Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell'assistenza per l'anno 2016

Buon pomeriggio a tutti iniziano
Grazie per essere intervenuti alla presentazione della quinto Rapporto sul bilancio del sistema previdenziale italiano che ha realizzato dal Centro studi e ricerche di Itinerari previdenziali
Un particolare ringraziamento agli esponenti di governo e ai parlamentari che nonostante la incombente campagna elettorale
Sono qui presenti un grazie sentito l'onorevole Raffaello Vignali che in qualità di segretario dell'Ufficio di Presidenza della Camera ci ospita in questa meravigliosa sala il rapporto
Rapporto consente di avere una visione d'insieme del nostro complesso sistema previdenziale italiano
Analizza la spesa per pensioni e non solo quella assistenziale le prestazioni a sostegno del reddito e quella sanitaria
In più fornisce una riclassificazione della spesa con una ripartizione tra assistenza e tensioni inserita nel più ampio Bilancio dello Stato come vedrete
Dalle slide che poi proporremo e infine analizza le modalità di finanziamento i contributi e la parte fiscale il l'IRPEF e l'IRAP soprattutto il finanziamento della spesa per welfare
Che cosa né emerge grosso modo investe in estrema sintesi
Uno è il fare molto sviluppato universalistico con un livello di spesa tra i più elevati tra i paesi dell'unione e anche a livello se
Ma che sostanzialmente presenta due punti di vulnerabilità
Il primo relativo all'insufficiente livello di finanziamento anche
A causa della elevata fra evasione fiscale e contributiva
Il secondo per l'eccessiva e poco controllata spesi assistenziale che com'è noto è finanziata dalla fiscalità generale quindi l'utilizzo
A volte eccessivo delle prestazioni assistenziali rappresenta certamente un punto di debolezza dell'intero sistema
Che potrebbe pregiudicare nel tempo anche la intera sostenibilità quindi un punto da valutare non vuole essere un grido allarmistico ma come obiettivo di questo lavoro di questo rapporto è quello di evidenziare della realtà numeriche che derivano peraltro dai bilanci che analizziamo di tutti gli enti di previdenza
E quindi porre queste evidenze a chi e deputato politicamente decidere
Prima di passare alla presentazione sintetica dei punti
Principali del rapporto do la parola all'onorevole Raffaello Vignali chiari ringrazio ancora terra l'ospitalità e per la disponibilità del sì fatto un volo bello lungo pervenire qui da noi prego
Sì
Grazie saluto a nome della presidenza della Camera i relatori tutti gli intervenuti
E ringrazio il Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinera il prefetto previdenziali professor Roberto Brambilla per il contributo scientifico
Che offre le nostre riflessioni ormai da da anni da un po'di anni anche ne siamo felici che questa presentazione posso venire qui alla Camera
Pochissime parole su questo momento siamo alla presentazione del quinto rapporto sul bilancio di sistema previdenziale italiane si tratta di una fonte preziosa sia per gli operatori come dimostra vostra presenza
Sì anche per i policy makers
Einaudi diceva che bisogna conoscere per deliberare per questo
Già dallo scorso anno abbiamo con con Alberto pensato che sarebbe stato utile farlo qui anche se cade in un momento in cui i deputati non si sono però è una e per altre ragioni a tutti note ma credo sia importante tratto ormai abbiamo anche una serie storica interessante che ci consente di poter guardare non solo una fotografia ma anche uno sviluppo ci consente di cogliere un trend
E trenta si danno informazioni utili anche per le previsioni
Restano invariati purtroppo però lo dico con riferimento anche al rapporto lo scorso anno due elementi del rapporto oltre la vulnerabilità di cui parlava prima Alberto il primo è la grande questione della separazione tra previdenza e assistenza si tratta di un problema dibattuto da decenni ma che non ha mai visto una seria volontà di affronto serio e deciso il secondo
E delegato questo
Scusa insistito molto lo scorso anno anche nel dibattito e la necessità di un monitoraggio della spesa assistenziale
Noi abbiamo grazie al professo Brambilla quello della spesa previdenziale ma questo ci manca
E abbiamo necessità io penso che venga realizzato al più presto e anche possibilmente con la stessa metodologia in modo che si possano poi confrontare verificare i dati e se vale l'assunto dei Now di non credo che possiamo intervenire su questi fronti con politiche se non conosciamo bene il fenomeno
E abbiamo bisogno e lo dico alla parte politica noi di realismo più che di slogan facili dai dati del rapporto sappiamo ad esempio che le pensioni minime in buona parte in buona parte minime proprio non sono perché ci sono altri
Interventi le risorse disponibili sono limitate la spesa previdenziale assistenziale una voce
Molto consistente come sappiamo tutti sul nostro bilancio e quindi le poche risorse che ci sono io credo dobbiamo evitare di allocarle male
E per allocarle bene dobbiamo conoscere nel dettaglio i fenomeni di cui ci si occupa chiudo qui grazie ancora per il contributo di conoscenza e degli spunti operativi che rapporto ci offre anche quest'anno ringrazio di nuovo
Alberto Brambilla i relatori tutti voi auguro a tutti un pomeriggio di proficuo lavoro io mi metto lì così quando devo andare non disturbo la platea grazie ancora buon lavoro
Bene allora grazie all'onorevole Vignali iniziamo subito con me alla breve illustrazione e ci siamo dati otto dieci minuti a testa e quindi
Inizierei con Claudio Negro che è un esperto di mercato del lavoro membro della Fondazione Kuliscioff che nella rapporto ha trattato il la parte di primo capitolo che è dedicata ai tassi di occupazione prima e dopo la grande crisi occupazione demografia sono ovviamente due elementi fondamentali per le politiche di welfare
Prego Claudio
Ho cercato di mettere sotto i riflettori gli andamenti degli indicatori che relativi al mercato del lavoro
A partire ovviamente dall'inizio della crisi e poi in particolare dal due mila quattordici quando cioè si sono visti i primi segnali di inversione
Fino al l'ultimo rapporto Istat cadiamo avuto compreso che è quello del terzo trimestre del due mila diciassette alcune cose più recenti raggiungerò poi a voce ma non le trovate delle tabelle
Per quanto concerne gli indicatori che abbia presi in considerazione sono tre c'è un tasso di occupazione a quello di disoccupazione eccolo di inattività
Il tasso di occupazione è quello che è più realisticamente da la misura della sua della situazione occupazionale del Paese perché è numero di occupati sul numero di persone in età da lavoro e quindi da con esattezza quanti lavorano che percentuale della popolazione lavora
Gli altri due indicatori sono rispettivamente il tasso di inattività
Che dice quante sono le persone tra quelli sempre in età da lavoro che non lavorano e non cercano il lavoro
Il tasso di disoccupazione e la quantità percentuale di persone che cercano di lavoro quindi non sono inattivi ma non lo trovano
Ora è evidente che questi due dati possono combinarsi gli ultimi due in attività e disoccupazione in modo differente
Se per esempio ci decresce il tasso di inattività molte persone cercano un lavoro parte di queste persone cercheranno lavoro e quindi Aum troveranno lavoro e quindi Nomentana al tasso di occupazione
Altre persone pur cercandolo nullo troveranno e quindi aumenterà anche il tasso di disoccupazione questo è uno dei paradossi che i nostri media digeriscono digeriscono più difficilmente abbiamo un segnale positivo
A partire dal due mila quattordici e che si è consolidato nel corso del due mila diciassette ossia tutti e tre questi indicatori contemporaneamente sono in miglioramento
L'indicatore dell'occupazione il tasso di occupazione sale dal cinquantacinque virgola otto per cento del due mila quattordici al cinquantotto virgola uno per cento del due mila del due mila diciassette
Nel due mila otto era al cinquantotto virgola sette per cento resta però da notare che in numero assoluto di persone al lavoro
Sono hanno già superato la quantità di persone al lavoro che c'erano nel due mila otto prima della crisi in percentuale no perché è grazie soprattutto ai fenomeni di migrazione e aumentata la popolazione totale e quindi la popolazione in età di lavoro
In ogni caso il fatto che questi tre indicatori contemporaneamente siano in miglioramento ormai praticamente è il terzo e da due anni
E di da una un'indicazione abbastanza precisa che anche rispetto alle vicende del mercato del lavoro si sta uscendo si sta uscendo dalla crisi
Tenete presente che di norma l'andamento del mercato del lavoro segue di alcuni mesi probabilmente circa sei Brindisi le vicende della produzione industriale e delle dei big indicatori dell'economia incedere la seconda questione è quello dell'occupazione riferita al genere e all'età io qui cerco di essere molto rapido perché sennò ci invischiato in numeri facciamo fatica a uscirne
Osserverei perché per quanto concerne le femmine
E l'andamento del mercato del lavoro è stato assai più positivo che per i maschi nel due mila otto era al quarantasette virgola uno per cento il tasso di occupazione per le femmine
Non è mai sceso sotto un quarantasei e nove per cento perdendo quindi zero due molto poco quanti vasti hanno perso quasi il sette per cento tra il due mila otto il due mila quattordici
Ed è risalito al quarantanove virgola uno per cento nel primo semestre due mila diciassette
Il quarantanove virgola uno per cento di tasso di occupazione femminile è per il nostro Paese il record di tutti i tempi
Perché accade questo accade questo secondo noi per un motivo come dire collaterale che poi produce questo affetto
La la crisi ha colpito meno violentemente i posti di occupazione posti di lavoro occupati da donne
Perché duole dirlo ma purtroppo lo sappiamo è così spesso molto spesso mediamente spesso le donne occupano posizioni più marginali e meno remunerate e quindi le operazioni fatte per ristrutturare gli organici a fronte della crisi le hanno colpite soltanto lateralmente
Si risparmia poco metterlo fuori le donne
Troveremo questo dato dopo vedrete che anche il l'andamento del contratto a part-time
Da questi indicazione precisa cioè le donne sostanzialmente grazie
Apro marginalità e grazie alla istituzioni in come il il contratto part-time sono riuscite ad aumentare addirittura l'occupazione attenzione parliamo di teste e non di ore lavorate naturalmente
La questione delle delle fasce di età voi qui vedete che c'è un precipitare del dell'occupazione giovanile tra i quindici e i trentaquattro anni dal cinquanta virgola tre per cento del due mila otto al quaranta
E nove per cento del del due mila diciassette
Uno avanzare impetuoso degli over cinquanta che passano al quarantasette per cento al cinquantanove virgola quattro
è una avanzare beni impetuoso ma comunque implemento della classe tale trentacinque quarantanove anni qui non fatte due precisazioni
Uno nella fascia tra i quindici e i trentaquattro anni ci sono i ragazzi in età scolare
Che quindi ovviamente non partecipano al mercato del lavoro è infatti il tasso di occupazione della fascia della fascia più più giovane e irrisorio parliamo del sedici per cento
Ma è un effetto ottico cioè il tasso di occupazione è questo perché la gran parte dei giorni sta a scuola anziché stare al lavoro o cercare il lavoro
L'altra questione è che c'è un effetto demografico su queste classi di età
Ogni volta che una corte di una certa età passa poniamo una uno l'una corte la corte dei trentaquattro anni passa a trentacinque anni e quindi entra nella fascia superiore
Non viene sostituita da una corte di giovani quindicenni
Uno diciannovenne o ventenni
Il nuovo molto parzialmente questo è una letto indotto come vedremo poi con maggior precisione dall'andamento demografico se questi dati qui li depuriamo dall'effetto demografico
Vedremmo che però non ho purtroppo per il due mila diciassette erano ancora i dati esatti ho preferito non metterli in tabella vedremo che in realtà diminuisce l'occupazione nella fascia più giovani ma non in modo così disastroso resta sostanzialmente stabile con la facilità e la media aumenta ma molto più lentamente quella sopra i cinquant'anni
In questo senso favorita anche dalla dalle riforme di legge che hanno ritardato il pensionamento delle persone
Le ultimissime cose il lavoro riprende
C'è da porsi il problema una riflessione da fare sulla qualità del lavoro che riprende abbiamo scelto di utilizzare due indicatori per valutare questa qualità solo i contratti a tempo determinato il part-time
Allora i contratti a tempo determinato sono aumentati in termini di stock e ancora più in termini di flusso allora dal nove per cento quasi il dieci per cento sul totale
Del due mila otto si passa quasi il dodici per cento del primo semestre due mila diciassette quindi due punti percentuali in più di contratti a termine
Però sul finire del due mila diciassette l'ottanta per cento delle nuove assunzioni è stato fatto con contratti a termine
E quindi questa dovrebbe essere un'indicazione porpora aggiungiamo una postilla sul fatto che questo stocks sia destinato destinato ad aumentare ciò nonostante il totale dei contratti a termine compresi i contratti di collaborazione
Solo il quale ha preso il quattordici per cento dell'occupazione in questo Paese
Con un dato medio dell'Unione Europea per quattordici virgola due per cento quindi siamo sostanzialmente in linea con l'Unione europea forse addirittura fino al più basso
Part-time il parrebbe cresciuto impetuosa venti allora nel due mila otto era l'undici per cento sul totale degli occupati adesso siamo al diciannove per cento
Il
Nel terzo trimestre sceso leggermente siamo al diciotto virgola sei per cento contro una media europea del diciannove virgola cinque per cento e con alcune situazioni notevoli per cui per esempio l'Olanda ha il cinquanta per cento degli occupati a part-time la Germania al ventisei virgola otto per cento di occupati a part-time
Quindi in realtà è vero aumenta il part-time
Aumenta fisiologicamente ma aumenta non non è patologico cioè stiamo andando stiamo convergendo verso medie che nei Paesi dell'Europa occidentale sono largamente largamente diffuse
Ho detto prima il part-time ma salvato il lavoro delle donne
Questo dato quattro vedete adesso cioè il la percentuale dei il part-time perché cresce dall'undici per cento a oltre il diciotto
Ci confermano l'impressione che abbiamo avuto prima leggendo il dato del tasso di occupazione femminile e tanto più ce lo conferma in quanto vediamo che il part-time di involontario sia scarica è cresciuto notevolmente
E si è scaricato principalmente anzi quasi esclusivamente sulle donne rivoltato ci sono più occupate d'ordine per un numero Parodi ore lavorato di meno
L'ultimissima cosa che riguarda ancora
La riflessione sui contratti a tempo determinato nel mese di dicembre io questo non l'ho potuto inserire una tabelle per mancanza di tempo ovviamente
C'è stato un lieve allarme perché l'occupazione lievemente sceso del cinquantotto virgola un per cento c'è una sedia cinquantotto per cento in realtà avevamo ipotizzato che questo fu sull'effetto indotto
Dalla previsione che l'impresa è facevano degli incentivi che avrebbe di cui avrebbero potuto usufruire con la legge di stabilità per cui se io devo assumere un lavoratore
Non lo assumo novembre o dicembre aspetto assumono gennaio quando posso usufruire di quegli incentivi la stessa cosa solo un lavoratore con un contratto a termine aspettano gennaio per assumerlo era una scommessa questa è di pochissimi giorni fa una ricerca di Veneto lavoro e la prima in Italia che io sappia che dimostra come fatto su gennaio due mila diciotto come l'applicazione degli incentivi abbia fatto decollare
Le assunzioni a tempo indeterminato nel Veneto nel mese di gennaio c'erano state diciotto mila settecento assunzioni a tempo indeterminato nel Veneto che è il numero più alto in assoluto dal due mila nove in poi
E di queste assunzioni la cosa più notevole e che soltanto il quaranta per cento sono state fatte con l'incentivo quindi l'incentivo a perché il cui all'incentivo si applica fino ai trentacinque mila sino a a per una parte importante l'incentivo è stato determinante e ha fatto fare un salto ma per una parte molto importante il sessanta per cento delle assunzioni si tratta di un consolidamento che evidentemente deriva dalla mutare della situazione economica dal fatto che tutti gli indici dell'economia sono attivi e che per per questa ragione il sistema dell'impresa e comincia ad orientarsi incentivi un un incentivi verso forme di lavoro più stabile grazie
Grazie Claudio per questo questo quadro come vedete assai importante come dire definire interpretare bene i dati dell'occupazione perché possono portare a volte anche delle conclusioni sbagliate quindi sulla base di queste osservazioni e poi si sviluppa il rapporto la parola adesso il professor Clara Giancarlo Blangiardo che ordinario di demografia
All'università di Milano Bicocca per il secondo tema fondamentale per welfare cioè le prospettive demografiche riflessi sui sistemi di protezione sociale
Prego Giancarlo grazie buongiorno a tutti allora la demografia cioè quali sono i segnali che provengono dalla demografia relativamente a questo tema
è evidente che stiamo parlando di popolazione quando parliamo di popolazione parliamo di produttori contribuente e beneficiari delle prestazioni naturalmente
Nel momento in cui i due gruppi cambiano in qualche modo si rimette in discussione alcuni aspetti allora i mi limito a considerare i grandi segnali che provengono parto da una cosa un po'inconsueta diceva cos'è questo
Il valore degli italiani chiarisce quanti sono gli italiani una domanda facile no gli italiani sono sessanta milioni quattrocentonovantaquattro mila il primo gennaio del diciotto le teste
Ma quanto è il futuro degli italiani quanti anni di vita hanno questi sessanta milioni e mezzo di persone risposta due miliardi quattrocentoventi milioni di anni
Ci come hai fatto a farlo beh prende una persona di una certa età considero la sua aspettativa di vita
Lo faccio per tutte le età distintamente per maschi e femmine faccio la somma mi viene due miliardi quattrocentoventi milioni di anni di futuro se uno se li compra tutti si compra quattro milioni due milioni quattrocentoventi mila scusate lo mediatico trecentoventi milioni di anni di futuro
Peraltro tenuto conto che definiamo dei confini non so fino a vent'anni si studia fino a sessantasette si lavora e poi si va in pensione ebbene i due miliardi quattrocentoventi milioni possiamo spezzarli in tre blocchi
Un miliardo trecentoventi milioni di anni da lavoro
Quasi un miliardo novecentonovanta milioni di anni di pensione e poi centodieci milioni di formazione dice ma perché hai fatto questi giochi Forlì
Beh tanto perché non è rilevante cogliere il rapporto che c'è tra i diari di lavoro Enea di pensione
Allora per dare un'idea se facciamo una divisione contiamo il rapporto tra il gli anni di lavoro o meglio gli anni di pensione diviso ed anche lavoro scopriamo che viene zero settanta cinque
Quindi ogni cento anni di lavoro settantacinque anni di passione e fin qui va be curiosità
La cosa diventa interessante se incominciamo a fare lo stesso discorso di adesso nel tempo cioè con i dati presenta del due mila e due quindici anni fa
Ebbene quindici anni fa come vedete sono le stesse cose che prima son pro-capite questa volta perché la popolazione nel frattempo è cambiata però insomma alla fine se facciamo il solito rapporto quello di prima
Anni di lavoro come Duane di pensione su anni di lavoro nel due mila e due il rapporto era zero virgola sessantadue oggi è zero virgola settantacinque aiuto aiuto cioè sta cambiando qualcosa è il processo di invecchiamento è la traduzione in termini di anni di prestazioni e di contributi di quello che è il grande processo di invecchiamento nel quale siamo inseriti ecco è questo io credo che sia uno dei messaggi
Dei segnali forti che provengono dopodiché possiamo anche fare discorso delle teste cioè se vogliamo andare a contare
In una prospettiva di futuro quanti sono i giovani zero diciannove anni e lo vedete lì scendono leggermente
Quanti sono gli ultrasessantacinquenni la linea giallina ecco salgono salgono pacioso punto stabilizzano e poi quanti sono coloro che invece sono dai venti ai sessantaquattro diciamo la fase produttiva beh quali scendono e anche qui vengono fuori alcune riflessioni importanti cioè stiamo andando avanti in un futuro sono previsioni stanotte
Ragionevoli direi stiamo andando avanti in un futuro nel quale va calando la forza lavoro e quindi come del potenziale produttivo e va aumentando invece la componente che in questo modo beneficio delle prestazioni vogliamo vedere in maniera un pochino più puntuale
Beh limitiamoci a prendere di facciamo finta che sessantacinque anni sia la soglia di passaggio nell'età da pensionato no
Ebbene la linea tratteggiata che vedete la previsione al diciassette al due mila e sessantacinque linea tratteggiata sono i pensionati che spariscono perché se ne vanno in cielo
Quegli altri sono coloro che arrivano a compiere l'età per andare a chiedere una pensione ora come vedete fino al due mila e quarantasette circa
Quelli che entrano sono più di quali cresco
Allora questo cosa fa si fa sì che in qualche modo rispetta la condizione attuale bisogna aggiungere aggiungere delle annualità di prestazioni e quante beh se facciamo i conti fino a due mila quarantasette sono centotré milioni di anni vita da pagare in più
Moltiplicata di perno so quindici mila euro a pensione vedete quanti soldi vengono fuori quindi è chiaro che anche questo è un segnale estremamente importante
Che va presi in considerazione potremmo fare qualche giochino a cambiare qualcosa diceva bene spostiamo anziché sessantacinque a sessantasette ecco va be non sono più di cento e rotti di prima sono solo novantacinque però sempre novantacinque milioni di anni prestazione in più ci sono
Vogliamo fare un'altra cosa vogliamo provare a fare quel gioco che piace tanto del adattare all'età del pensionamento all'allungamento dalla speranza di vita
Ecco qui vedete questo andamento un po'strambo e perché
Tutte le volte che Cessalto mi salta una generazione quindi quelli via devono aspettare l'anno dopo e quindi a un certo punto non gli ingressi sono nulli però sta di fatto che anche in questa circostanza quindi anche con questi giochi
Cioè sempre sessantun milioni e da da finanziare ce ne sono
Peraltro aggiungo un piccolo dettaglio non avete visto l'altro giorno sono usciti l'altro giorno stima la scorsa sono usciti alcuni dati Istat sulla Demografia sproporzione della popolazione italiana
Lì c'era anche la speranza di vita un'anticipazione del due mila diciassette beh nel due mila diciassette la speranza di vita non è più meditata
è rimasta quella di prima anzi se andiamo a vedere le femmine è leggermente diminuita
Io ho fatto qualche conto per sfizio mio personale che anziché calcolare la speranza di vita alla nascita come ha presentato l'Istat ho cercato di stimare la speranza di vita sessantacinquesimo compleanno
Non è una cosa drammatica intendiamoci però la mia sensazione è che rispetto all'anno precedente sia leggermente tornata indietro
Non è un caso che trenta città ventun mila morti in più ci sono state nel corso dell'anno quindi attenzione perché anche qui immaginare che ci sia sempre un progressivo allungamento dalla vite e quindi poi questi meccanismi automatici provoca uno spostamento eccetera eccetera
Può andar bene ma non è mica detto che vada bene proprio necessariamente perché perché in qualche modo può anche non succedere
Un'altra riflessione siamo quasi alla conclusione un'altra riflessione Cuesta
Se volete un altro dei giochi cui abbiamo assistito prima cioè provate a mettere a confronto il numero di persone che raggiungono i sessantacinque anni con il numero di persone che sono nati in Italia sessantacinque anni prima
Allora uno si aspetta che quelli che arrivano a sessantacinque anni rispetto ai nati sessantacinque anni prima
E beh sono decisamente meno perché qualcuno si sarà fermato per strada no allora il due mila diciassette nel due mila diciotto nel due mila diciannove effettivamente così
No vedete la linea azzurrina sono in atti e la linea nera sono coloro che arrivano a sessantacinque anni ed effettivamente in altri sono più di coloro che raggiungono di quella generazione di sessantacinque anni
Da un certo punto no le due cose si eguaglia no e addirittura da un certo momento in poi sono di più quelli che arrivano rispetto a coloro che sono nati sessantacinque anni prima qual è il gioco di prestigio
Che io considero i nati in Italia
E dall'altra parte considero quelli che in Italia raggiungono i sessantacinque anni
Ma non tutti coloro che ragione sessantacinque anni in Italia sono nati in Italia e lo sarà sempre meno in futuro cioè sarà sempre più un gruppo di signori che invecchiano da noi senza essere nati da noi e mica pochi se andate a vedere i numeri stiamo parlando di duecento mila quasi unità all'anno da un certo momento in poi chi sono sono immigrati
Sono immigrati che sono arrivati in Italia qualche volta spesso irregolarmente che hanno cominciato a lavorare regolarmente tardi
Che hanno versato i contributi iniziato a versare contributi ai loro tardi e che in un sistema contributivo alla fine avranno rischiavano proprio a dire una pensione modesta
Ecco questa è una bomba una piccola bomba non esagerata ma che va messa lì l'ha conosciuta poi ci può ignorarla o fare qualcosa sta di fatto che tra i messaggi che arrivano dalla demografia c'è anche questo
E cioè la necessità nel tempo
Di gestire un problema di questo tipo cioè la l'afflusso
Al mondo delle pensioni dei soggetti molto deboli che non sono soli giovani no che iniziano tardi eccetera questo un'altra categoria ma e gli immigrati diventati regolari in età adulta avanzata che avranno comunque in termini con un contributivi delle prestazioni relativamente l'ultima osservazione per chiudere è che a fronte di tutto questa evoluzione quindi aumento dei diciamo destinatari di prestazione eccetera ecco i dati della demografia e ci dicono anche questo cioè ci dicono che la componente invece produttiva quella che dovrebbe in qualche modo creare le risorse per fronteggiare i bisogni va progressivamente diminuendo andrà progressivamente diminuendo
Anche tenendo conto come avviene nelle previsioni sta di una componente che deriva dall'immigrazione questi sono in grandi segnali che la demografia mette in evidenza che quantifica con una certa chiarezza
Rispetto ai quali io credo che per tempo si debba poi in qualche modo immaginare delle delle soluzioni o degli interventi che evitano siano poi delle conseguenze difficili da gestire grazie
Bene
Avrebbe dovuto essere qui il professor Gianni Geroldi ma avuto un al postumo di un intervento chirurgico che peraltro era già stato previsto ma è andato un po'più per la lunga per cui faro io rapidissimamente un po'la sintesi di quello che doveva essere il suo intervento
L'abbiamo vista la parte di natura occupazionale quindi l'occupazione da parte democratica quali sono le insidie che stanno all'interno d'occupazione quali
Stanno all'interno delle problematiche demografiche entriamo qui adesso un po'più nell'economia delle varie gestioni e la prima slide che vediamo
Il saldo delle gestioni previdenziali obbligatorie in percentuale della spesa per pensioni come vedete eravamo riusciti a migliorare abbastanza bene saldi fino al due mila otto di fatto nel due mila otto il saldo era abbastanza in linea di pareggio con un piccolo disavanzo poi evidentemente la crisi
Che è successo poi dopo il due mila otto e l'impennata successiva come vedete hanno fatto sì che i saldi diventassero molto negativi negativi quasi alla pari della prima parte dell'arteria do
Aderite le due linee quella blu e quella più chiara quella grigia la prima e al netto della spesa assistenziale la seconda e al lordo della Spesal assistenziale
E come vedete mentre la prima presente a dei segnali di miglioramento soprattutto negli ultimi due anni abbiamo visto il pre consuntivo due mila e diciassette migliora ancora inventato la parte assistenziale la fa ancora
A incidere negativamente sulla percentuale di spesa
Vediamo se funziona l'aggeggio eccolo qua
Vediamo invece come si sono mossi i tassi la variazione dei tassi annui
Sia per quanto riguarda le entrate contributive sia per quanto riguarda la spesa per pensioni questa volta al netto della spesa assistenziale come vedete nella linea nera quella tratteggiata
La spesa per pensioni progressivamente essi riduce come tasso di incremento annuo e nel due mila sedici assegnato come vedremo l'incremento dello zero venti per cento
Nel due mila e diciassette le cose vanno ancora meglio i contributi invece si vede che stiamo uscente progressivamente dalla crisi e quindi come vedete la linea blu e quella che ci dice che le contribuzioni stanno aumentando anche questo quindi fa il paio con i saldi per dirci che tendenzialmente senza troppe o fuori da però le cose stanno migliorando
Qui vediamo quanto ha inciso la crisi sul rapporto spesa pensionistica piglia
Infatti la spesi a che noi avevamo era sostanzialmente al lordo della Gia Squinzi anche della gestione interventi assistenziali
Del tredici per cento come vedete la crisi la fatta schizzare di due punti e adesso siamo in leggera discesa è quella che vediamo è la proiezione di un quindici virgola due quindici virgola tre per cento
Che ci dice che ci stiamo assestando certo se la crescita fosse la crescita del prodotto forse maggiore evidentemente i rapporti migliorerebbero
Questa questa grande indicativa per mostrarci quanto è stata la variazione dei tassi annuali del prodotto e quanto della spesa
Ecco come vedete nel primo periodo di osservazione sono studiamo diviso in quattro per Ivano scorso erano tre le diamo divisi in quattro periodi quest'anno nel primo periodo la spesa aumentava del quattro virgola cinque per cento contro l'uno virgola quattro del prodotto
Nel periodo intermedio quindi si vede che le riforme che hanno iniziato nel novantadue e poi la riforma Dini del novantacinque la Prodi del novantasette portano qualche risultato e quindi siamo a una crescita quasi uguale uno e sette un SI
Poi però c'è questa crisi eccessi è riflessa nella curva che avete visto prima e quindi la spesa cresce meno cresce meno della metà del periodo precedente e cinque volte meno di quell'altra però incrementa il rapporto perché il prodotto è negativo e infine l'ultimo periodo due mila quattordici due mila sedici in cui come vedete il PIL cresce un pochettino di più e quindi contestualmente anche la spesa è più o meno identica se dovessimo vedere il dato due mila e diciassette la procedura diciotto Palermo un po'più di soddisfazione perché il PIL cresce molto più della spesa pensionistica e quindi al rapporto tende diminuire
Penultima indicazione il numero delle pensioni e il numero delle pensioni si vede che tutte le riforme che ci sono state lo vedremo anche nella prossima
Ah slide hanno ridotto il numero delle prestazioni in pagamento e ancora più hanno ridotto il numero delle teste cioè dei pensionati veri mentre il valore reale della pensione è aumentato ed è destinato ad aumentare ancora perché stanno entrando le classi e le categorie le corti che hanno avuto una vita
Diciamo contributiva piena e che quindi si presentano con trentacinque trentasei trentasette anni di contribuzione quindi hanno delle prestazioni e più forti e questo incremento mentre era ancora nei prossimi anni
Questo solo per dire ma ci vediamo soltanto in questa slide ha come incrementano mediamente la spesa per pensioni e le altre prestazioni sociali anche in riflesso
Alla la spesa pensionistica della pubblica amministrazione al netto delle pensioni quindi come vedete l'allarme sulla l'incremento della spesa
Questo Sly ci dice quali sono le gestioni che presentano un attivo sono ovviamente le gestioni dei liberi professionisti che presenta un attivo che peraltro
In tutti questi anni di analisi è in crescita i parasubordinati hanno avuto un po'di flessione perché si sono ridotti i contratti a progetto i contratti di lavoro così detti parasubordinati i commercianti e vedete che i dipendenti privati nel due mila e sedici è ancora più nel due mila diciassette presentano un attivo di bilancio il problema grosso cioè il grosso del deficit annuale è dato dalla gestione dei dipendenti pubblici ecco salterei queste Andrea il tasso di capitalizzazione nominale del montante contributivo come sapete ormai siamo tutti
Come dire nel sistema siamo mi alcuni sono misti ma siamo le le pensioni vengono calcolate con il metodo contributivo e quindi è fondamentale vedere come si è mosso il tasso di capitalizzazione che la media quinquennale del PIL come vedete dopo una caduta anche in termini reali c'è stata una ripresa e quindi possiamo dire che mediamente da quando è partito questo sistema
Il tasso di capitalizzazione è molto più generoso dell'Inferno dell'inflazione e di altri elementi economici
Ecco qui si muove troppo dobbiamo andare qui questa è la parte diciamo di natura economica vediamo ora un po'di dati di sistema
Ci limitiamo a quattro cinque dati allora il primo i lavoratori occupati della già detto
Claudio il lavoratori occupati sono aumentati avevamo fatto un record di ventitré milioni novanta mila nel due mila otto nel due mila e diciassette questo record è stato superato
La popolazione
Italiana rimane come vedete in questa linea
Ancora con una lieve diminuzione rispetto ai dati relativi ai tre anni precedenti però insomma si assesta sempre soci sessanta milioni e mezzo di abitanti
E quello che per noi è importante che il tasso di occupazione oggi al cinquantotto virgola uno per cento quindi
Abbiamo un problema demografico di invecchiamento della popolazione abbiamo meno nascite rispetto coloro che se ne vanno e quindi abbiamo un tasso negativo
Ma rispetto alla media europea di tasso di occupazione che si avvicina al settanta per cento
Non siamo ancora cinquantotto e uno e ancora di più rispetto agli accordi di Lisbona due che scadono ormai nel due mila venti e quindi dopodomani che vedo addirittura un tasso di occupazione globale del settantacinque per cento
Delle donne
Ad che si dovrebbero avvicinare al settanta per cento
Beh noi abbiamo possiamo dire ancora una quantità di forza lavoro inutilizzata che è l'unica che ci può dare nel corso dei prossimi dieci dodici anni quel polmone
Che ci serve per cercare di affrontare la crisi demografica un po'in condizioni migliori certo se non si faranno immediatamente delle politiche a sostegno della natalità che non debbono essere delle cose incredibilmente folli ma comunque un minimo di sostegno corriamo il rischio di perdere questo vantaggio
L'altro dato è che il numero dei pensionati è il più basso di tutti i tempi e quindi siamo arrivati al sedici
Milioni sessantaquattro mila pensionati per cui il rapporto tra attivi e pensionati come vedete assume il valore di uno punto quattrocentodiciassette che il piglio ore che abbiamo avuto almeno da quando abbiamo i dati dal mille novecentottanta da quando facciamo questo monitoraggio debbo dire che anche visti i dati due mila e diciassette
Ci avviciniamo a un rapporto di uno virgola cinque anche qui non è che siamo sulla luna quindi abbiamo trovato però è un rapporto che tende a consolidarsi e quindici da ancora un po'di vantaggio sempre nei confronti di quella che la transizione demografica che il vero problema che l'Italia deve superare
Abbiamo invece altri due dati che sono poco positivi in realtà è il numero delle prestazioni in pagamento il numero di prestazioni pagamento siamo tornati ai valori del due mila e tre
Siamo ancora però ha quasi ventitré milioni di prestazioni in pagamento cosa significa significa che abbiamo uno virgola quarantatré prestazioni per ogni pensionato
E che abbiamo in pagamento una prestazione ogni due virgola sei abitanti quindi capite bene che quando si parla di pensione
In campagna elettorale si sono sprecate le promesse lessi fanno perché di fatto con questo argomento si parla tutte le famiglie quindi questo è un po'il problema
Perché c'è stata c'è questo sviluppo di queste prestazioni che pure sono un po'meno di quelle dell'anno passato
Perché c'è questa come dire
Aumento della platea e del numero dei beneficiari delle prestazioni di natura assistenziale che nella slide Geroldi prima nella linea grigia abbiamo visto quanto incidono
L'ultima osservazione è che invece la pensione media quindici anziché dire come capita spesso abbiamo più della metà delle pensioni che stanno sotto i mille euro alcune stanno cinquecento euro
Facessimo il calcolo della pensione pro-capite ampiamente una media per pensionato ne abbiamo una prestazione di diciassette mila euro che corrispondono a circa
Mille e quattrocento euro al mese quindi è un buon rapporto complessivo
Dicevo all'inizio che siamo riusciti a come dire a fare una suddivisione tra assistenza e previdenza volte veniamo accusati di lavorare sul nulla e in realtà però non è così perché e come se noi in un'azienda dicessimo le spese complessive dell'azienda sono x
E sono magari alte dobbiamo ridurle invece se possiamo suddividerle in spese per il personale spese per i contributi spese per l'approvvigionamento spese di funzionamento eccetera possiamo avere una maggiore quantità di dati che ci consentono di intervenire meglio ecco ne siamo riusciti a
Con i bilanci dell'istituto e delle casse di previdenza a
A riclassificare poco più del novanta per cento della spesa e questi sono i risultati
La previdenza
E
A questa Spesal sono diciassette duecentodiciotto i miliardi di spesa pensionistica se togliamo la parte assistenziale arriviamo a duecento
I contributi sono centonovantasei se togliamo la quota che viene data dalle gestioni assistenziale ridiamo centottantuno per cui avremmo un deficit e tra entrate uscite di circa diciannove miliardi dobbiamo però tenere conto che sulle pensioni solo sulle pensioni
Grava la parte fiscale che per l'anno due mila e sedici è stata di circa cinquanta miliardi per cui l'esborso netto per lo Stato è stato di centocinquanta
E quindi di fatto tra entrate dica e flussi di cassa in uscita abbiamo un più trenta miliardi cosa che però non si verifica per la parte di assistenza ora tutti i trasferimenti che sono stati fatti che stanno a carico della fiscalità generale sono ammontati a cento sette miliardi abbiamo tempo adesso di vedere le quote però le potete vedere bene sul rapporto
Descritte e quindi
Questa spesa continua commentare eravamo a settanta miliardi quando bianco Minch atto a fare questa riclassificazione e quindi anche questo dato
Ci dice che dobbiamo sicuramente fare un monitoraggio della parte assistenza
E perché lo dobbiamo fare e una delle risposte codesta abbiamo sedici milioni sessantaquattro mila teste di pensionati però otto milioni e due sono tra i totalmente e i parzialmente assistiti dallo Stato quindi abbiamo più del cinquantuno per cento delle prestazione che sono di natura assistenziale ci siamo fatti dare i dati delle nuove prestazioni liquidate per l'anno due mila e sedici abbiamo adesso quelle per l'anno due mila e diciassette
E come vedete sono un numero alto sono un milione e rotti quindi come vedete tra previdenza e assistenza voglio dire il numero di prestazioni erogate sostiene davvero l'economia ma quello che più fa impressione è che il cinquantatré per cento sono erogazione di prestazioni tipicamente
Assistenziali solo il quarantasette per cento sono di natura previdenziale cosa che non ci aspetteremmo esattamente il contrario di avere circa settanta per cento di pensioni perché questo è un un trenta per aiutare come si è scusa dire che è rimasto indietro
Delle prestazioni il cinquantasei virgola sette per cento è stato erogato a donne quindi è vero che signore hanno delle prestazioni e che in generale sono più basse ma hanno numero di prestazioni più elevato ovviamente
La grosso il grosso dell'incidenza qui sono le pensioni di reversibilità che sono rosa perché ahimè l'ottanta per cento
Dai percettori di pensioni di reversibilità non sono quelle che stando a questa parte del del tavolo
Questa è la riclassificazione
Che abbiamo cercato di fare proprio per dare un segnale cioè cosa succede noi continuiamo a dire che IVS in parità vecchiaia e superstiti costa il diciotto punto cinque per cento questo è il dato che il nostro Paese
Comunica a Eurostat la media dei Paesi Eurostat l'abbiamo visti due mila e quattordici due mila quindici M sedici
è di circa quattordici punto sette quattordici punto nove è evidente che se noi continuiamo a dare questo dato succederà come è capitato nel due mila undici con il governo Monti
L'unica spesa che questi vedono fuori controllo della spesa per le pensioni e quindi siamo sempre sotto schiaffo perché dobbiamo sempre cambiarle ora forse riclassificati sì ma a parte che faremmo come dire un po'più di bella figura a livello internazionale perché ne dichiariamo che l'aiuto alla casa e zero lo dico tutti gli anni ma in realtà soltanto per i dati degli Aler e zero settanta ma probabilmente molto molto di più
E quindi già faremmo una bella figura
Per l'esclusione sociale noi dichiariamo praticamente preciso che zero e invece siamo all'una e mezzo per cento quindi vuol dire che se noi ripartiamo il tutto bene la vera spesi atteri Vs
E circa il quattordici per cento quindi siamo in linea con l'Europa e dare questo dato ci consente non soltanto di dare un dato più vero
Ma anche di poter fare delle verifiche su dove andiamo a spendere perché se abbiamo una spesa molto Barry classificata possiamo anche andare a vedere dove incidere l'ultima cosa che di volevo far vedere eh
Quanto costa noi di solito diciamo ove ma noi spendiamo un po'meno degli altri paesi in previdenti somma nell'welfare in senso generale in realtà noi nel due mila sette abbiamo speso quattrocentocinquantadue miliardi cioè il cinquantaquattro il quarantaquattro per cento degli ottocentotrenta miliardi di spesa
Però se anziché andare a vedere sulla spesa totale che ha presentato un deficit di bilancio di circa quarantuno miliardi l'andiamo a vedere sulle entrate siamo al cinquantasette per cento chiamati a vedere i dati
OCSE
Noi praticamente abbiamo superato ampiamente alcuni Paesi del Nord Europa quindi spendiamo in proporzione rispetto a quello che incassiamo di più dei paesi che noi consideravamo come la Svezia la patria proprio del del welfare
L'ultimo dato è questo siccome il rapporto indica che occorre come dire mettere un po'sotto controllo
La spesa assistenziale abbiamo visto recentemente in uno studio che abbiamo realizzato con i componenti
Del del centro studi con l'aiuto del qui presente Antonio produce nello che non so quanti anni abbia fatto quest'anno ma sicuramente molto molto attivo gli ho fatto uno studio sulle invalidità
Abbiamo visto quanto erano all'invalidità di natura previdenziale dell'INPS quanti sono adesso l'invalidità civile come vedete il tema è questo il il mondo delle pensioni è stato come diciamo noi imbullonato messo sotto controllo quindi è difficile uscire se non c'è una sanatoria uno c'è qualche altra situazione è difficile uscire quindi si è tutto scaricato sulla parte
Assistenziale ora se ne spendessimo un filo meno sulla parte assistenziale e un filo di più sulla parte spesa in conto capitale incentivi a migliorare la produttività
Questo è un esercizio della Ragioneria generale dello Stato che ci dice che mezzo punto di tasso di crescita della produttività in più abbasserebbe addirittura dell'uno virgola cinque per cento l'asporto spesa pensionistica PIL
Ma non è tanto quello è che ci aiuterebbe a migliorare a creare le precondizioni per il giovane e quindi avere più sviluppo e più occupazione su questo tema
Dobbiamo come quello demografico sono i due temi che possono consentirci di avere un passaggio con una struttura sociale diversa quindi più invecchiata ci possono creare quindi il Successo nel passaggio o l'insuccesso io finito qui vi ringrazio
Andrei subito a passare a parola a Luigi Casero che ringrazio per essere qui vice ministro dell'economia e gli chiederei un parere noi abbiamo visto prima
Che c'è
Come dire un elevato livello di assistenza
Noi facciamo però tanti controlli ex post mi veniva in mente il caso della Svizzera e della Germania in cui proprio per risolvere questi problemi quando un signore arriva sui trentotto trentanove anni e non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi ci sono questi incroci automatici
Che come dire generano dei controlli ex ante
Per evitare che ci sia ecco allora senza
Ho avere o invocare un clima di polizia per carità di dio ma comunque proprio per capire meglio i meccanismi di questo nostro paese l'Istat c'ha detto quanto è il livello di evasione fiscale e di diciamo di economia sommersa economia quella che loro chiamano non osservata gli chiedevo un parere su il rapporto e anche su questo punto prego Luigi grazie Alberto io devo
Inizialmente ringrazio del professore a Brambilla il lavoro che svolge e per aver presentato anche quest'anno questo bilancio ad avere prima preparato e poi presentato il bilancio del sistema previdenziale italiana
Perché devo dire che un bilancio che si basa da una serie di elementi statistici e scientifici per poi arrivare a delle considerazioni
Molto precise di legate le linee di intervento ma sul fatto di iniziare i nostri le nostre riflessioni da i Marco Nardi Marco numeri per cercare poi di destinarli
Nelle varie fattispecie e prevedere delle possibilità di intervento dicevo tipo tipiche di ogni Marco elemento è sicuramente un metodo che dovremmo attuare Adamo attuale in tutti i campi della della politica del nostro Paese e cercare di partire da situazioni concrete
Diciamo corroborate da elementi statistici ci permette di avere degli obiettivi che sia degli obiettivi
Raggiungibili e non degli obiettivi che sono solo delineati da alcune intuizioni chiamiamole politica chiama amore legate a richieste delle persone dico questo perché nel campo del pensionistico questo è un punto fondamentale
Se vedete in questi giorni il dibattito politico legato fra l'altro una campagna elettorale in corso
Individua solo alcuni elementi particolari che ci possono essere che nascono da sensazioni di dialogo con con le persone ma non vengo mai inquadrate il un quadro complessivo sia di finanza pubblica che di sostenibilità del sistema pensionistico che sono mele elemento di fondo da cui partire dobbiamo darci degli obiettivi prestabiliti e Penn precisi e il primo obiettivo è quello che comunque il sistema deve essere equilibrate deve stare in equilibrio cioè un elemento di fondo e che spesso nel passato ormai lontano perché ultimamente si cerca sempre di metterlo più in equilibrio ma spesso nel passato non si è tenuto conto a fronte di obiettivi politici di consenso
Elogio che il tenore dei baby pensionati quando è nato e si è sviluppato era aveva un obiettivo fondamentalmente gli affronta un'emergenza sociale del momento un obiettivo Righi di consenso i danni che può avvocato sul sistema in futuro rivedete tutti tutti tutti i giorni quindi il primo obiettivo è comunque andiamo a definire un sistema che sia un sistema di equilibrio e bene ha fatto e il progresso Brambilla scendere
Ad esempio fa sistema previdenziale sistema assistenziale
Una delle necessità che dovrebbero avere i decisori politici quando affrontano il tema sapendo a dove ammirare e come cercare di individuare dai dati esce che il sistema previdenziale è fondamentalmente in equilibrio anzi genera diciamo risorse mentre il sistema assistenziale che fondamentale richiede la necessita di un di un intervento capire quanto sia la messa di intervenire su questo tema è uno dei temi poi legati dicevo alla politica in realtà non si devono fare delle false promesse specialmente se l'obiettivo è tenere in equilibrio sistema fra vent'anni fa trent'anni ma cercare di capire quanto e come deve essere fatta l'assistenza in un certo campo specifico e verso certe categorie quindi cercare di capire l'arrivo pone la domanda quali sono le categorie che ha bisogno di questa assistenza e quanto di questa assistenza questo è uno dei temi cui assolutamente bisogna deve essere affrontato i bisogni e assolutamente la la politica deve deve affrontare tutti noi ci troviamo a confrontarci con a una serie di persone che
Una serie di o sfortune nella Vito situazioni contingenti
Parlano di pensione si trovano ad affrontare il tema pensioni quindi dall'età pensionabile a e il il marco tema
Di coloro che perdono il lavoro a cinquantotto anni a sessant'anni è uno dei temi fondamentali che ha in questo momento questo Paese nessuna risoluzione di questo tema la soluzione qual è
è utilizzare lo sistema previdenziale o utilizzare altri strumenti per vedere di risolvere questo genere d'intervento ecco scaricare tutto sul sistema previdenziale somma un errore che si è fatto e scaricare tutto sussisteva assistenza che si è fatto e fondamentalmente si deve cercare di non fare è vero che è molto più facile affrontare il tema di una persona che perde il posto di lavoro dicendogli e di faccio uno scivolo e poi anticipato a pensione
Questo ha provocato una serie di di di effetti negativi che si vedono sui numeri complessivi io ritengo che forse ad esempio si sta discutendo molto in questi giorni di decontribuzione del lavoro giovanile forse sarebbe utile ugualmente utile corrente interessante ad esempio di affrontare il tema di decontribuzione di coloro che perdono il lavoro e possono ritrovarlo oltre una certa età
E su quello oltre che di contribuzione fosse dovrebbe utile un intervento anche dello Stato a sostegno del lavoro quindi non scaricando sussisteva solamente assistenziale poi previdenziale
Questa problematica ma cercando di intervenire dando lavoro che io ritengo che una persona di cinquantasette anni possa dare ancora molto all'economia complessiva
Spesso purtroppo
Con il con il famoso di scivoli
Invece si porta tutto su sistema assistenziale previdenziale dico questo perché a alla fine se non l'elemento assistenza è legato a una serie di necessità immediate contingenti che poi si riversano invece su quei numeri macronumeri chiuso dei numeri che poi vedete Pisano molto sul sul sul bilancio dello Stato ho citato questo caso per poi
Ritenere che anche su i gli interventi legati ad altri principali temi pensionistici veti diceva in questi giorni giorni escono slogan fondamentalmente diciamo legate le pensioni c'è la necessità di intervenire anche campo per campo e quasi elemento per elemento e ricito il il caso posto doveroso Brambilla dice in altri Paesi ad esempio la necessità di un intervento assistenziale
Viene monitorato nel tempo in via preventiva fosse sarebbe utile anche nel nostro Paese verificare le necessità degli interventi assistenziali e capire
Quando e in che categoria di diciamo di lavoratori che genere di categorie cosa fare quando può essere utile andare in pensione in via anticipata o quando può essere utile andare i via normale allungando l'età pensionabile
è un altro degli eventi molto complesse da affrontare da discutere
E che però richiede una lettura non dico personale che sarebbe troppo mirata ma almeno a categorie di fondo che abbiamo categorie che ci chiedono di allungare l'età pensionabile
Ce ne sono siamo in Parlamento ce ne sono diverse ci sono categorie che ci chiedo di accorciarla
Allora a fronte del fatto che non deve essere affrontato sul colon fatto in modo semplicissimo dicendo questi voglio rimanere al lavoro e quali voglio andare via cerchiamo di capire
Quanto può essere utile per l'economia complessiva accorciarla per certe categorie allungarla per altre categorie
Sono elementi che assolutamente devono essere affrontati con la metodologia che è stata impostata nell'analisi di questo bilancio cioè riuscire a uscire da una visione ideologica della attività pensionistica per andare una visione più pragmatica e più vicino agli obiettivi di tutti i giorni
Questo non vuol dire che bisogna abbandonare diciamo gli indirizzi politici ma però unire due fattori può essere sicuramente utile secondo me per riuscire a rimettere questo questo sistema che a livello di macro numeri dei temi fondamentali per il bilancio complessivo del Paese in un quadro che debba portare a cosa
Ma fondamentalmente a tre elementi il primo a un'equità complessiva di sistema io come membro del governo come parlamentari e per anni ha fatto politica
Mi trovo molto a disagio devo dire e me ne rammarico spesso mi scuso quando ci si confronta con persone che hanno una certa età sono avvicinate alle tappe retta anziane sono considerate gli anziani e impongono suoi amava cosa fate per noi perché
Non viene fatto nulla perché noi non vediamo considerate il e quello è uno delle prime necessita sicuramente Noè dobbiamo cercare di intervenire su persone anziane che spesso hanno redditi che non gli permetto di vivere in un modo quelle una delle degli obiettivi dell'assistenza e che prevalesse vagliata caso per caso in modo serio in modo razionale il secondo tema è che il sistema
Storia suo fumava il sistema pensionistico e e deve essere inserito in un quadro autentici dicevo deve essere inserito in un quadro complessivo di sviluppo del paese il Paese sta cercando di ammodernarsi
Oggi l'abbiam presentato c'è anche l'eccesso Morando dei nuovi strumenti fiscali che prendono spunto da indi Rizzi OCSE indirizzi del Fondo monetario internazionale se non abbiamo l'obiettivo che lo sviluppo
Del paese si fa attraverso maggiore occupazione che attraverso un sistema economico e dia maggiori possibilità di lavoro dobbiamo inserire anche questi ragionamenti sul sistema pensionistico in questo elemento e penso che su questo possa essere possa essere fatto molto e su questo io a lavorare come si deve lavorare per assolutamente per andare a ridurre
Facendo sì che l'assistenza gravi comunque sulla fiscalità complessiva
E la contribuzione gravi invece sugli elementi contributivi quindi aziende e lavoratori in modo tale comunque avere come obiettivo la riduzione complessiva di quella forbice di quel cuneo fiscale che sta così tanto penalizzando il nostro Paese la parte del nostro Paese che si pone in concorrenza
Con gli altri Paesi che sta competendo molto con gli altri Paesi gli ultimi dati che stanno arrivando dalle piccole-medie imprese italiane sommati interessantissime su dati che ci danno grande possibilità di di di ottimismo sul futuro e che comunque dovrà essere inserite in questo quadro anche questo elemento se come deve essere utilizzato quando si leggono questi dati e si prendono delle decisioni per lo sviluppo futuro quindi grazie ancora per il il lavoro fatto come al solito è stato fatto
Con un grande attenzione scientifica a ai numeri e e devo dire che la grande capacità che ha Alberto Brambilla lo conosco da da anni
Di affrontare questi temi così complessa e così difficile con la semplicità intervento
Da merito che questo la presentazione in questo bilancio sicuramente momento importante per chi vuole vuole partecipare alle strategie di sviluppo di questo Paese grazie
Grazie Luigi
Facciamo un salto dovevamo fare tutto in ordine rigorosamente alfabetico ma il senatore Sacconi ha poi degli impegni quindi darei subito la parola
A Maurizio con un incipit dicendo beh insomma se facessimo qualche investimento in più in in sviluppo ricerca probabilmente migliorerebbe anche un po'tutto la setta previdenziale prego Maurizio
Innanzitutto Terme un caro saluto tutti è un apprezzamento sincero per questa un'ulteriore edizione del rapporto
Che Itinerari previdenziali
Produce sostituendo la vecchia commissione
Che monitorava la spesa previdenziale e che invero io ho sciolto ma proprio perché mi pareva più opportuno che Alberto continuasse l'opera lodevolmente come ha fatto
Devo riconoscere soprattutto che per le le operazioni di riqualificazione della spesa
Dei della spesa di questa grande area della spesa sociale
Sono risarcito si più interessanti di quelli che in passato terra con un presupposto ideologico volevano separare assistenza da previdenza in questo caso invece i decisori hanno di fronte strumenti affidabili per poter intervenire ha ragione Alberto quando ci dice implicitamente la vera anomalia italiana prima ancora che la dimensione della spesa previdenziale sotto il suo stock quale determinato dalle vecchie regolazioni
è la bassa crescita che ci vede avere migliorato la nostra la la nostra che produzione di ricchezza ma essere ancora fanalino di coda e io penso che
La crescita Possa debba essere maggiormente sostenuta soprattutto attraverso una diversa politica di bilancio noi abbiamo avuto negli ultimi anni un peggioramento nella composizione della spesa nel senso che la spesa per investimento caduta pesantemente grazie anche all'ANAC in termini di cassa
Ma è caduta pesantemente in termini anche di in termini di competenza nel mentre è cresciuta la spesa di parte corrente sono cresciuti i trasferimenti non alle famiglie è come ricordiamo alcuni noti provvedimenti di questo tempo e credo credo quindi che l'Italia possa e debba crescere di più e beh nel contesto di questa maggiore crescita relativizzare quindi la l'incidenza della spesa previdenziale
Sia chiaro probabilmente l'Italia qualche ragione in più se recentemente con Phelps il premio Nobel per l'Economia venendo a Roma riceverà una laurea honoris causa
Ci ha ricordato che dal mille novecentonovantatré noi abbiamo rattrappito quello che lui ha chiamato la innovazione indigena lindo coazione diremmo noi autoctona intendendo nel termine di innovazione una serie di elementi che avevano connotato l'Italia come devo dire altri Paesi industriali dell'euro industrializzati ma l'Italia in modo particolare come la propensione al rischio all'intrapresa a alla alla creazione di valore in tanti in tanti modi
Questo mille novecentonovantatré che lui ha citato lo lascio lì io credo che non sia una data casuale basta fare due conti ricordare cosa è successo nel mille novecentonovantatré un trauma che resta ha rappresentato un'anomalia anche questa e che ha pensato e continua a pesare sulla crescita
Perché io non credo perché io penso che ci sia un rattrappimento che non è solo dovuto alle pur criticabili politiche di bilancio ma ci sia un rattrappimento ho citato lana Cutter esempio prima non a caso un rattrappimento che è dovuto ad una ad una nazione impaurita ripiegata
Spaventata di assumere dove l'assunzione di responsabilità e diventato un è diventato un atto eroico molto spesso e
E quindi anomalia nell'anomalia che rinviamo ai futuri decisori la crescita noi dobbiamo crescere di più quindi noi possiamo e dobbiamo crescere di più abbiamo una quota di crescita inespressa
E mi auguro che e quindi la prima risposta il ai ai quesiti che qui implicitamente si pongono sia proprio questa considerando più strettamente la spesa previdenziale
La mia
Osservazione cioè io penso che la si debba sia me importante dal punto di vista dalla coesione sociale celeste importante considerarne la sostenibilità di lungo periodo
Vorrei ricordare che quando poiché ero il ministro che ha preceduto la signora Fornero e ho negoziato con Bruxelles io so Quark che cosa ci chiedeva Bruxelles Bruxelles in quel momento ci chiedeva una cosa che non riuscimmo a fare per contraddizioni nella coalizione
Te e la cosa che ci veniva chiesta era il superamento delle del del delle anzianità contributive delle dei pensionamenti in base all'anzianità contributiva di quarant'anni senza limite dieta quella questo il punto che rimaneva irrisolto nella sostenibilità del nostro sistema previdenziale
Lo dico perché sono convinto che poi si è andati ultra petita
Cioè che era giusto risolvere quel problema che noi non eravamo riusciti a risolvere ma che poi ci sono stati ci sono state delle decisioni sono state assunte delle decisioni oltre ciò che ci veniva chiesto e la conseguenza di queste decisioni sono state misure che hanno comportato quasi tutto in questa legislatura c'è tutto in questa legislatura impegni di spesa per circa venti miliardi mi riferisco alle otto salvaguardie otto
Mi riferisco alla mi riferisco alla alla anche ai lavori gravosi categoria dello spirito
Perché non ne conosco la base scientifica
Mi riferisco a queste eccezioni
Che da un lato sono figlie della realtà che si vendica rispetto ad una norma troppo rigida e dall'altro sono però anche espressione di una politica che non ha saputo ricostruire un po'di equità nel sistema che avrebbe dovuto riguardare soprattutto le donne
Perché le donne o sono o hanno o hanno un marito portatore di agio o sono le vere vittime di quel parlo del donne anziane delle donne adultere anzi meglio dire dei prossimi all'età di pensione all'atto dall'approvazione da legge Fornero che vedono spostarsi di sei anni cinque sei anni l'età di pensione
Senza senza poter accedere alla pensione di anzianità contributiva perché le donne adulte a quel momento non hanno maturato non hanno percorsi lavorativi continui
Quindi mentre gli uomini hanno sempre la possibilità dell'anzianità contributiva non non così come noto delle donne è un punto che rimane irrisolto questo per quanto riguarda parlo di una norma di transizione parlo di una transizione per le donne
La donna di domani spero non ma non avrà così tanta discontinuità
Contro lavorative quindi contributiva potrebbero averla tutti la discontinuità lavorative contributiva ecco se mai
La la seconda con considerazione che voglio fare e riferite alla possibilità Perotti fare affluire risorse private al primo pilastro non solo avremo l'esigenza velocemente lo vengo a dire
Del secolo di rafforzare il secondo pilastro e un secondo pilastro che io auspico
Integrato oltre che integrativo
Ma noi possiamo fare affluire risorse private al primo pilastro
Non ho capito perché non ci sia mai stato una vera politica di favore per questa possibilità mi riferisco cioè ai a datori di lavoro oltre che a lavoratori
Mi riferisco a attività di accompagnamento a d'una uscita moderatamente anticipata rispetto all'età rispetto alla all'età oggi di disposte dalla legge
Mi riferisco alla possibilità di recuperare i periodi contributivi di recuperare dobbiamo o difese attuare versamenti volontari per completare l'ultimo tratto
Di recuperare in del periodo di laurea eccetera mi riferisco a varie possibilità di a far affluire al sistema penso anche al primo pilastro
Di fatto risorse private risparmio un risparmio potremmo chiamare in senso lato previdenziale perché no
Questo si tratta di avere una giusto trattamento fiscale di questo tipo di interventi soprattutto dei datori di lavoro quando nelle trasformazioni in corso intendono realizzare questo obiettivo
Considera infine
Una sfida per tutti i long term Kirk
Giustamente qui si considera un'incidenza dell'uno virgola nove per cento solo dal punto di vista peraltro della della difesa centrale
Perché ovviamente quando o si fanno pesanti in Parlamento spesso vero tu ne sai qualcosa delle pressioni che ricevi dal Parlamento il fondini per la non autosufficienza di cinquecentine non so quante trenta milioni di euro in realtà per la non autosufficienza per i Giochi amiamo molto di più ma spendiamo in modo diseguale in modo inefficiente
Purché lontano che era il trattamento della cronicità l'assistenza ai cronici e alle loro famiglie s'è la grande sfida che abbiamo di fronte è questa sì può mettere a dura prova
Io penso che dovremmo lavorare molto sull'integrazione sanità assistenza
Per avere appropriatezza nei trattamenti delle persone e del del delle persone affette da cronicità che dovremmo
Trasferire in prossimità anche l'indennità d'accompagnamento che dovrebbe essere una prestazione Salim prestazione monetaria soprattutto rivolta dal domiciliarità cioè inversamente proporzionale all'impiego di strutture
Quando la domiciliarità invece soccorre e ha bisogno non solo di assistenza
Di supporto esterno ma ha bisogno anche di sostegno monetario in qualche occasione avremo un uso migliore dell'indennità d'accompagnamento e penso a fondi dicevo prima integrativi ma anche integrati previdenza sanità assistenza
Gestite con contabilità separata perché uno è la capitalizzazione individuale l'altra capitalizzazione collettiva il terzo è a ripartizione ma abbiamo bisogno e potenzialmente fino alla tomba mentre la gran parte la previdenza della sanità integrativa oggi arriva la pensione quindi dovremmo arrivare alla tomba dalla culla perché ci sono i familiari degli scritti dalla culla
Però possiamo farlo se addotto sexy per non solo c'è una politica pubblica di favore per questi strumenti figli del lavoro figli della contrattazione collettiva ma se c'è anche una
Un sì una una lì c'è una politica pubblica di di di favore ma c'è anche una capacità degli attori contrattuali di adottare fondi dotati di grande massa critica
Perché senza massa critica non sarà possibile assorbire i rischi crescenti e legati in particolare allontano Kerr e anche a quella assistenza sanitaria e che dovrebbe arrivare fino all'età fino alla alla prima avevate usato una brutta espressione diciamo a riposo a riposo eterno che più dolcemente evoca molto in là nel tempo il punto di il confronto espressione avevano salvato tutti tutti ingegneri
Iniziale aveva e non è ragionevole ragione c'è una ragione ragionato era era in sei faldoni ISMEA rese il parco del trapasso che dava perché davanti violava il brivido
Quindi tutte sfide per i decisori nei prossimi anni sfide non impossibili ma per tornare alla tua prima domanda sfide possibili soprattutto se cresciamo se siamo la tra Pitti e ci in vol diamo ancora
Ovviamente queste sfide sono destinate ad essere perdute con un con una decrescita molto infelice e soprattutto care segnata da fortissima rottura rottura della coesione sociale
Grazie
Grazie Maurizio Marco Leonardi consigliere economico del presidente Gentiloni beh seguito un po'tutti i provvedimenti relativi alla parte diciamo previdenziale mercato del lavoro gli chiedo di fare un commento un po'sui dati di mercato del lavoro sui dati di assistenza che abbiamo trattato prego Marco
Io inizierei
Subito da
Mettendo insieme i la relazione sul mercato del lavoro e quello sulla demografia
Perché
Il primo punto è da fare sulla demografia credo
Ma i dati sul mercato del lavoro abbiamo visto che per il tasso di occupazione dei giovani siamo ancora sotto la media europea quello degli anziani siamo adesso siamo in media europea prima eravamo molto sotto
E però ci sono dei dati che sono mi sembra incontrovertibili che dimostrano il fatto che quando si parla di pensione c'è sempre solo da stare molto attenti molto cauti perché
Anche facendo i conti proprio della serva no in tre anni abbiamo fatto più un milione di occupati
Se proprio andasse molto bene potremmo farne un altro milioni tra altri tre anni ma sicuramente noi avremo milioni di pensionati in più tra alte tre anni quindi il rapporto
Il rapporto tra occupati e pensionati quello che Brambilla giustamente sottolinea in questo rapporto come uno degli elementi più importanti più critici
Della sua severità del sistema pensionistico che uno punto quarantuno adesso giustamente il tuo
Dicevi siamo adesso a un livello migliore anche di quello che pensavamo migliore da tempo
Bene però purtroppo questo non può essere una motivo per star tranquilli perché
Se uno
Va a vedere sul sito del ministero del Tesoro le recenti pubblicazione della ragioneria al generale dello stato pubblicato ad agosto sembra nuove previsioni sugli andamenti soste militare sistema pensionistico e
Qui se l'esercizio di Brambilla e dire
Noi non spendiamo il quindici per cento del
Il in pensioni ma si scusa
Sì se la spesa in pensione il rapporto al PIL
è in realtà più bassa del quindici per cento beve qui la professione della ragioneria la danno in
Rialzo sensibile fino al diciotto persone per cento in due anni in scusate inventarmi
Quindi le previsioni se non vi fidate delle previsioni sulla percentuale di spesa delle pensioni sul Pil perché pensate che siano dovute al ipotesi sulla produttività sul PIL troppo conservative facciamo proprio il calcolo dei nuovi nati
E delle persone che invecchiano cioè puntiamo proprio sulla demografia che sempre questo rapporto della Ragioneria generale dello Stato dice
Il tuo rapporto occupati pensionati che oggi sta uno punto quattro
Qui c'è una figura
Che riguarda il numero di pensioni rapporto il numero degli occupati ma è la stessa cosa sostanzialmente che passa da zero punto otto del due mila quindici nel due mila trentacinque arriva quasi a uno
Quindi è chiaro che
Non c'è molto da star tranquilli puramente per una questione demografica sulle pensioni
Se quello lì era il tuo punto di riferimento e ti sentivi tranquillo che era più uno punto quattro adesso bisogna pensare che obiettivamente con le proiezioni che abbiamo davanti senza neanche appunto stare fare tante previsioni sul PIL
Ma guardando soltanto alla demografia
Noi abbiamo poco da star tranquillo
Per arrivare a un commento su il rapporto che seguo da qualche anno perché trovo molto interessante
Però devo dire
Che c'è una cosa mi preoccupa se l'esercizio è scorporiamo l'assistenza per dimostrare che possiamo spendere di più imprevidenza
E allora ci sono due motivi per cui secondo me questo non tiene vale il primo a quello della demografia del te l'ha detto
Non ce ne sono altri due il primo anche settori classifiche
Come hai fatto con grande perizia e molto in maniera molto interessante
Le spese per l'assistenza e le scorpori diciamo così per la previdenza per dimostrare che l'Italia spende meno in confronto agli altri paesi però bisogna tener conto che lista tra sta in un sistema eurostat in cui tutte le classificazioni sono standardizzate settori classifiche Italia di Erika significa anche gli altri Paesi
Perché se parte ritaglia Giuda quindici a tredici a dodici
E devi fare lo stesso con gli altri Paesi non è che tu puoi per fissare riclassificare solitaria lascia agli altri paesi come sono e dire che ne spendiamo meno degli altri
Quindi l'esercizio lo devi fare per tutti se vuoi fare questo ragionamento qui
Secondo motivo
Anche questo abbastanza semplice
Guardate che
Possiamo chiamarla anche assistenza
Però non è che le integrazioni al minimo una volta che l'abbiamo scorporata la previdenza possiamo non pagarle
Giusto
Però tener conto anche che
Qual è l'effetto delle pensioni nel ridurre le diseguaglianze per esempio perché questo anche un punto fondamentale cioè noi ci lamentiamo il fatto che il taglio diventato un Paese sempre più diseguale
E che i trasferimenti pubblici hanno un effetto rispetto agli altri Paesi minore in Italia nel ridurre queste disuguaglianze bene sonoro guardare i numeri
Praticamente l'ottantaquattro per cento della riduzione
Del Gini cioè della dimensione della disuguaglianza che passa dal quarantanove punto quattro a trentatré punto uno per effetto dei trasferimenti pubblici meno che negli altri Paesi ma l'ottantaquattro per cento di questa roba è dato dalle pensioni
E gran parte data da quella parte dell'assistenza che due scorporare quindi scorporiamo la pure però non è che possiamo dimenticarcene buttarla via perché
Cori per lo stesso
E la per sociale per esempio con la piaccia Sacconi
Poi però mi deve spiegare perché le Europol e ho fatto la battaglia perché
Non poteva più non poteva più andare a gente in pensione con quaranta anni di contributi adesso corrono torna indietro mandarle con quarantuno
E questo è un po'un po'strano il la per sociale anche la più sociale l'anticipo pensionistico sociale è una assistenza classificata come assistenza non è previdenza
Beh ma con quello senza tanti giri di parole
Sì prepensionato cento mila persone in tre anni quindi le fette quello ecco l'assistenza ma fa la stessa cosa
E le prepensionamento sosteniamo con dischi con un criterio molto più giusto di quello che era ma quello delle salvaguardie perché ovviamente la più sociale funziona hai diritto se sei disoccupato stessa invalido
Se sei un lavoratore gravoso quindi non è un è un una sull'assistenza utilizzata in luogo della previdenza per smussare diciamo così gli angoli delle riforme passate
Ma fa con effetto lingua anche se pura scorpori dalla spesa previdenziale può i dimenticartelo non pagarla
C'è un terzo motivo
Tale
Il terzo motivo è questo anche se il su il corpo e l'assistenza dalla previdenza per dire che quel pagare più previdenza
Attenzione che c'è un affetto anche generazionale
Cioè
Se guardiamo le spese sociali in e li dividiamo per fasce d'età
è incredibile come le spese sociali in Italia sono puntati sugli anziani cioè il quattro per cento di tutta la spesa sociale comprese le pensioni Eva ai gli under quaranta se togliamo le pensioni
Soltanto il trenta per cento va agli under quaranta c'è tutto il resto la compresa la disoccupazione compresa la famiglia va sopra i quaranta
Allora se tu vuoi aumenta la spesa cioè l'idea è questa se tu
Mi scorpori l'assistenza dalla previdenza e ma quella sempre distribuzione di spesa per anziani se tuo aumenti la spesa per la previdenza e lasci così quella dell'assistenza perché non puoi tagliarla fuori ho visto prima
Ex aumentando ulteriormente la concentrazione la spesa sociale sugli anziani
E siccome noi ciò punto che la spesa sociale percentuale del PIL in Italia
Al ventinove per cento un po'sopra la media degli altri Paesi europei e quindi difficile confinarlo ulteriormente
Il secondo punto è come distribuita questa spesa sociale è già molto
Distribuito a favore degli anziani se tormenti la previdenza la restituisce ancora di più e non tagli l'assistenza perché non poi taglia qua
La distribuisce ancora di più agli anziani quindi questo è un altro punto importante
Faresti questo proprio mentre tutti quanti
I numeri ti dicono che in questa crisi e in realtà e lo dice anche tu nel rapporto
E il valore delle pensioni è comunque salito il valore dei redditi delle persone anziane ha comunque tenuto è migliorato invece uno dei giovani è sceso e tubicini istruttivi indici di povertà nelle famiglie giovani sono peggiorati
Cioè c'è un problema di distribuzione anche delle risorse in cui bisogna fare attenzione quando si fanno
Delle proposte di questo tipo
Ecco quindi per finire
Visto l'apporto
Molto interessante nel primo anno che lo leggo però mi convince sempre di più che l'unica cosa da fare nelle pensioni
Continuare su quella strada che difficoltà maniera molto difficile ma credo utile e produttiva abbiamo aperto in questi anni cioè prima bisogna individuare le cose che si possono fare
E poi agire in maniera chirurgica non agire in maniera
Troppo costosa troppo impegnativa perché le previsioni
Non ci consentono di fare questa la spesa pubblica in città senza per questo soprattutto il debito tanto neanche o solo un problema anche la tralasciando prova dell'Europa la spesa pubblica e anche intergenerazionale sul momento in cui i giovani sono quelli più in difficoltà
Ed è chiaro che così è ovvio che così lo sanno tutti che così tu gli lascio in debito pubblico ancora maggiore
In realtà sulle pensioni si possono fare si dovrebbero fare ancora delle cose con molta attenzione però con molta gradualità
Quella che abbiamo usato in questi anni
Si può certamente pensare a qualche cosa nella transizione fino al contributivo puro quello che entrerà in vigore tra quindici vent'anni soprattutto per le donne che è vero come dice Sacconi che son penalizzate ma non perché se io devo puntare a risolve un problema non è che posso cambiare tutto per risolvere un problema ska
Prescritti rame altri dieci problema
Fra le donne la transizione al contributivo puro obiettivamente cioè che qualche cosa si può fare se lo circoscrive
C'è un problema anche per le pensioni nel contributivo puro
E qui dico una cosa che forse Brambilla non piacerà ma
Sul contributivo puro Cherson le pensioni che arriveranno tra quindici vent'anni tra quello che servirebbe a un'integrazione al minimo cioè una sottrazione di assistenza più che di previdenza
Rifare una integrazione al minimo per le pensioni contributivo puro e segrete i giovani di oggi
C'è stato tutto un lungo dibattito sulla pensione prigioni quest'anno eccetto scuti lo sapete ma i giorni di oggi sono veramente preoccupati di quale sarà la loro pensione futura e non è che hanno tutti i torti
E quindi lo zoccolo come ce l'ha il sistema misto come ce l'abbiamo adesso l'integrazione al minimo vessazioni contributivo puro non c'era
Ed è quello da costruire quella un'operazione di assistenza vale la previdenza di Brambilla avere assistenza
Così come un'altra cosa molto più gente ma anche qui un problema circoscritto enorme ma circoscritto
Il non perché era la non autosufficienza
E anche lui se fuori ti dovresti potresti intervenire subito
La devi fare
Aumentando l'indennità di accompagnamento migliorando quel sistema lì che anche in questo caso è assistenza Canon e previdenza quindi vedi che anche se assistenza come l'integrazione al minimo per il contributivo puro per i giovani
Boh non perché ha rotto soffice Enza per gli anziani di adesso
Su tutte e due esistenze non Provvidenza ma non per questo sono inutili quindi scorporando non scorporare le
Se la di fare lo fai senza sfasciare tutto il sistema
Grazie
Allora prima di passare la parola Benedetto Della Vedova e poi far concludere Morando devo fare però due precisazioni punto primo
Allora le previsioni del della ragioneria generale dello Stato sono semplicissime
Hanno fatto una prima previsione dello scorso anno pensando di avere trecentonovantuno mila ingressi Netti di extracomunitari probabilmente gli hanno detto che questo era un dato che non si poteva ottenere e sono scesi a centonovanta in compenso hanno previsto per i prossimi vent'anni che il tasso di occupazione sarà cinquantotto per cento quindi non si schioda da oggi e che la produttività per i prossimi dieci anni avrà tassi negativi e poi successivamente avrà qualcosa in più cioè se noi pensiamo a un Paese
No
E così sulla produttività non è così ma comunque uno dei comunque opaco no mi rivolse la parola ricorrente non è che questi sono completo al cioè ragioneria generale lo Stato
No io dico semplicemente quello Russell attorno però dico semplicemente questo se se al due mila e quarantacinque se al due mila e quarantacinque
La produttività è quella lì l'occupazione ancora cinquantotto per cento abbiamo già finito di giocare non giochiamo neanche
No non non sanno niente laddove la la la il dato sull'occupazione non sale assolutamente queste una due io non è che o separato l'assistenza dalla previdenza perché voglio aumentare le pensioni voglio semplicemente evitare che ci siano ulteriori travasi non dimentichiamoci che c'è qualcheduno che ha fatto la proposta di tagliare le pensioni
Alte perché si dice che sono pensioni d'oro per andare a dati a quelli che pagano meno addirittura qui c'è qualcheduno che ha proposto di portare a Mila euro la pensione così abbiamo scassato tutto sistema previdenziale
E nessuno verserebbe più una lira allora perché la separò io voglio capire ma questo Paese un Paese in via di sviluppo
Per cui già più del cinquanta per cento dei pensionati che dobbiamo assistere o è un Paese che non funziona perché la macchina non funziona
E la risposta è che la macchina non funziona
Perché noi abbiamo una concentrazione se pensiamo che l'undici virgola due per cento la popolazione
Paga oltre il cinquantacinque per cento dell'IRPEF è c'è da farsi una domanda
E se questi diminuiscono chi finanzia il sistema quindi mi spiace ma anche i governi che si sono succeduti ultimamente non hanno fatto nulla per mettere in moto la macchina
Hanno aumentato le prestazioni assistenziali siccome non si può Schio dare la riforma Fornero perenne motivi
Allora si è cominciato a fare un po'di tutto e di più la cosa seria
Cominciare a prevedere qualche cosa di serio sull'occupazione e la decontribuzione per quanto mi riguarda
Una manovra che non va nella direzione giusta ne abbiamo analizzato vent'anni di decontribuzione cento per cento al Sud non ha portato alla fine del periodo un posto di lavoro in più
Mentre il una una una super ammortamento del costo del lavoro potrebbe portare a qualche risultato quindi il senso della nostra divisione
Noi ti diamo le cifre Chiaretti diciamo che cosa si spende l'integrazione al minimo mica la possiamo tagliare però è possibile che il sessanta per cento delle pensioni di vecchiaia si integrate al minimo è possibile che uno arrivi a sessantasei anni e non sia riuscito a fare quindici anni di contributi esteri c'è qualcosa che non va
Per questo però dovreste chiedere
Benetton
Grazie grazie mille io ringrazio Alberto Brambilla per per l'invito mi scuso avvenire essere arrivato in ritardo cerco di essere breve mi spiace che non abbia parlato Morando perché io volevo esordire dicendo mi rimetto nelle cose sulla questione tecnica mi rimetto a quello che ha detto
Il mio amico Enrico Morando
Tre brevi considerazioni la prima
Io credo che ogni studio di risoluzione di analisi dei dati di scomposizione sia
Utilissimo il benvenuto
Io ho cominciato a capire qualcosa non essendo mai né mai occupato in modo scientifico della distinzione tra previdenza e assistenza della distinzione buona è quella meno buona
In lunghe discussioni già due legislature fa con Giuliano Cazzola prima che si arrivasse ai meno ritardo e quindi necessariamente in modo brusco alla riforma alla riforma Fornero
E io lo confesso l'ho votata e a condizioni date la rivolta a lei senza il minimo
Senza la minima titubanza non ho alcun rincrescimento per aver votato con una certa consapevolezza quella riforma dopodiché che a distanza di cinque anni uno dice si poteva fare cosa ho così
Va bene però mi fa un po'
Mi lascia perplesso che molti di quelli che l'hanno votata adesso si discopub scoprono d'averla votata sostanzialmente a loro insaputa
Io sono d'accordo su un punto che tu citavi nel tuo anche nel tuo breve intervento oltre che nel rapporto negli articoli che hai fatto a commento di c'è un tema che tu sollevati adesso ad esempio non porsi il problema quando si va in campagna elettorale dicendo aumentano le pensioni tutte le pensioni a mille euro del fatto che questo significa disincentivare
Il lavoro regolare la contribuzione perché per molti lavoratori significherebbe arrivare alla stessa Gaver garantita la stessa pensione di quella che mediamente sia con con i contributi e che nessuno gli abbia spiegato che ci serve che per quanto la proposta
Efficace ma se uno si candida al governo del Paese forse dovrebbe anche fare due conti o delle vicino qualcuno che li fa due conti
Io sono d'accordo anche su quello che dicevi ma lo dico questo lo dico per un'esperienza di di pochi numeri che temo siano più grandi che uno dei problemi della decontribuzione totale
Che purtroppo è meno marginale di quanto uno ossia spetti è che se tu dai la possibilità di caricarsi dei costi di personale a zero contributi
Io ho capito che c'è chi ne ha approfittato in modo non marginale caricandosi i caricandosi con amici e familiari il costo salariale da scaricare incassando poi anche la disoccupazione successiva
Senza per cui un meccanismo non so proprio su questo mi rimetto Morando il meccanismo di considerare un super ammortamento dei costi effettivamente sostenuti anche con contributi potrebbe essere potrebbe essere virtuoso per quel poco che sì sì ma insomma
Abbiamo tolto dalla base imponibile il vero componente così però nelle aziende più piccole no ma io però voglio fatto entrambe le voglio quindi su questa cosa che poi le cose che appaiono quelle più belle in realtà rischiano di essere quelle più distruttive perché la pensione
La pensione per tutti a mille euro rischierebbe di essere un elemento distruttivo del sistema
Io voglio chiudere con una breve considerazione sulle questioni più generali in questo dico cose non molto diverso dalle ultime parole che ho sentito
Del professor Leonardi
Il meglio
Nemico del bene e per l'esperienza che abbiamo avuto nella storia di questo Paese riguardo alla previdenza
Io credo che
Il rischio delle analisi e delle proposte che ci sono nel rapporto sia quello di essere utilizzato da chi non vuole correggere marchi da chi vuole scardinare
Non so cosa abbia detto Giancarlo Giorgetti che se ho capito bene ha sostituito Salvini
Non è arrivata non è arrivato non ha detto nulla
E però poi il punto è questo adesso io sono in campagna elettorale non riesco a contenermi ma il punto è questo ogni argomento che noi possiamo usare dobbiamo usarlo con cautela perché qui la che nella campagna elettorale sulle pensioni ci sono c'è la posizione come la nostra
Avanti così se c'è da fare manutenzione si fa latte la presso Charle vediamo come funzionano facciamo monitoraggio non sono scolpite nelle tavole
Scese dal Sinai quindi va bene sono strumenti che hanno obiettivi precisi e condivisibili bisogna vedere se funzionano
Poi c'è la proposta delle pensioni a mille euro e poi c'è l'altra proposta vera che è quella della cancellazione dalla Fornero
Anche se negli ultimi mesi non viene seguita dal suo addendum l'esilio dalla signora Fornero perché quando uno fa il dirigente politico deve assumersi la responsabilità le paternità di quello che dice quindi se è vero come emerge anche dalle valutazioni che ci sono nel rapporto che la legge Fornero ci assicura
Un sistema previdenziale sostenibile peraltro con un'età media effettiva di pensionamento
Che è molto lontana da quella targhette diciamo dei dei dei valori prefissati anche incorporando l'aumento automatico dovuto all'aumento dall'aspettativa di vita io alla fine credo che
Bisognerebbe concentrarsi molto di più sul monitoraggio
Degli strumenti che sono stati definiti anziché proporre strumenti alternativi perché magari poi azzerano la Fornero come hanno promesso
Poi però voglio vedere cosa viene dopo e temo che se le promesse la spinta politica per l'azzeramento delle forme della Fornero sono quelle mille euro di pensione per tutti le pensioni sono vostro eccetera
Temo che il rischio di ripartire con un ciclo negativo
Tensione previdenza iper generosa e poi necessità in ritardo di una Fornero bis che non farà più la signora Fornero naturalmente ma non per ragioni anagrafiche per ragioni di sostenibilità politica di una scelta così dura ritorniamo a quel punto lì
Perché nel frattempo la popolazione invecchia nel frattempo la dimensione tecnologica della produttività
Che può aumentare ma chissà dove ci porterà
Somma io
Credo che in scienza e coscienza anche avendo letto il rapporto di Alberto Brambilla
Penso che sulla previdenza si può aggiustare si può ma siccome qui le cose sono due o si tiene quello che c'è o come propongono gli altri si azzera tutto e si riparte
Io preferisco con tutte le aporie del caso terrà attenermi ben stretto quello che c'è
Lavorare sulla manutenzione sul monitoraggio sulla valutazione del buon funzionamento o meno degli strumenti di flessibilità introdotti in questa legislatura ma mi fermerei qui una cosa che abbiamo a cui abbiamo dato una sistemata che è costata molto in termini di reputazione ad alcune persone che l'hanno spinta abbiamo fatto in questi anni io non ripartirei mettendole in discussione
A maggior ragione col clima politico che abbiamo perché se tu poi abolisci la Fornero metti la sola tax al quindici per cento elmetti dazi
Io sono sarei molto prudente non che tu abbia detto questo naturalmente metto in guardia dal fatto che queste cose possano essere utilizzate per scardinare non per migliorare
Grazie Benedetto
Morando la parola attenta alle conclusioni no no io la concludo niente dico la mia opinione le conclusioni spettano a chi ha fatto il rapporto chi a chi continuerà a questo questo lavoro un lavoro che io considero utile partecipo da tempo la presentazione di questo lavoro coso di cui ringrazio perché l'invito non è mai mancato a prescindere da quale fosse la mia collocazione in quel momento in maggioranza al governo all'opposizione
Quindi sono inviti che io accolgo molto favorevolmente anche perché per poter partecipare alla presentazione devo leggere bene tutto il rapporto e questo mi serve per migliorare la mia conoscenza perché non si finisce mai
Di imparare il rapporto di quest'anno a mio parere utile per conseguire sostanzialmente tre obiettivi il primo per vedere quali sono i rischi fattori fondamentali di rischio a cui il nostro sistema
Previdenziale è ancora esposto cioè è utile per rispondere alla domanda da cosa guardarci
Poi è utile per individuare quali siano gli interventi di correzione auspicabili e anche quelli realisticamente attuabili
Cioè è utile per capire cosa fare
E infine è utile per individuare
Con maggiore precisione le scelte che vanno accuratamente evitate
Perché capaci di riportare il sistema previdenziale italiano in un'area di non sostenibilità
Cioè è utile per capire che cosa non fare è mi sembra quindi che pienamente raggiunga il dal mio punto di vista raggiunge pienamente tutti e tre questi questi obiettivi anche se sul principale fattore di rischio lo diceva da Alberto prima di di cominciare e cioè le tendenze demografiche io penso che il rapporto che pure le individua correttamente ci mancherebbe sulla base di competenze di analisi competenti che io ho molto apprezzato a me pare che sulla tendenza demografica in corso nel nostro paese il rapporto insista un po'poco cioè sottovaluti un po'la portata la dimensione di questo rischio comincio da questo
Intendiamoci bene le tendenze demografiche in atto nel nostro Paese che sono come voi sapete molto negative non negative molto negative
Spiegano ben di più
Della presenza di un rischio per il sistema previdenziale italiano la mia personale opinione è che se voi volete sapere davvero
Non per fare la campagna elettorale ai talk show serali
Ma se voi volete sapere davvero che cosa spiega il differenziale di crescita italiano a questo punto della storia rispetto alla crescita media dell'area dell'euro voi dovete guardare le tendenze demografiche in atto
Perché noi di Vergiate amo su questo punto dagli altri Paesi
Sugli altri elementi punti posti convergiamo con lentezza ma convergiamo mentre sul punto della tendenza democratica noi abbiamo negli ultimi tre anni una grave divergenza
Se guardiamo al sistema previdenziale da questo da questo punto di vista
Si vede che
Sì si può e si deve sostenere a mio giudizio è rapporto lo fa soprattutto nelle conclusioni in maniera molto anche se volete sintetica no sì sì sì si può sostenere che le riforme di questi anni e io ho sempre detto le riforme e lo ripeto malgrado la campagna elettorale che sto facendo non solo candidato ma sto facendo esattamente come se lo fosse Walter per cui diciamo non mi fa velo nel le le due pre le ultime due le ultime due sono tutte e due incisive e positive marroni Fornero anche Maroni non solo Fornero
E se volete la mia opinione lo dico adesso perché l'ho sempre detto è che l'intervento dei governi di centrosinistra in correzione della norma Maroni fossi era stato sostanzialmente non positivo
Secondo me quel benedetto scalone ce lo potevamo temere soprattutto perché non mi fa velo il fatto che sono vice ministro del Bilancio ci potevamo tenere i relativi dieci miliardi che abbiamo usato per coprirlo
Quell'intervento quell'intervento di modifica ora le ultime le ultime due riforme in particolare anche quelle che l'hanno preceduta ma dovrei fare una storia troppo
Lunga hanno drasticamente migliorato la sostenibilità
Di breve e di medio e di lungo periodo del nostro sistema previdenziale il rapporto lo mette in evidenza e io concordo pienamente con questa con questa valutazione
Lo hanno hanno migliorato la sostenibilità sia in senso assoluto
Sia in senso relativo cioè in relazione alla sostenibilità dei sistemi previdenziali degli altri paesi grandi paesi europei compresa la potente e più solida Germania
Lo dico schematicamente non c'è scritto nel rapporto non me le invento io primo contenimento del numero dei pensionati è stato largamente realizzata attraverso il combinato disposto di queste due misure
Abbiamo avuto l'introduzione questo con la legge Fornero del calcolo contributivo pro rata temporis per tutti fatemi dire perché allora la Marbella di insulti che mi sono preso da parte di tutti non fu piccola
Fatemi dire che a questo proposito contributivo con la formula pro rata temporis ci mancherebbe altro per tutti
Ci fu un pirla che la propose nel mille novecentonovantacinque quando facemmo la riforma Dini sotterrato dalle valutazioni negative di mezzo mondo
Perché è chiaro a proposito di si poteva far meglio nel due mila undici e nel due mila di allora se la mettiamo così
Qualcuno disse a scusate mi volete spiegare qual è la ragione per cui non facciamo il contributivo pro rata temporis per tutti a partire dal primo gennaio del mille novecentonovantasei
Fummo in due a proporlo io ero responsabile delle politiche sociali del mio partito e dopo un po'mi tolsero a causa di questa di questa posizione è l'altro bisogna dire la verità poi le sue scelte politiche non le ho condivise nulla si chiamava Sergio Cofferati perché Sergio Cofferati segretario della CGIL disse io sono per il contributivo pro rata temporis per tutti
Perché non avevo la giustificazione logica quella scelta del del primo già del dei diciotto anni no di contribuzione per rimanere interamente nel retributivo ed è chiaro che se avessimo fatto quella scelta
Diciamo l'impatto sulla corte di lavoratori diciamo interessati dal provvedimento Fornero
Sarebbe stato molto molto molto molto più più basso e più è più ridotto
Ma il problema non è la Fornero che nel due nel nell'undici dodici è costretta a fare l'intervento e va già bene Cappato il problema sono tutti quelli che in nome della demagogia
Hanno impedito di fare quella scelta che era necessaria nel mille novecentonovantacinque e negli anni successivi si sono ben guardati dal proporre dal dal proporre di di farla visto che dobbiamo mettere a posto le cose allora mettiamoci alle davvero non partiamo solo nel duro negli ultimi sei mesi perché son capaci tutti coi sistemi previdenziali a fare i conti sugli ultimi sei mesi
In quei sistemi previdenziali
Si dicono tutte le buone regole è vero da quelle scientifiche a a quelle politiche si valutano a dieci venti trenta quaranta cinquant'anni e quindi così si deve fare gli affetti sono sono chiari e poi c'è stato anche il miglioramento del rapporto tra attivi e pensionati
Con i rischi di cui di cui è stato detto ma intanto un miglioramento c'è stato
Determinato anche dal significativo aumento del numero degli occupati anche qui naturalmente in campagna elettorale tutto è tutto un discorrere insomma i numeri son quelli che vi sono stati presentati discutibile c'è un milione di posti di lavoro in più
Il che è tra l'altro è il il fatto che si dica che è il governo che fai milioni di posti di lavoro è una è una tale bestialità che uno direbbe ma no
Mettiamoci d'accordo sul fatto che se solo un milione sono un milione in più e ci sono punto non è oggetto di discussione
Poi naturalmente è chiaro che non è il governo che produce i posti di lavoro in più no pro e Governo al massimo può determinare un contesto regolatorio giuridico
Di incentivi di sostegni tali per cui le imprese che assumono magari assumono più volentieri e con maggiore intensità
Ma di questo di questo si tratta ed è chiaro che quell'aumento di numero
Di occupati incide positivamente sulla relazione perché ha un rapporto tratte tra occupati
Pensionati ma questi risultati positivi
Non ci inducono almeno non mi inducono a sottovalutare la gravità delle tendenze demografiche che sono in atto negli ultimi tre anni l'Italia è l'unico paese tra le grandi potenze industriali dell'Occidente che fa registrare un calo della popolazione un calo sistematico meno zero uno di zero virgola uno nel due mila quindici guardate che qui è il segno meno che conta cede per meno zero uno sì ho capito ma è meno meno zero virgola uno meno zero virgola due del sedici meno dirlo virgola uno nel diciassette la tendenza chiara appena il tasso di immigrazione calato immediatamente è venuta fuori la realtà delle cose degli italiani in Germania per per così almeno ci intendiamo più zero otto hanno negli ultimi tre anni in Francia più zero quattro negli ultimi negli ultimi tre anni
Cento a fare
Siamo in piena controtendenza noi andiamo da una parte dove siamo a Roma e noi andiamo a Napoli mentre quelli vanno a Firenze non si può dire che convergiamo Guidi viaggiamo in maniera in maniera molto e la tabella che vi è stata mostrata
è chiaro che che che che che segnala che
Con il rapporto in generale che le ricadute sul sistema previdenziale sul prodotto potenziale di questa di questa roba sono significativi perché la popolazione tra Liliana tra i venticinque e i sessantaquattro anni come gli ha detto il professor Negro tra il due mila diciassette al due mila ventisei avrà un'uscita di poco meno di otto milioni di persone è un'entrata di poco meno di sei
C'è da fare il sistema previdenziale fondato sui contributi di quelli lì
O o o o o non è più così
Quindi il rischio il rischio è f ed è di quelli è di quelli molto molto seri tra il ventisette e il trentasei
A fronte di un'uscita di nove virgola cinque milioni di persone
Sempre nell'età della contribuzione netta di lavoro di attiva si registrerà un'entrata di poco meno di sei milioni nel lungo periodo al due mila cinquantasei
Faremo registrare una riduzione della popolazione in età di lavoro rispetto al due mila diciassette pari a circa otto milioni di persone otto milioni di persone questo dipende da fattori demografici
Lo stesso rapporto mette in evidenza che naturalmente ci sono due fattori di che determinano una resistenza questo fenomeno cioè innescano una e che sono in controtendenza rispetto a questo andamento demografico no ed è
Il tasso di occupazione che è passato dal cinquantacinque otto del due mila quattordici al cinquantotto e uno del settembre del due mila diciassette
E l'aumento del diciamo del numero delle persone con età superiore ai cinquant'anni che lavorano che è dovuto al per al Patto democratico cioè al fatto che ci sono i Bedi bombe c'erano ci sono i baby boomers ancora occupati che naturalmente diventano più anziani e sono ancora ancora al lavoro quelli che sono ancora lavoro aumentato il numero delle persone che lavorano con più di cinquant'anni anche questo un patto democratica un'illusione ottica
Non è frutto di particolare genialità delle politiche attive del lavoro dovuto al semplicemente a a un fatto oggettivo ora
Il tasso di occupazione in crescita
Lascia però i margini di cui diceva diceva ancora mi mi pare Brambilla illustrando poi la relazione per cui il relatore non è non è non è non è venuto no tasso di occupazione in crescita molto forte
In Italia negli ultimi tre quattro anni
Ma contemporaneamente abbiamo ancora dei margini per crescere quindi abbiamo degli elementi nel Breve de
Per
Per controbilanciare la drammatica tendenza negativa nel campo democratico
Perché sia sul versante dell'invecchiamento attivo tasso di popolazione anziana che lavora sia sul versante del tasso di occupazione più generale in particolare occupazione femminile abbiamo e giovanile abbiamo dei margini di recupero da utilizzare con le politiche
Ma alla lunga la demografia vince su questi due fenomeni bisogna che lo sappia
è evidente
Per un po'diciamo ventisette ventotto resistiamo alla tendenza democratica attraverso questi due fenomeni ma questi due fenomeni sono destinati inesorabilmente a raggiungere
Tetti
Che sono vicini alle medie europee diciamo no grosso modo e una volta raggiunto quel tetto quello che agirà sarà solo il calo demografico
Quindi noi possiamo anche raccontare in campagna elettorale tutte le balle che vogliamo raccontiamo soprattutto gli altri come vedete io non moltissime ma diciamo
Il il dato di fatto è è è questo noi abbiamo un sistema previdenziale che le riforme fatte
E benvenute per quello che mi riguarda
L'ultima ma anche la penultima e anche quelle precedenti con quella con quel rammarico drammatico sul mille novecentonovantacinque perché non c'è dubbio che sul sul novantacinque il pro rata temporis per tutti avrebbe è chiaro che questi sono buoni risultati le tendenze sul versante dell'occupazione sono positive sulla partecipazione alle forza di lavoro sono positive quindi contro bilanciano i dati demografici negativi
Ma se non rovesciamo i dati demografici
Non siamo sicuri
Non siamo in equilibrio
Strategicamente quindi
è chiaro che
Uno può dire ma guarda intanto di qui al ventisette ventotto che è il modo con cui sulla previdenza sia ragionato in Italia sistematicamente io le ho viste
Mi occupo di questo da venticinque anni io sono andata a vederne delle relazioni tecniche sugli interventi sul sistema previdenziale che prevedevano le conseguenze a tre anni
E poi ignoravano quello che accadeva dopo il quarto capite io l'ho visto come si fa a scassare la finanza pubblica tramite previdenza si fa così si fanno le relazioni tecniche a tre anni colpo però Andreatta
Mi fa piacere di ricordarlo qui che che usciva pazzo no avendo contro tutti e diceva scusate ma nella previdenza almeno trent'anni
Se non calcolata trent'anni che cosa calcolate di cosa state parlando dice c'è la copertura l'anno prossimo ma l'anno prossimo non esiste in campo previdenziale è un è un è un concetto ovvio l'anno prossimo è il presente
E quello che dovete calcolare cosa succede quando fate interventi mi ricordo l'estensione del meccanismo di calcolo retributivo
A tutti i lavoratori autonomi e Andreatta diceva indenne fatte bene perché il sistema deve essere unitario previdenziale stesso metodo di calcolo per tutti
Ma diceva Andreatta scusate ma l'avete viste le aliquote contributive non potete lasciare l'aliquota contributiva dove se cambiate il metodo di calcolo e fate il metodo di calcolo retributivo è è giustissimo ma dovete cambiare l'aliquota contributiva lo abbiamo fatto dopo venticinque anni è chiaro che hai scassato attraverso tecniche di questo tipo quindi io penso che bisogna intervenire sul versante democratico e qui il nodo è no tanto fino al ventisette per poi vediamo
Se non facciamo qualcosa subito oggi sul versante democratico tra dieci anni di nuovo non ci sarà niente perché il minimo
Che ti puoi aspettare che se fai qualcosa di buono oggi tra dieci anni ai primi risultati sull'inversione di tendenza sul de della tendenza democratica
Solo se fai subito allora qui ci sono sostanzialmente io penso due cose tre cose da fare
Uno è governare il fenomeno dell'immigrazione
Governarlo fare in modo che non sia ciò che è stato scoperto nato
E lasciato a se stesso come in questi anni ma governare l'immigrazione perché noi abbiamo bisogno per l'equilibrio economico della nazione per mantenere la potenza economica che noi abbiamo oggi noi abbiamo bisogno di buona immigrazione governata ma di buona immigrazione e qui il il sovrano è europeo non è nazionale chiunque propone di affrontare e risolvere il problema
E IMI governo dell'immigrazione alla dimensione nazionale uno che va per farfalle o vuole ingannare o non sa di cosa parla perché il soprano per governare questo fenomeno eh come minimo europeo poi ci vuole un po'di governo globale ma se c'è l'Europa allora il governo globale è un po'più è un po'più facile secondo ci vogliono i servizi sul versante
Della genitorialità non dico maternità dico genitorialità servizi prima che deduzioni fiscali
Perché deve risultare chiaro che l'aiuto è concreto e reale non è vero che uno dei due deve stare a casa se sia un bambino in più
Deve essere così non può essere che tu ottieni sto risultato con trecentocinquanta euro di più al mese
Poi ci vogliono meno pressione fiscale sulle famiglie che hanno bambini e quindi ci vuole che il sistema a segno e detrazioni salga
Nettamente
Proposte responsabili che mettano assieme questi tre elementi
Qualcuna si vede in campagna elettorale ma ce ne sono poche nascono tutte queste poche nascono dalla valutazione corretta secondo me
Del del rischio demografico poiché ho finito mi scuso parlato già troppo
Sugli aggiustamenti invece perché poi dietro va be allora questo è il nucleo fondamentale secondo me di quello che che che bisognerebbe fare perché il rischio più significativo che abbiamo di fronte poi è evidente che quel che bisogna evitare è stato già detto e non insisto
Guai a ricominciare da capo no allora allora noi noi veramente andiamo andiamo nel disastro qui non c'ho bisogno di argomentare ulteriormente guardate i conti sono stati fatti
Azzerare vuol dire azzerare
Se qualcuno pensa di azzerare gli ultimi due interventi vuol dire che deve trovare al due mila cinquanta
Pagina trentanove del della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza ha fatto molto prima che cominciasse la campagna elettorale e che ripete quello che è stato scritto a questo proposito in tutti i documenti di economia e finanza
Precedenti bisogna trovare al due mila cinquanta una cosina come trecentoventi trecentotrenta miliardi di euro
Se azzerare vuol dire azzerare cioè tornare alla legislazione perché se azzerare non vuol dire azzerare allora devo fare un corso di filologia
Che mima mi manca qualcosa e allora è un altro discorso
Azzerare vuol dire tornare alla legislazione precedente la curva è chiara sale al due mila cinquanta ci vogliono da coprire trecentotrenta trecento quaranta miliardi di euro non lo dice Morando che è un ignorante così sui conti lo dice la ragioneria generale dello Stato che su questo punto è competente a fare le valutazioni ed è un organo che su questo punto ha avuto la validazione sia
Della commissione europea sia dell'Ufficio parlamentare del bilancio italiano cioè tutto tutti quelli che hanno ufficialmente l'incarico di validare o non validare previsioni quantitative di questo di questo tipo allora
Io penso che azzerare eh Hiller la cosa da non fare
Intervenire per reintrodurre margini di flessibilità
Laddove naturalmente l'esigenza di interventi con l'accetta
A introdotto rigidità importanti in parte ne abbiamo già tenuto conto e l'abbiamo fatto in parte va a ulteriormente ma mano che ci parliamoci chiaro anche qui il nodo cruciale il calcolo contributivo
Ma mano che ci avviciniamo al calcolo contributivo pieno
Sapete che al due mila trentasei ci sarà il primo lavoratore
Che avrà tutta la carriera dentro il sistema contributivo quindi avrà al calcolo contributivo premi al primo gennaio del mille novecentonovantasei del del due mila trentasei grosso modo adesso forse un anno di più ma grosso modo è così
Poco importa perché quello che resta dal trentasei in avanti sarebbero due anni tre anni sui quindi ma marginalità diciamo la pensione sarebbe al novantanove per cento calcolata col contributivo è chiaro che più stai dentro quel mondo
Ti sei infilato ormai bene dentro quel mondo più l'introduzione di margini di flessibilità è possibile
Più sei lontano dall'adozione
Sistematica strutturata del calcolo contributivo più l'introduzione della flessibilità deve essere sottoposta a vincoli perché è chiaro che se il calcolo né contributi
Non è contributivo ma in parte significativa ancora retributivo bisogna frenare sulla anche sul versante della flessibilità non perché c'è qualcuno cattivo ma perché è il sistema che rende necessari
Interventi di questo tipo mi scuso e vi ringrazio
Invece grazie tante alla viceministro Morando vi ricordo soltanto che il rapporto scaricabile dal sito di Itinerari previdenziali e nella versione inglese partirà immediatamente da tutte le gli istituti internazionali le authority internazionali un ringraziamento a voi che siete
Avete resistito a questa materia che non è propriamente una materia che la fiction e quindi vi ringrazio tanto e vi do appuntamento ai nostri prossimi appuntamenti grazie