Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Film, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
Conferenza stampa
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critico cinematografico
Molti fischi pochissimi applausi hanno accolto ieri alla proiezione stampa di Madaro atteso film di dare Aronofsky che ha deluso in gran parte le aspettative
Storie dark con accenti biblici da paradiso perduto Madaro racconta di uno scrittore in crisi che vive isolato con la moglie riceve una visita da un fan attempato
Quel primo ospite ne porta con sé molti altri e la vita tranquilla si trasforma presto in un inferno di catastrofi a seguito dell'eruzione dell'elemento perturbante
Così la casa che in quanto simbolo del principio femminile era il luogo interno dell'accoglienza della protezione della conservazione e che come tale si completava con il principio maschile della creazione Esterna
Diventerà fonte di incubi e di misteri
Il film richiama molta letteratura noir a partire da Edgar Allan Poe
Ma il suo insistere a provocare il pubblico in un crescendo di sollecitazioni sensoriali forti guidate da un santo aggressivo ne fa un'opera per così dire grondante sotto tutti i punti di vista
Al di fuori del concorso la settima giornata del festival è stata segnata da due film di ambientazione napoletana
Il primo il più originale e Gatta Cenerentola film di animazione realizzato da Alessandro Rak con uno stuolo di coautori e prodotto a Napoli dopo il successo dell'arte della felicità presentato anch'esso a Venezia a qualche anno fa
Basandosi su un immaginario tutto partenopeo opposto alle classiche forme da cartolina Gatta Cenerentola si configura come un film di critica del degrado contemporaneo e al tempo stesso come moderna favola priva di storici e natura
La protagonista che dà il titolo al film è una bambina rimasta orfana che subisce per anni le angherie di una matrigna dura e arcigna attorno a questo filo narrativo si sviluppa un intreccio fatto di lotte tra personaggi privi di scrupoli e i loro antagonisti che difendono il bene in una realtà dura e violenta dalla quale sembra si possa uscire solo come fantasmi
Ne esce un film stranamente corale impreziosito dal contributi singolare ed efficaci di figure come Alessandro Gassman Renato Carpentieri Enzo Gragnaniello danni alle sette
Anche il secondo film Napolitano l'equilibrio diretto da Vincenzo Marra racconta di un conflitto tra forze del male in questo caso i guappi che dominano un quartiere della periferia della città e coloro che cercano di opporvisi
Ma qui dalla parte degli oppositori stanno due preti di diverso orientamento rispetto alle mosse da fare uno Tano Antonio cerca di mediare con quella realtà dura indomabile
L'altro don Giuseppe e più intransigente e si batte per ristabilire un principio di salvezza delle persone sottoposti ad angherie
Sono due visioni della giustizia oltre che della Chiesa e della sua funzione che stanno su fronti contrapposti pur restando entrambe antitetiche rispetto alla violenza che sembra essere l'unica legge del quartiere
E il film girato con uno stile elegante fatto di molti piani sequenza e di una recitazione asciutte sentita si tende come una corda nel cercare un equilibrio forse impossibile tra tutte queste spinte
Da Venezia speciale Festival radio radicale Augusto Sainati
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