Stop al Caporalato: conferenza stampa di Massimiliano Bernini, Yvan Sagnet e Angelo Consoli

Buongiorno a tutti e a tutte benvenuti sono Massimiliano Bernini portavoce del Movimento cinque Stelle membro della Commissione agricoltura
Per me un immenso piacere avere qui con noi oggi IVA insegne presidente dell'associazione non Kappler ad Angelo Consoli della direzione strategica nuca acque
Per la presentazione di una loro idea di un loro Progetto a mio avviso assolutamente innovativi
Necessari socialmente utili trarre di cui tra pochissimo ci parleranno illustreranno appunto questa loro questa loro idea
Ivan sai niente l'amico Ivan non ha bisogno di presentazioni come molti di voi sapranno Ivan è stato recentemente insignito dell'onorificenza di Cavaliere dell'ordine della Repubblica italiana
Dal Presidente Sergio Mattarella per l'impegno
Assunto in questi anni contro il caporalato e contro lo sfruttamento del lavoro soprattutto in agricoltura
Ricordiamo infatti che Ivan
Ha guidato ha organizzato lo sciopero la protesta di Nardò nel due mila undici insieme a tanti Bracciano di agricoli pugliesi contro le durissime condizioni di lavoro è autore del libro ghetto Italia un
Un libro che vi invito veramente
A leggere con attenzione per prendere coscienza del fenomeno del caporalato dello sfruttamento del lavoro in agricoltura
Quindi l'azione di vivande ma anche l'azione di di Angelo è sempre stata quindi centrata sulla riscatto sociale e umano e sugli spettro dei diritti del lavoro e della dignità principi ahinoi fin troppo spesso disconosciuti illesi
In alcune campagne del nostro Paese ma non solo anche in Europa secondo gli ultimi gli ultimi dati
Vedendo del merito della questione del del caporalato dello sfruttamento del lavoro in agricoltura oggi fortunatamente abbiamo una legge
Una legge che è stata approvata in via definitiva il Movimento cinque Stelle ad esempio ha votato favorevolmente sia alla Camera e al Senato e la legge centonovantanove del ventinove ottobre due mila sedici
Che sta cominciando a produrre i suoi benefici affetti soprattutto sul piano dell'azione penale nei confronti di taluni imprenditori caporali
Tuttavia l'abbiamo sollevato più e più volte il testo non è non è perfetto se da una parte la forza all'azione
La dimensione punitiva giustamente
Dall'altra non costituisce non costruisce quel sistema efficace di intermediazione tra domanda e offerta del lavoro agricolo sulla quale assenza nasce e si sviluppa il fenomeno del caporalato
E tutto ciò che ne consegue tristemente
Nella legge era previsto ad esempio il potenziamento della rete del lavoro agricolo di qualità
E soprattutto di una gabbia cabina di regia che sperimentata sei degli strumenti di intermediazione illecita in agricoltura quindi l'incontro fra domanda e offerta in agricoltura che poi ha delle peculiarità
A era prevista è stato previsto un protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura denominato cura legalità
Uscire dal ghetto tutti gli istituti assolutamente lodevoli che però al momento languono a nostro avviso e che andrebbero in qualche modo potenziati
Ritornando però alla vostra idea poi vi lascio la parola siete voi i protagonisti di questa giornata è chiaro un aspetto oltre alle leggi
Che ben vengano
Servono anche delle pratiche e dei modelli virtuosi che servano da esempio per la nostra agricoltura e se non sbaglio no cappe vuole proporsi proprio come uno di questi modelli virtuosi
Da imitare
Insomma sin da subito è possibile attivare delle filiere filiere agricole etiche che rispettino i diritti del lavoro
Dei braccianti italiani e stranieri che rispettino i contratti collettivi nazionali la normativa in materia di sicurezza sul lavoro la normativa ambientale
A normativa in materia di sicurezza alimentare un giusto prezzo riconosciuta agli agricoltori e agli imprenditori agricoli contro ahimè l'attuale modello imposto dalla globalizzazione e dal mercato che invece tende
A contrarre sempre di più questi aspetti quindi ora io vi lascio la parola voi ci spiegherete come è possibile realizzare tutto ciò grazie
Ciò la
D'Angelo Consoli
Grazie Massimiliano grazie per l'ospitalità io direi che
Sulle in queste immagini terribili della nostra testimonianza infine una bambina di tre anni che sta a capire che verrà dieci ore al giorno in cambio di una ciotola di riso in denim questi può cominciare a parlare in Argentina
Anch'io ringrazio
Massimiliano ringrazio Angelo consolido appunto il buon debbono contro
Do il benvenuto a tutti quanti
La rivolta contro i caporali che io altri lavoratori organizzammo nella masseria buon curi a Nardò nell'estate del due mila undici è stato il primo momento di presa di coscienza
Che nelle campagne pugliese c'era lo schiavismo
Grazie a questa rivolta è partita l'inchiesta Sabra
E si è messa in moto una dinamica politica impensabile prima
Che ha portato all'approvazione della legge contro il caporalato
Ma nel corso degli anni
Anche grazie al mio lavoro di denuncia con la FLAI-CGIL
Mi sono reso conto che colpire i caporali e anche le aziende che se ne servono per quanto necessario incido solo sugli effetti più perplessi e non sulle cause reali del caporalato
Queste cause risiedono in un modello economico
Quello della seconda rivoluzione industriale l'era del petrolio che ormai da anni ha modificato i rapporti di forza fragranti in prese multinazionali e lavoratori
Consumatori e le stesse piccole e medie aziende agricole vittima anch'esse di quelle specie di caporalato economico internazionali che è la grande distribuzione organizzata
Potremmo dire i generali del caporalato
Che mettono la stalla gol la ai produttori agricoli stabilendo prezzi e condizioni di mercato insostenibile inaccettabili che concorrono a determinare le condizioni di ricorso alla manodopera statistica
Per colpire le cause reali del caporalato bisogna dunque accelerare la transizione verso un nuovo modello economico rispettose da biosfera dei diritti dell'essere umano e della dignità del lavoro
Una dignità che specialmente in Italia viene sempre più calpestata da provvedimenti governativi come rito batte e lo sblocchi Italia
Basati sullo scellerato equivoco di fondo che per garantire crescita economica bisogna prego permettere la
Devastazione dell'ambiente e abbassare le tutele del lavoro garantite da quello Statuto dei lavoratori
Che tutte le nazioni progredite ci hanno invidiato e copiato fine dagli anni sessanta quando
Con esso si concluse una stagione di lotta e affermazione di diritti
Il percorso iniziato nel due mila undici ci ha portato rapidamente ad accorgerci che il caporalato non era solo in agricoltura e non era solo in Puglia
In mora e con il modello economico centralizzato e fossili di cui parlavamo prima
Agisce su scala planetaria
Ci sono i bambini di tre anni come abbiamo visto nel filmato
Che spaccano pietre per dieci ore ha ragione in beni per una ciotola di riso
I piccoli schiavi siriani dalle mani blu nelle fabbriche tessile turche
Bambini pachistani che cuciono palloni per le grandi multinazionali
I Länder Rabin che espelle espelle contadini dalla terra in Africa e li butta nel Mediterraneo
E i giovani neolaureati schiavizzate e-mail call center o nei sistemi di vendita porta a porta nei Paesi occidentali per un salario da fame
In una versione due punto zero del caporalato tradizionale la lista del nuovo schiavismo sarebbe o purtroppo infinita
Questo ci impone un ripensamento delle nostre attività nella vita quotidiana
Come diceva Padre Pino Puglisi il prete antimafia di Palermo ucciso a Brancaccio il tredici settembre novantatré
Ogni grande cosa parte dalle piccole cose
Ecco
Nota parte da qui per arrivare lontano
Parte dalle piccole azioni quotidiane per fornire nuovi modelli di riferimento nell'ambito del consumo critico e sostenibile
Di comportamento dei consumatori cittadini per nuovi paradigmi di legalità e di buone prassi e civiltà
Un modello il nostro che vuole essere un'alternativa a ciò che le grandi imprese ci impongono ogni giorno nel grande circo del consumo a morale i di bassa
Un modello che vuole essere una barriera alle meccanismo che prevede consumatori senza diritti di scelta e lavoratori sempre più sfruttati e precarizzato
Questo modello economico
Nato per allargare il benessere accerti è sempre più vaste di esseri umani si stacca tragicamente avvitando su se stesso contraddicendo i suoi scopi iniziali
In una spirale che genera diseguaglianze
Oddio e razzismo
è necessaria una transizione verso un modello basato sui principi di sostenibilità
Innovazione dei processi e dei prodotti produzioni di ricchezza distribuita alta intensità di lavoro e bassa intensità di capitale
Che possa rappresentare una speranza un cambio di direzione verso il ridimensionamento dedico poli ed è la grande distribuzione
Verso la libera scelta e l'incoraggiamento di aziende che rifiutano lo sfruttamento dei lavoratori da qualsiasi parte del mondo provengano e in qualsiasi settore e si agiscano
La nostra è una storia
Che parte da lontano
Dall'emancipazione dei lavoratori che nel dopoguerra in Sicilia in Puglia e nel sud Italia notarono per delle condizioni di vita migliori sotto la guida di leader illuminati come Giuseppe Di Vittorio
Placido Rizzotto accuso Miraglia Salvatore Carnevale e i centinaia di sindacalisti e lavoratori morti nella lotta per la libertà uccisi dalla mafia agraria
I nostri compagni di viaggio sono i tanti giovani i cittadini che in questi anni hanno maturato la scelta di consumo sostenibile e del rifiuto delle pratiche di anni chi lamento dei lavoratori
Il tanti imprenditori
Che scelgono sempre più spesso di competere sul terreno dell'innovazione e della sostenibilità e non su quello della comprensione dei dirgliela compressioni dei diritti
E che valorizzano il lavoro dei propri collaboratori come il principale asset dell'azienda
Imprenditori coraggiosi
E creativi che mettono al centro le donne gli uomini e rifiutano la logica del profitto a tutti i costi a discapito di tutto il resto
Che offrono lavoro dignitoso nei settori dell'energia rinnovabile dell'agricoltura etica e sostenibile
Dei servizi alla persona dell'assistenza scolastica della valorizzazione dei beni culturali e ambientali dell'industria digitale e della stampa tre di
Senza esclusioni dovuta alla giovane età al colore della pelle al sesso
Il lavoro che ci attende
è un lavoro difficile
Ma non c'è alternativa e in questa battaglia sappiamo di potere contare sulla guida illuminata e forte dell'unità voce libera e di speranza dei tempi che stiamo vivendo Papa Francesco
Nasce oggi nota
E colloca
Una rete internazionale già attivisti che vogliamo passare
Dalla protesta alla proposta
Promuovendo in tutte le istanze possibile
Quelle reti quelle realtà economica che valorizzare il lavoro la CRI attività e l'ingegno delle persone umane
Che creano capitali sociali e capitale finanziario
E che sono perfettamente integrati nella biosfera e nella nuova ecologia sociale di qui parla vinci cricca lavo dato sì
A questo punto passo la parola ad Angelo Consoli Presidente del Cecchi
Che in qualità di direttore o europeo dove l'ufficio di Jeremy Rifkin
Ha portato
In questi anni a livello europeo battaglie terre nuovi modelli nella terza rivoluzione industriale e per l'economia sostenibile
Angelo accettato di essere il direttore delle strategie internazionali in onda
Grazie Ivan allora adesso è venuto il momento di andare sul pratico di spiegare in pratica che cosa è come funziona è nota come fu come intendiamo che funzioni
Abbiamo lavorato non è ancora definitiva ma ve la faccio vedere giusto per avere un'idea
Su una matrice multi criteri secondo i principi stabiliti dalla dal massimo esperto italiano di matrice molti criteri
Che l'ingegnere Marco Martens che ringrazio di averci messo a disposizione questo know how ecco questa matrice molti criteri che l'unica ad ottenere altri campi non l'abbiamo adattata
Al decalogo Dino Capponi e nota per realtà se poi voi andrete sul sito potrete leggere i dieci punti fondamentali sui quali si basa
Hilla
Il rispetto dalla persona umana della biosfera di cui parlava Ivan e noi per il momento abbiamo sintetizzato distillato in cinque punti in cinque elementi di valutazione
E il a il nostro decalogo questi elementi che voi vedete in questa matrice molti criteri sono innanzitutto l'elemento etico
Poi c'è l'elemento energetico il valore aggiunto del prodotto la circolarità del della dei processi produttivi quindi Rifiuti zero è la la brevità della filiera la filiera corta
E
Noi con questa matrice molti credere in realtà intendiamo fornire non
Una certificazione perché non siamo un ente certificatore
Ma grazie al lavoro di IVA nel lavoro che il Circolo roba per la terza corsia industriale sta facendo l'ha fatto in questi ultimi anni intendiamo fornire una
Valutazione della
Eticità della intelligenza di comportamento della delle imprese non soltanto in agricoltura come Ivano spiegato benissimo a non soltanto nel meridione d'Italia perché il caporalato Ivan Lo detto veramente senza mezzi termini riguarda un modello economico che è il modello economico mondiale
Riguarda anche bambini in nel sud del mondo così come
In altre parti del mondo vengono sfruttati neolaureati eccetera allora ogni azienda si può prestare ad essere valutata secondo questa matrice molti criteri per fare un esempio vi vorrei
Fare vedere
La vanno a valutazione che abbiamo fatto di un'azienda agricola romana Agricoltura Nuova una cooperativa che ha sede a Castel di Decima vicino Mostacciano Spinaceto sulla via Pontina
Ecco questa questa cooperativa
Prende venti su venti secondo la nostra matrice molti criteri vi spiego subito come sul piano etico sono tutti i lavoratori assolutamente messi in regola non c'è il lavoro nero di nessun tipo
Sul piano dell'Energia sono hanno applicato quello che è uno dei punti cardine del d'decalogo di
L'ho capito che
Quello della decarbonizzazione dell'attività produttive
Decarbonizzazione noi pensiamo che in azienda agricola così come l'azienda non agricola che
Non deve più pagare decine di migliaia centinaia di migliaia di euro per l'irrigazione per la refrigerazione alle aziende fornitrici del tre cita diventerà azienda più competitiva
Loro si sono fatti il il fienile fotovoltaico hanno sfruttato le superfici che hanno a disposizione senza
Invadere il terreno quindi senza consumo di suolo e sono praticamente elettricamente sovrani indipendenti
Dopodiché qui hanno anche altri sistemi di energia rinnovabile hanno il crimine eolico hanno dirittura fatto un centro dimostrativo delle energie rinnovabili e per i bambini
Che nel weekend con le decine centinaia di famiglie che vanno a mangiare nella loro cooperativa
Possono a andare a visionare quella che l'energia del futuro
Valore aggiunto il valore aggiunto sta nel fatto che loro non si limitano
A vendere il prodotto grezzo appena uscito dalla pianta ma lo lavorano anche il pari il grano diventa pane
La frutta diventa conserve marmellate eccetera ed chiaramente un'azienda che vende i propri prodotti agricoli a aggiungendo valore ricava molto nuova dei ricavi molto più elevati quindi diventa ancora più competitiva
Il quindi a delle risorse a disposizione per valorizzare le proprie competenze umane poi la circolarità l'azienda Agricoltura Nuova a il più grande centro di compostaggio
Della della Provincia di Roma e quindi praticamente non producono assolutamente nessun tipo di scarto e stanno programmando anche per quanto riguarda i liquami zootecnici un mini biodigestore anaerobico aziendale
Infine la filiera corta questa azienda sin da quando è nata vende direttamente ai non non entra nella grande distribuzione organizzata
Entra direttamente nelle case dei cittadini a novecentocinquanta famiglie in un gas
Poi ai loro Spach hanno il loro spaccio però la cosa interessante che anche qui anche nella filiera corta rientra la circolarità perché
Le cassette con le quali loro portò la frutta settimanalmente a ai membri del gas sono riutilizzabili quindi non vengono buttate quindi non si producono rifiuti ritornano in azienda vengono riempite per il prossimo ciclo ecco questa è un'azienda che ne abbiamo valutato quattro su quattro sull'etica quattro quattro su quattro sull'energia sul valore aggiunto sulla circolarità sulla filiera corta quindi venti su venti
Questa diciamo valutazione poi noi intendiamo tradurla in un sistema di mediatizzazione che faccia capire come è possibile
Valorizzando le realtà che già ci sono passare dal
Quella famosa protesta di cui parlava Ivan alla proposta un po'il modello di
Di Addio pizzo in Sicilia che ha battuto la il racket delle estorsioni
E sottolineando la i negozi che non pagavano il pizzo con un apposito bollino appunto Addio pizzo anziché denunciando quelli che lo pagavano
Ecco noi non vogliamo denunciare quelli che fanno ricorso al caporalato ma vogliamo aiutare
Le aziende con questa matrice molti criteri a uscire dal bisogno di fare ricorso al caporalato ma anche dal bisogni farà ricorso
All'economia fossile al a all'elettricità prodotta dal carbone e altri dal dal petrolio alla alla necessità di produrre rifiuti e alla impossibilità di incontrare i propri consumatori sul mercato perché c'è di mezzo la grande filiera parassitaria della distribuzione organizzata
Per fare un altro esempio di come funziona questa matrice molti criteri qui abbiamo per esempio la valutazione che abbiamo fatto di un'altra azienda l'azienda sfrutta zero
Sfrutta zero è un'azienda agricola Di Nardo in provincia di Lecce appunto alla città dove è scoppiata la rivolta di Valle dei suoi fratelli a Bonn curi nel nel due mila undici
Questa azienda è un'azienda che innanzitutto è composta da lavoratori immigrati e lavoratori leccesi
Che non solo raccolgono i pomodori ma li trasformano anche e li fanno un un passo una passata di pomodori che viene immessa direttamente nei né il circuito di non della grande distribuzione organizzata ma del dei dei gruppi di acquisto
Che
Si chiama appunto passata sfrutta zero
Quindi noi abbiamo valutato sul piano dell'etica evidentemente quattro su quattro sul piano dell'energia non sono molto avanzati perché ancora utilizzano energia fossile quindi
Gli abbiamo dato un solo punto su quattro sul piano del valore aggiunto appunto loro trasformano quindi non vendono il pomodoro ma vendono
La la la passata quindi quattro su quattro sul piano della circolarità stanno indietro quindi uno sul piano della filiera corta invece perché vendono direttamente quattro su quattro quindi qui noi siamo a quattordici su venti
Ecco questo e il modo in cui funziona questa matrice molti criteri sulla quale noi stiamo ancora lavorando perché probabilmente aggiungeremo gli altri criteri estratti dal
Dal decalogo ma quello che ci tenevamo a sottolineare che è una grande operazione di comunicazione
Il attivisti giocato ci segnaleranno le aziende che loro ritengono possono essere valutate nel settore ma questa valutazione poi attraverso i nostri canali il web i social media
Metteremo in risalto e daremo visibilità alle aziende che stanno facendo gli sforzi del senso di una cava
Allora Eva B la nostra presentazione finisce qui sei ci sono delle domande sia io che Ivan che Massimiliano Bernini siamo a vostra disposizione
Prego
Allora noi voi risponde duro dico noi abbiamo come voi sapete Ivan ha lavorato per molti anni il sindacato noi siamo
Anzi sì c'è stata non non avete sentito verrà la domanda era se preso il coinvolgimento dei sindacati ecco magari il prossimo venga al microfono così oppure prendo microfono verrà
Il sindacato a sicuramente una in funzione di denuncia delle e di riscatto delle condizioni dei lavoratori quanto più sono schiavi visti che più evidentemente importante che il sindacato si faccia valere del resto quando c'è stata la rivolta di bon curi i primi a intervenire sono stati i sindacati che hanno dato anche
Diciamo hanno aiutato molto IVA Anna ICM tutti i suoi fratelli che i quella in quell'estate di primavera araba hanno ritenuto di dover far valere i propri diritti come lavoratori
In noi riteniamo che il sindacato abbia diciamo faccia altro e quindi valutare le aziende in questo modo tecnico noi abbiamo le competenze tecniche per valutare la decarbonizzazione processi decarbonizzazione di un'azienda il processo della filiera corta eccetera
Ma naturalmente siamo aperti a tutte le segnalazioni ci dovessero venire i sindacati non so se coperto voglio aggiungere qualcosa no ma concordo ed è così perché
Come era chiara ricordato Angiolo e noi non miriamo a essere un ente certificatore
Però lavoreremo in un'ottica di valorizzare e di promuovere quelle aziende diciamo che mirano che puntano a fare impresa rispettando determinati criteri i diritti dei lavoratori la sostenibilità ambientale
Ed è chiaro che
Le varie rette le varie reti che noi andremo a costruire a livello territoriali vedranno il coinvolgimento
Dei sindacati perché
Nessuno come i sindacati hanno a competenza hanno competenza in materia di lavoro
Era un po'quello che e noi abbiamo rimproverato in questi anni alle catene alle grandi catene della grande distribuzione che
Dicono di avere
C'è determinate certificazioni in materia di lavoro però
Questi enti questi enti certificatori quando noi siamo
Quando noi gli abbiamo e coinvolti
Indeterminati azione ci siamo resi conti che loro sulla qui sulle questioni nazionali in materia di lavoro non avevano
Determinate conoscenze tetto ovviamente non si sono interfacciati con i nostri sindacati a livello nazionali perché qui
La presenza dei sindacati nella rete hanno Catto è una presenza fondamentale la presenza molto importante per determinare i criteri di lavoro
Sibilia due giungere niente su questo non
La io vorrei aggiungere una cosa perché poi quando si parla di sindacati ci sono i sindacati dei lavoratori ci sono anche i sindacati dell'impresa
Noi incoraggiamo i sindacati di impresa quindi Confagricoltura Coldiretti CIA eccetera
A essere molto molto più assertivi nella valorizzazione dei loro prodotti perché non è possibile che il coltivatore del tarocco siciliano lo debba vendere a sette centesimi al chilo
E il lo ritroviamo nella grande distribuzione organizzata a due euro al chilo
Cioè
Questo è un danno per i consumatori che pagano molto il prodotto il buon prodotto agricolo italiano ma è un danno anche per il produttore che non ce la fa deve rendere addirittura al di sotto di quelli che sono i suoi costi
E questo dà riteniamo che sia un grave problema che va affrontato preso di petto
Non che non lo facciano ma bisogna farlo in modo un po'meno propagandistico forse impegnandosi un po'di meno magari sul prosciutto che a bloccando Icam incarico che portano i i proceduto dalla
Dada dalla dal nord no impegnandoci un po'di più in un braccio di ferro non solo con la distribuzione organizzata ma in un rapporto anche dinamico positivo abbiamo detto ma sarà la protesta la proposta
Con tutte quelle organizzazioni tipo Altroconsumo Altromercato eccetera che possono essere d'aiuto prendiamo ripeto l'esempio virtuoso di Agricoltura Nuova per vendere direttamente ai consumatori sviluppare il mercato dei gas esso sviluppare il mercato della vendita diretta è fondamentale perché il caso del tarocco a quel punto lì viene venduto a anziché a sette centesimi a quaranta centesimi al chilo e viene portato nella diciamo al mercato a cinquanta o sessanta quindi il consumatore pagare prezzi più convenienti e il coltivatore il produttore non è strozzato questa asta alla gola della grande distribuzione organizzata quindi
Noi crediamo che i sindacati abbiano un ruolo fondamentale a giocare ma sono soprattutto quelli dell'impresa
Ci sono altre domande
Sì Fabrizio De Pascale responsabile politiche internazionali della UILA-UIL mi sento chiamato in causa mi permetto di dire per intervenire con una considerazione avevate una domanda
Unitariamente FAI FLAI e UILA i tre sindacati del settore agroalimentare hanno giudicato come un importante punto di svolta l'approvazione della legge cento novantanove e
Nessuno e diciamo che sono stati anche protagonisti del del di insomma della realizzazione di questa legge
In particolare
Tutto il la parte di quella legge che riguarda la cabina di regia e la Rete del lavoro di qualità nascono da una pro
Posta unitaria di FAI FLAI e UILA presentata illustrata nel lontano due mila dodici
Due mila e qua attorno al due mila e due mila e quattordici che in quella
Proposta
Tra le cose che poi non sono state riprese dalla legge che
Diciamo sebbene siamo stati abbiamo salutato con favore l'approvazione di quella legge perché
Quello era il risultato massimo che si poteva raggiungere in quel momento i nella nostra proposta ci sono anche tre elementi fondamentali
Che secondo lui vanno amplificati primo
L'istituzione l'instaurazione di un regime di un sistema di un sistema premiante
Per le aziende agricole che
Decidono di assumere manodopera attraverso la rete del lavoro di qualità sotto forma di sgravio fiscale o sotto qualsiasi altra forma
Allo stesso tempo il riconoscimento di un marchio etico per quelle aziende virtuose che
Assumono attraverso la Rete e garantiscono il
L'applicazione dei contratti e il rispetto delle leggi sociali un terzo punto ancora più qualificante era quello di prevedere la possibilità per i lavoratori stranieri irregolari
Di ottenete la possibilità di ottenere un visto di soggiorno
Denunciando la loro situazione di irregolarità nell'ambito della Rete ora è chiaro che questi tre elementi diciamo
Noi continueremo a
A spingere perché ciò sia sia applicato ecco io
O sul fronte internazionale giusto per darvi un'informazione nuovi su tutti questi temi
Dopodomani ci sarà un incontro a Salerno convocato organizzato dalle iniziative del commercio etico di Inghilterra Danimarca e Norvegia
Con i rappresentanti di tutta la filiera del pomodoro appunto per discutere ragionare su qual è la situazione e che cosa si può fare in futuro ecco la mia domanda semplicemente questo
E in questa iniziativa che sicuramente o premetto che poi il ruolo del sindacato il sindacato non ha competenza nel diciamo nella repressione di reati di ordine penale che sono competenza
Dell'albo delle forze dell'ordine e della magistratura il ruolo il compito del sindacato e di denuncia
Di assistenza dei lavoratori attraverso le proprie strutture attraverso i patronati iniziative diciamo così umanitarie decise autonomamente
E
Di fare proposte di fare proposte allora mi domando perché in questo decalogo delle diciamo delle aziende virtuose non inserire anche la richiesta di iscriversi alla Rete del lavoro di qualità
Grazie
Allora se rispondo io allora la legge centonovantanove
è una legge che va bene soprattutto nella sua parte repressiva
Ho partecipato alla chiusura alla chiusura di quella legge nel due mila quattordici quando loro ancora nel sindacato nella FLAI-CGIL
Però il punto cui
Non è la legge noi voliamo collocata cambiare il modello di sviluppo cambiare il modello produttivo noi puntiamo su questo
Perché si innescano nel nostro mercato dinamiche che sono fuori controlli dagli Stati e che hanno origine internazionale
La questione dei prezzi dei prodotti che vengono imposti dalla grande distribuzione eh una questione importante che va affrontata e che non trova risposta nella legge centonovantanove
Non possiamo fare finta
Che anch'esse le impresa e soprattutto in le nostre piccole imprese i nostri contadini si trovano stroncati dalla grande distribuzione
Perché qui loro sono costretti a usare certe forme di lavoro non deve essere un alibi però è una questione che va presa in considerazione il fatto che la grande distribuzione a monte impone i prezzi del prodotto
Quindi
è una questione che la legge centonovantanove non può
Affrontare anche sei noi andiamo ad amplificare ampliare la rete del lavoro agricolo di qualità
Poi
Sappiamo tutti che oggi secondo i dati il quaranta per cento del mercato del nostro mercato nazionale è inondato di prodotti che vengono dall'estero
Posso prendere l'esempio della del pomodoro del settore del pomodoro
Arriviamo a fino a sessanta per cento del pomodoro che viene importata esportato dall'estero e su questo noi abbiamo
Chiesto allo stato abbiamo chiesto alla grande dismesso all'operato la grandi discussioni che abbiamo un ragionamento
Sulla tracciabilità
Delle filiere c'hanno parlato e di libero mercato e sono tutte questione che
Saranno difficile affrontare semplicemente col una legge per cui noi miriamo
Come dicevo a costruire
Un'alternativa alla grande distribuzione
Perché
Se riusciamo a tracciare la filiera agricola
In un meccanismo distinto parallelo a quello vigente noi siamo sicuri di potere raggiungere i risultati litri ci siamo dati come obiettivo
Non vorrei ritornare sull'acquisto e di sindacati sindacati dovrebbe fare il suo lavoro il suo lavoro è quello di tutelare i lavoratori
Massimiliano due Negro cosa ampio mi sia consentito ecco dire questo intanto mi ricordo bene nel corso delle audizioni le proposte che sono state fornite dai vari sindacati di settore su tutto l'arco sindacati
Dei lavoratori UIL CGIL
CISL e noi li abbiamo recepiti anche palo proprio nome della mia forza politica abbiamo presentato degli emendamenti che erano proprio ispirati alle proposte che venivano dalle da rappresentanze sindacali
Quindi il rapporto di collaborazione e di confronto c'è sempre stato anzi tante volte fa uso questa battuta quel poco o tanto che sappiamo di caporalato e proprio grazie I sindacati con i quali non ci siamo interfacciati in questi anni
E che ci hanno permesso di conoscere nel profondo questo mondo così abbastanza sommerso dello sfruttamento e del lavoro nero
Quindi quelle istanze che lei propone che condivido in almeno almeno buona parte
Noi continueremo conteremo a spingere oggi viene proposta questa avrete nocca per contro il caporalato con questa innovazione della matrice molti criteri fortunatamente in Italia stanno nascendo tante altre
Proposte qualcuna è stata citata assoluta zero SS risalgono Sarno che puntano punto a a diciamo a un a proporre dei metodi autonomi così se vogliamo per potere in qualche modo
Ad affrancarsi da queste forme nevosi chiariste che imprigiona la nostra agricoltura che rappresenta lo ricordiamo un'eccellenza riconosciuta in tutto il mondo e che quindi è male sporcare con con queste realtà quindi ecco io penso che se da una parte ci deve continuare l'azione
Dello stato della repressione delle forze dell'ordine lì ci devono essere leggi date cedesse anche l'iniziativa quella individuale quella privata di volta costituire una avrete con i cassetti ma si parlava anche di questo
Che appunto proponga un altro modello di commercio e di vendita dei prodotti che metta al centro l'eticità e rispetto dell'ambiente e delle diciamo e degli altri elementi etici
Prima di dare una parola la prossima domanda
Vorrei anche io dare una risposta alla sua domanda no di perché non noi incoraggiamo evidentemente il primo punto il decalogo e rispetto per il lavoro niente sfruttamento di manodopera sottopagata schizzava contratti lavoro legali soprattutto umani allora
è ovvio che incoraggiamo le imprese
A aderire alla la rete del lavoro etico
Lanciamo un appello ai sindacati delle imprese
No perché la smettano di difendere a spada tratta il caporalato con per esempio ridicolizzando si facendo tipo la manifestazione di Bari AFOR del caporalato contro alla legge
Che è una cosa ridicola c'è hanno fatto veramente ridere il mondo dicendo che noi senza caporalato non lavoriamo voi non pratici da lavorare non perché c'è il caporalato ma perché ci avete la Grandes inizio da organizzata rimette l'asta la gola c'avete Lehner che mi fa pagare metà del vostro Budget di irrigazione di elettricità eccetera quindi andati alla radice dei veri problemi
E lasciate stare in pace i lavoratori questo è l'appello ne facciamo l'appello noi vogliamo lavorare coi sindacati dell'impresa
Perché capiscano veramente quali sono i loro problemi li vogliamo aiutare a risolvere i loro problemi cambiare modello economico come dice Ivan
Lasciamo la parola scusate se mi sono ciò comporta però a me siccome era collegata se forse si era pensato prima mantenne banalissima ma una rete che si chiamano cappe e che utilizza questa griglia
In cui però la diciamo la componente dediti del lavoro che a quella etica è un quinto rispetto agli altri criteri di valutazione che sono per lo più produttive assolutamente
Condivisibili tra nord rischia di tradire non poi il
Il l'obiettivo di questa
Iniziativa che è quella di difendere lavoratore
Per tutta la conferenza stampa in realtà invece dice proprio il contrario cioè noi riteniamo che l'elemento etico sia soltanto una parte come abbiamo detto della del problema
Per agire efficacemente sul caporalato bisogna rimuovere le cause del caporalato queste cause sono energetiche
Sono economiche ci sono imprese che non sanno valorizzare i propri prodotti la Liguria che IVA nei suoi fratelli raccoglievano nel due mila undici a nove centesimi come frutto dal passo no può essere invece venduta a tre euro e cinquanta come gel gelatina di Mellone come si fa in Sicilia cioè ci sono mille modi di trasformare e di creare più valore
Ci sono mille modi di spendere di meno per esempio nell'energia scuotendo spendere di più quindi sulla forza lavoro
Ecco tutto questo modello economico va cambiato
Ed è così che agiamo sulle cause rimuoviamo le cause che portano al caporalato quindi sette la la sua domanda realtà
Conferma conferma questo se fosse soltanto la questione etica c'è già il sindacato che fa abbastanza bene il suo lavoro noi abbiamo allargato noi abbiamo analizzato proponiamo nuovi modelli economici proviamo la terza rivoluzione industriale
Quindi un nuovo modello all'interno del quale non solo
Non soltanto il l'uomo il lavoratore sia al centro
Ma ci siano al centro anche il rispetto della biosfera che oggi sta strozzando completamente il
Mercato non soltanto agricolo ma qualunque tipo di economia
Quindi che secondo noi per
E con pro pubblicizzando aziende agricole e non agricole che utilizzano
Si modernizza no e escono dalla logica del caporalato dalla logica dello sfruttamento dalla logica dello schiavismo no siamo pubblicizzando nuovi modelli ambientali nuovi degli sociali norme delle energie dici norme dell'economicità
Allora noi incoraggiamo tutte le aziende a seguire
Quando comincerà uscire la nostra griglia comincerà a uscire diciamo il e la nostra valutazione speriamo che si inneschi quel meccanismo di emulazione che per esempio si è innescato facevo prima riferimento con
Addio pizzo
Per cui molte aziende hanno incominciato a dire anche io non voglio pagare il pizzo perché vuole usò come strumento di marketing e qui per il mio negozio per l'esercizio commerciale il fatto che non sto pagando il pizzo io uso come strumento di marketing il fatto che questa azienda agricola
Siete carbonizzata queste aziende agricole a rifiuti zero questa azienda agricola vende direttamente nella filiera corta non entra Grande distribuzione organizzata tutti questi sono fattori di uno sviluppo che esclude il caporalato
Dopodiché siamo aperti a eventualmente a modificare la griglia in modo da aggiungere anche degli elementi che fossero
Mancanti ma non è tutto ristretto solamente all'elemento contrattuale e di etica del lavoro perché altrimenti non ce ne sarebbe bisogno proprio diciamo il valore aggiunto che portiamo tutto il resto sono quei quattro quinti che lei ha identificato
Come non c'entra anti ma era il facente erano
Ci sono altre domande prego
Allora sì diciamo avete esposto brillantemente tutta la parte della modello economico alternativo che riguarda le aziende la domanda che faccio adesso non ci riguarda un po'il consumatore
Cioè
Posto che saranno a disposizione credo in maniera pubblica le griglie che voi far niente di valutazione delle aziende come può fare un consumatore
Soprattutto in questo momento di transizione del vostro progetto cioè in una fase ancora di
E di costruzione
A esse non consumatore che non va accadere nella Rete diciamo della dell'acquisto di un prodotto che è nato da sfruttamento o da aziende che non sono
Parte di questa valutazione positiva che voi state cercando di fare cioè mi spiego meglio voi facevate riferimento al modello di Addio pizzo no anche pizza un bollino io vado in un esercizio commerciale troppo il bollino riconosco che quella un'azienda che non paga il pizzo per cui io consumatore
Tali da che mi sento più rassicurato
Il modello del gas è un modello che già conosciamo ed esiste mi chiedevo se avevate in mente di sviluppare un nuovo modo
Per tracciare la filiera e renderla come dire visibile al consumatore in maniera più semplice più immediata cioè se vado al supermercato io mi faccia capire
Se quell'azienda hanno carte non è che posso avere la legge ha dietro quando la fa la stessa o posso tutti i giorni chiamare la di andare Carniel nell'azienda comprare
In maniera di centri con un modello di filiera corta là mi chiedevo alle sentenze né per esempio di entrare nella grande distribuzione non hai marcando con il bollino CAT i prodotti che hanno magari un costo più elevato
Però rendere consapevole il consumatore e avere la possibilità di scegliere se acquistare un prodotto di quel tipo un prodotto invece non
Tracciato ecco
Noi l'obiettivo che ci siamo dato con nocca per uscire dalla grande distribuzione noi i nostri prodotti
I prodotti che avranno il marchio Noicattaro mi erano a non essere commercializzati nei circuiti della grande distribuzione
Loro che le realtà Colle quale stiamo collaborando che stiamo promuovendo nei territori sono ancora realtà di nicchia I citati i tassi i gruppi di acquisti solidali
Abbiamo aperto a Rosarno un'associazione esso e su Rosarno che da quattro anni sta funzionando
E dimostra che un altro tipo di agricoltore fattibile abbiamo citato Sulta severo stiamo collaborando con il commercio equo solidale con altro mercato sono tutte le realtà di nicchia rappresentano soltanto l'un per cento
Del mercato la grande distribuzione UDC batte perché è il novanta per cento e la distribuzione a livello nazionale allora come essere concorrenziale alla grande distribuzione Cuasso è l'obiettivo che ci dà locali
Non è un oggettivo ovviamente a lungo termine ecco perché noi abbiamo bisogno del sostegno nota a parte oggi e noi
Useremo delle strategie di comunicazioni sensibilizzazione dei consumatori ma anche degli enti pubblici perché noi vogliamo lavorare con le ante le le amministrazione per promuovere il marchio no K
E quindi
La questione
Dei prezzi dell'accesso I ma ai prodotti nottate per noi è una questione fondamentale
Noi speriamo che con gli obiettivi che non ci siti noi ci siamo dati sul manifestino CAP
Se hanno oggetti obiettivi che vengono accolti in modo positivo sono ne sono sicuro e ne siamo sicuri
Dai produttori dai produttori dai consumatori Giardi posso dire che
Il la maggior parte dei produttori che non li abbiamo incontrati sposano
Questo progetto
Per le ragioni che ho detto prima molti di loro Valona uscire radici dal circuito della grande distribuzione ma uno all'anno ma non hanno alternativa in questo momento
La sfida importante quella della distribuzione sulla distribuzione
Noi pensiamo che
Con una buona volontà
E tanti di tante realtà che io operano già in quest'ambito prendo l'esempio delle cooperative che fanno riferimento a Slow Food
Oppure le cooperative che fanno riferimento
A libera terra solo per citare ci possono dare una mano con i loro circuiti impiantati a livello
Nazionale
E noi partiremo da lì
Poi per potere raggiungere un obiettivo strutturali
Un lavoro
Molto lungo che ci siamo dati però noi crediamo alla ricognizione perché senza questo
Tutto alle battaglie che noi faremo
Tutto quello che noi denunciamo non avrà degli studi sono bisogna partire da qualcosa e questo qualcosa per noi e locale
Vorrei dire soltanto una cosa proprio a questo proposito non è che noi vogliamo escludere la grande distribuzione e che la grande distribuzione si autosfruttamento che i loro sistemi di commercializzazione e di
Ricerca sul mercato dei loro fornitori sono totalmente esclusivi
Quindi non siamo una inferno ci rendiamo perfettamente conto che
Esiste un arcipelago di aziende che proprio già escluso dalla grande storiche non aspirerebbe magari anche a rientrare perché sono contratti che comunque di garantiscono un minimo di ossigeno finanziario ma non ci possono entrare quindi ci rivolgiamo
A tutti coloro che sono già fuori dalla grande distribuzione sono tantissimi
E il
Vorremmo che questo arcipelago cominciasse a trovare un momento di coesione appunto per questo locato
Cominciando però anche a riflettere su tutto il resto sulla decarbonizzazione sul valore aggiunto e così via
Quindi noi non stiamo escludendo nessuno c'è un giorno la grande distribuzione vorrà fare ricorso alla matrice Dino Gatto decise diamo un tavolo con loro possiamo che discuteva ma torno a ripetere
Sono le soprattutto i sindacati delle grandi aziende le delle aziende che devono capire bene qual è il loro alle la prossima fase come cambiare modello a loro vantaggio
Sì io vorrei concludere dicendo una cosa l'unico strumento che abbiamo noi cittadini consumatori per contrastare
Le storture dei questo iter liberismo del libero mercato
è quello di concepire il gesto di fare la spesa questo è un mantra che non andiamo ripetendo come un atto politico cioè la spesa noi attraversa spesa possiamo decidere quali filiere promuovesse quelle più equi che o quelle meno etica
Ovviamente in questo sistema è impensabile porre dazi
O diciamo altre misure per contenere queste strutture di cui prima Ivan merci appunto ci illustrava
Quindi e di mettere al centro questo aspetto lo ripeto perché è importante spessa atto politico ed è per questo che non esempio stiamo portando a le battaglie per una etichettatura trasparente perché ovviamente la spesa e la politica consapevole si può fare soltanto quando il prodotto e ben certificato bene etichettato
Vorrei aggiungere brevissimamente che il potere dei consumatori si è visto della petizione contro l'olio di palma
Ragazzi meno di un anno in meno di un anno noi abbiamo centinaia di aziende anche il Mulino Bianco adesso fa dei prodotti palmo oil free sembrava impensabile
Quindi i consumatori quando decidono di muoversi uniti in modo unitario sono una forza inarrestabile e no capro
Vuole incoraggiare questo Grassi razionalizzazione
Grazie
Grazie
Grazie