Il "Sì" ai referendum del 18 aprile 1993

Io sono uno virgola zero
Scolastico
Maggiori
Pronto
Poco
Amedeo sedili qua a Medea
Abbiamo fatto
Buonasera
La presenza di costui numerosi oratori ci riempie oltre che di gioia aveva messo abbiamo la necessità di passare subito alla parola loro e quindi io non voglio dilungarmi se non ringraziando la presenza di tutti voi e chiedendo il vostro attivo alla vostra attività testimonianza affinché il sì in questa città napoletana posto a venire premiato e possa vede quella percentuale quella presenza che credo Napoli ha bisogno di a vere per poteva ottenere una leadership anche morale del rinnovamento napoletana pertanto passo la parola all'onorevole allora dottorato ornato
Dottor Adornato che introdurrà
Inizierà
Non sapevo di dover parlare per primo sono stato colto di sorpresa ma
Non siamo colti di sorpresa da quello che dobbiamo fare domenica
Siamo tanti credo dover parlare quindi io immagino che se poi si vuole dare spazio anche a domande eventuali dal pubblico bisognerà che noi qui conteniamo i nostri interventi
E allora credo che avrò il tempo di dire solo due o tre cose
La prima cosa è che
In questa campagna referendaria
Stanno tentando hanno tentato di espropriare
Il referendum ai cittadini
Ci sente
Hanno tentato e stanno tentando di espropriare i referendum i cittadini e per riportarlo a una battaglia tra partiti e tra posizioni politiche contrastanti
In questi poche ore che mancano domenica
Credo che noi dobbiamo tentare di fare tutto il possibile per rimettere questo referendum coi piedi per terra
Il referendum è stato voluto dai cittadini italiani di contro una classe politica che non riusciva né a scorgere la gravità della crisi né a proporre uno straccio di riforma per le nostre istituzioni
è stato un referendum contrastato
Chi l'ha cominciato all'inizio veniva accusato di Utopia di illuminismo siete quattro gatti ma domandate non ci sarà mai una maggioranza in Parlamento che potrà darvi ragione
Solo la coerenza dei cittadini italiani del fronte referendario
Ha portato fino alla fine fino alla sfida finale come è stato detto questo referendum ma questo è un referendum dei cittadini perché la classe dirigente non era più classe dirigente e classe dirigente dovevano farsi i cittadini
Ecco perché anche queste discussioni cosa vuol dire maggioritario cosa vuol dire uninominale può darci fastidio la gente può non capirlo
Ma perché per la prima volta alla gente tocca di fare una riforma sfidando l'inerzia e la e la pavidità e la passività della classe politica
Che non è riuscita alla bicamerale anche a trovare un accordo ecco allora il primo argomento contro chi dice questo referendum che voluto dalle forze politiche di governo che si ricicla e venne questo referendum dei cittadini ed è andato avanti perché queste forze non sono stati in grado di fare la riforma e allora la riforma dobbiamo farla noi dobbiamo farla noi intanto per il Senato il diciotto di aprile
La seconda cosa che voglio dire che
Questa è un'occasione storica per questo Paese
Siamo di fronte alla possibilità per la prima volta dopo quarantacinque anni di cambiare il regime nel quale siamo vissuti
Ed è la prima volta
Che approvando un sistema di riforma elettorale
Al contrario di quanto dice il fronte del no
I progressisti italiani per la prima volta possono vincere e possono governare questo Paese
Non è mai accaduto non è mai accaduto che è quella che è stata chiamata la sinistra o quello che possiamo chiamare le forze progressiste abbiano governato questo Paese e dall'Unità d'Italia che questo sogno non si è realizzata ma e anche uomini che all'inizio partivano con idee di sinistra
Come Crispi o come Mussolini per governare questo Paese hanno dovuto fare dei giri di valzer alcuni con Mussolini addirittura estremi per accedere al governo ed allora che mai la sinistra ma i progressisti governano questo perché la riforma che andiamo a fare ho visto sui manifesti col sessanta per cento il sessanta per cento dei seggi al ventotto per cento dei voti alla democrazia cristiana
Ma chi scrive manifesti guarda cos'è l'Italia guarda cosa sta succedendo la democrazia cristiano al Partito socialista guarda cos'è successo il nove giugno il cinque aprile la verità e che approvando questa legge per la prima volta se i progressisti sapranno superare divisioni risse incomprensioni e vecchie culture sapranno unirsi in un'alleanza democratica per la prima volta i progressisti potranno governare questo Paese
E tra i progressisti
Si nascondono
Un po'pavidi un po'incerto e un po'ottimi delle migliori energie di questo Paese
Le competenze e le intelligenze di cui l'Italia ha bisogno perché non si può uscire da questa crisi discendendo
Le ricchezze di chi è ricco e e lasciando che il povero diventare ancora più povero non si può uscire da questa crisi con la cultura della lega
Non si può uscire da questa crisi con un ennesimo Risorgimento guidato ancora una volta dal Nord contro il Sud
E io credo che sia proprio il Sud che ha i maggiori interessa superare il sistema proporzionale
Perché è un sistema che ci a imposto di votare per gli stadi apparato nelle quali noi magari in buona fede se eravamo democristiani poniamo votavamo il nome X Zaccagnini e ci dovevamo responsabili di avere letto Ciancimino o i camorristi che entravano sotto il simbolo che noi votavamo
Ecco perché vogliamo superare le liste d'apparato e andare a votare le persone le persone conoscendo le in collegi più ristretti uninominale ecco la prima parolaccia che la partitocrazia non sopporta uninominale
E anche perché lo voglio dire con chiarezza è possibile che è un candidato che è più vicino alle nostre idee e che noi prima dovevamo votare per forza in nome di una militante di un'appartenenza che hanno fatto il loro tempo
Sia peggiore di un candidato che magari non è lontano dalle nostre idee ma non è neanche quello della lista in cui crediamo io credo che un cittadino normale democratico dovrà votare per quell'altro candidato per quello che giudica migliore perché quello che è importante non è che questo o quel partito vada avanti ma che vada avanti il Paese la nazione che vada avanti uno Stato nel quale nessuno ha mai creduto
Ecco allora il primo senso di questa riforma
Che dobbiamo votare il diciotto ma che è una rivoluzione perché significa anteporre alle logiche di partito alle logiche di apparato la logica della nazione la logica del bene comune la logica di quello che conviene allo Stato e al Paese logica che è stata sempre tradita
Da tutti gli apparati politici strutture e il secondo il maggioritario
Garantire che a una coalizione di poter governare
Con tutti i poteri e con i numeri necessari al Parlamento per governare perché questa garanzia che noi offriamo a questa coalizione è la garanzia che questa coalizione offre a noi quattro anni dopo di poterla mandare a casa
Questo il punto
Noi siamo l'unico Paese al mondo insieme al Giappone a non aver mai provveduto a un ricambio di potere e quarantacinque anni che non possiamo provvedere a questo ricambio perché perché ne votiamo per un partito
E non sappiamo se dopo il nostro voto sarà al governo o sarà l'opposizione perché nei giochi delle segreterie dei partiti tutto il possibile
E quindi possiamo venir traditi dalle stesse forze alle quali abbiamo dato l'ha detto
E può succedere in un sistema proporzionale dico può succedere ogni riferimento a persone o partiti è puramente casuale che un partito del dieci per cento
Fatto da una banda di criminali che ha depredato le istituzioni e la e la e il pubblico italiano condizioni il governo col dieci per cento con il tredici per cento quattordici per cento
Questo è accaduto in Italia
Questo regime è stato possibile perché il governo era sottratto alla responsabilità dei cittadini era sottratto anche le proprie responsabilità perché nessuno pagava mai tanto le coalizioni venivano determinate dalle segreterie dei partiti
Ecco allora la seconda parolacce che mi dà fastidio
Maggioritario perché significa dare il potere a chi ce l'ha di governare ma dopo quattro anni poter dire vai a casa perché ora che vai a casa oppure poter dire continua perché questa è la cosa che vogliono italiani questo è in sintesi ma intorno a queste che sono le verità di questo scontro si accese una bagarre politica che è fatta di bugie e di falsità e questa è diventata da una campagna che sembrava facile perché il nove giugno ce l'ha dato questa grande speranza è diventato una campagna difficile
Io non ho paura di questa campagna difficile non dobbiamo averne paura
Perché più la campagna è difficile più la posta in gioco è chiara perché noi stiamo girando una pagina lunga quarantacinque anni ed è anche giusto che i detentori del vecchio potere o anche la gente che può essere confusa si chieda dove vado
La nostra deve essere una battaglia chiare noi dobbiamo dire di non credere di non sentire così come accaduto il nove giugno di non sentire quello che dicono i leader politici di non sentire quello che dicono i partiti
Ma di fidarsi solo della propria intelligenza ed è la propria testa della propria coscienza
Andare nell'urna leggere cosa c'è scritto sulla scheda per la prima volta senza ascoltare tappando sulle orecchie di fronte ai leader dei partiti sia quelli del sì che quelli del no
è leggere il quesito che tra l'altro è un po'difficile anche questo nelle riforme tante che vanno fatte anche il l'italiano che si usa dentro nelle schede nelle nelle cabine elettorali da una parte c'è scritto bollette volete cambiare questo sistema che è stato letto sulla proporzionale che è stato il sistema degli apparati a delle mafie che è stato il sistema della irresponsabilità dei dirigenti dei governanti nei confronti dei governanti
Se volete cambiarlo votate sì se volete restare in questa logica di ingovernabilità di frammentazione politica nella logica della rissa e della divisione allora votate no ma fatelo secondo la vostra coscienza questo è il cui esito
Non stiamo facendo elezioni politiche lo stiamo per mandare questo o quell'al governo stiamo semplicemente per fare finalmente un atto di maturità nazionale quello di cambiare noi come classe dirigente come cittadini che si assumono questa responsabilità di cambiare noi un sistema elettorale che una partitocrazia corrotta e incapace non è stato capace di cambiare per il bene del Paese grazie
Martinez il PD
Adornato ha detto
In questo tentativo di scippare
Non so se
Posso provo Adornato ha detto di questo tentativo
Di scippare i cittadini italiani della loro capacità di iniziativa sui referendum c'è anche un altro a un altro tentativo di cambiare le carte in tavola il tentativo di rappresentare il no come soggetto di cambiamento no ciò cioè ciò che di fatto materialmente è la conferma del sistema esiste ciò che si sottrae alla sfida fondamentale delle condizioni del cambiamento quello di costruire i nuovi soggetti del cambiamento di riaggregare di navi quale sale risorse umane civili l'intelligenza di competenza di cui questo Paese ha bisogno di costruire nuovi soggetti collettivi capaci di rispondere alla sfida del Paese
Di queste riaggregazione di questa capacità di stare in modo nuovo in modo diverso insieme ha invece bisogna fondamentalmente l'Italia direi ha bisogno fondamentalmente in su ha bisogno oggi in primo luogo Napoli abbiamo no c'è un po'un rapporto molto stretto
Che andrebbe visitato dura fra la tendenza alla frammentazione politica e la disgregazione civile fra il venir meno di quella crescita di etica civile di cui la democrazia ha bisogno e la frantumazione i mille e i soggetti in tredici quattordici partiti delle scelte dei cittadini non sono i cittadini che hanno bisogno di tredici quattordici soggetti in Parlamento
Non è la loro libertà e autonomia di espressione culturale che ha per cui ci sono tredici quattordici soggetti politici in Parlamento
è un ceto politico che solo attraverso questa frantumazione riesce apparsi in strada a sgomitare a raggiungere i luoghi del del potere
La riforma elettorale è anche questione di una nuova etica della responsabilità
Da far crescere insieme fra eletti ed elettori intorno a una comune etica della responsabilità intorno a una possibilità di verifica che non si verifica in nome delle identità e delle grandi appartenenze teoriche
Intorno a una possibilità di controllano di resa dei conti finali che solo il collegio uninominale per quello che riguarda i singoli un sistema maggioritario per quello che ringrazia riguarda le grandi competizioni politiche
Consente davvero
La proporzionale falsifica all'etica civile della partecipazione politica
Ci costringe a polemizzare a lottare col vicino
Il vicino di partito il compagno di lista
Il vicino più vicino idealmente che scava nello stesso terreno e occulta da scordare il conflitto politico fondamentale la discriminante intorno a cui avvengono le grandi scelte occulta quella che è la discriminante politica di oggi intorno a cui il Paese è chiamato a decidere dentro a una crisi economica e sociale provocata da un sistema incancrenito
La scelta fra le posizioni di rendita e la capacità di innovazione
Il senso della scelta maggioritaria dev'essere finalmente oggi quello di distinguere in questo passaggio chi è ancora a difesa delle posizioni di rendita e di fatto la proporzionale difende oggi posizioni di rendita politica è la scelta per l'innovazione sul terreno economico e sociale sul terreno della crescita del Mezzogiorno sul terreno della valorizzazione di tutte le risorse del paese
E ancora a chi si illude anti ancora crede che la proporzionale è il sistema più giusto lo diceva giustamente poco fa anche Adornato ricordiamo che la proporzionale contiene dei premi di maggioranza un un quello delle rendite di posizione dei piccoli gruppi a livello nazionale o nei Comuni che condizionano ogni maggioranza quello dell'unico gruppo appena appena più forte che si trova votato soltanto il nome di una paura dell'instabilità e dell'INCE
Dunque un sistema maggioritario un sistema maggioritario come passaggio necessario per il mutamento di fase
Come passaggio necessario spenta e forma intorno a cui già si costruiscono le aggregazioni del nuovo e per costruire le aggregazioni del nuovo il partito democratico della sinistra ha voluto in fondo ha nel suo codice genetico è nato insieme a una domanda di riforma elettorale
A ha visto questo come due processi contemporanei
Non è un caso io credo
Che chi ha detto no
Alla nascita del Partito democratico della sinistra in troppe etiopici oggi largamente per il no alla di forma elettorale si è trattato di due processi contemporaneo si è trattato di una svolta in parte incompiuta siamo dentro il movimento referendario per compierla siamo dentro il movimento referendario per dare un senso nuovo alla costruzione di un grande soggetto dell'alternativa
Una sfida impegnativa e difficile
Che certamente non deve farci meravigliare
Di una certa competizione in atto fra le forze del rinnovamento ma che ci impegna tutti a vivere anche domani questa competizione senza sacrificare nulla alla costruzione di quella grande aggregazione che soltanto può dare al nostro Paese
Uno sviluppo nuovo non il no darà uno sviluppo nuovo io non so perché e con quale pretesto
Dall'Arci si viene a dire e si identifica questo comando ipotesi di rinnovamento che dopo che se vincesse il no ci sarebbe uno scioglimento automatico del Parlamento
Proprio le ragioni per cui no vuole lo scioglimento anticipato del Parlamento perché in questo Parlamento c'è ancora una maggioranza quadri partita che non ha più senso zeppa di inquisiti
Ci dice che la vittoria del no sarebbe un elemento di forza per far continuare le cose come sono no non ha nessuna forza nessuna possibilità contrattuale per cambiare le cose reali
Non si scioglierà il Parlamento se vince il no se vince il sì si potrà arrivare in condizioni giuste a uno scioglimento preceduto da quella riforma elettorale senza la quale quello scioglimento
Lance lascerebbe l'Italia nel bare
Illusione che è un voto di protesta che un voto di mediazione che questa cultura della pura testimonianza di opposizione
In una fase drammatica come questa in cui la destrutturazione del sistema è giunta al suo massimo livello e in cui abbiamo invece bisogno di ricostruire è una illusione esiziale
Quel sì che pronunciamo è il simbolo del sì alla ricostruzione democratica del Paese non a una battaglia arretrata di inutile testimonianza
Professore Piero Craveri capogruppo del partito repubblicano accomuna
No no sarò breve Selke erano di essere prevista
Cari amici Italia in compagni
Io una certa reticenza nel dirlo perché ho una naturale inclinazione alla scaramanzia
Ma penso che il sì avrà una consistente e decisiva vittoria
Il nostro Paese
Ha tanti difetti
Ma tutte le volte che gli si è presentata un'alternativa ragionevole di cambiamento la sempre sottoscritta col suffragio
è vero che abbiamo avuto una campagna
Che sembrava un'autostrada su cui correre a grande velocità e ci siamo trovati per molti versi in salita
Alcune forze politiche che hanno aderito alla proposta del sì
Sappiamo lo vediamo dai muri delle nostre città
Dagli atteggiamenti dei loro dirigenti sono state assai reticenti
Penso a gran parte della Democrazia Cristiana bene saluto con piacere anche l'ultima dichiarazione fatta a Bari dal suo il suo segretario politico a favore del sì
Penso al Partito socialista
D'altra parte quando mai si è visto
Giacché il sì e la definitiva condanna di questi vecchi partiti
Che non potranno nemmeno più trincerarsi dietro il cinque o il sette per cento il diciotto il ventiquattro
Quando mai si è visto che dei condannati salgono sul patibolo festanti salvo naturalmente il problema di dimostrare una certa dignità
Nel momento in cui non l'anno per i posteri nel momento in cui non l'hanno dimostrata
Nel corso delle opere precedenti
C'è stata anche da parte del cartello del no una campagna assai
Promiscua e armata di argomenti falsi
Che non è buon segno nella vita democratica perché ci si combatte di solito lealmente presupponendo che i cittadini sanno capire gli argomenti dell'una e dell'altra parte
Ad esempio uno degli slogan è stato che con il ventotto per cento la democrazia cristiana avrebbe potuto accamparsi
Per non so quanti altri decenni alla guida del Paese
Vedo nei sondaggi che è scesa al diciotto per cento magari non sarà così
Ma soprattutto chi l'ha detto che non possa costituirsi una grande forza laica democratica riformista di sinistra capace di battere il blocco moderato nel nostro Paese e come qualcuno qui ha già ricordato sarebbe Heller la prima volta nella storia del Paese
Perché tra le tante democrazie che sono tali e vivono del mondo noi condividiamo Conso noi condividiamo con una sola altra democrazia il Giappone il privilegio di non avere mai avuto alternativa nel politica nel Paese
D'altra parte
Il no
La difesa della proporzionale
Ma anche io personalmente credo molti di noi siamo stati proporzionalista
La proporzionale ha avuto un senso nella storia del nostro Paese si poteva adottare l'uninominale nel mille novecentoquarantacinque
Ma la proporzionale presuppone grandi partiti di massa
I quali siano i pilastri della logica politica
E alle spalle noi abbiamo una storia di grandi partiti di massa e di crisi di questi partiti di massa
E dalla crisi di questi partiti di massa e ben e apre siamo arrivati al Front uno amento del sistema politico italiano
Un frantuma mento che non può darci nessuna soluzione possibile di governo noi abbiamo bisogno di governo
I dati ci dicono che stiamo uscendo dalla fase almeno sul terreno economico dalla fase più acuta della crisi
C'è una strada che sia che può essere gestita in molti modi
Ci può essere una linea di sinistra e una linea più di destra nel gestire ma che alcuni problemi comunque
Sono la gestione del debito pubblico
Innanzitutto sono la riconversione del grande apparato industriale pubblico sono il rilancio degli investimenti sono tante cose la difesa dello stato sociale al di là dell'assenza di al dell'assistenzialismo
Queste cose richiedono una stabilità
Delle della istituzione governo richiedono un mutamento della forma come e il primo passo
Di questo mutamento è la legge elettorale e noi per uno scherzo nella storia direi
E la storia delle nostre leggi elettorali abbiamo la possibilità con un referendum abrogativo di dare a una delle due Camere
Una legge maggioritaria uninominale che rappresenta il primo passo fondamentale di questo cambiamento di forma di governo e vogliamo dire no solo per dar spazio alla demagogia di un ex sindaco di Palermo o di forze politiche che in questo momento non sanno che richiamarsi o al fascismo o al neo stalinismo e di fatto a sinistra costituiscono
L'esempio
La volontà politica dalla sua frantumazione
E della sua logica perdenti
Ma voglio fare ancora una considerazione amici e compagni
Io ho visto l'altra sera alla televisione
Un duello
Elettorale
Tra l'onorevole Bossi
E l'onorevole Orlando
A mio giudizio ma anche di molti l'onorevole Bossi ha messo al tappeto l'onorevole Orlando
L'altro giorno ho incontrato degli studenti e degli amici erano preoccupati li conoscevo rientrati verso il sì
Quando hanno visto Bossi vincere nel confronto col no di Orlando si sono preoccupati
Ma
Anch'io condivido le preoccupazioni
Che quasi tutti
I cittadini di città e di terre del Meridione hanno verso l'onorevole Bossi è il fenomeno che l'ha originata
Però faccio questa considerazione
Ma non è proprio la frantumazione del sistema politico quale ormai inevitabilmente quale è inevitabilmente risultato oggi della legge proporzionale sarebbe risultato del no
Non sarebbe questa frantumazione
Quella che dà spazio e libertà di gioco e grande potere all'onorevole Bossi il quale ha suo elettorato concentrato in due regioni certamente chiave importanti italiane ma in due regioni italiane e anche i sondaggi vedo che non lo danno più del quindici per cento
E proprio la frantumazione che gli dà questo poteri noi
Nel Mezzogiorno abbiamo bisogno
Dell'aiuto nazionale
Lo avremo bisogno nei decenni a venire abbiamo bisogno di gestirlo in termini diversi da come lo abbiamo gestito nel passato
Abbiamo bisogno di renderci responsabili alla guida delle nostre dagli nostri enti locali
Nelle nostre amministrazioni ovunque c'è da amministrare dobbiamo essere consapevoli che vanno rovesciate vecchia prassi
Ma abbiamo bisogno di ristabilire assolutamente un rapporto col resto del Paese che sia credibile per il Paese per nuovi
Questa strada non può essere che la strada di ricostituzione di grandi partiti nazionali possibilmente di due forze che si confrontano in alternanza
E questa strada è la strada che passa per il sì per la riforma elettorale procrastinata da questo referendum e che se passerà non potrà non imprimere il suo corso anche sui lavori della Camera dei deputati del Parlamento per la riforma della legge sulla Camera dei deputati questo è il passo decisivo Dukan violento di forma di governo che è essenziale per rinsaldare l'unità nazionale per ridare una prospettiva al Mezzogiorno
Se non intendiamo queste cose
Siamo presi
Da una citazione poco riflessivo e poco matura io non credo che il mezzogiorno sia una Vandea come sento dire certo ci sono uomini da mandare del Mezzogiorno e non solo nel Mezzogiorno perché anche Bossi uomo da bande
Ma credo
Che l'impegno che tutti noi dobbiamo mettere
Di qui a domenica per l'affermazione del sì sia soprattutto importante non solo per il Paese intero ma soprattutto per il Mezzogiorno
E voglio concludere con una cosa osservazione
Il collegio uninominale
Non solo responsabilizza il partito
Il
Blocco che si vota e che può diventare o maggioranza e opposizione e quindi da questo punto di vista determina una precisa distinzione di responsabilità politiche
Ma è anche il responsabilizzazione del voto del cittadino quante volte abbiamo sentito sì io sono d'accordo con te però votato quello che grosso modo è alla sinistra di eccetera eccetera con la proporzionale il voto era diventato
Come dire
Una sorta
Di buonuscite
Su che andava dove andava e per cui si potevano trovare tante giustificazioni a dar è tutta erano buoni ma con il nuovo sistema elettorale anche il cittadino assumerà una responsabilità questo atteggiamento del bonus del voto come diritto come una carta da giocare è molto radicato in Italia ed è molto radicato nel Mezzogiorno
Esteta come mentalità della società
Radicata nella società alla base del voto di scambio
Dobbiamo essere coscienti di questi processi e la loro natura etica e politica
Anche per questo il Syrah presenterà un rinnovamento profondo della società meridionale
E quindi mi auguro che ci troveremo tutti a celebrare questa vittoria grazie
Onorevole Zanone presidente del Partito liberale
Poiché io sono il presidente nazionale di un partito
Storico
Credo competa principalmente a me questo l'Assemblea
Sottolineare il carattere
Personale
Della decisione del diciotto aprile
In materia di democrazia diretta impartiti posso devono prego esprimere orientamenti e consigli ma la democrazia diretta altro non è se non una addizione di volontà individuale ciascuno deve decidere domenica secondo la propria personale responsabilità
Certo questo atto di responsabilità personale sarebbe più agevole se i quesiti non fossero tanto numerosi come saranno e il loro contenuto astruso comprendere sempre alle ragioni anche tecniche già richiamate da Adornato
Quanto alle materie eterogeneo noi non abbiamo stasera qui per ragioni di tempo la possibilità illustrare le singole posizioni dei partecipanti a questo convegno sulle sue singole questioni sottoposte domenica referendum abrogativo
E quindi dobbiamo lasciare a margine le questioni pure importantissime che riguardano ad esempio i controlli ambientali
La posizione sul proprio proibizionismo antiproibizionismo in materia di tossicodipendenza l'abolizione di un antico ministero come quello dell'agricoltura e di un ministero giovane ma non di belle speranze come quello del turismo
Allora procedendo per la selezione io voglio concentrarmi sul mobile o che invece a mio avviso ha una sua unità e una sua interconnessioni
Che è quello costituito dalle quattro questioni referendarie che riguardano il mutamento della sistema elettorale per il Senato della Repubblica l'abolizione del finanziamento statale per i partiti l'abrogazione del ministero delle Partecipazioni statali all'abrogazione della competenza governativa in materia di nomine a vertici delle casse di risparmio
Ciascuno vede come dalla somma di questi quattro sì emerga un risultato chiarissima irrevocabile che è la totale trasformazione del sistema tradizionale dei partiti e su questo che dobbiamo impegnarci nel voto di domenica
Io credo cari amici napoletani che convenga fare una brevissima osservazione non l'ho sentito fare da quote coloro che sono intervenuti poc'anzi sulla frequenze sull'esito dell'istituto del referendum come è stato complessivamente attuato in questi vent'anni perché penso che contengono l'indicazione chiara circa la frequenza quindi vent'anni di esercizio della legge attuativa dell'istituto del referendum sia ricorso iniziativa referendaria quaranta volte nell'ultimo anno sia ricorso dodici volte all'istituto del referendum
Circa l'esito fino al mille novecentottantasette ogniqualvolta la cittadinanza italiana si è pronunciata sul referendum ha sempre sostenuto il legislatore cioè
Mantenuto le leggi sottoposto domanda abrogati stampato nel mille novecentottantasette hanno incominciato a prevalere il sì
Cioè il mutamento della legge se voi combinate questi due fattori cioè la moltiplicazione delle iniziative referendarie ed il passaggio dalla cittadinanza dal mantenimento degli strumenti legislativi sottoposti a referendum alla loro abrogazione si vede chiaro come in questo consultazione di domenica si esprima una crisi della democrazia
Delegata e quindi un esercizio dalla Democrazia Diretta che interviene come manifestazione della crisi della democrazia delegata al sistema tradizionale dei partiti ed è principalmente di questo che occorre occuparsi
Io voglio spendere una parola per
Quelle che si chiamano con termine non era già attivo nel linguaggio corrente almeno nell'ambito
Nel gergo partitico i movimenti trasversale i comitati per il referendum Alleanza democratica i popolari parla riforma tra questi l'i soggetti politici che hanno chi più chi meno una certa caratterizzazione orizzontale che segmenta Italia metà le divisioni verticali
Dei partiti e che per questa ragione non godono quindi presso la nomenklatura ufficiale dei partiti di buona neppure reputazione io sospetto anche che nel modo di trasversale che sia una interpretazione semantica astuta tra trasversale come obliquo qualche cosa di tendenzialmente mistificatorio
Non sono di questo avviso perché credo che questi movimenti
Prosieguo Rino in qualche misura ciò che è e sarà
Lo scenario politico italiano dopo il diciotto aprile dopo l'affermazione del sì dei referendum perché come è stato già ricordato il passaggio inevitabile consisterà per quanto attiene al sistema elettorale ad una necessità vari partiti non deve scomparire nel mondo infilò gli altri Mondiali milanesi ma di ritirarsi deliberatamente in seconda schiera parla chiaro in prima schiera altri soggetti
Pongo uninominale maggioritario uninominale significa che in prima fila non ci sono più i partiti ma ci sono le persone dei candidati e maggioritario significa che in prima fila non ci sono più i partiti ma ci sono le grandi aggregazioni la grande coalizione ed i qui viene alla trasformazione del sistema
Dei partiti
Ed il rimedio a questa loro senescenza che lei ha irrigiditi noi siamo in questo stato paradossale che mentre le istituzioni dovrebbero essere soli del ferme
Avere una grande capacità di resistenza
Entro il la cornice dell'istituzione dovrebbe liberamente circolare
Il dinamismo mutevole dei partiti viceversa accaduto pressappoco il contrario Giacomo la persistenza irrevocabile
Della situazione politica italiana noi abbiamo avuto progressivamente un sistema istituzionale che si rammollimento imponeva e un sistema di partiti sembra più richiede è sempre più irrevocabile a tutto questo che dobbiamo accettare deliberatamente di cambiare
Certo
Se parliamo delle coalizioni tra del nuovo quadro
Se si profila come il passaggio dal proporzionale al maggioritario
Io per essere schietto debbo dire che
Non vedo ancora emergere i soggetti delle nuove maggioranze possibili
Abbia maggiore proprio passione queste andiamo al maggioritario senza essere riusciti chiaramente a delimitare a determinare individuare le nuove maggioranze possibili
E ci troviamo perciò non soltanto con un cartello del no che comprende un po'di tutti e dove gli estremi facilmente si toccano
L'uno con l'altro ma anche ad uno schieramento dei siti ha in sé una grande varietà
Di posizioni differente quando arriveremo al maggioritario si andrà le grandi coalizioni
Io per trovo qualche difficoltà a immaginare pieni troverò ad una grande coalizione insieme con l'onorevole Bassolino però non è questo quello che mi preoccupa fino a domenica
Quello che è più importante a mio avviso è questa necessità che tutti abbiano di rendersi conto
Di ciò che deve cambiare perché il sistema tradizionale non regge più commetteremmo un'irreparabile errore se essi erano Casimo sulla difesa di un sistema che non può reggere oltre e la decisione della prendere queste e qui in questa si incrociano i nuovi e i vecchi il continuismo e nuovismo
Ed io riconosco a coloro che si affacciano adesso per la prima volta alla ribalta della scena politica il vantaggio della novità
Il titolo di merito che consiste dal poter dire come la glielo della favola nato non eravamo io non c'ero ancora non c'entro
Io non sono un novizio e non posso ma schierarmi da nuovissima però sono anche uno che ha cercato di servire lealmente la Repubblica e che non deve scusarsi buone sono di questa patinata di esisterà ancora quello che dobbiamo andare a questo cambiamento
Coloro che interpretano le ragioni del nuovo e coloro che si rendono conto che ciò che accade e ciò che occorrerebbe al sistema tradizionale dei partiti non è un atto di trasformismo vecchia malattia nazionale ma un atto di metamorfosi c'è una differenza fra le due cose
Il trasformismo significa cambiare forma per mantenere la stessa sostanza
La metamorfosi significa cambiare forma per cambiare con essa anche la propria ragione di vita è questa la decisione che dobbiamo prendere e perciò anche se nelle coalizioni future si creeranno delegazioni che forse non vedranno dalla stessa parte tutti quelli che stanno qui stasera su banchi della giunta municipale di Napoli io penso che oggi c'è un fattore comune e più importante io voto sì domenica come atto di fiducia verso la possibilità di costruire in Italia una democrazia compiuta e come atto di dovere verso la bonifica dalla vita pubblica
Vigore Antonio Bassolino
No
Va curato
Brevissima osservazione all'epoca giustissimo giorni fa dal
Ma io
Zenone adesso raggiungibili rischiamo interverrà la prima osservazione sita
Noi dobbiamo i pochi giorni di origine sparo
Cercare di portare l'attenzione degli elettori dei cittadini alla sostanza più profonda requisito preferenziale la sostanza più profonda lasci Valeria fare
E decidere se si vuole cambiare innovare il sistema attuale
Questo essi oppure se si vuole mantenere livelli conservare insisteva che non regge da decenni
Un sistema io vorrei anche aggiungere che ha avuto alcuni indubbi meriti Simone come un medico storico è stato quello qui ha portato
Lima l'asse dentro lo stadio però un sistema che ormai da tempo fa acqua da tutte le parti
Che a mio avviso in gran parte responsabili dello sfascio che di fronte hanno
Noi dobbiamo sapendo dirlo aperta
Sistema attuale quello che favorisce il permanere al potere di una vecchia casta
Che favorisce il permanere in Italia sotto dell'unica situazione al mondo uguale al giocatore ma qui vino
Di in Italia di una anomalia chi è unica in tutto il mondo e l'anomalia e questo vitali del Paese quale abbiamo i governi più inestimabili di tutto il mondo la media di un governo nazionale e di un anno spesso di otto mesi e però noi abbiamo assieme ai governi stabili di governare di più perennemente stanco sempre gli stessi
Questo c'è solo in un Paese come io ero bambino io alcuni di ministri abituale erano già sono un po'ingrigito o figli grandi e Colombo Emilio oggi come trentacinque quarant'anni fa è sempre lì immarcescibile al suo posto questa è anche la proporzionale questo è il meccanismo attuale che diffonde nuovo è che noi dobbiamo riuscire a siamo a Napoli vorrei anche aggiungere che il sistema attuale quello che ha favorito il favorisce il Pomicino nuovo c'è un sistema di potere chi è un mai intimidatorio squassato da tante indagini della magistratura sì allora vuol dire molte cose vuol dire cambiare scelto politico Italia vuol dire mettere in primo piano le persone e gli uomini che ormai per soli gli uomini e le donne contano e devono contare sempre di in molti a favorire un meccanismo di alternanza di alternativa al vecchio Riccio io quali sono per il doppio turno discuteremo dopo liberale vorrei dire però anche a tanti militanti del PDS
Venti euro impegnarsi molto di più nei prossimi giorni di prossime ore a Napoli che noi avremmo ottanta voce in capitolo dopo il referendum quando avrà vinto il sì quanto più il PDS e tutte le forze che solo per il sì si impegneranno strenuamente fortemente nei prossimi giorni nelle prossime ore
Poi discuteremo in mezza minori io so bene che vi sarà una dialettica e delle differenze tra me e zero ore però io vorrei dire che considero molto importante che la vera dialettica si svolga dopo il diciotto di aprile dentro il luogo in un più tra un vecchio sistema che è una legge nuovo che ancora non è riuscita ad affermarsi
E chi ha partita diciotto di aprire finalmente pù affermasse
Infine io vorrei osservare che la riforma elettorale
E soltanto la parte di una più generale riforma
Statale sociale i civili siamo il Napoli di fronde luce un grande tema sul quale discuteremo i napoletani nei prossimi giorni il tema grande secondo me e questo dietro i grandi inquisiti
Dietro i Pomicino gli dava
Il Di Donato
Ci sono grandi eserciti
Discenti INAIL di migliaia di persone
Non di pochi intimi
Fatti di colonnelli
Di portaborse di conniventi che sono stati tanti
Fatti di vittime di o guidati ma grandi sarti
Io penso che per una sinistra democratica seria e all'altezza del compito ci sia il problema di come sappiamo distinguere di operare una riconversione divo pratica di una parte Almir di queste vittime perciò io penso alla necessità di una grande riforma sociale e civile dentro la quale la riforma elettorale soltanto una parte ma è una parte essenziale e fondamentale
E io non so quali partiti avremo nei prossimi anni
Quale insisterà quali partiti nuovi sorgeranno quello che so è questo
Che i partiti non solo divinità
Che i partiti non sono un bene in sé i partiti sono in devono essere soltanto mezzi e strumenti nelle mani dei cittadini per realizzare i veri belliche Lussu ripartiti ma sono l'emancipazione e la liberazione dei lavoratori eticità di
Martedì che sapranno essere questo Strumendo rinnovandosi leggerà oppure nasceranno altri vedremo certo è che il PDS di restare risolutamente dentro il luogo e noi dobbiamo fare a Napoli il massimo sforzo dei prossimi giorni
C'è un non morto agguerrito in campo
Io vorrei dirlo in modo molto civile
Io non ritengo affatto
Che tutti quelli che voteranno non porteranno un certo Marc rinnovo saranno tante cose però attenzione al Napoli lo avrà soprattutto un significato noi conosciamo una poiché in questa città c'è una forza di massa
Importante
Il questa forza il Movimento Sociale Italiano i nostra Ratti notato come sta già succedendo in queste settimane da quella forza
E avrà fondamentalmente qui visse noi dobbiamo stare in campo compatta di ragionare in modo civile e fermo
Anche perché Napoli nel Mezzogiorno sono ancora più interessati del centro e del nord al successo dimessi e a una vera riforma elettorale infine e chiudo vorrei rispondere all'argomento che usano forse anche di sinistra del no
L'argomento che dice ma se il vincessi io ce la riforma elettorale uninominale maggioritaria possono restare in campo i vecchi inquisiti
Io vorrei dire due cose la prima
è stato bene non avete risolto il Parlamento Ribisi scorse le settimane scorse
Adesso ognuno può vedere
Anche l'amico Leoluca Orlando
Può vedere che elezioni anticipate nelle settimane scorse
Avrebbero scippato dalle e-mail di cittadini il diritto al referendum
E io mi permetto di aggiungere non avremmo avuto quell'ulteriore sviluppo di indagini della magistratura che andava avanti sentire ancora andare avanti dei prossimi mesi
Poi all'inizio di dovremo andarci io penso fesso
Penso presto ma dopo il referendum e dopo che il Parlamento avrà varato sulla base dei referendum una legge seria riforma elettorale
A quel punto sarà giusto dare la parola al popolo e a tutti i cittadini e infine ma davvero con i collegi uninominali resterebbero i vecchi inquisiti questa è propaganda se mi consente se mi si consente non serie noi dobbiamo andare ad una discussione civile io vorrei fare concludo un esempio molto concreto
Ma se Pomicino
Decidesse di candidarsi a Napoli città in un collegio uninominale
Anche se in quel collegio il partito che io rappresento a risse in questo momento l'uno per cento dei voti annuncio fin da ora che io Andrea e candidarmi in quel collegio fa lei la battaglia e vi prendo il risultato elettorale vitale che cambia
L'Italia è di questi anni con tante forze che vogliono riuscire avvolta Panucci noi dobbiamo andare in modo civile però fermo e pacato questa battaglia e io penso che ognuno di noi a Napoli la nostra città debba fare nei prossimi giorni dei prossimi ore il massimo di sforzo dell'insuccesso chiaro e forte dis
Nell'ambito
Ammise che mi hanno già preceduto hanno già esposto molto bene le ragioni del se per cui io proverò brevemente a fare un ragionamento diverso a vedere le conseguenze del no e le conseguenze del sì
Se vincono i no il diciotto aprile stiamo parlando prima di questo referendum elettorale che cosa succede beh non succede nulla non cambia nulla
Peggio vengono fermate tutte le istanze di cambiamento di rinnovamento del nostro Paese rimane in vigore questa legge elettorale per il Senato una pessima legge elettorale
Rimane in vigore il sistema proporzionale nel nostro Paese
E rimangono in piedi questi partiti questo sistema dei partiti che è stato definito la partitocrazia e che il sistema e che ha consentito quella degenerazione
Nella vita pubblica quei fenomeni di corruzione nella vita istituzionale che oggi sono clamorosamente scoppiati anche a Napoli e che credo tutti i cittadini vogliono superare allora queste sono le conseguenze del no la conservazione della situazione esistente la conservazione certo anche dei partiti
Di opposizione di rifondazione della Rete che stanno facendo questa battaglia di autoconservazione ma la conservazione complessiva di questo sistema dei partiti di tutti questi partiti questa quindi è la conseguenza del mondo
La conseguenza del sì beh innanzitutto ne avremmo di già direttamente operante non solo con il sessanta per cento che è stato auspicato ma con il cinquanta per cento più uno dissi
Avremmo già direttamente operante una nuova legge elettorale per il Senato
Che leggerà la gran parte dei senatori con un sistema uninominale maggioritario avremo c'è già compiuto con il sì del diciotto aprile con il cinquanta per cento più uno degli elettori il primo grande passo per la riforma elettorale uninominale maggioritario avremmo già una delle due Camere eletta con un sistema elettorale nuovo perfettamente funzionante
Per il quale non occorrerà che il Parlamento metta mano delle riforme con una decisione popolare degli elettori che sarà una decisione irrevocabile definitiva come è stata anche così definito
Il risultato del referendum recentemente da una sentenza della Corte costituzionale e il Parlamento nel mettere mano alla riforma elettorale del sistema della Camera non potrebbe che tenere conto dell'orientamento espresso dei cittadini e riformare il sistema elettorale della Camera in senso uninominale maggioritario e allora sì
Che potremmo andare ha delle elezione e da quelle elezioni nei collegi uninominali avremo non solo la rappresentazione di un sistema democratico
Ma avremo anche per la prima volta in questi quarant'anni la possibilità di costruire non una presenza parlamentare delle forze democratiche progressiste di sinistra riformatrici ma di costruire la costruzione di un governo democratico progressista riformatore
Perché questo è quello che in gioco non la possibilità che le forze che mi stanno parlando siano rappresentate nel prossimo Parlamento ma la possibilità che le forze che vi stanno parlando possano governare il nostro Paese
E questa possibilità è data solo dal nuovo sistema elettorale da quel sistema uninominale maggioritario che il referendum comincia con lo stabilire e con rendere definitivo per il Senato e che successivamente dovrebbe essere stabilito per la Camera questo quindi questa è la posta in palio la conservazione dell'attuale sistema
Il rafforzamento del potere dei partiti con la vittoria del no e il cambiamento del sistema elettorale attraverso il cambiamento del sistema elettorale la possibilità della costruzione di un governo diverso per il nostro Paese
Certo il collegio uninominale può destare qualche paura
Perché ne siamo vittime di un compromesso che il complesso di quarant'anni di proporzionale che fa ritenere democratico un sistema per il quale al cinque per cento al dieci per cento al venti per cento dei voti
Sull'intero territorio nazionale corrisponde il cinque dieci per cento il venti per cento dei rappresentanti in Parlamento
Questa è una concezione distorta della democrazia che ha portato alle distorsioni del sistema politico ed istituzionale
La concezione della democrazia che si affermerebbe con la vittoria del sistema
Uninominale maggioritario e quella per la quale direttore di ogni collegio di ciascun collegio hanno un solo proprio rappresentante in Parlamento e quella presentante scelto dalla maggioranza dei cittadini
Questa è quindi l'affermazione del sistema democratico che solo il sistema uninominale rende possibile fare in modo cioè che i cittadini abbiano un proprio diretto interlocutore rappresentante nelle istituzioni
Scelta dalla maggioranza serto visita di di un collegio perché così pretende la democrazia e allora dobbiamo avere anche fiducia nella gente
Dobbiamo anche avere fiducia nella maggioranza dei cittadini
Io credo lo diceva già Bassolino che sente ciascun collegio del nostro paese della nostra Italia la gente sarà chiamata asserire tra due tre persone beh io credo che la maggioranza dei cittadini saprà compiere la scelta giusta
Quindi queste sono le conseguenze del noi le conseguenze e quindi le ragioni del sì
Ma ce n'è anche un'altra e concludo
Concludo non prima di avergli ricordato naturalmente che per noi è importante votare sì per liberare come recita il manifesto l'Italia dalla partitocrazia tutti questi referendum chiari esempi anche le faremo contro il finanziamento pubblico dei partiti
Che ricordate qualche decennio fa solo i radicali volevano abolire perché fu detto che questa legge sul finanziamento pubblico se levava impedire alle tangenti e vedete che fine ha fatto e che fine hanno fatto i sostenitori di questa legge
Quindi anche il referendum per abolire il finanziamento pubblico dei partiti serve e questi servono per liberarli dalla dalla partitocrazia come servono i sì
Alla legge sulla droga per sconfiggere una cultura illiberale autoritaria da cultura dello Stato etico e non dello stato di diritto che si è affermata tre anni fa con la legge Jervolino Vassalli che oggi può essere superata pare dicevo c'è anche un'altra ragione per votare sì a questi referendum e al referendum elettorale vedete questa e la sala del consiglio comunale di Napoli
E la sala che è stato luogo dove si sono realizzate antichissime congiure
E recenti affari come le cronache stanno determinando quindi antichissime congiure e recenti affari io credo che questa sera sia qui presente rappresentato un bel consiglio comunale probabilmente migliore di quello che oggi è chiamato a rappresentare i napoletani e che pure rappresenta i napoletani grazie al sistema proporzionale
Chi ha fatto sì che Napoli fosse rappresentata da quel Consiglio comunale non da questo e probabilmente
Questa vittoria e dissi a Napoli in un momento nella quale la città e chiamata ad affrontare una terribile situazione
Che suscita o una sentimento di vendetta
Nel vedere tanti vecchi avversari che cadono o un sentimento di prostrazione di sfiducia nel vedere anche sconfitte speranze ragione di appartenenza ai propri partiti
Che stanno anche se tutti cadendo qui a Napoli allora io credo che la vittoria del sì
E la vittoria del sì a Napoli possono servire a costruire una nuova speranza e una nuova ragione di appartenenza e un nuovo orgoglio di partecipazione all'attività politica a costruire cioè anche per questa città oltre che per il nostro Paese la possibilità di rappresentare
Veramente finalmente un governo nuovo della nostra istituzione
Che sappia guidare il Comune nella rappresentanza degli interessi generali dei cittadini non è il nell'interesse particolare di alcuni partiti e di alcuni politici che hanno costruito su questi interessi prima le proprie fortune ora le proprie miserie
Per questa ragione io credo che abbiamo scelto bene
La sede per questa manifestazione conclusiva la sede del consiglio comunale di Napoli
Per rivendicare proprio da questa sede
A Napoli da Napoli la necessità e se volete anche l'orgoglio che la vittoria dei sì possa davvero rappresentare l'inizio di una nuova speranza l'inizio di un cambiamento
L'onorevole Pecoraro Scanio dei Verdi
No no bensì credo di avere bisogno di elementi ulteriori
Di riflessione se non due spunti fondamentali quello della necessita di una pubblicazione di tutti in questi ultimi giorni su tutto a Napoli Jalal così diceva prima a Napoli no per le strade è uno di destra questo è quello che appare sui muri questo quello che appare con la sfrontatezza di un movimento sociale che a Napoli sta facendo campagna dicendo no a Tangentopoli ha il capogruppo missino in carcere per una tangente di novanta minuti questo è il dato di questa città la vergogna vivacità angolo a volte incartata di manifesti dove tra l'altro c'è da chiedersi come dicono voi la Rete il sospetto è l'anticamera della verità
Come è possibile che il fronte si è finanza dalla Confindustria e i manifesti policromi Kohler foto le gigantografie lei fa il nuovo lei fa il no a Napoli fanno a Salerno li fa il no in tutta Italia mentre il sì che fortunatamente vede solo sulla carta il si di alcuni partiti perché vivaddio
E oggi lo possiamo dire la regia della chiusura la campagna elettorale McKane Pomicino negli altri hanno fatto campagna per il sì
è al contrario una parte loro base l'ho vista ieri a un convegno al densa la base pochi cinema votavano e nera orgogliosa e lo siamo contenti che la base di Pomicino votano al referendum
Quindi questi sono i dati di questa campagna elettorale il sì essi da gente che vede qui che magari non ha molte continue frequentazioni comuni ma questo è il dato nuovo della trasversalità non essere i chiusini recinti tradizionali delle forze politiche tradizionali
E credo che nei prossimi giorni l'appello Pennisi deve essere gli ultimi giorni appello democratico due Napoli civile di una Napoli l'amico diceva prima l'arricchimento dei politici ho fatto ho apprezzato la legge in Parlamento e sono tra quelli che sostiene che per esempio il comune di Napoli
Il dissesto il comune di Napoli il dissesto imbatto deve ripagare recuperando i soldi che hanno rubato i politici napoletani a questa città questo cose che devono essere elette vanno dette da chi vota sì al referendum questa mattina come Verdi per il sì abbiamo messo provocatoriamente sondato io e la senatrice Procacci abbia messo provocatoriamente due decreti di autoscioglimento avanti alla sede la DC a via De Gasperi Evan della serie socialisti abbia Marchese di Campos
Dicendo chiaramente che il popolo meridionale dovrebbe chiedere a questi partiti di sciogliersi di andarsene come forze politiche per il prima che l'avviso di garanzia o l'inchiesta per associazione a delinquere si è estesa ad alcune federazioni provinciali da alcune sezioni di partito che dietro la Bahrain che politica di fatto o si organizzavano per violare leggi dello Stato credo che qui esistono dei forti e chiari per dire che il sì e Liuzzi allo scioglimento di questi partiti che in questo Paese il referendum è abrogativo ed è incredibile che lo diciamo alla gente che oggi il sì eh per abrogare leggi Tangentopoli per abrogare la legge truffa la vera legge truffa che la legge sulle liste truffa
Perché non è Napoli impartiva abbiamo visto che le liste elettorali il voto sull'East e non su persone era un voto truffa perché nessuna legge garantiva il doc
Sul simbolo del partito e a Napoli in particolare di dei singoli partiti dal Movimento sociale che siede nei banchi oggi molto probabilmente occupati dei cittadini
Al PAC allo stesso PDS
E dietro i singoli questi partiti c'era di tutto e la gente andava a votare in buona fede in molti casi per delle liste si trovava a bande in certi casi addirittura oggi accusate di essere in collusione con la camorra
Dietro quelli se dei partiti quindi la vera legge truffa solo le liste truffa dei partiti noi incidere Santo in questo caso veramente un'ebrea maggioritario proporzionale
E dire alla gente basta con votare le liste dei partiti votiamo le persone scegliamo le persone che devono sedere l'istituzione
Su questo io credo che ancora oggi un forte si da Napoli può essere pur uscire può essere dedicato comporta e soprattutto va chiarito
Con decisione che il no
Di Napoli e l'ho partitocratico perché poi il movimento sociale da quarant'anni sta nel Parlamento e oggi non fa altro che chiedere ancora di conservare un recinto parlamentare
Nonostante gli scandali in cui soprattutto a Napoli dovrebbe stare zitto dovrebbero affiggere manifesti invece qua soprattutto cerca con le manifestazioni che stanno facendo di portare un grande tutto nero
Da Napoli e credo che Napoli non meriti questa infamia già l'anno scorso al cinque aprile mentre il tutta l'Italia mandava a casa i partiti devo davamo ancora lui loro i cittadini purtroppo tavole ancora
Democristiani e socialisti
Ed oggi hanno questi due partiti a accusa il diritto di associazione a delinquere per alcuni grandi dirigenti di stampo camorristico beh dobbiamo dire alla gente di non ripetere di negativo ancora il cinque aprile
Che e di fare in modo che il diciotto aprile sia il voto netto del sì
Per i soldi ai partiti un voto netto che sia il sì contro la richiesta dei fascisti di fare angolino porta di Napoli la Vandea meridionale
Che votano ancora in chiave conservatrice questa la battaglia per il sì e questa è la battaglia per cui ancora nei prossimi giorni dobbiamo con forza dire che Napoli democratica vota sì
Conclude invitando le la trasmissione abbiamo organizzato domani sera
Un allo scopo dalle venti e trenta h ventuno annuncio è stata l'ho fatto una campagna di raccolta di spot degli spot per il sì ha fatto abbiamo chiesto a Francesco De Martino che l'ha fatto perché è un sì democratico di una Napoli civile
Lo ha fatto Aldo Masullo solo questi nomi che rappresento Napoli civile e sono questi i nomi si fanno rete votare sì e la gente deve spingere la richiesta dei fascisti grazie
è con vero piacere che dò la parola conclusiva Pietro Scoppola vedi con Mario Segni
Animatore fondatore di popolare la riforma di cui mi pregio farne parte e credo che ha dato al movimento referendario
Quella Indirizzo e e quello nuovo atteggiamento che ha apportato da tre anni a questa parte d'Italia verso nuove frontiere speriamo che col sì
Diventa diventi una realtà tutto ciò che con cui e in cui abbiamo creduto in questi anni e che Possa veramente essere foriere di cambiamento
C'è un
Vecchio proverbio italiano che dice beati gli ultimi se i primi sono discreti i miei amici sono stati molto discreti nel tempo hanno rispettato i tempi
Ma non potevano che esaurire gli argomenti visto che hanno parlato in tanti e così bene non mi resta molto da aggiungere qualche osservazione molto rapidamente
Devo confessare che arrivando a Napoli sono rimasto con l'amico Nando Adornato penosamente colpito da questa valanga di manifesti per il no
Ci sono i manifesti del movimento sociale mi ha parlato Pecorari non ci torno su ma ci sono anche manifesti che dispiacciono di più sono i manifesti della Rete
E fra questi uno
Che c'è anche umana io voto no si vede il volto di Orlando alla referendum del Senato perché sono inquisiti
Perdono voti ma vogliono restare qui ci manca un soggetto cioè il soggetto che Landolfi io voto sì ma ma anche il soggetto chi sono gli inquisiti io in questa sala non limpido gli inquisiti riuniti a sostenere il sì Annapolis
Quando l'iniziativa referendaria è nata io me lo ricordo bene
La lanciamo in un ambiente che non aveva nulla a che fare con i partiti niente di meno che a un convegno della Federazione universitaria cattolica italiana a Bari nell'ottantanove
E si concluse questa questo convegno che deve dedicata ai temi istituzionali con una tavola rotonda alla quale parteciparono esponenti di partiti
C'era D'Alema c'era Formica c'era Martinazzoli
E c'ero due che non erano esponenti di partito Pasquino e il sottoscritto
Ebbene con tutto il rispetto per quegli uomini che adesso sono per il sì mi pare meno Formica meno Formica
La tesi del referendum la sosterremo soltanto Pasquino Egidio
Ora presentare l'iniziativa referendaria come un'iniziativa legata alla partitocrazia è la menzogna più grossa che si possa pronunciare della storia politica di questo Paese
Perché se il
Una iniziativa che è stata di cittadini liberi
Fuori dei partiti e che ha coinvolto partiti pezzi di partiti ha diviso all'Acea ATO i partiti diciamolo pure
Ha lasciato il partito queste è stata l'iniziativa referendaria
Questa questo tentativo di nascondere il contenuto
Del cambiamento che le ferendo un Pupone che è stato qui illustrato che non sto a ripetere
Di camuffati sotto una immagine sotto una un una una diciamo veste di scenari politici oscuri è veramente la falsificazione più grossa che si possa tentare
Entrando in questa sala
Ho avuto una elemento di conforto non perché ci siano tanti manifesti col sì questo era scontato petardi qui noi abbiamo un fenomeno nuovo
Nella storia di questo quarantacinque Ennio che abbiamo alle spalle un farà un analogo a quello che abbiamo vissuto insieme il nove giugno del novantuno
Qui cari amici napoletani ci sono i liberali ci sono i cattolici sono i pidiessini ci sono i repubblicani ci sono i laici sono quelli che lavoro per Alleanza democratica qui c'è un pezzo di paesi che si riunisce e si incontra a prescindere dalle appartenenze di partito ed è questo dato fisico che ci dà la sensazione forte visibile di che cos'è il cambiamento che noi vogliamo vogliamo uscire dalla condizione di sudditanza
In cui i partiti hanno ottenuto il Paese hanno ottenuto la cittadinanza italiana la nostra cittadinanza mortificata
Siamo stati i sudditi dei nuovi sovrani partiti politici e non cittadini a pieno titolo pagate io sono un modesto studioso di storia so bene quanto sono importanti i partiti e non voglio che nessuno interpretasse queste parole nel senso di un rifiuto
Delle parti come le chiamava Cesare Balbo quando teorizzò per primo in Italia la necessità dei partiti
Le parti sono necessarie per definire attraverso la dialettica il bene comune
Ma le parti che fanno opinione
Che fanno proposte ma non le parti che occupano la società civile che se queste nomine appartenenze rigide la cittadinanza
L'abbiamo bisogno di tornare al senso pieno
Della cittadinanza fondato sulla responsabilità
Sulle scelte sulla possibilità di cambiare il voto di cambiare opinione perché è un Paese in cui la gente non cambia volto e un bel è un Paese in cui la democrazia muove la democrazia il respiro della democrazia il cambiamento
E il fatto che l'elettorato si sposti che ci sia possibilità di alternanza questo è il significato profondo del voto del diciotto aprile
E l'amico Zanone ha detto sono preoccupato per il dopo
Tutti siamo preoccupati per le cose incerti
E certamente non sappiamo che cosa aveva dato ma una cosa è cento che dopo il diciotto aprile e dopo il compimento della riforma elettorale per la Camera perché non lo dimentichiamo per il Senato la riforma elettorale è già fatta da differenti
Si tratta di aggiungere dei correttivi tecnici ma la Corte costituzionale ha dichiarato che il meccanismo che esce dal referendum è applicabile e immediatamente applicabile c'è solo una questione di disomogeneità fra il numero degli iscritti nei collegi
E i seggi assegnati dei diversi nelle diverse regioni ma questo è un problema tecnico
Bene all'indomani della referendum all'indomani del completamento della riforma per la Camera
Nessuno dei partiti che oggi sono sullo scenario politico italiano nessuno né dei grandi e dei piccoli
Poteva presentarsi da solo illudendosi di vincere la competizione elettorale sarà necessaria
La nascita di nuovi soggetti sarà necessaria la polarizzazione la B polarizzazione una tendenza almeno alla polarizzazione fa uno schieramento
Di orientamento conservatore uno schieramento di orientamento con film
Riformista entro margini più ristretti ne usciamo dal voto di opinione in cui ognuno mette la sua bandierina e andiamo verso un voto di decisione
Che il voto di una società adulta in cui si sceglie fa cose possibili si esce dal clima adolescenziale
Del desiderio dei sogni delle illusioni si entra nel clima adulto delle scelte tra cose possibili queste il senso del cambiamento
Quali saranno questi due ponti io credo che per molti anni
Per molti anni
I poli saranno quelli di cui di coloro che vogliono da una parte riformare il completare la riforma e dall'altra di quelli che rimpiangono il passato e vogliono mantenere gli antichi privilegi gli spazi del vecchio corporativismo del vecchio assistenzialismo
Perché non è che con la riforma elettorale sia fatto tutto
Diciamolo chiaro che queste appena d'inizio di un lungo cammino
Si tratta di ricostruire lo stato di ricostruire l'amministrazione di rendere funzionante il welfare italiano lo stato sociale che è diventato non si sa più che cosa lo strumento del clientelismo invece che lo strumento di servizio ai cittadini si tratta di ricostruire un rapporto corretto di ognuno di noi cittadino quando allo sportello della pubblica amministrazione a chiedere quello a cui ha diritto e che oggi è diventato un for ove è diventata una raccomandazione ricostruire questo opera di anni che richiede impegno di grandi energie di grandi leggi morali di grandi energie intellettuali di grandi forze
L'aggregazione per la riforma
E l'aggregazione che dovrà battersi a lungo per molti anni contro tutti gli interessi individualisti si corporativi cliente Lissi che tenteranno di mantenere le loro posizioni di mantenere i loro spazi e di difendere i loro spazi
Io vedo questo scenario e in questo scenario c'è posto per tutte le energie sane e poiché qui si è parlato di speranza di un'alternativa di sinistra di un'alternativa che non c'è mai stata nella nostra storia non sappiamo bene ne parlava grave
Consentitemi di dire che qui un'alternativa al riformatrice non si realizza in questo Paese non avrà forza sufficiente se non ci sarà anche un po'alte apporto della presenza cristiana in questo Paese della presenza dei cattolici democratici e il senso dell'iniziativa di sei
Il senso dell'iniziativa di Mario Segni è tutto qui
Poi costituire le condizioni perché una componente folte significativa credibile di cattolicesimo democratico Aliano sia dalla parte giusta
Nel momento in cui cessa non le le ragioni storiche che in passato che non è da disprezzare che non è da distruggere perché non si costruisce demolendo il passato si costruisce sempre aggiungendo
Hanno spinto i cattolici ad essere uniti perché c'era il pericolo comunista c'è il modello stalinista dall'altra parte tutte quelle cose che tutti sappiamo
Oggi c'è una libertà di collocazione c'è la possibilità di una parte consistente della presenza cattolica in questo Paese
Si collochi sul fronte delle riforme e questo può essere elemento decisivo dal punto di vista non solo della qualità ma anche della quantità dei voti dei consensi
Perché la sinistra italiana se vuole governare
Non può porsi l'obiettivo di perdere come sempre viceversa pensare sembrano pensare certi settori della sinistra grida italiana quasi condannati per vocazione alla sconfitta
Bene cari amici non vi voglio tratteneva ancora io vorrei concludere con una appello all'orgoglio di Napoli io quando ho visto questi manifesti ho sentito questo disagio profondo Napoli deve dimostrare il diciotto aprile
Di non essere un elemento di peso un elemento di freno al cambiamento della politica italiana Napoli deve dimostrare di essere alla testa di essere capace di esprimere un sì per il cambiamento
Napoli deve smentire le immagini offensiva che del sud viene quotidianamente presentata da certi movimenti da certi gruppi che rivendicano
La tutela dei loro interessi
Interessi che si sono creati mi riferisco alla lega tanto per essere chiari che si sono creati con la solidarietà del paese di tutto il Paese perché non possiamo dimenticare la storia
Di quello che il Mezzogiorno ha dato per lo sviluppo di questo Paese e che adesso poi devo sciogliere questa solidarietà
Per godersi in pace i benefici che hanno conquistato
Oggi c'è domani dopodomani il diciotto c'è la possibilità di dare un segno di solidarietà impositivo una forte presenza del sud
Con una forza presenza di Napoli Peruzzi per il rinnovamento della vita democratica italiana
Il tempo tiranno e quindi credo che non potrà esserci dibattito però voglio a riagganciarmi a quell'appello all'orgoglio di Napoli
Noi siamo espressione di una società che non scende in campo numerosa non si allontana dal lavoro e dalla famiglia
Facilmente però siamo espressione di una Napoli perché vuol cambiare e quindi siamo i testimoni di un rinnovamento che si potrà definire soltanto con una vittoria del sì
Noi ci auguriamo vivamente che Napoli dimostri gli estere nei nell'Italia e nell'Europa all'altezza della sua situazione della sua storia
Ecco perché vi ringrazio di essere venuto Irvine Vito alla passeggiata che da piazza Salvo D'Acquisto largo Caretta fino a via a piazza dei martiri faremo domani alle cinque May sa per distico ignare di nuovo in piazza ma non per le strade ma sui marciapiedi la nostra ho voglia di cambiare distribuendo e un po'di manifesti e discutendo con i cittadini che incontreremo
Grazie tutte ringrazia
Grazie serve l'illustrazione va be'