Conferenza stampa di presentazione della prima Academy di Chirurgia Mininvasiva del Colon

Approfitto scusatemi i ringraziare come come ospite i partecipanti alla conferenza stampa intanto Silvia De Dominicis e amministratore delegato Johnson Johnson medicare
Che ci ha sostenuto in questo progetto che noi riteniamo importantissimo voi sapete quanto a coi
Tenga investa sulla formazione in Italia sulla formazione chirurgica
E ringrazio Fabrizio D'Alba il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini
La sua presenza è perché noi chiederemo i direttori generali che invieranno i loro chirurghi
Alla nostra Academy di metterli poi in condizioni di fare queste cose che noi cercheremo di sviluppare nel percorso dell'Academy e cioè di farli operare farli operare metterle in condizione di operare con tecnica mini invasiva
Parliamo del Colonna
Saggio ci sta raggiungendo Tonino Aceti perché noi crediamo che sia importantissimo la collaborazione con i pazienti perché questo questo percorso formativo
Va verso una
Richiesta di buone pratiche chirurgiche che vengono certificati dalle evidenze scientifiche e oggi l'evidenza scientifica dice che la Chirurgia del collo deve essere la parola scoppia
E perché quindi tutto ciò che ne facciamo informazione voi si rivolge ai nostri pazienti pazienti che come vero dopo quando riprenderò il mio discorso
Devono avere le stesse opportunità di cure in tutte le regioni d'Italia ci sono delle delle regioni d'Italia molto in sofferenza su questo tipo di procedure chirurgiche questo lo dirò dopo ma intanto neanche adesso anche provoca un fenomeno molto brutto sia dal punto di vista etico ma anche dal punto di vista economico che il turismo sanitario
Non abbiamo non crediamo ci siano
A altri metodi per fronteggiare questo tipo di fenomeno scusate saluto con idrogeno ringrazio venuto sta è in corso un loro convegno quindici ho fatto veramente queste sono le questo piacere di essere intervenuto
E oggi io spero che da qui parta anche un messaggio restituzioni
L'attività formativa qualcuno se ne avrà a male ma io non dovrebbero mai occasione di dirlo l'attività formativa post laurea in Italia oggi è in difficoltà
Stiamo parlando di impegno sulla formazione perché probabilmente l'attività formativa vive un momento difficoltà in Italia
Parliamo di chirurgia laparoscopica avanzata e nelle non i nostri percorsi formativi post laurea questo tipo di attività non viene fatta o non viene fatta da tutte le parti c'è bisogno di formazione le esperienze che noi conosciamo faccio riferimento agli ok in Inghilterra dove sono partiti con percentuali nettamente inferiore alle nostre quasi il cinquanta per cento di meno rispetto alle nostre otto nove anni fa
A fronte di questa insoddisfacente percentuale hanno messo in piedi un programma formativo nazionali sostenuto dalle istituzioni
Oggi OK la percentuale di attività su tutto il territorio nazionale e del sessantacinque per cento
In Italia del trentacinque per cento forse aggiungo io
Parliamo di un Paese che ha fatto scuola in tutto il mondo nella chirurgia mininvasiva
Oggi probabilmente ci troviamo in questa situazione e il fenomeno che abbiamo potuto dedicare studiando lo
è che probabilmente abbiamo investito poco in formazione e voglio mandare anche un messaggio
Ai chirurghi
Oltre che ai pazienti
Dicevo Tonino che c'è bisogno di di questo tipo di chirurgia ma in tutte le regioni d'Italia
Perché perché è l'unico modo per combattere il turismo sanitario
Però è necessario anche mandare un un messaggio alla comunità chirurgica italiana che deve essere tanto brava
Di mettersi in discussione e e e di acquisire di lavorare per acquisire gli Steel per fare questo tipo di di procedure chirurgiche perché che ci piacciono ne saremmo valutati sui volumi gli esiti e gli altri Cannes dei nostri pazienti
Sta arrivando con il gruppo di studio di Giorgio Johnson e di questo vi voglio ringraziare perché le basi su cui fondano questa Academy sono basi reali non sono chiacchiere
Con dei collaboratori di Johnson e Johnson abbiamo fatto uno studio sul pm
Che sono dati ministeriali ma non ci siamo neanche su non abbiamo neanche non siamo neanche fermati allo studio del DNA siamo andati oltre siamo andati ad edificare nelle aziende sanitarie quello che sta succedendo
E abbiamo visto vi faccio un esempio molto semplice per individuare i nostri centri di riferimento avevamo messo due parametri importanti
Vedo la dottoressa che ha collaborato con noi che ancora regge numeri e se bisognerà credo per un po'di tempo avevamo messo due parametri
Novantanove corone laparoscopia ci centri che facciamo novantanove con la parola scopi cinquanta per cento
In laparoscopia abbiamo dovuto abbassare la percentuale delle procedure fatti da però subì altrimenti rischiavamo di non trovare gente siamo dovuti passare dal novantanove come volumi al trentacinque per cento che poi la media nazionale allora
Ai chirurghi io dico che dobbiamo impegnarci e migliorare in queste percentuali perché tanto l'accreditamento arriverà e noi per farci trovare pronti ad affrontare l'accreditamento con la giusta serenità
Dobbiamo dare le giuste risposte al al mercato della buona sanità quello che ci viene richiesto dai nostri pazienti e da quello che ci viene
Dato dalle evidenze scientifiche oggi si ragiona così chi sta fuori da questi schemi probabilmente si ritroverà a fare altre cose
E noi vorremmo dare il nostro contributo a fare in modo che i fan tutte le latitudini italiane queste procedure vengano fatte tendano fare correttamente
Grazie
Un'unica cosa che dico che poi sicuramente della ripresa dopo siamo parlando di Chirurgia oncologica ricco che insieme a quella di del retto oggi rappresenta la seconda causa di morte
Per mio grazie in balia e questo vale sia per gli uomini che delle donne
No
Prima di tutto noi no noi roba
Scusate io prendo limitrofo che questa posizione inutile inusuale per darlo per dare la parola lascerei il coordinatore nazionale del tribunale per i diritti del malato che al al quale vorrei chiedere qual è l'impatto che avrà sulla qualità del della vita dei pazienti l'aumento della laparoscopia lei cosa pensa di questo progetto
Volgere a tutti intanto grazie per l'invito Pierluigi con il quale abbiamo un'ottima collaborazione con tutta la coi abbiamo entro un'ottima collaborazione mi scuso per il ritardo con il quale sono arrivato su b sicuramente
Questa è una di quelle partite che ha un impatto fondamentale sulla qualità della vita della persona
Sulla sulla tempistica di ripresa sulla qualità della vita quindi qualcosa che va molto incontro alle esigenze dei cittadini mandando in conto l'esigenza di cittadini in questo caso si Meccia perfettamente con le esigenze anche nel servizio sanitario pubblico perché ovviamente laddove c'è un tempo di permanenza diciamo un'invasività minore ovviamente c'è anche un tempo di permanenza dentro il setting ospedaliero che ovviamente più ecco più contingentato quindi
L'ottima soluzione che coniuga esigenze
Tutte e due fondamentali del cittadino
E della servizio sanità nazionale ovviamente come tutte
Le diciamo innovazioni
Una innovazioni come soprattutto utili
Purtroppo ecco quello che dobbiamo scongiurare che queste innovazioni siano per pochi
E quindi c'è bisogno di fare una grande opera
Nel nostro Paese non solo per questa tipologia di innovazione ma anche per tante altre una grande opera di trasparenza nel nell'informazione al cittadino sul dove l'innovazione utile al cittadino
E soprattutto l'innovazione utile e sicura
E su questo bisogna bisogna lavorare bisogna lavorare ancora ancora molto
Però diciamo che il tema delle iniquità delle disuguaglianze quando si parla di innovazione libera innovazione dell'innovazione che serve è una di quelle cose che citare con le quali i cittadini si confrontano e si misurano quotidianamente io vengo da una nostra da una nostra iniziativa che oggi abbiamo fatto sul tema sulla famosa
Sono sani Renza terapeutica
E abbiamo fatto il cerca di tutte le politiche regionali i sul tema dell'aderenza e ci si accorge del carenza anche qui c'è chi riesce a garantirla chi è anche distante
Anni luce quindi diciamo che il tema dell'iniquità delle disuguaglianze è un tema che cade che attraversa tutto il servizio sanitario nazionale sul qualche rappresenta la priorità per i cittadini alla quale bisogna dare la risposta anche dopo il referendum perché sembra che sulla ma dopo il referendum non esista più nell'agenda nell'agenda politica invece ricordo che nonostante io stavo riferendo ma dopo i referendum il tema disuguaglianze e comunque sul sul tavolo Sulta per i cittadini dei professionisti delle istituzioni continua verso lo quindi bisogna dare comunque una risposta a prescindere quindi dove deve continuare ad essere un tema sul quale tutti tutti lavorano
Su questo per esempio a su questo su questo aspetto illa vorrei richiamare l'attenzione permettimi impeti allargare il il ragionamento
Voi tutti sapete che c'è un in discussione ammicca via Tor di leggerlo e villa la bozza di decreto interministeriale sul nuovo sistema di garanzia dei livelli essenziali di assistenza
Che doveva proprio essere uno strumento per cercare di comprimere l'iniquità e aumentare la capacità di monitoraggio e controllo da parte a livello centrale
Qualche passo in avanti è stato fatto guardando la bozza ma probabilmente molto di più andrebbe andrebbe fatto cosa andrebbe fatto per esempio trasferire dentro quel sistema di garanzia tutta l'amore di informazioni non soltanto una piccola parte crescenti discende dal Piano nazionale esiti
Cioè noi oggi abbiamo citava nazione garanzia che valuta le performance delle regioni nella loro capacità di garantire le si sa assistenza grida soltanto in piccola parte il volume di informazioni e dati sulla sicurezza delle cure
Del piano nazionale sto questo è un gap che non può essere lasciato così prima della loro approvazione io faccio parte del comitato nazionale del piano nazionale esiti quindi la la cabina di regia del PM
Ho fatto presente che tutti quei dati devono essere trasferiti nella sistemazione di garanzia perché quello che valuta le regioni e le Regioni non possono essere valutati soltanto sulla capacità di stare dentro le procedure quindi dal punto di vista procedurale ma devono essere valutati sulla camicia di garantire esili Salute positive la popolazione perché sennò diciamo ma cerchiamo spostiamo un sistema di controllo su altre su altri indicatori che probabilmente ai cittadini interessa fino a un certo punto quindi a chiudo dicendo dicendo questo che ben venga e va dato merito alla coi di aver in collaborazione con la collaborazione Johnson & Johnson di aver diciamo messo mano e in prima persona al tema della formazione che è un altro che già abbiamo all'interno della del servizio sanitario nazionale
Dobbiamo riprendere sicuramente il servizio pubblico deve riprendere gli imbecilli più sul tema della formazione
Che prioritario per garantire la
Già
Ancora più alti livelli di quelli che già abbiamo di insomma
Capacità a dei nostri professionisti sono impegnati nel servizio sanitario nazionale quindi ben venga complimenti insomma questa bella iniziativa che sicuramente fa sperare nei pazienti ad una ad un'assistenza sempre più qualificata e sempre più volte da ovviamente a soddisfare nel loro le loro esigenze quindi complimenti a coi
E grazie ancora teorici
Bene approfitto per ringraziare i colleghi giornalisti che stanno seguendo in streaming la conferenza stampa in particolare radio radicale che sta registrando l'evento
Vorrei chiedere al direttore generale dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini Fabrizio D'Alba cosa ne pensa di questa iniziativa che cosa può fare un'azienda sanitaria un direttore generale per garantire l'applicazione del colore della le tecniche che i discenti hanno appreso nel corso del del dell'Academy prego
Grazie mi complimento con accoglie il suo presidente
Cioè anche
Casualmente nostro direttore di dipartimento per l'iniziativa perché è un'iniziativa perfettamente in linea con quello che deve essere l'orientamento del sistema sanitario nazionale
Da direttore generale di un'azienda sanitaria pubblica non posso che pensare che un sistema sanitario pubblico debba orientarsi in una logica di garantire equità nell'erogazione di prestazioni ad alta complessità è alto valore aggiunto per il paziente
Questo però richiede che cosa richiede come ha detto molto bene professor Marini liquida richiede per il punto di arrivo ma ci sono dei prerequisiti
I primissimi sono da un lato certamente le strutture in questo noi direttori dobbiamo esser confidenti con questo che è un obiettivo del nostro sistema ma ci sono anche le competenze
Perché tanto diversamente non si traghetta l'obiettivo in un sistema che autonomamente non riesce a lavorare sulle competenze che attenzione anche qui sono un prerequisito
Perché giustamente Piero faceva riferimento a volumi esiti oggi non ci sono più velleitarismi confrontarsi sui volumi e su dieci sono per i requisiti per poter fare certe cose e se il sistema riesce a renderlo sapere che ci sono soggetti attivi
Come ha coi che si spende a giocare un ruolo attivo a farsi che questo gap culturale professionale si formi diventa quella partecipazione di questi soggetti terzi a quelli che sono gli obiettivi del del nostro sistema
Le ma soggetti a questo punto istituzionali perché arco io lo lo qualificherei come a questo su assolutamente con un soggetto istituzionale a questi processi fa sì anche che succeda un'altra cosa perché si parlava di innovazione bisogna stare attenti nell'India innovazioni indiscriminata
Ci vogliono soggetti competenti chi aiutino anche le istituzioni e parlo del servizio sapere accogliere quali sono le innovazioni a valore aggiunto e a selezionare quattro in termini di priorità quelle in cui farla
Ah coi come le associazioni di questo livello e tra l'altro si spengono ad una loggia di anche di di accreditamento di questi soggetti devono svolgere quindi questo doppio ruolo dire ok allora non nostro Sistema sanitario nazionale in ragione anche dei ritorni agli utenti
Si dà queste priorità in termini innovazioni bisogna dare gambe a quelle idee
E a quel punto noi da direttori generali si chiede soltanto dire una cosa di essere coerenti con questi che sono da un un prima battuta dei principi
Poi diventato degli indirizzi di programmazione le istituzioni devono fare dei poi devono fare distinzioni parlo programmatorie
Ministero e Regioni devono fare coi delle iniziative coerenti con questo tipo di scelta
Che come dichiarazioni non può essere che condivisa da tutti poi l'attuazione però si trova in fatti concreti sipario si trova in Investimenti si trova nei ragazzini dietro IPA
Tutte adeguatamente competenti perché anche qui ebbe a superare il fatto del singolo professionista con delle competenze qui c'è bisogno di équipe con quelle competenze perché i Comuni devono crescere per forza di cose il nostro ruolo quindi da da da da soggetti attivi nella gestione della cosa pubblica di esser coerenti nelle nostre scelte rigorosi nell'applicazione e insieme ai professionisti estremamente seri nella scelta in questo caso si parla di innovazione di orientamento
Della delle cose da farsi in un altro cemento e chiudo poiché ne dobbiamo comunque lavorare da sistemi inno i direttori generali dobbiamo perdere una visione che è solo riferita ai confini la nostra azienda
Ben sapendo che la la Loggia dei volumi degli esiti può anche portare a dire che non tutte le agenzie anzi deve portare a dire
Che non tutte le aziende devono poter far tutto ma un sistema diventa solido quando riesce a distribuire nell'ambito delle sue strutture valorizzando le competenze le le attività in ragione delle funzioni e delle compensa in questo ai professionisti ha chiesto di fare un passo indietro a volte ma è un passo indietro funzionale a farmi molti altri in termini di garanzia di di di copertura di un bisogno che a oggi non sempre purtroppo riusciamo a dare a tutti i cittadini in tutto il territorio e quindi il nostro impegno
I esser vicini di sopportare
Grazie grazie
Grazie dottor dal da allora usare la parola all'amministratore delegato di Johnson&Johnson Medical dottoressa Silvia De Dominicis perché del perché un'azienda come una Johnson&Johnson ma fortemente creduto investito in un questo progetto
Grazie
Buongiorno a tutti
Oggi per la giornata senz'altro molto importante perché insieme ad attori che ringrazio
Abbiamo la possibilità di influire concretamente sul miglioramento della salute dei cittadini italiani
Questo obiettivo è un po'nel nel nostro DNA come azienda
Che vogliamo porre sempre al centro i pazienti medici e gli infermieri
E questo non accade oggi accade da quando è stata creata questa azienda e consentitemi da citare un un episodio riferimento
All'anno mille novecentoquarantatré quindi un anno che era davvero Antignano rispetta quello che vediamo in questi tempi quando i due fratelli che da qui punto Johnson in Johnson decisero di scrivere un codice nel dire qual era l'impegno dell'azienda e degli amministratori l'azienda nell'ambiente nel quale operavano e in questo la prima responsabilità infatti inizia così questo documento era proprio rivolto ai pazienti
Ai professionisti ai medici infermieri e tutti coloro che dovevano proteggere appunto i pazienti
In questo senso quindi chiaramente questo progetto non può che essere assolutamente coerente quest'impegno non l'abbiamo dimostrato nel corso degli anni sia in termini di ricerca e sviluppo perché ovviamente le tecniche chirurgiche vanno avanti perché ci sono delle idee e delle innovazioni
Che vengono poi dalla stessa anche classe chirurgica e noi abbiamo anche l'onore in Johnson & Johnson di aver prodotto tanti innovazione grazie a chirurghi italiani questo lo voglio dire perché per noi è motivo d'orgoglio
Ma anche in formazione che eroghiamo ogni anno e da sempre
E questo perché perché vogliamo raggiungere quel famoso triplo Bettino cioè andava dare accesso e contribuire ad avanzare le tecniche chirurgiche per offrire un trattamento d'avanguardia
Andare ad aumentare quella che la qualità di vita dei pazienti
E ridurre i costi perché queste sono le esigenze dei sistemi sanitari in tutto il mondo
Ancora una volta lasciatemi citare due dati in questo senso nel solo anno due mila diciassette la Johnson Johnson ha investito quasi undici miliardi di dollari
Pari quasi a circa il quattordici per cento del nostro fatturato aziendale quindi un investimento significativo importante in termini formazione ancora una cifra centoventicinque mila operatori sanitari formati nel solo anno due mila diciassette in tutto il mondo di cui dieci mila nella solo Europa
Quindi i nostri impegni in questo senso è assolutamente coerente con la patologia di cui stiamo trattando lo ricordava prima il il professor Marino è una patologia anche diventato un'emergenza sanitaria la seconda causa di incidenza di tumore per uomini e per donne
E quindi non potevamo che cogliere l'idea della coi in questo senso
Perché ovviamente la formazione il cardine è il presupposto per offrire delle culture adeguate agli standard europei
Ma lasciatemi anche dire insieme a adeguati protocolli di screening perché quando si intercetta in qui mio esimio collega potrà testimoniarlo quando si intercetta i neutrini stagni della patologia c'è una speranza di vita di sopravvivenza altissima
E invece andando avanti purtroppo questa speranza di vita può fare in certi casi la differenza tra la vita e la morte
Insieme a ovviamente strumenti e percorsi diagnostico-terapeutici consistenti in tutto il territorio nazionale non solo in alcune aree dell'Italia
In questo senso quindi abbia voluto mettere in campo
Non sono risorse finanziare e lasciatemi citare qui l'aderenza e devo dire abbiamo ascolta con piacere del nuovo Codice mettere e Assobiomedica
E nel rispetto delle norme dell'educazione i conti nel medicinale perché per lui la trasparenza è fondamentale
Devono essere ovviamente supportino condizionati perché vogliamo lasciar fare le cose ai professionisti a chi li sa fare
Ma c'è di più di quello vogliamo mettere in cambio la nostra nostra Sperti dalla nostra non sono out ricordiamo che a livello mondiale la Johnson & Johnson a venticinque centri di formazione
Di cui sei in Europa
E uno di questi chiamato Johnson & Johnson istituto ad Amburgo negli anni novanta ha contribuito alla diffusione della tecnica laparoscopica
In Italia e indire in tutto il mondo supportando la formazione degli operatori sanitari in questo senso quindi io
Concludo dicendo l'ascolto attento di quelle che sono le esigenze informative della classe medico-chirurgica
L'idea di innovazione di nelle partnership e ovviamente anche la nostra esperti Isa ci fanno brevemente ben sperare per uomo miglioramento significativo delle delle condizioni di cura dei cittadini italiani grazie
Ringrazio la dottoressa De Dominicis invito i colleghi giornalisti fare qualche domanda se hanno necessità di approfondire qualche aspetto del del progetto
Prego
Buongiorno sono Massimiliano pena sono un pubblicista curo rubrica della Salus di fare una cosa una cosa al professor Marini nell'appunto dalla radio questo vuoto formativo che c'è quindi insomma una grossa sfida secondo lei nella fase iniziale di questo progetto parlo in camera operatoria ci potrebbe essere un allungamento dei tempi operatori grazie
A tutti i progetti formativi tengono conto del dei tempi delle sale operatorie
E è chiaro che il Progetto guarda il fenomeno a trecentosessanta gradi no è chiaro che nel durante l'atto operatorio la fase combattiva richiede un tempo
Ma questo non incide in maniera importante sull'altro campi lucido del paziente anzi
Noi tutti chi sta qui chi ci segue sa quanto quanto ci impegniamo in attività formative
Però è chiara una cosa
Che per il bene del della chirurgia ma soprattutto per il bene del paziente quel tempo tolto al ai agli all'intervento chirurgico o quel tempo aggiuntivo all'intervento chirurgico in tempo speso magnificamente che non incide minimamente sulla qualità e sulla carrello la la correttezza della del della procedura che stiamo facendo ma che altre al contrario da tanto tanto tanto e al nostro mondo neanche ai pazienti
E chiaro pure che poi la formazione non può prescindere da un sistema di Proto rinvia
Quindi se noi eliminiamo il sistema di Proto Ring cioè di formazione sul campo rimaniamo alle parole io credo in questo dagli paese di parole sono state fatte troppe
è necessario una formazione diretta che va dal centro il problema in questo momento il centro problema è che dobbiamo aumentare la percentuale di Chirurgia lavora su proprio nel collo in tutt'Italia
Andando a colmare in quel caso non il poco tempo che dedichiamo in sala operatoria ma colmare il grande gap che abbiamo in alcune regioni d'Italia che veramente preoccupa
Grazie professor Marini
E tardi via
Allora questa è una storia vecchia l'Italia è partita alla grande
Ripeto l'Italia la chirurgia italiana è stata a a attrice protagonista nell'insegnamento di queste tecniche dopodiché cambiano le generazioni e in Italia c'è stato un salto probabilmente generazionale il problema si sta ancora proponendo perché come tu sai ne abbiamo anche parlato
I giovani medici non scelgono più di fare il chirurgo
Perché perché cambiare modalità di intervento chirurgico richiede intanto di mettersi in discussione
In una comunità che non è più serena come quella chirurgica voi sapete il fenomeno del contenzioso medico-legale che danni ha provocato al mondo della chirurgia e l'altro motivo per cui John fanno più chirurghi mettersi in discussione
Mettersi in discussione qualche volta vuol dire rischiare
In un mestiere che è diventato troppo rischioso o almeno così è considerato dall'immaginario collettivo di posso assicurare prima di tutti danno i chirurghi
Secondo me in Italia associato ripeto a dei programmi formativi post laurea non più adeguati ai tempi d'oggi ha provocato un salto no
Un salto di generazionale anche del punto di vista dei rischi chirurgici
E oggi dobbiamo riprendere quel percorso secondo me importante che c'era l'Italia quando la colonscopia invece è uscita e i chirurghi italiani hanno detto subito presente ostili ripeto venti anni fa io con Johnson e Johnson
Misi in piedi un primo questionario per sapere qual era l'impatto Della colecistectomia laparoscopica oggi diventata con lo standard a sua volta no
E ed è e cominciamo a parlare di con la parola scoprivo allora parliamo di vent'anni fa
Era di quasi il venti per cento diciotto per cento alcune statistiche davano quindici alcune quindi diciamo diciotto per cento sono passati venti anni e sanno poco più del trenta per cento
Considerando che in Italia possiamo molto bravi trovata la legge a a a ad aggirarla no perché l'altro problema ve lo dico chiaramente così faccio arrabbiare sempre qualcuno non abbiamo un grave problema i DRG
Se ci posso color pece il DRG del colon laparoscopico anziché emicolectomia più laparoscopia
Sì Sibari rende molto meno e quindi tutti saremmo costretti ad essere Stefano mi guarda come mi è stato inserito non posso tacere questo fenomeno che deve essere affrontato correttamente perché anche questo fa fare dei passi avanti a quello che è la sostenibilità chirurgica perché questo tipo di chirurgia è una chirurgia tecnologica la tecnologia sagre costa
Ti ricordi quando parla si parlava modi guanti e si rompevano ecco tutto ciò che sale operatorie tutto ciò che ti Iconologia Cosso la tecnologia
Va sostenuta vada sostenuto correttamente quindi noi vogliamo essere
Controllati da un sistema virtuoso e per esempio il DRG è uno di quei sistemi per controllare meglio quello che noi facciamo la nostra sala operatoria il tempo che dedichiamo alla formazione un tempo tempo santo
Non devo dire Santo ma fa un
L'avvocato
Io ammirato
Quest'Academy porta delle novità rispetto al panorama precedenti a tutti gli altri con tipologie formative quali sono queste novità
E soprattutto su quali basi garantita da la qualità
Oltretutto formativa
La prima novità che mi sento di dire è che questo è un Academy che nasce dall'esame del fenomeno
Non abbiamo studiato Elisso di alto qual era la sino ad una situazione la chirurgia colon laparoscopica in Italia partendo dal presupposto che oggi ha rincorso standard ok e quindi noi siamo abbiamo il dovere di fa di operare i nostri pazienti con questa procedura chirurgica questo il primo sane
Il secondo esame
Andare a individuare le zone carenti direi io le regioni in difficoltà
E fare una specie di piano Marshall che non finirà il prossimo anno non finirà con questo accade mi perché ahimè non riusciamo a formare un numeri il numero necessario per l'Italia
Però intanto è un inizio e come lo facciamo lo facciamo
Discutendo partendo dall'analisi individuando i centri di riferimento che siano veramente certi dirigenti riferimento dove si può rifare corretta formazione sul campo
No perché il dottor davvero è amico del presidente della coi lo mettiamo nel come centro di riferimento perché è contento no
Anzi siamo andati a fare uno studio che si basa sul pm e su quelli che sono i criteri di valutazione dei nostri ospedali quelli sono i centri di riferimento poi abbiamo preso degli opinion leader che faranno delle elezioni teoriche frontali
I sinceramente la chirurgia si fa in sala operatoria e quindi si farà un sistema di protoni Inge continua dopodiché non contenti andremo a misurare ad Amburgo nei club
Come si muovono le mani
E quelli che sono stati più bravi continueranno con la masterclass andando a discutere altri ai l'altro percorso che per esempio come affrontare le complicanze in chirurgia laparoscopica del colon
Quali sono le complicanze più sensibili e come e come preparare ad affrontare gli insomma è chiaro che non abbiamo in mente di risolvere il problema del chirurgia laparoscopica del colono
Con questo corso però il messaggio è chiaro
Criteri molto molto rigidi e anche per l'accesso dei discenti criteri molto rigidi abbiamo preso chirurghi che hanno dimostrato schema di base di chirurgia laparoscopica quindi fino a un certo livello ci sono arrivati
E adesso devono fare il salto
E quindi sanno fare chirurgia laparoscopica hanno un'esperienza di base abbastanza sviluppata devono fare il salto per garantire quello che le evidenze scientifiche ci richiedono
Non di noi non conosciamo ad oggi o almeno forse ci sarà forse qualche altro metro romana sulla terra e non credo ci sia un altro metodo che posso permettere di affrontare questo tema in maniera rigorosa come questa
Perfetto un'altra domanda
Due
Posso farne due allora la prima se c'è una relazione tra le nuove tecniche laparoscopica i protocolli Heras
La seconda e se per i centri di eccellenza c'è sempre questo criterio del numero minimo di interventi perché venga definito centro di eccellenza
Grandissima domande e la ringrazio allora
No no no ma si va volentieri allora
Non c'è dubbio Keller asse la fa Stracca o diciamo la masterclass della chirurgia laparoscopica del colon e non v'è dubbio anche che se tu vuoi
Intraprendere un percorso Heras e non può che intraprende rock con la chirurgia laparoscopica è vero che si può adottare anche attraverso la birra chirurgia laparotomica ma tra quelli che si che si occupano di fast track
E io sono tra questi e la sera ci mandiamo i filmati dei nostri pazienti ricoverati la mattina la sera bevono il Tenno oramai diventato noi siamo ma
Un po'no
Sì ci sprechiamo ci piace specchiarsi dieci pure da soli che siamo bravi Nora adesso è iniziato questo gioco a mandare il il dito del paziente che sta in piedi che si alza che leggi col giornale che così è la data è quella
Ma questa è una cosa molto seria guardate eh
Nella nostra Commissione era se stiamo discutendo delle dimissioni ed è questa l'importanza che si associa al progetto
Delle dimissioni dopo a parte l'alimentazione in prima giornata la movimentazioni immediata bassi parliamo di di inizio a parte non sondini non drenaggi
Dimissioni dopo quattro virgola due giorni dall'intervento di emicolectomia laparoscopica quattro virgola due giorni su vedo dei chirurghi Esperti vs dieci giorni vi è però bisogna essere onesti questa
Percentuali di quei centri che hanno già investito moltissimo sulle Heras non è la la la la las lo standard nazionale
Però è chiaro che la lavoro Scuderi permette di di di due quattro giorni sulla degenza smette di risparmiarli che al mio direttore generale di questa interrotta
No
La degenza media è uno dei fattori credo di giudizio anche per un direttore generale anche perché per un direttore di mattino l'altro era allora non abbiamo avuto lanciare la sfida
L'accreditamento ci dice oggi che per essere accreditati sulla Chirurgia colore tale servono almeno cinquanta interventi l'anno
Almeno cinquanta interventi nord e siamo andati oltre detto vogliamo individuare centri di riferimento di trotto ringrazio quindi andiamo oltre l'accreditamento novantanove interventi
E questi sono i centri di riferimento che ha che divideranno il corso
E che permetteranno Ada coi di certificare i quei chirurghi al termine del loro percorso formativo
Noi abbiamo preso novecento in Italia
Non mi faccia di dire la cosa che ho detto prima se no divento poco poco amabile nel senso che quando abbiamo messo cinquanta per cento abbiamo dovuto abbassare la media è questa la risposta mi pare in politica la domanda
La
Ah se vuole noi possiamo continuare a lei e dopo
Alla curva del tradimento detto prima che la la valutazione che abbiamo fatto noi è stato rivolgere questo tipo di corso acque chirurghi che che avesse urla che avessero una esperienza di base di perché ne parliamo di chirurgia laparoscopica di base di chirurgia laparoscopica avanzata no queste le colonne di chirurgia laparoscopica avanzata quindi ha diretto a quei chirurghi
Che abbiano già una una esperienza di chirurgia laparoscopica di base e qualcosa di più in questo caso noi crediamo che un
Una learning credo di sei mesi un anno può essere sufficiente
In un corso di formazione però corretto per dare autonomia gestionale al paziente al tavolo operatorio
Però tutto questo e questo e questo qui parlo a al direttore generale perché l'urlo di porti poi chiaro che
La curva di apprendimento non li accompagniamo il chirurgo nella sua curva di apprendimento poi però quando torna nel suo ospedale devi fare volumi perché tutti a più diventi proprietario della tecnica se fai volumi questo è il problema della formazione in Italia
No
Perfetto grazie a tutti un ringraziamento al Guardian verde Almaviva grazie
No
Approfitto scusatemi i ringraziare come come ospite i partecipanti alla conferenza stampa intanto Silvia De Dominicis e amministratore delegato Johnson Johnson Medical
Che ci ha sostenuto in questo progetto che noi riteniamo importantissimo voi sapete quanto a coi
Tenga investa sulla formazione in Italia sulla formazione chirurgica
E ringrazio Fabrizio Darbac direttore generale dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini
La sua presenza è perché noi chiederemo i direttori generali che invieranno i loro chirurghi
Alla nostra Academy di metterli poi in condizioni di fare queste cose che noi cercheremo di sviluppare nel percorso dell'Academy e cioè di farli operare farli operare metterle in condizione di operare con tecnica mini invasiva
Parliamo del Colonna
Saggio ci sta raggiungendo Tonino Aceti perché noi crediamo che sia importantissimo la collaborazione con i pazienti perché questo questo percorso formativo va verso una
Richiesta di buone pratiche chirurgiche che vengono certificati dalle evidenze scientifiche e oggi l'evidenza scientifica dice che la chirurgia del col deve essere laparoscopica
E perché quindi tutto ciò che ne facciamo informazione voi si rivolge ai nostri pazienti pazienti che come vero dopo quando riprenderò il mio discorso
Devono avere le stesse opportunità di cure in tutte le regioni d'Italia ci sono delle delle regioni d'Italia molto in sofferenza su questo dico di procedure chirurgiche questo lo dirò dopo ma intanto neanche adesso anche provoca un fenomeno molto brutto sia dal punto di vista etico ma anche dal punto di vista economico che il turismo sanitario
Non abbiamo non crediamo ci siano
Altri metodi per fronteggiare questo tipo di fenomeno scusate saluto tonico Cellino ringrazio per essere tenuto sta è in corso un loro convegno quindi fatto veramente questo onore questo piacere di essere intervenuto
E
E oggi io spero che da qui parta anche un messaggio le istituzioni
L'attività formativa qualcuno se ne avrà a male ma io non vorrebbero mai occasione di dirlo l'attività formativa post laurea in Italia oggi è in difficoltà
Stiamo parlando di impegno sulla formazione perché probabilmente l'attività formativa vive un momento difficoltà in Italia
Parliamo di chirurgia laparoscopica avanzata e nelle non i nostri percorsi formativi post laurea questo tipo di attività non viene fatta o non viene fatta da tutte le parti
C'è bisogno di formazione le esperienze che noi conosciamo faccio riferimento aiuterei in Inghilterra
Dove sono partiti con percentuali nettamente inferiore alle nostre quasi il cinquanta per cento di meno rispetto alle nostre otto nove anni fa
A fronte di questa insoddisfacente percentuale hanno messo in piedi un programma formativo nazionale sostenuto dalle istituzioni
Oggi OK la percentuale di attività su tutto il territorio nazionale ed il sessantacinque per cento
In Italia è del trentacinque per cento forse aggiungo io
Parliamo di un Paese che ha fatto scuola in tutto il mondo nella chirurgia mininvasiva
Oggi probabilmente ci troviamo in questa situazione e il fenomeno che abbiamo potuto dedicare studiando uno
è che probabilmente abbiamo investito poco in formazione e voglio mandare anche un messaggio
Né ai chirurghi
Oltre che ai pazienti
Dicevo Tonino che c'è bisogno di di questo tipo di chirurgia ma in tutte le regioni d'Italia
Perché perché è l'unico modo per combattere il turismo sanitario
Però è necessario anche mandare un un messaggio alla comunità chirurgica italiane che deve essere tanto brava di mettersi in discussione e e e di acquisire di lavorare per acquisire il distinto per fare questo tipo
Di di procedure chirurgiche
Perché che ci piacciono ne saremmo valutati sui volumi gli esiti e gli altri Cannes dei nostri pazienti
Sta arrivando con il gruppo di studio di Giorgio Johnson e di questo vi voglio ringraziare perché le basi su cui fondano questa Academy sono basi reali non sono chiacchiere
Con dei collaboratori di Johnson e Johnson abbiamo fatto uno studio sul pm
Che sono dati ministeriali ma non ci siamo neanche si non abbiamo neanche non siamo neanche fermati allo studio del DNA siamo andati oltre siamo andati a verificare nelle aziende sanitarie quello che sta succedendo
E abbiamo visto vi faccio un esempio molto semplice per individuare i nostri centri di riferimento avevamo messo due parametri importanti
Vedo la dottoressa che ha collaborato con noi che ancora legge numeri e se bisognerà credo per un po'di tempo avevamo messo due parametri
Novantanove colonne laparoscopia CID centri che facciano novantanove con la colonscopia il cinquanta per cento
In laparoscopia abbiamo dovuto abbassare la percentuale delle procedure fatti da profughi altrimenti rischiavamo di non trovare gente siamo dovuti passare dal novantanove come volumi al trentacinque per cento che poi la media nazionale allora
E ai chirurghi io dico che dobbiamo impegnarci e migliorare queste percentuali perché tanto l'accreditamento arriverà e noi per farci trovare pronti ad affrontare l'accreditamento con la giusta serenità
Dobbiamo dare le giuste risposte al al mercato della buona sanità quello che ci viene richiesto da nostri paziente da quello che ci viene
Dato dalle evidenze scientifiche oggi si ragiona così chi sta fuori da questi schemi probabilmente si ritroverà a fare altre cose e noi vorremmo dare il nostro contributo
A fare in modo che battute le latitudini italiane queste procedure vengano fatte tendano fare correttamente
Grazie
Un'unica cosa che di cui poi sicuramente della ripresa dopo stiamo parlando di Chirurgia oncologica colonna che insieme a quella di del retto oggi rappresenta la seconda causa di morte per mio grazie in Italia
E questo vale sia per gli uomini che delle donne
No
Prima di tutto noi no noi roba
Scusate io prendo limitrofo che questa posizione di mutua inusuale per darlo per dare la parola thriller coordinatore nazionale del tribunale per i diritti del malato che al al quale vorrei chiedere qual è l'impatto che avrà sulla qualità del della vita dei pazienti l'aumento della laparoscopia lei cosa pensa di questo progetto
Montreal tutti intanto grazie l'invito Pierluigi con il quale abbiamo un'ottima collaborazione con tutta la coi abbiamo entro un'ottima collaborazione mi scuso per il ritardo con il quale sono arrivato b sicuramente
Questa è una di quelle partite che ha un impatto fondamentale sulla qualità della vita della persona
Sulla sulla tempistica di ripresa sulla qualità della vita quindi qualcosa che va molto incontro alle esigenze dei cittadini mandando in conto le esigenze cittadine in questo caso si Meccia perfettamente con le esigenze anche del servizio sanitario pubblico perché ovviamente laddove c'è un tempo di permanenza diciamo un'invasività minore ovviamente c'è anche un tempo di permanenza dentro il setting ospedaliero che ovviamente più ecco più contingentato quindi l'ottima soluzione che coniuga esigenze tutte e due fondamentali del cittadino
E della servizio sanità nazionale ovviamente come tutte
Le diciamo innovazioni
Una innovazioni coi soprattutto utili
Purtroppo ecco quello che dobbiamo scongiurare che queste innovazioni siano per pochi
E quindi c'è bisogno di fare una grande opera
Nel nostro Paese non solo per questa tipologia di innovazione ma anche per tante altre una grande opera di trasparenza nel nell'informazione al cittadino sul dove innovazione utile al cittadino e soprattutto l'innovazione utile e sicura
E su questo bisogna bisogna lavorare bisogna lavorare ancora ancora molto
Però diciamo che il tema delle iniquità delle disuguaglianze quando si parla di innovazione libera innovazione innovazione che serve è una di quelle cose che citare con le quali i cittadini si confrontano e si misurano quotidianamente io vengo da una nostra da una nostra iniziativa che oggi abbiamo fatto sul tema sulla famosa
Sono aderenza terapeutica
E abbiamo fatto il cerca di tutte le politiche regionali risultava dell'aderenza e ci si accorge del carenza anche qui c'è chi riesce a garantirla chi anche ed è distante
Anni luce quindi diciamo che il tema dell'iniquità delle disuguaglianze è un tema che care che attraversa tutto il servizio sanitario nazionale su qualche rappresenta la priorità per i cittadini alla quale bisogna dare mi avere risposta anche dopo il referendum perché sembra che sulla ma dopo il referendum non esista più nell'agenda nell'agenda politica invece ricordo che nonostante io stavo riferendo ma dopo i referendum il tema disuguaglianze e comunque sul sul tavolo seduta per i cittadini dei professionisti delle istituzioni concedesse lo quindi bisogna dare comunque una risposta a prescindere quindi dove deve continuare ad essere un tema sul quale tutti tutti lavorano
Su questo per esempio a su questo su questo aspetto illa vorrei richiamare l'attenzione intermezzi niente allargare il il ragionamento
Voi tutti sapete che c'è un in discussione a me è capitato di leggerlo illa la bozza di decreto interministeriale sul nuovo sistema di garanzia dei livelli essenziali di assistenza
Che doveva proprio essere uno strumento per cercare di comprimere l'iniquità e aumentare la capacità di monitoraggio e controllo da parte a livello centrale
Qualche passo in avanti è stato fatto guardando la bozza ma probabilmente molto di più andrebbe andrebbe fatto cosa andrebbe fatto per esempio trasferire dentro quel sistema di garanzia tutta l'amore di informazioni non soltanto una piccola parte crescenti discende dal Piano nazionale esiti
Cioè noi oggi abbiamo ci siamo nazione garanzia che valuta le performance delle regioni nella loro capacità di garantire le si sa assistenza che li vide soltanto in piccola parte il volume di informazioni e dati sulla sicurezza delle cure
Del piano nazionale questo è un gap che non può essere lasciato così prima della loro approvazione io faccio parte del comitato nazionale del piano nazionale esiti quindi la la cabina di regia del PM
Ho fatto presente che tutti quei dati devono essere trasferiti nella sistemazione di garanzia perché quello che valuta le regioni e le Regioni non possono essere valutati soltanto sulla capacità di stare dentro le procedure quindi dal punto di vista procedurale ma devono essere valutate sulla camicia di garantire eh sì di salute
Positive la popolazione perché sennò diciamo ma cerchiamo spostiamo un sistema di controllo su altre su altri indicatori che probabilmente ai cittadini interessa fino a un certo punto quindi ecco chiudo dicendo dicendo questo che ben venga e va dato merito alla coi di aver in collaborazione con la collaborazione Johnson & Johnson di aver diciamo messo mano e in prima persona al tema della formazione che è un altro che se noi abbiamo all'interno della del servizio sanitario nazionale
Dobbiamo riprendere sicuramente il servizio pubblico deve riprendere l'invece di più sul tema della formazione
Che prioritario per garantire la
Già
Ancora più alti livelli di quelli che già abbiamo di insomma
Capacità a dei nostri professionisti sono impegnati nel servizio sanitario nazionale quindi ben venga complimenti insomma questa bella iniziativa che sicuramente fa sperare nei pazienti ad una ad un'assistenza sempre più qualificata è sempre più volte da ovviamente a soddisfare nel loro le loro esigenze quindi complimenti a coi
E grazie ancora spettatrici
Bene approfitto per ringraziare colleghi giornalisti che stanno seguendo in streaming la conferenza stampa in particolare radio radicale che sta registrando
L'evento vorrei chiedere al direttore generale dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini Fabrizio D'Alba cosa ne pensa di questa iniziativa che cosa può fare un'azienda sanitaria un direttore generale per garantire l'applicazione del colore della le tecniche che i discenti hanno appreso nel corso del del dell'Academy prego
Grazie mi complimento con accoglie il suo presidente
Cioè anche
Casualmente nostro direttore di dipartimento per l'iniziativa perché è un'iniziativa perfettamente in linea con quello che deve essere l'orientamento del sistema sanitario nazionale
Da direttore generale di un'azienda sanitaria pubblica non posso che pensare che un sistema sanitario pubblico debba orientarsi in una logica di garantire equità nell'erogazione di prestazioni ad alta complessità è alto valore aggiunto per il paziente
Questo però richiede che cosa richiede come ha detto molto bene professor Marini liquida richiede che il punto di arrivo ma ci sono dei prerequisiti i primissimi sono da un lato certamente le strutture in questo noi direttori dobbiamo esser confidenti con questo che è un obiettivo del nostro sistema ma ci sono anche le competenze
Perché tanto diversamente non si traghetta l'obiettivo in un sistema che autonomamente non riesce a lavorare sulle competenze di attenzione anche qui sono un prerequisito
Perché giustamente Piero faceva riferimento a volumi esiti oggi non ci sono più velleitarismi confrontarsi sui volumi e su dieci sono per i requisiti per poter fare certe cose e se il sistema riesce a renderlo sapere che ci sono soggetti attivi
Come ha coi che si spende a giocare un ruolo attivo a farsi che questo gap culturale professionale si colmi diventa quella partecipazione di questi soggetti terzi a quelli che sono gli obiettivi del del nostro sistema le ma soggette a questo punto istituzionali perché a coi io lo lo qualificherei come a questo su assolutamente come un soggetto istituzionale a questi processi
Fa sì anche che succeda un'altra cosa perché si parlava di innovazione bisogna stare attenti nell'India innovazioni indiscriminata
Ci vogliono soggetti competenti chi aiutino anche le istituzioni parlo del servizio segnare a cogliere quali sono le innovazioni a valore aggiunto e a selezionare quantomeno in termini di priorità
Quelle in cui fa la
Ah coi come le associazioni di questo livello e tra l'altro si spengono ad una loggia di anche di di accreditamento di questi soggetti devono svolgere quindi questo doppio ruolo dire ok allora non nostro Sistema sanitario nazionale in ragione anche dei ritorni agli utenti
Si dà queste priorità in termini innovazioni bisogna dare gambe a quelle idee e a quel punto noi da direttori generali si chiede soltanto dire una cosa di essere coerenti
Con questi che sono da un punto in prima battuta dei principi
Poi diventato degli indirizzi di programmazione le istituzioni devono fare dei poi devo fare distinzioni parlo programmatoria
Ministero e Regioni devono fare coi delle iniziative coerenti con questo tipo di scelta che come dichiarazione non può essere che condivise da tutti
E poi l'attuazione però si trova in fatti concreti sipario si trova in Investimenti si trova né da Grazzini dietro mitra
Tutte adeguatamente competenti perché anche qui è da superare il fatto del singolo professionista con delle competenze qui c'è bisogno di équipe con quelle competenze perché i Comuni devono crescere per forza di cose
Il nostro ruolo quindi da da da da soggetti attivi nella gestione della cosa pubblica di esser coerenti nelle nostre scelte rigorosi nell'applicazione
E insieme ai professionisti estremamente seri nella scelta in questo caso si parla di innovazione di orientamento della delle cose da farsi in un altro cemento e chiudo
Poiché ne dobbiamo comunque lavorare da sistemi e noi direttori generali dobbiamo perdere una visione che è solo riferita ai confini la nostra azienda
Ben sapendo che la la Loggia dei volumi e degli esiti può anche portare a dire che non tutte le agenzie anzi deve portare a dire
Che non tutte le aziende devono poter far tutto ma un sistema diventa solido quando riesce a distribuire nell'ambito delle sue strutture valorizzando le competenze le le attività in ragione delle funzioni ed ricompensa in questo al ai professionisti ha chiesto di fare un passo indietro a volte ma è un passo indietro funzionale a farmi molti altri in termini di garanzia di di di copertura di un bisogno che a oggi non sempre purtroppo riusciamo a dare a tutti i cittadini in tutto il territorio e quindi il nostro impegno
Yasser vicini di supportare
Grazie
Grazie dottor dal da allora usare la parola all'amministratore delegato di Johnson&Johnson Medical dottoressa Silvia De Dominicis perché del perché un'azienda come Johnson & Johnson fortemente creduto investito in un questo progetto
Grazie
Buongiorno a tutti
Oggi verrà aggiornata senz'altro molto importante perché insieme ad Alda coi che ringrazio
Abbiamo la possibilità di influire concretamente sul miglioramento della salute dei cittadini italiani
Ora questo obiettivo è un po'nel nel nostro DNA come azienda
Che vogliamo porre sempre al centro i pazienti medici e gli infermieri
E questo non accade oggi accade da quando è stata creata questa azienda e consentitemi da citare un un episodio riferimento
All'anno mille novecentoquarantatré quindi un anno che era davvero antesignana rispetto a quello che vediamo in questi tempi quando i due fratelli e da qui punto Johnson in Johnson decisero di scrivere un codice dire qual era l'impegno dell'azienda e degli amministratori l'azienda nell'ambiente nel quale operavano e in questo la prima responsabilità infatti inizia così questo documento era proprio rivolta ai pazienti
Ai professionisti ai medici infermieri e tutti coloro che dovevano proteggere appunto i pazienti
In questo senso quindi chiaramente questo progetto non può che essere assolutamente coerente questo impegno non l'abbiamo dimostrato nel corso degli anni sia in termini di ricerca e sviluppo perché ovviamente le tecniche chirurgiche vanno avanti perché ci sono delle idee e delle innovazioni
Che vengono poi dalla stessa anche classe chirurgica e noi abbiamo anche l'onore in Johnson & Johnson di aver prodotto tanti innovazione grazie a chirurghi italiani questo lo voglio dire perché per noi è motivo d'orgoglio
Ma anche in formazione che eroghiamo ogni anno e da sempre e questo perché perché vogliamo raggiungere quel famoso triplo Bettino cioè andava dare accesso e contribuire ad avanzare le tecniche chirurgiche per offrire un trattamento d'avanguardia
Andare ad aumentare quella che la qualità di vita dei pazienti
E ridurre i costi perché queste sono le esigenze dei sistemi sanitari in tutto il mondo
Ancora una volta lasciatemi citare due dati in questo senso nel solo anno due mila diciassette la Johnson Johnson ha investito quasi undici miliardi di dollari
Pari quasi a circa il quattordici per cento del nostro fatturato aziendale quindi un investimento significativo importante in termini formazione ancora una cifra centoventicinque mila operatori sanitari formati nel solo anno due mila diciassette in tutto il mondo di cui dieci mila nella solo Europa
Quindi il nostro impegno in questo senso assolutamente coerente con la patologia di cui stiamo trattando lo ricordava prima il il professor Marini è una patologia che è diventata un'emergenza sanitaria la seconda causa di incidenza di tumore per uomini e per donne
E quindi non potevamo che accogliere l'idea della coi in questo senso
Perché ovviamente la formazione Carmine è il presupposto per offrire delle culture adeguate agli standard europei
Ma lasciatemi anche dire insieme a adeguati protocolli di screening perché quando si intercetta in qui mio esimio collega potrà testimoniano quando si intercetta e nei primi stadi della patologia c'è una speranza di vita di sopravvivenza altissima
E invece andando avanti purtroppo questa speranza di vita può fare in certi casi la differenza tra la vita e la morte
Insieme a ovviamente strumenti e percorsi diagnostico-terapeutici consistenti in tutto il territorio nazionale non solo in alcune aree dell'Italia
In questo senso quindi abbia voluto mettere in campo non sono risorse finanziare e lasciatemi citare qui l'aderenza e devo dire abbiamo ascolta con piacere del nuovo Codice mettere e Assobiomedica
E nel rispetto delle norme dell'educazione i conti nel medicinale perché per lui la trasparenza è fondamentale
Devono essere ovviamente supportino condizionati perché vogliamo lasciar fare le cose ai professionisti a chi li sa fare
Ma c'è di più di quello vogliamo mettere in cambio la nostra nostra esperti dalla nostra nostro know-how ricordiamo che a livello mondiale la Johnson & Johnson a venticinque centesimi formazione
Di cui sei in Europa
E uno di questi chiamato Johnson&Johnson istituto ad Amburgo negli anni novanta ha contribuito alla diffusione della tecnica laparoscopica
In Italia e dire in tutto il mondo supportando la formazione degli operatori sanitari in questo senso quindi io
Concludo dicendo l'ascolto attento di quelle che sono le esigenze informative della classe medico-chirurgica
L'idea di innovazione di nelle partnership e ovviamente anche la nostra specie Isa ci fanno brevemente ben sperare per uomo miglioramento significativo delle delle condizioni di cura dei cittadini italiani grazie
Ringrazio la dottoressa De Dominicis un diritto i colleghi giornalisti fare qualche domanda sia uno necessità di approfondire qualche aspetto del del progetto
Prego
Buongiorno sono Massimiliano polena sono un pubblicista curo rubrica della salute sui fare uno che è una cosa al professor Marini
Lei appunto parlava di questo vuoto formativo che c'è quindi insomma una grossa sfida secondo lei nella fase iniziale di questo progetto parlo in camera operatoria ci potrebbe essere un allungamento dei tempi operatori
Grazie
A tutti i progetti formativi tengono conto del dei tempi delle sale operatorie
E è chiaro che il Progetto guarda il fenomeno a trecentosessanta gradi no è chiaro che nel durante l'atto operatorio la fase combattiva richiede un tempo ma questo non incide in maniera importante sull'altro cantiere uccido del paziente anzi noi tutti chi sta qui chi ci segue sa quanto quanto ci impegniamo in attività formative
Però è chiara una cosa
Che per il bene del della chirurgia ma soprattutto per il bene del paziente quel tempo tolto alle ai agli all'intervento chirurgico o quel tempo aggiuntivo all'intervento chirurgico in tempo speso magnificamente che non incide minimamente sulla qualità e sulla carrello la la correttezza della del della procedura che stiamo facendo qualche altra contrari da tanto tanto tanto e al nostro mondo neanche ai pazienti
E chiaro pure che poi la formazione non può prescindere da un sistema di però ringhia
E quindi Sennori eliminiamo il sistema di pronto Ring cioè di formazione sul campo rimaniamo alle parole io credo in questo dagli paese di parole sono state fatte troppe
è necessario una formazione diretta che va dal centro il problema in questo veto cento il problema è che dobbiamo aumentare la percentuale di Chirurgia la Porsche proprio nel collo in tutt'Italia
Andando a colmare in quel caso non il poco tempo che dedichiamo in sala operatoria ma colmare il grande gap che abbiamo in alcune regioni d'Italia che veramente preoccupa
Grazie professor Marino
Che infatti io
Allora questa è una storia vecchia l'Italia è partita la grande ripeto l'Italia la chirurgia italiana è stata a a attrice protagonista nell'insegnamento di queste tecniche dopodiché cambiano le generazioni in Italia c'è stato un salto probabilmente generazionale il problema si sta ancora proponendo perché come tu sai ne abbiamo anche parlato
I giovani medici non servono più di fare il chirurgo perché perché cambiare modalità di intervento chirurgico richiede intanto di mettersi in discussione
In una comunità che non è più serena come quella chirurgica voi sapete il fenomeno del contenzioso medico-legale che danni ha provocato al mondo della Chirurgia e l'altro motivo per cui John fanno più chirurghi mettersi in discussione
Mettersi in discussione qualche volta vuol dire rischiare
In un mestiere che è diventato troppo rischioso o almeno così è considerato dall'immaginario collettivo di posso assicurare prima di tutti da noi chirurghi secondo me in Italia associato ripeto a dei programmi formativi post laurea non più adeguati ai tempi d'oggi ha provocato un salto no
Un salto di generazionale anche del punto di vista dei rischi chirurgici
E oggi dobbiamo riprendere quel percorso secondo me importante che c'era l'Italia quando la laparoscopia invece uscita e i chirurghi italiani hanno detto subito presente stili ripeto venti anni fa io con Johnson e Johnson misi in piedi un primo questionario per sapere qual era l'impatto Della colecistectomia laparoscopica oggi diventata con lo standard a sua volta no
E ed è e cominciammo a parlare dicono laparoscopico allora
Parliamo di vent'anni fa era di quasi il venti per cento diciotto per cento alcune statistiche davano quindici alcune quindi diciamo diciotto per cento sono passati venti anni e sanno poco più del trenta per cento
Considerando che in Italia possiamo molto bravi trovata la legge a a ad aggirarla no perché l'altro problema ve lo dico chiaramente così faccia arrabbiare sempre qualcuno non abbiamo un grave problema i DRG
Se ci posso color pece il DRG del colon laparoscopico anziché emicolectomia più laparoscopia
Sì Sibari rende molto meno e quindi tutti saremmo costretti ad essere Stefano mi guarda con gli Stati zitto non posso tacere questo fenomeno che deve essere affrontato correttamente perché anche questo fanfare dei passi avanti a quello che è la sostenibilità chirurgica perché questo tipo di chirurgia è una chirurgia articolo logica la tecnologia sagre costa ti ricordi quando per la svalutavamo di guanti e si rompevano ecco tutto ciò che sale operatorie tutto ciò che ti Iconologia Cosso la tecnologia
Va sostenuta va sostenuto correttamente quindi noi vogliamo essere controllati da un sistema virtuoso
E per esempio il DRG è uno di quei sistemi per controllare meglio quello che noi facciamo nel nostro settore curatori tempo che dedichiamo alla formazione un tempo tempo Santo
Sturzo
Non devo dire Santo ma fa storico
Ma
Io finora
Questa Academy porta delle novità prestato al panorama precedente a tutti gli altri tipologie formative quali sono queste novità
E soprattutto su quali basi è garantita la la qualità
Oltretutto formativa
Prima novità che mi sento di dire è che questo è un Academy che nasce dall'esame del fenomeno
Non abbiamo studiato EDISU odiato qual era la sino ad la situazione la chirurgia colon laparoscopica in Italia partendo dal presupposto che oggi ha rincorso standard ok e quindi noi siamo abbiamo il dovere di fare di operare i nostri pazienti con questa procedura chirurgica questo il primo summit
Il secondo esame
Andare a individuare le zone carenti direi io le regioni in difficoltà
E fare una specie di piano Marshall che non finirà il prossimo anno non finirà con questo Academy perché ahimè non riusciamo a formare un numeri il numero necessario per l'Italia
Però intanto è un inizio e come lo facciamo lo facciamo
Discutendo partendo dall'analisi individuando i centri di riferimento che siano veramente certi dirigenti riferimento dove si può rifare corretta formazione sul campo
No perché il dottor davvero è amico del presidente della coi lo mettiamo nel come centro di riferimento perché è contento no
Anzi siamo andati a fare uno studio che si basa sul pm e su quelli che sono i criteri di valutazione dei nostri ospedali quelli sono i centri di riferimento poi abbiamo preso degli opinion leader che faranno delle elezioni teoriche frontali
I soci chiaramente la chirurgia si fa in sala operatoria e quindi si farà un sistema di proprio Ring continua dopodiché non contenti andremo a misurare ad Amburgo nei club
Come si muovono le mani
E quelli che sono stati più bravi continueranno con la masterclass andando a discutere altri ai l'altro percorso che per esempio come affrontare le complicanze in chirurgia laparoscopica del collo
Quali sono le complicanze più sensibili e come e come preparare ad affrontare gli insomma è chiaro che non abbiamo in mente di risolvere il problema dei Ruggero loro scoria del colono con questo corso però il messaggio è chiaro
Criteri molto molto rigidi
Anche per l'accesso dei discenti criteri molto rigidi abbiamo preso chirurghi che hanno dimostrato schema di base di chirurgia laparoscopica quindi fino a un certo livello ci sono arrivati e adesso devono fare il salto
E quindi sanno fare chirurgia laparoscopica hanno un'esperienza di base abbastanza sviluppata devono fare il salto per garantire quello che le evidenze scientifiche ci richiedono
Non di noi non conosciamo ad oggi o almeno forse ci sarà forse qualche altro metodo ma sulla terra e non credo ci sia un altro metodo che posso permettere di affrontare questo tema in maniera rigorosa come questa
Perfetto un'altra domanda due
Stamane dove alle nella prima se c'è una relazione tra le nuove tecniche laparoscopica i protocolli era assente
E la seconda e sei per i centri di eccellenza c'è sempre questo criterio del numero minimo di intervento perché venga definito a centro di eccellenza
Grandissima domande e la ringrazio allora no no no ma si va volentieri allora non c'è dubbio Keller asse la fa Stracca o diciamo la masterclass della chirurgia laparoscopica del colon e non v'è dubbio anche che se tu vuoi
Intraprendere un percorso Heras e non poiché intraprende rock con la chirurgia laparoscopica è vero che si può dettare anche attraverso la birra chirurgia laparotomica ma tra quelli che si che si occupano di fast track
E io sono tra questi e la sera ci mandiamo i filmati dei nostri pazienti ricoverati la mattina la sera devono il Tenno oramai diventato non siamo ma
Un po'no
Sì ci sprechiamo ci piace specchiarsi dieci pure da soli che siamo bravi Nora adesso è iniziato questo gioco a mandare vedere il dito del paziente che sta in piedi che si alza che leggi col giornale che così è la data è quella ma questa è una cosa molto seria guardate nella nostra Commissione era se stiamo discutendo delle dimissioni ed è questa l'importanza che si associa al Progetto
Delle dimissioni dopo a parte l'alimentazione in prima giornata la movimentazioni immediata bassi parliamo di di inizio a parte non sondini non drenaggi
Dimissioni dopo quattro virgola due giorni dall'intervento di emicolectomia laparoscopica quattro virgola due giorni su vedo dei chirurghi Esperti
Vs dieci giorni vi però bisogna essere onesti questa percentuali di quei centri che hanno già investito moltissimo sulle Heras non è la la la la las lo standard nazionale però è chiaro che la Procura di permette vivi di due quattro giorni sulla degenza mettili risparmiarli che al mio direttore generale di costante arrogante
No
La degenza media è uno dei fattori credo di giudizio anche per un direttore generale anche perché per un direttore di mattino l'altro era allora non abbiamo avuto lanciare la sfida
L'accreditamento ci dice oggi che per essere accreditati sulla Chirurgia colore tale servono almeno cinquanta interventi l'anno
Almeno cinquanta interventi nord e siamo andati oltre detto vogliamo individuare centri di riferimento di trotto ringrazia quindi andiamo oltre l'accreditamento novantanove interventi
E questi sono i centri di riferimento che ha che divideranno il corso
E che permetteranno Ada coi di certificare i quei chirurghi al termine del loro percorso formativo
Noi abbiamo preso nove centri in Italia
Non mi faccia di dire la cosa che ho detto prima se no divento poco poco amabile nel senso che quando abbiamo messo cinquanta per cento abbiamo dovuto abbassare la media è questa la risposta mi pare politica la domanda
La ah se vuole noi possiamo continuare a lei e dopo
Alla quota del tradimento detto prima che la la valutazione che abbiamo fatto noi è stato rivolgere questo tipo di corso a quelli lunghi che che avesse urla che avessero una esperienza di base di perché ne parliamo di chirurgia laparoscopica di base di chirurgia laparoscopica avanzata no questi le colonne di chirurgia laparoscopica avanzata quindi ha diretto a quei chirurghi
Che abbiano già una una esperienza di chirurgia laparoscopica di base e qualcosa di più in questo caso noi crediamo che un
Una learning credo di sei mesi un anno può essere sufficiente
I in un corso di formazione però corretto per dare autonomia gestionale al paziente al tavolo operatorio
Però tutto questo e qui si è questa qui parlo a al direttore generale perché l'urlo riporti poi chiaro che
La curva di apprendimento noi accompagniamo il chirurgo nella sua curva di apprendimento poi però quando torna nel suo ospedale deve fare volumi perché tutti a più diventi proprietario della tecnica se fai volumi questo è il problema della formazione in Italia
Mo'
Perfetto grazie a tutte le ore innalzamento al Guardian avverte Armando grazie