"I diritti del lavoro - il lavoro per lo sviluppo"

Sentiamo il brusio e prendiamo posto
Io ho ripetutamente ho chiamato i compagni che erano si erano iscritti a parlare
Adesso dobbiamo cominciare ci deve essere un compagno di buona volontà che inizia a parlare
Ecco un minuto due minuti in più
Allora freddo cedo la Presidenza
Rompighiaccio
Lo vediamo in
Allora diamo la parola al compagno Lo Bianco della UIL regionale siciliano
Naturalmente il compagno bianco sa che ci sono dieci minuti a disposizione al decimo minuto si interrompe addirittura il mio il microfono la parola all'Obiang qua e insalate
Dai dai
Va bene non ti preoccupare
Ma l'Italia
Pongo adesso mai
Compagne e compagni amici e nemici buongiorno a tutti
Occorreva stamattina qualcuno che rompesse il ghiaccio
è che a destra
Un po'il senso che la nostra è un'organizzazione
Che vuole il dibattito che vuole parlare perché si rende conto delle
Difficoltà che il nostro Paese sta attraversando
Occorreva anche probabilmente
Mettersi nelle condizioni secolo oggi che di parlare ad una platea
Disattenta
E probabilmente ancora vuota
Per qualche problema politico che quest'organizzazione a perché non credo che alcune cose avvengono soltanto perché ognuno di noi
è preso da altri pensieri
Abbiamo ascoltato ieri la relazione del compagno marines
Che ha posto una serie di problemi li ha posti all'interno all'organizzazione
Li ha posti anche alla Cgil alla Cisl
Si cerca di dare
Risposte
Ad una questione che dentro il sindacato ma è anche fuori dal sindacato io credo che uno dei passaggi
Importanti
Pietro ha posto nella sua relazione
è un po'il modo come cercare di rispondere a quella domanda in sostanza chi andrà a rappresentare rispetto alle nuove forme di organizzazione alle nuove forme di rappresentanza politica chi andrà a rappresentare i lavoratori pensionati
Il Parlamento
Quale il ruolo del sindacato rispetta queste forme di rappresentanza
è questo lo diciamo sia CGIL CISL e la mano diciamo anche diceva Pietro nella sua relazione lo dicevano di lo diciamo anche ad un mondo che quel mondo laico progressista liberale e liberaldemocratico che si muove dentro un'aria di collocazione
A cui la UIL e guarda con interesse io credo che questo uno dei temi importanti e a cui occorre dare una risposta ma prima di dare una risposta a questo
Bisognerebbe anche chiedersi se oggi le condizioni del sindacato confederale sono quelle di riuscire
A dare una risposta ai lavoratori che chiedono il cambiamento è con noi non lo chiedono soltanto al sistema politico
Ma lo chiedono al sindacato confederale nel metodo e nell'organizzazione nelle forme organizzative nella capacità di riuscire ad entrare nel merito delle questioni che riguardano l'economia che riguardano l'economia europea all'economica l'economia nazionale
E ancora una volta le differenze esistono tra nord e sud del nostro Paese
Un sindacato confederale che vuole guardare al sistema politico rispetto anche al modo come in Europa avviene o come avviene anche in America non può fare a meno di misurarsi con se stesso è di dare risposte a se stesso
Le spetta alla frantumazione dei sistemi di collateralismo che abbiamo avuto io credo che il sindacato sia oggi povero è solo
è solo
è legandosi con i suoi simili per incominciare a dare risposte innanzitutto alla gente che rappresenta innanzitutto alla gente che era presente non solo non solo sul piano degli iscritti
Ma che la rappresenta sul piano ideale sul piano storico e complessivamente rispetto alle grandi questioni che ci sono nel Paese un giudizio rispetto al nuova alla nuova fase di governo alla nuova contrattazione bisogna pur cominciare a dargli
Io non credo che ne possiamo parlare benissimo dal confronto avuto col governo Amato
è questo credo che dobbiamo dirlo ci siamo messi addosso una croce anche di rappresentanza di tenuta del sistema democratico mettendoci nelle condizioni di doversi esporre ad un ruolo magari antipatico nel fare accordi conti magari non avesse voglia di fare di quegli accordi
Perché le condizioni del sistema politico non erano quelle di parlare di parlare all'economia
Io credo a occhio e croce che il Governo Ciampi sul piano economico qualche pensiero in più c'è l'operato del governo Amato
Credo a Occhetto voce che la collocazione in cui si muove Ciampi è una collocazione diversa da quella del sindacato
I rapporti politici sostenuti braccianti in questi anni sono rapporti politici diversi da quella la collocazione che hanno decidiamo cioè dalla rappresentanza dei lavoratori
E dei pensionati
Il Governo si muove rispetto ad una tenuta della politica economica
Tirandosi per intero le condizioni che ci hanno posto a costruire questa Europa questo tentativo di Europa che in sostanza è l'Europa
Nell'Europa delle monete e non è l'Europa dei popoli
Ma credo che sul piano sindacale abbiamo proporre a CGIL CISL all'intero sindacato europeo di invertire l'ordine dei lavori è di metterci nelle condizioni di costruire il sindacato all'Europa dei popoli che probabilmente si contrappone
A un sindacato
E ad una Europa
Delle
Delle monete
Si contrappone su due tre elementi fondamentali
Vogliamo costruire un'Europa che sia in condizione di dare risposte dalla sua gente vedrete per la cosa che abbiamo attraversato che stiamo attraversando in Italia
Io credo che quando la politica fa così difficoltà ad emergere probabilmente incomincerà avvalere i rapporti tra i politici
Probabilmente bisogna andare un po'al di qua dei rapporti politici tentare un po'di considerare l'uomo nella sua natura l'uomo nella sua capacità di essere elemento motore nel mondo l'uomo nella sua individualità l'uomo nero dispetto e nel valore che ha nella capacità di organizzare nella capacità di mettere insieme di scoprire i motivi dello stare insieme
E di scoprirli in maniera forte
Di scoprirli in maniera forte senza delegare né alla politica né alle aberrazioni della politica
Nessuna valutazione rispetta le capacità e al governo
Degli essere umani bisogna riscoprirlo lì
I valori dell'intelligenza
Bisogna riscoprire i valori dell'amicizia bisogna riscoprire i valori per dispetto e rispetto tra gli uomini e del rispetto tra i popoli
Del rispetto tra i lavoratori
Stiamo assistendo in questo periodo una pantomima
Rispetto presente a questa
Cosa che avviene nei confronti di Andreotti
C'è chi si scandalizza che Andreotti possa essere accusato
Nelle cose che leggiamo sui giornali
Così come certi si scandalizza
Dal fatto che il Parlamento ha votato in qual modo giovedì
Io sono uno di quelli che si scandalizza dal fatto che c'è qualcuno che si scandalizzi vedete io vengo dalla Sicilia
Io so
Perché allora contano ma so perché ormai lo si legge
Che nel quarantatré quando vennero gli americani in Sicilia non sono venuti sul territorio siciliano
Sono venuti e sono sbarcati in territorio di Mussomeli
Con un accordo fatto dal governo americano
Con un prigioniero
Degli americani di nome Lucky Luciano che gli consentiva di arrivare in Sicilia
Con un segnale di identificazione che era fatta dalle bandiere gialle con Lele che significava lacrimuccia in quel territorio governato don Calogero Vizzini è Genco Russo
In quel territorio si consumò l'alleanza
Con un grandi gruppi del Comitato di liberazione nazionale è quella è stata una massa di manovra criminale di governo che sia utilizzati in questi quarant'anni contro la sinistra in tutti gli anni cinquanta in tutti gli anni sessanta e nella sua degenerazione scappa di mano ma è comprensibile che a scatti adatta scappa di mano oppure no
In quel territorio si consumarono alleanze con le forze di governo ma vedete siccome era difficile guardarsi negli occhi in quel periodo
Allora
Probabilmente qualcuno intanto ai Cappuccini
Si risolve cappuccio si chiamo Massoneria
Ma queste è l'Italia
Queste all'Italia che abbiamo costruito se vogliamo cambiarla bisogna partire dalle radici avendo il coraggio di sperimentare noi stessi destra alle nuove forme di aggregazione di Statale loro a forme di sindacato
Io chiudo con un grosso auspicio
Con con un grande sentimento permetterci dentro
Quando qualcuno penso che bisognava governare quello Stato in quel modo probabilmente penso che quando gli altri avevano Stella Rossa loro dovevano mettere ventre contrapporre i servizi segreti insieme insieme
Alla mafia
Qualcuno ci portò le armi altre fecero dissipare altre fecero vario
Rispetto a queste condizioni non abbiamo una sola via d'uscita
La democrazia in questo Paese
Consolidata nel modo come è stata non c'è abituato a conquistarci alla lo dobbiamo rimettere in discussione gli stessi
Dobbiamo rimettere in discussione il sindacato confederale la nostra natura la nostra capacità di fare la lotta perché attraverso il consociativismo che appartiene alle cose che ho detto da quel territorio difficile nel mille novecentoquarantatré
Non riusciamo a seconda sicuramente a costruire niente e nel mezzo ci va la nostra dignità
Grazie lo bianco la parola a De Pin della UIL Pordenone
Dieci minuti
Due brevissime cose
Attraversano il punto centrale che ritengo vitale per la vita futura del sindacato trovata in relazione del segretario alla ripresa
Ed è il destino della sinistra sociale che vedo unito al ruolo del sindacato
Io credo che dobbiamo stare attenti se è vero che intorno a noi conosciamo tutti è in atto una decomposizione universale dobbiamo evitare di lasciarsi prendere da nuovi proclami
Che in realtà nascondono poi la incapacità o debolezza di realizzare una funzione organizzativa legata al vivere quotidiano
Non è che dobbiamo ricomporre la sinistra
Va ricostituita perché oggi il pensiero a sinistra manca
Lo è una testimonianza molto grave quella europea
Stiamo soffrendo noi
Non credo che siamo dentro un grande orrore orfanotrofio ma sicuramente c'è un pauroso sbandamento
è vero
Che il declino del condizionamento sindacale anche a livello contrattuale perché nasconderlo
è segnato dal tempo spesso dal declino della politica appunto legata e caratterizzata dalla sinistra sociale
E allora dobbiamo stare attenti al libero arbitrio
Che già esiste sul piano della politica tradizionale
Farebbe bene Occhetto rileggersi la storia in materia delle funzioni parlamentari
E capirebbe piatta lo stocco dallo comunque un Parlamento ha ragione
Ma è che è una regola istituzionale universale sciopera e al di fuori delle sette davvero dei partiti
E sarà sempre così
A meno che non si instauri l'oligarchia della politica quella che comunque decide che con il segreto dal voto si possano trasferire altrove poteri che sono invece delle istituzioni democratiche
E a noi ci riguarda questo quando parliamo di addirittura scendere in campo per dare nuovo vigore alla politica
Non condivido codificare
La nostra presenza in nuovi collateralismi
Il successo della sinistra
Dipende dalla capacità del sindacato questo sì
Di far funzionare non solo l'Italia ma le nostre regole
Quella della rappresentanza reale senza patemi da me d'animo ma quella di far funzionare un'organizzazione
Che si lady ha un presupposto
Radicato in questa società che reclama davvero una espressione molto viva
E reale quotidiana
Per questo
Credo che liberare in relazione si diceva
Energie
Non debba significare l'ordine sparso
E allora uno
Bisogna immaginare a sinistra e nella sinistra sociale cosa s'intende riaccreditare civili valore la competenza della contrattazione cioè dove il confine della nostra funzione e dov'è quella del potere economico
Siamo deboli sul versante della politica dei redditi
Nonostante quel di positivo che abbiamo fatto
Due
Prima di immaginare una unità proclamata di CGIL CISL e UIL
Occorre immaginare quale UIL può far funzionare un'aggregazione non organica ma politica coincise col e CGIL
La UIL deve risolvere un problema di sovrapposizione di competenze tra confederazioni e categoria che spesso diventano l'ottimo della nostra funzione
Che pure ci sono e guai che noi immaginare che ciò sia rivolto allo specifico territorio
Se è vero che occorre confederali ITA per realizzare una unione
Concreta e non organica con CGIL CISL UIL oppure una UIL convinta che persegua il cuore rosso della confederali tra in termini di politica sovrana della funzione organizzativo
Non fare sollevare la le categorie dalla propria autonomia
Ma quella di assegnare funzioni e competenza biglietti a svolgere una funzione che non può essere in commistione con i singoli con i gruppi o con are o settori che poi ci sono per larga parte ancora
Guai a noi fingere che questo non sia realtà
Infine
Certo che si parla fortemente di federalismo ma spesso è solo questione di linguaggio
Quello che conta e di accelerare il nostro corso del rinnovamento
Sì alla politica rimproveriamo di essere vissuta sugli allori
Di una sovrapposizione di competenze tra Stato istituzioni e potere economico
Noi non siamo stati immuni da responsabilità e non parlo dei TAR di Tangentopoli Tangentopoli ma parlo di consapevole
Funzionamento sovrapposto e allora l'unità del sindacato si realizza con la UIL
Io e lei scrive le prime regole fondamentali
E chi parla non è uno che immagina la sovversione per cambiare
Mo'un po'di disordine per riordinare sei
E allora noi dobbiamo immaginare che decentrare funzioni organizzative responsabilità politiche di un sindacato significa snellire sburocratizzare e avvicinare di più la competenza del singolo
Anna è alta del settore area o territorio provincia dentro una universale funzione regionale
Non c'è alternativa
C'è questa federalismo non lo so
Anche se i moti etimologicamente federalismo ha ben altra cosa
Ma non c'è alternativa una funzione regionale del sindacato a tutti i livelli lì si realizza allora quello che invochiamo dappertutto la possibilità di far funzionare il sindacato
è di dire a CISL e CGIL
Una unità che si fa nella diversità male dirà belle parole fatte occorre sapere ciò che non è chiaro oggi forse dovuta alla miopia soggettiva ma non è chiaro oggi qual è in realtà la decisione per salire dove come competenza del sindacato proviamo a immaginare di ragionare con la CGIL della costituzione di fondi pensione e capitalizzazione nell'impresa per condizionare le scelte non solo essere sindacato e il pensiero la politica la cultura della CGIL che ostacola
Ma questa non va a parlare degli altri
Coi quali dobbiamo instaurare un più stretto rapporto e sperimentare codici vincolanti di responsabilità immediate sulle cose da fare e non impiegare otto mesi per decidere su un argomento RSV o non era verso gli USA
E questo però bisogna partire dal fatto che la UIL diventi un organico
Per comunitario che al di là del superamento dei fatti dato delle componenti si misuri
Con una decisione
Per svolgere immediatamente un condizionamento fuori dalla politica non collaterale
Ma a sostegno sì delle funzioni dalla partito nascente e delle aggregazioni possibili che siano amici
Del pensiero sociale
Che in modo intramontabile
Dovrà indicare qual è la nostra funzione di vivere il sindacato nei quotidiani
Però consentito parlare di cosa vogliamo essere come lui in relazione e congresso dovrà chiarire non può aspettare quattro anni il tempo ormai e ad alta velocità
Queste ho dato indicazione discusse tanto nei congressi di periferia
Dovranno sortire l'affetto di dare un carattere alla UIL diverso se il nuovo deve essere più completo grazie
Grazie del voglio informare il Congresso che abbiamo in sala un compagno ed amico che c'è molto caro
Molti di voi se lo ricorderanno è stato segretario confederale della UIL
E attualmente attualmente è Alberizzi di Ginevra
Oggi e qui con noi
Ed è in rappresentanza del direttore dell'Ufficio internazionale del lavoro di Ginevra è il compagno Pino perenti
Lo salutiamo appunto affettuosamente e gli diamo la parola
Caro Presidente
Caro segretario generale
Delegate e delegati a questo undicesimo congresso della UIL
Per molte ragioni alcune obiettive legate alla funzione
Che compio in questo congresso
Ed altre molto personali che sono appena state
Gentilmente ricordate
Da Sandro degni
Con vero piacere che vi porgo
Il cordiale saluto
Ed i migliori auguri
Del direttore generale dell'Ufficio internazionale del lavoro signor Micelli Hansen
E mi permetto di aggiungere i miei più fervidi voti personali
Per il successo dei lavori di questo congresso
E quel che più conta del vostro impegno quotidiano al servizio dei lavoratori italiani
Questi auguri sono tanto più sinceri
In quanto i nostri legami con il movimento sindacale
Sono così stretti
Che la realizzazione degli stessi obiettivi dell'Organizzazione internazionale del lavoro
Dipende in gran parte dall'esistenza di sindacati forti
Rappresentativi e in grado di dare espressione coerente alle richieste e dalle aspirazioni delle classi lavoratrici
Abbiamo tutti credo in questo momento
La convinzione di vivere non solo avvenimenti storici
Ma anche una svolta che lascerà orme profonde e determinerà il modo in cui si tenterà di dare una soluzione duratura ai problemi che ci assillano
E da alcuni dei quali purtroppo sono destinati ad essere consegnati al nuovo secolo
Penso al problema dell'occupazione
Che nonostante una serie di stimoli non accenna a migliorare
Le ricette classiche non hanno funzionato oggi sappiamo tutti che ci può essere sviluppo senza incremento nell'occupazione o addirittura col riduzione dell'occupazione
E sappiamo quali cambiamenti si stia lo effettuando nella struttura del mercato del lavoro sotto la pressione gli elevati tassi di disoccupazione
Quali fenomeni di precarizzazione del rapporto di lavoro si stiano determinando in molti Paesi
In un momento in cui il mercato sembra diventato un poco l'idolo da adorare dovremmo ricordarci
Che il mercato non offre soluzione a questo problema che il problema fondamentale dei nostri tempi
E dopo aver ascoltato molti economisti di varie scuole in varie parti del mondo
Si giunge probabilmente alla stessa conclusione alla quale si sarebbe giunti senza ascoltarlo e nessuno vale a dire che non esiste una soluzione a quel problema
Se non basata sulla solidarietà
Solidarietà tra occupati e disoccupati solidarietà tra vecchie generazioni e nuove generazioni
Sul piano internazionale
Esaurita la fase del conflitto est-ovest con le sue potenzialità istruttrici
Le ferite le lacerazioni dei rapporti nord sud si fanno ancora più evidenti e più inquietanti quando si intrecciano con movimenti a sfondo religioso
A differenza di quanto accadde nel confronto Est Ovest
I due poli delle relazioni nord-sud non si organizzano intorno a strutture ideologiche contrapposte
Prima molte coscienze potevano essere messe a tacere da una parte e dall'altra
Pensando che era prioritario lottare contro il regno del male
Oggi non più oggi rimane la cruda realtà dei rapporti di forza e dei mercati internazionali da conquistare
è superfluo dire che con questa realtà bisogna vivere
E con essa bisogna confrontarsi
Ma se non esistono ricette universali
Se le soluzioni vanno approvate in ogni realtà secondo le sue condizioni specifiche
è importante credo identificare strumenti destinati a creare un quadro favorevole alla ricerca di soluzioni adeguate
Il messaggio dell'organizzazione internazionale del lavoro
In questa occasione così solenne per la vita della vostra organizzazione
è che restiamo profondamente convinti che questo quadro e il dialogo tripartito
La politica di ricerca del consenso e della partecipazione dei lavoratori alle grandi scelte economiche e sociale
In questa fase difficile si levano voci che spingono verso l'abbandono del dialogo tripartito verso l'abbandono di questa politica e l'Italia non fa eccezione
Le scelte spettano a voi
Dal nostro osservatorio noi speriamo che quelle voci rappresentino uno stimolo non all'abbandono del dialogo tripartito ma il miglioramento della sua efficacia grazie anche ad un'azione sindacale sempre più incisiva
Per concludere
Vorrei ringraziare il movimento sindacale italiano per la sua attiva partecipazione alla vita dell'organizzazione internazionale del lavoro
E porgere uni Grazia vento speciale alla UIL anche per l'esperienza e competenza
Che Raffaele Vanni pone al servizio del consiglio di amministrazione dell'organizzazione internazionale del lavoro
Solidamente ancorata ai tre grandi temi proposti dal direttore generale ed approvati dal consiglio di amministrazione
Cioè la difesa dei diritti umani e sindacali
La lotta contro la povertà e il miglioramento delle condizioni di lavoro l'Organizzazione internazionale del lavoro celebrerà il prossimo anno il suo settantacinquesimo anniversario
Con i tempi che corrono niente sarebbe più fuori luogo che il trionfalismo
Ma anche con il vostro aiuto
Quell'anniversario diventerà speriamo un'occasione per rinnovare il nostro impegno per integrare la dimensione sociale e i principi di solidarietà in una nuova visione dello sviluppo grazie
Grazie fino
Prima di dare la parola ad Aldo Fognani de segretario regionale della Toscana vorrei leggere qualche messaggio che è pervenuta al congresso
Cari compagni mi dispiace davvero molto ma per la prima volta dopo tanti anni non potrò partecipare all'apertura di un congresso confederale il vostro
Altri impegni imprescindibili derivanti dalle mie funzioni attuali mi tengono oggi lontano da Roma sapete che non si tratta di una frase di circostanza se vi assicuro che vorrei invece essere con voi spero di poter assistere almeno ad una seduta nei giorni successivi Bindi io intanto un fraterno saluto ed un augurio che riguarda voi e tutti i lavoratori italiani in questa fase così difficile della vita politica e sociale del Paese auspico che il movimento sindacale possa dare il suo contributo indispensabile alla ripresa del progresso sociale ed economico e dalla crescita civile dell'Italia e ciò il sindacato potrà farlo soltanto se riprenderà il cammino della sua unità
Condizione nella quale anche la democrazia interna tanto invocata potrà più liberamente esercitarsi un abbraccio fraterno Luciano lama
Caro Larizza sono malato e non sono in grado di viaggiare temo che non potrò venire a Roma per il congresso della UIL ti prego di accogliere tuttavia i miei fervidi auguri per il successo del congresso e per tutta la preziosa attività della UIL con i più cordiali saluti Leo Valiani
Caro Larizza la ringrazio per il cortese invito a prendere parte
All'undicesimo congresso nazionale della UIL purtroppo devo informarla di non poter intervenire in quanto in quello stesso periodo sono impegnato con il convegno del cede di questa suprema corte colgo l'occasione di per inviarle cordiali saluti ed auguro alla manifestazione il massimo successo primo presidente della Corte Suprema di Cassazione Antonio Brancaccio
La parola ora ad Aldo Fognani della Toscana
è in sala ha già scusami ma ci aiuti a linea difensiva
Prego
Compagni e amici compagni e tramite
Il fatto di condividere pienamente quello che il nostro segretario Pietro Larizza ci ha detto ieri
Mi consente anche in ossequio alla brevità giustamente decretata ieri del congresso del tempo assegnatoci di dedicarmi soltanto a due tre temi
Le volevo ricordare uno
Che per me è essenziali che c'è già
Nella relazione di Larizza ma che io voglio qui richiamare con forza perché su questo tema
Giocheremo una parte importante del nostro futuro sindacale
Parlo del fisco e della necessità di avere una riforma fiscale urgente che ci consenta di applicare in forma equa
Una imposizione fiscale che è quella che noi tutti conosciamo
Vedete perché io voglio ricordare questo
Problema così importante
Perché già ora sono nell'aria manovre di aggiustamento
Perché abbiamo fra pochissimo una manovra che spetta alla quale non possiamo certamente pensare di poterla eludere e che la prossima legge finanziaria per il novantaquattro
E rispetto a queste fra noi credo non ci sia nessuno
Che si illuda sul fatto che la manovra la famosa manovra di novantatré mila miliardi Nico eccetera eccetera sia sufficiente a coprirlo investita reale di uno Stato che vanta in un deficit consolidato che ormai sfiora i due milioni di miliardi che produce qualcosa come duecento mila miliardi di interessi passivi in una e allora delle due l'una
O noi saremo in grado di imporre una riforma fiscale adeguata che si consenta davvero di colpire l'evasione oppure non ci prendiamo in giro di prepariamoci
Perché vuol dire che ritocca ancora una volta noi ritocca i lavoratori ritocca ai pensionati di questo Paese
Ecco perché io credo che su questo tema il sindacato in generale lavorino in particolare si dovrà spendere molto riprendendo questa che è stata ed è una nostra bandiera perché su questo tema non si può sperare di vincere fra qualche anno bisogna vincere entro qualche mese
Su questo tema si giocherà un futuro non di breve periodo della classe lavoratrice dei pensionati di questo Paese
Io voto come tutti voi vengo da una stagione
Congressuale intensa
Nel corso di questa
Stagione congressuale
Io ho avuto modo di riscontrare tra i lavoratori tra i pensionati tra i cittadini in genere
Uno stato d'animo che può essere riassunto con tre sentimenti
Paura
Disorientamento
Rabbia ed è facile capire perché il
Paura perché mai come ora
Il futuro è apparso incerto
Disorientamento perché fino a poco tempo fa nei momenti di crisi bastava volgersi attorno e si trovavano subito i punti di riferimento
I partiti le istituzioni e via dicendo oggi ti guardi intorno e intorno a te non trovi che macerie
Rabbia
E ancora più facile da capire
Rabbia perché i lavoratori e i pensionati di questo Paese sono stufi di essere sempre loro e soltanto loro a fare sacrifici che sono necessari per risanare questo Paese e a vedere soprattutto che lorsignori
Continua nonostante tutto ad andare impuniti e ancora di più continuano in molti casi a fare quello che hanno sempre fatto
Rispetto a questi sentimenti
Viene verso il sindacato un atteggiamento che si deve far riflettere
è un atteggiamento di grande speranza io direi di grande speranza critica la gente non è stupida come qualche giornale vorrebbe definirla
La gente intelligente
Si è resa conto che se dopo aver perso i partiti perde anche il sindacato ha perso l'ultimo momento di possibile aggregazione per difendersi
Per far valere le proprie ragioni per far sentire la propria voce
E allora guarda noi conti doccia critica
Vuole da noi una risposta più alta rispetto a quella che abbiamo saputo dare fino ad oggi
Vuole da noi che governiamo questo periodo di transizione verso un nuovo ancora tutto da conquistare
Chiede allora sindacato di svolgere il proprio ruolo secondo l'ordine che lo stesso Larizza ha detto ieri
E ci chiede maggiore autonomia e direi sembra persino banale dirlo in questo momento visto che autonomia da che cosa da chi non esiste più
Ci chiede grande trasparenza io non parlo soltanto di trasparenza amministrativa pure importante ma parlo soprattutto di trasparenza di comportamenti trasparenza negli obiettivi che noi indichiamo i lavoratori
Trasparenza nelle lotte che richiamiamo a svolgere trasparenza sui risultati che dobbiamo portare a casa perché vanno verificati con i lavoratori con i pensionati
Ci chiede di esserne le condizioni di difendere questo Stato sociale messo pesantemente in difficoltà dei recenti attacchi
Ci chiede
Di essere in grado di fare da punto di raccolta della grande insoddisfazione che se attualmente nel Paese e di dare risposte concrete a questo stato di insoddisfazione
Per farlo c'è bisogno di un riequilibrio compagni ed amici
Di un riequilibrio profondo anche all'interno della UE
Di un riequilibrio di poteri e di risorse che privilegi le camere sindacali che privilegi i terminali di categoria
C'è bisogno perché la domanda dei cittadini la domanda dei pensionati dei lavoratori si scarica soprattutto a quei livelli ed è a quei livelli che si deve rispondere
E oggi con un livello troppo vasto di risorse umane finanziarie non sempre possibili essere all'altezza dei compiti che ci vengono assegnati questo grande sforzo di riorganizzazione interna l'ha fatta
Sapendo che non va penalizzato nessuno
Ma sapendo che nessuno anche si deve illudere di potersi chiudere nel proprio orticello e far finta che tutto intorno niente accada c'è bisogno di dare questa risposta più alta i problemi dell'operatore dei cittadini in genere per darla non abbiamo bisogno anzitutto striglia avere un vertice forte
Credibile ma abbiamo bisogno anche di a vere una base che sia in grado di partite in tempo reale della volontà e dei bisogni dalla gente
C'è bisogno anche dell'unità
Non sarà facile fare
Non sarà facile perché io vedo all'interno lo dico con grande franchezza e con grande rispetto all'interno della CGIL una situazione e vero degli atteggiamenti che sono assai poco incoraggianti su questa strada
Non bisogna però farsi prendere dallo sconforto
Perché vedete la dimensione dei problemi che abbiamo davanti è talmente vasta è talmente forte la concentrazione di coloro che si oppongono alle soluzioni che vanno nell'interesse dei lavoratori e dei pensionati che pensare di affrontare tutto questo in ordine sparso e condannare automaticamente i lavoratori e il sindacato alla sconfitta
E allora questo non possiamo volerlo e sono lo vogliamo noi dobbiamo lavorare con coscienza per unità sapendo come dice spesso Larizza che De Mita si parla troppo e ai me la si fa troppo poco
Bisognerà cominciare a fare anche i piccoli passi in questa direzione sapendo però un'ultima cosa che voglio dire
Il tempo non lavora più il tempo si è nemico perché gli avvenimenti incalzano con tale velocità che c'è bisogno di garantire da subito una risposta alte decisa del movimento sindacale unitaria
Non sarà facile ma l'aumento è che anche in altri momenti ha saputo intuire il futuro un attimo prima qualche volta qualche anno prima degli altri
Dovrai sono sicuro che sapremo tutti insieme parlo dovrà essere vigile perché L'Unità non è un mediano astratto è una necessità del movimento sindacale e in questa direzione dovremo lavorare perché anche CGIL CISL vengano a questa convinzione venderà questo obiettivo
Nell'interesse dei lavoratori è nell'interesse dei pensionati a nell'interesse del Paese dobbiamo lavorare senza perdere un autentico identità senza perdere il patrimonio umano ideale di cui siamo portatori
Ma sapendo che una casa comune una casa democratica in cui l'opinione di tutti possa e debba essere rispettata va costruita e va costruita alla svelta
Ogni ritardo sarebbe penalizzante per il mondo del lavoro e per i pensionati
Un il ritardo sarebbe una nostra piccola sconfitta
Che potrebbe tramutarsi alla fine in una grande sconfitta non possiamo voleva Laurito non la vuole dobbiamo lavorare lavoreremo per unità ieri grazie
Ringraziamo Fognani la parola Paolini Pierluigi segretario nazionale della Uiltucs
Mentre Pavolini si avvicina al microfono leggo un altro messaggio che per la presidenza
Egregio dottore la ringrazio per il cortese invito a prendere parte dal tre all'otto maggio via sia una sanzione della UIL purtroppo devo informarla in un po'di intervenire in quanto in questo stesso periodo sono impegnato con il convegno di questa suprema pure
Colgo l'occasione per inviarne cordiali saluti ed auguri alla manifestazione di Massimo decesso Augusto Brancaccio un primo presidente della Corte Suprema di Cassazione
Paolini che Luigi
Se non è in sala diamo la parola Ferrando segretario nazionale della UIL telefonici
Dopo si prepara Guzzini Giuseppe
Carne compagni cari compagni è difficile intervenire questo congresso perché si corrono due rischi seri
Il primo concerne il pericolo di pronunciare un allineamento acritico alla relazione condivisibile del segretario generale
E quindi di non aggiungere alcun contributo originale
Il secondo fine contro quello di fare una disamina dettagliata in vari punti contenuti nella relazione spesse in un tempo dieci minuti
Inadatto ad un'avventura dialettica di tale importanza
Mi limiterò quindi a toccare alcuni punti presenti nella relazione che sono stati centrali nel dibattito che si è svolto nel congresso della categoria che rappresento appunto alla Wind Telecomunicazioni
Il primo argomento riguarda la riorganizzazione del sindacato la sosta riforme istituzionali
In uno scenario che sembra aver spazzato via dal palcoscenico le vecchie ideologiche e le vecchie contrapposizioni
Che sembra aver mescolato il peggio nel capitalismo rampante con il deteriorarsi specialismo clientelare al punto di mettere in discussione i valori del mercato spesso oltre che i valori dello stato sociale quale deve essere in a nostro avviso ruolo del sindacato
E per adesso quali strutture quali strumenti quali mezzi cultura cominciamo abbiamo notato nei mesi scorsi come proprio nel momento in cui si richiede maggior unità ed autonomia nasca una disc tutta sul fatto se l'unità debba essere o no il punto di riferimento per la scelta ed il comportamento delle singole organizzazioni notando come spesso l'unità sulle
Per signore il compagno d'avventura
Bisogna chiarire quindi gli obiettivi sui quali costruire l'azione sindacale le strutture le regole e l'azione unitaria stando ben attenti anche la propria cultura non ne venga mortificato
Siamo nel mezzo di una grave crisi
Finanziaria produttiva occupazionale politica e morale da cui non si Remo certamente identici a prima non solo rispetto allo stato sociale ma soprattutto all'Inter la natura del sistema democratico
Il sindacato che dobbiamo costruire per gli anni futuri è dunque un sindacato che sa scegliere le proprie linee
Ne chiede la legittimazione con la presenza fra i lavoratori
Esercita la propria azione anche creando ai livelli decisionali strutture partecipative
Un sindacato sensibile alle esigenze del territorio ma anche dei gruppi professionali che si creano indipendentemente dalla geografia locale
I censiti dalla specializzazione dalla responsabilità
Così come alla pluralità dei soggetti e che garantisca verso chi ha meno professionalizzato come anche verso chi può dare grossi apporti culturali nel socializzare l'azione collettiva cioè il quadro
Garantendo la presenza della dignità femminile nel mondo del lavoro non crea non crediamo si debba annullare il patrimonio culturale ed organizzativo delle singole organizzazioni al contrario pensiamo si debba iniziare da queste garanzie di pluralismo per costruire organismi unitari ormai indilazionabile
E per dare certa ed univoca configurazione al sindacato nel confronto con le controparti e di fronte ai lavoratori
Le rappresentanze sindacali unitarie sono quindi la nostra riforma istituzionale per superare la logica dei veti incrociati che rischiano di paralizzare l'azione sindacale così come si è già verificato per i partiti
Sedicente regole certe per gestire unitariamente le trattative di contatti anche contro le incongruenze di leggi come la centoquarantasei
Regolamento azione sul diritto di sciopero nata con nobili finalità ma gestita in modo distorto da tutte le parti
Il secondo argomento che vorrei brevemente toccare riguarda lo stato sociale e la difesa del cittadino
Un cittadino frastornato dai messaggi dei media dalle cifre dai sondaggi dagli imponibili per i ticket dai bollini dai giorni di scadenza dalle ore di apertura degli sportelli
Dall'ISI da Licci Lillo l'IRPEF dalle soglie da gli importi detraibili
Che fanno di ognuno di noi una società a responsabilità individuale che non ha diritto a considerazioni di età distruzioni di possibilità o divisi colta del momento permanenti
Alla luce di questa situazione e del degrado che lentamente ha colpito i basilari diritti degli indifesi va ricostruito uno zoccolo di stato sociale che sia finanziato e che sappia distinguere i sogni dai bisogni i privilegi dei diritti
Proprio alla luce come dicevo di questi argomenti possiamo fare un'ulteriore riflessione
Se la ricchezza è ancora un privilegio per una parte ristretta della popolazione né si può sostenere che siano garantite a tutti
In ugual misura la possibilità di raggiungere se esiste il rischio di una critica crescita di consenso dell'umanità verso una concezione del sistema capita distico come unico possibile in grado di risolvere i problemi di sussistenza e di sviluppo economico e come modello per regolare la coscienza civile
Se esiste anche un problema di democrazia reale nella gestione dei mezzi di comunicazione di massa se l'inquinamento della trasformazione in senso artificiale dall'ambiente sta mettendo a repentaglio l'esistenza stessa della vita sul pianeta
Se l'involuzione della società civile causata anche dal forte disagio verso i punti di riferimento dello Stato laico sta portando ad una debordante presenza della Chiesa nel confronto civile politico
Viale freddo tra l'altro vista la particolare tradizione cattolico romana di aumentare le difficoltà ad un inserimento bare dignità della donna in tutti i meccanismi dalla vita pubblica
è doveroso se tutto questo è vero per le forze progressiste organizzate tra cui dovrebbe essere collocato deve essere collocato il sindacato riprendere una riflessione teorica sulle questioni di fondo per disegnare una nuova possibile società promuovendo nel passaggio ad una forma più elevata di civiltà e in quest'ottica va ridiscusso il concetto di benessere prevedendo senza il modello dello sviluppo e ricercando nuove connessioni per la competitività e collaborazione forse fino a ridefinire il principio di proprietà
Per indirizzarlo all'interesse generale della collettività secondo l'orientamento già presente nella Carta costituzionale
è la sfida più alta la grande scommessa sulla volontà e la capacità di donne e uomini ed organismi rappresentativi di battersi per un nuovo equilibrio più difficile perché non fondato sulle armi e sui poteri contrapposti ma sulla disponibilità delle coscienze
C'è qualcuno più impaziente dagli altri volesse una ricetta una previsione su questo o quel governo una scorciatoia che consenta di superare in un colpo delle anse i dislivelli frapposti fra realtà e desiderio non si può che rispondergli con Schopenhauer
Soltanto gli sciocchi si aspettano continuamente qualcosa di decisivo mentre invece insieme con tutti coloro che fossero disponibili a risalire la lunga strada che conduce alla riconquista delle posizioni perdute che deve passare per l'atto dovuto di una legge sull'emergenza occupazione senza la quale tutte le nostre belle proposizioni avrebbero lo stesso effetto di un'assicurazione sulla vita di un uomo diamo quando parliamo d'occupazione sappiamo che stiamo parlando di una politica di rilancio industriale di scelte produttive di riforma del sistema della contrattazione di relazioni industriali
La riforma dei settori strategici come quale dalle telecomunicazioni atteso per più di vent'anni ed oggi in fase di attuazione Ricky dell'intervento del sindacato che non può rinunciare al proprio inalienabile ruolo di compartecipazione nella definizione di politiche dalle quali può dipendere non soltanto la professionalità di oltre cento mila lavoratori dipendenti tutti dall'azienda interessate ma soprattutto il lavoro di altri duecento mila che lavorano nell'indotto il governo che si sta preparando non deve essere quindi giudicato soltanto dalla volontà di affrontare la riforma elettorale
Io credo che come sindacato non possiamo non valutare anche l'impegno che lo stesso confonderà verso un accordo con i sindacati sulle politiche industriali contrattuali di difesa dell'occupazione
Una ripresa cioè dello spirito con il quale ci si accostati all'accordo del trentuno luglio
Accordo poi tradito dalle scelte successive che hanno ridato corda con le forze del sindacato spesso che lavorano per i non accordi e per creare confusione fra la gente approfittando dal malessere collettivo che vi regna
Concludo in accordo con quella parte di relazione che proponeva un diretto intervento del sindacato nella costruzione del quadro parlamentare che deve realizzare questi obiettivi
Il vecchio quadro politico istituzionale si va sgretolando sotto i nostri occhi senza che vi sia all'orizzonte il nuovo guai a noi se restassimo ancorati ai ferri vecchi del partito Isma'sindacale delle componenti del conto delle tessere c'è nel mondo politico ci dobbiamo calare lo si faccia con armi nostre siamo rimasti fra le poche agenzie di senso che ancora hanno seguito seguito fra la gente facciamo dunque segui sentire il nostro peso senza bisogno di supporti che ancorché non aiutarci si allontanò dalla credibilità e ancora abbiamo fra la gente
Grazie
Grazie afferrando la parola Abruzzi Gozzini Giuseppe della UIL di vero una mentre pregato Bozzini viene leggo un altro messaggio
Caro Larizza su uno malato e non sono in grado di viaggiare temo che non potrò venire a Roma per il congresso della UIL
Vi prego di accogliere tuttavia i miei per gli auguri per il successo del convenzione per tutta la durata del signor tardività della UIL voi più cordiali saluti neo Valiani
Non sono be'come
Come difficile riuscirà a fare delle riflessioni
In un momento come questo il momento via strano cambiamento qualcuno l'ha definito ha definito questi cambiamenti dei cambiamenti epocali
Ebbene credo che il futuro i cambiamenti che ci sono in atto
Stanno assumendo un'accelerazione notevole
Rispetto a questo il sindacato
Soggetto sociale importante non può certamente in cambiasse chiamarsi fuori
E non può certamente pensare di uscire a fotografare la situazione
Estremamente in movimento senza trarre da questa fotografia
Un'immagine distolta
Un'immagine non ancora definita
Ebbene se questo è la realtà se questo è lo scenario io credo che sia fondamentale per il sindacato
Che ha deciso che ha deciso al suo interno di percorrere questa strada in cambiamento
Credo che per il sindacato sia fondamentale
Sarà massima riflette
E soprattutto ritrovare al suo interno quelle convinzioni quei valori fondamentali che è riuscito a mantenere in questi anni nonostante le difficoltà
Occorre certamente sapere che cosa occorre fare e che cosa non occorre fare in questa situazione
Allora io credo che se lo scenario che si andrà a definire
E sul quale noi dovremmo concordare giocare un ruolo domani si arrivasse all'interno di una
All'interno di una realtà democratica e nelle tre sono le condizioni e i valori importanti sui quali il sindacato deve ancorare la sua iniziativa
E cioè la libertà economica
All'idea alta intellettuale libertà morale questi sono i tre valori sui quali occorre fondare a radicare la nostra iniziativa
Allora sulla questione della libertà economica
Noi rappresentiamo i lavoratori dipendenti
I quali solo attraverso il lavoro hanno la possibilità di avere reddito
E solo attraverso il lavoro possono esercitare
La loro libertà
Allora diventa prioritario in questo contesto non ha età come questa
Fare attenzione alla questione del lavoro
Passando dalla difesa del posto di lavoro alla difesa del lavoro
Sapendo che su questo occorrerà trovare le necessarie invenzione necessaria fantasie di una realtà che cambia come dicevo prima
La flessibilità degli orari di lavoro la riduzione stessa degli orari di lavoro la solidarietà sugli orari di lavoro possono essere elementi che ci consentono di difendere il lavoro in quanto tale
Dall'altra parte
La questione della libertà intellettuale
Da troppo tempo il sindacato non riesce più ad esercitare un proprio ruolo
In termini di cultura
All'interno di questo Paese
La cultura
Ora che ci propongono i mass media dove sembra che i lavoratori che noi rappresentiamo e che gli italiani cittadini che noi rappresentiamo
Quando di volta in volta vengono coinvolti intervistati o coinvolti in questa o in quel programma televisivo ebbene sembrano degli indisciplinati sembrano sembra un popolo di carrettieri beh io credo che questo non sia la realtà di chi noi rappresentiamo la cultura del mondo del lavoro dei lavoratori a una cultura diversa
La sola quale noi dobbiamo fare che noi dobbiamo fare emergere ma nello stesso tempo che noi dobbiamo riuscire nello stesso tempo a valorizzare abbiamo da troppo tempo smesso
Mi esercitavo ruolo culturale all'interno di questo Paese lasciando come ho detto prima i mass media e ai giornali
Espressione della gente espressione delle piazze che non è un'espressione veritiera
Su questo noi dobbiamo fare una profonda riflessione
Ritornare a discutere sì con i lavoratori nelle assemblee
Ma tornare ad utilizzare le nostre risorse nostre forze per tentare all'interno di questo Paese dal fare NASA una cultura diversa la vera cultura del mondo del lavoro
L'ultimo ragionamento sul quale
Volevo esprimere due considerazioni
La questione delle libertà morali
Ma in un Paese come questo
Dove sembra impossibile che sono
La concussione i corruttori
Pochino spazio
Nelle cronache di un paese come questo invece
Dove il volontariato
Ha un ruolo determinante
Mi sono intere scrivere di lavoratori intere schiere di di popolazione che si dedicano al volontariato e che esercitano con la loro moralità con la loro integrità con la loro disponibilità
Un ruolo essenziale per questo Paese bene
Noi abbiamo la necessità di valorizzare questi aspetti
Abbia la necessità anche di valorizzare un altro mondo che spesso anche al nostro entriamo abbiam confinato il pianeta femminile
Nella politica nella morale
Le donne hanno troppo poco avuto spazi le donne il pianeta femminile troppo poco ha trovato la possibilità di esprimere un po'un modo di essere diverso da quello che ci ha visto protagonisti in questi anni
Io sono convinto ma l'esperienza anche che nel passato ho fatto nel settore tessile abbigliamento le donne abbiano la possibilità di donare al nostro Paese di donare al nostro ruolo di sindacalisti una possibilità diversa dove l'etica e la morale hanno e possono essere espressi al massimo livello si tratta da questo punto di vista di dare spazio di dare il ruolo al pianeta femminile
Attraversa una disponibilità che deve essere colta ma soprattutto che noi dobbiamo essere in grado di dare a questo pianeta vi ringrazio
E saranno Hui lo avete già salutato con un po'la Sala Paolo non lo saluta anche la presenza del comodino onorevole professor Giuliano Amato permesso lo chiamiamo il turista
Avevo poc'anzi letto un testo di un messaggio che mi dicevano che era già stato lento ma lavoretto per le persone che per i delegati che erano assenti al momento la prima lettura e così abbiamo letto anche una seconda
Diamo la parola usura ad un amico che per la prima volta interviene ad un congresso confederale della UIL Pietro ricordava nella sua relazione l'importanza di un dialogo di di un confronto soprattutto tra i lavoratori nell'aria mediorientale
Oggi voi sapete a Roma si sta svolgendo un confronto per costo cercare di costruire questa pace in Medioriente le pratiche azione dei Paesi arabi
E credo che sia anche un'occasione importante che la UIL dia la possibilità ad uno di questi protagonisti di poter intervenire al nostro congresso diamo la parola al amico e fra i mezzi noni membro del comitato esecutivo dell'Histadrut
Signore al giallorossa che il Prater e approva la lista
Ai si Attilio genera asset il fratello
Enzo Frisso o nei pressi di Roma
& last Passatelli
Chiarisco che esponga
Signor segretario generale Guibal compagno formalizza
Segretario generale della consacrazione internazionale sindacati vive di compagno Enzo visione onorevole direttivo e per ultimo ma non da ultimo compagni e compagne delegati a questo congresso UIL
Ah è vero inerte
Tobia e che è settimo congresso entro prende fattivamente in Strong è stato già ebbene Alfa dovrà essere o flebo riempì i suoi
Sono davvero lieto di essere stato invitato al vostro congresso di portare calorosi saluti branda Histadrut la Federazione generale del lavoro israeliana
Freddi ogni al Conference Est Arnott norme l'emittenza e Bout invece qui esposte molto sei del Ol our proprio Enzo Albinia andasse tende Edo FAS la esche per gli otto appesa in Tranquillity
Il PIL nobili Just another cresce i file sette degli Uniemens boh utenti esula enti in veste il ruolo Argo include tre col Times ente del match era ovvio problema s'Weaver tutti i rubinetti is commento o Olli da intense si Impact cento e stancante detto Cantrell banchetto RAI X rispolvera stabilmente
Le conferenze sindacati non sono di norma occasioni nelle quali si può dire che tutti i nostri problemi sono superati
E che ci attende un periodo di pace e tranquillità non sarà semplicemente un'altra frase fatta se dico che i sindacati sia in che nel mondo occidentale stanno attraversando tempi difficili è chiara e senza dei problemi che ci troviamo ad affrontare è comune a tutti i sono d'intensità e l'impatto variano da Paese a Paese ma il prezzo che esigono quasi immediato What AR.DE.MA. improprio Lenzi
Frey di ogni al membro scelto esproprio SPD presi vera notavo oggetti prese un fortissimo but we must spessi di Suisio e manca Ours Invesco nessun'rimasti mi detto vuoti
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E Bau Sossio calcio ed economiche per l'open e lui è prescritti Hauser tutele in prime nelle guide saggi accorpa i gesti
Quali sono i problemi che ci troviamo ad affrontare il numero degli iscritti ai sindacati è in declino se è vero che vi sono motivi oggettivi di questo declino è doveroso anche cercarne le ragioni nel nostro interno a tal proposito dobbiamo ammettere che non abbiamo saputo individuare per tempo le mutate esigenze socioculturali ed economiche
E ci siamo limitati a trattare principalmente l'aspetto dei salari
This is not dell'asporto nordisti dell'asta Bot
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Ma questa battaglia non è persa giacché non sono molti gli organismi che possono vantare di avere agito costantemente a beneficio dell'uomo
E non sono molti gli organismi che possono dirsi alla pari con i sindacati per favorire gli interessi della collettività e ciò operando senza egoismi di parte
Se sapremo cogliere per tempo le nuove esigenze in tempi reali i nostri branchi torneranno di un fortilizio
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La concorrenza economica sta diventando crudele
Il darwinismo economico costringe impresa e alla fusione e solo le poche che riusciranno a trovare nicchie di produzione sopravviveranno
Il capitale esige il lavoro a basso costo le nicchie tecnologiche le nuove tecnologie riducono il fabbisogno di manodopera
E ci impongono disoccupazione i primi a pagare sono gli anziani i giovani le donne
La politica assistenziale praticata dalla maggior parte dei Paesi tende a prevenire la instabilità sociale
Ma il recente fallimento di tali politiche ha fatto sorgere gravi fenomeni antisociali quali la xenofobia l'estremismo politico eccetera il fenomeno della disoccupazione potrebbe diventare il problema più serio di questo fin e secolo e dell'inizio del prossimo
I sindacati dovranno impegnarsi a fondo per minimizzarne la portata per far sì che governanti e datori di lavoro offrì no all'unisono operino scusate a Bonisolo
Per la creazione di nuovi posti di lavoro
Pianificare con avvedutezza le politiche salariali per la formazione professionale il riaddestramento e distruzione dei lavoratori
Inglese convertirono Fletcher from qui ci viene Winfried by Silence Gwyn aulette figlio o dell'osso che i pentiti Hensel Free Speech cosa fai perché l'ente i più Arnott walking UF no i pentiti
Il luogo della paura dei fenomeni naturali da cui ci ha liberato la scienza ora abbiamo il timore della perdita della nostra identità e del rispetto di noi stessi a causa del sentimento polmone che un disoccupato non ha identità
De Prensa e poi posso ridare piena era anche in India per il Paese soffre di un'insistenza
Ente chiedono nel servizio di Expo impudente vigile in ebbe a stucco vede indebito e alcune Snares Enti Man from Capone ENI in progresso tu investimenti per l'onta industry
Esteri RAI il skipper vende teme esposto del social febbre
Ma il principio di solidarietà che costituisce l'essenza stessa del sindacato
E l'unione che rafforza di individuo ci permettono di superare il senso di vulnerabilità del singolo per esigere che i governanti e imprenditori investono nei piani di sviluppo industriale
Il costo di tali investimenti è certo minore del costo dei danni che in caso contrario deriverebbero al tessuto sociale
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La crisi dei servizi assistenziali è un altro dei settori dove è necessaria un'accurata pianificazione per raggiungere buoni risultati
L'età media dell'individuo è in aumento e ciò crea seri problemi nell'aria delle pensioni appesantisce il far bello previdenziale e in genere quello degli enti preposti all'assistenza degli anziani
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Ciò vuol dire che i sindacati dovranno elaborare nuovi schemi di risparmio riconsiderare l'età della pensione e rafforzare la solidarietà tra i lavoratori
Senza la solidarietà tra generazioni
Non vi sarà previdenza sociale il sistema sanitario diventerà sempre più costoso e nessuna forma di assicurazione sarà in grado di offrire soluzioni se non con il contributo dei più abbienti a favore dei poveri non a titolo di carità ma come concetto di democrazia questo sarà il vero banco di prova dei sindacati le alternative non possono che essere dure dolorose
Disastri degli espropri Hans ai adempimento sempre abiti sedici molti National intelligente contro la casta in part-time vola qui c'era era Uddin degli usi degli unionisti de qui pesco Cenci forse Stars
Più ai era Histadrut tutta is the problem Stücke Eder
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Sono questi problemi enormi ma debbo anche citare le privatizzazioni le multinazionali le contrattazioni individuali il lavoro part-time che concorrono ad indebolire
Il sindacato il ritmo serrato di questi cambiamenti impongono ad entrambi UIL Histadrut
Di affrontare insieme tali problemi Euridice e ridefinire il nostro operato se riusciremo ad individuare
Le nostre mete correttamente svilupperemo una linea di difesa dei lavoratori dei nostri paesi per la nuova era del ventunesimo secolo dirglieli cash
Con prezzi più di ore in piste è un quinto o poco attenti porre dialogue esprime o prende quindi Ismaele de Palestini espande a Rocca anche lui de israelita per me lei Baddeley buon momento
Ist Stiz fast inizia determination due Xena dovrebbe protesto dare all'Oxford pesa qui o pane Stentless delitti spinning fronde Designer tutte ente venne viene miti Terror and Wolski autrici
Cari delegati onorevole direttivo in questi giorni si dischiude una nuova opportunità di dialogo tra Israele i palestinesi e di Paesi arabi
Il governo israeliano diretto dal movimento laburista è fermamente determinato ad accelerare il progresso del dialogo per la pace
Con trasparenza e flessibilità che sorgono dal desiderio di porre fine all'inimicizia al terrore e alle guerre nella nostra area
Testa
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E l'aumento open codesto ciò anche economica che Vettese and Regional development può dunque al fare old people interventi
L'altra operazione israeliana del lavoro Histadrut ritiene che il rinnovato dialogo sia un segno di maturità politica
Di un comune desiderio di coesistenza pacifica capaci di cancellare inimicizia e timore
E far nascere invece comprensione e rapporti di buon vicinato che conducano a frontiere aperti attività economiche congiunte e sviluppo regionale per il benessere di tutte gli agenti della zona
Quindi si snoda ogni Hisense ITIS also veti our prassi code del piccolo occupi per lo scoppio Wiggin ed estetismo decanta resta massime ebrei è forte tu me piste deve fare spot offrì orti
La pace non solo essenziale e anche a portata di mano i popoli della regione e di cittadini dei vari paesi dovranno impegnarsi a fondo perché la pace diventi il principale degli obiettivi
Vistisi ne debba e voleva Mita ottimi e Chris Paul most impostato tuffa espressioni e secondo me questo qui c'hai messo in erano poveretti and Social extremis
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La pace è una necessità per tutti senza la pace è pressoché impossibile affrontare i gravi problemi economici a cui accennavo poc'anzi
Combattere la povertà l'estremismo sociale come il problema dell'acqua che è cruciale dei nostri
Voi maschi perde giungere Sorsa studente al vecchio to work verso Investment and development ed establishment OPA Democratic Society
Offre ai calcio dal dal anche per o paese intrecciata gesti Odette venti Vincent Celori teppisti concessi al night sempre dal norvegesi in Monsoon Empoli consenso il must be operata riqualificare
Ma ci penso io resistenza l'ex Belletti & Goodwin
Dobbiamo dirottare le enormi risorse ora impiegate per la guerra verso gli investimenti e lo sviluppo
E verso la creazione di una società democratica di alto livello culturale capace di far fronte alle sfide del ventunesimo secolo
I negoziati di pace
Non ci sono né semplicissime Franci
Emotività i preconcetti dovranno essere superati
Con tutta la necessaria pazienza persistenza flessibilità e buona volontà ai più Corporation vetri Ismaele il Sinai protestante palestinese esami importi insiste
I bimbi Ford e civilmente opaco compera sete
Competenze pesi Histadrut is medi polacco presso lui o del mille istruiti unirsi e nubili into share Pizzi Experience qui Old Perton s'guardi genere lì invece in the Protection o volti a stimare X
Io vedo la cooperazione tra Israele i suoi vicini ed i palestinesi come una fase importante anche prima del conseguimento di una pace definitiva
Vista la brutta è pronto alla collaborazione con tutte le organizzazioni sindacali del Medioriente disponibili a condividere la sua esperienza con tutte le parti impegnati
Impegnate nella tutte la dei diritti dei lavoratori più You and qui ebbe Chance ai sei anche se i tempi richiesti Together Bikkembergs fronti dice Adel Space per Renzi to face the problem tu tipo io Hans tubo che Enti dovettero del surf rispetta
è data a voi e dandogli una possibilità senza ombra di dubbio io dico sì
Insieme possiamo imparare dall'esperienza del Cipro oca ad affrontare le questioni a dare risposte ai lavoratori e restituire loro dignità
I wish you were success col Congresso
è il frutto folte sedici meriti ma perde Milestone IMI due con se stesso anche loro può davvero per me open italiani workers
Auspico Successo al congresso e che possa prendere decisioni fruttuose
Che esso segna un ulteriore pietra miliare nel costante impegno della UIL per migliorare la condizione dei lavoratori italiani
Una aggiorna et giornate amici accompagni in nome del vista brutta Confederazione generale del lavoro e dell'Israel desidero salutare le amici del congresso e augurare a tutti un dibattito frutto oso
Ringraziamo
Finance di favorire il suo intervento e auspichiamo e ci auguriamo che chiude i governanti Arpino con lo stesso spirito la stessa volontà che lui ha richiamato al microfono per la cooperazione il dialogo non solo tra i lavoratori palestinesi e israeliani ma tra tutti i cittadini di qui Paesi ringraziamo ancora entrai in e e prima di dare la parola all'onorevole Giuliano Amato diamo la parola un altro nostro amico un altro responsabile della più grande organizzazione mondiale dei lavoratori un amico della UIL un amico del mondo del lavoro italiano oltretutto una responsabile che viene dall'Italia diamo la parola Enzo Friso segretario generale della Confederazione italiana e internazionale dei sindacati liberi
Cari
Compagni e compagne
Questo vostro congresso questo mostro undicesimo congresso
Si svolge un momento di grande difficoltà
Ma non solo in Italia
Di grande difficoltà in tutto il mondo
Un mondo
Vittima di politiche economiche disastroso
Un mondo
Vittima
Di politiche economiche conservatrici
Vittima del thatcherismo o come lo chiamano in America Latina
Vittima
Delle teorie neo liberali che hanno provocato
Una crisi economica gravissima certo la più grave dopo la fine dell'ultima guerra mondiale
Con più di trenta milioni di disoccupati nei Paesi industrializzati si calcola che saranno trentaquattro milioni
Alla fine dell'anno prossimo
Ma anche con settecento milioni di persone senza lavoro
E che vivono in condizioni di miseria dei Paesi del Terzo Mondo
E si calcola che per l'anno due mille nel Terzo Mondo
Saremo confrontati un miliardo di lavoratori senza lavoro e che vivono in condizioni di miseria l'equivalente del totale della popolazione
Dei ventiquattro Paesi più industrializzati del mondo
Lasciatemi dire che siamo anche vittima
Noi lavoratori
E dobbiamo riconoscere
Dell'incapacità del mondo politico di produrre un modello economico alternativo a quello ne Olivera l'
E capace di creare prospettive serie di soluzione
A questa gravissima crisi
Il movimento sindacale
Ha il dovere e l'obbligazione di analizzare con serietà e senza demagogia
Le cause di questa situazione di questa crisi
E quindi di usare tutti i mezzi a sua disposizione per contribuire
Al superamento di una situazione per molti aspetti tragica
Siamo confrontati purtroppo con un problema che non ha soluzioni a corto termine
E dobbiamo ciò nondimeno agire per cercare di invertire la tendenza
E creare prospettive positive
Dobbiamo convincerci che viviamo nel Marco di una economia interdipendente
Quindi confrontati con un problema globale
Che richiede un approccio globale
La crisi
Non è solamente una crisi nazionale
Direi che non è neanche solamente una crisi europea
La crisi è una crisi mondiale
La cui utilizzarsi del fenomeno della disoccupazione i Paesi industrializzati
Coincide infatti condoni inizio
Importante degli scambi commerciali
Con i Paesi dal Terzo Mondo
Che per la prima volta dopo la fine dell'ultima guerra mondiale hanno visto il loro reddito pro-capite ridursi esattamente
Nel corso degli ultimi cinque anni del lotto per cento
La politica neo liberale che ha purtroppo condizionato tutti i governi dei Paesi industrializzati
Indipendentemente se appoggiati da partiti conservatori
O da partiti progressisti
Beh signor presidente non mi rivolgo a lei certamente non solamente perché lei era presidente del Consiglio di un governo di coalizione
Ma anche perché come italiano e sono convinto che lei in pochi mesi ha fatto molto di più
Di quanto altri non ho saputo fare gli ultimi anni
Dicevo che la politica dovrà ha purtroppo dice a tutti i governi indipendentemente se appoggiati da porti di conservatori o partiti progressisti
è stata in questi ultimi anni particolarmente è quello di cercare questa politica
L'aumento degli investimenti
E della produzione senza però aumentare alla domanda interno dei consumi
Preoccupati dal fenomeno inflazionista
E nella speranza di poter aumentare le proprie esportazioni
L'egoismo colpevole
Con il quale il mondo industrializzato sia comportato nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo
La maggioranza dei quali colpiti dalla crisi del debito estero
Ha semplicemente reso impossibile l'aumento delle esportazioni dei Paesi industrializzati
Anzi
Si calcola che durante i cinque anni della crisi la più acuta del debito estero dei paesi del terzo mondo
Il ventiquattro Paesi più industrializzati hanno visto le loro esportazioni
Diminuire di ottanta miliardi di dollari all'anno
Ho una perdita annuale di due milioni quattrocento mila posti di lavoro
Cari compagni dobbiamo certo convincere i nostri governi ad adottare politiche di sviluppo
Politica di crescita economica
E da prendere tutte le iniziative possibili
Per aumentare la capacità competitiva dell'economia nazionale
Ma dobbiamo anche convincersi
E convincere i nostri governi che la vera e duratura soluzione
è quella dello sviluppo del mercato mondiale
Dell'aumento del commercio internazionale senza i quali i nuovi investimenti
Che consentono tra l'altro l'introduzione di moderne tecnologie nel processo di produzione
Rischiano di produrre unicamente
Un aumento della disoccupazione
Lasciatemi dire compagni
Con tutta franchezza
Che i partiti della sinistra democratica del mondo
Non si sono dimostrati capaci di fare proprie
Le raccomandazioni
Dica buona di quel grand'uomo di quel grande statista che fu quello di Brahms
Che indicava in maniera perentoria
La necessità di considerare l'interdipendenza
Tra le economie dei Paesi industrializzati
E l'economia dei Paesi del Sud
In molti
In troppi
Nei conservatori
Da quelle dei governi della sinistra democratica
Ha l'occasione della sua elezione a segretario del partito socialista italiano
Ho inviato al mio amico giorno benvenuto
Una lettera di congratulazioni
Congratulazioni e un modo di dire
Dove tra l'altro dicevo che ero profondamente convinto
Che la parte più ardua del suo lavoro non era tanto quella di ridare l'immagine originale di onestà Partito Socialista
Poiché dicevo non sarà difficile dimostrare che la stragrande maggioranza di città viste composta da gente onesta che vive del proprio lavoro
No
Ciò che invece sarà più difficile
E quello di indicare i nostri concittadini qual è la politica socialista di fronte alla crisi economica che sta scuotendo il mondo
Dimostrando mostrare quindi cosa significa essere socialisti essere progressisti essere di sinistra di fronte a questi problemi tenuto conto che non è certo con discorsi demagogici come quello dal blocco dei licenziamenti che potremmo creare un'alternativa al modello economico neo liberale
La disoccupazione
E la presenza e l'inevitabile di un numero sempre più grande di immigrati provenienti dal dal Sud al mondo e oggi anche dall'est
Ex comunista
Ha visto in molti Paesi dell'Europa occidentale riapparire
Fenomeni eversivi che avevano caratterizzato il Periodo tra le due guerre e che credevamo scomparsi per sempre
Le vecchie democrazie occidentali
Sono in crisi
Il processo di transizione dei Paesi d'Europa dall'estero dell'Europa centrale ossia avverato molto più lungo e molto più difficile del previsto
Anche perché
Si è voluto passare da un estremo all'altro confondendo libertà e democrazia con capitalismo selvaggio degno solo del secolo scorso
E c'è il rischio tra l'altro
Che le popolazioni dei Paesi ex comunisti rimpiangono il passato
Poi chi oggi conoscono solo gli aspetti più negativi del nostro mondo
Cominciano a conoscere la disoccupazione
Cominciano a conoscere alla fame cominciano a conoscere le profonde differenze sociali che caratterizzano il nostro mondo
Il trapasso la transizione si svolge una forma tale che non è da escludere che attraverso le elezioni più libere le più democratiche
Partiti che caratterizzavano il passato regime
Ritornino al potere
Compagni della UIL
Dobbiamo reagire
Dobbiamo reagire con celerità
Dobbiamo mettere in moto
Una vera e propria rivoluzione culturale della nostra società ma anche nelle nostre file
Affinché si comprenda
Che è la vera dimensione dei problemi per i quali siamo confrontati
La dimensione
Mondiale non è una dimensione nazionale
E dobbiamo farlo in maniera coordinata e non a ranghi sparsi
Ed è per questo
Che esiste la Confederazione alla quale internazionale la quale si temendo
Dobbiamo usare tutte le nostre capacità di persuasione
Per convincere i rispettivi governi dei Paesi industrializzati
A modificare le politiche delle istituzioni finanziarie intergovernativa tali
Come il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale
Dobbiamo usare tutta l'influenza del movimento sindacale dei Paesi industrializzati
Che contano in queste istituzioni
Affinché si condizioni l'assistenza ai Paesi che ne decise file che vede che ne necessitano
Al rispetto della regole democratiche
A dispetto dei diritti umani
Al rispetto dei diritti sindacali
Senza un controllo democratico
Senza le libertà democratiche gli aiuti a alimenteranno solo la corruzione
L'obolo di vostro molti casi nei Paesi del Terzo Mondo
E dove le fortune personali di alcuni capi di Stato
Sono superiori al debito estero dei loro paesi
In molti di questi Paesi
La maggioranza della popolazione ancora non sa né leggere né scrivere Como volete provocare sviluppo economico crescita economica
Come volete trasferire quello che si dice no a Paolo verso questi Paesi quando la maggioranza non sa né leggere né scrivere
Quando l'assistenza sanitaria è quasi inesistente
Poiché si calcola
Che esista mediamente un medico ogni quindici mila abitanti quando dei nostri paesi
C'è un medico ogni cinquecento abitanti
Compagni credere che sia oggi possibile
Risolvere in maniera duratura i nostri problemi particolarmente quello dell'innovazione
Ignorando il dramma del resto del mondo è semplicemente irresponsabile e rappresenta un rigorismo colpevoli
Dobbiamo reagire con grande senso di responsabilità
E nella direzione giusta
Non con politiche protezioniste
Dobbiamo ritrovare il coraggio l'entusiasmo che ha la cacca raddrizzato il mondo del lavoro dei momenti più critici dalla storia dei vari Paesi
Dobbiamo con rinnovata energia fomentare il senso di solidarietà
Mancando il quale
C'è il rischio di divisioni profonde
Tra Regioni prospere regioni povere all'interno dei paesi che non è solo al mondo
Tra le Regioni
Del terzo mondo e le regioni
Nei Paesi industrializzati che possono messe a repentaglio la pace e la stabilità politica
Sono profondamente convinto
Che il movimento sindacale può più di ogni altra istituzione contribuire alla ricostruzione morale e politica delle istituzioni democratiche
Oggi in crisi molti Paesi
E a creare un ordine mondiale più giusto
Capace di assicurare la pace
La stabilità politica e il progresso economico e sociale
Io mi auguro compagno Larizza
Di vedere l'Audi R così come le altre due organizzazioni nazionali CGIL la CISL
Molto molto più attiva
Dentro della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi
Della quale
Membra
Piolo loro piuttosto l'onore
I rappresentanti
Lasciatemi prima di finire una riflessione da Italia uno
Una riflessione come lavoratore italiano
Aggiungendo
Che il movimento sindacale dal vostro Paese del mio Paese
Potrebbe contribuire
Alla ricostruzione morale
Considerando la divisione che ancora lo caratterizza
Come una divisione assurda obsoleta senza affitto un senso
Ricostruendo quindi la sua unità l'unità sindacale
Su basi molto più solide e durature di quelle che caratterizzarono l'effimera esperienza unitaria
Degli anni miratamente successivi alla seconda guerra mondiale
Gli auguro
Auguro ai lavoratori italiani che da vostre deliberazioni contribuiscono tra l'altro a trasformare nell'interesse del Paese
Questo sogno in realtà
Così come vi auguro e mi auguro
Che i vostri lavori contribuiscono a rafforzare la solidarietà del mondo molto gravi
Siamo
Prima del fischio l'intervento non assicuriamo il nostro impegno internazionale
Ora diamo lettura di un telegramma al quale siamo particolarmente affezionati privilegiamo perché crediamo dovuto a tutti voi
Ringrazio la Presidenza e i delegati per il saluto rivolto mi all'apertura dell'undicesimo congresso nazionale della UIL
L'assise si tiene in una fase contraddistinta da motivi di preoccupazione in campo economico e sociale
Ai quali non è estraneo il travaglio che il paese sta vivendo per darsi un nuovo al setto istituzionale
è essenziale che nel complesso processo di maturazione in atto le conquiste del lavoro
Merito innegabili della democrazia italiana siano difesi e valorizzate in un contesto di efficienza di giustizia sociale di reale risposta alle domande della collettività intera
Con tale auspicio formulo alla UIL il mio perdi l'augurio di buon lavoro con cordiale animo Oscar Luigi Scalfaro
Ora diamo la parola a un politico a una professione che ha saputo dimostrare tutta la sua capacità e il nel suo senso di responsabilità assumendo in una situazione difficile oltretutto di transizione
La guida del governo per dare quella di svolta anche all'economia di cui il Paese aveva ed ha bisogno un ha dimostrato il suo valore in un tale delicato momento soprattutto nel dialogo con le parti sociali ha dimostrato la sua capacità e molte volte anche la sua pazienza
è importante il due luglio ci tiene a sottolinearlo la sua formazione culturale e politica perché ci ha aiutato ci aiutato nella sua sensibilità verso i lavoratori e i pensionati
E con tale estiva e contare considerazione che diamo la parola all'onorevole professor Giuliano avanti
Beh questo vostro saluto di cui vi ringrazio
Dà ragione al sentimento che ho provato entrando e a quello che ho pensato entrando
Ho pensato finalmente finisce per me un motivo di imbarazzo perché ora posso entrare in un'assemblea dei lavoratori e cominciare dicendo cari compagni casa
Per qualche mese a questa formula mia era mancata nei vostri confronti Grauso davvero con profonda convinzione
E credo che non sia un caso che a pochi giorni dalla mia uscita dal governo e il connesso dalla dalla nomenclatura della Repubblica io mi ritrovi qui a parlare davanti a voi
Non è per me un voltar pagina in qualche modo non lo è neanche per voi non scrivere e continuare a scrivere sulla stessa pagina
Non per la mia storia personale alla quale benevolmente ci si è riferiti poc'anzi
Ma per il lavoro che abbiamo fatto insieme negli scorsi mesi sì se ci riflettiamo appunto nello spirito che è stata già emergendo
Io mi son trovato a presiedere un governo che ha avuto la responsabilità di scelte disinvolte io alcune le chiamerei svolte altri che parlano di svolta in forse prima o poi dovranno provarci sia farle
I
Svolte importanti a volte amare
A mare come sono amare certe medicine che servono amare come amaro per alcuni come per me è creare situazioni tese di oggettivo conflitto col mondo del lavoro
E tuttavia nell'assolvere a queste responsabilità io ho sempre avuto costante il Governo ha sempre avuto consistenti un punto di riferimento
Questo rapporto col mondo del lavoro con un sindacato con gli stessi rappresentanti delle imprese guardate
Sarebbe ingiusto ed è stato anche profondamente ingiusto dire come qualcuno ha detto che
Il governo aveva nel sindacato la sua base di consenso non è così non è stato così abbiamo avuto diversi punti di consenso ma abbiamo avuto diversi momenti di conflitto
No di confronto parola che che TTT troppo ambivalente ma anche di conflitto e a volte anche aspro
E tuttavia questo confronto che è stato fatto di consensi e di conflitti
è stato sempre un confronto al dalle quando apparivano posizioni che esprimevano il diritto
Sì che esprimevano disegni a volte non collimanti e ma dalla parte nostra ce n'era uno dalla parte di chi vi rappresentava ce n'era un altro
è stato un un trovarsi di strategie un cercansi a volte di di strategie
E questo guardate significa molto in questa Italia in crisi di oggi in questa Italia nella quale sembra che tutto stia scivolando che tutto si stia frammentando che tutto si stia disperdente
In questa Italia nella quale si dice che c'è una generale crisi di rappresentatività
Voi fareste un peccato di superbia e non l'ho fatto
Se pensaste di essere immuni dalla crisi di rappresentatività che interessa a vita
Tocca anche il sindacato e lo dimostra la difficoltà crescente con la quale voi stessi nei luoghi di lavoro
Dovete fronteggiare obiezioni difficoltà lavoratori che non si riconoscono in quello che voi fatelo avete fatto magari in buona fede
Io ho lasciato e non sono stato contento il governo subendo una difficile vertenza di lavoro con i lavoratori avevo cominciato e con i lavoratori ho finito quello che l'Alenia e tuttavia
Non è un caso
Chi è l'abbiamo dovuta a firmare due volte fondamentalmente pensate sì
L'avevamo chiusa un mese fa ci siamo trovati davanti a Pomigliano e a Torino nelle quali giuste o sbagliate fomentate o non fomentate fatto spende che c'erano delle reazioni di lavoratori che non si riconosceva
In quello che il sindacato aveva fatto e quindi abbiamo dovuto otto tornarci e abbiamo dovuto in realtà fare una seconda firma
Io ho molto apprezzato e e continua ad apprezzare molto
Ma veramente molto quei compagni dirigenti del sindacato che non rinunciano al loro ruolo di dirigenti e che vanno nei luoghi di lavoro a difendere quello che fanno e non si nascondono ogni giorno dietro un referendum che
E Al Qaeda
Ci vuole
No la garanzia che non si potrà mai a vivere ma ci vuole la certezza di assetto che la loro rappresentatività quand'anche Possieri esultare contraddetta nei singoli momenti da opinioni diverse è una rappresentatività solida
E quindi bisogna avviare sì su una strada nuova da parte vostra
Mandare in atti devono finire in politica ma devono finire anche nel sindacato
Anch'egli ferito mandarini
Insomma qui non è che c'è il mandarino le arance il mandare anciens metti sempre lo stesso frutto è però io sono convinto e l'ho detto anche alla Camera che la reazione che ha avuto la stessa dirigenza sindacale quando si è prospettata persista tuttora prospettando quelle referendum sull'articolo diciannove
è stata la reazione di chi ancora la sensibilità pronta ed è capace di mettersi in discussione per trovare nuove radici avessero avuto i partiti per tempo la stessa sensibilità forse
La situazione generale sarebbe molto migliore e qui è il punto che voi dovete garantirebbe per il futuro
Ma è un dato di fatto che nel presente
Nel presente
Sia a me è stato possibile fare il lavoro che ho fatto io lo devo largamente
Alla per durante tenuta dei fossili che leggano il mondo sindacale al mondo dei lavoratori al fatto che quando un sindacalista
Prende un impegno in sede di governo c'è un filo che lo lega ancora con un mondo reale e al quale ci si può attaccare perché questo diventi consenso perché questo diventi politica perché questo diventi realtà
Ed è qualcosa che purtroppo vedo venir meno tragicamente nei partiti e in particolare nei partiti della sinistra i quali sembrano presi da questo dilemma
Davanti a una politica coraggiosa o sposano la protesta ove giacciono silenziosi sotto la perdita di consenso di chi davanti alla protesta
Non è più capace di contrapporre una sua linea una sua posizione
Guardate che nell'autunno noi abbiamo rischiato
Di perdere il controllo delle reazioni collettive in vita
Che avevano cominciato a spingersi in direzioni pericolose
E
Non è per retorica
E non è per riconoscere coloro con i quali in questo momento mi trovo
Ma è stato il sindacato che ha tenuto chi ha avuto il coraggio di esserci
Chi ha preso ora una bullonata ora una spintonata
E che è riuscito progressivamente attenere
Cioè se la governabilità è stata fatta salva in Italia nell'autunno scorso
Io posso averci messo il venti per cento ma devo dire che il sindacato ce ne sono tante ottanta
Efesto vedete
E questo dimostra che governare il Pavia in qualche modo governare il padre
Se c'è oggi una finestra che sia aperta
Verso una ripresa possibile che ancora non c'è
Ma verso una ripresa che si sta con un qualche maggiore atteggiamento di fiducia attendendo per i prossimi mesi
Questo lo si deve a ciò che avevamo fatto confrontandosi gli alla tenuta che c'è stata sul Ciotti abbiamo fra
In quell'accordo del trentuno di luglio
Per il quale devo dire qua pubblicamente un grazie a Pietro Larizza e ora merita da voi un applauso Pietro
Si può con un applauso pubblico ringraziare per ciò che anche in privato fra cinquant'anni quando gli archivi di Stato lo consentiranno
Potremmo sapere il ruolo che alcune persone hanno giocato in quel difficile momento
Ma vedete le cose non sono andate se volete dopo come noi gli avevamo pensato
C'è stata una svalutazione una svalutazione che era probabilmente inevitabile
E che sarebbe stata diversa se altri Paesi europei anziché farsi prendere dall'orgoglio nazionale di una impossibile tenuta delle loro monete e si avessimo fatto insieme a noi
Probabilmente le cose sarebbero state diverse anche la situazione interna sarebbe stata meno esposta a alle reazioni critiche che abbiamo avuto ma in ogni caso una svalutazione avrebbe dovuto arrivare primo
Prima o poi
Ecco si è oggi c'è questa finestra se le imprese italiane hanno comunque ricominciato a muovere le gambe lo si deve al fatto che i lavoratori hanno accettato la politica dei redditi
Lo si deve al fatto che grazie a questa accettazione da parte dei lavoratori della politica dei redditi noi siamo riusciti a redigere una svalutazione forte con un tasso di inflazione chi è rimasto
Poco anzi
In realtà avvenuto scendendo perché ha raggiunto ora a livelli che non raggiungeva da sei sette anni
E ci siamo così trovati un'altra volta avendo fatto insieme una politica coraggiosa ad una difesa assicura almeno per ora poi vedremo ma per ora è così
Del del potere reale di acquisto dei salari
Di questo il paese di deve essere grati
Io non so forse non è più vero che la classe operaia una classe generale ma abitanti
I lavoratori e chi li rappresenta hanno avuto la responsabilità della classe generale in un momento difficile della storia del Paese
E sono stati quelli che in realtà hanno offerto in primo luogo in il rischio del proprio futuro e del futuro delle proprie famiglie perché chi si è offerto a rischio in nome di un interesse generale
Sono stati in quell'occasione i lavoratori e chi li rappresenta
Perché noi non lo sapevamo che sarebbe andata in fondo così
Abbiamo scommesso su una capacità di tenuta in nome dell'interesse generale e questa tenuta almeno per il momento c'è e di questo ripeto il Paese vi deve essere grato ora su questo bisognerà lavorare
Con lo stesso coraggio e forza e con coraggio ancora maggiore
Perché la finestra che sia aperta senza un lavoro ulteriore è una finestra che può a arrivare a chiudersi o che comunque espressiva di una potenziale d'impresa affidata esclusivamente ad una svalutazione non adatto
Io allora chiamatelo patto chiamatelo contratto questo lo lascio a Pietro che più giurista di me sceglierà lui quale dei due termini debba essere utilizzato il patto sociale al contratto sociale fatto estraibile
Che il punto sul quale lavorare e quello su cui c'eravamo interrotti giorni addietro e su cui bisognerà che solleciti a te il governo ottiene in grado di farlo a riprendere le fila qui ad andare avanti
Voi conoscete la mia convinzione lo espressa tante volte
Noi siamo in presenza di una crisi che è strutturale delle economie europee all'interno della quale si colloca con un suo specifico una crisi strutturale della economia Italia
La crisi strutturale dell'economia europea e sotto gli occhi di tutti
La crisi di economie che sono nel mezzo tra economia e tecnologicamente più avanzate economia e con costi interni molto più bassi dei nostri e quindi è l'Europa è per questo motivo che vive da anni con un tasso di sviluppo più basso degli altri e con una disoccupazione più anche agli altri
Sarà la tecnologia io non no non è io non non ci credo al fatto che la tecnologia che ci sta privando dei posti di lavoro di cui in Europa sentiamo il bisogno eri ridotto tasso di sviluppo europeo
La la la il vero sintomo della malattia europea non si possono creare i nuovi posti di lavoro
Che debbono essere creati per la riduzione sia nel futuro lo spazio della fabbrica all'interno del processo produttivo con tassi di sviluppo che si arrivano ad un massimo arrivano al tre per cento
E quando hanno un ciclo basso vanno addirittura negativo come sono andate di tagli alla Germania nei mesi scorsi
Questo significa che noi dobbiamo spingere di più la macchina in Europa dobbiamo spingere di più sull'innovazione
Dobbiamo spingere di più sulla formazione dobbiamo spingere con coraggio nella ridefinizione del patrimonio delle società europea chiede il patrimonio delle istituzioni sociali
Che via via che cresce la capacità di risparmio di coloro che ne sono coperti debbono essere rimodulata in modo che soltanto chi non può provvedere da solo a se stessi o faccia carico al bilancio dello Stato
Ma gli altri facciano carico alla propria capacità di accumulare risparmio e questa la la questione di fondo tra le altre che sta girando per l'Europa e che ha bisogno di tanto sostegno
Da parte del sindacato ma all'interno di questi dati dell'economia europea noi sappiamo che abbiamo dei dati i nostri cioè all'interno di questo una malattia italiana che ha un suo specifico
Perché l'Italia non paga soltanto
Un prezzo pieno e nobile doveroso pagare ai servizi sociali
Ma paga una quota di Trezzo Anna inefficienza dei suoi servizi sociali e quindi un costo che grava sui lavoratori e cittadini a cui non corrisponde in realtà il servizio
Vaste aree di improduttività
All'interno delle quali noi manteniamo dei posti a cui non corrisponde a un lavoro produttivo
è un discorso che molti non amano sentirsi fare ma badate compagni il cuore dello stato sociale all'italiana
Forse non è tanto nei servizi che funzionano poco quanto nel numero di posti che noi facciamo mantenere alla collettività cui non corrisponde un lavoro vero e quindi la dimensione di un'area di lavoro improduttivo che pesa sul lavoro produttivo e sottrae risorse all'allargamento all'irrobustimento dell'economia reale
Perché allargare irrobustire l'economia reale significa dirottare risorse di dare dove piaccia o non piaccia il parassitismo
Quello che ne ne consegue ad andare in cui l'investimento può produrre lavoro vero
Ed è di sinistra
Colui il quale alla convinzione che la certezza futura del lavoratore stanno nel posto che gli ha trovato ma nella qualità e solidità del lavoro che quel lavoratore può fare
Questo ciò
Durante la differenza
Tra l'ad Ematologia della difesa dell'esistente e il coraggio di essere progressisti
Qui c'abbiamo tante cose sappiamo che vanno fatte che debbo che debbono essere fatto
Qui sta il cuore di una politica di sinistra
Che non è di difendere i servizi così come sono
Ma accertare come voi avete accettato
Che lo stesso sistema previdenziale venga articolato tra una previdenza obbligatoria che deve garantire un certo livello di trattamento a tutti
E di una previdenza integrativa nella quale chi più a chi più più potrà mettere del proprio risparmio
Mancano i compagni non assicureremo Marley quello che è il più essenziale diritto di cittadinanza il diritto a un reddito minimo che anche in sede europea viene affermato
Se non metteremo in condizione il sistema previdenziale di chiudersi al di sopra di un certo reddito e di scaricare sulla previdenza integrativa Cristaldi sopra di quel certo reddito
E quindi dovremmo arrivare a delle coperture differenziate in base al reddito su questa base
Perché qui vista la possibilità del reddito di cittadinanza
E basta con il controverso in giro per il terzo abbandonato per il quinto abbandonato per chi non ha se poi nessuno ha la forza di vincere l'egoismo delle istituzioni che condannano chi non a restare nella condizione in cui si trova
Non è di sinistra
Difendere un'impresa pubblica
Che era comunque diventata espressione di un mondo passato
Chi era comunque diventata il centro
Di un sistema di potere
E lanciamo la questa impresa sul mercato
E affrontiamo noi come il mondo del lavoro la sconfitta ad un diverso livello
Avviando una democrazia economica che dia a voi la possibilità di incidere realmente sugli investimenti sulla loro destinazione e non soltanto sulla difesa marginale di questo quello spazio
Di sinistra e prendere atto come dicevo prima
Che il processo produttivo è un processo che sta cambiando
E all'interno del quale lo spazio delle attività terziarie connessi alla produzione sta progressivamente crescendo
E all'interno del quale perciò il peso della fabbrica sta diventando quello che nel settore agricolo e della trasformazione agricola era intriso del campo
A questo ci dobbiamo abituare
E questo lo sa benissimo chi è operaio che pensa per il proprio figlio ad un destino diverso perché sa che deve avere un futuro diverso
Non vi fatte deviare nel valutare il rapporto tra fabbriche terziario dall'America di Reagan il terziario non è andare a far le pizze o andare a fare il fast food e terziario anche quello il terziario e tutte quelle attività che fanno parte del del processo produttivo
E che stanno prima e dopo quel momento che è un momento del processo produttivo in cui nasce materialmente il prodotto all'interno della fabbrica
E quindi il terziario produzione fa parte della produzione e la produzione a produzione diventa di qualità trova il suo mercato diventa vendibile
Se si accompagna il servizio al cliente al finanziamento alla ricerca di mercato quaestor parte della produzione
Ed è verso questo che noi dobbiamo rientrare se vogliamo rendere competitiva l'economia italiana e l'economia europea buona parte
Dei nostri giovani e di chi lavorerà domani ha perfettamente ragione Pietro quando dice nella sua relazione di ieri cogliendo bene questo punto
Che competitiva non ad essere soltanto la fabbrica ma dai sia dell'intero sistema perché dall'intero sistema che dipende la nostra possibilità di essere all'altezza
All'altezza degli anni
E allora
E allora è di sinistra capire
Che il centro di difesa ovvero della mobilità è la scuola e la formazione che due mila miliardi spesi di più della scuola sono due mila miliardi in meno di cassa integrazione
Perché la vera difesa dal marciapiede come sbocco della mobilità
Non è quella procedura in più o in meno che possiamo inventare al tavolo di governo
Ma il fatto che il lavoratore abbia dentro di sia una formazione che lo rende capace un giorno che deve cambiar lavoro di trovarmi un altro e di avere una forza di mercato rispetto all'altro
Ma non lo capiamo che il punto il punto di maggior debolezza oggi per noi davanti al cambiamento comunque che che dobbiamo fronteggiare è quello di avere tanti lavoratori quarantenni
Che espulsi da un processo produttivo sono stati privati per tutta la loro vita della capacità di fare altro e quindi all'età di quaranta anni sono inidonei a trovare un altro lavoro
Ma questo è un vero delitto per un Paese che sta crescendo ed è qui il ruolo cruciale ti assumi ai fini della mobilità la formazione permanente la formazione scolastica
Che devono mettere in condizione i nostri giovani da quando entrano nel mercato del lavoro di poter avere una permanente forza contrattuale
Se la fabbrica conta di meno di quel che contava un tempo nella fabbrica che conta di meno di quel che contava in un tempo e anche finito il pendolarismo
Ed è finito perciò quel lavoratore il quale veniva adibito ad una mansione sono quelle in grado di fare le responsabilità maggiori perciò le abbiamo sul terreno della scuola della formazione ed è ed è di sinistra
Difendere i lavoratori in primo luogo vivo
Se noi leggiamo i dati su questo questo è un tema che bisognerà riportare al centro dell'attenzione ha cessato di essere al centro dell'attenzione in questi anni
Noi ci accorgiamo che le economie che si sono sviluppate di più in questi anni sono le economie nelle quali maggiore il numero dei diplomatiche dei titolari di e titoli di studio superiori al diploma
E che l'Italia è riuscita a accampare e a svilupparsi quasi alla pari con altri Paesi
Non avendo proprio questo e avendo questa differenza fra tutte la più visibile rispetto agli altri di avere un numero di lavoratori muniti di titolo di studio superiore nettamente inferiore a quelle di altri Paesi
è su questo che si costruisce la forza di un Paese ed è su questo che si costruisce la forza dei singoli lavoratori
Vi ricordate quello che facemmo insieme anni fa
Quando cominciammo ad introdurre la chiamata nominativa al posto della chiamata numerica
Lo facemmo nella convinzione che per certe fasce per certe qualifiche
Era meglio per il lavoratore far valere se stesso e la forza contrattuale che gli derivava dalla propria preparazione che non esterna essere affidato ai numeri dell'Ufficio di Collocamento
Ecco questo ci deve far riflettere che lo sforzo da fare è mettere tutti i lavoratori col numero più alto impossibilità di lavoratori nella condizione sia pure teorica di poter affrontare in ogni momento
Una situazione in cui è chiamato chi è in condizioni di
Perché non sarà sempre meno lo spazio per i lavoratori che non sono in condizioni di
Ed è questa la sfida maggiore che abbiamo davanti ma ma chi può fare rispetto
E come si può rendere accettabile
Perché fare queste cose significa dislocare risorse toglierle da una parte e metterle parlante
Fare accettare il principio che a quanto capisco è difficile da far accettare
Che se lo Stato non può dare tutto a tutti forse meglio che paghi qualcosa di più chi sta sopra i quaranta milioni e che paghi qualcosa di meno chi sta sotto i quaranta milioni anche questo sembra un primo
è difficile
Beh io vi dico che voi avete un ruolo permanente
Nella democrazia che dobbiamo costruire nella politica di sinistra che dobbiamo costruire
E nel mercato che dobbiamo costruire
Se c'è una convinzione che ho fermissima e che il mercato e il fatto di operatori economici mai fatto anche di operatori sociali
E che fa parte del negoziato di mercato tanto quello tra compratore e venditore del prodotto
Quanto quello tra impresa e sindacato per le condizioni alle quali si lavora per le condizioni sulle quali si investe per lo spazio che si dà la formazione
Ed è una cosa che i compagni che lavorano in sede europea debbono tener presente se il principio di sussidiarietà ha un senso
Ha un senso non soltanto per un trasferimento di poteri o per una limitazione dei poteri di Bruxelles rispetto agli Stati nazionali
Ma anche per una limitazione dei poteri pubblici rispetto ad un maggiore spazio al negoziante dal confronto tra le forze sociali anche questo è il principio di sussidiarietà
Ma per renderli accetti voi stessi oltre
Oltre a prender cura della vostra rappresentatività
Ecco dovete saper andare io a tornare
A quei nodi sui quali oggi si sta rivelando sempre più difficile e problematica la convivenza tra i cittadini di uno stesso sta
I fenomeni ai quali stiamo assistendo e dei quali abbiamo anche paura
I fenomeni di rifiuto i fenomeni di protesta cinese
Badate a volte trovano chi li fomento perché c'è gente che campa così
Però c'è un fondamento
è il fondamento sta sempre nella stessa questione
Quando in una società vi sono delle diseguaglianze che vengono avvertite come insopportabili nel mondo di oggi in questa società c'è un'esplosione pronti
Ma perché pensate che gli italiani se la prendano tanto qui i privilegi dei parlamentari alla fin fine poveri parlamentari è un antico modo di sfottere chi governa io mi sono messo fuori sono l'unico parlamentare chi ha optato per lo stipendio da il professore e quindi io pretendo lavoro
Donnaiolo nel farlo con assoluta
Ha fatto un piccolo teste di governo volte io la norma che in caso di cumulo allora anziché scegliere l'indennità uno potesse scegliere il suo stipendio di pubblico dipendente
E poi ho visto vediamo quanti la usano non so del Senato ma alla Camera pare che sia stato se noi a usarla quindi ma voglio dire anche i miei colleghi che non hanno fatto questa scelta non è che siano questi gran signori
Ma che cosa sta nascendo nelle società ad oggi sta nascendo un'intolleranza nei confronti di tutto ciò che viene avvertito come privilegio non giustificato dal proprio lavoro dalla propria posizione e magari un'intolleranza che nasce dalla percezione di un insieme di fenomeni che la giustificano finisce per poi schiantarsi in un unico punto perché è quello più facile e più vistoso
E allora insomma in Italia prendersela col governo che il ladro quei parlamentari che hanno i privilegi la cosa diciamo e lo sfogatoio naturale ma
Ma voi dovete riprenderlo in modo più serio questo tema non vi scandalizzate per quello che sto per dire perché poi potrebbe essere male interpretata
Negli anni Settanta fu fatto fatta una battaglia sindacale
Per la riduzione della forbice e per una migliore eguaglianza salariale che probabilmente andò oltre il segno e finì per mortificare professionalità qualifiche superiori che a vista
A a uno e mezzo di forbice finivano per essere demotivati sia eccedente su questo quindi da parte mia non voglio in alcun modo proporvi di tornare a quel tipo di battaglia guai a negare le differenze
Però compagni insomma quando la forbice diventa smisurata tra certi livelli e certi altri
Quando attraverso una remunerazione si arriva a cambiare il destino non di una persona ma di una famiglia di di intere generazioni ma si torna al Medioevo
Ma voi capite che cosa significa io sono felicissimo del fatto che lo Stato impartiti abbiamo perso il potere di nominare gli amministratori delle delegati delle banche maggiori ma vi rendete conto che nel momento io lo dico da povero professore quattro milioni e otto al mese salvo ritenute
Quando io nominato l'amministratore delegato di una grande banca
Chiediamo una retribuzione età
Che sconvolge Evo completamente la vita di quella famiglia come avrebbe fatto la regina d'Inghilterra quattro secoli fa quando nominava uno baronetto e gli dava una grande eredità per cui questi abituati a lavorare IP
Progettare americani un amministratore delegato può beccarsi sessanta milioni di dollari l'anno degli stipendi ha lo sapete quante sono cinque sei miliardi al mese
Cioè quando si arriva ad una divaricazione del genere capite il senso della divaricazione proprio questo cioè cambia la società democratiche
Non è più una società democratica perché una società democratica una che rispetta l'articolo uno della Costituzione della Repubblica la Repubblica è fondata sul lavoro no sulla RAI affollato
Almeno negli anni
I miei vecchi maestri mi spiegavano che noi che la forma repubblicana in luogo della forma monarchica
Era la naturale conseguenza del principio una Repubblica fondata sul lavoro
Perché voleva implicare che nessuno può avere una posizione che gli deriva dal fatto di essere figlio di qualcun altro
E quindi e tu ti puoi chiamare pure Vittorio Emanuele però va studiato resterà il senso no
E poi magari poi anche a diventare Presidente della Repubblica
Ecco ma no perché t'ha fatto quella mamma
E forse quel papà
Allora
No non intendeva dove si
Ora ecco questi questi livelli di retribuzione dei vertici sono a livelli che porteranno una ferita profonda a questo principio
E che quindi provocano poi uno sconcerto uno sconquasso sociale che diventa la vera matrice della intolleranza ora io perciò non vi chiedo
Di andare a rovinare il contratto dei chimici come facemmo in un certo anno degli anni settanta stringendo eccessivamente le forbici ma sapete che non sarebbe una cattiva idea quella di piantare questa grande
E qui pretendere in qualche modo chi affinché vi possano essere trattative sindacali in determinate aree le retribuzioni dei vertici non possano superare un certo livello altrimenti durante
Mi guarda Smith guarda sorridente senza preoccupazione Franco Viezzoli perché io non gli ho dato manco l'inflazione a lui prende lui sta sotto il livello
Il livello in cui si potrebbe temere l'applicazione di questa mia regola che guardate non è giacobina
Tocca uno dei punti essenziali della convivenza civile perché una democrazia una democrazia
Quando il figlio di un metalmeccanico assi impossibile alle stesse prospettive del figlio ad un amministratore delegato e non li ha fatti
Ora
Certo questo
Impreca un vostro impegno
E implicherebbe Cinzia arrivo e concludo con un certo pudore
Che vi sia una sinistra di governo anche nella politica oltre che nel sindacato
Questa è oggi la cosa più difficile
Quello che vedo con con con molta inquietudine
E che lo spazio della sinistra di governo sembra ridursi proprio all'interno della politica non è casuale la politica è quella attraversata dalla crisi maggiore
Quello che voglio dire soltanto utili ho la sensazione che in questo momento ancora
I partiti e i loro esponenti siano più preoccupati dalla salvezza disse che non di quella del proprio ruolo
Riferiscono i difficile la salvezza della sinistra di
E che forse non hanno capito a sufficienza
L'indole e dim la portata del cambiamento che vi interessa
Che non consente più a loro
Di a vere le strutture che avevano prima
Che non consente più all'umore di ritenersi autosufficiente nel distendere quei fili verso la società di cui prima parlava
Ciò che devono capire in una società chi è comunque cresciuta ai piedi matura
Che questi fili debbono andare a cercare laddove i terminali nella società esistono per conto loro e non sono artificialmente creati all'interno della forma partito
Il che significa che probabilmente l'Italia è destinata ad avere partiti che non avranno più le sezioni le federazioni le segreterie provinciali le segreterie sezionali le segreterie regionali
All'interno del quale sia il Dipartimento Enti locali il Dipartimento Territorio al dipartimento Ambiente e quant'altro
Che ricostruisce il mondo intero all'interno di una burocrazia che non si sa a quale titolo pretende d'avere dentro di sé il mondo intero
Almeno Lorenzin aveva una ragione per farlo
Non parlo degli altri per non destare equivoci ma insomma il partito degli anni trenta a sua volta aveva una ragione per fare e quando Togliatti decise lo scrissi di copiare i moduli del partito fascista di penetrazione di presenza nella società aveva una ragione per farlo ma qual è la ragione oggi
Quando la società si riconosce in tante forme di comunità diverso
Quando perciò probabilmente il ruolo del Partito il ruolo di identificare gli indizi e identificare delle persone poi affidarli ad un sostegno collettivo perché indirizzi e persone riescano a penetrare nei luoghi in cui devono penetrare in questo senso io trovo perfettamente legittimo quello che ha detto di Vieri Pietro sul ruolo del sindacato rispetto alla politica
Non è l'interferenza come tale avvertita negli anni scorsi ma in realtà la consapevolezza che essendo il sindacato per ragioni strutturali un terminale naturali
Nella nella società o in una parte di essa e affidato alla misurazione tiene fa la recepibili vita sociale di determinati indirizzi allora i cicli di vita politica di determinate persone
E quindi saranno forme di integrazione molto diverso e quelle che saranno necessarie
E ci vorrà qualcosa di molto più drastico e di molto più traumatico che non cambiare il nome simboli come ha fatto il PDS e come altri
Come altri si accingono a fare
Dicevo prima Pietro che sarebbe stato troppo lezioso da parte mia arrivare qui come avevo intenzione di fare con quel bellissimo libro di saggi dei fratelli Rosselli la UIL ha pubblicato e che abbiamo insieme presentato qualche giorno fa vi dico soltanto andatevelo a rileggere
Troverete degli scritti di Carlo della fine degli anni Venti
In più passaggi dei quali lui dice
Il Partito socialista deve capire che non ci sopravvive per la propria storia
Che si sopravvive per il coraggio con quale si sa affrontare il cambiamento cambiando anche totalmente in se stessi
Ora serve qualcosa di totalmente nuovo e di totalmente diverso perché il movimento dei lavoratori non è fatto soltanto dal partito lo dice più volte
è una lezione che ora finalmente dobbiamo meditare in tutto il suo significato naturalmente non la vedono meditare sui tempi socialisti riguarda anche gli altri
Ma siccome Carlo Rosselli ci teneva molto al Partito socialista
è giusto
Da parte mia qui concludere ricordando il grazie
Ringraziamo
L'onorevole professor Amato con il suo intervento ha dimostrato come l'importanza del dialogo pur partendo a volte da posizioni diverse aiuti però a costruire quelle per lei posizioni quelle soluzioni che fanno crescere il Paese che fanno crescere i lavoratori che fanno crescere i pensionati
Ringraziamo ancora domato vi vi preghiamo di rimanere seduti perché il Congresso il dibattito congressuale continua continua per altri versi visto che c'è questo momento di pausa così vero comunichiamo chiudiamo le iscrizioni a parlare alla fine della mattinata tenendo conto che sono iscritti centoquattordici delegati e quindi voi capite bene che se vogliamo dare la parola a tutti consideriamo chiuse le iscrizioni a fine mattinata coloro che ancora avesse in animo di iscriversi possono dare la delega a Giancarlo Fontanelli oppure all'Ufficio organizzazione
Un'altra comunicazione vi vi dico che tra un po'anche Pietro Larizza si lascerà pentire aggiuntive i colleghi di CGIL CISL e per avere l'incontro con il Presidente del Consiglio Ciampi diamo ora la parola a l'amico Pierluigi Paolini della Uiltucs nazionale
Vi preghiamo però di rimanere seduti per cortesia non capisco il momento di pausa però credo che dobbiamo abituarci a gara ascoltare tutti non ascoltare soltanto alcuni è un problema di equilibrio di costume è un problema congressuale
Venite venite
Un'unica
Però scusate no Pierluigi aspetta perché credo che sia ingiusto nei confronti di quello anche che rappresenti un polo d'attrazione
Io prego tutte le persone che sono nei corridoi o di mettersi seduti o di uscire dalla sala
Aspetta Pierluigi
Per cortesia e gli amici del servizio d'ordine se per fanno svuotare i canali lì al centro della sala del compenso
Inizio non ci
Oppure pronto
Nel pomeriggio
Dopo però sono sempre il più cinico
Petrolini
Scusa un attimo
Scusate più di una persona
Scusate allora abbiamo una variazione di programma la c'è l'ambasciatore eritreo che deve partire reperiti tornare nel suo Paese
E ci chiede di poter intervenire per potervi dare un Breve saluto perché ha avuto un ottimo ospitalità da tutti i delegati e vorrei ringraziarvi di questa vostra ospitalità diamo la parola l'ambasciatore eritreo per questo
Cari compagni cari amici
Sento l'onore di portarvi un caloroso saluto
Dal governo provvisorio dell'Eritrea e dal popolo eritreo
E dopo il il diniego dei suoi diritti fondamentali per l'autodeterminazione
A seguito conseguita in questi giorni il traguardo dell'indipendenza
L'esperienza del popolo eritreo dovrebbe secondo il mio parere servire da esempio
Laddove esiste è la negazione dei principi
Come i diritti per l'autodeterminazione conduce alla guerra alla distruzione e di instabilità
Nell'esperienza dell'Eritrea
Il ruolo della comunità internazionale persisteva
Nell'indifferenza è la complicità
Perfino quei governi dai quali gli eritrei si aspettavano almeno un aiuto morale erano assenti
La UIL e il movimento sindacale italiano era simpatizzante e nel limite del possibile un supporto per la causa dell'Eritrea
Ora una nuova era comincia per l'Eritrea e per il Corno dell'Africa
Lei era della ricostruzione segnato da un armonioso rapporto di buona vicinanza
Siamo fiduciosi che la UIL è il momento sindaco
Sindacato Italiano farà la sua parte
Per la ricostruzione economica sociale dell'Eritrea
E per la crescita per il consolidamento del movimento sindacale eritreo che consideriamo come garanzia fondamentale nella creazione di una società democratica vi auguro buon buon prose dinnanzi dei lavori e vi ringrazio
Ringraziamo l'ambasciatore eritreo gli porgiamo i nostri Yahoo auguri anche per il suo viaggio di ritorno la la
Ci ha lasciato alla presidenza di tutto un altro messaggio che non vi leggo perché non è lungo repliche meno potente però ce lo lascia il vicepresidente della Confederazione sindacale indipendente fra TA stanno Sorin dei lavoratori romeni
Vi ringraziamo per il messaggio e lo faremo poi distribuire a tutti i delegati diamo ora la parola e per la terza volta lo annunciamo a Pier Luigi Paolini segretario nazionale della UIL servizi e commercio e turismo
Ma io parto
Da un convincimento
Che credo che ciascuno di noi
Che partecipa
A questo congresso
Che è stato eletto per partecipare a questo congresso
Non sia qui solo
Per esercitare una testimonianza
O come dice il nostro segretario generale
Per certificare il fatto che noi all'undicesimo congresso della UIL eravamo presenti
Noi
Siamo qui perché abbiamo ricevuto un mandato
Noi siamo qui perché abbiamo discusso con i lavoratori attraverso le varie istanze congressuali
Per cui noi abbiamo il compito di portare il nostro contributo
Che i lavoratori ci hanno assegnato noi abbiamo il compito di dire fino in fondo rispetto gli svolgimenti o lo svolgimento dei lavori quello che noi pensiamo
Certo mi sono domandato
Rispetto alle abitudini che ci sono nei congressi confederali anche nei congressi nazionali di categoria
Se valesse la pena fino in fondo discutere in casa nostra di alcune questioni che facciamo finta che non sono presenti
Ho fatto un attimo di mente locale e credo di ringraziare la mia organizzazione per avermi fatto vivere
Stagioni esaltanti nel movimento sindacale
Stagioni meno esaltanti ma soprattutto
Di avermi concesso il privilegio rispetto ad altri
Che non sono a tempo pieno nel sindacato di capire cosa sono i problemi della gente dividerli anche con contraddizione ma soprattutto
Di avere grande fiducia nella mia organizzazione perché anche le verità meno comode
Scomode quelle che non prendono gli applausi quelli che non si fanno portare in alto dalle emozioni sono certo che nella mia organizzazione comunque avranno la dovuta attenzione
Perché dico la dovuta attenzione
Il momento che stiamo attraversando
E non è retorica queste è un momento estremamente difficile terzi per chi fa questo lavoro
Non lo è per chi fa questo lavoro se non si pone il problema se noi non abbiamo davanti a noi
Un'enorme difficoltà che ha responsabilità nostra non è responsabilità di qualche d'un altro cioè di credibilità di consenso
E se siamo all'altezza veramente di rappresentare fino in fondo la gente a cui ha dato a noi la delega
Se questo è
Io mi domando
Noi abbiamo ancora intasa Hui l'esigenza di enfatizzare l'accordo del trentuno di luglio
Io sono un forte come dire
Assertore della validità
Del respiro strategico del trentun di luglio ma non ne voglio più parlare né tanto meno mi sento obbligato ad applaudire
Quanti continuano a riaffermare un concetto che è vecchio quanto il nostro Paese la partecipazione e la politica dei redditi
Il problema che noi abbiamo severamente teniamo a rappresentare la gente il secondo stadio di quell'accordo cioè ci debbono rispondere governo imprenditori noi dobbiamo rispondere lavoratori che facciamo dei livelli di contrattazione
Che facciamo rappresentando veramente un'opinione di sinistra rispetto ai contenuti dei vendicativi dal secondo livello di contrattazione
Quindi se abbiamo la partecipazione se dobbiamo parlare di produttività se dobbiamo parlare come dire di compatibilità economiche questo noi oggi abbiamo bisogno per svolgere fino in fondo il nostro lavoro per dire alla gente che ci siamo
E che quello che era dentro l'accordo del trentuno del luglio non era un fatto come dire di immagine di convincimento solamente partitico era un convincimento radicato nella storia della nostra organizzazione
E se questo è vero e siccome ho dieci minuti come dire a disposizione ma perché la nostra organizzazione sicuramente non vive non può vivere la sindrome di esserlo organizzazione più piccola
Non accetta la scommessa sulle rappresentanze sindacali unitarie o vogliamo parlare di unità possibile o di maggiore unità solo quando siamo i congressi o per compiacere CGIL CISL UIL
Noi dobbiamo osare sulle rappresentanze sindacali unitarie queste organizzazione non è minoritaria per idee non è minoritaria solo perché non si trova da tutte le parti questo non realizzazione che può essere vincente se osa
Il confronto con le altre organizzazioni fa un passo in avanti verso l'unità sindacale tentando realmente di continuerei Rappresentanze sindacali unitarie perché amici e compagni e se ancora dimora chiamarsi amici e compagni credete che qualcuno nel parlamento nel prossimo governo aspetterà a CGIL CISL e UIL se hanno il coraggio di osare
Di mettere insieme le rappresentanze sindacali unitarie di dare validità erga omnes dei contratti a rispondere a tutti i bisogni della gente
Secondo me se noi non abbiamo il coraggio di fare fino in fondo il nostro lavoro altri decideranno come hanno deciso nel passato hanno e rimane solo come dire la consolazione di applaudire all'interno dei congressi chi ci dice
Ok ci riporta alla memoria cose che ieri non abbiamo voluto fare per altri motivi e non abbiamo voluto ascoltare tra di noi
Capisco che è poca cosa in dieci minuti
Capisco che a poca cosa parlare di produttività di partecipazione
Noi abbiamo anche applaudito nella nostra organizzazione quando abbiamo discusso dal luglio dell'anno scorso c'è l'accordo per Clinton denuncia era valido tra di noi siamo degli ipocriti
Se qualcuno non era d'accordo non doveva applaudire e non credo che tutti quelli che hanno protetto sono d'accordo io ero d'accordo e l'ho difeso in tutte le contrattazioni avendo all'interno della mia organizzazione chi la pensava diversamente
Se c'è una cosa che condivide questa noi dobbiamo riappropriarci del coraggio delle nostre idee
Dell'amore che ha portiamo la nostra organizzazione è questo come dire non sono slogan perché la gente oggi di puoi andare a dire quello che vuoi
Sentimenti pur dicendo cose grande di grande respiro tanto in un modo o nell'altro il PIL giudicherà e ti mandano a casa
Noi abbiamo un compito e concludo
Io non ho mai interpretato lo metto anche nei congressi della Beha Anna della mia categoria io non ho mai interpretato le contestazioni in piazzale contestazione nelle assemblee
Come se da quel momento la gente non avesse più fiducia in questo sindacato o nel sindacato confederale
Io l'ho interpretato in un solo modo
In questo Paese alla gente che lavora
Che tenta di farsi carico delle proprie responsabilità
Che tenta come dire di salvaguardare per quanto gli sia possibile con il proprio salario un potere d'acquisto accettabile
Si chiede rispetto ad altri che l'hanno tradita in quarant'anni di questa storia è l'uomo non può rappresenta non può essere rappresentato chi ha rappresentato il vecchio ti chiede una sola cosa
Non delude vizi non tradire e non tradite ci come sanno pratico gli altri credo che alla UIL a noi tutti competa come dire di porre attenzione a questo richiamo dei lavoratori senza i lavoratori
Non siamo nessuno questo non significa che in ogni caso ne dobbiamo dare ragione non dobbiamo scontrarci
Con la gente rispetto ad alcuni convinzioni
Noi abbiamo un dovere rispetto chi rappresentiamo di non tradirlo e di non deluderli
A costo di andare nelle riunioni a prenderci le nostre responsabilità e dire che a sinistra ci stanno queste cose se vale ancora dire la sinistra o se per il bene di chi lavora citano alcune cose e altre cose sono solo dalle prese in giro per i lavoratori vi ringrazio
Ringraziamo Paolini e chiediamo scusa a lui come a tutti i delegati che peggiorando intervenire nel in queste i minuti
Per comunque assicurando che la presidenza ascolta tutti e registra tutto e quindi per altri versi farà parte poi del patrimonio del Congresso al di là evidentemente di chi disattento alli contributivi tutti i delegati diamo ora la per altri versi per altri versi siccome avete già sentito il numero degli iscritti sono punti alla primo problema coloro che verranno chiamati non risponderanno Mammano ride veniamo dalla dall'elenco degli iscritti a parlare se hanno l'intervento scritto lo considera una presidenza secondo problema iniziamo i lavori alle ore quindici ero iniziamo con puntualità quindi Prini chiamati da manovre richiameremo cioè non rispondo verranno depennati anche perché dobbiamo dare o di lavori dobbiamo rispettarci tra il luglio aumenti guardiamo dato l'ordine dei lavori
Il l'altro intervento ebbe il grosso bario della Uiltrasporti
Dal grosso Dario della UIL Trasporti rinuncia bene la la parola Virgili Andrea segretario regionale dell'Emilia Romagna
Viva
Di
Poi si prepari Miniati Silvana
Dopo il professore gli allievi
Care delegate e cari delegati
è un mondo radicalmente nuovo quello che viviamo
In questo mondo nuovo in Italia quello che sta cambiando è il sistema
Per sistema io intendo ossia quell'insieme di soggetti politici imprenditoriali sindacali
Sia quelli insieme di rapporti sociali economici religiosi che hanno governato dal dopoguerra il nostro Paese facendolo in fin dei conti cresce
In questo sistema sia chiaro ci sono stati i ruoli mansioni e soprattutto responsabilità DiVersi fra i soggetti e nei rapporti questo sistema oggi sta cambiando e sarebbe illusorio al limite sbagliato pensare che il cambiamento è un problema sempre e solo di altri
Del vecchio sistema si sono segmenti oramai distrutti come i partiti tradizionali e noi non possiamo rimanere sepolti dalle loro macerie
Ci sono segmenti come quelle imprenditoriali che non potrà più dare lezioni e dovrà strutturalmente riconvertirsi per un'economia di mercato ci sono segmenti come quello sindaca alle che non puoi illudere di poter rimanere estraneo o immune dal processo in atto e dovrà quindi vi posizionarsi
Nel nuovo sistema
è inutile illudersi ma credo che tra di noi nessuno sia un illuso che i tempi trascorsi anche per noi non possono più tornare
Un nuovo sistema quindi chiamiamolo Seconda Repubblica o come volete è una necessità
Che nessuno può potrà affermare il nostro di posizionamento dovrà essere effettivo strategico realmente nuovo questo riposizionamento sindacale a mio avviso deve avvenire sulla base di tre elementi il mondo è cambiato il cambiamento comporta novità reale e qualche rottura queste novità debbono avvenire nella fedeltà di alcuni valori e in alcune proposte sindacali ancora valide
A sud del dato politico della necessità di un vero di cambiamento il passaggio logico successivo
E chiedersi se tale cambiamento deve essere in una logica evolutiva che non deve significare conservazione oppure in una logica di rottura netta con il passato attraverso una pratica distruttive catastrofica
La relazione colloca questo congresso io sono d'accordo nella prospettiva del cambiamento nel processo evolutivo
Per dirigere questo di posizionamento strategico del sindacato essenziale intervenire su una molteplicità di aspetti
Che la relazione affrontato con questo contributo mi voglio soffermare su due che a me sembrano sui due che a me sembra dei più importanti la questione del ruolo regionalista osservata anche dal punto di vista sindacale il rapporto unità sindacale rappresentanza
Molti forme e in verità a volte purtroppo assente a volte un po'confuso il grande clamore che si addensa attorno ai temi del regionalismo o per meglio dire del neo regionalismo
La questione merita grande impegno e riflessioni attente non c'era per ripararsi dal vento leghista non già in chiave difensiva o di semplice tema alla moda
Noi possiamo e andare oltre il neo regionalismo può e deve evitare il vecchio centralismo dello Stato sabaudo fascista e per alcuni temi crescente neo centralismo anche nel sindacato
Che può provocare alla lunga una devastante te esplosione di particolarismi facciamo chiarezza sul neo regionalismo
Il neo regionalismo presuppone la titolarità dei diritti e dei potenti in capo a singoli soggetti
Che liberamente si assoceranno ed è la delegano ai livelli superiori alcuni di questi diritti e di questi poteri la cui pratica risulterà così più efficace e più equa e unitaria
In via di principio ciò vale per tutti gli ambiti dell'organizzazione sociale economiche istituzionali in via di principio significa affermare che lo Stato unitario non significa affatto Stato centralizzato
Questa affermazione mi sembra sostanzialmente suffragata dai cittadini nel recente referendum del diciotto aprile
Il livello regionale può quindi rappresentare oggi la dimensione il più efficace su cui attestare alcune fondamentali politiche economiche e sociali
Dalle politiche industriali alle politiche per lo sviluppo le politiche attive del lavoro le politiche per la piccola e media impresa per l'artigianato artistico
Ad alcune modulazioni su base regionale di alcune funzioni sociosanitarie assistenziale dello stesso queste
Ecco alcuni tour titoli per una ricerca ad approfondire rapidamente e comunione regionale dell'Emilia Romagna ci sentiamo di proporre questo tema come una delle priorità per il nuovo gruppo dirigente
Questo impegno ci coinvolge anche come sindacato e deve vivere nelle nostre strategie sindacali
Nelle nostre piattaforme nei sistemi di relazioni industriali negli sviluppi della trattativa interconfederale nazionale essendo ovviamente fuori discussione da omogeneità su base nazionale
Dei diritti sindacali e delle conquiste contrattuali fondamentali
L'idea neo regionalista cui facciamo riferimento è la via oggi più realistica per ricostruire un'unità nazionale partecipata contro l'attuale stato di così che nascerà e divide
è un'idea che esalta tutte le specificità al sud come al Nord che restituisce a ciascuno nuove opportunità e livelli di autogoverno
è l'esatto opposto di peggio il neo regionalismo del separatismo dei forti dai deboli
Ciò non potrebbe comportare anche la riforma in senso regionalista della nostra organizzazione
Delle sue dinamiche interne qualificando funzioni specifiche prevalente sui tre livelli nazionale regionale provinciale semplificando l'attuale riproduzione a cascata dello stesso quadro di funzioni
Nazionali regionali e provinciali su questi temi c'è materia a mio avviso per sostanziare una futura conferenza di organizzazione
Di un forte progetto di riforma della guida e per un futuro e per un lavoro futuro nelle prossime settimane senza alternative credibili
In questa prospettiva il tema dell'unità è un passaggio obbligato
Da capire da costruire in tempi brevi per non fare dell'unità una parola vuota una parola inflazionata una palestra per esercizi di buona volontà la figlia di un equilibrio partitico cave che indubbiamente ha aumentato la divisione sindacale
Nuove figure professionali da rappresentare nei luoghi di lavoro e nella società la prospettiva europea ci obbliga a non a ricercare con coerenza e con onestà intellettuale questa necessità di unità ma attenzione
L'unità sarà credibile e possibile se saremo unitarie con CISL e CGIL nella chiarezza della proposta sindacale ma soprattutto nella chiarezza delle regole della rappresentanza e della rappresentatività
Su quest'ultimo aspetto clienti dedicato è tempo
Che CGIL CISL e dia una risposta definitiva al nostro percorso elezione avessimo riconoscimento delle stesse nella trattativa interconfederale supporto legislativo
Se la risposta
Su questo percorso sarà negativa noi dovremmo prenderne atto e non attestarci a difesa del percorso di bordato ma chiederci quali conseguenze tranne sul percorso stesso che prima ricordava domanda questa cui dovremmo rispondere nei prossimi giorni anche in questo congresso nelle conclusioni
Perché l'alternativa bella sul terreno unitario a mio avviso è
O unità o rottura e non unità e tirare a campare come abbiamo tirato a campare in questi mesi
Tale delegate e cari delegati riprendiamo come bandiera di questo congresso l'antico motto di Giustizia e Libertà chi era quello che diceva insorgere per distruggere
Insorge siamo contro il quotidiano Izzo diciamo contro tutte le carenze insorge siamo contro tutte le povertà vecchie e nuove
E lì svolgeremo da questo congresso perché sindacalisti perché sindacalisti della UIL che guardano in una prospettiva del sindacato unitario grazie
Ringrazio
Virgilio e chiedo anche a lui scusa alla presidenza fa una considerazione con voi
Noi troviamo per alcuni versi irresponsabile che già la prima mattina del secondo giorno congressuale per non dire offensivo ci siano le assenze in sala
Arrivati a questo punto noi facciamo la posta di sospendere qui i lavori perché crediamo che se si potesse faremmo ripetere gli interventi il pomeriggio da parte di Pauling da parte dei vigili perché non è possibile non è pensabile consenziente
A un congresso che deve dibattere temi così delicati così importante per delegati che vanno a spasso capisco che possono scoprire uno però vivaddio credo che sia una cosa abbastanza stupida allora sospendiamo qui i lavori anche per rispetto a voi anche per rispetto a voi perché offensiva anche per voi che state qui perché non siete indubbiamente quindi di turno
Ah vada 'sto punto resta sospendiamo i lavori di riprendiamo alle ore quindici precise vi prego di Fatih portavoce appelli che incontrerete di dedicare quindici riprendiamo i lavori del pomeriggio
Allora i delegati sono pregati di lasciare liberi i posti che sono riservati ai giornalisti sì siccome ce ne sono tanti quindi non credo che siano i più ambiti
Allora la parola ai del polso Gallarini della Lombardia lo avevo visto mai scomparsa
Sì naturalmente dieci minuti Alfonso
Quando
Non pensavo di parlare così velocemente ho dato il nome
Ma io sono venuta a questo congresso
Credo che l'unico mio motivo era quello di parlare omini che ritengo che dopo venticinque anzi ventinove anni di militanza nella UIL credo che anch'io ho qualche cosa da dire
Pertanto scusatemi ma non avevo previsto di parlare così in questo momento credo che questo sindacato che nelle sue intenzioni ha voglia di cambiare dovrà prima o poi rendere
Di trovare una strada
Di cambiamento
La dimostrazione che noi abbiamo nella politica
Che tutti sembrano voler
Cambiare solo perché
è arrivata la magistratura
Io credo che invece sarà come nel libero il Gattopardo
Tutti vogliono cambiare purché non si cambi nulla
è talmente vergognoso che questo Paese in questo momento faccia finta di nulla che e perfino stanno a dirsi il fatto che oggi non ci sono più colpevoli se non
Andreotti e che era
Io mi sono vergognato in questi giorni
Di rivivere gli anni in cui alle università bastava dire qualcosa di diverso che venivamo linciato io non sono né un craxiano ed è un socialista
Ma è la vergogna
Che questo Paese che è passato in un sistema
Abbia questo sistema di cambiamento l'abbiamo vista in altri periodi della storia io non Palazzo atti di solidarietà ad Andreotti o a Craxi perché credo che erano inseriti in un contesto di sistema che abbiamo accettato tutti e tutti vedevamo e tutti tacevano questo tanto per chiarire che cos'è che vorrei dire questo sistema che abbiamo accettato lo dobbiamo anche cambiare all'interno di questo sindacato al fine di migliorare a livello professionale le nostre strutture perché non è concepibile che ancora nel due mila sia noi siamo un sindacato che nelle proposizioni si va avanti ma poi nei contenuti non si riesca od ottenere nulla
Credo che questo qui sia un motivo mio
Per dire che dobbiamo incominciare a fare i congressi in modo totalmente diverso
Incominciare a votare a livello regionale tutti i lavoratori un giorno qualsiasi andare a votare come avviene per la politica a quel punto avremo veramente un diritto
Anche all'interno del sindacato
Perché questo sistema dove tutto è già bell'e combinato dove già tutto è già bell'e fatto e ora che finisca anche all'interno delle organizzazioni sindacali se vogliamo che qualche cosa cambia
Perché non può cambiare solamente la politica o i politici quando la magistratura l'economia i giornalisti rimangono quelle che sono eccome eccome fino a oggi si sono comportati
Perché è una vergogna di questo Paese dove c'è la deresponsabilizzazione dove tutti ci sentiamo cambiati solo perché qualcheduno farà il capro espiatorio
Pertiene alla morale che manca qualche cosa e noi italiani che abbiamo fatto finta
Quando io parlavo di evasione qualche anno fa
Mi ridevano in faccia per dire che l'evasione non si battono nelle piazze
Nelle piazze si manifesta il proprio dissenso ma sono le leggi che cambiano qualche cosa
I nostri partiti di sinistra
Lanciando Pantani a questa parte incominciando dalla Democrazia cristiana arrivando al Partito comunista Rifondazione avremo la maggioranza assoluta per far pagare le tasse a tutti invece non riusciamo a fare nulla
Finalmente qualcheduno ha cominciato a capire che è la politica che conta è all'interno del Parlamento che ha dobbiamo avere lei nostri rappresentanti ma è cambiato anche il tempo adesso così e ho sentito il nostro segretario Larizza che ha detto
Appoggeremo nostri candidati era ora andati non della UIL candidati che ci dicano cosa faranno all'interno del Parlamento quando alzeranno la mano per tirar tiranno
Questo è che dobbiamo fare
Tutte le altre cose tutte le altre cose sono delle belle parole
La partecipazione L'Unità e tuttavia volete ma se non abbiamo il senso della morale se non abbiamo un'etica nostra come pensiamo di trasferirla agli altri
Presto è quello e in gran parte volevo dire per dire che la responsabilità non è solo di Craxi non è solo di Andreotti non è solo dei partiti inquisiti enormi
è di tutti i lavori perché quando eravamo al potere e qui dentro al potere ce n'erano moltissimi
Non abbiamo fatto finta di nulla
Incominciamo da noi stessi a cambiare e non basterà esprimere concetti di unità sindacale perché alunni sa sindacale dove cibi debbano di gli orticelli subordini Celli non si farà mai
Perché economicamente non si sposterà una virgola sei piccoli segretari periferici avranno in mano le grosse gestioni dicendo a duecento milioni
E bisogna avere il coraggio di dirle queste cose qua perché non cambieremo nulla perché se dentro di noi vogliamo veramente l'unità vogliamo la solidarietà vogliamo queste cose incominciamo cambiare delle regole precise
Ma perché io so già quali saranno i segretari confederali di questa organizzazione per quale motivo dette Meroi
Invece ci doveva essere una votazione un qualche cosa e pertanto concludo perché non mi invitano Bovi toglievano la parola
Sulla solidarietà
Propongo e qualcheduno che venga costituito una giornata in cui nelle assemblee di fabbrica si parli di un argomento solidaristico
Di ore a disposizione in abbiamo da buttar via e allora anche il sindacato stabilisca un giorno in cui in tutte le fabbriche si parla di un argomento solidaristico
Seconda proposta che ho mandato a tutti i deputati dalla Lombardia
E però propone anche a voi la costituzione di una piccola cosa semplice perché alla solidarietà bisogna crederci bisogna metterci la cultura all'interno la si trova anche replicare Krause
Mentre non basta andare in piazza e pertanto propongo che venga costituita insieme ad altre organizzazioni insieme alle forze sociale che hanno vinto bisogno di esprimere solidarietà
Una lotteria nazionale della solidarietà dove i costi i valori economici che rimangono appalti premi e chiedo vengono predisposti
In qualche atto di solidaristico abbiamo centinaia e centinaia di di lotterie dal calcio alta a alla canzone dalla canzone di Frodo questa può essere padri di far ridere mentre un atto un momento in cui si fa solidarietà anche nel piccolo cose
Penso che volevo dire avevo anche altre cose da dire ma purtroppo
Mi hanno preso anche alla sprovvista
Il mio intervento si dovrebbe concludere qua solo don
Una richiesta avvia l'azione del manganese
Abbiamo il coraggio
E andare nelle piazze
Adirà nostri amici di non essere violenti
è che io mi ricordo quando venne sita nella rancori impresso
Un pianeta rimasto picchiato abbozzate solo perché non la pensava ovvero
E se lasciamo passare nei giornali o nella vita quotidiana solo perché è uno è compromesso ha avuto tutto quello che si vuole
Non si vede noi come organizzazione di massa dobbiamo dire in giro
C'è anche il
Quel sentimento che il perdono se necessario perché una società dove non è capace di riconoscere i propri errori nel suo insieme non è una causa nullo una società civile grazie
Allora hanno inviato messaggi di auguri al segretario generale al congresso il Ministro della Pubblica Istruzione Rosa Jervolino Russo
Il vice presidente della Camera dei Deputati Alfredo Biondi
E il ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie comunitarie d'affari regionali Valdo Spini li ringraziamo
Do ora la parola
A Rizzo Vincenzo è in sala
Mi hanno detto che bisogna depennare quindi io lo faccio
Cioè
Alza il ditino va bene la parola te
Come
Il delegato che mi ha preceduto anch'io vengo presa alla sprovvista perché non non ritenevo dovere parlare
In questo momento
Pertanto sono costretto
Andò perché è un posto innovato da questo intervento
Che c'è stato
Avere qualcosa in più
E alcune cose aveva detto molto giustamente
Io delegato credo dalla Lombardia
Allora apprendiamo subito
Il problema
Di recente ci è stato detto che noi viviamo un periodo epocale epoca
I periodi epocali
Storicamente parlando sono
Periodi di cambiamento di svolta il rinnovamento
Nei paesi
E nei continenti addirittura
Allora di fronte ai problemi epocali
Le forze politiche
E in questo caso i sindacati
Devono essere all'altezza di questo momento
Cioè vogliono interpretarono esse vogliono guidarlo
Cari amici
Qua bisogna parlare con lui
Molta chiarezza
Se
In questo Periodo che combinato
Con il dieci ottobre in regola col con referendum mo'
I partiti in Italia sono stati travolti
E con essi è stato travolto un periodo di quarant'anni di governo e di storia di questa Repubblica
E consentite
A chi ha dato il suo modesto contributo
Alla creazione dalla Repubblica e se mi consentite ancora
Di chi si onora di appartenere
Ad uno sparuto gruppo di sopravvissuti
Anche qui alla mia destra che nel mille novecentocinquanta romano fondato vasta organizzazione l'Unione italiana del lavoro
Ebbene
Dobbiamo dire con molta franchezza che essa in quarant'anni di consociativismo
Ci sono stati i partiti al governo in questi quarant'anni ci sono stati i sindacati in questo periodo storico
E allora sarebbe anche è forse il momento di cominciare appare una bella Serena chiara leale autocritica all'interno del movimento sindacale italiana
Rischia di questo c'è bisogno
E partendo da questo allora si possono fare con molta maggiore chiarezza con molta maggiore incisività
Quelli quelle operette deve essere devono essere i motivi del rinnovamento
Sindacale
Queste strutture così come i partiti si sono vecchie
Anche il nastro vecchio e bisogna rinnovarlo e sul serio se ci crediamo a queste parole se crediamo al rinnovamento
Allora occorre e lo dicevo in altra occasione in altro luogo
Che di fronte a situazioni del genere che sono rivoluzionarie
I partiti e alle forze politiche
Hanno bisogno di dare allestendo prima se stessi all'interno ma soprattutto all'esterno
Segnali forti
Segnali forti e perché i segnali siano forti devono essere soprattutto segnali credibili
Allora occorre che a cominciare dall'unione del lavoro
Scusate ma io di questo congresso m'aspettavo tutti
Aspettavo di più
Perché forse stiamo prendendo un momento importantissimo dalla nostra vita come organizzazione perché siamo il primo congresso che avviene nel Periodo
In cui si parla del rinnovamento e se a questo congresso abbinate alla relazione di una volta una relazione del segretario
Non è in grado di dare alcuni segnali veramente porti questo la unione dall'anno lavoro perde una occasioni cioè irripetibile
Da qui il discorso
Della discorso unitario
Ma come si fa ha creato un discorso unitario
In questo momento nel nostro Paese se non si sa su che cosa
Unici
E qui dobbiamo avere le idee chiare
Senta fino ad oggi questo Paese
Non ho avuto una politica economica degna di questo nome
Se questo Paese non ha avuto in tutto questo periodo
Una serie era programmazione se in questi quarant'anni questo Paese non ho avuto una politica industriale ma scusate
Oggi che c'è il nome che si va alla ricerca del luogo
La prima cosa che noi dovremmo chiedere alle forze politiche ai partiti al governo ai governi è quella di indicare se finalmente una linea di politica economica certa che non sia dell'oggi
Per venire domani ma che sia di lungo periodo di lunga prospettiva è così una politica industriale
E quando io temo certe commistioni tra sindacato partiti sindacato e politica il sindacato che vuol fare il sindacato ma vuole essere anche la politica qui bisogna stare molto attenti
Perché è un ritengo che un serio discorso vitali sì a quello di creare veramente l'unità del sindacato come tale i sindacati hanno il diritto e il dovere di contrapporsi ad una linea di politica economica per costruirne una nuova hanno il diritto-dovere di affrontare il Governo che verranno su quelle che sono i problemi economici e sociali del nostro Paese allora cari amici i problemi non sono né semplice né poco
Sono numerosi e difficilissimi e noi siamo coscienti di queste difficoltà
Ma se vogliamo veramente affrontare il nuovo e dire qualcosa del domani siamo tenuti ad affrontarle con molta serietà con molta durezza anche conto che voi stessi se occorre
O si danno questi segnali forti
Ai lavoratori e dal paese ho permettetemi di dire con molta franchezza che io temo
Che anche i sindacati possono subire hanno un breve scadenza una parte dalla sorte che hanno subito i partiti in questo periodo in questi giorni ed allora termino
Con un appello modesto
Qui per pare certo le cose occorre tornare alle radici
E tornare alle radici significa sapere quello che si vuol fare con molta chiarezza
Come lo facemmo nel mille novecentocinquanta nel salone erogatore Raffaele Vanni nel mille novecentocinquanta in quattro Ford pazzo scalcagnato dell'onorevole Andreotti ci chiamava quattro Forlì quattro palazzi quattro visionari beh quei quattro fall hanno creato perché già oggi o hanno contribuito o hanno iniziato a creare però allora mi sognerei ritorniamo
Alle radici ideale non ideologiche ideale
Che ci debbono portare e spessore ci posso portare veramente ad affrontare questo periodo di grande rinnovamento
Che aspetta il paese questo periodo che dopo la battaglia dalla Repubblica e la seconda rivoluzione che all'Italia compie con la schiena grazie
Grazie allora mentre guadagna il palco Nastasi Osvaldo
Vi leggo altri messaggi il prefetto di Roma Sergio Vitiello
Silvio Benvenuto che è stato segretario confederali attualmente è membro della Corte dei Conti
E l'onorevole Luigi Preti presidente onorario del partito socialista democratico italiano
La parola annaspa si Osvaldo
Enti locali
In sala
Depennato
Pompei Berardino
Camera sindacale di Teramo
Depennato mi dispiace abruzzese ma mi dispiace
Barone Claudio lui in Sicilia
C'è
In sala
Decaduto
Valdo Spini ieri cui il Messina c'è c'è
Allora Barone
Nove minuti e
Un milanese Celebre
Dice che parlava soltanto per i suoi cinque lettori qui credo che siamo
Vicini
Alla verità come numero e come situazione
Alcune considerazioni molto
Disorganiche perché non ho preparato
Un intervento oggi siamo sicuramente in una situazione che descrivere come aperta quantomeno
Ottimista
Un dato però oggettivamente viene estremamente forte dalla relazione di Larizza vede nelle cose io richiamo a una necessità di una ripresa del processo unitario pena Luna
Ma generalizzazione del ruolo del sindacato in questo paese
Io non so se ne netti
La crisi della politica si rifletta automaticamente dal mondo sindacale probabilmente le dinamiche sono più complesse sicuramente però le tendenze che vengono in atto sono tali da preoccuparci
Io non voglio dare giudizi
Anche perché a quanto pare di questi tempi sono anche pericolosi
Su dal Presidente della Repubblica o sul Presidente del Consiglio
Dico solo che questa mattina c'era qui Giuliano Amato che è presidente del consiglio uscente ha rappresentato d'accordo sotto Unipol
Su alcune posizioni dato espresse non d'accordo su altre ma sicuramente un pezzo del patrimonio storico della sinistra in questo Paese un pezzo a quale non possiamo porre momento sindacale non solo come lui ma come movimento sindacale complessivamente non sentirci dici
Il Presidente del Consiglio in carica espressione del mondo finanziario Presidente della Repubblica rappresentante di una cultura sono a quale nessuno ad eccepire sulla onestà e moralità ma che sicuramente rappresenta un momento di quadro di tendenze che non sono tendenze
Alle quali il movimento sindacale ha contribuito alle quali interno rispetto al quale c'è un'affinità di linguaggio di pensieri una disponibilità alla rappresentanza
C'è questo qui non serve per piangere su un destino cinico e baro serve semplicemente per tenere presente che oggi c'è questo tipo di problema rispetto qua il grande problema della riapertura del rapporto unitario ma in qualche modo posto perché lo passa su questo terreno oppure non ci sono probabilmente speranze di salvezza un pezzo al lavoro e non solo per i settori marginali io ricordo qualche tempo fa quando la stampa applaudiva agli autoconvocati della CGIL che erano non so quante centinaia di migliaia a Roma ebbene è chiaro che non c'è in questo salvezza e prospettiva per il movimento sindacale ma non c'è nemmeno in questo senso vorrei capire anche se l'intervento ancora non c'è stata il senso delle deposizioni riportate oggi dalla stampa
Da Sergio D'Antoni la possibilità di mantenere ancora un ruolo
Del sindacato individuò nel caso della chiesa fra il Patto di Segni e Vito Riggio in Sicilia da una parte e la Democrazia cristiana all'altra parte
Anche per la CISL e questo diventa un terreno sempre più stretto un cammino sempre più tortuoso rispetto alla quale non si può come sembra avere dichiarato tanto di oggi sulla stampa passare in maniera molto pagine bollando quasi ragionamento proposto da Larizza buone scarsamente autonome il problema in condizioni diverse di rapporto fra il sindacato il sistema legislativo oggi si pone e noi siamo per porlo come probabilità come problema del mondo del lavoro nel suo complesso diversamente
Non c'è una possibilità di affrancamento che prescinda e che sia possibile soltanto per la Chiesa in particolare
La frammentazione del mondo cattolico ha sicuramente una rilevanza per quella d'altro canto dall'altro versante dal versante della sinistra sicuramente c'è un altro problema
Io non so cosa dirà trentennio so che c'è una proposta un disegno di legge della CGIL che rispetto a una rappresentatività e più ispirata in base al criterio della fine dei monopoli a qualcosa che secondo me le ha più ardite speranze farneticazioni dei Cobas non avrebbero mai sognato fino a qualche anno fa
Quindi anche da questo punto di vista c'è oggi nel gruppo dirigente della CGIL una presa di posizione che non sembra essere all'altezza della situazione
Allora questo congresso riesce la scorsa su cui ci stiamo misurando a essere un momento di spinte per cui c'è ma necessita anche di provocare una precipitazione un momento di chiarimento rispetto alle posizioni che possono essere assunti oppure probabilmente questo rischia di essere un momento assorbito soltanto dalle previsioni del dibattito politico dalla crisi interne ai partiti tradizionale di riferimento
Queste sono alcune considerazioni che mi sentivo di fare da questo punto di vista altre considerazioni vanno fatte rispetto alle possibilità di giocare un ruolo sulla ripresa economica io non so fino a che punto
E su questo riferendomi al discorso che Giuliano Amato alcune perplessità
Fino a che punto possiamo tanto giocare poter forbice io non sono convinto che le forbici di cui parliamo possono essere aperte chiuse a seconda delle necessità
Oggi sicuramente non dobbiamo sovrapporre il discorso di cercare di recuperare la professionalità e il merito la qualità della prestazione la responsabilizzazione dei gruppi dirigenti col discorso bella disamministrazione del paese di Tangentopoli
Io sono per dire che i dirigenti dell'industria e dirigenti grandi burocrati devono essere pagati da questo punto di vista ma devono fare il loro lavoro devono rispondere a una logica di efficienza non possiamo anche voi pensare al di là di un progetto di recupero di efficienza a cavalcare anche noi oggi quella che è una questione morale molte volte malintesi
Il problema oggi è quello di capire che questo è un Paese che ha bisogno di recuperare l'efficienza non è solo un problema di scarsità di risorse non è solo immettendo liquidità nel sistema quando c'è un differenziale del posto da donare in questo paese della ordine di grandezza che c'è rispetto a quali io non credo che l'attuale presidente del Consiglio possa pensare o farci pensare di rappresentare un significativo momento di svolta non credo che sarà Ciampi quello che potrà intervenire
Su questo tipo di darle
Da questo punto di vista quindi un problema di recupero dell'efficienza cioè allora la domanda che si pone per il sindacato e per la cultura di sinistra nella misura in cui si può parlare di insiste in questo Paese essi oggi queste tematiche
Del recupero di efficienza del rigore eccetera sono tematiche che la sinistra si può e si deve intestare all'interno di un programma di cambiamento di governi io credo che come lui l'abbiamo fatto in tanti momenti di intestarsi questa battaglia è chiaro che però da soli la massa critica per potere pensare su pesare su queste questioni non c'è non ci riesce a essere sono convinto che però nel Paese una domanda rispetto a queste cose viene fatta all'interno di una ripresa del processo unitario del sindacato è possibile che ci sia una risposta diversa da quella che il vento di destra che attraversa l'Europa sembra suggerì
Sì
Cari compagni o soltanto in questo momento visto in sala una persona un compagno
Nei confronti del quale molti di noi nutrono stima gratitudine ed affetto
è stato sottosegretario agli Esteri è stato un membro della presidenza del Liri
Ma soprattutto è stato segretario generale dei metalmeccanici della UIL ed è stato segretario confederale della UIL uno dei fondatori della nostra organizzazione
E il compagno onorevole Bruno corti che salutiamo con tanto affetto
Do la parola a Ballistreri si prepari il martello Gianfranco
Barbie Strevi cui il Messina
è presente
Decaduto Martelli Gianfranco
Cui il Bologna
Arriva
Amici e compagni
Io credo che possiamo quindi affermare purtroppo senza retorica
Che questo nostro undicesimo congresso si svolge in un momento di storici più difficili della nostra Repubblica italiana
Siamo nel pieno di una crisi economica e sociale ed istituzionale che non trova certamente riscontro in questi ultimi quarant'anni
Credo che sia tutti presente che quella attuale è una fase incerta e densa di incognite in cui si aumenteremmo ai ed aumento dei disagi e le preoccupazioni i fatti insieme all'economia del Paese sono in crisi le stesse istituzioni che stanno certamente all'affondamento del nostro sistema democratico
Siamo entrati in una crisi vaste generalizzata che sconvolto i nostri ideali il nostro modo di vita e le nostre teste stesse prospettive
Mentre peggiore condizione sociale crescono nuove sacche di emarginazione di povertà e riesplode nuove forme il razzismo e l'antisemitismo il cittadino italiano comincia a sentire il peso di una depressione che trova le sue radici nella conformazione stessa dalla Società nazionale e le sue cause nelle seguenti risultati fatte il turbamento dell'opinione pubblica dei cittadini in questi giorni e certamente giustificato le contraddizione dello stesso Parlamento italiano lasciano perplessi
Non spetta certamente a noi esprimere giudizi di colpevolezza o di innocenza la democrazia però vi chiede pieno rispetto delle istituzioni e fra le istituzioni
I magistrati debbono continuo dovere fino in fondo e la legge deve essere giusta ed uguale per tutti
Oggi tutti avvertiamo chiede una profonda esigenza di cambiamento chi non deve avvenire solo parole ma nei fatti concreti e nei comportamenti
I valori storici ed umani che Possenti sindacato e portatori possono e debbono essere riferimento per costruire un nuovo Società più giusta e più equa
Pertanto noi oggi dobbiamo riaffermare con forza L'Unità la solidarietà di tutti i lavoratori la volontà di lottare contro lo strapotere del capitalismo nazionale ed internazionale
Che in questi ultimi anni ha manovrato l'economia dietro le quinte con freddo cinismo e grande limitazioni utilizzando tutti gli strumenti di pressione di convinzione che la forza del denaro e in grado di mettere in campo in queste occasioni
Gli abusi gli sprechi sono figli illegittimi della produzione
E delle forze reazionarie
Che utilizzano gli ego gli gli egoismi per dividere e frammentare la Società poi meglio utilizzarla né i propri interessi che non sono certamente gli interessi dei cittadini né tanto meno quello dei lavoratori
Come quella dobbiamo lottare per affermare il valore della solidarietà ed alla giustizia sociale morale dobbiamo ribadire con forza la volontà dell'insieme dalla UIL di essere soggetto attivo e decisivo
Dallo sviluppo economico e morale del Paese al fine divertire una situazione economiche e politiche
Che giorno dopo giorno si fa sempre più preoccupante che giorno dopo giorno mette in discussione le conquiste dei lavoratori le aspirazioni dei giovani le condizioni degli anziani e lo stesso diritto al lavoro
L'attuale fase di recessione che non investe solo l'Italia rischia però di essere per il nostro Paese particolarmente dura e pesante
E al momento attuale non si intravedono inversioni significative di tendenza come evidenziava il compagno la lista Nuova proprio relazione la questione dell'occupazione telematiche conseguenze che comporta perché il lavoro non lo ha occhi lo sta perdendo non può rimanere ancora irrisolta
La disoccupazione appare oggi il problema più importante e per molti aspetti il più drammatico non solo per il presente ma anche per il futuro di molti lavoratori italiani
A questi amici e colleghi
Noi oggi dobbiamo trovare che si trovano in questo triste situazione dobbiamo esprimere in questo undicesimo congresso tutta la nostra solidarietà certamente la recente crisi del governo Amato non ha consentito di esplorare fino in fondo le reali volontà delle controparti in merito la piattaforma unitaria delle confederazioni
E questo è stato certamente un grave limite che dovrà essere rapidamente recuperato
La nuova Italia di cui tanto si parla dopo l'esito del diciotto diciannove aprile non potrà certamente prescindere da risolvere questi problemi anzi
Dovrà affrontarli in termini organici e strutturali
E dovrà predisporre una strada una strategia realistica che oltre a favorire un processo di occupazione nel breve periodo si faccia carico anche dissente a volte sbagliate operate dal precedente governo
Come lavoratori la disponibilità e la volontà di contribuire alla ripresa produttiva del Paese l'abbiamo ripetutamente data nel corso del governo Amato
Pertanto non possono essere solo i lavoratori ed i pensionati chi continuano a farsene carico e pagare i costi interni equilibrio economico che peraltro continua ad assumere
Una essere una una vana illusione
Nell'attuale fase dai nostri iscritti
Sale la richiesta con forza che si determinano in tempi certi le condizioni di governabilità del nostro Paese
Al di là delle formule non possiamo accettare che si creano pericolosi vuoti di governo la gravità della situazione economica e sociale del Paese rende indispensabile la definizione dei problemi aperti con il Governo eccolo il computo parte imprenditoriale
Il tempo non è certamente neutrale pertanto e decisivo riprendere l'influsso l'iniziativa sindacale
L'emergenza produttiva va affrontato in termini concreti investimenti ricerche innovazioni
Nuovi strumenti di sostegno d'ingresso la politica industriale ed ai comparti del terziario e dell'agricoltura appaiono oggi scelte prioritarie non più rinviabili come non sono rinviabili e come non appaiono rinviabili i più preti problemi più complessivi dalla nostra società che sono fior rati con estrema gravità in questi mesi
Certamente esistono gravi responsabilità e sottovalutazione da parte dei partiti
Che non hanno saputo o voluto rinnovarsi le forze politiche si sono arroccati sugli interessi di bottega a scapito di quelli della collettività non rendendosi conto che la bottega era costruito su più delle sabbie mobili
Questo deve essere un insegnamento anche per noi
Pertanto anche per il sindacato si impone il cambiamento delle proprie strategie adeguandole
Non è pensabile che di fronte ad uno scenario nazionale ed internazionale che si è profondamente trasformato vi siano resistenze ad armonizzare strategie e comportamenti
Sapendo che questo non vuole significare nel svendita di un patrimonio ideale né appiattimento nei capacità di reagire ai tentativi di rivalsa al nostro tradizionale avversario dissente
Purtroppo ho la sensazione che forse legate alla vecchia logica abbia compiuto un altro storiche horror di valutazione
Non capendo che porsi al centro la battaglia contro il degrado del nostro Paese è la miglior tutela che abbiamo come lavoratori
Per conseguire mare ha difeso i salari e dei posti di lavoro
La fino adesso futura senza onori del comunismo internazionale non ha ancora dato la forza i comunisti di ieri e a quelli di oggi di fare di fare quel grosso salto di qualità che potrebbero cambiare il volto del Paese
La crisi devastante ed il male oscuro che attanaglia il sindacato di cui ha tanto parlato trentini e che ce ne parla sicuramente anche domani nasce proprio da questo travaglio interno non porsi operato all'interno dalla CGIL
Questa situazione di fatto rende ingessata lo stesso CGIL e sta diventando un condizionamento per l'insieme del movimento sindacale e crea divisioni e lacerazioni dei territori e sui posti di lavoro
Certamente in questi tempi non ci è consentito attardarsi più di tanto sulle polemiche sugli le menti che ci hanno divisi dalla CGIL e dalla cinese
Le gravi incertezze che pesano sui lavoratori debbono essere il terreno su cui fondare un nuovo patto d'azione riproponendo un clima unitario non più rituale
Che non può essere soltanto l'osso motori dell'esistente
Le auto convocazioni le provocazioni di piazze negli scorsi mesi impongono Alberti si confederale
L'assunzione di un ruolo nuovo da sindacato europeo e ritrovare le ragioni di un'identità forse appannata da meccanismi di rappresentanza che vanno verificati ed assonnati
In merito e grave che a due anni di distanza non sia stato ancora possibile dare corso all'intesa sulle nuove rappresentanze sindacali di base si è accesa la luce certamente qualche la responsabilità sto per finire
Certamente qualche responsabilità l'abbiamo anche come voi mai porti Kolar debba essere posto con forza la CGIL è un problema di coerenza rispetto alle firme che sta raccogliendo sulle modifiche dell'articolo diciotto agosto tuttora dei lavoratori io sono fermamente convinto che il in un corretto rapporto intersindacale è indispensabile
C'è però dovessimo verificare il persistere delle attuali contraddizioni interne alla CGIL non possiamo certamente rimanere fermi è di queste due deprecato scenario che certamente non mi auguro dovremmo attivarci ed entro un mese aprire una consultazione colpi scritture per reggere e nominare in tutti i posti di lavoro le nostre rappresentanze sindacali
Grazie e scusarsi cubatura
Grazie
Vedo in sala
Il senatore senatore aride russi della direzione del PRC anche lui è stato segretario confederale della UIL e uno dei fondatori e quindi lo salutiamo con molto affetto
Salutiamo anche l'onorevole Maurizio Sacconi delle PSI e vedo in sala anche il professor Brunetta credo vicepresidente del CNEL presidente no
Presidente e che salutiamo anche loro con affetto la parola
Annesi Nirvana
Cent'si prepari civica Alberto
Compagna compagni e amici
La crisi economica politica e istituzionale che sta attraversando il nostro Paese e di una tale gravità che rischia di travolgere la stessa democrazia
In un momento in cui tutto e tutti sembrano essere rimessi in discussione istituzioni e organismi rappresentativi il movimento sindacale e l'unico a svolgere ancora un ruolo di difesa degli interessi dei lavoratori e della stessa democrazia
Ma per svolgere appieno questo ruolo il sindacato deve necessariamente di esaminare e valutare la rispondenza tra la nuova realtà che si sta delineando grazie
Le scelte che ha fatto o intende fare
E resta al fine di rendere calici e sempre più vicini ai lavoratori e più conformi ai loro interessi
E partita il sindacato continui ad essere portatore delle aspirazioni della classe lavoratrice stabilendo con essa un continuo e proficuo rapporto dialettico in questa ottica va inquadrato anche l'accordo del trentuno luglio
Accordo che demonizzato da alcuni come accordo verticistico che spendeva alla scala mobile in realtà è stato il tentativo del sindacato confederale di evitare di far pagare un prezzo più alto i lavoratori impegnando il Governo a seguire per il fisco per l'occupazione per le tariffe e per investimenti una linea politica più equa e più rispondente agli interessi di fondo del mondo del lavoro e di tutta la società un sindacato come il nostro che si definisce il sindacato dei cittadini non può infatti non tenere conto in maniera non marginale anche degli interessi dei disoccupati degli emarginati e delle altre categorie deboli della società
D'altra parte i provvedimenti ultimi del governo che si proponevano di ridurre il grande debito pubblico attraverso una riduzione della spesa ed un aumento delle entrate hanno colpito duramente la classe lavoratrice quasi distruggendo lo stato sociale di fatto si rischia di non potere più garantire ai singoli e dalle loro famiglie un minimo di reddito indipendentemente dal valore di mercato del loro lavoro
Il cittadino non viene più messi in grado di far fronte comunque a malattie vecchiaia disoccupazione non viene più garantito a tutti senza distinzione né di classe né di reddito le migliori prestazioni possibili relativamente ad una serie di servizi per poter intervenire e porre rimedio a questo stato di cose è necessaria netta politica fiscale
Infatti solamente tramite la solidarietà ed una ridistribuzione delle ricchezze si può affermare questo processo che rischia di allargare notevolmente l'area dell'emarginazione sociale
D'altro canto va ricordato come anche l'inefficienza della pubblica amministrazione il clientelismo di moralità e la confusione che regnano oggi in Italia
Contribuiscano a rafforzare coloro che nella nazione non vogliono pagare costi necessari per sostenere e Pappadà e dire la parte più povera
Una delle più gravi colpe delle maggioranze governative che si sono succedute dal dopoguerra è stata proprio quella di aver trascurato completamente la pubblica amministrazione ignorandone la fondamentale importanza nel sistema pubblico quale momento di attuazione concreta delle scelte politiche
E di gestione degli interessi della collettività
Vi è anche chi sostiene che lo sfascio è stato voluto per rendere l'amministrazione permeabile all'impotenza dei partiti adducendo a dimostrazione di tali tesi che quasi tutta la dirigenza è stata decretata col sistema della cooptazione politica
Indipendentemente da simili valutazioni rimangono comunque la scoraggia la sporadicità la frammentarietà degli interessi degli interventi in tale settore
Questo fatto e tanto più irrazionale ed ingiustificabile
Ove si consideri la grande dilatazione dell'intervento statale che ha raggiunto perfino di attività economiche
Soprattutto per queste ultime o si doveva Priore ricettari modello organizzativo il diritto amministrativo o in presenza di questo dovevano essere individuati gli adattamenti
Se il sistema amministrativo pubblico del Paese rimane nell'attuale situazione inadeguatezza non si possono mettere in conto un suo ridursi su posizioni sempre più marginali rispetto ai processi economici e produttivi e la disaffezione della gente il movimento sindacale e la UIL in particolare ha perseguito con tenacia e perseveranza l'obiettivo di realizzare una riforma della pubblica amministrazione renderà funzionale alle esigenze del Paese dei lavoratori
In questo senso va vista la proposta sindacale di contrattualizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego trasformata poi in privato in privato ideazione dal Governo con l'emanazione del decreto legislativo ventinove del novantatré questo decreto certamente crea i presupposti per grandi cambiamenti all'interno del pubblico impiego cambiamenti che fino a ieri erano impensabili ed ai quali le stesse forze politiche si opponevano strenuamente ma che oggi si rendono necessarie anzi indispensabile
E proprio per il grande ruolo che può giocare ma anche per i grandi ostacoli che si troverà a superare è necessario che questa legge sia una legge chiara basata su questi principi e soprattutto attuabile
Per avere queste caratteristiche il decreto deve essere modificato però in alcune parti così com'è infatti rischia di creare situazioni di tensione
Tali da rendere al irrealizzabili anche Ali conferma che l'Italia è il Paese che ha forse le leggi più avanzate d'Europa ma anche il triste primato di non vederle quasi mai attuate
La legge comunque in attesa di essere cambiata va gestita si deve cercare di risolvere i problemi che inevitabilmente si incontrano in presenza di grandi cambiamenti
Una particolare attenzione si deve dare per esempio l'orario di servizio
Senz'altro positiva l'intenzione di ampliare l'orario prestazioni dei servizi all'utenza nell'arco della giornata non della UIL come sindacato dei cittadini non possiamo che essere d'accordo su tali impostazioni
Dobbiamo però chiaramente cercare di concordare tale d'urgenza con quella dei lavoratori e delle lavoratrici
Che si sono dichiarati disponibili a tenere aperti gli uffici di pomeriggio e quindi cambiare qualche orario di lavoro ma chiedono anche servizi adeguati per poter lavorare tranquillamente
Chiedono asili nido dove lasciare i figli piccoli orari delle scuole omogenee a quelli del proprio lavoro mente e così via
Sensi provvedesse a questo si correrebbe il rischio di mandare a casa migliaia di lavoratrici che costretta a scegliere tra lavoro e famiglia non potendo conciliare le due quote sceglierebbero sicuramente quest'ultima
Per non parlare poi della mobilità se non riusciamo a intervenire con proposte concrete realizzabili anche per questa partita Philippe corre il pericolo di prepensionamenti massicci da parte delle donne
Infatti una donna trasferite non parità molto lontana dal luogo di residenza della propria famiglia sicuramente sceglierà di lasciare il lavoro anziché il marito e figli si deve quindi andare al cambiamento sapendo che questo comporterà anche De Sica dei sacrifici
E di lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego sono pronti a questo ma non credo che posizioni drastiche non positivistica possono creare un clima di collaborazione da parte dei lavoratori
Cosa indispensabile per raggiungere quelli efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione a cui tutti aspiriamo
Per salvaguardare lo stato sociale
Occorre inoltre una pubblica amministrazione e proponessi una pubblica amministrazione efficiente ma necessaria anche un'equa politica fiscale
Non manca infatti in alcuni settori politici la convinzione che la materia tributaria è strettamente legata con i problemi dell'economia
Ma ora si fa tutto è il suo esatto contrario senza tener conto dei principi che devono essere alla base di una valida politica fiscale costo di gestione eccetto l'incidenza economico sociale del tributo
In sostanza non solo la scelta di un sistema impositivo rispetto ad un altro ogni singolo tributo deve essere valutato per la sua incidenza in termini di posti sulla macchina amministrativa
E dei risultati insieme alle conseguenze che vengono a determinarsi sul singolo contribuente e sul sistema economico
La leva fiscale infatti non può essere azionato in maniera indiscriminata se non si vogliono creare effetti depressivi sull'economia dei singoli e dell'impresa
Si può senz'altro affermare dei mali che affliggono la finanza pubblica e soprattutto il fisco nascono dalla mancanza di programmazione e dall'assenza di analisi e valutazione degli effetti economici e di quelli gestionali dell'input di risultato e che molti in prese non sono più in grado di sostenere i doni attuali sono costrette a chiudere
Arrivo alla al termine nel tempo siamo passati ad un periodo storico Current coinvolge l'amministrazione finanziaria più di ogni altra nei processi di internazionalmente azione dell'economia
Questo comporta anche la necessità di affrontare senza ombrelli situazioni e problemi di competitività con gli altri paesi comunitari
I flussi di ricchezza infatti non potranno non orientarsi nei paesi in cui si più semplici sono gli adempimenti per i contribuenti in quel meno pesanti sono gli oneri fiscali
E pertanto indispensabile dotarsi di un fisco effettivamente rinnovato nelle strutture e nei comportamenti
E non essere emarginati dei processi dello sviluppo internazionale
E per partecipare a pieno diritto alla costruzione della nuova casa europea si tratta di un compito di grande portata che richieda anche da parte del sindacato diversità di scelte rispetto al passato
Grazie grazie allora approvato vittima si prepara Cappai Paolo trasporti in seguito a Lomazzo ma
Cinica della Federazione università ricerca giovani vero dico bene
Cari compagni lettere compare e vero c'è una crisi del sistema
C'è una crisi del nostro Paese una crisi politica una crisi dell'istituzione una crisi
Probabilmente più profonda di quanto non appare
Sicuramente il sindacato vive una sua crisi anche noi dobbiamo fare la nostra Udu griglie
Anche noi abbiamo commesso degli errori
Ma compagni se oggi siamo qua
Perché tutti i nomi tutti coloro che sono oggi in questo sale fuori da questo sta per preparare questa soluzione si sono confrontati i posti di lavoro nelle fabbriche con migliaia di lavoro andando a spiegare le ragioni del sindacato direttamente fra razze e allora in tutta questa crisi chiediamoci se i partiti politici quelli che sino a ieri hanno spiegato il tutto anche quello che vuol fare Luís qual era il rospo nuovo hanno la possibilità oggi di scendere in mezzo alla gente loro i loro apparati di partito qua spiegare quali sono le ragioni che hanno portato il Paese da qui in queste condizioni
E allora io sono convinto che un po'di ottimismo della ragione del sindacato sicuramente cioè è sicuramente il sindacato riusciva a venire fuori dalla sua crisi e probabilmente a portare fuori dalla crisi è anche il Paese
Abbiamo di fronte al voltanti problemi tra di loro interconnessi collegati nessuno di questi può essere affrontato uno su ma noi ci confrontiamo tra di voi e fra la gente per uscire da questa situazione
Questa è la nostra forza questo è stato il riconoscimento dopo anni
Da parte anche di un esponente politico della sinistra che il sindacato ha tenuto rispetto ai problemi di una democrazia che dice che rischiava di vacillare nel nostro Paese
Lo sviluppo economico
Che dobbiamo su cui dobbiamo ragionare su cui dobbiamo creare le condizioni per andare avanti è uno sviluppo che non può più far conto come è successo nel passato né tanto meno di un debito pubblico senza fine né tanto meno di un costo del lavoro che come diceva qualcuno dovrebbe essere quello del terzo mondo
Dobbiamo guardare allo sviluppo economico che è fatto di tecnologia e oggi finalmente abbiamo sentito dire ma non un giorno dopo che ha lasciato la responsabilità di governo
Abbiamo sentito dire che la formazione che la ricerca non è un costo ma doveva essere un investimento questioni che il sindacato apposto danni sul tappeto
Che senza formazione senza ricerca si dovevano comprare i brevetti all'estero e quindi il valore aggiunto lo trasferiva ma in altri Paesi e non meno
E Scelta queste che anche quando nel decreto sul pubblico impiego
Qualcuno aveva il governo aveva detto che i professori universitari a cui si riferiva a Giulianova
Dovevano essere contrattualizzati perché le sacche di privilegio sono anche quelle che a fronte di uno sviluppo libero della cultura non pone mai problema leghisti nessun vincolo lady nessun controllo su qual è la redditività
Di chi lavora nella pubblica amministrazione ancora una volta abbiamo ceduto hanno ceduto alle lobby di pressione e siamo ritornati indietro rispetto e allora
Se è vero che vogliamo andare verso uno sviluppo della tecnologia soprattutto realizzata in casa
Se è vero che i nostri ricercatori che hanno i nostri docenti universitari non sono secondi a nessuno nella produzione culturale nel confronto con gli altri Paesi
Ma allora perché non facciamo un azione di coraggio perché non mettiamo al servizio del Paese queste forze invece che come è stato fino a oggi
Parlare di quello che il nostro Paese la ricerca e cultura invece di parlare di ricerche e sviluppo e di chiedere che su queste cose si opera
Un'altra questione che comunque mentre noi dovremmo sviluppare questo tipo di tematiche dobbiamo portare avanti un concetto quello della solidarietà
Dello stato sociale che comunque ha un costo e sul quale noi non possiamo recedere più nemmeno di un millimetro
Solidarietà è un concetto che non si proclama soltanto dei congressi la solidarietà è un valore che va portata avanti giorno per giorno la solidarietà tra i popoli tra i lavoratori fra i cittadini
Solidarietà e non pensare che fare una manifestazione contro il razzismo sia un rituale i nazisti quando sono nati in Europa non erano non erano tanti come non s'uno tanti oggi ma quello che è successo poi per disattenzione lo abbiamo visto tutti e allora questo è un impegno che dobbiamo continuare a portare avanti
Così come la solidarietà tra gli occupati e disoccupati deve diventare sempre di più la nostra forza
Ed è un problema che dovremo affrontare proprio noi all'interno del mondo del lavoro perché la solidarietà con cui no con chi non ha lavoro si costruisce anche quando andremo al confronto sulle piattaforme contrattuali non potremo dimenticarci lo nemmeno in quel momento
Perché il problema di di chi cerca lavoro del prima di chi rischia di perdere il lavoro anche se è vero quello che diceva l'onorevole Amato se è vero che il problema è che non abbiamo creato una cultura per cui oggi abbiamo gente che a quarant'anni rischia di non essere più sul mercato del lavoro ma nel frattempo non possiamo espellerli dal mercato del lavoro dobbiamo in qualche modo recuperare dobbiamo in qualche modo andare a
E sullo stato sociale
Lord lo ha detto Pietro nella relazione
Questo stato sociale quello che si è configurato oggi dopo la riforma sulla sanità lo stato sociale che si è configurato dopo quest'l'effetto più violento della crisi nel nostro Paese non è quello che noi vogliamo
Dobbiamo anche rispetto a questo operare perché in questi mesi che ci separano dagli effetti di dagli effetti visibili di queste riforme che ancora non sono stati visti tutti do dobbiamo lavorare perché si si recuperino quei concetti e quei valori per cui non è possibile guardare compagni non è possibile che non è possibile credere che una riforma sanitaria poteva passare per risparmiare sulle sulle spese dello Stato poteva passare solo per i bollini e solo per le file dentro le usi io a questo non credo non ho mai creduto e continuerò a nutrire e un'ultima questione il problema dell'etica e della morale che deve essere il presupposto di qualsiasi iniziativa noi vogliamo portare avanti
Chi come ha detto Pietro Larizza chi come noi si candida a far parte di una sinistra riformista e di governo non può perdere mai di vista il problema e di quel problema morale
Questo è il messaggio più forte che noi come sindacato noi come sindacalisti dei nostri comportamenti nella nostra quotidianità dobbiamo mandare a tutti ma soprattutto a quei giovani che oggi abbiamo raccolto il Primo Maggio in piazza perché abbiamo organizzato un concerto ma dovremo raccoglierli per spiegare che l'impegno sociale che l'impegno civile terre
Numero a fare politica è uno dei momenti più forti e più alto della democrazia d'un Paese queste quello slavo questo è motivo queste sono le ragioni per le quali noi dobbiamo riuscire a portare i giovani in piazza
Questo è l'insegnamento che i nostri padri ci hanno dato queste l'insegnamento che dobbiamo riuscire a trasferire e vorrei chiudere questo intervento con le parole digitale il presidente dell'associazione dei magistrati
In quale diceva guardate la corruzione il malcostume non si vince solo nelle aule di tribunale ma si vince nella coscienza e nella cultura della gente ebbene la UIL è portatore di questo valore questo dovrà essere il messaggio che da domani in poi prima ancora di tutte le altre cose non ci dobbiamo impegnare a portare fra la gente fra i giovani per noi e per il futuro di questo Paese
Sì circa una comunicazione
Domani mattina alle ore otto e trenta
Le commissioni che sono stati eletti dal congresso quella elettorale quella per il documento finali quella della verifica poteri dovranno riunirsi
La commissione elettorale alle otto e trenta nella sala numero centoventiquattro dovrebbe essere al piano di sopra
Quella del documento finale la stanza numero centosedici quella per la verifica poteri stanza numero centonove
Loro la parola a Paolo Gasparini
E si prepari Foccillo segretario confederale
Gattai segretario nazionale della UIL Trasporti
Delegate delegati ho avuto modo nella fase che ha preceduto questo nostro undicesimo congresso
Mi sottolineare come la gravità della situazione che il Paese stava attraversando prendeva necessario
Un'analisi della realtà politica sociale sindacale ed economica fuori da un vecchio e superato schematismo
La caduta del muro di Berlino ultimo atto della crisi del socialismo reale ed esperienze dei paesi dell'est se da una parte ha dimostrato il fallimento ideologico le dottrine che l'alimentare no dall'altra contribuito a mettere in forte risalto
Le debolezze dei paesi occidentali a più alto sviluppo industriale
La logica di questo processo di democratizzazione tra politica ed economia di questi Paesi
E l'impreparazione gli egoismi nazionali dei Paesi industrializzati
Hanno determinato un gioco che oserei definire senza mezzi termini al massacro
L'hanno trascorso il mio novecentonovantadue è stato caratterizzato inoltre da guerre economiche finanziarie rese possibili da venir meno di quell'ombrello politico
Economiche e militari che aveva unito i Paesi occidentali più economicamente avanza
L'Italia ha dovuto e deve affrontare ancora oggi questo dica documenti internazionale proprio in uno dei periodi più delicati della sua storia moderna
Alla crisi internazionale di tipo economico infatti è finanziario si accompagna a una crisi morale istituzionale politica ed economica che è la logica conseguenza degli errori del passato
L'assenza di una benché minima programmazione a lungo respiro la presenza di una imprenditoria che tranne alcuni casi rari rarissimi faceva dell'assistenzialismo statale la propria ragione di vita e che oggi rischia di rendere le nostre aziende non competitiva a livello internazionale
Un debito pubblico che arriva a tutt'oggi a un milione settecento mila miliardi e come se non bastasse una classe politica completamente delegittimata agli occhi dei cittadini da continui scandali che partono da Tangentopoli fino ad assumere contorni ancora più preoccupante arrivando alla conclusione con mafia e terrorismo prendo la situazione ancora più preoccupante
Quando all'incirca un anno e mezzo fa ha preso l'avvio le indagini da parte dei magistrati di Mani pulite
E partirono le prime comunicazioni gli avvisi di garanzia nessun mai immaginava che sarebbe emerso un fenomeno di così pazienza proporzioni e così radicato nostra società gli interessi dell'imprenditoria garantirsi di appalti delle opere pubbliche centrismo politico portato a sistema per soddisfare premente mente esigenze di Polito Ristich la lottizzazione partitocratica le convivenze le più diverse negative
Hanno intessuto una rete talmente fitta che si ha l'impressione che non sia rimasto oggi immune neanche un angolo d'apparato burocratico nel nostro paese ed in questo contesto credo che deve debba leggersi l'accordo del trentuno luglio ed in questo contesto che debbono terzi in considerazione le preoccupazioni sulla tenuta della linea di coerenza confederale espresse questa mattina dal segretario la nostra organizzazione nella sua relazione
Perché se è vero che il sindacato è stato l'unico soggetto a non essere coinvolto
In questa crisi che oserei definire totale è anche vero che maggiori sono le sue responsabilità per la partecipazione alle scelte
Un giornale titolava all'indomani del referendum trionfo del sì nascevano Italia
Ma qualità sicuramente un'Italia politicamente non simile al passato
Il nuovo sistema elettorale
Che non potrà essere diverso tra Senato e Camera porterà nuove aggregazioni anche di tipo movimentista e quindi di conseguenza una semplificazione del quadro politico avremo esecutivi sicuramente più forti in grado di governare in modo realmente decisivo
Avremo questa è una speranza una possibilità reale alternanza nel nostro Paese
L'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti condizionalità lo ricordava anche stamattina e l'onorevole Amato pesantemente il loro sviluppo organizzativo futuro
Determinando il rischio serio del consolidarsi di lobby di mestiere di interessi
Le scelte di politica economica in un processo di integrazione europea più forte e consolidato renderà più difficile l'accesso ai momenti decisionali e quindi evidente che il sindacato confederale
Dopo questa rivoluzione referendaria non può non tener conto che la società è fortemente cambiato e che quindi deve mutare anche esso accentuando la sua caratterizzazione confederale che anni la solidarietà tra lavoratori occupati e non uno degli aspetti caratterizza non più un sindacato antagonista che mostra i muscoli a un sindacato che cerca di essere autonomamente protagonista delle scelte politiche ed economiche
Conoscendo l'interessi che chiuderà sia direttamente che indirettamente ma quale sindacato un sindacato che sia realmente unitaria e che superando vecchi schematismi partitocratiche cito logici messi in discussione dal Paese reale
Via scadesse nel punto di riferimento minuti cittadini lavoratori e nonna
Ma per leggere queste bene che anche noi al nostro interno in questo congresso
Scegliamo a dare seguito alle decisioni prese nel recente passato
La scelta del superamento delle componenti del pluralismo non può rimanere fine a se stessa bisogna cercare nuove regole valide per tutta l'organizzazione
L'assenza di queste regole determinerebbe confusione e aspettative difficilmente superati
Dobbiamo essere coerenti con noi stessi e con la storia del nostro tentazione
Dobbiamo essere in grado di tutelare interessi non si scritti e nel contempo di evitare posizioni di porco corporativo
Partendo dal presupposto che gli anni futuri per tutto ciò che è stato più volte detto avremmo come centrare il problema da difesa dall'occupazione e sapendo che il lavoro a cura di esso è e deve rimanere l'obiezione del sindacato
Dobbiamo riuscire a fare quel salto di qualità che indubbiamente oggi un atto di coraggio
Dobbiamo avere la capacità di ricercare sulle proposte che noi facciamo tutte le possibili aggregazioni e soprattutto quello che più importante
Un tavolo certo di confronto tra tutti i protagonisti de la vita del paese impegnati ad assumersi le proprie responsabilità dobbiamo rendere compiuto l'atto stipulato il trentuno luglio condizione indispensabile per i futuri nove contrattuale
L'assenza della concretizzazione di questi renderà impossibile la definizione dei contratti ancora non rinnovati
L'occupazione si difende lasciando lo sviluppo e in un Paese moderno questo può avvenire soltanto facendo funzionare i servizi
Per queste non certamente per una difesa settoriale importante introdurre nel sistema Italia una nuova concezione del sistema trasporti
Nel nostro congresso nazionale abbiamo definito il sistema dei trasporti come e così via lo sviluppo
Perché l'importanza del patto trasporti i sistemi di mobilità di scambio non è soltanto una riflessione culturale una teoria sociale e il canovaccio essenziale
Per disegnare una realtà politica di crescita e di sviluppo verrà scelto un progresso culturale e sociale ma anche e soprattutto progresso economico questo è delega aggregate l'obiettivo che stiamo cercando di realizzare quando villa trasporti nella convinzione che insieme alla UIL potremo anche noi contribuirà vince la battaglia dei rotori per un futuro migliore grazie
Grazie Paolo
Voglio avvertire il congresso che fra mezz'ora poco più poco meno del previsto d'intervento di Bianchi Giovanni presidente delle ACLI
Do ora la parola a Foccillo si prepari Romano bellissima
Ma cari delegati e cari delegati molto opportunamente Pietro Larizza nella sua relazione parlava di una necessità di recuperare appieno una progettualità sindacale e immaginava un grande raggruppamento ideale
Non solo per rincorrere i processi che ugualmente avvengono nella società ma anche per sollecitare la sinistra a ritrovare la sua funzione riformisti
Infatti in questo Paese vi è una situazione in cui convivono tante crisi e grandi male
Ma potrebbero esserci possibili notevoli cambiamenti
Quello che oggi è in crisi a parer mio non è la legittimità della politica quando invece la sua moralità nella progettualità idea
Vale a dire andata riducendosi
La forza di un'opera come quella rappresentata dei partiti politici che nella società immettevo un ampio progetto di costruzioni di valori delle idee delle culture e che stimolava la partecipazione
Non vi è dubbio che nel paese vi è una grande voglia di cambiamento
Che è stata certificata dall'esito elettorale dei referenti
Neanche vero che dietro a questa legittima volontà espressa dai cittadini vi sono forze che pensano a una delegittimazione dell'intero sistema politico
E dei suoi strumenti democratici
Ed altre che sperano di utilizzare strumentalmente a questa crisi in modo da poter speculare in termini elettorali
L'analisi di queste vicende ci deve portare a riflettere in modo da far trionfare la verità
E di fronte a ciò i sindacati può svolgere una funzione di soggetto attivo di cambiamento ed essere un attore protagonista del rinnovamento della politica
Intorno alle bandiere del sindacato confederale d'unità può esserci ancora di più la possibilità di attivare la partecipazione politica dei cittadini e dei lavoratori
Pertanto bisogna consolidare
Il rinnovamento della funzione sociale del sindacato funzione che deve abbandonare le pregiudiziali ideologiche e le incapacità di assumere scelte che lo facciano diventare parte insostituibile di una società
Che chiede nuovi valori e nuove culture
In realtà credo che sia vitale per il sindacato proiettarsi nella società come soggetto di aggregazione riformista perché se lo spazio politico deve ridursi a solo pratica del quotidiano verrebbe a perdere inevitabilmente la sua stessa ragione d'essere
E cioè porsi come riferimento rappresentativo di un progetto sociale democratico complessivo
Lasciando solamente ad altri attori sociali
Problemi come quelli del risanamento economico dello sviluppo dell'occupazione dei diritti civili dell'uguaglianza sociale
Dell'emarginazione significherebbe abdicare a una responsabilità che il sindacato storicamente ha ricoperto
Viviamo oggi in un Paese nel quale convivono giuste esigenze di rinnovamento ma anche richieste di motivate rimandabili riforme politiche ed istituzionali
Ed esse come testimoniano i fatti di questi giorni hanno raggiunto un tale livello di bisogno che per soddisfarle ci vogliono volontà e mezzi non ancora presenti nell'attuale politica
L'attuazione di queste riforme esige una lotta consapevole delle difficoltà presenti ma soprattutto bisognosa di una spinta ideale
E certi
Che è una società in movimento il movimento impetuoso verso questi nuovi bisogni schiaccia molti privilegi e tende a modificare lo statu quo
Ma viceversa una società immobile soffoca la volontà di partecipazione Keynes esiste
Se questa è la realtà allora le cose non possono restare come prima perché quando viene meno la carica riformatrice
E la moralità di una società vi è non solo un voto di partecipazione ma anche di democrazia
Oggi la cultura del sospetto prevale sull'esigenza delle prove la denigrazione dell'avversario prevale sulla logica di dimostrare le proprie ragioni
Il dibattito diventa spesso offesa schiamazzo violenza verbale piuttosto che palestra dove pluralismo possa ancora dispiegarsi in tutte le sue forme
E la democrazia faccia prevalere le ragioni della maggioranza
Le violenze breve verbali la prevaricazione l'offesa e la denigrazione stanno diventando un brutto costume del dibattito politico
Scriveva proseguendo la verità si scopre solo quando gli uomini sono liberi di capi signor Carlo proprio per questo abbiamo bisogno di forze proverbi progressi
Che ritornino a parlare con gli uomini
Le donne i lavoratori gli emarginati i lavoratori immigrati e giovani il linguaggio della franchezza e della certezza per contribuire appunto a quella ricerca della verità in modo libero e non indotto
Sarebbe suicida continuare nell'andazzo semplicistico e accomodante dell'autoconservazione
Noi vogliamo che pure fra le difficoltà nelle quali ci troviamo e nonostante l'erosione del processo ideale politico che è in corso esca qualcosa
Che rappresenti un'ancora un ammaraggio un approdo per questo Paese
Possiamo dire che per ricostruire con la nuova fase di fiducia a cui Pietro faceva riserve ferimento nella sua relazione il sindacato deve svolgere una funzione maggiore rispetto al passato
Di forza che si batte per il rispetto delle regole democratiche per dare certezze positiva la gente per incanalare la protesta in un rinnovamento che rafforzi gli strumenti dalla democrazia partecipata
E di progresso e deve recuperare nella battaglia sindacale e politica la sua anima ideale non soltanto la sua funzione
In questa fase
Un'organizzazione come la nostra
Può rappresentare un punto di svolta non solo per la sua proposta strategica sempre più vincente
Ma anche per il modello organizzativo in cui viene valorizzato il pluralismo che una ragione della sua stessa esistenza
Se vogliamo continuare un'azione efficace coerente
Devono essere presente in tutti noi non dico l'orgoglio ma almeno la consapevolezza del nostro ruolo della nostra identità delle nostre finalità
Del nostro obiettivo nella costruzione del progetto politico che tanto c'ha la passione ognuno di noi sa che la nostra storia ha radici profonde ma non dobbiamo essere incerti e dubbiosi e neppure ignorare i di quella che è la nostra storia
E da tempo
Che andiamo maturando le nostre riflessioni con sempre maggiore assiduità ed insistenza sulla necessità per tutti di compiere un rigoroso bilance
Delle capacità propositive di sgomberare il campo da ciò che è vecchio o quello ancora da tempo di riunire le energie per la costruzione di un futuro migliore diverso
Quando oggi ci appare ancora più chiaro era già implicito nello sforzo di elaborazione e di revisione che in questi ultimi tempi abbiamo tentato di fare
Dobbiamo avere la volontà di comprendere meglio la società moderna nella quale operiamo
Di scandagliare più a fondo una realtà nuova che avanza e che si prepara e che noi dobbiamo contribuire a organizzare
Secondo una scala di valori e di possibilità coerenti con i nostri ideali dobbiamo ridare un nuovo vigore all'idea della società
Che è un insieme Complesso dove possano esistere ed esistono forze interessi desideri DiVersi ma che proprio per questo richiede l'esistenza di una strategia di fondo dove all'uomo
Al cittadino al lavoratore si debba rispondere a tutta la gamma dei suoi bisogni e non soltanto ad alcuni e dove ciascuno assolve in primo luogo ai suoi doveri
Non bisogna dimenticare che la lotta sindacale almeno per noi è soprattutto una lotta in cui le finalità sono esplicite chiari gli interessi che si tutela no e quelli che si contesta
Dove deve prevalere sembra la logica del confronto e non dello scontro
Con questo spirito faceva bene Pietro nella sua relazione a ricordarlo siamo andati al protocollo del trentuno luglio
Con la consapevolezza che una giusta politica di partecipazione alle scelte rigorose della politica economica fosse l'unico modo per risanare il Paese ad uscire dalla crisi
Dobbiamo essere convinti che contribuire partecipando direttamente
A risanare l'economia non è un favore che facciamo agli altri me è una giusta scelta per costruire uno sviluppo reale del sistema produttivo del nostro Paese in modo da assicurare il futuro per noi è per i nostri figli
Guardate mi hanno molto colpito le parole di Luciano lama
Dopo l'accordo del trentuno luglio quando diceva quando una nazione si trova in condizioni di tanto malessere difficoltà
Ebbene anche i lavoratori non possono chiamarsi fuori e questo è il senso è questo lo spirito con cui siamo andati apporto a a firmare con l'accordo
Chi se n'è chiamato fuori allora vuol dire che mette in dubbio il ruolo fondamentale di partecipazione nelle scelte del sindacato nelle scelte dell'economia del sistema produttivo
Per rincorrere spinte che rischiano di degenerare aggravare i problemi
Infine oggi esistono le condizioni per ritrovare l'unità come diceva la ringrazio ma soltanto precisando negli obiettivi la strategia nessuno vuole ignorare le divergenze e i problemi recenti anche nel rapporto fra le due organizzazioni e su cosa si intende per democrazia delegata o di movimento
Tutti insieme però dobbiamo fare uno sforzo per non considerare Matera materiale d'archivio
La volontà unitaria e per renderla contrario terreno di confronto e di lavoro politico occorre con estrema franchezza impegnarsi per creare le condizioni per la ricostruzione di un terreno unitario
E fondare il rapporto su basi stabili sul regole certe di comportamento programmi strategici comuni abbandonando anche la voglia dell'egemonia lo stesso concetto dell'autonomia
è un concetto di prospettiva fondata su un'idea di partecipazione diretta
Nei rapporti società stanco di democrazia di pluralismo altrimenti si costruisce solo un sindacato subalterna corporativo
Il sindacato
Cari compagni e care compagne
è un patrimonio di questo Paese e della stessa democrazia soprattutto in una fase difficile e complicata come quella che stiamo vivendo solo tutti insieme uniti riusciremo a tutelare questo patrimonio siamo una delle forze
Credibili in grado di parlare con la gente di mobilitare la per questioni giuste
Dietro le nostre bandiere vibrano e si mobilitano ancora i cuori di tanta gente certi vi sono anche a problemi sul piano del rapporto coi lavoratori che devono essere affrontati e risolti
Non si tratta però di navigare nell'utopia ma di far coesistere nel quotidiano il concreto con l'ideale la necessità materiale con la necessità utopica
Per questo diventa indispensabile di attivare una presenza del sindacato quale forza di democraticità del lavoro
E di partecipazione nella società ricercando nel nostro retaggio culturale
Rinnovando lo con quelle che oggi si presentano come condizioni possibili di militanza di aggregazione attiva ed impegnata viva la UIL vive sindacale
Grazie col ciclo la parola a Romano bellissima
E si prepari
Miniati Silvano segretario generale di ma qui il pensionato Romano bellissima segretario nazionale dei chimici
Compagni e amici
Era inevitabile
Che
Questo congresso
Si trovasse ad affrontare
Una serie di temi e problemi
Tutti di drammatica attualità tutti estremamente importante
E pur se cinque giorni sono un lasso di tempo abbastanza ampio
Rispetto i temi che abbiamo di fronte sembra un Periodo estremamente ecco
Come fare a parlare di tutto come fare a discutere di tutti i problemi che oggi attanagliano
La società italiana
Vi è il rischio di privilegiare alcuni aspetti come mi è parso di cogliere da alcuni interventi sicuramente importante non è mica
Un'accusa
Quelli delle riforme il rinnovamento il cambiamento sono i termini più ricorrenti in questo dibattito cose estremamente importante giuste ma attenzione
Non vorrei trovarmi
Con un vestito nuovo non vorrei trovarmi con regole più efficace e più efficienti e della democrazia ma con un Paese devastato dal crollo economico e dal crollo occupazionale
Quindi ne passa estremamente equilibrata indovinata e centrata la posizione della UIL
Che assieme ai temi nel rinnovamento del risanamento della questione morale pone comunque al centro i problemi nella difesa dell'occupazione della difesa del reddito dei lavoratori
E per questo propone
Un patto per lo sviluppo una elemento che non ho visto ripreso molto almeno sino a questo momento dal dibattito e che tuttavia a me sembra l'elemento essenziale di questo congresso dopo diamo assumere la consapevolezza che questa non è un'opzione
è una scelta obbligata
E sarà bene che assumano consapevolezza alle istituzioni sarà bene che assumano consapevolezza
Il sistema dell'impresa e il sistema finanziario
Non può sfuggirci che oggi noi paghiamo il posto di questa crisi in termini Diversi molto più pesante è molto più grave degli altri Paesi europei
Perché paghiamo il posto per il crollo della domanda ma noi si aggiunge a un costo che quell'ordine in dell'inefficienza del sistema Paese nella competizione con gli altri Paesi europei
Noi stiamo rischiando
Concretamente di diventare una Polonia
Stiamo vedendo sparire pezzi importante del nostro apparato produttivo nell'indifferenza generale
Il settanta per cento dell'industria farmaceutica italiana e ormai nelle mani delle multe nazionali e straniere
Questo significa che anche alla ricerca rende altre strade va verso altri Paesi
Abbiamo visto che è una grande azienda nazionale alla Pirelli dismette un in spero settore produttivo quello dei prodotti diversificati
E vanno a finire nelle mani di multinazionali stranieri vediamo la chimica italiana che decide di dismettere il settore dell'agricoltura quando in questo Paese c'è ancora un mercato di due milioni di tonnellate
Di consumo di concimi Complessi ebbene compagni e amici noi siamo di fronte a un attacco frontale a questo sistema produttivo
Ma se vogliamo andare oltre guardiamo nel settore del vetro dove si è scatenata una guerra
Senza precedente
I prezzi sono crollati del trenta per cento e quale motivazione ci sono
Per giustificare questo crollo dei prezzi dal momento che in questo settore non ci sono stati avanzamenti tecnologici dal momento che in questo settore non sono venuti abbassamento dei costi Uto il lavoro non sono venuti abbassamento del costo delle materie prime
E allora
Vivente che si è aperta una guerra sui prezzi per buttare fuori mercato le aziende italiane i quali notoriamente
Pur potendosi confrontare alla pari tecnologicamente non hanno dietro le spalle quale supporto finanziario che altri Paesi hanno ma ne vogliamo ancora di più bene
Le nostre aziende in un contesto come quello in politiche come questo che stiamo vivendo
In cui il sistema Italia non è riuscito a creare le sinergie
Fra i diversi settori della produzione della finanza delle istituzione quindi non è riuscita a realizzare un sistema Paese espone il sistema produttivo italiano
A diventare una specie di
Aziende apolide che si presentano sui mercati internazionali senza non vorrei usare il termine sostegni o ma senza quell'apparato che contraddistingue gli altri Paesi della Comunità europea
Lo abbiamo pagato lo paghiamo anche questo in termini occupazionali
Ma vi ricordate il tentativo dalla Pirelli di scalare la Continental in Germania bene
Pur avendo acquisito il quaranta per cento delle azione la Pirelli non è riuscita ad avere il controllo di quell'azienda perché il dieci
Ha trovato una reazione compatta del mondo finanziario una reazione pompata della istituzione ha una reazione pompata del sistema produttivo
Vogliamo vedere qualche altro tentativo la il tentativo di De Benedetti di scalare la Società Général du Belgique
è andata buca anche quella perché si è presentato da solo in un contesto che reagiva come sistema Paese
Olinda riprendiamo coscienza poi il Paese prende coscienza di questo stato di cose ogni noi ci avviamo inesorabilmente verso un impoverimento tragico
Perché tutte queste cose poi li paghiamo in termini occupazionale
Quello che sta avvenendo realmente una situazione come dire di
Di liquidazione di un grande patrimonio industriale
Perché è e non sarebbe grave qualcuno potrebbe fraintendere dire che io qui venga imboccare protezionismo in una società invece che si rifà alla libertà del mercato
A parte che anche su questo ci sarebbe da fare
Qualche appunto non esiste un mercato regolatore di tutto ma la preminenza ce l'ha sempre il sistema politico e debba garantire gli indirizzi e debba orientare il mercato
Ma ciò non di meno non sono regole di protezione che si imbocca ma quella di un sistema paese che riesca ah utilizzando le proprie risorse in modo sinergico a difendere il sistema produttivo e quindi a gettare le basi per un possibile sviluppo
In questo senso io credo che la proposta di questo patto per lo sviluppo sia una iniziativa forte che dovrà essere da noi valorizzata
E da noi come dire spinta perché venga fatta propria da tutto il movimento sindacale
Io sono convinto che non ci sono strade alternative a questo sei no hanno una serie di interventi come dire di tamponamento l'unica strada che può garantire al nostro Paese una qualche prospettiva di difesa una qualche prospettiva di e di recupero e quindi di sviluppo produttivo ed è terminata
Dalla capacità che avremo di mettere assieme il mondo della produzione le nostre istituzioni il sindacato il sistema della finanza
In un pacchetto complessivo che costituiscano i presupposti per cui venga messo in piedi un sistema paese
Capace di reagire ad agire in direzione dello sviluppo in direzione della difesa dell'occupazione indifesa
Del
Il nostro sistema produttivo
Altrimenti io ho accettato solo alcuni
Pezzi del nostro sistema produttivo che stanno andando fuori e vorrei sottolineare
Sì avrei
Concludo vorrei sottolineare dicendo che il le acquisizioni straniere
Non sono negative perché cambia per una forma di nazionalismo dietro sono negative quando queste rilevano le aziende per liberare assolo le quote di mercato lasciando a noi le conseguenze occupati
Delle quote di mercato per presto dobbiamo reagire dando forza alla proposta della Wind perché sia dove questo patto per lo sviluppo scusatemi per il tempo vi ringrazio
Grazie grazie romano allora la parola Miniati
Segretario generale dei pensionati dopodiché parlerà il presidente delle ACLI
Amici e compagni
Se un congresso
E anche un momento di verifica dello stato di una organizzazione
Credo che dopo i congressi di categoria e territoriali
E l'avvio di questo nostro congresso nazionale
Possiamo dire che è salvo alcune eccezioni la UIL code oggi di buona salute
Ed è in questo quadro generalmente positivo
Che il congresso nazionale della UIL Pensionati ha rappresentato un avvenimento straordinariamente bello
Del quale anche da questa tribuna io voglio ringraziare le migliaia di amici e di compagni che con il loro difficile impegno di ogni giorno hanno permesso alla Wikipedia affermarsi sul piano politico e su quello organizzativo
Ma la consapevolezza di vivere in un'organizzazione in buona salute
Deve infondere ci sicuramente maggiore slancio
E rafforzare la nostra determinazione a far sì che da questo congresso ci si accinga ha più decisivi e chiari passi in avanti dobbiamo trovare maggiore coraggio nel rivolgerci ai lavoratori ai pensionati ai cittadini tutti i facendo appello alla loro non alla loro emotività ma alla loro razionalità
Larizza nella sua relazione di ieri
Nel denunciare il degrado della politica e delle istituzioni
E nel mettere in luce i pericoli di involuzione che minacciano il nostro Paese è stato chiaro nel chiedere la fine di quella parte della immunità parlamentare che non riguarda l'agire politico
E nel sostenere che il Governo Ciampi deve assumere come prioritario l'impegno per una nuova legge elettorale
Essendo d'accordo
Con le affermazioni di Larizza
Sento tuttavia l'esigenza di chiarire
Che non lo sarei più se la richiesta di nuova legge elettorale dovesse significare anche l'assunzione automatica del discorso di coloro che dicono elezione nuova legge elettorale entro luglio elezioni ad ottobre
La UIL deve dire che uno scenario che prevedesse che a luglio si approva la legge a Boston si fanno gli accordi e a ottobre si vota raccoglierebbe solo apparentemente la volontà di rinnovamento espressa dal paese
Nessuno potrebbe parlare di rinnovamento in modo serio se ci dovessimo vedere costretti a ruolo di soldatini
Che a settembre si mettono in marcia per le urne sulla base di accordi di sigle di candidati inventati dai soliti cento riuniti a Camaldoli o sulla spiaggia di Montalto di Castro
Il passaggio dalla proporzionale al maggioritario una volta fatta la legge presuppone un periodo di incubazione nel corso del quale gli schieramenti si scompongono estivi aggredivano su proposte precise e alla luce del sole
Altrimenti il trasformismo vincerebbe sulla politica intesa in modo corretto e la democrazia riceverebbe un colpo letale
Chi ha dubbi su queste mie preoccupazioni è pregato di guardare a quanto sta succedendo nei comuni ove si vota con la nuova legge
Una legge certamente buona e che rischia tuttavia di essere screditata dalla fretta
E dal fatto che poche persone magari sempre le solite si autonominò rappresentante della società civile e decidono ancora una volta sulla testa della gente senza chiedere il parere della gente il sindacato
Non può stare a questo gioco e potrà giocare un ruolo davvero decisivo se pretenderà che Ciampi governi a tutto campo
Se chiederà che rimanga in carica finché sarà in grado di compiere scelte utili se costringerà tutti a confrontarsi con i problemi e con i programmi prima ancora che con gli schieramenti
E lo potrà fare con tanta più credibilità se entro l'estate Sabra imboccare senza equivoci la strada dell'unità
Si è detto no al sindacato unico
Convinti che anche il sindacato unitario più forte e più pluralista avrà sempre alla sua destra come alla sua sinistra formazioni grandi o piccole che ne contesteranno la collocazione e il ruolo dobbiamo però chiarire che l'alternativa al sindacato unico non è una rinnovata o riesumata Federazione unitaria
Sindacato unitario non potrà che significare un corpo sociale unico un medesimo gruppo dirigente una sulla figura
E se questa è la strada la scelta è tutta politica partire dalla unificazione dei patronati o dei centri di servizio
Come sembra fare trentini
In assenza di una scelta politica chiara sarebbe solo un pasticcio è un'illusione
Larizza ha detto chiaramente
Che le strutture che possono compiere un passo in più rispetto alla situazione attuale sono invitate a farle al congresso della UIL per abbiamo avanzato ASPI FN P proposte precise a partire da quella di lanciare una grande campagna per organizzare sotto un'unica sigla i pensionati ex lavoratori autonomi oltre cinque milioni di pensionati
Dei quali il quaranta per cento non iscritto a nessun sindacato il cinquanta per cento iscritti alle organizzazioni di categoria del lavoro autonomo
E solo il dieci per cento ai sindacati confederali
L'obiettivo generale della nostra azione rimane ovviamente quello di una federazione unitaria di tutti i pensionati
Che potrebbe organizzare ancora tanti pensionati che andrebbe costruito costruita il rapporto stretto anche con associazioni con gruppi che
Non sa
Esercitano il ruolo vero e proprio di sindacato in quanto non raccolgono deleghe come il caso della Federazione anziani delle ACLI ma che hanno sicuramente da dire la loro in un progetto più generale ebbene questo progetto
Deve tener conto del fatto che stia FN Pio Whip che pur con i loro quattro milioni e mezzo di iscritti sono una grande forza ebbene però organizzano meno di un terzo di tutti i pensionati italiani
Le risposte dischi e BNP
Che ci sono venute a Riva del Garda uno cortesi e amichevoli sono ancora molto diplomatiche e mi auguro che anche con l'aiuto delle confederazioni sia possibile invece compiere scelte più incisivo per ritornare allo stato di salute della nostra organizzazione
Credo che non sfugga a nessuno
Che in un corpo che cresce e si fortifica crescono e si porti implicano anche le piccole come le grande malformazioni e si consolidano vizi e abitudini non sempre positivi
Del resto se pensiamo amici e compagni scusatemi la battuta a qualche piccola rissa che abbiamo fatto magari per allargare le liste dei delegati e a certi momenti di questa sala anche questo credo appartenga alle nostre brutte abitudini e cosicché in ognuno di noi
Si è lasciato crescere in bocca
Una sorta di lingua biforcuta che ci permette ad esempio di parlare di confederali età
E di intendere invece diocesi e sia chiaro che parlo di diocesi con il rispetto dovuto alla tradizione organizzativa dei cattolici italiani
Nelle diocesi il vescovo rappresenta l'unità ideale della chiesa ma ogni parrocchia fa storia a sé
Ogni parrocchia una propria logica amministra i propri beni incurante talvolta di quanto avviene dell'insieme della di succede così che vi siano questi vecchie preti poveri
Che muoiono di fame e succede anche che al mantenimento dell'Arcivescovado non si partecipi tutti in modo equo e che anzi siano spesso coloro che hanno di meno a dare di più
Credo che Pietro non si offenderà nel sentirsi paragonare a un vescovo al quale si dà sempre ragione e magari si passa anche l'anello apprezzo però che non prenda troppo sul serio il discorso sulla comunione dei beni
E se vogliamo lasciarci alle spalle la logica della diocesi e scegliere quella della confederali TAC il banco di prova piaccia o no è quello del territorio e del sindacato dei cittadini il problema non è solo quello comunque decisivo di riservare al territorio il massimo possibile di risorse ma anche di chiarire che c'è una bella differenza tra sindacato degli utenti e sindacato dei cittadini
Una sede territoriale in grado di svolgere attività di patronato
Di compilare rende sette quaranta non è di per sé sede del sindacato dei cittadini
Lo diventa se in quella sede con il concorso di tutte le categorie civili si riesce a costruire un centro di organizzazione di elaborazione di iniziativa e di vertenza soprattutto sui servizi
Il territorio dico anche per ragioni morali oltre che per ragioni politiche e di prospettiva perché ha sul territorio
La forza della nostra organizzazione e lì come del resto sui luoghi di lavoro che noi troviamo ogni giorno migliaia e migliaia di amici di compagni di pensionati di lavoratori che la politica dell'housing nella fanno molte volte nelle situazioni più difficili più scomode apprezzo di Dori sacrifici
Ed è da lì allora che bisogna ripartire per applicare quello che Pietro diceva nella sua lettera agli iscritti quando diceva appunto la parola ritorna agli iscritti e ai lavoratori
E credo che quando affrontiamo i problemi del territorio dobbiamo anche chiarire un'altra cosa
Certo io sono contro il pressappochismo
Sono contro l'assalto Valeria ma fa una certa impressione ogni tanto pensare che si risolve tutto in termini di managerialità in termini di professionalità in termini di meccanizzazione amici e compagni
Nel sindacalismo italiano nel sindacalismo della UE il ci sono valori antichi che debbono sopravvivere non si è buonisti intacca listino solo perché si sa tutto non si è buoni sindacalisti solo perché stia il computer perché se non sia in grado perché non ci si crede di stare tra la gente con la gente con i problemi della gente che il sindacato dei cittadini non si riesce a costruire
E devo dire che a me seppure con un po'di Nostalgia
Quando sento parlare di valori antichi ha fatto una certa impressioni
Che prendere atto questa mattina
Alla fine dell'intervento
Dice Giuliano Amato un intervento sicuramente molto interessante molto lucido che io ho condiviso scoprire che neppure per Amato
Alcuni dei valori fondamentali del sessantotto non sono morti
Anzi sono da rivisitare ebbene allora credo che da qui in qualche modo bisogna partire non per tornare alle guide militarismo magari forzato e talvolta sbagliato di ieri ma per tornare a un nuovo concetto di solidarietà e nuovo concetto di solidarietà
Si afferma nel Paese se intanto ripetono voi riusciamo ad affermarlo nella nostra organizzazione io non credo che possano essere credibili delle organizzazioni sindacali politiche sociali quello che volete che parlano di solidarietà all'esterno e non riescono a farla vivere ogni giorno al proprio interno permette confederali tabù dire questo vuol dire attrezzarsi ad affrontare le sfide a tutto campo di domani
Quelle previste dalla relazione quelle che i tempi si metteranno di fronte nei prossimi mesi nei prossimi anni grazie
Ora grazie allora la parola al presidente delle ACLI Bianchi
Del pari Pagliuca segretario generale della UIL scuola
Penso a mia volta di dover ringraziare Miniati a duplice titolo uno per la citazione nella nostra Federazione degli anziani
La seconda per avermi regalato in dubbio un dubbio se intervenire da presidente delle anch'io da parrocchiano avendo una qualche esperienza nei rapporti che si intrecciano tra parrocchie e diocesi ma evidentemente parlo da a Christa sapendo quanto nella UIL gli acquisti siano stimati i raccolti
E direi parlo anche
Avendo in mente quello che oramai tutti chiamiamo nel nostro Paese il terzo sistema
L'associazionismo il volontariato noi presentiamo ogni due anni anche nella un rapporto sull'associazionismo al volontariato bene nell'ultimo rapporto è stato consegnato un mese e mezzo fa
C'è un dato questi fa anzi due
Coloro che sono associati nelle grandi associazioni come la mia in questo Paese sono otto milioni e mezzo
Quelli che fanno volontariato è nostro
Parametro porterà con ogni anno è considerata volontaria ti dedica in media
Almeno sei ore la settimana un impegno gratuito per gli altri dai ragazzi che stanno sulle ambulanze anti a aiuta domicilio e così via bene sono cinque milioni e mezzo
Fate una qualche area di sovrapposizione togliamo due milioni sono tredici milioni
Le persone che stanno molto spesso nel sommerso di questo terzo sistema e che sono quella Energia
Della quale spesso l'opinione pubblica si dimentica e che invece sono forse disponibile in questa fase di trapasso e di traghetto come si usa dire del Paese bene
Fatta questa premessa penso che il mio ruolo qui quello di ospite invitato a portare un contributo a nome della propria organizzazione
Un atto di cortesia in tempi normali
Ma non sono tempi normali quelli di oggi
Le trasformazioni in atto nella società pongono al mondo del lavoro in primo luogo sfide cui non siamo e non possiamo sottrarci
Strategie impegni originale in grado di muoversi nelle contraddizioni per indirizzare la fase di cambiamento
Sta formandosi cioè una società diversa
In cui convivono dinamicamente con internet si originali il vecchio e il nuovo il passato e il futuro
Società postindustriale troppo facile dire così c'è un'impazienza di nuovi modelli esplicativi che bisogna tenere a freno
è cambiata l'impresa
Così come l'abbiamo conosciuta negli ultimi decenni
è stata egemone negli anni Sessanta e Settanta imposto modelli a linguaggi basti pensare tutta appunto una grande stagione di lotte sindacali alla cultura rivendicativa alle forme della contrattazione pensiamo alle spinte egualitarie al punti unico di contingenza tutto quello che ha portato il sindacato italiano ad essere un sindacato delle garanzie con i suoi pregi e i suoi limiti
Ad essere insomma un grande sindacato della stabilità una stabilità come garanzia delle relazioni di lavoro rivolta a difendere i lavoratori dalla precarietà
E dall'insicurezza in Italia dove la scarsità e qualche volta anche una cultura pauperista dica hanno inciso se il movimento sindacale
Oggi alla stabilità si sostituisce sempre più un'altra parola chiave di adesso e credo del prossimo futuro flessibilità
Tramontano i profili professionali fissi le carriere che durano una vita l'organizzazione del sistema delle macchine trionfa come tendenza alla flessibilità e bene penso sia un grave errore giudicare che sia soltanto un bisogno dell'impresa
La flessibilità è anche una domanda del mondo del lavoro
S appunto l'arco di un conflitto in cui una domanda comune porta dietro interessi diversi che bisogna contrattare confrontare risolvere di volta in volta
Flessibilità nei tempi nell'organizzazione del lavoro ma anche lavoro flessibili si stanno producendo fenomeni nuovi mezzi lavori quasi lavori spezzoni di lavoro
Un mondo che si usa chiamare con un'espressione generica il lavoro in forma ebbene proprio per questo la flessibilità è oggi una delle sfide più dure e più importanti al sindacato italiano come appropriarsi della flessibilità come domanda del lavoro dipendente e non solo dell'impresa
Come tenere insieme stabilità delle garanzie è innovazione della flessibilità il sindacato è in affanno una fanno non da poco flessibilità decentramento innovazione tecnologica crisi delle vecchie identità collettive mutamenti profondi del mercato del lavoro
Hanno messo in difficoltà il suo potere di rappresentanza
Non siamo certo noi cantori del declino sindacale anzi
Mai come ora accanto a difficoltà si aprono dinanzi al sindacato a spazi di intervento
E quindi anche in questo un passaggio di fase si deve cambiare la cultura contrattuale le culture del lavoro la struttura organizzativa si tratta di costruire una cultura sindacale che controlli stimoli in qualche modo governi il nuovo per tutto ciò non basta decentrare pare a me la contrattazione
è decisivo individuare metodi nuovi nella ricomposizione degli interessi che Pittin una logica perdente di piattaforme meramente additivo di piattaforme che riducano la pluralità
è vero
Si sente oggi parlare molto di Ittierre colazione c'è una fazione del patronato che sogna una contrattazione senza il sindacato una sorta di azienda famiglia alla giapponese
Ma la deregolazione mi sembra indicare qualcosa di più e di più intelligente di questi sogni reazionari
Essa indica il bisogno di nuove regole che devono sostituire le antiche
è vero anche in un tiro nascondevo che in parte è diminuita la centralità delle grandi triangolazioni che hanno scandito gli anni settanta ma il ruolo del sindacato rimane centrale per ogni seria politica dei redditi il sindacato può dunque essere uno dei protagonisti della formazione di una politica economica orientata verso la crescita di cui l'importanza enorme delle politiche attive del lavoro è nella formazione della formazione professionale
Possiamo dire punture che il sindacalismo era un movimento sociale diventa ora un fattore politico
E quanta traccia nella relazione di ieri di Larizza ho trovato di questo profilo
Anche per il sindacato sia perché insomma una fase dura di trasformazione e per questo mi pare importante oggi più che mai a rilanciare un'antica battaglia del movimento alcolista l'unità sindacale
I grandi mutamenti internazionale la fine della cultura classista del movimento operaio la stessa difficile stagione politica
Aprono opportunità primi impensabili per un sindacato in cui di in cui convivono diverse culture ma unitario in grado di rappresentare il nuovo lavoro nella stagione di Nuova Democrazia
Che sta aprendosi nel Paese
Ci sono alcune sfide che riguarderà il movimento dei lavoratori nel contesto più generale della politica italiana
La prima è quella del formarsi di una società duale una società di impresa in una sua parte è indifesa in un'altra sua parte di una cittadinanza come privilegio e di una cittadinanza se così si può dire come l'esclusione
Questo processo in Italia tanti nomi innanzitutto l'inoccupazione
Dobbiamo cominciare a pensare seriamente ad un diritto al lavoro oltre il mito della piena occupazione nessuna presa di posizione demagogica ma una presa d'atto realistica di un problema allarmante
Se si vuol creare una cultura del lavoro come prestazione non come posto una cultura del lavoro come servizio produttivo e non come rendita vanno abbattuti i tempi della inoccupazione giovanile
Non si tratta di l'OPA di trovare lavori fittizio lavori assistiti che servono più vaste noir un problema che a risolverlo
Due solo gli strumenti principe di questa strategia le politiche attive del lavoro è ancora una volta la formazione professionale
Politiche attive del lavoro che sappiano inserirsi efficacemente nei contesti territoriali una formazione
Che sappiamo vedere anche prevedere opportunità del lavoro una formazione è stato ben detto all'occupabilità
Sono ormai finiti per davvero gli anni del consumismo allegro della spesa facile del debito senza frontiere
Non solo l'avventura europea richiede rigore e responsabilità anche per non continuare questo stimano balletto intorno a Maastricht dove tutti dicono le ragioni per cui mastri non diventa applicabile
Ma le contraddizioni sempre più evidenti di una società come quella italiana che coniuga spreco di disoccupazione chiedono un riferimento forte alla politica
Questo in un momento in cui parlare di politica è diventato qualche volta un impaccio in questo Paese
Ma fare politica non è intascare mazzette elargire favori gestire il potere per tornaconto di Popper tornaconto Ripa
Quale politica quindi è quale politica dignitosa
Non sono i lavoratori e i lavoratori socialisti a dover recuperare credibilità e onorabilità
è un bene c'è una classe politica che ha preferito le prebende talvolta il malaffare al lavoro a dover lasciare precipitosamente l'azienda
La gente che ha preso con indignazione generale posizione contro chi si sottrae al giudizio dei giudizi sa da che parte stanno i lavoratori della UIL
Attenti a un'aspirazione ideale quella socialista e laica appunto che continua a meritare rispetto e che si possono continuare ad onorare
E mi pare
Davvero un contributo originale all'esserti e al crescere di quel sindacato unitario che tutto lo ricordava l'Arizona nella relazione introduttiva è saldamente ancorate deve esserlo sul terreno del riformismo
Ancorato nel contempo sul terreno di una conquista autonoma che si colloca sono ancora parole di Larizza oltre la doppia verità sindacale
Che afferma da un lato l'autonomia e dall'altro consente che i suoi quadri siano organici al partito
Tutto ciò
Si fa più determinante oggi alla vigilia ho ragione di credere del definitivo ingresso nella stagione dell'alternanza alternanza di uomini e programmi alla gestione del governo del paese
Le acque
Fin dalla prima ora nella modestia caparbia delle loro forze languire quindi tutto il sindacato hanno dato un contributo rilevante alla competizione referendaria e quindi alla valanga di sì dell'apparire
Non già non già perché ci avreste preso voglia di uscire dal campo consueto dall'impegno per mettersi a giocare con il Meccano delle istituzioni
Piuttosto
E insieme avevamo capito per tempo che la riforma delle regole istituzionali ed elettorali si salda con l'esigenza di un rilancio indilazionabile dell'occupazione e dell'economia
Di un ripensamento non di uno smantellamento dello stato sociale
E questo è soltanto un consentito si si esce definitivamente dalla stazione dei governi del
è finita in questo senso anche la stagione di un certo Brambilla lirismo c'è bisogno di un governo dell'economia
E non a caso ogni scivolone del ceto politico si ripercuote con regolarità davvero svizzere cronometrica ad esempio dalla Borsa o nell'andamento dalla
Perché l'alternanza può è la ragione funzionale di una svolta etica
Perché la stabilità dei governi può chiarire come sia davvero chiusa quella che chiamavo la stagione dei governi deboli per un'assunzione di responsabilità di tutti i soggetti politici a partire dal sindacato
Chiudo fare politica oggi
Vuol dire infatti essere in grado di trovare le risorse morali e finanziarie per ripensare le logiche della spesa sociale
Per riformare risanare le istituzioni per ridare Allo stato il suo ruolo di coordinamento e di indirizzo lasciando agli enti locali la gestione territoriale
Significa procedere senza indugi ad una profonda reggino regionalizzazione del sistema fiscale e assistenziale della stesse istruzioni
All'abolizione della natura centralistica e verticistica dell'amministrazione statale
Noi tutti sappiamo che decenni di sperperi e saccheggi organizzati della cosa pubblica hanno posto la società italiana di fronte alla necessità di affrontare un periodo di austerità
Ma noi possiamo trasformare l'austerità che ti sta dinanzi non in una maledizione ma in una certa vera e consapevole di convivenza civile
Portando ciascuno il proprio contributo affinché
Un nuovo patto sociale cui anche quel terzo sistema quel sommerso dell'associazionismo e del volontariato di cui dicevo e partecipe un patto sociale cioè che sia fatto politico
In grado di rilanciare la nostra democrazia e l'unità nazionale ripeto
Uno slogan è prevista che credo attraversi giustamente tutto
Il movimento sindacale insieme si può si tratta di dimostrare
Grazie grazie Bianchi
La parola
A Pagliuca si prepari Caronia Salvatore della UIL di Imperia
Colleghi colleghi amici carissimi
Ieri la stampa nazionale nell'annunciare il nostro congresso parlava di una promessa di un congresso di svolta
Oggi la stessa stampa riconosce che la svolta sesta
Noi diciamo che una conferma
Viene anche dal fatto che per la prima volta
In un congresso della nostra confederazione si parla della scuola e della formazione nel momento in cui si indicano le scelte di sviluppo per la costruzione del futuro del Paese
Lo ha fatto ieri nella relazione introduttiva il nostro segretario generale Pietro Larizza
Il quale nel tracciare le prospettive dello Stato sul fianco ha tra l'altro afferma
Che nella nostra idea di riforma lo stare perde i caratteri puramente assistenziali che aveva acquisito nell'erogazione dei servizi
E mantiene il primato pubblico cioè la responsabilità prevalente anche in un sistema misto
Ho voluto sottolineare quest'aspetto e ne sottolinea altri due per il discorso che poi il faro di seguito
Poi sempre Piero trattando della questione dei diritti del lavoro affermato
Che questi sono intimamente collegati e dipendenti
Dalla formazione continua
Dall'organizzazione della scuola di ogni ordine e grado
Dall'efficacia della sua funzione formativa dall'innalzamento dell'età per la scuola dell'obbligo dalla sua capacità di trasmettere ed elaborare sapere conoscenza e preparare così le future generazioni
Queste future generazioni che sempre dietro dice sono preparate predisposte a ricevere procurare cambiamo
Infine vi erano
Accorpato
In una sola frase
Ha saputo sottolineare che oggi in Italia il dipendente pubblico e considerato più sotto l'aspetto per un costo
Che sotto quello di un possibile produttore di ricchezza
Questo che cosa significa significa che si va attenuando la disattenzione che ha contraddistinto lei essere della scuola nella nostra società in questi ultimi quarant'anni
La stessa cosa ha fatto oggi Giuliana ma presidente del consiglio uscente il quale tra l'altro afferma
Che spendere Duemila miliardi per la scuola e la formazione e senz'altro più produttivo che spenderli per la cassa integrazione
E ci spiace
Che Giuliano Amato non sia più il presidente del Consiglio
Così come ci spiace che l'analoga affermazione non l'abbiamo fatta nel corso della gestione
Del paese che pure merita tanti apprezzamento per quella che è stata capace di realizzare in questo scorcio di tempo
Allora noi che cosa possiamo dire
Noi che della scuola ci stiamo occupando da tanti anni e che abbiamo vissuto traumaticamente anche momenti di contrapposizione interna la nostra stessa confederazione non possiamo dire altro gli esprimiamo soddisfazione in
Per questa circostanza
Ed apprezzamento per la capacità che ha avuto birra di sottolineare
Quale considerazione a oggi un pubblico dipendente nel nostro Paese considerazione che badate bene viene ripetuta ad ogni piè sospinto allorché si parla di un lavoratore della scuola
Perché quando si parla di razionalizzazione del sistema si parla solo di quanti docenti sono sopra numerati di quali tagli o con l'operare alla spesa pubblica per l'istruzione di Guanda costo dei contratti di quanti docenti occorre licenzia
E nessuno parla e nessuno ha parlato sino ad oggi della necessità di adeguamento dell'intero sistema
Riformando negli ordinamenti per dare flessibilità all'organizzazione del lavoro mediante l'estensione e l'ampliamento dell'autonomia delle singole unità scolastica
Il tutto preceduto dalla riforma dell'amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione contro decentramento delle competenze ed è la responsabilità economica a livello territoriale che è la più grossa aveva ora per lo sviluppo del nostro sistema formativo
Nessuno parla della necessità di elevare l'obbligo scolastico
E per questo aspetto siamo rimasti in L'ultimo paesi in Europa con un solo otto anni di obbligo rispetta i dieci agli undici che sono già in adozioni in altri Paesi europei
Anche dopo che lo stesso professor Romano Prodi in un lezione di economia coprodotta da RAI uno e dal Sole ventiquattro Ore
Dovendo parlare del gioco di squadra ha detto che la squadra si costruisce nella scuola che gli italiani restano a scuola poco vi resta fino a quattordici anni e che dovrebbero rimanervi fino a sedici anni
Nessuno ha mai parlato che sono trent'anni che si parla di riformare la scuola secondaria superiore
E trent'anni fa si diceva che questa scuola doveva essere riformata per assecondare il processo di meccanizzazione del nostro sistema produttivo oggi la meccanizzazione e ormai un reperto archeologico si era pensato anche il processo di automazione siamo nella fase da tutti indicato postindustriale
Bene la scuola resta invariato il secondo grande rimane quella tracciata da Gentile nel mille novecentoventitré settant'anni fa e quella per la distruzione tecnica
Tracciata nella legge ottocentottantanove del mille novecentotrentuno
Che pur tuttavia rimane alla legge più avanzata
Sul piano degli ordinamenti perché se applicata a piene
Anche oggi
Consentirebbe quella flessibilità di ordinamento
Che è necessario per dare ai giovani una più solida preparazione di base per metterlo in condizione di affrontare più serenamente l'impatto con il mondo del lavoro e delle professioni
Nel momento in cui lasciano i banchi ma di affrontarli anche in corsi post secondari in cui devono interagire non solo la scuola ma anche il sistema della formazione professionale di competenza regionale e l'università
Festeggiamenti del sistema formative che marciano ad una velocità diversa e che sono spesso Fonte dispiega proprio per le disarmonie degli ordinamenti e per le mancate sinergie
Dobbiamo
Determinare e nessuno ne parla le condizioni ottimali per gestire il capitale umano che la ricchezza più cospicua di cui dispone la scuola
Perché quando si parla di oltre ottocento mila docenti
E si dice che ce ne sono non si sa quanti in soprannumero e non lo sappiamo neanche noi perché il ministero della pubblica istruzione che in questi ultimi quarant'anni
è stata gestita all'insegna dell'improvvisazione ed è il più vieta cliente realismo nasconda queste notizie per mantenere lo status quo e non va a fare nessun avanzamento alla scuola italiana
Bene noi nei nostri programmi
Nelle nostre piattaforme abbiamo posto la questione
Nella riforma degli ordinamenti
Abbiamo accettato i vincoli della finanziaria
Per il novantadue per il novantatré siamo disponibili a realizzare il patto sociale che barare bene è stato il mogano top dal ministro Mattarella nella Conferenza nazionale della scuola del mille novecentonovanta
Ma dobbiamo farla nella consapevolezza che occorre produrre uno sforzo comune
Perché se è vero che vanno a scuola si può gestire il cambiamento e che la scuola deve guidare il cambiamento bene allora tutti insieme dobbiamo vedere quello che possiamo fare sul piano legislativo ma soprattutto quello che possiamo fare nell'immediato sul piano contrattuale
Abbiamo accertato le nuove regole lo sappiamo tutti che non sono quelle che voleva il sindacato che chiedeva maggiore dell'edificazione
Però bisogna governarlo le nuove leve e per la scuola visto che ci troveremo nei prossimi anni a dovere gestire soprannumero
Noi dobbiamo usare le leve della mobilità della riconversione professionale degli organismi per potere determinare diverse condizioni di organizzazione del lavoro
E potere attuare all'interno del sistema tutte quelle per quella pletora di competenze che sono state scaricate sulla scuola quale quella della prevenzione della tossicodipendenza del sostegno a degli handicappati creando le professionalità necessarie
Andando all'individuazione di nuove figure professionali figure di staff e dell'ordinamento ma riconoscendo e sviluppando la professionalità valutando in merito individuale e collettivo offrendo a tutti una prospettiva di carriera per superare l'appiattimento
Se è vero che la scuola e la formazione possono guidare il cambiamento io dico che bisogna farlo nella consapevolezza che nella qualità della formazione e il futuro del Paese questo
Traspare
Si capisce dalla relazione introduttiva Di Pietro Larizza
L'ha detto Amato oggi lo va dicendo la Confindustria da un po'di tempo a questa parte anche quando si sceglie gli interlocutori confederali
Per i suoi convegni e questo noi non ci dispiace perché abbiamo la capacità di parlare anche noi e dire la nostra e non siamo ultimi tra tutti
Da tutte le tribune beni
Bisogna
Allora che cosa dobbiamo fare
Dobbiamo realizzare tutte le sinergie possibili tra sindacati mondo della scuola e mondo del lavoro false politica di governo associazionismo professionale in rappresentanza dei soci hanno e del mondo imprenditoriale
Non imitando cinque non solo alla Confindustria ma allargando il dibattito a tutti gli interlocutori possibili
La scuola non può essere appannaggio solo alla fine solo di qualche nobili o di qualche forza politica o peggio di particolari espressioni Winder Rizzo culturale
La scuola è della società e la UIL può candidarsi alla presenza grazie
Grazie scusami Osvaldo ma
Per quel tiranno per tutti la parola Garunja salvatore della UIL di Imperia
Si prepari Minardi Silvio dell'Emilia Romagna
Cioè caro via
Direi di sì
Delegati e delegate è la prima volta che prendo la parola al congresso confederale della UIL
Anche se Milito e organizzazione dal mille novecentosettantasei
Io credo che un senso così così profonda voglio dire di di smarrimenti ciò
Rispetto a tutto quello che ci sta accadendo non l'ho mai provato
Io credo che però ci sia sia venuto il momento
Per dire basta anche all'autodistruzione
Abbiamo passato un anno sicuramente difficilissimo
Amato questa mattina ce lo ricordava
Ed è stato
Una grande voglio dire testimonianza quella di stamattina di Amato
Noi abbiamo dato al Paese un contributo vero anche con l'accordo del trentuno di luglio
Un accordo del trentuno di luglio che io ho sostenuto nei luoghi di lavoro
Ma con altrettanta chiarezza
Forse all'interno anche dalla nostra organizzazione non sempre c'è stata una coerenza
Di tutti voglio dire rispetto all'importanza di quel protocollo
Però oggi anche venuto al momento
Di costruire qualcosa di costruire anche un rapporto con la gente di costruire un nuovo rapporto soprattutto anche dopo la votazione del referendum
I referendum forse da uno sbocco una possibilità la politica di cambiare
Darà la possibilità di creare forse un modello di alternanza di una democrazia compiuta
Mi auguro tra
Due grandi raggruppamenti che si possano rappresentare nello scenario politico
Come avviene in fondo nelle avanzate democrazie occidentali
Però se questo è vero per la politica io credo che abbiamo e dobbiamo avere il coraggio di cambiare anche noi
Noi non siamo
Diversità i partiti noi siamo i figli dei partiti noi abbiamo vissuto e convissuto con il sistema perché il sistema ci ha generato
Ma siamo stati anche capaci nel dopo il sessantanove di costruire con l'autonomia e l'incompatibilità
Un modello di autonomia dal sistema consociativismo e dal sistema del partitocratico che se è pur vero riconoscevamo come profondo valore ideologico cercavamo di tenere diviso dalle nostre scelte
Non sempre c'è riuscito alla perfezione questo
Questa scelta di fondo però se questo per il sistema politico è finito io dico che noi abbiamo una scommessa davanti quella di mantenere ancora in piedi un sindacato confederale perché credo che questa sia la vera scommessa
Il sindacato confederale si reggeva e si è retto su forti scelte ideologiche
Se non riaffermiamo nuovi valori alla solidarietà se non riaffermiamo sostanzialmente nuove idealità anche politiche perché la società civile di questo discute
Beh io credo che il sindacato confederale sarà sconfitto
Ma sarà sconfitto anche dentro lo stesso sindacato confederale perché varranno sempre di più le logiche della categoria della corporazione o forse ancora del territorio
Allora io credo che noi dobbiamo mettere in piedi
Una forte capacità unitaria
Per salvarci da una possibile ventata di destra economica che si può affacciare nel nostro Paese e che può spazzare via conquiste di uno stato sociale
Che certo è molto compromesso con le clientele è molto compromesso con lo Stato clientelare però è pur sempre uno Stato sociale che ha garantito in questo Paese la possibilità di vivere oggi questa possibilità potrebbe essere spazzata via la certezza di uno strumento sanitario di uno strumento previdenziale
Ecco queste sono cose questioni importanti per i lavoratori però gli va ricordato che queste è possibile sostenerne a patto che sapremo fare anche un nuovo sindacato che è responsabile certo nelle scelte e che è capace anche di di rappresentarsi in maniera diversa con i lavoratori
Certo non vi è dubbio le regole vanno cambiate anche al nostro interno anche sulla formazione del gruppo dirigente
Ma in Liguria stiamo discutendo da tempo su questo
è nostra convinzione che non è da escludersi anche la possibilità di vedere eletti segretari responsabili del sindacato anche direttamente dai luoghi di lavoro questa potrebbe essere una nuova scommessa
Però
Assieme alle regole dobbiamo fissare anche quelle che sono i compiti di un nuovo sindacato confederale unitario lo diceva Larizza bisogna scrivere
Quelle tre cosine ma quelle tre così ne sono fondamentali non possiamo più costruire un sindacato unitario
Non dicendo che anche il sindacato deve avere la rappresentanza vera dei lavoratori
Per trasferirla in un mondo politico che è in trasformazione e chi ha il diritto attraverso come fanno altre altre lobby in Italia altri strumenti di potere di pressione di stare dentro la sintesi politica generale altrimenti questi ne sarebbero esclusi
Perché lì si decideranno alcune grandi svolte nel futuro allora io sono convinto della tesi sostenuta dal nostro segretario
Però bisogna assieme a questa tesi
Anche rinfranca assi all'interno dall'organizzazione da vecchie da vecchie troppo ormai vecchie e logore condizioni voglio dire di formazione delle dei quadri dei rappresentanti sindacali la nostra scommessa sui tassi vincesse sapremo ritornare
Nei luoghi di lavoro a discutere con la gente anche le scelte più difficili così come abbiamo fatto per molti
Ente non ci si può più nascondere anche tra di noi non solo dietro le componenti ma neanche dietro voglio dire comode coperture di apparato
Bisogna che l'organizzazione ritorni con i Prodi i gruppi dirigenti a discutere sul piano della credibilità della rappresentanza con i lavoratori
Perché senza i lavoratori senza questo grande confronto con i lavoratori sulle grandi questioni
Noi saremo vittime anche di una facile
Di una facile condizione
Che è quella di giudicarci assieme al sistema partitico come una cosa vecchia che da modificare
E purtroppo se andasse avanti un'iniziativa referendaria in questo senso io credo che di questo si discuterebbe in Italia il referendum questo senso avrebbe
La parola Minardi
Si prepari di Francesco Claudio segretario della UIL del Lazio
Compagni ed amici
Noi abbiamo
Da diverso tempo sentito parlare parliamo spesso
Dell'unità sindacale
Ma su questo terreno di fronte alla crisi
Politico istituzionale del nostro Paese
Io credo che dovremmo fare alcuni passi in avanti
Cioè guardare al meglio la realtà
Per evitare di trovarci con esperienze passate
Anche perché sul ruolo del sindacato in questa società io credo che molte cose siano ancora da chiarire la scrivere
E quelle famose paginette invoca per sempre dal compagno Pietro Larizza non sono state scritte ancora anche se le abbiamo scritte le ha scritte nella relazione di
Io credo che questa sia una riflessione
Che va fatta perché è con le rappresentanze sindacali unitarie
Non potremmo limitarci a eleggere un giudice parlamentino il parlamentino dei lavoratori sui luoghi di lavoro
Senza vedere una strategia sindacale senza avere chiarito i concetti di partecipazione del sindacato in una società moderna e sviluppo
E credo che questa che è una è una riflessione che la dobbiamo fare è una riflessione che frange del movimento sindacali consistenti e con partire debbono fare quelle frange anche che hanno portato al referendum sull'articolo diciannove da legge trecento
Io credo che se non
Saremo capaci
Di uscire da questo stallo primo delle grandi difficoltà e il il sogno chiamiamo così L'Unità rimarrà un sogno rimarrà sempre una cosa che la siamo nel sentimento del movimento sindacale ed ai lavoratori ma io che sono delegato della UIL enti locali volevo affrontare anche il problema legato
All'uomo lo degli enti locali
In una moderna democrazia soprattutto anche per gli esiti
Che il referendum l'abolizione di alcuni ministeri
Determinerà oppure determina nel nostro Paese a livello istituzionale
Ci si limitiamoci evitiamo troppo spesso a richiamarci ad una regola così aurea di legare sempre più di servizi vicino al cittadino di avvicinare sempre più i servizi a livello di comunità locali senza entrare nel merito ad esempio in questo processo di decentramento che già abbiamo avuto con seicentosedici con la trecentottantadue che ha rassegnato profonde inquietudini necessita di ripreciso azione di sistemazione
Possiamo pensare che le Regioni così come sono
Siano in grado di ricevere dallo Stato tutta una serie di competenze Ministero delle culture
Io vi posso raccontare dell'esperienza dell'Emilia Romagna
L'Emilia Romagna mentre raccoglieva firme
Però Rando con gli altri consiglieri regionali per proporre il referendum l'amore lavoro e abolire il ministero dell'agricoltura nello stesso tempo ad un tempo si odiano tutti gli enti regionali agricoli l'azienda forestale l'azienda regionale di sviluppo io non lo so con quali strutture come la Regione riceverà queste competenze
Che saranno un punto fisiologico sia del referendum sia da quello che si dice a livello della Bicamerale attraverso un trasferimento massiccio di poteri e le autonomie locali
Io credo che questo sia uno dei punti fondamentali
E soprattutto così oggi come vengono esercitate le deleghe che la regione dagli enti locali
Il discorso delle delle deleghe è un discorso concreto il compagno Vignati Civitanova ad essere concreti a non essere preclusa Pupi stili noi dovremo abituarci a lavorare su questi temi
Se vogliamo rispondere al discorso del sindacato dei cittadini c'aveva la capacità siti abolire i ministeri ma non della definizione della duecentoquarantuno
Di andare
A stabilire i tempi per alcune pratiche in agricoltura che sono di novecento e seicento giorni nella regione Emilia Romagna
E credo che se le cose stanno così
Non dobbiamo tanto non dobbiamo tanto essere felice dobbiamo essere preoccupati di un discorso di un decentramento dallo soltanto le Autonomie locali e soprattutto dobbiamo riprecisare quello che debba essere dalla da oggetto di dalle Cattrall a Regioni e autonomie locali
E allora ci affrontiamo questo argomento
E allora il Comune così come il Comune medievale il Comune piccolo dei mille cinquecento abitanti perché badate son temi concreti
Perché i Comuni dissestati faranno pagare lo stesso le le le l'addizionale sull'IRPEF per ripianare i bilanci senza dare servizi vi saranno pulita che non saranno in grado di offrire servizi alla collettività chiedendo pure l'obolo agli oratori ai contribuenti ai cittadini
Questo grosso tema
Mancato dalla riforma centoquarantadue che era il centro che doveva essere al centro di una ricomposizione ostili istituzionale
Del reticolo comunale dei servizi è un problema di fondo che dobbiamo affrontare una democrazia matura una MOC Mattia che vuole come la nostra essere in Europa e dare risposte concreti i temi di efficienza di efficacia dei servizi
Ma c'è anche un altro tema
Badate che troppo spesso di si dipinge il pubblico come tutti uguali come grigio come le seggiole che abbiamo davanti a noi
Io credo che non sia così
Vi sono bisogna avere la capacità di disaggregare i servizi di misurare l'efficienza e l'efficacia se no qualcuno si può sorprendere come mai in una trasmissione in un orario centrale di RAI uno qualcuno si metta a parlare dei servizi all'infanzia
Che in determinati territori vengono pasta
Io credo che dobbiamo avere la capacità del misurare l'efficacia e l'efficienza dei servizi di modulare in poi il dibattito sul rapporto pubblico-privato per forme questo discorso di pubblico privato no discorso ideologico ma un discorso mirata a raggiungere obiettivi che si prefigge io credo che il sindacato dei cittadini dovrà misurarsi con queste tematica dovrà avere la capacità di scendere nel particolare con proposte concrete
Quindi quale decentramento
E credo che sta è un tema che la UIL deve affronta chi deve gestire che deve avere la capacità di elaborazione dobbiamo lavorare su questi temi
Per rispondere a una serie di problemi
E dobbiamo affronta
Di riflesso
Se questo è uno dei problemi io ritengo forse con l'occhio deformato
Di chi opera in categoria si pone un altro problema e mi pare che Miniati ponesse
Il problema della della UIL
Prima del comparto contrattuale nostro
Se la centoquarantadue
Ha fissato dei paletti chiari
Va detto che le aziende sono strumenti bracci operativi dell'ente locale
E quindi interagiscono direttamente sulla formazione dei bilanci quindi sulle aliquote io
Dobbiamo avere la capacità di governo di questo comparto un comparto che va costruito in modo diverso io credo che l'Audi non possa più pensare di organizzarsi
Una categoria un contratto e via di questo passo dobbiamo avere la capacità di utilizzare al meglio le nostre leggi e le nostre forze
Tenendo conto degli assetti delle riforme istituzionali che vengono avanti che non ci devono di cadere sulla testa ma che ci deve provare che ci devono vedere di essere protagonisti
Questo problema badate bene dei servizi della collettività
Uno dei temi di fondo se vogliamo che il cittadino sia propri della politica se vogliamo che il cittadino ci dia una mano per uscire dalla crisi che vive il nostro Paese grazie
Grazie la parola a Claudio Di Francesco si prepari Minozzi Maria della UIL Campania
Io cercherò
Inviare come gli altri compagni
Gli amici
Un contributo di dieci minuti
Ricordando soprattutto a noi stessi
Che poco più di un anno fa
Pietro Larizza nell'assumere la massima responsabilità
Della UIL
Metteva in evidenza
Il fatto preciso
Che i meriti storici dell'organizzazione
Non potevano un anno fa
Essere affidati solo alla memoria
Larizza aggiungeva
Non vogliamo né possiamo essere semplici custodi dell'esistente
Non vogliamo essere ne saremo titolari passivi di una lente lavoreremo per la crescita continuando accresce
Il gran lavoro svolto
Dalla UIL in questo ultimo difficilissimo hanno che ci separa
Da questo tipo di stralcio dichiarazione
Pieno di grandi e gravi problemi politici
Morali e sociali
Per la coerenza nel percorrere la linea tracciata dagli organismi e negli organismi
Per le indicazioni che il segretario generale fornisce con la sua relazione all'undicesimo congresso
Che sono anche indicazioni di lavoro
Che ci proiettano verso un futuro difficile ed incerto più che per il recente passato
Per la carica di rinnovata motivazione che ci viene offerta dalla relazione stessa come tutti gli amici e compagni delegati che hanno parlato finora hanno riconosciuto
Relazione imperniata anche al richiamo della dignità dell'organizzazione
Che è ricca
Di un patrimonio storico politica morale sono indelebili
Io mi permetto di dichiarare gli altri l'hanno fatto un'altra maniera che sono pienamente d'accordo con la relazione del segretario generale
E allora lavorare per soluzioni pragmatiche
Nel solco della tradizione laica e socialista indicate
Sapendo che la nostra società
Pur nelle sue contraddizioni è una società a lavoratrici sviluppata ed in continua evoluzione
Questo
Sì ricarica di motivazioni nuove ripagherà tutti con ulteriori soddisfazioni
Dobbiamo sapere prontamente a rispondere
Ai bisogni sociali del nostro tempo
Dobbiamo essere consapevoli e noi lo siamo
Che anche per la crisi del vecchio sistema dei partiti potremmo essere chiamati a svolgere un ruolo determinante
L'importante
Il portante
Per una reale ripresa economica
Importante per il lavoro e la solidarietà che il nostro slogan ma anche per un concreto apporto alle urgenti riforme istituzionali che il Paese attente quindi il sindacato soggetto politico attivo nel nuovo
Ed anche perché abbiamo il diritto e il dovere di partecipare alle alle aggregazioni di un fronte che sia laico che sia socialista comunque progressista
Necessario per la realizzazione del nostro Paese di una democrazia compiuta fortemente partecipata però dal mondo del lavoro e dei lavoratori in particolare
E allora il problema della fiducia
Avanzata al Congresso può e deve trovare la piena praticabilità dal momento che essa porta direttamente verso un nuovo modello di sindacato
Durava modello significa che dobbiamo attrezzare la UIL per le nuove generazioni
Dobbiamo apprezzare la UIL nella logica e per la logica della società che è cambiata
Mettere in campo allora un vecchio arnese che ha prodotto del vele e ha prodotto molti quadri dirigenti della nostra organizzazione nella formazione sindacale negli anni Ottanta l'abbiamo totalmente accantonata e dimenticata
Come
Penso che sia da rafforzare per nuove aggregazioni
Un settore importantissimo molto capillare nella società che la cooperazione sociale
Noi abbiamo un ente collaterale che l'associazione nazionale della cooperazione sociale che il bar rafforzata molto fatto nell'ultima quattro anni moltissimo può e deve fare
Per il futuro
Far funzionare l'Italia
è stata la nostra scommessa del novantadue per un sindacato protagonista credibile una forte unità interna ripeto un'unità fortissimo all'interno della confederazione
Unità come disponibilità anche per un progetto di sindacato unitario con CGIL CISL però ora è arrivato il momento delle dimostrazioni e delle concretizzazione sul sindacato unitario
Perché
Eventuali ulteriori ritardi sul processo del sindacato unitario
Potrebbe far rischiare lo sgretolamento a tutto il movimento sindacale confederali italiani
Uno sgretolamento possibile perché la società corre ha impressa una velocità enorme alla ricerca del rinnovamento e noi dobbiamo non più inseguirla ma dobbiamo stare vicino a questa società che cambia in una specie di binario
Anche perché la UIL ha le carte in regola
E gli equilibri Opportunity ha le carte in regola per essere l'artefice di un vero amico avvenimento storico come quello della nascita di un sindacato unitario dei lavoratori
La nostra organizzazione
Che non ha mai amato le oceani cita delle piazze per la protesta fine a se stessa
E che spesso si è assunti grande responsabilità per risolvere i problemi dei lavoratori per queste doti comunque riconosciute cinque da parecchie parti ecco la UIL può e deve essere l'organizzazione della proposta per un rinnovamento unitario
Un sindacato unitario che ci veda al centro non di mediazioni ma di proposta come nella relazione viene indicato
La nostra è anche l'organizzazione vale ripeterlo che da tempo ha evitato e saggiamente di prestare il fianco ad una classe politica travolta dagli eventi storici da una parte e da quelli legati a becero conservatorismo di sistema dall'altro
Dobbiamo in pratica lavorare solo ed esclusivamente per i lavoratori
Offrendo loro la nostra disponibilità e solidarietà
Per la certezza di un sindacato sempre più garante della lotta per il lavoro contro tutte le disparità interno ed esterno
D'altronde i congressi della UIL tutti i congressi della UIL
E questo in particolare si accinge a farlo hanno sempre manifestato buoni dose di concretezza
Non ci siamo mai illusi
E non lo faremo che i nostri congressi potessero servire a segnali da soli svolte più o meno storiche io sono convinto profondamente convinto che nel solco tracciato
Dal segretario generale
Dalla relazione dagli organismi che hanno lasciato il mandato all'undicesimo congresso
Gli organismi che ci hanno ricordato un anno difficilissimo l'anno di far funzionare l'Italia
Unitamente ai diritti del lavoro saremo più presenti nella società
E tra i lavoratori buon lavoro
Grazie Claudio sei stato differenti la parola ah Minozzi Maria
Si prepari Fiore Riccardo della UIL Salerno
Leggo per cercare di rimanere nei dieci minuti partecipando a molti congressi regionali ed alcuni nazionali ho avvertito fortemente quella sensazione a cui Pietro Larizza si riferiva parlando di quattro anni che sembrano quaranta
Ma di più o forse proprio per questo ho avvertito anche una sensazione di turbamento e quasi crisi di identità
Infatti il sindacato e dentro il cambiamento e sebbene sia forte la tentazione di pensare che tutto sommato quello che sta accadendo non ci riguarda poi tanto questa sarebbe la cosa più sbagliata che noi possiamo fare più volte ci siamo detti che il sindacato e l'ultimo baluardo della democrazia rimasto nel crollo delle istituzioni ebbene se ciò è vero e io penso di sì le riflessioni sono due
La prima e che ciò ben lungi dal consolarci ci deve far sentire la gravità della situazione politica che si configura caratterizzata da un vero e proprio deficit di democrazia
La seconda e che grandissima è la nostra responsabilità verso il Paese e verso i lavoratori
Responsabilità cui non possiamo sottrarci ma che al contrario ci deve vedere protagonisti di una grande stagione di rifondazione democratica
Non basta una riforma elettorale per rifondare la democrazia
Bisogna riscrivere le regole complessive della partecipazione e della rappresentanza
E il sindacato deve essere parte attiva e determinante nel dibattito che ci sarà perché è portatore di tali diritti che non ci consentono di rimanere alla finestra
Del resto i problemi di disaggregazione riaggregazione che si stanno verificando prefigurano una realtà sindacale in cambiamento
E se non ci adeguiamo velocemente rischiamo di essere travolti come è successo ai partiti
A cui purtroppo una parte dell'opinione pubblica in parte a torto in parte ha ragione ci associamo
In questo quadro l'unità sindacale diventa quindi sempre più necessaria ma un'unità in cui la stragrande maggioranza di for mister del sindacato si assuma in pieno la responsabilità delle scelte
Liberandoci di una minoranza sostenitrice dell'opposizione per l'opposizione
Che per quanto rispettabilissima in una logica democratica non può condizionare costantemente gli accordi faticosamente raggiunti
Ma contemporaneamente liberandosi di alcuni atteggiamenti di subalternità politica ideologica ancora presenti
Il superamento delle componenti sia pur forse ancora troppo timidamente via Rizzato è stato un segnale importante dato dalla UIL
E che deve andare avanti anche perché lo smantellamento dei partiti storicamente di riferimento ci impone di uscire da una logica ormai vecchia e in cui i lavoratori e i dirigenti non si riconoscono più
Senza c'è Omar soprattutto senza riorganizzare velocemente la nostra organizzazione in direzione di un rapporto più costante e diretto con i lavoratori
Non riusciremo a reggere l'impatto contemporaneo con la ristrutturazione del sistema politico e la crisi dell'attuale assetto produttivo
Se davvero il nostro obiettivo è quello dello slogan né il lavoro per lo sviluppo
Ebbene la costruzione di uno sviluppo diverso che veda al centro i cittadini lavoratori visti nella loro complessità di persone e nella loro principale ricchezza che è quella del lavoro
Presuppone un sindacato rifondato che esca dal meccanismo perverso dell'Authority produzione come principale regola di comportamento
Solo così saremo in grado di affrontare a pieno titolo i da protagonisti quel contratto sociale di cui parlava Pietro Larizza
Che riteniamo indispensabile per lo sviluppo ad una condizione però la consapevolezza che i lavori i lavoratori hanno già dato forse troppo
E che è il momento di aprire in un contratto
In questa fase ancora più necessaria che in passato e la valorizzazione della presenza femminile per la quale chiediamo un impegno forte e chiaro della Confederazione
In un recente sondaggio è risultato che ben l'ottantasette per cento della popolazione femminile ritiene ancora necessaria in Italia una lotta per le donne
E la stragrande maggioranza indica in una migliore qualità dei servizi l'elemento determinante per la realizzazione delle pari opportunità
Individuando così nel carico familiare e in particolare dei figli non ancora Condit carico non ancora condiviso dagli uomini il vero ostacolo da superare
Ciò in un momento di così forte attacco allo stato sociale ci deve far riflettere sulla necessità che il lavoro femminile va difeso dove esiste e promosso in tutti i modi possibili dove non esiste
L'espulsione dal lavoro colpisce soprattutto le qualifiche più basse e professionalmente meno caratterizzate
E Iniesta e le donne sono spesso la prevalenza uscire dal mercato del lavoro
Nel Sud significa quasi sempre non rientrarci più noi dobbiamo impegnarci perché non scatti il meccanismo dell'emergenza per cui la parità diventa un'opzione alla se ci crediamo veramente e io mi aspetto da questo congresso un chiaro segnale in senso positivo
Dobbiamo sapere che l'impegno per la parità non è riservato ai tempi delle vacche grasse soltanto e a questo proposito non posso fare a meno di ricordare che siamo stati come UIL fra i più accaniti sostenitori della legge centoventicinque sulla parità e le pari opportunità
Che riconosce tra l'altro il numero il numero come elemento probante della discriminazione
Ebbene compagni e compagne basta vedere gli organigrammi della UIL per sapere che qualunque pretore purtroppo ci condannerebbe ai sensi di quella legge che noi abbiamo voluto noi che abbiamo promosso la legge siamo i primi ad essere fortemente in difetto nei confronti del quaranta per cento dei nostri iscritti che sono donne
E prima di tutto ci penalizza fortemente l'assenza di una donna nella segreteria nazionale
Se è vero che le donne sono pronte ad assumere la responsabilità a tutti i livelli del sindacato anche i più alti è anche vero che questa organizzazione così come non è fatta per incoraggiare questa presenza
Io credo che i tempi siano maturi perché questo non sia solo un problema delle donne ma perché tutti insieme uomini e donne di questa organizzazione costruiamo una casa comune che ognuno possa sentire come sua
Grazie Maria
La parola
A Fiore Riccardo della UIL di Salerno si prepari Massetti Angelo
In verità pensavo
E penso da ieri
Che parlare ad un congresso così interessato
Molto interessante
Visto che abbiamo la gran parte dei delegati in questa sala
Vado sempre più convincendo venti
Che i congressi probabilmente non valgono più annullato
Questo tanto per parlarci con estrema chiarezza
Ho condiviso
Gli assi portanti
Della relazione del segretario generale della UIL la Rezza
Con particolare riferimento
A quei passaggi che gli ha fatto
Sulla riforma delle regole elettorali
Facendo una proposta interessante
Quale quella di convergere
Verso grandi raggruppamenti di sinistra riformista
Io aggiungerei laica e progressista
In cui
Come vocazione esplicita di governo
Vi sia la capacità
Di aggregare cattolici laici Socialisti ambientalisti
è una proposta estremamente interessante
Io ripeto l'allargherei ad un'area
Ancora più ampia aggiungendo non solo i cattolici ma anche tutti coloro che solo nei fatti delle persone dei cittadini degli uomini che si muovano nella concretezza nella sinistra riformista
Questo congresso probabilmente appannato
Dalle vicende che stanno attanagliando il Paese
Le vicende che hanno
Caratterizzato
Il voto del Parlamento relativo alla vicenda Craxi
E l'autodeterminazione di Andreotti
Di consentire
Che sia proprio il procedimento il processo nei suoi confronti
è un momento epocale queste
Che bisogna saperla interpretare
Ma nel mentre vi sono tutte queste vicende politiche
Che si svolgono nel Paese
Io credo che sia compito di questo congresso
Sapere interpretare il nuovo e il nuovo certamente non può che essere sintetizzato nella proposizione
Che faceva il compagno la vizia segretario generale
Di pensare ad un contratto per lo sviluppo
Per far funzionare l'Italia
Il cui obiettivo sia il risanamento e l'allargamento della base produttiva con il coinvolgimento operativo di tutti i settori
Che debbono concorrere allo sviluppo dell'azienda Italia
Però io mi pongo un interrogativo
Noi sul territorio
Nazionale
Nel luogo in cui operiamo
Abbiamo fatto accordi no non alle associazioni degli imprenditori con l'associazione degli industriali
Abbiamo una serie di interlocutori
E per il Mezzogiorno è anche finito l'intervento straordinario per il Mezzogiorno l'Agenzia per il Sud ha chiuso i battenti noi non sappiamo e non riusciamo a piante aprire quale potrà essere poi la proposta
Che in Italia nel Paese nel Mezzogiorno si possano creare occasioni di sviluppo e di lavoro
E allora la proposta di un sindacato unitario
Mi sembra abbastanza azzardata
Perché io non avrei proposto ma CGIL CISL un patto unitario di cui loro stessi sono fermamente scettici ma avrei pensato probabilmente ad un sindacato unito che sappia interpretare il nuovo e i bisogni di tutte quante le realtà che abbiamo sul territorio nazionale
Il problema non è quello di dialogare con i lavoratori il problema è di risolvere belli problema noi abbiamo una vertenza di anche nazionale quella dell'M della M CM quella che caratterizza leva di fatture che punire meridionale
Abbiamo avuto un torneo il segretario nazionale del teste lì per quello che ci riguarda in questa vertenza nella contrapposizione con l'ENI abbiano avuto i compagni a montare con il quale abbiamo fatto un percorso insieme
Allora mentre i lavoratori dell'Alenia
Sono rientrati nel ciclo produttivo noi non sappiamo quale sarà il destino dei lavoratori delle vecchie e parliamo di oltre mille lavoratori che rischiano il posto di lavoro
Ma di questo non possiamo consentirci occorre che vi sia una presa di coscienza e di posizione della segreteria nazionale confederale
Perché mai non giochiamo con i bruscolini queste sono questioni che esse parliamo consentiranno l'ampliamento della delinquenza organizzata sul territorio
Che è certamente una iattura per quello che riguarda il salernitano la Campania la Sicilia la Calabria il Mezzogiorno anche in ordine di tali e allora dobbiamo fare un tipo di discorso che tenga presente la deindustrializzazione dalle realtà del Meridione
Una processo irreversibile dal quale noi evidenziata densità fuori
Dobbiamo fare un discorso forte con la Gepi la finanziaria che doveva ricollocare i lavoratori che provenivano dalle aziende decotte
Dobbiamo fare un discorso un nuovo discorso per la cassa integrazione per coloro che oggi sono nelle liste di mobilità
Io credo che questi problemi devono essere dei problemi che doveva essere fortemente dibattuti in questo congresso
Perché occorre dare delle linee delle indicazioni precise
Noi possiamo fare anche da grandi discorsi possiamo fare anche nei discorsi che è crollata dove sta organizzazioni in un'area laica e di sinistra però il problema vero è di falli compito alla realtà
è la realtà che si presenta è una realtà purtroppo di nuovo lavoro
Non è una realtà
Ho ottimale è una lei auto in realtà che va decrescendo sotto l'aspetto occupazionale
E noi celebriamo questa assise congressuale
In un momento di non lavoro in cui bisogna risolvere questioni importanti e precise nei confronti delle quali non possiamo continuare ulteriormente a fare chiacchiere
E il territorio dalla Campania quello in cui opera è un territorio che ha una presenza di cinque milioni di abitanti in cui abbiamo novecento mila disoccupati
Come la mettiamo con questa gente
Come la mettiamo con la protesta civile
Come la mettiamo con il movimento dei movimenti dei giovani disoccupati e in questo momento stanno emergendo con forza e virulenza
Che è contestato il sindacato perché si sentono abbandonati da questo sindacato confederale
Lei però ogni probabilità si preoccupa più di alcune questioni certamente anche reale ma non si è non si preoccupa del particolare
Che deve aiutare a risollevare il Paese dalla difficoltà in cui oggi esso persa
Io credo che anche il cambio di destato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Tra Amato e Ciampi vada sia degno di una considerazione io non lo so
Non lo so proprio fino a che punto questo governo presieduto da Ciampi
Potrà fare un discorso con il sindacato
Testo alla valorizzazione dello stato sociale e dello stato di diritto di questo Paese
Alla realizzazioni di determinate esigenze fino a che punto questo presidente del Consiglio dei ministri ci consentirà di fare il rinnovo dei contratti di lavoro fino a che punto sarà possibile fare una in concertazione perché il salario dei lavoratori sia un salario adeguato al tasso d'inflazione
Le ultime stile io credo che danno delle indicazioni volto approssimative
Che dai loro farci pensare che devono farci mettere in piedi una strategia ed io sono convinto che il nostro segretario generale uscente matti e sono convinto sarà riconfermato come è stato riconfermato come vedo le classi tutto quanto in quanto dirigente nazionale
Mettendo in evidenza una sorta di appiattimento di questa Aurilio su queste posizioni che può essere una cosa positiva
Come regola generale ma che può essere una iattura dal punto di vista di alcune realtà
In cui alcune contraddizioni si sono purtroppo verificate
Rispetta l'unità del sindacato rispetto alle concorrenti e ho chiuso io vorrei che sulle componenti la replica del segretario generale fosse un pochettino più esplicita
Perché a me non risulta che queste componenti abbiano chiuso il loro momento di partecipazione alla vita del sindacato ho l'impressione che anche nella composizione degli organismi nazionali così prove avvenuto dalla composizione degli organismi regionali e provinciali di categoria sia valsa fortemente si è valso fortemente la logica delle componenti tradizionali qui occorre sciogliere questo nodo con chiarezza perché noi domani mattina dovremo fare i conti con questa nuova realtà
Certo io come molti altri delegati e nella mia qualità di segretario generale della Camera sindacale provinciale di Salerno attendo con molto interesse
Ciò che si dirà relativamente alla paventata conferenza di organizzazione che dovrebbe poi risolvere sul piano organizzativo i problemi della nostra organizzazione grazie
Grazie Fiore la parola Masetti Angelo non lo vedo ai cuccioli si prepari punti amico Matteo della CPA
Amici e compagni in Italia quattrocentocinquanta mila immigrati provenienti da Paesi poveri e con regolare permesso di soggiorno svolgono attività lavorativa o la stanno cercando
Altri trecento mila circa si stima siano in Italia senza permesso di soggiorno e si può fondatamente ritenere che la stragrande maggioranza di essi lavori ossia la ricerca di un lavoro
Presumendo prudenzialmente un tasso di occupazione del trenta per cento tra gli immigrati da Paesi poveri si può presumere che in totale circa cinquecentocinquanta mila siano gli immigrati che svolgono attività lavorativa in Italia
Tra di essi ben duecento mila lavorano al di fuori di qualsiasi garanzia e tutela senza possibilità di far valere alcun diritto in quanto privi di permesso di soggiorno
Centosessantotto mila sono gli occupati regolari censiti dal ministero del lavoro conseguentemente si può dedurre che più del cinquanta per cento dei lavoratori immigrati irregolari in Italia operi in nero
Il reddito prodotto dai lavoratori immigrati può essere prudenzialmente stimato tra i cinque mila i sei mila miliardi annui
Il trend mondiale dello sviluppo economico e demografico
Ci induce a ritenere che i flussi migratori continueranno ad interessare l'Italia ed in generale i Paesi economicamente avanzati
Nei prossimi decenni in assenza di efficaci gli interventi a sostegno dello sviluppo economico sociale e democratico dei Paesi più poveri del mondo
Nella situazione di incertezza politica ed istituzionale che si trascina oramai da tempo compagni e amici
Questo tema di non secondaria rilevanza che ho sommariamente tratteggiato sembra essere stato dimenticato dal governo e dal Parlamento nonostante l'incidenza che esso ha sul piano sociale e nel mondo del lavoro
Infatti dal varo della legge numero trentanove del mille novecentonovanta nonostante le nostre ripetute richieste e segnalazioni circa la mancata attuazione delle norme di legge vigenti
è stato impossibile risolvere i temi scottanti dell'accoglienza dell'inserimento della formazione della emersione dalla clandestinità dello sfruttamento e del traffico della manodopera irregolare
In questo quadro il corso della politica italiana è stato caratterizzato da una accentuata indifferenza verso gli esiti sociali e politici di una immigrazione utile in termini economici
Ma lasciata in balia delle leggi di mercato dei trafficanti di manodopera e della discrezionalità quasi senza limiti delle amministrazioni dello Stato
E invece urgente assumere indirizzi e priorità che vedano il sindacato protagonista nella sua funzione di guida ed esempio
Penso innanzitutto amici e compagni alla dimensione del lavoro nella quale il sindacato può ancora fare molto per garantire ai lavoratori immigrati parità di diritti e soprattutto di opportunità
Penso all'ancora scarsa presenza di lavoratori immigrati fra i quadri dirigenti negli organismi rappresentativi dei sindacati di categoria e di territorio
Penso in primo luogo alla necessità di un impegno costante il fisso e organico
Dei sindacati di categoria affinché in sede dei rinnovi dei conti contrattuali ci si faccia carico nelle piattaforme di vendicative di quei problemi che sono tipici e specifici degli immigrati soprattutto quelli di prima generazione
Mi riferisco come certo voi tutti sapete all'alfabetizzazione e all'apprendimento della lingua italiana mi riferisco alla formazione professionale mi riferisco all'alloggio
Queste ultime sono esigenze di primaria importanza per i lavoratori immigrati e sono anche elementi di primaria importanza per l'interesse generale della società italiane in quanto l'emarginazione di rifiuto
Diventano più forti in una situazione in cui non tutti possono accedere alla soglia minima della conoscenza e della dignità per fruire delle pari opportunità garantite genericamente dall'ordinamento ma non possiamo limitarci amici e compagni ad affrontare il fenomeno delle migrazioni solo in termini di accoglienza e di inserimento ogni anno nel mondo si muovono alcune decine di milioni di persone
Solo una minima parte giunge nel mondo ricco solo una parte infinitesimale arriva in Italia
Tutti gli altri rimangono nell'ambito dei Paesi poveri
Contribuendo in tal modo a destabilizzare e a mettere in crisi economie e sistemi gracili che a loro volta daranno vita nuovi flussi migratori e da scontri tragicità pro tra popolazioni stremate
Anche questo deve essere il nostro terreno di intervento in questi paesi dobbiamo cercare di creare posti di lavoro e condizioni di vita vivibile
Per fare questo abbiamo a disposizione lo strumento della cooperazione allo sviluppo ed abbiamo soprattutto disposizione una risorsa che non abbiamo ancora utilizzato pienamente la solidarietà dei lavoratori
I lavoratori sanno o devono sapere che non esistono all'orizzonte invasioni inevitabili di milioni di immigrati e che ognuno di noi singolarmente od organizzato può fare molto affinché attui qui a tutte le persone di questo pianeta venga riconosciuto il diritto a non emigrare
Nella UIL compagni amici esistono le sensibilità e le professionalità per affrontare i percorsi che ho accennato
E dalla UIL stanno guardando decine di migliaia di immigrati che hanno imparato a conoscerci in questi anni di lavoro e di impegno
Sono certo compagni ed amici che tutti insieme riusciremo a non deluderli grazie
Grazie Angelo che ci ha fatto guadagnare quattro minuti do la parola punti amico Matteo si prepari Biasco Giuseppe
E in sala punti Enrico Matteo
No
Decaduto sì la parola Biasco Giuseppe
Compagne e compagni amici delegati delegati
Credo che in questa sala debbano anche il suonare parole non sempre di certezza
Non sempre di sicurezza
Infatti quella che viviamo in una fase di grave insicurezza
Vengono meno tutti i riferimenti politici economici sociali anche culturali della nostra società dobbiamo abituarci a vivere a convivere con questa l'insicurezza dobbiamo abituarci
A sapere che nell'insicurezza c'è un elemento positivo la ricerca di una nuova sicurezza sociale di nuovi riferimenti politici la costruzione di una cultura diversa di essere società insieme questo è l'impegno che da questo congresso
Come coloro che lavorano nella qui e condividono
Le linee politiche che si sono sviluppati in questi anni nella nostra organizzazione e nella società dobbiamo prendere dobbiamo assume dobbiamo essere insicuri oggi per essere sicuri domani
Sicuri di una nuova realtà nella quale non solo dovremmo essere protagonisti ma sicuramente dovremmo essere elementi centrali per la ricostruzione della nostra realtà sociale
Noi dobbiamo quindi in questa fase mi sembra che dalla relazione di Larizza ne veniva fuori chiara l'indicazione governare questa fase di transizione sia dal punto di vista economico che da quello politico
Governare questa fase di transizione avendo come obiettivo politico definitivo
Atta cioè soltanto di definire nuove regole per quanto riguarda la rappresentanza elettorale del nostro Paese ma sapere che dietro queste nuove regole c'è una un nuovo modo di intendere lo sviluppo
è possibile e quindi governando questa fase così difficile e complessa avere la possibilità di costruire uno sviluppo nuovo per il nostro Paese non sembri assurdo
Che è una fase così difficile della nostra economia con tutti i problemi che ne abbiamo e parlo io che vengo dalla Campania
Dobbiamo immaginarci quale sviluppo vogliamo costruire è un compito è un impegno per noi ormai inscindibile con la costruzione della nuova realtà sociale allora se lo sviluppo dobbiamo costruirlo sicuramente dobbiamo dire che quello che abbiamo vissuto non è un un vero e proprio sviluppo
Lo hanno contrabbandato per tale mentre invece era soltanto una crescita economica disordinata diseguale disomogeneo via una crescita economica che ha costruito molti guasti dal punto di vista sia economico stesso che da quello politico e sociale
Ma anche e soprattutto dalla costruzione di una cultura che ha affossato in maniera definitiva qualsiasi concezione di vecchie solidarietà ecco perché oggi si impone la costruzione di nuove solidarietà
Se è vero questo dobbiamo definire quindi che cosa immaginiamo per sviluppo
Per noi è sviluppo deve essere sì crescita economica equilibrata mi sembrava che gli interventi che stamattina ho ascoltato e le indicazioni della relazione di pietra già avessero alcuni segnali
Una crescita equilibrata tra gli elementi della del del settore primario del settore secondaria il settore terziario però che siano organicamente equilibrati che abbiano la possibilità di convivere e nonché l'uno uccida l'altro
Avere quindi la possibilità di costruire uno una crescita di questo tipo significa garantire quelli che stamattina venivano chiamate pari opportunità per tutti
Ma senza
Una vera crescita della democrazia senza che ci sia una vera crescita della partecipazione democratica della gente Allo sviluppo di questa crescita economica non possiamo definire il nuovo sviluppo
E senza che ci sia la possibilità che insieme alla democrazia e a questa crescita economica ci sia il rispetto dei diritti
Senza questa definizione il lo sviluppo che vogliamo immaginarci non potrà essere un vero organico completo sviluppo
Si tratta quindi di organizzare la nostra azione politica perché dobbiamo diventare degli agenti dello sviluppo e della democrazia sul territorio delle fabbriche sui luoghi di lavoro
C'è coloro che muovono la realtà coloro che sono dentro i processi coloro che li indirizzano li dividono e che costruiscono attraverso la loro azione la nuova strada del nostro paese dentro questo se mi consentite soltanto un accenno non è possibile non immaginare che ci sia una forte presenza di una concezione ambientalista una forte presenza di una concezione di risanamento della struttura ecco ecologico compatibile del nostro del nostro paese non è possibile immaginare uno sviluppo senza che non sia qualificato dalle questioni ambientali dobbiamo esserne profondamente convinti
Non oggi non si parla più chissà perché dell'ambiente forse l'emergenza economica porta questo ragionamento in termini residuali non è così l'ambiente può essere uno di quegli elementi chiamato stamattina definire elemento che viene prima durante e dopo la il fattore produttivo vale a dire l'ambiente può essere uno degli fattori Forti che contraddistingue lo sviluppo che lo indirizza che nega la possibilità di organizzazione ballabile da da ciò aveva la possibilità di
Costruire una grande una grande strada
Che qualifica anche una cultura dello sviluppo in un certo modo
Certamente sono costretto ad andare per sintesi ma questi elementi mi premeva sottolinea porli all'attenzione del Congresso perché mi sembra che sia un congresso di nuova fondazione dell'azione sindacale
Anche perché vedete la rottura con il passato non l'abbiamo fatta oggi l'abbiamo fatta nel momento che abbiamo avuto la capacità di costruire una contrattazione con il governo sulla manovra politica ed economica
Per quanto mi riguarda il trentuno luglio è stato l'inizio di una lunga contrattazione con il con il governo
E non esiste in questo momento in nessuna parte del mondo civile industrializzato un sindacato che costruisce una contrattazione con il proprio governo sulle manovre politiche economiche che questo devi assumere
Noi lo abbiamo fatto
L'abbiamo fatto nella logica più ferrea dei principi non scritti ma sanciti dalla tradizione della contrattazione sindacale nel nostro Paese
L'abbiam articolata con piattaforme abbiamo costruito il consenso abbiamo costruito conflitto confronto abbiamo cioè costruito una vera e propria contrattazione che è a mio avviso alla base di quello che deve essere il contratto sociale che Larizza ci indicava questa mattina
Cioè non arriveremmo al contratto sociale come un elemento estraneo a quanto siamo facendo in questa fase politica no ci arriviamo per esperienza ci arriviamo per confronto per conflitto e per costruzione di rappresentanza
Ora se questi sono gli elementi dentro questo ragionamento mi sembra che il contratto sociale non possa prescindere da due ulteriori elementi il primo capi e dal Mezzogiorno viene una domanda politica di non essere emarginato sapendo che nel Mezzogiorno c'è una forte assunzione di responsabilità
Non c'è più la legge sessantaquattro non c'è più il ministero delle partecipazioni statali anche noi finalmente rivendichiamo con forza dal Sud la possibilità di decidere il nostro sviluppo
La possibilità di sapere quali fabbriche vogliamo inserire sulle nostre capacità e sulle nostre possibilità perché quella crescita economica che abbiamo vissuto negli anni passati non è che non abbia lasciato nel Meridione tracce
Consistenti di forti elementi finanziari ed economici
Che invece di essere portati sulla speculazione finanziaria sulla speculazione
Le sui titoli di Stato dovrà necessariamente essere riportata sugli elementi di impresa sulla costruzione di nuovi posti di lavoro
Quindi vuol dire che noi nel Mezzogiorno dobbiamo assumerci la necessaria responsabilità di avere l'autosilo un po'c'è la possibilità di decidere da noi stessi quale sviluppo costruire dentro questo mi sembra evidente che la maggioranza azione
Prevista
Come discorso politico che è presente nel Paese e quindi non il federalismo che divide ma una regionalizzazione che unifica è un elemento che dia forza anche alla nostra azione sindacale
Regionalizzazione che anche all'interno del movimento sindacale deve essere forte e deve essere convinta io ritengo che ne abbiamo la necessità di sperimentare
Zona per zona del Paese diversi modi di essere organizzazione diversi modi di atti
Mettere insieme elementi organizzativi
Elementi di costruzione di consenso di conflitto e di confronto territorio per territorio in maniera diversa rispettando le peculiarità e dandole però sempre continuamente attraverso i sistemi democratici
La possibilità di diventare sintesi politica direzione complessiva
Del movimento ora se mi consentite
Un ultimo un ultimo brevissimo ragionamento la luce accesa quello che mi preme di più
Io ritengo che la relazione di Pietro Larizza sia stata saggia irresponsabile io però ritengo che nella nostra azione oltre a essere saggi e responsabili bisogna anche avere un'ulteriore dote quella di S. dei sognatori
Vale a dire secondo me chi non sogna è un conservatore
Ci si lega al sogno è un estremista c'è qualcuno che oggettivamente vuole che il sogno si verifichi subito avevi i piedi per terra
Ma sognare qualche volta che cambi la realtà sogna di avere una grande organizzazione sindacale come la UIL è e dovrà ancora continuare ad essere e sognare che questa quindi diventi protagonista dell'unità sindacale il nostro Paese del cambiamento profondo è necessario della svista del nostro Paese mi sembra che questo sia un bel sogno da mettere a fianco alla saggezza e alla responsabilità grazie
Grazie la parola Bernacca
Si prepari Nastasi che sarebbe poi l'ultimo intervento
Comizi compagni
Vorrei fare in questo mio intervento una serie di riflessioni e di considerazioni sia sulla relazione di Larizza sia sulle tesi congressuali
La prima riguarda il significato politico che dobbiamo dare a questo nostro congresso
La seconda riflessione relativa al nostro slogan
Congressuale che è poi il filo conduttore della relazione
Per quanto riguarda la prima riflessione a me pare
E mi è supportato in questo giudizio la lettura di alcuni articoli giornalistici di questa mattina
Che alcuni commentatori politici nello scriverle
Hanno fatto di questo congresso
E cioè che la UIL dopo ogni gli slogan
Dislocare anche vincenti come quelli del mille novecentottantacinque del mille novecento ottantanove sul sindacato dei cittadini oggi concretamente si candida a rappresentare gli interessi ed anche Edison dei lavoratori cittadini Terzo ha ragione Larizza quando dice nella relazione che le confederazioni e quindi anche la UIL
Hanno una grande capacità di opposizione
Ma hanno ancora di più
Ancora inadeguate capacità per realizzare i loro progetti e le loro proposte nei confronti del mondo del lavoro degli iscritti e dei cittadini
E allora mi sorge una domanda la domanda che ho sentito pare nelle assemblee all'interno dei posti di lavoro e nelle assemblee congressuale
Che fare
Cosa deve fare la UIL se le affermazioni che prima richiamavo sono giuste come io ritengo lo si
Prima di tutto secondo me noi dobbiamo superare quella fatica che molte volte all'interno dei territori ma penso anche all'interno delle stesse categorie ci rende a volte
Su q.b.
Di posizioni ora della CGIL ed ora le razzismo
Posizioni che molto spesso non sono completamente capite dai lavoratori ma che per forza di cose per mantenere un rapporto tra CGIL con CGIL consiglio se noi siamo obbligati ha subito la seconda
Cosa che secondo me dobbiamo fare bene dare risposte
A chi ce le chiede all'interno delle fabbriche o degli uffici
è fare una definitiva scelta con CGIL CISL
Su come deve essere il futuro rapporto tra il mondo del lavoro e la politica che cambia
Certo con tutti i dubbi e tutte le preoccupazioni che questo comporta
La terza
Riflessione mi pare in parte la via privata questa mattina
Nella suo intervento nel suo
Contributo al congresso ha voluto dare Presidente del Consiglio uscente a mano
Un intervento articolato e completo
Che ha contribuito a dare al nostro congresso un senso che quelle affermazioni che nella relazione Larizza
Giravo lutto trasferire e che penso ci debbano far ricredere al tempo stesso a pagare di un comportamento coerente che come UIL abbiamo ottenuto dentro e fuori il sindacato
Sui temi centrali quali quelli economici quelli contrattuali quelli istituzionali e quelli dimensionali
La seconda riflessione sulla relazione riguarda il modo con cui i diritti del lavoro
E di lavoro per lo sviluppo che L'Aquila con questo congresso lancia al dibattito interno
Verrà accolto nel mondo del lavoro nella CGIL e nella sì ma ancor più importante secondo me
Sarà il modo in cui noi voi sapremo trasmettere alla nostra gente i contenuti fondamentali di questa proposta perché vedete la difficoltà del rapporto tra i partiti e i cittadini
è simile alla difficoltà del rapporto tra il lavoratore cittadino
E di un sindacato almeno con quel sindacato coerente con le scelte è vero impopolari ma necessarie che in questi ultimi mesi abbiamo fatto
Quindi se così è noi dopo questo congresso
Abbiamo bisogno per di per portare avanti il nostro Progetto di un gruppo dirigente solido omogeneo e coerenti
Per quanto riguarda la seconda parte del mio intervento quello che riguarda i pupi dicevo
Mi spinge a fare una serie di riflessioni due in particolare sulle tesi che sono anche nella relazione ma che ognuno di noi penso abbia
Più attenta mente sviluppato
Come dicevo nelle tesi confederale e che io condivido ed approvato
Ma vi pare utile che siano
Sviluppate brevemente e dicevo due aspetti in particolare il primo riguarda il rapporto con CGIL CISL o per un nuovo sindacato unitario
L'interpretazione che do io delle tesi rispetto a questo punto e che noi giustamente
Per forza di cose siamo obbligati a ricercare un rapporto diverso con CGIL e cinesi
Un rapporto che parta da esperienze fatte come sono state quelle dalla Federazione unitaria di CGIL CISL e UIL di un sindacato che parta dal presupposto che l'unità oggi è un bisogno è una necessità è una cosa che vogliamo che continua ad essere e oggi più che mai lo slogan all'interno del mondo del lavoro
Però io ho già avuto modo
All'interno dell'Assemblea pre congressuali
Di fare alcune affermazioni e di avere alcuni e perplessità è titubante per il fatto che questo momento si crea dei disagi e delle difficoltà
E cioè io ritengo che oggi voi giustamente dobbiamo avallare fortificare questo filone
Stando molto attenti al fatto
Che ha un'egemonia che la CGIL aveva fino a qualche tempo fa e che oggi paga con le sue divisioni interne non si vada a trasferire o che non appaia il trasferimento da un sindacato all'altro perché cioè o l'egemonia della CGIL si sostituisca un'egemonia Dell'Atti
Perché se così fosse cari amici e compagni allora probabilmente tutte le cose giuste che sono state scritte nelle tesi verrebbero vanificate dagli interessi non nostri Mariani
Sindacati confederale
Il secondo aspetto riguarda una scelta importante secondo me
Una certa sul superamento delle componenti
Superamento che
Nei prossimi mesi nei prossimi anni servirà
Lo stabilirà il metro per misurare la nostra credibilità
Nei confronti dei lavoratori dei nostri iscritti
Dei nostri iscritti prima
Perché senza rinnegare
Ma per valorizzare la nostra storia e la nostra cultura pluralistica
Il superamento delle componenti deve essere un fatto
Non tanto ideologico
Quanto un fatto come dicevo di cultura un fatto che serva dentro l'organizzazione a far capire che è un titolo sia chiuso che è una storia pur non rinnegando h ha bisogno di aggiornamenti
E quale miglior periodo per aggiornare questo passaggio se non va il periodo in cui cadono le ideologie politiche all'interno dei partiti
Cadono le situazioni di conflittualità che hanno reso difficile sino a ieri il rapporto fra di noi all'interno del
Della se riusciremo dopo questo congresso ad essere conseguenziali con i nostri propositi
Io sono convinto che riusciremo a legittimarsi come come il a rappresentare gli interessi generali vi è un vero sindacato confederale la
Allora compagni prima di dare la parola all'ultimo intervento la presidenza sente il dovere di dire di pensierino della sera
Che è il seguente lo spettacolo di questo pomeriggio
Non è stato per nulla edificante purtroppo lo dobbiamo dire a voi che peraltro siede incolpevoli lo diciamo a voi perché voi e noi insieme stasera e domani lo diciamo agli altri
Non si può ecco non è assolutamente ammissibile che si ripeta lo spettacolo di questa sera la parola compagni una stasi dell'ultimo intervento della serata
Voglio anche avvertire che domani si inizia alle nove alle nove precise
Compagni e compagne
Credo che la relazione del nostro segretario generale fatta ieri pomeriggio
Sia una delle relazioni ancora una volta che esprime grande coerenza di questa organizzazione
I cambiamenti che stanno attraversando la nostra la nostra società sono cambiamenti talmente rari che probabilmente lo diceva lo stesso compagno Larizza anche la nostra strategia il nostro modo di essere per affrontare questi cambiamenti hanno bisogno di ulteriori affinamenti quotidiani
Siamo in una fase in cui probabilmente anzi sicuramente si stanno rideterminato il potere in questo Paese
C'è un riequilibrio dei poteri di questo paese di questa nostra Italia che sta attraversando tutti i poteri dello Stato
In questo il sindacato il sindacato confederale sicuramente deve svolgere un ruolo forte
Dobbiamo riacquistare come sindacato confederale quello che è il nostro terreno elettivo
Essere di nuovo un soggetto politico forte che in una fase in cui queste deve affermare le proprie strategie la propria presenza all'interno del mondo del lavoro all'interno della società
E noi come lui il sindacato dei cittadini
Che rimane ancora forte questa strategia che è la strategia della nostra organizzazione
Rappresenta sicuramente la coerenza e rappresenta sicuramente il modo di essere e di fare sindacato all'interno di questa di questo paese di questa nostra realtà produttive esso sia
Diceva Pietro un sindacato che sia in grado di contrattare di fare un forte contratto una negoziazione per lo sviluppo
Mettendo al centro il lavoro il valore del lavoro
Su questo dobbiamo ricostruire con forza una presenza del sindacato confederale
E questo e su questo ci dobbiamo anche interrogare su che cosa rappresentiamo e che cosa vogliamo rappresentare dai nostri congressi passati abbiamo detto volevo il di rappresentare non solo i lavoratori in quanto tale ma i lavoratori e cittadini
Bene in questo dobbiamo ancora una volta a dire che questa strategia che rappresenta un salto del sindacato confederale
Da una concezione estremamente rivoluzionari all'interno della fabbrica dove i lavoratori dovevano dirigere tutto all'interno di un vero salto riformista del sindacato del nostro Paese
Nel momento in cui il territorio rappresenta il momento in cui c'è la ridistribuzione del reddito in questo momento il sindacato il sindacato dei cittadini riafferma con forza la sua presenza politica
E in questo compagne e compagni sicuramente c'è bisogno di determinare come così come diceva Pietro nella sua relazione alcune questioni fondamentali
Una delle quali la questione del Mezzogiorno
E in modo particolare quello che accade oggi nel Mezzogiorno se il lavoro è al centro delle nostre riflessioni se lavora il momento e il fattore centrale delle della nostra azione sindacale sicuramente questo nel Mezzogiorno d'Italia rappresenta uno dei fattori priorità non soltanto lottare per il lavoro non soltanto riaffermare la centralità del lavoro ma dalla nostra realtà c'è anche chi si suicida per il lavoro
C'è chi si suicida per la perdita del posto di lavoro questa questione la dobbiamo tenere con forte attenzione proprio noi della UIL
è in questo contesto la questione che ci riguarda io sono della UIL enti locali
Il sistema delle Autonomie locali proprio nella realtà del Mezzogiorno in una realtà disgregata estremamente complesse
Dove quello che sta accadendo poco la bancarotta delle Autonomie locali e degli enti locali è proprio di stamattina
La dichiarazione di dissesto della prima città metropolitana di questo Paese di Napoli
Rappresenta sicuramente un altro fattore determinante se nella nostra concezione abbiamo messo al centro l'ente locale come agente di sviluppo sul territorio sulla capacità di governare il territorio per produrre nuova possibilità di risorse ebbene se a questo aggiungiamo che in questa realtà
Una classe politica locale insipiente incapaci di poter assolvere ai propri compiti
Ha portato a quello che è la realtà che dicevo prima molti enti dissestati con incapacità di poter anche qui dare una svolta sullo sviluppo del nostro territorio a questo punto deve trovare un sindacato un sindacato confederale estremamente presente strenuamente capace di poter fare un'inversione di tendenza rispetto a queste questioni noi ne abbiamo discusso nei nostri congressi sia di categorie sia confederali sul territorio
Abbiamo anche qui centrato alcuni obiettivi c'è bisogno che la questo congresso confederale nazionale ne sono convinto uscirà ancora con più forza una posizione della UIL
E su questo c'è ancora bisogno di sottolineare alcune questioni che tra l'altro nella relazione del nostro segretario generale sono state evidenziata anche con estrema chiarezza il rapporto all'interno del sindacato confederale italiano
Che rappresenta in questa fase di estrema difficoltà sicuramente uno degli obiettivi immediatamente da perseguire
Ma qui dobbiamo anche fare una chiarezza per quanto mi riguarda su che tipo di unità su che tipo di rapporto tra UIL CGIL CISL
Bene io ritengo che come UIL proprio come quello e abbiamo le carte in regola anche perché questa unità l'unità del sindacato confederale si costruisce sicuramente sulla idealità che ognuno all'interno delle confederazioni portava e qui c'è una prima affermazione che noi dobbiamo che dobbiamo fare lo dicevo prima noi come Will un sindacato un laboratorio di idee all'interno del quale ogni pluralità all'attualità è stata riaffermata le diverse culture sono state prese
Proprio su questo noi crediamo che sia possibile anzi necessari costruire un rapporto unitario all'interno del sindacato confederale
Perché credo che solo in questo modo e lo diceva anche prima il compagno di mia preceduto un sindacato unitario non un sindacato unico sia capace di affrontare quello che questo momento se in questo momento stiamo attraversando per costruire il nuovo io credo il passo anche rapidamente alle conclusioni risparmiando anche qualche minuto
Che se questo è le questioni se queste sono le questioni che poniamo di fronte se l'ente locale può rappresentare un momento fortissimo nei nostri territori del Mezzogiorno c'è bisogno anche all'interno della UIL che queste questioni vengono riprese io ricordo una direzione nazionale della UIL enti locali e della direzione nazionale della UIL fatta a Chianciano ad esempio su quella che è stata la non applicazione anzi su quella che è la legge
Di riforma delle Autonomie locali la legge centoquarantadue
Bene io credo che alcuni strumenti dobbiamo anche noi come organizzazione sia di categoria che come confederazione dobbiamo riprendere perché io credo che questi strumenti si su c'è la possibilità di una forte attivazione su questo territorio io su questo terreno credo che sia possibile a partire da queste condizioni
Credo che sia necessario a partire da queste condizioni
Che il nostro impegno all'interno di questa organizzazione il nostro impegno all'interno di questo sindacato il nostro impegno civile all'interno di questo sindacato cd ancora la forza di andare avanti e la capacità di proseguire nella nostra azione grazie
Grazie alla stanza allora
Sono conclusi gli interventi di questa sera per domani mattina
Iniziamo puntualmente vi prego di mandar via un attimo solo perché mi dovete dare una mano
Domani mattina puntualmente alle nove perché gli interventi più di domani sono alti trenta trentacinque o qualcosa del genere
Io già direi chi sono i primi quattro interventi di domani
Per cui se anche se non ci sono facciamo uno sforzo se riconosciamo il
Annunciamo aveva questa cosa
E dovrebbero essere Marini Daniela che la vedo
Quindi la prima è Marini Daniela bravissima quindi mi raccomando cerchiamo di essere presenti non solo gli enti locali ma anche tutti gli altri
Dopo Marini Daniela dovrebbe essere di Odoardo delle Marche
Il terzo dovrebbe essere Balestrieri di Messina il quarto dovrebbe essere la coordinatrice nazionale delle donne
Rosaria aquiloni ecco io mi fermo qua quindi per favore aiutiamoci per vedere se domani mattina alle nove iniziano puntualmente grazie arrivederci