Liberi sulla Carta 2018 - Premio Arthè 2018. XI Edizione

Però l'invito a fare il primo applauso della serata Daniela Velone che ci porterà sì ci condurrà nella premiazione della premiata grazie Daniela Gatti Fabrizio grazie per avermi invitato in questa serata così bella abbiamo visto prima
Tante presentazioni di libri e continueremo a vederle nei prossimi giorni ma io vorrei chiederti questo premio che nasce undici anni fa ancor prima della prima edizione di Libri sulla carta
Come è andata l'in questi undici anni allora leader nata da un gruppo di amici che o circa quindici anni fa aprì proprio a Poggio Mirteto ecco lì il collegamento con con cui il Comune apre un posto che era più o meno quello che noi i al avremmo voluto trovare ciò locale che erano una un caffè letterario non posso dove si poteva anche recitare una un luogo una fucina diciamo di arte di cultura per quello che poi ne eravamo capaci di fare alcuni nostri limitati mezzi io personalmente responsabile dei progetti
Letterari di quel posto inventammo questo questo premio letterario libri sulla carta nacque proprio dall'idea di dire invece che fare tante attività letterarie nel corso dell'anno cerchiamo di raggrupparle tutte insieme cerchiamo supporto degli editori e facciamo un appuntamento lettere la prima edizione di fatto fu proprio questa infatti il premio Arte
è più vecchio del
Del tipo di libri sulla carta e non riusciamo ad abbandonarlo perché gli vogliamo troppo bene e tra l'altro io lo farei un applauso perché nell'Albo d'Oro il primo vincitore proprio una reatino Stefano Maria Antony con la cosa più viva che c'è e quindi non so se nei paraggi però
Se lo merita davvero tutto l'applauso si stavano Marian croniche è uno degli atti degli scrittori più talentuosi che conosco e che vinse il primo Gran Teatro io vorrei ricordare anche Emma piazza che vende cioè vinse il premio Arte
Quattro anni fa e che oggi è una una scrittrice che pubblica con Rizzoli un'opera tradotta tra l'altro in diverse lingue quindi per noi un motivo di grande orgoglio avere nell'albo dei vincitori anche qualche scontro sicuramente qualcuno spero che non siano qui
Però insomma ci sono degli scrittori che pago il tempo hanno dimostrato di poter scrivere che è una cosa bellissima siamo contenti che il premio Arte avvicini alla scrittura perché poi una cosa che voglio ricordare
Con la scelta del tema il tema diverse si farà il coraggio noi obblighiamo gli scrittori i gli autori chiamiamoli così
A sforzarsi di scrivere perché non posso mandare il miglior racconto che hanno nel cassetto ma devo scrivere una cosa
Che sposi il tema di quell'edizione a volte è un po'generica come coraggio di quest'anno ma a volte è stato anche molto più specifica quindi diciamo che come elemento stimolante la scrittura poi abbiamo tanti altri appuntamenti a libri sulla carta che invece sono dedicati alla lettura
Però come li mettessimo anche alla scrittura il treni arte il corso della scuola Omero sono due punti qualificanti della nostra offerta culturale insomma siamo molto contenti che continui ad andare così bene
E allora abbiamo parlato di coraggio coraggio che permanenza è una delle tre armi migliori contro le infamie della vita insieme all'ostinazione e alla pazienza il coraggio fortifica scrive
Manes l'ostinazione diverte e la pazienza da Pace coraggioso è stato sicuramente Fabrizio Moscato undici anni fa e poi ancora negli anni a questa banda avvenire a dar vita libri sulla carta coraggioso è stato sicuramente avvenire nel centro di Rieti con questa edizione
Coraggiose è stato perché no anche l'assessore Gianfranco Formichetti che vedo qui e tutto il Comune temerario formidabile tensione temerario tutta l'amministrazione che ha creduto in questo progetto
E io vorrei dirvi chi sono i tre finalisti che c'hanno raggiunto quindi l'episodico ci saluta Fabrizio ma sicuramente torneremo insieme tra poco disposta allora vi dico subito i tre finalisti che andremo a conoscere questa sera
Andrea Spinelli che presenta per amore Liviana Ceccarelli con semi di girasole
E Alessandra sambuco comma piani Moggio la giuria è composta da giornalisti editori scrittori critici letterari professionisti del mondo dell'editoria ed anche studenti un applauso anche all'ora dell'Istituto di istruzione superiore Celestino Rosa pelli di Rieti fu un centinaio quelli che hanno letto i vostri racconti è che li hanno votati abbiamo qui una breve una piccola rappresentanza ma comunque li ho interrogati nel dietro le quinte li hanno letti davvero e sono preparatissimi
E allora accanto a me chiamerei Stefano starna e doppiatore
Attore e dalla voce giovanile calda energica fresca e versatile così ho letto nel suo curriculum che ha che conta centinaia di esperienze professionali nel mondo dello spettacolo
Per i bimbi presenti tra le tante voci che ha ricoperto c'è quella di Raffaello delle tartarughe Ninja quindi ecco un applauso ecco anche i più grandi sono felicemente possedeva presi da questa notizia e allora dalla sua voce andiamo ad ascoltare uno dei racconti il primo racconto per amore di Andrea Spinelli
Paolo Fiorella uscirono dal cinema che era passata da poco la mezzanotte
Fuori
E OBG Nava
Prendiamo un taxi care fece Luigi
Andiamo a piedi suggerì lei prendendolo sottobraccio
In cinque minuti in al massimo siamo a casa
Io sarei un po'stanco disse con calma Luís
Amore tu mi ami
Chiese lei
Ma certo
Facciamolo
Paolo apri l'ombrello iniziò a scandire l'andatura lievemente caracollante per via delle pozze d'acqua disseminate sul marciapiede
Fiorella si teneva avvinghiati appoggiandogli la testa sulla spalla bello il film vero chiese lei molto rispose lui Steve McQueen è bravo
Chi i McQueen
Paolo abbozza una risata
Non era lui domando lei
Tesoro
Steve McQueen è morto trent'anni fa
Capiscono
Da chiunque fosse era da Oscar
Di mezzo si trovarono un laghetto di pozzanghere stando attento a ripararla con l'ombrello lumicino appresso lei facendo un paio di passi da gambero in quel modo aggirare un ostacolo e ripresero a ritmo di prima
Ti è piaciuto il film Amore rifece lei
Sì rispose lui
Mi fa sesso quell'attore come che si chiama
Colin Farrell
Credevo fosse Steve McQueen
Impossibile care
Perché
E quello che dici tu è morto di cirrosi epatica tanti anni fa
Si fermarono a un incrocio il semaforo pedonale era rosso
La pioggia inizio accadere come pietrisco sopra la Colozza dell'ombrello Fiorella si strinse al tavolo come se volesse scomparire in quell'abbraccio nel cielo esplose un tuono
Lui allora la cinese per un fianco dandole un bacio silenzioso sulla testa
Scattò il verde così attraversarono la strada in ripresero a camminare sul marciapiede gran bel film che ne dici domando a lei
Direi di sì commento Luís quell'attore è un gran fisico
Chi
Come chi si McQueen
Fax usava
Ti somiglia un po'fece la ischio creandogli un bacio sulla guancia
Grazie teso a Roma
L'acqua prese a scendere a secchiate Paolo il fiore l'aumento erano il passo sempre attivo avvinghiati l'uno all'altra
Oltrepassare un un NI un'edicola chiuso con la Civica Cile saracinesca e dopo qualche metro lui si blocca davanti a un portone
Lei proseguì per inerzia così il suo braccio si slancio da quello di Paolo la testa scivola oltre la spalla di Luigi e il suo corpicino velato da un'esile vestito estivo si ritrovò esposto agli effluvi del temporale
Amore ma perché ti sei fermato protesto lei girandosi a guardarlo
Così mi bagno tutta con uno scatto Paolo le si fece incontro la coprì con l'ombrello le mise una mano sotto il braccio e latino dolcemente verso il portone
Che succede fece lei quasi contrariata
Siamo arrivati fece Luís infilando la chiave nella serratura
Puoi dire che questa
Sì
Sì è casa nostra Fiore e capisco disse lei
Beh allora andiamo
Entrarono l'atrio era attraversato da un lungo tappeto rosso con una scalinata che portava direttamente alla tromba dell'ascensore Paolo chiuse l'ombrello prese per mano Fiorella insieme salirono fino a lì
L'UE lei aprì la porta e lascio che entrasse per prima poi Danny dentro lui
A che piano dobbiamo andare chiese Fiorella
Al sesto rispose
Fiorella schiacciò il pulsante numero sei e l'ascensore prese a salire
Ci siamo baciati dentro uno di questi la prima volta
Disse lei
Lo ricordo come fosse ieri fece Luís
Che giorno era lo rammenti
Il ventuno giugno alle diciotto e trentacinque circa ti adoro grida Holley egli buttò le braccia al collo amore fece guardandolo tutt'miami
Certa
E allora facciamolo
Paolo aggrotta la fronte
Come quel giorno chiese esattamente rispose Fiorella facendogli l'occhiolino si baciano la francese confondendo la lingua dell'uno in quella dell'altra
Dopo un po'l'ascensore si fermò e uscirono
Dov'è che dobbiamo andare
Chiese lei osservando le tre porte che occupavano il pianerottolo
Lì fece Paolo indicandone una riprese Lacchiarella girò nella toppa
Ecco ci
Siamo tornati disse Luís ad alta voce entrando
Con chi parli gli fece Fiorella chiudendo la porta
Paolo non rispose e avanzò lungo un corridoio dal quale si aprivano una serie di porte da una di quelle uscì una ragazza con i jeans
Salve fece la giovane andando verso di lui ciao disse Paolo tendendo nella mano tutto a posto sì sì fece lei stringendo gliela
Tutto bene ci sono stati problemi
No no ha fatto lui come sta
A dorme come un angioletto lo vuole valenza valenza dal corridoio arrivo Fiorella invocando quel nome a braccia aperte guarda che si rivede e si avvicinò alla ragazza prendendo le le mani
Ma sai che non sei cambiata per niente si portò perso Paolo
Amore
Disse questa qui è mia cugina che ne ho parlato tante volte ritardi e si girò di nuovo verso di lei
Sono davvero felice di rivederti come anche se capitata proprio qui stasera
La ragazza si girò a guardare e Paolo con aria interrogativa
E io veramente
Beh non non balbettano
A posto così fece Luís e a quel punto andò dalla giovanile piazza sulla mano una banconota da cinquanta euro grazie del servizio Federica le disse
Quindi niente signore fece lei mettendo i soldi nella tasca dei jeans per Federica
Dissi incredula Fiorella
Ma lei non non non si chiama così lei Vanessa mia Paolo prese la ragazza per un braccio e latino dall'altra parte del corridoio
Sei libera disse
Mi chiami pure quando abbisogna fece lei e andò verso la porta
Vanessa ma già te ne vai intervenne Fiorella non puoi fermarti neanche per qualche chiacchiera
La giovane alza un braccio a mo'di saluto
Arrivederla signore
Non chiamarmi signora mi fai sentire un'estranea ma io sono tua cugini ora passa a priori
Lì c'è Paola
Lasciamo andare adesso
Ma io
Io volevo solo udirono la porta di casa aprirsi e richiudersi
Paolo fisso Fiorella facendo una strana smorfia col naso
Che cioè
Chiese lei stizzita
Niente pece Luís con voce che ancora calma
Fiorella lo guardò con aria triste
Quella lì
Nera Vanessa fermo
Domando
Paolo scosse la testa
Sono inutile
Osservo lei coprendosi il viso con le mani dopo gli assomiglia molto
Lui si avvicinò e la rassegna si non dire così ti prego
La cinse di traverso e assieme avanzarono lungo il corridoio sei sono molto stanca le fece isolò bisogno di riposarti
Non sono stanca
Disse lei
Sono sola
Non è vero non è vero tu hai me
Sì
Oltre
Ma ancora per quanto
Paola finché sarà
Tu mi ami
Ah certo e allora facciamolo
Cosa
Andiamo a dormire
Passarono vicino la porta spalancata di una camera
Aveva le pareti azzurre e sui muri c'erano un'infinità di stelle proiettate da una lampada di quelle che ruotano nel letto un bimbo coi capelli castani
Dormiva il sonno dei giusti
Che ora è la si fermò a fissarlo dalla soglia
Tirano
Che dolcissime
Fece
Già commento Paolo
Che per il bambino fece Fiorella
Sì
Fece Luís sospirando
Bellissimo
Andarono a letto con lui le Rimbaud con le coperte la bacio sulla fronte e poi si girò sull'altro fianco e spense la luce
Dopo un po'udì la voce di lei alle sue spalle
Paolo
Che c'era
Dimmi una cosa
Ma ieri lo sapevo
Che cosa
Lo sapevo chi era
Paulo
C'è un respiro lungo
Dorme
Ti prego
No
Parti
D'inverno cazzotti meno
Non so se
Rispondimi ieri sapevo ancora chi accidenti fosse quel bambino
Fuori più viva ancora
Paolo si voltò per osservarla Alfio con bagliori di un lampione che filtrava dalle imposte
Sì Fiore lo sapevi
Rispose e a quel punto abbassò le palpebre sperando di a tormentarsi subito
Per un attimo calò il silenzio
Così
Pensò che fosse finita lì
Un giorno o l'altro
Mi dimenticherò anche di te perché c'è un tratto Fiorella
Paolo riaprì gli occhi
E vite che si era messa a sedere nel letto
Non ci pensare
Che ne sarà di meno a quel punto incalza lei
Torni
Paolo richiuse gli occhi desiderando di essere altrove
A un tratto qualcosa gli sfiora la guancia li riaprì epiteti lei che gli stava porgendo il suo cuscino
Dobbiamo darci una mossa
Disse Fiorella
In che senso
Chiudiamola qui
E protesi ulteriormente il cuscino verso di lui
Paolo tra salì
Non possono
Disse con un filo di voce
Sì che puoi
Mannino che ti dice
Non puoi anche troppo
Ma niente affatto
Io ho bisogno di Paci
Tutti qualcuno che si ricordi del tuo compleanno
è fuori discussione
Con uno scatto di reni Paolo si girò sull'altro lato fallo ti prego fece di nuovo lei si mise le mani sulle orecchie per un un mondo di non dirla
Risparmia mi questo oblio ti supplico di Grigno i denti per cercare di sentire lo scricchiolio dei suoi molari invece che la voce di lei è già finita Paulo Davy solo avere il coraggio di ammetterlo con te stesso
Falsità fece lui a quel punto
Non merito di vivere
Continuo a lei
Sai perché
Perché sono già morta
Nell'animo solco già morta tesoro mio
Silenzio sei Lazio
Non soltanto ha il diritto di finire mi se mi ami fallo
Su tutto subito dopo inscena una lotta una colluttazione o quello che vuoi poi fuggì via lontano perché è l'unica cosa che ci resta da fare in fretta perché io perito Paolo volta indosso voltandosi verso di lei
La vite che tendeva ancora il cuscino in una maniera spontanea come se li stesse facendo un regalo
Tocca a te
Disse
Prima che lo faccia io non posso
Perché io muoio sapendo ancora dite
Egli fece scivolare il cuscino tra le mani
Come posso
Torni a mia moglie
Disse lei estendendosi supina
Ma certo
E allora facciamola
Facciamolo
Allungo le mani
Si aggrappano alle sue braccia e lo tirò perso di lei
E il cuscino in quel modo li calo sul viso
Paolo comincio tre metri a piangere
Più premeva
Più fiotti di lacrime liguri uscivano dagli occhi estraendo Daloui tutti i ricordi di quel pezzo di vita che avrebbe voluto lasciarsi alle spalle
Spinse più forte sul viso di lei così forte che i palmi delle mani cominciarono a dolersi
Fiorella là sotto percepiva il suo respiro raggi infrarossi come l'aria da un palloncino bucato
Vide la vita passarle davanti
Tra la sua vita
Compreso il primo bacio che si era data con Paolo l'ultimo giorno di primavera
Sentiva forza scivolare dalle mani come sapone liquido
Fino a che un peraltro
Come dice la fine di un sortilegio
Si dimenticò di se stessa
E allora con questo finale io vorrei chiamare sul palco l'autore Andrea Spinelli perché la storia un bell'applauso per lui di Fiorella e Paolo a appassionato molti di quelli con i quali ho parlato poco fa Andrea viene da Roma lavora al Comune di Roma
Scrive da diversi anni anch'essi assiduamente ha cominciato recentemente Andrea
Chi ci sono Paolo fiammella
Ma potremmo non essere chiunque avrebbe se come nascono nella tua Nino ispirazione o una coppia di persone che conoscono tramite sala un bene di tutti e due il tipo di rapporto che lega mi ha ispirato diciamo nel descrivere
Nel descrivere il loro rapporto
Tra i ragazzi che hanno fatto i giurati c'è anche qualcuno che magari ha previsto un lieto fine alla storia quindi questo cuscino che poi si risolleva lascia intravedere sì molto grave avverto diciamo così perfetto allora ancora un applauso tra poco e tornerà sul palco per le premiazioni
Io chiamerei di nuovo il nostro Stefano perché andiamo a scoprire Liliana Ceccarelli con semi di girasole
Non dirlo a nessuno mitici ieri
E io piena ho mostrato il fiore come un bouquet da sposa al primo passante che ci ha fermato per un saluto
Era caparbio e dritto e lo portavo con me come un trofeo
D'improvviso mi hai fatto cenno di abbassare la corolla rinascosta dietro le spalle faceva capolino solo lungo il profilo della mia ombra allungata sul campo di girasoli
Il sole lui continuava a chiamare però
Nonostante l'avessi divelto dal campo il mio girasole continuava a sentirmi richiamo il senza resa fissava ancora i suoi gli occhi scuri verso di lui
Lo vidi strappato di nascosto papà
Dal campo del contadino lungo la nostra passeggiata assolata due
Perché poi non dirlo
Perché non rivelati a chiunque quel regalo curioso di giallo ho rubato ai campi
E già ti affrettati a rispondere
Sito fissi saperlo meglio che scappiamo in fretta
E poi
I semini quelli neri piccoli appuntiti allineati come soldatini restano lì appiccicati nel mezzo
E quella testa una gigante mentre ti stringo la mano e corriamo via
Mandorle ignare di altri profumi e altri viaggi
Ignari Dinoi
Itv nuovi campi
Paffuto Heroes del soltanto Sunflower Seeds di ritrovo qui
Accanto alla macchinetta del caffè un gettone
E siete sulla mia scrivania scivolati dentro il ventuno giugno di trentacinque anni troppo
Senza pelle nera quella bruciata dal sole della campagna
Senza furto stavolta
Legittima Spesal di una meritata pausa caffè
Non c'è nessun contadino da cui fuggire messo sentiero imbiancato dalla polvere delle ruote dei carri
E il buongiorno stamattina è stato peggiore del solito
La dottoressa dall'altro capo del telefono
Mi ha spiattellato in faccia l'unica cosa che avevo cercato attentamente e di evitare è brutto Grasso dovrà toglierlo e non sarà una cosa breve in bocca al lupo
E adesso
Ho una vertigine
Non si tratta di malinconia
Voglio un uovo Borromini
Voglio cominciare
Hanno un po'sopra
Alle pareti del mio ufficio
Non mi sono mai sembrate tanto bianche
Non l'avevo mai viste così simile alle lenzuola accatastati di un pronto soccorso
Voglio vomitare
E non sono farlo
Potrei sputare tutto in coscienza USA e far finta che non sia vero
Come facevo da bambina e mamma alla colta al cioccolato
E domattina mi sbaglierò
Con il solito dubbio su che giorno sia e su quale altra lunga giornata dovrà finire
E invece sotto porta
In anticipo
Oggi & lo sono ora
So
Che dovrò alzarmi per combattere e mentre sotto la doccia palpi Jairo il seno
Sentirò un dolore non diciamo
Sentirò la pelle tirare che e cercherò di vestire i suoi panni
Mi sentirò come tante altre donne che hanno saputo
E che non avrebbero voluto
Mi preparerò all'attesa
Quella tesa che non finisce
Mi guarderò allo specchio dentro una donna svestita
Con meno capelli del sonorità
E più lacrime asciutte
Mi sentirò svuotata
Ancor prima di farlo
Mucca
Monca di un pezzo di donna perché solo con due seni lo sai davvero o così ci fanno credere
Voglio vomitare
Ma non riesco a sollevare un respiro
Aspetteremo dentro
Ancor prima di entrare nel tuo
E mi viene in mente
Mi viene in mente che stanotte trasognato
Giocare a carte e sta ridiscutendo sul da farsi con qualcun altro
Era un avvertimento
Come accade sempre
Dovremmo immaginarlo voleri volevi prepararmi a ciò che sarebbe accaduto a lei
Ma ma carte
Carte puoi continuare a giocare lassù tra le nuvole anche con chi ci ha già non non hai bisogno di compagnia e soprattutto non c'è bisogno di privarci ancora
Di privare ancora non voi di vita spalmando cinque ambio di strappi di dolore abbandoni
I semi
Sono ancora lì sul
Sulla scrivania
Ne ho persa che alcuni sul palmo di una mano rovesciata inattesa
Non hanno un peso
Come le piume degli angeli
La bustina si rompe in malo modo
E piovono sull'agenda aperta
Ventuno giugno
Guardo il calendario
Scorro con lo sguardo immobile ansioso una scala di giorni blu e rossi mi fermo
Lì
Ventuno
Più idoneo
Sostituzione destinate è il punto di svolta nell'annuale viaggio che il sole compie nel nostro orizzonte
N il giorno della trasformazione del rinnovamento inizio d'estate di rinascita
Sono le scritte
Che in un beffardo gioco di numeri di giorni
Che scelgono gli enti e li posiziona la casa lungo il destino
No
Non doveva essere oggi
Raffo i semi caduti per rimediare sistemarli dentro la bustina ci provò a rimediare ma non so farlo il semi caldi tra le dita sembrano sembrano divincolarsi
Non vogliono essere
Siamo infatti
Memorie di girasole dentro il profumo Olivo sotto il giallo siti vincolano dentro questa estate afosa
Toglie Tajani
E non somiglia a quella di tanto tempo fa
Potevo respirare
E gli oltre allo stupore il nulla nulla mi affogata
Domani
Dopo la biopsia
Non sarà lo stesso
Mi perderò dentro dentro le parole scandite di un medico
Più triste lui di me
Non saprà come dirlo
Le parole faranno un giro più ampio verso la verità attente a non toccare i termini drammatici quelli che danno l'idea di non avere scampo
Uno scontro frontale ma io io ne uscirono illesa
Tornerò a casa
Senza riuscire portarlo in faccia
E il corpo abituato a dimenticare per difesa non saprà reagire
Immobile
I muscoli contratti mi trascineranno davanti a mia figlia incapace di raccontarle tutto aspetterò il lei in uno slancio di sensibilità estrema medica
Ma
Ho paura della malattia
Anch'io
Le risponderò
Messe no saprà che tra meno lei c'è un filo sottile e invisibile che racconta mutua lei ciò che io sento che comunica con lei per mio conto ciò che io non ci riesco a Bari
Le persone intorno passanti in strada distratti non si accorgeranno di nomina urto strette strette dentro un abbraccio consolatorio e disperato insieme che racconta lei
Di sua nonna troppo giovane di una nonna malata di un carcinoma metastatico di racchette a chemioterapia inevitabile e di un intervento difficile
I passanti in strada non sapranno di un abbraccio
Disperato che racconta Hummel sua madre e figlia insieme
Che si sente mancare il che da ritrovare la forza di lottare
Per lei
Nome
Nessuno si accorgeranno di niente
Le lacrime tre bocche erano sui nostri profili invisibili arresto del mondo
Solo noi sapremo che ci basterà stringere tra le dita un girasole per poter portare tutto con altri occhi soluzioni
Non è la fine da fare paura
Il tunnel da attraversare
Ecco
Attraversare inferto
Ma non è
Restano tutte le sue declinazioni
E rimane il dover sopravvivere graffiante noi ricorrenti filippini
Dentro una manciata esseni e c'era sole
E allora io che avere qui sul palco Liviana Ceccarelli la vedo commossa quindi vi dico qualcosa di che vi farà insomma stemperare l'emozione lei farà stemperare la molle emozione
Sua mamma quando lei andava alle scuole elementari trovava molta difficoltà anche a farle scrivere i brani pensierini che si usano insomma fare
I compiti a casa e non avrebbe mai immaginato di vedere tiraggi su questo palco da tanto che scrivi anche tu
Tanti
Neanche antichi erano
Ho cominciato non saranno in tre o quattro anni in modo un pochino più assiduo con dati diversi concorsi letterari
Questi occhi commossi ci fanno capire che c'è qualcosa di autobiografico in questo racconto lei da quello che ho letto insomma
Ama richiamare i ricordi
Affinché il restino impressi e questo racconto è stato scritto in un momento particolare della sua vita non diciamo altro due bambine piccole e tante passioni come quella per l'Oriente dove trovi il tempo anche per scrivere
No
Dino Dino per Linate da il modo migliore per fondare l'attenzione del giorno
Vuoi aggiungere qualcos'altro su questo raccontò soltanto che non era stata scritta o
Per asset su pubblico verrà per un concorso letterario era soltanto un momento di sfogo dopo una notizia
Difficile
Però sono contenta di aver condiviso un'emozione anche con gli altri e allora Grazia Liviana Ceccarelli
E richiamerei qui con noi il nostro Stefano starna andiamo a conoscere adesso l'opera di Alessandra sambuco
Era una delle tante serate estive noiose e il detective speciale dello Stato superiori gioiello era talmente preso dalla patente dalla puntata clou del suo telefilm preferito che si era addormentato sul divano
Si svegliò di soprassalto quando squillò il telefono che era appeso alla pareti della cucina
Alzarsi gli costo non poca fatica guardando il suo riflesso nel vetro del pensile
Che faccia di non da penso notò che la barba lunga lo faceva più brutto di quanto non fosse già e che i centimetri che gli mancavano per arrivare al metro e settanta gli mancavano davvero tanto
Alzo la cornetta e rispose con la sua solita formula
Gioiello parla pure
Della quale andava fiero ma che pronunciato senza troppo entusiasmo
Io non so chi sei tu Giorgio
Ma io non so chi sei tu
Perspicacia
E se morto
Ma non coraggioso
Ti manca forse del coraggio caro meno
A me non serve coraggio creare o meno
Potrebbe servire però a quelli di codardia insistito e potrebbero non averne più a disposizione
Ma di cosa stai parlando
Fatti un giro le
Potresti trovare pane per i tuoi denti e riattacco
John tornò sul suo divano giusto in tempo per i titoli di coda
La notte era passata senza ulteriori strane telefonate e la mattina seguente si era svegliato con uno strano prurito dietro l'orecchio destro di solito era sintomo che stava per succedere qualcosa
Gio prese il suo portatile e pece qualche ricerca
Nella riserva delle distillerie dello stato superiore c'era stato un furto forse qualcosa stava davvero succedendo a codardia IST così si mise a studiare quel posto dal nome strano
On line c'erano poche foto ma molte informazioni su quella cittadina poco ridente a sud-est della capitale
Al bar pensa si dispensava non le droghe legali rilasciate sua autorizzazione dello stato superiore
Era un posto storico l'unico in cui entra risentendo Tina dato è usciti drogato della tua sensazione preferita
Bastavano poche decine di grammi per acquistare una dose di adrenalina o conforto
Ma erano euforia e orgasmo il più venduti anche se nessuno usciva dicendo di aver comprato un orgasmo e non è così insolito perché all'inizio erano illegali
Padre il glorioso
Il parroco dell'unica chiesa del posto
Aveva fatto una battaglia senza eguali per contrastare il sindaco ben nato che alla fine ci aveva vinto le elezioni con la promessa che gli orgasmi sarebbero divenuti illegali gli anche a codardia vista
Solo per i maggiorenni ovviamente ma quello che mancava a molti era proprio quello il coraggio
Così lo stato superiore pensò che vendendo coraggio liquido si sarebbe dissolta la piaga dei non coraggiosi a codardia Istat
Invece aumentano perché nessuno aveva il coraggio di comprare e il coraggio qualcuno aveva provato a regalarlo per un compleanno un matrimonio ma niente così non faceva infetto
Scienziati da tutto il mondo erano venuti a studiare quel fenomeno che era diventato il colpo della città
Le pozze di coraggio erano nascoste come quelle delle altre droghe legali e pochissimi ministri dello stato superiore mi conoscevano la fonte
Era stata creata una rete di tubature sotterranee per non far sapere a tutto il popolo la loro origine
Nemmeno Bennato lo sapeva e a dirla proprio tutta gli prudenza e l'Aso quando padre glorioso rispondeva Soro giuridico lo sa
Gio partì da casa di buon mattino e non gli ci volle molto per arrivare la prima tappa la fece al parvenza in fin dei conti un altro po'di caffeina la sua droga preferita non gli avrebbe fatto poi male
E il titolare era un uomo di poche parole e avrebbe anche potuto sembrare carino incutere magari un certo tipo di timori se non avessi avuto occhiali grandi rotondi con la montatura tartaruga
Si aggirava vicino al bancone dalla porta dell'ufficio usciva un nuvoloni di fumo di sigaretta
Era il tipico imprenditore in cravatta nato per dovere fumatori per etichetta e il rigido per nascita
Ma era sua moglie quella che comandava si vedeva a colpo d'occhio era una donna splendida dalla chioma Levoni Sina
Su tacchi a spillo che la facevano barcollare ad ogni passo e quando uscì dall'ufficio con decine di fogli in mano pronta a sbraitare contro quel povero marito Jo noto all'ATP Kharja della moglie dell'imprenditore capelli appena fatti per dovere di immagine rompi balle per contratto di matrimonio e rigida
Per nascita
Appena si accorsero della presenza di uno straniero si rinchiusero in ufficio
Il coraggio era venduto in pochissime città e giorno lo aveva mai trovato
Ma a Luigi d'altronde non serviva i complottisti dicevano senza alcuna prova che tra le fila dello stato superiore alcune droghe fossero servite addirittura con il latte a colazione
Entrando nello studio del medico di base si aspettava di incontrare un vecchio signore con la barba bianca abituato a prescrivere aspirine un tè caldo per sconfiggere ogni male
Si trovò invece letteralmente con la bocca aperta e un leggero formicolio nelle parti basse quando il medico si alzò per andargli incontro il camice bianco rende evangelica
Ma era il contrasto con quei capelli neri
I lunghi fino al fondo schiena i due labbra rosse che avrebbero fatto sbarcare anche il più ligio prete cattolico che lo lasciarono di stucco sulla porta
Una donna del genere poteva procurare infarti non certo curarli
La dottoressa Rosita sorrise agio stringendo gli la mano e il povero detective
E il povero detective non poté fare altro che presentarsi ufficialmente con quella frase formale che era abituato a ripetere in circostanze lavorative
E a dir la verità non gli uscirono molte altre parole se non qualche domanda balbettante sull'uso delle droghe illegali in città
Ed è proprio così
Che scoprì
Che la dottoressa le consigliava senza problemi
Al contrario dei suoi colleghi nella capitale
Molti dei suoi pazienti avrebbero avuto bisogno di coraggio ma come spesso accadeva non avevano il coraggio di comprarlo quindi era un circolo vizioso consigliava conforto per calmare il senso di disagio procurato dalla mancanza di coraggio
Gli fu facile invece trovare il sindaco Bennato
Perché passava tutto il tempo in ufficio a controllare e ricontrollare i conti della città
Di primo impatto io gli fece una gran bella impressione le maniche della camicia arrotolate ben oltre il gomito la stanza Souilmi buia forse per mantenere un minimo di fresco pochi mobili ma pieni di suppellettili
La superficialità regnava
E forse anche la polvere decise di presentarsi al sindaco come un semplice cittadino interessato ad acquistare grandi quantità di coraggio tanto per vedere cosa avrebbe detto al riguardo
Mentre giova stava lo sguardo sullo scaffale pieno di libri che parlavano di complotti e misteri il sindaco si alzò
Estremamente alto e magro aveva una gobba tipica di chi sta uh ripiegato su una scrivania o forse solo di chi si sente
Con il peso della città Dosso come se lo avesse fisicamente sulle spalle le bretelle a pois tenevano sui pantaloni malamente
Ci cadeva letteralmente dentro
Buongiorno posso esserle utile
Non mi sembra di averla mai vista in città infatti sono solo di passaggio stava cercando qualcuno disposto a vendermi qualche litro di coraggio liquido da portarmi in vacanza sia mai restassi assetto di coraggio ne abbiamo da vendere qui caro mio
Disse il sindaco per ridendo
Peggio non rise
Ma lì si accese una lampadina quel caro mio lo aveva già sentito la telefonata anonima l'aveva fatta lunedì
Il primo cittadino non fece cenno ha problemi con il coraggio peggio lascio l'ufficio con un pensiero che gli impegnava tutti e due i neuroni
Quand'era il vero problema di quel Paese
Padre glorioso stava dicendo messa proprio nel momento in cui John passò nel giardino della chiesa e una bimbetta bionda e ben vestita sui sette anni gli parlò dall'altalena anche tu sei qui per il coraggio
Forse perché me lo chiedi
E perché venga ma tutti qui a cercarla che molti buffi
Venite a cercare coraggio dove nessuno coraggio
Non c'è perché l'hanno rubato
Non vedo Menzel
Venezia è perché non è qui
Circhi nel pasto sbagliato
E tu sai dove sta
Sergio io sa tutto salta via dall'altalena lasciando giù con un sorriso sotto i baffi
Quel poco che sentita l'omelia gli ricordò quei predicatori pazzi che dal pulpito gesticolano come dannati più come
Più che come santi
Attese con pazienza l'uscita dei pochi fedeli e si avvicinò a padre glorioso
Forse si avvicinò un po'troppo perché poté constatare che aveva venti perfetti
Bianchi che quasi davano fastidio e l'alito leggermente inasprito dà un pessimo vino d'ordinanza
Si strinsero la mano con fare di sfida e rimasero entrambi in silenzio scommettendo su chi sarebbe stato di loro il primo a presentarsi
Fece una gran fatica Maggio a spezzare quella tensione
Un gioiello del partito speciale dello stato superiore
Padre il glorioso detta Tibor speciale di uno Stato superiore disse il prete alzando l'indice sinistro al cielo
Battute a parte non venne fuori molto nemmeno dalle chiacchiere col prete
Gio proprio non li capiva al bar squillavano tutto liscio il prete predicava il medico non avrebbe potuto uccidere nemmeno una pessima idea e il sindaco al massimo avrebbe potuto aumentare qualche stupida passa cittadina
A cosa serviva il coraggio in un posto dove la cosa più audace sarebbe stata saltare la messa della domenica
Torno al bar e si fece spillare altra caffeina per aiutare i suoi neuroni a lavorare
I suoi due neuroni
Si sedette ad un tavolo vicino alla vetrina perché da lì il panorama non era male si vedeva la strada principale con qualche bancarella un vecchio camioncino dei gelati
Nella capitale non se ne vedevano più e sul lato opposto della strada un negozio di frutta e verdura
Vicino al bar pensa c'era un vecchietto con tanto di cane al guinzaglio che cercava di non farsi trattenere dalle chiacchiere di una signora palesemente petulante e il sindaco poco più in là che avrebbe avuto bisogno di una bella dormita
Nottola bimbetta bionda venire verso la vetrina dove stava giù
Poi
Si fermò ad un passo dal tetro e gli disse seriale
Allora quei saperi dove si trova il coraggio
John asserì sorridendo
La bambina tocco con l'indice il vetro in direzione di Gio
E rimase a guardarlo compiaciuta
Gio seguiti immaginaria linea che disegnava quel dito
E guarda dietro di sé
La bambina
Bussò sul vetro
Per attirare la sua attenzione
Gli errori cretino quindi
E continuo ai Micari qualcosa oltre il vetro ma evidentemente non era non no non oltre i giochi io
Però pronto quindi
In mezzo
La cercava tutti qui disse allargando le braccia in un gesto ampio che comprendeva forse tutto il mondo tutto impercettibile
Ma il coraggio stai lì
Può etico senza dubbio
Forse anche un po'inquietante per una bimbetta di sette anni ma di sicuro non plausibile come avrebbe potuto essere così banale la risposta alla domanda delle domande dove sta il coraggio ma per favore non era intenzione di John però distruggere l'innocenza di quella creatura così la lascio andare compiaciuta verso i gelati
Poi accadde tutto in un attimo come nei film
John
P della scena al rallentatore
Il cane
Scappo alla pretesa del detto sì tuo e corse in mezzo alla strada una macchina per non prendere il pieno il cane perciò
Riscatto
E colpi in velocità il camioncino dei gelati che inizio a graffiare l'asfalto
Proprio in direzione della bimbetta bionda che gli stava andando incontro
Poi in una frazione di secondo grigio si ritrovò vicino alla bambina spingendo la via più giusto in tempo per farsi travolgere Luís dal camioncino
L'ultima cosa che senti prima di perdere i sensi fu ecco te l'avevo detto io che il coraggio è stata lì
Dopodiché pochino
Lo sbaglio uno strano rumore
Ci mise un po'a capire che era lo squillo del telefono
Si ritrovò
Si ritrova sul suo divano con la televisione accesa sulla puntata clou del suo telefilm preferito
Di costo non poca fatica alzarsi e andare in cucina per rispondere orda andò il suo riflesso nel retro del pensile
Che faccia di un tra penso
Notò che la barba era lunga e lo faceva più brutto di quanto non fosse già
Alzo la cornetta e rispose
Io non so chi sei tu
Gelo
Ma io non so chi sei tu
Per spicca
Sì io effettivamente mando un coraggioso
Ti manca forse del coraggio caro mio
Caro mio
Mollò la cornetta
Non era possibile
Forse
Forse era colpa del gran mal di testa che aveva
E il bar Venza il prete il sindaco la dottoressa erano parte d'un sogno
O erano realtà
Il prurito dietro l'orecchio destro no continuano a non dargli tregua
Sapeva di dover fare qualcosa ma cosa
Chi avrebbe creduto alla sua storia
L'unica idea che ebbe fu quella di prendere una dose di caffeina che aveva ancora in casa infilarsi in macchina e correre a codardia resta
Aveva un compito importante
Direi alla bibita bionda
Che
Sì
La ragione lei
Il coraggio
Sta lì
Il coraggio
Nella misura in cui ti permette ottimi impedisce di essere all'altezza della situazione
Finisce
Per essere misurati tre
Grazie al nostro Stefano e allora chiamerei qui sul palco Alessandra sambuco anche lei arriva da Roma è interprete del linguaggio dei segni quindi una cosa davvero molto bella
Benvenuta a Rieti tutti e tre da Roma è stasera i nostri finalisti ma la sera quella sera Alessandra come confrontarti con questo premio
E per me è una cosa bellissima sono ti ho visto entusiasta anche dei dietro le quinte anche se arrivo ultimo hanno vinto lo stesso uguale ma poi è stato bellissimo sentirlo interpretare io l'ho letto cento mila volte nella mia testa me lo sono letto ovviamente anche a voce alta però sentirlo interpretare è stata veramente una cosa molto bella vi ho visto tutti e tre molto presi durante l'interpretazione del nostro Tore allora tra pochissimo vi richiamerò sul palco perché in questo momento stanno a facendo tutti gli ultimi conteggi dei giurati gli atti Giuriati e vi ricordo è composta da funambolo edizioni di quindi abbiamo Michela Morelli libri un festival con Silvia di Tosti
L'editore Luigi Lo Russo e poi come vi dicevo prima all'Istituto di istruzione superiore Celestino rosa pelli di Rieti con cento ragazzi che hanno letto i vostri racconti
Li hanno anche votati abbiamo qui
Una rappresentanza con Sofia Angelucci che per tutti quanti insista per raggiungere ancora qui e poi abbiamo ancora lei editor Laura Bear Duini
L'associazione culturale maggio Babi latina e a Radio Lab di Catania tantissimi davvero quelli che hanno letto questi racconti prego
In attesa del voto della giuria come vi dicevo l'Istituto di Istruzione Rosa pelli ci teneva
A dire la sua sono i più giovani forse tra i più giovani perché sono anche di bambini che vi hanno letto ma ci tenevate a dire la vostra nostro Fia
Buonasera a tutti intanto si io sono alla rappresentante della Celestino Rastrelli
Rappresento sei classi che hanno letto questo questi tre racconti siamo il quinto via e il terzo via il terzo esse a in quinte serbi il secondo SBS connesse a abbiamo avuto la fortuna di leggerli grazie ai nostri professori che vorrei ringraziare la veste resta Bianchetti Lavrov essere stava la chiama narrano essere seria giunse professor Ciccotti
Noi abbiamo riscontrato una classifica che abbiamo votato per classe e poi abbiamo riscontrato anche intuito teniamo segreta perché lei non è quello Casale quindi non viene così viscerale
Però abbiamo ancora quel commento per ognuno dei davvero
Del racconta Martani Moggio c'ha colpito molto il linguaggio che ne personalmente abbiamo ritrovato simile a quella di Stefano Benni di cui abbiamo avuto l'onore di leggere alcuni alcuni racconti
Ci sarebbe sui molti i nomi dei personaggi che fanno dedurre delle loro caratteristiche psicofisiche dal appunto dal nome
Queste droghe che di cui parla l'autrice che sono allegra vede la società di cui l'uomo è vuoto l'uomo che non sa esprimersi e quindi necessità di dover le comprare
Appunto di questa parvenza di questa bar ben sa che ci fa sembrare forti agli altri ma realtà dentro siamo vuoti
Poi sei il racconto per amore che ci ha colpiti per i temi che tratta
Con me la morte l'amore la malattia che abbiamo reputato che comunque sarà tre temi che vanno strettamente a braccetto non sono in questione acconto ma anche nella vita reale
Ci siamo soffermati molto a riflettere su il caratteri di Fiorella che nonostante sia una donna malata comunque
Si rende conto della sua condizione di vita e che il fatto che lei bivacco essi mette a disagio anche che le sta intorno e abbiamo reputato molto coraggiose molto romantica la scelta di farla finita e di farlo fare a Paolo la persona che ama e di farglielo fare appunto per amore
Poi i semi di girasole
Che cioè rimaste impresse per questa costante presenza di questi semi di girasole che noi abbiamo interpellato COMU Legari famiglia un legame familiare o gli oso come dice l'autrice e indissolubile che ti rimane nella pelle che ti impegna etiche né essere tale versione a cui vuoi bene
E anche la malattia borse nell'abbiamo reputato un tema più marginale che non sa con colpiti molto diciamo nel racconto
E diventa un elemento che rafforza il legame tra la madre e la figlia che riescono a parlare di tutto ciò semplicemente guardandosi negli occhi e non rivolgendosi la parola
Grazie grazie a grano Reina Sofia che inviterei a rimanere qui con me sul palco perché abbiamo il verdetto della giuria
E quindi mentre vi faccia attendere ancora un altro po'perché voglio ringraziare radio radicale con Ombretta Raponi che è qui
E la salutiamo esca riprendendo non solo il premier tema riprenderà in questi giorni tutta la manifestazione liberi sulla carta
E vorrei ringraziare l'istituto rosa da lì per il lavoro egregiamente svolto e quindi Sophia se dalla regia ci avvicinano la targa per il terzo posto
Io chiamerei sul palco rullino i tamburi
Liviana Ceccarelli con semi di girasole
Congratulazioni alla nostra Liliana
Che ha scritto anche per amare pianta una importante realtà del territorio eccola qui con la targa
Foto di rito
E poi chiediamo anche
Un altro applauso
Grazie grazie Liviana e andiamo avanti grazie mille chiamerei a premiare Micaela Morelli della della funambolo edizioni grazie
Ecco la che arriva per il nostro secondo posto che va questa sera ad Alessandra sambuco ecco ora qui congratulazioni
Alessandra che viene premiata da Michela Morelli
Di un'altra bella realtà del territorio reatino foto diritto
No
E quindi se la matematica non Ching Anna abbiamo il vincitore
Che Andrea Spinelli con per amore che trionfa questo undicesima edizione del Premio attenti amerei iato premiarlo Luigi Lo Russo
Ecco ora qui congratulazioni a te ai tuoi vicini di casa che hanno ispirato il racconto
Premio e foto di rito
Quanto
Io non posso che ringraziare davvero di cuore tutti voi che siete stati fino a quest'ora in nostra compagnia ma