Tra gli argomenti discussi: Albania, Carcere, Comunismo, Destra, Famiglia, Fascismo, Giustizia, Guerra, Letteratura, Libro, Politica, Sinistra, Societa', Storia, Totalitarismo.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 14 minuti.
09:00
10:00
10:00
13:00 - Roma
11:00 - Milano
16:30 - Bologna
politico e scrittore
Radio radicale ben tornati ad un nuovo appuntamento delle parole le cose è nostro spazio di approfondimento
Culturale siamo felici di avere nei nostri studi Besnik Mustafà il benvenuto a Radio Radicale innanzitutto un grazie per l'invito c'è anche qui nel nostro studio generata Gei diciamo si è fatta portatrice di questo Berro manzo e magari ci aiuterà lì dove fosse necessario nella traduzione quindi se la sentiamo intervenire i nostri ascoltatori sanno di chi si tratta allora il libro che presentiamo oggi si intitola piccola saga carceraria ed è edito da Castelvecchi
Diciamo un libro molto interessante perché al suo interno vengono ripercorsi una serie di problematiche una serie di possiamo dire momenti storici importanti del nostro contemporaneo e del nostro passato prossimo allora parliamone un po'di questa trama e di questo sviluppo innanzitutto come è nato questo libero
Ma è un romanzo dunque fiction non so come fichi
Dite anche in italiano e citations assieme buon italiano
è un romanzo che ha come tema centrale la prigione politica come istituzione la prigione politica a accompagnato la storia dell'Albania durante tutto il Novecento
In questo senso abbiamo conosciuto delle dei regimi senza libertà che era vanno di destra
Di sinistra e una cosa che è molto interessante che nella storia dell'Albania nel nel contesto dell'Albania
L'unico è l'unica istituzione che non ha cambiato neanche luogo era la prigione politica
Le la la la stessa bionde indicherà utilizzato dai monarchi visti nelle prima la guerra dai fascisti durante la guerra e dai comunisti
Dopo la guerra tutte le altre istituzioni ministero della cultura della cui cultura del dei lavori pubblici eccetera
Era una gravano cambiati solo la prigione politica e io
Ho raccontato la storia di una fase di una famiglia
Come è una saga e un'altra famiglia che si trova implicata con la prigione politica una volta come come guardiani e una volta come prigionieri dunque passando di una di una dittatura di sinistra una di una dittatura di di destra una dittatura di sinistra
In verità cambia solo la clientela questi che era vano prigionieri nel senso metaforico la prima nel primo regime sono guardiani nel secondo è vice viceversa
Dunque io
Per me come scrittore
è importante vedere
Come la prigione politica gioca un Rollo sostanziale per il regime sopra la gente che non è in prigione
L'ombra che getta il il il la prigione politica sul sul sulla gente che non è in prigione i dunque la paura
The niente che che uccide uccide il tessuto umano
Ecco interessante della riflessione appunto sul carcere come strumento universale di controllo della massa e come strumento di repressione in cui all'interno appunto si sviluppa come in questo caso anche una sorta di saga familiare di Saga politica
La parte a mio avviso anche molto importante di questo libro e proprio
Lo strumento che che che lei ha scelto perché appunto ribadiva all'inizio è una fiction è un romanzo è è una storia inventata però forse proprio perché c'è un sottotesto di fiction di immaginazione assume ancora più forza perché in qualche modo lei ha adesso il il carcere e soprattutto le storie del carcere in qualche modo un contenuto universale
Oggi i anche se diciamo in nella maggior parte dei Paesi europei non c'è più un regime totalitario il carcere però ha mantenuto anche la stessa funzione anche in un regime democratico pensiamo al caso italiano diciamo diventa da un lato discarica sociale
E dall'altro strumento di controllo
Allora ha visto che anche il suo impegno diplomatico lavorativo la sempre portata anche a a vedere a sorvolare i vari stati e vari modelli sociali
Chiedeva si è fatto un po'di questo carcere che ha una funzione transnazionale
Ma il carcere esiste Temps tanto che esistono il il chi mal
Se il lavoratore malfattori dunque io non non penso che si può
Si può e esistere una società senza il carcere per i periti per i terroristi per questi che fanno male
Dunque ma io parlo sono del del della prigione politica come metafora della libertà certi dunque questo senso che è diverso ma penso io sono uno dei fondatori del comitato Helsinki in Albania dall'inizio del dal momento della caduta del del del dittatura e dunque ho giocato un Rollo per liberare gli ultimi prigionieri politici che esistevano anche in in gennaio novantuno in Albania ma io penso che anche nei nei prigioni diciamo
Del mondo democratico per i terroristi
Ditte i prigionieri devono avere diritti
Nel senso che la differenza
Fra un prigioniere presa anche di un prigioniero horror ordinario concrete dunque
Chiusa differenza nel nella vita di un prigioniero nessuna dittatura
N in democrazia sono i diritti perché in una dittatura il prigioniero in un nonna diritti
Dunque io sono per la protezione dei diritti anche dei prigionieri e che sterili del dobbiamo essere chiari in questo senso
Ma non penso che la prigione un
è un luogo dove dove
Si va in vacanza certo ecco un'altra caratteristica di questo libero e nella
Grande intensità nella descrizione dei sentimenti umani all'interno di questa vicenda il lettore che avrà la fortuna di avvicinarsi a questo volume troverà
In qualche modo un una sorta di grande affresco di caratteristiche di personaggi allora è molto interessante vedere questo doppio binario su cui si snoda il libro da un lato c'è il racconto
Sociale politico dell'Albania e di appunto una prigione che diventa in qualche modo un recinto ostativo per la libertà però dall'altro c'è una puntualità molto interessante molto forte dei caratteri umani per lei come Stato giocare anche un po'su queste due dimensioni all'invenzione
Pubblica la dimensione privata
Non lo so questo il mistero della della creazione
Io ho col lutto di raccontare la mia vecchia ferita Ulla verità la verità non è un l'amore non è un una cosa che si racconta se c'è un romanzo non è una cosa che si racconta come e in un rapporto di un in un documento in un in una descrizione giornalistica dunque si deve fare
Fare fare
Dimostrare che c'è all'interno della testa delle stomaco del del personaggio dunque emozioni e sofferenze perché c'è c'è c'è qua astio che il questione molto degli diamole anche nel nel mio romanzo della gente che che che che fa tutto per per per vivere la mole che cella la confronta azione con la morte me la morte nel senso della Grecia antica nel senso
Che si vive
Ogni sollevo come un un una conseguenza ma spesso anche come come uno uno scopo come come uno obiettivo va in questo senso era necessario di raccontare penso che la letteratura
è e resta la buona letteratura
Resta nella definizione di Aristotele il due mila quattro cento anni fa che la letteratura e l'arte della parole del delle l'arte del della lingua
Io posso dirvi che è in questo romanzo esiste già in francese esiste
In tedesco già tradotto in molte lingue
Io sono contento di vedere che un testo
Scritto in una piccola lingua come e la lingua albanese
Trova il il l'equivalenza nelle gare nelle grande lingue
Francese tedesco all'italiano adesso eccetera Nick in questo senso
Penso che
Che uno scrittore anche se scrive
Per i prigionieri politici
Per di più
Deve pensare che il lettore ha bisogno figlio respirare dunque di aver anche un con un rapporto vedono il potere edonistico con l'opera letteraria in questo senso il mio romanzo non è non è un non è noioso ai spero
Spero
Ecco siamo quasi in conclusione due considerazioni la prima
Si evince punto
Dalle dalle sue parole del libero che richiama un po'una una frase di Altiero Spinelli che scrisse dal suo confino dalla sua prigione politica che era a Ventotene
In cui descrisse punto dice l'origine e la natura dei sistemi totalitari
Pressoché identica ogni dittatura ne vale l'altra si poggia fondamentalmente sulla costrizione l'eliminazione della libertà personale però non fa mai conti con la libertà di pensiero
E a questo diciamo considerazioni che poi un un fil rouge che lega
Diciamo le storie di questo libro c'è anche la considerazione propria di una generazione e di una classe politica intellettuale albanese perché diciamo scende un primato felice possiamo dire sin dal primo ministro albanese Edi Rama lei e tanti altri diciamo c'è una forte componente unione tra la parte politica la parte intellettuale forse questa è diciamo l'arma più forte di reazione contro i totalitarismi cioè l'arma che quella generazione a in qualche modo avuto per reagire
Noi siamo un Paese libero da venti otto anni
Nel senso che durante novecento le lire Jimi totalitari agli che sono stati di sinistra o di di destra hanno fatto tutto qua disturba le e lite
E politiche
Le e lei è lite intellettuale ma non hanno riuscito
Dunque e in questo senso penso che è una chance per per l'Albania
Prima che di aver di aver intellettuali nella politica come dice passava Veltri la presenza dei politici dei intellettuali soprattutto degli scrittori nella politica
Umanismo
Umane umanistica la la politica dunque è una buona cosa e secondo l'Albania è un piccolo paese
Nel senso che l'Albania ha bisogno di essere ascoltato all'estero
Deve essere compresa dagli amici
Stranieri siamo a Roma adesso nel senso che ENI intellettuali possono essere più comprensibili
Per gli amici dell'Albania per far amici per l'Albania che un politico sta andato che si trova nel nel suo e nel suo quadro e che non cresce mai che alla sua lingua l'auto Bois come si dice in francese in questo senso penso che intellettuali albanesi hanno preso e prendono la responsabilità verso il Paese uno è una buona cosa
Bene allora noi ringraziamo ancora Bernie Mustafa ai per essere stato nostro ospite ricordiamo piccola saga carceraria edito da Castelvecchi
Grazie ancora e speriamo anche di rincontrarci presto con un nuovo libro ore e con altre storie da raccontare grazie anche grazie alle
Grazie a Dio ascoltatori e grazie a voi che ci avete ascoltato il seguito fino a questo momento rimanete in ascolto perché continuano le trasmissioni di radio radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0