Presentazione del libro di Guido Formigoni "Aldo Moro, lo statista e il suo dramma" (Ed. Il Mulino)

Ma intanto buona sera a tutti e grazie della vostra partecipazione grazie intanto
E i nostri
Ospiti e grazie a Marco da Milano che ha gola che ha si è prestato alla moderazione di questo incontro consentitemi anche con un grazie mento a Michele Nicoletti il nostro
Collega che ha insomma è stato il promotore l'ideatore di questa
Di questa iniziativa a me spetta dire molto poco anche perché
Sono qui illustri ospiti che possano insomma
Dare valutazioni giudizi su questo
Contributi è una lettura più approfondita di questo bel
Dico questo bel saggio
Che oggi presentiamo di cui ringrazio anche l'autore per per la presenza
Le mie due osservazioni sono intanto che dalla lettura di questo saggio si
Si approfondisce un una figura di Aldo Moro che non è
Quella solo dei cinquantacinque giorni e della sua uccisione che
è un tema prevalente nel dibattito emerge una figura in maniera molto approfondita dei suoi sessantadue anni
Di vita e di vita politica in particolare che ne trattano ne tracciano un segno e un profilo molto molto
Interessante sotto
Sotto tutti gli aspetti intellettuale giù quello di giurista oltre che quello uno di politico anche in una cornice internazionale che secondo me e particolarmente interessante particolarmente
Anche attuale e io credo che la lettura di questo sia una lettura
Assolutamente utile anche a una sua storicizzazione
Pacata della sua figura del contributo che ha dato alla vita alla vita del del Paese di un uomo che poi
Alla fine non si è mai considerato non si non si concepiva come un politico di professione Massi concepiva
Come un insomma un docente prestato alla prestato alla politica seppure
Avendo assunto gli incarichi più prestigiosi importanti nelle nostre
Istituzioni un tratto l'unico che vorrei sottolineare che mi sembra appaia bene nel
Nel insomma nel nel profilo che ne viene tracciato e questo
Della
Dello sforzo del lavoro continuo che ha fatto nella sua vita politica sulla legittimazione reciproca delle forze politiche degli interlocutori che
Che incrociava a me sembra che sia uno
Un tratto molto molto significativo molto bello quello che
Così come viene ricostruito e penso che questo sta all'interno di una
Di una
Di una di una storia di una classe politica di una classe dirigenziale del Paese che insomma possiamo guardare senza senza Marco ordo ma possiamo guardare con grande con grande serietà dicendo che probabilmente in quell'epoca lì
Il meglio della Società italiana si impegnava nelle istituzioni si impegnava in politica ecco non so se questo riproducibile anche ai giorni nostri o se la politica oggi
Sia vista in interpretata insieme come un luogo che allontana piuttosto che un luogo che avvicina le migliori intelligenze del Paese
Ma questo diciamo una riflessione che che esula probabilmente il nostro
Il nostro dibattito dico anche come gruppo del Partito Democratico in questi
In questo quest'anno abbiamo fatto molte iniziative su Moro insomma c'è anche il lavoro che svolge il presidente Fioroni all'interno della rete dei colleghi che ne fanno parte della Commissione
L'inchiesta su Aldo Moro insomma c'è un lavoro
Importante è che penso serve anche per ridare
Dare un quadro più completo più attuale possibile sulla verità storica degli eventi che hanno accompagnato la conclusione della sua vita e mi sembra che questo comunque se un compito che la politica deve svolgere
E deve svolgere fino in fondo ecco quindi grazie per
La presenza grazie per il lavoro per il contributo grazie anche per
Essere qui oggi alla presentazione di questo messaggio grazie Marco
Grazie Presidente Rosato grazie
Per questa è una iniziativa per la presentazione di questo libro e ci consente ancora una volta in questo anno che nell'anno centenario della nascita di Aldo Moro di parlare di questa figura in termini
Non soltanto puramente di evocativi celebrativi nella accomuna figura che ancora continua a parlare alla politica e la società italiana
Sono particolarmente contento di presentare questo libro e molti motivi intanto non nascondo la mia amicizia antica con l'autore Guido Formigoni e la stima ho seguito tutti tutti i suoi lavori tra l'altro
Insieme a questo libro su Aldo Moro è in libreria un volume altrettanto importante sull'Italia alla storia all'Italia dell'Italia repubblicana negli anni della guerra fredda
Che una delle chiavi di lettura anche della biografia di Moro non si può
Sganciare la la figura di Moro e dell'Italia repubblicana se non collocandola in un panorama internazionale geopolitico del conflitto est-ovest
Ed è la collocazione mediterranea dell'Italia
Il sottotitolo è lo statista il suo dramma l'ha già detto bene Rosato bisogna restituire Aldo Moro alla storia
Contribuire
Quello che possiamo far uscire anche noi dalla prigione o dalle prigioni in cui fu ottenuto quei cinquantacinque giorni
E restituirlo alla storia dell'Italia degli italiani e della Repubblica il dramma credo che ci sia
Sottinteso che il tram ma non è soltanto l'epilogo della sua vita della sua
Il suo omicidio del suo sequestro ma tutta la biografia politica perché questa la biografia politica di Aldo Moro e segnata da una tensione drammatica
Che la tensione drammatica del del nostro Paese dell'Italia di una democrazia fragile di una democrazia sospesa di una democrazia rischiosa di cui Luigi
E forse l'interprete più consapevole
Vado rapidamente perché poi ci sono tante persone ne parleranno molto più autorevolmente di me
Interessantissime sono le pagine iniziali con
La biografia dei genitori di Aldo Moro
Renato ispettore scolastico e soprattutto la madre la mamma fidarsi casting chi che è una figura
All'avanguardia per per i primi anni del Novecento nel profondo sud è un'animatrice sociale
Scrive sui giornali e riviste ha una sensibilità spiccata per le battaglie di tipo meridionalista e anche per tutto quello che riguarda la
La politica di di quegli anni segnati in particolare dal dibattito sull'intervento si intervento non sulla prima guerra mondiale
E quindi una figura importante e originale originale col già questo è un passaggio nelle pagine iniziali che che colpisce molto
Nella nella pagina conclusiva Formigoni Guido dice scrive che Aldo Moro
è stato
Un politico
Mai popolare non è mai stato un leader ampiamente Amato un capopopolo
Avuto attorno dei trattori feroci ma ha conservato tornasse nonostante tutto l'alone diffuso di riconoscimento di un grande disegno al di là di ogni consenso o dissenso di merito
Era stato un politico con una strategia anzi un uomo la cui strategia era chiaramente indirizzata qualcosa di ben più impegnativo della propria sopravvivenza come politico di professione
E forse qui c'è la chiave del suo essere statista c'è anche la chiave del suo dramma
Una strategia che può addirittura essere più impegnativa della propria sopravvivenza come politico di professione che alla fine della sua vita diventa addirittura qualcosa che entra in contrasto
Con la sua stessa vita qual era questa strategia c'è questa pagina dove lui commentando
Il libro di Pietro Scoppola sulla proposta politica di De Gasperi parla di De Gasperi e sono un po'le virtù del politico universali così come le le pensa Moro parla parla di De Gasperi
Ma
Non è
Difficile immaginare che parli anche di se stesso o almeno della sua concezione della politica
Una grande fermezza nei principi e un intelligente duttilità nell'azione politica
L'invito a considerare la democrazia non solo come intangibile patrimonio del nostro vivere civile ma anche come un fatto morale uno straordinario esempio di coerenza interiore larghezza di vedute e apertura al dialogo
L'insegnamento di una sapiente commistione di coraggio prudenza rigore accorto calcolo politico e soprattutto di una grande serietà
Fermezza nei principi è un intelligente duttilità nell'azione politica
E questi sono le virtù del politico Aldo Moro che che restano i punti fermi praticamente dall'inizio da quando
Presidente La fucili poi
Entra la Costituente che non ha ancora compiuto trent'anni ecco che il ventitré settembre quindi il due giugno non ancora ancora ventinove anni
è uno dei componenti della Commissione dei settantacinque
E poi diventerà governante il capo della democrazia cristiana il governante il tessitore delle alleanze
Tessitore di cinque dieci o più Governi un certo punto cito a memoria lo definisce il poeta Mario Luzi
In una poesia che gli ha dedicato
è tormentato da questo dramma della fragilità della democrazia italiana circondata da avversari interni e internazionali
Trovo molto interessante in questo libro l'uso che viene fatto di tutte le fonti del Dipartimento di Stato dell'ambasciata americana forti e stampa e tutto quello che è stato possibile raccogliere
Attorno
A quello che pensavano gli alleati di di di Moro del del suo modo di fare politica delle sue prospettive
Una cosa anche curiosa divertente quando viene preparato
Il primo viaggio di Moro Presidente del Consiglio Washington nel mille novecentosessantaquattro i funzionari italiani precisano I colleghi americani Moro non vale la
è un
è un appunto protocollare cioè non organizzate feste perché non sarebbero gradite ma
Scrive Formigoni
In realtà la relazione dell'ambasciatore americano su un Moro
Fa di questo non ballare una caratteristica politica è un uomo schietto riservato onesto che mancare atipica fra un voi anzi se dei politici italiani cioè un uomo fermo e i tedeschi
Arrivano alla stessa conclusione perché
In una in una relazione analoga si si legge all'aspetto di una personalità tranquilla più passiva che dinamica tuttavia nonostante la sua perizia posizione al compromesso
Non si lascia distogliere dalla sua linea una volta la riconosciuta giusta
Per lui vale in modo speciale la massima su abitare in modo forti che ricopre
Quindi
Un avversario coriaceo tanto più che sembra duttile accomodante dialogante ma in realtà è molto fermo e quindi
Qui ICI
C'è anche la storia dei dei vari contrasti in particolare quello che poi stato anche molto studiato analizzato le del settantaquattro con riti insincera
Ma poi ci sono i contrasti interni
Perché il dramma di un uomo che ha una visione a una strategia e che pure non è estraneo alla quotidianità della politica alle sue lotte e il potere il I trabocchetti a tutto quello che fa parte della storia di un politico di un cavallo di razza
Come Aldo Moro
Solo due notazioni e poi lascio la parola una questa ricorrente attenzione
A quella che lui definisce all'inizio degli anni Settanta una latente tra contante destra presente nel Paese
Con la parola destra non non si intende
Il partito del Movimento Sociale che pure in quegli anni a un un grande risultato elettorale ma e qualcosa di più cioè la destra è quasi una categoria dello spirito vera per Aldo Moro ed è però qualcosa di presente latente ma traggo tante
Tanto più prepotente quanto più
Apparentemente invisibile ed è anche il presagio o forse la consapevolezza di di di nemici che magari non si vedeva Roma Luigi intravede a benissimo e che
Era una preoccupazione costante
Del suo dramma c'è qualcosa che lo spingeva a dover affinare la sua strategia politica come del resto era stato anche per De Gasperi anche quello fu poi rivelato successivamente dagli storici
Una seconda notazione e qua e quello che lui dice a Eugenio Scalfari in un'intervista sull'Espresso
Quando parlando da Presidente del Consiglio dice
La gente pensa e noi abbiamo un'autorità immensa che possiamo fare e disfare tutto e per di più impunemente come se disponessimo di una bacchetta magica e potessimo usarla come ci pare
Questo pensa la gente non è vero niente lei mi chiede cosa penso ecco cosa penso che il potere esecutivo o meglio la classe politica che al vertice del potere esecutivo a limitate possibilità di intervento comando
E questo e proprio del regime democratico
è un obiettivo vi è un complesso di autonomia istituzionali territoriali professionali che si contrappongono immunità con uno sforzo che solo modesta misura può essere sospinto favorito dei pubblici poteri
Quando poi questa esperienza non sia sorretta da una solida tradizione o da un profondo senso civico il lavoro di sintesi e ancora più faticoso e di esito incerto
In queste righe c'è anche qui un autoritratto di un di una figura politica che è stata descritta la gli avversari come
Mobile paralizzata
Lenta
Non decisionista e e potrebbe sembrare una pagina pessimista invece cioè il risvolto il risvolto dei suoi scritti giovanili non c'è lo Stato senza la società
Non c'è una riforma che possa piombare dall'alto se sotto c'è il vuoto e forse qui c'è il senso più profondo e anche più attuale la lezione di Moro
C'è il riformismo c'è il fare le cose c'è l'efficienza legislativa l'efficienza del Governo
Ma c'è anche il tessuto l'ordito l'ossatura di una democrazia che è fatta di tante cose e se c'è solo le riforme e sotto c'è il vuoto le riforme cadono nel vuoto
E se c'è il tessuto ma non c'è un dinamismo il corpo finisce per ammalarsi
E Luigi cerca di tenere insieme questi due spetti
Un
L'ultima cosa appunto a chiusura direi il il Moro quello del del sessantotto quello che lo stesso Presidente della Repubblica Mattarella nella sua nel suo ricordo
E del ventitré settembre di quest'anno ha definito
Una leadership forte Moro appariva almeno documenti col più aperto alle novità che emergeranno nella società e il tempo e il Moro dei tempi nuovi che si annunciano l'nel discorso
In cui
Passa all'opposizione alla minoranza interna della democrazia cristiana tempi nuovi si enunciano ed avanzano in fretta come non mai
Ed è la testimonianza di un di un leader politico che nella sua strategia aveva
La possibilità di tenere in vita questo tessuto democratico e al tempo stesso ne sentiva
Il dramma e al tempo stesso guardava sempre in avanti verso il futuro e che questo libro di Guido Formigoni si restituisce nella sua pienezza nella sua compiutezza
Adesso darei la parola seguiamo l'ordine e a Pierluigi Castagnetti
Che che è stato Capogruppo vicepresidente della Camera e Presidente Fondazione persona comunità democrazia grazie
Ma
Vincendo e lo si dice sempre quando si presentano i libri questo è un bel libro questo è veramente un
Un gran bel libro ed è un libro molto importante
Per chi vuole fare una lettura seria documentata di una stagione politica
Decisiva nella storia della nostra Repubblica è un libro che mancava nel senso che mancava una radiografia così organica così completa con un apparato di documentazioni di fonti così ricco
Mara e mancava una una biografia che in un qualche modo descrivesse L'Unità
Del suo pensiero del pensiero di Moro
Moro è stato
Un attore sulla scena politica si dal quarantasei al settantotto in particolare dal cinquantanove al settantotto ma io direi dal quarantasei al settantotto
Ma la cosa che impressione che colpisse
Che le parti più importanti filoni più importanti del suo pensiero
Che abbiamo conosciuto insomma durante la sua esperienza politica erano per quanto possibile già delineati negli scritti giovanili
In particolare nella raccolta di lezioni all'università di di Bari di filosofia del diritto
E quindi non è stato difficile non è difficile insomma anche attraverso questa biografia di Guido Formigoni
Insomma vedere costruire una questa unità del del suo pensiero e l'unità della sua vita insomma ecco nel senso che
Emerge molto bene
Si è soliti quando si parla dimoro sia solidi soliti soprattutto riferendoci i suoi primi anni di impegno politico
Come avveniva all'interno della Democrazia Cristiana catalogarlo
Moro poi si è rivelato di una personalità tale per cui non non è che lo si possa definire Dossetti hanno De Gasperi hanno Moro era Moro ecco è affondato
Una tradizione di pensiero ecco una tradizione anche di classe politica
E per conoscere Moro credo che sia utilissimo il percorso che fa il professor Formigoni
Ma è utilissimo anche sapere cos'è il Moro utilissimo e chi erano i Moro ottenne nel senso che
La conoscenza di Moro serve a capire che cos'è il monoteismo e viceversa ecco e viceversa
Perché non seri e perché è importante nel sapere che cosa è stato e che cos'è il monoteismo perché
Ovviamente non si può trascinare la figura di Moro nel nostro presente politico o mal monoteismo è sopravvissuto alla morte di Moro
E per molti versi sia pure in condizioni storiche del tutto nuove insomma ecco se ne possono intravedere dei segni
In diverse personalità che ancora giocano un ruolo nella vicenda politica
Il monoteismo voleva dire una certa idea del fare la politica della mediazione politica della politica della mediazione finalizzata costruzione dell'unità
Dell'unità all'interno del partito come precondizione per favorire la costruzione dell'unità nel Paese quindi il tema dell'unità è un tema ricorrente in Moro
L'idea di un certo un bar rigoroso senso della storia non si può fare politica senza aveva un senso della storia
Una certa relativi zonazione della concezione del potere
Marco Damilano ha letto questo brano molto bello del intervista di Scalfari
In cui ha detto
E detto quello che quello che è il frutto dell'esperienza
Del rapporto di Moro con il potere
Che in un qualche modo evoca quella immagine di Nenni non siamo entrati nella stanza dei bottoni concernono il bottone è e lui diceva si sommano si pensa che
Ma questa relativa azione relativi trazione del del della concezione del potere politico
A che fare con la sua idea del potere ne parlerò fra un po'
POIN monoteismo vuol dire anche una certa idea sulla modalità di fare la politica
Sulla necessità di di costruire un'unità fra la tattica è la strategia non vi è tattica se non vi è strategia
Anzi dovrebbe esserci prima la strategia sapere qual è l'obiettivo e poi dopo tatticamente Moro dal punto di vista tattico era abile ma non abilissimo si serviva anche di altri dal punto di vista tattico era molto
Propenso a utilizzare alcuni personaggi nella storia della democrazia cristiana penso Donat Cattin venivano sempre considerati
Come dire il bastone di Moro nel senso che tante battaglie che facevano tante anche conflitti che attivavano avevano a che fare con suggerimenti di Moro perché Moro
Non voleva esporsi più di tanto sul piano tattico mentre invece Eva rigoroso e geloso nel difendere
Non disegni strategici
Il monoteismo voleva dire anche una concezione
E in questo c'è una distinzione abbastanza precisa condotte del nei confronti di Dossetti
Ne è stato detto che Moro era sono un punto di incontro fra Dossetti e De Gasperi fra Dossetti nel De Gasperis ma è vero nel senso che era sementi
Dossetti hanno e De Gasperi hanno dall'una e dall'altro aveva preso qualche cosa ma sostanzialmente era luglio ecco sostanzialmente erano e nell'essere lui ad esempio
Aveva questa idea della Costituzione che lo distingueva da Dossetti non veniva preso il testo costituzionale
Come un testo programmatico un ente per Dossetti
Nel disegno costituzionale c'era anche un uno spessore programmatico politico
Per Moro invece vi era distingueva sono per loro c'è una distinzione fra il disegno costituzionale e
Il progetto politico
Vi era una idea della collocazione internazionale del nostro Paese sostanzialmente Degasperi hanno anche lui consolida nella breve esperienza che ha fatto come sottosegretario
Alla alla Farnesina con quando era Ministro degli esteri Sforza
Lui e dal punto di riferimento dei democristiani nella politica estera il ma soprattutto
Lui era particolarmente vicino a De Gasperi
E in quegli anni Luigi consolida una sua visione internazionale che altri uomini politici della DC non avevano
Ed è sorprendente che Moro avesse facesse una lettura così precisa del contesto internazionale non avendo lui diversamente da altre figure del passato ad esempio Sturzo o Degasperi stesso mai avute esperienze
Internazionali ma
E scenari internazionali per lui erano oggetto di uno studio di una ricerca
Che a cui si applicava insomma non Dostum
Moro faccio anche fatica andrà in aereo insomma ecco e quindi non aveva una facilità di relazioni sul piano internazionale pure avevo una padronanza ecco degli assetti internazionali e soprattutto non mettere in discussione
Almeno non ne faceva mai una battaglia frontale anche in questo c'è una diversità con Dossetti
Sul tema ad esempio della collocazione occidentale dell'Italia prendeva atto che dopo Yalta questo era il destino dell'Italia e non stava lì a discutere più di tanto ma
Era un atlantista abbastanza convinto
Chi è stato giova negli anni del sessantotto ha sopportato a fatica la sua comprensione fra virgolette della guerra del Vietnam presto
Per dire che quando uscì con quel giudizio è ovvio che era un giudizio che
Era stato espresso per rassicurare gli ambienti occidentali anche per dare un peso al ruolo del nostro Paese nel dibattito internazionale ma ne fu visto da noi i giovani cattolici
Che andavano in piazze occupavamo gli universitari insomma ecco come
Veramente un brutto colpo
Ma poi per conoscere Moro insomma secondo me bisogna di interloquire con quello che è il monoteismo come Rocco cercato di dire monoteismo o solo
Fatto qualche cenno
Ma occorre anche nel una conoscenza della di chi fossero i suoi amici perché la selezione dei suoi amici era una selezione
Abbastanza rigorosa non è che
Tutti potevano accedere ai cenacoli morte i anzi accedere al rapporto con l'UIC personalmente
Erano veramente pochi quelli che avevano questa possibilità di accesso diretto che voleva dire la possibilità di scambio di opinioni di scambio
Moro era uno che ascoltava molto e anche ascoltava molto parlava ma ascoltava molto i suggerimenti
Di utilizzava nella misura in cui riteneva utile utilizzarli ma insomma era uno molto dedito all'ascolto e allo scambio o politico
Pensiamo solo agli amici più stretti sarà accenno il tema della programmazione Morlini inno
Lo Stato senso dello Stato la cultura dello Stato Franco saldi
Lì l'intransigenza morale
E questi erano i suoi amici poi c'era la squadra dei giovani leopoldo Elia Beniamino Andreatta scopo la vaga Josti la Marietta Martini in particolare allora se noi
Valutiamo le biografie di questi che erano gli amici e pochi altri di Moro
Noi riusciamo a completare anche la biografia di Moro e viceversa insomma anche nel senso che Moro si fa a giudicare anche dagli amici che accettava e che sceglieva che ho personalmente
Allora questa è una prima osservazione è la seconda osservazione che voglio fare questo la concezione della politica di Moro
Per Moro il compito dalla politica era fare la storia non solo gestirla
Come
Modo piuttosto vicinale neanche discusso
Voi capirete perché nella introduzione agli analisti gli scritti parlamentare di Moro Mino Martinazzoli si soffermò molto su questo aspetto
Moro diceva che il pensiero e la parola
Sono le condizioni lo strumento per il farsi della storia
Non è necessario
Fare molto agitata e molto agitarsi molto il pensiero
Ha una sua
Capacità di fare la storia
Di far accadere
Con gli eventi che servono a far avanzare la storia
In questo era agli antipodi rispetto all'altro cavallo di razza che era Fanfani ma anche rispetto lo stesso Dossetti che quando è stato Vice Segretario delle democrazie
Cristiana era una macchina da guerra sul piano organizzativo lavorava avventore al giorno
Cosa che Moro Moro si sa insomma ma Moro che c'è una nell'ottica
Che che cerca compagnia Moro anche quando era Presidente del Consiglio partiva andava farlo azione al mattino
All'università poi arrivava verso mezzogiorno ammesso andava a fare un le elezioni sita personaggio rilevava Palazzo Chigi alle tre e mezzo andava
A far colazione insomma no poi si ritirava e poi quasi quotidianamente vedere il film un film leggero deva
Istituito a Marsala cinematografica a Palazzo Chigi perché lui ha bisogno di
Di un paio d'ore di distensione e poi dopo riprendeva lavorare verso sera fino a mezzanotte aveva un ritmo assolutamente Levantino che confliggeva con con con il ritmo di altri artisti dall'idea che sta idea
Ecco della politica la politica bisogna pensarla e poi si fa non è necessario proprio agitarsi più di tanto non so se ci sono degli esempi giorno d'oggi non siamo paragonabile a questa
E aveva una certa sfiducia nella possibilità di trasformare il Paese
Con la sola azione del Governo mi riferisco ancora l'avevo citato anch'io a quel
L'aveva annotato anch'io alla quel interventi quel pezzo dell'intervista Scalfari
Ma io mi ricordo
Io sono stato in quegli anni ero segretario di un parlamentare che era Ackermann o Dossetti non Giuseppe Dossetti Ermanno era il fratello
E nel mille centosessantasette è stato eletto per la prima volta nel mille centosessantatré nel mille centosessantasette ha deciso di non ricandidarsi
E al mondo a parlare Moro andò a comunicarlo Moro perché
Segretario della DC era rumor però leader avevamo sommando da Moro
Egli disse
Questa sua decisione
E Moro gli chiese ma come mai
Ma insomma
Mio euro riluttante a candidarmi nel sessantatré sono stato costretto vedo che cosa abbiamo combinato in questa legislatura pressoché niente
E pochissimo quindi sono deluso e soprattutto non mi sento utile
E Moro allora quello trattenne e parlo con lui per un paio d'ore e cerco di convincerlo che invece era vero il contrario il pensava
Che il centro sinistra sotto la sua qui avesse fatto troppo
Valuti l'avesse fatto poco ma che avesse fatto troppo
E lo si capisce poi alla luce
Alla luce delle difficoltà che lui aveva dovuto affrontare e prima e dopo quell'esperienza del centrosinistra che cosa voleva dire abbiamo fatto troppo
Abbiamo fatto troppo perché abbiamo rotto equilibri perché abbiamo allarmato ambienti
Perché abbiamo creato un'insicurezza attorno a noi perché ci siamo fatti troppo nemici troppi nemici
E di questa idea che il centrosinistra nella con l'unica legislature insomma in cui è stato Presidente praticamente dal sessantaquattro al sessantotto
Siamo avesse fatto troppo e questa è la cifra della concezione del potere ecco di Moro
Il potere non si esercita quando si riesce a cambiare gli equilibri attraverso il pensiero e la parola
Era un modo di agire la politica come strumento per cambiare la realtà
La terza osservazione
Riguarda questa che è una constatazione Moro non c'è dubbio
Che con questi strumenti
Era è stato l'artefice
Dei due snodi della vita della Repubblica o se vogliamo della Prima Repubblica
Il passaggio dal centrismo il centrosinistra il passaggio dal centrosinistra alla inclusione del Partito Comunista quindi alla fase della solidarietà nazionale somma all'inizio degli anni sessanta e a metà degli anni Settanta
Per realizzare la prima operazione il passaggio dal centesimo centrosinistra nel libro di Formigoni e descritta con
Con veramente con profondità la lotta
Il corpo a corpo che Moro ha dovuto mettere in atto
Con
Negli ambienti interni del suo partito
Ma soprattutto con la Chiesa
E
Nella seconda secondo snodo quello degli anni Settanta il corpo a corpo molto più felpato molto meno evidente ma insomma
La difficoltà che ha dovuto affrontare con il contesto internazionale con il condizionamento internazionale ma
Se leggete
La costruzione del centrosinistra del primo centrosinistra
Voi troverete un Moro di una forza e di un coraggio assolutamente insospettabili e i sospettati
Nel senso che a reggere l'urto con la Chiesa
Persino nella chiesa col suo amico Montini
Perché è tra chi resisteva vi erano i cardinali di destra
Ma dirà anche Montini
Resistere
Alla pressione del suo ordinario diocesano che
Per chi è credente poi allora insomma ecco in quel momento e sono l'ordinario diocesano
Dei suoi amici che seppur controvoglia quei segni vecchi assistenti della Fuci che uno a uno vennero convocati
Perché facessero pressione a suo resistere pressoché da solo perché intorno non aveva in questa Battaglia di resistenza con la Chiesa italiana non aveva
Molti sostenitori
Perché
Perché si trattava di cambiare l'equilibrio politico allora la cosa mi intriga avanti
Ecco non si trattava di fare una riforma più avanzata si trattava di cambiare l'equilibrio politico
Perché c'era un disegno
C'era una strategia
E capiva che questo passaggio di emancipazione del partito ispirazione cristiana dal condizionamento della Chiesa in un passaggio decisivo fondamentali che prima o poi si sarebbe dovuto fare
Lui dirà al congresso di Napoli nell'interesse della Chiesa per rendere più libere alla Chiesa ma anche per rendere più libere i i cattolici che erano impegnati in politica
C'è una un pezzo importante del discorso al congresso di Napoli di Moro
Che
Potrebbe essere preso ad esempio perché tre anni prima quattro anni prima della lumen Jenson scrive esattamente quello che la lumen Jenson scriverà la Costituzione conciliare
A proposito del dal punto trentuno laddove si evoca l'autonomia e la responsabilità dei laici
Nel maneggiare la storia nel maneggiare le le le alle situazioni temporali per ordinarle secondo i bisogni di Dio più o meno anticipa anni sembra quasi
Che scrivono un testo che poi viene ritirato riportato e
Da qualche confidenza mi par di capire che
Venne poi fette Ali effettivamente anche nei fatti accade così
Che quelle valutazioni quegli argomenti quei pensieri fossero arrivati anche dentro l'aula del Concilio talora ecco Moro dovete resistere e soprattutto c'era Presidente del
Della CEI italiana
Il cardinale Siri e questo suo consigliere non si capisce esse questo pensiero fosse di Sirio fosse di Baget Bozzo ma sostanzialmente l'accusa che veniva fatta a Moro
Era quella di avere condotto un'operazione per espellere la Chiesa
Dalla possibilità di influenzare le vicende politiche italiane
Quasi un sacrilegio
C'è
Ci sono delle lettere tra
Sivieri emorroidi
Di una durezza straordinaria una lettera in cui
Lo accusa di non aver ascoltato Issac riga ammonimenti sacche ammonimenti erano poi il suo le sue opinioni sul centrosinistra insomma no che definiva sacri ammonimenti
E il tentativo di
Bloccare Moro che fece messe in atto ossia ri
Cercando di coinvolgere l'episcopato italiano non riuscì perché vi erano le dei dei dei cardinali
Le al caro D'Urso non so se ci fosse da padre Pellegrino sommano ecco che cercavano di non interferire con le scelte della democrazia cristiana ma ve ne erano altri
Invece che
Vollero interferire
E cardinali Siri che cerca di convincere Giovanni ventitreesimo perché il centrosinistra nasce perché
Con alla fine Moro ebbe ragione perché c'era Papa Giovanni ventitreesimo che in modo molto silenzioso molto diplomatico
Non dice mai che era favorevole ma non dice neanche che era contrario quando lo sollecitavano aprendo una posizione vittima prendiamo tempo non aggiungiamo altra altra legna da ardere
Il tuo
Ex ricercatore adesso credo sia in cattiva anche nuovi marchi ha scritto delle pagine molto belle insomma a questo riguardo
E quando fanno trovare sul tavolo di Giovanni ventitreesimo un testo dell'articolo di di editoriale per L'Osservatore Romano e lui che
Di mette una risposta affianco dice no non è il caso ancora
E voi insomma praticamente Giovanni ventitresimo ha stressato l'episcopato italiano rifiutandosi di coprire questo tipo di aggressione alla democrazia e Moro che resiste
Ed esiste voi pensate quale poteva essere il clima all'interno della Democrazia Cristiana dove ognuno dei maggiori dirigenti era richiamato a sua volta dal vescovo diocesano dall'ordinario diocesano perché intervenisse
E allora tutti e due la cerca di convincere uno uno insomma no
Poi se gli e quaranta
Deputati di cui si fidava li manda in giro gli sguinzagliati citare tutti i vescovi per cercare di convincerli che non volevano assolutamente fare niente contro la Chiesa ma stavamo semplicemente cercando di interpretare il momento politico di fare avanza gli equilibri politici
Una lotta
Straordinari allora da questo a me leggere queste cronache
Ha veramente stupito perché Moro
L'ho conosciuto per ragioni anagrafiche ma non l'ho far non posso dire che ero amico ecco di Moro ma ma l'ho sempre visto come una persona molto prudente molto Fhel pagata
Invece qui e molto determinato
E la stessa scena più o meno si si verifica anche negli anni Settanta adesso mi fermo sommano quando si è trattato di costruire
Questa nuova relazione inclusiva del Partito comunista
Lire la sua preoccupazione era nei confronti della Chiesa ma era anche nei confronti del quadro internazionale
Ed è scritto salto una serie di di di riferimenti che mi ero appuntato
A un certo momento c'è una intervista io ho letto un'intervista di Tullio ancora anche stato vice segretario generale della Camera poi dopo consigliere di stato Presidente del Consiglio di Stato
Che metteva a disposizione il salotto di casa sua per fare incontrare Moro e Berlinguer
E a un certo momento è una partita la crisi nel mille novecentosettantotto Berlinguer chiede di incontrare Moro a casa ancora si incontrano e Berlinguer dice io non tengo più i miei
Nel senso che noi continuiamo a versare sangue gratuitamente continuate a chiederci di sostenere il Governo ma noi non possiamo entrare
è lui che cerca di tranquillizzare l'onorevole Berlinguer deve rendersi conto che la situazione non è ancora matura ma come non è ancora matura ma che cosa dobbiamo aspettare perché maturi dovete avere pazienza ancora non ci sono le condizioni
Ed è l'invio degli dice va beh se non ci sono ancora le condizioni se dobbiamo tornare ancora
A subire questa prepotenza della democrazia e che sia sia almeno lei
A presiedere il Governo anziché Andreotti
E Moro che gli rispondo no dovete accettare Andreotti perché gli Stati Uniti si fidano di Andreotti di me non si fidano
Guardate che
Alla luce di quello che è accaduto puoi
Queste preoccupazioni
Erano tutt'altro che fuori luogo perché noi siamo soliti parlare solo dell'attentato a Moro ci dimentichiamo dell'attentato a Berlin vi era anche perché è stato secretato per molti anni quindi ne abbiamo avuto conoscenza solo negli anni recenti
E quindi la preoccupazione di cambiare gli equilibri di creare nuovi equilibri ma non
Ma non di sfidare le grandi potenze perché sull'Italia c'erano gli occhi di entrambe le grandi potenze
Perché
Yalta passava attraversava d'Italia e quindi rompere gli equilibri in Italia voleva dire a rompere equilibri mondiale
E Moro
Era
Si faceva carico aveva l'intelligenza di capirle queste cose perché non non c'erano sempre dei rapporti di attraverso le ambasciate capiva che tira la corda più di tanto avrebbe prodotto degli effetti di di alto rischio per il Paese
E tra l'altro lui capiva che era necessario fare questa operazione per
Richiamare il Partito Comunista ha una responsabilità perché la sua preoccupazione era quella di costruire con il Partito comunista non tanto
Un'intesa politico-programmatica ma un'intesa di difesa delle istituzioni perché la sua ossessione è sempre stata nel libro
è molto chiaro
Rappresentata da questo convincimento che l'Italia fosse un Paese di forti passioni politiche
Con istituzioni fragilissima e di fra istituzioni fragilissime
Umani se qualcuno conducesse dirà nell'ultimo discorso ai gruppi parlamentari democristiani facesse l'opposizione fino in fondo guai
Fino in fondo perché le istituzioni sono molto fragili
Allora quel periodo è un partito importante e voi capite che la legge era una regia
Non
Non tutta visibile ma molto importante decisiva per
Scava allarme quegli snodi a cui ho fatto riferimento
E ho finito scusate la lunghezza
è stato detto e lo ha scritto
Formigoni
Moro non era molto popolare insomma anche se era molto stimato
Non era molto popolare ma era rassicurante non so come dire dava sicurezza
Ecco qualcosa di più che essere rassicurante
Nel senso che i Paesi viveva dei momenti difficili gli anni Settanta sono gli anni del terrorismo gli anni dell'inflazione al venti per cento gli anni difficilissimo
Sapere che c'era uno
Dello spessore della statura di Moro dava sicurezza al Paese tant'è che dopo l'assassinio
Di Moro il Paese tutti intero ha vissuto una condizione di orfane sa come se fosse venuto a mancare non un leader di un partito
Ma il leader che rassicurava la sopravvivenza della democrazia nel Paese quindi queste hanno caratteristica non viene riconosciuta dal popolo a tutti i leader politici
Berlinguer è stato un grande leader politico ma anche perché non ha fatto esperienza di governo e quindi su di lui il giudizio era diverso ma rassicurava sicuramente la sua parte politica Moro rassicurava il Paese
E questa era una
Il popolare un fiuto e
Capisce
Ecco
Come stanno le cose e chi sono i veri protagonisti della vita pubblica grazie
Grazie Presidente Castagnetti per questo intervento molto bello anche sul filo della memoria dei ricordi personali
Adesso do la parola a Paolo Pombeni storico dell'Università di Bologna autore di molti
Testi e studi su Dossetti sul Dossetti siamo Guido Formigoni in un paragrafo dei definisce
Ma lo diceva anche Castagnetti poco fa
Moro Dossetti hanno e un po'Degasperi hanno ricostruendo anche con grande puntualità lo scontro sul sul Patto atlantico del quarantanove del cinquanta
E però chiederei a Pombeni paga attualmente quello che vuole dire Luigi
Di rintracciare ecco cosa cosa cosa resta di questi due filoni nella nella lezione di Moro che che appunto l'impasto molto originale e proprio
è un Dossetti allora tipico ma è anche un Degasperi hanno atipico e questo forse ne fa
Fate la sua strategia un unicum
Sì dunque
Naturalmente c'è un aspetto al quale vuole cominciare cioè rape con la vita di chi fa storia contemporanea ed è costretto costretto sono gli tocca
Vi studiare delle cose che picchi in qualche modo e maniera insomma molto superficiale ha visto e vissuto
Allora se io considero quello che noi oggi studiamo di Moro con quello che io sapevo di Moro quando un ragazzo cioè una
Discreta discrepanza
Non è vero che Moro era un personaggio molto apprezzato non sicuramente
Diciamo così dall'opinione pubblica ma restano i giornali eccetera la battuta che correva allora voi sapete poi qualcuno glielo ricorda la foto di Moro aveva questo ciuffo bianco in mezzo diciamo che era l'unica cosa chiara che aveva in testa
Deriva ri ritenuto un politico e parlare non si capiva che cosa diceva no il voluto e naturalmente questa involuzione veniva ritenuta
Sinonimo della volontà di non farsi capire
Certo c'era questa immagine del tessitore
Io ricordo loro non l'ho anche scritto alcune volte che cabriolet una un ragazzetto neolaureato e cominciamo
A lavorare con del pal Berico il presidente se
Comitato di di di ieri di direzione dell'Istituto per la scienza ha deciso di Bologna formino Andreatta
Alberico mi aveva
Cacciato come finto revisore dei conti questo e questa cosa perché bricoleur quest'idea che i giovani devono fare esperienza e imparare no quindi io conobbi Andreatta un giorno Andreatta
Troppo al fine di uno di questi Consigli mi dissero di Pombeni nei credi assunzione di sinistra ma è per tale il non ha capito il Presidente Moro ci spiega come questo Paese
Questo Paese è come un castello di carte ci può anche provare a costruire un piano
Ulteriore
Ma bisogna
Trattenere il respiro eppure posare le carte con estrema delicatezza no
Naturalmente questa immagine che letta a posteriori e l'immagine che rende molto bene le queste cose io all'epoca non la Paesi lo farà come infame complimento nei confronti di Moro se devo essere se devo essere onesto
Proprio perché noi no noi non sapevamo no nessuno sapeva che cosa c'era dietro
Questo
Questa fragilità del sistema politico italiano che è una cosa che
E alla mia generazione e totalmente fuggita ma che oggi ci torna violentemente
Addosso questo è un libro molto interessante perché sta scritto oggi
Quando lui siamo alle prese con questa stesso con questa stessa crisi che di nuovo una crisi di passaggio epocale
Badate io cioè
No non prendeva per una battuta cattiva però mentre rileggevo per la seconda volta il il libro di Guido
E mi sono detto certe volte leggendo come si facevano gli sgambetti i capi democristiani dai tempi del centrosinistra mi sembra di leggere quello che trasferendo il PD adesso
Che
Ci sono ancora
Naturalmente di storici devono sempre dire che ogni comparati o claudicante eccetera eccetera però insomma qualche cosa c'è
Perché cosa c'è dentro questo ripercorre rimane il nono ma non voglio sfuggire alla domanda che mi ha fatto da Milano che cosa rimane allora
Moro e il la cosa Montesano strano impasto perché del Dossetti sumo gli rimane il senso della crisi storica
Dossetti è stato uno dei pochi politici
E di pochi uomini pensiero che ha avuto queste in norme senza dalla crisi storica ciò legge tutti iscritti Dossetti da quel dal primo
Di Civitas umana fino agli ultimi perché prima la morte tossiche a quest'idea siamo di fronte a un Candita formazione sporche dobbiamo capire questo il conto dei cristiani ecco appiglio e questa trasformazione storica io agire all'interno di questo no
Poi gli assetti
Lo dico una battuta ma sono equilibri bisogna essere in campo sintetici era un profeta e quindi
Non si preoccupava del dettaglio nel capire no Mauro è un politico e quindi
Si preoccupa di dettaglio in questo è un Degasperi hanno
Quando Dossetti si è già ritirato la politica manda un biglietto De Gasperi dicendo stamattina ho pregato per temi dico Degasperi disporli risponde con un ambito molto interessanti e si tratta ho molto apprezzato questa cosa perché non c'è mai capito
No non c'è mai capito tu mi parli del mistero tua coscienza e io di fronte a questo mi arresto no ed è eternamente così perché secondo me se non siamo mai capite
Cioè uno faceva un mestiere una dove c'è un altro e non capivano le le le le differenze di questa cosa allora Moro
Stranamente in tutto questa vicenda che Formigoni ricostituisce ricostruisce veramente in maniera MO molto bella
E c'è qualcosa di più della biografia di un uomo politico c'è un pezzo da più parti all'Italia
E questo stranissimo Paese
Chi in cui alcuni uomini intuiscono che siamo di fronte ha un enorme passaggio e cozzano contro una società che nel suo complesso questo passo non non vuole ammettere che si sta vedendo questo passaggio
Così è nel centrosinistra
La la la crisi del centrosinistra è drammaticamente questa qua
Non è verissimo secondo me che Moro era così solitario perché grazie al cielo c'era nell'opinione pubblica cattolica in e non solo un po'di sensazione del fatto che
Questo shock della modernizzazione andava governato
Dopodiché ovviamente c'è tutta un'altra serie di persone che pensavano che il tempo si poteva fermare
Se se lo dovuta
Come dire il contrasto della Chiesa nei confronti di Moro che ha così bene ricordato aperte nicchie emblematico perché il contrasto di uomini che non vogliono accettare che il mondo è cambiato
I vescovi cioè questo dicono Terna ma non è possibile non è vero il mondo non è cambiato il mondo è quello di una volta no
Fino al punto di lire
Beh ma insomma il mondo è quello di una volta certo ci possa estati e delle
Dei crolli drammatici come sarà poi il fascismo o in quello del fascismo li abbiamo salvati voi noi vescovi che siamo stati l'unica forza che c'era ricordati che scardina simili
E quello che sottoscrive la resa dei tedeschi a Real Genova
E cioè
Nel non è che viene sottoscritta da
Il Prefetto della Resistenza viene scritta tassi chili i vescovi hanno a quelli che avevano fatto questa roba e che quindi ritenevano di essere quelli
Succede anche in altre epoche quelli che avendo fatto per esperienze erano in grado di
Diciamo considerare sempre loro ragazzi quelli che avevano tirato su
Andreotti lo dice in un famoso andranno fusa riunione così nazionali democristiano i vescovi non ci hanno allevati per questo no ecco e mi spiace non era certo che non erano arrivati per quello no
Peccato che quello era quello che serviva che serviva in quelle in quel in quel momento Rino
Direi
Quindi questa questa problema drammatico del centrosinistra parte che è un problema duplice perché Moro e l'uomo che
Da una parte c'ha una chiesa che non ne vuol sapere di questa
Di questo cambiamento epocale e che rispetti tutti i modi possibili e immaginabili
Con
Cose estremamente pesanti no io ogni tanto lo dica sommano cioè quando facevo lezione diceva ragazzi parere
Ai tempi di Moro quando sul giornale ufficiale dell'Azione Cattolica si scriveva stia attento davanti a Dio quello che lei fa erano accolti versa di quando Ruini diceva cose simile
Perché anche a paragone no lui non riesce a quelle cose lì e la gente prima diceva che se ne frega
Ai tempi di Moro questo magari si pensava ma non si poteva dire
E e però dall'altra parte ci avevano il massimalismo socialista cioè il e quest'altra cosa che viene molto
Ben messi a fuoco all'interno di questo no questo trama del centrosinistra no e il massimo socialista che per difendersi dal Partito Comunista che ha questa grandissima responsabilità storica di aprire
Puntato la pistola nella schiena differisce dicendo multate tradendo la sinistra e questi per far vedere che un tra di o a sinistra il suo ruolo ma voi adesso facciamo buttiamo giù tutto
No poi superare una possibile e con tutto il resto lo dico una sola italiano con l'accetta ma
Con tutto quello conduco io capisco che questo comporta quindi
Il tentativo incredibile di Moro di costruire queste questa cosa certamente con
L'illusione perché io parlo di un'illusione perché ci arriverò poi alla fine Moro stessa si accorge che non è possibile fare così
Questa è lì la cosa interessante di questa parabola alla fine morsi accorgermi settantotto che non è possibile perché Moro forza la situazione settantotto
No viene ammazzato perché sapeva che Moro forse la situazione perché Moro ritiene che quel modo di produrre se sono di procedere per via fa il porta non ha più spazi la storia sta chiudendo una in una fase
Perché il centrosinistra naturalmente noi eh il grande sconfitto l'orlo lo scriverà in una delle lettere dalla prigione del popolo no
Il centrosinistra finisce nel sessantaquattro hanno Santa quattro noi diventiamo poco più che insomma una roba
Un un pochino meno conservatrice dico che poteva essere un un Governo Governo normale
E c'è tutto quello cioè
Leggete le cose che ci si è inimmaginabile pagate le cose che
Rete sui documenti stanno uscendo naturalmente le cose che fa vedere forma che fa vedere Formigoni
Dove fra parentesi
C'è una
Uno dei tanti aspetti interessanti questo libro si vede che per molti punti di vista non sono gli americani ferite spingono tanto in questa direzione sono italiani che continuano a chiedere agli americani
Bernard metteteli bastoni fra le ruote è piccoli che continua ad andare Spina allora all'ambasciata americana di ma con risate fare
Tagli arie Andreotti e via dicendo no ecco e quindi e c'è quest'questa primo momento il cesura che non è l'unico perché poi
Naturalmente qui io vado a fare insomma
Per salti c'è un altro aspetto che in questo libro che è estremamente interessante
La crisi che avviene fra il sessantasei sessantotto accolse legata
Alla vicenda del divorzio
Quale oggi sembra incredibile questa cosa no la Chiesa si impunta su questa cosa il divorzio a costo di mettere in crisi Moro la
L'equilibrio costruito
Qualsiasi cosa questi non ne vogliono sapere giustamente Formigoni cita le testimonianze dell'allora ambasciatore
Italiano presso la Santa Sede Pompei che era un muro temo notte che che più volte ricorda questa somma questa solitudine morte perché dico perché la Chiesa non vuole accettare questo cambiamento e tutto sommato
C'è una scommessa in questa direzione è una scommessa complessiva è una scommessa che tutto sommato la società italiana
Il cambiamento ma lo può sopportare
Questo che
E e in modo
Pensa credo insomma mi pare che emerga da questa cosa che
Effettivamente è così no è già stato ricordato c'è c'è c'è una specie di destra strutturale all'interno di questo Paese no e quindi bisogna tenerne conto in qualche modo Pisani aggirarla
Ci sono le famose scelte molto discusso di Moro per facilitare il centrosinistra nominiamo Presidente Repubblica Segni
Per fare accettare la svolta la svolto le sue comunisti mettiamo il Governo ne magna Andreotti no perché
Che cerchiamo gioco molto tipico del sistema italiano su cosa può fare anche tanti paralleli
Con la storia per ottocento del primo Novecento purtroppo oggi noi abbiamo dimenticato la storia di lungo periodo decreto e abbastanza un errore però insomma
Cioè c'è secco tutto c'è tutto questo aspetto e c'è una frase di Moro che viene citata libri Formigoni adesso io l'avverbio cito a memoria Reggio dice
Io
Non capisco più questa chiesa no per carità nelle cose spirituali sono disposto seguirla parentesi con qualche dubbio chi fra parentesi nelle cose temporali proprio non li capisco
No
E ed è un un riscontro estremamente come possiamo dire pungente critico aperto no e e e qui c'è
Il secondo Moro che di nuovi né descritta in maniera molto interessante questo di Primolo che tra sessantotto in avanti e
Il Moro che comincia a dubitare di essere uno che ha capito
Moratti va ascolta agli studenti circa cerca di informarsi
Naturalmente anche lui con questa personalità un porto piazza che noi
Che lui ha sempre che da un lato fa quello che corre in avanti dall'altro lato fa quello che ogni volta che c'è
Un furto come dire da gestire una cosa politica poi sui
Fa presentiamo così
Si arrende al
Alle regole della politica ma anche questo è un aspetto interessante colate cioè c'è un TIR con una una famosa
Il giudizio di De Gasperi sud su Duccio Dossetti che lo accusa di Machiavelli fermo
Perché appunto perché anche Dossetti che Inter carità
Poi quando si tratta di fare lotta politica era uno che sapeva come si faceva
Non è che
Tirarono proprio ed efficace che la Cina se nessuno qui
Questa dovrebbero specie di come dire complessità nella
Nella personalità
Da tutt'altro punto di vista si ripercuote anche Moro
Sempre all'interno di questo di questa cosa dice Morcone è uno molto attento alla politica estera che è vero ma questo sospetto docet Tiano c'è il problema fondamentale è la storia del mondo partono dell'Italia è un pezzo di storia del mondo se noi dimentichiamo queste o non andiamo da nessuna parte
Ieri è arrivata appunto a questa fase finale che
E che è drammatica che è la cosa più interessante è ora più difficile perché naturalmente
La conclusione drammatica di questa storia impedisce di capire dove sarebbe andata no però
Alcune testimonianze pocket potrei citare anche per merito di chi per classe ecco raccontò che Moro
Al di fuori del dell'ultimo discorso ufficiale che viene raccontata e ce lo chieda prima avrebbe chiamato i maggiorenti democristiani avrebbe detto
Ho voi accettate di posti di governo Andreotti o io domani mattina faccio una conferenze stampa e dichiaro che la FIOM dici e che Piantoni
Di fare politica no quindi cioè un un atteggiamento diciamo fra virgolette poco Morteo per un disabile attualmente non so se è vero come è vero perché
Su questo non ci sono
Documenti non c'è niente eccetera
Però però nel complesso è credibile questa cosa perché nel complesso è credibile che alla fine morosi si sia reso conto del fatto che
Quella quel modo di risolvere la crisi italiana non era più o produttivo non
Non ha più proponibile ecco
E quindi da questo punto di vista certamente Moro riemerge oggi con una forza
Che
Direi
E maggiore di quella che ha avuto in vita perché in qualche modo una vicenda emblematica per un Paese che sta affrontando
Una tradizione storica che a mio modesto giudizio e molto più difficile di quella che era
Affrontata muore
Perché oggi non ci sono più negli equilibri internazionali non c'è più l'età del benessere non ce l'ho più tantissime cose no e all'interno di questo naturalmente
Ah rimane il problema di chi formerà una classe dirigente
Questo è il problema in cui muore è stato un minuto scettica Moro è stata un grande personaggio nel circondarsi
Di
Staffa
Andreatta Saraceno leopoldo Elia eccetera eccetera che è una cosa che oggi non si usa più
Offeso molto poco
Però non è stato un uomo attento a coltivare una classe dirigente
Cosa che invece è stato sempre diciamo così l'incubo di Dossetti Ciampi Sonia costruire una classe dirigente il problema Alitalia che l'Italia a Roma filiere di classi dirigenti un po'perché
Questo compito era stato lasciato alla Chiesa cattolica che non era più in grado di
Gestirlo per varie ragioni diciamo anche per cattiveria Dalla Chiesa perché il mondo era cambiato ma
Era stato parzialmente lasciate partitiche di nuovo una ma più in grado di gestirlo e quindi
Si è creato si è creato un vuoto ecco io credo che
Dobbiamo essere molto grati e Formigoni perché c'è un'altra qualcosa di più che è un buon libro di storia ci ha dato una bella riflessione su che cos'è la politica
Grazie professor conveniente intanto salutiamo Presidente Rosato e deve tornare in Aula e lo ringraziamo ancora
E mentre mentre parlava intanto sono è stato certo come staff avevano sul cellulare qui non mi infila
Stavo pensando tra gli episodi in cui la destra latente essi si manifesta un episodio dimenticato Sempre eh ma anche Guido riporta libero e quando Moro nel settantuno è candidato alla Presidenza la Repubblica
E si fa un voto segreto nei gruppi parlamentari democristiani e per pochissimi voti da tre a sei ma lui fa anche un passaggio nel suo memore io nel suo memoriale un certo punto
Parla di questo episodio per spiegare alle Brigate Rosse come lui non avesse il controllo del partito ecco per pochissimi voti a voto segreto la DC candida Giovanni leone che poi sarà eletto presidente la Repubblica
Con pochissimi voti di scarto e che ho con i voti determinanti nel movimento sociale
E che ci porta a voi direttamente al settantotto che la parabola finale di Moro coincide anche con con pochi poche settimane dopo il suicidio il Presidente leone si dimette
Dando la parola Walter Tocci che il senatore del PD attento osservatore e viene dato da una tradizione di sinistra il Partito Comunista de de dei dei punti i suoi eredi
Stavo ripensando l'ultimo discorso di Moro appunto i gruppi parlamentari democristiani quello del ventotto febbraio mille novecentosettantotto perché
C'è quel passaggio dove lui parla di due vincitori del del mille novecentosettantasei cioè la DC il PC
Ma se uno rileggere quel passaggio scopre che in realtà i due vincitori non dico solo due sconfitti ma sono due espressioni di una crisi c'è anche un passaggio ironico in cui Moro dice
è una crisi vede prolungata un serio di togliere deterioramento che l'amico De Mita definisce con lucidità di intuizione che gli è propria si intravede una sottile ironia
Infatti aggiunge io mi tengo un po'più terra terra
Ma certamente devo riconoscere che qualcosa da anni si arrugginito il normale meccanismo della vita politica italiana ed è quel qualcosa che si arrugginito
Lo spiega dopo la crisi dell'ordine dei moderati democratico il dato serpeggiante di un rifiuto dell'Autorità rifiuto del vincolo una deformazione della libertà
Cioè tutto quello che poi abbiamo visto negli anni successivi e che Pombeni appena definito con la parola che lo definisce meglio cioè il vuoto
Allora è interessante perché in quel momento invece sembra le due partiti sembra avere il controllo assoluto della situazione cioè la spinta a sinistra radici comunque il partito di maggioranza relativa appunto l'immagine di cui vincitori
Che si danno la mano poche settimane dopo
Per la scomparsa tragica di Moro ma probabilmente che lui aveva già intuito invece la crisi era molto più più grande di quanto queste forze potessero corteggiarla si vede che e non solo la DC è in crisi
Ma è in crisi anche il suo tradizionali competitore ed è in crisi il sistema politico e sociale che è nato nel quarantacinque quarantasei
E fatti lui dice e questo mi sembra anche una cosa di grande attualità
La nostra flessibilità più che il nostro potere ha salvato fin qui la democrazia italiana
E ma quanto poteva durare questa flessibilità dando per scontato che lui riteneva che il potere comunque fosse finito ecco quante e queste domande sono sono ancora attuali
Prego
Grazie ma è direi che tutto è grande in questo libro non tanto la moglie pagine le note eppure si legge benissimo come un romanzo di Consiglio quindi a tutti la lettura
è grande l'ambizione dell'autore diede un proporci
Una biografia a tutto tondo completa
Continua e credo che sia un'ambizione non sono riuscite a ma che copre anche un vuoto anche un po'curioso per un personaggio così importante
Mancava ancora dopo tanti anni
Una ricostruzione organica
E poi grande la personalità
Mentre protagonista come hanno detto
Benissimo Pombeni
Il mio carissimo amico Castagnetti
E grande la concezione della politica e questo
Per noi e oggi i piccoli politici e sempre
Come dolorosissimo questo confronto con con i giganti
E poi soprattutto grande l'impatto storico di questa persona
Non so cosa si può dire
Ma forse soltanto Moro
Da solo è in grado di
Spiegare l'intera storia repubblicana
L'intera storia repubblicana sia in presenza ovviamente finché è stato protagonista
E la spiega benissimo perché la freccia del suo percorso individuale dalla Costituente finora l'unità nazionale corrisponde alla freccia della storia politiche del Garda
Ma in un certo senso spiega anche il trentenne successivo in assenza
Non tanto perché abbia avuto un degli eredi perché anzi questo
Assolutamente non c'è stato ma nel senso che i suoi moniti le sue preoccupazioni
Si sono purtroppo pur rivelate drammaticamente fondate
Cioè il venir meno di di una di una classe politica e così via avrebbe creato
Nella storia italiana qualcosa di preoccupante soprattutto avrebbe fatto emergere il lato oscuro del Paese che lui ha sempre tenuto a mente e in qualche modo a la sì fegato come la destra diciamo così che non era soltanto adesso in senso politico parlamentare ma appunto un lato oscuro il Paese che poi a dire è avvenuto in chiaro trentenne successivo
Quindi
Ce
In questa biografia una
Una storia e una storia della Repubblica insomma ecco una persona sola che raccontarvi assume
L'intera vicenda
Io
Quest'estate ho letto maschili discorsi Martinazzoli
La sua introduzione discorsi parlamentari di Moro credo che potrebbe valere al suo seguito anche come introduzione come guida rilettura questa biografia
Abbia una piccola parentesi personale
Ho letto con molto piacere questo libro e con molto piacere discorsi Martinazzoli vi devo confessare che gli ultimi tempi leggo sempre più spesso i democristiani
Che di non mi sono domandato perché vado in cerca
Di
Questa letteratura
Perché
Scopro che mi aiuta a capire meglio la mia parte
La parte comunista nella quale mi sono formato mi aiutano più democristiani di dei miei e chi maestri comunisti che si sono un po'persi in una memorialistica che poi nascondendo i veri nodi storico politici
Leggo quindi
Tramite l'avversario di un tempo più compiutamente anche la mia storia
E Puglia da cui provengo
E allora quella mentre leggevo libri guidavo sempre in mente queste definizioni
Fulminante di Martinazzoli
Questo fossi più Moro devo dirlo l'unico vero erede insomma
E però nel linguaggio molto diverso perché appunto a questa espressione fulminante che Moro non ci sono insomma no
Quando Martinazzoli siamo alla fine degli anni Ottanta quindi continui con una certa preveggenza racconta questa vicenda repubblicana dicendo dal troppo della Bolivia niente della politica
E credo che appunto sia
La presenza in assenza di Moro con questa questa frase
Risuonano insomma ecco ma poi Marchesan parla della inattualità di Moro
In attualità nel linguaggio e Martinazzoli è un elemento molto positivo insomma no
Perché
Si può essere interpretato come
Lo spirito critico
Che ci aiuta non cadere nel conformismo
Una lettura per contrasto quindi della realtà che ci troviamo che ci troviamo a vivere
Quindi mentre si legge questo libro di vengono in mente quindi due domande che essi che risuonano una
Nell'altro insomma si intersecano vibrano uno nell'altro insomma chi era Moro e quale Repubblica
Abbiamo
Realizzato
C'è un nesso inscindibile tra queste due domande credo che tutta la
Ricostruzione di guida ci aiuti a
A tema Lizzano abbia come hanno fatto molto bene
Polemica sconfitti
La prima di tutto perché il merito di di dell'autore di ricostruire tutti questi caratteri
Del monoteismo
Ma di immetterli in movimento in dialettica
Credo che questo sia principale compito perché
Diciamo
Dentro dentro l'opera di Moro ci sono molti i caratteri antinomici
Che spesso nella vulgata sono stati anche cristallizzati son diventati gli stereotipi
E il merito di guida invece di rimetterli in movimento perché proprio
Firme recuperando questo elemento è stantio mia dinamica
Sì arriva a quello che
è
Nettare il nocciolo diciamo dell'opera
Volontè
Quindi l'arciere per contrasti insomma no da una parte
è
Il maestro il compromesso perfino Gomorra glielo riconosce a un certo punto perché dice tutto insomma
Però allo stesso tempo
E c'è una fortissima intenzionalità perché tutta la sua opera
è appunto una freccia nella storia italiana
Non c'è stata mai un un un cambiamento di percorso quindi si tiene insieme è compromesso tinte forti intenzionalità
Così come
E c'è un primato della politica come è stato detto ma anche
Manca concezione molto forte del limite della bonifica
Non soltanto in termini teorici e questo
è semplice molte cose anche della sua formazione personalismo in Maritain e tante altre cose ma perfino nella sua indole nel suo rapporto
Personalissimo ora poli recenti
Guido ci racconta momenti anche di
Di amarezza di abbandono di fuga anche ma oppure quando dice
Tremo quando mi offrono un incarico politico non comma cioè che detto da
Uno dei più grandi statisti italiani insomma un po'sembrare inverosimile insomma ma è dentro questa antinomia
Tra primato il limite della politica USA
E poi questo questo questo essere in fondo sempre minoranza in quel complesso processo decisionale democristiano e allo stesso tempo però
L'anello mancante che rende possibile la decisione in quella in quell'ambiente no
Sarebbe bello oggi sulla decisione ci sono delle teorie logico matematica insomma no se se se potesse essere rappresentato il processo decisionale modi stiano con le variabili galleria matematica la decisione si scoprirebbe che c'è
Schifo funziona quella processo visionare diciamo una variabile nascosta anche e Moro insomma non è che rende quel processo decisionale compiuto insomma ecco
E poi di nuovo la la chiave Martina di Martinazzoli questo fluido e insieme ordine questa aggressione di ordine che
Fa i conti con
Una concezione molto fluida appunto il processo sociale processo politico casta
Quindi questi antinomie
Dinamicamente sono a mio avviso l'essenza direi meglio questo è il canone Morfeo io preferisco la parola canone
No Pierluigi ha detto tradizione certamente tradizione la tradizione però è qualcosa che poi si supera sommano il canone è qualcosa che si reinterpreta in una nuova opera d'arte anche diverso dal passato
E che appartiene a un altro artista un'altra epoca ma in qualche modo però
Sviluppato lo stesso canone insomma ecco io credo che
Concepire questo insieme di di antinomia dinamica comunicano né Moro Teo ci consente di considerare la sua inattualità come una risorsa anche Pernorio per i nostri problemi di oggi
In ogni caso sono proprio questi proprio questa questa capacità questa antinomia dinamica che gli consente di governare la complessità e non a caso
Questa sua
Qualità viene fuori soprattutto nella politica internazionale sagome che è la
La
La dimensione più complessa che ci sia insomma ecco
Qui credo che sia in merito principale del libro di restituire
In toto questa funzione internazionale insomma questo
Levatura internazionale lo statista
Che era stato forse un po'messa in ombra meno
Nella nella pubblico insomma forse
Contrasti con Kissinger avevano un po'isolato questo elemento no qui si vede insomma che anche da nonostante le prove durissime che che diceva prima che Luigi anche da parte americana ci si accorge presto
Di essere davanti a a un uomo politico rinvii levatura insomma no Reinhard dice già nel sessantadue lo paragona Degasperi insomma ecco
Ma direi che il suo capolavoro in parte anche i fan Fagnano è quello di che neri insieme i tre elementi Atlantico Mediterraneo nell'Europa
Un meglio è fuori discussione la fedeltà atlantica
Ma
Venti Antar in questa fedeltà
Consigliera
Suo
Compito quello di trovarsi sempre una posizione più innovativa verso il mondo arabo verso il Mediterraneo e verso l'Europa
Ebbe in cui giocando su questi tre elementi d'Italia ha potuto svolgere pur essendo un piccolo paese o una politica estera quando noi non siamo riusciti più a tenere insieme questi tre elementi non abbiamo uno più la politica estera dagli
Sostanzialmente negli ultimi trenta
E questo per certi versi non è soltanto un problema nostri italiano ma è oggi un problema europeo diventeranno non perché l'Europa si è chiusa in se stessa e i
Non ha
Compreso
Che cosa
Stava succedendo nel Mediterraneo è oggi
Si sveglia con un Mediterraneo in fiamme con una guerra che
E con una
Mancanza di strumenti quindi dopo tanta disattenzione a governare questa e anche verso l'America se vogliamo perché
Beh insomma poi la politica europea è stata
Sempre subalterna questa destra anglosassone che curiosamente è stata quella che ha aperto la globalizzazione corre corregga netta c'è ed è oggi quella che la chiude con Trump
E labbra exit e l'Europa e andare a rimorchio de la Destra anglosassone sia nella fase di apertura sia nella fase di
Chiusura
E qui in una certa misura oggi si ripropone
Secondo me un
Posso sulla formula voi
Può essere discutibile ma sono un neo atlantismo democratico insomma uno che non è più statuali ideologico come quella guerra fredda ma che è politico culturale in cui
Il centrosinistra europeo se così posso dire e deve trovare con
L'ha impartito di Obama insomma in andamenti dei Democratici di Obama con
Con con l'eredità di Obama politico culturale un'alleanza contro la destra anglosassone insomma ecco
Questo quindi
C'è c'è un comuni da parte nostra un grande esigenza degli attualizzare questa
Anche qui questo canone Moro ulteriori
Perché altrimenti un'Europa chiusa che sensato antico senza mediterraneo è un'Europa che che deperisce che non ha nessuna funzione
Geopolitica
Ma direi che il punto
In cui si esprime poi la sua
Questa sua
Maestri è NI due grandi momenti del riformismo italiano il centrosinistra e l'unità nazionale
Talmente forti spesso questa testimonianza e diceva Pierluigi veramente curiosa
Cioè lui stesso
Percepiva che forse era stato troppo forte
E entrambi hanno creato un effettivo un
Una fortissimo colpe contraccolpo insomma no secondo con
L'assassinio addirittura
Ma anche il primo con minacce anche a lui personali c'è quel passaggio che racconta Guido
Di vicario in capo della polizia che se capisco bene
Glielo dice anche benevolmente
Perché aveva un atteggiamento diverso rispetto a De Lorenzo almeno nell'incontro che c'era appunto sarà appena svolta casa mulino ma gli diciamo di Consiglio
Rinuncia all'incarico insomma lui rimane angosciato da questa
Da questa cosa
Quindi come dire
Deve dormire fuori casa
Quindi tutti e due in questi momenti sono momenti di di di riformismo italiano
Ai quali però segue questo
Questo e quindi Lolli sotto di
Do lo statista il suo dramma si riferisce non soltanto appunto la parte finale ma un po'come diceva prima anche Marco tutta la sua opera insomma ecco
Io ho trovato il secondo momento quello dell'unità nazionale descritto meno comma con minore approfondimento rispetto al primo
Forse anche più frettoloso l'esempio il grande discorso ai gruppi che secondo me è un forse uno dei suoi discorsi più importanti
E più più rapido nelle rispetto ad allora al modo in cui viene raccontato altre altri altri vengono raccontati altri discorsi ma in generale la ricostruzione proprio del riformismo dell'unità nazionale
Io non so se è intenzione si è voluta
Però diciamo sono d'accordo su questo
Diverso un livello di attenzione perché
Ritengo che nella vicenda repubblicana il riformismo del centrosinistra
E primo centrosinistra sia molto più rilevante e importante del
Di quello dell'unità nazionale
Intanto perché quel primo centrosinistra momento comunque creativo
In cui si incrociano il meglio delle culture riformiste no cioè Moro che mette insieme sì ma direi non sono stato ma insomma
Una una tutti intenti a Dini di altissimo livello forse le migliori intelligenze riformatrici del Paese
Appunto da
Da Saraceno Ardigò il giovane dico Andreatta stesso bollino insomma che si incrociano con Giolitti con il giornale La Malfa cioè un momento forse il più alto della cultura riformista italiana
Mentre l'odierna zonale si incontrano delle delle culture riformiste qui parlo proprio di policy se diciamo che sono già spente
In particolare il PC si presenta con una cultura riformista molto datata molto anchilosata vecchia insomma no se andiamo a rileggerci
Il progetto a medio termine
Predisposto dal responsabile che all'epoca era Giorgio Napolitano
Vediamo che è un testo vecchio
Che non non corrisponde alla crisi italiana degli anni Settanta non ha nessuna proposta innovativa insomma no c'è un linguaggio
Lotta agli sprechi che sembra Monti
Ma non c'è un'innovazione riformatrice insomma ecco
E poi soprattutto sono due momenti riformisti molto diverso perché il primo prendo un momento di crescita di sviluppo del Paese è in sintonia con come la freccia mondiale diciamo che il cambiamento mentre il secondo
E si svolge già in una crisi italiana
Quella degli anni Settanta che poi non
Non siamo mai riusciti a risolvere né a livello politico né a livello delle strutture economiche e siamo alla vigilia un cambiamento di ciclo insomma con con il liberismo insomma ecco
Il passaggio cruciale la legge sullo però
è lì che nasce il Piano Solo
Lo dimostra Guido insistono molto anche altri Stati Franzinelli la villa ricostruito con molta precisione
Tamburrano dice che Moro arriva da Nenni gli dice che
Il punto alla fine dirimente è quello
Cancellare la legge sull'altrimenti segni non firma insomma
Ora io credo che una legge sul che cosa sia la legge sullo non sia stato ben tematizzato perché
Avessi va sul tecnicismo legge urbanistica ma non è quello il punto il punto è un altro a mio avviso cioè in quel passaggio primi anni Sessanta accade qualcosa di paradossale perché
Passa una limitazione del profitto con le nazionalizzazioni ma non passa una regolazione della rendita
Cioè al di là del tecnicismo leggi su uno è questa la scelta fondamentale cioè si dimostra che nell'Italia degli anni sessanta in cui c'è ancora una Confindustria c'è anche un brano atlantismo ci aumento in tutto l'ideologia una limitazione dell'accumulazione capitalistica
è possibile diventa legge la nazione d'azione mentre invece una regolazione della rendita
Non passa perché lato oscuro il Paese si ribella e così via
Beh questo secondo me segna
In qualche modo ripeto al di là del tecnicismo né di Gesù segna la storia italiana successiva perché è da lì
Che in qualche modo questo prima allora rendiamo è soltanto punto
Il l'urbanistica è è una diventa una uno spirito pubblico basato su questo insomma no che prende tutte le altre
Espressioni della società dell'economia della cultura
E si spegne invece quell'elemento produttivo creativo che aveva fatto il miracolo economica che ho fatto non dimentichiamo anche
La grande
Impresa scientifica e tecnologica ne mettiamo che un Paese somalo visto Russo povero quasi analfabeta nell'arco di dieci anni fa
Allora sigari nata il primo computer e prima degli americani va sullo spazio
Primo Paese europeo FARC renne
A Marotta con istituti presa Iran somma
Paese incredibile insomma no
Questo elemento finisce
Sessantaquattro cominciano a lunga
Decadenza ora li Moro su queste cose
Come adesso mi ha fatto capire meglio Pier Luigi
E qui viene fuori il suo vero limite cioè
E lui è un innovatore delle forme politiche non è un innovatore nel merito delle riforme cioè attento si potrebbe dire con un linguaggio un punto anglosassone un innovatore di politiques e non di policy
Non si appassiona su quello insomma ecco c'è quasi mai un tranne qualche discorso ad esempio
Per fatto mi ha incuriosito discorso di Milano in cui parla addirittura la pubblica amministrazione che superi la logica giuridica
Ci sono alcune suggestioni di motorino che che che che che lui percepisce e così via ma in generale quando pensa diciamo così a una innovazione
A un cambiamento lo pensa sempre nelle forme politiche mai nel nel merito insomma questo diciamo è
Il suo
E comunque
Dice Guido guardate però che poi in realtà e il centrosinistra c'è un lungo centrosinistra
Che
Prosegue negli anni Sessanta
E anzi
La gran parte delle leggi poi quella pensionistica
A leggi ponte lo stato dei lavoratori e le se le Regioni e così via maturano proprio durante il nel Governo Moro una seconda metà sono quando comunque lo slancio
Della cultura riformisti che sia un po'appannato però c'è
Per inerzia anche
Però lì commi perché perché il perché allora avvertiamo invece quel momento con un momento di di freno invece delle riforme ecco
Questo un punto
Storicamente ed andando a
Da capire meglio a mio avviso
Guida ha ragione nel dire che se andiamo a vedere l'elenco proprio delle riforme sono molti sono molte quelle che si rese in quegli anni però lo lo spirito non è più del cambiamento in qualche modo
Quello che viene fuori quello che quello che cambia è
Era che li comincia la crisi della politica insomma la crisi dei partiti insomma i qui stammi avviso l'aspetto più
Pink credibile di Moro che
Che in realtà il primo uomo politico italiano che capisce già alla fine degli anni Sessanta che qualcosa si sta rompendo
Qualcosa di quel capolavoro
Che aveva fatto la la Costituente e che il miracolo economico insomma cioè il primo che vede la crisi dei partiti
Da qui la sua
è l'unico uomo politico italiano che capisce profondamente il sessantotto non tanto inteso se non soltanto come rivolta studentesca operaia ma il sessantotto come
Come momento in cui la trasformazione cognitiva del Paese a un passaggio ma lui dice le migrazioni e il fine delle novelle nove produzione e così via cambiano cambiano radicalmente insomma ecco lui
Quindi lei capisce che che
Che non ce la fa più il vecchio sistema insomma no
Cioè il sistema su quale l'UE ha sempre puntato quello d'altro lungo erano debole ma la politica forte
Una politica forte perché innervata nella società insomma ecco questo permette di
Produrre lo Stato è una qualche misura no
Guidarci ci dice che la sua riflessione sullo stato e molto
Personale particolare originale rispetto agli altri affonda proprio nei suoi studi giovanili insomma è H uno Stato che promana dalla società e si compie attraverso la politica nel processo storico insomma ecco
E qui sta quello che poi cambia qualcosa di indirizzo e di profondo nel trentennio successivo perché noi tentiamo a quel punto cooperazione opposta più o meno consapevolmente
Non più un Governo debole con una politica forte ma una politica debole con un Governo forte solo che questa coppia che abbiamo
Messo in pratica da trent'anni a queste parti poiché in una certa misura indebolisce però la capacità statuale dividendi cambiare le cose insomma no
Me qui c'è a mio avviso il paradosso dell'ultimo trentennio che che da una parte ha esasperato la la necessità di prendere delle decisioni
Ma questa concentrazione
Sulla decisione ha contribuito Ada ad appannare la capacità poi realizzativa dello Stato insomma perché ha fatto venire meno quindi si terrà Stato e società che nella
L'esperienza italiana
Uno stadio
Terreno fertile insomma no
Qui c'è l'ANCI alla contraddizione il decisionismo italiano che io chiamo un decisionismo della chiacchiera perché
Promette chissà che ma poi non riesce a realizzarlo perché si organizza in modo tale da inibire le stessa capacità realizzativa dello Stato non a caso l'unico decisionismo che riesce a quello di Fanfani perché si inventa un secondo stadio
Che quello delle partecipazioni statali
Poi non ha più funzionato perché tutti quelli che son venuti dopo
Hanno promesso la decisione ma in realtà
Il sistema di governo reale del Paese
Lo indebolisce l'anno perché
Perché l'Italia dall'altro non si governa perché non ci si riesce che
Si perdono quegli elementi diciamo così generale Dini che contribuiscono alla alla trasformazione del Paese questo
E questo invece Moro ce l'aveva molto chiaro insomma ecco
Finisco Russu PCM Marco mi chiede questo insomma ma ha colpito molto quando a un certo punto
In un dialogo riservato
Morosi mostra quasi un po'
Quasi un po'invidioso del fatto che Berlinguer comunque riesce a
Rinnovare il partito
Il PC degli anni Settanta sembrava in effetti un partito in forte trasformazione no e diciamo alla mente
Noi invece non ci noi non riusciamo a trovare la via rinnovamento
Ovviamente questo fermo restando poi il suo giudizio sul pc sui limiti anche di quella trasformazione però come dire sente un po'uno scarto a vantaggio dell'altro
Secondo me questa è un'illusione dimodoché a cui sono d'accordo con la lettura che fai tu perché in realtà l'unico
Calma
Le vittorie di quegli anni e così via
La stesso processo il Governo di Unità Nazionale nascondono la crisi del PC che anche quella era già maturata negli anni Sessanta insomma ecco
Da questo punto di vista io condivido Marco pienamente la due cosa che in realtà no non sono due vincitori ma sono due sconfitti
Cioè
Non tanto
I personaggi ma quelle tradizioni quando si incontrano in quel patto nella nazionale tradizione comunista di sinistra in senso generale
E la cattolica in realtà hanno già esaurito il loro compito insomma e anche per questo quel riformismo non ce la fa non ce la fa
In questo senso però
Ci rimangono la memoria questi due personaggi Moro e Berlinguer come personaggi tragici
Non solo perché
Abbiamo
Le immagini davanti a noi no
Del del corpo di Moro barbaramente ucciso riportato in quella Renault rossa e le sue immagina prigionia anche Berlinguer in fondo seppure in modo non cui entro tre muore
Parlando al suo popolo insomma o addirittura quello che raccontava
Castagnetti prima cioè che poi si è saputo che in realtà anche lui
In un viaggio in Bulgaria stava per lasciarci le penne insomma ma non non solo tragici per questo ma tragici perché
In fondo Berlinguer lo vede dopo questo problema
Della crisi dei partiti in fondo io son convinto che quando lui ne nei primi anni Ottanta esaspera la questione morale si lo fa come polemica con gli altri ma lo fa anche perché
E preoccupato di quello che sta succedendo nella suo partito
Parla ed esaspera quel tema anche per contenere diciamo così un cambiamento interno che non che non va nella direzione che vogliamo spiega insomma no
E quindi se ne accorge dopo ma insomma comunque sono due personaggi che gli unici grandi politici italiani che vedono per tempo la fine del vecchio modello dei partiti
E che capiscono che non sono più riproponibili
Ed è
Auspicano chiedono lavorano perché ci sia nei rispettivi ambiti una trasformazione rinnovamento ma questo poi non si realizza insomma in questo questo sta
In questo lo sa
La tragedia storia insomma nomi di personaggi che hanno visto un qualcosa che non si è riusciti a realizzarli soprattutto noi dopo di loro non siamo riusciti
A
A realizzarle insomma ecco
E quindi
Certo poiché a quel punto in poi nessuno più risolto quel problema
Ma io non credo che non c'è niente di riproponibile dei vecchi partiti italiani ma proprio nulla
Perché erano di prodotti molto condizionati da quella
Intemperie storia ideologica insomma no
Però il fatto che noi non l'abbiamo mai sostituiti con qualcosa di altrettanto capace di contribuire al Governo reale dei processi del Paese questa questo il punto no e quindi
Qui si può noi da tanto tempo abbiamo questa periodizzazione Prima e Seconda Repubblica ristoratore di azione falsa nel senso che
L'allenatore Dizzy azione è quella di Moro cioè che alla fine degli anni Sessanta questo sistema di partiti
Mostra
La sua
Inadeguatezza
No lui dice siamo verticali ma la società divento orizzontale non tutte le sue espressioni democrazia difficile opposizione noi stessi e così via dicono questo travaglio ma questo programma è stato mai risolto dopo
Ed è allora non è Prima Seconda Repubblica ma è una crisi politica che comincia alla fine mi si sa e che non siamo mai riusciti a risolvere e siccome non abbiamo mai risolta
Abbiamo sempre cercato
Una scorciatoia o comunque a via surrettizia
Che è quella delle riforme istituzionali adesso non voglio rivangare qui una discussione
Ma non c'è dubbio che questa certamente poteva anche contribuire a risolvere la la crisi politica ma il fatto invece di avere affidato tutto a questo ha fatto sì che poi le riforme istituzionali fossero realizzate perché sono state realizzate per finalità politici politiche contingenti e quindi son venute male
E la crisi la politica che non è stata
Tematizzare perché appunto che è stato una sorta di transfert sulla crisi istituzionale si è incancrenita fino arrivare alla delegittimazione totale di partire arrivasse prima che e quindici ritorna il tema invece i conti ripartire da domanda di Moro cioè
Di una
Politiche del Ghana all'altezza di questa
Manca societari questa
Questo Italia di oggi insomma no ancora licenziamo insomma ecco
E quindi a me piace dicevo e chiudo
Pensano con un canone no
Un canone che consente nuove invenzioni
Cannoniera cose rigide tutto sommato esso
Scusate forse di qualcosa di
Controverso però tutto sommato poi noi non è che non siamo capaci di invenzioni anzi infondo se ci guardiamo indietro ho detto adesso che non abbiamo risolto la crisi politica ma non sono mancate le invenzioni
Perché
Berlusconi è una grande invenzione ci voglio dire veniva dileggiato da ma adesso
Trump sostanzialmente realizza quel modello lì insomma no quindi è diventato addirittura a livello mondiale insomma
Grillo in pochi tempo nasce comunque un partito vogliamo dire quello che vogliamo dire ma insomma comunque è un partito di oltre il venti per cento insomma
Anche Renzo in qualche modo hanno sulle decori generalità insomma
Fatto spesso che è valsa altri così lui il fatto stesso di ad inventare prima e cioè invenzione
Non ci manca delle forme politiche però sono tutte l'ultima è ancora in corso io spero che si riprenda che che che che possa tener conto dei suoi insuccessi a ripensarci rilanciarsi così
Nell'interesse di tutti noi e del Paese tuttavia sembra ove invenzioni che ancora non non risolvono il problema insomma ecco di una politica in grado di governare le fibre profonda di questo Paese insomma è
E allora
Mi piace pensare insomma che un giorno ci sarà un artista della politica che si inventa una nuova opera insomma ecco dentro questo Canone Moro Teo che ancora oggi nella storia repubblicana
E il canone più ricco e anche più fecondo di nuove interpretazioni
Grazie Walter Tocci deve questo intervento veramente molto molto bello e Guido Formigoni
Le conclusioni diciamo così
Ho o il proseguimento del canone
Sarebbe
Grazie si
Ovviamente conclusioni rapide perché
Chi ha scritto già così tanto non è che può permettersi anche di parlare troppo insomma
No due parole di ringraziamento innanzitutto perché sono veramente come dire molto onorato della possibilità di parlare di questo libro
Alla Camera in questa sala dedicata Moro
Con questa presenza e con questi interventi tutti e quattro di grande
Di grande profilo di grande interesse che
Mi hanno stimolato a ripensare alcune delle cose scritte nel libero e
In questo lavoro di che che in qualche modo è sempre un work in progress di provare a fare
Qualche ulteriore ragionamento
La constatazione banale per cui fare una biografia una cosa
Come dire
Resa difficile
Dal fatto che bisogna immedesimarsi col personaggio perché altrimenti non ha senso ma non bisogna esagerare nell'immedesimarsi perché altrimenti si rischia
Come dire di di di appiattirsi gli di di di di non cogliere le criticità di di di fare le agiografie che
In qualche modo sono sempre possibili insomma
E ovviamente una cosa che ho tentato di tenere sempre presente non so se ci sono riuscito certamente ci sono delle difficoltà specifiche sul caso di Moro rispetto a questo perché
Moro era persona che difficilmente all'interno di questa ricchissima esperienza di cui oggi abbiamo avuto questi spunti
Rivelava molto poco del suo del suo profondo del suo nella sua interiorità
Questo particolare pudore dei sentimenti ma anche del dette le idee no a me ha sempre colpito questa cosa che non c'è una citazione nei suoi discorsi nei suoi interventi che non faceva sfoggio cioè
In qualche modo
Lui parlava di quello che sapeva e di quello che aveva in mente con una capacità di sintesi mediata Traverso l'ascolto no ci diceva Pierluigi
Le letture ma poi i appunto sempre con con una aspetto molto personale
Che però era sempre oggettiva atto nella dimensione dell'azione e della riflessione politica per cui
Questo elemento non non ha reso facile le cose ci sono stati in questi anni invece
Come dire situazioni di opportunità molto ricche che hanno permesso di lavorare in particolare il fatto che si sono moltiplicati
Lavori di di di colleghi colleghe sul su vari momenti di questa
Di questa esperienza che ovviamente ciascuno di noi che fa questo mestiere è sempre un po'anche parassita perché si campa anche sui lavori degli altri no
E quindi il mio debito in questo senso e molteplice e c'è stata l'opportunità di di avere a disposizione
Una se i documenti nuovi originali insomma che pian piano si rendono disponibili in parte con i tempi italiani ma insomma
Che ci danno
Una base molto più ricca che in passato l'osservazione di di Walter Tocci sul fatto che l'unità nazionale effettivamente sia meno
Approfondita rispetto alle fasi precedenti
Io penso che abbia anche una base in questa situazione c'è perché gli anni Settanta soprattutto quegli anni la terza fase sono anni in cui la documentazione ancora molto frammentaria
Abbiamo a disposizione quelle norme base che ormai abbiamo sugli anni Cinquanta e Sessanta il centrosinistra e le vicende
Che prima abbiamo ricordato i conflitti insomma sappiamo non dico tutto ma molto del Piano Solo sappiamo molto meno della strategia tensione di altre cose degli anni Settanta quindi questo lo vissuto come un limite nel nello scrivere questa cosa qui non è non credo sia una scelta ma proprio una
Dipendenza da questo limite
Naturalmente io ho tentato di restituirà Moro quello che che in qualche modo il suo anche rispetto a un discorso poi di
Immagine nella storia del Paese da faccio solo un banale esempio questa questione che ricordava anche Paolo
In modo molto efficace del del del del del della immagine corrente del Moro oscuro involuto
Leggendo la oggi effettivamente ci riporta a una polemica politica del momento che
Non è particolarmente di
Come dire rispondente alla realtà perché
è certo che Moro potesse essere noioso potesse essere lento va oscuro involuto è difficile definirlo perché i suoi scritti sono sempre di una grande logicità
Egli ha grande capacità pedagogica cioè non è vero che parlasse agli addetti ai lavori tentava sempre di parlare
Alla gente e infatti ci sono purtroppo non ancora
Strutturati in un organico studio ma spunti di riflessione sul Moro in Puglia dove si vede anche la sua capacità di parlare alle
Alle popolazioni concrete delle sue terre in modo per cui c'erano appunto questi
Braccianti e questi operai che aspettavano ore perché la sua macchina arrivassero in campagna elettorale ascoltavano il suo discorso quindi
In qualche modo insomma c'è
Un elemento di capacità pedagogica che è stata un po'sottovalutata
Di in questo senso anche una battuta sul sulla vicenda ancora ovviamente
Oscura del del rapimento dell'assassinio quello che a me
Sembrava giusto era mettere in luce che anche lì è venuta fuori un'immagine di Moro
Forse forzata da i fatti nelle vicende complesse per cui il problema era da gestire in qualche modo anche nell'opinione pubblica ma non corrispondente alla verità no questa immagine del Moro
Come dire piani un colore suo familistico a che che uguale solo salvare se stesso in realtà lui per quel poco che riusciamo a capire ma chi l'ha ma che ormai pian piano anche grazie a studi di molti
Autorevoli studiosi è possibile dire lui tento in quel passaggio di salvare se stesso all'interno di un discorso di
Ripristino delle condizioni di salvezza dello stato della sua dignità quindi insomma
Questo come elementi che in qualche modo mi hanno qui da te e pre condizionato nel fare questo lavoro
Su le cose dette in modo molto interessante ci sarebbero tanti aspetti la suggestione del canone Moro Teo di
Di Walter Tocci andrebbe
Andrebbe approfondita ma la prendo come uno spunto su cui ragionare due cose e poi chiudo
La prima appunto è che io credo che
Il discorso della strategia e il discorso del dramma cioè della difficoltà poi i nodi di di andare di arrivare a fondo e di tutti quegli elementi che giustamente sono emersi in Olanda
La preoccupazione di aver fatto troppo oppure il problema di non muovere troppo il castello di carte dalla società italiana il
Punto a me sembra che
Forse l'unica cosa su cui sono in leggero disaccordo con con Pierluigi e quando lui dice
Mancava l'elemento Dossetti hanno della programmati citata la Costituzione e io penso che invece Moro ci fosse abbastanza cioè c'era
Questa idea che la prima parte della Costituzione era ha un orizzonte che bisognava in qualche modo perseguire all'interno della democrazia italiana certo poi bisognava farlo appunto tenendo conto
De Gasperi a mente dell'il condizionamento del moderatismo italiano cioè di tutto quello che
Degasperi era riuscito a esorcizzare a introiettare nella DC con la svolta del quarantasette
Che aveva sgonfiato il qualunquismo tanto per dire non dimentichiamocelo non e quindi questo è un po'il gioco continuo della
Del del dell'esperienza che arriva poi alla crescente drammaticità degli anni Settanta quando il rapporto con la Società appunto diventa
Più compresso perché non c'è più solo il discorso Della modernizzazione in qualche modo
Gestibile degli anni Sessanta ma c'è il discorso di una società in agitazione del soggettivi ritmo della
Del incapacità a tenere insieme
I il mondo del lavoro che preme è la continuazione del delle condizioni di possibilità
Della tenuta del sistema economico insomma
E quindi su questo c'è certamente una crescente drammaticità
Che è un po'la cifra del deve dell'ultima stagione di Moro ben prima del del suo del suo rapimento e l'assassinio
Seconda osservazione rapida ampi e ultima
Appunto
Mi son sempre più convinto scrivendo questo libro che
Una chiave decisiva della particolarità di Moro e che io credo gli meriti questo aggettivo di statista da questa definizione di statista che molti hanno negato
Non dimentichiamocelo c'è una polemica aperta su questo punto da Sciascia in giù anche all'ultimo Cossiga per forse l'ultimo Cossiga
Era persona che a volte esagerava per ragioni non sì per ragioni sue diciamo ma insomma io penso che meriti questa definizione perché
E la persona tra le poche nella storia politica la Repubblica punto capace di tenere insieme
Questa lettura dell'orizzonte internazionale come
Occasione
Di possibilità o di limite con cui continuare a giocare per continuare il suo progetto di politica interna
E lo stesso tempo come il sistema di interdipendenze in cui un Paese appunto
Intermedio
Limitato modesto come l'Italia però poteva giocare il suo onesto ruolo
In qualche modo a arricchendo le opportunità che appunto all'interno si creava
E questo
Non è appunto un elemento che che spesso si è stato messo in evidenza è emerso dalle riflessioni
Di stasera e quindi sono molto contento di recuperarlo come uno dei punti su cui secondo me anche proseguendo
Questo lavoro di ricerca
Sarà necessario insistere d'altra parte abbiamo avuto
La notizia qualche tempo fa quando io l'ho già finito di scrivere il libro che
Per esempio la famiglia ha messo a disposizione un
Cospicua nuova documentazione che era stata finora conservata insomma personale di Moro
E quindi vuol dire che c'è ancora da lavorare per gli storici e questo per noi almeno una buona notizia grazie a tutti
Grazie buona serata grazie