Presentazione dell'Atlante SPRAR 2016. Rapporto annuale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati

Buongiorno a tutti vi ringraziamo di essere qui
Io Leonardo Domenici come Presidente di Cittalia alla Fondazione che per conto dell'ANCI si occupa
Del gestione dello SPRAR o il compito di introdurre di moderare
Dando la parola le persone che sono qui presenti l'incontro di questa mattina apriremo con
Degli interventi dieci definiamoli così istituzionali che peraltro entreranno ovviamente nel merito cominciare da
Segretario generale dell'ANCI Veronica Nicotra dal Irma Minini
Che è la
Presidente della Commissione
Immigrazione del Consiglio nazionale dell'ANCI e poi daremo la parola anche al Prefetto Pantalone in questo primo panel
Gli interventi costeranno dei dati che io considero importanti e positivi ma
Naturalmente lo sappiamo bene che ci troviamo in una
Situazione in costante evoluzione mutamento basti pensare al numero degli arrivi sempre crescenti
L'Atlante estrarre che presentiamo oggi questo è il rapporto integrale approvate fuori credo che l'abbiate già visto
Presenza appunto un'analisi molto accurata e approfondita potrete comunque utilizzare anche questa sintesi che trovate insieme alla versione integrale dell'Atlante
E nella pagina conclusiva del della sintesi anche il riferimento per il sito
Dal quale è possibile scaricare in formato digitale diversi immateriali inerenti alla
Presentazione del rapporto
Nostro vuole essere anche un dibattito al un contributo al dibattito pubblico che ovviamente non deve rimuovere il problema
Dibattito pubblico che sia serio rigoroso critico il più possibile
Non condizionato dalla pur comprensibile emotività che accompagna spesso il problema dei migranti nei possibilmente questo il nostro compito a pregiudizi di natura né politica né ideologica
In questo ultimo anno si sono fatti dei passi positivi in avanti importanti si sono stabilite regole nuove da applicare costantemente pensavo la cosiddetta clausola di salvaguardia ma
Questa situazione in costante evoluzione richiede sempre prima di tutto la necessità di perseguire il principio della leale collaborazione istituzionale anche della
Programmazione concordata
Per le presenze sul territorio in un quadro di corresponsabilizzazione e di partenariato fra i territori
E lo Stato centrale se viene meno e questo è chiaro che
Tutti gli attori istituzionali si trovano in difficoltà
L'obiettivo rimane quello di far funzionare un sistema di accoglienza unico nel nostro Paese su tutto il territorio nazionale ma
Naturalmente con funzioni differenziate
E non è utile ricordare che cosa è lo SPRAR e che cosa noi contribuiamo a gestire il rapporto diretto con i Comuni è una rete di progetti rivolti
A chi ha diritto alle forme di accoglienza richiedenti asilo ma soprattutto i rifugiati e i titolari di protezione a vario titolo
Per un periodo di tempo definito debba limitato e quindi non indefinito
Che si basa sulla principio della partecipazione volontaria degli enti istituzionali in primo luogo i Comuni e che ha come scopo la cosiddetta seconda accoglienza meglio ancora
L'accoglienza integrata vale a dire quell'accompagnamento individuale verso queste persone che
Non prevede soltanto
Vitto e alloggio se mi permettete la banalizzazione ma
Il corso di lingua l'orientamento lavorativo la consulenza giuridica l'inserimento dei bambini nelle scuole quindi un livello affinato diciamo così di accoglienza questo ecco
Lo SPRAR e credo che sia sempre importante ricordarlo per lo sforzo che stiamo facendo di estendere il più possibile questa rete di progetti
Consentitemi anche per un
Un'attività che svolgiamo che in particolare io seguo di fare un riferimento di carattere generale sempre abbastanza preoccupato da parte mia perché forse alle volte
Non dico che non c'è attenzione ma
Bisognerebbe ci fosse un impegno maggiore per fare smuovere questo livello riguarda il livello Europa
Io devo dire che quando leggo qualche titolo per cui credo che l'Europa rassicura l'Italia rimango diciamo un po'perplesso
Credo invece che siamo arrivati a un punto molto allarmante soprattutto per quanto riguarda la revisione del Regolamento di Dublino
Che soprattutto per il nostro Paese ma non solo un aspetto molto importante nel senso che il Parlamento europeo sta praticamente riscrivendo
Il testo del revisione del Regolamento proposto dalla Commissione che implicitamente dimostra io credo
Come noi avevamo già detto
L'inadeguatezza di quel testo iniziale proposto dalla Commissione europea che io credo abbia notevoli responsabilità in questo senso
Ma mi chiedo a quanto questo potrà quanto questo potrà servire perché l'approccio del terzo soggetto istituzionale
Del sistema dell'Unione europea vale a dire il Consiglio sta muovendo si in tutt'altra direzione rispetto a quello che sta facendo il Parlamento e anche in parte io credo rispetto alle stesse proposte della Commissione
Credo che il rischio che si blocchi tutto che comunque vada per le lunghe molto serio
Credo che anche questo sia un elemento che dovrebbe essere più presente nel
Nostro dibattito pubblico nazionale per poter sviluppare un'iniziativa per lo meno appropriata poi i risultati li vedremo
Io mi fermo qui ed ho prima di tutto la parola al Segretario generale dell'ANCI Veronica Nicotra
Grazie buongiorno a tutti sono d'obbligo per me come dire dei ringraziamenti che che può e l'analisi del rapporto come dire giustificai motivano per lo sforzo dell'impegno che
Nel corso del in particolare appunto dell'ultimo anno degli ultimi mesi tutta la struttura di Cittalia ovviamente educa Camilla Daniela non faccio i nomi
Monia vigilia tutti quelli che si occupano ovviamente della di questo tema così delicato l'impegno che hanno messo negli alle negli ultimi mesi è stato un impegno sicuramente
Eccezionale ed come vedrete nell'analisi dei dati che verranno presentati
Si capirà si capisce molto bene cosa abbiamo fatto e cosa stiamo facendo
Mi mi tocca forse una brevissima a o e Matteo di fornire ma diranno meglio di me ma una brevissima dire
Breve cronaca delle di quello che lanci affatto nel anche dal punto di vista delle prese di posizione
Più politiche nel corso del due mila sei Vichy
Nel confronto molto proficuo direi soprattutto negli ultimi mesi e ancor più collaborativo con il Ministero dell'interno
Le siamo partiti da un assunto c'è un un problema di un problema grandissimo che ovviamente non come dice Leonardo
Non non riguarda soltanto l'Italia ma riguarda particolarmente i Paesi dell'Europa che hanno una certa posizione geografica
I flussi sono flussi crescenti per dimostra quello che è avvenuto appunto in particolare dal due mila quattordici in poi c'era un impatto sulle comunità
Sulle comunità anche ovviamente hanno come capo fondamentale della guida della comunità il Sindaco
Abbiamo ovviamente registrato
A causa sicuramente di un'emergenza sempre crescente
I cui appunto i numeri sono sono patrimonio di tutti abbiamo registrato soprattutto negli ultimi anni un disagio delle comunità e dei sindaci
è come dire con lo spirito fattivo e concreto che cara che ci caratterizza in quanto ovviamente associazioni di rappresentanza e di chi ogni giorno deve dare e provare a dare risposte
Ai bisogni dei propri cittadini a ci siamo posti appunto degli interrogativi come provare a costruire insieme alle istituzioni italiani preposti al tema in particolare il Ministero dell'interno
Alcune soluzioni che non solo ovviamente non abbiamo la pretesa di dire che sia la risposta unica e definitiva ma una soluzione importante
Per dare una risposta al disagio dei sindaci e delle comunità
Da qui abbiamo ripreso i dati abbiamo ripreso i contenuti che vi ricordate che ripetiamo sempre dell'idea dell'intesa della Conferenza Unificata del due mila quattordici che per certi aspetti era rimasta come dire lettera morta e abbiamo detto
Cosa cioè il problema bella dell'accoglienza e dell'integrazione alla luce appunto di un sistema che indubbiamente presentava e presenta ancora criticità ma
Come dire
Di tutto tutti siamo consapevoli e nessuno vuole mettere nel banco degli imputati nessuno ma tutti siamo consapevoli della difficoltà di gestire
Persone umane ovviamente con i loro diritti ma con l'esigenza ovviamente di ponderare il diritto di la comunità come dire avete garantita la profili entità sicurezza
Controllo del territorio ma persone che arrivano scappando da guerre dolori come dire e anche l'esigenza di controllare ovviamente
La presenza di queste persone sul territorio
Per cui abbiamo detto come dire il siamo riusciti gradualmente con un lavoro come dire faticosa impegnativo a
E cercare di distribuire meglio su tra le Regioni la presenza
Della dei profughi nel nostro Paese attraverso un criterio da un criterio condiviso che quello delle opinabile ma comunque un criterio condiviso che quello del
Riparto del fondo del fondo sociale
E dobbiamo fare un altro sforzo come ANCI dobbiamo pro fare una proposta perché è come dire ecco ciò che ci tocca più direttamente
Ossia provare a distribuire meglio stare ai Comuni come dire la alla presenza della di chi viene accolto perché i dati di ci dice a mano e ci continuano a dire che qualche volta di più bisogna fare
Ora non so qual è il dato aggiornatissimo ad oggi ma circa credo tra i due mila seicento tre mila comuni oggi accolgono su otto mila tra diciamo tutte le forme di accoglienza non solo sperare comprese quelle del Ministero dell'interno
E questo era un primo passo ma non no come dire quello fondamentale dal nostro punto di vista come ANCI
Cioè da un lato e qui avviene su questo abbiamo lavorato al lavoratore egregiamente appunto la struttura di Luca Pacini abbiamo fatto una proposta di riparto come sapete per classi demografiche
Fissato una percentuale che avviamento alla fine percentuale variabile che può crescere ma può diminuire per cui noi siamo ovviamente
Attaccati al numeretto cioè ovviamente con intelligenza quella percentuale deve essere gestita ossia appunto garantendo il più possibile una distribuzione equa e sostenibile sul territorio su tutti i Comuni
Ma quello che più
A noi preme e lo ripeto e lo sottolineo non è soltanto realizzare un sistema
Di accoglienza diffusa sostenibile equamente ripartite su tutto il territorio nazionale ma come come dire ANCI ed in particolare appunto come ha detto
Io Nardo quello a cui puntiamo è appunto un sistema di seconda accoglienza che riesca a garantire accoglienza ed integrazione di qualità
E questo e non non mi dilungo ebbe vi verrà spiegato idee ovviamente dimostrato nell'analisi di dettaglio di che cosa è lo SPRAR ed è la qualità dei progetti che mettono in campo i Comuni
Può realizzarsi soltanto appunto con un protagonismo e del Sindaco con un protagonismo del Comune che mette insieme il mondo associativo del proprio territorio che parla con la comunità e spiega perché si può fare un Progetto
Reali presentando appunto un Progetto diviene poi come dire verificato e validato da una Commissione ad hoc sulla base appunto di numeri sostenibili facendo una proposta di qualità
Che ripeto e sottolineo significa non soltanto
Riuscire a ancora ieri di integrare magagna ma dando prevedendo appunto un'attività anche di utilità sociale per la comunità
Da parte del soggetto che viene accolto che restituisce così quella solidarietà
I cittadini italiani li stanno dando con l'accoglienza inattesa delle verifiche
Del dello status a cui ha diritto auspicando ovviamente che si riesca a fare più rimpatri auspicando quello che dice Leonardo che tutti gli altri Paesi europei
Ovviamente accolgano molto di più di quanto facciano adesso ricordiamo ne sono quattro cinque Paesi europei che fanno accoglienza in termini importanti come in Italia
Ma nello stesso tempo soltanto con un progetto che
Prevede il ruolo del Comune ruolo delle associazioni in
Il rapporto con la comunità noi controlliamo cosa fa
Quello che stiamo accogliendo e purtroppo come sapete e poi è stato come dire
Il la dialettica che ci ha visto in questi anni in qualche modo o tra virgolette in contrapposizione con il Ministero dell'interno e noi riteniamo che qua attraverso tanto questo tipologie di
Di integrazione in garanzia
Mo'anche il controllo di cosa fa chi viene accolto che non viene accolto appunto di strutture alberghiere per cui appunto si dà soltanto vitto e alloggio ed è quello
Ed è quello che appunto creava disagio sul territorio
Su questo abbiamo lavorato abbiamo ottenuto la clausola di salvaguardia è faticoso non sappiamo cioè
Il rispettarla riuscire un po'arreca ridistribuire i numeri che oggi sono presenti sul territorio ma come dire per registriamo una grandissima collaborazione da parte del Ministro dell'interno una grandissima attenzione
Al all'esigenza di per risolvere le criticità che ci sono un'attenzione un lavoro
Della ma della sua grande maggioranza dei prefetti a tener conto appunto di un sistema più
Più come dire distribuito sul sul territorio per cui come dire era nostro obiettivo è
Fare un passo in avanti
Non a ripeterci soltanto che c'è l'emergenza per cui
Non si può parallelamente lavorare per un sistema ordinario riordinato
Noi crediamo e sappiamo che c'è un'emergenza ma i numeri checché che di chi vive mostriamo oggi che sono numeri e il due mila sei dice sicuramente poi
Come dire siamo a giugno due mila diciassette lavoro che è stata fatta in questi mesi un lavoro enorme
Dimostrano che si può lavorare
Come dire cercando ovviamente di trovare le soluzioni per l'emergenza ma allo stesso tempo guardando al futuro costruendo un sistema ordinato
Questo ha fatto l'ANCI lo ripeto per dare una risposta al disagio dei Sindaci delle comunità e questo continuare a fare grazie ora come dire i dati dimostreranno come dire i il lavoro che fa che facciamo
Da ultimo appunto ringrazio dovuti al Ministero dell'interno perché aver fa aveva fatto un altro passo in avanti importante nel decreto Mezzogiorno come sapete
Come dire ripristinando quello che già era previsto nel due mila e diciassette come contributi ai Comuni che fanno accoglienza e dando il segnale ed è un segnale come dire molto ma molto importante distinguendo
Nella ristoro chiamiamolo così
è comuni tra chi fa il Progetto SPRAR e chi fa
Come dire l'accoglienza ordinaria attraverso le strutture prefettizie concludo dicendo che
Il modello a cui noi ci speriamo ad esempio l'esperienza che vi illustrerà l'assessore
Del comune di Bologna cioè la capacità attraverso anche il ruolo della Città Metropolitana di coordinamento di presentare un unico progetto
Per tutte i Comuni dell'area metropolitana come dire un progetto che è appunto fa tesoro di un'equa perché ripartizione fra circa cinquantaquattro Comuni
Se non erro e che sicuramente dovrebbe essere esperienza che noi vogliamo duplicare in tutto il Paese grazie
Grazie Veronica la parola subito
Irma Mellini Presidente la Commissione migrazione della
Grazie
I creditori ha già dato una panoramica generale sia Leonardo che Veronica è chiaro che
Oggi quando la presentazione di questo rapporto al di là della variabile del numero degli sbarchi e quindi di quella che è l'incidenza di un fattore imprevedibile per il Paese Italia
Oggi testimoniamo quello che il contributo da parte nostra dei singoli comuni dei comuni italiani al sistema Paese un contributo reale un contributo per sfogliando le pagine quindi il duro lavoro dei ricercatori di Cittalia
La dell'ufficio dell'ANCI può sembrare semplicemente una deduzione una fotografia di quello che sta accadendo ma non essere una fotografia noi o duramente quotidianamente proviamo mettere insieme come ho detto anche Veronica a livello ecco in un nega di governance multilivello a tutti coloro che collaborano alla crescita del nostro Paese cerchiamo di far sì che quello che
Apparentemente ma che di fatto non dovrebbe essere dircelo
Sono soprattutto diciamo la nostra Costituzione per prima ma poi anche i trattati internazionali quelle che potrebbe essere un problema resta per noi deve diventare una ricchezza ecco lo SPRAR nei Comuni dove lo SPRAR sa diciamo creando support dando un contributo è realmente una risorsa lo anni in più dei quegli otto mila persone professionisti che abbiamo messo nella rete estrarrà per far sì che sono italiani per far sì che possano arricchirsi arricchirsi territori abbiamo messo negli incentivi che il Ministero ci sta dando
Per esempio rispetta gli uffici dell'uguale fare quindi arricchendo anche quelle che sono le strutture oggi dei nostri stessi Comuni alcuna vogliamo raccontare questo scalo raccontiamo quotidianamente pensiamo i dati che vedremo sono mancato il numero delle donne aumenta il numero di donne l'abbiamo fatto anche con l'emendamento o alle bando della tratta quindi ministro boschi la colto favorevolmente questo diciamo dava atto del lavoro fatto nello SPRAR cioè dell'interrelazione fra l'asilo e l'altra aumentare il numero e le donne c'è registrare un maggior numero di donne vuol dire aumento al fare di più le nostre antenne rispetta quali
Essa soggetti vulnerabili e questo lo SPRAR e sistema migliore a parer nostro anche per gestire queste persone che arrivano
Diciamo portate anche nero conosciamo bene come fenomeno nel nostro Paese lo SPRAR è una salvezza per i minori per i minori so quali non soltanto i minori stranieri non accompagnati a per tutti quei minori che oggi gravano tra virgolette su quelli che sono i Comuni ecco per me lo Stato è una risorsa lì dove viene veramente valorizzata per quelle che sono le strutture di un Paese che uno Stato di diritto perché alla trasparenza
Ricordiamo che a una normativa certa alla trasparenza contabile alla trasparenza di relazioni di rapporti sul territorio e quindi evita che altri sistemi possano essere dominanti e lasciare delle ombre
Anche in quello che
La sfida che l'Italia si sta ponendo nell'accoglienza e poi io
Restano delle criticità sulle quali
Sommariamente perché poi diciamo a me piace ascoltare quando c'è la presentazione del rapporto Starr soprattutto i dati però voglio lasciare sul a voi questa testimonianza che sui minori lanci esista o in per Nando con due Commissioni che l'immigrazione ma anche il welfare apporto delle proposte serie ai ministri competenti grazie anche alla Presidente Decaro e i due delegati all'immigrazione al welfare perché i minori non devono essere appunto uno il problema nel punto di vista anche della loro sicurezza quindi la salvaguardia del di questi individui vulnerabili ma debbano essere Acco alti e in questo la spara raddoppiata addirittura i posti e quindi o altre risorse poste dal governo sullo stare anche per i minori c'è un'attenzione particolare che garantisce tutti
Per prime le comunità che li accolgono
Le criticità saprà accennato
Condivido perfettamente larghezza su Dublino gli ho detto più volte abbiamo detto anche a Bruxelles l'anno scorso ma le che vista che rimanga sul territorio sono anche i tempi della giustizia e i tempi del riconoscimento del permesso o del del verifica del permesso dello status o di rifugiato o meno su questi tempi occorre che ci sia uno sforzo o dottoressa quante ne approfitto della sua presenza qui come rappresentante con quel Governo che ci sia uno sforzo serio e concreto
Perché è chiaro che già possano essere questo sforzo ma è chiaro anche che la permanenza
Ora di di questi dell'incertezza
Dell'avere diritto o meno al di là poi verifico tale rimpatri delle degli accordi bilaterali quant'altro pone a tutta questa bellissima macchina
O la già malaffare allentare e non ne fa apprezzare ai nostri concittadini che sono innanzi primi referenti o quello che è lo sforzo che il Paese sta mettendo in essere e per primi fatemi dire lanci che è veramente difende a spada tratta i comuni nonna i sindaci o i consiglieri comunali consigli comunali ma i suoi cittadini e le sue comunità esistenti e poi io rimane il tema certa la casa di salvaguardia rimane il tema mi fa piacere che lei l'ha accennato prima quando
Ci siamo un attimo confrontate dei Clara
E qui della chiusura dei parà che permetterà veramente ecco quando andrà a regime permetterà veramente la sitter ritrovarli di comprenderlo ASPI tra reale di questo sistema di accoglienza che per noi è la seconda accoglienza ma per il Paese sicuramente prima e seconda accoglienza con
All'eliminazione ridimensionamento assolutamente dei CARA con diciamo questa prospettiva di reale integrazione perché allora saremo anche noi o riusciremo a coinvolgere in quel dialogo aperto con i cittadini tutti quanti nel sistema di integrazione non solo di accoglienza così come l'ha disegnato
Ora l'ANCI con il Ministero ci sono allora forse riusciremo anche ad essere fino in fondo apprezza matti che non è poco per noi grazie
Ringrazio il ma anche perché ha messo l'accento sulla questione che richiede sempre una particolare attenzione in considerazione della sua specificità dei minori dei minori stranieri non accompagnati
E adesso do la parola Capo Dipartimento per le libertà civili immigrazione del Ministero dell'interno dal prefetto gelata Pantano buongiorno a tutti
Allora non ci troviamo a ad affrontare un un fenomeno che da diversi anni sta incrementando in maniera esponenziale
Dal due mila e tredici avevamo in accoglienza circa poco più di venti mila persone siamo arrivati alle circa duecento mila di degli attuali nell'attualità
E il Ministero dell'interno ha incominciato ad affrontare con una serie di iniziative
Che oggi possiamo dire qua si stanno raggiungendo un sistema di accoglienza si stanno si stanno dirigendo in un modo più strutturato e più organizzato
Tutte valide le cose che sono state dette finora e diciamo che le nostre linee di intervento agiscono e interagiscono lungo tre direttrici
Intanto io non posso non riferirmi all'ultima legge
Con la quale si è cercato di diminuire i tempi mi accennava e proprio prima
Per i tempi di accoglienza in Italia
Noi avevamo una media di circa due anni due anni e mezzo addirittura di permanenza nei centri di accoglienza
Il nostro obiettivo attraverso una
Potenziamento e qualificazione delle Commissioni che debbono decidere sull'accoglie sull'attribuzione o meno della protezione internazionale
E simultaneamente anche attraverso o abbiamo inciso anche sul Ministero della giustizia che si apprezzato con l'istituzione di ventisette di ventisei sezioni specializzate che trattano i ricorsi sapete benissimo che il migranti a cui viene negata
La protezione internazionale
Quasi automaticamente presenta un ricorso e quindi do teniamo ancora in accoglienza
Ciò significa o incide negativamente incide perché intanto ci riempie tutte le strutture
Incinte proprio perché il migrante sta in una condizione di un anno e mezzo due anni due anni e mezzo inattesa di un qualcosa che deve a care e quindi questo è contrario a ogni forma di accoglienza di integrazione a ogni forma proprio diciamo di dignità
Quel di dello stesso richiedenti asilo
Le procedure anche sono stanno per cambiare con nell'introduzione di un suo grado di giudizio e poi con un'effettività dei rimpatri
E quindi tutto questo dovrebbe smuovere un qualcosa un sistema e dare una rotazione più ampia nei centri di accoglienza per quanto concerne l'accoglienza invece
E il Ministro Minniti trova fondamentale andare nella parte della con diffida della condivisione con ANCI ossia di un'accoglienza diffusa
Su tutto il territorio nazionale e verso il superamento dei grandi centri i grandi centri l'abbiamo detto a più riprese non fanno bene né al migrante mia i territori
Perché non fanno bene evidentemente non si può avere un sistema di accoglienza degna
Laddove si parla di grandi numeri e grandi concentrazioni sul territorio non consentono l'equilibrio con le realtà locali e territoriali che invece e indispensabile
Per poter
Gestire questo fenomeno
Ovviamente si parlava di un'accoglienza vera di un'accoglienza e di qualità come tutta l'accoglienza di qualità come tutte le cose di qualità è un percorso non facile è un percorso intento in linea che non nasce dall'oggi al domani
Che non nasce con l'imposizione ma è un percorso che deve nascere con la condivisione di determinati percorsi
E richiede tempo richiede lavoro richiede costruzione
Ovviamente
E e l'impegno del Ministero dell'interno sta in questo l'impegno di ogni prefettura
Sta in questo nell'agire con i sindaci nello spronare nel raccordarsi e nell'individuare delle forme di condivisione per l'accoglienza
è ovvio che
Se vi sono dei grossi numeri in arrivo se vi sono degli sbarchi numerosi
E imprevisti parliamo siamo arrivati anche a dieci mila in un fine settimana questa settima questo fine settimana stiamo per fortuna sui quattro mila ma vi sono ancora di salvataggio in atto
Ogni volta che vi è un arrivo così consistente il sistema che così duramente si sta cercando di costruire viene messo veramente a dura prova e viene messo veramente a dura prova perché
In ogni caso bisogna dare un accoglimento in ogni caso non si può
Possono lasciare questi migranti nelle piazze nelle stazioni in ogni caso bisogna intervenire
E e sempre più difficile cercare delle soluzioni condivise però noi vogliamo andare su questa strada vogliamo andare su questa strada e riteniamo che l'intento dell'accoglienza vera sia quella dello SPRAR tram
Sia quello dello SPRAR l'abbiamo detto anche prima il perché tant'è vero che anche nelle strutture di prima accoglienza non nomino cassa anzi spero che questa parola
Sbagli ska il più presto dalla nostra legislazione nei nostri centri
Per quanto possibile esista con il nuovo modulo modello di accoglienza di capitolato che si è posto estere ci si sta avvicinando sempre di più I servizi offerti dalla rete SPRAR perché non piuttosto i servizi di prima accoglienza
Che venivano offerti hai I nostri ospiti in precedenza
E
E si sta cercando di semplificare l'accesso alla rete SPRAR nel due mila sedici io penso che sia stato un anno molto importante in questo
Perché intanto è stato previsto non sono sono stati aboliti i tempi entro cui bisognava pur presentare i progetti i progetti si possono presentare continuativamente
A e verranno ammessi a finanziamento il primo luglio il primo gennaio se questi sono troppo
Si possono anche venire e pensare a anche ad altri dati di finanziamento più ravvicinato per noi va benissimo perché meglio riuscire a a dare più spazio alle progettualità
Per noi si compone meglio il il sistema
E tra l'altro l'altro punto su cui si sta andando nella direzione giusta e quello dell'integrazione a fine settimana se rappresentato il primo piano nazionale de per l'integrazione
Perché non ci può il Ministro Minniti ha più volte detto che l'accoglienza trova un limite nella capacità di integrazione e l'integrazione è quella che dà essenza e forma all'accoglienza
Per cui noi riteniamo che le azioni debbono essere congiunte
E in questo il tutto il lavoro che stiamo facendo con ANCI è la strada giusta è la strada sulla quale
Noi vogliamo proseguire e cercheremo di proseguire
Io consigliato consigliamo anche i prefetti anche quando vi sono delle difficoltà degli arrivi imprevisti e delle difficoltà di sistemazione alloggiativa di condividerle in ogni caso con i rappresentanti degli enti locali
Anche laddove occorrerà
Adottare delle soluzioni non raggiunte di fronte a determinate situazioni vanno comunque viste e condivise nelle realtà locali noi accogliamo molto favorevolmente l'esempio di Bologna
Anche l'esempio di Milano però io dico
Ecco in ogni realtà io lascerei alle realtà locali di individuare il modulo migliore il protocollo migliore dell'accoglienza perché
Le sensibilità e le dinamiche territoriali possono essere diversa e quindi le lasciamo noi siamo perfettamente disponibili e pronti a sostenerle anzi e qui volevo dire che sono pronta siamo pronti a sostenerle
Anche con eventuali ulteriori progettualità integrative che possono favorire e questi di specie per quanto concerne
Anche progetti particolari per i minori o per la tratta otto altri progetti territoriali assolutamente nella maniera
Più ampia sia con risorse europee che con risorse con risorse nostre siamo perfettamente disponibili si accennava al problema dei minori
Per i migliori per i quali abbiamo avuto anche di recente una nuova legge che ci viene invidiata anche a livello europeo e che sottolinea la sensibilità del minore
La nuova legge cita dei tempi molto stringenti e quindi la nostra preoccupazione è quella di porre in essere un sistema con tutti gli attori istituzionali
Affinché questi tempi per il riconoscimento vengano rispettati
Noi abbiamo letto con favore le proposte ANCI sulla tematica dei minori e in primis probabilmente la nostra attenzione si deve calibrare
Nella
Diciamo alleggerire un po'la Sicilia che ovviamente ha un numero elevatissimo di minori
Come fare questo sempre porgli ad ogni territorio se condividerlo io sono sempre per la strada della condivisione e comunque
Ne parleremo con i diversi territori ma un segnale alla siciliana che va dato in in questo senso ecco io ci tenevo a sottolineare la Clemente se la piena collaborazione perché è un fenomeno
Che dobbiamo governare dobbiamo accettare tutti governarlo insieme forse il modo migliore
Ringrazio anche il prefetto Pantalone dunque a questo punto il primo panelle concluso io però
Ovviamente chiedo prima che si allontanino Mellini Nicotra
Prefetto Pantalone se qualcuno vuole porre delle domande rapidamente perché poi passiamo alla vera e propria esposizione con Daniela Di Capua direttrice del Servizio centrale dello SPRAR poi ci sarà l'intervento dell'assessore al Comune di Bologna
Luca Rizzo Nervo e
Arriverà poi Biffoni che il Sindaco di Prato nonché delegato
Dell'ANCI all'immigrazione i problemi dell'immigrazione quindi se volete fare delle domande a chi ha parlato finora fatelo subito e vi prego rapidamente anche perché
Prefetto Pantalone deve andare via
Altrimenti passiamo già all'esposizione da parte italiana dica
C'è qualcuno che chieda la parola
Siamo
Nessuno
Questo significa che le tre esposizione state molto esaustive ed è un implicito apprezzamento ringrazio di Mameli però i cani hanno
Parte Gérard
Va bene incaricata di fare qua
Se ci siamo Sices benissimo allora la parola Daniela Di Capua che come sapete la direttrice del Servizio centrale dello SPRAR buongiorno mangiano a tutti grazie di essere qui
Allora
Perché non si muove
Scusate al tetto
Allora parto con un riepilogo di quelli sono i capitoli che compongono questo Atlante
Naturalmente il primo capitolo è dedicato alla rete dello SPRAR belle dire dati più diciamo convenzionali tradizionali che ogni anno siamo tenuti a produrre quindi quanti accolti il genere le fasce dettare i Paesi di provenienza eccetera
Vediamo secondo capitolo che più di approfondimento sulle caratteristiche del sistema SPRAR e in questo caso ne abbiamo voluto dedicare particolare attenzione a tutti quegli interventi che riguardano il supporto all'integrazione sia in termini di azioni vere e proprie finalizzati a tale scopo sia in termini di coinvolgimento di operatori e di professionalità su questi temi
Nell'ambito del primo capitolo per la prima volta dedichiamo un approfondimento un breve capitolo capitoletto diciamo paragrafo alla reinsediamento resettlement
Perché ormai dalla fine del due mila e quindici l'Italia partecipa come gli altri Stati membri ai programmi di resettlement in Europa
E per quanto riguarda il nostro Paese è stato stabilito che questi questi piani di
Sette man fossero attuati all'interno della rete SPRAR
Non utilizzando dei posti dedicati ma attivando i progetti ordinari per poter diciamo accogliere le famiglie fino adesso sono nel novanta per cento dei casi famiglie
Che vengono rese diate che partecipano a questo programma
Il terzo capitolo è l'analisi delle buone iniziative come vedremo si tratta di
Un'analisi molto approfondita che abbiamo fatto richiamando delle testimonianze da parte di tutti i progetti che fanno parte della rete SPRAR
E che non sono specificamente iniziative di integrazione ma di comunicazione visibilità informazione e sensibilizzazione comunque informo iniziative
Di cui hanno preso diciamo io che sono state prese in mano direttamente dai Comuni e non richieste per così dire dal Servizio centrale o dal Ministero dell'interno
Infine un approfondimento molto specifico che non abbiamo mai fatto prima e che le analisi dei tempi di procedimenti amministrativi e giudiziari vale a dire nell'ambito dello SPRAR e quindi sul campione SPRAR
I tempi e che riguardano la la presentazione della richiesta
La audizione in commissione territoriale l'eventuale ricorso la risposta al primo livello di ricorso secondo il terzo e quindi abbiamo l'interessantissima Nalin sì di quello che può essere forse considerato per certi versi
Anche un campione rappresentativo di tutta la situazione nazionale
Naturalmente parliamo della rete del due mila e sedici che è già stata superata oggi
Quindi la rete del due mila sedici alla fine dell'anno era composta da seicentocinquantadue progetti
Di cui cinquecentootto per categorie ordinarie sono gli adulti singoli uomini o donne e le famiglie novantanove per minori non accompagnati quarantacinque per persone con disagio mentale o del disabilità fisica
I posti totali sono stati ventisei mila e dei posti finanziati ventisei mila e dodici i cui ventitré mila trecentonovantanove per categorie ordinario due mila e trentanove per i minori cinquecentosettantaquattro per disagio mentale disabilità
Vi chiedo scusa se sarò un po'rapidi una
Nel presentare di questi macro dati perché in realtà sono i dati ordinarie
Naturale che non siano sempre gli stessi per fortuna si modificano in meglio ogni anno però
Penso che valga la pena avendo l'intero rapporto avendo la sintesi del rapporto a a portata di mano poter arrivare invece ad un'analisi un pochino più specifica dei dati qualitativi
Questi sono gli l'invece la Rete come composta la Rete come vedete il numero di enti locali
è inferiore è sempre inferiore al numero di progetti
Perché molti enti locali presentano più progetti presentano ossia il Progetto per categorie ordinarie che quello per i minori o addirittura un terzo Progetto quello per il disagio mentale ci sono varie possibilità da parte degli enti locali e quindi questo numero ovviamente varia
In
Alla fine del due mila sedici i Comuni effettivamente coinvolti questo è un dato che è sempre bene valorizzare
I Comuni titolari di Progetto sono erano cinquecentocinquantacinque ma non i Comuni coinvolti in qualche modo nell'accoglienza della rete SPRAR di comuni coinvolti erano quasi mille
Alla fine del due mila sedici con i nuovi ingressi di cui ho parlato anche il prefetto Pantalone
Che sono avvenute in questa prima metà dell'anno di questo numero è già aumentato e siamo arrivati a circa mille cento comuni coinvolti coinvolti vuol dire che sono in qualche modo
Partner dei Comuni titolari dei progetti e quindi mettono a disposizione del progetto delle strutture d'accoglienza o dei servizi
I progetti sono erano presenti su novanta su novantacinque novantanove Province su centodieci
E diciannove Regioni su venti ma lo scopo del due mila e diciassette che abbiamo venti regioni su venti perché è stata anche la Valle d'Aosta dopo sedici diciassette suddetti istituire anni ce l'abbiamo fatta
Venti Regioni su venti credo che diciassette ecco
Questa è una slide interessante perché ci mostra le fasce di popolazione dei propri dei comuni che fanno parte della rete SPRAR
E il dato interessante e che il trentaquattro ve ne sono anche segnati un'ulteriore dettaglio
Allora il trentaquattro per cento della Rete del due mila e il sedici era fatta da Comuni sotto i cinque mila abitanti quindi un nuovo una percentuale elevata di comuni molto piccoli
E invece
Più del sessanta per cento è composto da un ha quindi accorpando altri dati altre fasce e che è composto da comuni sotto i quindici mila abitanti che sono comunque comuni piccoli medi o piccoli
Quindi è molto interessante che poi questa adesione volontaria dei è importante sempre ricordare avvenga non solo avvenga negli anni con sempre maggiore diciamo partecipazione essenza recessione da parte dei dei Comuni storici che dal due mila magari fanno già parte dello SPRAR e non sono perdiamo tornati indietro sulla propria posizione
Ma che questa adesione avvenga molto da parte dei piccoli Comuni che apparentemente dovrebbero avere più difficoltà nel peso gestionale amministrativo e forse anche politicamente mentre invece evidentemente
I loro ragionamenti riportano a aderire allo SPRAR
Questo è un grafico che mostra un po'l'andamento degli ultimi quindici anni quattordici anni di accoglienza
Nel negli ultimi due anni
Le persone uscì del rapporto tra costi e persone uscite la percentuale è più o meno la medesima perché sono circa otto mila
Persona scusate uscite accolte volevo dire le persone accolte sono state negli ultimi due anni circa otto mila in più rispetto ai posti disponibili
Quindi non è una grandissima un grandissimo turnover ma va considerato che noi negli ultimi tre anni
Abbiamo siamo partiti con una rete che nel sessanta per cento dei casi era occupata da richiedenti asilo da richiedenti protezione internazionale quindi più della metà dei posti tre anni fa è stata
Utilizzata in questo modo ed evidentemente c'è stata poi una inizio di accelerazione un anno dopo cioè nel due mila e quindici
Quando questi richiedenti hanno cominciato ad essere auditi in Commissione e nel caso che non sta abbiano poi presentato ricorso a poter poi deve essere messi diciamo così in uscita quindi avviati questo percorso di integrazione perché è evidente che il tempo di attesa della richiesta
Di asilo blocca l'accoglienza per non parlare poi delle presentazioni dei ricorsi invece questi ultimi due anni comunque rapporto posti e accolti è rimasto abbastanza analogo
Questa invece la distribuzione delle persone accolte come abbiamo visto sono state trentaquattro mila cinquecentoventotto
E questo è un grafico che invece mostra le la presenza dei posti SPRAR a livello regionale da ormai da diversi anni le due Regioni
Che ospitano maggiormente progetti SPRAR apposti Ispra sono la Sicilia e Lazio la Sicilia perché dal primo anno di esistenza della Rete è stata poi di fatto la Regione
Bocche volente o nolente è stata più toccata dalla necessità di garantire accoglienza e che ha visto evidentemente nello SPRAR anche una buona opportunità per poter far fronte a questa esigenza
E il Lazio perché due anni fa tre anni fa il comune di Roma entrata a pieno titolo con tutta la propria rete di accoglienza dedicata richiedenti protezione internazionale una rete di circa due mila e cinquecento posti
Facendo quindi ovviamente alzare di molto quella percentuale complessiva a livello regionale
Però il numero
Riguarda in questo caso Roma mentre la per la Sicilia è una vera distribuzione di accoglienza
Questo queste sono le prime dieci nazionalità sparliamo dello SPRAR tant'è vero che non vediamo qua nelle prime dieci nazionalità rappresentate presenti siriani che invece dal punto di vista numerico degli ultimi tre anni
Indi arrivi in Europa evidentemente occupi primissimi posti ma i siriani come sapete hanno scelto dove possibile di transitare per le frontiere terrestri ed arrivare ad altri Stati membri direttamente perché avevano
Dei collegamenti delle reti amicali e familiari di loro interesse e anche quelli che le primissimo periodo sono transitati in maniera abbastanza consistente in Italia
Hanno lasciato comunque il Paese non hanno diciamo accettato di essere accolti per cui ovviamente rappresentativo non della realtà ma delle realtà di coloro che per un motivo per l'altro hanno ritenuto di di fermarsi in Italia
E di accettare di essere accolti in Italia
Le fasce d'età come sempre vedono una grande predominanza delle fasce giovani come vedete quasi il cinquanta per cento è rappresentato da persone
Dite fra i diciotto e venticinque anni e l'ottantasei virgola sei per cento è rappresentato da maschi
Questa percentuale del rapporto di genere e leggermente aumentato dallo scorso anno probabilmente anche
Perché sia per quanto riguarda i rientri Dublino che per ciò che riguarda il programma di resettlement lì le persone che a cui si dà priorità di accoglienza dello SPRAR sono i nuclei familiari
Quindi evidentemente c'è anche un'incidenza della presenza delle femmine
Nella in questa in questo in questo dato
Mentre anni fa diversi anni fa il dato invece delle donne accolte nello SPRAR raggiungeva il venti per cento quindi c'è stato un cambiamento negli ultimi anni sezione erano scese nuovamente e adesso l'appunto la presenza dei nuclei sta di fatto
Facendo risalire rapporto ma come vedete sempre a favore dei maschi
Questo è un dato complessivo sul al profilo dei beneficiari dal punto di vista dei titoli di studio dal punto di vista dei permessi di soggiorno
Sui permessi mi fermo prima sui permessi di soggiorno vi dicevo siamo partiti tre anni fa con sessanta più del sessanta per cento delle persone l'accoglienza richiedenti adesso siamo scesi al quarantasette per cento
Evidentemente noi non siamo più accogliendo richiedenti se non in casi eccezionali proprio perché stiamo cercando di costruire nella
Insomma non strutturalità ancora del sistema complessivo di accoglienza in Italia una sorta di filiera col Ministero per cui quanto meno cerchiamo di dare priorità per l'accoglienza hai già titolari
Di un permesso di soggiorno proprio per favorire almeno i percorsi di integrazione che invece nel caso non possono essere sostenuti a causa del fatto che le persone in accoglienza nel caso non possono essere già titolari di un permesso di soggiorno
Successivo alla richiesta di protezione internazionale
Quindi ma mano che i richiedenti diciamo vanno avanti con la propria procedura diminuiscono ma sempre una percentuale abbastanza elevata per quanto riguarda invece i titoli di studio
Va rilevato anche che negli ultimi anni si è abbassato il livello medio di scolarizzazione
Anni fa avevamo ancora una buona percentuale di persone con titoli di studio medio-alte quindi anche con delle professionalità più spendibili
Recentemente si sono abbassate queste percentuali per cui il
Il dodici per cento più il trentasette per cento quindi passiamo da abbiamo quasi un cinquanta per cento di percentuale di persone che o non hanno nessun titolo di studio o lo hanno soltanto a livello elementare
Questo va messo in Cortina diciamo in conto rispetto a percorsi di integrazione perché evidentemente si tratta di persone che necessariamente devono
Essere rinforzate proprio negli
Negli elementi di base gli strumenti di base prima di poter effettivamente accompagnarli in un percorso di integrazione di inclusione sociale
Le questo ramo del visto
Ah no no no no no questo è quasi questo abbiamo di nuovo il le prime dieci nazionalità più rappresentate
E il dei minori stranieri non accompagnati quello che io vi ho presentato prima sempre dato generale includeva include anche minori questo
Riguarda chi per motivi dato specifico di minori non accompagnati che invece molto diverso per quanto riguarda i Paesi di provenienza
La nazionalità decisamente più rappresentata e quella del Gambia
Che negli adulti invece al secondo posto e invece compare l'Egitto che negli adulti e quasi non rappresentata la Nigeria che invece il dato della Paese più rappresentato
Per quanto riguarda gli adulti
I permessi di soggiorno la percentuale invece è abbastanza simile per ciò che riguarda i richiedenti asilo che rappresentano il quarantasei virgola otto per cento
Tenete conto o vi ricordo il suo ma che nello SPRAR ghiotta né possiamo accogliere anche minori non accompagnati tout-court quelle di Renault richiedenti quindi diciamo
Quelli con permesso per minore età venti per cento ma questo venti per cento non esclude il fatto che i medesimi che in questo momento non permesso che minore età non possano fra qualche tempo presentare una richiesta di protezione internazionale
Quindi sono dei dati fluidi come si suol dire
E utili nel caso dei minori il novantotto per cento è fatto da maschi quindi e aumenta molto giù la la percentuale insomma di rapporto di genere
E come vedete quasi il quarantacinque per cento e nella fascia di età fra i sedici e diciassette anni
Che comunque una percentuale elevata di ragazzi quasi maggiorenni ma in realtà è una percentuale inferiore a quella di qualche anno fa quindi sono aumentati i ragazzi di età inferiore dieta pre adolescenziale
Questi sono i dati delle strutture d'accoglienza e qui confermiamo come già negli anni passati la stragrande diciamo prevalenza di strutture di accoglienza in appartamento quindi lo SPRAR utilizzare l'ottantatré virgola tre per cento dei casi gli appartamenti
Cosa diciamo di cui ne abbiamo molto molto fieri perché sebbene sia un dato che implica una ma più difficile gestione da parte degli operatori e da parte dei Comuni
Delle persone accolte in realtà facilita moltissimo l'integrazione e questo lo sappiamo non da sola naturalmente non è non è sufficiente come dato ma è sicuramente un buon punto di partenza
Facilita l'inclusione sociale nel rapporto con le comunità locali con i vicini di casa con i servizi territoriali e diluisce moltissimo qualsiasi
Inizio di tensione nei confronti del fenomeno no degli stranieri sul territorio cosa che invece molto controproducente quando si parla di grandi strutture nel centro dei Paesi o dei comuni
Le strutture nel due mila sedici
Sono state novecentododici in più rispetto all'anno precedente e la media come vedete di persone in ogni struttura è di nove che veramente bassissima se consideriamo che abbiamo anche delle strutture collettive
I cinquanta da cinquanta posti per esempio quindi vuol dire che ne abbiamo anche degli appartamenti con quattro posti per esempio
Quindi una vera diciamo una
Una vera facilitazione del del percorso di integrazione
Per quanto riguarda invece il dettaglio delle strutture per i minori non accompagnati
Nello sprint il sessantotto per cento e ovviamente composto da comunità alloggio e poi ci sono delle percentuali abbastanza analoghe fra loro equilibrate di comunità educative di tipo fa pigliare gli appartamenti per neo maggiorenni
Perché i progetti che accolgono i minori non accompagnati devono garantire l'ospitalità per almeno di sei mesi successivi alla maggiore età
Ma lo facciamo utilizzando delle strutture alternative proprio per non occupare i posti nelle comunità autorizzate su di cui abbiamo estremamente bisogno come sappiamo
Proprio perché per l'aumento diciamo del del degli arrivi dei minori non accompagnati
E infine i gruppi appartamento per ragazzi più grandi questi dati poi sono legati anche a delibere regionali che autorizzano meno l'utilizzo di certe strutture ma insomma non entriamo adesso questo dettaglio
Questa è invece la torta dei rilievi dei servizi erogati
I servizi erogati nel due mila sedici come vedete vedono una
Un dato diciamo più significativo che è quello dei servizi di assistenza sanitaria e combinato con quello di mediazione linguistico culturale io credo che questo dato si possa nuovamente ricondurre alle
Diciamo da una parte alle più difficili condizioni
In cui arrivano i richiedenti protezione internazionale abbiamo già parlato di questo negli anni scorsi di come realtà siano peggiorate proprio le condizioni sì con logiche e il fisiche dei richiedenti appena arrivati in Italia
E questo combinato con l'abbassamento anche della loro livello scolastico distruzione ovviamente richiede degli assist delle servizi di base più forti e più incisivi
Per il primo periodo d'accoglienza proprio per potere diciamo rinforzare in un momento iniziale il percorso e accompagnarle maniere più adeguata in un secondo momento
Subito dopo vediamo invece due dati analoghi che sono i servizi per le cioè il ditte di produzione diciamo che attività multiculturali e di assistenza sociale quindi l'accompagnamento i servizi
E le diciamo la l'attività di sensibilizzazione di coinvolgimento dei territori
Non so se voi leggete non leggo niente
Quindi è il seguente gli occhiali perché non lo so qua va be
Allora questo è un dato interessantissimo che vinciamo io suggerirei di andare poi ad approfondire
Allora nello SPRAR abbiamo considerato nel due mila sedici sono stati impiegati come operatori dell'accoglienza a vario titolo carissimo titolo dieci mila cinquecento persone
Quindi vuol dire che comunque lo SPRAR sta dando stavo fornisce diciamo dei contratti di lavoro di mille dieci mila cinquecentosessantatré persone ovviamente non sono tutti a tempo pieno perché se no saremmo dicendo che un operatore si occupa ogni operatore si occupa di tre persone
Sarebbe un po'diciamo da svolge come si dice non è così perché non è così ovviamente perché come sapete i servizi nello SPRAR sono in gran parte anche a chiamata ci sono dei servizi trasversali come la sconsolante sa legale
Come l'assistenza psicologica o i servizi sanitari che ovviamente sono a chiamata sono trasferiti i mediatori linguistico culturale a meno che non si tratti di grandi progetti spesso anche se so quindi è ovvio che si ci sono tantissime variabili però comunque il mondo diciamo di professionisti che ruota intorno alla rete SPRAR e molto vario e interessante quantitativamente
Citiamo soltanto le primissime fasce professionali
Per quanto riguarda gli adulti sono gli operatori del ovviamente dell'accoglienza dell'integrazione la presa in carico sanitaria perché come dicevamo prima sono i primi servizi e sono i servizi quotidiani che devono essere erogati
Subito dopo il personale amministrativo che è una croce sappiamo benissimo per i Comuni
E per gli enti attuatori e luttuosi l'utilizzo dei mediatori interculturali quindi siamo e c'è assoluta coerenza rispetta i servizi erogati non e le professionalità che poi li devono di fatto
Produrre per quanto riguarda i minori evidentemente la figura Nale Ogana quello dell'operatore accoglienza l'educatore professionale
E subito dopo integrazione cioè quello
Che diciamo della mediazione e dell'accompagnamento all'inserimento lavorativo perché per quanto riguarda i minori veramente diciamo prioritario inserirli immediatamente per corsisti scolarizzazione e poi di possibile professionalizzazione
Vado avanti
Questi sono dei dati sui corsi di italiano
I costi italiano sono evidentemente obbligatori nei centri d'accoglienza abbiamo rilevato che l'ottantatré per cento realizza corsi di lingua italiana per dieci o più ore settimanali
Che diciannove mila duecento beneficiare non troppo intanto almeno un corso sette mila cinquecento a no hanno terminato i corsi ora tutti questi dati che ovviamente vi sto fornendo
In realtà sono riferiti al due mila sedici ma i dati dello SPRAR non sono mai annuali
Perché le percorro le persone non entrano il primo gennaio escano il trentuno dicembre non inizia nel corso di italiano al primo gennaio non iniziano il percorso di
Tirocinio formativo il primo gennaio i dati sono continuamente a cavallo degli anni
Quindi questi dati sono in continua evoluzione e probabilmente sarà interessante nella la per l'anno prossimo
Fare un'analisi di un pacchetto di un gruppo di anni per poter valutare qui cosa effettivamente successo dal punto di vista dell'integrazione della lingua italiana dei servizi e delle entrate e uscite
Nell'arco di un tempo medio di accoglienza quindi no di due anni di tre anni in modo da poter avere effettivamente dei riferimenti più attendibili che non questi annuali
Dire che è un beneficiario a frequentato un corso di italiano ha terminato un corso
Non è significativo perché molte persone lo hanno nel frattempo iniziate lo concluderanno
Questa non è concluso quest'anno l'ambito
Per quanto riguarda gli interventi per l'inclusione sociale questo è un dato complessivo che riguarda i minori bellicosi italiano ovviamente tutti i minori frequentato un corso di lingua italiana e tutti i minori in età scolare sovvengono inseriti a scuola
Novanta per cento partecipanti attività extrascolastiche e circa mille cinquecentottanta hanno terminato il corso è conseguito una certificazione
Però sempre con con quella diciamo con quella alle autorità Toyota di cui parlavamo prima
Per quanto riguarda infine i corsi di formazione che i bacini formativi sappiamo per esperienza ormai da anni che i tirocini formativi sono di fatto lo strumento più di maggior successo per quanto riguarda poi le possibilità di inserimento lavorativo
Sono stati undici mila nel due mila sedici gli adulti che hanno frequentato corsi di formazione tirocini formativi e mille i minori non accompagnati che diano frequentati
Allora nella abbiamo visto sono stati accolti trentaquattro mila persone circa nel due mila sedici
Dodicimila più di dodici mila sono uscite dallo SPRAR no durante l'anno ripeto non s non è indicativo dell'anno ma nel due mila sedici
Per quanto quanti qualunque sia stato il tempo di accoglienza di quelle persone e dodici mila sono le persone che sono uscite la cosa però da mettere in evidenza è questo quarantuno virgola tre per cento di inserimento socio-economico
Ora questi sono dati che i Comuni privi di progetti sono obbligati a fornire
Quindi ogni volta che aggiornano la banca dati loro sono ottenuti obbligatoriamente per decreto a specificare se le persone hanno usufruito di quali servizi e per quale motivo sono usciti allora il dato complessivo è che
Il
Praticamente il
Settanta per cento delle persone uscite
è rappresentato da persone inserite o da persone che hanno abbandonato cosa vuol dire questo che
Nel settanta per cento dei co dei casi o le persone hanno fatto effettivamente un percorso di cui già conosciamo al momento dell'uscita ed esito positivo dal punto di vista dell'integrazione e dell'inclusione so
Tale oppure hanno abbandonato spontaneamente il che altrettanto qualitativamente il significativo perché vuol dire che prima ancora della scadenza dei termini prima ancora che di essere come dire
No sul sollecitati a lasciare il centro d'accoglienza ben quasi il trenta per cento delle persone ad evidentemente già individuato dei propri percorsi delle proprie progettualità e quindi lascia l'accoglienza
Di questo quarantuno virgola tre per cento
Tenendo ogni anno
Ambivano già quindi su cinque mila tremila avevano già
Un contratto di lavoro ma vorrei ricordare ogni anno ricordiamo su quindici anni però ricordiamo non si finisce mai perché su questo tema questo tema un po'delicato questo è l'integrazione
In realtà noi sappiamo che lo SPRAR i progetti SPRAR non sono tenuti in alcun modo atro a diciamo fornire
Un contratto di lavoratori beneficiari sono detenuti invece obbligatoriamente ammettere i propri beneficiari in condizione di trovare un lavoro in condizione di utilizzare le proprie competenze inc in condizione di fornire diciamo delle certificazioni o delle diciamo delle dei curricula delle esperienze che possano essere spendibili ma non di trovare lavoro
Quindi ogni volta che diciamo che è un beneficiario dello SPRAR al momento dell'uscita aveva già in mano un contratto è un beneficiario in più del dovuto ecco questo ci tengo perché sul tema dell'integrazione a volte
No ci dicono ma come solo il quaranta per cento ma come solo il trenta per cento ma come non tutti no non tutti perché noi non siamo un'agenzia di collocamento ma sicuramente abbiamo l'obbligo di rispondere del pacchetto che forniamo le persone in uscita
Tra l'altro questo dato sugli usciti per inserimento e di molto ma intanto
No anni fa prima della crisi avevamo un dato annuo quasi sempre intorno al quarantacinque per cento di percentuale di riusciti per integrazione cosiddette suddetto volgarmente detti
Che poi è molto sceso quando è cominciata la crisi perché ovviamente tutto è andato di pari passo ed eravamo arrivati al trentacinque per cento di usciti per integrazione
Il fatto che questo dato siano momenti aumentato e molto significativo dal punto di vista della qualità dei progetti che vi ricordo e composta ormai da tre anni maggioranza da nuovi progetti perché fino al due mila quattordici nel due mila e tredici ne avevamo una rete fatta esclusivamente da soggetti storici
Comuni che da sempre non allo SPRAR enti attuatori che da sempre si occupavano di questo nell'ultimo triennio nel bene e nel male abbiamo visto l'ingresso di molti Comuni nuovi di molte associazioni nuove
Quindi la professionalizzazione l'esperienza evidentemente non può che esserci abbassata ciononostante evidentemente le avete scusate il fisici a parole si sta di nuovo rimettendo diciamo in cui apposto
Nella raggiungere gli stand Ammini mi richiesti e anche di più
I settori di maggiore inserimento lavorativo sia per gli adulti che per i minori con le
Analoghe percentuali sono quelli della ristorazione turismo al primo posto agricoltura e pesca che veramente interessante al secondo posto
Invece per gli adulti servizi alla persona al terzo posto e per i minori il settore industriale
Ho invertito la presentazione degli ultimi due capitoli prima ne nel rapporto nell'Atlante trovate prima quello sulle buone esperienze perché pensato forse una migliore notizia da dare per ultima quella delle buone esperienze questo è un po'più triste quindi la mettiamo prima così poi chiudiamo meglio
E i tempi dei allora questi sono
I richiedenti asilo
Ricorrenti all'interno della rete SPRAR ovviamente sono siccome non non stiamo accogliendo richiedenti il campione qui ci riferiamo risale al due mila quattordici
Perché e nel due mila quattordici che la rete SPRAR avuto un grande aumento di posti e che il sessanta per cento di questi posti è stato dedicato e richiedenti asilo proprio per far fronte alla situazione in cui ancora non c'erano tante strutture governative attive
Quindi Non sono riferibili
Non stiamo parlando dell'attuale tempistica per quanto riguarda i richiedenti sulle sui per quanto riguarda il la il diciamo l'audizione con la Commissione territoriale
Sui dicono su invece per quanto gravi e ricorrenti questi sono i dati attuali allora i cinque mila quattrocentosedici va bene i progetti coinvolte su questo non importa l'età media ventisette anni e
Come vedete la maggior parte è fatta da maschi
Le prime tre nazionalità dei ricorrenti quindi evidentemente di coloro che hanno ricevuto un diniego nell'ambito dello SPRAR sono nigeriani Candiani Magnani
Questi sono i dati mediche mi abbiamo analizzato all'interno dello SPRAR
Per cui abbiamo ne abbiamo verificato che oltre dieci mesi sono in quelli di atti tempi di attesa dal momento della presentazione della norma domanda alla notifica dell'esito della richiesta di ripeto questo dato
Non lo posso diciamo presentare come semplificativo dell'attuale perché riguarda dei richiedenti che sono entrati nel due mila e quattordici
Quindi questa è la detenere del meno
Bisogna dire che per quanto riguarda l'accoglienza questi dieci mesi vanno aggiunti mediamente altri mezzi che sono quelli che passano
In molte in molti territori dal momento dell'espressione di volontà di presentazione della domanda al momento della effettiva verbalizzazione che quella che fa fede poi per il percorso successivo
I dieci mesi successivi sono quelli mediamente di attesa per i il primo grado di giudizio per i ricorrenti ovviamente undici mesi per il secondo grado ulteriori ovviamente per il secondo grado e i ventitré mesi per il terzo grado
Quindi mediamente in i richiedenti entrati nello SPRAR che sono hanno ricevuto un diniego e che hanno presentato ricorso attendono quattro anni e mezzo per giungere al termine del procedimento
E qui
Ma dove
Ne dovremmo parlare ne fa abbiamo già parlato tanto è sicuramente un dato difficile
O infine parliamo delle buone iniziative
Realizzate dai progetti SPRAR
Allora abbiamo fatto una raccolta
Di le cosiddette buone iniziative che cosa abbiamo inteso con questo non buone prassi buone iniziative vale a dire delle iniziative
Qualitativamente interessanti da e organizzata pensate organizzate volute dai Comuni in collaborazione con le lì i propri enti attuatori
Che possiamo giudicare superiori agli Stendhal minimi richiesti dalle linee guida
Voi sapete che i progetti SPRAR hanno non solo una voce obbligatoriamente da utilizzare per l'integrazione ma anche una voce di una voce di Budget intendo ma anche una voce di Budget migratoria mentre utilizzare per le iniziative di sensibilizzazione
E
Negli anni abbiamo visto come tante volte queste iniziative di sensibilizzazione si riducessero a delle
O al convegno convegno oppure a delle cene etniche
Ma quel senso questo è stato il trend per tanti anni delle iniziative di sensibilizzazione realtà quest'ultimo triennio c'è stato una omento della creatività dell'impegno della costruzione di reti e della
Determinazione nel poter valorizzare queste queste iniziative a proprio vantaggio diciamo a vantaggio dei territori per cui abbiamo raccolto su seicento progetti cinquanta i cinquecento buone iniziative
Di questi cinquecento buone iniziative ne abbiamo poi inserite e dieci all'interno del rapporto per poter fare diciamo una presentazione esemplificativa delle realtà però sempre partendo da un campione di quattrocentonovanta
Di queste dieci poi ne abbiamo analizzate ulteriori alte tre parte in maggiore dettaglio proprio per poter le anche presentare e divulgare
Gli ambiti di intervento allora prima parliamo dei soggetti coinvolti sergenti coinvolti ovviamente sono né quasi al cento per cento dei casi gli enti attuatori dello SPRAR e gli enti locali in
Di solito lo fanno in insieme evidentemente
Come vedete la percentuale dei comuni un po'inferiore agli enti attuatori perché si a volte i Comuni delegano interamente questo tipo di intervento agli enti attuatori
E poi c'è un coinvolgimento che non è di percentuale assoluta ma è di
Diciamo sovrapposizione di collaborazioni fra associazioni culturali associazioni di volontariato
Le scuole le associazione ludico-ricreative le aziende l'impresa e siamo ancora nell'ambito del più del venti per cento associazioni sportive enti di formazione e quindi
In assoluto direi che questo dato ci dice che e molto avanzata alla costruzione delle reti locali
Ed è la collaborazione fra i soggetti diversi
Che non ha titolo specifichi specifica competenza sull'immigrazione e l'asilo ma su altri ambiti in realtà entrano in gioco e si fa lasciano diciamo
Mettere in gioco su questi temi
Ed è per questo forse che possiamo allora parlare di successo di buone iniziative e di ambiti di intervento così vari proprio per
Grazie a questo tipo di collaborazione che non è economica
Sociale e politica e culturale no
Gli ambiti di intervento più interessanti d'più significativi in questo campione che in questo campione che peraltro rappresenta quasi il cento per cento della della Rete eh sugli interventi di informazione e sensibilizzazione orientamento all'inserimento sociale
Rafforzamento delle competenze degli interlocutori territoriali mediazione linguistico culturale e così via
Ma va sempre detto che per esempio guardando questi primi quattro ambiti di intervento informazione e sensibilizzazione orientamento inserimento sociale rafforzamento delle competenze
Mediazione linguistico-culturale sono evidentemente interventi complementari l'una all'altro nessuno di loro avrebbe senso da solo
No site si valorizzano e si alimenta no proprio perché sono uno integrato nell'altro
Facendo un'analisi anche chiedendo ai Comuni stessi progetti stessi la loro valutazione degli interventi che hanno realizzato
Ci dicono che il maggior risultato raggiunto secolo ovviamente sono tutti combinate questi risultati non è un cento per cento la somma di diciotto per cento
E il rafforzamento delle conoscenze delle competenze del beneficiario
La Rete la costruzione di una rete con i servizi territoriali la costruzione di percorsi di inclusione sociale la partecipazione attiva l'iniziativa di informazione e sensibilizzazione di nuovi attori
Il dialogo interculturale lo scambio di esperienze e quindi di nuovo osti vediamo che parliamo di interventi
In cui il coinvolgimento a trecentosessanta gradi sia dei beneficiari che degli interlocutori locali
Io credo che queste informazioni siano importanti per noi per poter investire di più sul dialogo a livello locale fra tutti i soggetti istituzionali e non che sorreggono la società civile
Perché altrimenti noi sul tema dell'integrazione che così all'ordine del giorno che è fondamentale per poter effettivamente parlare di buona accoglienza e per poter contrastare le tensioni sociali che arrivano dai dai cittadini autoctoni in termini di paura no di competitività di
E di diffidenza rispetto al fenomeno dobbiamo partire dal basso e far sì che al
Che a livello locale IBA tutti parlino fra loro e tutti possano interagire senza
Diciamo fingere che non esistano criticità o difficoltà
Anche serie in tanti casi ma trovare una modalità di dialogo e di raggiungimento di obiettivi comuni in modo che effettivamente fu tutti ne possano trarre comunque il proprio vantaggio in termini sociali in termini culturali in termini
Politici e di
Pacifica diciamo convivenza
Grazie
Grazie
Anemia
Apprezziamo molto dal punto di vista del metodo anche il lavoro
Risposto che è un lavoro rigoroso
E che punta anche alla
Trasparenza e alla rendicontazione del lavoro fatto e questo è molto importante sottolineando anche il livello
Di professionalizzazione delle persone che lavorano sullo SPRAR e con dello SPRAR e dentro i progetti il secondo punto che sottolineerei molto rapidamente che
La Giunta di questo capitolo comunque l'ampliamento del capitolo relativo alla considerazione dei tempi dei procedimenti amministrativi e giudiziari è un contributo ulteriore
Alla analisi anche critica del funzionamento del sistema che rappresenta uno dei punti più problematici con cui e bisogna necessariamente avere a che fare
Ha parlato di buone pratiche a questo punto passiamo la parola
A Luca Rizzo Nervo Daniele ha parlato di buone pratiche che Assessore al Comune di Bologna con delega all'innovazione sociale e alla sanità proprio per parlare di buone pratiche
Sì buongiorno a tutti prima proverò a rappresentare quello che
Nello specifico del mio comune
è stata l'esperienza lo SPRAR un'esperienza a cui il Comune di Bologna perisce dal due mila e quattro quindi è un percorso lungo e
Parto da qui per dire che
L'adesione al sì dello SPRAR non è mai stato solamente una la presentazione di progetti o l'attivazione di posti e qui forse ci sta la prima
Elemento di differenza ma è stata la costruzione di una rete fatta di relazione di competenze che hanno via via consentito di affrontare la complessità e la diversità del fenomeno migratorio che
A
Ci ha accompagnato tutti questi anni nelle sue diverse
Espressione di provare ad attrezzare i Comuni di volta in volta con strumenti adeguati l'Atlante è un utilissimo strumento per consolidare queste esperienze per fare il punto è la situazione per vedere gli stati di avanzamento
E ancora una volta per
Costruire davvero l'idea di un sistema che non perché il rischio grosso parlando immigrazione lo vediamo veramente tutti i giorni e che la
L'intensità
La forza con cui e veniamo investiti dalla necessità di rispondere a
Esigenze di accoglienza rischia di non consolidare nulla ma di proporre ogni settimana ogni venerdì una una inizio nuovo della storia la fa la tela che essi
Come dire che ricomincia a dovrà essere a dover tessere la tela dall'inizio
Invece ecco creare un sistema creare consolidando anche guardando con uno sguardo ogni anno che ci permette di guardarlo con un minimo di
Di di distanza ci consente di consolidare questa
Questa scelta che parte da una convinzione che negli anni si è fatta prassi che è quella che per affrontare un tema come questo che non ha nulla di emergenziale
Ci sia bisogno di risposte strutturali che componga non siano composte da una gamma articolata di strumenti diversi anche molto personalizzati non sono posti ma sono percorsi sono progetti sulle persone
Che ha sicuramente un percorso più difficile
è difficile anche nelle sue modalità riferimento che si faceva all'accoglienza diffusa ricercare per cento persone dieci appartamenti e non è una grande caserma da cento a le sue complessità sarebbe
Sbagliato sciocco negarle ma certamente noi lungo un percorso che appunto è di anni possiamo già anche verificare gli esiti e gli esiti sono assolutamente differenti quando si sceglie una strada che ha
Come obiettivo l'integrazione l'inclusione non solo
Appunto i posti letto il vitto alloggio come veniva detto prima e che così facendo non divarica i concetti di accoglienza da quelli di integrazione l'inclusione delle persone questo per i Comuni
è un tema decisivo per noi lo SPRAR io dico sempre quando mi chiedono cosa lo SPRAR per me lo lo SPRAR è occuparsi oggi da subito di un tema che i Comuni si dovrebbero
Avrebbero a di fronte a sé dopo la fine di questi percorsi di accoglienza perché alcune persone poche come sappiamo
Scelgo la strada dei rimpatri volontari alcune persone sceglieranno forse se un giorno Europa deciderà di contribuire e di accompagnarsi in questo percorso strade lontani l'acqua ma molti sceglieranno per il proprio futuro
Le nostre città e noi già vediamo quanto la fine dei percorsi di accoglienza impattino sui servizi ordinare di welfare la nostra città se citarsi dati sui dormitori di Bologna rispetto all'accesso di persone che vengono da percorsi
Di accoglienza sarebbe evidente quindi occuparsi oggi subito del dopo
Con percorsi abilitanti che abbiano questi elementi la casa al lavoro la salute con la l'elemento trasversale della della lingua che quindi tutti strumenti abilitanti
Anche qui in coerenza con l'idea di quel far più complessiva che sia welfare abilitante genera TV e non semplicemente assistenziale questa è stata l'esperienza di Bologna in questi anni
Nella costruzione di servizi e l'altro aspetto che penso essere significativo sotto da sottolineare
Che forse a differenza dagli a dagli altri strumenti diciamo di accoglienza parlano tutta la città e coinvolgono potenzialmente tutta la città evitando il rischio delle due città in una cella città dei migranti dei poveri degli ultimi e la città invece dei
Dei normali delle persone che stanno bene che rischiano di essere a volte polarizzata invece in meccanismi e sistemi che
Appunto coinvolgano la comunità tutta riescono essere tenuti in un'unica in un'unica dimensione e
Da qui dicevo è è maturato una
Una un'esperienza che ha visto fin qui il Comune di Bologna
Attivare circa quattrocento percorsi fra percorsi per gli adulti percorsi per i minori anche alcune progetti specifici sul tema della della salute mentale
E
Tutte queste premesse ci hanno spinto a fare un salto ulteriore un po'ardito probabilmente non so se coraggioso ma certamente ardito sui e cioè provare a dare
Come dire un senso compiuto alla scelta di essa la Città Metropolitana anche su un tema di complessità come quello della
Degli endemica azioni non solo sul turismo sua cose che possono essere comunque nella loro complessità diciamo più più semplice gradevoli da da affrontare e quindi da qui la scelta di provare a costruire
Comune per comune in una relazione in una responsabilità che però al Comune capoluogo si è assunto anche rispetto a tutti gli aspetti amministrativi di rendicontazione quindi assumendosi un ruolo guida i capofila come con il Comune di Bologna
Con tutti i Comuni del
Del l'area metropolitana
Ci hanno guardato con qualche diffidenza soprattutto per i numeri non abbiamo messi in campo un bando infine di due mila seicentottanta posti
Quindi progetti SPRAR in una triennalità in una prima finestra che quella di marzo ne abbiamo messi in gioco mille trecento peraltro anche qui con una caratteristica che avendo
Costruito le premesse di un'accoglienza diffusa anche per quanto finanche quanto per quanto riguarda
La le progettualità che dei CAS
Noi una parte di questi progetti saranno trasformazioni di posti casse imposti SPRAR verrebbe da dire con l'emergenza che c'è trasformato i posti invece grave altri
E proprio perché
Per perché quello per come dire che questo dimostri come dicevo prima cioè che per noi non è semplicemente uno o l'altro sistema ma in questo sistema c'è un valore aggiunto che ci spinge anche a trasformare i posti cassa esistenti di questi
Tra centocinquanta sono posti per minore straniero non accompagnato è già stato detto lo sottolineo anch'io il tema dei minori da tema che sembrava un corollario del sistema d'accoglienza diventato centrale centralissimo è preoccupante anche per quanto in particolare riguarda
I grandi i medi i grandi comuni
E abbiamo appunto in questo percorso coinvolto
Quarantadue comuni dell'area metropolitana su quarantaquattro
Due non hanno aderito ma la l'unanimità non ci piace perché sempre
Rischio di
Di sembrare eccessivi anche qui semplicemente come abbiamo fatto ci tengo a dire anche rispetto altri modelli insomma sono mese in cui si parla di
Importanti iniziative di grandi Comuni penso a Milano protocolli ecco qui forse si è andati un po'oltre il protocollo
Questi quarantadue comuni hanno deliberato in Giunta l'adesione al sistema SPRAR e l'adesione finale del concorso dei due mila seicentottanta posti che è esattamente
La quota che il nuovo piano nazionale l'accoglienza prevede per i nostri Comuni
La quota da cui voi scatta la con la famosa e
Che clausola di salvaguardia ecco
Li abbiamo convinti come abbiamo fatto per un fatto di pragmatismo non c'è nessuna opzione politica o ideologica nella scelta c'è un affatto di pragmatismo avere gli strumenti adeguati
Di complessità per affrontare un tema che ha una sua evidente complessità
E quindi questi sono questa scelta sono in questi numeri di un sono i numeri di una scelta
Che vede lo spot nella nostra intenzione sempre di più lo SPRAR come il sistema d'accoglienza italiana non ci accontentiamo neanche che Cassa somigli in un po'di più allo SPRAR noi crediamo che quella sia la strada
Si debba scegliere con progressi in maniera progressiva ma lo SPRAR come sistema dell'assistenza ci tengo a dire su un'altra cosa e poi chiudo due anzi velocissime una
Le professionalità che veniva richiamata anche da Daniela Di Capua
Noè siamo riusciti in questo percorso ha proposto le complessità che però si riescono a superare a fare salvo un metodo di coprogettazione sociale
Compatibile con le altrettanto complessità del nuovo Codice degli appalti si può fare come diceva al dottor Franco Spina
E ci siamo ci siamo riusciti e in quell'esperienza di coprogettazione c'è una quotidiana
Esperienza di innovazione sociale per ma non sono commettendo il committente loro gestori esecutore ma c'è un dialogo ovviamente ha fatto la correttezza nera
Distinzione dei ruoli quotidiano che ci consenta di fare dei passi avanti anche di immaginare soluzioni nuove una su tutte e che ha avuto anche buona stampa diciamo
è stata l'esperienza da Di Resta che è il nostro progetto di accoglienza intra familiare quindi le ormai quasi quaranta famiglie
Bolognesi che hanno accolto un
Un
Una migrante con diciamo protezione internazionale già già ottenuta neo maggiorenne
Verificando sul campo la assoluta straordinaria accelerazione che i percorsi intrafamiliari
Producono nella inclusione e integrazione di queste
Persone quindi anche questo lavoro con i soggetti della cooperazione sociale del privato sociale
è stato l'esperienza genera attiva anche di soluzioni di welfare che noi poi riusciamo anche a rimarginare a reinterpretare anche per la generalità dei cittadini bolognesi ed è stata una palestra di professionalità sociali particolarmente
Importante ultima cosa la comunicazione ma in questo percorso devo dire via via abbiamo compreso quanto una comunicazione efficace
Questo l'Atlante è una una risponde perfettamente anche a questo esigenza è una esigenza appunto assoluta non abbiamo messo in piedi un
Una un un sito web che Bologna terzo punto it dove non solo ci sono tutti dati aggiornati ogni due mesi
Della del del sistema la cognata complessivo SPRAR non SPRAR ma ci sono anche le storie racconto di quello che realmente questo fenomeno migratorio e l'esperienza
Dello dello SPRAR ecco tutto questo credo che ci stia
Consentendo di attrezzarci rispetto a una complessità che pur si presenta come tale ma sicuramente che nell'esperienza meno che stiamo disse vedendo si può si può affrontare con
Anche con ottimismo
Grazie Luca Rizzo Nervo
Caso ha riempito di contenuto il quadro generale che qui è stato delineato e a questo punto la parola per le conclusioni che sono
Per Matteo Biffoni Sindaco di Prato responsabile
Allora
Direi vorrei partire da dove ha
Terminato Luca io penso che
L'esperienza bolognese la più avanzata sicuramente la trave avanzata in Italia questa è un'esigenza che non avevamo di raccontare come una grande città
Organizzata città evoluta assolutamente moderna per carità ma somma che affronta in termini di cui oggi stiamo discutendo in maniera importante in maniera significativa un certo punto
Decide e Luca usato un termine e mi piace molto
Pragmatismo maniera pragmatica di prendere per il verso che lo riteniamo giusto questo è lo spirito dell'ATO l'ATO e del lavoro e ANCI ha portato avanti in questi
Mese in questi anni vorrei dire
Per rendere il verso che noi riteniamo punto giusto un fenomeno così complesso difficile poco popolare esplosivo e
E che coinvolge persone
Che coinvolge persone sia quelle che arrivano sia per le accolgono e che quindi rende tutto più difficile se non ci organizziamo
Bologna e ci faceva piacere ecco
La il Comune di Bologna portasse direttamente
Il proprio contributo la rappresentazione della propria esperienza perché insieme ai tanti
Hai tanti devo dire progetti che riempiono il il rapporto annuale e che si stanno via via diffondendo sul territorio rappresenta appunto il punto avanzato
Si può fare diceva l'Assessore
Sì non solo si può fare ma a nostro modo di vedere si deve fare
Si deve fare sì è vero c'è una questione di carattere come dire etico
Per cui tutto quello ci siamo sempre detti in questo momento l'idea dell'accoglienza e della capacità di
Per attrarre sui propri territori persone poi da accompagnare un percorso di cittadinanza fa parte di Hillary teniamo
Buon governo di una comunità
E si deve fare semplicemente perché inattesa di quelli che sono gli esiti importanti del lavoro che ultimamente è il Governo sta facendo gli interventi in Africa e le relazioni con la Libia all'apertura della
Dell'ambasciata i lavori d'Europa le parole dell'altro giorno di qualche giorno fa del nuovo Presidente francese io non voglio sottovalutare in alcun modo il cui ci abbiamo lasciata sola Alitalia o sottovalutato il il il grido di allarme dell'Italia
Insomma ci sono tutti
Sì percorsi né speriamo portino a compimento si evolvano arrivino a compimento rispetto a
La complessità di un tema così difficile frattempo bisogna realizzarsi
A nostro modo di vedere lasciare andare lo spontaneismo peggio mi peggio che mai ma
Anche un sistema
Di discenti d'accoglienza prefettizia che
Devo dire hanno fatto il loro mestiere hanno svolto il loro ruolo hanno dire rappresentato una modalità è un modello una modalità che in
Serviva ma che proprio perché
Diceva bene Luca lo voglio ribadire io non siamo di fronte all'emergenza secondo noi almeno per buona parte può lasciare il passo invece assistermi organizzati
Questo è la sfida abbiamo davanti perché al di là di tutto diciamo quello che c'è qui dentro dentro a questo rapporto e oltre a una comunicazione sullo stato dell'arte
Daniela come dire un fine Ciro previa diventi da questo punto di vista
Numeri chi arriva quanto stanno dove età luoghi provenienza tutti i fattori ci si diventano importanti per venti leggere la realtà che abbiamo di fronte
Ma questo rapporto annuale vuole essere dal mio punto di vista delegato politico per questa materia diritti
E il punto di riferimento di una idealità
Cioè in tutto questo in tutto questa situazione nella complessità che stiamo vivendo e siccome siamo fuori dal sistema emergenziale perché
Ormai è un dato di fatto strutturale e arrivano i nostri territori persone che fuggono dalle situazioni più disparate
Noi dobbiamo organizzarci se vogliamo essere in grado il più possibile se vogliamo essere in grado di
Farsi che da un lato si Lenio percorsi di cittadinanza
Questo è l'idea dello SPRAR cioè si allarghi la maglia la la Comit il ventaglio delle opportunità che tu metti in mano alle persone arrivano sul suo territorio nello stesso tempo e ti permette di avere un'efficace risposta
A quelle che sono le dinamiche purtroppo molto spesso tutte politiche
Che si legano a un fenomeno come questo
Perché meno che le tensioni e tu crescita dei territori e più è facile governare gestire un fenomeno
Per tutti i versi molto complesso e difficile
I
Condomini inquilini gli appartamenti invisibili condomini definiamo così per capirci fra di noi sono la prova provata paradossalmente del buon ri della dell'efficacia della scelto stai facendo
Perché significa non solo che gli enti contestualizza e-mail nel luogo in cui sono ma significa che in un condominio
Sapete meglio di me condominio è fonte di contenzioso davanti al tribunale civile più ampio diciamo nel sistema Paese vuol dire che se il tuo vicino di casa è nel sistema SPRAR però
Turni anche tenere in di conto vuol dire che sta funzionando anche il sistema di inclusione sociale di queste persone
Perché significa che imparano la lingua significano che rispettano gli orari significa ne fa la raccolta differenziata significano che comunque vada hanno un approccio che Istat compagna andò in un percorso
Di
Di
Definizioni della del loro futuro
E buona amministrazione a mio modo di vedere si e lo deve dire sì porta un sesso può probabilmente poco io mentre Luca parlava guardavo Leonora mia portavoce io compirò adesso che stavo se loro fanno del
Del sito perché una cosa intelligente qui diciamo le buone pratiche
Come esattamente il rapporto fra le a raccontare si diffondono poi qui dentro ci sono dei dispute delle ispirazioni che speriamo conta minino anche altri territori oltre a quelli già
Sono qui dentro i numeri ve li ha dati Daniela
è un percorso che piano piano si sta espandendo perché riteniamo e sta passando
La presentazione di quello ha fatto i Comuni con la stampa di Bologna il coinvolgimento dei Comuni vicini è secondo noi
Esemplificativo di una modello cioè rendiamoci conto che così può funzionare
Che così per quanto sia faticoso e difficile e in modo migliore di gestire la situazione
In un'ottica ovviamente sempre di patto di di di di relazioni dirette devo dire che non è mai mancata io voglio riconoscere con il Governo con il Ministero degli Interni con cui c'è sempre stata una relazione
Diciamo di di di di di di collaborazione credo si possa definire così importante e che ha dato secondo noi dei
Dei risultati
è chiaro che qui dentro non c'è tutto
Che qui dentro non c'è tutto queste quello che fanno i Comuni
Per le folle fare i Comuni più avanzati questi qui c'è il
Progettualità fatica a rischio cioè impegno da parte delle amministrazioni che credo che continueremo a raccontare come la buona
Modalità di gestione di questo fenomeno il ruolo di ANCI ormai definito e fra queste i lotti e di costruzione di un rapporto ripeto è già
Abbastanza piuttosto robusto un il Governo con le con il Ministero dell'interno i termini
E il nostro ruolo è dovere continuare a crescere il rispetto della falda di salvaguardia per esempio comunque vada dei numeri definitivi un territorio eh e qui su questo non lo possiamo fare solo se troviamo l'ascolto e devo dire l'abbiamo sempre trovato in questo momento
Del del ministero e per esempio un caposaldo fondamentale per far sì che
Certe dinamiche sì sì come dire riescano a esplicarsi in tutta la loro forza per esempio
E poi però
Diciamo anche su questo noi bisogna essere chiari io
Dire lo lo lo voglio ridire perché lo sento da amministratore e
Da questa delega che
Non è semplicissima diciamo così
Non è poi bisogna anche definire quello che è il percorso dentro acquisti dentro a questi qui eccellenti piani ed eccellenti progetti e stanno qui dentro
Perché
Poi c'è numeri dobbiamo decidere che cosa succede con chi permesso non ce la
Dobbiamo decidere qual è la nostra opposizione rispetto all'Europa somma dobbiamo decidere tutta una serie di cose
Qui dentro voi troverete anche i dati dei tempi di reazione delle commissioni territoriali e della
CIAL poi della giustizia ordinaria nel caso di appello su questo bisogna intervenire perché ancora ci sono dati e il miglioramento scelto ma che ancora non sono quelli che ci aiutano a far funzionare il sistema SPRAR
E poi dobbiamo decidere perché investimento dello SPRAR l'investimento di cittadinanza né vogliamo creare i cittadini vogliamo dare opportunità chi scommette il futuro a Bologna a Prato a Roma a Milano
Di avere le condizioni di essere l'undici di poterlo o dove deciderà su
E di essere le condizioni di poterlo fare significa un investimento anche economico importanti e anche diciamo di progettualità di fatica
Capiamo che cosa si fa però all'esito di quel percorso e dei numeri che qui dentro trovate rispetto a chi poi quel sistema di protezione non c'era
O non c'è un sistema di protezione insomma non ha
Un permesso di soggiorno in tasca sono una serie di nodi vanno sciolti perché questo sistema funziona e funziona bene
Ma non è facile
Non è una passeggiata di salute non tutti sono il Comune di Bologna è una tradizione una forza
Organizzativa così ampia
Ci sono Comuni mi stava accompagnando il lavoro straordinario che viene fatto dall'ANCI dalla struttura dalla struttura di ANCI con tutta la lavoro di formazione i seminari via web beh gli incontri disservizi
Infiniti est mancanti ma
Assolutamente doverosi incontri sul territorio
Le le le relazioni che che che il servizio centrale ha insomma lo sforzo che è veramente importante e che si sta mettendo in campo e che
A mio modo di vedere sta coinvolgendo l'intero sistema Paese piano piano numeri appunto esso in espansione
Però tutto deve filare
Perché l'unica cosa che non ci possiamo permettere che un sistema in questi anni ha dato risposte efficaci
Che è riuscito a dimostrare con i fatti di poter creare i cittadini si perda si perda un certo punto incastrato in un sistema e
Siamo fuori non gira in maniera puntuale imprecisa ecco questo eh
Il nuovo fronte della sfida perché sullo SPRAR io ci metto la mano sul fuoco che si è organizzato bene grazie al controllo volevo dire cito un dato perché
Sono code nella ragioni se se sbaglio oltre duecentocinquanta i controlli fatti sui progetti cioè significa che
Non è che una volta il progetto ha ricevuto in
Bolle il via libera tutto a posto madama la marchesa
Cioè controllo viene fatto si sta attenti ovviamente esce l'ente locale che lo sente immediatamente il polso della situazione se qualcosa non va ma intanto
Fin da subito c'è un controllo ciò su quello se effettivamente quello che viene scritto nel Progetto viene effettivamente effettuate come viene effettuata la somma
C'è un sistema chiesta alla base di Cristo tipo di progettualità e se essi
Voi come ANCI come sistema nazionale Presidenti dell'ANCI abbiamo dire
Concordato un percorso insieme al Governo e su questo abbiamo trovato il punto di incontro perché crediamo che davvero sia lo strumento più efficace perché ne abbiamo conoscenza e ne abbiamo contezza di quello che
Adesso nel momento in cui proprio stavo facendo questo sforzo è un punto in cui arrivano
Esempio è quello del Comune di Bologna noi dobbiamo
Lo sforzo della fatica la politica dovrà fare appunto sia a livello del sistema di Comuni sia a livello sistema
Del del Governo è quello di riuscire a
Accompagnare questo percorso nella
Sostegno si può dire così nelle adulta merita ancora più adulte cioè nel momento in cui diventi non più
Con i numeri che qui ci sono rispetto all'accoglienza prefettizia ma l'esatto postura lana semplifichiamo così per capirci
Questa è la sfida nuova che abbiamo rispetto al sistema che alle forze la qualità che vi è stato
Racconta che ciò che ci siamo raccontati e ci abbiamo presentato oggi non è banale
Non è semplici sarà una sfida immensa e complicatissima esempio e quelli di chi lo voglio ribadire l'esempio di Bologna danno grande fiducia ci sono altri in Italia dalla grande fiducia rispetto a questo tipo di ragionamento
Però il lavoro è
Grande parte lavori ancora tutto da fare abbiamo bisogno per affrontare un tema del genere della disponibilità della fatica dello sforzo di tutti perché termino veramente
Come amministratori ci siamo ci assumiamo una responsabilità ci assumiamo un
Ci prendiamo un compito importante e
Tosto anche dal punto di vista perché noi viviamo anche di o sensi anche dal punto di vista il consenso e quindi lo do abbiamo la necessità che funzioni
Per farlo funzionare abbiamo ci sta di tutti di tutti a tutti i livelli perché l'unica cosa che non ci possiamo permettere pensare e poi siano gli amministratori e poterci pensare da soli perché questo non ce la possiamo fare da un bisogno di tutti
Devo ovviamente del Governo domicilio delle Regioni abbiamo bisogno del terzo settore però bisogna associazioni volontariato abbiamo bisogno della stampa e racconti le cose abbiamo bisogno di tutti
Per vedere se è un fenomeno così complesso così difficile così per Charlie parlare diversi
Complicato non riusciamo a gestire e apportare in fondo con la qualità che dentro rapporto SPRAR si racconta nella maniera più diffusa pessimi possibile e fatemelo aggiungere
E termino come un grande Paese de come l'Italia secondo me deve fare grazie
Grazie a Matteo a questo punto chiedo se c'è qualcuno che vuole intervenire porre delle questioni beh intanto che ci pensate Daniela Di Capua mi ricordava assente che sia anche di quello che diceva Matteo Biffoni
E ai lo strazio né del lavoro che è stato fatto nei primi mesi sei mesi del due mila diciassette
Abbiamo già ricevuto disponibilità di ulteriori due mila ottocento posti da Comuni nuovi nel mille ottocento da progetti già esistenti
è un dato che è sufficiente o insufficiente non lo sappiamo dipende da come vanno le cose però sicuramente è un dato importante che rappresenta un buon punto di partenza
E a partire dal quale bisogna continuare a lavorare come diceva giustamente
Matteo Biffoni
Allora se non c'è nessuno che intende prendere la parola
Chiedo l'autorizzazione a Victor manager di poter concludere questa incontro di oggi
Quindi
Ecco allora liberiamo Biffoni concludiamo qui grazie della vostra presenza e per far