Le elezioni presidenziali in Kenya. Intervista a Giovanni Carbone

Oggi ventisei ottobre si vota in Kenya Trane attenzione violenze che hanno causato alcuni morti si vota per le elezioni presi l'elezione si era già svolta l'otto agosto scorso era stata annullata a seguito di un ricorso alla corte suprema
E poi la decisione di fare svolge di nuovo le elezioni presidenziali oggi appunto però con la il boicottaggio della opposizione ne parliamo di questo e di altri temi legati più in generale allo stato di salute dei alle democrazia e nel continente africano con il professore Giovanni Carbone docente all'università di Milano ed è responsabile del programma Africa per l'ISPI
Che i diciamo chiudo che anche questa volta il Kenya non ci fa mancare un sorprese al momento elettorale
Ha ha ha una storia di appuntamenti elettorali un po'particolari
E questa volta però caduta che per la prima volta nella storia non del Kenya ma di tutta l'area subsahariana una corte di giustizia annullato il voto di un'elezione presidenziale questo per valide ragioni procedurali probabilmente corre è stato deciso di ripetere il voto e quindi quello di oggi è la ripetizione di un voto che il presidente in carica Kenyatta all'IVA apparentemente ci ha ridotto in agosto
L'opposizione però invitato a boicottare questa ripetizione del voto per le elezioni presidenziali questo è il punto cruciale la commenta in qualche modo della Corte Suprema c'è quella di voler fra portare la democrazia in Kenya
Pretendendo che il processo elettorale fosse a diciamo più corretto agli quando si poté verificato in agosto e quindi ritengo l'elezione per questo
A non sembra andare in porto
Perché perché l'opposizione ha deciso di boicottare il voto e quindi questa seconda tornata elettorale si è tenuto in un clima particolarmente teso e probabilmente lo sapremo poi quei risultati con un'accusa alle urne molto inferiore a quello di agosto
Che precedenti ci sono nella storia recente del Kenya
A impieghi precedenti del Kenya sono una serie di alti e bassi elettorali al anzitutto collochiamolo nel contesto africano più in generale all'Africa subsahariana abbracciati le le elezioni multipartitiche così come le conosciamo nel corso degli anni Novanta lo fa anche il Kenya abbandonando sistema a partito unico ed allora ci son tenute sei elezioni successione Regolamento di quattro cinque anni
Le prime due andarono male è perché è controllata tal dall'ex partito unico poi accampando molto bene perché fu l'opposizione per la prima volta arriva il Governo sconfiggendo
Il governo in carica attraverso il voto
Poi ci fu la drammatica elezione del utile pecca più violenta afferenti schemi e poi di nuove invece una discreta elezione cinque anni dopo e ancora queste invece che poteva essere a un passaggio avanti ulteriore coinvolgimento dell'autorità giudiziaria invece probabilmente
Resterà la storia come un passo indietro lei come giudica lo stato di salute della democrazia nel continente africano
In questo periodo
Direi che la regione subsahariana OLAF che nel suo compagno ci ha abituati agli alti e bassi per certi aspetti analoghi a quelli del del Kenya
A a me piace riassumere con l'idea di tue passi avanti e uno indietro perché comunque gradualmente democrazia FIFA partire non dobbiamo mai dimenticarci ogni volta che assistiamo voti che non vanno come dovrebbero andare
Un Paese africani che anche la diamo tanta atto tanta fatica dei paesi occidentali per la a creare i sistemi democratici in cui viviamo e che anche oggi abbiamo difficoltà di mantenimento di queste
Quindi non è ovvio farli funzionare i Paesi africani piano piano stanno facendo i loro progressi ci sta il due mila diciassette si è aperto con la bella storia dei piccolissimo cambia dove un dittatore
Da qui strumento attraverso un voto democratico e con la discreta storia della della Somalia che recita indirettamente ad eleggere un proprio presidente
Poi ci sono state elezioni invece caro confermato in carica quelli che di fatto sono dittatori Paul Kagame in Ruanda e in Angola non dos Santos che è uscito di scena il palo con molti anni non suo successore diciamo da lui indicato
Viceversa nelle prossimo circa interessante lezione liberiana interessante
Anche per gli italiani perché
Candidato il quale ha ricordiamo in tutt'altra vespe in Italia alcuni anni fa
Uno dei sintomi di malessere della democrazia in Africa ma non solo il sicuramente il fatto il tentativo da parte di alcuni presidenti in carica di a bollire il tetto al mandati presidenziali che era un meccanismo di salvaguardia democratica da questo punto di vista lei che opinione se fatto su quanto succede in Africa su questa tendenza
Ieri è accaduto in diversi Paesi che quando si è arrivati chi avvicinati alla al termine del secondo mandato un presidente in carica abbia provato a forzare la Costituzione
Al ottenere un emendamento che gli permettesse di rimanere in carica un terzo mandato
Lì
Sta succedendo di nuovo qualcosa di analogo ad esempio in Uganda dove addirittura non solo il mandato ma all'età limite per un presidente Cunningham sì probabilmente verrà rimossa per permettere agli over Imu sereni di restare al potere quindici solo questo tipo di dinamiche
Mi piace però ricordare anche che sul fronte positivo che alcuni di questi tentativi sono falliti quindi ci sono dei presidenti africani che non sono riusciti a fare questo tipo di emendamento perché ad esempio in Ungheria alcuni anni fa il congresso si oppose
Oppure perché in Burkina Faso a una popolazione a con l'insurrezione di fatture promettere il il presidente dicendo adesso basta
Grazie alle professore Giovanni Carbone docente all'Università di Milano il responsabile del programma Africa presso l'ISPI Istituto di studi politica nazionale di Milano potete ritrovare solo del sito l'intera tutta una serie di pubblicazioni ripetere di approfondimenti su questo tema ISPI on line
Punto detti