La cosa giusta, idee per il diritto allo studio, l'università, la ricerca

Grazie per essere intervenuti questa mattina
La giornata molto importante per la università e ricerca e le
Diciamo le
Discussioni che il Pd comincerà a fare
Proseguirà
E in queste nuove stime prossime settimane
Apriamo la giornata dando la parola a Francesco Verducci che è il responsabile del dipartimento università e ricerca dei Pd nazionale
Grazie Raffaella grazie
Ad ognuno di voi per essere per essere qui spero che questo incontro posso avere un grande valore un grande significato
Per noi del partito democratico lo ha questa sala il lavoro che stiamo facendo
Che continuerà soprattutto ha per noi un grande significato
Il senso è costruire un luogo di dialogo di scambio di idee di progettualità riallacciare un filo un legame con mondi energie intelligenze
Che per la politica per noi sinistra
Per noi democratici sono vitali e che vitali sono ancora di più in primo luogo per il nostro Paese ecco questa consapevolezza spesso viene smarrita ed è un errore pesante
La battaglia per l'università e la ricerca è una battaglia innanzitutto culturale e politica perché università e ricerca sono un bene pubblico nevralgico capace
Di dare linfa e vitalità alla nostra democrazia oppure il rovescio della medaglia
Discreta utilizzarla e di INCE parla ecco in questi ultimi dieci anni di feroci polemiche
Anti-casta molto spesso giustificate
Scandali e baronie in questo mondo scan delle baronie che sono vergognosi sono ributta anti sono da debellare con il massimo
Di prontezza ed energie anche intervenendo nei meccanismi di reclutamento ma scandali e baronie sono stati spesso presi a pretesto per furiose campagne contro l'università pubblica
Che hanno dato copertura ideologica e mediatica a politiche punitive che i tagli operati da Tremonti tra il due mila nove e il due mila dieci
Hanno esemplificato a perfezione un biennio quello lì
In cui il combinato tra la mannaia di Tremonti e delle norme della Gelmini hanno costretto il sistema ad una
Durissima involuzione con i forti sempre più forti e di deboli sempre più deboli e mentre diminuivano drasticamente
Immatricolazioni studenti laureati il numero dei ricercatori e dei docenti sappiamo gli effetti del blocco del turnover
Docenti che sono diventati nel nostro Paese tra i più anziani d'Europa eh commentava una precarietà che era sempre ed è sempre meno fisiologica invece sempre più cronica
E qui nella crudezza di questi elementi c'è il cuore del problema
L'essenza della questione universitaria oggi nel nostro Paese questa il nodo con il quale
Fare i conti per ribaltare il decennio
Horribilis come lo ha efficacemente definito Valeria Fedeli qualche giorno fa e voglio ringraziare Valeria prima che valere diventasse ministro sedevamo vicini nei banchi in Senato abbiamo fatto insieme tante battaglioni in particolare quella per le unioni civili poi ringraziarla per essere qui per partecipare sin dall'inizio
A questa nostra giornata di lavoro voglio ringraziarlo soprattutto per quello che sta facendo molte cose importanti e poi le dirò
Beh voglio ringraziarla anche per tenere
Sempre il punto su un tema decisivo anche per l'università e per la ricerca quello della parità di genere
Così come voglio ringraziare il presidente del del PD Matteo Orfini la sua presenza qui le sue conclusioni della prima parte dei nostri lavori hanno un significato politico
Il tema invertire la tendenza ricostruirà riconquistare terreno
Quando tre mesi fa mi è stato chiesto di di di costruire un dipartimento su Università e Ricerca la prima cosa che ho pensato è che per avere la fiducia
Di questo mondo dell'innanzitutto averne altrettanta verso questo mondo sta per la trasmettere è un mondo ricco complesso a tutti gli affetti
Un pensatoio militante un pensatoio Italia una grande base per progettare il nostro paese è un mondo
Che ho vissuto e vivo e quando sei nelle Aule di una delle nostre università o in un laboratorio di uno dei nostri centri di ricerca ecco non c'è solo un sentimento di rispetto e di fiducia
Ma di orgoglio e gratitudine per le positività incredibili che da questi luoghi nascono e dietro quei moduli didattici quei progetti di ricerca c'è il vissuto di storie personali brillanti entusiaste eppure spesso mortificate disillusione frustrate
Il precariato è la somma di tutti i nemici che vanno sconfitti
La ricerca ha bisogno di continuità e di certezze
E solo così è in grado di fare massa critica di diventare infrastruttura di punta anche a livello europeo e per darsi reciprocamente fiducia c'è bisogno di dire e di fare la cosa giusta che il titolo di questa nostra giornata di lavoro a pensarci bene questo è il tema prioritario non solo per tornare ad investire risorse ma per fare in modo
Che queste risorse diano frutti che non vengano sprecate l'incontro di oggi serve
A capire insieme da dove partire
Innanzitutto per non sbagliare più perché non possiamo più permettercelo
Per direi fare la cosa giusta perché lo sappiamo
Le parole sono importanti e
Chi pensa male parla male e allora quali sono le priorità quali sono le parole chiave
Qual è l'Italia che noi vogliamo nei prossimi dieci anni e qual è il sistema universitario e della ricerca per l'Italia del due mila trenta c'è un nesso strettissimo tra il futuro dell'università e il futuro del Paese
Noi vogliamo un Paese che riesca a sconfiggere la crisi che ancora ci attanaglia nonostante i dati finalmente confermino la ripresa economica
Una ripresa occupazionale ma le ferite le portiamo ancora e lo sappiamo dovute ad una crisi che al tempo stesso sociale e democratica
Che è una crisi sociale e quindi anche una crisi di svuotamento della Democrazia ingigantita da politiche sbagliate negli anni nel negli anni scorsi Dari celle ricette fallite dell'austerità e del rigorismo centrali l'università centra la ricerca con tutto questo sì naturalmente centra
Tantissimo
C'entrano i tagli il definanziamento la marginalizzazione di tutto questo dall'agenda politica il discredito nel discorso pubblico la delegittimazione nel senso comune quante volte abbiamo sentito
Conversazioni per strada su un autobus dire
Ma che mandi a fare il tuo figlio all'università sono soldi sprecati
Ecco in questa battuta c'è tutto il senso di sfiducia il rancore e il malessere di una società che non crede più in se stessa
E nel Paese in una sfida collettiva innanzitutto perché si sente tradita e in questa battuta però c'è anche un punto di verità drammatico la difficoltà per chi viene da una famiglia disagiata ad entrare nell'università ad essere accolto
E messo a proprio agio a livello di servizi e a livello anche di didattica affinché non abbandoni affinché non ingigantita la in gigantesca la statistica dei dispersi e poi una volta uscito quel ragazzo con un titolo di studio dopo anni che hanno significato per la famiglia un investimento difficile da sostenere
C'è la difficoltà a trovare un lavoro all'altezza del bagaglio di formazione del talento delle aspettative maturate
Ma in quella battuta in quel senso comune che studia fare
C'è soprattutto una grande menzogna
Perché il tempo della società della conoscenza della rivoluzione telematica
Da a chi studia enormi vantaggi rispetto a chi non lo fa per trovare un lavoro in poco tempo che sia stabile e che possa essere anche di buona qualità e allora quello una bugia regressiva
è una bugia reazionaria è una bugia qualunquista
Che capovolge secoli di rivendicazione per l'emancipazione sociale
Perché lo sappiamo studiare è il modo per affrancarsi dai vincoli dai condizionamenti di nascita di contesta il modo per usare la folgorante definizione di canti
Bellissima
Di uscire dallo stato di minorità e la minorità e l'incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro che c'è di più importante in una democrazia e allora l'università e la cittadinanza
E a rimuovere gli ostacoli che limitano l'eguaglianza e impediscono sviluppo e partecipazione l'articolo tre della nostra Costituzione e l'orgoglio l'orgoglio di un contadino l'orgoglio di un operaio nell'avere un figlio laureato e la storia della costruzione della nostra democrazia e della nostra Repubblica sono le nostre storie familiari permettete ero
Permettere di dirmelo di dirlo e la storia di mio padre e figlio di mezzadri molto poveri che per studiare dovette andare in seminario
Ma oggi sempre di più laurearsi sono i figli di chi già è laureato
E questo produce un arretramento più luce produce chiusure separazione
Si blocca la mobilità sociale l'ascensore sociale crescono le diseguaglianze in questa legislatura abbiamo fatto tanto risultati concreti per diminuirle queste diseguaglianze per abbattere abbassare gli innumerevoli muri di una società
Che stinta mente aperta
E che ha fintamente connessa invece piena di disparità soprattutto una le opportunità
Dove le prospettive di vita di un giovane dipendono in gran parte dal reddito e dall'istruzione dei suoi genitori disparità e diseguaglianze che senza l'intervento della politica
Sì auto perpetuano ci ingigantiscono e c'è un enorme capitale umano che viene perso bruciato un potenziale inespresso che pesa come un macigno come una zavorra
Sulla possibilità di crescita economica e sulla credibilità e la legittimazione sociale delle nostre istituzioni Budapest l'università costruisce
Classi dirigenti e questioni sociali che l'insieme missioni diverse
Guai a renderle divergenti quelle missioni perché devono stare insieme
Costruire l'élite e le fondamenta democratiche del nostro Paese
Quale modello di paese e quale modello di università vogliamo
Quello forzosamente introdotto da Tremonti con i tagli università ristretta selezionata sulla base del censo concentrata sempre di più in alcune zone geografiche
Tagliamo i fondi e vediamo che effetto fa
E l'effetto lo abbiamo sotto
Sotto gli occhi modello sbagliato e dannoso che allontani il nostro Paese dalla sua naturale vocazione quella di puntare sul capitale umano sull'eccellenza sull'innovazione
Modello che ci fa perdere posizioni in un contesto mondiale in cui l'economia competono per capacità di ricerca avanzata per il numero dei brevetti e dunque sulla base della qualità della capillarità della diffusione del sistema di alta formazione un contesto
Caratterizzato
Da una globalizzazione
In cui il mutamento tecnologico e travolgente rapidissimo
Il sempre di più è mutamento sociale di diamo il tempo che sembrava avveniristico
E che invece è arrivato prepotentemente dell'intelligenza artificiale dei Big Data dei del cloud computing del dell'internet in cui gli oggetti luoghi dialogano tra loro
Questo ecosistema che definiamo economia industria quattro punto zero e lo hanno dobbiamo decidere
Che questo il punto dove stiamo una dobbiamo decidere dove vogliamo stare non sistema Paese noi che siamo qui che siamo impegnati dobbiamo decidere chi vogliamo essere per stare nella fascia
Alta
Dei diritti e delle opportunità allora abbiamo bisogno di un modello largo di università non più parametrato su un'offerta angusta per mancanza di finanziamenti
Ma sulla domanda sul grande potenziale delle nuove generazioni
La categoria che più sta pagando la crisi è quella che più lo dobbiamo aiutare ad essere protagonista
Ed è il senso del lavoro importante di Valeria Fedeli in questo anno il senso del costo standard un ribaltamento divisione
Per farlo servono appunto forza politica progettualità serve un'alleanza tra la politica e tutti i soggetti dell'università della ricerca mettendo da parte ciò che troppo spesso impedisce cioè incomprensioni diffidenze per costruire un fronto col fronte comune archiviando
Micro corporazioni micro rivendicazioni particolarismi
Tenere insieme in una visione strategica in un progetto politico unitario politiche per l'alta formazione
Per l'industria per il mercato del lavoro per la pubblica amministrazione
Questi quattro temi
Siano tutt'uno strategicamente in modo da creare le condizioni affinché la laurea sia utile efficace affinché il sistema economico sia in grado di valorizzare il recepire i percorsi formativi
Affinché crescano i benefici per costruire ecco
E così sistemi territoriali perché sempre di più saranno i territori avvincere o perdere a fare le differenze nella nel nella nostra dinamica globale
I territori capaci
Di avere uno sviluppo socio economico imperniato su distretti tecnologici avanzati quindi sulla ricerca sull'università capaci di attrarre know-how e capitali e questo
è il destino non solo dei grandi territori del Nord
Questo può essere il destino dei grandi territori del Mezzogiorno nel nostro Paese
E in Europa come è avvenuto ad esempio a Napoli dove grazie alla Federico secondo il centro l'unico centro di formazione della Apple a livello mondiale ha trovato casa nel quartiere di San Giovanni può avvenire
Avviene già nel nostro Paese questa sinergia questa progettualità contestuale la necessità
Più gente
Tocca alla politica farlo significherebbe per la politica tornare ad essere ad a vere un ruolo forte di programmazione strategica ed è quello che serve anche all'università
Il minore un ministero strategico di grande valenza impatto politico penso sia fondamentale che ci sia una guida politica di questo ministero per evitare che la prevalenza della tecnica porti al rafforzamento di un qua c'era un po'di regolamenti nient'affatto neutrali
Che anzi squilli possono squilibrare l'intero sistema intorno
Passatemi una battuta che che una definizione di una matematica statunitense intorno a un effetto intimidatorio dell'algoritmo ecco dobbiamo evitare
Il rischio di un affetto intimidatorio dell'algoritmo
Il primo punto è che i tecnicismi devono seguire e non precedere la politica voi ad abdicare alla tecnica che non è mai neutra nel neutrale
Gli algoritmi spesso sono conservativi e regressivi
E non possono essere decisioni di decisore di ultima istanza
E la politica a dover intervenire programmare laddove serve con interventi perequativi
E la storia anche di questo governo in questo anno Valeria lo ha fatto intervenendo a favore di molte realtà territoriali
I sintomi più acuti di della malattia non li abbiamo elencati pochi immatricolati sono troppo pochi soprattutto coloro che voi io no immatricolate sì dopo aver studiato negli istituti tecnici e professionali e quando lo fanno
Sono tra coloro che hanno la più alta percentuale di dispersione
E troppi pochi laureati e troppi pochi
Ricercatori c'è un punto che il più gente di tutti è il più politico di tutti in un sistema sovraccarico di riforme c'è però una riforma che è vitale ed è quella per il diritto allo studio
E il tema decisivo
Mancano
Ancora politiche forti
Manca un sistema forte per il diritto allo studio per l'accesso come lo hanno i Paesi più solidi nel resto d'Europa
Intendiamoci questa legislatura ha segnato uno spartiacque
Quando siamo arrivati nel due mila tredici fondi per il diritto allo studio erano intorno ai centocinquanta milioni oggi dopo cinque anni in questa legislatura sono sui duecento cinquanta milioni e tantissimo
E a questi vanno aggiunti i fondi di una misura che io considero rivoluzionaria voluta con forza dal governo Renzi quella della no tax Saria famiglie che hanno un reddito inferiore ai tredici mila euro
Che non devono più pagare le tasse e famiglie che hanno un reddito inferiore attrici ai trenta mila euro che hanno tasse calmierati
Una misura che io considero simbolica
Redistributiva politica per eccellenza
Ma noi adesso fatto questo abbiamo le condizioni per fare in modo che davvero la prossima legislatura sia
La legislatura del diritto allo studio e c'è un punto sopra
Tutti gli altri servono opportunità e standard uguali in tutte le regioni del nostro paese
Servono livelli essenziali delle prestazioni servono investimento per fare in modo che chi studia a Catania abbia gli stessi servizi e le stesse opportunità di chi studia a Firenze
A Bologna o a Milano
Servizio web forte studentesco
Parliamo di mobilità sociale parliamo di crescita civile un Paese che non studia non ha strumenti non ha anticorpi
Non opinione pubblica consapevole
è importante tutto questo penso di sì penso che tutto questo sia decisivo per il nostro Paese perché un Paese che non ha questo è preda di irrazionalismo e preda di Paure
è preda anche di disinformazione difetti di uso
E preda di una polemica contro la scienza che attecchisce con più Faccioli facilità inoltre che in un'opinione pubblica che ha un cattivo rapporto con l'università la delegittimazione
Dell'università una grande questione democratica
E
Noi la dobbiamo affrontare sappiamo che
Va bene studenti avere popolazione studentesca anche a che fare con il nodo della crisi demografica
Che è un nodo strutturale e allora anche a che fare con una spinta che stiamo dando a che deve essere ancora più forte per l'internazionalizzazione delle nostre università così come poi c'è un punto l'altra a causa delle scarse immatricolazioni era lo dicevo
E voglio tornare su questo
è dovuta a chi viene da un istituto tecnico professionale questo un punto decisivo
Qui serve un segmento cruciale quello di un'offerta terziaria professionalizzante che sia un in piena con i tecnici e i professionali
è il tema delle lauree professionalizzanti
è un tema affrontato da questo governo Valeria solamente ieri ha dato vita a ad un decreto che finalmente fa partire questa sperimentazione che è una sperimentazione decisiva
Si affiancheranno alle altre come avviene in Francia in Germania daranno valore aggiunto ad efficacia ad un rapporto tra formazione pubblica amministrazione lavoro imprese
Saper fare saper imparare sempre in un mondo che cambia velocissimo i macchinari che utilizziamo oggi già tra un anno saranno vecchi tra cinque anni li ritroveremo al MoMA di New York
Apertura e qualità
Vanno insieme
L'università
Un'università più grande
Che ha bisogno di maggiori investimenti e soprattutto di certezza e continuità dei finanziamenti
Questo vale per l'università e questo vale a maggior ragione per la ricerca
E voglio dire un punto nel momento in cui noi parliamo di università
Più grande e parliamo di università aperta
Un punto che forse troppo spesso il nostro partito in questi venti anni ha ha ha quasi scansato facendo finta che che non ci fosse e il punto è quello del numero chiuso
Io penso che un nostro Bettino strategico
A partire dalla prossima legislatura sia quello di creare le condizioni per superare la logica del numero chiuso nel nostro Paese
Numeri chiusi i locali che sono proliferati a livello a livello locale ma dobbiamo
Affrontare questo che per troppi anni è stato un tabù ma io dico a voce alta in una società in cui l'assillo più grande per i più giovani e per le loro famiglie
Quello di essere tagliati fuori dalla schiera delle opportunità
Noi dobbiamo stare dalla parte di chi apre le porte per nessuna ragione noi possiamo stare dalla parte di chi quelle porte le chiude e questa è una battaglia
Decisiva c'è una contraddizione tra deficit di laureati e restrizione dell'accesso c'è un corto circuito aperture qualità naturalmente devono stare insieme
Il rafforza il rafforzamento dei criteri di accreditamento il miglioramento dei livelli decreti da degli accreditati accreditamento degli atenei
Delle rafforzamento delle funzioni di orientamento verso la verso Laure che diano maggiori opportunità
Lavorative
E poi qui c'è un altro punto non solo contingente anche perché lo stiamo facendo ma anch'esso strategico che porto già di per se stesso un grande grimaldello per aiutare il sistema si potrà superare questa strettoia quando
Noi finalmente in metteremo molte forze nuove nell'università e il tema del reclutamento inglese il reclutamento di tanti ricercatori stabili è il tema di questo governo
I più di ottocento di due anni fa
I più di mille seicento
Della di questa legge di Bilancio costruita da
Da Valeria un reclutamento che permette appunto di superare con le strettoie e di combattere
Il precariato ricominciando il percorso la filiera delle carriere all'interno all'università e penso che il tanto che abbiamo fatto povere nella prossima legislatura
Una continuità strategica
Dieci mila ricercatori stabili di tipo B come si dice in gergo in cinque anni della prossima legislatura non lo possiamo fare ed eredi deve diventare un punto di attacco per il
Di e per tutta la politica così come poi ci vogliono investimenti per l'edilizia scolastica questo significa uscire dalla logica della Gelmini
Contrastare il precariato rendere più semplice andare avanti nelle carriere accademiche semplificare le figure del del per il ruolo
Significa la possibilità di un contratto unico del per ruolo che ha corti
Troppe figure non solo precari ma con troppe tipologie di di precariato
Significa anche dare più forza ai dottorati ne abbiamo parlato prima di aprire la sessione pubblica di questa giornata io sono orgoglioso che oggi prima di questa giornata qui dalle nove e mezza si sia ci siamo riuniti tanti dottorati ospiti in questo luogo in un percorso che stiamo facendo insieme
Dario Di forse dottorati che sono un segmento anche simbolico di chi fa ricerca
Ma non è destinato solamente alla carriera
Universitaria patto che noi vogliamo che non sia solo così a patto che la politica valorizzi il dottorato anche per il sistema economico anche per le imprese anche per la
La pubblica amministrazione come accade in molti Paesi a patto che diventi un titolo di studio finalmente premiante per il mercato per il mercato del lavoro
Rendere limpida la governance del nostro sistema fare in modo che la valutazione che strumento fondamentale per l'autonomia che decisiva per il nostro sistema
Non si sostituisca la politica appunto guai se per rimediare agli errori frutto degli arbitri della politica Ca'dessimo Nenni Nenni gli arbitri
Opposti il decisore di ultima istanza rimanga sempre la politica per correggere i fallimenti del sistema come si usa dire e ce n'è uno in particolare tra questi fallimenti che è il più urgente per noi
Ed è quello del divario territoriale
Un divario territoriale che allontana drammaticamente alcune zone del Paese da altre zone del Paese
Lo dicevo prima
Interventi di Palermo in questo anno sono stati significativi
Questo è un tema strategico per noi
La la questa divaricazione questa questa cesura
Ecco concentrazioni eccellenze abbassare importanti certo
A patto però
Che si sappia che non possono esistere senza che cresca il valore medio della ricchezza del sistema tutto insieme
A patto anche che i meccanismi premiali non diventa non diventino una rendita strumentale e il tema dei criteri di finanziamento dell'università di enti di ricerca un tema non tecnico un tema politico
Un altro grande tema politico è quello della valorizzazione della didattica fare in modo che Conti di più
Nel meccanismo della valutazione oggi troppo sbilanciato sulla ricerca ma di valutazione sua didattiche dei Valeri per i singoli e per gli atenei
è un tema anch'esso molto moderno molto decisivo è anche il tema legato alla cosiddetta terza missione al territorio
Va aiutata l'autonomia virtuosa vanno sbloccati
La sbucato quel tetto nazionale al turnover che impedisce a tante università di poter utilizzare le risorse che hanno e che stanno e che stanno da parte
Chiudo dicendo
In una parola che va ricostruita la fiducia tra i soggetti del sistema e tra il sistema e la società
Con molti che sono qui associazioni studentesche
Ricercatori tanti docenti ci siamo molto sentiti e anche visti in questi giorni giorni della legge di bilancio per fare in modo che
Contenesse le cose giuste e le parole giuste per una proposta complessiva
A tutti quanti con tutti quanti ci siamo detti che il patto era di non vedere le singole cose e permettetemi di dirlo
Neanche l'entità delle singole cose alcune sono molto importanti altre sono importanti in parte
Ma qui conta vedere le cose tutte insieme nel loro progetto complessivo trovare dove si può trovare in filigrana una traccia politica strategica
Il diritto allo studio i fondi che abbiamo conquistato
Per il lavoro sinergico tra governo al percorso parlamentare il piano degli di reclutamento dei ricercatori contro il precariato
Le risorse finalmente dopo più di dieci anni per rafforzare la borsa del dottorato la semplificazione amministrativa
L'atto la statizzazione dei conservatori delle accademie che in capo agli enti agli enti locali
La stabilizzazione dei precari della ricerca un intervento difficilissimo a farsi che grazie alla nostra determinazione alla determinazione delle ministre fedeli e Maria e Madia noi oggi siamo stati in grado di fare una porta aperta
Certo non basta mai una porta fondamentale che consentirà di fare ancora il tema degli scatti stipendiali
Per i docenti un tema già affrontato dal Governo con scatti che a partire riconoscendo un tema politico con scatti che a partire dal due mila venti diventeranno a parità di importo da triennali e biennali e quindi consentiranno soprattutto ai più giovani non solo di recuperare la carriera ma incrementare
Anche lo stipendio e poi c'è un tema
Che nel percorso parlamentare stiamo affrontando quello del due mila diciotto del due mila diciannove un tema riconosciuto dal governo nel percorso al Senato e questo riconoscimento ci dà le condizioni perché ci sia un esito positivo alla Camera io spero con forza che su questo ci sia
Un emendamento
Un emendamento governativo un lavoro importante che parla che parla al futuro in quell'emendamento tra l'altro c'erano appunto norme per superare il tetto nazionale per aumentare ad esempio la quota che nei dipartimenti di eccellenza sono destinate ricercatori tipo B che è nato dal lavoro comune con la struttura del ministero che ringrazio
Che è che attorno a Valeria e con appunto l'Associazione dottorandi
Contanti ricercatori con con tante associazioni un lavoro importante che parla al futuro che contiene già un percorso condiviso fatto fatto insieme a cui dobbiamo dare continuità questo è il senso di questo incontro di oggi
Dire le cose che vanno quelle che non vanno
E dire anche e a questo ci tengo enormemente
Laddove una vittoria seppur piccola e parziale una vittoria viene portata a casa dire che quella vittoria c'è stata io sono molto orgoglioso che quando siamo riusciti ad ampliare in una con un emendamento la notte di discussione sul decreto fiscale la platea delle famiglie che possono detrarre le spese per gli affitti
L'Udu Unione degli Universitari abbia fatto un volantino dicendo prima vittoria ecco io sono orgoglioso non solo di quell'emendamento fatto da colleghi
Ma anche lì quel volantino perché attenzione per vincere questa battaglia noi dobbiamo sconfiggere una pendenza quella per dirla con un motto Celebre
Della notte nera in cui tutte le vacche sono nere se nessuno distingue più le vittorie seppur piccole noi quelle vittorie grandi e piccole non potremo più conquistarle e questo Accra a tutti noi che siamo impegnati io devo devo chiedere
Ecco
Tra pochi giorni
Un altro elemento di grande importanza ci sarà un elemento strategico
Di per se stesso enorme di per se stesso annunciato da Valeria Fedeli nei primi giorni di settembre
I quattrocento milioni per il primo una
Non solo una grande boccata d'ossigeno ma un segnale
In un Mondo che ha bisogno di di finanziamenti per fare ricerca di base
Per fare ricerca sul territorio
Risorse per i laboratori quattrocento milioni non ha non era mai accaduto al nostra memoria da moltissimi anni a questa parte appunto
E questo grimaldello serva a fare in modo che nel nostro Paese ci sia anche qui
Una politica unitaria sulla ricerca una nuova politica del finanziamento pubblico sulla sulla ricerca una programmazione nazionale che eviti frammentazione
Un bando che sia chiaro per evitare quella che Elena Cattaneo che oggi pomeriggio interverrà ha chiamato il rischio di bandi che assomigliano ad una lettura dei tarocchi
Per fare in modo che ci sia integrazione tra percorsi di ricerca nelle università e negli enti legami tra ricerca e impresa e territorio per fare in modo di presidiare le grandi frontiere tecnologiche che sono strategiche per il nostro per il nostro Paese i nostri ricercatori sono circa il sette per cento sei virgola otto per cento a livello di europea ma
Trainano più dell'otto per cento dei grandi progetti di ricerca a livello europeo
Bisogna interrogarsi su questo dato perché è un dato di grande valore di grande importanza
E allora chiudo dicendo che questo tema della ricerca della libertà del
Ricerca sta sulle nostre spalle sulle vostre spalle ieri sera mentre scrivevo questi appunti
Mi tornava alla mente
L'impegno di
Un ragazzo di vent'otto anni l'età di molti che sono qui un'età media tra la mia degli anni mio quarantacinque quella dei miei figli che ne hanno diciassette sedici un'età media età cruciale decisiva un ragazzo che credeva
Nell'università
Credeva nel diritto allo studio nella ricerca nella ricerca per capire il mondo e per cambiarlo credeva nella libertà della ricerca che è fondamentale per la nostra democrazia quella libertà
Della ricerca di cui Giulio reggenti e il simbolo più grande
Simbolo deve essere aperto
Che siamo qui un grande riferimento grazie a voi per questa giornata per quello che abbiamo fatto e soprattutto per quello che continueremo a fare insieme dico all'università viva la ricerca vive al diritto allo studio
Ora
Zanin presidente del consiglio nazionale degli studenti universitari
Buongiorno a tutti
Ringrazio sin d'ora il senatore affetti perduti per l'invito e tutto il partito democratico per aver deciso di dedicare una giornata
A termini secondo me cruciali e spesso non considerati come come si dovrebbe fare e quindi Dean grazie con in piazza eressero qui intervenire rappresentanza nel consiglio nazionale degli studenti universitari
In servizio
Nell'essere comunque l'organo di massima rappresentanza nel nostro Paese si trova svolge non vuole capire inevitabilmente cruciale per quello che sono i processi decisionali che riguardano appunto l'università il sistema universitario tutto
Quest'organo negli anni ha acquisito via via comunque maggior consapevolezza e centralità nel dibattito politico una centralità che però non è ancora sufficiente su cui dobbiamo tutti insieme comunque insistere
Non sempre per noi è semplice ricevere comunque un ascolto immediato un dialogo che sia concreto comunque costruttivo naturale
E quindi molto spesso mi tocca rilevare che tanti delle istanze che portiamo avanti delle battaglie delle discussioni sono spesso ignorato magari rimangono sospese non trovano un seguito necessario
Quindi non è sempre semplice lavorare per l'organo che rappresento
Da tempo la natura di di quest'organo comunque ha vissuto dei dei cambiamenti e a distanza di vent'anni dalla sua istituzione sempre più viva l'idea condivisa che quest'organo debba essere riformato
Partendo dal titolo della giornata io lo condivido molto penso che sia proprio la cosa giusta per vizio di parlare insieme di questi temi coinvolgendo tutti gli attori che animano le università italiane
Il diritto allo studio per molti anni è stato condannato ad un costante grave status di Generali sotto il finanziamento
E soprattutto in questi ultimi anni ne stiamo pagando tutte le conseguenze come detto anche prima di me
E quindi non contenta già disinvestimenti se anche scelto pulita poi di disperdere spesso esigue risorse scelte discutibili e spesso con misure sfotte quasi letterali piuttosto che finanziamenti strutturali
Per fortuna però alcune correzioni soprattutto recenti sono state comunque fatte anche se si tratta comunque di un primo passo
E penso sia comunque necessario sottolinearlo anche perché rispondono anche le richieste che come Consiglio nazionale e non solo abbiamo portato avanti
Infatti la dismissione di fatto delle super borse a copertura dell'aumento generali del FIS d'e quindi di un fondo ordinario di finanziamento e ciò che sempre come se avessimo all'unanimità abbiamo fortemente richiesto
E quindi l'aumento contestuale complessivo a trenta milioni ecco
Una cosa bella
Che sono contenta di condividere oggi è evidente che ovviamente si tratta di un primo finanziamento che non andrà a risolvere il problema tutto italiano dell'Italia in un beneficiario però si tratta di un fare di un finanziamento sicuramente più coraggiose di quello che era in partenza nel testo appunto del
Gravidanza
Noi continuiamo infatti ad essere uno dei paesi comunque che Menin versa in istruzione a livello europeo e questo si ripercuote soprattutto se gli studenti che almeno la possibilità di poter iscriversi all'università di passare dalla scuola e l'università
Ricordo sempre due esempi la Franza che mediamente spende trecento Euro comunque per l'università e la Germania che dire turare alcuni Länder ha raggiunto la gratuità io credo che anche in Italia si dovrà prima o poi raggiungere questi risultati serve quindi aumentare la fascia in maniera cospicua in modo tale da poter ridurre sensibilmente la contribuzione studentesca quindi sfruttare distendere no no la no tax area che finalmente di recente è stata istituita e questo ovviamente appare è fondamentale anche nell'ottica di implementare delle strutture didattica servizio veramente degli studenti che sono indispensabili per evitare anche l'abuso dell'istituzione di corsi ad accesso programmato locali
Per quanto riguarda le immatricolazioni tema toccato in prima è vero che sensata comunque una positiva inversione di tendenza nell'ultimo periodo però non siamo ancora arrivati ai livelli positivi
Che il nostro Paese ha conosciuto però ormai troppi anni fa
E soprattutto a registrare un calo sempre più evidente sono state proprio le regioni del Mezzogiorno e quindi rimane una forte una forte differenza territoriale tra Nord e Sud che ha portato ovviamente ha davvero Atene ha davvero Atenei con maggiore disponibilità
Economica temi sempre me e più in difficoltà e quindi io credo che se si vuole effettivamente correggere questa rotta come dicevamo bisogna prendere atto di queste differenze bisogna darla correggere bisogna eliminarle una volta per tutte
Io credo che il tema dell'accesso all'università comunque non possono essere unicamente ridotto ovviamente a un problema di assenza di risorse generali per garantire comunque reali diritto allo studio
E di mancanza di un sistema comunque di orientamento che sia del verificarsi funzionale perché c'è anche indubbiamente un fattore di natura normativa
Che mi sono anche un po'come dire insistentemente lo ripeto ogni volta che mi viene data la possibilità di intervenire però penso che sia proprio un punto che va affrontato ed ha fatto veramente perché la legge duecentosessantaquattro del novantanove
Che prevede appunto la programmazione all'accesso
è una legge che ormai ha compiuto vent'anni e che va sicuramente rivista va ridiscussa anche alla luce dei Contini cambiamenti degli eventi che i nostro paese ha registrato e quindi è evidente che qualcosa non sta funzionando sta funzionando male
E quindi sempre in riferimento a questa legge in particolare l'articolo due che affronta appunto la terra Maffè locali e probabilmente io credo che si sia perso un po'di vista la ratio di questa norma
E bisogna quindi analizzare come e in che modo queste misure abbiano contribuito ad accrescere effettivamente la qualità dell'offerta didattica ovviamente si presterebbe un lungo dibattito però un dibattito che noi dobbiamo finalmente iniziare
Non può però esserci discussione sull'accesso in università che non tenga conto anche ovviamente il sistema di valutazione e accreditamento dei corsi non tanto perché gli MD riferimento e novecentottanta sette
è stato interpretato in maniera discutibile
E utilizzato spesso anche come volani giustificazione dell'introduzione tappe dei numeri programmati un caso eclatante fu proprio quello di Milano i pochi mesi fa
Nell'anno in questione è quella che impedisce infatti l'accreditamento di nuovi corsi in caso di mancato rispetto dei requisiti o che c'è tra l'apporto studenti e docenti si tratta quindi di una degli aspetti più incisivi
O meglio penso anche di non esagerare si dico penalizzanti quindi la valutazione assunto un carattere eccessivamente punitivo e non perequativo portando quindi a tenaglia concorrere in maniera poco felice
Per questo l'impianto della veduta azioni io credo debba essere ripensato finché non sia più uno strumento che alla lunga porti alla contrazione del sistema universitario ma che miri invece ad ottenere un'università pubblica diffusa e di qualità su tutto il territorio nazionale
Ci tengo a ricordare poi che come Consiglio nazionale abbiamo i nostri dibattiti comunque da sempre chiesto una modifica appunto di questo di AN
E l'abbiamo fatto anche soprattutto all'interno di una discussione che è alta a dell'attualità che proprio quella sulle lauree professionalizzanti
L'avrei professionalizzanti che non abbiamo mai contestato in maniera come dire aprioristica ma ci siamo trovati appunto a discutere questo Nuovo Progetto perché non abbiamo mai capito inizialmente in che direzione volesse volesse come dire inseguire è stato fatto un lavoro dalla cabina di regia che era coordinata dal sottosegretario Toccafondi che ormai sono quasi un anno fa aveva appunto convocato i soggetti del mondo insomma coinvolti in questo percorso per discutere insieme di che cosa volevamo appunto da questo nuovo percorso
Purtroppo mi tocca rilevare che si tratta di un percorso che comunque a noi risulta mozzato Petteni fiato e non si è mai concluso è vero è stato firmato proprio l'altro giorno questo decreto però a seguito del lavoro della cabina di regia che ha prodotto un Documento di Indirizzo
Noi non solo noi avevamo comunque formulato dei pareri che analizzavano quel documento che chiedevano comunque ulteriori chiarimenti e facevano anche delle proposte concrete
E alle quali però non hanno sì ma non abbiamo ricevuto riscontro quindi la curiosità di vedere come questa fase di sperimentazione insomma avrà seguito nel Paese sicuramente viva e come organo non mancheremo di sottolinearne ovviamente criticità oppositività ove queste appunto si verificheranno
Per quanto riguarda i rischi rispetto il dibattito in corso in questi ultimi mesi e mi avvio comunque
Alle conclusioni mi preme sottolineare un tema che era alta prima di me è stato già citato nell'ultima seduta del servizio uno I avevamo proprio votato all'unanimità una mozione che riguardava proprio le detrazioni sugli affitti per gli studenti fuori sede
Ebbene parte delle nostre istanze sono stati proprio ascoltate questi io penso faccia onore al Consiglio nazionale e risponda proprio a quelle richieste dice Intra vita comunque di considerazioni che la rappresentanza universitaria deve avere all'interno del Paese nel decreto fiscale infatti è stato eliminato il requisito nella residenza in una provincia diversa rispetto a quella dell'università
Per poter appunto decreto detrarre il cane rimangono i cento chilometri vini comunque introdotto un requisito alternativo
Dei cinquanta chilometri nel caso in cui si tratti studenti comunque residenti in aree montane o disagiate io credo sia sicuramente un primo passo importante
Sarà utile però a ridurre ulteriormente il chilometraggio per tutti individuare con precisione questa aree montane disagiate ma soprattutto rendere strutturale questa misura che ad oggi rimarrà valida solamente per i prossimi due anni
Io vi ringrazio veramente per la tensione e come presidente del Consiglio nazionale mi auguro che il sistema universitario possa migliorare significativamente nel breve termine
E certamente il tempo che c'è da qui alla fine della legislatura è poco però io credo che rimanda comunque ferma la necessità presente e futura di ripensare nuove politiche e strategie
Insistendo sui finanziamenti e quindi l'augurio che mi sento di farsi è che la politica riesca a cogliere questi suggerimenti a dimostrarne infatti grazie
Chiama Giulio forme dica il coordinamento dottorandi Enna qui seguirà l'intervento di Walter Tocci
Grazie
Grasselli invito io sono di formazione un naturalista e pertanto vuole spendere il mio breve intervento provando a riflettere spero in modo non troppo originale sulla nostra diciamo natura umana e come chiave di lettura per il tempo che stiamo vivendo e per il percorso che abbiamo intrapreso è anche per una sorta di definizione di comunità la qual è un concetto credo molto importante del mondo accademico
Lo faccio parlando di scimpanzè e bonobo e due specie di primati a noi più vicine sei milioni di anni di distanza più o meno
Esse possano essere visto sono state viste come due facce della stessa medaglia una metafora la nostra stessa natura umana un po'bipolare il bonobo buoni i malvagi scimpanzé
Entrambi comunque molto intelligenti
Sono sicuro che che Francesco quando mi ha invitato tutto si aspettava qualche parola sedici e mia mamma è troppo tardi tende
No comunque spero punto dimostrare adesso che a questo ha un senso allora dicevamo due due specie il Pantano Dieter lo scimpanzé che vive in clan e che già una famosa
Studiosa di primati genico dall'aveva osservato che che con questi primati si fanno spesso la guerra tra loro anche commettono quelli che noi definiremmo omicidi sono molto aggressivi diciamo sono al c'è molto vi ho molta violenza potremmo associarli all'egoismo nella nella nella nostra specie e dall'altro il Pampanini escusso invece il il bonobo che vive Placido sulle rive
Del fiume altruista pratica una muove molto libero
Insomma quindi ha trovato una risoluzione pacifica dei conflitti attraversa anche questo questo modus vivendi
Incidentalmente gli scimpanzé sono anche quelli che vivono in clan dominante da uomini mentre i bonobo in come in comunità dominate da donne
Ognuno tragga le generalizzazioni che che preferisce se possibile ovviamente a trarne alcuna
Comunque tornando al bonobo gli scimpanzé si possono essere visti un po'come lo Ying e lo yang Renato romana no si tratta parimenti una semplificazione eccessiva anche una visione un po'manichea della natura ma ad ogni modo è una diciamo come ipotesi lavoro prendiamola per questi pochi minuti comunque ecco nella metafora gli scimpanzé raccontano un mondo governato
Dalla legge del più forte dove le idee l'impegno volontario sembrano trovare sempre meno spazio dove contano lobby dove sembrano dominare solo termini quali interessa il profitto mondo asfittico dominato qui da interessi individuali contrapposti
Quindi quale può essere il senso di una comunità accademica in un simile scenario bonobo invece raccontano un'altra storia
Che sia semplice mutualismo siamo una cosa rischi in cui tutti si avvantaggiano dove le persone che non necessariamente si amano alla follia ma comunque fa con un vantaggio un percorso condiviso che sia una vera e propria simbiosi cioè dove gli esperimenti lottano insieme per un destino comune la storia di bonobo è completamente diversa e su questo mi aggancio per raccontava i brevemente
Di questo Comitato per la valorizzazione dottorato di ricerca che insieme a molti colleghi dottorandi qui qui presenti i dottori dice che voi presenti oggi abbiamo deciso di di lanciare di fare di far nascere perché come ricordava giustamente senatore Verducci
C'è un un grossissimo problema in Italia di riconoscimento in ambito si accademico ma anche anche soprattutto ex accademico della figura del dottore di ricerca questo probabilmente deriva dal fatto che in Italia si trentotto tardi come come titolo di studi insomma quindi c'è molto da da lavorare ma bisogna anche decidere come si vuole lavorare su questa cosa va bene ci sono punto di in potrà prendere questo questo percorso
Questo in un ambiente lo ricordava sono contento che l'abbia detto senatore Bucci prima in un ambiente in cui c'è chi è oggi muri ci sia chi lascia persone fuori sì al dialogo oppure la violenza
Ciò in realtà riflette io credo una mancanza di dicono di condivisione anche di leadership ma se n'è invece facciano riferimento al sistema della valori positivi rappresentato da Ibra i bonobo i vecchi muri io sono convinto che possano cadere e che nuovi muri non potranno essere essere eretti come una volta ricordato Enrico Berlinguer con parole che per me sono bellissime sei giovani si organizzano se noi ci organizziamo Cipa doniamo di ogni ramo del sapere che alla fine quello che stiamo facendo con il nostro percorso
Di dottorato non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia
E c'era qualcun'altro che senz'altro questo ci credeva e sono molto contento che senatore Buccico abbia ricordato
E come rappresentante i dottorandi a nome anche dei colleghi qui in sala voglio anch'anch'io sottolinea ricordare la figura di di Giulio che geni che appunto una un collega anche se non è avendo non faceva il dottorato in Italia
Lo vuoi fare con una lettera che abbiamo inviato al alla Repubblica che è stata pubblicata poche settimane fa è che abbiamo appunto scritto come promotori del Comitato
Caro Direttore siamo un gruppo di dottorandi e dottori di ricerca italiani che ha profondamente a cuore il proprio paese siamo stati intimamente colpiti dalla vicenda professionale e umana del nostro collega Giulio che Gene
Abbiamo apprezzato che fin dal giorno della sua scomparsa del suo giornale abbia seguito con scrupolo e dedizione
La vicenda la vita di Giulio è stata spezzata troppo presto e troppo duramente però non poterci Noè interrogare non doversi interrogare sulle ragioni della sua morte sulla giustizia di questo mondo
Non è stato ancora possibile fare piena luce su quelli che sono stati gli avvenimenti che hanno fatto la mossa di Giulio anche se noi non smettiamo di sperare
Ma emersa la figura già adesso di un ricercatore molto serio coraggiose votato alla ricerca della verità questa è l'essenza del nostro percorso professionale dunque ciò a cui ognuno di noi legittimamente dovrebbe aspirare
Socrate ha affermato che una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta tuttavia non è neanche giusto doveva morire per la propria ricerca per il proprio lavoro le istituzioni del nostro Paese nonostante la grande attenzione
E anche la grande partecipazione emotiva che c'è stata da parte della popolazione italiana tutta ad oggi non sono state in grado di rispondere a domande di verità che la sua storia solleva pertanto percorrano e non è concesso altro che ricordo Di Giulio
Si dice che nessuno muove veramente finché vive nel cuore di chi resta vogliamo crederci affinché questo ricordo
Non svanì Isca proponiamo abbiamo proposto con questa lettera di istituire in ogni università
Italiana una borsa di dottorato alla memoria intitolata alla memoria di Giulio che geni si tratta di un piccolo contributo dal grande valore simbolico alla meglio gioventù rappresentata da Luís e lei tanti come lui
Questo piccolo gesto accenderebbero secondo noi un faro sulla sua vicenda e consentirà da tanti giovani ricercatori italiani di ispirarsi alla sua memoria nel proprio lavoro quotidiano dottorato è una sfida
E notata una sfida che ricercatore deve affrontare spesso non supportato dovere anche da chi dovrebbe guidarlo tuttavia ai tanti docenti e anche penso molti qui in sala
Che hanno a cuore il nostro alla nostra crescita professionale e umana proponiamo di unirsi a noi e proponiamo alla classe politica
Che si è schierata perché della verità di Giulio di adoperarsi affinché questa proposta diventi realtà
Nella speranza di un esito per quanto possibile positivo della sua di questa vicenda
Ora con Giulio lo scimpanzé che in ognuno di noi apre lo lo scimpanzé quindi la l'atto cattivo della la specie umana che che noi dove ha prevalso ma qui in sala io vedo e penso so anche che ci sono tanti i bonobo quindi tante persone che vogliono altro misticamente
Migliorare la
L'università italiana e e la ricerca italiana
E in ogni caso ai a differenza dell'evoluzione biologica una volta chiarito come stanno le cose noi esseri umani ha la possibilità di scegliere questa scelta è in grado di generare un effetto moltiplicatore enorme di fare una differenza enorme
L'abbiamo visto io credo anche con questa campagna che ricordava prima senatore Buccico per l'aumento delle borse di dottorato che e quasi quasi concretizzato giustamente è un primo passo e speriamo che ne seguano ne seguano molti altri ma è significativo il fatto che davvero questa sì sia stata costruita da da tante persone che simultaneamente hanno lavorato qui devo ringraziare prima di tutto il partito democratico per l'impegno che ha messo in questa in questa in questa campagna
L'amministra Valeria Fedeli che ringrazio moltissimo ovviamente assalto Verducci
I vedo in prima fila il professor Marco Mancini che lo ricordo brevemente Ayala sposerà forse fino a giugno è stato uno di quelli che ha un po'lanciato anche questa idea perché quanto meno quando abbiamo fatto l'incontro all'Ulivo dicembre potrà lamentare post dottorato ha detto beh
Perché no tutto sommato è una cosa che si può fare e io dico spesso lascia intravedere uno spiraglio è più che sufficiente no fai dopo soli si può costruire
L'aumento questo momento ma anche tutte le cose che ha regalato prima per il senatore Verducci sono e devono essere solo inizio dicono che abbiamo iniziato concludo con delle parole che sono mi sono sempre piaciute
E che sono state pronunciate mila ottocentosessantuno da ramo Lincoln a all'alba della guerra civile americana
Una
Quando fece il suo primo discorso inaugurale commesse deciso Presidente degli Stati Uniti
Che appunto sono cosa che faccio mie dice non siamo nemici ma amici non dobbiamo essere nemici anche se a volte la passione poi ci infuocato ciò non può e non deve compiere i legami che ci uniscono e questo si riallaccia moltissimo credo quello che dicevamo prima cioè costruire sempre non
Anche quando le risultato non è quello che ci aspettavamo o è un po'inferiore a quello che ci aspettavamo bisogna sempre cercare di costruire le corde della memoria suoneranno ancora una volta toccate dai migliori Angeli della nostra natura
Migliori Angela nostra natura e quindi da due da oggi o che vogliono essere quegli angeli quei bonobo grazie
Che hanno mantenuto sui senatori indizi precari poi Gianluca Scarano
Buongiorno il primo dicembre una giornata uggiosa Roma è una città un po'depresso
Facciamo un flash back
Due dicembre
Un flash back dicembre due mila e dieci
Roma era attraversata dalla più grande manifestazione di studenti e professori della storia repubblicana un corteo festoso Colorado fu allontanato dal centro dello andò sulla tangenziale
Si affacciano le nonne di di San Lorenzo
Non avevano studiato bene la legge Gelmini non credevano ancora c'era scritto sui giornali guardavo le facce di questi giovani diceva avranno ragione loro e applaudivano è stato un momento di grande solidarietà popolare verso la politica universitaria
Sui giornali si leggeva che legge Gelmini avrebbe riaperto le porte ai giovani nell'università
Si leggeva che avrebbe semplificato tutta l'Amministrazione dell'Università soprattutto si diceva che avrebbe liberato l'università dal dominio dei baroni
Io ricordo lo lo ricordo anche un po'inquietante
Perché in in Parlamento quando la Gelmini fece questo discorso
Con un linguaggio devo dire di destra ma in un certo senso ammiccante un certo sessanta utilissimo che non è del tutto estranea a Forza Italia
Fece questo attacco ai baroni e ottenne un applauso scrosciante di diversi minuti io la trovai molto inquietante perché che il Parlamento facesse una cosa del genere verso una figura istituzionale
Era davvero preoccupante
Le cose sono andate esattamente all'opposto direttori da quel momento in poi sono andati al potere hanno sempre governato università o con un ministro condirettore
Non è una critica al mio carissimo amico Marco Mancini di cui apprezzo ma è una constatazione diciamo così di un nuovo Governance diciamo così del sistema la la semplificazione Saluzzo sostituito da un'alluvione normativa in cui ognuno di noi e non sa più che cosa si deve fare fortunatamente in ogni dipartimento c'è una sorta di sacerdote della normale o al quale andiamo lì a chiedere si può fare non si può fare luci introduce ne I misteri eleusini della burocrazia
E le porte alle porte l'università come sappiamo bene sono bloccate
Il nostro carissimo Pier Luigi Bersani saliti sui tetti
Qui a Fontanella Borghese mettendo quindi il Pd decisamente dell'ottanta anche per farsi perdonare però qualche incertezza che c'era stata invece all'inizio
Però poi diciamo la gestione della legge la fece Profumo uno dei peggiori ministri
Lui che si è inventato quell'assurdo algoritmo che abbassa gli organici a chi abbassa le tasse cioè l'ateneo che abbassa le tasse ottiene una penalizzazione di organi geniale
E e poi i poi gli
Andare avanti comanda davanti insomma
Il pettine festeggiamo dieci anni diciamo le cose come stanno non ha mai avuto una politica universitaria
Mentre i predecessori ce l'hanno avuto non solo i DS io ricordo la Margherita
Che aveva Giliberto Capano allora sostituti ebbero bellissimo Tognon con ricordi convegni dell'Arel grande momento di elaborazione
E quando abbiamo fatto teniamo tutti la speranza che si potesse fare molto di più
Invece non c'è stata per una politica universitaria
Francamente non sa più manco capito nella gestione vuole la legge una vera differenza
Tra noi e loro insomma no di fatto avvenuto fuori una sorta di partito unico dell'università
Quindi quando Francesco Verducci ha preso in mano la situazione
E ha convocato questa Assemblea e ha mostrato grande impegna riorganizzare le nostre forze a riorganizzare un Progetto a me mi si è aperto il cuore perché io sono un uomo di partito anche se adesso questi tempi confusi mi sono trovata a far dissidente ma io sono ripartito quando vedo che il nostro partito si organizza sono felice e mi metto a disposizione
Metto a disposizione mi consentirete anche un po'l'emozione forse l'ultimo discorso mio davano lamentare sulla politica della ricerca l'università concludo che il mio lunghissimo mandato
Però ha intenzione di continuare a lavorare molto nei prossimi mesi nei prossimi anni soltanto però su un punto mettermi a disposizione di una nuova generazione mettermi a disposizione consigliando ma senza condizionarla diciamo così va be'sarà anche un senso di colpa forse no perché la mia generazione non ha dato un granché alla generazione successiva prassi pur avendo invece ricevuto molto dalla generazione precedente quindi siamo stati una generazione molto ingenerosa
E io cerco nel mio piccolo almeno di compensare queste va be questo poi ci porterebbe lontano anche da tante discussioni interne al Pd scissioni e quant'altro ma lo facciamo un'altra volta questo ragionamento e soprattutto siamo in grado oggi del merito della Dino nostra Valeria Fedeli di presentarci qui anche con una prima inversione di tendenza dopo sette anni di partito unico
Presto e dopo dieci anni di assenza quindi questo è un momento molto importante dobbiamo
Valorizzare i risultati che ci sono in questa legge di Bilancio Francesco l'ha fatto molto bene relazione perfetta
Però io credo debba fare di più questi risultati a questo punto dobbiamo proiettarli in un vero e proprio Progetto che il Pd presenterà alle campagna elettorale come il suo progetto per l'università ma direi di più
Il progetto per una nuova stagione di crescita civile ed economica del Paese perché questo è il nesso fondamentale sul quale lavora
Quattro punti così diciamo come pro memoria appunto
Di un vecchio parlamentare a fine mandato
Primo
E come sapete l'altra mia passione sono i trasporti
E quindi stamattina ho preso la metro
Sono arrivato giù ritornelli e a trovare l'ultima invenzione di quelli dell'Atac che il numero chiuso ai tornelli
Cioè quando si arriva a un certo punto lo dice no fermi dirà pericoloso non si può numero chiuso
E lì ci sono tutti incassati per la verità insomma
No invece da tanti anni facciamo il numero chiuso all'università e la cosa sembra del tutto normale
Ora come è pericoloso mettere tanti studenti sulla banchina e tante città così anche non dico pericoloso ma sicuramente non positivo mettere studenti se non ci sono gli strumenti ma questo non significa che dobbiamo accettare questo stato di cose
E allora signora dobbiamo organizzare l'Università di modale che non possa accadere questa parola che separa il numero chiuso e devono scomparire dall'eccessivo bella senta Italia
Guardate che questo è spuntato un problema di procedure perché insomma c'è una legge che comunque
Andrebbe rispettata ma è un problema strutturale
Perché
Valeria Antonella politica scolastica si aumentava la popolazione
Che fare
Aumenti i professori
Bene o male insomma comunque nella scuola la variabile indipendente sono gli studenti
Lo abbiamo costruito e università che invece è regolata sul numero dei docenti la variabile indipendente sono i docenti
Se non ci sono i docenti blocchiamo gli studenti
Ma questa è una cosa che non si può fare soprattutto in un Paese come l'Italia che ha
Quasi la metà dei laureati rispetto alla media europea questo è un discorso che va assolutamente ribaltare la variabile indipendente sono gli italiani che scelgono i giovani italiani che scelgono la formazione superiore
Secondo punto
Si dice
Ho qui Valenti giuriste
Che il pensiero giuridico moderno sia nato con questo motto di Gentile si vede teologi
Secondo me oggi c'è bisogno
Nel nostro campo di un silente economisti
Che hanno influito molto sulla politica universitaria applicando le loro ossessioni delle graduatorie a politici e politici inconsapevoli che hanno creduto queste
Allora quando escono fuori questa gara odori sulla cui scientificità ci sarebbe molto da discutere tutti accreditati messicani Primiceri
E nessuno si accorge che ce ne sono tante università nei primi cinquecento nei primi mila cioè che la forza nostra non è il vertice mai la Rete
Ma forse non sta nel fatto che il livello medio di produzione scientifica italiana tra i massimi in nel mondo e se lo rapportiamo alla scarsità di risorse ha un'efficienza superiore a quello degli altri
Quindi una polemica che premia solo il vertice a Napoli gli atti autolesionista a livello nazionale
Perché dovremmo premiale in quello che è la nostra forza cioè la funzione dirette del sistema
Per la Moore hanno scoperto la mediana
Ma ma io credo che non ne abbiano un concetto matematico
Veramente consapevoli
Perché si faccia una graduatoria dei risultati di tutte le università e poi il risultato è prendiamo il primo e questo ritenuto normale
Perché ha perché abbiamo tutti assunto un'ideologia del tempo
Ma si apriva il primo la mediana non sia rimane quella di prima fatto matematico
Se invece lo innalzò i livelli di quelli che stanno in basso la mediana del sistema sia cioè si alza la qualità del sistema universitario italiano
Innalzare i deboli non è soltanto un principio evangelico è un criterio di efficacia delle politiche pubbliche nel sistema universitario
è solo che è contrario allo spirito del tempo
Ma è utile a noi perplessi terzo punto riaprire le porte Gioni questo
è il punto fondamentale il risultato più importante il mille seicento addetti GB circa cinque mila stabilizzazioni un grande risultato qui è la la l'inversione di tendenza che si tocca comma però è pur sempre un provvedimento d'emergenza che abbiamo inserito e noi dobbiamo avere più bisogno di fare degli emendamenti obbligo dei commi in finanziaria l'assunzione dei giovani con determinate regole nessuna cosa normale i concorsi nell'università negli enti devono essere come posso dire la regolarità del moto di rivoluzione dei piani no uno Sacchi arriva quel momento c'è il concorso punto perché perché ha stabilito così non c'è scritto in un emendamento
Solo così possiamo avere la possibilità di rendere credibile il sistema ai giovani ricercatori
Sapendo che qui non è quando si bloccano le assunzioni avversità diverso dal resto della pubblica amministrazione sono un problema quantitativa amministrativo perché diciamo che però aderisce alla conoscenza avviene attraverso presso lo sanno meglio di me attraverso un meccanismo intimo profondo che il rapporto tra maestre al di il maestro che consegna un sapere all'allievo Esino allievo che acquisisce questo ma poi va oltre e che che in una certa misura tradisce il maestro consegnare e tradire nella Tino hanno la stessa radice perché è così che aumenta la conoscenza
Il se si blocca quindi il ricambio generazionale si blocca il meccanismo più intimo di crescita della conoscenza
Questo è il danno culturale prima che quantitativo non è un problema di organici è un problema di crescita della cultura
E poi le stabilizzazioni negli enti di ricerca io credo che se stavo molto importante aver messo il cofinanziamento i presidenti sono disperati
Dice non abbiamo i soldi ma scusa un momento
Ma se hai un dipendente con contratto a tempo determinato lo stai pagando i soldi ci sono
Siamo soltanto dicendo che quei soldi invece di spenderli su un contratto a tempo determinato diventano a tempo indeterminato ma i soldi dagli stessi
Ma guardate che noi con quel comma non abbiamo messo solo cinquanta per cento i vorrei fosse chiaro noi abbiamo tolto l'alibi sul quale per venti anni si è realizzato il precariato in Italia
è il discorso che tanti giovani sono sente di fare ti devo fare un contratto bene perché ho un finanziamento a breve
Ho appena questa quel finanziamento e a breve ma la somma dei finanziamenti a regali come ente è una somma stabile
Perché c'è una fluttuazione statistica i ricercatori sono in grado di spiegarlo agli enti il concetto di fluttuazione statistica e quindi c'è una somma di entrare dall'esterno che è abbastanza costante e su quelle puoi fare l'assunzione a tempo indeterminato
E questa è una svolta siamo togliendo l'alibi
Sono stato al CNR dice
Va bene due mila cinque mila è poco non ce la facciamo e Kim perisce al CNR di andare oltre il cinquanta per cento
E di stabilizzare Totti i giovani ricercatori che ovviamente meritano la stabilizzazione quelli che hanno i titoli
Scenario dovrà mettere circa venticinque milioni
In base al cofinanziamento faccio una stima le sue entrate sono duecentocinquanta mila dieci volte tanto quelle dall'esterno quindi a tutti i margini per farlo
Io ho la giovane facevo il sindacalista metalmeccanico alla scuola di trentini
è un sindacato Tosto ma sempre con i tempi e proposte molto precise e molto concrete io se fossi giovane oggi
Farei dare una mano all'organizzazione di una grande movimento rivendicativo de I giovani ricercatori verso i consigli d'amministrazione degli enti perché stabilizzino tutti ricercatori che ne hanno diritto
è possibile farlo
Le leggi che abbiamo costruito insieme con Valeria con Francesco consentono di fare finisco M e chiudo scusa chiedo scusa se poi non parlerò più diciamo nella
E no nel senso parlerò in un'altra veste
Insomma quando è successo questo
La legge Gelmini abbiamo fatto meno venti meno venti meno venti
Meno venti di studenti meno entro i finanziamenti nei momenti di professore ricercatore
Ma se avessero fatti in Germania in piazza non ci sarebbero andati simpatici giovani ci sarebbero andati la Confindustria e fra le domani facendoci stata rovinata
Da noi non è successo
E questo dobbiamo saperlo da un punto serio drammatico perché abitano voi è strutturalmente possibile un equilibrato ribasso
Perché ci sono pochi finanziamenti pochi laureati ma c'è anche una domanda bassa
E volti sempre questi economisti un po'sbandati teorizzano questo con un buon equilibrio è infatti è un equilibrio che ci sta portando al declino e alla perdita di competitività a livello internazionale
E se invece vogliamo invertire la tendenza noi dobbiamo lavorare su due tasti innalzare il livello di formazione la nostra gioventù e allo stesso tempo certo innalzare il livello tecnologico del sistema produttivo le due cose vanno insieme
Ma se non partiamo da un innalzamento dell'investimento in ricerca in comunicazione noi condanniamo il Paese declino io credo che questo discorso nuovi dobbiamo farlo
Bene in campagna tra parliamoci chiaro diciamo le cose interamente la retorica non è mai mancata su ricerca università
Ma limpidi la nostra parte politica non ha mai presentato al Paese questua come la grande priorità per la politica volenti o nolenti da Prodi a Bersani e Renzi abbiamo sempre parlato poiché il cuneo fiscale
E del cono al costo del lavoro non abbiamo mai che è uguale per tutti non abbiamo mai messo al centro questa che è invece la grande risorsa del Paese l'intelligenza la competenza la passione dei nostri giovani Cinzia
Gianluca
Contrario del Signore diversità nel giardino grafici poi Giovanni Brugnoli
Grazie sanzionatoria Verducci per la costruzione di questa giornata mi fa piacere anche intervenire dopo Walter Tocci che come dire si è sempre confrontato con la parte studentesca soprattutto quella che ha fatto riferimento alla giovanile Giovani democratici alla parte che rappresento e ha fatto anche piacere ricordare quella grande mobilitazione che ci fu il trenta novembre del due mila e dieci io stesso la ricordo come forse il momento più bello anche se vanno della partecipazione studentesca che ho potuto vivere direttamente
Vengo diciamo a quello che riguarda la riflessione che deve avere una giornata del genere
Guardiamo a quanto fatto come ha ben spiegato il senatore Verducci
Io personalmente con molta franchezza posso quando ripenso agli interventi che sono stati posti in essere dal punto di vista studentesco
Nello scorso anno ne parlavamo anche in momenti simili
Di questi tempi l'anno scorso
Per quello che riguarda la parte studentesca sinceramente ho vissuto tutto con con molta serenità
E questo perché
Già da tempo prima dalla fase che riguardava la costruzione di quegli interventi
Devo dire non mancava anche la preoccupazione
Per il modo in cui magari vedendo come si era intervenuti
Anche gestendo male il consenso che avevamo mettendo molta in falsi mediatica in quello che stavamo facendo sinceramente lo anche qualche preoccupazione oddio già quando si distingueva quel termine studentati sui giornali o Dio speriamo che dice non ci sia la stessa enfasi mediatica e non si accendono troppi riflettori al contrario se osserviamo i risultati raggiunti
Forse proprio quel modo di lavorare un po'lontano dai riflettori privilegiando l'iniziativa legislativa di iniziativa parlamentare
Ha permesso di raggiungere di tirare anche fuori dal cassetto cose che ci dicevamo da tempo almeno dal punto di vista studentesco e mi riferisco prima di tutto alla no tax area
Al tentativo di perseguire una maggiore
Progressività della contribuzione studentesca cosa che ha portato dei processi di riforma delle dei regolamenti sulla tassazione universitaria che sono accaduti in questi mesi e che hanno visto coinvolti tanti dei nostri rappresentanti studenteschi tutto questo può essere iscritto in una logica di perseguimento di una maggiore riduzione della disuguaglianza
All'ingresso
Del mondo universitario
è mancato qualcosa forse
Una riforma della governance del diritto allo studio
Cioè il modo in cui viene gestito il diritto allo studio influisce in ultima istanza su quelli che sono gli interventi finali
Non possiamo più permetterci di a vere territori che gestiscono in maniera completamente diversa
Dal punto di vista dei propri enti della propria regolazione
Regionale le risorse sul diritto allo studio
Era un obiettivo che ci eravamo dati e che non dobbiamo abbandonare
Mi fa soprattutto piacere guardare soprattutto gli ultimi interventi oltre che a un aumento ulteriore delle risorse che riguarda il diritto allo studio anche il tentativo di andare al di là te una singola questione
Di gestione interna delle risorse ma anche guardando alla tutela sociale che necessita la condizione dello studente spesso messe in secondo piano in questo Paese così come quella dei ricercatori e mi riferisco in particolare a un intervento come quello delle detrazioni per gli affitti agli studenti fuori sede perché non è tanto l'elemento dell'affitto che incide comunque sulle condizioni materiali di quegli studenti e finalmente garantire un riconoscimento
Legislativo politico ad una figura che soffre
Soffre socialmente
Nel Paese soffre nella misura in cui si si va lontano da casa per seguire le proprie aspirazioni e se non si hanno le risorse se non si ha la possibilità di farlo ci deve pensare lo Stato
Sono interventi come questo che permettono a questi studenti o aspiranti tali di poter perseguire le proprie aspirazioni di vita
I propri bisogni
Non solo dentro le mura accademiche
Non solo per quello che accade dentro università ma anche per quello che poi riguarda la vita che devono fare nelle città dovevano studiare quindi gli affitti ma si potrebbe fare anche dell'altro
In riferimento ad alcuni interventi che sono stati fatti anche sui territori su alcune regioni italiane che riguardano i trasporti
I servizi tutto questo può iscriversi in quello che come giovanile uno dei contenitori che stiamo provando ad elaborare
E costruire che quello della cittadinanza qual è la dimensione di cittadinanza sociale della nostra generazione
Ce ne sono due tipi una lavorativa che riguarda l'ingresso nel mercato del lavoro quali di quali diritti del lavoro specifici hanno bisogno i giovani e una soprattutto è l'altra grande gamba e la cittadinanza studentesca
Di quali diritti di quali bisogni specifici hanno gli under trenta che vogliono perseguire le proprie aspirazioni attraverso il diritto allo studio
Mi voglio agganciare a quello che aveva detto recentemente nella Conferenza nazionale del partito l'ex ministro Berlinguer al tavolo sui saperi parlando di come dobbiamo uscire da una logica di micro riforme dell'istruzione
Dobbiamo tornare a una riforma strutturale a me fa specie che l'ultima riforma strutturale è stata la riforma Gelmini che come ha detto prima l'onorevole Tocci e proprio qualcosa che e andata semplicemente in un ottica di diminuzione dei centri di spesa
E con questa retorica infausta che ci siamo dovuti sorbire gli anni scorsi
Non in questi anni ci siamo dedicati ad una mitigazione ad una progressiva inversione di tendenza
Dalla riforma Gelmini
Ma quello a cui dobbiamo guardare e a una riforma strutturale dobbiamo ripensare il sistema di valutazione è inutile che stiamo tanto rifletterci sopra il sistema delineato dalla Gelmini piramidale autoreferenziale
Inutile ditemi quale apporto da se non una cultura di valutazione che fine a se stessi
Rispetto a questo la mia paura più grande ed è un po'il motivo per il quale oggi cerchiamo di confrontarci qui fra provenienze diverse realtà diversa contributi differenti
Cerchiamo chiaramente di guardare alle prossime politiche
Alla costruzione di un programma che posso far tesoro di queste diverse esperienze
Degli obiettivi che storicamente abbiamo sempre avuto come partito per quello che riguarda i saperi perché a me fa tremendamente paura l'idea che la testa posso tornare al governo e Possa rilanciare la sua mannaia sui saperi io di questo proprio non osò dubbi
Per quella quello il modus operandi di quelli per cui con la cultura non si mangia la cultura è il primo salvadanaio da cui attingere perché tanto non ce n'è bisogno questo il messaggio culturale che abbiamo vissuto negli anni scorsi e che non faremo fatica riusciamo a rivedere se simili possibilità politiche dovessero concretizzarsi
Chiudo con una piccola menzione sulla ricerca
Anche qui tanta maggiore serenità per quello che riguarda un ritorno ad un'idea di reclutamento che comunque come diceva Tocci non è completa delle ancora proseguire andare avanti
E migliorarsi dando delle prospettive a chi vuole intraprendere questo percorso
Questa aspirazioni legittime di vita studiare fare ricerca
Ci siamo dedicati in questi Nesi ad una maggiore tutela dei bisogni e della condizione tutela sociale del dottorando di ricerca sono anch'io della categoria e quindi mi sento molto coinvolto
Sì aumento delle borse ma anche finalmente il riconoscimento questo va detto questo va rivendicato dell'indennità di disoccupazione
A posteriori perché la prima domanda che si fa un dottorando è ma che cosa succede quando io finisco dove vado
E questo ha una doppia valenza sociale di vita perché strano ma a dirsi ma esistono anche dottorandi che si sposano
Perché concepiscono il dottorato di ricerca come un lavoro questa è la mia fonte di sostentamento la mia borsa e dottorato e quindi cerco di impostare la mia vita sulla base di questo primo pilastro su quale voglio costruirmi delle aspirazioni
Però
Come diceva bene per Ducci e su questo vorrei lasciare la riflessione ulteriore di seguirà qual è il valore del dottorato di ricerca in questo Paese fa specie sentire dei colleghi che dicono io oggi non consiglierei il dottorato di ricerca a chi si laurea queste indicativo questo è emblematico di come bisogna creare una prospettiva di vita
Anche un'idea di stabilità questo termine
Presidente oggi si affaccia quel mondo grazie
Giovanni torniamo lì vicepresidente di Confindustria poi molto vicini
Buongiorno buongiorno a tutti ringrazio il senatore Carducci per aver esteso l'invito a Confindustria per
Far percepire nella parte datoriale o comunque nell'impresa cosa può essere la cosa giusta in termini culturali in termini di formazione
Infatti se è vero come è vero che l'impresa ha bisogno della scuola è altresì vero che anche la scuola così c'è una contaminazione reciproca scusate di sapere e soprattutto una continua una contaminazione reciproca sulla occupabilità dei nostri giovani
Perché gli imprenditori da sempre hanno collaborato con la scuola ogni tanto c'è stato una cattiva sintonizzazione tra i due mondi quindi tra l'impresa e il le istituzioni scolastiche ma credo che si stia a diciamo proseguendo un dialogo comune proprio per creare quella continuavo dialogo per cercare di formare i nostri ragazzi
Per le sfide del futuro che ci aspetta infatti in questo momento come sapete
L'industria sta cambiando non solo e grazie
Al provvedimento di ingiusti quattro punto zero che è in atto dall'ultimo dall'ultima legge finanziaria ma soprattutto a un cambiamento che sta riguardando il nostro settore manufatturiero ormai da diversi anni
Perché è perché la crisi congiunturale che e iniziate nel due mila otto è stata molto violenta
Ha lasciato anche diversi cancelli chiusi perché chi non ha saputo intercettare il cambiamento non ha potuto riporti sul mercato però ha dato la possibilità a un cambiamento epocale all'interno delle nostre imprese ed è un cambiamento da una parte e tecnologico
Perché industrie quattro punto zero accompagnato imprenditori che non l'avevano ancora fatto a un cambiamento tecnologico agevolando lì con determinati forme di finanziamento questo cambiamento
Però dall'altra parte c'è un un altro cambiamento molto importanti ricorda bisogno ed è il cambiamento delle competenze che abbia bisogno in azienda
Perché è vero che l'imprenditore sul cambiamento di indusse quattro punto zero a una ragionevole certezza ovvero fa un ragionamento programmatico sulla propria produzione individua il nuovo macchinario su cui puntare l'ordina
Mette del capitale e ha un tempo certo di consegna
Quindi a un tempo certo che possono essere i sei mesi gli otto mesi dopo anni di sei mesi dopodiché si aprono i cancelli al nuovo macchinario i diciamo fa la prima parte del percorso
Dall'altra parte c'è la cosa un pochettino più complessa
Perché così come siamo matti Istica certa di consegna di un bene materiale
Non si alla cella se la seconda certezza di aver di un tempo determinato la giusta formazione per far migliorare la produzione per essere sempre più competitivi sui mercati internazionali e per ottimizzare la competitività della propria impresa e quindi lo dobbiamo agire
Per fare la cosa giusta su questo genere di competenze perché se no rischiamo di avere diciamo
Ha portato un cambiamento destinando risorse importanti di capitale del nostro Paese per l'industria ma non l'abbiamo accompagnato in maniera paritetica con una corretta formazione
E questo perché
Dalla riforma Berlinguer la riforma Moratti si è sempre parlato che le prospettive di crescita sono proporzionale al valore aggiunto di un capitale umano dotato di competenze sofisticate e soprattutto duttile nell'apprendere
E in questo momento congiunturale l'apprendimento è in continua evoluzione
Perché i saperi che entrano nell'impresa devono essere al parimenti del tecnologia e quindi questo canale deve essere veramente
Un canale che si viaggia su due binari si che si contaminano quindi ci stiamo domani dotando di nuovi macchinari di nuovi modelli di business
Ma abbiamo bisogno soprattutto di persone in grado di gestire la rivoluzione tecnologica gestirla non subirla perché quindi dobbiamo preparare i ragazzi e le persone che collaborano con l'impresa
Nella gestione del cambiamento
Altre genti altrimenti lo scenario accuse restare fuori dalla competizione globale e proprio l'innovazione chiede più cultura e più formazione
Quindi senza una scuola di qualità e una formazione capace di coniugare competenze di base e specializzazioni tecniche le nostre imprese rischiano di non poter funzionare
La domanda che ci poniamo come imprenditori che l'offerta formativa che sta dando le risposte ai fabbisogni delle nostre imprese purtroppo in questo momento in questo preciso momento eh
No e lo diciamo chiaramente ma perché perché decido di estendersi tarocco grande preoccupazione i dati che abbiamo proprio reso pubblici in questi giorni dopo l'evento che abbiamo fatto l'altro giorno a Verona che job orienta ovvero abbiamo voluto coinvolgere in una tre giorni con più di ottanta mila ragazzi più di ottanta mila studenti le esigenze del mondo imprenditoriale con le esigenze del mondo
Formativo e da qui nasce un grande un grande mismatching una fotografia di una grande preoccupazione
Perché capiamo sempre di più che senza un giusto orientamento i ragazzi rischiano di prendere una scelta formativa che purtroppo non intercetta correttamente quello che necessitano le imprese quindi la formazione di cui bisogno d'impresa
Noi come Confindustria ci spendiamo ormai da diversi anni in diversi eventi formativi e di orientamento facciamo niente insegnanti proprio perché crediamo che il parlare al corpo docenti sulle esigenze che ha bisogno d'impresa a Cipollini
L'orientamento verso gli studenti
Dall'altra parte facciamo rientra giovani ovvero intercettammo i ragazzi delle scuole medie e delle superiori per far capire loro che tipo di informazioni
Ha bisogno di impresa e vi dico che costantemente abbiamo delle esigenze che mutano di hanno coniato vuol dire che la l'impresa a un ciclo divinità che ha costantemente bisogno di nuove figure professionali e quindi in mismatching che si sta creando tra quello che le imprese che richiedono e quello che il sistema formativo sia diciamo universitario che professionale sta formando si sta costantemente allargando
Noi siamo preoccupati perché abbiamo fatto un'indagine con Unioncamere che vede
Sostanzialmente in cinque settori che ci chiedono diciamo primeggiare
A livello internazionale e vi ricordo che siamo sempre il secondo ma il Paese manifatturiero d'Europa solo dopo la Germania siamo al settimo paese industriale del mondo quindi vuol dire che l'industria ancora presente nonostante il periodo di crisi congiunturale che attraversato il nostro Paese
E che vede solo adesso alcuni inversione di tendenza grazie a delle politiche attive sul settore degli investimenti ebbene in assetto richiamate
Il settore chiave del made in Italy e che vi cito proprio per informazioni che sono il meccanico l'alimentare il tessile il chimico e l'ICT di
E ne cito solo cinque ma potrei ampliare la platea delle delle delle delle categorie ecco noi nei prossimi cinque anni avremo una carenza di oltre duecento mila figure
Tra
Diciamo figure che escono dagli istituti tecnici e laureati questo è un grido d'allarme che l'industria
Sta portando avanti ed è stato una diciamo fotografia un'indagine
Per molti molto dolorosa perché ci stiamo preoccupando di come poter far andare avanti le nostre imprese nei prossimi anni perché può succedere
Due fenomeni uno un impero mentre territoriale perché l'imprenditore dopo cerca di fare diciamo formazione on the job quindi si cerca di attrezzare in modo proprio per agevolare la formazione in casa propria percorso molto faticoso
Come potete leggere percepire ognuno in casa propria cerca di far andare le cose bene però è una formazione che di cui c'è bisogno e di molto tempo
Dall'altra parte invece il dialogo con le istituzioni con le famiglie con i giovani con i ministeri e dire guardate che le imprese hanno bisogno da cui Erwin di questo di questo genere di formazione
è un percorso lungo che però necessita di una riflessione quindi appunto il rischio di unico riferimento dei territori e l'altro grande fattore che può avvenire la cannibalizzazione dei talenti
Ovvero le imprese si rubano tra virgolette
I migliori talenti e sicuramente non portano benessere sociale portano un impedimento territoriale e portano il perito elemento all'interno dell'impresa perché è evidente che l'impresa che ha recuperato un talento adoro avrà dovuto alzare l'asticella e dall'altra parte crediamo un buco di competizione
Del proprio concorrente o del proprio del proprio settore quindi non è una situazione in cui lui in ma c'è qualcuno che vinse ma diversi che per
Quindi siamo in emergenza e l'abbiamo manifestato con questo con questo
Con questo proclama siamo un'emergenza anche sotto il profilo del degli universitari siamo l'ultimo Paese nella classifica in me di quante persone forniamo con universitarie siamo però la prima nazione in termini di numero degni che c'è coloro che hanno perso la fiducia che la cosa peggiore per un giovane non avere una traiettoria del proprio futuro e tutti noi dobbiamo metterci diciamo al lavoro per invertire questa tendenza perché come padre di famiglia mi interrogo sul futuro dei miei figli perché con una globalizzazione così spinta quello che è certo oggi non è certo tra cinque anni anche perché perché prima con un titolo di studio sia di terziario quindi universitario che diciamo l'Instituto tecnici tecnico una persona l'intero dell'impresa la propria diciamo qualifica rimaneva tale per un ventennio ecco oggi si prospetta che ogni tre cinque anni quella mansione verrà cambiata verrà aggiornata
Quindi c'è bisogno di una grandissima flessibilità quindi queste carte queste che purtroppo classifiche che ci vedono penalizzati
Sì dobbiamo creare un giusto allineamento tra l'orientamento e tra importanti sloggio
Abbiamo tre possibilità con tre provvedimenti uno e l'alternanza scuola lavoro che da quest'anno e a regime con il provvedimento e intercetta un milione e mezzo i ragazzi
è un impero impegno veramente molto importante con la ministra fedeli ci siamo confrontati più volte sul cercare di agevolare una buona alternativa sa perché noi dobbiamo e lo dico come parte imprenditoriali dare la possibilità ai ragazzi di entrare in impresa che è un'esperienza importante perché con un'esperienza importante formativa corretta si riesce a far capire a intercettare cosa vuol dire un'impresa oggigiorno vuol dire far capire a un ragazzo che fa la terza superiore la quarta e la quinta che il cambiamento in atto nelle nostre imprese
Perché nell'impresa ripeto Grazia ingiusti quattro punto zero ma non solo c'è un continuo cambiamento
E quindi riesce a percepire con il profumo che c'è all'interno le nostre fabbriche quale cuore potrebbe essere il proprio futuro
E da lì
Intercettare il proprio volere su che tipo di formazione portare avanti
Quindi con la buona permanenza diamo un'opportunità ai giovani di come formarsi successivamente e qui ci sono due grandi traiettoria da una parte la formazione terziaria avanzata quindi con CTS che Confindustria ha voluto fortemente perché perché riduce quel Garp rispetto al nostro competitor che la Germania che alle facoltà sulle con novecento mila iscritti e noi abbiamo gli ETF con nove mila iscritti
Sono i super periti che fanno la differenza potrà super perito tedesco e il super perito italiano abbiamo una divergenza di numeri a parità di numero di iscritti alle università
Le università tedesche accolgono un milione settecentoquaranta mila studenti le nostre un milione seicentosettanta mila quindi vuol dire che la con circa abbiamo gli stessi numeri loro però hanno questo gatto che noi dobbiamo colmare e grazie alla ministra fedeli diciamo anche una moral suasion fatta da Confindustria sia riuscito a reperire delle risorse aggiuntive soprattutto programmatiche per invertire la tendenza dei numeri l'altra parte è l'università è evidente
Che l'università visto che i numeri
Che sono veramente drammatici sul numero della degli scritti universitarie nel nostro Paese mio dobbiamo invertire la tendenza perché se c'è più formazione più competenza ed è evidente che in tutto il settore produttivo
Ne giova maniera programmatica
E sfatto anche una cattiva diceria che è evidente che le grandi imprese e i grandi gruppi internazionali sono più a cattiva e più attrattive per il diciamo l'universitario e laureato ma nella piccola e media impresa c'è grande
Volontà di invertire questo questo numero ovvero di intercettare
Edicola di volere al proprio Franco una formazione più completa quindi invito tutti coloro che frequenta l'università anche di approcciare le piccole e medie imprese che sanno diciamo la dorsale economico del nostro Paese non abbiamo poche grandissime imprese
Tante medie e tanti piccolissimi impiego imprese quello è un volersi diciamo affacciare a un mondo imprenditoriale vitale per il nostro Paese che sta mantenendo diciamo la graduatoria della manifattura italiana ai primi posti è evidente che è una sfida anche culturale perché diciamo e più appeal andare a lavorare alla Ferrari o alla Ferrero piuttosto che andare a lavorare in una piccola azienda ma sia una contaminazioni di saperi tra impresa e
Diciamo studenti e posso studenti che fa sicuramente bene
L'altra cosa rifiuto programmazione la programmazione vuol dire avvierà una traiettoria Paese e se si ha una frattura tra i storia culturale è evidente che si cura il futuro del proprio Paese perché proprio avendo una preparazione Maggiore si avrà una possibilità di una maggiore democrazia e sicuramente di una migliore diciamo
Sviluppo economico e una maggiore ricchezza nel nostro tessuto sociale grazie buona continuazione
Marco Mancini capo dipartimento nel migliore
Buongiorno a tutti tanto volevo ringraziare il senatore Verducci istituti per questo invito
Che ovviamente mi fa molto piacere
Io farò un breve intervento cercando di rispondere
A quella che di fatto una domanda la cosa giusta non sa non è solo un'affermazione ma anche una domanda cioè qual è la cosa giusta
Senatore Verducci approvato a declinare
Molte cose giuste nel suo intervento
Io mi permetterò di focalizzare il mio intervento
Che avrà
Forzosamente una natura squisitamente tecnica visto ovviamente il mio ruolo attuale su una sola
Parola
Su una sola cosa giusta a mio modo di vedere e cioè sull'autonomia
L'autonomia universitaria
O
Voi conoscete meglio di me probabilmente la storia l'autonomia universitaria sapete che l'autonomia universitaria ha seguito quello che io in un'altra occasione ho chiamato una sorta di parabola
Una parabola che è stata
In crescendo fino più o meno alla metà degli anni due mila e dopo decisamente di decrescendo nella seconda metà degli anni due mila
In questi in questi giorni in questi mesi
La politica nel ministero del Governo è stato riconosciuto già da molti autorevoli relatori prima di me sta decisamente cambiando il verso anche nei confronti del problema specifico dell'autonomia
Che cosa è successo
In tutti questi anni
All'inizio autonomia come ricorderete è stata di fatto incontrollata nel senso che le università dopo le tre grandi tappe dell'autonomia autonomia statutaria alla fine degli anni ottanta l'autonomia finanziaria che è stato il punto cruciale
Nel mille novecentonovantaquattro con la fuga chiare novantatré l'autonomia didattica di fatto alla fine degli anni Novanta con questi tre grandi pilastri le università sono partite dall'inizio degli anni due mila appunto declinando questa autonomia e l'hanno declinata dicevo in una maniera incontrollata che ha prodotto fatti positivi naturalmente come sempre accade ma anche alcuni elementi di natura negativa dopodiché questa autonomia ha subito una parabola discendente accompagnata non casualmente è stato ricordato nel suo intervento dal senatore Verducci il famoso decennio orribile accompagnata dicevo dai tagli finanziari
Tali che non sono stati solo stargli frutto di una strategia perché una strategia del taglio è ben chiaro no
Affanniamo la bestia come ricorderete non è stato solo questo in alcuni casi questi tagli sono stati i dettagli esistesse incontrollati paradossalmente frutto cioè di interventi microscopici no molti dell'uditorio se li ricorderà no interventi duole ricordarlo per l'Alitalia
Gli interventi per i camionisti ve li ricordate interventi per i camionisti cioè tutti interventi frutto di contingenza politica non di strategia nemmeno di una strategia paradossalmente ritardi ma che hanno progressivamente decurtato il finanziamento ordinario che
Questo ha portato conseguenze sull'autonomia
Ha portato conseguenze sull'autonomia perché l'autonomia progressivamente
è stata legata sempre di più alla questione del controllo delle risorse
Controllo delle risorse che ha voluto dire di fatto vincolo sulle risorse attraverso una serie di meccanismi che progressivamente hanno compresso la capacità degli atenei di esercitare la propria autonomia costituzionale appunto anche e soprattutto sul piano finanziario è chiaro che il piano finanziario la struttura per usare terminologie arcaiche e che tutto il resto in qualche modo è una proiezione sopra strutturale in questo caso la proiezione sopra strutturali purtroppo riguardante uno degli argomenti che hanno toccato sia il senatore Verducci che senatore storici e cioè la questione del capitale umano cioè del reclutamento che cosa è successa è successo che guarda caso esattamente nello stesso anno del grande taglio
All'università dal punto di vista finanziario si è avuto anche il taglio del turnover sono andati proprio pari passo taglio del turnover che solo quest'anno
Cioè ideata nel due mila diciotto come sapete tornerà al cento per cento ma attenzione
Tornerà al cento per cento fino a un certo punto
E qui io vorrei andare subito su quella che diciamo una proposta di controtendenza rispetto a questa deriva dell'autonomia nel corso degli ultimi anni
Perché
Perché dall'autonomia incontrollata all'autonomia controllata però è evidente che se dobbiamo pensare a una cosa giusta per il prossimo futuro forse lo debbo pensare a un'autonomia a questo punto responsabile non è una sorta di conciliazione perdonate la parentesi filosofica ma questo uditorio Roberta insensibile
Di conciliazione hegeliana cioè non è che dopo una tesi un'antitesi abbiamo una sintesi l'autonomia responsabile significa qualche cosa che in realtà noi abbiamo già come ministero nella gestione della ministra fedeli provato forse un po'timidamente ce ne rendiamo conto a esercitare permettetemi di soffermarmi su questo aspetto
Ma per arrivare a un'autonomia responsabile ci sono due tre pilastri che vanno in qualche modo riformati il primo Conte ha detto che quello del turnover non il cento per cento del turnover
Ma come abbiamo già provato a fare e come ha ricordato giustamente il senatore Verducci
La cassazione del tetto nazionale turnover perché voi sapete come funziona il turnover oggi è vero che c'è il cento per cento il cento per cento nazionale non il cento per cento per ciascun ateneo che non è la stessa cosa significa che oggi le regole impongono una redistribuzione delle risorse il turnover
Ma se noi togliamo il tetto nazionale il turnover a quel punto ciascuna università avrà il suo avrà il proprio turnover avrà cioè la possibilità di fare una programmazione altra parola ovviamente magica ma che non può non essere coniugata con la parola autonomia
Una programmazione delle proprie risorse nel corso degli anni ovviamente avventure e questo è il primo quindi il tetto del turnover il secondo punto che forse pochi ricordo nel pochi conoscono è un dettaglio tecnico che fu inserito ormai diversi anni fa in una leggete riguarda ahimè la spending review
Nel due mila dodici
Oggi è stata evocata più volte lampo l'agenzia per la valutazione ora voi sapete che l'Amburgo
Oggi come oggi per così dire termini non è proprio ma insomma controlla e gestisce quattro quinti della cosiddetta quota premiale cosa vuol dire
Significa che su quattro quinti della quota premiale cioè stiamo parlando di un miliardo e mezzo stiamo parlando di bruscolini l'hamburger a la possibilità di fornire indicatori e parametri per appunto quattro quinti di questa quota come tre quinti riconoscete sono ovunque un quinto e la politica del reclutamento e un quinto e il cosiddetto quinto libero
Ora voi capite bene che se giustamente sono state fatte oggi delle osservazioni in merito alla piena valorizzazione della didattica nel in seno a quella che è la politica
Di strategia del nostro ministero ebbe però bisogna pure che il ministero scusate dico questi tagli quasi personalistici
Deve riacquisire almeno qualche quinto di quelli che oggi sono in potestà della agenzia per la valutazione tradotto in termini semplici bisognerebbe forse che non un quinto ma almeno due quinti della quota premiale potessero essere gestiti fa piacere che l'amico torce illuministica questo per me è come dire una cosa che di incoraggiamento quindi vada avanti
E che dicevo due quinti Duel qui siano quantomeno assegnati alla strategia e alla politica del ministero dunque la possibilità di introdurre in quel quinto aggiuntivo per esempio tutto ciò che riguarda la didattica che oggi come oggi onestamente lo riconosciamo è confinata compressa in pochi percentuali all'interno del famoso quinto libero
Guardate questa cosa è una cosa importante perché noi abbiamo sperimentato per la prima volta quest'anno su quel quinto libro
La cosiddetta autonomia responsabile non casualmente utilizzato questo termine come apparente sintesi no delle diverse tappe della storia dell'autonomia quindi una nuova autonomia sto in qualche modo adombra
Cos'è stata l'autonomia responsabile è stata una cosa importante che tra l'altro tra l'altro senatore Tocci ricordava sempre Lulli no la forbice tra alcune regioni del nostro Paese regioni del sud isole e le regioni del centro nord
Dello se preferite da
Utilizzando l'autonomia responsabile corse sono cambiata così ha così
Perché avrete letto i giornali sintomatica mente cos'è accaduto che nel momento in cui tu stai negoziando con l'università e con la sua autonomia
La possibilità di scegliersi gli obiettivi su cui deve essere misurata e su cui vuole avere poi eventuale premialità tu stai in qualche maniera accompagnando la caratterizzazione di quell'ateneo
Rispetto a quelle che sono anche le esigenze territoriali cioè la sua specificità
La sua capacità di scommettere su se stesso non glielo sto imponendo il ed ateneo che riuscì l'ateneo dice io voglio essere per esempio come è accaduto valutare sulla didattica voglio essere valutato sulla mia capacità di internazionalizzazione su questo noi abbiamo investito trecento milioni di euro il famoso quinto libero
Del mille del miliardo e cinquecento milioni della quota premiale
è stato un piccolo passo per carità
è stato un piccolo passo ma capi dove può portare può condurre a una politica della premialità che non sia punitive dall'alto
Ma sia come è stato ricordato ma una politica della premialità che sia in qualche modo negoziata come cani moltissimi Paesi Talato europei tra la singole università e il ministero
Cioè una strategia di accompagnamento dello sviluppo di quell'università nel prossimo futuro
Questo ha prodotto degli effetti interessanti gli effetti interessanti quali sono stati sono stati lo ricordo che la maggior parte degli inizi da
Dato verso i clienti quel problema quello naturalmente nascondercelo
Si è ricompattata in quella sorta di gruppone per così dire no con metafora ciclistica di gruppone dell'università medie del nostro Paese cioè hanno guadagnato punti c'è una università di cui non faccio il nome che però aveva ahimè uno dei peggiori piazzamenti che ha guadagnato quattordici punti percentuali per quello che riguarda il proprio posizionamento
Rispetto alla distribuzione ripartizione della quota premiale non basta naturalmente giustissimo è chiaro che non basta ma se non li abbattiamo queste mura
Le mura della valutazione nel senso ormai preconfezionato
Stiamo parlando poc'anzi se noi valutiamo la capacità strategica degli atenei
Stiamo introducendo una nuova idea è una nuova speranza per così dire di quelle che sono le capacità autonomamente
Non ho
Toni autonomi dell'università
Questo secondo me può essere una svolta
Partita ripeto timidamente ma potrebbe nessuna risposta per quelle che sono le numerose istanze che oggi sto al più ascoltando raccogliendo con grande interesse da parte di questo di questa assemblea di questo episodio quindi credo che questa possa essere una risposta dopotutto gli interventi normativi sono abbastanza facili non sono particolarmente complessi
Sono nella linea di quello che ricordava il senatore Perduca città e forse se guardiamo al futuro con un'autonomia responsabile guardiamo anche quello per un futuro migliore atterrano sopra grazie
Lingua cui faranno seguito poi Stefano Coletta e Matteo Orfini prego tutti i relatori per questioni di tempo siamo un po'in ritardo di mantenere se possibile
Il rispetto dei tempi
Elisa far ciò rapporto
Io faccio un cenno velocissimo ad una questione che non sviluppo ma che ritengo capitale come questo una delle questioni importanti per l'università che esca dalla amministrazione burocratica dello Stato così come concepita fino adesso perché ha bisogno di una nuova normativa che la disciplini in quanto Funzione pubblica ovviamente
Quindi non parlo di privatizzazione perfetto contro diversamente pubblica amministrazione la legge di contabilità applicata all'università è una tagliola che fa impazzire la gente e che non serve assolutamente a niente quindi questo è un obiettivo primario
Temo che sia ovviamente affidato alla prossima legislatura ma dobbiamo tener caldo
Il movimento sulla questione
Vorrei invece insistere
Su un concetto non siamo diventati università di massa
Perché lo sviluppo quanti alta quantitativo la popolazione studentesca ancorché insufficiente secondo le stesse indicazioni europee
Sia in termini di scritti sia in termini aurea Francesco l'ha fatto l'elenco sia in termini di sviluppo quantitativo appunto anche nelle quello fra le sedi
Però non cambia una circostanza importantissima e cioè che noi oggi abbiamo circa quasi un milione settecento mila iscritti
Sono una cifra enorme
Però questa è diventata caratterizzanti ottenere diventare maggiormente caratterizzante del tipo di università di oggi e c'è una parte della cultura accademica
Che non accetta questo fatto
Perché ancora figlia
Di quello università che era fortemente elitaria e che era naturale che fosse l'Italia in quella fase storica
Quindi il sale
Il fenomeno avviene
In termini analoghi nella scuola la la ricordo soltanto però effettivamente la disciplina della vita universitaria
Delle sue funzioni non può non essere influenzata sul fatto che tu hai la
Un miliardo e settecento mila studenti
Circa
Allora questo significa due cose
Uno che noi dobbiamo puntare
Ad evitare rischi di esclusione
Cioè che il sistema non reggendo questa affluenza
Iscrivibili è quella che nella cultura scolastica stiamo la dispersione
E la cultura universitaria ci sono varie formulazione dei quali sono i la patologia tipicamente italica del fuoricorso però anche la dispersione che avviene prevalentemente il primo anno quindi ci vuole una politica fortemente mirata a seguire questi fenomeni a trovare le risposte di qualità non dà risposte assistenziali viene perché qualunque soluzione assistenziale o del buon cuore nei confronti di questi poveracci che in fondo sono avere sta per la verità è una politica selettiva anche socialmente in senso negativo però detto questo delle misure devono essere prese e la seconda considerazione e che però noi possiamo occuparci solo di questo perché siamo una forza di governo precisiamo una forza responsabile
Abbiamo compagini Totti nella stessa misura o quasi
Salvo nostro cuore ma insomma
Nei confronti dei rischi di selezione sociale ma nella stessa misura di valutazione dei dei talenti oggi rendimento medio dell'università pensiero se noi sembriamo pauperista Incerti occasione perché parliamo soltanto dell'aspetto della discriminazione sociale
Che uno forse il più drammatico ma non è l'unico problema perché l'aumento della dimensione di massa ci propone problemi di funzionalità complessiva
Che posso attenere alto la questione nel suo funzionamento il secondo aspetto è questo che è il di fronte a una massa così grande
Acquista un rilievo diverso che nel passato la questione della diva
Che adesso in università oggetto di ricerca perché dovendosi governare processi
Occorre che si studi in che modo si deve adeguare l'organizzazione guidata noi abbiamo ereditato vitali in Italia il fuori corso abbiamo inteso ereditato la durata interminabile abbiamo ottenuto un risultato in questo che non possiamo buttare alle ortiche
Cioè il fatto che c'abbiamo due tipi di studenti ma non abbiamo mai regolarizzato a sufficienza questo fatto
Quelli che possono frequentare che sono nelle condizioni sociali per farlo e nei confronti dei quali ci vuole una disciplina un certo tipo perché si acquisti una regolarità che non mistiche insieme istituzionali sì il fuoricorso non dico come un male ma quasi come una normalità che invece è una patologia
Parlo di coloro che non hanno le condizioni economiche perseguire seguendo i ritmi prima hanno si condanna Terzano e così via
E nei confronti invece di coloro che non ne hanno le possibilità occorre una disciplina anche per questo che regoli il modo in cui si segua con una certa regolarità allargata
è condizione perché noi abbiamo avuto la possibilità di un aumento della e singolare questo dato di un aumento della popolazione studentesca che tra l'altro sono pagate
A mio non c'è il sessanta
è un aumento straordinario enorme bene l'abbiamo avuto in che modo ammortizzando il le difficoltà sociali e consentendo a chiunque i tirare la carretta di uscire poi a seguire forse per citare nucleare va però non possiamo affidare al genio italico una soluzione di questo tipo che un minimo di regola abbiamo imporre modificando la nostra cultura
Legislativa ci vogliono misure adeguate alle diverse situazioni di un fenomeno comune come si realizza socialmente dentro all'università
In in questo senso allora questo vuol dire che noi dobbiamo trovare e una soluzione che proponga
Questo problema anche culturalmente voi ciò che è un'altra questione di questo ma malanno italico che è stato il procedimento è stato l'idealismo per cui noi consideriamo
Per esempio un rapporto con la cultura professionale le basi profonde e culturali dello sviluppo professionale di chi fa l'università come una forma di no questo è veramente estremismo che che posto da queste cose di schiavizzazione della coltura all'interesse del capitalismo questo slogan
Ci tormenta profondamente naturalmente però è spesso una grande balla però ci tormenta moltissimo allora qual è il punto che noi non siamo entrati a studiare a sufficienza che cos'è la professione
E qual è il rapporto fra cultura e professioni
Che è un grande problema teorico che non può essere in miseri troppo la paura che tu sei che tu soggiace al capitalismo se ti avvicini al profilo della formazione mentale e culturale tecnica della professione
Perché che ci scriverà università non ci scrive per diventare un run tiene perché dopo deve lavorare
Per elaborare
è quasi un obbligo sociale questo come dire umano e allora una preparazione lungimirante di queste tematiche si pone una questione molto molto importante
Stiamo già entrando nell'ottica che possono esserci reale professionali già
Questo è una una soluzione possibile non non non mi soffermo ma non è per tutto il tipo di percorsi che il problema del rapporto Cultura professione de de emerge
E deve quindi non significare esercizio professionale
Dentro questa città per carità ma trovare il nesso teorico culturale poi specificamente tecnico fra il corso gli studi di una determinata sbocco dell'aurea e
è la base la base che sostiene ecco interviene e il successo che ha avuto la proposta di Francesco sul numero chiuso
Perché anche qui c'è un nodo teorico dietro
Perché il numero chiuso
Non è solo e sempre una cattiveria
Perché non esorcizza siamo certi problemi di funzionalità
Consideriamo malanno ma sono un dato strutturale
Noi dobbiamo superare l'idea del numero chiuso perché per una ragione come dire di filosofia politica
E anche di idealità perché non ci devono essere preclusioni della sorte degli singoli esseri umani questo il punto che la libertà non è soltanto declamata e significato pre anche in prevalenza libertà addio opportunità non solo libertà di parola di pensione e così via di opportunità perché questa è la base del nesso libertà eguaglianza che ci declini che ci consente di coniugare la libertà dei moderni libertà eguaglianza allora in questo senso
è una cosa molto importante che noi puntiamo sulla difesa delle opportunità allora il pensiero forte da significa potere iscriversi all'università
Ma significa anche che una volta che si è iscritti si trovi un posto dove andare a seguire i corsi ti trovi delle condizioni per cui uno abbia gli strumenti e poi poter studiare e così via quindi è una libertà effettuale non è soltanto conclamato anche questa perché l'estremismo vere sono le libertà declamate perché una forza di declamazione permanente niente più ma se noi andiamo
Con un sano riformismo a guardare i meccanismi che sostanziano posizioni di questo genere ad alto valore ideale dobbiamo prevedere che ci dobbiamo far carico
Del del del sistema
Voglio capire perché agli altri ha percorso fatto così aveva perso l'appuntamento c'è un elemento di discriminazione sociale palese se non culturale va bene però ecco il il tema che sentivo più forte è questo del rapporto con la professione e di un'analisi scientifica
Più razionale di come assestare la didattica sapendo gradi atti acquista oggi un'importanza molto maggiore che nel passato perché si deve seguire una quantità molto rilevante molto rilevante di persone
L'ultima considerazione
Io non riesco a ad accettare
Anch'io che sono un po'come dire supera
Se l'Unione europea non abbia nessuna competenza in materia di scuola di università è che i sistemi dei singoli Stati europei siano uno diverso dall'altro
Che era un ex non si capisce che è il fatto che ci sia per esempio tra a livello necessario o un mercato del lavoro
è un gruppetto morto più pingue della somma dei mercati del lavoro dei singoli Stati
è che la mobilità del titolare di un di una laurea o di un titolo universitario su tutto il territorio ovvero va incrementata e non soltanto attraverso salti mortali triplica accettata il passaggio del laureato italiano in Francia positiva questo deve essere se non c'è anche almeno una parziale competenza dell'Unione Europea
A intervenire in questi campi ogni Stato si fa la sua laurea
Ogni Stato si fa la sua il suo corso di studi che oggi è la negazione dell'euro perché questo è un terreno europeo squisitamente tali ma non c'è solo questo
Io sono stato decine professore a Siena
Se voleva andare a Milano se volevano andare a Napoli bisognava che mi chiamassero ma non dovevo fare un altro concorso per andare a Milano a Napoli ma se io voglio andammo devo andare a Cai d'albergo vuole andare a Monaco incominciavo daccapo la mia carriera in ma quasi perché nella Korine degli studi in Europa ci sia una divisione per stamattina de non solo quelli dello studente ma anche dello studioso lo studioso deve essere definito europeo in prima linea
Perché l'Inter la ricerca e molto su questo terreno
Perché lì la chi vuole ricercare ha vinto la sua battaglia non può ricercare soltanto all'interno del singolo Stato
Ma la didattica invece e tutta ancora prevalentemente sulla strada col dei metodi diversi io capisco che chiederà il mercoledì prossimo a recitare diamo una dimensione europea
Per esempio al reclutamento significa che ognuno si può fare i concorsi come fa piacere perché si è è che si sia mai tedesche francesi a fare i concorsi certe cosiddetto in Italia succedono se
Avrebbero più difficoltà succede però noi dobbiamo spegnere il modo di dare una dimensione europea almeno parziale proposte in un'altra sede una competenza condivido condivisa
Fra Stato ero Unione Europea e questo può diventare veramente uno dei sensi di questa nostra ottima riunione grazie
Chiedo scusa
Empoli
Uno dei temi di questo nostro giornate anche la rappresentazione di questo nostro mondo sono molto contento che sia qui con noi oggi per intervenire Stefano Coletta che qualche mese direttore di rete grazie
Cercherò di essere televisivo noi non far suonare campanelle Pontormo amministrando precede di trovarla
Puntorno tutti
Essere chiamati quando l'oggetto della discussione
Appunto l'Università Olid per la crescita la televisione viene chiamata direttamente in causa perché l'impatto che quotidianamente
La televisione porta nelle case
Le persone in allarme
Io dirigo RAI tre e da qualche tempo però da moltissimi anni di lavoro anche dietro le quinte a analizzare
Quali sono i target che
Comitive si fanno intravedere ancora dal messaggio che forniscono dalla televisione il risultato enorme
A RAI tre e che caratterizzarsi riportando la sulla programmazione soundtrack grosse da una parte di quello della memoria e dall'altra quello della lettura dell'oggi
Il mio palinsesto che comincerà a gennaio si muoverà proprio su questo punto S
Perché credo il proprio
Del linguaggio televisivo letteralmente a essere più forte di qualsiasi altro potere nel smobilitare bloccare l'ascensore sociale venendo qui stamattina
Il tassista che mi portava mi ha sentito che parlavo al telefono di programmi televisivi mi ha detto sai io sono cresciuto panna e RAI tre non ha portato a studiare e faccio il tassista mi sono iscritto ad un'università on line perché avrei desiderato fare il divulgatore perché da piccolo seguito padre-figlio Angela
Ecco questa cosa mi ha colpito capire per trasmettervi di quanto la responsabilità che noi televisivi abbiamo nel POR per formare nel potere educare nel potere anche creare anni pare dentro delle individualità
Sono magari svantaggiate da un punto di vista sociale ma che possono attraverso i contenuti televisivi
Veramente veder crescere dentro di sé la passione la passione per l'arte e la passione per i liberi la passione per l'asset via è mia ferma intenzione non troppo televisivo diciamo molto artificioso cioè legato a un'alchimia tra alto e basso e rafforzare proprio in questa direzione
Parlare con Massimo Gramellini per i libri per
Per arrivare realtà a far sì che gli ebrei siano pretesto per raccontare anche un medico educazione sentimentale
Riportare portare Massimo Recalcati a parlare degli archetipi dell'esistenza di ognuno di noi sarà uno degli elementi fondanti del mio palinsesto perché credo che non esista educazione non esista strumentazione
Non esista percorso universitario che tenga se non se non li si attraversa attraverso un'identità Susanna e allora io penso che un individuo però della mia impressione militare i limiti intera realtà gli impone attraverso la passione a RAI tre particolare la la platea presso la mentalità io guardo ogni giorno ai risultati d'ascolto di trasmissioni citavo prima appunto alla divulgazione scientifica circa ma ci sono trasmissioni programmi marchi che hanno una concentrazione pubblico che ancora frequenta la media superiore questo significa anche la possibilità per noi per impattare su quelle che saranno le scelte di questi ragazzi oggi adolescenti che magari vivono in un piccolo paese della Sicilia e non hanno alla possibilità di di poter iscriversi all'università
Di poter attraverso la televisione formarsi delle idee rafforzare e consolidare la loro passione e mettercela tutta per per uscire fuori dalla condizione sociale in cui appunto sono immersi
Siamo a breve perché non voglio far suonare la campanella ma diciamo raccontare lo storytelling di mettere anche legato alla conta alla contemporaneità
Avrà sempre più un'attenzione al racconto delle prosegua gli anziché da Gabriella per a ad altri volti noti della Rete noi continueremo a denunciare questo dislivello perché appunto la cultura arrivi appunto
Penso che
Che l'altro lavoro a cui il servizio radiotelevisivo è chiamato Air riconoscimento per il talento
E credo che
Questo è il tempo giusto è il Kairos nell'occasione che non si può più aspettare per rimescolare le carte per anche consegnare questo veicolo così importante come la televisione attivamente personalmente cioè hanno consolidato passione e da lento e con questo chiudo lascio la parola al presidente altrimenti suona la campanella arrivederci
Allora prima di continuare ad ascoltare gli interventi degli universitari dei ricercatori presenti chiamata non a presidente del Partito Democratico Matteo Philip
Grazie uno dei vantaggi di essere il presidente del partito democratico che non vivi l'incubo della campanella però cercherò di non abusare della vostra pazienza e mi limiterò a qualche riflessione
Partendo da ringraziamento a Francesco per aver organizzato questa occasione di dialogo così la chiamata e questo in effetti è stato e saranno i lavori che proseguiranno il pomeriggio
Frutto di un lavoro di confronto che in questi mesi c'è stato è avvenuto è ripreso come
Giustamente chiosava Walter Tocci che come me appassionato va be'affezionato all'idea di partito in cui se c'è il partito il partito fa il partito cioè quindi
Organizza riunioni confronti incontri tavoli non sempre è facile a volte nemmeno piacevole ma è sicuramente sempre utile
E credo che l'obiettivo di questa giornata fosse quello di ragionare sul futuro del nostro Paese non solo dell'Università e della Ricerca poi dirò ovviamente di quanto le due cose sono evidentemente connesse
Ma anche di rivolgere lo sguardo al passato per fare una valutazione sincera di quello che è stato in questi anni noi siamo appunto
Questo è l'anno in cui celebriamo il decennale del Partito Democratico e quale che sia l'argomento che si tocca
Che ci tocca affrontare evidentemente abbiamo in qualche modo il riflesso condizionato di fare un'analisi su quello che è stato in questi dieci anni
Non solo per rivendicare i successi quando ci sono stati ma soprattutto per guardare ai limiti
E alle difficoltà che abbiamo affrontato a dove non siamo stati fino in fondo adeguati perché nel momento in cui vuole progettare il futuro aria assolutamente la necessità di partire da
Dalla storia dal passato recente o lontano che sia per capire appunto cosa è necessario correggere
Ora io non so se ci sia stato alla fine come diciamo alter una sorta di partito unico dell'università negli ultimi anni capisco colgo la provocazione sono affezionato
All'idea che comunque ci sia una differenza tra quello che hanno fatto detto e pensato Tremonti della Gelmini è quello che abbiamo detto fatto e pensato noi però colgo in fece l'altra critica che condivido cioè quella che non c'è stata una politica per l'università del partito democratico oppure ereditando
Politiche universitarie dei partiti fondatori che invece erano forti probabilmente nella difficoltà di tenerle insieme alla fine si è fatta una scelta di fede ma in realtà credo che non sia stato solo questo perché in realtà quella mancanza di una politica per l'Università di una visione su questo settore era in qualche modo figlia di un una mancanza di visione generale
Sul Paese e sulla sua crisi su cosa fosse necessario per riformarlo Henry fondarne
Le basi produttive e non solo
Che è in qualche modo la vera responsabilità che io attribuisco ai nostri padri non una mancanza di generosità quella è anche pedagogica istruttiva senza
Che ti obesi probabilmente viene anche in una fase successiva
Ma il fatto che negli anni in cui questo Paese avrebbe avuto più bisogno di un pensiero nuovo e di una visione nuova noi siamo finiti a d'essere subalterni a un pensiero diverso
Lissi c'è stato davvero un pensiero unico e non è un caso che noi siamo finiti nelle mani degli economisti non è un caso che con il massimo rispetto per gli economisti o evidentemente o dei tecnici in generale
Che un po'la storia del centrosinistra una sorta di commissariamento tecnico in alcuni pasti di auto commissariamento tempio
Che poi ha avuto in queste a fasi più decenti una evoluzione
Ancora ulteriore per cui noi siamo passati da da dalla dittatura di tecnici alla dittatura degli algoritmi che financo più inquietante da un punto di vista culturale intellettuale
Tesi che diciamo e sta anzi fatto che è stato reso possibile da una lettura generale che un pezzo delle classi dirigenti di questo Paese hanno alimentato perché l'auto connessa e amento della politica è figlio della crisi di fiducia della politica delle istituzioni che in qualche modo è dovuta alla
Responsabilità che pure quelle classi dirigenti e quelle politiche in questo caso hanno avuto ma anche al fatto che questo è un Paese in cui si è alimentata una lettura della crisi come fosse figlia solo ed esclusivamente le responsabilità della politica
Si è lavorato a delegittimare le istituzioni
Perché è toccato alla politica è toccato all'università lo ricordava Francesco all'inizio con una
Retorica anti casta portata avanti da alcune tra le caste più potenti di questo Paese
Che però ha avuto appunto l'obiettivo di rendere più deboli quelli che sono i presìdi democratici di un Paese cioè quelli che sono appunto le istituzioni che in qualche modo tengono viva e forte
E la democrazia è risultato di quanto è accaduto è accaduto in questi anni è la fotografia del Paese di oggi la la mi accennava Francesco all'inizio un Paese sfiduciato
Un paese che vive un forte malessere nonostante la ripresa un paese fatto di tante solitudini che finiscono per sommarsi in cui cova un forte rancore ieri il Censis che ha sempre diciamo questo modo
A questo lessico un po'immaginifico ha spiegato che appunto siamo il Paese del rancore però cogliendo un punto di verità
Di come appunto in questo paese quei mai ad essere quelli solitudini fanno montare rara
E in un quadro del genere è vero quello che giustamente segnalava nella relazione cioè di come in una situazione del genere l'università viene vissuta come una via di mezzo tra un lusso è uno spreco
Punto racconto che ognuno di noi di è capitato di ascoltare o che potremmo fare di quelli soprattutto di quella fascia più debole più fragile e più povera della popolazione che rinuncia a puntare sulla formazione dei propri figli come veicolo per una crescita individuale e sociale
è uno dei drammi della nostra modernità non c'è più l'università di massa di cui oggi parlava Berlinguer
Il problema uno dei problemi del nostro Paese esattamente quello che oggi rispetto ad allora l'inaridimento de de de de delle basi
Del della base di quelli che appunto vogliono provare ad andare all'università è enorme ed non è solo figlio della scelta appunto all'origine di parametrare la possibilità di accesso all'università sul numero dei professore c'è anche questo ovviamente di no ma del fatto che appunto c'è la rinuncia di una parte del Paese a guardare all'università come possibile veicolo di speranza e di emancipazione
Se noi vogliamo contrastare come vogliamo fare questa lettura però dobbiamo anche vedere il nocciolo di verità che c'è in quell'elemento di frustrazione che è esattamente la storia di questi trent'anni chi mi conosce sa che io questo
Esempio lo lo lo faccio lo uso spesso perché quello che
La mia generazione cioè quelli che oggi hanno quarant'anni sentono o come un ahimè un tratto negativamente identitario
Cioè quando io avevo vent'anni andavo a questo tipo di convegni fa organizzati dai miei partiti di allora a quelli della mia età che studiavano all'università si diceva studiate vincerete sarete gli insider della globalizzazione perché forti del capitale umano
Su quale avrete puntato che vi sarete dati voi non avrete bisogno del sindacato perché contratte Rete autonomamente col datore di lavoro le condizioni di vita
Non avete bisogno del posto fisso perché sarà Figo per voi scegliere potrete cambiare ogni giorno ogni settimana ogni mese ogni volta che vorrete il vostro lavoro per sceglierne uno più bello
Non avrete tutto sommato neanche bisogno di altre forme di protezione di tutela perché essendo lavoratori di qualità perché avete studiato non avrete tutto lo bisogno di quel grande meccanismo di sistema di welfare che vi garantisce perché
Quel lavoro sarà ben pagato
Io ho fatto una scelta di vita diversa ma quelli dell'arbitro che andavano come all'università che hanno creduto a quello che noi vent'anni fa dicevamo
E che si sono laureati specializzati masterizzati dottorati hanno fatto tutto quello oggi possono raccontare una vita di vent'anni di precariato tra macchine
Non solo delle condizioni lavorative ma di condizioni di vita ancora infinito spesso magari un po'migliorato negli ultimi anni ma questa è la storia di almeno due generazioni di questo Paese
E quindi quella madre di un quartiere di periferia che ha poche risorse da investire per suo figlio non ha a guardare quello che è capitato alle nostre generazioni tutti i torti nel dire
Questi investe bar mandarlo all'università è uno spreco un lusso
Perché la storia di questi anni racconta esattamente questo
E allora se noi vogliamo invertire la rotta come vogliamo fare e fare la cosa giusta dobbiamo capire perché questo è accaduto
Se no diciamo ci chiudiamo in una discussione di settore sarebbe sbagliato
Oppure un'analisi da un lato autoassolutoria sulle responsabilità dei vent'anni di governi di questo paese ma anche diciamo
Non riusciamo a cogliere quali punti invece in merito che abbiamo avuto vanno portati in una fase nuova messi alla base della costruzione di un di un Paese più forte
E che cos'è che la cos'è che è mancato per questo diceva Walter questa è davvero la responsabilità cioè una visione generale sudore sul su su come e dove noi volessimo portare questo Paese
Perché se la linea era ed è come credo sia quella di puntare su un Paese che compete sull'innovazione sulla qualità e non sulla gestione del declino sulla riduzione dei costi e dei diritti rimanere diciamo tra le potenze che puntano
A vincere a ritagliarsi uno spazio o nella sfida globale appunto vincendo competendo sull'innovazione è chiaro che tu hai bisogno
Di un Paese in cui diciamo punti strategicamente su quello che produce innovazione qualità e ricerca capitale umano
Però perché pur avendolo fatto in passato questo non ha avuto gli effetti che avremmo voluto e anzi ha prodotto quello do che raccontavo prima perché noi non l'abbiamo vista come parte di una strategia complessiva cioè cosa accadde a quei miei coetanei e studiato e poi uscirono all'università
E si trovarono un mercato del lavoro flessibile Zanato perché noi sulla base quella vettura inserimmo gli elementi di flessibilità che però ciò mancando l'altro pezzo cioè la riorganizzazione welfare trasformarono con la flessibilità in precarietà ma soprattutto non trovarono un tessuto imprenditoriale del Paese in grado di avere bisogno di loro
Perché un paese costruito industrialmente su una dorsale di piccola e media impresa è che non avevano una dimensione industriale tale ad avere la capacità o la comprensione di aver bisogno di quell'innovazione
Non avevano spesso gli strumenti per acquistarla quando si invece se ne rendevano conto perché non avevano una capitalizzazione sufficiente non avevano accesso al credito per mille ragioni che è un altro convegno è che e e non sviluppiamo quindi e però diciamo manco quella parte e quindi si ritrovano in un mercato del lavoro che paradossalmente avrebbe avuto bisogno di loro ma con un tessuto imprenditoriale del Paese che non era in grado di sfruttarne utilizzarne le competenze
Combinato disposto di questa situazione ha prodotto la precarietà di milioni di giovani ex giovani ormai e la difficoltà di competere e di quel tessuto imprenditoriale
Che non ha saputo innovare e quindi spesso è caduto vittima della competizione globale
Allora se noi vogliamo diciamo ripensarla per il future è chiaro che dobbiamo rimettere alcune alcune dei pilastri ideologici di quella fase in discussione il primo il ruolo del pubblico
Tutto quello avveniva perché noi accettammo l'idea che lo Stato doveva essere solo regolatore nel rapporto con l'economia
Accettammo l'idea di una rinuncia a un ruolo di definizione lo sviluppo economico e industriale di un Paese
E quindi rinunciammo all'origine all'idea delle politica industriale come strumento di Indirizzo dello sviluppo di un Paese che invece oggi dobbiamo recuperare
Perché se davvero vogliamo che questo Paese ricostruiscono la capacità di competere sull'innovazione sulla qualità abbiamo bisogno che qualcuno lo guidi e non può essere il mercato perché il mercato non lo fanno lo ha fatto e ha fallito su questo e per fare questo c'è bisogno però appunto di cambiare il paradigma di lettura delle politiche economiche e tornare altri rivendicare l'esigenza dell'intervento pubblico in economia
La necessità di aiutare e sostenere quel pezzo di perché poi insomma
Confindustria fa bene a rivendicare quello che di buono scene capitalism nel mondo l'impresa italiana però poi non c'è solo quello e molto più articolata Aimi
La situazione anche il capitalismo italiano non ha dato enorme prova di sé in questi anni
Tanto che se questo Paese resiste è grazie a quel po'di industria pubblica che ancora c'è alle grandi società pubbliche che in qualche modo pur tra mille difficoltà hanno garantito l'autonomia del Paese
E allora appunto cercare di rimettere al centro un disegno che ci aiuti a costruire Secondo alcuni obiettivi un'Italia più giusta e più in grado di competere questo quali sono però quegli obiettivi
Ma se noi riconosciamo come buona la lettura che da Francesco all'inizio è ovvio quegli obiettivi non possono essere che cercare di ricostruire un senso di coesione sociale in questo Paese
Perché la la crisi sociale ha prodotto una crisi democratica si oggi poche persone vanno a votare perché quelle poche persone sanno diciamo sono state progressivamente espulse dai processi produttivi e quindi smettono di riconoscersi nelle istituzioni
E si abbandonano alla disillusione la delusione e rancore e allora però se noi dobbiamo ricostruire quel tessuto democratico abbiamo bisogno appunto di
Mettere al centro delle politiche disegni no uno sviluppo possibile e soprattutto che mantenga il tema dell'eguaglianza al centro
O diedi di quel modello di sviluppo ma soprattutto dobbiamo capire come ricostruire quegli elementi di coesione sociale
E allora è evidentemente è ovvio che se quella è la visione il tema diventa e questo lo dico con tutto il carico di autocritica per alle posizioni che anche noi abbiamo sostenuto
Che tra il tenere insieme coltivare e far crescere la Rete e premiare le eccellenze più importante tenere coltivati e far crescere la Rete nel suo complesso questo riguarda evidentemente il ragionamento che stiamo facendo qui
è del tutto evidente l'abbiamo detto tutti lo penso anch'io che
Il concetto stesso di numero chiuso va superato va chiaro diciamo anche qui è facile dirlo poi arrivarci significa perché poi siamo nemici al numero chiuso applauso però paraste numero brusco
Invece bisogna capire sento riformisti quali sono i passi che porteranno a a a quell'obiettivo Verducci prudentemente ha detto la prossima regista costruire le condizioni perché nella prossima legislatura si riesca
Vero e mancano due mesi alla fine di questa quindi però diciamo è ovvio che è un tema come noia possiamo giustamente rivendicare quel poco che abbiamo che non è poco col molto che abbiamo fatto sul diritto allo studio ma siamo consapevoli che non è sufficiente e che si può e si deve fare di più però appunto la no tax area una grande innovazione ha fatto bene a rivendicarla perché intanto diciamo viene da una lunga stagione di confronto con un po'con le associazioni studentesche Corvia nel associazioni di rappresentanza che ha prodotto quel risultato ma perché per l'asso del nostro Paese qualcosa di
Di assolutamente innovativo ma soprattutto al tema di come noi dichiariamo guerra alla precarizzazione di questo settore
Lo abbiamo fatto quello che è accaduto e legge di stabilità fondamentale perché appunto si è aperta una porta io lo so lo sento neo incontrati tanti dei precari gli si ricerca piegare l'università che chiedono di fare tutto e subito
Non è possibile
Mai o quasi mai fare tutto e subito però abbiamo fatto molto subito in una condizione molto difficile perché questa legge di Stabilità avviene a fine legislatura Bono ovviamente
Una capacità di visione molto limitata per ragioni di calendario con risorse che non sono tante però si è fatta una scelta
Di puntare su quell'obiettivo
In un passaggio al Senato abbiamo ottenuto i risultati vediamo se riusciamo a fare qualcosa di più nel momento in cui arriverà adesso alla Camera la legge di stabilità
Però credo che quello che è accaduto un questa alla legge di stabilità è un primo segnale politico importante politico perché appunto noi stiamo discutendo di una questione che è una grande questione politica per il Paese
E qui io voglio dire una cosa che mi aiuta sviluppare le riferì l'ultima parte di questa
Riflessione
Che non è un caso io ringrazio il ministro amministrazione un sostituto se quelle che voglio ministro ministro
Ministro fa amministra sei nove carte capitato in un'altra occasione di dire Nimis prestato con e azionato dalla ministra in questione dice amministra quindi complica comunque la ministra fedeli e e la ringrazio per quello che sta facendo e sta facendo bene ma non a caso perché per la prima volta dopo tanto tempo noi abbiamo un ministro che non è un tecnico
E credo che questa sia alle ragioni e a svolta perché guardate
Noi dei tecnici abbiamo un grandissimo bisogno e se nel ministero non ci fossero tecnici adeguati noi faremo una gran fatica a gestire e governare e anche progettare lo sviluppo di questo e di altri settori
Però non è un caso se
Di solito c'è una distinzione tra le funzioni tecniche le scelte politiche
Ed è una
Delle caratteristiche delle peculiarità negative nella storia di questi vent'anni che non abbiamo alle spalle cioè quando
Noi abbiamo avuto ci siamo trovati di fronte alle difficoltà o uno stallo in questa o quella legislatura la risposta in questi anni è sempre stata chiamare i tecnici
Chiamare i tecnici come salvatori della patria
Poi se tu guardi con qualche anno di distanza a quello che quei tecnici hanno prodotto ti rendi conto che non l'hanno esattamente salvata ma che spesso hanno acuito la crisi ad esempio accaduto col governo Monti
Gli anni Novanta invece ci furono governi che ebbero una storia differente che diedero un segno differente obiettivamente allo sviluppo però se guardiamo agli anni più recenti di certo non hanno prodotto un esito positivo
Noi abbiamo fatto che secondo me al di là di tutto quello che abbiamo prodotto normativamente o come un'azione di governo che ovviamente opinabile in questa di legislatura il grande merito di questa legislatura e aver reagito allo stallo
Post-elettorale di un Paese diviso in tre stanze la maggioranza
Non con i tecnici ma con la politica dando vita dei governi politici che si sono assunti la responsabilità di dirigere il Paese in una fase complicata che hanno rivendicato il diritto e il dovere di fare delle scelte hanno pagato a quello scelto un prezzo elettorale politico
Nel rapporto colonnello quello l'opinione pubblica in alcuni casi invece ne hanno tratto un vantaggio
Però hanno svolto la funzione per la quale diciamo siamo chiamati a fare questo mestiere cioè provare a guidare il Paese e farlo senza nasconderci dietro appunto qualcun altro o senza lasciare il passo a qualcun altro
Credo che questo ritorno è la politica che dal mio punto di vista per tutto quello che ho detto è un fatto positivo noi lo vediamo anche soprattutto in alcuni di quei settori come vuole l'università ma anche
Penso a quello di cui mi sono occupato di più insieme a Walter e a Francesco in questi anni quello della cultura
Dimostrano come nel momento in cui appunto torna la politica poi si può essere d'accordo su questa o quella scelta ma almeno si può ricominciare a discutere di una direzione di marcia chiara precisa
Si può fare un'analisi seria come dicevo all'inizio di quello che ha funzionato e di quello che non ha funzionato
Però si può appunto ricominciare a progettare il futuro
Che è quello che serve enormemente a questo Paese allora io credo che insomma quello che noi tutti dobbiamo provare a fare e dobbiamo soprattutto continuare a fare e cercare di ritessere quella rete di relazioni di rapporti
Che non si limiti siamo all'analisi del pass del pass del prossimo passaggio
In Parlamento de del prossimo emendamento da costruire o della prossima proposta da fare ma che punti a ricostruire diciamo un senso di comunità perché una delle cose che questa paese ha sofferto di più
è la diciamo divaricazione tra la politica e
Gli intellettuali usiamo una categoria abusata ma lo dico per capirci
Che da un lato perché la politica spesso si è sottratta come ho provato a dire lasciando il campo o in alcuni casi si è chiusa
Nei palazzi dove si governava immaginando e pensando riforme che poi ha calato sul Paese senza averle confrontate e senza averne discusso col Paese
Però è anche vero che c'è un tessuto di pensiero di saper del mondo e il sapere gli intellettuali nel nostro Paese
Che specularmente o si sono abbandonati a la rivendicazione indignata come professione o semplicemente si sono chiusi nella loro professione trovando una politica
Diciamo non abbastanza disponibile ad ascoltarli ascoltarli non significa fare quello che dicono significa confrontarsi perché poi l'ascolto il confronto serve anche al a istruire le modalità con cui alcuni passaggi si litiga
Però cercando di fare sintesi
E quindi noi abbiamo prodotto una frattura che ha lasciato la politica più debole più arida di idee
E ha lasciato il mondo del sapere più solo meno nelle condizioni di dare un contributo generale è vero al
Al progresso allo sviluppo del Paese
E allora al netto di tutti i piccoli o grandi risultati che quotidianamente noi dobbiamo cercare di ottenere insieme per i quali dobbiamo combattere credo che la sfida più ampia e più generale che dobbiamo affrontare quella di invece ricostruire dare stabilità questo rapporto perché anche da questo passa la capacità lo dico
Per la parte che rappresento per la sinistra italiana di essere più all'altezza di costruire con la nuova visione
Che ci aiuti a immaginare un futuro migliore per il nostro Paese e che senza appunto il lavoro e l'impegno di
Chi in questo Paese alla capacità di immaginare e pensare creare sarebbe molto più difficile per noi fare da soli grazie
Grazie al presidente a tutti qualche indicazione organizzativa ora facciamo la pausa pranzo con un po'di ritardo ma comunque il momento e riprendiamo esattamente alle quattordici e trenta con il ricco allena direttore della Federazione italiana di scienze della natura e dell'ambiente grazie puntualissimi
No volevo fare un po'di pubblicità
Grazie grazie dico chiedo tutti sono il momento è delicato ma noi dobbiamo cominciare i lavori perché una giornata molto intensa
E io sono andato a tutti coloro che hanno accettato l'invito di essere qui con noi ad Enrico che sta per parlare e a tutti quelli che parleranno per permettere a tutti di farlo devo chiedere a tutti la cortesia quelli che devono terminare di stare da quella parte ma quelli che invece hanno fatto di tornare a sedersi per la cortesia reciproca che è fondamentale per i nostri lavori grazie ricorda allora grazie ringrazio moltissimo l'amico Francesco Bertuzzi
Ecco mi piacerebbe molto che i dottorandi che hanno parlato di bonobo io sono etologo venissero a sentirmi velocemente come rappresentanza ecco aveva
Mi hanno scaldato il cuore
La fisica io rappresento otto mila professori universitari e ricercatori del niente Cincinnati sta per Federazione italiana della scienza della natura e dell'ambiente dobbiamo lamentare moltissimo che in questo Paese che per questioni di lunghezza la battuta e gli italiani sono un mezzo marocchini e mezzo tedeschi racchiude il massimo di biodiversità a livello europeo non siamo al livello dei Paesi tropicali come il Costa Rica
E dobbiamo in un paese
In cui la quantità di strade e la quantità di cemento ha distrutto intacca la biodiversità lamentare è scappato Marco Mancini caro amico e come me consocio Linceo bassissimi finanziamenti per il settore biodiversità scusatemi questa clientelare
Mi scusi ministro ieri sera abbiamo visto una bellissima mostra col ministro dove c'era una lagna che si dava da fare a
Fare una tela per ricordare l'operosità delle donne
Per cui dovrebbero avere diritto a una pensione anticipata anche Deragna
Allora a ma io sono qui per parlare alla vostra generazione di ammiratori debbano e da un saluto particolare ai giovani democratici di Bologna
Perché vedere un convegno senatore Verducci dove ci sono così poche teste grigie è un veramente un piacere io faccio parte di una generazione fortunata anzi fortunatissima ho ereditato il laboratorio del premio Nobel Daniel Bovet e da prima di compiere tredici anni ho avuto il piacere di avere come madrina scientifica Rita levi Montalcini il sindacato nella notte della della ricerca dedicata ai precari ha definito la mia generazione parlo anche del fisico teorico Giorgio Parisi con cui abbiamo organizzato con Giovanna Melandri un bellissimo convegno del dei DS dedicato alla scienza cioè nell'ambito del del congresso del partito siamo sempre stati con Walter Tocci che è meravigliosamente una terza cultura perché laureato in filosofia e il fisica ed è anche stato all'Alenia quindi conosce molto bene così all'innovazione è stato la mia generazione ci hanno definito i precari giocolieri e che abbiamo tenuto in piedi tre laboratori convegni stipendi nel mese di e intermittenti per loro per decenni cosa dico a voi quando ho avuto una mail da Giovanni che appena avuto un posto tenure track di professore avverte in Australia
Abbiamo perso un giovane talento
Devo dire è orrendo che io c'ho un briciolo di orgoglio nel pensare che un giovane che si è laureato con me alla Triennale e alla alla e alla magistrale diventa professore appena
Ministro senatore Bertuzzi è mostruoso che mi faccia piacere le perché abbiamo speso un sacco di soldi perché Giovanni diventi quello che diventa io non so se potrò offrire qualcosa
Io sono qui per parlare solo di una cosa ne ho scritto regolarmente anche sull'Espresso perché le vostre famiglie
Noi con le nostre tasse finanziamo le ricerche degli europei parliamo di otto miliardi
Quali sono le ragioni per le quali il nostro Paese che come ha ricordato Walter Tocci le nostre pubblicazioni e sono tante
Perdiamo sui fondi europei e lancia un messaggio la mia generazione Accademia dei Lincei ci vediamo con Giorgio Parisi a giorni come utilizzare la Braidense e tutto quello che succederà nei finanziamenti europei perché l'Italia non abbia il ruolo che ha avuto per la scelta del lemma
Perché è un'occasione grandissima di rimborso posizionamento
Il primo punto e ringrazio Francesco Verducci per aver fatto una lista una che rinvia perfetta di quali sono i problemi e in azienda sono quelli tu lo sai perché fa parte del mondo accademico noi lo sappiamo voi giovani dovete credermi credere che ci sono delle priorità politica per il nostro partito
La prima il primo gol non s'è che noi diamo fondi proporzionale al numero di italiani sessanta milioni compresi
Coloro che vengono da altri Paesi e di cui ci stiamo occupando per perché le scuole il pomeriggio di alfabetizzazione Norman non solo nella lingua italiana ma anche nelle tecnologie
Metto nella nostra storia accanto a Luigi Berlinguer in una legge ho scritto ed è la legge cioè due mila per la divulgazione la cultura scientifica e tecnologica e c'è molto da fare per i nostri nuovi italiani che vengono con delle culture
Di agricoltura sussistenza che possono diventare agricoltura quattro punto zero non nottetempo per spiegar Brollo in un sol sull'ambiente la quantità di fondi che noi diamo in Europa ecco proporzionale al numero di abitanti dell'Italia no no al numero di ricercatori e dato che come si è sentito fino NASA stamattina siamo pochi
Noi diamo soldi che useranno ricercatori degli altri paesi dopo dopo i risultati della Emma posso dire fuori verbale
Perché gli olandesi l'ho anche scritto regolarmente sulla Repubblica sull'Espresso sono dei grandi insieme agli irlandesi dei grandissimi cacciatori di fondo euro la cattiveria perdonate ma ma la storia recita che gli olandesi sono stati maggiori commercianti di schiavi in Europa quindi stanno come fare cose
E migliori dobbiamo imparare a competere ma se siamo pochi ricercatori e diamo tanti soldi perché siamo tanti italiani come facciamo questi ottenuto da rivedere il secondo punto lodo perché io sono chiacchierone Francesco lo sa è che l'Europa anno dopo anno non finanzia più le infrastrutture non finanzia le macchine finanze la benzina se regioni e Stato non costituì un ci contano il filone di i microscopi elettronici e laboratori la possibilità che la tua generazione ammiratore dei dei dei bonobo possa competere ad armi pari con gli altri Paesi ha sempre minore
Scusate che sono andato fuori
Chiamando
Di coordinatore nazionale le leggi che si prepari poi dice Marchetti
Buongiorno a tutti ringrazio Francesco Verducci quest'iniziativa ringrazio il partito democratico io appunto sono Andrea Torti coordinatore Dillinger insieme anche a tanti che oggi interverranno in questa iniziativa abbiamo dato avvio durante questo autunno
Proprio perché pensiamo che in questo momento
L'università dopo tanti anni abbia in qualche modo Persia caduta anche molto in basso rispetto ai finanziamenti che non ha ricevuto rispetto alle assunzioni che non ha avuto rispetta un turnover cioè è stato bloccato
Per questo abbiamo dato avvio a un movimento che si chiama per il riscatto dell'università pubblica
Movimento che io penso non sia un qualcosa di appunto
Cioè non è un una cosa da non notare nasce al Politecnico di Torino
Lo stesso ateneo dove non troppo tempo fa
Si parlava di una necessità di costruire un sistema universitario
Con poli di eccellenza
In cui si parlava di università nel nostro Paese di serie A e di serie B di serie Z per cui alcune dovevano anche venire chiuse
Io penso che in questo momento quindi il fatto che un movimento per il riscatto dell'università pubblica nasca in una realtà di questo tipo
A seguito delle politica che ci sono state negli anni che hanno portato il nostro sistema universitario
A
Non essere più o perlomeno non esserlo perché io non so se lo è stato in precedenza un'infrastruttura sociale un'infrastruttura per l'intero Paese penso non sia un fatto da poco
Un un sistema universitario che negli anni della crisi
Al posto di saper reagire ed essere il motore di una ripresa ha fotografato la crisi economica
Un sistema universitario che mentre le risorse venivano svuotate
Ha fotografato nelle regioni del Mezzogiorno lui spesso cioè il sistema universitario spesso la crisi di quelle zone di quelle zone del Paese
Il si è persa io penso un po'la la funzione dell'università una funzione che deve essere in primis sociale capace di
Anche andare ad a influenzare trasformare prendere anche tutte le energie più positive del territorio tramite la terza missione missione fondamentale che però negli anni della crisi appunto ha visto un
Un funzionamento a fasi alterne e quindi nel Mezzogiorno una maggior difficoltà a fare quel trasferimento tecnologico di cui c'è tanto tanto bisogno
E che anche rispetto alle politiche che sono state portate avanti
Nel negli ultimi anni anche quelle del Governo Renzi e Governo Gentiloni ad oggi secondo me fatica a ad essere interpretata da quello che secondo me è secondo noi di Linke deve essere la questione prioritaria quindi una capacità di sapere seguire le sfide del presente le sfide del presente che sono la crisi evidentemente sociale e l'aumento delle disuguaglianze sempre maggiore una crisi ambientale la crisi economica che nei nostri territori sono sono sempre più evidenti
Le lauree professionalizzanti sono una misura che noi anche in Consiglio nazionale degli studenti universitari abbiamo fine dal momento in cui sono state definite con un primo decreto del due mila e sedici
Criticate
Proprio perché avevano non avevano con l'ambizione di fare dell'università quel motore della crescita è quella di avere quella capacità di influenzare direttamente il tessuto produttivo
Per far ripartire il Paese ma anche l'università proprio nella fotografare i problemi nel fotografare la crisi le crisi anche produttive si andava verso un punto una politica di andare ad adeguare l'università ad un tessuto produttivo io sono contento che ci sia stato un ripensamento da parte del ministero nell'immediato subito dopo l'insediamento ad oggi
Abbiamo saputo mezzo stampa che è già stato appunto la firma del decreto non l'abbiamo ancora letto sicuramente penso che anche a seguito delle valutazioni che più volte abbiamo fatto anche attraverso gli organi studenteschi competenti sarebbe stato penso più opportuno anche lì cioè seguire una discussione più ampia visto che appunto gli organi deputati avevano chiesto la stessa io vado rapidamente anche verso la conclusione dicendo nel negli ultimi nell'ultima legge di bilancio quella del due mila e diciassette una serie di interventi noi li abbiamo chiamati interventi secondo nel senso che sono state messe tante risorse nel due mila e diciassette quindi l'anno scorso
Con appunto
Perseguire determinate politiche che andavano a costruire poli di eccellenza e andavano a
Anche quindi ebbe a seguire quelle politiche che anche negative abbiamo riconosciuto come in questa legge di bilancio ci siano degli aggiustamenti
Aggiustamenti che passano attraverso lo svuotamento in parte io dico ahimè in parte perché avremmo preferito venisse fatto di più in questo senso
Delle cattedre nata
Rispetto ad una un incremento del fondo integrativo statale c'è stato un ripensamento delle super boss e l'abbiamo detto rispetto a venti milioni aggiuntivi sempre sul fondo integrativo statale sempre rispetto è stata un quindi un'attenzione rispetto all'accesso alla formazione nello scontro anche questa legislatura è stata fatta la no tax area misura che noi abbiamo sempre chiesto da tempo che però noi fin da subito lo scorso anno abbiamo retto ad essere le criticità criticità che abbiamo fatto aumento delle tasse per le rimanenti fasce criticità che si sono puntualmente verificate noi pensiamo che la battaglia per un'università che sia gratuita per tutti e che quindi non veda solo della progressività dalla stazione l'obiettivo ma che veda università come appunto infrastruttura sociale del Paese che quindi riconosciuta come tale viene finanziata dalla fiscalità generale possa essere una battaglia di tutti quindi il riuscire a la battaglia per un riduzione delle tasse per tutti penso debba essere in questo momento la battaglia fondamentale rispetto all'accesso all'università e concludo evidentemente non vi è solo un tema di
Riduzione delle specie e di diritto allo studio ma c'è anche un tema di accesso io appunto sono contento che anche in questa sede si riconosca l'importanza di una discussione sul numero chiuso spero che ci siano stati degli avanzamenti non ho ancora letto il decreto all'interno del decreto delle nuove professioni professionalizzanti ma rispetto a alla questione dell'accesso del numero chiuso bene le parole che sono state fatte Beppe finora anche dalla ministra ma non bastano le parole su questo servono le risorse serve un cambio di rotta fin da subito perché se si parla di riduzione del numero chiuso di volontaria andare verso un Soldera amento di un'apertura a tutti dell'università e se essa non deve essere luogo elitario ma resta un'infrastruttura sociale per il Paese servono le necessarie risorse
Che devono essere data l'intero sistema quindi facendo venir meno e concludo quegli interventi perché nella scorsa leggi di stabilità con umani techno Forconi super dipartimenti annosi incrementato le risorse vanno incrementate solo per qualcuno e non per l'intero sistema andando a rifinanziare complessivamente il sistema grazie innanzi
Elisa perché i
Coordinatrice nazionale dell'Unione degli universitari e il universitari segue poi Sonia ostrica
Buonasera a tutti grazie insomma ringrazio Francesco Del Noce ringrazio il insomma il PD per per l'invito a questa iniziativa
Come come dico sempre anche se energie positive Barnaba banalità però purtroppo certi problemi restano i saggi universitari si trovano praticamente di fronte ad una polizza ostacoli che è una polizza l'accesso a una polizza alla come dire al mantenimento e al conseguente del titolo e poi allora un ostacolo all'ostacolo forse quella più grande quello che più ad oggi fa paura che a quello di che cosa farò dopo l'università e come potrà spendere cosa potrà spendere il mio titolo
Parte chiaramente al numero chiuso parto da quello sia perché va be'insomma il primo problema degli studenti in cotone in ordine cronologico
Parto da quello perché insomma è stato come dire
Un tema molto molto affrontato negli interventi precedenti quanto quello anche perché insomma perché ci conosce un po'sagge numero chiuso è la nostra intendo dell'Unione degli universitari la battaglia storica dell'Unione degli universitari l'abbiamo portato avanti tutto questo tempo praticamente da fuori che conduciamo insomma anche a come dire nonostante il muro della politica e delle istituzioni che c'è stato fino praticamente a soltanto un paio di mesi fa su questo tema d'Italia uno dei le percentuali di laureati più bassi d'Europa
Un corso eppure in Italia un corso su tre più di un gol su tre a numero chiuso è vero quello che dice la la ministra Panda intervenuta rispetto alle questioni dei ricorsi che comunione di recitare abbiamo presentato a Milano che c'è bisogno di per la variabile assolutamente rilevano leggiamo di più però che c'è bisogno di più studenti
Perché insomma molto spesso le due e le due cose non le due cose non coincidono sul numero chiuso tante cose si possono fare alcuni lo abbiamo fatto presente i più situazioni si possono eliminare immediatamente ai chi deturpa Scienze la formazione con delle prede modificazioni modifiche normative con dei visti
Degli investimenti che sono irrisori sarebbe revisori su a docenti che su alcune strutture magari determinate per lei il numero chiuso si potrebbe poi nel giro di sei mesi eppure nessuno e dico nessuno
Si è mai ha mai preso il coraggio di dire che ok sia avviamo una discussione abbiamo una discussione almeno su questo a ci appare ora è chiaramente ci sono invece dei corsi in cui la sproporzione Gatti
Richiede l'accesso i posti disponibili chiaramente molto più alta su questo ma diciamo una cosa chiara abbiamo modello di transizione superare il numero chiuso in un anno non è possibile
Abbiamo delle proposte stiamo elaborando delle proposte su questo comune degli universitari ovvero come possibile superare il numero chiuso in determinati corsi perché ci tengo a sottolinearlo in altri si può eliminare praticamente domani
Come è possibile eliminare il numero chiuso a Medicina nel giro di quattro cinque
Non so se gli anni al massimo dieci le possibilità ci sono i modelli da cui prendere spunto anche anche anche se eccetto quei tagli oggi in giro per l'Europa anche quelli andrebbero migliorati
Però quello che diciamo è apriamo un tavolo
Tanto politico quanto istituzionale anche quelli promessi da anni standard purtroppo anche dallo stesso partito democratico da ha comunque da dal governo a un governo guidato dal partito democratico ma insomma promessi poi nessuna promessa è stata mantenuta quindi sicuramente questa tenera incensa
Cioè una licenza poi chiaramente il diritto allo studio anche chiaramente non posso in questa sede non riconosce i passi avanti che sono stati sono stati fatti anche agli atti comunque l'operato della del partito democratico la no tax area l'aumento del fondo integrativo statali sia l'anno scorso che insomma anche quest'anno sono stati portati a casa trenta milioni di euro che anche inaspettati come dire perché forse non non ci aspettavamo risultato così
Anche se certo secondo le stime alcolica abbiamo fatti servirebbero almeno altri centocinquanta milioni e quindi come dire è un passo ma ancora il cammino ancora il cammina molto lungo io oggi ci tengo qui inoltre ribadire una vicenda che ha ad quasi dell'irreale anche se comunque riconosco questo lo dico sinceramente analista fedeli somala del riconosciuto che un problema esiste ovvero se va dalla legge tre per cento dei fondi confiscati alla mafia dovrebbero andare al finanziamento del diritto allo studio
Questo attrezzo appunto un questo sta scritto nel Codice antimafia quindi è una donna risalente al due mila tredici dal due mila tredici al due mila diciassette presso vari ministeri competenti sia attivato per spostare dei fondi per fare dei trasferimenti contabili quando in Italia ci sono oltre venti mila studenti che non ricevono una borsa di studio pur avendone diritti è una vergogna perché noi donne che in quattro anni per ministeri
Quindi per lo più dallo stesso partito consiglia non ha però avuto la volontà annunciata emanate provata poi dinanzi per fare dei passaggi contabili
Quindi ecco insomma abbiamo c'abbiamo tenuto come gli oneri diretti italiani sollevare questo problema insomma le aperture ci sono insomma il problema è stato riconosciuto finalmente ci sono state date della Pretura importanti quindi ecco speriamo che nel giro di poco tempo anche questo risultato si possa si possa portare a casa
è chiaro c'è ancora tanto da fare
A abbiamo fatto un'inchiesta uscito qualche settimana fa in Italia dieci anni le tasse citare sono mancate del sessanta per cento
Paghiamo le pezze tasse più alte d'Europa tra un po'saremo i secondi visto che l'Inghilterra sta per uscire nell'Unione Europea tra insomma la pasta media di mille duecento euro appunto tra le più alte siamo i tetti più alti d'Europa
E in dieci anni le tasse la metà del sessanta per cento al sud in modo particolare sono metà del novanta per cento quindi il sud degli atenei più poveri nelle regioni più povere d'Italia le tasse sono raddoppiate più che al nord e che al centro
Chiaramente anche qui a c'è molto da fare a l'unica risorsa dietro di comodo in cui con cui si può superare questo problema è ovviamente quello durante quegli investimenti di investire sul fondo di finanziamento ordinario dell'università
La la faccio bene anche perché il tempo sta insomma immagino che stia per finire ARPAI c'è come dicevo il terzo ostacolo quello dell'accesso al mondo del lavoro
A che erano forse definirla la cui principale preoccupazione distante universitario oggi insomma non non è sbagliato questo perché perché insomma già dall'esperienza di Lezzi Dari
Fanno durante i percorsi di studi iniziamo
Agli scontrarsi con la precarietà a riscontrare appunto precarietà assenza di diritti parlo di stage e tirocini soprattutto per quanto riguarda per esempio le professioni sanitarie di far il sette infermieristica sostituiscono senza alcun diritto senza alcun compenso senza alcun rimborso spese costituiscono il personale se il personale ospedaliero e questo trova strano che svolgono un in altro modo parliamo del di percorsi come l'accesso all'insegnamento del praticantato forense insomma saluto ti aspetti su cui è stato fatto passi in avanti ma ancora non c'è ma piena garanzia per le cose peggiorano ulteriormente nel momento in cui si accede al mercato del lavoro di circondato in Italia il sessanta per cento dei laureati è un compatto del resto d'Europa questa cifra questa percentuale supera l'ottanta per cento dei cosa significò che i nostri laureati
Sono incapaci ma insomma vedendo poi già se dall'estero come dire ho dei dubbi oppure che le imprese italiane non sanno come dire come valorizzare a i nostri i nostri laureati in un momento in comunque non di come dire in cui penso che il tessuto produttivo abbia ancora un mondo bisogno soprattutto ma vista la crisi di persona altamente qualificate Danio queste sono soprattutto su questo tema a ma anche in alta se gli altri comunque faccio un invito alla sia chiaramente al ministero che comunque il partito democratico tutto di risolvere questa situazione l'università deve veramente tornare adesso una priorità di questo Paese le buone parole insomma ci sono le intenzioni sembrano sembrano esserci manca poco a fine legislatura ma c'è comunque una legge di bilancio che ancora deve fare il passaggio alla Camera quindi tanto ancora insomma tanto ancora si può fare e qualcosa era alta si può fare anche nei prossimi mesi
Quindi insomma l'invito e l'augurio è quello di non interrompere il dialogo perché lo riteniamo fondamentale per esempio veniva citato anche prima sono è uscito un decreto sulle dare due segnali tanti senza che noi ne sapessimo niente non ho mai come uno e come consiglio nazionale distante diversi tali siamo abituati un decreto il Sud nuovi corsi senza che ne fossimo avvisati bene io penso che questo non sia il modo di procedere quindi insomma l'invito è quello ad un dialogo sempre maggiore ad un confronto che insomma da parte nostra e sempre costruttivo e speriamo che questo come dire sia riconosciuto e apprezzato
Quindi vi ringrazio insomma deviazione volante insomma auguro buon lavoro
Segreteria UIL
Seguiranno ogni coalizione vincitrice
Grazie per questa iniziativa che interessante dei contenuti soprattutto opportuna perché riaprendo un dialogo sociale troppo trascurato nell'ultimo periodo quindi ringrazio senatore Verducci ringrazio anche la ministra Madia che appena insediata ha ritenuto di convocare i sindacati senza neanche farselo chiedere
Ci auguriamo che posso continuare questo trend perché siamo un po'sofferenti in realtà in quanto abbiamo bisogno di un confronto un po'più serrato soprattutto in fasi come questa di legge di Bilancio ma anche per le altre occasioni
Questa iniziativa di oggi segna un'ottima svolta rispetto a quella che è stata la politica dell'ultimo periodo io mi auguro davvero che possiamo ripartire da qui nel prossimo futuro perché questo è un ottimo inizio
Mi piace anche l'idea di pensare al sistema delle università e degli enti pubblici di ricerca come un sistema diversamente pubblico
Mi è piaciuta molto questa definizione
Perché porta in sì
Il concetto di una autorevolezza che deve essere recuperata deve essere riconquistata e deve essere sostenuta altrimenti nel mare magnum del pubblico impiego i settori di eccellenza
Perdono di specificità io mi sono basata sullo slogan idee per il diritto allo studio diversi dalla ricerca ho provato a fare un esercizio
E ho elaborato un decalogo a vostra disposizione cercherò di stare in un minuto a voce cercando di non correre troppo
La questione che a nostro avviso a mio avviso come Willer riteniamo ormai assolutamente necessaria come primo passaggio e dividere il ministero dell'università e della ricerca ed l'alta formazione artistica e musicale dalla parte che invece segue la pubblica istruzione quindi la scuola
Perché in questo assetto così grande i nostri settori università ricerca e alta formazione artistica e musicale che io metto sempre insieme al sistema universitario perché sono alta formazione e producono in termini di indotto un pile norme restano comunque schiacciati all'interno di un settore che troppo importante
Per poter da consentire spazi lo stiamo vivendo anche adesso l'all'atto del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro
è stato costituito un unico comparto in cui università enti di ricerca e alta formazione conservatori ed accademie per capirci
Non riescono ad avere un'interlocuzione adeguata quindi sicuramente il primo punto da cui partire io penso che possa essere questo
Un altro punto e quello di fare attenzione alle incursioni di un sistema politico che spesso può sembrare come dire interessato ad altre priorità
Nei nostri sistemi ci ho citato in più occasioni
L'anomalia di nomine di presidenti agli enti di ricerca che erano assolutamente inadeguati non ma in possesso delle necessarie competenze e questo per quello che riguarda il sistema delle nomine ma c'è anche un altro problema livello di ingerenze noi abbiamo il vero datore di lavoro occulto che il sistema del Mef
Continuiamo ad assistere a circolari e abiti più o meno formali l'ultimo dei quali ci interessa direttamente il vedo che il messa ha già dichiarato agli enti di ricerca della possibilità di drizzare pienamente alla norma straordinaria che la duecentodiciotto
La legge speciale degli enti di ricerca ebbene il Melfa detto sognate di di poter fare assunzioni quindi spesso instabili a valere su risorse che non sono stabili e quindi sognate di di poter utilizzare le risorse medie che avete dimostrato di poter acquisire con i progetti nel triennio per fare stabilizzazioni assunzioni quindi è chiaro che questi sono ingerenze che non aiutano e che rispondono a logiche che non sono nell'interesse del Paese Maris rispondono forse malamente alloggi che meramente contabili
Tenendo conto che il sistema università e ricerca si sviluppa sul medio e lungo periodo la mia terza proposta è lavorare ad una sorta io la definisco Agenzia della ricerca l'abbiamo definita governance unica
Ma l'importante
E che tra gli scopi di questa agenzia non sia quella di ricollocare coloro che risultano esclusi da un sistema quindi debbono essere in qualche modo impegnati a fare qualcosa l'agenzia dovrebbe avere una funzione di razionalizzare distribuire meglio le risorse
Dovrebbe porsi nella lotti nella logica di essere al servizio della ricerca e dell'alta formazione e non servente la ricerca e l'alta formazione in questa logica io immagino un ministero chi abbia una funzione più strategica che tecnica senza che però questo si traduca in una perdita di autonomia da parte delle istituzioni
Quarto punto è stato un punto affrontato praticamente da tutti i relatori che ho ascoltato da questa mattina ed è quello che è stato definito la la benzina e la vera come dire il vero sprint per una buona attività è un finanziamento adeguato
E soprattutto un finanziamento che metta in un'unica connessione logica perché così è l'università gli enti di ricerca i conservatori e le accademie perché sono tutti alta formazione e lì che si produce la cultura altrove si diffonde ma qui si produce il si fa avanzamento della conoscenza
Ci dicono che non ci sono le risorse e che in una finanziaria così stretta quindici dei venti miliardi disponibili sono andati per evitare di arriva io chiedo però che se fa tanto una riflessione su questo perché ci sono molti beni di lusso ed extra lusso sui quali si potrebbe pensare ad un ripensamento dell'IVA e quindi recuperare risorse al fine di sistemi che sono quelli di vero progresso bassi innanzi ad alla ricerca che in questi anni Buy se non ci fosse stata l'Europa con i suoi fondi con i nostri ricercatori bravissimi ad accedervi non non avremmo avuto un sistema di finanziamento della ricerca l'abito benissimo il professore alleva e anche qua c'è necessità in un sistema europeo come in Italia che soffre di una fortissima burocratizzazione che ci rallenta
Di snellire le procedure altrimenti noi selezione rimosso soltanto i grandi partenariati e quindi limiteremo ulteriormente la capacità dei nostri giovani eccellenti di accedere questo va collegato al fatto che noi abbiamo fatto una pessima spending review
Applicando la anche in università e ricerca che erano i settori rispetto ai quali chi l'ha scritta la norma della spending review chi l'ha pensata li aveva espressamente esclusi invece sono stati inclusi sono settori ecco perché dicevo diversamente pubblici da trattare come diversamente pubblici sul reclutamento benissimo
Questo emendamento che ci consente di andare ad una prima stabilizzazione che non completa al problema del breve del precariato rivendichiamo sosteniamo queste normative anche se chiediamo che siano aggiustate perché è chiaro che l'esclusione di persona i tecnico amministrativo dalla stabilizzazione
In un sistema unico come quello degli enti di ricerca non può funzionare in più ricordo ed è un problema di cui non si parla mai che nel sistema universitario non ne abbiamo anche le aziende ospedaliere universitarie
Che sono un buco nero e che comunque dovrà essere affrontato prima o poi altrimenti rischiamo di separare la funzione della didattica da quella della ricerca e della assistenza vado velocemente legge Gelmini posso dire che l'abrogazione del ruolo del ricercatore è stata una follia a distanza di sette anni noi abbiamo soltanto prodotto ricercatori a tempo determinato di tipo auditi i dubbi nulla cioè nel futuro perché anche quelli che si sono poi abilitati non hanno nessuna certezza di sistemazione noi pensiamo ad una vecchia la nostra ideali brillante col senatore oggi abbiamo più volte condiviso in passato che quella del ruolo unico della docenza
E venne Cesario procedere ad una modifica anche del complessivo di formazione dell'università perché e il dell'università che si formano le classi dirigenti di domani se non ci sarà un sistema pubblico che classi dirigenti noi liquideremo informeremo
Quelle che si formano in un sistema tutto teso alla economizzare azione della Società
Quindi io penso che è una vera riflessione per ripartire debba anche essere qua un ripensamento lo farei anche a come è strutturato il tre più due
Quindi nono punto sostenere i processi di reclutamento anche attraverso la restituzione ai fondi di finanziamento ordinari delle somme che sono state indebitamente sottratte e li restituirei con indicazioni di uso vincolate e specifiche quindi stabilizzazione il nuovo reclutamento infine concludo da dove ho iniziato sicuramente in un nuovo di il io immagino che bada riavviato il confronto con il sindacato
Abbiamo un contratto collettivo nazionale di lavoro per il Pubblico impiego che stato bloccato per nove anni
In questi nove anni sono state bloccate anche le relazioni sindacali sono nove anni che non recupereremo non recupereremo mai né in termini di carriera né in termini di professionalità né in termini previdenziali io mi auguro che questo non succeda mai più grazie
Grazie chiamo Monica Di Fiore ricercatrice del CNR
E si prepari poi Giuseppe Montalbano
Buonasera ringrazio il senatore del
Partecipare scusate sanzionati
Per cui inquisito bene
Così ok perfetto
Allora volevo era devo così perché
Volevo raccogliere un attimo il con l'ultimo una delle ultime cose dette dal da chi mi ha preceduto a proposito della costruzione di un'agenzia della ricerca perché
Una delle cose più interessanti di questo giorno adesso del fatto che di tutti con la vostra esperienza state sottolineando che ciò che esiste un problema di governance molto importante tra l'altro è una delle cose che la ministra fedeli diceva questa mattina quando abbiamo avuto cioè si è reso disponibile a un confronto
Perché spessissimo la la politica entra nel settore della ricerca che è un mondo particolare forzosamente vorrei dire inserito dentro la pubblica amministrazione cogliendo il partendo per fare l'insana Lisi
Chiusi i due obiettivi o i risultati e trascurando invece i processi che sono fondamentali
Questo elemento della cover ratio diverte importante sì consideriamo poi che proprio per per quella dittatura dei tecnico tecnici di cui parlava il presidente Fini
Il taglio del finanziamento è entrato in maniera pesante e e poi vorrei dire esattamente quello che ha figliato il precariato storico che è stato aggredito per la prima volta e di questo non possiamo che che essere sorpresi ma anche estremamente entusiasti di questo perché veramente un precariato storico perdiamo di quattordici anni
Vent'anni questo significa che c'è stato una disinteresse da parte della politica
Io lo chiamerei semplicemente disinteresse perché io lo so che la politica ha interesse alla alla ricerca ma deve decidere che ruolo riconoscerli una volte per tutte vorrei dire anche la ricerca pubblica
Che è una ricerca di base è una ricerca applicata ma soprattutto di base e il rischio che si corre che si vada sempre nella direzione di una certa applicata e questo comprime comprime pesantemente la libertà di fare ricerca che è una un esercito assolutamente libero che non può essere innanzitutto non può essere definito in termini di orario di lavoro
Ma non può neanche essere costretto è così perde moltissimo della capacità di produrre nuova conoscenza che è la base di quella che tutti quanti sostenete come una delle chiavi di volta del nostro sistema cioè l'innovazione però la ricerca è anche ricerca di non è di eccellenza ma è la base su cui si costruisce le eccellenze questo mi permetteva doccia nel discorso che sulla valutazione cioè attenzione nella e la valutazione in ogni stiamo mortificando quella parte che è fondamentale per costruire i i processi di conoscenza che sono comuni a cumulativi vorrei aggiungere solo questo
C'è veramente una specie di inconciliabilità tra politiche ricerca perché la politica dire di sottrazioni
Entrata nella nella gestione mia amministrazione della ricerca togliendo togliendo finanziamenti valuta valutando alcuni dei picchi della ricerca trascurando né altri ricerca dice vive di somme di accumulazioni della conoscenza prive di accelerazioni e decelerazioni tutto è un ritmo differente da quello della politica e soprattutto permettetemi ma questa è veramente una cosa sulla quale dovete riflettere
Esiste un orizzonte un piano una visione nella ricerca che è scomparsa nella politica
Il tempo medio il tempo lungo ci restituisce la potenzialità di una scoperta di una conoscenza e ci permette anche di recuperare quella che nel sistema di valutazione
Non è assolutamente una buona ricerca meno che mai eccellenti allora
Rispondo a quello che diceva chi uno dei relatori che mi ha preceduto quando si va in Europa
E ci si ritrova frammentati non dobbiamo sorprenderci perché è proprio questo processo di incentivazione competitiva che mina la base della collaborazione nel sistema della ricerca e quindi è questo che ci rende ancora più deboli voi dovreste immaginarvi tipo di entrare nei processi questo io vi invito a ragionare quello che avete fatto è assolutamente fondamentale importante innanzitutto perché si parla di ricerca che non è banale e finalmente si parla nella politica della ricerca perché voi sapete meglio di me che questo è un momento in cui voi presentate al resto del Paese le vostre priorità ed era tanto che non si parlava di ricerca quello che avete fatto e quello che è presente per il momento è assolutamente importante un anno fa non ce lo saremmo aspettati però ci sono delle correzioni dovete fare assolutamente perché precariato non è solo dei ricercatori dei tecnologi
La filiera della conoscenza ricostruisce a partire da tutte le professioni tutte le professioni che quando parlo di precariato storico sto intendendo una persona in questo caso parlo del quaranta per cento della forza complessiva delle risorse umane
Che fa parte di un sistema che funziona di un sistema che va avanti grazie al contributo non solo di studia produce conoscenza riflette scambia ma che consente il networking certa poi la Messa reti di quella conoscenza e che è quella parte del lavoro che è meno visibile posto che sia visibile nei termini in cui siamo abituati a giudicare a dare un valore per il resto delle dei servizi della pubblica amministrazione anche l'attività di ricerca e su questo vi veramente di di invito a fare a a riflettere veramente sulla pervasività
Della ricerca e sulla spinta pacifista di poterlo de dare un valore se non decidiamo noi ti riconoscerglielo altrimenti non è non è assolutamente sul mercato che troviamo la ricerca e nella società
Voi che sapete benissimo che l'Europa ci chiede il Public engagement ci chiede di essere trasparenti con la Opel sai inizio ci chiede di fare governance di potenziarla di di metterci veramente l'impegno a fare in modo che quella distanza tra la società e la scienza
Venga raccolta questo significa però tempo significa risorse economiche
E significa anche che non si produce nel breve una ricerca di eccellenza che cosa succede dal vostro punto di vista cerco in che modo riuscite Harrat a raccontarmi la se non se non siete in grado di cogliere attraverso se non fuori dei numeri ma non entrate nel processo non entrate nella gestione del nella creazione nel farsi della ricerca qualunque sia l'intervento che voi intendete promuovere sarà un intervento relativo a una fine un finanziamento sarà un intervento relativo a un taglio un incremento non sarà nulla di più io vi invito a venire a trovarci faccio parte del CNR e conta molti colleghi alcuni dei quali sono presenti in sala abbiamo deciso di agire di ottenere un riconoscimento ma anche non s'lo stiamo parlando soltanto di farci riconoscere come parte importante fondante dal nostro ente che lo sa bene
Ma cerchiamo anche di rifarci di raccontarci agli altri cioè alle persone che non sanno neanche che esista un una continuazione delle ricerche si ostinano chiamarlo centro
Nazionali che le ricerche un altro elemento che che ci fa molto soft molto riflettere quindi io vi invito a partecipare a venirci a conoscere perché siamo veramente una una forza sana e che abbiamo ancora molto da dire
L'invito a apparato venire e a vedere che cosa abbiamo tirato su quante attività abbiamo tirato su quante linee di fatte proposte stanno venendo fuori che di cui vogliamo rendervi partecipi perché così che si entra nei processi si potenzia il processo di governare grazie
Mettiamo
Grazie Giuseppe Montalbano presidente dell'associazione dottorandi italiani e poi in altre ottusi
Sì innanzitutto grazie davvero al senatore per tutto il partito democratico per questo invito questa possibilità che ci viene data io parlo a nome punto dell'Ati che l'Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani
Diciamo un'associazione che dal novantotto quindi stanno festeggiano i vent'anni provare a presentare
Delle Categorie stiramento frammentate particolarmente vulnerabili come quelle dottorandi e tutta la galassia dei ricercatori precari degli assegnisti di ricerca ricercatori a tempo determinato che sono state fra le prime vittime ti era politica il cui insomma tanti hanno accennato lo stesso senatore Bertucci
Dal due mila adottato oggi appunto hanno progressivamente smantellato ridotto svilito in senso generale il sistema universitario della ricerca a partire pronte a volte proprio dalla dignità di chi ci lavora di chi ai primi stadi appunto del processo di formazione la ricerca come appunto dottorandi e dottori di ricerca giusto per darvi qualche numero dal due mila ad otto in poi appunto abbia avuto una contrazione di oltre quaranta quattro per cento delle borse di dottorato a livello nazionale una riduzione una riduzione drastica dovuta al taglio definanziamento e tutta la serie normative che sono state aggiunte
Una riduzione che io è stata accompagnata a una progressiva un professione entro delle diseguaglianze fra i dottorandi di ricerca
Stato introdotta la possibilità negli atenei di chiedere una tassazione appunto per i dottorandi una misura che non colpisce tutti nella stessa maniera ma colpisce in particolare dottorandi degli Atenei del centro-sud
Che appunto essendo stati particolarmente colpiti in questo Taio poi si rifanno punto gravando di appunto un'ulteriore tassazione
I dottorandi con borse quindi creando delle diseguaglianze di fatto fra i dottorandi questo Paese è rimasto l'istituto al dottorato senza borsa che è un vero e proprio vulnus italiano tantissimi colleghi che hanno esattamente gli stessi doveri rispetto ai dotti colleghi borsistico senza aver appunto le risorse sono tante volte senza avere la possibilità neanche punto it
Di avere un reddito a parte e il dottorato è stato un po'la base dove i dottorandi
Costituiscono un po'la figura di passaggio il ponte partire da cui si formerà tutta la futura classe di docenti e di ricercatori nell'Università del sistema di ricerca ma appunto la riforma Gelmini tutto quell'accaduto se abbattuta
Anche e in primo luogo non solo in una non si è concretizzata
Semplicemente in termini di tagli al finanziamento ma cosa forse ancor più grave è accompagnata da questi dettagli a un processo di vere e proprie istituzionalizzazione del precariato che appunto si è determinata con la moltiplicazione e la creazione di figure di punto ricercatori precari gli assegnisti di ricerca abbiamo toccato due anni fa il picco di oltre venti mila
Assegnisti persone con contratti di uno due massimo quattro anni cui dopo non viene dato alcun tipo di prospettive di cui gli atenei tante volte si sono serviti
Proprio per sopperire alla mancanza di fondi quindi diciamo sopperendo a questa a questi tagli sulla facendo pagare il prezzo insomma di questi tagli direttamente sulla pelle delle componenti più vulnerabili la creazione dei ricercatori a tempo determinato i Chippewa tanti colleghi che punto restano dentro il sistema universitario sono ricercatore tutti effettiva dopo cinque anni
Punto i viene probabilmente è costretta la mano non hanno assolutamente alcun tipo di prospettiva di restare all'interno farà il punto su cui vorrei concentrarmi dopo insomma questo quadro riassuntivo per grandi linee della devastazione che c'è stata e che appunto l'entità di questa devastazione di questo attacco a tutti gli effetti in termini di risorse in termini di immagine pubblica in termini narrazione e visione di progetto culturale più ampio particolar mente apprezzato questo punto
Ricordato dal senatore Verducci l'entità di tutto questo è stata tale che appunto purtroppo è lo dico purtroppo non bastano alcune cose giuste
è servono delle cose giuste delle cose giuste in questi ultimi anni recentemente si stanno facendo ma serve innanzitutto che queste cose giustappunto anch'io riprendo
La zecca ti stimo titolo di quest'incontro siano diciamo componente di un piano di un progetto di una visione giusta che la visione giusta nel medio-lungo periodo
Faccio appunto degli esempi di cosa stiamo parlando delle cose giuste anche sul versante del dottorato deprecato la ricerca ci sono state indubbiamente due anni fa si sono abolite le tasse per i dottorandi senza borsa una misura importante su quel molo malato
Tanto tempo come AT è stata introdotta l'indennità di disoccupazione per i dottorandi con borse gli assegnisti di ricerca una grandissima vittoria ottenuta anche con difficoltà insomma siam partiti
Da una visione che a quella del ministro Poletti che era più che era diciamo più piuttosto scettica rispetta la possibilità di inquadrare gli artisti di ricerca come dei veri e propri laboratori anche grazie insomma un lavoro di pressione che abbiamo fatto non da soli ma così indagati contattata associazioni siamo riusciti diciamo determinare un cambiamento anche di prospettiva da questo punto di vista è in questa legge di di lance in questo DDL ci sono degli elementi certamente giuste positivi chiaramente l'aumento dell'importo minimo della Borsa e dal due mila otto si diceva prima
Che non aumenta la borsa mentre contemporaneità sono aumentati in questi anni
Aumentata con tante volte la tassazione sono ventate le aliquote previdenziale a carico dei dottorandi quindi in realtà l'importo è stato eroso è stato previsto lo scorso lo scorso alla scorsa legge di bilancio anche quest'anno un piano è straordinario per RTI Didi
Benissimo tutte misure importanti alla base però appunto bisogna ragionare anche in termini di piano al progetto più generale perché appunto e c'erano anche tante altre cosa giusta e si sarebbe dovuto fare che hanno subito si possono ancora fare si possono fare nell'immediato partirà proprio dalla prosecuzione
All'interno insomma è l'iter percorso in discussione la legge di bilancio all'interno e la Camera proprio a partire da alcune cose secondo noi
Molto giuste che stavano già insomma nelle proposte di emendamento che quelle avrebbero determinato certamente un cambiamento anche di quella visione di quel Progetto di quel punto di vista Plante a cosa mi riferisco a tutta una serie di proposte di emendamento devo dire molto francamente
Estremamente coraggiose insomma che erano state portate in Senato e Cannavaro l'attaccare esattamente un principio fondamentale diciamo quel modello e l'ITIS sta in base al quale se delle risorse ci sono vanno messe su alcuni centri di eccellenza piuttosto che altre
Vanno distribuite in base a criteri che sono anche estremamente discutibili come quelle lavico R.
è che vanno poi a premiare chi è già in una posizione di vantaggio
E vanno invece a penalizzare Manila pesante chi è svantaggiate quindi determinando delle diseguaglianze crescenti
Da questo punto di vista erano stati proposti degli emendamenti che appunto per esempio intendevano superare rispetto a questo piano straordinario di RTI di bit il principio dell'assegnazione ma se risulta ai risultati la di Kuerten adesso concludo la mia mi avvio la conclusione era stato proposto di è abolire il tetto del turnover al cento per cento una misura importantissima insomma noi abbiamo subito plaudito addirittura anche insomma una cosa che non avevo chiesto insieme a tante altre associazioni poter è mettere ulteriori vincoli date per gli atenei per i Dipartimenti anche nel tema di partenti Hatchet lei sa per appunto consentire di ampliare il piano straordinario di reclutamento diretti di di tutte cose giustissime che però appunto non sono uscita purtroppo dal Senato è adesso noi io chiaramente ne approfitto proprio per lanciare rilanciare quest'invito per far sì che tutte queste misure importante che vanno a intaccare quel principio
Appunto
Divisione bassa alla quale appunto è stato detto benissimo su questo ci riproviamo
Bisogna costruire innanzitutto un'università
Diversa ma a livello di sistema quindi riaprire canali del reclutamento di finanziamento al costo di università che davvero possa essere aperta e quindi lottando contro un principio del numero chiuso in senso generale voluto con le comporta per lottare contro il numero chiuso bisogna innanzitutto aprire i canali finanziamento e quindi ci auguriamo che anche queste proposte possono essere riprese ridiscusse e magari avere un buon esito in sede
Punto di lavoro del Commissioni cultura e bilancio della Camera hanno interamente siamo qui per offrire e insomma il nostro contributo anche le nostre critiche che magari ci possono essere state ci saranno ma sempre in una alla prospettiva che è sempre stata insomma di tipo costruttivo e anche da questo si può determinare davvero non solo diciamo un elenco di cose giuste che pur ci sono state ma davvero determinare una un'inversione di tendenza a tutto piano che è quella che serve appunto a questo sistema e concludo semplicemente dicendo che tante tante persone io vi parlo insomma anche anche anche di meglio non assegnista di ricerca cui appena scaduto il contratto il nostro problema come precari la ricerca e che abbiamo queste urgenza che poi sono delle necessità per vinta la sopravvivenza del sistema universitario
Ma non abbiamo tanto tempo a disposizione per poterle vedere realizzate perché le nostre vite sono legata a contratti di uno due anni siamo appunto precari a livello esistenziale sono misure necessari urgenti su cui però bisogna intervenire subito questo diciamo è l'ultimo appello che voglio fare perché qualcosa nell'immediato per invertire
La tendenza a tutti gli effetti si può fare si può fare già a partire da questa legge di Bilancio qualcosa già si fa sulle Borse dottorato sul piano straordinario ma altro si può fare per dare un segnale che davvero poi non possa essere perduto non posso andare perduto questa nostra preoccupazione a partire insomma da prossimo anno grazie ancora
Sì auguri
Professore che è uno dei tre autori di un bel libro sull'università pena uscito cito da poco che si chiama salvare l'università
Buongiorno anzi buonasera grazie dell'invito a Francesco
Mi piace molto piaciuto il nome lo spaventate per sbaglio e non voglio so farmi una tabella
La cosa giusta credo che questo tema della consapevolezza sia davvero molto importante cioè riuscire a fare le cose giuste anche perché abbiamo davanti del da un lato abbiamo davanti un futuro promettente per le energie che ci sono nel settore universitario per i risultati che malgrado risorse scarse il settore universitario continua vere ma ci possono essere anche degli scenari più allarmanti quello di una lenta agonia o quella che prevalgano delle scelte magari con maggioranze di altro colore di apertura indiscriminata al mercato
Il clamore con cui la stampa ha seguito recenti episodi giudiziari a me un po'ha preoccupato certe posizioni Diana h a me è un po'hanno preoccupato
Dunque occorre davvero fare le cose giuste
Per quanto riguarda la ricerca brevissimo perché vorrei parlare più di didattica il sistema universitario abbiamo detto produce della buona ricerca una buona produttività soprattutto visto le risorse che ci sono ci sono alcuni problemi per esempio quello dei dottorati di ricerca che è stato detto secondo me molto opportunamente
A oggi c'è un problema di di di assenza forse di grossi polli di eccellenza quello che non ci permette di essere nei primi cento postini ranking ecco ma se si vuole lavorare su quello bisogna guardare quello che è stato fatto negli altri sistemi continentali la Francia la Germania ai tutto sommato copiare o da dare quelle politiche cioè fare la cosa giusta occorre chiedersi se gli interventi
Sì ma
Prima del Larizza degli interventi Renata dipartimenti eccellenza qual è il loro impatto sul sistema chiedersi avranno un impatto l'impatto quello desiderato
Didattica
Abbiamo l'abbiamo oggi sentito l'abbiamo detto ormai lo sappiamo tutti siamo ultimi per laureati dopo solo la Romania
Vorrei farvi vedere
Presto eccolo qua
Non i soli dotato ma farvi vedere chi è in realtà abbiamo lo stesso numero di laureati magistrali suppergiù degli altri Paesi europei dove c'è invece la differenza questa tutta la differenza è che sui treni analisti e su i lei primi la formazione terziaria da uno o due anni
E lì c'è tutto il buco perché si magistrali siamo la lo stesso livello degli altri paesi questo fare la cosa giusta vuol dire prendere atto di questo e creare le condizioni se ci interessa per recuperare questo divario per interviene su questo credo che occorra prendere atto che la strada gli ITS non ha funzionato nove mila iscritti un costo altissimo
Qualcosa si sta facendo si sta iniziando penso che l'anno prossimo se ho capito bene almeno due atenei Federico Secondo Bolognani saranno a lanciare delle iniziative su questo senso mi sembra un segnale importante una sperimentazione certo che occorre fare molto lavoro occorre creare le condizioni ad esempio perché i professori universitari sì impegni no nella didattica e soprattutto in una didattica
E pensata verso lo studente questo non è facile richiede davvero tanto lavoro
E quindi davvero fare la cosa giusta e quindi avere delle politiche coerenti non bastano le buone intenzioni perché come sappiamo la strada per l'inferno è lastricata di buone in ogni occorre fare le cose giuste e per fare questo credo che occorra un un centro consapevole centro capace di visione di progettazione di guida
Perché per avere una un'autonomia forte gli atenei occorre anche un centro altrettanto forte e consapevole non un centro Scalera orizzonte Sclero attizzato dalla gestione delle emergenze
è davvero importante riuscire a trovare delle linee politiche sull'università perché è questo il modo con cui si mette fine allo strapotere di tecnici burocrati
O degli algoritmi che abbiamo sentito tante volte citare stamattina se ci sono chiari gli indirizzi politici
E sappiamo dove vogliamo andare allora tutti gli strumenti possono essere portati in coerenza io tornerò stasera a Milano almeno con due motivi di ottimismo e somma che mi rendono
Sono contento di essere l'utopista mattina di avere accettato l'invito anzitutto sentito il Milan
Presidente
Del partito democratico fine che ha preso atto di una cosa importante ovvero
L'assenza in questi anni di una chiara politica universitaria non l'abbiamo avuto io credo che prendere atto s'è importantissimo perché di Pippo siamo può ripartire dandoci la politica universitaria
La seconda cosa che io sono stato credo negli ultimi boh cinque anni sei anni sette anni a tutti credo al maggior parte le manifestazioni di questo tipo organizzati dal partito democratico ho presente Bologna avuti una fatta qui
A via Cavour non è mai stato timori ministro arrivava in fondo parlava senza ascoltare nessuno a Pavia il fatto che oggi la ministra si sia fermato qui fin dalla mattina stupendo un po'tutti noi credo che sia davvero una cosa importante
E prometta bene
Grazie Matteo Turri chiamo Daniele Pinti nera
Rappresentante della tende e si prepari Alessandro Pezzella
Grazie a tutti in particolare volevo ringraziare
Va bene così
Voglio ringraziare il senatore Bertucci e tutto il partito democratico per questo invito per e ma non soltanto per l'invito ma per quello perché questo invito rappresenta cioè un cambiamento di di modo con l'Inter di interloquire con università
Dialogo perché il problema di alcune delle scelte che ci sono state queste in questi ultimi anni è stato proprio il fatto che si sia e trattato di alcune scelte un pochino imposte dall'alto non sono state delle scelte
Concertare viste insieme con le varie parti che che compongono il mondo dell'università e della ricerca
Come diceva Fini ha presentato io faccio parte di arte dell'associazione dei ricercatori a tempo determinato
E per questo motivo focalizzerò il mio intervento sui problemi del reclutamento del precariato
In realtà il mio intervento sarà bene perché sono stato ben preceduto da molti prima di me ho apprezzato da un tizio in particolare l'intervento del professor del dell'onorevole Verducci degli onorevoli Tocci che hanno delineato molto bene il quadro attuale
Noi recentemente come arte dobbiamo pubblicato un rapporto sul reclutamento il precariato che il nostro secondo rapporto su questo argomento
Da questo rapporto vengono fuori un pochino di cifre che hanno dell'agghiacciante se andiamo a guardare quello che è accaduto dal due mila otto fino al due mila diciassette cioè nell'arco di dieci anni questi orribili dieci anni l'università ha perso dieci mila può persone unità di personale strutturato
Se però andiamo a guardare in dettaglio che come fatto questo personale strutturato perso in realtà vediamo che le perdite sul personale di ruolo arrivano a quota meno quindici mila cioè il personale di ruolo nostro assunto a tempo indeterminato è diminuito di quindici mila unità
Questo dato è molto strano perché va estremamente in contrasto con alcune dei delle cose che ci dicono gli indicatori solari internazionali sulla ricerca
Perché la ricerca italiana anche se immediato amano parlare di baroni di ma l'università e di eccellenza in tantissimi campi quello che veniva fuori anche prima e che la rete universitarie italiana e globalmente un'ottima università
Come mai con una diminuzione così forte siamo riusciti a mantenere questi alti tassi il problema e che questa perdita di personale strutturato è stata compensata con un impressionante aumento del precariato
Allo stato attuale abbiamo tre mila e cinquecento reti Diana tredici mila e cinquecento assegnisti e poi una un gran numero di co.co.pro.
Ricercatori Colin borsisti di docente a contratto anche di invisibili della ricerca cioè persone che tra un contratto e l'altro
Caso mai continuano anche a fare ricerca come sottoscritto però non non hanno nessun contratto non compaiono nessuna parte non comprendo le statistiche ma continuano ci sono
Beh se andiamo a sommare quesito talebano stimato un loro totale di quaranta mila
Se consideriamo che il personale strutturato e appena c'è ed è sceso è sceso sotto i quarantanove mila significa che globalmente l'università è basata sul precariato
Questa origine come veniva già richiama questo forte precariato ha una duplice origine come veniva detto prima da una parte abbiamo avuto il blocco del turnover da una volta la legge Gelmini che ha reso il precariato strutturale all'interno dell'università
Questo che cosa significa che in questa in questo marasma di precariato
Abbiamo tantissimi ricercatori giovani e anche i meno giovani che sia Andrea arrivano fino alla soglia dei quarant'anni dopo essersi barca minati tra diversi contratti
E arrivando fino a questa soglia non non riescono a mettere su famiglia non riescono a costruire niente fino a che a un certo punto siccome il precariato della Gelmini è a orologeria vengono mandati via
Perché c'abbiamo sempre il limite dei sei anni Massimo come assegni di ricerca e di dodici anni contro tali come precariato dopodiché si viene espulsi questi limiti tra poco inizieranno a a contare
Perché siamo già adesso abbiamo le prime persone che hanno concluso i loro sei anni come assegni di ricerca inizieremo al a vedere i primi una massa di esodati della ricerca non tutto questo non lo vogliamo allora parlando di cose giuste da fare abbiamo identificato due punti
La prima cosa di ricominciare a finanziare il reclutamento siccome da dal due mila otto abbiamo perso tanti posti necessario
Ricominciare ad assumere personale stabile o meglio stabilizzate esempio reti di bit il piano dei mille trecento posti infatti a questo proposito ci fa tanto piacere
Siamo molto contenti di questo viaggio ci dispiace però di dire che è ancora poco si può e si deve fare di più perché mi permetto di dire anche poco più di tutto perché abbia stiamo sempre parlando di quindici mila posti persi
Quindi stiamo recuperando poco rispetto al totale perso
Secondo perché solo il del due mila diciassette l'università avuto mille settecento pensionamenti e altrettanti ne avremo l'anno prossimo quindi questi mille trecento non riuscì non riescono neanche a compensare i i pensionamenti di che abbiamo avuto quest'anno
E infine abbiamo quaranta mila persone che stanno sperando in una qualche stabilizzazione per dare risposta a questi bisogna il c'è bisogno di un piano di reclutamento stabile rilancio la proposta di di Verducci delle dieci mila assunzioni anzi dico di più abbiamo bisogno di Ventimila assunzioni perché nei prossimi cinque anni le università possa ritornare ai livelli del prima del due mila otto
Secondo abbiamo del bisogno di riformare le figure prego lo atto a adesso abbiamo assegnisti reti via reti di di una catena che ha dimostrato di non funzionare perché dico che non funziona perché abbiamo avuto soltanto due mila e cinquecento LTD di reclutati dal quando la legge Gelmini andata a regime
Siccome gli eletti di era una stabilizzazione questo significa che tutto il meccanismo non sta funzionando
Quello che ne vogliamo e avere un'unica figura di ricercatore per il ruolo che si entra in un tre non vogliamo più avere mi assegnisti non vogliamo più a vere e letizia un'unica figura una nuova figura perché le reti di B abbiamo scoperto che è una B è una bella figura ma non non è perfetto perché non è per perché se ne va a vedere degli eletti di di che hanno concluso il contratto finora soltanto il si sta il settanta per cento di questi entrato in volo come associato questo significa che l'arco di temporale dei tre anni da solo non ce la può fare tante volte a far riguadagnare l'abilitazione quello che ne proponiamo è una figura su tre più tre anni fai tre anni sei presso l'abitazione enti come associato altrimenti agli altri tre anni per guadagnare l'abilitazione
Si tratterebbe di una sorta di eretti c.d. esteso
Però questa nuova figura avrebbe il vantaggio di essere adeguata sia ha un neo dottore di ricerca che avrebbe un arco temporale sufficientemente lungo per farsi le ossa per arte nell'abitazione sia a un ricercatore che già diciamo con anni di ricerca alle spalle che vorrebbe diciamo
Non vorrei davvero un percorso troppo lungo davanti a sé
Concludo dicendo che alcune di queste cose sono diciamo è necessario andare a dire dialogare ancora di più ad esempio sulla riforma del bel ruolo c'è bisogno di un dialogo nei prossimi mesi nei prossimi tenti avvenire perché non è una cosa da fare rapidamente ma alcune cose si possono fare subito rilancio un accenno che è stato fatto a riprendere nella discussione della legge di bilancio alcuni aspetti molto positivi di alcuni emendamenti che riguardavano il precariato
E chiedo alla politica e al personaggio al Pd di farsi carico di quelle cose che erano contenuti in cui i membri del emendamenti e un'altra cosa si è parlato dei quattrocento milioni del primo io mi auguro che di quattro questi quattrocento milioni una quota sia dedicata a progetti di ricerca corposità da precari da RTI dia ed assegnisti
In maniera tale da dare un significato da un significato al a tutti questi giovani ricercatori e ricercatrici concludendo noi non vogliamo più ricercatori usa e getta vogliamo creare un percorso vogliamo ridare veramente diventa alla figura di ricercatore e vogliamo che questa contro questo sia qualcosa di qualcosa di concreto non sia soltanto qualcosa a parole
Grazie dell'attenzione
Alessandro per Seller rappresentante della Rete ventinove aprile e si prepari poi Claudia Carla Barbati
Sì grazie grazie al senatore Francesco Verducci per la per l'occasione per l'organizzazione di questa di questa aggiornata io avevo due o tre tre diapositive che potevano essere utili per seguire il discorso ma non so se riesco ad apparire
Voglio partire visto che ho ascoltato attentamente e più o meno tutte a mi fa piacere fa piacere che sono sono partite ringrazio
Voglio partire da un da uno degli interventi uno degli ultimi interventi quello di Turri che che mi ha preceduto per utilizzare l'ottimismo con cui lui ci ha lasciati come punto di partenza per per questa presentazione per questa piccola discussione perché di fatto ha sottolineato come le stesse parole del presidente del Partito Democratico hanno individuato delle priorità che vi abbiamo considerato tali danni ha sottolineato il fatto che ci sono stati gli interventi positivi sicuramente questo fa parte anche della delle recenti iniziative del del sempre del Duce che tra l'altro si è reso parte attiva nell'aprire occasioni di dialogo e oggi è una di queste proprietà tuttavia credo che non basti e credo che sia utile anche se le prospettive e le parole ascoltate stamattina in molti interventi sono state estremamente positive
Credo che sia utile essere a rimanere ancora critici essere in grado di portare un'analisi anche nel merito di quelle che possono essere veramente le cose giuste magari attraverso una visione una rappresentazione speculare di quelle che sono le cose non giuste
E di presentarle con delle argomentazioni
Di puntuali mia appoggerò molto a quello che sono stati degli delle occasioni di cronaca in particolare la vicenda degli emendamenti ma anche prima
Credo possiamo andare avanti con con le positive anche prima quelle che sono stati gli elementi che sono emersi nella recente giornata dei dieci che c'è stata al miglior sul sistema universitario per fare la cosa giusta per capire qual è la cosa giusta sul sul sul nostro mondo quello che può essere utile rosa comunità necessarie in tutto rendersi conto di qual è l'obiettivo per il Paese condividere politicamente l'obiettivo per il Paese
Poi dovranno partire le analisi ci sarà poi la fase politica all'interno della quale le analisi dovranno essere elaborate e infine le azioni che dovrebbero essere la cosa giusta attingendo
In maniera spudorata due-tre spunti raccolti dieci io credo che l'obiettivo per il Paese possa essere sintetizzato da questi depositi IVA che ho preso dall'ex ministro Chiara Carrozza e il concetto dovrebbe essere semplificando al massimo evitare una prospettiva del genere
L'utilizzo date positiva perché e utile a dimostrare dove può esserci la criticità egli come va affrontata
Il punto è che queste dosi rappresenta come un certo una certa tipologia di figure di figure del mondo i lavori più della società rischiano di essere sostituite da alcune dinamiche e premetto che siamo tutti convinti che la tecnologia il progresso non possono che essere la strada e non possono essere la strada per il miglioramento della qualità della vita di tutti un miglioramento di carattere sociale diffuso
Tuttavia questa ripresina evidenzia che la tecnologia parte dal basso nella esigenza che pure alla Società di rinnovarsi faccio un banale esempio nel momento in cui la tecnologia entra nel mondo e l'agricoltura certamente non sottrae posti di lavoro ai puntatori dell'uva o a coloro che sono aspetti di di innesto per esempio ma ai raccoglitori le il modo in cui la tecnologia in tre sempre dal basso
Il basso e quasi sempre statisticamente la fascia sociale più ampia e questo porta inevitabilmente a concludere che il punto di intervento deve essere un punto intervento di sistema di massa critica di salita del livello di formazione del Paese
Se l'obiettivo è un obiettivo paese proprio paese deve essere portato attraverso il sollevamento della massa critica sollevamento delle nello formazioni informativo della massa critica tratto sono contento che mi fa estremamente piacere
Notare come questo tipo di concetto è emerso nelle parole che noi ricorderemo d'appunto stamattina il presidente del partito democratico
Un altro soggetto un altro un'altra seri interventi a cui copia di così dire sono stati quelli del presidente della Crui sempre in quest'incontro dieci dove le ho dove è stato possibile raccogliere elementi che io utilizzerò come elementi della parte analisi analisi analitica sul sistema dopo l'obiettivo che analisi e gli spunti sono stati questi noi abbiamo un problema di età abbiamo un problema direzione abbia un problema di burocrazia la cosa interessante che è emerso in questo in quell'occasione dibattito c'eravamo credo quasi tutti e che c'è fondamentalmente una grandissima convergenza di punti di vista e di osservazioni di analisi tra tutti quanti noi che apparteniamo alla comunità a diverso titolo alla alla comunità universitari
Dati data data data la la scontata condivisione di obiettivi e data la l'analisi qui riportata come appunto un un uno stato di fatto cosa può essere una cosa giusta e e mi appoggio di nuovo a questioni a questioni di cronaca senza sopravvalutare l'episodio senza valutare sopra brutalizzo degli emendamenti
Ma come strumento di discussione soprattutto come strumento di confronto siamo a casa del Partito Democratico e ci ospite quindi e interessato evidentemente le critiche quindi come strumento di confronto su una azione ebbene magari si tratta di qualcosa di un po'datato ma la cosa giusta che il Partito Democratico propone e che non voglio assolutamente diluire o in qualche maniera utilizzare per non sottolineare poi di tante cose giuste che ci sono state però la cosa giusta che pratica democratico propone rispetto a questo scenario sono le cattedre Natta
Le carte drenata sono uno strumento che sembra sconcertante essere giusto rispetto a le criticità di una dimensione del sistema universitario piccola
Rispetto a un'attrattività è un ringiovanimento del sistema universitario rispetto anche a una semplificazione una sburocratizzazione duro Cartizze azione del sistema universitario non sono partite in due anni per tutta una serie di vicende che tutti quanti noi ben conosciamo
Ma soprattutto non sono partite in due anni per una questione di complessità normativa legata ai meccanismi attuativi che le cattedre nata si portavano dietro poiché infine di presentazione Giulio Romano trovavi commenta
Spero in due minuti riuscire a stare nei tempi ebbene le cattedre Natta che quindi evidentemente e di fatto alla totale maggioranza dei soggetti del mondo essere non appaiono la cosa giusta avevano la possibilità di essere utilizzati invece per delle cose giuste proposte negli emendamenti da senatore Verducci
Emendamenti sostenuti da quella che era la maggioranza ed emendamenti che evidentemente non sono riusciti a passare al vaglio della fase del Senato
Questa è stata un esempio classico della cosa non giusta ripeto non voglio sopravvalutare la cronaca ma estremamente utile perché tutti quanti noi ne abbiamo una percezione piuttosto recente piuttosto freschi e la cosa è la cosa e la cosa è stata ancora più grave perché questi emendamenti portavano dietro ulteriori elementi di non solo si è persa la possibilità di capitalizzare su uno strumento
Ma sono ancora lontani microfoni partono non solo si è persa la possibilità di capitalizzare su uno strumento
Ma si è portato dietro anche la perdita di un elemento estremamente importante che riguardava un aspetto non secondario anche se un po'perché vedo qui tanti amici anche del MIUR aspetto non secondario anche se un po'tecnico riguardava il modo con cui in prospettiva dal venti venti si immagina di superare il problema del blocco degli scatti attraverso l'introduzione di uno scatto biennale che però è stato accompagnato dalla parola premiale adesso tutti quanti noi attenti studiosi sicuramente la comunità che io rappresento in questo momento la rete vendita ora in una comunità di ricercatori gli studiosi attentissima alla valutazione e attentissimo all'uso delle norme
Sappiamo bene che premiale non è uno strumento previsto dal stato giuridico del meccanismo di formazione stipendiale nella duecentoquaranta
Gli scatti sono su valutazione e la comunità che io rappresento è gli sdegnata e preoccupata di questa di questa parola che adesso sta intervenendo in uno strumento che è una legge di bilancio apportare una modifica di carattere ordinamentale all'interno di quello che il meccanismo di formazione dello stipendio della della classe docente può sembrare un aspetto secondario invece estremamente critico che oltre a essere inoltre essere fonte di indignazione anche fonte di preoccupazione perché ovviamente l'introduzione all'interno di una legge di bilancio di una modifica non credo di stare esagerando con i termini di una modifica di stato giuridico sostituire la valutazione contro la premialità
Implica che potrebbero aprirsi una serie di contenziosi e che purtroppo sono stati l'ex motivi recenti ci sono state le Models molto molto molto comune nei recenti sviluppi delle sulle vicende diversi Tarja questo e qualcosa assolutamente da da evitare ed è qualcosa che rappresenta come il Partito Democratico spesso non fa la cosa giusta
Voglio vado vado rapidamente alle conclusioni perché offrono la possibilità dei fare una sintesi la sintesi io credo che debba essere nonostante la gravità e la serietà con cui ho voluto porre questi temi ho voluto porgli appunto a casa del partito democratico su una vicenda che ha intercettato il partito democratico ma la conclusione può essere positiva perché ne abbiamo bisogno sicuramente
E ho spostato alla fine
Avete fatto caso sposato alla fine il la parola politica della scaletta che avevo dato all'interno vi abbiamo bisogno sicuramente di maggiore politica abbiamo bisogno di politica universitaria che è un qualcosa che a detta di di tanti tanti soggetti anche l'Inter del Pd è mancato in questi anni
Il bisogno di politica universitaria
Non può prescindere da momenti come questo che mi auguro non siano in futuro soltanto questo e i futuri eventuali successivi non siano soltanto occasioni di incontro ma siano occasioni di raccolta di elementi e di lavoro su questi elementi
E alla fine tutto questo deve portare a uno spazio a una a un a una missione una visione un lavoro dove quello che è diventato il leit motiv delle decennio nero qualcuno l'ha ha chiamato Salafia
Della competizione come strumento per la risoluzione dei problemi debba essere sostituto alla collaborazione l'ultima cosa alla fase riportata sotto a un doppio canale una doppia chiave di lettura che voglio esplicitare sicuramente la competizione non è lo strumento per migliorare la qualità della ricerca né dei dipartimenti negli atenei
Sicuramente la collaborazione deve essere intesa anche tra politica e università l'università non deve avere nella politica un competitor non è pensabile che ci siano soluzioni politiche a questioni strettamente universitarie e cento e faccio l'ultimo cenno non è pensabile che una soluzione tipo quella proposta Dana che per risolvere problematiche critiche alle quali noi sicuramente stiamo lavorando come mondo dell'università sì avanzata dalla politica sia proposto da quel piano quindi la collaborazione e non la competizione attraverso questi due chiavi di lettura mi auguro che possa essere un punto di partenza se il partito democratico vuole cambiare le proprie priorità grazie
Grazie grazie soprattutto per essere rimasto nei tempi Carla Barbati Presidente del Consiglio universitario nazionale si prepari poi
Andrea Casu
Un grazie buona sera a tutti grazie
Partito democratico per questa giornata alla ministra per l'attenzione non mi stupisce Matteo diceva da apprezzare Mario dai ho visto in questo anno l'attenzione con la quale tutte le nostre vicende i nostri dibattiti
La cosa giusta mi pare quanto gli interventi che si sono succeduti quindi nella mattina dunque quanto è stato detto convergano in una possibile sintesi e cioè quella di riportare l'università e la ricerca
Al centro delle politiche pubbliche generali di questo Paese
Per evitare che sia settori e quindi con tutte le fatiche delle politiche rispetto no emendamenti correttivi strappare poche risorse perché il destino dei settori porla al centro per chiedo appunto educazione la conoscenza lo sappiamo sono riconosciuti
A livello sovranazionale come gli strumenti indispensabili per la crescita individuale e collettiva dunque per i benessere di paesi come farla un po'al di là dell'impegno politico di tutti i quali strumenti organizzativi procedimentali occorrono nuove norme
Visto che si è parlato tanto anche della il pr quell'azione a parte forse quella norma che tutti i giuristi sognano tutti i giuristi perbene
Ben orientati noi sogniamo una norma che dica articolo uno sono abrogate tutte le leggi vigenti
Perché c'è un tale caos in cui ci pare che sia l'unica risposta e qualche intervento forse poteva indurre anche a suggerire abrogata la legge trenta dicembre due mila dieci nove non quaranta perché ho sentito molti elementi critici
Ma non è forse necessario a questo certamente è necessario fare un teste di rendimento un teste d'impatto come sempre si fa ed è quella che ha una legge ricordiamoci che nel suo titolo
Reca la incentivazione della qualità e dell'efficienza
Forse un titolo in questo pericolosi ambiguo perché la qualità e l'efficienza non ci sono Fini
Sono strumenti solo strumenti per raggiungere degli obiettivi obiettivi che nel caso delle università devono essere quelli confacenti al loro ruolo e cioè metterle nelle condizioni di espletare al meglio quelle che sono le loro attribuzioni
Proprio perché non diventi non non si acceda un'impostazione eccessivamente come suol dirsi anche aziendalistica del dell'università e perché l'università non diventi l'Università delle misure con me è diventata dunque per che questo possa avvenire a questo processo di ricollocamento al centro anche di superamento della qualità e dell'efficienza intesi come il Fismic
Possono forse immaginarsi alcuni interventi sia di tipo organizzativo e qui io penso soprattutto all'amministrazione statale del sistema universitario lo detto anche in altre occasioni non penso personalmente che autonomie forti richiedono un centro forte una politica forte e un indirizzo politico forte lo ricordava prima anche il presidente uscì ne abbiamo veramente bisogno di politica
Indirizzo politico
Questa operazione di ricollocamento di forzati in capo al ministero
Può passare attraverso diverse soluzioni le ha già l'intitolazione nel dipartimento Pd università e ricerca mi induce a chiedermi se forse non potrebbe essere opportuno ritornare a distinguere i vertici politici dei settori ieri leggevo i lavori parlamentari del mille novecentottantanove che condussero all'istituzione del ministero dell'università della ricerca scientifica e tecnologica
Devo dire che in moltissimi di quegli argomenti oggi avrebbero un'attualità straordinaria ancora oggi molto forte quindi questo una considerazione da fare oppure trovare altre soluzioni che in qualche modo è intestino a un vertice politico dedicato questo comparto e poi unitamente a questo primo tipo di intervento anche rivedere l'amministrazione consultiva intorno al ministero perché un governo delle autonomia un governo delle complessità e come tale deve vedere l'attrazione nei processi decisionali anche degli esponenti di queste complessità ma insieme la rivalutazione la rivitalizzazione della dell'indirizzo politico credo non possa non passare attraverso anche un ripensamento della valutazione uno strumento di cui si è parlato tanto oggi la valutazione e l'organo nel quale io oggi faccio parte non ha mai messo in discussione il set della valutazione
Ma il come della valutazione credo posti in essere ripensato soprattutto alla valutazione credo debba tornare ad essere quello che è di natura un'attività che fornisce elementi conoscitivi e valutativi
Alla sede politica perché decida perché espliciti la sonante funzioni di indirizzo e di governo del settore i non vorrei più sentire
I colleghi che furono i miei colleghi che scrissero niente inno del mio settore o se non amministrativi sta che scrissero i provvedimenti attuativi della due quaranta della parte valutazione vincolando il ministero ad accettare le determinazioni di Hamburg
Con la ragione che mi esplicitare uno perché se noi mettiamo in mano al ministero la il potere di scegliere in base poi agli elementi che ha il ministero azzererà gli esiti della valutazione
Ecco io questo non lo credevo allora non lo credo oggi e per questo che quindi credo occorra anche il coraggio della politica di riappropriarsi del suo ruolo al di là di qualche lamentela chi potrebbe esser vissuta un abbandono di politiche meritocratiche proprio perché si tratta riscritto di restituire alla valutazione semplicemente il suo ruolo nulla di più
Nulla di meno e già questo porterebbe a un forte rafforzamento dell'azione della politica la possibilità della politica di tirare un diritto per l'università e non quello che abbiamo oggi che un po'diritto dell'università
In questo diritto per l'università entrano certo normative dedicate tengano conto del suo essere una pubblica amministrazione speciale e poi politiche di ammodernamento dell'offerta didattica
Perché sicuramente si possono attrarre studenti ammodernando
L'offerta formativa e anche le modalità di erogazione della didattica che anche se sono schiavi di una valutazione che è diventata strumento di governo pelati tattica quindi non più compito dei docenti ma bisogna configurarla come servizio agli studenti rompendo anche il modo in cui questo è la la si eroga due parole per concludere poi sulla ricerca
Certamente la ricerca ad bisogno di finanziamenti
Tanti ve ne sono erogati da tanti ministeri forse un coordinamento di questi finanziamenti può essere opportuno non so se il modello dell'agenzia sia quella premiante perché il modello dell'agenzia non ha funzionato sempre benissimo nell'esperienza che nostro ordinamento ricordiamocelo è stato spesso abbandonato caso mai quel coordinamento del proprio una sede politica più delicata l'universitaria ricerca potrebbe fare ricordiamoci che per anni questo Paese ha avuto un ministro per il coordinamento delle politiche di
E infine anche restituzione di spazi all'autonomia di ricerca ricordava lei ricercatrice del CNR
La ricerca si esprime nella libertà e nell'autonomia se la politica è stata commissariata dai tecnici temo che anche le comunità scientifiche siano state commissariate da un certo modo di intendere la valutazione quindi restituire spazi probabilmente rivitalizza direbbe anche le potenzialità della nostra ricerca ma tutto riconduce sempre al ruolo del centro statale forte ruolo politico nel quale l'università atteso
Chiamo Andrea Casini il segretario del partito democratico di Roma tesi precari voi la mia storia
Grazie Raffaele grazie a tutti voi una particolare emozione per me intervenire dopo aver avuto modo di sentire tanti interventi in un'assemblea che io un incontro un appuntamento io penso abbia un un grande valore politico e e lo vorrei dire lo vorrei ribadire come segretario del partito democratico e Roma sono molto contento che tanti iscritti al partito non arrivassero partecipando ai lavori di oggi ma il significato io credo che sia particolarmente rilevante perché perché effettivamente oggi noi siamo qui intorno a idee per il diritto allo studio l'università la ricerca ma soprattutto intorno a un'assunzione di responsabilità da parte del partito democratico da parte del governo di quella che poi è una grande priorità politica nazionale del Paese
E forse c'è anche una missione nei confronti magari di quelle che sono stati vent'anni che abbiamo alle spalle che non sempre sia resi conto di quella che fosse la responsabilità anche di un partito come il nostro di avere una grande politica
Che parlasse all'università e che parlasse di come disegnare passo dopo passo quella società della conoscenza di cui abbiamo sempre parlato ma che poi alla fine si costruisce solo attraverso politiche coerenti
Nelle politiche di bilancio che sia portano avanti ci sono dei messaggi positivi che vanno registrati sicuramente gli atei
Mille seicento nuovi ricercatori della stabilizzazione la cinquina figure ci sono dei passaggi che va nella direzione di di di dare è chiaro che importante assumere il fatto che non è il singolo provvedimento o veramente non scegliamo
Una coerenza complessiva intorno alla società della conoscenza che poi si declina livelli politica nazionale arriva alle politiche regionali al livello d'interventi dalla città oppure noi non riusciamo veramente invertire quella che è una tendenza che purtroppo porta ai dati drammatici che stiamo vedendo e che vedeva tutte le parti alcune grandi messaggi che sono venuti qui da oggi parlano a chi è impegnato su questi temi li diamo esempi di andare inoltre il numero chiuso e sicuramente qualcosa di fondamentale
Ed è fondamentale anche in una coerenza complessiva per cui il limite non deve essere più nell'accesso ma deve essere poi legato anche al fatto di effettivamente riuscire all'interno del sistema universitario che funziona dare il meglio e chiedere in meglio alle persone poi che partecipano e così su tanti altri temi io sul tema del diritto allo studio mi permetto
Semplicemente di sottolineare questa è una Regione Lazio dove molto si deve ancora fare ci sono presenti giovani democratici hanno su questo tema
Segnalato e stigmatizzato anche altre associazioni presenti
Lungo la Linke solo quelli che ho sentito intervenire
E altri e quindi l'azione anti c'è un tema di regolamenti legati al diritto allo studio che è un un protagonismo negato da parte degli studenti ci sono dei passaggi che devono essere potrà Mantis sono necessarie delle politiche coerenti a livello nazionale che finanzino in maniera adeguata e e evitino quella figura
Molto drammatica dell'idoneo non vincitore così nei servizi a conoscenza così nel servizio gialli quando ne abbiamo persone che hanno diritto ad avere un diritto che poi gli viene negato perché non ci sono
Copertura di bilancio effettivamente poi creiamo delle situazioni negative quindi su questi temi io credo che come partito democratico noi oggi finiamo un punto ringrazio
Faccia come Bucci per il lavoro che che fa da sempre su questi temi ma credo che sia importante ringrazio il ministro fedeli un ministro politico
Che dimostra di essere ministro politico anche nel rimanere ad ascoltare tutti i lavori di questa giornata io credo che sia grave l'ascolto il primo pasto poter mettere in campo le posizioni e tante voci diverse che si l'applauso del ministro Federica
Calde
E l'ascolto anche l'umiltà di un partito che su questi temi ha detto delle cose
Ha fatto delle cose non ha fatto abbastanza ultimo messaggio rivolto la mia città sono il segretario del partito democratico a Roma in passato
In passato avrebbe avuto un grande rapporto osmotico diciamo tra l'università e la città in momenti anche felici
Questo è un passato perché realtà oggi non c'è tutto questo non cede responsabilità della politica che si rivolge nei confronti del mondo accademico in una maniera un po'particolare cioè
E non lo coinvolge magari in tutto quello che ha ma all'ultimo momento come se ci fosse qualcuno con una bacchetta magica doveva deve risolvere tutti i problemi che non sono mai stati affrontati per decenni ecco queste un atteggiamento insopportabile per il mondo accademico però io faccio autocritica prima per la mia parte ma mi rivolgo anche nei confronti di università perfida oltre la missione che hanno giustamente della ricerca oltre la missiva didattica ma terza versione quella del dialogo con la società nella trasformazione
Del mondo intorno a loro ecco noi anche l'università possiamo e dobbiamo chiedere di più relativamente a questa terza missione anche a Roma soprattutto a Roma per il patrimonio immenso di università che abbiamo e per le possibilità che avremmo sviluppando dinamiche virtuose di rapporto fra di noi di mettere in campo anche un grande nuovo progetto di rilancio per la capitale e quindi sicuramente la politica deve avere un atteggiamento più umile
E più costruttivo
Ma anche il mondo accademico ci può dare anch'molto di più noi con questo esperienza che stiamo portando avanti adesso gli ho fatto il congresso ci stiamo rimettendo in modo abbiamo l'obiettivo di costruire un nuovo progetto per questa città cercheremo con grande umiltà di rivolgerci al mondo l'università di Roma speriamo che il mondo l'università di Roma ci voglia aiutare e sosterremo con forza questo impegno del Pd nazionale a scrivere
Una nuova pagina dieci anni di cambiamenti importanti per la società la conoscenza per lo studio diritto allo studio per la ricerca per la didattica per tutti i temi che oggi abbiamo affrontato per l'università io veramente ringrazio tutti ho usato troppo tempo
Alla posso fare una battuta finale
Anche perché io ho come tutti voi ho visto ho seguito con grande attenzione il film anzi la serie di film smetto quando voglio che sicuramente tutti voi avete visto se c'è bidoni arrivato verso no drammatico del problema assolutamente vero i questi lo fa in maniera caricaturale per a così che ne abbia un patrimonio di persone preparatissimi e bravissimi su tutti i temi costretti a fare qualcosa di diverso ecco
Se c'è una grande missione collettiva che dobbiamo fare è che tutti i nostri ricercatori tutti i nostri studenti tutte persone che in Italia sono bravissime prepara dice Beniamino dobbiamo metterli nelle condizioni di fare quello che devono fare è una grande missione della politica abbattere tutte quelle ingiustizie che portano persone preparatissimo un tema fare qualcosa di diverso ecco
Non smettere quando vogliono dobbiamo cominciare qualcosa di diverso
Mario se l'idea
Saliranno scrittore quindi è la seconda voce esterne all'università che sentiamo oggi dopo il direttore del TG tre
Però l'università è contigua anche con il con una cultura con i campi culturali che lavorano al di fuori quindi Flavio storica Soriga scusa quando invitiamo Bertucci Serena lo chiameremo Verducci
Un giorno mi chiamo Flavio Soriga sono uno scrittore venuto un paesino nel sud della Sardegna è un posto dove sicuramente non siete mai stati nemmeno se vi sentite un po'sardi perché venite sempre in vacanza in Sardegna nemmeno se avete uno zio di Guspini o una zia di una matrone quindi almeno una volta nella vita gli è scappata la frase a o io pure esso sardo
Oppure peggio ancora se la vostra natura vi porto talvolta farvi carico delle problematiche altrui a cercare prese delle soluzioni innovativi e originali peggio ancora se qualche volta avete pronunciato con grande convinzione la frase ah oh bella la Sardegna peccato che non nulla valorizzate dovreste vive tutti del turismo
Io vengo da un paesino che di turismo e basta non potrebbe mai vivere un posto piccolo perso in una piana infinite impreziosita dalla presenza di un'infinità di carciofi vicinissimo alla zona industriale di macchia le due alla raffineria della Saras
Un posto con un home di tre sole lettere unità quand'ero ragazzino io le nonne dei nostri paesi sardi dicevano che le ragazze tutti questi libri che si vedevano leggere le ragazze c'era il rischio che a furia di leggere tutte quelle storie di metterci tutte quelle strane idee in testa come succede a leggere libri
Poi le ragazze diventassero mezzo pagasse
Per dire che non è mica vero che era meglio prima
Io non ho il padre di mio padre aveva una Bottega del vino una specie di bar per soli uomini che bevevano non è che devo usassero diciamo o discutere solo di retrogusto dimore amaro persistente no bevevano non era un wine bar era un posto per ubriacarsi ma molto
Non so se fosse ubriaconi note questo Tour
L'altro mio nonno lavorava la campagna anche i suoi nove figli lavoravano la campagna Monica come hobby vita per sentirsi vicino le nostre radici o perché la campagna generosa e l'aria buona e può indossare il bar pure polacchi né scamosciate mentre sorridi pensando
A quanto è sana la caciotta che ti regalerà il contadino a fine vacanza in agriturismo Orvieto no
Mia madre del ragazzino lavorava dall'alba al tramonto in campagna d'inverno si vestiva di vecchi vestiti larghi maglioni bucati pantaloni strappati
Uno sopra l'altro però non congelarsi tanto che alla fine non si notavano più le forme dei corpi sotto sforzo di mia mamma e dei suoi fratelli e sorelle ragazzini
Io non ho neanche morto in campagna usando la motozappa che aveva appena comprato che evidentemente non sapeva usare ha messo la retromarcia del morto altro che caciotte biodinamico
Mia mamma il pollice verde come direbbe il visitatore occasionale di un agriturismo toscano ma mica ce l'ha tanto per dire mia mamma se butta una manciata di semi per terra a occhi chiusi e poi se ne dimentica di questi temi in poco tempo poi vengono fuori due filari perfetti di melanzane alti arroganti
Io madre ha un giardino che sembra disegnato da un giardiniere magico quando andate in pensione ne ha maledetto mamma mettiamo su un'azienda di fiori li prendiamo in tutto il mondo io ti faccio il sito web la comunicazione puntiamo la top class
Realizziamo di Bruto Naomi ha detto mia mamma calma e gesso che io ho lavorato abbastanza adesso voglio leggere studiare io non Brandi tirare
E si è messo a scrivere un libro sulla storia di Uta che un posto dove non accesso mai niente grossomodo mai niente di niente ma se vai a scavare come sta facendo mia mamma danni sono poi successe un sacco di cose in effetti il fascismo la cassa mutua le allusioni potestà
I bravi sindaci puri preti
E la fortuna o la sfortuna di ogni famiglia mia mamma ha fatto le scuole medie da grande e anche le superiori alle serali per cinque anni
Dopo che tornava a casa dell'ufficio andava a fare la ragioneria nel paese accanto al nostro dalle sette di sera a mezzanotte per cinque anni ha frequentato perché l'avevo sempre sognato di studiare
Mio padre e figlio di proprietario di Bettola diventato perito chimico e poi ha preparato da solo con quel diploma inadatto
Il concorso in prefettura l'ha vinto e chi ha lavorato tutta la vita facendo straordinari non facendo carriera perché non era laureato sognando che io diventassi dirigente prefettizio e mia sorella poliziotta vedendo frustrati questi sui sogni ma comunque sempre lavorando con passione perché anche se la penna sembra pesante a chi ci lavora con la penna
Alcune persone sono così sa c'era sagge da sapere che è sempre meno pesante la pena dei carciofi da trasportare nelle cassette o delle bottiglie di vino da stappare votare nei bicchieri per tredici ore al giorno
Ogni tanto sento dire che l'Italia per troppi anni forse gli italiani hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità
Io forse sì perché sono un disastro ma i miei genitori inizi loro non hanno mai comprato maglione Ralph Loren per dire o delle scarpe Hogan per dire non sono mai andati a sciare o fare un viaggio a New York a Lourdes qualche volta sì a Roma dal Papa a fare shopping a Milano no
I mezzi erano metà comunisti metà democristiani ogni tanto discutevano il politica poi a un certo punto smettevano per non picchiarsi
Dopo dagli anni novanta in poi hanno votato tutti sempre per il centrosinistra misi soprattutto avuto figli e figlie che hanno studiato una mia cugina diventa prigioniera un'architetta
Uno fa il dietologo una diventata magistrato il primo pm di Uttar nei secoli dei secoli
Mia sorella pubblica libri per le Náutico lavora un po'per la tv un po'scrivo libri e anche se Alice on mi annoiavo moltissimo e mi sembrava anzi ne ero sicuro che poco di quello che mi veniva insegnato mi interessasse davvero
Lo stesso non c'è dubbio che senza la scuola pubblica sarei impazzito o avrei iniziato a rubare lo sarei diventato un esperto nell'uso del coltello a fini della difesa o dell'offesa personale
Questo per dire che se penso a cos'è la cosa giusta che la mia parte politica deve fare continuare a fare sempre con pazienza perseveranza
E permettere a tutti di studiare a tutti al figlio dell'immigrato e dell'operaio che viene da Roma Prati e a chi è nato e cresciuto nel Sulcis perché altrimenti la politica oggi in Italia non ha senso se mi chiedete cosa deve fare secondo me la mia parte politica per fare la cosa giusta
è lottare con l'idea così semplice affascinante che era meglio prima perché non estero
Prima un sacco di gente che io conosco per esempio sarebbe morta perché non c'erano le cure per loro malattie io per esempio e altre migliaia di tasse che ci sardi siciliani dell'Agro Pontino o del Ferrarese prima
Un sacco di donne avrebbero sposato qualcuno e basta
Prima bisognava combattere con molti più pregiudizi più classismo di oggi da qualcosa non significa che viviamo in un Paese in cui le cose vanno bene perché è pieno questo Paese
Di gente che ha lottato tutta la vita per fare gli studi migliori con grande fatica e che pagato una misera non trova lavoro perché è pieno questo Paese lo sapete disegnati demotivati ispettivi motivati di norme discriminazioni in ogni campo
E dunque la cosa giusta può essere solo questa aiutare ancora e di più i figli degli ultimi a studiare realizzarsi contribuire al bene comune quando vi dicono che prima in Sardegna le famiglie erano Macrì Arcari
Non ci credete
Perché magari alle donne venivano date le chiavi della dispensa e della casa familiare ma pur sempre per fare la mamma e la padrona di casa e basta
E meglio oggi questa è la cosa giusta da dire sempre oggi chiamiamo ma può studiare la storia di Ute curare il giardino per passione oggi che ancora possibile studiare anche se non si è figli dei giornalisti o dirigenti d'azienda anche se si tiene dal Sulcis o dall'Ogliastra
E però deve essere ancora meglio domani perché solo questo senso per chi fa politica a sinistra
E aggiungerei in qualunque partito della sinistra continuare ogni giorno a pensare che si può fare qualcosa per migliorare fare la cosa giusta anche piccolo ogni giorno e sperare che serva a qualcosa grazie
Grazie particolarmente Flavio Soriga tutto il suo intervento i ribelli adesso grande orgoglio cominciare quest'ultima parte dei nostri lavori che culminerà con l'intervento di Valeria Fedeli e qui con noi Sergio Gaudio
Ricercatore che è venuto per questa occasione perché se non sia giornata appositamente dagli Stati Uniti Carlo seggio del insomma un orgoglio perché Sergio nel team che quest'anno ha vinto il premio Nobel per la fisica grazie alle ricerche sulle onde gravitazionali Secci grazie
Grazie Francesco
Grazie Francesco grazie a tutti voi per
Per l'invito
Mi perdonerete se sono se sono un pochino stanco
Non lucidissimo sono arrivato stamattina dopo dopo quindici ore di viaggio quindi va bene
Voi io volevo volevo dire qua un po'là un paio di cose ovviamente il tema è ampio e vasto e tante le cose che si possono dire poi mi fisserò su un po'su pochi punti
E voglio partire voglio partire dall'esperienza che ho fatto io
Tra l'esperienza devo di un gruppo di un di un gruppo come laico che insomma è un gruppo o adesso adesso di successo
Le onde gravitazionali
La rilevazione delle onde gravitazionali beh insomma non è stata una cosa molto semplice
Si è lavorato a lungo
Si è lavorato molto lungo e duramente
Da un prototipo iniziale degli a degli anni sessanta con i primi scritti di Ray Weiss che prego lui sia presidi Nobel
Insieme a Tito una che ha fatto poi rispedite i suoi studi teorici ma la cosa una delle cose fondamentali che in tutto questo
In tutto questo è stato importante il ruolo che ha avuto la National Science Foundation cioè la l'agenzia agenzia americana
A dai dei primi due nuclei che erano quelli del Mit del Caltech
La National Science Foundation ha fatto pressione su entrambi
Per cercare di unire gli sforzi ex impegnato anche notevolmente dopo successivamente per per trovare il partner del Progetto
Ci sono state moltissime difficoltà nel reperire i fondi non ultima l'ultimo l'ultimo è stato quello che poi ha portato ardere dare esce a al nel novantaquattro a vincere il il i fondi per per la costruzione affettivamente di vari governi a cui Lerner sette aveva dato l'ultimatum tra parentesi
E no no ma
Beh riferisce il terzo il terzo Nobel terzo premiato
Voleva esser fa spesso
Un miliardo uno umilia oltre un miliardo di dollari
Su questo progetto
Oltre trecento milioni poi sono stati dati da altri partner da da altri partner stranieri e da qui le osservazioni che voglio fare sono due
Uno la continuità definanziamento
Che sono andati avanti per oltre vent'anni venne senza in realtà ha lavorato a a a ha portato avanti questo progetto per quasi quarant'anni
Nel questo nonostante gli inciampi nonostante
Nonostante le difficoltà nonostante anche a in città non ci credesse al a che queste queste te le onde non gravitazionali potessero effettivamente essere rilevate
Oggi la Igor all'interno del del del delle né SFA un Budget suo proprio trenta milioni sono solo per i costi operativi
E ci sono il Co il costo il Budget parlai Go e di un paio di centinaia di milioni di dollari l'anno
L'altro l'altro punto
L'altro punto che voglio fare te voglio purché voglio che voglio portare e da queste esperienze che il ovviamente come avrà come avrete capito il maggiore il maggiore player o di questo di questo di questa esperienza
è stato proprio l'Anas le nel senso cioè un soggetto pubblico
Non il privato il soggetto pubblico
Forse oggi le condizioni sono cambiate negli Stati Uniti anche negli Stati Uniti forse sarebbe sarebbe anche complicato far partire un oggetto una un progetto simile però le nel surf sicuramente
A ha scommesso su un'idea su un'idea che non non di cui non si sapeva nulla non si sapeva se e dove sarebbe potuto andare non c'erano neanche le tecnologie per poterlo fare
Era un un progetto completamente dominato dall'incertezza
Sulla sulla sua riuscita voglioso solo per farvi capire comprendere laico
Osserva delle oscillazioni dell'oscillazione insomma sull'azione dello spazio-tempo
La cui e per fare una cosa del genere
Queste oscillazioni sono di un'ampiezza di una frase della fazione del protone
C'è
Rilevare rilevare una cosa del genere significa di significa avere delle delle degli atti tecnologia degli apparati sofisticati e sofisticatissimi per annullare qualunque tipo di rumore Esterni
Questo ovviamente ha portato ha portato non solo nuove tecnologie ha portato un indotto straordinario
Che ha che ha come conseguenza di quello che è successo molto spesso molto spesso quando quando mi chiedono o quando mi quando qualcuno mi chiede mi fa delle domande mi dice ma cosa cosa cambia per noi tutto questo
Cosa cambia per noi erano immortale una cosa una cosa del genere è un è la domanda che ho di più francamente però è legittima la comprendo
Legittima la comprendo
Probabilmente ad oggi niente però forse anche cento anni fa quando anche stanchi se per propenso alla alla la relatività generale
Tutti tutti quanti pensarono che era solamente una un'astrazione teorica e realtà oggi ci facciamo i GPS
Quindi quindi queste questi queste quello che poi può sembrare oggi di poca di poca di poca applicazione in realtà poi a poi ha ha delle conseguenze non non non non da poco
Eccellono sporca
Comunque quello che volevo dire quello di abolire la volevo dire ovviamente
Tranquillo
Rigorosa
Ma ancora
Va bene allora provo a continuare
Dicevo quindi del soggetto pubblico che che assolutamente rilevante
Oggi che la ricerca la ricerca la ricerca la ricerca pubblica la ricerca nelle università su questo contrariamente a quanto spesso il mito il PCI
Insomma quello che il consiglio quello che sappiamo la ricerca delle università oggi finanziate per oltre il sessanta per cento dal pubblico nel negli Stati Uniti
E quindi forse sarebbe bene sfatare il mito che nella ricerca la ricerca la ricerca negli Stati Uniti nelle università dalla ricerca di base sia sia spaziale sia finanziata dai privati
E oggi quindi oggi comunque la oggi con la la ricerca sta cambiando moltissimo
Un progetto come laico dite una congrua una c'è una collaborazione internazionali di dimensioni enormi oltre mille scienziati dei ricercatori da tutto il mondo
E io non momento del genere io credo che anche il nostro sistema debba debba debba adeguarsi debba con debba cominciare a pensare ad est di essere rivisto euro principale il ruolo principale lo hanno le agenzie di ricerca secondo me
Credo che sia opportuno che noi davvero cominciava prego a a pensarci seriamente ad una a a a costituire un'agenzia di ricerca so bene che la prima pellicola prima critica può essere
Può essere quella ebbe un altro carrozzone io penso che in realtà alla fine così come succede negli Stati Uniti
Ma sia se se pensata davvero davvero bene un'agenzia di ricerca non solo efficientare il sistema
Ma snelli Shell o al alla palla potrebbe avere la capacità di sé nel dirlo
E quindi credo che è un'agenzia per esempio sotto sotto la presidenza del Consiglio
Il cui elementi strategici ovviamente vengono vengono coordinati o comunque sentiti attraverso i diversi ministeri sia una delle questioni sia un altro
Una un modo molto sia sia sia sia di del di importanza fondamentale penso per esempio che ovviamente deve essere suddivisa per settori uno la penserà diviso per settori la piazza ma anche e ai incorra in questa in uno di questi settori deve essere anche pensato il settore umanistico io non vedo non capisco per quale ragione presenta all'interno della dell'Agenzia per la ricerca non debba essere rappresentato anche anche il settore umanistico
E un'agenzia che comunque diverse deve essere anche valutata
Alla fine di ogni Periodo per esempio di ogni cinque anni
Ci deve essere una commissione Esterna che che la valuta che valuta lucrato dell'agenzia stessa
Il vallone valuta gli obiettive ragioni manto degli obiettivi perché questo questo evidentemente ora elimina il conflitto di interessi ma soprattutto garantisce il raggiungimento degli obiettivi
Quindi la da questo punto di vista la l'agenzia avrebbe anche l'opportunità di costruire rapporti bilaterali e multilaterali di alto livello
E quindi la questione e e costituire anche gli elementi precursori per per un per iniziative di programmabili dei programmi quadro della del dell'unione dell'unione europea
La in questo senso anche volevo volevo anche parlare un secondo della del brand Renna
A io la vedo l'ho già accennato in altre occasioni giro la vedo un modo relativamente diverso ovviamente noi dobbiamo dobbiamo limitare quanto più possibile che i nostri ricercatori vadano vadano all'estero però io ritengo che siano che il Tetris dall'estero rappresenti anche l'uno un'opportunità
E quindi da questo punto di vista secondo me vanno costruiti percorsi per per fare in modo che possano esserci anche perché anche quest'le persone gli italiani all'estero possano essere si parte di quest'del sistema del sistema Italia
Ma di famiglia faccio ad una cosa diceva Tocci
Per esempio riconoscere i titoli non l'equipollenza non l'equipollenza ma riconosce dei titoli
Avrebbe avrebbe un un uggia aiuta Giacomini da sarebbe un un un ottimo primo passo da questo punto di vista in realtà noi stiamo stiamo lavorando anche con il con il party con il Pd con dipartimento
Con altre persone per cercare di avere delle proposte le le manderemo ovviamente al partito
Ma penso insomma ecco che sarà molto importante sarà molto importante riuscire a trovare i mezzi le le e i modi per Remo e per fare in modo che questo tutto questo possa avvenire l'ultima cosa la voglio dire sul Sud
Io sono calabrese
Insomma credo che dovremmo cominciare a parlare solo del Sud in modo secondo me è diverso rispetto alle solite questioni insomma
Associarlo al turismo associarlo all'agricoltura associarlo associarlo ai porti il Sudan non ha
Di oltre vent'anni che sono serviti al nord per costruire le strutture il proprio tessuto industriale noi dobbiamo ben cominciare a pensare al Sud ragionando in termini di un di un di un'economia più dinamica
Certamente il Sud ha bisogno di infrastrutture ma credo che dovremmo pensarlo partendo da una con il dall'economia del sapere pensandolo cioè come un grande Up di innovazione e tecnologia
Abbiamo portato Apple
Che è una grande grandi con grandissimo sforzo
Se lo lasciassimo da solo morirebbe forse ecco da questo punto di vista noi dovremmo dovremmo cominciare a costruire attorno qualcosa
Proprio dovremmo cominciare a scommettere
Su cosa noi vogliamo che il Sud diventi
Pazienza hanno magari dai POR a consorzi universitari ma io non vedo per quale ragione il Sud non fosse l'identità diventare la nuova a San Francisco non possa diventare quello che sta diventando Los Angeles quello che sta diventando Houston
La mi piacerebbe insomma ecco che noi cominciassimo a pensare anche in modo diverso attraverso anche ad per riportarli alle possibilità del sud
E quindi penso che sia questo l'unico campo questo e penso che siamo anche l'unico campo che ha una capacità di produrre per da un posto di lavoro cinque posti indotto
E quindi questo significherebbe significherebbe fermare la perdita anche di capitale umano
Domani io vado in Calabria andrò alla Consulta regionale per l'emigrazione
è Andro martedì ma almeno è martedì incontro la scolaresca del del paese dove sono nato per Vibo Valentia
Il Sud ha perso cinquecento mila giovani dal due mila due ad oggi un terzo dei suoi dei laureati
Dal Sud
Va fuori
Va fuori va a lavorare fuori questo vuol dire che non c'è un corpo vivo nel Sud
C'è un corpo di voce cioè non che non va abbandonato io spero di poter dire a quei ragazzi il che il Pd per noi tutti quanti insieme
Certamente luglio abbandoneremo
Grazie
Gli ultimi tre importanti interventi Gaetano Manfredi presidente della Crui poi si prepari Elena Cattaneo
Grazie Francesco per l'invito ho ascoltato una molto interventi interessanti e io volevo fare qualche considerazione quando si parla per ultimo in genere si ripete spesso quello che le hanno detto gli altri io volevo volevo fare una due valutazioni principio insomma importanti dal mio punto di vista in primo luogo noi dobbiamo inserire le nostre riflessioni in quello che il mondo d'oggi ce ne veniamo da una grande crisi da otto anni di crisi
Da una crisi profonda e adesso ne stiamo uscendo però non possiamo uscirne utilizzando gli stessi strumenti di dieci anni fa quando noi siamo entrati nella DC di oggi
Perché il mondo è profondamente cambiato non ci troviamo di fronte un mondo diverso nel quale alcuni valori oramai sono consolidati ad esempio la mobilità c'è oggi viviamo in un mondo molto più mobile dove i nostri ragazzi si muovono molto di più dove la mobilità è un valore e anche nelle scelte universitarie la mobilità diventa una un qualcosa con cui noi dobbiamo aver che fare tutti i giorni
Dati del recentissimi ma non solo oggi abbiamo una grande mobilità degli studenti che si muovono da una regione all'altra per fare la Triennale
C'è questo grande brand rende dal sud al nord ma non solo ma noi abbiamo anche la mobilità dei degli studenti che dalla Triennale si vanno e scrivere nella magistrali in un'altra università
Anche all'interno della stessa regione un terzo degli studenti che raggiungono il titolo triennale poi vanno a fare la magistrale un'altra università
Questo significa che oramai la scelta è entrato nel DNA dei nostri giovani quindi noi dobbiamo fare cui fare i conti con la con questa scelta un secondo punto i saperi oggi diventano rapidamente vecchi questo che cosa significa significa che da un lato ne dobbiamo essere in grado in forse di tornare un po'indietro cioè nel senso che le nostre università debbono formare i nostri ragazzi più assai per imparare che a sapere le cose perché spesso le cose che si sanno quei dopo di debole diventano vecchi e quindi debbono imparare qualche altra cosa
Ma anche che distinguere il tempo dello studio dal tempo del lavoro oramai una cosa anacronistica nel senso che noi ci dobbiamo dobbiamo affrontare un mondo in cui bisogna studiare lavorare a tempi alterni
Un terzo aspetto che è molto importante sul mercato del lavoro il mercato del lavoro oggi è un mercato molto selettivo prima si diceva che lei la i laureati italiani solo il sessanta per cento lavora però se ne andiamo a vedere la distribuzione dell'occupazione da par dei nostri laureati da sedare aree da università a università e molto differente cioè il sessanta per cento la media quindi questo che cosa significa significa che il valore del titolo di studio non è più il valore legale del titolo di studio ma quello che le persone hanno imparato dove hanno imparato e che cosa quello che è l'ora in hanno imparato e utile sul mercato del lavoro
Queste tre considerazioni ci fanno capire che un po'queste la posizione che noi abbiamo ripetuto varie volte che noi ci dobbiamo mettere d'accordo su che cosa intendiamo per il sistema universitario italiano Hello queste parole le ho sentite molto oggi
Che la l'università italiana messa pubblica italiana deve essere una grande infrastruttura nazionale che garantisce formazione ma formazione di qualità
è una formazione di qualità
Che dove la garantiamo a tutti i cittadini indipendentemente dal reddito in Tibet tendente dal luogo dove loro vivono ma deve essere una formazione di qualità non basta a garantire una formazione c'è il termine qualità è un termine centrale
Come anche un altro rischio che ne corriamo il sentito in qualche intervento discutere sul sull'eccellenza un'università senza eccellenza non è un'università spesso ci dobbiamo entre l'accordo che cosa significa per me l'eccellenza
è chiaro che noi miriamo almeno crediamo in un sistema in cui l'eccellenza sia diffusa in cui si è un'eccellenza Chezzi emulativo a chi aiuta gli altri a crescere che non si estrattiva che non concentri
La qualità in pochi posti ma non possiamo dire che l'università non deve perseguire l'eccellenza perché sia che non persegue l'eccellenza non esita competitiva
E una estiva che non serva a nessuno
E per questo io credo che il tema su cui noi dobbiamo discutere che da molte risposte a molte cose che sono state dette e il termine opportunità
Ne dobbiamo creare opportunità perché in un mondo così mobile così difficile così variabile come il nostro il tema sono le opportunità dobbiamo creare opportunità per gli studenti
Quindi si diceva prima dobbiamo limitare i numeri programmati io sono molto d'accordo che dobbiamo limitare i numeri programmati ma come facendo dobbiamo limitare i numeri programmati facendo però in modo che tutti abbiano la possibilità di avere una formazione di qualità
E quindi il concetto di accreditamento il principio che per poter avere un corso di laurea scivolo un certo numero di docenti che siano docenti di ruolo che ci siano le Aule che ci siano i laboratorio un modo per garantire la qualità dei nostri studenti
Pensare che si possa superare il numero programmato semplicemente aprendo a tutti è un modo per fregare i nostri giovani come abbiamo già fatto in passato perché noi veniamo dalla storia delle lezioni fatte nei cinema o di chi si laureava senza Mermaid me senza mai aver visto sulla Borato nella sua vita
Come un altro tema importante e il tema dell'orientamento ma non ci possiamo permettere un sistema dove quasi il cinquanta per cento di chi entra alla fine non si laurea
Perché significa che che non solo è un sistema non efficiente che abbiamo sprecato delle risorse
Ma soprattutto abbiamo creato un danno a chi entrate appena fallito io credo che il tema dell'orientamento grande investimento sulle rientrare entro il primo strumento per cercare di superare i problemi che sono legati al numero programmato perché senza questa possibilità spesso le scelte un orientamento attivo che non significa solo guidare le persone significa prepararli in maniera appropriata per poter affrontare i saperi che debbono trovare nello nell'università
è un altro punto che volevo sottolineare
Ed è il tema anche dell'opportunità nell'accesso legate al titolo di studio secondario che ognuno possiede
Noi oggi abbiamo l'università che non è vestita
Classista perché chi viene dagli istituti tecnico professionali
Ha una possibilità di laurearsi bassissima solo il dieci per cento dei laureati negli istituti professionali acceda all'università e il settanta per cento di questo dieci per cento abbandona quindi solo il tre per cento si lava
Se ne guardiamo gli istituti tecnici questa avviene per il venti per cento che delle persone
Allora se noi vogliamo fare in modo che si ampli la base dei laureati abbiamo la necessità di variare la nostra offerta terziaria lo si ricordava prima noi non possiamo immaginare che tutti facciano l'università che noi pensiamo
Esiste la volevo esistono università professionalizzante che non è un'inerzia di serie B è un'università che sviluppa il format diverse abilità
E che può dare un'opportunità certa a quelli che sono giovani che vengono da percorsi diversi e che vogliono cose diverse e quindi noi dobbiamo essere in grado di poter dare di poter dare loro quindi quest'opportunità
Il tema dell'opportunità per i ricercatori si è parlato tanto di precariato
Ecco io ognuno di noi c'ha una storia io mi sono laureata mila centottantotto e venivo dopo le il giudizio idoneità della tre otto due non si faceva un concorso di dicevo si è fatto un concorso di ricercatori in Italia per dieci anni
Quindi diciamo una storia che mi ha già diciamo c'abbiamo conosciuto sulla nostra pelle perché diciamo è la stessa storia che abbiamo vissuto io penso che la continuità nel reclutamento sia il primo valore
Se ne siamo in grado di tenere un percorso sentito finalmente quest'i dieci mila ricercatori come il Milione del signor Bonaventura
Se non riusciamo a vedere un percorso che ogni anno si fanno due mila due mila cinquecento posti ricercato il problema del precariato l'abbiamo risolto alla radice perché significa che nel tempo chi meritava un'opportunità
è chi merita perché per un altro termine tema e il merito cioè io penso che non c'è nulla di più democratico del merito perché chi è diciamo fa un concorso in cui il merito prevale significa che alla fine va avanti solamente per il suo talento quindi nel in questi ragionamenti ve ne facciamo non dobbiamo mai dimenticare il merito perché alla fine solo in questo modo chi la università riprende ad essere un vera se l'ascensore sociale altrimenti questo il la logica diciamo della della perpetuazione della casta diventa prevalente e quindi l'idea diciamo di una diversità Peart a che di opportunità tutti basata sul merito il modo migliore per crea Lizzadro università che sia veramente democratica Edi ha veramente opportunità
E che consenta a chi viene da una famiglia di non laureati o da un paese della Sardegna come prima si ricordava di poter raggiungere veramente le posizioni più alte dello Stato garantendo il dettato costituzionale
Il tema dell'offerta formativa
Noi oggi dobbiamo rispondere a un mondo in grande cambiamento quindi l'offerta formativa deve essere più flessibile
Non possiamo avere una offerta formativa rigida questo non è che non significa seguire l'onda del momento significa avere la capacità di interpretare il futuro
Quindi avere una formazione che sia una reale educazione imparare
A sapere imparare ma poi a fianco a questo dei saperi moderni delle saperi che intercettò le nuove tecnologie che intercetto nel nuovo il nuovo mondo e questo lo si deve fare con un sistema molto flessibile tre ricordato l'esperienza ne stiamo facendo a Napoli con Apple dove in realtà è una specie di integrazione dei nostri percorsi tradizionali con una serie di attività extracurriculari che si sommano e vengono riconosciute anche nei percorsi tradizionali quindi un modo un po'a matrice di costruire un'Offerta che se un'offerta anche molto multidisciplinare
E mi avvio rapidamente alla conclusione
Ci sono però nei nostri ragionamenti alcune fette di uso che ne dobbiamo eliminare allora la prima che il problema dell'università è un problema degli universitari cioè dei professori universitari che debbano avere un posto degli studenti che debba andare all'università
Il problema dell'università un bomber del Paese o partiamo da questo presupposto oppure il problema dell'università non verrà mai risolto nella maniera giusta in cui noi vogliamo che si è risolto in cui deve essere risolto
E non si può fare una politica dell'università che non si è integrata con una politica industriale una politica del lavoro
Perché queste tre cose si intrecciano profondamente tra di loro tra di loro
Corriamo il rischio di a vere sempre di più uno sfasamento tra la nostra politiche educative e quelli che sono i fabbisogni ma anche quelle che sono le scelte politiche
L'esempio di industria quattro punto zero è un esempio che va in quella direzione
Ma non solo come io penso che ci sono tanti dottori di ricerca e dottorandi qui io penso che il titolo di dottore di ricerca non può essere considerato come solamente l'accesso alla carriera accademica
Deve essere valorizzato per l'accesso all'amministrazione e più alti livelli dell'amministrazione per l'accesso all'Inter al mondo dell'industria come in tutte le parti del mondo
Quindi questo è un modo per valorizzare le competenze dare dare le opportunità giuste
Secondo affetti Mius il le l'università italiana non è competitiva questo penso che sia stato detto non lo dico più perché se andiamo a vedere i numeri siamo tra le più diverse zone diversità più competitive nel mondo
Tra le più piccole le più vecchie le meno finanziate però almeno siamo competitivi
Terza cosa che si dice le regole non vanno bene ne dobbiamo fare altre non facciamo più regole teniamo una una serie di regole che molte non le conosciamo neanche che io faccio il rettore di una grande università scopro ogni giorno una regola nuovo che qualcuno si è dimenticato
E quindi io inviterei il governo di adesso è anche il futuro governi non fare più regola di fare un sistema per togliere le regole ne abbiamo bisogno di meno regole
Tra cui anche il Codice unico ne abbiamo parlato aveva parlato il dieci novembre meno regole e più autonomia
Più controlli perché l'autonomia di Raffaele autonomia c'ho ER profondo e più sanzioni mai a tale che chi sbaglia paga perché questo è il modo migliore per premiare le persone che che agiscono correttamente e chiudo con un quarto punto che c'è stato un intervento che mi ha aperto un po'il cuore perché si parla di Sud visto che sono il rettore di Napoli anche se parla presente la conferenza di vent'dei rettori un minuto parlo del Sud io credo che queste da un'altra fettine USA e che per rilanciare il Sud ne dobbiamo fare il turismo e l'agricoltura ecco diciamo il sud rappresenta uno dei più grandi bacini di competenze intellettuali che esistono in Italia e in Europa
La campagna produce lo stesso numero di ingegneri che produce il Piemonte di più di quello che produce il bene quindi Rava sono i numeri non è che lo dico
E che tutti quanti che allora adesso il vero tema è fare una politica
Di investimento nel Sud che sia una politica basata sul sapere sulle competenze sull'industria ad alto valore aggiunto sulla capacità di creare centri di ricerca nel Sud competitivi a livello internazionale
Noi abbiamo fatto questa esperienza Napoli abbiamo tante aziende che stanno arrivando ma se non c'è una politica integrata nei produrremo un sacco di persone capaci insieme che andranno in altri vostri metteremo benzina nel motore di altri
Quindi io credo che se veramente vogliamo fare una politica del sud la politica del Sud è basata su qualità merito e sapere
Se facciamo questo facciamo un grande servizio all'Italia grazie
Grazie
è il momento di Elena Cattaneo che ricercatrice
Notai sotto e anche senatrice
Poi lasceremo le conclusioni al ministro se alla ministra affidabili
Grazie
Talmente parere unanime che si debba investire nella ricerca nell'innovazione nelle idee che da questi investimenti passi la crescita economica e civile di una società da diventare un luogo comune
E allora se è un luogo comune scrivevo pochi anni fa con il compianto Paolo Bianco beh possiamo dormire sonni tranquilli
Alla realtà le lamentazioni di cui leggiamo anche oggi su La Repubblica ci impongono un brusco risveglio
Che porta con sé anche la consapevolezza che se dovessimo veramente chiederci o se qualcuno veramente ci chiedesse a me succede
Spesso quando vado all'estero ma come si finanzia la ricerca in Italia tutta quella umanistica tutto il sapere come si alimenta la conoscenza
E poi le sue applicazioni ma io non so cosa rispondere
Perché invece di indicare una via chiara non un canale omogeneo
Attraverso il quale
Passano no alle decisioni delle sa delle scelte non c'è su cosa investire no invece attraverso quale appunto passa anche una modalità no per scegliere poi età tra le proposte che vengono messe a disposizione dalle varie persone competenti che abbiamo nel nostro Paese
Invece appunto di identificare un metodo che confronta tutte quelle idee disponibili per poi selezionare quelle migliori
Ecco che ci si trova davanti a veramente in mille rivoli a tanti enti ministeri modalità rifinanziamenti riversi al punto che ahimè quando tento di rispondere a quella domanda quello che mi viene più spontaneo da dire estemporaneità frammentazione intermittenza discontinuità
Aleatorietà
Assenza di tempi in tutte le sue varie loro varie declinazioni fino anche a parlare della continuità travail beneficiato il beneficiario che poi diventa corruzione del metodo
Ecco questo è veramente il mio tormento tormento perché mi chiedo anche come possa succedere che insomma in Italia nel due mila e diciassette dove i nonni
Si sia in grado di sviluppare una modalità vera rilevante per consentire a tutti no di concorrere di concorrere soprattutto alla croce del Paese io non credo veramente che non è non si abbia ai circuiti mentali attivi per comprendere che queste le attuali modalità sono deleteria questa frammentazione questa inconsistenza e non credo affatto che non vi siano le competenze nei nostri ministeri
Nel governo e nel Parlamento per capire dove stanno i problemi e io vorrei provare citarne tre
L'Italia questo è il primo per me l'Italia non ha organi centrali adeguati che definiscano le scelte strategiche in tema di innovazione di cultura di scienza e di tecnologia cioè come si sceglie come essi stabilisce il bisogno del nostro Paese oggi dobbiamo investire nell'elettronica nei robot nella geologia dove vogliamo essere
Tra dieci anni e in quale ambito ecco mi sembra che manchi proprio c'ha questa capacità di guardare globalmente alle necessità del Paese e poi di stabilire come la politica deve fare si va in questa direzione
E poi aprire appunto l'accesso alle idee in modo competitivo gli ori
Cordova un bando del due mila e sette nel quale riconosciuto il valore della ricerca sulle cellule staminali si aprivano dei Progetti speciali si chiamava speciali di interesse strategico le parole c'erano
Che duravano due anni
Può essere una strategia di due anni con investimenti di tre milioni
E identificando come beneficiari non coloro che hanno le idee migliori sul territorio nazionale ma in quel caso erano gli IRCCS
Gli universitari dovevano stare ferme e così come insomma sappiamo che in questa enorme frammentazione ci sono bande del CNR che danno fondi al CNR ci sono bandi del ministero MIUR per l'università ci sono mandi dagli ex per l'IRS ma la ricerca e una
E noi lavoriamo insieme quindi com'è possibile si riesca anche veramente di duplicare e questo è stato uno
Dei punti che è stato rilevato dalla Commissione ricerca del Senato nell'ottobre due mila e quindici come proprio questa mancanza di strategia coordinata e come principale problema della ricerca italiana oltre ovviamente alla necessità di adeguarsi da punti sta economico e degli investimenti agli obiettivi
Agli obiettivi europei e non c'è il guardate solo il danno dell'assenza
Distratte Gia ma senza strategie politiche no che è un compito primario della politica e io direi incontestabile no decidere dove accendere il faro guardate che si lascia il campo aperto
A vistose anomalie che sono fatte di interessi di parte di individualismi
Di ricercatori e di enti di condizionamenti da tutte le parti e di accettazione dei condizionamenti che incoraggiano un negoziato diretto tra enti a ricercatori e gli organi ministeriali con ricercatori enti scelti arbitrariamente
Arbitrariamente dai ministeri o dal Parlamento nelle finanziario nelle leggi facendo veramente scempio della libertà
Perché ad altri ricercatori viene impedito impedito di competere e scempio anche dell'obbligo morale
Che è anche etico di etica pubblica di garantire un uso efficace produttivo dei fondi pubblici quindi l'assenza di una strategia politica apre questo campo
Secondo punto
Per me è la seconda debolezza che l'Italia non ha organi adeguati per l'amministrazione della scienza e il denaro per la ricerca potete andare a guardare guardate che prenda almeno trenta strade diverse venti regioni
Più i ministeri
Più alcune istituzioni e guardate che lungo queste strade il Codice della strada quindi le regole cambiano son totalmente diverso e cambiano anche con gli uomini che popolano quelle istituzioni questo succede appunto perché manca questo principio comune no questo quest'idea centrale manca quell'interfaccia tra politica e scienza
Un organo che davvero Cray
Discontinuità discontinuità tra la decisione politica sacra
La totale libertà della scienza no di competere per le idee nove affinché prevalga quella migliore di mezzo appunto dovrebbe stare qualcuno dovrebbe stare un organo
Appunto che crei questa discontinuità
Che renda la scienza libera di confrontarsi a tutto campo
La terza considerazione che e ho quasi l'impressione che nel nostro Paese il principio della peer review no sia sconosciuto no la revisione dei pari siamo ricercatori lo conosciamo in realtà ma globalmente sconosciuto
Nel nostro Paese che guardate che la terra di o non è un albo
Di revisori anonimi la per Review è un principio di autonomia della scienza
Che ne assicura il successo ed è una garanzia di trasparenza per la pubblica amministrazione
Sono norme sono procedure che devono essere scolpite in organismi che stanno in quel divario tra politica e scienza che si deve creare no questa separazione dei poteri
E che ne garantiscono quelle norme e quelle regole scolpite in quegli organismi
Ne garantiscono ai loro corretta e vigilata applicazione chiaramente per radio non è esente quindi la valutazione tersa competente e indipendente delle idee messe in competizioni il per Review
Non è esente da critiche ma il metodo migliore che abbiamo e non è un caso che fu proprio la sua adozione
In un Paese che non aveva medici capaci e non aveva nulla che cui valesse all'alta istruzione che abbiamo noi in Italia non è un caso che fu la sua adozione negli Stati Uniti
Che rese quel Paese
Insomma il paese che è oggi no in termini di di ricerca
E di conquista e guardate che è con il PRI view è che si acquisiscono le conoscenze per poi fare il bando al fumo che si acquisiscono e conoscenze per produrre l'Appia penicillina su scala industriale insomma
Noi abbiamo bisogno di quelle di quel di quel per Review
Appunto ma dobbiamo ancora credo davvero implementarlo ecco le conseguenze di non avere tutto questo di non avere una strategia o lasciarla così insomma
Quasi polare nel vento di non avere organi per l'amministrazione della scienza e di disconoscere il principio del PRI di Ugo quindi la libera competizione è sotto i nostri occhi e guardate che se apriamo la finestra e ci si guarda dentro un po'bene e non ci si mette molto a capire che la comunità degli studiosi a una buona dose di colpe in tutto questo anzi io penso la maggior parte delle colpe
Perché invece di partecipare a costruire queste norme a costruire quindi la Democrazia e a anche distillare dalla complessità la correttezza del giudizio e un aumento
Di libertà e di progresso per tutti ecco che questi studiosi quando escono dai loro laboratori nei quali con tanto orgoglio no applicano quel metodo no
Terzi età indipendenza e si avvicinano al politico
Non lo fanno per ricavare un beneficio per tutti
Ma di fatto Perri ricavare un beneficio personale no
Alimentando quindi una distribuzione corrotta nel metodo del denaro pubblico oppure restano semplicemente in silenzio aspettando il loro turno ecco io penso davvero che non si possa
Incolpare la politica dello stato della ricerca in Italia oggi ma io cerco di identificare soprattutto nella mia comunità quella dove ho sempre vissuto
Con il privilegio oggi di essere anche in più in Parlamento quegli elementi e quegli stimoli no da cui ripartire perché appunto le modalità cambino e le modalità sono
E le anomalie sono tantissime la prima che mi venne sotto gli occhi fu un bando del due mila uno del Ministero della salute per la ricerca sulle cellule staminali e scoprì ma non ero l'unica scoprirlo chiaramente mano denunciati
Che quel comitato era fatto di membri che sottometteva nei progetti a se stessi
Chiesi conto di questo e cinque anni dopo grazie all'onorevole Donatella Poretti
Due mila e sei il Sottosegretario di allora disse di fatto quel comitato non lavoro in modo trasparente così come resta incomprensibile quale sia l'interesse dello Stato
Nell'investire cento milioni di euro in una Fondazione di diritto privato dinaro sul quale il pubblico perde ogni possibilità decisionale nel due mila e sette sempre insieme a Paolo Bianco scoprimmo che il denaro pubblico stava per essere investito via fuori corso invece che public Coles nel due mila e nove leggendo il giornale scopro che un altro ricercatore stava per ricevere perifrastica attiva da un ministero un finanziamento peccato che non c'era
Nessun bando aperto nel due mila e quindici la legge di stabilità stabili che insomma c'era necessità di investire dei soldi su un progetto di ricerca clinica con le staminali quel tipo di staminali con un progetto di ricerca clinica di fase due per quella malattia insomma mancava giusto il nome cognome
Del beneficiario la Camera poi ha rimediato a queste opere sapete che non riusciamo a capire ma magari riusciremo domani dove siano finiti
Quei soldi che è stata citata la biodinamica prima non riesco a non e dire che insomma ne abbiamo anche un ministro un ministero delle politiche agricole che nel piano nazionale dell'agricoltura ha inserito l'investimento nella agricoltura biodinamica quella dei corpi di Vacca riempiti di letame
Sotterrati poi chissà se non sono richieste formali sono riti sciamanici denaro pubblico anche cioè dobbiamo consentire tutto questo
E ovviamente sono intervenuta anche quando ci fu l'investimento arbitraria discrezionale in un ente e meglio nell'assegnare a quell'ente la progettualità dello Human techno a Paul Percassi escludeva Rutelli adeguate che la modalità e la stessa
Quindi
Io comunque sono ottimista abbiamo la nostra responsabilità pubblica e ciascuno di noi possiamo agire siamo vivi e possiamo lavorare insieme ci sono due correttivi che possiamo introdurre forse penso io credo che serva una norma che vieti di erogare anche solo un euro pubblico alle idee per la ricerca senza un bando perché qua sto è l'interesse dello Stato e qual è questo va garantito da un punto di vista appunto pubblico io credo anche il secondo
Possibile correttivo che si debba sì andare come è stato detto prima verso la costituzione di un'agenzia della ricerca una Casa di Cristallo fatta di principi non negoziabili perché riguardano il denaro pubblico di norme e procedure di persone esposte
A controlli incrociati indipendenti dalla politica che sceglie dove investire ma non scegli affidare e dalla scienza che non si potrà avvicinare il più al politico guardate che siamo l'unico paese a non avere un'agenzia per la ricerca l'agosto scorso la Grecia è riuscito a farsi dare o centosessanta milioni
Dalla Banca Europea degli Investimenti per creare la loro agenzia della ricerca ci hanno messo altri sessanta milioni e la Grecia c'ha superato anche in questo la Spagna dopo Franco è diventata il Paese dalla ricerca che conosciamo oggi grazie alle
Azione che un'agenzia per la ricerca
Ma insomma io non chiudo adesso non so quanta parte li vediamo ai problemi e sappiamo che esistono dei correttivi io non so quanta parte della comunità scientifica accademica desideri veramente spogliare il decisore politico della possibilità di orientare discrezionalmente parte dei finanziamenti pubblici
Nel novanta nel quanto si affronta la politica a farlo ma oggi c'è un'occasione con il lavoro della ministra fedeli la sua decisione di investire sarà anche un punto ma guardate che può essere un punto di riferimento di investire quattrocento milioni nella ricerca pubblica recuperando una parte da un ente che mi aveva accantonati ecco io credo si debba lavorare affinché questo bando di cui abbiamo letto oggi alcune anticipazioni su Repubblica
Che questo bando davvero e l'impegno di una ministra che mi piace dire arrivata
Dove nessuno era arrivato prima sia davvero un punto di riferimento meglio un punto di non ritorno
Costruendo un bando pubblico che restituisca fiducia
Ai nostri ricercatori bisogna lavorare ancora e c'è altro che si deve si può fare rispetto a quanto anticipato oggi su Repubblica come allargare la base dei valutatori ridurre l'eccessivo verticismo
Ma io credo che le generazioni future ringrazieranno che oggi avrà il coraggio di intraprendere scelte lungimiranti e dimostrare che esistono in Italia risorse scientifiche
Amministrative politiche etiche in grado di riconoscere l'importanza e la sacralità dell'investimento del denaro pubblico con metodi che ne garantiscano l'efficacia e la produttività grazie
Grazie
Manfredi alla favela Petrilli via coltivato questa iniziativa idoneo ringraziandolo ancora a conclusione di una giornata così bella così intensa vasto amministra Valeria Fedeli
Tanto
Grazie voglio ringraziare il Partito Democratico non vi sembri una cosa scontata non lo è per nulla
Perché questa per il partito democratico tutto la prima conferenza sull'università e sulla ricerca in dieci anni ciò non è avvenuto lo dico perché quindi ringrazio Francesco che ha scelto Francesco Verducci di farlo perché poteva evitare di farlo a quattro mesi tre mesi
Dalla scelta elettorale ovviamente dalla scadenza naturale anche questo è un segno importante così come considero importante quello che abbiamo fatto al ministero esattamente dopo vent'anni a bere una conferenza pubblica sull'università il dieci di novembre sulle avversità sulla ricerca a cui ha partecipato anche il premier Gentiloni che anche dal punto di vista del ministero ha aperto il confronto con l'insieme degli stakeholder non solo quindi con i soggetti interni al mondo dell'università e della ricerca ma così come è avvenuto oggi anche con l'insieme di soggetti io dico gli stakeholder
Del Paese perché e qui c'è la prima riflessione voi qui siano state dette tantissime cose tantissime cose che poi lo dico alla fine ma impegnano moltissimo il partito democratico da subito non è solo il passaggio
Senato Camera dovendo aggiustare anche errori proprio tecnici come è avvenuto ma secondo me c'è un punto che riguarda la politica siccome oggi siamo in sede di partito democratico voglio sino in fondo parlare di politiche di coerenza tra quello che abbiamo fatto
In questi dieci mesi al ministero e quello che secondo me bisogna andare avanti a fare pena
Il fatto che una parte di fiducia e di speranza di creazione di futuro
In realtà venga immediatamente arrestato allora la prima cosa non è banale
Qui dentro siamo d'accordo tutti l'avete detto da Francesco nella sua assolutamente perfetta introduzione a tutti gli interventi che con gli accenti differenti ma portando una complessità che si riunisce su un punto
Noi abbiamo alle spalle più di venti anni e presi dico perché più di venti anni in cui la logica in questo Paese verso l'insieme della filiera del sapere della ricerca l'insieme della filiera qui dei percorsi di conoscenza
Sono stati in realtà mezzi allatto privatizzati corporativi Zattin segmentati cioè non è diventata a partire da a cavallo degli anni la fine degli anni novanta i primi anni due mila esattamente non è stato l'investimento per chi aveva visione di futuro del Paese
Quaranta e questo non è una cosa banale cos'è avvenuto in quel periodo
Perché se si sbaglia l'analisi non si condivide l'analisi si fa fatica poi a capire come mettere in moto diversamente la visione del Paese in quegli anni esattamente a cavallo anche di un cambio politico bisogna avere il coraggio di dirlo
A fronte dell'apertura dei mercati dell'internazionalizzazione della globalizzazione chi era allora al governo del paese
A ovviamente orientato il futuro di questo Paese quindi non è vero che non c'era una visione del Paese
Ma esattamente sul fatto che questo Paese doveva soltanto vincere
Non di produzione di ricchezza permettetemi questo termine
Produzione di ricchezza che dentro agli elementi dell'internazionalizzazione della globalizzazione dei mercati con l'ingresso anche di un continente nuovo come la Cina
Quindi in grado di aprire su frontiere diverse non ha investito sull'unica scelta investimento vero che bisognava fare che era esattamente sull'economia quindi c'entra anche la responsabilità privata non solo quella pubblica
Ma dal punto di vista pubblico e dal punto di vista privato non si è investito esattamente per costruire le condizioni di una conoscenza di una società della conoscenza sia dal punto di vista politico generale di cittadinanza ma anche dal punto di vista economico lì
Io lo voglio dire perché in sede politica almeno confrontiamoci sull'analisi lì anche da parte della sinistra e del centro sinistra
Matteo Orfini e lo diceva nell'intervento adesso lo lui lo collocava di più sugli ultimi dieci anni del Partito Democratico maglie dieci al Partito Democratico nascono da che cosa
Perché lei ha fatto degli esempi che si riferivano esattamente i primi anni Duemila quando si diceva sì tu punta individualmente
Se oggettivamente sulla conoscenza che poi troverà il lavoro negli elementi di autonomia e di forza individuale che la conoscenza cita cioè
Anche quando il centro sinistra la sinistra era all'opposizione ne ha fatto una questione di rapporto con l'apertura dei mercati e con una lettura di quello che ciò comportava come se ci fosse soltanto guardate questo un punto dell'analisi
Come se ci fosse soltanto una nuova divisione del lavoro mondiale quando invece il tema era come qualificare e innovare attraverso la ricerca e i saperi
Attraverso la ricerca e i saperi esattamente le condizioni e le capacità di un sistema come quello nazionale come quello italiano questo è il punto
Quando si sbaglia l'analisi si sbagliano le ricette le politiche poi ovviamente è stato l'elemento che ha determinato successivamente la differenza tra gli investimenti possibili
Nell'economia della conoscenza e quindi sull'investimento di tutta la filiera
Del sapere della ricerca che ha determinato una maggiore fragilità dal punto di vista della nostra economia esattamente sulla crisi economica lo dico perché questi sono gli aspetti di contesto
Noi non possiamo fare questo errore adesso
Non solo perché abbiamo riferimenti più forti precedenti perché siamo in grado di leggerla questa analisi ma anche perché adesso abbiamo anche perché ci aiutano sempre le letture anche internazionali abbiamo anche una lettura
Che non dobbiamo sbagliare
Dell'Agenda venti trenta del due mila e quindici che il nostro governo ha firmato che il Governo Renzi ha firmato che dice una cosa molto precisa
Dice che il quarto gol quello che punta su una educazione su una formazione di qualità diffusa
Qui c'è il termine io non lo riprendo quando giustamente Manfredi dice attenzione quando si dice c'è lenta come se fosse un termine che differenzia no la qualità e il termine che deve essere diffuso per l'insieme della crescita di un Paese
Belli si dice che il quarto gol è il punto quindi l'investimento
Sulla formazione di qualità il punto per cambiare anche gli elementi della crescita generale di un Paese ora
Questo è avvenuto nel due mila e quindici non non mi riprendo su altre cose non voglio dire cosa abbiamo iniziato a fare è già stato detto nella relazione di Francesco l'avete ripresa in in tanti modi sapete cosa mi preoccupa i del punto Prodi responsabilità politica dei prossimi giorni dei prossimi mesi del taglio della campagna elettorale del partito democratico perché questo è il senso del nostro incontro di oggi
Noi non possiamo immaginare che il tema dell'investimento sulla filiera del sapere e in particolare sull'alta formazione e sulla ricerca di base con tutto ciò che vuol dire
Non non può non essere il punto centrale della proposta politica del partito democratico al Paese perché vuol dire delle cose innanzitutto vuol dire avere una strategia vera e misurare ora matita mente come è normale che sia i passi che si fanno anche parziali di investimento ma sono tutti direzionati su quella scelta
Allora se questo è l'abbiamo detto tutti l'avete detto tutti questo investimento un investimento del Paese
La cosa giusta è giusta per il Paese la cosa giusta non è giusta per chi sta dentro alle strutture del sistema formativo e giusta per il Paese questo il legame stretto se giusta per il Paese non può venire dopo
Dopo altre scelto altre logiche anche di investimento che sono tutto importante ma questo è decisivo
Guerra mi animo ovviamente ve lo dico non solo per la responsabilità ovviamente che porto adesso in questi ultimi dieci mesi ma lo dico perché anche nella mia esperienza precedente anche nella mia responsabilità precedente
Il terreno vero perché quando si parla di innovazione di società e di economia della conoscenza i processi di investimento sulla formazione e sulla ricerca riguardano anche il mondo della produzione
Quando io parlo del mondo della produzione intendo l'insieme non soltanto la produzione private intende servizi intende i beni culturali intendo la ricerca da un punto di vista più generale sull'insieme degli assetti
Portano alla crescita di un paese a un benessere del Paese una convivenza democratica
Questo è l'altro tema su cui in campagna elettorale il partito democratico se parla così
Parla l'insieme dei soggetti innovativi di
Anche della Società dell'oggi perché questo se diversamente diciamo così sì separa un investimento di politiche pubbliche con invece uguali investimento di politiche private questo il biglietto
Questa è la kora su cui non ci dobbiamo misurare Francesco ci siamo presi una grande responsabilità oggi perché fare questa prima conferenza lo lo dico seriamente significa andare avanti nel confronto anche con tutte le proposte che qui sono avvenute
Che hanno questa dimensione di strategia e anche ovviamente un confronto su cosa è possibile fare nella condizione data adesso
Costruiamo tutti i passaggi diciamo uno dietro l'altro per ciò che si può fare nell'immediato anche nell'ulteriori segnali che secondo me è possibile dare nel passaggio come normale tra il Senato e la Camera ma guardate e va bene diciamo questo lo facciamo l'avevamo già in in cantiere non solo per quello che non è ancora non siamo riusciti a far passare
Sia come Partito Democratico che come Governo al Senato in questa fase c'è anche quello
Però vi posso dire che tengo molto di più al fatto che diventi politica del Paese politica del partito democratico quello che di asse strategico qui abbiamo discusso questo presenti ho portato un pezzo in più
Di dibattito pubblico
Vuol dire come mi è capitato di dirlo a inizio del mio mandato
Vuol dire anche che per la politica di questo Paese il rapporto con l'Europa questa scelta deve essere quella che si mette al centro per superare il patto di spalle di stabilità se l'investimento su innovazione cultura formazione e ricerca sono i nuovi qualcuno l'ha dette le infrastrutture generali
Per la crescita queste devono stare fuori dal patto di stabilità
E per cinque anni e per tre anni quello negoziato come si dice non è che bisogna andare a studiare però un negoziato da fare perché è diversamente anche le innovazioni tecnologiche che vanno immesse trasversalmente nell'insieme della società non sono funzionali a questo quaranta e questo per me è il punto politico
Francesco lo sa quando per un po'preoccupata perché è un conto presso la dico così siamo in casa nostra un conto è dire
Faccio le azioni migliori con una visione strategica anche stando al governo
Altra cosa è fare al due di dicembre la prima iniziativa dopo anni del partito democratico su questo asse non possiamo deludere
Però altrettanto dico a tutti voi che siete qua non è affatto scontato che fuori di qui nel dibattito pubblico questa sia riconosciuto come tale perché
Perché significa anche dire che queste politiche non sono le politiche del minore del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca sono effettivamente le politiche per il Paese se sono le politiche per il Paese bisogna sapere
Che nei periodi Tanner il governo anche di questa fase del Paese l'insieme dei ministeri devono essere vissute non in termini verticali ma in termini coordinamento di una politica guardate questo è quello che ci ha portato io lo voglio dire
Con un pizzico di orgoglio per il partito democratico
A vincere una cosa secondo me importante nel Consiglio dei ministri
Quello che ha varato la prima bozza della legge di stabilità guardate sentire il ministro Padoa anche ha detto che ha definito nel presentare quella legge di stabilità
Che l'asse fondamentale era tornare ad investire su università e ricerca con le misure non le riprendo che gli sono state dette
E poi sentire il giro normale degli altri ministri che dicevano però manca questo però manca quell'altro e chiudere quel Consiglio dei ministri da parte dell'attuale premier dicendo no
L'asse fondamentale è esattamente su quegli investimenti perché quello mette in moto l'economia la prospettiva del futuro non perché le altre cose guardate non sono importanti
Ma attenzione che quando nel parliamo di formazione di alta formazione e di ricerca è trasversale a tutte le condizioni di ogni settore dei servizi ed economico questo il tema vale per le infrastrutture
Diciamo di trasporto come vale per la sanità come vale per i beni culturali come vale per tutti questo è il punto las e concreto io penso che questo sia
Una strada che abbiamo intrapreso
Che a pezzi diciamo di passi
Piccoli ma nella direzione giusta guardate questo io lo considero il tema vero il tema su cui andare avanti creare consenso su questo vuol dire avere capacità
Dei soggetti che sono all'interno già di questo sistema ma anche di chi è fuori da questo sistema verso Confindustria è venuto a detta la sua però le dovremmo crearla questa alleanza sul sapere questo vuol dire veramente mettere al centro questa scelta per il Paese perché è una decisione che riguarda anche chi oggi produce lavoro chi oggi fa impresa
Io voglio chiudere con due altre riflessioni che non vogliono essere polemiche ma voglio nessuna riflessione davvero anche da questo punto di vista se queste la centralità per il Paese e non c'è dubbio lo diceva la Cattaneo non lo voglio riprendere lo diceva la ricercatrice intervenendo vuol dire anche avere una concezione dal punto di vista della responsabilità politica che va detto che investire sulla ricerca sulla ricerca di base vuol dire avere una programmazione certa indipendentemente da chi vince le elezioni bisogna avere questo coraggio bisogna avere il coraggio di dire
Dell'investimento le scelte che il fine
Non possono diciamo così essere disfatte o essere dentro alla polemica della giacchetta partitica guardate anche questo se non lo facciamo noi chi lo fa
Noi lo possiamo fare perché siamo credibili siamo credibili per i passaggi che abbiamo già fatto siamo credibili perché noi saremo impegnati in questo dibattito pubblico sapendo e potremmo anche consegnare io faccio le corna ovviamente ma insomma
Consegnare ulteriori scelte esattamente a chi viene diverso da noi dopo di noi al governo del Paese ma questo è un dibattito che bisogna saper fare
Come fanno in altri Paesi storicamente che le questioni che di fondo che riguardano il futuro di un Paese sono quelli che non vengono cambiati a secondo delle maggioranze politiche perché riguardano davvero tutti
E qui secondo me sulla ricerca io ringrazio sempre la
Professoressa Cattaneo perché devo dire che dall'inizio del mio mandato che su questo diciamo così mi sprona
Ed è ovviamente una sostenitrice di questa nostra politica da questo punto di vista da noi credo che dobbiamo molto di più anche nel nostro dibattito un po'come abbiamo fatto il dieci di novembre
Sapere che il nostro obiettivo è mettere tutte le nostre politiche di questa dimensione nel raccordo con l'Europa vale su tutti i passaggi vale su come dobbiamo fare il pre ruolo vale su come dobbiamo chiamare i docenti e ricercatori
Vale con la coda importantissima che ha detto ancora qui Luigi Berlinguer
Noi abbiamo bisogno attraverso anche la filiera del sapere università e della ricerca costruire l'Europa di oggi per il domani noi abbiamo bisogno di una politica
Delle due Passion in generale europea e questo poi ci porta a rompere anche e accogliere tutti i vincoli che ovviamente qui sono stati anche detti ma è la visione
E allora quando si dice strategia per chi ha responsabilità politiche vuol dire assumersi anche il fatto che stai costruendo sì per qualcun altro a sedere al governo del paese perché quell'alternanza in questi casi avviene ma io lo considero un tratto distintivo importante
Ci sono due ottime considerazione permettetemi dicevo polemiche a minore devo fare son fatta così a prima
Se su questo io non credo che ci sia qualcuno a sinistro nel centro sinistro tra i progressisti
Possa diciamo dire che non è fatto in questo modo ma se è così
Cos'è il diritto più importante lo è sempre stato dal mio punto di vista e per la mia storia
Ma che cosa c'è di più importante se non di diritto all'istruzione rispetto invece al fatto di fare una battaglia oggi parziale solo per metà degli addetti di questo Paese sull'articolo diciotto
Il vero diritto fondamentale di qualunque ragazza
Lì qualunque ragazzo ma guardate se mi posso permettere di chiunque oggi sta già nel mondo del lavoro è il diritto ad avere invece l'opportunità di un ulteriore apprendimento permanente perché il fatto di non avere le competenze sulle nuove caratteristiche
Anche dei lavori dentro i diversi settori che gli farà espellere dal mondo del lavoro quindi la vera forza sta lì
C'è su questo un terreno anche di riunificazione secondo me che assolutamente importante perché non abbiamo il problema
Delle nostre ragazze dei nostri ragazzi ma diamo il problema di chi oggi è già nel mondo del lavoro con competenze assolutamente assenti obsolete perché esattamente la digitalizzazione le trasformazioni ormai sono costanti e qui il ruolo fondamentale
Che hanno gli investimenti sull'università in ogni luogo di questo Paese ovviamente oltre che sul terreno della della ricerca e questo diciamo il primo punto di sassolino che dovevo dire anche qua ma perché detto da me
Che vengo da trentaquattro anni di CGIL ma non voglio nemmeno dimenticare che nel due mila e tre qualcuno fece fare la mia organizzazione fece fare allora un referendum che abbiamo perso
Per estendere l'articolo diciotto in tutti i settori perché lo ridico qua se è un diritto non è per tutti è un privilegio è una cosa che divide il mondo del lavoro e questo non aiuta anche da un punto di vista del ritrovare diciamo così
Le situazioni di unità adesso qui vedo anche
Le mie amiche ma insomma io soffro oggi che in piazza ci sia soltanto una parte delle organizzazioni di rappresentanza del lavoro
Perché ormai ci compete come sistema si costruisce come sistema e anche questo è un punto di debolezza anche rispetto agli obiettivi anche questo è un punto
Secondo me è straordinariamente importante invece su alcune cose che qui ho sentito poi mi taccio anche perché devo andare fra altra o se
Ai ragazzi del guardate se però il tema è questo non discutiamo fra di noi e poi io sono disponibile a discutere tutto il partito democratico ciascuno ha le sue opinioni discute
Però il tema è la filiera del sapere il tema non è articolare diversamente il ministero Saint teme che questa politica una politica del Paese il teme la filiera dei saperi come diceva per esempio prima
Gaetano Manfredi il tema è che noi per avere più iscritti all'università perché sono i nostri obiettivi oltre che più laureati abbiamo bisogno di avere e non l'abbiamo una politica di orientamento e che superi anche la dispersione scolastica
Che cioè esattamente nel percorso precedente abbiamo bisogno di investire nei territori anche del Mezzogiorno
Dove non è sufficiente anche se necessario
Portare gli investimenti economici per il lavoro
Ma se non superiamo e non affrontiamo anche la povertà educativa e formativa anche gli investimenti sulla tre città
Rischiano di avere esattamente la stessa valenza che hanno avuto nei primi anni due mila perché non si è puntato sull'innovazione e sulla conoscenza
Ma solo sul lavoro il primo che arriva per quello che è non importa se dura un anno buona perché poi questo ha determinato anche tutte le fasi di precariato
è esattamente anche li ha la qualità dell'investimento io penso che anche questo sia il terreno importante discutiamo di semplificazione
Discutiamo di autonomia responsabile più secondo me
Mancini delle cose che io condivido che stiamo cercando di fare l'abbiamo fatta
Ma chiudo su una cosa che diceva Manfredi
Più autonomia non vuol dire meno politica vuol dire una politica del Paese una responsabilità dei soggetti della devono agire una programmazione che lascia davvero libera la ricerca ma a quel punto serve trasparenza
Verifica e sanzioni
Questo è il tema vero perché il tema non è poi che siccome non ce la fai anche per guardare altri modelli e poi torni diciamo così a chiedere risorse o ulteriori interventi per sanare no perché anche questo è un tema che c'è so che non abbiamo tutti la stessa opinione sul sistema della valutazione discutiamone
Però guardate anche qui possiamo almeno restare tutti che approfondiamo tutti temi che qui sono usciti dicendo
Prendiamo il sigillo delle esperienze europee internazionali misuriamoci su questo e vediamo come far diventare le eccellenze del nostro sistema che ci sono
Molto più simili molto con meno laccioli rispetto al sistema europeo e internazionale ultima cosa la dico perché
Mi lo sapeva già ricercatore che ha parlato prima ve lo annuncio qui perché mi sembra giusto annunciarlo
Al partito democratico noi indicheremo
Con un decreto ministeriale che faremo a gennaio adesso guardo Mancini perché devi lavorare anche su questo
Come sempre perché lo deve dire sempre preoccupato perché ogni volta che io parlo coi all'udito per lavorare di più del jazz quello che farmi fa molto noi faremo la giornata la giornata nazionale e sarà così ogni anno delle ricercatrice del ricercatore di quelli che sono in Italia e all'estero perché è vero che i nostri ricercatore nostri ricercatrici qui devo dire anche i docenti universitari che stanno all'estero sono l'Italia all'estero
Ma noi dobbiamo anche rompere ormai quello schema che c'è per il quale quando stanno all'estero rispetto al proprio Paese non sono considerati in carriera quindi vuol dire che la cultura dell'internazionalizzazione in positivo non della della fuga
Da noi non viene riconosciuta quindi anche questo noi dovremo operare insieme e qui il confronto il dialogo il tavolo che so sicuramente verrà fatto credo che ci aiuterà
Anche a trovare tutte le soluzioni quelle per la fase immediata ma quelle strategiche con cui dovremo costruire il futuro dell'Italia oltre che il nostro