Oltre il Mezzogiorno - Presentazione del terzo numero della rivista della Fondazione Craxi, "le Sfide"

Ci accomodiamo ce sono posti a sedere
Ho visto
Mi mi
Mentre
Il tecnico
Se prendiamo posto il fondo iniziale strettamente
In orario
Allora grazie atto grazie a tutti grazie
Ai presenti
Sostituirò il direttore della rivista il dottor Mario Bava l'onorevole Mario Bardi in quanto impossibilitato per problemi imprevisti e personali
Tenterò di fare un'introduzione quindi molto più light molto più soft rinviando un po'all'editoriale del numero della rivista che ho confermato insieme al direttore quelle che possono essere delle
Delle primarie considerazioni sul quadro istituzionale e sulle ragioni che ci hanno mosso a ragionare sulla questione meridionale apporre l'attenzione di questa rivista
Ancora a neanche un anno di vita sulla questione sul Mezzogiorno primo ringraziamento va a tutti i relatori ringrazio anche il presidente di Confindustria Vito Grassi che si è seduto in prima fila perché dovrà andare presto via ma lo ringrazio per il segno di attenzione che questa sua presenza seppur fugace
Con questo è il segno attenzione ci ha voluto dare con questa presenza
E e un ringraziamento ovviamente va a tutti coloro che hanno contribuito con le loro riflessioni con i colloqui penso a Claudio Signorile con le loro ricerche o all'alla stesura di un numero che io considero un numero importante
Un numero importante non solo per il tema che in esso è e contenuto e sul quale si vuole porre l'attenzione
Diciamo che questa qui non vuole essere un'iniziativa una banale iniziativa di presentazione di una rivista o di un numero piuttosto con l'estero occasioni di presentare questo numero la cui sezione monografica perché nel numero troverete riflessioni anche sguardi sull'Europa sul mondo sulle dinamiche che intercorrono tra il passato il presente c'è una sezione archivistica c'è una sezione di scenario
Non può essere semplicemente la presentazione della sezione monografica ma bensì vuole essere un'occasione di dibattito sulla questione meridionale
Il Mezzogiorno è stato il grande assente dalle discussioni non dei programmi politici istituzionali ma delle discussioni dalle visioni dai progetti dalle idee che si sono sviluppati in questi anni e sicuramente latitato da quelle che e una necessaria visione strategica
E questo la prima riflessione che ci è venuta in mente quando abbiamo pensato di creare questo numero
La sua gestazione veramente e pre quattro marzo e
Spiegherò perché utilizzo con la scadenza elettorale come di Klein
Perché nel mentre voi preparavamo il secondo numero della rivista che si chiama per l'appunto diciottesima legislatura è uscita pochi giorni dopo l'avvento dell'inizio di questa legislatura o per l'appunto la diciottesima e dedicato al tema la sulle sezioni monografiche dedicata al tema delle riforme istituzionali costituzionali economiche del Paese
Nella sua chiusura ci siamo resi conto che avevamo affrontato tra le tante troppe tematiche
E quindi è un volume molto vasto e impegnativo vi invito a recuperarlo sul sito le sfide punto org
Non avevamo trattato la questione del Mezzogiorno
E allorché ci siamo detti che non era possibile trattarla con un lungo saggio essendo una riflessione che necessitava di chiavi di decodificazione assai più particolareggiate e abbiamo deciso di demandarla una sezione a un successivo numero ha una sezione monografica
Apposita il voto del quattro marzo
Un po'in maniera prevedibile un po'in maniera inaspettata apposto in maniera dirompente oserei dire la questione meridionale al centro dell'analisi del voto e delle riflessioni che mi sono scaturite
Riflessioni più o meno originale più o meno particolareggiate ma sicuramente tutte incentrate sul comportamento e sulla reazione che ha avuto questa parte del Paese
Quindi ci siamo resi conto che la sfida non poteva essere inglobata semplicemente all'interno di un quadro meridionale ma bisognava andare oltre il mezzogiorno e da qui il fortunato titolo di questo terzo numero
Che
Un po'altrettanto fortunoso perché nella conversazione nel colloquio con Claudio Signorile viene fuori e in un leit motiv continua con tutti gli interventi a seguire
Questa importanza e questa strategia strategicità di guardare oltre questa Regione
Un numero su tutti e vado a concludere
Consideriamo il Mezzogiorno sfida per il paese ma è come prima per un mero dato i dati cosa ci dicono
Nella rivista è contenuta una riflessione a cura dello Svimez e quindi del presidente Giannola
Che mi il Mezzogiorno in questi anni è stato sicuramente un'aria di grande spesa ma non di crescita e di sviluppo e i dati ci dicono una cosa ancor più importante che il Mezzogiorno non solo è non solo è una questioni di divario nord-sud o per lo meno lo è stato fino a un certo periodo della nostra storia
Oggi mezzogiorno e il paradigma del divario che intercorre tra l'Italia e l'Europa cioè mai come oggi la famosa frase fatta non cresce l'Italia se non che il non cresce il mezzogiorno e suffragata da dati e da riflessioni concrete
Quindi il voto del quattro marzo ha riposto una questione la riproposta la riposta nella sua teatralità siamo a Napoli una città che ha una storia di teatro non comune non ordinaria
Ma non hanno dato alcuna risposta
Nelle valutazioni che troverete nella rivista nelle analisi un po'riassunte come detto nell'editoriale troverete anche delle valutazioni sono delle valutazioni critiche ma non pregiudiziale su quello che l'operato del
Del governo e su quello che è l'ASPI l'assetto che sembra configurarsi istituzionalmente le visioni che sembrano predisporsi per quest'area del Paese
Tirando le somme di quelle che sono queste questi saggi queste riflessioni
Vedete e abbiamo visto e abbiamo scritto che questa visione assenze assistenzialista del Sud e pericolosa
E pericolosa non solo perché non contiene una chiave di sviluppo e di crescita ma è pericolosa dal punto di vista culturale e rimando alla lettura dell'arte del saggio di di logge ieri un liberale convinto sulla cultura meridionalista
Ecco io
In conclusione voglio dire un aspetto può insomma ritorneremo la faccio breve perché gli interventi devono essere un po'tutti un po'concitati per ragioni logistiche alcuni relatori devono partire però la riflessione primaria per noi dobbiamo fare secondo me dare una lettura diversa meno stereotipata
Oltre il Mezzogiorno è un richiamo non solo alla regione mediterranea è stato talvolta deserto ma oltre il mezzogiorno e un richiamo anche alla responsabilità del mezzogiorno e delle sue classi dirigenti
Troverete anche all'interno di questi scritti una critica quella che è stata la classe dirigente che negli ultimi vent'anni si è alternato sullo scenario
Istituzionale che politico meridionale è una critica più generale ma che comprende un aspetto di peculiarità nelle nostre regioni meridionali cioè i partiti dei governatori nati sul potere ecco insomma fece l'acqua c'è una rare eccezioni deterioramento Vito un proprio partito da governatore
Ma come i partiti del sud sono l'espressione spesso sono stato un espressione inquietanti di una cultura meridionalista non all'altezza della storia e della tradizione il meridionalismo e lo ritroverete anche qui nella sezione storiografica con un saggio del professor De Felice
Non è mai stata nel rivendicazionismo né in un altro
è sempre stata programmazione e visione e sono chiavi che sono mancati per difetti politici per difetti strutturali istituzionali in questi anni vedi un saggio di Caldoro sulle macroregioni Teatro Regio ritenta
All'interno diciamo di questo disco dibattito vivo io concludo venendo qui riflettevo non avevo preparato ovviamente nulla perché dovesse ispettori direttore parte introdurre
Riflettevo diciamo su questa risposta di pancia che c'è stata nelle nostre regioni e nel Mezzogiorno a questo vuoto e sicuramente non è una risposta
Che una reazione che io considero da meridionale una lezione di escluse delusi
Cioè Mezzogiorno escluse deluso il comportamento non solo del quattro marzo ma il comportamento lungo la elettorale lungo l'arco di tutta la Seconda Repubblica ne è una testimonianza per inciso il Mezzogiorno ha sempre votato contro i governanti nazionali di turno
Questo è un dato
Di grandissima importanza di cui tener conto
Ma l'altro elemento quindi spetta questa teatralità mi ha fatto venire in mente una frase molto famoso ma che mi sono andato a richiami cercare di Eduardo De Filippo che mai come Orazi centra perfettamente sul su questa riflessione
Che dice voglio dire che tutto ha inizio sempre da un unico dopo stimolo emotivo reazione ad un'ingiustizia sdegno per i propri per l'ipocrisia
Solidarietà umana per una persona per un gruppo di persone ribellione contro legge contro leggi superati anacronistiche e per visioni sbagliate del mondo di oggi e di ieri
Ecco questa frase credo possa sintetizzare quello che lo sul nostro scopo quello che lo stimolo che vogliamo offrire con questa con questa rivista e con questo numero
Nel Mezzogiorno c'è stata una reazione e e è stato uno stimolo stanno in coglierlo interpretarlo in maniera corretta non dargli risposte assistenziali non dare risposte di pancia e una ribellione democratica che non dobbiamo e non possiamo ignorare che non possiamo derubricare semplicemente una questione di disagio di rappresentanza ma che a chiave all'interno di queste di carattere economico sociale e storico
Ecco questo e leggi e il leit motiv dei il filo del Comune il filo d'Arianna che collega tutti gli interventi di questo numero io pertanto mi taccio passò subito la parola Stefania Craxi che spero sostituirà un po'la
La relazione richiede l'introduzione che Mario Barbi non a fatti ho tentato per lo più di dare
Una chiave interpretativa del lavoro che abbiamo abbiamo avanzato e che abbiamo proposto è ripeto rimando all'editoriale come come chiave di lettura e chiavi di decodificazione Stefania Craxi grazie
Ragionare sul Mezzogiorno sulle strategie esercitate possibili per uno sviluppo per lo sviluppo di quest'area nonché del tutto il Paese
Può apparire in questi giorni in queste ore e siamo in attesa di un del varo di un tempo regressivo e assistenzialista può apparire se non inutile perlomeno un po'velleitario
Per far fronte alle sfide di cui parla questo libro del trimestrale della Fondazione Craxi interamente dedicato mezzogiorno è necessario capire che il merito e bisogno non possono essere l'uno contrapposto all'altro mi perdoneranno i socialisti in questo dilagare del sentire dell'armonia
Infatti non vi può essere squilibrio contraddizione nel soccorrere quanti vivono in una condizione di bisogno e la necessità di promuovere e sostenere i talenti la crescita il lavoro ingegno degli italiani
I danni che ne dice deriverebbero sono tali da produrre non solo guasti economici e sociali
Ma veri e propri danni e fratture culturali difficili da curare specie in un contesto come quello meridionale
Mai come ora l'approccio alla questione meridionale deve essere affrontato con un salto di qualità
Difenderò brevemente su tre aspetti partendo nelle riflessioni per ragioni prossimità dell'ultimo quarto di secolo il primo aspetto quello politico e istituzionale
Il Mezzogiorno atteso una buona politica la fine della Prima Repubblica e la distruzione del sistema politico affatto sicché il primato della politica venisse meno
Gli effetti le storture sono sotto gli occhi di tutti ma questo processo che ha inciso negativamente sull'intero Paese avuto effetti ancora più deve dirompenti sul Mezzogiorno
Specie in quest'area lo scadimento ne parlava prima ancora globale della classe dirigente amministrativa
L'assenza di analisi riproposte
è coinciso non a caso con il venir meno della politica e dei partiti quello che facevano partiti faceva elaborazione culturale
Studio delle realtà locali dei Ghizzoni dei cittadini sul territorio
Sconto delle idee quindi la distruzione i partiti è stata la causa primaria
Del venire meno della elaborazione culturale della visione dell'hardware orazione di una visione dalla mancanza di un'attenzione progettuale e di ogni bussola di riferimento per l'azione amministrativa sul territorio
Non è quindi un caso se la questione meridionale al netto delle dichiarazioni retoriche sempre all'ordine del giorno soprattutto in periodi elettorali ha perso progressivamente centralità nell'azione politica nazionale
Questo vuoto progettuale ha favorito stagioni ma il governo nel Mezzogiorno
La nascita di cacci chiodino vecchi Masanielli capipopolo espressione di una classe politica e governante inadeguata di una cultura parassitaria irresponsabile che alla prova dei fatti molto spesso non si è dimostrata all'altezza delle sfide il danno prodotto da questo è stato duplice primo fornire un alibi a quanti non avevano nessuna intenzione di affrontare la questione meridionale
Soprattutto a guardare a mezzogiorno come luogo di investimenti pubblici e privati come motore della crescita del Paese
Secondo hanno svilito la presenza stessa del meridionalismo e da Salvemini a Sturzo da Guido dorso Rossi Doria non è mai stato reti richiedete azionista indipendentista assistenzialista
Ne sono stato un esempio i partiti del sud che si sono affacciati sullo scenario politico per lo spazio di un mattino
Altare distesi i partiti dei governatori lo dico senza polemica non è vero l'espressione maggiori di un malessere reale lo svilimento del Sud e dei suoi cittadini
In una rappresentazione grottesca nel Mezzogiorno dei suoi interessi che non poteva che essere minoritaria nella coscienza e nel sentimento comune pertanto erano destinati fin dalla loro nascita al fallimento
Gli elettori meridionali hanno aggiunto hanno reagito questo deficit politico ancor prima che economico con un comportamento elettorale un bivacco ogni volta punendo chi stava al governo in quel momento
Sul campo istituzionale poi tanto decantato bipolarismo della Prima Repubblica ha escluso il Mezzogiorno come logica di sistema
E gli effetti perversi della riforma del titolo quinto hanno rappresentato elementi che hanno favorito un anno favori donne la rappresentazione degli interessi del sud
Nella predisposizione di politiche come oggi al contrario
Anzi hanno fatto conte di fatto contribuito a una parcellizzazione degli interventi che ha prodotto molte asperità e nessuno sviluppo
Tutto ciò ha fatto sì che il Mezzogiorno si presenti oggi come una medaglia facce
Da un lato esempi di un'industria di eccellenza un'agricoltura avanzata in certe zone intensi un terziario competitivo al servizio del turismo una volontà di operare di rischiare di produrre e dall'altro lo spreco di risorse la chiusura culturale una economia di sopravvivenza incapacità di usare le disponibilità finanziarie pubbliche
Che ci sono i fondi europei il degrado del patrimonio artistico edilizio
Detto ciò da dove ripartire appare urgente non solo rigenerare una politica degna di questo nome e senza accarezzare gli istinti della gente e senza strumentalizzare situazioni di disagio e di bisogno presenti
Saccà ripartire anche con una proposta di tipo istituzionale dando vita macroregioni ovvero sfruttando già da subito gli strumenti normativi in nostro possesso
Di questo ne ha scritto in un saggio nel presente la regista Stefano Caldoro che vi invito a leggere
Ho ripensiamo al Mezzogiorno comunicare anche necessità investimenti certo infrastrutturali complessivi ove non vi sarà sviluppo possibile
Non è nel soccorso mente l'assistenzialismo nel Mezzogiorno ha bisogno e nemmeno delle mantenimento dello status quo che possono peggiorare
Occorrono al contrario nuovi incentivi nuove servizi nuove reti strutturali ponti strade autostrade occorre barare scusatemi
La metà troppa immaginifica nuove piste nuovamente raggi
Secondo punto il mezzogiorno e la sua economia
Sbrana delle nuove immigrazioni rappresenta capitolo più doloroso e più grave tanto per la perdita del capitale umano nel Mezzogiorno quanto per l'impoverimento economico dell'intero Paese
Nessuno lo dice ma i flussi migratori che hanno interessato gli anni sessanta e settanta aveva no nella mobilità interna dell'Italia nord sud una forza numerica è una ragione per l'economia del Paese
Le grandi industrie necessitavano di capitale umano dire un'economia che cresceva e richiedeva forza lavoro oggi non è più così
Negli anni due mila le migrazioni rappresentano sempre di più una sconfitta della politica
E sul tema soprattutto danno sociale lo sradicamento ed economico
I nuovi flussi in prevalenza giovani riguardano il capitale umano informato il più qualificato sono tutte migrazioni che sono vanno in paesi stranieri e quindi sono immigrazione dal paese
La rotta dei giovani meridionali armati di conoscenza e di speranza non mira più verso il nord Italia Anna Craxi l'estero soprattutto verso quell'Europa che ha rappresentato per molti un'opportunità di crescita e di confronto con la ditta
Facendo così però un triplice danno il Mezzogiorno perde i suoi figli migliori
Il paese tutto Pepe saperi e competenze su cui comunque investito il tutto coronato dalle dei bacchettati competenze fanno la fortuna dei competente dell'Italia mi scampo della ricerca delle nuove tecnologie e via dicendo
Fermare il capitale umano in uscita mettere a frutto questo capitale sociale un anno che possediamo e quindi un imperativo
Non lo svago sussidi ma con sgravi fiscali Cassazione vero bonus energia perché l'impresa ed esperta
Con la predisposizione di progetti integrati di sviluppo
Da sviluppare nell'area mediterranea con politiche attive del lavoro e con investimenti in infrastrutture e dei servizi
Infatti appare difficile dato il contesto attuale il livello dei servizi essenziali immaginare uno sviluppo del Mezzogiorno
Chi potrebbe mai investire in un'arena mostra transazione più elevato anche a causa dei cosiddetti piani di rientro e i cui servizi sono i meno efficienti del paese
Chi investirebbe in un'area in cui trasporti di merci e di persone sono scarsamente competitivi nei tempi nei posti che nella qualità dell'offerta
Tuttavia credo sarebbe anche sbagliato farne solamente un esborso di risorse e vero i trasferimenti ordinari non sono andate così cospicui come si è voluto far credere
La fine dell'intervento straordinario conciso con l'avvento dei fondi strutturali che hanno solo in parte sostituito le risorse per il Sud
Come testimonia un recentissimo rapporto redatto dall'ufficio valutazione intubato del Senato il flop dei fondi dell'Unione europea ha rappresentato una scusa di pomodori per il disimpegno nazionale verso il Sud
Il male secondo questo rapporto deriva dal fatto cito testualmente che avere esternalizzate solo fondi strutturali della coesione la soluzione del problema meridionale è stato un alibi per la sua rimozione
Nel dossier si segnala l'assenza non solo dell'ordinario ma anche il paradosso che dopo trent'anni il bilancio delle politiche di coesione sei macro e il Mezzogiorno resta nel continente europeo la più grande area depressa
Con un'incidenza tra risorse erogate crescita di scarsissimo livello non c'è contraddizione in tutto ciò c'è con tutta evidenza concorso di colpe
Non che il tema delle risorse e delle dice quello dell'efficienza della spesa che fa il paio con quello della parcellizzazione dei progetti e della scarsa velocità di esecuzione degli interventi
Quale strada imboccare per il futuro quale strada seguire per gli interventi ordinari e straordinari di questo sta parlando ragionando nessuno
Eppure abbondiamo di tweed di poste di slide e di dichiarazioni a favor di telecamera
E finanche le è parso con il Governo Gialloverde il ministero del Mezzogiorno ottimo
Peccato che non abbiamo traccia e le poche tracce che abbiamo sono caratterizzate dalle dichiarazioni assistenziali dinanzi sviluppi insiste vedi la lotta al tatto e all'Ilva del suo fanta ministro nessuna Vietti energetica che cosa fare nel prossimo settennato di fondi comunitari nessuna idea sul destino del Mezzogiorno
Consiglierei al ministro Lezzi se non altro di leggere comprendere il senso del rapporto sopra citato trarne le dovute conseguenze e invertire l'orizzonte delle proprie azioni e magari dello stesso De perché la manovra che sarà forse la polemica con l'Europa sviluppata dal Governo e della maggioranza quindi sospinto sarebbe assai utile se fosse indirizzata a far capire in sede comunitaria tranne gestita l'unione bisogna guardare verso sud
Non solo per il tema dei migranti ma anche come arabi delle Giarda per gli investimenti e la crescita dell'intero continente
L'Europa tutta deve riprendere la strada del Mediterraneo dell'Italia un'Italia non racchiuse ripiegata su se stessa e di programmare storica sovranità era chiusa devi guidare questo processo
Terzo il Mezzogiorno Mediterraneo è orizzonte
Il titolo del volume suggestivo quanto veritiero il Mezzogiorno infatti avrebbe la necessità di andare oltre se stesso
Ha detto di essere protagonista dell'economia dello sviluppo in quel Mediterraneo dove da secoli si incontrano nell'inciviltà e fibrocemento inquilini di popoli e di culture
Deve essere in grado di saldare il sud del mondo al nord dell'Europa
Può e deve essere il primo ponte nel Mediterraneo grande sarebbe in questa direzione rinnovata edizione euromediterraneo guarda il Mezzogiorno d'Italia multi stanno investendo sulla sponda sud del Mare Nostrum rappresenta un mercato di ben trecento milioni gli abitanti in forte crescita demografica ed economica e aggiungo
Rappresenta anche la porta sull'Africa
Noi non stiamo investendo ormai in queste tre regioni gli investimenti europei e italiani sono solo una piccola parte
Del totale mentre si registra una crescita esponenziale investimenti provenienti dai cosiddetti Paesi emergenti
Come il Brasile India Cina in testa che scommettono sul Mediterraneo anche versa guarda a guardare le rotte marittime che sono per loro così importanti
Eppure per l'evoluzione globale dell'economia dei commerci il Mediterraneo continuerà a esistere uno dei bacini più importanti di traffici del mondo destinato a crescere nella domanda di snodi commerciali dei sistemi di mobilità delle merci
Ma per dare questi benefici da questa condizione per un progetto una grande ambizione il Meridione a riserve umane sociali e culturali per poter dare una risposta positiva i del forte peritale per il Mezzogiorno nei primi anni del terzo millennio potrebbe essere quella di una piattaforma economiche logistica dell'Europa e il più importante mercato mondiale
Se ci fosse un'area economica di libero scambio tra l'Europa e l'Africa verrebbe considerata come la quarta potenza economica accumula quarta economia mondiale
Per quantità e qualità dei costumi interi periodi assorbimento di sviluppo per qualità e quantità della produzione e del traffico di merci
Bene un mercato enorme con un enorme potenziale che è oggettivamente in declino di logistica struttura di servizio
Con un adeguato Chiana voglia di quanti investimenti e l'Italia è in condizioni di fornire dobbiamo magari scoraggiati immaginare una grande area di libero scambio come già si era immaginata Bettino Craxi negli anni Ottanta quando immaginava questa grande capitale tra Reggio e Messina chiamate Mediterraneo e appunto decretata area di libero scambio
Come sperato potrebbe leggere anche nei resoconti la parte archivio della rivista è un progetto che richiede una visione un po'di coraggio rispetto al passato
E faccia mettere da parte l'iter di larga che qualsiasi progetto anche grandi opere sorda vada in favore della pineta organizzata nel Sud Italia e racchiude il patrimonio di grandiose civiltà dal Meridione son partite splendide immagini di coraggio di bellezza di poesia d'acqua hanno preso lo slancio movimenti patriottici e sociali che sono andati ad esempio a tutta Italia
Quindi sono nati i buoni Vigni il cui nome riconosciuto in tutto il mondo
E per questo io credo che questo Meridione d'Italia ricco di energie di intelligenza e di inventiva e perciò meritevole di guardare oltre se stesso aprirsi a nuovi orizzonti rinnovate ambizioni grazie
A
Allora
Sicuramente una forte critica a quella che è stata dal punto di vista politico istituzionale
La storia dell'ultimo venticinquennio nel Paese ma soprattutto nel Mezzogiorno con un invito e con un paradosso l'assenza di più politico l'assenza di politica di aggiungere di buona politica si è trasformata in antipolitica
Da questi titoli da queste riflessioni di Stefania Craxi e da un inciso che voglio precisare mi ero ripromesso di dirlo ma non l'ho detto in anteprima nel volume non troverete nessuno scritto nessun intervento che riguarda la questione
E criminalità organizzata il Mezzogiorno come la legalità diciamo è un po'lo storytelling a cui noi siamo stati abituati negli ultimi anni non è una mancanza è una scelta appositamente voluta
Perché il Mezzogiorno come diceva proprio Stefania Craxi è stato derubricato
Da questione di ordine economico sociale la questione democratica a mera questione legalitaria
La vicenda degli scioglimenti le questioni dibattiti in corso sono un esempio di come ci sia un conflitto anche tra istituzioni giustizia pubblica amministrazione amministrazione centrale nella gestione
Dei di questi fenomeni così complessi e di chi come i sindaci gli amministratori sono degli avamposti sul territorio però nel Mezzogiorno non ci sono solo storie difficili ci sono anche storie positivi è Ernesto Somma che un po'si occupa grazie al suo ruolo strategico dentro Invitalia di queste vicende qui e e a a ci può testimoniare sicuramente
Questa questa positività quanto di buono c'è in queste regioni una premessa Invitalia e una delle aziende che più di ogni altra ha avviato una campagna di intervento sul territorio mirata allo sviluppo impresse
Non sono dei classici incentivi che come diceva Stefania citando questo rapporto del Senato di sicuro interesse
Hanno provocato spessa ma non sviluppo ma sono aziende reali cerca una mano di Couto nella loro fase di partenza e che Invitalia si incarica
Di aiutare di incominciare ed incoraggiare il suo percorso quindi all'interno di diciamo una rigidi un qualcosa che non va che strutturale c'è anche un qualcosa di più strutturale
Sul Napoli c'è la vicenda di Bagnoli richiamata anche dall'amministratore delegato nel suo saggio da Domenico Arcuri
Nel suo saggio nella rivista ma che mediamente il professor somma che ringraziamo dalla lunga esperienza dalla grande attenzione al Mezzogiorno ci potrà sicuramente fornire
Grazie
Grazie
Grazie alla Fondazione per
Questo invito e per aver prodotto per una volta che cosa abbastanza rara diciamo un volume sul Mezzogiorno corposo
Leggibile non scontato
E e ricco anche di spunti e di idee che credo siano di il vero elemento che alla politica di sviluppo del Mezzogiorno e per le aree depresse come li abbiamo chiamati in ritardo di sviluppo e mancata in questi anni
Invitalia ovviamente è un soggetto che può essere considerato colpevole reo quantomeno correo di qua dei dei risultati poco felici che le politiche di sviluppo del Mezzogiorno hanno prodotto in questi anni
E sicuramente un altro una sua percentuale di responsabilità credo però che se vogliamo alzare un attimo la testa dal dettaglio e guardare alla radice diciamo della delle ragioni che ci portano a dire come correttamente è stato detto l'intervento precedente a fronte di risorse ingenti che sono state specie sì eppure sostitutive della spesa che ordinariamente lo Stato avrebbe dovuto fare quindi hanno creato l'alibi i cui il rapporto del sedato faceva di fra cui il rapporto è stato c'è riferimento
Sono tuttavia risorse ingenti e quel quel quel Breaks strutturale direbbe un economista non lo si intravede poiché i dati statistici no
Quindi certamente chiedeva Stefania Craxi ma chi investirebbe in un Mezzogiorno che a tutti quei ritardi eredi posso dire che come in italiano incontriamo quotidianamente molti ma ti che questioni investimento invece lo fanno alcuni sono anche seduti in questa salate
Provano a farne di importanti
Importanti sono anche le presenze in campagna in particolare imprese multinazionali che non distanti da qui a Morra De Santis o a altrove realizzano produzioni di assoluta qualità su
Tecnologie di avanguardia come l'appunto la manifattura additiva per pezzi di turbine per esempio penso alla rosa
Tutto questo però evidentemente non fa statistica nel senso che possiamo fare un elenco assai lungo di casi positivi
Di di talenti veri giornali che riescono a realizzarsi nonostante tutte le condizioni però c'è un problema e statistiche e continua a essere negative il Mezzogiorno sappiamo Giannola qui nel nel saggio riporta i dati esce dalla crisi più malconcio del resto del Paese
In due anni i spille Torres quindi sedici diciassette è tornato a crescere anche a un tasso leggermente superiori a quelle del Centro-Nord ma sempre in misura insufficiente a colmare un gatto che invece come dire andato crescendo nel tempo sicuramente dagli anni novanta era quindi
Le
Le condizioni che rendono una politica di sviluppo
Feconda sono condizioni che ha a che fare con la struttura quella società
Non richiamo i dati di studi anche recenti di Banca d'Italia e di altre istituzioni che ci assegnano però una una rappresentazione delle istituzioni meridionali a partire da da funzionamento della scuola dei servizi pubblici e così via che sono come dire certamente non soddisfacenti
Ma se però su tutto questo evidentemente le politiche di sviluppo fin qui realizzate non hanno saputo incidere probabilmente c'è una ragione che va al di là della qualità delle persone dei soggetti e delle istituzioni che hanno attuato quelle politiche
Perché statisticamente se questa roba va avanti da cinquant'anni dal non può essere che per cinquant'anni gli amministratori di investitori o di un'Italia oppure visto dei pubblici facenti regioni non funzionava forse quella che ad un certo punto
Con
Il governo Ciampi venne varata come nuova programmazione economica fondata su un'idea a avanzata è ottimista diciamo di un superamento della
Di disegni organici calati dall'alto però e di uno sviluppo che partisse dal basso
Nobile probabilmente anche teoricamente fondata mostrato dei limiti
E ha mostrato dei limiti perché se ci pensiamo è come se la politica fosse venuta meno al suo ruolo di
Programmazione di indicazioni dei grandi dei delle grandi direttrici di sviluppo che per uno liberale come mi potrebbe dire beh va bene
Però se io guardo alla parte di PG che la che il settore pubblico ultima intermediare capisco che questa cosa non torna cioè condire del mediare pediatra del PIL ma smette di di svolge il proprio ruolo che è quello di dare indirizzi
E in fondo sempre in questo gambe il volume la lunga intervista ma forse chiamata interviste un po'riduttivo missaggio colloca sotto forma di colloquio
Di Claudio Signorile questo elemento mette in luce cioè per il Mezzogiorno oggi possiamo immaginare che la politica di sviluppo sia una politica esclusivamente volta
Sanare quei fallimenti del mercato delle istituzioni che non consentono a Mezzogiorno d'Italia di somigliare al nord dell'Italia
La risposta è no
Claudio avanza un'ipotesi dice il Mezzogiorno si riappropri del tasso della propria del proprio ruolo in un quadro
Politico ciò economico mutato e su quella come dire Kostoris su quella idea costruisca una il proprio modello di sviluppo
Che non è più in contrapposizione con centro nord
Che non può essere più visto come come dire un gioco a somma zero per cui un Euro spesso nelle politiche per il Sud è un errore meno spesso per il terzo valico patrono fanno qua
Temo
E questo proprio credo che quindi da il superamento da realizzare è quello di una di politiche di sviluppo leit se adattive
Che tendono a seguire quelle che sarebbero naturalmente le edita Alitalia il vigile inclinazioni che i territori sembrano dare senza dimenticandosi invece di dover a incidere sulle condizioni di contesto non possiamo aprire uno sviluppo duraturo del Sud nel quale i migliori cioè quelli laureati sui quali aveva investito iniziano le tasse ostative
E abbiamo tassi di abbandono universitario il mio mestiere predispone Déco di costruirsi Dario tassi abbandono sul quaranta per cento
Nel Mezzogiorno d'Italia la percentuale di laureati sulla popolazione del dieci per cento
Qualche Paesi del Nordafrica apparsa a tassi così bassi diciamo un'ora a fronte di tutto ciò è evidente che il funzionamento del sistema scolastico disfunzione del sistema universitario
La sciocchezza che continuiamo a sentir dire che ci sono troppe università e troppe sedi universitarie di provincia e è una enorme banalità perché noi abbiamo un problema con al contrario di una insufficiente
Formazione di capitale umano preparato questi sono pezzi che non li possiamo chiamare pensionamenti di politica industriale ma sono pezzi di una politica che si interessa dello sviluppo mette insieme rispetto ad una vocazioni nuova quella del medico del Mediterraneo ma non non la commento perché Claudio da destinare a molto meglio di come possa fare io
Ma incide su quelle condizioni che servono e abbiamo
L'industria quattro punto zero ha funzionato abbastanza bene
Io ho avuto il piacere di fare il capo di gabinetto del ministro Calenda mentre questa questa misura veniva disegnata e realizzata e e anche il governo in carica ha confermato diciamo nemici della sua struttura complessiva quel quell'assetto il problema è che la struttura produttiva meridionale Near beneficiato meno non perché fosse sbagliato il disegno ma perché e il modello organizzativo la dimensione d'impresa la connessione alle reti internazionali del valore di queste imprese meridionali consentiva loro di beneficiare in misura minore e allora si torna al problema di qual è una visione più complessiva è nuova Kerr lo sviluppo del Mezzogiorno
Noi come Invitalia cerchiamo di agire su
Alcuni elementi di vitalità che il Mezzogiorno in maniera significativa mostra la campagna ancora più delle altre regioni
Su tutte le misure di incentivazione che noi gestiamo sia sui grandi contratti di sviluppo quelli appunto realizzati da impressi o consorzi d'impresa che fanno almeno venti milioni di euro di investimento fino a sostegno alle start-up
Per tutte queste misure la campagna presenta diciamo un un assorbimento delle risorse che largamente superiore al peso demografico che ha rispetto ad altre Regioni mezzogiorno questo è un elemento interessante c'è un c'è una forte vivacità
Il problema però è che continua Annoni far muovere in maniera significativa le lancette dei nostri brusco cruscotti statistici
Quindi
Una abbiamo negli ultimi due anni e mezzo circa
Anticipato forse un tema che anche in alcuni saggi di voi in quello di Claudio emergono una degli elementi di ritardo del contesto meridionale occulte che rende connesso meridionale
Meno facile per l'attuazione perché sviluppo e la incredibile lentezza realizzazione delle opere pubbliche
Ne abbiamo un problema di infrastrutturazione
Ma senza pensare a grandissime infrastrutture toccò ad alta velocità ma piccole investimenti dell'ordine di cento milioni di euro un'opera pubblica a mezzogiorno dice Antonelli ha ora si realizza in dodici anni
Otto di questi sono mediamente trascorrono mi per quelle che siamo fatti di attraversamento cioè il il tempo che intercorre tra una fase amministrativa dei un procedimento come cedimento di appalto pubblico a quella successiva
Evidente che non è immaginabile diciamo di realizzare dice ogni alte con questo grado di efficienza della spunti elemento dell'amministrazione pubblica
Taranto che conosco bene essendo
Un lucano trapiantato in Puglia
Taranto conta nel terminal quindi Hutchinson Whampoa eccetera arrivano chi si costruisce uno straordinario mollo
Per che avrebbe determinato diciamo
La la deviazione di importanti flussi contenne su Taranto finalmente il decollo della famosa piastra logistica di Taranto né partita
Ma ci abbiamo però impiegato dieci anni per David tre metri più di profondità in banchina per consentire l'attracco delle porta container più grandi
Ovviamente questi margini hanno diciamo neuronali Container non poco cioè son sono mestieri di grandi investimenti ma di ritorni assai sottili
Inimmaginabile per loro attendere questo tempio a Taranto ha già ci sono ancora non c'è più
Quindi evidente che sono
Se i intendiamo come dire affrontare compiutamente il tema dello sviluppo occorre agire su una pluralità di tasti che non sono soltanto gli incentivi quelli servono a chi vuol fare
E ed è bene che ci siano anche quelli automatici la fiscalità funziona tutto però a le esperienze di questi trent'anni ci dimostra che queste passo rumenta azione non cambia i destini in territorio così ampio Complesso
Tanto grande da occupare ostili terza popolazione italiana
Grazie
La velocità ha ragione coordinarci con interventi era proprio quella dei treni ci porta anche un po'a fare da Scarpetta passaggio prossimo intervento che Claudio Signorile
Sono stati citati che è un po'il protagonista di questo colloquio la rivista si caratterizza lo dico brevemente per avere una personalità con cui fare un discorso tra memoria e futuro in ogni nucleo
Sul tema sulla parte monografica del numero nell'intervento di insomma ti ringrazio sono stati toccati dei temi
La portualità che un po'può essere nell'anche nella visione proposta Stefania Craxi cioè Mezzogiorno come piattaforma logistica del Mediterraneo quindi le necessità di un porto importante come Taranto che vedremo come il dito nell'intervento di Claudio diventa gemello e nella sua visione diventa gemello di Napoli Gioia Tauro e poco crea un intimo una sinergia tra tutte le strutture del Mezzogiorno si è parlato anche di accumulazione sociale e quindi della necessità di università e altro ed è un altro tema caratterizzante del colloquio
La ragione per cui abbiamo scelto Claudio Signorile e ovvia nell'immaginario globale resta comunemente ricordato come il ministro per il Mezzogiorno e quindi con lui abbiamo fatto una racconto che vi invito a leggere tra la fine dell'intervento straordinario quindi la fine della Cassa del Mezzogiorno e l'avvio della fase con la seconda Repubblica dei fondi comunitari e dei fondi europei sugli aspetti dei fondi comunitari dei fondi europei
C'è un bel contributo importante che di del Monaco nel volume che introduce recupera anche il concetto espresso la somma del tema dell'austerity quanto ha pesato l'austerity sul Mezzogiorno Claudio il colloquio è una testimonianza viva di una traccia e di un percorso tra storia memoria e futuro quale riflessone quale proposta avanzare rispetto all'atto alla contesto attuale rispetto alle discussioni che si sviluppano nella quotidianità al governo con il varo del teste
Che cosa vedi
Contro
Ripercorrendo
I temi che
In qualche maniera fanno parte anche della conversazione ed è stata riportata su questo libro molto bello contrari Stefania con la tutti coloro che hanno contribuito a farlo
Hanno bisogno di essere
Che venga riconosciuto il loro lavoro ma perché ha ragione
è messo questo è un libro che si legge
Lo dico con un romanzo ma come una
Lettura
Intrigante perché onesta
Su una realtà il Mezzogiorno destato molte volte troppe volte oggetto di banalità
E io dico dalle banalità vorrei tenermi lontano
Sviluppando questo mio intervento sarà naturalmente necessariamente breve
Non in risposta ai temi interni è sollecitato ricorre sono troppo alti
Vengono affrontati le le le messaggi nell'intervista pubblicata ma facendo un ragionamento schematico
Primo punto
Il Mezzogiorno
Deve essere letto come una realtà diversa perché è diverso con pesto
Due numeri semplici il Mediterraneo l'uno per cento della superficie acque del pianeta
Davide era riapparso il venti per cento del commercio mondiale
Basterebbe questo
Per capire la seconda cosa
Nel Mediterraneo la faccio costiero dell'Italia e il più alto dopo la Grecia irrilevante
Stiamo parlando
Di una realtà nella quale l'Unione europea verso bisognerebbe spiegare ai vostri governanti Del Bene
è presente nel Mediterraneo perenne due terzi attraverso l'Italia
E il Mediterraneo e mare interno
Ad una realtà che non è una macroregione e piuttosto un continente informazione chiamiamolo così euromediterraneo rispetto al quale noi abbiamo il più grande investimento che sia realizzato pensato nel mondo quello della Cina della via della seta che cambiano radicalmente radicalmente
Gli equilibri della collocazione del Mediterraneo rispetto
Al sistema globale dell'economia
è pensabile
Leggere il Mezzogiorno come lo leggevamo Ernesto quindici anni fa vent'anni fa
E pensava mille leggere le banalità
Che io continuo a leggere sul Mezzogiorno sulle sue politiche sul e pensabile considerare scusatemi lo sporco
Definitivo
Un risultato allucinante come quello del metà degli elettori meridionali che votano dignitosa realtà come quella dei chip Sella che non l'hanno idee e progetti prospettive istituzione
Allora la diversità parlare di oltre il Mezzogiorno si fare ha detto molto bene la fase finale del suo intervento
Significa farsi carico permesso vivendo brillante di un modello di sviluppo usiamo questo vecchio linguaggio però per capirci
Che ha bisogno di un atto diversa lettura delle opportunità delle occasioni e delle prospettive così ecco il punto di partenza della repressione del ragionamento adesso questo nella li conoscono lo stato sviluppato per colpa mia io non parlo di piattaforma logistica
Il mio ragionamento è quello piuttosto di una piattaforma integrata economica logistica e quant'altro che io se c'è un problema ci diciamo
Rispetto al Nord principio sono che è il nostro naturale dominatore la Provincia e la il traffico la piatta piastra economica logistica e quant'altro che sostanzialmente è la ricchezza dell'area che va alla Germania l'Olanda il Belgio e quant'altro
Il salto prendi ci dovrebbe essere il bonus ricchezza la nostra proposta
Gran giovamento soltanto su Gioia Tauro il sistema il sistema integrato che fa di questo una piattaforma che si pone nel cuore demografici
Come qualcosa che non si limita soltanto l'operazione diciamo commerciale logistica una cooperazione industriale economica culturale
Pigro frumento sordide anche questo B e il passaggio
Dal quale io credo lo dobbiamo convincere
Abituarci al di là della nostra volontà
Ha frequentato
Ho capito che stavo schematico da dove
Capiamoci
Ecco parto da un esempio come riflessione
Cinque o sei io l'ho vinto nel Mezzogiorno
Con la proposta della
Negli ultimi cittadinanza
Io non demolizione città
Cittadinanza fa parte cultura di sinistra vedi caso
è un tema che più volte abbiamo sentito Lucio dell'Italia soprattutto fuori come una componente di una strategia complessiva che non ci riguarda e Piero riguarda neanche mezzogiorno
Non memorizzo il reddito di cittadinanza ma lo considero pericoloso
Perché è un'indennità
Che sostanzialmente Abdullah utilizzando in maniera sbagliata risorse importanti una prospettiva che invece diversa può essere se noi lavoriamo sull'ipotesi non del reddito di cittadinanza ma del sanato digital
Che cosa voglio dire con questo ecco perché sociale immaginate per un attimo per tutto il ragionamento che stiamo facendo sul Mezzogiorno diverso sulle strategie e quant'altro
Si trasformi sono stato
Visto che il giorno che ha rilanciato posso dire con moderato orgoglio anche se con risultati pur modesto il perché le cose non sono andate come devono andare
I progetti speciali progetti di sviluppo cosa vuol dire
Nel concreto per esempio gli itinerari turistici e tutto
Che fu un investimento di mille miliardi
Ma che non erano ricostruiamo la Basilicata
Ricostruiamo Padula
E il ramo una lettura del sette o nove itinerari attraverso i quali tutta l'offerta turistica e culturale veniva pensata organizzata e presentata ai mercati e sostenuta nella sua organizzazione
Pensiamo un'altra cosa
Ossessioni manutenzione
Del patrimonio idrogeologico di difesa costiera
Di efficienza dei servizi metropolitani
Pensate a tutto questo come project rispetto al quale il salario di cittadinanza si traduce in lavoro non il lavoro delle otto ore sociali ma la traduzione
Di un progetto di intervento ben definito nella sua specifica dimensione strutturale ed economica nelle sue sinergie tecniche e quant'altro che venga sostenuto e tradotto attraverso il la formazione personale che diventa elemento di sostegno della realizzazione dei quel progetto
Immaginatevi un Mezzogiorno che lavori così
Ecco
A immaginato il Mezzogiorno che legga alcune delle sue opportunità la banda larga faccio un esempio
Lo sviluppo degli aspetti legati alla riqualificazione del tessuto urbano il lavoro di manutenzione e di salvaguardia dei beni culturali e ambientali lascio stare
Le cose
Capite bene che l'intreccio di una realtà meridionali che traduce in Investimenti lavoro progettualità obiettivi da raggiungere da un lato e dall'altro lato Leica nel contesto che ho prima descritto l'opportunità del mezzogiorno come grande piattaforma economica e logistica
Non solo per il Mediterraneo ma dell'anima euromediterranea e come dire il passo in avanti il salto di qualità che viene fatto
Chi lo fa
Le regioni
Stefano e ho seguito il tuo ragionamento le macroregioni non basta
Possono essere un passaggio per carità lo capisco
Il passaggio ai passa il come dei veri leggerezza curve una entità integrata e concluso oggetto al vitello delle questioni si stanno ponendo e questo è il Mezzogiorno continentale neanche la Sicilia attenzione
E il Mezzogiorno continentale e chi farà questa battaglia la vincerà a mio avviso si trascinerà dietro il consenso
Perché sarà in grado di dare delle risposte precise a delle esigenze forti
è stato quindi da una campagna elettorale nel Mezzogiorno sulle indennità di assistenza
Può essere vinta non sulla generica strategia di sviluppo io colosso cercando divide rozzamente me ne rendo conto che non è il tempo delle affermazioni generali muore il tempo dei messaggi
Come dire
Omogenei ma non concreti e il tempo della specificità degli interventi legati però da una visione strategica
E quello che è mancato nel Mezzogiorno in questi ultimi vent'anni
Cambiava intorno a noi il mondo e Mezzogiorno sembrava che fosse seria
Con tutto il rispetto
Le considerazioni o nei confronti
è su questo abbiamo perso le o forse no azione
E su questo siamo diventati elemento marginale verso raccontava prima cosa è successa tanta parte è andata via la seconda compagnia Roberto Reale del mondo è la più grande compagnia logistica perché non hanno fatto dragaggio di entrambi non so se vi rendete conto
Beh
Svelto da premiare
Vorrei solo che questo piccolo Sammy entrasse nella conoscenza
Tutti quanti
Non stiamo più nel Mezzogiorno del quale abbiamo letto e abbiamo magari anche contribuito a scrivere
Negli anni passati siamo in un'epoca diversa cerchiamo di essere diversi Antimo
Boh
Il colloquio che abbiamo sviluppato perché si parla di una di un agenzia finanziaria per lo sviluppo si parla di un'agenzia generale per le infrastrutture quindi nel colloquio coi alla fine di questa discussione di questa grande visione d'insieme fa il paio con la conclusione non è il tempo delle affermazioni generiche a alcune proposte concrete di iniziative per rilanciare tra cui c'è anche la famosa Banca per il Mezzogiorno che individua con una banca per investimenti mediterranea un altro protagonista delle politiche del Mezzogiorno in questi anni delle politiche meridionali
Ma non solo nella vita politica nazionale è stato Umberto Ranieri ma qui nell'immaginario comune e legato a questa terra è legato a Napoli che qui origine da cui ovviamente ha sviluppato le sue analisi e le sue riflessioni e continua a farlo in maniera vivace
Ovviamente non può non mancare anche una domanda io la metto lì se intenderà rispondere bene su una valutazione diciamo del quadro politico istituzionale verso l'attuale ma una valutazione di carattere storico
Rispetto all'ultimo quarto di secolo agli allenamenti alle responsabilità
Della classe politica governante e soprattutto il disegno che il mancato
C'è stato molto di buono multi penso a al ministro Barca che aveva rilanciato l'idea delle politiche di coesione che sono rimaste delle linee guida molto interessanti ma del tutto infruttiferi dal punto di vista dell'applicazione pratica ma che con notavano già una visione d'insieme più strutturale delle iniziative che andavano poste cioè superare il regionalismo esasperato rispetto alla Spesal
Che porta una parcellizzazione degli interventi ecco riflessione a carattere generale e poi insomma una riflessione a caratteri più ringraziandolo per la presenza
Ma mi pare che
Cauto Claudio Signorile già diciamo ha detto
Come stanno le cose insomma
Io penso che la rivista sia le sfide sia un una bella rivista
Di questi tempi è un fatto importante
Che esista produca idee e occasioni di confronto
Molto efficace nel numero di cui discutiamo questa sera
La parte dedicata al Mezzogiorno
In particolare già nell'editoriale
Emerge un giudizio sul sul sul quattro marzo e sulle e sulle prospettive del Paese poi l'intervento di Claudio Signorile delinea un pensiero sul Sud
Guardando le vicende storiche ma soprattutto alla futuro oltre le retoriche tradizionali sul Mezzogiorno
E invita a riprendere il tema del superamento del divario non sulla base di di politiche assistenziali ma di politiche che
Riconoscono la nuova funzione cui può assolvere nel mondo globale mezzogiorno come grande questione mediterranea ed europea
E come dire critica il profilo il carattere assistenziale di misure e provvedimenti che a quanto pare
Costituiscono
Lei mi i provvedimenti cui il governo guarda per affrontare i temi del Mezzogiorno
Io non demonizza il voto del quattro marzo mi sforzo di capire come sia stato possibile quel vero e proprio plebiscito a favore di Cinquestelle
Rifletto sui nostri errori sui limiti e le insufficienze di partito
Come il partito cui io milito
Forza fondamentale del centrosinistra
Penso per esempio però che il risultato raggiunto in alcuni quartieri di Napoli penso a Bagnoli non possano non essere anche la conseguenza del fatto che la vicenda della riorganizzazione
Del del sito Italsider sì trascinato per oltre vent'anni senza aggiungere altro a conclusione
Come dire Minnie con cerco di atti attenuare il
Il pessimismo
Che sia nasce dal gli esiti del voto il quattro marzo ricordando che nel Sud né negli anni Cinquanta
Al cinquantatré per lo meno dominante fu la tentazione della destra e di Lauro
Poi fu dominante la democrazia cristiana poi poco anche ai comunisti a metà degli anni Settanta nella città di Napoli patto comunista supero il quaranta per cento dei voti
Poi tornò la democrazia cristiana fino alla fine della prima
Della prima Repubblica tuttavia io l'interrogativo che mi pongo
Riflettendo sul Mezzogiorno ex insiste ruota sempre intorno al al allo stesso assillo
Cioè come mai
Malgrado malgrado
Ingenti risorse destinate agli interventi nel Sud
Politiche che si sono succedute nel corso degli anni
Perché
Perché malgrado tanti tentativi il divario il divario permane
Né i servizi essenziali per i cittadini e l'impresa è
Degli scarti allarmanti sulla di qualità che restano nell'istruzione nella giustizia civile nella sanità insomma
Perché
Ci sono state due stagioni di di concreto impegno meridionalista dei governi di ricorda Claudio nel suo excursus storico
Le politiche dell'intervento straordinario che produssero
Significative trasformazioni del Mezzogiorno sono gli anni in cui lo Stato gioca un ruolo decisivo nelle economie nell'economia del Sud sia come imprenditore sia come ero datore di di di che iniziano di spesa pubblica
Che intende che che incrementa la domanda effettiva espande i consumi
Crea lavoro
Anche se va detto che la generosità dell'intervento straordinario costituisce l'altra faccia dell'istmo inserimento del Sud all'interno di un modello di sviluppo
Che
Aveva al suo centro la grande industria del Nord
Poi le cose mutano quando la produttività degli investimenti straordinari diventa dubbia e lo sviluppo del Sud non sembra essere capace di auto propulsione del resto le erogazioni straordinarie non potevano durare
All'infinito anche perché da un certo punto in poi
Saranno destinate molto più che allo sviluppo ad organizzare il consenso ai partiti di governo più in generale al ceto politico meridionale lo ricorda anche Claudio nella sua intervista
L'altra strategia poi dopo
Anni dopo la fine dell'intervento straordinario nasce dall'idea di stimolare a partire dalla scala locale
Comportamenti nuovi e moderni insomma l'attivazione dei soggetti locali diventa la chiave per lo sviluppo del Sud
In realtà le cose
Come sappiamo non funzioneranno anche perché è un modello che fa gravare sugli attori locali tutto l'onere di promuovere lo sviluppo e fa scomparire qualsiasi il ferimento ai vincoli esterni al rapporto tra le diverse aree del Paese le diverse regioni meridionali
E inoltre vengono rimossi però i processi complessivi che attraverso nel Mezzogiorno la crisi del sistema finanziario il mancato sviluppo delle infrastrutture che dovrebbero collegare le diverse aree del Sud la verità è che
Chiuso l'intervento straordinario e la cosiddetta programmazione dal basso ci sarà il vuoto
E a quel punto accade un fatto straordinario
La questione meridionale scompare
Ed emerge la cosiddetta questione settentrionale si rovescia un assunto caro alle analisi del sottosviluppo
Non sono più leali e forti a sfruttare quelle deboli ma al contrario quelle più deboli
A sfruttare le aree forti le basi del leghismo il Sud diventa un onere un costo si ribalta la sua immagine non è più arretrato mai dipendente parassitario
E si afferma la moda del federalismo un un federalismo che dovrebbe restituire alle regioni settentrionali le risorse finanziarie che se ritengono siano state loro sottratte
è una storia che dura a lungo
C'è da chiedersi come la vive il Sud anche per capire lei ragioni della sua rivolta subito si sente sotto Tito
La reazione a questa tesi del Mezzogiorno almeno in parte si ammanta di una sorta di nostalgici Simone o borbonico che condanna il Sulta una identità chiusa e alla dipendenza dalle risorse pubbliche
Siamo a Napoli De Magistris il sindaco di questa città quando parla di Napoli il ribelle occhi che chiede che lo Stato si assuma il debito del Comune
Ho parla di una doppia moneta per Napoli si crogiola in questo subcultura
Cinquestelle sostenuta da Emiliano vota in Puglia nella regione Puglia
Un un documento in cui
Richiede di indennizzare i meridionali per la
Le conseguenze dell'Unità d'Italia
La verità è che non vi sarà alcuna reazione delle forze europeisti e democratiche di sinistra questa campagna penetrante promossa e sostenuta da giornali libri che diventano dei bestseller riviste
Alcune parole d'ordine di questa campagna diventano senso comune
Del resto Salvini che viene nel sud a cercare voti e che riceve gli applausi nel quartiere vasto
Uno dei più diseredati di Napoli è una faccia coerente con questo sentimento ceramiche sfruttato euro Citi Venditti incide indichiamo
I governi guidati dal partito democratico da letta Gentiloni lavoro di De vincenti hanno cercato di indicare una strada Magni proroga politiche non sono penetrate in profondità
Che cosa fare
Prima di tutto riflettere
Rimettere mano al cosiddetto federalismo al nord i governanti cercano di accaparrarsi le risorse
Di di di di di il cosiddetto residuo fiscale privilegiato io credo che sbagliati
Possono esportare quello che vogliono
Ma il nord non ha futuro se non riposiziona l'economia del Paese verso uno sviluppo mediterraneo sostenibile questo è il punto su cui Claudio ha detto parole Rolex del tutto condivisibili il Sud assunto è una grande questione mediterranea ed europea
Può vorrei può essere un fattore fondamentale dello sviluppo se assume questa identità
In un Mediterraneo che torna centrale nei traffici anche dopo il raddoppio di suo ex ma non solo
Però perché il Sud assolva a questa funzione occorrono come di occorre avere accrescere la dotazione
Di infrastrutture non è possibile che da balia
A Napoli
Ci vogliono tre giorni alcune notti diciamo così insomma e bisogna qualificare il capitale umano
Occorre affrontare il tema della formazione della scuola non quella che fanno i ricorsi delle regioni che sono
Schina roba insomma
Occorre un grado di sicurezza accettabile
Occorre una rapidità nelle scelte occorre una giustizia civile che funzioni insomma
O si muove in questa direzione o o di resterà una una chiacchiere una Chime era anche las la questione che io credo invece sia fondamentale del del Sud come
Grande realtà mediterranea ed europea
Queste sono le considerazioni
Troppe taglia la corda muovendomi potrebbe
Casa di di una nuova cultura meridionale credo resta un tema centrale noi abbiamo assistito a una letteratura mosto ritengo che negli ultimi anni mentre si contrapponeva un Sud debole politicamente un Nord forte politicamente ed economicamente e anche culturalmente
Un'identità debole identità debole di una sud chiuso in una dimensione rivendicativa dal punto di vista economico in una dimensione protestatari a a questa richiesta
A questo fallimento non è corrisposta un'adeguata un'adeguata risposta in termini diciamo di politiche riformiste di riforme di prospettive
Le esigenze ovviamente in questo quadro sono quelle di creare del lavoro
E meglio
Nessuno meglio ovviamente del di coloro che è chiamato a rappresentare quella categoria talvolta Brees bistrattata ma necessaria per creare occupazione lavoro come Confindustria di imprenditori l'ex leader regionale di una realtà così importante come la Campania ci può fornire un quadro d'insieme tra l'altro Claudio faceva poc'anzi riferimento diciamo al salario di cittadinanza
Individuando una funzione totalmente diversa perché Claudio è già emerso nel colloquio quella vengono definite le cosiddette politiche attive cioè c'è una funzione attiva io formo per immettere nel lavoro ciò che secondo noi appare mancare lo scriviamo anche e che tu per immettere un capitale formato una volta che investe sulla formazione deve avere qualcuno che lo chiede a quel capitale ora il reddito di cittadinanza perché secondo noi non regge turno ai sei milioni di persone a cui è destinato
Tre proposte di lavoro vuol dire che sono sei per tre
Sono diciotto quindi diciotto milioni di proposte di lavori ora il Mezzogiorno diciotto milioni di proposte di lavoro dove in condizione di fornirlo stante così la condizione economica fiscale stante così la condizione economica
La le condizioni sociali ecco è un quesito è una domanda che pongo a chi fa impresa
Grazie
Per questa opportunità anche perché ormai capita sempre più raramente nel tempo dei Twitter e della comunicazione Flash che ormai è diventata una sorta come dire di unica regola con la quale far passare le idee ripeto capita raramente di poter discutere soprattutto di poter ascoltare dei ragionamenti come quelli che fino ad ora ho avuto l'opportunità di ascoltare tutta una serie di stimoli per cui potremmo stare qui ancora molte ore sia stata richiamata era stato richiamato il tema della via della seta
Voglio ricordare che quando si è cominciato a parlare di Via della Seta abbiamo così con molta modestia ha ricordato che forse l'approdo naturale della via della seta per quanto riguardava l'Europa era l'Italia meridionale indi alta sarà l'Italia ma sarà a Trieste poi dopodiché va bene anche così
Però questo per dire un tema ma ditemi ne sono emersi molto il tema dell'abbondanza del capitale umano
Il modello Invitalia dispiace permesso si è andato via tutto sommato un modello che sta funzionando ma da quello che come dire frequentando certi ambienti si sente dire
Mi non mi sorprenderei se anche in Italia rientrasse in questa sorta di furia iconoclasta che sta caratterizzando
Questi tempi
Sul tema del Cray del reddito di cittadinanza io credo che basterebbe guardare un po'al passato quello che è accaduto anche in questo Paese ormai in anni lontani naturalmente i meno giovani i più giovani forse non lo sanno ma quando negli anni Cinquanta e il problema di come far lavorare la gente si pose un problema peraltro in una condizione economica generale ben più problematica perché si usciva da una guerra ci si inventò degli strumenti che erano anche i cantieri famosi cantieri di lavoro che consentirono di realizzare tutto una serie di interventi interesse pubblico riconoscendo un salario alle persone era anche se vogliamo un modo dignitoso per dare tra virgolette dei sussidi
E non c'è dubbio che non è quello che almeno sembrerebbe essere nei programmi del cosiddetto reddito di cittadinanza
Che di cui parleremo ma io magari deludendo un po'il nostro moderatore vorrei veramente molto brevemente cercare come dire di portare antico da un lato un po'il sentimento ma dall'altro anche così cercare di dire quale potrebbe essere almeno dal mio punto di vista una qualche iniziativa sicuramente
Che sicuramente non avrebbe successo ma che però a mio avviso al punto di vista proprio della onestà intellettuale andrebbe portata avanti innanzitutto c'è bisogno di fare un po'di autocritica la faccio per quanto mi riguarda la credo che insieme a che la classe dirigente di questo Paese sia la prima responsabile della situazione nella quale oggi noi ci troviamo è un'affermazione se volete un po'apodittica generale ma credo che sia così perché altrimenti non saremmo potuti arrivare alla situazione in cui dal punto di vista politico noi oggi ci troviamo
Abbiamo avuto una crisi economica mondiale nessun Paese al mondo è rimasto esente dalle dalle vicende della Lehman Brothers e però mentre la crisi in altri Paesi è stata affrontata volgendosi prove secondo quello che la parola crisi significa venendo al greco in maniera tale per cui è stato un momento che ha consentito la ripartenza dell'economia degli altri paesi noi invece abbiamo subito la crisi senza assumere alcuna decisione
E questo ripeto è una responsabilità che riguarda tutta la classe dirigente non riguarda la politica il mondo professionale imprenditori perché a un certo punto quali ci siamo trovati tutti quanti a a non decidere
Probabilmente occorreva
Attuare delle politiche espansive come hanno fatto altri Paesi noi non l'abbiamo fatto e sappia e qual è la conseguenza quella di oggi perché se questo era vero sul piano generale era ancor più vero per il Mezzogiorno e credo che sia stata la vera io naturalmente mi mi come dire mi mi posiziono dal punto di vista temporale a agli ultimi dieci anni non sono nella cultura nella la presunzione di poter andare oltre contraffatto Claudio Signorile come ha fatto Umberto Ranieri bisognava utilizzare la grande crisi perché fosse il momento di svolta per il Mezzogiorno perché se certe politiche avevano un senso sul piano nazionale potevano essere la la chiave di volta per il per il Mezzogiorno questo non è stato fatto
Questo non è stato fatto e si è allargato ulteriormente
Il livello delle diseguaglianze
E conseguentemente soprattutto nel Sud si è alimentato un disagio sociale che quello che poi ha fatto sì che sia stato sufficiente promettere seicento sa
Non so quanti ma diciamo settecentottanta euro al mese alle persone per prendere il cinquanta per cento dei voti nel Mezzogiorno questa se volete è una lettura un po'riduttiva un po'semplicistica un po'terra-terra ma io da io non faccio politica la la questione la vedo che in questi tempi
In queste settimane siamo assistendo devo dire con qualche perplessità alla elaborazione delle scelte di politica economica che dovrebbero come dire caratterizzare l'azione del Paese nei prossimi né per il prossimo triennio e devo dire che queste perplessità che sono di carattere generale nel caso invece il Mezzogiorno sono qualcosa in più di una perplessità perché qui torno a quello che ho detto un attimo fa
Se noi dobbiamo prendere atto che c'è la decisione di non tener conto
Di quelle che sono tra virgolette le regole europee perfetto è una scelta politica c'è un Parlamento c'è un Governo è un Parlamento democraticamente eletto che decide che bisogna attico di riutilizzare dei paralleli dei PCT diversi da quelli che erano stati pianificati in precedenza ne prendiamo atto e democrazia anche questo e però abbiamo un dovere abbiamo un dovere come dire di di dire che secondo noi l'utilizzo di quelle risorse nel momento in cui si decide di metterle in campo e non è corretta
Per quanto riguarda perché non è possibile sforare il deficit o comunque andare oltre certi parametri che una certa pianificazione
Economica sera dati
Per fare assistenza
E qui torniamo al tema dei allora se proprio dobbiamo intervenire in questa maniera facciamolo in maniera intelligente facciamolo cercando di creare lavoro non di sostenere di sostenere quello che inevitabilmente sarà un insuccesso perché ha detto bene il il nostro moderatore io faccio l'imprenditore ma non esiste che oggi ci sono c'è un'offerta di lavoro tale da poter far fronte a quella che sarà la teorica offerta di lavoro per chi sarà destinata alle veglie sedia cioè questo è un fatto che dovrebbe come dire e di una tale e palmare evidenza che sorprende che questo aspetto e mi fa piacere che sia stato richiamato da perché io questo questo tipo di riflessione e non l'ho ancora ascoltata
Non l'ho ascoltata da Forza Italia non l'ho ascoltata dal partito democratico non lo ascolta dalla nessuno che sta all'opposizione all'attuale governo
Forse l'avrà detto a Stefano Caldoro ma voglio io quando dicono la scontata dato che oggi come ho detto in apertura la nostra il nostro livello di confronto e di informazione fatto per PRIT per talk show per le trasmissioni radiofoniche evidentemente occorrerebbe che qualcuno che ha ha più opportunità rispetto ad una persona come Stefano Caldoro DS voi di parlare al mondo queste cose le dica io non l'ho ancora sentito queste cose questo mix
Allora
Appunto io questo ma ma dato che la voce della propaganda la voce della propaganda tutto sommato può esserci come dire non dico combattuta volesse in qualche modo contrapposta anche a tutta una serie di personaggi diciamo dell'opposizione usiamo questa espressione che comunque hanno voce e la loro voce si ascolta io questa cosa non l'ho sentito
Allora detto questo
Che cosa mi aspetterei benissimo assecondiamo il governo
Va bene il due quattro che sino al due quattro però allora facciamo una proposta io mi ha mi auguro che la faccia Confindustria non lo so se Confindustria fra un momento di Confindustria così un pochino
Medita cogito Abbundo diciamo si sta pensano pensano molto abile
Allora incomincia faccia una proposta utilizziamo queste risorse per fare delle politiche strategiche
Per il Paese e soprattutto per il Mezzogiorno
Facciamo un'operazione di Intrastat
Mettiamo in cantiere un'operazione di infrastrutturazione serie infrastrutturare seriamente significa creare posti lavoro queste è un dato di fatto cioè per farle infrastrutture ci vogliono le braccia oltre che i mezzi meccanici e ci vogliono le braccia che muovono i mezzi meccanici
Questo ci consentirà poi di pianificare delle strategie mi ha fatto molto piacere aver ricordato gli itinerari turistico culturali che all'epoca rappresentarono un modo nuovo di guardare alla valorizzazione del patrimonio culturale oggi che finalmente il tema consentitemi queste stesse dello duri dell'utilizzo a finalità produttive dei beni culturali sembrerebbe essere diventato come dire patrimonio comune dal punto di vista culturale all'epoca fu un fatto avanzatissimo io ricordo anche come dire
Qualche critica che diceva
La cultura non poteva essere bassi fidata che non era quello il modo a voi oggi che grazie a Dio tutto questo non è più probabilmente fare una proposta in quella direzione è
E forse opportuno
Io so perfettamente che e concludo io so perfettamente che sto dicendo una cosa che non serviranno
Perché capisco che in questo momento occorrono altri argomenti perché altrimenti il populismo non si alimenta che il tema vero oggi da parte di il quadro che ci si presenta oggi un quadro in cui c'è bisogno tutti i giorni di alimentare sentimenti populistici
Su questo credo che siamo tutti d'accordo e paradossalmente sono d'accordo pure quelli che lo fanno perché io oggi ho letto un'agenzia in cui mi sono letto che magari governi europei ho letto fossero un po'più populisti ora o di questa qua insomma di per sé è un'affermazione un tantino
Singolare mettiamole allora io dico oggi che c'è bisogno di alimentare il populismo capisco che proposte consentitemi di di definire di buonsenso quello che ha detto non hanno non era underground e speranza
Però ne abbiamo un dovere abbia il dovere di dirlo
Abbiamo il dovere di dirlo perché se noi aspiriamo o riteniamo di essere classe dirigente e io credo che chi ha delle responsabilità in questo Paese che le abbia dal punto di vista politico che le abbia appunto istituendo reale che le abbia appunto Issa professionale
è classe dirigente deve cercare di fare al meglio nel suo mestiere anche l'interesse generale queste cose le deve dire
Capisco anche che come dire appunto che non avranno Vengeance però ne abbiamo un dovere formidabile dobbiamo fare di tutto perché l'Italia non diventi un entrambe del Sudamerica in Europa
Grazie
Devo andare
Le comunicazioni di servizio
La prima è che questa iniziativa si inserisce in un quadro di eventi di iniziative
Diciamo
Con un carattere maggiore e continuativo che la Fondazione intende intraprendere nel Mezzogiorno a Napoli e quindi una riflessione che abbiamo fatto è un primo evento mantenendo un elemento di centralità di riflessione sul Mezzogiorno da una sede prestigiosa come la città di Napoli
Per quanto diceva Iannotti Pecci sulle politiche di austerity il Rapporto Italia Europa anche il rapporto col mezzogiorno troverete una considerazione che io condivido cioè vede politiche di austerity hanno e il consolidamento fiscale non hanno aiutato una distribuzione del divario Nord Sud ma non hanno nemmeno aiutato diciamo lo sviluppo del Nord e quindi una critica sull'austerity e sul rapporto corretto tra l'Europa tra surrealismo e ed è un'ideologia diciamo che una delle constituency nella rivista Stefano Caldoro e uno degli autori di questo numero
E a interviene sulla un aspetto istituzionale importante quale quello delle macroregioni tra l'altro più volte segnalato sia nel colloquio sia in altri passaggi dell'intervento per urna motivo ancora più semplice che il Titolo quinto ha rappresentato l'elemento centrale per il quale son venute meno ogni tipo di programmazione a livello di macro aria e centralizzata quindi purtroppo Stefano ci saranno gli altri donatori ma insomma lo sentiremo noi
L'odio non sono intervento ma saluto finale abbiamo detto sottobordo complimenti chiaramente a a Stefania Nicola quelli che hanno lavorato di più sul testo perché hanno dato la possibilità di avere un lavoro omogeneo evidente che ci sono pure alcuni interventi
Sì settoriali più di esperti di alcuni temi però lo sforzo che è stato fatto e dare un segnale unitario di quello che vogliamo dire dico vogliamo dire perché mi sento parte di questo progetto imposte tranne che ringrazio
Anche della fiducia di aver aperto una finestra sul Mezzogiorno non solo tematica ma anche di lavoro continuativo quindi di affidare anche un po'la struttura di Napoli e della Campania meridionale anche un po'lavori di maggiore continuità e quindi io non non non vi devo attardarmi molto se non quello di una riflessione che dovremmo fare su interventi che sono stati fatti da Stefania in particolare e a Claudio sulla parte più politica e strategica
Di una visione del Mezzogiorno unitaria
Io ho fatto uno sforzo in questo testo di esprimere la parte anche l'esperienza personale legata più agli aspetti istituzionali e di governo chiamiamoli così
Di quella che la macchina del governo del sistema istituzionale di tipo se non è quella e strategie non funzionano perché poi devi camminare sulla realizzazione delle cose quindi il sistema efficiente e giusto equilibrato funzionale attiva la dimensione delle strategie che voi fate boria Nizza e quello della visione di una macro ARIA che abbia come l'ha ricordato Prodi in maniera molto efficace non solo come struttura cosiddetta logistica che sembrerebbe un fatto naturale del Mediterraneo ma che ne abbia una visione dello sviluppo che la Fondazione ha fatto anche in altre approfondimenti culturale economica
Politica di un'aria strategica che una cosa diversa dalle singole opportunità di crescita e quindi questa visione geopolitica il Geco nomi caldi una partita
Mediterranea in un'Europa del Sud mettiamola così
Con questo sguardo attento a veder raro è il nostro futuro
E in questo chiaramente si innestano oggettivamente con poca coerenza ed veramente concludo con questa riflessione
Alcune misure assistenziali mi permetto di dire propagandistiche
Come il tema del reddito di cittadinanza che tra l'altro ogni mattina ogni giorno si arricchisce di un capitolo nuovo perché qualche minuto fa c'è stato una dichiarazione del vicepresidente del Consiglio Dimaio
Che dice spenderemo bene questi soldi perché chi li spenderà male compirà il reato di truffa e avrà sei anni di carcere immaginate voi questi popoli qui che dopo tanti anni aspettano una misura assistenziale dentro l'incubo di rischiare se sbagliano un euro distesa i sei anni di carcere insomma oggettivamente non regge la dimensione del tema e anche della qui queste tutta la dimostrazione dell'inefficacia
Di un'azione di alcune misure che devono essere Fox veramente cambiata la radice ecco quindi non non mi Attardo più rispetta le cose che ci siamo detti dopo solo un consiglio se posso di esperienza pratiche di governo forse dovremmo concentrarci quando parliamo di misure anche quelle di Uefa per non parlare delle grandi strategie che pure Manconi dovremo costruire ma quando dobbiamo parlare anche di misure anticicliche mettiamola così di quelle coniando la DG bilancio fa non guardiamo alle misure strettamente assistenziali ma guardiamo ad alcune misure si sulla persona
Perché vanno che la parte giusta elettricità dinanzi avevano sulla persona perché questa è una politica giusta di welfare ma andiamo su risolvere un problema quella persona
E e quindi il messaggio che nessun messaggio etico politico non assistenziale
Quindi deve essere una di Michel dinamicità di crescita e di miglioramento
Quindi se mancano degli aspetti abbiamo di misure come il sostegno al reddito del modello tedesco che funziona molti più del reddito di cittadinanza che la misura specifica su alcune misure
Di vita di vita perché chi non ha la possibilità di farlo deve fare e anche di recuperare il divario Indigo grave il divario sulla salute
Su il divario sulla sanità che non funziona quindi misure dirette sulla persone questi temi
Di incentivo alle imprese sulla competitività quindi misure sulla fiscalità diretta alle imprese così anche sulle persone perché no quindi misure europee automatiche un po'quelle che ha fatto l'Europa dell'Est quando speso bene i fondi europei
E vive e e spendere non tra singole regioni meno la visione globale sud in alcune grandi misure di riequilibrio territoriale sulla persona e sulla recupero del divario con misure automatiche non fu queste misure così complicate
Che quando si dispiega Invitalia che tende a semplificare simili mal di testa immaginate su altre materie quindi credo che abbiamo tante cose a discutere
E e tante cose da fare grazie Stefania grazie a tutti quella che ha lavorato che devo dire nel panorama che fa sono felice di essere parte di questa squadra
Nel panorama italiano
E questo tipo lavoro che sotto profondimento e questo lo sapete avendo credo che sia realmente un'eccezione
Un'eccezione in una società che tende a semplificare però credo che insieme la semplificazione credo qualche punto forte qualche diciamo
Fondamenta robuste che possono far capire a questo Paese che non è un Paese che è nato lì per lì
Ha una sua storia sotto la dizione e la sua forza credo che meriti questi approfondimenti e queste tematiche quindi questo che non è solo un primo appuntamento di tanti che faremo insieme e grazie soprattutto per il lavoro che svolgeremo
Il ringraziamento ovviamente a radio radicale che ha seguito i lavori come sempre
E all'università per caso che ci ha fornito la sede in questa circostanza voi avete visto il cartaceo di questa rivista
Questa nasce essenzialmente con una rivista digitale Quentin tentiamo di essere al passo coi tempi su questo quindi sì ai numeri precedenti sia questo numero lo potete ritrovare sul sito le spire punto org insomma di invito a l'invito a condividerlo e a farlo girare anche sui vostri
Canali sociale grazie
Basta