L'intervista è stata registrata mercoledì 17 marzo 1993 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Finanziamenti, Legge Elettorale, Parlamento, Referendum, Voto.
Rubrica
Commissione
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E lei deputato del Partito Democratico della Sinistra fa riferimento a quell'area chiamata dei comunisti democratici Tortorella nell'ultima l'unione della direzione voi avete reso noto il vostro voto contrario nel referendum del diciotto aprile sulla legge elettorale
Unno che evidentemente vi distingue dalla maggior parte del partito che si esprimerà per il sì e questa posizione ma in modo molto articolato è stata esposta da Massimo D'Alema e Coppo spiegarci quindi le ragioni che vi conducono a questa determinazione
Sì io ho parlato per me ma questo non vuol dire che non ci sia un sentimento comune con altari amici e compagni dell'Area dei comunisti democratici ma proprio perché io sono contro ogni disciplina di partito in questa materia così delicata come quella dei referendum sono anche consoni disciplina di aria e quindi nell'aria a cui io appartengo ci sono i altri che votano per il sì altri che votano per l'astensione quindi c'è una varietà di opinioni come credo che sia corretto giusto molto una questione di coscienza dal Trap parte il mio nome come credo si sappia o no per la riforma che sono impressionato da quello che potrebbe essere un plebiscito per un sistema elettorale che non con
Di video senta Tortorella lei ne ha fatto indirettamente ora riferimento ma gli osservatori sono rimasti piuttosto sorpresi per il modo in cui è stato argomentato no ma anche per il modo in cui è stato argomentato il sì Pocino state correzioni di rotta per quanto riguarda il sì
In modo come è stato a Gondor gomitate sia un modo naturalmente che dimostra secondo me delle buone intenzioni perché Issey est dato argomentato da D'Alema con la tesi noi dobbiamo appartenere a questo schieramento del sì per potere deve influire per una buona legge elettorale subito dopo il referendum perché D'Alema si è pronunciato in modo abbastanza contrario a un sistema uninominale a turno unico
E si è pronunciato così come mi sono bruciato io per un sistema ad doppio turno un po'sul modello francese quindi lei si è stato argomentato in modo polemico nei confronti di quei
F vendano i come Segni ma anche come Barbera che pure appartiene al PDS i quali dicono questa è una legge la quale
Deve essere fatta dal popolo e quindi interpretano il referendum come una scelta vera e propria di un modello io penso che Segni Barbetta naturalmente dicono qualcosa che anche abbastanza vicino al vero e proprio perciò io mi pronuncio per il no perché se poi si dirà non abbiamo scelto un Indirizzo come pensa D'Alema ma abbiamo scelto una legge io la legge non la condivido non perché non sono per la riforma della legge elettorale ma perché penso che c'è differenza tra riforme riforme
Senta dottore la ma D'Alema ha indicato alcuni punti diciamo di critica nei confronti di Sieni ma Occhetto dopo quarantotto ore in una intervista ha detto che questa campagna in realtà va condotta insieme a lei come la interpreta
ATO questo uno due
Va in tempo a letto come il segno che evidentemente ci possono essere dei pareri diversi anche all'interno della maggioranza del partito cui appartengo d'altra parte questa è una materia in cui se ci sono delle differenze all'interno della minoranza non vedo perché non ci potrebbero essere delle differenze
All'interno della maggioranza
Mi pare abbastanza evidente che Occhetto difenda una sua scelta che è quella del la firma referendaria del patto del Seven Dario diciamo in modo in parte diverso come fanno altri membri della stessa maggioranza per me la cosa è diversa parlò proprio perché io sono per il massimo di chiarezza possibile io non ho firmato i referendum e non ho firmato il Patto per Seven Dario perché altra cose volevo una riforma altra cosa impegnarsi per una precisa determinata di foca se io non son d'accordo lo debbo dire io non ero d'accordo con quel quesito referendario e l'ho detto prima nel mio partito poi pubblicamente e quindi con coerenza
Qui cerca di comportarmi adesso Tortorella un'ultima osservazione e le il suo no e il no anche di Rifondazione Comunista le chiedo qual è questo rapporto dunque che voi avete con Rifondazione in questa campagna ed è no anche del movimento sociale è questa qui
Compagnia un po'le dà fastidio
Dunque bisogna dire la verità in de sì sì e tra i siti et sei no ci sono cose che possono assolutamente avete detto posizione con veramente diverse dare anche come dire dice fastidio però il no della della di Rifondazione se io non ho capisco male è un no per da una minima correzione della proporzionale e quindi non è il mio no il no della del movimento sociale e il no per il presidenzialismo quindi non è il mio no come il no di alcuni del PDS nome no è come il sì di alcuni EPS non essi Di Segni o di Gava ecco quindi siamo tutti in compagnia un po'dubbia diciamo il punto fondamentale e questo che
Io penso che ciascuno debba dire la sua opinione senza confondersi con auto più questi io sono per avere un comitato del No per nulla di ho Marco ma io ho detto insomma io parto dalla realtà della situazione in questo momento di no e i miei infimo qualche sondaggio dice il sedici per cento secondo me già ottimistico secondo me se ci sarà un plebiscito non sarà possibile in nessun modo migliorare la riforma come prevista dalla domanda referendaria quindi io penso che questo è molto importante penso che sia giusto che ecco ma si manifesta un sì come quello che ha detto D'Alema per il sistema due turni si manifesti un no per un sistema due turni ecco diciamo stessa
La leva della situazione assolutamente speculare e questo debbo dire per un motivo abbastanza semplice e cioè per il motivo che la materia de de la legge elettorale in realtà e non è veramente quella che dovrebbe essere messa avverte avendo per la legge elettorale e qualche cosa che riguarda tutti
I i protagonisti della lotta politica a tutti i cittadini eccetera e quindi sarebbe molto meglio se fosse costruita con un'intesa unanime con adesso c'è il referendum
E quindi ognuno si comporta il secondo coscienza
Vito Riggio deputato democristiano referendario dal primo momento Riggio al il fronte del no accusa inizi di chiedere denaro oppure avendone già moltissimo della Confindustria gli spazi sui giornali che se fossero acquistati costerebbero centinaia di milioni come risponde
Ma io francamente non capisco dove sarebbero tutti questi soldi noi abbiamo un conto corrente abbiamo uno dei tesorieri dei garanti tra cui come il professor Sandulli non mi risulta che ci siano questi quattrini ma si vede che evidentemente chi dice queste cose è abituato a fare campagna elettorale in questa maniera
Io penso che noi stiamo facendo una grande opera anche di pedagogia già cominciato a Pannella noi la stiamo proseguendo cioè spiegare alla gente al di là del dato referendario che nelle democrazie moderne le campagna elettorale hanno un costo che questo posto non può essere
Sostenuto in modo occulto che ognuno che vuole finanziare un'idea se la deve pagare figlio ecco se è una volta poteva sembrare cento ingressi per Pannella che si presentava con dei numeri telefonici e nome di conto corrente adesso come lei dice sta entrando un po'
E la costume e quindi anche da voi sarà possibile mandare contributi con carte di credito idoli e anche in questo c'è una grande arretratezza perché per esempio in tutta Europa è possibile prenotare i biglietti a teatro con la carta di credito se possibile prenotare dei biglietti reato che dove debba essere possibile dare un contributo libero al proprio partito alla movimento nel quale si crede e penso che tra l'altro questo sia una misura corretta perché rompe definitivamente i legami con quella specie di casta politica la quale o si fine siamo in maniera occulto si finanziava attraverso lo Stato diventando una forma surrettizia di presenza che ha finito con l'erodere la autonomia dello Stato rispetto anche alle formazioni politiche quindi violare il dato
Costituzionale che vuole certamente dei partiti ma non vuole che questi partiti si sovrapponga ne mangi o lo Stato senta la campagna referendaria è partita già da qualche giorno si ha la sensazione di un no che vuole consolidarsi che potrebbe rafforzarsi con il passare delle settimane ho sentito anche degli esponenti verdi alcuni che ho raccolto le firme dicevano era un grimaldello adesso è diventato altro voterò sì ma non farò molto di più
Ma io devo dire anche questo è un modo veramente antico e scorretto di rapportarsi all'opinione pubblica perché prima di proporre ad altri di firmare una cosa io ci ho pensato un sacco perché sapevo benissimo che stavo proponendo una certa soluzione che era l'uno il nominale con una correzione ma jolie d'aria per il Senato via via abbiamo tutti scoperto che non si riusciva a trovare una soluzione concordata perché il Parlamento facesse una buona legge elettorale ed era chiaro che il potere attrattivo del principio maggioritario non può tema che Valeria per chi aveva presentato le firme anche per la gara scoprire adesso gli inconvenienti del sistema maggioritario dopo che si sono cercate le firme significa davvero avere un rapporto di tipo sacrale
Nei confronti degli elettori cioè a dire chiedere alla gente non di ragionare sui programmi e sulle cose che gli si propongono ma di ragionare sulla via presunta credibilità bene penso che questo vada sepolto insieme a Tangentopoli perché l'altra faccia dell'immoralità alla politica incontravo
Ho un signore di Rifondazione Comunista e mi diceva di aver condotto uno studio con delle proiezioni sul voto del cinque aprile Ewe l'obiezione è che stiamo mettendo in moto una dinamica completamente diversa e quei voti e quelle proiezioni sono completamente falsate
Ma qualunque Bosco odioso dei sistemi elettorali basta prendere anche i manuali che noi abbiamo l'università primo anno insegna che farà le proiezioni sulla introduzione del nuovo sistema utilizzando le vecchie aggregazioni dà per scontato che sistema elettorale non modificano un ma se fosse così non dovremo modificare il sistema elettorale se lo facciamo è perché pensiamo che i vecchi partiti e lei che Greg azioni siano ormai arrivata al capolinea che nuovi partiti possono nascere proprio attraverso il cambio del sistema elettorale allora dire col sistema maggioritario all'vediamo i risultati del cinque sei aprile in questa maniera deboli maggioranze diventano maggioranze forti significa disconoscere alla rettorato quella mobilità che invece proprio il cinque e sei aprile cominciate che tutti vediamo essere in atto ma aggiungo un'altra cosa ma uno dei pregi e sistema maggiori da che per l'appunto quello che finalmente il popolo può individuare delle maggioranze ma queste maggioranze durano un tempo definito perché se poi non funzionano non possono imputare alla difficoltà di riuscire a governare come finora hanno fatto delle responsabilità e quindi it la individuazione di una maggioranza che io non credo sarà fatto quella che esce da cinque sei aprile perché tutto il sistema politico italiano in movimento e stanno nascendo nuovi soggetti politici tuttavia la individuazione di Roma rasa sarebbe comunque meglio di questo stato di squagliamento che verifichiamo in questo momento anche nel parlamento in cui tutti urlano contro tutti e nessuno si ricorda che questo è un Paese che comunque va governato
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