L'intervista è stata registrata mercoledì 24 marzo 1993 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Elezioni, Francia, Legge Elettorale, Referendum, Voto.
Rubrica
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PDS
Gianni Rivera deputato democristiano referendario Rivera innanzitutto un suo giudizio sulle conclusioni del Consiglio nazionale dei giri della DC Martinazzoli
Ha detto che Segni non può contestare alla democrazia cristiana il diritto di esprimersi con convinzione sui referendum
Tanto non credo che
Che si ogni abbia contestato il diritto alla democrazia cristiana anche perché
è un deputato come me Dal Prà andante onde del gruppo della democrazia cristiana quindi non non vedo la ragione di contestare questo di
Vito
Per cui siamo d'accordo che che
Tutti spingano perché questo voto sia a favore del sì perché sarebbe finalmente un risultato importante anche su spinta del mondo politico verso delle riforme vere non quelle che di cui si sempre favoleggiato all'interno del mondo politico ma di fatto non si è mai voluto farle per lei crede che con l'avvicinarsi del diciotto aprile settori importanti della dici tra virgolette la vecchia DC possano esprimersi in modo manifesto per il no ma forse non è di farlo manifestamente credo che non abbiano il coraggio se certamente lo fanno fa agli amici
Sì cercando di convincere il più
Il maggior numero possibile di di elettori a votare per il no però di
No che non credo che non abbiano il coraggio di esprimerlo pubblicamente tutta la partita politica lo sappiamo decisiva molti probabilmente non voglio lasciare il monopolio assegni
E quindi iniziano le richieste di chiarimento tra virgolette le minacce ecco lei dopo il voto favorevole al referendum può dipende Ra dal da quanti saranno i sì ecco quale riforma immagina doppio turno macché doppio turno o riforma all'inglese come molti pretendono ma intanto c'è da dire che non
Se si comincia a pensare di di dividere il monopolio di un risultato positivo mi sembra una cosa proprio ridicola d'altra parte se Segni rappresenta il movimento referendario che ha voluto dopo stare il Paese a questa riforma evidentemente qualche cosa bisogna riconoscergli rispetto ad altri che tra le altre cose molti di questi prima erano addirittura contrari e quindi oggi vorrebbero avere dei riconosciuti dei diritti non si capisce poi in che senso detto questo però io mi auguro che questa sia una vittoria del che possa diventare la vittoria di tutto il Paese che vuole le riforme che vuole cambiare il sistema il modo di fare politica e quindi poi tutto deve andare conseguentemente personalmente posso esprimere un'opinione non col non legata al movimento referendario perché non abbiamo mai affrontato il problema del doppio turno del tuo moneta e via dicendo personalmente sono convinto che nel futuro no bisogna arrivare dopo aver creato due aggregazioni che si disputeranno la possibilità di governare riuscire a diventare due soli partiti in modo che non ci siano più
Speranze per i professionisti della politica nel senso peggiore del termine consenta Orlando ieri un po'para l'
Talmente ha detto che se vincesse dei siluri si incatena addirittura in Parlamento perché il sistema sia maggioritario secco all'inglese
Ci hanno rispettando così la volontà popolare ecco c'è un po'di strumentalità in questa posizione non c'è dubbio me Orlando è uno dei tanti personaggi che vorrebbe assumersi il pot
Terra di governo nel nostro Paese e quindi cerca tutte i mezzi possibili per arrivarci non ultimo quello di di fare questi colpi di teatro
Direi che va preso per quello che una dichiarazione di un politico che cerca di far parlare di sé ottima cosa Rivera ha detto Segni dopo il diciotto aprile anche la mia vicenda personale
Rispetto le decisa la più chiara lei quanto è vicino alla decidesse sente che comunque
Rimarrai in questo partito ma noi diciamo da sempre che il futuro della politica sarà un futuro da ridisegnare e completamente nuovo rispetto al all'attualità trattando tutti i partiti dovrà lo diventerà un'altra cosa e quindi tutti insieme dovremo concorrere per creare quelle aggregazioni di cui si sta parlando e che ci auguriamo in tanti che possano diventare due soli partiti perché il discorso sul pluralismo politico mi sembra più una presa in giro che è altra il pluralismo politico di di fatto non esiste soltanto dare garanzia ad alcuni personaggi che legandosi a questo o quel partito hanno dei vantaggi personali rispetto a tutti gli altri cittadini noi vediamo invece che che si creano condizioni di vita politica e pubblica molto in sintonia mia e non vedere avvantaggiati solo alcuni rispetto ad altri e quindi eliminare gli apparati di partito e tutto ciò che ne consegue
L'onorevole Salvadori storico deputato del Partito democratico della sinistra onorevole Salvadori il voto francese è stato interpretato nei modi più diversi ognuno come si suol dire ha portato acqua al suo mulino alle sue tesi
Lei cosa ne pensa di quel modello ed è giusto in fondo prendere spunto da quell'esito per discutere la vicenda politica italiana
Ma io credo che indubbiamente quanto è capitato in Francia e vedremo poi quale sarà l'esito finale al doppio turno a costituisce necessariamente per noi un motivo di Rifle Sion un motivo di riflessione che però a mio giudizio non deve far perdere di vista ma che ci troviamo di fronte anche a situazioni specifiche nazionali molto diverse cioè in Francia il quanto capitare Votto in un contesto che per certi versi è opposto al nostro e apposto al nostro perché il meccanismo elettorale perché la lotta politica è una lotta politica di schieramenti notevolmente compì tattiche si sono combattuti si combattono in questo senso la situazione opposta rispetto alla nostra Che noia soffriamo di di una condizione sotto questo profilo opposta quello che vien comuni in Francia e in Italia un un'onda nata di cambiamento
E qui sta siamo all'elemento comune ondate di cambiamento che
E destinato a trovare delle espressioni notevolmente diverse degli esiti notevolmente diversi questo mi sembra il punto
Senta Salvadori per quanto riguarda la nostra aspra battaglia politica referendaria e con molti chiedono a Mario Segni un po'il leader oggettivo di questa vicenda di uscire dalle ambiguità per quanto riguarda il modello quella legge dopo il referendum dopo la probabilissima vittoria del sì ecco questa sorta di minacciato di ulteriore esempio formulava Sartori lei la condivide
Guardi io penso che occorre distinguere fra due elementi esiste il problema certamente molto importante e diciamo pure decisivo della forma tecnica che le riforme elettorali assumeranno però s'io credo che sia importante distinguere energicamente Aprilia horní
Fra due indirizzi fondamentali cioè che uno è l'indirizzo che in sostanza vuole mantenere il meccanismo
Porzionamento e l'altro è il meccanismo che intende superare il meccanismo proporzionale
Allora io credo che
Il referendum avrà un messaggio non legato alle soluzioni tecniche che il principio maggioritario può assumere ma avrà un messaggio il carattere di un messaggio di Scelta in qualche modo segnerà uno spartiacque fra due principi e due modelli intesi in senso lato ma anche nel senso che i due modelli contraddittori l'uno rispetto all'altro indubbiamente poi una volta che ci si metta sulla strada del principio maggioritario premesso mi sia consentito di farlo che non si può pensare che dei Mecca istituzionali di per se stessi possano risolvere tutto una serie di problemi che sono di natura squisitamente politica
Però certo problema poi del di come concretare il principio ma docce unitario di quali implicazioni fare emergere in Man mi era precisa è un problema molto serio che va che va a esplicitato io personalmente credo che la formula del sistema maggioritario a doppio turno con degli elementi
Contenuti picco reazione proporzionale possa andare incontro a due esigenze cioè la prima è quella di un netto mutamento nell'altro peraltro verso esiste un problema reale di tutte la tira di modelli di cultura politica di forze politiche minoritarie che a mio giudizio è bene che entrino in Parlamento
Ma entrino anche in Parlamento private di della possibilità che tradizionalmente hanno avuto di bloccare poi il nostro sistema politico senta concludendo quindi osservatori
Rispetto anche alle osservazioni di chi dice i referendum di per sé è chiarissimo dice tra l'altro Orlando
Se vinceranno i sì mi incatenerò in Parlamento perché venga rispettato il suo esito e quindi l'uninominale secco che vien fuori con il settantacinque per cento
Di eletti con il sistema uninominale venticinque per cento proporzionata e con lei rifiuta questa semplificazione
Ma certo che io respingo questa semplificazione perché noi dobbiamo intendere illo ruolo del referendum nel Sud nei suoi limiti propri e io credo che che nessuno possa esplicare il Parlamento dei suoi compiti specifici che sarebbe estremamente grave che sfrecciano in poi nulle Remo la funzione del Parlamento se in qualche modo volessimo avere un Parlamento non libero nelle proprie decisioni poi partiti le forze politiche coloro che con rispetto e che formano il Parlamento risponderanno di fronte agli elettori delle scelte che compiono però un parlamento che
Aprilia orridi si senta quindi in politicamente evirato è un Parlamento che non che non che che rinuncia a quella come dicevo che la sua funzione propria
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