Riformisti uniti per il governo

Vorrei ricordare è in corso ancora la registrazione dei nominativi degli scritti dei circoli e la pratica di versamento della quota centrale corrispondente
Ricordo anche ai responsabili dei circoli che entro le ore dodici presso la segreteria al pianterreno
Occorre consegnare la proposta di nominativo per ciascun circolo
In modo tale che noi si riesca entro questa sera ad a vere l'elenco proposto dei nominativi per il comitato direttivo circolo per circola al proposito
Voglio anche ricordare che tutti i circoli che superano il numero di cento iscritti dovranno presentare Peroni
Cento iscritti in più o frazione di Cento un ulteriore nominativo
Ricordo anche che per chi non l'avesse ancora ritirato
A disposizione il foglio che contiene la proposta di emendamenti dello Statuto
Gli emendamenti dello Statuto proposti dalla presidenza uscente o evidentemente sono
Una prima bozza che può essere integrata da altri emendamenti
Chiedo quindi che ciascuno partecipante entro le ore venti di questa sera se lo intende fare presenti la sua proposta di emendamenti allo Statuto sempre presso la segreteria al piano terreno
Finita questa parte burocratica ma come sapete importante al fine della realizzazione piena dei nostri lavori come da ordine del giorno
Io inizierei
Con il dare la parola alla presidente Luciano Cafagna per l'apertura dei lavori di questa nostra sessione dal titolo riformisti uniti per il governo
I allora io dirò pochissime parole prima di dare la parola a Natale D'Amico il quale tratterà un sistema un tema di grande delicatezza e di grande importanza in questa fase diciamo così storiche è che
Speriamo sia per vedere un mutamento
Significativo nelle nel direzione politica del nostro Paese
In fondo se si può se mi consentite di esprimere un'opinione personale
Io credo che le faglie che stanno sotto la formazione del centro sinistra in questo modo in questo momento
Siano sì si possano considerare tre una è quella di cui abbiamo discusso ieri cioè quella dei delicatissima dei problemi e eticamente sensibili
Un'altra e quella di cui trattiamo abbondantemente lo scorso anno
E che potremmo partiti chiamare quella dei temi internazionalmente sensibile
è una terza e quella invece dei temi che potremmo invece chiamare economicamente e socialmente e forse anche finanziariamente sensibili
Ora io ho la sensazione che mentre sulle tre due
Prime incrinature
Ci siano fondate speranze che sia
Possibile evitare che si formino dei momenti critici
Di vera e propria frattura ecco
è invece probabile che specialmente dopo un'eventuale vittoria
Del centrosinistra possono crearsi delle serie difficoltà
Nel terzo campo quello dei problemi economicamente e finanziariamente sensibili
E che eventualmente questo ove si dovesse determinare potrebbe dare la stura appunto al rottura anche negli altri settori
Ecco quindi diciamo così minacciare questo problema della viene grande dell'unità di cui noi qui ci occupiamo e questo credo che rende particolarmente interessante particolarmente importante i temi che essa saranno trattati nella relazione Di Natale D'Amico al quale do la parola
Molte grazie buongiorno a tutti
Dalla nostra assemblea annuale dell'anno scorso molto è cambiato nel bene e nel male purtroppo nel male per il Paese la cui situazione da molti punti di vista è peggiorata
Per il centrosinistra in direzioni controverse
All'incredibile successo
è un po'basso troppo
Posso parlare da lei
Presente
Va bene
Ma per
Dicevo per il centrosinistra le cose sono cambiate in direzione controversa all'incredibile successo nelle elezioni regionali amministrative ha fatto seguito una fase di fibrillazione culminata con l'abbandono della prospettiva della lista unitaria dell'Ulivo
Ha una prospettiva di possibile esito a dire probabile Successo nelle prossime consultazioni politiche e alla bella novità delle primarie per l'indicazione del premier
Si accompagni una rinascita di pulsioni identitarie che rischiano di accrescere le divisioni programmatiche o addirittura di farne nascere di strumentali in vista di una competizione fra alleati potenzialmente distruttiva
Di tutto questo siamo chiamati a discutere oggi non solo ha quindi analisi quanto affini di azione politica
Senza dimenticare che ci apprestiamo ad entrare in una stagione nella quale le ragioni della propaganda prevarranno sulle ragioni dell'analisi spassionata
E tuttavia senza rinunciare a perseguire i progetti politici nei quali crediamo nel ribadire la necessità di una prospettiva unitaria dei riformisti il titolo stesso della nostra sessione e come altro sarebbe possibile per chi vuol dirsi riformista ci invita a confrontarci con i problemi del Governo
Da ciò dobbiamo partire dall'esigenza del Governo e dunque dallo stato presente delle cose nel nostro Paese
La diagnosi è preoccupata forse tanto preoccupata quanto mai lo era stato dopo l'immediato dopoguerra
La nostra economia non cresce mai nel dopoguerra era cresciuta così poco
Nessun'altra economia sviluppata cresce così poco
Poco male potrebbe dire qualcuno in effetti qualcuno dice
Alla fin dei conti il nostro Paese ha raggiunto un livello di sviluppo tale da potersi permettere di rinunciare a un incremento della disponibilità delle risorse economiche
Per dedicarsi a una migliore qualità della vita
Forse si aggiunge Lethem disegnato vacche insieme le prospettive per i nostri nipoti già oggi possibile
Se non che la crescita zero il più mito che una realtà
E si sta evidenziando storica esistono motivazioni teoriche che ci fanno presumere che la crescita zero non rappresenti una situazione di equilibrio sostenibile
Un'economia di mercato se non cresce probabilmente destinata prima o poi al declino
I meccanismi stessi che alimentano quella formidabile macchina per la produzione di beni e servizi che è costituita dall'economia di mercato
La macchina più efficiente che l'uomo abbia costruito nella sua storia
Ebbene quei meccanismi non sopravvivono al lungo l'assenso della crescita prima o poi si deteriorano prendendo la stagnazione l'anticamera dell'impoverimento della comunità nazionale
Come ben sappiamo cioè con noi c'è in noi qualcosa di peggio di una crisi congiunturale c'è un inceppamento dei meccanismi stessi della crescita
Preoccupa ancor di più che la riduzione della crescita effettiva la riduzione della crescita potenziale preoccupa la perdita di quota delle merci italiane sui mercati internazionali
Che atterrisce se guardata con l'occhio un po'pregiudizialmente pessimistico di chi la considera a prezzi costanti ma che non scompare se più fondatamente la si guarda a prezzi correnti
L'assenza di crescita rende ancor più preoccupante e in prospettiva penosa per tutti noi la situazione dei conti pubblici
Di fronte alle richieste crescenti che la nostra società rivolge allo Stato richieste fin troppo alimentate da un'eccessiva fiducia che l'intero arco delle forze politiche ripone nelle capacità taumaturgiche dell'intervento pubblico
Fallire il peso dei debiti pregressi
Fa tremare le vene ai polsi il pesante gravame con il quale la spesa pubblica già oggi preme sul complesso delle risorse
Nel periodo più recente di nuovo si assiste alla marea montante di una spesa fuori controllo mentre le entrate ristagnano
Ma temo ci sia qualcosa che non si riesce a spiegare solo con i cannoni dell'economia
Come non ricordare che la nostra società fa pochi figli e quella che fa meno figli fra quelle con le quali amiamo confrontarci
In un Paese in cui tutti parlano di famiglie registriamo probabilmente la più grave crisi dell'istituto familiare di cui si abbia memoria
Il pessimismo la mancanza di fiducia nel futuro si tramuta nel più crudo degli indicatori il più preoccupante un basso tasso di natalità che produce invecchiamento celle ricchissimo senza precedenti della popolazione e che testimonia di una società ripiegata su se stessa
Perché si dice di sinistra o di centrosinistra come si preferisce
L'altro indicatore che induce a preoccupazioni gravi e quello relativo alla mobilità sociale
Infine essere di sinistra vuol dire almeno vuol dire occuparsi dell'eguaglianza delle opportunità
Nella confusione generale sul punto merita soffermarsi una politica un politico di centrosinistra non può seguire ipotesi secondo le quali la distribuzione non conta
E prima ancora della distribuzione del reddito e della ricchezza ci si deve occupare della distribuzione delle opportunità
Su questo terreno la situazione del nostro Paese e la peggiore fra quelle del mondo sviluppato
Il nostro è il Paese nel quale è più probabile che se il babbo e professore universitario e gli siano professori universitari se il babbo il professionista i figli siamo professionisti se il papà operaio i figli siano operaio e per il solito più precari del babbo
Come pensare che questa bassa mobilità sociale non rétro agisca sulla crescita
Quale molla per la crescita più forte di una prospettiva di mobilità sociale
E retroagisce anche sulla situazione di finanza pubblica quale risanamento senza una prospettiva di crescita e soprattutto a quali costi il risanamento senza crescita
E la fase della propaganda che si sta aprendo che molti considerano già aperta
Che svolge questa analisi impietosa viene spesso criticato
Non è politicamente redditizio non pago da inviare consensi si dice mettere il Paese di fronte alla sua situazione
Ma la prospettiva di governo ci impone di guardare allo stato presente delle cose con tutto il realismo necessario
Non già per rassegnarsi al peggio ma per accrescere la Como la consapevolezza di ciascuno della necessità del cambiamento
Non fu facendo i medici pietosi i gruppi dirigenti del Paese se però nel dopoguerra spronare gli italiani alla ricostruzione
Anzi come ormai l'analisi storica ci ha dimostrato esagerare uno forse nel descrivere le distruzioni materiali del Paese
Proprio perché dalla preoccupazione sul presente nasce se la spinta a lavorare insieme per un futuro migliore
Dobbiamo con onestà dirci che i mali del presente
Non sono responsabilità esclusiva del governo Berlusconi affondano le radici più lontane
Il rallentamento della crescita la riduzione della natalità il crollo della mobilità sociale principi hanno prima ancora che il governo Berlusconi vedesse la luce
E gli stessi problemi di finanza pubblica sono in larga misura eredità di politiche dissennate condotte nella Prima Repubblica
E tuttavia pur senza cedere all'eccesso di propaganda abbiamo il dovere di dire di dirci di ripetere che le politiche di Berlusconi hanno aggravato i mali dell'Italia
Le cosiddette leggi ad personam insopportabili di per sé hanno ridotto la già scarsa propensione degli italiani verso una sana etica pubblica
Il gigantesco conflitto di interessi di Berlusconi è diventato uno schermo dietro il quale si sporcavano fino a diventare diventare indistinguibili gli infiniti conflitti d'interesse che attraversano il Paese
Vien da dire soprattutto la necessità di approvare le leggi ad personam ma ha finito per assorbire una grandissima quantità di energie politiche della maggioranza del governo del Parlamento
La conduzione della politica economica e fiscale è stata demenziale ai limiti dell'assurdo
Forse il principale problema da fronteggiare era la difficoltà dell'economia italiana ad adattarsi a un accedere di situazione che alla fine della stagione delle troppe azioni competitive che si accompagnava l'ingresso nell'euro
Badate bene nessuna economia europea tra cotanto giovamento dall'euro quanto l'Italia
Basti ricordare che pagavamo sui nostri debiti fino a quattro cinque punti di interesse in più degli altri Paesi europei
In termini di oggi vorrebbe dire pagare gli interessi sul debito pubblico offre sessanta miliardi di euro oltre centoventi mila miliardi delle vecchie lire in più
Ma anche l'euro come tutti i pasti non era gratis
Un'intera economia abituata forti dinamiche dei prezzi a ripetute svalutazioni della moneta alla ricostituzione dei margini di profitto resa possibile dalle svalutazioni ripetute doveva abituarsi al nuovo regime
Ciò richiedeva tempo e politiche
L'indicatore di allarme era evidente la caduta della quota delle nostre merci sui mercati internazionali
Era ovvio c'è scritto sui manuali e in quella situazione era sì necessario lasciare che la pressione della dissipazione agisse ma al tempo stesso occorreva dare un po'più di tempo alle nostre imprese per adattarsi
Destinando tutte le risorse disponibili a ridurre il costo del lavoro
Dunque fiscalizzazione degli oneri sociali o esclusione del costo del lavoro dall'Iraq o cose simili comunque mirate a realizzare l'unico sostituto funzionale della valutazione ormai possibile cioè la riduzione del costo del lavoro
Non si può dire che non lo si fosse capito
Basti pensare alla battaglia tanto giusta quanto perdente compiuta in questa direzione da Siniscalco appena assunto l'incarico di ministro per l'economia
Invece la scelta è stata quella del responsabile del tuo realistica dell'accrescimento del potere d'acquisto delle persone
Prima la Tremonti bis per la riduzione dell'imposta poi la riduzione dell'imposta sulle persone son serviti ad aggiungere acqua a un bidone sfondato
A causa della crisi di competitività delle nostre merci la domanda aggiuntiva che veniva immessa del sistema economico italiano riferiva immediatamente verso beni prodotti all'estero
Peggiorava la nostra bilancia dei pagamenti senza che ci aiutassero le imprese italiane
Anche solo concedendo loro un po'più di tempo per adattarsi alla nuova situazione
Gli errori non si fermano certo qui
Forse il più grave sono sempre nel campo delle politiche fiscali
Non val la pena neanche a spendere troppe parole sui condoni nella situazione della finanza pubblica italiana
E nella tradizionale propensione del nostro sistema generare evasione fiscale la cosa peggiore che si potesse fare era condonare generosamente un busto per gli adempimenti fiscali
Badate bene con effetti tragici non solo sull'equità ma anche sull'efficienza del nostro sistema economico
La distorsione introdotta nelle vastissime aree di evasione fiscale è una delle cause non l'ultima della scarsa propensione alla crescita della nostra economia
Ed ancora la fretta eccessiva e la drastica approssimazione con la quale si sono piatte le regole tedesche relativa all'esenzione fiscale delle plusvalenze da cessione di partecipazioni azionarie
In Germania almeno giustificate dall'obiettivo di smontare i grandi conglomerati industriali finanziari bancari praticamente assenti in Italia
Da noi forza dicono i maligni quell'esenzione fiscale era finalizzata a consentire al presidente del Consiglio di vendere un po'di partecipazioni senza pagar tasse comunque è servita ad alimentare la rendita immobiliare che già cresceva di suo per una bolla speculativa senza precedenti
Ed infine come non citare una disciplina del rientro dei capitali qui perfetto è stato accrescere l'opacità il mercato finanziario che già era il meno trasparente d'Europa
Il tutto inserito in una prospettiva di permanente promessa di ulteriori sgravi fiscali
Quasi non si sapesse che è probabilmente vero che una riduzione del carico fiscale sui singoli può accrescere la propensione all'ospite allo sviluppo
Vi è incrementato l'offerta di lavoro ma al contrario la promessa di sgravi fiscali futuri riduce l'offerta di lavoro mi conviene aspettare il momento in cui il mio salario aggiuntivo sarà passato di meno e dunque riduce la propensione alla crescita
Quasi non si sapesse che una riduzione dell'imposta sulle società accresce la propensione all'investimento anche solo se promessa ma la promessa deve essere affidabile deve prevedere un percorso predeterminato che altrimenti nell'incertezza prevalgono comportamenti di attese di rinvio degli investimenti
Nel mentre si lasciava che la spesa porre senza freni
I numeri presentati in Parlamento dal Governo con l'ultimo DPEF
Fanno vedere che per ben quattro anni fra il novantasei e il Duemila
La spesa delle amministrazioni pubbliche al netto degli interessi era rimasta costante in rapporto al PIL
Da allora fino al due mila e quattro è aumentata di tre virgola tre punti un'enormità oltre quaranta miliardi di euro
Tutto il problema del nostro deficit crescente sta qui
Anche se avessero lasciato inalterata la politica fiscale come si è visto pure priva di logica
Se il governo si fosse solo limitato a non tagliare nulla
Avesse lasciato crescere ogni specie in linea con l'inflazione
Se anche avesse addirittura ha consentito che ciascuna spesa crescesse nei limiti piccoli della crescita economica senza tagli a casaccio come quelli che abbiamo visto e che hanno accresciuto l'iniquità complessiva della spesa pubblica
Ebbene senza anche senza nessun taglio
Avremo alla fine ha avuto una finanza in ordine
La verità è che manca con ciò che purtroppo proprio ciò che più era necessario
Il mantenimento del rigore sulla spesa la capacità di fronteggiare lobbies richieste di intervento settoriale meccanismi automatici ingiustificati di crescita della spesa
Ne risulta ne risulta ne risulta lo stato disastroso della finanza pubblica che sotto i nostri occhi
Il rapporto tra il debito e PIL che era celermente salito per tre lustri con tanta fatica aveva cominciato a ridursi nel novantacinque ed allora e l'ascesa ogni anno
Ciò voleva dire che si era rientrati su un percorso di sostenibilità del debito
Le scelte viste dissennate di questi anni a mo'di nuovo portato quel rapporto a crescere
Così come era successo negli anni più dissennati della Prima Repubblica di nuovo il Paese trascinato nella spirale della insostenibilità o d'un deficit eccessivo che accresce il debito il che accresce la spesa per interessi il che è di nuovo far crescere il deficit
Forse qui sta la principale responsabilità del centrodestra aver disperso anni di sacrificio degli italiani
E non aver considerato con sufficiente lucidità e i rischi che corre un Paese che ha convocato circa seicento miliardi di euro del proprio debito sui mercati internazionali
Di fronte alla pantomima di un governo indeciso a tutto nella vicenda che ha investito la Banca d'Italia
Inutilmente Siniscalco ha chiesto che venissero assunti atti conseguenti al riconoscimento del fatto che la permanenza in carica del Governatore produceva e produce danni all'economia nazionale
Il massimo che il Governo è stato capace di fare pura chiacchiera tentativo infantile di scaricare le proprie responsabilità sulla Banca centrale europea
Farsa della porta girevole con il Cavaliere che dice qualcosa in pubblico e poi manda il senatore Grillo a rassicurare il governatore
Da ultimo per dire sulle politiche per il Mezzogiorno è stato smantellato un sistema certamente costoso quale quello del credito d'imposta automatico
Occorre ricordarlo l'unico sistema che nel dopoguerra ha portato un volume di investimenti per abitante nel Sud abbastanza simile al volume degli investimenti per abitante nel Centro-Nord
Senza quell'eguaglianza come spiegavo lucidamente Pasquale Saraceno non sarà mai possibile un volume del reddito per abitante uguale nelle due aree
A credito d'imposta è stato sostituito il nulla o peggio ancora l'incertezza sistematica
Quasi non fosse ancora una volta la certezza sui prelievi fiscali sussidi futuri la variabile decisiva per favorire investimenti che non siano di pura rapina
Dunque farebbero bene gli italiani a mandare a casa un governo che non ha fatto quel che si poteva e si doveva fare per migliorare la loro situazione e che spesso assunto iniziative che peggioravano lo stato delle cose
Ed è questa l'ipotesi che porta un abito a una vittoria del centrosinistra perde per default della parte avversa
E questa l'ipotesi che viene coltivato perché ci invita invita voi del centrosinistra appare il meno possibile
Gli italiani resisi conto della inadeguatezza di questo centrodestra ci riporteranno al Governo a furor di popolo sempre che noi come si usa dire non ci facciamo del male da soli
Sembra una considerazione di buon senso ma io credo che noi mancheremo al nostro dovere se cedessimo alle sirene del non far niente
Proprio perché l'analisi che facciamo dei mali del Paese tanto preoccupata credo non dobbiamo rassegnarci all'idea di un governo diverso va Berlusconi quale che sia il Paese ha bisogno di qualcosa di più
Di un governo che sia in grado di ricostruire di ricostruire la fiducia nel futuro
Che sappia mettere in campo politiche determinate nella riduzione delle aree di privilegio e di reddito nella battaglia gli interessi concentrati in nome degli interessi diffusi se si vuole dell'interesse generale
No un governo quale che sia ma un buongoverno adatto a fronteggiare la gravità della situazione
Possiamo provare a tracciare alcuni requisiti essenziali di questo governo
Anzitutto serve un governo che duri almeno una legislatura
Molte delle politiche necessarie non sono realizzabili in assenza di una stabilità di governo abbastanza lunga
Si pensi ad esempio alla necessità di una vasta riforma dell'amministrazione pubblica che ne accresca la capacità di fornire servizi pubblici a costi ridotti e ne facciamo un gioco Takuma fattore di sviluppo
Ciò comporta intervenire intervenire sui meccanismi di selezione avanzamento incentivo in uscita
Ma il cambiamento di premi e sanzioni produce affetti modifica i comportamenti solo se mantenuto abbastanza lungo altrimenti si rivela del tutto inefficace
Si pensi al tempo necessario per convincere gli italiani che non rende attendere il prossimo condono fiscale che Scelta di evasione fiscale sono perdenti anche sul terreno per corna del tornaconto individuale
Si pensi al tempo necessario per riportare in ordine i conti pubblici senza imporre misure drastiche è un Paese che non è in grado di supportarle
Serve un governo che sia sostenuto da una maggioranza abbastanza coesa sulle questioni fondamentali
Se è una delle questioni essenziali da affrontare consiste nella riduzione delle aree di rendita nella capacità di colpire interessi concentrati in nome dell'interesse generale si pensi ai danni che può produrre una coalizione ispirata a logiche di piccoli partiti ciascuno dei quali pronto a concentrare il proprio consenso in aree di interesse specifico
Finirebbe una maggioranza così fatta per interdire ogni efficace azione di governo
Si potrebbe andare avanti con altri esempi
Per farla breve concluderei dicendo che serve all'Ulivo
Non già per una mia personale passione verso i soggetti anziché i Progetti contenitori anziché i contenuti la politics rispetto alle politiche la politica rispetto alle politiche
Ma al contrario perché come prova ad argomentare non ci sono progetti senza soggetti non ci sono contenitori buoni per ciascun contenuto
In un quadro non proprio chi mistico va per va però ricordato un elemento positivo e forse sottovalutato le primarie
E se vanno incontro ad alcune delle esigenze che abbiamo appena rappresentato non è detto che siamo risolutive ma vanno nella direzione giusta e recano con sé un potenziale di cambiamento del sistema politico nient'affatto trascurabile
Salutiamo Piero Fassino per arrivare
Abbiamo detto che c'è bisogno di un governo che duri lo spettro del novantotto non è uno spettro di Romano Prodi Prodi uno spettro degli italiani
è uno spettro dell'intero centrosinistra sei italiani vedessero di fronte a sé un replay di quell'esperienza lo stesso sostegno al centrosinistra si assottiglia rende è evidente che le primarie cambiano la fonte di legittimazione del leader non più investito solo dei partiti ma titolare in una legittimazione che coinvolge direttamente gli elettori
Una prospettiva di stabilità del prossimo sperabile governo del centrosinistra si accresce
Anche perché le primarie contribuiscono a modificare i rapporti interni alla coalizione in un senso molto più profondo di quello di solito considerato si guardi per un attimo la sequenza dei gesti per andare a votare i cittadini devono sottoscrivere un documento politico devono fornire loro dati devono versare un sia pur modesto contributo economico
L'insieme degli elettori di centrosinistra cioè si fa parte accetta un criterio di confronto risolto con metodo democratico accetta di partecipare a un atto elettorale comune
Questa sequenza di gestio credo contribuisca all'unità del centrosinistra mi mille volte più di manifestazioni di piazza o accordi di vertice patti più o meno segreti
C'è un contenuto di unità del centrosinistra nelle primarie incomparabilmente maggiore rispetto a quello di solito immobilizzato
E che supera di gran lunga gli effetti divisivi legati alla contrapposizione di candidature alternative sui quali troppi osservatori richiamano troppo l'attenzione
Infine le primarie aiutano il chiarimento for programmatico e spingono a risolverlo facendo ricorso alla risorsa democratica
Non dobbiamo nasconderci che nel centrosinistra convergono tradizioni politiche diverse che per lungo tempo si sono contrapposte
Siamo soliti dirci compra se fatta che dobbiamo fare di questa pluralità di posizioni una ricchezza ma per l'appunto senza processi politici adeguati alla bisogna si rischia che questa si è niente più che una frase fatta
Per di più occorre ricordiamo sempre noi riformisti in particolare che in queste per di più
Occorre che ricordiamo sempre nuovi riformisti in particolare e in queste tradizioni politiche sono presenti i componenti che per semplicità chiamiamo radicali
Non solo come si usa sottolineare nella tradizione politica d'origine comunista ma come ben sappiamo posizioni radicali hanno attraversato lasciando profondissime tracce di sé anche il movimento socialista il cattolicesimo politico
Ebbene che all'interno del centrosinistra queste tradizioni politiche riformiste radicali si confrontino alla luce del sole
Il gol
La soluzione del conflitto può avvenire nelle segrete stanze nelle quali si concludono accordi su documenti che spesso dicono troppo poco rispetto alle esigenze per non scontentare nessuno
Ovvero di volta a volta con accordi sui singoli atti di governo che rischiano di risultare in mediazioni imbelli
Invece molto meglio per il confronto avvenga alla luce del sole nella chiarezza dei comizi sulle piazze in televisione è meglio che siano chiamati a dirimere i contrasti gli elettori ancora una volta utilizzando la risorsa democratica
Pur con tutte le loro ambiguità la difficoltà di una prima volta un po'raffazzonata le primarie aiutano a risolvere anche i nodi programmatici essenziali chiariscono l'orientamento generale del governo che speriamo verrà e così siamo arrivati all'unità dei riformisti a questo punto la domanda la risposta alla domanda perché parlarne ancora in larga misura dovrebbe discendere implicita dal nostro discorso
Non già per nostalgiche ulivisti Orte mi descrive no pensando a un passato che non c'è in verità stato né per innamoramento delle discussioni su schieramenti assetti contenitori
Bensì perché senza l'unità dei riformisti senza questa cosa che io mi ostino a chiamare Ulivo ma che se preferiamo possiamo chiamare Partito democratico e tipici nel dare risposte alle esigenze del Paese
Ovvero le risposte rischiano di farsi più incerte meno efficaci meno dirette
Le primarie cambiano il criterio di legittimazione del leader Maureen Preston quella più forte legittimazione democratica possibile
Ma proprio noi vogliamo dimenticare il rischio di un uomo solo al comando vorremmo un capo del governo che di volta in volta ricomponga la sua maggioranza in Parlamento certamente no
Ma Marro ma hammam maggior ragione non vorremmo leader del centro sinistra che di volta in volta trovi la base parlamentare della propria azione componendo e scomponendo i gruppi parlamentari del centrosinistra
Per evitare il rischio della personalizzazione estrema connessa tutte le elezioni dirette necessario una struttura partitica della coalizione che dia una forza una base certa leader ma che anche sentenzia il suo termine necessario di confronto e di verifica della legittimazione abbiamo detto che le primarie sono anche l'occasione per risolvere attraverso lo strumento della democrazia al confronto programmatico interna all'alleanza
Ma l'elaborazione delle proposte programmatiche riformiste che si confrontino con le proposte radicali non può ragionevolmente essere affidata al solito
Nei singoli partiti che se troppo piccoli te non apparsi portatori non di una logica di governo generale bensì di una logica proporzionalisti che allegata rappresentanza di interessi settoriali
Oh sì l'Ulivo l'unione dei riformisti divenne lo svincola essenziale attraverso il quale passare per avviare la miglior soluzione questo confronto
La stabilità e l'efficacia di governo richiedo una direzione politica certa non affidata quindi a un solo uomo ancora al comando in questa ottica io ritengo che debba essere razionalizzata la dura polemica interna al centrosinistra che si è sviluppato nel corso dell'estate
Più che pensare al passato ancora una volta credo sia utile pensare al futuro
Assistiamo con tutta evidenza alla rinascita di un governo dei partiti nel senso che era parso superato secondo il quale ciascun partito sta al governo con una propria delegazione e secondo il quale ciascun ministro si sente anzitutto parte delle calze della delegazione del suo partito
Per una breve stagione questa struttura di governo era parsa superata sicuramente fu così nella scorsa legislatura soprattutto nella prima parte
Il passo indietro compiuto con il governo Berlusconi in un progressivo peggioramento nel corso della legislatura è evidente
Ma se la struttura partitica della coalizione frammentata allora la struttura fatta di delegazioni di partito si assomma la struttura settoriale delle competenze
E si verifica quello che sperpero appaia chiaro a tutti che può essere semplificato
Oggi il ministro dell'Agricoltura non si occupa di quale politica agricole migliore per il Paese
Bensì è organismo di rappresentanza degli interessi degli agricoltori
La sua principale occupazione consiste nello svolgere al meglio questa funzione onde garantire un maggior radicamento presso la categoria degli agricoltori del partito dell'acqua e del della cui delegazione governativa ed è un esponente altri esempi sarebbero possibili ma è evidente che questo modo di funzionare appieno ha gravemente la capacità del governo di concepire politiche anche politiche settoriali funzionale agli interessi generali
Di più se ciascun ministro di settore interpreta così il proprio ruolo allora lo stesso obiettivo di contenimento della spesa ricade per intero sulla spalla del ministro dell'economia spalle che per quanto possano essere robuste e non vi è dubbio che avremo bisogno di un ministro dell'Economia con spalle robuste finiranno per piegarsi di fronte alla pressione congiunta dei ministri single dei ministri simbolici il cui principale obiettivo è quello che ho detto
Allora diviene evidente che anche in vista di un governo che abbia le caratteristiche annunciata in principio capace di piegare interessi specifici settoriali e corporativi all'interesse generale
La struttura della coalizione in cui ciascun partito è troppo piccolo per ragionare in un'ottica di governo in cui ciascuno e sospinto dalla competizione interna una logica proporzionalisti che settoriale di rappresentanza degli interessi rischia di essere distruttiva
Il tema dell'Ulivo dell'unità dei riformisti del partito democratico non è un tema legato a polemiche di assetto partitico e di schieramento ma un tema che investe direttamente la questione del governo
La questo le questioni legate alla capacità di porre in atto politiche funzionali alle esigenze del Paese
Purtroppo e non ripercorrerò fatti fin troppo Monti la costruzione dell'unità dei riformisti dopo quelli che io considero i clamorosi successi della lista unitaria dell'Ulivo alle elezioni europee prime alle Regionali poi ha subito una grave battuta d'arresto
E con essa il progetto di costruzione del soggetto politico seppur federale articolato articolato nella federazione dell'Ulivo
Da più parti si alzano voci tese a riprendere il cammino interrotto ovvero a rilanciare verso la costruzione del Partito Democratico
Credo che noi siamo chiamati a prendere una posizione di Rho qui la mia
Credo che fra le tante cause accidentali motivi particolaristici timori espressi hanno che hanno concorso a determinare l'abbandono della costruzione del soggetto dell'Ulivo abbia contribuito un non detto un'ambiguità la quale è stato consentito certo in buona fede
E certo nel timore che la chiarezza spaventa se qualcuno di offuscare un orizzonte
Ma l'ambiguità solo di rado aiuta i progetti politici
Soprattutto l'opacità dell'obiettivo finale riduce le spinte necessari a superare le resistenze più ostacolato anche i passi più piccoli
E chi teme invece l'obiettivo finale provare la mancanza di entusiasmo degli altri facile terreno per arrestare il cammino
Fuor di metafora chi sosteneva il progetto dell'Ulivo la proprio verso un nuovo soggetto politico che superasse i partiti esistenti e tirasse finalmente in Italia il soggetto politico dei romani dei riformisti a vocazione maggioritaria ha temuto che l'esplicitazione troppo cruda del progetto rafforzasse remore e timori
E dunque si è limitato a presentare il primo passo la costruzione della Federazione come cosa buona di per sé non necessariamente collegate ai passi successivi
Ma così facendo ha smorzato entusiasmi attenuato la spinta che poteva venire solo da quella grande parte degli elettori del centrosinistra non certo mobilità bile rispetto alla costruzione di una burocratica struttura di federazione fra i partiti esistenti
Ma che invece sarebbe stata ben pronto a mobilitarsi dietro un progetto più ambizioso
Così privata del sostegno popolare vasto partecipato la federazione è stata facilmente uccisa da chi la temeva proprio perché vedeva che nonostante l'opacità se avesse funzionato il suo esito quasi inarrestabile sarebbe stata la costruzione del nuovo partito dall'Ulivo
Come è stato detto se il progetto fosse andato avanti se i partiti avessero continuato a non presentare il proprio simbolo nelle consultazioni elettorali allora l'unità sarebbe stato l'approdo semi automatico riteneva quell'unità è corso ai ripari
Da questa esperienza anche chi propone oggi il riavvio della federazione deve trarre insegnamenti e inutile forza e controproducente riavviare il cammino interrotto lungo la stessa strada e con le mode medesime opacità della prospettiva
L'unico modo secondo me per riavviare il cammino aprire da subito la discussione franca chiara senza ambiguità sul punto di approdo
Tanto più che Francesco Rutelli colui che ha condotto la Margherita chiudere con la lista unitaria proprio in occasione di quella decisione ha dichiarato di accettare la prospettiva del partito democratico
E da allora non si parta dal riavvio di necessità stentato vallate della federazione
Si parta dalla discussione sul fine la costruzione di un grande partito del centrosinistra ispirato alle tradizioni del riformismo europeo ed italiano a vocazione maggioritaria che si proponga come guida dell'alternativa di centrosinistra italiana
Sì concepisca certo un percorso graduale che può passare anche attraverso fasi a struttura federale nelle istituzioni e nel Paese
Che offra garanzie a tutti i partecipanti nelle fasi intermedie ma il fine sia chiaro e a quel percorso partecipino tutti e solo coloro individua i soggetti politici che condivido l'approdo finale
Fuori da questa chiarezza c'è solo l'avrei la velleità destinata alla sconfitta alla sconfitta o l'ambiguità che porterebbe il progetto a consumarsi
Fuori dalla chiarezza dell'obiettivo c'è il gioco dei distinguo neanche a prescindere dai pericoli di involuzione proporzionalisti cade la legge elettorale conducono alla involuzione proporzionalisti da delle dinamiche politiche anche interne al centrosinistra
In questa direzione Libertà eguale l'associazione nella quale più che in altri luoghi è stato fin da principio chiaro quale dovesse essere l'approdo finale può svolgere un ruolo importante così come un ruolo importante siamo chiamati a svolgere tutti coloro che dentro e fuori i partiti del centrosinistra hanno posizioni uliviste
Se ha un senso la mia modesta presenza dentro libertà uguale ruolo che oggi storico spostò svolgendo Lo Bello strettamente connesso coerente con la mia appartenenza alle posizioni dichiaratamente ulivista dentro la Margherita
Il nome dell'obiettivo il Partito Democratico soggetto riformista dell'alternativa di governo e di centrosinistra siamo tutti chiamati a rafforzare quella trama quel network ulivista che è sopravvissuto a condizioni avverse e che oggi chiamato in una prospettiva di governo con maggiore energia che mai al svolgeva una funzione più esplicitamente politica
Certo con la prudenza che aperture la politica ma anche senza dimenticare che il coraggio un'altra virtù particolarmente necessaria quando si concepiscono ambiziosi disegni di cambiamento della politica
E senza furbizie molto spesso i sostenitori dell'Ulivo sono stati accusati di essere ingenui non pare sufficiente ricorso alle sottigliezze della diplomazia alla furbizia della politica
Ma credo che la maggiore furbizia in questi casi si all'ingenuità senza l'ingenuità di chi dichiara con chiarezza i propri fini al progetto mancherà il sostegno popolare disponibile indispettiti dispensa bile per andare avanti
E poi non sarebbe male dare alla nuova stagione dell'Ulivo il mondo la furbizia non è più una virtù
Credo che possiamo essere particolarmente lieti del fatto che rispetto a una proposta di modifica della legge elettorale che farebbe del male non solo al centrosinistra bensì al Paese
Rendendo praticamente impossibile dare all'Italia quel governo forte coeso di cui essa bisogno
Nell'intera Unione le tentazioni furbe siano state sconfitte in nome di un'opposizione ferma coerente determinata che per l'appunto non guarda i pretesi interessi dei singoli partiti ma l'interesse generale
Personalmente mi auguro che la nascente abrogazione fra socialisti e radicali cisti Riva nel percorso verso il partito democratico
E in questa direzione mi sembra aiuti la determinazione con la quale a suo tempo Enrico Boselli che saluto si spense a favore di una federazione dell'Ulivo interpretata come prima tappa di un disegno più ambizioso
Nel mentre vado avanti l'elaborazione programmatica comune sapendo che non si parte ha fatto da zero in questi anni di opposizione nel concreto delle battaglie parlamentari sia andata definendo un ampio insieme di posizioni comune dell'area dichiaratamente riformista della nostra coalizione
Sulle questioni internazionali prima della pausa estiva si è giunti a un documento comune dell'area riformista che sia pure con alcune ambiguità residue mi pare un deciso passo avanti verso una politica estera e non solo sia diverso dal berlusconismo degli scenari di cartapesta e per di cartapesta e delle pacche sulle spalle ma che riconosca al Paese le responsabilità internazionali delle quali non possiamo rinunciare a farci carico
Anche sulle altre questioni passi avanti mi sembra nella giusta direzione sono stati compiuti in questi mesi da Romano Prodi da ultimo con la presentazione delle sue priorità programmatica all'interno della competizione elettorale delle primarie
Noi di libertà uguale non abbiamo mai rinunciato a dire la nostra in un'ottica deliberatamente in qualche caso crudelmente riformista senza mai aver paura del dibattito della chiarezza
Lo scorso anno nella sua bellissima relazione qui ad Orvieto Enrico Morando ha fatto specifiche proposte in particolare in tema di guerra al politiche fiscali politiche di bilancio al termine di questa relazione vorrei anch'io dare il mio contributo complesso ispirato più inaudita Giddens e dunque caro tra i tempi di cose da fare ma prima ancora parò tre esempi di cose che sarebbe bene i riformisti del centrosinistra si impegnassero a non fare
Cose da non fare la prima si chiama protezionismo io non sono razzista ma io non sono protezionista ma protezionismo economico il razzismo culturale per certi aspetti si somigliano
Entrambi offrendole schiacciati deboli entrambi vanno in realtà contro gli stessi interessi dei gruppi o Paesi dominanti
Eppure al di là dei rituali affermazioni di principio quante volte in pratica si sentono invocare eccezioni e limiti
Duecento anni e più di esperienze di scienza economica mostrano che il protezionismo se può in qualche caso offrire un riparo temporaneo questua quell'interesse particolare alla lunga alla lunga deprime la ricchezza e lo sviluppo di un Paese
Non ci sono ma soprattutto per Paesi oggi avanzati come l'Italia
Nel dopoguerra l'Italia ancora relativamente povera fece la scelta coraggiosa di aprirsi all'estero Pomponio la miope prudenza di chi pensava che l'industria nazionale non fosse pronto ad affrontare la competizione mondiale
Quella scelta fu lungimirante pose le basi per decenni di sviluppo che consentirono al Paese di risalire rapidamente le classifiche della prosperità
Nell'economia italiana i settori più produttive dinamici sono sempre stati quelli più aperti alla concorrenza internazionale
Quelli protetti ridusse cosiddette strategiche molti servizi hanno di regola di Battiato imponendo costi impropri ai consumatori allo Stato e frenando lo sviluppo
Oggi i nuovi competitori grandi terminati si affacciano sul mercato mondiale
è una sfida ma anche una grande occasione di sviluppo in ogni caso è un fenomeno ineluttabile a cui adattarsi prepararsi
Non si può poi dimenticare che la globalizzazione opera grandi popoli la chance di riscattarsi dal loro sotto sviluppo secolare senza ricorrere all'elemosina dei ricchi
Ma con i frutti del proprio lavoro e del proprio impegno
Non possiamo augurare a due terzi dell'umanità di rimanere all'infinito in una condizione di subordinazione economica riporta ricordiamoci tra l'altro pur non mancando di esigere da tutti il rispetto delle regole comuni
E in questi Paesi la soddisfazione dei bisogni economici elementari attraverso la crescita dell'economia è condizione necessaria per affrontare le questioni sociali e ambientali
E soprattutto rendiamoci conto che la disponibilità di prodotti a costi moderati e le occasioni offerte da vasti mercati in rapido sviluppo sono anche un grande vantaggio potenziali per i nostri potenziale per i nostri consumatori e le nostre imprese
Di queste sfide fatto l'essenza del progresso in ogni caso non c'è alternativa valida chiudersi in se stessi non serve
Anche se legge accordi internazionali non voglio tassello per un'economia avanzata la chiusura protezionistica allunga non porta allo sviluppo ma rallentamento ove la tensione competitiva al ristagno della produttività al declino
L'altra cosa non fare poi chiama dirigismo globalizzazione rivoluzione tecnologica chiamano comunque la struttura produttiva italiana un grande sforzo di ristrutturazione e riconversione
Ogni cambiamento comporta nuove occasioni e nuovi rischi qual è il modo migliore per trovare la strada per reagire
Ricorre spesso l'illusione di poter dirigere ogni processo dall'alto il governo sulla base di supposte superiori conoscente conoscenze decide quali sono i settori su cui puntare e le forme di impresa più adatte
Coordinarle in presso agenzie sotto il suo controllo di investire in questo in quel prodotto in questo in quel luogo cerca di indurre le imprese private ad andare nella stessa direzione a questo scopo stabilisce piani in regole e distribuisce incentivi questo metodo funziona raramente non ha mai funzionato bene in Italia
Nei decenni passati gigantesche somme prelevate i contribuenti sono state destinate tramite l'intervento delle partecipazioni statali o la concessione di contributi ai privati a sostenere industrie che sono poi finite nel nulla o quasi
Sono state erette cattedrali intorno a cui è rimasto il deserto non di rado le stesse cattedrali sono crollate dopo pochi anni
Sono stati creati con ingenti contributi imperi privati effimeri e parassitari in certi periodi questa attività contribuito significativamente innescare la spirale del debito pubblico senza contribuire in modo duraturo lo sviluppo
Peggio dei contributi specie se specie se ingenti complessi e discrezionali sono posto così da amministrare distorsivi
Possono indurre le imprese orientare i propri sforzi a soddisfare requisiti burocratico amministrativi necessari per ottenere i benefici più che a servire i mercati più promettenti
Nei casi patologici offrono spazio clientelismo e corruzione nulla di ciò serve allo sviluppo
Oggi dopo un lungo immeritato oblio risorse esplicitamente in una destra tutt'altro che liberale più nessuno nascostamente nella sinistra la tentazione colbertista del dirigismo
E di fronte quasi a ogni nuova sfida competitiva si torna a proporre di risolvere i problemi dando soldi alle imprese per fare questo o quello
Ma raramente la politica in grado di individuare correttamente e tempestivamente i fini e quasi mai mezzi concreti per perseguirlo più spesso essa finisce con l'essere su su cubani interessi particolari di inefficienze diffuse
La risposta alle sfide competitive difficile si deve cercare con un meccanismo di prova d'errore il mercato per quanto strumento in per imperfetto risolto il più efficace per trovarlo
Moltiplicare di gli strumenti per indirizzare Nicola le scelte delle imprese dunque un errore offriamo alle imprese una tassazione moderata un miglior funzionamento dei servizi pubblici un quadro legale quanto più possibile semplice certo
Chiediamo loro in cambio di fare con orgoglio e spirito l'iniziativa il proprio mestiere rinunciando a domandare nuove regole e restrizioni
La terza cosa da non fare riguarda la spesa pubblica
Via posta all'idea che la promozione dello sviluppo si possano comprare con un po'più spesa pubblica in più
Un'accorta gestione dei saldi di finanza pubblica può aiutare a moderare gli alti e bassi del ciclo economico ma non può far niente per i problemi strutturali
L'esempio del Giappone che per molti anni ha cercato senza successo di rilanciare la propria economia in crisi ignorando gli equilibri di bilancio la mostra con chiarezza
Per risolvere i problemi strutturali conta la qualità e l'efficienza della spesa non la sua quantità e tanto meno l'entità del disavanzo
Fare investimenti ben mirati in infrastrutture fornire efficacemente i servizi pubblici sono cose importanti pensare di accelerare permanentemente lo sviluppo facendo buchi nel bilancio di riduzione e dopo la parte destruens la parte delle cose da non fare alla quale personalmente affido un'importanza decisiva nello stabilire l'agenda dei riformisti e indici definitiva l'agenda dell'intero stock centrosinistra una parte construens stringatissimo le cose da fare la prima il capitale umano
Quello che gli economisti chiamano capitale umano e la conoscenza per una collettività questo è un bene prezioso non solo dal punto di vista culturale e civile ma anche da quello economico
Per determinare la ricchezza delle nazioni capitale umano conta ben di più di quello Maddoli materiale delle risorse naturali
Da tempo immemorabile la conoscenza il saper fare porta prosperità e sviluppo
L'Italia antiche ricche tradizioni culturali ed economiche nel saper fare nel campo dell'artigianato del design dell'invenzione
E da qui che è uscito il grande sviluppo che la portata dopo la seconda guerra mondiale apprendere il proprio posto fra le grandi nazioni economicamente sviluppata
Ma l'Italia ha sempre avuto un deficit nell'istruzione formale soprattutto ne gradi superiori
L'Italia meno diplomati laureati negli altri Paesi avanzati in media gli italiani hanno meno anni di scolarità
Ora che non siamo più fra gli inseguitori ma siamo nella pattuglia nella pattuglia di testa dell'economia e questo fatto non può essere trascurato
Ancor più è diventato importante con la rivoluzione tecnologica dell'informazione e della comunicazione il principale motore dello sviluppo degli ultimi anni
Occorre intervenire perché il tradizionale spirito in iniziativa il saper fare italiano sappia cogliere la sfida del mondo che cambia
Occorre che il livello di scolarità Continental Zanussi e si accrescano le condisce le conoscenze scientifiche e tecniche delle generazioni domani senza disperdere nella grande tradizione umanistica che il tradizionale punto di forza della cultura del Paese nella creatività artigianale industriale che ne ha trainato lo sviluppo
Il sistema universitario nonostante molte punte di eccellenza e soffocato ma meccanismi troppo più senza elezioni di selezione da incentivi inefficienti e da un eccesso di puro di burocrazia l'uniformità oltre che da risorse spesso inadeguate
Apertura autonomie competizione sono essenziali
Si restituisca alla Università piena autonomia nelle decisioni finanziarie nel reclutamento dei docenti e nell'organizzazione della didattica e della ricerca si costruisca una prospettiva di abolizione del valore legale dei titoli di studio
Si incoraggi con la sperimentazione la specializzazione sia un più borse di studio a studenti e giovani ricercatori per studiare in Italia all'estero si creino perché ha sbagliato altrove molto di più passioni attraenti dal punto di vista scientifico ed economico per tornare in patria
Si cerchi di attrarre studenti e ricercatori stranieri si premino le diversità che hanno successo
Cina India altri Paesi asiatici stanno crescendo impetuosa mentre non solo dell'economia ma anche nella stessa ricerca grazie all'intensità degli scampi in campo universitario con i Paesi più avanzati
In questo campo essenziale non restano indietro sapendo che le politiche necessarie per contrastare
La tendenziale gerontocrazia italiana particolarmente dannosa nel campo dell'università e della ricerca non sono indolori
I frutti si vedranno nel tempo investire in conoscenza non può fare miracoli in pochi mesi ma pone ma basi indispensabili per lo sviluppo non parlo sarebbe mancare alle nostre responsabilità verso voi stessi e verso le generazioni future
Secondo punto delle cose da fare promozione della concorrenza e la tutela dei consumatori
Come ho già detto l'economia di mercato il più potente meccanismo che si conosca per promuovere uno sviluppo e utilizzare nel modo migliore le risorse disponibili il cuore delle comunità di mercato e la concorrenza la concorrenza non si regge da sola ma ha bisogno di regole semplici eccetera
L'Italia tutelava concorrenza solo a metà ci sono buone leggi antitrust ma interi comparti sono difatti sottratti all'efficace che ora operare della concorrenza da leggi restrittive ora decisioni improvvide questo è vero soprattutto nei servizi oggi il settore più dinamico delle comuni avanzante nel commercio per esempio la razionalizzazione rinnovazione della rete distributiva sono un tuo ancora ostacolate da norme che tutela gli interessi costituiti piuttosto che il benessere dei consumatori contribuiscono a tenere alti i prezzi
Nelle professioni tariffe restrizioni impediscono una vera concorrenza a danno soprattutto dei più giovani
Nelle grandi infrastrutture si è percorsa con troppa timidezza la strada del mercato
Privatizzare non basta bisogna smantellare con decisione i monopoli aprile mercato anche concorrenti esteri
Al tempo stesso non si è fatto abbastanza per tutelare la sicurezza che dovrebbe essere affidata questa sia la responsabilità pubblica senza commistione con interessi privati
Anche l'imparzialità del governo elemento essenziale della politica della concorrenza se le decisioni del governo sono influenzate dall'effetto delle pressioni determinati settori o gruppi di interesse la concorrenza è forte e falsata e non può dispiegare pienamente proprio affetti
Quanto meno operare delle imprese dipende da decisioni discrezionali del governo tanto minore sarà lo spazio perché concreti interessi tentino di interferire con la razionalità economica
L'ultimo punto giustizia e sicurezza la giustizia e la sicurezza sono bisogno primario dei cittadini specie dei più deboli i forti hanno altri mezzi per tutelarsi e sono un compito fondamentale dello Stato esse sono anche una condizione importante dello sviluppo economico e della competitività quanto in ampie parti del territorio la sicurezza è mal certe Lelli e l'illegalità e diffusa non solo si indeboliscono i meccanismi della convivenza civile ma anche lo stesso sviluppo economico incontrerà gli ostacoli
Quando la giustizia civile non funziona o funziona con ritardi e costi esagerati non solo i cittadini subiscono torti talvolta irreparabili ma anche l'attività delle imprese diventa inefficiente gli investimenti si diradano
L'Italia è purtroppo spesso in cima alle classifiche riferita alla lunghezza dei processi nei confronti internazionali sulla competitività dei Paesi che ogni tanto riemergono sui giornali questo è un punto ricorrente pressante
Forse insieme al deficit distruzione quello che più differenza elitario e gli altri paesi avanzati
Il sistema non garantisce in modo efficiente e affidabile elementi importanti per il buon funzionamento dell'economia la certezza dei diritti il recupero dei crediti la pronta ed economica soluzione dei casi di insolvenza
Non possiamo più permetterci di ignorare tutto questo
Semplificazioni legali procedurali risorse adeguate miglior organizzazione del sistema giudiziario sull'esigenza la cui importanza economica anche a prescindere da tutto il resto è ancora troppo spesso sottovalutata
Tre cose da fare tre cose ripeto non meno importanti da non fare eseguirà con Man con ben maggiori titoli dei miei arricchirà il panorama delle proposte programmatiche dei riformisti
Nella convenzione ripeto che è un nucleo comune di proposte tra i riformisti oggi dispersi in diversi partiti del centrosinistra si vanno delineando vorrei ora chiudere con una citazione alla quale tengo molto ecco già utilizzato in un dibattito parlamentare
Al principio di questo mio intervento mi sono soffermato sullo stato preoccupante del Paese
Ma non vorrei che ciò ci induce essa troppo al pessimismo
E ricordo quanto Luigi Einaudi seppe scrivere sul Giornale d'Italia nell'agosto del quarantatré quando il Paese era al collasso dello stesso morde l'Italia sembrava perduto
A chi manifestava troppo pessimismo Inaudi rispose non occorrono decenni per ricostituire economicamente un Paese e più avanti
Se gli uomini possono fare affidamento sull'avvenire
Se si sanno che le leggi vigenti non muteranno se non dopo libere larga discussione alla qualità tutti abbiamo diritto di partecipare
Se essi sanno che le leggi vigenti non possono essere modificati dall'arbitro di nessun capo ma devono essere applicate secondo l'interpretazione di un magistrato indipendente
Ossia e sicuri che i capitali materiali per la linea città del paese accorreranno da ogni dove poi di donne dall'interno e dall'esterno
A noi donne del centrosinistra voi riformisti la responsabilità di dare al Paese un governo che crei queste condizioni
E allora per dirla sempre con inaudito non avremo solo la speranza di consegnare un mondo migliore pieni body se vorremo quel mondo migliore lo vedremo anche noi
Ringraziamo il vicepresidente e Libertà eguale Natale D'Amico la sua relazione in distribuzione
Ringraziamo per la loro presenza
Piero Fassino Enrico Boselli
Tide Enrico Letta Tiziano Treu ed altri amici solo con mogli questa mattina
Il può anche Ottaviano Del Turco veto
Noi abbiamo un avviso che è il seguente i circoli di libertà è uguale della delle città dell'Emilia Romagna si riuniscono in questa sala alle quattordici e quindici diamo ora la parola per la prima comunicazione a Francesco Tempestini
Prodi giustamente nel suo programma parte dalla globalizzazione dai cambiamenti che essa innescato ha prodotto e produce integrazione oggi come dice Rampini parliamo di Cindia il nuovo e forse ricchissimo baricentro del mondo
Ma anche prodotto reazioni di ritiro di fuoriuscita di emarginazione
Come accaduto nel Caucaso nei Balcani come accade nel Medio Oriente terreni d'elezione per l'espansione dello scia del terrorista
Quando si fece chiara la minaccia mortale del terrorismo che scendere in campo con un proprio progetto geopolitico
Avrebbe dovuto essere la risposta una risposta di governo all'altezza delle nuove complessità le relazioni internazionali hanno invece oscillato tra multilateralismo debole e unilateralismo come dare contenuti più solidi
Alla costruzione di una politica di pace e di sviluppo
Qual è il contributo che la realizzazione di questo obiettivo possono dare le forze della sinistra democratica europea
Si tratta di un contributo interessato perché è una globalizzazione anarchica riduce in ultima analisi gli spazi della democrazia
Per noi si tratta di costruire mattone dopo mattone i lineamenti di una governabilità
Sostenuta da i mille fili delle azioni per la democrazia che possono essere animati animate nel mondo
Per sconfiggere i nemici della pace che viene messa in pericolo ogni qual volta vengono calpestati i diritti umani e per governare l'altra grande questione che ha di fronte l'umanità
Quella dello sviluppo perché solo in un contesto realmente partecipativo
E quindi democratico può essere affrontato con qualche possibilità di successo il tema dei costi dello sviluppo in termini sia di equità che di sostenibilità
Non si tratta di una sfida impossibile
La forza dell'opzione cooperativa sta nel fatto che sono molti anzi ormai innumerevoli luoghi che l'alimentano
Quei luoghi come dice Habermas che costituiscono la costellazione posta nazionale
Ora l'interdipendenza che ne è il tratto saliente è resa possibile
Alla forza espansiva che esercitano i regimi democratici e le idee di libertà e di tutela dei diritti fondamentali
I meccanismi trasparenti della divisione dei poteri
L'esistenza di meccanismi legali e istituzionali di composizioni delle controverse spingono alla formazione di una comunità democratica sempre più vasta
L'eredità kantiana che dice mai contò io si riversa sulle relazioni internazionali
E che consente di affrontare con la dovuta gradualità
Ma anche con la necessaria decisione la contraddizione tra sovranità nazionale e diritti Cosmo politici individuato mettendo in soffitta una volta per tutte quelle che diano
Il popolo in quanto Stato e lo spirito nella sua razionalità sostanziale ed immediata realtà e quindi potere assoluto sulla terra
Si tratta questi sono i fondamenti di una battaglia internazionalista di tipo assolutamente nuovo che stride
Con lo scenario che tratteggiano i neo e i post comunisti
Che descrivono un mondo alla mercé di un potere imperiale diffuso
Che attraverso la deprecata de statalizzazione crea distanze sempre più profonde ed incolmabili tra un centro vorace e periferie sfruttate
Qui c'è una divisione seria con la sinistra radicale
Penso al no di Rifondazione al Trattato costituzionale
Per il pregiudizio protezionista che lo sorregge
Penso alla lettura del tutto inaccettabile da parte del manifesto di altri settori
Di un radicamento nazionale del terrorismo che finisce così per essere inserito dentro il contesto rassicurante della gloriosa epopea delle lotte di liberazione nazionale
E se lo ha e sulla cui base trova giustificazione un antiamericanismo ideologico e radicale ed è per questo bisogno di nettezza su una mia Eteria tanto delicata che ci permettiamo di esprimere più di qualche perplessità ogni qual volta sentiamo riproporci il nesso di causalità tra povertà e terrorismo
Quello della povertà e dello sviluppo e d'altronde l'altro tema sul quale si possono misura le distanze tra l'impostazione radicale quella della sinistra liberale
La fuoriuscita dall'aria della pura sussistenza di fasce significative della popolazione mondiale di decollo di nuove grandi aree economiche non può certo oscurare la crescita del di Vello del livello della diseguaglianza
Ma l'indignazione morale devono seguire le proposte
Noi pensiamo che si possono liberare risorse per lo sviluppo
E per regole commerciali più eque liberalizzando il duo aprendo le tante aree chiuse corporative monopolistiche delle economie occidentali
Questa la chiave delle cambiamento che non sta in improbabili prelievi sulle transazioni internazionali
Quella dell'apertura della Società e della trasparenza
Dell'affermazione in ultima analisi delle regole dello Stato di diritto come chiave per lo sviluppo c'è la proposta in un libro che tutti ricordiamo fare Zaccaria lo sviluppo e la crescita della società civile debbono andare di pari passo non c'è sviluppo sostenibile se non si innescano meccanismi che portino allo stato di diritto alla divisione dei poteri
Queste come ricorda sembra non sono idee esclusivamente occidentali la democrazia può mettere radici persino in condizioni difficili ed in qualche caso disperate
Abbiamo condannato l'intervento americano in Iraq perché attorno unilaterale gravido di altissimi rischi
Naturalmente senza nasconderci le responsabilità di quanti per tante ragioni hanno fatto finta di non vedere i pericoli dell'instabilità innescati dal terrorismo
E che per l'appunto avrebbero dovuto assumersi ben diversa responsabilità che avrebbero potuto forse impedire lo sbocco
Unilaterale
Ora dall'occupazione americana dell'Iraq che ci separano ormai quasi tre anni l'ONU ha disegnato un percorso per disimpegno militare certo ci sono molti pensare urgenza ma ci sono muri Mimmo milioni di iracheni impegnati nel difficilissimo percorso verso la democrazia la loro democrazia e la loro libertà Iraq ENI che hanno scritto una Costituzione che abbiamo criticato forse sul punto che avremmo dovuto invece maggio su cui ma almeno avremo nudo maggiormente riflettere il suo impianto federalista che l'unica soluzione è il vero punto di cesura col suo passato neocoloniale
Comunque lo Stato unitario a predominanza sunnita costruito da Winston Churchill a tavolino nei saloni dell'hotel Semira annessa al Cairo nel mille novecentoventidue
Ora il centrosinistra deve trovare il modo di segnalare come è giusto che sia una sua discontinuità
Senza far mancare neppure per un momento la sua solidarietà a quelli Kakà che cerca costo della vita di costruire la sua ripeto la sua democrazia
Che chiede il ritiro oppure semplici dall'Iraq oggi anche dall'Afghanistan
Finisce per ignorare i rischi del presente che hanno nomi come proliferazione nucleare nell'area più esplosiva del pianeta
E fa finta di non sapere che in un che un diverso esito e quindi un'alterazione degli equilibri si tradurrebbe in un rischio mortale per Israele il filmato chiamasse ci dice quale di più di barbarie
Incombe su un'area già tanto a rischio e tanto martoriata
Quella dell'Iraq e d'altronde una ferita aperta al fondo il tema che propone come si difende l'aria della democrazia quando una politica fatta di atti graduali
E fondata sul consenso deve fronteggiare un'emergenza reso incandescente dai rischi del terrorismo della proliferazione nucleare
Una discussione alla cui base c'è quel diritto di ingerenza che non nasce dalla pruderie di qualche neocon ma la cui regolamentazione ha guardato tra gli altri uno come promosse nella sua riflessione sul diritto dei popoli
Se si blocca il processo decisionale se ci si trova di fronte ad un impasto e qual è la strada da seguire
In queste settimane abbiamo visto che la linea del consenso graduale si può affermare con la Corea del Nord che rinuncerebbe alla sua opzione nucleare
Ma in questi stessi giorni la comunità internazionale si sta interrogando sullo sbocco dalla RAI al fallimento dei negoziati con l'Iran e sulla grande incertezza che grava sulla possibilità di parlare di varare una risoluzione del Consiglio di sicurezza
Vediamo così all'ONU nella sua crisi Daniel Vernet sull'al mondo osservava che è difficile trovare una formula di riforma che soddisfi i tre criteri principali universalità legittimità ma anche efficace
Abbiamo letto che sarebbe stata tutta colpa dell'ambasciatore Bolton e dei suoi settecento emendamenti
Ma in realtà Bolton ha perso assieme a tutti gli europei che lo hanno sostenuto su due punti inequivocabili
Sulla definizione del terrorismo e su criteri per l'elezione della Commissione dei diritti umani ha perso e hanno legalmente vinto in buona sostanza gli Stati canaglia
Presso posi il problema insomma è risolvibile
Se ne esce solo allargando il campo
La si chiami come fa Fassino politica preventiva si ponga l'accento sul processo democratico da innescare complica par vieta
Si parli di pace democratica come diceva Michael Boyle ma il punto resta ed è quello di dare descrive forza ad una politica dei diritti e della libertà
Una politica verso l'Unione Europea può limare quei valori condivisi che sono la base dell'Asse euroatlantico possono dare forza
Ad una politica che guardi all'evoluzione democratica come una condizione irrinunciabile per lo sviluppo delle
Relazioni internazionali certo
La crisi europea che il rigetto del Trattato costituzionale da parte di Francia Olanda evidenziato è sotto gli occhi di tutti
Perché è accaduto perché si è andati troppo oltre o perché si è fatto troppo poco
L'approfondimento avrebbe dovuto precedere l'allargamento quanto ha pesato la divisione causata dalla guerra e c'è un'Europa forte al di fuori di un solido e leale rapporto transatlantico
Le domande sono molte e altre ho provato a fu a fa fu a a elencare nel testo nel testo scritto ma il punto in sostanza è tutto politico c'è bisogno di nuovi orientamenti
Quando ci si trova di fronte a cambiamenti di tale portata disse Blair a Strasburgo i moderati debbano dare prova di leadership in caso contrario sono gli estremisti a fare presa sul processo politico
C'è in quelle parole di Blair l'idea di un centro per l'Europa capace di respingere l'insidia di una sinistra corporativa
E protezionistica in nome della lotta alla globalizzazione e nel contempo l'attacco di un populismo nazionalistico alleato le posizioni più liberiste Kennedy vanno alla radice il processo europeo
Quello a cui pensa Blair non è un centro parlamentare ma un terreno nuovo su cui esplorare le nuove politiche con un lavoro creativo da sviluppare in modo pragmatico senza modelli precostituiti
C'è come dice cacciando a una crisi di leadership europea una incapacità di sciogliere il nodo Gordiano delle riforme ma se questo è vero pensando a Francia e Germania per la quale temo valga l'annotazione di Franco Venturini che la Merck alle Schroeder insieme annunciano soltanto compromessi ed occasioni mancate altrove le cose si possono leggere diversamente
Penso alla storia del New Labour
Penso agli scandinavi penso le novità positive del socialismo spagnolo che sta esprimendo al di là del giudizio sulle specifiche scelte di Zapatero una straordinaria capacità di modernizzazione della politica
Penso anche ad altre forze interessate a dare una più larga base ai processi di innovazione politica e tracce queste certamente una parte importante del centrosinistra italiano
Questa complessità questa ricchezza ci fanno dire che il metodo che propone Blair
Per rispondere al malessere europeo forse percorribile e deve condurre ad una nuova leadership europea e non tra rafforza
Dal tentativo di sovrapporre alla religione civile europea la religione positiva che la strada proposta da una parte del centrosinistra del centrodestra europeo che mi limito a dire
E lontana dal comune sentire europeo
Il tema con cui semmai una nuova leadership europea dovrà misurarsi S come quella stessa religione civile che si nutre dei valori che hanno fatto l'Europa
Oggi si ancora un fattore identitario sufficientemente forte per farci sentire allo stesso modo di ieri europei perché questo accade molto importante come l'Europa sarà capaci di declinare quei valori nei confronti del mondo che la circonda
E qui il peso delle politiche in cui si articola il tema immigrazione integrazione in una società aperti
La questione turca per tanti versi le riassume tutte se da un lato segnala la forza della religione civile europea ce lo dice Niki inequivocabilmente il fatto che in quel mai paese si sia aperta la discussione sul genocidio armeno
Dall'altra parte la questione turca interroga per davvero l'Europa sulla sua capacità di governare le nuove ineluttabili sfide dell'integrazione si interroga sul suo destino
Poi c'è un altro tema conclusivo
Questa complessità questa ricchezza stanno strette dentro l'attuale schematizzazione dei riferimenti politici europei
Si tratta di un processo che ha già interessato il centrodestra europeo oggi è più giusto parlare di conservatori piuttosto di chicche di popolari europei
Non c'è un problema analogo a sinistra
è un tema certo molto impegnativo
Che naturalmente mette in primo piano anche i rapporti tra le forze del centrosinistra europeo il mondo democratico americano
I rapporti tra due riformismi sono divenuti certa una realtà per l'intelligente regia di Clinton ma anche perché il riformismo europeo
è molto più libero di ieri nel confrontarsi nel convergere e nel contaminarsi con la realtà d'oltre Atlantico
Negli anni in cui il pregiudizio antiamericano la faceva da padrone la talpa della cultura liberaldemocratica per fortuna continuava a scavare in profondità
Questo sentire comune ha consentito che reggesse anche negli anni bui di Boucher che hanno stimolato la ripresa di un antiamericanismo ideologico l'idea dell'indispensabilità dei rapporti euro atlantici
Oggi che le difficoltà di Bush si fanno più evidenti questa convergenza può fornire una sponda può aiutare la ricerca di nuove forme di governance partecipativa tra USA ed Europa
Insomma l'intensa tra i due riformismi non è un di più
è parte di quella politica nuova di cui abbiamo bisogno e che è fatta anzitutto di innovazione
A questo soprattutto guardava lo voglio ricordare uno con il Michael Waals che eravamo nel Duemila
Prendendo spunto dai fatti di Seattle segnalare i grandi cambiamenti che erano in atto e la necessità di risposte radicalmente nuove con queste parole
I valori di eguaglianza e umanitarismo vengono ancora fa offesi ma non potremo proteggerli con efficacia fino a che non capiremo bene chi li attacca e chi li difende per davvero
Qui si apre la riflessione su di noi
Sulle forze riformiste del centrosinistra reduce tutte assieme dalla sconfitta della lista unitaria dell'idea grande di corrispondere con L'Unità al bisogno di cambiamento e di riforme della società italiana
Sono tra quelli che pensa che dobbiamo continuare ad insistere ma per vincere ritorno identitari
E la tendenza alla riproporre opzionali inserzione furba dei gruppi dirigenti possiamo solo farlo guardando lo scenario più vasto che ho cercato di descrivere e di cui siamo parte
Grazie Francesco Tempestini
Ha ora la parola Nicola Rossi
Grazie
Dunque io come da da da programma come da copione salterò App a piè pari i prossimi
Sei sette otto mesi diciamo perché
E quindi mi porterò non perché manchi naturalmente
L'argomento di cui discutono gli argomenti di cui discutere diciamo e quelli quello che ci dirà Stefano Ceccanti tra un poco credo che avrà a che fare
Esattamente con questo non perché l'idea è proprio quella di domandarci
Da qua a sette otto mesi nella tarda primavera del due mila sei in che quadro ci troveremo e di fronte a quali scelte ci troveremo attualmente insomma sapete meglio di me che gli economisti è meglio che non facciano previsioni misteri ad altissimo rischio quindi non me ne vogliate se da qua sette otto mesi poi le cose saranno piuttosto diversa
Dunque il tema di fondo di questi anni
Sembra bene soprattutto l'incremento molto significativo al quale diamo poca attenzione
Nella crescita potenziale dell'economia globale
Ormai siamo ad una ad a ritmi di crescita potenziale non lontani dal quattro per cento
Sensibilmente superiori a quelli che abbiamo avuto nel nel periodo peggiore per così dire come crescita potenziale dell'economia globale intorno agli anni ottanta e ancora più significativo credo e il fatto che
Questo dato e per circa un buon terzo imputabile
Alle economie come la Cina e l'India all'apparire di quell'economia
L'apertura dei mercati dei pulizia dei prodotti che dei capitali la mobilità crescente dei dei capitali del lavoro il trasferimento massiccio di conoscenze e di tecnologie hanno prodotto questo risultato
E questo è un fenomeno tanto più importante
Ripeto proprio perché segue ad un periodo che era quello soprattutto degli anni Ottanta la prima parte degli anni novanta in cui invece c'era stato un evidente
Declino della capacità di crescita complessiva dell'economia mondiale
Allora il il tema che abbiamo davanti e lo vediamo loro secondo me l'abbiamo visto abbastanza chiaramente in questi mesi lo vediamo abbastanza chiaramente nelle prospettive anche dei prossimi
Sarà proprio nella contrapposizione fra
Questa forza riacquistata e in larga misura dovuta i fenomeni di globalizzazione
Dell'economia mondiale nel suo complesso in cui spicca come ho detto prima per la sua rilevanza la componente attribuibile alle nuove economie alla Cina e l'India ma non solo dalla Cina e dall'altro lato invece i fattori di rischio che sono abbastanza visibilmente oggi quello che accade i prezzi del petrolio e quello che potrebbe accadere ai tassi di interesse
La la prima parte di questa contrapposizione cioè questi accresciuti i ritmi di crescita dell'economia globale sono non nient'altro e un buon in buona misura che notate bene la capacità dell'economia globale di crescere a ritmi oggi superiori rispetto a ieri senza che questo incenerite missioni inflazionistiche e e questo forse è un l'aspetto importante
Senza nemmeno
Che vi sia quel rischio di una maggiore volatilità che tipicamente discendeva dall'affermarsi di economia dell'economia dei Paesi in via di sviluppo in questo senso il ruolo della Cina come stabilizzatore non sappiamo ancora per quanto ma certamente oggi
E particolarmente rilevante proprio perché sembra col sembrerebbe consentire una crescita potenziale dell'economia mondiale a ritmi più sostenuti con un'inflazione tutto sommato ridotta ad una volatilità inferiore a quella sperimentata nel passato
Allora ripeto il problema che abbiamo di il problema
Del le ciò che dobbiamo valutare quando vogliamo guardare di qua a qualche tempo sono è la forza relativa da un lato di questa accresciuta forza delle gomme mondiale dall'altro lato appunto
Dei fattori di rischio come i prezzi del petrolio e i tassi interessa
Prezzi e petrolio che con ogni probabilità rimarranno sostenuti perché sia elementi dell'offerta che elementi della domanda spingono a pensare questo e tassi d'interesse che invece cominciano a mostrare segni di tensione
In più zone del mercato
Ora
Molto proprio plausibile pensare che soprattutto in queste ultime settimane nella seconda parte dalle seconda parte dell'estate i segni di carattere positivo abbiano cominciato con una certa chiarezza ad eccedere
I segni di carattere negativo ora non è chiaro quanto questo durerà anzi
Proprio nella riunione del Fondo monetario del del dei giorni scorsi e sono stati proprio avanzate preoccupazioni che questo possa durare affettivamente a lungo ma da questo dal punto di vista italiano in ogni caso già si comincia ad osservare
Sta sta in questa contrapposizione sta in questa bilancia fra i fattori e sta soprattutto nel ruolo che la Germania a riconquistato sui Menga sui mercati mondiali con la sua capacità di esportazione sta in questo la il il la collocazione che noi diamo all'economia italiana d'acqua a a sette otto mesi
E vi prego di sedute di osservare che ci sono alcuni segnali dell'economia italiana che che vanno colti con attenzione sono quattro mesi di seguito che la fiducia delle imprese tende a crescere
Non non è un segnale banale questo assolutamente naturalmente siamo ancora a livelli molto bassi Emma la la ma cominciano a vedersi segni di tendenza non irrilevanti
Notate anche che questa tendenza alla crescita della fiducia dell'impresa e tende ad essere legata anche ad un incremento negli ordini interni cosa appunto che non vedevamo andate
Le scorte dopo circa un anno sono tornate sotto i livelli medi
E in particolare quello che si nota come dire che c'è una certa effervescenza nel mondo il comparto della produzione dei beni intermedi mentre segnali
Non negativi provengono anche sia dal comparto dei beni di consumo che dal comparto dei beni di investimento associate questo fatto al rimbalzo che si è visto nelle ultime settimane tanto negli orti quant'antro una produzione industriale
Quanto appunto negli ordinativi otterrete come risultato
Che non possiamo escludere che i mesi che ci porteranno alle elezioni e la fase delle lezioni
Possa essere una fase parliamoci chiaro certamente non entusiasmante perché il dato di fondo dell'economia italiana è quello di cui parlava Natale D'Amico però probabilmente diversa da quella dei mesi passati
Questo credo che sia diciamo un punto di partenza assolutamente non non irrilevante certo
I prezzi del petrolio come detto prima i tassi di interesse sono dietro l'angolo per così dire come i rischi ma salvo sorprese appunto il il panorama economico italiano della tarda primavera potrebbe essere leggermente meno fosco di quanto non appariva qualche mese fa
A quell'appuntamento in quel quadro non c'è come ci arriveremo ci arriveremo come sappia ormai sappiamo abbastanza bene ci arriveremo con un bordo prodotto potenziale italiano che cresce molto poco appena sopra l'un per cento ci arriveremo con una finanza pubblica in condizioni abbastanza penose con disavanzo pubblico compreso fra il cinque sei per cento con un debito pubblico ritti in risalita per la prima volta dopo dieci anni ci arriveremo con un avanzo primario ormai pressoché azzerato
Ci arriveremo naturalmente con lo scudo dell'euro ma attenzione lo scudo dell'euro e al tempo stesso a una una c'è l'altro lato della medaglia d'altro lato la medaglia dello scudo dell'euro è che la presenza dello scudo dell'euro attenuato
Come posso dire il livello di preoccupazione per quello che può accadere al nostro debito sui mercati quando accaduto al ministro dell'Economia caduta al governatore dalla Banca d'Italia negli ultimi
Nelle ultime settimane di di commentare alcune
Situazioni correnti dicendo beh vedete il differenziale fra i nostri tassi e quello degli altri Paesi e quello tedesco in particolare non si è mosso ha fatto questa
Frasi vi segnala che noi non siamo attenti abbastanza i mercati sono binari la credibilità ove la danno o non ve la danno e quando non ve la danno non vi avvisano accade nottetempo
Quindi in questo senso ripeto lo scudo dell'euro non deve farci pensare che questo scudo va valga a qualunque livello di allarme
Allora questo diciamo questa sarà la situazione in cui noi cd troveremo diciamo più o meno e con queste carte sul tavolo
Se tutto va bene naturalmente quindi come ci auguriamo dovremo confrontarci auguravo ASP auspicabile mentre da un lato del governo ora io qui tralascio del tutto la questione relativa ai provvedimenti ai nostri cento giorni per così dire
Credo proprio proprio da questo da questa tribuna di aver detto
Che io penso che sia molto importante marcare segnare la nostra presenza e la differenza della nostra presenza immediatamente ma la l'argomento principale che volevo sviluppare oggi non è questo qui
Cioè non riguarda l'immediato dopo una ipotetica auspicabile vittoria elettorale riguarda il fatto
Che è importante che se quel se la vittoria arriva a noi si abbia chiara in mente qual è la strategia di legislatura della politica economica
E cioè che ogni atto venga inserito in una strategia ben definita in un percorso chiaro preciso allora vedete
Come posso dire
Nel su su di me sui mercati delle università e così via viene identificato di solito con il nome di con il termine di Washington Consensus
Una composizione di ricette di politica economica che di solito origina negli uffici del fondo monetario della Breda e della Banca mondiale
E che di solito diciamo trova ampia condivisione nei mercati di carattere per lo più strettamente ortodosso ora la mia sensazione devo dirvi la verità e che si vada pian piano formando non già un nuoce Hinton consensus ma se così posso dire all'interno dell'Unione una sorta di Rome Consensus e c'è una sorta di ricetta implicita di cui ora vi descriverò le caratteristiche
Suona più o meno così
Arriveremo con le condizioni che abbiamo detto soprattutto di finanza pubblica ma non solo di finanza pubblica anche di potenziali cresce potenzialità di crescita dal lato dell'economia reale e quindi
La cosa più sensata più ragionevole è più prudente da fare e quella ogni anno di prova vidi programmare una manovra di una legge finanziaria quindi una manovra di finanza pubblica che per esempio faccio numeri a caso
Ci consenta con gradualità di intervenire ogni anno per ridurre leadership portarlo al tre per cento alla fine della legislatura e al tempo stesso ogni anno accidia qualcosina da dedicare
A una serie di interventi sappiamo che l'agenda sarà lunghissimo può però un po'per volta
Anno dopo anno cercheremo di destinare le risorse che sarà possibile destinare a quelli obiettivo ora questa strategia e visibilmente appunto una strategia prudente attenta consapevole dei limiti e dei vincoli certamente anche sociali e politici
Una strategia graduale quanto basta una strategia posso dirvi anche molto nelle corde del nostro centrosinistra
Molto ma anche che avvertiamo diciamo come molta molto molto nostra anche perché l'abbiamo praticata in passato l'abbiamo saputa più da praticare anche molto bene
La domanda in che io mi pongo insomma un percorso virtuoso per così dire in cui si si
Gradualmente ci si pone l'obiettivo di portare il il rapporto fra disavanzo pubblico e il PIL all'interno del tre per cento in cui si ferma alla e si inverte la tendenza pericolosissima la crescita
Del del debito e in cui si metto si fa quello che si può per quanto si può per ridare un po'di fiato all'economia reale
Ripeto diciamo ci sono molti elementi condivisibili e comprensibili una strategia di questo genere però io vorrei segnalarvi né oggi un po'gli elementi di pericolosità se così posso dire
E una strategia quella che ha bisogno di assolute certezze per tempi medio-lunghi
Perché è una strategia che tende come dire ad da un lato effettivi i denti di contrazione dell'attività economica perché alla fine si tratta di fare una manovra di un punto e mezzo ogni anno che non è una banalità
E al tempo stesso però probabilmente mette troppo poco sul piatto ogni anno rispetto a quella che è la situazione italiana
Per cui per così dire nel tentativo di tenere conto di tanti vincoli alla fine della storia è probabile che quella strategia produca troppo poco e troppo tardi laddove invece la mia sensazione forse sbaglio e che la prossima legislatura sarà una legislatura che ci darà tempi molto corti
Nel rapporto con l'elettorato un elettorato che
Insomma credo che abbia via via
Avuto modo di vedere incrinata e molte delle proprie certezze rispetto alla politica dopo questi quattro anni e che naturalmente ci chiederà rapidamente di fa di vedere e di far vedere
Allora da questo punto di vista mi domando se invece non possiamo immaginare una soluzione diversa di cui capisco benissimo
La non non so non so se dire la difficoltà diciamo capisco benissimo che un'impostazione diversa ma credo che un po'di discussione su questo punto forse non ora forse più in là quando il momento opportuno forse sarebbe il caso di avviarla
Proviamo a immaginare invece di partire da un punto di vista diverso
Se vogliamo ottenere un intervento di natura veramente strutturale sui saldi di finanza pubblica il lavoro da fare e tanto
è un lavoro diciamo produce nel sulle procedure e sui meccanismi di spesa molto più che non intervenendo in maniera spot o utilizzando il taglio che si può di anno dopo anno è un lavoro che richiede tempo
E allora proviamo a domandarci se un governo come certamente sarebbe il nostro molto autorevole e molto credibile non può credibilmente porre al a Bruxelles all'Unione Europea la seguente domanda e possibile immaginare un profilo assai più ridotto
Di contenimento dei saldi di bilancia pubblica di saldi di bilancio pubblico a fronte però di impegni molto precisi cadenzati nel tempo che conducano dopo un biennio ad avere ellissi
Effettivo un effettivo contenimento della spesa da un lato ed effettivi interventi di sostegno alla parte più debole e più ne
Desiderosa di interventi della nostra economia della nostra società vorrei essere chiaro io qui non non mi riferisco assolutamente quando parlo di questi interventi a interventi sul fronte sociale
No penso che potremmo come ha detto prima associare una ipotesi di
Molto più
La parola che mi viene in mente rilassata anche se non è quella giusta molto più rilassata sul fronte della finanza pubblica afferma fermo restando l'accordo con l'Unione europea ovviamente
A fronte ripeto di precisi interventi che vadano a riguardare il comparto dei servizi pubblici e privati
I primi sono in larga misura responsabili di oneri impropri che gravano sulle nostre imprese in particolare
Sulle imprese esportatrici i secondi sono lì dove uno ad un'opera paziente ci può dare risultati dal punto di vista del contenimento della spesa assai superiori io credo a quelli che invece non ci può dare un intervento anno dopo anno in sede di finanziaria permettetemi di farvi qui un esempio di come uno che quello che io considero uno dei migliori esempi di come
Della finanza pubblica il breve periodo molte volte Compaq Manin senso completamente diverso al al medio e lungo periodo nel due mila uno noi abbiamo abolito i ticket vi ricordate
Bene chi va a guardare e qualcuno lo ha fatto l'impatto di quella misura che sappiamo benissimo ha fatto aumentare la spesa farmaceutica di un certo ammontare osserva e l'ho già e giallo serva oggi
Come la really abolizione del ticket Abbiati indotto molte persone che prima non lo facevano per una serie di gravi patologie a curarsi e non lo facevano perché non avevano i soldi che non lo faceva perché perché per i motivi sono tanti per le situazioni familiari sociali eccetera di quelle persone oggi si riscontra una minore ospite l'ospedalizzazione si riscontra un buon grado di mortalità più basso
Brad del lungo periodo nella finanza pubblica non sempre sono la stessa cosa
E l'ottica di breve periodo spesso e volentieri ci mette in condizione di non dare un segno strutturale di cambiamento al bilancio pubblico allora molti dei meccanismi di spesa che noi abbiamo davanti richiedono l'intervento paziente sulla spesa sanitaria si può fare moltissimo preservando la la la natura pubblica della funzione e soprattutto preservando un servizio di qualità
Ma c'è bisogno di mettere in campo gli strumenti anche informatici e anche informativi per poter effettuare un controllo vero e c'è bisogno di tempo da questo punto di vista
Se noi potessimo ripeto
E sintetizzo andare a Bruxelles con la autorevolezza con la credibilità con la volontà politica che naturalmente non possono mancare
In questo caso e dire benissimo lasciateci un po'in pace
Sul fronte dei saldi per solo due anni e in due anni riportiamo a casa la riforma delle professioni fatta come Dio comanda una riforma del Mend dei mercati televisive dalla pubblicità fatta come Dio comanda
Un intervento su alcuni meccanismi di spesa
Strutturale lo ripeto inteso non a tagliare ma cambiare la Mori modo di spendere della nostra pubblica amministrazione che in larga misura il responsabile della incapacità di controllo
Della stessa ebbe sarebbe una strategia diversa mi rendo perfettamente conto sarebbe anche una strategia diciamo forse molto ambiziose
Ma di cui penso che dovremmo effettivamente vagliare quanto meno vantaggi e svantaggi rispetto a quello che ho chiamato il Rome Consensus naturalmente prendiamoci bene una strategia di questo gene implica una cosa che Piero Fassino a Milano ha detto benissimo secondo me implica che non abbiamo paura
E quindi io non mi riferisco solo all'Elenco condivisibile dei tanti non dobbiamo avere paura che Piero ha citato a Milano
Quelli che riguardano le il mondo che ci circonda in tutte le sue forme no qui non dobbiamo avere paura secondo me se posso aggiungere un una riga a quel bellissimo elenco qui non dobbiamo avere paura di voi stessi della nostra capacità di culturale di sapersi suggerire strade diverse
Nella nostra capacità di ascoltare e di essere un tramite autentico concreto un canale vero rispetto agli elettori a quello che gli elettori avverto non sentono rispetto a quello che la società avvertenze multe
Posso fare un esempio di come non sempre noi sappiamo fare questa operazione nella Finanziaria c'è una cosa che stride stride perché viene da dove non ci aspettiamo che va aspettavamo che venisse e sono i provvedimenti sui distretti
Assolutamente no
Ma quei provvedimenti da dove vengono quei proventi vengono da una proposta di legge di tre anni fa
Che credo ottanta deputati democratici di sinistra ma non so e democratici Lista hanno firmato posso dire che si avessimo sprecato un po'di più di forza per fare una battaglia politica allora su quei temi forse oggi non concederemo facilmente una bandiera che Tremonti ci ha strappato ma perché noi la tenevamo con mani classe
Ecco questo quindi questo voglio dire quando dico che appunto un po'meno paura di noi stessi non ci farebbe male dopodiché ripeto
Seguire una strada diversa se richiede ambizione coraggio volontà politica ma guardate senza ambizioni senza coraggio senza volontà politica questo Paese non si risolleva
Grazie Nicola Rossi ora la parola Piero Fassino
Ringrazio naturalmente
Compagni amici libertà uguale di questa occasione
Ho ascoltato letto creazioni D'Amico adesso quella di Nicola Rossi
Tempestini mi paiono molto suggestive e mi paiono proporre temi io sono molto alto non so se la ricognizione
Temi e proposte che io credo siano non solo condivisibili per come le ho ascoltate Bach possono arricchire notevolmente anche lo sforzo di elaborazione che stiamo che stiamo mettendo in campo insieme a Prodi e a tutta l'Unione
In vista
Del passaggio elettorale
E quindi io credo che da questa sede
Vengono delle sollecitazioni che io credo debbano essere portate tra i tavoli programmatici avesse di discussione dell'Unione per vedere come possiamo arricchire ulteriormente con queste proposte l'intelaiatura Progetto di governo che noi vogliamo
Presentare al Paese
Mi limiterò in questo intervento a affrontare diciamo il nodi più direttamente politici che in questo momento abbiamo di fronte perché
Credo che tutti avvertiamo che siamo nuovamente in un passaggio molto delicato e molto difficile della vita politica e istituzionale del Paese
Siamo di fronte a un tornante che già abbiamo conosciuto in altre fasi della vita politica italiana
Un tornante nel quale la crisi della coalizione di governo e dell'assetto politico di quella coalizione sta trasformando sì
Di una crisi del sistema politico e questo è quello che stacca
E credo che questo si debba preoccupare molto preoccupare proprio il fatto che e sempre più ricorrente questo schema
E sempre più ricorrente uno schema politico chiede che in cui la crisi di chi ha la responsabilità di governare in realtà si trasforma in una crisi delle istituzioni in una crisi del sistema politico in una crisi all'assetto che faticosamente sistema cerca di da
Ora che tra centrodestra sia di fronte a un fallimento del proprio progetto politico mi pare evidente una platea di questo genere
Non credo che vi sia necessità diciamo di spiegarlo in modo lungo
Cioè lo dobbiamo insistere però per rendere evidente che c'è la è la crisi di un progetto non è vero che la destra non avesse un progetto per il governo del Paese
Sarebbe secondo me riduttivo rappresentare la crisi del centrodestra soltanto come una incapacità a governare che sicuramente c'è una inadeguatezza di classe dirigente che sicuramente c'è ho anche soltanto come fatalmente risulta diciamo dal dall'aspetto mediatico dalla rappresentazione mediatica una crisi come l'espressione di una conflittualità
Politica accentuata nella coalizione che certamente c'è ma che non è la causa e l'effetto della crisi di un
Di un progetto politico
Perché la destro Progetto politica in qualche modo ce l'aveva non sempre consapevole probabilmente non del tutto consapevole prima di tutto e Berlusconi che questo progetto incarna vasto progetto era abbastanza visibile ed è stato visibili
Progetto incardinato su almeno tra grande diciamo
Scelte
Un riposizionamento della collocazione internazionale del Paese
è stato tentato e in in una qualche misura anche come dire praticato
Come effetti però devastanti per il Paese perché
Quella Scelta di riposizionamento accertato leso
Profondamente quella complementarietà protezione Atlantico opzione europea che è stata per cinquant'anni diciamo la bussola del posizionamento internazionale dedita
L'aver rotto la logica dalla complementarietà vantaggio di una gerarchia di una subordinazione gerarchica dell'opzione europea vocazione atlantica si è tradotto in un riposizionamento politico che però l'Italia non ha dato di più sta dando di me perché in Europa
Siamo del tutto marginali senza che questo sia compensato da una funzione da un ruolo da un posizionamento sulla scena internazionale di cui si può sottrarre Manta
Secondo assai
C'era un'idea molto confusa ancora di più ma sera che sostanzialmente si potesse rimettere in moto il Paese attraverso una strategia che ricalca asse ipotesi del regolative che in altri Paesi con molta più determinazione e forza erano state ricca pratica
In realtà questo progetto è fallito perché per un verso non si è stati capaci di mettere in campo politiche di modernizzazione e di liberazione di energie e di risorse di superamento di strozzatura di fragilità
E di vincoli che il Paese si porta da tempo lunghissimo dietro e per altro verso quando si è intervenuto logiche dei e regolative in termini economici e sociali si sono prodotti degli scarsi risultato e appunto
Un buon una incapacità di di guida della della dell'economia del del modello di accumulazione che ci porta che ci ha portato in questi anni una condizione particolarmente preoccupante
Fa bene Nicola Rossi giustamente a richiamare elementi di di quadro di scenario che segnano una fase dinamica di cui l'economia italiana in qualche modo può avvantaggiarsi ma certamente una condizione di grandissima fragilità e debolezze
E terzo assai c'era il progetto di una ridefinizione dell'assetto politico istituzionale lungo modello anche qui uso delle espressioni diciamo
Di comodo poi le cose sono sempre più complicate e al tempo stesso più confuse ma insomma di democrazia post parlamentare insomma di una mutamento degli assetti e l'assetto politico istituzionale con uno spostamento di peso forte e
Determinato dalla dal dalle sedi diciamo parlamentari
Di rappresentanza democratica e a vantaggio diciamo dei luoghi di decisione dei ruoli di governo in una logica che in qualche modo anche per le caratteristiche del primo ministro diciamo non era immune da tentazioni di tipo plebiscitario
Tutte queste tra carte nessuno tra carrelli in realtà non hanno retto nessuna di queste tre scelte
Ha prodotto un disegno che si è stato capace di dare dei risultati
E oggi il Paese sconta una crisi di guida di direzione politica di leadership di di di di di collocazione internazionale di modello di accumulazione di assetto istituzionale che è evidente e sotto gli occhi
E è a crisi di un progetto politico ora il punto delicato di queste settimane Lipari questi mesi ma soprattutto in queste settimane e probabilmente nelle settimane prossime è che a questa crisi
La destra cerca di rimediare
Producendo uno Stato anche più grande cioè mettendo in discussione la democrazia della bipolare che faticosamente si era costruito che il disegno di riforma della legge elettorale che ci viene proposto
Di fatto scardinati sistema bipolare
Che rimane in vita naturalmente
Il sistema bipolare ci sono alcuni meccanismi che in qualche modo possono perfino essere presentati come un rafforzamento della logica di Pola si può spiegare che se metto lo sbarramento del dieci per cento alle coalizioni questo scoraggia la formazione di terzi poli per esempio non c'è però qualche fatto
Al di di in realtà riduce la dimensione bipolare al momento elettorale
Passato il momento elettorale quell'assetto bipolare può essere più facilmente scatenato da un sistema elettorale che favorisce la frammentazione politica infatti dalle rappresentanze partite sono tutte le cose che sappiamo abbondante
Questo
Comporta intanto una scelta io credo che non possiamo avere neanche un istante neanche un centimetro di situazione nel dire che noi dobbiamo far di tutto per sbarrare la strada questa previsione elettorale
So se ce l'ha non so se ce la faremo perché a leggere tonale come tutti sappiamo non è una legge costituzionale una legge ordinaria basta una maggioranza
Parlamentare la maggioranza parlamentare sulla carta c'è c'è una forte motivazione nel centro destra per fare questa legge del tutta di caratura politica evidentemente
Il grado di conflittualità che si è sviluppato in questi mesi all'interno del centrodestra è talmente alto che come il collegio uninominale il centrodestra non è in grado di garantire la convergenza di tutto il proprio lettorato su gran parte dei candidati che presenterà
Dov'è il problema
E quindi la possibilità per il centrodestra di tenere il massimo di consenso elettorale sta nell'essere distinte non avessero mi è chiaro che questa fortissimo come motivazione politica ora fa
E quindi
Questo spiega la determinazione questo spia del rischio la pericolosità e anche il fatto che possiamo trovarci di fronte nonostante la nostra battaglia che dovremmo fare in Parlamento e nel Paese rendendo evidente il carattere truffaldino di un'operazione che non è fatta per dare stabilità al sistema mai fatta unicamente per corrispondere una convenienza politica
Dovremmo denunciare dovremo fare una battaglia molto aspra e dura sapendo che naturalmente l'esito non è affatto sconta
Ora noi come rispondiamo
A a questo scenario
Un Paese che percepisce
La crisi della propria guida politica un Paese che percepisce un'assenza o comunque una fragilità di guida politica un Paese che si percepisce come tutti sappiamo più di sicuro più incerto più instabile
Per di più la risposta politica che
Da parte di chi ha la responsabilità di governare viene è una risposta che può a accentuerà tutti gli elementi di fragilità di insicurezza di frammentazione
Allora io penso che noi abbiamo intanto un problema proprio di
Direbbe prova la parola inglese di Muti di di di di cifra di di di tonno che dobbiamo che dobbiamo
Decidere
E cioè io penso che il centro sinistra debba preoccuparsi in ogni atto politico che compie da qui in avanti era già una preoccupazione lo che avevamo prima cercavamo di onorarla ma da qui in avanti se no me diventa decisivo essere quello di costruire costantemente e continuamente messaggi che trasmettono al test al Paese un messaggio di fiducia di speranza e di rassicurazione
Perché io avverto il rischio che una che i prossimi mesi possano prodursi produrre una una acutizzazione
Della percezione di insicurezza e di incertezza nel Paese nell'opinione
E se fino ad oggi
Questa percezione di insicurezza si è tradotta in buona misura diciamo in una in un nell'opinione pubblica
Nella consapevolezza che di questo era responsabile la destra e quindi si è soprattutto
Tradotta in una
Crisi dirà di credibilità e di fiducia della destra nel nel Paese non è detto che questo permanga così fino all'elezione
Ne possiamo avere anche una condizioni di incertezza di sicurezza di precarietà che a un certo punto investe una parte dell'opinione pubblica l'intero sistema politico
E quindi io penso che noi abbiamo bisogno di costruire appunto messaggio di rassicurazione di fiducia e di speranza parate la così capito Berlusconi che su questo sta scommettendo oltre ogni limite
Perché il discorso alla Camera
Era imbarazzante ma aveva questo obiettivo
Balla tante perché rappresentava un'Italia che c'è solo nella sua testa che non c'è però il senso era questo qui il senso questo qui e
Anche cogliendo le condizioni di miglior favore di cui parlava Nicola Rossi adesso
Nei prossimi mesi tutto il il messaggio che Berlusconi
Cercherà di trasmettere sarà che in realtà l'Italia ce la sta facendo si sta uscendo la curva passa è passata si ricomincia da vedere dei segnali è il centro sinistra che in realtà coi suoi messaggi catastrofici pessimisti è un è un elemento di freno e di che e di demotivazione questo sarà ecco non possiamo lasciare questo ragionamento l'urto
Cioè responsabile principale dalla
Diciamo una condizione critica e-mail nella quale il Paese si trova e quindi noi abbiamo credo il dovere di trasmettere un messaggio di fiducia di speranza di rassicurazione molto forte
Come lo possiamo fare
Io credo che lo possiamo fare in più modi ma diciamo ne indico tre per brevità
Certamente le primarie io penso che noi dobbiamo
Pensare di gestire così
Cioè le primarie come uno strumento con cui noi tempo puntiamo a costruire un rapporto positivo tra la politica e l'opinione pubblica lo le primarie come uno strumento con cui come diceva nella sua relazione
D'Amico puntiamo a dare legittimazione democratica uscendo dal come dire dal solo dal circuito tradizionale della legittimazione democratica e andiamo verso un rapporto elettori eletti che diciamo sia più attivo e che non veda nell'elettorato soltanto un soggetto passivo che esprime il massimo dalla propria partecipazione politica solo al momento del voto quando arriverà uno uno strumento di forte mobilitazione attivazione di energie e di risorse cioè lo dico perché
Sto girando tutti tanto meglio quando vado via di cui vado in Sicilia appunto per
Partecipare a manifestazioni per le primarie se malgrado di attivazione molto larga però avverto anche il rischio che ci sia ancora una impostazione che considera le primarie essenzialmente uno strumento come dire interno alla coalizione
Mentre noi dobbiamo concepirla pensarono uno strumento che parla al Paese uno strumento di corte che così noi portiamo tantissima gente votare io penso che ne porteremo molta di più di quello che si dice si crede
Tanto abbiamo allestito nove mila seggi
Già sono un'operazione democratica straordinario lo Stato con il suo apparato nei attrezza sessantaquattro mila quando si vota
Che una coalizione politica sulla base soltanto di un'azione volontaria come fanno i partiti allestisco a quasi dieci mila seggi è già di per sé un fatto straordinario di democrazia che noi dobbiamo essere capaci di valorizzare e che
Non so
Cosa facciamo a dire se ci sono dieci mila seggi presumo che non porteremo una persona votare per Sergio ma qualcosa di più le dimensioni no
Possono essere dimensioni significative di partecipazione che diciamo seminano non sono in grado di legittimazione di Prodi molto forte con tutti gli aspetti positivi che
D'Amico indicava nella sua nella sua relazione anche come fatto proprio diciamo di legittimazione dell'intera coalizione agli occhi dei agli occhi dei cittadini in un momento in cui tra l'altro tutto il dibattito sulla legge elettorale rischia di apparire ai cittadini come un un confuso litigio tra partiti politici e l'esito può essere invece un esito di servire spie da questo punto di vista io penso alle primarie nelle dobbiamo pensare concepire così
Secondo io penso che
La battaglia sulla Finanziaria poi l'ultimo l'unico e ultimo impegno politico parlamentare che il Parlamento affronterà a parte la legge elettorale
Se si vota al nove aprile non è il primo febbraio abbiamo Parlamento chiude quindi chiaro che nella Finanziaria diciamo l'impegno io penso che noi dobbiamo
Riuscire a dare un profilo che sia molto già connesso insomma cordoni impostazione che dava qui adesso
Nicola
Che sia molto connesso al progetto di governo alla proposta che noi facciamo che insomma non sia schiacciato soltanto sulla congiuntura anche se io penso che la dovevo fare uscire due messaggi forti
D'accordo anche qui con sottolineatura che faceva danni con la sua relazione prima questione noi dobbiamo porci il problema di una finanziaria che serva alla crescita perché il problema principale di questo Paese un Paese che non cresce
Detto così è ovvio non è così ovvio perché noi tradizionalmente siamo stati abituati a pensare la finanziaria più fina più come dire orientata sul versante della redistribuzione che non dell'accumulazione
E siccome in un Paese che non cresce è un Paese che nordiste Bush niente o meglio distribuisce debito l'unica cosa che corre distribuire un Paese che non cresce il nodo della crescita per una questione fondamentale
E quindi io credo che noi dobbiamo caratterizzare in primo luogo la nostra battaglia sulla Finanziaria intorno a tutte le misure e provvedimenti le proposte che sono finalizzate a rimettere in moto un meccanismo di accumulazione che afferma tanto più
Che qualche segnale dice che ci sono delle condizioni più favorevoli a maggior ragione
A maggior ragione
E secondo noi dobbiamo però rendere anche evidente che questa questi anni
In un Paese che non è cresciuto c'è stata una politica redistributiva Contra
Questo è quello che è accaduto
Che hanno pagato ceti bassi anche i ceti medi solo ceti bassi a vantaggio di un olio oligarchia di ceti alti
E c'è un problema redistributivo che non può essere come dire non affrontato da questo punto di vista la questione dei trasferimenti agli enti locali dei Taliento Calì io credo che l'abbiamo frontale così
E poi una politica redistributiva soltanto in parte si fa con incrementi monetari di reddito come sappiamo tanto più diciamo quei vincoli di bilancio che abbia le due leve fondamentali di redistribuzione accanto a un incremento monetario che non può che essere contenuto solo la leva fiscale e la leva redistributiva sul piano sociale diciamo dei servizi il io penso che
Queste due questioni crescita e come si riavvia una politica redistributiva che che blocchi la tendenza di questi anni ha una veste i voti una redistribuzione socialmente iniqua son le due cifre intorno a cui noi dobbiamo costruire un messaggio che anche questo sia un messaggio di rassicurazione e di speranza
Il Paese può tornare a crescere e paese può anche come dire essere più giusto
E infine la terza questione che
Io penso sia una questione rilevante
è come il centro sinistra
Si presenta gli ha detto e queste incrocia fortemente anche
Il passaggio della legge elettorale
Perché noi in questo ultimo anno
Abbiamo avuto
Diciamo duetta due processi
Di segno opposto
Per un verso la coesione dell'Unione del centrosinistra è cresciuta
è cresciuta perché Prodi
è venuto lasciato la Commissione ha terminato il suo funziona Commissione è divenuto a tutti gli effetti della coalizione il fatto di stare sulla scena tutti i giorni o fattore coesivo di per sé è cresciuto perché le elezioni amministrative del due mila quattro e poi soprattutto l'azione regionale due mila cinque hanno prodotto non solo una vittoria elettorale ma intorno a Vittoria l'incardinamento dell'Unione in termini molto più strutturate così
è cresciuto perché Prodi è avvenuto avviando giustamente con la fabbrica del programma e non solo quello un'elaborazione programmatica che via via di è un fattore coesivo quindi oggi il centro sinistra si presenta assai più unito
Oggi mancano diciamo le distonie quotidiani ma certamente più unito di quanto nolo fosse due o tre anni fa no
La vicinanza del della le azioni delle lezioni ci aiuta ante marcia
Però in una centro sinistra che ha conosciuto una crescita diciamo della sua coesione come coalizione e invece non abbiamo avuto il bloccarsi
Del progetto politico dell'Ulivo e cioè del progetto politico di dare alla coalizione quella guida che di né determinasse il profilo politico la solidità AG
Io penso che questi mesi ci dicono che quel progetto nello dove morì Lanza
E con molta forza perché questi mesi hanno dimostrato che una coalizione può essere più unita ma se non ha una guida solida e forte
In termini culturali politici e programmatici quella coalizione e molto più esposte a fattori di fragilità e di destrutturazione
Questa questa considerazione viene sia guardando il centrodestra sia la vita del centrosinistra di questi mezzi
Nel centrodestra la crisi del centrodestra è la crisi della funzione centrale che Forza Italia aveva assolto in una prima fase
Nel momento in cui Forza Italia come perno principale di quello schieramento è venuto indebolendo sì
In primo luogo sul terreno elettorale poi via via
Su molti fronti centrodestra è diventato sempre più diciamo
Debole
Centrosinistra
In questi mesi non abbiamo visto svilupparsi una competizione
Dentro il centrosinistra
Che rischia spesso di andare oltre la dimensione fisiologica
E e che è un elemento di Obiettivo indebolimento della della tenuta della coalizione
Può perfino essere utili per perdere qualche voto in più
Ma può essere pericoloso per la tenuta della coalizione
Dal giorno dopo le dell'elezione e anche prima
O più forse addirittura si modificasse la legge elettorale
Che accentuerebbe tutti gli elementi di competizione ancora di più perché appunto è una legge attuale pensata per accentuare i fattori di distinzione partitica le liste da quello che sappia allora io penso che noi dobbiamo rilanciate con forza il disegno
Cui abbiamo lavorato in questi anni e cioè quello di costruire un grande soggetto riformista che sia capace di guidare la condizione
Da questo punto di vista io penso che
La vicenda di questi mesi fa giustizia di un di un input di un'impostazione che nel mese di agosto
A un certo punto net tra luglio e agosto è stata data dal dal dibattito soprattutto sui giornali no intorno all'intervista di Monti si è sviluppata una discussione il cui ragioni cui si senso era il bipolarismo funziona se i due poli sono guidati dei centristi non è così
Il bipolarismo funziona se i due poli sono guidati da due forze principali il cui profilo è un profilo coerente con la fonte la finalità l'obiettivo del campo che guida è una cosa diversa
E Lippi e quindi il problema dal centro sinistra e di essere guidata da una grande forza riformista non di essere guidato ai centristi
Attenzione
Secondo me non convincente quella che è stata offerta difetti fatti insomma i politologi che mi pare che sia anche facilmente cadute
Ora io penso che noi dobbiamo rilanciare questo questo progetto politico
Se la legge viene la tua elettorale rimane com'è oggi il rilancio di questo progetto politico è molto affidato alla fase successiva alle elezioni non mi pare di vedere prima detenzione grandi margini per rilanciare più di tanto
Ma se invece c'è un cambiamento a leggere tonale io penso che noi dobbiamo porsi il problema chi interrogarsi quanto me
Se quel progetto non debba essere rilanciato a partire già dal modo come ci si presenta alle elezioni con una nuova leggere
Perché di fronte a una legge elettorale che accentua gli elementi di frammentazione
E quindi tutti i fattori competitivi che possono essere di vari canti nel centro sinistra
Io penso che l'ipotesi di riprendere il disegno
Che ci ha portato alla presentazione della lista Uniti nell'Ulivo le elezioni europee correzione regionali sia una questione che non può essere al quanto meno proposte e discussioni poi è chiaro che ciascuno può rispondersi come è una proposta che in interroga più soggetti è un progetto il cui esito dipende dalla risposta che i soggetti da basta soltanto che ci pensa e ci crede a uno
Però io penso che noi quando dicono etico democratici sinistra questo devono merceologia
Che ha una diciamo pro Out uno scardinamento del sistema politico ed elettorale che la destra con cui la destra tenta di uscire dalla crisi e noi abbiamo la responsabilità di rispondere con una proposta che sia invece coesive ad aggregare
E penso che dobbiamo sollecitare gli interlocutori di questo progetto riflettersi e verificare questa possibili e anche questo lancerebbe appunto è un modo per lanciare un messaggio di fiducia e di speranza perché una legge elettorale che si traduca in un'accentuata ulteriore
Moltiplicazione di partiti con compete con tutta la complessa questo comporta non è una cosa che trasmette un messaggio di fiducia e speranza al Paese come il nostro paese tutto ama meno che la moltiplicazione dei partiti politici e l'accentuazione la competizione tra partiti politici e quindi abbiamo il dovere di dare ma di lanciare un messaggio che sia in controtendenza via un segnale e un segnale vedremo cosa maturerà nelle prossime settimane io penso che la battaglia sulla legge elettorale dobbiamo fare tutto perché penso che bisogna cercare in ogni modo di sbarrare il passo a questo che rappresenta davvero un fattore di ulteriore crisi del sistema politico istituzionale sulla base anche dell'esito di questa battaglia vedere i passi successivi io penso infine che per tutto il ragionamento che ho fatto
La cifra che deve muovere
L'azione politica dei Democratici di sinistra è quella di continuare a lavorare per costruire l'unità dei riformisti
Poi questo progetto politico si può inverare in forme organizzative diverse e in tempi diversi
Questo progetto politico io penso che noi su cui abbiamo investito scommesse in questi anni non dobbiamo abbandonarlo perché tutto ciò che sta intorno a noi ci dice che questa è un'esigenza obiettiva per dare appunto al Paese quella stabilità politica e quella guida politica riformista di cui il Paese ha bisogno grazie
Grazie a Piero Fassino ora la parola Stefano Ceccanti per l'ultima comunicazione segue poi Enrico Boselli
Tre punti ciascun punto tre flash
Primo punto
Brevi considerazioni tecniche sulla legge elettorale
Secondo punto qualche prima valutazione per l'azione
Terzo punto qualche esempio che c'è venuta dall'analoga vicenda francese del mille novecentottantacinque mille novecentottantasei
Primo punto primo flash cosa cambia dal punto di vista dell'elettore
Dal punto di vista dell'elettore scompare qualsiasi rapporto con la coalizione
L'elettore vota solo il partito e di conseguenza la coalizione solo un evento successivo
Per mero accordo partitico che si evolve nel corso legislature
Ma scompare anche il suo rapporto con una letto ben identificabile perché le liste bloccate lunghe
Significano in sostanza un rapporto reciprocamente deresponsabilizzante i primi delle liste sanno di essere letti di sicuro gli ultimi eretti sanno di non avere nessuna chance
Secondo punto cosa cambia dal punto di vista dei singoli partiti non solo i singoli partiti confezionando le liste pre determinano l'esito immediato ma col gioco delle opzioni lo determina anche dopo il voto
Perché scompare il vincolo che c'è per la poppata proporzionale di candidarsi in al massimo tre circoscrizioni allora basta prendere il gruppo dirigente centrale di un partito
Fargli fare al segretario le ventisette andatura ventisei circoscrizioni è nella segreteria candidarlo in dieci quindici e splendidamente più o meno
Tua nelle circoscrizioni dove siete andati meglio lì fatti optare il segretario membri la segreteria nelle circoscrizioni dove siete andati peggio quelli che avevo avevate programmato che dovevano uscire escono lo stesso
Quindi è un sistema appunto in cui gli eletti vengono designati in larga parte dopo il voto grazie al gioco delle opzioni
Quindi diciamo se c'era una critica al Mattarellum i candidati nei collegi uninominali paracadutati
Diciamo violo la libertà dell'elettore qui siamo un sistema che all'estremo pianifica questo sistema
Terzo punto cosa accade dal punto di vista della assegnazione dei seggi
Da questo punto di vista vinto so che si vince si prende il premio con un voto in più
L'altra critica al Mattarellum bisogna imbarcare tutti per fare coalizioni per vincere non per governare qui è espansa all'estremo cioè bisogna inventarsi anche delle liste minime
Per riuscire a prendere un voto in più
E poi c'è non casualmente la soglia del premio
Trecentoquaranta seggi
Alla Camera
Quindi chi vince a venticinque seggi di margine
Quando cui noi sappiamo col Mattarellum con gli stessi risultati elettorali arriviamo tranquillamente a tre ottantatré novanta
Quindi mentre col Mattarellum
è pensabile che le forze radicali bisogna mettere dentro le coalizioni ma non sono determinanti in seggi dopo il voto
Viceversa qui diventano ancora più determinanti quindi tutte le cose che ha detto Nicola Rossi sulla politica economica
Con trecentoquaranta seggi non si fanno ammesso che le vogliamo fare non le facciamo quindi viene azzerata la relazione di corrosi per cui per mantenere la validità dobbiamo batterci contro riforma elettorale almeno per questo
Secondo punto
Qualche prima valutazione per l'azione
Primo flash è evidente che questa roba risponde esclusivamente a una logica partigiana
Anzitutto elimina il voto maggioritario per rimediare al deficit che il centrodestra hanno normalmente per il il voto proporzionale voto maggioritario ma questo diciamo è parzialmente compensato dal diverso costo seggi che non abbiamo nell'uninominale perché noi vincendo e non nostre regioni con quote maggiori del sessanta settanta per cento dei collegi abbiamo a parità di collegi bisogno di più voti
Il vero aspetto partigiano e soprattutto quello del premio
Cioè questa legge fatta perché noi siamo in grado di prendere trecentottanta trecentonovanta seggi e dobbiamo poterne prendere solo tre quaranta
E quindi questo vuol dire a inizio legislatura che il centrodestra quaranta cinquanta seggi in più per il solo effetto il cambiamento della legge ma soprattutto conta sul fatto che lo non duriamo cinque anni perché abbiamo solo venticinque seggi di maggioranza
E quindi abbastanza evidente che
L'opposizione non può che essere frontale a questo tipo di cosa certo
Evidentemente quelli che ci guadagno quaranta cinquanta seggi hanno un forte elemento di coesione per andare avanti e per approvarsi era certo la Camera ce lo scrutinio segreto in Lombardia Veneto in Sicilia i seggi a disposizione centrodestra diminuiscono
E quindi qualche margine c'è
Secondo punto ne consegue che noi dobbiamo affermare che questa legge non è emendabile
Cioè non ci può interessare emendare una cosa per ridurre il danno perché il danno non solo per noi ma per il Paese
Inemendabile terzo punto ne dobbiamo decidere
La selezione degli argomenti che vogliamo usare a seconda delle diverse fasi una battaglia quindi abbandoniamo in questa fase di battaglia nel Paese
Argomenti che secondo me non non colpiscono più di tanto come il dibatto se bisogna cambiare legge elettorale inizio alla fine cioè sono argomenti anche senza di ma non un senso
Il i veri argomenti sono quelli che rottura del rapporto candidato eletto nel collegio
Distruzione la governabilità
Perché i venticinque seggi limitati non danno nessuna garanzia
Poi ci sono gli argomenti di incostituzionalità che sono argomenti acque cioè dell'argomento anche un po'terroristico ma non infondato del doppio premio
Un sistema che prevede due premi sganciati l'uno dall'altro uno per la Camera per il Senato con l'indicazione di un premier se una coalizione vince alla Camera indicando un premier e l'alta vince al Senato indicando l'altro qualcuno mi deve spiegare come ne usciamo
Poi ci sono gli argomenti di incostituzionalità che valgono come argomenti soprattutto per l'eventuale fase successiva Erika penso che qui ci possa essere un mobilitazione giuristi con l'indicazione anche di questi punti
Anche perché voglio dire alla figlia c'è sempre anche un giudizio capo dello Stato in sede di firmare la legge qui noi abbiamo l'elemento secondo me non discutibile d'incostituzionalità che la previsione di un premio per il Senato che comporta il ritornare le Regione riassegnare i seggi alle Regioni quando la Costituzione vigente dice che il Senato è eletto a base regionale
Quindi si è eletto a base regionale non è che si può spostare seggi dalla Südtiroler Volkspartei ora forse a Forza Italia il Trentino Alto Adige inserito al premio
Poi ci sarebbe il problema anche che
Mentre oggi io non ho mai trovato incostituzionale scrive nove del premier sulla scheda è un impegno politico scrive così come una scelta politica il rettore Finazzi o meno della scelta
Se invece c'è un'indicazione preelettorale il premier
Dato politico e da un dato politico dicendo un dato giuridico c'è un premio in seggi io do un premio in seggi rispetto a a una promessa politica e qui secondo me c'è o ci sono degli elementi di
Violazione del principio la sovranità popolare perché si promette una cosa che non si può dare una coalizione può prendere il premio indicando un premier che andare alle consultazioni al Quirinale propone subito un altro premier e il premio se lo tiene
Terzo e ultimo punto
Cosa accade in Francia nel mille novecentottantacinque mille novecentottantasei quando François Mitterrand fece la stessa cosa
Anzitutto avvenne un qualcosa che da me non accadrà
Ci fu qualcuno che da uomo di Stato si dimise
Michel Rocard ministro dell'agricoltura si dimise scrivendo un articolo sulle mondo dicendo che non si poteva violare da Pati uomini è stato la logica che il consenso sulle regole si rompe a fini di parte ovviamente non noi non ci sarà nessuno è il governo che farà questo non lo farà neanche il presidente della Camera che d'estate ci ha detto che si discute si concordano i programmi tra le coalizioni opposte e ora fa il regista del bipolarismo sulle regole quando in un Paese normale si fa il bipolarismo sui programmi
E il consenso sulle regole
Seconda cosa che è successo in Francia fu che Ischia viene gollisti per reagire ritorna proporzionale fece una lista unitaria
Sono i vi sfidiamo con la logica maggioritaria anche se avete imbrogliato presero la maggioranza assoluta dei seggi con sistema proporzionale
Terza cosa che accade dissero in campagna elettorale che la prima cosa che avrebbero fatto tornati al governo era di cancellare quella legge e di ripristinare il collegio uninominale a doppio turno cosa che fecero secondo me
La prima cosa appunto nessuno si dimetterà la seconda la terza forza dovremo proporla grazie
Grazie grazie a Stefano Ceccanti ha ora la parola Enrico Boselli segue poi Enrico Letta e Umberto Ranieri
Non sono alto con non sono altro come Piero ma diciamo qualche difficoltà c'è la però ha una voce molto peggiore della sua quindi
No cari compagni cari amici
Natale D'Amico
Nella relazione che che hanno scontato la parte che non scontata alcune tra
La relazione
Io condivido
Convincente bella ha iniziato dicendo che che molte cose sono cambiate
Rispetto ad un anno fa
All'analoga Assemblea di libertà uguale di un anno fa
è vero diciamo anziché è verissimo
Sono cambiate molte cose per il Paese per la politica italiana
Ed anche per il centrosinistra cioè per la coalizione che noi rappresentiamo unione che vogliamo far vincere il prossimo aprile
Le cose che sono cambiati in peggio per il Paese le ha descritte
Piero poco poco fa io non non ritorno su quello perché credo che sia un'analisi ampiamente condivisibile e anche molto giusta
Recessione economica spesa pubblica fuori fuori da ogni controllo una legge elettorale è una legge finanziaria pre elettorale fatta da un governo che si sente provvisoria
Sono cambiate molte cose per la politica italiana
Perché quest'anno rispetto allo scorso anno abbiamo avuto in in mezzo le elezioni regionali
Che hanno diciamo rappresentato
Una straordinaria vittoria
E che seguono altre due elezioni amministrative con altrettanto seppure non così nette vittorie nel due mila due due due mila e tre
E tutto questo ci porta a dire che questa maggioranza di centrodestra NI fatti Mino minoranza nel Paese perché non c'è stato un voto dal
Dalle politiche che abbiamo svolto quattro anni e mezzo fa dove il centrodestra non sia stato sconfitto
Unione
Anche qui
Molto è cambiato perché è nata l'Unione ed è scomparso L'Ulivo
In questo anno dopo la vittoria dopo il successo della lista dell'Ulivo alle europee
E dopo anche il successo della lista dell'Ulivo alle regionali ecco qui
C'è un unico punto che io considero debole della relazione di di di Natale non me ne vorrà
E che noi dobbiamo riflettere in maniera aperta molto
Molto chiara sulle ragioni per cui l'Ulivo è scomparso dalla vicenda politica che ci ha visto protagonisti
Se non rifletteremo su questo
Sarà molto difficile poterlo rilanciare come ha chiesto Piero giustamente
Ecco io prima di di dire qualche opinione sulle ragioni per cui l'Ulivo è scomparso
Con la consueta franchezza che che ispira anche la nostra nostro dialogo
Voglio anche ripetere quello che io voi conoscete la l'audizione mia del mio partito
Su su questo punto io ho sempre considerato necessario che in Italia
Dare al riformismo quella vocazione maggioritaria
Che nella sinistra nel centro sinistra non ha mai
è una
è una vocazione maggioritaria che riformismo ha avuto in tutti i grandi Paesi europei
In Italia no per ragioni che sono legate alla storia
Non solo di Livorno ma probabilmente molto prima anzi certamente molto prima
E questo lo dico non solo per la necessità di dare alla nostra coalizione un timone riformista che assolutamente indispensabile
L'altra novità tra un anno e l'altro sono le primarie
Molto importanti penso che che vada sottoscritto quello che è stato detto a questo proposito stamattina
Il sedici ottobre un appuntamento di grande rilievo anche se le primarie non risolvono la questione della guida riformista della vocazione maggioritaria del riformismo nella sinistra e nel centrosinistra
Ieri prima del convegno prima dell'Adda discussione stamattina si è svolto qui un conto qui dibattito sulle questioni eticamente sensibili
Come relazione di Torino
Gli interventi di intimo atto tour civile che tanti altri
E io sono d'accordo con Tonini su due cose la prima che questo tema ha assunto un rilievo politico di prima grandezza
La seconda
Che il centrosinistra non può rifugiarsi nel proclamare di essere per la libertà di coscienza e condannarsi così ad una sorta di afasia
A fronte di quella che io giudico una vera e propria offensiva neo integralista
Che le destre vogliono utilizzare per potersi lanciare perché il terreno
Su cui si sono misurate in questi anni come ricordava Rossi cioè quello dell'economia
Il terreno di scontro in quel terreno hanno registrato solo fallimenti topo fallimenti
E invece ritengono che sulle questioni e la morale
Di poter essere molto più forti e di poter contare sul sostegno culturale della chiesa
E il centro sinistra non può chiamarsi fuori ma deve fare delle scelte precise su questo terreno come del resto ha fatto con grande coraggio Romano Prodi
Mostrando che si può essere cattolici ma anche laici e liberati sul tema dei PACS
E questa offensiva neo integralista io non saprei definire in un altro modo che si è sviluppata in occasione del referendum sulla procreazione assistita avuto
Ricadute di grande portata sulla politica italiana
Voi come sapete
Noi noi insieme radicali e gli altri socialisti ne abbiamo compreso i contorni e stiamo cercando di contrastarla apertamente
Sulle scelte che abbiamo fatto noi
Qualche giorno fa Franco Monaco ha scritto al direttore del Riformista Antonio Polito
Io non ricordo perché quella mattina non riuscì a leggere l'articolo telefonai a Villetti che voi conoscete che si guarda mi hanno detto che c'è un commento di Monaco che ci riguarda
Leggilo che dovremo rispondere letti che insomma diciamo non è sempre brevi mandò un messaggio lapidario qua no manda un messaggio abbia che ricordo S si deve sottoscrivere dalla a alla sette
E Monaco lo leggo perché ci riguarda
Scrive è del tutto evidente
Che l'archiviazione dell'Ulivo ha letteralmente ferito a morte l'ospite
E sono dovuto repentinamente riconvertire la propria prospettiva strategica
Dopo più congressi segna celebrati nel segno dell'Ulivo
E senza la lista unitaria lo scrissi a posto non solo e non tanto il problema pratico
Della soglia elettorale del quattro per cento ma quello politico di darci un nuovo orizzonte strategico aveva una sola strada schivi e Monaco quella dell'unità socialista e dunque della ricongiunzione con il Nuovo PSI
Restituito la più alla sua più naturale collocazione nel campo del centrosinistra è quello di una convergenza con i radicali in nome delle antiche comuni radici laico libertà punto
Io ho citato questo passo di Franco Monaco perché in questa ricostruzione che tra l'altro e anche molto attente anche rispettoso del nostro ruolo
Si tende a interpretare le nostre scelte di oggi a favore di un soggetto laico socialista liberale e radicale come una sorta di seconda est che si sarebbe reso inevitabile dal tramonto del progetto dell'Ulivo o detto in altri termini
La prospettiva che ci siamo dati più che una nuova strategia sarebbe piuttosto una ritirata strategica
Io non credo che si tratti di una ritirata
è una risposta strategica
Dato che era venuta come
Una reazione che come un azione potrebbe apparire anche un ripiegamento io ripeto non credo che sia così
Perché vedete il progetto dell'Ulivo
Aveva trovato la sua profonda ragione d'essere non solo come diceva un istante fa come più volte ricordato Piero nel dare un forte timone strategico ad un'alleanza plurale
Io penso che sarebbe
Diciamo più realistico definire un'alleanza eterogenea ma anche nella volontà di superare quegli storici steccati
Tra cattolici impegnati nella politica in quanto tali e laici credenti e non credenti che noi ci trasciniamo dietro dagli albori del nostro Stato unitario con l'Ulivo sarebbe finita
Almeno nel centrosinistra la stagione del partito cattolico del partito dei cattolici questo era un obiettivo fondamentale per introdurre una nuova dimensione laica del confronto politico
Ma ad un certo punto come si è ben visto ed è qui la mia critica non essere stati sufficientemente chiari l'Ulivo va in crisi
Perché la Margherita decide di bloccarne il Processo ponendo uno stop alla presentazione delle liste delle liste
Vita ristretto
Questa scelta lo dico con con con rispetto
Anche con con il rispetto dovuto perché insomma considerare questa scelta come il frutto di di di una volontà di visibilità da parte di Francesco Rutelli gruppo dirigente mi pare francamente modo per
Facciamo per non affrontare il problema
Questa scelta in realtà ripropone all'interno del centro sinistra una divisione del lavoro
Tra il centro e la sinistra
Che l'Ulivo voleva superare ma vedete la divisione del lavoro tra il centro la sinistra calata nella storia d'Italia porta la sinistra ritrovare la propria identità né confini dell'antico movimento operaio
Nell'ambito della socialdemocrazia europea e il centro
A ridefinire sì nel calco della grande tradizione del cattolicesimo democratico italiani
E a riconferma di questo ritorno a quelli che potremmo definire ancoraggi forti
E di vari canti della storia c'è la presa di posizione di Francesco Rutelli sul referendum sulla fecondazione
Che pone la Margherita come lo furono popolari democristiani in sintonia con i valori e i principi della Chiesa cattolica
Tutto questo non è avvenuto nel vuoto
Ma nel contesto di una offensiva insomma delle c'era chi ecclesiastiche che scendono direttamente in scena come attore politico e arrivano dare una precisa indicazione di voto quella dell'astensione nel referendum
E questa
Scelta si rivela tatticamente vince
Vedete non è il laicismo
Ma è una concezione laica dello Stato che vacilla nelle urne
Con la diserzione di tre quarti del corpo elettorale
E in questo modo sembra aperto la strada ad una influenza forte
Del cattolicesimo in Italia un caso unico le grandi democrazie europee con la possibilità di trasformare alcuni valori della Chiesa che per carità tutti noi rispettiamo in leggi dello Stato
La sfida è una sfida aperta e questa sfida non può e non poteva che dividere e mettere in crisi l'Ulivo
Le gerarchie ecclesiastiche pensano di aver posto nuovamente per le basse diciamo per rilanciare una loro egemonia
E per il momento perché lo vediamo su punto doveri in entrambi gli schieramenti partiti che presidi non la marca cattolica
Così qualsiasi sia lo schieramento che prego che prevarrà accetto Sisto centrodestra la chiesa la Conferenza episcopale può comunque esercitare la sua influenza determinante
Ma in prospettiva non si può escludere persino ad una fine imminente di quel quel fragile bipolarismo italiano è una ricostruzione di un partito cattolico di centro nuovamente arbitro della contesa politica io vedete non voglio dire che
Vi sia stato una sorta di causa ed effetto
Fra l'Ulivo e questo nuovo protagonismo ma e rileggendo
A distanza ciò che è avvenuto oggi a mente più fresca
Si può ritenere
Che non sia stato almeno io lo ritengo indifferente sulla crisi avvenuta nell'Ulivo l'atteggiamento della Chiesa molto preoccupata di una completa laicizzazione della politica italiana e dimessa dell'impegno dei cattolici
Caro D'Amico di fronte a questo processo non si può far finta che nulla sia accaduto
Non si può accettare che l'Unione subisca passivamente le conseguenze di questa offensiva e che si adatti ad accettare le condizioni che sono state dettate dalle gerarchie cattoliche
E
Non si può non ipotizzare che l'Ulivo risorge come
Camera di compensazione fra sinistra socialdemocratica il centro cattolico
Ecco io penso invece che occorra replicare con una forte iniziativa che riproponga in tutta la sua interezza l'esigenza di affermare la dimensione laica della politica
Del resto noi non era sfuggita ma non solo
Sapete le forze che hanno concorso nel promuovere quel referendum
Da ulivisti convinti non era sfuggita questa offensiva l'integralista diventammo promotori del referendum insieme a Pannella Bonino e Capezzone Cappato e
Soprattutto i Democratici di sinistra
L'Ulivo era ed è una creatura laica della politica
Se le viene messa in discussione questa dimensione come ne ha fatto la Margherita e tutto il Progetto ad entrare in crisi
Noi non abbiamo cambiato strategia ma abbiamo posto tutte le nostre energie sulla frontiera sulla quale l'Ulivo è stato sconfitto quello della laicità della politica ed è solo con un profilo laico
Arrivo al punto a mio giudizio che l'Ulivo può tornare ad essere la strategia Vincenzo
Nel frattempo si stanno muovendo forze che che con la modifica della legge elettorale vogliono anche insidiare la vittoria annunciata del centrosinistra
E dopo la crisi dell'Ulivo ci possiamo attendere un attacco in grande stile al bipolarismo Piero l'ha detto lo dico anche io in modo forse ancora più brutale vedete
L'Italia dopo dieci anni di bipolarismo corre un grande rischio
Questa legge
Può introdurre germi nella prossima legislatura
E mettere in crisi questa grande speranza io ho sempre pensato da proporzionalista che gli italiani sono più liberi
Con la possibilità di scegliere attraverso il bipolarismo il Governo che li governa per i cinque anni
Non è venuta meno la libertà è cresciuta la libertà per tutti
Torna l'idea di un grande centro che in Italia non può che essere fortemente legato ad una matrice ad una tradizione cattolica
Quindi difesa della laicità
Il sostegno al della democrazia dell'alternanza sono diventati gli aspetti di una battaglia unica che tutti gli ulivisti senza alcuna incertezza si devono a prestare a comporre
Noi comunque siamo già su questo fronte e penso cari amici e cari amiche e cari compagni libertà uguale che non resteremo Sonni
Grazie grazie a Recco Boselli
Ha ora la parola Enrico Letta
Segue Umberto Ranieri
Ma ovviamente l'intervento di Enrico Boselli gli ascoltatori
Penso che ha interesse
Spinge a cambiare alcune delle
Degli argomenti che voleva usare questa mattina e quindi credo che lo farò senza perdere del tempo recupero rispetto alle cose che volevo dire ma credo che le cose che ha detto che sono molto importanti spingono il dibattito naturalmente
A prenderle completamente in considerazione voglio però sarò complessivamente sintetico a partire dal passaggio chiave che ha fatto Piero Fassino nel suo intervento esso sul modo col quale in questi sei mesi noi dobbiamo affrontare il passaggio chiave che quell'elezione delle primarie del rapporto col Paese soprattutto perché è evidente che la finanziaria che il governo ha congegnato è una finanziaria piena di ammiccamenti a tutti i pezzi della società italiana
Non sottovalutiamo il passaggio sulla diminuzione degli stipendi ai politici è un passaggio che verrà fatto oggetto di grande battage pubblicitario che è giusto che dobbiamo votare che io dico dobbiamo votare ma che è un passaggio rispetto al quale misto a tutti gli altri tanti ammiccamenti si riprende la questione delle pensioni minime si riprende la questura questione del bonus per il secondo figlio tutte questioni da manifesto elettorale punto non c'è nulla di strutturale va su tutte questioni organizzate per la campagna elettorale credo quindi che da parte nostra non va sottovalutato questo tema
E dobbiamo fare due operazioni contemporaneamente da una parte una opposizione che sia soprattutto lavoro di informazione dobbiamo essere in grado di spiegare ai cittadini italiani che questa è una finanziaria che aumenta le tasse
Perché questa è una finanziaria che tagliando radicalmente gli enti locali come fa porterà un aumento delle tasse locali e dobbiamo essere molto chiari nel dire che nel momento nel quale l'energia è la questione chiave della competitività del Paese
Quella tassa sul tubo con la quale il governo intende in tre anni e portare a casa due miliardi di euro bene quella tassa sul tubo avrà un effetto l'anno prossimo sulle bollette elettriche delle famiglie delle imprese della competitività del Paese siccome
Tra l'altro questo avverrà lo vedremo e i cittadini lo vedranno credo che questo sarà lì l'impatto evidenti da una parte e informazione denuncia che dovrà essere netta e forte da un'altra parte anche la capacità da parte nostra di dire per esempio che il Governo è finalmente venuto su una cosa che tutti insieme
L'Ulivo all'Unione da ormai due anni stanno dicendo pecche
Il passaggio chiave nel nostro Paese quell'intervento sulla riduzione delle tasse sul lavoro elemento che può scoccare far ripartire l'economia italiana ed allo stesso tempo
Capacità ai lavoratori di avere sui consumi maggiore potere è evidente che il fatto che il Governo oggi vada a toccare questo tema
E dimostra che avevamo ragione due anni fa avevamo ragione l'anno scorso che questi temi oggi vengono usate vengono usati alla fine male
Ma io ritengo e entro
Rapidamente nel merito politico dalla nostra discussione che noi abbiamo davanti la settimana clou che sarà la settimana dell'undici ottobre del sedici ottobre in cui in cinque giorni ci giochiamo molto del nostro ci dobbiamo molto del nostro futuro sulla legge elettorale sulla quale
Così ha detto Stefano
Ceccanti sono chiarissime confermano quello che abbiamo sempre pensato in questi tempi Patruno dire venendo da una regione alla Toscana che l'ha sperimentata per la legge elettorale pessima tutti pro con grande sincerità pessima come metodo di selezione dei gruppi dirigenti FS ma come inviato assolutamente allargato tra l'elettorato e i le istituzioni credo che la necessità anche da parte nostra su questo di essere nettissime nel dire che c'è bisogno di recupero di partecipazione è un fatto invece assolutamente netto sapendo che su questi temi e su queste questioni ci giochiamo quasi gran parte di quello che abbiamo costruito in questi anni l'undici ottobre
Nessun ammiccamento io credo che sia già un risultato importante che l'Ulivo l'Unione ha dimostrato unità su questi punti io credo che vada del dato atto anche i proporzionalisti che sono trattino ad essersi comportati fino adesso in modo corretto e credo che sia un fatto importante
Dobbiamo anche non riflettere a questo punto in modo un po'più serio sul tema leggi elettorali in vista del futuro io lo butto qui siccome penso che il maggioritario sia utile ma penso anche che il maggioritario come è stato in questi dieci anni ha avuto un sacco pieno crepe
Io comincio a pensare che noi dovremmo tra di noi stabilire tavolo di discussione che ci porta a dire che se vinciamo le elezioni con qualunque legge elettorale vincessimo con questa fu quella cambiata
Andare a usare l'unico sistema elettorale che ha dimostrato eviterà di funzionare alla grande che è quello con il quale il diciamo di sindaci nelle città italiane possa essere a questo punto tema concreto
Di riflessione e quindi programma per la prossima legislatura lo butto lì credo che sia una questione della quale farci carico discute ma noi abbiamo un tema tutto politico che dobbiamo affrontare che è un tema che faceva parte delle riflessioni che Natale D'Amico affatto il tema del rapporto tra le primarie e l'azione di governo se vinciamo le elezioni
Ovviamente come far sì che queste primarie siano quello che noi vogliamo essere i nove mila seggi di cui parlava Piero prima sono credo la dimostrazione di uno sforzo fondamentale del fatto che l'idea era giusta adesso dobbiamo arrivare in fondo portare il risultato a casa sapendo che l'obiettivo che dobbiamo far scattare così far capire ai nostri cittadine i nostri mettono i nostri militanti una partecipazione una persona portate in più vuol dire una probabilità in meno a Berlusconi di vincere le elezioni se riusciamo a far scattare questo meccanismo credo che alla fine il risultato non mancherà
Ma dobbiamo tra di noi fare un patto un grande patto e abbiamo poche settimane di tempo per stringerlo ed essere un patto tra le forze riformiste dell'Ulivo e dell'Unione
E il patto deve partire dalla analisi che anch'io faccio cruda sulle state che abbiamo passato che non è stata una bella estate perché abbiamo visto le conseguenze
Nefaste della competizione tra di noi conseguenze negative che in che siamo all'opposizione possono far scrivere i giornali ma quando saremo al governo ci renderanno incapaci di dare una svolta al Paese e di evitare che ricaviamo parità
E le condizioni che ci hanno portato dove siamo finiti cioè quelle alla fine della metà della scorsa legislatura io credo che il patto tra di noi deve essere su questo punto
Deve essere un patto sulle cose da fare sulla modalità con cui le facciamo e sul fatto che quella naturale sintonia che esiste
Quando parliamo di queste cose quando parliamo delle questioni economiche su cui dobbiamo
Fare il centro del programma di rilancio della crescita del nostro Paese nella prossima legislatura partiamo da una facilità di intendersi tra di noi che i tavoli che abbiamo sempre messo in piedi in questi mesi in questi anni fanno sì che ci dividiamo in questi tavoli non trattiene della Margherita chiede notizie
E dei DS ma spesso e volentieri sulle ricette ci dividiamo in modo differente perché esiste una sintonia di fondo che ci porta può alla fine a trovare l'unità la le controproposte che abbiamo fatto in questi anni sono stati chiave importanti essenziali quindi io penso che questo patto sia la chiave di diffonde credo che questo patto dobbiamo ancorarlo risultato alle primarie di Prodi dobbiamo su questo essere molto forti e molto netti con noi stessi
Dobbiamo anche sapere lo dico a Enrico
Enrico Boselli in questo caso atterriti quanta terribile
Enrico Boselli condivido totalmente quello che lui ha detto condivido e sottoscrivo quello che ha detto che scritto Franco Monaco secondo me l'analisi sulla cattolicesimo e sulla laicità è un'analisi che
Probabilmente entra troppo in un momento nel quale su questi temi c'è grande confusione lo dico perché personalmente io penso di essere considerato un ulivista convinto possono lo sono sempre stato dalla prima ora costano fino in fondo finché non raggiungeremo il nostro obiettivo comune ma io per esempio mi sono astenuto sul referendum
Con discussione anche tra di noi abbastanza forti
E credo che l'analisi su preferendo non può fermarsi a dire quel referendum è stato un referendum nel quale la Chiesa o alla fine ha condizionato il risultato e l'Ulivo doveva stare tutto da una parte perché è un'analisi secondo me alla fine che non coglie completamente le ragioni che stanno dietro all'incontro nel centro sinistra che ha dato vita all'Ulivo e che non tengono conto alla fine di un problema che su questo tema che su questi temi anche nella proposizione del referendum stesso
Cessato che poi ha portato al risultato che se il risultato è stato quello della l'errore peggiore di chi ha promosso il referendum può fare immaginare che il settantacinque per cento della gente a casa la tenuta la chiesa o il cardinale Ruini perché non è così
Non è così
Vuol dire che c'è stato un problema di corto circuito rispetto a questi temi e rispetto alle proposte alle alla modalità con la quale porle e rispetto al quale noi dobbiamo capire che veramente va superata anche tra di noi la libertà di coscienza dobbiamo andare poi nel merito a stabilire alcune forme alcuni punti sui quali facciamo i passi avanti credo che in questo la scelta e il modo col quale Prodi si è posto sulla questione dei PACS è un modo io che che io considero serio importante di andare ad affrontare
Era bello quello che scriveva Macaluso qualche giorno fa sul Riformista
Andando apprende il problema di petto perché è un problema sul quale facile svicolare invece credo che proprio su questo abbia dato un segnale un messaggio molto netto e molto importante
E andando poi a dire a fare questo ragionamento centrale che voglio qui esprimere
Che
Io ho sempre pensato questo quando mi è stato chiesto qualche volta ma in una sintesi tutta persone che sono fuori dalla politica in una parola sintetica qual è cos'è che vi divide cos'è che divide il centrodestra e centrosinistra cos'è che chi divide dagli altri
Io penso e credo che noi dobbiamo fare di questo punto il punto chiave della nostra campagna elettorale e e vado rapidamente a terminare
Chi la nostra cifra il nostro mood come diceva Piero prima deve essere la questione l'impegno ad allungare i tempi avere il tempo lungo la differenza tra noi e loro secondo me è soprattutto questa
Noi siamo quelli che si trovano insieme pensando che la politica agisce rispetto alla storia la vita delle persone guardando il tempo lungo e non soltanto guardando il vantaggio dell'oggi dell'immediato e io credo che oggi noi abbiamo una grande chance se applichiamo questa che è la nostra cifra io cito due temi che secondo me su devono essere quelli sui quali noi parliamo al Paese
I due temi sono la grande questione energetico ambientale Caterina innanzitutto il petrolio a settanta dollari i blackout che abbiamo vissuto negli ultimi tempi
O noi andiamo all'elettorato italiano e facciamo presente non in modo catastrofico quello che capiterà ma facciamo presente che noi abbiamo intesta le risposte per riuscire a dare anche i nostri figli il clima
Che noi stiamo vivendo e che non possiamo immaginare che su questi temi il nostro approccio e l'approccio egoistico dice narrazioni che dicono in fondo per i prossimi vent'anni
Comunque le cose rimangono così e il futuro si vedrà io credo che questo tema accanto al secondo grande tema e cioè che se siamo classe dirigente responsabile noi vogliamo essere DiVersi fatemelo dire da chi come me viene da una certa storia dobbiamo dobbiamo e vogliamo essere DiVersi la diversità rispetto alla
Storica reiterata continuata
Tentativo di scansare le responsabilità che in Italia c'è stato rispetto a grandi questioni siamo il paese più vecchio del mondo tecnicamente siamo il paese più vecchio del mondo perché siamo il Paese che ha unito
Dinamiche che ci portano a essere il paese più vecchio del mondo paese che a me colpisce dire questa città soci perché dobbiamo tradito voi affrontare certo dobbiamo farci la campagna elettorale ma insomma il rapporto tra gli over sessantacinque in Italia e la popolazione attiva è un rapporto che negli nei vent'anni che stiamo vivendo evolve così
Anno due mila trenta per cento
Gli over sessantacinque rispetto alla popolazione attiva anno due mila dieci quaranta per cento rapporto tra over sessantacinque popolazione attiva anno due mila e venti cinquanta per cento rapporto tra o per sessantacinque popolazione attiva
O noi sappiamo che questo è il tema che nei prossimi quindici anni dovrà affrontare e sappiamo anche lo dico scherzando ma non troppo che non è facendo tanti figli oggi
Noi risolviamo questo problema i prossimi quindici anni
Io credo che qui abbiamo un grande tema di fronte hanno che il tema di come cambierà la legge sull'immigrazione e per riuscire a gestire in modo diverso questo tema ed è la questione ovviamente di come far ripartire anche demograficamente l'Italia allora termina dicendo e io credo che se noi riusciamo a fare del nostro programma un programma che parla questa lingua e che fa capire agli italiani che noi non vogliamo assumerci la responsabilità di essere quelli che trasmettono la Lodi per i loro figli
Ma non li trasmettono il futuro noi vogliamo sapere e vogliamo dire agli italiani che noi interessa il futuro ed è su questo che io son convinto vinceremo le elezioni grazie
Grazie grazie a Enrico Letta ora l'ultimo intervento per la mattinata uno ora Umberto Ranieri
Io invito tutti le amiche ed amici Libertà eguale che vogliono intervenire a farmi intervenire là richiesta d'intervento perché abbiamo già ventuno interventi programmati per il pomeriggio ricominceremo alle ore quindici e usate e prolunga Remo i nostri lavori fino alle venti per dar modo a tutti di poter parlare
Grazie ma la nostra discussione io credo debba tenere conto dei mutamenti intervenuti
In questa lunga vigilia
Elettorale italiana
La crisi della prospettiva
Federativa nel centrosinistra
E la decisione
Di puntare sulla riforma elettorale da parte del centrodestra
Novità che hanno prodotto
E produrranno delle conseguenze sugli equilibri interni ai due schieramenti
E sugli sviluppi del confronto politico-elettorale
Per quanto riguarda la legge elettorale
Io penso che i moderati del centrodestra
Si illudono immaginando l'apertura di una nuova fase politica attraverso la via del ripristino del proporzionale
Io credo che se dobbiamo come dobbiamo polemizzare con l'UDC con Casini
è necessario farlo ma sul punto di fondo
Hanno rinunciato a giocare la partita sul terreno dei contenuti
Perché mentre in Paesi come la Gran Bretagna o la Germania il confronto politico entrato nel merito delle riforme economico sociali
In Italia al contrario i moderati del centrodestra hanno consentito che a caratterizzare il profilo programmatico del governo
Fossero la demagogia il propagandisti mo'fiscale
La primitiva riforma costituzionale voluta dalla legge questo è stato l'errore
Il velleitarismo di Follini incassi
Io per la verità poi dubito so sbagliare che la riforma elettorale contro cui dobbiamo condurre una battaglia energica come qui Piero gli altri compagni ricordavano ma dubito che la riforma elettorale riesca ad invertire la spirale discendente del del centrodestra
Certo nel centrodestra ci si può illudere il replicare le recenti performances elettorali leader in apparenti difficoltà come Schroeder Roy giapponese Koizumi
Che hanno rovesciato le previsioni negative
Ma chi sostiene di ciò
Dimentica un punto fondamentale
La leadership del centrodestra in Italia oggi costituisce a differenza del due mila e uno il problema politico centrale della Casa delle Libertà
Certo dovremo discutere e studiare su come sono andate le cose la crisi del centrodestra
Che è il risultato di tanti fatti
Ma lo è soprattutto anche della dei Riva di Forza Italia da fattore il possibile di un nuovo centro politico
A lena di uno spostamento della coalizione verso destra
Verso il radicalismo della legge
Ed ecco perciò e vengo al cuore di questo ragionamento
La chiave della politica italiana e dello stesso ad esito del confronto elettorale per il governo del Paese
E disincanto dell'elettorato moderato del centrodestra
E la frattura che sia aperta al centro della vicenda politica e sociale del Paese
E qui che si gioca la partita
Che le cose stiano così io lo ricavo anche riflettendo
Su un fenomeno di fondo ne ha fatto cenno D'Amico nella sua relazione
In Italia è in atto un processo di riorganizzazione degli equilibri del capitalismo nazionale
Un processo che ha al suo epicentro il nodo della finanza e delle banche che sono diventate il terno del controllo dell'industria e delle grandi attività di servizio
Non voglio farla lunga su questo
Ma l'elemento di verità nelle posizioni che Mario Monti ha sostenuto nelle scorse settimane
E che in questa fase di riorganizzazione del capitalismo italiano ci sarebbe bisogno di un uomo orientativo della politica
Nel senso di una riscrittura delle regole della competizione di un sostegno all'apertura dei nostri mercati un ruolo della politica che aiutasse e per questa via il salto di qualità del capitalismo italiano
Se questo è vero però l'interrogativo posto da Monti ha un senso
Qual è l'equilibrio politico di governo
In grado di accompagnare un trasformazione di tale portata del sistema economico nazionale
Noi siamo dinnanzi ad un passaggio simile Carfagna queste cose le conosce
Da ministro
A quello che investiga Società italiana a cavallo tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta allora il centrosinistra storico quello di coi tempi
Fu una risposta che la politica ha fornito avrà necessità della fase storica che sia
E questo è il senso del dibattito sul centro avviato da Mario Monti il neo centrismo non è un fantasma alle porte
Può diventare una suggestione e persino una possibile via d'uscita solo se il centrosinistra perde la sfida dell'innovazione della credibilità di governo
Ora la verità è che di fronte a queste sfide con cui deve fare i conti del Paese il bipolarismo attuale
Con i caratteri assunti da entrambi i popoli appare insufficiente illimitato
Questo è il nodo di cui almeno ad Orvieto forse è il caso di discute
In questo clima di libertà del confronto e della ricerca
Francamente senza tabù
Ecco perché il problema non è il complotto neocentrista
Non confondiamo le cose il vero problema è che manca nella vicenda politica italiana in entrambi i fronti ma forza centrale
Il discorso
è difficile ma
Guardiamo al centrosinistra
Dal centrodestra dei che cosa manca nella coalizione
Manca una grande forza centrale una forza che faccia data datata che garantì Aranti Scala coesione che riconduca
Ad una visione di governo una complessa e frantumata spesso coalizione queste
Del resto che cosa doveva essere e non è stato il processo federativo
Era una risposta del centrosinistra
Alla mancanza di una forza centrale al proprio interno
La Federazione non serviva solo a scongiurare il rischio che la coalizione si riducesse in un assemblaggio indistinto di forza in concorrenza tra di loro
L'incontro dei riformisti costituiva la scelta strategica che avrebbe permesso di accrescere al centrosinistra la capacità di corrispondere all'esigenza io non so chiamarlo diversamente ma insomma di un nuovo centro di riferimento di equilibrio di guida della società italiana
Resta il fatto che il processo unitario si è interrotto inutile tornare sulle responsabilità non solo io ho sempre sostenuto ciò di Rutelli e della Marche
Intanto si è ingenerata una competizione interna ai riformisti ma di problemi restano e da oggi la crisi della prospettiva federativa ci pone dinanzi ad una situazione nuova che impone una riflessione ai Democratici di sinistra
Io credo concludendo che possa aiutarci nella nostra scelta una valutazione attenta di quanto sta avvenendo in Germania
La vera partita in Germania non è come
Anche Giuliano Amato improvvidamente ha sostenuto
Tra riformisti e massimalisti della sinistra
Quasi che la coalizione di centro sinistra italiana fosse un modello per quanto riguarda i rapporti con la sinistra radicale
I fatti parlano chiaro
Se si vuole assicurare il futuro della sinistra tedesca come forza di governo
La Spd deve guardare in altre direzioni non alla sinistra radicale
E attenti anche a derubricare in Germania prima del centro politico perché le politiche riformiste dalla SPD nella fase seconda fase uno conclusiva della della il Governo il successo dei liberali
La stessa tensione che segna l'universo dei Verdi tra l'equilibrio di Fischer respinge radicali
Segnalano che la soluzione politica in Germania andrà ricercata in una direzione che il contrario della radicalizzazione
E c'è infine un altro insegnamento dalle elezioni tedesche che ha un valore per noi in Germania
C'è stata una sorta di riconoscimento comune a entrambi i due grandi partiti
Che è l'elemento di novità della situazione in Europa oggi è la difficoltà di governare una fase di stagnazione e la necessità di riforme non indolori
Per ridare dinamicità l'economia riprendere la crescita
Insomma io vorrei che
Prodi ricordasse che Schroeder ha parlato un linguaggio di verità
E ha indicato nelle riforme la chiave per sbloccare la situazione del Paese
E ha recuperato
Non ha perso
E capace la sinistra il centrosinistra italiano di un
Passaggio analogo di una tale assunzione di responsabilità
E non si tratta solo di parlare un linguaggio di rigore si tratta di spostare l'accento sul terreno delle riforme tornando a fare i conti con la realtà aspre difficile dell'Italia contemporanea
E qui tornando ai DS a loro politico conclude io non intendo rinunciare alla prospettiva dell'aggregazione dei riformisti
Ritorneremo prima o poi perché le difficoltà ci imporranno di farlo nessuno ce la fa da solo
Ma oggi oggi ai DS si pone il problema di lavorare per assumere i caratteri di forza trainante del centrosinistra centrale chi crede
Di caratterizzarsi come forza attiva nel tentativo teso a conquistare gli elettori moderati che lasciano
La Casa delle Libertà
A essere come DS la forza capace di Profumo vere riforme liberali di cui ha bisogno il Paese
Che costituisce la strada per uscire dalla crisi italiana riforme che riducono il grado di corporativismo nell'economia che combattano quel coacervo di interessi che TAR parola crescita e fanno dell'Italia un Paese ingiusto
Verso i giovani
In particolare questo però occorre
E questo però lo si può fare diciamocelo chiaramente il rifiuto ad alcune condizioni
Da parte di DS una più forte limpida capacità di proposte iniziativa sui terreni sul terreno economiche un giudizio equilibrato sulla società italiana dopo gli anni di Berlusconi
Ma anche una battaglia politica culturale verso impostazioni conservatrici presenti nell'Unione e che si spinge ipocritamente di non vedere
Io sento per esempio che
Non è del tutto convincente il modo in cui discutiamo del profilo programmatico del centrosinistra le primarie così come Prodi ne sta conducendo
Ma sbaglio se dico che rischiano di risolversi in un'operazione illusoria io ho l'impressione che il quadro dei punti irrinunciabili per mantenere un profilo di governo alla coalizione
Emerga stentatamente non il programma totale la meraviglia delle meraviglie ma le linee necessarie per convincere l'elettorato
Di centro orientato a lasciare la Casa delle Libertà che l'Unione rappresenta una prospettiva credibile questo non c'è ancora come non c'è ancora una battaglia politica di i riformisti dei DS su punti controversi
Se la
Se la campagna per le primarie diventa un succedersi di manifestazioni dei DS per mobilitare per il sedici propri iscritti una vicenda burocratica
Che non coinvolge deve emergere l'indirizzo di governo dei riformisti un indirizza alternativo al centrodestra ma distinto dalla sinistra radicale
E diversamente noi saremo preda della propaganda e la propaganda non serve anche perché
Ci farebbe pagare se tutto si risolvesse in propaganda un prezzo enorme la prossima legislatura
Scusate due brevi comunicazioni il servizio però importanti mancano ancora alcuni circoli che devono regolarizzare la loro posizione vi preghiamo di farlo subito presso la Segreteria però verremo poi la riunione annunciata dei circoli dell'Emilia Romagna si tiene invece ora nome alle quattordici e quindici in questa sala
Noi riprenderemo alle quindici esatte i primi interventi previsti sono quelli vicino Cassol e di Marco maestro
Poi il perché sia chiaro vi leggo il seguito gli interventi insomma in impegno seminare Atreju Salomon Pistelli Fasano Covatta Macaluso Magda Negri Francesco Rutelli Provenzano Bosetti Di Matteo Benigni Rognoni Olivieri promossa quaranta Zannini Adamo campione ed altri che ora sono giunti
Sono intervenendo ti faccio fare all'inizio
Il primo intervento previsto quello di Francesco D'Adamo al quale do la parola a seguirci in occasione
Buon pomeriggio
Tutti grazie ridato la parola perché purtroppo delle incombenze
Caso tornare a Torino e c'è un primo punto tornare a Torino sembra mi sembra così lontano da qua e questo è un primo tema di politica che il programma
Il programma dovrà in qualche modo affrontare le grandi infrastrutture ma cedendo dopo devono toccare come Fleurs tre punti rapidamente
Primo come università visto che
Gli anni fine anni settanta ottanta mi ero avvicinata alla politica poi sono ritornato all'università e mi sont occupato a tempo pieno di gestione dell'università
Ecco io una prima raccomandazione del programma dato che sono sicuro che vinceremo le prossime elezioni
Al di là e riusciremo a mettere insieme questo gruppo dei riformisti e tutti quanti al mondo progressista cattolico che e certamente con noi
è potevo dire meno leggi meno medicine i malati muoiono di troppe medicine
Noi abbiamo visto nell'università italiana che tutti ne parlano male
Molti professori sappiamo sono in Parlamento però sono da tanti anni che non conoscono più università e e quindi io la ricetta che do ai colleghi
Datevi una regolata l'autoregolazione quindi primo impegno è dare favorire l'auto l'autonomia universitaria c'è una legge che la prevede eccetera però i tassi per rendere concreta questa autonomia non sono stati fatti quindi l'autonomia dell'università seconda cosa le università sia di nuova regolata l'autoregolamentazione dell'Università Tor abbiamo il Cluj abbiamo degli organismi
Di auto-governo in qualche modo proprio perché secondo me bisogna evitare che arrivi il nuovo ministro che sia di sinistra o di centrosinistra e centrodestra che vuole rifare il mondo e questo vale per l'università ma guardate vale in molti altri campi io potrei farvi tanti esempi di altri campi dove il ministro nuovo che arriva governo vuole rifare tutto
E quindi abbiamo tutta una serie di prove il malato rischia di crepare io ho passato dieci anni dal novanta ad oggi
Abbiamo il vecchissimo ordinamento il vecchissimo del vecchissimo il nuovo il meno vecchio abbiamo avuto migliaia di ordinamenti che questo credo creino proprio confusione secondo punto molto rapidamente il discorso potevo a affrontare una questione molto spinoso lunghissima il rapporto tra Stato e mercato in sostanza questa mattina per la bellissima relazione che ci ha fatto Natale D'Amico c'è un passaggio che secondo me poi ho capito che cosa intendeva dire
In qualche modo che le imprese cerchi nell'agire con le proprie gambe meno incentivi finanziamenti così a fondo perduto alle imprese
Però evidentemente non possiamo rinunciare alla programmazione per carità lungi da me il dirigismo no nessuno vuole il dirigismo però la programmazione che deve certamente prelevi già privilegiare il territorio la politica del territorio la programmazione delle infrastrutture dei servizi
Una politica che crea le condizioni perché le imprese possano essere competitive
Non sono competitive le imprese se gli date dei soldi direttamente bisogna sono competitive serie voi create le condizioni necessarie perché le imprese possono operare su questo punto sono pienamente d'accordo il problema che però Cam creare quelle condizioni bisogna programmare
Allora veniva da un tema e vi annuncio che parleremo di questo tema diciassette diciotto la giornata dopo le primarie a Stresa diciassette diciotto le giornate del turismo ormai sono alcuni anni che organizzo queste giornate come Università del Piemonte è un mal di pancia grosso il tentativo di mettere insieme politici operatori
Che con le loro associazioni si trovano già in quella Conferenza nazionale del turismo quell'ufficiale ma vi sembra un po'al mercato tra cosa mi dai cosa mi fido in cambio e così via
Invece li abbiamo un terzo soggetto i ricercatori e bisognerà però perché su certe tematiche pensano che beh non era tutti faccia di turisti in qualche modo quindi tutti si credono di sapere di sapere cosa il turismo no in questo campo occorrono fior di ricerche se vuoi migliorare innovare qualche cosa allora vivi pagheremo il diciassette diciotto della quali sono le condizioni per ricreare la competitività
Di un turismo di un turismo sostenibile già da qualche anno che voi vedete la lamentela proprio in questi giorni sempre è andata male l'annata turistica così via il muro del pianto ma il positivamente possiamo dire che questo problemi del turismo come in altri campi si possono superare li possiamo superare facendo delle politiche adeguate
Un tema grosso importante è la riqualificazione delle strutture ricettive occorre creare dei meccanismi finanziari Tiscali per rilanciare questo questo senza dove dare sussidi all'impresa però certamente quando nel settore
Diventa scarsamente competitivo la politica deve in qualche modo intervenire
L'altro aspetto fondamentale in questo campo sulla sostenibilità tutta la politica delle infrastrutture
E del paesaggio noi abbiamo al doveva avere il coraggio di demolire addirittura delle aree in certe aree turistiche demolire pesantemente certi insediamenti
Che hanno deturpato completamente il paesaggio ecco in certi Paesi mi dicono che a Major che in parte stanno cominciando timidamente ha però questa operazione perché anche qui le attrattive del paesaggio italiano
Vengono degradarsi proprio perché ma anche un intervento pensate tutto l'abusivismo edilizio
Ha fomentato dai condoni e così via da è un campo enorme ma in campo enorme anche di rilancio economico perché il riqualificare e rilanciare alla riqualificazione delle strutture ricettive tutta una serie di strutture anche insediative di centri storici e così via è una grande operazione anche economica quindi può essere una grande operazione di rilancio un'ultimissima cosa brevissima
Sul discorso di ieri sulle sul interventi di ieri e di oggi io ho trovato delle punte che i riformisti non dovrebbero avvenire perché si chiama riformismo non può in qualche modo a vere delle forme di viscerale anticlericalismo ordinato lo farà mio padre che era del novantasette mille ottocentonovantasette socialisti prima guerra mondiale e erano anticlericali lo sappiamo benissimo però certamente e noi con la Chiesa dobbiamo in qualche modo confrontarci c'è una parte norme dell'elettorato
Che in qualche modo è credente o naturale osé Cleante alla Chiesa cattolica che su certi temi noi dobbiamo andare quei piedi veramente molto di piombo dobbiamo andare delicatamente secondo me l'interpretazione stamattina ma anche già ieri che mette troppo l'accento ad esempio sul referendum nell'interpretazione la Chiesa ha fatto fallire il referendum sembra vuol dire che ci sono le persone che si magari promuovono il referendum perché sono in parlamento e quindi decidono ma il referendum la campagna referendaria andar via non la fanno perché a contatto con la gente non hanno capito la gente perché non andavo Tara questi referendum gli erano così lontani
Distinti quindi secondo me bisogna fare molta attenzione in questo campo che poi ci sia un disegno questo sì della chiesa e la Nostalgia di morti di rifare la vecchia dici e di ricompattare al centro questa volta gira che anche si traduce in un tentativo in un disegno di riformare questo questo perché non si può negare però l'attribuire il tutto a questa forza della Chiesa mi sembra veramente eccessivo grazie
Grazie a te Adamo perché sei rimasto se è lecito intervenire in meno di otto minuti diamo dieci minuti di tempo tutti all'ottavo minuto
Dibatteremo sul microfono
Va bene ora la parola Cino person segue Marco maestro
Ma io sono arrivato qua come credo
Ci chiede di non essere l'unico ecco non voglio offendere nessuno dicendo come molti minori
Avendo le idee un po'confuse
Ma forse nel primo caso sono presuntuoso sul fatto di avere delle idee ma sul fatto di navigare un po'nella nebbia credo che sia difficile non convenire
E sono venuto qui anche per cercare di andarmene con qualche idea in più
E con un po'di nebbia e meno
Sul primo punto finora mi ritengo soddisfatto nel senso che gli idee effettivamente ne abbiamo avute molte
Sul secondo vedo che comincia a diradarsi la nebbia però una completa chiarezza ancora
Mi pare non conseguita nuova giunta
Io ho trovato molto
Interessante
La giornata di ieri pomeriggio
E credo che sia stato venne studiato il mix di comunicazioni
E ho tratto la convinzione che in realtà le due questioni quella che abbiamo trattato ieri e quella che discutiamo oggi si tengano strettamente
E che cioè non sia possibile nonché
Considerare il rapporto tra la politica e i temi che abbiamo definito che vengono definiti eticamente sensibili e la possibile unità dei riformisti
Giorgio Tonini ieri incide rivolgeva un invito a utilizzare lo strumento della ragionevolezza
Che riuscire a individuare posizioni
Mediani ma più che mediando immediato e
Tra
Opposti e rigidità razionali
Era opposte razionalità escludente così sia definite
E io sono molto d'accordo
Temo però che talvolta come è avvenuto nel caso anche adesso evocato intervento che mi ha preceduto del referendum
La contrapposizione non fosse tra due razionalità esclude Matera una razionalità fosse rigida forse escludente è una è una posizione che francamente fatico a considerare razionale
Ed ecco forse il motivo della difficoltà che abbiamo trovato e dell'insuccesso dobbiamo registrare
Nel cercare un punto di mediazione che consentisse di intercettare quel mainstream culturale di cui appunto ieri si parlava Giorgio Tonini e di condurre
I cittadini alle urne dovremo rifletterci naturalmente siamo stati invitati più volte da più interlocutori a modificare anche il nostro modo di comunicare comicità di
Certo è un elemento che ci crea
Spesso delle delle difficoltà
E queste difficoltà vengono accentuate anche dalle
Contraddizioni
Che esistono comunque all'interno di questo grande fiume dell'opinione pubblica
Al quale dovremmo dobbiamo cercare in ogni caso di rapportarsi per dare risposte per suscitare domande per interloquire continuativamente
Contraddizioni che emergono anche dal sondaggio che ci ha presentato il Coluccio Mannheimer
Io devo dire sono rimasto sconcertato lo era lo stesso Mannheimer
Vedendo che in un'opinione pubblica che viene indicata che veniva indicata grossomodo divisa a metà però atteggiamenti di apertura e atteggiamenti di chiusura in realtà
Molte hanno le posizioni
Proibizioni insiste
Su una serie di questioni che noi potevamo considerare forse ingenuamente Fossa illudendo ci
Del tutto acquisite
Cioè aver visto che il sessantun percento degli intervistati
Ritiene che s'è detta obiettare non da condannare moralmente questo fatto
Quale
Ma da vietare
L'adulterio
Beh francamente
Adoro so insomma ha suscitato idea viso anche dello stesso Mannheimer vai microfoni pare che
Si sente va
Allora noi abbiamo di fronte un citate un'opinione pubblica che presenta ancora queste forti contraddizioni
Lo sforzo che dobbiamo compiere e quello di riuscire a muoversi all'interno di queste contraddizioni senza contrapporre rigidità magari fortemente nazionali e nazionali
Dobbiamo svolgere quel ruolo
Di contaminazione
Uso ancora una delle parole dei termini Tonini tra culture diverse per costruire un comune sentire
Che può essere la fase il presupposto la sostanza dell'unione politica dei riformisti
E del programma di governo tecnico tuttavia la questione non è così semplice
Io ho trovato leggendo stamattina il fondo del riformista un'espressione che viene molto piaciuta di Biagio De Giovanni riferita all'Europa ma che a mio giudizio pene si può riferire anche al nostro la nostra discussione alla nostra situazioni dice De Giovanni se non c'è una identità presupposta
Ma se l'identità perciò l'idea si costituisce nel suo divenire è solo il mondo cristiani all'intesa rappresenta la verifica di ciò che sia
Noi oggi abbiamo una presenza talora una giustapposizione addirittura una contrapposizione di vere oppure giunte font più o meno forti identità
Lo sforzo che dobbiamo fare
E quello con buona pace del presidente del Senato di meticcia queste identità
E di farne può uscire una nuova che si costruisca nel suo realizzarsi concretamente
Certo un programma di governo segue fra sei mesi anzi serve fra due mesi per poterlo presentare agli elettori
Non c'è il tempo per compiere questo culturale c'è il tempo per svolgere una operazione di individuazione
Delle
Come dire delle dei contenuti minimi sui quali
L'accordo c'è
Un programma di governo a mio modo di vedere si costruisce non per sommatoria ma per sottrazione
Ciascuno di coloro che devono costruirlo arriva con il suo pacco di proposte dopodiché l'operazione più intelligente si può fare è quello di cercare di ridurre la quantità di carta per individuare le questioni che e i cinque anni di governo si devono affrontare si possono affrontare si possono risolvere individuando anche l'ordine di priorità resta tutto il resto
Resta la costruzione di questa nuova diversa identità meticcia ed è questo il compito che non possono svolge ripartiti è compito che spetta alle associazioni come la nostra
Che non ha scadenze immediate che non si presenta alle elezioni che per questo è più libera
Di discutere di confrontarsi dimettersi ieri in discussione il giorno dopo giorno di fronte a qualsiasi tipo di interlocutore accettando sia
Giuliano Amato e ci dice che il suo medico
Gli ha proibito di mangiare carne e per questo lui ha smesso di fare mangiapreti sì anche quelli molto più modestamente come me ai quali il medico non ha prescritto alcuna dieta con l'esclusione della carne
Grazie grazie che assomma la parola o la Marco maestro segue Eugenio Somaini
Dunque guardata
Io credo che convegni come questo
Si può discutere
Essenzialmente di due cose due settori prima cosa faremo quando andremo al governo Secondo come fare andare al governo
Sono due coppie ovviamente collegate
Ma distinte
Siccome questa
Raccolgono l'universo mondo nessuno alla sul cioè il sistema di fare
Brevi cenni di storia universale toccherò dei punti molto specifici più quel titolo che però
Tratto prima le questioni della Coffa fare andare al governo al governo ebbe a scrivere abbiamo splendida giornata secondo me di chiarimento da profondi bene
Io credo che in tutti noi ci sia la sensazione era particolarmente visibile sì
Diciamo comprensibile nell'intervento di Ranieri molto organico è molto forte
Che c'è una forte carenza nella elaborazione dei progetti del programma economico sociale
Della della siccità nel
Noi siamo
E qui
Qui io vorrei mettere in luce
Punto
Più di procedura
Noi andiamo verso le primarie
Che è una cosa ottima un patito delle primarie sono intervenuto altre due volte hanno infatti cura va tutto bene
Solo che non ci troviamo in una situazione che palesemente strana
E scomoda
Perché la dizione primaria di programma credo l'abbia interrotto Filiberto non hanno tra ma e le primarie sono programmi soltanto qual è il pasticcio che lo sono per gli altri perché gli altri presente agli altri concorrenti presentano programmi che impatto larga parte a me non vanno bene Prodi siccome è il candidato di tutti e programmiamo le presenze
Quest'anno ha portato non è che vada a Campobello come dovrà per accogliere Paul tutto quanto con questa ragione gli altri si fanno propaganda Lulli io per ora non ho trovato con chiarezza una i dati perché il candidato nostro dalle frodi dovremmo fare opera di chiarimento e di pressione alta
Però a parte questa questione del programma la linea economico sociale c'è un terreno a diciamo anche io non correrei troppo sul terreno per esempio una una linea propagandistico dice che il governo Berlusconi non ha fatto nulla non ebbe l'hanno tenuta abbia fatto Marcelli ha fatto ha screditato l'Italia delle per e questo è un altro appaiono de intervenuti capito facendo una politica di centrodestra ad una più dignitoso allora gran pantano
E questo chiaramente c'è però un terremoto che mi pare non non abbiamo quasi mai a
Su cui io credo noi dovremmo introdurre e chiarire subito
Si intendono realizzare e che quindi ci sia una conseguente assunzione di responsabilità che ha una politica estera che si espone a giudizio a lungo
Basato sui risultati sul valore dei risultati che sono stati
Non è facile
Per la sinistra farlo perché le divisioni sono significa in passato sono risultate anche abbastanza
A Lizzani
Le divisioni che permangono però diciamo dal punto di vista delle posizioni che io sostengo che però esporre un po'più estesamente avanti mi sembra che il quadro si abbia subito delle decise evoluzioni in senso positivo è recente ne abbiamo letto sui giornali dico segno organizzato dalla ma
Medio
Probabile ingresso diciamo l'alleanza
Ale di radicali socialisti porta certamente delle forze in particolare quelle dei radicali che hanno fatto
Della del tema della diffusione da democrazia a livello internazionale un lasse fondamentale punto di riferimento per orientare la politica
Io credo che questo sia importante perché il tema della diffusione della democrazia è
Prendere
Ho schiacciato qualcosa
Pronto a così va bene
Ora è importante diciamo il ruolo che si assume su questo tema in quanto alla diffusione della democrazia e ne in Paesi che non lo sono ancora o che lo sono diventati ma lo sono in modo fragile e dipende in modo cruciale dal contesto internazionale i temi asportazione da democrazia che viene un po'troppo facilmente identificato con la politica
Americana di asportarla con le armi
è invece importante perché non c'è processo di democratizzazione che si sia svolto in particolare che non si sia consolidato sia consolidato in assenza di un quadro Esterno di sostegno il quadro è stentiamo a lei l'esempio Lund allargamento dell'Unione Europea ha condizionato la democratizzazione dei Paesi è stato quello che ha prodotto la democrazia stazione computer solida di una quindicina di paesi e potrebbe produrre quello di un numero altrettanto grande in misura meno efficace e meno stabile ma anche la peraltro più incerta democratizzazione che si è verificata in America Latina ha beneficiato di un
Nazioni sostegno non tanto degli Stati Uniti anche ma non principale del Torrazzo degli Stati americani d'adozione di una serie di criteri che Camera e di discriminazione democratiche cioè l'assunzione da parte di potenze istituzione est di atteggiamenti più favorevole di sostegno nei confronti dei Paesi che si democratizzare mano
Rispetto a quelli che non lo facevano percorrevano il percorso
Ora nel caso dell'Italia apporre diciamo il problema della democratizzazione al centro dalla politica estera significa porre anche il problema dell'Europa che all'Italia
Io credo che per l'Italia si possano auspicare un'assunzione protagonismo maggiore e una maggiore e determinazione di linea nel quadro europeo più che una vera politica puramente
Vorrei elencare
Aree di in cui le
L'espansione o il consolidamento dalla democrazia è una questione aperta ed è che pone ha delle implicazioni rilevanti per l'Italia il primo prioritario è quello che chiamerei il completamento del Progetto europei l'Europa si è allargata a partire dal settantaquattro
Assorbendo un numero crescente di paesi che precedentemente non erano democratiche simpatizzava sopra prime tre Grecia Portogallo España poi c'è stata la
Tutto quello che ha fatto seguito alla caduta del Muro di Berlino
L'ultimo allargamento ci sono una serie di paesi che si apprestano a farlo credo che il completamento del quadro del Progetto Europeo intendendo con il progetto europeo quello di allargamento condizionato alla democratizzazione
è un progetto che esaurirà diciamo la sua missione in termini geografici quando avrà l'ambito completato il contorno dei confini europea dei dalla Russia ovviamente sperabilmente diciamo questo
Ora il problema che però non sa non è più diciamo di competenza non sarà di competenza dell'Europa in termini di assorbimento ovviamente la democratizzazione della Russia sarebbe il coronamento
Ora la questione quindi diciamo cosa quali sono i in un orizzonte diciamo di una decina ventina di anni completamento del progetto europeo include il problema
Ore di Bulgaria e Romania che sono Paesi più diciamo tra i quali i negoziati si stanno aprendo il problema della Turchia che oggi è di oggi proprio letteralmente oggi e domani di grandissima
Attualità i Balcani Ucraina Georgia tutte
Tutti contesti in cui si sono verificati sviluppi positivi che però sono ancora altamente precari testimoniano anche le difficoltà che si manifestano per esempio in Ucraina e che c'è un bicchiere da e che ai quali diciamo la prospettiva della dell'ingresso nell'Unione europea darebbe consentirebbe la finalizzazione
Un altro campo diciamo di principale responsabilità dell'Europa anche perché gli Stati Uniti se ne disinteressa no
Forse anche per fortuna le l'Africa
E su questo non voglio entrare sulle completo volevate la democrazia in Africa l'intreccio della pro democrazia sviluppo lotta alla povertà eccetera Complesso neuropatia altamente
Gli strumenti è praticamente l'unico soggetto che è in grado di intervenire
L'alto grosso problema sarò curioso di vedere se saranno pubblicati dove in più anche gli atti del convegno che hanno fatto quelli della Margherita a Venezia il problema del Medio Oriente
Qui è stato fatto
Il Bilancio certamente siamo al Medioriente e il mondo arabo segnatamente non quello islamico perché notate che i Paesi islamici non arabi sono tutt'altro che
Estiva alla democratizzazione per esempio c'è un tasso di democraticità tra Paesi islamici non arabi
Africani per esempio superiore a quello di analoghi paesi con analoghe caratteristiche economiche e sociali ma non musulmani
Scusa
Per azione di Prodi preventiva che nel momento in cui vincessimo le elezioni
Ci ritireremo non mi è è sembrata convincente mi sembra di che in una situazione così compagna di stanza di nove mesi su altre questioni non sarebbero molti su una vicenda come quella dell'Iraq nove mesi sono un'eternità impegnarsi legarsi le mani
Così a distanza rispetto a una situazione così fluida non mi sembra la cosa più giusta non mi sembra risponda in qualche modo anche anche i tempi io e il picco di etica della responsabilità
E se non è chiaro quale fosse l'altro termine che Weber USA e contrapponendo la lettiga dalla responsabilità finta cosa come etica da testimonianze c'è testimonianza vuol dire faccio delle scelte sulla base di principi che sono dichiarati ai quali io mi mantengo fedele e chi ha dalla responsabilità non ignora certamente questa dimensione ma si fa carico delle conseguenze del azione ora mi sembra che dichiarare preventivamente una mossa così impegnativa rispetto a una situazione così delicata così incerta così in movimento e quindi senza tener conto delle implicazioni che potrà avere implicazioni che si potranno valutare solo fra da qui a un po'di tempo non sia stata una scelta felice spero che comunque diciamo il quadro
Che sia venuto a creare all'interno dello schieramento di centro sinistra consentirà di affrontare in modo anche un po'più
Approfondito e più responsabile questa questione grazie
Grazie grazie Somaini alla parola Berardo impegno segue Katrina Seminara
La convinzione
I lavori
Allora confesso che anch'io come Casson venendo a Orvieto
Ero preoccupato del fatto che potessimo fare
Una discussione
Qua Stracca diciamo una discussione sul dover essere
Su il rilancio della prospettiva politica Tella unità delle forze riformiste però diciamo senza considerare con attenta valutazione diciamo le controspinte che fino ad oggi hanno impedito a questo progetto di realizzarsi
Non è stato così l'ottima relazione di Natale D'Amico a posto
In termini politicamente cogenti sia le questioni
Urgenti dell'intervento nell'immediato c'è l'azione politica che noi dobbiamo come Pierer insieme ad altri per rilanciare il Progetto
Sia le condizioni programmatiche e cultura
E debbo dire che il dibattito statista mani è stato particolarmente positivo perché abbiamo avuto interlocutori che non hanno il lusso le questioni
Che sono entrati nel merito
Mi ha molto colpito il modo come Fassino ha argomentato
Tra l'altro in un modo che perfino io diciamo considerò alquanto
Diciamo così
Perché si è addentrato
Nella considerazione della subordinata
Nell'eventualità che noi non riusciamo a vincere la battaglia a difesa dell'attuale legge elettorale
Attualmente noi qui sappiamo bene fumetti dobbiamo
Replicare le nostre forze a difesa della legge attuale
Ma mettere in campo una valutazione nell'eventualità che si dovesse realizzare la subordinata ammissibili impara
Di importante valore politico
Perché se non ho capito male
Fassino ci ha detto che paradossalmente se dovesse
Passare la proposta del centrodestra si potrebbero creare Dinu
Le condizioni
Per per rifare la lista unitaria e rilanciare attivano il progetto unitario delle forze riformiste dentro il centrosinistra
Io credo che sia un'affermazione politicamente molto rilevante
Molto
Che tra l'altro qualifica
Il senso stesso della nostra battaglia in questi giorni sulle primarie
E per far diventare ancor di più
Lo strumento delle primarie perno voi riformisti lo strumento di rilancia e qualificazione programmatica e politica della prospettiva unitaria
Mi rendo conto
Le primarie in questo caso sono la premessa mentre in una prospettiva naturale normale dovrebbe essere l'effetto del processo unitario già avviato ma tant'è se questo è oggi diciamo lo strumento di cui possiamo disporre facciamolo fino in fondo
E tra l'altro per quando è la nostra matrice culturale le primarie in ogni caso rappresentano uno straordinario strumento di innovazione istituzionale io credo che rappresenteranno un precedente DAU quale nessuno poi potrà diciamo farsi indietro e vedete che cosa sta succedendo
Nella discussione dello stesso centrodestra
Un altro dato positivo della situazione a mio parere diventa e che la riunificazione delle forze socialista
E la presenza dei radicali
Nel centrosinistra potrei
Su questo le accentuazioni rimborsa il miglior realtà
Mi lasciano quanto per presso ma potrebbero potrebbero andare anche queste nella direzione di un rilancio della unificazione delle culture riformiste del nostro Paese annualmente a condizione che si verifichi quello che dice Kovacs
Che ha scritto sulle ragioni del socialismo perché dice la stessa preserva stava presenza
Di questa nuova unità socialista per evitare che le ceneri della federazione siano coperte da una dura competizione fra Democratici di sinistra e Marche
E non lui credo che siamo affini culturalmente e politicamente a queste culture socialiste laiche liberali di sinistra
Dobbiamo lavorare perché si determini questa positività
Vorrei poi per quanto mi compete diciamo dire qualcosa sul Mezzogiorno
Che scomparso dall'agenda politica da molto tempo
E del resto io credo che non potrà mai essere riproposto nei termini tradizionali
C'è un accenno che fa Natale D'Amico nella sua relazione
C'è stata una utile un utile suggerimento nel suo intervento Nicola Rossi
Ma in ogni caso io credo che dobbiamo avete forse un appuntamento specifico che faccia un approfondimento serio sul luogo del Mezzogiorno nel nostro Paese
E sulla possibilità che dal Mezzogiorno venga un nuovo impulso per la vittoria dell'anno prossimo cosa abbastanza probabile
Perché io credo che nel due mila e sei nel Sud si vincerà
Età d'altra parte come potremmo fare ad evitare un approfondimento serio sul Mezzogiorno noi governiamo tutte le regioni del Mezzogiorno
Del Mezzogiorno peninsulare
Le governiamo tutte
E governando le tutte dobbiamo dividerci con chiarezza la verità
Non diamo risposte soddisfacenti in sede locale alle domande di sviluppo e miglioramento della qualità della vita
Di apertura della società
Noi
Conquisteremo il Governo nazionale sarà un grande fatto spero che succederà nessuno abbastanza convinto ma le regioni meridionali debbono fare fino in fondo la loro parte
E questo deve avvenire in tutte le regioni meridionali
In quelle due abbiamo recente vinto le elezioni ma e naturale che non l'abbiano ancora avuto il tempo di farlo ma anche dove abbiamo vinto il governo molto tempo fa perché dopo la stagione dell'entusiasmo del novanta terreni
Oggi per diretta ammissione degli stessi protagonisti di allora si vive una generale stanchezza uno stallo una crisi
E occorre una svolta nel Mezzogiorno
Nelle scelte programmatiche nel metodo di governo e nel modo di concepire i rapporti tra alleati
Per dirla con Blair
Noi saremo giudicati non solo per quello che riusciamo a realizzare ma anche per come lo realizziamo
E qui ripeto bisogna che ci sia una chiara svolta nei metodi e nella coerenza politica delle nostre azione e infine trenta secondi
Ieri c'è stato un bellissimo Ribas
Ci siamo confrontati per dirla con l'eccitazione la citazione da Ross tra razionalità e ragionevolezza
Io credo che non abbiamo bisogno sia di esprimere fino in fondo
La nostra concezione del bene la nostra nazionalità
E su uno pura
E poi aprire la capacità dell'intersezione
Nella sfera pubblica producendo una efficace ragionevolezza
Ecco perché noi non abbiamo
Da
Dire se non che abbiamo fatto bene
Ad impegnarci fino in fondo nella battaglia referendaria
Compassione e i riformisti sanno anche avere un cultore non solo sempre senza anima
Sanno dare pure una passione la loro battaglia
Ma è anche il momento in cui i riformisti
Sanno trovare l'arma aggiuntivo Lezza
Dell'equilibrio
Necessario da ricercare il realizzare nella sfera pubblica in ogni caso ieri abbiamo dato del confronto di idee tra Tonini e Turci un vero esempio di una bella azione politica grazie
Bene diamo la parola Caterina Seminara seguirà Vittorio Campione
Un calarono saluto a tutti noi apparteniamo ed a tutti i saggi
E Libertà eguale DNA e nella provincia
Ringrazio inoltre il presidente di questo consesso che mi ha concesso questa breve tribuna col rischio forse non infondato che io non riesca a proporvi alcunché di interessante
Ciononostante cercherò di farmi coraggio di andare avanti
Nella consapevolezza che il profondo Sud prima parlato il sud ora parla il profondo Sud ed in particolare la mia provincia Enna proprio ultima provincia del profondo Sud hanno tanto bisogno di un attimo della vostra attenzione
Ma non temete non è mia intenzione di affrontare in questa sede tutti i nodi della questione meridionale ci vorrebbe un giorno anziché pochi minuti giacché questi temi sono stati puntualmente individuati ampiamente analizzati da storici e politici di ben altro spessore che il mio tuttavia partendo da un'esperienza personale
Maturata nel corso della mia ventennale attività politica nella sinistra mi sforzerò di indirizzare i riflettori di questa Assemblea sul nodo purtroppo ad oggi non ha ancora sciolto
Che ad un tempo cuore pilastro portante del problema
La questione morale in politica
Va subito detto che ambedue le questioni questione meridionale e questione morale condividono ancora oggi un immeritato destino dal momento che sono ridotte a pure enunciazioni ebbene che vada ad argomenti buoni per dote l'accademica discussioni
E di conseguenza non occupano il posto che meritano nell'agenda politica
Eppure e questo è il vero senso di questo mio intervento sono questioni che riguardano la gestione politica ed amministrativa di migliaia di comuni
Decine di province di parecchie regioni e tutto quanto di società organizzata gira attorno a questi enti territoriali eppure sono questioni che hanno bene a che vedere con la salute complessiva di un grande Paese in cui intere aree geografiche nascondono un pesante ritardo economico infrastrutturale sociale e culturale
Di alcune decine di anni rispetto a tutto il resto del Paese
Rita ritardo peraltro diventato e lo dico con grande dolore radice ideologica dir regionali ismi egoistici
Demagogici e talora anche razzisti che vedono la loro libertà nella rottura dell'unità nazionale
La questione meridionale Arras digitando antiche da indurre molti a pensare ad essa come realtà immodificabile
Ed è quanto devono aver pensato operando conseguentemente intere generazioni di politici semplicemente affacciati alla finestra a vedere l'emigrazione di milioni di uomini e di donne
Non che lo spettacolo di un boom economico a beneficio di pochi più fortunati compatrioti
Lo stesso pensiero deve aver percorso la mente dei figli dei suddetti politici nella qualità percezione dinastico ereditaria
I quali bene dicono oggi l'esodo non ancora compiuto oltre che dei soliti anonimi e diseredati anche di laureati
E professionalità
Che con il biglietto di sola andata vanno a cercare altrove quelle ancora che non trovano nella propria terra
E la questione morale
Che c'entra in tutto questo la questione morale
C'entra centra miei cari amici se vogliamo continuare a pensare come certamente dobbiamo che il Meridione non può essere morto non può essere solo terra sterile per lo sviluppo
Una recente cronaca economica infatti stima fino al centotrentaquattro per cento del PIL della regione Calabria il volume da fare della 'ndrangheta
E certamente l'equivalente della Regione Sicilia per quanto riguarda la mafia non si discosta molto da queste cifre
Ma ostinarsi a ritenere la questione morale nel Meridione come una medicina riguardante esclusivamente l'attività delle organizzazioni criminali e dei politici corrotti e collusi sarebbe troppo riduttivo
E se cura e sicuramente un errore di portata storica
Il Meridione il Meridione infatti è soprattutto enti l'esasperata immutabile assistenza di milioni di cittadini assist a sostegno di interi ceti camuffata anti nobilitata manovra di governo vedi variato spazzatura a Torre cioè e quindi rifiuti
Che mantengono intere complesse di presidenti vicepresidenti con centinaia di milioni
Il Meridione e girare la testa e gli occhi dall'altra parte
Per non accorgersi che l'immane quantità di risorse finanziarie pubbliche a sostegno dello sviluppo non hanno in buona sostanza creato sviluppo
Ma piuttosto nuova marginalità sociale e frustrazione culturale
Il Meridione la politica che da strumento dei cittadini tutti
Per la gestione della cosa di tutti è svilita a strumento in mano a volti per gestire la cosa di tutti a beneficio di pochissime
Il Meridione e anche le clientele politiche ordinaria pratica di governo strumento di promozione politica personale e non solo
Oltre che zavorra per ogni ipotesi di benessere collettivo
Il Meridione ancora far finta di non capire per non chiedersi l'origine dei colossi dei colossali fortune personali
Consolidate nel tempo e miracolose sesto lo osserviamo il deserto generale attorno a noi
Il Meridione supporre disinvoltamente che l'impresa mafia ha chiuso i battenti per cessata attività dopo essersi sbarazzata dei suoi più acerrimi nemici annidati nei gangli dello Stato
Il Meridione non indicare sottolineare e addirittura propagandare a tutti i cittadini come esempio da seguire le vite di servitori dello Stato consapevoli ben consapevoli di andare incontro alla morte pur di non tradire il giuramento etico stipulato con la collettività il Meridione è afflitta da ritardi strutturali che sono sotto gli occhi di tutti i cui effetti si amplificano drammaticamente sotto i colpi di una crisi economica prolungata sarebbe gesto di magnanimità certamente non meritata non evidenziare la responsabilità di quanto investiti da responsabilità di governo
Dimenticano o peggio ancora sconoscono le potenzialità immense della propria terra
Potenzialità geografiche culturali storiche professionali paesistiche da cui partire per un riscatto orgoglioso e per questa ragione sto concludendo e per questa ragione noi possiamo pensiamo che buona parte della questione meridionale
Sia stata scritta da generazione di politici inadeguate di fronte alla necessità di far sedere le proprie popolazioni al tavolo di un assetto sociale ed economico moderno debiti come sono a sacrificare e mortificare la politica sull'altare del piccolo cabotaggio clientelare affaristico
L'agenda politica
Ebbene che promuova finalmente all'ordine del giorno le due questioni
Con la consapevolezza che l'interdipendenza fra le due obbliga moralmente tutti noi a selezionare una nuova classe politica eticamente all'altezza delle drammatiche è urgente necessità di intervento
Non me ne voglia nessuno se mi permetto di citare una frase di un insigne deputato repubblicano sale siciliano Vienna in particolare Napoleone Colajanni il quale scriveva circa cento anni fa
Per combattere e distruggere il regno della mafia e necessario ed indispensabile che il Governo italiano cessi di essere Ray della mafia
Attualizzando
Ed applicando al contesto possiamo dire la questione Marie meridionale sarà avviata a soluzione solo quando il ceto politico meridionale affrancato da ipoteche morali subalternità politica
Soggezione alle logiche economiche dominanti e commistioni affaristiche avrà risolto in positivo la propria questione morale
Non senza un pizzico di Nostalgia ricordo quella celeberrima intervista concessa da Enrico Berlinguer a Repubblica nel lontano mille novecentottantuno in cui stigmatizzando la degenerazione dei partiti sollevava la questione morale
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le istituzioni di diceva a partire dal Governo hanno occupato Enti locali
Enti di previdenza banche aziende pubblico universitario dai sindacati e quant'altro non proseguo con la citazione di quell'intervista perché sono certa che voi tutti bella ricordato
Voglio solo aggiungere che quell'analisi così cruda ma tanto precisa e puntuale della realtà politica italiana infiammò la passione politica di noi giovani militanti regalandoci la speranza
E non è cosa da poco
Regalandoci la speranza che fosse possibile cambiare le cose
Ho speso più di un ventennio della mia vita il lotta Italo talora sterline nel tentativo lieve usare considero molto
Interpretare Claudio depositando
Di evitare che si esplica se il germoglio di quella sporangi sa ho resistito a minacce e lusinghe o addirittura messo a repentaglio la
Niente all'Unità personale in nome di quegli ideali eppure oggi che combina serenità fino all'esame a stento riescono a nascondere la cocente delusione di constatare che la sinistra la sinistra dei miei sogni edemi ardori giovanili è diventata un'altra cosa
Nella mia venalità provincia
Dove il centrosinistra amministrare ai circa dieci anni non riesce a raccogliere così portandomi sostanziali differente ai partiti che governavano Alitalia negli anni ottanta
E estinzione campagna Berlinguer a sollevare la questione morale
Perdonatemi se ecco dipanarsi Anna in questa sede Mikado dirlo entra in tutta la sintesi inserita che lo stile di gestire la cosa pubblica e mi riferisco a senta la mia provincia sia addirittura peggiorata rispetto a quell'anno ed ha raggiunto cercando di dare un senso alle non è nata a divagazioni seppur spazzate per ragioni di tempo Facci facendo un appello dall'alto a questa associazione di cui faccio orgogliosamente apartheid affinché si adoperino con tutti i mezzi di convincimento a sua disposizione e con tutte le tue brillante intelligente
è riportare la questione morale all'anche nei pensieri della nostra classe politica perché solo così l'a vivere ma la passione di far politica fra i nostri Gianani attualmente parecchio sopita e nello stesso tempo potremo dare vita ad uno sviluppo dell'economia dico agli otto ed equo ad un tempo grazie
Grazie a te diamo la parola Vittorio Campione servirà Tiziano Treu
Voglio dire subito che avrei ho avuto una un qualche imbarazzo
Al volgere
Anche quest'anno quello che per la natura del tema
Si caratterizza necessariamente come un intervento il settore io mi occupo come molti di voi sanno istruzione e formazione
Se non fosse che quest'anno più che gli altri anni
Io sono convinto che alcune delle questioni che mi appresto dire possano forse essere ritenute una sorta di metafora dei problemi che dobbiamo affrontare
Nelle prossime in che senso
I temi relativi all'iniziativa programmatica prima e di governo auspichiamo coi relativi all'istruzione e alla formazione cioè al riassetto del sistema educativo
Sono certamente fra quelli che vanno considerati
Importanti vanno considerati centrali vanno considerati strategici come con sovrapporsi di aggettivi possiamo dire
Il rischio che io vedo perché a causa di Rizzardi che sono comuni a tanti di noi forse a tutti
E di contrasti che attraversano il nostro campo in questo come del resto anche in altri ambiti
Noi corriamo il rischio di far sì che intorno alle proposte relative a queste questioni vi sia un'affermazione di centralità e poi sostanzialmente
Vengano lasciare inevase
Lo si vede nel modo in cui la discussione programmatica su queste questioni si è avviata
Ma insisto io parlo di queste questioni perché di queste Nintendo mi occupo ma ho la presunzione di ritenere che il discorso valga anche in altri
Il modo in cui la discussione si è avviata e infatti molto intenso nel fra gli addetti ai lavori come si usa fare
Ma assai astratto al di fuori di noi
Nel senso che
La guerra
Verbale fra chi sostiene che bisogna abrogare quanto fatto dal governo attuale chi sostiene invece che si è forse più importante decidere cosa dobbiamo fare anziché cosa dobbiamo abrogare
Molto aspra parole ma non vede un pronunciamento sostanziale di chi al di fuori appunto dell'ambito degli addetti pensa a definire gli impianti programmati
Ora io non sono convinto del questo il motivo per cui insisto su questa questione che se non si parla adesso se non si definiscono adesso
Gli assi programmatici fondamentali
Su questi temi come su quelli della politica economica della politica sociale e quant'altro non sarà possibile fare dopo comunque non sarà possibile fare bene Rocco
L'illusione che qualcuno alimenta che per evitare contrasti ed evitare di lacerare la coalizione
Per adesso bisogna mettere la sordina incontrarti che andare avanti a raccogliere la pena matura che case dall'albero
Una opinione che io considero del tutto errata
Del tutto errata nel senso che al limite ci porta a non avere successo alle elezioni ma anche se ci porta ad avere successo alle elezioni del prossimo anno
Difficilmente ci mette nelle condizioni di operare poi successivamente
Nell'ambito nel settore che riguarda l'istruzione la formazione questo è ancora più rilevante a mio avviso perché è un settore nel quale si tratta di cambiare anche in parte profondamente il paradigma sul quale ci siamo mossi dal passato
Lo sviluppo il il legame inscindibile che c'è con lo sviluppo del Paese
E
L'istruzione la formazione e un legame che si è rafforzato si è stretto in modo tale da poterci far dire che ove non si intervenga a correggere profondamente quanto oggi rappresenta la situazione esistente
Nelle scuole centri di formazione professionale nell'università nel campo della ricerca corriamo il rischio di avere un Paese il non più in grado di riprendere il cammino dello sviluppo corse il deficit di competitività di cui oggi Italia e vittima se non un deficit profondo nell'ambito della valorizzazione delle sue risorse umane e della crescita
Delle sue risorse umane
Intervenire su questo
A partire dalla consapevolezza della irreversibilità del cambiamento che è avvenuta avvenuto nella società cioè dell'affermarsi non più modificabile
Della società attuale come Società dell'informazione della conoscenza significa capire che noi abbiamo bisogno
Di costruire e di rafforzare un capitale umano complessivamente assai diverso da quello che nel passato le nostre scuole e le nostre università hanno costruito
Noi finisco fra un minuto
Noi abbiamo certamente bisogno di un sistema educativo
Che dia ai giovani che lo attraversano competenze multiple
Competenze che riguardano la capacità di non di dominare le infrastrutture la macchina con la quale essi si rapportano ai processi lavorativi non di esserne in qualche modo al servizio la capacità di assumere decisioni quale che sia il livello nel processo produttivo nel quale sono inseriti
La capacità di gestire i conflitti che nell'organizzazione della produzione si determinano allora questo sia soltanto se il sistema formativo il sistema educativo li mette in condizione di far questo
E questo significa che non può essere un sistema educativo come quello che noi ancora oggi abbiamo incentrato su quei caratteri che sono ancora quelli impressi dalla
Riforma Gentile perché di questo precisa dall'impianto che ottant'anni fa fu dato vecchi al contrario
Tutto tranne che una visione sistemica data a chi lo attraversava se non alla parte terminale quel piccolo dieci per cento che ancora oggi la percentuale di quanti frequentano i licei i classici
E allora e ho finito
Noi dobbiamo pensare
A una chiara affermazione della necessità di non indulgere
A una discussione tutta astratte tutta ideologica assicura complessiva abrogazione parziale abrogazione di quanto fatto in questa legislatura
Abbiamo bisogno di ripartire al contrario
Dalle istituzioni scolastiche concrete dalla capacità nei territori di queste istituzioni scolastiche di rapportarsi ai fabbisogni che in quei territori vi sono dal punto di vista della valorizzazione del capitale umano e quindi dare la possibilità di sperimentare massimo numero possibile di innovazioni per far sì che non rimanga ingessato in una discussione infinita il destino del nostro sistema formativo grazie
Bene la parola a Tiziano Treu seguirà Marina Salomon
Buongiorno a tutti
Ma anche per me questa mai un'occasione periodica di riflettere
E vedo nel tempo una maturazione molto positiva del delle analisi anche nelle proposte la relazione di Natale D'Amico dà un quadro che per me è largamente convincente nei contenuti
E anche nei percorsi con compreso questo orizzonte questo percorso verso il partito democratico su cui pure ci sono state posizioni diverse anche tra l'unione per esempio ma insomma nella nella quasi Federazione dell'Ulivo adesso io credo che il percorso sempre fondamentale no per come dicono gli inglesi dice da qua dobbiamo andare l'altrove ma con andiamo d'acqua la e con queste possibili innovazioni elettorali credo che il percorso andrà vagliato attentamente e forse anche ripensato vediamo
Ma ecco io non volevo parlare di questo però volevo parlare di sottolineando alcuni elementi di criticità che secondo me sono un po'poco sottolineati in questo clima
Lucido ma ovattato cioè il percorso
Il primo punto riguarda cosa cominciamo a farle nelle primarie se vogliamo fare andare avanti questi messaggi poi poi c'è la confezione del programma
Anzi più che programma siccome programma in termine proprio largamente svilito quando si parla il programma di Iside cosa da mettere nei cassetti io direi proprio il profilo strategico della della nostra coalizione
E poi e via via ora io
Nelle il modo con cui si stanno svolgendo le primarie non vedo una incisività sufficiente da parte nostra cioè
Vedo una maggior preoccupazione nelle smussare gli angoli che ne farle vedere
Siccome gli angoli ci sono
Io sono per non sa ma prima di voglio vedere
Ad esempio
In breve la proposta e manifesti Bertinotti che qui non è stato mai citato
E un angolo un bell'angolo
Ed è un programma di invito a leggere a meditare e a contrastare perché un quattro lucidissimo è un messaggio chiarissimo che va incontro a Minsk a bisogni veri perché in questi anni si sta una crescita dei bisogni sociali naturale perché la società va in quella direzione aggravata dalle disuguaglianze provocate da questo governo
Ma con una risposta che agghiacciante almeno dal mio punto di vista è una si profila una società tutta incentrata sulla redistribuzione di di che cosa non si sa perché non si dice una parola su produzione competitività impresa
Merito
Tutta che sta in piedi con programmazione controllo sì pubblico dell'economia
Be dico noi dovremmo pure dire qualcosa o no
Questo anche perché non è questa dicendo delle primarie abbiamo tutti un bel dire che gialli che siano scaldare il nostro
I nostri Quarry se non il popolo per poi
Rafforzare messaggio
Riformista ma quello un messaggio forte e se se Bertinotti prende venticinque per cento dei voti con quel messaggio chiaro e noi stiamo lì
Ho omeopatici
Temo che che non va bene
Secondo il posizionamento strategico cioè i contenuti forti del programma non non le dichiarazioni generiche del genere investiamo in capitale umano che questa figuriamoci son tutti d'accordo
E io sono preoccupato anche in questo pur essendo io un ottimista di natura
Cioè qui ancora siamo se devo dire come probabile o o possibile spero non probabile che si svolga
Il tono come diceva Fassino del del programma Silvio dentro nei e le cucine
è una idea riprendiamo uno
Alcuni filoni lasciati nel novantasei
Una buona ordinaria manutenzione
Di quello che facevamo
E poi siccome ci sono tanti angoli un pastone
Beh secondo me sì se questo il tono non contrastiamo il messaggio
E non poniamo basi solide per un governo futura e non rassicuriamo neanche per io sono d'accordo con lui ha detto Fassino
Bisogna rassicurare ma non si rassicura nascondendo la durezza di alcune scelte
Perché dopo un po'la gente ci rassicura ma fra un anno bene che vada abbiamo vinto può essi che prima ancora di più
Perché allora ci stanno fregando che questi
Io quindi vedo la somma vedo questo rischio
E d'altra parte non perché non ce lo possiamo permettere per tanti motivi ma giù noi avremmo immediatamente già adesso già con la Finanziaria ma subito dopo delle scelte molto mette perché quali tra Scilla e Cariddi da una parte un bisogno di risanare i conti no quindi rigore finanziario
E dall'altra parte grandi bisogni insoddisfatti
Allora Prodi ha detto scritto giustamente nel suo manifesto noi due tempi
Quindi non possiamo dire adesso prima tributo indirette la cinghia per due anni e poi Rivera il Bengodi cioè tutti i bisogni sociali di questo redistribuzione il salario l'UE il feroce no
E però
Come facciamo uscire da da questo da questo difficilissimo e io credo che noi dobbiamo ma tanto più che questa grandi bisogni vengono accarezzati non solo da Bertinotti ma anche con da Berlusconi con quella finanziaria beh io credo che l'unico modo è dare un segnale molto più forti di quanto non si dia sulla necessità di innovare e di far ripartire la macchina del Paese tutto anche qui noi diciamo al priorità alla crescita sì
Giusto
Ma questo non è ovvio nella nostra coalizione guardate che c'è c'è tutta la sinistra cosiddetta radicale tutto sindacato o quasi tutto ok sdraiato sulla Poli una politica ma neanche della domanda per niente nobilitare una la cosa
Estraniata sull'idea che di anzitutto già fa dopo tre anni di redistribuzione ma che cosa redistribuiamo
Quindi l'idea che
Occorre rilanciare fortemente una prospettiva di crescita e quindi l'innovazione secondo me la dobbiamo battere ribatte non è assolutamente pacifici
E si facessimo appunto un programma pastone perché
Non scegliamo tra queste due cose risanamento
E i bisogni e stiamo lì a galleggiare noi non governiamo sicuramente guardate che questa
Scelta
è presente nelle vicende europee fortemente guardate che quello che è successo lager ma
Quindi con una tradizione di riformismo e di partito oltretutto un un'icona unitario opinione sul problema del contenitore io penso sempre il contenitore sia importante solo se produce contenuti o comunque aiutato due sponde contenuti
Beh insomma
è da anni
In una situazione di incertezza proprio tra questi tra questi strenne
Il welfare come lo aggiustiamo perché i costi meno sia più efficiente
Come facciamo politica industriale
Questa seconda apparentemente meno contrastata della prima ma analogamente
E noi non se quei e se questo è un un problema per la grande socialdemocrazia tedesca tra il governo della Germania figuriamoci la nota in cui abbiamo un ritardo all'Italia un ritardo rispetto a questi problemi che si è accumulato
Allora il tasso di innovazione che si richiede e molto più forte di quanto non non stiamo dicendo sulle linee certe sulle linee che
Si dicevano anche qui guardate che a proposito il contenitore
Considerata una bella cosa ma pensate cosa fatto Blair per rinnovare ho dovuto lavorare diversi anni pure sull'in un contenitore
Dell'epoca che c'era e il New Labour ai New e nuovo è stato nuovo perché ha Conte avuto contenuti dirompenti rispetto alla tradizione
Socialdemocratica sia sul tipo di sviluppo sul tipo di rapporto tra mercato e Stato come sul welfare faccio solo due esempi tra il pubblico rapidissimi pericoli
Per dire che noi non non abbiamo
Secondo me la preparano rappresentiamo con sufficiente nettezza le le scelte presente diciamo disordinati migliorare il il il mix produttivo la qualità del mix produttivo delle delle agricola in italiano e se vogliamo avere una crescita vera
Benissimo
Sapete cosa significa questo significa che i prossimi cinque anni la prossima legislatura noi dovremo spostare
Risorse e centinaia di migliaia di persone qualche centinaia di migliaia di persone da settori in come dire
Che non non hanno futuro metà degli stessi tempo delle calzature mobili immobili eccetera verso altri settori
So che non si può poi decidere
A priori a tavolino Wallis quali somma sicuramente quelli bisogna accompagna le cose che hanno fatto le grandi socialdemocrazie del Nord mettendoci sei o sette anni di tempo ma per fare questo occorre
Una strumentazione del Welfare
Tutta diversa da quella che abbiamo noi ma anche che c'è scritta nei programmi di qualcuno di noi le nostre e e della formazione professionale eccetera e nostro regioni che governano l'ottanta per cento del Paese
Ma neanche bricolage su questo fronte
E EP su guerra noi rischiamo se non siamo chiari su questo punto di fare come sta succedendo adesso che l'assessore del Lazio di Rifondazione Comunista non trova di meglio che assumere quattro mila
Persone dei call center nei negli enti locali perno vedete che abisso c'è su questa faccenda
Idem
Quando diciamo abbattere le rendite contrastare le rendite giusto anche perché suona bene no più facile dire questo che dire liberalizziamo
Contrastare i monopoli però non è solo il tasso di vogliamo mettere sul cibo otto punti utili
Vuol dire fare delle cose
Durissimo le professioni due-tre milioni di persone intorno tate più o meno protetti guardate che su questo c'è un'ambiguità ma non nelle parole che spiano i fatti quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni in Parlamento
L'energia l'ha già detto ne ha già parlato letta stamattina ma i servizi pubblici locali
In cui è calato un pelo di nebbia il sistema scolastico
Da chi parla di competizione perché l'autonomia udire anche competizione responsabilità o no si patatine economia e poi e s'è visto s'è visto
Persino nelle critiche non siamo equivoci del parlavamo con Enrico le critiche che facciamo all'ultima cosa sullo stato giuridico della Moratti che
Per certi versi sbagliato ma se mi chiede insomma sbaglia la critichiamo secondo me per il motivo sbagliato non perché quella
Propone probabilmente quaranta mila CEO Dope legis per mettere dentro dei vecchi
Baroni o mezzi Baroni nell'università su questo le parole di fuoco sono state risparmiate e invece facciamo un generico attacco la precarizzazione dei dei di di ricercatori
è sbagliato comunque no non non vado oltre ma per dire come la l'asse del nostro riformismo si misura su queste cose
In modo molto duro sì misurerà
Ultima cosa
Parliamo tanto di riqualificare la spesa sociale Nicola Rossi ha detto bene se noi ci prendiamo un due anni di tempo no
Comunque forse poi abbiamo più modo di di aggiustare ecco
Come si fa a riqualificare la spesa sociale o anche la spesa pubblica perché poi ridurla non è il problema retorico Cicala quando abbiamo una pubblica amministrazione
Molto ancora incartata e di cui quasi nessuno si occupa avete visto
Importanza centrale nella nell'efficienza della pubblica amministrazione nel nei nostri discorsi programmatici no e quasi peggio che quella della scuola che solo i pochi addetti ai lavori e anche lì con molta confusione se posso dire se ne occupa
Il federalismo questa la cosa che ancora meno si dice guardate che noi Io sono federalista dagli anni sessanta con la quale i calzoni corti
Ma noi con la con la cosa che stiamo di fatto attuando al di là dei difetti del titolo cinque livelli e passa di governo una proliferazione di poltrone e di enti più o meno
Collegati per cui per qualche presidente onesto di Regione dice che non sa neanche quanti enti a sottomano Lupi
E
Voi pensate che usciamo riqualificare la spesa o non sarà invece un moltiplicatore vergognoso
E quella una delle questione morale e quella che funzioni la la scuola pubblica amministrazione quale cioè c'è c'è anche la non rubare ma anzitutto farla funzionare
Quella se avessimo un coraggio riformista dovremmo dire che le e province vanno abolite domani mattina
Domani mattina
Dopodiché tutti votiamo in Parlamento l'accento medesima provincia italiana
Quindi e e poi pare veramente finisco e poi ci sono alcune questioni anche per queste sono teoricamente dichiarate siamo tutti d'accordo su questo ma non operiamo con la sufficiente durezza poi ci sono cose anche incerte ditta discutere approfondire per il ritorno
Natale D'Amico ha detto aspetta alcune cose sulla politica industriale
Su cui invece bisognerà discutere perché propone dice a Miglio politica industriale nessuna politica industriale cioè su o di Enti di liberalizzazioni
Penso che sia una condizione ma forse non sufficiente
Qualcun altro ha delle altre proposte qui bisogna chiarire
Concludo dicendo che insomma noi queste cose che ci diciamo che sono molto
Sono bene indirizzate
Vorrei che avessimo la consapevolezza di provarle nella durezza delle scelte che faremo nelle prossime settimane anche se non passa
Se la la legge perfida elettorale se se passa ovviamente ancora più necessaria cioè diceva Enrico Morando questa è un ottimo sprint tante
Sarebbe bene che oltre affinché che facciamo ci fosse un po'più di tanto ma nel senso Novi serbatoio di carro armato
Grazie al Tiziano Treu prima di dare la parola Marina Salomon vorrei salutare Claudio Petruccioli che anche quest'anno è tra di noi come presidente della RAI auguri di buon lavoro Claudio la parola Marina Salamon
Come è un onore parlare dopo Tiziano cioè meno moderato di come mi ricorda sì per cui sono molto felice
All'epoca eravamo più dischi
No sulle questioni del lavoro lo sa anche ma abbiamo una storia professionale diversa dietro l'unica ragione questione morale uno mi ricollego alla signora di Enna
Fantastico ma cominciamo a dire con chiarezza tutti insieme che non bisogna dare questa autonomia a delle regioni come la Sicilia che hanno una sede di rappresentanza a Bruxelles settecentottantotto mila euro di affitto virgola Baget infiniti di stupide campagne sul turismo
E così via perché in qualche modo tutto ciò fa cattivo uso del denaro pubblico questione morale due sì e parla hai detto tu del Lazio
Nella mia testa i presidenti di Regioni eletti da una coalizione sono amministratori delegati di sedi decentrate per cui non si gioca sul consenso consentendo un assessore
Politiche di spesa corrente si ragiona su delle linee all'interno e poi le si catturano
Al di là che l'assessore sia Rifondazione o altro questione morale tre ne parlavo con Enrico Morando forse all'inizio settembre avrebbe fatto dibattito insieme Banca d'Italia settimana dopo io andai a Londra lavorare
E delle importanti banche d'investimenti mi dicevano stiamo dando l'Italia short corta sui titoli di Stato
Sulle titoli bancari sull'intero sistema industriale può dire investiamo per speculare usciamo veloci
Perché in qualche modo non ci fidiamo del sistema di controllo di valore reale vostro
Allora secondo me la questione morale ha ricadute economiche e sociali gravissime
E accentua una situazione assai pericolosa per l'Italia
Che io vedo con un declino annunciato e all'interno si può dire che sta appena cominciando si attuerà fortemente nei prossimi anni l'indice di disoccupazione non è ancora evidentemente peggiorato ma accadrà
E questo va al di là del presente governo il problema che per quanto diventiamo New qualcuno prima di no non ha fatto le riforme che a Blair aveva fatto governo centrodestra precedente quindi si deve lavorare molto più duro faccio l'imprenditrice settori abbigliamento
Doccia ricerca banche finanza immobiliare
Credo che Piero Fassino abbia detto due punti fondamentali prima quando parlava di leva fiscale come ipotesi uno d'intervento e poi di leva redistributiva sulla leva fiscale
Se ne parlava prima colazione
Per esempio esperienza concreta credo che interessi più una testimonianza che grandi teorie da parte mia
I rendimenti finanziari nostri cioè dall'Italia trasparenti dichiarati nel consolidato sono stati oltre l'otto per cento netto la media decennale
Al netto delle imposte
Il ricordo quello che scriveva Marco vitale nei giorni scorsi che le attuali regole e normative fiscali incoraggiano anche in Italia peggio in Italia che altrove un distacco crescente tra l'economia reale
Quella che crea lavoro che prende responsabilità sociale su di sé
E la finanza
Questo genera nel concreto poi minori investimenti sulle attività produttive allora o oltre l'otto per cento netto sulle rendite finanziarie media decennale
Oltre l'otto per cento netto sulle rendite immobiliari immagino che i grandi speculatori alla Ricucci abbiano guadagnato molto più di me
Che non ho fatto leva sul debito
Beh le aziende industriali due per cento netto tre per cento netto mediamente con alcuni casi poniamo ad hoc usa molto personale call center intervistatori che è passato dall'IRAP partiamo da un sei per cento di utile prima delle imposte finiamo lo zero punto un per cento concretamente i bilanci degli ultimi anni se vendessimo a una multinazionale siamo gli ultimi rimasti a controllo italiano
Probabilmente controllo familiare italiano d'altra parte le rendite finanziarie sarebbero infinitamente più elevate sul capitale ricavato e quindi questo non è essere buoni e analisi della realtà per cui siccome la generazione di quelli della mia età normalmente non ha fatto le aziende io ho il timore che un po'non saranno capaci e un po'sarà più semplice
Gestire patrimonio che gestire investimenti invece d'altra parte questi meccanismi cenavano fantastici vantaggi per chi Dinoi decentra produzioni all'estero e non parliamo di stranieri fatturazioni paga proprio di minore impiego di manodopera in Italia
E questo è il punto delle politiche fiscali andiamo alla questione del lavoro io credo occorreranno riforme molto coraggioso
Perché lo stato attuale delle cose
Induce un permanere di un terribile tasso di disoccupazione giovanile e femminile che è più del doppio della media del tasso di disoccupazione ponderato incluso l'universo generali su gomma inclusi gli uomini siamo l'unico caso in Europa occidentale vuol dire che lo stato di fatto non va bene
Ed è necessario intervenire ancora
La mia ipotesi non è più quella della rigidità di proposte non spero di essere migliorata dalla condizione di padroncina veneta momento in cui parato davvero delegare a mediare
Con amministratori delegati sono figure diverse da me
Ma dobbiamo progettare abbiamo la responsabilità di progettare anche ipotesi forti ipotesi radicali
Per poi eventualmente andarla a mediare sul programma con altre componenti immagine dell'Unione
Credo un progetto riformista di lungo periodo profondo coraggioso
E credo che abbiamo questa responsabilità perché in questa stessa sala io ero qui ventun giorni fa cioè convegno nazionale delle ACLI
Dunque c'era stato l'intervento di Prodi che includeva questa materia un altro intervento di Casini eccetera eccetera ma insomma io non ho sentito dire cose molto più di centro molto più liberali
Ho sentito cose che erano già come dire pronte per un programma elettorale
Che attirasse consenso che non mi pareva non risolutive nel lungo periodo
Vado gli ultimi punti sulla leva redistributiva sul piano sociale il punto fondamentale
La l'Italia il Paese in cui non c'è più se mai c'è stato un ricambio tra le classi sociali non c'è era già scarso nei decenni precedenti si è bloccato del tu
Vuol dire i figli degli avvocati hanno qualche speranza di avere clientela e così via
Bisogna avere di nuovo molto coraggio e la riforma del Welfare
Passa anche attraverso per esempio
La distruzione delle corporazioni protette riforme del lavoro riprendo dei punti già detti da Tiziano Treu profondamente e sull'università è vero che la vale tra la base elettorale
Del centro sinistra c'è la corporazione dei professori universitari ma è anche vero che abbiamo una brutta responsabilità verso il Paese nel momento in cui continuiamo a finanziare l'università in base al numero di iscrizioni
Voi sapete forse per esempio che in base al titolo perché la gente non anche informazioni solo i figli dei super ricchi neanche tutti alcuni sanno questo
Scienze delle Comunicazioni suona molto bene porta con sé migliaia di iscritti tendenzialmente disoccupati di medio-lungo periodo
Io credo che bisogna cominciare a trasmettere i dati sulle possibilità di impiego a uno barra tre anni dalla laurea
Credo per esempio che sappiamo tutti il disastro che sta per accadere nel nostro Paese il momento in cui gli iscritti alle facoltà scientifiche stanno riducendosi Mammano
Per quanti finanziamenti alla ricerca arrivino siamo costretti a un declino industriale di fronte ad altri Paesi che sviluppano ciò l'antichità del sistema Italia prima e Nicoletta parlava di paese più vecchio al mondo lo intendeva in senso demografico ma io non intendo nel senso della progettualità
è conclamata e sta producendo disastri di lungo periodo
Un'ultima nota su quanto aveva proposto Monti questa estate io riprendo ciò che disse prima Fassino io non credo che il problema è che il governo sia come dire influenzato da partiti o schieramenti di centro ma certamente la storia ci sta dicendo che solo i programmi
Un po'più moderati e riformisti sono quelle che hanno inciso profondamente nello sviluppo del Paese ciò valga per tutti i Paesi nordeuropei che probabilmente se la caveranno meglio di noi se non siamo in grado di intervenire
Bene allora adesso diamo la parola all'APO Pistelli seguirà Luciano Fasano
Grazie presidente degli anni scorsi a Firenze abbiamo lavorato delle abbastanza intensamente con gli amici di libertà uguale sia sotto prendendo in considerazione i temi di merito
Della politica
E anche producendo numerose iniziative comuni di valutazione del momento politico che vivevamo le relazioni che abbiamo ascoltato visto in cartellina in questi due giorni ci offrono numerosissimi spunti sia in un senso o nell'altro quindi sia temi di merito di valutazione politica
Io vorrei svolgere che riflessioni dei minuti che mi sono assegnati la prima a che fare con i contenitori io credo che le vicende delle utili ultimi mesi ma in particolar modo delle ultime settimane e se è vero come è vero ciò che dicono i colleghi che calcano ancora
Le scene del Parlamento nazionale il centrodestra ha davvero intenzione di andare sulla strada di questa riforma elettorale
Beh credo che per i riformisti si pongo un problema immediato nelle prossime settimane di ricucitura dello scarto che si va inevitabilmente a creare del lavoro svolto fino ad oggi sui contenitori
E quello svolto sui contenuti
Perché dico questo facevo la battuta con Morando mangiando un panino prima
Insomma io ho letto molti commenti che in questi ultimi giorni prendendo a in esame la nuova legge elettorale cha Francesco
Diamo Francesco Rutelli visto che si stelle sì è cauto interrotto un saluto da parte da Sundance da Francesco Rutelli esatto
Molti dei commenti molti dei commenti usciti sulla legge elettorale mettevano in evidenza due cose
La immoralità di una modifica che sei mesi prima delle lezioni che andrà regole del gioco e il fatto che queste modalità è come dire mirata a ridurre o addirittura capovolgere il risultato eventuale delle urne trasformando delle ma delle minoranze e maggioranze o contenendo in termini di seggi
Il distacco da una nuova maggioranza potrebbe avere sul centrodestra
Io vorrei invece fare svolge le questo primo pezzettino di capire sua mento insistendo su un altro elemento che diceva Morando il maggioritario per chi si è riconosciuto la terra dei riformisti c'è abituato innanzitutto anche a un'altra cosa
La prima la prendo apparentemente alla lontana chi vince non rappresenta soltanto chi vince non con la somma rappresenta che quelli che perdono
In termini di abitudine alla rappresentanza degli interessi e dei valori questo è molto importante
Perché conduce almeno un settantacinque per cento di persone in Parlamento che sanno ripeto di non rappresentare soltanto il cinquantuno per cento ma anche indirettamente diresse il restante quarantanove che non espresso il consenso su di loro in quel collegio
E la seconda cosa queste balzo in questi anni sia sui temi cosiddetti eticamente sensibili di cui ha parlato Tonini ma balzo anche per altri temi che io considero altrettanto eticamente sensibili pace guerra Iraq e compagnia
Il fatto di vivere della del consenso ricevuto da un elettorato misto
Spingeva mentalmente e culturalmente prima ciascun rappresentante in Parlamento perché veniva come si dice tirato per la giacca fermato per strada riceveva le mele o ricordo che ti ho votato anch'io guarda che devi tener conto anche della mia opinione a cercare psicologicamente prima culturalmente poi politicamente ancora oltre una forma di mediazione degli interessi del bene comune che tenesse conto di questa complessità
Ora in termini ripeto soltanto attenendomi a questo corno del problema
è questa legge elettorale se passa invece introduce reintroduce una ricerca talvolta devo dire anche disperata
Dire di selezione di appartenenze come carte d'identità ideologiche rigide che già mal si attaglia questi tempi primo punto e secondo punto proietta in Parlamento persone che sono anche culturalmente politicamente poi libere legittimata a dire quelli rappresenti miei non mi rompere le scatole altro di contaminazione tra le culture
Qui siamo ritornati ora sotto dire impostazione delle tenute stagna contenitori questa è una cosa che per chi lavora sul riformismo come categorie come contenuto Polo per oggettivo
Perché è un gioco dell'oca ci fai passare come dire ci fa ritornare in prigione senza anzi Monopoli cc fa andare in prigione senza passare dal via
E non è una cosa francamente che aiuta il percorso invece l'ho fatto in questi anni costo Pengo nella definizione di una cultura riformista secondo punto ciascuna preso lo spicchio piglio il mio l'Europa mi trova calcare questo palcoscenico io ho sentito dei toni degli accenti da parte di tre euro che mi convincono quando prego ha detto riferendosi a questo tempo politico mancano pochi giorni alle primarie mancano pochi mesi alle lezioni
Insomma che i riformisti tirò fuori un po'di un di un po'di artiglieri perché è molto chiaro almeno in termini sua pianistici qual è la proposta radicale non radicali teme di partito radicale ma come si dice della sinistra radicale lo è molto meno
è molto meno me ci metta la definizione della identità della componente riformista e anche decapitato in qualche modo oggi la guida la esprime la rappresenta guardate il tema dell'Europa
Se ci pensate bene ci si può esercitare in molti modi ma ciò sui numerosissimi spunti per capire come declinare lo stesso tema dieci anni dopo visto che lo scontro e quei dieci anni fa ci pone davanti a dei mondi radicalmente cambiati radicalmente cambiati
Nel novantasei giocavamo a proporre la stagione dei sacrifici perché aggiunge che lei è uno oggi facciamo il conto per un verso con un euro scetticismo anche monetario
Fomentato dalla destra e per altri aspetti con un fallimento di un pezzo di quella politica è decollata l'Unione monetaria non è decollata nel decollata l'unione economica c'è una politica monetaria comune non c'è una politica economica comune
Dieci anni fa
Mi impeto al due mila e sei rispetto al novantasei negavamo a discutere la qualità del Trattato di Amsterdam ratificarlo nel frattempo c'è stato Lizza c'è stato una convenzione c'è stato una costituzione c'è stato l'avvolto di questa produzione e abbiamo quindi avuto una straordinaria accelerazione oggi io vivo un momento nel quale i governi il Parlamento la commissione sono ufficialmente di una cosiddetta pausa di riflessione che è mesta diventano una siesta messicana
Che terminerà a giugno e l'anno prossimo per capire cosa se ne fa di questo testo o come li paghiamo
Dieci anni fa
Eravamo appena come dire diventati quindici da poco diventati quindici avevamo appena avuto l'ultimo ingresso dei tre Paesi di cui non se n'è accorto nessuno perché era l'austera la sveglia la regala a la Spezia c'erano paesi che sostanzialmente aggiungevano ricchezza bolla sottraevano oggi siamo in venticinque e ruote allargamenti fanno paura
Questo per dire una cosa che la stagione del centro sinistra targato Prodi parte seconda avviene in un tempo in cui il nostro Paese
Vestire a non il bilancio di pochi anni post caduta del muro di Berlino ma dei primi dieci anni post avvento globalizzazione
E questo cambia la percezione che ne abbiamo di noi stessi in modo radicale per dirla con una battuta ottica
Eravamo abituati a pensarci come un paese grande in un mondo piccolo medio abbiamo scoperto dopo pochi anni di essere diventati un Paese piccolo medio in un mondo grande
è un po'la storia di Swift e dei viaggi di Gulliver tutti conoscono Lilliput ma c'è anche l'altra parte quando pulita che nel paese dei giganti in un caso era appunto un gigante per lillipuziani nell'altro caso è una piccolissima creature che vede le mostruosità
Dei giganti viste da vicino noi oggi siamo a binocolo rovesciato
Scopriamo scopriamo chiudere rimodificare tutta l'agenda degli interessi italiani delle possibilità che gli italiani hanno di incidere nel mondo alla luce della nostra nuova reale ed effettiva dimensione che alcune delle caratteristiche economiche anche indicati da Marina Salomon della competizione internazionale
Che ai nuovi numeri della Cina e dell'India il famoso quaranta per cento della popolazione mondiale potrebbe essere manifattura per l'intero pianeta
Ma io dico anche lepri punto su cui volevo centrare e perché se non sbaglio l'intervento di Somaini andati in quella direzione mi e mi convinceva vede nel nostro Paese due specifiche responsabilità
Quella di tornare in qualche modo non posso argomentare alla testa del percorso integrazioni sta europeo
La Germania ha mandato un falso messaggio una falsa partenza
Forse ci sarà una grande coalizione appunto ma sull'Europa ci sono due politiche contraddittorie i socialdemocratici e siede uno ne possiamo dare invece un segnale molto netto e lo facciamo con la persona che è stato per cinque anni vi si entra come soleva Pea se vogliamo noi chi lo deve dare l'altro segnale e a sud e l'euro mediterraneo
In questo momento non europea spende soltanto per aiutare la Polonia il doppio di quanto spende per l'intero processo euromediterraneo
Ora delle due l'una o l'euro meriterà una bufala
Ovvero l'abbiamo capito bene il tipo di responsabilità geopolitiche che competono oggi
E in un tempo nel quale veniamo da Venezia anche parlare non più di esportazione ma di promozione della democrazia sulla riva sud del Mediterraneo vuol dire non fare soltanto convegno strofa di partiti politici ma intraprendere azioni in positivo
C'è una sfida demografica è stata richiamata prima in un intervento della mattinata
Su io
Se ne parlava appunto ieri l'altro a Venezia presidente parlamento europeo giocando con i numeri la democrazia non c'è soltanto l'esplosione dei cantici canti asiatici
Se noi andiamo nella nostra sponda sud del Mediterraneo vediamo che quasi tutti i Paesi l'Algeria e la Tunisia la Libia il Marocco l'Egitto e poi gli altri Paesi del Golfo Arabico hanno a tutt'oggi per quanto il tasto sia rallentando tassi di crescita democratica che poi hanno portato molti di questi Paesi dal settantacinque al due mila quindici a più che raddoppiare la popolazione al sto per finire in un tempo di Carlo nostro e soprattutto lo fanno lo fanno con una caratteristica che è stata evidenziata che voglio risottolineare
Da noi la popolazione sotto i quindici anni viaggia sul sedici per cento la popolazione
Quella sotto i trent'anni è poco sopra il venti per cento in tutti questi Paesi mediamente la popolazione sotto i quindici anni e il trentotto per cento
Quella sotto i trent'anni arriva fino al sessanta per cento il tipo di rapporto culturale politico che noi facciamo con questi Paesi lo sappiamo in dieci anni non è un problema delle prossime generazioni e dieci anni
O è dialogo è scontro integrazione o promozione mai subito
è questione di una legislatura di due legislature non di più
E allora l'ultima questione è veramente poco più che un telegramma
Io credo che
Non non Canzi non do credo che non credo che come tante volte si dice dei riformisti riformismo sia la cagione senza il cuore la destra della sinistra c'è una roba che tende complessivamente soltanto a a farci fare iraci nella politica la vedo in un altro modo io credo di questi cinque anni ci consegnino una lezione importante
Una delle radici ma anche dei fallimenti del populismo è il divorzio fra le parole e i fatti della politica
Certe alle cose che si dicono e le cose che si o non si realizzano
Allora dato che avete scherzato anzi screziato con in un ospizio per niente ma insomma c'è stato un fiorire anche ricezione di citazioni bibliche dentro gli interventi di ieri io ve le voglio come dire ve ne voglio lasciare un anello citazione biblica ma è addirittura come dire linguistica che mi ha molto colpito
Tutti conoscono come dire laici e cattolici il prologo del Vangelo di Giovanni vince per il verbo ebraico era presso Dio e il Verbo radio
Questa roba è in buona sostanza il anche il modo per raccontare la comunità dell'epoca di Giovanni qualcosa che nell'ebraico antico è ancora più essenziale
E cioè da bar è la stessa capisce che esprime nell'ebraico antico la parola e l'azione cioè non si concepisce che possa esistere una parola diversa dall'azione
E la genesi del re quanti per questo si voleva la luce la luce fu il cielo la terra c'era della furono ma tutto era accordato
Ecco senza impegnare più di tanto la teoria del riformismo ma se non siamo capaci di contribuire a ricucire il divorzio cioè alle parole della politica i fatti della politica noi aiutiamo molto la ricomposizione di una frattura che esiste
Fra la politica e la percezione che i cittadini ne hanno credo sia una grande responsabilità cerchiamo per quattro per parte nostra di farcene carico
Grazie Luciano Fasano subito dopo interverrà Luigi Covatta
Cari amici lasciatemelo dire con un'espressione un po'cruda nella discussione di questi giorni a sprazzi sono attraversato da un'inquietudine
Io non vorrei che stessimo celebrando eseguire il bipolarismo italiano ho l'impressione che se così fosse rischiamo anche di limitarci a inviare messaggi di cordoglio
La prospettiva di una riforma elettorale impronta proporzionale sempre più concreta del pericolo che la transizione italiana si chiuda così come si era aperta è sempre meno improbabile
Ma non credo che questa prospettiva possa essere da noi raccolta con un messaggio inevitabile con una cosa come dire nel figlio ineluttabile rispetto a quella bozza era una rassegnata strategie di adattamento problema non è soltanto di risultato elettorale o di conservazione di una logica coalizione Hale nel mare magnum di un sistema politico incapace di porre limiti alla sua vocazione strutturale alla frammentazione politica
Il problema è di strategia politica
è un problema di orizzonte strategico per un'iniziativa riformista che non può ritrovarsi come prima
Come se nulla fosse accaduto nella prospettiva di un sistema politico destinato ad accantonare il bipolarismo con una stagione che ha definitivamente compiuto il suo corso
E guardate questo è uno dei rischi che si profilano all'orizzonte
Piero Fassino diceva che qualora la riforma elettorale la CDL dovesse essere approvata occorrerà rivalutare le modalità con le quali ci presenteremo alle elezioni politiche la primavera del due mila sei
Un nodo politico essenziale rispetto al quale non possiamo non tener conto della struttura di incentivi che è una legge proporzionale inevitabilmente porterebbe con sé favorendo la frammentazione anche in sede di offerta politica
Elettorale invece che l'unità
Ma mi chiedo vogliamo forse affrontare questa discussione guardando soltanto gli orizzonti specifici di ciascuno di noi di ciascun partito riformista dell'Ulivo
Per quale motivo se dovessimo guardare questa discussione sotto questa pro-soluto questa angolatura per quale motivo
Allora la Margherita potrebbe non ravvisare nessuna novità di rilievo rispetto la volontà di intercettare il voto moderato in uscita dal centrodestra andando al voto con una lista propria
Cosa farebbe la differenza tra il prima l'assenza di questa riforma elettorale il dopo la presenza di questa riforma elettorale in senso proporzionalista
E perché altri protagonisti del percorso della lista unitaria insieme a noi dovrebbero rinunciare a tracciare quelle distinzioni
Sulla laicità della politica per esempio che più potrebbero evidenziare la propria specificità la propria identità seppur rinnovata ai fini di un rilancio della propria particolare iniziativa politica
Cosa farebbe anche in questo caso la differenza
Se il nostro ragionamento si svolgerà esclusivamente all'interno di questi angusti confini non potremo che prendere atto delle mutate regole del gioco e adattare le nostre scelte queste regole con il limite e flebile impegno di un vincolo coalizione male anche all'indomani del voto che però nel lungo periodo non avrebbe alcuna certezza di essere mantenuto
Ma allora il problema che ci si prospetta di fronte data appunto questa riforma elettorale di stampo proporzionale a che vedere con come conservare una dinamica bipolare prima di tutto per ancorare saldamente la democrazia italiana il campo democrazie competitive dell'alternanza
E badate bene che questi nodi verranno al pettine ben prima delle elezioni politiche
Non appena cioè si profila era con me probabile quasi sicura diciamo l'approvazione della nuova legge elettorale
è così quindi il senso della proposta di Fassino
Di rivalutare il modo con il quale ci apprestiamo presentarci agli elettori
Nel caso in cui questa riforma elettorale regressiva dovessero essere approvata l'unica via che resterebbe aperta per i riformisti italiani quella del rilancio del soggetto unitario partito dei riformisti o Partito Democratico che dir si voglia
Avremo però la capacità politica la responsabilità il coraggio l'autorevolezza la leadership quella vera e non quella tribù vita d'ufficio per rilanciare questa proposta con forza subito prima ancora della scadenza elettorale
Saremo capaci di fare questo gioco di andare a vedere questo gioco accantonando anche quelle scelte contingenti che ci siamo dati in questi mesi dopo che il progetto la lista unitaria era definitivamente tramontato
Di imprimere quindi questo tipo di svolta ancora una volta in direzione del partito dei riformisti all'iniziativa dei riformisti per il governo
Quarato io non riesco a rassegnarmi all'idea che se qualcuno decide di perseguire una prospettiva neo centrista e di ritagliarsi su questo obiettivo una legge elettorale ad hoc
Qualcun altro ridimensioni il proprio orizzonte politico di medio se non addirittura di lungo termine sulla ricostruzione di un soggetto laico socialista che pone la discriminante politica fondamentale
Della propria iniziativa sulla sola laicità della politica in questo senso mi ha molto colpito l'intervento di Boselli
Obiettivo importante sicuramente per la società italiana ma davvero possiamo e dobbiamo ambire a così poco
Dobbiamo riformare profondamente questo Paese per dargli qualche possibilità di evitare il declino non possiamo limitarci a individuare una battaglia importante una bestia issues come queste e su questo costruire una proposta politica un partito
A me sembra che nelle forze riformista del centrosinistra non si sia ancora la piena consapevolezza di questo aspetto
E ringrazio Fassino di aver posto l'accento su questo passaggio così come ringrazio Berardo impegno di averlo ripreso prima nel suo intervento se ragioniamo nei termini di una proposta di governo ci rendiamo conto che i temi sui quali tanto abbiamo lavorato in questi anni
Politica estera lavoro previdenza sociale welfare riforme istituzionali non sono ancora giunti ad una sintesi programmatica soddisfacente essendo ancora oggi motivo di un confronto aspro riacceso fra la prospettiva riformista quella radicale del centrosinistra
Davvero possiamo ritenerci soddisfatti del ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq qualora si vincano le elezioni quando il vero problema e che dobbiamo rispondere con un centrosinistra che vuole governare questo Paese allo straordinario bisogni stabilità e sicurezza presente nel quadro politica internazionale
E se è vero che dovremo chiedere agli italiani dei sacrifici in nome di quale progetto coerente e dall'ampio respiro potremmo farlo
Oggi più che mai di fronte uno scenario politico che la proposta di riforma elettorale il centrodestra rende sempre più difficile la responsabilità dei riformisti italiani prima ancora che la prova di governo concerne il destino di una proposta politica riformista unitaria
Il ruolo che questa proposta politica può avere per il futuro del nostro Paese
Non credo che questa sia una sfida impossibile gli elettori italiani lo dimostra in tutti gli studi condotti sulle scelte di voto in questi anni
Hanno ormai definitivamente una visione maggioritaria della politica il nostro Paese
E allora noi riformisti che crediamo nella chiara e definitiva collocazione dell'Italia nel quadro democrazie avanzate mature che sono le democrazie competitive dell'alternanza non possiamo fare a meno di condurre questa battaglia
Che non è soltanto la battaglia contro una legge elettorale non sarà soltanto l'ostruzionismo contro la proposta di riforma della legge elettorale avanzata da casa e libertà e nemmeno soltanto una battaglia per il governo
Quel governo che qualora domani dovesse esserci ci permetterebbe comunque di cambiare la legge elettorale
Come ha giustamente sottolineato Stefano Ceccanti sempre che ovviamente ve ne siano le condizioni e la volontà politica e invece la battaglia per la costruzione di un partito che unifichi riformisti
Un partito a vocazione maggioritaria che crede nella democrazia competitiva dell'alternanza e che lavora nel breve e nel lungo periodo per dare una prospettiva nuova al nostro Paese per la sua crescita economica culturale e civile per il rilancio e la sua credibilità in sede internazionale
Recuperiamo quindi l'obiettivo del partito dei riformisti del Partito dei democratici
Su questo obiettivo dobbiamo misurarci con gli amici della Margherita e dello SDI
Un obiettivo che se è vero non poteva essere sacrificato sull'altare della lista unitaria e a maggior ragione è vero che non può essere sacrificato sulla base di un semplice seppure importante calcolo elettorale
Allora la parola Luigi Covatta segue Emanuele Macaluso
Sì toccherò solo due questioni
Quella del sistema elettorale e quella dell'unità socialista
A proposito del sistema elettorale
Non mi sfuggono ovviamente gli aspetti strumentali
Della proposta
Che la ma della maggioranza
La logica tutta interna alla politiche alla politica Politi Sienna che l'ha suggerita
Mi chiedo innanzitutto però
Se chi fa politica
Si può scandalizzare perché fanno politica anche gli avversari
Qualche volta
Di fronte a certe proteste
Gli viene in mente quella maschera del teatro milanese
Che era il Tecoppa che non voleva duellare con chi aveva a sua volta una sparata
Il problema comunque non è questo
La tattica della Resistenza ad oltranza
Contro la riforma proporzionale
Può anche essere efficace a inizio di partita
Nel caso che la partita continuasse però
Suggerirei di non sottovalutare la categoria dell'eterogenesi dei fini
Nel giudicare la nuova legge elettorale
La legge che ora si difende non si chiama Mattarellum per un capriccio di Sartori
Si chiama così perché venne proposta e portata a buon fine da Sergio Mattarella
Non da Augusto Barbera
O da Mario Segni
Segni anzi definì la proposta
Una sciocchezza tecnica che politicamente confonde le acque
E convenne con Craxi
Il quale ovviamente dalla sponda opposta
Aveva sostenuto che il nodo della scelta fra proporzionale e maggioritario non è un salame che si taglia ammetta
Mentre
Mattarella e De Mita
Con l'implicita comprensione di Occhetto
Il salame lo tagliarono se non a metà tre quarti
Perché così pensavano di tutelare la sopravvivenza della DC
A proposito di eterogenesi dei fini
Qualche mese dopo peraltro anche i democristiani si accorsero di avere fatto un guaio
Tanto che Martinazzoli si dichiarò disposto a esaminare proposte di modifica
Una era di Giuliano Amato
Che introducevano il doppio turno invece del doppio voto
Allora però fu Occhetto ad insorgere
Annunciando che il tempo era scaduto e che bisognava andare al più presto alle urne
Allora infatti
La vittoria della gioiosa macchina da guerra sembrava apportata di mano
Sempre a proposito di eterogenesi dei fini
Si potrebbe andare avanti un pezzo
A rievocare la storia degli ultimi dieci anni
Con la categoria dell'eterogenesi dei fini
A cominciare da quelli enunciati dai referendari
In materia di semplificazione del sistema dei partiti
E di garanzie di governabilità
Ma sarebbe esercizio sterile
Una volta assodata come ormai dovrebbe essere assodata
L'inadeguatezza dell'ingegneria elettorale a disegnare un nuovo sistema politico
Che è interessante invece
E denunciare paradossi più squisitamente politici
Innanzitutto
Quello per cui i piccoli partiti dell'Unione
Difendono coi denti il bipolarismo
Contro l'ipotesi della clausola di sbarramento
E ancora più interessante sarebbe
Specialmente nel caso che la legge proporzionale non passasse
Contrapporre alla maggioranza
Un impegno programmatico
Dell'unione
Impegno a modificare in senso restrittivo
Regolamenti parlamentari e norme sul finanziamento dei partiti
Onde rimediare alla proliferazione di gruppi che non si sono sottoposti come tali al giudizio degli elettori
Due parole
Sulla questione socialista
L'unità dei socialisti nel centro sinistra serve
Serve all'Unione e serve al partito riformista che non c'è
Servirebbe lo ricordava prima impegno anche solo in termini passivi
Perché con la sua sola presenza un soggetto socialista di qualche consistenza
Eviterebbe che il confronto in seno all'area riformista si riducesse all'agonismo a tendenza catastrofica fra DS e Margherita
Ovviamente servirebbe di più se assumesse un ruolo attivo
Se i socialisti cioè
Gli uscissero a passare dal ruolo di federati per definizione
Cui sono stati finora condannati
Ha un ruolo di federatore
Un ruolo per il quale oggi
In seno all'area riformista
Non si vedono grandi interpreti dopo l'eclisse dell'ipotesi di un partito verticale
I socialisti fra l'altro
Possono svolgere questo ruolo
Senza negare
La loro autonomia e la loro identità
Come ora esige Gianni De Michelis
Se sono ricordano che l'autonomia e l'identità dei socialisti sono state esaltate soprattutto quando il PSI sia dato un ruolo sistemi e sono svanite quando si è ridotto ha un ruolo auto referenziale
Tanto che nel mille novecentoventuno identità e autonomia
Vennero difese da un repubblicano
E nel quarantotto da un azionista
Entrambi convinti che il ruolo del si fosse determinante per la democrazia italiana prima ancora che per i socialisti
Fu Gianfranco Pasquino negli anni ottanta
A mettere il dito sulla piaga del difficile equilibrio fra ruolo sistemico e ruolo partigiano del PSI
Pasquino ne trasse auspici negativi
Dal momento che il sistema politico
Era allora diventato talmente anelastico da rendere velleitaria la scommessa che l'azienda
Che era quella di agire ruolo partigiano per recuperare quel ruolo sistemico che si era ormai quasi esaurito
Ma ora il sistema politico almeno sulla carta
Dovrebbe essere molto più aperto di allora
Che la scommessa può essere ripetuta per rimettere in piedi un progetto che è fallito nella sua versione di compromesso storico realizzato
Può darsi che sogni
E non sono così carismatico da potermi permettere di avere un sogno anche i
Per tornare quindi alla realtà
Debbo dire che non sarei sincero
Se dicessi che mi hanno convinto
Le prime tappe
Dell'itinerario intrapreso dai compagni dello SDI
Verso l'unità socialista
Non dico
Che per celebrare il ritorno del figliol prodigo
Avrebbero dovuto uccidere il vitello Grasso
De Michelis ad ogni buon conto molto dimagrito nel frattempo
Ma almeno
Avrebbero potuto evitare
I fargli trovare la casa occupata
Da cugini abituati al digiuno
No no nulla contro i radicali
E trovo abbastanza indecente
Gli argomenti usati nell'Unione contro di loro
Scusa
Ma ci sarà pure un motivo
Per cui io ma anche Boselli Villetti idee Del Turco
Per quarant'anni abbiamo saputo
Resistere al fascino di Marco Pannella e siamo rimasti DiVersi la luce
Non ho nulla neanche contro l'eclettismo
Sostengo anzi
Che è una delle caratteristiche positive del vecchio PSI
è stata quella di a vere realizzato
Un felice meticciato
Mettici erano Giolitti e Lombardi
Carniti è fuori
Marco Biagi e Walter Tobagi
Tutti i menscevichi che hanno alimentato il riformismo italiano
Nei primi cinquant'anni
Della repubblica
Ma quando nel mille novecentosettantadue entrai a mia volta nel PSI
Non trovai una tabula rasa
Sulla quale poter scrivere a mio piacimento
Borrelli
Ci ha detto
Che a Fiuggi si è svolto un confronto programmatico fra radicali e socialisti
E
Ma non credo che sia colpa dell'oscuramento mediatico
Se dopo quel confronto sappiamo tutti quali sono le posizioni dei radicali
Ma ci sfuggono le tesi sostenute dagli eredi del Craxi del concordato e di Sigonella
Sappiamo però che non sarà Pannella
A federare i riformisti
Anche se è sicuramente un bene
Che Pannella coi riformisti sì Federica
Se i socialisti
Usciranno dalle casematte in cui si sono dovuti difendere
E sapranno elaborare adeguatamente un lutto
Che non è solo familiare
Spetterà a loro dialogare oltre che coi radicali
Coi cattolici e coi liberali della Margherita
Non meno che coi socialisti separati dei DS
Magari
Senza farsi dare la linea
Da Franco Monaco interpretato da villette
Magari facendosi dare
Come è avvenuto qualche minuto fa acqua
Qualche utile riflessione
Sulle politiche del socialismo europeo
Da Tiziano Treu
Magari
Per convincere anche chi non vuole morire socialista che a morire c'è sempre tempo
E che nel frattempo vivere da socialisti si può
Alla maniera di Zapatero ma anche alla maniera di Dell'Oro grazie
La parola a Emanuele Macaluso segue Francesco Rutelli
Io ringrazio
Ancora una volta per l'occasione che gli si dà ogni anno
Di fare questi interventi
Vorrei però dare un consiglio
A Morando e agli altri organizzatori
Forse si potrebbe fare questo incontro si potrebbe scorgere
Che in un tempo anche minore che tre giorni
Però con l'impegno
Dei partecipanti
Che vogliono
Discutere di stare dall'inizio avrà
L'idea che si possa venire
Si possa venire
Scusate la frase si fa una picchiata e se ne va
Non c'è
Uno
Deve discutere
Sentire gli altri
C'è bisogno le obiezioni
E andare poi a delle conclusioni in modo che ognuno di noi
Delle cose che ha sentito possa arrestare anche qualcosa
Cercare di unificare il più possibile le nostre posizione
Detto questo io vorrei partire
Dalla dal tema di questo incontro
Riformisti uniti per il Governo
E allora noi dovremmo vedere anche a conclusione
Di questa discussione
Qual è oggi l'unità possibile
E qual è il grado dell'Unità necessaria
Se non ci mettiamo d'accordo su questi due punti
E difficile
Trovare poi un amalgama anche per il Governo
A cui noi giustamente tendiamo
E questo soprattutto dopo
I l fallimento
Ci spiace per questa
Una parola forse eccessiva di un progetto importantissimo
Come era quello della della federazione poi dirò qualcosa su cui si è tornato
A dire qualche
Parola in questi de negli interventi che mi hanno preceduto
Io ritengo che oggi più che riproporre questa possibilità qui Stato è stato fatto anche da un del vento di pochi minuti fa dobbiamo guardare qual è ripeto oggi L'Unità possibile e quella necessaria
Ora io per arrivare al dunque
Vorrei partire dall'analisi
Della crisi che attraversiamo
Perché anche qui le analisi non debbono essere fatte
Sulla base dei desideri
Perché quello che ognuno di noi desidera il meglio
Ma l'analisi bisogna farla
Sulla base della realtà che abbiamo che abbiamo davanti
E la realtà a mio avviso è che la crisi del berlusconismo intanto si è parlato qui sono state dette anche cose che regge a mio avviso si manifesta
In varie forme
E le ragioni per cui si è arrivata
Sì è molto scritto tuttavia il modo come si realizzare si manifesta in maniera più acuta
All'interno della della coalizione della casa della libertà
E quella di una
Riappropriazione di identità
Tutto alla
è impensabile che
Nel quantomeno voi contea a cui noi contendiamo il potere
Si manifestino dei fenomeni che non abbiano un una ripercussione nel nostro spiega
E quindi problemi diciamo così che sono stati posti
Della chiamato io vi è una certa identità di una ripresa di rendita inevitabilmente dal momento che ci e questa diciamo così la chiave cui si apre
Questa questa crisi Sironi si riverberano anche il centro si
è quello che abbiamo assistito nel centrosinistra proposito dalla relazione deposizione che ha assunto anche la Margherita no sono no sono a mio avviso capricci
Ci sono il segno della qualità
E dei caratteri che ha preso che ha preso una crisi
Una crisi che inevitabilmente poi si
Ripercuote nel sistema politico
Perché Fassino ha detto stamattina ma come possibile
è una crisi di governo si ripercuota poi nel nel sistema e mette in crisi il sistema perché un sistema che è nato con le berlusconismo
E che ha messo in moto quel tipo di Bergamo ha visto e che noi abbiamo combattuto quel tipo di bipolarismo fondato sulle berlusconismo e che è stato il centro per dieci anni
L'attacco nel momento in cui va in crisi inevitabilmente tocca insiste
Io non capisco come si possa pensare che quella carattere vinse semplicemente una crisi di governo no quella critici appunto perché noi stessi abbiamo detto che aveva quel carattere il berlusconismo
Il teste insiste
Noi dobbiamo farci carico di come affrontare la crisi e io penso che le che è stato fatto dal centrosinistra e appunto può essere io avrei capito che nel momento in cui noi stessi abbiamo aperto abbiamo Cerrato abbiamo fatto modo che questo entrasse in crisi dovevamo farci carico di una soluzione che non era solo il ricambio di governo ma anche un problema i sistemi
Quindi
La proposta elettorale fatta
Dal centrodestra è chiaro che spente
A riparare
Le falle che si sono aperte
Nel nel loro schieramento
E che quindi investe il sistema
Ma era inevitabile questo
Avremmo dovuto essere noi
Ai indicare anche quale strada in del per uscire da questa da questo carattere della crisi
Noi pensavamo invece che c'era il ricambio delle due alternative non comprendo
Nel momento in cui cade quel tipo di pilastro che non è solo di governo qualcuno l'addirittura detto che era un regime
E seccati al regime
Quindi io ritengo che a questo punto
Io capisco ricordi giochiamo di rimessa
Ma è un'autocritica che dobbiamo farci
Pensare che bastavano le primarie
Comunque il piccolo quel tipo di prima che noi abbiamo fatto per dare una una per dare una risposta
Ecco io ritengo che a questo punto bisognerebbe prendere atto questo
No per accettare quella legge che
Oggi propongono e quel tipo di proporzionale
Ma perché la battaglia non si può fare perché io voglio per un momento pensare quale sarà il clima che si può determinare il tema politico alla vigilia dell'elezione
Dopo una sconfitta
Dovuta anche a quel tipo di ostruzionismo che faccia stiamo attenti a non pensare sempre al logico
Mettiamoci nell'ottica del domani
Se dovesse passare quella legge dopo questo scontro è chiaro che si crea un clima preelettorale di grande vittoria del centro del centrodestra certo se dovesse fallire di grande vittoria del centrosinistra ma io penso
Che bisognerebbe guardare con attenzione a non cantare in questo clima alla campagna elettorale cosa voglio dire finisco
Io ritengo
Che è anche sulla legge elettorale noi dobbiamo fare una battaglia molto dura
Ma sono contrario
A una cosa e ha detto Ceccanti che ha fatto una bellissima analisi che io ho condiviso tra non molto
Quando ha detto questa legge non è emendabile
Ora io voglio ricordare ah i miei albo di tutti
Che quando ci fu la legge truffa non è vero che ci fu l'ostruzionismo punto e basta
Leggetevi l'ultimo libro di Andreotti su quarantasette
Quando lui ricorda quella legge
è ricorda che Scoccimarro
Presenta un emendamento e disse alla maggioranza
Se vuole abbassate il premio di maggioranza
Il modo che non sia consentito a chi ha la maggioranza di avere di essere tale da potere fare anche le riforme costituzionali perché di questo allora si trattava andava oltre il due terzi nuove
Vediamolo soluzioni
Ora io penso che tra il tutto e il niente
Non è possibile può darsi che noi facciamo delle proposte che loro non accetterà
Ma non è pensabile che bisognerebbe fare delle proposte
Modificative sensibilmente modificative ma che abbiano un segno e un senso
Che possa dare a a quella legge no nel ripristino
Della legge del Mattarellum ma qualcosa di diverso
Che possa avere anche nell'opinione pubblica l'idea
Che non è la battaglia e per tutto o niente
E finisco veramente
Ho parlato del
De L'Unità possibile e dell'unità necessaria
Ora questa mattina qui che il comma Fassino ha riproposto la questione della federazione io
Obiettivo strategico
Che giusto mantenere
L'unità io è stato detto giustamente che bisognerebbe esaminare criticamente le ragioni per cui non si è arrivati a questo obiettivo
Se si pensa che i processi politici
A cui ho accennato solamente accennato ai figli
Del mio discorso del tipo di crisi che si è aperto si possano saltare con delle proposte
E hanno dato una grande suggestione che
Si abbattono come necessarie perché non sobriamente quando si dice la Federazione dovrebbe avere quel ruolo che dovrebbe avere nello schieramento si dice il vero
Ma questo ripeto sono le analisi delle nostre intenzione non quelle che sono ogni per la della realtà
Io penso che se noi riapriamo potersi che mi sbaglio
Il discorso alla vigilia dell'elezione
Da la federazione
Senza avere concordato già prima
Almeno col partner principale
La possibilità di riaprire questo discorso
Noi riapriamo la stessa discussione
Di alcuni mesi fa
Appuntamento una lacerazione nello schieramento anziché un processo unitario anche qui per avere il più
Non abbiamo il meglio
Chi pensa che quella è una posizione
Minimale e l'altra è la posizione giusta si può trovare alla vigilia dell'elezione con un confronto lacerante
E forse difficilmente componibili
Anche perché sappiamo se dovesse passare questa legge elettorale per questo io dico che bisognerebbe discuterne nel merito e trovare degli emendamenti
Il problema di come provo sarà candidata in quale partito in quale gruppo sarà candidato diventa un problema e non vorrei
Che questo problema si voglia risolverlo attraverso scorciatoie che Poli trovano uno sbarramento pericoloso
Infine e ha concluso veramente chiedo scusa
L'unità necessari
Io penso che le cose che ha detto Tonini ieri
Sono di grande importanti
No
Lord nostro schieramento l'Unione
Non ha bene una posizione sui temi di cui si è parlato quelli eticamente
Rilevante
Io penso di no
E il fatto che siamo arrivati al referendum come ci siamo arrivati
Perché a me non mi stupisce il fatto che ci sia una parte dell'unione
E abbia votato diversamente
A me mi stupisce il fatto e non tutta l'Unione andata a votare
Nonché deputato diversamente
E cioè e ha
Sul piano sul piano della tattica non dei principi adatte non tecnici
Della tattica seguita l'indicazione del cardinale
Questa è la questione
Un vulnus molto serie
Perché poi che ci siano posizioni diverse e giusto ma anche la necessità di a trovare una sintesi
Perché giustamente Antonina ha detto
Che il ruolo che oggi hanno le religioni
E il ruolo che la Chiesa polvere
E non non l'Unione non può restare indifferente del fondo
Io penso
Che la debolezza dei partiti
Il fatto che i partiti
Non hanno pensato anche se sono non sono grandi forze
Che su questo terreno debbono avere delle posizioni
Nel vuoto è chiaro che le gerarchie ecclesiastiche hanno messo loro Cuneo e hanno detto ecco ci siamo noi
Per cui si assiste affatto incredibile e gruppi prestiti e Di Resta o di centrosinistra hanno poi come riferimento le posizioni della chiesa
Quando sarebbe bene quindi mi pare che ha fatto uno sforzo in questo senso che l'Unione possa avere delle sue posizioni
Delle sue posizione su questi su questi temi che non sono posizione di disciplina io farlo disciplina ma di lotta politica di lotte ideale di valori di confronto e di discussione su temi che non sono meno importanti di tutti gli altri temi perché è impensabile che è una forza politica che si candida al governo posso avere un programma su come riformare il welfare o su come sviluppare l'economia non abbia una posizione su questi temi che sono essenziale anche se
Su questi temi i temi
Io sono d'accordo
Con le cose che sono state dette anche recentemente
Che a battaglia politica che sia aperta nell'Unione
Perché le a mio avviso il modo come sono fatte le primarie finora serba una una sola cosa
Dare a Bertinotti
E ad altri la possibilità di dire
E di fare una battaglia politica loro uno
Per condizionare tutto l'Unione
Tutta la battaglia la la posizione
C'è chi miseramente dice io mi candido perché debbo fare il ministro
C'è chi dice invece fa una battaglia politica
I contenuti e anche su alcuni valori
E dovrebbe avere io penso che senza rottura la sfida vada accettata vada accettata
è stato detto e vada accettata sia sul terreno dei programmi economico sociale sia sul terreno dei valori grazie
Ora la parola Francesco Rutelli
Segue Peppe Provenzano subito dopo
Grazie nello svolgere la funzione
Fisiologica
Che è stata testé evocata da Emanuele
Cercherò debbo scegliere naturalmente se
Tale funzione sia
E viene a dire controvento o o oppure
La farò controvento vi chiedo scusa perché mi sono ormai che avevano nelle caratterizzato resto fedele ormai finisce qualche anno fa mi era stato
Appioppato un cliché di piacione conclusa mai trovato veramente dipinto adesso pochino quello opposto vi consentirete
Di
Nel tempo breve
Che cercherò di di
Di comprimere insomma nel nel ringraziarvi
Per l'invito per l'occasione che date anche a me come tantissimi altri amici colleghi con cui ci accomuna una visione di prospettiva ma con cui sicuramente nei mesi passati abbiamo discusso anche fortemente su come arrivare
A quel traguardo traguardo che io chiamo Partito Democratico e ci verrò tra non molto
Cercherò di svolgere queste considerazioni
Onorando dicevo il vostro invito
Attraverso un modo non
Accomodante non
Semplicemente di cortesia
E spero che sia più utile perché siamo oggi con la benedizione di non avere i giornali quindi possiamo parlare senza e delle cose che si dicono oggi sia immediatamente
Magari mediatamente saranno un pochino attutite immediatamente una alla regale motivo di di grande gioia per noi però sappiamo che l'adrenalina scatta quando uno strong titolo sul giornale ne abbiamo meno ventiquattro ore senza titoli sui giornali che ci permettono di usare questa occasione forse per riflettere
Meno meno
Il modo consuetudinario
Ho ritrovato grazie a un bar segreteria efficiente che ho forse la cosa migliore
Piero un articolo
O meglio la trascrizione dell'intervento che ho fatto ma non menziona cartellina venendo qui e mi ha veramente sorpreso perché
è stato trascritto l'intervento che feci
Il ventinove ottobre due anni fa
Ad una conferenza che ha lo stesso titolo di quella di oggi l'unità dei riformisti confronto delle idee che fu indetta dai partiti per iniziativa Romanini Goffredo Bettini perizie per iniziativa gli amici della vedi S. la Margherita e lo SDI
Nella prospettiva di formare la lista unitaria per le elezioni europee
E rileggendo in autostrada mentre arrivavo ho trovato secondo me il succo del problema che noi abbiamo avuto
Nei due anni trascorsi
E cioè
Alla vigilia della decisione io li parlavo come presidente di un partito all'interno del quale nella prospettiva della lista
Dell'Ulivo per le elezioni europee
Aveva una discussione per me anche piuttosto vivaci
Delle contrarietà abbastanza se
E io mi sono dichiarato in tutti quei mezzi ottimista della capacità di arrivare ad una determinazione
Positiva indicando quell'occasione era era interessante ci dimentichiamo i passaggi che abbiamo alle nostre spalle
Che tutto sommato le esigenze di fronte a nuovi riguardavano una ripresa di unità della classe dirigente
Nel centrosinistra dopo tante divisioni e tanta diffidenza che siano venute creando nel tempo tutto sommato la caduta di Prodi
Nel novantotto e stato momento culmine le vicende successive hanno rappresentato altrettante code di quella asprezza e di quella divaricazione
Ma tutto sommato la condivisione da parte la classe dirigente del centrosinistra di un disegno comune era mancata
E tutto sommato la capacità di costruire con la lista unitaria un momento di non competizione
Al nostro interno ma di convergenza su un disegno strategico e su una caratterizzazione progettuale rappresentato effettivamente una novità da questo punto di vista perché fummo noi venivamo da periodi nei quali proprio la la lacerazione le asprezze le differenze e anche le contrapposizioni personali nella classe dirigente
Dell'Ulivo del centrosinistra avevano marcato poi la grande difficoltà
E allo stesso tempo
C'era in questa riflessione fatta credo nella sede giusta
Cioè la sede di coloro che ci credevano a quel processo tuttora credono a questo processo di integrazione non solo di collaborazione verso il futuro
Che il problema fosse
Definire le idee su cui cambiare il Paese
A noi è mancato
Per tutto il periodo che accompagnato la formazione di liste
E la discussione che riguardava passatemi la sintesi l'innovazione del processo
Ci è mancata l'innovazione del prodotto
Abbiamo dedicato una quantità infinita del nostro tempo a definire le geometrie gli strumenti le modalità organizzative i passaggi elettorali gli strumenti anche
Penso la Federazione naturalmente così come fino ad ora alla procedura delle primarie cioè alla processo di coinvolgimento di partecipazione piuttosto che
Ai contenuti su cui un centrosinistra che si cambia per governare lasse riformista centosei
Che vuole governare si presentano al Paese questo
Purtroppo dato qualcosa a cui abbiamo dedicato poche energie e comunque diciamo il prodotto obiettivamente non c'è stato e se
Ho
So quello che ha detto Tiziano Treu con la rete ascoltato sappiamo che questo tema
Vari altri interventi lo hanno posto sul tavolo delle discussioni di oggi che questo tema
In una platea
Consapevole
Motivata
Che ha le sue idee che anche per i diversi dal suo interno attualmente come quella di oggi così come in tante altre nel mio partito
E in tal senso più ampio democratici sinistra in un'area chiamiamola più ulivista della della nostra coalizione in tanti
Settori intellettuali politici di amministratori che sono attenti alla qualità del nostro progetto la consapevolezza che hanno in questi tre anni ne son tanti sono
Meno male tre anni di questo processo
Di di di avvicinamento di costruzione di un approdo unitario ci siamo appunto delicati tantissimo al processo
Straordinariamente poco prodotto
Ovvero sia su cosa noi diciamo al Paese solo c'è un cambiamento rispetto a Berlusconi ma questo cambiamento porta l'Italia
Nella direzione di un Paese moderno governato da un centrosinistra capace della sua
Attenzione fedeltà al punto fondamentale della coesione sociale ma questa coesione la si consegue attraverso una forte innovazione
Vedete se io penso
A proposito del dibattito del
Cosiddetta con Competition che ci sarebbe all'interno del centro sinistra
Tema assolutamente astratto anche qui
Penso che noi avremo bisogno non di competizione nel senso di farsi dei dispetti o di considerare le cose che si fanno nel termine di
Agire piuttosto che in funzione degli obiettivi comuni in funzione del marcare le distinzioni dei nostri vicini
Penso all'ultima convenzione all'ultima
Congresso assemblea del partito laburista inglese
Quando ascoltate i due discorsi di Gordon Brown e successivamente Toni Blair
Come la vogliamo definire anche lì la la parola la parola
Legata all'idioma locale competition tra i due
è evidente che la politica e confronto ed emulazione di personalità di disegni politici
Divisioni di prospettiva di proposte concrete nell'agone nella battaglia l'elemento fondamentale di quella battaglia per entrambi
I leader era quello loro chiamano al Centre gran cioè il cuore della società britannica
Io penso che per non siamo spesso del problema non sia in maniera
Corona chi Istica di discutere che abbia detto prima una determinata cosa Chinea Beretta un'altra una emulazione per l'innovazione per il cambiamento e qualche cosa che avviene dentro partito
Dei democratici di sinistra o può avvenire dentro democrazia libertà Margherita come può avvenire dentro qualunque delle nostre esperienze politiche ma il punto fondamentale di creare attraverso questi Processi di merito di contenuto
Il fiume
Del mutamento delle idee che si trasmetta al nostro Paese quindi togliamo di mezzo sappiamo che lì Gordon Brown
Con l'attenzione che c'è obiettivamente a livello personale
Ma la lealtà fondamentale nella condivisione di un disegno politico rispetto a Blair ciascuno di noi avrà più simpatia magari per il ragionamento dell'uno o dell'altro ma sappiamo che quello è un bel modo alto di concorrere
Ad una prospettiva e in quel caso la prospettiva forse troppo nazionale conosciamo la insularità britannica nel nostro caso noi abbiamo bisogno di una capacità di mettere in campo idee di confrontarle di unirle
Per il bene della nostra coalizione quindi sbarchi amo il campo
Dalle motivazioni secondo me che ci hanno portato obiettivamente all'impasse in cui ci siamo trovati nell'arco di questo due mila cinque
Ovvero sia
Non stiamo ragionando di come mettere in campo delle paratie che separi i nostri partiti ma di come superare i limiti che impediscono a oggi di formare un partito democratico riformista lo chiamiamo decideremo insieme ovviamente poi come chiamarlo e a mio avviso le paratie che ci sono oggi e che vanno rimossi o meglio le differenze culturali
Quelle politiche ci siamo capiti
Abbiamo parlato troppo di procedure di strumenti di modalità organizzative e pochissimo di che cosa fare per il futuro al nostro Paese
E di petto anche in questo non ci deve essere timore che nel fare ciò si apre una grande discussione al grande confronto vivace una grande prova di
E spesso i talenti
Anche di diversità anche di visioni e non siano totalmente collimanti perché così va avanti un processo politico così diventa qualcosa di coinvolgente permettetemi di sconvolgente rispetto
Alle nostre le nostre parlo di quelle che che riguardo al mio partito naturalmente qualunque tipo di consuetudine tesa a conservare l'esistente piuttosto che a creare
Le condizioni indispensabili per il cambiamento col decreto siamo tutti consapevoli
Della indispensabilità di cambiamenti profondi Italia va indietro il centro sinistra si candida per farla ripartire con una visione robusta e convincente
C'è bisogno di grandi cambiamenti
Che cosa ha costituito a mio avviso e su che cosa si è formata la
Concettualmente e politicamente l'analisi dei momenti critici
Per cui oggi non ci sono le condizioni per fare questo che io chiamo Partito Democratico il la cui forma storica nell'ultimo decennio si è chiamata Ulivo
Ma il cui approdo e un partito
è una nuova formazione politica da fare
Invita
Io ne ho analizzate tre e siccome quando dicevo che avrei parlato un po'controvento
Mi riferisco innanzitutto alla prima e cioè alla pluralismo delle culture
La seconda è
La
Diciamo la struttura dell'autonomia della politica
Rispetto
All'economia
Ai corpi intermedi
Il terzo
Quadro delle alleanze internazionali
Percorro rapidamente questi tre temi perché sono tre grandi questioni che per essere risolte
Hanno bisogno di grande chiarezza tra noi e una volta assunte a mio modo di vedere le considero come una contributo alla discussione tra di noi
Permetteranno
Di avere le condizioni perché questo partito
Abbia inizio
Il tema della laicità o della il cinismo
Che è fortemente affiorato anche qui ma io penso che noi abbiamo ha avuto nell'ultimo anno una singolare battuta d'arresto in quella che è stata la
è stata definita la cultura del superamento degli storici steccati
Abbia avuto una singolare idea per cui una caratterizzazione
In chiave
Ripeto laicista la differenza non è trascurabile anche se dobbiamo perché è da ogni parola possiamo attribuire un senso
Ripercorrendo né legittimo sino alla notte dei tempi però nel senso che la differenza mi pare chiaro la laicità è un fondamento della Repubblica
Il laicismo è un punto di vista del tutto rispettabile ma è un punto di vista parziale
L'Italia è un Paese nel quale non c'è più il partito cattolico e permettetemi di dirlo non c'è più neanche l'idea che l'ispirazione cristiana
Sia motore delle scelte pubbliche
è un cambiamento gigantesco chi non considera questo cambiamento gigantesco come qualcosa non solo il primo ma il secondo
Come qualcosa di fondamentale nel rapporto tra politica e mondi cattolici penso abbia una percezione
Retrodatata della transizione del nostro Paese rispetto all'epoca in cui c'era il partito capito
I mondi cattolici sono parte nostra Società le stesse istituzioni ecclesiastiche sono parte del sistema delle rappresentanze la caratterizzazione la scelta politica è interamente che vorrei dire assolutamente laico
Se la dottrina la Chiesa propone certe soluzioni che ne so sulla contraccezione sulle tecniche di fecondazione assistita sull'aborto
La politica le ascolta ci si confronta e sovranamente decide questo è avvenuto e avverrà ormai irreversibilmente nel nostro Paese quando
Sento dire
Da Macaluso la cui intelligenza cui la cui appropriatezza ammiro molto
Che quello che è mancato stavolta è stata parlo del referendum sulla fecondazione dei referendum formulazione una indicazione forte dei partiti
Ecco invito Emanuela a leggersi del sondaggio con cui voi avete aperto la
La vostra la vostra riunione annuale
Il dato che considero assolutamente più clamoroso diverse con maggior forza passato poco osserva
Quali sono le fonti di cui ci si fida per le tematiche eticamente sensibili
C'è anzi altri intellettuali la famiglia gli amici conoscenti a televisione giornali la chiesa e così via
Il partito politico che in genere voto
Zero virgola quattro per cento
E definitivo
Questo lo capisco
Questo lo capisco
Ma questo lo capisco idrico ad esempio che su alcuni temi
La la libertà di coscienza e necessaria su altri temi è indispensabile una scelta politica sottratto temi di Governo che bisogna formale delle leggi una maggioranza si deve si deve formare però il ragionamento che io faccio è e queste molto banale
Piegare l'idea che si debba piegare la linea di una coalizione su materie sulle quali schiacciante maggioranza del popolo di una sola cosa eccetto che quelle non sono materie sulle quali io do retta partito pura partito in cui sono fedele
è impressionante questo da
Zero virgola quattro per cento italiani quando debbono decidere su temi come la fecondazione assistita
Aspettano l'indicazione property
Ed è quello che è avvenuto nel campo del centrosinistra perché vi segnalo che la maggioranza degli elettori del centrosinistra non ha votato sì e questo è accaduto per cui un partito che ha fatto una scelta laica come
Il mio laica avuto a maggioranza grosso modo dei dirigenti che non ha partecipato al voto una buona parte che ha votato sì una piccola parte che ha votato no e alla fine l'abbiamo scoperto e quella è la la sintesi delle posizioni degli elettori e ci si è arrivati non attraverso l'indicazione di parte
Ah perché torno a questo torno a questo per dire vedete non entriamo nell'ordine di idee che ci siano oggi
Due medio Henry che si confrontano nel mondo
Abbiamo la sfida il fondamentalismo
Islamico per un verso e peraltro una specie di riproposizione di un integralismo cattolico in casa nostra e una visione
Che si consiglia veramente di togliere di mezzo perché fa il paio con quella impostazione che arriva talvolta dall'altra parte dell'oceano Dio è con noi
Abbiamo già sentito in Europa
Pronunciato in una lingua diversa e credo che
La constatazione che ne possiamo fare l'Italia è piuttosto siamo laici anche grazie al lascito di due mila anni di cattolicità in Italia
Siamo parte di una cultura della separazione profonda sostanziale tra secolare e religioso che acquisita nella società italiana
Non abbiamo vergogna di appartenere al cristianesimo se credenti lei di appartenere ad una nazione la cui biografia anche in quella non autorizzata compare una notevole fisionomia cristiana ripeto anche se non siamo credenti a mio modo di vedere portare nell'Ulivo nel centrosinistra nell'Unione
Questa battaglia come se fosse una battaglia di caratterizzazione di prospettiva
Non voglio dire vittoria elettorale perché spero che l'abbiamo
Ben presente come stanno i numeri ma come un fattore che indichi gli elementi su cui ci si presenta al popolo per il cambiamento necessario al nostro paese a mio avviso è quanto di più sbagliato ci possa essere il pluralismo delle idee
Il pluralismo delle espressioni la ricchezza di un articolazione politico culturale per quanto riguarda ripeto la laicità
Un punto decisivo noi abbiamo avuto nell'ultimo anno anno e mezzo un singolare arretramento rispetto a questa visione che tutto sommato era fattore originario è l'unico che si era detto in modo molto interessante rappresenta il nostro
Punto di innovazione più importante dicevo all'inizio il superamento degli storici steccati
La seconda grande questione irrisolta che tratterò
Ultrà sinteticamente go definita prima il rapporto tra la politica i corpi intermedi l'economia la finanza il sindacato ecco la politica il ventunesimo secolo si relaziona con tutti
Non crea cinghia di trasmissione con nessuno
Terzo grande filone su cui abbiamo molta strada da fare riguarda le appartenenze e le alleanze internazionali
Nessuno pensa tantomeno chi vi parla che in Europa e a livello internazionale sia possibile una prospettiva democratica progressista riformista che prescinda
Dal Partito del Socialismo Europeo evita in Europa e dalla Internazionale socialista tutti siamo consapevoli invece che ormai quello che è stato fatto più significativo dall'esperienza italiana
Nel mondo ci sono solo due paesi dove gli eredi della democrazia cristiana sono alleati con la fine
Due
Che sono lontanissimo Cile
E l'Italia
Due soli parte due soli Paesi al mondo nei quali il portato
Della storica democrazia cristiana
In Italia attualmente la sua componente progressista pronta a raccogliere quello che era il messaggio De Gasperi anno della del centro che guardava a sinistra qualcosa che De Gasperi ha detto una o forse due volte la sua vita e tuttavia può essere raccolto significativamente come il messaggio di prospettiva di quella stagione del centrismo nel nostro Paese
Beh nel mondo solo due Paesi hanno un'alleanza della componente cattolico democratica cristiano democratica popolare con le sinistre
In Italia questo è un fatto preziosissimo ma in Europa non c'è solo questo
Fenomeno italiano in Europa ci sono componenti liberaldemocratica
Liberal socialiste riformiste ambientaliste moderne
Non so dove andranno i verbi tedesche su una cosa molto diversa da quelli di altri Paesi di Fischer dopo queste
Elezioni ultime tedesche ci sono insomma i liberaldemocratici inglesi ci sono
E i centristi francesi che hanno rotto con la destra di di François Bayrou dopo trent'anni ci sono dei fenomeni molto importanti che prefigurano
La possibilità di un centrosinistra europeo e di un'alleanza internazionale che abbia molto di più il sapore di quello che è oggi il partito democratico americano cioè il partito attraverso la cui leadership si è configurata per la prima volta nella seconda metà degli anni Novanta la prospettiva di un centro sinistra internazionale dicevamo un Ulivo mondiale
E stato Clinton
E poi con lui l'esperienza del nuovo centro Neue Mitte di Schroeder l'esperienza lei Rihanna l'Ulivo in Italia e non molte altre esperienza farci sognare della possibilità dovrà Assemblée ma internazionale che accerto un perno fondamentale nell'Internazionale socialista ma che non si esaurisce
Nel socialismo internazionale questo ragionamento è molto importante voi non potrete mai chiedere
A Liberal Democratici laico riformisti cattolico popolari
Ambientalisti progressisti di entrare nel suo sarebbe internazionale ma potrete proporre un'alleanza fondamentale
Che senza chiedere
A nessuno di entrare a casa d'altri permetta di configurare l'Agenda del ventunesimo secolo su basi nuove questi allora termino con questa considerazione
Spero di essermi spiegato
Motivo della nostra difficoltà negli ultimi due anni è stato che abbiamo fatto poco
Poli
E dicono tutto insieme
E troppo procedure
Pensando che attraverso procedura si arrivasse alla politica ma attraverso la procedura si arriva l'egemonia
Forse
Non alla condivisione politica e quando si immagina un percorso del genere
Il percorso si interrompe
Ho indicato tre temi che a mio avviso sono tre temi strategici su cui la convergenza culturale su basi nuove se terminare pluralismo di culture
Autonomia politica Fonti organizzate della società alleanze internazionali
Ora
Che cosa ci aspetta adesso
Io penso che Macaluso verso assolutamente ragione prima nel dire che la battaglia del primario sua battaglia
Positiva
Sulla prospettiva di governo
E come lui ha accennato
Che Bertinotti lo sta facendo Bertinotti ha presentato un programma che sostanzialmente indica un ritorno a controllo pubblico dall'economia è una strategia è una politica è una chiarissima definizione di una piattaforma che dentro certamente nostra coalizione dovrà essere portata in parte a concorrere la sintesi di governo ma dovrà essere chiaramente
Battuta nelle prime
Ovvero sia la candidatura di Prodi il nostro sostegno a Prodi significano sostegno alla visione di un centrosinistra riformista ulivista nel senso
Fondamentale che credo non possiamo condividere le cose che diceva prima Treu
E cioè che noi dobbiamo mettere in campo
Con con estrema e probabilmente maggiore chiarezza
La configurazione positiva
Delle idee che abbiamo per il nostro Paese tornati estrema attualità perché Rita anche qui sono d'accordo con Macaluso non riapriamo oggi il dibattito sulle forme elettorali
Vogliamo fare qualche mese di altre discussioni laceranti e totalmente improduttive sarebbe veramente il più grande regalo che potremmo fare al centro destra Berlusconi dobbiamo fare una battaglia contro la legge elettorale e non dobbiamo aprire la porta secondo me anche perché è impossibile loro ho trovato una quadratura Interna
Che permetta loro di soddisfare gli appetiti dei diversi attori dobbiamo fare una battaglia è una battaglia per garantire al Paese una maggioranza sicura
Ricordava Ceccanti giustamente
Con questa nuova legge elettorale che loro propongono l'unica cosa sicura sarà il potere di interdizione dei partiti minori
E lascia e il fatto che gli elettori non sono in condizione perché avremo maggioranze
Ricordo i numeri centrodestra vinto con meno al quarantasette per cento dei voti popolari in questa legislatura il cinquantotto per cento dei seggi
Se noi vincessimo con il cinquantatré per cento dei voti cosa molto difficile non è mai accaduto e la maggioranza assoluta dei voti popolari avremo cinquantatré per cento dei seggi ovvero la maggioranza che metterebbe
La la coalizione di governo e condizione di difendere
Sensibilmente anche da formazioni piccole
Per prendere decisioni parlamentari necessaria quindi c'è questo e c'è fatemelo dire l'umiliazione dell'elettore che non sa assolutamente chi eletti e un'alchimia possibile da parte della categoria di cui faccio parte pro tempore cioè dei segretari di partito
Per cui si può scegliere a tavolino senza che non lo senza che lo sappiano gli elettori chi viene eletto e chi viene bocciato
La cosa scandalosa dopo in fondo dieci anni in cui qualcosa gli elettori hanno apprezzato dei mutamenti delle norme elettorali e cioè che c'è un minimo di identificazione Pd viene votato di leader eletto di chi governa e di chi viene bocciato
Quindi è un arretramento nettissimo sia nel senso che la governabilità sia il senso della
Libertà degli elettori della responsabilità degli elettori per questo io credo che margini di mediazione di accordo siano anche tatticamente impossibili impraticabili così come sarebbe ripeto veramente sbagliato aprire da parte nostra un dibattito su cosa accadrebbe dopo in termini di assetto centotrenta l'assetto centrosinistra quello che abbiamo definito con cui andiamo alle primarie e l'unica maniera credo per fare un vero pregavo Berlusconi e prima aprirlo
Quindi ultima cosa il partito democratico
Per me è partito democratico non è la confluenza in uno dei partiti esistenti
Quindi non è naturalmente la Margherita che non ai numeri anche se a un certo pluralismo interno
Perché anche verrà vedrete rafforzando s'
Cioè non sarà come non è un partito cattolico o un partito post popolare è un partito che ha la forte componente cattolico popolare ma che ha la capacità di rappresentare molte altre culture di farle incontrare di portarle
Auspica abilmente in avanti
Partito democratico per citare Hannah Arendt che diceva che politica e la facoltà di dare inizio
è un nuovo inizio quindi la capacità di non farne lo posso dire in maniera schematica la quarta tappa della storia
Gloriosa del Partito Comunista Italiano
Ma una tappa assolutamente inedita che permette la convergenza
Degli eredi delle culture riformiste del nostro Paese di dare vita appunto ad un soggetto nuovo è evidente che un processo tanto grande non si fa
Io l'ho detto in questo dibattito organizzato da Goffredo a Roma con la stretta di mano tra dei leader
Ma si fa
Condividendo un cammino questa fondamentale e condividendo delle cose da fare solo così le persone si appassionano e solo così si vince la maledizione apparente per cui ci sia una distanza tra idee giuste
Idee anticipatrici e consensi in Italia c'è sete
Di attribuire consensi
A chi porta un cambiamento e non è affatto vero che il cambiamento elettorale oggi deve essere associato ad una rassicurazione conservatrici
Gli italiani sono un popolo profondamente matura
C'era un barlume di maturità persino nella scelta che l'ha fatto del centrodestra alcuni degli elettori nel provare un cambiamento
Abbiamo un'occasione strepitoso
Che quel cambiamento nella direzione populista plebiscitaria si è dimostrato a tal punto fallimentare che il ritorno del pendolo nella direzione riformista e democratica
Può accompagnarsi alle scelte fondamentali nell'economia
Nella politica estera nelle politiche sociali nella riorganizzazione della Repubblica di cui centrosinistra si faccia portatore quindi noi che siamo qui sapendo che abbiamo anche litigato abbiamo avuto sensibilità e abbiamo avremo sensibilità diverse per esempio sui temi laicità laicismo ma è un bene acquisiamolo come un bene non come una ferita perché rappresentativo di quello che fuori di qui la differenza è che sono anche tra noi su questi temi sono differenze sono le famiglie italiane
E le famiglie italiane saranno anche rassicurate dal vedere che tra di noi discutiamo con fierezza con franchezza in base a convinzioni e opinioni anche diverse ditemi che interrogano
L'uomo all'inizio di questo ventunesimo secolo però quello su cui noi non ci dobbiamo interrogare ma su cui dobbiamo rispondere
Riguarda la strategia di governo la capacità di governo io penso che qui dobbiamo avere
Più fierezza
Più capacità propositiva
Più spirito unitario guardate quando sento parlare vedo ciascuno di voi Claudio Petruccioli o Nicola Rossi o del mi fermo tutti quelli che in questa sala balordi per dico Quartiani che sta qui alla Presidenza Enrico
So che abbiamo una tale schiacciante prevalenza di argomentazioni comuni
Che è veramente un peccato disperderle anzi dobbiamo fare leva su queste argomentazioni comuni e non sospetti
Eccentrici
Rispetto le attese del popolo italiano perché riflettete sulla giorno dieci aprile due mila sei
Se vinceremo le elezioni certo sinistra governerà
Il Paese sedici regioni su venti i tre quarti dei comuni i tre quarti delle province
Non ci sarebbe perdonato
Se questa grande carta la interpretarsi non solo il rigetto di per come il rigetto di Berlusconi anziché come un'opportunità per far fare all'Italia un balzo verso il futuro quindi usiamo bene questi sei mesi
Per prepararsi vi ringrazio
Grazie a Francesco Rutelli per il il suo intervento per il contributo che ha dato la nostra discussione
Adesso iscritto a parlare Provenzano del contesto consentitemi mentre Provenzano si prepara subito dopo interverrà Magda Negri
Di ringraziare gli amici di radio radicale che stanno trasmettendo questo nostro all'Assemblea indiretta come ogni anno dando la possibilità in qualche modo di raccogliere anche la raccomandazione che ci faceva Emanuele Macaluso perlomeno quest'anno attraverso Radio Radicale poiché attraverso il sito dell'associazione avremo la possibilità di mettere a disposizione questa discussione anche una più acqua per più vasta la parola per Provenza
è già difficile scusa un attimo ancora Pepe Provenzano vorrei che ringraziare anche se c'è un attimo
Ecco pregherei anche riaccomodare ce vorrei ringraziare Luciana Sbarbati che presente ai nostri lavori per intervenuta poco fa credo interverrà anche la discussione più tardi così come Ugo Intini grazie la parola Pepe pro
Ma io premetto che è già difficile intervenire di fronte a una platea attenta e competente come questa
Ma ancora più difficile
Per le cose che ho intenzione di dire è parlare immediatamente dopo Francesco Rutelli
Io credo
Provando a fare un esercizio che è stato fatto già stamattina
Che l'approdo ormai provabile alla zio al governo del Paese per il centrosinistra
Debba fare i conti con due problemi di portata straordinaria
Il primo è quello che a fronte di una crisi dell'Europa politica c'è bisogno di una implementazione delle politiche nazionali e dall'altro proporre al di là delle singole policy mix una cultura politica per il Paese
Sul primo punto riflettiamo bene che cosa è stato il due mila cinque edemi le cinque è stato l'anno della Bortot dell'Europa politica
Io credo che anche nel centrosinistra ci sia stata l'illusione che la forza dell'Europa con una costituzione che facesse politica europea potesse supplire ha un deficit di iniziativa politica nazionale oggi le cose necessariamente si ribaltano
C'è la necessità di Boris di Peppe nazionale ordine sia il possibile accomodare chi chi non volesse seguire gli altri interventi si può accomodare a fianco però diamo la possibilità ecco ancora interpreto così appassionato di svolgersi nei tempi previsti grazie dico c'è necessità
Di passare delle politiche nazionali che diano forza al progetto europeo
Fare politica europea all'interno dei contesti nazionali che è un po'quello che stanno facendo cose divine di paralizzare Blair e Zapatero portando le loro rispettive nazioni sulla linea di Lisbona di quelle di quelle professioni che erano state fatte a Lisbona
E il secondo punto proporre una cultura politica al di là delle singole Police
Sabatino è stato detto che siamo di fronte a naso che vari piegata su se stessa lo diceva una preda amico la stagnazione dell'Italia è una stagnazione economica ma anche una stagnazione sociale culturale e quindi questo che cosa significa che al di là de di una sicuramente prova azione di governo del centrosinistra bisogna offrire al Paese una cultura politica appunto che significa un progetto di società
Ridefinire un interesse nazionale in una proiezione più ampia
Indicare una missione per l'Italia
In una strategia no sovranazionale che necessariamente deve essere quello europea
A mio avviso questi due nodi si sciolgono insieme
è contrariamente a un ritornello che anche qui è stato ripetuto io ho voglia di parlare di contenitore perché mi interessa sapere chi deve sciogliere questi nodi è chi può sciogliere questi nodi
Io credo che può sciogliere questi nodi isolamento un soggetto politico che stabilizzi il sistema politico italiano
E che sappia assumersi per la sua grandezza i costi di politiche di lungo periodo
Che abbia la forza appunto di guidare e indicare un orizzonte soprattutto a noi giovani su cui investire e per cui rischiare noi vogliamo sentirci liberi di rischiare
Questa
Questo soggetto politico
A mio avviso necessariamente deve essere la costruzione in Italia di una cosa che paradossalmente odora di vecchio ma che è la grande novità la costruzione di una forza del socialismo europeo in Italia e che tuttavia sappia mantenere quell'ambizione più ampia di allargare le basi del riformismo nazionale allargare le basi ignori in in nel senso dire un'apertura a quelle esperienze politiche liberali e in questo senso e invito a guardare con molta attenzione interesse e coscienza politica al processo in corso tra lo SDI ai radicali lo dico soprattutto ai DS
E dall'altro anche a quelle componenti cattoliche e democratiche le cose non sono in contraddizione
Allargare le basi e riformiste costui non so una una forza del socialismo vita in Italia o lo sono solo nella mistificazione che spesso si fa nel nostro dibattito politico vedete lo ricordavamo insieme con i compagni della città futura e del contesto
Che il tenore del nostro dibattito politico anche a sinistra spesso ricorda una frase che a Machiavelli
Diceva a proposito della Firenze medicea anche poi Gramsci riprese parlando dell'Italia
Il nostro dibattito politico sembra una provincia che pare venuta al mondo per resuscitare le cose morte le cose morte sono due a mio avviso la prima cosa morta è la contrapposizione tra cattolici e socialisti in termini di Santa divismo e giacobinismo
Perché non è così
Lo diceva Tonini a proposito del New labour
Sicuramente oggi c'è un'offensiva
Di una gerarchia ecclesiastica ma questo non può tradursi in una contrapposizione tra due
Era il elettorati fidelizzati che fanno le loro scelte in base opzioni ideologiche perché non è più così questa è una cosa morta
E l'altra cosa morta è l'ortodossia del socialismo il cui spettro viene agitato spesso anche a sinistra
Vedete
Il socialismo europeo di oggi è tanto eterodosso quanto poco ideologico
E questo si vede soprattutto nella diversificazione straordinaria delle sue articolazioni nazionali
E tuttavia non è un socialismo senza identità mi piace dire questa cosa identità del socialismo europeo è un'identità funzionale nel senso che è comune a tutte quelle forze che loro OPA sono i grandi partiti socialisti
Che condividono la stessa funzione storica nei loro contesti nazionali e la funzione storica dei partiti socialisti di oggi è quella di modernizzare i loro contesti e di fare quelle riforme liberali a cui faceva riferimento questa mattina Ranieri del suo intervento
Però ovviamente
Parlando di politica si deve parlare di sé e si deve parlare di ma è io ho la consapevolezza che il socialismo europeo non è sempre per citare Ranieri la meraviglia delle meraviglie
Cioè non è una rosa perfettamente brillante ma anche se in sofferenza
Cioè la crisi delle ideologie ce lo siamo spesso detti assegnato una pressione della militanza politica
Ma fatto emergere tutta una realtà di impegno a ideologico
Che si esprime nel volontariato nel volontariato sulla protezione civile sulla cooperazione internazionale ecco il socialismo deve saper misurarsi con punta questa ricchezza
Sì mi avvio alla conclusione il suo imperativo è quello di essere una forza modernizzatrice e di cambiamento e per far questo deve superare certe sue rigidità questi rigida si possono individuare sostanzialmente in tre punti un certo separatismo culturale che ancora c'è in alcune componenti del triste penso ai francesi lo hanno espresso in occasione del referendum sulla costituzione europea o un certo suo gravissimo questo è un problema ancor un problema del new labour
Un'altra rigidità è un cento economicismo è che su questa cosa cercherò di spiegarmi meglio
Credo che la sfida della sinistra e del socialismo del ventunesimo secolo non è tanto quella di esportare la democrazia
Ma quanto di salvaguardarla oggi e di cercare di attuarla meglio la sfida è la costruzione di quello che un giurista
Della nuova Europa orientale
Chi non li circa definisce lo Stato Poli etnico
Ciò passa per la percezione di un gran
Sento di paradigma delle disuguaglianze tutte queste cose le trovate scritte sulla questa rivista sul contesto e nel cogliere una frattura che si fa sempre più ampia oggi tra il cittadino e la persona
I problemi da affrontare sono due
Sono da un lato le asimmetrie puntuali che ci sono in questa democrazia odierna e che Palmer giretto tu
Nuovi diritti che anche dal punto di vista strettamente giuridico sono difficilmente classificabili con un diritto alla cultura e alla diversità culturale
E l'altro problema da affrontare cari amici
E nel dibattito di ieri è emerso è quello del pluralismo confessionale finisco queste sono le priorità di un'azienda socialista e riformista
Quella di proporre una cultura integrativa perché la questione religiosa alla coesione del pluralismo confessionale non si esaurisce andare nella questione cattolica italiana
Se si guarda l'esperienza europea ci sono tantissime altre questioni da affrontare tantissime altre realtà con cui fare i conti il cristianesimo sociale ma il protestantesimo che è stato parte importante della costruzione del socialismo delle socialdemocrazie europee
Mi avvio a concludere e lo faccio con uno slogan noi
Al governo di centrosinistra per le cose che ho detto
Chiediamo
Una politica sovranazionale una politica europea perché siamo socialisti è una politica socialista perché siamo europei grazie
Grazie la parola Magda Negri segue Giancarlo Bosetti
Io volevo innanzitutto ringraziare il relatore naturalmente che intervenuto ma specialmente i re
Toh accesi
I relatori per la compiutezza delle relazioni di quest'anno che sono un contributo vero
Attuale e non preelettorale ma di lungo respiro strategico per la questione politica che qui poniamo la questione politica che qui poniamo a quella del mio amico Roberto vitali con cui un confronto sempre telefonicamente prima di venire da Orvieto
Sostiene che definisce come le linee fino a quando sono vitali profonde strategico non episodio si difendono oltre che difenderne bisognerà aggiornarne contestualizza contestualizzare nel vedere i livelli possibili di crescita
Come dire dei problemi che si rinnovano di anno in anno
Allora scontando Rutelli che ha citato una sua riflessione del due mila tre
Io ho pensato che noi avevamo attraversato forse inconsapevolmente certamente non con il suo consenso
Due tre anni strategici che avrebbero potuto essere anni felici
Così come fu il passaggio dal pc al i DS negli anni che vanno dall'ottantanove novantuno e noi riuscimmo a bruciare due anni così ascoltando Rutelli io facevo un paragone pensavo come noi siamo riusciti a bruciare il due mila tre nel due mila quattro due mila cinque che non erano anni in cui il confronto politico programmatico non fu fatto perché il due mila tre due mila quattro due mila cinque sono stati gli anni delle assemblee congressuali dalla Margherita del formarsi della Margherita della scelta strategica dello spirito sono stati gli anni che vanno per nuovi dal congresso di Pesaro il congresso di Roma sono stati gli anni di numerosi conferenze programmatiche dei DS sono stati gli anni della conferenza programmatica dell'Ulivo quando si è presentato come lista unitaria per le europee
Sono stati gli anni in cui noi più intensamente abbiamo lavorato sul contenitore sia pensando a forme Morando neo
Un quasi un vate insomma forme di organizzazione regolamenti di organizzazione dei gruppi parlamentari gli anni del gruppo di Artemide gli anni in cui anche una vasta mobilitazione periferica di cittadini per l'Ulivo pensava connettere ingrediente il soggetto unitario con una vasta partecipazione democratica quindi non è vero non è vero
Che la riflessione sul contenitore è proceduta ossessiva maniacale a prescindere dalla precisa definizione per l'area riformista nuovi telematica Vittadello stipati fondamenti io ricordo un mirabile congresso dello SDI
Anche dal punto di vista programmatico
Non è vero quindi che la riflessione sul contenitore sia proceduto avulsa estranea e solitaria
Rispetto a una possibile definizione di una piattaforma riformista che sarebbe stata del nuovo soggetto l'anima l'ossatura la sua spendibilità politica di massa questo non è
Ma quegli anni felici hanno avuto una puntare tutta nelle elezioni europee del due mila quattro
E poi una Travaglia il travaglio che tutti noi conosciamo per elezioni poi regionali nel due mila cinque
Io mi ero chiesta perché proprio quando nel febbraio facevamo la federazione
Da facevamo male la faceva ma non ci credevamo
La facevamo e stava già morendo la facevamo composta solo di somme partitiche
La facevamo anche con rappresentanze di protezione però classica io mi ero chiesta perché proprio mentre noi facevamo la federazione subito dopo la Margherita al suo gruppo dirigente di maggioranza indebolita la proposta di lista unitaria delle regionali io l'avessi con molta drammaticità in Piemonte che era una speciale chiave ad esempio io mi ero chiesta perché è proprio in quel momento mentre si diceva no alla federazione possibile le liste unitarie possibili
Rutelli diceva
E l'UDC giustamente Natale D'Amico ma dopo domani sarà il partito democratico
Mi chiedevo mi facevo da lì che
Per le sue posizioni
Una supposizione era professa
Per fare il partito democratico aveva bisogno di raccogliere più voti in uscita dal cosiddetto centro ex democristiano o Alex moderato
Assumo questa
L'altra
Motivazione Rutelli l'ha detta qua io sentivo che era sotto la pelle ma non avevo capito proprio così vale a dire
Proprio così
La attraverso le procedure
Sì congela l'egemonia
Attraverso le procedure distinto si statuisce l'egemonia attraverso le procedure si statuisce l'egemonia la possibile quarta tappa in quello che fu il Partito Comunista noi non va bene
Per me non va bene sono contenta che se ne parli quindi
Nello va bene no perché questi rischi non ci siano ci sono tutti
Ma perché vuol dire o a rimandare a tempo indeterminato i problemi che noi troveremo e di cui abbiamo discusso qua oggi
Ho cercato altri percorsi io non so quali però altri percorsi perché da cinque sei anni che noi diciamo
E riformisti Bébé vorrebbero scegliere il loro profilo di governo Simba dove lo lo scelgono se non hanno sede in cui si riuniscono si confrontano appese no
Sì ma come
Mi pare quindi che Rutelli abbia oggi qui
Lasciato la sostanziale disponibilità la sostanziale disponibilità un dialogo matura un confronto però rimandando lo ai tempi che verranno i tempi che verranno possono essere anche molto lontani è nei tempi che verranno possono anche prodursi per l'eterogenesi dei fini
Bassetti politici e processi politici totalmente antitetici e totalmente ostativi rispetto alla Progetto del
Della Federazione forti o Partito Democratico che lo vogliamo chiamare
Quindi il problema politico rotti
Cioè tutto adesso ho capito meglio
E capisco anche che tante volte io ho apprezzato moltissimo l'apertura di Fassino oggi ma
Spero che lo posso dire anche lunedì in direzione e se lo dirà lunedì in direzione immagino anche le grandissime resistenze che troverà nella Rete dei dirigenti intermedi e così via
Quindi io sono per cogliere pienamente le possibilità che qui si sono state
Però incontri come come dire ragionare anche fra di noi come
L'eredità no Stra l'eredità
Carichi fra Dino eredità anche socialista dei DS
Sia fungibile spendibile trasformabile Perry il Progetto del partito democratico
E la federazione che di volta in volta cede portieri determinanti sui sull'agenda e sullo statuto della politique
E e forse e forse siamo già un po'pronti siamo già disponibili siamo già non incompetenti del tutto
Oggi Rutelli è venuto a dirci che i tempi saranno indefiniti
Perché il timore Massimo quello della giovani
Quindi c'è e rimane fra di noi una no riconoscimento reciproco e i passi avanti fatti dei cambiamenti leadership delle ricerche qualche duro sospetti
Chiamiamo le cose qualche dura recito top perché non posso finito forse da tempo era definita nel tempo allora confronto un problema solo
Un problema solo che su quello su un attimo sul perché ciò ieri Tonini
Dati poteri non le cose fra
Qui
Vorrei dirlo specialmente anche compagni più giovani che hanno adesso venticinque trent'anni e che ti dicono che non ci sono posizione non c'è una logico positiva naturalmente non c'è una logico positiva
Però noi siamo di fronte a inusitate durezza e spero proprio per il profilo culturale del futuro centro sinistra e specialmente del nucleo che ci auguriamo maggioritario riformiste di poter
Non vale la pena dire come non convenire tra di noi come non convenire
Che è ovvio che io devo nell'elaborazione sui temi eticamente sensibile nelle l'evoluzione legislativa nel dibattito culturale ovviamente io devo interpretare in senso maggioritario di una società complessa matura colte non colta
Come non convenire
Ma allora perché
I partiti socialisti maggioritari si chiamino essi lei puro si chiamano essi sono naturalmente primo genitali di quanto siamo noi anche tutti uniti
Producono una legislazione per noi immaginabili permettere alcuni versi neanche auspicabile non sono d'accordo che quel matrimonio ed ecco
Ma producono lavoro partiti plur culturali
Partiti ampiamente maggioritaria partiti eticamente fondati
Molto ragione io sono molto d'accordo quando dice Tonini evitiamo di fare una politica va a una sola dimensione la molecola
Ma perché allora loro che Inter porno il mestrini del ministri mi della loro società producono un'elaborazione legislativa
Che qui appare intollerabile questa contraddizione cari compagni dobbiamo scendere per conoscere
Partiti maggioritari
Culturali partito eticamente fondanti
Partiti di Sottil per non partiti non ideologici vede ma quella produzione legislativa cioè
E comprende i diritti di tutti
E Aprica guardate che è difficilissimo andare fuori dal parere dei ma separazioni strada libera Chiesa in libero Stato
Io naturalmente ho rispetto ho riflettuto pensato pensato proprio San grato il pensare Santa cose non ci arrivo ma io lo so che questa che si chiamiamola i citati integrazione che nasce dal confronto adattivo
Molto ricca
Però però però non può esserci un valore che sia superiore all'altra
Non può essere pure un valore eticamente fondato in un religioso che può dirsi eticamente superiore all'altro e io qui cito Coppi lo scoppio e città e me ne vado via
Quello che ha scritto in un bellissimo articolo Ceccanti con la Mancina sul Riformista quando ha fatto in quanto i quattro punti
Della possibile nuova laicità dice tutte le regioni possono essere a loro volta fondamentaliste fonti delle città e e dice quarto punto quando c'è conflitto criterio
è l'uguale libertà e rispetto non c'è ragione e questo non c'è ragione di rifiutare ciò che non fa danni alla libertà di tutti
Ed era rispettoso degli interventi di tutti e questo è un principio classicamente liberale
Il principio che Sica mente liberale devono informare nella legislazione del futuro centro sinistra riformista e di governo io da questo punto di vista considero di grandissima importanza storica
Il fatto dell'unità socialista insieme ai radicali possa essere una fonte di nuova cultura e anche di nuova contrattazione all'interno del nuovo socio
Grazie a Magda Negri facciamo prima di dare la parola Giancarlo Bosetti un attimo il punto
Voi questa sfida come Presidenza proponiamo di proseguire fino alle venti e trenta dei nostri lavori per consentire al maggior numero di iscritti di poter prendere la parola e di riprendere domani mattina verranno molti interventi i lavori alle nove alle nove di domani mattina in modo da consentire poi il rispetto degli orari anche i lavori che dovranno riguardare le questioni dello statuto dell'organizzazione adesso diamo la parola quindi se siete d'accordo procediamo in questo modo alle venti e trenta chiusura dei lavori ripresa domani alle ore nove diamo la parola adesso Giancarlo Bosetti segue Luciana Sbarbati
Mi sembra che il tema
Centrale la domanda centrale di questo incontro stia nel punto di domanda
Che sta accanto alla parola uniti riformisti
Sì uniti molti si chiedono come possibile che dalla condizione presente
Si arrivi
Ma qualcosa di più unitario sullo sfondo c'è tema del partito democratico
Sì amico dinamico per interventi di
Tanti
Da qui
A quel punto d'arrivo auspicato come si arriva hanno chiesto molti e hanno cercato di dire la loro su come far
Quale unità possibile Macaluso come si fa ora
Rutelli ha detto nel suo apprezzabile intervento che si è molto lavorato sulla innovazione di processo e non si è lavorato sull'innovazione di prodotto
Sul quinta
Io cercherei di a di aggiungere semplicemente perché questo è avvenuto questo è avvenuto perché ogni volta che dal il piano delle politiche sul piano dei contenuti sul piano delle dell'innovazione di prodotto si diventa più precisi più chiari più determinati lassi diventa anche più divise
Quando si vuole difendere
Quando si vuole proteggere
Una prospettiva più unitaria
Sia media contenute e si usa un linguaggio
Gergale linguaggio gergale della politica in particolare la politica del centro sinistra
Il quale
Rende la sinistra come come ha scritto Ricolfi ma come hanno scritto tanti altri ed è un problema che non riguarda solo l'Italia ha reso la la sinistra centrosinistra più antipatico la classe dirigente vasi più antipatico di mare che il linguaggio più nebuloso
Il nebuloso si veste
Di un'eleganza che diventi che può apparire saccente questa sorgente di via Po
Apparire
E a volte arrogante
Allora questo è un problema assai grave perché in tempi in questo nostro tempo il processo di formazione dell'opinione ha sempre più bisogno di semplificato ori di semplificazioni
Di quelli che Mannheimer chiama i facilitatori di indicatori chiari estivo e ha sempre più bisogno di una definizione
Più elementare del contenuto
E anche di una indicazione in negativo nei confronti di avversari nei confronti di nemici per cui si
Tutto questo fa sentire come ancora più grave la mancanza di una prospettiva sintetica questa sintesi
Fatica a venire
Quando ci si occupa dei contenuti non perché alcuni settori della dello schieramento del centrosinistra non siano capaci di produrre sintesi di popoli si rischia di governo
Abbiamo ascoltato le relazioni di questo incontro abbiamo ascoltato diversi interventi assai interessante
Questi non diventano sintesi ma diventano elementi condivisi solo da un segmento dello schieramento complessiva da qui a una koinè condivisa ci si può andare io
Dico una prima cosa è che per arrivarci per arrivarci
Non ci si può affidare soltanto al calcolo vettoriale alla somma vettoriale o alla confluenza come diceva Rutelli dei gruppi dirigenti dei vari frammenti del del del centro sinistra più o meno grandi più o meno capaci di riformismo
Non ci si arriva per quella via o non ci si arriva soltanto per quella via
Ci si arriva attraverso
Un lavoro di ricerca e il lavoro di ricerca come nel campo della scienza anche nel campo delle politiche non è un lavoro sempre non è un lavoro necessariamente democratico
è un lavoro che si affida ai mezzi della scienza e medita l'assenza sono anche quelli della ricerca individuale di gruppi
Che
Sono specie i più produttivi sono spesso Esterni ai partiti quando revochiamo la storia
Della della delle fortune elettorali della del male della propria di un largo o anche quelle della del doppio mandato di Clinton una tanto più dire quando revochiamo le fortune del successo dei successi elettorali del duo dei dei vari mandati dei dei dei repubblicani americani e del doppio mandato di Bush dobbiamo guardare alla capacità di costruire
Questi programmi queste sintesi così difficili sia affidate alla somma de e di cose di cui sono capaci gruppi dirigenti siano state chieste fuori attraverso investimenti su istituti di ricerca tema già evocato da Tiziano Treu del Penta ex questa via badate non è un optional lunedì di lusso per ambienti anglo americani potremmo farla risalire alla al differenti storie politiche ma beh nelle condizioni di comunicazione del tempo presente è una via sempre di più obbligata perché affidata alla democrazia e al processo di negoziazione fra leadership quello che emerge non è un discorso sintetico chiaro unificante ma è un discorso nebuloso confuso che appare arrogante proprio perché per non tagliare
Leali le ossa a nessuno sì al sì ha bisogno di confusione questo è il primo tema
Collegato a questo c'è quello del bisogno di una una leadership politica più flessibile meno condizionata da ancoraggi
Meno ancora meno condizionata dal desiderio di ritorno alle origini meno impegnata nel difendere la coerenza di storia di storie biografie in interessanti
Ma non risolutive meno condizionata dal bisogno di difendere bandiere sigla storie umane per non parlare di risentimenti avevan cerco di o di o di rivincite
Sono tempi propizi sono tempi propizi se cerchiamo di capirci per politici per l'Inghilterra indebolisce più flessibili
Non so adesso non solo e non tanto nel senso di opportunisti
A nel senso di
Capaci di di di cogliere le esigenze del momento di ascoltarle capaci di una maggiore curiosità verso ciò che ancora non conoscono capace di una maggiore modestia
E e capaci di lasciare quando corre il proprio ancoraggi ma no perché senza principi ma non perché senza principi a proposito di principi se vogliamo parlare di questa koinè in questa koinè di una di una possibile centrosinistra di un possibile partito democratico dobbiamo parlare di una di un di un possibile senso comune e condiviso qualche cosa possiamo solo che deve contenere e questo qualche cosa
Sono principi come una visione inclusiva una visione egualitaria onere egualitaria
Una visione antirazzista una visione capace quindi di confliggere con in maniera anche più aggressiva di quanto non sappiamo fare con posizioni xenofobe e così via
Sicuramente ambientalista
E attenta una visione attenta
Al ruolo delle religioni dalla vita pubblica ed è l'ultima cosa che voglio dire questo
Sul ruolo della
Della regione se vogliamo far nostro utilizzare e il concetto di posta secolarismo intendendo ci su che cosa significhi questo concetto coniato da Klaus è vero da e fatto proprio da da dagli organi Faber mass il posseggono arrivismo
è la fotografia di una situazione nella quale le rally la religione chiede una maggiore e ottiene e ha una maggiore visibilità e chiede e ottiene una voce più influente sulla vita pubblica
Chiede una presenza maggiore nello spazio
Pubblico
Come si comporta come si può comportare la koinè progressista la koinè nei giorni e nei confronti di questa richiesta
Può sicuramente accedere a questo a questo bisogno può accedere a questo bisogno sapendo che
La religione è una caratteristica che ne fa la la fortuna o la sfortuna perché non è una sola le regioni sono molte e quindi
Il pensiero liberale nasce anche da una riflessione sulla molteplicità delle regioni e sui conflitti a cui hanno dato luogo e e e quello che si concede all'una va concesso anche alle altre ecco cito cioè semplicemente per e indicare il terreno nel quale la koinè progressista dovrebbe immaginare uno schema di di di di competizione politica conico con con il polo alternativo quello quello di centrodestra meno rozzo e meno meno rozzo di quello che venga proposto da una parte della destra italiana dai neo Teo con sé così via
Uno schema nel meno rozzo prevede
Prevede che
Quanto più si conceda una religione di di di di superficie metri quadrati della nello spazio pubblico tanto più si deve concedere anche alle alte così nella nella discussione sulle scuole confessionali
è stato bello forse dovrebbe sentire ieri e ho finito a a Firenze il presidente della Camera
Parlare
Lui tanto nella sua del suo passato sia sia battuto a favore delle scuole confessionali parlare in una in un contesto e non nel contesto culturale insieme a intellettuali mussulmani del fatto che
è indiscutibile
Così come deve essere indiscutibile per una visione il innovativa come quella del centrosinistra che anche i musulmani paese in cui le scuole confessionali
Ci sono hanno pieno diritto sia per la comunità ebraica sia e per quella che per quella cattolica per le altre per altre religioni quello quello è il terreno sul quale
Spero di questa pluralità è uno di quelli che può caratterizzare il il futuro discorso di una di una cultura più compatto ed omogeneo per centrosinistra grazie grazie
La parola Luciana Sbarbati subito dopo Romeo Benini e poi Ugo Intini
Chiedo scusa Romano Benini
Buonasera a tutti
E grazie anche per l'invito non ho potuto leggere la relazione perché c'è stato un disguido nell'invito stesse nell'invio della spessa
Quindi un sentito alcuni interventi soltanto perché se una realtà un po'tardi me ne scuso
Per questi impegni relativi alle primarie
Ma credo che già il titolo di questo di questo convegno contenga in sé un contemporaneamente sia un un appello che un forte incoraggiamento
Terzo un valore che quello di L'Unità
Che oggi sono un po'strano come dire alle nostre orecchie nel momento in cui si si dice riformisti Uniti per il governo
Io credo che bisogna fare una riflessione profonda che prima di arrivare al governo
Bisogna lottare per arrivarci e bisogna capire come questa lotta deve essere fatta con quali strategie e con quali mezzi
Con quali strumenti e soprattutto con quali obiettivi oltre il governo perché parlare di governo e un conto governare è un altro
Allora io credo che allo stato dei fatti con la consapevolezza che
Il centro destra ha governato questo Paese governando lo e che la sua politica non ha nessuna visione strategica
Ma soltanto delle valenze fortemente elettoralistiche dimostrate per l'ennesima volta anche con questa coda velenosa della riforma elettorale
Bene noi dovremo fare una riflessione profonda
Che ci può portare al governo nella misura in cui ci attrezziamo per arrivarci
Perché queste leggi è stata voluta dal signor Berlusconi ed ai suoi amici delle case di libertà
Con un preciso con un preciso intento e l'intento preciso è quello di colpire colui che abbiamo scelto come leader
Il leader dell'Unione il leader della
No
Romano Prodi
Con questa riforma che seppure
Non so se mi consentirà di vincere mi auguro di no
Con la quale mette Prandina difficoltà di doversi candidare comunque di scegliere una formazione politica per candidarsi in termini proporzionali
Però chi soccombe
E con questa riforma Prodi sarà costretto a fare un passo e una scelta e allora voglio dire è inutile nascondersi più di tanto noi abbiamo di fronte due ipotesi
Ho
Lasciare che qualcuno
Passa anche prendere più voti e basta rivendicare comunque una leadership all'interno di un discorso proporzionalista puro
Oppure attrezzarci perché questa leadership sia quella che veramente noi abbiamo tutti condiviso
E che abbiamo voluto mettere in sella perché questa leadership rappresenta qualche cosa di più vedete non abbiamo bisogno di un fantoccio perché non ne abbiamo un altro non abbiamo scelto Romano Prodi perché non c'è nessun altro
Abbiamo scelto Romano Prodi perché Romano Prodi ha presentato dopo tanto tempo di cancrena politica
In cui i partiti sono sempre guardati male l'uno con l'altro e non hanno mai costruito qualcosa nell'interesse generale se non in rari momenti di difficoltà della nostra storia repubblicana Romano Prodi ha presentato un progetto politico al Paese innovativo
In cui c'era la possibilità per la prima volta di mettere accanto ad operare e a lavorare senza falsità ma con l'interesse di guardare lontano a una democrazia compiuta un'Italia nell'Europa un'Europa più forte
Di mettere insieme laici e cattolici le forze riformiste migliori di questo Paese quella tradizione socialista della tradizione laica
E repubblicana della tradizione cattolica
Queste forze che hanno scritto qua attraverso i loro padri della patria le migliori pagine della nostra costituzione che hanno fatto le grandi battaglie della Resistenza si potevano ritrovare si devono ritrovare attorno a un tavolo per mettere in piedi un nucleo forte
Un nucleo forte che può dare al leader che indiscusso ad oggi della cosiddetta unione la farsa elettorale di base
La forza elettorale di base per una leadership che non è soltanto alla persona
Perché non è soltanto quella bella faccia quella faccia onesta che ci serve ci serve quella faccia con il progetto perché sul progetto che ne abbiamo scelto il ridere perché per fare una svolta nel nostro Paese occorre sì certamente individuare una leadership ma che abbia un progetto e che questo progetto si possa condensare in un programma politico
E allora queste sono le tre cose leader progetta il programma noi l'avevamo intasca cari compagni e cari amici le avevamo in tasca e ce ne siamo lasciate scucire ce ne siamo lasciate scucire paga qualcuna inventato delle velleità dicevo linea perché qualcuno si è messo paura di un'eventuale possibile sorpasso e cominciamo a vincere tutte le cose che non ci diciamo per fair play politico è per convenienza politica da strapazzo perché se non arriviamo alla verità
Noi non costruiremo mai un percorso diverso continueremo con i vecchi tatticismi continueremo a fare da pseudo politica non della politica di verità di cui questo Paese ha bisogno ce le siamo lasciati scucire e abbiamo fatto ridere gli altri ancora una volta un centrodestra che era agonizzante abbiamo regalato l'ossigeno per continuare a sopravvivere S. sopravvivere la vipera è che le nostra se sopravvive la vipera Timor Bepi ammazza ti ammazza è questo quello che stiamo voi questo momento vivente del pericolo che c'abbiamo di fronte non diamo niente per scontato all'usura
E se c'è qualcosa che ancora si può fare in barba agli errori fatti io ho fatto la la chiusura della della festa della Margherita e e mi sono sentita dire da dall'onorevole Marini facciamo ripartire la febbre e queste possiamo ripartire la febbre
Sono ben d'accordo ma voglio capire perché perché cosa per quali con quali preso parte con quali contenuti e con quali obiettivi
E soprattutto che cosa significa per Marini far ripartire la fede
E allora se si fece una cosa in un consesso come quello la festa nazionale della Margherita quali sento Rutelli
Che oggi ha detto un'altra cosa ha detto non ci cominciamo a impantanati
Ah impantanati nelle questioni no delle alleanze o del riflessioni postume su qualcosa che abbiamo superato
Vuol dire ognuno stiamo persi dentro una come dire bandiera che si chiama Unione ognuno stia aperte ogni ora facciamo la sua battaglia voi non state a pensare quello che accadrà dopo e mi pare un tantino riduttivo con tutto rispetto per chi è tanto più grande di me ma sono ben tosta pure io quindi voglio dire mi pare un tantino riduttivo pensare la politica italiana oggi con questo schema
Perché con quello che è successo a con questa legge che comunque il centro destra approverà scordiamoci che questo non accada perché l'approverà
Non ha no altro e altra strada per poter tentare di fregarci un'altra volta
E allora bisogna che non ci attrezziamo
E bisogna che non ci attrezziamo pensando che non è andando separati che noi restituiamo approdi quella leadership che il popolo mi auguro il papà del centrosinistra e soprattutto il popolo della federazione
E nella l'elettorato dei Comunisti italiani potrà restituirmi come tutta una grande fetta di pubblico opinioni che non militano i partiti attraverso il voto delle primarie
Ma se questo voto delle primarie
Non avrà poi successivamente nella tornata elettorale il sostegno forte ponderato in termini forti di una serie nodi partiti che fanno polacco su questa leadership mi dite voi
Quale sarà la capacità di governare il Paese quel governo uniti ha il Governo come ci staremo uniti al Governo quando siamo andati tutti divisi
Quando siamo andati tutti con bandiere diverse con percorsi diversi senza fare uno sforzo perché quel programma che andremo a costruire è un programma che giorno dopo le primarie
Comincerà ad avere delle sbavature per essere molto utopistici ma comincerà nelle nei porti i problemi perché io ci chiariamo che questa leadership è una è quella perché ci a questo progetto e perché questo programma è su questo programma non fa sconti perché è la direttrice del binario dentro il quale ci dovremo muovere nella politica economica nella politica estera nella politica per lo sviluppo nella politica per le grandi questioni morali
In tutte queste questioni in cui ci siamo
Vergognosamente divaricati in tutti questi anni
Dando uno spettacolo di una divisione e componibile o è quaestor oppure sarà perfettamente inutile andare al governo
E allora tutto sommato credo che questa legge ci abbia messo ancora Chariot ancora qualche speranza che possiamo rimediare agli errori fatti
E quindi anche gli amici della Margherita probabilmente dovrebbero farla questa riflessione non sono i cosiddetti prodiani ma anche gli altri
è un passaggio delicato e difficile nessuno perde la faccia se ripensa a una decisione assunta nel momento in cui c'è un'emergenza come questa
A chi affidiamo il progetto atti e affidiamo la leadership a che affidiamo agli obiettivi il giorno dopo
Annoveri partiti o forse dieci o apportiamo diceva forse dodici che non sanno comporre un pensiero politico dentro un asse di cui questo Paese assolutamente bisogno che l'asse riformista
Di una turista unità democratica laica progressista e soprattutto riformista che abbia capacità di fare di tenere nella politica estera
Una politica affidabili lei e quando dico affidabile vuol dire che non l'abbiamo avuta che non l'abbiamo avuta ci sono troppe divaricazioni ci sono stati troppi tentennamenti troppe fragilità troppe le monete propria condiscendente come in altri campi e in altri settori altrettanto delicati non è possibile
Non è possibile dare questo spettacolo che su questo spettacolo che gli altri hanno fatto leva per dire che comunque vada piuttosto che un governo incapace di governare
E negli o forse un governo di destra che si governa ma in qualche modo il Paese lo porta avanti
Questo dice Berlusconi questo dice la Casa delle Libertà non dimentichiamolo per favore
E allora tutte le questioni che ne portiamo avanti vanno bene va bene rilanciare come da questa bellissima fa la noi facciamo il messaggio riformista
Per dare veramente un come dire si diceva un timoni atti andrà a governare per noi questo Paese e assieme a noi
Perché ce ne sarà assolutamente bisogno ma facciamolo anche con proposte concrete per favore facciamolo anche vicenda ci
Che è vero quello che diceva prima Rutelli che nell'Europa no non c'è ancora questa possibilità forse è lontana o più lontana di quello che noi crediamo ma io vedo che anche in Europa le grandi famiglie si stanno scomponendo vedo che il concetto di destra e di sinistra ha già perso i connotati radicali che aveva qualche anno fa
Vedo che c'è una contaminazione che non è soltanto una contaminazione di culture ma che è un passaggio democratico
Se il vecchio comunismo ha comunque perso la sua valenza aggressiva
Se le culture socialdemocratiche oggi avanzate quelle conservatrici sono al palo
è perché c'è una cultura democratica che nel mondo va avanti e va avanti anche in Europa che sta per Nando disse anche tutta la cultura socialdemocratica che avanti ma su tanti settori e su questi settori da quello che riguarda la libertà di coscienza quelle che riguarda la politica economica quello che riguarda lo sviluppo a quello che riguarda soprattutto discorsi importanti di modernità che non è una parolaccia come non è una parolaccia meritocrazia un merito
E la sinistra il centrosinistra l'Unione devono cominciare a ripensare certi concetti a rivedere certe posizioni frontisti
A rivedere certi passaggi della nostra storia culturale
Per dire che effettivamente era cultura democratica che oggi spinge e spegne il riformismo su strade e diverte da ieri più coraggiose certamente difficili porte impopolari morire siamo a dircele queste cose o daremo approdi veramente la leva
Per scardinare un modello cristallizzato ingessato che non ha fatto passi nonostante le nostre scelte
Nonostante il governo dell'Ulivo noi non abbiamo dato una svolta comunque al Paese abbiamo fatto delle cose ma per questo non siamo stati premiati perché la svolta non c'è stata non c'è stato il coraggio di andare fino in fondo ci siamo lasciati fregare
Ebbene non facciamo lo stesso errore un'altra volta
Cerchiamo di metterci a produrre un percorso insieme a produrre un percorso di valori
E su questo voglio concludere perché non voglio rubare tempo la vostra discussione voglio dire una cosa
C'è un blocco di programma che sta lavorando c'è una commissione ad alto livello e ci sono le varie commissioni io dicevo prima il leader e leader non solo quando ha scelto perché c'ha quella faccia che rispecchia onestà rettitudine capacità ma il lineare anche perché sa portare avanti un progetto e questo progetto ma limpido con un programma che ha dei contenuti
E allora chiariamoci siccome avremo di fronte unitaria sfasciata
Unitaria al palo che non riesce a riprendersi dal punto di vista economico un'Italia che ha una scuola messe in ginocchio dalla signora Moratti dalle sue grandi riforme
Un'Italia che perde il senso del bar Partei perché non riesce più a regolare nulla neanche per coloro che hanno assolutamente bisogno un'Italia che non riesce a capire dove sta la legge uguale per tutti perché ci sono leggi ad personam è contra personam
Un'Italia che veramente e in una situazione spietata di spregevole Enza nei confronti del mondo perché così ci considerano gli altri
Per colpa di questo governo ma anche per colpa nostra perché siamo stati troppo passivi
Troppo assuefatti allo scandalo politico e culturale e morale che abbiamo vissuto in questi anni
Un Paese stanno è un centro sinistra stanno avrebbe dovuto reagire molto prima in termini molto diversi ci siamo abituati allo scandalo quotidiano di chi c'era una strada e l'ha rinnegata
Di chi promettiamo una casa e faceva fa il fatto alzare i conti
Tutto abbiamo sopportato
E questa sopportazione è un male oscuro
Terminata la nostra società
Nelle fondamenta distruggendo i valori il senso dello Stato la visione della democrazia la stessa Costituzione vorrei vedere e non sia mai che lo vedessi
Che andando al referendum per la Costituzione la gente lo fa fallire perché non si può assolutamente amare ciò che non si conosce e la Costituzione repubblicana sono almeno vent'anni che non si insegna più nelle scuole non la sanno i ragazzi ma non la fanno più manco gli insegnanti
E allora un centrosinistra e un gruppo riformista che non si fa carico di questi problemi
Tornare alla conoscenza delle nostre regole fondamentali di quella carta che ci ha consentito libertà democrazia e fino ad oggi
Detto questo una piccola cosa soltanto
Nella stesura di questo programma un progetto riformista serio deve dire
Deve dire le cose che si fanno e dire come lei finanzia perché vedete parliamo tutti di valori e quindi voglio fermare i valori sono tanti no
C'è il valore fiscale attraverso il quale uno può anche togliere un'imposta no va però mi deve dire come redistribuisce quello che ha incamerato non è che fa come Berlusconi che toglie le tasse
No abbassa le tasse a quelli che l'hanno tanti soldi e par condicio povere distribuisce uno Stato sano
Un percorso riformista sano deve dire come armi distribuisce la ricchezza
E allora noi abbiamo due categorie di valori valori che si possono proporre e non solo non costano niente ma danno una rendita di ritorno e parlo per esempio della legalità
Perché se ne faccia una grande battaglia sulla legalità è a costo zero
Nessuno ci può chiedere quanto ci mettete a costo zero ma va fatta e quella c'è un grande ritorno perché torneranno ad investire nel Sud il per gli imprenditori del Nord se sanno che la giura legalità in qualche misura e almeno garantita
Parlo di altri valori i valori importanti come il merito una volta che abbiamo licenziato le nostre università studenti che hanno teste pensanti libere capaci di adattarsi alla modernità e al cambiamento continuo della società tecnologiche
Noi avremmo un ritorno fortissimo non ci costa niente per l'università ci costa oggi per gli sprechi che ha per l'inefficienza che ha come la scuola investendo ci noi avremo un grandissimo ritorno con pochissime lire perché non è una grande esperienza allora ci sono valori che non debbono esteri finanziati per esempio c'è stata una una una indagine che ha messo in rilievo come per costituire una piccola e media impresa ci vogliono ben sette tipi di atti cartacei che devono essere fatti in una maniera incredibilmente farraginosa e vede diciamo che era sette li portiamo a tre in Italia perché tutto il mondo le fattrici
Portiamoli a tre questo significa meno notai meno commercialisti meno spesi e anche questo è un rientro economico ora cominciamo ascendere nel merito a mettere le mani nel piatto a fare proposte concrete a fare discorsi forti dal punto di vista culturale e politico perché ce n'è bisogno ma tradurli nelle concrete scelte operative di un programma che non fu estere un regalo a tutti i da Bertinotti a Mastella dopo esteri non può funzionare le scelte vanno fatti e chi nere come dire io fare un passo indietro lo dovrà fare nell'interesse di questo Paese grazie
Grazie io non sono Sbarbati adesso diamo la parola
Romano Benini seguirà al chiedo scusa Ugo Intini è seguita poi Romano Benini Ugo Intini alla parola
Grazie
Enrico Morando mi ha chiesto di parlare di politica estera e piccoli innanzitutto Pato naturalmente per parlare dei della politica estera che immagina di perseguire l'aggregazione di peraltro c'è lista che si è guardati a presentare a Fiuggi la settimana scorsa
Lo slogan di quel tocco la convention era Zapatero Blair fortune e che cosa ci suggerisce in politica estera ciascuno di questi personaggi
Beh a proposito paperi socialisti spagnoli sono oggi i principali portatori di uno spirito europeista che sembra purtroppo affievolirsi in un momento di crisi abbiamo bisogno per uscirne non di meno Europa ma di più euro abbiamo bisogno di più Europa non soltanto per idealismo ma anche per garantire il futuro dell'Euro che la nostra assicurazione contro la bancarotta e contro l'incubo di una deriva argentina per l'area dell'euro in una possibile Europa a geometria variabile come la si definisce deve fare un passo in più in un tempo in cui l'economia viene per prima abbiamo fatto bene a cominciare il processo di integrazione dalla moneta
Ma mai nella storia degli uomini una modesta è stata appesa al nulla da sempre sulle monete sono impresse una corona una spada una bilancia simbolo della sovranità che sostiene la moneta
Di una politica di difesa estera di una giustizia amministrata in modo omogeneo di una politica fiscale ed economica comune che consentano a chi guida la moneta di usare non soltanto freno e acceleratore banche sterzo e campi o appendere Imola moneta unica una unità politica vera che la sostenga o l'euro spesso rischierà di andare in crisi l'integrazione del nucleo duro dell'Europa non può fermarsi alla politica monetaria dunque o va avanti o collasso l'europeismo e il pilastro della nostra politica estera il primo impegno il primo argomento della nostra propaganda verso gli elettori il più chiaro elemento di distinzione tra destra e sinistra in Italia siamo europeisti perché ce lo impone tutta la nostra storia Filippo Turati del ventinove scriveva al leader laburista britannico Henderson abbiamo bisogno degli Stati Uniti d'Europa da Saragat Nenni sino a Craxi i socialisti hanno sempre seguito la tradizione di Turati che è poi la stessa tradizione liberale alla quale si ispira il movimento radicale dal tiro Spinelli Ernesto Rossi al partito
Siamo europeisti pericolo impone la nostra storia ma anche la storia del Paese che porta gli italiani a conservare una memoria quasi geneticamente impressa nel loro DNA tale da renderli i più europeisti tra i cittadini dell'Unione
Nel Rinascimento ritarderà l'aria più ricca più sofisticata e colta era il centro del mondo
Poi con la scoperta dell'America con il rinnovamento tecnologico sia per una fase di grande cambiamento
La Spagna la Francia in quel momento decisivo seppero costruire l'unità nazionale italiano e rimase ai margini per secoli
Oggi siamo esattamente nella stessa situazione l'Europa è ancora l'area più ricche sofisticato del mondo ma in un momento di straordinaria rivoluzione tecnologica già si vedono le potenze del nuovo secolo
Gli Stati Uniti certo ma anche la Cina l'India o l'Europa si unisce rapidamente o fa la fine dell'Italia dopo il rinascimento rimane per secoli ai ma gli italiani per la loro storia questo lo sanno e lo capiscono prima degli altri
Zapatero e Blair hanno fatto scelte opposte sull'Iraq ma l'interesse nazionale dettato dalla storia e dalla geografia deve far riflettere
Nessun grande paese dell'Europa continentale nessun socio fondatore dell'Unione Europea a eccezione dell'Italia e impegnato militarmente in Iraq in Europa prevale un ragionamento semplice in Iraq non c'erano le armi di distruzione di massa indicate come la giustificazione formale alla guerra non c'era il fondamentalismo islamico che il nostro nemico del momento ma una dittatura militare nemica del fondamentalismo islamico
E poteva essere logorata o eliminate in tanti
Molto più adesso di prima dopo la guerra dirà che è diventato un pericolo per tutti
è infatti diventato nel male ciò che era nel bene la Spagna del mille novecentotrentasette il punto di incontro di aggregazione propagandistiche psicologica non per gli antifascisti di tutto il mondo ma per i fondamentalisti egli antioccidentali di tutto il mondo
E diventato un Afghanistan dieci volte più pericoloso dell'Afghanistan dei Mullah Omar o dei di latte giustamente liquidato dalle truppe americane
L'Europa continentale ragiona così la Gran Bretagna ragioni in modo coerente alla sua scelta di entrare in guerra al fianco degli Stati Uniti a questa scelta diversa da quella prevalente in Europa e nata anche dalla diversità della Gran Bretagna che non a caso e fuori dall'area euro
Churchill diceva che l'Atlantico e più stretto della Manica Teki vincoli di sangue di culture di interesse con gli Stati Uniti rendono la Gran Bretagna è un Paese europeo si ma del tutto particolare
Ciò è in parte vero ancora oggi spiega le scelte passate che ha fatto Blair come avrebbe probabilmente fatto qualunque primo ministro inglese
Ma adesso è ora di guardare non al passato bensì al futuro all'ultimo vertice del partito socialista europeo in giugno a Vienna il braccio destro di Blair John Prescott era seduto accanto al presidente del partito ora spesso un compagno accanto a un compagno e insieme sulla stessa lunghezza d'onda hanno ragionato del futuro di un futuro per il quale Blair ha molto da insegnare anche in politica estera
è inutile piangere sugli errori compiuti adesso dirà che un problema non degli Stati Uniti soltanto ma di tutti non prima ma adesso l'Iraq è diventato il terreno principale della guerra al terrorismo
Una guerra che riguarda tutti e che non è certo stato iniziato dagli Stati Uniti è stata subito dagli Stati Uniti
Questa guerra ed è questa la prima reazione di Blair si vince solo se si ha la volontà vera di combatterla e solo se le due sponde dell'Atlantico la combattono insieme vogliamo una politica della difesa estera comune per l'Europa vogliamo un'Europa politicamente unita ma non per contrapporre la agli Stati Uniti lo diceva Tempestini nel suo intervento
Ancora qui ragione la Gran Bretagna
Per i costi negli Stati Uniti un'alleanza atlantica veramente efficace solidale
Perché paritaria un'alleanza tra uguali che si ascoltano e condiziona la vicenda di questo abbiamo bisogno
Il mondo è troppo piccolo e insicuro per fare a meno di una simile alleanza l'unione dell'Europa e la premessa per la parità di età perché un'Europa divisa inevitabilmente fatta di tanti singoli satelliti di Washington di dati l'identità dell'Europa e degli Stati Uniti e in parte diversa per una ragione quasi genetica e questo lo dobbiamo ammettere con tranquillità
L'immigrato che tanti anni fa lasciò suo villaggio europea per varcare l'Atlantico non contava certo sull'aiuto dello Stato della comunità ma solo su se stesse
L'America è la patria del minimalismo l'Europa è la patria del solidarismo
Quell'immigrato affrontato un continente selvaggio sia abituato a lottare con durezza
L'America e portata all'approccio TAF d'Europa quello soft in America c'è la pena di morte ma non lo stato sociale in Europa esattamente il contrario l'America e l'Europa sono diverse dunque ma sono le due facce del mondo occidentale
Abbiamo bisogno di un melting pot tra queste due facce che prende il meglio del Luna e dell'altra
Se l'Europa è più solidale se protegge tutti i suoi cittadini la vecchiaia dalla malattia e dalla disoccupazione
Un risultato ottenuto per primo da un liberale che lavorava con un socialista Lord Beveridge insieme al primo ministro britannico e lì questo non è un male ma un bene purché si realizzino le riforme e gli aggiustamenti necessari per non disse stare i conti pubblici e non frenare la competitività
Dei Clinton ben prima di unione Hans si è posto il problema di un Paese che è il più ricco del mondo ma trentasette milioni di poveri all'incirca la stessa percentuale di cittadini senza assistenza sanitaria
E chi ha i morti in porto ovvero i poveri che lavorano si ma restano poveri perché la retribuzione media d'America era nel sessantacinque un ventiquattresimo di quella dei manager mentre oggi è diventata un centottantaquattresimo
Business Week denunciando dopo lo choc di organza il Terzo Mondo che è presente all'interno degli Stati Uniti ha scritto
Il nostro sistema sociale è stato colpito da politiche che hanno allargato il gatto tra ricchi e poveri lasciando molti americani marginalizzati e alienati
Quelli che sono stati lasciati abbandonati nell'alluvione erano già stati lasciati abbandonati più in generale nella società
L'America deve guardare all'Europa ma l'Europa deve guardare all'America perché lo sviluppo cresce molto più che da noi anche per il minor peso di rigidità corporazioni vincoli e burocrazia oggi l'economia si regge sulla conoscenza e tra le venti università migliori del mondo diciassette sono americane americane sono il trenta per cento degli articoli scientifici in America lavoro che settanta per cento di premi Nobel l'America e il Polo egemone della cultura mondiale il magnete che attrae che valorizzi i migliori da tutto il mondo senza distinzione di razza ed Eligio
Il melting pot tra Europa e America la valorizzazione del meglio dell'una e dell'altra l'alleanza il ponte per il nuovo millennio tra le due sponde dall'Atlantico
Sotto la strategia di Blair che rientra nella vocazione storica dalla Gran Bretagna ma anche nel nostro interesse e nelle nostra aspirazione partendo dal riconoscimento di ciò che significa la nuova Giacomo mi e di come gli Stati Uniti siano grandi innanzitutto per questa Blair ha scosso i vecchi equilibri del bilancio comunitario europeo chiedendo che si investa più in conoscenza e meno in sussidi agricoli più di tecnologia e meno in zootecnia la lezione di Blair e anche ideale c'è in lui
Una fiducia non razzista sulla possibilità di estenderla libertà a Paesi che non l'hanno mai conosciuta
Non razzista perché razzista l'atteggiamento di chi dà per scontata la il raggiungibilità e l'improponibilità del terzo mondo degli standard di libertà individuali affermati nel primo mondo non razzista e non astratta o lontana dall'interesse nazionale perché ormai la libertà nel mondo sempre più piccolo e diventato un bene indivisibile
Non razzista non astratta e non rinunciataria perché lo spirito di Monaco aleggia ancora in Europa mentre in Gran Bretagna prevale lo spirito di Churchill
C'è la politica di Blair dicevamo perché di questo dà dimostrazione un leader che come Louis finalmente a dire il progresso dell'Africa oggi abbandonate devastata come l'obiettivo centrale per le democrazie occidentali se la lotta al terrorismo ormai è parte della politica estera anche sul modo di condurre aggiungeva i socialisti inglesi una risposta da meditare
Londra ferita dalle bombe reagito non come la destra italiana con intolleranza verso il mondo islamico verso l'immigrazione al contrario Blair ha unito gli sforzi insieme rappresentanti locali del mondo islamico
Al contrario il sindaco socialista di Londra Livingstone ha colto il motivo profondo dell'ostilità contro la sua città da parte dei fondamentalisti
Hanno voluto colpire l'ombra ha scritto perché il simbolo del successo più odiose più insopportabile agli occhi dei terroristi
Il successo di una sosta perché libera dove razze e religioni e culture diverse vivono pacificamente e felicemente insieme Zapatero Blair e abbiamo ricordato nel nostro slogan anche fortuna perché fortuna non è soltanto il padre del divorzio dell'aborto
Lo si ricorda poco ma fortuna è stato il protagonista di una battaglia culturale politica e morale per organizzare l'aiuto verso i Paesi in via di sviluppo
Fortuna diceva che le frontiere di quella che un tempo si chiamava lotta di classe sono diventati universali che la sfida delle sinistre e oggi la lotta alla povertà non dei confini nazionali ma nel mondo
I socialisti e i radicali i liberal socialisti
Ma anche la Margherita hanno idee comuni dunque in politica estera
Ma e qui rispondo paura delle questioni poste questo pomeriggio da Rutelli noi stiamo dell'Internazionale socialista i radicali nell'Internazionale liberaldemocratica e la Margherita altrove tuttavia
Proprio una mostra Cooper otium
Tra socialisti e radicali ad esempio suggerisce che è tempo di novità
L'Internazionale socialista non può cambiare il mondo senza un punto di riferimento nel partito democratico degli Stati Uniti dove il termine socialista un sono diverso che in Europa e negativo
Non può senza che ai partiti tradizionali si affianchino i protagonisti dell'economia della cultura e dei media come è avvenuto a New York intorno a Clinton
Il Partito Socialista Italiano di Craxi e di fortuna lo aveva capito per primo all'inizio degli anni ottanta
Quando propose che l'Internazionale socialista cambiasse nome e si chiamasse Internazionale democratica il nostro piccolo partita di nuovo avanzato ufficialmente questa proposta l'ho fatto io stesso all'ultimo congresso dell'Internazionale socialista a San Paolo nel due mila e tre
E ha applaudito l'ingresso nell'Internazionale come membro associato del National Democratic Institute la fondazione del partito democratico americano presieduta dal Segretario di Stato di Clinton mezzo ombra
Walter Veltroni ha dato atto che i socialisti di Craxi avevano visto prima è giusto ha insistito per continuare su questa strada dimostrando come ci siano i DS molto in comune con l'area liberal socialista che qui andiamo costruendo
Questo io credo è una risposta alla preoccupazione legittima di Rutelli il quale dice per la politica delle alleanze internazionali dobbiamo sapere che noi non possiamo essere assorbiti nell'Internazionale socialista
Noi andiamo costruendo
Tutto ciò
Come facevano i nostri padri fondatori
Spesso si dice che gli idealisti sognatori sono poco realistico semplicemente invece vedono la realtà prima degli altri e vedono ciò che rende la lotta politica degna di essere vissuta Filippo Turati come prima ricordavo indicava i giovani nel mille novecentoventinove gli Stati Uniti d'Europa
Noi dobbiamo cominciare a indicare gli Stati Uniti del mondo affinché la globalizzazione non sia soltanto quella del denaro e dell'insicurezza ma quella della politica
Perché il sogno di Turati cominciasse realizzarsi ci sono voluti ottant'anni augura i nostri giovani compagni che per il loro sogno ce ne vogliono qualcuno di meno
Credo che i liberal socialisti
I riformisti dei DS dalla Margherita
La pensino su questi temi in modo sostanzialmente simile
Credo che Ranieri e Lusetti quali erano contegno di Fiuggi la settimana scorsa socialisti radicale siamo d'accordo con me con la Bonino
Su questa impostazione
Sui programmi e quelle di politica estera sono i più importanti si definiscono gli schieramenti e le aggregazioni partitiche
Ecco allora in sintesi come la penso
Sul tema che è al centro del dibattito oggi
I socialisti sono sempre stati esperti di scissioni e di divisioni vogliamo adesso diventare esperti di unità
Noi vediamo tre cerchi concentrici di unità il primo è l'unità socialista che sembra cosa fatta con Bobo Craxi
Il secondo l'Unità liberalsocialista che sembra cosa fatta con i radicali
Ma l'aggregazione liberalsocialista non è l'obiettivo finale e un obiettivo intermedio perché non abbiamo rinunciato al terzo cerchio di unità possibile l'unità riformista
Quella tra noi i DS e la Margherita quello tra le culture tradizioni socialista cattolica e liberale che ha subito una battuta d'arresto ma che resta un grande disegno strategico da riprendere dopo le elezioni o anche prima
Esiste una sinistra in Europa dove manchi un'aggregazione di almeno il trenta per cento dove il partito più forte abbia come probabilmente i diessini solo venti per cento no esistono a sinistra vincente che non sia chiaramente guidata da un timone riformista da una nave ammiraglia riformista
Una nave riformista
E poi una sinistra radicale della protesta che segue perché così suggeriscono i rapporti di forza dovunque il timone riformista funzione altrimenti non si vincono le elezioni e dopo averle vinte non si governa
Per decenni hanno pesato le due anomalie italiane un grande partito comunista egemone a sinistra da una parte l'unità politica dei cattolici dall'altra adesso le due nomadi e sono finite possiamo e dobbiamo costruire una grande aggregazione guida riformista anche in Italia
è un ostacolo la presenza di cattolici e laici all'interno della stessa aggregazione
E qui rispondo a un altro quesito posto da Rutelli se noi liberal socialisti eviteremo atteggiamenti anticlericali di un altro secolo se i cattolici si comporteranno come De Gasperi e Moro non è uno stacco
Non è un ostacolo se tutti ricorderanno che i problemi etici non consentono etichette di partito e sono affidati innanzitutto le coscienze individuali d'altronde c'è una prova del nove ed è paradossalmente la Margherita stesse nella Margherita ci stanno laici e laicisti mi e cattolici cattolicissimo
Se la convivenza fosse impossibile
Ed Enzo Bianco non potesse sedere in Parlamento come si accanto a Giovanni Bianchi ex presidente delle ACLI la scommessa stessa dalla quale è nata la Margherita sarebbe perduto la Margherita si spaccherebbe da una parte con i DS liberal socialisti andrebbe la componente laica dall'altra parte insieme a Mastella
Andrebbero quelli che vogliono un partito dei cattolici e del Vaticano
è questo che si vuole
E questo che si prospetta può darsi ma non lo spero e non lo credo affatto
Continuo e concludo a sperare in una grande aggregazione che metta insieme le tre tradizioni presenti in tutti i partiti socialdemocratici europei socialista cattolica e liberale
Continuo a sperare in una politica che guardi in questo modo alle sfide del due mila e non ai conflitti ideologici dell'Ottocento
Grazie a Ugo Intini ha ora la parola Romano Benini segue Carlo Rognoni nel frattempo vorrei ricordare alla presidenza nazionale di Libertà eguale che è convocata domani mattina alle otto e trenta
Sempre domani inizieremo i lavori dell'Assemblea alle nove
Ovviamente come avevamo già pronunciato quelli di questa seduta Recon compreremo stasera alle venti e trenta prego per lui
Anche oggi come abbastanza ormai abitudine consueta negli appuntamenti di libertà uguale ENI appuntamenti che abbiamo promosso in questi anni abbiamo ascoltato interventi che non hanno soltanto approfonditi chimica cali del Progetto del contenitore ma anche tutto ciò che ha a che vedere col prodotto contenuto
Con ciò che in qualche modo c'è stato richiamato costituisce un aspetto prioritario per la nostra iniziativa politica sono state interventi diversi sono stati interventi di esponenti di diversi partiti penso all'intervento assolutamente non non consueto di Tiziano Treu presso l'intervento di Nicola Rossi penso all'intervento di Enrico Letta o a quello di Marina Salamon
Interventi di esponenti di diversi partiti uniti Idaho alcune cose da alcune componenti assolutamente non banali di un riformismo non di facciata profondo analitico
In grado anche di non trasferirsi in un banale moderatismo ma di assumere quella che è oggi la peculiarità del riformismo cioè l'innovazione
A questo intervento è mancato qualcosa
Questi interventi presso i più efficaci più forti e più concreti a questi interventi per riuscirà a condizionare l'agire politico dell'Unione fosse mancato un soggetto politico di riferimento e quindi è per questo che quando parliamo di prodotto non ci dimentichiamo che essere coerenti sul prodotto significa un certo punto anche essere coerenti con con il processo e per quello che proprio quando noi partendo dal dall'iniziativa di detta uguale ci concentriamo molto sul contenuto e sul programma riformista lo facciamo sapendo e avendo ben cento un elemento che soltanto un soggetto politico di riferimento può dare a questo contenuto può dare questa innovazione la forza necessaria
Non deve essere una normale rituale richiesta l'abbiamo chiesto ieri continuiamo chiede ad oggi e credo che dovremmo continuare ad esigendo finché questo soggetto politico di riferimento arriverà a renderci più forti
Questo perché esiste oggi una dialettica in corso innanzi tutto interno all'Unione
Che ha a che vedere con quella sinistra radicale che non ha probabilmente forte capacità di innovazione che ha probabilmente slogan un po'vecchi che probabilmente non alle soluzioni che noi auspichiamo per il Paese però che in campo partendo dalle primarie con un soggetto politico di riferimento e quindi rende quest'idea che non sono esattamente omogenea le nostre a volte più chiare a volte più forti e le loro posizioni sensato a volte più efficace per questo motivo ritengo che giusto continuare la nostra sala abitudini parlare di contenitori di contenuto insieme ed in un CIN delle mai troppo tra Processo e prodotto
Su questo anche gli interventi di oggi hanno marcato un elemento importante noi ci troviamo di fronte ad una situazione negativa nel Paese su alcuni elementi importantissimi
Soltanto alcuni dati abbiamo un dato sull'occupazione femminile che in questi anni gravemente compromesso abbiamo un dato sull'aumento del lavoro informale del lavoro nero che da due anni riprende abbiamo un tasso di occupazione che è cresciuto dal novantotto al due mila e due di ben sette punti passando dal cinquantuno cinquantotto per cento e che dal due mila tre e irrimediabilmente fermo noi siamo il peso in Europa in cui si lavora meno
Abbiamo altri due dati importanti se vogliamo concentrarci su un elemento che interessa gli elettori e che interessa gli elettori non soltanto l'Italia ma anche in Europa visto che Gordon Brown non fa un passo se non è affiancato dal suo ministro del lavoro della previdenza mista Atlante
Ovvero il fatto che noi siamo il peso in Europa in cui abbiamo il minor numero di under trenta
Sul mercato del lavoro abbiamo il minor numero di over cinquantacinque sul mercato del lavoro in Francia un cinquantottenne su tre è in pensione
In Italia due cinquantottenne su tre sono in pensione abbiamo lo stesso tempo un problema di occupazione giovanile è un problema di invecchiamento attivo dalla popolazione e abbiamo un Paese irrimediabilmente diviso in due corre performances del Mezzogiorno
Talmente negative che persino Confindustria nel nel nella sua esaltazione di questi duecento mila occupati in più ovviamente non ha potuto negare che si è trattato di occupati in più registrati tre mesi fa
Sostanzialmente nel centro nord e sostanzialmente immigrati che sono stati stabilizzati per mansioni
Di tipo meglio basso se non di natura assolutamente residuale rispetto alla qualità del lavoro
Per questi dati sono dati che implicano evidentemente riforme pesanti che ci fanno ricordare alcune cose che le riforme avviate dall'Ulivo nel novantotto novantanove non sono state completate
Durante i governi di centrosinistra e da dieci anni che dobbiamo fare una riforma gli ammortizzatori sociali è una riforma del sistema socio assistenziale e dei servizi per il lavoro
Un'altra cosa che stiamo forse dimenticando è che in realtà purtroppo neanche i governi di centrodestra sono andati oltre un un bricolage di facciata a volte ideologico sono provocatorio sui temi che riguardano l'economia Guelfa e mercato del lavoro pensiamo presente al dibattito assolutamente fuorviante intorno alla legge trenta o legge Biagi
Bene su questo c'è una dialettica asse riformista significa dire idee forti coese ed essere in grado di andare già da adesso
Alle primarie con un elemento di impatto forte rispetto al programma che i nostri amici tra sinistra radicale non soltanto più Rizzato
Per le primarie ma praticano tutti i giorni nel loro governo delle Regioni delle Province dico soltanto che i due terzi degli assessori provinciali o guerre al lavoro sono di Rifondazione Comunista U su uno a o partendo dalla sinistra radicale quindi non è una battaglia una sfida dialettica del domani è una sfida che dobbiamo saperti gestire già oggi
E allora qui una provocazione
Sulla legge trenta qual è la posizione dell'Unione
è la cancellazione in quanto aberrante come civile Bertinotti è il superamento come ci chiedono i DS è la semplice integrazione o spostamento di alcune sue componenti come vuole Rutelli qual è la posizione dell'Unione sul mercato del lavoro
Quale
Queste sono temi e hanno a che vedere ovviamente con l'immediato ma credo abbiano che ieri con quel percorso che ci deve portare a ridare centralità alla alla strategia riformista che non è una una centralità che riesce esclusivamente dal dibattito dei convegni è una centralità che ha senso soltanto se continuiamo a discutere con Treu con Enrico letta con alcuni compagni dello SDI rispetto a delle questioni molto concrete è molto contingenti
Li abbiamo richiamate oggi anche se forse in modo non del tutto approfondito anche qui la centralità del capitale umano del capitale sociale rispetto al capitale finanziario
Nelle nuove politiche economiche non è così scontato noi stessi ci offriamo di un certo economicismo di fondo voi stessi a volte siamo convinti che un leggero aumento del della produzione possa di per sé generale buone conseguenze sull'occupazione addirittura portare occupazione di qualità
Non è vero tutto questo non è vero e tutto questo per realizzarlo ha bisogno di risorse c'è quindi un altro tema importante che il finanziamento del sistema
Fra due anni i servizi per il lavoro prima e fare per la formazione del nostro Paese rischiano di essere chiusi
Perché finisce quel fondo sociale europeo
Con il quale le nostre amministrazioni nostri enti locali hanno finanziato surrettiziamente una spesa per le politiche del lavoro che noi non riusciamo a sostenere come viene fatto in tutto il resto d'Europa con risorse ordinarie strutturali
Anche questo è un tema che ha a che vedere con la quotidianità dei cittadini che dovremmo cercare di riportare nel dibattito nel dibattito politico
Chiudo quindi nel con la convinzione che questa sfida una sfida delicata che ci impegna a fronte di un un fatto non può essere quella del possibile governo dell'Unione
La stagione di un Governo che fatti semplice manutenzione
Questo ci sarà non potrà non essere un governo ce lo dice la Salamon ce l'ha fatto capire Treu in grado di porre mano con grande chiarezza nettezza riforme strutturali riforma di fondo che in Europa
Da alcuni anni hanno permesso al sistema di Guelfa di accompagnarsi alla crescita economica cosa qui da noi non è accaduto
Io spero che queste il viene The forti nascono escono dal confronto all'interno dell'unione di queste settimane credo e spero che essendo idee nette forti sono portate avanti da da una classe dirigente in grado di proporsi in modo chiaro in modo corretto in modo trasparente non ne abbiamo parlato oggi ma una certa transumanza di storie individuali dal centrodestra al centrosinistra ogni tanto mi fanno dubitare del fatto che questo tipo di di correttezza e di e di trasparenza sia comune tutte le componenti del dell'Unione
Chiudo con una speranza che riportare l'asse riformista e la stazione riformista come centrale all'interno dell'Unione
Significhi anche riportare una parola che credo abbia a che vedere con Melli fornisce la parola e stile ci vuole stile in politica ed ospita che vedere con la chiarezza potrete delle idee e con la la capacità di collegare la forza e la chiarezza delle idee ad un'azione che ci tiene insieme e che ci riesce a far capire che forse quando le idee sono chiare sono univoche forse anche il caso di avere un soggetto politico unico grazie
Tra Venini ha ora la parola Carlo Rognoni segue Luigi Olivieri poi Gustavo Ghidini
Ma credo che anche questo settimo anno
La nostra Assemblea non
I leader tale e quale
Non sia una deduzione ci ha dato l'occasione di parlare
Di politica come raramente succede
Confesso che quest'anno sono venuto
Con un carico di scetticismo e se volete di disincanto Couto ad alcuni fatti che stanno alle nostre spalle altri che stanno davanti a noi e che non inducono particolare ottimismo
Si può
Fare delle primarie
Come stiamo facendo penso che le primarie siano fatto al quale noi abbiamo sempre sono sicuramente un'occasione di mobilitazione propaganda serviranno a questo
Ma si può ripeto fare delle primarie senza sapere quale programma propone agli elettori chi vincerà
Che sappiamo il programma che verrà proposto Patti
Speriamo per so che è stato proposto dal Bertinotti un pro programma preciso Treu mi ha parlato Nicola Rossi ne hanno parlato tregua e Rossi hanno detto cose che dovrebbero essere nel programma
Ed è con quel tipo di programma che dovremmo presentarci il candidato che vuole ottenere che otterrà grande consenso se non fosse solo un consenso diciamo di di di generosità
Dovrebbe avere questi contenuti altro punto la riforma elettorale ma se per caso passa l'idea del centrodestra
Ci rendiamo conto che cambia tutto
Che perfino le primarie
Si caricano di un significato completamente diverso ammesso che poi gli abbiano ancora significato se per caso passa la nuova legge
Di riforma elettorale
E questo è un interrogativo grosso come una casa
E veniamo da un momento in cui il nostro bipolarismo guardate che nel vissuto anche nostro di molti di noi
Stavamo stando l'accordo perché noi abbiamo fatto un'esperienza di cinque anni cambiando tre o quattro primo ministro
Il centrodestra non ha cambiato Primo Ministro per forza sfortuna sua ma ha prodotto un risultato di tale confusione di governo per cui ci quel tipo di bipolarismo interpretato dal centrodestra sicuramente sta mettendo in discussione lo stesso bipolarismo
E noi ci stiamo avvicinando a un'ipotesi irrealistica
Concreta di vincere le elezioni ma con una consapevolezza non dichiarata perché è giusto non dichiarato da più di tanto ma insomma al fondo c'è visto un posto dove viene che ci diciamo le cose come le pensiamo c'è già la campagna elettorale insomma mancano ancora alcuni mesi che qui possiamo anche dirci la verità con la consapevolezza che se vinciamo le elezioni non è detto che riusciamo a governare perché c'è questo sentimento diffuso
Ed è questo diciamo è alla base credo di quel scoramento quel specie di disincanto che sicuramente sono invece che mi hanno portato a essere qui oggi con quasi la voglia di non parlare però poi ho sentito parecchi interventi mi sono sentito stimolato in particolare abbiamo rimesso in qualche modo al centro
Quel filo conduttore che la creazione di un grande partito riformista
E che cosa ho sentito dire
Che cos'è diventato l'Ulivo
Un progetto da riprendere dopo le elezioni se non cambia la legge elettorale
Questo ho sentito bene
Macché sentito dire ce l'ha detto Fassino
Se invece l'elettorato la legge elettorale cambia questo è un progetto da di proporre subito
In controtendenza come risposta unitaria a chi vuole il ritorno del proporzionale
è una posizione che passino ha notiziato all'innesco di giornali ma questo è una presa di posizione forte coraggioso ora si sa che il proporzionale aumenta la competizione tra vicini e così facendo aumenta il senso di insicurezza di frustrazione si nell'elettorato
Di fatto il proporzionale Segal bipolari tipo soprattutto quel proporzionale che sta inventandosi centrodestra
Diciamo Fassino ha detto delle cose che uno dice quando lei ha finito il suo intervento ci potremmo farlo Presidente onorario di Libertà eguale anche se magari alcuni possono è stata essere stati colpiti da un retropensiero per fare l'ulivista all'unitario paga il lotto oralmente
Insomma anche un'idea furba e se si torna al proporzionale perché non pensare di capitalizzare la nostra carica unitaria farla fruttare al massimo in termini di raccolta di consenso io non ci vedo niente di male in tutto ciò
Già ma che cosa c'ha detto Boselli e non solo lui
Se dopo quello che ci hanno detto realistico pensare di rimettere in campo l'Ulivo
Poselli ci ha detto che se l'Ulivo è saltato
E anche perché il progetto non piaceva per esempio le gerarchie ecclesiastiche mettere insieme forze laiche e cattoliche superando vecchi steccati in nome di un riformismo moderno rischiava di avere uno connotazione laica forte e rischiava Dini annullare per sempre in qualche modo il Progetto latente in alcuni di tornare a un partito cattolico centrale
Ora
Un sistema politico debole ma e devo dire che qui mi piace citare anche Macaluso perché ha detto una cosa essenziale nel senso che questo pensiero sulle ginocchi ecclesiastiche che approfittano del vuoto e della debolezza dei partiti nasce anche dal fatto che vi risulta
Delle elezioni regionali che hanno messo il centrodestra in fibrillazione in grande difficoltà hanno prodotto nel centrodestra quel cambiamento che adesso ci trasciniamo dietro che forse sbuccia era nelle elezioni che è però quel cambiamento che si ripercuote ovviamente per le ragioni che ho detto benissimo Macaluso anche sul centro
Sinistra
Ora il sospetto che la Chiesa preferisca giocare il suo potere sui entrambi i poli del bipolarismo e lo gioca tanto meglio quanto più è debole il bipolarismo è un sospetto sensato però che cosa ci dovrebbe di partire ci dovrebbe far venire
Che noi all'interno del nostro popolo dovremmo con forza credere nella costruzione della federazione dell'Ulivo del partito democratico
Ora se le cose stanno come è stato detto
Che cosa può farci pensare
E nel caso di una riforma elettorale in termini proporzionali ci sono davvero le possibilità di rilanciare
Diciamo l'esperimento della lista unitaria giocata alle europee un segnale però non l'ha colto cui nessuno stato rinuncia Ceccanti ci ha detto ma la Francia dandoci un segno di ottimismo quando si è ritrovata davanti a Mitterrand che cercava di cambiare la legge elettorale
Si sono così del i partiti hanno rinunciato a presentarsi da soli hanno costruito un'unione e hanno vinto
Segno positivo Marini pochi giorni fa ha dichiarato ma se si va elezioni col proporzionale non facciamo i matti ognuno va per sé perché il proporzionale porta che è un vecchio discorso che anche questo sentiamo insomma quest'oggi abbiamo avuto credo qui una
Ritratto
Anche drammatico secondo me della situazione di incertezza nella quale tutto il sistema si sta muovendo
E la domanda se siamo o no nella giusta strada credo che dobbiamo continuare a Porcella
Non essere anche un po'crudeli verso di noi non vuol dire essere disfattisti non è che ci sono verità che in campagna elettorale è meglio non dire se noi abbiamo un ruolo come associazione è proprio quello di guardare in faccia compenso che volete dei problemi
Senza ambiguità senza opportunismi senza infingimenti
Senza paura di dire che il re è nudo
E sapendo che noi vogliamo un re vestito e che se l'istinto è più credibile
Ed è bene che sia vestito perché non ci interessa una cosa che appare e basta
Ecco io
Penso che la strada che ci è stata indicata paradossalmente dico prendiamo Fassino sul serio
Cioè non penso che abbia detto delle cose per scherzo ma ho detto che qualcuno potrebbe pensare che ci fosse della furbizia dietro quella ecco io penso invece che taccuini il messaggio forte che poi è stato in qualche modo risottolineato da Intini ma da Boselli prima ieri da Villetti ma lo stesso
Rutelli che parla del partito democratico B apprendiamo discusse e cioè e e teniamo il cerino acceso cioè da Orvieto è sette anni che teniamo percepito
Hanno provato a spegnersi uno in tutti i modi poi ritorna
E io penso che noi dobbiamo avere il coraggio di tenerlo ancora questa volta a vincere il disincanto anche in senso un po'di frustrazione che ci viene dal fatto che ogni anno ci tocca ricominciare da capo guardate che anche quello che ha detto
Rutelli pure apprezzabile per tanti versi poeta d'amore Dio dovremmo essere tutti insieme quindi apprezzabilissimo ma che ci si possa ancora nel due mila cinque
Parlare di contenitore distinto dai contenuti e dire che il contenitore e al questo discorso che sono sette anni che ce lo sentiamo dire dei DS e la sinistra dei DS ci ha fatto una campagna elettorale su questo
Ma ci siamo nuovi si conto che se non c'è il contenitore non ci sono i contenuti perché ci sono contenuti in libera uscita ognuno fa quel che gli pare il risultato è che non produciamo mai quello di cui abbiamo bisogno speriamo che da qui parta un messaggio di ricostruzione e quello che noi abbiamo seminato prima o poi non sia
Sia qualcosa che germoglia grazie
Grazie Carlo Rognoni ha ora la parola Luigi Olivieri che segue questi Gustavo Ghidini e poi Giuseppe Ripa
Mi porterò via pochi minuti anche perché vista l'ora non voglio torturare di altro
Ma penso che sia opportuno rapidamente
Fissare o meglio ognuno di noi che dica quello che pensa rispetto a questa giornata che è stata una giornata assolutamente proficua nel senso che abbiamo avuto la possibilità come diceva Carlo poc'anzi di vedere oggi il panorama delle posizioni che si sono venute a delineare all'esito di questo tentativo che è partito come un tentativo buona Zagato fatto dalla centrodestra
Di modifica delle regole del gioco ossia di quelle regole fondamentali che trasformano i voti in seggi e che dicono chi governa il Paese nella prossima tornata elettorale
E questo è avvenuto io ho visto come tanti colleghi parlamentari del centrosinistra in una situazione di prima incredulità e poi totale sbigottimento perché perché come diceva giustamente Macaluso oggi
L'intervento sul sistema elettorale non può che essere un intervento di sistema complessivo ed è chiaro che nel momento in cui destruttura il sistema mette in difficoltà e mette a nudo le nostre incapacità le nostre non definite soluzioni per quanto riguarda la forma e i contenuti con la quale ci presentiamo innanzi al popolo italiano per chiedere il consenso per il governo del paese si perché ormai evidenti a tutti noi di fronte all'impossibilità di costruire di costruire l'asse riformista che guidasse che guidi il processo di e governo del paese abbiamo preso atto e ognuno ha cercato e cerca giustamente da questo punto di vista di fare il meglio nell'ambito della bandiera del unione ed è chiaro che nel momento in cui questo non è più fattibile
è evidente che qualcosa va assolutamente fatto allora anche qui abbiamo tu la possibilità stamattina di sentire Piero Fassino che di che dice va be'bisognerebbe fare un salto di qualità
Riprendere in mano la la bandiera del soggetto riformista della federazione e rispondere al centro destra che va ristrutturare il sistema in senso multipartitico e pluri partitico con una invece forte capacità di associazionismo e quindi con una forte capacità di risposta
Maggioritaria
Perché questo è difficile da farsi
Ma il motivo è molto semplice ed è stato ripetuto da parecchi interventi che mi hanno preceduto perché nell'Unione vi sono tensioni diverse
Vi è chi è maggioritario da sempre
Ma vi è chi è proporzionalista da sempre
E quindi noi non abbiamo avuto la capacità di rispondere in modo compiuto diretto immediato alla PRIT dapprima velleitaria ora concreta proposta di riforma elettorale in senso proporzionale perché probabilmente qualcuno la vedeva in senso anche positivo poi è chiaro che in questo momento a tutti noi conviene dire che non ci va bene
Perché è stato detto che col quarantasette per cento si becca il cinquantanove per cento cinquantotto per cento invece questa proposta una proposta che con quel tipo di maggioranza ti porta cinquantatré cinquantaquattro quindi una maggioranza talmente risicata che rende immediatamente forti
Lei Ali della della proposta politica che tende a destrutturare la proposta di governo ma allora il pomeriggio poi abbiamo avuto la possibilità di ragionare ulteriormente ma abbiamo avuto anche una chiusura netta da parte di Rutelli su questa questione per me non è una sorpresa si parlava alla Camera con con Marino citava prima Carlo Rognoni la questa settimana ma martedì mercoledì e lui aveva tranchant escluso questa possibilità ma allora che senso ha
In questo momento se non c'è prima un parlarsi stretto
Nell'ambito di quelli che sono i responsabili poi del processo democratico della proposta politica
Del unione
Riaprire come diceva giustamente Macaluso una questione che può essere una questione che porta ancor di più foraggio
Ha da un centrodestra che era in stato comatoso e per le nostre incapacità e con la loro furbizia si rimette in campo perché la mia
è una sensazione ma me la voglio ve la voglio dire io sono convinto che loro tutto questo l'hanno pensato e l'hanno messo in campo conseguentemente la nostra incapacità di fare il salto di qualità
Io sono uno di quelli che pensa che se noi avessimo fatto la federazione
Se noi va benissimo in campo l'Ulivo difficilmente Berlusconi il centrodestra
Avrebbe formulato questa proposta di riforma di legge elettorale ma per un semplice motivo perché su tutte le circoscrizioni ci saremmo presentati con una percentuale quasi sempre non inferiore al trentacinque quaranta per cento
Già questo ci dava la possibilità di essere fortemente competitivi anche nell'ambito di quella sistema e allora e concludo
Io che io credo che oggi ma diceva Carlo da sette anni dobbiamo essere assolutamente V orgogliosi
Di aver contribuito chi più chi meno ovviamente io in modo molto minore rispetto a tanti altri a far sì che la nostra associazione
Nascesse e viva perché è un luogo nel quale si discute si discute in modo concreto si elaborano anche delle proposte affinché riformisti trovi in un momento di Unione per il governo del Paese ma noi possiamo bene
Ed è il nostro compito e lavorare queste proposte suggerire delle soluzioni ma poi bisogna trovare anche i luoghi nei quali queste decisione queste proposte possono trovare una propria momento di condensa amento di soluzione poi politica ed è quello che manca ed è quello che manca e questo è assolutamente negativo e manca perché e concludo perché il sistema che abbiamo permesso che vivesse in questi anni sia quando noi eravamo al governo sia quando siamo l'opposizione ovviamente l'opposizione è nostra responsabilità da questo punto di vista sono minori è un sistema che ha permesso che tutto quello che potrà venire che noi dovremo ostacolare ostacola Remo fino in fondo con l'opposizione che si suol dire dura in modo articolato utilizzando tutti gli strumenti parlamentari a disposizione è una soluzione che ha vissuta nella ambiguità
Sistema
Tendenzialmente maggioritario con una quota proporzionale dove i partiti potevano pesarsi per dire chi contava di più che contava di meno regolamenti parlamentari
Fortemente tendenti alla sistema proporzionale perché si entra in cinque poi gli si diventano quindici quindi vi sono state tutte le condizioni per fare e per permettere che succeda questo ecco forse sarebbe opportuno che nell'ambito del programma dell'Unione
Vedremo cosa succederà ma che Nando del programma dell'Unione queste cose venissero discusse e che forse si condensa asse una delle richieste
Ho alcune richieste che faceva stamattina nel suo intervento succinto ma fortemente concreto di Ceccanti nel quale diceva in modo chiaro che fosse opportuno dire come la pensiamo a quello che faremo
Per quanto riguarda il sistema elettorale il governo del Paese
Nei prossimi anni qualora come io penso e spero ma dovremo lavorare in modo forte si possa ottenere il consenso degli italiani grazie
Grazie Luigi Olivieri la parola Gustavo Ghidini poi Giuseppe Ripa segue ancora sempre quaranta
Attirare la vostra attenzione su una
Tema
Politico e programmatico che anche oggi sotto gli occhi di tutti come oggetto di una riforma sicuramente pasticciata che è quella la riforma universitaria che investe un profilo essenziale per lo sviluppo del Paese cioè la sorte della ricerca la ricerca per l'innovazione e quindi la competitività eccetera
Questa riforma
è oggetto com'è noto di vivacissime contestazioni molto soprattutto a sinistra
O addirittura di manifestazioni di piazza
E tuttavia
Ho l'impressione che molte di queste critiche riguardino proprio
Quel germe
Quell'unico germe positivo pasticciato insufficiente non finanziato quindi velleitario
Che la riforma presente e cioè una timidissima pasticciate sufficiente velleitaria e quindi il realistica ma
Profilo di inizio di valorizzazione del merito
Dei ricercatori come strumento e come si vuol usa dire benchmark Criterion di selezione di avanzamento
Oggi e da decenni
Io trent'anni di cattedre di esperienza
Chi sgobba riproduce all'università in termini di sperimentare ricercare partecipare a dibattiti scientifici
E compensato che ha a disposizione risorse esattamente come chi si limita al minimo indispensabile dell'impegno di dati
Non scansafatiche lo stakanovista
Il cialtrone e l'eccellente ricevono
A parità di inquadramento lo stesso stipendio procedono in carriera per scatti di anzianità
Ricevono le stesse risorse le stesse scarsi
Ora un governo dei riformisti
Deve a mio avviso se vuole salvare la ricerca se vuole arrestare la cosiddetta fuga dei cervelli che scappano perché sono cervelli perché hanno capito come funziona continentali
Deve invertire radicalmente questo
E fare del merito non più appiattito ma criterio di selezione il centro simbolico e politico
Della sua politica di ricerca e quindi di innovazione quindi di competitività non a parole non ha bla bla
Ora c'è poco da fare questo sembra ovvio ha detto a dirlo così ma bisogna scegliere con durezza e coraggio politico di scontentare di dire di no a diffuse incrostazioni culturali di stampo corporativo che allignano a sinistra e anche nei sindacati in in varie espressioni sindacali anche che purtroppo di molti giovani ricercatori i quali dicono che rivendicano che siamo qui da x anni
E quindi abbiamo diritto ora nessuno ovviamente devo ammettere alla fame e nessuno ci sono tanti modi di di di di dare una decente prospettiva di vita
Ma ma rispetto alla ricerca universitaria il criterio non è da quanti anni sei limate cosa hai fatto tu e tu e tu in questi anni
E quindi occorre una esemplare durezza un esemplare chiarezza
Riformista nel sapere
Abbandonare questa logica
Corporativa
Vecchia
Rischiamo facendo le manifestazioni contro quel germe insufficiente e assolutamente velleitario pasticciato
Dei
Passare noi di fare noi i mondo un domani di essere giustamente hai me accusati di insieme a noi il vecchio
Io ho vissuto recentemente con una sconfitta a un'umiliazione il fatto di dover suggerire a una delle mie migliori aliene di andare a studiare con una borsa di studio in un'università americana en passant la stessa alla quale il nostro ministro della università saggiamente mandato suo Figlio a studiare
Per forza giovanile da questo appiattimento cosa possono aspettarsi i giovani migliori
Stipendi di serie C strumenti di seriamente se non hanno i giri giusti
Le frustrazioni di carriera di serie A
E quindi questo appiattimento è la morte di una moderna politica della ricerca e esige suo ribaltamento esige la chiarezza riformista il coraggio riforme sta di scegliere di stare dalla parte del nuovo e di dire di no a espressioni radicate purtroppo ma che vanno hanno di sincro state che allignano anche a sinistra grazie
Grazie Gustavo Ghidini avrà la parola Giuseppe Ripa poi Sante Quaranta
Seguito primo caro prego
Bene grazie a Enrico Morando a Anna Bucciarelli ha Lanfranco Turci e le altre compagne e compagni di Libertà eguale prefisso questa terza opportunità annuale di intervenire all'associazione di libertà è uguale
Evidentemente a questo punto della dei lavori che sono stati predisposti su piani diversi di riflessione perché è evidente che una sala sono passate molte molti punti di vista si sono intrecciati momenti di riflessione specifica
A elementi di equilibrio interno ai rapporti di forza
Nel centrosinistra
A quelli che sono appunto gli aspetti tattici strategici
Ai dati di opportunità alle pressioni anche che vengono dalla scadenza elettorale alle aspettative individuali
All'insegna di fattori che rendono complessa la trama politica e quindi rendono anche difficile fissare un ordine di riflessioni
Io ritengo che forse la cosa più saggia che possa fare a questo punto è tentare di richiamare due o tre aspetti della discussione
Naturalmente provando a consumare suoi essi l'intreccio degli aspetti che riguardano il merito e che riguardano gli equilibri che la situazione sa astuto voglio dire che dal mio punto di vista con la problematicità con cui anche per me viene vissuta la stessa vicenda radicale
Non nascondo che avrà avuto un piacere particolare a sentire nell'ara i liberal riformatrice dei DS è una sorta di segnalazione più intensa di quello che è accaduto con il disegno appunto di un rinascita di un'aria laica socialista radicale liberale
Con tutto il patrimonio di situazione che sono venuti a consolidare nel tempo
E contemporaneamente anche perché danno forza
A quella diciamo predisposizione degni aspetti del confronto
Che in qualche modo rafforzano una traiettoria riformatrice alla rafforzano anche sul terreno che dovrebbe essere proprio di un'azione riformatrice
Perché si discute anche molto per esempio se la cultura liberale contenga in sé una possibilità di definire ipotesi politiche progettuali
C'è chi per esempio afferma non senza qualche ragione che il liberalismo acqua di sempre incontrato grandi difficoltà nel pensare la politica in modo realistico
E in qualche modo
Ha sempre vissuto un deficit esplicativo cioè proprio nel fissare l'agenda dei termini da queste stesse
Ombre che riformismo vivesse
Il medesimo vizio
E la medesima impossibilità a fissare gli aspetti che o si sa in politica prendono forma si definiscono alcuni di essi sono sostanziali determinante per esempio e il controllo dei mezzi per far politica in questo nostro tempo con i mezzi di comunicazione
Con gli strumenti appunto di intervenire su un tipo di società che si è venuta a formare e che genericamente definiamo la società delle conseguenze
Cioè la società che nasce dalla società della crisi
E di conseguenza una società sufficientemente ammorbata anche da un modello di welfare e che l'Italia ha vissuto dall'azione eterodiretta centralistica degli equilibri di potere che son venuti a formare i cui effetti sono ancora abbondantemente presenti in entrambi i poli
Ci sono stati in qualche misura anche richiamati da Emanuele Macaluso quando appunto detto
è evidente che se il fenomeno del brusco Nismo entra su una catastrofe del quadro istituzionale italiano e si forma come soggetto di aggregazione fondante una azione di intervento
In termini di governo delle situazioni il resto si può annullare dentro meccanismi di obbligatorietà che poco tengono anche conto di quelle che sono gli aspetti diciamo anche dei valori dei contenuti degli strumenti e anche delle centralità con cui bisogna fissare determinate cose
Per cui è costume nostro diciamo abbastanza diffuso
E non bisogna guardare a questo con carattere spregiativo perché è evidente che anche le politiche elettorali sono un modo in cui si consuma la democrazia politica voi che essa si formi attraverso azioni corruttive di pressione di raccolta di di mezzi di radicamento
In qualche modo sono elementi che fanno parte dell'agenda politica si sa però poi per esempio diventa significativo è sintomatico ascoltare
Il mio amico Mastella che pone una sorta di punto di diciamo di ferma determinazione a impedire che una vicenda radicale possa essere presente nel contesto del centrosinistra ma quale dalle sue poter valere molti torti ma sicuramente rifornisce una politica di riforma e di innovazione sul piano nazionale e internazionale
Sul piano per esempio della politica della rifornimento della cultura della globalizzazione dei diritti per temperare
L'appunto opportuna globalizzazione economica che allarga molti paesi marginali la possibilità di essere il mercato e la tempera non con discorsi teorici ma qui con una azione politica esplicativa concreta per esempio dando gli strumenti della globalizzazione dei diritti attraverso la battaglia sulla pena di morte che simbolicamente e un punto di indice mondiale su quelli che sono i caratteri dei valori su cui si forma il soggetto del nostro tempo imposizione democratica
Costruisce la politica del Tribunale penale internazionale costruisce la politica appunto della diffusione delle democrazie come valore fondanti appunto una certa traiettoria dunque in questo in questo scenario è possibile essere per errori anche nella stessa vicenda radicale messi in una condizione di dover sottoporsi ad un esame di rappresentazione che diventa sostanzialmente parossistico come un istante fa anche Carlo Rognoni ci faceva presente come ogni volta di fronte a questa e vocazione di un'azione riformatrice
Di una porta vocazione di cultura di governo i soggetti questa cultura vanno coltivata anche all'interno del dei DS sembra ogni volta dover ricominciare daccapo perché in un anno non hanno punti di riferimento quindi cos'è che non hanno non hanno certo idee o progettualità non hanno forse i mezzi economici adeguati non hanno l'insediamento di potere un anno il mercato politico ma il mercato politico Italia come nasce
Nasce sotto il tavolo
Nasce da cinquant'anni di partitocrazia nasce dal sistema evolutivo dal suo schianto dalla nasce del berlusconismo dall'emissione dei mezzi economici per l'emissione dei mezzi di controllo di informazione dall'insieme del pacchetto che la società di là che ci si consegna
E ci trasferisce attraverso voce dalle conseguenze poveri pesci perché sono Iside all'interno di questa situazione dipanare questa matassa in vista delle elezioni con le esigenze e opera
Di quelli soggetto
Che anche il soggetto di moderazione ma anche soggetto di governo che però ha davanti a sé la capacità di disporre
Un progetto di governo politico alcun testo di transizione drammatica che siamo diventati ormai la transizione decennale che abbiamo vissuto
E la tradizione di questa fase drammatica di declino ecco per esempio
Io ho sentito molto e opportunamente richiamare la politica della innovazione contrapposta la politica dà la distribuzione però si dovessi dire in che modo stende esplicativa questa funzione vogliamo parlare del mercato del lavoro
Ma mica Salomon ha fatto una rappresentazione che tipica di un soggetto anche progressista il mondo del dell'impresa che però è una lunga carta dolenzia senza che vi sia un solo atto compiuto in fondo bene o male è sbagliato nell'agenda politica ha avuto un referendum che ha messo all'ordine del giorno la questione del mercato del lavoro ha messo all'ordine del giorno le questioni che riguardano le pensioni che riguardano il rapporto con i sindacati tutto questo è sfuggito
E ogni volta è possibile di proporsi perché c'è un'antica cultura del mondo
Peraltro il mondo riformista di non essere mai esplicativo
E quindi di essere sopraffatto da che patiti e la roba la sostanza il controllo in particolare sull'uscita mantenute non lo Stato di sostanziale
Arretratezze qui che si consumano insieme riporta che rendono difficile adesso trarre anche una conclusione da un lavoro che comunque resta splendido perché innanzitutto non mette dei paletti e quindi lascia la discussione
Vibra di potersi sviluppare ma che sicuramente dovrebbe per esempio portare a guardare a questa vicenda non me ne voglia l'amico Covatta guardare con tanta ostilità a questa vicenda anche in termini di coerenza io guarderei con grande entusiasmo interesse lo perdere anche se fossi legato ai DS perché in fondo i DS sono pur sempre braccati dalla vocazione divide la Margherita di Rutelli comunque di pigliare spazi di stabilire la centralità del soggetto forte che deve fissare o il partito riformista al governo casomai alle viste prossime o dalla grande progettualità futura e quindi collocarsi al centro di una situazione quindi guardare con interesse una cosa del genere perché andarsi a guardare con con fastidio
E lo stesso di essere e fare i conti con una sinistra estrema che la braccati e che può sulla costruzione del Grande imbecille collettivo giocare la sua partita diciamo di responsabilità che non porta assolutamente da nessuna parte c'è l'Italia non è Inghilterra
Le sinistre italiane non hanno avuto tutto la fase di gestazione della Bur parti però credo che lavorare per fissare comunità vestiti sono gli aspetti segmenti di un'azione esplicativa politica che possa consentirci di guardare ha un futuro quello elettorale quella dalla formazione il soggetto democratico incominciando a depurare
Tutto l'insieme di grandi sciocchezze
Che sono poi nutrite da un punto di tenuta che sono quelli del mondo e l'informazione de la Società Coppola dimezzata dei soggetti che sono appunto i soggetti dalla corporazione e che fanno il gioco del potere entrano in gioco del potere sicuramente privi di quello che la deontologia professionale è stato uno degli aspetti fondamentali con quel sistema di potere che ci ha proceduto a giocato la sua partita
L'abbattimento delle di ontologie professionali era uno dei presupposti esiziali per mantenere il potere
E dar corpo che la democrazia fittizia
Che resta a tuttora uno degli spazi più drammatici della nostra vicenda e che rendono problematico e drammatico questo momento dentro al quale però sono contenuti anche i grandi sviluppi futuri e potenziali di uscita dalla crisi Chiara democratica ed è qui che la sfida si gioca
Grazie accetterei fa la parola Sante Quaranta che sarà seguito per l'ultimo intervento da Pino fervente
Prima delle riflessioni
Che ogni
Sport voglio manifestare un orgoglio di appartenenza cioè quello di appartenere dall'associazione Libertà eguale motivo di concretezza enti orgoglio
E anche per il piacere di questi tre giorni
Benissimo
E di un livello mi sia consentito
Elevato
E che fa anche piacere
Ascoltare poteri
Io mi riallaccio
Per fortuna il professor Ghidini India preceduto al tema di ieri sera perché ieri sera non era possibile per ragioni di tempo intervenire
Premetto che condivido al cento per cento quello che poco fa ha detto il professor Ghidini io vorrei tornare sul
Problema sollevato davvero unici sul isolamento dei ricercatori e della ricerca
Non è vero secondo me aver riscontrato sui dati di Mannheim perché c'è un cinquanta per cento circa a favore o aperto a un cinquanta per cento diffidente
Ti accontentarci perché il nostro declino décolleté cronologico
Richiede che ci sia un comune sentire che vada al di là del cinquanta per cento è necessario raggiungere l'ottanta per cento
Anzi
Veronesi insieme a alla Fondazione Tronchetti Provera tra un po'
Avranno un dibattito un convegno dove essi interrogheranno sul perché in Italia c'è questa ostilità forte nei confronti della ricerca e siccome viene da Veronesi siccome il
L'indagine presentata ieri riguardava soprattutto
La libertà di coscienza un certo tipo di ricerca io voglio fare alcune riflessioni che anche la ricerca dove non richiede problemi forti di etica in Italia è ugualmente
Isolato
Faccio un esempio
Un Paese Rondissone non ha importanza
Rondissone converge tutta l'energia elettrica che noi compriamo dalla Francia e dalla Svizzera
E il posto dove sarebbe opportuno fare una sperimentazione di fusione nucleare parlo di fusione nucleare non di fissione cioè la fusione nucleare che sarà il futuro dell'umanità
Per conto mio non avrà problemi di scorie già radioattive però anche i più pessimisti riconoscono che il danno meno meno meno peggiore che possa esserci
Per poter attivare questo impianto necessario avere uno spunto di corrente molto forte all'inizio per innescare l'approccio è bastato che si diffondesse la notizia che il a Rondissone
Si voleva costruire questo impianto che c'è stato subito il colpita tutto il no con in testa il sindaco
Quali naturalmente il quale naturalmente si è garantito edizione al prossimo turno elettorale
Ma il danno che si fa
Alla tecnologia italiana
è il contributo che si continua andare al declino della tecnologia italiana e enorme sembra un fatto di cronaca e che è avvenuto in un certo paese sperduto che per sua ventuno scrittura a questa concentrazione di energia elettrica si fa c'è un altro esempio
Nella nostra coppie di Percoto
C'è un pubblicità martellante sul fatto che i prodotti dell'arco non hanno organismi geneticamente modifica
Quindi chi Elli a fare la spesa
è diffidente rispetto agli organismi cedente civica se titolo di merito non averlo significa e sono da ora non si tratta di essere a favore o contrari si tratta di destra favorite la ricerca sugli organismi geneticamente modificati in modo tale che in maniera consapevole si possano decidere cosa si e Corsano
Invece noi troviamo molto comodo dire
Un centralissimo
E il declino del Paese sì è vero non già mosso della ricerca tutto vero quello che si dice
Ma manca il comune sentire ecco perché non sono ottimista sui dati presentati a Mannheim cioè il cinquanta per cento di popolazione più o meno aperto la ricerca non è sufficiente se non si arriva all'ottanta per cento
Altra mistificazione di idrogeno
Che viene contrapposto al nucleare arte di droghe
L'idrogeno chiedo scusa perché queste cose le sa per il dubbio che ci sia un uno solo di voi che non lo sappia mi costringe a fare questa riflessione
L'idrogeno non è una fonti di energie
Mitologia no è un vettore
L'idrogeno
Come nelle scuole medie anche inferiore si produce nella bacinella si mette il sale calato e Amato
I sogni a fornire Energia Elettrica perché da una parte e dall'altra orgogli idrogeno e i tossici
Queste Energia chi me l'attacco allora si va diffondendo l'opinione che il futuro sarà di Chioggia
Cosa voglio dire con questi esempi specifici
Che è uno sforzo
Di acculturamento diffuso
Dall'addetto alle pulizie al presidente del Governo sì sul problema della scena ska e sulla consapevolezza al di là dei fondi che comunque sono pochi ma che non bisogna nascondersi dietro un dito per quanto riguarda questo aspetto e l'aspetto che secondo me va sottolineato eh
Libertà è uguale per il fatto che in una giornata come ieri consentendo anche oggi a questo dibattito consente di focalizzare questi aspetti
Che a mio avviso sono elementi importanti se vogliamo vincere al di là di tutte le problematiche che vengono sottolineati sottolineate il problema della decadenza tecnologica del nostro
Grazie Sante Quaranta per l'ultimo intervento Pino perdente
Intanto ricordo che domani riprendiamo alle nove esatto che la presidenza nazionale di Libertà eguale provocato alle otto e mezzo in questa sala domattina
Dunque brevissimamente Munari pressione sulla questione che diventata ormai al centro il dibattito ma anche una riflessione di questo incontro mi Visco al problema che la legge elettorale del sistema elettorale
In quanto a parte pioggia il sistema politico come c'era ha concluso io credo che questo ci debba portare anche come segno di unica e di riformismo le cicatrizzare a rilanciare con forza difendere il sistema maggioritario e rilanciando unito al meccanismo delle primarie da disciplinare per legge e per tutti
Credo che un rilancio forti in questo senso
Serba a riconquistare attenzioni forza sia in termini moniti possono sostenere questa battaglia nel Paese
Se fosse necessario anche unendosi
Alle battaglie parlamentari
Come girotondini intona Camera al Senato
Sia perché si tratta di una cultura politica che è quella come ricordava Ceccanti Biella diritto
Le città io leggere i propri rappresentanti e ne prendo territorio e in quanto capo dell'esecutivo
E in questo senso Ivo rilanciano una
Posizione quelli esterni pormi sta
Intorno alla quale nel passato abbiamo dovuto misurare una difficoltà anche nella nostra coalizione
E quindi
Credo che invece oggi di fronte alla contrapposizione un Lione avversario sia possibile cimiteri cimentare e apportare questa unità di coalizione e riporre il
Un rilanciare appunto in termini di
Riforma
Elettorale
Contrappunto che parliamo di una questione che riguarda un meccanismo che va a modificare anche il sistema politico perché
Occorre ricordarci ICCRI Porrea all'attenzione
Un paio di aspetti altamente impositive innovativi riformisti che è possibile
Produrre anche su questa materie sì abbiniamo anche il le le primarie ed è quello del collegare la disciplina del finanziamento pubblico tenente a quel più trasparente perché per esempio potrebbe essere ancorato al premio di maggioranza e cioè finanziari di più
Quelle liste di coalizione
E perché il sistema così completato sicuramente
Rafforzerebbe non poco la presenza femminile
Tra i candidati e tra gli eletti
Ora io credo che sia possibile recuperare con le diverse esperienze energie contatti con le realtà organizzate del Paese
Sia sulla tema dei mezzi Enzo anche le descrive l'Ulivo penso anche l'esperienza fatta dai compagni di referendum
Sulla fecondazione e quant'altro e ad altri mezzi di irrealtà che qui siamo in collegamento e unire
Coattivo movimenti potrebbero interagire su questo terreno
Una ripresa di iniziativa unica nel paese che credo si possa fare la differenza
Per quanto attiene invece un'ultima battuta
Poi ho sentito un riferimento un intervento per secondo il quale ebbe svegliato Prodi ad impegnarsi neri developer dall'Iraq credo che abbia sbagliato sbagli chi fa questa valutazione perché tutti ricordiamo quanto questo tema è stato sentito dal paese
Italico sia tra individuare utili collettiva che corti con le manifestazioni mi pare evidente euro che di voglia di ricotta lo stesso Bush non è ci voglia molta capire che ormai questa opinione diffusa anche in America e quindi siccome va ricordato che nel ramo già acquisito la nostra vocazione il fatto che certi interventi anche quelli
Diari dovrebbero competere all'ONU tanto più liti
Umanitari
Quindi che pare abbia quella cosa lì che questa era doverosa
Prima ancora che intelligente in modo politico e quindi è sbagliato criticarla
Ho chiuso una battuta Anton ultimo intervento via Tor residenza
Mi chiedo scusa perché ieri stavo lavorando e domani pure quindi non ci sarò assicurate maga l'uso che qui non problema di incontinenza ma è un problema che lavoro grazie
Grazie grazie Cardente
La seduta è tolta riconvocato per domani alle nove