Incontri di Courmayeur 2018 - Presentazione del libro di Elsa Fornero "Chi ha paura delle riforme. Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni"

Signore con pomeriggio
E benvenuti alloggiata e andava a cena
Un grazie sapore vero per essere con noi questa sera
E iniziamo così il nostro secondo incontro
Se la mia memoria non mi tradisce Tumi correggeva S mi sbaglio alla fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta l'associazione di Ginevra che era il foglio club dei presidenti della grande compagnia di assicurazioni europee
Diede incarico a due giovani economisti francesi uno si chiamava tonica Slesia chiamato ed né Cussler e l'altro Dominique Strauss-Kahn diventato poi famoso per altre per altre vicende chiedere incarico di studiare un sistema di riferimento europeo per le pensioni
I due economisti e prepararono un uno studio molto approfondito che si basava
Su tre pilastri un primo pilastro di pensione da quello dello Stato ed era diciamo sufficiente a garantire la vita direi di tutti i giorni
Il secondo pilastro ma quello che si faceva o in azienda se uno ha un lavoratore dipendente o attraverso l'associazionismo il terzo pilastro è quello privato che uno si faceva personalmente
E i tre pilastri la somma dei tre pilastri d'avrebbe dovuto dare alla persona uno stesso livello di vita che aveva durante l'attività lavorativa
L'Italia già allora era lontanissima da questo percorso
E oggi ancora lontanissima da questo percorso perché è il sistema ovviamente nostro è un sistema caratterizzato da una presenza pubblica da determinante
è ecco Canova entra sulla scena libero PL sa perché libro diversa spiega che cos'è un sistema pensionistico solidale equo corretto eccetera eccetera e sicuramente rende ben momenti prossimi alla stazione ce lo fa la capi di razza ecco ma è un sistema così fatto così squilibrato sul pubblico genera delle dei forti problemi e quindi alla necessità di forti riforme nella seconda parte del libro e questo sarà oggetto del tuo intervento nella seconda parte del libro c'è un capitolo molto importante
E che racconta il contesto drammatico lo ricordiamo credo tutti va durante il quale è nato il cosiddetto governo tecnico Monti
E il governo tecnico Monti come prima attraverso sicuramente attività aveva la necessità di riformare le pensioni di riportare le pensioni in qualche cosa di sostenibilità
Nel mi sembrava che nel libro sia scritto mamma l'aveva contato anche tu stessa che Monti disse alla professoressa Fornero sa due settimane massimo venti giorni fa il questa riforma ed è una riforma di tipo e poi epocale
Non mi dilungo ma vorrei solamente fermarmi su un punto che a mio avviso è molto importante anzi fondamentale
La premessa
Una riforma così profonda così vasta richiedeva sicuramente un programma ampio di informazione per far capire per due cose uno alle persone che cosa stava succedendo nel secondo coinvolgiamo in questo cambiamento che un cambiamento fondamentale per il Paese
Non c'è stato tempo non c'è stata la possibilità di farlo e cosa è successo si è aperto uno spazio enorme a che cosa la tesi in forme alla disinformazione
Alla riforma utilizzata come arma impropria dal dalle forze politiche ecco e così via
Ma dicevo qual è il punto fondamentale punto fondamentale che questa riforma partisse maschi che si occupa di economia lo sa benissimo questa riforma è stata determinante
Per ripristinare la fiducia nel debito sovrano italiano
Se vogliamo usare delle parole giornalistica questa riforma ha salvato il risparmio degli italiani e credo che su questo non possiamo che diretti grazie sa
Questo sono io che ringrazio
La Fondazione Courmayeur ringrazio il dottor piccolo ringrazio Chiara Beria
Per questo invito
Mi fa piacere essere qui non solo perché frequentiamo Courmayeur con mio marito da tanti anni
E abbiamo anche molti amici qui
Ma perché l'occasione di dialogo che il libero mi fornisce credo che sia importante soprattutto in un momento in cui il Paese sembra soffrire nuove divisioni e allora io voglio cominciare
Dicendovi perché ho scritto questo libro
E anche perché ci ho messo sei anni circa da quando si cinque anni da quando ho smesso di fare il ministro
Perché oggi è anzi è frequente che si fa un'esperienza e due mesi dopo c'è già un libro pronto
Io non ero pronta a scrivere un libro
Perché quell'esperienza e lo so che io devo parlare soprattutto di ciò che altri hanno vissuto non di ciò che io ho vissuto come ministro
E nel mio periodo successivo all'impegno ministeriale
Ma io non ero pronta perché quell'esperienza e lo dico con molta tranquillità ha lasciato molte ferite
E queste ferite dovevano essere rimarginate
Ferite che io ho cercato di curare hanno che incontrando altre persone quelle che a loro volta si sentivano ferite dalla mia riforma
Credo che questo si possa dire con molta tranquillità e dalla d'altra parte io ho soltanto una cosa che posso
Diciamo così rivendicare e della mia sincerità io non ho mai rifiutato un incontro con un pubblico anche con un pubblico ostile anche con un pubblico prevenuto
Perché io credo che in particolare per chi ha avuto responsabilità politiche il primo dovere sia il Diallo sia il cercare di non spiegare non di dare lezioni io non sono più io oggi come per per tenere una lezione sono qui per un dialogo Cocchi porrà anche per chi vuole contestare per chi vuole le direi che è stato tutto un errore è tutto sbagliato o naturalmente delle risposte
Però interpretare e se vogliamo anche usare il termine è un po'almeno forse simpatico
Provare a dare un senso alle cose e non consumarli immediatamente nella polemica giornaliera
Richiede del tempo richiede meditazione richiede di confrontarsi con altri che hanno lavorato sullo stesso tema
E questo che spiega io non volevo fare polemica
Non c'è polemica in questo libro qualcuno mi ha detto sì però ci sono dei sassolini che sono chiaramente tolti e che probabilmente sì perché ma non troverete dei degli anni se avrete voglia di dargli un'occhiata intendo
Non troverete tesi aneddoti succulenti e di come dire
Non ufficiali sulla vita di governo sulle condivisioni magari sui litigi tra ministri che non ci sono neanche stati nostro comunque
Era un governo molto tranquillo dico nostro perché vedo qui il mio ex-collega Balduzzi che ringrazio per essere qui anche lui
E il nostro era un governo di lavoro se posso dire un Governo disservizio dove noi abbiamo cercato di lo dico questo sì con orgoglio lavorare per il Paese e anzi quello voglio dire subito poi ci potete credere non credere ma non è importante
Io posso dire che non c'è mai stata una riunione al ministero
Oppure in Parlamento oppure a Palazzo Chigi in cui personalmente quello che avevamo in testa quello che io avevo in testa qui devo parlare per me in prima persona
Erano i problemi del Paese
Non avevamo in mente i problemi di un partito politico non avevamo in mente i problemi di un sindacato non avevamo in mente i problemi di un potentato adesso ci dicono che noi rispondevamo all'OP
Certo ci sono tanti interessi contrapposti nel Paese
Ma non era non Lello Oppi che dettavano leggenda non era neanche l'Europa che c'ha dettato l'agenda
Vi posso dire che sì è vero appena diventata ministro prima riunione in Europa
Direi che dobbiamo dire a Beppe De Rita di venire qui estendersi vicino a noi ecco viene
Anni per
Lui è il padrone di casa non posso
Quindi non era all'Europa grazie a chiedere sì mi ricordo di vi dicevo la prima riunione in Europa il commissario europeo al lavoro mi chiede di vederne alle sette del mattino per ma erano tre giorni che io ero ministro
E mi dice il ministro lei deve lavorare con noi come le regioni in modo che i fondi strutturali siano spesi
Perché il vostro Paese i fondi strutturali nome Ulisse sa spendere
E di questo l'Europa era preoccupata certo erano preoccupati dello spread erano preoccupati dell'euro certo questa provocazione c'era ma quando si sta insieme e noi in Europa stiamo insieme e dobbiamo esserci autorevolmente anche chiedendo di cambiare le cose non è che ci imponessero le riforme le abbiamo fatte noi
Al nostro meglio ma pensando al Paese
Ecco io volevo tutto questo però non non cominciare raccontare quindi libero decanta molto se posso dire così tutta la materia perché libero vuole provare a spiegare
Questa questo tema Complesso che possiamo chiamare in vari modi e io pure preferisco chiamare un welfare
E le riforme del welfare
Allora il libro si snoda attraverso alcune parole chiavi o se vogliamo usare terminologia che oggi non è più così frequenti alcuni concetti chiave
Il primo al concetto di rischio
Il rischio permea la nostra vita e io parto nella mia analisi
Da un inquadramento molto importante che è stato dato dell'unico premio Nobel di economia che noi abbiamo come Italia mi che Franco Modigliani
E Franco Modigliani e per questa sua Teoria ha avuto il Nobel Franco Modigliani parla del ciclo di vita delle persone il ciclo di vita
E lì
Mette la prima impostazione per studiare il sistema pensionistico
Il ciclo di vita che Franco Modigliani studio era quello dei suoi tempi era quello che allora aveva un senso di un lavoratore prevalentemente maschio
Magari unico percettore di reddito in una famiglia con un lavoro relativamente stabile con pochi cambiamenti anche negli Stati Uniti e con la necessità di farsi mettersi da parte un risparmio per l'età anziana
Allora questo era il suo inquadramento ma vedete che c'è già molto che noi non dobbiamo dimenticare prima di parlare di pensioni perché perché ci sono i rischi di una istruzione inadeguata
I rischi di un lavoro che frammentato poco pagato precario
I rischi di un reddito insufficiente i rischi che riguardano anche le rotture familiari
E tutto questo rende difficile
A risparmiare a sufficienza per letta anziani non sono ma nell'età anziana c'è un rischio che è fondamentale quando parliamo di pensioni e del rischio sulla lunghezza della nostra vita
Quanto viviamo non lo sappiamo
Proprio per questo le pensioni sono state invitate inventate scusate
Sono state inventate e sono state inventate molto tempo fa come prodotto privato di tipo assicurativo detto Putin francesi per esempio
Allora però sappiamo che qui il mercato il privato non bastano
E qui è stato inventato qualcosa di molto importante che è un'istituzione pubblica per il sistema pensionistico e quindi il Welfare State
C'è un problema però
Noi abbiamo concentrato troppa attenzione su sulla parte pensioni e poi torno dimenticando che i rischi anche relativamente le pensioni nascono prima nascono dall'insufficiente istruzione e formazione professionale
Nascono da una salute che non è buona nascono da possibili perdite di capitale umano nascono da disoccupazione quindi concentrarsi solo sulla parte finale sulle pensioni che è stato un po'il difetto italiano della variante italiana del Welfare State
è una cosa stata una cosa sbagliata noi abbiamo troppe risorse oggi sul sistema pensionistiche pensionistico e troppo poca sull'infanzia
Sul dare eguali opportunità a tutti che è veramente il nucleo il momento centrale del Welfare State
Allora io parlo del fatto che la famiglia ha fornito assicurazioni per le donne qual era la migliore assicurazione per le donne
Sposati bravo partito e avrai una buona sicurezza economica per l'età anziana questo è stato così per tanto tempo
Oggi questo non basta più ma oggi noi diciamo che c'è anche una questione di parità alle donne oggi giustamente vogliono partecipare al mercato del lavoro a pieno titolo
Hanno anzi oggi più distruzione in Italia degli uomini ma hanno meno opportunità
Allora vi dico solo una cosa per molto tempo è stata applicata la politica dei contentino
Non vi diamo l'uguaglianza delle opportunità abitiamo qualche contentino per esempio maggiore facilità di accesso alla pensione pensionamento anticipato per le donne ancora adesso si parla di opzione donna opzione donna ma perché sono le donne diamo da tutti si è un'opzione interessante
Oppure perché solo le donne perché le vogliamo mandare in pensione Parigi ma perché magari si occupino dei bambini
Perché abbiamo insufficienti i servizi per l'infanzia insufficienti i servizi per la cura degli anziani e allora pensiamo che le norme siano una forza di lavoro utilizzabile attenzione
Questo è un idea per carità anche rispettabile
Però non è l'idea della parità di opportunità
Che il modo in cui il Welfare State andrebbe declinato
Allora superata la famiglia sotto il profilo assicurativo intenda superata la famiglia si ci si è rivolti al mercato
Mercato delle assicurazioni importantissimo ma solo come integrazione non possiamo come società
Fare affidamento sul mercato assicurativo per aprire risolti i nostri problemi e lo dico così di sicurezza economica nell'età anziana
Perché il sistema pensionistico ha il compito di rispondere a questa esigenza che abbiamo che è la sicurezza economica nell'età anziani
Arriva lo Stato lo Stato non non voglio adesso ma vi dico soltanto le cose essenziali perché voglio dirvi una cosa importantissima del nostro sistema pensionistico lo Stato organizza all'inizio il sistema pensionistico quasi come se fosse un'assicurazione privata raccoglie soldi
Impiega sui mercati finanziari
E poi paga le pensioni quando è il momento del pensionamento cosa succede già tra le due guerre molto di più nel dopoguerra
Che le riserve che erano accumulate per pagare le pensioni non bastavano più
E loro lo Stato che cosa fa dice una cosa molto semplice per quello Stato a dei poteri ieri che le imprese private non hanno lo Stato dice ma noi che siamo lo Stato
Abbiamo bisogno di mettere da parte dei soldi per pagare le pensioni
No necessariamente no possiamo fare una cosa
Possiamo prendere i soldi che pagano direttamente il contribuenti cioè coloro che lavorano
E prende le e destinarle immediatamente a pagare le pensioni questo il meccanismo che si chiama della ripartizione
Che sta alla base del nostro sistema pensionistico il nostro sistema pensionistico voi mi domande reti ha dei soldi da parte
No nessuna nessuna e come funziona funziona che i lavoratori pagano
E pensionati ricevono
Attenzione vi dico subito che quello che entra non basta pagare le pensioni correnti
Quindi lo Stato deve sempre aggiungere soldi risorse rendendoli dalla tassazione generale per pagare quello che manca e quello che manca non è poco
Ma andiamo per questo sistema badate ha funzionato benissimo molto bene
Quando ha funzionato bene Buonitalia cresceva immaginate l'Italia del dopoguerra poi il miracolo economico a c'era una popolazione che era così guardate la
Allora la popolazione più o meno era così questo la foto di un matrimonio cosa c'è lì cosa vedete cos'è il messaggio e messaggio è una popolazione dove ci sono tanti bambini e pochi anziani tanti bambini e pochi anziani qui le generazioni giovani sostituiscono quelle anziane che sono più ridotte ok quel sistema funzionava anche perché quelle generazioni avevano una prospettiva di crescita
Di lavoro pensate a tutti quelli che si sono spostati dal Sud al Nord
Che poi il lavoro l'hanno trovato il reddito accelera le famiglie si sono consolidate le posizioni economiche anche quella era un'Italia che cresceva e quindi in un'Italia che cresce ai forza lavoro ottanta persone che pagano contributi tanti redditi per pagare i contributi ci sono le pensioni potevano crescere ok questo era il punto
Poi però l'Italia è cambiata
E in Italia è arrivata questo dove sono i bambini in questa foto di matrimonio ci sono probabilmente i due degli sposi
E non ci sono più bambini e perché oggi ci si sposa dopo i bambini e non ci sono più bambini e ci sono invece tanti capelli bianchi o capelli tinti sono due general sono generazioni successive qui c'è il problema demografico pensate quello che vi ho detto prima
Ci sono quelli che lavorano che pagano i contributi e quelli che ricevono le pensioni sui contributi quelli e sono tanti che lavorano e si possono pagare pensioni generose
Ma poi succede questo i giovani sì riducono quelli che lavorano si riducono le entrate si contraggono e invece l'invecchiamento fa aumentare il numero di percettori vi faccio vedere il cambiamento demografico perché parlare di pensioni guardando a domani mattina è molto facile
Ma il problema è che le pensioni sono l'ho detto prima un contratto che riguarda tutti dai più giovani ai più anziani
E quindi riguarda tutte le generazioni e quindi l'ottica deve essere di lungo periodo allora questa è la popolazione del italiana del mille novecentosettantuno
Ingrosso ci sono le donne in blu ci sono gli uomini e partendo dal basso abbiamo i nuovi nati vi salendo via via abbiamo le generazioni più anziane
E vedete questa è una piramide democratica molto classica tante persone alla base siamo nel settantuno tante persone alla base tanti giovani e la piramide si restringe
Questa è la popolazione nel due mila undici guardate come è cambiata
Vedete che la base si è molto ristretta
Vedete quelli ingrossamento a metà sono i cosiddetti babyboomers sono le generazioni nate nel dopoguerra che sono quelle che stanno per andare in pensione son quelle che ahimè graveranno sul sistema pensionistico mi ci metto
Però c'è anche un'altra cosa che la piramide si alza letta
Non è più detta attese ha letto la speranza di vita
Non è più settant'anni settantacinque Nova adesso siamo ottantaquattro per le donne ottantatré per gli uomini la speranza di vita che vuol dire che molta gente vive molto più a lungo degli ottanta
E questo è il mille e il due mila e sessantuno
Questa si chiama piramide invertita
I giovani sono quasi scomparsi l'ingrossamento e tutto lassù allora questo è un cambiamento democratico ineludibile
Queste tendenze non si possono cambiare sono tutte scritte nella demografia
E di questo che noi dobbiamo occuparci del fatto che è vero oggi abbiamo disoccupazione ma in futuro avremo mancanza di forza di lavoro
E avremo tante generazioni anziane magari che stanno ancora bene
E quindi che ci sono anche magari desiderose di lavorare e quindi l'idea che dobbiamo mandarli in pensione il più presto possibile è un'idea che riflette quell'altra Italia nonché quella del futuro
Questo è il sistema il sistema è l'ho detto prima e un contratto perché nel pubblico è e un contratto tragiche nera azioni
Quindi è un contratto che impegna tutte le generazioni dalle più giovani alle più anziane ma anche quelle future
Perché quelle future quelle che arriveranno a lavoro all'età di lavoro sanno che avranno molte generazioni anziane delle quali rendersi cura carico perché il loro contributi serviranno a pagare le loro pensioni
Ora questo è il sistema non solo aggiungete un'altra cosa che questi sono alcuni cambiamenti ma poi ce ne sono stati altri
L'economia negli ultimi vent'anni
Non è dal due mila otto che l'economia italiana non va tanto bene sostanzialmente dal da vent'anni che l'economia italiana cresce meno di altre economie europee
Quando per molto tempo è cresciuta di più oppure sta ferma o addirittura decresce
E non è felice la decrescita come diceva già l'altro giorno il no il direttore della Stampa Molinari
Allora se l'economia non cresce abbiamo più anziani
Meno persone in età lavorativa redditi meno alti che non crescono e più
Precari
E difficile sostenere questo sistema
E da qui che viene fuori l'idea della insostenibilità del sistema pensionistico l'insostenibilità non è un criterio un numeretto scritto lì l'insostenibilità ha queste radici
Quelle demografiche
E quelle di un'economia che cresce troppo poco
Di fronte a tutto questo ci vogliono riforme non bastano quelle del sistema pensionistico perché potremmo tagliare le pensioni e vivere come prima no non vediamo come prima invece le riforme vanno fatte nel sistema pensionistico si ma vanno fatte
E in tutto il resto
Per rendere la nostra economia più dinamica più produttiva il nostro mercato del lavoro più inclusivo per esempio con le donne che lavorano
E non sempre con le donne che sono un da diciamo così un elemento sussidiario nel mercato del lavoro quando c'è bisogno le si chiama qua non c'è bisogno che si lascia a casa
No bisogna il mercato del lavoro deve essere inclusivo
Benissimo tutto questo e alla base Delilah riff delle riforme strutturali che sono state richieste a gran voce
Negli ultimi vent'anni in tutti i Paesi europee perché più o meno tutti i paesi europei come ricordava prima Lodovico tutti i Paesi europei hanno questo problema demografico di crescita un po'poi inferiore
E di finanziamento del sistema pubblico questo è un problema comune tutti hanno fatto riforme tutti non solo la Germania la Francia un po'più lenta un po'più restia
La Spagna ha fatto riforme i Paesi Bassi i paesi nordici tutti hanno fatto ritorno anche noi le abbiamo fatte
Noi ne abbiamo fatte tante adesso però vi dico come noi abbiamo fatto le riforme
Perché questo è un processo le riforme
Non è la riforma fornirlo l'unica su sono rimasta solo io no no se cominciato molto prima se cominciato nel novantadue novantadue novantadue con Giuliano Amato
Che ha fatto la prima riforma però sapete Giuliano Amato
Ha fatto le cose che poteva come tutti
E lì c'era una forte opposizione alla riforma quindi Giuliano Amato ha fatto una prima riforma
Dicendo però facciamo la riforma ma facciamo in modo che vada in vigore tra trent'anni
è così
Non dico insomma conosco bene Giuliano Amato lo direi se fosse qui
Oggi e facili non farle riforme così anche se la sua manovra de il novantadue ce la ricordiamo tutti borse foulard maggiore più severa manovra del dopoguerra proprio poche questo è stato Giuliano Amato tre anni dopo no due anni dopo c'è stato Berlusconi
Primo tentativo di riforma di Berlusconi
Un milioni netti lavoratori in piazza a Roma cadde il governo
Nel mille novecentonovantacinque la riforma attinente una riforma molto importante perché cambia la formula pensionistica
Ma cosa succede che neanche lì il paese era pronto e non era pronta la classe politica quindi anche Dini fece quello che poté e disse la nuova formula vale per i giovani
Per quelle meno giovani vale solo parzialmente
Per quelli che non sono certo anziani ma che sono dentro il lavoro da diciotto anni quindi hanno ancora magari venti di futuro lavoro per quelli
Valgono le vecchie regole badate bene che questo dire che si fanno le riforme ma per una parte consistente della popolazione per altri vent'anni valgono le vecchie regole
Come lo chiamerete Boris un processo di riforma esasperante mente lento
è infatti poi arriva il Governo Berlusconi i due e c'è una prima riforma Maroni poi arriva un altro governo Prodi che dissipa la riforma Maroni lo scalone la disfatto
Damiano poi arriva un altro governo Berlusconi ci sono alcune riforme chiamiamoli così un po'nascosti linea dir la verità perché e questo ve lo voglio dire perché una caratteristica dei governi politici governi tecnici in fondo sono in gemme non hanno le sottigliezze dei politici quindi il governo i governanti tecnici dicono le cose come stanno
Eh no in politica non bisogna dire così politiche bisogna far finta che le cose siano diverse da quelle che si fanno quindi vi potrei raccontare le ho scritte in questo libro
Episodi di cambiamenti di norme introdotti in maniera molto sotterranea in modo che le persone non se ne accorgessero e che poi se ne accorgano nel momento in cui entra in vigore uno dice ma questo quando è successo ed è così allora
Riforme e controriforme nel due mila undici ci arriviamo al due mila undici
Nessuno di noi due e pensava che saremmo diventati ministro nell'estate ma tutti e due come la maggior parte la stragrande maggioranza degli italiani
Tutti eravamo molto preoccupati per quello che stava succedendo
Il nostro paese era descritto così rispettate il nostro Paese era descritto così so che ci sono molti che dicono ma cosa ci importa di come siamo descritti
Però li vedete Unieuro vedete l'Italia e vedete l'Euro sull'Italia evidente che l'Italia è sul baratro
E lei è uno è sopra l'Italia quindi se l'Italia casca casca lei euro con l'Italia e vedete che tutte le eccitazioni sono dei dei giornali tutti vi cito solo Paul Krugman premio Nobel dell'economia
Che diceva un giorno sì e l'altro pure a un giornale a una radio la televisione su YouTube è quello che volete
Diceva la probabilità che entro sei mesi lei euro sia sparito
è più del cinquanta per cento con il tempietto pubblici Soprarno italiano in crisi finanziaria
Comunitaria che sta precipitando la probabilità che l'euro scompaia è superiore al cinquanta per cento guardate che cinquanta per cento è una probabilità molto elevata
Questa era l'Italia possiamo scrollare le spalle coristi
Però cosa succede che quando tu hai debito e piccole cose che noi sentivamo quando tu hai debito e quando in media ogni giorno
Deve andare da qualcuno e dire Stato italiano e dire io ho bisogno in media ogni giorno ma chiedere in prestito più di un miliardo di Euro più di un miliardo di euro al giorno
Beh allora si può anche far finta di scrollare le spalle
Per Ostia hai bisogno dei soldi
Per pagare gli stipendi per continuare coi servizi pubblici per fare le cose che uno Stato civile fa funzionare gli ospedali funzionare le scuole funzionare le istituzioni pubbliche
Pagare le pensioni sei bisogna i soldi qualcosa devi fare e quando beh picchetti sta schizzando il tasso di interesse che è un segnale che ti dicono guarda che attenga come debitore non crediamo più per quello si può scrollare le spalle ma non si va molto lontani non si va molto lontani questo lo dico non perché voglio evocare una crisi oggi ma per dire che quelle giornate sono ancora vivide nella memoria di molti e vi posso assicurare che quando sono arrivata a al ministero a Palazzo Chigi
Il problema di come trovare i fondi necessari per il funzionamento dello Stato il giorno dopo
Era un proprio non era una leggenda metropolitana era reale perché noi dovevamo ogni giorno chiedere in prestito fondi per funzionare
Questo era quello che la banca centrale aveva chiesto al governo riforme veri elenco delle riforme si apriva con le due riforma delle pensioni e riforma del lavoro
E guardate un posto le due che hanno chiesto al ministro del lavoro di di fare va bene
In ogni caso quello che voglio dire è che le riforme sono state fatte sono perfette le riforme ma neanche per idea neanche quelle che sono preparate per un anno sono perfette
Non sono perfette allora qui voglio toccare il punto delle riforme poi finisco e così lasciamo perché se no non è un dialogo ma è un monologo
Lasciamo le domande a voi
Però voglio dire le riforme non nascono mai perfette quelle che nascono in venti giorni
Per inciso approvata Asstra grande maggioranza dal Parlamento da quella strana maggioranza che era costituita da la dai dai dal PD e da Forza Italia allora strana maggioranza
Approvata quindi a grande maggioranza quelle riforme non nascono perfette nascono perfette sul piano tecnico e io non ho mai pensato che la nostra lo fosse ma non nascono perfette sul piano sociale e allora qui c'è quello che io considero il messaggio veramente importante dell'impero
Perché tutti non passa giorno che non ci sentiamo dire dargli del Fondo monetario e la Banca mondiale l'OCSE e la Commissione europea
Ogni giorno ci dicono firmate le riforme fatte le riforme e uno dice basta Piero le riforme sono processi
Di cambiamento dei nostri comportamenti le riforme non sono leggi non sono norme quelle sono il punto di partenza
Fagli un atto normativo che dovrebbe innescare un processo di cambiamento
Dei comportamenti delle famiglie e delle imprese delle istituzioni della burocrazia di tutti noi del Paese
Se questo processo di cambiamento dei comportamenti c'è allora le riforme sono efficaci se non c'è le riforme le buttiamo via
E facciamo un'altra norma ed è quello che noi spesso facciamo perché fatta una riforma dopo quindici giorni dice a non funziona oppure perché è cambiato il governo dice no quello fatto quello di prima e tutto
Tutto da buttare fai una nuova legge che fa la fine di quella precedente
Allora questi processi per per essere efficaci ho detto prima devono cambiare comportamenti
Ma perché cabine comportamenti bisogna che le persone capiscano il senso profondo nomi tecnicismi ma il senso profondo delle riforme se non c'è questa comprensione
Che a sua volta porta dentro un po'di con divisione
Allora le riforme non funzionano ed è questo che io dico che per la comprensione per la condivisione bisogna dalle riforme illustrarle bisogna parlare con le persone dirlo
Se tu hai un partito alle spalle questo il compito che normalmente si prendono i partiti governo fa le le norme e i partiti le portano al popolo diciamo oggi
E il governo tecnico
Faccio una piccola annotazione quest'anno il PT quest'anno il PD via invitata a presentare il libro alla festa non si capiva feste del Pd di Mila no
Quando io ero ministro più o meno tutti i ministri sono stati invitati alla festa del Pd non il ministro del lavoro
E che cos'era questo
Non perché ce l'avessero con me in particolare
Era la mancanza di coraggio nel dire
Io sono qua la riforma porta il mio nome io posso parlare con voi della riforma posso anche ammettere gli errori dobbiamo parlarne insieme ma dobbiamo capire le ragioni profonde
Questo è il mio rimpianto che il Pd non abbia seguito questa strada il Pd ma neanche gli altri partiti non vogliono mai linguaggio della sinceri tale essere sinceri in politica
E del tutto superfluo o spesso considerato dannoso
E invece io trovo che il cambiamento oggi tanto evocato
Non si impone dall'alto ma non si ottiene neanche attraverso una piccola condivisione sui social quella riunione democrazia diretta non ci prendiamo in giro
La condivisione quando le persone sono veramente coinvolte quando le persone si possono sono chiamate a confrontarsi sui temi che sono alla base delle riforme e quindi della necessità di cambiamento
Questo purtroppo non è successo in un certo senso io penso che
Con un governo tecnico fosse
Quasi naturale che venisse a mancare questo elemento che veramente l'elemento politico che veramente l'elemento di coinvolgimento sociale
E per questo che io dico i governi devono essere politici e governi tecnici solo dopo una anomalia i governi devono essere politici e la politica deve prendersi la responsabilità di dire la verità ai cittadini anche quando sgradevoli anche quando magari diverso da ciò che vorrebbero sentirsi dire
E per questo che io parlo di illusioni quando vi dicono ci sono risorse per tutto
Attenzione
Perché noi siamo ancora un Paese ad alto debito
Il problema del debito nonne
Come vogliono far ricredere un problema soltanto finanziario il problema del debito dell'alto debito è un problema di iniquità tra le generazioni
E quindi è il nostro futuro e il futuro delle nostre generazioni giovani che noi mettiamo a repentaglio quando più o meno allegramente aumentiamo il debito per questo
Lo dico senza attaccamento quello che ho fatto il fatto sono stata sufficientemente aiutata forse
Va be'aiutata
A chiudere un capitolo e a guardare avanti ma quello che dico e attenzione alle controriforme
Fatte per sventolare delle bandiere che si sono abbondanti in mente e cinicamente agitate in campagna elettorale
Grazie ad essa credo che questo applauso così prolungato confermi quello che abbiamo detto impara emersa siccome ci saranno penso molte domande vi pregherei di fare un estremamente barra Pibe e sintetiche incominciando da
Sì buonasera a tutti ciao Enza quando nel due mila e undici nato il governo Monti eravamo tutti contenti negli ambienti professionali accademici perché diciamo Mario Monti grande esperto di finanza pubblica e debito pubblico tu la massima esperta di pensioni quindi tutti eravamo fiduciosi su questo cambiamento
Ascoltando ti questa sera è stato veramente bello il tuo intervento
La domanda che mi viene da far dire ma come migliore resti la tua riforma se ci fosse la possibilità di una fornire Robbins
Perché effettivamente noi adesso stiamo vivendo il primo governo politico dopo tanti anni di governi tecnici siccome la gente parla a sproposito di cose che non stanno né in cielo né in terra seconda sarebbe una bella occasione per un approfondimento da parte tua su cosa migliore resta grazie
Racconto o rispondo per l'ovvia ragione rispondo allora sì
Ma io non ho nessuna difficoltà allora e neanche ho difficoltà a parlare del doloroso problema degli esodati
Doloroso ma anche attenzione cinicamente usato per polemica
Perché io sono convinta e lo dico d'altra parte scusate a fronte di numeri che sono stati propaganda atti di trecento sessanta trecentosettanta mila
A oggi le persone salvaguardate sono cento settantacinque miglia con otto salvaguardie che hanno allargato la platea in ogni caso di quelle centotrenta le ha salvaguardate il nostro governo quindi questo è ma se volete poi ne parliamo non ho difficoltà le riforme
Ho detto prima sono un processo
Cosa vuol dire che c'è l'atto normativo c'è la comunicazione c'è il dialogo con una il pubblico poi c'è una cosa che noi in Italia non prendiamo mai sul serio io ho cercato monitoraggio cosa vuol dire che ci vuole un ufficio tecnico
Che guarda che raccoglie i dati monitora i dati in maniera molto frequente vede quello che funziona è quello che magari non funzionante e porta all'attenzione dei politici le cose che non funzionano e sono da correggere
E quindi noi in questo intanto perché c'è una cosa noi in Italia non crediamo più ai giudizi indipendenti
Se una persona ti dice io sono un esperto indipendente
Oggi la reazione di dire ma va là che non è vero
Non è così
Insomma noi dobbiamo anche creare se non ma ce l'abbiamo dobbiamo dare reputazione a una classe di persone che indipendenti valutano
Non voglio adesso tirare in ballo altre questioni ma sapete quanti analisi costi-benefici fatte da persone indipendenti sono state fatte sulla talpa
E che poi arriva un altro dice no io non ci credo
E però si dovrebbero essere fatte da persone indipendenti e noi al giudizio degli indipendenti dovremmo credere un po'di più mentre invece noi abbiamo sempre la diffidenza allora il monitoraggio serve a capire ciò che funziona e ciò che non funziona ciò che non funziona si corregge
Adesso io vi dico questo che per esempio io ritengo che sia stata una buona cosa l'ho anche scritto l'introduzione dell'appello social e della Pegolo buttar via che cos'è l'arte
E l'anticipo pensionistico cioè senza smontare la riforma quindi tenendo perché la riforma guarda a quei problemi demografici del futuro
Senza smontare quella riforma tu dai la possibilità qualcuno che è in situazione di difficoltà oggettiva di andare in pensione prima gli dice questo non ti costa perché questo va a carico della collettività generali
Poi ci può essere qualcuno che volontariamente senza essere in condizioni di necessità
Può vivere piacere magari perché vuole viaggiare nel mondo quando è ancora giovane relativamente giovane o perché vuole fare altre cose
Che vuole andare in pensione prima e allora ci si dice tutti Paddy questo anticipo pensionistico
Non lo mettiamo a carico di una collettività di persone tra le quali magari ci sono molti che sono più poveri ditte
Questa è la strada è stato appena introdotto vogliamo vedere se funziona a me sembrava che stesse funzionando se si monitora questo si può correggere la riforma senza smontarla
A parte il fatto di corso premi prenderò delle critiche ma a parte il fatto che io incontro
Incontro oppure mi scrivono perché tantissimi mi hanno scritto sempre cercato di rispondere
Anche quando erano lette riti insulti Ponto pesanti nel qual caso rispondevo
Sempre garbatamente ma qualche volta molto duramente perché queste cose che succedono a tanti
Di violenza verbale nella nei social beh io ne ho patita tanta questa ma chiudiamo qui la farei
Questa è la strada questo credo che sia la strada poi si tratta di monitorare la si tratta di vedere vogliamo aggiornare la lista dei lavori usuranti perché i lavori usuranti
Cambia no nel tempo cambia il nostro modo di fare il lavoro per sempre poi c'è un'altra cosa noi oggi abbiamo tutti il metodo contributivo non lo spiego perché ormai lo conoscete tutti
Ma con il metodo contributivo si dice tema questo avvantaggia i ricchi perché vivono più a lungo si possono introdurre dei correttivi
E i correttivi sono per esempio oggi si da un danno di anzianità contributiva sospese della fiscalità generale però dobbiamo sapere i dati allora il metodo contributivo è stato introdotto nel mille novecentonovantacinque
Qual è l'atteggiamento che la politica ha scelto
Quello di tenerlo nascosto il più possibile non di spiegarlo non di raccontarlo bene non di dire guardate funziona così questo il vostro conto pensionistico
Cui tutti i contributi che voi versate sono scritti sono documentati tutti questi contributi vengono anche gli diamo anche un tasso di rendimento
E sapete quale e il tasso di crescita dell'economia nazionale che quindi mette di nuovo tutti insieme è una cosa da contratto tra tutti
Chiediamo un tasso di rendimento quando mai pensione e il metodo contributivo a diciamo che naturalmente accogliente unità età di pensionamento flessibile proprio perché siccome ti paghi la tua pensione può e dare impressione un po'prima prendendo un po'meno un po'dopo prendendo di più questo è anche la bellezza del medico del metodo
Bene cioè tutto questo si dice e lì
E invece l'atteggiamento dei politici sapete qual era la frase tipica che io ho sentito mille volte
Sì il metodo contributivo vattene Muba
Sapete cosa c'è in quel ma sottinteso
C'è noi sappiamo fare meglio
Le formule matematiche non vanno bene noi sappiamo fare di meglio noi chi noi politici
Magari fosse vero magari fosse vero purtroppo la politica come voi sapete a orizzonti di breve termine e quindi fa privilegiando oggi chi magari voterà aperte domani ma domani nel senso vero
Non tra tre anni tra cinque anni allora chi guarda alle giovani generazioni allora io preferisco un metodo trasparente che tutti conoscono con dei correttivi di solidarietà
Ma che sia poco manipolabile dalla politica
Il contrario di quello che succede in questi giorni
Qualche altra domanda
Se non c'è un'altra domanda se sta proprio a prego
Poi una sera dottoressa grazie signor qua
Tra le piccole cose
Il valore dell'Euro la stabilito in due punto dopo che intanto avevano nessuno ha controllato
Poi il debito pubblico non se ne parla mai ed evasione fiscale ad altissimo livello nessuno sa che c'è grazie
Dunque il valore dell'euro no l'anno credo stabilito in due io credo e io lo dico sempre ai miei studenti
E lo dico anche qua
Io sono profondamente europeista e credo che noi dobbiamo stare nell'Europa perché da soli voi non ci salviamo mi dispiace dirlo così ma con questo debito cardiaca
Oggi
Lei è uno era magari magari è stato sbagliato cominciare dalla moneta ci sono tante ragioni per le quali comunque la solita unione monetaria non basta questo lo sappiamo
E non possiamo pensare di andare avanti per molto tempo soltanto con una moneta unica
Però la moneta unica è stato diciamo così il la prospettiva di minor resistenza su tutte le altre che sono la politica fiscale la politica estera comune
è lì che c'erano le gelosie nazionali e quindi si era detto cominciamo da quello che è più facilmente acquisibile
Non è perfetto l'euro neanche no non è perfetto ma meno male che l'Eur rocce
Meno male che l'Euro c'è ed è una moneta internazionale se no noi saremo sempre esposti molto più di quanto già non siamo le turbolenze internazionali
Il temendo pubblico se ne parla ma se ne parla in maniera senza considerare se ne parla come se fosse
La colpa di qualcun altro purtroppo il debito pubblico nasce da molti miopia e collettive
Magari alimentate si è sempre detto ma sì ma le risorse le troviamo non ti bastano i soldi troviamo alle lei sa forse non ricorda quando noi non avevamo un problema di debito pubblico avevamo un problema di inflazione
Quindi se mancavano i soldi si chiedeva alla banca centrale di stamparle allora il era la ritirata e quindi la lira valeva meno i prezzi aumentavano
Messo termine a quel procedimento quindi data autonomia alla banca centrale
è successo che siccome i conti nel settore pubblico non quadrano mai ma non è solo colta dei politici e della cattiva politica possiamo anche noi perché chiunque abbia avuto a che fare con tagli di spesa pubblica sa quanto è difficile adesso vi dico anche una un episodio piccolissimo io occhi uso una o Torriti
Credo non so quante ne sono state chiuse era l'authority per le associazioni di volontariato
Era una piccola autorità ma siccome noi avevamo al ministero tutta un'unità che si occupava di questo faceva la raccolta dati monitorati e dico ma perché c'è bisogno di questo Torriti magari possiamo farlo noi internamente questo lavoro
Abbiamo Fidenco era una piccola cosa un piccolissimo risparmio di spesa pubblica Landolfi tipico
Quante di nuovo improperi telefonate va ho ricevuto per aver chiuso quella cosa lì è una piccola cosa vedi potrei raccontare molti episodi di tentativi di ridurre la spesa pubblica Chigi prova alla fine non ha il sostegno perché si dice sempre ma no le risorse le troviamo le troviamo invece farlo seriamente sarebbe un grande gesto di nuovo verso le generazioni future
Io non credo in definitiva che siano gli altri responsabili dei nostri guai io credo che noi siamo sufficientemente come dire adulti come Paese anche se forse noi maturi con me nazione per per guardare con distacco ai nostri problemi e dire
Noi dobbiamo risolvere Celli stando però dentro l'Europa stando dentro la comunità europea questa è la conca presto
Prego già Minniti anzitutto Enzo un giovane bene senza fornire i voglio chiederle
Lei evidenziato la questione demografica e come questa influenza quel piano pensionistico italiano io mi chiedo il fenomeno dell'immigrazione comunque sono poiché sono giovani che vengono meno hanno un'età minore rispetto alla nostra età media italiana
Come questa influenza la questioni demografiche e quindi il piano pensionistico perché rinforzano alla base senno Giovanni
Cosa ne pensa riguardo
Allora devo dire che prima della crisi migratori e la crisi dei rifugiati diverse volte il tema era stato affrontato e è stato affrontato da sia a livello di studi sia a livello anche il dibattito politico
Una cosa abbiamo sempre detto tutti molto chiaramente e deve essere chiara ancora oggi non sono gli immigrati che possono risolvere il nostro problema
Previdenziale l'insostenibilità del sistema previdenziale Donè risolta dagli immigrati questo no sarebbe non corretto dirlo ma non è neanche ciò che ti dopo aerei ha detto anche se poi hanno cercato di far ripartire
Il problema demografico e molto più serio ora se voi prendete le due sponde del Mediterraneo e vedete al nord l'Europa e l'Europa perderà una quarantina di milioni di abitanti nei prossimi decenni quattro cinque decenni trent'anni forse anche meno
Bene dall'altra parte del Mediterraneo aumenteranno di duecento trenta milioni ora questo squilibrio tale che non si può risolvere facendo finta di tirare su delle barriere spot per un breve periodo si possono anche dire dei nostri Toray va bene funziona elettoralmente ma non è la soluzione
Allora quello che ci vuole una gestione del fenomeno migratorio e poi una buona organizzazione per il invece i rifugiati perché i due problemi
Hanno molti aspetti diciamo in cui si toccano ma il problema dei rifugiati è uno e problema dell'immigrazione un'altra noi avremo a che fare con tutti e due e purtroppo questo sicché un dato carente dell'Europa perché l'Europa su questo è vero che ha fatto troppo poco quindi è un caso in cui abbiamo troppa poca Europa
Quando gli immigrati arrivano
E lavorano ovviamente sono giovani pagano contributi e quindi questo è un sollievo per le casse dell'INPS quindi tempore poi prenderanno la pensione ovviamente sperando che che ci arrivino molti sono andati via senza neanche sapere di avere il diritto una restituzione quindi alcune contributi sono rimasti ma non possiamo dire che il problema dell'immigrazione irrisolte
L'insostenibilità del nostro sistema previdenziale mentre invece l'immigrazione è un problema immigrazione e diciamo quello coloro che cercano asilo politico
Sono un grandissimo problema che va gestito indipendentemente dall'aiuto che può dare al sistema pensionistico questa è la mia visione ma sicuramente di immigrati ci lavorano
Abbiamo e avremmo bisogno
Quanti meno dei duecento mila duecentocinquanta mila l'anno che qualche tempo fa entravano nelle proiezioni dei nostri modelli usati a livello governativo probabilmente sì visto che le cose sono un po'cambiate
Però insomma di immigrati avremo bisogno ed è meglio che il fenomeno sia gestito piuttosto che sia subito o peggio ancora che sia sfruttato per ragioni di cinismo politico
Prego
Sì
Buonasera una domanda penso anch'io che il metodo contributivo di calcolo dell'attenzione sia un'idea molto molto pulita molto lineare
Giustamente Boeri la quale applicata ho proposto di applicarla anche i parlamentari di poca anzianità ma la domanda è se questa non trova che sia contraddittoria la filosofia di questo metodo con il problema di gran moda adesso di quota cento
O della se la regola è che tanto io prendo in proporzione a quello che ho pensato vado prima vada dopo avrà un po'meno per più tempo un po'di più per me va bene
Quindi il mio timore è che si sia sovrapposta un'ambiguità del metodo contributivo che è bellissimo razionalmente c'è sovrapposto a un sistema previdenziale gridata e parafiscali dello Peci diceva che i contributi servono per pagare le pensioni adesso
Quindi l'INPS deve raggranellare tutto quello che può non può rinunciare ai contributi mia questo il punto e idratare mi chiede un'ultima cosa del proprio nello spirito di fare chiarezza che lei giustamente auspicava
Non bisognerebbe spiegare sempre meglio alla gente che badate badate badate che tra il questo è il vostro montante contributivo e non è una somma nel libretto di risparmio è un vostro credito morale nei confronti dello Stato
E lei dice patto tra generazioni stima alle generazioni future potranno dire ma io non c'ero quando avete fatto questo ma cioè cioè sa potrai domani il Governo il Parlamento mantenere le promesse
Fatte oggi io ho fatto per cinquant'anni professore mi hanno cambiato il metodo di calcolo della pensione quattro volte adesso che sono in pensione la stanno cambiando la quinta pensano preparato a dire la poi risorse son questi
Pacta sunt servanda ma ad impossibilia nemo tenetur fuori
Allora io c'è oggi un'intervista pubblicata su Repubblica che risponde esattamente alle sue domande e cioè primo io
L'ho detto diverse volte ritengo che il metodo contributivo ossia un ottimo metodo
Che sia trasparente che attribuisce e da anche responsabilità sia politici sia i cittadini e tutela le generazioni future meglio di qualunque altro
Però non è perfetto se vogliamo solidarietà bisogna che ci sia anche della solidarietà dentro questo metodo io non credo però che sia né fattibile
E neanche opportuno applicarlo al passato
Lei parlava di vitalizi io le posso dire
Questo io ho tante colpe ma nessuno mi riconosce Bari
Quando nel due mila dodici e undici
Io devo fare la riforma allora andai dal presidente della Camera dal Presidente del Senato e dissi noi stiamo per varare una riforma dura voi che cosa fate perché gli italiani non saranno contenti della riforma e di vedere che voi avete mantenete i vostri trattamenti risposta ministro ma noi abbiamo già fatto
La nostra riforma partirà nel due mila quindici
E io ho detto presidente quella degli italiani parte il primo gennaio due mila dodici questa disparità
Morali nel giro di poche ore mi sono presa molte critiche per questo e anche una scritta latina
Del presidente del Consiglio che mi disse che avevo fatto slalom istituzionale perché non compete un ministro andare dai presidenti di Camera e Senato
E dire che dovrebbero modificare i vitalizi però il vitalizio come tale dal primo gennaio due mila dodici non c'è più
Sul passato questo è la cosa delicata abbiamo detto che il sistema pensionistico tocca tutte le generazioni quindi è chiaro che c'è un passato che si trascina sul passato io credo che non abbia senso applicare oggi le regole di oggi al passato ho detto né opportuno né fattibile perché molte delle carriere
Non hanno tutti i contributi molti hanno dei vuoti contributivi come fai a ricostruire quelle cose l'INPS
E poi sappiamo tutti che molte cose
Signore di parlava di evasione evasione contributiva ce n'è stata e probabilmente ce n'è ancora molta allora non è non è fattibile ma neanche opportuno perché tu non puoi dire che la regola del due mila dodici Valle anche per quelli che sono andati in pensione nel mille novecentonovanta sei per esempio le regole però però si può cercare di chiudere le vicende del passato
Con quello che avevamo fatto un contributo di solidarietà
Chi ha avuto più del dovuto partecipa ai sacrifici collettivi con un contributo di solidarietà che può essere anche un contributo significativo
E io qui ho un ex giudice costituzionale devo dire che sono rimasta molto dispiaciuta quando la corte con nonna divisione di voti che era metà e metà è stato determinante il voto del Presidente ha detto che il contributo di solidarietà non era costituzionale io ho sempre ritenuto quello no no non cerca facili applausi ho sempre ritenuto che quello dipendesse da una non comprensione proprio di che cos'è una pensione di come era la formula pensionistica
Ma in ogni caso mi pare che oggi l'orientamento della Corte sia molto cambiato tant'è vero che lo applicano alle loro stesse pensioni Contributo di solidarietà e quindi il contributo di solidarietà e un monito
Diciamo così che non di vite non ti visivo come si dice oggi
Di chiudere con il passato ma come fai a dire magari c'è una vedova che magari
è è molto difficile andare a distinguere e ci si può dire tu hai questa pensione alta versa in questo contributo che un contributo proprio di solidarietà
E non è una forma di tassazione non è tassazione e questo che dobbiamo dire comunque la contraddizione che lei diceva
E plateale
Non si può da un lato affermare il Conte il contributivo dicendo
Lo vogliamo anche applicare al passato e poi dire no noi vogliamo quota cento oppure pensioni di anzianità con quarantun anni di anzianità perché le due cose non stanno insieme però se mi permette io credo che la coerenza sia l'ultima cosa
Che i nostri governanti cercano anzi mi pare che proprio
Via ma ostacoli
Buona sera premesso che ho condivido e condivido al cento per cento di quanto lei ha detto rimane la mia testa ungo ricordo
Non chiarissimo di una fase abbastanza iniziale del governo Monti fatta la sua riforma verso febbraio marzo
Lei si accinse mi sembra a a a fare una riforma del lavoro
E organizzò un tavolo con altre due signore la allora presidente di Confindustria e l'allora segretaria della CGIL
Io così come battuta dico ma speriamo che dal tavolo di tre donne non vengano fuori se non dei litigi
Purtroppo credo di aver azzeccato perché alla fine di quel mese e mezzo quanto fu fu di negoziazione nonostante che il presidente Monti del Governo Monti del avesse detto
Se il tavolo tra le parti sociali non raggiunge un risultato ci penserà il governo
Mi sembra che da quel tavolo non scaturisse poi nulla di concreto e con la memoria mi ha un po'confusa che ho di allora io attribuito da quel parziale insuccesso
Il progressivo inaridimento dell'azione del governo Monti che poi alla fine secondo me nella parte finale
Ha concluso nonostante la ottima sua riforma del dei risultati un po'negativi
In quanto sbaglio in questo mi però non non molto direi che primo io mi sono messa a lavorare sulla riforma del lavoro nelle vacanze di Natale
Quindi no ma a febbraio immediatamente secondo la riforma del lavoro per espressa richiesta del Presidente Napolitano
Su fatta colonna disegno di legge no con decreto legge il presidente disse abbiamo i emergenza finanziaria fatto una riforma importante per decreto legge quella delle pensioni
Quella del lavoro bisogna farlo
Mi fu anche chiesto dopo le dico proprio le cose come stanno
Mi mi fu chiesto ma tu perché non ti sei opposta
E io sarò un ministro tecnico Saro ingenua ma signori io mi devo opporre una richiesta del presidente della Repubblica che è il custode e garante della Costituzione io feci quello che dissi diverse volte in quel periodo anche quando mi si chiese qualcosa su cui non ero proprio d'accordo dissi non sono poche Daccò no al presidente non dissi niente dissi va bene Presidente ma comunque ubbidiscono nel senso che e il Parlamento
Allora e poi io credevo nel dialogo credevo ma guardi io penso questo che la riforma delle pensioni
In un certo senso ha dato poi in occasione anche al sindacato di dire adesso però basta
E quindi perché noi abbiamo lungamente dialogato
E e secondo me c'è stato un momento in cui persino con la Camusso potevamo raggiungere un'intesa
Le dico espressamente che non era più facile raggiungere l'intesa con Marcegaglia perché signori non so quanti imprenditori ci sono qui
Ma adesso dico una cosa che io ho molto vissuto anche da ministro nei miei incontri tanti se c'è un Paese che declina e l'Italia purtroppo
E declinata in questo periodo e non soltanto dal punto di vista economico
Ma quando c'è un po'un declino non è che c'è una categoria che si staglia e tutte le altre si accomodano nel declino quindi io ho trovato molte cose tra gli imprenditori
Che erano quasi altrettanto degli utenti se non di più
E quelle del sindacato quindi non è che c'è il sindacato colpevole gli imprenditori invece tutti assolti o i professori universitari nell'horror loro vuole attivo per preti della realtà
Se c'è un Paese che declina le colpe sono diffuse
E quindi lo dico anche per dire
Molti siamo come dire
Un po'
Voglio usare la parola giusta questo cambiamento ci turba
Però anche con gli altri poi tutti io forse più di altri avendo fatto il ministro le responsabilità ce le dobbiamo attribuire perché non abbiamo spiegato bene le cose non le abbiamo comunicate non abbiamo mostrato sufficiente sensibilità a certi problemi magari quelli dell'immigrazione che destano così tanta paura
Ecco tutte queste cose cioè dobbiamo prendere
Comunque noi eravamo arrivati vicini ma poi la situazione politica era logorata la situazione politica vedeva le elezioni vicine
E non aveva no nessuna voglia di dire quello che io ingenuamente
Pensavo perché io non ho mai pensato un momento di candidarmi nessuno me l'ha chiesto e sia ben chiaro
Ma anche me l'avessero chiesto gli avrei detto no grazie perché non puoi fare il ministro
E poi candidarti perché la realtà del appare subito diverso allora quello che voglio dire era che questo sforzo di comunicazione
Non c'è stato
E quindi le forze politiche vedevano l'elezione all'orizzonte
E non volevano dire va be'voi avete fatto il lavoro io non accetto che si dica al lavoro sporco io non ritengo di aver fatto il lavoro sporco ritengo di aver fatto un lavoro ingrato ma di averlo fatto per il mio Paese e quindi qualcuno mi chiede lo rifarebbe io dico sempre
Non mi rimetto in quella condizione certamente non lo rifarò mai neanche me lo chiederanno ma quello è sicuro
Ma in ogni caso e questo che e questo che e ha rovinato un po'che c'era c'erano le elezioni e allora i partiti non ne potevano più di noi questo era chiarissimo da subito
E quindi no grazie andati via perché avete fatto
Il quadro poi si è comunque confuso
Ed è vero che lì è cominciato il sentimento
Grazie
L'ultima domanda
Professoressa forme ero mi perdoni se la mia domanda può sembrare leggermente provocatoria ma il Governo Monti a mio parere aveva due punti di forza la competenza tecnica delle persone
Ma soprattutto la drammaticità della situazione economica in cui ci trovavamo allora la domanda è perché non è stata fatta una riforma da subito dal primo dicembre del primo gennaio del due mila dodici
Tutti sul contributivo cioè tutti i nuovi sul contributivo che sarebbe con le attenuanti di cui lei ci ha parlato con le flessibilità che si possono inserire nel contributivo ma di fatto sarebbe stato molto più equo nei confronti dei nostri figli dell'ENEL generazioni future
Scusi non capisco perché lei dice tutti i nuovi perché tutt'
I son passati al contributivo il primo gennaio denotava dice dal primo gennaio due mila dodici Perin futura per i contributi versati dal primo gennaio due mila dodici ma io dico per chi faceva domanda dal primo gennaio due mila dodici
Andare con il contributivo pieno
E pronte di contributivo ne abbiamo capito quello che lei DT contributivo se ne parla dalla riforma Dini del novantadue sostanzialmente mi dice perché non l'avete fatto
Unità opzione donna estesa a tutti
E quindi TR per tutti quelli che vogliono andare in pensione anticipata
Vale il metodo contributivo guardi io non sarei stata neanche tanto contraria il problema lì era esattamente finanziario ma non sono
Perché il tesoro che ha gli strumenti per farle valutazione perché il ministero del lavoro è povero di strumenti tecnici c'è l'INPS ma un'altra cosa e poi allora c'era un altro presidente
Però il ministero del lavoro non ha strumenti tecnici adeguati ma il Tesoro diceva vanno in tanti
Con pensioni basse
Quindi questo vuol dire che le proiezioni dispensa non diminuiscono e noi dovevamo far vedere che c'era una riduzione della spesa
La riduzione che è stata calcolata nell'immediato fino al due mila venti turno era di ottanta miliardi di euro allora la ragione vera
In tanti andranno poi magari continuando a lavorare
E però prendono la pensione la spesa non diminuisce ma la pensione bassa e poi verranno a chiedere l'integrazione qualche anno dopo cioè c'è anche un problema che si chiama di coerenza temporale
Ed è una cosa che molto importante perché guardate consentire il pensionamento anticipato è un'arma a doppio taglio perché sembra di essere buoni può andare in pensione by però poi le pensioni sono basse e queste persone poi dicono ma come rabbia persone così e non cresce
E però molti sono andati in pensione letta veramente basse quindi in quella regione
Non ci sono
Ancora una domanda da un all'attacco l'ultima
La ringrazio
Ma come mai le cose che lei ci sta spiegando che sono intuitive chiare quasi banali in certi aspetti non sono patrimonio comune di ogni padre e madre di famiglia di ogni persona che sappia leggi descrivere
Insomma si applaude il futuro nostro dei nostri figli eppure si sentono degli sfondo le spaventoso in materia
Cosa è mancata la la la l'educazione la scuola la comunicazione
Sì ma io come ma c'è bisogno di un libro come il suo uso lei tocca un tema importantissimo è un tema che oggi ha una rilevanza a livello internazionale
Che è il tema in italiano è brutto dire la alfabetizzazione economico-finanziaria perché sembra dare degli analfabeti alle persone quindi si dice conoscenza economico-finanziaria di base
E un tema oggi fortemente sentito a livello di paesi OCSE l'OCSE a una divisione che si occupa di questa educazione economico-finanziaria di base io ho l'onore di essere nel comitato scientifico di questo Progetto
Che coinvolge tantissimi paesi intendiamoci bene con delle azioni molto pratiche programmi educativi molto a parte l'educazione nelle scuole che in molti paesi e obbligatori entrata nei curriculum il punto quindi c'è l'OCSE c'è la Commissione europea c'è il G venti di che ha stabilito un obiettivo per questo perché Badia badate bene e molto importante
Anche per i Paesi poveri paesi poveri che si basano spesso dove le persone
Magari per uscire dallo stato di povertà devono cominciare piccole attività
Imprenditoriali basate su pochissimo capitale qualche volta finanziato dalla Banca Mondiale
Devi sapere che cos'è un tasso di interesse devi saper distinguere tra un valore reale un valore monetario devi avere una nozione minima di rischio
Ecco questi sono i temi dell'educazione finanziaria di base
Non lo dico io perché ci sono le classifiche l'Italia nel l'educazione finanziaria è stata misura definita misurata oggi ci sono tantissime assorbe che misurano
L'Italia
Era qualche anno fa
Sopra la Colombia
In termini di educazione finanziaria di base non stiamo parlando di fare degli italiani degli esperti di economia o di finanza nomi stiamo parlando di elementi di base
Son proprio pochi peli potrei citare tutte
Era sopra la Colombia adesso ha fatto qualche passetto in avanti con l'ultima indagine Pisa dell'anno scorso sembra che siamo saliti che stiamo un po'salendo
Il governo precedente Gentiloni ha messo in piedi un comitato nazionale per la strategia sull'educazione finanziaria di base
E però è un tema molto delicato
Io me ne sto occupando molto
è un tema molto delicato perché la reazione delle persone
Immediata e quella di dire ma allora tu puoi togliermi qualche protezione pubblica perché vuoi che io sia responsabile Tibe stesso della mia mi stai togliendo qualcosa quindi c'è molta diffidenza però è un tema molto importante su quale anche noi come Paese e credo noi tutti dovremmo impegnarci
Anche perché spesso l'educazione finanziaria di base sembra essere carente anche ai piani molto alti
Giorgio saprete onde che ha frequentato ed è amico di e con Mario scriveva l'analisi sociologica importante come la base economica oggi abbiamo avuto da una matura economista una panoramica economica non piccola domani da Giuseppe Beretta avremo un'analisi sociologica
Che riguarda la storia la vita del Censis ad un suo famoso rapporto per ci serve va a capirla meglio nel momento che stiamo vivendo dei momenti che abbiamo di fronte ad Elsa Fornero un grandissimo ringraziamento