Italia ed Europa nella globalizzazione: i riformisti per costruire una nuova sovranità - XVII Assemblea Annuale di Libertà Eguale (2ª ed ultima giornata)

Possiamo
Riaprire i lavori
Visto che la puntualità è stata abbastanza rispettata
Era di Petruccioli per definizione c'è una bene dopo quindi la parola Claudio Petruccioli per introduzione ai lavori della macchina
Conflittuale i
Questo mio intervento definito introduzione solo per la
Fortissima tendenza la simmetria Ceccanti
Il mio è un intervento che faccio per primo siccome lui c'era stato ieri
Insomma bisogna cominciare con l'introduzione e io ovviamente ho sentito ieri quello che è stato detto qui dentro qualche riferimento lo farò ma insomma c'è cercherò di dire quello che pensavo che dire
Un'altra breve premessa vi regalo una chicca
Una citazione i professori tedeschi di diritto pubblico
Scrivono una quantità di opere sul concetto di sovranità ma il più grande professore di diritto pubblico risiede a Parigi per cui dire dei questo chi è Habermas summa crollo
No è una lettera Diega del mille ottocentosette e parla di Napoleone quindi come vedete questa cosa diciamo rapporto Francia Germania antica scherzi a parte
Il discorso di Marco come il tema che abbiamo scelto giustamente sottolinea è un discorso sulla sovranità
Ma è anche
E ce lo ricorda mi spiace che il viaggio non ci sia perché oggi era proprio argomento sugo
Ma è anche ce lo ha ricordato Biagio De Giovanni nel suo elogio della sovranità politica
Qualora lo dimenticassimo è il discorso sulla politica
Perché
La sovranità il riconoscimento la politica il riconoscimento della sovranità e l'esercizio della sovranità
Ho sentito ieri qualche accenno in qualche intervento
Sulla distinzione propose la distinzione fra
Sovranità voterei Poteri che sono anche
Paul non politici quelli economici e così via ma appunto la sovranità io credo che quando noi parliamo di sovranità intendiamo
Fondamentalmente la sovranità che si esprime attraverso la politica
Infatti il legame
Sovranità statualità sottolinea appunto questo aspetto e lo fa viaggio nelle sue riflessioni
Abbiamo fatto bene a mettere noi questo tema al centro e naturalmente benissimo ma Tron perché come è stato ieri ampiamente illustrato
In questo modo ricorda ai cittadini europei che se non si sentono cittadini europei
E non affrontano e risolvono quindi il problema della sovranità cinque della politica su scala europea saranno loro a perdere di sovranità di potere e infine non troveranno più come sta purtroppo accadendo neppure la politica
Il circuito sovranità stato cittadini deve essere a petto
E consentire una circolazione fluida una fisiologia democratica almeno oggi e arrivi in evoluzione democratica
Se la struttura sta una struttura che possiamo definire statuale come purtroppo spesso oggi avviene a livello europeo non esiste
Se non c'è una struttura statuale
Capace di confrontarsi con altri poteri non politici
Non si riesce ad esercitare la sovranità politica
Se le strutture statuali non sono fecondate questa è la seconda secondo aspetto questione se nessun Podestà quale non sono fecondate da una investitura democratica che le vende riconosciute e accettate evidentemente ugualmente non funziona
La sovranità
E nascono le difficoltà in Europa ma non solo certo quello europeo e oggi il terreno decisivo perché
Il deficit
Di sovranità politica purtroppo molto forte a livello europeo ma non è il solo livello in cui c'è il deficit di sovranità politica ovviamente in cui la sovranità non è ben risolta e ben funzionante
E nella stessa Europa non c'è un solo livello di sovranità da individuare
Basta pensare te lo diceva ieri giustamente Toni
Se parliamo della moneta c'è un livello di sovranità
Che riguarda i Paesi dite che sono quelli che adottano le
Se invece parliamo di sicurezza il livello che la sovranità non coincide più immediatamente si allarga
Sicurezza sia militare sia demografica tutti gli aspetti della sicurezza
Ma se ha poi affrontiamo qualche altro tema non so la cultura il diritto si individuano altri ampi diversi ambiti sui quali è possibile esercitare e prima ancora a concepire una qualche sovranità
Molti lo hanno detto
Se ci avviciniamo poi a livello degli Stati nazionali le cose non sono più semplici anche perché l'articolazione degli Stati nazionali in Europa non è così stabile e tranquillizzante
Pensiamo agli Stati recenti
Quelli usciti dalla crisi dei Balcani
Ma anche pezzi di Mitteleuropa
Ma anche quelli di più antica storia sta ricorda la vicenda spagnolo
E anche il Regno Unito perché non c'è solo la break Seat c'è anche la difficoltà di rapporti fra Regno Unito Irlanda
Scozia quindi è una articolazione
Del tema allora della sua unità anche a questo livello che non è europeo la sovranità spesso non è una certezza benzina Incognito
Si aprono interrogativi che riguardano se la sovranità contestata concepita e vissuta per lungo tempo possa essere ancora praticabile a lungo e in che tempi
Ma io la questione su cui voglio concentrarmi è un'altra ed è la seguente
Problemi che possiamo ricondurre al concetto di sovranità
E vedremo poi in che modo
Si pongono non solo negli ambiti che possiamo definire statuali certi in quegli ambiti la sovranità viene esercitata dai cittadini
Politicamente attraverso la delega
Però ha un deficit di sovranità
Se vogliamo usare questo termine
I cittadini lo percepiscono lo ha ricordato ieri Rognoni nel suo intervento
Lo percepiscono o perché le istituzioni non sono ben connesse e funzionali
Problema dell'Europa ma anche problemi statuali a livello nazionale su nazionale
O perché soffrono di un deficit di democrazia
E spesso queste due cose sì intreccia
Oltre a questi cittadini sono insoddisfatti anche per molte altre cose che sono loro molto più vicine
Servizi di cui vogliono usufruire diritti o assicurazioni che ritengono debbono esser loro garantite eccetera
Cose per le quali visto il fatto che sono a portata di mano e le persone ne avvertono immediatamente gli affetti
Sono loro a non volevo delegare
E per certi versi sono anche cose non delegabili
O non sempre miliardi questi ambiti per tanti motivi che conosciamo benissimo la crescita culturale dell'informazione eccetera eccetera eccetera e che non so neppure care tendono a crescere questi ambiti
E culturalmente questo fatto spinge a creare l'idea che non solo in questi ambiti
Ma anche in generale la sovranità Possa anzi debba essere sottratta ad ogni velleità
E la sovranità
Coincida con l'esercizio diretto per il singolo
Ma vi è un bene
Dai singoli ciascuno per suo conto io qui il concetto di populismo lo trovo un po'di via
Uno vale uno non è una cultura populistica e una cultura iper individualisti
Ma
Non c'è il popolo
C'è il singolo e naturalmente la moltitudine di singoli
Perché anche il popolo coi cui ordinariamente si riconduce l'origine della sovranità è vista dal punto di e dal punto di vista del singolo un'astrazione il concreto è il singolo individuo
Disposto a riconoscere uguale concretezza alle persone con cui vive gomito a gomito per legami familiari o comunque legami molto stretti questo l'approccio più che il populismo secondo me
Mi sembra insomma che si possa individuare una scala una continuità che partendo dalla macro sovranità macro grande non macro macro sovranità
Dell'Europa o di aspetti già maturi del governo globale giunse giunge alla nitro sovranità che riguarda spetti quotidiani nel nella vita delle persone e la sicurezza la tutela i servizi
Oserei aggiungere perfino il dispetto verrà perso
Tutte quelle esperienze insomma che concorrono a creare benessere o al contrario un malessere nella persona
Questi due estremi macro e micro sovranità non sono qua qualitativamente del tutto omogenei i disabili
Il primo è propriamente la sovranità che riguarda il cittadino che l'esercito democraticamente attraverso varie forme di delega che possono essere perfezionate raffinate ma non abolite
Pena l'Anarchia o e il totalitarismo il secondo scusate un'autocitazione
Da tempo io lo definisco come la padronanza che le persone esercitano su e vogliono esercitare sui vari aspetti della propria vita
E su quelli della vita e su gli aspetti della vita delle persone con cui sono in relazione come la sovranità del cittadino
Può essere più o meno incisiva più o meno efficace rispettata così la padronanza della persona
Può essere più ampio più ristretta più certa o più precaria e secondo me la politica democratica di un partito come il partito democratico che individua nella democrazia la risorsa fondamentale
Della sua azione politica
Significa mettere in sintonia questa gamma di sovranità dal micro al macro e dal macro al micro
Con la mia diversificazione tecnica dei diversi livelli questa mi sembra una sfida decisiva per il riformismo per il riformismo democratico cioè per la democrazia
Per il riformismo che fa leva sulla risorsa democratica cioè per il Pd
C'è un pericolo di frattura fra i due piani della macro sovranità e dall'amico sovranità
Che può produrre anche quel fenomeno culturale che conosciamo così diffuso del rifiuto della Belle che anche laddove la belle gare indispensabile per l'esercizio della sovranità
E quindi si va a finire che si possa rifiutare la istituzionalizzazione della democrazia indispensabile quando si affrontano temi inerenti alla Macro sovranità
Quindi qui c'è una battaglia culturale che riguarda il modo di intendere la democrazia e sto terminando
C'è anche un discorso un'analisi da fare in coerenza con questo diciamo griglia problematica sul terreno delle riforme
Misurare le riforme secondo me molto anche in riferimento alla spazio che ottiene la padronanza
Della persona
In riferimento al raggiungimento di esiti e risultati concreti connessi delle riforme
Dal punto di vista del cittadino
Ci il problema è quello della estensione non si tratta di free
Di accedere sovranità
Noi secondo me non dobbiamo bisogna impostare le cose in termini tali per cui al cittadino noi ci rivolgiamo sempre con un discorso dal micro al macro per cui non si tratta di cedere ma si tratta di
Estendere e rafforzare la sovranità
Questo sia sul terreno mentolo sia sul terreno ma è lo strato semmai che cede sovranità
A proposito dell'Europa gli Stati nazionali
Ma in quanto questo poi è il nucleo lo diceva ieri Tonini
Forte innovatore del discorso di un'altra la cessione di sovranità dello Stato degli Stati si giustifica
In base alla crescita della sovranità del cittadino
A quei livelli
è il problema delle riforme
Ultimo punto
Questo che chiude questa legislatura è stata la legislatura
Che viene percepita come la legislatura dei governi del PD diciamo la verità anche se poi noi sappiamo che governi
Soprattutto il primo quello di Letta
Erano governi sostenuti da maggioranze che prevede comprendevano forse
Che e sono alternative a al PD si erano confrontate elettoralmente in alternativa al PD
Questo comunque questa legislatura è stato risolvono intensamente riformista
Come del resto
è stata una legislatura riformista
Sul voglio fare comunque quella dal novantasei al due mila e uno
Quella dell'Ulivo quella del lei è uno
Quindi nell'esperienza di questo Paese potrebbe esserci anche una verifica concreta i cittadini di questo Paese che la sinistra
E la forza
Che è più spinge sul terreno delle riforme
Il periodo in particolare la legislatura due mila uno due mila e sei nel quale è stata la destra a governare
Becker riforme sono state
Sincero
Anche vent'anni fa con la legislatura dell'Ulivo ci fu insoddisfazione
Si parlò di riforme dall'alto in particolare per la scuola allora vi ricordate
E devo dire per riferirci al nostro Renzi
Che qui bisogna fare una riflessione
Perché non basta
Continuare a ripetere non basta abbiamo fatto questo questo e questo però non basta
è vero ma non basta bisogna anche analizzare fare un bilancio critico motivato
C'è una determinazione storica culturale e nel modo di concepire di fare di proporre e far vivere lei riforme
Il riformismo non è sempre uguale a se stesso c'è una storia del riformismo il riformismo si esplica costume enti e in contesti che cambiano
A lungo nel secolo cosiddetto socialdemocratico
Ma non è stato diverso da questo punto di vista con il fascismo con la Democrazia Cristiana o con la politica
Svolta nel nostro Paese dal pc nel secolo cioè dello statalismo
Per cui le riforme dovevano ecco passare attraverso lo Stato era quei
C'era una il riformismo si muoveva entro la riforma era o quattro ai miei per molti aspetti incerto per la riforma potevi batterti dove gli imbarazzati potevi strapparla imporla poteri perfino morire per la riforma ma alla fine la riforma era una cosa che lo stato
Deciderla e attuale va e
E soprattutto amministrava
La riforma era concessa e soprattutto appunto amministrata dallo Stato ci sono procedure pratiche burocrazia e controllo alla fine tu la persona anche se ne se il beneficiario e magari perfino soddisfatto
Sei solo un soggetto passivo
Non è arrivato nessuna forma di padronanza a seguito di quella riforma la tua padronanza non si è estesa ho parlato di rispetto il rispetto e il connesso con la padronanza oggi a mio avviso le riforme devono essere sempre più pensante congegnate proposte
Non come prescrizioni imposizioni procedure burocratiche che presiedono che prescindono dall'utente e dal beneficiario quando è così anche il beneficio finisce per non essere apprezzato può essere apprezzato molto meno
Come un dovuto spesso giudicato insufficiente un dovuto Dan altri e non come un passo avanti magari ancora insufficiente ma comunque importante che fa il tu
La riforma deve essere sempre di più non vissuta non con una risposta ma come una sollecitazione
Non è tanto dall'alto dal basso e questo secondo me il problema quindi
La riforma come occasione possibilità Chances come offerta che richiede da tempo tuttavia iniziativa volontà libertà responsabilità ecco cosa intendo
Quando parlo di riforma come estensione della padronanza
Se facciamo un esame delle riforme ma io non lo faccio dico soli titoli
Beh
La riforma del mercato del lavoro gli incentivi
Ecco molti molto riformismo una parte importante del riformismo di questa legislatura ha avuto secondo me il carattere positivo che io ho cercato di individuali in altri casi non è stato così
Per esempio io credo che la questione
Le difficoltà che un'idea sacrosanta essenziale per il futuro
Quello del rapporto scuola-lavoro
Bisogna assecondarla con questo può in termini individuali e anche di gruppo collettivi
E allora forse cambia il segno insomma non la faccio molto lunga anche perché
Ormai ci si ci siamo capiti
La riforma perché quindi
E è sempre più fu da pensare e da attivare come incentivo agevolazione credito
Forzo per iniziare i comportamenti in una certa direzione
Questo è secondo me il riformismo democratico oggi
Non vado più molto avanti su questo tema ma voglio però dire che una cosa
Che se noi la vediamo Corsini
è un accenno che meriterebbe uno sviluppo ampio Mario ormai preso anche troppo tempo
Riguarda anche il discorso sul web
Attenzione il Web non è solo di sociale
E io
Non è che un nulla pronto il sociale anche se ne vedo le difficoltà
Il web e anche
Enorme facilitazione delle relazioni dei contatti
Non solo l'e-commerce
Le prenotazioni degli affitti
B&B eccetera eccetera eccetera
Tutto questo è trasferibile nelle relazioni connesse con l'offerta e la fruizione dei servizi
Si può avere oltre che il vero nuove web della chiacchiera il venti segue tra chiacchiere si può avere il web delle utilità
E c'è già in molta parte
E allora se noi la vediamo così
La estensione della padronanza
Anche utilizzando il web
Può essere una forma veramente produttiva del riformismo democratico
Di verza
Da quella utilizzazione del web che fanno gli altri mi sembra che si apra qui un possibile spira
Ho finito la mia riflessione era questo che volevo votare qui datemi due minuti su due cose
Che poi sarà Enrico a sistemare che sono stati già discusse beh io sono restato colpito ieri una che riguarda l'Europa
Da Della Vedova
Ha detto due cose
Che non non vedo come si sì posso si possono identificare perché lui ha detto Più Europa
E poi ha detto però questa Europa non non possiamo più Europa questa euro
Capisco cosa vuol dire
Però più Europa
Significa anche qualcosa di diverso rispetto a quest'anno
E io
Posso essere molto breve quindi perché il tema che volevo porre loro esposto benissimo ieri Silvio mantovana
Quale il limite perché se il limite questa Europa allora punto
Ma se più Europa allora fin dove è più Europa
E perché più Europa rispetto a quello che c'è
Anche la questione del due nove che io capisco capito benissimo ieri come l'ha detta
Del due nove per cento anche io penso che
E schematica tempo a Cambis dica il modo come viene proposta ma andiamo al di là della propaganda
E ieri è stato molto efficaci Tonini
Perché è arrivato al due nove
A dire a criticare cosa due nomi questione di Renzi cinque anni due nove di denti
Di deficit
Dopo aver fatto il discorso sulla necessità di estenderà il bilancio europeo
Di modificare quel novantotto a due
Di avere una stock di risorse europee che si impiegano per lo sviluppo e quindi
In questo quadro è evidente che il discorso del due nove che poi è un modo nazionale per cercare di risolvere il problema delle risorse per lo sviluppo e criticano
Ma ci vuole nel quadro però
E ha detto bene poi Silvio ieri
Quando
Ha detto che
Il anche il fiscal compact
è lega da legare a a questa prospettiva di bilancio e europeo essenza quella prospettiva il fiscal compact è sotto è una somma lo ripeto cosa beh questo è un punto
Che non possiamo risolvere dicendo come ha detto
Che
L'Europa sarà come fu la scelta di civiltà nel quarantotto
No
Secondo me detta così è un modo abbastanza superficiale e in fondo ideologico che non fa bene anche all'Europa di affrontare il problema anche in vista delle delle prossime elezioni
Prossime elezioni chiudo
Che secondo me
Non è
Produttivo assimilare a quelle del quarantotto come ha fatto ieri Sapri
Non perché lascio il travet strategica dell'Europa non sia una scelta decisiva per il futuro di questo Paese di questo continente dell'assetto mondiale ma certo che non lo è
Certo ma quella è quarantotto fu una scelta puntuale in quel momento si decideva e poi parliamoci chiaro dal punto di vista
Poi nazionale
Oltre che
Mondiale
E lì c'era un nemico che era il comunismo
Questo era l'impianto del quarantotto
E la scelta proposta ai cittadini italiani fu questa bollette l'una o l'altra cosa
Oggi non c'è queste anche sull'Europa c'è una gamma di posizioni non c'è Europa sì Europa però
Ci sono
Io stesso la domanda che la riflessione goffi appena finito di fare invita a dire appunto come ha fatto Silvio ieri qual è il punto e di punti possibili se ne possono individuare diverso una gradazione
Quindi non essendo
Non è un quesito referendario
Come fu invece
Giusto o sbagliato che fosse quarantotto intorno al tema la libertà insomma
Chiaro
Ma anche in termini
Di sorgenti che si confrontano allora i soggetti erano due era la DC con i suoi alleati e la sua capacità di raccogliere tutto tutta la la la la la pancia di destra di questo Paese che non si esprime esprimeva politicamente
Il Fronte popolare adesso i soggetti su verso le prossime elezioni sono troppo i soggetti Song mezzi i verdetti invero detti delle prossime elezioni cioè il verdetto del quarantotto era uno
Uno e uno solo
I verdetti di queste prossimo turno elettorale
Sono tanti
Questa non è
L'unica tappa con la salita non è la cronoscalata all'aspetto no questa è una durissima salita ma non è la salita finale della tappa lo sappiamo
Non è tutto sappiamo benissimo non è non c'è oggetto come si fa a dire quarantotto quando l'oggetto governo è praticamente fuori dalla competitità questa competizione elettorale
Quali sono i verdetti e termina
Ci sono tanti
C'è per esempio il verdetto che riguarda il futuro delle forze di destra di centro destra
Quale sarà il risultato del voto confrontando la lega e Forza Italia
Perché se dovesse prevalere la lega la destra in Italia aprendo un'inclinazione le teniamone chiarissima
Se la dovesse ho detto la lentezza se dovesse e invece prevalere Forza Italia in maniera netta beh abbiamo una destra di altro orientamento
Prevalenti
Ma poi c'è a sinistra
C'è a sinistra il verdetto
Fra coloro che si stanno i nostri omonimi che si stanno fondando oggi
Sedicenti omonimi
Che si stanno fondando oggi chissà se sanno
Della Libertà eguale
Incunaboli sono nel pensiero
Liberalsocialista
Va be'ma D'Alema
Non ha questi problemi ricordate quando innalzò la bandiera della rivoluzione liberale quindi diciamo
E del resto ieri
Mi pare che
Mi è stato detto che che dite Di Maio ha detto che se loro vanno al governo
Rimettono in funzione dell'articolo diciotto subito quindi diciamo
Questo per dire la serietà ma credo che su queste questioni le conclusioni di Enrico saranno molto molto incisivo
C'è un verdetto a sinistra alle amicizia
Ascolterò con interesse Emanuele su questo punto
Perché voglio capire Daloui
Anche quale verdetto auspica a sinistra
Perché il verdetto
A sinistra riguardanti il rapporto fra questi mostra un Monini
Diciamo
E il PD
E il PD
Perché io morta se se se il rapporto numerico diciamo sarà un certo tipo
Beh è possibile che
Diciamo gli omonimi abbiano una vita
Con poco futuro
Se dovesse essere di altro tipo invece
Può diventare problematico il futuro del PD
Quindi questo è un altro
E il futuro del Pd e anche è un altro verdetto e il futuro del Pd dipende anche da un'altra contezza
Quella per il partito che Sandra più voti
Che lo contrappone il
Il Movimento cinque stelle sarà diverso
Se il verdetto sarà a favore del PD
Sarà diverso perché questa è la penultima di Fini penultima offre stai su molti magari su durissima salita che farà selezionato questa è la il significato delle prossime elezioni la selezione cioè chi è staccato su questa salita poi non corre più per la vittoria e neanche per avere funzione decisiva nella competizione successiva questo è il significato
E certo in anche i cinque stelle sono in gioco perché se i Cinque Stelle dovessero declinare rispetto al risultato in maniera significativa rispetto al significa al risultato di cinque anni fa beh sarebbe una cosa e idem per quanto riguarda il PD solo che per quanto riguarda il PD ecco il punto non credo che sia partigiani ho finito
Questa mia considerazione se il PD dovesse uscire
Non so indebolito ma anche strutturalmente lesionato da questa prossima competizione elettorale
Bene non sarebbe solo un affare del PD e della sinistra sarebbe anche un affare dell'Italia e perfino dell'Europa perché verrebbe meno
Quel pilastro riformista
Che con tutte le fragilità del PD
E con tutte le contingenze legate al fatto che ci sia una leadership più o meno simpatico più o meno criticabile
Però è quello di pilastro riformista su cui si può costruire una battaglia per riformismo democratico in questo Paese
Ecco ho finito grazie
Bene grazie Claudio ora Marco Felici e poi Marco Leonardi
Buongiorno grazie professor Ceccanti ha libertà uguale per permetto CIA se qui sono Marco Felici di Tortuga siamo un un synth anche di studenti giovani professionisti nell'ambito dell'economia e delle politiche sociali forse qualcuno di voi ne ha già sentito parlare Chili trovate su Facebook Twitter e su internet in generale come Tortuga è con abbastanza semplice da da trovare sono qui oggi Pietro da presentare una petizione che abbiamo lanciato qualche tempo fa
Che tocca tangenzialmente quanto detto prima un po'la questa micro sovranità forse che le riforme
Una riforma in particolare una riforma che recentemente rischiava forse rischia ancora di di essere bloccata che quella Fornero e in particolare l'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita
Noi pensiamo e abbia lanciato questa petizione che trovate su Cenci Footwork
E sui nostri sulle nostre piattaforme che sia sensato ragionato e ragionevole adeguare la l'età pensionabile l'aspettativa di vita
Per varie ragioni però per due ragioni in particolare
Per un discorso di sostenibilità e per un discorso di equità per un discorso di sostenibilità
Perché sappiamo bene che l'Italia è un paese chi invecchia
E dove l'aspettativa di vita si alza ma si fanno sempre meno figli gabbia un'aspettativa di vita alla nascita di ottantadue anni e mezzo abbia un'aspettativa di vita sessantacinque anni di venti anni e sette mesi
Ma abbiamo un tasso di fecondità totale il numero medio di figli per donna di uno virgola trentaquattro al di sotto dell'uno virgola cinquantotto
Che la media europea in molto al di sotto di quello che sa di tasso ideale Abu virgola uno abbiamo anche un tasso di dipendenza degli anziani e quindi dei il numero diciamo dei degli ultra sessantacinque anni
Isa portuale la popolazione in età lavorativa quindi fra i quindici e i sessantacinque anni del trentaquattro punto otto per cento numero peraltro in crescita
E abbiamo una stima di aumento del debito pubblico in vent'anni di circa centoquaranta miliardi se l'adeguamento non non avverrà
è quindi è quindi chiaro che
Ma anche mancano le risorse per per finanziare questo un adeguamento vere date le circostanze sembra punto solamente sensato farlo
Altrimenti dovremmo appunto imporre nuove imporre nuove tasse ma in un Paese dove si parla continuamente di abbassare i tassi soprattutto sul lavoro e sulle imprese non sempre una via possibile anzi una via e probabilmente contraddirebbe la la crescita che che abbiamo visto appena iniziata
Anche perché non è nemmeno ovvio che un mandare i più persone in pensione prima vorrebbe dire avrebbe un effetto positivo
A livello occupazionale per per i giovani
E quindi contribuirebbe alla crescita
Non non vogliamo neanche convogliare risorse da da altre parti quando abbiamo una stilista su istruzione e formazione quello che dovrebbe darci la crescita nel lungo periodo
Piuttosto bassa e una spesa pensionistica fra le più alte sono la più alta a livello OCSE
E probabilmente non vogliamo neanche
Fare ulteriore debito
Visto che ha già al centotrentatré per cento del PIL
Insomma è sicuramente un discorso di sostenibilità quello del dell'aumento dell'adeguamento l'aspettativa di vita d'altra parte anche un discorso di equità equità intergenerazionale
Abbiamo dato pensioni molto generose precoci fino a pochi anni fa
E ora stiamo adeguando appunto dei dalle gallerie abbastanza alte fra le più alte in Europa Rosita effettiva in realtà è relativamente bassa intorno ai sessantadue anni
E e questo gli enti ha giustificato pietre per le pensioni anticipate per per le varie categorie che che sono sono esentate dal dalla pensione di vecchiaia
Però non è non è abbastanza soprattutto se guardiamo a quello che sarà il futuro del diffuso contributivo dei più giovani delle nuove generazioni
Il mercato lavora cambiato avremmo cardiache contributive più discontinue
Sarà difficile avere una una gabbia contributiva continua appunto per queste carriere discontinue e quindi c'è un un problema concreto nuove generazioni e pensiamo forse si stia ponendo troppa enfasi
Se non vogliamo dimenticarci delle fasce più anziane la popolazione queste troppa enfasi non proporzionale alla all'entità del problema tre fasce più anziane rispetto a quelle più giovani
Soprattutto se guardiamo anche a altri indicatori in generale di quella che la la situazione intergenerazionale
Abbiamo in in questi ultimi anni non solamente durante la crisi ma in generale dal novantacinque al due mila quattordici la ricchezza delle famiglie più giovani quelle con un capo famiglia sotto i trentaquattro anni è più che dimezzata
Mentre l'unica categoria che ha visto un aumento della ricchezza netta è quello appunto del D day delle famiglie con capo famiglia
Oltre i sessantacinque anni simile per i redditi e Sinisi ove la povertà degli ultimi dieci anni la povertà assoluta è un ventata per tutte le categorie tranne appunto di ultrasessantacinquenni
Pensiamo quindi come detto che
Questo che l'Italia di sostenibilità e questo criterio di equità dovrebbe dovrebbe essere più presenteremo pensare più nel lungo termine
E meno in termini propagandistici e quindi il nostro appello
Al Pd come partito di governo ma appunto ai sindacati e tingerà società civile a a perseguire quanto già raggiunto e quindi un adeguamento del theta pensionabile l'aspettativa di vita con l'esenzione per le quindici categoria di i lavori più gravosi
Pietro canalizzare queste risorse che abbiamo risorse ingenti abbiamo detto centoquaranta mila di vent'anni
Del suo verso le categorie chiese ne hanno più bisogno e quindi per per un futuro più più equo e più sostenibile
Grazie
Bene Marco Leonardi sei De Marco Campione
No settimane
Dopo il discorso dalle o Paul da
Mi sembra che
Renzi il PD
Abbiano preso in maniera decisa la strada dell'Europa questo mi fa solo piacere
Il discorso che in un'Europa che ha una nuova chance con Macron anche con la Merkel e da questo punto di vista salutare
Positivamente il fatto che si ritorni che ritorna grande coalizione in Germania che altrimenti sarebbe stata vita dura
Per l'Europa con un liberale al ministero del Tesoro liberale tedesco il ministero del Tesoro
Dico questo discorso
Che in un'Europa
Che ha una nuova chance ci vogliamo essere anche noi ci dobbiamo essere anche noi che certo dobbiamo poter spendere un po'di più
Ma comunque vogliamo contribuire a questo nuovo Europa mi sembra un passo fondamentale io godo sperando di essere nel giusto un passo per acquisito
Sperando essere giusto bisogna che sia così spero che sia definitivamente così perché io credo veramente che noi sì siamo tornati a un sistema proporzionale nostro malgrado e forse qualche errorino l'abbiamo pure compiuto noi
Però in un sistema proporzionale un paese come l'Italia in cui era il Paese più europeista di tutta Europa fino a poco tempo fa vogliamo non trovare un trentacinque per cento un trenta per cento di euro piste ancora convinti siccome su questa piattaforma noi dobbiamo battere senza nessun dubbio nessuna esitazione
Fare una campagna elettorale e portare il PD primo partito su una piattaforma così
A questo punto do per acquisito e parlo di quello che dobbiamo fare
Secondo me
Nei prossimi mesi
Io credo che dobbiamo dare speranza a questo Paese
Mentre tutti gli altri mi sembra
Che stiano coltivando abilmente le paure
E dobbiamo dargli speranza
E credo che lo stiamo facendo stiamo facendo questa la ragione per cui noi abbiamo impostato questa legge di bilancio sui giovani sull'occupazione dei giovani non soltanto sugli incentivi sulla decontribuzione del lavoro giovanile ma anche sulla scuola lavoro su il sistema duale sulle nevosità professionalizzanti
C'è tutto un pensiero complesso e diverse iniziative diverse norme per favorire il lavoro dei giovani ma anche per affrontare il loro disincanto il fatto che questo è un paese in cui
Purtroppo ci vuole coraggio impostano registrabilità sui giovani perché i giovani tendenzialmente non votano tendenzialmente votano per partiti che non sono nostro
E questa è un grave danno un grave danno che bisogna affrontare al più presto che lo stiamo facendo con coraggio solo il fatto di aver impostato la legge Stabilità sui giovani è un atto di grande coraggio
E io penso che noi abbiamo fatto tantissime riforma questo baratto tra grande merito a Renzi che ha sbloccata un paese fermo
Ma adesso bisogna guardare in faccia la realtà questo è un Paese che essendo stato troppo fermo avendo visto troppe riforme troppo poco tempo
Adesso è veramente confuso e impaurito e confuso
Cioè c'è gente che è contro l'austerità convintamente contro l'austerità perché non ha permesso di fare politiche per la crescita
Politiche anticicliche però allo stesso tempo il contro i bonus che sono ovviamente una politica anticiclica una politica per la crescita
C'è gente che è incavolata nero contro gli ottanta euro che sarebbe la peggiore politica
Del dopoguerra e però poi dopo quando c'è il rinnovo del contratto pubblico terrorizzata perdere gli ottanta euro
Quindi vedete che è proprio un Paese che non ancora abituato a essere fermo
Non ha ancora capito che sta succedendo e vuole una direzione più chiaro
E allora penso che
Noi abbiamo iniziato in questi mesi ha demonizzato credo molto bene e dobbiamo continuare così noviziato bene perché sul tema delle pensioni per esempio uno dei temi più delicati che rischiano di deragliare tutta la legge di bilancio e tutto il Paese
Noi abbiamo mostrato di essere davvero dei riformisti
Nel senso che
C'erano e ci sono parole in libertà totali sulle pensioni
Un argomento che rischiava di finire nel tritacarne della campagna elettorale nella maniera più bieca con il momento Cinquestelle che vuole l'abolizione della Fornero insieme la lega M. D. P.
Con Forza Italia che promettere pensionabile euro anche alle casalinghe che non ha mai pagato i contributi
E noi abbiamo fatto con coraggio l'unica cosa che si poteva davvero fare
Cioè rispettare la legge fare l'adeguamento che è un un meccanismo automatico non è certo una scelta di un governo cattivo
E allo stesso tempo esentare
Le categorie dei gravosi cioè riconoscere il principio che non siamo tutti uguali un principio che è rivoluzionario anche si ci sono pochi soldi diciamo
Rispetto all'anno scorso in cui c'erano sette miliardi nel triennio due mila diciotto due mila venti sulle pensioni quest'anno ci sono trecento milioni ma il principio è rivoluzionario quest'anno non era rivoluzionare l'anno scorso tanto per essere chiari quest'anno il principio è che non tutti siamo uguali le categorie di gravosi hanno un'aspettativa di vita è un lavoro gravoso interdetta
Un'aspettativa di vita è minore e meritano di essere esentati
E io sfido qualunque sindacato a dire che questa non è la direzione giusta
Io sono molto meno non sono meravigliato dell'atteggiamento che prezzo CGIL che credo che poi
Certo punto forse non era neanche tutti d'accordo ma
è una posizione politica che gli permette di fare una campagna elettorale sulle pensioni ma non può essere la posizione di merito un sindacato che dice che non è giusto che noi esentiamo da un meccanismo automatico di adeguamento i gravosi
Sindacato avrebbe trattato sulle platea avrebbe detto ci sono più gravosi non hanno fatto così hanno preferito la strada del no a prescindere
E appunto ripeto noi riformisti al governo abbiamo fatto l'unica cosa che potevamo fare cioè l'unica proposta realistica sulle pensioni quando c'erano tante parole in libertà è stata la nostra
E penso spero che tutta l'operazione vada in porto e va bene e ci permette di consolidare anche nel Paese l'immagine di un governo che sa gestire le cose sa gestire l'economia a gestire anche la politica
E sul job Zac si profila un'analitica un'analoga questione importantissima potrebbe travolgere il PD
E l'intero processo delle riforme
Perché avete decrepito è chiaro particolare da ieri
Che c'era un asse
Politico
AMD P lega
Cinque stelle per il ritorno all'articolo diciotto
E così han detto
Dall'altra parte c'è Forza Italia che invece pensa che il mercato del lavoro oggi è tutto un mercato del lavoro a termine per cui il tempo determinato non esiste più contratti sono contratti a termine
E io penso che invece noi dobbiamo fare l'unica cosa che possiamo fare e che dobbiamo fare e l'unica cosa realistica da fare
Dire che il Jobs Act non è tutto perfetto il paggio sarta ci ha permesso di aumentare gli occupati di aumentare le aziende sopra i quindici dipendenti di ridurre drasticamente il contenzioso giudiziario
E dobbiamo offrire un'alternativa a quelli che vogliono distruggere tutto
Perché questo è un Paese che sta crescendo a un Paese che vuole sicurezza con una direzione
E dobbiamo semplicemente dire che Jobs Act ha funzionato continuiamo infatti sui giovani continuiamo con gli incentivi perché i giovani sono quelli che hanno sofferto di più dalla crisi che abbiamo una drammatica caduta dei tassi di occupazione dei giovani
D'altra parte dobbiamo mettere dei limiti al tempo determinato visto che siamo un Paese che per effetto del decreto Poletti che ha avuto il grande merito di iniziare la rincorsa dell'occupazione in Italia però Italia è un Paese molto liberale per i contratti a tempo determinato non siamo ideologici su Jobs act come sulle pensioni
Non siamo l'austerity sulle pensioni non siamo ideologici o sul bob su John Sutter siamo ragionevoli siamo realisti
Governiamo un Paese che al debito pubblico più alto d'Europa uno dei più alti del mondo e fa quello che si può fare non possiamo stroncare la ripresa non possiamo cancellare le aspettative positive che abbiamo anzi dobbiamo fare le cose in modo da incentivare la ripresa e finisco
Quindi su pensioni e John Cusack sono due battaglie campali che ancora sono in atto ci permettono di proiettarci nella prossima campagna elettorale
Che cosa credo che dobbiamo ancora fare
Noi dobbiamo presentarci penso almeno così mi sono fatto la convinzione in questi mesi in questi anni come un partito che ha a cuore
I conti pubblici
Che ha a cuore la crescita
E quindi credo che noi dovremo presentarci lo so che magari è un modo noioso di presentarci ma ripeto in un paese in cui stai concorrendo con una lista proporzionale con un sistema sostanzialmente proporzionale
Devi convincere sta da parte tua il trenta e trentacinque da puntiamo al quaranta per cento di persone che ragionano e che ragionano e sanno che questo Paese ha i conti pubblici
Pericolosamente un debito pericolosamente alto
Ha un problema di crescita finalmente stiamo crescendo e noi dobbiamo incentivare la crescita noi dobbiamo presentarci con un programma che dica semplicemente noi proponiamo cinque riforme in cinque anni
E una alla volta le faremo terremo sotto controllo la spesa e faremo per prima si deciderà quali saranno ma io credo per esempio la famiglia la tassazione sulla famiglia senza tante discussioni la Flat Tax ma la sua taxi
Lasciamo perdere la Flat Tax facciamo una riforma dell'IRPEF per la famiglia come prima che come prima riforma facciamola bene che ricomprenda anche gli ottanta euro
Facciamo una riforma della non autosufficienza una cosa fondamentale importantissima che nel dibattito delle pensioni sempre entrata uscita perché ovviamente c'erano persone alle pensioni e non il futuro delle pensioni
E la non autosufficienza è uno dei problemi principali dell'Italia oggi se guardiamo al futuro e anche il presente abbastanza vicino
Noi presentiamo ci con un programma elettorale che non preveda fuoco e fiamme ma preveda attenzione a quello che abbiamo fatto in questi anni noi passeremo votati per quello che abbiamo fatto in questi anni
Gestione prudente mentre gli altri sparlano di quello che abbiamo fatto in un Paese che cresce finalmente perché ordine anche in quello che vorremmo fare una riforma una volta una alle cinque a ogni cinque anni e una ogni anno in cinque anni una riforma e poi soprattutto crediamo ci di più
Teniamoci in più perché io penso che noi possiamo davvero vincere ed essere il primo partito sicuramente dobbiamo crederci di più perché in politica quando le cose diventano inevitabili
è finita cioè si realizzano da sola
Invece crediamoci di più vedremo
Vedremo tutti che secondo me vincere grazie
Grazie Marco Campione segue Irene Tinagli
Abbiamo finito evidentemente perché stiamo Marco allora tanto buona mattinata tutti
Io non partiva con nega le perché sono ignorante partirò con Raffaele riesco lì inalterato
Cosa resterà di questi anni Ottanta cantava io mi chiedo cosa resterà di questi mille giorni più un anno di governo dei riformisti
Cosa resterà per il Paese cosa resterà per il PD cosa resterà per Libertà eguale visto che siamo qua
Per il Paese secondo me resterà moltissimo perché resterà tutto quello che abbiamo fatto che non è poco e dovremmo avere maggiore consapevolezza di quello che abbiamo fatto
Per il Pds per il PD secondo me resterà molto certo molto dipende di quanto resterà dipende anche dal risultato delle prossime elezioni evidentemente ma io credo che il pragmatismo il riformismo che ha caratterizzato questi anni che caratterizza il PD sia sostanzialmente irreversibile mi piace essere ottimista
E cosa resterà per Libertà eguale credo che per alla Libertà eguale debba restare il compito di portare avanti quello che ha fatto in questi anni con alti e bassi dovremmo dircelo
Ma che abbiamo fatto e dovrà essere anche il ruolo quindi quello di presidiare e fare in modo che questa che il riformismo che caratterizza il Pd sia veramente irreversibile
Ho sentito dire spesso a Mario Rodriguez che non c'è una che ci insomma ci ascolta credo da casa
I riformisti hanno avuto in questi anni un ruolo che non hanno mai avuto primo nemmeno con Veltroni aggiungo io e questo per ragioni secondo me contingenti
Il Veltroni ha governato il partito in un momento in cui eravamo l'opposizione il noi che Renzi sta governando il partito in un momento in cui siamo al governo ed è evidente che il ruolo dei riformisti raggiunge la sua massima importanza e visibilità nel momento in cui si governa
Aggiunge Mario la domanda che mi pongo e se qui è se quest'area che presente da prima dell'affermazione di Renzi e che lo potrà probabilmente proprie che lo sarà probabilmente in seguito ha preso consapevolezza di ciò si è dato una cultura è un'organizzazione conseguenti io penso che visto che siamo all'assemblea di Libertà eguale anche di questo dovremmo discutere e aggiungono annotazione personale io credo che in passato forse lo abbiamo svolto di più questo ruolo ticket UDR qualcosa di riformista abbia rappresentato da questo punto di vista un luogo dove si costruiva quella cultura politica
E il fallimento più grosso di chi stava in quella relazione che chiaramente nel momento in cui siamo più o meno andati tutti al governo con ruoli diversi non poteva più seguire la rivista il suo il progetto il fallimento più grosso è stato quello di non costruire un passaggio di testimone adeguato
E invece quanto ci è mancato almeno a me personalmente ma credo molti noi cui DR in questi anni di governo e così lungo il PD sempre Mario dice cercare di raccogliere il maggior consenso possibile sulle poi insisto e non sulla Politics significa
Avere un pensiero forte non debole
E credo che questa sia la chiave su cui noi dobbiamo riflettere per costruire quel Pd e per rendere reversibile quel quel quel passaggio del PD di cui parlavo al all'inizio
Questo pensiero possiamo e dobbiamo darla nove Libertà eguale almeno per me ma spero che sia comune a molti ha rappresentato in questi anni un modo di stare nel partito democratico un modo lo scrivo con una battuta
Un modo di essere veltroniani a prescindere da una certa pesantezza di Walter è un modo di essere renziani a prescindere da una certa le zebre leggerezza di Matteo io credo che questo debba e ci ha ci abbia caratterizzata debba continuare a caratterizzarci
E infine dicevo il PD Libertà eguale il Paese
Le riforme che abbiamo fatto parlerò ovviamente perché trapassi e quelli e quella che ho fatto io di scuola io con altri ovviamente
Abbiamo dato risorse economiche ed umane abbiamo dato più autonomia un nuovo abbiamo cercato di costruire un nuovo protagonismo dei soggetti che stanno dentro la scuola i presìdi di insegnanti gli studenti e le famiglie
La centosette non è una riforma cominciamo sempre però contiene al suo interno soprattutto nel sedere che alcune riforme strutturali penso a quella del reclutamento e a quella dell'istruzione professionale non entro per ovvie ragioni nei dettagli
Abbiamo cambiato sto cercando di le Carré cose riformiste che stanno in quella nota
Abbiamo cambiato faccio un esempio molto piccolo ma concreto perché secondo me rende l'idea su una cosa su cui non so se siamo tutti d'accordo abbiamo cambiato il modo di distribuire una piccola parte dei soldi che vanno allo zero sei quindi agli asili nido le scuole materne
Abbiamo deciso che
Quel modo di distribuire quel pezzetto di fondo ci vanno circa al vanno alcuni miliardi tra fondi europei regionali e nazionali allo zero sei ne abbiamo aggiunto duecento milioni non è molto questi duecentonove milioni li distribuiamo con criteri in maniera tale che credo incentivo cioè inducano le regioni dove oggi la soprattutto il segmento zero tre quindi gli asili nido non esistono a creare più asili nido più posti per gli asili nido siamo stati criticati siamo finiti su tutti i giornali perché il di quei duecento milioni pochi vanno alle regioni del Sud
E vero egli vanno molti degli altri miliardi questo bar per completezza d'informazione va detto ma è questo il modo in cui noi creiamo un meccanismo incentivante chiaramente se non cambiamo i criteri con cui distribuiamo questo
Le critiche che ci sono state fatte però non sono su questo questa era la centosette questo è la centosette questa una buona scuola
Però abbiamo discusso per tre quattro anni solo di insegnanti quando dentro quella norma ci sono tra quello che abbiamo messo nella legge purché abbia omesso comma nove successive circa tre miliardi e otto dati alla scuola e di questi tre miliardi e otto un un miliardo e tre è un miliardo e quattro non riguardano gli insegnanti non solo sì o meglio ovviamente vanno alla scuola quindi in parte andranno anche i docenti ma non solo stipendi di insegnanti nuovi non solo nuove assunzioni
Sono umilia un terzo di quella norma è un è parla cercava di parlare al Paese io credo che se non siamo riusciti a parlare al Paese nemmeno mettendo miliardi due non parliamo degli insegnanti
Io credo che ci sia qualcosa di sbagliato e non solo che è molto in come questa cosa è stata gestita al Ministro dell'istruzione
Forse abbiamo pacato di lumini ritmo
Abbiamo pensato negli interni ha interessato molto le cose che diceva Claudio adesso mi spiace non non lo vedo il un eccesso di dirigismo dall'alto da questo punto di vista c'è stato abbiamo peccato di illuminismo
Però non possiamo e non dobbiamo nasconderci che all'inizio nella fase di realizzazione qualcosa di scritto Uran nel rapporto tra palazzo Chigi e il MIUR è venuto meno e nella fase di approvazione della norma l'Inter al Parlamento nella fase poi quando si riconnette so diciamo
Il il MIUR con Palazzo Chigi nella fase di approvazione alla norma nel rapporto tra misure Palazzo Chigi e il nostro Senato della Repubblica nel passaggio al Senato la legge centosette è stata stravolta
Consentitemi di dirlo queste qualcosa non ha funzionato ecco io penso che in quei passaggi i riformisti siano mancati
In qualche modo siamo stati se vogliamo lasciati un po'soli e credo che questo sia uno degli errori che abbiamo fatto
Io ho visto dice dicevo chiudo
Vengono alla conclusione
Saltando un pezzo rimando ogni articolo lo sterco UDR rispetto ad alcune delle cose che volevo dire
Io credo che noi dobbiamo tenere insieme il
Il cosiddetto partito della nazione come ci hanno definito denigrando ci io penso rimando a quell'articolo invece penso che si debba ritornare a quella definizione
Perché stare in connessione con il Paese reale essere pragmatici pensare alle policy si invece che alla politica
Vuol dire l'avete definito partito nazione va bene potevamo trovare una una una una definizione diversa non mi interessa la definizione però vuol dire essere non ideologici per citare sempre Mario Rodriguez
E noi questa cosa non possiamo buttar non possiamo buttare via l'acqua sporca di una definizione che non ci piace partito della nazione con il bambino che questo essere non ideologici questo va avvio affrontare le questioni sempre in maniera pragmatica
Questa cosa non la possiamo perdere ed è strettamente connessa
Al tema della cosiddetta vocazione maggioritaria
Ci siamo interrogati in un mare attraverso il SIL finisco ci siamo interrogati tanto in una fase proporzionalista come quello che stiamo vivendo sia ancora senso parlare di vocazione maggioritaria
Sì ha senso parlare di vocazione maggioritaria nel senso in cui ho detto adesso cioè nel senso
Studi essere a non ideologici pragmatici riformisti se e lo si può essere solo con questa in insomma avendo in testa questo questo modello chiudo ricollegandomi a Petruccioli dicendo una cosa
Io penso sempre lo dico sempre che perché lui ha fatto questo parallelismo con Prodi con il Governo Prodi con l'altra fase del riformismo italiano mi sono e curiosamente l'ho mai fatto questo fino in fondo questo parallelismo però spesso mi sono ritrovato a dire
Che forse rimpiangeremo questi anni tra vent'anni rimpiangeremo questi anni di riforme così come oggi sentiamo tanto rimpiangere gli anni del riformismo prodiano forse la speranza che ho è che riusciamo a fare questo passaggio tra una diciamo questo allontanamento dalle politiche che abbiamo fatto una valutazione più critica delle politiche che abbiamo fatto e do loro giudizio nel cerchiamo di metterci meno di vent'anni per rivalutare il lavoro che abbiamo fatto perché non non tu non non ce l'ha il Paese questi vent'anni
Chiude Raffo nella sua canzone
Dicendo Cosa resterà di questi anni ottanta diceva lui sono già diventati graffiti ed ognuno pensa asse ripeto ed ognuno pensa asse
Forse domani a quest'ora non sarà non sarò esistito mai
Ecco fare in modo che questo non avvenga che non avvenga il fatto che ciascuno pensi asse e non avvenga che questi anni di questi mille giorni vengono dimenticati dipende da noi ma serve tanta tanta generosità e credo che l'associazione come questa che ha dimostrato di averne tanta di generosità non debba farsela mancare nemmeno per il futuro che ci aspetta grazie
Nel finale di insegue Luigi baratti
Allora grazie atto grazie per lancia l'opportunità di una riflessione era molte cose in realtà di quelle che volevo dire mi era scritta sono già state dette però sa sanzioni consente ad essere breve
A io penso che sia giusto ricordarci e rallegrarci com'è stato fatto anche in questi giorni delle riforme e della stagione molto bella che abbiamo a promossa attraversato vissuto in questi anni orsono nuova diciamo alla mia prima legislatura per per mi è stato entusiasmante lo devo dire perché anche se a prima legislatura le seguivo la politica da tanti anni
Senza mai arrivare a vedere dei risultati di dei dei tanti dibattiti ai quali partecipavo
Vivere in prima persona una stagione in cui riforme di cui si parlava da decenni finalmente hanno visto la luce
Per me è stato davvero entusiasmante per me come penso per tantissime delle persone che sono anche oggi in sala quindi tante sono state ricordate citate soprattutto quelle del del mercato del lavoro della scuola mi piace anche citare filiforme meno economiche ma non meno importanti penso alle unioni civili perso a tutto quello che è stato fatto anche sul fronte dei diritti riforma del terzo settore insomma anche cose che ora magari si sono arenate al Senato ma già il fatto che ci sia stato un impulso un ritorno di temi importanti legati ai ai diritti
Danno l'idea di una stagione di riforme vere non tecnocrati che non legate sulla delle esigenze economiche ma una spinta liberale progressista democratica molto bella
Però io penso anche che noi dobbiamo essere molto sinceri e dirci in faccia Lare quella che è la situazione raccontarci la giusta quella che staziona adesso cioè a mio avviso non vorrei sembrare troppo pessimista ma questa bella stagione di riforme
Sarà fatica
A proseguire con questa intensità con questo ritmo non voglio dire che sia chiusa ma dico che a mio avviso siamo arrivati a un punto in cui il compito più importante
Dei riformisti non sarà tanto rilanciare nuove riforme ma difendere quelle che abbiamo fatto perché io vedo una forte voglia di controriforma è stato detto prima molte persone sono rimaste magari un po'spaventate anche dalla rapidità dopo anni di immobilismo
Dalla rapidità di tanti processi di rinnovamento di riforma di cambiamento e io ho vinto molto sento questa sorta di rigurgito di timore
A è e quindi adesso un compito che guardate non è un compito meno importante difendere delle riforme dalle dai rischio di controriforma non M. è importante che i promuovere riforme nuove quindi chi è un ruolo importantissimo non lo dobbiamo sottovalutare perché anzi ora forse più di prima c'è bisogno di questa
A di questa presenza
Quindi io vi faccio punto alcuni già Marco alienabili ha già citati perché poi sono i temi su cui bene o male ci ritroviamo a lavorare ma cito un paio di esempi uno il tema delle pensioni guardate che il tema delle pensioni e la voglia di tornare indietro
Non è solo nei partiti di opposizione io appunto questa legislatura l'ho vissuta lo sapete in Commissione lavoro comincia le pensioni come amo dire io e quindi vi posso garantire che questo tipo di spinte
Ci sono forti anche nel Partito democratico
Tant'è vero che voglio dire il tema del rinvio dell'adeguamento l'aspetta di vita è venuta dal nostro partito non voglio ora buttare però è è stato è stato questo
Il altri temi magari più tecnici meno noti ma che ho visto in questi in questo ultimo anno
La riforma dell'INPS che è stata proposta che ora si vuole provare se il Tiziano impensierire legge di bilancio sono tutti passi indietro che probabilmente sono dettati da timori da paura e poi dopo su questo ci torno però sono molto forti queste spinte sono forti ci sono sono sul le pensioni ci sono sul lavoro è stato è stato detto non è soltanto l'articolo diciotto il tema del tipo e sotto il tema dei licenziamenti di nuovo vi garantisco che questo tema
Non è un tema diciamo discusso cavalcato solo nelle opposizioni Nm di Pete ma anche all'interno del nostro partito per cui c'è una un dibattito forte su questi temi sono tornati quindi oltre al tema sull'articolo diciotto licenziamenti per esempio invece si è perso completamente il dibattito molto bello molto riformista che era un pezzo importante anche qui del già avvisate così come Marco si lamenta che alcuni aspetti della di buona scuola non sono stati portate avanti e valorizzati su un aspetto importante del Jobs act altrettanto trascurato che era tutta la parte sulle politiche attive
E questo era forse la parte anche più diciamo riformista di quel provvedimento nell'ultimo anno se ne è persa completamente traccia non se ne parla più almeno io vi parlo a livello parlamentare ebbi tanta atto veramente un tema residuale è vero
Che con la bocciatura dei referendum abbiamo delle difficoltà a ripensare quel disegno a ripensare il ruolo dell'Agenzia nazionale a ripensare i rapporti con le Regioni tra l'altro si è sovrapposta
Il riordino delle Province somma è un tema complesso è verissimo
Però questa riflessione sul ridisegno sul rilancio di questa politica questo anno è mancata anche perché eravamo impegnati a difendere siamo ancora impegnati a difendere altri a altri a aspetti una difesa ecco qui apro una parentesi che i riformisti devono fare quel quotidianamente anche per esempio rispetto a a a non è solo una questione di paura di timori ma la fretta che c'è spesso di valutare e vedere i risultati delle riforme noi dobbiamo dirlo che tante riforme non si possono valutare dopo un mese dopo due ministri
C'è bisogno di un processo lungo c'è bisogno dell'implementazione c'è bisogno e questa cosa va raccontata da detta io
Oggi non è potuto essere qua Pietro Ichino però lui ha pubblicato sul suo sito il suo intervento che avrebbe voluto fare dove parla proprio di questo degli effetti del Jobs act è un da un aspetto interessante importante che noi dobbiamo sempre ricordarci
Quindi un altro tema adesso sul lavoro quindi non ci siamo dimenticati pezzi di riforme che abbiamo promosso e ci siamo amici ritrovati affrontare temi più da Controriforma o temi che pensavamo al relegate nel passato ma il tema delle tariffe per i professionisti della cucù intenso che è un tema importante che affronta un tema reale quello dell'impoverimento dei ceti professionali
Però quella era una riforma che avevamo fatto noi la riorganizzazione delle pressioni delle delle più delle tariffe professionali aveva fatta Bersani vent'anni fa
Quindi noi era stiamo ridiscutendo questo
Queste cose fatte anche nel passata
Quindi io credo che dovremo fare una riflessione sul perché di questo rigurgito o di questo smarrimento nel senso che anche le persone che hanno sostenuto processi di riforma degli ultimi anni oggi fanno fatica a portarle avanti o a volte si rinchiudono in delle nostalgie e vogliono magari riavvolgere il nastro eccetera io penso che sia da un lato c'è probabilmente anche un tentativo di recuperare anche un consenso ma un consenso nel senso positivo del termine
Nel senso che ci siamo accorti probabilmente delle reazioni anche a volte negative della popolazione ci siamo accorti di forse di un eccesso di dirigismo di illuminismo si ma corti che c'è stato uno scollamento con alcuni fascia di popolazione o con alcune categorie che eravamo abituati a sentire vicina si cerca di riallacciare
Questo rapporto facendo un po'di passi indietro e quindi di di di di ricostruire questo questo rapporto con con i cittadini a volte con delle categorie specifiche che vengono a a chiederci un aiuto più forte
Forse è stato un errore qui dobbiamo fare delle autocritiche anche i nomi anche l'anima più riformista perché per troppo tempo noi abbiamo probabilmente siamo stati troppo ottimisti sulla neutralità dei grandi processi
Di riforma dei grandi processi di innovazione no questa idea che se si va avanti se si cresce cresceranno tutti e non ci siamo accorti che anche se la somma finale non è una somma zero una somma positiva
All'interno di questo processo di crescita il modo in cui vengono ridistribuiti i frutti del progresso dell'innovazione delle riforme molto spesso non sono uguali infatti sono aumentate le diseguaglianze e questo è un grosso problema che avevamo sottovalutato e che bisogna affrontare
Quindi non abbiamo trascurato la difficoltà delle transizioni cioè passare la transizione della riforma pensionistica la transizione da di fermare il canto del lavoro sono transizioni difficili per tanti cittadini che li subiscono piuttosto che vivere da protagonisti quindi qui probabilmente c'è stato un errore anche nostro di sottovalutare a questi percorsi ecco il problema è primo capire questi problemi capire queste paure perché non è ignorante o le che si va avanti perché ignorando le si alimenta solo il processo di rigurgito di rifiuto di cui parlavo prima
E poi pensare a delle soluzioni perché altrimenti se manca questa elaborazione profonda su come affrontarli e offrire soluzioni la soluzione che ritornare qual è la soluzione il ritorno a Maastricht
L'uscita dall'euro il ritorno alle tariffe alle corporazioni il ritorno ai prepensionamenti al debito anziani quindi noi non so io non credo che siano queste le soluzioni ma se noi non proponiamo delle alternative serie per affrontarli questi problemi per difendere le riforme e anche avere il coraggio di correggerle la do beh ci accorgiamo che magari abbiamo fatto degli errori umile l'implementazione o nella nell'immaginare il modo in cui si dispiegano
E indice areniamo gli si fa fatica a tornare avanti e saremo relegati a giocare in difesa
E a minimizzare i passi indietro minimizzare le sconfitte per i prossimi anni
Quindi io non è che io non non non ho la pretesa d'avere una soluzione d'avere le soluzioni a a diciamo a questi problemi che effettivamente noi stiamo affrontando in questo però voglio solo dire un po'un percorso che secondo me va fatto per arrivare a queste soluzioni
Primo ci vuole a mio avviso un recupero di recuperare uno spazio forte di riflessione di elaborazione che travalichi dei mura diciamo di villa dell'associazionismo di luoghi come questo che sono utilissimi sono importanti
Ma questo tipo di riflessioni vanno estese
A a tutto il partito anche a livello europeo perché anche a livello europeo io non vedo uno spazio in cui questi tipi di problematiche vengono affrontate sia con delle soluzioni diciamo tecniche di policy come diceva Marco Campione alle policy sono importante ma nemmeno a livello politico
Quindi io a livello europeo anzi vedo una grossa difficoltà perché vedo una un partito socialista europeo con dei leader che su questi temi non ci sono
Che non hanno questa spinta di riforma di innovazione che noi abbiamo portato avanti per cui si fa fatica ad edificare anche degli interlocutori europei ma bisogna trovarle crearlo questo spazio di riflessione e di elaborazione per bilanciare per difendere le riforme fatte per correggere dove magari non hanno funzionato e rilanciare anche perché le riforme che abbiamo fatto in questa stagione sono le riforme di cui si parlava da vent'anni noi ora dobbiamo immaginare le riforme per i prossimi vent'anni questa elaborazione si fa fatica adesso fa quindi secondo punto in questo in questa discussione è importante capire come ricostruire sto rapporto con i cittadini attraverso quali strumenti di policy siccome diciamo prima quali sono le prossime riforme importanti
Son d'accordo con Marco Leonardi quando dice dobbiamo far vedere quali sono le prossime riforme dire magari non tantissimi ma dire una all'anno però quali sono qual è la riflessione magari possono essere misure anche nuove noi in questi anni abbiamo fatto molte misure anche anticicliche sono state citate e sono stati utilissime
Per uscire dalla crisi e riportarci sul piano di crescita
Io credo che adesso per riallacciare il rapporto con i cittadini dove dobbiamo occuparci anche del funzionamento dello stato dell'wall o dello stato di ricostruire una vicinanza con i cittadini che si sono sentiti e si sentono ancora molto soli e provvedimenti monetari
Non sono sufficienti previsti a far sentire questa vicinanza
Quindi ricostruire il tema dei servizi il tema quindi servizi per l'impiego e servizi per la formazione ne l'alleggerimento della burocrazia su questo bisogna essere sinceri abbiamo ancora tanta strada da fare e questo richiede un impegno molto forte
E ripensare quindi un ruolo dello Stato di vicinanza
E qui ci si può e non è vero che quando mancano le risorse noi stiamo dando stiamo dando abbiamo dato in questi anni anche un sacco di soldi per fare che ne so pensa capitano abbiamo lo Stato che fa ben cercate da adesso facciamo Private equity eccetera miliardi per magari sostenere migliaia di start-up che sappiamo già che nel giro di tre anni muoiono tutte e poi però non abbiamo un sistema abbiamo un sistema che fa fuggire investimenti privati di miliardi di euro con migliaia e migliaia di posti
Di occupazione allora questo è un tema che bisogna tornare ad affrontare e non è ancora era stato affrontato l'ultimo punto e chiudo insieme allo spazio di riflessione bisogna anche questo buon compito del Partito Democratico in generale fare un lavoro sulle persone
Sulle persone sulla futura classe dirigente va presentato presentato al Paese perché credo che sia l'argine più forte la contrapposizione più forte ai populismi e movimenti come Cinquestelle centrale il partito democratico come il partito della competenza della serietà delle persone che lavorano seriamente perché è l'unico partito in questo momento anche parlamento non è solo al Governo ma che il parlamento che lavora seriamente però c'è bisogno di una formazione costante di un'elaborazione costante di un processo molto più strutturato non abbiamo avuto probabilmente il tema in questi anni di fare tutto ma questo processo strutturato ci vuole Marco Campione ha detto riformisti a volte nei passaggi parlamentari sono state la sacerdoti soli ed è vero ma lì è un problema che sono pochi quelli che sono in Parlamento
Anzi a fare uno sforzo per fare questo tipo di costruzione
La forza dell'ed è importante ma le devi aggiorno sulle persone dove mancano le persone che possano interpretare queste idee si fa più fatica a far portare avanti questi temi grazie
Grazie Luigi Mariotti segue Emanuele Macaluso
Sì buongiorno a tutti Leonardo impegno allora ho fatto
Piccolo pignola prendermi in giro ieri per Napoli Juve mai andato male per
No allora io sono qui a racconta di una storia di fallimento
Dice come e la sessione dedicata alle policy essa del governo dei mille giorni
E ci racconti una storia di fallimento sì perché mi mi avete insegnato stornare alla fine
In queste Aule che i riformisti prima di parlare dei propri successi pallore propri fallimenti per capire cosa è andato storto e come evitare che questi fallimenti proseguono in futuro
Ancor più perché questo non è un fallimento di una parte politica ma è uno dei fallimenti di una classe politica della Seconda Repubblica
Negli ultimi venticinque anni sono due secondo me grandi fallimenti come quello della produttività del lavoro
Nel senso che nei miei sogni la prossima campagna elettorale parte da una domanda come mai dal settantacinque al novantacinque quello che producevamo con un'ora di lavoro era cresceva alla stessa velocità degli altri paesi europei quaranta cinquanta per cento lungo quei vent'anni e dal novantacinque in poi gli altri paesi europei crescono improduttività il lavoro del venti venticinque trenta trentasette per cento e l'Italia del cinque per cento
E poi ti chiedi come mai i salari reali negli altri Paesi sono cresciuti del venticinque trenta trentasette per cento in Italia del sei per cento quindi quelle alla prima domanda il primo fallimento della classe politica di questi vent'anni non aver aggredito quel nodo ma il secondo fallimento di cui voglio parlare e il fallimento che deriva dal fatto che venticinque anni fa ha debuttato
Nel dibattito politico italiano in un modo rozzo e violento come spesso i temi e rompono il nostro dibattuto imputati un pubblico il tema della costruzione di una repubblica più federale lo sapete è iniziato questo tema con la lega nord ma è proseguito
Attraverso vari passaggi più gran parte della Seconda Repubblica non c'era discorso che poteva iniziare senza proclamarsi federalisti
E ne abbiamo passate di tutti i colori una riforma costituzionale del due mila uno fatto da voi sventolando la bandiera del federalismo un'attuazione di una legge attuativa dal due mila nove in puri non fatto da noi ma da qui già stazione in cui attuazione abbiamo creata da voi che alla fine ha prodotto un risultato su cui dopo venticinque anni è giusto fare un bilancio ed è un bilancio a mio avviso fallimentare
E guardate abbia deciso di non dirlo perché vorrei tornarci ogni tanto in Emilia Romagna che come qualcuno se alla mia regione dopo sapete che spesso non riesco a trattenere quello che penso infatti non mi trattengo
Qual è uno degli elementi più evidenti del fallimento politico
Di non aver pensato ed elaborato bene una cultura riformista su come trasformare questa Repubblica il modo in cui di livelli di governo stanno insieme
L'Emilia Romagna dopo il referendum lombardo veneto ha chiesto di aprire un confronto col governo
Che è stato per io ci partecipò nel mio ruolo sulla devoluzione di alcune delle ventitré materie concorrenti questa cosa che crea mono e con la riforma del due mila uno dicemmo ci sono alcune cose che fanno le Regioni alcune che fa lo Stato e poi c'è una robe mezzo che fanno un po'tutte e due
E l'Emilia Romagna sta chiedendo con più forza di Lombardia e Veneto di prendere quelle ventitré materia ed a volte le quasi tutte a livello regionale fra l'altro c'è le politiche del lavoro di cui parlava adesso dire è una delle richieste più forti
E nessuno io quel tavolo misto mi violentava in tutti i modi
Pensavo le cose più brutte pur di non dirlo
Nessuno chiede scusa
Ma voi siete gli stessi che un anno fa facevate campagna elettorale per un referendum in cui contenuti principali erano prendere quelle ventitré materie e dal livello stradale
Allora siccome ci voglio tornare in via Romagna io non sto dicendo che sia giusto o sbagliato una delle due opzioni forse giusta questa ma questo che cosa ci dimostra ci dimostra che noi su questa tematica non abbiamo elaborato un pensiero proprio su come rimettere a posto i livelli di governo di questa Repubblica è stato il nostro fallimento
Non abbiamo realizzato che federalismo vuol dire soltanto una cosa
Accoppiare autonomia e responsabilità e in questi venticinque anni chi voleva autonomia dove voleva la responsabilità e chi voleva la responsabilità si guardava bene dal chiedere autonomia
Questo è quello che è successo
E allora non abbiamo detto e badate che se non lo facciamo noi ma chi volete che lo imposti un discorso del genere che ormai venticinque anni un tempo giusto
Per capire cosa è andato storto serate storte un sacco di cose se chiedete a me un assetto più federale non significa non si misura da quante più competenze dai meglio è perché non è vero perché è successo qualcosa in questi venticinque anni d'aver cambiato anche la dimensione ottimale del livello di governo non è vero che più roba da in giù meglio è più sei federale
Un assetto federale efficiente quando ci sono delle competenze tante o poche che siano assegnate a ciascun livello di governo con chiarezza quel livello di governo Cia uno strumento fiscale per realizzarle non quindici
Possibilmente uno strumento fiscale che si divide la base imponibile come scrivemmo in delega fiscale le imposte patrimoniali sono solo del livello locale le imposte sul reddito sono solo del livello nazionale uno strumento fiscale e i fondi perequativi per poterli realizzare cioè fondi che si incaricano di dire guardate che non tutti i territori sono uguale perché partono da basi imponibili diverso
Lo Stato fa questo Cetti dalle competenze lo strumento fiscale e i fondi perequativi che aggiustano differenze e poi indice fai quello che vuoi
Non ti innerva di una serie di vincoli che ancora adesso non riusciamo a semplificare quante penne puoi comprare quante matite poi comprare quanto può spendere la cui unica motivazione lo sapete qual è e che le classi dirigenti dei livelli di governo non si fidano lume delle altre
E secondo voi qual è il motivo per cui da tre anni blocchiamo la pressione fiscale degli enti locali son tre anni che diciamo pure Tassone può aumentare
Perché non ci fidiamo del fatto che un aumento di una pressione fiscale possesso identificato come responsabilità quel livello di governo si alzi le tasse risponderai tu di fronte ai cittadini noi non l'abbiamo realizzato un sistema del genere
è un sistema pieno di alibi
Volete mi faccio qualche esempio minimo un pazzo ma allo Stato perché
Perché i Comuni hanno l'addizionale IRPEF
Visto che in teoria gradito la base imponibile lordo ci provammo Paolo Campazzo amico quante battaglie perse
Per se in quel caso
Perché quando un comune ma in pre dissesto preparati dico fare fatture cinque di notte in Senato farai le sei di mattina la Camera perché c'è una forte pressione politica intervenire sui tanti Comuni che sono in Predis sesto
Ma in un sistema ordinato federale in cui si fa quello che dicevo prima il quelle competenze tante o poche che siano quello strumento fiscale con la tua base imponibile quei fondi perequativi senza limiti ma perché serva in dissesto dovrebbe essere un mio problema
Adesso non è così perché ci sono un sacco di alibi fra i livelli di governo e mi hai tagliato il mi Ami su quel vincolo ed è vero la maggior parte delle case e quindi faremo le sei le sette alla Camera per intervenire sul predisse
Fu e le province ci vorrebbe un convegno a parte per dire delle Province ma sappiamo come è andata ma perché in una riunione recente fatta in partito in cui si parlava anche di province il tema che viene fuori lo sapete quale e rileggiamo i presidenti di Provincia ridiamo le indennità facciamo il guru della laurea il riscatto della laurea in Sicilia hanno già votato la legge il governo ha impugnato Perrier
E questo il tema delle province o dobbiamo porci anche il il tema di dire dopo il fallimento del referendum Kennedy quel livello di governo lì
E come esattamente evitiamo di tornare indietro perché sui soldi già stiamo tornando indietro spostando tutto ma in parte sulle province giusto
E perché le a chi era l'ora alle sei e mezza alle sette le sette e mezza faremo alla Camera sulla legge di bilancio perché ci sono le regioni che dicono che su diciannove miliardi di spesa corrente non sanitaria
Che stiamo mappando con i fabbisogni standard non possono tagliare trecento milioni
E quindi in qualche modo dovremmo risolvere anche forse quel problema lì
Perché le resistenze anche sull'utilizzo dei fabbisogni standard perché un minuto su cosa abbiamo fatto fatemelo dire il governo Renzi a bordo vanno Gentiloni due grosse riforme hanno fatto sul comparto comunale una quella di aver buttato via il patto di stabilità
In modo da favorire investimenti comunali e l'altra quella del verdetto da trentotto anni in questo Paese il modo in cui lo Stato dava i soldi ai Comuni era basato sulla spesa storica detta in termini scientifici chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato cioè nel settantasette ti fotografa una distribuzione territoriale
Basato ovviamente all'epoca sul rigorosi criteri di efficienza meritocratica
E quella rimane che se devo tagliare paio in maniera lineare lo abbiamo preso quel percorso l'abbiamo buttato via
E con molte resistenze che però vengono anche quelle dal nostro interno siamo passati a un sistema in cui quasi la metà dei trasferimenti vengono dati sulla base dei fabbisogni standard
Ma la resistenza al maggior parte vengono dal nostro interno anche quello un processo culturale che non abbiamo elaborato bene
Quindi concludo
Se non lo facciamo in questa campagna elettorale perché anche la conferenza programmatica del Pd su questo
C'è sempre la tendenza a Monno ma dopo cavolo
Affrontiamolo a questa discussione ridisegniamo il modo in cui i livelli di governo e questa Repubblica stiamo insieme
Sanno insieme all'insegna di autonomia e responsabilità apprendendo le scelte che servono in questo senso se non lo facciamo noi sicuramente non lo fa nessun altro mettendo anche a valore risultati che io credo importanti sulla finanza locale del governo raggiunto in questi io utilizzo il mio ultimo minuto per fare una cosa
Non so se sia già stato fatto ieri io per qualche anno Marco purtroppo da qui ma una ventina d'anni fa in questa sala un gruppo di ragazzi Tommaso Antonio Marco Luigi eccetera cominciavano ad affacciarsi alla politica
Lo facevano qui poi tornavano nel loro territorio e si prendevano gli sputi addosso
C'è la tu sei giovane se è bravo ma che ti leghi
A gente che c'ha due tre per cento così non si fa carriera
E ce ne freghiamo come ce ne siamo sempre fregati e stavamo qui a imparare a respirare cultura politica
Son passati vent'anni oggi le ragazze sono o cresciuti un po'deteriorati Funiciello rimasto uguale Leonardi pure ma era già vecchio all'epoca cioè non è che
E hanno tutti più o meno responsabilità più o meno importanti e io voglio dire anche quello che facciamo le nostre ruoli e anche scegliete voi merito o colpa mostra di quello che ci avete insegnato in quest'aula queste stanze nelle cene che facevamo
Con voi e quindi se mi è consentito vorrei ringraziare tutti quelli che hanno contribuito così tanto la nostra formazione politica e darmene atto perché credo che questo significhi cultura politica campa anche un po'di rispetto che ci siamo sempre dati fra noi in questi anni ci dovremo nel prossimo Craxi
Grazie Emanuele Macaluso segue Andrea Romano
Anzitutto
Grazie grazie
Ad Errico Morando che mi ha invitato ancora una volta a partecipare per questa mostra
Appuntamento che io considero sempre
Importante per una parte diciamo così della
Della sinistra italiani
Libertà è uguale è
Un'associazione di cultura politica
E questo è un merito certo se pensiamo come sarà significa punto la cultura politica
E quindi dibatte discutere oggi all'ordine del giorno è stato ammesso
La questione europea
E quindi la cultura politica tornò
Al problema dell'Europa i riscontri
Ora io considero quindi
Importante che ci sia un dibattito a questo livello per quello che ho ascoltato perché io ascolto poco purtroppo anche se ciò avverrà e macchine che dovrebbero farmi ascoltare vecchio
Però
Dobbiamo porci a questo punto una domanda
Quale rapporto ce
Tra questo importante dibattito
E la cultura di massa la cultura di massa
Che è stato sempre guardate
Un problema della sinistra da quando è nata la sinistra
Io ho alcuni mesi fa la lega nazionale delle cooperative bianche dato a fare una conferenza i suoi
Aderenti sul rapporto tra politica e cooperazione
E ho cercato di documentarmi e di studiare anche
Di vedere quali sono state le prime
Battaglie della sinistra su quel tema
Eterea mi h compito non perché non lo sapesse ma mi ha colpito il numero gli impressionante
Di giornali e giornaletti locali
Alla fine dell'ottocento altri quando ad appena comincia l'annata Guardascione comparativo
Ai primi delle novecento nella sola provincia di Ravenna c'erano cinque può dire cinque locali in cinque giornate
Locali
Al larga diffusione va data al mare diffusione
E del resto quando nacque puri
L'avanti ma mantiene un grande giornale
Un giornale che
Anche financo l'Ordine Nuovo e che i giornali Grido del popolo i giornali ed allora perché la preoccupazione vera
La cultura dell'operaio alla cultura del contadino la cultura del bracciante qual è la cultura di massa che prevale
E del resto anche
La sinistra del dopoguerra
Questa preoccupazione è stata essenziale
Perché badate a che cosa è stata abolita incrociare
Era
Ne aveva lavande diretto da Pietro Nenni
La L'Unità quando quanto nacque l'unità Igor corta perché
Sono abbastanza vecchio per ricordare la prima volta che ne
Uscì L'Unità
Nazionale non l'unità più clandestina
E se c'era la
La carta era contingentata c'era un solo foglio L'Unità
Togliatti pretese chiese che ci forzano
I numeri del lotto nella in guerra con Ciampi perché dovevano arrivare
Alle persone che rigenera perché avevano questa
Cioè la preoccupazione che che poi è stata la preoccupazione dell'Unità fatta ha detto l'unità deve essere il Corriere del Po
Il Corriere della Sera della della classe operaia del popolo
E la preoccupazione è stato sempre quello era quello il fondo di saper di etiche di un rapporto tra quella che era la cultura politica
Deve del rilievo rompe dirigenti e la cultura politica di massa
Oggi incerto i mezzi sono altri sia chiaro
Non c'è una una nostra jihad quello che eravamo
Uno può anche avere Nostalgia ma solo un impegno civile pensa
Che la cultura di massa possa
Farsi come si faceva al loro
Ma una domanda dobbiamo farcela che oggi produce o una cultura di nasce
Ecco produce
La televisione due
La produce il la Gruber col quanto fa nel corso
La produce la La sette che ormai fa delle leggi tanto fa tutta una serie di di trasmissione
La prova producono tutti questi questi questi dibattiti ed è che ci sono
E queste risse che ci sono nella nel nel nella televisione a Bari quando poi il web per tutto saprete meglio di me perché siete molto tutti molto più giovani di me che cosa c'è in quel momento
Ebbene io penso che
Che
Non c'è
Una cultura di massa
Su questi temi
Non c'è una cultura di massa sulla politica
Che qui rivendicava anche Claudio Petruccioli
Non c'è una cultura di massa perciò altrimenti non ci potremmo spiegare dai dati come mai
In Italia se noi mettiamo insieme i voti che ha Grillo e quelle che alla lega sono quasi il cinquanta per cento
E se poi vediamo anche Pezzi di alla destra
Che sono tutti
Nemici dalla delle dalla politica di una di uno sviluppo della politico europeista compreso anche Forza Italia perché il Berlusconi propone alle due di nei due monete addirittura la moneta est il ritorno della lega è è larga e che deve convivere col con con il e lavoretto arriva oggi ebbene se mettiamo insieme tutto questo veniamo
Che cosa e perché unisce e dobbiamo spiegarcelo come mai d'Italia
Che pure ha avuto un ruolo decisivo nella costruzione europea
Oggi a queste
La maggioranza la maggioranza
Contro questa profezia e questo è
Perché se non facciamo i conti con questa realtà
Importante che ne stiamo tali noi a dirci quali possono essere anche gli sviluppi di una politica europea ed è e le cose che ha detto anche Tonini sono sono prima delirante interesso io li ho trovati Coop ma poi
Fuori
Conseguenze dobbiamo aprire anche perché il partito a cui ho fatto riferimento
Questo problema pone il problema dell'Europa
Su cui ci sarebbe anche da discutere come il segretario di questo partito ha affrontato questo dove però va affrontato cioè cioè non possiamo farci può dire che la non abbiamo mai un interesse europeo
Ma
Però come Nike
Non si riesce a formare
Una cultura di massa un modo di pensare ormai all'Europa copre
Come bisognerebbe bisognerebbe pensare questo era pre il problema principale
Se non ci poniamo se non si pongono e se non c'è l'imposta non se lo pone un partito che vuole fare questo che vuole fare dell'Europa giustamente giustamente il punto di riferimento dura battaglia riformista
Perché come ha detto il più
Giustamente tornino Tonini illegali
Le riforme sono oggi
Pensabili possente ed è anche giusto saranno una dimensione europea il dato che ha dato lui su qual è la spesa
Delle nazionali e la e la spesa europea è impressionante
è impressionante perché Clark il quale quando il rapporto è di di tonante addentro alle verdure spese quindi come influisce una politica europea su su questa questione
Ma tutto questo non ha
No eh eh e purtroppo badate che insieme acqua Istat
E
Guerriglia che viene fatta con don l'Europa dal tutte queste forze
è andata avanti anche una forma sta riprendendo una forma di
Di razzismo
Non banale incoerente non parlo quello de la Vega di Salvini eccetera
Ieri o l'altro ieri
Ho letto su Repubblica
Che a Mantova Mantova
Città del socialismo
Del patria del dalla storia del socialismo italiano
Ora l'agenzia e affittare case
Non ha dato nulla
Ha detto che c'era una professoressa di liceo
Calabrese
è andata al vedere un appartamento
E gli ha detto mi piace lo posso applicare
L'agenzia gli ha detto Romualdi che il padrone ha detto che non vuole
Extracomunitari meridionali e professori anche i professori
Quella è rimasta sbalordita è rimasta sbalordita come perché e a aveva aveva già devi gli ha detto che lei e ne ha due troppo punti negativi che è calabrese ed è professoressa
Ma a Mantova a Mantova
Non in una valle sperduta della del del globo a Mantova eclisse
E allora questo
è una preoccupazione
Una preoccupazione che io non vedo e io non vedo
E se non c'è
Se non si se non si fa questa battaglia
Nel popolo col popolo nei quartieri nei paesi nelle nelle periferie
Non si farà nessun passo per frode verso l'Europa è verso la politica
La seconda questione che vorrei
Affrontare
In questo quadro il rinvio non faccio riferimento oggi anche a quelle che sono diventate i grandi quotidiani
Corriere la Repubblica oggi
Oggi il padrone delle entrate del Corriere ha detto che lui non voterà più era aveva la tessera numero uno del predetto il del Pd ora ha detto che non lo porta più
Di Repubblica ha detto che non lo vota più
Marchionne ha detto che non vota più ha detto che
Ha molti dubbi ormai anche noi
Non parliamo poi di altri di altri di altri di altri quotidiani il Corriere della Sera
Ormai
A una
E con la sette che fanno un un intreccio ora che sappiamo con quale con quale linea politica che eccetera Credit c'è io avverto un arretramento anche nei grandi quotidiani
E mi
E mi preoccupava il fatto che pezzi della sinistra appunto poi hanno il fatto quotidiano con un giornale
Ecco in tutto questo badate è un contesto in cui questa questione
In cui la politica poi va o non va avanti vanno avanti certi de o non vada avanti certa Archimede
La seconda questione dicevo che vorrei brevemente affrontare
Riguarda sembra a proposito Della vicenda europea
La questione don Giuseppe del sistema politico italiano
E dal sistema politico europeo
Quali l'apporto cioè tra questi sistemi politici
Perché non c'è dubbio che
Io parlo faccio un esempio KMB colpisce
Noi abbiamo
Ormai acquisito cioè una crisi certo del socialismo europeo
La questione è stata discusso abbisogna di scontato io credo che
Bisognerebbe forse a dare più affronto Dio di una serie di questioni che anche a livello europeo sono maturate verbale povertà politica del partito europeo diciamo così il fatto che di fatto non esiste più nono non è non c'è più nel nell'Internazionale socialista
Pensiamo che cosa è stata
Di internazionale socialista con brani
è il suo suo ultimo documento
Sul molto che cos'è oggi
Non so se clienti Berbenno che c'è c'è c'è chi non c'è più
Quindi noi abbiamo indubbiamente questo negozio
Ma guardiamo un altro un altro assente
Sull'Europa perché agli assi
Europeo sono due essenzialmente e sono il sociale gli esposti la socialdemocrazia
E il Partito Popolare
E il Partito Popolare
Come si riflette questa situazione d'Italia
Io vedo una cosa che
Il Partito Popolare Europeo
Ha un'articolazione con una certa forza
Perché in Germania c'è la Merkel
Ma guardate anche alla Spagna
In questa crisi che c'è stata e questa gongola
Questo è un guerra lei dice che c'è stata con sulla questione
Sulla questione nazionale
Il Partito Popolare
Eppure
Ha mobilitato alle masse come libero la l'hanno mobilitato i separatisti le ha mobilitato la materia già
E lei ha mobilitate
Anche della capitale
In cui si discuteva da questa discussione
Cioè un partito che esistente ha una sua una sua forza
Il vero
Toghe nere al piano parlato della situazione in Francia della e perché poi situazione francese errori cessata una crisi del socialismo c'è stata una crisi anche del gollismo ma c'è stata e cioè molto profonda anche alla crisi della stremata
E c'è Macrone colle con le sue posizioni interessanti anche se poi dobbiamo vedere qual è l'avvenire comunque è una forza è un rafforza crea un consenso
In Italia qual è il rapporto
Della del sistema politico italiano
Sistema politico italiano il Partito Popolare in Italia Berlusconi
E questo
E Berlusconi
Questa perché perché
La tradizione del diciamo così popolare cattolica democristiane c'era satellitare ha avuto il ruolo che sappiamo
Se si è spenta
Ed è il Partito Popolare è stato occupato
Da Berlusconi
E partito
Socialista oggi
Da Partito Democratico ha aderito
Al socialismo europeo
E sembra quindi che noi
Siamo
Il sistema politico italiano il diciotto diciamo così perché non ha e poi dire che al partito poi ci sia un partito popolare combine con Berlusconi francamente non vorranno come pare che sia sia target
Io non voglio fare
Polemiche sulle
C'è una mia avversione
Alla Costituzione del Partito Democratico
Alle cosa che scrisse nel mio libro quanto costituisse il Partito Popolare
Perché la mia impressione
E che
Non si è costituito Schoenberg
Anche ai fini della battaglia europea appunto
Non c'è costituita
Non solo il Partito Popolare ma il partito della sinistra credo un partito socialdemocratico dieci sedi che che riassuma la tradizione a sinistra il partito
Democratico non ecco insomma non è questo il e ha ragione il mio io ritengo che non è questo perché il Partito Democratico è un'altra conosce
Norme come dicono gli scissionisti poi via Roma dirò una cosa a anche a Claudio
E perché è un partito di destra queste sono è una propaganda ridicola oltreché penoso
Come penoso il fatto di dire che e Renzi è è un corpo estraneo
No
A Firenze e il figlio del PD
Il giorno consigliere una parte importante della scultura del modo testo
Ma è questa critica
Ecco io ritengo che non ci sia non non riesce ad essere né quello che è la metterle diciamo così ruolo creava Merkel in Germania ne è quello che hanno anch'io ce l'ho già democratici Germania o in altri Paesi
E queste
E questo è un limite badante
Perché da culture politiche ha detto culture politiche hanno una hanno anche una storica hanno una storia debbono una storia che deve svilupparsi nel rapporto alle modifiche sociale politica culturale che ci sono Tramacere forniamo oggi in un mondo che è completamente diverso ma io mi chiedo perché
Il Germania o in Inghilterra incerti in Spagna Heine nelle in altri Paesi questa cosa questa innovazioni dieci ci sono state
E cani qui io ritengo ce che
Che questa è sono problemi che attengono a al ha come puoi fare la battaglia per l'Europa chiede quale quale cultura quale in modo da essere vogliamo introdurre nella battaglia nella battaglia e e euro prevista
E finisco con voluto quindi fin qui sono le mie preoccupazione sono preoccupazione pessimistiche indubbiamente
Ma Leonardo Sciascia diceva se la situazione pessima
Non si può essere pessimisti Nagy può essere pessimistici
Mare badate
Io ritengo
Claudio mi ha detto cosa ne penso
Io non l'ho già scritto Perrotti io sono contro nettamente contro
La follia della scissione che è stata fatta
Perché era
La frantumazione non sempre pochi trasformato o questo Pd riesce ad avere una sua assai politico-culturale che non ha un asset in cui l'Europa appunto c'ha questa nasce
Oppure noi allegheremo sempre in questa
Incertezza e non c'ho una e non è un gruppo con
Con tale M. altre
Tenga M previo conosco bene Grasso è anche mio amico lo conosco da dal magistrato
Bravo magistrato scialle non vero quello che si che si scrive
Ma anche che lui asset
Da tre anni
Vivendi e leader di un partito di estrema Silistra dove si raccoglie non solo il il gruppo di ma ce l'ha con le tutto quello che è che cederebbe il mondo francamente io lo considero un fatto penoso
Un segno
Uscendo Roma
Cioè gli addetti alla pena
Michaela che è purtroppo la situazione politica italiana
è un segno grave cioè che operava a Brescia di pensare che questa cosa qui io Rio ritengo appunto permesso io sono stato anche molto critico
Quando è cessata la scissione di Lafontaine in Germania che conosciamo la Linke al dieci per cento per cento
I socialdemocratici sa se a fortiori insieme sarebbe una forza che avrebbe la possibilità di concorrere enti uno come anche uno come Lafontaine quale era un uomo di grande qualità
E io ricordo una cosa sola che mi colpì allora per quando lui era segretario presidente del partito socialdemocratica e toccava lunghi la candidatura disse no
Mettiamoci all'Formigoni di aveva avuto un successo personale
Li considerava
Adatto Franco Bernabé disse don comprendiamo scende dopodiché anche lui denuncia ho capito
Data a fare questa operazione siamo colleghi
Ci sono qua sono cose che hanno indebolito certamente anche di il socialismo ma poi francamente la frantumazione è un gruppo che poi pieni di quello che ha voglia di Campiglia rame Renato che cosa sono sono testimonianze testimonianze anche e con
Con visceralità personalistiche sappiamo che quando quanto contino purtroppo in questa in in queste in queste cose e io ritengo che
Sei sei sei sette sembrò questa coi questa deriva perché è una deriva non avrà non avrà futuro
Perché e finisco scusate rescissione in Italia non hanno avuto mai futuro
Comincio Saragat nel quarantasette che doveva fare un grande bar e avevo allo stato maggiore badate voi non ve lo potete ricordare di grande qualità dei grande qualità nel quarantasette è finito miseramente prestigio sociale terrà
Nella nel sessantaquattro nacque il PSIUP a sinistra
Del del Partito socialista dopo col centrosinistra
E poi diventò a sinistra del PC a sinistra sinistra fino a quando ce li vedo
Una parte automatici attrici una parte torna al PSI non hanno perché perché oggi c'è niente da fare il problema è o c'è un'aggravante forza che può avere e può contendere per governare il Paese o questi piccoli gruppi non hanno futuro e questi devono avranno un futuro grazie
Grazie
Andrea Romano io da qui voi sono costretto a tagliare gli interventi al quinto minuto perché dobbiamo terminare per un'ora sensata e vorrei dare la parola Enrico Morando non oltre dodici e trenta
Cioè
Grazie Stefano
Cercherò naturalmente di essere no sarà certamente entro questi tempi parto da quanto diceva adesso Emanuele Macaluso uno dei punti del suo intervento non sotto i profili
Rita Schütz
Scusa
Io temo lo dico affettuosamente Emanuele quando faceva ragionamento sul socialismo europeo racchette Emanuele sottovalutati la dimensione della crisi della socialdemocrazia europea
Una crisi glielo dico naturalmente con affetto quella poi affronterò cerca di affrontare il tema cui alludeva una crisi che non è naturalmente sono dimensionale ma anche politico culturale basta farsi temo un giro tra le proposte politiche che emergono dal Partito del socialismo europeo però il tema che su che poneva Emanuele c'è tutto io credo cioè il tema che io interpreto in questo modo tra della differenza tra la grande il grande accumulo di riforme quello che io considero grande accumulo di forme che è stato ricordato più volte negli interventi che mi hanno preceduto che è avvenuto in Italia in questi anni da una parte e dall'altra la persistente debolezza del partito riformista chiamiamolo così per semplificare questo da una parte ha una ragione storica io credo nel senso che il percorso
Attraverso il quale si è arrivati a fare le riforme in Italia negli ultimi anni è stato un percorso empirico con i vantaggi e gli svantaggi dell'empirismo politico non è stato un percorso ideologico come forse parlo naturalmente in Grando la libertà di parlare lo dico per tutti però ad interpretare il senso di questa nostra Assemblea come forse avremmo preferito come avrebbe preferito la tradizione politico-culturale
Nella quale ci riconosciamo una una una tradizione anche abituate allenata ai grandi conflitti politico-culturali ma non è avvenuto questo in Italia negli ultimi anni si è arrivati a fare queste riforme come spesso accade nella storia anche a presso una carambola di eventi e ed è stata io credo una carambola fortunata negli esiti finali
E però rimane la differenza io credo la distanza lo iato tra la grande quantità di riforme fatte la stagione più come dire produttiva dal punto di vista le riforme dell'ultimo quindicennio
E invece poi la debolezza persistente dello strumento politico del riformismo italiano ora io due riflessioni veramente breve su questo aspetto io credo che invece il tema del partito vada affrontato inevitabilmente vada affrontato oggi e domani
Non in chiave ideologica anche se ci piacerebbe a me personalmente piacerebbe molto affrontarlo ha già chiarito la signora Provincia mitologia prove chiave concrete pratica
Perché se ma del partito ovviamente
è un tema che interroga anche l'efficacia delle policy su questa sessione e prevalentemente dedicata alle policy sì io credo che la discussione sull'efficacia delle quali si debba riguardare anche il cavallo strumento politico e quindi il partito non sappiamo voi sapete meglio di me quanto quante volte la tradizione del riformismo italiano recente quella nostra quella incarnata ora da Libertà eguale ha un po'trascurato io credo il tema dell'organizzazione della rappresentanza propriamente intesa dentro i partiti o anche del partito riformista in quanto tale da questo però è un tema che non può più essere l'uso io credo successivamente da una parte perché
Questa distanza enorme l'hanno ricordato in tanti tra l'efficacia delle riforme e la percezione delle riforme quindi il tema del consenso
Interroga anche gli strumenti con i quali nuovi cd volgiamo Noè non solo noi ci rivolgiamo ai destinatari delle riforme ovviamente
Ma riguarda anche io credo la persistenza dell'antipolitica in questo Paese che a me continua a sorprendere forte sarei ingenuo però continua a sorprendere il modo in cui nel due mila diciassette dopo tutte le riforme fatte dopo tutto nel bene e nel male come tra l'antipolitica nel nostro Paese ancora così muscolosa non mi riferisco solo all'antipolitica che puzza un po'no quella quella becera no ma anche all'intrallazzi politica delle classi dirigenti all'antipolitica
Che fa riferimento naturalmente qui faccio una citazione banale al sovversivi Isma'delle classi dirigenti una ti politica solido anche quella strutturata che leggiamo ogni giorno
Sui giornali su alcuni giornali particolari e non mi riferisco naturalmente al fatto
è ovvio non saremo noi a risolvere la debolezza il tema gigantesco della debolezza della politica in questo Paese però io credo che se non ha forse non affrontiamo il tema della debolezza della politica attraverso il tema del partito non ne usciamo
Tema gigantesco io mi limito naturalmente a enunciare il problema però non mi pare che sia stato forse ieri e mi scuso perché io non è presente portiere tra affrontato però credo che sia ineludibile ineludibile soprattutto perché da domani da dopo il voto
E quindi nella stagione aperta il quattro dicembre scorso e quindi in uno scenario proporzionale non assisteremo solo ad un conflitto sulle policy mix resteremo solo a un a un a un conflitto sulle riforme da fare al suo o sulle riforme da difendere
Ma anche e soprattutto a un conflitto sullo struscio gli strumenti della politica
Allora io credo che se questa legislatura è stato una legislatura ovviamente e felicemente aggiungo io precipitosa nel senso che chi si è trovato a collettivamente a gestire le riforme lo ha fatto sotto l'urgenza di una vicenda che non poteva chi ha vere questo passo io credo e quindi è un'urgenza che ovviamente trascurato il tema degli strumenti politici tema del partito tutto quanto
Però da domani questa è un'urgenza che invece andrà l'urgenza del partito andrà affrontata con un metodo che non abbiamo seguito in questa legislatura da una parte riferimento che faceva Emanuele M. D. P. io condivido naturalmente la valutazione che lui faceva però anche quest'ultima scissione in fondo al di là delle lui ha detto penoso se non sbaglio al di là delle penosità al di là delle visite righe ci sono sempre in questi passaggi però allude io credo anche alla solidità del partito
Dal quale poi è nata questa Andrea dovresti avere trenta secondi
Ma ripeto
Faccio ultimo finisco con un appello a noi stessi come si dice a me stesso e a me stesso in primo luogo questa cosa qui
Che ha una lunga storia ormai c'è non potrà esimersi dal dare un contributo più fattivo e più muscolare alla discussione sul partito che si aprirà dal giorno dopo
Delle elezioni io credo perché davvero a quel punto non potremo più essere spettatori o comunque raffinatissimi commentatori di quanto accade
Ma siccome poi l'armadio degli strumenti politici non è infinito le culture politiche a cui faceva riferimento Emanuele non so nemmeno quelle finite davvero l'appello e quella farsi parte dirigente io spero per farsi parte in causa della costruzione del partito che avverrà io spero dal giorno dopo il voto grazie
Grazie Giovanni Lattanzi insegue Maurizio Del Conte
Scusate cercherò di essere molto più veloce
Così almeno diamo spazio a tutti e chiediamo allora io da quando mi hanno dato la responsabilità del welfare nel partito democratico dopo aver fatto un'esperienza bellissima Palazzo Chigi sto girando molto l'Italia e mi sto Annie accorgendo che noi abbiamo fatto tante riforme bellissime riforme ma queste riforme M. non vengono conosciute non sono conosciute specialmente dei nostri e quindi lì ieri ero a in Molise l'altro giorno era a Genova sto girando molto anche perché di cose sul sociali ne abbiamo fatte tante e abbiamo fatto anche delle belle riforme a partire dal reddito di inclusione a cui io tengo molto che è una misura universale la prima misura universale che questo paese a sulla lotta alla povertà ed è una misura che non ha dato solo il contributo economico
Come molte altre misure che sono state fatte fino adesso ma c'è un'altra concezione e la concezione di mettere al centro
Al centro la persona con tutte le sue peculiarità con tutta la sua forza ma anche con tutta la sua debolezza
Mettendo al centro avrebbe la persona la persona noi abbiamo cercato di fare una riforma che coinvolgente la comunità il territorio con i Comuni con il terzo settore
Ma soprattutto con le persone
Persone che sono al margini della nostra società persone che sono sfiduciato e persone che non ce la fanno più persone che non credono più alle istituzioni persone che nel momento in cui gli racconti questa questa misura ci dicono no non ci credo più non ce la faccio
E io molto spesso sono Sandu un termine un termine che nei neri nei dibattiti nei circoli nelle
Nelle assemblee di federazione noi dobbiamo andare noi siamo un partito di massa ne siamo ancora un partito in massa io giro e le assemblee le riunioni sono sempre piene
E quindi è il nostro compito cercare di andare a stanare quelle persone
Cercando di andargli a a spiegare che cosa abbiamo fatto spiegare il loro diritto spiegare qual è la il il la misura è una misura che ti porta e ci accompagna nell'occlusione sociale nell'inclusione lavorativa perché anche quello l'obiettivo di questa legge io sto girando molto il da e dal primo che avevo cautelativa che si possono fare domande ci credo molto ma ci sono molte altre riforme che abbiamo fatto la riforma del terzo settore che la stiamo facendo siamo a tutto
Le le le associazioni e stiamo cercando di migliorare pezzo pezzo perché nel momento in cui fai la riforma
Non non è subito attiva ci vuole il tempo e la paura mia e la paura mia è che noi abbiamo fatto delle riforme con le riforme siccome non danno subito risultati diranno no allora non ha funzionato bisogna cambiarla subito
Nuovo le riforme che noi abbiamo messo in campo sono riforme che da qui a qualche tempo avranno i risultati non ce l'hanno subito
Ed è un è un tema quello di sociale la riforma il terzo lettore il la lotta il contrasto alla povertà il dopo Dinoi il durante noi
Il durante noi è molto importante noi siamo e invece di bilancio è stata messa un un fondo riconoscendo una figura che ancora non c'è per legge ma che è una figura che noi abbiamo già previsto nella presso cialde cioè il cardine cioè colui il familiare che assiste trecentosessantacinque giorni l'anno la persona la persona familiare che sta dentro casa è un riconoscimento mettendo quei Giovanni dovrei forme un piccolo fondo di sessanta milioni
Certo dobbiamo fare di più la nostra come diceva anche Marco io condivido noi dobbiamo fare
Una grande riforma sulla non autosufficienza questo è il pallino che dobbiamo mettere nella nostra campagna elettorale
Cercando di dare una riorganizzata su i fondi che ci sono e su come vengono spesi grazie
Grazie Maurizio Del Conte segue Antonio Funiciello
Grazie allora io mi concentro rapidissimamente sul lavoro io sono o o l'onere di guidare l'Agenzia nazionale del politiche attive del lavoro
Che è una creatura del Jobs act il Jobs Act ha cambiato
Le regole del lavoro nel nostro Paese e le ha portate a livello europeo noi non abbiamo sostanzialmente più nulla da invidiare sulla carta rispetto alle migliori esperienze di regolamentazioni del lavoro europeo
Abbiamo un problema non sulla carta sul campo
Ed è il problema delle politiche attive ve lo dico perché appunto ne ho la responsabilità
Purtroppo il quattro dicembre è saltato quel meccanismo che avrebbe dovuto costruire una governance dei servizi per il lavoro
Perché con il disegno costituzionale noi avremmo avuto la possibilità di mettere in fila i diversi protagonisti che già esistono e lavorano per avvicinare la domanda e l'offerta del del lavoro
Metterli in fila e fare lavorare ciascuno per il suo pezzo in modo coerente senza dispersione delle risorse che costa al nostro Paese un prezzo insostenibile questo sistema è saltato ma non possiamo fermarci qui e sappiamo benissimo che anche a Costituzione vigente e possibile incidere se c'è la volontà politica
Affinché ciascun livello decisionale in particolare il livello territoriale a livello regionale
Sì rapporti con il livello nazionale in un sistema di responsabilità
Ovvio che il livello nazionale deve essere in grado di dare degli atti di indirizzo preciso e che quindi siano poi nel nell'implementazione concreto a questi atti di indirizzo rispettati se livello nazionale non da questi atti di indirizzo e non vigila perché gli atti Indirizzo vengano rispettati
Tutto il sistema dei servizi al lavoro destinato a fallire
Non ci sarebbe stato bisogno della riforma del Jobs act se noi fossimo venuti da un'esperienza di successo per i lavori per i servizi al lavoro noi veniamo da un ventennio di insuccesso
Dei servizi al lavoro
Quindi è venuto meno referendum ma non è venuto meno il problema che c'era alla base del referendum e dell'idea del ciò che sa
Allora io credo che sia fondamentale ripartire
Con evidentemente la prossima legislatura dà un'idea forte di governance dei servizi per il lavoro
Di centralità di questa parte della riforma del mercato del lavoro come esiste nei paesi più efficienti europei con la consapevolezza l'appena detto Giovanni Lattanzi che queste riforme strutturali portano Effetti dopo anni
Le riforme arsa hanno portato effetti dopo più di dieci anni però hanno portato effetti che poi continuano a mantenere
A mantenere la loro concreta percezione anche da parte dei cittadini oggi la Germania ha un tasso di disoccupazione
Della metà di quello che abbiamo noi inferiore alla metà di quello che abbiamo noi perché ha fatto delle riforme quindici anni fa
Penso che nel impostare il nuovo programma
Di implementazione delle riforme perché questo dovrà essere soprattutto è fondamentalmente il lavoro in continuità con quello che è stato fatto ho ritenuto restrittivi questa finisco in questa legislatura ci sia una questione centrale e cioè costruire tutti i servizi attorno alla persona
Costruire un codice di attivazione della persona che si affianchi che si leghi intrinsecamente al codice fiscale e con le tecnologie e la capacità di ricostruire i dati
Di tutte le misure che la persona
Utilizzato durante il suo corso della della vita noi potremo finalmente sempre che ci sia questa decisione politica di governare questo processo a bere
Una qualità di servizi di politiche attive a livello europeo grazie grazie Antonio Funiciello segue Giovanni Cominelli
Allora
Cinque minuti sono pochi e però sono posso in cui si può condensare in cinque minuti il senso di un intervento che in qualche modo apre al lavoro che dovremmo fare nei prossimi anni perché se il tema cruciale è quello che hanno affrontato perché la reazione di Giorgio Tonini ieri molto bene un po'tutti no come costruiamo una sovranità per i cittadini europei il tema al discorso di ma proprio per il discorso di matrone e quant'altro è chiaro che dobbiamo capire noi che siamo un'associazione di cultura politica ce l'ha ricordato perfettamente ma ne Macaluso nel suo intervento che tipo di contributo di cultura politica diamo a questo tema centrale
E allora se questo è il tema e è chiaro che come si costruisce la sovranità di cittadini europei in quella che la più grande comunità democratica del mondo
Richiama ancora una volta il tema della Democrazia
Le cose che diceva Claudio Petruccioli perché l'Europa Europa la più grande area commerciale economiche e quant'altro tuttavia però paga è soprattutto anche se il nesso tra questa sua condizione di essere la più grande comunità democratica nel mondo ed essere quella la lariani commerciale più grande del mondo nesso strutturale però pane questo e il tema della sovranità in Europa nei Paesi europei quindi nell'ambito sia nell'ambito comunitario Stati nazionali e va declinata in questo contesto ha detto benissimo come come capita spesso Claudio Petruccioli la democrazia è la risorsa fondamentale della politica democratica cioè democrazia e il fine della politica democratica neanche il mezzo di questo fine e posso Ambra are un giochetto retorico in realtà è la sesta zitto essenza stessa della della democrazia
E e quindi così parlano su quanto mi sta a cuore segnalarvi oggi una nuova identità della sovranità nuova di cui oggi abbiamo bisogno è chiaro che si costruisce con le regole con le forme della politica democratica
E e dunque attraverso un recupero degli strumenti Horna rinnovamento rafforzamento un recupero del ruolo degli strumenti la politica democratica
E avete già capito che va voglio planare sul tema che stava a cuore a ad Andrea Romano nel suo intervento che il tema dei partiti del sistema dei partiti
Sarà che quest'ultima disoccupato nero di politiche allora ho riflettuto meglio su sul ruolo dei partiti la funzione dei partiti e mi pare che esistente un esistendo CUP io suppongo che esista un nesso strutturale tra la sovranità la rappresentanza è chiaro che se vogliamo andare alla radice della crisi la sovranità dobbiamo recuperare le ragioni nella crisi della rappresentanza
E quindi attrezzarci a risolvere questa che è quella che la rappresentanza produce l'esercizio
Della delega della sovranità
A me pare che il problema il sistema dei partiti sia un po'alla base di ogni ricerca della sovranità perduta
Perché la rappresentanza democratica
è il presupposto
Attinenti la sovranità la delicatissima Ida si indebolisce sinti grigi esce diventa introversa e produce i problemi politici che oggi abbiamo da affrontare nel nostro Paese Europa che chiamiamo populismo cinque anni fa
Ne abbiamo sempre un po'prima qua mio questo brutto vizio di osservare bene le cose intuire i problemi che simmetrici cinque Lima ricordare sia va di qui a gennaio due mila tredici c'era il partito democratico che si divide possibili sterili sottosegretari e quant'altro dicemmo e dalle qui c'è un problema e questo Movimento cinque stelle per quello che rappresenta per come contestualizzato all'ambito Rho-Pero potrebbe rappresentare una brutta sorpresa da Ezio e purtroppo siamo stati profeti di questo io credo che non se n'è più velocemente conclude il punto debole di del discorso di micron sia questo o meglio che in toto il punto debole ma il rischio che Macron corre la sua sfida più complessa secolari storicizzare la sua straordinaria intuizione di leader
Di uscire dal dal suo partito al momento in cui è uscito e proporre una proposta politica articolata come l'ha fatta e proiettata in un contesto politico-culturale e non sul quale gli avuta contestualizzare
Perché vedete la Francia a una un sistema istruzione un sistema elettorale geniali
Da un certo punto di vista anche un po'Mephisto felici perché riescono a trasformare una grande debolezza in una grande forza matrona presi ventitré per cento al primo turno
De e ora matrone chiamato a fare i conti con quel ventitré per cento perché ho riesce a fare del suo riformismo nel suo paese e in ambito comunitario una esperienza e qui ha ragione
Macaluso anche se forte fa un po'spavento nodo ripercorrere riprendere concetti che abbiamo ottenuto un po'da parte o lo fa diventare un esperienza di popolo di massa non so prove richiamare o diventa qualcosa che riguarda milioni di persone oppure con esperienza sarà destinata a fallire
è già capitato ha detto di questo geniale né Sisto Felicolo sistema istituzionale stamani tonale capita da Sarkozy capita da Hollande
E poi non ce la fa che se li ma se non riesci a condividere questo processo di riforme al a farlo diventare un fatto di popolo
Fallisce
E allora entrano sull'Italia definisco noi abbiamo anche in Italia un medesimo problema noi abbiamo sostenuto la nascita del Pd questa intuizione del partito a vocazione maggioritaria fondato sulle primarie però anche noi ci siamo un po'appagati della capacità dei leader di sostenere l'assenza di una cultura politica attraverso i loro momenti più fortunati di leadership no furto all'interno ma chiave chiaramente quando le cose vanno bene quest'idea che abbiamo conosciuto e cambiamo variamente Amato io penso in particolare a Prodi e Veltroni a Renzi
Sono stanno spesso drogato in assenza di una cultura politica prima che questa non funziona perché poi siccome leader sono fra sono patron parte in una storia quando poi hanno delle difficoltà e se non c'è una cultura politica un partito un'organizzazione complessa che li sostiene
Un termine dialettico no perché poi in fondo la politica della democrazia è vive di questa dialettica la sovranità che esercita per delega il leader e la capacità di rappresentanza e costruisce il leader nel partito che sostiene l'azione del leader quando questo viene meno poi il leader fanno fatica e quindi è vero che il PD si è giovato di solito è molto più che i suoi leaders non molto più di quanto i suoi del signor giovati del PD questo un grande paradosso come se anche la grande debolezza del partito democratico ed il sistema dei partiti italiani
E quindi nei prossimi anni e ho concluso Libertà eguale dovrà fare i conti con questo problema continua a occuparsi di policy se sono importanti gli ultimi due interventi splendidi di Giovanni di il professor Del Conte rappresentano come questo lavoro che ha cominciato questa falso ma le nostre riunioni dieci anni fa oggi apporto gli effetti formidabili per il tutto il Paese oggi forse nei prossimi negli prossimi tu che oggi prossimi anni
Liberté quadro per un contributo sua bella politics sull'atto di sul fronte di questo problema fu fondamentali che ce ne facciamo di questo partito
Dopo le scissioni ma soprattutto nel nuovo contesto Julio che si è determinato
E che si determineranno forti Antonio dovresti sentire ho finito il sì delle mine ancora di più con condilo sapendo che lo stava male e la quarta legge elettorale prodotta la Seconda Repubblica
Cauto il Mattarellum il Porcellum anche l'Italicum tutte queste leggi in precedenza hanno prodotto effetti molto diversi da quelli che si incaricavano di sostegno chissà cosa sarà dello Stato abbiamo concluso Arturo Parisi grande amico di per te quale dice che sostiene che il Pd sia un bene pubblico e io penso che dobbiamo occuparci un po'di più di questo bene pubblico a essere un po'meno indulgenti più severi richiamare al ruolo dei partiti in Italia al ruolo di questo partito la strutturazione di questo partito
A livello centrale a livello periferico perché le cose che vediamo in giro per l'Italia non ci convincono sulla scia di quello che diceva Luigi Martini a dover ho finito io vi dico cosa ho imparato in questi anni frequentando Liberté quale io ho imparato che il riformismo non consiste nel farsi una ragione anche delle cose tuona ragione palesemente non ce l'hanno grazie tener
Grazie Giovanni Cominelli segue Claudia Mancina
Credo che sia previsione realistica chiede il discorso sulle riforme dal punto di vista governativo
Con la fine di questo governo si chiude
Perché
Dopo le elezioni siete ci sia un governo di minoranza sì che ci sia il governo di coalizione
Sarà difficile perché le coalizione che risulti non hanno mai fatto riforme anche la coalizione Merkel socialdemocratici l'ultima è campata sulle riforme fatte da Schroder
è una delle debolezze dei risultati poco brillanti della Merkel esattamente questo
Questo significa però che a livello di elaborazione dei partiti al contrario il discorso riformistico venga accentuato il qualificato io penso che anche per questo in relazione a questa previsione
La battaglia sulla riforma istituzionale su un rapporto diverso tra cittadini e Stato sia la battaglia decisiva che Lare l'area riformista del Pd libertà uguale deve fare
Dentro questo discorso va recuperato il discorso che faceva romano adesso Fiumicello sul sulla forma partito come si diceva una volta sul ruolo del partito perché è evidente che una riforma istituzionale come quella che noi proponiamo diminuisce lo spessore della mediazione del partito tra cittadini e Stato
Se però
A assegna un ruolo diverso più culturale più educativo più pubblico più democratico ai partiti seconda questione visto che a livello di partito di riforme dobbiamo parlare e Savićević andiamo a una campagna elettorale legge dovranno essere e la tavola delle riforme del PD proposta dovrà essere molto limpida
Io penso che si debba fare anche un qualche bilancio meno reticente delle riforme che abbiamo tentato e che non sono andate benissimo parla per esempio di quella della scuola ora io capisco l'atteggiamento ratzingeriano
Dalla Caritas in veritate dell'Americà s incaricate
Però
è importante non essere reticenti su un punto che è decisivo per date
Adesso io due minuti ma posso far lunga però il sistema educativo il sistema educativo nazionale a due compiti fondamentali due funzioni
La prima nella economia dalla conoscenza è quello di essere la maggiore forza produttiva del Paese
Qualcuno vi si interrogava perché la produttività del lavoro è bassa provate a chiedervelo dal punto di vista delle competenze tecnico intellettuali educative del Paese allora primo prima funzione questa la seconda è che il sistema educativo nazionale
L'asma lo spirito pubblico se ci chiediamo perché lo spirito pubblico e così degradato in questi anni
Se guardiamo all'atteggiamento delle giovani generazioni
C'è un deficit educativo drammatico non parlo delle famiglie che non è mio compito qui però è di sicuro il problema fondamentale della scuola italiana
I punti da affrontare sono quattro per qualsiasi riforma
Il curriculum cioè il tipo di sapere
L'ordinamento compresa l'organizzazione della didattica
La gestione l'assetto istituzionale e quarto il personale
Escludendo di poter dire affrontare qui tutti e quattro in mezzo minuto e vedendo invece al giudizio concreto sulla buona scuola la buona scuola ha fatto male ad affrontare la questione del personale certo che no
Però con due difetti uno grave uno gravissimo dallo grave e che se tu fai la riforma del personale devi avere l'occhio alle altre tre cioè all'ordine al curriculum agli ordinamenti e all'assetto istituzionale un qualche sguardo su questo secondo c'è stato da parte della diciamo dalla proposta dalla buono scuola sul personale
Hanno preso sostanzialmente il DPR di Berlinguer dal mille novecentonovantanove l'hanno incorporato dentro il il testo di legge eccetera
Ma l'errore più grave è stato presto che noi abbiamo nella scuola grosso modo ottocentocinquanta mila posti di lavoro bene non anzi ma lì non abbiamo guardato ai settecento e passa mila posti di insegnanti di ruolo abbiamo guardato solo ai precari ora il punto che la questione dei precari e solo in parte risolta perché l'assetto centralistico statalistico burocratico del sistema
Far sì che i tempi della scuola i tempi dello Stato siano molto diversi
A livello di scuola io ragiono in termini di giorni se un insegnante mi manca dieci giorni quindici giorni ho bisogno del supplente a livello dei concorsi dallo Stato si va se va bene su scala biennale quindi in questa si crea in questo buco in questo gap si crea il precariato che si sta di nuovo ricreando nonostante la promessa che avremmo posto fine alla supplenti tre
Ma l'errore grave riguarda come non è stata trattata la questione dell'insegnanti regolari per così dire che non sono tutti dei riformisti e soprattutto non sono uguali l'uno all'altro
Mentre noi continuiamo a trattarli come se fosse personale dipendente pubblico senza diritto di carriera senza differenziazione di stipendi
Ora su questo che è stato quello che c'è alla fine fregato
Complessivamente nella visione della della buona scuola si era da tempo io mi ricordo il progetto asciutti del due mila e tre
Che prevedeva che avremmo avuto l'insegnante iniziale l'insegnante ordinario l'insegnante esperto a ciascuno di questi tre livelli avremmo dato soldi DiVersi
E ovviamente passando da un livello all'altro si valutavano
Noi abbiamo cercato di rimediare alla questione dalla valutazione degli insegnanti istituendo i comitati di valutazione all'interno dando anche un certo premio risultato è che abbiamo scatenato la guerra civile nelle scuole tra insegnante senza
Da una parte i prestiti a questo punto si son trovati davanti una consistente mancia l'hanno mandata piogge
Poi ci sono anche invece delle scuole dove il comitato di valutazione ha funzionato però il il punto è proprio un altro dovresti sintetizzabili che la carriera bisogna riconoscere la carriera dell'insegnante
E quindi differenziare capisco che chiediamo contro i dogmi dell'egualitarismo dell'azienda lì sotto le robe che abbiamo sentito
Fatti l'impasto culturale che sta dietro la riforma della scuola la fine è un po'un pasticcio tra ministeriali ISMU sindacalismo di liberale non c'è bisogna dire non c'è moltissimo
Chiudo sul tema rapporti libertà uguale PD riformisti PD a volte in alcune in alcune scelte sembra che i riformisti del Pd abbiano tra virgolette l'egemonia
Però è un'egemonia un po'a macchia di leopardo perché sul mercato del lavoro su queste cose si vede sulla scuola per esempio non si è vista e così su altre allora noi non possiamo tanto lamentarsi che il PD non dia molto ascolto per Renzi eccetera eccetera
Però noi possiamo essere leggermente più aggressivi diciamo così allora io non propongo adesso la formazione delle Brigate riformiste combattenti perché questo è ormai un po'demodé
Però secondo me occorre una maggiore presenza per quelli che sono nel partito dentro il partito nei circoli vero che son fatti di giovani generosi
E spesso abbastanza incompetenti però questa è la situazione ed è lì che bisogna fare la battaglia altrimenti veniamo qui ci raccontiamo delle cose bellissimo ciascuno torna a casa
Il resto procede col tran-tran solito grazie
Allora abbiamo la Claudia Mancina e poi Umberto Minotti Umberto Ranieri Francesco Tempestini e quella parola Enrico Morando
Allora io vorrei dire due parole sulla sovranità ma siccome il tempo veramente pochissimo non seguirò Claudio Petruccioli sulle vette che ha toccato nella sua interessantissima relazione
E mi muovo invece sul e sul punto sulla questione politica cioè quella della costruzione di una sovranità europea ora costruzione sovranità europea vuol dire molto di più che non più Europa vuol dire entrare appunto nella definizione di che cosa significa
Cosa significa Europa allora se se se prendiamo sul serio io prendo molto sul serio o le cose che ha detto ieri
Ieri Tonini sono state riprese parte da Petruccioli adesso da Funiciello c'è nel mondo nella politica contemporanea un legame inestricabile tra sovranità e democrazia quindi se noi parliamo di sovranità europea vuol dire che parliamo di Europa democratica
Ma come fa l'Europa essere democratica
Io gli Stati che compongono l'Europa sono essi stessi si democratici ma la democrazia non si trasmette per proprietà transitiva deve avere forme sue forme e processi
La democrazia non è neanche una politica la democrazia è costituita da forme processi
E questo è il il punto che si che si devono costruire queste forme questi processi che solo a livello molto basso esistono ancora in Europa
Abbiamo detto molte volte che bisogna abbiamo affacciato l'ipotesi di di una elezione diretta no di un presidente ma io credo che si debbano rivedere anche i poteri del Parlamento si debbano rivedere le le si debba superare il il il Mac il meccanismo degli accordi consociativi si devono e certamente si devono spostare quote di sovranità e anche di spesa
Cioè il la questione del del Bilancio del Tesoro cioè la questione della difesa ovviamente quello è il primo punto della sicurezza forse anche l'università e la ricerca potrebbero essere pensati in una chiave in una chiave europea essendo un campo che è completamente come dire globalizzato e quindi potrebbe avere un utile soggettività europea
Però io voglio dire una cosa sinché le cose restano così sì che appunto non si costruiscono delle autentiche forme della democrazia europea prevarranno sente degli Stati nazionali prevarranno per questo motivo perché sono democratici
Perché e ciascuno Stato ciascun governo rende conto ai suoi cittadini mentre le istituzioni europee non si capisce bene a chi rendono conto o come rendono conto a quegli stessi governi allora vorrei fare un riferimento forse un po'buffo nel mille settecentonovantacinque un signore che viveva treni disperde non era l'ultimo arrivato era un abbastanza intelligente anche innovativo si chiamava Immanuel Kant
Nell'ambito di una riflessione su come trasformare le le le Paci provvisorie fragili in una pace stabile perpetua
Si spinse sino a in da a immaginare una unione di Stati esattamente un'unione di Stati lui la chiama la lega di popoli ma in realtà intendeva una unione di Stati
E pure essendo così intelligente si scontra però con una contraddizione che lui stesso appariva insanabile e non è tenuto fuori da questa contraddizione la contraddizione era appunto gli Stati sono hanno legittimità democratica perché derivano dal patto sociale
L'unione di Stati non ha legittimità democratica perché e di secondo grado perché appunto ogni Stato coi al suo interno deve rispondere delle principio di legittimità e quindi della democrazia
Allora io credo che noi siamo ancora di fronte al problema di Cantet però abbiamo la possibilità e gli strumenti politicità istituzionali e soprattutto il pungolo della necessità perché io son d'accordo con quanti hanno detto che non c'è che la che la che l'Europa e la soluzioni necessari
Noi abbiamo appunto la possibilità di andare oltre a cari spettò accanto e di immaginare che non solo di immaginare ma di mettere in in atto di costruire delle forme effettivamente democratici
Ora
C'è una crisi della democrazia in Europa cioè voglio dire questo compito è reso più difficile dal fatto che in Europa c'è una strisciante forse anche più che strisciante crisi della democrazia
Perché ci sono va benino i problemi che sappiamo in tutti i Paesi tra l'altro di passaggio vorrei dire a Manuele Macaluso
Che non è un caso che ignora che in Italia sia nato non sia nato Partito socialdemocratico ma è nato Partito Democratico questo dipende dal fatto che prima lo spazio politico del partito socialdemocratico in Italia era occupato al Partito comunista non da un partito socialista o socialdemocratico
E questo ha creato qualche problema
Di ridiscende ridefinizione di un del sistema politico
Ora però appunto dicevo in tutta Europa c'è un problema grosso della democrazia sappiamo bene le forze le forze anzi si antisistema populismo non populismo non posso fermarmi su questo ma quello che voglio sottolineare il dato dato chi siamo noi nella sede in cui parliamo è che questo problema della democrazia investe soprattutto esattamente la sinistra europea c'è una un crollo della sinistra europea
In tutti i Paesi poco in quasi tutti i Paesi e e c'è soprattutto all'interno di dei partiti della sinistra europea
Che corrisponde purtroppo a questo crollo di consensi on ritornare indietro ritornare alle vecchie alle vecchie sponde abbandonate ed all'inizio del due mila
Coordina tanto per fare un nome a caso allora perché succede questo perché questa è la domanda che il mio punto finale chiudo perché e la sinistra europea a a a a subire più forte l'urto della globalizzazione
Io credo che sia perché la sinistra europea è quella che ha costruito nel Novecento la più la più grande costruzione della nostra epoca che lo stato sociale stato sociale e diritti del lavoro
E su questo si è si ecco si è si è impegnata da sua battaglia politica la sua identità politica per per il famoso secolo socialdemocratico per l'appunto
Ma contemporaneamente a questo la sinistra a sviluppato apertura verso verso le società multiculturali apertura rifiuto totale assoluto questo fa parte altrettanto dell'identità della sinistra
Rifiuto del razzismo rifiuto dalla xenofobia
Rifiuto della paura della diversità apertura alla diversità e solidarietà per i popoli più svantaggiati del mondo ora queste due identità la costruzione del welfare e la solidarietà diciamo Grasso riassumendo per i poveri e svantaggiati per i popoli svantaggiati
Stanno entrando in quanto sono entrati già in contraddizione perché i precisamente dal la globalizzazione porta precisamente un attacco una erosioni diciamo forse meglio
Del Welsh fra e dei diritti del lavoro
Non non non non c'è bisogno di fare degli esempi le questioni delle pensioni le questioni e la date con la la delocalizzazione la la la la concorrenza da parte di lavoratori che non hanno i diritti che i nostri lavoratori hanno e quindi costano molto meno
Allora questo è un tipo di contraddizione molto difficile da sciogliere io credo che la sinistra europea si potrà riprendere solo se riuscirà a superare questa questa questa lacerazione è una lacerazione vere e proprie e credo che per questo noi abbiamo bisogno non soltanto di nuovi strumenti ma anche di nuove categorie di nuove categorie di analisi e di interpretazione in particolare appunto del fenomeno della globalizzazione che continuiamo a evocare ma abbiamo una certa difficoltà
Ad analizzare veramente dei suoi contenuti e nei suoi affetti sul sul sull'in su di noi stessi
Grazie Umberto Mino Poli seguono Umberto Ranieri Francesco Tempestini
Visti i tempi mi limito ad una osservazione domanda Enrico Morando è un'osservazione ma quello che reputo il mio maestro politico Emanuele Macaluso
L'osservazione a Morando io vedo sinceramente un po'di mancanza di Pato osso nel nostro dibattito voi siete nati nessun voi perché io sono diciamo un esterno che si approssima con anche con entusiasmo ostile iniziative scadenza però siete nati sul binomio molto precisi
Che era quello della
Che poi era il programma della sinistra negli anni in cui questa questa formazioni ha preso corpo e il binomio era Partito Democratico riforma maggioritaria modernizzazione del sistema politico affrontare finalmente il tema della governabilità della stabilità attività noi oggi siamo in una situazione completamente opposta e in cui la sinistra intimidita dal risultato la sinistra democratica il Governo diciamo così intimidita dal risultato del referendum non solo mette la mordacchia al tema delle riforme e della governabilità stabilità del sistema politico
Ma subisce paradossalmente oggi digiti editoriali di oggi dedica scarsi questi due dell'alloggio tutte le cose che abbiamo sentito in questi in questi mezzi
Si comincia ad avvertire addirittura il
Il contrappasso
Che sono coloro che hanno guardato con distacco e distanza al quattro dicembre al tema del referendum che oggi sollevano paradossalmente il problema della prospettiva della stabilità del sistema del sistema noi ci stiamo in fuga infilando nel tunnel del proporzionale che significherà un passo indietro significativo e guardate bene senza la riforma istituzionale senza questo tema io ho l'impressione che anche questo gran parlare di riformismo da parte nostra sia un po'a qualcosa che poi alla fine rischiamo di non capire che cos'è per molti di noi riformista una pratica di buon governo quella di realizzare degli obiettivi possibili in una situazione determinata il grande tema diciamo del riformismo della Sinistra democratica di governo negli anni novanta ed è il tema della del completamento della transizione italiana e di costruire una democrazia dell'alternanza oggi questa cosa qui rischia di finire
Nel nel dimenticato la seconda osservazione a Macaluso e concludo
Guardate che l'Europa
è esistita oggi da un nuovo bipolarismo altro qui frantumazione e
Diciamo di ispezione del del del voto politico
Noi abbiamo avuto un cingolo elettorale dal mille dal due mila e quindici al due mila diciassette in quasi tutti i maggiori partiti europei
Che ha avuto che ha avuto un trend che ha avuto un trend abbastanza simile seppure in forme politiche ed istituzionali diversi dati i sistemi elettorali
Dovunque si è manifestata
Una non Vittorio delle formazioni populiste il sopranista è una capacità di reazione e di tenuta delle forze diciamo liberali ed europeiste
Di cui
Cari amici e compagni
Il Partito Popolare Europeo è stato l'elemento di maggiore dica e capacità di aggregazione intorno a questa intorno a questa difesa diciamo dei contenuti europeisti rispetto all'assalto all'assalto populista
E oggi noi abbiamo che in tutta Europa il tema determinante della governabilità statica intanto il tema del governo ti coalizione tra le tra forse liberale ed ero ed Europa insiste cioè che sono tenute insieme non più dal vecchio collante della dinamica identitaria tra socialisti e popolare ma appunto da un disegno ad una visione liberarlo da diciamo della prospettiva della prospettiva europea di cui purtroppo c'è da dire con tutti con estrema chiarezza i partiti socialisti non riescono ad interpretare più e ad essere in linea con questa con questa caratterizzazione della battaglia politica europeo di questo nuovo bipolarismo europeo che dimostra che i populisti si possono battere e che la linea vincente quella di una aggregazione delle formazioni liberali democratica e di governo diciamo che vengono dalle grandi tradizioni europee
è il mare
La formazione di Matteo ma che cos'è se non una coalizione dentro un partito Marchionne uscito dal dal partito dal Consiglio non mi ricordo più bene banco con il figlio socialista il paradosso non lo so ma è uscito da quello da dal partito dopo è uscito per diffondere più ispirazioni nel suo movimento intorno ad una prospettiva che liberale democratica europeista è che oggi nella negli altri grandi paesi dell'Europa continentale purtroppo hanno nel Partito popolare un elemento determinante non nel Partito Socialista per cui la mia conclusione
L'amichevole domanda che faccio al mio amico e maestro Macaluso
Ma se dunque io non unico fossimo oggi in Francia in Germania dove si sta verificando una un problema diciamo delle formazioni socialiste chiamiamolo così
Cioè passa sosterremo
Come prospettiva per una ripresa di questi partiti quello di ritorno alla vecchia identità socialista oppure noi parleremmo nomi dei Partito Democratico per metterli al passo con i caratteri della battaglia politica e della lotta politica in Europa oggi
Grazie Umberto Ranieri e Francesco Tempestini
Grazie
Ma in primavera dopo il voto malgrado la ripresa economica tornerà di nuovo a pesare sull'Italia il rischio stabilita
Perché il voto non condurrà ad una maggioranza parlamentare politicamente omogenea
Una maggioranza indispensabile per affrontare le sfide che il Paese ha dinanzi tra le quali cruciale e quella europea il rischio è che si proceda alle riforme dell'unione in un quadro di grande debolezza politica dell'Italia
Certo verrebbe voglia a tutti coloro che oggi si interrogano sulle sorti del Paese che va verso l'ingovernabilità
Ricordare il Silenzio quando i no dell'Italia corporativa del film isterismo pronto a cavalcare ogni suo ostilità
Affossare uno il tentativo di dare all'Italia un assetto istituzionale più moderno e andrebbe poi ricordato come con la compiacenza della
Cultura giuridica italiana
L'Italia è stata riportata al sistema proporzionale facendo saltare una legge elettorale che avrebbe consentito una competizione aperta al primo turno
E un premio di maggioranza legittimato dal voto nel ballottaggio per garantire la governabilità
Ma tante è andata così
In questa difficile situazione conseguenza di quella sconfitta dicembre dello scorso anno
C'è tuttavia una domanda che mi pongo ma perché il partito democratico ha accettato di promuovere anche a costo di tensioni aspre in sede parlamentare una legge elettorale che da parte di tutti viene sostenuto favorisca spropositata mentre il centrodestra costringa le componenti
Europeista e di quella coalizione e a a instaurare un Marco Leanza con le componenti sopranista e populiste accentua ulteriormente le tensioni territoriali già risvegliati sì con i referendum regionali
Nel nord in cui la lega farà la parte del leone nel sud sempre più esposto alla deriva del malcontento coi cinque spilli che li sembrano aver trovato il terreno di crescita più più più favorevole
Si aprirà dopo il voto una fase difficile e credo che sarà forte il rischio che occupi la scena una forza eversiva come Cinquestelle
Il carattere eversivo di Cinquestelle sta nella contestazione delle prerogative delle istituzioni elettive considerate privilegio di casta
E io considero dissennato l'operazione come quella cui io credo sì sia disponendo il Duo Bersani D'Alema di fornire un sostegno all'avventura di Cinquestelle
Con la compiacenza ai miei qui la sua responsabilità di Grasso
Ora se così stanno le cose l'interrogativo è stringente come si contrasterà questo rischio
Probabilmente occorrerà anche le forze di diversa ispirazione ideale con differenti programmi dovranno in Parlamento il trovare una qualche composizione accordarsi giungere a un compromesso
Anche se io mi chiedo ma si andrà in questa direzione Forza Italia si di vincolerà da Salvini
E poi sarebbe una grande coalizione i numeri ove mai ci fossero sarebbero striminziti
Ecco perché giungo al soldo della questione che volevo porre io penso che a questo punto al punto che è giunto la situazione il partito democratico abbia dinanzi a sé una sola strada
Accelerare sulla propria identità politica e programmatica
Europeiste costruttiva non c'è altra strada
Quella delle alleanze a sinistra è improponibile solo un calcolo tattico che lascia il tempo che trova può avere mosso
Ab può avere messo in moto Fassino per rendere possibili alleanze possibilità di accordi con M. D. P. non non esistevano Bersani e D'Alema hanno in testa alla costruzione di un assemblaggio di forze che faccia della lotta al Partito Democratico e a Renzi il tema fondamentale
Di abbiamo sentito in questi in questi giorni tutto si risolve da parte di D'Alema nel rivendicare il ritorno dell'articolo diciotto l'abbassamento generalizzato dell'età
Per andare in pensione la messa in soffitta dei provvedimenti del governo
Inseguono una CGIL che compongono sciopero generale per impedire un aumento di cinque mesi dell'età pensionabile malgrado le scelte compiute governo su questo terreno non c'è solo sinistra sinistra italiana insomma Salvini propone di ritrattare
Tutti gli impegni europei Berlusconi è più prudente non chiede la revisione dei Trattati ma avanza la proposta di una munita parallela su annuncia pensioni sociali per tutti Umberto Torres rifiuto anche nel partito democratico sbaglio la tentazione di muovere in questa direzione non va sottovalutata si pensi agli emendamenti al decreto fiscale sullo stoppa l'adeguamento automatico a sessantasette anni non ho seguito la discussione di ieri ma non vorrei che il Pd chiedesse
Il recesso del Fiscal Compact è il ritorno a Maastricht quando tra l'altro il trattato molto più rigido sul rientro dal debito di quanto non sia il fiscal compact insomma il rischio è lo scivolamento verso alcuni grandi pericoli la mancata tendono tenuta dei la finanza pubblica e compagnia bella insomma boh il punto che vorrei sottolineare e come si riesca spero che ci sia il tempo a ridare al partito democratico per affrontare le sfide politiche elettorali che stanno dinanzi perché questo mi pare l'unica strada seguire il robustina il profilo di forza costruttive europeista e di governo e mettere gli italiani dinnanzi alle loro responsabilità nel senso che
Il rischio che corre il paese di finire nelle mani di Gruppi politici che non hanno a cuore certo le sorti del Paese che lo porterebbero in un vicolo cieco far intendere questo agli elettori io pensavo un po'chiuso ha come accadeva paragone insomma improbabile ma insomma come accadeva della democrazia cristiana in alcuni momenti
Sembrava un partito ridotto ai minimi termini destinato ad essere sconfitto sul piano elettorale nessuna dichiarava la sua disponibilità disponibilità a votare per quel partito poi dinnanzi alle sfide che aveva il Paese ai timori di svolte per tanti versi discutibili Bettoni l'elettorato tornava la Democrazia Cristiana ora lasciamo perdere il paragone ma il partito democratico dovrebbe suscitare tra gli italiani la consapevolezza della portata della posta in gioco e della necessità quindi di scegliere in funzione degli interessi dell'Italia e quindi in un Partito democratico che ha di certi caratteri e certe
E certi interni impostazioni politico programmatiche grazie grazie Francesco Tempestini per l'ultimo intervento prima di Enrico Morando
Il mio non sarà un così un intervento un brevissimo intervento particolarmente ottimista
Cercherò di articolarlo così i grandi paesi del nord Europa quelli che stanno nell'area germanica
Con loro l'unica eccezione della Polonia la quale per ragioni della sua giusto della sua storia e fuori
Dal punto di vista politico ma non per il resto da quest'area germanica hanno già deciso hanno deciso di procedere in una fase ulteriore dell'integrazione europea che tenga conto dei loro interessi e che abbia diciamo in quel corre in quel cuore diciamo il massimo della riversa in quel cuore il massimo dell'attenzione
La Francia non vuole essere estranea a questa partita ma naturalmente la giocherà a modo suo perché Macrone
Una persona indubbiamente capace innovatore nella modo di porre ma il cuore della surrealismo francese cioè l'idea di una Francia che gioca in condizioni diverse mutate
Comunque una partita che quella della Francia potrà essere per noi gli argomenti sono diciamo di una alleanza nella difficilissimo confronto che ci sarà tra diciamo l'idea di unirli ulteriori limiti mento dei trattati dall'altra
Un'ipotesi invece di flessibilizzazione del Bilancio Pato per sistemi molto larghi
Ma diciamo comunque quello che ci aspetta è un conto molto salato ancora da pagare
Siamo in grado cioè di implementare di portare a termine le riforme
Che non abbiamo portato a termine in modo sufficiente per poter reggere l'urto e la difficoltà di questa nuova fase delle integrazioni con quelle caratteristiche perché quelli saranno le caratteristiche perché contano i rapporti di forza in Europa
Saremo in grado di fare quello che non siamo riusciti a fare
Questa domanda richiederebbe una lunga discussione cosa è stata la stagione riformatrice di questi tre anni io non non ho il tempo rinvio a una
Cosa di Salvati sull'ultimo numero del Mulino lui si firma macro economico Us
In cui dopo aver dato un giudizio positivo sulla prima fase del governo Renzi quella carica di aspettative che ha dato anche di frutti frutti che ammette sono vecchio socialista e che guardava alla riforma dello Stato come c'è anche qui G. g Covatta che forse ne sa più di me da questo punto di vista che guardava la riforma dello Stato come una cosa molto complicata da fare
E di fronte al piglio garibaldino quale molte cose sono state affrontate in quella peraltro ancora positiva Fassi prima fase del governo Renzi beh a me è venuto da pensare che poi i nodi sarebbero venuti al pettine perché la riforma dello Stato richiede sapienza prudenza attenzione conoscenza e una grande forza politica e tutto questo oggettivamente se tu affronti le riforme
Con l'idea che poi devi trovare una compensazione elettorale che occhi Egitto alla marea montante del populismo e della demagogia
E insomma quest'idea di mettersi di fronte a questo enorme Molo che come riformare lo Stato come dare al sistema pubblico quella produttività che non
E che è ora in uno dei grandi temi con i quali non riuscì riusciamo a stare al passo dell'Europa
E di fronte a questa idea un po'facile che se appalesata di mettere tutte le riforme buttarle tutte lì alcuni annunciarle con un effetto soddisfa avete non difendere anche quelle fatte a me mi colpisce il fatto che la razionalizzazione delle forze dei forestali dei carabinieri sia stata io ho ascoltato ogni sera in televisione quando scelgono gli incendi
Ricordare che era tutta colpa della della messa insieme di finanza e di di come si chiamano forestali e e carabinieri inserita negli incendi non si domandavano nel diciamo non abbiamo difeso neanche le cose che andavano di fessi abbiamo messo in campo tante cose con tutto il rispetto abbiamo affrontato le riforme anche quelle più importanti
Quando dovevamo vere l'avere la prudenza una volta varati Giobatta di aprire un confronto un canale di discussione
Con le forze che venivano diciamo politicamente penalizzate penso al sindacato non abbiamo abbiamo invece no messo il dito nella piaga diciamo un atteggiamento una rincorsa verso una narrazione inesistente mentre la relazione che avremmo dovuto fare anche modernizzazione ci doveva accompagnare il vita equità fiscale lotta alle diseguaglianze non l'innalzamento ai tre mila euro del del del del contante e cioè l'Italia aveva usciva da una crisi grave tutto quindi affrontare i temi della modernizzazione della riforma ma aprendo io non ho niente in contrario agli ottanta euro ma mi domando ma erano cederli erano quei ceti qui c'è di cui su cui prioritariamente bisogna ad intervenire o no o invece un provvedimento giusto come quello del governo gente in una bara do adesso di cui ho sentito parlare e giustamente con e questo questo acronimo tutti questi allarmi coi numeri ricordo questo che riguarda il sostegno ma diciamo questa rottura non poteva essere il cuore di una come dice Salvati quella che è mancata una narrativa
Una narrativa coerente perché anche io trovo che alla fine poiché fa uno a un'ultima cosa trovo che alla fine il problema sia quello di difendere un patrimonio nel riformista ma di farlo diciamo così avendo occhio alle storie alle questioni quando quando ma dall'uso parla di cultura di massa ma affronta è un tema che va molto oltre diciamo come sta è il tema di di una forza che si radica nelle questioni bene che emergono nella società italiana
E non è non appare come una forza che strumentalizza le questioni
Purtroppo è una grande occasione perduta
Quella a cui noi siamo di fronte perché siamo arrivati a queste venga alla fine perché siamo arrivati a questo senza che nel partito una voce ponesse la questione quando Renzi è uscire quando Renzi e andava in campagna per il referendum un referendum contro costruito male secondo me perché era giusto ciò che c'era né come ispirazione ma è stato fatto male nella gestione parlamentare
Quando pure si dice io me ne andrò seppe e poi non se ne va quella leadership all'attuale il Partito Democratico si era come dire com'segnato Morando sa che qui io c'ho un un rovello che non posso non dire perché il partito democratico quando Veltroni fece la grande rinuncia il partito democratico sei fermato un link hanno prevalso le componenti quando le componenti incapaci di fronte di fronte al disastro che incombeva del Movimento cinque Stelle quando le le componenti si sono spaventate il Renzi è venuto come è venuto come il salvatore della patria si slitta al quel Partito Democratico politiche non era ancora il partito democratico perché Veltroni se n'era andato il giorno prima
E le componenti non avevano più la forza di fare politica nella società italiana quelle componenti sono conceda un Renzi il quale il quale diciamo le cose come stanno non è stato all'altezza della sfida che c'era mai precisò dovrei e finisco e non si può prendere non un po'noi e non penso sia anche sbagliato prendersela con Renzi quando Funiciello voi un altro accompagnano posto il tema del partito ma il tema del partito abbiate pazienza è questo qua le classi dirigenti del partito democratico non hanno retto alla prova e dico l'ultima cosa su libertà uguale
Noi abbiamo avuto l'impressione
Che con Renzi sia realizzassero i nostri soldi
Io temo cioè quelle cose per le quali in tutti questi anni siamo stati minoranza abbiamo fatto quasi quasi testimonianze e abbiamo pensato per Renzi ci desse lo spazio la possibile purtroppo Renzi è un treno in corsa sale e scende va e viene
Ci ha lasciato ben poco ora io non penso che ci sia adesso il tema renziano Renzi
A me quello che mi interessa è che il tema del partito cioè di come stare in questa difficoltà gigantesca in cui noi affronteremo il rapporto con l'Europa con un Paese che c'è al sessanta per cento proposte demagogiche antieuropee
Io sono d'accordo su questo con Ranieri
Facciamo la nostra parte chiudiamo Hashim nelle nostre coerenze
Ma almeno questo diciamo a Renzi è quello che gli ha detto
Diciamogli che la stagione della rincorsa di tutto e del contrario di tutto non è una stagione che porta da nessuna
Grazie prima di dare la parola Enrico Morando vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lavorato al piano di sotto e nel backstage
Ovverosia Marco Martorelli Claudio alza fino al gran Ippoliti Tiziana mi Colitti Francesco Putrone Vittorio Ferra Marco Benadusi Laura Landolfi e Claudio Alberti
Perché tutto questo che voi vedete richiede comunque un po'di lavori backstage era Ciatti Whatsapp è strumenti più strani possibile la parola Enrico Morando
Grazie
Poiché è venuto molto tardi ma questa mattina avevamo molti interventi da ascoltare è stata una mattinata molto interessante io cercherò di andare al a quello che io personalmente considero essenziale
Rimandando ad un'altra occasione qualche approfondimento che pure mi ero preparato
La prima questione che vorrei affrontare è la seguente perché abbiamo deciso di temere adesso ora la nostra Assemblea nazionale le ragioni sono sostanzialmente tre la prima eh perché pensiamo che ora sia aperto il problema e ancora non risolto il problema del posizionamento politico di fondo del partito dei riformisti italiani cioè del partito democratico
Per la prossima campagna elettorale per le elezioni politiche
La seconda
E qui ordinata in termini di rilievo a mio giudizio è perché pensiamo che come hanno detto in molti a partire dalla relazione di Tonini per arrivare per esempio l'intervento di di Fabbrini di ieri pomeriggio sia questa adesso la fase nella quale si decide se l'Italia vuole e sarà una decisione che influenzerà per lungo tempo il futuro del Paese se l'Italia vuole e può giocare un ruolo da protagonista nel processo di rilancio dell'unione europea che a partire dall'asse Macron Merkel comunque ci sarà sono i suoi contenuti indubbio non il fatto che ci sarà
E infine della terza ragione perché ad un anno di distanza dalla più cocente delle nostre sconfitte cioè quella del referendum costituzionale del quattro dicembre pensiamo sia giunto il momento di riproporre il tema della riforma dell'assetto politico costituzionale del paese
Come ha detto Ceccanti la situazione è tale per cui non è indubbio il se questo tema si riproporrà
La domanda è quando e la nostra risposta è subito all'esito quale che esso sia delle imminenti elezioni politiche
Ora questi tre obiettivi la ragione per la quale abbiamo convocato l'Assemblea è riassumibile in questi della nella necessità di lavoro dare al conseguimento di questi tre obiettivi superando ritardi enormi che abbiamo accumulato nel corso di questa fase
Ora ponendoci degli obiettivi tanto ambiziosi noi di Libertà eguale cerchiamo di essere all'altezza della nostra tradizione
Perché ormai si può adottare urlare di una tradizione vero
Ce lo ha dimostrato anche un po'fisicamente Claudio con la raccolta di Petruccioli con la raccolta che ha fatto del nostro lavoro di elaborazione di battaglia politica nel corso di tutti questi anni
Anche quelli che hanno immediatamente preceduto la formazione concreta di odio l'associazione
Leader libertà eguale
Ora
Una cosa assolutamente sicura
Come dimostra proprio il libretto di Claudio non ci ha mai spaventato la distanza enorme tra gli obiettivi che ci siamo proposti nel tempo e la pochezza delle nostre risorse e delle nostre forze organizzative
Non ci siamo spaventati quando reagì in modo a Gargonza e parlo a un a persone informate quindi non c'ho bisogno di ricordare che cosa accade a Gargonza
Apprendo quel durissimo scontro politico che chi lo ha condotto in prima persona cioè tutti noi ricorda molto bene
Nei DS e nella Margherita
Che quello scontro politico che proprio qui in questa sala ci avrebbe portato prima alla relazione Vassallo
Perché anche lì ci abbiamo messo diciamo fu lo zampino importante no alla relazione Vassallo sul nuovo partito sul Partito democratico quella che
Sì del CPM qui e poi
Al Veltroni che qui alla nostra Assemblea all'assemblea di Libertà eguale girandosi dietro visse mi sono chiuso una porta dietro le spalle andiamo da soli
Molti anni molti anni di battaglie dieci anni di battaglia politica ma alla fine
Abbiamo vinto noi
Perché non ci siamo spaventati dalla distanza
Tra l'obiettivo enorme che ci stavamo proponendo
Risolvere il problema dell'unità dei riformisti italiani in un unico partito quello che nessuno era mai stato e in grado di conseguire e la gracilità
Strutturale diciamo così delle forze che noi organizzate che potevamo mettere a disposizione della battaglia per conseguire
Questo obiettivo non ci siamo spaventati quando si è trattato di rompere la continuità del posizionamento politico e programmatico
Della sinistra di governo italiano
Costruendo soluzioni radicalmente innovative sulle principali questioni aperte ne avete avuto una nozione questa mattina ancora lì abbiamo ricordate dal lavoro e dalle sue regole e dalle regole delle tutele del lavoro nel mercato oltre che sul posto di lavoro fino alle pensioni passando per la formazione e la scuola di cui abbiamo discusso qui lungamente questa mattina e arrivando alle riforme istituzionali
Ed elettorali e fatelo dire anche a mezzi
Che sono il vecchio della situazione
Nel nel vivo di questo lavoro
Insomma si è selezionato anche
Quel giovane personale politico tecnico che è venuto alla ribalta della politica nazionale parlando da questa tribuna e facendo le relazioni all'assemblea nazionale di Libertà eguale stamattina quattro cinque di questi ex mi spiace per loro ma sono Maio ex anche loro ragazzi di libertà e in parte
è vero
Non è che gli abbiamo presentati dicendo cosa stanno facendo ma se facessi l'elenco di cosa stanno facendo si darebbe il segno insomma
Che nel corso di questi quattro anni con il loro lavoro concreto quotidiano dell'azione di governo hanno segnato le principali delle riforme realizza hanno dato un ruolo da pronta hanno avuto un ruolo da protagonisti
Nella costruzione delle principali riforme dell'esperienza di questi quattro anni tutti tutti loro
Più di noi più di noi anziani
E vuol dire che abbiamo anche insomma costruito
Qualcosa sotto il profilo della sì al della selezione di di di personale politico di primario livello
Questa
è stata ed è Libertà eguale
E non c'è voglio dirlo a proposito di questa storia del nome
E non c'è manovra trasformisti cade la vecchia sinistra conservatrice che possano negare questa evidenza queste sono le nostre battaglie ci possano prendere il nome negando così se stessi e manifestando la loro subalternità
Ma devono sapere che le posizioni dei liberi e uguali quelli veri in Italia sono quelle che abbiamo affermato in questi anni e costituiscono ormai una vera e propria tradizione che nessuno ci può portare via perché è la nostra e ce la siamo costruita con il lavoro con l'impegno con l'elaborazione
Sono le nostre opposizioni che si troveranno loro tra i piedi ogni giorno quando ogni giorno con il nostro nome le contrapporre Emo alle loro che quel nome l'usurpatore
Dopo e non faremo questo per spirito polemico ma per amore della verità delle posizioni politico programmatiche di ciascuno le nostre
E le loro
Ebbene
Al termine di questa due giorni che corona il lavoro di un intero anno con le riunioni aperte della nostra presidenza con il seminario fatemelo dire che lo ricordo tutti gli anni perché è molto sottovalutato secondo me per il rilievo che al seminario di organizzati Berta eguale della Lombardia durante durante i primi giorni di di luglio in in Valtellina con questo lavoro con questi due o tre appuntamenti
Annuali noi abbiamo abbiamo realizzato un processo di elaborazione che poi è arrivato a questa a questa due giorni beh noi oggi forse possiamo
Tirare un po'le reti in barca a vedere se c'è qualche pesce dentro sostanzialmente se abbiamo preso qualcosa
E io penso che il bilancio non è negativo se quelli erano i tre obiettivi che volevamo conseguire in termini di posizionamento politico voglio riassumerlo nel modo più chiaro invece più semplice
In maniera tale che anche sotto il profilo del messaggio si possa lavorarci sopra
Per il nostro contributo al sul posizionamento politiche questo costruire le condizioni di credibilità del partito democratico
Che in parte sono ancora da realizzare perché si possa fare una campagna elettorale organizzata così noi da una parte
Sul Po sul posizionamento politico che abbiamo cercato qui di descrivere
Dall'altra gli altri lungo il discrimine europeismo anti europei
Secondo
Abbiamo detto l'obiettivo è far partecipare l'Italia al processo di rilancio no della Unione Europea nel nuovo contesto dato dal risultato delle elezioni francesi e delle elezioni tedesche in particolare
Su questo punto il posizionamento è Alleanza comma troppo ma troppo per la costruzione di una nuova sovranità europea che ci consenta di recuperare potenza per la politica nel senso di cui ne hanno parlato per esempio Tonini Petruccioli
Altrimenti destinata ad un progressivo deperimento la potenza della politica per le stretto del combinarsi di rivoluzione tecnologica e di globalizzazione
Terzo rilancio in grande stile della proposta di riforma dell'assetto politico costituzionale
Sulla base della proposta che ha illustrato Ceccanti il semipresidenzialismo alla francese tutto senza distinguo e senza mezzi termini
Questo è il contributo
Che Libertà eguale offre al partito democratico e al campo del riformismo italiano nella fase in cui esso è chiamato a mettere a punto all'Appio la propria piattaforma politico culturale e programma
Qualche osservazione su ciascuno dei tre aspetti della nostra proposta
Sul primo punto si osserva e si è osservato anche qui in un certo senso sì la linea della frattura europeismo vs anti europeismo è culturalmente dinamica interessante e porse anche feconda
Ma è politicamente incidente
Essa si dice trascura troppo il disagio sociale diffuso cresciuto nella grande recessione è stato sostenuto anche qui alla base di questa osservazione che io considero molto rilevante della quale voglio discutere c'è un equivoco che a mio giudizio va rimosso rimosso completamente
La nostra proposta parte dalle cause profonde del disagio sociale non arriva a considerare il disagio sociale secondo la logica poi c'è anche quello di cui occuparci poi dobbiamo dopo aver fatto una grande proposta sull'europeismo sapere che c'è la gente che soffre no non è questa la nostra impostazione la nostra impostazione arte dall'individuazione delle cause profonde di quel disagio sociale e non lo tiene nel conto di qualcosa di laterale
Ma al contrario
Cerca di collocare la strategia per l'io le rimozione delle cause di quel disagio sociale al centro della nostra strategia politica
Generale
Cose il disagio sociale il disagio sociale lo dico molto schematicamente per farmi capire è il lavoro che non c'è o quando c'è di scarsa qualità poco stabile e poco remunerato
Il disagio sociale la presenza dell'immigrato avvertita come una minaccia dalla parte più debole della popolazione dei Paesi industriale avanzati tra cui l'Italia in particolare
Il disagio sociale la crescente disuguaglianza nelle società avanzate tra chi ha troppo l'uno per cento addirittura lo zero virgola uno per cento della popolazione
E chi sente di perdere ogni giorno qualcosa del suo benessere del suo reddito della sua serenità la famosa scomparsa la crisi del ceto medio
Questa è la fonte una delle punte del disagio sociale sotto l'urto di una distruzione creatrice per dirla con Sean Penn perché distrugge qui
E crea altrove perché c'è sempre la distruzione creatrice
Solo che prima si manifestava nel capitalismo che abbiamo conosciuto quello che ci compete lo descriveva
All'interno dei confini dello Stato nazione adesso la distruzione creatrice Gemma distrugge qui e crea da un'altra parte tant'è vero che la disuguaglianza si è enormemente ridotta del mondo
Perché miliardi di persone che non mangiavano mangiano e noi saremo anche un po'di sinistra
E ci farebbe persino piacere il fatto che loro non mangiavano e adesso mangia
Però e non c'è dubbio che nel determinare questo aspetto fa entrare dentro la competizione globale paesi che hanno colto del lavoro condizione di lavoro tutele del tutto diverse dalle nostre il che naturalmente mette in difficoltà la corte più debole dei lavoratori italiani e quindi nasce il disagio sociale
Questo è il disagio sociale
E poi a cui si aggiunge il collasso democratico
Perché in Italia non c'è una difficoltà sotto il profilo demografico in Italia c'è il collasso democrat democratico espressione di una vera e propria depressione delle aspettative degli adulti più giovani
Spesso oppressi dai doveri di cura attenzione con la sua democratico democratico va in due direzioni spesso oppressi dai doveri di cura questi adulti più più giovani diciamo
Di anziani familiari non più autosufficienti con la collettività
Attraverso lo Stato sociale che non ha costruito strumenti adeguati alla fase odierna erano adeguati alla fase precedente no strumenti adeguati né per la prima esigenza e cioè l'aiuto alla genio genitorialità né per la seconda come ci ha detto a Moretti
Riproponendo cinema per esempio del della politica verso il fenomeno sociale dell'assistenza domiciliare attraverso il ruolo delle delle delle badanti
Ora
La nostra tesi è semplice dice va be'ma adesso questo il disagio sociale che centra la sovranità europea è cruciale
La nostra tesi è se vogliamo aggredire davvero le cause del disagio sociale che ho appena descritto dobbiamo prendere atto che la dimensione a cui i riformisti del Novecento si sono organizzati e alla quale hanno costruito quello che anche gli storici chiamano il nostro miracolo il miracolo socialdemocratico l'età dell'Oro socialdemocratica la chiamano così anche gli storici quella dimensione nazionale a cui noi i nostri padri si sono organizzati per fornire le risposte al disagio sociale di allora quella dimensione cioè lo Stato nazionale europeo
Viene progressivamente perdendo forza
Non c'è sovranità eccessi e effettiva potenza di intervento sui grandi problemi aperti dell'umanità in questo momento a partire da quelli che sono le cause del disagio sociale non c'è e sovranità effettiva potenza riformatrice alla dimensione dello Stato nazionale
L'unica dimensione alla quale si può provare
Non è detto che si riesca è quella del gruppo del governo globale
Per realizzare il quale la organizzazione del governo unitario alla dimensione europea
La condizione imprescindibile se no non abbiamo il fisico per competere
Se fosse una gara si direbbe una gara di sport si direbbe così non hai il fisico anche i nostri amici tedeschi sono più grandi di noi ma non hanno il fisico per competere in questa gara
Che vede i grandi protagonisti che tutti voi conoscete impegnatissimi
C'è dunque non d'accedere sovranità perché la sovranità non c'è già più uguale a dimensione nazionale è questa la grande intuizione di Macron vorrei dire secondo me a Francesco
Non la riproposizione del sopra Nismo francese no è fuori da questa logica quel discorso
La logica profonda che assume Macrone è un'altra è quella
Della idea che senza una sovranità europea effettiva poi lo fa da francese c'è dica si è dimenticato di essere letto dai francesi e di dover dare risposta ai francesi per legittimarsi esercitare la sua azione di governo
Ma l'idea di fondo che c'è nel discorso della Sorbona è non abbiamo più la sovranità la potenza di intervento bisogna recuperarla a quale dimensione si può recuperare alla dimensione europea è il minimo
Questa la la e la novità c'è da ricostruire sovranità sovranità per riprendere con il governo dei confini come si fa ad affrontare il tema della immigrazione e del disagio sociale creato enorme io sono stato a fare la campagna elettorale a Genova perché sono
Mezzogiorno rese no c'erano
Diciamo quartieri
Nei quali se vedevano PD non potevi entrare è la ragione e sono i quartieri Sestri eccetera dove noi siamo sempre stati storicamente non ce n'era per nessuno
Più del cinquanta per cento sempre
E non ci potevi entrare l'argomento era uno non ci potevi entrare in colloquio con quelli c'avete lasciato soli
Non non mi riconosco più in casa mia
Non vi voterò mai più
Perché ci avete lasciato soli di fronte a questo fenomeno
Ma come fai a riprendere la funzione di governo di fronte a questo grande tema dell'immigrazione una delle uno del delle architravi della globalizzazione
Se non prendi il controllo dei confini
O se fai finta che il controllo dei dei confini lo lo fanno i paesi di destinazione come adesso stiamo facendo di far finta del ti amo ti amo ti amo facendo finta no
Come se il confine lo dovesse presidiare l'Italia quando è evidente che una volta entrate in Italia sei entrato dell'Unione Europea con tutte le conseguenze del caso in negativo in positivo un disastro la sensazione del non governo di questo problema da parte nostra ha degli effetti sulla parte più debole della popolazione italiana che sono assolutamente devastante
Il problema è che il governo di quel fenomeno è difficilissimo ma se vuoi tentar lo lo puoi tentare alla dimensione europea
La pretesa di affrontarlo la dimensione nazionale e destinata prima o dopo a fallire non perché lo dico io perché lo dice la dimensione del problema
Non ho mai visto un problema risolto se non lo affronti alla dimensione giusta quella che ha il problema
Per ragioni che sono elementari
Ora
Non è possibile fuori dalla dimensione europea investire a lunghissimo termine lo ha detto Tonini insistendo su questo argomento è un argomento cruciale siamo nella società della conoscenza
Sei forte e competitiva e la globalizzazione se investi a lunghissimo termine
Sul fai quegli investimenti sul capitale umano che i privati non faranno mai perché hanno una redditività questi investimenti troppo differiti nel tempo ci vuole un capitale pubblico
Ci vuole il pubblico per affrontare problemi di questa portata
Ma se vuoi il pubblico il pubblico di ogni singolo Stato nazionale europeo è troppo piccolo è troppo gracile
Non ha le dimensioni per affrontare il tema del grande investimento sul capitale umano e sulla riva e sulla ricerca che bisogna realizzare per stare dentro la competizione globale anche anche a questo proposito
E ci vuole l'Europa
Per trattenere presso i lavoratori una più elevata quota di valore aggiunto che essi contribuiscono in modo determinante a costruire attraverso la loro attività di lavoro fuori dalla dimensione europea quella quota non riesci più a trattenerla presso perché espunge va da un'altra parte la dimensione dell'azienda le caratteristiche della divisione internazionale del lavoro portava i profitti altrove
E quindi i lavoratori che pure sono alla base i lavoratori italiani come francesi come tedeschi che sono alla base della costruzione di quelle di di di di di quei redditi non riescono a trattenerne presso di sé una quota proporzionale allo sviluppo della loro produttività
Perché la dimensione dalla quale si organizza la tua la il conflitto sociale e anche di chiamiamolo pollo col suo nome il conflitto redistributivo del valore aggiunto è una dimensione non proporzionata alle caratteristiche del
Del del problema
Ora senza costruire una nuova sovranità europea non c'è disagio sociale affrontabile
Ci potrà essere domani di fronte alle vittime ai protagonisti di questo disagio ci potrà essere compassione per loro
E di questa la sinistra tradizionale e assai generosa a parole
Ma non può essere io non so se questo non scalda i cuori io la penso così secondo me dovrebbe scaldare anche un po'il cuore visto che la predicazione è sicuro che scalderà i cuori ma non serve a niente
La predicazione delle vecchie politiche quelle che abbiamo organizzato la dimensione nazionale per risolvere questi problemi è auto consolazione
Non serve per i portatori del disagio sociale una questo è sicuro
Non serve
Ecco noi siamo al mondo noi riformisti per trovare soluzioni e pensiamo quindi che l'assolo azione
Di questo problema si trova a quella dimensione dobbiamo organizzare le politiche dobbiamo organizzare le istituzioni della politica che hanno quella dimensione per questo che abbiamo scelto il tema
Della somma della nuova sovranità europea non perché ci siamo improvvisamente come ho come ho letto da qualche parte innamorati di matrone
Io non sono innamorato di nessuno ma dico che da questo punto di vista Macron sta tentando di fornire un un approccio più adeguato
All'esigenza che abbiamo di fronte che di Macron tanto quanto nostra una secondo osservazione e vado più rapidamente a cercare di terminare
In tema di europeismo verso vs antieuropeismo è questa dice ma è poi vero che il centrodestra e il Movimento cinque stelle
Se vincessero osta accollerebbero la partecipazione dell'Italia al processo di rilancio dell'Unione europea in fondo si dice hanno molto annacquato le loro posizioni antieuropee non parlano più di referendum sull'euro
Seguono di solito le immagini televisive e le descrizioni
Diciamo colorate dei sorrisini di Cernobbio tra Salvini e Di Maio al diciamo cento
Una volta si sarebbe detto al ceto possidente italiano con la con l'ha riunito dicendo avete visto gli hanno accolti bene loro poi non hanno mica detto tutti 'sti sfracelli
Di cui parlano nelle nelle altre riunioni vuol dire che sono pronti a fare anche loro la loro parte
Ora io vorrei qui rapidissimamente
Partire da ciò che ufficialmente il centrodestra e il Movimento cinque Stelle dicono a proposito della collocazione del Paese in Europa
Cominciamo dal cento dal centrodestra
Che peraltro stando le cose come stanno oggi è
Ad oggi il più probabile vincitore misti sondaggi non vanno mai convinto in generale ma ottico vincolo sembra vi convincono mai io sono di quelli convincono mai però stando ai sondaggi sarebbe il vincitore probabile se si votasse domani mattina
Il suo leader indiscusso Silvio Berlusconi
Ha fatto un'intervista
Molto importante a mio giudizio tanto importante quanto completamente ignorata da tutti a Bruno Vespa vi ricorda qualcosa
Novantaquattro
A Bruno Vespa sul programma del centrodestra
Cito tra virgolette
Occorre RAI e Berlusconi che parla una profonda riorganizzazione scientifica dello Stato
Una forte riduzione della spesa pubblica
La possibilità di stampare una nuova moneta che dovrebbe affiancare l'euro nella stessa intervista dice che Mario Draghi sarebbe un capo di governo molto
Importante per il centrodestra da proporre eccetera
Intervista non di cinque anni fa del due novembre due mila diciassette Suppa Nora
Un'intervista da leggere
Ribadì che questa che vi ho letto è la risposta alla seguente domanda
Dove pensa di trovare l'enorme mole di denaro necessario necessario per fare cosa
Per fare cosa per sapere per fare cosa non bisogna leggere l'intervista di Berlusconi secondo me bisogna leggere un documento ufficiale la risoluzione del se di degli Forza Italia e della lega
Sulla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza
Leggo tra virgolette
Modificare sapete che il il verbo reggente è impegna il Governo
Le risoluzioni sulla NATO et hanno questa caratteristica impegna il Governo a
Tra virgolette modificare in maniera drastica e strutturale la riforma Fornero al fine di abbassare l'età per l'accesso al pensionamento reinserendo il sistema delle quote e le tensioni di anzianità
La risposta di Berlusconi è dove trovate i soldi per fare tutto questo
Sì stampiamo un Novo chiediamo di stampare più moneta alla BCE no
Cita ampliamo più monete in Italia perché ne facciamo una parallela che serve per il commercio e le transazioni commerciali interne e che si affianca all'Euro
Ora
Cioè
Il leader del centrodestra Luís Now Saldini
Dice
Che si evince Luís
Paga la spesa pubblica in aumento enorme
Grosso modo per fare quello che vi ho detto sulle pensioni ci vogliono al due mila cinquanta venti punti in più di spesa pubblica di prodotto interno lordo venti punti in più non lo dico io andate a leggere la nota di aggiornamento del Def troverete le proiezioni
Per guardando l'effetto che ha avuto la Fornero lo cancella la legge Fornero lo cancellate e vedete che al cinquanta sono venti punti in più di prodotto interno lordo di spesa pubblica
Venti punti in più
Ma come lo finanzia con la doppia moneta è lui che risponde così non io allora io mi aspetto mi aspetterei da delle persone che vogliono discutere seriamente delle prospettive del paese che questa cosa venga preso sul serio basta coi sorrisini basta sottovalutare questo uovo
Quante volte ci deve sconfiggere perché noi lo prendiamo sul serio
Ma io dico io sono esterrefatto
Allora
è chiaro che
Questa proposta
Che Berlusconi
Riconosce come io immagino una proposta molto al limite
Pericolosa per perché può spaventare il ceto moderato a cui lui si rivolge e lo sa non è non è l'ultimo arrivato perché la deve fare la diede fare
Perché se vuole costruire il centrodestra
Con la lega
Con i rapporti di forza che si sono e e anche un po'con i Fratelli d'Italia con i rapporti di forza nuovi che si sono creati nel centrodestra
Inesorabilmente inesorabilmente vede avanzare questa proposta se non il centrodestra non si fa ma se questa è la ragione per la quale Louis fa la proposta
è è possibile chiedere che noi siamo un filino più determinante determinati nel fare emergere di pronto all'opinione pubblica l'enorme rischio per il Paese
Che questa proposta profilando
Dopo tutti i sacrifici che gli italiani hanno fatto per rimettere in equilibrio
Perché l'abbiamo rimessa in equilibrio la situazione sotto il profilo della
Del della finanza pubblica ma soprattutto come fa Alitalia a stare da come farebbe l'Italia a stare da coprotagonista al al sul treno che parte
Merkel ma crollo
Se va a composizioni anche solo lontanamente parenti
Di quella che io odio di ho illustrato e che non è la posizione di Salvini è la posizione di Berlusconi
Sono l'evento Cinquestelle faccio prima
Perché la stessa risoluzione alla nota di aggiornamento contiene la segue del Movimento cinque Stelle contiene la seguente frase impegna il Governo
A sospendere l'applicazione del pareggio di bilancio e quindi il rispetto dell'indebitamento entro il tre per cento del prodotto interno lordo
Cioè nella risoluzione del Movimento cinque Stelle si propone di non attuare l'articolo ottantuno programmaticamente
Di non attuare l'articolo ottantuno della Costituzione che impone il raggiungimento dell'equilibrio strutturale di bilancio e si dice chiaramente che non nonché si vuole violare il fiscal compact
Che non è un trattato no che si muore di volare il trattato
Di Maastricht
Ora
Ci siamo capiti
Si evincono questi
L'Italia
A un destino si costruisce
Un destino di
Emarginazione
Se
Vinciamo le elezioni noi
Dopo avere costruito su questo tema una credibile
Dice una credibilità di forza di governo europeista
è chiaro che per l'Italia si apre una fase molto difficile
Molto complessa perché qui si che valgono le cose secondo me che ha detto Tempestini in ultimo per esempio e cioè un enorme fatica no del del lavoro di costruzione di questa nuova sovranità ma possiamo partecipare di
Da
Una posizione come paese da una posizione credibile
E infine
Su questo punto Silvio Mantovani ed è stato giustamente ripreso si è chiesto bene ma fin dove possiamo spingere la critica all'Europa che c'è
Quella di adesso se vogliamo mantenere questo posizionamento politico che Tonini insomma no in generale abbiamo abbiamo proposto è una buona domanda
Che può trovare secondo me però una buona risposta nelle concrete proposte di rilancio dell'Uni En cosa consiste questo rilancio dell'Unione
Ma se diciamo
Per il presente e per il futuro come diciamo
Comunità di difesa e di sicurezza è perché critichiamo l'imbarazzante insufficienza di di una insufficienza qualitativa
Di una situazione nella quale siamo la forza che considerata globalmente nell'economia nell'economia globale
Ci pende di più dopo gli Stati Uniti d'America in strumento di difesa in esercito e ottiene un risultato che in termini di confronto con gli altri grandi eserciti mondiali ridicolmente imbarazzante
è chiaro che si è diciamo comunità di difesa
Diciamo la situazione attuale da questo punto di vista è insostenibile quindi critichiamo il presente
Se diciamo project bond per finanziare investimenti in infrastrutture materiali e in materiali e perché critichiamo delle regole fiscali quelle che abbiamo oggi che impediscono agli Stati o comunque rendono difficile agli Stati nazionali
Fare investimenti in infrastrutture materiali e immateriali e vietano
Alla Comunità europea come tale all'Unione disfare investimenti in infrastrutture materiali e in materiali insomma ci siamo capiti la radicalità del processo di rinnovamento che proponiamo nella costruzione della nuova sovranità
è la diciamo esplicita ed implicita prova di una critica la situazione presente che più radicale di così non potrebbe essere
Ma lo facciamo non nella retorica anti europea che ci confonde con gli altri lo facciamo nella retorica europeista che ci distingue da tutti gli altri è una bella differenza
Il presidente Napolitano che ancora ringrazio
Ci ha inventato poi ad avanzare proposte
Per una messa ha scritto in questione e radicale trasformazione del welfare europeo dinnanzi ad un larghissimo malessere sociale
Fine della citazione
Accettiamo senz'altro l'impegno a lavorarci ancora e di più di quanto non abbiamo fatto e credo che anche a questo caso noi non si parta da zero faccio due esempi
La proposta di Padova per la costruzione di uno strumento europeo
Di tutela contro la disoccupazione non strutturale cioè quella strutturale ci pensano i singoli Paesi
Ma ci possono essere quelli che gli economisti chiamano shock asimmetrici che determinano a causa della situazione dell'Unione disoccupazione non strutturale in un certo Paese
Dice la proposta Padovan costruiamo le basi finanziarie per in quel caso intervenire in aiuto di quel Paese per quel Paese paga contraddizioni in parte non su due
è la base sul versante della politica di
Tutela del lavoratore dal rischio disoccupazione classica
Componente del Welfare State è la base per un tentativo di costruire quel prescritte europeo
Ma c'è una proposta in questo caso del presidente Macron che io trovo ancora più rilevante e che ormai è parte della discussione europea
Voi sapete che oggi i lavoratori italiani come quelli francesi come quelli tedeschi patiscono una competizione sleale fortissima
Da parte di lavoratori che operano nel loro stesso mercato nel loro stesso settore stabilmente in Italia ma che sono dipendenti da aziende per esempio rumene per esempio slovene
Che pagano una contribuzione previdenziali prendiamo solo quella previdenziale poi c'è anche il resto ma quella previdenziale è meno di un terzo di quello che paga un lavoratore italiano o francese o tedesco perché siamo vicini da questo punto di vista
Ora no voi e i nazionalisti
E qui ci siamo confusi passato anche noi un po'noi dico sinistra insomma riformista
Tutti a gridare contro la competizione sleale e a dire sostanzialmente tassiamo quel lavoratore in termini di contribuzione sociale esattamente come i lavoratori italiani visto che lavora in Italia
Ma crollo ci ha aiutato a capire che questa proposta non ha senso perché quelli sono davvero lavoratori che hanno la residenza e spero sotto ogni profilo in quell'altro Paese la proposta che ha senso è quella che ha avanzato matrone il discorso alla Sorbona
Tassiamo il lavoratore Prati sloveno che lavora in Italia esattamente sul versante della contribuzione sociale come in Italia prendiamo tutti i soldi che l'impresa sua ci versa come francesi ha detto matrone e li diamo alla Slovenia
Non vogliamo tenere un euro
Così impediamo la competizione sleale
Ma e ma e contempo quindi facciamo pagare il giusto perché per lavorare in Francia bisogna pagare quella cifra la competizione si fa su altro terreno e non sulla contribuzione sociale dei lavoratori
Ma contemporaneamente aiutiamo quei lavoratori ad avere un sistema previdenziale nel loro Paese più forte perché di passiamo tutti i soldi che che ci verso non neuro tenuto in Francia e in Italia in Germania
Ecco un'altra proposta che va nella direzione della costruzione di welfare efficace alla dimensione europea
Il punto di vista nuovo quindi come vedete è abbastanza fecondo
Se prendiamo finalmente il punto di vista del riformista europeo invece del Riformista nazionale
Allora vediamo che la chiave interpretativa di tutte le soluzioni per i problemi aperti a partire da quelli del disagio sociale diventa diventa una una chiave più
Dinamica certi
Per assumere credibilmente questo punto di vista bisogna affrontare i problemi aperti in Italia in modo coerente e coraggioso e determinato
E questo è quello che dobbiamo fare e ancora non facciamo a sufficienza ma questo spazio politico per una radicale per una campagna elettorale del tutto nuovo
Che lavori sul discrimine
Europeismo vs antica europeismo è questo c'è può esser occupato e secondo me può portarci alla vittoria intesa come ci potrà essere vittoria usando il sistema elettorale che
Stiamo che stiamo usando infine un'ultima osservazione ultimissima davvero sulla proposta di riforma semipresidenziale
Voglio affrontare il tema dal lato delle autonomia
Vedete quello che è accaduto in Spagna che sta accadendo è accaduto e sta accadendo in Spagna
A in Catalogna
Nel rapporto con lo Stato centrale
è la dimostrazione di come
La nostra Costituzione quando ha riconosciuto le regioni a statuto speciale lo dico perché siamo pieni di gente che va in giro per l'Italia compresi noi per esempio del partito democratico a dire che bisogna superare la specialità delle regioni e delle province autonome
Io penso che questo è un errore gravissimo
Perché la specialità come noi l'abbiamo costruita nella nostra Costituzione e poi concretamente attuata è una componente fondamentale della costruzione dell'unità nazionale
Proprio per impedire che dalla domanda di autonomia
Sì sfoci nella rivendicazione di secessione
Se tu non dai lo spazio per l'autonomia
Se tu non ridi contratti ogni giorno le condizioni dell'autonomia lenti L'Unità nazionale dopo un po'l'unità nazionale non regge
Da questo punto di vista dovremmo essere un po'più fieri io in ogni caso lo sono
Ha creato problemi sì ne creerà sì ma è dinamica la previsione del terzo comma dell'articolo centosedici e in questo senso io non considero eversiva
Se non diventa le cose che dice Zaia non considero affatto un problema la rivendicazione che viene dalla regione Emilia Romagna senza referendum e dalla Regione Lombardia con referendum
Per aprire l'applicazione dell'articolo centosedici della della prostituzione che noi abbiamo voluto io almeno ero vivo e rigetto e usavo la mia testa quando l'ho votato e non rinnego quel voto
L'attuazione di quella
Previsione costituzionale rimasta lì tra il due mila uno e il due mila diciassette faccio notare senza che nessuno se la fila asse
Tanto per rendere chiare le cose a proposito di forza dell'iniziativa autonomista no
Implica però che le forze che discutono stato centrale e autonomia regionale
Siano abbiano la stessa legittime legittimazione abbiano la stessa forza democratica
E i governi instabili
Fatta di fatevi citare così finisco anch'io con una citazione dota lo scritto da qualche parte ma non me la ricordo più non mi ricordo più dove comunque
Quando
Noi guardiamo a quello che rischia di accadere in Italia a proposito della forza del primo ministro
Incorriamo nella situazione descritta non dormo scienziato della politica ma da uno scienziato dell'economia Schumpeter in capitalismo dem Socialismo e democrazia
Che scrive si consideri la posizione del primo ministro
Dove i governi era era nel mille novecentoquaranta che funzioni scriveva questo è si considera la posizione del primo ministro dove i governi sono instabili scrive Schumpeter come in Francia dal mille ottocentosettantuno al mille novecento che
Quaranta è inevitabile che la sua mente la mente del primo ministro sia quasi completamente assorbita da un problema simile a quello di costruire una piramide con palle da biliardo
Compare da biliardo avete provato mai a costruire una piramide con le palle da biliardo è piuttosto complesso se non avete un contenitore non ci riuscirete mai che le trattenga
è sacrosanto
Allora
Non ci può essere da una parte il presidente della Regione legittimato per cinque anni voto diretto del cittadino che chiede di avere
Una forma particolare di autonomia in base al centosedici da una parte e dall'altra parte a discutere per concordare uno che cerca di costruire piramidi con le palle di biliardo di qui la proposta per il semipresidenzialismo grazie
Faccio solo una piccola chiosa a quest'ultima frase di Enrico uno degli uomini più longevi della terza e quarta Repubblica francese che ha fatto più volte il Presidente del Consiglio il ministro
Il dottor al ricrei
Aveva spiegato la filosofia del sistema che consisteva in questa frase
Bisogna ritardare la soluzione dei problemi
Finché essi abbiano perso la loro importanza questo è l'unico modo di poter funzionare queste le pubbliche speriamo di allontanarci da tutto ciò grazie a tutti e buon rientro