Digiuno collettivo per solidarizzare con tutte le vittime della guerra nell'ex Jugoslavia

Un digiuno di solidarietà con le vittime nella ex Jugoslavia perché eccome
Abbiamo deciso di cominciare un digiuno con l'attivo per testimoniare la nostra solidarietà con tutte le vittime delle guerre di Stati civili e per bande nell'ex Jugoslavia sappiamo che una vasta varie fattiva azione di solidarietà e con nota da tempo con aiuti materiali viaggi e contatti diretti ospitalità organizzazione di posti di accoglienza offerta di strumenti di comunicazione alcuni di noi ne partecipano come loro possibile
Tuttavia ci sembra giù è utile che tutti anche chi non partecipa se non marginalmente di questa trama ieri tutto civile concreto molti credono di sapere che l'offesa alle per pone all'umanità compiuta nella ex Jugoslavia la minaccia che pesa su regioni finora non toccate e la lezione che ne viene noi in casa nostra
Sulla fragilità preziosa della convivenza civile hanno messo l'Europa democratica di fronte al più duro e vergognoso scacco dalla fine della guerra
Abbiamo fiducia nella forza inerme di un digiuno il suo migliore a chi lo compie parla un linguaggio efficace pulito agli altri dispone alla condizione più favorevole per perseguire da applicare
Giuste a cominciare dal sostegno alle iniziative volontarie di solidarietà già attive con qualunque ispirazioni ideali o religiosa
Abbiamo probabilmente opinioni e sentimenti diversi né ci siamo consultati su questo alcuni di noi vorrebbero che la legittima presenza internazionale nelle regioni in guerra venisse dotata di una forza armata adeguata imporre la pace e punire gli aggressione
Altri sono contrari o diffidano di ogni impiego della forza armata altri pensano che le cose siano andate troppo oltre per giustificare queste divisioni e che siano i fatti compiuti a imporre scelte che in passato avrebbero potuto e dovuto essere evitate
Ancora alcuni di noi ritengono che vadano denunciate le diverse responsabilità nelle aggressioni nei massacri nelle violenze altri pensano che la denuncia delle responsabilità sia oziose rischi di essere strumentale
Ma siamo tutti d'accordo sulla necessità di una solidarietà che provi almeno ad avvicinarsi simbolicamente praticamente all'eccezionalità della sofferenza umana e della devastazione civile che ci avvengono accanto abbiamo per questo ho pensato di cominciare il digiuno il giorno due aprile in coincidenza con l'apertura a Verona dell'incontro che vedrà la partecipazione di un numero ragguardevole di persone affezionate alla pace e alla convivenza provenienti da tutte le regioni della ex Jugoslavia
Abbiamo anche pensato di affidare alla presidenza di quell'incontro il nostro digiuno perché ne faccia l'uso più giusto ed efficace gli attribuisca gli obiettivi pratici sui quali ci fosse l'accordo dei partecipanti
Poiché il colloquio veronese mira a convocare una conferenza rappresentativa dei più autorevoli esponenti di tutti i gruppi moderati dell'intera ex Yugoslavia
E soci offre un'opportunità preziosa di offrire loro la nostra iniziativa solidale come si offre una sottoscrizione o un aiuto materiale
Per parte nostra intendiamo condurre il digiuno a termine escludendo ogni oltranzismo e lasciando ad ogni aderente di stabilire comunicare la durata della propria partecipazione
Ci aspettiamo che ciascuno sia rigoroso con se stesso prendere sul serio il proprio digiuno aiuta molto a prendere sul serio il problema che si affronta riteniamo di unirci a quanti altri con ispirazione autonome diversa abbia intrapreso iniziative simili e di chiedere a tutte le persone di buona volontà di unirsi al digiuno notturno in modo da assicurare di una lunga durata che faccio un fuoco perennemente acceso fino che il martirio di quei Paesi non sia arrestato e una partecipazione collettiva così imponente da colpire contagiare le coscienze
Può sembrare che questa iniziativa sia intempestiva o debole di fronte a rumoroso prevalere di problemi drammatici nel nostro Paese come in altri dell'Europa occidentale
Sembrano il contrario che senza sottovalutare la gravità dei nostri guai e l'impegno serio ad affrontarli si è tanto più necessario conservare il senso d'la misura delle ferite inflitte all'umanità e anche il senso dello spirito migliore che da una più pronta e forte solidarietà può venire alle nostre proporre cose
Ci proponiamo di informare dell'andamento del digiuno di raccogliere le adesioni e le notizie sulle iniziative parallele attraverso la RCS Arci a Roma al numero tre due due due due zero cinque
In particolare dalle ore nove alle ore tredici risponderà Jacopo e presso il partito radicale ci si può rivolgere a Maria Teresa Di lascia il numero zero sei sei otto nove sette nove uno
Di chiedere inoltre di informare e appoggiare l'iniziativa a Radio Radio Radicale Italia Radio Radio Popolare giornali in particolare al manifesto a cuore oltre che ai quotidiani settima ma l'informazione e con ogni altro mezzo fra i promotori del digiuno ci sono Pina Grassi e Anna Maria Procacci senatrici Verdi Oreste del Buono Michele Serra direttore di Cuore
Giampiero la Simmel lei presidente nazionale dell'Arci Alex Langer europarlamentare copresidente del Verona Forum Luca Fornari e Massimo della Pai ne residente vicepresidente di Anna Grün BA Giovanni Lolli della direzione del PDS Franco Torregiani consigliere del PDS a Parma della direzione dell'Arci
Tombelle Tollo Stefano Cristante Rosanna carpo Francesco Scalco della direzione di Arci Nova Mimmo Pinto Piero Lo Sardo in su più perno sì dente direttore di Rcs Nadalim Petrovic pacifista di Sarajevo Luigi Compagnone scrittore Adriano Sofri Gianni Sofri Marco Boato Chicco Crippa Edo Ronchi Gianfranco Bettin Alfonso Pecoraro Scanio Mauro Paissan Apuzzo Giuliani leccese De Benetti parlamentari verdi Betti di Prisco Chiara Ingrao Galileo Guidi parlamentari del PDS Tiziana Maiolo di Rifondazione Comunista Giorgio Albonetti direttore editoriale
Nora Barbieri conduttrice televisiva Stefano Magnabosco dell'Arci solidarietà Toni Capuozzo inviato del TG quattro a Sarajevo Domenico Cecchini architetto Stella Cecchini insegnante Paolo Cesare giornalista
Ilaria Ciuti giornalista Sergio D'Elia responsabile del settore giustizia del partito radicale Carlo degli Esposti produttore televisivo Maria Teresa Di lascia della lega per l'abolizione della pena di morte entro il due mila
Lisa Foa pubblicista studiosa dei paesi dell'Est Wlodek gol con la giornalista Mauro Martini giornalista studioso dell'Est europeo Mauro Manzoni Alessandro cipollina del bar Orient express Fausta orecchio grafica Loredana Susani
Franco Travaglini giornalista Adachiara Zevi docente Valeria ferro infine direttrice del centro d'ascolto della RAI TV