Intervista a Vannino Chiti sugli incontri di alcuni parlamentari del Partito Democratico con Giuliano Pisapia, sulle politiche dell'immigrazione e sul provvedimento sullo Ius soli

Radio Radicale abbiamo qui con noi Vannino Chiti Presidente in Senato e la Commissione per gli affari europei esponente del PD allora senatore Chiti da quello che ho letto c'è stato recentemente molto recente mi un incontro di alcuni parlamentari della sinistra del PD a cui ha partecipato anche l'ex Sindaco di Milano Pisapia che sta succedendo
Se c'è stato un incontro letto bene
C'è stato un incontro che è stato promosso
Da Cuperlo da Orlando diciamo della minoranza dei parlamentari della minoranza delle PD
Con Pisapia stato un confronto
Sul merito cioè su
Le valutazioni su alcune priorità che dovremmo
Portare avanti rispetto a le povertà le disuguaglianze
Rispetto a un impegno per una legge elettorale
Che sia degna di una democrazia in cui rappresentatività governabilità si tengono insieme un confronto su temi
Noi siamo nel PD Pisapia sta facendo un percorso
Con uno sforzo di autonomia per vedere se si ricreano i ponti per una coalizione di centrosinistra ma Obiettivo difficile ma per noi un obiettivo importante
Mi pare di capire ed è molto parlato di in temi di merito ius soli emigranti e il Governo sta affrontando efficacemente questa situazione a suo avviso
Come essa io sono oppressi messi insieme questi temi se esse in mattinata no no io infatti non bisogna mettere insieme su questo
Ha ragione Prodi
E il fatto di averli messi insieme è stato un successo della destra peggiore della destra le Pen Nista in Italia
Sullo ius soli espresso pubblicamente una ASP una valutazione di delusione rispetto alla
Sci il tema che abbiamo subito a un condizionamento imposto dall'aria di Alfano che fa parte della maggioranza
E un condizionamento incredibile dal punto di vista del merito perché tutta la maggioranza aveva votato questa legge
Alla Camera
E sono due anni che inattesa quindi non si capisce perché la stessa legge che due anni fa andava bene oggi non vada più bene e non si capisce soprattutto la confusione con l'aspetto dei migranti meno ancora con la sicurezza perché questa legge
Dice che i bambini che sono nati in Italia
In di cui almeno un genitore sia residente da lungo periodo legalmente in Italia
Diventano cittadini italiani si hanno più di dodici anni avendo frequentato almeno cinque anni
Delle nostre scuole ora questi sono bambini che sono italiani
E in tutti gli altri Paesi sarebbero cittadini di quel Paese
Il Presidente Consiglio ha detto che a settembre si farà
Io penso che ci siano più difficoltà a settembre che ora però prendo atto io sostengo il Governo sostengo Presidente Gentiloni
Auguriamoci che a settembre
Si concluda questa che è una legge di civiltà sul resto c'è un impegno sui migranti c'è un impegno forte
Delle Ministro degli interni e del Governo
Si tratta qui
Di
Diciamo avere delle regole
E alcune dobbiamo darci non c'è solo il problema
Che pure c'è
Di vedere se si realizza per battere gli scafisti
Dei campi di accoglienza
Sta per il santo la Libia nel Nordafrica in cui si possa assistere garantendo i diritti
Cittadini che fuggono da disastri nei loro Paesi
E vedere quanti
Devono poi venire in Italia
Cioè se anche l'aspetto di fare assumere
All'Unione europea concretamente rispetta rifugiati politici che hanno diritto all'asilo
Una parte che non sia soltanto dell'Italia e del fatto di questi problemi scusi neppure Presidente la Commissione gli afferrò per qui ci sono gli accordi che sono intercorsi tra il Governo Renzi l'Unione europea sull'operazione tra Regioni in cui l'Italia si è accollato in cambio di alcuni di alcune cose sembra che si si è accollato il fatto che gli
I profughi migranti cita venivano accolti nei porti italiani Cipro problema bisogna un errore di valutazione del Governo italiano sembra di capire beh allora per essere corretti ci sono due errori di valutazione anni anche una no neanche uno
Ma sono diversi perché il primo errore di valutazione è stato del Governo Berlusconi con Maroni Presidente Ministro degli Interni nel due mila tre
Luck l'ordine di Dublino in cui chi tocca un Paese dove sbarca in quel Paese eh ospite di quel Paese
Esattamente e Dublino va cambiata
Nel due mila tredici non so se fosse il Governo Renzo Governo letta ma comunque un governo in cui non c'eravamo è stato confermato questo punto anziché allora di tentare di modificarlo ma questa è l'origine oggi va modificato
Devo dire che al livello dei Parlamenti si comincia ad assumere questa consapevolezza ma ci sono tempi molto rapidi intanto la Commissione dell'Unione europea a iniziato una procedura di infrazione nei confronti di Paesi dell'est che rifiutano
Di assumere
Questo questo dovere dell'ospitalità a chi ha diritto all'asilo
Bisogna insistere su questo punto
C'è da dire se si va fuori dal discorso dei migranti sarebbe da dire anche un'altra cosa se l'Unione europea può concepire
E a mettere
Che ci siano Paesi come l'Ungheria e ora anche
Si sta avviando la Polonia che danno décolleté allo Stato di diritto continuando a far parte come se niente fosse a pieno titolo dell'Unione l'Unione deve avere la possibilità di intervenire e di bloccare procedure e impostazioni che se fossero di un Paese non ancora membro dell'Unione europea non consentirebbero di entrare
Tornando a migranti l'ultima questione né che volevo sottolineare che difende queste esclusivamente da noi
Bisogna
Che chi ha diritto all'asilo e resta in Italia abbia alcuni doveri non solo il diritto dell'accoglienza che ha
Il primo è che
Ci sia allo studio della lingua italiana perché per un periodo non breve starà in Italia
Che ci sia una formazione e che ci sia una disponibilità poi essere inserito i lavori di pubblica utilità questa è la parte che dobbiamo fare noi e fa parte di una dignità delle persone perché stare a sedere aspetti
Dando senza niente fare che il giorno passi non aiuta l'integrazione non aiuta neanche la dignità di chi si trova questa situazione siamo come sempre Vannino Chiti del PD Presidente lo ricordiamo in Senato è come se la Ferrero per il buon ascolto da Radio Radicale