scelta
Dell'articolo quarantanove è un vuoto quindi che oggi noi registriamo anche forse è sempre più difficile da colmare aggiungo nei due minuti che vestono una battuta su un aspetto che ha Orsini aveva accennato nel testo scritto che comunque mi sembra si presti a fare una considerazione utile in questa occasione
Cioè l'erosione del potere dei partiti derivato anche da scelte di attuazione della Costituzione come quello sulle regioni no ecco regionalismo può avere in qualche modo indebolito la struttura nazionale dei partiti
Chi è vero perché ma alcuni profili naturalmente nel senso che lo spostamento di alcune scelte politiche del sistema livello territoriale implica anche la necessità che il partito si è organizzato per far fronte a quel tipo di i incombenze
Ma comunque ecco vorrei dire che guarda traguardando estrema sente sì la vita del sistema partitico in questi decenni si vede eccome anche dopo la iniziale regionalizzazione di alcuni partiti in realtà la spinta è stata verso una rapida ripresa del centralismo della verticalizzazione nell'organizzazione dei partiti
Dei partiti nazionali e con una non è evidente deminutio del peso e ruolo delle strutture territoriali dei partiti laddove appunto esiste
Allora
Questo cosa ha determinato il biglietto non solo un arroccamento stato cento ricco dei partiti ma anche un riflesso
Fu un punto che pure essenziale per l'attuazione del disegno costituzionale quello delle autonomie territoriali
Che in realtà nonostante le previsioni
Del l'articolo cinque principio autonomistico del titolo quinto del policentrismo come unità plurale del sistema rimasta in larga misura
Sulla carta
Anche se non anzitutto che la disattenzione per la cultura politica dei partiti assai poco aperta a un effettivo spazio d'autonomia e responsabilità
E quindi questo problema resta aperto oggi credo che abbiamo tanti Autonomie finite nel nostro sistema talora malinteso due
Comunque con una inattuazione sostanziale di questa parte della Costituzione che dovrebbe essere essenziale per spostare il baricentro del sistema sui territori
Almeno per quanto riguarda settori chiave dell'amministrazione cocktail ricordare anche qui quello che è rimasto dagli anni settanta sostanzialmente fra carte allora
Appunto per concludere mi sembra che a settanta anni dalla costituzione vi sia una distanza di levante anche su questo terreno tra costituzione formale
E materiale come diceva Santino all'inizio sia quindi aperta una prospettiva non facile per dare effettività previsioni costituzionali che dovrebbero essere essenziali per riuscire a dar vita ad un sistema effettivamente plurale policentrico pur nella veste unitaria del Repubblica
La geografia del potere e ancora sostanzialmente centripeta stato Centrica
A Firenze fra qualche settimana il convegno dei costituzionalisti si critiche era proprio il tema della geografia dei pontili che potremo riprendere questa riflessione in modo un po'più ampio di quello che è stato possibile
Dai partiti al sistema elettorale quindi professor da rivolte professor Lupo mi spiace che c'è questo passaggio continuo bene
Roberto
Cioè un orologio sì
C'è Giovanni Ca'de lascia tre persone deve essere il cellulare di Giovanni
Beh se ne accorgerà anche l'interesse
Vini
Comincio con un ringraziamento
Gli organizzatori perché financo nel nostro Paese
Che studiosi di discipline empiriche
E studiosi di discipline normative si incontrano a discutere di temi così rilevante e quindi io sono molto felice
Che questo sia stia venendo nella mia università
Sistema elettorale costituzione
Nella mia frequentazione delle torture giuridica su questo tema
Sì dicevo nell'ambito della mia frequentazione della letteratura giuridica su questo tema del rapporto tra sistema elettorale costituzione o incontrato tale tesi netta due formulate dai giuristi una formulata da me ma che ricavo dalla lettura
Del teste dei colleghi giuristi la prima è la tesi di lavagna
E cioè che che la Costituzione pur non prevedendo lo esplicitamente però sembra richiede che il sistema elettorale con essa è compatibile sia il sistema proporzionale
Metto lascio da parte sui questa sia una lettura corretto o meno della di costituzione mi pare che sia una tesi minoritaria
La seconda tesi è quella della Nicoletta che si spiega da sé in corso costituzione il non dice nulla o quasi nulla sul sistema elettorale
Ne
Alcuni principi molto generali importanti ma generale
Contenute nell'articolo uno tra i quarantotto
E poi c'è
La tesi invece più importante più interessante del nome che la tesi della non indifferenza
Ed è
Una tesi complessa perché voi capite che mentre la tesi di lavagna quella nella neutralità sono tesi molto chiare nette la tesi della non indifferenza della Costituzione rispetto i sistemi elettorali
Impone con operazioni molto difficile e cioè quella di capire quali sono
Sistemi elettorali costituzionalmente legittimo
Questo la Costituzione non lo caccia
Lo dice invece la corte e mi fa molto piacere lo ha detto Rocco risolto piacere che qui oggi sia con noi
Il presidente la Corte costituzionale che era membro della Corte sia nel due mila quattordici nel due mila diciassette quando la corte
A
Dico io ho riempito quasi un vuoto dal mio punto di vista spento la carta cercando di chiarire quali sono i sistemi elettorali
Costituzionalmente legittimo
E l'ha fatto affrontando una questione di estrema complessità quella del rapporto tra forma di governo
I
Livelli di rappresentanza rappresentanza
Dal mio punto di vista la domanda che si è posta la corte questa qual è il livello di Enti sproporzionati città in un sistema elettorale
Compatibile con i principi della nostra Carta costituzionale
Né più né meno
Cioè qual è un livello di di sproporzione intanto ragionevole
Ma devo dire che la Corte non risponde a questa domanda
Ci dice che la legge Calderoli l'Italicum
Non sono
Sistemi elettorali costituzionalmente illegittimi che alcuni aspetti molto importanti
Ma non ci dice quali sono i criteri
Chiedendo un sistema elettorale
Costituzionalmente legittimo
Ci dice qualcosa in positivo
Ci dice che
Sistemi elettorali devono bilanciare due valori
Il valore per la corte primario della rappresentatività e quello della governabilità
Ma il bilanciamento ex Squillante che ci dice anche una cosa che che Six invito valido
Rispettare non soltanto il criterio dell'uguaglianza in entrata
Facilmente o personalizzabile ma devono rispettare anche il criterio di uguaglianza in uscita che invece molto difficilmente operazione disabile
Mi fermo un attimo sul bilanciamento che il bilanciamento dei due obiettivi quello della rappresentatività anche la corte primario e quello della governabilità
Non è un criterio operativo per distinguere tra sistemi elettorali costituzionalmente legittimi e quelli che non lo sono e non è un criterio obiettivo
Dopo aver letto le due sentenze della Corte quelli del due mila quattordici e nel due mila diciassette io mi sono chiesto
Ma il sistema elettorale britannico
E un sistema compatibile con la nostra carta costituzionale
Vi ricordo che
Toni Blair ha vinto le sue terze elezioni nel due mila e cinque se non vado errato con il trentacinque per cento di voti e ottenuto il cinquantacinque per cento dei seggi non siamo lontani dal livello di disputa opzionalità
Delle nostre elezioni politica del due mila tredici quando Bersani alla coalizione di centrosinistra anche Bruto il ventinove per cento dei voti
E il cinquantaquattro per cento dei seggi
E livelli quindi di disporre disco possono Anita simili quindi mi farebbero pensare che in base a criteri nella corte anche sistema britannico debba essere considerato costituzionalmente illegittimo
Visto il potenziale di di scopo Simonetta
I sistemi maggioritari come quello britannico però tra i giuristi c'è chi dice di questo punto interessante
Una cosa è
Questo non lo dice esplicitamente la corte lo dicono i giuristi cercano di
Interpretare la sentenza della Corte
Dicono un conto è la disponesse dispone poi sonorità generata
In maniera parcellizzata collegio per collegio
è un conto invece il disco possibilità generata un sistema elettorale come quello per legge Calderoli unitarie mette io faccio fatica a capire come
Il principio della uguaglianza del voto in uscita
Vanta conteggiato valutato diversamente quando distorsione delle rappresentanze generata collegio per collegio
Ma quando invece generata in maniera complessiva il mio punto di vista ci sarebbero argomenti che giustificano di più nel secondo caso legittimo di più secondo caso del primo ma non ho il tempo di entrare
Su questo terreno ma mi faccio un esempio ipotetico per farmi capire
Come siamo in tanti con la tesi della non interferenza che con la sentenza corse su un terreno minato
L'esempio più potete due questo immaginiamo che oggi in Italia di avere un sistema elettorale britannico
Oppure la vecchia legge Mattarella
Ed immaginiamo che i due partiti oggi al governo decidono di presentarsi insieme le elezioni cosa di cui si parla
Ogni tanto
Ai quali sarebbe risultato di un'operazione di questo genere
Sarebbe che i due partiti populisti al governo potrebbero il novanta per cento dei seggi
Con diciamo il cinquantacinque sessanta per cento dei voti
Perché i sistemi maggioritari sono molto più
Distorsivi potenzialmente della rappresentanza dei sistemi a premio di maggioranza nei sistemi al premio di maggioranza la distorsione e predeterminata
Nei sistemi
Maggioritari non è predeterminata
Perché incidendo di disposizioni in tema di un sistema elettorale non è una caratteristica di per sé nel sistema elettorale connaturata sistema elettorale e una che avreste dinamica
La risposta meritasse genera nell'integrazione per le caratteristiche del sistema elettorale il contesto
In cui viene introdotto questo sistema elettorale
Nell'interazione tra sistema elettorale le decisioni dei partiti come quella di Cinquestelle eventuale dei Cinque Stelle e legna presenta sedersi insieme e lo sconto trent'vecchio mondo della politica il nuovo tra i nazionalismi
Tra i nazionalisti e egotisti
E lo avremo un sistema elettorale britannico
Che io non credo possa essere considerato
Il ragionevole o illegittimo
Avremo un sistema elettorale come quello britannico che produce in Italia un livello di dispongono di sproporzionati tattili di distorsione rappresentanza molto superiore a quelli della legge Calderoli e dell'italico
Ma è sul ballottaggio che voglio chiudere questa mia questo mio intervento e quindi sulla sua seconda sentenza della Corte come sapete qualcuno di voi fosse sa che io sono affezionato al ballottaggio
Per ragioni teoriche
Sul ballottaggio si misura più che su altri aspetti la distanza che separa i giuristi dei politologi
Sì chiudo cosa dice la corte sul ballottaggio ma io cito la corte perché è un tema intellettualmente molto rilevante
Come fa la corte a giustificare che
Un metterti in candidato un partito che ottiene il cinquanta per cento dei voti più uno al secondo turno
Sia
Costituzionalmente
Illegittimo che un risultato di questo genere cioè il fatto che un candidato un partito tengono più del cinquanta per cento dei voti al secondo turno
Siamo qui soltanto costituzionalmente illegittimo quel cinquanta per cento dei voti
Come fare a Cordoba introducendo un argomento che quello della restrizione artificiale del campo di scelta
Cioè il cinquanta per cento si Genna perché gli elettori sono chiamati a scegliere fra due
Candidati fra due partiti
Allora succede che come in Francia
Ma con che ottiene otto milioni di voti al primo turno e ventuno milioni di voti al secondo turno
Suscita di Dublino
So che il contesto diverso ma il principio è lo stesso
Tredici milioni di elettori hanno votato per ma con in più al secondo turno ma questo per nella nell'interpretazione della Corte
Quel tredici milioni di voti non sono preferenze venne perché e qui la distanza tra i giuristi politologi cioè per i giuristi per la corte le preferenze veri sono le prime preferenze non le seconde preferenze
E siccome preferenze sono presenze finte quasi perché il risultato di una restrizione artificiale del campo di scelta
Mentre dal punto di vista da teoria democratica
Le seconde preferenze è un valore addirittura superiore a quello di prima
Perché con le seconde preferenze secondo voto noi chiediamo agli elettori di fare uno sforzo ulteriore
Nei confronti dei partiti e dei candidati per cercare di trovare una soluzione al problema del governo che non è quella che preferiscono gli elettori in assoluto
Ma è un la meno peggio cioè il valore della scelta mediana a me
So che il ballottaggio le seconde preferenze ci consentono di fare ed è per questo che i sistemi a doppio turno o sistemi come quello stellina non sono migliori dal punto di vista da rappresentanza oltre che della governabilità perché costringono gli elettori a fare uno sforzo
Di cercare di votare per un candidato che non è il luogo preferito un partito che non è il preferito in assoluto perché è una seconda scelta questa e la democrazia grazie
Professor Nicola Luca
Signor Presidente la Corte e
Quelli in questa occasione è un'occasione celebrativa ma come vedete anche molto di contenuto e di confronto vero tra colleghi Louis che hanno opinioni variegate e anche sulle distinzioni queste D'Alimonte partivano
Contrasto tra scienze empiriche scienza informative da ultimo chiuso sul contrasto tra politologi giuristi
Io personalmente sarei molto più problematico Sante anche il mondo di giuristi e molto più variegato di come è stato appena dipinto ma mi limito comunque in questo questo mio intervento essenzialmente a tre punti
Un un primo passaggio nel senso di richiamare perché la corte è arrivata a quelle a quelle conclusioni
Ricostruendo il contesto perché la corte arrivata a certe conclusioni in un precedente preciso contesto politico politico istituzionale il secondo passaggio volto invece a
Legge la giurisprudenza e la corte nella chiave della forma di governo parlamentare della tutela della forma di governo parlamentare
Perché in questa chiave secondo me che va letta e non solo e non tanto in termini di disc
Proporzionalità accettabile nel sistema elettorale altrimenti non la capiamo ora possiamo giudicare in maniera anche piuttosto severa come professore Del Monte affatto
E infine serie riesco alla fine tornerò sul nodo della mancata costituzionalizzazione la legge elettorale nella Carta costituzionale
Primo passaggio che mi pare assolutamente indispensabile per leggere correttamente quello che la Corte costituzionale ha detto in materia elettorale
In realtà la Corte Costituzionale con questa giurisprudenza ha supplito alla scarsa osservanza della Costituzione da parte degli altri poteri dello Stato
Possiamo permetterci sì come con un po'di prospettiva storica anche di fare come dire nome e cognome delle istituzioni
Che hanno violato la Costituzione sapendo ritirarla o almeno sia solo curati farlo sembrare in primis mettere il Parlamento del due mila cinque
Che a fine legislatura a stretta maggioranza con un procedimento ai limiti della conformità costituzionale approvato una legge elettorale macroscopicamente incostituzionale e altri sì inefficiente se non a certe condizioni del quadro partitico
In una logica tutta congiunturale
Secondo istituzione purtroppo
Duole dirlo ma anche il presidente La Repubblica che in quell'occasione ha inciso un po'sul procedimento di formazione cercando imita ridondanti e poi non ha avuto la forza di per procedere a un rinvio alle Camere di quella legge che era sarebbe stato possiamo dirlo a posteriori alla luce la giurisprudenza e la Corte costituzionale sta cosa
Ancora il Parlamento di nuovo
Che non è riuscito negli anni a seguire legislatura seguire a riformare la legge elettorale ignorando artistici di moniti che la Corte costituzionale aveva inserito nelle sentendo il lusso sentenze sin dal due mila otto sentenza numero quindici sentenza numero sedici
Segnalando il profilo di incostituzionalità che poi sentenza numero due le quattordici
Ha sancito ha dichiarato
E ancora perdonatemi lo stesso corpo elettorale
Nel giugno del due mila nove è spesso dimentichiamo si sono svolti i referendum abrogativi ti avevano ad oggetto la legge duecentosettanta e due mila cinque in particolare enorme che consentiva di forma delle coalizioni le norme sulle pluri candidature alle urne si sono recati il ventitré per cento degli aventi diritto
Infine la stessa Corte costituzionale ha avuto l'opportunità
Di consentire di nuovo nel due mila dodici un altro referendum abrogativo chiesto questa volta complessivamente oltre che parzialmente sulla medesima legge
E con la sentenza numero tredici ha dichiarato inammissibili i due quesiti referendari
In proposito
Senza sollevare questioni costituzionali anche se stesse come pure era stato prospettato e in questo contesto molto particolare dopo lo stallo all'indomani delle elezioni del due mila tredici
E lo stallo successivo che ne è seguito e davanti alla Corte di Cassazione che rigettando il giù il quanto l'ho deciso di giudici di primo di secondo grado ritiene rilevante e non manifestamente infondata una questione che la corte a questo punto costituzionale supera i suoi precedenti interventi anche in tema di incidentalità da questioni di rilevanza si stanno moltiplicando in questi giorni libri su sulle azioni di accertamento sulla dura decisa di leggere il giudizio in via incidentale alla luce di questi impegni
E anche sulla base dell'accorpamento della zona franca
Esercita un sindacato assai incisivo indubbiamente quanto rispetto dei criteri di ragionevolezza e proporzionalità un po'in merito al rigetto e come afferma sentenza numero due mila quattordici la corte intervenuta è questo il punto sulla zona franca in nome dell'esigenza seguono assumente sacrosanta che non siano sottratte al sindacato di costituzionalità le leggi quali quelli concernenti l'elezione della Camera e Senato che definiscono le regole a composizioni di organi costituzionali essenziali per il funzionamento del sistema democratico rappresentativo e che quindi non possono essere immunità quel sindacato
Qui perdonatemi dietro c'è il
L'erronea concezione che l'unico grata Costituzione se la Corte costituzionale
è un campo cessione assumete sbagliata la costituzione d'essere inverata anzitutto dalle istituzioni parlamentari dal Governo dal presidente La Repubblica la Corte Costituzionale arriva buon'ultima per fortuna in questo il disegno costituzionale ma se gli altri
Poteri dello Stato non si curano di attuare la Costituzione di garantire il rispetto la Costituzione a quel punto ha deciso che la corte diventano molto importanti sul sistema ecco allora che la Corte si è dovuta intestare un opera di delicato bilanciamento
E qui i principi rispetto che ho già perso Del Monte non sono due realtà i valuto incide valore sono un suo da bilanciare lo sono solo quattro
E la corte costituzionali chiedi cita espressamente cito un passaggio da trentacinque di più esplicito ma ci sono anche nella nella nella Ue due mila quattordici da un lato la rappresentatività ma anche l'eguaglianza del vuoto
Dall'altro la stabilità del governo ma non solo a studi dal governo anche la rapidità del processo decisionale
Tra questi due coppie di principi in realtà operato questo bilanciamento ovviamente
Poi si tratta di andare nel merito
Avere la pazienza
Gli argomenti di valutare l'argomentazione utilizzata la corte io pure sono molto critico confesso sul passaggio al ballottaggio non mi convince del trentacinque così come forse sarei stato un po'più prudente nella uno e due mila quattordici e avrei colpito primi agevolezza intrinseca solo il premio di maggioranza al Senato
Però
Queste normali dialettica punto giuristi non non pensa ad una sola testa la pensa in modo pregato la Corte ha fatto le sue riflessioni davanti a quelli di pressioni abilmente dobbiamo però certo non la sua couscous può accusare la corte non aver fatto il suo mestiere anzi se mai sono stati altri
A non averlo fatto vengo al secondo passaggio
E dopo aver ricordato che la corte queste conseguenze di questa giurisprudenza ancora non sono tutte esplicitate c'è una proprio discussione a breve interessantissima questione sulla soglia di sbarramento alle elezioni europee
Quella del quattro per cento
Che è prevista la legge italiana
Sulla superata dal Consiglio di Stato che già la Corte dichiara inammissibile non paghi precedenti occasioni e sulla quale come dire
Probabilmente il Consiglio di Stato prima superare queste questi sarà avrebbe fatto bene a
Chi è sa dare un rinvio pregiudiziale Lante corte giustizia perché a mio avviso questo quattro per cento e un'attuazione di un atto comunitario l'atto del consiglio che prevede consente soli sbarramento fino al cinque per cento
Quindi in qualche misura una anche perché in proposito e corte costituzionale secco tedesche cieca la pensano esattamente l'opposto ma non ho tempo di andare su questo mentre invece ci terrei a iniziare come questo rapidissimamente su questo secondo passaggio la corte in realtà la giurisprudenza costituzionale scelte che ha fatto ripeto criticabile notifica Bitossi spiegano a mio avviso in maniera molto chiara se si usa come punto di riferimento non tanto il tasso di stupro subiti sproporzione tra quanto la tutela e la forma di governo parlamentare
Perché la legge due mila cinque il meccanismo dei premi di maggioranza
Applicato alle coalizioni o alle liste
E con un loro leader
Riconosciuto come tale capo della coalizione nella legge testuale del due mila cinque in realtà cosa creava quello stesso prostata di Montecchia chiamato in alcuni suoi scritti il modello italiano di governo
E il modello italiano di governo in realtà era un modo per eludere
La norma costituzionale sulla disciplina costituzionale la forma di governo parlamentare
Che rimette al Parlamento la formazione del Governo
In questa chiave secondo me appunto la la scelta della corte costituzionale è una scelta
Che si comprende pienamente
E anche quel passaggio su cui
Della trentacinque due diciassette intenerito educato al gusto del Monte ogni sistema è una forma di governo parlamentare
Ogni sistema elettorale seppure deve favorire la formazione di un governo stabile non può che essere primariamente destinato ad assicurare il valore costituzionale la rappresentatività
Questa è una affermazione può essere letta in due modi
Può essere letta come una prima età assiologica e allora effettivamente il bilanciamento diventa un bilanciamento ineguale
Ma può essere anche lo letta S uno e va letta in questo modo come mera priorità logica e temporale
Nella forma di governo parlamentare l'elezione serve ad eleggere il Parlamento
Poi sarà il Parlamento a formare il governo questo ai sensi e Costituzione alla luce di questo vengono ultimo punto si sono
Mi pare
Forse ci si può domandare quanto sia stata saggio diciotto store Cassese normalmente giudice tutti quanti tendiamo a dire ha fatto bene la Costituzione non costituzionalizzare la legge tra il proporzionale a formula di tradurlo sale tra chiaramente implicita nella nell'esperienza e nella nelle opzioni del costituente
E si dice e perché sia stata scelta lungimirante e l'addio benissimo che la tesi lavagna che invece provo a ribaltare questo assunto rimasta assolutamente minoritarie tra i giuristi
Ma davvero è stata una scelta saggia e lungimirante
E perché forse
Una qualche costituzionalizzazione approda formulato elettorale proporzionale avrebbe impedito questa dissociazione tra il Piave la legge elettorale per la forma di governo avrebbe imposto a chi voleva adottare una forma di governo diversa
Di adottare la legge tra maggioritaria insieme le modifiche alla forma di governo avrebbe evitato questo iper cinici sulla materia elettorale che sicuramente dannoso
Chiudo con un'ultima battuta sulla davvero sul davvero finale sul fatto come mai questa distanza così impattante non ha suscitato troppe reazioni nel sistema politico la legge tra le leggi più politica che ci sia
In realtà c'è una ragione che qui di contesto secondo me lo spiega perché quando queste legge tra le sono stati colpite sia duecentottantadue mila cinque
Sì a cinquantadue due mila quindici ormai non arrivano più saggiamente colpita dopo l'esito del referendum costituzionale non prima di là se la corte Fischer decisione saggisti ma di rimettere la decise la la sentenza post referendum non l'avevano né padre
Ne madre politico più
Avevano se posso permettermi la battuta espresso dai punti con sette sospende qualche zio accademico ma tutto sommato l'elezione lo zio accademico il sistema politico è potuto sopportare grazie
Grazie
Passiamo al professor la spina professor Mattarella che ci parleranno delle politiche pubbliche
Ma più Roger piove piove
Antonio
Per c'hai l'orologio seicento dicevo pervengono su un computer il computer
Così colta ingordo
Grazie anche io mi fa molto piacere partecipare a questo questo a questo importante convegno
Cercherò di attenermi anche alla come dire all'istanza commemorativo faccio e mi concentro
Sulle politiche pubbliche certe con l'attico all'approvazione si era parlato inizialmente quando si discuteva l'impostazione al convegno anche di pubblica amministrazione infatti qualche accenno vorrei fare ma visti i tempi penso che non riuscirò a parlare di pubblica amministrazione
E però mi riferirò alla costituzione nella sua versione originaria quindi le politiche pubbliche nella Costituzione del quarantotto che poi la gran parte del di quella Costituzione è ancora vigente
Quindi per esempio il tema della introduzione alla valutazione delle politiche pubbliche che è stato cantato in uno dei propri in vario modo che sicuramente nell'ultimo progetto riforma costituzionale
E che come sappiamo poi non ha non ha non è andato a buon fine non lo toccherò esistono Costituzione come quella recente versione dalla Costituzione francese che vent'diciamo menziona voluta secondo politiche pubbliche
Compì con previsioni costituzionali
Però sappiamo anche che i primi Paesi dove qualcosa appreso sul serio per esempio gli Stati Uniti o anche il Regno Unito per ragioni che non ha una costituzione scritta non hanno valutazioni politiche pubbliche in Costituzione ma entra viene affrontata più fortemente più incisivamente fuori dal dalla Costituzione
Invece io mi vorrei soffermare su sul sistema di politiche pubbliche che emerge dalle previsioni costituzionali che essendo costituzionali sono necessariamente scarne
E di principio e pur tuttavia secondo me ma non solo secondo me da questo punto di vista sì delinea abbastanza chiaramente un sistema in cui tra l'altro rispetto a certi ambiti c'è anche una abbastanza precisa seppur sintetica
E individuazione del prototipo di quella che poi avrebbe dovuto essere e in certi casi è stata la politica pubblica ha poi adottata dallo Stato italiano certo in generale
Ci sono lo possiamo possiamo dirlo però io stesso alcune parti della Costituzione che son rimasta tutto Riva attuato sono stata attuata trent'anni dopo
O più
è e quindi l'idea della Costituzione da attuare tutt'ora forte e quindi molto spesso a vulgata
A la Costituzione è rimasto largamente inattuata è rimasto largamente programmatica e anzi quasi quasi va a battere sul suo carattere programmatico cornuti cosa non può non avere una Costituzione
Diciamo alla un po'depotenziata però secondo me è quello che cercano di dire nei brevissime termini che abbiamo a disposizione
Invece ci sono le parti che non sono sono state attuate e quindi hanno fatto del risultato in modo molto significativi come adesso cercherò di dire
E comunque c'era una filosofia di fondo un'impostazione di fondo che appunto è quella che poi si rispecchia in questo sistema del di politiche
E chiaramente alla terminal terminò l'opzione politica pubblica a quei tempi non si usava a me non si usava in Italia non sostava in molti altri Paesi europei
Però il l'impostazione del della nell'analisi e e poi anche da una valutazione delle politiche pubbliche realtà c'era c'era sia perché c'è
Ci sono delle scelte chiare già nella Costituzione sia perché ovviamente dobbiamo andarci a guardare i lavori preparatori nei lavori preparatori molto più evidente chiaro
E perché c'è il riferimento a quella che sono gli elementi del della formulazione delle politiche pubbliche l'analisi dei problemi ma non soltanto l'analisi e la percezione dei problemi l'individuazione degli obiettivi di massima
E poi però anche delle Theorie
Teorie su quella che è la causa di certi problemi
E anche la possibile soluzione che si può dare si dovrebbe dare a quei problemi in una in ragione degli obiettivi e in ragione anche di alcune ispirazione di fondo che appunto restano sullo sfondo possono essere valori ideologia certamente
Ci mancherebbe sono state fortemente presenti ecco
Un'altra vulgata che spesso circola costituzione comunque sarebbe stato Costituzione italiana l'oggetto di un compromesso cioè forze politiche fra di loro molto distante si sarebbero accordate su della formulazione un po'per fare contenti tutti
E in parte sarà anche così in parte secondo me lo è molto meno perché in realtà il riferimento al perché farò non a tutte le politiche pubbliche anche per ragioni di tempo ma alla parte soprattutto riguardante al diciamo la politica economica e gli aspetti che hanno una ricaduta economica
Domenico anche i diritti sociali e comunque non quindi non soltanto
Ho soltanto quelli economici in senso stretto
Questa questa diciamo questa parte e anche il controllo pubblico nell'economia una non solo dell'équipe dei chiarissimi riferimenti politici ideologici ma anche scientifici come deve essere nell'analisi la valutazione le politiche pubbliche ma in realtà era tavoletta attirare su di sé
E anzi ad avere sul P sei prima ancora che i costituenti si sedessero a discuterne un fortissimo consenso per la semplice ragione che i socialisti i comunisti
E gran parte della democrazia cristiana soprattutto la parte dossettiani Los Degasperi meno Sturzo non tanto in realtà infatti ci sono le note contrapposizioni fra fra i dossettiani e Sturzo da questo punto di vista non era non accedeva queste posizioni perché cercavo il compromesso ma perché ne nera intimamente convinta se ne faceva intimamente fonte riesce perché ispirata per esempio esperienza come quello del mio addio Roosevelt che hanno che poi è il punto di riferimento fondamentale anche se non è l'unico che poi vengono citate altre Costituzioni con la portoghese quella sovietica anche attenzione della qua non è successo niente insomma un po'di fumo recupero il secondo i però il professore Cassese perché era con l'arbitro di pallacanestro che non solo non quello of osano dobbiamo però a barre che ora siete Horatius ok o quindi questi elementi secondo me sono elementi da tenere in considerazione
Tra l'altro cosa richiede sì in effetti un po'di differenza fra il diritto io Prato sarei anche accidentalmente giurista di formazione però diciamo acquazzone in quanto scienziato sociale empirico
Ci sono certe differenze
E che e quindi
Alcuni dei professori o professorini come venivano chiamati che hanno materialmente ha lavorato alla alla preparazione alla costituzione la Anzola loro gran parte era era professore di diritto pronto materie giuridiche potevano anche non ce l'ha tenuta C. Danto Fanfani era professore di Storia economica e si vede
Si veda la differenza si vede sia nelle proposte che mi sono andato a recuperare nelle relazioni
Sì anche in quello che poi succede dopo cioè nel modo in cui questo modello questo sistema di politiche pubbliche che sta dentro chiaramente sta dentro già alla costituzione viene poi trasfuso non non pienamente sotto alcuni profili ma sottoporgli importantissimi
Diciamo su settori importantissimi nella nella vita con reale del Paese nella vita reale delle politiche pubbliche di carne e sangue dalla Repubblica italiana
Della prima parte dalla Repubblica italiana ovviamente mi riferisco a quello sarebbe interessante continuare fino ai giorni nostri ma ovviamente non lo faccio per ragioni di tempo
Anche perché secondo me il tema era quello sono abbiamo i settanta anni quindi concentriamoci sulle sui settanta meno per esempio
Apparve correlazione c'è un riferimento chiarissimo a Roosevelt ma certo ferimento prendo anche a autori come Mounier per ragioni ovvie il personalismo Hepburn uffici
Che oltre a essere un socialista oltre a essere un teorico dei diritti sociali era un sociologo del diritto
Cioè a dire la
Disciplina che necessaria quando parliamo di analisi e la valutazione delle politiche pubblicando parliamo del origini delle cause che portano a certe decisioni di policy
La pena prevediamo quali potranno essere gli effetti di quella decisione di policy e ma questo poco fa il legislatore il policy maker ma il costituente ha chiaramente fatto
Velocissimamente per esempio
Ci sarebbero tuttora felicitazioni che per ragioni di breve di proposito non faccio proprio da alcune rogazioni sul controllo pubblico all'economia in cui si fa riferimento alla necessità di tenere con sotto controllo le banche i poteri alcuni poteri particolaristici grandi gruppi industriali
Il l'esigenza di riportare il controllo sociale all'economia a a evitare che lo stato diventa applica preda gli oligarchi e rapaci questo Fanfani che parla tensione normale non è un pericoloso estremista e tartufo fare oltre a dirlo può anche fatto nel senso che ha avuto l'opportunità di essere a vario titolo responsabile della della prima dalla della concreta poi precisazione può anche dall'attuazione di una serie di politiche dallo la politica della casa non è presente nella Costituzione ma l'impostazione che poi ebbe chiaramente risenta di questo moderno la come la riforma agraria e chiaramente già delineata ovviamente in poche righe nella dell'articolo dedicato i consigli di gestione ovviamente ispirate all'amico beige spingo morali mai di testing ma anche alla scadenza canadese britannica poi non furono attuati ma sono chiaramente delineati a e sono anch'essi fedeli a questo tipo di impostazione
I diritti sociali
è illa sicurezza sociale
Testualmente si richiamano a te la dichiarazione di Roosevelt dal quarantaquattro
Che poi purtroppo Franklin D. ovviamente non poté vedere perché morì prima ma sua moglie Eleanor poi trasfusa nell'additare insieme a tanti altri ovviamente IST fu l'ispiratrice alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo per esempio mi piace leggere questo lo leggo proprio la versione che la con Mila sotto commissione competente diede di quello che poi sarebbe diventato in parte non non completamente l'articolo trentotto
Lo Stato il compito di assicurare Marotta coi come vediamo cioè poiché sparso in tanti altri articoli il compito di assicurare a tutti i cittadini il minimo necessario all'esistenza
Per ciò che concerne gli alimenti gli indumenti coabitazione l'assistenza sanitaria che poi oggetto di altre previsioni
In particolare si dovrà provvedere all'esistenza di chi sia disoccupato senza sua colpa o incapace al lavoro per età o invalidità questo dice alla sottocommissione
Che propone questa versione poi viene modificata ci sono delle significative differenze su cui non mi posso soffermare ma l'articolo trentotto e già qua dentro è una serie di altri articoli sono qua quand'è è il mio vero non soltanto il mio delle realtà trasfuso nella Costituzione
Poi trova attuazione per quanto riguarda un rivolo d'arrivare al settantotto non a caso in un periodo in cui c'è anche una grande convergenza di i tardi tanto è forte forze politiche sotto altro profilo importazione prima perché la Cassa per il Mezzogiorno di cui non ho su quello Temple diffondermi
è chiaramente delineato sotto certi altri profili
La riforma agraria col già citato a riformare la casa insomma no incerto una certa idea non solo di politiche pubbliche ispirate a a certe caratteristiche formulata secondo un'analisi approfondita della realtà come diciamo i ma anche la scienza economica di cui Fanfani era cultore anche altri hanno cultori
Era diciamo il insegnerebbe ma e se al l'impegno di postazione confonde complessive questa voi alcune di queste politiche pubbliche infrastrutturazione per esempio
Che viene in parte realizzata correre dell'ozio Mezzogiorno va alla stessa Cassa per il Mezzogiorno e in parte anche ad altri soggetti la partecipazioni statali tutti questi elementi che poi hanno subito criticarlo avuta subito anche e soprattutto la degenerazione
In momenti successivi
Io li vedo abbastanza nettamente derivare
Dal sia dalle scarne necessariamente previsioni costituzionali sia da quel modello da quella intuizione di sistema di politiche pubbliche proprio verbalmente presente nella Costituzione nei suoi lavori preparatori
Chiudo su questo la valutazione delle politiche pubbliche anche l'analisi ricostruisce i percorsi concreti fattuali senza prendere posizione la valutazione avere anche delle politiche pubbliche lanciate da un certo punto di vista in un certo momento da certi policy maker
Chi è il policy maker può fare molta differenza poi raggiungono i risultati quali sono stati i risultati di questa prima fase il miracolo economico
L'infrastrutturazione del Paese
Il consolidamento della democrazia
Il tutto a diciamo il passaggio da un paese distrutto distrutto anche alla guerra ma distrutto anche rispetto alle precedenze esperienza
Autoritaria a una democrazia abbastanza funzionante tendenzialmente pienamente funzionante e quindi non solo c'era questo sistema
Di politiche pubbliche ma ci sono stati anche i risultati eh penso ne vorremmo essere contenti il paragone con alloggio detto demolita V programmaticamente e quindi tengo fede a questa mia promessa grazie
Grazie professor Walter
Grazie i miei commenti alle alla reazione al professor la schiena sono molto adesivi ma lo sono stati fin dalla momento genetico dell'individuazione del tema perché si era inizialmente pensato di concentrarci sulla pubblica amministrazione poi il professor la spina giustamente ha detto parliamo anche proprio individuato come tema soltanto le politiche pubbliche che è un modo per parlare come dire non dello strumento pubblica amministrazione ma degli obiettivi del Trap nella sostanza più che della forma
Ed è la prima parte della Costituzione più che della seconda serie sia dovuto parlare di pubblica amministrazione avrebbe dovuto parlare
Forse soprattutto delle lacune della della seconda parte della Costituzione per quanto riguarda la pubblica amministrazione d'altra parte il professor Cassese ha recentemente ricordato il giudizio di Massimo Severo Giannini
Molto deciso sul Giannini era stato capo di gabinetto del ministro alla Costituente ma era stato escluso dall'Assemblea costituente aggiudicato la Costituzione splendida nella prima parte banale nella seconda
Quindi c'è ci ci concentriamo sulla prima e sulle politiche pubbliche ecco mi sembra che la relazione del del professor la spina abbia consentito anche di venti di rabbia mostrato
Da un lato abbiamo strato come le previsioni costituzionali si inseriscono in tendenze
Il Ninni di riflessioni sul sono come dire dei dei punti dei momenti importanti magari delle svolte delle correzioni di rotta ma sulle linee
Che partono
Tre linee di riflessione politica che che iniziano anche prima e che naturalmente durano a lungo una una relazione del di Meuccio Ruini a un membro della segreteria di Stato vaticana del mille novecentoquarantasei
Ruini come altri in qualche modo riportavano al Vaticano parla di questa parte della Costituzione come di direttive rotaie di riforme economiche e sociali che poi destinate a produrre effetto nel nel lungo periodo e quindi dall'altra parte della procreazione il professor la spina consente anche un po'di rispondere alla domanda che il professor Cassese aveva fatto all'inizio cioè sul grado di attuazione ecco il problema di della riforma forse si pone soprattutto per la seconda parte della Costituzione il problema di attuazione si pone soprattutto per la prima ed effettivamente come abbiamo sentito ci sono parti della Costituzione per quanto riguarda i rapporti economico-sociali rapporti civili che sono state attuate parte che le parti che sono state poco attuate partiche forse hanno un po'su questo superate o che hanno esaurito i loro effetti e forse anche qualche parte mancante
Sono state sono state non attuate per esempio il professor la spina faceva riferimento al all'articolo della Costituzione sui consigli di gestione ecco sul sul quale c'era stato un ampio dibattito che ha dato luogo a questo anche ad un disegno di legge Morandi molto molto discusso ma che poi rimase lettera morta
Oppure a cui era un errore un discorso forse impropriamente collegato a quello dei consigli aziona cioè i i residui in qualche modo Tel corporativismo sale come come e se si dovessero recuperare un comunque qualche embrione dell'idea nobile corporativa
Pre costituzionale ecco su questo su questo fascicolo del uno due mila diciotto del rivista trimestrale di diritto pubblico che è tutto dedicato a questa questo patrimonio di idee di tendenze culturali che stava alle spalle del del riflessioni dell'Assemblea costituente si racconta per esempio della del del della fascinazione che Fanfani subiva prima per il corporativismo poi per ignoti quindi questo corrisponde perfettamente a quanto ci ha detto il professor la spina ma sono state poco o male attuate anche altre previsioni ecco il professor la spina parlava
Delle politiche sociali cordoni di chiaro che l'attuazione è stata molto squilibrata il nostro del delle nostre politiche per quanto riguarda l'assistenza da previdenza con una grande tutela per alcune categorie i pensionati
Minima tutela per altre categorie del beat De Poli altre parti della Costituzione invece sono state molto attuate a volte anche al di là di quello che la Costituzione chiede come per esempio come nel caso della riforma sanitaria di cui di cui il professor la spina pure ha parlato la riforma agraria ecco forse la riforma agraria è una di quelle parti che hanno un po'una di quelle prese nella Costituzione che hanno esaurito i loro effetti
E ora sono un po'in qualche modo superate o accompagnate da dalle dalle politiche comunitarie da altre ed altre altre fonti di definizione delle scelte fondamentali che però si sposano abbastanza bene con con le previsioni costituzionali
Sono però insomma ci sarebbero ovviamente presso la spia ha parlato solo di poche politica però pensate a quanta importanza ha avuto la Costituzione
Per la politica militare per la politica e l'ordine pubblico al punto di vista delle delle garanzie soprattutto e così via
E poi c'è la parte mancante perché effettivamente la Costituzione una una giovane settantenne come si è detto all'inizio che quando è nata non si parlava di tutela dell'ambiente non si parlava in Italia di tutela della concorrenza queste cose
Non si parlava di principi ecco del diritto amministrativo come il principio di trasparenza o il principio di semplificazione però queste cose un po'noi ritroviamo tutti i giorni nella giurisprudenza della Corte costituzionale
E quindi forse anche attraverso l'attuazione da parte della corte la Costituzione in qualche modo riesce a a invecchiare bene a mantenersi giovane grazie
Allora passiamo all'economia professori Messori Olivieri
Dove Marcello
A tu parli
è simile arriva libero arrivano Lario
Dice
Stesso grazie
Nelle prepara le
Benissimo buongiorno a tutti mi fa ovviamente molto piacere di avere questa opportunità di discussione tra giuristi altri scienziati sociali
Naturalmente questo piacere un po'temperato anche dalla preoccupazione di applicare la cassetta degli strumenti dell'economista a un problema così complesso qual è quello della Costituzione e quindi nonostante i vincoli stringenti di tempo che mi imporrà Sabino Cassese svolgendo il suo ruolo di presidente
Della sessione spenderò qualche minuto a circoscrivere un poco il perimetro del mio intervento sottolineando i punti che non toccherò naturalmente c'era una forte tentazione per un economista di fare riferimento agli articoli della costituzione che hanno introdotto il pareggio strutturale di bilancio e come dire la sostenibilità del debito pubblico cosa che viceversa trascurano completamente perché imporrebbero un delicato confronto fra il trattato internazionale recepito dall'Unione Europea e noto come trattato sul Fiscal Compact e i problemi italiani così come sfuggire alla tentazione che pure mi appassiona moltissimo del ruolo delle di quelli che ne economisti
Con tradizione nell'istituzione dista chiamiamo istituzioni intermedie e che sono note come organi o corpi intermedi così come li tratta la costituzione anche di questo non parlerò
Viceversa farò riferimento oltre che ai principi fondamentali della Costituzione in generale in particolare agli articoli tre e quattro e poi tra gli articoli che costituiscono il titolo terzo sui rapporti economici farò in particolare in riferimento a un sotto insieme di articoli qual è la ragione
Di questa scelta bene la ragione di questa certa e consiste nel tentativo di fare emergere tre punti che a mio avviso sono particolarmente rilevanti innanzitutto
E questa è una banalità dirlo la Costituzione italiana
Tutela i diritti economici dei cittadini di cittadinanza
Naturalmente io non potendo interpretare questo aspetto come una necessità altra richiesta di redditi
Universali bensì come la necessità di avere soglie nella determinazione della distribuzione del reddito quale per esempio un principio di politica dei redditi un secondo punto che viene ampiamente tutelato dalla Costituzione la libertà dell'iniziativa privata
E un terzo punto già ricordato peraltro da Sabino Cassese nella sua introduzione e la varietà delle forme proprie stabilite proprietarie che sono compatibili con il mercato allora
L'operazione che io vorrei proporvi è la seguente cercare di costruire un piccolissimo STU
Una piccolissima struttura analitica sulla base di questi tre punti e poi verificare se in alcuni punti di snodo dello sviluppo economico italiano del secondo il secondo poco dopo guerra
Questi punti questi aspetti siano stati soddisfatti
O meno
Naturalmente per semplificare per risparmiare tempo io farò riferimento a uno dei tanti snodi possibili e anche qui la scelta è stata molto costosa perché sarebbe stato affascinante per esempio analizzare la dinamica della distribuzione del reddito tra la ricostruzione e la rottura del mille novecentosessantanove settantadue
Così come sarebbe stato interessante assumere altri punti di svolta alla giuntura di trasformazioni nazionali internazionali la mia scelta però una scelta che giudico abbastanza meditate cioè fare riferimento a quello snodo che segna l'interruzione
Della tasso di crescita e di uno sviluppo sostenibile da parte del nostro paese cioè lo snodo che si pone tra la fine degli anni ottanta e la metà degli anni novanta momento dal quale la nostra economia ha avuto o deboli fasi di crescita
O lunghi periodi di stagnazione o di recessione
Allora quello che cercherò di fare e mostrare che quegli aspetti che ho cercato di enucleare dalla nostra costituzione o per essere più precisi da alcune parti della nostra Costituzione ci offrono un una visione del possibile funzionamento di un sistema economico sociale che riaperto al progresso e all'innovazione ma che anche incluse vivo sotto il profilo sociale
E sottolineare che quantomeno nel punto di snodo che ho scelto
Ma la mia tesi implicita che in altri punti di snodo che hanno caratterizzato lo sviluppo del nostro Paese questi principi questi aspetti propri della costituzione non siano stati soddisfatti in qualche modo sia come dire la l'immagine che c'è offerto Paola Severino su una costituzione che una giovane settantenne
Sia l'analisi che si proponeva Sabino Cassese sul fatto che alcune promesse non sono state mantenute sono molto conformi a questo mio taglio di lettura allora come vi dicevo il noto prescelto lo sei punto di snodo prescelto e quello che va dalla fine degli anni ottanta alla metà degli anni novanta
Questo snodo è particolarmente rilevante perché accadono trasformazioni radicali nell'economia internazionale qui non posso tediarvi
Con questioni che peraltro vi sono largamente noto notte sapete che negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni ottanta
In Europa nella nei primi anni novanta viene una nuova traiettoria tecnologica che allora definivamo denominava amo ai siti tecnologia dell'informazione della telecomunicazioni che oggi tendiamo a declinare come economia digitale o come dietro le biotecnologie o come robotizzati oneri generalizzate
Che hanno cambiato il paradigma dell'innovazione e hanno legato strettamente l'innovazione tecnica l'innovazione organizzativa
Questo percorso non è stato pienamente recepita dall'Italia o meglio solo una piccola parte delle nostre impresa del nostro sistema delle imprese
Si è mantenuto sulle frontiere dell'evoluzione tecnico-organizzativi internazionale mentre il corpo la maggioranza delle nostre imprese è stato un po'emarginata da questo processo
Questa emarginazione ha reso il nostro sistema economico ancora più vulnerabile a un secondo sciocca che è accaduto in quegli anni
E cioè la tendenziose la tendenziale unificazione dei mercati internazionali emblematicamente rappresentata dall'ingresso sulla scena internazionale di paesi come India e soprattutto Cina anche qui potrei dilungarmi nel giustificare perché questo ingresso sia di segno differente rispetto alla presenza preesistente di tigri asiatiche di piccole dimensioni sui mercati internazionali ma credo che di nuovo punterei porte aperte allora
Quale sarebbe stato con una piccola digressione controfattuale
La reazione del nostro Paese rispetto a questi due sciocca bene negli anni settanta sessanta e settanta ma vive ancora di più nello snodo tra anni settanta anni ottanta la reazione sarebbe stata su valutazione competitiva ed erogazione di spesa pubblica in funzione di assorbimento delle tensioni sociali
Questi due strumenti erano però spuntati dalle trattati di Maastricht
Gli accordi di Maastricht che avevano avviato trasformata una nostra comunità europee Unione europea e avevano avviato il processo di unificazione monetaria e quindi erano due armi spuntate allora
Se questo è il quadro grosso modo che mi sembra di poter costruire rispetto a questo sono da allora cerchiamo di usare quegli aspetti della Costituzione che ho ricordato poc'anzi per misurarne la conformità rispetto a questi problemi nuovi e alla reazione del sistema economico italiano rispetto a questi problemi
La rottura che ho cercato di tratteggiare in modo così sommario è banale ha però portato a conseguenze importanti
L'impresa e si sono riorganizzate
Hanno necessitato di nuovi strumenti finanziari
Hanno utilizzato nuclei
Di risorse umane ad alta competenza tecnica questo ha creato necessariamente sul mercato del lavoro dei paesi economicamente avanzati una quota maggiore di perdenti cioè di risorse umane e non più adeguate a queste traiettorie di innovazione e a queste forme di sviluppo d'altro canto però l'ingresso prepotente di grandi economie me emergenti dei mercati internazionali ha ridotto i poveri perdenti dei paesi emergenti
Da qui la nota conseguenza di una polarizzazione nella distribuzione dei redditi delle ricchezze nei paesi economicamente avanzati ma la riduzione relativa della distanza nella distribuzione dei debiti e delle ricchezze tra Paesi economicamente avanzati un sotto insieme di paesi emergenti soprattutto ed è questo
Il punto forse più interessante da sottolineare
Queste trasformazioni economico-sociali hanno determinato la necessità di una profonda avrebbero richiesto una profonda revisione dello stato sociale e vedi
Tradizionali strumenti di a ammortizzazione
Delle degli shock economico sociali allora sì
Questo è il quadro e queste sono le conseguenze che frettolosamente si possono trarre dal punto di snodo prescelto beh allora
Noi abbiamo tutti gli ingredienti per poter chiederci per poi cercare di rispondere
Alla alla domanda iniziale il modello costituzionale che ho cercato molto semplicisticamente di costruire è conforme alla risposta che l'Italia ha dato a queste sfide bene io credo che gli articoli quarantuno e quarantadue della Costituzione rispetto a questo snodo avrebbero richiesto di declinare
La libertà e la tutela della proprietà privata e della operare delle imprese italiane con stimoli e con la creazione dell'ambiente più favorevole possibile perché le imprese italiane si ponessero sulle frontiere internazionali delle traiettorie tecnologiche nuove così come avrebbero dovuto disegnare strumenti di politica del per l'industria di politica per i servizi che incentivasse ero questo adattamento progressivo del nostro sistema economico avremmo dovuto ipotizzare investimenti per la formazione di risorse umane per minimizzare orrendo per temporanee la creazione di perdenti avremmo dovuto ridisegnare il nostro Stato sociale
Io credo che il mio tempo si stia esaurendo e quindi vado molto rapidamente alla conclusione la mia tesi è che questo non sia avvenuto se noi come dire ricordiamo alcuni passaggi in modo estremamente rozzo di dell'evoluzione economica italiana noi possiamo dire che vi è stata una breve ma profonda recessione anche causata dall'instabilità politico istituzionale nel novantadue
Tra il novantatré e novantaquattro c'è stato una sforo fortissima svolge frazione della lira
Rispetto alle altre monete dei Paesi economicamente avanzati
Dopodiché è iniziato un lunghissimo periodo di stagnazione questa ormai è una cosa che noi economisti predichiamo da molto tempo ma questo grafico mi sembra emblematico nel mostrare che le debolezze strutturali dell'economia italiana
Non derivano dalla creazione dell'unione monetaria e dallo scoppio della crisi internazionale ci sono molto preesistenti guardate questo semplice grafico che compare i tassi di crescita del reddito prodotto con la produttività oraria del lavoro l'Italia all'ultimo posto tra i ventotto Paesi dell'unione europea e all'ultimo ovviamente fra i paesi dell'unione economica e monetaria europea allora e vado rapidamente alle conclusioni io credo che tutto ciò mostri una forte una forte distanza fra il modello costituzionale per essere un pochino
Come dire più finito e meno presuntuoso
Quel piccolo schema analitico più costruito facendo riferimento ad alcuni articoli della nostra Costituzione e l'evoluzione fattuale del nostro sistema economico negli ultimi anni
Questo sistema è stato caratterizzato da molteplici fallimenti potremmo argomentare sui fallimenti del mercato delle varie articolazioni dello stato della regolamentazione
Tutto ciò ha portato a fragilità istituzionali io credo che il periodo che stiamo vivendo oggi sia un po'anche il figlio di queste fragilità istituzionali grazie
No aspetta aspetta perché non sono riuscite verso
Grazie a lei presidente agli organizzatori di questo convegno per avermi invitato a prendere la parola e per avermi dato anche la possibilità di riavviare e rinnovare un dialogo con Marcello Messori con l'economia che si è avviato già da anni in un altro ateneo dove abbiamo insieme insegnato come giurista studioso del diritto d'impresa innanzitutto al nono slide da proiettare anche perché
Come dimostrato dall'intervento di Marcello alle slide lungi da fare guadagnare tempo fanno perdere tempo e quindi l'avvocato però e quindi mia slang oneroso spaventi farò principalmente da scasso prego
No ma appunta al di là delle battute quindi mi asterrò prudentemente dal commentare
La affascinante ricostruzione del sistema economico italiano e della sua evoluzione alla luce dei principi costituzionali che ci ha offerto Marcello
E questo anche per non incorrere nel momento di Giuseppe Tesauro già presidente dell'autorità Antitrust della Corte costituzionale secondo il quale c'è solo una cosa peggiore di un economista che vuol fare il giurista
E cioè un giurista che vuole o pretende di fare l'economista quindi mi asterrò dal
Cadere in questa diciamo in trappola
Il mio contributo quindi odierno dibattito si concentra piuttosto sulla evoluzione delle istituzioni che permettono alle imprese di operare sul mercato e sul contributo a mio avviso determinante che a tale evoluzione
Hanno dato le norme contenute negli articoli quarantuno e quarantasette
Della costituzione
è una nostra carta come noto non compare mai la parola mercato né prima della riforma dell'articolo centodiciassette
Il termine concorrenza
Tuttavia ciò non ha impedito alla Corte costituzionale di attingere i principi generali e segnatamente a quelli in materia
Di rapporti economici per tutelare l'uno il mercato e l'altra la concorrenza e ciò anche grazie al solido ancoraggio della nostra Costituzione al diritto comunitario
Che proprio nella tutela della concorrenza del mercato trova come noto uno dei suoi principi fondanti
Tuttavia percorso che ha portato all'affermazione nel nostro ordinamento a Costituzione invariata della concorrenza e del libero mercato come istituzioni fondanti del sistema economico
Nazionale e come principi costituzionalmente protetti è stato lungo e non privo di asperità
Basti pensare che fino al mille novecentonovanta il nostro Paese era privo di una propria legislazione antitrust
E anche di una efficace normativa a tutela del risparmio
Il settore del credito era definito una foresta pietrificata retta da una legge risalente ai tempi dell'IRI di Beneduce e di concorrenza lì come altrove non era dato ragionare se non in prospettiva comunitaria
Questo scenario caratterizzato da un governo sostanzialmente pubblico dell'economia e gestito attraverso il sistema delle partecipazioni statali cui si sono riferiti anche alcuni dei relatori che mi hanno preceduto
Occupa un periodo molto lungo che va dal secondo dopoguerra alla fine degli anni ottanta
Esso ha tuttavia consentito come è stato anche notato la creazione mediante ingenti investimenti pubblici di alcune infrastrutture necessarie essenziali allo sviluppo dell'industria del terziario realizzate anche attraverso interventi di nazionalizzazione come quello ricordo
Delle imprese operanti nel settore elettrico culminata nel mille novecentosessantadue con me alla creazione dell'ENEL
Ecco rispetto a questo scenario i primi anni novanta in questo mi ritrovo pienamente nell'analisi di Marcello rappresentano effettivamente un punto di svolta e di non ritorno e aprono un decennio di cambiamenti assai rilevanti direi senza enfasi epocali sul piano delle istituzioni che governano i mercati di cui mi limito qui di seguito veramente per cenni per flash ad accennare le principali tappe senza ovviamente pretesa di completezza
C tre anzitutto la legge due otto sette del novanta quell'appunto dedicata alla tutela della concorrenza del mercato che nel suo incipit all'articolo uno si riferisce proprio l'articolo quarantuno della Costituzione
Di cui intende dare piena attuazione nel nostro ordinamento anche attraverso la creazione di un'autorità amministrative indipendente a ciò dedicata all'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Credo sia importante citare in quello stesso anno la legge meglio nota come legge Amato
La legge duecentodiciotto del novanta in materia di ristrutturazione e integrazione patrimoniale degli istituti di credito diritto pubblico che ha dato avvio a un processo
Oggi diremmo pienamente realizzato eccezion fatta forse per la peculiarità delle fondazioni che ha caratterizzato il sistema bancario italiano verso una sua progressiva privatizzazione apertura alla concorrenza
Molto velocemente credo sia necessario menzionare anche il testo unico bancario del novantatré la legge sulle privatizzazioni la quattro otto uno del novantacinque
E il Testo Unico finanza meglio noto come legge Draghi numero cinquantotto del novantotto
Questo corpo di norme fa da cornice da sostegno a un processo di liberalizzazione e di privatizzazione di alcuni comparti fondamentali della nostra economia da quello delle telecomunicazioni a quello dell'energia dei trasporti dei servizi postali
Con accompagnato da un progressivo e rompere come lo definiva Alberto preghiere in su un suo saggio del novanta del fenomeno delle autorità indipendenti che presidiano attraverso interventi di vigilanza e di regolazione gli spazi lasciati aperti dagli ex monopolisti
E tentano di colmare il deficit di concorrenza che si determina inevitabilmente a seguito della liberalizzazione di quei mercati
Si tratta come dicevo di cambiamenti epocali delle nostre istituzioni economiche ma anche giuridiche che la corte attraverso un'interpretazione evolutiva delle norme contenute negli articoli quarantuno e seguenti ha saputo accompagnare e favorire a dimostrazione della duttilità dei principi affermati dalla Carta e della lungimiranza che anche sotto questo profilo i nostri padri costituenti hanno dimostrato nel delineare credo si possa affermare che la nostra costituzione materiale oggi sia molto diversa da quella che abbiamo ereditato dal secondo dopoguerra le istituzioni del mercato rappresentano oggi certamente un
Esempio allineato a quello delle migliori prassi delle migliori istituzioni dei paesi più avanzati dentro e fuori l'Europa il tutto dicevo ha costituzione formale quasi invariato
Il che senza dubbio merito della nostra Carta e della corte che è stata chiamata a dare ad essa applicazione ma anche delle istituzioni che come ricordava Bernardo Mattarella si sono fatte carico di applicare alcuni principi fondamentali in essa contenuti a cominciare da quello della libertà di iniziativa economica
Restano e concludo aperti alcune domande
I quali ovviamente per le quali non no una risposta ma che credo meritino una qualche riflessione
Questo nuovo sistema basato sulla concorrenza sulla tutela della concorrenza del mercato e sul sistema di vigilanza e di regolazione secondario affidato ad autorità indipendenti
A garantito in questi anni una più efficace tutela del risparmio e dei consumatori
Come auspicato ed auspicabile alla luce dei principi della Carta questa è una prima domanda che credo sia oggi legittimo porsi soprattutto alla luce di quella crisi economica che ha ricordato Marcello e che ha determinato dei costi dei costi sociali
Rispetto ai quali diciamo la concorrenza alla tutela della concorrenza del diritto antitrust probabilmente non sono in grado di offrire soluzioni autonomia
La seconda domanda è se ci sia ancora spazio per immaginare una partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa e sul modello tedesco della mi destino in attuazione di quella norma che ricordava il presidente in apertura
E infine se c'è spazio per favorire l'accesso del risparmio pubblico diffuso alla all'investimento azionario d'impresa due
Anche in mano pubblica
Per dare un respiro diverso ai nostro al nostro mercato azionario che ahimè rimane piuttosto asfittico
Credo che siano interrogativi meritevoli di attenzione di approfondimento nei prossimi anni anzi nei prossimi settant'anni della nostra Costituzione grazie
E adesso che abbiamo scena entrano in ballo i diritti la Costituzione i diritti con il professor Pellegrino professor Bifulco che
Arrivano all'orologio si
Ebbe la preoccupazione
Ok adesso e sono molto contento di essere qui in un convegno interdisciplinare anche se poi questo mi desta alcune perplessità
Epistemologiche nel momento in cui è stato
Definito un convegno in cui si parte da scienze sociali e scienza giuridica la filosofia non essendo né una scienza
Né tanto meno sociale questo perché aveva ben poi vedo Giovanni Orsina siccome anche la storia tutto sommato non è questo mi consola un po'e avendo anche io una piccola cassetta degli attrezzi
Da filosofo politico fu forse ancora più piccola di quella di economisti ma spesso molto flessibile provo semplicemente ad applicare questa cassetta degli attrezzi al tema dei diritti
Fuor di metafora è dibattuta pareri e la Costituzione per un filosofo politico può significare molte cose che ovviamente io non posso fare qui
Nel breve tempo che mi è concesso parla si potrebbe significare parlare della nozione di diritti che c'è nella costruzione della lista dei diritti perché ovviamente sarebbe interessante andare a vedere che tipo di diritti ci sono poi ovviamente come moltissimi e lo ha fatto anche nel dibattito italiano Augusto Barbera in poi parlare dell'interazione tra Costituzione raga del costituzionalismo cioè quella teoria per cui una delle definizioni di costituzionalismo di Barbera in quel libro Laterza uscito qualche anni fa e elenca la priorità dei diritti come una delle caratteristiche distintiva del costituzionalismo
Quella data importante mille novecentoquarantotto è anche la data in cui è stata emanata la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e quindi ovviamente
Tutte queste cose sono molto interessanti ma non riesco a farle per molte ragioni
Prova a rispondere ad anticipare la mia risposta alla domanda ma la costruzione a settant'anni riporta almeno li porta bene dicendo che li porta benissimo dal punto di vista di un filosofo politico che considera
In questo quadro diciamo di filosofia politica
Di di di etica delle relazioni internazionali e anticipa anche una serie di sviluppi molto recenti legno contrariamente ad altri sarò molto proiettato su un confronto fra la costituzione e il la discussione più recente
Parlando degli articoli io mi focalizzerò principalmente sull'articolo due perché l'articolo più generale dell'articolo in cui ci sono tutta la serie sessione diritti inviolabili dell'uomo che la Costituzione della Repubblica riconosce e garantisce che ovviamente fa accendere una serie di lampadine per un filosofo politico
E una prima interpretazione vi dirò semplicemente che ci sono tre interpretazioni possibili di quest'articolo della Costituzione cercherò di argomentare a favore di una di questa interpretazione prima interpretazione interpretazione ovviamente giornalistica sono diritti inviolabili sono diritti dell'uomo quindi sono diritti umani a un'altra i problemi e capire che relazione c'è
Nella nostra costituzione fra diritti umani diritti di cittadinanza diritti sociali diritti civili poi anche occuparsi dell'evoluzione
Nella costituzione materiale ma quelli sono i diritti umani sono inviolabili sono preesistenti studiando un po'anch'io
La discussione dei costituenti vedendo questo recente libro di Fioravanti per esempio su questo articolo sì vincere nella discussione si parlava dell'anteriorità dei diritti cioè l'idea che i diritti fossero anteriori rispetto alla norma di legge il che ovviamente un punto importante cioè avanti si spinge a dire che quelli inviolabilità lì
Non è l'inviolabilità solo dei diritti mai della costituzione in sé per sé perché inviolabilità significa rigidità della Costituzione qualcosa
Forte ma insomma logicamente inoppugnabile nota il problema è che ovviamente ha una interpretazione giusto naturalistica
Di questo articolo crea dei problemi che ha dei problemi per esempio se uno ha in mente questa vulgata del compromesso come ha detto Antonio la Spina perché Sergio naturalistico ovviamente l'interpretazione che presuppone un ordine morale forte
Magari il giustamente fondato quindi forse dal punto di vista storico
Ricordo questa discussione fra la Pira Dossetti basso e e Togliatti latina aveva proposto una formulazione molto più forte
Si parlava di natura spirituale della persona umana si diceva che i diritti erano originari e in prescritti Pili che ancora più forte questa formulazione pare che sia il prodotto sì di un compromesso di un accordo e questo probabilmente limita una lettura giusto naturalistica ma secondo me c'è anche una un aspetto tecnico per me che faccio filosofia che dice che non può essere perché generalmente le costituzioni o le dichiarazioni dei diritti giusto naturalistiche le teorie naturalistiche poi fanno una lista di diritti chiara
Evidente dettagliata la dichiarazione del quarantotto è un esempio è un Casey imponente con tutti i problemi che questo comporta il diritto alle ferie pagate eccetera eccetera però è molto coerente se tu hai l'idea che sia i diritti degli esseri umani in quanto essere umani poi ferrarista invece nella nostra così
Costituzione non c'è una lista molto chiara ci sto alcuni diritti
Come no mostra l'evoluzione della Costituzione la discussione fra filosofi del diritto perché sostiene l'azione abilità ferraioli di qualsiasi diritto in maniera evidente chi invece dice Bruno ce l'hanno che no insomma c'è un bilanciamento c'è un conflitto e sexy capisce che non è un modello di frattura di stile c'è un altro modello nella discussione
Recente che è la cosiddetta concezione politica cioè l'idea che i diritti hanno una funzione politica servono sostanzialmente a produrre una società giusta per esempio una società che mette insieme
Io aspetti di pluralismo
Questa è la concezione molti qui conoscono dirò ostici ASPA x le persone che c'erano antichi senza citare queste persone abbia l'idea che sia questa sia la concezione politica quella che ci consente di interpretare edilizia nostro costituzionali per esempio
Ovviamente si occupa dell'aspetto della solidarietà
Che è sempre in quell'articolo
Fioravanti dice che ci sono c'è un'ellisse con due fuochi inviolabilità e solidarietà e la solidarietà però il politica economica e sociale e la solidarietà presuppone una società dice Ferrante una società storica reale che è la società che viene prima dello Stato
E che fonda la Costituzione
Ok questo potrebbe funzionare potrebbe essere questa l'interpretazione ma rimane che se uno guarda all'età del testo e la prima parte lì c'è scritto in Jelardi e tre esistenti
Quindi questo è un po'problematico
Fortunatamente almeno per me io quindi addio abbastanza le conclusioni quindi credo di essere abbastanza dei tempi c'è una tendenza concezione molto più recente
Allen Bucaro il fautore di questa concezione chi dice questo beh insomma provata essere più sofisticati
Non è detto che
Uno deve avere una carta dei diritti che riproduce a rispecchia un ordine di diritti indipendente uno può avere una carta di diritti che sono esclusivamente legali giuridici non morali ma che ovviamente ha funzioni morali cioè che serve per realizzare obiettivi morali uno può non avere la dico un po'in gergo perché son veloce una teoria dei diritti morali non ce la dice che non esistono soltanto una teoria dei diritti giuridici ma poi ha una teoria morale
Per esempio liberale conseguenze a vista
Kantiano eccetera eccetera elusa quello strumento giuridico per realizzare obiettivi morali ora questo è quello che è successo nel diritto internazionale dagli anni novanta in poi
Quando nasce la dottrina Michael waza del diritto umanitario d'intervento essi uso del diritto internazionale per scopi morali più o meno è questo quello che si fa si usano
Carte
Documenti giuridici per raggiungere scopi morali su cui c'è un accordo di massima
La domanda con cui vi lascio sul su dieci mentre che la Costituzione vale interpretata in questa maniera che l'accenno ai diritti vada interpretata in questa maniera
è non ci sono diritti naturali non c'è una teoria giusta naturalistica ma ci sono ovviamente scopi morali in tutta la carta finisco con piccola argomentazione a favore di questo ovviamente neanche sufficiente no non riesco
A farla molto bene però insomma trova diede come procederei uno guardando la costruzione materiale per esempio guardando cosa succede quando dall'articolo sulla famiglia si trae la legge sulle unioni civili
Interpretando seguendo i suggerimenti di appunto Bruno ce l'hanno che dicevano i diritti arrivano a grappoli
E ci sono ragioni morali nell'interpretare gettava nera ma poi presente facendoli riflettere perché in fondo questo è quello che dobbiamo fare celebrando un testo sul linguaggio che c'è nella costruzione quindi concludo con un elenco in cui vi dico ci sono alcuni articoli che hanno linguaggio fortemente moralizzatore
Articolo tredici è punita ogni violenza fisica e morale sulle persone
Sottoposte a restrizione di libertà carenza morale verso sarà capirci cos'è che cosa cioè è ovvio che loro facevano riferimento
A un ethos oppure articolo ventuno sono vietate le pubblicazioni a stampa gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrari al buon costume queste discute sacco di discussioni su come si evolve il buon costume se dobbiamo fare ciò sono dobbiamo aver cioè però lo hanno messo lì oppure articolo ventisette le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
Chi ha un'altra nazione spessa si dice in filosofia morale oppure articolo trentadue la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana che ovviamente è un caposaldo
Articolo quarantotto
Poi limitare il diritto di voto per indegnità morale ci sono casi in cui se c'è indegnità morale aperti diritto di voto Pécresse molto discusso Richard pellami ha scritto delle cose su questo sei detenuti possono perdere presenta il diritto di voto
E infine articolo cinquantaquattro invece chiudere con questo i cittadini cui sono affidati funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore
Nessuno ovviamente nazioni spessissimo che potrebbero essere interpretate in maniera allora qui o i costituenti pensavano che va be ma diciamo queste cose poi chissà quale sarà l'evoluzione o nella fiducia dal fatto che ci fosse una abbastanza chiaro l'opzione per esempio di disciplina e onore nella testa de di moltissimi romani
Grazie
Grazie presidente vado subito in argomento
Allora io mi ricollego a quello che abbiamo ovviamente appena ascoltato
Questa panoramica che ci ha fatto il professor Pellegrino
Provo a cambiare a a immergere diciamo la sua narrazione attraverso l'esame di alcuni fatti concreti
Di alcuni esempi concreti per sottoporre come dire la Costituzione per provare a sottoporre la Costituzione acqua a una sorta di stress
Per vedere la capacità di reazione che alla costituzione a a a fatti nuovi i fatti nuovi ai ai quali farò riferimento sono tutti e tre i legati al a fattore tecnologico la pressione tecnologica
In questo modo spero di fare emergere
L'importanza del testo ma soprattutto nelle costituzioni che hanno una lunga durata che hanno questa che realizzano la pretesa all'eternità che proprio di tutte le costituzioni
L'importanza dell'interprete del in questo caso della Corte costituzionale in particolare ma non solo
Di esempi provo a sintetizzare che farò riguardano per la concezione dei diritti fondamentali come diritti soggettivi la tenuta di questo di questa categoria il rapporto tra Costituzione riserva di legge e legge
E infine il ricorso ai principi come strumento di tutela alternativo rispetto ai diritti
Ovviamente solo tre casi limite ho scelto casi di frontiera quindi mi perdonerete se sarò volutamente in alcuni cast in alcuni alcune parti sfuggente allora
Prima questione
La dimensione soggettiva dei diritti fondamentali il caso concreto notissimo è un fatto planetario lo dobbiamo no a un ormai noto celebre acquisto Blob perché si chiama Edwards Nobel e alle sue rivelazioni
Sapete tutti che nel due mila tredici del Guardian pubblica sostanzialmente le le rivelazioni
Di questo soggetto fino allora sconosciuto sull'attività della in fieri
E soprattutto sulla creazione di questo programma Prism che si scoperto Mammano poi attraverso altre indagini aveva l'ausilio diciamo di altri quattro servizi segreti tutti di lingua
Inglese lo scopo di questa cooperazione com'è noto ormai era il controllo sistematico delle comunicazioni elettroniche i cittadini appartenenti a Stati europei che non europei a caratterizzare questo fenomeno diciamo o non è stata la dimensione quantitativa
Che dispersi straordinario centonovantaquattro milioni di sms al giorno
On line estensione planetaria quello che colpisce e che in questo piano questo Prism che erano coinvolti soggetti privati molto rilevanti attori privati
Molto rilevanti
Questa forse la peculiarità del caso e sapete che da queste rivelazioni son venute fuori una sentenza corti di giustizia a cui Sole ventiquattro dedico due pagine il giorno dopo della pubblicazione sentenza Friends e un esattamente un mese fa
La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo
Su come si chiamano riportata qui dei Curcio degli Prada voci scusate
Una sentenza di duecento pagine in cui il Regno Unito viene condannato allora
Tutto i fatti sono noti il fenomeno della sorveglianza di massa
Che rapporto ha con i diritti fondamentali ben ci obbliga a riflettere su come garantire l'integrità e l'affidabilità di liste di sistemi che queste comunicazioni permettono e forse a chiederci se lo scopo della tutela fondamentale non bada in questi casi dissociato forte sul discorso dalla tutela dell'individuo
Cosa voglio dire la tutela della comunicazione delle stelle di comunicazioni in questa dimensione globale
Deve essere orientata è una questione che si è già opposta il Tribunale costituzionale tedesco deve essere orientato al sistema
Alla struttura comunicativa che deve essere affidabile che autonoma e quindi i processi questi processi di comunicazione sociale
Devono essere protetti da sconfinamenti tra usurpazioni di altri processi comunicativi sociali se così è allora forse c'è un'esigenza di arricchire le categorie dogmatiche
Con le quali leggiamo i diritti fondamentali per esempio evitando di schiacciare gli ambiti di tutela e le violazioni sul solito schema privato pubblico sociale statale
Cioè e chiudo su questo la su questo punto sicuri che la comunicazione all'epoca di internet sia un fatto privato tra privati ancora non è vero piuttosto che la sfera privata
Ha anche una dimensione pubblica qui c'è un complesso intreccio strutturale tra garanzia di sfere sociali ripeto in cui gli individui attivo e contesti globali che rendono possibile questa comunicazione
Insomma e chiudo su questo punto i diritti fondamentali devono essere utilizzati per proteggere anche internet dalla politica dall'economia dalla scienza almeno in alcune sfere quando i rapporti sono quelli che ho provato ad iscrivere secondo punto legge riserva di legge e sua attuazione ci sono settori ormai in cui diritti fondamentali subiscono sempre per la pressione del fattore tecnologico trasformazioni tali che rendono problematico questo schema tradizionale che troviamo su tutti i manuali di diritto costituzionale
E cioè che la tutela si assicura attraverso la sequenza costituzione riserva di legge attuazione legislativa
Il materiale dal quale prendo il l'esempio questa volta e contigua internet riguarda un un argomento di cui oggi parlano tutti in Italia e in Europa la la privacy
Perché qui si è passato dall'originario diritto alla riservatezza
A un diritto più su questi sofisticati o che la tutela dei dati personali in questo settore la pressione tecnologica la trasformazione dovuta anche alla pressione tecnologica perché sappiamo che incrociando internet con i dati abbiamo capacità ormai e gli algoritmi di profilazione di invasione delle della sfera della privacy molto penetrante
E così il diritto fondamentale originario si è trasformato in una pluralità di situazioni giuridiche soggettive
Certo riconducibili al diritto originario che ha il proprio seme la riservatezza in Costituzione
Non solo in Costituzione ormai ma anche ormai negli articoli otto della Carta dei diritti fondamentali e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
La disciplina concreta viene però affidata come sappiamo a fonti primarie un rionali e nazionali direttive prime ora regolamenti e atti normativi primari negli Stati membri
E tuttavia questo è il punto al queste fonti per poter fronteggiare una tecnologia che sfugge da tutte le parti che si diversifica settore per settore finiscono poi per affidare la tutela del diritto
Delle sue concrete articolazioni a fonti nuove le fonti di autoregolamentazione
Due esempi rapidissimi il recentissimo decreto legislativo di qualche settimana fa centouno due mila diciotto con il quale ci si è adeguati al Regolamento europeo in materia di privacy
Ci sono mi sono imbattuto perché ci sto lavorando per altri motivi all'articolo cento permette ai soggetti pubblici in particolare alle università di comunicare differenti diffondere anche a privati per via telematica dati relativi ad attività di studio ricerca a dottorandi laureati studiosi in genere
Garantisce il diritto dell'interessato alla rettifica cancellazione limitazione opposizione che il decreto legislativo di qualche settimana fa introduce un interessantissimo virgolettato articolo comma quattro bis che dice
Tali diritti si esercitano con le modalità previste dalle regole deontologiche
Il che mi sembra degno di nota e non è un caso isolato se vedete diciamo l'atto madre il Regolamento europeo la l'articolo quarantadue del regolamento europeo sui codici di condotta
Lascia in via esemplificativa tutta la materia sostanzialmente mi permetterei di dire della tutela dei dati all'intervento possibile di codici nazionali codici di condotta nazionali o europei sì riguardano pistacchi chiudo
Cioè l'idea è qui questo secondo sempre che il diritto fondamentale alla fine più ostico si fa complesso più si spessi sceglie perfetto anche l'aspetto Penta tecnologica più diventa difficile
Assicurare una disciplina lineare basata su quello schema originario costituzione riserve di legge legge chiudo sul dicendo che fattore tecnologico ha dei lati positivi ma come tutti sappiamo dei lati molto possibili molto negativi un libro straordinario tale lo ritengo ma è un'opinione penso diffusa come il principio responsabilità di anzi Onassis
Non avrebbe visto la luce se il filosofo tedesco verso la metà del Novecento non si fosse posta la questione fondamentale che l'etica fino a quel mondo al momento non si era posta vogliamo la sopravvivenza del genere umano
Vogliamo che la catena generazionale Contini ebbene dall'ora da allora lentamente prima nell'etica e poi il diritto il principio di responsabilità intergenerazionale ha cominciato a entrare ripeto anche nei diritto prima a livello internazionale pensiamo alle sue applicazioni principio di precauzione principio di sostenibilità
Attraverso addirittura la formazione di un problematico Iusco Jens probabilmente punto molto discusso tra gli internazionalisti
Fino alle forme del dovere giuridico dei diritti fondamentali due esempi rapidissimi e chiudo e cioè la sentenza famoso chi si occupa di queste cose della Corte suprema delle Filippine del novantatré che che riconoscendo questo principio intera intergenerazionali ricavato dall'articolo sedici della Costituzione delle Filippine
Scrive le cose interessantissime dice che tale diritto appartiene a una differente e qui riprendo Gianfranco le differenti categorie di diritti in quanto concerne l'autoconservazione
Sì che questo tipo di diritti non deve neppure essere scritto in Costituzione proprio perché si presuppone che esistano dall'inizio del genere umano
Infine per passare a contesti più vicini a noi l'articolo venti a della Costituzione tedesca modificato nel novantaquattro
Che loco ricordate tutti ormai recita lo Stato tutela anche nei confronti delle generazioni future le naturali condizioni vitali di base eccetera eccetera non vado oltre
Cosa indica l'emergenza di questo principio
Il di responsabilità intergenerazionale forse l'insufficienza ancora una volta della categoria dei diritto soggettivo nel tutelare oggetti sì vitali per l'individuo ma difficilmente almeno dal punto di vista dogmatico forse una domandare
Riconducibili all'ambito soggettivo del diritto mi fermo qui spero di essere rimasto
Passiamo all'Unione europea con i professori rilevanza della
Punto
Grazie alla corte riusciamo a risolvere il problema
Signor presidente della corte Chandos viene cara Paola grazie per questa
Iniziativa che abbiamo organizzato come lui sa che da una politica di che cos'era lui sedurre
Come vuole contribuire con i suoi beni pubblici che sono i dibattiti e conferenze le riflessioni organizzano il mio intervento in tre punti il primo punto è la Costituzione è un concetto
Per noi importante come scienziati politici dell'interdipendenza il secondo punto è la Costituzione e i vincoli sull'interdipendenza del terzo punto di equilibrio interdipendenti problemi che questo crea però consentitemi di fare una premesse poi breve note conclusive la premessa ed è la seguente che ancora premessa abbastanza
Interessante e paradossale c'è un consenso diffuso che la nostra Costituzione è una Costituzione europea
Le celebrazioni forse una delle poche forse la più rilevante costituzione europea
Che c'è nel nostro continente nelle celebrazioni del della giovane settantenne avvengono in un momento in cui il Paese non è mai stato così antieuropeo
Viene un sentimento di antico purismo così viscerale che martedì
L'eurobarometro ci ha fatto conoscere che l'Italia il Paese con il più basso tasso di adesione brillante se ci fosse un referendum vuoi per il romeno europea solamente il quarantaquattro per cento degli italiani che nei pressi mentre tutti i paesi diciamo così
Fondatori sono sopra per la media
Quindi
Volevo fare rimane con la ora
Quindi l'attacco all'Unione Europea quel son sempre la mia premessa
E anche un attacco alla Costituzione italiana
Cioè a quel progetto culturale chiara
Incarnato diciamo il principio di superare il nazionalismo
Un superamento perché era vivente mente congruente con il contesto post bellico che che è stato poi rappresentato da uomini come Spinelli come De Gasperi c'è l'idea che fosse possibile trasformare le relazioni internazionali tra gli Stati in relazioni di natura domestica
Un progetto
Colossale di grande spessore intellettuale oltre che morale
Questo progetto si è sostanziato nella costruzione di un sistema costituzionale che l'amico Andrea chiama è una nazionale
E cioè basato sulla progressiva compenetrazione se non fusione e tra le istituzioni nazionali quelle opere
E questo sistema è un razionale a mio modo di pensare che entrato in crisi e la domanda di ricerca che ci dobbiamo porre è come si esce da questo da questa crisi
Vediamo il primo punto la costituzione e l'interdipendenza
L'Italia è il primo Paese
E rimane tra i pochi a dotarsi di una Costituzione intrinsecamente interdipendente con il progetto sovranazionale
Ovviamente nell'articolo undici ancora non si parlava dell'Unione Europea
La dimensione internazionale raccolto l'equivalente funzionale del Progetto sovranazionale l'articolo undici ha legittimato la costruzione di uno stato aperto collochiamo alcuni giuristi
Uno stato che consente alle limitazioni della propria sovranità ovviamente seppure in condizioni di parità con gli altri Stati
Così in Italia ad esempio non c'è non controllo di costituzionalità per la ratifica dei trattati
Mentre tale controllo
Sia istituzionalizzato è stato rivendicato con forza in un Paese che aveva e usciva dall'esperienza storica molto simile alla nostra come la Germania
Che attraverso leggi e sentenze delle della Tribunale costituzionale federale tedesco noi sappiamo come la Germania interpreta l'adesione del Paese
Al progetto sovranazionale così come in Italia ci sono limiti teorici alla supremazia del diritto europeo ma non li abbiamo mai
Dentro questo contesto di interdipendenza mai attivati mentre meeting Germania questi limiti sono molto più effettivi quindi l'articolo undici è un articolo
Secondo me straordinario da questo punto di vista un faro da scienziato la politica teorico cioè l'articolo undici istituzionalizza l'interdipendenza prima ancora che l'interdipendenza si sviluppasse
Quindi l'Italia ha costruito un quadro costituzionale in cui si sono ridotte se non addirittura rese evanescenti le barriere tra un livello nell'altro quello nazionale quello sovranazionale
Dopo tutto il contesto storico del dopoguerra aveva creato élite politica italiana che deve porsi il problema di ricostruire questo Paese
Una cultura profonda diffidenza verso la sovranità nazionale
E le sue implicazioni d'entità aria di cui la degenerazione estrema ovviamente e nazionalismo
Quindi nell'élite politica italiana e nella Costituzione italiana l'europeismo sostituisce il nazionalismo
Il vero primo diventa una visione che si è come dire formalizzata come una sorta di filosofia pubblica nazionale
Tant'è che dal mille novecentoquarantotto al due mila otto uso questa data
Come la data di partenza della crisi per primi dal quarantotto due mila otto l'europeismo si diffonde quasi sistematicamente in tutte le forze politiche conquista i comunisti conquisti soggetti difendi trenta
L'opinione pubblica dell'élite politica e culturale del Paese
Nel due mila otto
Sulla base dell'analisi empiriche che qui io conosco non chi era fondamentalmente in Italia due mila otto cioè dieci anni fa non di arrotondamento in Italia nessuna forza politica culturale anti europea se non fringe Colussi
All'estrema sinistra estrema destra
Secondo punto i vincoli dell'interdipendenza interdipendenza ha trovato la sua celebrazione più compiuta
Nella nascita e nella creazione dell'unione economica e monetaria con il Trattato di Maastricht
L'eurozona alle ore riunione conato maritare seduto strutturale attraverso un patto politico
Tra Stati principalmente tra Germania e Francia e tra istituzioni europee ma Germania Francia sono i due attori principali e quel patto politico si sostanzia in un compromesso
Che
Troppo spesso noi assumiamo come
Intini come dire intimamente logico mentre non lo è necessariamente il compromesso è una unica politica monetaria
Con un'istituzione sovranazionale che la organizza e oggi diciannove politiche economiche e di bilancio de centralizzati quindi centralizzazione monetaria decentralizzazione
Economica quel compromesso venne messo indiscusso in discussione dalla crisi post due mila otto
Fa saltare quel patto e l'assoluzione di quella crisi nel rendere il patto sempre più vincolante
Introducendo regolamentazioni che rendono Leonardo sempre di più centralizzata attraverso regole che assumono un carattere addirittura regole ma crescono anche che su una un carattere di lettura costituzionale nel senso europeo
Ora qualcuno potrebbe dire queste congruente con una logica implicita nella migliore lì politico-culturale italiana che l'Italia ha bisogno di un vincolo esterno
Che da sola non ce la può fare non abbiamo sufficienti anticorpi
Liberali di serietà di responsabilità di ordine politico sociale per stare dentro la competizione europea fatto uscire che l'UE ed è una zona l'UE si trasforma nella celebrazione del vincolo esterno per definizione
E quindi la riforma dell'articolo ottantuno è un esempio di questo peraltro l'equilibrio di bilancio è diventato in questo modo un principio costituzionale nel nostro paese per garantire non solo l'Italia ma per garantire anche gli altri Paesi quando si condivide la stessa moneta e non siamo stesso Governo
E bisogna mettere insieme diciannove governi bisogna avere delle regole non è pedagogica del di quel compromesso spinge in quella direzione poteva spingere diversamente
Tuttavia però costituzionale costituzionalizzare il ciclo economico finisce per politicizzato
Dobbiamo fare ricorso alla Corte coloro devono far ricorso a corte coloro che non son d'accordo con il due punto quattro del deficit dall'attuale legge di bilancio ritengono
Queste persone legittimamente che quel quella proposta di legge di bilancio mette in discussione un principio costituzionale e come fa la corte
Non vorrei portare di lavoro ma come fa la corte a intervenire su una questione di questa portata
La compenetrazione tra livello nazionale a livello europeo ha finito per creare un sistema altamente rigido
E in cui le difficoltà di un paese si ripercuotono automaticamente sul sistema e sugli altri Paesi
E di qui che nasce riprende il concetto di interessi nazionali che prima erano stati abbandonati di pentita costituzionali nazionali e di nazionalismo
Per cui c'è un risentimento di alcuni che dentro questo sistema in realtà le regole sono definite dei più forti noi siamo i più deboli in un Paese che ha sempre avuto proporzione delle Pluto Croazia eccolo dominavano
Evidentemente questo un discorso che trova facilmente
Nel terreno di cultura ora
Vado al terzo punto
Questa e compenetrazione diventa addirittura multilivello con l'articolo centodiciassette punto uno in cui non riconosciamo che non solo lo Stato ma anche le regioni gli organi in Cile locali devono andare dentro sono parte di questo sistema è un nazionale
E queste quattro multilivello integrata in Europa che sempre di più
Richiede nella sua prospettazione più coerente un'integrazione anche di sistemi di rappresentanza di un una progressiva parlamentarizzazione prendere uniforme i livelli nazionali se non regionali
E il livello europeo
Di qui appunto la costruzione di un sistema europarlamentare capace di riflettere a livello europeo le configurazioni istituzionali proprie del livello nazionale
Ma di nuovo la crisi mette in discussione tutto questo dimostra che questo sistema che nasce da valori di una grande nobiltà venti risente di un grande spessore
Ha prodotto degli esiti che noi chiamiamo annesse Handis Hi FI degli atti degli effetti non desiderati che quello di una rigidità chiarendo il sistema sempre più debole e esposto come tutti i sistemi rigidi alle critiche esterne
I sistemi che sopravvivono sono quelli flessibili non sono mai quelli rigidi
Pari con le conclusioni perché vedo negli occhi di Sabino profili
La crisi ha messo in discussione il sistema integrato è una nazionale
E addirittura en affaccia potrà dire che una Timoria tra le più sofisticate potuto dei giuristi la teoria del pluralismo costituzionale è stata rovesciata nel suo significato
Prodotte elaborata da persone alcuni amici come Popov tanti per
Anche giustificare l'il ruolo della corte tedesca che sempre di più preoccupate dell'eccessiva invasione dell'Unione Europea
Nelle competenze nazionali quella teoria del pubblico posizionare e oggi nella bocca della corte ungherese dalla corte polacca che in nome del purismo costituzionale
Rivendica il diritto di avere delle costituzioni che confliggono apertamente con i principi fondamentali dell'Unione europea quindi
Partita da una logica di rende il sistema in qualche modo adattabile e diventata quel quella teoria uno strumento per chi vuole buttare giù il sistema e quindi anche lo stesso concetto di vincolo esterno non può essere a lungo usato
Già in un attimo fa i conti con il fatto che queste è un concetto che finisce per trasformare l'Europa
In qualche cosa che non è nostra ma e di altri
Ripeto con grande con grande simpatia intellettuale oltre che personale per il lavoro di di chi cerca di disciplinare dall'esterno questo Paese quindi di qui c'è la crisi
Il fatto che noi abbiamo un sistema così integrato
Che non ha tanti spazi e d'altra parte c'è la rissa urgenza del nazionalismo
La domanda di ricerche ma c'è una terza via con qualcosa tra il nazionalismo di ritornare a casa che ci renderebbe tutti molto più deboli molto più poveri e secondo me anche molto meno democratici
E l'idea che l'Europa e gli Stati fanno tutt'uno
Ora qualcuno conosce le mie sforzi di pressare medici sognami a mente all'Unione e cioè ad una sistema in cui c'è una distinzione invece di di una fusione tra il livello nazionale e livello sovranazionali però insomma se non altro cercate di mettervi alla posta attenzione la domanda che suscita degli e notti difficili grazie
Grazie professor Manzella
Ecco piena pieno accordo con quello che ha detto Fabbrini che l'Unione europea è un progetto costituzionale italiano qualche riserva sul concetto di vincolo esterno che
Declinato in molte in molti il molte
Conseguenze ecco io direi intanto che nella dicotomia fatta dal nostro presidente attuazione non attuazione dalla Costituzione probabilmente c'è questa terza via cioè fu una un
Attuazione ultra vires
Ed è quella dell'articolo undici della Costituzione a cui Sergio
Ampio ampio riferimento
Comincia quando il ventiquattro marzo del mille novecentoquarantasette il relatore Ambrosini dice beh la a Claus Oropa è a che era stata proposta e una causa implicita
E crescita perché come disse
E il l'aspirazione all'unità europea e un principio italianissimo questi e implicito in quello che stiamo dicendo riguardando il complesso delle organizzazioni internazionali
E forse oggi norme non è più così diceva ed italiane che vogliono uscire dall'Unione Europea secondo gli ultimi dati però vogliono tenere l'euro in tasca come abbiamo abbiamo detto Boffa ma quel giorno fu così
Quel giorno fu così e qualcuno ha detto che le costituzioni sono scritte nei giorni di sobrietà per richiamare i principi nei giorni di ubriachezza
E va be ma infetti l'articolo undici nella sua semplicità una grande complessità ed anche propone un valore giuridicamente diciamo per rivoluzionare il tanto che la prima Costituzione dopo i fascismi europei non il fascismo italiano i fascismi europei e lo dice quindi non di una storia costituzionale italiana ma d'una storia costituzionale
E europea e per tre ragioni l'attimo arrangiatore e perché per la prima volta al mondo nella costituzione di uno Stato nazionale sì affermava la possibilità di porre limitazioni alla sovranità
Cioè la base spesso su cui per formarsi forma l'idea l'idea l'idea di Stato una seconda ragione e che con queste limitazioni sì i e dice la Costituzione si forma un ordinamento
Ordinamento nello stesso testo c'è un'ala contrapposizione fra ordinamento ecco e organizzazione
Esordì nel tutte e due tutte e due i concetti indicano la composizione all'unità di istituzioni enorme
Ma ordinamento dice qualcosa di più di organizzazione dice che vi è un legame intimo generale fra gli associati e le finalità generali dell'ordinamento e il che non è un ordinamento sezionale come
Il terzo il terzo luogo
E Vienna con l'attuazione dell'articolo undici
Nella parte dei principi
Della costituzione l'accettazione della sovranazionalità e nella parte dei principi della della Costituzione cioè con quella densità con quello l'ultrattività che hanno i principi nel
I principi fondamentali nell'ordinamento con quella densità tematica con la loro capacità di di sviluppo e allora
Ecco Cocco nella articolo sì fuori c'è una Costituzione predisposta all'integrazione predisposta all'interdipendenza
Diceva
Diceva Sergio e quando gli accordi per l'unione sempre più stretta
Si susseguono
E cominceranno trasformare con successiva attribuzioni un ordinamento
Super nazionale sarà matura
Anche se è criticata da molta parte della dottrina salario naturale
Per il legislatore italiano considerare come base le critiche in modo veloce e giuridica di legittimazione di ogni successiva vincolo ordinamentale l'articolo undici
Non contro la sua densità tematiche
E anche perché soprattutto l'integrazione trova nella serie dei trattati solo le premesse diciamo istituzionali e per dinamiche nel nostro provvedere sono le dinamiche istituzionali per dinamiche
Istituzionali che procedono poi quasi per per forse la propria per osmosi
Ordinamentale questa tiene successo soprattutto per il
Mutuo riconoscimento mutuo riconoscimento di istituti e e di pratiche che e che entrano nel profondo secondo territorio del diritto dei privati al dirà vede decisioni pubbliche politica vengono prese nel giorno a lei divertirci e quindi
Con il mutuo riconoscimento ci sono altri elementi che formano quasi un un Colleoni un intimo un nucleo di di Energia giuridica che che dà propulsione alla alla integrazione solo la prevalenza del diritto comunitario il principio di sussidiarietà il dialogo tra le giurisdizioni che ha uno slancio come ha ricordato la Severino con l'approvazione dalla Carta dei diritti fondamentali di inizio
E quindi accanto a questo
E
Vi è un tabù cuoce un processo di federalizzazione dal basso ecco
Che conta molto di più e ai fini dell'integrazione procede quasi sensibilmente commi dribblando i i veti inviti sopra la misti
Quindi una chi profondo che influenza intimamente la vita quotidiana dei dei cittadini
E quindi queste Tacito dinamiche rimarranno anche norme puntuali dell'ordinamento costituzionale deve la norma sul presidente del consiglio e il Presidente del Consiglio nel momento in cui e e diviene membro del Ku è membro del Consiglio dei capi di Stato e di Governo però sembra
è a un sol plus
Col circo istituzionale rispetto rispetto a quello che che nel Consiglio dei ministri a Roma e così pure il ministro per l'economia quando è quando è è è nell'Ecofin e quant'è il nell'eurozona
Un surplus istituzionale decisionale rispetto e dico che spiega certe vicende costituzionali ultime sulla figura del ministro Roberto
Del dell'economia quindi quando c'è questa partecipazione ai colleghi decisorio
Dell'unione europea è evidente che è cambiato le cose non è che ci sono le stesse cose Stabio scritte
Fornendo un nelle norme formali ecco questa interconnessione mi pare che Fabbri va detto questi percolazione viene meno in un certo senso per il parlamento il Parlamento è una istituzione Rossignolo istituzionale perdente
Vi è un vuoto di rappresentatività tra Parlamento europeo il Parlamento nazionale questo non è tanto come si dice bollo correttamente forse l'ho detto anche io per deficit democratico no rende filtra curato perché e viene nell'Unione europea una rete fitta di assemblee elettive quello che manca come è stato detto autorevolmente la la connessione fra queste ecco qui di qui il concetto di e sostituire questo sì sì di mettere un sistema parlamentare euro nazionale che avuto già
Delle applicazioni naturalmente queste modificazioni indotte tax shelter diciamo della costituzione
Termino
Negli ultimi anni e negli ultimi anni aveva fatto luogo alla
Diciamo ad un processo di revisione costituzionale indotto dalla crisi
Indotto dalla crisi e questo sviluppo Tacito diventato lo sviluppo gridato uno sviluppo gridato in una serie di revisori con il istituzionale anche questo
Lo ha ricordato Sergio che farlo dall'articolo cento diciassette sulla potestà legislativa all'articolo ottantuno sull'equilibrio di bilancio l'articolo novantasette che impone alle pubblica amministrazione
Appunto assicurare l'equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico a sostituire pubblica amministrazione capo perché il ministero
Dell'economia viene qui autorevolmente rappresentato avviene come dire chiamato in causa supino da quest'articolo centodiciannove cioè obbedito all'articolo glielo dirò anche non è che oberati da voi stessi che fu
Che Tito novantasette diceva per l'articolo diciotto diciannove ha ricordato De Berti sulle autonomie
Territoriale cioè autonomia legislativa
Decisione di bilancio autonomia amministrativa le autonomie territoriali informano quasi una vertebra lettura se creatura del temperatura
Della nostra nella nostra della nostra costituzione a garanzia di chi che anche nel sia di un indirizzo politico di sistema
Io l'immenso politico di sistema che
I deve assicurare l'unità della governance deciso all'unanimità o per maggioranze qualificate in quegli organi decisori
Decisori dall'Unione Europea icona lei non c'è un altro
Per ecco la leader del vincolo esterno non c'è un'esternalità Cerro interiorità perché sono lei Jorge che qui a in cui parteciperà come abbiamo detto il ministro dell'economia il ministro
Il il presidente
Del consiglio
E quindi naturalmente un indirizzo politico di sistema che si può cambiare ma si può cambiare con le stesse procedure che hanno presieduto alla sua ha
Stesse procedure preceduti beh alla decisione positiva insomma
Così come le stata intuita no
La direzione l'articolo
Con l'adesione all'Unione europea ecco quelle limitazioni di sovranità
Lo Stato nazionale diventa Stato comunitario non si può più che a Bari Stato-nazione Stato comunitario con le imitazioni sordida da totalmente bilanciate da che
Dal dei dei principi supremi che nella
La nostra
Trattato io se dovessero quell'articolo quattro dell'identità l'identità dei singoli stati nella sua struttura fondamentale costituzionale c'è si chiamerebbero principi supremi superiori delle
Dell'ordinamento e poi naturalmente c'è la supera il supremo ricorso dall'exit
Articolo cinque il il recesso quinte
Quando ogni tanto si parla di europeizzazione delle procedure costituzionali europei io credo che si uscirà una locuzione errata
Quello che è avvenuto in questi anni è la costituzionalizzazione dei vincoli ordinamentali tra fra ordinamento italiano l'ordine per intero europeo concludo
Naturalmente nel bilanciamento tra pende tensioni centripeta è e tensioni autonomi che così ben illustrate da Fabbrini si candidano difficoltà attuali
Del unione con la questione migratoria che è una questione identitaria per eccellenza ecco per dire il
La la spina raspi clienti irritati viva e queste tensioni hanno
Il rischio di o rompere quella che l'interconnessione profonda quello che il monismo ecco va be il monismo giuridico offra arco una Costituzione ecco cosa nostra nata europea e l'ordinamento dell'Unione che ne hanno sviluppato il DNA
Un dualismo artificioso che apre perciò non la questione di scelte politiche ma una ben più grave questione di rottura costituzionale
Il presidente Lattanzi per le conclusioni
Sergio
Scusi torna anche il mio tempo no no no tu hai tutto il tempo senti però devi prenderti a cura del spiega il passaggio
Sei stato di una presidenza eccezionale non mai vista residenze che è riuscito
In così a far dire tante cose interessanti veramente dense
è probabile che con la nuova legislatura io credo riprenderanno i tentativi di revisione della costituzione in particolare quelli della parte seconda
Ciò prevedibilmente verrà quasi per inerzia danni infatti si susseguono iniziative di vario genere
Come se la Costituzione avesse effettivamente bisogno di una profonda revisione solo per citarne alcune ricordo il cosiddetto decalogo Spadolini la commissione presieduta da Aldo Bozzi il messaggio del presidente Repubblica Cossiga la commissione presieduta da Ciriaco De Mita Pinhead Nilde Iotti dopo
Il comitato di studio presieduto da Francesco Speroni
La commissione presieduta da Massimo D'Alema
Quella legge numero uno del due mila e tre che ha modificato l'intero Titolo quinto la bozza di Lorenzago seguita un disegno di legge approvato dal Parlamento
Ma bocciato dal referendum del due mila e sei il gruppo i dieci esperti nominati dal presidente Repubblica Napolitano la commissione nominata dal governo Letta e infine il disegno di legge del governo Renzi approvato dal Parlamento
Ma respinto nel referendum del quattro dicembre due mila e sedici
Sono state proposte le più diverse modificazioni della parte seconda della Costituzione
E dubito che alla luce delle vicende politiche degli ultimi anni molte di quelle proposte troverebbero ancora credito
Una costituzione non può essere il frutto solo i serpenti ingegnerie costituzionali deve nascere io credo da e venti costituenti come la nostra
E nata dalle macerie materiali e umane lasciate dalla guerra e dal fascismo e da un lavoro comune di uomini eminenti della cultura e della politica
Se ci si volge indietro ci si chiede come sia stato possibile che in un anno e mezzo i costituenti superando tutti i contrasti tutte le divisioni
Siano riusciti ad approvare un testo della competenza e della qualità della nostra Costituzione
E lo hanno approvato a grande maggioranza questa importante con quattrocentocinquantotto voti favorevoli e sessantadue contrari eppure erano tempi di forti passioni politiche di grandi contrasti in cui si contrapponevano due mondi quello centrale quello comunista in cui si contendevano il terreno le diverse tipologie liberale cattolica e comunista
I costituenti erano riusciti a fermare a permeare la Carta costituzionale con tutte e tre le ideologie e realizzare un sistema che garantisse sufficientemente tutti hanno raggiunto questo traguardo perché era comune l'intento di dare al Paese una Costituzione che potesse assicurare un futuro di democrazia e di libertà
Questo intento è stato realizzato e non credo che la Costituzione meriti sconvolgimenti anche perché mi appare ancora vigoroso nella sua attualità
Parla l'inattualità della Costituzione non significa fare una dichiarazione di conservatorismo od opporsi pregiudizialmente a qualsiasi riforma
Attualità vuol dire vitalità efficacia capacità di essere attivi e di liberare energie vuol dire modernità nel senso di appartenenza al nostro tempo anche di cose che vengono prima Dinoi vuol dire direi come ha detto Paolo Serventi
Gioventù
Perché credo che questo discorso sia veramente una continuazione di quello con cui Paola Severino ha iniziato quest'incontro
L'attualità della Costituzione sta nell'armonia tra stabilità e mutamento dei suoi contenuti dei suoi valori e se si può dire delle sue atmosfere
Dove stabilita ma chiarito non significa in mobilità e mutamento non significa stravolgimento ma ponderata revisione
La nostra Costituzione è frutto di un compromesso alto perché i sono confluiti i valori delle diverse forze politiche presenti nel Paese
E quindi la società intera consegnati a un processo di attuazione che nel tempo li ha rinnovati e trasformati
E se non ha ingessato le dinamiche sociali nella gabbia di una precostituite idea di bene comune
Ma ha posto le premesse per uno sviluppo mediato dalla legge sorvegliato dalla Corte costituzionale nelle diverse direzioni possibili e qui credo che sia il primo aspetto di una sua perdurante attualità
La tecnica del bilanciamento tra valori confliggenti mostra che vi sono sempre molte alternative nel definire il punto di equilibrio
E spetta la politica sceglierle ma resta lo zoccolo duro incomprimibile del nucleo essenziale ciascuno di essi
Se dunque la Costituzione e l'apparato scheletrico riducibili un corpo che si all'Argot si restringe in base alle scelte politiche
Appare chiaro che essa si propone di accompagnare stabilmente la vita della Repubblica lungo sentieri anche molto diverso
L'esigenza di rinnovamento diminuzioni su queste se queste sono tradite appartengono ad agire politico ma non coinvolgono la trama costituzionale
Sotto questo aspetto una seconda ragion di attualità
E per così dire tautologica ma solo in apparenza
La Costituzione merita i durare proprio perché è già durato a lungo
La storia conosce esempi di ingegneria costituzionale tanto Lodati quanto miseramente naufragati
Ma è nata caso più celebre quella Costituzione si è rivelata inadatta al corpo sociale per il quale era stata pensata ma soprattutto non ha avuto il tempo di sedimentare e di affinarsi attraverso l'esperienza
Travolta dalla crisi del ventinove non ha potuto godere di ciò che Luciani ha chiamato in modo inerziale della Costituzione verso il proprio mantenimento ovvero sia la forza di resistenza che le costituzioni oppongono i mutamenti che superano un certo livello di ampiezza di profondità
La stabilità di un azione si deve alla stabilità della sua costituzione
In moto inerziale che ci protegge le fatti eversivi mi pare sia dovuto a due fattori
Anzitutto la Costituzione si adegua e mutamenti sociali e ringiovanisce ponessi
Le Costituzioni che sono durati a lungo hanno avuto la possibilità di mutare insieme con la società e sono perciò paradossalmente al contempo più nuove e più sperimentate di costituzioni create dalla penna di brillanti giuristi
Ma le cui sorti sono incerti
In secondo luogo ed è la terza ragioni attualità e se con il tempo generano il patriottismo costituzionale al quale si affida la più formidabile difesa delle istituzioni democratiche
Il popolo s'identifica con i valori costituzionali percepiti come garanzia di stabilità e prosperità
Al di là del metodi vasti progetti di riforma costituzionale sottoposti a referendum confermativo merito che ovviamente non è qui in discussione
Resta il fatto che le ampie maggioranze direttori contrari mostra una fiducia del corpo sociale nell'attuale Costituzione
Che la prima assicurazione di buona dite per ogni Costituzione ed è quindi un valore in sé
Continue revisioni della Costituzione per inseguire idee settoriali miglioramento
Rischiamo di avere un impatto sistemico a Segrate scuotendo il condiviso consenso sull'intero impianto costituzionale che finisce per essere percepito come una componendo albicocca dell'ordinamento al pari di una qualunque legge ordinaria che viene modificata a seconda delle esigenze degli umori del momento
Se ciò avvenisse la Costituzione perderebbe nella percezione dei consociati la sua supremazia valoriale
Da tempo la Corte costituzionale ha avvertito che vi sono limiti implicita la revisione costituzionale
Quante principi che appartengono all'essenza dei valori supremi sui quali si fonda la Costituzione italiana faccio ovviamente riferimento a sentenza mille centoquarantasei del mille centottantotto ma a prescindere questi limiti occorre aggiungere più in generale il prototipo costituzionale soffre anche per modifiche minori con un patrimonio si si depaupera lentamente ma inesorabilmente anche per reiterate piccole spinse
L'integrazione tra prima e seconda parte della Costituzione nella dottrina costituzionalista è ormai un dato acquisito
Non si può pensare che la modificazione dell'assetto organizzativo non abbia ripercussioni sulla sfera dei diritti e delle libertà e ciò deve indurre a prudenza quando si vuole mettere mano ad aspetti che appaiono marginali perché le ricadute possono essere ben più vaste
Del resto non è ben chiaro
Quale deficit posto rimproverarsi alla parte organizzativa della Costituzione
I progetti revisione costituzionale nascono negli anni Ottanta in un contesto di grande fortuna per il parlamentarismo
Ricordato prima Giovanni Orsina
Si pensava che un esecutivo debole compromettesse l'efficienza del Paese ostacolasse le riforme tuttavia negli anni novanta
Anche a seguito della modificazioni in senso maggioritario della legge elettorale si è manifestato un fenomeno opposto e si sono insediati governi forti nei confronti del Parlamento
La stessa Corte costituzionale dovuta accentuare il proprio controllo prima sui decreti legge e poi anche sui decreti legislativi a dimostrazione del fatto
Che la Costituzione non nega affatto l'esecutivo ampi strumenti di governo e che talvolta può essere necessario intervenire per limitarne l'uso
Un approccio interventista sulla parte organizzativa della Costituzione
Ancora assecondato dance da idee sorte in altra epoca rischia perciò di essere fuori del tempo
L'esperienza ha dimostrato ed è una quarta ragioni di attualità della Costituzione che eventuali inefficienze di sistema non le sono addebitabili
Anzi la forma di governo parlamentare flessibile pronta tasse le contingenze del Paese agli effettivi rapporti di forza tra le sue istituzioni e le componenti politiche
Per averne conferma basterebbe pensare al continuo pendolo tra attivismo parlamentare e capacità di indirizzo del governo o anche al ruolo assai flessibile
Del presidente della Repubblica che a seconda delle circostanze si trasforma da arbitro in protagonista per poi riprendere i suoi panni di arbitro
Vi sono periodi in cui si manifesta una conta di costituzione che corrisponde all'esito di grande tra traiettorie della storia che vanno pur sintetizzate ma si può dubitare che la nostra epoca appartenga quei periodi
Viviamo in una società pluralista
Ancora alla ricerca di squilibri di equilibri economici e sociali continuiamo interrogarci sul rapporto tra cittadinanza e diritti della persona umana e rivendichiamo un criterio equo per la distribuzione delle risorse
Certamente i termini questi problemi di molti altissimi sono cambiati con il passare del tempo
Ma la Costituzione per come è stata scritta continua a offrire le chiavi per affrontarli e per cercare di risolverli ed è questa forse la più forte ragione la sua attualità
Sabino Cassese
Ci ha ricordato che molte parti della costituzione sono inattuate
E ha messo a confronto la costituzione materiale con la Costituzione formale ma appunto il problema
Non è della Costituzione formale è della costituzione materiale non credo che da quello che ha detto Sabino emerga un'esigenza di modificazione della costituzione formale
Sabino ha parlato
Di rughe della Costituzione ma credo che siano rughette la Costituzione materiale
La nostra Costituzione pur avendo settant'anni credo che di rughe non ne abbia molte le disposizioni costituzionali sono di per sé elastiche
Ma la nostra Costituzione travalica l'elasticità delle regole costituzionali e accoglienze principi la cui eccedenza di unto logica permette di prefigurare scenari nuovi e mutevoli
Orsina parlato se non ricordo male di un documento
Molti
Potente mi sembra che questa fosse l'espressione
Nei suoi settant'anni la vita
Di vita la Costituzione ha consentito l'avvio del processo di integrazione europea non ho parlato proprio da ultimo Fabbrini e Manzella e ricordando il ruolo fondamentale dell'articolo undici
Ha trovato una tutela per i nuovi diritti emergenti ha scovato nelle sue pieghe il bene dell'ambiente ha saputo governare le sfide della bioetica innanzi agli impensabili progressi delle scienze
Ha risolto che si costituzionali che non sarebbero state neppure immaginabile quarantotto
Ha saputo di venire un patrimonio condiviso per tutti gli operatori giuridici e le persone entrano direttamente nelle aule di giustizia conformando i negozi giuridici insomma diffondendo siccome un vento benefico
Per tutto il Paese
è stato riconosciuto da molti che appunto la Costituzione
Pur non prevedendo gli espressamente accompagnato
Di diciamo accompagnato insieme con la corte costituzionale i cambiamenti ha fatto crescere alcuni principi trasparenza
E altri di cui si è parlato oggi
Tutto questo ha fatto io credo la nostra considerazione e allora per concludere veramente concludo mi chiedo perché cambiarla
Bene abbiamo ascoltato tante voci noi ci fermiamo qui un ringraziamento io dissi no al presidente della Corte Costituzionale per averci dedicato a tutta la mattina queste importanti riflessioni
è un saluto è un ringraziamento agli studenti che sono stati fedelmente ad ascoltarci buon lavoro
Grazie
Vecchi verrà
Bisogna il suo
Insiste ma io qui
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