Più libri più liberi - Presentazione del libro"Il califfo di Dio. Storia del Califfato dalle origini all’ISIS" di Marco Di Branco

Allora buona sera rompiamo gli indugi
Io sono qui per presentare
Un libro fantastico mi faccio subito questo scotto perché è un libro inestimabile che a mio avviso dovrebbe essere
Letto non soltanto nelle aule universitarie orecchiabile ma nelle scuole elementari e insomma insomma veramente
Perché un libro di un'estrema utilità
è un libro scritto da un bizantini sta e arabista Marco Di Branco che ha una sapienza erudita una sapienza accademica una sapienza profonda
Del mondo diciamo medievale bizantino islamico ma che è anche quella sensibilità al mondo attuale che qualunque storico ovvero qualunque studioso vero dovrebbe avvenire
Al di là del fatto che si fa sempre storia del presente secondo un un detto crociano forse anche abbastanza Busato
Ma al di là di questo qualunque storico oggi sempre ma oggi in particolare dovrebbe avere questa sensibilità perché noi credo che siamo un po'tutti d'accordo ci troviamo in un punto del divenire storico
Che sa che sta succedendo qualcosa qualcosa di molto importante
Quando accadono le cose importanti difficilmente vengono capite
Anche perché
Le cose che accadono nella storia sono spesso mascherate sono spesso
A volte da costruzioni ideologiche sono spesso a volte
Da mistificazioni da censure o anche semplicemente da quella ignoranza genuina sincera spontanea ignoranza del passato che il guaio di tutti noi sempre e probabilmente è il nostro grande guaio oggi nella particolare contingenza in cui ci troviamo
Ma se io dovessi introdurre questo libro ci metterei un'ora invece lo voglio fare in tre minuti perché invece questa presentazione
Vedrà
Marco Di Branco dirci delle cose che sono risposte a domande che probabilmente ci facciamo tutti noi in in continuazione
Vorrei cominciare da al leggendo vi una citazione che sta proprio alla fine di questo libro che riguarda nella conclusione c'è un capitolo conclusivo
Questo libro naturalmente si chiama il califfo di Dio perché dedicato al califfato al califfato storico quindi finalmente ci viene detto ci viene raccontata la storia del califfato
O dei cali fatti
E la storia anche ideologica la la storia diciamo politico teorica del più e del modo dottrinaria del califfato passato
Ma ci racconta anche il califfato presente cioè il l'Isis il dai chez quello come lo vogliamo chiamare quella struttura che sta
Alla base di questa o quella struttura che il ventinove giugno del due mila quattordici ci viene detto fu restaurata
Restaurata fra l'altro da un autoproclamato califfo omonimo del primo cd racconta il califfato odierno e poi soprattutto ci racconta la costruzione di questo califfato come è stato costruito e quali mistificazioni e come scrive di branco magmatiche
Realtà dissi lo circondano
Forze impazzite
Definiscono se stesse islamiche e lasciano impietriti per la visione del mondo che proclamano e perseguono imponendo la innanzitutto a milioni di musulmani
La citazione da un altro studioso ci sono e anche questo libro
Straordinariamente prezioso perché
è una sintesi di conoscenze di prima mano che utilizza
Sempre in modo molto mirato anche le migliori letture e le frasi o diciamo le nozioni dei migliori studiosi di dei fenomeni sia attuali sia passati
Il
Il problema della propaganda dell'East il problema della visione del mondo che proclama anzitutto dinanzi ai musulmani è un altro dei problemi che di branco affronta sintetizzando la discussione o intervenendo nella discussione che ha visto insomma
Noti storici ed esperti del mondo islamico magari sottovoce rispetto ai media analizzare questo fenomeno
E ci dice questo è piuttosto interessante alla fine di questo libro
E questa è una delle domande che vorrei fare che in realtà se è vero che il l'odierno califfato portatore di un messaggio J. distinta cioè di un messaggio violento di un messaggio belligerante
E dovremmo capire se questo messaggio è o non è un messaggio forte forzatamente intrinseco alla storia islamica la storia musulmana il vero Successo comunque il maggior successo Verdi questa propaganda non è sulle masse musulmane non è su questa come dire orda barbarica che certi media che certa propaganda fanno fantasticare alle soglie del nostro mondo occidentale
Diviso da questo mondo da una barriera addirittura di civiltà oltre che di religione
No l'effettiva influenza di questo messaggio è negli strati sociali medio-alti fra le persone istruite negli ambienti risparmiati dalla miseria non penetra nelle folle musulmana ed effetti se noi guardiamo quelle che sono le performances dell'Isis
Vediamo che sono appunto attacchi al patrimonio culturale tutto sommato abbastanza facili purtroppo da realizzare
O ovviamente
Gli attentati
Di di singoli individui ma
Sono sostanzialmente volti alla propaganda una propaganda che serve a ripresentare a riproporre stereotipi
Coltivate sull'Islanda epoche antichissime dall'epoca medievale anche su questo ritornando al passato
Di Branco Cini istruisce ci racconta ci sintetizza come non solo fu l'Islam medievale ma come fu percepito dall'Occidente come furono creati quegli stessi stereotipi che ora questa frangia chiamiamola così fondamentalista dell'Islam che ha inventato
Il nuovo califfato ripropone proprio ad uso dell'Occidente
Contu forse la complicità o comunque è una qualche funzionalità che ha a che fare non tanto con l'Islam non tanto con la natura
Della civiltà musulmana o della sua teologia politica o della sua teologia o religione tout-court quanto con precisi interessi attuali io quindi
Ci sarebbe molto di più da dire però la prima domanda in media stress stanno andando in media stress che vorrei fare
A Di Branco proprio questa cioè è un problema che tutti quanti
Ci poniamo continuamente cioè a chi si rivolge questa costruzione che rifacendo sì a un'entità storica poco conosciuta diciamo dai molti
Sta esercitando sicuramente un condizionamento sulla geopolitica del mondo presente attuale e tra ieri e oggi voglio dire questo mondo attuale questa geopolitica hanno anche delle nuove e inquietanti notizie ma questo avviene quasi ogni giorno
Intanto grazie ovviamente intanto in primo luogo perché hai accettato di presentare questo libro e poi anche per le belle parole
E poi pervenire alla alla questione
A chi si rivolge la la costruzione dell'immagine del califfato
Che
Che è stata fatta in questi anni da questa fantomatica
Istituzione che viene definita Stato islamico appunto da dopo
Con altre formule
Allora io credo che ci sia un duplice obiettivo cioè da una parte c'è l'audience islamica
E dall'altra c'è l'audience occidentale
Quindi in realtà il messaggio è rivolto a due a due tipi di di uditorio il primo è quello islamico però i killer l'uditorio islamico è realtà
Un
Una parte molto limitata di quella che i musulmani chiamano la Umma cioè la comunità
Perché una cosa che comunque colpisce chiunque osservi in maniera un po'come priva di pregiudizi tutta questa vicenda è che comunque questa propaganda nel mondo islamico non fa breccia cioè una propaganda molto limitata
Le masse islamiche non sono per nulla affascinati da questa storia del Califfo
Questo potrebbe
Sembrare strano perché un udito appunto un un pubblico di non addetti ai lavori potrebbe pensare che la riproposizione del califfato
Possa essere per i musulmani di oggi qualcosa di importante a cui fare riferimento in realtà non è affatto così
Perché quella del califfato
Per usare proprio le parole che usi toni in uno dei tuoi saggi di questo libro recente il recentissimo tu usi la formula la fiction del califfato è in realtà è proprio una fiction quella che viene proposta al pubblico islamico
Perché e è come se un'astronave medievale atterraste in un panorama contemporaneo
Cioè un'istituzione priva di radici
Cioè in realtà è un'istituzione che ha delle radici profonde nella storia ma quello che viene proposto alle masse musulmane di oggi è una sorta di realizzazione appunto
Con i caratteri della fiction di quella che è un'istituzione punto storica che ha avuto la sua evoluzione e anche una sua conclusione perché la vicenda
Che potremmo definire
Millenaria del califfato perché il califfato tra l'altro ha una sua precisa data di nascita
è una sua precisa data di morte anche se poi si tratta di vari cali fatti diversi però ne sappiamo che comunque l'istituzione del califfato nasce con la morte del Profeta nel seicentotrentadue
Poi abbiamo la sua data di morte dell'ultimo califfato e quella del mille novecentoventiquattro quando Mustafà Cammarata turca
Scioglie
Il califfato diciamo abolisce in maniera definitiva l'istituzione califfale che ha era sopravvissuta in maniera fantasmatica durante l'Impero ottomano
Ecco però questa vicenda ha avuto una sua storia una sua evoluzione e anche una sua conclusione e volerla riproporre nei termini in cui lo lo fa alga Al Baghdadi
Che appunto di cui ne per sappiamo pochissimo le fa quello che sappiamo di Al Baghdadi è sono i suoi discorsi che sono stati diffusi da i mezzi di comunicazione di massa
Non sappiamo che lui ripropone un un'istituzione che non è neanche mai esistita in quanto tale nel mondo islamico è una sorta di mito originario del califfato che diciamo si rivolge alla umana e la Umma non non è interessata perché la Umma nel frattempo cioè la comunità islamica che che oggi vive dall'Indonesia fino al Marocco
Non ha nessun interesse per un'entità che appunto è totalmente priva di Sussi di potremmo dire
Forza sociale politica
Anche religiosa
Quindi in affetti un punto chiave da tenere presente che questa propaganda del califfato non ha fatto breccia nella comunità islamica internazionale
Ce ne sono pochi quelli che hanno aderito certo fanno rumore ma sono pochi
Dall'altra parte abbiamo invece il problema occidentale cioè questa fiction del califfato è proposta anche l'Occidente ed è proposta come diceva Silvia prima proprio nei termini
E in cui si è costruita la leggenda nera dell'Islanda cioè sono utilizzate i in maniera secondo me consapevole da chi ha creato questa questa fiction perché ci sono poi dei registi dietro questa fiction
Sono utilizzati tutti gli stereotipi negativi che definivano i musulmani per esempio nelle fonti
Che noi conosciamo meglio che sono quelle bizantine ma anche quelle latine cioè l'immagine del dell'Islam come una religione folle come una specie di eresia tra l'altro neppure religione di Samperi per gli uomini del Medioevo
Occidentale e bizantino era considerata la centesima Eresia c'è un famoso trattato di Giovanni Damasceno che appunto alla fine del suo trattato sulle eresie aggiunge l'Islam non era non aveva nemmeno la dignità di religione
E
All'Islam è associata la follia la violenza
Diciamo la la frena Texa sessuale tutta una serie di elementi che in qualche modo contraddistinguono anche
L'immagine dell'Islam della pubblicistica dell'Isis
Quando voi vediamo questi questi video che in cui vediamo degli orrori gente che viene sgozzata massacrata incendiata addirittura oppure gli omosessuali che vengono gettati dei minareti abbiamo proprio una costruzione di un'immagine che non è un'immagine dell'Islam perché l'Islam non si è mai manifestato in questi termini della storia
Ma è un'immagine la leggenda nera quasi a voler creare il nemico assoluto non solo dell'Occidente ma dell'umanità
Allora come è possibile che chi vuole propagandare l'Islam come vera religione poi utilizzi questi mezzi per propagandare
Appunto
Un'immagine positiva dell'insegnante e qui che le cose non tornano e allora forse bisogna domandarsi anche alla luce di notizie molto recenti proprio con due giorni fa Lanza ha pubblicato un
Una notizia secondo che che mostra come ci siano dei contatti molto forti tra l'Occidente queste Cellule jihadiste allora qui vediamo che le cose sono molto complicate
Perché non è escluso che ci siano interessi diciamo anche occidentali dietro la creazione di questa immagine voler creare l'immagine nera dell'Isa per giustificare qualsiasi tipo di intervento occidentale in queste regioni ad esempio questa è una delle possibilità
Si è famoso discorso a chi giova del cui prodest ed è stato fatto
Sempre a questo proposito ma non è necessariamente dietrologia in questi casi puramente politica idee politiche empirica tornando ad alcuni spunti che che di branco ci ha dato
E allora cos'è l'Islam ma nel senso che tutto sommato anche questo è importante se non è che si può dire così all'Islam in tre minuti però
Su queste cinque note su queste due note
Parlava di Giovanni Damasceno e qualcuno di di voi qui so che sa che era Giovanni Damasceno
Grandissimo teologo bizantino Padre della Chiesa bizantine che però può
Scrivere le sue cose
Perché
Anziché a Bisanzio dove lo avrebbero fatto
Scritto a fettine stava nella sul territorio a
La
Sì certamente l'eresia l'Islanda considerato come eresia
Da Damasceno in generale dai bizantini
Però ricordiamo anche il fatto che
In occasione della quarta crociata quando i veri distruttori di statue sebbene infiniti arrestato dell'ippodromo di Costantinopoli le statue del Foro di Costantino sia i crociati cavalieri Latini cattolici
Nella famosa deviazione cosiddetta della quarta crociata nel mille duecentoquattro beh in quell'occasione la popolazione Costantinopoli Tanassi Levoča difesa della moschea
Cioè del luogo di culto della popolazione islamica di Costantinopoli contro la furia latina sulla tolleranza
Religiosa pragmatica
C'è una formula che Di Branco usano che mi pare lo l'uguaglianza fra non pari la parità fra disuguali una roba di questo genere ma comunque ce ne fossero voglio dire anche nella nostra storia invece
Non lo so della nostra storia nella nostra chiesa
Cattolica di questo tipo di formule e di questo tipo di fondi tolleranze e
Invece noi abbiamo una a altre va be ci racconta molto bene nella nel corso di questa sua narrazione cronologica
Attraverso una fonte tra l'altro fantastica inestimabile che è Giovanni Dini Chivu
Che era un copto un autore copto che ci è giunto attraverso una traduzione etiopica che probabilmente proveniva la traduzione araba ma probabilmente a partire da un testo Greco no che così ci racconta questa conquistare Abba dell'Egitto senza dell'Egitto monofisita senza colpo ferire anzi con tutto grande entusiasmo da parte delle classi dirigenti
Insomma io volevo arrivare a un altro elemento lui ha menzionato i discorsi di Al Bagdadi che tra l'altro sono qui comodissima mente scrupolosamente trascritti così uno se li legge e vedere cosa
Ha detto veramente e fra l'altro magari
Stupisce
Ma c'è un altro discorso che ha un po'costruito questa immagine in anticipo e io penso al discorso di Ratisbona di Papa Ratzinger che mi è venuto in mente proprio perché di branco parlava della cattiva idea dei Bizantini cioè della della cattiva stampa che l'Islam aveva presso i bizantini
Papa Ratzinger aveva utilizzato un imperatore bizantino Manuele secondo Paleologo per fargli dire delle cose
Abbastanza
Forti ma appunto così
Il Papa non le diceva di persona sulla natura intrinsecamente violenta igienista in qualche modo della regione islamica
Dimenticando che questo avveniva nell'ambito di pacifici dialoghi che questo imperatore bizantino che magari non era filo islamico ma era come si può dire molto legato all'Islam perché quanto meno era vassallo era stato che
Vassallo
Sultano faceva con un direttore di una madrassa Biancalana se non
Vado errata allora tutti questi piccoli elementi forse un po'provocatori
Per sentire da come avete visto un oggettivi Simo studioso che non è che sta da una parte o dall'altra che non a condizionamenti ideologici ma per quanto riguarda l'Islam
Questi dea che comunque Isis fondo all'Isis
Ci siamo fatti e ci siamo raccontati da tanto tempo e tutt'oggi ma parlo della televisione parlo dei giornaletti parlo di Facebook
Continuiamo a fare di questo Islam violento di questo Islam intollerante esclusivo
E di questo Islam che rappresenta una minaccia insomma di questi lama come ci è stato raccontato Ratisbona tanto per dire
Attraverso le parole forse un piuttosto decontestualizzata se non deformate di Manuele secondo Paleologo noi come lo dobbiamo vedere
Mi riferisco anche al fatto che Marco Di Branco è il primo allievo di un grande bizantini sta Gianfranco fiacca doriche recentemente scomparso e su questo punto
Questo studioso che aveva pensava molto grave molto ha avuto a che fare con l'Islam
Si poneva tanti tanti quesiti ai quali adesso non può dare risposta perché non c'è più e mi chiedo se Marco Di Branco non volesse provare a dare una risposta concreta questi quesiti
Grazie di aver evocato il professor cercatori per me è una persona fonda
No volevo dire
La persona che mi ha formato e che mia insegnato a
Guardare le alle cose in maniera trasversale quindi a conoscere più culture più lingue più tradizioni culturali proprio per evitare di stereotipi che a volte purtroppo sono attivi anche nella
Nella ricerca scientifica
E io penso che lui avrebbe risposto a questa domanda dicendo che non bisogna dare dell'Islam una rappresentazione stereotipata quindi non deve essere una rappresentazione
Stereotipata in senso negativo quindi ovviamente tutti gli stereotipi sulla violenza che è qualcosa di intrinseco a ogni religione monoteistica e anche in generale di molte religioni un elemento che nei troviamo attivo
In qualsiasi cultura cioè la religione è anche violenza questo è un elemento che è qualcosa che riguarda anche noi ovviamente la nostra storia in quanto
Non possiamo non dirci cristiani quindi la storia dei del del cristianesimo attraversato lunghi periodi di violenza cristiana
Cardini anche scritto un bel libro su su questo argomento
E ugualmente però non si deve dare nemmeno un'immagine dell'Islam come un luogo come una religione egli Renica in cui trionfa l'amore la fratellanza della tolleranza perché anche questo è uno stereotipo
Anche l'idea la famosa al-Andalus delle tre culture ma l'Andalusia la Spagna in cui convivevano pacificamente ebrei cristiani e musulmani questa convivenza è appunto
Una convivenza di Sambuy diseguale in cui c'è qualcuno che ha il potere e altri che sono sottomessi devono cercare le condizioni di chi ha il potere i musulmani utilizzavano
Tre categorie per definire i rapporti di diciamo i rapporti politici poi dar all'Islam dove governavano i musulmani
Darà l'azzardo la casa della guerra dove si lottava e dove quindi si veniva considerati nemici sessi aveva anche se aveva per esempio a una diversa religione e naturalmente anche un diverso assetto politico istituzionale e poi però c'era anche darà sulla la casa del patto
Dove si poteva convivere naturalmente alle condizioni di chi aveva maggiore potere di chi deteneva poi il le leve del governo della Regione
Quindi ecco io eviterei proprio queste razze queste idee di da un lato Islam come religione della pace e della tolleranza e dall'altra invece l'Islam corre come religione intrinsecamente violenta
Con l'ideologia del jihad che prevale su tutto questa qualcosa che monastico l'assenza bisogna guardare alle cose nella concretezza dei rapporti politici e sociali
E nella concretezza poi della documentazione storica che ci fa emergere come sempre una realtà sfaccettata e questo vale per l'ebraismo come vale per il cristianesimo come vale per altre per altre religioni anche politeisti che perché è vero che la violenza è un elemento che caratterizza in maniera forte
Il la religione politeista in quanto detentrice di un'unica verità ma anche nel nel politeismo e il caso dell'India ce lo dice in maniera chiara
Noi troviamo una violenza religiosa che tende a scoppiare naturalmente perché perché la religione è qualcosa che ora non vorrei usare categorie antiche ma quello che un certo personaggio che si chiamava Carlo Marx definiva sovrastruttura e cioè quindi la religione ma a coprire spesso conflitti che sono di altra natura sono spesso di natura economica e politica e quindi si colora di violenza quando c'è un conflitto politico
Sociale e magari anche etnico in corso come accade per esempio in India ultimamente dove c'è un un enorme come dire
Un'ondata di violenza induista contro i musulmani ad esempio di cui si sa poco prima Occidente punto bisogna guardare oltre questa insegnamento che fiacca Dori diciamo davvero a
Mi ha dato che che penso sia utile per tutti
Sì certo se pensiamo anche semplicemente alla formazione dell'India moderna nascita del Pakistan nel nostro pensiamo ancora a quello che è successo poi a proposito di politeismo me no ne Adriano no la la la la la la Guerra giudaica nostra proposta di questi luoghi Medioriente Gerusalemme eccetera fatto più morti Luís
Adesso non non dico del nazismo però insomma e certamente il primo no causa Tom
Nasce da un imperatore che invece siamo abituati
A considerare attraverso le trine merletti le classi e le meringhe della signora Yourcenar no invece il insomma perché così sono le religioni tra l'altro
Poco fa abbiamo fatto due interviste del tutto indipendenti per radio radicale
E la parola sovrastruttura e questo l'ho detto anch'io forse il per il l'intervistatore si sarà si sarà per come dire interrogato su questo ricorrere di cose fuori moda ma appunto è la storia che ci che ci porta
A distinguere tra le strutture e per l'appunto la sovrastrutture questo libro
In maniera totalmente non ideologica quindi totalmente laica
Ci induce a farlo io però vorrei ancora ce l'abbiamo sì qualche minuto
Vorrei ancora prima di arrivare a una come dire
A una conclusione
Particolarmente ch'nutriente che ho in mente di chiedere gli
Vorrei fargli un'altra domanda che riguarda c'è un bellissimo Breve perché lui è stato io non so come ha fatto a sintetizzare tante cose in così
Poco spazio e e fra l'altro
Alcune di queste cose si vede si sente dalle pagine che
Sono molto importanti sono state da dall'autore
Molto studiate bene
Conosciute e amate uno di questi capitoli è quello che riguarda la cosiddetta iconoclastia islamica
E per parlarcene sceglie i colori di non so se pronuncio correttamente Custer amara cioè di uno dei cosiddetti Castelli del deserto di
Quelli diciamo visitati da nel suo primo viaggio dalle quasi post adolescenziale dal dal killer i loro se il futuro Lawrence d'Arabia che
Tra l'altro lo descrive non è una vero e proprio castello è una
Un padiglione di villeggiatura diciamo così e rutilante di meravigliose immagini immagini realistiche immagini che nulla
Lasciano crede re della
Diciamo dicono che l'asta
O di anni come unico e via discorrendo adesso questo discorso è un discorso che potrebbe apparire tecnico se non fosse che proprio su questa iconoclastia
Solo questo sua disavanzo iconoclastia islamica
Si sono di nuovo addensati gli stereotipi che riguardano uno degli aspetti che ai nostri occhi occidentali è più evidente della violenza
Del del sedicente Stato islamico cioè quella contro i monumenti che sono definiti
Nei proclami iniziali fra l'altro questa violenza comincia probabilmente dei Buddha di Bamiyan cioè prima dell'Isis e lì si parla proprio si perde nel decreto talebano diffuso online si parla proprio di idoli no di idoli e di e di templi
E poi ma quando a partire da andammo su dal museo di Mosul di Ninive eccetera laddove la distruzione delle stato già dice se ma proprio da parte
Degli autori di queste azioni se serve si è parlato di iconoclastia D Amico Nismo e quindi di nuovo come se qualche cosa di intrinseco nella dottrina islamica portasse inevitabilmente a questo ecco una battuta su questo elemento che poi forse anche potrebbe portare Di Branco se lo vuole a una riflessione
Su altri monumenti che sono stati comunque distrutti da Lisi se che non sono soltanto i monumenti
Occidentali Occhetto un che comunque ci parlano della Storia della civiltà ammesso che ce ne siano due distinte ripeto
Occidentale del suo passato ma che riguardano il mondo islamico vero e proprio e qui vorrei citare una frase che che nella sua introduzione
Di Branco utilizza di Hans Magnus Enzensberger
In cui dice che il Progetto della appunto di questa fascia frangia pilotata non pilotata non sappiamo comunque
Odierna
Dell'estremismo islamico
Cito tra virgolette consiste nell'organizzare il suicidio di un'intera civiltà
Silvio quella frase la cito un po'
Per criticarla diciamo perché
Non sono molto d'accordo nel senso che
Questo forse l'intento di quelli che hanno creato Leasys cioè non volere eliminare l'Islam con in quanto tale la civiltà islamica
Sì quelle fossero le basi con cui si vuole promuove l'Islam è chiaro che sarebbe un diciamo uxoricidio per quello che riguarda invece il il problema dell'iconoclastia
Se proprio si vuole ridurre a una battuta la questione si potrebbe dire che l'Islam
E meno iconoclasta del cristianesimo
Perché mentre il cristianesimo ha sviluppato delle teorie dicono classiste che sono andate anche al potere tra virgolette cioè presente a Bisanzio per un per più di un secolo
Ci sono stati degli imperatori bizantini che hanno promosso la dottrina iconoclasta che ne ha anzi ne hanno fatta praticamente un dei uno dei fondamenti del potere imperiale
Cioè praticamente dall'inizio del ottavo secolo fino alla metà del no no a Bisanzio una serie di imperatori poi con dei momenti di pausa perché poi l'iconoclastia anche questo elemento essere
Diciamo a onde ondate di iconoclastia che poi invece vengono sostituite da un atteggiamento diverso nei confronti dell'immagine quello che è un grande antropologo che si chiama Jack Goody che forse qualcuno conosce perché un grande studioso chiamava l'ambivalenza della rappresentazione perché nei confronti dell'immagine soprattutto dell'immagine sacra
Cioè sempre un atteggiamento ambivalente in generale in tutte le culture lui ha scritto questo bellissimo libro in cui mette in rilievo proprio questo punto fondamentale
E però appunto mentre nel mondo cristiano l'iconoclasta mo'è andato al potere per un certo periodo e tra l'altro c'è un un interessante aspetto
Dicono classica anche in Occidente
Nel periodo carolingio con Carlo Magni libri caro lini hanno al loro interno dei capitoli riguardanti la un atteggiamento negativo nei confronti dell'immagine e anche diciamo per esempio nell'epoca di Costantino
La dottrina
Prevalente nei confronti delle immagini sacre era quella di limitarne l'uso
Ecco invece nel mondo islamico tutto questo esiste ma in maniera molto meno importante nel periodo antico
Soprattutto poi nel periodo più antico dell'Islam appunto l'epoca che vada i califfi ben guidati cioè da seicentotrentadue fino alla fine del califfato omayyade settecentocinquanta dopo Cristo
Non c'è nemmeno la dottrina di tipo iconoclasta cioè iconoclasta ovviamente
Ostilità nei confronti delle immagini non necessariamente distruzione ma un'ostilità nel senso di un non non utilizzare immagini ad esempio questo non c'è
Nella prima fase dell'Islam anzi me dalle fonti sappiamo che le immagini erano ovunque persino nella casa del profeta Mohammad
Ci sono delle descrizioni della casa di Maometto dove lo troviamo
Anche lui utilizzava coperte con delle immagini
Aveva o su ogni oggetto della sua casa c'erano immagini quindi questa ostilità nei confronti d'indagine non c'è soprattutto nella prima fase poi appunto abbiamo questo monumento spettacolare che Qusayr Ambra
Dove lo troviamo addirittura rappresentate ballerine discinte
L'invito anzi a fare un bel viaggio in Giordania e andare a vedere questo sito che si trova non lontano da Amman quindi è anche facilmente raggiungibile per questo è un sito patrimonio dell'UNESCO un luogo straordinario dove voi vedete
Ecco un bella una ASP la specie potremmo dire di vaccino contro lo stereotipo andare a visitare questo monumento islamico delle origini del periodo maiale e vedere questa cosa è fantastica tra l'altro restaurata da una missione di restauratori italiani
In cui si vedono tutte queste immagini di direi di ballerine di musicanti un Islam completamente lontano dallo stereotipo cupo nero che c'è stato trasmessa
Dopodiché è vero che però a partire dal nono secolo si sviluppa all'interno del ceto degli Hula ma cioè dei giurisperito i un'ostilità nei confronti delle immagini soprattutto in ambito religioso
E quindi ci sono degli addirittura attribuiti al profeta o i califfi che parlano delle immagini come qualcosa di negativo
Però tutto questo poi non diventa mai come dire
Un elemento
Fondamentale della cultura islamica tant'è che immagini continuano a prodursi in ogni ambito della vita senno tranne quello religioso mi accetti nelle moschee
Islamiche non troviamo immagini anche qui bisogna fare delle eccezioni perché se voi andati in Iran invece troverete mosche e luoghi di culto li mansarde per esempio dove affrescati con centinaia di immagini che per esempio rappresentano la battaglia di Karbala o altri episodi famosi della storia esami
Dopodiché però nell'ambito profano invece le immagini continuano a prodursi in maniera assolutamente priva di limiti
Quindi l'idea di un Islam privo di immagini è una sciocchezza
E l'atteggiamento invece nei confronti del degli idoli eh qualcosa di diverso allora in questo caso effettivamente i musulmani sono contrari agli idoli
Però non hanno al voi chiunque abbia viaggiato in Medioriente
Si è reso conto che i musulmani non hanno mai distrutto
I monumenti del passato lo hanno fatto forse in certi momenti particolari di tensione qualche chiesa o qualche tempio saranno anche stati distrutti
Ma nel la grande maggioranza delle rovine che ne troviamo oggi Medioriente quelle che sono state risparmiate dagli acqua attacchi attuali dell'Isis quindi un'altra questione
Noi vediamo che appunto esistono ancora le piramidi esistono i tempi di Saccà eppure quelle stata terra conquistata dei musulmani nel settimo secolo
Nessun musulmano con un po'di intelligenza ha mai pensato di distruggere le piramidi
E sapete come facevano i musulmani a tutelare queste vestigia del passato le associavano alle figure del passato biblico
Quindi per esempio delle piramidi si diceva che quelli erano i Granai di Giuseppe oppure di Persepolis ci diceva che quello era il crollo di giorno uscito un vorrei mitologico di cui si parla ne lasciando a me il libro di fondazione della storia persiana
Medievale
Oppure si diceva per esempio che la tomba di Sheva passar grave era il trono della madre di Salomone
In questo modo si creava una conversione tra
La storia del passato biblico e il monumento che si vedeva che diventava in quel quel senso intoccabile un altro argomento che utilizzavano i musulmani per evitare le distruzioni del patrimonio culturale come lo chiamiamo
Noi oggi era quello di dire che il profeta i suoi compagni avevano rispettato quei monumenti nel momento della conquista
E che quindi nessuno autorizzava i musulmani a distruggerli tra questi questi metodi intelligentissimo e di tutela del patrimonio dovrebbero essere insegnati a quelli dell'Isis oggi perché diciamo in questo modo si eliminerebbe un problema anche gli stessi Buddha di Bamiyan sono stati rispettati per secoli e secoli dei musulmani i talebani
Che non a caso hanno avuto rapporti complesse con l'Occidente hanno compiuto questo attore radicale contro quelli che erano i principi stessi dell'Islam che rispettava questi monumenti tant'è che infatti nessuno aveva mai pensato di toccare i Buddha di Bamiyan prima dei talebani
Questo è un altro elemento molto importante da sapere che appunto poiché noi abbiamo questa come
Appunto questo stereotipo questo poi del resto per quanto riguarda gli idoli voglio dire nessuno più che del del cristianesimo primitivo predica contro gli idoli non c'è proprio è un oltre alla alle cose bibliche però questo non significa se non con rilevanti eccezioni tipo la distruzione del Serapeo di Alessandria
Che il passato venisse reso letteralmente tabula rasa no
Di tassi Efeso contabile a casa diceva l'Internazionale quindi luci ci dice Luís l'autore
Di di stare attenti a non usare la parola rivoluzionario ma dire piuttosto se vizioso per lo spirito dell'Isis però eventualmente
C'è qualche cosa di quella violenza di quel cosiddetto iconoclastia
Rivoluzionari conobbe sia politica che contrassegna questa appunto questi fatti sediziose che hanno una natura
Assolutamente politiche qui io prima avevo citato appunto volutamente Enzensberger per cercare di far pronunciare in questa ultima forse battuta
Della del di questo
Il colloquio
Di far pronunciare Di Branco
Su un una fargli ridire o comunque a farle dire articolare una frase
Con cui più o meno conclude la sua introduzione se io avessi lo lo trovasse dopo la fare la la frase di Enzensberger ecco l'acqua
Dice tuttavia perché fatti lei non è d'accordo con il sax Berger Enzensberger tralascia di porsi il problema di chi si avvantaggerebbe da tale suicidio si parla appunto del suicidio del del mondo islamico in quanto tale il famoso cui prodest a chi giova
Una questione affrontata invece molto efficacemente dal politologo francese Gilles Kepel che non a caso ha indagato a lungo sui rapporti più o meno confessabili
Tra fondamentalismi islamici e servizi
Segreti occidentali
Negli ultimi decenni ha tenuto spesso che l'Occidente abbia soffiato sul fuoco dell'estremismo salafita per contrastare regimi laici invisi alle cancellerie europee e nordamericane d'altro canto conclude Medioriente nulla è come sembra
Tanto meno un califfo riesumato in tutta fretta dagli abissi della storia e utilizzato da forze oscure quale strumento per ridisegnare l'assetto politico economico e militare della regione
Qui viene veramente in mente il nostro Lorans nel nostro visitatore Reina dei Castelli insomma del deserto
Giordano viene in mente grande gioco vengono in mente tante cose quando si parla di forze oscure e lo fa uno studioso chiaramente di mentalità laico illuministica non certamente
Come dire portato alle alle dietrologie
Lo si fa con una come dire certamente cognizione di causa anche perché di Brancoli annuncio non è soltanto che legge studia scrive fa molto questo però conosce questi posti li conosce molto bene li ha girati
Più o meno come Lorenza non dico sul cammello e e con le con le armi in pugno per fortuna sua però le aggirati e conosce questo mondo e conosce questi rapporti quindi forse se ci potesse concludere con insomma per sapere tutta la storia dal primo califfo all'ultimo che poi è stato l'ultimo califfo fosse Sultano non è che sia una cosa tanto da sottovalutare considerati i rapporti che attualmente vediamo
Essersi instaurati voglio dire no
In quella quadrante del mondo quaestor domanda tutto a tutta la questione must tralasciando questa andando ancora più vicini a noi quindici e alla farsi della storia
Che che quindi corrisponde a una conoscenza della politica
Forse
L'ultimo intervento potrebbe
Riguardare proprio perché per come del formarsi di questa di questa magmatica entità
Che il Califfo odierni
Questo diciamo io non sono un politologo neppure uno story ma tante politologi non ce le dicano queste cose
Non sa o non lo storico contemporaneo io mi limito a comunque essere cittadino informato vedo molte deformazioni
Ad esempio ci è stato raccontato la bella favola la favola delle primavere arabe che si è dimostrato essere una favola freak priva di qualsiasi reale riscontro se non quello dell'interesse di alcune potenze occidentali che possiamo fare tranquillamente i nomi degli Stati Uniti della Francia per esempio per quello che riguarda l'intervento in in Libia
Dove è stato rovesciato il governo di Gheddafi
Per poi lasciare nel caos la Regione per motivi chiaramente legate a interessi economici in primo luogo di di queste potenze coloniali
E chi è stato danneggiato è stato il l'Italia in questo caso che aveva dei rapporti privilegiati con il governo di Gheddafi sul quale naturalmente si può discutere poi sul dagli aspetti etici me sembra sempre un po'comunque ingenuo o anzi il contrario perché dietro l'ingenuità poi c'è un c'è naturalmente tutto l'interesse che deriva da rappresentare qualcuno come mal Baggio
Allora dire che che il Governo di Gheddafi era un governo negativo non autorizza comunque alcuni paesi a diciamo intervenire in maniera violenta come è stato fatto
Per rovesciare quel governo la stessa cosa si è tentata con la Siria si è fatto passare per interventi per una rivolta popolare quella che poi si è visto essere una operazione
Coordinata in gran parte dagli Stati Uniti ed altre potenze dell'area
Abbiamo visto appunto proprio recentemente notizie
No assolutamente indubbie su un coinvolgimento britannico dei finanziamenti ad alcuni gruppi jihadisti in Siria
Quindi
Diciamo che la la favola delle primavere arabe come rivolta popolare di dei popoli oppressi dalle potenze appunto di questi governi tirannici la stessa storia dell'Egitto di di Mubarak
Una storia che sta poi ha ha dato dei risultati
Totalmente ridicoli in quello che poi è accaduto dopo con dolore della salita al potere di un governo quello dei Fratelli Musulmani che voleva imporre la legge islamica e in un Paese laico con una storia millenaria come l'Egitto che naturalmente si è rivoltato a questa follia islamica riportando al potere un governo militare quindi ecco queste favolette che ci vengono raccontate purtroppo ci vengono raccontate perché c'è una grande ignoranza in nel nostro Paese e in generale in Occidente sulla vera storia
Di queste regioni di questi Paesi così importanti dal punto di vista strategico ed economico per l'Occidente e credo che questa ignoranza sia in parte voluta cioè non è un caso che in Italia tante istituzioni importanti come per esempio l'Isiao o come
Dissi tutto per l'Oriente versino in condizioni molto difficili dal punto di vista economica non c'è la volontà di promuovere la conoscenza di questi paesi e di queste colture di queste lingue e credo che questo sia qualcosa di in qualche modo voluto non credo che sia solo il frutto di ignoranza ingenuità e e quindi ecco quello che forse bisogna fare per usare una parola che fa un po'paura oggi
Bisogna fare un jihad gli alza Bethe che significa
In realtà non significa guerra santa come spesso si dice in maniera sbagliata Jihad è uno sforzo allora bisogna fare uno sforzo per la comprensione per la cultura bisogna leggere bisogna informarsi
E bisogna cercare appunto di andare oltre lo stereotipo che ci viene regalato dai mezzi di comunicazione di massa però ci vuole uno sforzo di ognuno di noi perché queste cose non sono semplici e quindi non si possono apprenderete con poco sforzo ci vuole un jihad per veramente capire meglio questa situazione
Colmando le proprie lacune andando avanti su questa strada ci
E quindi leggendo i libri che che servono come per esempio il libro di di branco che molto utile
Il califfo di Dio non credo che ci sia tempo quelle domande però c'è tempo per vuol dire che c'è questo bellissimo libro desidero anch'io desidero alla cattedrale sommerso ricerca del Sacro perduto
Che in parte affronta anche i temi islamici ma affronta anche temi diversi come il buddismo il mondo greco il politeismo al mondo bizantino quindi leggete anche questo