L'inedito ritrovato Memoria di Pietro Ingrao

Quasi sera
Come sapete
Libro di cui
Parliamo oggi
è un inedito
Di Pietro Ingrao risale
Al mille il tetto la stesura del testo
Risale al mille novecento novantotto o perlomeno è archiviato
In questa in quell'anno
E archiviato da Ingrao con un altro non so se è un titolo ma così l'aveva archiviato
Era memorie di guerra
Chi curatori
Roberto Olivetti insomma hanno poi stabilito che titolo che rischiava di essere fuorviante così
Come rischiava di essere aveva rischiato di essere fuorviato
Cardillo quando l'aveva ritrovato perché si poteva pensare alla guerra alle memorie di guerra
Intesa come mille novecentotrentanove mille novecento quarantacinque
Quindi scelta di trovarlo così memoria
Dicendo una nota del testo questa cosa che avevo detto
E però aveva secondo me è un forte senso il titolo
Il titolo iniziale come emerge bene dalla dalla lettura del libero perché la guerra cui Ingrao
Si riferisce era la guerra in carriera di cui era stato soldato ufficiale via dicendo
Vogliamo chiamarla la guerra civile europea e poi non solo europea
Il Novecento e
E poi anche spiegato questo titolo
Non me ne non mi soffermo su cui esso anche con un forte riferimento a questioni che non sono di secondo piano secondo me che sono le questioni di linguaggi qui parla di una pesante inclinazione militare del il linguaggio politico
Non solo dei comunisti logicamente però quei comunisti nei comunisti
Particolarmente forte persino nelle
Oltre a quelle classi partendo dal insomma la tattica la
Nella strategia e via dicendo ma perfino nelle
Perfino ebbero lezione gramsciana per come la guerra il movimento e la guerra
Di posizione le robuste casematte via e via discutendo quindi come fuoriuscire
Tutto raccontando questo percorso e se stesso in questo percorso attraverso i suoi quelli che lui reputava essere i principali snodi diciamo di questa di questa vicenda per come aveva aveva vissuto a Luino interrogativo che a me pare corre fortemente nel libro è come
Superare tutto questo senza archiviare se stessi dice renderebbe riscoprendo riscoprendo una nuova più avanzata
Ragione dell'essere
Dell'essere dell'essere se stessi e
Ed è come era
Come secondo me era in grado e tutto
Un interrogarsi è un darsi delle risposte che lui stesso sa
Sa parziale per porre
Ulteriori interrogativi domande risposte domanda insomma per citare il titolo
Di un vecchio libro di Calamante
E questo insomma a me pare di di grande interesse bene io la faccio
Finita a cui
E
E credo che possiamo cominciare
Cominciare la nostra
La nostra discussione io darei per primo la parola Walter Tocci in considerazione del fatto che c'è anche voto di fiducia alla Camera ci dovrà al Senato scusami e ci dovrà
Credo lasciare a un certo punto in considerazione del fatto che so che Walter Tocci ha preparato una cosa densa del quale
Io adesso nasce no no va
Esatto e quindi Tocci
Questo non c'è
Grazie ma a mio avviso memoria e l'ultimo libro politico di Ingrao
Forse uno dei più importanti non solo perché affronta di petto la sconfitta storica ma perché il tentativo non riesce e rimane nel cassetto per venti anni
C'è un fascino dell'inedito
Che è sempre un testo ambiguo e aperto
Ambiguo tra la passione del dire l'impossibilità di dirla aperto all'interpretazione dei posteri offrendo l'interiorità che ha rifiutato l'esteriorità
E mi piace immaginare la dolce ironia del nostro maestro che spesso diceva la sua aggiungendo io sono arrivato fin qui
Adesso ditemi voi
L'inedito è quindi io così lo interpreto un incitamento alla nostra libera interpretazione ci autorizza quindi a forzare a scegliere a completare la lettura di queste pagine
Se ne può dare anche un'interpretazione minimalista come fossero appunti preparatori del libro pubblicato nel due mila e sei volevo la luna
A mio avviso invece memoria è un opera autonoma e molto diversa per lo stile e per il contenuto
Il testo inedito è più corto ma più lungo è il tempo che la trattazione fino alla svolta dell'ottantanove mentre il testo pubblicato nel due mila sei finisce con la morte di Moro
Da qui deriva uno stile più compatto un dettato asciutto e filante come lo definisce Alberto Olivetti nella bellissima postazione
In coerenza quindi con la sensibilità di Porretta ermetico
E una scrittura politica di alto livello letterario una delle opere più belle di Ingrao
Per il contenuto in volevo la luna la narrazione prevale sulla politica questa era la critica che gli fece Magri
Mentre in memoria il racconto illumina come un lampo l'analisi storico politica
La vera immagine del passato passa di sfuggita dice Walter Benjamin e qui Pietro si sottrae alla tradizione comunista della storia lineare che a suo dire perde sempre la complessità del reale
E utilizza un tempo storico beni a Mignano
Per impadronirsi di un ricordo come esso balena nell'istante di un pericolo proprio come il gesto che ci ha raccontato tante volte
Di spostare i libri di poesia dalla sua scrivania quando incombe la guerra fatto nuovo che come dice strattonato le nostre vite nella grande storia
La memoria così si divincola dalle concettualizzazione storici dischi che diventa mamme mora azione cioè appassionata ricerca intorno alla domanda fondamentale sulle speranze e sulle sconfitte del comunismo questa domanda è l'invarianza del suo discorso pubblico ritorna perfino nelle ultime parole pronunciate nell'ultima presenza televisiva da Fazio
E in questi merito si presenta nel brano forse più intenso e insieme più controverso
Non mi pare
Nessun altro testo si trova una riflessione così ardua e difficile sul no alla svolta dell'ottantanove
Scrive
Mi rifiutai ostinatamente di riconoscere la sconfitta storica e di sancire una rimase aggrappato al nome al simbolo non me ne dolgo è difficile sradicare la domanda centrale che ha stretto marito
In fondo ognuno di noi è una domanda
Sigle a mio avviso sfatare lo stereotipo del personaggio amletico semmai viene fuori la sua ostinazione perfino la cocciutaggine
Nel rimanere fermo sui fondamenti come le pietre del suo paesaggio nativo
Seguendo l'intuizione di Maria Luisa Boccia opposti uno qui una differenza tra domanda e dubbio la domanda è sempre la stessa perché Ram memoria la dimensione storico esistenziale
Si potrebbe usare anche la parola questione ma sarebbe più appropriato alla parola filosofica tedesca alla fra le anzi della Grunt Fraga la domanda fondamentale
Il dubbio invece appartiene alla pratica riguarda il che fare come indovino Camilleri nella lectio in suo onore
E Pietro ci spiega che
Si chiede questo metodo del dubbio come metodo di sopravvivenza per non rimanere soffocato dalla rigidità comunista rappresentata qui dall'atterrare una figura di Arturo Colombi col quale pure si rammarica di non essere riuscito a parlare veramente
Nella dialettica tra domanda e dubbiosi svela una tensione più profonda un'altra persona le politiche tra appartenenza e alterità tra l'essere qui e altrove
Non a caso il libro chiude con l'immagine dell'isola del disperso di Marburg viso è appunto qui determinato dai suoi margini e insieme a un altro disperso nel mare a me pare che tutto il libro sia attraversato dalla vibrazione entra il qui e l'altrove
La vibrazione tra l'adesione militante al partito nuovo che gli consente di scoprire bordi le piazze le campagne italiane d'altro canto la formazione intellettuale nella grande cultura europea della crisi soprattutto la letteratura della decadenza
La scoperta cioè della frantumazione della soggettività anche è un antidoto contro la mitologia Erculea del fascismo prima e del suo di etilismo poi nella passione per il cinema infatti emerge questo legame tra le avanguardie artistiche del Novecento e i sentimenti popolari in movimento è un percorso originale che gli consentì di evitare sia l'angustia nazional-popolare
Sia al dell'ITIS ma intellettuale bushista
Si avvertirà sempre lui la tensione tra immedesimazione differenza con la cultura del PC
La vibrazione tra qui e altrove risuona perfino nella vita quotidiana al giornale con la curiosità di scoprire le notizie palpitanti del dopoguerra e nel contempo l'attrito di quel lavoro estroverso con la propria indole lenta ansiosa emotiva
Oppure quelle cene in trattoria animate dall'appassionati discussione tra i giovani togliattiana e nel contempo però la precoce sgradevole sensazione di trovarsi già in una macchina di comando
E nella sua vita politica la vibrazione si manifesta nel portare le sue idee all'esterno del partito anche per influenzarne il dibattito interno ne svela qui la premeditazione
Facendo l'esempio del nuovo modello di sviluppo un argomento irriso da Amendola in cambio dei soldoni
Che invece trovava interlocutori attenti nelle migliori culture riformisti che del tempo da la Malfa al Lombardia
Si può dire che sia stato proprio l'inglesi può entrare più in sintonia seppure dall'opposizione
Con le ambizioni di riforma del primo centrosinistra e si ripeterà negli anni ottanta quando CRS vengono elaborate coraggiose riforme costituzionali e legge elettorale a doppio turno che nel PC erano argomenti tabù soprattutto per i miglioristi
Il paradosso del PC
Una destra protesa al governo ma conservatrice nei contenuti e una sinistra prevenuta sugli schieramenti ma creativa nelle riforme
D'altronde sono proprio i paradossi a mio avviso a spiegare la vicenda comunista italiana a mio parere siamo ben lontani da una matura comprensione della storia del PC
E forse nove in quelle della mia generazione siamo i meno adatti all'impresa proprio perché troppo coinvolto incapaci di distinguere tra la nostra giovinezza e l'adesione a una politica forse le generazioni successive torneranno a studiare questa curiosa giraffa e scopriranno le sue antinomie leggendo questo inedito l'antinomia tra ideologia e funzionale un comunismo come fonte battesimale e un partito come infrastruttura della democrazia italiana come strumento di dilatazione della politica dice Pietro
L'antinomia tra aristocrazia e popolo un'élite intellettuale che offre una cornice politica e simbolica al riscatto dei ceti subalterni l'antinomia tra la rivoluzione conservazione rivendicata a suo tempo da Berlinguer e prima ancora dall'ambiguità tra superamento e supplenza del capitalismo italiano
Azzardo qui un paragone controverso forse anche opportuno mi perdonerete
Cioè però una somiglianza non sostanziale ma non formale un vero isomorfismo tra l'identità del PC e la personalità di Pietro
Una costellazione di antinomie una irriducibile tensione tra qui e altrove
Una trascendente complessi oppositore Home che gli consentiva quindi passeggiare nel monastero mano nella mano con padre Benedetto Calati
Rimanendo non credente
Le antinomie spiegano a mio avviso la grandezza di Ingrao come dirigente del Pci e della politica italiana la sua influenza ben oltre l'irrimediabile minoranza di partito come la chiama
E la tanto duratura influenza per diverse generazioni italiani
E quell'antinomia spiegano però anche gli equivoci e gli stereotipi che sono e che gli sono stati attribuiti proprio perché e se le antinomie sono sempre in bilico e si prestano quindi a letture unilaterali che finiscono per smarrire l'essenziale tra gli opposti
Mario Tronti ha dato una lettura politico esistenziale delle antinomie Ingroia
Come un dissidio tra la consapevolezza del limite della politica e la ricerca sullo smisurato dell'umano e credo che abbia ragione
In Pietro personale politica non coincidono mai lasciano un residuo da cui riparte sempre la domanda di una vita la frana che della volontà della luna
E da questa dimensione scaturiscono anche però le sue doti di politico pratico come organizzatore culturale capace di far lavorare insieme personalità diverse
Basta ricordare che gran parte degli intellettuali per il sì è per il no del referendum erano intorno a lui arciere
Come comunicatore affascinante capace di coniugare l'analisi e la Tunisia a dimostrazione che bisogna attraversare la complessità per semplificare i messaggi mentre oggi si vorrebbe semplificare ricorrendo alla banalità e alla volgarità ottenendo solo disaffezione e rancore
Nella simmetria tra la persona e la politica ci sono però anche le ragioni della sua sconfitta
L'impossibilità di sostenere il progetto con il potere la riluttanza la funzione di comando il difficile compito dell'iter come lo definisce e perfino l'imperfetto capocorrente come sanno bene il compagno di una vita
Al congresso di scioglimento del PC strappa l'applauso più forte dicendo state attenti perché queste correnti rafforzeranno il potere dei capi previsione indovinata come si è visto dopo
Le antinomie si esprimono al meglio e però in parte decadono in contraddizioni
Nella vicenda dell'undicesimo congresso in volevo la luna il racconto è mirato solo a una riconciliazione affettiva con i compagni e radiati dal partito nel sessantotto e non difesi Daloui
In memoria invece la crisi del Manifesto non è neppure nominata e già questo mi sembra clamoroso
Inoltre l'undicesimo
Viene inscritto in un'ampia periodizzazione dalla fine degli anni Cinquanta fino alla svolta e analizzato i miei passaggi politici salienti pur con reticenze e incertezze forse non estranea alla mancata pubblicazione
E il giudizio storico è semplice quel congresso fu l'apice di una ricerca sulla transizione dall'italiano al socialismo che venne battuta rimase coi sembra accantonata fino a essere sepolta alla Bolognina
C'è però un corollario più articolato
A suo parere la mancata innovazione strategica conservò una linea togliattiana
Che certo aveva realizzato il capolavoro della costituzione del partito nuovo ma che già nei primi anni Sessanta mostrava l'inadeguatezza di cui lo stesso Togliatti fu consapevole più dei suoi seguaci
Lo spirito di conservazione venne in qualche modo oscurato dalle tendenze elettorali favorevoli
E dalle aspettative di cambiamento che una parte della società italiana riversò sul PC anche oltre i suoi meriti e le sue possibilità
Quando però la fine degli anni Settanta cambiò il verso del mondo l'arretratezza ideologica e i conservatorismi di partito
Furono ammessi hanno avuto dalle nuove egemonie planetarie e Berlinguer si ritrovò disarmato non trovando altra risorsa se non quella morale della diversità
Allora però l'interrogativo si ribalta a carico dello stesso Ingrao
Era uno dei massimi dirigenti del PC al alcuni dicono che fosse anche il pupillo di Togliatti
Persino il candidato alla successione come talvolta bene a mezza bocca ci raccontava l'Alfredo Reichlin anche cui però un po'recidente discente
In ogni caso era uno dei capi della maggioranza e in breve tempo addirittura in pochi mesi passa in minoranza e ci rimane fino alla fine
A me
Questo passaggio è sempre apparso misterioso
Incomprensibile
Non chiarito in sede storiografica e non raccontato in modo convincente dai protagonisti
L'inedito fornisce alcuni indizi non risolutivi siamo stati abituati a vederlo in minoranza fatichiamo a immaginarlo in maggioranza eppure per diversi anni interpreta quel ruolo con ortodossia
Come passaggio terribile del Comitato centrale del sessantuno
Togliatti fa un discorso quasi indisponente per l'agiografia verso i sovietici
Dall'altro lato Amendola sferra un attacco inaudito contro Mosca e per la libertà del dissenso
Mentre Ingrao elude la questione pronunciando il suo discorso più brutto isolandosi persino dai suoi poiché Natoli chiede il congresso anticipato tutti i giocatori sono fuori posto in quella cruciale discussione che poteva cambiare la storia del PC
Reticente a mio avviso la spiegazione che consegno a queste pagine
Dice non mi fidavo dell'improvvisa e irruente a richiesta di libertà del dibattito che veniva da me andava bene ma ciò non significa che non potesse riprendere l'argomento a modo suo invece si schiera con la maggioranza a prescindere dai contenuti come non farà mai più in seguito successivamente Togliatti riprende la sua politica anzi accentua lo spirito di ricerca forse consapevole che il suo mondo è al tramonto e cerca strade nuove promuove il convegno sulle tendenze del neocapitalismo porta Rossana Rossanda a dirige la politica culturale
Con quello
Che significa per lui la battaglia delle idee
Tesse i rapporti con i laburisti inglesi e progressisti americani come dimostra la recente pubblicazione delle sue lettere pronuncia il discorso ai cattolici di Bergamo che è anche un rilancio gramsciano e infine il testamento del Memoriale di Yalta
Sotto questo ombrello Ingrao accelera la ricerca sulla transizione al socialismo che pure già era un revisionismo togliattiano
Anche se in sintonia con il migliore forse anche frenato dalla sua autorità mentre l'altro revisionismo in campo quello di Amendola avrebbe portato l'unificazione con i socialisti e quindi alla conclusione della vicenda comunista italiana
La copertura di maggioranza delle Ingrao prosegue anche nei primi passi della segreteria di lungo il quale in carica proprio Rossanda di scrivere il come per il Comitato centrale un documento di strategia che però
Piano impallinato dal voto contrario di alcuni in gravi anni un segnale di una gestione perlomeno maldestra della corrente infierire
Ma come si arriva al ribaltamento perché Ingrao arriva isolato e sancisce il suo isolamento all'undicesimo congresso lì da inedito non dà una risposta ma fornisce due indizi
Di una riflessione incompiuta
Ripensando i suoi errori alla rovescia partendo cioè dai successi degli altri gli Amendola nel partito e di Trentin nel sindacato
Di Amendolara sottolinea l'orgoglio di sentirsi leader così dice
è solo un accenno ma evidenzia la vittoria del suo competitore che gestisce la corrente senza farlo vedere anzi coprendosi dietro l'unità del partito
Invece gli mostra la riluttanza del l'incertezza gestire la sua corrente a causa appunto di quel suo irriducibile qui e altrove quel suo muoversi da solo senza organizzare i suoi apparendo una frazione senza esserlo compiutamente
Non a caso ricostruisce questo passaggio in modo tumultuoso dice non volevo dichiarare l'esistenza della frazione per non anteporre la questione della disciplina
Ai contenuti del discorso ma è proprio ciò che accade e il discorso rimane famoso per la bellissima conclusione non sarei sincero se vi dicessi che sono rimasto persuaso
Riflette sull'obiezione che viene da alcuni dei suoi forse ancora trentine che sarebbe stato meglio parlare solo dei conti nudi evitando il tema del dissenso ma si dà poi una risposta che va molto al di là di quella vicenda congressuale
Dice in quel tempo non era possibile separare i contenuti della lotta sociale le forme dell'agire politico
Non si trattava cioè di una regola disciplinare ma veniva a galla una questione più profonda era la precoce consapevolezza dell'affanno di quella forma partito già nell'Italia degli anni sessanta
E la ricerca di nuove forme politiche che lo impegnerà per tutta la vita
è molto critico stupisce questo brano molto critico della risposta che viene su questo punto del movimento studentesco
Diceva avvertivo una distanza interiore verso colleghi etilismo dei leader sessantottini quasi tutti incapaci della pratica dell'ascolto e non sono stato troppo sorpreso del rapido incenerire il sì della loro stella parole molto dure
Mentre invece troverà più avanti nel movimento delle donne i pensieri e le pratiche più feconde per il ripensamento delle forme dell'agire politico
Sulla vicenda dell'undicesimo aggiungere una considerazione illuminante le nostre idee dice
Furono battute nel partito ma si affermarono il sindacato dopo l'autunno caldo i consigli di fabbrica l'autonomia sindacale l'incompatibilità con le cariche di partito e inserisce
Un gioiello letterario per chi di noi è stato in quei cortei la descrizione dei cortei dei metalmeccanici più perentorie imperioso di quelli di partito
è in questa parte del libro riconosce un merito a trentine che non si lasciò in pigliare
Nella discussione formale sui rapporti partito sindacato ma rimase sul terreno delle scelte concrete del sindacato
è un argomento però che corregge ciò che aveva detto poco prima sulla propria condotta e sulla ineludibilità del confronto sulle regole e queste sono le incertezze mi sembra
Che in qualche modo confermano l'incompiutezza del testo e forse appunto la decisione alla fine di non pubblicare non a caso proprio a Trentin è dedicato l'ultimo capitolo di questo ultimo libro politico poche pagine di grande spessore teorico quasi un testamento politico
Parte da un pieno consenso con Bruno il quale in la città del lavoro in libera l'anno precedente aveva ricondotto la sconfitta storica lo statalismo che aveva oscurato il tema della liberazione del lavoro
E venti anni dopo noi possiamo solo aggravare il giudizio condiviso dai due amici la statalizzazione non ha riguardato solo l'oggetto i contenuti delle riforme ma anche il soggetto la forma politica e la selezione dei gruppi dirigenti
è il paradosso del nostro tempo che voleva privatizzare ogni cosa invece ha finito per statali Bizarre anche la politica la quale
Sia in citata nei gangli dell'amministrazione perdendo l'alimento vitale della linfa sociale e culturale
La destra rimasta un fibbia gestito con più disinvoltura le leve del potere statale mantenendo però un modo il suo rapporto con gli istinti profondi la xenofobia e il rancore l'egoismo sociale
La sinistra al contrario si è consegnata mani e piedi alla statalizzazione e quando si è aperta la grande crisi e si è determinata la frattura tra le élite i popoli europei si è fatta trovare
Dalla parte dell'establishment perdendo la fiducia e la credibilità da qui il crollo del socialismo europeo in quasi tutti i Paesi
Nelle pagine successive Pietro propone un'interpretazione originale del liberismo oltre la vulgata della deregulation
Come nuovo regime politico che rielabora la statualità in un intreccio molto più complesse soprattutto sovranazionale tra pubblico e privato è una lettura decisamente insolita per gli anni novanta quando scriveva queste cose
E oggi si potrebbe confrontare questa vettura con alcune suggestioni Foucault piane come la nuova ragione dal mondo di Verdone per lavorare
Come sempre però per il nostro maestro la teoria si coniuga con l'azione e aggiunge un monito a Bruno stai attento dice che i padroni a iniziano le masse all'odio per il pubblico perché vogliono conquistarle al disprezzo dell'agire politico anche questa
Una profezia realizzata oggi con la democrazia minoritaria che scende sotto la soglia del cinquanta per cento dei votanti
Tutto ciò aggiunge
Aggiunge Pietro richiede invece è più politica da parte degli attori sociali ed è esattamente questo che qualche anno dopo nel due mila e di uno e due dirà in quel grande discorso al Forum Sociale di Firenze
Un'esortazione imprevedibile che suscita la meraviglia dei giovani di quei movimenti si racconta che la sala rimase in silenzio come a dire ecco che cosa serve adesso non c'avevamo pensato
E più avanti in questo consesso si spinge a dire che occorre immaginare nuove istituzioni a partire dei processi di liberazione del lavoro a tutto ciò trentina potrebbe rispondere come fece realmente
Davanti a Pietro in occasione della presentazione del libro a Città del lavoro la casa alla cultura di Milano proprio mentre Pirlo scriveva queste pagine
Poteva rispondere che
Per lui non solo per noi sindacali Valiano è sempre stato un soggetto politico e che proprio dal conflitto di lavoro sgorgano i diritti della persona i diritti sociali e politici e di autodeterminazione della propria vita
Entrambi quindi partono dalla liberazione del lavoro ma Pietro parla di immaginazione di nuove istituzioni e Bruno di diritti alla persona credo che qui emerga tra i due amici non solo la differenza delle rispettive formazioni culturali
Ma una diversa sensibilità verso l'antinomia
Qui e altrove per Pietro qui e ora per Bruno
Di nuovo si trovano però d'accordo sull'altro corno dalla sconfitta
La concezione neutra del fordismo che in una certa misura risale perfino andranno sci e soprattutto l'oscuramento del tema dell'alienazione del lavoro che viene compensato nel socialismo novecentesco dalla De distribuzione dei redditi i soldoni di Amendola
Che per la verità neppure questi abbiamo pubblico più vedere negli ultimi tempi
La sottovalutazione sarà fatale perché proprio il mutamento del paradigma fordista rimetterà in discussione i rapporti di potere l'organizzazione sociale gli immaginari collettivi rendendo così a Busto obsoleto
Io all'armamento teorico e pratico della sinistra
Qui sorge la domanda dell'oggi con la grande mutazione fordismo scompare per certi versi si accentua non sono le condizioni disumane del lavoro in Amazon che hanno conquistato finalmente le prime pagine dei giornali
Ma anche per il fenomeno ancora invisibile dei nuovi proprietari del click milioni di persone reclutati in tutto il mondo delle piattaforme digitali che svolgono per qualche centesimo
Nigro mansioni di validazione dei prodotti dell'intelligenza artificiale
Che tuttavia non è solo il passato che ritorna ma è una rottura dei vecchi confini e delle Bharatiya del mondo del lavoro tra lavoro esecutivo e creativo
Tra lavoro salariato autonomo tra lavoro mercificata il volontario dal lavoro astratto e personalizzato
Nell'immanenza della nuova formula produttiva non è più possibile neppure immaginare alle istituzioni nella polvere della frammentazione digitale non sono più pensabili neppure Torre per riprendere il verso Di Pietro il dialogo tra loro non era solo un impegno intellettuale ma anche una relazione affettiva che ha resistito a tanti dissidi
Da parte di Pietro con la consueta capacità di riconciliare i rapporti umani atteggiamento raro tra i dirigenti della sinistra italiana
E anche Bruno che pure nei suoi diari intimi oggi portati alla pubblica lettura riserva giudizi severi e talvolta sommari verso tutti gli esponenti politici compreso il nostro maestro
Ma poi non passaggio struggente
Racconta di aver riabbracciato Pietro e di aver pianto tutta la notte
Concludo di fronte alla grande mutazione squadernato davanti a noi come il trentina avrebbe altri argomenti per rispondere e Pietro a sua volta vorrebbe sicuramente nove domande al suo amico e noi continueremo ad ascoltare l'uno e l'altro fino a quando ci accorgeremmo che è solo un sogno ad occhi aperti i due maestri non sono più con noi e non ci possono indicare la strada dobbiamo trovarla con i nostri in certi pensieri
Lo ricordo soprattutto la mia generazione che è stata fortunata ad avere questi e tanti altri maestri ma è stata sommamente ingenerosa non riuscendo a consegnare granché alla generazione successiva
Così i giovani militanti di oggi sono senza maestri e si formano tra di loro anche rifiutando la lezione dei genitori
Curiosamente sono più affascinati dalla testimonianza dei nonni e dei bisnonni da coordina Sanders
Pietro dice che anche la sua generazione questa è una logica molto importante non ha avuto maestri perché c'era stata la notte del fascismo Piero dice ci siamo formati tra di noi proprio come i giovani di oggi
La nostra generazione ha fatto il suo tempo oggi possiamo solo dedicarci a curare la memoria e ha consegnato nella carne carte alla generazione successiva perché si riconnette con l'esperienza dei nonni
La cura amorevole di Maria Luisa Boccia di Alberto Olivetti all'archivio Ingrao da cui scaturisce questo libro è nel suo piccolo un esempio dei compiti politici della nostra generazione
L'augurio ai giovani che prenderanno in mano questo inedito e di leggerlo pensando ai nonni avendo in mente le parole di Walter Benjamin
C'è un'intesa segreta tra le generazioni passate nella nostra noi siamo stati attesi sulla terra
Intervento di Tocci
Così ricco così problematico anche
Io poi c'avevo personalmente
Molto contenta di una tematica molto care
Scritta tante volte
Quella che forse l'unica alleanza possibile che è quella dei nomi dei punti
è quella dei nonni e dei nipoti un po'quello che lui diceva alla fine perché e questo apre un discorso sull'Aniene sulla nostra generazione non so quanti condividono e poi io larghissima parte sì il giudizio di Tocci ma questo comunque è un grande tema
Fulvia Bandoli
Una questione sola tralascio lì a me ha molto colpito
Così senza riandare ai singoli il passaggio alle singole fasi storiche del mondo del Partito comunista della sinistra militari eccetera
Ha molto colpito il ritornare in situazioni diverse sia riferito alla sua esperienza sua
E dei suoi e di una parte almeno dei suoi coetanei si è riferito a persone mi ha riferito molto colpito l'uso di alcune espressioni traversare passaggi Iberi dati comunicare per approcci questa idea che in generale ma comunque largamente italiana uno sicuramente in Italia
Ha anche
Per merito perfino suo malgrado
Del del partito comunista non si può cogliere nessun passaggio
Senza ricorrere avverbi come mescolarsi confrontarsi contaminarsi cioè esperienze non si tratti della del partito e del sindacato ma si tratti dei comunisti dei cattolici dei socialisti dei movimenti e vera dice e via discutendo che mi sembra un tema
Molto israeliano diciamo così ma qui particolarmente sviluppato fin dalla descrizione del Giorgio anni giovanili prima della nell'antifascismo diciamo sull'onda sull'onda della della guerra di Spagna e mi ha colpito molto questa idea della politica
Come espressione mi ha colpito per la sua totale inattualità
Rispetto alle cose del mondo della idea della politica come espressione che ha un senso solo in quanto espressione di un allargamento dell'esistere
Tutto l'infame l'uso che vuoi intervento
E il futuro
Sì no in qualche modo l'ho trattato questo tema quindi ti risponderò nel corso sino
Io intanto voglio ringraziare Maria Luisa Boccia Alberto eccetera sì
Che ci restituiscono già da molti anni gradualmente ma puntualmente le carte Di Pietro Ingrao
Un giacimento continua ad essere molto fertile perché
A parte volevo la luna anche del due mila e sei sono usciti nel due mila quattordici
Se non mi sbaglio rafia tela tipo scritti sul lavoro erano
E soprattutto nel due mila e quindici coniugare al presente che raccoglie un po'tutti gli iscritti dall'ottantanove al novantatré quella parte che manca
Diciamo da volevo la luna
E
E che invece viene affrontate in quel volume
E di
Questo libro è scritto nel novantotto quando Ingrao era già fuori dal qualsiasi partito ma dall'unico partito al quale aveva appartenuto insomma fondamentalmente era fuori dal partito già da cinque anni
Era uscito infatti nel novantatré
Alcuni di questi appunti perché sono scritti politici ma alcuni più Brevi alcuni più sviluppati alcuni di questi stanno dentro volevo la luna
Ma ha ragione Walter quando dice che è un libro autonomo questo forse ci sono solo alcune
Così alcune cose da rimarcare volevo la luna finisce come questo libro con lo stesso pezzo sull'isola e questa è una scelta dichiara curato più che Di Pietro diciamo però è una scelta giusta io racconti fino
E altri invece non ci sono oppure anche dentro volevo la luna sono rivisitati rispetto a come li troviamo qui
Il libro contiene mattina parte autobiografica è una seconda invece dischetti più politici su sugli snodi che lui attraversato
Ci sono le sue interpretazioni critiche autocritiche che non mancavano mai giudizi lampi alcune cose sono veramente Buccianti come lui sapeva essere con le parole
Su molti dei crocevia che lui attraversato
E
Però io voglio notare anche alcune altre cose il linguaggio a me sembra quello dei migliori Ingrao
In questo libro
E
è un linguaggio caldo accogliente curioso com'era lui battente a volte era
Ossessivo non possiamo dirlo quando si fissava su qualcosa che voleva andare fino alla radice della radice della radice
Però c'è qualcosa che si vede almeno io lo vedo bene Ingrao
è uno dei tuoi occhi uomini politici che sapevano
Partire dal sei quando scrivevano anche di politica
Un tratto molto femminile
E partire dalla propria esperienza a volte proprio anche dalla propria esperienza intima a volte anche sapendo parlare della propria vita intima e delle proprie relazioni intime
E questa una
Cosa che io penso andrebbe
Forse ancora più indagata
Linguaggio che non usa mai il politichese sono pochissime le espressioni gergali tante invece le invenzioni del linguaggio
L'altra cosa sorprendente sempre prestare andiamo alla al linguaggio c'è un dialogo
Con una
Laura Lombardo Radice un filo in anni diversi nelle pagine di questo libro dove lui attribuisce a Laura
Maggiore
Riconosce a lei diciamo maggiore capacità di giudizio giudizi più lungimiranti su alcune questioni cruciali rapimento Moro ma anche alcune altre cose
C'è una
Un mettersi in ascolto di Maria Luisa e di tutte le amiche femministe di Maria Luisa quando Pietro cerca di capire cosa fosse il femminismo che la rivoluzione della differenza
Che il PC e non capiamo molto bene e poi una grande curiosità anche verso dei figli e i figli che erano impegnati nel sessantotto o nel movimento pacifista sappiamo tutta l'importanza
Insomma tutto questo che qualcosa che
Io penso che vada rilevato perché il suo linguaggio non è stato un elemento indifferente il suo modo di fare politica per Ingrao farsi capire
Farsi capire era un tratto essenziale del suo modo di fare politica
Sia quando parlava sia quando scrive fa e persino quando scriveva di poesia
Aveva questo cruccio spesso di Cerba
Chissà sono riuscito a farmi capire perché era per quello che parlava che scrivere fa anche comunicava
Io lascia da parte gli scritti autobiografici e mi concentro solo su alcuni snodi
Contenuti negli scritti politici questa è la scelta che ho fatto
Partendo dal alcuni temi base del pensiero di Ingrao il primo è l'idea della politica
E comincia con una piccolissima citazione che sta a pagina cinquantuno il libro
Quando Ingrao dice penso di aver fatto parte di un nucleo di persone in quello scontro Gimondi aveva maturato la convinzione che l'azione politica
Il veniva il primo compito o più esattamente il compito che assorbirà tutta la vita rimodulando la
Poi c'è una frase che quando l'ho letta no letta tre volte
Vorrei pregare chi viene dopo saremmo noi che siamo qui di tener conto che tutto questo per parecchi italiani è avvenuto cioè per parecchi italiani a politica è stata c'erano la scelta della vita aveva quello spessore quella diciamo quella forza quella forza se pensate a che cosa è oggi la politica insomma la frase proposi tutti vorrei pregare e quelli che vengono dopo
Di non svilire armena troppo anonimi di tener conto di questa
La politica
Che riorganizza addirittura una vita
Il la politica come riscatto degli ultimi come agire collettivo si è detto tante volte oggi se dovessimo spiegare che cosa vuol dire
A intere generazioni questa parola intere generazioni di giovani c'ho pensato mente schivo questi appunti
Agire collettivo oggi per spiegare questo concetto potremmo dire a questi giovani che c'è molta vita e anche molta politica anche fuori dalla rete di internet perché a volte
Si pensa che invece fuori dalla Rete
Non ci sia quasi niente o comunque poco
E poi un concetto che anche Olivetti riprende nel suo scritto alla fine del libro
Quello della dilatazione della politica che è un po'si incrocia con quello che diceva adesso Paolo Franchi
Insomma essendo che era non era mai un'élite
Il compito del PC o di una sinistra alternativa per come la pensava Ingrao
Era quello di dilatarsi
Di fare arrivare la politica nei luoghi sociali produttivi sono una politica dilatata fino a creare Ellul usa molto questo tema in questo libro quel corpo del partito che era fatto di tantissime cose
Ceti sociali militanti persone vicine elettori strati ci insomma professioni intellettuali so un corpo del partito come si è detto tante volte
Di persone in carne ed ossa ma anche a un corpo simbolico e comunque un corpo
Che
E e non si può fare a meno di notare che invece i partiti di oggi se ancora ce ne sono un corpo non ce l'hanno c'è un corpo in quel senso inteso in quel senso
Non ce l'hanno più oggi il segno della politica è l'esatto contrario della dilatazione è il restringimento oggi il segno è il restringimento
E la chiusura in poche mani e il la scomparsa di molte delle sedi nelle quali si fa politica
Per quel che riguarda invece le istituzioni io vorrei far notare solo
Due cose che mi hanno molto colpito quando Leo trovate
Quando le ho trovate qui
Bene si è detto
Quant'era importante nel pensiero di Pietro Ingrao capire l'essenza di ciò che era lo Stato la democrazia persino tutte le articolazioni gli enti locali
Ci ha messo molto pensiero anche su
Sul fatto di governare a ai livelli intermedi
Però quello che volevo adesso segnalare è come reagì nei giorni del rapimento Moro
Ed è ed è molto sorprendente
E sono molto sorprendenti due valutazioni la prima la prima quando dice
Nei giorni del rapimento la mattina quando mi fu annunciato a Cossiga che modo era stato rapito il mio primo pensiero e lo dice quasi con una meraviglia
Come se non si aspettasse che di poter avere quella reazione Luís
Che somma veniva sempre
Definito come l'uomo dei movimenti no non tanto delle istituzioni la il mio primo pensiero fu la preoccupazione che non vi fosse un vuoto di governo e quindi di andare subito in Parlamento a votare il governo
E qui poi quello che fece
L'altra riflessione invece che fa
Semplice nei giorni del rapimento Moro
Oggi mi sembra assurda me ne faccio una colpa che in quella insorgenza così grave non ci sia stato un incontro tra le alte autorità che presiedevano funzioni cruciali della Repubblica non dico un Comitato di salute pubblica ma uno strumento di consultazione di iniziativa distinguono
Invece non ci fu nemmeno una volta noi
Le più alte autorità dello Stato non ci trovammo mai insieme attorno a un tavolo anche solo per fare un bilancio della tragedia e delle strade possibili
Che stupido errore
Si potrebbe usare anche un aggettivo più forte secondo me a dispetto stupido cioè perché fu proprio veramente cioè veramente segnala l'imbambolata mento diciamo istituzionale di quel in quel momento che fu che fu notevole
Ed è anche molto significativa
Un'altra riflessione
Che infatti più sulla parte diciamo dei sistemi elettorali della democrazia
Confermando anche alcune delle cose che dice a Walter
Diffido dei sistemi maggioritari scrive Ingrao
Però poi in alto in un'altra parte dice anche ma anche per la democrazia plebiscitaria
Ho solo assembleare quella che nel momento del sessantotto gli pareva una democrazia assembleare Diretta ma che faticano ad arrivare a chiudere arrivare a una sintesi
E poi dichiara apertamente diciamo qual è la sua preferenza preferisco un libero Parlamento e i consigli di fabbrica
Questi sono diciamo i due momenti fondamentali della della democrazia da la rappresentanza
Per per voi
Il secondo tema è quello del modello di sviluppo lo faccio perché le discussioni con Pietro su questo punto per me sono state ventennali io sono ecologista quindi
Mi ha interrogato terrà settimane mesi anni su su questo
Però non voglio raccontare quello adesso voglio solo segnalare un elemento
In fondo la discussione sul modello di sviluppo e era
Era quella che avrebbe potuto portare a un cambio di paradigma diciamo
Nella
Che in fondo per ragionare su un'alternativa rispetto al sistema capitalistico
L'undicesimo congresso per tanti è è stato solo quello
Della manifestazione del dissenso appunto come diceva Walter del non mi avete persuaso
Tutti sì
è stato almeno io così sentivo e l'ho vissuto anche dopo
è stato invece soprattutto quello della discussione sul modello di sviluppo e per Pietro anche per Ingrao che era quella la battaglia persa non era quella sul dissenso che in qualche modo da quel momento può anche più tra virgolette tollerato
Lo dice in tante pagine insomma anche quella la sua sconfitta più netta
Invece io penso che la Square la sconfitta non è insomma una sconfitta personale o di quella che lui chiama la frazione più di sinistra del PC
All'undicesimo congresso sessantasei il PC scegliendo la via dei piccoli correttivi
Dei più soldi e più salario come teorizzava Amendola della supplenza rispetto al capitalismo
Che si pensava ancora arretrato il Piz il piccino gli Nuccio per sempre
Questa è la sconfitta di quel ragionamento rinuncia per sempre a prefigurare o anche solo a concepire
Una transizione verso un altro tipo di sviluppo economico e sociale
E difatti poi non riuscirà a cogliere appieno nella spinta innovativa
Del movimento del sessantotto forse neanche tutta quella del movimento dei lavoratori sessantanove sicuramente quella del femminismo o dell'ecologia
Poi alcune altre cose più sparse che diciamo
Però sono indicative anche queste di
Anche per Ingrao il pc è un unicum lo dice in tantissime pagine di questo libro
Un partito sì ambivalente riprende la definizioni di Togliatti la giraffa eccetera però e proprio un partito
Come non non ce ne sono più stati come non ce n'erano stati fino a quel momento sicuramente in Italia
Sì
Lui sostanzialmente dice se pretendete di leggere questo partito
Con la sua ideologia dichiarata o con il riassunto dei suoi limiti con i suoi vincoli internazionali
No non mi spiegherete la sorpresa che è stata la combinazione di una forma diffusa articolato Opera pratica politica
La parola comunismo individuava in fondo un grande antagonismo scritto nella società di quel secolo la relazione costitutiva della modernità sociale
Tutto è stato molto più complicato anche le fonti e i liberi che abbiamo letto ai quali ci siamo ispirati oltre che le vite
Somma per lui questo partito è una sì
Non condivide quella definizione aggirarsi sono
Anch'io nel mio piccolo quando s'sono stata mi son trovato di fronte a dover definire che cosa ne potesse sembrare il partito al quale o più di cui ha pur sempre fatto parte per un certo numero di anni
Io l'ho sempre definito diciamo sempre pensato che il PC proprio perché era così particolare
Potesse essere l'unico partito che in Europa poteva saltar fuori dalle macerie del muro e non rimanerci sotto come invece è successo
Ho sempre detto che poteva essere quel gatto che saltava fuori dalle macerie si salvata perché aveva degli elementi teorici di fortissime
Che come dice Pietro
Come dice Ingrao sono Gramsci e prima di lui Labriola
Con la loro interpretazione del materialismo storico a salvare il pc dal Cominform lo scrive proprio così qui
C'è poi noi in quel momento prendemmo in mani Quaderni dal carcere di Gramsci e e e così diciamo ci salvava moda dal con al Cominform e dal dogmatismo
Poi e scandisce alcuni altri passaggi Togliatti il partito nuovo le lotte degli anni sessanta e fin qui è un crescendo potremmo dire nelle valutazioni politiche
Fin qui sono le conquiste a un crescendo
Poi il sessantotto e sessantanove
E poi invece alla fine degli anni sessanta settanta e ottanta il travaglio le molte incomprensioni il periodo buio del terrorismo lo stragismo
Fino all'ottantanove vera Bolognini ma lui scrive che tutto seppellisce usa queste parole nel libro
Io non sono persuasa che quella parte che ha letto Tocci
Sono stato testardamente attaccato al nome
Non lo so ci vedo una contraddizione rispetto poi a quello che ha fatto Ingrao
Non mi torna del tutto
Perché in grado ora al fine di decide di rimanere nel PDS
E ci rimane non molto ma
Due anni e mezzo quasi tre anni
Il gorgo vi ricordate Arco di Trento
Io che in quel periodo ero particolarmente vicina a Luís no no per niente ha avuto l'impressione che si trattasse di un'ossessione sul nome
A me sembrava piuttosto l'ossessione su qualcos'altro
Ingrao aveva paura di perdere il partito di perdere quell'unicum ma quelle pratiche quel radicale
Mento quell'anno politica dilatata
E infatti
Diciamo dopo tre anni valutò esattamente che si stavano perdendo quelle caratteristiche alla base della sua uscita c'è un'incomprensione rispetto alla strategia politica di quel partito
Ma soprattutto lui dice ho l'impressione che quando mi ricordo sul primo intervento nel gruppo dirigente del coordinamento politico del PDS quando disse ho l'impressione
Che quando io pronuncia una parola
Abbiamo significato diverso da quando le ha pronunciate voi voi era rivolto diciamo al gruppo dirigente del partito in quel momento
Quindi non ci si capiva più
E via via aggiungo io
E via via
Di mutamento in mutamento
Oggi l'abbiamo perso del tutto
Un partito politico della sinistra se è vero che siamo l'unico Paese d'Europa ad essere senza un partito della sinistra
Europea o senza un partito della sinistra politica
Valutazione discutibile ci penserà chi viene dopo spiegare senza creare un però per me è così
Secondo il mio punto di vista noi non abbiamo un soggetto politico della sinistra per finire alcuni brevissimi Flash
Il vero Sessantotto per Ingrao è il sessantanove operaio
Sessantotto per lui è ancora cioè sessantotto lo guardano i figli lo guarda nella rivoluzione del costume in molte
Parti della cultura che si trasforma
Però anche qualche elemento di diffidenza invece sul sessantanove operaio sull'autunno sindacale sessantanove che poi è anche il settantenne anche settantuno insomma non è solo un anno eh
Un insieme di anni e molto più è molto più coinvolto i consigli di fabbrica sono un riferimento costante
Quella formali democrazia rappresentativa e di partecipazione gli parla più di tanti altri come gli pare non tanto le centocinquanta ore
Quella particolarissima conquista che diciamo attiene già una a qualcosa di diverso che non è solo appunto il salario ma è a fronte nodo dell'alienazione della trasformazione del lavoro
Insomma non è solo tutto chiuso dentro la fabbrica
E poi diciamo c'è la nota più dolente l'ambivalenza
Verso l'Unione Sovietica qui Pietro diciamo la condivido il proprio tutta quanta con il suo partito e io mi sono veramente molto meravigliata quando ho letto alcune pagine alcune parole
Quando dice forse sarà per un mio difetto di conoscenza ma non è ancora tutto chiaro lo snodo degli eventi che nel giro di un rapidissimo decennio Porta le norme impero sovietico a un crollo così spettacolare
Lo hanno letto un'altra volta decennio no
No qui c'è proprio e viene inutilmente che anche questo è stato un elemento di discussione serrato
Perché per la mia generazione per me insomma per me sesta cinquantasei Ungheria sessantotto c caso Valchiria settantanove Afghanistan ottantuno Polonia
Beh insomma quando arrivò quelli che alcuni chiede credevano non definirono come uno strappo
A noi sembrava invece una cosa ritardata e che arrivava in ritardo di venticinque trenta anni eppure Ingrao qui
Continua a interrogarsi ancora dire come mai come mai
Quel mondo crolla così improvvisamente in dieci anni
Ecco io penso che qui ci sia veramente una
Quella diciamo quell'ambivalenza che l'ha portato che l'ha portato a prendere quella posizione del cinquantasei hanno seguire quelli del Manifesto somma
Scegliere un campo a continuare a scegliere un campo il suo campo
Il campo dovere il suo partito fino
Queste al momento
Diciamo meno innovativo sì queste allenamento meno innovativo più più conservatore anche se usare questa parola per Ingrao sembra quasi una bestemmia
Lui addirittura si aggrappa al tentativo di Gorbaciov fa la sua proposta sul disarmo che l'Europa e l'America non valorizzano
Ma noi a posteriori sappiamo che era già tardi tardi tentativo di Gorbaciov tardi anche diciamo rispetto a anche rispetto a quello che poteva capitare ancora nel nell'Unione Sovietica
Mi avvio alla fine con alcuni alcune piccole riflessioni su delle cose che possono apparire solo mai mai possono aprire marginali ma che per me per come io penso la politica non lo sono
Da questo libro esce fuori prepotentemente una grande capacità di ascolto della società da parte di Ingrao
E anche delle persone
Mi metterei seduto al bar solo a vedere passare le persone immaginare chi sono cosa fanno cosa pensano last
La storia che possono avere alle spalle ecco in fondo la mia vita in tutti gli incontri è solo perché a un certo punto ho deciso di alzarmi da quel caffè
Dice no e molto carina questa cosa veramente molto carina perché dice proprio a alle avrei voluto anche una cosa più meditativa avrei voluto una vita più meditativa e invece mai toccato come viene ombra il trambusto
Che in effetti le ha toccato un bel trambusto
La curiosità viene fuori in questo libro curiosità anche delle volte per l'ultima persone che incontrava nell'ultimo posto sperduto e le mille domande
Chi l'ha frequentato sacche anche fino alla fine
Faceva interminabili colloqui pieni di domande io quando andavo a trovarlo anche negli ultimi anni rispondevo per la prima ora ora e mezza a un numero infinito di domande
Su qualsiasi argomento
Su qualsiasi argomento
Anche sulla mia vita privata personale su dall'ardua la porta ridire Ciani dal mondo fino alle cose più piccole
L'unica cosa invece
E concludo con questa riflessione l'ho detto anche a luglio ho fatto in tempo a dire il vero però non l'ho convinto non l'ho convinto e mi dispiace non averlo convinto di questo l'unica cosa della quale mi rammarico
è che alla fine Pietro rimanda asse molto spesso solo il senso della sua sconfitta o della sconfitta del partito al quale aveva appartenuto per così tanti anni
A me invece pare che lui e moltissimi altri e altre
In quei cinquanta sessanta anni abbiano costruito tanta politica democratica tanta libertà tanta cultura
Tanto riscatto sociale per milioni di persone
Insomma a me
E tentavo di spiegarlo anche a Luigi il PC non non mi è mai parso solo ottanta una storia di sconfitta secondo me è un partito primo uscito è un partito
Che è riuscito per settanta anni a svolge il suo ruolo storico politico e sociali quindi è un partito riuscito
Che hanno inciso fortissimamente nella vita di milioni di persone e se ne parliamo ancora oggi a distanza di tanto tempo di Ingrao e di quel partito secondo me qualcosa vorrà pur dire
A me non girerei non resterebbe
Che
Girare quest'ultima considerazione a D'Alema se non per così chiosare brevissimamente forse l'interrogativo
Può essere anche un posto
In un modo diverso di cosa è rimasto prigioniero questo partito che ha tutte avuto tutte le caratteristiche che dici tu
Per fare la triste fine che ha fatto diciamo per lingue farsi che non è probabilmente
Come dire imputabile adesso sommamente
Alla all'ottantanove ha alla fine dell'Unione Sovietica e del socialismo reale perché è una crisi che si perlomeno dall'inizio degli anni ottanta visibile evidente anche sul piano nazionali comunque tu hai detto che pensava che potesse essere derivati giraffa perché potesse essere il felino il PC
Sgattaiolare fuori del muro nella Rapp non ha mai ecco mai ho sentito da presentare il PC come un gatto o tutt'al più se non pensi al
Alla
Al
Tema quello però fossero nel migliore dei casi un elefante sia pure un po'anchilosauri quindi elefanti hanno dei problemi di movimento diciamo di te lo dico da Cattaro hanno dei problemi di movimento
Più complessi di quelli dei felini comunque
Dare
Sì Bobo alla fine si è dirò qualcosa su questo però non dimenticherei mai un un dato della realtà e cioè che all'inizio degli anni Novanta
Si è sgretolato il sistema politico italiano non solo il PC
Quindi forse la riflessione
E persino partitiche potere avrebbero potuto considerarsi storicamente vincitori diciamo si sono sgretolata in una maniera assai più rovinosa vergognosa di quanto il piccino abbia cambiato così tutto sommato noi abbiamo
Governato un cambiamento
Delle divisioni con delle perdite
Altri si sono appunto sentitamente scritto la ma comunque si
Chiusa questa considerazione che non progresso un'anticipazione della parte finale no io ho trovato io ho trovato una lettura molto stimolante molto intanto questo carattere di inedito di di anche con le sue ripetizioni con le sue comma
Complessità linguistiche che però sono esplosive le attrici di un di un linguaggio letterario di Pietro Ingrao che rendeva rendeva questo suo linguaggio molto diverso rispetto al linguaggio politico corrente
Che
Sicuramente suggestivo dice
Poi naturalmente
Nella nelle generazioni che si sono succeduti succedute diciamo così
Questa suggestione agito diversamente sul suo alcuni meno su altri insomma ognuno di noi ha avuto con lui un rapporto
Rapporto non semplice perché l'uomo in realtà diciamo
Pure essendo figlio sì la lettura del libro lo lo rende evidente un uomo di grande umanità
Era un uomo non facile nel rapporto umano sembrare un paradosso nessuna contraddizione un uomo Mou c'aveva anche delle non era facile da scalfire diciamo non era facile costruire una relazione umana con lui aveva delle chiusure delle timidezze delle
Asperità
Diciamo che non
Aveva questo gusto per intervenire Inter l'interrogazione questa è una delle cose che per esempio hanno reso per me è più difficile dopo al terzo interrogatorio ho pensato che era il caso di sospendere
Mi sono arreso sì che sembrava mi sembrava un approccio forma
Non
Tipico di una cultura insomma diversa diversa dal dalla mia più
Dialogica con meno
Ma al di là di questi aspetti
Emerge innanzitutto questo cioè la forza la ricchezza di una grande personalità
La carica di umanità di empatia soprattutto verso i più deboli
Non è stupefacente riusciamo che la sua la sua la sua empatia di fronte al grande sommovimento
Che investe la società italiane a partire dal sessantotto sessantanove eccetera
E molto di più verso gli operai che non verso le litro studentesche o verso il movimento delle donne che non verso i capetti delle assemblee diciamo in questo diciamo c'è un tratto anche proprio del del comunismo di Ingrao cioè del suo essere dalla parte
Dei più deboli
Anche umanamente ecco
E il libro crediamoci il libro sono due diciamoci la verità perché c'è un libro che sono le memorie di guerra che è la parte più più compatta anche la più la più vasta sono sono solo i due terzi del volume Checchi abbracciano i vent'anni che vanno dal trentasei al cinquantasette
Poi ci sono degli degli squarci
Molto illuminanti molto interessanti su alcuni momenti
Della storia italiana successi
Ma
Anche proprio lo spazio fisico
Fare la parte del volume che dedicato a questi nacque questi vent'anni cruciali che sono che hanno al centro la guerra
Sono cioè centoventi pagine più su centottanta insomma
è un volume nel volume diciamo
Ed è un
Uno straordinario
Saggio autobiografico
Sul partito nuovo
Su che cosa ha rappresentato nella storia italiana
Il partito nuovo
Sulle le ragioni che hanno spinto una generazione che che veniva dal fascismo che ne aveva subito anche l'influenza il
Su una generazione che
In alcune alcune sue alcune personalità chiaramente in Ingrao
C'è questa passione che emerge anche dal suo il suo linguaggio è anche il frutto della sua curiosità del suo interesse culturale verso altri linguaggi linguaggio del cinema della polizia
Quindi una
Com'è che questa generazione
Di intellettuali diventa comunista
Poi è un passaggio in cui paradossalmente questo è il paradosso direi che il comunismo esplicita non soprattutto di di questi vent'anni
Diventa comunista spinta da un'ansia di libertà
Nessuno pensi solo che il comunismo è passato alla storia fondamentalmente comune regime totalitario di questo cioè il paradosso del comunismo italiano
E
E la funzione che il partito nuovo svolge lei come grande fattore di socializzazione e di espansione della politica di
Per riuscendo
I in questo compito di costruzione di una democrazia di massa in un Paese che usciva dal fascismo dalla guerra
A coinvolgere gli altri
In qualche modo ad essere in un elemento di trascinamento verso la politica di massa
Tra mente e mondo cattolico era portato a questa dimensione del rapporto con le masse diciamo non è che proprio avevano bisogno di impararlo soltanto dei comunisti
Però e molto Cuttaia questa riflessione questa è la visione di Ingrao e cioè che
In realtà
Pure in un mondo separato dalla guerra fredda e nel quadro di un conflitto politico che fu aspetto moduli ricorda del bis Morley
I momenti più terribili dello scontro i morti
E tuttavia
Tuttavia nella nel popolo italiano queste forze popolari sì contaminata Rocco sì entrarono in comunicazione tra di loro condivisero ne spedì Enza collettiva l'esperienza collettiva di una democrazia chi nasceva avviene che che rinasceva perché l'Italia non aveva mai conosciuto una democrazia di massa riusciamo
E qui questa parte contro l'altra molto bella
Anche perché in questa dimensione di una del che sta visione della democrazia come appunto come grande Processo anche umano
Di emancipazione di protagonismo eccetera c'è un contratto molto importante della riflessione di Ingrao
E direi uno degli aspetti che restano più vitali Al mio giudice io parlo diciamo io sono in in questo contesto siamo a Paolo Franchi ma lui è stato diciamo honest broker diciamo basta sono sono loro l'unico che non è mai stato in Grecia hanno quindi presso parlo da un punto di vista diverso
Ci saranno rispetto al a quello dei due oratori che mi hanno preceduti proprio umanamente diverso diciamo
Big Dio graficamente diverso non hanno ticket lo so chiedo scusa però un è una verità e no non chiedo scusa diciamo ma
Scusa è un è una formula retorica diciamo però io non ho mai subito e poi e poi cercherò anche di spiegare il perché perché fra l'altro che ho trovato un del tutto confermato dalla
Direi dalla dal volume e anche dalla
Dalle dalla grande onestà intellettuale giusti di un'autobiografia politica perlomeno
Tra ti ecco di un'autobiografia politica tratti passaggi fondamentali dell'autobiografia politica
La Clio trovo che
Molto ricca questa parte
E poi di di grandissimo interesse alcuni dei capitoli successivi particolare naturalmente la curiosità verso il sessantotto perché la mia generazione
E
E poi la discussione con Bruno tributi su cui tornerò che mi sembra essere un altro d'accordo con chi lo ha sottolineato particolare
Torcia vandalizzato lungamente mi sembra uno dei dei punti teoricamente più dei sia ecco del volume più
Più più ricchi più Santi
Ma
Quindi un un saggio sul partito nuovo come
Portatore di questa idea della politica
Tutto questo nella strettoia della contraddizione del rapporto con una
Con l'Unione Sovietica
Con
Con lo stalinismo insomma
Con lo stalinismo
Con a
Le prudenze di Togliatti
E però anche la visione
Cioè in Togliatti
Sia naturalmente si può anche capire la delusione con cui una parte della nuova generazione dei dirigenti comunisti
Vissero l'atteggiamento di Togliatti verso il ventesimo del ventiduesimo Congresso del PCUS
Il fastidio intellettuale verso Krusciov fossero il
Persino la reticenza
Sua spetti pure cruciale della denuncia dello stalinismo dei suoi crimini
E in qualche modo diciamo in questo c'era anche la più ricchi il Togliatti dirigente del movimento comunista internazionale
Che avrebbe compiuto quella svolta ma diversamente
Tanto gli atti c'era una strategia
C'era una visione
Che
C'era una visione politica
Questo è il il quello che io sempre rimproverato ed in grado
Che persino negli aspetti più acuti più innovativi
Della sua riflessione
E senza dubbio in un momento più innovativo della riflessione in Grey e Anna
E nella sua capacità di vedere la modernizzazione del capitalismo e della società italiana rispetto ad un'analisi stanca
Diciamo sull'arretratezza del capitalismo italiano che costituiva il pensiero ufficiale dominante del Partito comunista quello è il punto
Più alto secondo Medellin gradisco
Però non va oltre
Una differenza chi analisi
Quello che non c'è mai
Mai certe ed è che incide incredibile in una grande personalità politiche come Pietro Ingrao in nessuno dei passaggi cruciali di questa vicenda
Non si non viene mai posto l'interrogativo che costituisce la sostanza del politico con la P maiuscola
Cioè il politico si sostanza di un interrogativo questo interrogativo è che fa
Cioè una strategia
Uno può discutere Amendola può non essere d'accordo cono neanche mai stato particolarmente Ammendolia no ma
Di fronte alla
Insomma non a caso all'indomani del del denuncia dello stalinismo Amendola mette in campo l'idea di di del diciamo della
Confluenza del Partito comunista del socialismo europeo attraverso la creazione di un grande partito del lavoro
Era probabilmente il disegno in quel con momento velleitario non realistico non si realizzò
Ma è una strategia politica una risposta politica
Di ambiziosa
Berlinguer Guerra è un uomo che
Sicuramente ha avuto una straordinaria apertura
Anche
Ai cambiamenti della società in movimento di
Ma non è vero come dice Ingrao che diciamo di fronte all'esaurirsi della strategia del compromesso storico
Berlinguer abbia ripiegato su una dimensione etica o abbia comunque dovuto fare ricorso
No a mio giudizio questo io per io penso diversamente io penso che quello fosse un apparente sì
Ma come per Amendolara la la la risposta diciamo la prospettiva italiana era quella di una social democratizzazione diciamo esplicita
Per Berlinguer il tema in rapporto con il mondo cattolico
E quindi anche con la democrazia cristiana
Berlinguer ha concepito concepì quel momento della rottura dell'unità nazionale come una parentesi come un'interruzione di un processo ma lui aveva in mente di riprenderlo
Di questo posto potrei essere testimone diretto
Io ero segretario regionale del Partito comunista in Puglia il facevo lei le giunte con la democrazia cristiana
Avevo di fronte uno dei partiti socialisti più aggressivi e più forti del Mezzogiorno e quindi d'Italia e
Facevo le giunte con la democrazia stia fui convocato perché periodo non lungo in cui non sono stato membro della direzione fui convocato
Alla direzione del partito
E lui massacrato
In grado parlo
Contro questa
Pertanto
Napolitano al modo del tutto pare alle
La differenza era che Napolitano lo faceva sulla base di una visione politica alternativa che era quello che bisognava stare con i pascoli socialisti di Craxi diciamo
Ingrao sulla base del
Scontro
Il rifiuto dalla politica intesa come tecnica di comando che c'è stato un certo punto ci sono parole di fastidio verso questa dimensione della dell'attecchimento politiche perché la politica è appunto questo Processo di coinvolgimento di socializzazione ma quando poi si riduce avevano
Fu in massacrato
Nessuno mi difese
Mi cercai difendermi da solo ma otterrà il prego Marino all'infinito
Io stavo andando via Berlinguer mi chiamò nel suo ufficio chi mi fece una come vanno queste giunte nulla in coma
Insomma stiamo cercando persino alla Regione ai avanti Tagliavanti non dar retta ascoltare le cose che ho sentito qui esclude
Sono succede ma tu vai avanti non ti preoccupare
E che informato
Era rimasi stupito diciamo anche per le no alle modalità no perché a volte queste modalità si manifestavano diciamo ma
La sostanza delle acque cioè
E qui emerge molto molto chiaramente
Anche che il punto ripeto più alto e più innovativo
Per il momento in cui storicamente sicuramente Ingrao ha ragione
Discussione sul capitalismo italiano
Tuttavia lui non traduce traduce quell'analisi dell'idea suggestiva ad un nuovo modello di sviluppo
Ma non una strategia politica
Alternativa
Mai in nessun momento toni come poteva di temere una corrente
Estraneo era un uomo
Questo è anche un libro sulla sua soli tutti
Ha avuto moltissime persone che lo hanno Amato
Lo hanno amato che hanno chi hanno ho sentito la suggestione del suo pensiero che indubbiamente sta straordinariamente suggestivo diciamo
Accetto senza una proposta politica difficile mettersi a capo di una parte di un partito politico
E questo non c'è
E IGT tutti i in momenti politici più drammatici
Sono momenti in cui in lui prevale l'elemento della riflessione della decisione ma
Mai nella scelta
Non scegliere cinquantasei
Anzi si allinea
Si allinea si allinea e veri e diciamo in qualche modo mentre altri magari più furbescamente siamo
Mette un segno negativo nella sua
Biografia
Quando il gruppo del Manifesto che pure si era formato alla sua cultura
Vicine di trarne delle conseguenze
Cioè di tradurre quell'analisi in una scelta politica
Con tutte le contraddizioni perché del manifesto si ricorda ovviamente giustamente la rottura con il modello sovietico
Io ricordo anche la fascinazione verso la rivoluzione culturale cinese insomma diciamo che diciamo
Insomma
No non so curo dal dal punto di vista del numero dei morti diciamo così
Ma il secondo i cinesi si tratta di molti milioni ecco
Se la cottura cinese
Fascino della
Secondo me
Ma comunque sia anche in quel momento anche in quel momento
E Ingrao non
Non non si separa e in questo c'è una coerenza anche con la scelta ostinata
Chi la resistenza ostinata
Che Luís opposte
Alla svolta
Anche se poi è vero come dice non fu un fiasco decise di non separarsi dal corpo fondamentale diciamo di di quel partito alcuni rimasto legato
Anche nel momento in cui compie una scelta di cambiamento nome eccetera che lui non condivise
Però ecco voglio venire al dialogo con senti che estremamente interessante e che rappresenta secondo me l'altro aspetto uno detto sul cioè l'analisi del capitalismo italiano e quindi
La fuoriuscita dalla dalla visione del del di arresto capacità di cogliere gli elementi di modernità del della rivoluzione fordista anche nel modo in cui si affermava nel nostro Paese
E nel dialogo contro enti che è un dialogo molto certamente effetto o solo diciamo in cui lui
Riconosce
Il valore della riflessione di Trenti
Ma in definitiva
Se la riflessione di trentini nuove dalla idea che la sconfitta del comunismo che in parte anche dell'esperienza socialista socialdemocratica
Nasce da una lettura statalista della liberazione del del lavoro
Ed è in definitiva con tutto il rispetto dovuto al trentenne a in in questo capitolo Ingrao contesta radicalmente strana
La contesta radicalmente arrivando dire cosa che io ritengo sacrosanta diciamo
E direi illuminante se si considera che questo è stato scritto o ormai vent'anni fa
E quanto più il sistema capitalistico si dilatava e si complicava quanto più esso chiamare in causa momenti ed eventi necessaria di innovare ad arricchire l'atto produttivo
Tanto più inermi Gemma l'enorme campo dello sviluppo e della diffusione dei saperi che s'cavalcavano necessariamente il tempo dell'applicazione nell'lavoro
E chiedevano più o meno secondo delle tappe del moderno delle dislocazioni di civiltà nel globo sistemi generali di formazione elaborazione assimilazione di quei saperi
Che uscivano necessariamente dai confini della fabbrica e riguardavano l'insieme della società
E il suo definirsi istituzionale cioè lo Stato
Sgorgava quindi bisogno di una trama di regolazione generale garantita da chi se non da un potere politico riconosciute ha affermato addirittura con un connotato di costrizione di forza
E quindi con una veste di autorità e di comando che rimanda alla ad una legittimazione ad un potere pubblico
E questo
Io l'ho io lo trovo straordinariamente moderna
Perché parliamoci chiaro sì io non non lo so se
Sia realistico parlare di un comunismo Oltre il Novecento liscia
L'unico grande comunismo che è sopravvissuta novecento e quello cinese
Ma
Così si definiscono rispettosamente dice bisogna tenere conto di questa autodefinizione in fondo abbiamo tenuto conto del fatto che i sovietici si definiscono comunisti per tanti anni anche se si poteva dubitare fa eticità
E
Ma se c'è un elemento di tale della tradizione comunista
Oltre il Novecento e che è stato Armando oggi di grandissima attualità
E questa necessita di una
Dimensione di una strana forma di statualità
Che Ingrao non a caso parla in questo capitolo molto bello di forme di statualità che vanno oltre la dimensione dello Stato nazionale ma questo è il tema Coluccia alle di oggi
Il tema cruciale di oggi rispetto all'anarchia del mercato rispetto
Ad una
Non alla statalizzazione della politica
Purtroppo noi abbiamo assistito ad un domini o dell'economico sul lusso sulla politica ad una sussunzione della politica dentro la dimensione economica
Privatistica
E quindi
Proprio ad una consunzione della dimensione pubblica statuale
Con conseguenze evidenti la prima grande conseguenza la crescita della diseguaglianza
La crescita della diseguaglianza è strettamente connessa al diciamo all'indebolirsi di una dimensione politica statuale
E direi che in questa riflessione sul sul tema dello Stato sul tema dello stato sul il senso della democrazia sul valore delle istituzioni c'è un c'è un altro tratto credo sempre considerato furia un po'si stupiva diciamo che la prima reazione
Del presidente della Camera dei deputati di fronte comunque una delle sue prime preoccupazioni di fronte al rapimento di Moro l'uccisione della scorta fosse quello che il presi avesse un governo nemico giornate io no
Non mi stupisco diciamo di questo io non mi stupisco che in Ingrao potesse regionali così perché in questo questa sua dimensione di senso dello Stato
Può apparire paradossale in un uomo così attento diciamo alla profondità di processi sociali eccetera
Ma l'altra faccia di questa Suez invenzione era il senso delle istituzioni dello Stato e in crisi il bisogno di una
Di una trama di autorità non a caso dice che del che delle assemblee studentesche del Sessantotto lo insistito infastidiva all'antica autoritarismo
Non è un caso c'è una coerenza
Tra questi passaggi apparentemente
Scioccato Anticristo spacco tra
Tra quello che era infastidito dall'anti autoritarismo e il presidente della Camera dice il preside era un governo di fronte alla minaccia terroristica c'è un'arma fondamentale coerenza e
Questo gli fu riconosciuto e finisco con una testimonianza che su che cos'era poi quella quello strano partito quel gruppo dirigente dove come ricorda Ingrao in questo volume insomma
L'estrema durezza dello scontro politico
Però si accompagnava che ad una forma di rispetto verso le persone
Io ricordo benissimo la mattina in cui la direzione del PC designò Pietro Ingrao come candidato alla presidenza della casa
Io ne facevo parte come segretario della FGCI
C'era una fortissima pressione
Perché noi indicasse no Giorgio a letto
Si erano mossi in questo senso determinati ambienti non voglio divino insomma certi ambienti giornalistici che hanno sempre avuto una grande influenza ho preteso di avere una grande influenza
Ugo la Malfa insomma molti ambienti premi mano
Per una indicazione di questo tipo
E
E questo era noto
E fu apertamente discusso
Quello era una sede dove
Tanto era diciamo
Ingessata alla discussione pubblica no per cui uno che non era d'accordo in generale iniziava il suo intervento dicendo
Sono d'accordo con la relazione il fatto che avesse detto non avesse detto sono pienamente d'accordo
Era la manifestazione perché il dissenso diciamo ecco
Invece in quella sede tre una sede molto riscritta
Ti anche molto riservata all'epoca
La discussione politica era del tutto esplicita
E Amendolara fece un discorso straordinari
In cui spiegò
Che lui non ne voleva sapere
Che non si era mai occupato di questi problemi dello Stato dello Stato perché lui era un confusionario e un intollerante e quindi non avrebbe mai potuto presiedere un'Assemblea
Perché avrebbe sicuramente interrotto le sciocchezze Nicoletta eccetera
E poi disse una cosa estremamente acuta disse
Io lo so perché c'è questa pressione
Perché perché vogliono
Che vada lì il figlio di Giovanni Amendola liberale che non hanno ancora capito che io sono Giorgio Amendola comunista
Paese c'è una cosa il tutto impensabile nel contesto del PC disse io voglio dedicare gli ultimi anni della mia vita leggermente
Cosa che
Imbarazzo tutti perché diciamo questo tipo di argomenti non erano previsti
E infine
Fece un elogio di Pietro Ingrao
Della sua passione per il tema istituzionale della sua cultura c'è la sua capacità
Che fu cioè alcuni si Cazzaro naturalmente io rimasi commosso diciamo alcuni si arrabbiarono perché
Dissero ci fu chi disse beh Amendola può dire che non ci vuole andare lui ma non ci può indicare che ci deve andare perché altri pensavano che potesse spetterà loro ma questo fa parte
Della vita ma Luis fece uno straordinario elogio di Pietro Ingrao
E poi disse sì è un compagno che noi abbiamo anche combattuto qualche volta in modo anche forse eccessivamente aspro e anche per questo che dobbiamo questo riconoscimento
Insomma
Era un uno stile del fatto e e Pietro si commossa perché questo voglio dire gli succedeva dieci anti-TAV centrale e insomma era un modo di essere di un gruppo dirigente era un modo di concepire la politica non dove non
Non si conoscevano le le le parole rottamazione o c'è c'era
Comunque ed era anche un gruppo dirigente che pure con le sue divisioni
Sì concepiva come un'aristocrazia
Per cui tra di loro potevano bastonare sì
Ma se qualcuno
Osava
Bastonare qualcuno di loro poco opposto
Sì difendevano a vicenda e questo è stato questo
Questo è stato nella nella complessità nelle diversità delle opinioni eccetera anche questo è stato uno dei dei segreti del tenuta di quel partito
Oltre diciamo naturalmente chi chi è attenuto che ha svolto un grande ruolo io
Io sono d'accordo con Fulvia diciamo
Io non credo che
Certo se se
Si fosse pensato davvero di instaurare in Italia il comunismo il PC è stato sconfitto ma non credo che nessuno di loro lo abbia mai veramente pensato diciamo ecco e quindi il piccino ha svolto un grande ruolo forse ad essere onesti
Questo ruolo ossia è venuto esaurendo prima del momento in cui se ne prese atto
Perché il momento culminante del ruolo del Partito comunista insomma
Va alla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni Ottanta insomma ecco con le ultime riflessioni di Berlinguer dopo dopo avere per diciamo è un inizia un declino di questo e ma non c'è dubbio che impicci ha svolto un grande ruolo
Nella storia italiana
è stato un elemento come dice Ingrao in questo libro fissiamo fondativo di una democrazia partecipata e di massa che in questo Paese non aveva mai
Conosciuto e il fatto che oggi diciamo questa società civile così esaltata tuttavia non abbia più
Per queste strutture portanti
Nesta secondo me è
Una realtà molto più invertebrati
Fragile chissà nel mondo dei partiti non si sarebbe mai aperto il dibattito sulle Stecchini Hooks diciamo Mario
Perché i partiti svolgevano un ruolo di educazione del popolo
Poi ognuno aveva le sue verità
E quindi e diceva
E diceva anche
Certamente ma era ma tutto questo faceva parte di un dibattito pubblico diciamo ai nessuno avrebbe mai pensato di affidare ad un'Authority dice questo gruppo o o ex gli atti quindi questa società civile zero sous la politica
è un inverte il prato questa è la verità
è un invertebrati
Perché proprio e è venuta meno quella struttura socializzante
Che è stata rappresentata dalla politica di massa grazie