Fainotizia - "Non chiamatele morti bianche" #1. La puntata settimanale

Benvenuti all'appuntamento settimanale con fa notizia punto it formati inchieste di radio radicale non dei soliti alle ventitré e trenta e poi getta sempre uniti ma alle sei del mattino iniziamo a partire da questa puntata una serie di quattro approfondimenti sulle morti che sugli infortuni sul lavoro
Quasi settecento morti ogni anno perché in Italia si continua come prima e forse più di prima a morire di lavoro la ripresa economica lavoratori sempre più anziani formazione insufficiente pochi controlli
Tante spiegazioni è un problema complesso urgente
Non chiamate le morti bianche e appunto una serie di quattro approfondimenti di fa notizia con cui abbiamo cercato di rispondere ad alcune di queste domande pone ascolto e ne torniamo in studio solo per i saluti tra ventotto minuti
Ottocento settanta morti nel due mila e tutti settecentoquarantadue nel due mila e tredici settecentoventinove nel due mila e quattordici settecentocinquantotto nel mille equivoci seicentocinquantadue nel due mila e sedici sono i morti sul lavoro in Italia secondo i dati accertati dell'INAIL ogni giorno sono due mila le denunce di infortunio che arrivano all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
E le cose nel due mila e diciotto sembrano andare anche peggio non chiamate le morti bianche questo è il primo di una serie di quattro approfondimenti di fa notizia dedicati alle morti i ai gravi infortuni sul lavoro
Una serie di approfondimenti per esplorare le cause capire quali sono i settori più colpiti e che cosa non va a livello della formazione e dei controlli posso sedici gennaio a Milano quattro operai sono morti per asfissia alla lamina una piccola azienda metalmeccanica due giorni dopo a Brescia un ragazzo di diciannove anni è rimasto incastrato con la manica del maglione nel torneo
è successo sotto gli occhi del padre titolare dell'azienda il due mila diciotto è iniziato così e diversi casi di cronaca nei mesi seguenti hanno riportato l'attenzione su un tema che al di là di aumenti o diminuzioni di qualche punto percentuale ai numeri dell'emergenza
Tanto che lo stesso ministro al lavoro Luigi Di Maio lo scorso quattordici giugno è intervenuta la Camera per un'informativa sugli incidenti sui posti di lavoro e ha definito i dati sulle morti sul lavoro preoccupanti addirittura simili ad un bollettino di guerra
Lo scorso ventotto marzo intorno alle tredici e trenta c'è stata una forte esplosione a Livorno un serbatoio di solvente nella zona del porto è esploso uccidendo i due operai che si trovavano all'interno meno di una settimana dopo il primo aprile il giorno di Pasqua c'è stata un'altra esplosione questa volta in un serbatoio di mangime in provincia di Bergamo
Due operai che stavano lavorando nell'azienda sono morti il quattro aprile altri due operai sono morti a Crotone in Calabria schiacciati dal muro che stavano cercando di mettere in sicurezza
Il quindici maggio un operaio di cinquantasei anni nato in Croazia e residente a Treviso ha perso la vita lavoro schiacciato da una pesantissima lastra di metallo e cemento
Il diciassette maggio all'Ilva di Taranto un uomo di ventotto anni dipendente di un'impresa appaltatrice
Durante il cambio funi per una macchina scaricatrice è morto travolto da un cavo che è saltato il tredici giugno è successo d'un operaio di quarantatré anni alla Fincantieri di Sestri Ponente
Lavorava anche lui per un'azienda appaltatrice ed è caduto da un'impalcatura su cui stava lavorando e che era posizionata ad un'altezza di ventisette metri a quanto sembra non indossava l'imbragatura di sicurezza al momento dell'incidente
Questi sono solo alcuni dei casi raccolti in un elenco sempre più lungo stilato dall'ANMIL l'associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro
Un elenco la cui lettura integrale durerebbe a lungo perché casi sono centinaia e sembrerebbe in aumento rispetto all'anno scorso
Il condizionale ed obliquo perché l'unica fonte statistica ufficiale riguarda gli incidenti alle morti sul lavoro
E l'INAIL e nell'elaborazione dei dati c'è uno scarto essenziale tra il numero di incidenti e di morti denunciati e quelli poi effettivamente riconosciuti come infortuni sul lavoro
In parole povere tra la denuncia e l'accertamento dell'incidente che è il dato effettivamente valido a fini statistici passano inevitabilmente anche diversi mesi
Per ogni episodio bisogna attendere il consolidamento dei dati dell'intero anno con la conclusione dell'iter amministrativo e sanitario relativo ad ogni denuncia cultura loro sono morte sul muro
Fanno riferimento all'INAIL quello è l'unico diciamo il resto diciamo così fantasia
Sandro Giovannelli e membro della direzione generale di anni il l'associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro insomma dall'inizio del due mila e otto l'Hammill ha voluto raccogliere i dati sugli incidenti mortali avvenuti in Italia
Cui i media nazionali hanno dato rilievo mettendo in evidenza il fatto che non si tratta di numeri ma di una sintesi dei più tragici eventi di cui lavoratori sono stati vittime
L'elenco dei gravi incidenti sul lavoro e di cui si è trovato traccia nelle cronache locali e nazionali e circa a quota trecento le fonti sono appunto l'Ansa i quotidiani nazionali testate web esiti di settore
Intento spiegarmi sul suo sito non è sostituirsi all'unica vera fonte ufficiale statistica che INAIL mare istituire a tutti i caduti sul lavoro almeno quella dignità di memoria che spesso va persa nelle pieghe di una cronaca disattenta
Poi linea fornisce dati aggregati e disaggregati quindi sui dati bisogna ragionare
E noi come associazione facciamo quel cerchiamo di ragionare sui dati leggerli
Come appunto abbiamo già fatto guardando il North guardando il soluto guardando l'occasione contattando tutti i fattori che possono aiutare a capire meglio i dati però i dati nessuno numeri dietro quei numeri ci sono in realtà delle persone delle famiglie
Quindi non è pubblichiamo sul nostro sito che è stata raccolta di notizie dalla stampa certamente non esce esaustiva di tutti i casi perché molto spesso magari la stampa non riporta tutte le notizie oppure hanno retto anche sfuggire annoverano i nostri servizi
Dare la notizia però quell'elenco dà la possibilità di dare a quei numeri per così dire se non un volto quanto meno una qualificazione far capire quelle sono persone che avevano una certa età persone che facevano un certo lavoro persona che hanno avuto il loro lavoro quel tipo l'incidente che viene descritto nell'Elenco e speriamo questo magari serba
Chi ha modo di consultarlo cercare di capire
Anziché fare la guerra sui numeri
Sarebbe guardare a quello che c'è dietro
Dietro i numeri si diceva ci sono le persone eppure i numeri danno una prima chiave di lettura spesso molto importante e permettono di capire alcune delle principali questioni in gioco
Tutte questioni che avremo modo di approfondire nelle prossime puntate ma ci sono alcuni dati che è importante anticipare
Innanzitutto è aumentata l'età media degli infortunati
Sempre più i lavoratori sopra i cinquanta anni sono vittima di incidenti anche gravi
I settori più colpiti per quanto riguarda gli incidenti mortali sono l'edilizia e l'industria insomma si muore ancora soprattutto in fabbrica o a causa di cadute dai ponteggi
E poi c'è un dato che esperti addetti ai lavori che abbiamo intervistato ci hanno citato spesso l'ottanta per cento degli incidenti è riconducibile ad una responsabilità individuale del lavoratore esserlo il restante venti per cento dei casi è imputabile a qualcosa che si è andato storto dal punto di vista dei macchinari ma attenzione questo non significa affatto che la colpa sia del lavoratore perché è un tassello fondamentale tra gli altri e la formazione che o almeno dovrebbe essere a carico del datore di lavoro e poi c'è un altro dato
Forse ho più visto che riflette la struttura del tessuto produttivo italiano ma che dà la misura di quanto sia difficile controllare che le aziende applichino le regole previste per legge l'ottantadue per cento degli incidenti mortali avviene nelle piccole aziende
Aziende con meno di quindici dipendenti solo due incidenti mortali su cento avvengono nelle grandi aziende oggi quattro virgola quattro milioni imprese italiane devono essere vigilate da appena tre mila e cinquecento ispettori questo significa che un'azienda può ragionevolmente aspettarsi non più di un controllo ogni trentadue anni
Non più spesso
E veniamo quindi alle cause alcuni puntano il dito contro quelli che spesso sono considerati problemi di lunga durata dell'economia italiana
La diffusione delle piccole e medie aziende in cui l'investimento sulla sicurezza di solito è molto inferiore rispetto alle grandi società una burocrazia sulla sicurezza complessa che spesso porta alla produzione
Di decine di moduli e di certificati che fanno poco in concreto per prevenire gli incidenti e poi infine c'è la diminuzione del personale addetto alla vigilanza sulla sicurezza che come tutto il personale pubblico ha subito numerosi tagli negli ultimi anni complessivamente si calcola che in dieci anni il numero di spettatori sia stato quasi dimezzato
Ma si può parlare di una vera e propria emergenza
Come spesso accade la risposta non è semplice ogni incidente sul lavoro è di per sé molto grave soprattutto se causa morti e feriti ma il confronto dei dati a livello europeo come vedremo riserva anche alcune sorprese
Insomma le questioni sono numerose e complesse e ci torneremo
Vogliamo però ora a fare un passo indietro e chiarire alcuni concetti di base
Ora voglio e lo facciamo con Giovanni paura direttore della pianificazione e comunicazione dell'INAIL qual è la definizione di sicurezza sul posto di lavoro
Tecnicamente non vi è una definizione codificata
Di sicurezza sul posto di lavoro abbiamo però una definizione operata dal legislatore della prevenzione che intesa come il complesso delle disposizioni ovvero delle misure necessarie anche secondo la specificità del lavoro l'esperienza e la tecnica
Per evitare o mitigare i rischi professionali sta che cosa è messa a rischio la sicurezza sul lavoro
Ma sono tante le componenti che in qualche modo mettono a rischio la sicurezza
Si va dal comportamento del lavoratore che spesso per abitudine e o consuetudine e unico però eccessiva confidenza
Tende a non rispettare o a sottovalutare le regole di sicurezza alle responsabilità del datore di lavoro che come noto deve osservare rigorosamente gli obblighi informativi e formativi
E garantire le misure di prevenzione necessarie per evitare ho mitigare massimamente i rischi professionali sia assicurata dai cinesi Lanza sono assicurati tutti i lavoratori dipendenti e parasubordinati sono tutelati all'INAIL tutti coloro che svolgono lavoro comunque retribuito alle dipendenze di un datore di lavoro
Viceversa chi è escluso
Sono esclusione delle importanti categorie che a norma di legge non vi rientra lecito le principali e forze armate e di polizia mentre invece sono assicurati i vigili urbani il corpo nazionale dei vigili del fuoco
Il personale di volo e i liberi professionisti operanti individualmente sessanta riguardava una dignitosa un'assicurazione no sono assolutamente sicura tipiche un principio di straordinaria civiltà giuridica che il principio di automaticità delle prestazioni
Per cui le prestazioni sono garantite dall'INAIL anche nel caso di lavoro nero e dunque anche nel caso in cui il datore di lavoro abbia omesso il versamento del tempo contributiva assistette a segnalare gli incidenti sul lavoro l'obbligo e gravante sul datore di lavoro
Il quale e tenuto a comunicare a fini statistici e informa che tutti gli infortuni sul lavoro da cui siano colpiti dipendenti che comportino l'assenza di lavoro di almeno un giorno escluso quello dell'evento
Mentre in realtà che la prognosi riportata e superiore a tre giorni escluso quello dell'evento il datore di lavoro di rinviare invece la denuncia di infortuni a fini assicurativi
Ovviamente inutile dire che la dove si riscontri inerzia del datore di lavoro vento il lavoratore farsi parte diligente
Quindi riassumendo la denuncia dell'infortunio che tra l'altro il dato poi valido a fini statistici spetta al datore di lavoro
Se lui non lo fa può farlo il lavoratore stesso e in caso di ricovero in ospedale se hanno un sospetto anche il medico il pronto soccorso possono richiedere degli accertamenti dall'INAIL sono coperti anche i lavoratori in nero ma sono invece esclusi tra gli altri le forze di polizia i vigili del fuoco e le partite Iva
Torniamo ora sui numeri perché già nei primi mesi del due mila e diciotto se ne è molto parlato e si è parlato soprattutto di un allarmante aumento delle morti sul lavoro
E proprio da questi numeri vogliamo ripartire
Secondo i dati dell'INAIL tra gennaio e aprile sono state denunciate duecentottantasei morti sul lavoro in quattro mesi ventiquattro morti in più rispetto ai primi quattro mesi del due mila e diciassette che erano duecentosessantadue l'aumento e legato soprattutto ai casi avvenuti in itinere ossia nel tragitto di andate e ritorno andrà a casa e il posto di lavoro
Sempre nei primi quattro mesi del due mila e diciotto se si guardano più nel dettaglio i dati disaggregati sono aumentate le morti soprattutto nel comparto dei servizi e dell'industria
L'analisi territoriale evidenza poi un incremento dei casi mortali soprattutto nel Nord Ovest e in generale l'incremento interessa sia le denunce dei lavoratori italiani sia quelle dei lavoratori stranieri
Io Mentana anche le denunce di malattia professionale dopo la diminuzione registrata nel corso di tutto il due mila e diciassette per un quadro più completo abbiamo chiesto al sì della Mario coordinatrice generali della consulenza statistica Ghinelli
Di qui darci in una panoramica sui dati degli ultimi anni complessivamente proroghiamo direttore
Una giornalmente all'istituto arrivano completa attivamente circa due mila denunce di infortunio
Di cuochi circa quattro tornò mortali le regioni in cui vengono denunciate detengono denunciate giornalmente più infortuni sono sei
E nell'ordine sono la Lombardia l'Emilia Romagna il Veneto la turca nel Piemonte in particolare
In Lombardia abbiamo un morto una denuncia mortale diciamo ogni due giorni in Emilia Romagna in Veneto e l'atrio abbiamo una in una denuncia mortale ogni tre giorni
Insomma la maggior parte degli infortuni e questo non sorprende visto che chi nuovo rispecchia la distribuzione geografica delle aziende avviene al nord e purtroppo non sorprende nemmeno l'incidenza degli infortuni per settori
Sì la maggior parte degli incidenti si registra nel settore dei servizi e dei trasporti visto che contare un'alta percentuale di occupati incidenti mortali e gravi avvengono soprattutto nelle fabbriche e nei cantieri
Ogni due giorni si registra un motto nell'industria manifatturiera e nell'edilizia
Niente nel quinquennio due mila dodici due mila tredici quali sono le cause più frequenti infortunio
Per l'analisi delle cause di infortunio Lina ricorre alla variabile de di attenzione che descrive l'ultimo evento deviante rispetto alla norma che ha portato all'infortunio
Per gli infortuni nel completo le cause più frequenti sono in generale la caduta di per chi suona e la perdita di controllo Ultima pena utente abile mezzo di trasporto per i casi mortali
La la causa più frequente è proprio la perdita di controllo
Dibatto Inari utenti nel mezzo di trasporto e all'interno di quel attacca il PD applica emerge come prima causa di decesso la caduta di persona quella dall'alto
In particolare questo è l'andamento diciamo del del dell'ultimo quinquennio quindi questo trend negativo degli ultimi cinque anni si è riconfermato anche nei primi mesi del
Unità come rientra nella gestione i curativa nella quale si è registrato un un incremento di casi mortali accanto la gestione industriale per BP
Abbiamo avuto soltanto un calcio in più in agricoltura
E il conto trattato arricchire operato tu hai detto nemmeno rispetto alla al due mila diciassette l'analisi territoriale evidenzia un aumento quarantatré nel Nord o moderata
E la Clark vede diretta diciamo più coinvolta negli infortuni mortali di questi primi tre elementi
E tra i cinquanta e i tre ottantaquattro anni e questa forse è anche la all'elemento diciamo più preoccupa preoccupante
Per l'aumento degli infortuni mortali dove vediamo che ormai sono sono laboratori tra virgolette più anziani
A adempiere diciamo coinvolti Innaro in più incidenti rispetto al privato
E quindi forse anche più a rischio proprio più anima ragione grattarsi poter della media età anche perché portata Lethal pensionamento come sappiamo è quindi
E chiaro che il lavoratore rimane più tempo rispetto al parlato
A supporto di lavoro e anche in attività insomma più rimarchevole gli a livello europeo come vanno le cose
Per capire meglio quello che è successo con gli incidenti sul lavoro in Italia del due mila e diciassette
Potrebbe essere utile fare un confronto con altri Paesi d'Europa va tenuto conto però che non è semplice perché non tutti i paesi utilizzano la stessa definizione di incidente sul lavoro
Per fare un esempio alcuni non includono nel conto gli incidenti in itinere cioè avvenuti nel tragitto casa-lavoro mentre altri come l'Italia lo fanno
Un altro problema poi e che non tutti i paesi hanno economie facili da comparare in questo ambito
Prendiamo per esempio un Paese dove l'economia si basi su settori dove relativamente pericoloso lavorare ad esempio industria pesante meccanica ed edilizie questo fatto si rifletterà sul numero di incidenti che si verificano in quel Paese e ora immaginiamo un altro paese con un'economia invece basata su settori a basso rischio ad esempio il turismo
In questo caso la differenza nel numero di incidenti tra i due Paesi dovrebbe far pensare che uno è molto più preparato dell'altro sulla sicurezza potrebbe semplicemente essere riflesso del fatto che hanno due economie molto diverse
In ogni caso dei dati a livello europeo viene fuori che il tasso normalizzato di un fortune in Italia è più basso di quello di Francia Spagna e Germania
E sostanzialmente in linea con quello dell'Unione europea anche se va detto si tratta di numeri abbastanza vecchi che risalgono al due mila e quattordici
Anche il tasso di incidenti mortali e in linea con la media europea è inferiore a quello di Francia e Spagna ma superiore a quello della Germania
In ogni caso anche se l'Italia non è in fondo alle classifiche
Non significa affatto che non ci siano molti aspetti da migliorare allora le difficoltà della rilevazione dei dati a livello europeo e riconducibile probabilmente all'adozione dei diverbi
Interni ai curativi adottati tra i vari paesi membri dai Titani anche contesti economici e occupazionali che si caratterizzano infatti il principale
Obiettivo di Eurostat che appunto raccoglie ed elabora i dati dell'Unione Europea finivate tipici è proprio quello di promuovere io un progetto di armonizzazione tra le varie tecniche tipiche del degli infettati degli stati membri
Lo stesso eurostat infatti ha più volte con la raccomandazione di non di non utilizzare i dati assoluti per confronti tra Paesi
E ma di avere come metodologia di riferimento per un confronto più omogeneo italica standardizzati di incidente opportunistica che Bressan che rappresenta non appunto il numero di infortuni sul lavoro avvenuti durante l'anno per cento mila occupati
E crea differente la propria dei valori assoluti garantiscono un un adeguato livello di affidabilità
Con un certo ritardo eurostat ha diffuso i dati infortunistica europei aggiornati all'anno due mila quindici i dati infatti del due mila quindici riferiti ripeto agli indicatori standardizzati
Ammonteranno per l'Italia un valore al diciotto per gli infortuni nel Complesso un valore al di sotto di quello rilevato Raffadali tutta campagna e Germania un valore anche al di sotto della media europea
A detta dei più non sarebbero tanto le leggi in Italia ad essere carenti quanto la loro applicazione oltre alla sei due sei che nel novantaquattro ha dato attuazione alle direttive del Consiglio europeo in materia
Nel due mila otto entrata in vigore la legge ottantuno del cosiddetto Testo Unico che quest'anno compie appunto dieci anni suddiviso in tredici titoli oltre le disposizioni generali entra nel merito dei vari luoghi di lavoro trattando tra l'altro le attrezzature di lavoro e dispositivi di protezione individuale
La sicurezza sul lavoro però è un tema che viene affrontato e raramente in maniera seria nel dibattito pubblico dove di solito opinionisti e media si limitano a fare grandi titoli e denunce in occasione dell'incidenti più gravi senza però poi approfondire
No Sandra già panni mentre era generali l'ammenda fa il numero degli infortuni sul lavoro delle denunce di infortunio sul lavoro della denuncia di infortunio mortale in particolare
è in calo dal due mila euro
Però noi dobbiamo ricordare Saint che proprio nel due mila otto è cominciata una grande crisi economica che ha coinvolto i settori più produttivi del Paese con questo ovviamente non voglio sminuire tutto quello che si è fatto darla decreto con cui è stato riordinato il testo unico per la sicurezza
Che è proprio del due mila e otto oggi infatti in questo periodo si festeggia il decennale del resto di questo richiesta normativa
Quindi delle attività sono state fatte investimenti sulle aziende l'INAIL
Ma speso più di un miliardo per finanziare progetti di ammodernamento delle aziende
Quindi delle attività sono state fatte ma il grosso della riduzione probabilmente va imputato proprio alla crisi economica e la prova così dire era triste trova sta nel fatto che non solo in questi primi mesi dell'anno non già nel due mila sedici due mila diciassette si sono avuti i primi segnali di una sorta di inversione di tendenza
Il due mila diciassette denunce di infortunio diversamente da negli anni precedenti sono calate sul due per cento per conservi
Quindi non Massimo Cavalli molto meno arrestato volassero
Il in precedenza e lei denuncia l'importo del mortale sono salite dell'uno per cento sono piccoli numeri piccole percentuale in un senso o nell'altro che però segnalano
Segnalavano almeno nove hanno segnalato una certa un certo tipo di tendenza purtroppo i dati richiesti primi mesi del due mila diciotto sembrano per ora confermare questo sembrano cioè confermare
Con la ripresa economica ripartono anche
Gli infortuni sul lavoro gli ambienti di lavoro con un atteggiamento verso il personale dipendente molto spesso è cambiato rispetto al passato lasciamo stare pure GP economi fu d'ora questi ragazzi che vanno in giro in motorino a fare consegne Espresso eccetera eccetera
Grande è un problema andrebbe comunque affrontato ma che oggi sfugge ancora ma è nelle lavorazioni tradizionali comunque che sono quelle che continuano a produrre infortuni sul lavoro incidenti e che continuano a produrle
Nella stessa modalità con cui le produceva da qualche decennio quello che probabilmente manca insieme ripeto ha una minore qualità del lavoro che si è determinata in questi anni
è soprattutto il consolidamento che non c'è stato di una cultura della prevenzione dei rischi
Il lavoratore il datore di lavoro devono necessariamente essere consapevoli che si va a lavorare per poter poi vivere nelle restanti ore della giornata
Bisogna lavorare con attenzione e bisogna avere rispetto dei lavoratori dare ai lavoratori gli strumenti e i mezzi per essere sicuri le faccio un esempio alcuni incidenti che son capitati in questi giorni
Acciaierie Venete a Padova dove
Un trasporto di acciaio incandescente si è staccato è accaduto quindi una mancanza evidentemente di contenzioso Lamastra che si è staccata dal porto di la Spezia una mancanza di manutenzione
è di poche ore fa mentre noi stiamo parlando l'infortunio di nuova linfa mortale per una fune si è staccata
Quindi molto spesso quasi sempre infortunio può essere prevenuto questo bisogna capirlo sconcerto importuna sia una fatalità piegato sento parlare ma l'obiettivo zero impossibile non non è vero partire
Senza avere l'obiettivo zero significa partire sconfitti quindi bisogna cambiare la cultura con la quale si affronta il rischio nei luoghi di lavoro e per fare questo occorrevano forme certamente le norme ci sono
Le norme sono anche molto dettagliate spesso troppo perché alla fine diventa un adempimento burocratico piuttosto che invece un plusvalore verrà per l'azienda emiliana visto più come un peso come un onere un fastidio un qualcosa da assolvere
Bisognerebbe vederlo diversamente evidentemente cioè come
Un investimento per l'azienda perché ogni lavoratore muore ok si fa male portare norme a un'azienda
Paziente finiscono perché
I lavoratori morì
Questo decreto del due mila e otto prevedeva anche interventi sulle scuole ma la cosa non ha avuto il seguito che avrebbe dovuto avere
E nel lungo periodo invece la la carta vincente è proprio questa cambiare la percezione che c'è
Del tema salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non più un adempimento burocratico un adempimento formale ma invece un valore per l'azienda
La prevenzione è un tema che ricorre spesso quando si parla di morti sul lavoro una questione complessa perché riguarda la cultura riguarda la formazione e richiede investimenti che non danno un riscontro immediato ma solo sul lungo periodo e saranno non a caso una delle questioni chiave a cui ci dedicheremo nelle prossime puntate
Ripartiremo proprio da qui nella prossima puntata da come avvengono gli incidenti proprio nei settori più colpiti edilizia ed industria
Non chiamatele morti questa era la prima di una serie di quattro puntate ti fai notizia dedicate agli infortuni sul lavoro
Rieccoci in studio solo per i saluti dunque ritorniamo la prossima settimana con un'altra profondimento sempre sul tema della sicurezza sul lavoro trovate e troverete mano mano sul sito tirato radicale questa e le altre tre puntate
Per oggi e tutto fa notizia si conclude qui vi ricordiamo come sempre che potete seguirci anche su Facebook e Twitter basta cercare fai notizia ritorniamo lunedì prossimo alle ventitré e trenta e poi in replica il lunedì successivo alle sei del mattino un saluterà buona settimana da Daniela Sala