Il bilancio del sistema previdenziale italiano - Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell'assistenza per l'anno 2015

Buonasera a tutti se prendiamo posto come è già stato detto diamo inizio a questo incontro anche quest'anno la Camera di deputati ha il piacere
Di ospitare la presentazione del Rapporto annuale di itinerari previdenziali sul bilancio del sistema previdenziale italiano
Colgo l'occasione per salutare i numerosi ospiti presenti in primo luogo il professor Brambilla che con il suo impegno in questi anni a conti invito a fare di itinerari previdenziali un interlocutore di assoluto rilievo per il confronto sui temi della previdenza e dell'assistenza
Non posso richiamare qui tutte le personalità presenti che ascolteremo dopo se mi limito a salutare il ministro politiche c'era appena raggiunto
La presentazione del Rapporto rappresenta un appuntamento importi ante per riflettere in modo serio e informato sulle dinamiche della spesa previdenziale ed assistenziale del nostro Paese sugli aspetti positivi e sui profili critici di un comparto che nel suo insieme come
Vedete dà i dati assorbe la metà del bilancio pubblico
Quest'anno il rapporto rispetto alle precedenti edizioni si presenta ancora più ricco di dati di statistiche di elementi sì di riflessione in quanto per la prima volta l'indagine ha incluso anche il Bilancio dell'INAIL e quello sanitario
Disporre di dati sulla spesa previdenziale e assistenziale nel suo complesso e soprattutto poter fare affidamento sulla indiscussa capacità degli esperti di analizzare i flussi
Di spesa
Per verificarne gli andamenti al di là anche delle classificazioni ufficiali
E a mio avviso essenziale per comprendere in profondità il funzionamento del sistema coglierne connessioni e contraddizioni interne non sempre viventi e in ultima analisi per fornire ai decisori politici obiettivi chiari e utili indicazioni per perseguirli
La spesa previdenziale assistenziale assorbe quasi il trenta per cento del PIL
Ed è quindi quanto mai importante che il dibattito su questi temi sia ampio e partecipato e soprattutto che accanto ai soggetti titolari di ruoli istituzionali
Nel settore adesso a questo dibattito prendano parte anche soggetti privati qualificati ed autorevoli
La riclassificazione delle spese che costituisce uno dei meriti maggiore di questo rapporto consente finalmente di affermare che il sistema pensionistico italiano è stato stabilizzato con le profonde riforme degli ultimi anni mi e che incisivi interventi andrebbero semmai messi in campo sul versante della spesa assistenziale il cui andamento deve preoccupare sia in termini di sostenibilità sia di equità distributiva
Per quanto concerne la spesa previdenziale indubbiamente una crescita economica troppo lenta e un rapporto tra occupati e pensionati troppo basso continuano a rappresentare un problema reale
Occorre ricordare che la riforma Forneria è stata disegnata immaginando un tasso di crescita dell'uno virgola cinque per cento annuo
Per cui i valori troppo a lungo al di sotto di questo limite potranno in futuro mettere nuovamente in discussione il tutto il sistema nella sua sostenibilità così come deve preoccupare il fatto che nel nostro Paese ci siano solo uno virgola quattro soggetti attivi per ogni pensionato il che dovrebbe indurre ad intervenire con più decisione sulla
Piaga della disoccupazione giovanile e forse anche consigliare di guardare con altri occhi ai fenomeni migratori ovviamente in un quadro di programmazione dei flussi e rispetto della legalità
Sempre in materia previdenziale un'attenta riflessione meriterebbero a mio avviso i dati che evidenziano come negli ultimi anni le pensioni siano cresciute ben più di salari estive vendi e anche come ogni pensionato riceva mediamente uno virgola quarantatré prestazioni portando la pensione media ben al di sopra della soglia di mille euro annui
Mi limito ma questi pochi spunti di riflessione essendo evidentemente più opportuno lasciare spazio agli interventi degli studiosi che hanno partecipato alla redazione del rapporto da cui sono certa che potremo trarre utili indicazioni per il nostro lavoro parlamentare su tematiche assolutamente centrali nello sforzo di ammodernamento in un'ottica di sosta se milita ed equità del nostro Stato sociale con questo saluto tutti vi auguro buon lavoro e lascio la parola professor Brambilla
Bene un grazie sentito all'onorevole Marina Sereni che ci ospita in questa meravigliosa sala
Buon pomeriggio a tutti e grazie per essere intervenuti alla presentazione del quarto Rapporto sulla bilancia il sistema previdenziale
Prima di passare
Alla illustrazione
Cosa dice il rapporto rapporto ci consente una visione di insieme del sistema
Dal nostro Paese analizza la spesa per pensioni quella assistenziale le prestazioni di sostegno al reddito e la spesa sanitaria fornisce anche una riclassificazione di sistema
Cosa ne esce ne esce sostanzialmente un welfare un Paese che ha un welfare molto sviluppato dal punto di vista universalistico con un livello dispensa
Che ci pone al sesto posto tra i Paesi UE il secondo la
Statistica di Eurostat e anche tra quelli dell'OCSE market presente alcuni punti di vulnerabilità che vedremo poi in seguito
Dovuti all'eccessiva e spesso poco controllata spesi assistenziale
Che è finanziata da una fiscalità generale che è un altro punto di debolezza del sistema perché non ne garantisce nel medio lungo termine la sostenibilità questo non vuol dire
Essere allarmisti vedremo poi che il sistema pensionistico in sé molto
In in in in equilibrio
Però vuole care ai decisori politici quell'insieme di numeri quell'insieme di dati che possono poi
Far decidere al meglio sulla strada di un monitoraggio nuovo dell'assistenza e delle altre funzioni di welfare
Passiamo a una breve illustrazione ci siamo dati sette minuti ciascuno dei contenuti del rapporto e quindi io inizio con gli andamenti delle gestioni pensionistiche pubbliche
Entrate contributive spesi per prestazioni
E il tema è affidato a Gianni Geroldi che entrerà poi nel dettaglio delle singole questioni prego Gianni
Dunque ringrazio e saluto vorrei adesso
Dunque
Come
Cioè piani insieme
Allora io ho il compito di fare in tempi molto stretti quindi chiedo scusa per
La necessita di essere sintetici unanime come dire un inquadramento abbastanza generale quindi per definizione su variabili aggregate
Del funzionamento del sistema pensionistico sia dal lato della spesa e in parte anche vedremo adesso dal lato delle entrate
La prima di queste slide che vedete rappresenta una delle grandezze sintetiche con cui normalmente si fanno i conti anche nei confronti l'Europa e che il rapporto tra spesa pensionistica e prodotto interno lordo la trattiamo solo descrittiva mentre proprio anche per essere sintetici
Si vede abbastanza rapidamente che per il periodo che inizia con l'ottantanove che l'hanno poi vedremo in molte altre cose finiscano con l'ottantanove che l'anno in cui noi abbiamo ha avuto la disponibilità di dati confrontabili
Fino al periodo sostanzialmente delle riforme di metà dell'inizio delle riforme di metà degli anni novanta vediamo che questo rapporto a una crescita piuttosto rapida e consistente
Poi vediamo che per circa dieci anni questo rapporto si stabilizza su valori intorno al tredici per cento
A iniziare dall'anno della crisi l'anno fatidico della crisi quindi al due mila otto in poi noi abbiamo una risalita rapida di questo rapporto nuovamente di due punti percentuali circa nell'ultimo biennio
E qui è fermo al biennio nel senso che il rapporto è stato steso nell'autunno del due mila sedici io ho già fatto delle estrapolazioni
Con dei dati presunti provvisori per il due mila sedici stesso che confermerebbero una nuova fase di relativa stabilizzazione di questo rapporto
Vediamo
Come si fa girare
A questo ritiro questa
No questo
Va bene
Perfetto
Allora vediamo però essendo questo rapporto per definizione che cosa determina il valore di questo rapporto dal lato del numeratore dall'alto del denominato ora allora la lato del numeratore la spesa pensionistica qui abbiamo presente Armenia reali per quanto riguarda la spesa pensionistica
Prenderle in termini reali significa scontare la del l'indice dei prezzi
Al consumo
Quello cosiddetto operai impiegati e per quanto riguarda invece la variazione del PIL significa prendere il PIL deflazionato col deflazione del PIL
O come vedete nel periodo in cui la spesa il rapporto cresceva molto c'è una ragione fondamentalmente dovuta alla dinamiche impressionante della spesa pensionistica quindi
Quando si decise a metà degli anni Novanta di fare i primi interventi lo si decise anche perché la spesa pensionistica stava crescendo di circa quattro punti e mezzo in termini reali danno mediamente
Sempre guardando questo istogramma più o meno di colore marroncino vedete che nel periodo dal novantotto al due mila otto sia già una drastica riduzione
Intorno al punto SI punte sette per cento un'ulteriore riduzione sotto il punto percentuale nel periodo dal due mila nove in avanti una leggera ripresa che però se si usa il dato provvisorio che vi ho detto del due mila sedici anche meno evidente cioè scendessi leggermente sotto l'un per cento
Nell'ultimo triennio
Questo ci dice fondamentalmente che al è abbastanza evidenti che Illy insieme delle riforme quindi
Ladini per definizione con un intervento di forte natura strutturale anche nel metodo di calcolo ma anche le successive riforme
Che hanno agito prevalentemente sull'innalzamento dell'età sulla ridimensionamento parziale o anche totali nel cui i periodi dell'indicizzazione delle prestazioni hanno avuto un impatto significativo sul rallentamento dalla dinamica reale della spesa pensionistica
Quello che invece sorprende esempi ma queste abbastanza noto a tutti è il denominatore è il denominatore di questa frazione che dicevamo prima vale a dire la crescita
Nel periodo in cui si fecero le riforme più o meno si parlava di una crescita media annua che si situano intorno all'una e mezzo per cento in termini anni
Come vedete nel periodo dal due mila nove al due mila tredici periodo della crisi la crescita è negativa per tutto questo periodo mediamente di un punto e mezzo percentuale in termini reali sempre
Cioè è che in altri termini è tanto per dare l'impressione di ciò che è successo noi nel due mila quindici e anzi nel due mila sedici torniamo a valere in termini reali un prodotto interno lordo che è esattamente uguale a quello del due mila
Cioè noi siamo stati per sedici anni senza crescita mediamente sempre in realtà ha fatto una cura
E adesso vediamo che è sufficiente nell'ultimo biennio se poi consideriamo il triennio questo valore dell'istogramma Rosa sale anche un po'di più perché adesso l'ultimo dato tra l'altro lo zero nove del PIL in termini reali
Lo fa salire intorno a una media di zero sette circa nell'ultimo triennio
è sufficiente una leggera ripresa del prodotto interno lordo per
Chiare ancora un segno di stabilizzazione del rapporto fra la spesa pensionistica il prodotto interno lordo
Se andiamo a vedere cosa è successo alle gestioni previdenziali vediamo che le gestioni previdenziali hanno seguito in qualche modo questa andamento nei saldi
Come vedete i saldi erano andati fortemente peggiorando nella prima fase sono andati molto migliorando nella seconda fase
Arrivando quasi ad azzerarsi nel due mila diciotto e hanno ripreso ad essere negativi
Recentemente negativi
Nel agli aiuti all'anno dell'inizio della crisi economica come vedete anche i saldi rispondono nell'ultima fase a queste effetto di relativa stabilizzazione sembrano anche quelli stabilizzarsi seppure a valori negativi
Una cosa interessante è che voglio sottolineare perché spesso viene trascurata nei dibattiti è il ruolo delle entrate contributive alla determinazione dei saldi cioè di solito stende sembra da attribuire tutto
Tutta la responsabilità degli affetti anche di gestione dei risultati di gestione alla spesa
In realtà come potete vedere le riforme fatte all'inizio degli anni Novanta hanno determinato anche una decina ha una dinamica sensibilmente più sostenuta delle entrate contributive rispetto alla dinamica del prodotto interno lordo
Quella delle entrate contributive la vedete qua sopra con questo gran con questo tratteggio quella del prodotto interno lordo e questa rossa continua e il loro rapporto è dato dalla dinamica di queste due grandezze
Come vedete
C'è una crescente peso delle entrate contributive sul prodotto interno lordo
Solo per un anno determinato da una norma particolare che è latini stessa che trasferì alcuni pezzi di aliquote e di altri di altre istituzioni del dalla Wharf
Alla maternità eccetera e che diede questo impulso ma poi il seguito è semplicemente determinato dal fatto che con la nuova aliquota le aliquote le le entrate contributive seguivano questo percorso mentre il Pd seguire un percorso decisamente più piatto
Però a questo punto bisogna anche notare una cosa e che è il punto chiave che cosa determina quindi il peggioramento dei
Se vogliamo dei risultati di gestione degli ultimi anni dalla crisi in poi
Uno può ritenere che sia una crescita della spesa pensionistica abbiamo detto di no perché sul suo sommato le dinamiche contenuta
Quello che invece determina significativamente un peggioramento dei risultati di gestione è il rallentamento delle entrate contributive
Perché mentre la dinamica pensionistica ha una sua inerzia il peso delle entrate contributive ovviamente è fortemente prociclico
Concludiamo coordina
Ovviamente essendo legato all'occupazione dinamica dei dei redditi da lavoro l'ultima slide e qui sta che distingue per grandi aggregati e i grandi aggregati come vedete individuano i dipendenti privati e pubblici artigiani commercianti
Diciamo settore agricolo e professionisti in questo caso vediamo come per singola gestione avviene finanziamento
L'istogramma marrone è la parte di contribuzione come vedete tutti sono leggermente sotto il cento per cento quindi nessuna categoria
Copre interamente con i contributi le uscite previdenziali salvo i professionisti che godono in questo momento di un sistema se vogliamo relativamente giovane
Per cui il numero di pensioni che erogano ma è fortemente inferiore al numero dei soggetti che stanno attivamente pagando contributi e quindi nel caso dei professionisti sia un avanzo di gestione
Direttamente sul versante previdenziale stretto
Nell'altro caso ci sono situazioni nelle quali
La cosiddetta Gia sta cioè la componente di finanziamento derivante da ragioni assistenziali
Tende a coprire quasi del tutto i costi di gestione caso più importante quello dei dipendenti privati per i quali rimane un residuo come vedete il minimo che quando si vede neanche che sarebbe questo terzo istogramma di saldo negativo
A situazioni i dipendenti pubblici che adesso a in forza della legge del due mila da centonove ottantatré del due mila undici hanno anche loro trasferimento GS
Mantengo nonostante il trasferimento Gia su un saldo negativo cospicuo
Gli artigiani che sono messi molto peggio tra gli autonomi della situazione dei commercianti e infine una situazione notoriamente molto deficitaria che quella del settore agricolo in cui le entrate contributive come vedete coprono meno del venti per cento della spesa
Ricevo una cospicua dose di entrata di natura assistenziale quasi la metà del valore della spesa pensionistica e ciononostante totalizzano ancora un trenta per cento di disavanzo
Io avrei finito
Grazie Gianni siamo secondo blocco della spesa per dimensioni almeno la spesa sanitaria e quella quella pubblica e privata
Che ovviamente sarà sempre più influenzata oltre che dai fattori economici carsici
Anche da quelli democratici dall'invecchiamento la popolazione questa parte è stata curata da uno dei maggiori esperti italiani della previde la della materia che l'amico Federico espandono ARO a cui cedo la parola prego Federico
E già ancora bottone garanti Nana vai avanti no levante devono davanti bene anche con le frecce
Sì però
Bene rapidissimamente grazie di quest'opportunità per quanto riguarda la sanità che in realtà mutatis mutandis come si dice che potremmo ripetere gran parte delle cose già dette quindi fondamentalmente siamo in una fase in cui
La parte chiamiamola così più certo senza assistenziale stesso se mi passa il termine sta diventando insostenibile
Ho portato quattro slide sole visti i tempi che riassumono upper macrotema di quella che la situazione alla sanità alla prima questa slide che fa vedere come si sia ridotto negli anni nella percentuale disavanzo quindi la sanità realtà
Arte arrivata al nuovo secolo con una fortissima quota di disavanzo strutturale chiamiamolo così che si è ridotta sostanzialmente dal due mila cinque in poi quando sono partiti
I cosiddetti piani di rientro i commissariamenti delle regioni che erano maggiori deficit portando disavanzo su quote direi quasi fisiologica oggi su centodieci miliardi di spesa grosso modo sanitaria il disavanzo
Intorno all'uno per cento peraltro concentrato tutto in un paio di Regione Lazio la fa da padrona da questo punto di vista quindi direi che da un punto di vista finanziario
C'è stato un risanamento assolutamente
Per certi versi anche eccezionali per la rapidità nelle quali
Con la quale si è
Realizzato
Quello che in realtà invece non si è riusciti a fare stato ridurre in maniera significativa alle differenze idee a livello regionale
Malgrado un percepito che vede il Paese spaccato in due con un sub sprecone un nord
Molto più
Efficiente in verità certamente più efficiente insomma certamente più efficienti sistemi sanitari del nord ma è anche vero che spendono certa molto di più triste di sedi
Dei sistemi sanitari e del sud del Paese
La questione della di di riduzione degli disparità fra regioni era già nella legge di istituzione del servizio sanitario nazionale il settantotto quindi
Questione antica che va in parallelo con la questione meridionale del Paese purtroppo
Su da questo punto di vista nulla migliorato paradossalmente il federalismo anche ridotto alcune disparità ma rimangono estremamente molto molto e rimango fortemente rilevanti qui si vede molto bene che
La spesa sanitaria della Provincia autonoma di Bolzano
Ma se volete guardate
La quarta la quinta la Lombardia l'Emilia Romagna che sono certamente sistemi molto
Efficiente in termini di servizi che erogano sono nell'ordine al cinquanta per cento maggiori della spesa delle Regioni da come la Calabria la Campania che versano in situazione di servizio molto
Spiacevoli gratis per molti versi
Il problema evidentemente anche qui è che le disparità si sono via allargate negli anni dopo due mila cinque quindi con la crisi o da una prima fase riduzione passano allargate
E questo ovviamente crea anche grandi problemi anche perché qui l'erogazione servizi quindi queste disparità si traducono immediatamente in un
Qualità bassa di quello che i cittadini hanno a disposizione
La l'altro fenomeno che ovviamente ha sempre legato alla crisi via questa situazione quello della spesa privata spesa privata che ovviamente in sanità sta crescendo da dalla incapacità del settore
Pubblico rifinanziare tutto quello che c'è da finanziare malgrado riduzione come ho detto del disavanzo
E anche qui se andate a vedere quella che è la quota di spesa out of pocket la spesa intermediato a sulle Regioni ci si accorge come sia in gran parte quella la responsabile di questa disparità fra nord e sud
In altri termini oggi si parla dei LEA dei livelli essenziali a sé senza garantiti a tutti ma le Regioni che vanno meglio sono quelle che
Hanno la possibilità di erogare degli extra LEA che sono quelle del nord le regioni dove evidentemente il per coglierla la quantità di ricostruzione privata e abbassare continuano a ristagnare anche in termini di qualità dei servizi un fenomeno che va segnalato e che in questa fallimento se vogliamo della riforma sanitaria degli anni Ottanta che voleva ridurre disparità regionali Codice rischiamo un peggioramento se andiamo a vedere in termini anche guida divisa andiamo a vedere quello che oggi la composizione della spesa privata
Tanto per dirne una la spesa privata intermediato anche quindi gode in qualche meri in modo di una redistribuzione di un affetto mutualistico oggi nel nord e sud livelli abbastanza significativo intorno al dieci per cento dell'uno per cento nel sud quindi di nuovo il sud rischia
Di perdere anche questa
Come dire questa occasione della crescita di un secondo pilastro
Sanitario ovviamente come è già stato detto il problema fondamentale è il denominatore negli ultimi anni c'è stato un ghetto molto forte
Di crescita dell'Italia rispetto agli altri Paesi e questo è l'effetto che ci vede in sanità in questo momento la spesa sanitaria italiana il trentacinque per cento in meno della spesa dell'Europa quindici quindi dei Paesi dell'Europa occidentale mettiamola così
Evidentemente gran parte della spesa sanitaria beni e servizi ma i beni fondamentalmente sono
Beni che sono su un mercato che è worldwide penso ai farmaci piuttosto che dispositivi dove compriamo meglio che negli altri Paesi ma ovviamente non riusciamo a ridurre completamente il gap e quel trentacinque per cento trentacinque per cento di spese meno ovviamente si traduce anche
Sicuramente in qualche servizio in meno
Da ultimo se posso azzardare un
Come dire un così un aggancio con un legame con l'aspetto pensionistico c'è anche da dire che nei prossimi anni
Ho l'impressione che con la riduzione anche di quelle che saranno i valori unitari di detenzione cresceranno all'esenzione e quindi questo sarà un nuovo agrario specialmente nella regione
Che hanno redditi più bassi l'in prospettiva ho l'impressione che il gol code per i prossimi anni la sanità si troverà esazione molto difficile perché da una parte abbiamo il dati certi sul fatto che stanno mandando i rischi di impoverimento
Stanno aumentando le differenze fra nord sud per ragioni non tanto di servizio il federalismo questo punto ha funzionato
Ma in termini di capacità di autofinanziarsi questo implicherebbe dei meccanismi di redistribuzione ancora più forti ma già oggi la redistribuzione fortissima e questo ovviamente rende il problema un problema politico perché sarà molto difficile andare su questa strada grazie
Grazie Federico uno degli aspetti più rilevanti che abbiamo messo nella rapporto dei sistemi
Di protezione sociale oltre ovviamente alla sostenibilità di medio e lungo termine proprio di sistemi pensionistici anche quanto questi sistemi pensionistici danno cioè
L'adeguatezza delle prestazioni
Professor Paolo De Angelis il compito di illustrarci i tassi di sostituzione della previdenza pubblica e anche della complementare con un accenno al fenomeno del longevi chiarisca
Presto
Ringrazio
Osserva brilla per la per l'introduzione sarò anch'io né tempi dedicati al mio intervento
Vorrei enunciare un principio di carattere generale ben noto a tutti gli operatori del settore assiste il sistema un sistema previdenziale è un sistema complesso
La cui relazione di equilibrio cruccia mentre dominata da due variabili di carattere strategico politico antitetiche mi riferisco in particolare ovviamente
Alla sostenibilità del sistema previdenziale nel medio lungo termine e contestualmente in modo antitetico all'adeguatezza delle prestazioni che rappresenta peraltro indicatore anche della soddisfazione sociale del cittadino
Abbiamo fatto una serie di approfondimenti recenti studi viste riporto alcuni grafici che possono dare alcune impressione sul comportamento in particolare dell'indicatore di adeguatezza delle prestazioni
Questo grafico riporta sulla base di lavorazioni eseguite su un modello proprietario di Efeso riporta quella che la dinamica per corti di nati nei vari anni dal mille novecentosessanta
Al mille novecentonovanta i rapporti di sostituzione netti
Dunque rapporti di sostituzione netto sostanzialmente il rapporto di scambio tra al numeratore l'importo della pensione ammetto che la fiscalità e al denominatore
L'importo del
Salario piuttosto che del reddito a seconda che consideriamo la platea del lavoro dipendente e lavoro autonomo al netto dei della fiscalità e dei contributi previdenziali
Sembra abbastanza intuitivo contro intuitivo perdonatemi
Verificare
Una situazione
Diciamo che deriva sostanzialmente dall'assetto delle riforme previdenziali che sono decollate dal degli anni novanta
Per i quali troviamo che
Nel
Ma mano si passa da generazioni che godono di un trattamento previdenziale che retto dal regime misto quindi parte retributivo parte contributivo
Si passa verso un regime completamente contributivo tende ad aumentare il rapporto di sostituzione
E questo è l'effetto così ce lo siamo spiegato ed è senz'altro vero questo
Assioma che sto ora dichiarando
L'aspetto legato all'innalzamento progressivo
Dell'età di pensionamento e contemporaneamente all'innalzamento progressivo dell'anzianità considerate che in queste valutazioni
Sia tenuto conto ovviamente anche di quelli che sono l'impiego di quegli stabilizzatori automatici del
Del dell'equilibrio del sistema previdenziale introdotti con nell'innalzamento progressivo dell'età pensionabile per effetto della variazione dell'aspettativa di vita
E dall'altra quello che è la modifica nel tempo dei coefficienti di trasformazione intenzione è evidente e lo si vede nella grafica con una la linea violetta
Che il rapporto di sostituzione diminuisce se consideriamo delle evoluzioni salariali che sono evoluzioni seriali particolarmente dinamiche per questi grafici in proiezione sono stati
Determinati attraverso l'impiego delle ipotesi macroeconomiche su cui basano le previsioni della Ragioneria generale dello Stato
è ovvio che un sistema contributivo in termini di adeguatezza delle prestazioni dipende molto dall'andamento dell'economia quindi che il famoso indicatore del prodotto interno lordo determina il miglioramento il peggioramento delle prestazioni non è molto lontana memoria
Prodotto interno lordo negativo che cosa si fa per l'adeguamento dei montanti contributivi
E questo grafico ci consente di vedere che c'è una perdita sostanzialmente di sette otto punti cinque punti a seconda della platea di lavoro se consideriamo anziché un incremento
Del prodotto interno lordo dell'ordine all'uno virgola cinque per cento che è quello utilizzato nella precedente proiezione passiamo sostanzialmente ad una metta ad un cinquanta per cento della variazione del prodotto interno lordo
Quindi è un la variabile macroeconomica gioca un ruolo determinante per la soddisfazione sociale del
Dei
Cittadini
A
Introduciamo la previdenza complementare d'esercizio è fatto e nelle medesime condizioni salvo che per la previdenza complementare si è
Considerato di versare
A partire dal momento dell'inizio dell'attività lavorativa
Grafico riporta sempre l'evoluzione relativo alle Corti di nati dal mille novecentosessanta al mille novecentonovanta
Abbiamo considerato un versamento contributivo fatto del cento per cento del TFR e rispettivamente di un un per cento di contribuzione a carico del lavoratore del datore di lavoro in presenza di un rendimento
Dei mercati finanziari intorno al tre per cento è chiaro che è un'ipotesi evolutiva piuttosto ardita considerando l'andamento dei mercati finanziari attuali ma
Questo può dare l'idea che l'apporto che può dare la previdenza complementare in queste condizioni migliore rapporto di sostituzione netto di circa cinque sei sette punti per i la platea del lavoro dipendente lo vediamo soprattutto sulla generazione sull'ordinata corrispondente alla scissa mille novecentonovanta
E di circa quattro cinque punti per di circa dieci punti scusandomi per la il perimetro del lavoro autonomo
Vado alle conclusioni si parlava di longevità effetti diciamo in qualche modo per fare sì della longevità sulla famosa equazione di equilibrio che consente di
Garantire la sostenibilità del sistema
Ancorché i fattori di stabilizzazione automatica introdotti come dicevo con l'aggiornamento dell'età pensionabile con l'aumento della speranza di vita da un lato e con la variazione dei coefficienti di trasformazione
Su base biennale riducono ovviamente gli impatti della longevità su quello che è il debito previdenziale
Del nostro Paese rimane tuttavia una parte di rischio di longevità che è bene definire residuale con il quale in qualche maniera il sistema Paese deve fare i conti
Apro e chiudo immediatamente su questo punto io credono che dei modi su cui il sistema Paese possa con atti agire
Con processi mitigativi derisione agilità
E quello di avviare un mercato parallelo di tipo finanziario
Di strumenti finanziari i cui temi offre siano legati al rischio di longevità
Mercati che
Ante intatto di svilupparsi negli anni Duemila non hanno avuto un buon esito ma credo che sia una formula che in qualche maniera bisogna riprendere in debita considerazione ringrazio per l'attenzione
Bene grazie
Se la
L'agenzia molto bene
Allora fatta questa questa sintetica carrellata io vi propongo un po'i temi che stanno alla base Stella del rapporto o essere coesione sociale nazionale la sostenibilità della spesa previdenziale
La sostenibilità di quello assistenziale
L'onere del finanziamento finanziamento di queste funzioni
La redistribuzione e
La regionalizzazione dell'UE perché in un certo senso
La novità di questo rapporto
Come potete vedere da questa slide
Qui c'è il bilancio statale la prima cosa che appare che nel due mila cinque l'ultimo anno fiscale di cui disponiamo
Abbiamo una spesa complessiva compresi gli interessi sul debito che pari praticamente atti
Ottocentoventisei miliardi di questi quattrocentoquarantasette sono
Spesi per pensioni sanità assistenza
Prestazioni temporanee e welfare per gli enti locali
Questi
Interfax subito una prima discriminazione si dice spesso che il nostro Paese spende poco o spendere meno rispetto ad altri Paesi industrializzati o Paesi dell'area OCSE
In realtà noi spendiamo cinquantaquattro punto tredici per cento della spesa totale
Ma se fate questo raffronto con il totale delle entrate arriviamo a cinquantasette per cento perché
Come è noto una parte così piccola del nostro welfare viene finanziata a debito infatti vedete che ogni anno noi
Mettiamo tra i quarantacinque e quarantasei di quarantadue miliardi di ulteriore debito peraltro anche al rapporto tra la spesi
Il prodotto interno lordo ci porta al sesto posto nella graduatoria OCSE per
Stesa
E noi abbiamo un debito pubblico che grosso e sarà il problema non sarà uno dei problemi ma sarà il problema dei prossimi mesi
Come finanziamo tutta questa massa dati uguale o inferiore
E qui lo vedete per finanziare questa spesa ovviamente spendiamo tutti i contributi sociali e questo è normale tutti i contributi per le per azioni temporanee ma soprattutto
Spendiamo tutta lire per tutta l'IRAP tutta lire essa
Che è l'imposta sulle società
è una buona parte delle risorse che l'imposta sostitutiva per cui possiamo dire che per finanziare al welfare usiamo tutte le imposte dirette quindi per far funzionare e poi la macchina
Dello Stato compresa l'istruzione ci rimangono le accise e le imposte indirette
Ma
Come fanno le pensioni e come vanno le altre funzioni
Lei che abbiamo fatto un esercizio opinabile più o meno ma comunque sono aveva preso la spesa pensionistica gli abbiamo tolto le tasse perché spesso in altri Paesi europei le imposte delle delle pensioni non sono gravati da tasse o lo solo in misura vivi ma lo zero virgola due per cento all'anno del genere
E quindi abbiamo ricavato che la spesa pensionistica al netto delle tasse cioè quello che effettivamente entra nelle tasche degli italiani sono centosessantotto miliardi e mezzo
Cosa fate alla produzione ne paga centosettantadue quindi sostanzialmente noi avremmo un sistema che
In equilibrio e presenta addirittura un piccolo utile il che vuol dire che tutte le riforme che si sono svuotati dal mille novecentonovantadue a oggi hanno prodotto dei risultati e quindi il percorso estati in un certo senso virtuoso
In questo abbiamo considerato le integrazioni al minimo che però
Da quando sono soggette come erogazione alla prova del reddito quindi sono fatti in funzione del reddito
Tendenzialmente nella definizione europea andrebbero nelle prestazioni assistenziali il che vuol dire dare al sistema pensionistico oltre undici miliardi
Come dire di plusvalenza chiamiamola così ti marginale
Quello che invece ci preoccupa per una serie di motivi perché non riusciamo bene a controllarlo la spesa a carico della fiscalità generale in assistenza
Assistenza per sono tutte quelle funzioni per invalidità alle pensioni di guerra gli assegni di accompagnamento le pensioni sociali gli assegni sociali
Lei varie integrazioni maggiorazioni la quattordicesima mensilità
Cioè un insieme di norme di di titoli di funzioni che ci costano cento tre virgola sei miliardi che sono praticamente il settanta per cento della spesa pensionistica
Ma come vedremo
Questa spesa galoppa atti percentuali molto molto elevate
Perché c'è questa spesa assistenziale e qui lo vediamo in questa rappresentazione anzitutto noi abbiamo sedici milioni centosettantanove mila pensionati
Ma di questi pensionati
Otto milioni e trecento mila quindici quanto une più per cento sono totalmente o parzialmente assistiti il che significa che nella loro utilità diciamo attiva fine sessantacinque sessantasei anni
Non hanno messo insieme almeno una quindicina d'anni di contributi che sono quelli che tendenzialmente noi immaginiamo essere utili
Per la pensione minima e quindi sostanzialmente sono assistiti a questo pesa sul Bilancio debbo dire che poi analizzando le prestazioni l'INPS
Per il due mila quindici
Su un milione e centoventi
Bilal nuove prestazioni milioni centoventi mila sono tanti con una popolazione di sessanta milioni di abitanti
E
Il cinquantuno per cento sono assistenziali e
Una gran parte di queste pensioni di natura assistenziale
Va alle donne il che e anche normale se noi andiamo a vedere che il nostro è un Paese in cui il tasso di occupazione femminile
Proprio l'ultimo di tutti i Paesi OCSE e quindi è evidente che non maturano prestazioni dirette ma assistenziale
Noi però comunichiamo anche un po'male alla Eurostat agli organismi internazionali perché di fatto noi comunichiamo che la nostra spesa per pensioni mettendo dentro vecchiaia superstiti
Arriva quasi al diciassette per cento ora agli altri Paesi arrivano alle undici e mezzo e quindi è evidente che qualsiasi persona normale dica all'Italia se dovete lavorare lavorate su quello lì perché siete molto molto fuori noi per esempio sulla stesa per esclusione sociale siamo molto sotto media ma l'integrazione al minimo perché le chiama
Chiediamo alle famiglie perché non abbiano l'esclusione sociale quindi se noi Comuni Kassim o meglio e noi siamo con la spesa riclassificata all'undici per cento
Evidentemente avremo meno pressioni per l'Europa e la riforma molti Fornero sarebbe probabilmente stata molto meno cultura se noi avessimo comunicato meglio
E qui vedete come calo alla spesa mentre la spesa per pensioni per l'ha detto prima Gianni Geroldi
A ridotto il suo incremento suo tasso di incremento annuale la spesa per assistenza viaggia tassi del cinquantanove per cento negli ultimi cinque anni e quindi galoppa molto molto molto ed è
Come abbiamo detto prima a totale carico della fiscalità generale
No qui
Questo aggeggio bolla molto dobbiamo andare ancora qui
Questo ci dà degli un flash di indicatori cioè rapporto ci dice che il numero di occupati per pensionato chi uno virgola trentatré e per restare benino non avremmo bisogno di una e cinquanta uno e cinquantacinque stiamo migliorando l'occupazione perché nell'ultimo anno migliorate e quindi vuol dire
Che i provvedimenti hanno dato dei risultati però siamo ancora in fase di crescita Catamo nel due mila e quindi c'è attenzione nel pieno
Dalla dagli effetti della crisi
Abbiamo poi
Uno virgola quarantadue pensione per pensionato perché abbiamo detto che i pensionati sono sedici milioni ma le prestazioni sono
Ventitré milioni quindi
Anche la pensione media non è
Inferiore ai mille euro al mese car tredici mensilità ma è un po'di più perché ne dobbiamo considerare che ogni pensionati in media a
Uno virgola quarantadue attenzione
L'altro dato che ci mette ai vertici delle classifiche europee
Il numero di prestazione per abitante praticamente abbiamo una prestazione ogni due virgola sessantadue abitanti quindi praticamente una per ogni famiglia
I due aspetti delicati che ci sono gli faccio proprio telegraficamente sono il finanziamento noi ci troviamo praticamente con quasi la mia dati i nostri concittadini che dichiara di non avere praticamente a redditi paga il cinque virgola uno per cento delle imposte
Pensate che lo zero virgola zero otto dalla popolazione quelli che stanno più qui pagano il quattro il settantuno per cento e comunque l'undici virgola tre per cento dei nostri cittadini paga cinquantadue e mezzo per cento di imposte cosa voglio dire con questo che
Solo per garantire a questo primo sette di cittadini la alla sanità che costa circa mille ottocentocinquanta euro pro-capite ma dobbiamo raccogliere circa quarantatré miliardi quindi
Uno dei problemi non è tanto il UE perché pure diciamo copre molto e qui dovremmo apprendere e poi un quadro molto molto più ampio non abbiamo il tempo ma
Sui sette miliardi e cento milioni di abitanti del globo quelle che hanno nuova il FER come il nostro sono l'otto per cento quindi noi dovremmo tutti i giorni quando ci svegliano ringrazio alle donne di operazione nati qui
Perché vi garantisco che sia forte nati in altri Paesi le cose sarebbero andate molto molto peggio
L'ultima cosa è che abbiamo anche
Una situazione di mancato sviluppo pesanti alcune zone del Paese per cui
I tassi di copertura complessivi cioè il rapporto tra contributi e prestazioni sono sufficientemente accettabili
Nelle zone del nord del centro siamo tra l'ottantaquattro ottantasette per cento devono molto migliorare assoluta
Se il sud ha riuscisse a migliorarle di circa sette otto punti noi avremmo una situazione di welfare conto maggiori disponibilità e quindi con meno punti di vulnerabilità
Io vi ringrazio passo subito la parola al ministro Poletti che poi ci deve lasciare che forse ho tirato troppo lunga ma tutta hai tutto il tempo prego
Permette molte grazie non
Una
Diciamo con un ringraziamento formale ho diritto perché
Intanto
è un lavoro importantissimo è un lavoro che comunque
Ci consente di comparare pezzi importanti della speso da
Del trattamento di welfare del nostro Paese nella sua dinamica nelle sue ragioni nelle sue coperture
Peraltro
Rappresentato secondo me in maniera molto efficace perché la sintesi costringe a
Fissare i punti essenziali e
Veramente complimenti a relatori perché in pochi minuti riuscire a farci capire qual è il senso vero perché poi dopo possiamo parlare tante da belle tante raffinate e ulteriori e giuste riflessioni ma
Io credo che il
Primo tema essenziale sia quello di capire quali sono i
Se no beni
Macro quelli
Che danno il senso delle cose che accadono voi giustamente dobbiamo analizzare con più cura
Ma se perdiamo il senso della direzione dopo come posso dire
Le variabili
Relative sono certamente molto meno incidenti quindi veramente un ringraziamento da questo punto di vista
Che
Gli spunti di riflessione sono tanti
E credo che dobbiamo provare
A lavorare intorno a queste cose a partire da una considerazione di tipo generale
Quando noi
Parliamo
Di questo tema la previdenza
Stiamo parlando delle condizioni di vita di dalla nostra comunità
Perché lo dicono i numeri abbiamo un trattamento previdenziale in tutte le famiglie
E questo dà a questo tutte Emma una particolarissima sensibilità
E quindi bisogna gestirlo con una grande accuratezza perché altrimenti le fibrillazioni comportamenti conseguenti le reazioni incidono pesantemente
Su ciò che accade nel nostro Paese
Perché lì processi fenomeni che si realizzano sono larghissimamente influenzati dalle attese dalle aspettative da ciò che una persona pensa
Possa accadere
Avere uno stato di incertezza avere un elemento di problematicità aver un dubbio
Ti modifica il comportamento l'abbiamo visto in questa fase crisi e post crisi
E avremmo immaginato in alcune fasi
Ad esempio una reazione
Sui consumi che abbiamo avuto in maniera molto più tiepida
è molto più dilazionata nel tempo perché abbiamo avuto una reazione che è stata prima quella di chi ha tra virgolette voluto ricostruire
Il proprio stato di sicurezza attraverso il risparmio
Immagino
Coprire una persona
Diceva se fino a ieri facevo una cosa oggi non lo posso più fare dopodomani la posso rifare ricomincio farla
No calma
Prima mi metto in una condizione di maggiore sicurezza perché
Essendo passato dentro la crisi
Adesso coscienza precisa del fatto che può accadere
E se accade cosa faccio e quindi di fronte a questo cambio il mio atteggiamento cambia la mia prospettiva
Quindi il tema della previdenza da questo punto di vista va
Affrontato avendo
Questa attenzione
Poi c'è un tema che qui viene proposto in termini molto forti io credo che dovremmo su questo lavorare
E pensare di più
Che è quello demografico noi abbiamo una condizione demografica a tutti nota una denatalità molto forte
Le Corti di alcuni anni di entrata nel lavoro abbiamo numeri molto bassi
Che abbiamo
Le ultime Corti in alto che solo molto consistenti i dati sull'occupazione ce lo confermano in maniera
Plateale c'è ma
Aumenta il lavoro nell'età alte
La prima ragione di questo momento sta nel fatto che sono di più no non un poco di più sono tanti tanti di più e quindi siccome sì muovono lungo l'asse
Dell'età giustamente per ognuno di noi questo provoca il fatto che in certe situazioni abbiamo un aumento importante quindi relativamente
Succede che pesano di più i giovani che sono di meno
La domanda sulla quale dobbiamo lavorare tutti
E uno come in qualche modo si modifica
Questa dinamica demografica e con i problemi relativi anche ai temi delle migrazioni e
Le problematiche relative
L'altro tema sul quale in tutta sincerità io credo che il nostro Paese dobbiamo mettere la testa e non gli diamo abbiamo ancora ne esce è il tema come posso dire
Dell'invecchiamento attivo solo chiamo in questo modo
Quasi che noi abbiamo un
Un dato in forza del quale
La tecnologia l'innovazione la digitalizzazione l'automazione la globalizzazione
Tendono a rendere obsoleti i mestieri elettività più velocemente del passato
Noi quindi avremo persone abbiamo persone
Che sempre più
Velocemente entrano in una fase di
Rischio rispetto alla loro possibilità di permanere all'interno del sistema produttivo del lavoro
Dall'altro lato comune allungamento dell'età
Che è un gran bene
Questo
Ci dice
Che è
Il massimo che possiamo immaginare ex sul quale stiamo lavorando è la flessibilizzazione in uscita
La possibilità
Di uscire dal percorso
Di lavoro con una previdenza
Che è quella che a quel momento Tucci Tadino valuterà e deciderà ai
Se adeguata alle tue condizioni
Ma
Questo sistema questo dato di fatto
Ora storico del nostro Paese
Si lavora
Nello stesso identico modo fino al trentuno dicembre
Poiché al primo di gennaio simbolo la cazzuola e si va al Parco
Se succede a cinquantacinque anni
Dopo se ti organizzi la vita
Ma se questa faccenda
Arriva sessanta a sessantacinque a sessantasette anni e
Fisiologicamente innaturale è materialmente impossibile che si realizzi con quella modalità
Dobbiamo interrogarci tutti insieme
E chiederci cosa fare come fare perché ogni
Cittadino abbia la suo opportunità di continuare a sentirsi a essere utile asse
E utile agli altri ed essere libero di scegliere
Quale contesto per la propria vita questo tema un tema che bisogna affrontare
Adesso lo vorrei dirlo in maniera
Anche forse troppo secca
Il la riforma
Pensionistica che ha innalzato in maniera così forte l'età di pensionamento a prodotto un effetto non c'entra posso dire alla valutazione del tutto soggettiva
Io
Sento tantissimi cittadini che hanno vissuto questa decisione come cura insopportabile l'ingiustizia
Quindi qualsiasi altro ragionamento che non sia
Riabbassa diamo l'età di pensionamento viene considerato tra virgolette danno ad affrontare perché ingiusto
Perché cerca in qualche modo di eludere
Il fatto che è successa quella cosa
Io credo che questo tema
Nel tempo dovremmo trovare le forme le modalità per affrontarlo perché diversamente ci troveremo sempre
Anzi ci troveremo sempre di più conto dei fenomeni socialmente difficili da
Gestire dei problemi difficili da affrontare
Quale ammortizzatore sociale
Co.Al.Be. relazione tra la mia vita il mio lavoro e la mia condizione noi qui abbiamo un problema all'orizzonte ma non risolta secondo me
Piuttosto più vicino dell'orizzonte sul quale
Dobbiamo dire non credo che sia una ricetta facile però una riflessione generale dovremmo farla
C'è poi un tema
Che il rapporto evidenze con molta forza il rapporto tra
Previdenza assistenza la spesa previdenziale austera assistenziale in effetti vettori diceva
Alberto su
Hanno una loro forza
Noi ci facciamo criticare
Perché abbiamo una spesa
Previdenziale troppo alta e perché avevano spero sociale troppo bassa
Se la presentassimo
In maniera diversa questo dato
Poi dopo già da discutere come lo rappresentiamo perché
Grazie voi avete fatto il vostro esercizio
Che avete classificato secondo me se discutiamo con qualcun altro forse non è proprio al cento per cento convinto di questa classificazione ma
Assumiamo come
Giusta
Se la prendiamo come giusta
Si ripromette vuol dire c'è un riposizionamento per cui
La dimensione previdenziale rientra virgolette nella B e via europea è il tutto quello che sappiamo e anche l'apporto la parte assistenziale
è meno tra virgolette deficitaria rispetto ad una serie di
Situazioni per le quali veniamo virgolette criticati perché
Siamo dir poco impegnati perché poi ci andiamo a vedere questi numeri riterrei equilibrio questo dato
Io credo che questo tema
Sia un tema che è giusto esaminare
Valutare
Peraltro in qualche misura dentro anche la riflessione che noi abbiamo avviato con le organizzazioni sindacali
Ci siamo detti proviamo a fare un lavoro sulla rigidi definizione
Poi dopo bisogna vedere l'impatto sul bilancio pubblico sulla
Cioè dobbiamo sapere che ciò molti effetti
Che vanno considerati però ma una riflessione che io considero sia giusta
Ma dentro questo rapporto ci sono una serie di altre segnalazioni in questo caso ad esempio c'è una segnalazione sulla sostenibilità nel tempo di questo il
Toh collegato al tema fiscale noi l'abbiamo un sistema fiscale che da questo punto di vista rischia sia la parte di contributi sociali
Sia la parte fiscale di non essere in grado nel tempo di reggere ugual farà con questa dimensione
Che peraltro contraddire è inciso dal dato demografico perché
C'abbiamo nelle persone che lavorano questi elementi e tra l'anno più tensioni io credo che sia una riflessione molto seria che va fatta io
Credo che i dati ci dicono in termini molto chiari che oggi in esame la citazione di
Stabilita e di sostenibilità
Sia sul versante previdenziale sul versante del debito pubblico e della nostra relazione con quelli che sono i parametri europei di giudizi di valutazione quindi noi da questo punto di vista credo che non abbiamo tutte le carte in regola
Sarebbe interessante discutere di questi argomenti in altri luoghi
D'Europa che però hanno una caratteristica diversa dalla nostra
Non hanno il debito cumulato che abbiamo noi ce l'abbiamo situazioni altri Paesi dove
Questo equilibrio è molto meno forte
Ma hanno un punto di partenza
Che non è
Il debito cumulato che abbiamo noi anche qui
C'è un punto sul quale mi mi piacerà poterci riflettere però in questo rapporto si dice in maniera piuttosto chiara non sensazionali Istica ma piuttosto chiara guardate che il debito accumulato da questo Paese
E
Stato largamente
Qua posso dire rappresentato TAC queste prestazioni ventidue al far lasciarli tra le previdenze il resto
Sempre con i due dati questo il dato fiscale
D'altra parte voi sapete bene che molto spesso le formulazioni gli effetti che ci troviamo ora sono figli di una storia
Noi fino a quando non abbiamo definito l'ISEE e non l'abbiamo Horri revisionato noi non da eravamo in grado di fare
Politiche sociali selettive
Per la banale ragione che il dato fiscale era un dato
Largamente non attendibile per cui avevamo il rischio concreto di fare operazioni che premiava con l'evasione perché se si prendeva a riferimento il dato fiscale finiva che una persona che aveva
è valso il fisco si trovava nella condizione per poter adire
Alla prestazione sociale chi aveva fatto il suo dovere o chi non era in condizione di fare diversamente perché aveva la ritenuta alla fonte quindi
Non ha che poteva fare molto di diverso si trovava
Impedito ad usare quella
Trasformò tant'è che voi ma sapete che per molti anni abbiamo inventato cose strane
Dalle rette per gli asili a alle tasse universitarie per cui insomma sinceramente non avevamo
Strumenti da utilizzare quindi gli esiti di oggi sono anche figli di quella storia
Oggi abbiamo una strumentazione più efficiente più efficace che ci aiuta a fare anche scelte in questo campo mettendo insieme i termini del reddito del patrimonio in maniera tale da poter
Sostanzialmente capire meglio quello che succede
Bene io cosa
Vorrei
Poter dire in conclusione di questa riflessione
Dove abbiamo
Bisogno
Di continuare a lavorare su questo versante
Lo faremo anche come Governo nel rapporto con le organizzazioni sindacali che si ri aprirà nei prossimi giorni perché oltre le cose che mi ha messo in legge di bilancio quest'anno
Che peraltro siamo impegnati a rendere
Concretamente agibili inutilizzabili perché abbiamo decreti da fare sulla anticipo pensionistico abbiamo sono una serie di cose che stiamo realizzando e quindi io
Bis sento di poter dire che
Manterremo gli impegni in termini di tempi
Per l'attivazione di tutti gli strumenti che abbiamo messo in campo e io
Continua a pensare
Che le scelte che hanno fatto sono state scelte giuste perché abbiamo
Fatto operazioni anche di equità
Sinceramente avere
Ma posso dire
Una no tax area diversificata
Non mi pareva una cosa che avesse una sua
Fondatezza
Dall'altra parte il cumulo gratuito anche lì insomma pareva
Assolutamente ragionevole mettere mano quindi sono abbiamo cercato di fare
Cose che avevano questo dato abbiamo in prospettiva un tema perché
Anche i criteri di rivalutazione i meccanismi
Può e hanno delle scadenze quindi arriveremo a quel giorno dovremmo trovare
Delle forme che ci aiutino a gestire questi passaggi quindi noi rientreremo questo confronto e lo faremo
Cercando di guardare in particolare a questo tema dei giovani
Perché noi abbiamo un
Problema davanti che è già evidente
Carriere discontinue
Entrate ritardate nel mondo del lavoro
Tipologie di lavori adesso io credo che su questo dovremo
Ragionare un po'insieme
Quando dolori opporre sopra dopo se la cosa più estrema Cocco quando noi oggi abbiamo
Quantità importanti di situazioni che vengono realizzate su piattaforme informatiche digitali per cui
L'incontro tra domanda e offerta non è più tra virgolette nella forma di impresa classicamente
No TA
Ma è una piattaforma digitale dove io offro e tuo fra i
Io chiedo e tu offre
A quelle persone lì
Come facciamo ad offrire una risposta previdenziale una risposta di un welfare
Una risposta di sicurezza una risposta assicurativa
Mi pare che non è per niente semplice prima erano abituate ad una cosa molto diversa un posto di lavoro fisico un orario di lavoro definito una persona un lavoratore un titolare un contratto una legge
Facciamo i calcoli che veniva fornita in qui non è più così
Cioè qui ci mancano molti dei riferimenti del passato
Do conto che da un problema non per nulla banale che i tempi della innovazione della digitalizzazione della sua pervasività
Sono molto più veloci
Delle dinamiche sociali per la nostra capacità di comprenderne
La pervasività e di prendere le decisioni le cose accadono molto più velocemente
Dalla stessa capacità della nostra democrazia di regolarlo
E noi rischiamo di avere una forbice che si apre sempre di più Coulter Renault
Che sarà sempre
Più complesso come posso dire presidiare positivamente quindi c'è
Un lavoro per tutti
Non credo che ci sia qualcuno che ha già una risposta credo che tutti quanti
Da chi ha la responsabilità politica di governare un Paese alle organizzazioni che rappresentano i lavoratori a quelli che rappresentano l'impresa
A chi studia questi fenomeni abbiamo davanti una grande
Posso dire sollecitazione a guardare alle spalle ciò che è accaduto fino ad ora
E chiederci
Con questa dinamica dei cambiamenti che cosa è giusto che noi si faccia
Proprio per evitare che si aprono
Dei terreni che si aprono delle spaccature la società che ci sia chi si sente virgolette
Più tutelato o è più tutelato e chi si sente meno
Tutelato
Noi queste fratture
Le dobbiamo evitare e io credo che il lavoro che voi avete fatto ci possa sicuramente aiutare perché ci fa
Capire
Le dinamiche che sono realizzate nel tempo
Guardavo prima questo grafico
Noi
Abbiamo perso un milione di posti di lavoro con la crisi
Oggi si discute se abbiamo fatto bene o fatto male
Rispetto e di contribuzione al resto
Ma per
Centinaia di migliaia di lavoratori stabili dal punto di vista previdenziale ha un significato o no
Io credo che abbia un grande significato allora
Quando valutiamo queste cose dobbiamo valutare
Nell'insieme tutto quello che per altrimenti se parliamo sempre un pezzetto della realtà e valutiamo quella
Senza invece analizzare
Il complesso degli estratti dagli comporta dire le valutazioni rischiano di essere distorte quindi io
Ringrazio ancora chi fatto questo lavoro
E l'impegno che posso assumere è quello di continuare un dialogo un confronto per fare in modo che
Tutta quella che è la conoscenza che ci viene messo a disposizione sia
Utilizzata al meglio nell'interesse del nostro Paese grazie a tutti
Mi scuso ma
Ho ascoltato molto volentieri
Queste relazioni ma purtroppo ho un aereo che mi
Che non mi aspetta
Tracce su cui
Bene grazie allarmi ministro Poletti e per le sue considerazioni
Salotto Cesare Damiano che appena arrivato
Passerei ora la parola
Per alcune considerazioni all'Onorevole Raffaello Vignali che Segretario Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati in macchina una carriera un lungo corso e quindi la produzione la conosce molto bene
Facciamo cita invece
Ma intanto mi dichiaro un non esperto in materia infatti
Da tanti anni quando voglio capirci qualcosa di sistema previdenziale chiedo ad Alberto Brambilla
Tanto faccio i miei complimenti e ringrazio sinceramente lui itinerari previdenziali per questo rapporto e credo che noi abbiamo bisogno di dati ed è su questo che vorrei
Soprattutto focalizzare un breve il mio breve intervento
Soprattutto quando sono raccolti descrittivi in modo
Accurato direi quasi scrupoloso come in questo caso
Ne abbiamo bisogno sempre soprattutto quando
Riguardano voci consistenti del nostro bilancio e questo
è un caso
E quando abbiamo bisogno di decidere io sono di scuole in alto inaudite Anna per vi penso
Che
Per deliberare bisognerebbe conoscere
Questo forse cento complice anche un po'al mio vecchio mestiere di ricercatore
Per e di ma di questo sono assolutamente convinto e soprattutto in un'epoca in cui sembra che le decisioni tante volte purtroppo accade
Si prendono sulla base di slogan di semplificazioni
Così si fanno dei danni enormi ai quali poi
è difficile porre rimedio non li cito ma
Ognuno ci può pensare di vengono in mente
Io vorrei
Soprattutto soffermarmi su alcuni con un suo alcuni molto velocemente su alcuni elementi puntuali
Che ruotano su un tema che mi sembra che Alberto Brambilla via chiaramente detto
Che il tema dell'assistenza
Perché sembra chiaro allora abbia poi dirò qualcosa anche sul tema pensioni e sanità ma velocissimamente
E
I dati sulla spesa sanitaria e l'abbiamo e ne abbiamo anche il controllo i dati sulla spesa pensionistica anche mi sembra di capire che esista ancora una notevole nebulosa
Sul fronte dell'assistenza nel senso che abbiamo evidentemente
Quanto meno
Per la parte dello Stato centrale il dato macro
Più difficilmente abbiamo un dato complessivo compreso quello degli enti locali
Non abbiamo un'anagrafe dell'assistenza mentre l'abbiamo del sistema pensionistico del sistema sanitario non abbiamo un'anagrafe dell'assistenza e questa
Io credo sia
Una priorità assoluta
Allora si è detto giustamente prima
Abbiamo
Una prestazione per ogni famiglia però insomma
Da ricercatore io diffido
Delle medie imprese in assoluto perché nessuno rischiano come in questo caso di esserle media di Trilussa
E non riguarda soltanto la parte assistenziale
Qui pensiamo tutto il tema anche dei servizi sociali che fra l'altro estraendo strutturati sull'offerta e non sulla domanda
Capita che in una famiglia di cinque persone possiamo avere sette otto servizi che intervengono sulla stessa persona abbiamo più servizi che poi manco si parlano questo fra l'altro
E anche una fonte di di sprechi ed inefficienze oltre che di mancata curare fra l'altro
Ma né non sappiamo a chi vanno le prestazioni esattamente
In una famiglia quante ce ne sono
Cioè ma credo che
Questo sia il modo migliore per avere sa scarsi risultati molte inefficienza nella spesa
Legata a questo
Occorre un monitoraggio
Perché se abbiamo un monitoraggio possiamo avere anche indicazioni sulle riforme da fare altrimenti si rischia di farli al buio
Faccio un esempio su un tema che che di grande dibattito oggi
Reddito di cittadinanza un reddito di inclusione
Se noi non abbiamo l'anagrafe dell'assistenza se non abbiamo
Il monitoraggio
Rischiamo di fare una politica che introduce il nuovo debito
O che taglia magari invece risorse che vanno che socio-politiche
Effettivamente utili permetterle
Appunto in una nebulosa
Non credo al netto di chissà di essere culturalmente a favore o contro
Vorrei fare un discorso puramente neutro e tecnico cioè se non sappiamo a chi vanno
Mi sembrerebbe un azzardo oggi
Altro elemento il tema dell'ISEE giustamente diceva
Giuliano Poletti è stato migliora io credo sia stato molto migliorato rispetto a prima la recente riforma dell'ISEE
Sicuramente
Ha migliorato questo indicatore
Io penso che vada ulteriormente migliorato
Perché
Per per diversi elementi primo pesa troppo reddito
Secondo il dato anche qui il dato sul patrimonio
è fortemente discutibile per un motivo molto semplice che visto che il patrimonio degli italiani e nella casa e noi non abbiamo un un catasto fatto
Come Dio comanda
In realtà facciamo fatica stimarlo poi
Invece
Personalmente ritengo anche che tenga ancora troppo poco conto della famiglia e delle sue citazioni penso che le famiglie numerose ad esempio siano fortemente penalizzate rispetto alle altre
E questo lo dico anche in ragione di quello che diceva Giuliano Poletti sul tema serio della natalità
Io penso anche
Che si potrebbero utilizzare anche altri indicatori
In fondo un indice di situazione economica equivalente
Cosa dovrebbe valutare
Non il patrimonio al reddito ma il tenore di vita di indicatore di una situazione economica si chiama tenore di vita ci sono una
Indicatori che possono definirlo molto meglio
Del patrimonio e reddito
Soprattutto in un Paese in cui
Il patrimonio non sappiamo bene come perché non abbiamo un catasto come si deve e sul reddito ha detto la slide di
Di Alberto Brambilla di prima mi sembra molto chiaro
Vado verso la conclusione con altri due spunti
I conti uno sulla questione delle pensioni
Allori conti li abbiamo visti sono in linea
Però io o un auspicio questo da da tanti anni e questo
Credo che fra l'altro
L'origine di questo auspicio nasca da
Aver ascoltato
Alberto Brambilla una quindicina d'anni fa o qualcosa di più
Io penso che si dovrebbe evitare
Di purtroppo lo facciamo ancora di mettere sulle politiche pensionistiche
Carichi che sono dovrebbero invece andare su sulle politiche passive del lavoro
Perché sia per una lettura migliore dei dati ma questo è relativo
Ma anche per togliere qualche sospetto dell'Europa o qualche lettura
Che non in Europa viene fatta in modo distorto dice accennava prima Alberto alla vicenda della della riforma Fornero
Perché è vero che noi
Abbiamo
Sulle pensioni una spesa che in realtà dovrà
Propriamente dovrebbe stare sulle politiche passive del lavoro
Non
Sulle pensioni
L'ultima nota la faccio invece sulla sanità che è vero che in linea tiene eccetera però anche qui come c'è una dinamica nel mondo del lavoro come c'è una dinamica
Su tutti legata a questo sulle politiche pensionistiche c'è anche una dinamica sul sistema sanitario
L'aumento dell'aspettativa di vita
Uno stato di salute che migliora ma non quanto si allunga la vita l'aumento delle malattie cronico degenerative la tecnologia che consente di cronicizzata e malattie che fino a poco tempo fa grazie a Dio erano incurabili
Io credo che ponga sul serio intanto un problema che il problema dei costi dell'Hong Terna che
Perché
Rischiamo che tratta vinti trent'anni le nostre Regioni si occupino solo di sanità
Abbiamo un sistema sanitario che ancora impostato come quando la vita media era diversa da oggi
E
La tecnologia e la
Grazie a Dio la ricerca medica non era
In grado di fare quello che fa oggi
E quindi forse sarebbe il caso di riflettere di anche in questo caso di come cambia
Come cambierà il mondo
E lo sappiamo
Anche affronto dell'invecchiamento della proposto per tutto in un Paese in cui la popolazione anziana pesa molto di più che in altri
è un'altra cosa io spererei che finalmente si inizia ad adottare un
Un altro sistema di valutazione del maneggio della sanità con un metodo un po'più scientifico perché se continuiamo a guardare i risparmi di oggi investiamo mai in tecnologia e innovazione
Alla fine ci chiediamo anche quei risparmi invece che con sedici consentirebbero di fare le cose un po'meglio ma questo
è un altro discorso quello sulla Unter Kirk credo che sia un dibattito che in questo Paese esiste
Nei convegni da vent'anni ma nessuno ha mai iniziato pensare seriamente
Ad affrontarlo in Germania l'ha fatto per tempo e credo che per una sostenibilità
Del del Bilancio i nostri bilanci della sanità comunque sia
Una scelta imprescindibile perché poi gli effetti non si vedono si vedono dopo anni non si vedono immediatamente
Grazie ancora chiedo scusa sono stato troppo lungo
Grazie
Grazie Raffaello Vignali
Allora
La parola Cesare Damiano
Non c'è bisogno di presentate perché conoscono tutti rinvia perfettamente inutile
Grazie anche perché questo è un club quindi
Ci conosciamo come soci
Di questo clima
Intanto ringrazio Alberto per questo prezioso
Lavoro che continuare il lavoro del nucleo di
Valutazione soppressione del due mila dodici siamo alla quarta edizione
Si analizza il bilancio del due mila quindici
Allora io mi soffermerò
Quindi in particolare
Sulla parte relativa
Alla questione pensionistica intanto
Dicendo una cosa che secondo me e molto preziosa ed è contenuta
Nel volume
L'incidenza
Della spesa
Pensionistica sul prodotto interno lordo
Che l'Istat valuta al sedici per cento è un dato falso
Io partirei da questo primo punto perché
Purtroppo
Nella comunicazione globale sui dati falsi si costruiscono le politiche
E in questo caso si continua una politica di aggressione nei confronti del sistema pensionistico
Io tengo molto a questo dato perché
Come tutti sapete
La spesa pensionistica preso nel suo complesso commenta ammonta a duecento diciassette miliardi
Però
C'è un però lì dentro abbiamo
Circa cinquanta miliardi di tasse sulle pensioni
è chiaro che se io continuo a dire quanto prendi
Mille cinque ma lordi Bonetti lordi a in tasca quanto metti mille cento e allo Stato quanto restituisci quattrocento
Se il calcolo si fa su mille cinque
Siamo al sedici per cento se si fa su quello che l'incasso realmente dopo la restituzione lo Stato andiamo all'undici virgola cinque per cento siamo perfettamente allineati con quello che lo Standard europeo
Nel primo caso non siamo allineati che siamo sotto
L'ora
Io spero che credendo molto nella cultura della divulgazione del confronto
Una volta si diceva nell'egemonia del pensiero mi riferisco Gramsci ovviamente
Si faccia strada questo pensiero pulito
Che in qualche modo metta fine a questa bugia
Che fa apparire l'Italia con una spesa pensionistica equivalente a sedici per cento del prodotto interno lordo quando questo nome assolutamente vero
Perché se noi depuriamo quella cifra dalla tassa sulle pensioni abbiamo cento sessantotto miliardi
I spesa pensionistica pura
Se prendiamo le entrate
Al netto di tutto quello che
Non è riconducibile tensione abbiamo entrate per cento settantadue miliardi quindi abbiamo persino un avanzo
Quanto a un imprenditore dello Stato versa in contributi pensionistici
E quanto viene speso
Per le pensioni e in equilibrio c'è persino un avanzo evidente
Che se io carico su queste cifre anche le tasse e anche quello che veniva ricordato da Vignali tutto quello che non è riconducibile alla spesa previdenziale e questo è l'assistenza ed altre questioni
Siamo il disavanzo siamo ad una cifra diversa
Però questo è un punto secondo me
Molto importante
Perché sulla base di argomenti come questi dell'incidenza della spesa pensionistica abbiamo visto come negli anni scorsi purtroppo
In una situazione di emergenza la cassaforte siano diventate l tensioni
E rimane sempre quello alla cassaforte che a quel punto non serve per
Mettere in equilibrio il sistema anche questo io lo condivido ma serve per pagare il debito
è questo non è possibile
Seconda questione ora
Fatto questo chiarimento che permette essenziali e ti ringrazio perché sei l'unico che lo dice con questa forza risolutivo che lo riprende con altrettanta fortuna
Come siamo messi ho detto siamo in equilibrio nei conti
Ma come siamo messi dal punto di vista della struttura del funzionamento dello Stato sociale allora io
Ritengo che noi non possiamo fare un ragionamento che separa
La questione del mercato del lavoro dalla questione previdenziale cioè è un ragionamento che va tenuto insieme
Noi abbiamo
Superato un vecchio sistema che si diceva anche giustamente aveva degli eccessi
Un eccesso e un prepensionamento pensate alla siderurgia
Che aveva però lo scopo di non creare disoccupati perché poi dirà girati pagina della
E abbiamo cercato di mettere un limite però io mi domando prima l'architettura era molto semplice
Non c'era la crisi
Le nevi licenziato
E il giorno dopo andare in pensione non c'è un problema
Era in un'azienda in ristrutturazione l'IVA dunque emiliano
Sei licenziato un po'prima
Cassa integrazione ordinaria e straordinaria mobilità andare in pensione
Tutto sommato si tracciava una continuità fra il momento del lascia il lavoro il momento
Sostituisco quel reddito con una pensione quindi non c'era l'intervallo della povertà x eccetera era un intervallo minimo
Cosa abbiamo pensato di fronte all'emergenza la crisi
E come il fiume
Se le sponde sono molto distanti e
Il ponte molto corto mi ricordo il ponte di Calatrava a Venezia che non toccava le risponde
Se lo si attraversa si cade in acqua
Noi siamo nella crisi non è ancora finita il momento di licenziamento non vi è il giorno prima di andare in pensione perché può essere licenziato cinquantacinque anni e qual è l'architettura
Dato che ti licenzio cinquantacinque anni e che sposto di sei anni il momento della tensione
Ma secondo voi un'architettura di questo genere può stare in piedi
Aggiungo
Dal primo gennaio due mila diciassette non c'è più la mobilità la cassa integrazione in deroga e neanche gli incentivi per i centottantacinque mila lavoratori che sono in mobilità per essere di occupati
In modo conveniente da un'impresa che sceglie quello lì
Anziché un giovane
O uno di medietà
è evidente che un sistema che non può stare in piedi un sistema che crea povertà
Quindi
Io penso
Alberto che
Noi su questo dobbiamo riflettere che cosa
Pensa di fare il legislatore il legislatore
Diciamo agito per il momento su una sponda del fiume e la vicinanza
La sponda del fiume
Che ha accorciato la distanza si chiama flessibilità
Quindi io mi auguro
Che il Governo mi pare
Lo stia facendo prepari i decreti attuativi
Del verbale sottoscritto con CGIL CISL e UIL
In modo tale che sarà poco sarà tanto ci piace non ci piace però io sono soddisfatto
Ho battagliato per tre anni quando ho cominciato a parlare di flessibilità mi ridevano tutti dietro
Alla fine è diventato un argomento chiave dell'ultima legge di stabilità tre anni di dure battaglie grazie alla mobilitazione sindacale grazie al fatto che il Governo Renzi acquisito questo principio
Che a sessantatré anni si può cominciare ad andare in pensione sei determinate condizioni sociali di svantaggio paga lo Stato quei tre anni e sette mesi prima sei
Condizione normale
I soldi in parte li metti tu vedremo quale risultato lo capiremo da maggio in poi
Si parla di trentacinque
Mila persone più venticinque mila che hanno l'anticipo in quanto CONI quarantun anni contributi maturati in un certo modo dovrebbero andare in pensione se ne salviamo sessanta mila all'anno
Non abbiamo risolto tutti i problemi ma abbiamo messo al riparo sessanta mila famiglie
Più centosessanta mila esorbitanti salvaguardati per otto volte
Devo dire che
Non ne molto ma
Possiamo essere abbastanza soddisfatti abbiamo messo
Una pezza
Quindi il legislatore è intervenuto
Io credo che il principio della flessibilità non posso essere semplicemente
Un principio sperimentale che vale per il due mila diciassette il due mila diciotto
Se noi vogliamo immaginare
Un sistema
Previdenziale moderno che guardi al futuro l'elemento della flessibilità sulla base di una scelta del lavoratore certe condizioni debba essere
Come si dice lo strumento cardine
Del nuovo sistema previdenziale
Perché la rigidità assoluta a quell'età tutti come se i lavori fossero tutti uguali e un'età che cresce come se fosse la vecchia scala mobile che abbiamo abolito molto tempo fa
è un assurdo perché nel due mila cinquanta
Noi per andare in pensione dovremmo avere un'età di pensione di vecchiaia di circa settanta
Se non fermiamo questa macchina mostruosa
Ci vorranno settant'anni di età e quarantasei di contributi a scelta
Ditemi voi
Un nostro figlio nostro nipote un nostro pronipote che avrà l'età per andare in pensione nel due mila cinquanta che comincia a trent'anni ha il lavoro discontinuo lo paghiamo con i voucher allo stage gratuito a contributi bassi a retribuzioni basse I interruzione di lavoro
A sessant'anni a vent'anni di contributi quando andrà in pensione con qualche eccesso
Quindi c'è una relazione fra
Modalità di assunzione e di vita lavorativa e modalità di pensionamento
Quindi il principio della flessibilità
Manca un altro pezzo su questo interrogo me stesso il Governo l'altro pezzo
E la sponda del fiume del sono licenziato cinquantacinque anni
C'è il problema della ricollocazione delle politiche attive del lavoro sulle quale purtroppo seguiamo una storica debolezza dell'Italia ma soprattutto secondo me in modo sapiente bisognerebbe mettere mano
Alla strumentazione degli ammortizzatori sociali
Perché l'idea Dell'Anna Aspica attuale non copre i problemi occupazionali
ET nuova povertà che vengono generati TA ammortizzatori sociali
Troppo comporti
Prevede in via straordinaria per il tempo di durata della crisi degli ammortizzatori che si allungano anche studiati ad hoc per una vasta platea di coloro che entrano purtroppo
Nella Pinto della potenziale disoccupazione la povertà
Io credo che sia un problema che noi dobbiamo porci quindi accorciare la distanza fra una sponda all'altra con un ponte adeguato quindi questo è un problema diciamo di impostazione
L'altra questione e concludo
Mai abbiamo un problema di prospettiva applicheremo questa prima parte del verbale spero che si apra il confronto con i sindacati sulla seconda parte
E la seconda parte secondo me
Contiene
Due elementi chiare
Il primo e la pensione regionale
Io mi sono persuaso anche presentato una proposta di legge che
Per le nuove generazioni che hanno un sistema esclusivamente contributivo perché sono andati a lavorare dal primo gennaio novantasei a salire
Quindi avranno i trentacinque anni
Di lavoro ipotetico alle spalle a partire
Tra l'altro due mila trenta insomma si comincerà due mila trenta due mila trentacinque ed avere quei trentacinque quarant'anni ipotetici contributi
A me non spaventa il fatto che rispetto alla mia generazione se io avevo l'ottanta per cento della retribuzione media degli ultimi dieci anni queste persone a parità di condizioni avrebbero il sessanta per cento non è questo il punto
Che non c'è la parità di condizioni perché io ho sessanta anni gira indietro quarant'anni di contributi con una carriera salire i nostri figli a sessanta anni famosi trent'anni di contributi con una carriera salire o scendere discontinua
Cosa fare
Qui c'è un'unica soluzione
Io dico studiamo questa soluzione
Se stabiliamo uno standard
Mille cinquecento euro lordi mille cento euro netti mille duecento euro lordi ottocento Nettis stabiliamo nonostante
E nel caso in cui
La somma dei contributi cumulate in quarant'anni di attività in attività ITT discontinuità non consenta di arrivare a quello Standard ma dobbiamo garantire una pensione sociale di base per i giovani
Fino a un massimo di cinquecento euro uno zoccolo che corrisponde all'attuale tensione sociale sul quale
Costruire
Il sistema contributivo altrimenti noi non
Ridiamo
Ad una pensione che abbia una sua dignità nel verbale c'è scritto pensione contributiva di garanzia
Se si andasse da un punto di vista di speculazione intellettuale un punto di vista politico da un punto di vista
Di
Normative verso quella direzione secondo me si darebbe una grande risposta anche in termini di relazione fra legge nera azioni in questo senso
I contributi di solidarietà dalle tensioni alte verso
La costruzione di questo zoccolo di garanzia per chi soprattutto i giovani hanno le pensioni basse avrebbe
Un suo significato la seconda questione contenuta nel verbale
Molto importante
E questa
Cominciamo a dirlo come si fa nel nord Europa
Che non voglio fare demagogia voi sapete che non è nel mio stile
Ma se uno sta attaccato un forno di siderurgia
O se fa un impiegato al catasto che diverso non può dirmi e più alienato quello del catasto io non lo so io so che è stato attaccato un forno perché li ho visti con i miei occhi non è molto agevole e so anche che quello lì vive
Di meno
Allora il secondo concetto che noi dobbiamo culturalmente conquistare politicamente conquistare
Io sono di sinistra e vorrei che questi elementi fossero scolpiti
E che
Non tutti i lavori sono uguali e quelli che sono meno uguali di altri hanno il diritto di andare prima in pensione degli altri siano essi usuranti o siano essi gravosi
Io credo che questa sia la seconda questione
C'è un terzo elemento perché veniva richiamato la cosiddetta aspettativa di vita qui nel verbale si fa un primo passo avanti che un cuneo che abbiamo messo all'interno
Questo cuneo e molto significativo perché per la prima volta si afferma
Dopo che
Il Governo di centrodestra inserito questo meccanismo della crescita continua dell'età in rapporto alla crescita che non vi è
Sempre omogeneo aspettativa di vita
Si dice
Che dal due mila diciannove l'aspettativa di vita si blocca
Soltanto per i lavori usurante fa un passo avanti
Io direi che noi dovremmo riconsiderare il tema dell'aspettativa di vita
L'idea di essere agganciati ad una scala mobile testé letta secondo me è un tema antistorico che si basa ancora una volta su dei ragionamenti
Di carattere ottimistico circa all'andamento da aspettativa di vita e non considera anche quella che può essere la platea della potenziale povertà di quelli che non ce la fanno mai ad arrivare
Al traguardo
Ho chiuso aggiungo ancora un'annotazione
C'è un po'esula
Dall'altro discussione e quella della previdenza complementare
Bisogna vedo altri appassionati del club della previdenza complementare
Bisogna che mettiamo una parola dritta su questo punto che cos'è
Perché io non ho condiviso
La scelta del Governo Renzi di considerare l'investimento dell'operare l'impiegato il tecnico il quadro del dirigente nella pensione complementare come si stratta asse di una speculazione in Borsa
Sono due cose diverse
L'uomo prudente che sta nell'azienda e che penso che il suo futuro investe per avere una pensione non per avere la ricchezza trecento euro in più quattrocento euro in più quelle che possono fare per quelle famiglie la differenza quando va in pensione
Dal primo bisogna tassarli in modo vantaggioso non possiamo trassata come se comprese le azioni di Marchionne
Sono due cose diverse
O no
Seconda questione io la dico così bestemmia
Io sono per renderla in qualche modo obbligatoria
Il contratto e stanno andando in quella direzione io avevo presentato anche una proposta di legge
Capisco la volontarietà dell'adesione ma l'obbligatorietà dell'interessamento della parte imprenditoriale
A tutti calcolato come costo contrattuale come elemento di incentivo per la decisione è comunque una forma di risparmio o vantaggio modesto di quel lavoratore del fondo
è una scelta secondo me
Obbligata
è una scelta sulla quale dobbiamo lavorare
Allora io quello che dico bene
Questi rapporti
Tutti Alberto
Meno male che ci sono che ogni anno
Nonostante l'abrogazione legislativa diciamo del
Della ricerca sono diventati un'autonoma
Elaborazione di carattere culturale e scientifico perché ci aiutano riflette ma riflettere soprattutto su quella che può essere la costruzione futura
Quindi noi siamo obbligati
Ad occuparsi della pensione di garanzia per i giovani dobbiamo farlo a partire da adesso come intuizione di una possibile soluzione
Siamo obbligati a connettere il destino della previdenza con le modalità con le quali il mercato del lavoro assume le persone
La mia battaglia contro i voucher a questo sapore perché guardate ve la dico semplice
Non è che nel mercato del lavoro non ci sono forme di flessibilità
C'è il job on call
Che secondo me potrebbe essere liberalizzato se
Il lavoro interinale che potrebbe costare anche un po'meno di quello che costa perché costa effettivamente molto caro ed è giusto che i costi di più ma non così caro ma sapete perché si usano i voucher
Perché un'ora di job on call costa cento un'ora di voucher costa sessanta
Non solo accanto al job on call non c'è l'ora al nero con il job on call accanto al voucher c'è una serie infinita di ore lavorate al nero che fanno costare ovviamente quel lavoratore molto ma molto poco
Ma questo vuol dire
Che se io anziché versa il trentatré per cento i contributi diverso il tredici con i voucher
Non ci vogliono quaranta anni di contributi per fare un
Pensioni dignitose ce ne vogliono cento venti se questo è il futuro che prepariamo le giovani generazioni in futuro miserabile
Sul quale varrebbe la pena riflettere
Quindi previdenza
Mercato del lavoro relativa stabilità e continuità nel lavoro garanzia per i giovani attraverso un assegno sociale nel caso in cui non si è riferito ad un determinato Standard
E leva forte per quanto riguarda una riqualificazione della previdenza complementare che va vissuta anch'essa come un completamento necessario del risultato pensionistico dignitoso soprattutto per le giovani generazioni
Grazie grazie Cesare
Passo la parola adesso al presidente la Commissione bilancio tesoro e programmazione della Camera onorevole Francesco Boccia che ringrazio per essere qui anche perché non ci aveva
Molti molti impegni prego
Grazie professor Brambilla
Io sarò breve perché
La giornata
Molto intenso
Ci tenevo molto ad esserci a dare questo contributo intanto
Suo mi dispiace
Non so amico Poletti sia andato via perché
Sarebbe stato interessante capire perché questo rapporto non è rimasto dentro il perimetro
Nell'amministrazione centrale dello Stato ci sono delle cose funzionano è che
Poi restano in piedi perché funzionano anche fuori dai confini istituzionali è questo
Diciamo un tema che dobbiamo porci
Lo dico semplicemente perché io sono uno di quelli che qui dentro
Spesso utilizzando i propri
Difetti
Quindi tipici ricercatore universitario affatto del lavoro del servizio studi il punto di riferimento quotidiano prima di esprimere i giudizi che portano alle decisioni politiche che comincia ad essere Raffaele degli altri esprimiamo
Beni
Mi ritengo spesso incapace fare delle scelte se non sono sostenute
Delle menti oggettivi e quando dentro le istituzioni a
Questa
Peculiarità nel cui siamo fortunati Camera deputati un eccellente servizio studi io sono anche
Aiutato da un'eccellente Servizio Bilancio devo dire quando esprimo un giudizio sui temi
A me cari connessi alle mie
Responsabilità istituzionali
Quasi sempre dopo averlo
Analizzati fenomeni esprimo giudizi non smentiti sul piano
Oggettivo poi si può essere d'accordo con le terapie o meno ma almeno i numeri non sono oggettivi e siccome
Il mio amico
E compagno Cesare Damiano
Ha iniziato il suo intervento
Anzi mio compagno e amico Cesare Damiano ha iniziato
Ha iniziato il suo intervento dicendo una cosa importante che immagino aveva già detto Brembilla prima e cioè ha messo in discussione una cosa molto seria
C'è
L'incidenza della spesa pensionistica sul PIL e quindi sul bilancio dello Stato
E lo ha fatto ovviamente richiamando alcune riclassificazioni sta
E Istat pezzo un patrimonio del nostro Paese
Devo dire grazie Istat abbiamo fatto le cose molto importanti il tema che
Che ha posto cessa di che che dentro questo
Rapporto è un tema molto serio perché ci consente di dare
Diciamo il vestito giusto
Agli itinerari previdenziale ci consente di dire che se l'undici per cento e dell'undici per cento la spesa pensionistica significa che siamo perfettamente media
E se siamo perfettamente in media è evidente che parlare di aggiustamenti della riforma fornirò non è un'eresia e non possiamo lasciare questi temi
A chi lo dice a prescindere indipendentemente dei numeri dei contenuti sbandierando questo aspetto questo tema come una clava contro alcuni
Ma se lo si fa con analisi empiriche adeguate lo fa soprattutto l'amministrazione centrale di riferimento diventa più facile l'interlocuzione tra Parlamento e Governo
Ecco perché so mi sarei aspettato
Che questi risultati che comunque
Sono rappresentate presentate qui oggi alla Camera fossero parte integrante anche
Diciamo del patrimonio collettivo che disciplina le relazioni tra Governo e Parlamento detto questo alcune
Due riflessioni veloci e una proposta
La spesa per l'assistenza ricordava professor Brambilla prima del nostro
Incontro di oggi
Ammonta a centotre miliardi di analisi netta che viene fuori dal rapporto siamo
Il sessanta per cento del mare spesa pensionistica netta quindi è evidente che noi dobbiamo occuparci essenzialmente dello mento costante
Della spesa per l'assistenza che cresce
Cinque per cento all'anno mi corregga proprio sopra BIL se sbaglio
E quindi noi non possiamo non affrontare
Questi temi e questi fenomeni dividendo
I due macro cespiti
Spesa pensionistica e spesa per l'assistenza
E la politica ha il dovere di definire le strategie per la spesa pensionistica di qui ai prossimi anni in funzione dell'evoluzione demografica e quelli
Connesse alle alle alla spesa per l'assistenza perché
Su questo inutile ci nascondiamo
Abbiamo il dovere di affrontarli questi aspetti perché se girava dall'altra parte non avrebbe risolto i problemi dei nostri anziani di una società così
Complessa e articolata come la nostra
Siccome
Quest'anno che è appena iniziato e l'anno anche
Della prima applicazione pratica del nuovo bilancio dello Stato ci abbiamo lavorato insieme tutti quanti per due anni e mezzo non è stato un lavoro faccio è stato un lavoro complesso difficile molti non credevano che saremmo arrivati alla fine
Del percorso cui siamo arrivati è nello scorso luglio premium
Diciamo delle
Riforme del
Forse l'unica è una delle pochissime riforme votate da tutti i gruppi parlamentari l'astensione di un gruppo ma
Ottantacinque per cento
Dei
Presenti Camera e Senato hanno votato per uno per
Il nuovo bilancio lo Stato né oggi abbiamo bilancio lo Stato più moderno
Più facile la legge
Più dinamico che non ha più le clausole di salvaguardia sul futuro stiamo smaltimento quelle vecchie non abbiamo più le cause salvaguardo sul futuro significa che non ci sarà più un governo che potrà dire faccio delle previsioni
Senza un'analisi molto seria perché se le previsioni sono sbagliate mentre in passato prima era un coperte da clausole di salvaguardia e quindi se sbaglio a fare
La valutazione degli ammortizzatori sociali cinque sei settecento milioni un miliardo
Cosa importa tanto poi ci sono a clausole tali aumenteranno fra tre anni o fra quattro anni l'IVA le accise o
Un'altra imposta ora questo non è più possibile
Se faccio una previsione che è sbagliata paga il ministro che ha sbagliato la previsione non personalmente ma con il Ministero di competenza siccome
I temi connessi alle previsioni sbagliate sono essenzialmente quelli previdenziali
Quelli e l'assistenza a quelli che con
Che sono
Connessi temi di cui discutiamo oggi
Va da sé che siamo entrati in un'altra fase politica se sbaglio e le previsioni c'è il tema altro c'è torna sovrano il Parlamento e nell'atto o vinti che ha sbagliato previsioni ci mette la faccia torna in Parlamento in quel momento si decide se si taglia la spesa e quale spesso si taglia o se si aumentano le imposte quali imposte si aumento
Questo meccanismo che
Diciamo e anti ipocrisia
Che ha caratterizzato invece
L'abbiamo fatto una serie di
Se è unico micro interventi dicendo tanto paga Pantalone
Le previsioni normalmente quando si fanno in autunno vanno sempre con i grafici a sud esso tutti ottimistiche
Perché perché sia per chi deve ricevere che per chi deve dare e poi sistematicamente in primavera i grafici tornano sud-ovest
E e quasi sempre coincide con qualcuno che deve coprire
E dico questo perché tra le caratteristiche del nuovo bilancio dello Stato CEE il benessere l'indicatore di benessere eco-sostenibile che è una battaglia e abbiamo fatto in tanti
E per la prima volta nel prossimo Documento di economia e finanza come allegato def ci sarà
Ci saranno le dimensioni sociali
Dell'indicatore di benessere sostenibile in questi in questi giorni in queste settimane al Ministero dell'economia e le finanze si stanno definendo i parametri io penso che abbia senso dico accesa nel provare anche consegnare qui alla Camera
In un confronto finale prima che gli indicatori vengano definiti fare un confronto ulteriore per capire quali sono gli penso che io penso che il i rapporti annuali pubblicati dall'Istat sul Bess siano assolutamente all'avanguardia anche l'Europa
E mentre mi è chiaro
Se penso alla misurazione delle politiche ambientali ad alcuni parametri oggettivi e cioè i livelli ci o due nell'aria è aumentato di merito se il Parlamento decide che quello è l'indicatore per misurare
La performances delle politiche ambientali perché non sarà più possibile per un mi un ministro per l'ambiente e dire
Abbiamo investito un miliardo non la coscienza a monte l'allarme più devi dimostrare l'anno dopo se livelli ci o due nell'aria se quel parametro che decidiamo essere oggettivo lo condividiamo tutti se l'IVA deceduto nell'aria medio nel Paese aumentato o diminuito
Questa cosa è una rivoluzione culturale perché oltre a misurare il PIL
Per misurare il parametro a cui siamo abituati avremo alcune dimensioni per il momento sono dodici possa decidere
Quante devono essere i quali devono essere
Che consentono alle opposizioni di turno di controllare gli effetti delle politiche sul Bilancio fatte dalla maggioranza di turno non solo sulla crescita
Ma anche su quelle dimensioni la crescita dei laureati rispetto alla non crescita dia il senso di come funziona il sistema universitario la crescita degli asili nido rispetto alla
Non crescita di del senso di alcune politiche
Su sull'assistenza lo dico professor Brambilla
Io penso che in questo momento non ci sono idee chiare nel Paese lo dico da
Profano lo dico da attento osservatore dei numeri dall'esterno il bilancio lo Stato io penso ci vogliono supplemento di discussione
Perché noi arriveremmo ad aprile con il documento di con e finanza e col Ministro economia che per la prima volta come allegato Alberto
Indicherà quei parametri io penso che con il vostro aiuto come aiuto del Presidente da neanche un aiuto dei luoghi dei centri di eccellenza di centri di ricerca
Delle organizzazioni sindacali di coloro che si occupano
Di questi temi
Si può fare una discussione in tempo per arrivare a definire dei parametri su cui poi
Parlamento dovrà discutere perché poi dovremmo trovare una
Una soluzione in Parlamento ecco io penso che
Questo tipo di confronto se assumiamo anche da questo rapporto che la distinzione tra spesa per l'assistenza spesa pensionistica sia necessaria
Poi nella misurazione sull'impatto delle politiche di bilancio secondo me dobbiamo fare uno sforzo comune nell'individuare quali sono i parametri oggettivi che ci consenta di dire
è servito o non è servita quella politica di bilancio io
Vi confesso che sono un Paese liquidità dieci anni non ci sto più io non le istituzioni ci saranno i ragazzi che oggi hanno vent'anni
Sogno un Paese in cui si potrà misurare la qualità delle politiche pubbliche sulla base anche delle dimensioni socia e questo lavoro io penso che sia un lavoro ne abbiamo il dovere di fare ovviamente ognuno per la propria parte qui insomma prima nella mia relazione
è intervenuto Damiano che competenze specifiche famoso Commissioni i componenti la sua Commissione io penso che mettendo insieme
Le competenze le forse si possa fare
Una cosa che normalmente si fa spesso non si parla di questi aspetti però vi devo confessare che quest'anno il lavoro che abbiamo fatto
Sulla legge di bilancio ci ha fatto l'essere orgogliosi anche in Europa perché abbiamo trasmesso lei è una legge che
Leggono anche i ragazzi non ci sono più
I vecchi diciamo
Documenti normativi da un lato le parole la stabilità e dall'altro i numeri
Il DDL Bilancio con i libroni con le tabelle amore tutto un unico documento comunico prospetta ogni Ministero
Hai sui prospetti e capisci durante l'anno a che punto è la spesa ora se leghiamo se riusciamo a legare a quella spesa anche
La valutazione delle dinamiche sociali io penso che se non altro diciamo abbiamo costruito un meccanismo un sistema facilmente comprensibile
Sia dei cittadini
Che provano a capire
La condizione effettiva del Paese sia dei decisori pubblici che devono prendere delle decisioni francamente io non prendo mai a cuor leggero quando impattano sulla vita
Delle persone e vorrei che questa attenzione diventasse c'è un patrimonio collettivo e non solo una cosa che riguarda alcuni
Rispetto ad altri grazie
Ringrazio l'onorevole Francesco Boccia
Siamo inattesa del viceministro dell'economia Casero che mi dicono è uscito dalla Commissione Lines è in atto sta correndo carpentiere qui vediamo se riusciamo ad averlo in pochi minuti se no poi
Chiudiamo i lavori intanto
Voglio ricordare
Che
Il rapporto è scaricabile dal sito itinerari previdenziali
Lo si può chiedere
E nella versione inglese a partire da dopodomani
Verrà inviato a tutti gli organismi internazionali che hanno fatto richiesta di fatto noi comunichiamo a tutti gli anni sia all'Unione europea alla Ecofin e alla DG
Politiche sociali sia all'OCSE sia al Fondo monetario siano organica comunichiamo questa rapporto l'inglese che poi
Ci serve per fare tutta una serie di ragionamenti e di ricognizioni
Dovrebbe arrivare lo stiamo aspettando
Ci piaceva deve avere anche un punto di vista della Ministero dell'economia
Vediamo ancora qualche qualche istante nel contempo
Ringrazio
Che
L'onorevole Boccia che ci lascia
A prestissimo
I
Okay
Bene per i lavori cominciano
Ora si comincia il voto di fiducia credo
Tratta ai già iniziata
Trapani
E quindi no dicevo che su questi dati che poi comunicheremo nella versione in inglese alla al
Alle istituzioni internazionali
Faremo poi tutta una serie di ricognizione perché come è stato qui più volte ribadito oggettivamente
Il peso dell'assistenza e soprattutto il tasso di sviluppo
Dell'assistenza piuttosto veloce
Io credo che non arrivi per cui
Direi che
Il rapporto è stato molto molto ben illustrato nel rapporto a vostra disposizione ringrazio chi ha costruito rapporto ce ne sono in sala
C'è la dottor conoscerla dottor Giovan Nuzzi niente ne vedo altre
Dottoressa Nerone che hanno contribuito con noi
Alla realizzazione di apporto ringrazio tutti voi per essere qui evito appuntamento
Alla quinta edizione del rapporto ma soprattutto
Il sedici di maggio
Noi ci è stato chiesto di regionalizzare questo Bilancio e quindi noi presenteremo a palazzo San Macuto alla Camera il rapporto su quel Bilancio che voi vedete ma regionalizzato sia per quanto riguarda le entrate fiscali sia per quanto riguarda le entrate contributive quindi vi do appuntamento a sedici maggio grazie a tutti arrivederci
Altri però