"Aziende a rischio e loro delocalizzazione"

Siete d'accordo andiamo
Restano incontrerò
Naturalmente vi voglio ringraziare molto di essere qui
Questo convegno promosso vedervi dai parlamentari vero di di Camera il Senato io sono Anna Maria Procacci
Senatrice verde sano
Qui con me
Alfonso Pecoraro Scanio Massimo Scalia deputati
Vi ringrazio di essere venuti perché questo è per noi un appuntamento molto importante
E sono anche molto lieta che siano qui le diverse componenti interessate al problema delle aziende a rischio
Ma il problema quindi della come governare il rischio industriale al problema della delocalizzazione delle aziende a rischio
Napoli è un simbolo e credo che su questa affermazione
Si ritrovino non soltanto ambientalisti e Verdi ma davvero tutti
Napoli
è il simbolo di un'Italia polveriera
Ci sono diciotto aree calde
A rischio di crisi ambientale molto forte
Sulle quali si deve davvero parlare
Per molti anni le condizioni di vita di centinaia di migliaia di italiani sono state ignorate
Sono state quantomeno sottovalutate
E soltanto negli ultimi tempi c'è stata una Presa di coscienza più forte non soltanto da parte dei mass media ma anche da parte
Dei politici e questo io credo di poterlo dire con cognizione di causa
Essendo stata relatore per la Commissione ambiente del Senato
Della cosiddetta riforma della legge sei preso cioè del DPR del decreto del Presidente della Repubblica centosettantacinque che nato nell'ottantotto avrebbe dovuto governare il rischio industriale
I dati di Napoli
Quelli che emergono dallo studio dalle analisi del ministero dell'ambiente che sono stati elaborati sulla base dei dati forniti dei fabbricanti ci danno uno scenario
Molto preoccupante che quello che noi abbiamo evidenziato con le nostre relazioni con i dati fornitici del ministero dell'ambiente e che abbiamo raccolto nelle cartelle che credo rappresenti inno
Un tentativo di raffigurazione col rischio industriale abbastanza incisivo centosettanta mila persone in questa città sono esposte alle conseguenze di incidenti
Gravi o gravissimi inalare
A fortissima densità abitativa in aree dove sono presenti scuole elementari materne medie
Ignare dunque dove essere come dire vicino di casa di un'azienda a rischio e davvero molto pericoloso e anche passare sul raccordo autostradale sull'autostrada sulla linea ferroviaria perché noi parliamo di zone in cui ben trecentocinquanta trenta ogni giorno effettuano e loro passaggi
Credo che questo sarebbe uno scenario già diversi sufficiente a sottolineare la necessità di lavorare sul problema certo Napoli
Non è una esempio isolato anche se ripeto è un po'il simbolo dell'Italia polveriera perché potrei fare simili a se affermazioni per Porto Marghera per Priolo
Per Ravenna per Falconara per tutte quelle zone
Che oggi vengono in diciamo in prima linea sul problema delle aziende a rischio del problema della sicurezza anche per una
Dura presa di posizione
Dei cittadini o delle associazioni ambientaliste o di lettura degli amministratori locali
Certamente ci sono delle ragioni molto precise
Storiche se vogliamo definirle così di questi scenari italiani che si possono ricondurre a quella fenomeno stretto
Di crescita industriale da una parte di crescita dell'abusivismo edilizio dall'altro che poi hanno portato risultato che noi abbiamo sotto gli occhi
Però io credo che se lo scenario italiano e così particolare anche rispetto a quello di altri Paesi penso che questo sia un motivo in più per affrontare il problema
Un motivo in più per uscire da una situazione di stallo
Che poi nessuno di noi può pensare di poter perpetuare
Anche perché per troppo tempo si è vissuti su una contrapposizione che noi rifiutiamo cioè che ci sia questa opposizione totale questo antagonismo tra i diritti della dell'ambiente e il sistema produttivo tra i diritti
Dei cittadini e i diritti al lavoro ecco noi vogliamo proprio spezzare questa falsa contrapposizione soprattutto in questa regione che paga prezzi così alti alla mancanza di lavoro
Per questo credo che sia importante di oggi siano qui anche i rappresentanti delle associazioni sindacali i fabbricanti il mondo vero ebbe tutti coloro che davvero insieme devono trovare la soluzione di questi problemi
E allora più nello specifico vediamo i nostri obiettivi anche perché credo che dalla ricerca di soluzioni comuni possa venire per questa città soltanto
Bene facciamo insieme questo passo avanti anche se non è facile farlo perché guardate proprio da Napoli può partire la soluzione per il
Risanamento la delocalizzazione scelte concrete per tutte le altre città interessate dal problema
Voi sapete che dal mille novecentottantasette Napoli è stata considerata dichiarata Area
Ad elevato rischio ambientale per sono passati sei anni che cosa è successo in questi sei anni nulla
Eppure
Teoricamente iniziative forti dovevano essere prese addirittura ci sono stati stanziamenti irrilevanti
Per mettere in grado di compiere i primi passi
Per esempio studi
Ma questi settanta prima sessantasette miliardi con due decreti e poi settantotto miliardi nell'ambito del piano triennale noi vorremmo anche sapere
Per questo vogliamo sentire anche la voce dei rappresentanti la Regione come sono stati spesi
Anche alla luce di incidenti recenti come quello di fine dicembre
Che hanno confermato quindi anche la potenzialità del rischio io stessa ho presentato un'interrogazione per chiedere
Al ministro per i rapporti con le regioni al Ministro dell'Ambiente come la regione Campania affronti
Lavori sulla base di quella dichiarazione di aree ad elevato rischio ambientale che è scaduta che è scaduta un anno fa nel febbraio del novantadue e bisogna muoversi perché ci sia un rinnovo perché si possa attingere hanno i finanziamenti però bene impiegati intendiamoci bene impiegati in secondo luogo l'abbiamo voluto questo incontro perché vogliamo che la gente che i cittadini sappiano perché il problema dell'informazione è uno dei problemi più importanti che bisogna affrontare e proprio nella riforma del DPR centosettantacinque della così detta legge sei teso noi abbiamo fatto una proposta molto chiaro che quella delle associazioni ambientaliste cioè di dare la per legge
Alle popolazioni tutte le informazioni su un rischio a cui sono esposte
E ancora questo convegno vuole dare una spinta non dico la spintarella voglio dire proprio una vera autentica spinta al legislatore
Infatti
In Senato nella all'inizio del mese di ottobre è cominciata come vi dicevo poco fa
La riforma del DPR centosettantacinque del la cosiddetta legge sei Rizzo quella che doveva re recepire la direttiva del mille novecentottantadue
Ma perché procedere a una riforma perché la normativa che doveva governare il rischio industriale del nostro Paese è una legge rimasta sulla carta io ho detto a volte sembra fatta apposta perché non funzioni
L'accertamento del rischio le conseguenti misure di sicurezza da adottare sono ancora di là da venire
Perché i dati recenti freschi che ci sono stati forniti
Ci dicono che le istruttorie quindi le procedure a livello centrale
Relative a duecentodieci stabilimenti per settecento otto impianti a più alto rischio risultano dopo più di quattro anni
Risultano iniziare soltanto cinquantaquattro istruttorie relative a duecento impianti e nessuna di queste istruttorie è stata conclusa
In un certo senso io potrei affermare che sotto la SIP per molti aspetti noi ci troviamo ancora nell'Italia dell'incidente di senso nell'Italia del mille novecentosettantasei
Nell'Italia che dette con quella vicenda origine proprio alla direttiva del mille novecento ottantadue
E non è migliore la situazione a livello regionale per le dichiarazioni per gli impianti soggetti a sola dichiarazione pochissime regioni hanno legiferato
La Campania non è tra queste per alcune Regioni non l'abbiamo neppure la mappa del rischio
E la stessa cosa ancora posso ripetermi per quanto riguarda la Campania io accluso alla mia relazione è una
Carta
Della una cartina che rappresenta molto rapidamente
Una situazione recente una raffigurazione delle regioni con gli impianti in quelle che sono bianche voi capite che non c'è nulla di ufficiale
I lavori in Senato procedono in modo molto lento
E questo è per noi una causa di vivissima preoccupazione procedono in modo lento e con dei contrasti ci sono anche delle ragioni come dire operative per questa lentezza vale a dire la normativa e affidata in sede deliberante a due Commissioni che operano congiuntamente quell'ambiente quelle industria indubbiamente hanno anche delle ottiche come dire un po'diverse no
Anche culturalmente il taglio l'impostazione serto non è la spessa
Però ci sono punti su cui legislatori concordano punti su cui invece sono molto lontani nelle loro posizioni e concordano ad esempio sulla necessità
Di riformare il DPR centosettantacinque per renderlo snello per procedure chiare efficaci
Rapide per avere tempi certi
Personalmente io ho molto timore che una nuova introduzione del ricorso possa azzerare il processo di accertamento del rischio ricominciare tutto come in un perverso gioco dell'oca anche su questo noi attualmente stiamo
Confrontandoci non è necessario soltanto snellire le procedure dell'istruttoria bisogna aumentare il personale
Dare strutture dare un organico competente insufficiente di numero perché oggi i tecnici impegnati su questo versante sono veramente pochissimi e quindi è anche chiaro che il ritmo delle istruttorie sia veramente molto ridotto risultato sia quello di zero istruttorie come vi dicevo poco fa ancora siamo d'accordo
Nella introduzione del testo della scheda di informazione alla popolazione anche se poi ci sono delle variazioni chi la vorrebbe più ampia e articolata chi la vuole più ridotta
Invece ci sono punti forti che ci dividono un punto forte è quello della delocalizzazione
E su questo che anche spero sarà oggetto di molti interventi in questo in questo convegno proprio sul problema della delocalizzazione il confronto è diventato particolarmente difficile e problematico perché se la posizione dei Verdi era quella di non tenere fuori dalla riforma della sede sulla delocalizzazione ma di introdurla almeno parzialmente
Le altre forze politiche hanno generalmente ha avuto un atteggiamento diverso cioè hanno avuto una preoccupazione forse poter dire anche hanno avuto paura di affrontare una tematica che sembra molto difficile molto
Grande troppo grande per affrontarla ora ma vedete problema della delocalizzazione legato anche al problema dell'occupazione
E questo spiega come per esempio colleghi del PDS proprio nell'ultima settimana abbiano
Deciso di recuperare la delocalizzazione per timori di impatti occupazionali gravi
Con i nel caso della chiusura di una aziende a rischio soprattutto in questo scenario con forti tensioni sociali come ne usciremo
Io credo che la delocalizzazione possa essere introdotta nel testo di riforma della Seveso in modo parziale anche come elemento di volontà politica di affrontare il problema di un momento in cui porre le basi per affrontare il problema magari reperendo le risorse finanziarie
In quella tranche che è stata indicata anche da presidente del Consiglio per affrontare i problemi della occupazioni
Ma la delocalizzazione avrà anche bisogno di un provvedimento a parte il tutto su un uomo complessivo
Articolato che parli di una gestione del territorio
Che parli chiaramente di contratti di programma del risanamento delle aree liberate
Che dia magari delle forme di incentivo ai fabbricanti che faccia sua o i i contenuti della terza modifica la direttiva europea sulle news planning che ormai
E arrivata io desidero concludere
Con una considerazione
è in sede comunitaria già avviato la procedura di infrazione al nostro Paese
Per quanto riguarda la non applicazione della direttiva del mille novecentottantadue
Però anche se certo questo non è nelle mento
Di cui andare orgogliosi anzi ce ne dovremmo francamente vergognare
Io credo che la maggiore preoccupazione debba essere per quello che può accadere nel nostro Paese noi abbiamo cercato un proprio come dell'inquinamento da traffico un tirare a campare sperando che piova che tiri vento ma noi non possiamo
Affrontare i problemi in questo modo anzi soprattutto quando sono problemi così grossi e difficili
Io avrei voluto qui oggi naturalmente
Anche i rappresentanti del governo il ministro Ripa di Meana ministro Guarino e fino a quattro giorni fa la loro presenza era sicura
Poi voi capite che il momento politico così tormentato e grave c'ha dato questa delusione odierna cioè il Consiglio dei ministri
Saranno affrontati temi scottanti del resto per il ministro
è già tanto che c'è ancora il Governo Massimo Scalia diciamo così ottimista
Il ministro Ripa di Meana mi ha assicurato che se ci sarà una conclusione Breve del consiglio dei ministri fra questa trasferta io spero di avere almeno lui qui con noi
Volevo pregare tutti con loro
Che vogliono che sono nella scaletta degli interventi o altri che vogliono intervenire disegna Lare la loro presenza a loro nome alla signora Gallo in modo che si possa procedere in modo ordinato mi scuso per i ritardo con cui noi abbiamo aperto
Questa discussione mi scuso se ci saranno variazioni e l'ordine degli interventi anche in base ad esigenze di ritorno
Che ci sono da diversi ospiti e vi faccio una preghiera io spero di non essere stata troppo lunga vi prego di contenere i vostri interventi nell'ambito di quindici minuti altrimenti ci saranno molti
Che dico saranno costretti a rinunciare però stanno costretti ad essere molto brevi
Io vi ringrazio vivamente
E do la parola D'Alfonso Pecoraro Scanio
Ma abbiamo deciso di promuovere questo incontro come gruppi parlamentari insieme alla federazione regionale
Della Campania perché la
Circostanza per cui a Napoli periodicamente
Si inizia a discutere dei problemi e delle aree a rischio
Quasi sempre in circostanze collegate incidenti è una cosa che va eliminati eliminata come modo anche di affrontare i dibattiti e le discussioni non è un caso che abbiamo scelto di farlo adesso non totalmente o direttamente a ridosso di qualche evento
Ma volutamente e fortunatamente bisogna dire che voi appunto circostanza sono casuale
Dopo che il ministro dell'Ambiente aveva annunciato
Dura dopo la l'ultima vicenda che entro la fine di gennaio sarebbero state alcune novità alcune notizie alcuni interventi
Se la Regione non fosse intervenuto alla Regione non è intervenuta una con l'altra tragedia mantenere sul nulla perché e in quanto all'efficienza uno degli enti più inutili questo Paese e lo dico essendo stato per due anni consigliere regionale e avendo verificato la dota inadempienza non solo su questo settore ma su gran parte delle materie
Che per costituzione la Regione dovrebbe affrontare
La regione è intervenuta da parte del ministero
Ancora tutt'oggi e io spero vivamente che il ministro dell'Ambiente venga oggi pomeriggio
Da parte del ministero nonostante la stima che le correnti abbiamo per Ripa di Meana che sicuramente disponibile interessato ma sicuramente anche alla calca podi ministero non particolarmente o forte e supportato in termini sia economici
Sia di funzionari
Il ministero a tutt'oggi
Non è interventi decisi in una materia che di estrema rilevanza le agenzie di stampa del venticinque gennaio
Riportavano un finanziamento i sessantacinque miliardi quarantacinque di finanziamento pubblico
E venti a carico delle aziende
Per la delocalizzazione della raffineria quei finanziato secondo queste agenzie
Dal ministero dell'Ambiente
Poi si scopre ulteriormente che come al solito
I lanci in molti casi della stampa non non corrispondere meno adatte provvedimenti basti pensare la famosa delibera di distribuzione dei fondi del terremoto che è stata oggetto di un vero e proprio giallo tra notizie trapelate pubblicate smentite di smentite
Quello che è certo che abbiamo molte notizie di finanziamenti di fondi disponibili
Non c'è di fronte a questo però un Progetto
Si parla di quindici miliardi per realizzare un progetto per la dei delocalizzazione di tutti gli impianti a rischio del Lario orientale
E devo dire che quando sento parlare di progetti
Sottopagati contanti miliardi senza che poi contemporaneamente ci sia la certezza materiali sui fondi per realizzare i progetti
Si sente puzza di solite storie italiane che dono in campagna non sono ancora esplose in tutta la loro gravità fortunatamente bisogna dire perché con l'esplosione sarebbe molto più pericolosa perfino di quella di quelle che ogni tanto accadono nella rallenta però sicuramente parlare di quindici miliardi per Progetto
Senza avere certezza né contezza di che cosa in prospettiva si vuole fare solo un solo ma senza avere indirizzi politici
Perché è vero problema è che non esiste una progettazione di una materia così delicata priva della garanzia in qualche modo dell'indirizzo politico preventivo cioè che significa affidare un Progetto per De località tutti gli impianti lamentale a un tecnico senta sapere se la Regione vuole o no e sa dove eventualmente delocalizzare se i comuni dove dovrebbero cadere questi così impianti sono o lo disponibili senza che esista la base questo la progettazione e opera nel migliore dei casi di insipienza politica nel peggiore dei casi di tangenti
Data e Pat con cui si pagano architetti sotto architetti e Bari operatori del mondo professionale questo è quello che ho dirci con chiarezza
E l'obiettivo del nostro incontra Ernesto iniziare a chiarirci le idee
Anche e soprattutto confrontandoci con gli operatori
Per vedere che idea due abbiamo per elaborare un progetto politico
Politico essendo pulito della parola il senso nobile la parola politica dovrebbe significare la capacità di organizzare il vivere si civile regolando i conflitti in termini di legalità ed intelligenza
Il problema è innanzitutto non possiamo ragionare in blocco per tutte le aziende ci sono aziende differenti
Ci sono aziende produzioni che possono essere utilmente delocalizzati strutturato ci sono abbiente Hoare penso alla raffineria particolari
Sulle quali
In chiave di discorso però ma il Polo la l'ipotesi che si è fatta strada fortemente né i Verdi né le associazioni ambientaliste che non si può parlare di delocalizzazione
Ma si deve parlare molto più onestamente concretamente di chiusura
Con la parola difficile che però solo la demagogia
Della politica tradizionale fa parla di delocalizzazione ben sapendo che nessuno accetta la delocalizzazione poi certe aziende e che quindi oggi si parlerebbe di delocalizzazione per attivare progetti programmazione poi magari nel tra vent'anni prenderemo atto come è successo in altre opere pubbliche o altre tentativi compiuti che la costanza appunto a fare con questo nome e non può essere più lo stile di governare le cose pubbliche
E soprattutto il territorio
Il che significa che se lo scontro ci deve essere di idee di pensieri di posizione di valutazioni economiche deve essere prima
E non è il tentativo di esaurire la gente dicendo tutto è possibile e pensando che compro sono compatibili cose completamente opposte
E poi sperando che qualcuno si stanca e la solita tattica devo dire democristiana e Dorotea come ispirazione ma poi applicata con grande capacità da tutte le forze politiche di governo in questo Paese
E che dobbiamo invece sconfiggere e contrastare dall'inizio
Allora il punto è
Cosa
Bah delocalizzate possano
Atteso che l'elemento cardine che l'quel in quell'aria secondo le leggi dello Stato e secondo le direttive comunitarie comunitarie non è pensabile che esistano quelle aziende perché o si sposta la popolazione e non credo sia cosa verosimile o altrimenti devono essere elimina una serie di prodotti
Atteso questo
Evidente dobbiamo discutere quali sono i su questo bisogna i progetti di il delocalizzazione di aziende di tutte le aziende come di più o meno inquinanti in questa Regione vedo una sola direttrice
Sempre e comunque l'Agro nolano
Dove chi sa per quale miracolo della questi cittadini dell'area nolana che è una delle zone più spenti di Vitale Distaso dicono tra l'altro dovrebbero accettare di diventare progressivamente la pattumiera della Regione Campania
Perché voi questo è il dato non solo c'è il problema occupazionale grosso serio su qua dobbiamo prendere atto che si sono costituiti dei comitati anche in questi quartieri i quali però si pongono in modo intelligente il premo occupazionale
Noi diamo evitare che infatti l'esigenza difesa l'ambiente sia come al solito rapportato a un conflitto con esigenze occupazionali
Cosa ha detto
Va detto che bisogna fare i bilanci dell'occupazione si parla di un costo dell'operazione di delocalizzazione di alcune grandi aziende un costo totale di tre mila miliardi
Farabello farà a Pasqua lo sappiamo comunque esso è una delle valutazioni tra i tanti recanti i numeri del circolo sulla vicenda
Dovrebbero essere tolte da un'area dovrebbero essere spostate in zone che sono zone agricole le nuove aziende sarebbero fortemente automatizzate quindi con un ma minore capacità di occupazione
E andrebbero a insediarsi in terreni agricoli appalti molto fertile da cui sarebbero espulsi ovviamente gli attuali occupati nell'agricoltura
Quindi iniziamo a capire qual è il bilancio di queste operazioni non mi chiediamo che le delocalizzazioni di per sé siano salvaguardia occupazionale che non lo sono e non è detto che volesse perché sarebbe ben strano un'azienda che delle costringo impianto lo costruisce
Senza automatizzato e senza creare dei sistemi che impiegano meno persone Magyar creando sistemi che rendevano di più questo non è mai accaduto io ho vissuto una vicenda analoga tristemente quand'ero consigliere comunale a Salerno dove delocalizzando cementificio dell'Italcementi
Attualmente nella bufera anche quella
Abbiamo delocalizzato
Giustamente in una zona sbagliata perché come al solito la scelta politica fu fatta da una classe politica che non ha molta attenzione se non a quelle che sono i diretti calcoli di interesse
Abbiamo gran Mazzola dove l'impianto nuovo occupa la metà degli occupati di prima doveva divengono inviando occupa ottanta persone circa e ha espulso da terreni altamente agricoli circa duecento coltivatori diretti
E quindi la grande operazione di difesa dell'occupazione per cui doveva mantenersi nell'area della città lì
L'impianto di produzione del cemento
E risultata negativa in termini occupazionali e negativa ovviamente anche in termini poi ambientali con il problema di riportare poi il discorso in un altare che poi ci stai di nuovo un bar Rizzante quindi da cui dovrà essere di nuovo espulsa poi questa e questa sindaco queste cose non sono sono esempi negativi delocalizzazioni realizzate io devo dire che esempi positivi non ne ho visti molti e quindi vorrei anche come Divizia discute quattro iniziamo le delocalizzazioni ma ci rendiamo conto che e più serio più serio parlare di
Alcuni insediamenti non genericamente di localizzare tutto e verificare la situazione della capacità di di disoccupazione cosa significa anche significa secondo me che va offerto visto che ci sono finanziamenti
E che rischiano di buttar nove miliardi in queste cose ma offerto l'opportunità ad alcune aziende imprese e d'accordo con le organizzazioni dei lavoratori d'accordo con lei lei le autorità pubbliche comuni province regioni quelli che siano di studiare
Delle ipotesi che modifichino anche le produzioni
Che mantengano e e vedano di fronte il diritto del lavoratore al lavoro
E il diritto della cittadinanza l'ambiente il diritto tradendo al profitto che però non è detto che debba essere conseguito attraverso il perdurare il persistere in unità produzione se si verifica che quella produzione e incompatibile con esigenze ambientale che nessun'altra area
Della regione perché il vero problema è che ne appunto non siamo stati in America che hanno
Il Nevada o hanno rispetti la serie sterminato per cui alcune zone sode seppi che quindi dunque stare legittimamente a duecento miglia dal primo abitato danno un dove le dopo delocalizza vocalizzi obiettivamente alcune produzioni devi vedete in una scala planetaria per cui fosse una raffineria sta meglio vicino ai pozzi di petrolio che non vicino a a centottanta mila cittadini che abitanti almeno
Come in via Rimassa e poi può darsi che abbiamo in questo caso esprimiamo quella che l'opinione diffusa del della gente poi ci confrontiamo concludo dicendo quindi che
Il punto della discussione è
Analizzare con onesta
Il pane queste are vanno vanno ristrutturate che ci sono molti soldi
Quindi investimenti e quindi necessita anche di aziende che lavorino per la bonifica
Dei dei dei terreni che vengono lasciati liberi da questa da queste da questi atti che la bonifica e il recupero ambientale ma anche la valorizzazione di eventuali altre attività
Necessitano interventi d'impresa necessitano forza lavoro inevitabilmente che sicuramente questo Paese ha bisogno di alcune produzioni chimiche e che nei limiti della
Possibile a questi sono compatibili con l'ambiente possono essere però soltanto a patto che si riesca su questo a bloccare la Regione Campania a un discorso
Molto netto perché io ricordo ritenta ricordo fatto per fare il piano regionale di sviluppo che sono state delle situazioni patetiche per cui per un periodo sembrava che la Regione Campania potesse vivere
Se non c'era il piano regionale di sviluppo perché ogni tanto il presidente portava nuovi pattuglie di Giuliani il più confusi possibile addirittura pur di arrivare a un piano mettevano insieme proposte contrapposte facendo un unico documento
E adesso come Mila cosa è sparita però su questo noi credo e spero che oggi venga qualche rappresentante
Della regione Gambarotta al nostro consigliere regionale Nicola pesanti del come erano regionale dobbiamo esigenza
Di limitare il numero delle aziende rispettivamente vogliamo delocalizzare quindi rendere credibile ipotesi delocalizzazione
Verificare sulla scala regionale in che modo e con quali garanzie di occupazione ma son tutti salubrità ambientale possono essere localizzato alcune aziende
Decidere fin da subito o almeno confrontarsi fin da subito si alcune altre devono essere più come chiuse
Allora in quel caso quali sono i livelli occupazionali quali sono le condizioni dell'impresa e se in questo caso può può essere offerto realisticamente all'impresa e lavoratori la possibilità di lavorare di intervenire nell'opera tra l'altro pluridecennale di bonifica risistemazione il rilancio di alcune aree
E quindi decidere atteso prego prese due tre decisioni fondamentale anche in che modo si cerca non di accontentare tutti perché ho è evidente che solo la politica demenziale di questi partiti può può far pari ipotizzava la gente che tutti gli interessi più contrapposti Costanza sembra contentare perché si vede che alla fine invece si crea una polveriera come seccata di tale per cui alla fine si scopre che non sarà con Dabo e nessuno allora atteso che non si può accontentare tutti però l'importante e l'esigenza delle aziende serie
E qui deve certezza
Di linee politiche perché se non avesse avuto la certezza di sapere queste sono le liti i limiti delle norme di sicurezza
Sa avrebbe saputo
Entro che limiti doveva muoversi oggi secondo me abbiamo bisogno di recuperare questa certezza abbiamo bisogno di non aspettare badate ne stiamo cercando un termine come Verdi anche nei confronti come asso della magistratura però è paradossale
Che anche in questo settore dobbiamo aspettare che sia di giudici a intervenire perché le leggi dello Stato sono viola e guardi che il meccanismo che stiamo vedendo all'opera su Tangentopoli
Primo voi sarà applicato professione da tanti altri settori perché se finalmente la magistratura si sentirà libera e spero responsabilmente impegnato ad applicare leggi dello Stato quello male applicato sul rispetto ai corrotti e corruttori ma rispetta la moda abbordabili ambientale sono talmente tante le distonie tra la norma scritta
E quello che accade
Che se
Oltre Tangentopoli inizia iniqui Novoli probabilmente avremmo unità valanga di avvisi di garanzia tra aziende cittadini amministratori comunali provinciali né mi sa dove giacevano per altri motivi anche l'azienda in questo periodo però devo dire anche questo versante e la preoccupazione che in mancanza di un intervento politico ancora una volta per garantire che le leggi vengono rispettati e quindi la salute pubblica sia fatta valere noi dovremmo ancora una volta appellarci artista questo non lo vogliamo
Non vogliamo un ricordo fiduciante dà molta fiducia magistratura ma lo vogliamo perché il nell'Opus appesantire il potere giudiziario è compito che sta diventando abnorme per cui rischia dover fare una supplenza su tutto
Dobbiamo riuscire a trovare il modo di obbligare i politici
Le aziende gli imprenditori la società a porsi questi premi a risolverli in una chiave intelligente soprattutto i chiudo in questa città
In questa regione che ha un problema enorme disoccupazione dove qualsiasi problema legato all'occupazione rischia di esplodere e di portare questa città in condizioni che secondo me l'ho detto sfociando già da alcune settimane
Rita rischiamo tutti una rivolta di porre giocabile anni settanta in termini proprio di anche contro della PAC della piazza da parte delle forze di destra prove ormai
In una condizione in cui sicuramente c'è pericolo forte che la camorra si inserisca in questo settore perché oggi nelle carceri napoletane per i processi in concomitanza solo carcerati importanti uomini della camorra
Perché c'è il pericolo che qualcuno voglia bloccare l'inizio anche a Napoli culla di indagini su Tangentopoli che a Napoli significa anche svelare i rapporti tra camorristi e politici
Allora il rischio di parere occupazionale va affrontata con molta intelligenza con molta onestà di di vedute e sapendo che anche quella di per sé la bomba
E quindi dobbiamo come dire con intelligenza onestà dire prima il patto deve delocalizzazione non di per sé garantiscono l'occupazione ma soprattutto dire che dobbiamo immediatamente lavorare perché questi fondi se esistono vanno attivati subito perché è assurdo non attivare dei finanziamenti che possono creare comunico occupazione a Napoli
Però vanno applicati con intelligenza e non sprecando i soldi perché credo che l'opinione pubblica ma noi tutti
Non possiamo tollerare ulteriormente che quindici miliardi regola di una progettazione senza sapere quale futuro
Che magari altri quarantacinque vengono dati per iniziare un'ipotesi delocalizzazione che magari poi costerà cinquecento e che quindi resterà al primo stadio di un decimo della
Della del dell'eventuale cose o infrastrutture da costruire ecco questo non lo possiamo tollerare
Detto questo non vogliamo aprire questo dibattito
Su questo problema e l'idea e di creare dopo di questo un momento di confronto permanente tra le forze politiche le porte inventore alle forze sindacali dei lavoratori l'associazionismo ambientalista ed ecologista
E arrivare in tempi rapidi a insedia insidiare il ministero dell'ambiente non volta per volta sull'emergenza che c'è uno scoppio un ferito o morto
Ma sull'esigenza immediata che c'è di risolvere un problema che cozza da decenni contro la legalità e contro il diritto alla salute di tutti napoletani e di tutti i cittadini anche quelli che sui treni si arriva Anna Maria tanti danno quotidianamente in una zona che ad alto rischio grazie
Forse vale la pena ricordare l'arresto di presenti ieri conferma che il novantacinque per cento di Tangentopoli avviene sul reati corrispondenti a danni ambientali dall'altra sale colombiane scaricava centrali termoelettriche
Appunto è un lungo elenco di denunce che noi abbiamo fatto in questi anni Otranto elezioni parlamentari anche alla magistratura che c'ho c'ho messo un po'prima di registrarsi
Pregherei Corrado Clini direttore generale dell'ambiente e come dire voce capitolo in quanto dirige il servizio industrie a rischio di venirci
Ma ma
Senza
Grazie
Credo che
L'iniziativa del del gruppo del gruppo Verde
Versante politico
Per quello che
Per quello che
Posso dire
è in
Continuità
Con l'iniziativa che il ministro dell'Ambiente assunto alla fine dell'anno
Quando è stato istituito un tavolo di lavoro presso la Prefettura di Napoli
Con il prefetto Improta
Per mettere con i piedi per terra
I numeri e i problemi relativi delocalizzazioni e dismissioni
Dell'area industriale di Napoli
Ministero dell'Ambiente assunto questa iniziativa
Per cercare di venire a capo di un problema di cui si parla
Per la nostra memoria come ministero dell'Ambiente da quando il ministero è stato istituito
Argomento che fa parte
Degli obiettivi
La re della dichiarazione di aree ad elevato rischio di crisi ambientale argomento che è stato oggetto di un l'incarico
Pecoraro se non se n'è andata attualità anzi di un incarico di progettazione
Che doveva essere sviluppato tra l'ottantotto e il novanta più o meno una progettazione
Di Massimo come si dice
Per verificare le condizioni per la delocalizzazione degli impianti e la rinvio industriali e che a quanto pare
E ora in una fase di documenti preliminari l'asse ereditario di tabelle che sono state siamo nel mille novecentonovanta novantatré devo dire francamente che per raccogliere un po'di tra vertice nessun potere un po'di tempo
E poi il ministero dell'ambiente di nuovo nel piano triennale nel nell'intesa con la Regione Campania del mille novecentonovantadue
A
D'accordo Regione Campania individuato
Un programma specifica di dettaglio per la messa in sicurezza e la delocalizzazione della raffineria chiudete e anche questo però è in una situazione
Almeno per le informazioni formali che noi abbiamo come come il ministero dell'Ambiente
Assolutamente vaga
Dunque per cercare di uscire fuori da questa marmellata per cui si parla si affronta sì sì sì
Richiamo alle grandi per Problemi si fa riferimento a grandi esigenze poi alla alla fine non non ci si trova mai d'accordo con il prefetto di Napoli abbiamo avviato questo tavolo il lavoro che speriamo anche che possa rapidamente concludere
Con alcuni contributi precisi concreti e chiari e io molto rapidamente voglio dire quale la nostra opinione
Sarò molto rapido e molto secco per cui puramente molto antipatico
D'altra parte nessuna responsabilità di quello che dico con il come direttore generale del ministero dell'Ambiente
La prima questione
Non c'è dubbio
Che gli impianti industriale ubicati
Nell'area industriale stadi di Napoli
Che sono classificati come impianti ad alto rischio incidente rilevante sono incompatibili con quel sito e con quel territorio l'abbiamo anche scritto abbiamo anche fatto
Le poi quelle proiezioni che sono minimalisti che proiezioni di rischio per la popolazione che sono sottostimati rispetto alla realtà perché non tengono conto dalla possibilità ne abbiamo calcolato i rischi relativi a un singolo incidente non abbiamo calcolato la possibilità che si crea in effetti sinergici
Tra incidenti
Conte contestuali diversi impianti opporrei Lattivi a al trasporto di prodotti tossici di prodotti pericolosi i prodotti esplodenti che riguarda quell'area abbiamo considerato c'è un'ipotesi come dire statica del del rischio
L'abbiamo messo su carta l'abbiamo pubblicata nell'agosto mille novecentonovantadue è stata oggetto di buone Paul polemiche di qualche
Impegnativa discussione dopodiché siamo alla fine di febbraio del novantatré non è successo nulla tranne appunto questa iniziativa assunta dal ministro dell'ambiente con la Prefettura di Napoli allora
Questo è un dato sul quale è inutile fare dibattiti è così
Quel tipo di impianti e quel tipo di Zocca Lizza azioni
Rappresentano un potenziale di rischio insopportabile in condizioni normali
Allora bisogna decidere se qui dobbiamo ragionare in condizioni normali o dobbiamo immaginare che invece no non si ragiona in condizioni normali per cui accettabile che ci sia questa questa situazione
La seconda cosa
Noi pensiamo
Con una linea di ottimismo che l'obiettivo realistico razionale sia quello di delocalizzare impianti
Ma circa vogliamo capire subito su questo anche per evitare delle con delle incomprensioni
Delocalizzare vuol dire
Prima di tutto dismettere il sito nel quale l'impianto attualmente che è un'operazione che comunque va fatta cioè non è che la delocalizzazione vuol dire
Vado via vuol dire dismettere uscito dismettere raffinerie è un'operazione complessa dal punto di vista della sicurezza dal punto di vista del risanamento ambientale
E dunque primo aspetto comunque è necessario un piano di dismissione e un piano di bonifica che riguarda il sito nel quale attualmente sono ubicati gli impianti gli impianti a rischio
Secondo delocalizzazione vuol dire individuare le tecnologie di produzione innovative rispetto
Gli attuali
Il problema della do della delocalizzazione in particolare si pone in situazioni come quella di Napoli perché la possibilità di realizzare interventi infrastrutturali a servizio degli impianti e strutturali sulle tecnologie d'impianto è impossibile per le condizioni ambientali logistiche nelle quali questi impianti siti si trovano e dunque il secondo aspetto è l'individuazione delle tecnologie di produzione
Che dovrebbero caratterizzare il nuovo impianto di locali delocalizzato che vuol dire anche perciò Bietti mini qualità ambientale
Intrinseche intrinseci scusate all'Inter al nuovo tipo di produzione terzo aspetto è insito
Ovviamente un progetti delocalizzazione si fa avendo chiaro il sito nel quale si delocalizza se non lo si fa il progetto DTT delocalizzazione
Non necessariamente insito deve essere cinquanta metri quella la il programma di diritti di delocalizzazione della raffineria dirò
A Milano prevede una delocalizzazione che non è intorno a Milano ma in parte va sul Livorno infarto Eva su San San Lazzaro e Borgo
Poi c'è la quarta la quarta questione che quell'occupazionale
La questione occupazionale ha ragione Pecoraro la delocalizzazione non vuole dire che l'occupazione attuale in quel sito si conserva in quelle condizioni anzi può capitare è molto probabile che capiti che l'innovazione tecnologica da modificazione decenni comporti anche tre figure professionali diverse da quelle che attualmente operano nell'idea negli a degli attuali impianti
Questo per chiarire allora che il l'obiettivo di delocalizzazione
Che il ministero dell'Ambiente ha individuato e sul quale è stato assegnato questo questo finanziamento alla Regione Campania perché si individui il programma di delocalizzazione la raffineria chiudete non vuol dire il finanziamento di un progetto
Per capirci ed i metri cubi di carta che poi rimangono o come i grandi piani della Cassa del Mezzogiorno in soggiorno a a far soffrire i solai dei mini dei ministeri ma è deve essere un programma che affronta indica in dettaglio i quattro aspetti che ho indicato che ho indicato più indicato prima
La seconda cosa che voglio dire
Lo ha già detto la senatrice Procacci il ministero dell'Ambiente
Si trova oggi in una situazione di grande imbarazzo
Perché non è in grado di corrispondere agli obblighi che la legge assegnato al Ministero dell'Ambiente per quanto riguarda la gestione del DPR centosettantacinque dire direttiva Seveso
E come è scritto nella relazione della senatrice procace il ministro dell'Ambiente già nel novanta chiese al Parlamento che si procedesse con urgenza ad una revisione della legge che mettesse l'amministrazione in condizione di poter operare
Non siamo ancora in grado la discussione a livello del Senato stando avanti in maniera molto faticose molto complessa il ministero dell'Ambiente
A la percezione che il sistema industriale italiano ancora punti ad una legge difficile da gestire perciò inapplicabile e perciò di conseguenza dal punto di vista sbagliato del sistema industriale italiano utile perché in questo modo i controlli non vanno non vanno avanti l'amministrazione si scarica la responsabilità perché manda le carte
L'industria si scarica la responsabilità perché manda le carte l'amministrazione e l'amministrazione viene messa in mora e le cose continuano ad andare avanti in questo modo
Voi su questo siamo molto preoccupati
Abbiamo una serie di contrasti molto accesi all'interno del governo abbiamo avuto lunedì sera una riunione la presidenza ricorderà il Consiglio interministeriale
Nella quale di nuovo sono o state prospettate veline e cioè leggi di modifica della centosettantacinque che complicano ulteriormente la procedura senza risolvere una volta di un millimetro i problemi organizzativi drammatici nei confronti di dei quali non siamo disarmati
Io ho detto in quella riunione che a questo punto sarebbe più serio
Che è del rischio industriale si occupasse il comitato che definisce il prezzo del latte perché almeno è chiaro che siamo a un livello di irresponsabilità e almeno sia chiaro questo e cerchiamo di liberarci
Dalle dalle coperture voglio dire cioè la situazione è questa
Il ministero dell'Ambiente sta gestendo
Le responsabilità che nella legge gli attribuisce con un numero i tecnici inferiore a dieci
Gli istituti gli organi tecnici che sono stati individuati dalla legge e qui c'è Moncalvo che poi potrà dire
Come vanno le cose all'Espresso gli organi tecnici continua a dire da tre anni che non sono in grado di far fronte all'obbligo di legge perché non esistono le condizioni organizzative di personale
E di struttura per consentire a questi istituti di funzionare
Tant'è che le procedure sono lunghissime di analisi delle istruttorie anche perché gli istruttori nominati tra gli organi tecnici
Sono impegnati moltissime altre cose contemporanee questo per dire allora la seconda cosa che l'atteggiamento che ancora oggi c'è attorno alla gestione di questa legge è un atteggiamento che sostanzialmente non considera la gravità l'urgenza e l'emergenza dei propri problemi che stiamo offre affrontando e che invece continua a perdere ancora molto tempo attorno a procedure complicate l'ultima cosa
Io credo che
Se non si riesce a trovare un percorso razionale che consenta l'amministrazione di governare utilizzando le risorse che hai aggiungendo altre risorse per quello che serve
E se non si trova un percorso razionale che responsabilizzi l'industria
Noi ci troveremo rapidamente in una situazione di grande conflittualità
Perché i problemi che noi abbiamo rappresentato in questo famoso rapporto famoso perché è stato molto criticato del dodici agosto del mille novecentonovantadue e che individuato che se diciotto anni
I problemi che sono stati individuati lì
Corrispondono ad altrettante situazioni critiche
Che potrebbero mettere in moto dei processi cautelativi che non sono quelli della delocalizzazione e della gestione razionale del rischio ma che sono quella di quella della chiusura degli impianti
Bisogna con la massima serenità ma con la massima responsabilità bisogna dire
Che se si continua a a scappare dal problema a cercare di addormentarmi lo con procedure che non finiscono mai
L'uscita da questa situazione sarà un'uscita traumatica ci saranno cioè situazioni importanti dal punto di vista occupazionale dal punto di vista industriale che si troveranno nella condizione
Della del rischio delle chiusura imposto o dall'amministrazione o dalla magistratura
Forse una riflessione su quello che sta avvenendo a Volpiano vicino
A a Torino potrebbe essere molto utile per tutti quelli che ancora oggi si illudono che si possa continuare a tirare a campare come è stato fatto in questi anni grazie
Intervenire in assessore comincia lanciando russo
Dovrebbe essere in sala unionista
Qualche cedere battuta
Il vivo compiacimento prima
Per l'iniziativa dei gruppi parlamentari verdi
Ma soprattutto per il taglio finalmente concreto finalmente anche un po'spregiudicato per alcuni aspetti che si dà a questo ragionamento
Io condivido molto quanto Pecoraro Scanio diceva
Sulla vicenda del significato occupazionale della risoluzione dei problemi in termini occupazionali che la delocalizzazione sic et simpliciter comporterebbe
è vero esattamente il contrario
E di questo dobbiamo con grande responsabilità con grande anche pacatezza e saggezza
Farcene carico
Ma soprattutto è vera un'altra cosa
è vero che come per la delocalizzazione degli impianti ad alto rischio
Come per la realizzazione dei tanti piani che di tanto in tanto la Regione Campania ci propone vi è una diciamo alle regia vi è una copia vi è una indisponibilità sostanziale delle realtà
Della provincia di Napoli in modo particolare ma credo dell'intera regione Campania
Ad accettare seppure ipotesi di questa natura è sostanzialmente impensabile incredibile sicuramente sbagliato credere di potere con qualche tratto di matita individuare nelle aree interne del nolano del Giuliani se come si sente spesso riferire
La il sito per la delocalizzazione di questi impianti
Non solo è sbagliato
Ma credo probabilmente anche ci troveremo poi di fronte a delle condizioni di inaccettabilità sul sul piano locale spesso e allora corresponsabilità dobbiamo sapere prima di disegnare con celere tratto
Immagini di delocalizzazioni facili dobbiamo sapere quali sono i problemi cui andiamo complessivamente incontro dobbiamo sapere quali sono le valutazioni che insieme probabilmente vanno fatte ma dobbiamo band sapere che i quattro punti
Che il dottor Clini giustamente ci riferiva sono quattro punti essenziali tutti
Essenziali ne possiamo immaginare di dare inizio di dare corso alle nostre fantasie pensando poiché prima o poi le fantasie diventano realtà attraverso la capacità immaginifica dei politici di turno che hanno già dimostrato e tanto spesso questa Fantasia pozza di fronte alle realtà locali possa di fronte alle scelte improvvide cozza di fronte alle impossibilità a che poi si realizzino ecco dunque io sarei molto cauto quindi sul dare inizio a mega progetti faraonici con impegni di migliaia di miliardi senza vere delle certezze complessive certezze che l'industria deve avere per il proprio sviluppo che certezze dell'avvenire della dello sviluppo stesso dell'industria le incertezze che gli utenti che i cittadini devono mi allora su questo io fare una prima
Valutazione obiettiva
Sulla disponibilità sulla logicità sull'attendibilità dei siti recapiti finali
Della localizzazione credo che va fatta su questo avrei un'inflessione molto seria riflessione che non si ponga poi nella condizione impraticabilità di qualunque
Di qualunque soluzione
E soltanto questo è un aspetto che io credo però sostanzialmente significativo per evitare che altre amare che hanno una loro capacità che hanno una loro autonomia che hanno una loro cultura tradizionalmente impostata in un senso agricolo vengano sottratte non solo ai braccianti dagli agricoltori ma vengano poi peggio destinate ad attività non so fino a che punto compatibili
Con l'equilibrio ambientale spesso
E allora il primo dato sul quale dobbiamo riflettere accelerare l'iter gli iter procedurali è vero accelerare da una parte ma considerare complessivamente la valutazione non si interessa editorialmente le vicende ci potremmo trovare di fronte di fronte a delle vicende che poi sono incompatibili le une con le altre un altro elemento che mi piace sottolineare che l'amministrazione provinciale di Napoli stampa lavorando in sintonia con il ministero in per la verità in sintonia anche con il CNR all'istruttoria
Necessaria e indispensabile per la ridefinizione della provincia di Napoli aree ad alto rischio ambientale e in verità non solo per la ridefinizione di una zona della provincia di Napoli aree ad alto rischio ambientale complessivamente per la ridefinizione in termini di istruttoria tecnico scientifica
Alla per la ridefinizione della istruttoria necessaria tesa appunto alla dicevo
Dichiarazione ulteriore inviare ad alto rischio ambientale e su questa vicenda dobbiamo senza infingimenti e senza avere timore di qualche rossore dobbiamo dire che non solo abbiamo peccato ma abbiamo sbagliato tutti
Tutte le amministrazioni la Provincia forse di più la regione ma non è questo il problema abbiamo perso un'occasione importante che era la prima occasione offerta all'Italia della primaria ad alto rischio ambientale questo però non significa che l'aver perso quell'occasione non ci deve porre delle condizioni oggi in un clima probabilmente significativamente mutato
E nel quale vi è una maggiore disponibilità anche da parte del tessuto politico una maggiore disponibilità ad affrontare queste tematiche
Con un taglio diverso con un taglio più incisivo con un taglio più rispondente alle legittime esigenze di istanze dei cittadini che oggi più che mai probabilmente vogliono dei risultati concreti
Facilmente tangibili ma soprattutto dei risultati che diano un'esistenza più serena un'esistenza più compatibile
Con la propria la propria capacità di essere uomini uomini in un creato che obiettivamente non è nato quale lo abbiamo oggi ridotto grazie
Grazie grossi io presuppone
Da siccome
Enorme
All'uomo che ha mi avessero la possibilità di parlare io invito
Io
A
In dieci minuti istruito nessuno assume era ci sono
Resta
A rullaggio
Ma produttori
Bravo della dire diverse
Grazie mi scuso
E questa precedenza chiesta dovendo partire per Roma
Questo convegno giunge al termine di una a non usare la commozione sul tema degli azienda grande rischio di Napoli io ho trovato nel mio dossier documenti del Italia Nostra per esempio del mille novecentosettantuno
Quando Italia Nostra influenza risiedevano ancora avevano se ancora abbia Tribunale è stato un lungo percorso ma passati ventidue anni stiamo ancora qui a parlare di questa problematica
In questa sala
Si è tenuto un altro convegno lo stesso argomento mappa del rischio del degrado ambientale in Campania nel mille novecento ottantasei e spero di prossimo convegno su quest'argomento ci veda sulla strada della risoluzione di questa problematica altrimenti ogni decennio le celebriamo e ci piangiamo addosso per quello che non si è fatto
E chi vuole accennare a due cose
A come si è giunti a questa situazione
E chi chi è la cultura
La colpa la responsabilità sale a Epoca lontanissima al mille novecentoquattro
Con una legge che ha dato a Napoli
Il la localizzazione dell'industria d'Oriente ad occidente questa legge
Si chiama
Rigetta il risanamento economico della cittadina valigie terribile per Napoli
Che consentiti anzi unico a localizzare l'industria
Nell'area occidentale e nell'aria orientale
E da questa legge del mille novecentoquattro che noi oggi ereditiamo
Questi mali di cui stiamo parlando oggi novant'anni di storia la città di Napoli che ha visto le industrie in due zone che avrebbero avuto ben altro destino se all'epoca si fuse
Ho avuto la preveggenza di venire piena a occidente doveva sorgere invece
Un allocco doveva sorgere ben altra aveva appena alta potenzialità soprattutto dal punto vista turistico che non quello di io allocarvi la famosa il va
Se non che la colpa non è solo di questa legge che ha consentito a obbligato questo insediamento ma la colpa è anche dalla pubblica amministrazione che nel corso dei decenni ha consentito e l'abusivismo edilizio è l'avvicinarsi delle costruzioni sempre più a questi due zone per cui queste zone sono diventate talmente
Qua
Da notare conurbazione che è ovvio che la la la l'industria a sua volta si è trasformata in una specie di bomba come fu definito questa questa industria quando famoso incendio del del deposto alla già dell'Agip
Mise tutti di fronte alla realtà di questo di questo pericolo che arriva la città di Napoli
E non è vero che i non ci siano state delle normative che hanno previsto nel corso di decenni ecco perché io sono molto sfiduciato perché ne abbiamo avuto il piano per esempio di coordinamento del mille novecento cinquantasei di preventiva la decongestione della costa la delocalizzazione già allora questo Piano di coordinamento del mille novecentocinquantasei piano territoriale di coordinamento e chi non è stato attuato e abbiamo il piano regolatore del trentanove abbiamo piano regolatore presenta due
La normativa le abbiamo fino arrivare al
Quelli che ha citato il direttore generale del ministero dell'Ambiente
L'istituzione del ministero l'ambiente e l'articolo sette che prevedeva le aree che previde le aree a grande rischio ambientale e Napoli come è stato ricordato è stata la prima provincia ad aprire questa collocazione questa indicazione con l'articolo sette e nulla si è fatto mi neppure dopo che la provincia di Napoli è stata dichiarata aria a grande rischio ambientale
E dire che il ministero della Sanità c'è uno studio del ministero per la sanità che ha ubicato tutte le industrie anche sedendosi su di un'auto denunciare quindi una buona Masi molto parziale in guai hai dimenticato in tale ben trecentonovantuno aziende a grande rischio
E a Napoli Mia previste tredici
Di quel dedita diamo solo sembra Lario occidentale nella rettile orientale ma sono ben tredici quelle autodenunciato siccome in azienda grande rischio in questa analisi questi fare l'unico sentimento che è stato fatto in Italia dal ministero dalla sanità
Credo nel mille novecento ottantasei
E
Abbiamo avuto qui diritti intatti in dibattimento di questa logica perversa che c'è stata sembra Napoli di
Di insidiare l'industria nella città ma io credo che le città moderne d'Europa velocità
Europee non esiste affatto questo questi esiste la Napoli vedo che il direttore generale acconsente io credo che Napoli abbia abbia questa caratteristica di non essere una città moderna ormai è una città ormai fuori del Piero nel ciclo delle grandi città europee per avere queste industrie del suo centro storico e pensate che Francesco Saverio Nitti
Quando Napoli ed è questo triste destino di avere queste due zone disse purtroppo il centro storico di Napoli è circondata da una corona di spine
Questa fu la terminologia di Pitti a proposito di questi industrie che ci scontro il centro storico di Napoli
è una definizione che potremmo adottare anche oggi e una corona veramente una corona di spine che abbiamo attorno a Marco e non riusciamo a liberarci eletti chi qua si parla ancora di occupazioni menu del WWF l'abbiamo chiamata sembra
Il spesso è un ricatto occupazionale
Non è solo un problema perché oggi in Campania non si riesce a chiudere una cava
Che distrugge una collina perché c'otto dipendenti si dice che c'è pericolo sull'occupazione e il TAR della Campania continua a sospendere le le chiusure delle Camere con otto operai
Sul presupposto del purtroppo il diritto all'ambiente io io dico che ne abbiamo un diritto all'ambiente alto di diritto alla salute e abbiamo un vero e proprio diritto alla all'ambiente e c'è un tentativo di inserirlo questo diritto alla Mille la nostra Costituzione del venga l'inserimento perché diritto l'ambiente più vasto ancora del diritto alla salute e questo diritto all'ambiente si fa sì che noi dobbiamo pentimento più duro del coalizzare questo non è un problema politico chiami spetta a me interloquire ma certo non mi quando c'è stato il problema dell'Italsider allora perdemmo famoso professor assolsero l'Italsider
Perché allora i tempi non erano maturi per queste cose Moggi si parla per esempio di epatite te non oggi ma come nei ne abbiamo fatto tanto per far verbalizzare l'Italsider oggi si parla di Patti tecnologici l'Area C lenta
Cioè noi vogliamo ragionare Napoli resta circondata da una zona verde perché narra bisogni di ossigeno Napoli è una città dove i costi dell'inquinamento ha raggiunto punte punte massime punte intollerabili punti fuorilegge
E ancora si parla di far dei patronati non destinare queste zone qualora finalmente un giorno fossero dismessi
A dare soprattutto ve i cui Napoli a tanto bisogno
Io non so se c'è qui il rappresentante degli industriali ma certo è che il Palio quando si verificò l'incendio del deposto già dell'Agip intervistato da un giornale disse
Che non era un problema grave il fatto che ci fosse l'industria nata è un problema è un incidente che poteva capitare anche se l'industria fosse stata altrove Cetto
Ma altrove non avrebbe provocato quella nube tossica che per giorni ha gravato sul Napoli e che certamente ha danneggiato anche la nostra salute
Tutto questo questa nostra salute purtroppo a Napoli non si tiene conto di un giornale dell'epoca io chiudo non voglio tediare disse a Napoli è sempre più difficile dire
E sempre più facile morire
Speriamo che questo slogan possa finalmente da oggi con la maggior sensibilità che abbiamo acquistato
Abbiamo sì finalmente verso un ribaltamento
Io ringrazio l'onorevole Procacci
Non è l'opera perdurare scambi più apprezzato l'iniziativa tanto chi sono premurata stamattina prima di partire a portare il saluto del due titani ringrazio spero che mi dispiace non poter assiste agli altri interventi dileggio gli atti e ringrazio ancora per l'invito il cerimoniale grazie
Invito a tornare indietro sfocato della direzione fonti di energie del ministero dell'industria brindano Sempre il mio apparato accorata raccomandazione siccome c'è ancora ulteriore aggiunta chi vuole parlare ad essere contenuti grazie
Porgo il saluto a tutti cercherò di essere breve per preparato un po'in fretta una una si interessi sul problema della delocalizzazione degli impianti a rischio in senso generale non
Facendo uno specifico riferimento a Napoli
Il recepimento e l'applicazione della di delle direttive comunitarie ma in materia di rischi industriali avuto nel nostro
Ha avuto nel nel nostro Paese un cammino lento e difficile
Il recepimento della direttiva ottantadue cinquecentouno meglio nota come Direttiva Seveso
Mediante il DPR centottantacinque ottantotto ne ha sostanzialmente modificato l'ispirazione originale trasformando i compiti di autocertificazione dei titolari di impianti a rischio
Compiti responsabili finalizzati fra l'altro a sviluppare le capacità del fabbricante
Nella diagnosi e nella gestione costante di eventuali incidenti
Trasformando l'auto l'autocertificazione dicevo impegno entranti funzioni prescrittive ed autorizzative affidate ad organi dello Stato cioè ad apparati burocratici amministrativi
Tra l'altro non dotati di risorse e delle lavanderie leva finissime capacità professionali necessarie per condurre i sofisticati accertamenti tecnici che l'analisi dei rischi di chiede
I più di frequente accentramento dei compiti istruttori per la sicurezza nelle sedi centrali ha svilito il ruolo di controllo e gestione del territorio da parte degli organi tecnici periferici e degli enti locali
Cui sulla carta sono pura affidati importanti compiti di a accertamento che fino ad oggi hanno peraltro svolto con lodevole impegno
Finora l'azione amministrativa ha rappresentato in questo campo essenzialmente un fattore di incertezza e imprevedibilità dell'industria interessata e dunque un rallentamento nello sviluppo di nuovi investimenti nel campo della sicurezza
Che tra l'altro sono particolarmente gravosi e scarsamente né di Fini
Una nuova formulazione del DPR centottantacinque ottantotto dovrebbe farsi carico a mio avviso di queste considerazioni che servono non solo per un corretto recepimento della direttiva la la cui ratio ispiratrice ripeto e a mio parere l'autocertificazione degli impianti a rischio
Ma anche per allineare l'agire dell'amministrazione italiana all'interno di un più ampio contesto europeo
Il problema della delocalizzazione di impianti a rischio non deve essere collegato se non marginalmente alla normativa per l'atto di rischio
Si tratta infatti nel caso della delocalizzazione di una decisione estrema che investe non solo aspetti ambientali ma in primo luogo la programmazione industriale
E non può diventare lo strumento ordinario pre per fronteggiare i rischi industriali
Viste le risorse ingentissime che dovrebbero essere impegnato
Solitamente la scelta di localizzazioni effettuata dagli imprenditore risponda ad una logica di convenienza economica niente ad obiettivi di ottimi ottimizzazione operativa
Gli impianti energetici infatti potenzialmente interessati dai posti tesi di delocalizzazione rivestono spesso il ruolo di poli centrali di aree industriali integrate
Dai quali dipende l'operatività di un insieme di impianti funzionalmente spesso fisicamente ad esso collegati
Dunque il problema diventa piuttosto quello dell'Ati localizzazione cioè della capacità di produrre in un'altra area le condizioni ottimali
Ma solo dal punto di vista ambientale e anche da quello della funzionalità non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello della funzionalità produttiva per la vita degli impianti e non ultimo per il mantenimento dell'occupazione
Questo è un punto particolarmente delicato in un momento così contrassegnato da gravi difficoltà di sviluppo dell'industria energetica di base
E dunque dalla duplice esigenza di razionalizzazione le scelte di evitare conflitti tra logiche di tutela ambientale logiche di produzione che possono portare se condotti al di là di un ragionevole dibattito
A disincentivare qualunque investimento
Ed in particolar modo ogni intervento di rilocazione o delocalizzazione che più di altri contengono in sé una grossa una grossa componente di opzionalità riguardando impianti che in ultima analisi sono già in produzione
Dati i tempi e le risorse necessarie per la realizzazione di interventi simili sono necessari studi di fattibilità che prevedano bariste di realizzazione e misure compensative
Non tanto dal punto di vista finanziario
Ma soprattutto da un punto di vista sociale ed occupa occupazionale
Finora questi problemi sono stati affrontati dalle aziende da sole
Con indicibili difficoltà
Quando si sono trovati in circostanze in cui il disagio derivante non solo dal dal del dell'impianto ma anche dall'aria finiva per diventare una vicina economia evidente
L'amministrazione deve anche in questo caso qualificare la sua azione
Prevedendo dei programmi di lungo termine che nella prima fase di attuazione sostengano le scelte volontarie di delocalizzazione
Ed è molto importante che tali scelte siano in un primo steppe di tipo volontaristico
è in altre parole auspicabile un meccanismo che muovendosi nell'ambito di una prestabilita tipologia di impianti
Consente a chi decida volontariamente di allontanarsi in un'aria de congestionata
Di ottenere vorrei dire automaticamente tutti i permessi necessari
Sono infatti i permessi ormai diventati così numerosi da essere addirittura di difficile Censimento che impediscono di fatto e scoraggiano ogni iniziativa in tal senso
La leva dell'incentivo finanziario dovrebbe invece a mio giudizio essere usata con grande parsimonia
Per non correre il rischio di finanziare nuove iniziative che non ci sono invece inquadrabili in una logica di geolocalizzazione
E che invece potrebbero concorrere ad alterare gli assetti industriali esistenti
All'amministrazione resta il compito di indirizzo nella ricerca programmata di nuove aree
Ed è esaurita una prima fase di medio termine di natura come dicevo spontanei Istica
Resta l'amministrazione ha il compito di fissare criteri oggettivi per una seconda fase di più lungo termine di decentramento industriale
A mio avviso infine voglio dire che l'interesse prevalente nella politica di delocalizzazione quello di una corretta programmazione industriale
Che pure accompagnata da altre rilevanti componenti diversa natura occupazione sicurezza ambiente
Debbono avere nel ministero dell'industria il momento di coordinamento e di e di indirizzo demandando eventualmente tale compito se ritenuto più opportuno ad un comitato di ministri presieduto dallo stesso ministero dell'industria
Grazie
Convinta
Sulla scrittore consolazione ma mi scuserete se ha
Galliano sulle no significa c'è stata défaillance
Allora preciserò sono del ministero sono del ministero dell'interno sono il vertice tecnico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e burocraticamente sono chiamati ispettore generale capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco mi scuso che per motivi ambientali preferisco tenermi il cappotto addosso a parlare con rapporto
Io non è che parlerò specificatamente di Napoli riserverò questo intervento questo piacere direi di intervenire al mio collega ispettore regionale ingegner D'Errico che interverrà credo nel pomeriggio
Io vorrei così fare un excursus
Se ha avuto storico se vogliamo su come sono andate le cose in Italia per lo meno nell'ultimo ventennio per quanto attiene a queste problematiche
Noi abbiamo delle leggi non c'è dubbio queste leggi esistono e sono vigenti
La stessa lo stesso DPR centosettantacinque
Ci ha tenuto a rimarcarlo sono vigenti non ha voluto assolutamente avuto compattare mettere sopra le leggi un'altra legge
Allora c'è da chiedersi questa legge che cosa dice di più di quelle che c'erano prima forse dovremo capire queste intanto
Di più secondo me
Ha messo delle complicazioni
E infatti abbiamo visto che per quattro anni praticamente non ci si è mossi
E allora occorre fare
Della chiarezza allora occorre che questo DPR centosettantacinque
Che attualmente in bozza sta per essere modificato sia veramente sostanzialmente modificato
Vorrei dire che mi serve cancellare la centosettantacinque rifarla del tutto
Perché certo lo spirito della centosettantacinque uno spirito valido non c'è dubbio introdurre con forza la problematica dei rischi da incidenti rilevanti
Però per fare questo occorre evidentemente incastonare questo discorso in un quadro che sia omogeneo
In modo tale che ne nasca un corpo di leggi che non sia per norme che sia un corpo quindi armonico oggi come oggi noi invece abbiamo sostanzialmente un qualche cosa che non si armonizza e quindi da questo ne nasce una fase di rigetto perché questa è la realtà c'è un rigetto un rigetto da parte di chi ma da parte intanto io rappresento un questa questo punto una delle amministrazioni che devono intervenire perché il corpo nazionale dei vigili del fuoco
è uno dei quattro organi tecnici previsti per centosettantacinque
Che non si vede assolutamente in nessuna maniera
Come dire confortato da questa centosettantacinque dalla propria attività istituzionale
Che è quella che gli deriva dalle leggi fondamentali per cui esso è nato allora non si può mettere di frontale di istituzionale una legge che apre norme la legge che è siderale che che non è sulla terra
è per questo che non funziona la centosettantacinque e questo vale anche per gli altri tre organi
Organi tecnici previsti dalla centosettantacinque allora cosche cosa occorre fare allora allora occorre con molto vinta mettersi intorno a un tavolo
E insieme si parla tanto di conferenze di servizio quindi insieme veramente
Cercare di coordinarsi e di essere tutti di questo pianeta e non alcuni sulla terra e altri sulla luna
E allora cosa vuol dire questo e perché come mai proprio un rappresentante del Corpo nazionale vigili del fuoco del ministero dell'Interno
Che certamente come prima fase costituzionale indubbia alla sicurezza
Perché noi interveniamo evidentemente abbiamo la nostra ragione di essere per salvare mai faccio questo discorso che può sembrare strano proveniente qualcuno pensa che io faccia parte di di quelli che la pensano contro il ministero l'ambiente che la pensano contro gli ambientalisti e magari anche contro i verdi no non è assolutamente così
è necessario però fare chiarezza
In che modo
Intanto bisogna sentire il parere di tutti valutare le difficoltà di tutti
Vedere quali sono le cose che possono farsi oggi quel che si possono fare domani e quelle che si possono fare dopodomani senza che questo sia un alibi per nessuno naturalmente
Occorre arrivare delle a delle convenzioni convenzioni tra parti che sono certamente in qualche maniera contrapposte che sono le pubbliche amministrazioni e quindi
Ministero del del del del del degli Interni ministero dell'Ambiente Ministero dalla sanità che qui tra l'altro non vedo stranamente
E questo già la beh Celli sperasse però cioè lei spesso però lì spesso mi consenta è un qualche cosa di di di più tecnico che politico rispetto alla sanità
Ed è per questo forse che non ce la sanità
E allora dico
Perché perché c'è questa discrasia perché c'è questo e questo perché la legge sul Ministero Ambiente è venuto fuori
Direi quasi all'improvviso
è un po'venuto fuori come nel sessantacinque venne fuori la legge sugli inquinamenti
La legge Mariotti
Ricorderete il ministro Mariotti della sanità
Che cosa è successa una sostanza che il Paese reale
Non ha vissuto assolutamente nessuna possibile vicenda che portasse ad arrivare ad una legge urbanistica che fosse veramente urbanistiche cioè urbanistica ed ambientale doveva essere le leggi urbanistiche che tutti gli enti locali fino ad arrivare alla Regione sono state utilizzate non hanno mai assolutamente dell'in conto purtroppo e lo sottolineo il problema della sicurezza che è un po'meno ambientale evidentemente
Non hanno mai tenuto conto io ricordo il mille duecentosessantasei sessantasette sessantotto parecchi seminari su queste questioni urbanistiche
E sì le si elevavano come rara Avis delle voci inascoltate e se mi consentite erano voci del ministero dell'Interno una voce del Corpo nazionale dice il fuoco tanto è vero che il primo ministero che nel mille novecentottantadue prima ancora che fosse recepita dal governo italiano la direttiva cosiddetta Seveso
Già il Corpo nazionale dice il fuoco avevo una legislazione che gli consentiva
Di dare delle indicazioni di tipo diciamolo pure anche ambientalistico alle industrie
Certo però poco
Pochissimi risultati ne sono venuti fuori ma perché ma perché purtroppo eravamo una rara Avis
E anche se il corpo nazionale dei vigili del fuoco ha una grossa importanza per il Paese dal punto di vista diciamo così politico spariva spariva
Nel coacervo di tutte le spinte e controspinte che la società civile presentata
C'è stata poi c'è stato poi un momento appunto nell'ottantadue in cui il ministero dell'interno ha capito ha virato di bordo ha capito che non era soltanto ministero di polizia
Ma voleva anche essere che doveva anche essere essere all'altezza dei tempi per la società italiana un ministero di tipo consentitemelo sociale
Ed il corpo nazionale dice il fuoco è una struttura che certamente sul territorio
Porta avanti un discorso sociale perché vicino al cittadino
E non solo al cittadino ovviamente ma tutte le istituzioni che per il cittadino portano avanti le problematiche in senso positivo in senso positivo qual è un presidio globale naturalmente
Perché è chiaro che non può si possono vedere la sicurezza come un feticcio e non vedere altre componenti allora ecco che il Corpo nazionale dice a fuoco nella sua legge il DPR cinque sette sette dell'ottantadue
Ha parlato di organismi di concerto perché il Corpo nazionale dice poco doveva continuamente sentire
Il e qui c'è un rappresentante che l'altro giorno ha detto che lui è un vecchio rappresentante del Comitato Centrale tecnico scientifico del Corpo nazionale vigili del fuoco erano rappresentate tutte le forze sociali e imprenditoriali ci sono anche i sindacati nel comitato centrale tecnico-scientifico
Ebbene perché non estendere questi concetti soltanto la rara Avis dei vigili del fuoco la portiamo avanti in altre istituzioni
Perché cercare di ancora una volta tendere coprire al verticismo mentre invece dobbiamo al allargarci sul territorio
Sul territorio esistono le conferenze di servizio le regioni hanno le conferenze di servizio come direi una una cosa io parlo di regioni efficienti devo dire che ho sentito qui appunto e che che purtroppo la Regione napoletana del dei problemi ma bene allora la società civile napoletana cerchi di esprimere una Regione che sia valida
I problemi si risolvono solo mettendoci intorno a un tavolo tutti quanti quelli che hanno dei problemi su quel problema discuterne e trovare la soluzione più equa non è detto che le soluzioni più eque si riescano a raggiungere subito perché la realtà
Noi siamo in un mare di lacrime e non c'è dubbio lo siamo sempre stati non è non è non è che l'abbiamo scoperto oggi oggi forse lo lo lo sentiamo ancora di più
E prova in questo momento che non dobbiamo essere tutti insieme perché siamo tutti sulla stessa barca su questo pianeta e non sulla luna
Io mi riservo poi alla fine di eventualmente fare qualche altro intervento grazie
Grazie adesso la prima dell'intervento di Hamas comunicazione trenta secondi divisi che ha chiesto la parola
Io sarò brevissimo credo che
La delocalizzazione io preferisco dire lo smantellamento da una rapida analisi veramente fatta a grandi pennellate
Analisi costi benefici anche semplicemente non analisi non valutazione d'impatto ambientale
La delocalizzazione risulta più onerosa e meno positiva del dello smantellamento però lo smantellamento ha dei costi
Clamorosi tant'è vero che se uno va a fare l'analisi costi-benefici finanziarie non economici risulta impraticabile per questo ce ne è necessario l'iniziativa di tipo politico io lancio più una proposta essendoci molti rappresentanti politici di variare perché non fare un appello agli abitanti della provincia di Napoli che Possati Torazzi cento lire per smantellare la cui ovvero sia nella provincia di Napoli la benzina costa cento lire in più che nel resto d'Italia in modo da smantellare la cui è una proposta concreta che può sembrare così provocatoria ma per spostare le raffinerie così fanno le guerre o ci sta la fantasia questa è la proposta spero che qualcuno raccolga cento lire al litro in più di benzina
Grazie alla votazione emendamento è Roberto De Marco assessore comunale alla protezione civile insieme Soro
Anche perché dimissionario sono molto rare
Vorrei partire da un'osservazione
Io penso che quando si parla delle aziende a rischio
La
Quando si parla delle aziende a rischio uno dei rischi più ricorrenti e quello di parlarne soltanto quando si verifica qualche tragedia questo è uno dei rischi che sono collegati a questa tematica e penso perciò che il convegno di oggi
Promosso dai verdi abbia in particolare questo merito di sollecitare proporre una riflessione per fortuna freddo cioè in un momento nel quale io credo che ci siano le condizioni per ragionare seriamente sul futuro che deve assumere in particolare quest'aria della città
Quella orientale
Io devo dire che nella relazione
Della senatrice Procacci ho trovato un punto che mi sembra decisivo
C'è quello di come dire denunciare questa falsa contrapposizione
Che è stata sempre affermata
Tra le tematiche dell'ambiente della tutela dell'ambiente da un lato quelle dello sviluppo del Paese dall'altro l'attuale tematiche della tutela della sicurezza dei cittadini da un lato e quelle della tutela dell'occupazione
Dall'altro lato perché è evidente che se noi come dire accettiamo questo tipo di ragionamento abbiamo ben poche via d'uscita rispetto al mondo
E quindi siamo costretti in un certo senso ad accettare questa sorta di ricatto strisciante per la quale nella zona orientale non si può toccare nulla perché in questo modo verrebbero messi a repentaglio centinaia per non dire migliaia di posti di là ecco io invece penso che
Sia necessario
Sul piano del dibattito politico e culturale riuscire ad affermare una posizione che superi questa contrapposizione
Quanto riguarda gli enti locali si tratta di riuscire a fare entrare nel linguaggio degli enti locali nell'agenda degli impegni degli enti locali la cultura della protezione civile e della tutela ambientale io devo dire che in questi pochi mesi di Asti esperienza all'interno dell'amministrazione comunale di Napoli
Mi sono trovato a dover fare i conti con difficoltà di ogni natura Napoli che una città nella quale si concentra il maggior numero credo di fattori di rischio
Nel nostro Paese o comunque sicuramente tra le città che concorrono a questo triste primato è una città che nel mille novecentonovantadue nel bilancio comunale aveva stanziato zero lire per quanto riguarda la Protezione civile questo è il dato di partenza
Sul quale io mi sono trovato a dover ragionare e a dover lavorare nel tentativo di organizzare un minimo di struttura di protezione civile
E di tutela ambientale all'interno del Comune Dina
Mi pare che in questi mesi siamo riusciti a fare qualche piccolo passo in avanti il consiglio comunale a novembre approvato all'unanimità una delibera quadro per il programma di protezione civile
Del comune di Napoli abbiamo consegnato proprio in questi giorni alla Prefettura le schede e l'elaborazione che necessaria per procedere alla redazione del piano provinciale di protezione civile certo che poco e pochissimo in bilancio è stato stanziato un primo come dire
Sono stati stanziati dei primi fondi per consentirci di avviare questo lavoro di organizzazione in materia di protezione civile avremo un miliardo da spendere
Per il mille novecentonovantatré e questo ci consentirà di poter perlomeno avviare questa riflessione che riguarda i compiti che la legge duecentoventicinque sulla protezione civile assegna agli enti locali in questa materia anche perché io credo che su questo si debba come dire
Aprire una discussione molto franca gli enti locali debbono essere in condizione di far fronte a questi compiti che la legge gli assegna altrimenti una materia così delicata e complessa io credo che sia meglio procedere a una revisione e una riforma della legge se gli enti locali dovessero persistere
Nella loro come dire insensibilità rispetto a questi temi piuttosto che caricarci di aspettative rispetto alle quali poi non siamo in condizione di adottare iniziative concrete
Ecco allora rispetto a questo scenario ne abbiamo Napoli questa grande come dire questione che riguarda la zona orientale c'è un piano di emergenza che è stato messo appunto
Tra
Il ministero dell'Ambiente il comune di Napoli la Prefettura i vigili del fuoco
Piano d'emergenza rispetto al quale bisogna verificare ancora alcuni punti io penso per esempio al nudo del traffico e della viabilità che un po'il punto centrale è il grande problema che si oppone rispetto all'adozione di un efficace piano d'emergenza in quella zona c'è la questione dell'informazione alla popolazione che un'altra questione che viene tenuta sempre come dire nascosta in un cassetto
Nel senso che si preferisce evidentemente che i cittadini non sappiano quali sono i rischi che li attendono invece stiamo cercando di varare queste iniziative che appunto mi verranno a informare i cittadini della zona orientale rispetto a tutti gli scenari di rischio
Che esistono in questa parte della città ma il problema fondamentale ovviamente l'obiettivo fondamentale che dobbiamo porci è quello di fare in modo che mai il piano d'emergenza debba essere messo in azione e per fare questo ecco io
Credo che sia opportuno riprendere questa riflessione che si faceva all'interno della relazione introduttiva di questo convegno io credo che ci sia veramente la necessità di mettere insieme utilizzando lo strumento anche degli accordi di programma se questo può essere ritenuto valido mettere insieme intorno a un tavolo tutti i soggetti che debbono assumersi la responsabilità di assumere delle decisioni concrete rispetto a questo problema io non so se oggi il ministro per l'Ambiente sarà presente al convegno però se verrà ecco io credo che il ministro e la mente possa e debba fare qualcosa anche in attesa che questo piano di delocalizzazione venga messo in movimento
Anche perché ci sono dei ritardi enormi ce ci sono le aziende che tardano a far conoscere la loro posizione c'è la Regione che praticamente assenti io credo che ci sia l'esigenza anche di fare qualcosa di concreto nell'immediato
Io non so se sia possibile ad esempio procedere ad una riduzione graduale dello stoccaggio in questa parte della città credo che il ministro dell'ambiente potrebbe valutare una possibilità di questo genere che non credo neanche entrerebbe in contrasto con un'esigenza di tutelare i livelli occupazionali che consentirebbe di ridurre il tasso di rischio che esiste all'interno di questa zona la città certo è che di questi temi io penso che il consiglio comunale di Napoli in particolare proprio perché c'è una situazione di crisi politica che esplose in tutta la sua evidenza non possa fare a meno di misurarsi io sono di un'opinione cioè che se vale la pena di evitare lo scioglimento del consiglio comunale così come io penso beh vale la pena soltanto se ne riusciremo a mettere al centro dell'attività del consiglio comunale
E al centro dell'attività della giunta che dovremmo cercare di formare nelle prossime settimane
Non solo uomini nuovi e metodi e procedure nuove rispetto alla sua composizione ma anche soprattutto temi programmatici nuovi io penso che questo tema della tutela dell'ambiente nella nostra città
Abbia una funzione centrale io penso che su questo in modo particolare il Gruppo Verde posso dare un contributo determinante anche rispetto ma questa prospettiva che abbiamo di costruire un'aggiunta che si muova al di fuori delle logiche e degli steccati tradizionale quindi penso che il convegno di oggi posso rappresentare un passo importante in avanti in questa direzione
No no a tormento Camera
Niente
Allora bisogna
Rimasti
Va bene adesso l'ingegner Di Martino amministratore della Coveri c'è stato un po'qualcosa che
Innanzitutto mi volevo va bene così
Ecco innanzitutto volevo compiacermi per questa iniziativa
Da parte del gruppo Verde perché secondo me c'è proprio bisogno di qualcosa di questo genere per poter sentire un po'il parere di tutti
Ringrazio quindi per l'invito
E
Mi pare opportuno l'intervento di tutte le parti anche perché prima abbiamo sentito
Qualcosa che effettivamente andrebbe un po'ricondotto
Sulla terreno dalla praticità forse la sbavatura del convegno finora è stato per l'intervento
Prima delle cento lire al litro
Provocatorio forse riesce a provocare
Perché secondo me prima di tutto bisognerebbe capire se le cose sono fattibili
Il signore che ha parlato delle cento lire
Non sa che
Bisogna trovare una soluzione tecnica al problema quindi via la corrente
L'accordo
Però poi facciamo arrivare questo prodotto petrolifero nell'aria di Napoli sono tre milioni e mezzo quattro milioni di tonnellate all'anno
Sarebbero circa cinque seicento autobotti al giorno
Quindi non è questione di cento lire questione di Autostrade a questo punto
Va be salto questo punto
Vado all'esposizione che avevo preparato
Innanzitutto debbo dire questo la cuvette la corretta noi parliamo del polo petrolifero la Corvette
Posso parlare a nome della come ma ci sono altre compagnie nell'aria che operano in vari settori c'è il settore del del Gpl il settore degli oli combustibili
La cui rappresenta la parte la magna pars fate venire in quanto che a una raffineria l'unica raffineria della zona molte volte si di si parla di raffinerie mai l'unica ma ci sono anche altri operatori in aree
Ora
La Cappelletti fa parte del gruppo Cappellacci significa Comit raffinazione chimica fa parte del gruppo che Jari che opera per conto della compagnia di Stato Occupy Tina
All'estero l'Italia rappresenta una grossa operazione per il gruppo in quanto che rappresenta circa il cinquanta per cento dei volumi europei
Altre raffinerie in Europa a Napoli a Rotterdam e in Danimarca vuol fare
Dell'Europeo nove dell'euro nella prego
Ora va precisato innanzitutto che noi ci rendiamo conto del problema della delocalizzazione
E stiamo al momento valutando varie alternative
Varie alternative che prevede possano prevedere una nuova raffineria nel napoletana
Oppure possono prevedete la partecipazione in altri gruppi o addirittura solamente un deposito quindi sono queste le alternative che stiamo valutando al momento
Ora chiaramente
Se parliamo di un di una raffineria
L'obiettivo strategico del gruppo per investimenti nel campo della raffinazione è quello di realizzare i massimi livelli di performances
E di competitività a lungo termine
Ma chiaramente questo vorrei dirlo per rassicurare i nostri amici e ICI la cittadinanza napoletana o qualsiasi altra cittadinanza dovesse un giorno ospitare una raffineria
Del nostro gruppo
è molto importante la sicurezza il rispetto dell'ambiente
E debbo dire che la raffineria del due mila perché ormai se ne parliamo di una raffineria possiamo parlare solamente di una raffineria del due mila sarà ben diversa da una raffineria
Come quella attuale costruita nel mille novecentotrentacinque credo e sarà ben diversa dalle raffinerie che costituiscono la maggior parte del degli impianti italiani
Ora
Un investimento che noi dovessimo nel caso prevedere in Italia
Deve essere visto nel contesto delle attuali esigenze ambientali dell'aria orientale di Napoli
Che impongono la necessità di di locare l'esistente polo petrolifero
Quindi nell'ambito proprio di tale esigenza il gruppo si è posto il problema dell'idolo che della rilocazione dell'attività
Chiaramente come si è accennato prima una rilocazione comporta dei notevoli costi particolarmente se si dovesse realizzare una raffineria che deve soddisfare la domanda dell'area campana
La Corvette Petrolero ritiene che tale investimento
Offrirà l'opportunità di realizzare il risanamento ambientale nell'area orientale di Napoli
Ed eventualmente anche di altre aree industriali ove mai ci dovessero essere delle possibilità di arrivare a delle economie di scale con altri impianti
Questo investimento qualora sia possibile reperire un'area adeguata dovrebbe essere realizzata in cooperazione anche con altri gruppi operanti in Italia
Questo per ottenere Obiettivi di competitività e di economie di scala
Noi riteniamo che questo investimento realizzato con obiettivi strategici aziendali e di risanamento ambientale offre al Paese e soprattutto l'opportunità di un'attività industriale durature competitiva
Con ampi riflessi occupazionali
E di attività indotte
Oltre l'apporto di notevole capitale
Di investimento da parte di un Paese produttore di greggio
Noi abbiamo già fatto sviluppare
Uno studio da parte di di una primaria società di ingegneria uno studio di fattibilità tecnica ambientale
E questo ci ha permesso di individuare alcuni siti in Campania ora sia ben inteso noi abbiamo individuato dei siti
Ho parlato di una compagnia di ingegneria di primaria importanza ma naturalmente l'identificazione di usciti spetterà sempre
Innanzitutto a indicazioni della regione soprattutto al vaglio del ministero dell'Ambiente
Con il ministero dell'Ambiente abbiamo già in corso dei contatti diretti o di contatti e stiamo passando ad una prima valutazione sommaria
Va detto per inciso che la settimana prossima il tre ci sarà un incontro al ministero dell'Ambiente Ministero dell'ambiente e ministero dell'industria
Regione e comune e noi
Ora
A questo punto complesso un complesso petrolifero quello attuale grosso modo stiamo parlando di livelli occupazionali tra diretto e indotto di circa due mila posti
Salvo ulteriori dettagliate verifiche da effettuare nel quadro di un eventuale sviluppo di questo progetto
I siti che noi abbiamo identificato sembrerebbero offrire le garanzie di minimo impatto ambientale di condizioni socio economiche ottimali
E di scarsa se non scarsissima vulnerabilità
Futura nei riguardi dell'espansione urbanistica e demografica ma torno a ripetere da parte nostra dobbiamo pure iniziare da qualche parte ma è chiaro che la cosa dovrà essere vagliata approvata a vari livelli
E infine dal ministero dell'Ambiente
Ora la Corvette Petroleum ritiene il ritiene che possano esistere le premesse per realizzare un siffatto centro di raffinazione in Italia
Naturalmente importantissimo a questo punto accertare l'orientamento prevalente delle amministrazioni centrali regionali locali
E delle parti sociali
Nei riguardi di un insediamento petrolifero vitale importanza strategica ambientali noi abbiamo iniziato già una serie di contatti con i vari ministeri il ministero dell'industria tanto per cominciare e via via tutti quanti gli altri
Naturalmente abbiamo parlato prima di un investimento notevole investimenti di questo genere oggi sono nell'ordine dei due mila tre mila miliardi se non di più
E naturalmente questo comporta anche lo studio di sistemi di incentivi finanziari per favorire uno sviluppo di questo genere
Sappiamo che in questo giocherà un ruolo anche la CEE che anche abbiamo già premi lì preliminarmente
Sentito e anche qui mi pare che ci sia stata anche l'espressione di qualche rammarico per il fatto che poi dopo tutto non riusciamo a ad appropriarci di tutti quanti i fondi che sarebbero invece a disposizione dell'Italia e della Campania in particolare abbiamo letto nei giorni scorsi che in effetti ci sarebbero ventidue mila miliardi
Che l'Italia potrebbe correre il rischio di non prendere entro la fine del novantatré pare che addirittura altri Paesi come la Grecia o l'Irlanda avendo poi la e la Spagna avendo già completato completamente appropriato i fondi a loro disposizione abbiano espresso lama l'intenzione o per lo meno e il gradimento per per questi fondi che l'Italia molto probabilmente non riuscirà a ad aggiudicarsi con progetti validi entro la fine dell'anno
Ora ecco io io avrei finito ritengo di aver espresso il punto di vista almeno della Coveri
Torno a ripetere non è
Ci sarebbe rancore gli altri gruppi che operano nella zona del Polo ritarda
E io ritengo che prima di qualsiasi discussione
Su
Sul soluzioni su misura
Impatto ambientale in altre aree dovremmo prima di tutto chiarire il problema su un piano tecnico solamente chiarendo quest'aspetto di usciremo poi a capire in che direzione ci dobbiamo muovere grazie
Scusate
Indicano
Simone
Ossia
Paola locale
Ma io ho piacere interviene dopo l'intervento della cui intervento sincero
Appassionato comunque interessati
Perché sono Consigliere regionale la campagna e quindi sono una delle persone che dovrebbe pensare a questi un problema
L'archeologo sono contento di questo convegno di oggi un convegno che facciamo come o quanto già detto a freddo
Dopo l'ultima tragedia
In un momento in cui si può ragionare come era più pacata e più serena
Sempre a freddo
Qualche settimana fa ho prodotto un mio documento come gruppo regionale Verdi sul problema della delocalizzazione da cui tre e l'ho fatta veri in copia a tutti i colleghi del consiglio regionale
Cosa dico in questo documento io ritengo che la scelta di delocalizzare una raffineria così grossa così importante sia anche solo alla fine del due mila nella nostra regione sia una scelta non perseguibile
La nostra regione sapete essere la quattordicesima per superficie in Italia ma la seconda per numero di abitanti
Ciò vuol dire che se uno fa un volo in elicottero sul territorio provinciale si accorge che non abbiamo aree con basse densità di popolazione da poter giustificare eventuali studi di impatto ambientale ce l'ho con l'azione non solo ma le aree agricole residue
Da uno studio di carattere agricolo fatto mi pare un paio d'anni fa Curtolo poco divulgato risulta il nolano
Risulta che c'è un gradiente di fertilità agricola per la provincia di Napoli
Procedendo da sud verso nord che trova il massimo di indice di fertilità in termini produttività di prodotti agricoli e di possibilità di ed economico per l'ha detto nell'aria nolana
Per cui se noi andassimo espropriare suoi quesiti Guiso ed agricoli comunque andiamo a sovrapporre quando se sia giusto un tipo di economia un'altra ma sovrapporre a un tipo di possibilità economia quello su di un utilizzo razionale
Di suo riflettività è più fette d'Italia nel nolano a un altro tipo di utilizzo di questi suoi io propendo più per il primo tipo utilizzo perché comunque ha una ricaduta in termini di costi di investimento e di impatto sicuramente
Minore
Noi non siamo né i Verdi e ormai lo stiamo dimostrando col passare degli anni le persone che dicono sempre no a tutto e a tutti non pensate che non siamo scusino il bisticcio di parole pensosi del problema sappiamo che c'è la potente che lavora nella raffineria sappiamo bene
Che non si può in questo momento così a cuor leggero pensare se ne vadano tanto non possiamo tanto l'aria inquinata non sappiamo bene che c'è il dramma c'è il problema del dualismo danni diciamo dice Franco risulta economico diverse di tipo ecocompatibile
Per cui non può non abbiamo ricette pronte e abbiamo il dubbio aveva abbiamo le certezze perché ingiusto e sbagliato avere certezze proceduta ci ragioniamo sopra
E come diceva Jules Lubrano è evidente che l'insediamenti industriali a Oriente Occidente sono stati degli sbagli storici
E mi dovete anche ricordare che su fino agli anni settanta ci fu una diatriba WWF Italsider quando i tassi del Chiese e ottenne l'ampliamento dicendo che era un investimento eccezionale portava occupazione e così via
Il WWF si oppose all'epoca
Italsider una volta do più preoccupazione stesa chiuso e che era già se viaggiare comunque il mercato andava già a giudizio Cholet vorrei dire e che dobbiamo smettere
Di pensare che solamente un tipo di modello economico il modello economico industriale è un modello valido per questa città
In ecologia è fondamentale la diversità
Se c'è diversità di un ecosistema l'ecosistema è sano e va avanti in economia è fondamentale oggi diversificare le forme di economia le forme di reddito alle forme di occupazione
Napoli a mio avviso non deriverà solo di petrolio e banda stagnata
Anche perché sono poco vicini alle materie prime napoletane Napoli deve vivere soprattutto di altre forme di economia anche dicono gli industriali ovviamente ma più consono a quelle che sono le esigenze una metropoli affollata piena di sole
Piena di cose belle e di cose buone
Non so come risolvere il problema o di qualcun estrema franchezza ma di certo ci stiamo riflettendo dobbiamo rifletterci con avendo in testa però altre visioni culturali del problema
L'industria industria la scelta industriale per questa Regione non è la panacea di tutti i mali
Il fatto grave per rispondere al persone da cui te che mi ha preceduto e che purtroppo in Consiglio regionale del problema cui non se ne parla
Nessun collega a parte in quelle del PDS con cui ho parlato tranne i corridori diciamo mi han risposto su questo documento
E se il tre come ossido dire la Regione andrà a questo tavolo col ministero a parlare del problema ma chi ci andrà non ci andrà a nome del Consiglio regionale
Perché il Consiglio regionale non si è ancora espresso nessun altro Consigliere al di qua sottoscritto ha preso una posizione su questo argomento la cui c'è ormai la disgrazia è passata
E qui intendiamo a dimenticarci della cosa
Il fatto è grave e dobbiamo soci dalla Regione a fare un dibattito in Consiglio perché voi io dico la mia od altri questo che si vuole sia degli atti che diranno se mi diranno no facciamo nel nolano o facciamo nel giuglianese mi devono convincere con dei dati seria la mano che non siano solo occupazione per favore
Ma c'è anche la salute dei malanni se anche il diritto all'ambiente dei Giuliani sì Cogodi napoletani contro vi ringrazio
Il territorio bloccate SPES
Anch'io ringrazio molto il gruppo Verde per aver organizzato questo incontro che effettivamente dimostra se mai ce ne fosse bisogno la sensibilità no che hanno sempre dimostrato in particolare verso la cosiddetta direttiva Seveso e quindi per il problema delle industrie a rischio sul nostro territori detto questo dirigo l'Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro lasciatemi fare delle considerazioni che in qualche modo Diano un po'anche la sensazione del contributo che abbiamo voluto dare che vogliamo continuare a dare a questo problema
Siamo uno dei quattro organi tecnici in qualche modo antesignano perché come qui qualcuno ha citato fummo noi incaricati dal ministero della Sanità nell'ottantacinque e l'ottantasei di fare il primo censimento sulle industrie a rischio e da lì poi partirono le varie ordinanze
E a cui poi sì aggregarono il di Piercy aggrego al DPR centosettantacinque con gli altri DPCM che si sono succeduti
Anch'io
Credo di dovermi ritenere insieme a tutti i tecnici dell'ISPESL insoddisfatto di come complessivamente oggi ci troviamo ad affrontare la gestione del problema dei grandi rischi quindi sotto questo profilo credo non c'è dubbio lo ha detto anche l'amico Clini Corrado che si sa si assentava in qualche ora mi ha citato in qualche modo io lo ricito perché ci vediamo continuamente su questo problema per cercare di trovare una soluzione
Una soluzione che a mio giudizio deve in qualche modo dare una risposta innanzitutto tecnica a questo problema
è stato sfiorato nel corso degli incontri lo ha detto qualcuno in maniera più chiara qualcun in maniera più velata che innanzitutto c'è un problema tecnico da risolvere
Poi c'è un problema politico io non sono politico quindi lascio ai politici di affrontare il problema politico approvate Chirico lo dobbiamo in qualche modo dire con estrema chiarezza
Perché il problema tecnico coinvolge il problema della valutazione degli impianti coinvolge il problema della valutazione delle conseguenze dei rischi del funzionamento degli impianti il problema tecnico coinvolge i piani di emergenza e infine al problema della del delocalizzazione
E allora sotto questo profilo le mie osservazioni sono di questo tipo la direttiva Seveso il DPR centosettantacinque si prefiggeva sostanzialmente questi cinque punti di soddisfare cioè la conoscenza del fenomeno
Il la valutazione l'analisi del rischio l'analisi e la valutazione delle conseguenze i piani di emergenza ed eventualmente la delocalizzazione bene in questi ultimi tre punti
Credo che non abbiamo raggiunto assolutamente un minimo di situazione sufficiente
Mentre ormai conosciamo il rischio con il DPCM dall'ottantanove abbiamo siamo riusciti in qualche modo ad a vere
I criteri tecnici attraverso i quali standard di Zia hanno sul territorio nazionale come le industrie debbono presentare le loro valutazioni e come debbono fare i loro piani di sicurezza già quando passiamo
Al problema della valutazione delle conseguenze è già qui
Addirittura all'interno degli organi tecnici ci sono dei distinguo e comunque c'è certamente un momento di conflittualità tra l'azienda che non avendo un riferimento tecnico cerca evidentemente di interpretare da un punto di vista tecnico a modo suo come valutare le conseguenze dell'incidente e dall'altro tanto l'autorità che nel caso specifico dal ministero dell'Ambiente
E il Ministero della Sanità debbono poi in qualche modo rispondere dando delle prescrizioni oppure dicendo va bene va tutto bene
Allora e qui ci dobbiamo in qualche modo anche razionalizzare cioè dobbiamo arrivare ad una forma di coordinamento e dobbiamo raggiungere una momento di accordo da un punto di vista tecnico allora a mio giudizio non è possibile considerare così semplicemente la presenza di un impianto senza valutarne in termini scientifici in termini tecnici quali possono essere tutti quei parametri che concorrono con ad una valutazione reale dell'impianto ad una valutazione reale del rischio che associata all'impianto e quindi ad una valutazione reale delle conseguenze questa filosofia
Noi l'abbiamo espresse no non semplicemente dando delle indicazioni vaghe ma l'abbiamo cominciato a mettere nero su bianco con una nostro lavoro scientifico che abbiamo sempre più affinato Lori l'ho portato qui questa mattina lo consegno non è il Vangelo però è un punto dove ci si deve confrontare da un punto di vista tecnico
è un sistema attraverso il quale lo indichiamo
Attraverso una filosofia della indicizzazione di quattro parametri che concorrono la valutazione globale del rischio della valutazione della sicurezza dell'impianto della valutazione delle conseguenze dell'incidente
E che tengono conto evidentemente della magnitudo del del che può verificarsi dell'incidente della sua probabilità
Dei parametri de de relativi all'esposizione al rischio da parte del della popolazione e a rischio spesso intrinseco negli impianti in relazione alle sue caratteristiche
Perché solo partendo da qui che possiamo capire che conseguenze ci sono
E possiamo capire se un impianto deve essere definitivamente chiuso
Oppure seppur Bocconi interventi strutturali continuare ad insistere su quel certo territorio ma non in maniera astratta riferito obiettivamente alla situazione complessiva del territorio steso compresi i parametri meteorologici compreso il parametro urbanistico compreso il parametro della viabilità e di tutto quanto abbiamo giustamente sentito oggi parlare
Però il fatto tecnico cari amici secondo me non esaurisce tutto questo problema c'è stato un groviglio un intreccio procedurale
E anche qui bisogna correre ai ripari lo fa si può fare attraverso il sistema legislativo a mio giudizio si può fare anche attraverso un sistema di coordinamento amministrativo quindi attraverso formule di tipo governativo un DPCM un decreto decreti interministeriali perché non è pensabile fare una legge all'interno della quale non ci sono i tempi di attuazione oggi il costruttore l'installatore può continuamente scrivere agli organi tecnici ai agli organi amministrativi e i avviare diciamo un contenzioso che non ha fine può non aver fine perché non c'è scritto da nessuna parte quando definire queste noi abbiamo completato per correttezza lo dico di informazione dieci rapporti completi di sicurezza di altrettanti impianti però per i motivi che vi ho detto prima gli organi amministrativi non sono arrivati alla conclusione cioè a dire ma quest'impianto gli diamo delle prescrizione non gli diamo delle prescrizioni
Allora anche questo va chiarito a mio giudizio così come va chiarito
Uno nuovo più preciso dei quattro organi tecnici quattro organi tecnici hanno a loro configurazione ben precise
Cioè il corpo nazionale dei vigili del fuoco che è nato a delle sue peculiarità delle sue caratteristiche che nel corso degli anni hanno avuto una loro specifica evoluzione quindi una loro specificità una loro professionalità c'è lista sulla che nasce diciamo dalla da dagli enti disciolti enti in particolare dalla energici quindi una caratterizzazione
Impiantista sistemista no che evidentemente è una tradizione un retaggio che non sa inventato oggi lo lo allo nuova ricevuto attraverso cinquant'anni di esperienze passate che quindi trasmette al suo corpo di tecnici di ingegneri
Cioè l'Istituto superiore di sanità che ha una sua valenza particolare no nel campo della tossicologia nel campo più in generale di diciamo della della chimica delle sostanze e così via c'è il Consiglio nazionale delle ricerche con una sua altrettanto valenza allora a mio giudizio anche l'Iva affinato un tantino quello che ebbe verso il contributo più peculiare di ciascuna di queste istituzioni
E c'è un terzo aspetto cioè l'aspetto organizzativo
Si è dibattuto fin dall'inizio della legge se tutto questo sistema dovesse essere gestito da una istituzione unica centrale oppure se come poi ci siamo avviati a gestire attraverso quattro organi tecnici due commissioni ministeriali due direzioni generali adesso chiaramente ci si sta avviando così negli ultimi due anni ad una razionalizzazione anche di questo ecco ma a mio giudizio rintervenire né sempre il problema
Può una legge essere attuata senza che non sia stata speso nel neppure un centesimo
Nessuno dei quattro organi tecnici ha avuto nemmeno una persona in più per fare questo tipo di lavoro
Non è stato possibile in nessuna maniera avere la possibilità di ipotizzare al di là di una segreteria tecnica che svolge il ministero dell'Ambiente Olla o in parte il Ministero della Sanità
Non è stato possibile avere un punto di riferimento organizzativo
Allora io mi chiedo non è possibile
In questo contesto pensare a delle soluzioni non avveniristiche non trionfalistica siamo i momenti di ristrettezza
Ma io credo che con piccoli accorgimenti e qui parlo per me non chiediamo due mila persone per fare in più questo lavoro c'era bastano cinquanta
E lancia un'altra idea
Gli unici due istituti che hanno un sistema a livello decentrato sono il corpo nazionale dei vigili del fuoco e l'ISPESL e che ha i di part trentadue dipartimenti periferici
Allora se non è possibile a livello centrale e gestire questo problema se non attraverso onerosissimo me crea onerose quanto meno creazioni di strutture aggiuntive
Razionalizziamo a livello centrale quello che è l'indirizzo il coordinamento l'evoluzione e la standardizzazione la normativa la creazione di un sistema all'interno del quale tutti debbono agire alla stessa maniera
E allora
Verifichiamo se non è possibile decentrare questo sistema cominciando ad impegnarlo a livello territoriale proprio sul corpo nazionale dei vigili del fuoco e sulle ISPESL e che già hanno queste strutture di tipo territoriale
E diversamente dovremmo accettare la tesi che poi è stata esposta dal ministero dell'industria cioè di arrivare ad una sorta di autocertificazione almeno per le aziende
Che già esistono e per le quali non è possibile non è ipotizzabile se non cambiando questi tre aspetti che vi ho detto tecnico procedurale ed organizzativo la legge e quindi consentire di arrivare ad una conclusione
Del controllo di questo sistema
Anche perché il problema a questo punto della delocalizzazione
E l'abbiamo sentito da da tanti interventi dagli interventi ministeriali industriali e anche dai rappresentanti politici diventa in affetti un problema che può diventare ingestibile perché se noi prendiamo il no il territorio nazionale è stato detto non stiamo né nel Texas né in in Siberia per cui l'Italia è fatta come è fatta
O a dei territori dove facciamo dell'agricoltura ottima anche a livello spinto o a dei territori montani o a dei territori densamente popolato
Allora i casi sono tre o rifacciamo gli impianti e li facciamo sicuri al massimo
Ho Linde localizziamo e vediamo di trovare dei siti opportuni e qui a mio giudizio intervengono delle grosse difficoltà
Innanzitutto tecniche e poi di natura politica oppure ci diamo questi impianti definitivamente allora io credo che
Un po'di
Buonsenso da parte di tutti i sistemi che concorrono alla gestione di questo problema
Ci dovrebbe indurre il primo a chiudere definitivamente rapidamente questa partita organizzativa questa partita procedurale che dura ormai da troppo tempo e che effettivamente rischia come diceva il mio amico Clini di farci trovare tra qualche tempo in condizioni di non dover prendere più nessuna decisione perché di fatto la decisione sarà presa dagli eventi che Cicco travolgerà
La seconda è quella appunto di vedere all'interno di questo sistema razionalizzato come arrivare ad una gestione rapida però con un minimo di intervento da parte anche dello stato del sistema statale per ravvivare coloro i quali oggi sono a mio giudizio ancora in grado di dare molto per la soluzione di questi problemi grazie
Invito alla dottoressa Ciancio della CGIL
Va saluto l'apprezzamento non formale della segreteria regionale della segreteria della Camera del lavoro di Napoli
Avete messo all'ordine del giorno una questione estremamente complessa anche rispetto agli avvenimenti che noi abbiamo tutti i giorni nella nostra città e io cercherò di portare questo contributo con grande sincerità con grande concretezza affrontando questioni nodali su cui ovviamente vi sono opinioni diverse si tratta di questioni estremamente delicate
Che intervengono ineriscono anche rispetto alla vita la qualità della vita di tante persone nella nostra città diceva tra l'altro il primo pezzo della relazione della senatrice Procacci si tratta di una zona dove ci sono ben centosettanta mila persone e tra l'altro c'è una massa come dire di impianti industriali altrettanto rilevanti
Anche l'intervento dei tecnici che c'è stato come dire ha confermato questa cosa che tra l'altro era in premessa ai lavori ai lavori di questa mattinata cito queste due cose proprio per rafforzare la necessità che si cerchi di discutere in modo concreto senza strumentalismi
E con grande apertura rispetto alle questioni io su questo voglio dire molto chiaramente che per quanto ci riguarda come CGIL noi abbiamo dovuto fare e l'abbiamo fatto
Devo dire in modo definitivo un forte recupero di carattere culturale sulle questioni nell'ambiente che per lungo tempo come dire sono state in qualche modo ottenne bravate o comunque messe in secondo seconda luce da un preoccupazione a volte ottusamente industrialista
Che naturalmente era derivata da una serie di condizioni voglio essere quanto più chiaro possibile rispetto a questo e che ha caratterizzato a lungo il nostro dibattito interno
Che tra l'altro si fondava su un concetto di carattere culturale che era queste la conservazione della classe operaia come polo di democrazia nella città è un punto di riferimento che è una garanzia
Per un'organizzazione come la nostra che si riferiva direttamente a questa parte della società e quindi ovviamente su tutto il pezzo del contesto e dello sviluppo della città della regione della democrazia in questa città in questa regione devo dire che tutto il dibattito che c'è stato per esempio sul Liber su Bagnoli per molto tempo ha risentito fortemente di questa nostra convinzione ovviamente che si basava su una serie di come dire riferimenti politici che io schematizzato molto in forse in maniera troppo semplicistica o troppo sintetica con l'assunto che ho detto poco fa ma che ha valso fortemente naturalmente nell'intera società italiana i temi dell'ambiente sono stati per lungo tempo assai
Sotto intesi
Debbo dire con molta fermezza che i verdi in particolare con le loro battaglie con il lavoro che hanno fatto in questi anni hanno dato una strada anche di recepimento di approfondimento anche ai partiti popolari classici e tradizionali su queste questioni ed anche al sindacato
Quindi su questo terreno un sindacato come la CGIL che oggi si pone come il sindacato dei diritti delle persone della solidarietà
Ecco in qualche modo ha recuperato per lo meno sul piano generale questo ritardo culturale e credo che si senta pronta e lo fa cerca di farlo per lo meno quotidianamente di affrontare queste questioni delicate di cui stiamo parlando stamattina con un'ottica diversa da quella che con la quale ha affrontato questioni di questo tipo
Nel passato e così si abbiamo tentato stiamo cercando di affrontare con le categorie perché rappresenta dei lavoratori chimici che lavorano nella nel polo petrolifero della zona orientale la questione in una maniera non come dire astratta astrusa
Ponendoci soltanto un un pezzo di problema che comunque è un problema rilevante che va messo insieme agli altri sul tappeto che il problema dell'occupazione
Della conservazione della di una struttura industriale che nella nostra città e nella nostra regione per ragioni vecchissime
Non voglio riprendere l'intervento peraltro molto interessante del rappresentando del WWF che ci ha ricordato come mi piacerebbe dire molto perché questo significa riproporre qui che forse sarebbe opportuno che lo facessimo
I dati essenziali di quella che è stata la questione meridionale perché poi le cose non è che nascono però per in virtù dello Spirito Santo neanche per questo ce li ritroviamo certe ci sono gli errori
Ci sono le soggettività ci sono le carenze ci sono deficienze delle case della classe politica ci sono le tangenti certo però come dire alcuni fenomeni di fondo che in qualche modo sono stati il sostrato semplificante rispetto ai fenomeni di degenerazione che giustamente denunciamo e colpiamo e Reppucci sotto quindi abbiamo questo problema dell'occupazione lo abbiamo e abbiamo il problema della salvaguardia dell'apparato industriale napoletano ma noi sindacato mica diciamo che deve restare quello che perché ci rendiamo conto e siamo profondamente convinti che così come non può che andare indietro rispetto agli standard perché devi avere in una società moderna economicamente sviluppata
Quindi puntiamo a una modifica della qualità dell'innovazione industriale della presentazione per questo in un documento unitario
Delle tre organizzazioni che rappresentano i lavoratori chimici e delle tre confederazioni ci sono qui autorevoli esponenti segretari generali della CISL e della UIL abbiamo o affermato che questa questione Battista
Perché siamo profondamente convinti che le questioni lo sviluppo economico e sociale non possono più andare in rotta di collisione con le questioni della qualità della vita e dell'ambiente siamo assolutamente convinti di questo
Abbiamo insieme appunto d'accordo con i lavoratori approntato un minimo di percorso che in qualche modo da una parte richiami gli interlocutori che sono abilitati ad esprimersi sulle questioni la delocalizzazione
Noi siamo d'accordo sulla di quello di sulla delocalizzazione è chiaro che le cose che sono state dette anche qui c'è un problema tecnico c'è un problema di capire costi c'è un problema di capire possibilità tecnologiche c'è un problema di trovare insigniti tra l'altro ora non c'è dubbio che per quanto sia estremamente complicata questa questione ce l'hanno spiegato anche a me è stato molto utile approfondire questo aspetto gli gli ultimi interventi decide si sono fatti no il fatto che comunque di questa questione della zona orientale si parla ormai da lunghissima pezze e che la Regione Campania non abbiamo affrontato il problema della sette dello sviluppo del territorio che comunque ci vuole diceva
Il dottore rally spesse che ha parlato prima di me qui l'Italia è fatta in questo modo ci sono posti densamente popolati le città ci sono zone agricole ci sono zone orograficamente complicata è un problema tecnico però bisogna affrontare che questa è l'Italia le istituzioni qui devono affrontare il problema dell'Italia
Non posso non dire e lo dico con grande forza che questo problema non è stato affrontato ed è un punto ovviamente che va a come dire a rendere ancora più lento un processo che si lascia incancrenire in cui questi insieme di questioni stanno lì io ostina c'è visto che si contrappongono perché io non mi meraviglierei se non mi meraviglierei affatto nonostante tutte le cose che ho detto in modo profondamente convinto a nome dei lavoratori che la mia organizzazione ma anche le altre rappresentano che se ci fosse nulla parlare di chiusura sarebbe succede non so bene che cosa ma lo posso immaginare ma credo anche comprensibilmente senza voler con questo e lo ripeto ancora con grande forza riproporre una sorta di industriali secondo gli industriali ISMU ottuso e senza senso che francamente è veramente non appartiene più alla tradizione del sindacato confederale limitati
Ecco perché noi abbiamo chiesto perché ci rendiamo conto che la questione e di questo livello e di questa complessità
Che ci sia un ruolo delle imprese ovviamente e quindi stamattina c'è qui ma nel nostro confronto abbiamo su questo terreno
C'è il problema e l'ha detto il direttore del ministero dell'Ambiente c'è il pezzo di che riguarda il ministero dell'Ambiente ma c'è un pezzo che riguarda anche il ministero del Bilancio il ministero del lavoro
In sarà
Storia se dobbiamo tentare di portare avanti questo discorso in questa ottica sinergica che rinasce a mettere insieme tutte le questioni che ci decide che ci preoccupano da una parte la salvaguardia dell'ambiente e della qualità della vita della dignità proprio fisica come dire della vita o della morte come diceva qualcuno dei napoletani
Ma dall'altra parte del loro lavoro del destino dei loro giovani dell'apparato industriale della città
Dell'assalto della città che cosa deve fare la zona orientale c'è in discussione il problema del Parco scientifico e tecnologico e del ruolo dell'area occidentale della rete dentale
Sono discorsi che stiamo facendo danni
Allora ecco per concludere perché la forse insomma la questione estremamente rilevante
Mi verrebbe voglia di continuare io ho sentito che all'inizio l'onorevole Pecoraro Scanio ha proposto un coordinamento permanente su queste questioni
Da quelle cose che succintamente in modo molto schematico ho cercato di nidi e quello che è contenuto nel nostro documento è questo quello che chiediamo in qualche modo a tutte le controparti interessati
Quindi se i Verdi si fanno promotori di un tavolo diciamo di confronto in cui continuamente si riesca a mettere insieme in una sinergia in una contrapposizione che rimanda stupido e senza alcun risultato che fa il gioco di chi non vuole muovere dito mignolo noi siamo completamente d'accordo
Con questo li ringrazio ancora
Ringrazio con la dottoressa devo dire questo incontro dovrebbe costruire almeno una fetta di davano diciamo va in questo senso il dottor Melillo
Direttore delle strategie relazioni esterne della volendo
Negare tutti coloro aveva chiesto di intervenire in itinere pazienza che noi auspichiamo il ministro nel primo pomeriggio
E quindi c'è tempo cioè i lavori proseguono che degli interventi ancora lunga ringrazia
Dopo l'intervento del dirigenti Martino amministratore delegato che vi ha detto quali sono le strategie del gruppo nei riguardi questa di questa di questo progetto di delocalizzazione io non ho niente da aggiungere su quell'aspetto volevo invece giocare soltanto un po'
Di rimessa e dare qualche delucidazione qualche risposta ad alcuni temi che ho sentito rivolge questa mattina
Il dottor Clini direttore generale del ministro dell'ambiente nel parlare del nostro studio ha giustamente detto un po'una situazione vaga nel senso che non è a conoscenza completamente il ministero dell'Ambiente dell'uditorio io ci tengo a precisare che per noi non è affatto Vacca questo progetto sta camminando recentemente su richiesta della Regione abbiamo un paio di giorni fa fornito lo stato di avanzamento dello studio
E abbiamo anche fornito il cronogramma delle attività che copriranno sempre nell'ambito di questo studio il mille novecentonovantatré nel mille novecento novantaquattro
Su questo e e tra l'altro in corso ed è quasi completa una perizia giurata come prevede il decreto del ministero dell'ambiente la relazione infine in corso di preparazione da parte del perito da noi scelto che il preside della facoltà di ingegneria dell'Università vita
Per quanto riguarda invece la la parte amministrativa di questo progetto
La convenzione con la Regione
Non è ancora stata firmata quindi di conseguenza non mi stanco di ripeterlo
Lo studio cammina
Ma i fondi sono ancora lì non lo dico per sollecitarlo ma per rassicurare qualcuno che stamattina ha detto
Si possono gettare via dei soldi al momento noi stiamo utilizzando i nostri
Ancora il dottor Clini
Ha parlato identificazione della tecnologia per quanto riguarda una una un possibile insediamento di questo genere dovunque esso sia volevo dire che nell'ambito del nostro studio voi Cisi ci stiamo riferendo a valori tecnologicamente
Avanzatissimi
Infatti noi traguardiamo
Valori guida e non valore di specifica
Senza voler entrare nel merito di ciascun parametro voglio difenderlo il siamo progettando sia pure in una fase preliminare e ancora di fattibilità
Traguardando valori che si pongono al di sotto di un terzo di quelli che sono oggi balordi specifica
Se la legge prevede mille settecento milligrammi per metro cubo di SO due noi stiamo traguardando cinquecento se la legge prevede cinquecento milligrammi viene o il sono estranei siamo qua traguardando cento quindi ci siamo posti il problema
Sempre il dottor qui la la fonte più ricca dei Visconti ha parlato del sito
Ha ha citato la faccenda dirò dove come ha detto ieri mattina abbiamo identificato dei siti in Campania
La Regione con la quale ci siamo sentiti alla quale abbiamo illustrato il nostro progetto
Per la vostra informazione di tutti caldeggia che sia in Campania ha detto ma non non pensate nemmeno di portare via
Un insediamento industriale di questa portata dalla Campania
Ovviamente ognuno esprime il suo punto di vista
L'ingegner foca ministro dell'industria ha citato
Che nel portare avanti progetti di questo genere la ricerca dei siti si fonda su una logica economica è vero
Ma non è solo quella la logica che ha guidato il nostro studio
Noi per identificare i quattro siti
Ne avevamo identifica di più per la verità
Abbiamo usato varie vari parametri noi abbiamo ottenuto una graduatoria di questi siti la graduatoria è il risultato di una combinazione di parametri tra cui l'impatto ambientale non soltanto per quanto riguarda l'aria il suolo anche per quanto riguarda l'acqua il paesaggio
Un altro parametro che Santo la vulnerabilità futura di questo sito nei confronti dell'espansione demografica ed urbanistica un altro parametro è stata l'analisi socioeconomica
La l'utilizzo delle mappe diario di fondamentale importanza agricola
E anche ovviamente una logica economica legata alla logistica di questo di questo insediamenti
Alla fine vorrei riprenderà alcuni temi del del del consigliere Franzinelli
E poi concludo
Il quale ha detto
L'Italia basta fare un un poco se non sbaglio in aereo per capire che non esiste un sito idoneo
Rispetto pienamente questo punto di vista noi abbiamo fatto uno studio con una primaria compagnia di ingegneria abbiamo utilizzato la cartografia e i criteri con appena citato
Proprio voi il tavolo o i tavoli di cui abbiamo tanto parlato che poi metteranno a confronto queste vedute perché saranno tutte spero rispettabilissime ovviamente le cose noi le facciamo da un'ottica qualcuno le fa da un'ottica diversa mi pare che il motivo per cui il ministero dell'Ambiente ha iniziato questa questa convocazione delle parti chiamiamole partì da forse una brutta parola serve proprio a questo consiglia le frasi ne ha detto per carità il Consiglio regionale non ne sa niente ovvio
Il ministero dell'Ambiente credo che abbia fatto una provocazione che è il risultato di tutta una serie di contatti come ha citato il dibattito che ne abbiamo avuto su questo progetto proprio per ab attivare una qualche cosa vi risulta che questa convocazione
è a livello tecnico la riunione sarà a livello tecnico e serve testualmente diceva coniugazione ad esaminare congiuntamente questioni connesse alla delocalizzazione è ovvio che alla fine e nel momento giusto dovrà entrare il Consiglio regionale e dare il suo parere però da qualche parte bisogna pure cominciare grazie
Corleone dell'Istituto Ambiente Italia
A benissimo mai parte
Allora
Diamo la parola rese
Parlo come Consigliere verde alla provincia di Napoli del Gruppo Verde alla provincia di Napoli
E dunque noi
Anche nel ruolo istituzionale che ci compete stiamo affrontando da tempo la questione delle aree a rischio nella provincia di Napoli anche perché finalmente è stata designata designata come tale anche l'aria del Sarno
Occorre già anticipare che sulla questione di Napoli ci sono stati anche dei problemi propria di legittimazione ancora dell'aria triste perché sembrerebbe né sembrava decaduto questo decreto per cui anche sulla vicenda del Sarno
Ci sono state perplessità nel riconoscere come facente parte dell'aria rischio del Sarno anche la la parte della provincia di Napoli
E sembra che questa questione si è risolta infatti nel pomeriggio sentiremo il ministro Ripa di Meana che su questo tema per capire l'impegno che vuole profondere sulla mantenimento di aree a rischio per Napoli dal momento che in sei anni non si è riuscito a fare niente né in termini di Progetto né tanto meno in termini di contrattazione con le forze sindacali e con le industrie presenti a rischio e le raffinerie
Premesso questo voi
Abbiamo già fatto una valutazione nel corso di questi anni imperniata su tre o quattro punti fondamentali c'è una questione relativa ancora al sistema di proprietà e di concessione che e su quest'aria rischio nel senso che
La concessione dovrebbe scadere per la Quetti nella anni prossimi anni no novantatré novantaquattro e a livello istituzionale non si capisce ancora bene se se la concezione debba essere necessariamente rinnovata quindi c'è già un problema che molto spesso viene sotto asciutto o viene addirittura tralasciato come che la questione dovesse andare avanti all'infinito Pécout invece noi gradiremmo come ambientalisti prima ancora che come Verdi
Di sapere i termini concreti anche del tipo di concessione che e sull'aia ma la questione proprietaria non è importante soltanto nel merito delle raffinerie ma anche nel merito di tutte le altre presenze industriali e di servizi presenti nella zona mi riferisco in particolar modo anche la questione delle Ferrovie dello Stato che in questo momento stanno procedendo alla dismissione delle loro proprietà sulla territorio
Verrà realizzazioni di progetti inerenti la linea Alta velocità e quindi anche su questo c'è un grosso boom Yongwu una grossa assenza di informazione e di trasparenza
Da parte delle istituzioni sulla legittima proprietà e sugli interessi che in questo momento sono in gioco da un punto di vista immobiliari e fondiario
Perché è ancora più grave della situazione della zona occidentale cioè dell'area del di tal sfiderà il livello degli interessi in gioco su questa area orientale
E anche su questo io chiederei appunto un approfondimento c'è un approfondimento legittimo sul quale ci stiamo muovendo ma che richiede una concertazione anche di forze e di sforzi
C'è poi il punto nodale delocalizzazione o soppressione e anche su questo c'è necessità di chiarimenti al nostro interno nel senso che sull'aria dentale non insistono soltanto le raffinerie ma anche i serbatoi del gas liquido di propano rispetta i quali da parte degli ambientalisti c'è una possibilità di accettazione di una delocalizzazione nel senso che il propano liquido e comunque un materiale che viene accettato dal mondo degli ecologisti ma sicuramente quelle bombe in quella zona così fortemente industria urbanizzata non possono esistere quindi su quella e si può ragionare in termini di localizzazione
Ben diversa è la questione delle raffinerie perché le raffinerie seppure volessero andare allontanarsi dalla linea di costa possono arrivare a un cento chilometri al massimo perché sia diciamo accettabile anche in termini economici da parte delle raffinerie stesse e nel raggio di cento chilometri da quella zona costiera non si riesce a trovare un'aria significativamente valida oggi pomeriggio parlerà il professor Ugo de leone appunto di dell'Istituto Ambiente Italia
Che insomma illustrerà anche una ricerca che affatto il Governo sua ha commissionato ma dal settantuno e dal settantuno che si sta ragionando per individuare alternative localizzative a queste raffinerie
Sono cinici si era arrivati alla fine su otto aree
Alla fine su due perché hanno hanno proceduto anche con una sorta di valutazione d'impatto ambientale per la scelte la cernita di queste aree ma non si è approdata nessuna soluzione
Diciamo ottimale per queste amare e appunto sembra strano che poi invece ma guai se stia facendo delle sue scelte
Che non sono in sintonia con queste commissionate già dal settantuno e che poi hanno avuto degli aggiornamenti nel corso degli anni dal governo e quindi anche questo è un punto di approfondimento rispetto al quale cioè senza il quale senza una risposta poi non riusciamo a capire i termini reali del problema allora in definitiva ad oggi dobbiamo essere necessariamente in disaccordo con una delocalizzazione ma siamo insieme alla col gran quantità delle associazioni ambientaliste per la la soppressione in questo momento delle raffinerie
E non valgono qui quelle ipotesi un po'estrema foranei delle cento lire perché e e nella che qualcuno ha fatto prima di me perché non si pone in questi termini il problema sono le raffinerie che devono dimostrarci la compatibilità ma da oggi noi siamo con con le carte in regola per dire che queste industrie non possono essere basterebbe soltanto la densità abitativa della zona e basterebbero soltanto i gravissimi incidenti che sono avvenuti nella zona e sono avvenuti anche fino a un mese fa
Quindi non siamo noi a dover dimostrare dove devono andare per ora è necessario che queste vadano via dalla zona orienta
C'è un un altro punto importantissimo che è quello della bonifica di cui anche non si parla perché noi sappiamo benissimo che tutte le opzioni che sono state fatte anche nel corso degli ultimi anni in analogia e in aggregato alla questione del Piano regolatore generale tutte le opzioni voi del trasferimento di dipartimenti universitari vuoi di creazione di parchi voi
Di creazioni di altri poli industriali non hanno tenuto conto della grossa questione della bonifica di di quest'aria rispetto al quale c'è un potenziale di ricerca e di lavoro che noi riteniamo debba essere quota parte sostanziale del problema anche in termini sindacali perché la stessa bonifica dell'aria comporterà un'occasione di lavoro
Ma altro che decennale e anche di questo bisogna avere il coraggio di cominciare a parlare in termini non solo scientifici ma anche in termini politici e occupazionali
Un ultimo punto è appunto questo della destinazione d'uso dell'area che è l'approdo ovvio a cui noi dobbiamo tendere anche se è un po'il punto di partenza per chi vuole poi avere in mente che quest'aria non è solo un'area della zona orientale quindi dei quartieri di barra Ponticelli San Giovanni eccetera ma è un'area cartina fortissimo carattere urbano cioè è parte integrante della struttura metropolitana di Napoli addirittura della provincia di Napoli
E quindi è necessario anche un nesso con la questione del Piano regolatore generale che ancora si sta discutendo e che rispetto al quale CTS non ha saputo ancora darci delle delle opzioni concrete Quincy ha parlato a lungo di poli tecnologici è stato una controversia se dovesse essere localizzati in ambedue le aree ad est e ad ovest di Napoli oppure esclusivamente ad Ovest e abbiamo perso un anno a discutere di questo polo industriale dove noi come Verdi alla Provincia riteniamo che invece un polo tecnologico significativo possa essere la zona orientale
Perché accanto alle ragioni della bonifica esistono le ragioni di uno sviluppo produttivo in questa zona che ha una vocazione operaia storiche quindi va mantenuta in questo senso io sono vicino ai sindacati che hanno operato una una trasformazione anche del loro approccio alla alla produttività
Però agli stessi sindacati dico non ci dobbiamo fermare ad accettare una rivisitazione una riqualificazione delle raffinerie che qui ci proponeva la Quetta
Noi siamo per una riconversione del modello di sviluppo in quella zona a partire da scelte industrie che comunque coesistono con il quartiere possono coesistere e ce ne sono tante industrie oste manifatturiere c'è la la che la cantieristica
Portuale che può essere ripreso una volta liberata la zona costiera di questi mondi serbatoi quindi c'è una possibilità anche di un approdo al mare di uno sviluppo diciamo in termini produttivi sul sul porto
E c'è tutto il rapporto con il centro direzionale che ancora vicino e che merita un aggancio a questo punto oltre alla questione della della della delle infrastrutture viarie su cui pure si è discusso c'è l'arretramento della ferrovia da piazza Garibaldi nella zona retrostante quindi ci potrebbe essere un disegno complessivo di ridisegno del di ridisegno non voglio ripetere del quarto di quartieri bare Ponce ma di ridisegno dell'intera città di Napoli concentrando il polo tecnologico in quella zona dove realmente
Il Polo tecnologico può servire da anello di congiunzione da da anello di input di di trasformazione dello sviluppo nelle industrie di quella zona lasciando finalmente la zona non c'è mentale alla sua vocazione
Naturale che quella culturale e turistica o al più scientifica insieme alla Mostra d'Oltremare al e alla al Politecnico
Quindi è questo il disegno palco urbano e storiche CEO ed economico che noi dobbiamo andare a predisporre una volta che i punti che ho detto prima possono essere possono essere e sauditi
Un ultimo punto vorrei che anche su questa sia il sindacato sia la stessa corrette sulle questioni occupazionali fossero un po'più chiare
Anche chi mi seguirà dopo forse meglio di me potrà dire che questi dati ormai stanno diventando dei dati ballerini cioè noi continuiamo a parlare di pochi giorni fa la Quetta dato tre mila addetti tra tra raffinerie indotto
Oggi ha c'ha detto due mila mi auguro che a poco a poco stiamo finalmente scendendo a dei livelli che siano realistici perché non è vero questa questa questo potenziale di occupazione sulle raffinerie e questa è una grande menzogna
Rispetto alla quale si sta anche strumentalizzando la difficoltà
Occupazionale di questi giorni per recuperare i lavoratori ad un disegno che non è non è in sintonia con quanto ci stiamo dicendo sindacati e ambientalisti
Dal terrorista inutile il dottor Clini chi sentiamo ringrazia
E la parola al massimo Scalia
Suppongo che signora all'ultimo intervento era mattina tipo se è chiaro come aggiornamento dei lavori si chiude brevemente poi tutte le persone che hanno chiesto di intervenire dopoché facciamola di Brett no
Cioè un pomeriggio in cui appunto c'è quell'attesa del ministro dell'ambiente
Sì se
Che ha ha Norvegesi delle accese
Ma l'impegno
Io volevo lasciare di Carmen ministro il problema
Renderà quindi angosciosa avvengono
Facciamo alcun intervento sì
Lui diceva
Sì sono Terracciano segretario generale dell'avvio della campagna
Io ringrazio il gruppo parlamentare di verde
Perché momento in cui è così difficile nella nostra regione ex confrontarsi con le istituzioni
Da un lato per una scarsissima cultura del confronto con le parti sociali
E dall'altro perché siamo in presenza di istituzioni che sono così latitanti e fortemente ritardo sulle decisioni da prendersi per il futuro del di la regione della nostra aree metropolitane noi la chiamiamo così
Anche se siamo in assenza
Tra le altre cose nella definizione del dell'area metropolitana così come richiede la centoquarantadue
Chi avrebbe sicuramente fatto ragionare tutti in termini diversi uscendo fuori dalla municipalità e quindi guardando un attimo anche alle potenzialità il territorio dell'intera aria metropolitana
Quando si parla
Villa zona orientale di Napoli
Io credo che sia utile
Soffermarsi un attimo su quello che rappresenta oggi il vero problema doveva
Questa nostra
Cita
Perché la zona orientale e una parte
Sicuramente rilevante
Rappresenta un po'lussuoso del futuro
Che si immagina per Napoli
Non a caso nella zona di orientale insistono
Tutte le funzioni proprie di una città da quella residenziale ma quella di servizi quella dell'apparato produttivo ovviamente per quello che
Ormai presente vorrei soltanto ricordare chi quella parte
Della nostra città negli anni si sono persi migliaia e migliaia di posti di lavoro
Credo che oggi non si superi nella zona orientale
Le cinque mila unità
I lavoratori tra il Polo petrolchimico ma anche qui ricordare Kinder tra Galileo Ferraris Ferrante Imperato
E via delle brecce sia dove abbiamo soltanto la cure l'abbiamo circa undici
Aziende che fanno parte
Di quello che noi definiamo
L'approccio energetico
Quindi una realtà molto emblematica che va osservato indipendentemente
Dei giudizi che ognuno di noi può esprimere perché
Il sindacato non ha una cultura contrario
Allora rispetto ambientale
Avevamo detto Abu
E vado indietro con gli anni che sono stati superare
Ma non soltanto al sindacato non eravamo in ritardo soltanto nuovi rispetto alla cultura ambientale
Lo abbiamo abbiamo superato una cultura
Nel pieno rispetto
Dell'ambiente
Della tutela del cittadino
Della sicurezza del lavoratore in fabbrica
Quindi ci siamo posti un obiettivo
Che ci facesse guardare a a processi produttivi e insediamenti industriali
Non più
Come purtroppo la scellerata politica industriale del Paese
Chi ha visto sempre grossi insediamenti nei cuori urbani
Purtroppo la storia di Napoli è quella
Oggi si può argomentare più o meno
Rispetto alle preesistenti a quello che c'è
O meglio quello che c'era perché poi le bombe ognuno
Ci sono e oggi si pone un problema ancora più grosso
Perché ci sono i costi
I finanziamenti fortemente
Dovrebbe localizzare smantellare
E a di costi oltre che di tempi lunghi
Bagnoli docet ma credo che nella zona orientale ci sia uno stesso lo stesso discorso da farsi
Allora quale
Oggi il problema che si pone per quanto riguarda il ridisegno del futuro della città e di la zona orientale molto particolare
Che facciamo tutte le volte discutiamo sull'emergenza
Non si può attendere come succede nella cultura di questa amata città chi vive costantemente di assistenza ma di emergenza
Scappa il morto
Dopo di che la coscienza civile e politica
La società civile come si suol dire
Viene fuori con tutta la sua attenzione
Per comprendere un ragionamento che oramai
A tempi indefiniti
E che deve essere affrontato con
Una grande consapevolezza
Che dovendo rispettare tutti i requisiti per un civiltà moderna
Bisogna prendere decisioni chiare
Io sarei proprio contrario che usa termini anche molto roboanti che fanno Effetto
Di chiudere di cancellare
RAI Cucciago già cancellata
L'industria
Nella nostra realtà i compiti e stiamo avendo sull'occupazione
Io vorrei che tutti mi spiegassero ci spiegassero come sindacato
Quale deve essere
Il futuro produttivo può non essere
Il volano che ci consente di superare la chianina
Che c'è nel Mezzogiorno a Napoli in Campania modo particolare la mancanza di lavoro
Quali Investimenti cento
Parliamo
Di realtà non inquinanti compatibili con l'ambiente
Noi come sindacato ragioniamo di uno sviluppo polivalente guai a soffermarsi chi vuole la città turistica chi vuol città alberghiera chi vuole la città avverte
Quindi abbiamo un problema come combattiamo il che ha la piaga della disoccupazione
Come andiamo verso investimenti che siano non inquinanti compatibili con l'ambiente e qui si pone un ragionamento ai livelli ovviamente interessati
Le istituzioni locali
L'impresa
E il Governo nazionale ma lì non si scappa
Allora quando nel documento di CGIL CISL e UIL che naturalmente poi lasceremo
O al gruppo parlamentare
Non mi
Diciamo una cosa molto chiara
Che ora dobbiamo preoccuparci
Di come
Rapidamente
La Regione
Realizzazione il piano energetico regionale
Quello che c'è nella zona orientale non solo serve
La Calabria la Basilicata il basso Lazio
Ma tutto il legame con le attività del porto
Allora primo problema
Abbiamo fonti energetiche alternative
O questo mezzogiorno
E questa campagna e naturalmente che già hanno problemi enormi
Andiamo ad aggiungere anche una precarietà di approvvigionamento di il
Delle fonti energetiche
Questo problema
Per tutta l'attività industriale a agricola ci sono dei problemi molto seri e loro cominciamo a capire dove stanno le responsabilità
E quali sono le proposte che vengono fuori
Perché mica Cetto siamo sindacato e la nostra cultura c'è la difesa del posto di lavoro
C'è c'è la richiesta come abbiamo fatto nello sciopero generale del dieci febbraio di aprire nuovi occasioni di lavoro produttivo di creare lavoro produttivo Cube Penza
Che in questa realtà si possa disquisire poi
Ecco lamentarsi oppure additare il dito verso coloro i quali spingono
Nelle maglie della ma la Vitor realizzate intere generazioni di giovani
L'ora
Queste cose le dobbiamo aprire ben presente allora noi chiediamo
E i nostri interlocutori sono sorti perché le imprese fanno il proprio mestiere
Le istituzioni hanno gravissime responsabilità perché siamo al mille novecentonovantatré
E le istituzioni locali non hanno mai pensato di guardare al futuro
A dare strumenti anche alternativi a individuare
Fonti che consentano naturalmente di rispettare quelle regole che qui vengono giustamente richiama
Però noi abbiamo come sindacato chiesto che Diana
Di aver rapidamente questi
Confronti che non faccia ragazzo
Dobbiamo fare in fretta
Allora ci sono le esigenze poste sulle quali siamo tutti d'accordo
Ma vogliamo la sede che coinvolgendo i ministeri interessati che la compagnia Ciancio ha richiamato Pini
E chi sono i quattro ministeri che hanno responsabilità
La regione Campania
E che da quando esiste sta regione Campania ostile costantemente verifiche politiche allargamento di stringimento di maggioranza Suma una regione che non non programmi
Interventi per lo sviluppo non si pone
Con fretta questi ragionamenti evidentemente qualche problema c'è allora abbiamo necessità
Di avere
Il consorzio il concorso di tutte le forze sane
Di tutte le forze politiche che hanno ore questi problemi
E maniche a cuore i problemi giusti legittimi
Della qualità della vita dell'ambiente a dispetto di diritti civili
Non significa
Offrire il fianco poi è stata nella storia di questa città dice venti ficcare
C'è un'attenzione incredibile ad oriente all'occidente
Per coloro i quali
Sarebbe troppo facile procedere con un colpo di spugna a cancellare quello che resta di un apparato produttivo in ginocchio
Per fare felici costruttore
Ad oriente non c'è più bisogno di vari
Non c'è bisogno di un arciere anzi da risanare
Perché c'è anche una residenza degradata
Allora su questo piano
Noi dovremo evidentemente avendo il concorso di tutti coloro i quali sono veramente interessati a coniugare le esigenze della qualità dire a dispetto di diritti civili ma anche e soprattutto di dello sviluppo di questa realtà
Perché parlare della zona orientale l'invito ad essere un po'più attenti a guardare qual è il dramma
Dei disoccupati
Quindi che insistono in quella zona dove c'è tra altri cosa
Un'evasione dall'obbligo scolastico
Che è spaventoso
Che è un triangolo definito il triangolo
Della camorra
Ponticelli Barra e San Giovanni
Allora come combattere queste piaghe per dare maggiore sicurezza al lavoratore ma anche al potenziale lavoratore del domani ai giovani
Cercando di combattere questo fenomeno unico in grado di degenerazione della vita civile
Vuole risposte naturalmente produttive sociali
Quindi io chiudo dicendo che la posizione del sindacato
Delle confederazioni e delle categorie
Non ci sono
Premeditazione o preconcetti
Allora rapidamente tre punti si bisogna lo studio circa lo studio di fattibilità
Oggi qui la Kuwait ma che è un pezzo del ragionamento
Ma anche tutto ciò che interagisce in quell'area
E chi inquina
Lì bisogna farlo rapidamente attivando con trasparenza
Le disponibilità economiche
Perché venga fuori un progetto complessivo che non può prescindere
Da un piano di assetto del territorio per evitare ulteriori scempi urbanistici
Seconda considerazione delocalizzare e noi questo termine non è che lo usiamo a caso
Diciamo che delocalizzare perché ci preoccupiamo non soltanto delle difatti occupazionale
Perché questa Regione non può naturalmente
Vedere tra le altre cose un porto che intrise l'attività portuale che imperizia
Non può vedere
Un altro fattore di sviluppo che la portualità
Essere abbandonato essere privo di questi approvvigionamenti
L'ultima considerazione qual è lo strumento
Per procedere a queste a questi interventi
Poi abbiamo più volte invocato l'articolo sette della legge sessantaquattro
Che prevede accordi di programma
E non è possibile anche qui la nostra città della nostra regione non si è realizzato uno
E nel frattempo si va avanti con misure
Che sono colpi mortali alla nostra economia
Con la moria di piccole e medie aziende il sistema delle privatizzazioni
è quindi noi non possiamo ecco come sindacato
Accettare
Pur nel rispetto delle posizioni che esprimono tutti
Per come siamo duramente abituati a fare
Che non ci sia
Un'attenzione mi forte tali problemi che ci riguardano come società complessivamente le forze politiche
Che il problema
Difficile mi rendo conto dopo la storia di sfruttamento del mezzogiorno e anche della nostra regione dover intervenire
Per recuperare
Il i temi vi è la qualità della vita con quelle che sono ovviamente
Le nostre prerogative siamo sindacato contrattiamo difesa di tutti i valori
Possibili e immaginabili ma non possiamo ecco trascurare gli elementi per lo sviluppo io Titus
Adesso abbiamo allora
E
Poi
Mario voleva punto
Con una che riduttiva rispetto nella anche gli ultimi interventi ho sentito
Facendo da quello che è stato detto qui questa mattina io sarei tentato di dire eppur si muove
Perché l'ho capito riduttiva che voglio usare è quella della questione su quel convegno estratto
Convocato Palermo le industrie a rischio di incidente rilevante
Provare nessuno di voi Alberto forse letto recentemente il rapporto tra cui parte nostra iniziativa di questi ministri il rapporto appunto redatto dal dottor limiti ad agosto noi siamo venuti in possesso ai primi di ottobre ce lo siamo detti anche un rapporto impegnativo e entro il mese di ottobre abbiamo cercano di lanciare una campagna di informazione
Su un aspetto che di sicurezza dà vita dei cittadini che riguardando almeno duecento mila cittadini come ipotesi quindi possibile decesso nel nostro Paese e di un milione di feriti
Di questi dobbiamo dire che una buona parte si trova a Napoli per la situazione
Allora noi sappiamo benissimo dottor Clerici faceva un rapido riassunto de gravissimi contrasti che ci sono all'interno del governo sulla drammaticità questa situazione
Alcuni di questi contrasti hanno anche il profilo meschino di come dire settori della pubblica amministrazione che si vogliono garantire il nuovo controllo d'intervento su alcune cose c'è una polemica tra Protezione civile niente come c'è una mentalità dentro al ministero dell'industria che al giornale hanno detto dopo la vicenda privatizzazioni a Baratta
Ministro guarire uscito dimezzato dal punto di vista della questione del del rischio industriale ministro per i Beni esistente come il cavaliere di Calvino la filosofia che riguarda oltre quella che siccome molte delle industrie a maggior rischio
A proposito di occupazione sulle industrie decotte dal punto di vista economico basta aspettare dieci quindici anni e certo avremmo vinto e fuori mercato e quindi risolveremo i problemi di sicurezza i problemi ambientali
Ottica che è difficile ad accettare noi sappiamo di questi contrasti all'interno del governo sappiamo che in queste posizioni che sono state espresse anche pubblicamente e abbiamo trovato quasi
Questo genere dicono alla preoccupazione e che il rapporto Clini chiamiamola così andasse in giro per il mondo e preoccupando agli italiani
No questo non accade non c'è produzione c'è stata la congiura del silenzio
Cioè il dramma la cosa sconvolgente almeno ventisette battuto per anni conto il possibile morto dal rischio nucleare va bene quando si trova di fronte a questa caterva di possibilità cessi possibili cedimenti dice ma qui siamo tutti pazzi
La grande stampa e informazione elettroencefalogramma piatto
Cioè se tu mi dici queste cose ci sì ma che cosa pensi che la riforma elettorale
Sia penso neanche più alla congiura un complotto no padrona sia allora il nostro intendimento è stato ed è innanzitutto quello di informare al veleno nelle diciotto gare che sono state oggetto di un'analisi preliminare del ministero per l'Ambiente informare i cittadini dei gravi rischi di sicurezza non fa resistenza che curvano questo è il nostro obiettivo fondamenta certo anche voi configurando dei possibili interventi allora si è parlato della delocalizzazione della battaglia che adesso in corso
In sede legislativa al Senato burbero alla Camera sulla riforma della inapplicata e inapplicabile legge il senso il DPR centosettantacinque ottantotto va bene
E quindi saremo poi al Ravenna tra pochi giorni e poi andremo a Genova tra qualche settimana e poi insomma ci batteremo tutte le diciotto anni perché i cittadini italiani devono essere innanzitutto informato perché gli amministratori che hanno responsabilità questa responsabilità l'esercito
Perché quelle decine di migliaia di possibili morti il migliore possibili feriti non hanno piani di emergenza non hanno viene locazione non hanno un accidente allora se ci consentite ed è questo il punto di vista aggiuntivo se vogliamo fare un discorso molto brutale
Non so serale desse fosse almeno c'era un simpaticissimo nostro collega Claudio Fava che di fronte al cieco pure minatore delle dell'Iglesiente no allora diceva diritto all'occupazione e diritto alla salute sono due diritti fondamentali
Questo è vero pagate però la nostra Costituzione e buonsenso prima ancora che la nostra Costituzione ma anche la nostra Costituzione le sentenze delle Corti costituzionali
Riconoscono il diritto alla salute e quindi a fortiori individuabili dell'esistere come diritti primari non subordinatamente ora io non onestamente non ne posso più di sentire soppesando trasmissioni ieri sera mettere sullo stesso piano il diritto al lavoro il diritto a novembre no badate e sbagliato se continuiamo con questa mentalità veramente portiamo questo Paese a un livello che ancora peggiore di quello che oggi viene cioè non possiamo accettare è un fatto di subalternità culturale ma dico generazione integriamo pensare che diritto all'esistenza sia utile confrontare con il diritto al lavoro ed allora correre fondata sul lavoro ma per poter lavorare bisogna prima vivere
Vive le necessarie venne lavorare Guardiola dico questo perché perché non vorrei che una esaminarlo azzarda un'analisi complessiva peraltro anche interessante che ho sentito fare ci facesse scordare che per quello che riguarda le industrie a rischio di incidente rilevante il problema nostro è un problema di sicurezza per la vita dei cittadini a fronte del quale badate c'è poco consentitemi di usare romanesco c'è poco da zanzare
Questo voi non vuol dire che dove siamo soli
Va bene occupazionali gruppo parlamentare venga dato il suo contributo a al tema proprio ricordando ed ho concluso guardando che se vogliamo parlare di occupazione ebbe allora sindacato operatori imprenditori a non scendere piantonato miglia alle autostrade raddrizza residenziali cioè il vecchissimo modello di sviluppo il volano fondato sul cemento sull'asfalto ma anche sullo spreco sì va be'ma anche sull'abusivismo ma anche voi su Tangentopoli noi abbiamo proposto altre cose io onestamente anche perché il décolleté insomma su di questi proprio questo quadro quindici anni e alla Conferenza nazionale dell'energia sul governo che mi convocò come esperto io soffro quando sento qualifica
Lei raffineria che stanno a Napoli un ruolo nel giardino
Servono a a fornire l'approvvigionamento per il trasporto per l'alimentazione tante cose però signorine premette insomma il discorso energetico forse un po'diverso
Se vogliamo coniugare ambiente occupazione ma c'è ci sono da sbizzarrirsi lo abbiamo fornito proposte da migliaia di miliardi quelle prevalenti al Piano Amato in termini che promuovono cinque volte l'occupazione
Che provato con esempi concreti specifici adesso noi vogliamo inviare discutiamo molto volentieri di questo ne possiamo discutere per Napoli per l'ambientale come guardare occidentale alcune cose molto interessanti le diceva
Segue Consigliere e provinciale Venere fino ciò però mi consentite l'ho concluso dobbiamo io ero molto interessato alla certo una vicenda del PdL raffinerie ricchissima
Cosa sta andando avanti da mesi molto interessata a colpire l'amministratore delegato UE si parla realizzazione si vanno a fare gli esami viviamo discutiamo però badate e su questo siamo molto determinati centodiciannove aiutato vince sul nucleare però Cernobyl c'è stata per tutto l'anno elitaria che siamo riusciti a vincere ci sarà pure qualche motivo badate che la questione delle industrie a rischio di incidente rilevante per noi è il nuovo nucleare come lo è l'insopportabilità del traffico nelle grandi metropoli urbane sono DTP su cui non siamo disposti a mediazioni politiche come si dice nel gergo politiche s che facciamo le cose a metà no rigore attenzione intelligenza per i problemi posti da tutti massima disponibilità al confronto a trovare le soluzioni però con la grande chiarezza che non è una notte nera in cui tutte le vacche hanno lo stesso colore esiste una primo Rita sancì Milano ripeto per la quarta volta dalla nostra Costituzione di diritti ai quali sarà opportuno che non la nostra cultura impagato ti guardia uniformarci
Perché insisto non può essere accettato parlo da un punto di vista di principi gli metodologico che noi discutiamo pensando che si possano mettere sullo stesso chiaro il diritto a esistere e diritto a lavora questo badate non lo non vorrei che le venisse lanciato come una sorta di manifestazioni intransigenza questa questo suo contegno come dimostra l'esatto contrario la nostra totale disponibilità a cercare soluzioni però vorrei queste soluzioni venissero trovate all'interno di una metodologia e di un rigore che i nomi di drammatici problemi del Paese non possono essere messi da parte
Se ci intendiamo su questo io credo che questo convegno ritorno si muove di prima ha cominciato a dare quel contributo che sperava frutto dell'informazione del coinvolgimento dei diversi protagonisti di questa vicenda guardare avanti davanti le prossime settimane prossime sì anche come dire a ritmo più serrato come possibile tavolo confronto con tutte le forze che sono interessati a dare soluzioni positive ai problemi che abbiamo posto certo avendo anche attenzione ai problemi sociali produrre occupazione ai problemi della tecnologia dedicare innovative che dobbiamo riuscire a inserire questo Paese appartiene dalla metropoli importante come Napoli abbandonando diceva prima un esponente del sindacato i vecchi miti industria visti che poggiano verdi su una concezione industriale che ha portato questo Paese soltanto danni non soltanto purtroppo sul piano ambientale sul piano enormi spesi a bassissima ricaduta
Nella vicenda tutti i giorni ha presenti lo ricordavo prima è stato arrestato ieri si parlava di affidabile petrolifere USA qualche cosa e i suoi interventi come vice presidente Confindustria
Su tutta la vicenda energetica italiana reparto sono una storia che non vale neanche la pena di aprile Vitolo appunto sono una storia che è bene ricordare quando ce la facciamo al tavolo vogliamo
Tutte le anche e giustamente gli aspetti sociali gli aspetti decorativi gli aspetti occupazionali sentirlo abbiamo proposto davate per
Come dire d'accordissimo a fare un convegno anche su questo perché il tavolo aperto però non dimentichiamo che siamo partiti da un problema a cui non possiamo rinunciare in cui non rinunceremo la sicurezza dell'esistenza dei cittadini
Chiudiamo mattina segretario regionale della CISL
Ovviamente non dello stesso minuto dell'onorevole Scalia evito le analisi del terzo intervento del sindacato ma devo dire con
Grande lealtà che devo esprimere qui un sincero apprezzamento per questa iniziativa
E siccome negli interventi che ho sentito senatrice
Non c'è riferimento puntuale alla sua relazione alla sua introduzione può comunque alla comunicazione scritta io le voglio dire con sincerità che c'è un approccio molto corretto e di grande lucidità alla questione
Lei lo fa io mi permetto richiamare il passaggio e io arrivo anzi alla battuta finale perché dovrei partire ma Napoli può essere anche se tutti lo vogliamo il punto di partenza
Una una conclusione che della dobbiamo uscire da questo immobilismo e da questo ricatto al io parto dal poi fare tre battute non girando intorno ai problemi non è in discussione tra noi
Voi ma lo voglio dire questo anche al gruppo dei Verdi non è in discussione tra noi il primum vivere
E perché altrimenti si dà qualche volta l'impressione di non essere eccessivamente attenti alle posizioni alle posizioni di questo sindacato sindacale modifica
L'accostamento ai problemi dello sviluppo l'accostamento ai problemi ambientali l'accostamento alla necessità di ridisegnare è un nuovo modello di sviluppo che tenga conto della esigenza e qui io lo dico perché ho ascoltato l'intervento della consigliera Savarese
Vieri disegnare un modello di sviluppo diverso travi orientali aria occidentale
Allora io sono d'accordo con la Savarese
Molto meno d'accordo col vostro consigliere regionale
Perché se noi riusciamo dello galiziano ebbe cominciamo a apporre un primo paletto
Siamo tutti d'accordo Madone
Non mi affascina in questo momento l'idea di andare ad una ricerca immediata del sito
Quell'attiene ai lavori di fattibilità e progetti di fattibilità
Mi a far ne invece affermare ed è nel mio ruolo
Che dalla Campania non è possibile uscire fuori in una ipotesi di delocalizzazione quindi la cosa è diversa nell'intervento invece della consigliera Savarese che vedono in fondo c'era questa possibilità di ragionare in termini seri andando anche ad un'ipotesi per l'aria orientale di un sistema di partito diffusi lo cui lei Potì Zara nell'aria orientale il sistema il parco tecnologico il che potrebbe presupporre la e s'esistenza nell'aria occidentale del parco scientifico questo come dire mi pare un approccio abbastanza corretto che cosa diverso sa dal dire no qui non si fa niente
Poi esistono i problemi ovvi naturali delle organizzazioni sindacali ma non come fatto banale se sono due mila o se sono tre mila
Se noi valutiamo tutto quello che c'è del polo petrolifero lui è chiaro ed evidente che andiamo ad una cifra molto vicina alle tre mila unità ma il problema non è questo se non riceviamo una strada che è quella della delocalizzazione in Campania è chiaro ed evidente che il problema vero
Mette in campo il ruolo della Regione Campania ma non perché si deve preoccupare di fare un'operazione di leasing disegno territoriale dello sviluppo ma perché le competenze
Anche per il reperimento delle risorse pongono la Regione Campania in una condizione di centralità rispetto a questo elemento io credo qui se mi è consentito reputo un poco debole la posizione di chi immagina come dire il tavolo tutto da costruire le organizzazioni sindacali hanno un ruolo che è contrattuale da questo convegno può partire
L'impegno sostanziale perché
Assuma una iniziativa forte nell'immediato anche da domani per costringere la Regione Campania creare un tavolo permanente e per la definizione delle linee di intervento che sono che devono essere indispensabili ed essenziale per portare a compimento il
Il problema di cui parliamo siccome gli amici hanno già ha trattato la questione io non voglio qui andare molto per la luce mi preme soltanto però affermare un concetto
E qui
Possiamo essere d'accordo c'è questo argomento che ci vede tutti d'accordo si può fare anche una grande alleanza nel rispetto dei ruoli
Abbiamo l'esigenza di fare presto io potrei dire ora o mai più su questo però valutiamo poi possiamo anche confrontarci in un'occasione diverse prima di immaginare di poter affermare che questa realtà possa fare a meno dell'industria e dall'apparato produttivo agricolo
Su cui si innestano poi gli affetti anche per il terziario e i servizi beh credo che bisogna essere un poco più attenti
Noi siamo disponibili a discutere qui con voi in altra sede in altra occasione su un nuovo modello di sviluppo anche dell'aria occidentale delineando uno sviluppo che faccia di quella zona il polmone per attivi da che partendo come dire dal verde attrezzato comunque innesti no un nuovo processo di sviluppo però per carità di patria non mettiamo in discussione il ruolo dell'industria perché se facciamo questo probabilmente mettiamo in discussione il futuro del Paese in tu stia si terziario si verde Silla ecologia è come dire settore forte del futuro però attenzione cerchiamo di porre le questioni in una posizione di non ha centralità ciascuna per il proprio un pezzo l'una e integra autrice dell'altra non è eccessivamente dove non è esclusivista o sostitutiva Bruno
Dell'altra se c'è questo processo di integrazione credo che alla fine sia possibile fare grandi battaglie di civiltà di sviluppo e di progresso
Il
Ma
Achille
Da Seniores Grande qualche minuto
Perché e ma quindici dobbiamo ex ministro quindi siano dunque ieri interessante dell'ex ministro arrestato ci sarà
No
Organo centrale
Perché
Male Saponaro
Villagra
Aveva risposto la
La
Non rinunciano peraltro a altre alla
Ipotesi di altre iniziative col ministro dell'ambiente il ministro dell'industria senta su questo problema magari anche gli sviluppi alla luce degli sviluppi che mi auguro vi siano dopo questo incontro
Mi dispiace dell'assenza della regione
Che pure avevamo ripetutamente contattato per telefono e per iscritto
Anche perché sarebbe stato interessante porre
Direttamente quelle domande che invece ci siamo posti tra loro no mancando l'interlocutore
Principe vorrei invitare il dottor D'Errico ispettore regionale dei vigili del fuoco
Della Camera e del Senato e della Regione Campania per averci per il per avermi invitato l'ispettore regionale dei vigili del fuoco
Chiedo scusa se
Alla senatrice
Soprattutto alla sua segreteria di di non aver potuto dare immediatamente la disponibilità all'intervento perché noi siamo abituati a essere funzionari dello Stato e come tali abbiamo delle disposizioni
Peraltro la disposizione è stata da noi sollecitata ed è pervenuto io sono molto contento di dire
A
Onorevoli ospiti non vede il parere dei vigili del fuoco della campagna
Noi io faccio il mio intervento in coda tanti altri interessanti ed importanti avvenuti stamattina però io penso che qualche precisazione vada fatta
Cioè l'oggetto del dibattito del convegno
Ecco non vorrei di focalizzare un poco meglio
Si tratta cioè di attività ricadenti sotto la legge centottantacinque ottantotto per quello che riguarda
La notifica
Attività che peraltro fino a prova contraria sono gestite nel pieno rispetto delle legislazioni Vicenti al contrario di quello che stamattina è stato detto perché no se non sembrerebbe che il mio comandante provinciale va bene che quello che insieme alla Commissione locale infiammabili ad altre persone a fare i sopralluoghi non so sono salita incentrati sono state acquistate eccetera no
Si tratta di attività che gestiscono fino a prova contraria nel pieno rispetto della legge perché sono in possesso di decreto sono in possesso di i autorizzazione preliminare è
Accertamenti sopralluogo effettuati dalla commissione
Centrale sulle sostanze esplosive di infiammare
Questo
Sì
Questo va detto perché se no no non ci che avevamo molto bene
Che cosa è successo
è successo che a fronte ad un insediamento industriale di enorme interesse commerciale
Va bene interesse commerciale diciamo proprio di carattere anche mercantile
Perché è sorretto da un porto funzionante un porto protette
è da una utenza
Molto importante sia venuto a configurare stabilizzare un polo energetico alti amici dicono di no ma insomma una una addensamento di impianti di depositi
Di una certa importanza certamente il più importante dell'Italia meridionale fino alla Calabria con esclusione di quelli della Sicilia certamente questo il più importante va bene
Sul quale porre
Gli insediamenti edilizi non abusivi non abusi anche questo è un altro aspetto bisogna mettere bene in chiaro
Perché il centro direzionale mi è venuto addosso non certo per le voci volontà dell'industria o dei piccoletti ma è un disegno di legge territoriale nel Centro direzionale
E poi con il reinsediamento conseguente al Titolo ottavo della legge duecentodiciannove attorno a quest'area si è andata a modificare una situazione perciò è indubbio che la situazione si sia modifiche
Inoltre che cosa è successo
Si è modificata nel frattempo
L'opinione pubblica
I mass media
La sensibilità politica e qui devo dire che il Polo napoletano non ha mancato sì sentire se non chiudere qua non sono portiamo via sparsa anche l'oratore senza già inerente al capo
Purtroppo in questa sensibilizzazione che c'è stata ne anche il Polo napoletano a inciso notevolmente con il fatto Agip Petroli dell'ottantacinque
E qui è una prima considerazione va fatta
Rammento
Allora presidenza alla conduttrice del convegno che è quella che è quella di cui tanto si è parlato e si parla e si parlerà ancora perché ha costituito modifica delle norme n effetti americane quella lì non erano in una industria soggetta legislazione sui rischi di incidente rilevante in fase notifica perché era troppo piccola
Perciò diamoci una dimensione al problem
Poi non è nemmeno vero
Che dal mille novecentottantasette ad ora non è stato fatto niente
Non è Verro è falsa
Perché io vi posso dire dagli esempi di cose che sono state fatte prima
Molti di voi non sapevano ma io ho molte volte non dormivo
Che è presente del catalizzatore acido cloridrico dell'impianto di alchilazione
Della raffineria è stato completamente eliminato
E quella era un animaletto
è un animaletto
Che non per fuoco
Ma terre eventuale
Ricaduta nocive tossica distanza ci avrebbe potuto dare quel non c'è più
Impianti di refrigerazione e di collegamento con la Russia OCSE d'acqua infinita fra il porto sono tali da portare nella zona
Grandissime quantità di acqua
Il la fase lavorazione aromatici è di gran lunga diminuita
Sono stati fatti una serie sull'oleodotto si sta lavorando cioè sono state fatte una serie di interventi non è che non sono stati fatti
Che cosa allora qui si potrebbe dire
Allora avete fatto tutti questi interventi a che punto siamo con la sicurezza
Allora la risposta quale
Siamo molto peggio di come saremmo se gli impianti eolici posso
è giusto
Siamo molto meglio di come stavamo un po'di tempo fa
Anche perché
In questi Steps che ci sono stati
Per iniziativa del ministero dell'ambiente altre cose ci sono fatto
Per esempio si è fatto si sta facendo si è cominciato a studiare discutono e siamo in attesa dell'iter approvativo del piano di emergenza esterna
Ma non è una fesseria è un documento importante che è l'autorità preposta alla salvezza dei cittadini sedato
Va bene poi diremo in attesa di che ma si è dato sta valutando e da questo punto di vista voglio fare un'altra rettifica
Secondo me uno degli aspetti buoni della legge centosettantacinque era proprio quello di dire guardate che la popolazione deve esser messo al corrente ma c'è chi stava se la legge centosettantacinque
E tant'è vero che ci stava
Che noi prevediamo c'è scritto nei fondamenti del piano di emergenza esterna di iniziale e su questo mi pare che anche i sindacati hanno dato la loro disponibilità
Nell'incontro dell'altra volta in Prefettura a cominciare le decurtazioni non appena va bene autorità centrale ci aveva dato una
Una grinza di approvazione diciamo anche formale del piano una volta che saremo da d'accordo ma penso subito sui contenuti tecnici del
Ciò qualcosa si è mosso non è conosceremmo su
Invece io qui sono venuto a testimoniare di della grande preoccupazione
Mia del signor comandante di Napoli che stamattina c'era Malmö tornerà e dei vigili del fuoco napoletana
La nostra grande preoccupazione
E sulla quale io vi prego di riflette le poi nelle sedi il più importante più opportuno
è che
Questo diciamo farse innescata
Di
Migliorie del sistema in qualche modo a volte molto più razionalmente altre volte meno
Ampio uno uno stop
Abbiamo uno stop
Supportato da un ragionamento di
Probabile
Vicina
Futura delocalizzazione
In attesa della quale non si debba fare niente
Ecco io non qui il corpo nazionale dei vigili del fuoco in particolare sia all'ispettorato che al Comitato tecnico regionale che il comandante qui noi non siamo non siamo perfettamente d'accordo con nessuno
Noi diciamo che oggi la situazione è una situazione di Lecce ed è quella che
Domani e dopodomani non lo sappiamo siamo qui a discuterne di un progetto eventualmente di gran lunga migliorativo lo spostiamo va be'essa avevo perfettamente d'accordo
Ma noi non siamo d'accordo che da ora a quando si farà Landolfi colonizzazione non si faccia dire in questo periodo noi esporremo i cittadini di quelle zone veramente a condizione di pellicole incontrollabili perché
Perché è vero che a noi fa paura la sfera da cinque mila metri va bene però è dimostrato
Che è la sorella di cinque mila Tel metri cubi
è una sfera a tecnologia avanza
Mentre attorno al quattro per cento metri a a a cinque mila metri cubi
Non proprio l'ha un po'più sottoposte sette stabilimenti ci sono invece tecnologie che cominciano a avere bisogno di rimessa alla mano bisogna rivederlo situazione
Ci sono oggi sistemi tali che
Eliminano
Eliminò certi fenomeni di rilascio termico energetico e certi certi scoppi sul quale noi secondo me dobbiamo mettere mano subito e non in attesa che succeda qualche cosa perché questa qua qualche cosa
Illustre senatore
Non è una qualche cosa da niente
E io non sono Napolitano però sono un cittadino napoletano
E le posso dire che di qualche di questo qualche cosa ne sento parlare c'ha da tempo
Ma è un qualche cosa che prima di tutto non sta in nessuno stube tutto ormai sono Mentor balistico oggi non esiste
è qualche cosa che è legata a un piano energetico nazionale dove sarebbe più facile insieme toccano cosa fare il piano nazionale sarà facilissimo io penso a verifica nazionale perché su questo popolo ci sono nove milioni di utenti
Su questo ci sono nove milioni di utenti cioè il bacino non di quelli che comprano materialmente il gas ma diciamo l'aria servita se se lei si fa il conto i cinque mila e sette della Campania
Più quelli a nord della Calabria quelli al nord est hanno dovesse della Puglia quelli della del Molise e quelli del basso Lazio lei arriverà a circa nove milioni di utile
Noi istituiamo dovremmo vedere nel piano nazionale questa fare dove si mette a
Un po'più giù un po'più su va be'
Dopodiché la Regione non può dice lei oggi non c'è
Ma lei oggi è fortunata che non c'è oggi
Perché noi la Regione di fatto sui problemi relativi alle sue competenze che sono la pianificazione territoriale che sono l'assetto della sanità eccetera eccetera non l'abbiamo venisse continuiamo a non vedere
Poi ci sono altre dei vincoli tecnici
Io penso che il comandante dei vigili del fuoco al momento opportuno
Non si accontenterà di una indicazione generica sui punti di attracco
Lui vorrà che il punto di attracco sia una posizione difendibile
Oggi come oggi in tutta l'Italia meridionale l'unica posizione difendibile in tutta l'Italia meridionale non è che le parlo cioè vuol dire buona parte di tutto il bacino mediterraneo
In tutta l'Italia meridionale l'unico porto difendibile per risorse proprie per risorse dei vigili del fuoco è è il porto di Napoli
Certo se lei mi prende quei terminali e me li porta dove
Comincia a diventare una questione abbastanza inutili perciò ci sono dei vincoli territoriali per esempio l'oleodotto l'oleodotto lei al nuovo oleodotto per lo meno una fascia dicendo ma li vuole vietare e non sarà facile trovare comunque ci sono dei dei problemi tecnici Charlie perse importanti
Senza che ci sia necessità di traslare niente
E poi io non sono uno specialista ma loro certamente sì ci saranno problemi di risorse
Pubbliche per le infrastrutture
Ci saranno problemi di risorse private mercantili quello della dal seme di là o di qua dovrà fare un patto no e poi ci sono Larry i patti sociali no sarà pure un significato io penso io per esempio se adesso leggendo i giornali di questi giorni
Don Riboldi ad Acerra stanca o l'attivissimo con la Montefibre allo può darsi che io sostavo distratti Falluja perciò ci sa anche questo problema di una dei cittadini di Ponticelli che legittimamente spingeranno però dall'altra parte dovranno trovare qualcuno che tira poiché esse trovano qualche altro che spinge secondo di me secondo me non c'era ecco
Questi sono problemi che ci sono
Ecco se
Riusciremo e riuscire soprattutto
A creare una cornice prima di tutto che ci sia una cornice è solida
Che sia una cornice solida politicamente e socialmente da consegnare poi al gestore del Piave anche ci vorrà pure qualcuno che gestirà tutta questa faccenda
Allora io penso che la faccenda sarà possibile e penso anche che dentro quella cornice
Il corpo nazionale dei vigili del fuoco è dei vigili del fuoco di questa Regione dico anche
Che non una volta si sono cimentati non era volto ci sono ci mentali sia su questi problemi sia sui difetti del sistema perché ci sono stati
Noi potremmo dare il nostro contributo è andare a positiva soluzione e concreta soluzione
Sì no onorevole presidente io le voglio dire subito
Che dal cittadino Napolitano
Avremo altre delusioni
Perché dice delusioni non ne abbiamo avute tante
Anzi tantissimo
E glielo dice uno che non solo non è padrone ad andare in ospedale
Non solo non è padrone dicendole da caso con la macchina
Non solo
Non è padrone di mandare a figlio alla sola in giro perché probabilmente lasci per l'anno per la terza volta perché ce l'hanno scippato due volte
Ma glielo dice anche uno che aspetta la caserma
Da cento sessanta anni per centosessanta anni Nonda
Qualche per centosessanta
Perché è vero
I problemi sono quelli che abbiamo descritto
Ma è anche vero che tutti i nostri problemi
Sono effettivamente complicati da un
Ha ragione perversa una versione locale una regione la chiami come vuole lei ma che purtroppo qua porta a risultati quasi sempre disastrosi nel rapporto tra cittadino ed amministrazione
Questo mi pare che sia un sistema per vedere la faccia
Direi anche che e me ne vado perché ci sono altri colleghi e devono intervenire direi anche che secondo me alcune rettifiche della centosettantacinque sono indispensabili
Una di queste sarebbe anche quello di dire che in fase preliminare
Quando queste aziende devono andare da qualche parte presenteranno un progetto bello brutto ma qualcuno lo dovrà dire se questo progetto è bello brutto o ne vogliamo parlare solo a cose fatte
Va bene allora noi potremmo ricorrere a cinquecentosettantasette che già c'è lo strumento che emana i vigili del fuoco ma se no se non ci piace quello perché i pompieri magari soddisfi laziali perché vanno sono all'incendio c'è ne facciamo un altro ma ci vuole qualche cosa che mette in condizione le
Società di lire va be a questo progetto si approva questo sì ma dal facciamo questo poi dopo ci confrontiamo alla fine ma su piccole cose non sulle grandi con sulle tante cose bisogna confrontarsi prima
Posso
Io brevissimamente volevo almeno dire cosa intervenuti allora ora non organizzare senza adesso vado non era una replica polemica meccanica qui sul problema dei nuovi impianti
E dal momento che
Il testo affrontato il testo unificato del presidente della commissione Ambiente colossali abilità trascurato questo aspetto noi abbiamo presentato degli emendamenti perché siamo perfettamente d'accordo per l'assenza il fabbricante davvero lasciate a alla vigilia dell'entrata in esercizio del dell'impianto
Quindi necessario daccapo ab Ovo che questa autorizzazione ci sia quindi sulla fattibilità eccetera e gli emendamenti sono stati approvati quindi almeno su questo punto il testo è stato corre tutto qui
Gli altri concetti del ministero della protezione civile
Nessuno nessuno anzi risiedeva momentaneamente anzi per sempre nove quelli insieme a me mi assento un attimo e mi scuso la senatrice Rina Grassi
Mi è gradito porgere il saluto del ministero per il coordinamento della protezione civile onorevole Ferdinando fa chiaro
Impossibilitato a partecipare all'odierno convegno per precedenti impegni di governo
L'interesse della protezione civile
Agli argomenti qui discussi e certamente prioritario
Dal momento che essi investono direttamente gli aspetti della sicurezza delle popolazioni
Che da molti anni convivono con situazioni di rischio di indubbia gravità
Da un lato
L'impatto degli insediamenti industriali nell'aria orientale di Napoli
E dall'altro
Una concentrazione antropica
Tra le più elevate del Paese
Pongono problemi
I palese incompatibilità
Che vanno oltre gli aspetti della sicurezza
E investono motivi di disagio sociale
E nella qualità della vita di tutti i giorni
La proliferazione del tessuto industriale nella zona
Si è andata sviluppando nel tempo
Parallelamente all'evoluzione degli insediamenti civili
Senza le indispensabili verifiche di compatibilità
In realtà
Appare anche più sorprendente il fatto
Che le singole attività abbiano superato
Nelle fasi approvative
Le complesse trafile previste dalle normative di sicurezza vigenti
Ma tale apparente motivo di contraddizione
Denota una palese inadeguatezza delle norme
Che riferite ai singoli impianti e dai rischi diretti connessi
Non sempre si espandono alla considerazione del rischio dare
Concetto questo invero più recentemente venuto alla tensione
E nota poi la difficoltà estrema di applicazione concreta della normativa sui rischi di incidenti rilevanti
Che dal mille novecentottantotto con il DPR numero centosettantacinque
Non ancora consentito una valutazione globale del rischio sul territorio nazionale
Limitando a pochi casi l'esame puntuale delle singole situazioni di pericolosità
Attualmente la proposta modifica al predetto DPR centosettantacinque
è intesa a superare le annose difficoltà connesse specialmente con la eccessiva complessità delle istruttorie
E dovrebbe consentire in un futuro il più possibile prossimo un miglioramento della situazione generale
Ora quali possibili provvedimenti dovranno essere presi subito e indipendentemente dagli aggiunta dagli aggiornamenti delle norme
Si parla molto non solo per Napoli
Della delocalizzazione delle attività industriali
E naturalmente ciò si pone come rimedio più efficace
E apparentemente più gradito alle popolazioni direttamente interessate
A liberarsi una volta per tutte della situazione indesiderata con cui sono state costrette a convivere
Si tratta invero di una misura risolutiva
A patto però che si riesca a tutti ad ottimizzare le conseguenze del trasferimento nei confronti di quelle zone destinate a ricevere gli insediamenti delocalizzati
Nella considerazione che nel nostro Paese non esistono in pratica zone completamente disabitate
Ne deriva quindi la necessità di porre grande attenzione nella ricerca dei siti più idonei
In funzione non solo degli standard di sicurezza accettabile
Ma tenendo ben presente il consenso delle popolazioni
E le ricadute socio sistemiche che renderanno possibile il consenso spesso
Né c'è nato quadro di ottima azione non va poi dimenticato che accanto ai costi primari per la delocalizzazione della singola attività
Sono da considerare gli oneri generali connessi per le infrastrutture i collegamenti e i servizi indispensabili per accogliere l'attività industriale nel nuovo sito di destinazione
è evidente che l'impegno organizzativo e finanziario
Per realizzare tutto ciò richiede uno ad uno un adeguato supporto legislativo
Per il reperimento e l'allocazione delle risorse
I tempi non brevi per realizzare tutto ciò
Su una scala che sia veramente significativa
Posto lo hanno Allo stato la necessità di intensificare nell'aria
Le misure della cosiddetta mitigazione del rischio
A tal fine è essenziale il ricorso a corretti i piani di emergenza esterna
Che si in tigrino coll'impegno prevenzione male
Da parte dei responsabili dell'attività industriale
In altri termini
è essenziale tenere presente
Che il piano di emergenza esterno trae le proprie basi dagli scenari incidentale
E che questi sono funzione
Di una serie molto complessa di fattori uguale segnatamente il tipo di processo le sostanze idrico in volte ma anche le condizioni oro topografiche del sito
E i suoi condizionamenti meteorologici idrogeologici la concomitante presenza di rischi sismici e vulcanici
Ancora più a monte il percorso della sicurezza partire
Da un'attenta impostazione delle modalità di processo e di stoccaggio
Associate a criteri di impianto e di gestione
Di tipo orientato alla prevenzione degli incidenti e delle loro catene logiche
In tale contesto oltre alla costante manutenzione
Assumono vitale importanza i sistemi di monitoraggio e quelli di allarme di blocco
Tale che l'attività industriale sia sempre sotto il più accurato controllo
L'osservanza di tali condizioni di prevenzione intrinseca
Da parte dei responsabili delle attività industriali rappresenta l'interfaccia indispensabile
Per una corretta impostazione del piano di emergenza esterno che altrimenti risulterebbe poco più di una mera esercitazione sulla carta
Questa visione globale delle azioni finalizzate alla sicurezza
Trova indiretto riscontro nello spirito e nel contenuto della legge ventiquattro febbraio novantadue
Numero duecentoventicinque istitutiva del Servizio nazionale dalla Protezione civile
Che coinvolge appunto
In misura essenzialmente paritaria molteplici componenti nei vari ambiti di competenza
E in tal senso sembra quindi del tutto logico
Includere anche le responsabilità interne della alla gestione delle attività industriali direttamente coinvolte all'azione di mitigazione del rischio
In un profilo più propriamente istituzionale
La citata legge prevede il concorso coordinato della Regione della Provincia e del Comune
In una gradazione di competenza distinte ma concomitanti al fine ultimo dalla prevenzione e della corretta gestione dell'emergenza
La responsabilità del prefetto nell'ambito del coordinamento delle iniziative di protezione civile
Ecco come è noto preminente per l'impostazione la messa a punto e l'aggiornamento del piano di emergenza provinciale
La locale prefettura è invero coinvolta per una molteplice varietà di rischi
Non solo di origine tecnologica ma come ben sappiamo anche di tipo cosiddetto naturale
Amplificati a dismisura dalla già ricordata presenza di eccezionali concentrazione di popolazione esposta
In particolare per la zona orientale di Napoli
Sono stati da tempo formulati prescritti i piani di emergenza
Che aggiornati negli scenari incidentali e nella collegata modellistica costituiranno un valido presidio di sicurezza inattesa delle risolutive delocalizzazione
Si deve osservare infine che il piano di emergenza deve essere considerato sempre come l'ultima risorsa e che ogni impegno deve essere invece posto per il prevalere della fase prevenzione male propriamente detta e alla quale si è brevemente accennato dianzi
Come per il piano dell'aria vesuviana e di quella flegrea l'azione del Dipartimento dalla Protezione civile anche in materia di sicurezza industriale si esplica essenzialmente attraverso il supporto scientifico
Fornito dalla Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione
E dai gruppi nazionali del Consiglio nazionale delle ricerche
Operanti da tempo per l'esame e la soluzione delle più importanti questione di protezione civile
Che investono direttamente
La sicurezza delle quote della popolazione e la preservazione dei beni
Il ministro per il coordinamento dalla Protezione civile
In attuazione delle funzioni conferite egli dalla legge duecentoventicinque
A seguito e segue con particolare impegno la problematica napoletana e non mancherà di promuovere e supportare specialmente sul piano dell'iniziativa legislativa ogni positivo sviluppo nella delicata materia
Grazie
La ringrazio e Maneggio una domanda distinti alimentare emergenza esterni sono vedere
Delle intenzioni
è una realtà è una realtà che va messa a punto già ci sono state delle riunioni in prefettura il piano è stato fatto giugno dell'anno passato si sta mettendo a fuoco si sta perfezionando molti presenti a questa a questo convegno fanno parte anche dalla Commissione perché scoppia il piano è stato ordinato possiamo dire alla Prefettura di Napoli dal ministero dell'Ambiente
Inattesa della definizione delle fasi istruttorie dei previste dalle DPR centosettantacinque non potevamo non poteva attendersi l'ultimazione di queste fasi
La preparazione l'approntamento di questo tempo qui il piano c'è già esistesse si sta perfezionando
Sì
I
C'è no no
No
Lei ambiente il lontano chiedere sarà al dottor Serra il ministero della
Cantina sono stati toccati molti argomenti interessano delocalizzazione sicurezza dell'impianto
Sicurezza degli impianti della popolazione dell'ambiente
Io vorrei scendere mio intervento su due aspetti
Il primo riguarda
Lo stato attuale della normativa cioè la modifica del DPR centosettantacinque ottantotto
Recepimento della direttiva Seveso dell'ottantadue
E poi mi soffermerei un attimo sul discorso delocalizzazione
Dell'area industriale di Napoli che è un argomento che ci vede in prima linea se lo Stato il ministro all'Ambiente già da un anno attivo
Già da un anno ed oltre attivo per cercare di portare a soluzione questo problema
Problema che riguarda piano di delocalizzazione cioè non stiamo chiedendo
Che dall'oggi al domani si chiuda
Si renda la situazione traumatica e stiamo chiedendo di sapere quando
Con quali modalità
Con quali risorse
Come
Superare questa grave situazione che Napoli via perché stamattina è stata ben detta
è una cosa una corone di spine del Napoli e dobbiamo risolta
Ritorniamo al discorso del centosettantacinque stamattina ho sentito vari interventi sulla
Sulle possibilità di risoluzione molte persone stanno lavorando su su questa modifica centosettantacinque c'è il la commissioni ambiente Industria del Senato
Cioè la stessa Presidenza del Consiglio che si è occupata della del problema
Il problema è veramente urgente
Gente per tutto il territorio nazionale a Napoli ancora di più
è urgente capire come ci dobbiamo o come dobbiamo strutturare questa nuova normativa in modo da risolvere
Finalmente questo problema
è urgente
Capire che se non risolviamo il problema siamo fuorilegge in ambito comunitario
Vi ricordo brevemente che cosa dice l'anno la direttiva dice
Se ci sono dei rischi per la presenza di sostanze pericolose questi rischi devono essere notificati dal fabbricante
A un ente a un'amministrazione
E in questa notifica in questo rapporto di sicurezza ci devono essere descritte le modalità i mezzi con cui i fabbricanti riduce il rischio il più basso possibile
Cioè previene gli incidenti fa che gli incidenti non avvengano e nel caso in cui avvengano nei limiti le conseguenze questi sono e la filosofia con cui lavora a Seveso
Dall'altra parte tutte in mai informato di questi rischi
Io io come pubblica amministrazione come ente diciamo che che tiene conto del realtà territoriali della presenza di dalla salute della popolazione dell'ambiente devo verificare che quello che mi hai detto è corretta che tutto quello che stai facendo va nella stessa nella direzione della sicure
Questa è la filosofia della della direttiva Seveso questa filosofia va mantenuta comunque non ci diamo una struttura va mantenuta
Ora è venuto fuori il problema sta mattina di del ministero industria che ha parlato di autocertificazione
Ecco questo discorso dell'autocertificazione
è stato sollevato una settimana fa nell'ambito della Commissione ambiente
E industria
Al Senato
L'autocertificazione significa che il fabbricante non solo in forma
Però a un terzo secondo me interlocutore un terzo interlocutore che garantisce che quello che lui ha fatto effettivamente
Corre questo terzo interlocutore
Nel caso della centosettantacinque così come adesso e rappresentato dalla pubblica amministrazione nel caso dell'autocertificazione potrebbe essere un privato ora questa autocertificazione fra dei problemi roba di quali sono primo devono essere definiti chiaramente i criteri
Su cui si fa la la valutazione del rischio
Presentata dal fabbricante secondo
La struttura che fa alla certificazione devono essere una struttura valida
Di cui la pubblica amministrazione si può fidare altrimenti ritorniamo nel nel problema del privato il privato decide di fare un certa produzioni a dei rischi e non li dimostra
Questa autocertificazione a suo tempo fu applicata cuccette
Vi fu fatto un tempo fatto un tentativo dei vigili del fuoco perché fallì quel tentativo perché mancavano i criteri
Perché bisogna definire una struttura che abbia delle interconnessioni
Delle competenze valide sia nel campo degli infiammabili che nel campo dei tossici
Gli impianti non sono isolati gli impianti sono tutti assieme stanno abbastanza in certe zone sono molto costipato ci sono problemi di infiammabilità ci son problemi di torso problemi di interazioni fra impianti impianti queste cose vanno valutate
Globalmente e non a pezzettini
La Seveso vuole vedere la sicurezza nel suo insieme
L'autocertificazione quindi è un discorso valido però va dimostrato che possa funzionare va dimostrato che ci che c'è un'entità un'agenzia
Qualunque elemento che la pubblica amministrazione non può prendersi perché è un carico troppo troppo forte dice allora faccio verificare queste cose da un'altra entità ma che sia qualificata sia che si è garantista Point per il risultato dell'operazione
E quindi un a un tema che dovremo affrontare e cercare di capire se può essere la soluzione poi perché se tutti questi enti che partecipano a queste analisi sono Enti dispersi invece concentrarmi in un unico punto concentrarli in un'agenzia Concita lì in un ente concentrato in un punto ben preciso
Scientifico tecnico ad elevato livello di qualificazione può essere forse la soluzione
Comunque una soluzione bisogna trovare bisogna trovarla anche nei confronti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che hanno una loro normativa ben precisa
Dare accordata non può essere tenuta parallelamente la soluzione del ministero degli Interni col cinque sette sette colli Piero cinque sette sette e il DPR centosettantacinque
Non ci sto non possiamo permetterci di fare delle istruttorie parallele perché uno dice una cosa poi a livello
A livello locale dice una cosa con livello centrale la commissione individua o gli organi tecnici individuano altri elementi mettiamo in contrasto pareri dello Stato dobbiamo uniformare questa materia
Ci metteremo anni io spero che sia veloce ci metteremo anni ma bisogna farli lei ha fallito
Assolutamente altrimenti non si risolve quindi
Armonizzare il terzo punto è la la sicurezza degli impianti effettivamente come dice D'Errico non è diminuita
Poca aveva detto questo centosettantacinque entrato e gli impianti hanno diminuito la loro sicurezza non ebbe
Non è vero perché l'attenzione del fabbricante è stata molto più elevata in questi ultimi anni che non negli anni precedenti
Si è fatto per il fatto di dover noti appare per il fatto di dover studiare il proprio stabilimento
Si è fatta pulizia
Sì sono allevati in molte sostanze che stavano buttata intorno depositate qua e là hanno dovuto studiare se lo il loro stabilimento per presentarlo alla pubblica amministrazione dire ho fatto di tutto
Quest'operazione di analisi di autoanalisi è stata una variazione estremamente positiva
Infatti il numero degli eventi è diminuito il numero degli incidenti in questi ultimi anni è diminuita ma perché
Ma perché io mi vado a vedere se c'ha dei problemi perché so costretto a dimostrare che rischio deve essere il più basso possibile quindi l'operazione
è stata positiva cioè centosettantacinque ha avuto un'influenza avuto un'influenza soprattutto sul fabbricati loro hanno sulla base di questa normativa comunque fatto un'azione
E questa azione è stata positiva l'ha dimostrato anche del ricco quando ha parlato della delle modifiche ci sono stati raffinerie
Terzo punto fondamentale
Ed è mi riallaccio al discorso dell'armonizzazione il ruolo centrale
Ruolo periferica
Chi è che deve condurre queste valutazioni l'amministrazione a livello le amministrazioni a livello centrale con gli organi dello Stato cioè gli Spencer l'istituto presenta le
Il Corpo nazionale vigili del fuoco CNR oppure e meglio demandare queste valutazioni a livello territoriale
Bene la situazione queste a livello territoriale a a livello centrale c'è ci sono dei grossi problemi interfaccia fra le varie amministrazioni a livello territoriale questi problemi non solo sono fra le amministrazioni regioni in comitati regionali Wessel eccetera c'è anche la necessità di veramente una grossa competenze in materia di valutazione
Che in questo momento
Noi a livello centrale non ci sentiamo di demandare a livello locale se non abbiamo fatto criteri
Definito metodi fissato le modalità dopo che abbiamo costruito questo sistema possiamo trasferirlo a livello locale perché se non lo trasferiamo immediatamente gli diamo un compito in più senza risolvere il problema
Quindi dobbiamo fare una fase transitoria e di raccordo col col cinque sette sette con i vigili del fuoco che poi sono quelli che vanno in campo sono Inca sono in campo è vero e così loro intervengono e giusto però loro intervengono possono intervenire meglio se conoscono meglio se qualcuno li aiuta anche dal livello centrale se li date
E le indicazioni se i del gli fa fare il determinate cose quindi non per fargli fare le cose che vogliamo dal centro ma per aiutarli dal punto di vista tecnico dal punto di vista scientifico dal punto di vista culturale
Quindi ruolo centrale luogo ed è in questo momento c'è questo dibattito ma io continuo a dire le strutture locali l'abbiamo visto hanno delle carenze le regioni hanno delle carenze le dichiarazioni a livello regionale
Avete mai portate avanti
Che che che che confidenza c'abbiamo sullo stato in cui il livello territoriale e carente in carente la per la mancanza presa la mancata presenza della Regione quale dimostra che possibilità ci abbiamo affidare a queste strutture se non ci garantiamo prima un sistema che funzioni in maniera concreto con dei criteri ben precisi e poi per trasferirli a livello locale
Quindi su questo il Ministero Ambiente ha preso una chiara posizione di
Diniego a a spostare il problema a livello locale perché non vuole aggiungere ulteriori problemi a quel livello perché sa che ci sono dei contrasti e ci sono delle differenze ci sono già i nomi differenze in Toscana sono bravissimi
Ma in Calabria no che facciamo trattiamo il rischio in modo diverso
Cosa con alto magro il come possiamo spezzettare Italia in in situazioni così diverse ecco allora
Secondo noi autocertificazione va verificato che cosa si vuole fare
Ruolo per adesso manteniamo ruolo centrale finché non c'è una individuazione chiara delle competenze a livello locale sia i spezza
Perché competenze complete del Corpo nazionale di gel fuoco a cui manca per esempio l'aspetto tossicità in cui dentro i comitati tecnici tecnici regionali non ci sono questi elementi sarà fornirglieli
Questo per quanto riguarda centosettantacinque io credo che
No ne
La la la soluzione la vedrà il Senato però è una soluzione di che
Dovrà tener conto di tutti i problemi che ci sono e non risolvere pezzetti di competenza o tentativi di appropriazione di competenze che non non ci interessano vogliamo che il problema venga risolto questo è l'obiettivo del ministro dell'ambiente
Sulla delocalizzazione sulla delocalizzazione noi siamo partitico con
Questa idea abbiamo sulla base del fatto per centosettantacinque non funzionava
Nel gennaio del novantadue abbiamo fatto ventitré ispezioni
Su tutto il territorio nazionale
Fatte queste ventitré ispezioni poi di concerto con il ministero degli Interni abbiamo fatto circa sedici ordinanze
Sedici ordinanze sono le ordinanze del ministro Ambiente di concerto con quello degli interni sono state in genere legate aumentarle tentativo mentale sicurezza di quelle aree
Particolarmente critiche che abbiamo a suo tempo visitato
Da in una di queste appunto quella del la Re di Napoli
Abbiamo ci siamo resi conto che
La situazione delle quantità di sostanze infiammabili
Di sostanze liquide infiammabile gassosa
Era così elevata a fronte di una situazione di densità di abitazione
è estremamente elevata estremamente elevate
Cioè quando qualcuno qua stamattina dicevo prima non ci sono zone disabitate in Italia
è giusto che non ci sono zone disabitate in Italia ma qua c'abbiamo degli stabilimenti vicino a zone altamente dance densamente popolate ci saranno ben zone meno popolate di Cuesta
Ci saranno zone dove si può fare un'operazione di questo genere
Ma sì ci saranno pure abitanti ma che siano a cinquecento ottocento un chilometro di distanza questi abitanti
No non siano a cinquanta metri a cento metri e duecento metri non siano a quelle distanze e così tanti e così difficile da portar via e così difficile da intervenire per la viabilità
Per per i problemi dell'ospedale che non c'è un centro ustionati funzionante
Ma come si batte neri in piedi una situazione di questo genere si fa è pericoloso
Bisogna risolverlo comandante prima chiedeva la caserma la caserma ancora non gli è stata concessa l'agibilità vicino vicino all'area industriale perché perché il Comune non glielo a dare l'allarme
La concessione agli può dare il la l'agibilità non lo sono questo il problema e ingresso la caserma serve perché la caserma assai cinque minuti dieci minuti dalle dagli impianti industriali loro invece sono dislocati a adora a un'ora di distanza come fanno arrivare la queste cose bisogna che la gente le le capisca perché poi la gente che deve intervenire sul sul sui politici sul Comune comune deve io l'ho chiesto tre volte riunione a a l'assessore Donazzan ho detto per favore questa caserma deve essere funzionante deve stare lì vicino allo stabilimento non può stare lontani non possono intervenire perché la situazione del traffico è gravissimo
Intervengo
Il centro ustionati stesso a prefettura si sta dando da fare
Ci siamo impegnati per cercare di di di di smuovere De Lorenzo però ci siamo trovati in questo momento con De Lorenzo in una situazione critica ecco perché il ministro Hasani danno sta qua che
C'ha altri problemi non sfuggiva
Quindi ci siamo trovati la mancanza dell'interlocutore nel momento in cui dovevamo chiedere a questo interlocutore per favore che il centro ustionati funzioni che che ci sia un punto dove invece di portare i feriti verso con elicottero a Roma al Sant'Eugenio
Ponendo il problema due ore dopo quindi facendo morire le persone questo questo questa possibilità si è data immediatamente
Nelle vicinanze del del dell'area industriale e non dopo due ore perché le vittime per ustioni San vittime che seria intervieni subito intervieni et e cioè e ce la fa a salvarle senno le fai morire
Allora quindi la
Questo problema del di Napoli è estremamente grave
Resosi ci siamo resi conto quindi che
Dobbiamo fare il piano emergenza renderlo operativo e ringrazio D'Errico perché
Sta lavorando dalla mattina alla sera fare di questo piano urgenza una cosa diciamo positiva operativa
De Rigo quella scuola materna che deve essere spostato
Tutti gli oneri
Allora
Piano di delocalizzazione
è necessario farla
è necessario fare un piano
Fare una fattibilità
Vedere tutti gli elementi
Sul dire tutto quello che vogliamo studiare che è stato detto stamattina dopodiché dobbiamo decidere però di farlo
Con tempi certi ma perché sappiamo quando va fatta questa operazione perché se non impostiamo il piano
E non ci impegniamo a voi a rispettarlo e chiedo che rimane nel cassetto è chiaro che passano sei anni non è stato fatto niente sono undici anni che stanno studiando siti alternativi stamattina ha detto undici anni lago vette in quattro mesi ha trovato già quattro siti
Barberi vediamo le esche cosa sono ricco cosa si può fare se effettivamente il bilancio poi sull'ambiente positivo
O negativo ci sono problemi occupazione lo sappiamo
La nuova raffineria una raffineria ad alta tecnologia questo significa minore impatto sull'ambiente va valutato sono dei soldi che anche erano perché viene dal Kuwait
La rifinanziamento una parte sarà dello Stato per il per le infrastrutture su problemi che vanno affrontati non dimenticati questo discorso vanno presi e e e continuamente seguiti fino al raggiungimento dell'obiettivo
Tra le altre cose c'è un problema qua che riguarda il nodo della concessione diritti dalla concessione delle edilizia del del sito cioè concessione ventennale
Ecco per la concessione ventennale qua ci dovrebbe essere una risposta del Comune poi prima o poi perché deve dire se questi qua devono star qui o no io vi faccio l'esempio di Mantova Mantova c'era un problema non di questa
Caratteristica ben più ben più contenuto è un problema c'è una raffineria due-tre
Depositi GPL
Non stanno molto vicino alla città non sta dentro la citata fuori la città precisione ci sono abitazioni vicino c'è un grosso traffico di autobotti Piero cisterne eccetera
Mantova si è posto il problema
Come l'ha risolto
Ha fatto una carta degli intenti della società nei confronti del Comune
Del Parco del Mincio al fine di migliorare l'impatto sul territorio una carta firmata dai fabbrica dal fabbricante in questo caso la raffineria e il Comune
In questa carta tutto io lascio qui dalla presidenza si dice approntare
Entro due anni uno studio di fattibilità che ipotizzi le ha possibilità di riconversione dell'area e o delocalizzazione in altro sito della raffineria alla scadenza della concessione rinnovata eventualmente anche prima qualora e la valutazione fattibilità sia positiva
Tale studio dovrà prevedere gli scenari possibili che si potranno determinare al termine il periodo concesso da un punto di vista tecnico finanziario economico e territoriale
Al fine di orientare le scelte programmatore programmatorie degli enti locali dell'azienda in merito al futuro dell'insediamento industriale oggetto del rinnovo della concessione questa concesso questa carta sull'ambiente degli impegni della Società è un contratto
è un contratto fatto dalla società con il Comune è questa l'impostazione il rinnovo della concessione
Probabilmente se non si muovono a a evidenziare qual è il piano di riorganizzazione andrà a finire in una situazione che io propongo sia questa perché almeno ad un è un elemento certo che mi dice entro due anni tu mi fai questo lavoro e mi dici quando te ne vai o quando di riconvertiti
Credo che sia
A breve
Sessantanove ventennale
No
No no
Non non non me lo ricordo
Bisogna leggere tutto il testo della delibera chiave mi sono letto la carta interessava la parte che mi interessa comunque credo che sia Breve fra sarà un un anno due insomma questo discorso qua siamo invece entro il novantatré enne credo che novantatré no diciamo no
E due mila e cinque la concessione ventennale
No
E allora non la Quetta la Quercia
è sicuro di questo
Io sapevo che c'era un problema di rinnovo concessione ma
L'ha detto anche l'amministratore delegato alla quei tre che c'è questo problema
Forse
Novantatré la raffineria esso a lei novantatré la raffineria quindi stiamo parlando proprio della raffineria
Delocalizzazione cosa abbiamo fatto sul piano dell'hotel giù
L'abbiamo messo giù
Una spiega
Io Pape Ministero Ambiente aveva attivato delle questa procedura per la per la piano dell'organizzazione della raffineria Brescia che concentrarsi su tutta l'area ha detto qual è l'elemento più importante della zona qual è l'elemento trainante e la raffineria sicuramente
Quindi tentare di fare questa operazione sulla raffineria significa anche ma risucchiare
Il polo industriale da un'altra parte con gli altri che ci sono intorno quindi è vero che si parlerà soltanto della raffineria però potrebbe in un futuro avendo un piano definito con certezza e definite gli altri avere vedere favorevolmente la possibilità di comunque di spostarsi di andare da un'altra parte quindi il e il traino che fa la raffineria questo il e e punta puntamento lo fate miseramente ha detto andiamo su quella in modo specifico
E facciamo in modo che sia quello l'elemento trainante tanto che a Mantova è la stessa cosa della raffineria
Il punto fondamentale sulla raffineria hanno hanno fatto questa operazione
Operazione che adesso stiamo continuando perché abbiamo mandato in giro delle schede dobbiamo raccogliere una serie d'informazioni nel frattempo l'a Kuwait il tre marzo viene al ministero all'Ambiente io spero che ci sia la Regione perché e veramente la Regione il punto critico di tutta questa faccenda
Se la Regione non risponde il ministro dell'Ambiente prende i poteri sostitutivi perché non si può continua così
Se la Regione non risponde il ministro all'Ambiente
Prenderà le sue responsabilità e andrà le regioni rimarrà dove sta
Quindi che sia chiaro chiaro questo questo discorso
Abbiamo però bisogno di una cosa questo della intervento la motivazione intervento abbiamo necessità di una legge sulla delocalizzazione
Perché perché questo intervento di Mantova perché qualcuno si è messo gli ha detto
Faccio così vediamo facciamo perché noi abbiamo fatto un'ordinanza siamo andati da da da dai vigili del fuoco aveva parlato dei ricoveri Tana agenzie stiamo facendo le riunioni in Prefettura
Per organizzare il piano di delocalizzazione ma è una cosa volontaristica non c'è una norma che mi dica quali sono i passi che devo fare per ottenere questo risultato in maniera sistematico sistema di gomma corrette o ciechi
Il contratto di programma quelle aziende il fatto che il ministero dell'industria voglia controllare questo discorso nessuno gliele avvenne il la responsabilità di fare strategie industriali è fondamentale che lo faccia deve essere dentro questo discorso
Però in questo caso il problema è un problema di sicurezza delle popolazioni dell'ambiente è un caso specifico ben definito cenno qua non ci chiediamo se la delocalizzazione deve essere fatta o non fatta qua deve essere fatta prima o poi
Non possiamo
Per un problema di strategie industriali mettere in gioco questo discorso ma dobbiamo dire la facciamo a a diamo cerchiamo di trova le risorse gli incentivi per evitare la la raffineria agli altri
A fare meglio a spostarsi andare da qualche parte che siamo la parte per esempio infrastrutturata correttamente
Colonne il Paolo di raffineria nuovo con impatto inferiore con un palo che ci permetta di supera i problemi di Napoli per quanto riguarda la depurazioni
Per quanto riguarda i rifiuti perché non si può creare attorno a quest'area tutta una serie di infrastrutture che permettono di liberare Napoli dai problemi che c'è
Ecco allora
E equestre pianificazione del territorio questo significa pensare il territorio per gli usi che se ne vuole fare del territorio ma in maniera corretta perché così questa qua in trentacinque anni non è stata pianificazione del territorio quindi nuova legge sulla delocalizzazione che si ha dentro centosettantacinque
Che sia fuori dal centosettantacinque purché si faccia una nuova una legge che dica quali sono gli elementi fondamentali che richiedono la delocalizzazione in maniera chiara con criteri oggettivi ci sono problemi di sicurezza per le popolazioni vicine
Bene allora c'è da pensare mandava iniziare che da qui a domani le cose che ho si chiudono e si è chiuso la pensare che cosa come programmare questo spostamento per evitare il conflitto socioambientale
Quindi queste sono le cose che chiediamo e
Io so che già al Senato queste cose sono state ben c'è una grossa attenzione scelte lo stesso presidente la commissione via chiamo preparato un ddl è un disegno di legge in materia di locale delocalizzazione e ha ritenuto opportuno non sovrapporre i problemi della centosettantacinque con questo problema della delocalizzazione ha detto no
Già ce ne sono tanti problemi non risolveremo in tempo breve allora tagliamo il bando parti uno sarà delocalizzazione e l'altro cioè
Ringraziamo il dottor Serra
E tra Rio una stretta connessione incombente considerazioni da lui fatte sfidando certificazione io vi vorrei leggere chiedendovi un momento di pazienza perché sarebbe stato meglio avere qui la prima voce del presidente col fare il senatore vuol fare presiede la commissione Ambiente del Senato mi manda questo messaggio
Che credo contenga dei punti interessanti anche per certi orientamenti legislativi
Che ci propone cara Maria e con particolare drammatico che per improvvisi impegni di famiglia possibile aderire al tuo cortese invito a Napoli nella giornata odierna l'occasione mi è comunque gradita per puntualizzare lo Stato dibattito parlamentare su una questione di estrema rilevanza come quella della delocalizzazione delle industrie a rischio
Della gravità di tale materia le Commissioni riunite decima che industriali tredicesima ambiente che mi onoro di presiedere sono diventate sempre più consapevoli a seguito della discussione sulle recepimento della direttiva senso sui rischi industriali
I disegni di legge parlamentari e governativi trecentottantadue cinquecento seicentoventisei infatti cioè quei disegni di legge che sono stati unificati erano tutti proposte di modifica della cosiddetta legge Seveso
Hanno registrato nel tuo apporto come relatore per la tredicesima Commissione un innegabile impulso in direzione di una maggiore salvaguardia dell'ambiente e della popolazione interessata
Gente alle fasi l'ha visto il modo di segnalare la connessa questione del disegno di legge numero duecentosessantadue iniziativa del senatore Cherchi ed altri sulle emergenze ambientali delle attività industriali questo è il testo che era relativo appunto alla pianificazione del territorio e tra l'altro anche alla delocalizzazione
Di tale testo però esigenze procedurali cronologiche connesse ad un cambiamento di sede a una nuova assegnazione alle commissioni riunite resero necessario il momentaneo accantonamento proseguendo invece l'esame dentro eccitati a disegni di legge sulla direttiva Seveso
Costituito il comitato ristretto sui disegni di legge trecentottantadue cinquecento seicentoventisei
La questione della delocalizzazione è riemersa
E questo evidente accaduto
Tre giorni fa quattro giorni fa anche alla luce della posizione di recente assunta dal gruppo democratico della sinistra
La riformulazione del decreto del Presidente della Repubblica numero centosettantacinque infatti
Secondo il senatore Pier anni dovrebbe abbandonare il metodo dell'istruttoria per ispirarsi a quello dell'autocertificazione con conseguenti implicazioni in termini di responsabilità penale per il caso di dichiarazione mendace ne deriverebbe tra l'altro il grave rischio che gli imprenditori non intendano assoggettarsi a responsabilità di tipo personale per aziende che venissero trovarsi al di fuori dei parametri di sicurezza prefissati
Pertanto la chiusura dell'azienda sarebbe la logica conseguenza delle procedure di cui si sta discutendo a meno che non intervenga appunto la possibilità della delocalizzazione io per rendervi più chiaro il discorso che a me è chiarissimo perché da cinque mesi seguo questo
Il lavoro delle commissioni però vorrei almeno precisa di quanto quanto segue cioè che i lavori del comitato ristretto sono stati
Prima imperniati su due testi
Di legge dei due relatori industrie ambiente poi i due testi sono stati unificati del presidente della Commissione
Il testo è stato considerato riconosciuto testo guida testo base improvvisamente alcuni parlamentari hanno voluto diciamo dare non dico un'inversione di rotta mutamento notevole
E proponendo il discorso dell'autocertificazione da una parte recuperando la delocalizzazione che invece era stata accantonata era stata messa da parte
Io però non ritengo di accedere a prefigurazione sporadiche ed occasionali di soluzioni legislative che necessitano data la delicatezza e complessità del tema
Di una maggiore precisa definizione sia in termini di copertura finanziaria che amministrativa infatti
L'inserimento nel testo di comitato ristretto sull'assenza di un riferimento episodico alle delocalizzazioni non rende giustizia alla complessità del problema
Che va esaminato alla luce delle singole situazioni di rischio ed in rapporto alle potenzialità di rapporto tra amministrazioni locali e gli imprenditori
In caso contrario sì è qui creerebbe soltanto la cattiva coscienza di coloro che hanno prescelto e il metodo dell'autocertificazione e non intendono apparire come i fautori dell'inevitabile ricaduta occupazionale della scelta operata
Convengo invece che non che non altrettanto può dirsi del gruppo parlamentare che autorevolmente dura presenti in commissione
E noto infatti che i senatori vedi non si sono mai prestati a soluzioni di facciata che costituirebbero soltanto un manifesto a discapito della chiarezza legislativa e della trasparenza e funzionalità amministrativa
è per questo che ti allego copia del disegno di legge che proprio allo scopo di non lasciar cadere la questione delle delocalizzazioni intendo presentare con il mio gruppo democrazia cristiana
Perché la questione sia affrontata in modo organico appena le Commissioni riunite avranno concluso l'esame sulla direttiva Seveso
Il testo come potrete vedere affronta la questione in termini organici introducendo nella legislazione italiana disciplina oggi mancante della dell'organizzazione
Il problema principale questo fine e quindi riscontrare con dati e circostanze oggettivi i requisiti di quelle aziende che non sono agibili i disabili per deficienza di rispetto delle regole ambientali
Al fine di evitare i rischi e gli abusi edilizi che in questa materia potrebbero essere assai frequenti
Ma i delicati problemi sociali qualora i provvedimenti non fossero vietati adottati con oculatezza
Occorre nella procedura di delocalizzazione
Prende avvio da un atto altamente responsabile quale può essere la dichiarazione di incompatibilità ambientale emessa dal ministro dell'Ambiente di concerto con quello della sanità delle aziende soggetti a notifica della procedura Seveso
Ed è il presidente della Regione per quelle soggette a dichiarazioni
La sull'adozione di incompatibilità ambientale nella sua vaghezza potrebbe prestarsi ad equivoci se non venisse fondata su norme certe e circostanze oggettive
La proposta mira appunto a definire l'ambito oggettivo a guidano opzione si dovrà riferire il trasferimento può essere chiesto dall'ente locale e delle associazioni ambientaliste
Può essere proposto dallo stesso fabbricante può essere istruito preliminarmente anche d'ufficio
In ogni modo occorre giungere al decreto di incompatibilità ambientale per dare avvio alla concreta procedura di delocalizzazione
è il contratto di programma la base legale vincolante dell'atto di trasferimento dell'azienda in questa sede si debbono indicare le iniziative da attivare le opere da compiere
I tempi delle operazioni mezzi finanziari a cui si deve far ricorso compresi quelli derivati dalle plusvalenze delle aree dismesse
E quant'altro si è ritenuto utile alla delocalizzazione compresa la bonifica eventuale dell'area dismessa
è previsto anche che le autorità interessate intervengano contemporaneamente la definizione del contratto al fine di evitare lungaggini burocratiche tempi morti di esecuzione
Sarei pertanto molto lieto se poi si aggiunge il relatore firma il provvedimento che resta comunque aperto in sede di sua discussione agli apporti che vorrei dare grazie all'attuale competenza in materia Chess Records vari
E il senatore col fare era presidente della regione Lombardia quando ci fu incidenti di Seveso quindi in questa diciamo assegnato una parte della sua vita che denaro evidentemente una grande motivazione su questo argomento su cui stiamo faticosamente lavorando in sede parlamentare vorrei che intervenisse dottor Di Mezza rappresentante regionale della lega l'ambiente
Allora noi su questa questione purtroppo siamo stati dei cattivi profeti Legambiente in quanto poco prima dell'ultimo scoppi appunto della quei ventitré dicembre se non erro
Con diciannove dove avevamo tenuto una conferenza stampa in cui meritavamo appunto il risaltano in evidenza i grossi rischi connessi alla presenza dei depositi Pierre nella disorientata
Tra l'altro appunto erano cose che non ce l'hanno inventato perché vicentino appunto da questo studio era stato fatto al servizio indossatrice deve essere l'ampiezza e e quindi appunto pochi tendopoli troppo avemmo la conferma di quando avevamo purtroppo predetto noi non avevamo fatto avevamo tenuto con la cometa fanno quel giorno perché appunto era un'altra ricorrenza quella del ventuno dicembre di sette anni addietro in cui c'era stato lo scoppio dei costi Agip di San Giovanni e quindi c'era parso opportuno proprio in quell'occasione dico
Risollevare il problema
Purtroppo appunto abbiamo avuto poi con la conferma anche questa catastrofica e su cui tra l'altro probabilmente si tratta ancora ancora di indagare perché appunto non tutte le conto poi sono da attribuire alla presenza in sede di della della dell'industria quella zona anche perché probabilmente ci sono anche cause che si riferisca all'obsolescenza di questi impianti
Al dicevo comunque vado in ordine il ventitré c'è stato questo scoppio poi abbiamo dura primario in prefettura il trenta perché voglio fare un po'questa cronistoria perché appunto chiaramente ci si è subito attivata a quel punto per capire il da farsi
Ed effettivamente bisogna dare atto se dell'ambiente luogo alla stessa Prefettura di Napoli ci si è attivati in tempi anche rapidi per cercare di far fronte a perché sui problemi connessi alla zona dentale
Poi c'è stato l'onorevole il ventisette di gennaio e in questa riunione appunto si comincerà a parlare di quella che era il piano d'emergenza predisposto dalla Prefettura di concerto con i vigili del fuoco e il ministero dell'Ambiente
Bene io non so se qui purtroppo
Diciamo sono stato assente per un po'di tempo dal dibatto quindi non so se è stato già detto ma forse alcune cose bisogna dirle già su questo
Perché ecco noi viviamo a Napoli ci interessa anche ragionare di queste così capire come la situazione attualmente Rennella Zorin tale perché delocalizzare non è solo un qualche cosa che connesso appunto al alla presenza in sedi questo indusse
Ma anche appunto al rischio serio che c'è speculazione silente allora in quella sede ricordo appunto così discussi questo piano risposta la Prefettura
Un piano molto articolato bisogna dirlo o un piano in cui chiaramente emergevano alcuni grossi problemi problemi che emerge avendo soprattutto quello della residenza della presenza in quell'aria di una seria attività
Ivi comprese alcune scure che sicuramente andrebbero spostate a quelle zone io non so se questo è stato già immondizie comincerà a fare comunque chiaro che ci sono rischi seri connesse alla presenza di alcune
Strutture come scuole e e prove alle residenze lì dentro
Insieme a questo è un altro problema rosso e quello della mobilità e della viabilità in quella zona sono zone nodale come sapete sia per quanto riguarda il trasporto su ferro si proponeva il trasporto su gomma per quell'aereo
Quindi è ovvio che ci sono seri problemi seri perché bloccare quell'aria nel bloccare tutto quando la circolazione incollare in casa di giallo non è una cosa semplice
Serie nel fare io li degli stessi vigili del fuoco e non so se la cosa è risolvibile in tempi rapidi tra l'altro gli stessi lo stesso comandante dice Fo diceva che predisporre un interventi questo tv probabilmente una cosa molto difficile perché bisogna garantire una serie di
Passaggi obbligati che non è facile da da garantire poi c'è un altro dei questioni grosse che era lo spostamento e la caserma dei vigili e fuori come sapete perché non so se voi sapete stesso comandante del ricco ammesso che lo ha impiegato più di cinquanta minuti quel giorno c'è stato lo scoppio per raggiungere la per raggiungere la zona dell'incidente da dove da dove appunto risiede attualmente il comando dei vigili del fuoco
E su queste cose bisogna dirle alcune cose perché ad esempio la caserma dei vigili del fuoco voi tutti sapete che pronto da diverso tempo alcuni anni che è stata realizzata e
Praticamente il comando i vigili Fulvia trasferito lì che sarebbe durata un passo da quella zona ONU nella zona orientale proprio perché ci sono problemi banali sempre ma ad esami di accessi perché c'è qualche proprietario non lascia questo accesso possibile c'è un po'le cose semplici ma che bloccano appunto una possibilità essenziale della Puglia in casi Giverny mollare l'altra cosa che lì sotto che si diceva era questo problema del Centro grandi ustionati a Napoli quest'altra grossa Di Centa e questa difficile da risolvere ma per volontà politica anche questa il centrocampista del Napoli è stato realizzato e da tempo
Questo centrocampista è nato in un viene aperto anche qui non si capisce perché si dice che il problema di pianta organica perché la Regione non provveda e questo in parte per lo sappiamo anche noi
Ma sappiamo anche che in questa direzione ci sono pressioni forte anche da parte del mondo ospedaliero tutto quello che circola diciamo nel mondo Stati del Cardarelli ce l'ha la parte di grossi troppo tentati chiamiamoli così i medici che sono là sopra
I quali vorrebbe utilizzare quelle strutture per altri scopi non per farcito condizionali dovrebbe appropriarsene per garantire altre cose da fare dentro
Quindi sono problemi vista mettere in evidenza perché appunto se non siamo nessuno perché la Regione macellaio questi interessi vanno ci viscerali vano porta allo scoperto e bisogna prima questo centro perché probabilmente come si diceva anche in quella riunione vero che di non si può dire diciamo più rimproverando quelle due vite poteva anche essere salvata se c'era un centro grandi ustionati a breve distanza
Questo è quello che appunto si è parlato in quella riunione e quindi questo di problemi e sicuramente vanno affrontati per per fare in modo che possa essere reso operativo un piano d'emergenza serio
L'altra grossa questione ciao quella delocalizzazione di cui si sta parlando qui
Bene noi c'è una cosa che vogliamo dire che debbo dire da subito alloggi sembra un termine un po'improprio quello di delocalizzazione
Perché
E il problema è vero c'è bisogna fare in modo che quella resi liberi dalle dagli impianti ad alto rischio che ci sono questo significò che bisogno obbligatoriamente localizzare
Che cosa voglio dire indubbiamente c'è tutto un problema di politica industriale affrontare anche di politica occupazionale ma a nostro avviso probabilmente un errore già lo si è fatto questo è una mia un mio modesto pareggio perché perché probabilmente invece di dare dei soldi alla Kuwait per far fare uno studio su i siti ipotizzabili della delle colonizzazioni si potevano stanziati i fondi per verificare se il fabbisogno di prodotti petroliferi in Italia qui ad alcuni anni è diciamo può essere sopportato quelli che sono gli attraverso inerire tuttora presenti sul nostro territorio aperto razionale oppure sei effettivamente c'è l'esigenza di costruire una nuova raffineria questa è la cosa che penso Vaffa vada fatta io non so se questo è
C'è questa esigenza tra l'altro voglio in un'altra cosa c'erano già c'è già uno studio precedente che è stato fatto
In Campania sui IPO probabili siti non ricordo bene che chi ha fatto so che c'è qui senz'altro sono le uniche si interviene più tardi potrà essere più esauriente a questo proposito c'è già uno studio precedente fatto intuire venivano individuati regione Campania otto siti
Su cui poter delocalizzare probabilmente si poteva anche partire da quello quindi io ripeto penso che l'operazione si poteva fare prima di affidare alla cui tu un nuovo studi per capire dove delocalizzare ciò detto ecco non è che io dico che sono a priori a priori
Contraria punto delocalizzare
Cioè di che si può potevano fare questi studi prove vanno ancora fatti pervenire se c'è l'esigenza di per di delocalizzati o meno
O di via allora di rilocalizzare che problemi di localizzare quelli bisogna comunque smantellare questi bionda quell'area
Allora perché dicevo questo perché vengono avendo alle conclusioni do localizzare in quell'area nessuna esigenza di un problema di rischio è un problema che va di vivibilità di questa città perché se ragionassimo solo subisce effettivamente oggi che predica vi sarebbero anche lunghi perché fare una nuova raffineria realizzare
L'impianto è una cosa molto
Punto lunga
Però su questo nostro avviso c'è molto datata ragionare nel senso che
In quelle un'area effettivamente che può rappresentare per l'intera città di Napoli
Veramente lo spazio di cui c'è bisogno per garantire una serie di cose questa città probabilmente non è possibile anche
Più che la RAI le credo ad esempio perché nell'area le crea vale perché c'è una sua vocazione che sicuramente più una vocazione turistica la voce di un certo tipo perché comunque l'ICI sono terminate resistenza naturalistico molto più forti che in quest'altra
Quindi si può ragionare su quest'area seriamente per capire
Per capire che cosa invece diciamo togliere che cosa fare in modo che si possa realizzare per garantire uno sviluppo equilibrato di questa città e diciamo questo perché noi ad esempio non riteniamo a priori che si debba del tutto smantellare il tutto non possa questa Armando erano suo funzionante produttiva è un'area che quando non della funzione produttiva probabilmente si può vedere che cosa ecco si può ragionare su che cosa è compatibile cosa questo è compatibile con la residenza in quell'area si può anche verificare appunto se c'è la possibilità di insidia farla nuovi insediamenti di tipo produttivo che garantisco quinta anche livelli occupazionali
Noi sentenziava alcune cose il semplice disinquinamento la semplice bonifica di quella non significa solamente impiegato Perilli tempo limitato delle maestranze diciamo un'attività che serve a a appunto a bonificare e riqualificare quell'area pur sempre servito in una città come queste realtà come quella meridionali di generale a fare in modo che si incominci a metter in piedi anche un il know how necessario per fare di queste cose in tutto il Mezzogiorno perché problema del disinquinamento delle bonifiche delle aree inquinate è un problema grandissime mezzogiorno e non è che al momento ci sono grosse competenze capacità impresa che lavora in questo settore tra l'altro sono settori su cui si potrebbe anche riconvertire alcune maestranze che oggi solo impegnate
Nel nelle attuale attività che vi si svolgono in quell'area
Per cui ecco su questo per cui noi pensiamo che in questa direzione si può superare debbo concludere però dicendo un paio di cose qui c'è un problema serio che la cronica assenza delle istituzioni in questo settore
Purtroppo siano potevate Pradella delle della delocalizzazione sia per quanto riguarda il problema appunto del destino utile del futuro di quelle aree noi non possiamo non dimenticare che c'è una cronica assenza della Regione Campania in primo luogo e dello stesso Comune badate bene
Perché qui esce e l'altro problema nostro avviso va affrontato che il problema
Del del comune di Napoli dall'amministrazione comunale che tutto dura non ha ancora individuato deciso qual è il futuro di quella che sette localizzare un po'ben conto della regione qui Mango
Si può semplicità ricade un solo sulla regione c'è anche il Comune deve fare la sua parte che deve dire
Che cosa pensa di realizzare in quest'area che altrimenti lo ricordiamo fa un ragionamento che monco perché poi se quell'area si dicono che ci si fa c'è qui tutto
Però è chiaro che c'è una sedia appetiti che si sviluppano su quelle aree se ne parlava già stamattina l'ha detto qualcuno ci sono sedi appetiti e forti appetiti
Al punto tale che questo una mia valutazione soggettiva anche questa io ho la sensazione che su queste questioni si sta giocando anche il destino di questo Consiglio comunale non vorrei sbagliarmi ma penso che andavo in gioco quest'oggi
Cioè
Come i fatti questo
Questo Consiglio comunale bada bene a mio avviso sta giocando il suo voto su questo probabilmente si va ad uno scioglimento
Perché la grossa lobby e questa è una cosa che penso vanno dette che c'è in Campania che la lobby dei costruttori
Non si sente garantito a questo Consiglio comunale quindi sta premendo in tutti i modi per fare in modo questo Consiglio comunale cada perché probabilmente nuove elezioni possano per fare in modo che noi possono garantire di fare alcune operazioni in questo momento sono impedite
Questa è una mia valutazione personale probabilmente ma penso che è in questa direzione che vanno viste alcune cose perché gli altri venti perché qui c'è una volontà di deregulation non cura che si vuol portare avanti perché si vuol potendomi sul territorio in maniera tranquillità diciamo per fare quell'operazione fosse questo Consiglio comunale a questo bunker come e imballato come sta messo riesce a garantire
Quindi ecco io ritengo il suo punto bisogna innanzitutto fare un ragionamento su questo noi ipotizzavamo alcune cose
Ne stiamo facendo anche altre nostro conduce a un'associazione nostro complesso tutto ed informare di sensibilizzare stiamo lavorando molto anche con i cittadini di collare abbiamo sentito le circoscrizioni di quell'area soprattutto con uno con gol di Ponticelli
Abbiamo raggiunto l'accordo stretto faremo anche una informazione diffusa i cittadini in quell'area serate alzeremo anche un video su tutta l'area per illustrato per far conoscere quelli che sono i viscido
Che il connesse appunto alla zona orientale
E noi viviamo queste sì una strada sicuramente data che possiamo perseguire nu La tre cose che tenteremo di fare che stiamo facendo anche questo sicuramente ci costituiremo
Parte civile nel procedimento contro la Kuwait perché come sapete c'è rendendola cui tu procedimento per disastro colposo né per un semplice allude disastro colposo
Quindi si può ditte già il giudice ha ipotizzato che fosse appunto una colpa una colpa condanne da parte della Kuwait e comunica cose quello che dici cioè provando a Fossano portano ad una forte azione politica perché riteniamo che appunto quell'area Fossa aveva una sua funzione anche
Produttiva e che però è quest'ultima cosa noi riteniamo che non vanno più buttare i soldi come spesso si è fatto finora
Non ho vigileremo a che tutti i soldi vengono spesi in quell'area siano soldi effettivamente serva no a garantire un più equilibrato sviluppo di quell'arena di tutta la città
Grazie
Avere una una cosa
E ha detto che nacque destinata assegnati dei saldi alla corrente per fare queste indagini sulla destra mattina dicevano che ancora non li hanno avuti ma solo il dieci miliardi rivista li ha stanziati per la cui l'ambiente fare uno studio sul mare che io sappia
Diamo i soldi alla quelli chitarra Sapio sino a
Io sappia sì
Sono stati dati dieci milioni alla cui sei alla Regione alcuni anni Addio nell'ottantotto familiare scusate sei miliardi alla Regione gli anni precedenti nell'ottantotto ottantanove per fare uno studio analogo e ce ne sono altri a disposizione per la regione questa
Ora uno studio sulla possibilità di mantenere in quella zona dell'industria mi sembra scandaloso e studiando i miliardi alla fine no sono stati dati sei miliardi nel col figlio ottantotto sulla base della dichiarazione di rischia di cui tre miliardi sono stati trasferiti alla Regione
Per fare quella valutazione quello studio di studio grossolano conoscitivo sulla delocalizzazione cinquecentotrenta attività industriali restano nell'aria questo che operano a star non è stato molto efficace no fatto di voler fare tutto no fatto di voler allargare a tutto
E non ha dato nel praticamente sul risultato che sono dobbiamo renderci conto di quanto la regione abbia trasferito a questo consorzio di ingegneria per fare questo primo studio questa è una cosa la seconda cosa è stata fatta col piano triennale dell'ottantanove novantuno cioè si è detto non facciamo una cosa globale contiamo l'occhio sulla cura dette e di quella vogliamo uno studio di dall'organizzazione con tanto di progettazione di base
Miglioramento dei sistemi di sicurezza mantenimento della sicurezza e quello che può essere progettazione della bonifica eccetera siti alternativi
I soldi sono stati trasferiti alla Regione la quale deve fare una convenzione con la Kuwait la quale si serve dell'Enea
Per studiare questo problema
Il rene aderente rigata quindi non sono stati i soldati David alla Guede nel senso che il titolare intervento siamo facendo su quella su quella industria quindi si tratta di far fare questi lavori
E d'altra parte i lavori ci vogliono perché se no passò parliamo ma poi qualcuna da di quando come perché e dove
è questa discussa
Grazie
Novantuno
è stato trasferito alla Regione un fondo pari a quattro Setti mi dell'interno ancora non ha fatto la convenzione la Regione latente latente
La degli Enti di nella vita a regione la didattica dentro le dita latitanti viene
Allora facciamo una proposta
Santa
Dopo chi vuole no
Dobbiamo prendere almeno quello questo è stato un contegno molto povero molto frugale
Senza senza anzi
Senza pranzo ne siamo orgogliosi di non aver mangiato insoluto Ranieri non siamo contenti però se volete dove andiamo a prendere
Nessuno vuole il caffè
I voti cerretesi avere attuazione di una grande amica della radiotelevisione
Corazzatura Meridiana Finanza
Lista ho capito donne Rossella podisti contare le mani alzate le sedi cortese e
Ma
Una trentina Janica
E minimo se deve essere arrivata Rino Pavanello
Senta no perché torna nell'ora ci aveva assicurato scusa per il resto
Allora il professor Ugo Leonini rappresentanza nell'istituto Ambiente Italia rappresentante nazionale
No
Sono grato a Fernando Di Mezza verifichiamo che ha fatto ad uno studio già esistenti perché io mi meravigliava abbastanza devo dire anche questa mattina per il fatto che pure essendo tutti
Taluni abbondantemente al di sopra di vent'anni non si facesse un po'di storia e mi pare che un po'di storia vada fatta molto rapidamente sinteticamente cominciando per esempio con ricordare che il trentuno luglio del settantuno il ministro del Bilancio e della Programmazione economica allora Antonio Giolitti
Nel rispondere ad una richiesta della Moby noi verrà un ampliamento in potenziamento dello stabilimento di Napoli rispondeva che le amministrazioni competenti centrali locali hanno convenuto sull'opportunità di evitare che l'ampliamento degli impianti in questo gravissimo
Per ambientali di trasferire alcune attività produttive allocate nell'attuale zone industriali di Napoli all'esterno del territorio campano
Del territorio comunale in una nuova area da individuare ed attrezzare con le necessarie infrastrutture trentuno luglio mille novecentosettantuno
Quello stesso giorno il ministero dei lavori pubblici
Fu incaricato di costituire un gruppo di lavoro che costituisce e che ebbe l'incarico di presentare entro il trentuno dicembre di quello stesso anno
Una serie di considerazioni per il rinvenimento di un'area nella quale lo stabilimento della dire a fine anno Milo il potesse essere trasferito
Quel comitato si riunì dall'agosto al dicembre ed elaborato uno studio dei cui contenuti vi faccio dei dei passaggi
Numerosi vi faccio grazia sono settantanove pagine ma quello che e credo sia utile ricordare e che l'obiettivo che si pose questo comitato fu quello della libertà minimizzazione dei costi
Per lo più per l'operatore pubblico e la massimizzazione dei benefici per la collettività tenendo presente Prato si diceva
Quello che è l'aspetto congiunturale dell'occupazione a Napoli quello che invece sappiano aspetto strutturale della disoccupazione Anna
Il
Quel comitato
Ritrovo valide otto aree alternativi a quella dinari di Napoli quattro meno valide quattro più valide tra questi due ritenne che una emergesse in modo particolare l'aria di Gioia Sannitica in alternativa alla quale ritenevo che si potesse fare qualche scelta per l'aria di caldi risorta
Questi molto ma molto sinteticamente i lavori di un gruppo
La cui lettura
Secondo me sarebbe ancora oggi molto utile non foss'altro che per lo spot per prendere in considerazione la possibilità di risparmiare i soldi nella valutazione ulteriore nell'affidamento ulteriori di incarichi per raggiungere eventualmente risultati analoghe questi da allora non è stato fatto niente come sappiamo sono stati viceversa ottenute delle proroghe a funzionare in quest'arena vi sono stati due eventi luttuosi che sono stati richiamati quelli dell'ottantacinque quella del novantadue e si ripropone il problema della delocalizzazione io vorrei molto brevemente
Impostare il discorso
Prendendo
Considerazione di un fatto dal quale poi possono nato scaturire come naturale conseguenza delle soluzioni
La quasi totalità delle industrie del Lario Orientale di Napoli e fuorilegge ai sensi non solo della direttiva Seveso che riguarda essenzialmente undici delle grandi o più o meno grandi imprese dell'aria ma la quasi totalità è fuorilegge ai sensi dell'articolo duecentosedici del testo unico delle leggi sanitarie e della circolare del ministero della Sanità numero diciannove del diciannove marzo mille novecentottantadue sulle industrie nocive e in salute
Adesso e prendendo atto di queste considerazioni e di quelle altre che si possono fare che sono state fatte ripetutamente questa mattina e che quindi nonno motivo di richiamare ulteriormente che dicevo alla luce di queste considerazioni che si può discutere sulla delocalizzazione né più né meno come si faceva ventidue anni fa solo che mi pare che oggi il contesto socio economico oltre che ambientale sia buttato
E non so quanto il problema si pose porre negli stessi termini nei quali si puniva vent'anni fa voglio dire che secondo me oggi il problema va posso essenzialmente come qualcuno la rilevato in termini non di delocalizzazione termine abbastanza ambiguo perché delocalizzazioni significa chiusura ora e ricostruzione poi o significa ricostruiamo costruzione ex novo in una in un'area ritrovata non sono non saprei dire dove intanto che il il lo stabilimento continua a lavorare ma se lo stabilimento continua a lavorare e c'è un rischio che fra due minuti fra un'ora fra trent'anni succede un incidente noi non vi si inneschiamo assolutamente quella bomba che è stata ritrovata e che è noto essere presenti nell'aria
Allora verosimilmente il problema non è quello della decolli delocalizzazioni mai quello della chiusura se la soluzione e questa se questa può essere una soluzione allora emergono due problemi dei quali non si può non tener conto
La raffineria di Napoli come tutte
La fino a petrolio greggio risorse io e lo trasforma in altri prodotti in per far questo da lavoro ad una certa quantità di persone bisogna risolvere questi due problemi
Ebbene come anticipata Fernando Di Mezza il la petrolio raffinato nello stabilimento di Napoli
Se sesso bene fra il quattro cinque milioni di tonnellate
Può essere redistribuito trarli altre raffinerie italiane le quali come è noto anche per motivi di sicurezza lavorano tutte notevolmente al di sotto delle loro capacità di raffinazione
Se questo è possibile resta essenzialmente un problema che quello del mantenimento dell'occupazione
Io dopo l'incidente del dicembre di quest'delle novantadue ho sentito una grande quantità di cifre a proposito dei costi della delocalizzazione a proposito della quantità di manodopera occupata ho sentito in particolare se dico parlare di quattro mila miliardi di spese per la delocalizzazione
E di due mila persone impiegate io credo che entrambe le cifre siano non reali ma prendiamole per buone se veramente occorrono quattro mila miliardi Perduca di localizzare lo stabilimento
E conseguentemente per mantenere inalterata quella quantità di di persone occupate nell'attività diretta e nell'attività indotta nel senso più ampio del termine un posto di lavoro costa due miliardi credo che sia non esista esempio al mondo né ora né nel futuro di un posto di lavoro di questi livelli dico Scajola
Sì ma allora a questo di consente però anche di fare il conto successivo se se è vero che esistono quattro e che occorrono quattro mila miliardi che questi quattro mila miliardi evidentemente devono essere accollati ad allora dalla collettività perché lo Stato la Regione la Provincia il Comune ciascuno per le sue e competenze che dovrà
Provvedere alle spese di urbanizzazione di ritrova nell'area di attrezzature eccetera eccetera se questo è vero io penso che l'obiettivo del mantenimento della occupazione possa essere centrato in un altro modo economicamente più conveniente socialmente più utile e a costo ambientale zero come dicevo della possibilità di chiudere lo stabilimento ripartendo la quota di petrolio qui raffinato nelle altre raffinerie la parità io ho sentito stamattina che Milano Descent tra a Livorno conseguentemente possibile
Per
Allora bisognerà dimostrare che l'Italia non può fare a meno di quattro milioni o cinque di tonnellate gli equivalenti
Ecco e
Non ho detto che voglio lasciar tredici depositi non ho detto non voglio lasciar tredici depositi che sono ancora minori
Minore i produttori di occupazione evidentemente
E quindi il problema lo ritengo socialmente ancora meno importante dal punto di vista del discorso che sto cercando di fare concentrando
L'aspetto su due problemi la quantità di prodotti raffinati e la quantità di occupazione da mantenere elevata
A dir da mantenere inalterata
Dicevo se possiamo tentare di dare un filo logico a questo discorso se la i lavoratori che verrebbero come si dice con un eufemismo messa in libertà dunque potrebbero facendo ricorso ai quattro mila miliardi di cui sopra essere prepensionati per la quota che avendone i requisiti lo richiedesse essere riconvertiti in attività di risanamento
Dell'aria di risanamento ambientale in genere ed essere impiegati in quella
Tuttora latitante
Tessuto di piccole e medie imprese operanti nell'industria verde cioè in cui l'industria che fornisce strumenti e servizi per l'ambiente che potrebbe anche trovare adeguata collocazione in quest'area qui io non credo che questo sia e che questa sia utopia penso anche che in un momento in cui l'Italia dal primo gennaio del novantatré crede di diventare più europea e crede di poterlo fare magari adeguando verso l'alto le tariffe di certi servizi che sono meno care rispetto agli altri paesi europei penso che l'Italia debba tener conto di un fatto che se c'è un servizio che i cittadini devono continuamente pretende e che i cittadini bisogna concedere quotidianamente quello di un ambiente vivibile di un territorio sicuro
Dotte lo store Serra lei di ricordando che il tre marzo la cui cioè andrà alla verrà al ministero dell'Ambiente auspicava la presenza delle regioni io sinceramente spero con tutto il cuore che la Regione non venga e che il ministro eserciti sui poteri sostitutivi
E direi che è bene avrebbe fatto però il Governo ad esercitare i poteri sostitutivi che la legge loro
Riconosceva anche per quanto riguarda la dichiarazione di aria ad elevato rischio di crisi ambientale nell'ambito della quale la latitanza della Regione fatto passare cinque più uno sei anni
Nel
Indotta piccolino segretario provinciale dell'accisa
Io credo di limitarmi a qualche battutina avendo già presentato l'intervento scritto che agli atti del del convegno
Devo ringraziare a nome dei lavoratori associati alla Cisal e virtualmente a nome di tutti i lavoratori napoletani per questa iniziativa veramente interessante della senatrice Anna Maria Procacci e delle ritenuti e delle dei gruppi Berti della Camera e del Senato
Devo anche dire che abbiamo ascoltato attentamente la relazione che è di grande spessore tecnico oltre che di rilevanza politica
Vediamo crediamo che il sindacato debba seguire attentamente questa problematica non solo ma anche come si muovano i partiti politici intorno questi di proporre a
Quindi il mio intervento scritto rappresenta un po'la posizione della Cisal su sulla dislocazione delle aziende ma più che dislocazione ultra dislocazione anche trasformazione delle aziende noi non dobbiamo dimenticare che Napoli è una città mediterranea citati
Nel cuore del mediterraneo diciamo che la capitale del sud quindi rappresenta un trait d'union un polo di congiunzione tra i paesi del Medioriente i paesi dell'Africa con i paesi del nord Europa in un momento in cui sì lavora intorno all'unità dell'Europa
Non si può dimenticare il ruolo strategico che Napoli Corriere allora il discorso della portualità discorso della revisione
Del dei delle leggi che regolano il porto di Napoli non solo ma anche dei dei porti tutto contigui di Castellammare pronunziata
Eccetera noi ci riserviamo di dare alla senatrice un degli emendamenti al disegno di legge
Sulla che è in atto sulla portualità sul sul rinnovo delle
Delle gestioni dei portuale insegnò legge che è molto interessante che ha suscitato proprio a Napoli la protesta generale dei lavoratori del porto
Non voglio dilungarmi su questo vorrei dire che il rischio non è solamente un rischio ambientale un rischio della disoccupazione andrà anche un rischio morale cioè un rischio
Di una disoccupazione si traduce poi nel rischio che i nostri giovani che non trovano lavoro
Hanno dei cannoni e dei collegamenti con la camorra bene affatto
Onorevole Ascanio stamattina a fare un collegamento di questo problema con la camorra che sistema non stiamo bene attenti dobbiamo stare attenti
A questo grave rischio che era nostro città corse e come sindacato certamente
Luigi
Non essendo collegati a partiti politici perché è un sindacato autonomo
Questo non significa che i siamo considerato apolitico siamo strada partitico e quindi prendiamo una equa distanza tra abbiamo siamo una posizione equidistante tra i vari partiti siamo molto attenti a quei partiti che al di là di tutto ciò che sta succedendo in Italia affrontano con serietà i problemi del lavoro i problemi dell'ambiente quale super partes
Grazie
Mi scusi volevo chiederle una cosa
No stiamo il signore stiamo asiatico dottor piccolo
Perché io sono all'interno alla commissione lavori pubblici nel sistema interessando in particolare proprio della legge sulla portualità saremo interessato diversi suoi
Gli emendamenti che voi avete elaborato
E così eventualmente questo sentire per
Prego
Sì avrei chiamato il senza generale grazie diplomatico poveri il professor sì dell'università linea ci sono ora anzi trentenne Armando tutti una brevità Sallustiano perché alle diciotto penso che dovremmo Is Arenas trattati sperando che il caffè sei
Niente voglio ringraziare gli organizzatori di questo convegno anche come ha già fatto stamattina no consigliere nazionale del WWF già Lubrano di Ricco
Concordo comunque con lui penso che ve l'avrà detto io per motivi personale stamattina non sono stato non ho potuto essere presente comunque questi convegni
Diciamo si fanno però ecco probabilmente bisognerebbe anche fermarsi momentino sul fatto domandarsi chi è poi dopo che recepisce le cose che vengono dette qui
In questi consessi sempre più numeroso
Lubrano stamattina ha parlato della storia dei luoghi della storia chiamo anche giuridica dei luoghi sia di Bagnoli che del San Giovanni a Teduccio è anche ricordato come il WWF appunto dal settantuno ante intervenuto sulle questioni che riguardavano
La questione appunto delle aree di San Giovanni
Io parlerò non soltanto di San Giovanni Dell'Aria di San Giovanni ma parlerà anche di Bagnoli anche perché quello che è già successo a Bagnoli può essere uniti un utilissimo
Esempio di quello che potrebbe succedere è anche perché diciamo il problema più grosso nel momento in cui il sì decide non si decide se si deve smobilitare se si deve delocalizzare se si deve togliere semplicemente da mezzo industria
E quello della manutenzione e da questo punto di vista io ho apprezzato moltissimo l'intervento dettato dall'esponente dei vigili del fuoco
Infatti a Bagnoli attualmente si possono notare perché le stanno smantellando i tubi del gas l'altoforno che sono dei tubi larghi con un diametro dal mezzo metro un metro occlusivi
Per la loro intera lunghezza per tre quarti da depositi minerali che praticamente non diciamo così li li hanno chiusi e non si capisce come facesse a passare il gas otto fornendo i tubi con le condizioni giusta la manutenzione negli ultimi anni in cui appunto non si sapeva se l'Italsider
Chiudevano un clima o meglio
Negli ultimi anni in cui si aspettava il momento migliore per chiudere definitivamente gli stabilimenti
Arrivando a un accordo di programma che all'improvviso materializzava
Una colata incredibile di cemento sull'area
Ecco in quel Periodo era facilissimo trovandosi da quelle parti sentire la sirena vista allarme della centrale termoelettrica lo stabilimento di Bagnoli e Sonata per un allarme
Cioè questo che cosa significa che comunque ed è chiaro in qualunque azienda che non sappia bene qual è il suo destino
Investimenti o meglio il Budget il personale dedicato alla manutenzione praticamente diventa quasi zero
Per tenere lavoratori buoni dell'Italsider perché questo casato anche un'altra cosa che è stata
Accennata in maniera molto
Apprezzabile dal professor Ugo leone voglio dire che cosa è successo all'Italsider all'Italsider
Praticamente i lavoratori sono stati messi in cassa integrazione seguono attualmente hanno seguito fino adesso dei corsi perché adesso forse non ce la fanno più a dargli altri soldi dei corsi di riqualificazione che insieme alla cassa integrazione
Portano ad avere un reddito di poco superiore a quello che era il reddito
Prima diciamo così di entrare in cassa integrazione
Diciamo sono stati usati questi ammortizzatori sociali
E
Si sono avuti anche delle operazioni diciamo così di passaggio di personale dell'Italsider in altre aziende molto spesso con dequalificazione del personale sono passati con del a abbassamento del livello retributivo
E c'è stato un caso strano c'è un caso particolare appunto all'interno dell'Italsider di un gruppo di una cinquantina di persone invece che sono passate in una società che si chiamava IC soft e che ha assunto nel novanta nell'ottantanove novanta
Un concordato con l'IVA per cui assumeva queste nasce questa cinquantina di persone prendeva all'interno di Bagnoli una palazzina quella dei sistemi informativi per insediare stesso
Quindi diciamo a Bagnoli e questo è stato un momento
Diciamo in cui ancora non si sapeva bene che cosa succedeva si diceva che la e l'Italia avrebbe dovuto costruire degli stabilimenti leggeri per fare delle fusoliere che a Pomigliano non poteva fare
E mentre invece ne poteva fare a Bagnoli perché lì c'erano due moli dove imbarcare queste fusoliere già montate
Di questo non si è fatto niente a Bagnoli oggi non c'è più niente tranne anzi non c'è più nemmeno Licci soft perché lì ci soft ha chiuso e oggi ha soltanto ventidue dipendenti in cassa integrazione
Questo fatto è abbastanza emblematico questo dell'ICI sorto
Perché
Praticamente l'IC soft ha speso quasi svariati miliardi per la ristrutturazione della palazzina dell'ordine Bagnoli
E però nel novantuno nel giugno del novantuno quando si parlava del parco tecnologico ad est di Napoli e qui ci ricolleghiamo la zona di San Giovanni a Teduccio chiedeva al comitato tecnico scientifico del Parco Tecnologico della riorientare la sua disponibilità per avere
Un'area una superficie di uffici di mille duecento metri quadri per circa quattrocento persone praticamente
Ecco quindi diciamo una società IC soft del gruppo IRI che prima investe per la a Bagnoli
Dove adesso appunto
Non c'è più niente e chiede nel novantuno di evitare di chi di avere altri mille duecento metri quadri di uffici in un altro posto voglio ricordarvi che questa società che oggi non c'è più
O meglio insiste ancora come ente giuridico
Aveva all'epoca forse gli ancora con questo numero
A Napoli ben cinque sedi sparpagliate sul territorio di cui tre nella zona di Mergellina appartamenti panoramici
La spada di Damocle della delocalizzazione dell'acquirente probabilmente ha sicuramente io non conosco la persona diciamo di persona la questione non non sono mai potuto entrare nella quei però mi immagino
E le stesse cose che siano successe a Bagnoli succedano tranquillamente alla quei dove probabilmente il Budget e le persone che occupano si occupa di manutenzione siano vimini da tantissimo
Una cosa non non l'ho sentita dire non so se la notizia nuova per molti la Mobil chimica l'ex Mobil chimica che faceva parte della cui vita già chiuso e non viene delocalizzata nessuna parte
E sono cento persone di cui nessuno ha detto niente
Cento persone della Mobil chimica
E cioè con
Ecco voglio dire c'è questa cosa mentre si parla di delocalizzazione passi probabilmente si dovrebbe parlare di altre cose non di delocalizzazione ma di
Semplicemente smantellamento
E probabilmente è è io non di una cosa appunto mentre si è fatto molto clamore per la legna per l'Alitalia
Si è fatto molto clamore all'epoca cioè c'erano mille cinquecento operai facevano molto clamore dell'Italsider è come se in questo caso non lo so ma lo possono dire loro che magari saggia conoscono meglio la situazione
Diciamo l'operazione passato in maniera molto più tranquilla
E quando dire attualmente ci sono duecento persone alla stabilimento della Kuwait più altre sette ottocento persone dell'indotto che comunque quella dell'indotto sicuramente fanno parte di piccole aziende che non vengono gestite dal sindacato e che quindi diciamo così in ogni caso non hanno una voce una rappresentanza
Come dire ufficiale perché comunque nel nei rapporti di forza se hanno delle piccole aziende diciamo certe cose non è possibile parla però voglio dire anche sulla cui è che non è sulla possibilità di
E qui mi riallaccio al discorso del professor leone la possibilità di intervenire cioè
Su duecento persone
E può avere molti sbocchi può avere quello appunto gestito dal sindacato nel passato al soprattutto per Bagnoli dove si è creato
Il consenso appunto con la cassa integrazione dei corsi di qualificazione potrebbe avere visto che non ci sono possibilità oggi magari di gestire Fondi di questo dico semplicemente diciamo leviamo tutto da mezzo andiamo via
Mai tanto magari alcune persone hanno più tanto potere
Tra l'altro c'è un patto di cui pure perché neppure bisogna commentare
Molto Spoon Chelsea dice domani la formula mobile potrebbe chiudere
Ma sappiamo benissimo chi passeggia davanti a Bagnoli lo vede che per smobilitare guarda
La
Quei la l'ex mobilio ci vorrei ci vorranno sicuramente un tempo che non non sarà però che tra quattro cinque quattro cinque anni quindi è fatto anche di usare Ricato domani ce ne andiamo è una cosa che penso non sia il caso di accettare così supinamente
Sicuramente dopo e quello che è successo con Nola con gli abitanti di Nola che si sono opposti
Emendamento all'ipotesi di delocalizzazione della Kuwait in quella zona la quei che in questo momento è sicuramente preparandosi al peggio starà facendo dei piani di delocalizzazione che comunque pare che abbiano tutta la voglia e l'intenzione di investire di produrre di guadagnare sul petrolio sulla e sulla benzina
E se ci facciamo comunque dal punto di vista non degli studiosi ma dal punto di vista di quelli che mettono o dovrebbero mette il capitale a rischio
Questa questo nuovo sito potrebbe essere soltanto vicino al mare collegato con un importo molto vicino altrimenti costruire chilometri di oleodotti
E vicina strade autostrade a questo punto non può venire in mente che la cosa può succedere
Una zona che può essere tra Napoli e Caserta sfruttando o il porto sicuramente molto probabilmente ancore porti Napoli visto che il porto di Pozzuoli probabilmente per il bradisismo non è molto affidabile io sentivo molto la la difendibili da presa un molto questo concetto della difendibili data del porto degli ormeggi dove attraccare dove far attraccare le petroliere
E ci ricordiamo tutti quanti che l'incidente del di sette anni fa non è stato un incidente ma è stato diciamo così un'errata manovra che l'ha causato
Però io ecco questo mondo lo ritenni ritrovo anche con l'intervento di Ferdinand mezza volevo anche capire o cercare di immaginare fare uno sforzo di fantasia per vedere quale potrebbe essere
Lo stesso come dire
Le il futuro di queste aree Bagnoli già è una realtà che assiste a smobilitare
I lavori un poco vanno avanti un poco vanno a rilento si comincia si smantella tantissimo in poche settimane fa i lavori languono per altrettante settimane
Bagno San Giovanni a Teduccio potrebbe essere la stessa
Questione
Probabilmente se facciamo un polo di fantasia ci possiamo immaginare che
Tutto questo serva come ha detto anche
Fernando in mezzo a un rilancio dell'edilizia
Magari un'edilizia abitativa con un poco di strutture terziarie giusto per far vedere che qualcosa di produttivo c'è ancora o ci sarà ancora
Di tipo diciamo di lusso e di tipo nobile per la zona di Bagnoli che col porto turistico progettato da Renzo Piano potrà essere diciamo considerato un ideale proseguimento diciamo del quartiere nobile di Napoli di Posillipo
Si sentiva anche parlare di una vocazione turistica dipinti Bagnoli e da questo punto più che una vocazione turistica o parlare proprio di una vocazione per l'edilizia d'alto
Ad alto costo è invece l'edilizia diciamo di costo più contenuto visto che va in San Giovanni già un'area degradata e non è che si possa fare granché
Per recuperarla diciamo di tipo più economico
Esaminiamo anche momento qual è il tipo di sottosuolo che c'è e dove sta San Giovanni a Teduccio
La zona è la zona delle paludi di Napoli esami tantissimi esami geologici del centro direzionale ce ne hanno già svelato
Che cosa ci sia sotto quella zona
E la zona diciamo così che raccoglie le le acque piovane illustrano che vengono portate a valle dal collettore del Consorzio delle paludi di Napoli ed è una zona in cui lo strato superficiale dei primi due metri di terreno e tutto terreno di riporto
Ed è un terreno di riporto in cui c'è la falda affiorante
Inquinata dall'olio che va fuori dai serbatoi per le manovre false per le micro perdite dei serbatoi che pure ci sono inquinata dalle industria conciaria qualche perché non sono tante soprattutto dall'industria dei pomodori e di conserve che stanno nell'Area Nord
Ci sono due metri di falde voglio ricordare che Cosenza quello che fece il piano di regolatore del no trentatré idee o pensò per quella zona d'una serie di canali navigabili per creare assi di comunicazione dall'apporto e la zona retrostante che passava da una zona agricola una zona industriale
Sotto questi due metri di falda ci sono cinque metri di tufo e poi ci sono ancora sotto questi cinque mete di funghi più forte fino ad ottanta metri di profondità un'altra falda impressione
C'è questa è una zona che comunque galleggia e questo non solo è prima dico sto raccontando i dati che sono penso ma noti a molti sull'acqua e però da cinque ottanta metri c'è falda
Impressione sopra ci sta falda inquinata
E mi pare di aver sentito dire delle voci che già in questo momento forse nella preoccupazione di rilasciare l'area o di farle esaminare a qualcuno che ci va in visita alla purezza e già sta facendo dei pozzi per prendere per risanare per assorbire l'olio che è finito nella favola
Sì come devo stringere sì
E ho finito sì
Sì trattino va be
No no no diciamo a ottanta metri c'è ancora c'è ancora il tufo fino a ottanta medici ancora il tuffo
Bisogna scendere molto felice per far
In concludendo scusi scusatemi interruzione concludendo io voglio dire questo
E oggi questo tipo di suoli di questa zona attualmente per l'inquinamento della FAA della falda superficiale
Appunto non è recuperabile immediatamente anche con lavori di recupero che non siano molto lunghi per piantarci sopra degli alberi o delle piante che non siano come al centro direzionale dentro dei contenitori di cemento
è impossibile pensare quindi
Al fatto che
In questo posto non ci posso andare altro che case è forse industrie ma indusse probabilmente in questo momento nessuno ci ha investimenti da fare quando appunto si chiede di al diciamo di investire in opere ancora in trasmigrano di opere infrastrutturali
Diciamo per risollevare l'economia nazionale
E dopo questi interventi di costruzione a un destra Ovest Napoli e centro di di Napoli magari chissà che fine fa cioè i regni del possibile gli altri progetti di e Giustina degli altri grossi costruttori napoletani
Noi penso che non abbiamo bisogno di grandi investimenti ma semplicemente di un esercizio
Del quotidiano che riesca a garantire un livello diciamo di vita migliore
Non abbiamo bisogni non abbiamo bisogno di depositi di benzina o di gasolio ecco non dobbiamo avere questo perché comunque se magari e lo sentivo dire anche prima dalla dalle persone che stava assistono a questo convegno se se ne andrà anche la raffineria i depositi di olio rimarranno
Perché è impossibile pensare che non ci siano per un bacino di utenza così grande si parlava di nove milioni di persone che vanno tutte quante con la macchina perché i trasporti pubblici non funzionano
E questo purtroppo il problema cioè noi ci dobbiamo aspettare che essi Piramo
La delocalizzazione chiediamo la smantellamento di certi tipi di produzione dobbiamo a parte il con la considerazione morale sul costo di investimento per posto di lavoro anche considerare il bisogno indotto di certi consumi piuttosto che di altri e quando parlo di esercizio del quotidiano e io sono un utente della Cumana è un servizio che funziona Napoli
Non voglio fare la pubblicità però ecco è una cosa che non si ferma oppure che si si ferma dello dicono ti danno anche le corse che si che si che che vengono messe e che comunque rispetto alle altri servizi che offre la città di Napoli sembra cosa avveniristica
Va be'ecco paga Albertini
Diciamo che si ferma molto poco
Però voglio dire questo probabilmente di quello di cui abbiamo bisogno ha bisogno la città in cui sprechiamo energie di tipo opposto elevato che possono creare temperature elevatissime sfruttabile per altri processi industriali per il riscaldamento
Ecco questo mi sembra veramente uno spreco queste la domanda richiesta indotta di beni che possono invece essere diciamo così a non dico annullati ma comunque diciamo abbassati e quindi richiedere anche un minore fabbisogno di energie di tipo fossile da consumare
E proprio su questo fatemi chiudere subito che io voglio ricordare anche che il l'impegno più grosso danno negli ultimi anni del WWF anche quello di propagandare una campagna di vita per degli una campagna per degli stili di vita sostenibili diciamo sostenibili ecco da che il WWF parlava di animali simbolo da che il WWF parlava di questioni particolari di piccole oasi visto che finalmente le persone cominciano anche ad allargare un pochettino la propria vista al mondo possiamo anche ancora o possiamo finalmente oggi parlare di risorse rinnovabili possiamo parlare un'altra volta di stili di vita e cercare di farli
Arrivare a tutti quanti nel diciamo nella pratica quotidiana
Prego
Allora
Ma io mi scuso sì
Dicevo ha mi scuso se tengo il soprabito
Nero per motivi energetici per motivi energetici che abbiamo sentito a ispettore dei vigili del fuoco ma in sala forse sarebbe preferibili aprire dei Vigili del feto sarò brevissimo sarò brevissimo avevo preparato un intervento di natura più tecnica ero prendendo facendo a prendendo in esame degli aspetti tecnici
Ma ho ho rinunciato modificato e voglio parlare di qualche aspetto del quale nessuno ha parlato finora
Ero e c'è stato solo qualche accenno ero ma a un po'troppo fuga anche chi meriterebbe meriterebbe un maggiore un un tantino più di attenzione
A il problema è molto semplice si parla di delocalizzazione di riconversione dismissione soppressione di attività da a rischio ero ma nessuno ha parlato ancora
Delle popolazioni
Degli abitanti che vivono che vivono specialmente
Ero in queste zone neanche neanche e non certo per caso vero nella zona occidentale ma soprattutto nella zona orientale di Napoli ero
De queste popolazioni che vivono in continuo stato di rischio elevatissimo perché vivono
Costretti da un lato dal Vesuvio c'è una bomba altro che nucleare se dovesse scoppiare farebbe una strage di centinaia di migliaia di di di morti
Ero dall'altra parte a hanno il pollo
Hanno questo polo petrolchimico che è un'altra bomba spero se poi aggiungiamo era una terza bomba che hanno in casa e cioè e con e che che è costituita dalla densità abitativa elevatissima
Ero chi è un'altra bomba
Di natura soprattutto sociale
Ero dopo e sappiamo voi sappiamo le non solo non solo non solo eroi rapimenti io ho le ruberie e non mi riferisco adesso almeno una volta tanto ai politici ma proprio ai ai ladruncoli
Eroiche sarebbero forse molto più giustificabili che non le ruberia ad alto livello
Ebbene a in queste zone si vive e si vive in trincea
E vorrei ricordare vorrei ricordare un uno studioso di filosofia e di Sociologia e non mi pare che fece parte della famosissima scuola di Vienna
Ero a Durkheim il quale molto tempo fa fece uno studio sul sulla vita
I momenti difficili
Durante nel corso ad esempio di una guerra
E il numero di suicidi in una certa popolazione ebbene cosa scopri che durante i un conflitto
Vissuto da una certa popolazione il numero dei suicidi calla notevolmente
Bene sapete cosa vi dico
Si è parlato anche di responsabilità dei politici noi dobbiamo essere grati
Ai nostri politici i ai nostri amministratori a tutti i livelli comunale provinciale regionale e nazionale se ci fanno vivere i in trincea
Ero però ero questo potrebbe essere un elogio dei nostri
Politici amministratori però un momento un momento Non corriamo troppo ero perché voglio ricordare che mi sono preso la briga
Ero di di verificare questa questa ipotesi che che poi è diventato un attivo riacquista il DURC Fahim
Ero mi son preso lapidei verificarla esaminando studiando un po'il bollettino dell'Istat era delle di statistica e o o o ho potuto confermare
Che effettivamente a Napoli il numero dei suicidi e in Campania ero
Nel suo complesso il numero dei suicidi è veramente molto basso
Ero però un momento un momento o un ovetto però però però su andato a verificare a fare una controprova se il mio se fossi altrettanto basso il numero dei morti a terra Perra patologie da stress
Perché ci sono anche quelle
Le malattie da stress era e
Dovute ad ansia come a esempio il sopra il capo morti da infarto da da da ictus da da
Da
TA ero ma i medici capiscono benissimo solo in quelle forme transitorie cerebrovascolari che pure lasciano dei segni a volte a volte durature ero e ebbene
La Campania in Campania viviamo a rischio e abbiamo terrà le più alte incidenze proprio di queste patologie da stress
Ebbene
Io io vorrei concludere ecco io ho voluto rompere un poco ero la monotonia un pochino scusatemi
Era un non in senso negativo ero perché ci sono stati apporti tecnici ad alto e altissimo livello però ho voluto un può portare una nota così un pochino più più meno tecnica
Ero e proponendo però anche un aspetto che era stato trascurato nei precedenti interventi e voglio chiudere con un invito a non dimenticare questo
Era a non dimenticare questo sperando
Che nel frattempo che comuni provincia Province
A Regione governo nazionale si mettano d'accordo nello stabilire qui ho molto apprezzato l'Inter la relazione del dottore Serra il quale ha parlato di criteri di criteri eroi si mettano d'accordo
E nella cercare una soluzione di questo enorme problema
Ero enorme sotto vari aspetti
Ebbene io io voglio esprimere l'augurio che intanto queste popolazioni riescano a sopravvivere ma consentitemi di di proporre alla vostra attenzione all'attenzione dei politici in particolare degli amici verdi a un'alternativa
E non voglio parlare di di al diversa localizzazione ero in alternativa a quelle del di cui si è parlato prima no un'alternativa sostanziale perché a queste attività
Non estrattiva di petrolio ma di trasformazione di petrolio non ci sostituiamo un'attività meno inquinante perché badate
Badate il petrolio non viene trovato acqua non viene estratto qui perché perché viene detto localizzato il petrolio ai fini della della raffinazione perché il processo di raffinazione è un processo altamente inquinante
Attenzione e l'inquinamento rimane a casa nostra rimane qui in Campania rimane oltre al pericolo e allora perché perché in questo territorio e non a caso ero faccio riferimento a vado zona occidentale nota fin dall'antichità
Come John una di turismo gli antichi romani venivano qui a trascorrere a Frasca a svernare
Ero ha detto così scherzosamente
Ero oppure nella zona orientale ed è vero dove dove c'erano Ercolano Pompei Stabia e così via bene queste che erano Terre del Paradiso come furono come furono riscoperte
Ero non solo dagli antichi romani ma anche dai visitatori del Settecento ed N
Erede a perché non non cerchiamo di per rivalutare il turismo ad alto livello ero a livello culturale proprio in queste due zone Doro occidentale zona orientale
Penso che saprò proposto fatto una proposta che molto carenti Dino per tutto diciamo in studio per i grandi parti del nostro Paese vorrei dare la parola signor l'azionista scritto bene della UIL
Sì c'è
Sì ad andarsene si era stancato di aspettare il sogno
Dispiaciuta allora il signor voi no noi conclude Daniela Condemi
Sono ventidue anni con Italia Nostra e poi con il Centro studi e coordinamento della partecipazione democratica vi faccio parte m'interesso del cancro costituito dal
PA resta di Napoli
Unione ha fatto presente la necessità di rievocare un po'la storia di questa raffinerie io sono perfettamente d'accordo con lui e vorrei integrarla con una notizia ricordare che negli anni Sessanta il Consiglio superiore dei lavori pubblici
Approvando il Piano di edilizia economica la centosessantasette di Ponticelli pose come condizione alla sua realizzazione l'allontanamento della raffineria confermando la incompatibilità dalla raffineria stesse e un insediamento abitati
Ricordare queste tappe storiche in contrasto con la filosofia napoletana del chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato scordiamoci il passato
Serve soprattutto per evitare di esser presi in giro anche distanza di trent'anni
Alcune così abbiamo ascoltato che questa sera questa possibilità e molto reale abbiamo sentito il completo disinteresse o disinteresse della Regione Campania
Regione Campania che vorrei ricordare per
I più giovani
Si rese responsabile per almeno il Presidente della Regione Campania al socialista Barbirotti negli anni settanta per si rese responsabile di aver preso cento milioni dalla mobilità all'ora per ottenere il rinnovo della concessione ventennale rimanere in quella zona
Io vorrei fare adesso la storia dei due decreti ministeriali con i qua alla chetichella è stata rinnovata la concessione alla mobile ora chiusi
C'è un decreto ministeriale numero mille quattrocento quattordici mila cinquecentosette del dodici aprile ottantotto
Con il quale è stata rinnovata la permanenza quindi prima della scadenza del novantatré perché nel settantatré fu rinnovato una concessione ventennale quindi la scadenza era al novantatré nel mille novecentottantotto
Sotto il silenzio generale senza informare nessuno
Fu rinnovato alla raffineria della mobile di rimanere fino al Duemila i cinque nella zona ha destinato con un altro decreto ministeriale numero quindici mila zero novantasette
Del quindici giugno novanta fu concesso ai depositi della mobili adesso il più mite di Marinelli fino al due mila e nove
Ora ho chiesto il testo di questi decreti al ministero dell'industria ripetute volte non ci sono riuscito quindi adesso io qui questa sera avanza e qui una richiesta formale al dottor se c'è il dottor Serra ecco lo tolse io mi rivolgo personalmente alle in qualità di rappresentante del ministero dell'Ambiente
Io immagino che voi abbiate già il testo di questi due decreti ministeriali perché fa parte della documentazione immagino che li abbiate già allora nel caso degli abbiate già io le chiedo formalmente
Di mandarci né una copia nel caso voi non li abbiate ancora che mi sorprenderebbe però di richiederli voi stessi al ministero dell'industria e sono sicuro che il ministero ingiusta non veline che era perché questa importanza che noi diamo questi due che perché perché i napoletani perché allora poi benissimo e mi disse
Come non riguardi una figlia riguardano raffineria a me risulta
Ma come in istruttoria ma allora allora noto sono scomparsi questi due decreti io numeri e date lei nega che ci siano questi due decreti
Mi dica lei
Quale guarda quale riguardante tra nemmeno quale riguarda i depositi Adriano
Sa
A me
A me risulta differente
L'accordo ad ogni modo sarà possibile avere sarà possibile avere qui le copie di cui saturi che il testo in questo inizio
E e gli ho chiesto che ci sono raffinerie io lo dirà glielo dirà che l'istituzione dello Stato il ministero dell'industria
Secondo lei sono coperti da un segreto possono essere coperti anzi negli uffici secondo lei
Come
Magari essa ecco perché io penso sia diritto di napoletani sapere perché quando sono stati rinnovati
Malgrado
Regione e Comune di Napoli negano di avere questi documenti peggiore va benone assecondabili stiamo parlando dalla Regione che nega d'avere tutto male
Forza raccordo leone ad ogni modo ad ogni modo Hardy io mi creda ferite il decreto di concessione della raffineria istruttorio
Ed è un istruttoria che si presenta come tabula rasa ma quando è cominciata l'istruttoria di questo per il rinnovo del decreto dalla fine cominciato da da qualche tempo da quanto va poco da da da qualche mese acqua eccome eccome il ministero dell'industria sa che c'è una scadenza dicembre del novantasei perché questo mi pare sia la data di cui si venite no e comincia a discutere sulla sul rinnovo pochi mesi prima
Abbiamo cominciato abbiamo cominciato nel tempo regolare con cui cominciamo per tutti gli altri impianti assi cominciate pochi mesi time sapendo appunto che l'Italia un Paese nel quale le cose si fanno così molto velocemente va bene va be'd'accordo allora non rinnoveremo la richiesta al ministero dell'industria
Ho fatto con la richiesta formale al dottor Serra
Dal dottor Serra però Perelli entrambi nel mille ministero ma dell'ambiente speriamo perché ritengo ripeto sì penso sia un diritto dei napoletani
Conoscere le responsabilità dei rappresentanti degli enti locali comune in Regione che a suo tempo quando furono trattati quest'rinnovi non intervengono e non fecero conoscere alcunché ai napoletani
Un'ultima cosa vorrei dire c'è stato il rappresentante
Della di un sindacato che questa mattina ha detto
Che non è pensabile
Togliere il traffico petrolifero al porto di Napoli
Allora io vorrei ricordare una cosa noi questa dettaglia stiamo facendo un sacco di tempo E mai possibile che ancora vengano trasportati milioni e milioni di tonnellate di greggio nel Mediterraneo che un mare chiuso
Dopo i continui disastri provocati dalle petroliere ora e noto che per esempio il il greggio viene
Volatilizzato dagli l'ambiente atmosferico e molto molto più al occorre molto più tempo perché il greggio venga si volatilizza a mare
E il danno arrecato a ventisette molto maggiore che non il danno provocato ai prodotti la raffinazione allora è mai possibile che e queste allora è un invito che faccio anche la Procacci
E in Parlamento eventualmente potete vedere se è il caso di invocare anche questa strada
è mai possibile che ancora oggi allora cita sportivo questi Duilio relate
Attraverso il tesoriere nel Mediterraneo che un mariti uso e non si dica una buona volta niente più petroliere che trasportano per lo meno riduttivamente dire che trasportano greggio dei migranti potrebbe la raffinazione la fila la Raspi della raffinazione potrebbe avvenire i Paesi produttori e le petroliere se ancora dovessero attraversa il Mediterraneo potrebbero trasportare di prodotti raffinati grazie grazie
Finalmente abbandonare una brevissima domande al dottor Serra in ogni caso intanto proveniente
Una modifica Alagna d'azione per esempio se provenissero dalla zona di Torino restassero perché ha fatto progressi preservato fondamentali se benzina a San Donato dal collegio
Va bene grazie
Ah non assumete più di una sospensiva grazie
Onore adesso la domanda mi sembra molto importante meriterebbe risposte molto più lunghe sul traffico Petronio sul presto si vedrà nel Mediterraneo
E validarla risposta semplicemente raccontando quello che forse apparecchi sfuggito anche perché la stampa avendo altri argomenti da trattare in questo momento Arliss dato sulla mentre voi sapete che il governo italiano anzi il ministro dell'Ambiente a sottoscritto per il nostro Paese è un accordo con il governo francese Panis ambienti francesi qui l'interdizione Bocche di Bonifacio traffico diciamo così inquinante bene la Francia e quindici febbraio ha fatto la sua parte cioè a stoppato ha dichiarato interdizione l'Italia ha visto un vergognoso conflitto da parte del ministro dell'ambiente che chiede il rispetto degli accordi che è andato a sottoscrivere tendopoli d'altra parte il ministero dei Trasporti Marina mercantile che si oppone acquisto accordo per cui vi lascio immaginare non soltanto il diciamo persistere il problema con tutte le sue ricadute sulle conseguenze la perdita di credibilità che l'Italia a di fronte ai francesi
Dottor sfogano le contabile di questo abbiamo parlato
Con il ministro dell'ambiente nell'ultima nella penultima seduta l'altroieri e la commissione ambiente del Senato assicura tutta la nostra solidarietà e collaborazione
Di volevo informare perché probabilmente questo Corvo questo firmato
Proprio oggi voglio riceveva perché ho avuto notizia
Le riserve benissimo si dovrebbe essere scoprivano le riserve comunque del ministro tessili
Riguardava una situazione diversa fra la Corsica privato
Il giardino abbiamo un petrolchimico purtroppo anche di nella parte settentrionale che in qualche modo dovesse rifornito snocciola chiusura perché oggi o qualsiasi petrolchimico come sappiamo lavora con approvvigionamenti riprodotti Palma e poi li rimanda via mare quindi in Sardegna in quel punto lì per per forza qualche nave dovrà arrivare se noi togliamo le navi togliamo al Petrolchimico quindi altri problemi che si assommano a quelli già grossi ghiaccio alla Sardegna insomma le soluzioni non sempre sono facile comunque il giorno a glielo diceva detto presso
Bene allora io sono all'altezza dello stato del ritardo ancora iniziativa che
Oggi le grandi manovre del ministro all'interno secondo è intervenuto del mio ventisei febbraio concomitanti impegni amichevolmente la galleria cortese invito formulo i migliori auguri credo positivo svolgimento negli argomenti o guardiani è servito a chi partecipa speriamo dodicesimo alla conclusione Daniela bene dopodiché
Chiudiamo quest'incontro
Io sarà molto bene anche perché è difficile intervenire allora farà che esista votare Moni Ovadia relazionare nientemeno che è stato detto in uno degli interventi in questo convegno in cui si è detto che gli insegnamenti industriale
Niente d'Occidente sono stati degli sbagli storici infetti quello dell'aria orientale soprattutto è un problema abbastanza più antico degli altri perché se ne da registrare una controtendenza in quanto gli insediamenti dell'aria orientate ritraggono per lo più agli annunci vanta settanta mentre invece quelli più interni delle dell'area metropolitana di Napoli risalgono agli anni Settanta quindi in qualche modo sono insediamenti più antichi
Quello che però mi
Mi è venuto subito alla mente quando sentito per esempio l'intervento di tematiche poneva un ad giusto problema di adeguati stanziamenti per la Protezione civile e quando si andranno a ridiscutere gli affetti urbanistici di questa città il comune come si esprimerà
Cioè verranno riproposte quelle cose che sono state il preliminare del piano
Per l'Italia teste e Ovest della società insomma
Io credo che noi come ambientalisti dobbiamo essere anche molto coraggiosi sotto questo aspetto perché ci sono alcuni dati da vedere credo che lo sviluppo delle aree industriali e il problema della si oppone le aree industriali sia strettamente legato al problema urbanistico a Napoli credo che commi ambientalisti dovremmo dire che dovremmo prendere seriamente posizioni innanzitutto sulle però di quelle aree perché credo che non non si possa fare altrimenti prima di di di di pensare qualunque progetto e di dire con molta forza che noi quelle l'alemanniano molti non solo dei normali ma con un programma di riforestazione che o in quei contenuto porte
Non oggi può anche nell'area orientale e occidentale può essere concepito stessi solo come parte di un frammento di un
Su una dimensione più regionale
Io vorrei vedere un attimo l'attenzione su questa cosa dagli anni Sessanta ad oggi sono stati con strumenti più di tre milioni di danni ora Ponticelli che Annamaria in origine a aveva un'economia prettamente rurale è un po'credo che sono stati in seguito agli insediamenti in segnali quindi questo ha generato una congestione su quell'aria sono stati costruiti più di tredici mila alloggi negli ultimi anni
Certo il problema occupazionale il problema occupazionale quello che una volta per tutte dobbiamo dire che le direttrici dello sviluppo a Napoli non vanno ripensato immesso nell'aria
Del comune di Napoli nell'area metropolitana Massimo in altri campi del giornale cioè ed altri reati
Nuovi posti di lavoro decentrando inviati individuando direttrici dello sviluppo che vadano verso Avellino verso Benevento ecco allora in questi termini che noi dobbiamo porre il problema rispetto agli standard europei noi a Napoli abbiano gli standard europei prevedono almeno venti metri quadrati di verde attesta noi abbiamo venti milioni di deficit di veri
E attesta nella città di Napoli intanto rilevante economiche se noi recuperato in tutte le aree verdi esistono
Napoli se non recupera
Tutti a creare di mente delle industrie industrie inquinanti noi rispondemmo solo ambientate in deficit di verde chiamiamo Napoli quindi io credo che questo commi ambientalisti dobbiamo avere il coraggio di dire e di portare a
Con una battaglia che non non si può pensate a rimanere paghiamo la il recupero della donna e la creazione del parco intervento cioè un programma ma di riforestazione urbana credo che sono in questi termini possiamo affrontare seriamente il problema è non sotto stando anche a quelli che poi sono i ricatti occupazionali perché come diceva anche Livia Turco eccesso il discorso occupazionali scorso complessivo è un discorso di rilanciare antagonismo anche solo in questi termini eguagliando nostre talmente al problema dello sviluppo urbanistico quindi possiamo affrontare il tema delle aree industriali Dida delocalizzare mettere a Napoli
E chiudo con una brevissimo saluto però che non è Salvatore diciamo formale eventuale
Vorrei dire subito che per me questa giornata tenevo in modo perché curare
Non sarà un episodio c'è un convegno io generalmente del teste convinti perché rimangono ammezzati frammentati questo è un momento di un discorso che si e secchi d'acqua tutti questi interlocutori perché penso che una virtù venirmi sia quella di a vere far quel senso di realismo continuiamo a confrontarci e anche mi conferma
Della regione credo che noi dobbiamo dire un ruolo molto forte io ho sentito professor Kenneth giustamente forse anche giustamente diceva speriamo che non ci sia la Regione così il ministero esercita i poteri di surroga certamente questa può essere una strada dal punto di vista Gino così dell'amministrazione e della visione istituzionale almeno
Questa latitanza della Regione personalmente da molto molto fastidio quindi quindi vediamo di uscire insieme ognuno per il solo per la sua nella sua sede
Dei momenti che spingano delle soluzioni che non sono facili questo io non voglio assolutamente banalizzare una realtà che fatta di facce molto difficile a volte anche contrastanti che sono venute fuori con evidente franchezza nei vari interventi quello che mi preme direi che questa è una puntata che avremo contatti molto presto io spero che ci sia occasione presto di confrontarci anche con i ministri questa è una cosa a cui tengo in modo particolare del Novecento la periferia Deborah vere soprattutto a Napoli un rapporto molto molto stretto noi in sede parlamentare continueremo i lavori mi dispiace che i miei colleghi non siano stati qui oggi perché penso che come me abbiano ascoltato neanche imparato avrebbero ascoltato e imparato molte cose su cui riflettere come legislatori e vi ringrazio vi saluto