La Famiglia Rosselli: una storia di giustizia e libertà

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri oggi undici ottobre a Milano dove adesso l'Archivio di Stato in via Senato dieci si apre la mostra dal titolo L'Italia dei Rosselli una storia di giustizia e libertà si apre con un dibattito un convegno dibattito organizzato dalla Fondazione Kuliscioff
Che con la fondazione Circolo Fratelli Rosselli di Firenze
A organizzato questa mostra mostra che si apre oggi appunto undici ottobre e si concluderà il trentuno di questo Mesic
Ascoltiamo intanto Benedetto Luigi Compagnoni che direttore dell'Archivio di Stato che ha apprezzato i locali per questa iniziativa da quanto c'è l'Archivio di Stato quali sono i tesori che racchiude
Allora l'Archivio di Stato è stato fondato dopo l'unità d'Italia
Però come Oscar TV di Stato italiano ma raccoglie tutti i figli archivi degli Stati preunitari quindi si parte dai Visconti che attraverso gli Sforza si arriva al dominazione spagnola quello stia Canopo Leone
La restaurazione può infine di nuovo e la la Repubblica lo Stato italiano i tesori sono molto molto importanti perché l'Archivio di Stato conserva quarantacinque chilometri di documentazione ma documentazione che copre un arco temporale di quattordici secoli il nostro documento più antico che il documento più antico di tutti gli strascichi di stato d'Italia è una pergamena del settecentoventuno
Un documento longobardo
Quelli più recenti sono i documenti relativi alle stragi ai processi per stragi che era risalgono agli la fine ai primi degli anni due mila
Che
Quindi questa enorme quantità di materiale messo a disposizione di tutti particolare degli studiosi degli storici dodici dell'arte che ricercatori che vengono qui a un'altra cercare a studiare ma anche di tutti perché tutti possono partecipare tutti possono venire a cercare anche semplicemente notizie dei propri antenati in più abbiamo inizia nato da qualche tempo una politica di apertura al pubblico quindi riusciamo a fare delle iniziative per poter far conoscere il nostro patrimonio al pubblico che non è addetto ai lavori e quindi quasi tutti i sabati
Facciamo delle iniziative
Questa che non è di sabato che era ed è un'eccezione sulla ma la mostra sui fratelli Rosselli molto bella molto interessante è solo alla più recente
La nostra politica e questa perché ogni sabato ogni primo sabato del mese noi presentiamo un documento documento particolare per la sua storia per la sua importanza
Panche solo per la sua bellezza e e questo documento rimane in una piccola esposizione per un mese
Per tutto il due mila diciotto abbiamo scelto di come tema il Novecento quindi avremo tutti i documenti che riguardano questo secolo app partire dall'omicidio di Umberto primo noi abbiamo poi le carte del processo Bresci alla moda di Rosa Genoni che era una crea stilista e socialista a queste due questo binomio strano
Dei primi del Novecento presenta all'Expo del mille novecentosei la sua prima esattamente l'opposto mo'esattamente esattamente ma aveva anche dei legami con Anna Kuliscioff e con il socialismo ed era una dei primi casi di imprenditoria illuminata
E poi passeremo ai processi di Mussolini che avuto quando nella sua gioventù quando era qui a Milano
Al dell'impresa di Umberto Nobile di cui ricorre nel due mila diciotto
L'ottantesimo anniversario alla ai documenti e alle foto del giornale il Popolo d'Italia che e storicamente interessantissimo e proseguiremo così per tutto quanto l'anno a dicembre invece avremo delle sorprese molto molto molto belle
E molto particolari
Però le anticipo perché non fa gli atti togliere la sorpresa ma saranno veramente interessanti
Senta l'Archivio di Stato come è strutturato allora gli archivi di Stato sono l'articolazione del ministero dei beni culturali e si trovano in tutte le prove INCE poco in quasi tutte le province diciamo quelle più vecchie che sono in totale cento più c'è un chilo centrale dello Stato che a Roma
E gli archivi di Stato conservano per legge la documentazione degli uffici statali sul territorio
I quali versano i loro documenti trent'anni dopo la cessazione delle loro della della pratica quindi le sentenze per esempio vengono noi riceviamo adesso le sentenze di trent'anni fa nel mille ottocento mille novecentottanta
Sette ci sono altri da altri termini per esempio noi conserviamo tutto il l'notarile quindi gli atti dei notai che li versano da noi cent'anni dopo la loro cessazione della loro attività non li versano loro naturalmente ma l'archivio distrettuale notarile presso il quale i nota idea sono le loro carte
E in particolare il notarile è uno dei più importanti dei fondi che che possediamo perché si compone
Di dieci chilometri circa di documenti e partì dal mille duecento cinquanta circa e arriva a cent'anni fa appunto tra questi tra queste carte uno studioso uno storico dell'arte è riuscita a trovare un contratto del mille quattrocentottantatré che riguardava la commissione da parte di una chiesa di Mila no a Leonardo da Vinci della Vergine delle rocce
E quindi ne possediamo l'unico fotografo sconosciuto visionarlo Da Vinci
Ed è una delle nostre diciamo caratteristica una dei nostri documenti più apprezzati da dal pubblico che viene a visitare i nostri le nostre collezioni
Grazie grazie a Benedetto Luigi Compagnone che è direttore dell'Archivio di Stato qui a Milano in via Senato grazie
Siamo abituati a pensare quando si parla in Giustizia e Libertà e di Rosselli a ai fratelli Carlo e Nello Rosselli ma questa mostra e dedicata alla famiglia Rosselli alla famiglia che ha una grande storia
Una famiglia che ha un grande ruolo nella storia italiana ne parliamo con Paolo Bagnoli docente di Storia delle dottrine politiche presso l'università degli studi di Siena allora qual è il ruolo di questa storia di questa famiglia verso l'Italia
Ma
Molto spesso del istituzione famiglia
Così come in Italia si danno interpretazioni diciamo al limite per il dispregiativo
Per fabbisogni sommo della complicità
Del di pensare al proprio interesse personale e e basta
Di far prevalere il proprio privato rispetto a quello pubblico scenario ecco la storia e la famiglia Rosselli è sintomatica che la famiglia in Italia non è il solo quella che dicevo io prima non solo quella di José Serra altro era una famiglia nella storia d'Italia è una famiglia la storia d'Italia perché ha provenienze
Di di natura risorgimentale
Il ramo Rosselli era uno dei finanziatori fucili scuri Bazzini a Londra per esempio e Mazzini quando torna in Italia
Muore a Pisa in una casa della fabbrica la famiglia Rosselli dove oggi della Domus mazziniana appunto inviato sette cioè nel nella la madre Laval media Pinker le era discendente di un ministro
Del governo che nel quarantotto Daniele Manin e a Venezia
Cerca di far rinascere la Repubblica di Venezia
Quindi sono storie dentro il Risorgimento italiano dentro le radici della storia italiana
Ed è una famiglia che si considerano uomini e donne che hanno un'importanza fondamentale a partire da Amelia
Come dire come gravati da un dovere di natura civica
Di essere nella storia di portare il loro contributo di civiltà Binci pigmento di cultura di partecipazione nel nome degli ideali di una patria libera indipendente più giusta
L'Italia migliore rispetto a quella che avevano ereditato un senso di italianità ossesso italianità che viene dato dal Risorgimento non da una visione nazionalistica no non c'è un avviso nazionalistica è il senso della della patria
Che non si sa per quale motivo
Dopo la ventata nazionalista in Italia sia stato come dire quasi tratto in arresto da parte della destra che è una cosa non è assolutamente vero la resistenza fatta nel nome della patria contro i fascisti hanno usurpato il senso della patria l'italianità e la cultura nazionale
Cioè quanto costa di sottofondo al far sì della nazione italiana
In termini di civilmente utile proprio in termini Cattanei gli anni di di incivili mento questi due aspetti che sono praticamente diciamo naturali nella vicenda così
Dice ai mitici visite della famiglia Rosselli li risolviamo costantemente il viso viabilità meglio ritroviamo in Carlo e Nello ritroviamo attraverso una corrispondenza lo ritroviamo nella loro vita li ritroviamo nelle loro opere
Giustizia e libertà due ideali che hanno mosso i fratelli Rosselli allora soltanto Carlo e qui lei dice bisogna un po'di vedere questa rappresentazione che vede in Carlo il politico in nello storico
Ma è sicuramente cadere un politiche nelle uno storico
Ma questo fatto che fu Scirru
Che Unitis solo dal Comune Martini io è limitativo
Limitativo
In quanto Rosselli Carlo ciò più rigida un socialismo
Che un socialismo a base volontaristica
è un socialismo che tiene ad esempio molto conto dei garibaldini sbaglia ribalti Garibaldi morendo lascia al socialismo italiano e il movimento
Poi Turati cerca di dare una veste tiratura marxista perché c'è un partito gli scappa da tutte le parti terza prezzo questo cerca di tenerlo insieme è una delle critiche
Che Carlo Rosselli fa nell'articolo in morte di Filippo private in cui riconoscersi in Belgio cioè ma qui c'è uno uno una Punto e e quindi c'è il movimento operaio che si forma
Non per categorie economiche esclusivamente economico dice il ministro passeremo apre volontarismo e per l'etica di volontà
Nello Rosselli con soffoca Nello Rosselli consono a studiare vola a studiare il socialismo risorgimentale Pisacane il socialismo risorgimentale per il socialista federalista delle autonomie degli
Nei comuni Boccuni me
Non Bakunin e Mazzini sono storiche riguardano le radici democratiche del movimento operai aveva cominciato a studiare Montanelli Giuseppe Montanelli può non fece in tempo perché fu fu ucciso
Che quello che e
Potremmo dire oggi il fondatore uno pure da concezione del sindacalismo perché la fratellanza operaia diede fondarla Giuseppe Montanelli pomo nel sessantuno e quindi venga per la prova che era un
Un'insolita visto c'è un bel buco la più avanzato ora la logica culturale
Di questa trovammo accumulava
è comune ai due fratelli fatto sta che Carlo fa leggere a Bellu Socialismo liberale
E di il sesto capitolo di socialismo liberale voli di prova appunto Socialismo liberale in esso
Nello porta una revisione cioè buona parte buona parte anche della mano Di Bello Rosselli terrebbe intervento fatto riferimento a Calamandrei perché Calamandrei nelle nelle nella lapide che detta kermesse che è stato Firenze sulla casa dei Rosselli
E disse per questo vissero per il questo morirono giustizia e libertà cioè Giustizia e Libertà sono lì servizio ore al cinese che diciamo Cardi carducciano a memoria no
Come con una volta ricordato Norberto Bobbio ed è ma lì non c'è nessun fatto direttori sia sicuramente Calamandrei da bravo a dettare le targhe non non non non non però c'è un indirizzo
Preciso
Blu nell'altro zio dove morirono per i medesimi ideali che anche la medesima cultura
Grazie grazie aveva professore Bagnoli Paolo Pagliaro Marina Calloni docente di filosofia politica e sociale presso l'università degli studi di Milano Bicocca allora si è soffermata nello show intervento la mostra l'Italia dei Rosselli una storia di Giustizia e Libertà si è soffermata sulle donne s'della famiglia Rosselli e questa è una mostra che non parla solo di Carlo e Nello Rosselli ma che ci illustra un po'la famiglia e in questa famiglia
Un ruolo importanza hanno avuto le donne quali
Dunque appunto il ruoli dove delle donne nella storie Giustizia e Libertà è fondamentale non soltanto rispetto anche al ruolo che ebbero nella vita di Carlo e Nello Rosselli ma soprattutto anche in relazione alla storia familiare
La madre Amelia Rosselli era la notissima
Era una notissima scrittrice di teatro
Che proveniva da una famiglia veneziana la Cappon e Pinker le che durante la resistenza della nella Repubblica veneziana
Avendo lottato contabile storici per la libertà contro il dominio di origine ebraica e quindi fin dall'inizio delle delle loro vite le resistenze Cadenelli imparano importanza dei principi etici il sito è libertà di lottare contro ogni forma
I dominio la stessa era per la famiglia Rosselli nata anche anche loro durante il Risorgimento anche con Sarina Nathan la mamma del sindaco di Roma Ernesto
Aveva notato rifugio e protezione
A Mazzini non solo in Inghilterra ma anche in Svizzera e pare avendo sostenuto nella campagna in Italia appunto durante Risorgimento quindi senza l'apporto di donne che erano intellettuali attiviste politiche la storia Giustizia e Libertà sarebbe incompleta e quindi la figura importanti in questo senso non soltanto dei diari dei nata Rosselli Pinker le e capponi ma anche naturalmente della Madre Amelia Rosselli e delle mogli dica
Lo è nel cioè di Mary Anne Kate e di Maria Todesco che ebbero un ruolo importante anche durante l'esilio quando spostandosi tra Francia Svizzera
Gran Bretagna e Stati Uniti cercano poi gli Stati Uniti dare coraggio diventare un centro importante per la Costituzione della Mazzini Society e di azioni di antifascisti che poi man mano vengono in Italia
Sì insomma si ricongiungono ad altri antifascisti nella Comitato di liberazione nazionale dunque nel Partito d'azione anche serve vita molto breve
Grazie grazie Marina Calloni
Al convegno che ha presentato la mostra sulla famiglia Rosselli
Che si tiene a Milano presso l'Archivio di Stato era presente
Paola Rosselli che è la seconda Genista la secondogenita di nello Rosselli lei ha vissuto l'esilio ballo ha vissuto da piccola da bambina cosa ricorda
Ma Pietro piccolo piccolo quando è morto mio padre quando è stata uccisa dopo sette anni e mezzo
E quindi ricordo bene ciò però ricordo molto bene gli anni in un anno in Svizzera qualità dell'Inghilterra dagli l'America Stati Uniti
Ebbene ricorderò il popolo comporre da un bambino appena ragazza
E in insomma siamo stati sempre devo dire accolti e protetti devo dire che questo in cui ognuno di questi Paesi anche se eravamo a un certo punto come ha detto qualcuno durante il convegno consigli attiene miele anzi in quante italiane per la guerra c'era la guerra quindi però con ciò non è mai venuto meno la un'accoglienza calorosa affettuosa
Abbiamo vissuto anni anche
Anche belli diciamo la circondati diciamo così dal dall'affetto e dall'accoglienza dalla benevolenza di chi era Lello ritorna Magalli quello ma poi così con quello che anche attività politica nella vostra sì ma forse noi non ne veniamo a tenute troppo al corrente di questi aguzzina
Facevamo una vita così come un po'fa io ricordo America come può fare un giovane americano insomma è stata un'esperienza importante antisosta famiglia era in effetti una famiglia molto diversa da tutte le altre perché avevamo
Queste tre una mamma
Mia zia una nonna Dei Giove con una storia
Alle spalle molto molto triste diciamo questo noi lo vivevamo troppo i giovani tendono anche a buttarci fuori da queste cose insomma ecco questo dice senza lei
Discendente da una famiglia importante lo hanno detto tutti nella storia di questo Paese
Che dice di questa Italia di oggi sono molte attiviste devo dire Motta sfiduciata molto triste posso solo dire al quale stiamo non vede no cioè questi partiti che si dispiegano non non sono non si riesce a
A fare una legge che sia una legge sa molta sinistra davvero
Grazie molto del tipo grazie grazie a Paolo Rossi
Giovani ci Rocco è docente all'Università degli studi di Bergamo in Storia contemporanea
Parliamo di Socialismo liberale il manifesto teorico di Carlo Rosselli
Che rappresenta da una parte una critica del marxismo dall'altra un proposta innovativa nei confronti del socialismo riformista e per un altro verso ancora una riforma del liberalismo ci poi sinteticamente rappresentare queste tre facce del di socialismo libera
Sicuramente la parte più nota anche perché questa Carlo Rosselli dedica esplicitamente una parte di Socialismo liberale e quella che appunto Socialismo liberale sotto il titolo di i miei conti con bassi sono sono tredici punti molto i casti ci molto netti molto precisi in cui Rosselli
Critica buona parte della tradizione marxista soprattutto per non aver fatto i conti con i problemi dello stato della democrazia
E in questo per certi versi Rosselli precede tutto il dibattito che in Italia arriverà soltanto negli anni Settanta non casualmente in coincidenza proprio con la prima edizione italiana tigli Socialismo liberale che ha avuto come sappiamo una storia editoriale
Molto travagliata perché uscito in prima edizione in Francia mille novecentoventinove avrà una prima edizione per l'appunto in Italia con la prefazione
Illuminanti Norberto Bobbio nel mille novecentosettantaquattro come ho detto questa è la parte più nostra
Ma in realtà almeno a mio parere le Socialismo liberale è un tentativo e tutta l'opera di Carlo Rosselli in fondo lo è dia rinnovare profondamente contemporaneamente
Anche la tradizione del socialismo riformista quello dei suoi maestri cioè pitturati Treves in primo luogo coi quali Rosselli a una serie di garbate polemiche riconoscendoli come ma è estrema criticando lì essenzialmente per due motivi prima di tutto per Rosselli anche un critico dell'Aventino quindi di accusa tra virgolette perché non è una reale accusano una critica di essere stati troppo arrendevole nei confronti del fascismo e da questo punto di vista il suo modello è Matteotti più che che pura stile o lo stesso Treves e dall'altra parte in Rosselli così come nell'altro suo maestro Gaetano Salvemini c'è una critica
Al socialismo Alcara dualismo evoluzionista positivista del socialismo riformista
Rosselli in queste influenzato Salvemini ma è influenzato anche dai suoi viaggi dalla sua profonda conoscenza del socialismo anglosassone del Fabrianese va socialismo della London School economo fa Economics
E dall'altra parte anche dalla conoscenza
Del dibattiti teorici dei miei ode nuovi socialisti francesi de plano istmo che si stava sviluppando proprio in Francia a cavallo tra gli anni Venti negli anni Trenta per quanto riguarda il liberalismo Rosselli e anche in questo piuttosto piuttosto netto ed è una parte forse la più dimenticata Amateur certi verso almeno mi pare la la più attuale Rosselli distingue tra il liberalismo come metodo la democrazia è in questo senso per Rosselli il socialismo e il complimento
Del liberalismo e il lì in quello che lui chiama il liberismo e liberalismo come sistema cioè il liberali militarismo Rosselli
Per Rosselli in questo senso socialismo infine il liberalismo cioè la democrazia è il metodo ma per Rosselli il liberalismo è contemperamento è libertà
A di i per farti intraprendere di svilupparsi nel riconoscere ma è anche libertà da anche questo molto netta libertà dalla miseria dall'asservimento economico e per Rosselli il due liberalismo o si tengono insieme
Ho non non esistono e ripeto secondo di apparire appunto è forse la parte più attuale
Sulla quale i liberali dovrebbero riflettere della del Socialismo liberale di Carlo Rosselli e quindi una
Cianosi un dibattito con Einaudi che avevo avuto su questo terreno anche la polemica con Benedetto Croce
Rosselli è stato assistente di una utilità alla Bocconi qui a Milano e aveva a cuore come dire vagheggiava per dir meglio una sintesi freddezza in relativa a Ferrara
Coloro i quali avessero a cuore libertà e lavoro qui intorno al tema della libertà di ieri per strada si
Per Rosselli la libertà non è una cosa che viene dato una volta per sempre è qualcosa che in questa sua accezione si conquista si riconquista
Ogni giorno da questo punto di vista come suo maestro Einaudi non ci sono mi appare eccessive differenze ricordiamo che Inaudi
Un liberale che è favorevole però presenta le tasse di successione perché quello che si guadagna si deve riacquistare ogni giorno non lo sia una volta per sempre perché contro le rendite diciamo che contro la rendita di posizione Rosselli di un certo liberalismo Eli gioca anche la tradizione della sconfitta ventidue nei confronti del fascismo l'illusione che appunto la libertà al sistema liberale fosse conquistato una volta per sempre quella lezione per Rosselli ancora una volta è una lezione di confronti dell'arrendevolezza diciotto socialismo riformista
E anche di una certa coscienza se non complicità di un certo liberalismo convinto che la libertà fosse dato una volta per sempre forse faremmo bene
A non dimenticarsi che per l'appunto la libertà non è data una volta per sempre
Per concludere la critica mossa Socialismo liberale che stanzi una forma di socialismo alla quarto debole ma penso che sia è in via pensiero sia abbastanza evidente era quello avevano da quello che la vetta tutt'altro
Nel terzo atto che così come il timore che aveva anche Pietro Nenni quando dopo i congressi Venezia invitava Rete c'ero Celly però pensava Pietro Nenni che con Carlo Rosselli proprio a Milano
In via Ancona a poche centinaia di metri da dove ci troviamo in questo momento aveva fondato la rivista Quarto Stato riteneva che il titolo fossi infelice perché ai vecchi militanti socialisti potesse dare l'idea di un socialismo annacquate invece tutt'altro questa è una sintesi è una sintesi però offerti è una sintesi che implica una la lotta e la volontà di ogni giorno nella conquista nel mantenimento del conquiste democratiche liberali nel tentativo di costruire giorno per giorno in un'ottica appunto alla Bernstein infine e nulla il movimento è tutto
Di riconquistare dice Ranieri ogni giorno un pezzetto di socialismo e quindi di libertà
Per i diritti miglior vita per tutti noi
Grazie grazie a giorni uscirà
Valdo Spini presidente della Fondazione Centro Fratelli Rosselli di Firenze ha concluso i lavori con una considerazione alle un grande lascito un lascito di un socialismo non all'acqua di rose che sarebbe attuale oggi ma anche è poco ricordato sì dobbiamo ricostruire dopo la grande crisi che ha attraversato le economie dei paesi occidentali dobbiamo
Ricostruire un futuro per i nostri giovani in una società che sia capace di dare nuove speranze sono assolutamente convinto che il binomio dei Rosselli Giustizia e Libertà
Sia qualcosa di attuale così come il loro esempio un esempi di dedizione lei sia la nostra patria sia alle attività politica credo che la biografia di Rosselli sia anche la migliore impulso che possa venire per i giornali di oggi per partecipare politicamente non scoraggiarsi e dare un contributo alla nostra ripresa democratica e civile
Grazie grazie quando scherzo
L'Italia dei Rosselli una storia di giustizia e libertà una mostra che si tiene presso l'Archivio di Stato in via Senato dieci a Milano ne parliamo Apollo Walter Galbusera che della fondazione Anna Kuliscioff presidenze
Allora il perché lo immagino solo ottanta anni dalla morte dei fratelli dall'uccisione dei fratelli Rosselli gruppo una morte che ricorda una storia è un lascito culturale
L'importante forse per quello poco conosciuta oggi
Certamente un grande lascito consolare che è stato raccolto poco andare forze politiche in particolare dal movimento socialista
Perché Rosselli si definiva un socialista
Era iscritto al Partito Socialista dinastie onesti e soprattutto elaborò una riflessione teorica e ideologica e culturale sul marxismo lui riteneva essere incompatibile col col socialismo moderno perché perché il nazismo rappresentava una dottrina filosofica determini sta
In cui gli spazi ai singoli gli spazi vivibili Bersani spazi di pensiero
Erano sostanzialmente marginale ininfluenti sull'esito finale dell'evoluzione della società capitalistica che sarebbe comunque in atti inevitabilmente cambiata in direzione del di quella realtà socialista
Che Marx prevedeva per un Paese sviluppate come in Inghilterra e che invece paradossalmente ma agevolmente sì realizzò scivolo
In un Paese arretrato come la Russia e qui sta il punto esatto cioè che ma se arrivassi contribuito a creare il grande movimento socialiste operaio del mille ottocento ma i suoi valori tirano sostanzialmente illiberali e poco compatibili
Secondo Carlo Rosselli con l'emancipazione del i lavoratori l'emancipazione popolare ed emancipazione degli dei più deboli
Perché non esisteva secondo Rosselli
Un modello democratico privo della libertà
Rosselli era contrario certamente agli eccessi liberisti
Era contraria anche all'invadenza dello Stato nel nell'economia voleva un sindacato
Indipendente
E autonomo ma i suoi insegnamenti non non furono raccolti tutta la maggioranza del del partito socialista solo che un libro ancora la scriviamo devo ancora da spendere in realtà nel Peppe per necessità per opportunità il legame checché che era quei sarà socialisti e comunisti
Dopo rifiorire staliniane del socio al fascismo cioè quella dei fronti popolari diventerò una collaborazione utile certamente a combattere il fascismo ma si rivelò fatale per i socialisti soprattutto in Italia
Perché è la la mancanza di una identità politica precisa del Partito socialista sicuramente sui temi della libertà e in presenza di un'Unione Sovietica
Sempre più aggressiva e il CT episodi di processi di colpi di sanato nel Paese lesse
In presenza di questi di questi eventi le alleanze
Con i comunisti venivano intese come un atto di subalternità e quindi questo non premio italiani non premiarlo nel partito socialista nonostante il nella alle elezioni politiche del quarantotto nonostante che alle elezioni politiche del Quai de amministrative del quarantasei il partito socialista avesse ottenuto un grandissimo risultato elettorale
Possiamo dire che alla al recupero di Gramsci da parte di Togliatti i socialisti avrebbero potuto rispondere consultori sono libere ma certamente c'è c'è c'è c'è di più perché Gramsci ricopre la soglia sì
Tu può esserci se ne disinteressa atto anziché recenti studi
Dimostrano che l'atteggiamento di soglia Stenico forti di Gramsci non fu certo quello di fare tutto il possibile per liberarlo
Ciò nonostante ne assunse liti Lele lei vede elaborazioni culturali vivere mi assunse l'immagine cioè praticamente lo utilizzò per dare una nuova identità nazionale al Partito Comunista i socialisti non fecero ciò neppure con Matteotti questo è il punto
Perché la la ma stiamo anzi i Rosselli sono uniti da questo destino comune il fatto di essere ricordarsi per la loro morte non per il loro contributo politico e ideologico perché i loro contenuti quelli che avevano difeso furono di dimenticati
Per opportunità per visita per opportunismo e il movimento socialista per lunghi anni fu avvolto
In un marxismo fu fumoso e culturalmente irrilevanti sostanzialmente subalterno al pc poi bene cinquantasei
Ma direi l'Ungheria e soprattutto prima c'era stata la morte risale no ecco però gli elementi per prendere le distanze dal Partito comunista italiano c'erano tutti fino a quarantotto fino al colpo di Stato
Del venticinque febbraio del quarantotto appaga nel quale fu assassinato il ministro degli esteri il capo del partito socialista Jan Masaryk
Parla di contenuti e veniamo ai contenuti di questa mostra che si apre oggi e l'undici di ottobre e si concluderà il trentuno di questo mese
Questa mostra e particolarmente ricca ed ha una caratteristica importante nasce con la la collaborazione di di di due fondazioni dalla Fondazione Rosselli di Firenze alla Fondazione Cultura di Milano e abbiamo utilizzato i pannelli della Fondazione Rosselli come percorso temporale storico degli eventi
Dalla dalle origini della famiglia fino alle vicende francesi in cui vengono assassinati Carminello
Ma abbiamo arricchito questo percorso illustrativo con la moltissimo materiale originale della Fondazione Kuliscioff sono giornali giornali d'epoca italiani e stranieri non dimentichiamoci che gran parte della posizione di ieri dei Rosselli a avviene avviene in Francia no
Perché in Italia riesce a pubblicare soltanto il non mollare a Firenze con Salvemini e il Quarto Stato con ENI a Milano
Voi Giustizia e Libertà è un da un punto di vista de di della localizzazione no e nella nella nella della produzione da stampare avviene a Parigi
E ci sono ci sono tutti questi materiali regalarsi donava fuoriusciti alza al Presidente della Fondazione Giulio pone al presidente e fondatore della Fondazione Giulio Polotti che oggi purtroppo è scomparso
E che ci sono però anche i libri originari quelli di Nello Rosselli che era uno storico uno storico importante molto conosciuto assieme io voterei
Libri su Mazzini Bakunin nei libri su Carlo Pisacane
E poi c'è il simbolo diciamo così della di questa l'elaborazione politica culturale ideologica il socio il Socialist liberale che ha il titolo il testo unico francese perché portato tutta furia
Di nascosto via da Lipari dove calo possedeva confinato finisce a Parigi da Parigi a a a grafici a Londra da Londra a Parigi
I apparire stampato in francese cogliere stampato anche in spagnolo e in in Italia solo clandestinamente nel mille novecentoquarantatré
E ufficialmente nel mille novecentoquarantacinque
C'è anche traccia della fuga addirittura c'è traccia della fuga i diplomatici traccia della fuga Di Carlo
Pennisi l'uscita
Lipari che rappresenta un al momento particolarmente importante soprattutto crea crea una una un grosso disagio
Per Mussolini perché dimostra che i suoi controlli non sono non sono efficienti non sono praticamente fuggono a un po'a vuoto e a fare un po'come la barca a vela cioè un una un un'operazione ardita poi c'è il volo di Bassanesi su Milano con il lancio di volantini
Poi tra l'altro ci sono alcune lettere autentiche la prima volta che vengono esposte di Carlo Serio Giuseppe Saragat
E mettono in luce un post tutto quel dibattito intenso che c'era anche violento all'interno del dell'area socialista proprio sui temi del socialismo liberale cioè del rapporto tra il socialismo e la libertà
Grazie grazie a Walter Galbusera facilmente della Fondazione alla Kuliscioff colui con gli altri relatori di questa giornata inaugurale della mostra che esiste nel mille in via Senato dieci presso l'Archivio di Stato abbiamo parlato alla famiglia Rosselli e dei fratelli Rosselli un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri