Proiezione del docufilm di Ambrogio Crespi "Spes contra spem. Liberi dentro"

Ecco meglio così così ho superato un pizzico di emozione
Vi assicuro che è difficile dire due parole a caldo
Dopo una un film del genere senza rischiare di essere banali
L'unica cosa che mi sento di dire in questo momento è che la nostra Camera Penale è
Sicuramente contente deve essere soddisfatta di esser riuscita a organizzare una proiezione
Questa sera di questo film
E sono contentissimo di della scelte di avviarla aperta alla cittadinanza perché credo che sia uno spettacolo forte
Che è stato utile vedere utile per tutti
è un messaggio potentissimo un messaggio che ha un significato fortissimo perché dimostra che il cambiamento esiste il cambiamento deve essere valorizzato anche per queste persone
Che sono condannata per Castro ostativo
è un'opera intensa anche dal punto di vista artistico io son contento questa sera si è qui con noi adesso quello presente in grado e parole in registra Ambrogio Crespi
Girava anche poche parole perché insomma fin dice tutto e
Niente questo progetto non era molto per mera un progetto molto difficile perché quando non hanno proposto io non riuscivo a tirar fuori questo messaggio fuori da quelle mura
Perché quando uno parla di una rete ascolano la prima cosa che
Anch'io ero così prova sono diceva però ha sbagliato a è un uomo che fa delitti come si fa a a tirar fuori il messaggio la gente come fa percepire
Il cambiamento di un uomo che
Ha fatto quello che ha fatto perché insomma non stiamo parlando di
Omini che
Hanno fatto un furto ma ho mica l'ho fatto dei diritti
E quindi per me era molto difficile
Tira fuori questi messaggi ci ho messo una settimana dieci giorni a pensare prima di farlo
Io mi sono trovato a con Sergio D'Elia e le rigetti delle sapete Zamparutti che sono di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini che parte radicale insieme anche Marco Pannella
Insomma detto vieni rinviare opera che facciamo questo congresso di Nessuno tocchi Caino si dessero Tirreno
E vedi se te la senti col venivo le telecamere Esterhazy enti
Io ero anch'io la banco la leva senza scettico
Sono entrato appena sono entrato se ci sono lampadina ho visto la cella visto tutto cominciata a mettere le telecamere tre
Abbiamo preso due luci abbiamo fatto una specie di Tempio questi uomini anche sono entrati si sono praticamente di Beraki
Liberati da quella parte nera tirando fuori quella parte bianca del cambiamento su uomini che sono cambiati nel percorso di anni di carcere quindi non è tutto così perché poi mondo carcerario difficile no perché uno che deve essere quello che va a finire in carcere per essere educato cedere sempre portato nel nel cammino della legalità però in Italia e difficile ecco il carcere di Opera
Devo dire che di Milano
Che calci massima sicurezza che il direttore siciliano leggi del direttore del carcere Giacinto Siciliano
Ha costruito un meccanismo con di cultura diverso dagli altri carcere nel senso che a e i poliziotti penitenziari riporta a comunicare con il col con la col detenuto e cerca comunque dichiarare che un dialogo verso verso di loro
Ecco questa cosa qui ho percepito il TAR ce li ho per questo e così ho tirato fuori questo questo messaggio che
Che non è solamente un messaggio contro gli associativo il mondo carcerario perché insomma deve candidiamo cerca di far cambiare all'interno di questo mondo carcerario che cioè di non può essere un muro buttato dentro la cella ventidue euro al giorno
Con l'animale perché poi quando torni a casa anche un anno sei mesi
Anche
Due mesi di esci che si più cattivo di prima quindi non so cosa si può servire un carcere in quali condizioni
Però ecco end questo manco messaggio forte anche contro la mafia perché sono uomini che hanno fatto voglio dire tutti i reati per mafia e loro dicono che è il il loro ruolo
Che Sasso stati delusi da da questo metà diciamo questo muro di omertà che poi è fasullo ecco questa la cosa che loro non certo fuori in questo tour firma c'è un messaggio a favore dei giovani Ski prima di sbagliare pensateci perché
Ventidue anni di carcere trenta di calcio e quindi cioè di carcere veramente dura alla questi uomini
Tirano fuori questo messaggio e sono orgoglioso soddisfatto di aver fatto sto Progetto perché sto continuando a girare il sistema al parto radicale assolute carino ma c'è Maria brutale che poi dirà anche qualcosa anche lei
E tutti quanti noi con la Camera penali idee i tagli in Italia tutti tre tutele tutto in Italia siamo girando tutto un turnover straordinario sopra arrivato alla Calabria
Abbiamo fatto grandi dibatto con dei magistrati e devo dire grande dibattito e quindi un musicista cominciando a comunicare a atti a creare dei tavoli anche con la con la Procura che questo importantissimo
Allora questo è un inizio è un inizio che spero che andiamo avanti e usciamo fuori anche dal nostro Paese perché dobbiamo comunicare il cambiamento e cerchiamo di farlo insomma nel mio piccolo cerco di farlo passo dopo passo grazie
Grazie
Grazie Ambrogio adesso chiedo a Mario epocale per i tanti che ne sono aggiunti stasera che non c'erano oggi pomeriggio alla al convegno che abbiamo avuto prima
Presente Maria boccale che è un avvocato del Foro di Roma esperta come possiamo dirlo in
Diritto penitenziario
Che appunto ha maturato una grandissima esperienza sul campo e che si batte danni per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e contro il gas ostativo quindi e do la parola le chiedo un commento
Grazie
Il film lo diceva Ambrosi commenta da solo io voglio dirvi soltanto che
è stato un Progetto un progetto fortemente voluto
E che nasce da una consapevolezza meravigliosa che è nata proprio all'interno del carcere di Opera
Che quando tutte le forze si uniscono cioè da una parte la Polizia penitenziaria il capo del DAP agli operatori del carcere gli educatori
E dall'altra i detenuti quindi quando si uniscono in un progetto comune che è un progetto di
Restituzione alla società allora qualcosa davvero funziona e questo articolo ventisette
Dopo settant'anni di programmati cita perché una norma tuttora programmatica forse trova davvero vita
è un progetto importante ed è un progetto di legalità perché la vera antimafia
Quando ci sono delle persone veramente restituite che hanno avuto il coraggio di strappare i fili con la criminalità organizzata addirittura di prendere in mano un microfono e di regalarci questa loro comprensione
Questo strappo delle loro a minima e il loro vissuto i loro percorsi tortuosi la loro resipiscenza effettiva e attiva
Ecco che è l'antimafia veramente sfondare porte dell'omertà e arriva al risultato che è tutta la società civile dovrebbe augurarsi un antimafia molto diversa da quella
Che ci viene proposta molto spesso
Ed è vincente e vigente perché restituisce persone dopo averle risanate
Io voglio spendere pochissime parole anzi voglio fare un'altra operazione voglio lasciare la mia voce darvi quella di Gaetano Pozzan darò che uno dei protagonisti
Nel definire uno dei protagonisti detenuti
Una piccola parte di un suo intervento
Nel corso di un'importante incontro organizzato dalla Camera Penale di Milano
Ci dice Gaetano abbiamo plasmato la nostra vita rendendola un inferno
A vent'anni
Non abbiamo capito cosa stava succedendo non abbiamo visto una terza via quella che c'era tra morire o uccidere ce n'era un'altra quella di vivere in quel momento non l'ho vista e parlando con i miei compagni credo che non l'abbiano vista neanche loro
Quindi ventiquattro anni di carcere un po'tutti che un anno più che un anno meno non ci siamo mai lamentati mai lamentati perché a monte c'era la consapevolezza di avere sbagliato e di avere offeso gli altri uomini la società
Però in tutti questi ventiquattro anni che abbiamo trascorso in isolamento nato qualcosa di davvero bello se volete in un certo senso siamo stati processati due volte una da un tribunale che ci ha coperti giustamente degli ergastoli
L'altra
Quello della tua coscienza che se mi consentite è quello più spietato e che non ci ha lasciato scampo e ci ha fatto riflettere di più perché ci puntava il dito ogni giorno e nei vari gradi di questo dibattito è stato sempre duro alzava la voce te lo meriti
A un certo momento ha scritto anche una sentenza una sentenza precisa un imperativo rio appartenere perché adesso è questo il nostro senso un bisogno di Reja per tenere alla società a quella società che abbiamo fesso che abbiamo stralciato
Scusate e finisco
Salta una parte perché piuttosto lungo
Vorrei dire semplicemente una cosa
Non sappiamo se ce la faremo se ce la farete con l'ergastolo ostativo il quattro bis
Ma
Per non restare più soli come prima desideriamo ciò che è successo
Vi è un PAM componente coerente
Non ci lasciate più strani perché restare soli significa morire ancora morire insieme a un'altra pena abbiamo un grande bisogno di dare sostenete cito abbiamo un grande bisogno di dare
Grazie
Credo breve intervento anche a lui sarà Magnani che il Garante per i diritti dei detenuti con la quale abbiamo un Progetto insieme che è nato proprio in questi giorni e che magari ci anticiperà
Grazie
Buonasera a tutti
Sì molto brevemente il progetto è quello di portare quel film questo documentario questo
Momento così intenso di riflessione in carcere a Verziano e farlo vedere detenuti non perché abbiano bisogno di parlare ancora di carcere o di sentire ancora di altre sofferenze
Ma perché come esseri umani come persone che a tutti gli effetti mantengono dei diritti hanno loro stessi il diritto di lottare contro le violazioni dei diritti umani e queste credo siano violazioni dei diritti umani c'è poco da dire
C'è poco credo siamo tutti possiamo essere tutti d'accordo su questo punto
Io voglio solo aggiungere una cosa la frase finale che abbiamo visto
Hitler casto lo è come una pena di morte nascosta io mi occupo di pena di morte per lavoro
E di isolamento amministrativo negli Stati Uniti che un po'come dire il fine pena mai sostanzialmente l'isolamento con fine pena mai
E vi assicuro che lei analogiche nelle parole che si sentono dire da persone che sanno di dover morire sono esattamente le stesse sono molto molto vicine a quelle che abbiamo sentito questa sera
Credo quindi tutte le volte che mi è capitato di uscire dal braccio della morte degli Stati Uniti dell'Oklahoma piuttosto che del Texas
Mi sono detta come è possibile che uno Stato permetta
Che
HIV a degli uomini degli esseri umani succeda questo il problema è che la stessa cosa dobbiamo chiederci a tutte le volte che usciamo in Italia
Da una visita a un detenuto condannato all'ergastolo ho condannato De Castro ostativo ancora peggio già ventisei anni sono tanti già forse dovrebbe esserci una riflessione sul significato di quei ventisei anni forse non ce n'è bisogno
E quindi mi viene da dire probabilmente io ringrazio il cielo che a Brescia da quando sono garante non mi è capitato di dover seguire dei casi di ergastolo perché credo sarebbe molto difficile da un punto di vista emotivo
Credo però che ci sia qualcosa che in qualche modo
Lasci spazio per agire quindi ringrazio vivamente il regista e tutti coloro che hanno aiutato in questo importante progetto perché parlare di mille duecento persone
E come continuare lasciarli esistere
Uno degli uomini che ha parlato detto vivere non esistere il detenuto che ho seguito per sette anni prima di morire mi ha detto
Continuo a raccontarla la mia storia perché altrimenti non sarà mai esistito per nessuno e la stessa cosa che dicono queste persone se nessuno si occupasse di questi mille duecento ostativi e di questi mille seicento ergastolani sarebbe come dire
Che queste persone al mondo ma non sarebbero mai passate quindi io credo che la cosa più importante che possiamo tentare di fare
E quella di dire e portare il messaggio all'esterno dei alla comunità e cominciare a chiedere che si smetta di chiedere più carcere più carcere duro e si
Però fino ad immaginare delle altre soluzioni che già ci sono magari
Anche altre anche diverse però è inutile continuare a chiedere più carcere più carcere duro vuol dire solo rubare degli esseri viventi della loro vita ed i loro diritti umani grazie
Professor Roma Glauco Giostra ordinari di procedura penale alla Sapienza di Roma
A lei
Per favore
Sì buonasera per coloro che sono presenti questa sera non lo erano oggi pomeriggio
Bene si è non si può non essere turbata insieme quello che si è visto sia dai commenti sentiti dite hanno fatto seguito io ho preso qualche appunto mentre
Guardavo questo bel DOCUP film
Volendo cercare di cogliere qualcosa in comune con queste storie ognuna peraltro
Ripetibile singolare vissuta in modo
Specialissimo
Ho pensato che
Ci sono
Tre elementi che le attraversano tutti cioè il contesto sociale cioè la spinta cara fatti cadere nel pozzo dalla criminalità
E le corde che le hanno tirate su
Cioè l'affettività i legami affettivi
La speranza
Ora non è che voglio fare del determinismo sociologico spicciolo veri chi vive in quella certi contesti non può non delinquere perché ci sono moltissime persone che non delinquono porre
Il venti per contesti e ce ne sono tante altre che delinquono però certamente nella nella loro biografia è evidente quell'imprimatur indelebile dici mi potevo sottrarre ma pensavo che
Si dovesse uccidere per vivere poi tenta l'ho trovato la libertà di
Di non uccidere
I legami familiari legami familiari significano
Sforzarsi di regalare un sorriso quando ti vengono a trovare un sorriso che non ha mai una speranza che non ho mai un Progetto perché poi loro hanno pochi minuti per pochi minuti non vogliono come dire
Infliggere alla famiglia altre
Dolori frustrazioni amarezze o cioè tutte quelle che hanno dovuto vive
E poi la speranza che soprattutto per certi tipi di ergastolo sono lo ha detto ne terrò conto confine anzi sconfina spesso nella
Nell'illusione proprio sì
Sarà raccontano co
Denti stretti questa speranza pure importantissima sta oggi pomeriggio dicevamo che
Una finalità rieducativa che non coltivi la speranza io ho sempre sostenuto per quel poco che potevo che proprio
Giuridicamente cioè scientificamente
Si debba riconosce un diritto alla speranza
Al alla condannato se non si vuole tradire la missione
Costituzionale avevo portato una lettura in cui brevissima non temete anche vista l'ora
Di cui mi sono imbattuto
E che mi ha sorpreso anche perché veniva eolico di arrivi a Luca pressante dello scandalo qui non c'entra proprio niente pure alla fine fa una capitoletto Congedo che dedicato un poeta un poeta jugoslavo
Ante del seminario
Che non conosco ovviamente lo ricorda come un grande amico
Questo poverino
Subito quand'era contro i tedeschi era partigianeria niente
A vissuto anni anni di carcere prima era un oppositore del regime comunista quindi insomma passato in galera lavori forzati
Quasi tutta la vita
E dice erri De Luca dice anti mi ha raccontato come riusciva a resistere al giorno di lavoro e spaccare pietre con la mazza di ferro pietre su pietre per cinque anni
Era alto un metro ottantacinque pesava quarantacinque chili
Uno scheletro armato di una griglia di tendini
Si era convinto che dentro ogni sasso da spaccare
Ci stava un rinchiusa una scintilla prigioniera
Con i corpi rompeva la Gabriella liberava le pietre spaccate gliele facevano buttare a mare non devono servire a niente
La loro fatica non doveva servire a niente la loro fatica era appena pura
Solo abbrutimento ma lui aveva inventato lo scopo segreto
Perciò oppure alla fine a fine giornata minava i colpi per vedere come uscire all'aria per far uscire all'aria aperta le scintille
A un prigioniero conclude
Serve una ragione più di una preghiera o di una lettera da casa e meglio di calorie di cibo salva il tempo di pena
Questo è il significato il valore però per un poeta della speranza ma credo per ogni
Uomo due ultime piccole
Notazioni brevissime
Sempre a proposito necessitare della speranza
Di lasciare aperto a anche nell'interesse dicevamo oggi pomeriggio
Per la società esterna
Perché innanzitutto essa speranza anche per i non al Castorani quando tornano un conto che torno dopo aver sperato essere migliorati in vista di quell'uscita un conto quando tornano a brutti ha tra l'altro dato che più ammannito
Leggo tre righe di uno psichiatra famosissimo Vittorino Andreoli vice il carcere come camicia di forza come in mobilità per non far del male è pura follia e anti educativo
Non appena viene tolto il gesso c'è subito una voglia di correre e di correre contro la legge
Questo lo dice uno psichiatra e mi mi ricollego a questo perché a un certo punto una
Un detenuto dice viviamo senza esistere e chiusi pensate ventidue anni avrà detto due metri quadrati magari ne erano tre ma non credo cambi molto
In una cella qualche volta con un'ora dare atto talvolta anche senza dice
Sono fenomeni di ottimismo questi hanno potuto raccontarla grazie al regista hanno trovato una voce e spero che poi
C'è una voce contagiosa ma molti altri
Finiscono nella psichiatrico in tre generazioni frequentissime
Dal punto di vista psicologico e neurologico
E qualche volta c'è anche una relazione inversa e poi rilascia mi scuso se visto trattenendo troppo
E l'ho colta
Nella testimonianza di quel condannato che dice io non voglio più uscire e quando esco anche soltanto per è una visita voglio tornare subito dentro
Non è solo per pulirsi sia avrete notato che coloro che sono davvero pentiti sarebbero quelli che hanno meno bisogno di punizione perché sono puniti due volte
Gli altri magari subiscono loro sanzione poi se ne tornano magari a ripetere quello che hanno già fatto
Comunque diciamo non vuole uscire non si sente più idonea perché c'è una spinta dalle nostre istituzioni
Che è una spinta schizofrenica da un lato ti dice
A coloro a cui le lascia Baloo Cynar all'orizzonte non agli ergastolani assentire c'era speranza prima o poi rientrerà ai in società e dall'altro chi crea una vita
Oggi pomeriggio dicevamo vedere
Molti hanno deriso questa novità del linguaggio
Che l'amministrazione penitenziaria su suggerimento degli stati generali non vuole più infantili Zante no sospesi Lino la domandina cosa
Perché crea un microcosmo una sub cultura che fuori non c'è infantili Za
Gli individui fa i doni soltanto eseguire ordini obbedire a prescrizioni sono del tutti inabilitati all'esterno
E dall'altro però dice ma se ti comporti bene poi c'è questa possibilità
Queste sindrome
è stata definita sindrome carceraria
Da una scrittrice cadesse molto rivalutata che si chiama sapienza mi ha subito colpito perché insegnano Sapienza dai nostri mento più di un problema di memoria ma questa si chiama Sapienza quindi
Che è finito in carcere perché
Aveva scritto un libro romanzi sono ascritti diversi anche belli se vi capiterà questo tra cui mi riferisco si intitola università Rebibbia
Finazzo un altro si chiama la certezza del dubbio un altro la gioia di vivere
Era finiti in carcere perché aveva scritto un romanzo
E non hanno i soldi per farlo pubblicare un giorno in casa di un'amica ricca ha rubato day surgery riverberi preziosi
Stata scoperta definiti in galera ha detto che è stata la fortuna della sua vita per l'esperienza che ha fatto per l'amicizia e crea contratto e quindi
Se leggete questi romanzi peraltro Brevind
Rispetto ad altri che descrivono dall'esterno consentiti il sapore delle celle l'odore
Il colore giallo di tutti i detenuti e anche del degli agenti di custodia che vedevano con condividere la sorte ve veramente riesce a immettere di quasi come
Il documentario di Crespi nel
Nella realtà carceraria ed è parla di sindrome carceraria proprio per dire che ha incontrato moltissime persone
Che non possono più concepisco si fuori di quel carcere poi si rifanno dicendo agli ergastolani di fuori non mi vorrebbero saremmo noi ergastolani fuori scusate per il tempo buonasera
Ecco ovviamente esse se qualcuno delle domande da porre degli interventi e delle opinioni da esprimere lo può fare
Io
Per il momento credo di dover esprimere la gratitudine del nostro direttivo dalla Camera Penale di Brescia per la vostra presenza e anche per l'attenzione a questi dimostrato
E appunto se non vi sono domande vorrei chiudere questa intensa giornata con le parole di Carmelo Musumeci
Che doveva essere qui con noi questa sera era anzi aveva accolto l'invito con una
Con con gioia e con felicità
Ma non è potuto venire adesso il terrore motivo Carmelo Musumeci che si definisce definisce se stesso ex uomo ombra e stato incarcerato nel mille novecentonovantuno
E è stato condannato all'ergastolo ostativo sottoposto al regime del quarantuno bis in carcere si è diplomato si è laureato in giurisprudenza che ha preso anche la laurea specialistica in diritto penitenziario ha scritto anche dei libri
Nel due mila quattordici il Tribunale di Sorveglianza di Venezia accertato l'impossibilità di una suo utile collaborazione con la giustizia e quindi
Gli ha concesso i benefici penitenziari
Ha ottenuto la semilibertà quindi deve rientrare di notte in carcere adesso i detenuti in un carcere umbro dopo una lunga detenzione nel carcere di Padova
E di giorno è libero
Noi l'abbiamo invitato lui ha risposto che appunto sarebbe venuto molto volentieri ma il magistrato di sorveglianza non gli ha dato il permesso di venire a Brescia perché era troppo distante dall'appunto la sua carcere umbro
E quindi credo che vista la sua assenza sia
Un doveroso comunque omaggio nei suoi confronti chiudere questo convegno con delle brevissime parole che l'ha scritto che secondo me sono estremamente significative
E Carmelo Musumeci scrive
è triste che emerga stonano senza scampo possa pensare solo al passato al presente in maglia al futuro che non potrà più avvenire
Purtroppo questa terribile pena ti fa sentire perduto per sempre e non puoi fare altro che vedere la tua vita scorrere senza dite
La cosa più terribile della pena di morte di IVA e che non ti permette di avere dei sogni vere perché non li puoi più realizzare
Alcuni ergastolani senza scampo forse attento l'ancora di sognare sperando di realizzarli un domani nell'aldilà
Poi penso che probabilmente a noi uomini ombra la morte non fa paura perché moriamo continuamente
Moriamo quando ci sveglia ma al mattino e quando ci addormentiamo la sera
All'improvviso mi viene in mente quanto sia falso pensare che l'ergastolano ostativo non abbia scampo perché se vuole
Porcile dal carcere quando vuole
Basta che si tolga la vita
Che mi consolo pensando che la morte e la mia dia di fuga di riserva
La devo però tenere nascosta
Ecco credo che queste sono parole estremamente significativa
Noi ci auguriamo di aver suscitato qualche riflessione di aver raggiunto un piccolo tassello alla battaglia culturale che deve condurre ad adeguare il nostro sistema penitenziario a quello che l'articolo ventisette dalla Costituzione
E vi ringraziamo e via quei ma la buona notte