Cerimonia del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo

Ha inizio la cerimonia celebrativa del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo prende la parola il dottor Ezio Mauro
Signor Presidente della Repubblica signora Presidente del Senato signor Presidente della Camera un'orribile ministri autorità signore e signori proprio in questa giornata in queste stesse ore quaranta anni fa
Il Paese sgomento prendeva la notizia dell'assassinio di Aldo Moro dopo la lunga prigionia emanò le Brigate Rosse e la strage dei cinque uomini della sua scorta cinquantacinque giorni prima in via Fani
Una prova durissima per la democrazia che insieme con quegli uomini uccisi barbaramente era il bersaglio
Abbiamo visto in questi anni difficili che la crisi economica più lunga del secolo attaccato tutta l'impalcatura materiale istituzionale e culturale
Della costruzione democratica che l'Occidente si è dato nella lunga prego del dopoguerra
Quel che avevamo creato per proteggerci nel nostro vivere insieme crisi del lavoro della rappresentanza della partecipazione della fiducia del consenso
Di fronte alle difficoltà abbiamo dovuto prendere atto che la democrazia non basta a se stessa è una costruzione umana che ha bisogno di cura continuo di manutenzione
E la fatica di una responsabilità comune per un sistema di garanzie di libertà che ci scambiamo null'altro vivendo nel quadro della Costituzione repubblicana
Che fissa i nostri diritti nostri doveri e disegna l'istituzione che reggono la vicenda pubblica
Ma oggi sembra incredibile che proprio questo sistema di libertà riconquistate
Sì è stato messo sotto attacco frontale in un periodo recente della nostra storia dal terrorismo eversivo che attentato direttamente al fondamento democratico dello Stato repubblicano
Come se fosse qualcosa di revocabile di fronte alla pubblica opinione nazionale
Un valore ancora non consolidato nella coscienza del Paese una conquista transitoria dentro il percorso di un secolo il Novecento che non aveva ancora chiuso i conti con la sua storia
Sembra impossibile che una frangia della generazione cresciuta nelle democrazie riconquistata dopo un ventennio di dittatura
E nella libertà ristabilita dopo gli orrori della guerra non abbia sentito il fascino della sfida repubblicana per un meccanismo democratico che rigenera continuamente se stesso
Nel Parlamento e nel Paese nel rapporto tra le culture politico organizzati i cittadini e che al contrario dopo gli incubi che avevano sconvolto l'Europa
Abbia potuto cedere utopia di opposta sopraffazione che hanno la loro radice nelle ideologie totalitarie del fascismo e soprattutto del comunismo dichiarando guerra lo Stato attraverso l'attacco alle singole persone e alla comunità
Con un controllo senso questi progetti rivoluzionari sono cresciute nel cuore del benessere post bellico del più lungo periodo di pace che l'Europa conosciuto in mezzo un Occidente che alzano la bandiera della democrazia e dei diritti e della democrazia e delle istituzioni
Ma oggi accade la stessa inversione di senso storico quando ragazzi islamici di seconda generazione
Cresciuti ed educati nei nostri Paesi si spogliano dei valori di libertà del nostro mondo rivestirsi di quella cultura già vista di morte
Dal di cui loro padri si erano liberati scegliendo di vivere secondo le nostre leggi che fissano la cornice di diritti e di doveri
E questo accade proprio quando la Democrazia prevalso in Europa sui due totalitarismi che avevano insanguinato il secolo
Tanto che si era affacciata sul nuovo millennio pensando di essere la nuova religione civile di carattere universale
Oggi dovremmo essere noi per primi testimoni più convinti più fedeli più coerenti della libertà e della democrazia che i nostri sistemi producono e garantiscono a chi rispetta le leggi le costituzioni di diritti e le libertà degli altri cittadini
Sapendo che il terrorismo islamista ideologizzato una religione vuole colpire proprio la normalità quotidiana della nostra vita associata la libertà con cui ogni giorno portiamo i nostri figli a scuola ridiamo i nostri Parlamenti decidiamo di pregare o di non pregare
Organizziamo nostro lavoro il nostro tempo libero ci scambiamo quei riconoscimenti reciproci che danno forma materiale alla democrazia occidentale
E questo valore d'uso quotidiano della democrazia come pratica di libertà che li arma contro l'Occidente e questa normalità della libertà l'eccezione occidentale che dovremmo difendere
Gli innocenti siamo noi cittadini trasformati in bersaglio proprio in quanto testimoni di una cultura di convivenza di responsabilità comune di libertà
Studiosi come marca versare hanno scritto che gli anni Settanta che negli anni Settanta al nostro Paese attraversato una guerra civile a bassa intensità
è un'analisi senz'altro vera
A cui bisogna però aggiungere un elemento è stata soprattutto una guerra asimmetrica perché dichiarata da una sola parte
Organizzate combattuta nell'ombra contro chi credeva di vivere nella pace nella sicurezza di un sistema liberale e democratico dove potevano confrontarsi in Parlamento e fuori
Le correnti di pensiero più diverse anche estreme cedendo lo Stato il monopolio della forza la bicicletta su cui Marco Biagi tornava a casa dalla stazione di Bologna via Valdonica la sera del diciannove marzo due mila due è proprio questo
Il segno di una confidenza civile fiduciose disarmata come la città la stilografica che Carlo Casalegno aveva in tasca mentre i brigatisti lo spettacolo in corso Re Umberto cinquantaquattro Torino
Il taccuino di Walter Tobagi a Milano la borsa di Massimo D'Antona Roma la toga che l'avvocato Fulvio Croce aveva voluto indossare che gli costò la vita per permettere che lo Stato potesse celebrare il processo al nucleo storico delle Brigate Rosse a Torino
O la cartella di plastica con cinque pratiche per la pensione che Antonio Cocozza e lo teneva stretto
Mentre i colpi di pistola di Patrizio Peci li facevano esplodere le gambe davanti a casa a Torino
Una bicicletta una penna due borse un quaderno una toga
Strumenti di una normalità quotidiana trasformato in bersaglio della sproporzione incolmabile che esiste tra chi si apposta con la pistola puntata per uccidere e che conduce una sua vita libera tra uomini liberi da cui non deve guardarsi
Ma in più quegli individui singoli trasformati in vittime c'è paesaggio comune silenzioso del lavoro la tranquilla coscienza di un impegno che contribuisce alla crescita dalla società
Con l'arringa di un avvocato lo studio di un giuslavorista l'articolo di un giornalista la divisa di una guardia carceraria l'analisi di undici del di un dirigente aziendale l'impegno di un uomo politico
Colpendo un cittadino ogni volta di volantini trasformato in simbolo per la sua funzione i terroristi non si accorgono di sparare sul sociale
Quell'articolazione di mestieri saperi responsabilità e competenze che formò una rete di coscienza civile una cultura del lavoro della responsabilità naturale perché diffusa e spontanea
Poi ci sono le famiglie
Anzi dovunque in questa storia ci sono le famiglie delle vittime nel momento dell'agguato delle stragi delle bombe dell'indicibile scoperta del male precipitato proprio su di loro all'improvviso nel loro Paese che aveva promesso garantito sicurezza libertà
Poi gli anni della solitudine quando la ferita pubblica viene dimenticata e bisogna fare i conti da soli con la tragedia privata infine il carattere perenne del danno del torto dell'ingiustizia dell'incredibile
Aver dovuto testimoniare con sacrificio personale con il lutto con il sangue un'esperienza storica impazzita per un decennio poi implosa nel suo fallimento clamoroso dopo l'apice del delitto Moro
Ma lasciando una conseguenza di gesti irreparabili vite spezzate famiglie che ancora oggi chiedono perché
Quando si dice alle di piombo usando una formula di Margarethe von Trotta si intende il decennio dei settanta che si apre e si chiude con due stragi ancora senza una verità conclusiva Piazza Fontana quei diciassette morti e ottantotto feriti del dodici dicembre mille novecentosessantanove
E la stazione di Bologna con gli ottantacinque morti duecento feriti del due agosto mille novecentottanta
Ma bisogna ricordare che i sei morti sessanta sei feriti della strage di Gioia Tauro del settanta
I tre morti e due feriti della strage di Prete hanno del settantadue i quattro morti cinquantadue feriti della strage della questura di Milano del settantatré
Gli otto morti e centodue feriti della strage di Piazza della Loggia precede settantaquattro i dodici morti e centocinque feriti della strage dell'Italicus del quattro agosto del settantaquattro
Un Paese che deve contare i suoi morti per strage il terrorismo nero gli apparati deviati le verità mancanti un Paese che in quel decennio vede impazzire l'ipotesi rivoluzionaria nella metà del campo della sinistra
E scendere in strada una selva insanguinata di duecento sigle armate in un clima di violenza che farà più di seicento morti tre mila feriti
Quei morti quei feriti reclamano una spiegazione dice oggi Giovanni Moro come mio padre un fantasma che ricorda quei doveri nei suoi confronti che non sono stati compiuti il primo dovere la memoria per non dimenticare
Sapendo che la memoria selettiva dunque rischia di essere ingiusta ricorda i nomi più famosi quelli legati eventi particolari quelli che con la mano loro morte hanno segnato un'epoca
Ma dimentica i piumini sconosciuti scelti non per la notorietà ma per la funzione perché portavano una divisa perché mantenevano la famiglia facendo guardiano i cancelli FIAT il poliziotto la guardia carceraria il medico trasformati in vittime potremmo dire
Perché cittadini
Erano bersagli anonimi mentre vivevano sono diventati i numeri negli annuari nelle statistiche dopo gli attentati che li hanno uccisi ma dietro quei numeri ci sono storie famiglie vedove bambini che sono cresciuti guardando una fotografia sulla credenza di casa
Penso ai ragazzi calabresi
Che conosco
Ma potrei citare molti altri
Potrei ricordare case di ringhiera Torino dove giovani mogli con bambini in braccio si mettevano John Lare dall'alto quando sentivano arrivare le sirene nel cortile e lampeggianti annunciavano uno Stato che saliva per le condoglianze scale di solitudine
Dove per fortuna poi imparato faticosamente negli anni a ritornare bussare di nuovo con le porte per aiutare quei ragazzi a crescere sapendo che il danno di quella stagione e per sempre
Ma la Repubblica lo sa e ferite con loro e dalla loro parte
Per questo dobbiamo abbiamo due obblighi che ci riguardano tutti dobbiamo memoria e dobbiamo verità perché la verità è la vera suprema forma di giustizia nella consapevolezza tuttavia che la democrazia ha vinto la sfida col terrorismo in quegli anni fragile imperfetta
Incoerente attratti infedele la democrazia è riuscita a prevalere ha sconfitto il mito della falsa rivoluzione e lo ha fatto senza leggi speciali senza assicurarsi perché la democrazia il diritto di difendersi contro sotto attacco a tutela di tutti
Ma il dovere di farlo rimanendo se stessa sapendo che si salva non ad ogni costo e con qualsiasi mezzo ma soltanto se porta in salvo con sei le sue buone ragioni preservando Lentate
Prende la parola la studentessa Michela Vivacqua
Signor Presidente della Repubblica autorità pesanti familiari delle vittime del terrorismo vorremmo imitare brani ringraziare particolarmente il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella e il Ministero dell'Istruzione università e ricerca per l'attenzione che hanno dimostrato nei confronti del nostro pregiato anzi hanno new generation membri
Ringraziamo inoltre le associazioni fratelli Matteo e Domenico Rizzi che c'hanno guidato in questo percorso dell'anno e l'aria nel periodo dei del periodo degli anni settanta
Questa abbracciato accarezzato per noi una lezione di vita dal primo momento siamo confrontati con la realtà della nostra storia contemporanea che non conoscevamo
Abbiamo deciso di realizzare questo bilanciato attraverso un video nel tentativo di dare voce alla memoria di alcune vittime contestualizzando nel frattempo il periodo degli anni settanta
Abbiamo messo bastione curiosità per avvenimenti così drammatici che sembravano non molto lontani ma che in realtà fanno parte del presente democratico del nostro Paese
Durante la realizzazione del progetto abbiamo vissuto consegne delusioni la notizia dell'imbrattamento del nuovo polo monumento di via Mario Fani che ricorda la strage della scorta durante il rapimento dell'onorevole Aldo Moro
Tali sentimenti sono emersi con forza perché ci siamo resi conto come ancora oggi vi siano individui che non conoscano il significato di riscatto della memoria
Siamo invece gradi alle associazioni con cui abbiamo collaborato che c'hanno fatto percepire un nuovo punto di vista delle parole vittime e memoria
In questo tracciato sono presenti varie tappe lo abbiamo realizzato attraversando tutti gli anni settanta nella musica nella moda nei Zanchi e nello sport
Dedicando contemporaneamente spazio alle vittime del terrorismo cercando di poter dare il loro il riconoscimento dovuto
Prende la parola lo studente Filippo un assillo
Nel nostro programma Pablo in situ alcune storie delle vittime del terrorismo per renderle presenti credo ruoli va be'ho avuto il piacere l'onore di intervistare lo sforarlo Di Maggio Zeppieri vittima del terrorismo Borgo ora inoltre abbiamo nel nostro programma interno in tufo gusto uno sullo stralcio degli orfani due ipertrofico i docenti dello scorto di Aldo Moro sul rogo di Primavalle
Storie che ci hanno toccato il cuore
Nel backstage di New Generation memori ci siamo noi due progettiamo diciamo questo Huppert grande lavoro
Ora occupato curando una memoria che informi non giuridico
Ringraziamo la scuola il producer il preside volte Farris professor porre mille poco per il supporto per l'aiuto che ci hanno fornito questo progetto inizio turno hanno Cossotto con una vero e proprio di Occhiuto la memoria nel mi nei luoghi il terrorismo Vittorio la stazione di Bologna nostro giusti giorno strage di piazza Fontana e piazza della Loggia
Noi siamo orgogliosi Miro presentatori tutti gli studenti Vito gli Oni tutti gli studenti che non dimenticheranno mai questo giorno però su tutti
In onore di tutte le vittime italiane del terrorismo il Coro del Teatro dell'Opera di Roma diretto dal maestro Roberto gabbiani eseguirà illa cremosa dal Requiem di Wolfang Amadeus Mozart
Se ci
Singolo
Uno
Dei dei dei
Euro
Per
Per
Il capo dello Stato coadiuvato dalla ministra dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca procede ora la consegna dei premi ai vincitori della quarta edizione del concorso nazionale tracce di memoria
Per la scuola primaria istituto comprensivo Monteleone Pascoli Taurianova Reggio Calabria con il video strada facendo vedrai giustizia e legalità ritirano gli studenti delle classi
Quinta di quinta C e terza B
Il progetto arredo protagonisti gli scolari in un percorso incentrato sui valori della legalità
Dalla serietà dello svolgimento non è disgiunta l'ironia cui sono improntate alcune delle scene recitate completa citate ai bambini nei luoghi dove sono nati e che non di rado sono stati scenario di eventi drammatici
Dall'esperienza emerge l'importanza di introdurre l'educazione ai valori della democrazia e della convivenza civile sin dalla più giovane età
Per la scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di primo grado Alfredo Panzini dell'istituto comprensivo quattro di Bologna con il Progetto multimediale piantiamo la memoria ritirano gli studenti delle classi terza B e terza C
Gli studenti hanno lavorato sulla strage del due agosto mille novecentottanta realizzando due video in collaborazione con associazioni del territorio e con l'università
Sono stati impegnati attivamente in un'esperienza di approfondimento qualificante originale che si è espressa soprattutto in una riflessione sull'importanza delle azioni di soccorso a partire dalla tragica esperienza della strage di Bologna
Per gli studenti si è trattato di un'esperienza entusiasmante stimolante i cui risultati si sono tradotti in un prodotto fruibile d'efficacia anche in altri contesti oltre a quello scolastico
Per la scuola secondaria di secondo grado Istituto di istruzione superiore Leon Battista Alberti di Roma con il video New Generation memori ritirano gli studenti delle classi quinta e quinta B
Molto originale appare l'idea di allestire una trasmissione televisiva gestita dagli studenti che rievoca con un taglio tra i giornalisti quello storiografico i cosiddetti anni di piombo di questo drammatico periodo vengono ricordati raccontati molti dei protagonisti con un tentativo lodevole inoltre di contestualizzare all'interno della società e della cultura del tempo suggerendo in altro modo la necessità di una riflessione che vada oltre gli stereotipi
Prende ora la parola il Presidente della Repubblica
Vivo con salotto
Ai presidenti del Senato e della Camera ai ministri presenti
A tutti
E a tutti coloro che ci seguono attraversa l'appellativo
Ringrazio Ezio Mauro
Per le parole che ci ha rivolto
C'ha ricondotto con efficacia
A tanti momenti ed eventi dolorose luttuosi
C'ha rammentato impegno e doveri
Cui assolvere apparentato a prospettive
Nella nostra comune convivenza
Ringrazio molto Michela bivacco Eccles Torsello
Averci presentato
I risultati delle loro ricerche nel loro lavoro complimenti ragazzi
Complimenti alle
A coloro che hanno ricevuto il pre un premio e a tutti coloro che sono impegnati in questo anno in queste ricerche in questa attività
Un ringraziamento al magnesio coro del Teatro dell'Opera
Questa cerimonia
Austera sobria come giusto
Interpreta questo giorno che di memoria di solidarietà
Memoria di chi ha pagato con la vita la crudeltà del terrorismo
Dica servito le istituzioni
La nostra società
Non cedendo al ricatto e alla paura
Di chi ha tenuto alta la dignità
Divenendo così testimone tra libertà di ciascuno di noi
Ed è proprio la noia
A suscitare solidarietà
Anzitutto nei confronti dei familiari delle vittime
Ma questo fa Renza tante volte è stata gravato da difficoltà materiali
E da sacrifici quotidiani
Ad essi desidero far sentire la mia personale vicinanza è quella delle istituzioni
Consapevole che sentimenti che tutti noi oggi esprimiamo nascono dà un senso autentico di umanità
E dalla comune coscienza civile
Questo giorno vuole essere
Un vero segno di una comunità che ricorda gli eventi
Lieti o dolorosi che hanno ne hanno attraversato la vita
Una comunità che sa guardare al futuro
Proprio perché è capace di collegarsi e le proprie radici e di condividere attraverso momenti difficili e anche dolorosi un ideale di persona e di giustizia
E il nostro Paese è stato insanguinato dalla fine degli anni sessanta da aggressore terroristiche
Di matrice differente Tassotti Egl assire
Nel Senato talvolta con la complicità di soggetti che tradirono e loro gli appartenenti ad apparati dello Stato
Dalla violenza politica che attraeva spinta la degenerazione ideologiche
Persino la contiguità intrecci tra organizzazioni criminali e bande armate
Tante
Troppe persone sono state assassinate barbaramente
E vilmente
Tanti nostri concittadini sono stati colpiti
Servizi hanno portato e portano ancora i segni di quella insensata brutalità
Donne e uomini delle forze dell'ordine
Professori studenti magistrati giornalisti comuni politici
Dirigenti d'azienda commercianti operai sindacalisti militari amministratori pubblici
Sono divenuti bersaglio perché individuati come simboli
Oppure perché l'odio appresso la forma del desiderio di annientamento
Per il messaggio trasversale di morte
La logica criminale
E non poteva essere altrimenti alla fine si è impossessata anche il più ideologico su gruppi terroristici
Non dimenticare significa anche fare i conti con questa storia che ha attraversato la vittoria la Repubblica e ha messo a dura prova quella costruzione democratica che il popolo italiano è riuscito erigere dopo liberazione
è che la Costituzione adesso un patrimonio di valori
Non soltanto di norme giuridiche ma di valori
Abbiamo preso che la democrazia non può dirsi mai conquistata una volta per tutte
Abbiamo appreso che la democrazia vince quando non rinuncia a se stessa
Ai principi di civiltà caso schiera sostengono alla libertà e al diritto a rispetto dei diritti
Abbiamo appresso che vi sono momenti in cui l'unità nazionale deve prevalere sulle differenze legittime
è stata anzitutto L'Unità del popolo italiano a sconfiggere la minaccia terroristica
Sì è compresso di fronte a quell'emergenza che vi sono momenti che richiamano a valori costituzionali
A impegni comuni
Perché non divisivi delle posizioni politiche vari feriti e interessi fondamentali del Paese in questo senso neutrali
Diversi affluenti
Hanno riempito l'invaso di odio e di violenza
Oggi possiamo dire
E non soltanto per insopportabile se quella di vite spezzate che si è trattato i progetti eversivi
Finalizzati a destabilizzare le istituzioni e a disarticolare a disarticolare la nostra convivenza
La violenza l'omicidio
L'assalto alla democrazia e alla legalità sono il contrario di ciò che persegue fini liberatori
Sono sempre moltiplicatore di intolleranza di sopraffazione di crudeltà
Velleitari volo cenare dalla sinistra estrema manifestate ardita ritmo rosso
Trama reazionarie e rigurgiti neofascisti
Criminali strategie della tensione annovera nato anni della vita della Repubblica
Ma possiamo convenire su un giudizio storico
La nostra democrazia
Aggredita e ferita è riuscita a prevalere per la forza del suo radicamento nella coscienza del nostro popolo
Cercare la verità
è sempre un obiettivo primario della democrazia
La verità è inseparabile dalla libertà
Tante verità sono state ricostruite conquistate grazie anche all'impegno e al sacrificio di servitore dello Stato
Mentre altre non sono ancora del tutto chiarito o sono rimaste oscure
Non rinunceremo a cercarle con gli strumenti della legge
Ecco un impegno che deve essere corale
Questa ricerca deve accompagnarsi alla riflessione al confronto radici sociali ideologica del terrorismo
All'opposto dei regimi autoritari la democrazia ha sempre bisogno di sapere di coinvolgere di scavare nella realtà di portare alla luce e non di occultare
Di avere la verità
Tanta falla si è fatta nell'attività di indagine dei processi giudiziari nel lavoro giornalistico e pubblicistico nell'approfondimento storico e culturale
In questa giornata è giusto sottolineare che il percorso ha proseguito insieme
I familiari delle vittime andato un grande contributo
Per avviare la nostra società a una ricostruzione che tutelasse la responsabilità le possibili connessione con interessi esterni al nostro Paese le complicità i disegni e gli obiettivi criminali
La sofferenza dei familiari è stata tradotta nelle associazioni acqua andato vita nell'impegno civile che ha aiutato la crescita di una consapevolezza collettiva
Quando la verità è riuscito a emergere
E si è accompagnata da parte di alcuni terroristi a riconoscimento deporre colpe è la presa d'atto della mancanza di qualunque giustificazione no loro folle strategia ci sono talvolta aperti anche canali di dialogo personali
E spazi nei quali le coscienze ci sono interrogati sul senso della riconciliazione
Sono spazi che la dimensione pubblica non può varcare
Si può soltanto rispettare una così grande umanità che ha fatto seguito a una così crudele disumanità
Non pochi di coloro che hanno seminato morte violenza hanno finito di scontare allora appena
E dunque hanno avuto possibilità di reinserirsi nella società
La responsabilità morali e storiche tuttavia non si cancellano insieme a quelle penali
E questo impone un senso di misura di ritegno che mai come a questo riguardo appare indispensabile
Ci sono stati casi purtroppo in cui questa misura è stata superata
Con dichiarazioni irrispettose e talvolta arroganti
Che feriscono e che insidiosa mentre tentano di ribaltare il senso degli eventi
Di fornire alibi di fronte alla storia
Questo non può essere consentito
Bene ha fatto il Presidente Giorgio Napolitano cui rivolgo una frattura un saluto affettuoso in queste in questo giorno a raccogliere pubblicare dieci anni fa in un volume del Poligrafico dello Stato tutti i nomi e volti delle vittime degli anni di piombo affiancando quanti sono stati colpiti dalla paresi che nel terrorismo rosso a coloro che sono stati che son rimasti vittime di Tor dei terroristi neri e delle stragi Calusco molto il nostro Paese
Quel documento
Non è il libro bianco di una democrazia fragile
Ma un atto di coraggio dello Stato repubblicano che sa di aver sconfitto le trame eversive
E i progetti di destabilizzazione e che riconosce né caduti una ragione di unità
Un fondamento delle proprie basi morali
Non dimenticheremo neppure un nome neppure un volto neppure una storia
Quel libro fu pubblicato a cura della Presidenza della Repubblica dopo che il Parlamento decise di istituire questo giorno della memoria
Al fine di ricordare come è scritto nella legge tutte le vittime del terrorismo interno internazionale e delle stragi di tale matrice
Il giorno scelto dal legislatore è quello di omicidio di Aldo Moro
Si tratta di una scelta carica di significato
Il rapimento di Moro post Pretato sterminio degli omerica lo scortavano
Il sequestro questo atto sottoposto per cinquantaquattro giorni
Rappresenta indubbiamente il punto più emblematico di quell'attacco che mirava a stravolgere l'ordine costituzionale dello Stato
Si vedevano allora tempi insanguinati nelle scuole nelle strade nelle fabbriche
La violenza politica s'era fatto incombente e nella nuova generazione sembrava che si dovesse convivere con una degenerazione del conflitto politico
Non tutti anche nell'élite del Paese compresso il pericolo ecco alcune poco inverosimile neutralità però stavolta lo Stato democratico e i terroristi
Posso necessiti popolare
E tre lavoratori invece istituzioni democratiche vengono avvertite come espressione di tutti
Del bene comune
E vengono avvertite anche come misura dal progresso possibile
Aldo Moro aveva una sensibilità straordinaria per ciò che si muoveva all'interno della società
Per le domande nuove per le speranze dei giovani per e bisogni inediti che la modernità metteva in luce non gli sfuggiva la pericolosità e tanto imbarbarimento e una sua espressione della vita politica e civile ma al tempo stesso continuava a scrutare i tempi nuovi che avanzano come disse
SS lettere dal carcere brigatista resta una prova della sua umanità della sua intelligenza dal suo straordinaria tenacia di costruttore
Oggi ha quarant'anni da quella tragedia e da tempo sentiamo il bisogno di liberare il pensiero esperienza politica di Aldo Moro da quella prigione in cui gli aguzzini hanno spento la sua vita e pretendevano di chiuderne ricordo
Il giorno della memoria deve servire anche a questo
A restituirci l'opera e insegnamento le speranze di che è stato sradicato con la violenza
E a mettere tutto questo disposizione del più giovane e di chi non rinuncia a costruire
Parlo di Aldo Moro ma anche tanti Marcela democrazia che come Lori posso tuttora dare molto al futuro da la nostra umanità
Alla nostra comunità nazionale
Di cui sono punti di riferimento
Per questo desidero ringraziare tutti gli storici e ricercatori intellettuali che in questi decenni hanno lavorato a liberare la memoria
E a restituirci la storia che ci appartiene ecco non può esser certo limitata al tragico Rosario dell'efferatezza del terrorista
Il corpo di Moro veniva ritrovato della nuova Rossa in via Caetani il nove maggio di quarant'anni fa
Lo stesso giorno vedeva la mafia uccideva Peppino Impastato
C'è un legame che unisce ogni violenza criminale contro la convivenza civile
Anche nella giornata in cui la Repubblica invita a ripensare la specificità del pericolo terrorista
Vogliamo tenere ben presente il nesso di libertà e di giustizia che sostiene l'impegno in ogni ambito per la legalità e il rispetto dei principi costituzionali
Le organizzazioni criminali
Qualunque sia l'origine esprimono comunque un carattere di eversione che minaccia la nostra vita restringe le opportunità di tutti
Far memoria ci deve aiutare a a contrastare ogni cedimento ogni opportunismo ogni connivenza ogni zona grigia
Il terrorismo
E la violenza politica che giunsero gli anni settantasette settantotto al culmine
Da loro macabra parabola ebbero poi un declino rapito
Altre vite purtroppo furono colpite stroncata
Altra violenza venne consumata
E apparve a tutti via via sempre più insensata inspiegabile coro delle
Il terrorismo
Ha sempre cercato di aprire fratture e di sconvolgere la normalità della vita per rendere deboli istituzioni
E rendere vulnerabile lo Stato ma è stato sconfitto proprio dal tessuto sociale
Da quell'elemento connettivo che la democrazia produce pur nelle sue imperfezioni
Oggi la minaccia terroristica riveste nuove forme
E modalità nuove
Non sono meno pericolosa di quarant'anni fa
Colpendo all'improvviso nella società ormai globale è interdipendente
è il terrorismo internazionale che reca anzitutto il segno del fondamentalismo islamista
Non è l'Islam e l'amico ma chi piega la fede religiosa per indurre all'odio e incitare alla guerra tra comunità religiose tra popoli tra persone
Anche in questa stagione la democrazia può e deve difendersi senza rinunciare ai propri valori
Alla propria civiltà
All'idea di persona che fonda i diritti inviolabili
L'opera di prevenzione nel nostro Paese ha mostrato fin qui tutto il valore la dedizione degli home sistema dei servizi che lavorano alla nostra comune sicurezza
Ma saremo ancora più forti se saremo capaci di far crescere la comune consapevolezza e di assumerci la responsabilità che come europea abbiamo di favorire la pace e di costruire un equilibrio migliore del pianeta
Far memoria
è parte di questa preziosa opera ricostruttiva
Fa memoria anche di coloro che sono morti innocenti sotto i colpi di questo nuovo terrorismo cieco
è cronaca di questi ultimi mesi
Sono piene purtroppo diventi fa ventosi
Gli eccidi di violenze in diverse regioni del mondo
Desidero ricordare in questa giornata di vittime italiane
In alcune delle più tragedie che hanno sconvolto o che la pubblica mondiale
Maggiormente
Nostri concittadini han perso la vita l'attentato al del muso del Bardo a Tunisi
La strage ed h in quella di Nizza e ancora nell'andasse Barcellona
Ricordarli tutti frammentò qual è la sua presenza stroncata con altri giovani tante altre giovane basta clan a Parigi
Fabrizio Di Lorenzo ucciso a Berlino a pochi giorni da Natale
Che loro speranza devono continuare a vivere nel futuro la nostra comunità o dobbiamo a due giovani europee
Che non intendevo denunziare la vita e all'opportunità del tempo nuovo
Questo è anche lo spirito al giorno tra memoria
E questo giorno che ce l'abbiamo qui al Quirinale che serve a rafforzare la democrazia
Il miglior antidoto cioè conosciamo e che esiste contro la violenza a sopraffazione e migliora antitutto minore strumento a tutela della vita e dalla persona