Tra gli argomenti discussi: Aziz, Cina, Corea Del Nord, Corea Del Sud, Economia, Egitto, Elezioni, Esteri, Kim Jong Un, Presidenziale, Rassegna Stampa, Trump, Usa, Xi Jinping.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
Conferenza stampa
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16:30 - SENATO
8:15 - Parlamento
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8:50 - Camera dei Deputati
9:00 - Senato della Repubblica
9:15 - Senato della Repubblica
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato trentuno marzo questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta questo oggi non parleremo per una volta della situazione politica italiana vista
Dall'estero una giornata di pausa per occuparci di altri temi internazionali importanti
Innanzitutto la Corea del Nord con il Vertice a sorpresa di questa settimana tratto
Chi mi occorre il leader coreano ICI Jinping il presidente cinese a Pechino vi proporremo un commento di Fini Stefan dal Financial Times
Trump uscì e come giocare a poker con Pyongyang solo un'intesa sino americana cioè tra Cina e Stati Uniti può assicurare
Un accordo durevole sulla penisola coreana scrive tra l'altro Philip Stephens vedremo anche un editoriale dal Guardian secondo cui bisogna
Essere in tre in questa relazione non bastano Corea del Nord e Cina il viaggio sorpresa di chi Myung Whun Pechino
Può essere compreso solo alla luce dei negoziati futuri condono al trampolino contro dovrebbe essere previsto a fine maggio ma e lo vedremo di nuovo con il Fraktion Panizzi in realtà è Pechino
Ad usare le maniere forti la Cina usa i muscoli economici per portare la Corea del Nord al tavolo negoziale il titolo di un articolo che oggi sul quotidiano Carassiti secondo cui Pechino
A tagliato le esportazioni di prodotti fondamentali per l'ma il regime nord coreano a proposito invece di un'altra notizia che ha caratterizzato questa settimana che in parte riguarda anche la Corea del nord ma non solo l'Iran la politica estera degli Stati Uniti parleremo della nomina di giorni Bolton consigliere alla sicurezza nazionale americana
I bassi di Bolton nel titolo di un commento di alla se lascio pubblicato oggi da le monde che descrive quello definisce l'ultra nazionalismo ideologico che rientra alla Casa Bianca con John Voltone che va di pari passo in qualche modo con il nazionalismo istintivo
Di Donal Trump cosa che appare abbastanza pericolosa chiuderemo con le elezioni presidenziali in Egitto la vittoria scontata
Del ex generale al generale al Sissi più del novanta per cento dei voti vi proporremo un commento da Alfano champagne si deve il cane
Le elezioni repressive l'Egitto offrono uno scatto una fotografia del futuro del paese futuro sempre più in mano ai militari come del resto il passato
Dell'Egitto ma cominciamo
Dalla fra Giunta il sì ma da Philips e Siemens per parlare di Corea del Nord Trump uscì e come giocare a poker con Pyongyang scrive Stephens
Un summit in vista con il Presidente americano Donald Trump un'udienza nella Grande Sala del Popolo con il presidente cinese Shi Jinping
Ovviamente nulle accerto sulla Corea del Nord ma si può scommettere Chicchi Mion con sia particolarmente felice di ciò che ha realizzato un regime arretrato brutale e repressivo che governa un Paese di appena venticinque milioni di abitanti ora riceve attenzioni massime da parte dei leader delle due più grandi potenze mondiali la comunità internazionale dovrebbe accogliere con favore la visita di Kim a Pechino scrive Stephens l'alternativa infatti potrebbe davvero essere una guerra qualche mese fa Trump prometteva pioggia di fuoco infuria su Pyongyang per distruggere il suo programma di armamento nucleare
Il Presidente americano rifiutava di contemplare una Corea del Nord con missili nucleari in grado di colpire la costa occidentale dall'America
I costi potenziali di un conflitto militare sono incalcolabili e pure Pechino
Sembrava non volere o non essere in grado di frenare il suo recalcitrante alleato e vicino cioè la Corea del Nord ora di fronte a tutto questo abbiamo la prospettiva di una vera svolta diplomatica inviando una delegazione nordcoreana e giochi gli impicci invernali in Corea del Sud Kim ha rotto il congelamento delle relazioni con Seul
La sua offerta di incontrare Trump ha messo in crisi i calcoli di Washington e ha bloccato i preparativi militari americani
Il viaggio a Pechino a segnalato che la Cina pur di frenare il programma nucleare era pronta a togliere
A Kim la lo status di persona non grata status che gli era stato attribuito dai suoi ripetuti atti di sfida l'agenzia ufficiale cinese Xinhua ha scritto che ci ha lodato il suo ospite in questi termini quest'anno il promettente sui cambiamenti nella situazione della penisola coreana esprimiamo il nostro apprezzamento per gli sforzi maggiori che la Corea del Nord ha compiuto in questa direzione
Queste parole secondo Philip Stephens arrivano dopo otto anni durante i quali Kim aveva attaccato Pechino per il suo sostegno alle sanzioni ONU contro Pyongyang
Ci Jinping nuovo imperatore cinese in tutti i sensi non è avvezzo a reagire in modo così benevolo
Ma se Kim è pronto a incontrare Trump la Cina non può permettersi di rimanere in un angolo
Un cinico ma anche uno scettico potrebbe dire che il leader della Corea del Nord ha giocato un gioco diplomatico brillante è riuscito a conquistarsi tempo per sviluppare il suo programma di missili balistici a mischiato le carte sulla responsabilità della crisi
Quando team dice di voler discutere di denuclearizzazione della penisola coreana quel che vuol dire che la Corea del Nord manterrà un diritto
Ad avere armi nucleari fino a quando gli Stati Uniti
Rimarranno in Corea del Sud questo non è un tipo di scambio cioè
Ritirare i militari dalla Corea del Sud che un Presidente americano
è pronto a fare
Ma ora se i negoziati dovessero fallire come molti si aspettano la colpa verrebbe a scaricata sugli Stati Uniti
Non c'è niente che suggerisca che le ambizioni nucleari di Kim siano state archiviate o ridimensionate
La dottrina Pyongyang è sempre la stessa una bomba e la capacità di lanciarla è la sola Garanzia contro un tentativo di Washington di rovesciare
Il regime i diplomatici nordcoreani ricordano benissimo cos'era caduto Saddam Hussein in Iraq con Muhammar Gheddafi in Libia
E minaccia di Trump di cancellare l'accordo nucleare con l'Iran forniscono ulteriori munizioni a Pyongyang
Quel che chi vuole dai colloqui con gli Stati Uniti è il riconoscimento della Corea del Nord come potenza nucleare solo quando si sentirà sicuro il regime di Pyongyang considerava accordi per ridurre le tensioni militari nella penisola
Io Sperti
Americani non sono d'accordo tra loro su quanto il regime sia vicino alla costruzione di un missile che possa portare una testata attraverso il Pacifico ma se fino a poco tempo fa si parlava di anni ora si parla di mesi e in questo contesto il meglio che gli scettici sperano dai prossimi summit non solo quello di Trump ma anche quello tra Kim Jong Wong e il presidente sudcoreano Moon già in è che questi vertici offrano la prospettiva di un rinvio della guerra Pyongyang forse Pechino potrebbero sperare che con il tempo Washington perda
Il suo entusiasmo per una conflagrazione in Asia iniziando a contemplare l'opzione del contenimento
Del resto il mondo oggi inizia a pensare alla sua politica estera nell'era del dopo Trump la Corea del Nord potrebbe rientrare in tutto ciò
Dall'altra parte però ci sono gli ottimisti veri ottimisti che vedono un'altra possibilità scrive Philip Stephens pensano i negoziati come una partita a poker
Secondo loro tran pesci hanno praticamente tutte le carte buone dalla loro ma finché giocano l'uno contro l'altro Kim emerge come grande vincitore
Cambiando la dinamica del gioco il leader della Corea del Nord verrebbe costretto a mostrare la sua mano
Ormai dovrebbe essere ovvio a tutti e da tempo che un accordo dipende prima e più di tutto da una comprensione reciproca tra Cina e Stati Uniti
Entrambi vogliono che Kim rinunce la bomba tanto mostra i muscoli militari e Pechino
E chiedo scusa Pyongyang che quasi totalmente dipendente da Pechino per la fornitura di energia e cibo ma la Cina oggi ha più paura di un collasso del regime dunque di una riunificazione coreana che porterebbe l'influenza americana alla sua frontiera
Che dalla prospettiva di una bomba atomica nelle mani di Pyongyang per parte sua Kim vuole prima di tutto rimanere al potere
Insomma se c'è un modo di uscire da questo groviglio e Stephens dice di non esserne così sicuro
è con un accordo sino americano che garantisca in modo congiunto l'integrità territoriale della Corea del Nord e per quanto odioso la sicurezza del regime di Kim
Questo in fondo non sarebbe altro che quel trattato che non è mai stato firmato alla fine della guerra di Corea
E con il sostegno congiunto di Pechino e Washington quest'offerta potrebbe essere fatta Hakim in un modo Cluj non possa rifiutare così tra l'altro Philip Stephens sul fanno affrontai un certo altri giornali hanno commentato ampiamente questa questa questa questo incontro a sorpresa
Tra Shiji Ping Ki Myung Moon
A Pechino il Guardian per esempio lo ha fatto ieri con un editoriale dal titolo Corea del Nord e Cina bisogna essere in tre in questa relazione il viaggio sorpresa di Kim Jong una Pechino può essere compreso solo alla luce dei suoi negoziati in vista con Donald Trump il Guardian come dire da molta responsabilità al presidente
Americano perciò che accadrà d'ora in poi in Corea del Nord e invece forse perché la chiave sta Pechino almeno e torniamo alleggerire il Financial Times è quella che è un po'la notizia del giorno sul dossier nordcoreano la Cina USA i muscoli economici per portare la Corea del Nord al tavolo negoziale alcuni dati rivelano come Pechino abbia tagliato drasticamente le esportazioni di materiali
Chiave verso Pyongyang
Cosa ha fatto la Cina praticamente bloccato le esportazioni di prodotti derivati del petrolio Carbone e altri materiali chiave nei mesi che hanno preceduto il vertice senza precedenti di questa settimana tra leader nordcoreano Kim mio comune la sua controparte cinese Shi Jinping
Il congelamento delle esportazioni che emerso da dati ufficiali cinesi e che va ben oltre i limiti imposti dalle sanzioni ONU dimostra fino a che punto è arrivata la pressione cinese
Nei confronti di Pyongyang dopo che sono che che che la Corea del Nord ha fatto balzi in avanti nei programmi nucleare balistico e tutto questo suggerisce che dietro i colloqui di sci di questa settimana
Il presidente cinese abbia deciso di usare le maniere forti con il suo vicino così tra l'altro il fanno asciutta e Ibiza
In parte sempre a proposito di Korea del Nord
Altra notizia che ha segnato i commenti di questa settimana sulla stampa internazionale la nomina di John Bolton da parte di Donald Trump come consigliere per la sicurezza nazionale oggi o meglio ieri chiedo scusa tra le mondo a parlarne in un'analisi di alla Fraktion dal titolo i baffi di Bolton perché i bassi perché alla fine questi bassi hanno ritardato la nomina
Di Bolton da parte di Trump il presidente ha esitato a lungo ricorda le Monde
All'UE piaceva si chiacchierare con John Bolton questo sputa fuoco della politica estera detestato dall'aristocrazia
Diplomatico giornalistica a soluzioni semplici ad ogni patologia della scena internazionale Donal Trump non poteva che farsi sedurre
Eppure nella personalità di Bolton c'era qualcosa che frenava il Presidente americano nel gennaio due mila e sedici Trump aveva pensato lui per il posto di Segretario di Stato mano alla fine non era quello giusto un dettaglio non andava bene
Non erano lì sul video la sua carriera era un dettaglio fisico i bassi
A discolpa di Trump bisogna dire che non si tratta di Buffy qualsiasi ma la fine Trump ha comunque ceduto ha nominato Bolton consigliere alla sicurezza nazionale
L'uomo che informa e consiglia al presidente sulle questioni chiave di difesa e politica estera in fondo i baffi di Bolton possono servire a mettere in fuga i nemici cioè i diplomatici che praticano il negoziato il compromesso perché a sessantanove anni Bolton resta ciò che è sempre stato un ultranazionalista americano
Crede innanzitutto né la forza per assicurare la difesa degli interessi degli Stati Uniti crede nella potenza militare per preservare la leadership mondiale dell'America per contro non crede a un ordine internazionale
Promosso dalle organizzazioni multilaterali non crede a un mondo destinato a essere durevolmente multipolare
La sua visione strategica e quella di un'America ultra militarizzata che si impone con la dissuasione e di tanto in tanto con il ricorso alla forza
Su questo punto Bolton spiega le Monde è in sintonia con il suo presidente ma in un modo forse più pericoloso l'ultra nazionalismo di Trump informale pragmatico quello di Bolton è pensato ed eretto il dogma
Il nuovo consigliere alla sicurezza nazionale un figlio spirituale di Richard Cheney principe delle tenebre che da vicepresidente di Giorgio dal mio bus sul promotore dell'invasione dell'Iraq nel due mila e tre
Si dicono patrioti ma sono ultrà nazionalisti poco importa di regimi politici a condizione che i Paesi che trattano con l'America con acconsentano alla sua leadership in questo gli ultranazionalisti sono molto diversi dai neoconservatori la cui basi biologiche la promozione della democrazia con cui difesa ero l'avventura irachena la loro versione pervertita di patriottismo
E nutrita dalla convinzione di una superiorità morale intrinseca dell'America
Che va di pari passo con una concezione assolutista della sovranità nazionale nessun trattato nessuna organizzazione multilaterale può limitare l'azione esterna degli Stati Uniti
Bolton e il giurista in capo della scuola nazionalista ammette che Washington firmi dei trattati
Ma non ritiene che vincolino il governo americano che deve rispettare un solo testo quello che lo legittima la costituzione mentre tutto il resto è negoziabile
L'ordine immaginato dagli Stati Uniti all'indomani della seconda guerra mondiale ONU Gatt che poi diventato M. vicinato progetto europeo
Non è il volto ogni anno ci sono troppe regole regole il principio che deve prevalere su tutto invece la sovranità assoluta degli Stati
E in questo quadro che va in qualche modo vista anche la crisi o la questione Corea del Nord
Non solo Corea del Nord c'è anche l'Iran anche se alla fra shop sulle mondo non ne parla
Bolton ha già preconizzato un attacco preventivo con la Corea del Nord Steve Bell non rivelato al Financial Times che lui non ritiene che l'incontro tra Trump e e Kim di fino a maggio ci sarà e perché mai dovrebbe esserci in fondo secondo Bolton il Presidente americano deve dire una sola cosa chi mi ha un un o procede a un disarmo nucleare completo oppure rischia la guerra così alla fascia su nel mondo e per chiudere invece un accenno almeno all'Egitto vittoria scontata di El Sisi né elezioni presidenziali con più del novantanove per novanta novantanove più del novanta per cento dei voti un po'di di finzione
Deve esserci anche di regimi David Gardner si occupa sul Financial Times spiegando che queste elezioni repressive in Egitto offrono uno scatto una fotografia di quello che potrebbe essere il futuro del Paese
Sette anni dopo che l'Egitto aveva attirato l'ammirazione del mondo con una rivolta popolare che sembrava dover porre fine a sei decenni di regime militare il Paese più popoloso del mondo arabo ancora intrappolato nei tentacoli
Dell'autocrazia alle elezioni di questa settimana riportano il potere Abdel Fattah Al Sisi l'ennesimo presidente che proviene dall'esercito che si vende come un faro di stabilità in una regione in fiamme
è stato un esercizio deludente perfino alla luce delle opzioni limitate che oggi hanno a disposizione gli egiziani David Gardner spiega
Bene che al si sia battuto tra le altre cose l'impressione che l'esercito si è diviso
La conferma che l'esercito in realtà rafforza tutte le sue posizioni su potere economico oltre che politico in
Egitto e il risultato che l'intolleranza di Al Sisi nei confronti del dissenso cancellato ogni opposizione
Ma soprattutto
Cancella agli occhi qualche modo dell'establishment egiziano i propri fallimenti politici e questo rischia di avere delle ripercussioni
Grave di lungo periodo anche sulla stabilità del regime al SIS ci fermiamo da David Carretta una una buona giornata buone festività di Pasqua
Con radio radicale
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