Che fine ha fatto il '17? - Incontro tra storici e studiosi in occasione del centenario della rivoluzione d'ottobre

Vinciamo
Cominciamo ringrazio il
Relatori l'Istituto di Studi filosofici
Svolgiamo questo incontro su
Questione cruciale diciamo
Anniversari cento anni trascorsi dalla dalla dalla presa del Palazzo d'inverno
I
Organizziamo i lavori in modo tale da
Consentire diciamo lo svolgimento di interventi che insomma si orientino intorno a un quarto d'ora
Tentare di mantenere un richiamo tale da consentire anche di prendere un treno
E do la parola immediatamente professor Silvio Pons che aprirà questa nostra discussione conoscete tutti si propose valore studioso conoscitore della materia suo recente libro è stato edito
Dalla Cambridge in carriera
Cambridge University su questi temi ma ha deciso di non concentrarsi più sul comunismo mi pare scegliere altri
Temi bene scherzi a parte la parola Silvio Pons
Che ha svolto
Ecco è
Allora sono
No poco lucida
Forte
Intanto ringrazio per l'invito fa piacere essere qui con voi a discutere
E credo anche che serva un'introduzione che stimola il dibattito quindi molto molto libera anche fuori dai denti
Tanto che non so nemmeno se siamo tutti d'accordo sull'assunto iniziale dibattito cioè la rivoluzione russa l'assunto iniziale riduzione del lusso o
Scomparsa dei riflettori della storia o
Quanto poi questo sia
è accaduto e perché è materia di dibattito a partire da questo possiamo
Come devo dire discutere di tanti categorie paradigmi interpretazioni storiche
Soprattutto quelle più recenti sulla quelle successive avvocato
Al collasso del comunismo sovietico ed europeo
La la prima questione da porre naturalmente che quali questioni storiche sono sottese alle innumerevoli celebrazione rivoluzionario russo perché Nicola c'è una specie di
Di dissonanza tra il fatto di avvertire che la rivoluzione russa non ha più quella centralizzati per molti nel bene ma realmente interpretazioni diciamo sia di tipo
Positivo addirittura apologetico si è invece
Di segno opposto ha avuto nel secolo scorso però le celebrazioni forse per una forza d'inerzia forse perché
Non riusciamo più a sottrarci a questa questa montano l'abitudine di situazioni sono in in in sono in tutto il mondo ci sono state mostre allunga Parigi o Berlino convegni
In innumerevoli convegni eccetera forse il Paese che sta celebrando sottotono l'evoluzione
Russe
Questo e anche interessante o su questo forse
Mi riservo di intervenire più tardi se cioè se
La la il carattere sottotono la riduzione della celebrazione del diciassette in Russia
La celebrazione ufficiale intendo che non c'è in pratica
Implichi qualche ecco ovviamente implica qualche cosa per la Russia di Putin ma se implichi qualche cosa anche più anche più in generale
Il
A me pare abbastanza evidente che
Se noi prendiamo solo alcuni
I testi del sogno alcuni con volumi narrazione importanti del ventesimo secolo fatte nel ventesimo secolo penso
Ovviamente per esempio al secolo preventivo sconto
Rispetto a quella sensibili che pure viene scritto dopo il collasso dell'Unione Sovietica da uno storico che si considera ancora marxista ma non più comunista certo senso dice
Mi sono distaccato da questa storia ma non lo obbligherà completamente liceo svolgono
In queste questa sua narrazione questa sua reazione era molto rappresentativa in ogni caso di una sensibilità verso Rivoluzione russa che era una sensibilità del secolo
La il secolo breve tale perché c'è stata evoluzione Roosters basterebbe questa periodizzazione diciassette novantuno a stabilire una centralità dell'evento
Oggi io penso che non sia più così
Anche perché la diciamo la sensibilità
Intellettuale o anche pubblicistica verso i temi della globalizzazione formazione del mondo globale
Si è fatta sempre più forte
E questo ha portato a una molteplicità di paradigmi magari non sempre
Non sempre profondi non sempre condivisibili ma che hanno
Naturalizzato lo scenario della della comprensione del passato dal punto di osservazione del nuovo secolo non solo rispetto alla rivoluzione russa ma anche rispetto ad altri paradigmi persino quello del secolo americano ma certamente nel caso diciassette a me pare
Sia sia così
Il problema è come dicevo di provare a svolgere
Delle delle dei ragionamenti sui motivi di questa di questo declassamento chiamiamolo così per intenderci
E con un obiettivo secondo me cioè l'obiettivo di però non deve rimuovere l'evento diciassette ma di ricollocarlo in un contesto storico plausibile dal nostro punto di vista
E quindi
Quindi metterci alle spalle anche certe narrazioni metà storiche nordica nazionale la memoria che sono esistite
Esistono tuttora soprattutto in Russia ed Europa orientale totalmente
E in uno schema che Robert scaletta che ho fatto
Io ho proposto di ragionare su quattro possibili come devo dire
Spiegazione so come chiamarlo motivazioni della
Di questo declassamento del diciassette
Che cercherò di argomentare anche di controargomentare brevemente promesso
In modo da da presentarle in modo non rappresentarle come delle motivazioni problematiche rispetto alle quali
Io stesso posso avere sentimenti edizioni
Non serve al contraddittorio
La prima di queste di queste motivazioni la seguente gli Stati comunisti hanno perso la sfida con il capitalismo globalizzato
E di conseguenza di conseguenza sono crollati europei Russia senza lasciare significativi delle ditte questa
Una un punto di vista anche apparire banale che diciamo con cui occorre fare i conti e anche scomporre la frase che ho appena che ho appena detto in termini argomentazioni a me pare che questa motivazione possesso e argomentata
Attraverso qualcuno ulteriore specificazione dapprima lingue estere che
Adesso vado veramente come devo dire per argomentazioni un po'schematiche quindi per dovere questo
Prima argomentazione prima sotto prima argomentazione di questo primo punto globale la globalizzazione negli anni Settanta non lo so globale come lo chiamano oggi gli storici
Precede e non segue il crollo del comunismo
Compensazione non comincia nel novantuno ma comincia prima ed è anzi in questa luce un fattore determinante del crollo
Addirittura per alcuni o per molti storici
In contrapposizione con un
Con gli effetti preponderanti della guerra fredda che invece sono
Vanno nel senso di tenere in piedi i regimi comunisti e non ti metterli in crisi
Questo fu un dibattito degli anni Ottanta naturalmente come tutti sappiamo seconda argomentazione
La modernità non capitalistica o anticapitalistica esistita grosso modo grande tra la fine degli anni Venti e gli anni sessanta settanta
Diventa un fattore marginale diventa un fattore marginale nel mondo dell'arte l'ultimo quarto del Novecento
Con un contributo non da poco della Cina post maoista a renderla marginale distacco diciamo intenzionati quel moderno
E
E questa modernità pare incapace di fronteggiare la trasformazione del postindustriale
Naturalmente questo secondo argomento collegato della globalizzazione faremo
Terzo argomento
L'Unione Sovietica risponde alla sua crescente emarginazione in chiave di modernità
E crescente difficoltà reggere l'urto dell'organizzazione soprattutto l'urto delle la globalizzazione sulla sull'Europa orientale
Da vari punti di vista anche molto concrete pensiamo di indebitamento la Polonia alla fine anni settanta la componente perché gli avevano anche la Germania scelta
Risponde prima di naturalmente degli anni ottanta comunali in termini di grande potenza con una politica da grande potenza senza vedere le basi della grande potenza o perlomeno senza avere base comparabili
Acquirente della potenza egemone americana non semplicemente sotto il profilo non soltanto non
Forse nemmeno la cosa più importante sotto il profilo industriale o no senso stretto
Ma
In una chiave più ampia che riguarda che con implica il concetto di soft Paolo eccetera
Insomma questo tipo di argomentazione ci mette davanti al concetto di non versare ove stretching per via diciamo una
Eccessiva esposizione
Che non è sostenuta la base sorride soprattutto non è sostenuto da basi solide un impero Esterni
Cioè l'Europa
è una visione classica ma anche questa a mio parere
Diventa efficace soltanto se intrecciata con gli altri due argomentazione la marginalizzazione del della modernità sovietica d'impatto della globalizzazione
Però possiamo svolgere anche delle contro obiezione a questa
A questo primo punto
Innanzitutto
La consequenzialità tra il il il capitalismo globalizzato
Nasce negli anni settanta e il collasso sovietico ore troppo meccanico
Fondamentalmente perché io esprimo un punto di vista forse più soggettivo
Perché
Perché il il la perdita di legittimazione del comunismo è precedente
La fine del comunismo come soggetto unitario sessanta rottura tra sovietiche Cina
Correlata alla perdita di credibilità più in generale Springs alternativa rappresentato capitalismo liberale rifiuto della tradizione comunista nel scusi detto sessantotto globale di questi sono elementi sintomi prefetti non lo so
Di una declino la legittimazione tradizionale comunismo sovietico
In una formula potremmo dire la crisi del comunismo e prima politica che economica contrariamente a quello che spesso sì se ritiene
Seconda contro obiezione non è vero che il comunismo non abbia lasciato eredità
Questa era la tesi di molti particolar modo
Del libro di falso le che nel il passato di un'illusione che negli anni Novanta scrive mette dizione francese cito a memoria veramente ha lasciato un'eredità istituzionale e quant'altro il comunismo ha lasciato niente intese
Questa tesi e oggi chiaramente inadeguata smentita dalla dalla storia successiva
Forse ci porta anche a riflettere su alcuni limiti dei paradigmi
Che sono stati usati negli anni Ottanta l'idea del comunismo come un'anomalia della storia ed è apparente etica della storia
Che implicava il trionfo del capitalismo liberale
E una visione come devo dire
Classica degli al degli anni novanta la stessa categoria del totalitarismo mantiene certamente una sua validità etico politica
Ha dimostrato numero sostanziale inadeguatezza analitica
La storiografia ma sostanzialmente abbandonarmi ai novanta
è stato un momento c'è stato un momento di nuovo conformismo intorno a questa a questa teoria totalitarismo come chiave universale la storia del Novecento
Che implicava l'apparente eticità comunisti
Lo Stato potenza in Cina ovviamente la principale continuità comunismo negli anni novanta non era facile vederlo
Ma oggi vediamo bene
Ma anche lo Stato centralizzato in Russia è un attimo nella continuità ma è un'eredità c'è una distinzione concettuale tra queste due categorie
Mentre invece c'è certamente disgregato definitivamente il comunismo come movimento e come cultura politica
Ma questo era il primo
C'è scusate se vado vado avanti schematicamente va credo che
Che sia utile così
Secondo punto
Del mille novecentottantanove ha cambiato di segno alla nozione stessa di rivoluzione politica
Che assume il volto di un movimento pacifico legato all'ideologia dei diritti umani e naturalmente questo governo diciassette
Ha poco a che fare
Qui diciamo l'argomentazione principale riguarda ci porta la riflessione sul ruolo dei diritti umani come ideologia come utopia
Famosa definizione del libro di salmone astuto ovvio
Che riempie il vuoto vuoto ideologico presente non solo nei Paesi comunisti anche se principalmente nei Paesi comunisti fino alla fine degli anni Settanta che ha un nesso forte con il dissenso
Dell'Est europeo e
Con varie figure del dissenso naturalmente qui forse la figura in questa chiave il più importante è quella di far sua Faber
Il
Il il drammaturgo che poi diventa presidente della della Repubblica che la Cecoslovacchia nel nella nella rivoluzione di velluto dall'ottantanove
Secondo elemento di riflessione il ruolo della tradizione inventata del cosiddetto socialismo umanistico socialismo dal volto umano
E quindi l'impatto di Gorbaciov su tutto questo impatto che è molto valutato oggi dagli storici
Nel senso di considerati Gorbaciov come una
Personalità che
Per motivi che qui non abbiamo tempo di analizzare
Considerato tra i suoi obiettivi
Fondamentale
Come uomo politico la l'esigenza di una rilegittimazione
Un tentativo di Virgilio rilegittimare il comunismo il POR di porre rimedio al declino o semplicemente della potenza sovietica su o per stralci imperiale ma di quello che prima chiamavamo
Il declino della legittimità comunisti
In questo
Campo di ma
Di riflessione storica naturalmente c'è l'idea anche che il mille novecentottantanove non sia stato un episodio isolato ma se è stato un episodio a suo modo globale
Che ha lasciato una scia
E di questa scia fanno parte rivoluzione cosiddette rivoluzioni colorate Marcione impone collocati nello spazio ex sovietico e anche la primavera
Contro obiezione e mille novecentottantanove è stato un collasso non la rivoluzione
Questo
Dibattito che si si è sviluppato anche ferocemente cito due protagonisti Monastir Culkin lo storico di Princeton l'altro
è Timothy Garton Ash che ogni noto accademico giornalista diciamo così hanno espresso utile completamente diverso il movimento dal basso
Rivoluzione di velluto è stato una rivoluzione dal basso oppure
è una è stato il collasso di una società incivile come la chiama come contiene già la l'establishment comunisti contrapponendo largamente alla idea che sia la società civile ad aver abbattuto il regime col invece no è stata la società incivile che non credeva più in se stessi che aveva perso la sua ragion d'essere
Naturalmente questa idea applicabile anche all'establishment postcomunisti nello spazio posso dire
Terzo punto vado veloce
Un proponimento sì
Segnalerò sì segnalare
Spero di fare in fretta terzo punto terzo terzo terzo punto su cui credo valga la pena di soffermarsi perché questo la nozione di guerra civile cioè la nozione di guerra civile ha fagocitato quella di rivoluzione angolo battuto della rivoluzione nelle narrazioni in realtà del nostro tempo
Imponendo la centralità della violenza nella vettura del secolo passato questo è una
Sì o no secco della violenza del secco della guerra civile internazionale e si è sviluppata molto presto realtà già negli anni ottanta e anche
Promossa inizierà diciamo supportata da autori molto diversi dal punto di vista politico ideale penso Ernst Nolte no parte
Ma anche diede il colpo per esempio ha scritto un libro sul Novecento come
Le forse questi autori così diversi sono accomunati da anche dall'interno al segno della fine dell'attrazione rivoluzionario appunto di un'eredità visibile del del diciassette no
In più o è interessante credo notare come anche perché siamo in pieno anniversario fra gli anniversari alla Grande Guerra molte narrazioni recenti
è capitato di leggere la grande guerra e del dopoguerra contengono questa tesi questa estensione della tesi della brutalizzo azione alla famosa televisivi George Mosse
Che viene estesa al dopoguerra recentemente lo storico
Britannico ha scritto un libro perché frutto anche di Robespierre Roberto ha scritto un libro contenta abbia
No si intitola per perché la prima guerra mondiale non è finita cioè Luigi sostiene che il dopoguerra ancora più violento in termini di violenza sui civili
Di quanto sia stata la Grande Guerra in questa visione la nozione di rivoluzione
Si dissolva no diciamo ma più una sua autonomia non è più integrata in quella lì quella civile ma è assorbito
Liberaci
Appunto l'obiezione il punto di azione può essere questa non è forse un anacronismo smarrire la distinzione
Tra rivoluzione come Progetto guerra civile conveniente amento del nemico perché questa distinzione e credo che questo corto circuito naturalmente esiste fin dal mille novecentodiciotto
Però era come devo dirlo una distinzione di battuta un secolo fa dai dai contemporanei è una è una domanda che faccio non ho una risposta
Forse più importante notare il fatto che il nostro presente
Sia costellato di guerra civile senza rivoluzioni potrebbe anche essere ingannevole non foss'altro perché c'è una persistenza dei problemi
Io risolti nella grande dalla grande
Dinamicità costruttiva e distruttiva del capitalismo problemi diseguaglianze di degrado ambientale eccetera
Ma questa naturalmente
Non è una domanda storica
Quarto punto quarto e ultimo punto io ritengo particolarmente importante
E riguarda l'ascesa della Cina l'ascesa della Cina
Nel nuovo secolo sposta il fuoco della sposta il fuoco dell'attenzione storica sulla rivoluzione cinese
Può sembrare uno banalità ma secondo me lungo perché la rivoluzione cinese pone nuovi interrogativi
Traendo
Pensando però è riuscita in un'operazione un triplo salto mortale diciamo così cioè separa
La modernità anticapitalistica che era rimasta nel ventesimo secolo
Dalla statualità comunista che invece è stato traghettato ventunesimo secolo
Come si può meglio argomentare questo punto va innanzitutto tenendo presente che il comunismo ha rappresentato o per lo meno così
Così gli storici pretendono alcuni di loro
Mi ci metto anch'io un un progetto alternativo globale all'Occidente
Questa è tra l'altro l'ottica che ci permette di inserire la meglio la vicenda del comunismo nel contesto storico del secolo passato
E la rivoluzione cinese rappresenta il momento dell'evento
Forse più di ogni altro globalizzati il comunismo nella nel secolo stile nel mondo d'obbligo per totalmente
In più nella sta nella storia mondiale è una storia che va molto oltre la vicenda del mille novecentodiciassette
Il declino il ritorno della Cina rappresenta un significato forse più globale nella sfida Imperiale
Molto importante storica tra la Russia e le potenze europee occidentali perché
Presento un nesso forte con il mondo con il mondo coloniale e post coloniale è la tesi della implicita nella
Nella grande divergenza lunghi lo scritto dallo storico che si chiama anche pone anzi era sull'auto di professore economico come questo concetto di grande divergenza che può implica anche la grande convergenza diciamo cioè il il ritorno della Cina esercitare un ruolo
Competitivo con l'Occidente De Rose
Ancora la rivoluzione cinese questo è quanto sostengono molti
Sino ad oggi
Ha creato un sistema più legittimato in chiave sociale nazionale della rivoluzione russa
Perciò incapace di modernizzare
E questo fin dall'inizio questo fin dall'inizio una
Uno degli autori che vengono in mente Stephen Smith che è un grande storico britannico sia della della Russia e della Cina
Perché poi sostenuto poi fondamentalmente
Ha detto ma formalmente oggi noi dobbiamo dire che la grande rivoluzione del ventesimo secolo e la riduzione del cinese pone la rivoluzione russa
E perché questa rivoluzione per del Pontificio appena detto e perché
Questa rivoluzione a maggiore capacità di durata per un motivo molto semplice perché la sua radice vera
E l'antimperialismo non l'anticapitalismo questore il punto
Crispi e mi sembra un punto che va un sopruso sofismi anche gli altri che va su cui riflettere molto attentamente
Contro obiezioni veramente termico
Prima di tutto senza la rivoluzione russa non ci sarebbe stata la riduzione del cinese
Scusate la banalità ma anche questa
Anzi diciamo questa notazione che restituisce un senso storico al tema dell'eredità del comunismo
No cui di cui parla
Secondo la sfida a Gemonio secondo però anche questo è un punto di vista forse più soggettivo che vi propongo la sfida globale egemonica rosso si chiamava così dell'Unione Sovietica è stata fino oggi
Secondo me più complessive ambiziosa mendaci
Dal punto di vista dei tempi storici potremmo chiederci addirittura se forse sto noi siamo in un periodo storico che soltanto alla vigilia
La vigilia naturalmente in tempi e con e circostanze completamente diverse di un'autentica sfida globale
Della della Cina
Ma dove sono i seguaci del comunismo cinese ciao le forze dell'Unione Sovietica era il fatto che il movimento come comunisti erano dappertutto erano movimento globale no
E infine l'ultima l'ultima obiezione
è un pensiero assolutamente in libertà cioè assenso davvero immaginare la Cina umano e qualunque altra potenza come una nuova potenza egemone
Non dovremmo chiederci se il fallimento del comunismo nella sfida per l'egemonia mondiale del secolo scorso piuttosto che essere un episodio a sé riguarda storia importante naturalmente e poi resta confinata
Nei nel perimetro sia pure allargato che io cercavo di presentarmi non possa invece essere vista anche come
Il primo momento con l'annuncio di un declino più generale di tutte le egemonie universalistiche e quindi un disordine globale che annuncia all'epoca completamente io mi fermo qua
Allora
Ma
Sia rischiano ringraziamo
Grazie
Io
Così sì
Grazie per questo per questo invito
Da fare a Mesagne cioè forse ecco forse vediamo se
Ringrazio per l'Inghilterra dalle iniziative a
Marsilio forzatura ha risposto praticamente
Alla domanda
Che si poneva questo incontro che fine ha fatto il diciassette nel senso che ha ricostruito il giorno dopo la discussione che c'è stato intorno avrebbe soprattutto seguito per l'eventuale avuto
I punti controversi quindi l'obiezione del controllo utilizziamo
Questo incontro così indie
Il
Personalità
Dive Russel che intervengono sul tema ogni uomo sceglierà un punto dolente
Accasciato sulla sulla questione
Io in questi giorni si commisura molte iniziative di questo tipo
Vorrei vivere
Tra l'altro c'è da dire che questo centenario aveva fatto caso videro nel senso che entrato sommamente nella discussione forse anche troppo perché se anche inserita una chiacchiera mediatiche azione tempo fastidiosa
Però scelto in questi giorni ora quindi affrontarlo
Modo insomma
E tra l'altro è molto personale nel senso che
Cerco di isolare l'l'evento diciassette
Da quello che c'è stato un
Perché su quell'evento
Credo che ci sia da spendere pensiero anche molto molto pensiero
E quindi
Faccio un discorso che riguarda proprio il punto ma quell'atto rivoluzionario
Era necessario
Era legittimo
Era opportuno
Ecco io do subito
Un tipo di risposta
Secondo me è quella
Quella specie di azzardo che è stato fatto in quella data anche simbolicamente in quel giorno
Ma è non è un atto di avventurismo politico
Ma lo leggo come un atto di realismo politico
Questa insomma è una cosa
Da spiega
C'è un vuoto di potere che si era creato quell'anno in tutta la vicenda nell'ambito febbraio
Nell'ottobre
E qui si trattano di riempire questo vuoto in qualche in qualche modo non
E c'è chi era riuscito a riempirlo
Con un'operazione si insomma azzardata però con l'azzardo riuscito
Allora
è chiaro che non ci sarebbe stato l'ottobre
Senza eredi
E questo è un né pare una cosa abbastanza odierno però è anche vero che il verso non ci sarebbe stato nel mille senza rotture
Perché se non ci fosse stato quell'atto vincente
Bene ne sarebbe stato uno dei tanti
Dirigenti i protagonisti della storia del movimento operaio com'era pertanto meno accounts che come spesso Emile Roux si applicano questa evento fa scattare
Lei mini una condizione particolare io di lei voglio tornare
Perché
è sempre personalità
Che anche nella mia formazione
è stato stata determinante insieme nel nella concezione della politica nella concezione dell'agire politico
Mi sono sempre sentito insomma quella su quella scia
Ho letto qualche giorno fa l'Inter riserviamo is
Che diceva
Ma il diciassette ottobre del certezza è stato pubblici un colpo di mano di lei
Ora domande
Questa scuola di Budapest il nove che
Mi pare poco lontana dalle
Dagli insegnamenti del di quel grande maestro attestato Luca Leuci
Basti pensare quelli baretto secondo me che anche quello il libretto di formazione politica
Deve dilungarci proprio dedicato alla all'happening
C'era stata appunto una percorso di quel prima di quell'evento che risultano umanamente improvvisato ma calcolato preparato preparato da molti anni
C'era stato il mille novecentocinque prima del mille novecentodiciassette c'era stato il febbraio prima dell'ottobre
Tutto questo era inserito in una capacità di controllo e di gestione del dei processi
Che appunto nella figura di Larry nel e nella idee politica lei Viviana
Era del tutto compreso dicono indignate perché noi abbiamo avvolte nelle vostre eredità diciamo di avere più eredità craxiana che marxista no
Analogamente possiamo dire che c'è più un'eredità diniano Elleni neanche leninista no perché poi leninismo sì anche inserita nel catechismo
Ma del marxismo leninismo no che semmai un po'ossificato tutta quella
Quella
Quella creatività che invece c'era insomma nella nella personalità dilemmi e quindi c'è stato tutto quel passa quei passaggi in lei viene torna ad aprile ma da aprile in poi avvengono molte cose insomma nella le tesi di aprile sono pregressa dell'ottobre dell'anno
Però poi insomma
In luglio c'è già i bolscevichi chiaramente minoranza insomma stanno per diventare e diventano maggioranza come del resto era nel nella dizione del del del parola bolscevico
A luglio c'è una crisi anche dei dei bolscevichi scemo inventati no di di ritorno indietro lei viene di nuovo è costretto espatriare
Poi accadono delle cause occasionali che permettono la non il realisticamente
L'atto della rivoluzione secondo me in un una causa occasionale è stata nel momento in cui
Che è restio Kerenskij non so come si dice ma
Avendo paura del del del colpo di Stato quello sì preparato dal Cornello sulla non trovate lo un sistema che armare le guardie rosse insomma il che vuol dire che da luglio a alla ad ottobre le guardie rosse
Posseggono proprio le armi per
Per produrre quel quell'effetto
Un atto rivoluzionario è sempre qualche cosa che ha delle cause re come ogni atto storico tech-house ore nove e delle cause occasionali no
C'è stata una preparazione politica
Dell'ottobre
Nelle mani di leggende c'è stata contemporaneamente una preparazione militare nelle mani di Trotsky queste due cose si sono incontrate e hanno avuto un quell'effetto che hanno che abbiamo
Ha avuto
Del resto lui sì e applicavano una strategia di lungo periodo che
Appunto tipicamente linea no cioè
Da tempo noi andava dicendo ben comunisti devono mettersi alla testa della rivoluzione democratica
E portava alle ultime conseguenze che non può che essere una rivoluzione socialista
Però devono sarà la testa del del movimento
Del movimento Dini rivoluzione democratica perché devono guidarlo consapevolmente verso quello quello sì poco nella rivoluzione
Ma tant'è questa cosa
Rivoluzione democratica rivoluzione socialista in un rapporto dialettico insomma di di di reciproca
Reciproco passaggio è una cosa che poi è morto
è stata trasportata molto anche in Occidente
Se noi vediamo
Tutta la strategia di Togliatti in Italia
Penso che avesse in mente sempre questa questa passaggio no dalla rivoluzione democratica con i comunisti non solo partecipi ma protagonisti di rettili della cosa aveva ancora in mente questa
Questa
Però sempre questo questo obiettivo
In questo senso
Non c'è Beppe Vacca perché volevo provocarlo su questo non
L'ambiente però anche dei giovani tipo
Intere Togliatti non era tranche
Togliatti erano le riviste
Era
Nel senso che questa cosa qui l'antica creativamente in una situazione nazionale molto diversa però era quella quella la strategia che che aveva che aveva in mente
Ma gli atti ha usato Gramsci
E i quaderni di Gramsci per quella geniale operazione di egemonia culturale che sa molto bene riuscite ma politicamente stava dall'altra dall'altra parte questo io chiama
Proprio nella mia formazione
Ho molto studiato questa
Io considero Toma oggi è è un'eresia direbbero no io considero la doppiezza una grande categoria della pubblicistica
è inutile che ci giriamo attorno già cosa insomma
è una categoria della politica viene notata da tanta viene dal dissimulazione onesta di Ditko Torquato Accetto dal dal per ragion di Stato dalle
Dalla scuola dei gesuiti diciamo una lunga permanenza si oppone ho sempre pensato che il movimento operaio
è stato grande eredità politica avute
Proprio la politica moderna si liberata nella nell'azione nel pensiero del movimento operaio lei quando si è abbandonata questa questa eredità
Bene di sono cominciati i guai
Lì è cominciata la deriva deriva ogni inarrestabile insomma che porta
Con una riduzione della politica da circondarsi
Ad altro da sé insomma come come vediamo anche oggi insomma non non sei ma ad altro da sé no Totti a specificare
I passaggi risultati che sono bene invisibili
Perché
Vedete
In una noi viviamo in una società divisa nomina
E in una società conflittuale
Esso quando fai politica dev'essere anche tu divisione insomma in qualche modo da degli esseri umani
Come Lenin era uno in due poi specificherò anche sei zero uno in due o due in uno insomma no perché
Quando sei ridotto novità non non macchia file alla realtà del del del differenze delle divisioni dei conflitti
è solo quando anche e questa duplicità che poi arrivare cogliere il nocciolo vero della realtà e quindi rispondere con un agire politico adeguato a questo
E questi sono crea dei problemi che ci vengono proprio da da questo evento perché non
Quando celebriamo gli eventi italiani insomma
Riuscire anche a capire che cosa poi ci hanno dato che cosa possiamo ricavare da sì insomma
E in questo Lemine
A una funzione determinante perché insomma ci sono due legni nel mondo
Cioè lei viene Caporetto azionario
E il lei mine che dopo la presa del potere diventa uomo di Stato
Se andate a vedere sono due personalità
Diverso è in qualche misura anche opposte
E però stanno dentro una stessa persona adulta e dentro perché dentro la stessa idea
Della politica
Lei mi mi auguro Stato
Io vorrebbe molti anni coltivavo l'idea di raccogliere insomma
Raccogliere gli scritti discorsi di Leni né dopo dopo la presa del potere no poi non sono mai stato capace di fare un'operazione del genere che noi gli strumenti né nello storico del del filologo per fare questa operazione però adesso
No trovate per esempio ma insomma non dico cose nuove sono cose che
Sono
Sono note
Oggi il problema non è tanto di di dire cose nove quanto di riportare in campo una memoria insomma perdute questa insomma l'operazione culturale che bisognerebbe fare
Ma
Ho visto questo libro aperte visto tutto in questa accurati giacché sul l'economia della della rivoluzione in cui riporta tutti questi scritti e discorsi il viene dopo dopo dopo l'ottobre quando va bene in vista
Passata lo smorfia a Palazzo d'inverno cioè passata dal dal luogo di organizzazione della rivoluzione al luogo di gestione e di governo dello Stato insomma non lo spostamento
No di non di non poco di non poco conto
E poi che cosa succede dei succede una cosa strana perché lei Nina aveva scritto stato rivoluzionario è stata del diciassette poiché interrotto l'aveva spiegato così è meglio fare una rivoluzione che parlarne no quindi metto da parte libero poi faccio al la cosa e faccio quello che devo che devo fare
Che che cosa fa
Insomma si dimentica che ha scritto stata rivoluzione
Perché pare una di di tutt'altre di tutt'altre cose insomma eh
In questi che cosa dice in questi scritti e discorsi
Allora la prima cosa che dice scordatevi di fare il socialismo subito perché non è possibile
C'è un periodo no da scontare di lunga di lunga lena dobbiamo
Avere controllare precisamente ma insomma portarono avanti con con con lucidità e chiarezza
La ne più no ma politica economia matrice volta a volta gira per tutti
Per tutta la la Russia con con con queste idee
Dice bisogna ripartire dal capitalismo
Perché il capitalismo qui russi ancora non c'è
Bisogna è ritornato all'ENI nel giovane dico il meraviglia così scritti contro gli amici del popolo notturno produco del capitalismo di Russia in cui aveva già già mondo chiaramente espresso queste tesi no non ci può passare dalla dalla piccola comunità agricole direttamente al socialismo comunica bisogna attraversare intorno Anna tutta la un'esperienza capitalistica
ENI
Ci vuole un capitalismo di Stato
Cioè capitalismo sotto il controllo statale e comincia a dire ma non non demonizzate questa idea del capitalismo di Stato perché è una cosa seria è una cosa che dobbiamo fare
Noi la possiamo fare solo noi dice non sappiamo come funziona l'amministrazione pubblica abbiamo bisogno degli specialisti Borghesi non perché non sappiamo niente quindi bisogna prendere questi specialisti metterli nella loro funzione controllare ma
Da tutto lo spazio il mestiere possibile per farlo
Nelle fasi fabbriche non sappiamo come funziona dobbiamo sapere che ci sono in media generale nei grandi organizzare la produzione e quindi dobbiamo appunto tenere presente che in questi devono essere date le persone che devono stare ancora lì noi dobbiamo cacciare immediatamente subito l'organizzazione della produzione richiede uno sviluppo enorme della produttività esemplare la produttività e risorse e bisogna c'è bisogno dell'organizzazione scientifica del lavoro e le organizzazioni scientifiche da da quale data dall'Italia dovremo dobbiamo applicare nelle fabbrichette il ritmo
Cioè
Dice delle cose che naturalmente com'era isolato prima
Della rivoluzione isolato con queste con queste idee non solo dice guarda compagni che noi non riusciamo a tenere il potere se non abbiamo il consenso dei contadini
E per avere il consenso dei contadini geniaccio un modo dare provvisoriamente in proprietà la terra ai contadini quindi altro che collettivizzazione forzata cioè questo è il mine appunto del
Detto
Concludo
Forse la tragedia del del socialismo in Russia
Perché
La costruzione
Il tentativo di costruzione del socialismo da parte dei comunisti perché questo è stato il socialismo reale tentativo comunista di realizzazione del socialismo io
Sempre per questa
Via direzione di marcia
Sono molto legato a questa anche quell'esperienza perché
è quello che mi ha sempre tenuto lontano dalla
Dalle
Magnifiche sorti invece della socialdemocrazia non perché dico una cosa semplice ben comuni siamo
C'ha provato a fare il socialismo non hanno fallito
I socialdemocratici non c'è non viene approvato e questo avvenne
è un'indicazione di di di metodo che
Mi collocata da una parte invece che che che e da un altra no cioè
è molto discutibile lo capisco ufficialmente oggi eccetera però insomma ritengo che sia
Fondamentale
Ci sono molte ore obiezioni a questo
Però insomma
Per per documentarne la questo per documentarlo questo discorso per concluderlo
Vogliono fare fra le due due citazioni proprio dalla dall'ENI ne ne prendo una perché le se ne potrebbero fare decine da questi scritti discorsi del dopo diciassette da nel senso che
Sono tutti molto interessante ma una volta va a parlare agli operai della delle dei cantieri fluviale del del
E chi fa questo discorso insomma sulla direzione collegiale direzioni personale
No cose molto attuali tra l'altro no cioè sempre attuali comunque poi ritorna poi ritorna da da da livelli alti a livelli un po'diciamo più bassi eccetera però insomma sempre su sempre quelli
E i il proprio così lui si schiera contro la collegialità perché dice una collegialità se io è una bella cosa però no permette la decisione non permette la decisione tornare in Aula decisione politica e quindi dovete rinunciare a pensare compensi decide politicamente una cosa
E questo perché non perché gli operai non non hanno imparato non hanno imparato molto bene dalla borghesia se non e
E invita gli operai ad imparare dai gorghi
E e c'è un'ultima cosa però che riguarda un tema più di fondo più di fondo strategico insomma che ancora secondo me ancora
Vivono
Ma lui
Prato dice
I borghesi ci hanno messo due secoli
A fare il percorso insomma dalla rivoluzione costruzione del capitalismo nei vari Paesi come possiamo pensare che che che il noi possiamo risolvere in qualche anno il tema della durata tema fondamentale
La durata per un esperimento la durata la devi tenere a qualunque costo sono e quei settanta anni dico c'è bisogno di aggiungere insomma niente sono niente rispetto alla alla al al alla lunga
Alla lunghezza della della storia nella storia ormai no
Ecco perché io rimango ancora perplesso nessuna su una interruzione tra l'altro
Tra l'altro insomma veramente
A diciotto insomma di tutti i bisogni di cui c'era di cui quell'esperienza poteva poteva dare qualche qualche risultato
E e che però non non dice sono questi e dice noi sappiamo che niente
Cade dal cielo sappiamo che il comunismo nasce dal capitalismo
Che soltanto dalle sue vestigia può sorgere il comunismo cattive vestigiale il vero ma non ce ne sono a e chissà se voi
Un comunismo fantastico deve essere
Cacciato da ogni riunione
Seria
Ove devono restare gli uomini che sanno fare i loro lavoro Sas a a tutti i costi e
Sanno usare le loro proprie competenze cioè
Che cosa ne concludo insomma Torno al fatto della dell'atto rivoluzionario dell'ottobre come un atto di realismo politico
Quella di veleni ma dallo stesso Luca cinque dorato libretto non lo aveva nell'ultimo capitolo perché aveva intitolata proprio così la Realpolitik che rivoluziona
La rivoluzione è un atto di realismo
Non è un
Non è un processo ideologico non c'è ma anche il processo rivoluzionario è una è una schifezza di di realismo politico
Equestre
Amico di insegnamento politico che gli ultrà ecco ancora del collega a quelle esperienze che gli serve ancora per capire le cose di oggi
Perpetrato
Suscita discussione mi pare davvero la parola al professor
Terra sott'occhio l'orologio perché
Ma intanto anch'io ringrazio per questa riunione di oggi che ne abbiamo già parlato tanti mesi fa e finalmente ci siamo diciamo
Volevo fare due osservazioni velocissime sull'intervento di Tronti
Intanto perfettamente d'accordo su una questione Togliatti meno male che non c'è Beppe Vacca qui
Cioè sull'enigma udito gli atti sul non gran uscivo di Togliatti peraltro se vogliamo e ampiamente dimostrato ormai che Togliatti ha preferito Gramsci in carcere
Questo mi pare che non sia un'affermazione provocatoria ma un'affermazione che ormai ha solidissime basi documentali quindi da questo punto di vista
E provenivo fare uno un'operazione in tempi grevi vetero cercherò di tenere l'orologio sott'occhio diversa da quella di Mario Tronti nel senso che io capisco il senso del suo intervento l'isolamento del mille novecentodiciassette come momento starei per dire emblematico della storia umana
Meglio non seguirne gli sviluppi perché le cose sono andate come sono andate però resta lì quella specie di emblemi a modello
O nella sua universalità di assoluto realismo politico e di assoluta rottura
è un'operazione non solo legittima ma affascinante per certi aspetti io parlerò di tutt'altro io farò tutto un altro tipo di intervento
E firmerò telegraficamente su tre o quattro punti telegraficamente per ragioni di tempo ognuno meriterebbe ben altro
Primo punto l'eredità ma se vogliamo parlare di come il mille novecentodiciassette ha cambiato la storia del mondo potremmo stare qui
Per ore
Naturalmente perché una vicenda come quella evidentemente ha avuto conseguenze drastiche sulle forme nelle quali il mondo si presenta anche oggi ma ci sono interrogativi degli storici di varia natura
Sarebbe stato il New deal del mille novecentoventinove quello che è stato se non ci fosse stato il mille novecentodiciassette
Sarebbero stati gli stati sociali europei lanciati in una certa direzione se non ci fosse stato un attenzione dialettica con la rivoluzione russa e con il comunismo e sono disposte quasi le domande quasi retoriche perché
è evidente che una dialettica così tesa come quella che è seguita diciamo la vicenda del mille novecentodiciassette non potesse non avere effetti
Astici su come si è sviluppata la storia del mondo quindi da questo punto di vista
Non ci sono dubbi l'eredità non va cercata solamente nelle verità esplicita ma nelle né l'importanza di un evento di una data e di tutto quello che questo evento questa rata prodotto nella dialettica tra comunismo capitalismo tutto quello che serve
Vorrei fare un brevissimo appunto sulla Cina perché poi eredità esplicita si potrebbe dire quella perché la Cina è uno Stato che si dichiara comunista però giustamente è stato detto la Cina ride si richiama soprattutto alla rivoluzione del mille novecentoquarantanove aggiungerei
La Cina non ha la pretesa di esportare idee la Cina la pretesa di esportare oggetti cose magari rifatte
Ma insomma la Cina fatta questa operazione non ha nessuna intenzione espansiva diciamo così e poi i miei amici sino a oggi Franco Mazzei e tanti altri mi dicono attenzione lì Europa non c'entra niente dicendo confuso centrista conformismo il conformismo attivisti codici
Per ascetico scusate mi disse di insomma immagino che in Cina non sia mai venuto in testa un dirigente comunista disinserire mille settecentottantanove mille novecentoquarantanove mentre invece i comunisti colti anche i dirigenti bolscevichi
I più colti e più occidentalizzata che avevano posto continuamente questo problema del rapporto mille settecentottantanove la rivoluzione borghese mille novecentodiciassette la rivoluzione proletaria una specie di sviluppo il compimento della storia
Quindi da questo punto di vista dei temi sono stati straordinariamente
Invece sui punti più
Sui cui su cui mi voglio fermare uno dietro l'altro e molto velocemente primo seguendo anche alcune delle indicazioni venute da Ponza
Il collasso del mille novecentottantanove
Lo potremmo interpretare come
Pure sottolineato un aspetto possibile come la crisi di una legittimazione politica ma io aggiungere qualcosa di più come la fine di un mito
Perché il mito la dimensione mitica è stata enorme nello sviluppo della storia letto il rapporto tra Unione Sovietica El Mundo intorno in tutte le sue forme
Quando dico dimensione mitica non voglio affatto dire un una cosa come dire un una una cosa irreale una cosa così soggettiva Novo il mito imporre nella storia della storia politica nella politica in enormemente importante fatto certe volte viene sottovalutato rispetto alla possibilità di un discorso razionale tutto quanto razionale tutto quanto illuministico
Il mito un peso enorme
E ore è chiaro che la caduta dell'Unione Sovietica insieme tutti gli elementi che tu hai portato la difficoltà di reggere la globalizzazione la difficoltà di reggere il confronto con l'Occidente nella fase di uno sviluppo te e quand'è che cade il mito
E il mito lo scopre Gorbaciov
Lo mette a nudo Gorbaciov
E cioè il tentativo di democratizzazione che fallisce ma perché perché il tentativo di locazione un tentativo tipicamente anti mitico
E un tentativo che tipicamente vorrei riportare le cose alla sua come dire realtà ragionevole quando tu in e spezzi quell'altro aspetto
La caduta sta nelle cose naturalmente è un discorso a cui se ne potrebbero aggiungere molti altri tutti quelli per fatto sul sul sui problemi della globalizzazione su quindi anche gli impianti mi mi misi in filo a partire dagli anni sessanta settanta ma ancora di più quando diciamo diventa difficile il confronto con la rivoluzione tecnologica occidentale
Una cosa a cui io tengo che dico qui in quattro parole ma per me è un tema centrale
Io leggo il mille novecentottantanove come la conclusione dell'ultima grande filosofia della storia che ha voluto interpretare il mondo
Che l'ha voluto interpretare come un flusso prevedibile
Programmabile organizzata di lei
Per cui da una cosa ne nasce un'altra ancora una volta questa idea mille settecentottantanove mille novecentodiciassette ma questo è stato un tema presenti Simo non solo in forma mitica
Stiamo completando la rivoluzione che era stata nel cielo della politica come scriveva Marx
E oggi la vogliamo mettere nella nella materialità della società civile dei rapporti sociali la fine della lotta di classe la fine del conflitto politico
Questo è stato un un enorme la la filosofia della storia non è una una cosa come dire che mi piace perché faccio il mestiere d'insegnante di filosofia
Perché la filosofia della storia un modo per strutturare il movimento della storia per prevederlo permette do dentro un piano addirittura quando diciamo il collasso del mille novecentottantanove e io lo chiamo così è la fine di dell'ultima Filosofia della Storia possibile
Vi immaginate una filosofia della storia nel mondo globalizzato
Forse non so nulla
La visione che io considero sempre un po'
Insomma un ti voglio dire ingenua penso perché paga cioè c'è c'ha le sue carte la RAI la globalizzazione dei diritti umani questa sera figuriamoci insomma
Con tutte le immani potenze che girano nel mondo e con tutte le varie connessioni tra queste potenze
Le ragioni dei qui e allora
Se questo è se è così questo poniamo questo problema
Si può ancora pensare
Il rapporto fra ragione storia fra ragione Storia e politica così come è stato pensato nelle ultime grandi filosofie della storia civetta
E questo a domani io dico di no dico dico che e badate si può spingere il discorso ancora più avanti ma non lo faccio perché sarebbe avventuroso una dire questo e poi lasciarla così ma ecco mi limito a dire lì finisce un pezzo della storia d'Europa non finisce solamente l'Unione Sovietica
E finisce un pezzo della storia dell'Europa potenza nel senso che e quella vicenda mettendo in ginocchio diciamo questo enorme fatto che era stata altro che e che era stato il mille novecentodiciassette beh mette in discussione i parametri che erano nati in Occidente che erano nati nella filosofia occidentale
E problema che lascio così ma che ha un suo fascino diciamo così se almeno per me dal punto di vista del tema che solleva
Terzo e procede un quarto quindi ancora sei sette minuti
Terzo
Insomma io non possiamo
Non è molto tua la pace non è i totalitarismi perché anch'io su sei un po'questa letteratura e so quanto sia discusso e discutibile metterla così
Però possiamo completamente trascurare
Le modalità attraverso le quali nel ventesimo secolo si sviluppa il rapporto opaco e drammatico tra ammassi e potere
Vogliamo mettere in campagna usavo le buone e e e carenti nelle diverse epoche in cui hanno scritto
Cioè questo enorme flusso di irrazionalità di emotività che entra nella storia con queste sterminate masse sterminate moltitudini che rompono i confini dalla fine dell'Ottocento pago la Grande Guerra
Pagine straordinarie su questo di Gramsci
Questi contadini che avevano vissuto sempre dei loro piccoli paesi affratellati della nelle sanguinose trincee che scoprono la politica
E questo è un e questo rapporto tra Massa e potere
è un tema che senza voli di unificare tutto perché stupidamente inutile queste generalizzazioni e sballati tutto nella categoria totalitarismo però ammesso non ha messo in campo dappertutto elementi di potere totale
Come mai dopo il diciassette c'è anche il ventidue c'è anche il trentatré c'è anche il trentasette non unifichiamo tutto si tratta di cose diverse dettata di cose che trascolora diverse ispirazioni che hanno diversi effetti sulla storia del mondo
Ma possiamo completamente dimenticarci
Che come dire la drammaticità del rapporto tra Massa e potere lungo tutta la prima metà del Novecento e qualche cosa che di inedito nella storia precedente perché mai tante sterminate moltitudini erano entrate nella scena sulla scena della storia avevano fatto questa deduzione il tema della democratizzazione
Il tema dei primi grandi partiti di massa soprattutto la Grande Guerra
Che in tutte le analisi che si fanno elemento periodi Zante e gli storici credo che lo possono confermare quella che viene chiamata Dashi mette la catastrofe metafisico costituzionale Della vicenda della vicenda europea della vicenda una in cui cambia il rapporto tra Europa e mondo
E cambiando il rapporto tra Europa e mondo anche i processi di mondializzazione diciamo così si trasformano e si capisce in che senso il comunismo diventa una realtà mondiale nel momento in cui e i irrompe con quella forza enorme di cui tu hai sottolineato gli aspetti di realismo politico sulla scena sulla scena europea
Infine e così mi mantengono i quindici infine e questo però voglio dire che mi pare importante
L'entità quale secondo me se se trascuriamo le eredità storico politiche e sono quelle che ho ricordato che sono l'influenza sui processi di decolonizzazione che possono essere tante e tante
E gli storici possono avere uno sguardo estremamente vario perché questo va a ignorare quello che è stato il comunismo al mille novecentodiciassette almeno centottantanove condizionato la struttura del Monte anzi quando è caduto
I processi di globalizzazione che si erano avviate negli anni sessanta settanta sono esplosi
E sono esplosi perché mancava una strutturazione del mondo
Cioè mancavano dei grandi pesi e contrappesi dentro i quali nonostante tutto si può veniva Rocco il delimitati gli effetti della globalizzazione
La vera globalizzazione secondo me non parlo da economista naturalmente avviene dopo il mille novecentottantanove cioè quando non per caso si rompono tutti i confini
E il Mundo sì unifica tra virgolette salvo poi a lacerarsi per mille altre ragioni perché non siamo abbiamo una natura cattiva cioè non so se il peccato originale o che altro ma insomma l'umanità non non non si scioglierà mai dalle sue contraddizioni
Inutile stare immaginare un mondo in cui tutti ci vogliamo bene come qualcuno ha detto è bello parlare dell'umanità e però quando l'umanità diventa il tuo prossimo la cosa non si sa perché improvvisamente cambia
E questo mi pare una riflessione sulla però qual è la grande eredità secondo me del mille novecentodiciassette perché e di Marx
E di Marx
In questo grande classico del pensiero intendiamoci
è stato messo un sì né nella storia
Cioè l'idea che la libertà deve essere una libertà sostanziale che non basta la libertà politica
è stato messo è stato in è stato gettato un segno nella storia umana
Questo non è né è stata dalle filosofie
Dalle vicende storiche dalle vicende politiche a Milano centodiciassette da quello che ne è seguito da quello che non è seguito ma questo sei me non tanto l'uguaglianza
Ma la libertà sostanziale quello la questione ebraica animarsi insomma per dirla come dire da da da da studioso di quel po'di quel pensatore cioè l'idea non basta la libertà nel cielo della politica dobbiamo acquistare conquistare la libertà anche nella materialità dei rapporti sociali questa è una grande eredità e ideale
Io non so come il mondo globale risponderà a questa idea ma certamente questa ed è un seme che resta nella storia dell'umanità
Claudia
La parola
Grazie dell'invito
La serie viti ovviamente esposto a mia volta ulteriormente ma forse queste può essere l'interesse di questa di questo pomeriggio
Il
L'ottica e forse e forse anche
I contenuti se non addirittura l'ispirazione
Mi atterrò anch'io prescritti quindici Massimo
E voglio cominciare con un
Non sono uno specialista di storia
Nel lusso adesso
Voglio cominciare quindi con un paio di problemi diciamo dettati dal
Dal senso comune se posso usare questa espressione
Due domande diciamo la prima domanda che
Può dare l'impressione di una caduta del livello del dibattito come è possibile che è una storia infausta come quella che inizia nel mille novecentodiciassette c'è una storia che si intreccia dall'inizio
Dalle prime settimane voglio dire no con
Una terribile sequenza di di di conflitti interni di guerre civili
Che poi va avanti come sappiamo con filiera i carristi terrificanti
Che provoca decine di migliaia di milioni di di morti che crea un sistema totalitario che fallisce in fondo fallisce ogni promessa di di eguaglianza e di libertà sostanziale quella che ricordava adesso De Giovanni
Che fallisce anche diciamo nello svolgere un ruolo dei processi di decolonizzazione come credo si possa dire ebbe come è possibile che questa cosa abbia potuto affascinare un così enorme numero di persone in tutto il mondo dove il suo punto di seduzione diciamo così
Viene da chiedersi se nella
Se la forza della ideologia nella vicenda sovietica
Sì si leghi si spieghi proprio al terreno occidentale del del marxismo al Manifesto del partito comunista corse all'incontrario quella forza venga
Dalla lontananza della Russia e l'Occidente
E quindi della traduzione mitologica di quella diversità la Russia lontana o ancora da un mito facilmente come dire commestibile come quello anzi da due miti facilmente commestibile come quelli del del di Davide e Golia insomma del del gigante che viene abbattuto
Sotto i colpi di un popolo inerme
Ammesso che questo sia diciassette ovviamente e dall'altra parte certo la grande forza ideologica della pace perché siamo nell'Europa del mille novecentodiciassette
Seconda domanda come è possibile che un linguaggio politico il mitologico
D Italia mondiale
Scompariva nel nulla è stato già detto più volte lo diamo per scontato ma insomma non è una un elemento marginale oggi che come sappiamo anche la Cina in la Nord Corea
Non mi sembra che usino particolarmente insomma il pacchetto diciamo così ideologica mitologico
Dell'ottobre
Ecco allora
Certo settant'anni e non sono pochi ma ci sono delle delle culture politiche che sono sopravvissute ai secoli insomma
Per Giovanni citava il mille settecentottantanove ma insomma anche ma anche la cultura politica anche la mitologia della nazione ottocentesca materia come sappiamo viva e vedi getta
Nei nostri discorsi attuali odierne ecco allora io voglio tornare rapidamente
Sommariamente come è ovvio su su due punti tra i tanti di quella esperienza storica che sono legati a queste due domande
Ormai
E cioè voglio accennare ai canali di circolazione del mito e al terreno di cultura su cui
Nasce su cui nasce no su cui diciamo da cui si alimenta il ministro
Voglio partire da una citazione di Fiore
Si era certo contraddice l'idea del comunismo
Ha sempre continuato a proteggere in ogni sua fase la storia del comunismo signore
Lo ha fatto sino al momento finale il cui in cui il puro e semplice arresto del corso di questa storia del comunismo
Ha trascinato nella sua scomparsa l'idea che per tanto tempo essa ha rappresentato ora questa è una lettura evidentemente me l'ha detto non soltanto di Fiore ma di tanta parte
Della critica politica che la critica storica è una lettura che distingue tra idea comunista diciamo così comunismo reale
Impostati Zanda me sembra
La forza intrinseca dell'idea comunista spessa e la sua traduzione nel mito dell'ottobre come rivoluzione comunisti caro universalistica
Insomma rischiando di scambiare la causa con l'effetto mi spiego adesso lo dico con uno slogan molto tranchant è probabilmente ingenua a me sembra che dire comunista nella sua traduzione sovietica non viva di vita propria
E cioè rovesciando il ragionamento di Fiore mi sembra che non sia stata l'idea comunista a proteggere il comunismo reale ma piuttosto il comunismo reale a garantire
Lunga vita
Diffusione globale una perduranza nel tempo all'idea comunista e al mito dell'ottobre che legato perdite
L'idea comunista diventa evidentemente una creatura politica dell'Unione Sovietica di uno Stato che si chiama Unione Sovietica
Che si appoggia
E si appropriava di una cultura occidentale come il marxismo alla manipola con Leni né Stalin
E ne fa un idioma tra virgolette orientale e globale
E in secondo luogo l'idea comunista del mille novecentodiciassette
Non mi sembra vivere di vita propria
Perché mi appare fortemente dipendente dei processi storici novecenteschi dell'Occidente
Qui forse mi trovo
Parzialmente con quello che diceva De Giovanni
Pochi minuti fa
Mi però mi sembra che questa idea sia dipendente dei processi storici
Novecenteschi dell'Occidente cioè di quella parte del mondo
Che lo stesso comunismo sovietico è eletto con ha eletto è stato costretto a eleggere come proprio antagonista culturale e ideale oltreché geopolitico l'idea comunista mi sembra un prodotto della storia occidentale l'idea comunista in inversione
Ottobre
Un riflesso della storia accidentati un fenomeno che mette radici adesso quell'accenno rapidamente nei punti di crisi dell'Occidente liberaldemocratico e capitalistico
E allora rapidamente del sistema insomma il ruolo che svolge
Nella nel nello stato sovietico che lei svolge lo Stato sovietico nel veicolare l'ideologia comunista all'interno del Paese la la la l'ideologia un ruolo cruciale come è noto nella storia dell'Unione Sovietica costituisce l'orizzonte mentale delle sue classi dirigenti eccetera eccetera sono cose che conosciamo
Ma si tratta di una eresia comunista come è stato detto
E cioè di una manipolazione della matrice marxista europea costruita a misura della natura degli interessi dell'unione sovietica
Non a caso le innovazioni introdotte dalle animismo nel marxismo riguardano una soggettività politica
Il nodo dei contadini il tema delle nazionalità l'uso della violenza cioè
I nodi della storia dell'Unione Sovietica
Non della storia dell'Occidente
Molto meno della storia dell'Occidente
E dell'eresia che permette di veicolare con il crisma del comunismo marxiano uno stato depressivo il quale ritiene irrilevante il punto dei diritti come è noto il punto della morale
Due punti che in Occidente sono non dico unanimemente riconosciuti ma ampiamente riconosciuti in questo momento
E poi l'ideologia sovietica alla specifica capacità di
Diffondersi in tutto il mondo
Andrea Graziosi annotato come già dagli anni Venti l'adesione Parra religiosa
Al mito comunista parta sì dall'Unione Sovietica ma si diffonda soprattutto all'estero e anche qui il motore evidentemente lo Stato sovietico
Le sue strategie geopolitiche i suoi interessi
L'URSS mette in piedi la più straordinaria macchina di propaganda io penso che la storica ricordi
E mi riferisco a cose che sappiamo fin troppo la Rete dei partiti comunisti
Mondiale partiti comunisti omologato il ventun punti del del del secondo con secondo congresso del come internet il come interno e che è stato detto il partito mondiale della rivoluzione ma una forte impronta russa ed rigidamente accentrata come sappiamo è una serie di di come dire di di di fatti che avvengono l'Unione Sovietica ospita migliaia di
Giovani stranieri nelle università nelle burocrazie di partito
L'Hotel Lux il mitico luogo in cui è il simbolo del cosmopolitismo comunista il luogo dove tra gli atti può incontrare
Tito cemento
Dove si parlano decine di lingue
Nasce intorno al Comintern un'enorme apparato editoriale traduzioni in tutto il mondo decine di milioni di volumi dei classici del marxismo e della letteratura popolare sovietica in decine di lingue
Insomma
è un fenomeno di formazione politico culturale a scala globale ripeto
Non non ritengo che ce ne siano di altrettanto massicci nella storia
E ovviamente la forza materiale dell'Unione Sovietica che permette tutto questo è una macchina che produce mitologie
Dal mito dell'ottobre al mito della potenza sovietica della guerra patriottica al mito del benessere nei Paesi socialisti e via dicendo
Ecco però
L'idea comunista il mito dell'ottobre appunto sempre sebbene riflettano le politiche comunicative dei sovietici diktat del del del del Comintern poi del Cominform eccetera hanno forti radici dicevo in Occidente
Nel senso che nei contesti occidentali che cresce che vide che si alimenta l'ideologia della mitologia dell'ottobre
E e pensiamo
Faccio un accenno ad alcuni contesti di cui ed ebbe perfino auto evidente somme di il legame con con tra Occidente queste mitologie di che stiamo parlando è stata citata prima da Silvio possano mi sbatte la stagione della di quella che mosse chiama la brutta di distrazione della politica nel primo dopoguerra
Il raffinato intellettuale e giornalista Antonio Gramsci scrive in questo periodo delle cose talvolta truculenta
Che uno la legge non crede proprio insomma necessità alcune citazioni ma sto facendo tardi avere risparmi
Il contesto a cui mi riferisco è la paura della borghesia occidentale per la rivoluzione in Occidente
E la crisi del parlamentarismo si può immaginare diciamo una una come dire un un dialogo est Ovest
Quello di cui stiamo parlando senza la la la radicale crisi del parlamentarismo tra le due guerre in Occidente e l'affermarsi come diceva Gino Biagio De Giovanni
Di una di una di una società di massa di un accidente di partiti di massa
Sono i partiti di massa che stanno addestrando decine di milioni
Di cittadini europei occidentali alla politica
E insomma dopotutto ideologia e mitologia e quelle di cui sto parlando verranno assorbite dalle masse occidentali attraverso le lenti di questi partiti di massa
Della sinistra occidentale no
E poi naturalmente come dire il contesto è il contesto un po'più avanti negli anni e della crisi del mercato capitalistico degli anni Trenta
Difficile pensare anche qua un nesso
Est-ovest senza negli nell'Ovest questi fenomeni
E perfino il il come dire a terra sul su cui sul Col sulle ha ha radici in Occidente
L'idea comunista il mito dell'ottobre eccetera quando arriva la stagione del fascismo del nazionalsocialismo perché questo permetterà al mito comunista di diventare il guardiano dell'antifascismo
Ebbene queste radici
Che legano il mito alle politiche sovietiche nondimeno a me pare alla storia
Strutturale politico culturale dell'Occidente spiegano perché en passant non ho il tempo di dettagliare ma si poté tagliare questo mito abbia un andamento fortemente ciclico un'amica sempre lo stesso
Ci sono periodi in cui il mito come dire
Le mitologie
Sono molto forti ci sono periodi in cui
Per esempio appunto nel periodo della crisi economica in Occidente ove ovviamente come nota nel periodo della del ma già con l'avvento del nazismo per la guerra di Spagna poi il la la la partecipazione del del unione Sovietica alla vittoria
Contro di di di nazisti e via dicendo ci sono periodi invece in cui questo mito
Scende più o meno vistosamente già di fronte ai conflitti sociali molto feroci degli anni diciotto ventidue e poi con i grandi processi
Poi con il patto Molotov Ribbentrop insomma c'è c'è un andare su e giù di questo di questo mito che poi declinerà durante la guerra fredda questa è stata già accennato poi con il ventesimo congresso che sarà un colpo
Pesantissima l'attrattività mitologica dell'Unione Sovietica
Eccetera eccetera le rivelazioni Arcipelago Gulag e poi la stagione brezneviana e poi appunto quella corda Ceriale dico questo perché
Perché l'andamento ciclico dell'ideologia comunista ne sottolinea la storicità
Perfino il carattere e viene evidenziata insomma
Il fatto che sia un mito tutt'altro inossidabile fuori dal tempo
E dunque finisco
Perché la drastica rimozione dell'ottobre dal piedistallo storico in cui la collocato per esempio recitava prima Alfonso ultimo tra i tanti
Eric o comma perché oggi il triplice ter Reno
Sul quale era emerso che si era diffuso a macchia d'olio questo mito il mito della rivoluzione russa è franato venuto meno appare in grave crisi è franato il disegno imperiale sovietico evidentemente
è venuta meno la Rete dei partiti comunisti
La rete mondiale dei partiti comunisti ed è in crisi strutturale culturale l'Occidente atlantico che di quel mito è stato sempre secondo me il partner lo specchio rovesciato
E la stessa nazione e la stessa idea di di di rivoluzione dice dice Ponts
è stata fagocitata da quella di guerra civile o addirittura da quella di guerra culturale certe volte viene il dubbio che forse antitutto qualche qualche ragione ce l'abbia
Insomma
In un quadro che ormai più o meno gigione ska mente
Siamo usi chiamare di provincializzazione dell'Occidente a me pare che non ci sia troppo da stupirsi se
Dell'ottobre del mille novecentodiciassette in fondo non si parli più
A
Formula
Che fine ha fatto arresti
E adesso la parola
Ringrazio anch'io invito naturalmente all'istruzione facciamo oggi qualche facciamo danni forse
Anche quando il diciassette sembrava il potere di una certa così di una qualche buona salute
Ma anch'io come storico contribuirono al pauroso abbassamento del dibattito insomma gli storici
Essendo legati a una fattualità talvolta molto elementare diciamo così hanno poi difficoltà apportare in alto come quindi deve naturalmente
Certe discussioni
Però forse il Consiglio tra loro funzione seppur così limitata qualche utilità
Allora la mia prima osservazione che chiusi suggerita dal
Dal discorso che ha fatto
Mario Tronti
Che sa con quanta forse per lui inaspettata simpatia gli abbia letto delle risposte ultime
Ma
Allora impresso discorso io sono scusi gli storici in genere sono dei fautori istintivi del realismo politico perché appunto sono legati alla realtà realismo a che fare con
Quindi a me non dispiace sua figlia generale un realistico apprezzamento dell'uso della forza
La rivoluzione in leninismo fu una scusi imminente esercizio di questo uso della forza
Ma c'è una differenza contro l'uso della forza e l'uso della violenza
Che forse diciamo così il realismo politico proprio in base al realismo dovrebbe apprezzare
L'ENI sola forza e immediatamente dopo sole violenza la violenza una particolare accezione di violenza che la storia del Novecento messo a fuoco cioè come violenza sterminate sionista
Ci fu una susseguirsi cominciare dall'azione della circa della polizia politica appunto una violentissima azione sterminati sinistra
Nei confronti per esempio dei contadini verso i quali sono cose che storiografia
Qui raffigurata
Cassazione sullo storico ingresso via di rappresentanza calma studioso così imminente come forse può confermare una violenza simile a sinistra usata con i gas lacrimogeni contro le popolazioni contadine
I bombardamenti aerei usati contro la pulizia dei conti e non così bianchi
Fucilazione gli ostaggi nell'ordine di cinquecento ostaggi per un bolscevico ucciso questo immenso per la forza
C'è un'altra cosa è un'altra cosa con la quale chiusi il realismo di fare i conti tutto il nome di che cosa della durata perdurante nel giugno
Ma una durata che è costretto a servirsi della violenza sterminate sionista
Che cosa appurare cosa produce
Che diciamo così germi patogeni introduce nello sviluppo del processo questo è così Protti un apprezzamento di realistico io penso dovrebbe fare i conti e invece mi sembra che c'è un generico apprezzamento del realismo
Il realismo mi conduce a un'altra Ciofi eredità o punto fondamentale che io vedo più leggo nella Rivoluzione d'ottobre produzione d'ottobre è stata una
Gigantesca affermazione del ruolo della personalità giusto
Senza la personalità di Lerner buono situazione non ci sarebbe e di una assoluta smentita del fatto che appunto
Ci siano forze storiche Bazzano che imprimono in modo decisivo il loro l'impronta al di là appunto della personalità
Se lo non ci fossero state delle personalità storiche del Novecento il mi fa pensare al fatto che proprio nella misura in cui la storia del Novecento di ventuno storie di Massenet
è una storia di ideologia e di una storia di miti e quindi una storia in cui la politica acquista una centralità del tutto inedita proprio in questa misura misura tutte queste cose la personalità conta moltissimo
Conosco conta e decide decide l'uomo fa la differenza e fra questi cosa sarebbe stato storie Innocenzo senza personalità statali dilemmi di Churchill
Dico la cosa interessante
E che sono più diciamo così l'aspetto con la la dimensione culturale conservatrice e quella rivoluzionaria che producono personalità i novecento ventitré sia della democrazia figlio l'uomo con la tentazione dell'umanitarismo così non produce mai personalità sono produce la grande personalità che imprime il sigillo della decisione Cruciani che dice appunto
Si fa così e impone anche con l'uso della forza magari non delle violenze rispetto un'altra cosa ecco la rivoluzione russa è stata una grande palestra di personalità
Un'occasione delle merci e delle persone
è stata anche c'è un siccome ricordato qualcuno mi pare Piaggio Giovanni
L'ultimo canto del cigno dell'euro centrismo
Quando ancora non si vede accanto a quel singolare personaggio tv King John un si chiama così mi pare i ritratti di Marx ed Engels dei ritratti di europei di grandi pensatori europei sia pure un po'cinesi Zhang concorrente Rizzati così
Viene da pensare appunto che quale altro in quale altro c'è un sì appunto contesto possibile il riconoscimento un tributo indiretto diciamo così della storia culturale dell'euro
è stato
L'ultimo atto del diciamo sì il canto del cigno dello scientismo anche perché ha fornito ideologia di emancipazione al mondo a frasi antico
Finché c'è stato lui ecco comunismo sovietico
I movimenti di liberazione antimperialiste anticolonialisti dei due continenti
Si sono fatti forza di quell'ideologia in fondo il comunismo sovietico avuto la stessa funzione che l'ideologia liberale nazionale ha avuto nell'ottocento per i popoli europei così come quell'ideologia no
Controlli il condusse alla alle famiglie lotta di liberazione nazionale la formazione degli Stati nazionali Germania Italia così accade in quella
In quella situazione nel così per la situazione del Novecento per i popoli afroasiatici
Ma
Dammi verrebbe da rispondere ad altre attraverso obiezioni insomma
Alle cose che ha detto
Che ha detto Mario Tronti perché sono cose poiché vanno appunto al cuore di tutto quel sistema un po'mitologico di cui parlava anche Paolo mattina concede l'azzardo di uscito riuscito che cosa li cito ecco zar riuscito prende il potere ma poi dopo settant'anni finito tutto in un battibaleno
Ci hanno provato insomma io sono colpito dal fatto che dopo settanta anni di
Sta per mentre abbiamo passato anni ricordare discussione sul servizio sezioni sovietica bucare il più pesce Ski
Il ventotto la svolta la contro svolta i piani quinquennali così
In un né in nessun negozio esiste neanche un cacciavite fabbricati in Unione Sovietica cioè questi non sono lì non si la Russia ancora
Dopo venticinque anni infine il comunismo dopo settanta anni di comunismo
E nelle stesse condizioni economiche dell'Arabia Saudita
Cioè se non si corre allargarsi al petrolio la Russia e attento non esiste non non riescono a fare nulla
Cioè punto sono un paese di economia appunto come il occupa come cioè disse lui che che cosa è riuscita a questa gigantesca scommessa sulla maternità rettificazione trascorre il tutto quello che sappiamo insomma appunto
Non riescono a fare nulla
Non producono una è profumato mobile non producono un televisore un proprio niente non sa non so e la e la Russia il comunismo e il problema del comunismo che si è
Io penso che una però sull'eredità del diciassette importante sia il fatto che il diciassette
Quella roba lì centralizzate a ratificato la divisione dell'Europa ha consolidato l'edizione europea in un'Europa occidentale Europa orientale
Il nei Paesi dell'Europa orientale rimasto cinesi
Un retaggio nazionalista anti democratico che si deve fatto appunto che
Che c'è stato il comunismo
Il distacco sporco naturalmente sale sia se con però quel distacco si stanno progressivamente avvicinando sarà presentato l'immagine ne abbiamo della Russia zarista e un'immagine falsa tutta fabbricata dal se se tante Nale propaganda bolscevica che lo dipingeva con Paesi del di della repressione era un paese dove c'era un forte ritardo depressione naturalmente in in imparagonabile a quello che ci sarebbe stato dopo dove c'era una fortissima attività intellettuale una vivacissima vita intellettuale che poi fu rapidamente spento proprio grazie al comunismo è un Paese dove cominciato a sorgere dei Nuclei Industriali
Non so se sarebbero riusciti mai produce un cacciavite da tende a Napoli Perozzo forse sì era un paese con una cultura fornitissima solidissima la Russia in una grande esportatrice di grano grazie al comunismo non è poi neanche quello non è più neanche quello
A che cosa è riuscito questo durare questo appunto dallo sterminato sionismo che cosa cosa lasciato a ridursi in fondo
Perché russi dovrebbero essere i primi a sia a porsi questo
Io credo mi avvio fa ancora cinque minuti
E
Credo che
Traduzione russa assegnato segna una fine segna la fine di quella antica idea
Capuzzo al suo culmine nell'Ottocento
Per cui come dire
Il problema della modernità consisteva nel immaginare incongruo ordine sociale un ordine sociale adatto in cui fosse anche risolto il problema
Del della soggettività
In cui somma c'era l'idea che la società che bisognava il punto fondamentale da costruire l'ordine sociale che poi potesse produrre un un individuo socialmente libero socialmente
Degno di di se stesso quest'idea ci su questi idea il il comunismo sovietico e e e fa il insomma
Perché chiusi si è dimostrata falsa questi beni
Il comunismo
Fallito appunto qui si vede quello che sto per chiudere la pochezza del del linguaggio storico rispetto a quello che invece potrebbe essere argomentazioni tipo filosofico mi sembra insomma che quello che veramente ha rappresentato lo scoglio su cui è nostra Cancun quell'esperimento è stato così il non tener conto della soggettività
E la soggettività rappresenta diciamo sì
Cosa che invece appunto il capitalismo democratico è riuscita a combinare un ordine sociale con uno sviluppo della soggettività che si dimostrata così congrua che ha accettato che ha
Accanto avuto una capacità di integrarsi dunque l'ordine sociale invece la soggettività libere non è mai stata capace non ha mai avuto la possibilità di accettare
In ordine sociali quell'ordine sociale era calato dall'alto desunto da da un'idea
So appunto a me sembra che ci si è registrato un corto circuito dell'idea che l'uomo dell'uomo nuovo perpetuo che l'ordine sociale nuovo produce con un po'non esiste questa invece l'uomo nuovo esiste esistere vuoto una soggettività che si costruisce per Bari Tarantini ma che trova sempre un fondo che irriducibile al sociale netti invece quest'uomo nuove dovrà essere tutto assorbito il prodotto dal dal socio e un'ultima osservazione soltanto così protetto bilancio Giovanni fatto che il marxismo Max connazionali tardato questa ha lasciato alla storia questo semi che il seme della libertà sostanziale
Allora io penso che qui però forse noi dobbiamo avere il coraggio di bloccare il soggetto storico che e sempre meno chiusi facilmente evocato nei discorsi degli storici e cioè che il cristianesimo
Io penso che sia stato il cristianesimo che con la sua fortissimo sostanziali nessuno
Cristianesimo è una religione chiusi di un feroce sostanze lirismo
E se scrisse mesi Nokia lasciato il semi appunto di questo questo retaggio di questo mito di queste vocazione appunto alla sostanza adatta promuovere cosa che mi nelle pagine mangia litigi continui insomma rompere il forno la formalità il formalismo e e invece andare alla sostanza dalla sosta questo credo che forse veniva
Marx anche dal dalla Bibbia insomma grazie
La parola allora
Ma grazie per l'invito per l'occasione per
E certamente complessa difficile da da come dire da da verificare nel senso che
L'argomento è talmente ampio attualmente dentro senso comune delle nostre conoscenze stasera abbiamo anche visto con gli interventi che tutto sommato e anche ancora controverso per quali sono praticabili di atteggiamenti che possono essersi Frezza
Che entrare nel merito o della storia dalla vicenda rivoluzionaria come è stato fatto da pronti oppure nella un giudizio sul sull'esperimento
Un che in qualche modo rimanga però all'interno di una visione di lungo periodo o comunque anche di una visione che in qualche modo cerca di di fare i conti con col col suo passato con l'antecedente
E molto complicato per chi fa più o meno professione di storico e quindi è stato detto pure da adesso da Galli della Loggia sta attento agli aspetti come dire
Reali
Però qualcuno mi pare che Provenzano inizia ha ricordato che
Attualmente la Russia di Putin non ha inteso
Celebrare questo evento naturalmente sono aperti alle linee interpretative
Però ha riportato il tema sul presente ha riportato il tema cioè sulla questione diciamo della realtà odierna
Degli ex Paesi diciamo socialismo reale e si potrebbe allargare per certi versi il discorso anche se la storia diversa quelli dell'Europa orientale che ricordiamolo sono entrati dopo il mille novecentottantanove e qualche anno dopo
Nelle nella nell'edificio unitario comunitario
Perché dico questo dico questo perché in realtà qualunque valutazione
Della lunga eredità va fatta la luce di un presente che è molto complicato
E non è solo il presente delle rovine che tutto sommato sono passati diciamo venti venticinque anni oramai sono lì sono state ricostruite in certo modo sono state rimosse le cose precedenti e difficile far capire un giovane che oggi ha vent'anni
Di che stiamo parlando evocando le grandi personalità che sono state messe in campo viene in estate non è stato nominato questa interessante
Ma soprattutto Lenin e perché è stato l'elemento motore di partenza cioè voglio dire che il la questione che oggi in qualche modo per esempio il l'osservatore comune ha davanti a sé
Ma che ne facciamo di questa ex Unione Sovietica attenzione non in termini di geopolitica magari facciamo in termini di conoscenza
E molto più urgente calzante che ne facciamo nell'Europa orientale Galli della Loggia ha detto c'è stata una frattura lunga antica ma io non è che sono poi così convinto che in realtà questi Paesi ricordiamo che sono stati nell'impero asburgico una buona parte in qualche modo fossero così lontane da noi nel mille novecentonovantadue
Tre anni dopo il mille sempre novecentottantanove lo storico per me autorevole Toni hard scrisse un articolo dicendo il ritorno della luogo mentale e poneva alcune questioni storiografiche di rilievo nel senso dimostrava che la Cosima rottura la frattura era stata in qualche modo consumata
Però ricordava anche come questa frattura prima di questa fratture legami fossero forti e non è che ci vuole molto a ricordare chi ha una certa età che la letteratura diciamo di questi Paesi tradotto naturalmente perché il problema della lingua molto importante in questo discorso
Costruiva anche praticamente oltre che ai che i romanzi diciamo del dell'ottocento e del novecento la come dire l'elemento formativo anche dei giovani che si venivano formati i ragazzi della via Paolo può sembrare una sciocchezza
Che qualcosa che nessuno più sa che cos'è ma praticamente un che è una è i ragazzi ad aria Palazzon ungheresi per esempio guarda un po'è nello stesso tempo durante il fascismo
Budapest era la città praticamente di riferimento delle storie vivaci allegre di un'Italia che non poteva esser non poteva presentarsi direttamente che vogliono voglio dire che allora il problema oggi di una lettura che naturalmente nel caso mio lascia alle spalle il giudizio sull'esperimento
Vorrei ricordare Rita Di Leo che ha scritto un libro che nel titolo diciamo è molto efficace l'esperimento profano
Poi possiamo essere d'accordo sui contenuti Marida mettere in campo una cosa molto importante di a carattere sociologico sull'analisi della classe dirigente delle sue classi dirigenti nella storia dell'Unione Sovietica
Quindi diciamo lasciamo stare l'esperimento mandiamo a capire come in qualche modo dentro questo esperimento si è dipanato
Un processo molto complicato Salsedo puro è stato ricordato di incontro scontro ma anche se viene apparato qualche cosa che in realtà ammetteva l'integrazione e la metteva per un motivo per motivi oggettivi la metteva perché sostanzialmente si viveva nello stesso è poco nello stesso tempo storico
Certo se noi ci fermiamo sull'elemento storico politico ideologico i fatti sono questi quelli che avete ascoltato e non ci aggiunge non c'è da aggiungere altro il fallimento la contrapposizione quindi la guerra fredda
Però se andiamo a vedere come qualcuno ha tentato di fare come secondo me pure si dovrebbe continuare a fare forme di comparazione
E un capitolo e l'economia
L'economia non nel senso che praticamente siamo tutti nel ciclo economico e non è che l'Unione Sovietica non c'era nel nel del trenta nel trenta o non c'era nel ventidue nel venduto ricordiamo c'è stato una crisi del ventuno importantissimo proprio quando l'esperimento stava avviandosi
Ma soprattutto nelle forme del modello di produzione
Cioè voi direte ma qua stiamo parlando di un'altra cosa e perché lì non c'è il profitto e sapete benissimo del sistema produttivo sovietico
Eh già però gli storici dell'impresa alcuni autorevoli uscito un libro pochi anni di Franca motore Condi poi è stato tradotto anche in inglese
Ci dicono ma stiamo attenti prima della rivoluzione esistevano i i grandi cartelli che la il sistema solo il sistema zarista aveva fatti
E per un venti anni venti si continua tutto sommato e questo che cosa significa significa che vasche la forma fabbrica la forma impresa che il soggetto uno dei soggetti io sono uno storico economico lo sono stato mi uno dei soggetti decisivi della storia del Novecento
Beh questa forma praticamente aveva elementi di continuità tecnologica perché quando Poggibonsi costruisce si fa quel la destinazione dei pezzi certo erano condannati alla erano condannati alla a finire sul lungo periodo si però hanno sostenuto anche la seconda guerra mondiale queste fabbriche in qualche modo con i sistemi lo hanno fatta alla luce di modalità tecnica etniche di carattere dico che era un uguale sia a Baltimora che nelle città
Non scordiamo che la FIAT ad ammettere una fabbrica di automobili in Unione sovietica e lo fa praticamente sulla possibilità di poterlo fare sulla base almeno gli elementi tecnologici
Questo in qualche modo è un aspetto su cui lavorare ma poi ci sono altre questioni molto complicato da un punto di vista di di e non ha poi specializzazioni specifiche ma che oggi diventano decisive
è la questione dell'immaginario la questione del marginale a cui è stata molto analizzata con con molta precisione il mito
Ma suggestione la forza del potere che in qualche modo con suggestione e condizione e dall'orientamento
Però oggi questo problema dell'eredità ho questo problema dell'influenza lo è stato detto mi pare corretto adesso Paolo Magri la forza dei partiti comunisti la forza praticamente dell'espansione all'estero la capacità c'è anche non soltanto una una come dire una influenza diretta c'è un'influenza indiretta che in qualche modo entra nelle teste degli europei tra le due guerre per esempio potremmo dire anche dopo e mi spiego lavoro del comunismo beh senza lavoro del comunismo nelle masse europee
Il discorso della dialettica tra democratici nazisti e compagnia bella non si sarebbe potuto costruire mi spiego era la paura del comunismo che bloccava le classi dirigenti inglesi e francesi intervenire in Spagna
Perché a un certo punto loro l'abbandonarono praticamente alle ai nazisti è a e al partito fascista che sostanzialmente intervenne furono i volontari a scendere in campo e la battaglia fu persa perché tutto sommato questa paura del comunismo veniva essere sfruttati in vari modi quindi io lo metterei come elemento non positivo ma con un elemento da da verificare di un'eredità che veramente è stata dentro alcune diciamo della storia del Novecento
Qualcosa in più poi potrebbe dirci se ci riusciamo davvero classificazioni o delle o dagli scenari scusate un po'generici di dire ansia paura immaginario beh qualche sociologo
E qualche storico non italiano per la verità questi aspetti vanno analizzate più da vicino parlo di bordi
Parlo di Cristo Charles che ha scritto un volume molto importante non tradotto sugli imperi tra le due guerre e analizza perché per esempio gli europei vanno a morire nella B meno secondo guerra mondiale
Senza battere ciglio perché si era costruito un meccanismo diciamo di condizionamenti psicologici che vengono fuori proprio dalla sociologia di Borghi che c'hanno media e che danno conto abbastanza bene di queste vostra domanda è tutto ciò può essere trasferito ad una rilettura o tutto ciò può essere rimesso in campo in un'analisi scena dalle questioni di carattere ideologico
Cioè restituire la storia dell'Unione Sovietica ex e restituire praticamente la storia dell'Europa orientale
Ad una lettura che riguardi il tessuto sociale il tessuto economico il tessuto culturale gli immaginari come se a un certo punto praticamente non è che quello che ci sia stato non non non è strano insistito ma come se a un certo punto
Quello che ci sia stato e decisivo ma non è l'unica cosa di cui tener conto io non Lola preparazione nella conoscenza bibliografica di quello che è stato scritto e probabilmente su questo
è stato scritto anche parecchio e certamente il tema della modernizzazione nel secondo dopoguerra è un campo di attenzione molto importante
Perché lì a un certo punto le aspettative di benessere che l'Occidente sta portata avanti con l'impero irresistibile come dice Vittorio De Grazia in una maniera assolutamente come dire vincente beh dall'altra parte però le aspettative pur ci sono
I governi dell'Est debbono tenerne conto di cambiare il ritmo non ci riesco ma ne debbono tener conto che è una questione anche psicologica
Questo aiuterebbe anche a spiegare e cosa non le affinità ma quello che dicevo il tempo comune
Di un tempo storico che si vive praticamente perché siamo nel Novecento e perché siamo in un Novecento in cui non esistono solo la Shoah di dittature i totanetti Alis
Esistono
Il fordismo il sistema impresa che non e che il soggetto storico esistono le le storie collettive degli immaginari e nella categoria di masse giustamente è stato detto io ne sono assolutamente convinto che dopo la prima guerra non
Viale scendono in campo e debbono essere governate però vanno bene analizzate con categorie analitiche precise e vanno in qualche modo fatte ieri cedente qualcuno c'è riuscito di storia sociale ed è una storia sociale che secondo me per essere dimessa in campo anche per l'oggetto Europa orientale e anche del progetto cioè se noi oggi abbiamo la necessità di celebrare o di commentare lascialo stavano cerebrale di commentare un evento che lo sappiamo
Io vorrei ricordare soprattutto non solo è stato ricordato la la Cina ma l'America del Sud come facciamo a rileggere quello che è successo nell'America del Sud senza mi pare che proprio Nestola avevano già parlato recentemente alate ma da una televisione di del Che Guevara Bema libro possiamo in una in un in suggestioni in in storie che in qualche modo diciamo hanno premiato il Novecento quindi su questo non c'è dubbio
Ma al di là di questo oggi il problema di fare i conti noi come europei occidentali io mi limito a questo perché poi per il resto è stato detto mi pare erano altri
L'Europa è diventata dico una cosa e Biagio De Giovanni l'aveva posto come problema primi nove non mille novecentottantanove però insegna ancora Storia dell'Europa contemporanea e credo che delimitando a questo aspetto il problema di un interpretazione del rapporto tra est e ovest Pasquato anche perché e qui uscendo sul piano tecnico
C'è una scuola specialistica fortissima nel nostro paese e anche in altri paesi cioè gli storici e i loro orientale hanno esponenti e quindi abbiamo in particolare uno Carla contributi molto forti
Con le loro conoscenze linguistiche e che però contributive se non sono tradotti diciamo oppure praticamente se non sono in qualche modo controllati nel senso che nessuno di noi parlo per primo ma credo che la la le lingue fanno parte già scarsa il nostro bagaglio comunque le lingue orientali sono difficili rimangono un po'a parte rimangono come dire staccate da questa da questa storia altra credo che questa occasione dove citarsi dovrebbe darci la spinta per prendere coscienza come diceva nel novantadue Young
Che si è tornata deve tornare
Su questo non mi trovo molto d'accordo quel mesto Galli della Loggia non possiamo dare per scontato che questa separazione c'è per i motivi che ho Luís ai lustra nel senso che ritardo e tutto ciò e anche i motivi oggettivi strutturali della distanza tra questi Paesi istanza politica distanza culturale istanza economica ma detto questo ricordiamoci che abbiamo non so quanti sono otto Paesi nell'Unione Europea questi otto Paesi praticamente ci stanno bloccando anzi tra l'altro la costruzione del percorso europeo
E dobbiamo dovremmo saperne un po'di più
Cinquanta sessanta settanta anni fa si sapeva di più di questi Paesi quando si parlava di Ungheria di Polonia le élite culturali italiane e non in grado di capire che si stava dicendo
Oggi sono state rimosse
Credo che un compito della storiografia sia quella di porre una questione dal nostro punto di vista non certo quello di specialistiche il loro lavoro l'hanno fatto ma che magari spesso non è nemmeno entrato nei circoli della formazione e della comunicazione in maniera adeguate a beh io mi fermo forse ho fatto più presto del previsto ma credo che
Ecco
Sarà
Sì sul tema cruciale
Novecento
Rispetto al quale tra gli storici
E condivisa la convinzione che
Che la guerra quella di cui parlava Gino a cui tutti hanno fatto riferimento
Costituisca il motivo principale dello scoppio della Rivoluzione di febbraio
E la presa del potere da parte dei bolscevichi nell'ottobre successivo
Anche se non è mai possibile isolare una causa unica inerenti
Di tale portata insomma è incontrovertibile che la guerra abbiamo svolto nella nella rivoluzione russa un ruolo da da protagonista senza la guerra
Nessuna caduta della monarchia nel presa del potere da parte di una minoranza sarebbero stati possibili
Così come senza la determinazione di Lemine non ci sarebbe stato lo diceva pronti alcun ottobre
Comunque corso full ottobre il diciassette fu un colpo di mano bolscevico
Ho una insurrezione voluta dalle masse
Diciamo diversamente conquistarono
Il potere i bolscevichi
Perché ruppero un equilibrio di legalità che per quanto precario aveva retto fin dal febbraio
O perché la politica formulata dall'ENI in in aprile sviluppata
Dagli eventi nei mesi successivi venisse alla testa di un movimento popolare
Queste mi paiono le due diverse narrazioni del diciassette che si confrontano da tempo
Ora io credo che
Che l'ottobre sia stato un colpo di mano bolscevico
Anche se non va dimenticato
Che proprio l'autorità dello Stato in quell'ottobre era crollato o scomparso
E i bolscevichi approfittarono del vuoto di potere per conquistare il Palazzo d'inverno
Certo
I motivi del successo dei bolscevichi ha ragione Tremonti tra inutili l'insuccesso
C'è la determinazione di lente
La determinazione soprattutto sulla questione rimasta irrisolta tra febbraio ottobre la continuazione o meno della guerra
I bolscevichi furono l'unica forza che
Rimase coerentemente ancorata al rifiuto della guerra
E finsero probabilmente
Perché su questo punto
Rimasero
Coerentemente si
Cosa accade dopo l'ottobre
Nei tre mesi successivi all'ottobre il potere bolscevico condurrà dallo smantellamento delle istituzioni nate dalla rivoluzione di febbraio
Rivoluzione che aveva portato
Non lo si dimentichi per la prima volta nella storia della Russia una ventata di libertà
Libertà di parola di stampa di associazione
Il potere bolscevico proibita la stampa di opposizione
Introdurrà alla categoria del nemico del popolo
Costituita
L'accetta
Il due settembre del DC otto sarà promulga invierà il decreto sul terrore rosso
Infine si giungerà alla soppressione dell'Assemblea Costituente eletta nel novembre diciotto con il voto del settanta per cento degli aventi diritto
La soppressione della prima istituzione della Russia legittimata da un voto popolare
Questo sarà il punto di non ritorno
Sconfitto nelle urne
Il partito bolscevico
Legni non accetteranno di retrocedere dal potere con questa
E la dissoluzione dell'Assemblea costituente
Chiuderà la partita con la possibilità della democrazia in Russia
Per settanta
E credo che di questo Leni dei bolscevichi porteranno la parte maggiore di responsabilità
Tra il diciassette e il ventuno attraverso include negli anni della guerra civile si costituiranno attorno all'oligarchia del partito all'ENI né ai suoi eredi
Un potere chi non sarà più messo in discussione fin quasi alla fine del secolo
Sarà nel dicembre del novantuno che
Verrà ammainata in una Mosca fredda e indifferente la bandiera rossa
Dal pennone del Cremlino
Sono trascorsi poco più di settant'anni da quel novembre del diciassette in cui bolscevichi avevano conquistato il potere
Un potere questo è il punto che degenerano rapidamente in modo inaudito
C'è un aspetto da non smarrire io credo nella ricostruzione di quella vicenda
La fine della capacità di rappresentanza dei soviet
L'esclusivo primato del partito il dispotismo di una burocrazia autocratica avevano radici che trovavano già nelle scelte di Leni
La loro genesi
E la loro spiegazione
Pronti ne ha parlato con parole sempre affascinanti ma
Ecco perché il ritorno all'ENI Nismo come via d'uscita dalle crisi del sistema
Non avrebbe potuto sortire alcun effetto
Lo annunciò il ritorno al leninismo del cinquantasei Krusciov
Lo proclamò il primo Gorbaciov nell'aria
Nella speranza di individuare una forma di socialismo di nuovo tipo
Tutti in Russia nel corso dei decenni successivi al diciassette si proclamavano allievi di Leni
Sensi nomi e fu scriveva il leninismo Stalin scriveva le questioni dell'animismo
Lo erano tutti lo era Crush offrì il cui leninismo non era altro in fondo che lo stalinismo di prima delle
Purghe sanguinarie
La verità
Via
Controversa la verità che Stalin ampliò rigidi nella sua follia repressiva
Un regime essi di cui venne in aveva gettato le fondamenta
Venticinque milioni di persone furono internate durante il periodo staliniano e una gran parte morì di stenti o fu ucciso
Ora riflettendo a cento anni da quel diciassette certa incalzano tanti interrogativi
Prima di tutto come ha potuto avere luogo
Una simile degenerazione degli ideali e dei progetti di di redenzione collettiva proclamati
Nel comunismo
Forse occorre chiedersi se le idee presentate nelle vesti
Sfolgoranti della giustizia del riscatto non finì fossero già intrise di una
Di una furia prevaricatrice di oggi di una pretesa di avere sempre ragione di uno spietato desiderio di trasformare la realtà secondo astratti i modelli ideologici
Ma la vera domanda che credo occorra porsi a cento anni da quella vicenda
E un altro
Fino a che punto la tragicità di condizioni storiche in parte imprevedibili
Il diktat dell'armistizio adibiti Brest-Litovsk
L'asprezza della guerra civile l'assedio delle potenze vincitrici nella prima guerra mondiale le carestie la preparazione al nuovo conflitto
Fino a che punto tutto ciò non giustifica i mezzi adottati
Certo è difficile giudicare questo dramma come del resto tutti i grandi eventi storici a posteriori senza tener conto dei contesti
Ma la domanda resta e accettabile che la volontà di modernizzare dall'alto per costruire il socialismo in un Paese solo la volontà di creare l'uomo nuovo
Debba avere costi intollerabile
E accettabili che intere generazioni siano state sacrificate ad un futuro aleatorio volanti Taris eticamente da preferire
Con il senno di poi si chiede un un filosofo italiano contemporaneo
Con il senno di poi
Non sarebbe stato meglio lasciare decantare la storia
Il riconoscere linea eliminabili vita
Di una quota di ingiustizia e di oppressione nel mondo tentando invece gradualmente di ridurlo forse questo voleva fare la socialdemocrazia tutto sommato
E ci sarebbero state meno
Vittime
Gli storici hanno sviscerato abbastanza in profondità alle caratteristiche del totalitarismo sovietico l'ampiezza della mobilitazione sociale
Entro una cornice di paura di terrore la nascita di un nazionalismo di tipo nuovo
Non hanno spiegato in modo altrettanto chiaro come sia per durata e si sia ampliata l'immagine dell'Unione Sovietica come modello di socialisti
Insomma ciò che non è facile spiegare più che la permanenza al potere dei bolscevichi
E la continuità della identificazione dell'Unione Sovietica con il socialismo la ricorrenti attrazione dell'Unione Sovietica come simbolo di una società più libera più uguale immaginata come futuro dell'umanità e la continuità
Bella idea che il consolidamento del potere sovietico avrebbe costituito alla fine la base
Materiale dello sviluppo verso il socialismo un'idea che permane intatta anche da parte di chi si contrapporrà allo stalinismo trotskisti
Come si spiega
In parte anche per noi che militando nel Partito Comunista Italiano
Nei momenti più terribili manifestiamo dei sistemi Denis dissensi ma ci convincemmo che il futuro avrebbe risolto anche i problemi più gravi
Malgrado le dure repliche della storia
Che avrebbero dovuto rendere chiaro come stavano le cose
è un mistero
Forse perché la storia dell'Unione Sovietica per coloro che avevano fede in essa non era legata a ciò che di fatto si vedeva
Chiedersi perché le persone che vi si recarono non videro come stavano le cose significa forse non capire il punto più importante perché il tipo di verità
Che un comunista
Anche del PC cercava non era verificabile in base ai fatti contemporanei
Ma lo era soltanto in riferimento agli esiti futuri
C'è una poesia però alcuni detestabile di Brecht dedicata a coloro che verranno
Che contiene questo punto di vista
Noi che abbiamo voluto apprestare in terreno la gentilezza
Noi non si poteva essere genti ma voi quando sarà venuto allora pensate a noi con indulgenza
In poche parole per giustificare i i crimini del presente dobbiamo tenere lo sguardo puntato sui vantaggi futuri
Del futuro
Un futuro che non giungerà come
Abbiamo visto
Perché nessuna provvidenza nette ideologia dello progresso lo garantita
La verità lo ha scritto un giovane studioso
Non c'è alcuna onda verde nella storia ma una successione di introduci da attraversare
E la strada per arrivare a destinazione piena di curve e lavori in corso
Anche il Partito Comunista Italiano
Vide tardi come stavano le cose
Lo stesso tentativo di Gorbaciov fa la fine degli anni Ottanta alimento tra di noi l'illusione che potesse prendere corpo una sinistra comunista rinnovata
Una versione democratica del progetto comunista che avrebbe consentito di mantenere una distinzione rispetto alla socialdemocrazia
E la perestrojka fu intesa come la dimostrazione che il sistema sovietico fosse riformabile
Ecco perché non si avvertì che il muro stava crollando
E viene da chiedersi come sia stato possibile negare così a lungo la natura totalitaria del comunismo
E del regime sovietico
Responsabilità di di di chi quel mito
Di tipo il mito aveva diffuso di chi dopo il ventesimo congresso Ungheria la Cecoslovacchia ancora fino agli anni Settanta definì il sistema
Un sovietico un regime socialista contratti illiberali ma la mia convinzione che la dei la responsabilità Maggiore insomma food della generazione dell'immediato dopoguerra cui io appartengo
Che malgrado avesse vent'anni nel sessantotto e sapesse come stavano le cose che quel regime non aveva fornito né libertà né benessere
Sì innamorò della rivoluzione culturale cinese guardo
Come prospettiva il futuro ai socialisti mi esotici alla Fidel Castro
Si rifiutò di capire come stavano le cose
Anch'esso offuscata da dagli ultimi raggi dell'ideologia che tramonta
Ho concluso le ragioni della sinistra io credo a cent'anni dall'ottobre non sono scomparsi
Ma occorre percorrere nuove strade
Non si può riguadagnare una identità che si è venuta logorando
Occorre orientarsi in un mondo complesso imprevedibile straordinario il mondo in cui ci tocca vivere e questo credo sia la sfida per tutti coloro che hanno a cuore le sorti del del progresso e dello sviluppo
Dell'umanità
Intende dire qualcosa spetta al momento
Posso vedere qualcosa no
Vogliamo proseguire saranno momentaneo tre vogliamo proseguire oppure possiamo con sé
Mario
Pensate di aggiungere qualcosa
Silvio e magari si
No no
No
Viaggiare Caro domani
Però
No
Del due due o tre cose brevissime
Il il il problema della De Rita nel mio centodiciassette in chiave libertà sostanziale
Capisco molto punto di vista inviato Giovanni e in un certo senso c'è un nesso anche con quanto diceva Mario Tronti
Il punto dal punto di vista di uno storico anch'io devo fare contenuti un atto di rivendicazione professionale però è difficile mettere insieme queste cosa problematica diciamo commenta dico così
Il punto di questo punto di vista con il fatto che
Il comunismo ha distrutto questi benemeriti libertà sostanziale cioè c'è c'è stata un'opera di distruzione diciamo prima padrone comunismo sovietico in quello europea poi sulla Cina previa imparo qualcosa da dire
Però ecco non riesco bene a mettere insieme questi due questi due elementi mi mi limito a a
Come devo dire rinunciare non c'è problema a me pare che la pars destruens diciamo della rivoluzione comunista del ventesimo secolo sia quella prevalente
E questo riguarda anche eguale a tante cose riguarda l'idea della politica come trasformazione idea della soggettività come
L'idea di della rivoluzione contro i capitali Grasshoppers che secondo me mi permetto molto modestamente di dire Gramsci nei Quaderni del carcere lo dice presto la riproduzione la la parabola che sia il campo di possibilità che si apre con l'idea della soggettività che emerge la rivoluzione contro il capitale nei Quaderni del carcere si chiude non c'è più in questo campo l'impossibilità per va be diciamo però questore l'osservazione
Molto così
Improvvisata
Mi mi piace molto l'idea di di Paolo Macry del rovesciamento di Fiore cioè non è che viene comunista a proteggere il comunismo reale tra l'altro nel ma il contrario a credo che sia molto costoso storica questa idea tra l'altro molto presente nella memoria di Kosovo secondo me sono un documento molto interessante a questo punto di vista ora lui diceva negli anni già negli anni Settanta infatti è per noi l'Unione Sovietica che cos'era era un contrappeso geopolitico agli Stati Uniti e siccome odiavano gli Stati Uniti ci andava bene diciamo confessa però non era diciamo socialismo eccetera
Questo però oggi forse porta un interrogativo su quando alcune finisce il mito sovietico e comunista io sempre un senso di insoddisfazione quando parliamo di unione Sovietica nel in chiave di mitologie di miti non perché non sia vero tutto quello che tu hai detto la macchina di propaganda capacità formidabile ricreazione
Del mito tra l'altro attraverso anche delle forme di illusi diritti lusinga di via tra di capacità di costruire diciamo delle e non è sola o con l'inganno degli intellettuali armata capacità di dell'apparato staliniano soprattutto di
Però eccome se no
Anche qui perché insoddisfazione perché come se noi applicassimo volessimo applicare Unione Sovietica al comunismo una categoria specifica che poi richiamo ad altre realtà storica del ventesimo secolo
Cioè perché al comunismo questa la questione che mi pongo insieme al tema del mito della nelle narrazioni metto storiche eccetera non possiamo applicare e categorie weberiana diciamo di legittimità autori e autorità
Secondo me questo problema Giordano può
Perché altrimenti riduciamo tutto al fatto che da una parte c'è una costruzione tutta immaginaria e a cui corrisponde una realtà che completamente diversa ma le cose sono un po'più complicate di così
Perché il comunismo poi ha avuto delle degli effetti reali nel secolo la modernizzazione staliniana resta un'orgia di violenza diceva anche Galli della Loggia
Dicevo hanno costruito niente sì giudice adesso punti sapete che ha ha inaugurato un monumento kalashnikov che forse diciamo feci parte sorpresi insomma questi hanno costruito i carri armati no e hanno Stalin dopo la seconda guerra mondiale era apprezzato anche da Churchill eclatanti anticomunisti che erano disposti a dimenticarsi del fatto che sterminato i contadini in ragione del fatto che la sua modernizzazione aveva
Aveva distrutto il nazismo
Infine l'ultima cosa che vorrei dire questa
Io ho cercato di farlo sono cose che conosco poco però quando noi parliamo di eredità del comunismo il cercare di fare entrare dal punto di vista non narrativo ma categoriale la Cina in questo campo di riflessione è importante
Perché guardate che
Il
I Mao Tze Dong ha sterminato numero di contadini molto superiore a quello che sta però la Cina non ha fatto la fine almeno per ora sappia non ha fatto la fine del suo Rieti quindi questo rapporto tra
La la tendenza stermina attrice dei dei bolscevichi ovvero di stare poi dobbiamo discutere se erano già sterminatori quando sono arrivati al potere oppure c'erano anche a altri sterminatori in circolazione durante la prima guerra mondiale comincerei generali che mandavano i soldati a morire
Per conquistare i cinquecento metri riserve
Diciamo però però questo non non c'è non molti storici no pensa che ci fosse un'interazione esterni attrice del bolscevismo nel diciotto certamente dicendo nei nello stand durante gli anni degli anni Venti ma a prescindere dal ministro il l'esperienza cinese ci porta ridimensionare questo elemento come devo dire di impossibilità
Che un sistema totalitario sia in grado di costituire qualche incontro di solido e duraturo nella storia la Cina è pericoloso diciamo inquietante perché sta distruggendo il nesso tra prosperità e democrazia mi si è abbassata ricostruzione occidentale dopo la seconda guerra mondiale questo senso diciamo l'eredità del comunismo verità da tenere in grande considerazione scusate se mi sono dilungato
No faccio
Alla fine ho fatto confusione