Sì alla riforma penitenziaria. Un'ultima possibilità per ripristinare la legalità nelle carceri

All'approvazione di questa riforma così ineludibile cedo intanto la parola al professor Mazzacurati riprende inizialmente
La parole funge da moderato
In sostituzione soltanto momentanea del presidente Minicucci e quindi
Anzitutto i saluti Cesare Placanica
Per i saluti Cesare come da programma
Sì
Sono già state Placanica presidente della camera penale di Roma vi ringrazio prima di tutti i relatori illustri per essere venuti sono battaglie in cui crediamo oggi cerchiamo di sollecitare come dice Beniamino stanno arrivando i colleghi purtroppo anch'io ho saputo stare a piazzale Clodio prima per fare delle astensioni sono battaglie che abbiamo il dovere di fare le possiamo fare solo noi
Insieme a noi le ha fatte il partito radicale le ha fatte Rita Bernardini ma non c'è tanta gente disposta a spendersi per i problemi del carcere e quindi veramente come portatori di una cultura di minoranza un fatto che abbiamo sono nelle corde che solo noi possiamo con candele che abbiamo l'imperativo categorico morale di portare avanti e di non arrenderci
Di cercare di sollecitare l'opinione pubblica e di spingere le forze politiche a metterla la parte un'ipocrisia una finta impopolarità
Che deriverebbe dall'abbandonare il problema del carcere per rimetterlo al centro del dibattito politico e per fare di tutto affinché prima della fine della cessazione di questo scampolo di governo venga definitivamente abbandonata
Una riforma che fa onore alla dignità dell'uomo
Riposizionando al centro del problema carcere un uomo chi è detenuto ridando dignità guardando al problema dell'affettività
E rivalutando quella che spesso viene citata come la Costituzione più bella del mondo salvo poi dimenticare alcuni passaggi fondamentali della Costituzione più bella del mondo
E non solo l'articolo centoundici dove dice la separazione delle carriere altra nostra battaglia ma anche l'articolo ventisette dove dice che il fine della pena appunto e quella di di socializzare figlie rieducare
Tanti problemi sul piatto e quindi lo ha necessità e lo stimolo da parte nostra di fare portare avanti questa battaglia non rubo tempo vi ringrazio di essere venuti asilo la parola Nicola grazie
Anch'io non rubo tempo soltanto richiamo appunto principi costituzionali si l'articolo ventisette della Costituzione che incide direttamente sulla nostra materia anche tutto sommato sullo sfondo la presunzione di innocenza principio costituzionale trascurato
E trascurando questo principio si applica già una pena la pena mediatica il processo mediatico a chi sarà poi magari oggetto di ulteriore sanzione
Segnalo anche che l'importanza della pena e quindi della sua commisurazione voi in chiave di tale voi
In concreto da parte del giudice ai sensi del centotrentatré principio normativo costituzionalizzato ma anche in fase di esecuzione
E ormai segnalata questa importanza questa primazia della penna
Nell'ambito del diritto penale persino nella manualistica dico persino nella manualistica perché il manuale di diritto penale partiva tradizionalmente dall'esaminare il reato la sua struttura gli istituti fondamentali oggi invece i manuali iniziamo tendenzialmente per lo più proprio considerando la pena che del resto la conseguenza tipica Della nostra materia ma già detto troppo molto alcune considerazioni così d'ordine generale le in chiave assolutamente sommaria do subito la parola secondo un ordine che mi è stato rispettare alla dottoressa Laura Longo già magistrato di sorveglianza presso il tribunale di Roma
Grazie e non solo di Roma c'è qui un avvocato anche dell'Abruzzo anche Dell'Aquila
Grazie grazie per l'invito io inizio con una confessione
Devo confessarvi che io inizialmente non ho condiviso l'entusiasmo con il quale è stata accolta la formulazione di questo decreto le mie perplessità derivavano dal fatto che il decreto ha comunque mantenuto il sistema delle preclusioni di cui all'articolo quattro bis
Dunque noi con i clan casi lo sguardo dovrà rivolgersi ancora non ai soggetti mai delitti da costoro commessi
Ma non poteva essere altrimenti sappiamo che la legge belga pure intendendo in linea di principio eliminare automatismi preclusioni per recidive categorie di reati a tutta di ha stabilito che se dovessero continuare operare
Per reati di eccezionale gravità e comunque per i reati di mafia e terrorismo
Sono evidenti le ragioni sottese alla scelta del legislatore dettate dal timore che ridando piena centralità alla giurisdizione della magistratura di sorveglianza si potesse assistere a quello che è stato definito un inquietante travaso di criminali in seno alla società civile
Dimenticando però che prima del novantadue e per i reati di terrorismo fino al due mila e due la magistratura di sorveglianza non sembra aver dato prova di sottovalutare il profilo della pericolosità sociale
Anzi semmai è vero il contrario
Mostrando sempre
Prudenza e comunque un corretto e doveroso
Impegno su questo piano questo timore deriva dal convincimento purtroppo ormai introiettato nella società civile ed espresso chiaramente da esponenti della Commissione giustizia del Senato
Che solo le preclusioni e dunque la certezza del carcere dichiarano una risposta soddisfacente alle pressanti esigenze di sicurezza ma così non è
Perché la eliminazione delle automatismi come sappiamo ma va ribadito non significa automatica applicazione dei benefici significa solo restituire alla giurisdizione quel potere che gli è stato sottratto di tagliare i profili afferenti da una parte in grado di risocializzazione raggiunto dei detenuti dall'altro aspetto della pericolosità
Significa non marchiare le persone in ragione della tipologia dei delitti
Non cristallizzare il giudizio sulla persona sulla base dell'atto criminoso compiuto ma restare aperti alle possibilità di cambiamento dell'essere umano
Che stanno alla base della funzione rieducativa della pena
Ed era questa la peculiarità della magistratura di sorveglianza
Che prima dell'introduzione delle delle preclusioni che a mio avviso Mia mamma hanno cambiato la cultura i connotati culturali direi la pelle era il Ducato a vedere nel condannato e nell'internato l'essere umano
Che da trasgressore della legge da pericoloso criminale poteva e doveva diventare un buon cittadino proiettato verso la legalità
La progressiva erosione del potere discrezionale dovuta all'introduzione delle preclusioni ha dunque inciso profondamente sul ruolo della magistratura di sorveglianza
Sempre più costretto a occuparsi piuttosto che del trattamento rieducativo
Delle condizioni giuridiche necessarie per l'accesso ai benefici penitenziari dello scrutinio sulla soglia di ammissibilità
Con un marcato inevitabile allontanamento dalle originarie funzioni di giudice preposto a valutare la persona nel suo di venire
E questo spiega il motivo delle mie perplessità sul nuovo impianto
Ma superata l'iniziale delusione spogliata mi dei pregiudizi di magistrato ex magistrato
Ho voluto affrontare un esame più approfondito della riforma e addentrando Minelli impervi sentieri di articoli che il rinvio nei rimandano e quindi di difficile lettura ne ho potuto apprezzare in pieno
Innanzitutto lo spirito costituzionale che l'ha ispirata poi la razionalizzazione armonizzazione di un ordinamento vecchio penitenziario
Che ha le sue origini costitutivi costituiva un sistema coerente e illuminato ma che poi è stato fortemente vilipeso e diciamolo profanato
Dai vari e contraddittori interventi legislativi che si sono susseguiti nel tempo molti di carattere emergenziale altri di segno opposto candidatura descritti deflattiva
Ne è venuto fuori un sistema incoerente
Infine occulti positivi Effetti
Che la riforma potrebbe produrre sulle condizioni di vita delle persone detenute internate e sulla possibilità di accesso alle misure alternative ai benefici
Il filo conduttore che coerentemente ispira i punti della riforma
è la forte attenzione rivolta rispetto della dignità e dei diritti inviolabili delle persone recluse la concezione che la pena debba consistere solo nella privazione della libertà
Senza altre sofferenze aggiuntive che non siano giustificabili
E che il trattamento questo è un dato molto importante debba favorire autonomia responsabilità risocializzazione
E che la sorveglianza debba comunque essere compatibile come vogliono le guide europee
Ad un trattamento ad una vita dignitosa quanto più possibile conforme alla vita della comunità civile dunque le giornate vanno trascorse fuori dalle celle che Iddio non chiamerò più tali solo quando davvero
Lì si trascorrerà solo la notte altrimenti non mi vale un femminismo camere di pernottamento ed è questo importante
Questo è un dato non sono innovative ma direi rivoluzionario
Atteso che come sappiamo salvo rare esperienze virtuose le nostre carceri consegnano l'individuo alla pressoché totale chiusura al vuoto esistenziale e all'ozio
Ed in tali condizioni è difficile ipotizzare un cambiamento in senso di socializzare ante in coerenza con il dettato costituzionale
La riforma bar regolamentare vari aspetti particolarmente delicati recependo le indicazioni
Della corte costituzionale e della Corte di giustizia europea pensiamo all'isolamento giudiziario che finalmente avrà dopo avrà dove dovrà avere una durata pensiamo alle perquisizioni personali con denudamento che potranno essere effettuate solo in casi eccezionali
Se implicano l'ispezione di parti intime da parte del sanitario e con la redazione di un verbale che ne motivi presupposti e ne descrive alle modalità pensiamo alla tutela dei tanti portatori di disagi psichici prima e dopo l'esecuzione
Che finalmente potranno essere tutelati vuoi con differimento finalmente esteso anche alle patologie psichiche
Vuoi con il nuovo affidamento in casa però terapeutici per la cura quindi prevalenza della cura e non della punizione
Ed ancora in tema di benefici e misure alternative il la elevazione a quattro anni anche della sospensione sanato oggi dalla Corte costituzionale ma c'era questo spirito
E ed è importante che venga venga ampliato l'aria la possibilità di accesso non solo per le tenebre ed anche della libertà l'affidamento ma dobbiamo sottolineare l'attenzione per le fasce deboli e così nascono lì dimore sociali e questo va a sanare un'enorme ingiustizia che noi magistrati di sorveglianza
Abbiamo riscontrato tutte le volte che i soggetti pur meritevoli di accedere alle misure alternative io colpevolmente dovevano continuare a subire il carcere perché mancanti di una di Moore questo vale per l'affidamento e per la detenzione domiciliare
E poi consentitemelo dividere a questo sì col cuore perché ho avuto giurisdizione su una casa di lavoro in Abruzzo
E finalmente leggo in questo decreto una cosa per me davvero importante e cioè che all'esito positivo dell'affidamento si distinguono le pene accessorie ed anche si revoca fino alle misure di sicurezza
Personali questo credetemi è importantissimo e si vede l'attenzione del nuovo legislatore a sanare quell'ingiustizia e quelle criticità
Credetemi che noi magistrati di sorveglianza che abbiamo visto aggirarsi nei corridoi dell'internamento che ai inizialmente equivaleva carcerazione perché erano a Sulmona chi come l'avvocato che mi sta di fronte
Dell'Aquila sa benissimo che non c'era alcuna distinzione fra appena e internamento si aggiravano smarriti stupiti basiti
Chiedendo siccome è possibile che dopo un affidamento positivo io mi trovi qui e questo era possibile o perché erano stati raggiunti raggiunti da ordine di internamento
Senza il previo riesame dell'attualità della pericolosità o perché i magistrati di sorveglianza avevano ritenuto che quell'affidamento magari di breve durata non indicasse significativamente il venir meno della pericolosità
E poi ancora sono tante le innovazioni buone
Per le madri sia esteso anche ai figli portatori di disabilità grave
E finalmente l'eliminazione per i recidivi reiterati e qualificati di quelle preclusioni odioso allevamenti relais
E quindi cioè piano piano ridata centralità alla giurisdizione non ci sarà automatismo semplicemente magistrato valuterà
E così anche è venuta meno l'abrogazione è stata abrogata la preclusione triennale all'accesso dei benefici anche questo importantissimo
In casi di evasione horrea dopo l'impossibilità di dare più di una volta le misure anche in questo caso la magistratura di sorveglianza valuterà potrà fare
Anche un bilanciamento fra la gravità delle condotte senza automatismi e il percorso nel frattempo raggiunto dal condannato
Altro dato importante
E che laddove comunque continuano a prevedersi restrizioni o elevazione dei minimi di pena da espiare per delitti di quattro bis e il decreto faccia riferimento solo a quelli compresi nella prima fascia
E questo già è importante
Dunque sono tutte innovazioni che coerentemente intendono valorizzare le esperienze extra carcerarie favorire il percorso di reintegrazione
Concludo questa breve disamina tornando al punto di partenza da cui sono partita mi sta particolarmente a cuore la tematica del quattro bis
Beh da detto che il decreto ha comunque il merito di avere ridotto l'ambito di operatività delle preclusioni individuando oculatamente i delitti di eccezionale gravità
Quelli di cui parla la la legge delega nell'ipotesi associative
E solo per gli esponenti apicali delle organizzazioni si reintroduce in questo modo il principio della personalizzazione della tenda e della individualizzazione del trattamento non tempo i casi in cui i reati pur informalmente monosoggettivi implicano però di fatto una compartecipazione di più soggetti pensiamo alla riduzione in schiavitù sfruttamento minorile tratta di persone violenza sessuale di gruppo
è evidente che la eliminazione dei meccanismi impeditivi e la riduzione dell'ambito di operatività delle preclusioni intende ricollocare al centro l'autonomia decisionale della magistratura di sorveglianza
Seppure ancora solo parzialmente
Anche in questo senso la riforma da pur se ancor timidamente un segnale importante sotto il profilo culturale
Ed è un segnale di inversione di tendenza che mi auguro possa portare alla definitiva abolizione delle preclusione specie per gli effetti devastanti che esse hanno sull'ergastolo
Rendendo il più delle volte un errore una pena perpetua
Conclusivamente per i motivi che ho detto dobbiamo auspicare che il decreto venga approvato e che non vengano deluse le aspettative dei tanti detenuti e internati io li ricordo sempre
Specie di quelli che appartengono alle fasce più deboli della popolazione che in tale riforma trovano maggiore e più adeguata tutela grazie
Siamo noi a ringraziare per la lucida e approfondita riflessione anche per l'accorato appello perché ovviamente condividiamo
Per l'ultima possibilità di ripristinare la legalità nelle carceri come si dice nella nostra locandina
Segnano sempre l'importanza del potere discrezionale da parte del giudice nel valutare le situazioni sia in punto
Applicazione della pena e in fondo il percorso del diritto penale si è partiti dalla pena fissa che sembrava una grande conquista proprio perché il giudice doveva essere mero esecutore della legge meno bocca della legge poi e crollata immediatamente spiccano né della pena fissa e la pena discrezionale
Perché si deve adeguare la risposta punitiva al fatto che sempre diverso rispetto ai e i fatti riconducibili al medesimo nomen iuris
E all'autore ecco non solo ventisette terzo comma della Costituzione ma coniugato o declinato assieme al primo comma dell'articolo ventisette la responsabilità penale è sempre personale anche nel momento del trattamento punitivo
Do la parola non mi dilungo superiormente nal presidente dell'associazione Antigone che sostituisce il dottor Scandurra non presente cioè a Patrizio Gonnella grazie
Sarò molto rapido e mi scuso perché pensavo di dover partire alle dieci non esserci invece parto un po'più avanti però comunque l'indice mezzo devo andare via perché c'è un primo ma se lo fa veramente rapide telegrafico perché perché sui contenuti della riforma che ci dobbiamo dire a parte la spiegazione molto chiara di Laura Longo che ovviamente viene sottoscriviamo in pieno e che quindi non aggiungo nulla e poi con le persone qui presenti con le camere penali con il professor Flick con Rita Bernardini con Riccardo De Vito sono anni che entriamo nel merito dei contenuti io penso che questa occasione la dobbiamo usare al massimo per capire ma che che accadrà nei prossimi ore nei prossimi giorni perché se nulla accade nelle prossime ore nei prossimi giorni allora possiamo dire che cambia completamente lo scenario poi ci dovremo ora incontrare per capire come diciamo rese Tabacci
Perché ovviamente questo sarà lo studio provente lo studieremo all'università come là dove quando come tutte le le riforme del Codice penale mai approvate vinile il cinque sei bozze mai approvate da dal passo fino all'ultima Pisapia ecco quindi ora ora che succede non lo so io eviterei lo sguardo al passato perché se lo sguardo lo rivolgiamo al passato potremmo dire quelli che per al secondo ciascuno di noi sono stati gli errori
Errori tattici errori strategici errori politici errori di tendi tempistica gli errori di troppa fiducia anche nostra forse troppa fiducia bene sui tempi e così via però diciamo sgombriamo il campo la precedente e guardiamo al futuro però la precedente legislatura iniziata con la sentenza della Grande Chambre sulle Torregiani
Va sul due mila tredici quella legislatura inizio con contemporaneamente sul non si sapeva chi era il Presidente da Repubblica dovevano nome con quella ruota vulnus
Problema istituzionale le Camere dovevano n Napolitano che vi rimane presidente per altri poi vedremo altri due anni nasce un governo complicata anche a loro tutto blu un chiaro anche allora c'erano incontri politici fra le maggioranze andavano male e così via e poi arrivò la sentenza della Grande Chambre la sentenza Torregiani che ha cambiato il quadro perché quel su questo tema ragionamento qui se non ci fosse stata con la sentenza non l'avremmo mai fatta
No le carte c'è se non ci fosse stato un ornitologo un organismo Esterno giurisdizionale
Che ci faceva vergognare probabilmente il sistema era totalmente il sistema politico incapace di autoriformarsi oggi quindi che succede
Questa riforma ladri teniamo l'ultimo pezzettino
Di un legislatura morta perché morta già la legislatura e quindi un'appendice extra temporale di una legislatura morta o il primo di una legislatura nuova forse lo sguardo io mi sentirei di rivolgere o già al futuro perché altrimenti forziamo partenti se stiamo lì ancora a chiedere il gesto di coraggio a al governo non lo so
Ma non perché dico che la riforma allora non ci crediamo però se pensiamo che e
Il primo atto della nuova legislatura
Forse dovremmo rivolgere i nostri appelli non più a Gentiloni ma al presidente Mattarella
Forse lì che ci dobbiamo rivolgere forse l'unico che oggi può anche in sintonia col suo predecessore
E Napolitano ha fatto un messaggio alle Camere
Rita uno e l'ha fatto sulle carceri
Poi dopodiché adesso se si vuole dare l'atto di chiusura di quei cinque anni che non sono ancora passati dall'ottobre del due mila tredici ora è nelle mani del presidente Mattarella è l'unico che può svelenire
Le reazioni che può legittimare probabilmente l'atto istituzionale con cui viene approvata una riforma da parte di un governo che non rappresenta ovviamente la maggioranza parlamentare e che quindi può o eventualmente dare il via libera con un messaggio alto
In cui ci si può sentire sereni nell'approvare la riforma ecco quindi veramente poche parole per dire solo questo per quanto ci riguarda noi da un lato quindi e spero che molti di noi lo facciamo insieme ci rivolgiamo alla più alta carica istituzionale del Paese perché è stata l'altra altro
La l'altra alta carica istituzionale del Paese che l'avviato il percorso di riforme e quindi lui lo deve chiudere quindi ci affidiamo a lui perché legittimi il Governo a chiuderlo perché questa riforma non è uno si vota carceri non è nulla e insomma
Cioè ce lo ha raccontato Laura Longo e chiudo semplicemente dicendo che se questo non dovesse accadere ovviamente
Comunque alcune cose le dobbiamo fare noi quelli che sono qui dobbiamo iniziare a parlare con quelli che hanno vinto le elezioni
Cioè non adesso non è che quelli che hanno perso le elezioni erano dei pericolosi riformisti e radicali o chi come erano possiamo parlare pure con i nuovi e quindi inizieremo Lhasa con alcuni sarà un po'difficile
Lo farei dobbiamo aprire la discussione
Per far capire che hanno che che ormai le elezioni ci sono stati tutto quello che dovevano capitalizzare in termini di consenso hanno capitalizzato per ora una volta capitalizzato possiamo discuterne su singole ho tante questioni però se tutto questo e io immagino non non sarà faticoso e comunque in ogni caso chiedo soprattutto alle Camere penali ma anche ovviamente
A chi di diritto lo pratica
Di aiutarci in quello che ne dovremo ricominciare a fare cioè il contenzioso
Perché la Torregiani
Nacque da un contenzioso non nacque perché la Corte si è svegliata nacque perché cesti sono stati quattro mila e cinquecento ricorsi alla CEDU
Alcune un un migliaio abbondante l'abbiamo presentati no l'altro cult pertanto sostenuti dai radicali poi il detenuti si sono autorganizzati gli avvocati hanno iniziato a consigliare i loro clienti
A farlo
Ecco sua molti dei terreni che sono dentro la riforma secondo me ci dobbiamo organizzare per un contenzioso strategico su scala globale su scala nazionale cercando di far fare passi in avanti
Ad una legislazione la legislatura legislazione che invece il sistema politico a
Fortemente Paulo Urso nel nel cambiare
Quindi ovviamente è una questo caso in appello all'acconto a voi hanno tu in tutti per continuare a lavorare insieme
Grazie molto pertinente inutile richiama l'unico messaggio del Presidente della Repubblica Napolitano nei due mandati sette più due l'unico messaggio fu istituzionale vero e proprio messaggio alla Camera che conteneva anche il richiamo alla possibilità di far capo istituti IST mi straordinari come amministrativa indulto noi ci occupiamo della riforma penitenziaria in un contesto appunto che mantiene quelle caratteristiche do subito la parola
Al professor Flick che tutti conosciamo che non ha bisogno certo di alcuna presentazione da parte mia
Grazie temo che
Potrò sentire seguire soltanto parte della mattinata perché sono stato avvertito soltanto ieri l'altro ieri sera di questo impegno al quale ho aderito profondamente ma ho paura che non potrò trattenermi tutta la mattina per altri impegni istituzionali collegati questo sì
Io parto da una constatazione
Di pessimismo uno dei delitti più gravi che si possono commettere ai danni dei detenuti e far perdere loro la speranza
La vicenda della riforma il modo con cui essa è stata esaltata portata avanti promessa garantita e poi dimenticata e un modo per uccidere quella speranza
E c'è una responsabilità politica enorme in Turchia assicurato che la riforma sarebbe passata e poi nulla presentata alla scadenza
Detto questo
Vorrei vedere la questione da un altro punto di vista il ruolo e l'impegno svolto dall'Avvocatura delle camere penali in questa vicenda
Voi sapete che l'avvocatura
E oggetto di una profonda crisi
Di lacerata tra chi la vede come servizio per l'impresa tutti i problemi derivanti da un'attuazione esasperata del principio di concorrenza e chi continua invece a vederla come espressione di una professione nella quale la componente personale
Fondamentale un lavoro perché rientra nell'ambito del lavoro articolo due articolo quattro articolo trentacinque e seguenti della Costituzione
Nel quale la dimensione intellettuale e la dimensione personale sono fondamentali
E non possono essere soffocate
Da una dimensione imprenditoriale che vede nell'avvocatura soltanto un servizio per l'impresa sino al punto di arrivare a vedere i confini dell'ordine come associazione temporanea d'impresa e l'avvocato come imprenditore
Io preferisco senz'altro quell'altra via anche se forse qualche perplessità nei confronti di chi si batte con molta energia per riconoscere una posizione costituzionale all'avvocatura mi lascia un po'di perplessità perché temo che riconosce una posizione è un ruolo costituzionale oltre a quello che già c'è nella difesa tecnica
Possa voler dire funzionalizzazione dell'avvocatura
Certo è che l'avvocatura difende i diritti
Difende il diritto del cliente difende i diritti di tutti
E
Il comportamento che le Camere Penali stanno ottenendo nella vicenda del carcere e un'espressione emblematica del difendere i diritti di tutti verte viviamo in un momento politico istituzionale nel quale si pretende di riscrivere la Costituzione senza rileggerla
Qualcuno anche senza leggerla
Viviamo in un momento istituzionale e costituzionale nel quale si pretendere di rispondere alla domanda la Costituzione non è più attuale
Senza domandarsi se e in quale misura la Costituzione sia attuata
La Costituzione è stata attuata solo per metà
E l'articolo ventisette della Costituzione il tema della pena e del carcere e uno dei temi emblematici in cui la nostra Costituzione non è stata che non è attuata
Come ci ha ricordato la corte di Strasburgo sui diritti dell'uomo delle sue pronunce di condanna dell'Italia
Io credo
Culturalmente abbiam fatto qualche passo avanti e l'avvocatura aiutato a fare questi passi avanti si è cominciato a capire che il tema della pena non è soltanto il tema dell'articolo ventisette tendere alla rieducazione
E non consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E anche un discorso più globale
Che vede la necessità del rispetto dell'articolo due della Costituzione i diritti inviolabili da riconoscere la persona come singolo e delle formazioni sociali e il carcere una formazione sociale per quanto quarta
Il diritto alla pari dignità sociale articolo tre della Costituzione e l'obbligo della Repubblica di rimuovere gli ostacoli che impediscono quella pari dignità sociale
Cioè
Che cercano di garantire l'articolo tre una condizione di parità sociale di parità di lista ai cosiddetti DiVersi
Detenuti migranti anziani malati e si potrebbe conseguire
La Costituzione anche l'articolo quattro
Diritto al lavoro che dovere al lavoro e nel carcere il lavoro è una componente essenziale del trattamento perché dove c'è lavoro c'è dignità e dove ci dignità ci deve essere il lavoro altrimenti qualsiasi trattamento look funzione
L'articolo tredici
Ci tornerò brevissimamente sotto il profilo dell'automatismo è già stato ricordato dalla collega
E punita ogni violenza fisica e morale sulle persone la cui libertà personale ristretta
Non solo
La libertà personale può essere limitata solo attraverso una riserva di legge
E attraverso una riserva di giurisdizione tutti gli automatismi che hanno private che privano il giudice
Del potere di valutare concretamente le restrizioni di libertà personale sono tendenzialmente in contrasto col principio della garanzia di giurisdizione della libertà
Infine il ventisette da ultimo l'articolo trentadue la salute
Diritto fondamentale dell'individuo oltre che interesse della collettività come dice esplicitamente Franco
Questo tema è stato affrontato dopo le condanne
Che abbiamo subito dalla corte europea dei diritti dell'uomo e dopo le esortazioni più che autorevoli di personaggi come il presidente della Repubblica e come il Pontefice
Che hanno gridato degnati
Sulle condizioni del carcere soprattutto sulle condizioni del sovraffollamento
Io credo che il carcere nel nostro Paese abbia conservato un DNA
Dai tempi dell'unificazione italiana ripreso mille novecentoquattro in una serie di denunce ripetersi nel mille novecentoquarantotto con una famosa denunzia della rivista il Ponte
E le caratteristiche del carcere in parte solo attenuate sono isolamento e impermeabilità verso l'esterno non si sa da buon ricche corra capita nel carcere sia dentro non sa che cosa capita fuori
E questo è un ostacolo formidabile al di tendenza alla rieducazione
C'è un DNA nella quotidiana da del carcere di violenza
Non a caso il problema del carcere e collegato con il problema del della tortura
C'è infine un centralismo in una dimensione burocratica che è difficilissimo superare e che impedisce quel controllo sociale del carcere che è fondamentale per una società equilibrata
Io vedo quattro paradossi vorrei annunciare quelli rapidamente nel carcere ai quali si è tentato di dare un minimo o un avvio di risposta con la riforma promessa e poi messa nel cassetto
Primo paradosso l'ergastolo
Una pena illegittima nella proclamazione lo ha detto la corte costituzionale quando ha detto che un fine pena mai è per definizione illegittimo perché in contrasto con la tendenza alla rieducazione che fondamentale nell'articolo ventisette
La Corte ha proseguito che però il carcere l'ergastolo non è illegittimo in concreto perché attraverso la liberazione condizionale ha comunque un termine
Quando il soggetto condannato l'Arca solo abbia sia passata attraverso un sicuro ravvedimento
Questo discorso ha reso legittimo sia pure con l'éscamotage illegittima dalla proclamazione legittima nell'esecuzione l'ergastolo fino al mille novecento novantadue quando l'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario nella sua seconda e attuale stesura dopo le stragi di via da meglio di capaci
Ha posto come condizione per l'accesso alla liberazione condizionale e alle misure alternative la collaborazione con l'autorità giudiziaria chi non collabora non può ottenere né misure alternative né liberazione condizionale
Riemerge quel famoso ergastolo ostativo come viene definito oggi che e incostituzionale con le stesse parole della corte
Sia la Corte costituzionale ne sento rimorso per i nove anni in cui ne ho fatto parte del sia la Corte di Cassazione hanno fatto dei bellissime ragionamenti per dimostrare che c'è la libertà di decidere se collaborare o no
Come dire o salti questa finestra o mangi questa minestra sei libero di collaborare vero
Se non collabori ti prendi la sventola del divieto dell'accesso alle misure alternative alla liberazione condizionale e ti prendi l'articolo quarantuno bis
La sospensione del trattamento con un carcere duro che a questo punto rischia fortemente e la corte costituzionale lo ha sottolineato di essere non più e non soltanto un carcere in cui non è possibile comunicare con l'esterno cioè con l'organizzazione criminale da cui proviene la persona
Ma un carcere nel quale la durezza e lo stimolo principale a collaborare
Cosa che rasenta pericolosamente la violazione dell'articolo tredici della Costituzione dove ci dice che è punita ogni violenza non solo fisica ma anche morale sui ristretto
E questo il primo paradosso
C'è poi un secondo paradosso che il rovescio del primo
La reclusione è una pena
Legittima nella sua proclamazione illegittima nella quotidianità della sua esecuzione attraverso tutto il bagaglio delle condizione del sovraffollamento del carcere
Non lo dico io ce l'ha detto la Corte di Strasburgo più e più volte aggiungo una piccola considerazione
La Costituzione
Dice due cose non parla di pena
Che deve tendere alla rieducazione e non può essere contrario al senso di umanità non parla di un'unica appena parla di pene di più pene diverse
Di un ventaglio di situazioni che solo adesso cominciamo a renderci conto ci sono
Lavoro esterno
Dove arresti domiciliari detenzione domiciliare
Pene interdittive di tipo professionale e si potrebbe proseguire noi continuiamo invece con una presbiopia e miopi al tempo stesso degna di miglior causa a somministrare e a largheggiare nella previsione del carcere pensate la Cirielli e al problema della disciplina della recidiva
Che costa parecchio perché le statistiche del ministero dimostrano picchi sconta la pena in carcere tende a una recidiva che va sull'ordine quasi del settanta per cento
Mentre chi sconta la pena attraverso le misure alternative tende a una recidiva che più o meno del trenta per cento
Allora il secondo paradosso è quello di un carcere
Privazione di libertà personale che formalmente legittimo della previsione diventa illegittimo in un'esecuzione
Alcuni campioni della quale sono le dotte disquisizioni della Cassazione sale Walter se il servizio igienico debba essere conteggiato nei tre mesi disse dei tre metri di spazio vitale della cecità
Oppure possa non esserlo
Noi ci troviamo di fronte a una situazione nella quale quella che è la capienza costituzionale del carcere quella cioè che consente il trattamento e che arriva fino alla cinta muraria del carcere non alle singole celle
Viene largamente superata dalla capienza tollerata
E nei periodi di sovraffollamento viene largamente superata dalla capienza intollerabile
Quello che è capitato a me in una precedente esperienza istituzionale nel carcere di Poggioreale dove imparato che i letti a castello possono avere stragrande invece di due soltanto
Anche quattro
Esatto allora questo crede che ci sia giornate basterebbe sottolineare che il tema del sovraffollamento con tutte le implicazioni che ne derivano
è stato affrontato solo in chiave emergenziale portando i detenuti e non in chiave di riforma strutturale sa non parlando di costruire nuovi carceri
L'ultima ondata di costruzione di nuove carceri e quella che dette luogo ai famosi processi delle carceri d'oro non mi pare tutto sommato una soluzione particolarmente brillante
Tra il carcere diventa una vera e propria discarica sociale ove confinare i diversi per i quali non si prevedono altre forme di intervento rispetto a loro disadattamento sociale
E questo è il secondo paradosso del carcere
Il terzo paradosso del carcere
Sta nel fatto che nel nostro sistema costituzionale la pena di morte è stata definitivamente abolita quando è stata cancellata anche come pena dal Codice penale militare di guerra da noi non può esistere la pena di morte ma in carcere si continua a morire
Si muore per malasanità perché sovraffollamento porta come conseguenza una malasanità ritardi e disservizi nell'adempimento agli obblighi di cura si muore per quello che viene chiamato il fuoco amico tre la violenza degli altri detenuti
Si muore qualche volta per la violenza di chi dovrebbe custodire
Si muore per lo stress e l'altra no le statistiche ci dicono che c'è stata una media di un suicidio la settimana cinquantadue suicidi delle cinquantadue settimane
Dell'anno
Con una curva di mortalità per suicidio non solo tra i detenuti anche tra gli agenti di custodia largamente superiore a quella che è la curva esterne
L'ultimo paradosso e quello della custodia cautelare
Nella quale non lo dico io adesso due anni fa in sede di inaugurazione dell'anno giudiziario il primo presidente della Cassazione troppe volte si largheggiare nella custodia cautelare invece di ricorrere ad essa soltanto come estrema ratio
E c'è voluto il papa papa Francesco per sottolineare che troppo spesso la custodia cautelare è una beffa perché si conclude con un proscioglimento della persona che è stata in carcere senza Tito questa è la realtà del carcere
E la realtà del carcere dell'anno due mila e diciotto nei confronti della quale mi avvio rapidamente alla conclusione è stato fatto un primo passo significativo attraverso il progetto di riforma
Prima con i tavoli per l'amministrazione della giustizia per lo studio di tutti i problemi che sono tantissimi dalla religione ai residui di libertà che vanno garantiti in carcere alla scuola al lavoro all'affettività
Pensate solo è una condanna prolungata al carcere vuol dire una condanna alla astensione e alla continenza coatta che si traduce in altre forme di fai da te o di ricorso rimedi che sono quelli che purtroppo sono abbastanza quotidiane nel carcere ma che si traduce anche in una pena pesantissima per la famiglia di colui che ha detenuto
Perché i figli
Per la moglie
Tant'è vero che altri ordinamenti hanno previsto e da noi si è cominciato a mettere allo studio il problema di come risolvere il tema dell'attività del carcere
Salvo le facili ironie di chi ha detto che in questo modo facciamo del carcere un albergo a cinque stelle
E questo dipende dal fatto che l'impermeabilità tra l'esterno all'interno e chi parla di carcere come albergo a cinque stelle non sa che cosa capita in carcere e cos'è il carcere veramente
Ecco io credo che questo tipo di discorso si è cominciato ad affrontarlo con quella riforma prima con gli Stati generali del carcere
Poi con la IST istituì la commissione poi con una legge delega che ha colto alcuni tra gli spunti fondamentali del discorso di questi Stati generali
Poiché con la predisposizione di una serie di decreti delegati uno dei quali era arrivato a fine corsa
Era arrivato quattro mesi fa a fine corsa ha già chiuso nei cassetti di Palazzo Chigi per quattro mesi perché si sentiva già odore di elezione
E quando è andato alle Camere per il parere obbligatorio delle camere è stato sottoposto al tiro al piccione da parte degli organi di stampa da parte dei politici e da parte di alcuni magistrati
Che hanno spiegato al Senato che questa riforma avrebbe voluto dire l'uscita in massa dei boss mafiosi dal carcere gli è stato fatto notare che non era così al tanto ormai il messaggio era passato ai tassi è vero non usciranno però daranno luogo a tanti ricorsi
Sto citando episodi specificità avvenuti nei giornali forse avremmo dovuto capirlo avremmo dovuto capirlo quando la conclusione degli stati generali del carcere Rebibbia
è stata caratterizzata dalla presenza inusuale del Presidente della Repubblica ed è passata nel totale silenzio della stampa quando le norme di riforma dell'ordinamento penitenziario sono state frettolosamente liquidate mentre si discuteva a non finire sulle intercettazioni telefoniche sui temi della prescrizione
Questa è la realtà di un Paese nel quale purtroppo
Il tema del carcere e un formidabile serbatoio per le armate della paura
Per reclutare persone la cui paura del diverso alimenta poi scelte politiche di un certo tipo o di un altro tipo sempre orientate al rifiuto del diverso questa è la realtà nella quale qualche tempo fa è stato solennemente promesso
Che il primo dei decreti perché sono rimasti fuori il decreto legislativo sulle misure di sicurezza il decreto legislativo sull'affettività quello sul lavoro e poi è arrivato
Solo negli ultimi tempi al completamento del suo percorso e quello sull'ordinamento penitenziario minorile che continua a utilizzare l'ordinamento degli adulti perché noi siamo il Paese della precarietà che diventa definitività
Avremmo forse dovuto capirlo quando ci è stato promesso
Nel momento stesso in cui si prometteva al paese che la legge elettorale non avrebbe visto la apposizione del voto di fiducia da parte del governo
In quella stessa occasione mi pare ci è stato promesso che certamente il primo dei decreti
Sarebbe passato prima dello scioglimento delle scarpe
Ci siamo che finora non è passata
E notate lì concludo veramente che la riforma
E un cautissimo tentativo per ricominciare
Intanto mantiene inalterato il blocco e il rifiuto delle misure alternative per chi condannato per reati di mafia o di terrorismo non collabora quello non è stato toccato
E stato toccato il problema della riforma dell'assistenza sanitaria nell'ambito penitenziario in alcuni punti
Ricordo a me stesso non entro nel merito delle singole vicende
Ricordo a me stesso veicolo ha teorizzato il dovere di morire in carcere
Abbiamo avuto alcuni esponenti
Boss mafiosi
I quali stanno pagando col Padreterno le loro conto
Interessa la giustizia divina fa un altro metro
Ma ridotto molto male fisicamente nei confronti di alcuni di essi è stato teorizzato il dovere di morire in carcere
Cosa che mi sembra ragionevolmente incivile per un Paese come il nostro per un Paese nel quale la dignità e fondamenta
Quindi non si è toccato l'ergastolo ostativo non si son toccati gli automatismi che riguardano le persone condannate per associazione a delinquere per reati di criminalità organizzata di terrorismo
Si sono allargate un minimo le maglie
Delle misure alternative
Aumentando il tetto dell'affidamento della pena per l'affidamento in prova aumentando i casi di affidamento in prova
Eliminando altre forme di automatismo allargando il tema della detenzione domiciliare della semilibertà
E infine dando alcune disposizioni in tema di vita penitenziaria e di volontariato secondo il sistema del colpo di tacco colpo di punta dai un'accelerata però subito dopo dai una frana nemmeno questo che passa e io credo che abbiamo consumato un tradimento abbastanza grave della speranza di chi sta in carcere
Quello che sono profondamente grato all'Unione delle camere penali le iniziative che ha preso e sta prendendo per tenere vivo questo discorso grazie e auguri
Grazie
Molte le suggestioni e gli stimoli intervengo per flash veramente per esempio
Intervento del legislatore sulla pena a proposito del minimo edittale per condizionare anche sotto questo profilo la risposta discrezionale del giudice
Che invece deve esercitare questo potere costituzionalizzato come dicevo di cui all'articolo centotrentatré e poi mi viene in mente un un'epoca che sembra davvero molto lontana che forse vicina che politicamente anche ci ha
Coinvolto c'era come dire creato delle aspettative dei ricordate il progetto grosso la pena detentiva massime era diciotto anni di di reclusione veniva abolito l'ergastolo e si prelevano diverse sanzioni
Come sanzioni principali come pene principali ma diverso dalla pena detentiva sembra un periodo un'epoca lontana siamo precipitati nel periodo del diritto penale Massimo anziché del diritto penale minimo e quindi ci troviamo davvero in una situazione e poca alle particolare Dora la parola ringraziando anche per la sottoscrizione di quest'appello
Per l'applichi per la riforma penitenziaria presidente di Magistratura Democratica appunto corrente che ha sottoscritto l'appello che abbiamo sottoscritto in tanti e che ha sottoscritto l'ultima cioè al dottor Riccardo De Vito che ringraziamo per la sua
Grazie a tutti quanti devo dire che la magnifica glossa di Laura Longo nello sguardo sul carcere gettato dal presidente Flick
Mi rendono più facile l'intervento grazie all'Unione delle camere penali alla Camera Penale di Roma per aver organizzato questa manifestazione crederci
Come magistrati democratici reso partecipe di grazie non solo quello mio particolarmente sentito anche in qualità di magistrato di sorveglianza neanche di tutto il gruppo di Magistratura democratica
E devo dire che forse corre già un obbligo di giustificare la presenza di un'associazione di magistrati a una manifestazione per l'approvazione di una legge ecco
Non ci sentiamo di tradire alcuna Separazione di Poteri alcuna
Imparzialità terzietà nel essere partecipi a questa manifestazione sentiamo anzi di sottolineare
La fedeltà alla Carta costituzionale in particolar modo a quell'articolo ventisette che anche tanti difensori della carta a livello politico culturale e mediatico
Quando si tratta di passare dalla difesa all'attuazione della carta tendono a dimenticare
Come è stato anche sottolineato di recente citando anche sulla nostra rivista Donatella Stasi non intervento proprio in merito la riforma penitenziaria citando Piero Calamandrei
Il pericolo maggiore che in una democrazia minaccia i giudici e in generale tutti i pubblici funzionari il pericolo dell'assuefazione della indifferenza burocratica della il responsabilità anonima
Noi se non fossimo stati presenti qui oggi in queste notizie di ben portante
Sentito di voltare la faccia la costituzione al quello che crediamo debba essere l'esecuzione penale cioè non una porzione
Negletta ragionieristica della giurisdizione penale ma il tratto più importante
Che serve appunto a restituire un uomo unica hanno positivamente impiegato il tempo della pena per recuperarsi per recuperare che siano in grado di promuovere i valori della costituzione non importa quanto Piccolo grande sia il raggio della loro azione c'è qui un mondo che può spiegare la necessità di questa riforma
C'è qui un mondo che può spiegare come sia necessario oggi rivolgere l'appello anche alle massime cariche istituzionali come ha fatto il presidente di Antigone
Proprio per quello che ha detto il presidente Flick mi sento anche in questo caso anche in quest'aula di portare anche la voce in come magistrato di sorveglianza ma di sorveglianza è un lavoro un geografo lo diceva a proposito dell'agiografia ma vale anche per il magistrato veglia sul lavoro che si fa con i piedi andando dentro gli istituti di pena di portare anche la voce accorata di detenuti in sciopero della fame
Ai quali per un anno abbiamo
Cercato di spiegare
Quello che Mammano
Erano i lavori di questa riforma spiegando di notizie che uscivano sulla stampa ecco tradire la speranza di queste persone sarebbe veramente un atto politico
Molto grave ma qui c'è un mondo in grado di spiegare la necessità di questa riforma in grado di spiegare l'importanza di restituire il peso
Dalla
Autonomia decisionale della magistratura di sorveglianza cosa significa fare questo non significa restituire peso all'onnipotenza della magistratura
Significa restituire valore e significato al lavoro per esempio della polizia giudiziaria nella sorveglianza dinamica all'interno delle sezioni
Solo qualche magistrato magari di quelli sentiti in Commissione giustizia può ancora pensare che il lavoro del poliziotto penitenziario ore soprattutto al futuro
Sia quello del secondino tutto intento a mantenere la sicurezza e non un lavoro anche trattamentale c'è lavoro dei funzionari giuridici pedagogici nell'autonomia discrezionalità maggiore sorveglianza c'è anche questi lavori di tutti i funzionari
Gli educatori che lavorano quotidianamente nell'ascolto nella formazione di programmi individualizzati di trattamento cioè il lavoro degli avvocati
E lo dico senza piaggeria che sono le vere sentinelle della dignità della umanità della pena perché sono quelli che in assoluto valicano di più le mura del carcere per andare a trovare i loro clienti
C'è lavoro appunto della magistratura c'è questa sinergia di saperi che può effettivamente garantire non solo un risultato
Costituzionale del finalismo limiti dell'Arena ma anche garantire una maggiore sicurezza della società perché tutti voi tutti noi qui sappiamo con quanta delicatezza con quanto equilibrio con quanto lavoro approfondito andiamo maneggiare aprire o chiudere quel diaframma che sta tra la libertà del detenuto e le esigenze di sicurezza sociale con quanta attenzione con quanti passi in avanti in termini di coraggio di spinte della magistratura con quanti passi indietro da parte degli avvocati per senso di responsabilità tutto questo serve
A raggiungere l'unico risultato che possa essere veramente utile anche in termini di sicurezza sociale cioè detenuti effettivamente condannati effettivamente risocializzazione
Questa riforma una riforma che deve essere approvata anche per un senso
Fondamentale è una riforma che in termini economici potremmo definire anticiclica rispetto a tutte le riforme della giustizia che tengono in questo momento Arryn ferire filtri alla conoscenza al limitare gli spazi cognitivi ma un giudice che diventa Bocca di automatismi non è un giudice bocca della legge che semplicemente limita il suo potere
è un giudice che tappa la bocca degli imputati dei condannati dei loro difensori e anche delle vittime
Ambienti carcerari dove vengono sistematicamente lesi i diritti fondamentali dei detenuti o non garantiti al massimo un ambiente carcerario che trasforma i colpevoli e vittime e Elide completamente la revisione critica del reato la riflessione sul reato
Quindi c'è un bisogno di questa riforma
Per motivi
Etici politici costituzionali ma anche per motivi di utilità sociale e di sicurezza
Anche io sono stato tra i critici della legge delega perché questa riforma era una riforma inizialmente
Timida
Perché elimina una parte sulla quale evidentemente se questa riforma non andrà in porto occorrerà tornare a lavorare che tutta la parte la quale già hanno accennato
Laura Longo il presidente Flick sulla ergastolo ostativo su quattro bis ma la riforma che può ridisegnare un quadro più vicino a quello che era l'ispirazione centrale della riforma dell'ordinamento penitenziario valutazione dei
Percorsi individuali dei detenuti peso della discrezionalità della magistratura che attenzione la descrizione della notizia
Tre punto porta in campo tutti i saperi del processo non il sapere privato del magistrato ma tutti i saperi del processo e mi fa specie che alcune componenti della magistratura generalmente quelle che rivendicano
L'onnipotenza dell'onniscienza della magistratura in sede di indagine
Quelli che non temo non mezzi insidiosi e pericolosi per la democrazia come l'agente provocatore abbiano poi paura della discrezionalità in sede di esecuzione della pena
Io credo che questa discrezionalità
Sia fondamentale anche quando lo ha spiegato bene Laura Longo si tratta di dire un no perché un no spiega te uno che orienta il detenuto è un notte costringe il magistrato l'avvocato le figure professionali
A spiegare qual è la direzione da assumere non è una fredda pronuncia di inammissibilità e tanto per rispondere a chi ha detto che sostituendo l'argomento della fuoriuscita dei mafiosi con quello dell'afflusso enorme di ricorsi
E della valutazione burocratica degli stessi beh non c'è più burocrazia di quella attuale nel valutare per esempio un semplice permesso pensate che oggi per andare in permesso è necessario secondo delle categorie diverse di detenuto per questi benedetti e dogmatismi
Aver speso nessuna soglia di pena oppure un quarto di pena oppure metà pena oppure dieci anni oppure un terzo di pena oppure due terzi di pena oppure quindici anni questa la vera burocrazia che uccide la valutazione dell'uomo e ci costringe a Fossa lì darci ancora sulla fotografia del delitto questa è la espressione più bieca della pena certa
La pena certa sia tempestiva è una pena e castigo inutile c'è una pena che non è in grado di essere flessibile di non seguire il film ma delle persone che cambiano perché le persone vivaddio cambiano
La Costituzione ci chiede che le persone cambino
Perché è una condizione dell'uomo ed è possibile per tutti i condannati
Nei limiti delle menti del loro diritto al trattamento lo diceva con parole che riassumono l'articolo ventisette arriva al son essere sì sì esistere significa mutare mutare significa maturarsi maturarsi significa creare definitivamente se stesso in questo lavoro dinamico di maturazione partecipa tutta la giurisdizione esecutiva
è un ruolo dinamico che non tollera appiattimenti sugli automatismi
è un ruolo dinamico perché ogni volta che lo scopo di una norma da garantire uno scopo dinamico come quello della risocializzazione del reo anche l'attività di tutti noi operatori di Aversa dinamica deve essere quella volta
A favorire lo diceva Malgara cito i padri la promozione e la creazione di quelle condizioni che consentano di orientare l'azione penitenziarie verso il raggiungimento di quello scopo di quello scopo perché solo così potremmo o valutare la conformità legge di ciò che si viene facendo io mi auguro che ci sia ancora spazio naturalmente
Per questa per l'approvazione di questa riforma se non ci dovesse essere saremo ancora in campo naturalmente per condurre battaglie a tutto tondo alcuni temi l'hanno già
Elencati chi ha parlato le ha già elencati ha parlato prima di me
L'importante esserci presidiare ancora il terreno per cercare di strappare e di tornare finalmente a ragionare di strappare questa democrazia all'ondata emozionale del sondaggio per restituire un discorso di lungo termine grazie
Pensiamo a un a ringraziare per la condivisione di certe battaglie per la partecipazione anche accorata sentita certe battaglie a dimostrazione questa è una mia considerazione personale
Che gli steccati non servono anzi la creazione pregiudiziale aprioristica viste cani non serve gli operatori del diritto del diritto penale
Che conoscono la realtà che che devono trattare sono spesso accomunati appunto dalla giusta direzione nella giusta prospettiva
Nell'affrontare determinati problemi no la parola appunto
A orari cardo Polidoro responsabile dell'osservatore carcere dell'Unione tela sua riflessioni
Buongiorno a tutti io non vi parlerò della riforma che ovviamente conoscete il principi più importanti sono stati già descritti da chi mi ha preceduto
Quello che io voglio dire e che
La riforma la necessità di una riforma nasce dal due mila tredici nel momento in cui c'è stata la sentenza Torregiani
Quindi c'è stato un obbligo del parlamento e del governo ad intervenire
E questo è un aspetto molto importante perché ci fa comprendere che prima non c'era una volontà politica non c'è mai stata né prima né oggi una volontà politica reale
Per mutare le cose ne avevamo un ottimo ordinamento penitenziario che era quello del settantacinque che non ha trovato
Una concreta applicazione proprio che mancanza di questa volontà politica
Dal due mila tredici abbia avuto gli Stati generali due mila quindici due mila sedici poi abbia avuto una legge
Del parlamento con la delega al governo la centotré del due mila diciassette poi le commissioni ministeriali quindi questa riforma questo schema di riforma non nasce dal nulla
Ma dietro questa riforma ci sono cinque anni di lavoro e parlo di lavoro dell'avvocatura della magistratura
Di professori universitari
Dei dirigenti dell'amministrazione penitenziaria quindi un un mondo trasversale
Il frutto degli schemi di decreto e quindi non è non rispecchia la volontà dell'avvocatura o la volontà della sola amministratore tali della sola magistratura ma rispecchia la volontà
Di tante realtà che insieme a sono giunti a ai gli schemi di decreto che sarebbero dovuti tradursi poi in una in una riforma
E allora in un ipotetico procedimento penale
Che riguarda i fatti della riforma a qui io userei il numero di registro generale due mila tredici perché né dal due mila tredici
Siamo obbligati c'è un obbligo dello Stato in questo ipotetico procedimento penale il due mila tredici ne abbiamo delle persone offese fisso uno i detenuti
Illusi per tutti questi anni
Illusi fare altre cose in una condizione disumana così come era stata accertata la sentenza Torregiani
E indagati ma oggi mi sentirei di dire dopo cinque anni imputati sono sicuramente i rappresentanti dello Stato che avrebbero dovuto far cessare quella illegalità indicata dalla sentenza Torregiani
Farla cessare con un obbligo di giustizia riparativa
Che si doveva concretizzare in un'immediata riforma
Io immediata riforma che
Prendeva se
Concreto quello che già in gran parte era scritto nell'ordinamento penitenziario del settantacinque
Eliminasse dal ordinamento previdenziale settantacinque
Tutte quelle quelle leggi che quelle norme emergenziali che hanno poi mutato lo spirito stesso dell'ordinamento settantacinque tradendo quelli che erano i principi costituzionali allora il tema di oggi un'ultima possibilità di ripristinare che dalle cascine bene io credo che i tempi tecnici sono mai finiti da tempo
Oggi ci dobbiamo rivolgere alla politica a questa politica che come ho detto prima dal due mila tredici è stato obbligata non c'è mai stata una volontà reale di cambiare le cose
Se non al ministro Orlando vogliamo riconoscere una buona fede che credo gli vada riconosciuta perché voi vuol dire anche l'ufficio legislativo della del ministero ha lavorato a fianco delle commissioni è stato presente sempre nelle Commissioni
Però ecco quello che dobbiamo dirci non c'è stata la rivoluzione culturale che Orlando aveva auspicato non si possono fare le riforme di questo tipo senza rivolgersi all'opinione pubblica vedete a me colpi molto nel due mila quindici
Colpirono molto le parole di Orlando che intervenendo in un convegno a la Sapienza di Roma
E annunciando gli Stati generali disse pubblicamente attenzione però
Non pubblicizziamo subito quest'iniziativa muoviamoci molliamo sci con calma ecco mi colpirono perché perché non si può parlare di rivoluzione culturale
Non si può pensare realmente di fare una riforma come quella dell'ordinamento penitenziario senza cambiare la mentalità dell'opinione pubblica perché le rivoluzioni si fanno con le armi e non è questo il caso
Ma si devono fare con le parole e le parole devono convincere chi poi deve utilizzare la riforma che si vuole che si vuole portare avanti non è stato detto chiaramente in questi cinque anni
Qual è il senso della pena non si è fatto comprendere ai cittadini perché ci sono dei principi costituzionali che vanno rispettati perché ci sono dei trattati internazionali che vanno rispettate
Perché il detenuto deve essere rieducato come dice la Costituzione e come dice l'ordinamento penitenziario
L'opinione pubblica è rimasta abbandonata a se stesso Rispetto a questi concetti fondamentali che avrebbero potuto e dovuto accompagnare la riforma
Il primo atto che fece l'Osservatorio Carcere quattro anni fa quando io ne sono diventato responsabile
è stato quello di andare al ministero della Giustizia Beniamino Minnucci si ricorderà andammo insieme
A proporre al ministro Orlando una pubblicità progresso una pubblicità istituzionale sul senso della pena stiamo parlando di quattro anni fa
Puma colte abilissimi ed era eccetera eccetera ci abbiamo lavorato per due anni ma non se n'è fatto nulla
Noi chiedevamo di entrare nelle case degli italiani con uno spot di pubblicità progresso per far comprendere quello che bisognava comprendere affinché una riforma dell'ordinamento penitenziario andasse avanti
A questa politica ma anche il coraggio ma anche il coraggio di aprire un'opinione pubblica educata ecco prima di rieducare i detenuti bisogni deduca re d'opinione pubblica non si possono fare riforme senza
Che ci sia una platea che poi possa accogliere questi principi che sono principi di un paese di un paese civile e allora il nostro lavoro e qui ovviamente la proposta
Vedremo cosa succederà oggi i tempi politici sono completamente cambiati in Parlamento non è più quello della legge delega sarà un Parlamento diverso egli ha un parlamento stile a questa riforma diciamolo chiaramente
All'audizione fatta alla Camera
Degli imputati alla Commissione giustizia
Con l'avvocato praterie Petrelli io sono andato dal rappresentando l'Unione camere penali
Ebbene c'è stato un rappresentante di un partito il secondo partito nel quello della lega che ha definito questo decreto in decreto criminale
I cinque stelle hanno più volte auspicato che la riforma venisse bloccata allora non ci illudiamo
I tempi sono quelli che sono i e quasi impossibile che oggi ci possa essere un atto politico di questo Governo in carica solo per l'ordinario che possa approvare la riforma
E allora la nostra battaglia deve continuare
Deve continuare
Diffondendo il concetto del senso della pena l'Unione camere penali lo fa Java fa molto bene con l'osservatorio per il protocollo vol
Col ministero dell'Istruzione dobbiamo continuare a fare dobbiamo insistere con la politica affinché questo riforma venga approvata ma soprattutto che venga educata all'opinione pubblica perché guardate le le ragioni sono moltissime sono anche semplici da spiegare lui continuamente nei convegni in cui andiamo le ripetiamo
E non mi sembrano concetti difficili ci sono le statistiche ci danno ragione
Bisogna accompagnare l'opinione pubblica affinché anche i politici capiscano che può essere popolare portare avanti la riforma io per esempio non ho capito perché il partito democratico
Molti dicono per paura dell'elettorato
Ma il partito democratico il ministro Orlando che aveva comunque auspicato la riforma l'aveva portata avanti aveva fatto agli stati generali di commissione ministeriale cinque anni che si parlava della riforma poi si blocca per paura delle elezioni col risultato che ha perso la lettorato di prima che già non l'avrebbe mai votato e ha perso anche elettorato che invece forse avrebbe votato se avesse avuto il coraggio di portare avanti questa riforma
E allora credo che
L'opinione pubblica deve essere educato alla classe politica deve deve maturare perché la riforma che noi vogliamo e per la quale oggi siamo qui e le camere penali fanno un'astensione oggi e domani come sapete
E non è poco bloccare voglia di voglia i tribunali per due giorni le camere penali locale mi piace ricordare quella di Venezia di Milano di Verona oggi fanno manifestazioni all'interno di del delle carceri la Camera penale di Napoli in passato per la riforma ha marciato dal tribunale fino a Poggioreale
Cioè l'Unione camere penali in prima linea per questo per questa attuazione e quindi un una riforma per la quale dobbiamo combattere perché una riforma che valorizza la giurisdizione responsabilizza il detenuto altro che far uscire dal carcere così perché oggi quello che bisogna dire all'opinione pubblica che il detenuto sconta dieci anni in carcere poi esce che e che cosa fa doveva quindi è chiaro che va responsabilizzato accompagnato
Perché poi un giorno dovrà uscire quindi va accompagnato in questo in questo percorso
E far comprendere all'opinione pubblica che le misure alternative non sono delle passeggiate delle misure alternative oggi dette di di comunità ma sarebbe stato meglio chiamarle sanzione di comunità sono delle dei veri e propri percorsi di pena non sono dei premi che vengono dati vengono dati dopo un percorso che viene valutato la magistrato di sorveglianza questa riforma è stato detto e fa piacere a me dirlo come avvocato
Valorizzava fare altre cose Ida la la figura del magistrato di sorveglianza
Una fiducia che le commissioni di stadi generando hanno voluto dare alla magistratura di sorveglianza e nove in cui valutano la persona del detenuto una fiducia che evidentemente la politica non ha voluto dare
I tempi politici sono cambiati le nostre battaglie saranno molto più dure ma dovremmo essere uniti Unione radicali Antigone tutte le associazioni che spendono il loro tempo e la loro passione su questi temi dovranno essere ancora più uniti
Per far comprendere prima all'opinione pubblica che va educata e poi politici che vanno ancora più educati probabilmente che i tempi devono assolutamente cambiata grazie
Interessante questa variante processale questa declinazione processuale senza all'inizio all'intervento di Riccardo che ammette all'indice i protagonisti negativo per il momento di questa vicenda così particolare
Difficile sconfiggere il populismo penale il giustizialismo soprattutto nel periodo pre elettorale e postelettorale ma questa è la nostra battaglia di minoranza la cultura di minoranza ma che ci tiene unite che ci rafforza
Credo sempre di più viste anche considerare anche gli interventi odierni posso segnalare così un dato positivo sul piano della comunicazione ma colpito venendo in treno da Bologna che sul monitor di Trenitalia che passa in rassegna dalla rassegna delle notizie più importanti ci fosse proprio notizia la nostra astensione
Astensione dei penalisti italiani contro lo stallo della riforma penitenziaria
Sarà poca cosa ma mi ha colpito positivamente questa attenzione appunto
Alla nostra odierna battaglia è do la parola da ultima Giorgio Spangher nella sessione dedicata appunto
Sostegno dell'appello al governo per la riforma penitenziaria grazie Giorgio per essere intervenuta
E a la prima cosa vi ringrazio dell'invito ma la seconda vi chiedo scusa perché io sono nel mezzo fra un a tre ore di lezione la scuola dei carabinieri e tre ore di lezione alla scuola superiore della Polizia in via di Priscilla e quindi non è che ha avuto tempo per fare delle delle riflessioni particolarmente approfondite
Diciamocela tutta ultimamente stiamo partecipando a convegni nei quali non facciamo altro che lamentarci giustamente delle riforme che ci vengono ammannite propinate o delle difficoltà di varare le riforme
Io parlo a nome dell'Associazione degli studiosi del processo penale che apporta che ha sottoscritto gli appelli per l'approvazione di questa riforma
Anche se non abbiamo avuto probabilmente il tempo come associazione di approfondirla di mettere all'ordine del giorno viste le tematiche soprattutto processuali che in questi ultimi tempi si sono succedute nel riferisco la riforma Orlando
In realtà come andiamo in questi convegni sempre più ci dobbiamo scontrare con forti resistenze dal punto di vista delle scelte che noi vogliamo portare avanti il discorso non è oggi su oggi sul penitenziario
Ieri era sul dibattimento a distanza era sul Troia era sul resto
Cioè esisteva una cultura del processo una cultura che abbina giudici e pubblici ministeri disegno autoritario disegno repressivo non c'è niente da da stare a discutere
Io insisto su questa battaglia non che che che come dire confligga con altre scelte
Ma noi abbiamo dei giudici che sono oggettivamente appiattiti sul pubblico ministero su una visione del processo della giurisdizione dis di segno autoritario
Non c'è niente da stare a discutere c'è un alcun contesto mediatico c'è un contesto di ordine generale nel quale tutte le riforme si stanno collocando ripeto siamo reduci dall'Orlando
E la classe politica a oggettive difficoltà per necessità di consenso ma è tutta la legislazione l'omicidio stradale caporalato salde bullismo cioè noi noi passiamo da una riforma ad un'altra tutta nel segno della repressione
Ed è inevitabile che questo segno della repressione che si attua anche attraverso altri strumenti processuali procedimento di prevenzione
Patrimoniale e non patrimoniale soggettiva non soggettivo sono reduce da Palermo dove si è parlato della criminalità da profitto e quindi dall'estensione dall'amplificazione di questi strumenti repressivi
Noi troviamo oggettive difficoltà nell'interlocuzione
E devo dire che anche quelli che si presentano come potenziali interlocutori alla fine si squaglia Nunzio si sciolgono
Non non si ritrovano più cioè ammiccano a alle Camere Penali all'avvocatura eccetera però nel momento in cui si tratta di stringe di far valere o di far pesare la loro capacità di incidenza
Non si trovano non ci sono fanno le loro scelte un giorno stanno di qua intorno stanno di là scusatemi se faccio dei riferimenti che qualcuno può intuire si trova bene ognuno soprattutto nella classe politica dell'interlocutore guarda al proprio tornaconto
L'avvocatura serve finché serve e l'avvocatura un certo punto non serve più perché a un certo punto bisogna salvare le proprie le proprie posizioni
La riforma penitenziaria io credo che Appleton l'adesione assoluta dell'associazione studiose del processo penale che ha approvato integralmente il testo molti nei dei nostri soci Glauco Giostra non è socio ma comunque certamente un responsabile
Della procedura penale italiana penso a Gino Cal penso da Marano hanno fatto parte della Commissione hanno contribuito all'elaborazione di questi documenti tantissimi professore di procedura penale i cultori associati hanno lavorato intensamente per una volta tanto la la la direi Lanna cultura giuridica italiana ha dato un significativo contributo a questo testo
Ansia a fianco i magistrati a fianco gli avvocati credo che Policoro possa dirlo no quella pagella Carnevale penso ad Antonella penso H Gino calda esso all'impegno che ci ha messo Glauco cioè non è che la cultura il giuridica italiana sia mancata all'appuntamento
Non è stato sufficiente perché di fronte c'è una bocca una una magistratura la quale fortemente resistente sapete tutte le polemiche che ci sono state dei magistrati rispetto ai lavori della comincia e soprattutto nel Parlamento non si sono trovate le sponde non si sono trovate quelle persone che avessero il coraggio di portare avanti questa scelta perché tra parenti ma l'abbiamo detto non è una novità è l'ennesima dimostrazione che all'interno delle Commissioni giustizia non c'era la collaborazione per approvare questa riforma e il ministro probabilmente per di suoi punti di riferimento per le sue scelte strategiche che si vedono oggi
Non anche molto non hanno avuto molto interesse a forzare la mano per portare a casa la riforma ha avuto molta determinazione per riuscire a portare a casa l'Orlando la riforma che porta il suo nome ma sul penitenziario
No ma attenzione nell'Orlando c'è l'allungamento dei tempi della prescrizione se il dibattimento a distanza
Ci sono le specificità dei motivi c'è c'è la la la funzione nomofilattica qualcuno ha scritto che quella riforma è stata in parte scritta sull'onda delle richieste della magistratura
Non tutta la magistratura ma parte della magistratura
Pensiamo ripeto prescrizione prescrizione allungamento dei tempi della prescrizione
Pensiamo ai dibattimenti a distanza possiamo la disciplina del Troia cioè dobbiamo guardare non solo il problema del penitenziario faccio professore di procedura penale dobbiamo parlare all'insieme di come si muove la giurisdizione
E si muove in un senso che non è favorevole all'avvocatura inutile stare a discutere l'avvocatura ha un deficit deficit determinato dal fatto e qui c'è un problema di problemi dell'immagine che l'avvocatura nel contesto sociale
Pur rappresentando la tutela dei diritti
Le e a una certa difficoltà fa percepire che si muove in quella direzione perché il più delle volte sembra che si muova a tutela di persone che sono responsabili e colpevoli queste la percezione che ho suggerito tante volte all'Avvocatura di fare un serial dal come lo fanno i carabinieri qui don Matteo do un piffero dunque solo un quell'altro per rivalutare il ruolo il ruolo dell'avvocato nel sistema anglosassone
E diverso dalla percezione che all'avvocato nel sistema italiano l'avvocato americano eternamente l'avvocato che tutela che difende nel contraddittorio e che porta un risultato a casa a favore del proprio assistito il bene trionfa l'innocente in qualche modo Nigel
L'immagine che noi abbiamo quell'immagine che si trasmette questo lo diceva già Voena e leggermente diverso
Cosa fare be'cosa fare l'ha già detto Polidoro certo bisogna educare il Paese bisogna educare la comunità bisogna naturalmente lucane anche i giornalisti perché i giornalisti hanno il senso del sensazionale disgraziatamente sei non torna uno in carcere dopo un permesso premio diventa una notizia se tornano cento dopo un permesso premio non è una notizia
E il vecchio discorso se un uomo morde un cane su un cane morde un uomo mal purtroppo la i i giornalisti hanno grosse responsabilità secondo me nell'educazione di questo Paese
Faccio un esempio condotta riparatoria
Torino storiche il mille cinquecento Euro prima notizia di Canale cinque il giorno dopo la legge sullo stalking cambia sulle condotta riparatore cambia
Perché bisogna cercare il consenso la classe politica cerca il consenso e probabilmente questa legge oggi non è in grado di acquisire consensi è in grado di acquisire solo dissensi
Percezione dell'opinione pubblica che meccanismi autoritari vanno bene che meccanismi automatici vanno bene che le discrezionalità non vanno sostanzialmente bene questo è il senso della poi non è che gli interessi molto i profili dei dettaglio
Escono i delinquenti questa è il messaggio che arriva e che da questo messaggio difficile far passare la riforma eppure noi ci troviamo in un sistema che tutto sommato sta cercando di rodare e e quindi dovremmo forse sviluppare questo al di là delle normative in tema strettamente penitenziario sulla vita nelle carte sulle strutture delle carceri
Abbiamo fatto un passaggio quando ero alla Scuola superiore della magistratura abbiamo fatto fare del tirocinio in carcere ai ai magistrati
All'inizio della carriera vedere dentro le carceri non so quale risultato abbia portato ma certamente questo è un fatto positivo le carceri andrebbero viste
Andrebbero in qualche modo a parte per capire qual è la condizione non si sa che cosa si vedono le mura ma non si vede come si vive dentro non si chiedono le strutture
Devo dire una cosa quando sono stati in Iran dirò una cosa stranissima sono stati nera a parlare con gli iraniani che quando diritti dell'uomo
Se ne potrebbe discutere molto la domanda che ci facevano in un incontro fra giuristi ma dopo che fittizio quando è in carcere dopo e noi non capivamo il senso della domanda di questi ragni anni nei nostri confronti su cosa vuol dire per noi penitenziario
Perché loro hanno un istituto hanno una serie di istituti un po'particolari primo il perdono della vittima nei confronti del colpevole ritardo Omo
E il perdono estingue il reato anche dell'omicidio se la famiglia perché hanno un tessuto sociale un po'particolare legato al nucleo familiare poi tenuto magari in termini autoritari perdonerà perdona all'altra famiglia
Il reato che è stato commesso
Il reato si estingue soggetto riacquista la libertà anche di reati gravi di sangue di omicidio e questo è uno ma la cosa che mi interessava era una seconda
Il fatto che la famiglia poteva trascorrono una giornata in carcere non attenzione non è la la sessualità
è una cosa diversa
Cioè la famiglia la famiglia del detenuto entrava passare una giornata dentro il carcere insieme con lo sporco il detenuto in modo tale da continuare a conservare i rapporti fra il carcere e l'ambiente esterno naturalmente questo non potrà essere fatto per tutti i reati
Perché disgraziatamente noi abbiamo reati di criminalità organizzata e questo crea un sacco mezzo di problemi perché quello non è un processo penale
Cioè non è un debutto doppio binario ormai a un doppio processo
Noto che processo con calci alle sue regole sue polizia penitenziaria tu tutto su tutto otto-nove quel problema
Rischia di condizionare come sapete sta attraendo in sella criminalità economica ormai la criminalità economica e una criminalità
Di organizzazione e quindi sostanzialmente viene attratta
Cioè resta fuori soltanto la fascia minore dei reati fino a quattro cinque anni questa resta fuori il resto viene tutta tratto nel processo di criminalità organizzata soprattutto la criminalità e cono prescrizione abuso del troiano e quant'altro
Che cosa fare certo culturalmente l'ha già detto Polidoro ma c'è qualcosa d'altro noi dovremmo incominciare ad incrementare gli strumenti alternativi al carcere il carcere non dovesse l'unico strumento penitenziale l'ultimo strumento sanzionato
E abbiamo in realtà uno sviluppo abbastanza particolare di questo purtroppo questo si rivolge sulla giustizia patrimoniale cioè spostare dalla personale cosa
Ma naturalmente lo spostamento della persona le cose che uno strumento per evitare il carcere come unico strumento per punitivo
Ha una necessità
Di fare quello che non si riesce a fare sul piano delle persone cioè tipizzare le condizioni tipizzare i procedimenti tipizzare il tipo di dei mici qualità dello strumento sanzionatorio
Qualcosa si sta muovendo nella direzione chiesto indicando spostare dalla persona alle cose nei limiti del possibile cioè evitare che il carcere sia l'unica risposta sanzionatoria
Ne esiste ripeto spostare il più possibile dalla persona alle cose o alle condizioni misure interdittive piuttosto che misure restrittive Recuperi re adeguamenti socialità questi sono gli strumenti con i quali si deve cercare di erogare in modo tale che il carcere diventi veramente lo strumento residuale
Perché oggi noi abbiamo un sistema cacciato centro ricco inevitabilmente del resto ce l'avevamo addirittura quando parliamo di carcerazione preventiva addirittura l'anticipazione della pena rispetto alla cautela
Ed è scritto ancora in Costituzione la visione sanzionatoria e il carcere noi dobbiamo spostare lo il momento sanzionatorio dal carcere ad altri strumenti
Riparati ivi conciliativi indennizzare i quello che volete voi
Perché le più depenalizzazioni sono difficile e spostare dalla persona alle cose in modo che il carcere arresti lo strumento sanzionatorio per le ipotesi assolutamente più gravi detto questo non vuol dire che individuazione di uno strumento sanzionatorio grave implichi buttare via la chiave ma vuol dire ridimensionare il numero delle della restrizione penitenziarie carcerarie in modo tale da poter avere un sistema di vita migliore all'interno della struttura penitenziaria
Sempre l'iraniano in ci hanno insegnato che quando uno esce i vengono date le condizioni per vivere gli devono dare dei contributi che vengono dati di soldi per iniziare attività economica e commerciale cioè stranamente oppure un Paese autoritario che però crede nella sua nel nella socialità in qualche modo individua strumenti sia durante la vita penitenziaria se successivamente la vita penitenziari e questo secondo me è qualcosa che noi dovremmo cercare di fare
Questa è una tappa che non so dove andrà a finire l'importante che noi recuperiamo il testimone dei lavori della commissione
Probabilmente cercheremo di approfondire in alcuni seminari contenuti di questo provvedimento di riforma che non siamo stati in grado di fare perché era in itinere la cosa importante per ognuno di noi che questa fiammella non venga spenta
Sarà opportuno non dimenticarci di queste giornate e vedere di riuscire a recuperare il senso della riforma magari anche migliorandola cioè questo deve essere un punto di partenza non certamente un punto di arrivo anche su un punto di arrivo che è arrivato ad uno stop grazie scusa
Diamo qui la prima sessione osservazione conclusiva non sono così pessimista io mi in genere sono riflessiva a Verona variante è un po'nobile del pessimismo tutto sommato ce lo ricordava prima anche presenti Antigone
Tante cause le abbiamo sostenute avanti alle corte sovranazionali e la Torreggiani è frutto anche dell'attività tecnica del difensore
Sono un pochino anche un riflessivo sul fatto che lei pene patrimoniali siano sostituite dalle penne penso ai fini questa è una prospettiva Gius
Ma purtroppo nell'attuale stagione del populismo penale sono le pene per i mali che si aggiungono all'incremento delle pene personali quindi è una battaglia importante ma portiamolo avanti con la nostra forza con le nostre possibilità e per quanto e per quando siamo avvocati nelle aule di giustizia perché li dobbiamo fare rispettare i diritti dei nostri assistiti che sono poi i diritti della collettività grazie e lascia il campo a
Allora
Mentre cambiamo solo invito giaguaro ignoto sì Rita Bernardini o scrive l'ambasciatore Moreno a prendere posto sono necessari regole dice Piero Sansonetti il procuratore Vitaliano Esposito a prendere posto
Per la relazione che segue e adesso noi abbiamo pensato diceva prima giustamente il professore sfangare non si conoscono le carceri non si sa che cosa c'è dentro il carcere
E ho fatto verissimo abbiamo pensato di fare questa seconda parte dell'incontro dedicato proprio all'esperienza di un soggetto dentro il carcere quello dell'ambasciatore Claudio Moreno che prego di prendere posto
Gianluca sedetevi
Ecco una visione di quello che è dentro il carcere
Allora equilibrio dell'ambasciatore Moreno racconta quella che è stata la sua esperienza dentro Regina Coeli
Un po'di anni fa venne arrestato un avvocato penalista è un fatto che non si conosce nessun modo quello che successe entro il carcere e ci fu l'interrogatorio di garanzia Looy era amico con i magistrati che l'avevano arrestato di conosceva benissimo e dice come fatto drammatico io mi trovo qui in una condizione di disagio incredibile io ho difficoltà anche a difendermi
Il Gip credendo di fare una cosa carina che lo conosceva gli disse dice questo
Lo immaginiamo avvocato questa situazione di disagio e lui con una freddezza incredibile in modo glaciale gli rispose non lo immaginate neanche lontanamente perché io che faccio da trenta tre anni l'avvocato penalista ecco ho avuto sempre i racconti dei miei assistiti pensavo di avere capito che cosa significa vivere dentro un carcere e invece in queste quarantotto ore ho capito che non avevo capito quindi l'esigenza di guardare qualcosa la vita da dentro il carcere in una manifestazione di questo tipo essenziale
Ecco perché abbiamo pensato di organizzare questa cosa dollaro parola al mio amico Gianluca Tognozzi che coordina introduce l'argomento grazie
Buongiorno a tutti Gianluca Tognozzi direttivo della Camera Penale di Roma abbiamo appena sentito gli interventi di altissimo spessore di altissimo livello
Per quanto concerne l'appello per la riforma penitenziaria enorme aspettiamo da troppo tempo e dopo aver ascoltato con grande attenzione l'aspetto più tecnico e politico del problema abbiamo pensato come Camera Penale comunione regalare venali
Di ascoltare una voce di dentro di ascoltare chi concretamente ha vissuto l'esperienza della in umanità del nostro sistema penitenziario del motivo per il quale combattiamo ormai da tanti anni nuovi avvocati penalisti per ottenere una riforma che ormai è quarant'anni che si porta dietro un sistema che necessariamente deve essere modificato e quindi abbiamo sentito urgenza e necessità e indifferibilità della riforma che stiamo aspettando ripeto da così tanto tempo
L'ambasciatore Moreno nel primo Ethan cento puri quindi venticinque anni fa nemmeno centonovantatré era l'ambasciatore in carica
In Argentina fu chiamato al telefono dall'autorità giudiziaria italiana perché doveva essere ascoltato per avere per che dovevano avere delle delucidazioni sull'indagine
Ha preso l'aereo come qualsiasi del dello stato il giorno dopo era a Roma atterrato a Fiumicino gli hanno messo le manette e l'hanno portato a Regina Coeli
Questa è l'inizio della storia l'ammasso proponeva dopo venticinque anni ha deciso
Di lasciare traccia di questa sua esperienza e quindi ha scritto questo libro che sentito l'ambasciatore cinese
Ne parleremo con ovviamente l'autore del libro con un bastone Moreno con onorevole Rita Bernardini nove bis dice ha bisogno di presentazioni che conosce tutti benissimo col dottor Veladiano Esposito già procuratore generale presso la norma Corte di Cassazione
E ovviamente con il dottor Piero Sansonetti direttore del dubbio che altrettanto non ha bisogno di presentazioni e poi dobbiamo la partecipazione i Marisa Laurito
Che conosce da tantissimo tempo l'ambasciatore Moreno un'amicizia so trentennale e quindi partecipa oggi a questa nostra manifestazione
Proprio per dare con inizio a questa voce lì dentro chiederei al marito l'arrivo di iniziare a leggere brevissimamente un brano di incipit del libro per renderci conto di come inizio a questa
Avventura apro e chiudo parentesi
Conclusa con
Un risarcimento ex articolo trecentoquattordici per ingiusta detenzione ma questo è un'altra storia grazie
Dalle quindici venti ombrose del Gianicolo comincia a spiegare una brezza fresca e profumata
Si spiana ma poco a poco i canti degli uccelli prima un usignolo solista poi passa che gabbiani e infine Rondini fino a diventare una tessitura polifonica sempre più articolata nel silenzio di fiati sospesi
Di pensieri appena risvegliati
La riforma odorosa sì si fa per brevi momenti dei muraglioni intrisi di Puzo di fritto di pesce di polveri di disinfettante
E il penitenziario realmente silenzioso e percorso da un brivido di lenzuola imboccate sulla testa di propositi da rinnovare incubi rivissuti
La trasparenza comincia a popolarsi i primi raggi del sole sforano la frescura verde come fasci di luce del faro del Gianicolo che incombe sul Colle
Il consueto contrappunto di comuni interni ed esterni intimi o anche immaginari comincia invade lo spazio mentale
Toc toc toc gli zoccoli di un lavorante che Sodano nel corridoio deserto
Smantellare la dai in a anche una carica di caffè latte nello spioncino crociato appaiono baffi occhiali del porta vivande colombiano gli all'improvviso le sale su che si riempiono di scatole di Tetra Pack
Con le volute di fumo blu e il concerto di Cattaro di Teti di implicazioni si sta risvegliando la cella
Il cigolio delle reti a Castello scandisce i movimenti dei sei gli ospiti della cella il borbottio della mucca sul fornelletto accompagna sbuffi Diego ma anche confortante quasi in contemporanea il tegame stia del chiavistello precede la conta uno due tre e cinque al cesso oggi c'è una il brigadiere la porta del bagno cucina Sisto più del sei segna sul blocco rigido
Tata tata tata tata tata tata tata
Fa il manganello di ferro dell'appuntato sulle sbarre della finestra
E siccome lasciando aperta la porta per le scale inizia un andirivieni disordinato da suk mediorientale
Ceramica alzati di tunisini e marocchini canotti e camiciole multicolori
Che fanno contrasto sui corpi neri e lucidi sudore di senegalesi e nigeriani Voltini di ossidi boliviane colombiani si confondono le file davanti alle porte dell'infermeria e del Capo posto
Colle collega sterile li adulato con forte accento napoletano e la guardia apre la porta del sesto Boccaccio
Allo Strega il diamante che a livello della colazione con i bidoni fumanti di latte caffè
Onorevole Bernardini c'è un passaggio del libro subito dopo questo quando un un buon pastore vorremmo sta in isolamento in attesa dell'introdurre garanzia
Da un certo punto
Esprime il suo pensiero nel libro dice in un posto come questo
A un certo punto pensi che direi tutto quello che vogliono sentire per uscire
Abbiamo sentito prima papa Francesco ha detto la beffa della custodia cautelare
Come
Come possiamo affrontare come si può risolvere
L'aspetto dell'approccio alla detenzione in un sistema carcerario penitenziario strutture come quelle di Regina Coeli Shelley umanità assoluto della pena per chi entra dentro e non sa
Cosa potrà mai succedere
Come Deborah mai uscire
Para il primo giorno di quest'anno abbiamo fatto proprio con l'ambasciatore Moreno Claudio Moreno però ha fatto una visita al carcere di Regina Coeli e abbiamo un po'ripercorso tutti i luoghi che Luigi ha frequentato e persino gli passeggi dove si sono fatte quelle partite a tennis a Calasso insomma
è stato emozionante per me rifare e con lui
Il percorso che tante volte cella Shell avevamo fatto con Marco Pannella perché eravamo dei frequentatori assidui del carcere di Regina Coeli tra l'altro Marco
C'era stato anche detenuto il giorno che cedette uno spinello anzi si fuma uno spinello in pubblico
Evidenziando qual era il problema che finissero in carcere i consumatori di sostanze stupefacenti ma detto questo quando siamo andati a visitare la settima sezione che è quella dei nuovi giunti
Allora se attiva nuovi giunti significa che bisognerebbe avere un occhio di riguardo no perché molti di questi più alcuni di questi non conoscono il carcere
E quindi hanno bisogno di incontrarsi con lo psicologo tutte queste cose che noi conosciamo bene no per evitare perché molti dei suicidi si verificano proprio nei primi giorni
Di detenzione ebbene siamo arrivati in questa settima sezione
E va be'abbiamo scoperto
Che le persone lì erano detenute per venti tre ore e quaranta minuti perché avevano solamente venti minuti Daria in quanto in uno dei cortili destinati alla ai passi oggi perché se no avrebbero avuto diritto ad un'ora
Subiti quattro
E erano cascati dei calcinacci e giustamente avevano chiuso uno dei due passeggeri e quindi di le il tempo si era dimezzato ridotto fino a venti minuti va be'naturalmente abbiamo subito denunciato questa cosa
E e poi il Dipartimento ha fatto riaprire l'altro passeggero che non era poi così pericoloso ma detto questo e lì stanno chiusi in celle in piedi uccelli minuscole interenti
Non c'è veramente lo spazio fisico per muoversi lì dentro cucinano fanno tutto quello che devono fare
E sono l'inattesa ma l'attesa può durare anche mesi di essere assegnati alla sezione questo è quello che si verifica nel due mila e diciotto perché era il primo giorno dell'anno a Regina Coeli ma situazioni come queste ce ne sono molte visto che la popolazione detenuta è arrivata a cinquantotto mila detenuti
Mi consenta di una piccola deviazione sull'ordinamento penitenziario allora diciamoci le cose come stanno
Tutti abbiamo sperato che almeno questa prima parte della riforma quella sulle pene alternative fosse approvata non mi risulta che oggi sia stato convocato il consiglio dei ministri il che vuol dire che il probabilmente l'ufficio legislativo del ministro della giustizia nona preparato la risposta da dare alle osservazioni
Che erano state fatte delle Commissioni giustizia di Camera e senato quindi ancora
Cioè non sono pronte indebito e quindi non c'hanno i testi da Amanda
Dopodiché io sappiamo tutti che il ventitré si insedierà il nuovo Parlamento e quindi quelle commissioni decadono e noi sappiamo che per come è scritta la delega tutti poi bisogna vedere pure cioè i paletti che si sono voluti dare
Perché poi è stato approvato tutto con un voto di fiducia no i paletti che il Governo stesso ha voluto mettere a se stessi sono per l'approvazione di questa riforma quindi la delega intanto scadeva dopo un anno e non più rapidamente per le intercettazioni mi pare
Che durava tre mesi quindi lì bisognava fare in fretta e poi in questo Careri rafforzato da parte delle commissioni e quindi ci vogliono altri dieci bisogna dare altri dieci giorni ma oggi è il tredici e il Parlamento si insedia il ventitré scusate se vi dico queste cose che forse solo un po'tecniche però riguardano la vita delle persone
E allora l'unica i siccome mi aggrappo sempre a qualcosa l'unica residua speranza
è che il governo che finora non ha mantenuto la parola data anche
Abbia avuto contatti con i presidenti delle due Commissioni da una parte da una scuola e dall'altra una Ferrante
Ridurre questi dieci giorni per cui la controreplica delle commissioni possa arrivare noni in dieci giorni ma cinque sei e questo potrebbe voler dire che il Consiglio dei ministri
Può essere convocato anche nei prossimi giorni ma insomma è quasi fantascienza quella che sto dicendo però Pini un politico per un rappresentante delle istituzioni credo che il ristretto della parola data sia la cosa più importante
Chi e è la cifra della
Della sua credibilità
Allora noi abbiamo avuto il ministro della giustizia Andrea Orlando che pure abbiamo cercato insieme all'Unione delle camere penali di aiutare in tutti i modi
Perché lo abbiamo aiutato insieme al dubbio
Costante niente abbiamo cercato di offrirgli delle sponde ma insomma il venti febbraio Bergoglio leggere queste parole
Cioè due giorni prima che si riunisse il consiglio dei ministri proposito di parola batta aperti virgolette
I decreti attuativi quindi anche prima delle elezioni stiamo parlando del venti febbraio
I decreti attuativi sul sistema penitenziario che andranno il cui in Consiglio dei ministri lui dice domani ma in realtà e dopo due giorni
Erano un impegno che avevamo assunto sia con il Consiglio d'Europa che con la Corte di Strasburgo certo eravamo stati condannati nel due mila tredici
Che prosegue Andrea Orlando quindi mi sembrava doveroso per queste è andato lì dire a chi ci ha dato fiducia chi abbiamo mantenuto fede agli impegni precisi
Quindi si è andato avvengano in Europa l'approvazione della riforme
Lo stesso aveva fatto il presidente del consiglio Paolo Gentiloni che rispondendo alle domande di Mieli mettendo in mezzo anche il mio sciopero della fame quello di dieci mila detenuti eccetera
Presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha detto no ho mandato dei messaggi
Di rassicurazione per cui la riforma sarà approvata in quel giorno invece che cosa è successo
è successo che hanno presentato al non questo decreto maturò perché aveva già avuto un primo parere delle commissioni ma hanno presentato altri decreti attuativi che devono fare ancora tutto l'iter e allora io credo che di fronte perché ripeto si parla della vita delle persone di fronte a questa situazione se avverrà quello che sembra nelle cose insomma che non faranno niente
Credo che ci dobbiamo armare con le armi delle diritto e della non violenza
Del diritto attraverso i ricorsi alle giurisdizioni superiori sia la Corte costituzionale sia alla Corte europea dei diritti dell'uomo ma anche il comitato dei diritti umani del mondo dobbiamo proprio andare da tutte le parti con le testimonianze e che abbiamo raccolto così come è questo ed è un impegno un invito che voglio fare a tutti voi come partito radicale nonviolento transnazionale tra spartito al sabato prossimo e domenica ma soprattutto sabato
Presenteremo nella sede di via di Torre Argentina una serie di proposte di legge di iniziativa popolare che seguono quella dell'Unione delle camere penali sulla separazione delle carriere che pure è stata depositata separazione delle carriere dei magistrati
E tutta una serie di proposte che riguardano l'amnistia già si è ricordato papa Francesco
Ma papa Francesco non solo è stato censurato quando ha parlato di e custodia cautelare di ergastolo pena di morte nascosta nel stato censurato anche quando ha pronunciato la parola vietata in Italia Amnistia non si può dire eppure il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo unico messaggio alle Camere deriva ricordato questa mattina aveva detto alla classe politica era il mille tredici stare attenti perché tutte queste riforme che dobbiamo fare come quella dell'ordinamento penitenziario ci vorrà tempo per farle ma noi abbiamo l'obbligo di uscire subito da una situazione di illegalità cioè da trattamenti inumani e degradanti che si verificano nelle nostre carceri ho finito però vi voglio raccontare un caso
Perché credo che le nostre vite siano alimentate insomma viviamo un po'il patema d'animo insieme alle famiglie dei detenuti bene io sono in contatto con una madre allora c'è un ragazzo
Che all'età di di diciassette anni non vi dico di quale regione non vi dico niente perché non vorrei
Non vorrei che qualcuno si vendicarsi insomma questo ragazzo di diciassette anni ha commesso un reato un reato grave
è andato all'istituto minorile
E da un certo da alcuni mesi comincia a stare male allora in questo momento il ragazzo si trova da un mese va bene
E ha fatto un percorso nell'istituto minorile perfetto proprio delle migliorando in un modo straordinario
Ebbene si trova immobilizzato nel reparto Infermeria loro lo chiamano fai servizio di assistenza intensiva
Ma insomma sta in infermeria in un carcere per adulti perché adesso a ventun anni
Anni infermeria e sdraiato non parla
Non mangia
Non reagisce ad alcuno stimolo e alimentato con un sondino nasogastrico va bene e con le flebo Sarli e ai fannulloni il canta etere
Stalli da un mese
Non c'è nessuno perché io ho cercato di investire tutti
E la giustizia minorile il dipartimento penitenziario della giustizia minorile il dipartimento perché lui da una parte e dipende dal minorile
Perché è entrato in carcere quando era minorenne dall'altra però sta in un carcere per adulti
E quindi ho investito anche il magistrato di sorveglianza bene tra un rimpallo dell'altro cui sto continua a rimanere lì
Questa e nella civiltà vedete che è un problema serio
Profondo di Than unta delle istituzioni democratiche nel nostro Paese perché casi come quelli una che ce n'è uno solo si verificano costantemente
Abbiamo sentito si parlava della vita delle persone e allora vorrei farvi sentire quanto vale poco la vita di una persona nel carcere di Regina Coeli ma potrebbe essere qualsiasi altro verso l'Italia
Erano vari giorni Paolo ventiseienne con mano se ne stava in disparte in uso nitore da scibile senza confidarsi con nessuno degli amichetti di borgata
Aveva persino smesso di giocare al calcetto sua principale attività cui si applicava con passione e bravura e una certa violenza
Con il tipico atteggiamento di chi non riesce più a tenere il ritmo del can-can carcerario Paolo aveva assunto un distacco da qualsiasi situazione discussione sportiva che normalmente occupa buona parte della giornata di pescherie
Nel caso sovraffollato del braccio nel suo non si era neppure accorto dell'umore Funari o del ragazzo tranne i suoi più prossimi amici o compagni di cella che non avevano potuto farne a meno di notare che le assenze a tavola o i lunghi ostili moltissimi
Me ne aveva parlato a un suo amico uno dei giovani che avevano gareggiato nel torneo di tennis e che è entrato in confidenza con me egli mi chiese di intervenire con il capoposto
Per esporre la preoccupazione per la depressione sempre più buca grave del ragazzo
E sul deperimento fisico che si diventi che si evidenziava giorno dopo giorno
Gli amici da più parti avevano chiesto un intervento dello psicologo
E dell'assistente sociale o meglio il suo trasferimento in un nosocomio per malati mentali dato che Paolo non reagiva più alle sollecitazioni degli affetti in esterni né in termini è evidente che gli stava sprofondando in un abisso di depressione senza ritorno solo un tempestivo ricovero in una casa di cura avrebbe forse potuto permettere il suo recupero
E qui si poté toccare con mano la violenza del regime carcerario e la sua implacabile crudeltà nei confronti dei più deboli o debilitati da fatto che psicologica e Sogemi
Giorno dopo giorno la situazione divenne più drammatica il deperimento del ragazzo è evidente ma nessun intervento venne esercitato per cercare di frenarlo nonostante gli amici cercassero di insistere per un ricovero
Poi la questione
Per qualche giorno fa persa di vista
E sembrò normalizzarsi
Fino all'imbrunire di un giorno di un week end alla fine dell'oca di socializzazione quando forse approfittando della confusione del rientro in cella Paolo non considero più sopportabile la sua disperazione
E il simpatico alle svaghi e del bagno
A celle chiuse vennero apprende che il corpo con tutte le sue cose personali
Tutto il Boccaccio accompagnò il trasferimento battendo ritmicamente te Garnier contro le sbarre
Posso farcela anch'egli una piccola esperienza che accaduta a me a Napoli esiste è un carcere minorile a Nisida e io avevo dato dei soldi parecchi formare una cosa molto interessante che si chiamava si è chiamata punto e a capo cioè avevo impiantato tre situazioni di lavoro perché i ragazzi in pagassero a fare o la pizza o le mattonelle quindi tutti i lavori come dire manuali
Napoletani e o il pastoni
Ne abbiamo salvati parecchio fino a che un giorno abbiamo scoperto che
Erano scappati con i miei soldi da dalla direzione i soldi se ne hanno perduti
E quindi è stato vagamente devastante le guardie prelevavano degli oggetti che facevano i ragazzi e li nascondevano io insomma ho mollato l'osso perché è stato talmente d'
Era stanti talmente triste il fatto di non poter tagliare di non poter grilline quello che stava accadendo perché sembrava che tutti fossero d'accordo guardi direttore generale
E tutti contro questi poi ragazzi che dovevano invece e Ducati fortunatamente poi la cosa è andata avanti
Per dire che effettivamente neanche con i giovani ecco si comportano abbiamo sentito il i passi su questo momento drammatico
I fatti sono del novantatré sono passati venticinque anni al tempo si era al tintinnare delle manette di Tangentopoli oggi c'è un giustizialismo che ci preoccupa da un punto di vista dire nei programmi politici chiedo al dottor
Rileviamo Esposito da un punto di vista
Della magistratura questo libro ambasciatore Moreno che li ha trasmesso
Quel giorno a tutti
Io devo dire che
Lei parole la diritta Bernardini e di Maurizio Laurito riaprono in me una piaga sanguinolenta
Che rimonta a all'epoca in cui io sono stato magistrato minorile a Napoli
Fino a quando per una congiuntura astrale la mia tutta la mia carriera è caratterizzata da una serie di congiunture astrali perché cui io mi ritrovai improvvisamente nella portiera magistrato minorile era diventato magistrato minorile di punta in Italia ero stato il magistrato minorile che era stato capace di in pochissimo tempo
Di creare l'autonomia organica del Tribunale per i minori perché all'epoca quando io sono entrato in magistratura il tribunale la Procura della Repubblica presso il Tribunale delle mie minorenni erano delle appendici dei tribunali ordinari
Dove venivano spediti i magistrati che non sapevano lavorare che non potevano lavorare per questioni personali che per questioni matrimoniali per questioni di figli o altro e questi erano diciamo
Delle persone quindi naturalmente a cui non interessava nulla della sorte dei minori non è stata non interessava nulla
Degli istituti penitenziari non interessava non sapevano neanche cosa fossero istituti di rieducazione
Perché io appena arrivai lì
Questi istituti di educazione esistevano dal mille novecentotrentaquattro erano stati oggetti di una meravigliosa riforma del cinquantacinque mai gli stampati che insistevano al Tribunale per i minorenni di Napoli
Erano ancora quelli del mille novecento trentaquattro significa che il il il la riforma non era costata avvenuta in nessunissima una considerazione
E naturalmente io fanno dai gli ha fatto vedere che cosa fossero questi istituti e minorili
E procuratore mi autorizzò gli eroi che ebbi la fortuna di trovare un procuratore veramente illuminato uno di quei magistrati che oggi non esistono più
E quindi io mi presentai prima mattina l'istituto di di rieducazione e naturalmente mi fu impedito l'accesso perché nessun magistrato era mai altro in un istituto di rieducazione
Io che erano sui giovani avevo baldanza avevo
Insomma misi sull'attenti tutti gli agenti di polizia allora si chiamavano agenti nascerà agenti di custodia agenti di custodia immediatamente telefonare ma insomma entrai nell'istituto
Entrai nel nell'istituto e quindi poi successivamente io ho fatto una serie può di quasi settimanale di visite leggibili degli istituti
E scoprire una realtà sconvolgente cioè me c'erano gli istituti statali istituti statali e c'erano gli istituti convenzionati
Gli istituti convenzionati che erano tutti gestiti da onorevoli del posto perché ogni volta che mi presentavo sempre di all'improvviso facevo debolezze armi arrivava un signore che dicevo guardi che l'onorevole manda tanti saluti eccetera eccetera comunque
Nell'arco nell'arco di un mese io riuscire a farle chiudere la maggior parte degli istituti
Convenzionati che erano degli autentici Lager erano dei distinguo in un po'perdente neanche lontanamente immaginare che cosa fossero gli istituti invece negli istituti statali che era il fiore all'occhiello che noi gli esibì ramo
Esibiva amo agli stranieri quando venivano in visita soprattutto c'era una villa Matilde c'era i Colli Aminei allora che erano destinati in quella che poi si apre il Tribunale per i minori di questo istituto
E allora dicevo in e in negli istituti vi erano delle camerette attrezzate lui erano piscine vi era tutto un sistema che io non potevo dare ai miei figli
C'era un solo particolare che non c'era nessun minore in questi istituti perché lo ricevono ma siccome questo è un istituto avverto i minori entrano e se la mamma insomma oppure tornano quando Mogliano non era assolutamente vero e fu in questa occasione che io naturalmente facevo rispettivo
Al giorno dopo un fascicolo la relazione di tutto quello che avevo visto e nell'arco di una settimana ebbe il piacere che fossero chiusi quasi tutti gli istituti dove arrivò l'ho fatta
In quei giorni c'era un signore che si aggirava per gli istituti si chiamava Giovanni senza Giovanni Senzani
Giovanni Senzani Giovanni Senzani scrisse il libro bianco
E Giovanni Senzani scrisse esattamente le stesse cose che io avevo riscontrato
Ci fu un'indagine ci fu un'indagine ci fu un'indagine parlamentare e l'indagine si conclusero dicendo sì è vero quello che dice quello che dice Giovanni Senzani è vero
Ma
La magistratura napoletana ha vigilato cioè io io avevo quindici vada magistratura napoletana aveva vigilato e non se ne fece nulla naturalmente io mi attira e riferire
Di Giovanni senza perché questo gioiosamente ieri Giovanni Giovanni senza Giovanni Senzani l'unico insieme a Moretti che non ci ha mai detto come sono andate tutte le cose in quel in quel soliste periodo italiano
Che costano valigia
A Girolamo Tartaglione
Alfredo Paolella fu rapito Giuseppe Di Gennaro che era l'artefice della riforma penitenziaria
Io subì un attentato
Ma siccome io ero nato a via Nazionale al vasto era ben difficile che riuscissero Anffas mica farmi fuori quindi io riuscì a sottrarmi a questo attentato
Che avvenne quindici giorni dopo attentato aveva fatto avevano visto
Tartaglione K
Allora come come come come come avete fatto ricordare qui queste queste vicende io ho avuto la fortuna di conoscere Giuseppe Di Gennaro è Girolamo Tartaglione
Giuseppe Di Gennaro almeno all'uomo di punta del ministero della giustizia era un uomo che il nostro ministero demandato alle Nazioni Unite e che era rientrato con il bagaglio delle regole minime sul trattamento per i detenuti
Badate bene che io sono stato attratto dal diritto penitenziario dalla considerazione che mentre il diritto penale è un diritto ancora oggi fermo a epoche medievali
Il diritto penitenziario italiano fin dal mille novecentotrentasei cioè fin da quando un personaggio illuminato
Che essi chiamava Giovanni Novelli
Strappo questo ministero
Questa idea il al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che allora si chiamava di padre direzione generale degli istituti di prevenzione e di pena istituti di prevenzione di Bellina
Io individua in sensali l'autore delle delle rivendicazioni
Perché non mi scriveva sia nel libro ed è uno dei pochissimi esprimeva istituti di prevenzione e dipendenti della normalmente si diceva istituti di prevenzione di prevenzione e pena
Allora
Il pericolo di questi due questi due questi due personaggi
Il mi e leve quindi mentre dicevo il nel penale fermo ancora oggi il penitenziario invece era all'avanguardia
Era stato sottratto da parte di Giovanni Novelli all'amministrazione degli Interni ed era stato alla giustizia e ciò aveva determinato un miglioramento di quelle forze che noi abbiamo sempre avuto all'interno dell'amministrazione dell'amministrazione penitenziaria
Ah quindi
Però e c'era fin dalla entrata in vigore della Costituzione sono state create soprattutto dal ministro nella una serie di commissioni per la riforma
Del del del salta Medal per la riforma del sistema previdenziale e avremo le due leggi sì alla legge sull'ordinamento penitenziario che fu redatta da da da Di Girolamo Tartaglione
Sia il Regolamento che fu redatto da Giuseppe Di Gennaro io ho avuto la grandissima fortuna di collaborare con l'uno e con l'altro
Ora com'è che si è arrivati alla alla legge si è arrivati alla legge perché fu nominato direttore generale il il procuratore della Repubblica di Napoli che si chiamava Nicola reale era un uomo che non è che mi capisse molto di diritto però era un talent scout aveva scoperto questo Girolamo Tartaglione
Proprio la testa di Ugo della Procura della Repubblica di Napoli e sorella portato con sei al ministero quando era diventato direttore generale degli istituti di prevenzione e pena successivamente è stato procuratore generale della Cassazione giudice costituzionale
Comunque questo lo riscopre a Girolamo Tartaglione lo Forza Roma
A Roma trovano Giuseppe Di Gennaro Giuseppe Di Gennaro ha un fondo lo dice insomma un uomo fra l'altro che era numero novantaquattro novantacinque anni era anche fisicamente un uomo molto
Ma molto bello era riuscito primo all'Accademia agli altri drammatica l'anno in cui Vittorio Gassman era risultato era risultato secondo
E lui parlava del trattamento penitenziario perché era stato mandato al al alle Nazioni Unite a New York ed era tornato con questo bagaglio quando fecero la prima riunione a Roma del
Collicola reale Mino alla reale a un certo punto si rivolge verso l'ho tutti gli altri componenti del gruppo e fa in dialetto napoletano i artista non lo capisca
Perché naturalmente di Gennaro diceva cose che per il il magistrato ordinario erano siderali e che cosa invece avvenne che di Gennaro gli venisse e che gli alleati mise intorno a a De Gennaro Sasso Allione
Il quale dal Friuli non solo assorbito tutto
Ma noi dobbiamo affaire Tartaglione il carcere di Rebibbia dobbiamo attacca saltar Sabbioni una legge sull'ordinamento penitenziario e quindi giustamente sassaiole fu fu un fumo Mazzato ma perché fu ammazzato da stadio
Scusate
Abbiamo la mia abbiamo grazie procura donnaiolo è un termine per la sala lusinghiere sì sì ma volevo volevo volevo aggiungere solo questo che
Nella mia attività di magistrato minorile io avevo constatato ma questo proprio per dire le stesse cose che ha detto Rita Bernardini che che sono scritte sul libro che permangono ancora oggetti Age io avevo mi portavano a firmare
Invece era un agente di polizia gli anni che mi portava a firmare i cumuli di pena che cos'erano i cumuli di Pina i cumuli di pena erano semplicemente erano semplicemente questo
Lo sapete benissimo che cosa sono i cumuli di pena
Io e a quell'epoca la pena che si infliggeva ai minori andando erano se non se aveva già avuto il perdono avevo una condanna a un anno e quattro mesi pena sospesa
Un anno e quattro mesi pena sospesa un anno e quattro mesi siccome si è non è mai funzionato il casellario giudiziario avveniva che anche quando il minore era diventato reati era sposato aveva famiglia eccetera
Veniva fuori una cosa una che un un ordine di esecuzione di pena per la bellezza di trent'anni vent'anni trent'anni di carcere questi te li facevano effettivamente e non c'era nessun avvocato che fosse in grado di tirare fuori queste persone dal carcere
Quindi a questo punto con Paolillo Alfredo Paolella un medico legale io avevo individuato questi casi facemmo una proposta Girolamo Tartaglione che era diventato direttore generale degli affari penali
Già Girolamo Tartaglione era amico di di Cova viene amico del di leone del Presidente leone
E c'è chi chiede la grazia a questi minori
La conseguenza della grazia fu la morte di Girolamo Tartaglione perché si ritenne che noi stessimo allentando la tensione nelle carceri perché si era convinti che da un momento all'altro ci sarebbe stata una rivoluzione nelle carceri
Io vi volevo parlare di altre cose io volevo parlare dello schivo della giustizia in Italia io volevo parlare grazie volevo parlare
Volevo parlare del pacta sunt servanda mala ingenua Rita Bernardini si meraviglia che un modesto ministro della Giustizia contiene località noi non teniamo luogo ai patti in sede interna io sono stato agenda del governo a Strasburgo ero ero l'avvocato delle cause perse quindi ho avuto da fare con tutti i ministri aveva diversi che venivano ai bollavano palle queste il problema
Allora in questa nostra battaglia delega delle Camere penali per ottenere finalmente la riforma del sistema penitenziario abbiamo una schiera accanto che direttore Sansonetti
Chiederei appunto
Al direttore di
Fare una valutazione ovviamente prendendo lo spunto da questa esperienza concreta l'ambasciatore Moreno come come finirà riusciremo arrivare in fondo
Sarò brevissimo innanzitutto
Volevo ringraziare l'ambasciatore Moreno per aver scritto questo libro perché
Io non lo so io poi sono uno che se ne occupa molto di queste cose da tanti anni mi occupo delle questioni della giustizia del delle che però ogni volta è che leggi
Delle pagine che senti delle storie io il carcere è stato pochissime volte devo dire non all'esperienza di o di altri che tutti questi anni hanno con grande impegno frequentato le carceri e ogni volta che sentì questo storie sono sono veramente travolgenti perché questo libero come come la storia che ha raccontato prima ritardi assomiglia fra l'altro moltissimo a quella che ha letto Marisa Laurito
E ogni volta ti raccontano di questo scarto fra la civiltà che noi vediamo alla civiltà reale e che ha determinate esattamente dal sistema delle carceri e che invisibile
E il dramma
E
Anche di questa riforma che se bloccata e esattamente queste questo scarto invisibile noi viviamo in una civiltà avanzatissima per tantissimi pezzi democratica come mai è stata
La società nel passato
E che sconta e questo Buconero e che nessuno conosce che non viene considerato che non fa parte dello spirito pubblico soprattutto non fa parte dello spirito pubblico per questo io spero che abbiamo successo importante questo libro di Moreno e perché
Ti mette sul tavolo che mette davanti agli occhi
Una vita di tutti i giorni che riguarda un pezzo di umanità un pezzo di umanità non riguarda l'impressione è sempre quella che esista questa differenza abissale fra gli uomini liberi e detenuti non siamo gli stessi a questo tavolo per esempio ce n'è uno non stavo più di uno forse non lo so forse pure che botta poche che che ha vissuto questa esperienza siamo noi può succedere a tutti e e fa parte della nostra vita quotidiani tu mi chiedevi che impressione o che contro nostri ci posso fare beh non stiamo facendo una riunione drammatici Issing
Noi siamo qui fare una riunione drammatici sia molto sereni gli animi sono sereni perché siamo persone serene ma è un è un giorno drammatico e drammatico e per il libro che presentiamo che un libro drammatici si muove una tragedia quella di una volta si chiamava una tragedia ed è drammatica perché noi nonostante il lo spiraglio di ottimismo che Rita ha provato a mettere ragionevolmente stiamo celebrando la fine di una riforma che non era una grandiosa riforma
E ma che comunque apriva uno spiraglio e che dal novantanove virgola nove per cento è caduta
E questo governo l'ha lasciata cadere nella totale indifferenza della politica io non so se ho visto male ma mi sembra che è questione di oggi partecipi un solo esponente del del mondo politico dunque
Del parlamento o un solo esponente del volevo dire del Parlamento col tutti facciamo parte del mondo politico un solo esponente del Parlamento credo se non mi sbaglio che Renata Polverini che peraltro fa parte di un partito che si è opposto cioè il fuoco
Però lei è sempre stata da vanno destro non volevo fare una esaltazione alla Polverini ma al contrario volevo dire impressionante non nessun interesse il Parlamento italiano il mondo politico i partiti non hanno nessun interesse per questa riforma e ne hanno il terrore ne hanno il terrore perché da diversi anni nella nostra società
Si è consumato il divorzio fra consenso il principio questo è il questa è la verità si è consumato il divorzio fra consenso e principi nel bene o nel male forse anche molto nel male in passato consenso e principi
E erano vicini erano coordinati erano alleati e il consenso si otteneva sulla base di alcuni principi i principi non erano semplicemente un fatto etico era un fatto di impegno era una convinzione era un fatto intellettuale stavano dentro la società e quindi influenzava non lo spirito pubblico creavano opinione pubblica
Oggi è esattamente l'opposto oggi non c'è più la capacità di tenere la barra su alcuni principi essenziali
Io non so se in questa riforma del carcere
Ci fossero dei principi essenziali perché è una riforma comunque molto blanda nella parte iniziale di questo dibattito sentito degli interventi interessantissimi che mettono in discussione sostanzialmente il sistema del carcere l'uso del carcere da l'ex ministro Flick Spangher
Polidori altri ancora che ne hanno Polidori altri ancora che ne hanno parlato
Io credo che noi siamo chiudo su questo perché poiché io credo che noi siamo in una situazione difficilissima probabilmente ci troviamo di fronte al Parlamento più giustizialista del mille novecentoquarantotto
Nella sua composizione e quindi veramente si tratta di fare una traversata nel deserto
Molto difficile che se non passerà nelle prossime quarantotto ore
E questa riforma possa più essere messa all'ordine del giorno saranno molto difficile tutte le battaglie garantiste se consideriamo quanto sono state difficili
Con un Parlamento che aveva formalmente una maggioranza liberale e garantista molto ampia e che è riuscita a fare veramente poco perché la riforma della giustizia
E amputata da questo pezzettino di riforma penitenziaria alla fine è una pessima riforma della giustizia nel suo insieme è riuscito il Parlamento precedenti a fare una pessima riforma
Della giustizia c'è poco da aspettarsi dal Parlamento
Dal prossimo Parlamento credo che non ci troviamo veramente a un punto di svolta esistono due ipotesi e è in discussione le caratteristiche che assumerà la modernità nella nostra società
E ci sono due ipotesi davanti da una parte c'è una società basata l'idea di una società basata sulla punizione sulla punizione come elemento fondamentale di convivenza civile e di funzionamento della legalità
E dall'altra c'è l'idea di una società fondata sul diritto sono due sistemi di idee completamente opposti
E e che si trovano
A fronteggiarsi senza molte possibilità di mediazione e no in quella direzione andiamo in uno nell'altro c'è una parte consistente del mondo politico del mondo economico
Del mondo della giustizia dell'opinione pubblica che ha sempre più in mente l'idea della Società della punizione che assomiglia moltissimo attenzione assomiglia moltissimo allo Stato etico assomiglia moltissimo allo statuette del suo sbocco naturale dello Stato etico e dall'altra c'è una minoranza coraggiosa che si combatte che combatte per lo Stato di diritto e che immagina il futuro
E la modernità dentro lo Stato di diritto
è una battaglia durissima perché il rapporto di forze assolutamente a favore del primo fronte ed è una battaglia durissima che passa ecco questo è un che passa per la prigione che passa per la prigione non esiste una battaglia liberale e garantista che non parta dal punto più basso dal punto più cupo più Buy de il giustizialismo che la prigione che l'uso della prigione della nostra società l'idea che possano esistere
Forse liberali e garantisti che però sono favorevoli all'uso della prigione e all'esaltazione del sistema Peter penitenziario come sistema di giustizia è un'idea sbagliata
Nessuno che non parta dall'il dal punto più basso e dalla contestazione di queste elemento di inciviltà e di illegalità chi è il sistema penitenziario può combattere una battaglia veramente liberale né grazie ancora all'ambasciatore
Claudio Moreno ha avuto il coraggio e la forza di scrivere questo libro dopo tanti anni dalla sua esperienza per farvi capire così invece un po'carattere natura del personaggio
Nella prima una seconda pagina a portarcela foto della targa
Del primo torneo di tennis Regina Coeli che chiaramente ha vinto l'ultimo classificato che è una targa che lui porta portato per sempre sulla scrivania piena che andrà in pensione della Farnesina questo è Claudio
Detto questo
Sentiamo indirettamente questa esperienza vissuta e che è riportato nel fuori programma
Grazie presidente
L'esperienza carceraria è un viaggio alla ricerca di se stessi
Una lunga riflessione sui valori della vita continuamente turbata dalle carenze gli errori di un sistema che dovrebbero portare all'espiazione di una pena e dalla ripartenza di un nuovo rapporto con la società
Il carcere è un universo Sclavo Ursus che paradossalmente produce un devastante effetto di solitudine nel mezzo di un soffocante affollamento di esseri umani
Si entra in un mondo dell'incertezza in cui non c'è nessuno che ti informi
Neppure sulle regole e modalità basiche nessun foglio di informazioni nessuna spiegazione della scansione della giornata del detenuto le uniche norme di condotta di vengono indicate da compagni di detenzione
Secondo loro interpretazione senza indicazione delle norme regolamentari nessun riferimento a norme diritti ma solo regole non scritte relative a usi e costumi consuetudinario
Come l'anziano dice il Rispetto Hall infamità
Regole non scritte relative all'igiene collettiva e personale la condivisione di ogni apporto alimentare nella cella
Va innanzitutto premesso con tristezza che il carcere dalla misura del non funzionamento del principio della riabilitazione del reo affermata l'articolo ventisette della Costituzione
Tanto maggiore se si tratta di un input di un innocente si parla infatti di rieducazione del condannato
Escludendo molte categorie che costituiscono la maggioranza della popolazione carceraria cioè tutti quelli che sono in attesa di giudizio o peggio in carcerazione preventiva ancor prima del rinvio a giudizio
C'è poi il problema della carcerazione preventiva quando essa viene effettuata su vai gli indizi solo su supposizioni senza riscontri finisce per essere utilizzata da certi inquirenti come irresistibile mezzo di coercizione di insostenibile pressione per ottenere prove
Che avrebbero dovuto essere acquisite prima della decisione di custodia cautelare
Da un punto di vista sociale
In fondo il carcere costringe a fare un miracolo di coabitazione di una collettività ristretta in sparsi assurdamente soffocanti
Un permanente balletto di perline i detenuti che a volte non riescono neppure a stare in piedi tutti insieme nella cella
Un esercizio continuo che richiede equilibrio e autocontrollo
D'altra parte il problema della forzato promiscuità ingigantisce le intolleranze i rancori per usi e costumi dei compagni di detenzione di qui il passo è breve
A fomentare fenomeni risentimento verso il diverso lo straniero meridionale e settentrionale a seconda dei casi in effetto il carcere di fornisce la prova plastica di come nasce l'intolleranza alla discriminazione in ultima analisi il razzismo primario
Dico e tuttavia psicologicamente il carcere fornisce un'importante lezione di vita
Lì dentro ciascuno vale per quello che riesce ad affermare come qualità e forza umana e solidale nessun riguardo per l'estrazione sociale per i mezzi economici di di uno disponga
L'azione negli anni successivi a me la mia esperienza carceraria di trattare come presidente della Commissione diritti umani del ministero
Ad esempio a livello del Consiglio d'Europa il problema del sovraffollamento delle carceri della denuncia dell'esigenza di rispettare minimi sparsi vitali calcolati in metri quadrati
Cronicamente allora come oggi non rispettati in Italia
Ora
Ci sarebbe molti mezzi per migliorare le le condizioni di vita io me ne sono reso conto durante la mia esperienza che sarebbero bastati piccoli ritocchi per cambiare totalmente le condizioni come ad esempio una migliore organizzazione e la promozione di attività ricreative culturali sportive
In collaborazione con il volontariato cosa che non sarebbero costate nulla
Per combattere lo Stato di accidia e di degrado fisico e mentale del detenuto
C'è senza dubbio un problema di fondo il credo che riguardi anche voi avvocati
Ed è quello cui prodest questo tipo di carcere come quello di Regina Coeli non è da escludere che la posizione di questa casa circondariale al centro di Roma possa essere un vantaggio per familiari e avvocati per il sistema giudiziario
Ciò che permette di avere a dei gli indagati a portata di mano per condurre in tribunale per presenziare ai processi
Ma soprattutto
Uno strumento assai efficace come arma di resistenza del reo e o di introduzione a confessioni delazioni accettazione di addebiti
Da parte di indagati deboli e spaventati dalle terribili condizioni di sopravvivenza ad affrontare crisi di pianto sindromi depressive esplosione dovuta all'astinenza forzata dalla droga episodi di autolesionismo di suicidio sono all'ordine del giorno il carcere attuale come ricordato dalla lettura di Marisa moltiplicati a seconda del livello di sovraffollamento e di indie invivibilità di ciascun luogo di detenzione sono spesso patologie che non dispongono di quote di cure adeguate che rendono l'atmosfera che le accompagna drammatiche senza soluzione
Eppure esistono in questo quadro tetro di desolazione spunti e possibilità di riattivare degli strumenti di redenzione apportata dell'amministrazione
Senza dover ricorrere a fare piani fantasmagorici di inventiva Investimenti non saranno mai adottato
Basterebbe di abbatterli appropriarsi dei margini di interesse di una popolazione afflitta dalla noia dall'inattività culturale lavorativo
Per avviare un vero discorso sul futuro specie dei giovani fornendo loro prospettive opposte tensioni avviando lì ad attività il lavoro
Il trend negativo potrebbe essere lentamente modificato recuperando specie i giovani in al reinserimento nella società
Leggiamo specie lordi riuscite esperienze di avvio al lavoro di detenuti giovani della creazione di cooperative con contenuti di formazione ma si tratta di casi sporadici e isolati
Ma non esiste una volontà di generalizzare queste iniziative di farlo diventare prassi comune di sistema ho avuto spesso occasione di constatare l'interesse e l'entusiasmo di un'iniziativa sportiva promossa da un mitico Garth cappellano di Regina Coeli padre Vittorio che senza mezzi sul terreno irregolare scosceso dell'aria riuscì a organizzare il primo torneo open di tennis di Regina Coeli
E basterebbe sacrificare una stanza con un minimo di attrezzature
Da mettere a disposizione in ogni braccio sezione per coinvolgere un numero crescente di detenuti in salutari attività sportive
L'esempio dei di introduzioni di piccole novità dedicate ad attività sportive potrebbe continuare per riunire le giornate riunito a riempire le giornate dei detenuti
Così la generazione dei corsi di insegnamento della lingua italiana ma Prodi potrebbe preludere al reinserimento della massa di cittadini stranieri che popola le carceri italiane
Concludendo le esperienza carceraria può essere devastante per il colui che coscienze mentre si renda conto di dover affrontare una lunga re detto intere dei detenzione per una condanna magari giusta
E che lo obbliga a confrontarsi con USA condizioni di vita della detenzione inaccettabile inumane
Perché questa carcerazione subisce in assenza di una giusta causa o di un errore giudiziario no essa mette a dura prova l'integrità caratteri caratteriale dell'individuo
Ma il detenuto Palazzo paradossalmente può trarre dalla durezza assurda di questa esperienza
Un inaspettato rilancio delle proprie capacità vitali intellettuali e soprattutto una nuova sensibilità nei confronti del problema sociale che il carcere rappresenta in una società civile
Vorrei concludere con tre brevi notazioni nel mio libro io non ho mai parlato non ho detto una parola su in procedimenti giudiziari
Però ho ritenuto mio dovere verso la società e verso la mia professione
Di raccontare un'esperienza creata da un movimento storico caratterizzato da eccessi giustizialisti che hanno provocato prima un blocco della cooperazione allo sviluppo
E poi una specie di damnatio memoriae per questa materia che costituisce secondo me uno dei momenti più significativi della solidarietà internazionale del nostro Paese
Ho dedicato la maggior parte della mia vita venticinque anni in Africa
Della mia vita professionale la promozione di programmi di cooperazione nei paesi in via di sviluppo e per questa attività sono stato perseguitato con accuse insensate infondate e prive di qualsiasi riscontro
In effetti il libro racconta l'esperienza di una prova micidiale a partire dal mio ingresso a Regina Coeli senza riferimento lamentele nei confronti dei motivi che mi condussero a sostenere questa prova
C'è un detto molto diffuso secondo cui ci si difende con i processi e non dai processi e questo è il mio caso ho dovuto confrontarmi con un processo quello della cosiddetta cooperazione
Che è durato quattordici anni per arrivare alla soluzione a attenzione in primo grado per non aver commesso il fatto perché il fatto non sussiste
Quando sia una vera fiducia nella giustizia di un Paese democratico si cerca di dare un contributo per una migliore gestione di un fenomeno che riguarda tutta la società come ricordava l'amico sanzioni
La mia descrizione del sistema carcerario con le sue carenze le sue aberranti condizioni di sopravvivenza ma anche sugli spazi di miglioramento le speranze di utilizzo per il recupero dei detenuti specie di quelli più giovani ha il fine di attirare l'opinione pubblica su un problema che codici concerne tutti e che necessità e grande attenzione e cura
Cosa di io vorrei dire qualche cosa di questa iniziativa della camera penale che partendo che sta portando avanti con con coraggio in un momento decisivo della lotta per l'affermazione dei nuovi regolamenti per cercare e credo che a lei alla Camera Penale vada alla civile gratitudine dicevo di tutti i cittadini
Che sono pensierosa e del rispetto dei diritti umani grazie
Ringrazio rivelano Esposito Marisa Laurito Rita Bernardini Piero Sansonetti ovviamente Claudio Moreno per il suo coraggio questa giornata dedicata alle nostre aspettative sulla riforma bensì era un po'che concludersi con l'intervento del nostro presidente delle camere penali nonché padrone di casa grazie bene Milano il giudice
Io ringrazio tutti i partecipanti
A questa giornata che giustamente Piero Sansonetti ha definito
Drammatica
Nel senso
Più vero del termine
Perché
Vengono sono state voi naturalmente siamo degli inguaribili ottimisti no quindi pensiamo che il Consiglio dei ministri stia riunendo adesso facciamo in dieci giorni a a fare quello che aveva promesso è una giornata drammatica ma non per lo è una giornata drammatica per chi non è abituato a
Mantenere le promesse
Per chi non ha il coraggio
Di
Perdere eventualmente dei consensi
è una giornata drammatica per chi ha fatto lavorare per tre anni
Circa duecento giuristi
Accademici magistrati avvocati
Sulla scia
Di una riforma che era stata approvata dal Parlamento
Una riforma che era stata scritta rispettando tra l'altro la delega del Parlamento
è una giornata drammatica per chi
Nel giustificarsi silenziosamente
Per questa pavidità
Ha lasciato passare il messaggio colpevolmente che questa riforma avrebbe messo in libertà ladri mafiosi
E terroristi
Io credo che nella vita di ognuno di noi
Ci sia o ci debba essere
Del rispetto soprattutto verso se stessi
E del pudore in qualsiasi attività professione
Si faccia
Ci si faccia portatori
Di una rappresentazione
E soprattutto quando si hanno dei ruoli nelle istituzioni
E io ho detto
E lo ribadisco
Che una politica che non riesce a mantenere le promesse che fa
Ai propri cittadini
è una politica che fa tristezza
Perché spezza quel rapporto di fiducia
Che dovrebbe avere con i propri rappresentati allora se è vero
Che questo era un percorso difficile
Era però un percorso che era stato intrapreso con il consenso del Parlamento
Era un percorso che non era avulso dal consenso del Parlamento e dalla rappresentanza chi quindi quei parlamentari avevano rispetto a chi li aveva votati
E allora purtroppo non ci sbagliavano quando con Rita
Chiedevamo di stralciare questa riforma
Perché tutti erano d'accordo e tutti la ritenevano positiva e allora perché da un momento all'altro questa che era una riforma considerata positiva da tutti è diventata improvvisamente una riforma di cui
Ci si doveva quasi vergognare
Forse l'avere recepito che nel tempo
Come ricordava qualcuno prima anche la giornata conclusiva degli Stati generale dell'esecuzione aveva trovato qualche scarno trafiletto sulla stampa
Forse la circostanza che neppure le parole del Papa
Così giustamente divulgate in genere quando non si tratta di carcere non avevano trovato
Presso che ascolto
Forse quando si è capito che la tendenza generale del nostro Paese
E la tendenza
Alla punizione
Tutto si risolve
Si sta male nelle carceri e se ne costruiscano delle altre
Si muore nelle carceri ebbe ma
Non si devono fare provvedimenti di amnistia
Vedete queste cose sarebbero persino divertenti se non fossero drammatiche ricordo all'inizio del mio mandato quando si discuteva di amnistia di indulto
E qualcuno diceva
Che non si poteva
Procedere con questi istituti cosiddetti di clemenza perché questo avrebbe sbloccato le riforme strutturali
Voi capite che ha una certa età come la mia si fa fatica a essere presi in giro
Si fa sempre più fatica allora e le riforme strutturali dove stanno
Vogliamo parlare di riforme strutturali anche di costruzione di nuove carceri
Sì per riforme strutturali dove sono le nuove strutture carcerarie che consentano di studiare di lavorare di svolgere attività fisica dove sono le riforme strutturali
Che consentono invece di adeguare
La pena o le penne alla nostra Costituzione
Non si è fatto niente ma perché perché interessa poco vedete io stesso ricordo sempre quel libro Nicola Mazzacuva di Papalini carcere fabbrica che dovrebbero leggere i molti dove si ricordava Paganini che nei periodi di più grande difficoltà economica di un Paese
Gli ultimi si dimenticano i penultimi si dimenticano degli ultimi e i primi si dimenticano dei penultimi e degli ultimi
E allora e diffuso il sentimento di chi dice io sono in difficoltà che in carcere ha sbagliato peggio per lui
E invece ha proprio ragione Piero Sansonetti che
Tutti coloro i quali si richiamano dicono di richiamarsi
Ha un'idea liberale in senso lato non politico ma nell'accezione più politica invece del termine liberale democratico dovrebbero iniziare proprio dagli ultimi a far vedere
La procura loro idea i loro principi perché poi così che si va avanti nelle riforme e tutto ha un senso tutto può avere un seguito può avere un seguito quando si fa per una riforma del processo penale
Quando si decide o si dovesse decidere che non è corretto che un imputato affronti il suo processo dal carcere
O quando si dovesse decidere che
Un procedimento penale non può durare all'infinito
Molti nel nostro paese ritengono di dover evocare
La pena come deterrente
Invece di ribadire che un accesso fatti in tempi ragionevolmente brevi può essere un deterrente bisognerebbe rileggere Beccaria
Per capire quando il processo non deve arrivare troppo lontano dal fatto e allora io che sono purtroppo abbastanza avanti con l'età
E ahimè vedo
Non sono animato da profondo ottimismo mi sembra di ritornare ai tempi in cui durante un processo un procedimento penale qualcuno veniva messo in libertà si chiamava libertà provvisoria
Era un avvertimento
Guarda che sei libero ma provvisoriamente perché tanto verrà il condannato
Enrico si ricordava prima che ancora nella nostra Costituzione ne facciamo riferimento alla carcerazione preventiva non alla custodia cautelare
Ricordava prima ricordava prima giustamente c'era questo ritorno nel dell'autore del libro nostro ospite oggi quando ricordava il periodo anche di cosiddetto di Mani pulite
Ma rispetto a quella idea giustizialista del diritto oggi è cambiato qualcosa o sono trascorsi
Quasi trent'anni senza che sia cambiato in realtà niente nel due mila e quindici abbiamo avuto una riforma della custodia cautelare
Dobbiamo scritto ancora una volta un cambiamento e una modifica perché non perché ci lamentavamo onori delle camere penali
Ma perché evidentemente era sotto gli occhi di tutti che della custodia cautelare in Italia c'era un abuso
Si ricordava prima non se confessi può essere ammesso Weiss confessi
Magari poi uscire dal carcere sette anni in correità qualcuno
E hanno cambiato nel due mila e quindici per dire che ci deve essere il concreto e attuale pericolo
Eppure capita spesso ancora tutti voi
Che anche se per esempio una persona abbandoni
La sua attività lavorativa quella nella quale si ipotizza che avesse commesso un reato
Si continua a rimanere in carcere più di questo per evitare il pericolo di reiterazione del reato che cosa deve fare una persona abbandonare questo mondo
E tutto questo non interessa perché ancora adesso
L'idea è che
Il tema delle
Del Processo del dibattimento interessi poco noi siamo un Paese AN purtroppo profondamente radicato in un sistema inquisitorio autoritario e questa è la realtà
Questa è la realtà che dobbiamo raccontare tutti per cercare che vi sia un risveglio da parte di qualcuno
Perché a nessuno interessa il dibattimento tutti interessano le indagini arriva un avviso di garanzia
Vai su giornali per quindici giorni con gli accostamenti più improbabili di più impropri
Nel con le indagini io lo dico ma lo dico anche provocatoriamente
E lo dico in tutti i dibattiti convegni le indagini
E lo dico con tutto il rispetto per le indagini a livello probatorio sono il nulla
Sono elementi e non proprio che il Pubblico ministero raccoglie al fine di vedere la possibilità o meno di sostenere un'accusa nel giudizio
Eppure nessuno si accorge che le indagini durano cinque anni quattro anni nel nostro Paese sei anni
E in questi sei anni l'opinione pubblica ritiene che una persona sia giustamente condannate in anticipo
E una persona giustamente condannati anticipo deve stare in carcere anche in anticipo
Logicamente ecco perché non riusciamo più a scandalizzarci di Roma
Ora
è stata davvero una
Questa è una una come dire
Un percorso nel quale però noi non ci sentiamo credo
Cioè ci sentiamo e non abbiamo fatica a dirlo
Sconfitti perché non abbiamo non siamo riusciti
A far raggiungere un obiettivo
Ma non credo che noi siamo i maggiori sconfitti
Credo che
Chi
De de forse riesaminare
Il proprio pensiero
Siano quei politici che e lo rammento
Lo dico senza volere personalizzare
Nulla
Il ministro Orlando una volta a fronte del mie affermazioni
Disse che l'Unione delle camere penali faceva politica
Qualcuno si era offeso
Invece aveva ragione camere penali fa politica giudiziaria mi faceva piacere che l'avesse riconosciuto ma ricordo quando a Palermo a una nostra inaugurazione dell'anno giudiziario
Disse il ministro Orlando aiutateci a sconfiggere il populismo e io gli risposi
Allora come oggi beh noi possiamo aiutarvi ma il coraggio ve lo dovete dare voi
Ora questo coraggio io credo che
Nel nostro Paese faccia fatica
Non è che non esiste le idee le riflessioni ci sono fanno fatica ad emergere perché più comodo e più semplicistico
Affidarsi allo stato della punizione piuttosto che a quello del diritto più facile una scorciatoia
E noi che cosa possiamo fare be'continuiamo a fare quello che abbiamo fatto quello che lui mi ha sempre fatto
Ci impegneremo in questa come in tutte le altre
Almeno sapete che a me non piace la parola battaglie navali
In tutte le iniziative le iniziative che potranno cercare di convincere
Vedete apro una parentesi Hōjō trasmetto partecipato a Marta la missione radiofonica peraltro
Dove tutti gli interventori dicevano più o meno le stesse cose
Anche l'onorevole Ferri
Salvo
Lui si dimenticava di questo piccolo particolare cioè che non sono arrivati all'approvazione per timore di perdere consenso elettorale
Però la gran parte degli ascoltatori non tutti per la verità
Sostenevano che la punizione deve essere dure si deve stare in carcere ora io su questo non mi chiamo fuori non chiamo fuori nessuno dalle responsabilità se siamo arrivati acquisti evidentemente è responsabilità di tutti però
Con una gradazione diversa
Con una gradazione diverso
Perché i perché noi nelle aule di giustizia dobbiamo cercare di far valere i diritti e la dignità delle persone
I magistrati con nuovi
L'Accademia con noi
Che adesso tra l'altro che è arrivata ancora con più forza sulle nostre posizioni invidia dovrebbero avere il coraggio di pubblicare le verità qui dati statistici che oggi ricordata anche Flick
E far comprendere a quei cittadini in buona fede che dicono ma allora tu volevi attentare alla nostra sicurezza va a dire che il contrario che se si rimane in carcere senza speranza c'è meno sicurezza se questo è il tema
Che se si rimane più in carcere ci sono più costi sociali ma perché questo non vale la pena raccontare perché non vale la pena raccontare che diminuiscono gli omicidi era
Perché non fa notizia e dopo i media c'è la politica
Qualcuno sapete l'unione trasversale quindi
Tutti si lamentano quando vincono e quanto perdono ma nessuno ragiona sul fatto che quando si vince o si perde spesso se si perde c'è un tradimento delle proprie idee
Il saper le sostenere chissà per me il sapere evitare vedete lo questo lo posso dire perché riguarda l'uno e gli altri
Ieri i decreti sicurezza del centrodestra e del centrosinistra facevano schifo tutti e due ed erano sovrapponibili
Allora se qualcuno
C'è sempre qualcuno che più giustizialista di noi più populista di noi e quello in genere lo sa fare meglio
E chi non lo è perde consensi se gioca a farlo
Allora io mi auguro e concludo davvero qui in questa giornata che comunque per me
è stata
Bella
Per i contenuti che sono stati espressi che non verranno sicuramente disco dispersi la concludo dicendo che una cosa è certa
Che non è non ci scoraggiano abbiamo
Pochini mezzi ma abbiamo tante risorse morali intellettuali
E soprattutto siamo dalla parte del diritto concludo ringraziando tutti i partecipanti e l'amico Cesare Placanica presidente della camera penale di Roma e con lui tutta la Camera Penale di Roma per la condiviso organizzazione
Di questa giornata credo che sia stato un evento molto importante e credo anche che sia stato seguito ricordava Nicola Mazzacuva che anche su Trenitalia
Si è data notizia di questa nostra oggi mattino pubblica due pagine su questa riforma poi chi ha occhi per leggere legga chiara orecchie per ascoltare ascolti chi ha una coscienza
Continuo a pensare che le carceri non riguardano solo chi ci sta ma tutta la società quelli che stanno fuori anzi soprattutto quelli che stanno fuori
Grazie a tutti alla prossima