FaiNotizia - Monopoli di svapo. La puntata settimanale

Invece settimane con fa notizia punto it informati inchieste di ratti radicale non da lunedì alle ventitré e trenta e perde epica sempre lunedì ma alle sei del mattino
In questa puntata vogliamo tornare a parlare di monopolio e di sigarette elettroniche
Dal primo gennaio di quest'anno infatti i liquidi di ricarica per le sigarette elettroniche non si possono più vendere on line ma solo in tabaccherie e rivendite autorizzate e con pene severe fino a quaranta mila euro per chi trasgredisce
A introdurre questa novità è stata la legge di bilancio approvata a dicembre e il decreto fiscale collegato i liquidi quindi sonora Monopolio di Stato a essi anche se privi di nicotina si applica un'imposta di consumo di poco meno di zero virgola quattro euro più Iva
Per ogni millilitro
Ciò comporta per una minuscola boccettina dieci millilitri un rincaro sul prezzo di vendita di circa quattro virgola cinque euro che ne rende il costo preventivo per i consumatori
Il balzello facendo schizzare i prezzi delle sigarette elettroniche alle stelle
Potrebbe disincentivare nell'uso e mettere a dura prova il settore dello Stato le novità arrivano dopo un iter parlamentare che è stato lungo e complesse il divieto di vendita on line ma solo in tabaccherie e rivendite autorizzate è stato inserito per i soli liquidi contenenti nicotina non emendamento al decreto fiscale
Proposto in Commissione Bilancio dalla senatrice Simona vicari per la quale la parlamentare è stata vittima di minacce insulti nonché di una protesta davanti a Montecitorio da parte di commercianti e utenti e proprio alcuni giorni fa e il Partito radicale ha organizzato una conferenza stampa dal titolo monopolio dello sbarco un altro proibizionismo proprio dedicato a questo argomento
Toh e per affrontare il tema dell'inconsistenza giuridica appunto delle nuove norme
Si prospetterà ebbe infatti un futuro incerto per circa trenta mila lavoratori centinaia e aziende sarebbero a rischio chiusura e ci sarebbero inoltre ipotesi
Di reato previsti per una normativa fallaci imperfetta e incongruente appunto di questo si è parlato durante la conferenza stampa
A novembre una sentenza della Corte Costituzionale va però confermato la legittimità dell'imposta anche per i liquidi senza nicotina
La Consulta ha avvalorato la scelta respingendo gli argomenti del TAR del Lazio contro la legittimità dell'imposta di consumo si liquidità e narrazioni vigente
Dal due mila e quindici e facendo presente come l'attuale livello di conoscenza in materia di fumo elettronico non assicuri
Innocuità dei liquidi senza nicotina molto attrattivi anche nei confronti dei non fumatori secondo la Corte costituzionale dunque ragionevole sottoporre a un identico regime fiscale comunque più lieve rispetto al tabacco tradizionale tutti i liquidi Elena alare
Inoltre il reato di contrabbando si applica ora alle sigarette elettroniche d'altronde già nel due mila e sedici intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica
Denunciava grosse perdite per le casse dello Stato stimato in circa duecento milioni di euro in meno di due anni a causa appunto di una totale mancanza di controlli fiscali
E sanitari per i liquidi che entrano in Italia dall'estero che sommate il comportamento elusivo dei consumatori si diceva appunto nella relazione che comprano gli ingredienti per poi Michelle anni con la tecnica del fai da te il nuovo regime fiscale a però appunto scatenato le ire degli addetti ai lavori
Tutti devono essere consapevoli del fatto che l'industria italiana del Vate India tutt'altro che fuori pericolo e con questo livello di tassazione i piccoli esercenti occorrono il rischio di chiusura ha denunciato ad esempio l'AMACI l'associazione di categoria dei pro tori di sigarette elettroniche dei liquidi da donazioni facente capo
A Confindustria mentre le aziende del settore già promettono nuove battaglie giudiziarie
Soddisfazione invece è stata espressa dalla Federazione italiana tabaccai
Alla conferenza stampa organizzata dal Partito radicale era presente anche Stefano calici Uri direttore di Simmel Guns n che per fare notizia aveva realizzato due anni fa un servizio sul tema anche nei viaggi
Prima punta di per oppure il buon ascolto quindi internamente studia tra undici minuti il fumo elettronico ovvero la sigaretta elettronica liquidità inalazione sono da due anni ormai al centro di una battaglia tra ministero delle Finanze giudici sia amministrativi che costituzionali
A varie riprese Monti letta e coerenze hanno tentato di introdurre un'accisa ma sia al TAR che la Corte costituzionale
Hanno di volta in volta bocciato il provvedimento ultima in ordine di tempo la sentenza dello scorso sette luglio del TAR del Lazio che ha annullato la tassa sugli quindi senza nicotina
Accisa che grava per oltre il trecento per cento sul prezzo di vendita
Incertezze tassazione hanno causato l'immediata chiusura di numerosi punti vendita e la conseguente perdita di molti posti di lavoro diretti ed indiretti come spiega Massimiliano Federici componente della Fieseler Confesercenti
Di cinque mila punti vendita aperti dal due mila tredici ne sono rimasti ad oggi circa mille duecento
Questo ha comportato un una notevole contrazione del fatturato e ha comportato con un ammanco per le casse dello Stato dei famosi trecento milioni previsti nei primi due anni di tassazione e in funzione del fatto che l'ottanta per cento del mercato si è spostato sull'on line
Questo per il semplice motivo che è impossibile per il governo in territorio italiano può dir
Controllare aziende che richiedono ovviamente all'estero
Grosso problema che abbiamo riscontrato e il trasferimento delle maggiori aziende italiane proprio all'estero
Da questo punto di vista chiediamo al governo da due anni a questa parte che tengano conto delle nostre istanze e che decida di passare l'unica cosa che posso ridosso però sul nel nostro settore ossia il nicotina
Proporzionalmente al contenuti in ogni singola boccetta di liquido se questo avverrà siamo certi che il mercato riprenderà consistenza ci sarà nuovamente un introito per lo stato e ci verrà la possibilità di di vedere nuovi posti di lavoro creati proprio al nostro settore
La tassa è stata determinata in base a un sistema di equivalenza con le sigarette a cui è seguita la determina dell'agenzia delle dogane dei monopoli che ha equiparato unità di prodotto di liquido da inalazione pari a un millilitro al consumo di cinque virgola sessantatré sigarette convenzionali
è un bel toccati vicepresidente di ANAS Confindustria collegato telefonicamente dalla Cina dove sta partecipando a una fiera del settore ad entrare nel dettaglio parlare a nome delle decine di aziende produttrici di liquidi ed hardware made in Italy delineare il futuro del settore
Ci coclee riduttori ma
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Il ritorno
Non c'è dubbio
Sul fronte parlamentare numerose sono state le interrogazione interpellanza rivolta al ministro Padoan tra i più battaglieri sostenitori della causa a sostegno del comparto Fumane tonico e Filippo Busin neo segretario dalla commissione Finanza la Camera dei deputati
Si è voluto colpire un settore che l'ho detto anche nell'interrogazione dei vari interventi che ho fatto sostegno fungeva un po'da ammortizzatore sociale questo periodo di grave crisi perché sappiamo che molti giovani si sono affacciate questo nuovo settore giustamente come quando c'è un nuovo mercato
I giovani sono i primi a recepirlo che ambizione di di lavorare
In proprio ma abbiamo visto che è stato utile anche per molti molte persone che ha una certa età oltre i quarantacinque anni sono state espulse dal mondo del lavoro e l'ho trovato questo questo sbocco utile appunto per il sostentamento loro e delle loro famiglie con questa tassazione è stato dato un è un colpo mortale settore abbiamo visto il calo degli atleti che è passato da otto mila poco meno di due mila e cinque gli esercizi commerciali il fatturato di chi vendeva il prodotto in Italia crollato del settanta per cento in un mercato che comunque ancora in espansione questo civili ci dice
Quanto efficace è stata questa tassazione anche perché non si è accompagnata una vera la tracciabilità del prodotto come si fa ad esempio con con i tabacchi per cui di fronte alla stazione così sproporzionata la il il mercato si è rivolto ovviamente all'estero dove questa non c'è paesi evolutivi e con una tassazione anche abbastanza pesante come la Francia non applicano questo tipo di decisione un motivo ci sarà molti nostri operatori dovuto spostare la sede all'estero proprio per questo motivo e quindi un danno che nessuno per il settore degli occupati ma direttamente per lo Stato e direttamente dello Stato perché non incassa
Quello che avrebbe sperato con questa accisa
Nella legge di stabilità due mila e quindici è stato previsto un incasso di circa centotrenta milioni diversi centotrenta milioni ufficialmente non abbiamo il dato ma credo siamo abbondantemente sotto i dieci milioni a metà anno
Io farò alle prossime settimane un'interrogazione mentre proprio per capire la reale ed è la precisa entità di questo incasso e questo sarà un'occasione per ritornare sul problema fa fare una riflessione al ministero
Riprendere appunto l'argomento perché così così obiettivamente si fa del male del settore il male anche delle casse dello Stato perché se queste queste questi mancati incassi prendono coperte qualche al premier metodo più logico e quello proposto anche dai delle associazioni del settore e quello di proporzionare l'accisa effettivamente quello per l'elemento nocivo del del del fumo sia quello di sigarette elettroniche settore del tabacco normale
E cioè la la reale quantità di nicotina assorbito dall'astrofisico tenendo ovviamente conto che alle sopprimendo di nicotina che sia con le sigarette elettroniche non si accompagna le le le ingerimento la l'assolvimento di beh quelle altre
Sostanze nocive che siamo invece con la combustione quale scatta l'allarme o quant'altro e quindi comunque andrebbe battuta a parità di nicotina aspirate
Di sicuro ecco di sicuro quello che posso posso dire che la battaglia non si ferma qui perché qui il la gli argomenti le le normetta fatta dal dal metodo questa tassazione talmente evidente talmente grande che ne sicuramente ci dà argomenti forza per continuare a combattere su questo fronte
Incertezza determinata anche dalla direttiva europea che dovrà essere recepita entro la primavera del prossimo anno nuove regole e norme che andranno ad incidere non soltanto sulla qualità dei prodotti da inalazione ma anche sulla possibilità di sviluppo del settore
Mosè Giacomello e il portavoce italiano dell'associazione dei consumatori europei di sigarette elettroniche sentiamo cosa ci dice
Il governo italiano sta recependo in questi giorni la nuova direttiva europea sul tabacco
E poco all'interno di questa direttiva sono presenti delle forze prestazioni sul settore delle sigarette elettroniche
Che porteranno a una forte riduzione del numero di prodotti disponibili sul mercato e questo portava anche a favorire i prodotti delle big del tabacco e dell'industria farmaceutica
Al punto che gli inglesi hanno presentato ricorso alla Corte di giustizia europea
Recepiva IMO quindi in Italia una direttiva che rischia di essere cancellata la Corte di Strasburgo dopo poco tempo
I punti in più controversie di questa direttiva sono nelle limitazione delle capacità degli atomi insaturi e delle boccette di ricarica a dieci millilitri per assurdo la stessa direttiva stabilisce che i pacchetti di sigarette non possono contenere meno di venti sigarette due metri e due misure sostanza
Inoltre ogni nuovo prodotto presentato sul mercato dovrà rimanere fermo per sei mesi prima di essere venduto malgrado gli ostacoli legislativi il numero di pay per sta comunque crescendo in molti Paesi del mondo
Con conseguente riduzione del consumo di sigarette
Anche in Italia il mercato in fermento
A dimostrazione di ciò a novembre cita Paperone il Pipita lì fiera internazionale del settore
Rieccoci sodio questa era al servizio di Stefano quali sono i sul futuro delle sigarette elettroniche stanno mora argomento e torniamo a parlare di dissesto idrogeologico
Elevato il livello di rischio idrogeologico nel nostro Paese è dimostrato dai numeri aggiornati nel rapporto Ispra sono sette mille centoquarantacinque comuni italiani pari all'ottantotto per cento del totale
Che hanno almeno un'area classificata come ad elevato rischio idrogeologico corrispondenti a circa il quindici virgola otto per cento del territorio italiano un dato fortemente condizionato dall'elevato consumo di suolo che continua ad avanzare da questi presupposti è nata appunto l'indagine di Legambiente ecosistema rischio il dossier di monitoraggio finalizzato a valutare l'esposizione a rischio idrogeologico del nostro territorio
E l'efficacia di attività di prevenzione e mitigazione sia attraverso una corretta gestione del territorio e dei corsi d'acqua sia attraverso l'organizzazione e la crescita dei sistemi locali di protezione civile
L'edizione due mila e diciassette ADIS rinvio del questionario di Legambiente a tutti i sette mila centoquarantacinque comuni
Appunto classificati a rischio e il mille novecento hanno risposto all'indagine
Da cui risulta che sessantanove virgola sette per cento dei Comuni appunto dichiarato di avere abitazioni in aree a rischio mentre del ventisei virgola otto per cento dei casi sono presenti interi quanti quartieri a rischio
E se in questo quadro è figlio sicuramente dell'uso scellerato del territorio degli ultimi settant'anni non trova invece giustificazione il dato che vede il nove virgola tre per cento dei comuni quindi centotrentasei amministrazioni
Dichiarare di aver edificato in aree a rischio anche nell'ultimo decennio da quando c'è già la costruzione era dieta tra noi abbiamo intervistato a questo proposito Giorgio Zampetti geologo responsabile scientifico di Legambiente buon ascolto inetto dammi i soldi o solo per i saluti tra dieci minuti
L'Italia è un Paese che
è molto esposto al rischio idrogeologico partirà parliamo del rischio di frane e di di alluvione per le sue caratteristiche naturali per cui diciamo molte aree montuose molte regioni che hanno un sistema di di corsi d'acqua a regime torrentizio e quindi che si che hanno delle portate di piene improvvise in caso di di forti piogge abbiamo un sistema anche diciamo di di molti centri abitati che sono nelle aree montano e collinare quindi a rischio frana che ha una predisposizione naturale a rischio proprio per la sua storia
Geomorfologica geologica a questo però negli ultimi decenni si è aggiunta la gestione territoriale
Che non ha mai tenuto conto di questo fattore per cui il costruire nelle aree sbagliate l'impermeabilizzazione di aree sempre più vaste con un consumo di suolo dilagante
Il costringere piumini spazi tempi più recenti sono quei fattori che hanno portato la situazione di naturale predisposizione alla situazione di elevato rischio tutto il Paese tant'è che le arene Patrick raggio oggi oggi coinvolgono oltre l'ottanta per cento dei comuni italiani
Assolutamente ecco lei citava appunto il il consumo di suolo di cui tra l'altro appunto c'è stato un ddl in discussione proprio nell'ultima legislatura fino fino a dicembre
E poi però non è passato quanto pesa e dal dal suo punto di vista diciamo tecnicamente si tratta di un'occasione mancata in qualche modo
Assolutamente sì
Il rischio idrogeologico chi affronta con delle misure specifiche su corsi d'acqua su pertanto in frana per contro ma con alcuni interventi piani di settore ma si affronta soprattutto iniziando a gestire il territorio in maniera diversa
Quando lei costruiamo andiamo a cementificare una nuova zona che prima era un terreno agricolo un terreno naturale
O andiamo
A costruire nuovi edifici abbiamo sconvolge quello che il regime anche idraulico la capacità di assorbire le piogge
La capacità di drenare l'acqua di un territorio allora tutti questi fattori chiaramente sono poi una fonte principale di anche del rischio e a volte ne abbiamo assistito a zone che prima non erano esposte al rischio idrogeologico ma lo sono diventate
Proprio a causa dell'eccessivo di consumo di suolo quindi questo decreto
Poteva rappresentare in questo dentro una validissima opportunità per iniziare a gestire in maniera diversa il delle nostre aree partendo nel rubare ma anche soprattutto tutelando dare naturali edicole
Ecco tra le altre cose nel vostro rapporto voi diciamo tra le raccomandazioni segnalate anche qualcosa che forse non è immediatamente intuitivo di cui forse si parla meno rispetto ad altri aspetti c'è importanza di investire anche nella convivenza con rischio che cosa significa e perché secondo voi di Legambiente importante
In un paese al con un conoscono la discussione perché elevata
Del problema del rischio idrogeologico e soprattutto a fronte anche di uno scenario che cura dei cambiamenti climatici e con evidenza causa fenomeni anche a volte improvvisi di i rischi e gli allagamenti di esondazione di corsi d'acqua quello che noi diciamo che inattesa speriamo che parta quanto prima di un grosso piano nazionale di prevenzione di riduzione del rischio
Dobbiamo invece da subito iniziare a lavorare e mettere in salvo in sicurezza le persone
Anche perché gli ha siamo consapevoli che il rischio zero non potrà mai essere raggiunto visto visto il nostro territorio e quindi questo obbliga
Invece a
A a predisporre tutti quei piani quegli strumenti in modo che chi vive in una zona a rischio sappiamo qual è la realtà del suo territorio tappa come comportarsi in caso di frana dall'Unione
Ma soprattutto si è consapevoli di quelle che sono le zone in cui non bisogna costruire un cui non bisogna andare nel caso di forti piogge insomma sono tutti quei comportamenti che permettono di mettere in sicurezza da subito tutte le persone
Questa parte per noi è fondamentale perché in un Paese come il nostro che i cittadini che le persone
Non conoscono l'entità del rischio non tanto a livello nazionale ma a volte addirittura sulla propria nella propria città nel proprio quartiere ci sembra veramente assurdo
Senta sempre tenendo in mente il vostro il vostro ultimo rapporto da tecnico qual è il dato che la preoccupata di più
Ma il dato che mi ha preoccupato di più è il fatto che si continua a costruire anche nelle aree a rischio nove nelle tra tutte le amministrazioni comunali a cui domanda dei questionari abbiamo chiesto anche se nelle aree esposte al rischio negli ultimi dieci anni che ha continuato a a costruire ecco abbiamo ricevuto no circa un dieci per cento delle delle amministrazioni ci hanno esposto la risposta affermativa questo vuol dire due cose uno che i vincoli predisposti forse non sono così oggetti non sono così noti ancora oggi c'è una scarsa attenzione verso questo problema il secondo è che ma anche assolutamente una consapevolezza di cosa vuol dire costruire una del rischio
In termini conseguenti una vocazione sul territorio
Ecco e in questi due casi che citava lei le responsabilità di chi sono e che cosa si può fare per migliorare questa situazione
Le responsabilità sono sicuramente in in capo alle diciamo alle amministrazione e distruzione del territorio cioè l'amministrazione comunale che recita responsabile per i piani urbanistici c'è però la Regione che mette in campo anche le
Le le misure di tutela del suolo di vincoli alle alle l'edificabilità e quindi in questo non per risolvere questo problema bisogna rimettere in piedi tutta la catena di comando cercando di
Coordinare le amministrazioni dove con le altre ci sono delle esperienze interessanti
Prevede di alcune leggi regionali penso anche la la Toscana che per esempio hanno messo il divieto assoluto di edificare anche nelle zone messe insicurezza
Che è un passaggio molto importante mi spiego meglio spesso quello che capita in Italia che magari c'è un una zona che rischia di allagamento perché si trova vicino al fiume
Si spendono soldi per costruire un argine su quel fiume ma doveva davanti alla Caf più quella zona che prima era come dire un terreno libero a quel punto visto che è stata tra virgolette messa in sicurezza viene utilizzata per nuove edificazioni no urbanizzazione a volte insediamenti di centri commerciali e in questo modo io ho speso soldi per fare l'argine ma al tempo stesso sono ad occupare una zona a rischio e quindi o anche incrementati riciclaggio oggi in quell'area allora queste pratiche
Che sono purtroppo ancora diffuso e sono quelle che bisogna fermare alcune leggi vietano
Questa cosa sono soltanto poche Regioni ad oggi bisognerebbe evitare a diffondere molto di più un regime di vincoli che sia efficace ed efficiente su tutto il territorio nazionale
Ecco citava la Toscana e quali sono gli altre regioni che a suo avviso potrebbero essere prese come esempio
Che comunque hanno fatto dei passi avanti sensibile in questo senso
Va in nel panorama nazionale purtroppo non non ne abbiamo non hanno non hanno ne abbiamo tante altre tre penso
All'altre misure c'è una interessante
Lavoro fatto in Trentino Alto Adige sulla sul tema della manutenzione ordinaria del territorio dei boschi dei piccoli passi di montagna
Che è un'azione costante che permetterà anche risultati molto importanti in termini di prevenzione del rischio
Ci sono poi alcuni alcune alcuni comuni hanno predisposto dei piani al consumo di solo zero che hanno rispetto ad alcune localizzazioni pensiamo per esempio a dei comuni nella valle del Sangro in Abruzzo che hanno deciso
Poi grazie al loro partito anche un piano interessante di riqualificazione sul fiume sul fiume Sangro che sta portando a togliere il cemento da quel fiume re allargare gli spazi per cui
Alcune buone pratiche ci sono penso all'Emilia Romagna che ha attivato e approvato delle linee guida per la riqualificazione fluviale e all'interno di quella regione ci sono alcune esperienze
Di riqualificazione di allargamento dei fiumi rinaturalizzazione del territorio per prevenire il rischio per cui alcune esperienze ci sono purtroppo sono oggi ancora a macchia di leopardo
Non è partita invece quella rivoluzione proprio nella nella
Politiche di riduzione del rischio stiamo chiedendo a tanto tempo punta di vista
Diciamo colpisce il dato che appunto nell'ultima legislatura il governo abbia stanziato con un fondo ad hoc praticamente cento milioni per dei progetti sul sul territorio e però come di come risultato dall'interrogazione parlamentare di dicembre ad alta nulla è stato ancora speso perché il novantaquattro per cento dei Progetti non sono cantierabili questo che cosa significa e perché succede una cosa del genere cioè ci sono i soldi per la messa in sicurezza ma non vengono spesi
Fino adesso il problema della qualità del progetto è stato uno dei problemi principali anche bloccato la partenza delle azioni
Spesso noi di spesso che è valutata come dire la necessità di quanti soldi servivano per la difesa del suolo su degli elenchi di progetti che erano elenchi i vecchi spettano contanti titoli dei progetti tenta una vera e propria fattibilità e valutazione sull'efficacia dell'intervento spesso su tutto questo è nata unità di missione Italia sicura che sta facendo un lavoro di revisione dei progetti di verificare la cantierabilità
C'è tutto il resto è chiaro che su quello diciamo bisogna
Bisogna assolutamente
Far fare ancora di più perché insomma il rischio che uno stanchi di risorse poiché soprattutto nei destini ha dei progetti su cui non è ben verificare l'efficacia e la la la reale utilità in termini di riduzione del rischio in un momento in cui è ritratta economiche non sono
Corroborante congiurare ecco e anche in questo caso si può fare un po'di chiarezza su sulle responsabilità cioè a chi spetterebbe appunto assicurarsi che questi progetti siano effettivamente di qualità e realizzabile così vie perché ci vuole un tempo insomma piuttosto lungo
Ma allora su quest'oggi la per per scelta del Governo
Darebbe diciamo del del del gol del governo uscente Mantova il governo pre precedente anche
Alla all'ultimo il il
Il tema del dell'intervento il rischio idrogeologico della prevenzione è in capo a presidenti regionali cioè perché anche regionali sono diventati i commissari di governo per il rischio idrogeologico per cui sono le regioni che bevono presentare
L'elenco degli interventi da fare sul proprio territorio e poi Italia assicura una cabina di regia in cui entra anche il tra il Ministero dell'Ambiente
Gli altri soggetti competenti devono come dire hanno un criterio di valutazione per indicare le priorità degli interventi in funzione delle persone esposte dell'efficacia del del dell'area interessata e su queste priorità poi i danni finanziamenti per cui l'abbiamo le regioni che sono quelle che forniscono possiamo chiamarlo l'elenco degli interventi da fare e la cabina di regia nazionale che valuta le priorità e decide lei destina i finanziamenti
Nell'elenco delle elezioni però bisogna nelle regioni nel preparare l'Elenco però devono tener conto di quelle che sono le indicazioni degli studi di bacino per cui in questo in questo pezzo rientrano anche le autorità di distretto nazionali che sono a puro appunto quegli enti che fanno capo al Ministero dell'Ambiente
Che pianificano
E studiano il territorio in relazione dei filologi e quindi forniscono tutti gli elementi di pianificazione su cui poi dopo vengono progettati gli interventi per cui diciamo quel questa più o meno l'intera filiera se vogliamo ritornare riassumere brevemente due responsabilità sono le regioni che coerentemente agli studi avrei detto sono quelle che forniscono il l'elenco dei progetti su cui richiedono con il finanziamento
Assolutamente e senta per concludere se lei dovesse auspicare appunto sempre con l'approccio da tecnico o un intervento particolarmente urgente per la prossima legislatura quale sarebbe
Il primo intervento da fare far partire un vero e serio ed efficace il piano nazionale di adattamento al clima
Questa è la prima richiesta io farei al prossimo governo che fa che abbiamo fatto e facciamo perché scendesse in altri Paesi né in altre città europee non il pianeta talmente quello strumento che permette di integrare tutte le misure anche riduzione del rischio
E oggi è presente sul territorio
Oggi ne abbiamo una bozza di Calcata mento ma più che un vero e proprio piano si tratta di una come dire di un elenco di linee strategiche quando ne invece parliamo di piano di adattamento intendiamo dire
Un un vero quadro di quelle che sono le misure da mettere in campo i finanziamenti necessari
Da dove prendere le risorse che deve fare cosa delle scadenze temporali ben precise ecco questo strumento a livello nazionale è fondamentale perché da queste opere possono discendere anche tutte le altri interventi perché parla di adattamento al clima perché se noi oggi pensiamo che finanziare la costruzione di un argine
O di messa in sicurezza di un piccolo tratto di fiume che è sufficiente ridurre il rischio in uno scenario in cui abbiamo del un regime di piogge che sarà sempre diverto precipitazioni sempre più intense che diciamo stanno facendo sballare anche i calcoli su cui c'è una dimensione degli argini dieci vent'anni fa e tutto il resto capiamo che questi interventi si farci spendere un sacco di soldi e non avrebbero raggiunge il risultato
Invece oggi capire quali sono gli scenari del clima e su quelli pieni spiegare
Una quindi una l'intervento di adattamento del territorio e quindi riduzione del rischio per noi è la chiave principale
Riecco senso di questa era l'intervista Giorgio Zampetti geologo e responsabile scientifico di Legambiente sul dissesto idrogeologico
Tra oggi e tutto abbiamo dedicato questa puntata al tema delle sigarette elettroniche oltre appunto al dissesto idrogeologico prima di concludere vi ricordiamo che potete seguirci anche su Facebook e Twitter basta cercare fai notizia fa notizia torna lunedì prossimo alle ventitré e trenta e in replica sempre lunedì ma alle sei del mattino un saluto e una buona settimana la tenera Sala