L'Italia in crisi

Radio radicale Italia interisti Europa Inner riprese governance dell'eurozona in via di riforma sì potremmo dire che il percorso della riforma della struttura di Governo dell'Eurozona si è messa in moto vero professor Paolo Guerrieri che sta accadendo
E stava accadendo che naturalmente d'Europa in qualche modo interessata da da una serie di di di forza di spinta perché da un lato vediamo questi fenomeni come dire di carattere locale quindi queste
Intesi potrebbero definire centrifughe conclusa nove la Catalogna ma anche il referendum accadano store però dall'altro c'è sicuramente un un consolidarsi di spinte invece di carattere che chiamiamo le Centipede nel senso che c'era una diffusa consapevolezza che bisogna fare qualche cosa perché Unione europea non può stare più ferma
E quindi le elezioni in Germania hanno come salutato la necessità che a questo punto ti porta in qualche modo avviare un negoziato e di fatto oggi avremmo molli lunedì una prima riunione delle dei ministri
Dell'economia delle finanze dell'Ecofin e allargato anche ai paesi non è euro poi avremo un a metà dicembre un un vero e proprio summit dei Paesi
Dell'euro e anche in questo allargato quindi si potrebbe parlare di un vero e proprio negoziato che di fatto si è offerto e tra i vari temi perché naturalmente i temi riguardano anche la difesa comune riguardo alle politiche
Una politica europea dell'immigrazione ma un tema di grandissima rilevanza è proprio questo della riforma del governo dell'area dell'euro perché la consapevolezza che questo è un processo e che che interrotto che è stato lasciato a metà e quindi bisogna in qualche maniera proprio per dargli forza
Completarlo ora questa consapevolezza è diffusa però altrettanto profonde sono le divisioni tra i Paesi sui temi più importanti quindi
Come dire è un negoziato che essi che tutti vogliono tutti convengono che sia necessario fare però appunto le posizioni ad oggi sono posizioni in alcuni casi relativamente distanti il temi diciamo sul tappeto ce ne sono diversi però quelli secondo me poi più importanti tutti sono poi soprattutto due uno
E che ci si rende conto che l'area dell'euro non può affrontare un'eventuale che crisi finanziaria che naturalmente tutti scongiurando possono esserci ma non è affatto sorprendente non sarebbe che in realtà la dovessimo vivere l'area dell'euro non è apprezzata perché quello che è l'unico pilastro la difesa diciamo ma clima nei confronti di uno choc finanziario cioè a venire la possibilità di una unione bancaria che funzioni sia quindi operativa ecco questo non non non non c'è e ancora perché in realtà l'unione bancaria è stata fatta anche questo solamente a metà perché c'è una sorveglianza comune c'è un pezzo dei meccanismi di intervento nel caso di crisi bancarie ma mancano sia le risorse per affrontare queste critiche sia soprattutto questa assicurazione comune sui depositi bancari di cui si parla ormai da diversi anni si potrebbe dire
Ecco questo è un tema forse il più importante di tutti e cioè che bisogna completare l'Unione bancaria però il problema di come farlo è un marmo del delle del dei dei motivi di divisione maggiori e soprattutto la divisione riguarda da un lato la Germania e i Paesi del Nord che in realtà chiedono a Paesi come l'Italia ma non solo
Di prima ridurre i rischi dei loro sistemi bancari perché ritengono che questi rischi siano troppo elevati siano soprattutto la necessità di di una riduzione riguardi provvedimenti interni nostri paesi
E dall'altra invece Paesi come l'Italia che ritengono che l'unione bancaria il suo completamento serve al proprio interno ridurre questi rischi quindi lo stavo in questo caso e molto forte
E questo è in realtà uno dei come dire dei temi non rinviabili perché non si può aspettare più oltre quindi con qualche compromesso va a valva approvato e poi c'è il tema di sempre cioè i conti pubblici che le procedure le famose regole per l'aggiustamento dei vari nelle varie posizioni dei paesi che ormai tutti riconoscono sono la regola troppo complicata
Che in qualche modo consentono
Poi per le ragioni le più diverse
Una diffusa delusione quindi anche qui il tema chiave come rafforzare in qualche modo questi meccanismi di aggiustamento critica anche qui troviamo schieramenti opposti per qualche verso cioè ancora una volta la Germania e i Paesi del Nord
Che sostanzialmente guardano alla necessità di rafforzare questa regola nell'intento di automatismi più forti e soprattutto sanzioni più forti fino addirittura a ventilare la possibilità di veri e propri meccanismi di ristrutturazione debiti sovrani e dall'altro invece Paesi qui c'è anche la Francia insieme all'Italia
Che parlano invece della necessità di aumentare come dire i gli strumenti comuni ma anche la discrezionalità con cui applicare poi regole che poi si riconoscono necessarie quindi come si può vedere questi sono i due temi chiave poi ce ne sono altri diciamo che fanno da corollario
E su questi entro giugno di quest'anno bisognerà sicuramente dalla necessario raggiungere dei delle delle dei risultati e quindi come dire per ora lo stallo e evidente si è manifestato in tutti i testi
Mesi si è manifestato anche nelle nel sederci intorno al tavolo perché si sono ripetute e
E ripresentate le posizioni note abbiamo adesso sente il praticamente riassunte quindi il compromesso a questo punto
Si vedrà
Innanzitutto quale compromesso in direzione di che cosa è naturalmente avvicinandosi al quale posizione ecco qui c'è da dire naturalmente l'ultimo osservazione Italia che il ruolo vorrà giocare in questo diciamo negoziato perché è evidente che ed è molto importante che l'Italia citasse un ruolo è ovvio ma un ruolo anche
Importante ai fini di militare poi un compromesso questo però non è che avverrà semplicemente perché noi ci siederemo intorno al tavolo ma
In molto importante darà come dire la capacità poi di mettere sul tavolo una nostra reputazione da questo punto di vista non c'è dubbio che ci si attende dall'Italia oltre quello che poi ci sono alcune manifestazioni oggi un devo dire un una comunque una posizione molto migliore di qualche tempo fa cresciamo
Grossomodo diciamo non abbiamo peggiorato una situazione ai nostri conti pubblici però tutto questo non è sufficiente
Su debito e banche dei Paesi diciamo che con cui dovremo negoziare guardano a noi inattesa di qualche cosa di più di più come dire
Solido quindi c'è come la necessità di riguadagnare una fiducia che ha è ricominciata ad affluire ma non è ancora sufficiente
C'è consapevolezza di questo in Italia che guardiamo i programmi come dire europei delle forze in campo
Purtroppo la risposta ma non oggi non è affatto positiva questi programmi sono molto lontani
Dalla possibilità dei per quanto riguarda il nostro Paese di riguadagnare questa fiducia degli aromi lei fa riferimento ovviamente a all'altra il per cento di disavanzo che vorrebbe il PD di il matrimonio foiolo e allarghiamoli italiani vorrebbe Forza Italia in sé esattamente proprietarie non parliamo del del programma del Movimento cinque Stelle che adesso non parla più
Di uscire dall'Euro di fare un referendum praticamente pone delle condizioni che di fatto ci colloco direbbero fuori dall'euro quindi
Come dire
Dovunque si guarda ecco non non non non troviamo rassicurazioni e naturalmente questo sarebbe molto grave perché incinta
Costringerebbe o in qualche modo di fatto ci metterebbe in una posizione di diritti
Debolezza ma quindi anche di di di Marlene di marginalità dal punto di vista di questo appunto il negoziato che di fatto si è aperto e che continuerà nei prossimi mesi che a detta di tutti entro giugno del prossimo anno dei risultati comunque di raggiungere
Chiarissimo ringraziamo come sempre l'economista il professor Paolo guerriere come sempre un saluto dalla nostra emittente da Radio radicale