Tempo di Libri - Conversazione con Alessandra Necci autrice del libro "Isabella e Lucrezia le due cognate. Donne di potere e di corte nell'Italia del Rinascimento" (Marsilio)

Radio radicale ancora un appuntamento da tempo di libri è tempo di incontrare Alessandra Necci ben trovata ben ritrovata radio radicale
Allora abbiamo questo libro che in verità è uscito il nove marzo dello scorso anno due mila e diciassette quindi siamo tra poco compie un anno di uscita un libro molto interessante isabelle Lucrezia le due cognate donne di potere e di Corte nell'Italia del Rinascimento
Due figure di cui è tracciata una biografia senza dubbio inedita proprio perché spesso nella letteratura nelle diciamo dei libri biografici Siderno in qualche modo mettere a confronto le storie tra maschile e femminile invece queste due donne apparentemente distanti per appartenenza per categoria anche per indole se vogliamo in realtà ci raccontano una stagione complessa come quella del Rinascimento una stagione che ci appare lontana in verità è più vicina di quello che possiamo pensare
Molto ovvero il Rinascimento italiano dice secondo me dell'Italia di oggi perché l'Italia rinascimentale un'Italia in cui si c'è la grande bellezza ma c'è anche la grande tragicità di una guerra continua e di invasioni straniere continue quelle che vengono definite le orrende guerre d'Italia da Machiavelli non solo ma diciamo che il il particulare di cui tanto parlato Guicciardini cioè la prevalenza dell'interesse particolare sul Progetto Paese
è il dato più eclatante del Rinascimento italiano insieme alla grande bellezza
Questi due aspetti coesistono si intrecciano oppure il senno completamente contraddittori e questo spiega l'Italia di oggi la vittoria del particolarismo sul progetto globale
Ecco proprio la vittoria del particolarismo ovviamente ha centrato un tema importantissimo soprattutto visto che il periodo che viviamo è chiaramente denso di particolarismo
Diciamo queste due donne
In qualche modo mantengono sempre la la visione di insieme
Appartengono a delle famiglie complesse appartengono a un universo patriarcale molto forte molto Complesso molto dinamico e al tempo stesso insomma perché ovviamente non solo due figlie solamente di due figure importanti ma anche i due figure controverse però al tempo stesso sanno non solo leggere la realtà ma incidere sulla realtà in modo significativo allora verrebbe da pensare che non è detto che il femminile emerga solo quando il contesto culturale è favorevole il genio femminile forse ha bisogno di essere innanzitutto slegato dalla retorica perché queste due donne e né in quest'opera che tu hai scritto in qualche modo sono appunto slegate non sono delle convenzioni del tempo ma dalle convenzioni di questo tempo questa non è una diciamo una sorta di Apologia delle donne e di queste due donne ma in qualche modo uno strumento che ci apre anche le porte di una storia tutta inedita
Isabelle Lucrezia cioè Isabella d'Este marchesa di Mantova ma soprattutto figlia di Ercole d'Este detto il tramontana e Lucrezia Borgia del figlia di papà Alessandro Borgia sono sicuramente l'espressione migliore
Delle loro famiglie esattamente le figlia dei loro padri che potrebbe sembrare scontato ma non è così scontato
Isabella ha come motto una una frase latina che AN ex per Neck May tu e cioè senza speranza e senza paura
E la raffigura perfettamente se noi pensiamo oggi negli anni Duemila quanto laico sia un motto di questo genere che appaia realtà era di Seneca a quanto pare invece Lucrezia Borgia è una donna di passioni
Una donna affettiva tanto quanto l'altra è una donna cerebrale
E ai figlia di un papato controverso è vero ma grandissimo politico
Fine difensore della poi dell'Italia che aveva un progetto tramite suo figlio il Valentino di unitarietà di unità almeno del centro Italia
Ebbene Lucrezia Isabella secondo me prendo le in meglio dei loro padri assai più dei fratelli maschi entro però quand'è che diventano veramente indipendenti quando si scindono dalle loro famiglie e qual è lo strumento lo strumento e la cultura
Perché tu hai ragione nel dire che poi sono una particolarità femminile importante ma c'è un fatto oggettivo sia Lucrezia sia Isabella sono nate sui gradini del trono
A quell'epoca per una donna era molto difficile arrivare all'apice del potere se non eri nato nel potere non c'era l'ascensore sociale
La cultura rende Isabella che ha una grande mecenate una donna coltissima
Ma anche Lucrezia
Che è anch'essa una grande mecenate
Le due donne il come del Rinascimento italiano
E non è non è un caso che tutti i grandi scrittori e poeti da Ludovico Ariosto a Bembo a tantissimi altri inizia alle loro poemi dedicandogli a Isabella d'Este e Lucrezia Borgia
E con la figura di questo inedito mecenatismo se vogliamo sottolinearlo in questo modo
Ci riporta anche a una una frase che si ritrova all'interno del diciamo della quarta di copertina di questo libro di Benedetto Croce ogni storia è una storia contemporanea allora la contemporaneità di queste due figure ci appare soprattutto per il valore assoluto che riescono a trasmettere e anche per una sorta di sano principio emulativo perché leggendo questo libro
Diciamo è è è tale anche il fascino che sprigionano queste due figure da qualche modo chiedersi
Diciamo quale fosse poi il principio di caduta sulla società dell'epoca perché in qualche modo è chiaro che l'universo dei diritti si emancipati grazie a a delle figure cardine ma al tempo stesso anche l'universo della diciamo del femminile si emancipati razze grandi esempi allora
In questo otto marzo del due mila e diciotto quindi un anno dopo questo libro quanta strada hanno percorso nella contemporaneità le due protagoniste di questo volume
Io penso che una grande ragione per rendere onore a queste due donne così diverse ma poi per certi aspetti simili e la loro grande modernità Lucrezia Isabella sono due donne di una modernità assoluta ciascuno a suo modo appunto cerebrale e un po'fredda una Maffi inizi ma politica parlo di Isabella d'Este passionale affettiva ma anche essa buona politica Lucrezia Borgia
Però c'è una frase che Isabella d'Este scrive alla cognata Elisabetta d'Urbino che sino a lei dice molto rispetto a quello che mi chiedevi Isabella dice chi non sa compare spire il tempo della vita sua
Passa con molta passione ma poca laude il che sta a voler dire che la donna deve avere l'intelligenza di utilizzare al meglio il proprio tempo
Non sprecarne troppo in passioni ma invece dedicarsi a ciò che fa di essa un personaggio degno di lode ecco isabelle moderna della versa per fatto dissi una come posso dire l'epigono e del Rinascimento italiano una sorta di figura immortale era una fenice
Lucrezia Borgia e moderna perché contempera un aspetto molto affettivo molto umano
Molto dolente con la capacità di rinunciare a parte di sé per sopravvivere e in questo secolo Nesta la cifra di entrambe le due donne che come ricordato tout-court poi c'è un aspetto che non abbiamo ancora toccato ma che la moda i gioielli l'emulazione sull'eleganza quindi è una gara per chi sta all'apice è una gara verso l'alto non è mai una gara verso il basso
E forse è proprio questo diventa un tratto distintivo del a diciamo della loro summa poetica e stilistica le voterà potremmo definire in questo modo perché in qualche modo interpello anche un altro modo di essere e donne nell'epoca ecco
Partendo da un tasso che l'originalità perché ovviamente la visione che noi abbiamo e sempre con il nostro parametro ma immaginiamoci anche un uomo del Rinascimento come potrà aver visto queste due donne che si muovevano tra corti tra diciamo altri ambienti che generalmente erano precluse ecco allora lo sguardo del maschile rispetto a queste due donne
Ma sai lo sguardo del maschile in questo sì c'è molta differenza
Perché Isabella The riesce un po'gli uomini potremmo dire che è una donna di tale personalità che agli uomini e fa un po'paura
Tant'è che lei non avrà mai passioni affettive tranne per il marito che è tutta una cosa cerebrale direi che il rapporto fra Isabella d'Este Francesco Gonzaga è un rapporto di un'alleanza di potere
Lei vuole salvare lo Stato e la dinastia
Però per questo marito non ha una stima sconvolgente tant'è che quando il povero Francesco viene preso prigioniero dai veneziani
E Isabella diventa reggente
Dice a tutti quelli che stanno nelle fortezze del Mantovano che se per caso i veneziani arrivassero col marchese in catene minacciasse lo di ucciderlo non dovevano aprire le porte delle fortezze ricche di Isabella qualcosa dice
Lucrezia al contrario cioè Lucrezia è quella che fa sognare gli uomini Pietro Bembo il grandissimo umanista ha un grande amore con Lucrezia Borgia e le dedica gli asolani e delle poesie meravigliose Ariosto lo Strozzi tutti sono affascinati da da Lucrezia Borgia che donna che passò ignare gli uomini e quindi con cui gli uomini si sentono molto più a loro agio diciamo così
Quindi una è una donna un po'Virago che fa un po'paura
Un'altra è una donna che sa usare la femminilità perché è innamorata dell'amore la la fama negativa che circonda Lucrezia Borgia a da me e tutta smentita perché esagerata ma certo è che è una donna appassionata della vita e dell'amore
E quindi in questo rientra l'amore per il padre l'amore per i fratelli per i figli e anche l'amore per gli uomini che lei ha amato e che l'hanno amata
Allora noi ricordiamo isabelle Lucrezia le due cognate e due donne i poteri di corte in Italia delle Rinascimento edito da Marsilio un libro che
Sicuramente vi consigliamo e vi consigliamo soprattutto di scandagliare perbene perché ovviamente il profilo di queste due donne la scrittura un po'di Alessandra Necci restituiscono veramente una è un affresco importante anche inedito se vogliamo su un periodo storico che insomma a mio avviso magari studiato sui programmi di scuola ma poco introiettato dalla dibattito culturale un po'come capita per il Risorgimento quindi grazie ancora ad Alessandra grazie a noi grazie grazie a voi che ci avete seguito fino a questo momento rimanete con noi perché proseguono le trasmissioni di Radio radicale da tempo di libri