III Edizione del Cortile di Francesco - Il Pellegrinaggio nel cristianesimo

Buongiorno a tutti adesso sono arrivati i microfoni possiamo cominciare scusate il contrattempo io sono Piero Damosso del TG uno sono con Enzo Bianchi il fondatore della comunità di Bose
Come premessa vorrei semplicemente dire che sono onorato di essere qui oggi
Ad Assisi
A partecipare a questo grande evento che mette insieme tante persone di diversi punti di vista sensibilità culturali
A giornalismo società politica con l'obiettivo di migliorare il sì e migliorare la società nella quale viviamo tutti i giorni a partire dalle relazioni dalle cose che abbiamo più a cuore dalla dalla profondità di noi stessi fino alle nostre famiglie Agli agli ambienti in cui operiamo e lavoriamo il tema di questa
Di questo incontro
è il pellegrinaggio nel cristianesimo
E io vorrei dare subito la parola ad Enzo Bianchi
E che è un uomo di profondissima spiritualità e sono sicuro che ci lascerà delle perle che potranno agire dentro di noi per il nostro presente innanzitutto ma soprattutto per per il nostro futuro
E aggiungerei semplicemente questo in nell'introduzione ieri ho ascoltato Massimo Cacciari che parlava di questo viaggio da un punto di vista della ricerca di un laico
E sottolineava come il senso del cammino il senso del viaggio si cerca e si può trovare nello stesso andare
Io vorrei chiedere
Rispetto a questo sei
Parlando di del pellegrinaggio di questo cammino nel cristianesimo ma con una con un'apertura a trecentosessanta gradi
Non è il caso forse anche di affrontare lamenta di questo viaggio
Nel senso che mi piace
Accettare e vivere il viaggio a me personalmente se o una meta se so
Anche quale qual è
La persona l'ambiente l'esito di questo mio cammino
A questo punto darei subito la parola ad Enzo Bianchi grazie
Ne ho assoluto a tutti voi
La mia gioia di essere qui per riflettere con voi
Sul pellegrinaggio cristiano e ringrazio anche per la presentazione
E perché stimolerà
Il nostro incontro
Parlare del pellegrinaggio religioso
Cristiano
Significa innanzitutto dire
Che l'uomo da sempre ha camminato
Si è potuto dire che l'uomo è un animale Ambulance
Che camminava
è una caratteristica proprio un mandato quella di lasciare il proprio ambiente e di non essere allegato a un ambiente vitale ma Porter per correre dei cammini
Che abitare altre terre
Altri ambienti
Altri luoghi rispetto a quello in cui io io umani sono nativi
Tutti voi conoscete Burris cioè due
Il quale chiamava questo viaggiare
Il risultato dell'irrequietezza umana
Noi abbiamo bisogno
Di muoverci di mutare il luogo
Di conoscere e sperimentare altre terre altre situazioni di vita
E sono diversi i motivi per cui si intraprende un viaggio
Tutta la cultura lo testimonia
Dall'Odissea di Omero
Che è un lungo viaggio
Quello di Ulisse
Fino ai viaggi dei cento week
Fino a quello straordinario
Libro per la mia generazione Sulla strada di Kerouac che molti di voi ricorderanno
Ecco il viaggio è qualcosa che si impone hanno io umani
E ci sono comunque sempre uomini
Che addirittura ha portato nella loro vita la forma del viaggiatore
Pensate ai nomadi
Pensate agli zingari
Sempre in viaggio
Senza una meta
Ma pensate anche a tanti uomini e soprattutto a partire direi dalla Beat Generation
I quali volevano semplicemente a viaggiare andare
Senza avere una meta
è qualcosa che solo gli uomini possono vivere e questo dovrebbe interrogarci c'è qualcosa di grandioso
Gli animali
Non viaggiano
Gli animali si muovano in un certo ambiente dove trovano cibo e basta
Sono legati a un ambiente
Noi uomini no abbiamo bisogno di altre terre come se la nostra terra non ci bastasse e io vedo già in questa una parabola straordinaria
Pensate a degli uomini che hanno semplicemente è sempre viaggiato
Nella nostra cultura cristiana
Certamente uomini che camminano ce ne sono molti
Oserei dire da Gesù di Nazaret in poi
Un bel libro di Bobo venga che molti di voi conosceranno un grande poeta francese su Gesù è intitolato L'uomo che cammina
Pasolini
Proprio qui ad Assisi
Ormai cinquant'anni fa
Uno dei giorni di ottobre mi diceva penso io ho capito che nei Vangeli Gesù cammina sempre camminasse prego
Ma poi anche a San Francesco un uomo che camminava
E tuttavia all'interno del cristianesimo
Ci sono uomini che camminano tutta la vita
è significativo secondo me un grande santo
Dico io sono sempre stato innamorato
Benedetto labor
Venne eletto la perché nasce in questo settecento illuminista
Segnato da razionalismo
Un secolo in cui la Chiesa non riesce a fare nessun santo se non lui
è uno che ha fatto il girovago e basta sulla via dell'Europa morendo dal genero da girovago a Roma
Ma pensate la leggenda
Leggenda o vita di un altro santo Sant'Alessio
Ebbene lascerà Warduni sempre in viaggio sempre in cammino
Ecco all'interno dunque del questa
Di questo fenomeno antropologico del camminare sempre anche senza una meta
Sta invece il fenomeno antropologico di chi cammina con un'amichetta
E questo fenomeno è assorbito soprattutto dal pellegrinaggio
In tutte le culture in tutte le culture
Noi sappiamo che nella antica Grecia
Vi erano pellegrinaggi
Fatte ad alcuni templi
Ora sulle isole greche o in particolare i luoghi ritenuti da loro sacchi neri
Ma sappiamo di pellegrinaggi anche in Egitto
E abbiamo poi l'attestazione più netta dei pellegrinaggi compiuti dagli ebrei
A partire con ogni probabilità dal loro stalle siamo seri in Palestina vale a dire dal dodicesimo secolo avanti Cristo
L'antico testimone testamento lo dice
Erano pellegrinaggi a luoghi già sacre per ripagarmi
Poi da loro certamente montati nella destinazione della fede
Ma soprattutto a partire dal mille i grandi pellegrinaggi solo quelli a Gerusalemme
Era tornare molto chiara e netta tre volte all'anno tre volte all'anno
L'ebreo si recherà a Gerusalemme per la festa di Pasqua per la festa del capo degli delle tende
Su quattro e della festa dell'alleanza Cha vuoto Pentecoste
Tra le grandi feste
E credo che chi di voi
A una minima conoscenza biblica sa che addirittura del salterio ci sono
Alcuni salmi chiamati con un termine antico che non dice più nulla salmi delle ascensioni o delle salite
Ma che andrebbero che abbatte i Salmi del pellegrinaggio a Gerusalemme
Una sequenza di salmi dal centoventi al centotrentaquattro in cui attenzione
Si insegna proprio il viaggio Santo così è chiamato viaggio Santo del pellegrino
In una preparazione una partenza un cammino un arrivo a Gerusalemme la visita soprattutto del tempio e del Santo dei Santi
Che poi la partenza il ritorno a casa
Ogni momento del pellegrinaggio a dei Salmi assegnati a dei gesti delle preghiere dei compiti ben precisi
Ma dobbiamo arrivare al cristianesimo
E qui spero di esserci capito bene perché il rischio perché quando dico queste cose poi la comprensione non sia molto intelligente sia parziale
Nel cristianesimo c'è una rottura con l'Antico Testamento proprio su questo tema
Voi avete presente perlomeno le parole nette di Gesù
Del piano a Saba Ritanna donna è venuta l'ora che nei questo tempio a Gerusalemme né sul monte di Samaria sino ad ora addio ma Dio sino ad ora in spirito e verità dunque
Il cristiano per la sua salvezza
Non deve fare assolutamente nasce un pellegrinaggio questo va detto con molta chiarezza
I pellegrinaggi per il cristiano non Swallow luogo di salvezza la salvezza la dobbiamo approvare nella vita nel quotidiano nel vissuto nel proprio corpo
Perché non c'è un tempio in cui c'è Dio
E con la morte di Cristo il velo del tempio si è squarciato Cristo ha predetto la distruzione del Tempio e di tutti i templi come luoghi di salvezza
Perché la salvezza e Luís e alla salvezza dobbiamo approvarla nelle nostre vite nei nostri corpi che sono tempio di Dio tempio dello Spirito Santo
Se questa affermazione molto netta
Allora però non deducete allora il pellegrinaggio non significa nulla no direi che il pellegrinaggio non è fonte di salvezza
Come nessun edificio cristiano e forte di salvezza come nessun tempo è fonte di salvezza ma fonte di salvezza e solo Gesù Cristo
Non sei niente già direi questo don quello ai pellegrinaggi i pellegrinaggi sono uno strumento uno strumento vanno visti nella loro realtà strumentale
Possono servire Sollo occasione solo esercizio di alcuni operazioni alcune parole alcuni gesti umani che possono aiutarci certamente nella fede e possono spingerci alla carità
Per il cristiano
E lo dico con forza
L'unica salvezza viene dalla carità vissuta
Danieli tal pro da nient'altro neanche la preghiera salva neanche i sacramenti salvarlo i sacramenti che sono una cosa più cara che abbiamo nel cristianesimo solo uno strumento perché diventiamo più capaci di amore
Ma loro di persone non sono fonte di salvezza
Questo balletto chiaro
E allora
Allora però anche i cristiani ha sentito il bisogno del pellegrinaggio
Cominciamo dall'operazione più semplice
I cristiani hanno cominciato a sentire il bisogno che in un giorno
Ci sia un luogo in cui radunarsi in Assemblea
è un viaggio anche questo è un movimento
Anche a questo scade la logica del pellegrinaggio
Attenzione adesso noi abbiamo normalmente
Chiese al nostro servizio a poche centinaia di metri da casa
Ma nell'antichità non era così
La chiesa in cui si celebrava l'Eucaristia era la chiesa cattedrale
Era in una città
E i cristiani che andavano a questa chiesa facevano chilometri e chilometri come ancora oggi che succede e ve lo assicuro perché l'ho vissuto all'interno della grande pianura siberiana
Dove i cristiani ortodossi normalmente per trovare una liturgia la domenica fanno anche trenta quaranta cinquanta chilometri in treno e a piedi a volte alcuni chilometri
Vedete il pellegrinaggio è un movimento antropologico che da un luogo va un luogo preciso una meta che fa parte della vita umana fa parte della nostra fede
E anche se non è fonte di salvezza è assolutamente necessaria per vivere la fede per essere cristiani perlomeno per trovarsi insieme
E per i Toronto dei cordoli Atti degli Apostoli in uno stesso luogo in uno stesso momento per dire che siamo una comunità che siamo un corpo che siamo la chiesa
I cristiani non praticato questo per secoli e nient'altro che questo
Poi il piano in piani no
Con ogni probabilità a partire dal quarto secolo dei luoghi in cui soprattutto era stato seppellito un martire un santo hanno cominciato ad inventare luoghi di pellegrinaggio
Non si stupisca
Nel primo millennio
I luoghi di pellegrinaggio solo essenzialmente l'uomo che in cui giace il corpo la sepoltura di un martire dia un santo
D'altronde e quel che è successo nel secondo millennio ad Assisi si viene qui perché c'è il corpo di Francesco perché c'è il corpo di Chiara
E questo però è l'unica testimonianza che noi abbiamo nel primo millennio
Sono testimonianze
Dal quarto secolo sino al secondo millennio dei pellegrinaggi luoghi santi
Sono già testati era terra di Gesù ci si muove verso quel luogo per vedere dove era vissuto Cristo
Vedere ciò che è Cristo aveva Luigi visto sentire quei luoghi come cristiani perché sono stati i luoghi di Gesù
E allora noi abbiamo alcuni pellegrini che ci hanno lasciato già delle tracce e soprattutto Gerusalemme la Palestina in quei secoli erano luoghi di pellegrinaggio
Si è attestata però anche all'ora un'altra forma di pellegrinaggio
Normalmente avviene divisa in questa maniera
Causa penitente CE
Un pellegrinaggio per fare penitenza
Che aveva commesso delle colpe
Chi voleva fare qualcosa di penitenziale intraprendeva un viaggio allora era faticoso viaggiare
Il viaggio era molto rischioso
Il viaggio significava pericoli significava sovente andare verso zone in cui c'erano epidemie c'era il pericolo
Di banditi
Ebbene
Però degli uomini facevano il pellegrinaggio
Penitenze causa per penitenza
E poco per volta si è cominciato così ad avere dei luoghi verso i quali ci si muoveva
Pensate conoscete tutti Santiago di Compostela ma pensate in Francia lepri pensate Canterbury in Inghilterra pensate a Roma
Per l'Italia dove non a caso il Pellegrini vengono Chiaratti Rosemary proprio per questo cammino di quelli che andavano a Roma
Ma c'è anche il pellegrinaggio devozioni scout USA a causa di una devozione
Più difficile attenzione questo da spiegare
Ma Pellegrini i quali si mettono sulle tracce di o un santo di una spiritualità vanno per la venerazione
Ma con ogni probabilità in questo devozioni scout USA c'è la volontà di interrompere il quotidiano
Di uscire dalla quotidianità
Trovarsi in una condizione di solitudine di anonimato distante dalla vita ordinaria distante dalle proprie responsabilità per tentare un'esperienza nuova per tentare una rinascita spirituale
Insomma i pellegrinaggi solo Polisse nemici cioè portatore di diversi significati
Questo è certamente qualcosa che noi dobbiamo tenere presente
Il pellegrinaggio è un fenomeno molto complesso non è assolutamente qualcosa che è univoco che ha un'unica meta un'unica intenzione un'unica causa
Ebbene
Nel secondo millennio
In pellegrinaggi si intensificano soprattutto anche sotto una forma che prende una forma identitaria
L'identità cristiana
Di fronte ai Saraceni
Di fronte ai musulmani di fronte all'occupazione nella terra che noi diciamo a Santa e di conseguenza le Crociate
Nelle quali a volte avvierà il pellegrinaggio molti con buone intenzione
Ha commentato hanno l'esercito delle crociate per fare un pellegrinaggio e non certo per combattere altre invece con degli interessi politici economici molto precisi lo sappiamo
Ma anche quelle poche è passata
E certamente siamo arrivati all'epoca moderna
E l'epoca moderna e contemporanea
Certamente ha aperto delle possibilità per i pellegrinaggi che un tempo non c'erano
Pensate i poveri che non si muoveva romani
Un povero un contadino o se mette va per la strada per fare il vagabondo per fare il mendicante
Ora restava altrimenti è tutta la vita al suo posto nella sua terra i era impedito di conoscere altre terre e credo che molti di voi
Se hanno la mia età si ricorderanno che dalle nostre campagne i contadini non uscivano mai
Non uscivano mai permettetemi per rendere anche un po'leggero questo il nostro intervento che non sta in un'aula
E che non vuole essere assolutamente da parte mia una lectio magistralis permettetemi due cose che si diceva quando ero piccolo immaginate mi nella campagna piemontese
La prima si comincia a da parte dei contadini gente normale
Di sognare di andare a vedere il male
Noi soprattutto del Monferrato in grande premio che ci davano i genitori
Stavamo buoni se arrivavamo ad avere una bella votazione alla fine dell'anno ti porto a vedere il mare
E io mi ricordo che una volta han portato vedere il mare a me e a una vicina ottantenne la quale come arrivo alla cima di Varazze guardando il mare disse che grande piazza
Che è grande il primo assalto disse Macchia Grande piazza vedete la meraviglia di un viaggio all'ora e l'altra
Negli anni Cinquanta i preti ancor linciato loro localizzare i pellegrinaggi
Proprio perché la gente non si muoveva ancora incerto organizzare in pullman
Aiutare santuari Oropa vico forte
Ci si spinse fino a Loreto mi ricordo di più non si andava almeno dal nord
E mio padre che non era credente dice finalmente i preti fanno qualcosa di utile fan vedere il mondo la nostra gente che vede mai nulla
Ecco ripassi questo per dire come i pellegrinaggi hanno ripreso
Ma ha ripreso indubbiamente come pellegrinaggi religiosi
E poi
La facilità dei mezzi
Allora pensate cosa è diventato lorda a livello internazionale più tardi Fatima loro lento Assisi
Per varie ragioni ma certamente il fenomeno dei pellegrinaggi è un fenomeno attestato oserei dire aperto alla gente soltanto il secolo scorso
Ma allora
Noi siamo testimoni del pellegrinaggio
E credo che noi tutti abbiamo fatto dei pellegrinaggi
Non foss'altro il nuovo voi come Assisi
Poi altre magari fanno dei pellegrinaggi Marianne
Ognuno certamente alla sua via di spiritualità nella Chiesa cattolica e questa pluralità assicura delle forme le più le più inedite pensate a quello che oggi per molti non per me Mambo giù Gorrieri
Che va visto all'interno di questo fenomeno Deir
Dei pellegrinaggi e anche quando la chiesa non dall'approvazione o addirittura è diffidente è significativo che uomini e donne si mettono in viaggio fanno i pellegrinaggi
E permettetemi di dire se anche la Chiesa Livia tasse o dicesse che non vale la pena i pellegrinaggi la gente li farebbe lo stesso
Perché è un bisogno è una possibilità è qualcosa di antropologico dei cui sentiamo la necessità
Detto questo
Vedete che non seguo la relazione che era ben di venticinque pagine ma parlo a ruota libera ricordando quel che ho scritto detto questo cerchiamo di definire meglio il pellegrinaggio
Come vi dicevo le tappe sono importanti
La prima e la preparazione
Un pellegrinaggio cristiano va preparato
Non solo perché
Si decide la metta
Ma perché aveva preparato
Senta zero Santon viaggio come lo chiama la Bibbia se davvero un'esperienza che deve essere spirituale va preparato
Va preparato
Non solo nel fare il bagaglio
Ma deve sempre imparato spiritualmente
Che cosa Avolio
Perché ci vado
E come decido di fare il pellegrinaggio
Coi mezzi pubblici
Coi miei mezzi o addirittura a piedi
Pensate il cammino a piedi che in questi ultimi decenni si è attestato in tutta Europa
Un fenomeno che era quasi sconosciuto
Impossibile da pensare quando io ero giovane
Invece adesso sulla via Francigena ogni giorno passano centinaia di pellegrini
Adesso si è aperta una via francescana ma la via del Cammino di Santiago di Compostela quante persone vogliono fare il cammino a piedi
Perché a farlo a piedi e l'esperienza del cammino è quella che impegna più il corpo oserei dire tra virgolette e la più naturale
Ma tutto questo va preparato e deciso
è un'esperienza importante
Camminare
Noi non ce ne rendiamo conto però bisogna fare l'esperienza di essere impediti a camminare
Solo quando uno impedito a camminare per un incidente d'auto perché ha un arto fratturato delle gambe perché ha immobilizzato da malattia a quel momento capisce che cos'è camminare
Noi camminiamo tutti i giorni e non c'era diamo conto di questo atto
Che è così straordinario
Che ci permette pensate il passeggiare ma il passeggiare una delle cose più belle all'interno della nostra vita
Il poter darci del tempo e passeggiare fermarci e vedere la Primula sotto il suo fodero BA vedi R. poi quella follia o Lina che diventa rossa vedere i sassi di un torrente vedere gli alberi ma è un'esperienza tra le più belle della vita io credo che chi non sa passeggiare non sa guardare le cose in qualche misura non ha una pienezza di vita umana
è demolito di qualche possibilità a cominciare dalla possibilità di e osservare contemplare le cose
Maresciallo sovente gente che guarda e non vede uguale età e non sa contemplare non ci accorgiamo di nulla
E questo davvero rende la nostra vita più povera la realtà la vita quand'è felice
Attivamente felice certo quando abbiamo il pane il vestito è un tetto ma questi non ci bastano
Ma poi diventa felice quando noi instauriamo un rapporto con le cose ecco il viaggio ci aiuta a questo a uscire
Ad abitare altrove a esser curiosi a vedere altre persone altre situazioni
è una delle cose più straordinarie
E mi permetto di farle una una confessione chi vi dice queste cose
Per varie ragioni che non sto mica farvi una vera e propria confessione senza pudore io
Ero preso dalla paura di lasciare il mio Paese
Non la paura di lasciare la famiglia avevo perso la mia madre otto anni e mio padre non lo amavo molto
Ma lasciare il mio Paese mi dava una sorte di ansia è una paura senza fine
A tal punto
Che faceva addirittura ogni giorno quattro chilometri di strada a piedi al mattino e alla pomeriggio per andare a scuola perché non avevo il coraggio e la forza di stare in collegio come gli altri
E sono scappato due volte dal collegio
Ma poi a un certo punto ho detto o mi muovo o nulla da fare
E per fortuna diciassette anni sono stato scaraventato in Spagna nel sessanta non era un luogo di viaggio di turismo come oggi
E ho imparato a viaggiare ho imparato a tagliare il cordone ombelicale col Paese con l'ambiente
Che a volte il cordone ombelicale non è solo con la famiglia e con l'assetto di vita che sia
E invece ho imparato a muovermi a scoprire
Ed allora chi conosce la mia vita sa che non mi sono fermato by e voi capite perché da loro eletto come mio patrono Benedetto Labro
E se avesse la possibilità credetemi la cosa che mi più mi piacerebbe fare nella vita
E girare girare e girare a costo di fare il mendicante e non mi vergognerei a chiedere alloggio e a chiedere un pezzo di pane
Ma la preparazione
E poi nel momento della partenza
La partenza
è un momento che i salmi sottolineano
Uno si interroga da dove mi verrà l'aiuto avrò protezione nel viaggio che rischi corre o no
La partenza richiede per un vero viaggio un bagaglio minimo
Più il bagaglio leggero meglio voi camminate
Quando ormai è tardi perché prima non me lo potevo permettere ma dell'ottanta quindi a trentasette anni sono andato per due mesi in India aggirare
Ho capito allora che io dovevo portare un sacco e basta non potevo neanche portare una valigia per girare due mesi vincendo il palco
Un sacco una sacca non c'era neanche gli zainetti allora una sacca che conservo con cui oggi errato l'India la Thailandia e il Nepal
Ma ho capito che è più leggero il bagaglio più il viaggio è assicurato più banali e portate piove sono d'ingombro e meglio il viaggio è facile
Ma questa è una metafora che nel viaggio bisogna perdere tanti bagagli mentali
Non solo portare poco bagaglio dietro
Ho in me un tempo saprete cosa facevo anche erano talmente affezionato al caffè al mattino che quando andavo in giro dove non c'era il caffè ma bastava andare in Francia
Per che mi portavo dietro una piccola bocca con cui farmi il caffè velocemente ho capito che questo non va così come ho capito che uno della sordità più grandi e avere un Carnaval
No
Non è possibile non si può andare portandoci una chioccia dietro e tenendo poi il nostro mondo
Bisogna senza rischi incontrare gli altri adattarci al cibo degli altri conoscere gli altri come sono senza precauzioni essenza forme di preservazione della propria identità
C'è una per la poesia di Machado che conoscete camminando saprà il cammino
Ecco camminare
Si apre il cammino bisogna trovare il coraggio del primo passo e poi si va e il viaggio ma ha vissuto come viaggio una delle cose terribili oggi è che quando la gente fa il viaggio cerca di farlo il più breve possibile non viaggia più la gente la gente diciamo la verità si sposta Falchi e spostamenti non fa più i viaggi non ha tempo deve arrivare subito alla meta e ripartire al più presto quindi aereo il più veloce possibile il treno ad alta velocità
Ma quello non è più viaggiare
L'esperienza d'un viaggio come ci ha insegnato cento week è veramente viaggiare viaggiare dare tempo al tempo avere il tempo anche di preparare
Mi diceva un giorno
Un mio amico che sa viaggiare meglio di me cito lui perché io non ne sarei capace
Mi diceva per me impossibile andare a Gerusalemme pigliare l'aereo a Milano e scendere a Tel Aviv e arrivare in Terrasanta
No per lo meno ha fatto in nave visto che non è possibile arrivare per via terra perché non si può arrivare per via terra in Israele
Dato in nave impiego un po'di giorni ma almeno a tempo a capire che c'è un viaggio altrimenti e sono buttato là Vespa stonano un viaggio aveva ragione
Le ripeto io non sarei capace le volte che vado in Israele vado con l'aereo perché anche io in il tempo contato ma per un pellegrinaggio bisogna invece lasciare che il viaggio sia viaggio
E imparare a viaggiare non è facile credetemi non è facile
Non è facile
E voi sapete che da piccoli non si viaggia perché si ha paura non ci lasciano
Poi c'è un periodo che si viaggia poi ci sono gli impegni della vita che impediscono di viaggiare
Pensate semplicemente in una famiglia quando si hanno dei bimbi piccoli come la possibilità dei viaggi sia molto ristretta
In me e poi si diventa vecchi
E quando si diventa vecchi uno dei segni della vecchiaia sapete quale e quando anch'io adesso che ho settantaquattro anni e torno a casa mi vien da dire però se sta bene anche qui
è il segno che si è vecchi è il segno che si è vecchi è il segno che si comincia a non aver più tanta Volja di viaggiare e si trovano le scuse per non muoverci più ma così restringiamo davvero l'esperienza della nostra vita l'incontro
Ecco il viaggio vi dicevo va preso sul serio
E nel viaggio essere aperti non aver paura
Oggi siamo in un'epoca di paura
Abbiamo paura dei migranti abbiamo porre degli stranieri e allora queste persone saranno ancor più incapace di fare un viaggio perché se parte un viaggio a piedi state tranquilli chiavi pria rete del disprezzo deprimere il predellino sciolti
Rischiate qualche volta di sentire qualcuno che mi dice peraltro ormai va a lavorare cosa fai a piedi e soste strade chiedetelo ai pellegrini di Santiago sulla Francigena
Che sono solo trattati bene dagli operatori turistici perché per loro va bene ma tutti gli altri non li vorrebbero allora noi il viaggio è una cosa seria
E viaggiare è un esperienza importante umanizza fa incontrare delle persone più strane
Due cose videro sul viaggiare che io amo molto
La prima è l'anonimato
Quando viaggio soprattutto all'estero la più grande soddisfazione che provo e che nessuno mi conosce
Nessuno si avvicina dirmi a padre Bianchi nato il giorno a conosce nessuno
Essere preso per un qualunque persona che poi incontri un povero un poveraccio una prostituta un qualunque
è lo stesso io avvicinò gente che altrimenti non serve a Bice verrebbero Maya a me
è una grande esperienza umana non bisogna aver paura non bisogna aver paura io credo che certe persone
Per qualcuno la dico grosso diventano cattive perché siamo noi che ne facciamo diventare cattive
Quando noi ci avviciniamo agli altri senza fiducia con una faccia piena di diffidenza Conde agli occhi che scrutano
Ci siamo quelle persone che invitiamo l'altro in qualche misura offenderci in qualche misura ad esserci nemico basta che viaggiamo sorridendo nessuno ci farà male nessuno ci farà del male non bisogna aver paura
E dopo questo lamenta
Preparazione viaggio metta
La metà lo sapete
Arriva e quando ha rinviato abbiamo tante attese
Quando
Mi succede di andare al santuario di Lourdes
E vedo tutti quei malati penso la loro atteso
Vanno loro a causa della
Nella malattia
Ma hanno per chiedere la salute e la guarigione
O perlomeno vanno per vedere altri che soffrono
E nella sofferenza comune non mezzo gaudio ma nella sofferenza comune accettazione che la nostra vita è precaria che la nostra vita è segnata dal male
Nei pellegrinaggi sono molti malattie
Soprattutto nei luoghi Marianne
E certamente alla metà c'è il desiderio della guarigione
Se non la guarigione fisica almeno quella spirituale poteva accettare
Poter pensare che la malattia ha un senso
Poter pensare che si può vivere alla malattia attraversarla continuando ad amare e accettando di essere amanti che queste il miracolo dei miracoli
Perché nella malattia noi diventiamo cattivi diventiamo egoisti diventiamo persone che non sono pazienti se avete in casa dei malati lo sapete che è così
A parte malattie come l'ictus o come il Parkinson che rendono le persone davvero senza che ne abbiano colpa più cattive ma la malattia e il dolore abbruttisce
Allora chiedere anche che nella malattia continuiamo ad amare e ad essere amati e chiedere un grande miracolo
Oppure andiamo a chiedere di cambiare vita
Andiamo chiedere un rinnovamento spirituale
Le mete sono diverso
è certo
Ci sono anche delle mete molto ambiti cure
Pensate dei santuari che sono identitari
Identità d'una nazione
Santuario di Częstochowa in Polonia non vanno solo i credenti vanno i polacchi per dire siamo polacche
E anche quella una ragione identitaria le morti che vanno a Santiago di Compostela vanno per dire siamo europei è possibile tutto
Ma certamente lamenta non deve essere semplicemente soltanto quella che colma le nostre attese
Le nostre attese son tutto il pellegrinaggio
Le nostre attese son tutto il viaggio
Certo qualcosa deve accadere alla vetta almeno spiritualmente interiormente
Ma non sempre accade
La cosa più assurda dire Besson venuto è successo nulla chi dice questo ha capito nulla né del pellegrinaggio né del viaggio era meglio che stava a casa
E per questo vedete che un padre della Chiesa Gregorio di Nissa
Vi do almeno detti molto belli Gregorio di Nissa dice
Ma morti vogliono andare in pellegrinaggio fino a Gerusalemme al tempio
Ma se non capisci che tu sei il tempio in vanno andrai a Gerusalemme
L'altro un mistico medievale Angelo Sinesio
Il quale diceva
Morti arrivano attorno al santuario BG erano attorno ma non vi penetrano mai
Sarebbe stato meglio che rimanessero a casa e cercassero di entrare nel proprio santuario nella propria interiorità
è un altro permettetemi è un Sufi un mistico musulmano Ibn all'Agip Marche ha avuto anche degli sprazzi di fede cristiana e per questo è stato parte Rizzato
Riceva sei morti vanno alla Mecca morti vanno accertare radio
Di io lo cerchino qui lo cerchino accanto nel fratello nella sorella che incontro
Ecco sequestro avviene che il pellegrinaggio non dice nulla ci si interroghi come ci invitano questi mistici
E concludo come il ritorno
Viene l'ora di tornare i pellegrini a Gerusalemme significativamente secondo i salmi delle ascensioni
Chiedevano
Innanzitutto una benedizione ai figli Salmo centoventotto
Poi una benedizione sono tutte le loro sofferenze Salmo centoventinove Salmo centotrenta
Poi confessavano la loro piccolezza
Non abbiamo grandi pretese non abbiamo grandi desideri come un bambino in braccio Shoah Murder
Poi chiedevano il rinnovamento dell'alleanza Salmo centotrentadue
Poi facevano una festa
In un grande
Sulla piazza
In cui cantavano insieme come è bello come dolce che i fratelli stiano insieme la fanno ancora gli ebrei
E poi chiedevano la benedizione ai sacerdoti e tornavano
Ecco noi oggi
Dovremmo chiederci se per una pastorale vera dei santuari
Non sarebbe il tempo davvero per rendere il pellegrinaggio cristiano
E anche con provo ogni prepotenza della logica turistica
Che nei santuari si pensi di più a un'accoglienza dei pellegrini
E alla loro partenza
Che diventi davvero un santo viaggio e per gruppi e anche per persone siamo ancora distanti da questa visione
E io non vivo certe in un santuario
Ma sorgere Reja quante vi vivono di pensarci bene perché il pellegrinaggio può essere una vera esperienza secondo me spirituale profonda
Non dalla salvezza la salvezza ma da Gesù Cristo
Ma per capire certe cose di Gesù Cristo occorre pregare occorre anche fare dei gesti è uno dei gesti e il pellegrinaggio grazie dell'ascolto
Grazie a padre bianchi proprio per anche la sua
Il suo donare Rossi in questa relazione no il suo cercare un incontro con noi che lo abbiamo ascoltato ci sono ancora
Pochi minuti e io credo e che sarebbe importante fare alcune domande per cercare di capire sulla base di quello che lui ci ha detto
Come poter affrontare il pellegrinaggio
Questo viaggio
Che
Noi poi dobbiamo affrontare non soltanto
A volte per la scelta che facciamo noi di di viaggiare
Il pellegrinaggio può anche essere visto come una metafora della nostra vita quotidiana perché nella stessa vita quotidiana anche quando stiamo fermi
Siamo in cammino
Verso qualche cosa
La chi ha una famiglia o vivo un'esperienza di coppia
Penserà a come migliorare la propria il proprio rapporto
Con il all'interno della coppia chi vive un'esperienza di lavoro cercherà di capire come migliorare la come come crescere di qualità in questa esperienza che impegnato nella società nel volontariato nelle istituzioni pubbliche cercherà di dare un senso ai progetti per migliorare la vita delle persone
La categoria del pellegrinaggio io credo che come stucco così come ci ha spiegato sapientemente padre bianchi
La possiamo vivere anche come contributo per i nostri piccoli grandi viaggi dentro e fuori di noi stessi
E e la categoria della relazione a cui padre bianche ci ha richiamato perché il pellegrinaggio poi come viaggio c'ha questo significato forte del camminare insieme
E difficile c'è sicuramente anche chi decide di fare un pellegrinaggio da solo però poi lungo la strada
Secondo lo spirito che ci ha spiegato padre bianchi devi incontrare qualcuno incontra necessariamente qualcuno non si deve rinchiudere e allora lo stesso viaggio geografico lo stesso camminare fisico ci porta ci deve portare all'incontro con l'altro
Ecco ieri ritorno sulla relazione di Massimo Cacciari perché c'è un altro aspetto del suo intervento che mi ha colpito Massimo Cacciari filosofo che
Noi conosciamo anche per la sua capacità di dialogare a trecentosessanta gradi da non credente ha detto chi va da solo va con il diavolo
Citando l'esperienza proprio di San Francesco
Questa cosa secondo me è molto importante volevo chiedere
Di fronte appunto al male che noi incontriamo dentro e fuori di noi
Come possiamo vincere la paura
Che sicuramente non viene da Dio e che spesso è dominante
In questo in questo momento particolare che viviamo
C'è l'insicurezza per le catastrofi naturali c'è l'insicurezza e la paura
Per questa emergenza del terrorismo
C'è l'incertezza nonostante la ripresa del futuro economico che spesso è anche proprio presente per quanto riguarda la prospettiva la crescita di tanti giovani che vogliono conquistare un posto di lavoro nella società
Ecco di fronte a questa provocazione
Che ci pone il pellegrinaggio un invito a camminare insieme io sono di Torino ricordo un grande cardinale che è stato molto importante per la mia formazione il cardinale Michele Pellegrino che fu autore negli anni del Concilio di una bellissima lettera pastorale che si intitolava proprio camminare insieme e lui pensava questo non tanto per un pellegrinaggio da fare in qualche luogo fisico
Della realtà ma proprio per invitare i cristiani di Torino a camminare insieme con gli altri per costruire una città di pace di riconciliazione e di giustizia
Ecco mi rendo conto che ho messo tanti temi intorno alte alla questione del pellegrinaggio però credo che quello che abbiamo vissuto oggi pomeriggio si è importante se ci lascia dentro di noi questa voglia di fare un viaggio nella vita quotidiana dentro noi stessi
Ma non separati dagli altri come gli altri per vincere la paura ecco su questa strada quali sono i consigli padre bianchi che lei ci può indicare nella vita quotidiana
Una cosa che stupisce e che in tutte le culture tutte le culture non solo la nostra il viaggio
è anche una metafora
Non è solo uno spostamento da un luogo all'altro
Ma il viaggio è la metafora soprattutto della vita
Tutti
Percepiscono la validità di questa immagine
Noi a un certo punto
Facciamo un cammino il cammino della vita dalla nascita fino alla morte è un cammino è un viaggio ma nello stesso tempo il viaggio diventa metafora di un cammino interiore c'è una straordinaria espressione
Dovuta significativamente
Accentui che continuo a citare per i viaggi che diceva ma il cammino più lungo il viaggio più lungo quello che dovrei fare verso te stesso
E voi sapete anche che la traduzione
Ebraica
Di del primo vero setto del capitolo dodici della Genesi di Odissea ad Abram vattene lecca lecca
In ebraico si può tradurre vadano Soter spesso
Non solo vattene comincia il viaggio va verso te stesso Elia Brian mano piuttosto questa traduzione letti lecca va verso te stesso questo dunque il viaggio
Però ognuno di noi sa
Che il suo vivere un viaggio
Noi lasciamo come nel villaggio qualcosa dietro di noi
Viviano nel presente e abbiamo un futuro
La logica del viaggio è la logica della nostra esistenza
Il rischio del viaggio ci sono dei rischi e della nostra esistenza
Per cui è importante che noi percepiamo come la nostra vita può essere detta parlata esattamente dai termini dalle parole con cui noi parliamo del viaggio
Sarebbe importante che ciascuno applicasse assume le varie parole che usa per tutto il mondo del viaggio
Allora la prima immagine che mi viene fuori di fronte
Alla suggestione che Piero mi ha fatto è questa
La vita è un cammino è una dinamica
E come
Nel viaggio se uno si ferma non fare il viaggio
Nella vita se uno si ferma non vive
Bisogna assolutamente assumere questa dinamica dell'andare avanti nell'accettare il cambiamento del non arrestarlo sì
Di poter dire anche da vecchi oggi io ricomincio
Uno dei tetti più belli e dei Padri del deserto e di Sant'Antonio Abate aveva novantadue anni io dico no Abba cosa fai oggi ricomincio
Significa che voleva veder e che si può ricominciare e che la vita questa dinamica che va assolutamente assunta perché davvero se uno si ferma se uno si accontenta di quello che ha se uno non si sogna
Sei zecche non sognando i vecchi e son perduti
Una delle cose più belle che c'è nella profezia sullo Spirito Santo L'Unità profezia che c'è nell'Antico Testamento e e vecchie sorgeranno
Ma che meraviglia quando la si regge il giorno di Pentecoste io vecchie scioglieranno
Si evince che il vecchio son quelli che non sognano più no dice che assorbiranno dice il profeta Gioele
Il
L'ambiente è questa ci chiede di sognare di andare avanti di non aver paura
Noi oggi viviamo in un orizzonte
Pieno di paura
Quando si parla di società con le passioni triste o di società delle paura pensate a sociologi come Bauman convergente s'che dicono queste cose e di cui tutti siamo convinti
Loro denunciano una società
Che in realtà è ferma e come paralizzata non ha fiducia nel domani
Chiediamoci perché ad esempio spero che non private il mio discorso come moralistico
Perché ad esempio oggi è più difficile sposare scende
Perché è difficile credere di fare una storia d'amore insieme questa è la verità i giovani non si sposano per quello
Hanno paura di non farcela non è vero che sono meglio vogliosi di amore delle generazioni prima o che sono superficiali non è vero sono i vecchi che dicono presso di loro
Ma loro non si sposano e se poi ascoltate vi diranno
Ma solo io capace poi di essere padre sarò io capace di essere sempre con una donna fino alla fine
Di volere fare davvero il bene fino alla fine queste sono le paure reali che hanno doppiando capirle perché non si fanno figli
Perché si ha paura
Questa è la verità invece quello che c'è richiesto nella vita come cammino c'è di aver fiducia di aver fede
Di piccola verità io quando sento molti ecclesiastici che si lamentano che non c'è più fede in Dio sapete io mi arrabbio ancor di più
Dico mancherebbe ancora che ci sia tanta fede in Dio che non si vede quando oggi non siamo capaci di aver fiducia negli uomini e nel futuro nella società
Troppo comodo aver fede in Dio che non vediamo nel non esser capaci di aver fiducia negli uomini che vediamo
Chi mi ascolta sa che ha stoppato l'Anno Santo la Prima lettera di Giovanni
Mettiamo di lamentarsi che non abbiamo più fede in Dio
Cominciamo a insegnare aver fiducia ai giovani nel futuro nella società degli altri invece noi abbiamo lottato presso i giovani
Delle città le cui villette hanno i moduli hanno lessi e Prealpi hanno gli apparecchi che segnalo che arrivano hanno le telecamere ma guardate le è una vergogna
Che cresce in una paura così volete che vada davvero
Avanti verso il domani
Le porte sono sempre più piovose ai miei tempi le porte restavano aperte chiediamoci perché siamo caduti in questo
Poi certo oggi di fronte al diverso al migrante che arriva la paura è aumentata
Ci sono poi quelli che per ragioni politiche cavalcano la paura e l'altra escono diciamo la verità quelli che per ragioni identitarie
Vorrebbero essere cristiani del campanile non del Vangelo io li troviamo cristiani del campanile
Perché per loro vale più il campanile della loro località della loro regione che era un il Vangelo credetemi
Allora tutto questo non fa bene
Tutto questo non ci aiuta
Diceva prima Piero
Camminare insieme la lettera di Pellegrino ma possiamo dire ancora più più forte
La parola d'ordine di Papa Francesco sino da letta
Se od osso camminare insieme camminare insieme la parola di Pellegrino ed Etta sei modalità oggi ma noi siamo capaci di camminare insieme nella famiglia
Nella famiglia cominciando dalla realtà quotidiana io raramente vado nelle famiglie perché la mia vita monastica mi tenne a Bose ma quando qualche volta in giro sono invitato da una famiglia ma vi dico la verità a cena io vedo mai eseguiti
Mai eseguiti la cena che dovrebbe essere il luogo in cui si incontra la famiglia incontro il marito la barriera in ferie non ci sono mai perché o hanno la ginnastica o hanno la palestra o hanno un'altra cosa
E quand'è che la famiglia a un momento in comune
La tavola è diventata luogo di Massimo estraneità non vi è luogo di stare insieme e se noi non sappiamo stare insieme per mangiare poi vedete i figli cosa fanno ve lo dico perché qualche volta vado in pizzeria
Solo in quattro attorno a un tavolo
Aspettano l'appezzamenti assi dicono una parola
Mica si salutano ognuno che che che che che che che per mezz'ora io una parola non una convivialità noi una comunicazione ma questi sono il frutto dei quali otto aprile
Che li hanno cresciuti ascoltando la televisione durante la cena invece di farli sentire partecipi
Noi priviamo i frutti che abbiamo seminato le generazioni di oggi sono i figli della mia generazione
E di quelli che hanno la mia età
Quindi non lamentiamoci
Ma se non c'è più speranza
Per sperare bisogna stare insieme la speranza e vai singolare la speranza è sempre insieme cacciare aveva ragione a dire che cammina solo cammina col diavolo prevenzione
Attenzione questo lo si vince soprattutto a noi frati e monaci
Perché a Gesù Cristo li mandò due a due San Francesco pure Leonia batte male dai monaci e due a due perché così si controllano l'un l'altro
Però qualche volta fa bene andare anche da soli nell'anonimato perché se intanto uno è cretino cretino con un altro vicino ed è cretino da solo quindi
Attenzione il problema è camminare insieme insieme vuol dire in una comunicazione fare dell'altro
Un vero sennò addosso un vero compagno che cammina con me che mangia il pane con me con cui io condivido
Se noi vogliamo avere speranza dobbiamo di nuovo assolutamente tornare a un orizzonte comune cercare una convergenza della polis
Nelle speranze
Altrimenti complesse individualismo
Cresce la paura la paura fa crescere l'individualismo sono due mostri che si nutrono l'un l'altro non dimenticate dove c'è Paolo accendevi dualismo
E dove c'è l'individualismo cresce la paura
Padre Bianchi a a parlato di papa Francesco a proposito della sua testimonianza che un continuo invito a camminare insieme e anche una continua manifestazione di questo perché vediamo come il Papa non si non si limiti a parlare o a scrivere ma
Scrive quello che fa quello che noi vediamo che fa qui vorrei citare proprio dall'Ulster dall'udienza di mercoledì alcune cose che ha detto papa Francesco e ci avviamo alla conclusione di questo incontro
Misericordia e verità si incontreranno giustizia e pace si Butcher hanno Papa Francesco ha citato il salmo ottantacinque questo versetto contiene la profezia di ciò che è avvenuto venerdì scorso in Colombia e qui parla Papa Francesco del suo viaggio che appena fatto in Colombia
E questo per rispondere ai profeti di sventura anche a quelli che appunto come diceva padre bianchi non sono convinti che il passato sia sempre migliore del presente
La profezia e la grazia di Dio ha detto poco Francesco per quel popolo ferito perché possa risorgere e camminare in una vita nuova
Queste parole profetiche Piene di grazia le abbiamo viste incarnate nelle storie dei testimoni che hanno parlato a nome di tanti e tanti che a partire dalle loro ferite con la grazia di Cristo sono usciti da se stessi e si sono aperti all'incontro al perdono alla riconciliazione
Ecco io credo che questa questa queste parole ecco di Papa Francesco a proposito della sua esperienza in questa Colombia te dopo tanti anni è riuscita a trovare un accordo che sembrava impossibile
Un accordo tra i guerrieri e il Governo
Un accordo che è stato bocciato in un referendum
Ma che poi non è stato fermato perché sì ai guerriglieri sia il presidente Santoro sa che ha ottenuto anche il Nobel per la pace sono andati avanti
è stato firmato un altro accordo con un altro gruppo di rivoluzionari
E si continua a credere che la pace sia possibile che la pace non sia un'utopia io credo che questo possa essere importante oggi anche di fronte a tanti problemi del nostro Paese
Perché non è vero che non ce la possiamo fare
Ma da queste esperienza che noi abbiamo vissuto anche oggi dalla spiritualità che ci ha spiegato che ci sia su cui ci ha illuminato padre Bianchi io credo che possa aprirsi
Per e questa è l'ultima domanda che io faccio a padri bianchi credo che ci possa essere una speranza per la società italiana proprio da questa nuova spiritualità da questa corrente che ha attraversato
L'Italia in questi anni anche attraverso migliaia di persone che sono andata a cercarla nei santuari così come abbiamo raccontato
Che il in precedenza ecco da questa speranza anche da questa corrente spirituale
Credo che ci possa essere del futuro positivo per l'Italia e questo incontro da essi si ce lo ha dimostrato perché ieri il cardinale Bassetti ieri sera chi lo ha ascoltato
Ascoltato che ha citato un grande sindaco un grande esponente della politica italiana del Novecento Giorgio la Pira
Il quale sottolineava proprio a proposito dell'al dell'esigenza di un rafforzamento delle Nazioni Unite che importante l'esperienza dell'ONU delle città non soltanto delle Nazioni Unite mondiali costruire uno spirito di fraternità di dialogo nelle città
Perché ci vuole il pane e la grazia
Ecco io vorrei che
Il padre Bianchi ci possa ancora dire qualcosa sulla grazia di cui abbiamo bisogno
Per questa stagione italiana che di fronte a tanti mali ha tanti problemi però forse incontra in questo momento dei grandi segni di risveglio
E lo vediamo anche in molte città del Sud per esempio di fronte alla reazione che tanti cittadini hanno di di fronte al fenomeno mafioso c'è una grande ribellione al sud in questo periodo di fronte al fenomeno mafioso in tante in tante regioni del Sud in tante città del sud
E questo è uno dei segnali questo incontro di Assisi e un altro segnali importantissimo prima c'è bisogno che questa grazia padre bianchi ci accompagni
Ma certamente in queste parole
Voi avete
Sentito soprattutto la ricorrenza
Della parola speranza
E della parola fiducia
Ecco io credo che l'Italia nel nostro Paese la nostra gente oggi più che mai ha bisogno di esercitarsi alla fiducia
Perché se c'è la fiducia
Può anche all'OLAF crescere attestarsi una speranza fiducia e speranza sono due facce della stessa medaglia
Noi abbiamo bisogno soprattutto della speranza
Ed è la fiducia nelle nuove generazioni
Tutti voi sapete in questi giorni
Si continua a dire che c'è anche la ripresa economica che stiamo uscendo da una crisi OMS dice però la situazione per le nuove generazioni del lavoro non dà ancora dei segni estremamente positivi
Questo ci dice la responsabilità che abbiamo verso la nuova generazione ma la nuova generazione abbisogna proprio di fiducia e di speranza
Se c'è fiducia e speranza
Io credo che ci sarà un domani favorevole per il nostro paese è una società in cui i valori della pace della giustizia dell'eguaglianza della libertà
Saranno indubbiamente confermati
Tutto questo richiede però un'altra parola che Piero ha detto verso la fine la parola grazie al
Attenzione questa è una parola che la mia generazione ha rigettato perché ci avevano talmente riempito la testa della parola Grazia
Che più nessuno la voleva ascoltare intanto non si capiva che cos'era
E ancora attualmente anche nella stessa pastorale la parola Grazia non tornerà mai
Del codifichiamo che cos'è la grazia
La grazia ha una sola definizione è l'amore che non deve essere meritato
Ripeto la Borletti e non debba essere meritato
E io a un solo amore che alla grazia perché ti io a un amore che non deve essere meritato
Noi non dobbiamo meritare la mole di Dio dobbiamo semplicemente accorciarlo ma mai meritare che dice che l'amore di dio parlerei tanto cioè un eretico indegno di dirsi cristiano questo è chiaro
Allora la grazia però verso di noi significa gratuità grande verso gli altri
Non fare le cose non organizzare la nostra vita è la nostra esistenza solo guardando agli interessi se noi mettiamo la dimensione della gratuità nella nostra vita verso gli altri certamente noi potremmo aprire degli orizzonti nuovi
E permettetemi di chiudere con questa visione con cui volevo anche chiudere la relazione che poi non ho fatto se non semplicemente toccando alcuni punti
Io oggi vi ho parlato del pellegrinaggio e abbiamo meditato insieme sul viaggio
Ma noi non dobbiamo dimenticarlo perché diventerebbe un lusso imperdonabile
Che in questo momento quelli che fanno il viaggi a rischio della vita e della morte sono immigranti che trovano soprattutto la morte nel nostro Mediterraneo
Questi sono quelli che fanno un viaggio a caro prezzo
Noi i pellegrinaggi rintracciamo per tanta causa loro fanno dei pellegrinaggi perché hanno fame perché fuggono da terra in cui non c'è il pane e perché il pane e mai andato verso i poveri ma perché nella storia sono i poveri che vanno sempre verso il pane queste alla nostra responsabilità responsabilità ripeto
In un'accoglienza intelligente intelligente come l'amore come la gratuità sono sempre intelligenti
Un amore che essa accoglierli perché se noi non sappiamo far questo
Invano noi facciamo dei viaggi mentre loro invece in viaggi e li fanno a costo di morire per un po'di pane è un po'di libertà grazie a tutti
Buona serata e buon proseguimento del cortile