Presentazione del libro "Vivrò" di Stefano Bazoli, a cura di Maurizio Ciampa (Ed. Morcelliana)

Di tipo
Grazie di aver accettato il nostro invito della
Per la presentazione
Nel libro vivo
In molti
Credito ma da Morcelliana noi ringraziamo
Moltissimo
Questo Istituto Luigi Sturzo per l'accoglienza e amore per l'ospitalità soccorso
Ponga ante e profondo dolore privato trasformarsi in un forte impegno pubblico in un atto d'amore per la vita anche quando la disperazione appare invincibile
La risposta è sì sei principi civili e morali sono saldi se la fede è una corazza e la famiglia rifugio sicuro
Questo libro non doveva essere pubblicato le pagine di diario scritte da Stefano Bazzoli pochi giorni dopo la morte della moglie dice
Il ventisette marzo del mille novecentotrentatré
Erano riservate i figli che rimasero orfani
All'Italia i due anni Luigi i tre mesi Giovanni
Beatrice Folonari nuovi
A ventinove anni per l'infezione provocata dalla puntura di una spina di cosa
Nel momento più acuto del dolore così incomprensibile è ingiusto Stefano scrive più volte quel verbo al futuro titolo
Vivo OBG ad perché dunque lo hai chiesto
Ed è una testimonianza di apertura coraggiosa alla vita perché solo così quella morte assurda
Che oggi sarebbe semplicemente impensabile poteva avere un senso Biggeri vive nella determinazione del marito di non lasciarsi piegare dalla sorte
Di trasformare il dolore dal quale non si se paga mai in azione per la sua famiglia e per gli altri in una cittadinanza piena in una condizione di cattolico militante non priva di dubbi enti lacerazioni
Quelle pagine sono rimaste devo ottant'anni tra le carte più intime della famiglia Bazoli
E si deve soprattutto i figli e nipoti Francesca figlia di Giovanni che scrive la prefazione e Stefàno
L'idea di sottoporle all'editore e di pubblicarle con un profilo storico e politico della vita di Stefano Bazoli scritto da Maurizio Ciampa se qui accanto a me
So che i dubbi sul fatto di condividere con il pubblico dei lettori pensieri così privati sono stati molti e forse non si sono
Dissolti del tutto ed è assolutamente comprensibile
Ma quelle riflessioni così a utenti che hanno un valore universale una valenza civica straordinaria
Insegnano a non arrendersi a cercare le ragioni della vita anche quando sembrano crollare di colpo a reagire ad una solitudine spaventosa come la chiama Stefano
Con la fatica e la gioia della paternità con il fardello dell'impegno pubblico di un cattolico inquieto
Bazoli farà parte dell'Assemblea costituente deputato della prima legislatura
Nel mille centocinquantatré non si ripresenterà più vittima dei giochi di potere delle correnti democristiane
Anche il padre Luigi che aveva fondato conto Sturzo il Partito Popolare amo la politica distaccato sì anzitempo
Come scrive inciampa
Stefano Bazoli rimase molto colpito leggendo nel mille novecentotrentaquattro la più bella Ventura di don Primo Mazzolari soprattutto nei passaggi in cui si parla del dovere dei cristiani di sentirsi cittadini è un uomo ENI e di tornare sulla pubblica piazza
Quella con don Primo Mazzolari sarà un'amicizia lunga e profonda
Fatta di uno scambio epistolare intenso
Stefano confidato un primo tutti i suoi dubbi tutte le sue angosce scrive anche della possibilità che la Democrazia Cristiana cambi nome per mettere fine a quello che chiamava l'equivoco bottegaio della qualifica cristiani
Siamo alla fine degli anni Quaranta
Nel momento del suo maggiore successo la storia viene anticipate di molto nello scambio di opinioni fra un avvocato di provincia lombardo prestato alla politica e un barocco della Bassa mantovana
E toccherà poi ironia della sorte a un politico bresciano Mino Martinazzoli quarantacinque anni dopo
Compiere quel passo cambiare nome e tornare al vecchio Partito popolare con scarsa fortuna
Il fratello di Martinazzoli Gianni lavorò come avvocato nello studio legale d'azione
Nel libro vi è un passaggio significativo e dell'incontro tra Stefano Bazoli don Primo Mazzolari Concetto Marchesi nel marzo del mille novecentocinquantadue a Roma nella sede della casa editrice Einaudi
Martinazzoli lo descrive così non è arbitrario sulle sue parole pensare che il colloquio si collocasse qui all'incrocio di una speranza di una fede dov'è il culmine insieme il dovere del cristiano
Quello aleggiato nell'esortazione a parlare con gli uomini
Non ad accusarci
Queste parole sono assai significative nel descrivere il senso delle istituzioni e il culto della libertà di Stefano Pozzoli e l'inquietudine positiva del miglior cattolicesimo lombardo
Giovan Battista Montini futuro Papa Paolo sesto è amico di famiglia ricordò durante una sua visita a Brescia da arcivescovo di Milano una frase del padre di Stefano Luigi
Queste sono le sue parole chi si occupa della vita pubblica deve essere un profeta
Ecco dunque che una testimonianza privata di dolore si trasforma in una pagina di storia nazionale che con l'aiuto dei nostri relatori cercheremo di analizzare e commentare nei suoi passaggi più significative
Grazie io passo la parola per primo e lo ringrazio Pierluigi Castagnetti
Grazie
Vorrei
Inizialmente esprimere un apprezzamento a Maurizio Ciampa per lo stile elegante con cui è stato scritto questo volume
Per le ricerche che immagino laboriose che hanno prodotto una documentazione spesso inedita e per l'intelligente lettura storica che ha saputo farne
La figura di Stefano Bazoli poco conosciuta per tante ragioni fuori dal perimetro di Brescia
E seconda forza in tutta la sua originalità
Pur sapendo che in questa occasione che ci ha chiesto di ragionare sulla sua biografia politica
Non vorrei rinunciare alla possibilità di esprimere una seppur breve valutazione sulla parte più intima che emerge dalle pagine intense a volte struggenti del suo diario
Che la ragione per la generosità del figlio e dei nipoti ha consentito dopo anni di scrupolosa incomprensibilmente gelosa custodia familiare di mettere a disposizione di tutti noi
Nella consapevolezza che esse siano in qualche misura indispensabili per illuminare il resto del cammino di una vita tanto ricca
Sono le pagine in cui si parla della morte della sua giovanissime Consip giovanissima Consorte Beatrice invece
Che la inevitabilmente segnato come accade sempre quando si accompagna
Con tale vicinanza alla morte della persona più care al punto da sentirla come morte anche propria cioè condivisa
Se n'è andata infatti non la vita di un'altra persona e per di più molto caro ma se n'è andato un pezzo di interi cioè di quella parte di lei che era già entrata in tempi come elemento
Costitutivo della sua personalità
Sono pagine
In cui colpisce la ribellione il senso dell'ingiustizia oltre che il peso di un'assenza irrecuperabile
Al punto da far
Ritenere che si tratti di una reazione
In parte sorprendente per un credente invece no quella è una reazione assolutamente cristiana e infatti umanamente impossibile pensare che il vuoto non ci sia
Perché c'è
E resta il vuoto pesa e cambia la vita di chi resta
Ma anche quel voto ha un senso ci sono parole di vetri Bonhoeffer che io trovo particolarmente appropriate in proposito
Non c'è nulla che possa sostituire l'assenza di una persona noi Carra
Finché il vuoto resta aperto Siremar nel si rimane legati l'uno all'altro per suo mezzo
è falso che dire che Dio riempie il vuoto egli non lo riempie affatto ma lo tiene espressamente avverto aiutandoci in tal modo
A conservare la nostra antica reciproca comunione sia pure nel dolore fine della citazione
Ecco io penso che questo vuoto per Stefano Bazoli restato avverto per tutta la vita
E dunque la continuazione del dialogo con la sua sposa
Spieghino moltissimo le scelte importante trattate nel resto del volume
Vengo allora la parte più politica della biografia
Innanzitutto a me pare che questo volume ci aiuti a capire
Cosa è
Meglio cosa è stato questo oggetto tanto citato quanto poco conosciuto che siamo soliti definire il cattolicesimo politico bresciano
Cioè un mondo meglio una modalità di essere cristiani laici impegnati nella storia che ha attraversato tutto il secolo scorso
Alcuni con qualche ragione parlano di uno specifico filone cattolicoliberale
Nasce questa esperienza con il Partito Popolare di Sturzo
Ma in un certo modo va oltre quell'idea di popolarismo Luigi Bazoli padre Di Stefano e non vi Luigi Di Giovanni
Insieme a Giorgio Montini e altri di Brescia partecipa infatti alla fondazione del Partito Popolare di Sturzo portandovi però l'originalità di una propria ambizione
Quella
Di non accontentarsi di affermare il diritto dovere per i credenti di partecipare alla vita politica del Paese superando nei fatti il non è spetti
Come era negli intendimenti del sacerdote Calatino ma di voler realizzare contestualmente il recupero del Risorgimento da parte dei cattolici
E quindi
Che nasce la scoperta del Manzoni e la sua adozione come riferimento morale e culturale e politico
La domanda che sorge a questo punto è inadempiente inevitabilmente questa perché a Brescia e non altro
Quando si parla dell'impegno dei cattolici all'origine c'è sempre un documento Magiste reale o un prete o un intellettuale di valore nel volume questi elementi li troviamo tutti
Non c'è dubbio che Luigi Bazzoli leader di un gruppo di giovani che sentono la responsabilità dell'autonomia Dalla Chiesa nel fare politica ma non fuori dalla chiesa
Non c'è dubbio che Bazoli abbia esercitato all'inizio del secolo scorso con il suo carisma culturale
Una funzione coagulante di una realtà ben più ampia e che coinvolgeva anche giovani sacerdoti realtà che avvertiva come antistorico l'obbligo per i credenti di astenersi dall'impegno politico
Ma l'ambizione di questi giovani popolare i bresciani mentre erano quattro in Parlamento nelle prime elezioni del mille novecentodiciannove
Fin dall'inizio fu proiettata a formare una base solida del loro movimento in Provincia piuttosto che a ricavarsi una visibilità a livello nazionale
Anche l'antifascismo non solo questa concezione dell'impegno dei cattolici in politica anche l'antifascismo di questo gruppo si distinse per una sua peculiarità
Nel senso che sin da subito raccolse la sfida del nascente regime puntando attraverso la scuola a formare nelle nuove generazioni una genuina coscienza democratica
è stata una scelta specifica dell'antisismico il fascismo cattolico bresciano
Un antifascismo molto insidioso
Per questa ragione che il gerarca Augusto Turati partito da Brescia per Roma conobbe molto bene e sarebbe
Come fare a reprimere
I martiri tra i cattolici i bresciani
Che non riuscirò ad andare in Svizzera come accolgano fratello Di Stefano furono numerosi e lo stesso Stefàno fuggì alla cattura poco più che per un caso pur essendo tra l'altro Stato anche lui detenuto per qualche mese
Fra i tanti è doveroso ricordare Astolfo Lunardi
Fondatore delle Fiamme Verdi a Brescia
Andrea Trebeschi Giacomo Perlasca Mario Bettinzoli e Teresio Livelli simbolo nazionale della resistenza cattolica
Sfuggito fortuna San fortunosamente all'immediata fucilazione al politico al poligono dici bene o a due passi dal campo di Fossoli di Carpi dove era detenuto insieme a Primo levi a tanti altri ma poi deportato e giustiziato nella che arrivi reciproco
Ma il lavoro per la preparazione del dopo e continuato per tutto il ventennio Stefano Bazoli poli in condizioni molto difficili
A causa della preoccupazione soprattutto dopo la scomparsa della moglie di non esporre a rischi suoi due ragazzi
Lavorerà per tenere collegati che per formare un gruppo di giovani che considerava culturalmente attrezzati per affrontare la situazione
Diventò naturale dunque vinta la guerra di liberazione la sua candidatura alla Costituente alla prima legislatura repubblicana
Purtroppo per ragioni che dovremmo cercare di capire la sua presenza parlamentare risultò nonna rilevante e decisamente molto dispari rispetto allo spessore della sua personalità e alla originalità del suo pensiero
Stefano Bazzoni intrattenne rapporti personali importanti con colleghi costituenti normalmente non facilmente accessibili da tutti
Come Pietro Calamandrei Concetto Marchesi Pietro Nenni Umberto Terracini oltre che il suo amico Attilio Piccioni perché loro un parlamentare
Con relazioni così importanti io rinuncio a giocare un ruolo significativo nell'Aula parlamentare
A mio avviso per una serie di ragioni
Bazoli era molto riservato e non amava apparire preferivo orientare il dibattito pubblico degli altri con suggerimenti personali
Apparteneva alla categoria di quei parlamentari che intervengono solo se necessario non dovendo conquistare l'attenzione di alcun capo
Tutto sommato era un solitario non apparteneva né a correnti INEA gruppi non frequentava gli appartamenti penso a via della che sono quattordici dove si trovavano in professorini
Non frequentava gli appartamenti dove si faceva fra virgolette la Costituzione
Aveva un carattere ritroso era solido esprimere giudizi molto tra gli enti non solo sull'appoggio romana
Ma per specificamente ebbe specificatamente sulla qualità della vita interna l'abbiccì ma non voleva attivare polemiche pubbliche
Lui stesso confiderà all'amico Giuseppe Baccin una importante lettera che troviamo nel libro i singoli contano poco al giorno d'oggi politicamente guarda come sono inascoltati Sturzo Einaudi
De Nicola eccetera e avrei potuto continuare le leggo
Tutto questo può spiegare il suo silenzio operoso come l'avrebbe definito Moro
Ma non spiega certamente la esclusione dalla lista delle elezioni del mille novecentocinquantatré da parte della DC di bonifica della sua candidatura di quella di Laura Bianchini
Quella è stata un'operazione indecente operata da dirigenti politici bottegai come Luigi definiti
Che approfittarono del momento di difficoltà di De Gasperi e di Piccioni che non potevano occuparsi di queste cose oltre che dell'abbandono già intervenuto di Dossetti per una regolata dei conti a livello locale
Colpendo due parlamentari autorevoli ma deboli sul piano del potere locale
Ciò che resta di quel passaggio lì la signorilità il distacco l'altezza morale con cui ho reagito
Avrebbe potuto ricorrere agli organi nazionali del partito ma preferirei silenzio come massima espressione di sdegno morale
Ma ciò che colpisce ancora in questa ricostruzione biografica è la rivelazione così sorprendente
Per chi non lo conosceva di una personalità politica veramente notevole che si esprime in tutta la sua ampiezza fuori dal circuito ufficiale della politica
L'amicizia la corrispondenza con don Primo Mazzolari i suoi interventi pubblicati sulla rivista adesso
La corrispondenza con amici di una vita come i fratelli leggi illiberali e soprattutto la coraggiosa istituzione di una cattedra della cultura i famosi incontri
A cui vengono invitati gli intellettuali maggiori del tempo ridevano lo spessore di un pensiero politico libero
Aperto al dialogo teso alla ricerca della verità nella libertà senza preclusioni ideologiche che facevano di cui un personaggio singolare esco e scomodo
Di livello sicuramente nazionale di fatto costretto a lavorare in Provincia seppure in una provincia tanto importante sotto il profilo culturale e politico
Colgo poi da questo bel libro un paio di altri spunti come è stato possibile a ma a Bazzoli instaurare una relazione così feconda e per certi aspetti anche rischiosa
Con don Primo Mazzolari che proprio cattolicoliberale non lo si può definire
Io penso che con don Mazzolari l'incontro sia avvenuto attorno a una ben definita cultura umanistica non integralista e a un atteggiamento critico e rispettoso della Chiesa in particolare quelle italiane
Un'altra osservazione riguarda la ragione per cui Bazzoli critico verso una linea politica economica accentuatamente liberista come quella di bella
Critico su un'adesione troppo repentino al Patto Atlantico critico sulla mancanza di una strategia politica in particolare di politica economica effettivamente ispirata ai principi cristiani
Critico sul nome stesso della democrazia cristiana critico sulla legge elettorale maggioritaria alla fine non si sia incontrato con Dossetti poiché queste erano in gran parte anche le sue battaglie
Evidentemente perché considerava il collega reggiano troppo legato a una concezione di cristianità o di sufficienza politica cristiana oggettivamente incompatibile con il suo pensiero con il suo pensiero di fondo
In parte la stessa ragione per cui mi capitava spesso di polemizzare con il collega bresciano rigorosa e lì
O con la Rino proprio negli anni in cui i cugini Folonari della moglie Beatrice decidevano di sostenere in modo
Veramente appassionato e alla fine risultò decisivo il movimento dichiarando insomma
Bazzoli si riteneva assolutamente uomo libero di criticare denunciare ciò che a suo avviso non andava e indisponibile ad assecondare un processo di cristianizzazione delle istituzioni politiche
Da ultimo vorrei dire che leggendo Stefano Pozzoli ho conosciuto meglio Mino Martinazzoli
Probabilmente l'ultimo esponente di quel particolare cattolicesimo Brescia
La Brescia del Novecento infatti una gita dove ha esercitato un ruolo di guida se non di egemonia una certa borghesia cattolica di qualità etica indiscussa
Con l'attitudine a leggere in profondità la storia per poterla meglio capire in qualche misura maneggiare al punto da costituire una vera e propria aristocrazia di pensiero della modernità
Formato da un gruppo di famiglie che poi hanno espresso classe dirigente istituzionale nel settore che si arrivi in quello accademico in quello politico in quello finanziario in quello industriale
Alludo ai Montini I Bazoli I Trebeschi e ad altri ancora una realtà che ha esercitato inevitabilmente anche in tempi più recenti una certa suggestione anche fuori dai confini provinciali
Ho in mente Nino Andreatta e il suo rapporto con gli anni patron ma anche Pietro Scoppola Ermanno Gorrieri è Achille Ardigò e il loro rapporto con Luigi Bazoli Unior e Leonardo bene
Ma dentro i confini provinciali dell'uomo che sicuramente più è stato influenzato è coinvolto da questo clima ed a questo progetto di ricostruzione del tessuto etico e culturale del Paese
è stato Mino Martinazzoli
La sua concezione del valore della mitezza nella vita pubblica del riconoscimento dell'inizia dalla politica la politica importante ma la vita di più diceva
La esigenza urgente del far assumano dello Stato l'idea di una laicità non ideologica in politica sono pensieri incolpati in questo straordinario con un ruolo culturale Brescia
Parlando di Stefano Bazzoli che aveva ascoltato ancora ragazzino in un comizio elettorale nel mille novecentoquarantasei ricavando un'ora una grande impressione per l'uso Omnitel parsimonioso e per nulla spettacolare della parola
Martinazzoli dirà in questo modo il nucleo del pensiero del maestro che tanto lo aveva affascinato e catturato
Se la verità ci fa livelli la libertà ci fa veri
Se la radicalità cristiane esprime un messaggio di liberazione è pur vero che dentro la storia della convivenza umana non c'è altra di liberazione senza libertà senza una regola di libertà
Sentire cattolici che mettono al centro il tema della libertà questo modo di intendere la libertà non era tanto consueto ieri nell'UE oggi
Eppure si tratta del dono più grande che Dio ha fatto all'uomo sia come strumento per raggiungere la verità che come condizione per vivere la propria personale responsabilità verso di luglio e verso la storia
Che in questo angolo privilegiato della provincia lombarda si siano formati intere generazioni di giovani alla politica per quasi un secolo attorno a questi principi
A me pare sia stato cosa assieme singolare e preziosa per tutto il Paese
Grazie a Pierluigi Castagnetti adesso do la parola e lo ringrazio ad Andrea Riccardi prego
Grazie direttore
Questo è un libro piccolo molto particolare anche nella sua costruzione
Si apre come è già stato detto con le pagine drammatiche dell'agonia e della morte di Beatrice Folonari moglie Distefano Bazoli che l'autore del testo
E l'acconto ci mette subito a contatto con un grande dramma familiare la morte di una donna giovane bella sensibile tanto amata
Dice la chiamano così
Muore dopo quattro anni di matrimonio nel trentatré a ventinove anni due figli piccoli
Stefano a poco più di trent'anni è nato nel mille novecentouno
E la copertina del libro c'è la mostra bella e sorridente e le foto all'interno del libro sono le foto che testimoniano una vita felice i due giovani che si vogliono bene
La storia della morte rivela il vuoto che si apre nella vita Di Stefano come ha detto bene Pierluigi Castagnetti
Ma un vuoto ma anche una singolare presenza che dura fino alla fine della vita Di Stefano nel mille novecento ottantuno
Francesca Bazoli nelle prime pagine ricorda come Brando nella casa di famiglia negli ultimi anni della vita di Stefano un suo nonno sì
Percepisse in un certo modo la presenza di Bice dice e Stefàno sono una coppia felice in lei
C'è un tratto molto molto significativo
C'è stata quasi una premonizione che la loro felicità fosse troppa una specie di sono stazione l'invidia degli dèi verso la felicità è la bellezza umana
Dice dice la nostra felicità era troppo grande noi eravamo troppo contenti mentre tanti soffrivano
In Stefàno da una parte e sua moglie dall'altra durante l'agonia c'è
La ribellione contro la morte Stefano io debbo proprio morire lasciarti lasciare i bambini gli chiede dice
Ma i miei bambini sono troppo piccoli spero proprio che la mamma mi farà la grazia di vivere
Dice diceva Stefano che non poteva morire sperava nella grazia che si sentiva ancora la volontà e la forza di resisterà armare e di vivere
Sono pagine molto intense che descrivono come rapidamente arrivi la morte involtini i dolori i medici le preghiere le parole dei parenti
Un clima familiare compatto dolente ma molto dignitoso sono pagine anche da un punto di vista letterario molto commoventi
Ma questa morte
Per tanti aspetti vuol dire anche la morte di Stefano Stefano scrive io sono la morte la morte di Beatrice e la mia morte tutto è morto indice
E poi la sua morte la morte di dice eh la suprema ingiustizia sembra che tutto sia finito nel non senso di una morte per una puntura di una rosa
Del resto
L'ombra della morte accompagna tutta la vita Di Stefano
Eppure
Ed è una pagina anche questa molto bella Stefano sente che la vita deve continuare cioè che c'è quasi una speranza di resurrezione nella sua vita
Di però Bice perché me l'hai chiesto vi però perché tu mi hai Donati due bambini di grosso portando l'ironia l'assurdità
Della prosecuzione dopo la tua morte della vita del mondo sopportando le lacerazioni della sterilità depuratore
Dopo aver letto queste pagine
Così belle toccanti uno si chiede chi è
Stefano Bazoli
E allora quella che sembrava la giustapposizione tra due testi una biografia
E queste pagine iniziali in realtà acquista un senso
La biografia di Maurizio Ciampa che è molto bella fine accurata con capacità di scavo e a anche di differenziazioni perché è la storia di un ambiente risponde alla domanda e proprio partendo dalla morte di dice
Delinea un ritratto
Chi ha Bazzoli
Il figlio Luigi spiega che una costante della vita del padre è stato il dialogo con la morte
Eppure nella sua coscienza c'è anche il segreto di una trasformazione non ci troviamo ma tu lo hai già detto di fronte a un uomo depresso dal suo dramma ma un uomo limpido aperto
Animato da una passione generosa
Così lo definisce
Cesare Trebeschi un'altra figura di spessore civile del mondo bresciano lo definisce umanità pentirsi ma insofferente di limiti e costrizioni
Di tutto ciò che tarpare le ali all'avventura umana con la capacità di inquadrarla nell'esaltante scenari io di un'epoca di transizione e di viverla nella continuità di un singolare senso dei valori familiari
Le trentaquattro Bazzoli legge per la prima volta dopo Mazzolari e si identifica con lui con le sue parole
Per esempio confondersi con la folla invece di fuggire viola e l'amicizia con il parroco di Bozzolo
Che lo mette a parte delle sue personali dolorose traversia come quelle del Santo Uffizio fino alla fine lo accompagna
Fino a cinquantanove quando Mazzolari muore e qui c'è un bel capitolo del libro proprio di Mincato alla corrispondenza con Mazzolari
Entrambi per esempio come d'altra parte don Milani
Credo nonché la vittoria del diciotto aprile quarantotto sia una grandissima illusione
Scrive Bazzoli che condivide
Tante riserve di Mazzolari nel quarantotto venne messa una tratta di paura anticomunista non una cambiale di fede rinnovate Ricci
E non è che un esempio
Dei giudizi che Bazzoni e Mazzolari condividono sulla guerra fredda sulla NATO sulla DC
Ma qui siamo già nel quarantotto e Stefano è stato costituente poiché puntato democristiano fino a quel mille novecentocinquantatré
Su cui mi è non ho niente da aggiungere rispetto a quello che ha detto Pierluigi ma quello che avviene
A Bazoli e alla Bianchini a Brescia nel cinquantatré
è incerto senso un segno premonitore di un partito che sta cambiando
E sta cambiando il peggio ma chiedo al soldi
La Zarri è l'espressione di una borghesia bresciana solida etica concreta Martinazzoli dice
Riserva preziosa cui l'intera società poteva attingere elementi di saggezza di rigore tecnico e di onestà amministrativa
Sono nomi che ritornano per esempio
Nelle lettere i familiari pubblicate di Battista Montini pubblicate dall'Istituto Paolo sesto i nomi dei Bazoli le diverse generazioni il Folonari crebbe resi chi
Il Minelli e altri
Queste famiglie e altre
E Montini
Vivono un intreccio di storie di famiglie
Che anche cultura modo di vivere che è quello di una borghesia bresciana e qui il discorso si potrebbe allargare sulla qualità
Delle diverse borghesi ieri in questa Italia delle cento città ma ci porterebbe
Altrove
Mi ha molto colpito che Paolo sesto mentre scriveva mentre preparava consonanti torna
Il il libro sul dialogo e di Paolo se con Paolo sesto pubblicato appunto dal Vitone sessantasette Paolo sesto comandi di zona
A Brescia
Deve andare a Brescia per capirmi meglio
E di donna torna da Brescia e scrive
A Brescia ho compreso ancora una volta che la specie italica è sostanzialmente una razza municipale una razza cittadina
Brescia Città di sintesi Giovanni Battista Montini vive ispirò a cui si con solido il senso politico
Politica non è una parola
Bassa ma è una parola alta avvertito e per il titolo
Papa Montini eh politico nel senso della sintesi
Allora
L'animo bresciano di questa razza cittadina
Si ritrova in Bazzoli parlamentare e lo si ritrova successivamente dopo i cinquanta terreni in un suo senso di responsabilità civica senza alcun ruolo
Scrive alleni chi in un momento in crisi mi sembra il sessantotto una frase significative e dice ma non è proprio possibile costruire tra lui un Senato dell'animo bresciano
Ecco è una frase che può sembrare un po'strana se vogliamo un po'elitaria ma la dice lunga su questo razza cittadina bresciana
Perché io ho detto senso di responsabilità civica dopo il cinquantatré perché Bazzoni è l'espressione di una parte della classe politica italiana
Che ha fatto politica con la cultura e ha fatto cultura con la politica
Prima che avvenisse quel divorzio che abbiamo vissuto dagli anni Ottanta i buoni e ora lo vediamo per esempio fisicamente attorno ai palazzi istituzionali chiudono tutte le librerie
Non ci sono più le librerie e questo è un fatto significativo forse useranno tutti Kindle non lo so
Essere borghese bresciano non vuol dire solo una posizione sociale ma una cultura e una tradizione
E la famiglia Bazoli è un ponte con il Risorgimento cui per esempio l'ammirazione di Manzoni
Che segna tanti giovani bresciani cattolici e borghesi come i puntini
Dei Montini dicevano Montini cervelli fini
Cattolicesimo il Risorgimento nonostante il contrasto storico non sono in contrasto nella vissuto di questa gente
E Luigi Bazoli padre
Delinea una posizione cattolicoliberale nel mille novecentoundici con una conferenza guarda caso su conta Lamberti grande personalità cattolicoliberale ottocentesca in Francia
Stefano
è un cattolico liberale
Non è inquadrabile perché ogni vero cattolicoliberale non è inquadrabile in un modello ognuna scende Enza sente in modo personale secondo cresce coscienza non si lascia andare a facili appartenenze
E Stefano è un cattolico liberale nell'età del fascismo della dicci del Vaticano II una posizione originale che ricorda Arturo Carlo Jemolo da lui invitato a Brescia
Ieri molo che ha dieci anni più Distefano e per certi versi secondo me Pietro Scoppola più giovane di lui nessuno è uguale all'altro
Questa posizione e sorretta spiritualmente culturalmente dai fila dai filippini dell'oratorio della pace
Che Mazzolari frequenta grande già qui padre Bevilacqua il quale diceva se volete cercare Dio lo dovete cercare nella storia nella vita per la strada
Così insegnava
E non dimentichiamolo Bevilacqua come Mazzolari ha fatto la prima guerra mondiale un'esperienza molto importante una volta Ludovico Montini mi disse
E combattendo nella prima guerra mondiale che noi cattolici ci siamo guadagnati il nostro essere italiani così disse è un'esperienza che segna
Vedi l'acqua Caresana Manziana sono ovviamente gente di fede ma come tutti i cieli sono maestri di libertà
Che negli anni della mobilitazione Catto democristiana del dopoguerra stanno un po'alle strette
Cattolici liberali spiriti liberi
Non cattolici borghesi
Che vivono tranquillamente senza conflitti ma gente che vive anche sul crinale del conflitto
Non parlo
Di alcune pagine molto belle il fascismo la guerra la Resistenza e poi la partenza per la bolgia di Roma Bazoli
Montini Ludovico Piero bulloni Roselli Laura Bianchini questa Roma un po'asfissiante
E qui è molto interessante detto già lo accennava il rapporto non solo con la Bianchini che io ho intravisto conosciuto come professoressa
Al liceo Virgilio ma
Con tutto il gruppo dossettiani la comunità del porcellino ai molto evidente che un cattolico come Luigi non si ritrovava
Nella visione organi cistica sia della vita sia diciamo della riforma di Dossetti
Tu sai quella frase famosa che il padre di Dossetti disse al figlio quando lui va a dirgli che lascia la politica gli dice non sei riuscito a fare la rivoluzione dello Stato non ti resta che fare la rivoluzione nella chiesa
Oppure
Con il fuoco Larini che attecchiscono grazie Folonari io vorrei dire concludendo o quasi Cheney Bazzoli un disincanto signorile
Libero verso il potere e allergico alle frontiere
Non un uomo di cariche ma un parlamentare attivo crede nella politica e nelle idee
Scriveva Giuseppe taci nei pesanti anni Cinquanta io non chiedo un posto ma domando un'idea
E soprattutto le frontiere
In mondi contrapposti che la guerra fredda
E quindi incontro con Mazzolari tra Mazzolari e Concetto Marchesi latinista è comunista
è un capolavoro umano propiziato da Stefano in tempi di barricate
Con la capacità di fare incontrare di fare parlare due persone e due mondi che dovevano parlarsi e non si parlavano
Si è detto dell'amicizia con Battista Montini negli anni in cui era a Roma
Bazoli parlamentare Sostituto della Segreteria di Stato compio dodici
Ma qui
Stefano Bazzoli che si dava del tu con Montini
A Roma prende a frequentare di meno Montini casa Montini è
Visita Artissima da la Pira da Dossetti
Da moltissimi democratico cristiani questo Stefano Bazoli Bazoli non
Non lo visita tanto
Ha testimoniato suo figlio che Stefano aveva notato il prevalere in Montini di ragioni diplomatiche edito dalle aderenza all'orientamento di papa Pacelli
Con riferimento al problema della scomunica ai comunisti
Prima aveva avuto l'impressione
Di trovare concordanza di giudizi Montini circa l'inopportunità di una condanna ma poi aveva notato che Montini si era allineato come non poteva forse ma insomma ecco
Però
Però
Bazzoli si trovava disagio con un uomo diventato prudente che non aveva più la libertà e la confidenza di prima
è una testimonianza molto interessante perché questo è Stefano un parlare franco allergia per gli stessi
Steccati e soprattutto convinto che la scomunica dei comunisti violasse le coscienze e piegarsi cristianesimo a un uso politico
Concludo
Sul successo degli incontri di cultura a Brescia alla fine degli anni Cinquanta
è una vittoria Distefano Bazzoni del suo modo di fare cultura del suo modo di fare politica dialogico libero pensoso problematico
Furono invitati oratori fuori dagli schemi venne tantissima gente segno che c'era una domanda l'iniziativa fece molto rumore e suscitò molte critiche iscrive
Il cardinal Montini a Bazoli la famosa iniziativa delle conferenze disorientati
Perdere Zanna fu la sconfitta della pigrizia mentale del sono dogmatico dell'impermeabilità della ragione furono gli anni della grande rivincita morale Di Stefano Bazzoli
Stefano e contro un ordine rigido combatte un mondo bloccato in cui il cattolicesimo è ingessato
Dice cui si temono i dibattiti che incrini no un preteso inconsulto obbligo di vincolare i cittadini in due sono le informazioni intransigenti
Gli eletti e i reprobi
Beh io direi che in quest'ora definizione Distefano Bazoli va un po'al di là di quel momento
Vorrei dire che questa è una postura ricorrente nel cattolicesimo quando si fa identitario valoriale ma in fondo rinunciatario
A quale dare al di là dei propri confini
L'ultimo appuntamento e appena accennato però e molto drammatico il sessantotto
E Stefàno non si chiude vorrei dire che chiusura non era parola del suo vocabolario cattolicoliberale non si chiude e in quel momento pensa di riproporre
I valori in cui credeva in un'Italia che si discreta
Come nel settantaquattro con l'attentato a Piazza della Loggia in cui perde la vita sua nuora Giulietta Banzi che aveva vissuto L'Unità rivoluzionaria del sessantotto
La storia di Bazzoli
è quello di un credente
Tanto libero e problematico in cattolicoliberale Di Pietro Scoppola Montini disse è un cattolico a modo suo lo si potrebbe dire anche Distefano Bazoli grazie
Grazie al professor Andrea Riccardi mi ha dato la parola lo ringrazio il Presidente Giorgio Napolitano prego
Grazie
è un libro
Cioè sembriamo un po'preso
E non potevo e non potevo nemmeno prevederlo mi ha molto preso per la sua complessiva drammaticità
Per la molteplicità dei suoi significati oltre che per l'ampiezza
Di una ricostruzione biografica che attraversa tutti i periodi del Novecento
E
Partirò innanzitutto anch'io dalla tragedia perché quel diario è un diario struggente diciamo e
E ci si commuove nel leggerlo
All'iscrizione delle sofferenze qualcosa di sera siamo ante e il modo in cui Stefano viventi le sofferenze di Beatrice ma insomma in quel diario
Amore Effebi fanno tutto uno
E l'uno si nutre dell'altro
Poi
Mi sono chiesto ma
Tutto sommato forse
Beatrice appare preparata a morire
Ma voglio dire in che senso e
Per dire in che senso leggerò alcune righe del soliloquio con cui Benedetto Croce nel Milan
Il cinquantuno si allontana dalla vita che concluderanno la seguente e lo faccio anche per aver trovato
Inseriscono Basoli parole di ammirazione per cui la preghiera laica con cui Benedetto Croce
Apre i lavori dell'Assemblea costituente venni creato lo spirito giusto
Poi dirò quanto furono importanti indipendentemente dal suo ruolo operativo quanto furono importanti
Incontri che feci in Assemblea costituente sentono Basoli ora dice croce c'è chi crede in un tempo della vita
Che in un tempo della vita il pensiero della morte debba regolare quel che rimane della vita
Che diventa così una preparazione alla morte ora
La vita intera e preparazione alla morte
E non c'è da fare altro che continuarla rende attendendo con lo zero e devozione a tutti i doveri che ci spettano e forse in questo senso era ed era naturalmente
Dai dati da credente da cattolica preparata la morte
Beatrice anche se è un dato momento dice già sono state
Vi ricordate le espressioni di speranza
Non cadere in questa sorte
E lei in effetti dice a un dato momento non
Non mi aspettavo che mi toccasse che mi sarebbe capitata così presto comunque
è uno sconvolgimento da cui non si ripeterà per tutta la vita Stefano
Che vive anche questa
Tragedia
Da credente da credente che però attenzione si ribella
Alla ingiustizia della morte di Beatrice e
Credo che Ciampa si chieda se veramente questo evento terribile non commenta indubbio in giuoco la fede e la speranza ma in effetti
Per se fanno nel momento della tragedia si tratta
Preso atto fatalmente di quel destino il conquistare la fede con fatica sempre nuova
Di difenderla dalla devastazione dalla detassazione del dolore e quindi questa è un'osservazione mi pare di Ciampi
Se sono pubblica ma attraverso il dubbio si mantiene fedele al suo avvio pressando lo da vicino
Cioè diciamo in cui anche questa ribellione che non è una reazione consueta o da poco
E poi di tocca prendere la prima decisione
Che è una decisione durissima e la decisione quella di vivere non è una decisione come dire naturale richiede un accuratissimo esercizio di volontà e responsabilità e
E quindi e quindi
Lo fa lo fa con
Enorme impegno
Pazientemente perché anche
Gli amici Nando sì allo studio legale in cui aveva operato accanto a suo padre
Egli dice che devi recuperare in atto la passione che aveva nel momento in cui avviò quell'attività professionale
Che è stata senza dubbio anche essa ferita e ferita sicuramente dalla tragedia dalla tragedia di Beatrice
Ora ecco io
Credo
Che in tutto questo già ci sia molto della concezione che aveva Stefano Patroni dell'essere deve essere credente deve essere cristiano ed è una
Concezione non passi sarò brevissima si pone domande non cesserà impone strade per tutta la vita
è un uomo inquieto e un uomo inquieto stessa inquietudine naturalmente Pertile
In moltissime intuizioni moltissime posizioni critiche problematiche e lo sarà anche quando poi
Decide di
Prendere posizione
Nel nella serietà politica nell'attività politica
Quando cioè
Appare che ci sia davvero una possibilità una possibilità di far politica come lui la intende approvato molto bella un'espressione molto semplice in cui dice parlando
Della nuova politica
Parlando per la stagione che si apre della Costituente in fondo la politica non è che una delle forme della speranza e infatti
Non non scende in campo farà è un uomo molto sobrio partecipa ad una campagna elettorale no non è la campagna elettorale dei comizi correnti il suo discorso e pacato il suo discorso e profondamente e profondamente ponderato
E
Comincia
L'avventura dell'Assemblea Costituente ora Castagnetti ha fatto osservazioni molto acute puntuali si è posto delle domande sul perché non abbia avuto un ruolo più eminente
Apertamente dalla Tribunale l'Assemblea costituente Stefano motoria dato e ha dato delle risposte
Senza dubbio fondate io però ritengo che egualmente come se avesse avuto un ruolo di primo piano nella elaborazione della carta
Se sono Bazoli esce straordinariamente arricchito dall'esperienza della Costituente anche nel rapporto
Con grande personalità ho citato suo segno di ammirazione per croce ascoltandolo alunni in Assemblea in Assemblea costituente quella parola
Si è parlato degli altri ci ha ricordato in modo particolare anche nessun incontro insolito con Concetto Marchesi ma attenzione
La scintilla dopo i nomi particolare mi ci consentirà
Particolare cultori quella personalità ma
La scintilla dell'interesse per Marchesi si accende invasori quando sente
Le ultime
Parole vive l'ultimo momento dell'Assemblea Costituente voi ricordate che
A
Testo già definito e non più ricco modificabile del POR del della Carta costituzionale
Giorgio la Pira si alza per proporre che si apra la Carta costituzionale con una invocazione a Dio e allora
Si parlano scriversi parlo lo stesso Terracini Presidente dell'Assemblea alla fra gli atti ma parla soprattutto Marchesi e parlano anche se in un modo
Che
Tocca
Profondamente
Profondamente
Da soli bene questi sono gli uomini altri sono stati citati e
Naturalmente tutto questo concorre ad una definizione del
Del cattolicoliberale
Io
Né dei tempi
Cerco di orizzontale mi muovendomi con grande rispetto in questo punto bresciano
Che è un mondo straordinariamente singolare ricco e complesso una carente farebbe di personalità
Una rete di realtà che
Forse
Castagnetti territorialmente il più vicino tra noi che siamo io dico questo tavolo che ha mostrato di conoscere bene quel mondo la pari età di nomi che vengono citati nello lungo scritto
Demolizione Ciampa ne dà testimonianza e mi piacciono queste diverse
Definizioni che si intrecciano tra loro
Cattolicesimo manzoniano cattolicesimo risorgimentale cattolicesimo liberale questo però è senza dubbio l'impronta
Di Brescia ed impronta personale Distefano da soli accanto a tanti altri ed è qualcosa che appartiene ancora oggi e poi
Lo dirò concludendo ecco cercando di concludere
Non pessimistica mente il mio intervento in qualche modo condizionato all'oggi è una cultura che esiste una cultura
Chiara piantato radici forti
Degli intellettuali intellettualità e nel mondo cattolico
Vedete
Io io io credo che
Quando lui accetta di essere deputato alla Costituente senza dubbio nutre speranza speranze che in parte del CIPE arriveranno illusioni ma mai si pente di quella esperienza viene
Malamente diciamo impedito
Ad una rielezione
E non entro in questa materia perché Castagnetti messa molto più di sedici storia della Democrazia Cristiana un po'forse anche Riccardi
Ed è un momento ed è un momento molto ed è un momento molto duro lui resiste anche a quello
E non
Cede alla tentazione della fuga
Lui riprende
La sua attività professionale
E poi
Farà sfociare anche la sua attività professionale in quella straordinaria iniziativa degli incontri degli incontri degli incontri culturali
Ma c'è qualcosa che io vorrei anche citare grazie al lavoro che ha fatto Ciampi
Che mi pare molto davvero molto molto bello e
Ci sono delle definizioni che io vorrei farvi sentire
Quella per esempio in cui egli
Si riferisce
Appunto alla ispirazione cristiana non imbrigliati da in una inflessibile architettura dogmatica
Sempre nutrita dalla libertà di coscienza
Tradotta cioè traducendo lo in azione politica e ancor prima sociale guarderà con grande attenzione allo sviluppo dell'educazione alla realtà della famiglia alla situazione della scuola
Sono queste le coordinate della sua passione per la realtà perché un uomo
Profondamente legato alla realtà nonostante il suo distacco e non penso si possa definire adesso pratico ma il suo distacco
Di uomo che medita di uomo chi osserva l'uomo che pratica la realtà medita e medica sempre
Con grande inquietudine d'altronde
Sulla inquietudine c'è una bellissima espressione
Il cui si dice che l'inquietudine un segno della grazia così la intende estorsiva intende il cattolico nel mondo nel modo più profondo
Io
Ho trovato
Bellissima anche tutta la parte successiva
Già durante la Resistenza quello che gli
Vede con i suoi occhi sono
Spaventosamente messaggini sulle persecuzioni
Brescia terribili quelle pagine ormai forse mai letto tra tanti orrori che abbiamo dovuto leggere
Se non li abbiamo vissuti personalmente il modo in cui viene torturato in cui viene straziato Giovanni Santolini e poi alla fine e poi alla fine fucilato
Lui vive pronto
Voluto duramente tutto questo ma continua ancora non cede alla tentazione non cedere alla tentazione della fuga e
Tra le cose che io vorrei dire qui vorrei ricordare qui perché sono singolari e sono
Pur se poco frequentate il tema è poco frequentato la sua concezione
Della professione forense
Dice Ciampa esercitava la professione come vera e propria missione
Come un mezzo di pacificazione sociale di promozione di eguale dignità per tutti gli uomini di negazione di ogni
Privilegio e quanto più l'assistito appariva vittima
Della
Ingiustizia degli uomini tanto più egli si prodigano ha generosamente
Al di là di ogni personale tornaconto ma
è stupenda
La frase
Che poi
Viene riferita di Mino Martinazzoli molto più giovane di lui ma avviato sugli stessi sentieri cattolicesimo liberale e anche di quella concezione
Della professione forense dice Martinazzoli
Mi fu dato l'occasione di collaborare con Stefano Bazoli in alcune cause penali nelle quali non intendeva impegnarsi
Direttamente avvertiva il fascino della difesa penale ma
Aggiungeva che indichi riusciva assolvere strisciante interesso in gioco e dunque il rischio del processo ma sia pure imposizione
Defilata alla sua capacità critica si riverberava prassi prezioso
E e aveva
Un accesso natura e
Rifletteva una naturale attitudine e dice ancora
Dice ancora Martinazzoli perché in effetti anche anche il processo può essere visto come diavolo può essere visto
Come una forma di chiaro invasori dovete proprio così un procedere per contributi dialettici verso l'approssimazione di verità
Questa ricerca della verità
Al di fuori degli schemi o addirittura
Al di fuori
De
Dei limiti di una professione sempre è sempre fortissima
A
Sappiamo
Dialogato intensamente con don Primo Mazzolari anche se distinguendo sane anche se non si possono essere che è stato già detto assimilate le due personalità diceva Castagnetti
Grande non Primo Mazzolari cattolicoliberale no
Però insomma
Il vecchio rapporto con
Non Primo Mazzolari aiuta molto da soli a superare i traumi dell'involuzione della TAV della Democrazia Cristiana se non vogliamo
Così
Sommariamente sommariamente sommariamente definire
Non assume
Nel lavoro radicalità tutte quelle posizioni però e un uomo che non tace
Pubblicità ma non tace e non esita prendere delle posizioni che sono delle posizioni molto critiche verso la democrazia investiamo Staro a citare momenti in cui essa in cui essa si esprime
è un uomo un uomo che ha
Una sua fondamentale montati ricerca della verità e problematicità ma è anche nello stesso tempo
Discretamente uno nuovo un uomo coraggioso
E molto bello
L'incontro che promuove tra maltesi
I don Primo Mazzolari anche qui
Senza confusioni perché poi
L'unica Marra quello che era e anche l'altro nessuno come dire rinnega
La propria fede scusate se uso questo termine ma non dimentichiamo che in Italia c'è stato in un momento all'indomani della liberazione quando ancora c'era l'unità nazionale
E
C'erano due grandi forze che cominciavano ad essere tra lavoro antagoniste la Democrazia Cristiana e il Partito comunista ed erano due forse accomunate
Da
Dalla tendenza ha una visione universale ha una concezione generale del mondo anche impastata di ideologia e anche gli schemi fuorvianti ma un giorno
Pubblicamente di sede negli scritti di Togliatti
Che aveva chiesto rivolgendosi alla Democrazia Cristiana rispetto per la nostra filetto le due fedi un elemento di Fidelis mobile nelle posizioni comuniste e dall'altra parte autonomamente una
Forte sottolineatura della autenticità
Della fede che la Democrazia Cristiana l'intesa a rappresentare a rappresentare sul piano politico e allora come si conclude l'incontro per l'incontro tra i due
Osserva Mino Martinazzoli non è arbitrario pensare che il colloquio di Mazzolari di Marchesi e di Basoli si collocasse qui all'incrocio di una speranza
E giù una fede
Dove il culmine insieme del dovere del cristiano quello
Aleggiato da Giovanni ventitreesimo nell'esortazione parlare con gli uomini nuova accusa
Grande Martinazzoli diciamolo pure
Quando
Vediamo che rilievo quale personalità comuni Stefano posarli come tante altre di quel mondo bresciano così singolare
E così compresso quando sentiamo evocare il nome
Di Marchesi quando sentiamo evocare il nome di Calamandrei o
Infine sentiamo evocare il nome
Di Jemolo
Di Jemolo altro imminente cattolicoliberale se così vogliamo definire anche cui
Non si può sfuggire all'interrogativo all'interrogativo di oggi
Ma insomma
Cerchiamo di non essere adesso
Troppo nella quotidianità voi c'è qualcosa che riguarda non solo l'Italia e non solo l'Europa
Un settimanale molto significativo come l'Economist ha fatto ieri a dato per titolo alla CRI alla copertina né per titolo un editoriale
Do di pesi in
O l'American poi esce lo scadimento della politica americana quindi siamo ahimè in tempi di schegge di scadimento e però avevo detto
Che volevo terminare così e così i termini non
Crediamo che qui lo che hanno seminato uomini come i cattolici liberali e non soltanto nel Bresciano non abbia lasciato tracce sono
Convinto che queste tracce di emergeranno attraverso nuove generazioni di studiosi gli intellettuali di cristiani e dei politici grazie
Grazie di cuore al Presidente Napolitano e in conclusione io do la parola al coautore di questo libro il professor Maurizio Ciampa prego
Bene abbiamo sentito riflessioni osservazioni importanti come quelle del Presidente Napolitano adesso che ci ha offerto
Chiavi di lettura
Molto puntuali e diverse per leggere l'esperienza Di Stefano Fazzone ecco io volevo riprendere soltanto alcune cose fra quelle dette
Sì sì
Ecco diceva prima il Presidente Napolitano riprendeva ricordava l'espressione
La politica è una delle forme della speranza ecco quando Bazoli non riesce più a tenere insieme questi due termini o non ci viene consentito
Ecco in quel momento si distacca almeno pubblicamente dalla politica
Ecco poi volevo riprendere qualcosa di quello che diceva Castagnetti che ha fatto una ricostruzione molto circostanziata molto puntuale della singolarità del cattolicesimo bresciano
E si chiedeva le ragioni della riservatezza di Bazoli questo suo
Costante nove ci fosse una segreta vocazione
Mettersi da parte
Per quello che mi è parso di capire nella
Così sufficientemente lunga frequentazione
Distefano Bazoli e della famiglia anche che mi ha fornito molti elementi di comprensione
Di
Stefano Bazoli ha una sua propria gerarchia spirituale e mi pare che sia emersa in tutti gli interventi di questa sera e quello che gioca un ruolo determinante e il senso della distanza
Riccardi parlava prima molto approfonditamente di disincanto signorile
E però non è soltanto questo certamente c'è anche questo
Dice un certo punto ma è un motivo che percorre tutta la sua vita nella sua riflessione dice un certo punto Bazzoni proprio arrivato alla fine della vita essere buoni solo questo conta
Questo è il senso della distanza
Che ha a che nutre
Che elabora Stefano Bazoli un piccolissimo episodio
A un certo punto non mi ricordo più quale fosse l'anno e quale fosse il Governo in questione De Gasperi su segnalazione di Piccioni convoca Stefano Pozzoli per offrirgli un posto
Di sottosegretario Piccioni ha molta stima nei confronti di persone
E Bazzoni non soltanto rifiuta
Cosa credo abbastanza rara dopotutto soprattutto in quei tempi ma non soltanto
Ma gli fa il nome di un'altra persona che poi diventerà effettivamente sottosegretario chi fa il nome di un altro questo per dire appunto il senso
E la distanza ecco proprio sentendo questi interventi così intensi
Di Castagnetti Riccardi e Bortoli del Presidente Napolitano credo che
Le perplessità il pudore della famiglia Bazoli nel portare alla luce queste pagine
Che sono scritture private
Molto personali che portano il peso di una vicenda
Dolorosa che abbiamo ricordato che è stata ricordata ecco credo che questa perplessità è questo pudore abbiano trovato una risposta nell'attenzione dirette RSA intensa che questa sera al volto la figura Di Stefano per insomma
E a questo punto credo tranquillamente si possa dire valeva la pena
Qual era la pena condividere questa memoria valeva la pena
Metterla in comune come è stato fatto come la famiglia ha deciso di fare
C'è una brevissima frase
Bruciate da Stefano Bazoli in un momento in cui le parole possono scarseggiare o comunque costano più fatica
E perciò forse hanno più valore
A pochi giorni dalla
Una brevissima frase mi aiuti a ringraziare
Stefano Bazoli la rivolge al sacerdote che gli fa visita monsignor Capra con cui ha molta familiarità
E lo dice quasi con come fosse una preghiera accurata un desiderio lungo custodito mi aiuti a ringraziare ecco mi ha colpito molto questa frase è rimasta
Lo costituite a lungo e tante volte mi sono chiesto se l'intero arco
Della vita di un pensiero della Stifani interna dell'azione di Stefano Mazzolini questa sera
Abbiamo cercato credo che
Parte siamo riusciti a
A stendere ecco
Se l'intero arco della vita del pensiero dell'azione di Bazoli
Non possa essere messo sotto questo segno ringraziare dice un grande filosofo novecento pensare e ringraziare
Ecco riflettiamo un momento che il gesto e ringraziare che cosa fa chi ringrazia
Certamente chi ringrazia non fa centro in se stesso non accentro in se stesso che ringrazio si sporge si dispone si muove verso l'altro all'altro come proprio riferimento
E allora mi è venuto da pensare che forse
Forse dico forse
Questo movimento verso l'altro indotto da ringraziare è un possibile riepilogo
Della figura di Stefano Bazzoni mi fa piacere che fu Carlo qui alla fine di questa
Intensa serrata come fosse un punto prospettico scusate non una sintesi di una sintesi è sempre qualcosa che di futures di forzato
Ma una piuttosto una linea di movimento
Ed è credo in virtù di questo movimento che Stefano pazzo ha potuto far muro al dolore che lo stava nient'altro
Qui però è stato ricordato e l'espressione in cui si compendia la sua decisione il suo programma di vita
Il suo senso del futuro
Come se si trattasse di fare uno scatto al di fuori del burro proprio lo scatto qualcosa di traffico
Più però nonostante tutto
Dico però anche se la morte a
Intaccato la mia vita
La sicura la ridotta
Scriverò ma non per me
Per altri per altri
Ecco credo che
La decisione di Stefano Bazzoni questo filtro a questa precisa qualità
Prenderà molti nomi
Molti volti nel corso del tempo trascorso
Per la sua vita
Puntando non soltanto la vita familiare ma anche il suo impegno civile mentre è stato ricordato quello politico quello professionale
Che sono tutte
Tutte in un certo senso fidi azioni di quel ritrovato
Di quella decisione che non immagino grida tavolo detto ad alta voce per tutti come abbiamo
Capito questa non era consuetudine Distefano Bazzoni che era un uomo di dubbio uomo dell'intelligenza garbata per un uomo mite
Le immagino come un sottile respiro di libertà che riportando alla luce queste carte abbiamo semplicemente raccolto e credo che davvero
Si possa dire valeva la pena
Grazie professor Ciampa
Grazie a tutti i nostri relatori in particolare al Presidente Napolitano e grazie all'Istituto
Don Sturzo che ci ha ospitato potrei dire in conclusione di questo nostro incontro che nella vicenda personale e politica Distefano Bazoli si trovano elementi di fiducia e coraggio
Che conservano un valore di grande attualità ed è opportuno che questo diario privato possa essere letto in pubblico alla ricerca di un'etica pubblica che è fragile se non è sorretta solidi principi morali e civili grazie a tutti buonasera
Quando lo pronunce